La famiglia un bene prezioso: al centro dei cambiamenti e del welfare

Se vi accomodate
Hai fatto il buttadentro bravo bravo
Prendete esempio fate il buttadentro
Anche perché abbiamo un pomeriggio altrettanto interessante e quindi se iniziamo per tempo riusciamo anche a finire nei tempi programmati
Sì
Va bene
Allora se vi accomodate anche
I relatori sono già pronti al altri ci raggiungeranno nel corso del pomeriggio
E quindi possiamo anche dare inizio ai lavori
Ma io proverò a fare una piccolissima sintesi della mattinata così per mettere in luce le cose che sono state evidenziate e così nel frattempo altri si aggiungono a noi
E partirà il proprio dalla relazione di Betti che come avete potuto sentire questa mattina è stata una relazione molto completa
Che ha evidenziato sicuramente tutta la complessità del tema e oggi e stiamo sta trattando sono state messe in evidenza da Betti la relazione l'avete acquisita l'ingresso sono state evidenziate dicevo tutte le fragilità ma anche le forti responsabilità che la famiglia a assunto in questi anni
Betti sì e molto soffermato anche rispetto al fenomeno della crisi della natalità
E su questo ovviamente a posto l'accento affinché Attraverso non soltanto misure di tipo economico ma anche attraverso nuovi servizi si possa riuscire ad invertire questa tendenza
Quindi sicuramente una relazioni a che anche nel nelle sue conclusioni si è soffermato notevolmente sull'impegno della nostra organizzazione che tra l'altro uno dei temi importanti di oggi cioè come Lancisi in riesce a diventare protagonista per quanto riguarda le proposte che possiamo fare al Governo ma non soltanto al governo anche ai vari livelli istituzionali quindi anche quelli regionali o locali
E affianco a questo come le nostre federazioni e quindi anche la nostra parte e come noi definiamo verticale dell'organizzazione rispetto alle politiche contrattuali di primo e secondo livello
Attraverso la Sabattini siamo riusciti a vedere
Attraverso le statistiche ai numeri a volte sono molto freddi ma lei riuscita invece a catalizzare la nostra attenzione questa mattina sulle conseguenze dei numeri su quella che è oggi questa crisi strutturale che quel così lega l'ha definita una crisi strutturale della famiglia
Che vede una forte fragilità della rete informale di solidarietà una rete informale di solidarietà che ha sempre supportato e la famiglia in tutti questi anni ci ha parlato delle trasformazioni
Ha messo in evidenza nelle sue ultime affermazioni come la famiglia sia in affanno
E ha l'ha definita appunto bloccata nelle possibilità di scelta quindi una famiglia che oggi ha bisogno di riscuotere quindi come come messaggio importante che poi è stato ripreso anche da altri interventi così come Maurizio Benetti invece affrontato lo stesso tema rispetto la disuguaglianza dei redditi è molto interessante e mi ha molto colpita la sua affermazione quando dice che un terzo delle famiglie italiane dichiara di non essere nelle condizioni di affrontare una spesa improvvisa di seicento euro io ricordo a tutti che forse due o tre visite dal dentista costano di più
E quindi è chiaro che il dentista non una spesa imprevista ma lo diventa in questo caso queste famiglie non sarebbero nelle condizioni di affrontarla
Quindi e ci ha anche messo in evidenza come nel Paesi riprendendo appunto
Le affermazioni di Betti come nei Paesi dove si è fatta una politica di supporto alla natalità
Il problema delle nascite non è così pesante come nel nostro Paese e quindi partendo anche qui da dati da dati di fatto
Marsico ha sicuramente illustrato molto bene come ha funzionato e quelli sono stati le difficoltà del della misura del sostegno al reddito e ha sottolineato il fatto
Che misure non significano riforme quindi la distinzione tra quello che possono essere misura e di sostegno alla famiglia o comunque più in generale misure di Welfare da vere e proprie riforme e a in effetti messo l'accento sul problema dei LIVEAS che è stato poi ripreso anche da altri interventi
Perché soltanto attraverso la definizione dei diritti che poi eventualmente si possono anche trovare soluzioni
Ai ai alle difficoltà abbiamo avuto il segretario della Calabria segretario generale sbarra della Calabria che CIA
In informato illustrato sul funzionamento del minimo di inserimento nella sua regione e abbiamo visto abbiamo anche ascoltato un altro particolarità delle politiche rivolte alla famiglia e cioè un una misura rivolta al al minimo di inserimento e è stata utile anche per combattere la microcriminalità
Anche questo è arrivato il nostro segretario generale quindi facciamo un applauso
E quindi dicevo il legame che esiste tra interventi e politiche rivolte la famiglia e anche la lotta alla microcriminalità che pure uno dei problemi che oggi colpisce l'adolescenza e in particolare appunto le famiglie
La il segretario della CGIL Passoni a interloquito con la nostra segreteria presente quindi sia con Betti che con Beretta che questa mattina sono stati presenti tutta la mattinata
E come dire ha posto l'accento sulla difficoltà sulla difficoltà ma sulla indispensabilità
Di trovare unitariamente una proposta per quello che riguarda il nuovo Welfare Luís a parlato di ridisegnare il welfare delle famiglie il Welfare delle persone
Facendo una netta distinzione tra questi due aspetti infine anzi no
Quasi in ultimo abbiamo avuto l'intervento del segretario generale dei pensionati udita
Che non stia limitato a affrontare questo tema dal punto di vista dall'ottica dei pensionati e quindi anche dei problemi legati pensionati ma invece ha affrontato un tema che è assolutamente importante e cioè quello dei legami intergenerazionali
E dei legami anche intercategoriali quindi legami all'interno della società e all'interno della nostra organizzazione
E stato sicuramente molto interessante anche quando alla fine del suo intervento a lanciato un nuovo Progetto quindi una come dire anche una prospettiva per la continuazione del nostro impegno su questo tema
E lui a parlato di tra le priorità che sono legate tra di loro quindi anche qui un legame forte tra giovani donne e anziani
Un'idea a sottolineato questo aspetto dicendo che le donne ricoprono
Vuoi cioè vorrebbe coinvolgerà le donne che ricoprono delle responsabilità istituzionali a ogni livello
Coinvolgere i giovani che sono la potenziale classe dirigente del domani
E coinvolgerà gli anziani che oggi sono notevolmente presenti nel nostro sindacato e che rappresentano anche un esempio per tutta l'Europa rispetto al loro impegno sindacale
E quindi un progetto che tiene insieme questa questo il nuovo legame fra questi tre soggetti infine il nostro segretario generale aggiunto Baretta
E ovviamente a posto intanto l'accento sull'importanza del convegno di oggi
Ma anche ha evidenziato quelli che possono essere in questo momento le nostre nuove strategie
E prendendo con come esempio alcuni passaggi che in questi giorni ci sono come ad esempio quello di vedere una incapacità da parte del governo un'indecisione per esempio sulla finalizzazione del surplus fiscale
E sicuramente uno degli esempi più più evidenti che fanno capire come manchi una politica non soltanto dell'oggi ma sicuramente anche di prospettiva futura per quanto riguarda il il nuovo welfare
Baretta si è soffermato molto sulla necessità di riflettere sui giovani e sugli anziani e quindi di nuovo rientra questo legame forte tra giovani e anziani
Per ovviamente fare in modo che ci siano più natalità Attraverso sostegno per la natalità ma anche per la crescita un sostegno forte per il lavoro e per la casa e per quanto riguarda gli anziani ovviamente i punti che fanno parte anche della nostra piattaforma e cioè il fondo per non autosufficienti il sostegno al reddito e anche l'occupabilità degli anziani e quindi fare in modo che tutto quello che riguarda la parte più attiva degli anziani che invecchiano più lungo ma sono anche attivi più a lungo possa essere finalizzata ecco questo inizio brevissima sintesi un poi il riassunto della della nostra mattinata oggi avremo altrettanto interessa è sicuramente negli interventi che ci saranno e quindi do subito la parola ad Anna Maria Ponzellini dell'Università di Bergamo
Che ci parlerà un pochino di più approfonditamente sul tema che questa mattina più volte è stato toccato per la conciliazione del lavoro con la cura cultura politiche sociali e contrattazione
A scusate innanzitutto vorrei ringraziare la segreteria confederale anche Anna Maria Parente per avermi voluto ai vostri lavori
Sono anche molto contenta del di questo convegno del fatto che
Il lavoro si interroghi sulla famiglia
Non è una cosa così scontata
Direi che noi veniamo da una Società da un tipo di società qualcuno stamattina dice al fordismo comunque da una società che
Da molto tempo ha visto la separazione netta tra lavora e la famiglia tra il pubblico e il privato
La famiglia le donne il lavoro agli uomini
Siamo alla vigilia di un grande cambiamento e e molto importante che questo cambiamento venga in qualche modo governato
Della dal dal lavoro da chi ore dal lavoro organizzato ovviamente dal sindacato
Perché la posta in gioco è molto è molto alta
Io
Partirei dalle ragazze
Forse incomincio dove Baretta lasciato stamattina quando diceva da dove cominciamo quali sono le priorità le nostre politiche sociali e ha parlato di giovani e ha parlato di maternità
Chiamiamo le per qualche sono SIP si parliamo di ragazze allora le ragazze hanno alte aspettative
Ma quali possibilità no
Voglio parlare di ragazze che si che come ci dicono le statistiche
Sono quelle che si diploma no e si laureano di più
Anche forse a fronte di una maggiore difficoltà a trovare lavoro e che hanno comunque punteggi diplomi di laurea più elevata dei maschi
Quindi non possono non avere alte aspettative sul lavoro e che hanno come anche Sabatini stamattina ci diceva elevate assi elevati o comunque congruo aspirazioni anche alla maternità
Quindi le ragazze hanno altri aspetti aspettative
Ma non ripeto le cose già dette stamattina i servizi per l'infanzia soprattutto sono pochi e sono costosi cosa che qualche volta non si dice anche i servizi pubblici sono costosi
Sono un po'differenziate secondo dei Comuni però per la Lombardia che io conosco di più
La retta per due lavoratori lì per una madre o un padre lavoratori che praticamente già subito la retta più alta è la retta di mercato
E quindi è una cifra che va oltre i cinquecento euro che dieci volte dieci volte la cifra di altri paesi europei dieci volte
Quindi il le ragazzi trovano di fronte a questa difficoltà vorrei dire un'altra cosa lei non stamattina sempre i dati Istat ci dicevano
Che il cinquantadue per cento dei bambini viene curati dai vengono curati da in ogni in ogni spesso sono le nonne anche se non voglio disconoscere ovviamente l'intervento dei nonni queste norme sono quelle che se esaminiamo l'occupazione femminile per corti diretta
Appartengono alle corti diciamo più anziane delle ultra quarantacinque enni degli ultracinquantenni che ho solo uscita precocemente al mercato del lavoro o non ci sono mai entrate e che però non è che non lavorano perché appunto non è che non lavora che non hanno lavorato si stanno occupando di questo si stanno occupando di curare i figli delle loro figlie delle loro muore dei loro figli e così via
Il sistema italiano guardate che molto specificamente italiano come l'Europa ci fa notare
Di colf e badanti cioè del ricorso al mercato
Per i servizi di cura
Un sistema che potrebbe non durare nel senso che anche stamattina veniva detto è basato in grande parte sul lavoro
Irregolare e quindi spesso sottopagato
Quindi le famiglie che attualmente a queste ragioni di scambio diciamo possono permettersi questi servizi può darsi che in futuro
Lo dico con qualche rincrescimento pensando a me noto darsi che in futuro anche questa possibilità non sia così facile
Da questo punto di vista il nostro mercato diciamo dei servizi assomiglia un po'più a quello nordamericano che al resto del mercato europeo
Sfruttiamo tra virgolette allo stesso modo la manodopera immigrata
Allora occorre ovviamente è un nuovo modello di distribuzione del lavoro di cura cioè occorre dare alle giovani donne Joplin in uomini che vogliono lavorare costruirsi una famiglia un nuovo modello di distribuzione del lavoro di cura
Allora chi chi può rispondere a questa domanda di cure alla domanda di cure quella dei bambini ma è anche la domanda degli anziani degli ammalati
Stamattina è stato detto moltissimo ma chi può sostituire quella parte di attività di cura che viene meno nel momento in cui le donne entrano nel mercato del lavoro
Però ci sono diciamo moltissimi attori in questo sistema
Naturalmente il marito il compagno lo Stato il mercato attraverso il i servizi privati la famiglia allargata
Anche le relazioni di prossimità sono importanti stamattina qualcuno ne ha parlato e anche le aziende le aziende che parlano molto spesso di responsabilità sociale di impresa ma quando poi i si va a vedere che cosa intendono per responsabilità sociale d'impresa molto raramente pensano a come aiutare i genitori di bambini piccoli le lavoratrici a conciliare la famiglia con lavoro
Bisogna quindi trovare questo nuovo equilibrio equilibrio tra lavoro e la famiglia mi sembra questo
Un tema importante nel convegno di oggi
Che è anche un equilibrio tra donne e uomini che è un equilibrio tra pubblico e privato che è un equilibrio anche tra stato e mercato quindi come dire si apre uno scenario
