L'Europa e il Mediterraneo

Pronto
Buongiorno a tutti e siamo qui per celebrare i cinquant'anni dei Trattati europei la nascita di un sogno che veniva dopo una guerra difficile che ci stiamo portando avanti con più o meno grandi fatti che ma che resta un sogno per guardare al futuro
Siamo a questo tavolo con ospiti illustri io sono invece le mio direttore il dottor napoletano che si scusa ma oggi non può essere presente
Per il Messaggero e a questo tavolo abbiamo illustri esponenti del mondo accademico del mondo politico del mondo amministrativo del mondo internazionale
Appunto per parlare
Per celebrare i cinquant'anni dei Trattati europei
E per parlare dell'Europa il Mediterraneo che poi è una nuova frontiera un importante frontiera la quale guardare appunto per il nostro futuro
Organizzato dall'Osservatorio del Mediterraneo di cui qui abbiamo esponenti illustri il presidente Franco Frattini che vicepresidente della commissione europea e il direttore generale Mohammed Aziza professore zitta
Hanno messo insieme appunto un tavolo
Per per discuterne io dare innanzitutto la parola al ministro degli esteri della Repubblica di Malta mai col ferendo e che sentivo parlare prima ricco di idee di spunti iniziative di proposte per trattenere alto anche questo dialogo difficile oltre che con l'Est europeo con il sud con l'altra sponda di questo Mediterraneo allora ministro se volesse cominciare coi darei velocemente la parola agli altri
Interlocutori pregando tutti cortesemente di rispettare tempi brevi per riuscire a dare agilità a questo dibattito magari lo spazio a qualche domanda dalla platea potrebbe essere interessante senza dilungarci troppo in relazioni diciamo in monologhi
E e poi eventualmente ridare la parola i singoli ai singoli interventori allora buon lavoro
Ministro
Ma
Prima di tutto grazie per l'invito
Io ringrazio sicuramente
L'amico Franco Frattini che conosco da alcuni anni adesso è anche professore Lazise anche in occasione di questo centro cinquantesimo della firma dei Trattati di Roma mi hanno invitato a sviluppare una riflessione sui rapporti tra loro pavimento Errani no dal punto di vista
Di uno degli ultimi Paesi entrati a fare parte dell'Unione europea un Paese che ha un'antica funzione strategica nel cuore del Mediterraneo
Sicuramente c'è una certa commozione anche nel pensare che quei trattati furono firmati una sala di questo straordinario Complesso a qualche metro di distanza da qui
In quella giornata del il venticinque marzo mille novecentocinquantasette
Erano sei i Paesi che firmarono quei trattati tra i quali due Paesi mediterranei
Mentre tra pochi giorni a Berlino saranno ben ventisette i Paesi dell'Unione europea
Tra i quali otto mediterranee
E se parliamo del Sud Oropa dieci
Che ricorderanno quella firma in un contesto economico sociale e politico
Così radicalmente cambiato
Accanto ai sei Paesi fondatori il prossimo venticinque marzo ci saranno non solo di altri paesi storici della comunità
Ma altri Paesi che hanno aderito per via dei sei allargamenti durante questi cinquant'anni
Tra questi paesi dell'Est dall'Oropa tra il mille novecentocinquantasette facevano parte di quello che veniva in quel tempo chiamato anche
L'impero sovietico i Paesi balcanici quelli mediterranei
Del mille novecentocinquantasette non esiste più la cortina di ferro a delimitare le vi sia la divisione bipolare del mondo
Non esiste più la divisione della Germania
Non esiste più
Lei va sulla via di Tito non esiste più l'Unione Sovietica
La caduta del muro di Berlino ha cambiato gli equilibri geo economici e geopolitici e dal mondo
E l'Organizzazione mondiale del commercio
La globalizzazione dei mercati
E anche quella di tanti altri aspetti
Danno nuovi impulsi a questi equilibri dinamici
Che continuano a calibrarsi di fronte alla rapida crescita di grandi Paesi inclusi non molto tempo fa tra i cosiddetti Paesi arretrati o in via di sviluppo
Dalla base di una pace fondata sull'equilibrio del terrore siamo entrati in una fase di guerre nate da conflitti etnici religiosi di potere per il controllo anche delle risorse fondamentali per lo sviluppo
Siamo di fronte alla grande mobilità dei capitali
Delle tecnologie
Delle merci e dell'ISS lavoratori con grandi emigrazioni dei disperati dai Paesi poveri verso il paese del sogno del benessere paesi che poi d'altronde si impoveriscono anche in quanto alla popolazione
Il Mediterraneo a questo luogo di antiche suggestioni e ricordi
Centro delle civiltà
Che hanno animato quella che chiamiamo Oropa
Poi dopo di tutto una bellissima figlia mediterranea del re di tiro
E oggi il luogo anche delle canzoni contraddizioni tra ricchezza e povertà
Delle lotte manifeste o nascoste
Per la fonte del regia presente nell'aria delle grandi migrazioni che stanno cambiando il volto delle città ora pay
Delle violenze inaudite del terrorismo e della difficile convivenza tra grandi religioni monoteistiche
Ma è anche il centro della speranza
Perché la rapida crescita dei continenti dell'Estremo Oriente ripropone la centralità del mare Mediterraneo nella dinamica dei traffici tra i Paesi del nuovo sviluppo
Ecco quelli dell'antica industrializzazione
Ed è anche luogo
Dove una possibile convivenza tra i due versi può dare vita alla nuova città o europea intere etnica e interreligiosa la città di un grande mettici atto
All'interno di questi cambiamenti non oggi registriamo un cammino che sta portando pur tra incertezze e ritardi alla realizzazione del sogno dei grandi padri fondatori dell'Europa
Che si esprime in forma del tutto nuovo nella storia politica del mondo una comunità di Stati sovrani
E di popoli
Che incrementano la loro sovranità attraverso un processo di integrazione
Condividere per rafforzarsi
In inglese
Strand tenendo sofferenti bike-sharing
Vorrei ricordare qui a Roma che quest'anno è anche il centenario della nascita di un grande italiano europeo Altiero Spinelli che insieme ad alcuni suoi amici nei boy della tragedia dalla seconda guerra mondiale
Accendevano con il Manifesto di Ventotene è una piccola fiamma
Di speranza sulla possibilità di ro-ro fa federale
Sembrava pura follia se si pensasse
Alle barbarie imperante in Europa
E se mi permettete un ricordo più vicino a casa erano anche quei tempi in cui i nostri genitori a Malta le spenti Spain Gemma no con tanto cara coraggio eterna città il tentativo di conquista dei nazisti in una lotta tra da vite e Golia nella quale Davide è riuscito a resistere
Oggi tutto questo fortunatamente alle nostre spalle
E ci troviamo ad affrontare le sfide della modernità
Le sfide del terrorismo della competizione globale della miseria delle grandi ingiustizie del mondo corrono Unione Europea che nonostante le sue difficoltà
Le sua Paure le sue dualismi
è una realtà che può aiutarci a guardare alle soluzioni con una forza certamente diversa da quella di ciascuno di noi
Fosse rimasto solo e arroccato nella sua superbia nazionale
Dobbiamo realisticamente essere consapevoli che forse da migliorare oggi loro OPA è una realtà esistente
Il mercato unico è una grande realtà
La libera mobilità delle merci dei capitali delle persone sono una leva di grande forza per lo sviluppo
La moneta unica è un grande parafulmine contro i lampi del mercato globale delle monete dal capitale
Certamente lo dobbiamo riconoscere rimane una debolezza politica che ha reso la voce europea debole debole nella prevenzione e gestione delle crisi soprattutto dei Balcani rimetteranno e nell'Estremo Oriente
Ancora facciamo fatica a riordinare le istruzioni
Dopo l'allargamento a ventisette dell'Unione
Come dimostrano gli ostacoli incontrati nel cammino della cifra del Trattato costituzionale
Specie dopo il voto referendario
In Francia e Olanda due Paesi tra i sei che firmarono i Trattati di Roma nel mille novecentocinquantasette
Ma non dimentichiamo che dal punto di vista istituzionale ad esempio l'Unione europea e dotata di un Parlamento che domo che eternamente eletto esprime importanti seppur limitati in delizie di tipo legislativo
Il rapporto fra le diverse istituzioni europei e le modalità procedure decisionali sono certamente dammeli o bilanciare affinché la voce della rappresentanza politica del Livorno pay
Il Parlamento europeo
E anche i parlamenti nazionali
Si rafforza
Tuttavia un tale necessario bilanciamento a ben guardare resta una delle condizioni necessarie per realizzare una comunità di Stati quale l'Unione europea
Sta a tutti noi adesso
A considerare la prossima dichiarazione dei Bellino
Come una piattaforma per rilanciare il processo della riforma istituzionale
E della riforma delle capacità o europei
Previsto dalla dichiarazione della Candy
E dalla convenzione europea
è in questo contesto storico dinamico che si inserisce loro Paddy oggi
Il dato più rilevante rispetto al mille novecentocinquantasette è quello di una Oropa non divisa dal Muro di Berlino
Sono fatti mutati i parametri storici del riferimento alla Comunità europea del mille novecentocinquantasette
Quando la difesa rispetto all'aggressività sovietica era ragione storica di fondo anche né il nel pensiero delle si attiva dei sei che però andava molto oltre
In Oropa questo dato politico non c'è più
La strada della l'andamento ad essa dell'unione è stata perseguito con lungimiranza e coraggio anche se non secondo non piccole rischi rischi