Direi quasi tutto da costruire ancora su cui in qualche modo si misurerà la qualità della società a cui andiamo incontro e che può essere anche diverso a secondo del lo specifico equilibrio tra questi fattori che si andrà a costruire
Parlerò adesso e per il resto il mio intervento
Prevalentemente di luoghi di lavoro quindi spostando un attimo l'ottica da dagli interventi stamattina dalle questioni di stamattina
Sul lavoro mi auguro che tra di voi ci siano molti sindacalisti che stanno nei luoghi di lavoro che comunque hanno a che fare con la contrattazione
Quelle che sono le mie analisi anche un po'i miei suggerimenti vanno un po'il nella direzione lo diceva il segretario Betti nella sua introduzione lo riprendeva mi sembra anche Baretta di che cosa può fare il sindacato anche diciamo nel mio nel mestiere che gli è più proprio che la contrattazione la contrazione di primo e di secondo livello la contrattazione territoriale anche la contrattazione aziendale allora le cose non stanno andando bene
Denso ma bisogna dirle dopo un po'di convegno a cui sarete andati anche voi in cui si è parlato molto di di buone prassi
Si sono dette meraviglie della situazione che testo sia potuta realizzare in alcune aziende in alcune singole esperienze
Io credo che non so sarà che io mi occupavo forse da quindici anni di raccoglierle buone prassi di leggere gli accordi contrattuali per vedere cosa contratta al sindacato e cosa fanno le aziende su questo tema
E e devo dire che il Bilancio è tutt'altro che positivo e quindi ci interroga su delle cose un pochino più profonde anche di quelle che io sento dire ciò che le aziende non vogliono capire che sarà anche un povero
Che l'organizzazione l'organizzazione del lavoro e quella che che io non credo affatto che sia vero insomma io credo che bisogna andare a in proprio fondo e forse anche fare una verifica
Su quello che è il lavoro del sindacato perché forse al al sindacato è richiesto un po'di cambiare il suo lavoro
A fronte di una sfida che ritengo sia molto importante allora
Le buone prassi che vengono raccontate sono spesso sempre le stesse lo so perché le ho scritte spesso un quinto
Una indagine recente sulla contrattazione nel settore metalmeccanico che dai dati della contrazione del CNEL risulta quello che ha dove sono state contrattate contrattazione aziendale parlo il più alto numero di misure di conciliazione ecco quindi parliamo di un settore che dovrebbe essere all'avanguardia parliamo del tre per cento delle aziende dove nella delle aziende che hanno contrattato perché poi voi sapete che la contrattazione di secondo livello
Credo che appartenga tra il venti e il trenta per cento delle imprese italiane
Il terzo dato che voglio dirvi è che le aziende non sembrano affatto a me spiace dire delle cose spiacevoli ma secondo me è soltanto dai fallimenti poi si può cercare di risalire le aziende non sembrano affatto intenzionate a utilizzare gli strumenti che le leggi mettono a disposizione parlo per esempio
Della legge centoventicinque delle e quindi delle azioni positive finanziate da centoventicinque e anche dalle azioni positive finanziate dall'articolo nove della legge cinquantatré di da un dato sulla centoventicinque
E poi non scoraggiano ci voglio dire allora nel due mila e uno nel due mila e due
Lei in sul sul totale dei progetti che comunque è un numero limitato all'anno adesso non vi so dire sarà un centinaio di forse Anna Maria Parente ai dati
Soltanto il dieci per cento di questi progetti erano promossi direttamente dalle imprese cioè dalle imprese per i loro dipendenti
Il primo il primo il secondo anno eravamo al sessanta per cento e le imprese continuano a calare una questione che alle imprese per qualche ragione su cui magari dobbiamo farci qualche riflessione non oggi
Allo stesso modo la l'avvio della legge c'è dell'articolo nove della legge cinquantatré è stato molto difficile
Bisognerebbe fare delle riflessioni oltre altre come dire report di valutazione che ho visto circolare bisognerebbe fare altre valutazioni sul rapporto costi-benefici
Novantanove impresa nell'ultimo anno che è stato un record novantanove imprese trentatré sono sostituzioni
Sostituzioni delle imprenditrici o della lavoratrice autonoma
L'altro ed altre sessantasei molte sono piccole aziende giustamente perché è una legge che si riferisce alle piccole aziende per sostituzioni di poco di part-time a causa di maternità ecco cioè bisognerebbe fare delle valutazioni anche di tipo come dire finanziario e vedere quanti soggetti andiamo a toccare e perché
Alle aziende questi strumenti che comunque ci sono
Non sono strumenti graditi
Allora il sindacato
Innanzitutto credo spero che sia diventato un patrimonio di tutto il sindacato che la questione di come conciliare il lavoro con la vita familiare
Non è un problema solo delle donne non è un problema quindi dentro il sindacato solo dei coordinamenti delle donne è un problema di tutta la società e dentro il sindacato è un problema di tutti i sindacalisti di tutto il sistema di rappresentanza
Allora io credo che c'è bisogno di fare una riflessione su almeno su tre livelli
Di intervento il primo cui forse quello più complicato su cui io non ho moltissime suggerimenti da da Dario Di e l'ascolto dei bisogni
Su questioni di rappresentanza su interessi da rappresentare come il salario
O le condizioni di lavoro gli strumenti tipici dell'azione sindacale tradizionale hanno funzionato
Per questo tipo di bisogni che sono molto differenziati tra persone
Su questo ho scritto una cosa che forse poi vi daranno
Che sono molto differenziati tra persone che non possono corrispondere non c'è una politica della famiglia che va bene per tutte le famiglie
Ogni famiglia alla sua strategia familiare questa strategia familiare qualunque essa sia da rispettate ed aiutata le persone vanno aiutate a poter ampliare la gamma delle loro scelte
Non a dover decidere sei meglio fare il lavoro a tempo pieno
Perché è il lavoro a tempo pieno è l'unico che da come dire la dignità della del lavoro non decidere se il telelavoro non va bene non decidere se va meglio invece il part-time perché così come dire non sia Dio anzi appesantisce troppo il sistema dei servizi sociali non c'è una Bex practice sulle strategie familiari è un privato che si confronta in un ambito
Che deve in qualche modo anche essere pubblico ma che deve lasciare una parte consistente alle scelte personali
Il secondo discorso l'organizzazione del lavoro io credo conosco il sindacato da da tanti anni qualcuno qui e mi conosce da quando facevo la sindacalista son pochi ormai ma il sindacato ha permesso competenza e controllo sull'organizzazione del lavoro allora senza competenze controllo sull'organizzazione del lavoro
Non si possono proporre delle trasformazioni all'organizzazione del lavoro
Vi troverete delle impresa delle pubbliche amministrazioni che vi darà e vi diranno
Più part-time di così è impossibile in questo organico azione e non è affatto detto che sia vero però bisogna conoscere l'organizzazione per essere in grado di diretto per il part-time
A quali condizioni magari anche di mobilità interna concreti Potì schema
Io sono rimasta sorpresa e amareggiata di sapere che almeno in un grande contratto pubblico quello della sanità il part-time è stato messo sotto diciamo vigilanza
Spero che questa cosa non si sia estesa anche ad altri settori il fatto che c'è una crisi di domanda
Prima crisi Offerta scusate degli inferi delle infermiere non è una buona ragione per non andare
A per il sindacato per non andare a verificare
Come che quante compatibilità organizzativa esistono invece per mantenere il tasso di part-time che supera il sessanta settanta per cento dei servizi chiara della sanità negli altri paesi europei no quindi non ci si può fermare al venticinque per cento perché è così
La contrattazione qui io butto un altro sasso senza poi pagarne le conseguenze credo da tempo che sia necessario che il sindacato si dia degli strumenti
Per rendere compatibili le lac contrattazione individuale con la contrattazione collettiva la conciliazione esige interventi differenziati e personalizzati che variano anche nel corso della vita lavorativa dello stesso lavoratori anche al nello stessa azienda
Se volete lasciare che questo venga semplicemente negoziato concesso dalle imprese
Di perdette la rappresentanza di una fetta importante dei bisogni delle persone quindi ci vogliono accordi quadro cinema minuti che permettano poi alle persone di giostrarsi col proprio responsabile ma avendo un'ampiezza di possibilità di scelta
Non so quanto tempo ancora
Sempre così allora
Allora toccherò molto rapidamente e cose su cui magari in un altro momento si può andare più in profondità allora tre grandi aree di intervento
Nell'organizzazione del lavoro e nella gestione del personale la prima la più scontata è quella degli orari
Poi c'è il discorso della gestione della maternità dei congedi su questo io vorrei dire qualche cosa la dico però subito subito dopo e la terza questione è quella dell'autonomia del lavoro
Questa è una grossa frontiera è una frontiera se il sindacato vuole cominciare a rappresentare sul serio anche i lavoratori
Cosiddetti della conoscenza
Allora qui si tratta di pensare a misure molto differenziate a seconda dei contesti organizzativi non si possono imitare negli ospedali le pratiche dei metalmeccanici e viceversa
Bisogna sperimentare e poi diffondere all'interno degli stessi ambiti organizzative
Una parola sul part-time allora praticamente dovunque c'è una domanda inevasa di part-time non ci torno è così in tutti i luoghi di lavoro
Questo nonostante in Italia ci sia al i i uno uno dei tassi più bassi di parta in Europa
Allora bisogna sperimentare tutte le forme di part-time possibili non soltanto quelle del metà tempo tenendo presente che c'è una preferenza consolidata per i part-time lunghi da parte delle donne
Ventotto trenta anche trentadue ore si possono benissimo trovare degli schemi orizzontali o verticali che rispondono a questo tipo di esigenze senza tagliare troppo i redditi delle domande
Pensate al modello olandese che a un certo punto è stata un modello un reddito e mezzo per famiglia ma non necessariamente un reddito intero per il maschio e un reddito a metà per le per la donna ma che era per esempio
Tre giorni e mezzo alla settimana li part-time e soprattutto verticale per l'uno per l'altra oppure quattro
Giorni a testa e così via
Spendo una parola sul lavorare in autonomia
Allora la maggior parte dei lavoratori dei lavori delle persone diplomate e laureate del cosiddetti lavoratori della conoscenza
Sono lavori che possono essere fatti in una certa autonomia che attiene sia al tempo di lavoro sia luogo di lavoro si anti che alla quantità cioè al al al numero di ore di lavoro allora e la contrattazione sindacale si infrange contro il principio che è un principio di controllo organizzativo non l'ha inventato il sindacato della presenza dell'orario di presenza è io credo che il sindacato debba fare ed è da mettere in piedi un gruppo di lavoro deve anche fare qualche cosa per vedere che cosa si può sostituire parzialmente o totalmente come sistema di controllo e di valutazione del lavoro che non sia la presenza perché questo incatena moltissime persone
A un luogo è un tempo di lavoro anche se il loro lavoro la loro prestazione di per sé potrebbe essere più libera
Vado
Alle proposte
Che mi sembra sono proposte che vengono da un lavoro tecnico io non faccio politica quindi stavo e poi vedere quanto siano recepibili anche dalla dall'organizzazione sindacale
Secondo me ci sono alcuni capisaldi uno è quello di aumentare la copertura retributiva del Congedo il trenta per cento non è sufficiente per tutte quelle famiglie dove ci sono problemi di reddito
Si sta già vendendo le statistiche ce lo dicono
Che il il congedo volontario viene preso soprattutto negli ultimi anni
Solo dai lavoratori e delle lavoratrici che hanno un reddito abbastanza elevato quelli che hanno un reddito basso non prende tendono a non prendere con ingenti
La seconda cosa è che mi viene l'osservazione mi viene dalla come dire
Scarsa disponibilità delle aziende a usufruire dei disincentivi che esistono adesso è che secondo me bisogna passare ad incentivi di retti
Non più mediati da cioè i progetti centoventicinque e legge cinquantatré devono restare come azioni pilota come Progetti da trasferire
Però io credo che è ora di trovare incentivi per il part-time per il telelavoro
è che siano incentivi automatici come sono stati quelli previsti per esempio dei contratti di formazione lavoro
I posti di lavoro creati per ragioni di conciliazione a part-time o telelavoro vanno in qualche modo incentivati per un certo periodo ovviamente
Poi bisogna assolutamente allargare le diciamo le tutele e i diritti anche alle persone che non sono dipendenti
Qualcuno di noi della Lombardia è reduce da un convegno abbastanza dove sono usciti i dati abbastanza clamorosi sulla Lombardia
La domanda delle aziende domanda pubblica e privata delle aziende
E della Lombardia di laureati per oltre il cinquanta per cento di lavoro non dipendente di lavoro non dipendente quindi bisogna pensare a quote Acqua resti e lavoratrici a questi lavoratori dispiace ma ti chiedo di conclude Arkansas segretamente
Sono costretta a superare il discorso dei padri
Voglio solo concludere con con le parole di Alain Touraine