Loro OPA ha eseguito non un periodo di tre anni due allargamenti che hanno introdotto dodici nuovi Paesi
E chi si sono aggiunti
Alle altre quindici
Un numero che si è avverato soltanto durante un periodo di quarantasette anni
Sicuramente de allora Seat ci sarà un periodo necessario per digerire questo allargamento ma non possiamo non possiamo lasciare che questo bisogno di digerire diventa poi un ostacolo anche per l'allargamento
Dovremmo essere accordati in questo allargamento per non restringere le prospettive strategiche dell'Unione in questa direzione sottovalutando l'altra grande sfida e cioè la dimensione mediterranea del continente
Su questa frontiera fondamentale dell'Oropa che vorrei concentrare ora il nostro interesse
Si tratta del rapporto tra il vecchio contenente Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo
Non credo che in questa sede io debbo ricordare le molteplici ragioni per rafforzare i processi di dialogo di collaborazione
Certamente complessi con i paesi della sponda sud del Mediterraneo
Considerando tale mare come lente naturale di collegamento fra appostati popoli e civiltà
Che dobbiamo realizzare Gelb relazionarsi nell'interesse della crescita e della sicurezza globale
Per quanto ovvio occorre quindi non dimenticare mai quanto sia centrale per tutti noi il rapporto fra loro OPA è il mondo mediterraneo
Il mio Paese ha sostenuto una grande convenzioni con grande convinzione la necessità che all'inizio di ogni semestre di presidenza dell'Unione Europea
Vi sia un incontro tra i ministri dagli affari essere dei paesi mediterranea dell'Unione Europea
Finora sono stati svolti trenta Contri
Il più recente a la Valletta
Per cercare di introdurre nell'agenda dei diversi semestri i temi più rilevanti della cooperazione ora me terraneo
Convinti come siamo
Della debolezza del processo di Barcellona riteniamo importante riportare sul tavolo dei vertici dei capi di governo di Stato
I temi concerti del partenariato ed anche i più generali temi della pace nel Mediterraneo allargato fino al Medioriente Balcani siamo fatti certi che non vi sarà pace nel Mediterraneo fino a che la questione israelo palestinese non sarà risolta però vi saranno i due Stati liberi dipendenti e soprattutto sicuri
Con queste convinzioni e da un certo tempo ho proposto a nome del mio governo
Alla presidenza di turno dell'Unione
E oggi l'abbiamo proposto con particolare vigore alla presidenza tedesca
La utilità e l'urgenza di avviare incontri sistematici fra i ministri degli affari esteri dell'Oropa dell'unione europea ecco quelli dei Paesi della lega araba
Io sono convinto della necessità di un dialogo politico strutturato
Anche tre Empty come si dice in inglese fra le due sponde del Mediterraneo
Che realisticamente tocchi temi di grande attualità
E ricerche soluzioni condivise lo spirito di politica moderata
Che consideriamo indispensabile è necessaria per superare visioni pratiche estremistiche
La mia opinione è che nel rapporto tra loro OPA
Il Mediterraneo vi sono temi e problemi che occorre sottrarre a visione letterali o bilaterali insufficienti sul piano storico e pratico
E vorrei fare alcuni accenni faccio alcuni brevi esemplificazioni decori
Conosco bene la complessità e tuttavia non possono non essere affrontati con un certo realismo ma anche con un certo coraggio
La questione più delicata resta quella dell'Energia del petrolio al gas e che chiama in causa tutti i paesi della sponda sud del Mediterraneo oltre quelli ben noti del Medioriente
Dobbiamo dialogare con i Paesi produttori e lavorare per differenziare le fonti di approvvigionamento delle materie prime strategiche del lavoro
Ma non meno esclusiva il tema dell'immigrazione illegale che riguarda i paesi di provenienza quelli di transito quelle dei svedese nazione è anche Franco Frattini
Rispetto ai fenomeni migratori è necessario allegare strategicamente i concetti e le palle e per le pratiche di migrazione con la le necessità dello sviluppo dei Paesi propri provenienza
Tale concetto di Inter perdente Enter dipendenza migrazione e sviluppo
Debba intendersi nel quadro Dio necessaria autodeterminazione dei popoli l'emigrazione e contemporaneamente fenomeno dell'aria metterà Nea è fenomeno globale
Che investe direttamente la responsabilità delle organizzazioni internazionali
Tutti ricerchiamo una sicurezza dei fenomeni migratori
E allora dobbiamo prendere atto che l'immigrazione è un fenomeno ineludibile che consegue a processi demografici del vecchio continente e ha bisogno di sopravvivenza del lavoro dei Paesi poveri
L'immigrazione va affrontata facendo ricorso a una cooperazione triangolare tra i paesi di provenienza di transito ed esse nazione noi siamo insieme all'Italia
Insieme alla Libia e con l'apporto dell'Unione Europea stiamo ricercando accordi concreti di cooperazione
Per reprimere il commercio delle vite umane
è controllare i flussi ricorrendo anche al pattugliamento concordato del mare per contenere l'immigrazione clandestina
Nessuno può negare che il problema del migrazione clandestina costituisce oggi una grande preoccupazione dei governi Pell allarme sociale presente no Oropa tanto da condizionare i processi di allargamento dell'Unione Europea
Ed è avere influito non poco sugli stessi esiti delle consultazioni referendarie di Francia ed Olanda
Non penso possibile ripercorrere in questa sede il cammino del processo di Barcellona
Ricorda ante le tante ombre incertezze e ritardi non sottolineando anche alcune piccoli passi concreti che sono stati nonostante tutto compiuti in questi ultimi anni
Intendo riferirmi ai diversi motori del processo
Quello della Rete delle istruzioni di Scienze politiche ore mediterraneo ora esco quello culturale la Fondazione alla mente
Qualche volta
Le persone dicono che delusione
Quello canonico il femminismo la rete degli istituti economici oralmente Errani
E anche quello politico non soltanto l'assemblea parlamentare euromediterranea
Che ha iniziato il suo cammino ecco continua a lavorare
Ma anche la assemblea parlamentare mediterranea nuova con sede amministrativa alla Valletta risultato di un lungo dibattito in sede dell'Unione interparlamentare
Queste due assemblee sono compatibili anzi sono complementari
Si possono vedere anche altri sviluppi interessante nel bacino mediterraneo come forse sviluppare il il foro mediterraneo come un forum governativo ministeriale
è aprirlo anche ad altri paesi
In questa direzione si può muovere almeno per i Paesi del metteranno dell'Ovest anche il gruppo cinque più cinque che però dopo l'incontro alla valletta di giugno due mila cinque non si è più incontrato possiamo parlare di altre idee a un consiglio del Mediterraneo
Anche per i governi del metteranno in e sicuramente non dobbiamo non essere coscienti dell'idea lanciata così da Sarkozy di un'Unione mediterranea
Dobbiamo cercare di dare più strutture almeno intervallare alta mediterranea una è una struttura che sicuramente manca
A mio avviso è quella della Banca Mediterranea per lo sviluppo
Una una realtà che dobbiamo indirizzare dobbiamo indirizzare questa lacuna in tempi urgenti
In questa sede vorrei anche avanzerà una proposta particolare di Malta che potrebbe aiutare il commento coinvolgimento
Coinvolgimento delle società civili dei paesi del Mediterraneo al processo di pattern di di parte avviato si tratta di istituire sul modello presente già da tempo e memorabile a Bruxelles un comitato un consiglio economico e sociale del Mediterraneo
Capace di far partecipare le forze economiche e sociali al processo decisionale
Senza riuscire in questo coinvolgimento commetteremmo un grave errore accentuando il distacco tra cittadini e le istituzioni comunitarie
Mentre sappiamo bene che l'obiettivo che Paddy fondatore dell'Oropa
Non pensavano solo ad un Oropa degli Stati ma anche ad un'Europa dei popoli questa proposta che voglio fare
Che sarebbe una proposta di avere anche una sede a Malta è un nostro contributo alle celebrazioni alle celebrazioni delle cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma
E faccio la proposta a Roma anche perché è questa la sede storica dell'origine dell'Unione Europea
Non lo dobbiamo dimenticare anche se facciamo le celebrazioni a Berlino questa è la sede dove è cominciato tutto poi quindi anche anche una cosa che uno deve Fairfax Zare parlando qui in questa se se del a mio avviso la proposta di avere un Consiglio economico sociale del metterà nero si fa anche nello stesso spirito dei trattati
Di Roma che hanno dato a questo strumento per la società civile a livello europeo
Perché non fare questo strumento anche per le società del Mediterraneo
Non vorrei dimenticare che uno volo positivo nel costruire ponti tra loro OPA il mondo arabo metteranno lo possono sostenere anche le università
L'educazione la ricerca infatti sono già sono gli ambiti privilegiati per far maturare nuove classi dirigenti Oro metteranno in si avverte così la necessità di un'avversità orme terraneo utilizzando al e valorizzando l'esperienza del Consorzio universitario Unimed
Di questo però se parlerà domani presso la Biblioteca del Link Campus i nei versi ti ho molta a Roma nella seconda parte di questa conferenza dell'Osservatorio dedicata all'esame delle realtà che già operano a vario titolo della cooperazione euromediterranea
Ho già fatto differenza al trattato per una costruzione ora per
Però dobbiamo parlare un po'di più su questo tema che è così vitale tra loro fa esso stato il frutto di un lungo lavoro di elaborazione e di mediazione coliche costituzionale al quale oh io ho avuto anche il privilegio di personalmente partecipare sia nella convenzione europea che anche nel nella conferenza intergovernativa gli intoppi che abbiamo trovato su questo cammino ci debbono indurre non ad abbandonarlo mo'a trovare altre vie forse più semplificate come ci aveva chiesto la dichiarazione dell'azienda
Aiutando a quei Paesi quei popoli che lo hanno rifiutato
E lì altri ancora indecisi a riscoprire adesso le ragioni di nuove mediazioni in per un futuro comune europeo di convivenza ed un sviluppo non solo economico ma sociale culturale e politico
Quel trattato
Firmato da tutti
Deve essere portato importo con grande realismo e flessibilità rispettando non soltanto quelli che hanno trovato delle difficoltà a ratificarlo
Ma lo devo dire anche quelli
Quei Stati è quei popoli che fermandolo hanno onorato i loro impegni
Per una Oropa forte abbiamo bisogno di quel trattato
è un una comune necessità in termini di stabilità del continente
Quello di cui dobbiamo essere convinti è che allo stato di evoluzione dell'Unione europea non si può prescindere di alcune nuove regole comuni
Questo trattato
Forse lo dobbiamo chiamiamo con altro nome atto unico per il futuro dell'Europa posso proprio fare anche questa proposta perché Fois forse anche creato un po'di paura l'utilizzazione del del del titolo di una Costituzione
Il trattato con l'atto unico
Singolo del loro passato più efficace di tutti gli altri trattati credo perché non lo chiamiamo atto unico per il futuro dell'Europa anche questo atto unico dobbiamo lavorare insieme per non soltanto rimanere nei nostri interessi nazionali ma per trovare il coraggio di collaborare insieme per il progresso comune
A mio avviso i temi della delle strategie delle relazioni strategiche da loro palestra il sud dell'Unione e quelle del suo rafforzamento stazionale sono inevitabilmente collegati
E chi ha e chiamano tutti ad esercitare una grande responsabilità
Perché l'uscire dall'impasse si accompagni ad un rilancio del processo di Net fazione politica così come avvenuto tante volte nel passato
Dobbiamo andare oltre al manufatto ONU unico la moneta unica rilancio della crescita occorre l'ambizione che ci spinge sulla strada di una Oropa che divenga una prospettiva positiva per tutti i popoli che la abitano
Per questo è importante e contribuire a superare le stelle situazione di crisi interne che percorrono il Vecchio Continente per le quali occorre ritrovare un'effettiva stabilità
Ma soprattutto ci sono le sfide esterne del Mediterraneo
Da questo punto di vista al Medio Oriente tutto intero e i Balcani sono certamente realtà a cui guardare con rinnovata un pendio
Nel contesto dei Balcani
è di estrema rilevanza strategica dunque sono le trattative a mio avviso per l'adesione della Croazia all'Unione Europea
Che possono dare il segnale positivo a tutti gli altri aspirante della regione
Dalla Serbia al Montenegro al Kosovo la Bosnia Erzegovina la Macedonia
O la filovia quest'ultimo paese accanto candidato un'adesione accelerata della Croazia a mio avviso darà coraggio a quelli che cercano una prospettiva con la peste attivo europea
è diventa anche più importante per la stabilità e la pace in questa parte del loro profeta Rania in vista delle discusse del delle decisioni difficili da prendere sullo status del Kosovo
La stabilità del Mediterraneo e di importanza strategica per la sicurezza
In ora OPA ecco perché ed abbiamo la corale sulla sicurezza sociale su una rete di aiuto per i poveri nel bacino mediterraneo
Ma al tanto prodotto questa idea nel programma di Barcellona per questi cinque anni
Rafforzare anche creare metti di assistenza soci alle ai popolari così che lo Stato laico rimane la forte di solidarietà sociale
E non viene sostituito per la sua assenza
Dalle organizzazioni estremiste anche qualche volta terroristica
Dobbiamo lavorare insieme anche sulla questione del cambiamento del clima tutte le nazione del Mediterraneo sono effettuate da questi soprattutto le isole
Altiero Spinelli uno dei padri del del federalismo europeo ispiratore coautore del manifesto deve di di Ventotene l'ho già ricordato consacrò la prima la propria vita al tema dell'Europa per federale
Vedendo l'unità dell'Europa come condizione per l'unità del mondo
Il padre costituente dell'Oropa da De Gaspari ad Adenauer a spacchi assume per ricordare solo alcuni pittori
Pochissimi nomi hanno anche lavorato su questo
Bisogna recuperare lo spirito di questi padri e lavorare per rilanciare il dialogo e costruire ponti con tutto intero il mondo mediterraneo
Bisogna avere una visione anche per il Mediterraneo che è una realtà integrata in quell'aura Pea
Non può rimanere distaccato ho diviso dal dalla realtà ora Pea loro palme terraneo fanno parte della stessa realtà geopolitica Egeo economica
Questi cerchi concentrici si sostengono a vicenda
Dobbiamo continuare questo lavoro così buona dell'Osservatorio del Mediterraneo
E io colgo anche l'occasione per invitare l'osservatorio a fare un'attività a Malta dove noi possiamo ospitare questo tipo di di attività
Sicuramente abbiamo molto da fare
Ma per realizzare tutto questo dobbiamo soltanto ispirarci dal santo del giorno
Dobbiamo sperarci da San Giuseppe e quindi dobbiamo avere pazienza umiltà e perseveranza
Sarà
Grazie ministro per l'auspicio per gli auguri diceva il ministro offrendo condividere per rafforzarsi lo ha sempre detto lo ha sempre scritto in tutte le pubblicazioni che lui ha fatto sull'Europa perché uno studioso un cultore diciamo della materia da tempo immemorabile quindi e ed è sempre bello sentirlo anche dire
Ora sul piatto il ministro ha messo anche una serie di proposte concrete per guardare al futuro non solo di un'Europa appunto più forte ma anche di un'Europa che sappia dialogare rapportarsi
Verso altri orizzonti
Il ruolo dell'Italia onorevole Crucianelli sottosegretario al ministero degli affari esteri quale può essere innanzitutto accogliamo queste proposte concrete che il ministro messo sul piatto e come vogliamo guardare anche oltre che all'Est Europa verso cui abbiamo appunto guardato ci siamo rafforzati come diceva Nietzsche ci siamo allargati ma abbiamo anche la frontiera del Mediterraneo sulla quale bisogna appunto lavorare
Ma io
Pochissimi problema pubblici sui problemi pochissimi la ringrazio esso richiedo cortesemente a tutti di rispettare tempi velocissimi direi europea e i tre minuti potrebbe essere una soglia troppo accettabile
Va bene io poi peraltro sono anche poter creato da un dibattito parlamentare proprio sulla risoluzione per il per diciamo cinquantesimo
Dei trattati di Roma
No il ministro offrendo ha proposto un ragionamento molto molto compiuto e molto organico che peraltro condividiamo ampiamente anche perché abbiamo ormai una consuetudine di discussione di confronto che aiuta anche alle convergenze
Io sono molto convinto delle ultime affermazioni del ministro
E voglio dire due cose soltanto su questo
Perché non vi è dubbio che è stato Barcellona debbo dire che è stato anche Tampere vi sono state molte iniziative per il rafforzamento del dialogo euromediterraneo vi sono una infinità di strumenti istituzionali
Anche offrendo ne ha citati alcuni
Sono tutte tante opportunità che vengono offerte per rafforzare questo rapporto fra l'Europa e la sponda diciamo che guarda dall'altra parte del Mediterraneo
Però io sono convinto che il nodo è politico
E che la difficoltà che si incontra anche per rendere tutti questi strumenti realmente efficaci
E farle diventare un centro d'iniziativa vera da quelli economici a quelli culturali a quelli istituzionali al dialogo di pace la difficoltà che rende difficile la capitalizzazione poi concreta di questi strumenti
Sta proprio in una incertezza politica
E l'incertezza politica e tutta europea
Ora è vero faceva un cenno anche la coordinatrice del dibattito noi abbiamo avuto una recentissima discussione in Europa
Soprattutto in occasione la presidenza tedesca sulla necessità di trovare un equilibrio della funzione europea fra Leste il Mediterraneo
Io credo che sarebbe un errore contrapporre e diciamo questo tipo di necessità
Sarebbe un gravissimo errore se un'attenzione verso l'essere dovesse comportare una distrazione Rispetto ai rapporti alle relazioni necessarie vitali con il Mediterraneo come offrendo ampiamente illustrato nella sua relazione
Sarebbe però anche un errore non cogliere come il mondo che sta all'estera presenta un problema anche esso di primaria importanza
Ministro offrendo prima citava l'Unione Sovietica
E il mondo che c'era prima
Ora quel mondo è tramontato
Ma non vi è dubbio che l'eredità e ancora un'eredità che deve essere fino in fondo consumate
Se noi seguiamo una linea che va dal Caucaso
Che passa per la Transnistria voglio dire solo per citare dei nomi la barca anzi all'Ossezia e la colloca la bacca la Transnistria fino arrivare la Crimea e poi arriviamo ai Paesi baltici che arriviamo poi al Kosovo sono tutte eredità
Di quella storia