è una domanda che mi faccio io il lavoro delle donne può cambiare lavoro quando parliamo di fordismo e di post fordismo questa domanda forse dobbiamo farcela allora il lavoro delle donne l'entrata nel lavoro delle donne può e e di conseguenza tutto quello di stupefacente che sta succedendo nel lavoro di cura può essere il momento per una nuova ricomposizione superare la dicotomia e arrivare a una ricomposizione a un'integrazione questo è l'augurio che mi faccio e che vi faccio grazie
Grazie davvero Anna Maria Ponzellini per la provocazione che ha fatto a tutti noi cioè modificare la contrattazione aziendale
Allargandola i tempi ai temi della conciliazione
Adesso lascio la parola a Carla col Micelli vicedirettore del Censis
Che dovrebbe riuscire a fare in nel più breve tempo e le chiedo di magari contrarre un attimino all'intervento abbiamo venti minuti
Va bene politica dei servizi è responsabilità di cura delle famiglie
Quasi impossibile
E quasi impossibile contrarre gli interventi da quando c'è questa moda del power point ormai le slide stanno in fila
Se mi dai il caso perché farle tra l'altro da quello che ho sentito ci sono moltissimi i punti in comune tra quello che dirò io a quello che è già stato detto spero che non ci siano troppe ripetizioni e ridondanze
Il mio punto di vista sarà un punto di vista del ricercatore sociale quindi vedrete dati anche però non si sente è quello il punto mio punto di vista è quello del ricercatore sociale quindi vedrete dei dati poi e anche il punto di vista diciamo un po'particolare spero rispetto agli altri già trattati della responsabilità di cura della famiglia
La crisi di cui si parla appunto in ambito familiare mette in discussione anche questa funzione quindi cercherò di dire come a mio avviso ci sia una tenuta della famiglia rispetto a queste cose ma anche ovviamente dei rischi e quindi la necessità di rivedere le politica
Una breve premessa la famiglia oggi sicuramente al centro di
Transizioni e cambiamenti importanti
Che da un lato vedono resistere alcuni dei suoi aspetti più tradizionali però la vedono sottoposta delle modificazioni e quindi sostanzialmente al centro anche di ambivalenze chi la ama chi la odia chi ripone tutta la sua fiducia nella famiglia chi pensa invece di doversene assolutamente distanziare
E questo avviene per alcuni fenomeni sociali che probabilmente sono già stati trattati stamattina ma che riassumo brevemente processi di scomposizione familiare cioè appunto
Le trasformazioni della famiglia nel senso che si rallentano i flussi di formazione della famiglia stessa ci si sposa di meno ci si sposa più tardi si fanno figli tardi
Sorgono numerose forme di tipologie atipiche che è ormai facciamo ricadere sotto l'egida del concetto di famiglia ma che rassomigliano a volte poco alla famiglia nel senso tradizionale del termine alle monogenitoriali single le famiglie ricomposte
C'è una differenza è una una diciamo anomalia Interna dovuta al fatto che alcune famiglie sono molto rivolta verso l'esterno ed altre sono rivolte più all'interno alcune famiglie sembrano delle cittadelle chiuse in se altre invece ormai vivono completamente spalmate sulla vita esterna alla famiglia ci sono difficoltà di comunicazione tra le generazioni
Però ecco accanto a questo vorrei così introdurre il discorso sul lavoro di cura ci sono secondo me e secondo noi ricercatori almeno al Censis grossi processi di ricomposizione e di tenuta familiare
La stessa femminilizzazione del vissuto familiare il che significa che anche i padri e mariti oggi in famiglia spesso sono un po'delle madri e delle moglie cioè molto dedicati alla relazione affettiva con i figli e con gli altri soggetti
è un importante elemento di tenuta perché fa della famiglia l'unico o uno dei pochissimi luoghi nei quali si sviluppa ancora questa relazione profonda tra le persone
è un soggetto poi che continua a essere fortemente affidabile per soprattutto per chi è in difficoltà per chi ha dei problemi
è l'unico luogo nel quale sopravvive una convivialità vera se voi chiedete non lo facciamo con le ricerche se si è soddisfatti delle relazioni familiari quasi tutti ottanta novanta per cento giovani anziani dicono di sì e lo dicono soprattutto per i momenti di convivialità
Cioè stare atti assieme attorno a un tavolo scambiarsi le idee le impressioni gli affetti
è un soggetto che tutto sommato affidabile anche per il fatto che vede una lunga permanenza dei giovani al suo interno naturalmente fattore anche critico per molti aspetti ma che fa parte di questo quadro di ricomposizione
C'è un'ambiguità forte nella società italiane non solo rispetto alla rigenerazione del capitale sociale che fa sì che spesso non si tenga conto di quei fattori di tenuta di cui diceva
Non ci si rende conto che anche alla base dello sviluppo economico c'è un reticolo di carattere sociale che lo sostiene che i rapporti tra le generazioni sono alla base della convivenza civile
Che il benessere la cura sono l'obiettivo principale di tutti gli individui e di tutte le famiglie che nella famiglia poi sì hanno anche i primi elementi basiliani per lo sviluppo dei consumi degli Investimenti del risparmio dell'accumulazione del reddito
Si forma l'identità si forma l'identità di genere si formano i processi di sviluppo della fiducia negli altri e nel mondo intorno a sé e nel mondo della politica
A volte politici dovrebbero ricordarsi queste nelle famiglie che si sviluppano questo genere di sentimenti e quindi la base di tutta la nostra convivenza sociale
Il Welfare essendo figlio di questa società purtroppo in gran parte e in Italia ahimè in maniera particolare un welfare senza famiglia la spesa per la famiglia all'interno del welfare è assolutamente residuale
I trasferimenti agiscono spesso in maniera iniqua e contraddittoria quindi a danno della famiglia invece che a favore della famiglia la famiglia fiscalmente quasi invisibile
E poi c'è una sanitarizzazione dei problemi nel senso che quel quello che si fa quello che il welfare fa di solito è per i malati per i Devianti per i casi estremi di devianza dove per la non normalità e quindi in questo senso sanitarizzazione cioè in casa il lamento in specifiche categorie di punto necessari di cure Nonda sostegno
Ai processi normali della famiglia
Quei qualche dato non so quanto questi numeri si legga no dal fondo della sala ma credo siano state anche del citati la spesa sociale per famiglie maternità e in Italia la più bassa rispetto agli altri Paesi europei anche se leggermente cresciuta
Nel due mila e uno eravamo al quattro per cento
Rispetto a una media dell'otto per cento dell'Europa dei quindici
I trasferimenti alle famiglie come percentuale del PIL si rivela né in questo grafico per l'Italia proprio davvero quasi al minimo perché abbiamo solo la Spagna dopo di noi poi viene subito la colonnina dell'Italia si vede molto bene a vista d'occhio
Qui quali siano le differenze quanto siano eclatanti
Soprattutto dalle analisi risulta che c'è una strategia di protezione sociale che è quasi esclusivamente centrata sui diritti individuali e le opportunità individuali è invece c'è
Molto poco quasi nulla della promozione della famiglia come soggetto intermedio
Vediamo adesso alcuni aspetti specifici che hanno molto a che fare appunto Colo-Colo sociale della famiglia in particolare con lavoro di cura che la famiglia svolgerà disagio malessere povertà si parla moltissimo di impoverimento
E di nuove povertà all'interno delle società moderne non sempre si ricorda che la povertà nel passato era quasi esclusivamente povertà materiale ma oggi è oltre che materiale spesso povertà relazionale
In materiale istituzionale
E spesso anche multidimensionale cioè i veri poveri sono secondo me quelli che mettono insieme tanti problemi a cominciare dalla malattia per passare alla solitudine e poi eventualmente alla carenza di un reddito adeguato
Il quadro delle povertà a livello della dimensione familiare può tre può essere diciamo descritto attraverso tre categorie appunto le povertà materiali riguardano per esempio quei soggetti
Che sono toccati da un'esclusione sociale vera e propria le cosiddette vite di scarto di Bauman in quel bellissimo libro gli outsider secondo altre definizioni ancora povertà materiali possiamo considerare quei soggetti che sono colpiti da malattie solitudine quindi di nuovo una dimensione che ha molto a che vedere anche con la con la famiglia perché sia la prima che la seconda di queste povertà materiali
Significano che queste persone questi individui in difficoltà non hanno un contesto familiare che li sostenga adeguatamente
Ci sono poi le povertà che vengono definite istituzionali e qui ricadono quelle tipologie di cui spesso si parla le famiglie monoreddito senza patrimonio senza entrate autonomo da sommerso perché se noi andiamo ad analizzare bene i dati
Dei redditi familiari vedremo che la differenza sta proprio lì la famiglia forte anche perché spesso la famiglia patrimonializzata che ha una casa di proprietà che riesce a trasmesse trasmettere dei di dei risparmi a redistribuire
Questi risparmi e questo reddito ecco laddove invece abbiamo una famiglia monoreddito magari con bambini piccoli senza patrimonio senza altre entrate ecco che interviene una povertà di questo tipo
E ancora tra le povertà istituzionali mettiamo i lavoratori precari specie se single ovviamente
Ma non dimentichiamo che si sono anche le povertà cosiddette post materialistica che attengono sostanzialmente due categorie l'anomia e la mancata integrazione sociale che oggi una delle cause principali di disagio e la fragilità cioè la difficoltà a reagire
Alle diciamo sfide che la vita moderna oggi pone
Entriamo ora in alcune categorie specifiche gli anziani gli anziani sono una delle categorie che più a che fare con lavoro di cura e con la solidità sociale della famiglia
Quali sono secondo una nostra recente indagine le paure degli anziani ecco vedete la malattia invalidante al primo posto la perdita di una persona cara la solitudine e poi via via anche altri aspetti reati la morte la situazione economica però vedete come al primo posto troviamo appunto l'invalidità cioè l'anno in capacità di di di essere autosufficienti e lesse rimanere soli se si perde la persona cara e comunque in generale la solitudine
E gli anziani sente erogati su questo tema sì dicono quasi tutti nella rigidissima maggioranza che è la famiglia che è lo strumento per migliorare la Società tra l'altro questa è una cosa che viene sostenuta anche dai giovani
Ma soprattutto quasi al cento per cento sono soddisfatti dei propri rapporti con i figli
Pranzano spesso a volte con i figli in generale sono fortemente sostenuti nei momenti di bisogno dal dai parenti e dal coniuge se c'è ancora e più in generale da i parenti all'interno della famiglia
Nucleare o della famiglia allargata il dato sul fatto che una stragrande maggioranza delle persone non autosufficienti dello specifico tre su quattro conta praticamente quasi esclusivamente sul lavoro di cura della famiglia un dato che da trent'anni non cambiano lo rileviamo in continuazione del Censis e purtroppo non si sposta
Di un millimetro cioè non siamo riusciti a creare una rete di sicurezza più ampia
Certo il problema per gli anziani c'è soprattutto da quando la famiglia non c'è perché se questi sono i dati cioè appunto se questo legame con la famiglia è così importante
Cosa fanno questi ventidue per cento di persone sopra i sessantacinque anni che vivono soli
Solo l'ottantuno virgola quattro per cento delle donne sopra i sessantacinque anni che vive sola
Abbiamo detto già la solitudine fa paura essere soli in casa di notte fa paura la morte del coniuge fa sentire anziani ecco queste sono le situazioni nelle quali venendo a mancare il supporto di quella della famiglia si creano le drammaticità più marcate un altro aspetto è stato appena citato dalla relazione che mi ha preceduto ma faccio anch'io qualche breve cenno il lavoro delle donne
Che aveva una una questione fondamentale rispetto al lavoro di cura delle famiglie in Italia abbiamo una una civilmente c'è una
Spinta di autorealizzazione lavorativa delle giovani donne altissima più che in altri Paesi ma abbiamo anche fortissime difficoltà a rientrare nel lavoro per le donne che lo lasciano difficoltà a fare carriera e come abbiamo già sentito pochissimo part-time al proprio siamo a livelli estremamente ridotti rispetto ad altri contesti
E i carichi familiari quindi si sommano in maniera drammatica quelli lavorativi qui trovate il totale delle ore lavorate a settimana in Europa dalle donne e dagli uomini che lavorano a tempo pieno o a part-time quindi un dato di media europea
E anche nell'ambito europeo quindi questo fenomeno è particolarmente sentito poi se intervengono dei bambini quindi se la donna oltre a lavorare e anche l'uomo ma in particolare la donna a dei bambini da accudire le ore lavorate
In maniera presentano retribuita casa aumento ma soprattutto o mente il divario tra uomini e donne cioè anche a livello di Europa la partecipazione degli uomini al lavoro
Casalingo è tutto sommato ancora debole in Italia su questo siamo ancora più deboli
La conciliazione è un qualcosa di cui ci si è riempito riempita la bocca ci si riempie la bocca tutt'oggi ma è un qualcosa ancora diciamo di carattere mitico c'è un obiettivo non raggiunto
In nessuna di questi ambiti la flessibilità lavorativa l'organizzazione sociale carichi familiari
Soprattutto è debole la consapevolezza del sistema famiglia lavoro cioè del fatto che bisognerebbe ragionare visto la nuova configurazione della partecipazione lavorativa su un sistema integrato tra famiglia lavoro e non solo su piccole
Diciamo pezze con cui tentare di ovviare a singoli problemi dovrebbe esserci una programmazione su base territoriale
Arrivava a vari livelli che appunto tenta di mettere insieme lungo tutti quegli item che qui vengono indicati il rapporto tra famiglia e mondo del lavoro
Un altro esempio un'altra piccola zoomata il caso dell'infanzia ecco le famiglie sono per definizione quelle che danno la vita che che fanno dei bambini sappiamo però che l'Italia su questo ha raggiunto livelli bassissimi di natalità anche perché come si vede molto bene da questa da questo confronto di carattere internazionale il rischio di povertà
Per adulti con bambini cioè per famiglie con bambini è in Italia particolarmente elevato è un qualcosa che anche altri Paesi seguono e studiano ma da noi
Siamo tra quelli messi peggio solo il Portogallo ci supera come tasso di rischio di povertà per tipologie familiari con bambini piccoli quindi fare bambini è un rischio rischio sociale norme i servizi ci sono ma non sono assolutamente sufficienti famosi asili nido che tutti ci invidiano per quanto sono belli e buoni in Italia per diciamo i modelli educativi quantitativamente sono assolutamente insufficienti qui ci sono alcuni dati del
Della fondazione degli innocenti sulla disponibilità di servizi per la per la prima infanzia cioè di asili nido
Pubblico privato e bambini li se le attese che ci mettono davvero in condizioni molto molto negative sfaccettata l'eccezione per qualche regione più avanzata ma la stessa Emilia-Romagna una disponibilità
Di postina asilo nido pubblico del diciassette virgola quattro rispetto ai bambini dell'età corrispondente e lì siamo al top della situazione nazionale
Chi se lo può permettere
Si dota di servizi privati appagamento il famoso fenomeno delle badanti questa che qualcuno ha chiamato badanti Zazie eone è un qualcosa che come è stato detto può anche non durare all'infinito sicuramente finirà a un certo punto ma soprattutto comporta tutta una serie di problemi soprattutto una involuzione dei processi assistenziali formali e informali attraverso questo metodo della delega ad altri
è una nostra ricerca del due mila quattro ha evidenziato che il due virgola quattro per cento degli ultrasessantacinquenni l'Italia vive da solo con la badante quindi già due tre anni fa avevamo un dato abbastanza consistente
Alla base di tutto questo c'è una sorta di paradosso un paradosso post femminista si potrebbe dire perché noi liberiamo le donne italiane ai costi delle donne straniere
Che rinunciano a famiglia e figli molto spesso a volte devono mettere i loro figli in collegio perché non se ne possono occupare spesso sono umiliate da un lavoro che non corrisponde ai loro livelli formativi
E comunque siamo di fronte a una monetizzazione di questo lavoro di cura vista l'assenza di altre possibilità di tutela
Stiamo per arrivare quasi in fondo quindi sostanzialmente cosa possiamo dire dal punto di vista delle politiche rispetto a questo lavoro di cura che caratterizza le famiglie italiane nonostante tutte le difficoltà e le trasformazioni che hanno subito da tutela pubblica e decisamente debole
In Italia su questo fronte come purtroppo anche su altri fronti abbiamo welfare che dovrebbe cambiare che dovrebbe migliorare riparativa on invece che promozionale è molto centralistico nonostante tutta la devolution
Lascia uno spazio al mercato sociale Autogestito senza governa la adeguatamente senza da linee a volte neanche gli strumenti per per andare avanti in una maniera decente ha un'impostazione assolutamente lavoristica perché privilegia
In mille modi i lavoratori e le famiglie dei lavoratori e gli altri molto meno
Sostanzialmente abbiamo ancora all'interno del nostro welfare un rapporto irrisolto tra statualità socialità il mercato tutti oggi sanno che il welfare statuale da solo non ce la fa Alitalia molto forte anche sugli altri fronti ma in maniera assolutamente diciamo
Spontanei Istica ed è come abbiamo già accennato un welfare fiscalmente individualista cioè basato molto sull'individuo molto poco sulla famiglia abbastanza gerontocrazia molto
A favore degli anziani non non ci non non li ho preparati qui ma ci sono dati molto interessanti su come le riforme pensionistiche ma non solo anche vari altri elementi le le politiche fiscali e quelle dei trasferimenti alla fine finiscono per favorire le famiglie
Che è successo
Le famiglie senza
Bambini
Vediamo se riesco a tornare a quella giusta
No no perché parte
Scusata
E anche il nostro Paese ha sussidiarietà forte abbiamo detto gli aiuti ricevuti dalle famiglie ci sono ma sono prevalentemente della rete informale e questi sono i dati famosi dati Istat a cui tutti attingiamo che mettono in evidenza che gli aiuti che le famiglie ricevano
Derivano in
Prevalenza appunto dalla Rete informale attorno alla famiglia allora quali le piste da percorrere intanto un welfare a più pilastri è un pilastro statuale di base è un pilastro mutualistico che ha bisogno di svilupparsi
Un pilastro assicurativo individuale che pure svolge un suo ruolo e deve essere anche sostenuto il pilastro della solidarietà sociale che abbiamo visto esisteva in maniera troppo spontanei istiga un riequilibrio dei pesi verso i giovani la famiglia e il welfare locale
E poi i servizi specifici spie servizi specifici su questo basterebbe andarsi a guardare quello che succede in altri Paesi
Quando noi ricercatori andiamo ad attingere alle fonti europee sui diversi servizi per la conciliazione per la famiglia eccetera rimaniamo sempre molto colpiti dal fatto che da noi
Cioè la colonnina dell'Italia è quasi sempre vuota da le crocette che invece caratterizzano gli altri paesi e quali sono tutti questi servizi questo carnet dei servizi che gli altri Paesi europei forniscono sono una gamma molto ampia di emolumenti
Complementi integrativi familiari assegni per genitori soli ma anche addirittura per Ijaw le giovani coppie per la ricerca dell'alloggio per il trasloco per per prenatale di nascita molto più consistenti dei nostri
Sono i congedi su questo forse l'unico punto su cui l'Italia se la cavò un possiamo messi meno peggio che su altri fronti soprattutto per il congedo di maternità non tanto per quello parentale
Le strutture soprattutto le strutture per i bambini prescuola doposcuola biblioteche sto da asili nido asili aziendali ludoteche laboratori i servizi ecco ci vorrebbe molta più qualità e molta più attenzione ai contenuti dei servizi
Dai mediatori per la conciliazione che pure
Sui quali pure esistono interessanti esperienze il sostegno al volontariato la cooperazione sociale i consultori familiari non solo come ambulatori
Ginecologici ma come davvero il luogo nel quale vari tipi di problemi familiari possono essere affrontati il sostegno al mutuo aiuto e poi le facilitazioni finanziarie di cui eppure c'è un'ampia gamma e casistica a livello internazionale i prestiti d'onore le banche etiche i voucher
Ma soprattutto vorrei chiudere dicendo che quello che a noi manca di lavorare sulla normalità diciannove si lavora appunto lo dicevo anche prima col termine di sanitarizzazione sulla patologia su su quello che non funziona su casi drammatici
Come se non esistesse e tutto il resto ecco invece lavorare sulla normalità lavorare sulla genitorialità individuare forme di sostegno alla genitorialità e tutto il resto creare dei centri per le famiglie che siano centri per le famiglie normali per le famiglie che hanno bisogno sì di supporto ma che certo non si trova in situazioni drammatiche
Uno degli aspetti fondamentali credo sui quali orientare le nuove politica grazie
Grazie davvero H
La Colli Celli per per questa illustrazione questo UE il TAR senza famiglia e anche quest'ultimo richiamo al lavoro che occorre fare sulla normalità
E e proprio per a parlare di normalità parliamo di di quelle di di quello che può essere oggi uno strumento come quello dell'Isère un parametro familiare per l'equità nelle politiche di Welfare
E questa mattina Betti della sua relazione faceva riferimento appunto
A due linee universalismo selettivo che potrebbe sembrare un po'contraddittoria nei termini no universalismo non è normalmente selettivo però in affetti questa è un po'
La tendenza che si sta delineando cioè pensare a dei servizi per tutti ma anche con una parte una possibilità di selettività per l'accesso e quindi adesso il Giampiero a Cavazza che su questo ci ha aiutato anche altre volte a riflettere anche rispetto alla precedente ricerca che avevamo fatto nel otto regioni campione ci farà appunto una una illustrazione di approfondimento sugli Lisa
Ci innanzitutto buon pomeriggio un duplice rischio ringraziamento il primo tanto per questo invito a questo convegno il secondo
Deriva dal fatto che alcune delle cose che dirò sono l'esito di una frequentazione iniziata diversi anni con il sindacato ricerca già vistato avverte il tema dell'ISE
Come posso dire l'abbiamo affrontato credo assieme sommano incontri approfondimento ricerche formazione eccetera insomma mi sale ricorda che Prato questo primo incontro fu proprio con sindacato dei pensionati la sparse nel primo detto questo
Promemoria perché non lo sapesse divise cosiddetto anche riccometro a tre componenti componente reddituale una componente patrimoniale mobiliare immobiliare e qualcosa che fa riferimento al nucleo familiare
Però per capire se questo strumento
Quanto è stato utile sei ancora utile bisogna posizionarlo al posto giusto e quindi dove mettiamo l'ISE perché le di di fare delle cose che sa fare e non perché le cose che non sa fare
Come tutti gli strumenti anche il riccometro a pregi e difetti
Innanzitutto portando anche un contributo insomma le cose che sotto dette precedentemente le politiche come vanno intese oggi le politiche di welfare vanno intese come una sorta di continuità tra politiche come posso dire
Sociali e politiche di tipo familiare c'è un continuo qui non c'è una spaccatura
Perché c'è questo continuo perché se parto dalla osservazione così come aveva sollecitato dall'alta mi rendo conto che ai in alcuni casi devo intervenire direttamente sul soggetto in altri casi per interventi che siano efficaci
Barra e qui devo intervenire su soggetto famiglia
Da questo punto di vista le politiche hanno DiVersi gradi di familiarità vi sarà distribuito la ricerca su quella vicenda troverete quali sono quale grado di Fini merita delle politiche delle otto regioni analizzate
Nello stesso tempo sempre su quella ricerca trovate qual è la situazione in termini di potenziale sociale o qualcuno dice anche di capitale sociale delle famiglie italiane
E ci avviciniamo sempre di più il tema dell'ISE
L'accesso
Metto l'ISEE nei criteri di accesso ai servizi e alle prestazioni
La risposta è se la prestazione dell'intervento ha a che fare con la situazione economica di quel soggetto barra famiglia molto probabilmente sì
Se invece i suoi obiettivi sono diversi che informazioni in più umida la conoscenza della situazione economica di quel soggetto
Prima non c'è un sì al cento per cento unno al cento per cento di volta in volta devo andare a vedere il tipo di coerenza che c'è fra quella politico l'intervento e il bisogno l'esigenza sulla quale si vuole intervenire
Seconda questione metodi e strumenti per la determinazione delle tariffe dei servizi di qualità sociale
Come vedete c'è già una distinzione tra il momento dell'accesso
E il momento in cui si decide di pagare le tariffe quanto queste devono essere pagate in questo caso l'ISEE è lo strumento appropriato
è lo strumento appropriato ogni qual volta si decide di far pagare le tariffe in base alla situazione economica perché se io dico che le tariffe variano in base al all'altezza o il colore dei capelli capite anche voi che non c'è un criterio di carattere economico per cui non ho bisogno di scomodare l'ISE se invece dico
La tariffa deve essere commisurata la situazione economica il legislatore italiano e molte legislazioni regionali la quasi totalità dicono utilizziamo io riccometro utilizziamoli ISEE
Ultima questione per posizionare bene il riccometro quindi perché di fare le cose che sa fare
Riguarda il tema delle imposte e dei tributi
Molti di voi hanno lavorato negli ultimi mesi per l'esenzione e sull'addizionale IRPEF dico bene
L'individuazione di soglie di esenzione ma la domanda è
Il riferimento ma della soglia di esenzione deve prendere in considerazione il soggetto singolo
Quindi il reddito del singolo
Orrei rito della famiglia alla quale questo soggetto fa parte
E più equo l'ipocrisia o e più e quell'ipotesi bis
Perché poi possiamo Am accoglie cicche certi livelli certe soglie di quindici mila euro i civici nella R dodici mila euro individuali
E ricadono proprio fra in quelle categorie che nella vulgata generale l'opinione pubblica sono maggiormente frequentate da evasori
Alla domanda beh insomma ho fatto di di chi ho fatto l'interesse con questa esenzione
Per calcolare adeguata mentre le tariffe devolvere alcune informazioni
Devo conoscere il costo reale vero costi industriali si potrebbe dire o il costo pieno di produzione di quel servizio
Oggi sulle note che la maggior parte dei comuni quanto corso non so un posto lesioni non posso stupro protetta Benson informazione non so proprio così precise
Dico alcuni dati che abbiamo rilevato ad esempio in base ai comuni un posto del Giro Nilo può variare dai sette mila e cinque otto mila euro
All'anno ai dieci mila e dieci mila e cinquecento euro all'anno
Costo vero e che non è a carico tutto del soggetto della famiglia perché sapete anche voi che non fa parte a carico la fiscalità generale ottanta settanta sessanta per cento