E sono eredità che sono anche se fonti di grandi stabilità e di grandi problemi per la prospettiva quindi sarebbe un errore a mio parere non cogliere anche l'esigenza che viene posta di guardare verso ciò che c'è all'estero in termini economici interviste abilità politica di dialogo di sviluppo di pace e così via
Sarebbe un gravissimo errore se questo comportasse una distrazione
Dagli impegni che noi dobbiamo avere nei confronti del Mediterraneo ha detto bene il misto offrendo il Mediterraneo è l'epicentro
è l'epicentro di grandi problemi che non sono soltanto problemi regionali
Ma che sono problemi che in qualche misura sussume uno quelli che sono i problemi anche di natura mondiale e il luogo per eccellenza del conflitto e che potrebbe e dovrebbe esserlo che invece del dialogo fra culture fra civiltà
Fra religioni diverse un luogo strategico dal punto di vista di quelle che sono proprio le grandi questioni energetiche
è un luogo nel quale la grande questione nord-sud si incrocia in un punto nevralgico quindi sarebbe un gravissimo errore per l'Europa ma io dico anche per il mondo se non si dovesse avere quella concentrazione politica
Nei confronti di ciò che rappresenta il Mitterrand però come dicevo
Il problema che noi incontriamo perché le iniziative sono moltissime sono molti anni che ci si cimenta anche a livello istituzionale e anche con strumenti istituzionali nei confronti di ciò che accade in questa strategica aria il problema è esattamente politico ed è quello che indirettamente poneva anche nella relazione ministro freddo
Quando noi nelle riunioni e mi è capitato di partecipare nelle riunioni a Bruxelles
Fra i ministri degli esteri
Per fare un comunicato
Sulla questione israelo palestinese passiamo tre o quattro ore prima discussione fra la distinzione fra l'utilizzo della parola deplora o condanna voi capite che siamo dentro un blocco vera politica
E in questo senso quindi vitale la questione del Trattato costituzionale
E vitale che quindi l'integrazione europea acquisti sempre più sostanza e sia sempre più un elemento forte della politica se noi non abbiamo un vero e proprio anche simbolicamente ministro degli esteri ma che sta a riassumere una politica forte dell'Europa evidente che tutte le iniziative che noi dobbiamo mettere in campo e sono iniziative fondamentali proprio per quello che riguarda il Mediterraneo sono fondamentali dal punto vista politico in primo luogo divento lo semplicemente diciamo delle pure buone volontà che poi non riescono mai inverarsi in una strategia ecco quindi perché vi è una stretta connessione fra il discorso che qui si sta facendo l'Europa il Mediterraneo il Trattato costituzionale la sua forza politica il suo futuro chiudo dicendo che tutto il capitolo su cui Frattini
Si sta cimentando e anche con risultati che riguarda l'immigrazione e l'emigrazione e anche lì
è un problema fondamentalmente di volontà politica e debbo dire che dei passi avanti anche grazie a Frattini si sono fatti perché mentre prima questo era un problema che riguardava Malta l'Italia forse la Grecia e ancor più la Spagna oggi è diventato finalmente un problema europeo quindi c'è una prima grande acquisizione da questo punto di vista che è la premessa
Per poter fare quelle politiche di sicurezza di sviluppo e di relazione politica con tutti quei Paesi da cui viene poi l'immigrazione in particolare mi riferisco ovviamente all'immigrazione clandestina
Quindi siamo ancora una volta di fronte al nodo che ponevo e che percorreva tutta la relazione di Frente c'è la necessità che l'Europa superi il suo nanismo politico
Non dico diventi un gigante politico ma diventi sì un protagonista della politica a livello internazionale e questo sarebbe io credo anche il passo decisivo per poter fare un salto in avanti importante anche nelle relazioni fra l'Europa e il Mediterraneo grazie
Grazie onorevole il tema dell'immigrazione effettivamente un tema cruciale centrale a livello europeo naturalmente è un tema di frontiera anche in Italia stiamo pensando alla revisione della legge attuale esista elaborando una bozza di riforma in sede governativa
Professore onorevole all'ampio come viviamo acché prospettive possiamo guardare per questo su questo terreno in Italia che poi in fondo è un terreno di frontiera estrema non ce la facciamo più degli altri verso sud
Ma credo che bisogna guardare al tema dell'immigrazione sì certamente una prospettiva nazional però mi sembra molto più importante guardare all'interno di una prospettiva europea che nello stesso momento anche una prospettiva una prospettiva Mondial perché certamente effetti lo sa meglio di me i flussi migratori oggi non sono più caratterizzati sia dei rapporti nazionale ma si definiscono in funzione ecco di ciò che la globalizzazione la modernizzazione e in questo caso l'Europa essendo così vicina ovviamente a delle nuove frontiere dell'immigrazione che passano attraverso il Mediterraneo mi pare evidente che e direttamente o indirettamente risposta alla questione delle alla questione delle mie idee immigrazione direi chiederà alta di fronte a l'enorme problema dello governo dell'immigrazione viviamo in realtà un un enorme problema di vuoto direi concettuale analitico su come governare questi fenomeni perché quando parliamo di migrazione non non c'è più soltanto la prospettiva di tipo ultimi chitarristica ecco del fenomeno migratorio ma sappiamo benissimo che questi migranti insisteranno oggi nettamente definitivamente nel tessuto sociale dei nostri paesi
E dunque mise avrei evidente che simmetricamente a le politiche di immigrazione si pongono oggi di fronte all'Europa tutte le questioni riguardante i meccanismi di integrazione e su questi meccanismi di integrazione c'è un enorme vuoto
Nel senso che viviamo un po'la crisi del ventinove che era una crisi di tipo economico però gli anni Venti e l'ho avuto la fortuna di avere un grande genio ecco
Della Sea soluzione e col del dello la relazione fra Stato economia e politica attraverso carenze noi manchiamo di una figura e anche di una teoria ecco della cover della governance di questi fenomeni come quando questi fenomeni porno pongono il problema del del dell'integrazione e su questo ci sono tantissime così da del del dire in Orazio una sponda sud del Mediterraneo anche se mi pare evidente che i rapporti fra loro pare la sponda sud del Mediterraneo sono dei rapporti storici
Sin dal Medioevo tardo Medioevo cioè il mondo musulmano listi dammela testa religioni monoteistiche monoteistiche la Spagna e la Sicilia il sud dell'Italia i Balcani hanno dato testimonianza di una contaminazione fra i strame
E Europa però
C'è un però credo che nella nel trattamento direi culturali Chiampo trattamento politico di questo in Europa ma anche da parte del mondo musulmano credo che c'è un enorme problema di memoria
C'è un enorme problema di memoria nella relazione fra da una parte la sponda sud del Mediterraneo e la sponda nord de de del Mediterraneo vi stiamo ad esempio poiché io mi occupo di stanziamenti
Di questa lista un conto ancora no e storia ma non riesce a diventare una memoria condivisa
E questo pone un problema nera formulazione del tessuto sociale antropologico di ciò che sarà l'Europa domani mi sembra evidente che di fronte a una maggiore terrà oggi unità delle culture
Noi abbiamo un vuoto politico cioè come tradurre attraverso un nuovo linguaggio politico nel senso della polis non nel senso di verso sinistra questa eterogeneità delle culture e questo passa attraverso delle politiche di integrazione che si ovviamente non è di fianco stiamo lavorando sulla che sono la cittadinanza proprio oggi pomeriggio
In Italia ma attenzione vorrei dire che spesso è un po'un occultamento la vivacità innanzi è vero che la cittadinanza il diritto di voto sono gli elementi costitutivi dei processi di integrazione ma non gli unici
Non basta
Nemiche Nisi vide integrazioni che lo vogliamo o no c'entra la grande questione delle culture e di come dialogare noi parliamo tutti di dialogo Damiani sin dalla conferenza di Barcellona meno ad alta non abbiamo realmente trovato una metodologia in grado di costruire ecco gli elementi fondativi di un dialogo euromediterraneo e perché questo lo spesso mi sono son più volte sono stato chiamato come esperto presso la Commissione oppure anch'io ho lavorato presso il Consiglio d'Europa a ben guardare
E vero che ci sono tantissime iniziative sia culturale sia direi
Para politiche nel senso che c'era rassomiglia parlamentare dei degli eletti del Midi tiranni o ci sono delle conferenze dei forum varie però manca qualcosa
E su questo perché credo che bisogna guardare anche dal Real sono rottami di Thereau all'interno della geopolitica mondiale eccome l'organizzazione del mondo oggi si sta costruirà un dose sulla base di nuovi Origo politiche
Ah raggruppano delle macro aerei regionale che sono il subcontinente indiano rasi al Pacifico e Stati Uniti
E l'Europa dove di finire il suo posto
Lo ha definito attraverso ovviamente il suo ringraziamento storico attraverso i Paesi dell'Est
Manca d'altra parte
Che quella ovviamente la sponda sud del Mediterraneo non voglio dire assolutamente che pesi della sponda sud del Mediterraneo devono entrare nell'Europa no