Ora per determinare correttamente le tariffe queste neoformazione che io devo possedere su questi e tipologia di intervento date formazione che io devo possedere e che cosa fanno altri soggetti
Che cosa offrono e quanto gli costa che presti applicano
In privato il privato sociale
E poi devo conoscere chiaramente qual è la situazione economica delle famiglie
Per evitare di applicare delle tariffe che invece di portare un sollievo un aiuto un contributo impoveriscono la famiglia
Sì io facessi pagava una famiglia i dieci mila e cinquecento euro anni di asilo nido cosa succede tutto il costo riunirlo
Cosa succederebbe questo famiglia
Sarebbe una condizione d'andare nell'ufficio di fianco quello che si chiama interventi economici del Comune a chiedere un contributo perché dieci mila cinquecento euro su base annua
Vorrebbe dire potrebbe voler dire un impoverimento per alcune tipologie di famiglie
A questo punto c'è un tema come posso dire annoso quale tipologia di tariffazione
E a scaglioni lineare progressiva fissa
Ce ne sono alcune che proprio non vanno bene
E purtroppo si continuano a utilizzare
Qual è quella che proprio non va bene in assoluto
Quella scaglioni
Rea quella Scaglione uno scalo a fascicolo che mi pare voi ad iniquità tra gli scaglioni e all'interno dello stesso Scaglione
E vogliamo vedere una rappresentazione grafica
La tariffa fissa
E tutti palo non so dieci euro venti euro
Va
Per un per una mensa per un posto di asilo nido eccetera chiaramente questo ha un peso diverso su prego su situazioni familiari economiche diverse
E la tariffa a fasce paradossalmente se prendete ad esempio la quarta famiglia a un ISE
Più amato il Foro
Più bassa di quella precedente che ha un ISEE più basso o c'è qualcosa che non funziona
Supponiamo diciotto il file milionario
Le famiglie
Indipendentemente dalla situazione reddituale hanno tutti lo stesso peso qui tutti pare un intoppo nella stessa proporzione
Perché in alcuni casi e le addizionali IRPEF esenzione delle strade io per abbiamo deciso quindici mila euro dodici mila euro diciotto mila euro sette mila euro da dove saltano fuori questa informazione
Le porte da uno a otto
Il reddito come riferimento e non ho usato un reddito equivalente cioè che tenesse conto della situazione economica e la composizione della famiglia
E sempre grazie a voi abbiamo fatto alcune elaborazioni con la vostra banca dati va del caffè carceres e i dati sono quel due mila e quattro
Vedete che nel due mila e quattro presso l'INPS sono state depositate più di quattro milioni di dichiarazioni sostitutive uniche cioè quelle autocertificazione che siamo per calcolare l'ISE
Il caffè vostro CAF ne gestisce circa seicento mila che corrispondono a più di un milione di persone quindi numero consistente con queste informazioni ha fatto alcune elaborazioni
Queste elaborazioni intanto potrebbero anche servirmi per sapere chi sono quelli che vengono da voi che caratteristiche hanno di carattere socio economico reddituale composizione familiare eccetera insomma
Se poi avessimo disposizione tutto la banca dati dell'INPS di quattro mila le quattro medi assumo tre sarebbero circa dodici dodici milioni tredici milioni di persone
E non è chiaramente ancora tutta la popolazione italiana perché questo la fa soltanto questa dichiarazione chi chiede una una tariffa agevolata però sarebbero dell'informazione estremamente importante
Dicevo con queste dichiarazione che appartengono al vostro CAF ad esempio potete vedere che il venticinque per cento di quelli che vengono da voi il venticinque per cento di quelli che vengono da voi hanno un ISEE medio inferiore ai tre mila centosessantanove diciamo euro anche se proprio non è improprio
Il cinquanta per cento a un ISEE inferiore ai sei mila euro e il settantacinque per cento a un ISEE inferiore ai dieci mila euro
Sono quelli che vengono da voi e sono quelli che hanno fatto una di esse U per radere tariffe agevolate
Quindi questo diciamo gruppo risente delle caratteristiche dei servizi per i quali si è chiesta la agevolazione raccomando non è un campione
Poi trovate tutta una serie di altre formazioni questo momento chiaramente
Non vi sto a raccontare però l'avete per anche ad esempio tipologia del capo civile Miotti Carazzato avanti con queste cose qua cosa abbiamo fatto abbiamo fatto dieci simulazioni e alcune trovate nel rapporto INPS io me ne presento soltanto tre
Cosa succede a queste seicento mila di SV se ad esempio simulazione numero cinque modifichiamo la scala di equivalenza questa bella cascati preso tiene conto della numerosità e di alcune caratteristiche specifiche dei componenti di questa famiglia cosa succede all'ISE se invece di prende in considerazione il nucleo familiare prenderà in considerazione il nucleo estratto dove c'è solo l'anziano
Cosa succede a quelli se l'ultima simulazione la decima se prendiamo se rapportiamo lise ha il potere di acquisto che c'è in quella città in quella provincia
L'esito è il seguente
Dicevo la cinque La sette e la dieci La cinque dalla conto così brevemente
Cambiando la scala equivalenza cioè togliendo tutti i coefficienti aggiunti il settantaquattro per cento diciamo così
Di famiglie non cambia sostanzialmente il proprio inglese
Il diciassette per cento invece cosa fa
Va verso i decisi inferiori
Quindi proprio ISE si abbassa e mentre l'otto per cento durata per cento va verso il Pd mise superiori decimi superiore quindi propri se si innalza
Allora c'è questo cosa vuol dire che quei coefficienti hanno una loro diciamo così sensibilità quindi dopo farò proposte in merito prendiamo il sette
Ricordate prendo no l'ISEE familiare ma Lisa del singolo anziano quante volte voi avete discusso questo servizio l'o facciamo solo per l'anziano e non per la famiglia
Questa proposta che lamenta dei suoi presupposti di conoscenza vediamo cosa succede nell'ottantotto per cento dei casi non cambia sotto mente niente più cambia poco lese eh nel nove per cento dei casi invece Lisa si innalza
Mente soltanto il due per cento si abbassa
Quindi l'elaborato e l'abbiamo fatta anche nel due mila tre stesso andamento soffre una donna e cinico penso che sia sempre la stessa cosa questo però ci dice che gli anziani non sono tutti uguali e stimato pari all'anziano singolo sono più quelli che peggiore proprio dice quello che non migliorano
Ma domani di partenza è è più Giustolisi individuale unisce familiare
Prendiamo la simulazione numero dieci che quella che tiene conto del reale potere d'acquisto delle famiglie cosa succede che il quarantadue per cento non modifica sostanzialmente i propri esule
Il tredici per cento invece lo abbassa
Si abbassa i propri ESE il quarantaquattro per cento lo innalza
Allora facciamo degli ISEE che vanno per tutto il territorio nazionale o teniamo conto del potere d'acquisto facciamo dell'ISE nominali o dell'ISE reali
Arrivo al proposte
Dell'accesso già detto scala più equa
E bisogna che proprio idea diffondere sono modificare la scarico valenza affinché si tenga conto in misura maggiore della numerosità tre famiglie e io mi ricordo il dibattito che ci fu una vanta sette novantotto ci fu una compressione Della Scala
E poi bisogna tener conto anche delle situazioni specifiche delle famiglie caro a condizionare la loro condizione sociale
Reddito
Oggi se Panerai complessivo lordo
è forse val la pena passare reddito netto tre quello più vicino al reddito disponibile e lo dico in maniera sintetica
In questo reddito ci metto anche quello che oggi escluso cioè i redditi esenti da imposta l'assegno sociale ossia le compagnia mento assegno di cura eccetera sì o no
E la domanda è vediamo
Perché se questi replicano funzione risarcitoria
Non ci vanno messi
E soprattutto devo fare un altro ragionamento che voi avete detto anche negli interventi precedenti
Questi interventi che relazionano fra di loro che centra l'assegno di cura di cura con la signora compagna con inedita d'accompagnamento pur essendo due prestazioni di due livelli diversi
Sono due cose diverse hanno obiettivi diversi colpiscono dei tali diversi si intendono si sovrappongono si escludono è questo il ragionamento che capite anche voi deve essere fatto prima dell'ISE Neeson ce lo strumento niente centra il tema dell'integrazione dei servizi
Franchigie detrazioni io così mi viene voglia di togliere voi sapete che il patto il patrimonio viene preso il venti per cento e quindi un quinto
Poi si toglie qualcosa perché riguarda il il l'immobiliare si toglie qualcosa che riguarda la casa eccetera ma se il compito dell'ISI ecco di fare delle graduatorie relative io non tolgo tolgo le franchigie
Tolgo anche il venti per cento tanto devo fare delle curatore relative qui non devo salvaguardare
Devo pagare delle tasse ci siamo non devo far dei prelievi anzi Deodato ed agevolazioni
Questo Midali la possibilità di recuperare ad esempio sul fronte patrimoniale ciò che viene nascosto diciamo così il suo fronte reddituale
Non solo di una quota del venti per cento ma al cento per cento
L'ISE
Nella sua diciamo metodologia deve rimanere così può essere cambiato che alcuni Pollica avviamento ve l'ho già accennate ma se cambia ebbene che cambi livello nazionale
A vere lo stesso strumento per osservare la realtà locale
In tutte le sue diverse sfaccettature però lo strumento che precedesse la stessa so come faccio fare i confronti
E anche perché abbiamo visto che chi voleva inserirsi su una un'altra via i costi di gestione ed organizzazione commentavano
Ecco però questo strumento può eh deve sedute anche la locale gli ho fatto vedere alcune cose alcune simulazioni oggi però questa banca dati non è disponibile
Non c'è la possibilità di avere accesso diretto alla banca dati
I segni dualismi familiare
è un dilemma che una soluzione io lo porrei così e andiamo a vedere
è chiaro che si deve intervenire sulla persona prendo risentiva centro e sulla famiglia per non liso familiare
Parto dall'osservazione da realtà in ogni caso la domanda è
L'esenzione all'addizionale e più giusta e quindici mila euro dodici mila euro del singolo o della famiglia
Ulteriori criteri
La simulazione numero dieci diceva che se utilizzo il reale potere d'acquisto o dei cambiamenti sostanziali e del valore dell'ISE
La normativa prevede ulteriori criteri questa è un'ipotesi
Il potere d'acquisto varia da regione a regione varata provincia a provincia ma spesso venti arrivare anche dal centro dalla città alla periferia dalla città dalle zone interne
Alle alle
Rizzoli centrale insomma e corriamo il rischio di trattare nello stesso modo redditi o meglio situazioni economiche che hanno un patto reale diverso
è certo c'è il tema dei controlli su questo indice e avete detto me l'avete detto un sacco di volte qua non ci siamo visti e ma c'è anche un altro problema che avete sollevato che quella della maggior giustizia fiscale
L'ISEE nel momento in cui prende il reddito IRPEF oli c'è giustizia e allora anche l'ISEE funzione ma se lì c'è ingiustizia dice non funziona
Perché una delle caratteristiche dell'ISE quale è quello di non creare un'ulteriore burocratizzazione rispetto al cittadino per cui torpedine formazione la dal la dove già ci sono non mi vedeva inventarvi nuove e questo secondo me è uno dei criteri che va tenuto serbi
Le metodologie nazionale ecco aveva fatto l'esempio
Delle badanti che UDC solida cosa finendo così anche per gestire efficacemente questa materia per fare in maniera qua per costo in maniera equa l'accesso per determinare in maniera equa
Le tariffe per verificare che certe regolamentazioni nazionali regionali in questo caso e locali determino delle iniquità
Sua prendono fuori
Delle persone delle famiglie l'accesso dei servizi occorrono soggetto terzo autonomo che regolamenti e controlli il funzionamento di questi settori
Il settore sono quei due fra sono quelle servizi di qualità sociale dai nidi alla domiciliare alle case protette grazie
Grazie a te Cavazza sempre molto puntuale approfondito su questo tema dell'ISE
E con la relazione di Cavazza si completa la prima parte del pomeriggio appunto che era impegnata in relazioni e apriamo la seconda parte che prevede alcuni interventi nel frattempo sta per arrivare la ministro e quindi diamo adesso la la parola ad Anna Maria Parente che la nostra responsabile del coordinamento femminile nazionale
E che ovviamente farà un intervento in riferimento ai tempi di lavoro e alle politiche di sostegno alla maternità
Allora ti ringrazio Giovanna io credo che questa sì è una giornata importante per la chaise il sono anche molto
Grata al è stato un lavoro importante con il segretario confederale Sergio Betti
Con gli altri componenti del gruppo di lavoro che ha preparato questa giornata vedo qui molte amiche del coordinamento nazionale donne non ho timore a dire che questo è una giornata importante anche per il coordinamento nazionale donne perché come noi all'interno della CISL direi da anni segnaliamo approfondiamo alcuni temi di questa giornata facciamo proposte e questa giornata segna una tappa importante che queste analisi queste proposte diventano patrimonio comune dell'intera organizzazione questo un dato importante perché non raccogliendo questi bisogni i bisogni delle famiglie degli uomini delle donne che la compongono rischiamo ricadute sociali gravissime lo diceva molto bene Antonio Uto a stamattina lo ribadiva Luigi sbarra portandosi l'esperienza drammatica di una regione del Sud
E per raccogliere questi bisogni noi dobbiamo mettere in campo politiche contrattuali sociali territoriali dei servizi per costruire un nuovo è il far come abbiamo detto da stamattina inclusivo e solitaria in maniera organica anche questa parola