Però credo che non siamo anche in questo caso qua di un vuoto che sarebbe molto utile anche nelle politiche di immigrazione che quello di uno spazio politico del Mediterraneo
Noi non siamo d'immaginazione cioè i i padri dell'Europa League in alta hanno cominciato a costruire l'Europa del quarantotto quando ebbero il coraggio di costo il Consiglio d'Europa
Che è un Consiglio culturale nel quale si era deciso di mettere insieme ringrazio un belligerante che per secoli e secoli sì hanno fatto la guerra io credo che sarebbe ora il il momento credo di avere un po'di coraggio politico e di creare una volontà politica capace di creare questo Consiglio dei pesi del Mediterraneo nel quale tutte le grandi questioni che sono di peso degli dell'immigrazione
Che sono le che sono i diritti dell'uomo del della democrazia del dialogo culturale ero litigioso potrebbero essere affrontato all'interno di questo spazio politico politico
In mancanza di uno spazio politico noi non siamo in orario città di qualcosa che è fondamentale alla politica
Quando vuol diventare democrazia effettiva di un motore propulsore e credo così questo motore propulsore potrebbe lasciare intimo da un nuovo confronto l'Europa e mi dite era all'interno di un nuovo organismo politico
Che rinsalda e che in fuoco un po'tutto ciò che manca oggi di fronte all'assenza di una grammatica delle relazioni internazionali senza il quale le derive della sicurezza le derive di un ripiegamento di tipo comunitario sono estremamente pericoloso perché oggi ovviamente viviamo nell'era globale grazie
Grazie onorevole coraggio politico coraggio politico per fare delle scelte per guardare avanti anche se vogliamo per sperimentare delle soluzioni Roma è un un terreno di convergenza importante perché va be'lo è è una città che assume molte contraddizioni macché anche tenta di dare delle risposte
Assessore Touadì e il terreno in particolare dei giovani dove certe volte le contraddizioni si manifestano nella loro massima esemplificazione
Noi dobbiamo parlare su questo terreno di integrazione di convergenza di culture di crescita di di omogeneizzazione di sviluppo come si realizza Roma qual è il modello romano diciamo di sviluppo di questo discorso è come guardare in avanti
Grazie
Prima di tutto vorrei approfittare in questi minuti per portare il saluti del sindaco di Roma Walter Veltroni a questa importante convegni saluti al vicepresidente la Commissione europea Frattini a tutti voi e il ministro degli Esteri di Malta
Roma come potete immaginare molto lieta di ospitare questo convegno nel quadro del cinquantenario della firma dei Trattati costitutivi della dell'allora accetta
Antenato dell'attuale Unione Europea
Questo convegno si inserisce in una ricca articolata programmazione che trasformerà per tantissimi giorni la nostra città insieme a Berlino in una delle capitali dell'Europa
Dove le istituzioni e i popoli si muoveranno per rinnovare il sogno il sogno europeo
Roma non è solo il luogo materiale dove il trattato è stato firmato proprio a pochi passi dalla sala dove ci siamo radunando a pochissimi metri da qui però intendo sottolineare anche che Roma è la città simbolica
Dell'identità di questa Europa sia nella sua parte civile con il ricco patrimonio archeologico artistico culturale
Che questa città conserva il nome di tutti sia nella sua parte religiosa come centro
E delicati incarichi del cattolicesimo dove le vicende della cristianità si sono mescolati
Per tanti mi secca tantissimi secoli per tanti per almeno due millenni con le vicende del della società civile sotto questo punto di vista Roma quindi
Riveste una come dire insieme ad Atene si potrebbe dire sono un po'le due mammelle alle quali si alimenta
L'identità europea identità ovviamente che anche qui Roma ha saputo aprire a tutti gli altri paesi europee in una dimensione multiculturale sempre in costruzione ecco perché nelle manifestazioni che faremmo qui a Roma abbiamo inserito alcuni appuntamenti molto importante per rispondere alla sua domanda che riguardano i giovani penso che nella difficoltà attuale che sottolineava prima il ministro prendo
Difficoltà di trovare la via per arrivare finalmente a quello che alzasse costituzione un nuovo trattato
E possiamo ripartire da due cose e queste due cose sono da un lato i giovani di coinvolgimento dei giovani
E l'Unione europea né in tutti i suoi documenti del due mila e uno del due mila e tre ricorda a tutti a tutti gli enti locali a tutti i governi l'importanza della partecipazione dei giovani
Partecipazione partecipazioni partecipazione insiste l'unione europea per coinvolgere in tutti i modi i nostri giovani tra l'altro c'è un piano molto ambiziosa dell'Unione Europea
Del due mila e sette due mila tredici con fondi sostanziali proprio per indirizzata alle politiche alle politiche giovanili penso che il sogno europeo per dirlo come legge Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro dove traccia secondo lui
Quello che il tramonto del sogno americano invece il sogno europeo che sta camminando che prende in conto nello sviluppo economico nelle sfide della globalizzazione anche le istanze dell'ecologia
Anche le istanze di un di un nuovo welfare e così via dicendo questo sogno debba necessariamente essere affidata alle nuove generazioni
E quindi ben vengano le iniziative come Erasmus che quest'anno compie vent'anni che ha costituito in questi ultimi anni
Un strumento potentissimo al servizio dell'unione europea non fatta di architettura di alchimie costituzionali ma di persone in carne ed ossa che si muovono da un paese all'altro da una città nella e l'altro
Cercando di entrare in questa vorticoso cambio
Di tecnologie di saperi che ha fatto forte in Europa
E infine noi celebreremo l'Europa attraverso la notte dei saperi le università che si aprono alla città la città che entra
Dentro l'università perché questa Europa si è fatta forte nel corso dei secoli perché ha saputo costruire anche percorsi culturali identità passa attraverso una cultura che si rinnova e si rinnova attraverso il contatto vivo con i giovani
Grazie assessore Carlo Corazza rappresenta la Commissione europea a Roma
Chi meglio di lei può prendere lo spunto da queste ultime parole dell'assessore traslare questo discorso da una realtà esemplificativa importante come quella di Roma
A un contesto più generale come quello europeo se la scommessa sono i giovani se la scommessa è il futuro
Sì grazie mail
L'Economist e venerdì aveva in copertina una signora di mezza età che si guardava allo specchio commentava in modo ironico simpatico
Il bilancio che noi europei diciamo uccide non potrà fare dopo cinquant'anni di storia in comune è un bilancio come ha ricordato l'assessore faremo a Roma insieme commi sono paella Parlamento con tutta una serie di eventi che avrà su come erano gli ho Forum sabato cioè domenica in questa notte le sapere cui partecipano vari vari membri della dalla Commissione europea è un bilancio anche su quelli che sono i rapporti con i nostri vicini in qualche modo
Siamo a oltre dieci anni da Barcellona bilancio a luci e ombre sicuramente come è stato già ricordato molto autorevolmente siamo a quasi due anni da questa nuova tentativo di rilanciare Barcellona in un certo senso la politica di vicinato tipo il vicepresidente Frattini uno dei protagonisti quindi non so
Lungi da me probabile
Sicuramente protagonista sul fronte tra virgolette più caldo quello quello della della sicurezza dritti fondamentale della controlla fronte via dicendo
E anche sulla politica del vicinato leggeva una ultima risoluzione del parlamento europeo non non non c'è un generale entusiasmo ci sono dei paesi che hanno fatto molto bene come Marocco sicuramente la Giordania in termini di gli sforzi altri Paesi che sull'economia c'hanno seguito ma non c'hanno seguito su altre cose che per non sono molto importanti come diritti fondamentali
Con la democrazia
C'è la sensazione che forse siamo andati troppo sul sulla flessibilità siamo andati troppo su una una politica spezzettata che forse almeno questo è quello che altri al Parlamento europeo nella sua risoluzione
Forse bisognerebbe era in rinforzare momento una dimensione più regionale
Più politica nei nostri rapporti con con l'altro e con le altre sponde del Mediterraneo però al di là di queste luce di questo ma c'è sicuramente una cosa che debba constatata ma constatato adesso che siamo a cinquant'anni tanta l'Europa avuto successo anche per le commesse e sicuramente non è che diciamo sempre tanti saluto successo perché perché lo dimostrano infatti che la gente guarda noi i nostri vicini guardano a noi con la voglia non di allontanarsi da noi non di fare l'opposto di quello che facciamo noi
Ma con la voglia di avvicinarsi il più possibile naturalmente con con le debite eccezioni però in generale ci guardano come una qualcosa di speranza e mi l'organo dei primi programmi per preparare la grande allargamento la grande designazione del continente che è avvenuta tra il due mila quattro due mila sette completato adesso
Con l'entrata la Romania la Bulgaria si chiama a fare proprio non
Non vi so dire la sigla tecnica che cosa voleva dire può avere manderebbero straccione eccetera
Però a fare era proprio perché noi volevamo essere secondo me ci siamo riusciti dopo la caduta del muro di Berlino Polanco e sommare che poteva essere anche molto difficile navigare vediamo quello che è successo purtroppo nei Balcani occidentali
E che ancora è difficile molto difficile anche per per Paesi molto vicina nomi un faro in cui orientare una ma quasi
Entrare in un porto sicuro un porto sicuro in cui condividere non tanto nostro mercato che naturalmente ci fa molto piacere ci interessa molto ma anche i nostri valori
E tutto questo non perché siamo de del filantropo e generosi tutto questo perché semplicemente facciamo i nostri interessi cioè politicamente ci rendiamo conto come diceva autorevolmente ministro gli esteri e di di Malta Ciani interconnessione evidente questa preparazione è tanto più evidente oggi con i nostri vicini dell'altra sponda mediterranea e non solo sul portafoglio del del vicepresidente Frattini ma anche sull'ambiente anche sulle infrastrutture di rete sulle telecomunicazioni e sull'Energia
Sui trasporti io spero che questi dodici miliardi di Euro che sono stati messi nelle prospettive finanziarie due mila sette del due mila
Premi
Possono in qualche modo arricchirsi col fondo per le infrastrutture che ancora è una proposta
Diciamo
Non chiarissima per certi aspetti però contiene già due pilastri ottocento milioni che vengono dal nuovo strumento sorvegliati dimissionato ottocento milioni che gli Stati membri si sono in qualche modo impegnati a mettere e quello che la Belli Beard riusciranno a metà allora avere un fondo di una qualche consistenza che eventualmente può attirare investimenti privati e metterlo sulle infrastrutture di Rete questo vuol dire costruire un partenariato anche economico
Andare avanti con l'armonizzazione delle legislazione economica degli stand e questo vuol dire costruire un mercato veramente integrato di settecento milioni di persone
Adesso forse non si può più parlare come come come si parlava durante la Commissione Prodi tutto fuorché le istituzioni probabilmente questa è un'affermazione eccessivamente futurista non non è vero che che che a questi Paesi non stiamo offrendo tutto fuorché restituzione
E anche parlare di un cerchia di amici non è sempre non è sempre così insomma abbiamo molti amici ma non è che siamo tutti de dei carissimi amici astri vicini
Però dobbiamo dobbiamo essere in qualche modo si Ricchiuto su questo del fatto che la maggior parte dei nostri vicini ci guarda com'Bello vuole non solo fare commercio con noi ma anche condividere dei programmi comuni l'Erasmus mundus ad esempio ma anche programmi super struttura e e ci guarda e questo è questa una grossa responsabilità che noi europei abbiamo alla vigilia del cinquanta nato bastona molto consapevole grazie
Responsabilità tensione politica presenza ruolo professor Vincenzo Scotti che presidente della Link Campus University rimasta che insieme all'osservatore del Mediterraneo al ministero degli affari esteri al Comune di Roma la rappresentanza la Commissione europea a Roma e tra gli organizzatori di questo bell'incontro abbiamo sentito parlare di molte cose di molte idee sul fronte economico diceva il dottor corazza niente Energia Trasporti eccetera eccetera e sul fronte della cultura
Sul fronte del del dialogo realizzata attraverso la cultura come possiamo guardare al futuro al nostro interno e soprattutto nei rapporti con il Mediterraneo
Una sulla battuta
Penso che aprire le celebrazioni a Roma
Del cinquantenario delle firme dei trattati
Ponendo al centro
La questione del Mediterraneo sia stata un'intuizione lungimirante
Noi abbiamo bisogno nel ricordare i cinquant'anni di recuperare
La creatività politica di quella stagione
Viviamo in un momento in cui la creatività politica sembra sparita dalle stanze del potere
Ed è importante che fra endo abbia messo sul tavolo con molta forza
I nudi
Del futuro dell'Europa
Partendo dal Mediterraneo
Io credo che tra le cose che offrendo ha detto due mi hanno colpito particolarmente
Il primo per rispondere alla sua domanda
Quello di sviluppare la cooperazione
Universitario
Nel Mediterraneo
Noi dobbiamo sapere che dal Mediterraneo dei Balcani viene a studiare nell'Europa continentale solo l'uno per cento
Degli studenti universitari di cui le regioni
Il che ci dà già la dimensione dell'assenza
Di una cooperazione culturale di spessore
E su questo bisogna riflette
Una università mediterranea di tipo nuovo non stanziale ma dirette forse la soluzione che ci può aiutare
La seconda la merce che ha sottolineato offrendo la necessità di creare uno spazio
Di incontro della società civile
Economica sociale e culturale del Mediterraneo e Allan ha ricordato il Consiglio
D Europa a suo tempo offrendo l'apporto all'interno del modello del Consiglio economico e sociale della unione europea
Io credo che se vogliamo dare un contributo
Al evoluzione dei rapporti tra le due sponde del Mediterraneo bisogna creare uno spazio di incontro della società civile della cultura su questo bisogna avere un grande coraggio perché se poniamo un punto di partenza
Io credo da questo punto di partenza
Nascerà
Un lungo cammino
L'aver posto il governo di Mariotto e il suo ministro degli Esteri cui questa mattina come una sua proposta centrale
All'interno dei ricordi del cinquantesimo ma guardando in avanti questo spazio
Credo che sia di importanza estrema e molto significativa
Quando si dice la chiarezza e la sintesi
In un tempo rapidissimo ringraziamo il professor Scotti
Dottore Zidane e ieri sul Messaggero abbiamo pubblicato un un intervento di Franco Mystere Stemme Imèr che non so se lo progetto bene il ministro degli affari esteri tedesco
Il quale scriveva pace e benessere e stabilità si annoverano tra le principali conquiste dell'unificazione europea
In molti dei suoi interventi lei ha sempre sottolineato la necessità del dialogo dell'guardare oltre i confini europei guardare al Mediterraneo come la viene la vera frontiera di una sfida che riguarda il nostro futuro e che riguarda sì allora la nostra pace nostro benessere la nostra stabilità
Che cosa aggiungere a questo oggi come oggi in un'occasione così importante come questa dei cinquant'anni dei Trattati europei
Gioco delle parti Petretto si volutamente di un Palma
E se non sia il chi è il mio idolo il discorso se il ministro offrendo
E chi con sé armi sette constatazioni
Che lo coproduce lo lui
Né più lo coprì diesel sono catturati cadenza chi al filo con sé così Sisto Bassolino
Settore ma
Del settore martedì alcuni
Quindi suo sfondo a montare se qui oppure sceicco come di chianina
Se Suso ed è provato attueremo
Conto la pena ma non s'disco io Cobianchi Sissi e che poi si un discorso cattura in Carinzia nessun pattuglia giù o chiamo risolve e lo variabile gli innovatori ma scusate Mousson non sensitiva assioma
Parla poco asse da tundra tristissimo stoccaggio Francalanza
Pronta una continuity i raggi discontinuità
E se posso Iraq dice qua quindi esclusi fondamentali collusa con anche di chi fonda molto con usavo apolide sia esclusa per la RAI
Le Dubois di nove elogio guarda avanti
Pascoli ha problemi di nuovo il foglio e sulle isole nuove
Cioè porta il cui senza altri tre Rapid mo'
A volte ha una tresca dette le gambe sì ora però politico-strategica paralizzato usavo tentare una las sita di il destino
Della definizione in più col duello otto dollari sull'isola Pacific di conflitti notammo mediterraneo sedie fittizio posi Avon Barcellona e il continente Mario Cosimo soffuse schermo man usavano Desy innovazione
Pai Zonta
Retta brillio uno share scemi al Nouvel Leakey Lisbona FAS agli larghissima Overmars
E inno foto le pattuglie Shield sua disonora victim del sette Nouvelle donne dell'acido Strategy mondiali
E o per non pubblica
Dole Tribune poiché il suo sia se tu su un un un sontuoso confronti ha un problema ossia immigrazione l'articolazione tolta parole fuori dal campo
Me a declina criteri Nouvelle a Clermont
L'immigrazione bustarelle debba Keating solo qualcuno su quasi sui di regredire tutte tu sì saggi chissà presumo poiché essi e meiosi le integrazioni neanche l'assioma se l'otto FAS due limita l'azione egli ha il triste moderno è scrivere blocco militarismo alla moda urlo Saxon guascone antica passione Adamo del repubblicano sono l'appannarsi Universelle
E da che scommette contro le Kadett sposi stessi Etò pone paletti con i vertici
Museo notturni adesso sì assetto a Broni Tonnerre José Zonca Dante passiamo per il sì Mashiro ride perché fa le sue dall'ampiamente bensì dall'assessorato due se sono due mila periodo e bisonti Don King don dico a e chi quanto lecca musette Dossetti e Marx d'ogni erba un TTT
De de soli sono Nouvelle ottobre Mou
Sono però Bioli economica
Usavo come ampie Picasso dall'assessore PPI lascio rendendo del PD la di sparizione dei due blocchi usa proprio trionfo mondiale della globalizzazione e di liberalismo
Pasqua Mario Cosmo sono vorrei rivelazione e sì a dei sei film fucsia salvabile seccata Economic allora con molta Ridley assessore code flop mo'chi e perché ha detto da soli sonde sotto seta di omesso liscio dell'immigrazione
Probabile mo'serio pure la presso liscio de il supposto un veterano evitiamo Monti U buco politici Silvio che il Corridori e poco quesito
Piove tu solamente su posizioni scrivere se la predizione del Sanmicheli intinto al di shock di Siviglia siamo
Chi va Ettore