Che è ricorsa semplicissimo con venti
Molto spesso delle donne
è ormai acquisita dall'intera organizzazione
E il mio tema oggi è i tempi di lavoro e le politiche sostegno alla maternità anch'io nei minuti che che ho a disposizione cerco di di dire alcune cose a Flash intanto di mettere un punto fermo
Delle battaglie che anche il sindacato le donne il sindacato hanno fatto su questo cominciando dal secondo al secondo pezzo cioè le politiche di sostegno alla maternità
La legislazione che citava Sergio nella sua relazione introduttiva sulla maternità sulla tutela la maternità la legislazione italiana è una buona legislazione di tutela della maternità
Grazie anche alla battaglia che noi abbiamo fatto per acquisirla
E questa legislazione negli anni si è anche adeguata ai cambiamenti del mercato del lavoro e i cambiamenti sociali anche agli atteggiamenti Diversi degli uomini e delle donne rispetto alla maternità e alla paternità
Un esempio per tutti la legge cinquantatré del due mila che ha visto una mobilitazione generale dell'assise raccogliendo migliaia e migliaia di firme perché capimmo
Nel due mila che con la strada contrattuale concertativa non ce l'avremmo fatta per cui il che il sindacato mise in campo un'azione di pressione fortissima per ottenere quella legge
E beh due novità importanti segno anche dell'adeguamento ai tempi una è quella di della cosiddetta flessibilizzazione l'astensione obbligatoria a quell'epoca non senza discussioni
C'è qui Rita della UIL riscossioni molto animati a livello unitario per timore di spostare
Si trattava di spostare la possibilità di usufruire del mezzo di astensione obbligatoria parliamo dopo la nascita del figlio quindi di lavorare fino a un mese prima
E questo appunto le donne della scindersi intera valutò che i cambiamenti del mondo del lavoro anche le condizioni di lavoro delle donne erano migliorate quindi potevamo diciamo dare dire sì alla trattativa che facemmo all'epoca oltre col primo governo di centrosinistra e la seconda novità importante questo se ne è parlato da stamattina sui congedi parentali che riguardavano i padri
Il premio ai padri fu dato col mese in più uno i congedi parentali aveva una caratteristica molto culturale se volete nel senso delle cose che abbiamo detto non mi soffermo della possibilità per i lavoratori padri di intervenire nella più atto più profondamente nella cura appunto dei figli e questo abbiamo visto essere uno dei problemi
Dal due mila ai giorni nostri questa noi andiamo adesso
Questa cosa delle vedove ancora serpeggia nella stampa sempre ha proprietà adesso che col quale il lavoro che ci attende da fare che stiamo facendo come organizzazione sindacale la tutela della maternità nei nuovi lavori che cosa abbiamo acquisito adesso nei mesi sì che ci hanno preceduto alla fine dell'anno con la finanziaria di quest'anno
Abbiamo ottenuto grazie all'impegno della CISL UIL e del sindacato la tutela della maternità rischio nel collaborazioni e l'altro la copertura dei congedi parentali nelle cooperazioni perché questa questione dei nuovi lavori del cambiamento delle condizioni dei rapporti di lavoro non devi assolutamente vedere
L'abbassamento delle tutele minime che sono le tutele in maternità e quindi su questo fronte siamo molto impegnati c'è tanto da fare
Sulla tutela dei diritti e la maternità nei nuovi lavori sulla tutela delle immigrate su questo pure abbiamo aperto un terreno d'impegno importante
Ma il sostegno alla maternità che il mio compito non è soltanto tutela della maternità come abbiamo visto ma qui non mi soffermo attiene alla mancanza di asili nido della dei tempi di lavoro alla mancanza di una cultura contrattuale per la conciliazione come ci ricordava la Anna Maria Ponzellini insomma quel clima sfavorevole la maternità di cui parlava Linda Laura e quindi corre il tema del tempo
Io che in questi giorni ovviamente è un impegno particolarmente gravoso essendo giorni e l'otto marzo in tutte le i convegni e assemblee incontri con donne e uomini la nostra organizzazione rigore questo tempo del tempo e quindi dei tempi di lavoro
E qui e del contrattare per la conciliazione perché di questo si tratta di liberare tempo per avere la possibilità di avere più tempo a disposizione per la cura e dico solo due cose su questo
A volte sottovalutiamo questo è un richiamo anche alla nostra responsabilità acquisizioni legislative di risorse spesso quando facciamo questi convegni giornalisti dicono quante risorse volete
L'articolo cinquantatré l'articolo nove della cinquantatré da risorse pubbliche adesso si è in arrivo il ministro
Il cediamo ma anche che cosa vuole scavare su questa no non riferisco arrivato prima la l'articolo nove della cinquantatré importante per due questioni perché è un modello importante il primo in Italia è anche l'unico no troppa io l'altro giorno era una riunione della sesta le sindacalisti a Berlino
è questo è un modello studiato dall'Europa cioè accordi sindacali accordi nei luoghi di lavoro
Che fa il sindacato con le aziende vengono sovvenzionati sostenuti da risorse pubbliche è un modello molto importante fortemente voluto dal sindacato quando discutemmo la legge cinquantatré
Purtroppo i soldi sono non spesi e qui attiene anche alla responsabilità nostra
Questi accordi riguardano cura dei figli e cura degli anziani noi negli ultimi l'anno scorso abbiamo insistito perché il ministero emanasse una circolare anche per i nostri perché gli accordi dovessero riguardare anche la cura degli anziani perché la legislazione lo prevedeva è questa non è attuata quindi questo è un primo terreno di impegno adesso la finanziaria la rafforzata
Perché ha allargato le possibilità dell'articolo nove la cinquantatré che dobbiamo chiedere al ministro che cosa intende per il fiume est come competenza è stata spostata dal ministero del lavoro a cura della famiglia
Che cosa intende fare per attuare davvero mantiene anche la responsabilità nostra di contrattualistica
Ultime due questioni io sono molto d'accordo con Anna Ponzellini quando diceva bassa con le sperimentazioni nella centoventicinque la cinquantatré l'articolo nove l'abbiamo speso pensata molto come sperimentazione dico alcune azioni bisogna avere degli incentivi stabilì noi per questo voglio diciamo in qualche modo rassicurarla nel senso che le che viene dal sindacato noi abbiamo chiesto incentivi apartheid lunghi proprio perché le donne ci chiedono una possibilità di non essere penalizzata eccessivamente sul salario e quindi però di avere liberato il tempo nella nostra piattaforma di luglio come donne abbiamo chiesto congedi parentali pagati meglio soprattutto per alcune tipologie familiari come le madri sole e abbiamo chiesto congedi parentali per la cura di anziani
Ultima questione chiudo raccolgo la proposta di nuda
Oserei dire che da tempo che aspettavo questa proposta però
Credo che
Credo che questa giornata
Testimoni come abbiamo centrato quale il vero cuore del però del tema che abbiamo ce lo diceva molto bene Linda Laura noi dobbiamo affrontare i nodi strutturali del nostro vivere la nostra società
Uno è quello che è un quinto delle donne lasciano il lavoro nasce il primo figlio
Il secondo che è fortemente in crisi la rete di sostegno il patto che proponeva il segretario generale l'FN P deve partire da questo perché le donne lavorano studiano lavorano
Sì non c'è spazzaneve hanno occupato lo spazio pubblico del lavoro
Il problema è lo spazio della cura e quali attori intervengono visto che le donne come ci diceva Linda Laura dei Sith vogliono lavorare e desiderano anche avere figli questa questione il desiderio e molto importante quindi nei prossimi mesi voi sapete segretario generale l'ha lanciato anche alla recente assemblea di febbraio l'occasione lavorazione l'anno europeo delle Pari opportunità ne dobbiamo chiedere
Che in Italia si faccia un accordo quadro sulla parità di genere perché non per affrontare soltanto le questioni che attengono alla giustizia uomo-donna le pari opportunità
Ma anche perché devono entrare questi temi del sostegno alla famiglia del sostegno agli uomini e alle donne perché anche alcuni termale ringraziamo con un applauso la presenza bella ministra
Se conclude Anna Maria ho chiuso perché appunto il cuore del tema è stato individuato stamattina e quindi se non si sostengono le donne non si sostiene la fa la la la natalità non si sostengono le famiglie
Bene
Abbiamo ancora due interventi in programma intanto ringrazio anche per la presenza segretario confederale Renzo Bellini che qui con noi anche Gigi Bonfanti che già questa mattina rappresenta Emma ha voluto essere ecco è con noi anche oggi pomeriggio
Dalla parola destra Aretha Tommassini della della wilaya rappresentanza punta della UIL confederale
Grazie all'ascesa il di questa opportunità
Di parlate di un tema che anche noi riteniamo fondamentale per tra lo sviluppo della società italiana
In questi ultimi anni né questo è sicuramente un dato positivo
Sono state effettuate numerose indagini morte evidenziare che le ragioni della crisi profonda in cui versa la famiglia italiana
Che è una crisi economica e sociale a un tempo e una crisi di non ritorno che esige una completa trasformazione di quanto è stato fin qui pensato ma soprattutto omesso
Quello che emerge anche qui stamattina Nip Tuck sia venuto fuochi e con estrema chiarezza
E che la famiglia come ammortizzatore sociale dello Stato non ha più nulla da dare se non i segnali forti del suo grave malessere e che lo Stato deve riassumere in sé il ruolo di promotori della famiglia come ricchezza collettiva produttrice se messa in condizione di benessere economico e di coesione sociale
C'ha un po'meravigliato come sindacato come sindacato unitario l'indagine conoscitiva sulle condizioni sociali della famiglia promossa nel due mila e sei dalla Commissione affari sociali della Camera
Perché ci sembrava che non di dati avevamo bisogno ma perché quelli a disposizione sono più che sufficienti da un punto di vista conoscitivo
Così nel documento che abbiamo presentato alla Commissione nel corso dell'audizione al sindacato unitario
Segnalavamo e lo ripeto la che la complessità dell'indagine potrebbe far correre il rischio di una dispersione o di una sovrapposizione con altre indagini assolutamente meritevoli che ci hanno fornito elementi interessanti di analisi e discussione sui problemi vecchi ed emergenti in cui si dibattono le famiglie
E che quello che serviva e che fosse individuata senza indugio una strategia di intervento di carattere organico
Per superare la parzialità la straordinarietà la categoria l'intenzione degli interventi sia monetari sia sotto forma di servizi e prestazioni sociali
Che hanno sempre contraddistinto la risposta ai bisogni delle famiglie
Scusatemi questa sorta di autocitazione ma quello che temiamo più di tutto e che mentre si continuano a fare indagini la famiglia coli a picco definitivamente e connessa a quel che resta di comunitario il saldo nella nostra società
Un migliore segnale è stato quello della creazione del ministero per la famiglia con i compiti di coordinamento che si rendono necessarie dovendo intervenire su tutti i campi
Per apportare un sollievo visibile e invertire in modo significativo la situazione attuale
Ma anche qui i finanziamenti sono troppo al di sotto delle esigenze e ci si chiede se veramente nel governo si è convinti della centralità delle politiche familiari
Per innestare un circuito virtuoso che della ripresa di fiducia dei cittadini porti a una ripresa più generali del Paese
Un segnale non propriamente positivo che come UIL ma anche unitariamente spessori stamattina lo ricordava
Che abbiamo segnalato è stata la proliferazione dei ministeri in materia sociale
E quindi la conseguente proliferazione di fondi e fondini che ha riproposto fuori tempo fuori di ogni logica una sorta di categoria l'intenzione degli interventi invece di un potenziamento deciso e coraggioso del fondo per le politiche sociali
Che è stato Siempre inventato rispetto ai tagli del precedente governo ma tanto da riportarlo praticamente ai livelli di inizio riforma
E qui entro nel tema che più propriamente mi compete che quello dei servizi per il Welfare
Come sindacato siamo stati fra i più convinti sostenitori della legge tre due otto per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali
Abbiamo continuate a difendere la riforme a chiedermi un graduale avvio negli anni di governo del centrodestra che la riforma non l'aveva voluta e che del fondo politiche sociali ha mostrato di averne conoscenza solo come serbatoio
Da cui attingere per interventi una tantum come il bonus bebè o fuori tema come il finanziamento legioni di copie per la prima casa oppure tagliandolo dirottando i fondi residui la demagogia di questi interventi parlava da sola e ha mostrato di non spostare in nulla i termini della crisi della famiglia
Ora vorremmo non essere soli a riprendere l'impegno per l'applicazione lì dove è stato lasciato fra il due mila uno
Perché dico questo perché nella nostra tenaci difesa in questi anni pensavamo che col ritorno al potere di un Governo che si anni prima aveva voluto la riforma per prima cosa ci sarebbe messi attorno a un tavolo per definire che cosa fare e che non ci sarebbe stato un dubbio sul fatto che per prima cosa bisognava veri avviare la definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale