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E si tendeva fondamentali
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Ufficialmente Monti sì o nove pagine
Como se passa
Pass che se lo con sei con nomi che esso sia il della mitica vani con profilo consensi economiche sono siamo d'oro
Complesso motorie con sei economiche Suzuki esista un epico solo l'avrei mediazione oltre la Société insidie ed è gestito sono le creerà Sinesio se e se evitiamo la che lei della bollitura nos minutus se il declino dunque nudo il mondo mondo già nello consumo e anello che tormentano ossia tenuti
Grazie professore Zizza quindi nuovi equilibri e e mediazione culturale e religiosa politica per arrivare a questi nuovi equilibri
Presidente Frattini l'Europa e l'abbiamo detto in in cento modi celebra oggi la sua un suo compleanno particolarissimo sa di cinquant'anni
Guarda ovviamente al futuro
Si guarda anche a questo terreno difficile che è stata la sfida per la costruzione di una costituzione europea che in realtà non sia riuscita a realizzare oggi Pöttering dice entro due anni dobbiamo arrivare a un accordo e approvarla prima delle elezioni europee del due mila e nove
E questo è il terreno più importante della sfida europea che l'Europa di fronte compiuti i suoi cinquant'anni è una sfida che è importante nel breve-medio periodo la sfida per costruire nuovi pilastri anche nella nostra capacità di rapportarci con l'esterno
Affidandole delicato compito delle conclusioni affidiamo anche questa domanda alla quale guardiamo tutti
Grazie molte debbo dire in primo luogo una sincera gratitudine al all'amico mai col ferendo per essere qui per avere onorato l'incontro di oggi questa conferenza grazie al sindaco di Roma l'assessore Touadì per la ospitalità in questo Splendido Complesso e coloro che hanno parlato prima di me
Hanno offerto direi moltissimi spunti di riflessione
Sarebbe impensabile per me diciamo così tirare delle conclusioni
Ma al contrario io vorrei mettere in luce l'importanza di alcune delle considerazioni che sono state fatte
Ecco in primo luogo quando ci siamo trovati nel due mila cinque a ricordare i dieci anni del processo di Barcellona
Già allora avevamo individuato solamente due anni fa quello che un po'alcuni oratori hanno detto con accenti diversi da un lato che alcuni degli obiettivi erano cambiati come ha ricordato come sempre con estrema lucidità il professore Azizza e quindi se alcuni obiettivi sono cambiati noi non possiamo pensare di continuare applicare quelle regole come se nulla fosse accaduto
E un po'quello che altri hanno detto
E che io personalmente sento molto questa lontananza dai popoli un processo di Barcellona che è stato visto molto direi troppo come un processo di élite politiche i governi
Poi
Gli incontri in termini interministeriali
Alcune formule importanti
Michael ed io quando eravamo ministri degli Esteri insieme ci trovavamo al cinque più cinque ma sono processi che si limitano ad élite politiche governative
Poi con la presidenza italiana nel due mila tre
Abbiamo messo un altro tassello per avvicinare un po'ai popoli l'Assemblea euro-mediterranea
I parlamentari rappresentano i popoli ma mi permetto di dire in un quadro Euro Mediterraneo non è ancora abbastanza c'è ancora lontananza ed ecco allora l'idea
Di uno strumento nuovo vengo subito a questo il
Un Consiglio di cooperazione socio economica permanente questo è un ulteriore grande passo avanti è giusto dice il professore Aziza perché non siamo partiti da questo
è mancata forse l'inventivi tra politica ma il ministro offrendo ha fatto questa proposta che credo meriti non solo attenzione ma consenso
In altri termini quelli che noi chiamiamo gli attori economico sociali
Sono la cinghia di trasmissione più diretta con i cittadini che aiuterà quella politica sicuramente non è contro la politica istituire un consiglio economico sociale
è anzi uno strumento che può aiutare io credo positivamente la politica
A prendere un ruolo prominente in un processo che ancora purtroppo lontano dall'essere realizzato noi abbiamo ancora in agenda lo spazio comune di commercio l'area di libero scambio due mila dieci insomma ci vuole davvero un grandissimo coraggio è una grandissima ambizione per mantenerlo ancora sull'agenda per non dire che forse due mila dieci è troppo vicino allora ecco che invece il rilancio con un Consiglio permanente di cooperazione economico sociale potrebbe completare meglio quei passaggi che mancano da qui al due mila dieci come fa da sola la politica a realizzare quell'obiettivo pensiamo alla Banca Mediterranea quello che molti hanno detto ma come la facciamo la Banca Mediterranea se mancano gli attori socio economici che ne dovrebbero essere i principali promotori voi sapete quanta riluttanza la Banca Europea degli Investimenti ha finora Espresso lo dobbiamo dire con sincerità e con stima per la banca europea
Ma la banca europea è stata fattore di rallentamento del processo e del Progetto che anche la presidenza italiana nel due mila tre
Come mai cosa ricorderà aveva cercato di rilanciare
Quali sono oggi diciamo di capitoli di una strategia euromediterranea certamente è stato detto mantenere
Il dossier economico ma rafforzare quello che potremmo dire il volet politico
Molti hanno parlato certamente della pace e della sicurezza dei diritti dell'uomo beh in questo io metterei
Quella sfida politica essenziale
Di cui ha parlato il ministro offrendo quella del futuro dell'Europa verso i nuovi allargamenti verso le nuove dimensioni che non sono solamente a destra
Beninteso non sono solamente i Balcani i Balcani occidentale ma è la Turchia
Grande Paese mediterraneo il Paese candidato all'ingresso allora io credo che i prossimi anni di negoziato con la Turchia saranno uno dei banchi di prova per vedere se lo spazio mediterraneo euro-mediterraneo funzione loro funzione da come noi ci comporteremo con il negoziato con la Turchia si capirà
Quanta importanza noi attribuiamo ad un interlocutore
Che io credo sia un interlocutore chiave per la politica euromediterranea e oggi abbiamo l'occasione straordinaria di attirare la Turchia verso i parametri europei che abbiamo stabilito a Copenaghen
Credo che questo solo giustificherebbe la scelta di continuare il negoziato di non rallentare lo di non ostacolarlo anche se ovviamente la Turchia
A tante obbligazioni a cui detti deve tener fede
Così come quello che ha detto il ministro offrendo sulla Croazia e sui Balcani
Noi abbiamo oggi dimostrato
Direi al mondo che l'ultimo allargamento che mette l'Europa
Sul Mar Nero con la Romania e con la Bulgaria non può non avvenire un completamento nei Balcani occidentali perché altrimenti noi avremo un'enclave tra l'unione europea che si affaccia sul Mar Nero
E l'Unione europea che si affaccia sull'Adriatico l'Italia la Slovenia seppure per un tratto piccolissimo noi avremo una grande enclave incerta
E e questo non è pensabile allora certamente la Croazia
Ma subito dopo la Croazia occupiamoci di quei Paesi dei Balcani occidentali che ogni giorno in più ripetono la loro vocazione europea quelli che come diceva Corazza
Ci guardano come modello quindi ci vogliono bene più di quanto noi stessi ci vogliamo bene dico tante volte noi europei che tentiamo di trovare tutto quello che non funziona
Ma ai nostri confini abbiamo Paesi che dicono il nostro sogno è diventare un giorno europee io se ero ieri
E l'altro ieri a Bucarest
Beh insomma il tasso di Euro entusiasmo dei romeni è commovente emozionante loro ancora non hanno avuto un beneficio non hanno avuto i finanziamenti
Hanno però il fatto che il loro passaporto il passaporto europeo questi lo esibiscono con orgoglio e questo voglio dire
Ricordiamocelo sempre quando ci diamo la croce addosso di tutto quello che non va in Europa che l'Europa non funzione eccetera eccetera allora
Questo è un altro punto essenziale
E l'altro aspetto l'altro dei capitoli che mettere in tutto questo e proprio direi così la vera solidarietà ancora un punto che prendo dalla importante intervento del ministro Friends
La vera solidarietà vuol dire mentre noi elaboriamo un modello sociale europeo
Che forse non sarà unico ma sarà un articolato di modelli sociali dell'Europa dobbiamo capire che una solidarietà euromediterranea è un altro dei punti fermi perché
Perché è una solidarietà euromediterranea che vuol dire
Fatta tra gli Stati fatta tra i popoli fatta tra le classi economico sociali
Arriva ai beneficiari ed arriva bene
Se la solidarietà nei Paesi della riva sud la lasciamo in mano a gruppi che con la scusa della solidarietà promuovono l'estremismo noi abbiamo fallito una sfida politica
La storia di Hamas insegna
La storia di Hamas insegna è la mancanza dell'Europa
Che ha permesso ad organizzazioni caritatevoli di dire gli asili li facciamo noi i libri ai ragazzi li diamo noi ed è un compito che forse sarebbe stato compito dell'Europa della solidarietà euromediterranea allora
Riprendiamoci la bandiera di una vera solidarietà che non è carità
E azione politica perché vuol dire aiutare quelli che stanno male accrescere senza chiedere in cambio un giuramento all'estremismo questa è la sfida politica crescere nella democrazia nei diritti umani nei valori fondamentali insomma
Non è facile ma è uno dei perni dell'azione europea per risolvere il dramma della situazione mediorientale
L'altro tema
E la politica migratoria molti ne hanno parlato è una delle grandi tematiche dell'Europa che rientra poi nella mia diretta responsabilità
Io credo che sia uno dei punti su cui l'Europa non solo sta dimostrando che i risultati sono possibili cioè che i passi avanti si fanno
Ma anche uno dei punti politici su cui l'Europa avrà una sfida per i prossimi decenni immigrazione non è questione che si risolve domani o dopodomani
Non è questione di polizia non è questione soltanto di traffico di esseri umani è questione
Culturale
Ed ecco l'integrazione
Di cui si è detto
è questione sociale perché all'Europa serviranno milioni di posti di lavoro nei prossimi anni eccome lì riempiamo questi posti di lavoro che mancano è una questione di confronto positivo tra civiltà e cultura quindi il Mediterraneo è ancora una volta la regione chiave per l'Europa
Come l'affrontiamo la sfida migratoria senza un partenariato
Posto su basi di eguaglianza
Senza imporre la nostra azione ma senza subire quella degli altri questo vuol dire partenariato e quando con il contributo determinante di alcuni Paesi europei
Io promossi con l'Unione africana
E tra i Paesi europei ci metto Malta direi e l'Italia in prima linea la conferenza euro africana
Di Tripoli noi pensavamo esattamente a quello e dalla Conferenza di Tripoli di novembre è venuto un messaggio approccio globale all'immigrazione
Non ci sono solo i pattugliamenti di polizia ci sono le relazioni con i Paesi di origine per canalizzare l'immigrazione economica l'immigrazione legale
C'è l'integrazione perché non possiamo offrire posti di lavoro senza offrire una casa un'educazione l'apprendimento della lingua perché qui viene gente che lavora e non sa la lingua del Paese dove lavora allora
Tutto si tiene
E per la prima volta l'Europa dice
Occorre l'integrazione
Io ho avuto difficoltà enormi quando un anno e mezzo fa proposi al Consiglio dei ministri un fondo europeo per l'integrazione che non c'era mai stato oggi è stato approvato è molto ridotto rispetto a quello che io avrei voluto mai circa un miliardo di euro una base buona per iniziare politiche di integrazione non sostitutive di quelle nazionali
Ma integrative per aiutare le politiche di integrazione vedete
Mi soffermo su questo perché tra qualche settimana direi all'inizio di maggio con la presidenza tedesca noi ci troveremo in una città della Germania apposta ma ellissi terrà una conferenza di ministri sulla integrazione solamente sulla integrazione che io presenterò un documento che potrà essere forse interessante anche se non abbiamo inventato nulla che cosa abbiamo fatto abbiamo costruito un manuale europeo dell'integrazione in cui raccontiamo tutti i casi di integrazione che funzionano in tutti i Paesi europei
Nelle città nelle regioni è un manuale che conterrà alcune migliaia di buoni esempi che gli altri non conoscono
Tradurremo questo manuale nelle ventitré lingue europee
Ne faremo alcuni milioni di copie così tutti scopriranno che a Rotterdam c'è una scuola in cui gli Imam imparano in olandese la Carta dei diritti dell'Unione Europea
Tutti scopriranno che a Valencia c'è una piccola esperienza dove i bambini extra comunitari sono invitati affare dei giochi che hanno ad oggetto che cosa vuol dire essere europeo bambini delle scuole elementari
Questi sono due esempi ma ce ne sono migliaia allora non bisogna inventare bisogna far sapere che cosa si sta facendo e che cosa funziona allora questo vuol dire avere una politica europea
Direi per la prima volta sulla integrazione
L'altro capitolo è il capitolo relativo ai giovani ed è un capitolo che mi piace moltissimo e devo dire qui ci può essere qualche proposta
Erasmus e lo ha detto l'assessore Touadì è stato una grandissima
Trovata che sembrava banale all'inizio ma poi è stato un successo allora
Possiamo pensare di moltiplicare a livello euromediterraneo il successo di Erasmus io credo di sì allora noi dovremmo concentrare le nostre attenzioni sul come fare perché mentre far viaggiare dei giovani studenti a livello di Paesi europei è più facile far viaggiare degli studenti dal sud dell'Europa dal sud del Mediterraneo verso l'Europa è più difficile
Allora io vi dico subito che sono disponibile ad attivare quello che occorre per rimuovere le difficoltà a
Presentare
Un'offerta tra virgolette politica di una nuova politica dei visti per i Paesi mediterranei del Sud per gli studenti
Un visto per un Erasmus euro-mediterranea
Perché i ragazzi non hanno il visto e sta il problema perché non vanno come dice il professor Scotti solo l'uno per cento perché ognuno ha procedure costoso complicate e individuali
Quanti ragazzi dalla Libia dall'Algeria dal Marocco dagli altri Paesi avrebbero piacere se non avessero procedure complicate
La politica dei visti non è burocrazia e strumento per la politica e strumento per la politica estera ed allora io ho detto ad esempio agli amici del Marocco
Nell'accordo che stiamo negoziando per una riammissione degli immigrati illegali e per la facilitazione dei visti io vorrei aggiungere una procedura speciale dedicata agli studenti
è un'offerta politica in quel caso al Marocco perché abbiamo un negoziato in corso ma
Io credo che se questo può aiutare
L'idea di un Erasmus euromediterranea per gli studenti io
Che sono responsabile anche della politica dei visti a livello europeo sono disponibile a questo contributo sarebbe un risultato a mio avviso che in quest'anno due mila sette noi potremmo
Se ad esempio paesi interessati come Malta
Come il mio Paese l'Italia ed altri
Presentassero delle proposte concrete noi potremmo dare una
Visione anche a dei giovani quando io viaggio nei Balcani occidentali la prima cosa che i capi dei governi ministri mi dicono e liberalizzate i visti
Dateci una possibilità per gli studenti di Belgrado di venire in Italia o di andare in Austria perché non ci sono mai stati perché sono vittima dei nazionalismi se non riescono a viaggiare verso l'Europa allora
Questa cosa mi tocca profondamente quindi darò un contributo su questo l'ultimo tema che voglio toccare il tema che fu Adda ha introdotto quello di un vero spazio politico permanente che ci vuole
Allora uno spazio politico vuol dire fare incontrare le culture fare incontrare le tre grandi religioni monoteistiche che si muovono intorno al Mediterraneo
E allora io rilancio un'idea che molti hanno toccato ma che finora non si è realizzata quella di aprire in questo spazio politico
Una concreta proposta di un Islam europeo
Questo è uno dei temi chiave ne ha parlato foie de tante volte
Nei suoi scritti che tutti leggiamo sui giornali ora li leggiamo un po'meno ma li sentiamo in Parlamento nei suoi discorsi ebbene l'idea dell'Islam europeo è come farsi che l'integrazione si basi su valori condivisi
I valori condivisi sono i nostri mai volle i valori condivisi sono anche quelli di una storia di una cultura di una tradizione rispetto alla quale noi non ci dobbiamo proporre
Come quelli che mettono sul tavolo un'Offerta dicono bene prendere o lasciare questo è il nostro bel modello questa non è la eguaglianza di condizioni a cui io facevo riferimento ma
Ed è veramente l'ultima notazione ed è una domanda aperta forse un po'provocatoria
Agli amici dei paesi della sponda sud del Mediterraneo se vogliamo questo spazio politico permanente se vogliamo come vogliamo rispettare una uguaglianza assoluta dei partners nessuno può imporre le proprie idee sugli altri bene sono pronti i nostri partners la riva sud
C'è un interlocutore che qualora si facesse un consiglio politico Euro Mediterraneo sarebbe pronto a rispondere noi abbiamo difficoltà a ventisette ma i sette otto dieci dodici hanno loro una integrazione politica e allora il tema che pongo all'integrazione sud sud
Che è indispensabile perché noi che vogliamo essere rispettosi fino in fondo ed avere un tavolo politico dobbiamo pura venire dall'altra parte del Mediterraneo
Perché se francamente l'interlocutore deve essere la Lega Araba va bene la Lega araba come esploratore
Ma è una lega Araba sufficientemente forte da ricondurre intorno allo stesso tavolo una sola idea o
Una gruppo di idee
O invece non è non vediamo fughe continue di opinioni spesso diversissime debbo dire anche più diverse di quelle che ci sono tra noi europei allora
Per avere questo noi dobbiamo comprendere e seguire con Rispetto il dialogo che è in corso tra Sud tessuti non dobbiamo solo vere una direzione sud-nord ma dobbiamo far sì che quella voce che noi vogliamo arrivi dal Sud sia una voce sufficientemente integrati
Altrimenti francamente lo dico veramente come un'amichevole provocazione noi facciamo tanti sforzi rischiamo di trovarci intorno a un tavolo in cui dall'altra parte si dice dopo la prima mezz'ora
Ci vuole un aggiornamento dobbiamo consultarci
Anche sull'agenda da mettere sul tavolo perché questo non accada l'integrazione sud sud è uno dei temi su cui il Processo di Barcellona
Non aveva fatto la necessaria attenzione ed oggi questo è uno dei temi a mio avviso centrali sul tappeto
Grazie
Allora cogliamo gli auspici gli inviti le proposte ringraziamo tutti i presenti e in particolare l'osservatore del Mediterraneo per quest'incontro organizzato aspettiamo domenica per spegnere le candeline