Programmabili con tutta la gradualità necessaria la messa a regime completando la verifica della spesa sociale di Comuni e Regioni già iniziata in modo da prevedere l'entità del fabbisogno del fondo politiche sociali e del fondo per la famiglia
Quello che voglio dire che di fronte a una crisi di sistema quale quella cui ci troviamo di fronte non è possibile intervenire un po'di qua e un po'di là senza avere chiaro il percorso che si deve e si intende fare
Se la politica familiare come deve essere una priorità allora fare i livelli essenziali di assistenza bene diventare una priorità
Il ministro Bindi ha proposto giustamente nell'intervento programmatico del suo ministero l'individuazione di livelli essenziali per la famiglia molti di questi certo non tutti sicuramente si sovrappongono e l'idea come rinviare l'istituzione di un reddito minimo di inserimento comunque di un intervento contro la povertà per quei nuclei familiari che sembra rientrare in USA spirali reversibile di fronte ai dati italiani di povertà relativa è assoluta
Undici più nove per cento povertà assoluta e povertà relativa vale a dire una famiglia su cinque in Italia che è stato detto che ricordato chiaramente stamattina come non affrontare in termini realistici il finanziamento del fondo per la non autosufficienza sapendo che quasi ogni famiglia destina gran parte delle sue risorse economiche del suo tempo nell'assistenza di un familiare in gravi condizioni di bisogno
Come colmare la grave carenza di asili nido di servizi per l'infanzia se non proponendo nel carattere universalistico certo un universalismo selettivo che di alla coppia genitoriale ma soprattutto alle donne la certezza che se vogliono possono impegnarsi in un'attività lavorativa a tempo pieno a part-time senza che ne sia stravolta la qualità della vita o il bilancio economico familiare
Come dotare il Paese di un sistema informativo efficace perché nessuna famiglia in situazioni di dire difficoltà possa sentirsi sola con i suoi problemi se non dotando il paese di un sistema di accesso ai servizi e le prestazioni capillare e trasparente
Come colmare il gatto e tra la disponibilità di servizi tra nord e sud del Paese se non rendendo cogenti alcuni diritti di cittadinanza a livello nazionale obbligando perciò le regioni più restie a recuperare il ritardo
E chiaro che definire l'idea sobri da tutti i soggetti a un percorso virtuoso lo Stato perché deve accettare di compartecipare in modo non simbolico alla spesa sociale di Comuni e Regioni recuperando anche qui con tutta la gradualità necessaria
Ma sulla base di un impegno inequivocabile il divario tra spesa sociali in Italia e nel resto d'Europa
Regioni e Comuni perché all'interno di un patto comune possano meglio affrontare quelle specificità di cui ogni istituzione locale portatrice di cui è responsabilità diretta
C'è un altro elemento applicativo poi della triduo otto che io sento come cardine di una politica familiare reale sulla quali le difficoltà sono ancora maggiori
Maggiori perché non c'è solo un ritardo applicativo ma una sorta di insufficienza culturali che ancora non lo fa uscire da un dibattito quasi solo teorico e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Qui la dottoressa policheti ricordava che praticamente noi non avevamo neanche esempi significativi da da da da mettere accanto agli esempi più consistenti invece a livello europeo
Nessuno mi toglie dalla testa che la debolezza delle politiche familiari in Italia essendo la famiglia ancora intesa come ruoli e responsabilità primaria della donna
Soffre in negativo di questa identificazione e debole la partita della conciliazione perché questa viene vissuta come regalo alle donne che evidentemente sole hanno l'onere e non l'onore della conciliazione
Difficile far capire che la conciliazione positiva va a vantaggio di tutti i componenti della famiglia quando ancora il lavoro domestico e la cura dei figli viene sentito come un affare di donne e qui i dati della dottoressa Sabbadini stamattina erano può assolutamente significativi difficile far capire i vantaggi della flessibilità d'orario ad un'impresa che non utilizzando gli incentivi della legge cinquantatré
Dimostra di non sentirsi coinvolta nel facilitare la via la permanenza delle donne al lavoro anche qui riaffermando implicitamente che il bisogno di conciliazione se c'è e tutto privato e non ha una dimensione sociale
Questo ottusità resiste persiste nonostante siamo andati economico chiaro che lavoro delle donne produce ricchezza per il Paese per la famiglia e che lavoro conciliato delle donne fa da moltiplicatore di serenità equilibrio relazionale nella famiglia e nel rapporto di lavoro
E difficile impostare campagne a favore della natalità se il valore sociale della maternità non è ancora riconosciuto
Le donne hanno bisogno di coordinare i tempi di lavoro tragitti di percorrenza cura dei figli degli anziani non autosufficienti per poter essere parte attiva del processo di crescita economica e sociale nel proprio territorio di riferimento
E questo si può fare solo in un'ottica di condivisione dove aziende enti locali stato famiglie ogni soggetto attiva la propria parte di percorso
La definizione di politiche dei tempi degli orari dei trasporti dei servizi esige un coinvolgimento totale
è tardi per interventi sporadici occasionali o legati a una progettualità che non si misura nel tempo e tempo invece di dare pieno significato ad una cittadinanza elevata a sistema
Quanto tempo abbiamo davanti prima che la conciliazione di questi ultimi anni legata all'esplosione del badantato dove ancora donne che per bisogno condividono il lavoro di cura di altre donne
Quanto tempo ci vorrà perché questa spinta si esaurisca
Dicono gli esperti al massimo una decina di anni e che chiedo di concludere grazie forse appena il tempo necessario perché una politica dei servizi impostata subito col massimo impegno possa arrivare non dico a regime ma vicino
Per questo la politica per la famiglia deve essere assunta come una priorità assoluta
A partire secondo noi dalla distillazione immediata di gran parte delle risorse dell'extragettito del due mila e sei di cui si sta discutendo in questi giorni e che le previsioni potrebbero confermare anche per il due mila e sette
Con interventi finalizzati all'applicazione della legge tre due otto la riforma degli ammortizzatori sociali al diritto alla casa
Sapendo che anche questo non basta perché c'è comunque un'urgenza cui fare fronte noi non siamo per principio come UIL molto favorevole a interventi di tipo comunitario o solo monetario ma credo che nell'immediato non si possa prescindere dalla necessità di operare con misure di sostegno al reddito
Sostegno all'accesso agli asili nido sostegno al diritto della casa
Così come bisogna rivedere la normativa di congedi parentali finché questi rimarranno a costo zero sarà sempre la donna scegliere il congedo perché essendo i media la retribuzione delle donne inferiore questo inciderà meno sulle condizioni economiche del nucleo familiare
Ritornando al punto dell'applicazione della tre due otto che come sindacato ripeto riteniamo fondamentale per la costruzione di un sistema di welfare amico della famiglia
E convinti che la strada si è quello della collaborazione tra soggetti diversi per responsabilità immissione ma ugualmente investiti di responsabilità
Vorrei ricordare la costituzione dell'osservatorio per l'applicazione della legge tre due otto
Varato da CGIL CISL e UIL insieme ad ANCI UPI lega delle autonomie locali
Forum del terzo settore con sede presso il CNEL e con il fine speech cito di contribuire a ridurre le differenze di offerta di qualità e quantità dei servizi presenti nel contesto nazionale e a fare affermare ovunque contenuti innovatori della legge il piano di lavoro per il due mila e sette appena trovato concentrerà la sua attenzione su due temi
Il primo le criticità relative ai piani di zona e la programmazione partecipata l'altro i livelli essenziali delle prestazioni sociali crediamo fortemente in questo modo di dare un contributo che anche un segnale preciso
Solo lavorando insieme mettendo gioco fino in fondo i nostri specifici ruoli riusciremo a dare le risposte che la famiglia italiana si attende
Il cerchio dell'alleanza per il welfare e aperto invitiamo chi ancora manca a prendervi parte con responsabilità con convinzione e con coraggio
Grazie a Rita
L'ultimo intervento del pomeriggio prima di ascoltare il ministro è il nostro segretario generale
E quindi una una testimonianza di una regione in particolare quella del Lazio Attraverso Franco Simeoni che ne è il segretario generale
Ma dovendo parlare di programmazione la prima cosa che vorrei dire che programmazione è un termine un po'totalmente alle politiche pubbliche di welfare
Nel nostro Paese perché noi l'abbiamo invocata
Molte volte come principio costitutivo e fondante di un sistema di buone pratiche nel sociale l'abbiamo anche idealizzata
Spesso come elemento risolutivo di un governo equo ed efficiente della sicurezza e del benessere dei cittadini e infine l'abbiamo anche vagheggiata come unica possibile chiave di accesso ad un sistema universale delle prestazioni sociali
Tutto molto vero tutto molto credibile
Ma dopo anni di esperienza dopo dibattiti discussioni leggi ed attuazione un po'dovunque ma anche nella nostra realtà regionale resta una domanda di fondo che vorrei collocare all'inizio di questa mia comunicazione la programmazione l'araba fenice del welfare italiano o è invece una matura speranza per il futuro per gli anni a venire
C'è Formai una data che fa da spartiacque ed è il diciotto ottobre del due mila il giorno in cui il Parlamento approvò in via definitiva la legge di riforma dei servizi sociali la legge trecentoventotto
L'articolo tre comma uno della legge così recita per la realizzazione degli interventi e dei servizi sociali in forma unitaria ed integrata è adottato il metodo della programmazione degli interventi e delle risorse puntini puntini
Quella legge fu certamente il punto di arrivo di un cammino lungo e tormentato punto di arrivo se noi pensiamo al dibattito culturale e dall'impegno di una generazione di innovatori
Ma può essere considerata anche un punto di partenza se noi pensiamo a percorsi concreti di fattibilità e di operatività
Sono passati sette anni da allora e sappiamo benissimo che non sono stati sette anni facili l'esperienza che abbiamo maturato nel Lazio
Ci porta a dire che il modello adottato dalla legge trecentoventotto sulla carta era sicuramente il migliore ma nella prassi era anche sicuramente il più rischioso
Il nostro paese tutto sommato non è abituato alla concertazione istituzionale dalla regola delle responsabilità condivise
Preferisce lavorare in modo compartimentale
In modo tale che ad ogni funzione corrisponda un soggetto titolare unico e definito
Non era questo certamente il metodo previsto
Dal sistema integrato di interventi e servizi sociali che evocava invece un'architettura forse fin troppo complessa fatta di interconnessioni e di ampi spazi comuni e di condivisione
Ora tutto ciò
Si deve aggiungere il particolare clima politico in cui la legge
Fu approvata ed in cui quasi per caso fu collocata anni di spinte secessioniste di scambi che si potrebbero definire indecenti de di forme costituzionali discutibili
Di referendum e riparatori quella legge manifestava invece al contrario il sapore antico e forse un po'demodé del riformismo della pianificazione della centralità dello Stato o meglio della cosa pubblica del solidarismo
Qualcuno dice ancora che quella legge arrivò troppo tardi forse arrivo anche fuori tempo massimo
Quella legge doveva farsi spazio ed invece è rimasta nei cassetti
Anche a causa di una di una patologia che si era estesa molto in questi anni complice anche il ripiegamento del centro ovvero del potere centrale
Nella sua funzione di programmazione di indirizzo e di coordinamento una patologia che si chiama neo centralismo regionale
Se il governo nazionale ha abdicato al ruolo di garante di un sistema sociale territorialmente omogeneo
Favorendo l'emergere di una forte connotazione regionalistica delle diverse forme di intervento le regioni non hanno rinunciato a determinare gli assetti territoriali di intervento privilegiati
Favorendo comunque aree specifiche non sempre secondo una logica dei bisogni e delle priorità
Le stesse burocrazie regionali hanno mantenuto in realtà intatto il loro potere con forti elementi di continuità laddove invece era richiesta una marcata discontinuità
Se guardo per esempio il Lazio mi accorgo che i principi generali della riforma non sono stati sconfessati
Ma l'attivazione nel concretizzare gli aspetti applicativi e di sviluppo della legge quadro è venuta totalmente meno
L'inerzia del potere centrale unità al ritardo della produzione legislativa
E degli atti di indirizzo di competenza regionale ha reso l'applicazione delle nuove norme in materia di assistenza sociale particolarmente complessa
Tuttavia va detto che l'indebolimento della spinta all'attuazione della legge da parte del potere centrale ha avuto come contrappeso il rafforzamento del processo direi di regionalizzazione del sistema delle politiche e dei servizi sociali
Tale fenomeno a sì determinato un lungo periodo di incertezza rispetto ad alcuni aspetti regolati di generali che la legge trecentoventotto prevedeva l'accreditamento le professioni sociali la definizione dei livelli essenziali di assistenza la carta dei servizi eccetera ma anche impresso una forte spinta aggiuntiva alle regioni
A definire improprio caratteristiche e sviluppi del welfare territoriale
Purtroppo in un Lazio che evidenzia centottantatré mila anziani conviventi non autosufficienti
Cinquantadue mila persone diversamente abili trecentotrentatré mila immigrati con permesso di soggiorno
Centotrentasei mila pensioni di invalidità e di indennità di accompagnamento due milioni zero ventuno mila famiglie gli effetti positivi di una felice programmazione sembrano essere inesistenti
Uno dei compiti assegnati alla legge quadro era quello di uniformare tra diversità e squilibri macroscopici di realizzare insomma un sistema equilibrato di prestazioni sociali
Secondo il criterio dell'universalismo selettivo espresso dai livelli essenziali di assistenza
Dall'opera Pent dall'operatività per progetto questo compito è sostanzialmente fallito in generale ma anche nella nostra regione che conclusa con il secondo piano socio assistenziale due mila due due mila e quattro
La fase di sperimentazione avviata con la legge regionale trentotto del novantasei che anticipò nei suoi tratti essenziali la legge quadro del due mila è attualmente sprovvista di un piano socio assistenziale
Le direttive ai comuni per l'approvazione dei piani di zona ad esempio avvengono attraverso deliberazioni di linee guida
Eppure insieme alle ombre
C'è anche qualche luce
Sebbene ancora insufficienti sono aumentate le risorse finanziarie anche se siamo lontani dalla richiesta di cinquanta euro per abitante avanzata da CGIL CISL e UIL Lazio alla Giunta regionale per finanziare le politiche sociali
Si è cominciato a fare programmazione in senso letterale cioè a praticarla nel concreto
Definire piani di intervento misurarsi con le sfide complessiva di un territorio indagare sui bisogni in termini analitici per produrre una visione d'insieme
Del resto non si può ignorare la complessità di una regione come il Lazio
Nel quale il Censis analizzando l'articolazione territoriale dei bisogni e del disagio individua almeno quattro macro pare l'aria dei Rinaldini del dinamismo socio economico composta da un centinaio di comuni ad alto potenziale di sviluppo per lo più della provincia romana
L'area dell'economia di sussistenza rappresentata da una sessantina di comuni quasi tutti del reatino molto condizionata dalla grande presenza di anziani
L'area della precarietà socio economica che raccoglie circa duecento comuni in prevenzione in prevalenza delle province di Rieti Frosinone latina l'area del benessere socio economico che raggruppa una quindicina di comuni del litorale laziale
Ad alta vocazione turistica
Poco più di tre mesi fa
Al termine di un lungo percorso iniziato con la precedente precedente Giunta regionale quella presieduta dal Storace
è stata approvata una legge regionale che istituisce il fondo regionale per la non autosufficienza
è un provvedimento che supera una visione categoriale
Apre scenari nuovi di programmazione come i piani distrettuali per la non autosufficienza e i piani di intervento personalizzato unifica e ottimizzare risorse
Un risultato certamente significativo ma realizzato con fatica io dico grazie alla determinazione del sindacato ed in particolare del nostro sindacato potrebbe essere l'esempio di una felice sintesi programmatoria e forse lo è
Ma sarà bene non illudersi sulla capacità del potere regionale di liberarsi dalla morsa dei vincoli burocratici e politici
Infatti se noi valutiamo con realismo ed attenzione critica l'attività ovvero il potere sindacale nella nostra dimensione territoriale
Non possiamo non ammettere che il ruolo del sindacalismo confederale nella programmazione dei servizi e nella fase di elaborazione è stato nella maggior parte dei casi non significativo o occasionale
Con l'eccezione di alcune specifiche vicende territoriali più che altro legate alla necessità di rispettare i percorsi di concertazione territoriale previsti come requisito indispensabile per l'accesso a finanziamenti pubblici
L'esempio dei piani di zona è calzante
Altrettanto marginale può essere considerato il coinvolgimento del sindacato nella fase di regolamentazione
Dei meccanismi di affidamento esterno dei servizi anche se recentemente si stanno manifestando vivacità e protagonismi territoriali
Come se la sfida che la programmazione del sistema di interventi sociali si trova di fronte quindi quella di sviluppare forme di concertazione di lavoro in Rete
Lo strumento dei piani deve sempre più affidarsi non può limitarsi ad essere dispositivo descrittivo dell'offerta esistente sommando
Servizi erogati dai singoli comuni
C'è bisogno insomma di una programmazione vera realmente partecipata luogo di incontro fra istituzioni o attori sociali e cittadini stessi destinatari degli interventi non dimenticando che grande attenzione comunque deve essere dedicata al sistema di relazioni che intercorrono fra Terzo Settore Volontariato ed amministrazioni pubbliche
Rapporto che sta evolvendo verso il superamento della sola sfera gestionale per lambire lo spazio della rappresentanza degli interessi generali nella fase della programmazione grazie
Grazie attende Simeoni bene intanto
A questo punto ovviamente la l'intervento previsto è quello della del ministero della Tella ministero Rosi Bindi alla quale vogliamo dire e questa mattina è stato detto più volte
Noi siamo molto contenti e riteniamo molto importante che questo governo abbia pensato ad un ministero per la famiglia
Quello che però desideriamo e che questo ministero sia un ministero forte
Che sia un ministero che abbia la possibilità sì armonizzare politiche che sono trasversali ma che coinvolgono un unico soggetto quello che noi oggi abbiamo ha richiamato e nel nostro convegno e cioè la famiglia
E sappiamo che il ministero resta pensando ad una grande conferenza ci attendiamo ovviamente proposte programmazione che vadano nella direzione delle cose che qui oggi sembra Statte e chiamate e riprese
Lo dico con un il che ha frase che è stata richiamata più volte la nostra famiglia all'affanno
E quindi noi chiediamo ovviamente al ministero è sua intervento di oggi ma ancora di più anche nelle politiche di programmazione che operare in considerazione questo questa immagine di questa famiglia che oggi all'affanno e ha bisogno chi è richiedere un'attenzione particolare sulle politiche di Welfare
Ringrazio molto per avermi invitata ringrazio anche per
Aver organizzato questa aggiornata di di riflessione di approfondimento e di proposta
No non si sente devo
Devo alzare la voce anche di più avere
Ripete volentieri i ringraziamenti per l'invito e anche per soprattutto per aver organizzato questa giornata di riflessione di approfondimento di proposta
Alla quale mi rammarico per non aver potuto partecipare da questa mattina cercherò di fare il mio compitino a casa guardandomi tutto il prezioso materiale che mi avete consegnato che avete consegnato a tutti i partecipanti
Che d'altra parte
Dai contatti avuti precedentemente con Betti avevamo avuto modo di parlare di questa nostra vostra iniziativa e anche di confrontare insieme
Idee progetti e programmi
Io sono naturalmente sempre molto molto contenta quando
Le parti sociali ma non solo
Qualunque agenzia di riferimento in questo nostro Paese mette a tema la famiglia
E non posso che constatare che ultimamente questo è avvenuto con ritmi e con intensità sicuramente maggiori rispetto a quelli degli anni precedenti
Questo il segnale preciso che si sta prendendo consapevolezza di questo affanno al quale prima sì
Accennava di questa debolezza
Della famiglia che è anche il frutto di una diciamolo pure di una trascuratezza di un abbandono di una sottovalutazione non soltanto da parte della politica ma forse prendiamoci tutti la nostra parte di responsabilità
Da parte di tutti gli attori sociali pubblici o privati
Perché in Italia era dato per presupposto erano due
Due aspetti credo che
Somma davano un così in qualche modo sollevavano tutti noi dalla responsabilità di di prendere seriamente a cuore il bene famiglia questo bene prezioso questo bene pubblico
La sua forza
Che si riteneva non sarebbe mai venuta meno anzi si pensava di dover prestare attenzione
Ad altre istituzioni ma la famiglia era l'unica cosa che teneva commenta con mezzi si usava dire e meno male che tiene la famiglia meno male che tiene la famiglia rispetto anche alla crisi economica no
Fasi cicliche difficili di questo nostro Paese in fondo erano sempre riassorbite anche perché c'era questo grandissimo ammortizzatore sociale
E non soltanto dal punto di vista economico ma appunto
Ammortizzatore in tutti i sensi la scuola non vada ma tanto c'è la famiglia
E e insomma questo ha fatto sì che per troppo tempo
Abbiamo trascurato questo l'attenzione a questo bene oggi ce lo troviamo
Fortemente indebolito
E naturalmente l'altro presupposto era un presupposto diciamo pure anche un po'di natura ideologica insomma in un Paese come l'Italia la famiglia non sarebbe mai potuta venire meno
Anche per la sua per quella che era ritenuta la cultura dominante
Non soltanto in senso di appartenenza ma proprio come riferimenti come riferimenti soggettivi diffusi all'interno del nostro Paese beni oggi noi siamo qui insieme a constatare che
Questo bene prezioso invece in affanno e indebolito
E ha davvero bisogno
Che venga posto al centro del del delle politiche e comunque delle nostre preoccupazioni dei nostri progetti per il futuro
Terribile Lin deboli mento che era caratterizzato ma anche per il cambiamento profondo che ha subito chi è innanzitutto dovuto a al cambiamento profondo della struttura demografica di questo nostro Paese
I dati Istat e questo in fondo ci dicono che la primo grande profondo cambiamento è dato proprio da questo questa struttura demografica di un Paese che in pochi anni è passato da da quella
Raffigurazione che vedeva un nonno con cinque nipoti a alla raffigurazione del nipote con cinque nomi
Che questa in questa situazione in questa realtà spiega credo il fatto che aumentano i nuclei di famiglia anziani le figure monoparentali i nuclei familiari fatti di una persona sola o quant'altro
E e questo tasso di Nada denatalità vera vera e propria denatalità che viene corretto di tanto in tanto da dall'incremento dell'immigrazione dalla dalla fecondità degli immigrati
Non può non preoccupare il nostro Paese perché finisce per
Anche in qualche modo consumare la grande risorsa dell'invecchiamento che noi riteniamo grande risultato che il nostro che il nostro Paese ha raggiunto e quindi e io credo che oggi sia cosa saggia cercare di recuperare il tempo perduto di farlo
Con delle scelte di priorità molto forti
Credo anch'io che come dice quindi come dicono alcuni studiosi alcuni osservatori sarebbero necessarie alcune misure scioccanti per invertire una tendenza
Decisamente preoccupante per il nostro Paese paese che si pone l'obiettivo della crescita non può non porsi l'obiettivo anche della crescita umana
E non può non non non pensare a a ad una crescita che sia equa che sia giusta che sia socialmente significativa e quindi che non posso assolutamente prescindere dalla comunità familiare e in questo senso io dico subito che non sono innamorata del modello francese
Per i risultati che ha prodotto in questi anni dove la natalità aumentata ma si sono dimezzate le famiglie il cinquanta per cento dei nuovi nati in Francia stanno solo con la madre
Perché le politiche di natalità non sono necessariamente le politiche per la famiglia
Io credo che il nostro Paese debba da questo punto di vista
Fare tesoro anche dei risultati che che che si sono raggiunti in altri in altri paesi
E appunto di correggere in un certo senso anche perché io penso che
L'Italia
Sia ancora un terreno fertile nel quale fare politiche per la famiglia
E sia un in altre parole un terreno nel quale conviene investire in questo bene perché perché da questo bene possono venire dei grandi risultati
Io so che voi siete critici siete o meglio avete espresso soddisfazione per la istituzione del ministero della famiglia degli che dipartimento della nomina di un ministro
Ma come tutto il come tutti i sindacati siete molto critici sulla lo sbriciolamento lo spezzettamento dei ministeri società
Io vorrei invitarvi non dato che anch'io non non ritengo evidentemente positivo però a riflettere per quanto riguarda la famiglia su due aspetti che io ritengo invece positivi il primo è che forse questo ci consente di
Mettere meglio a fuoco l'obiettivo
Ministro per la famiglia non ha molte competenze dirette di amministrazione attiva ma ha competenze di coordinamento
E la funzione principale dovrebbe essere quella di porre la famiglia al centro non della politica per la famiglia ma delle politiche del Paese
E di riuscire a guardare attraverso questa lente tutte le scelte che il Paese compie ecco perché
Ci siamo inventati ma non non per una bizzarria questa espressione sul la valutazione dell'impatto familiare delle politiche
Del governo delle scelte delle grandi scelte di un del nostro Paese non solo quelle quelle pubbliche ma anche quelle fatte da soggetti sociali
E perché abbiamo
In qualche modo individuato i livelli essenziali di assistenza per la famiglia
Come comunità come soggetto con una propria autonomia rispetto alle stesse persone che la compongono
Quindi credo che da questo punto di vista non il potere han possiamo anche pensare di utilizzare diciamo in sicuramente in una
Diciamo in un dato che anch'io non ritengo positivo ma questo elemento come una leva
Che non solo può riuscire a in qualche modo neutralizzare una scelta forse non troppo opportuna ma addirittura
Trasformarla in una situazione di fango
L'altro aspetto è che le politiche per la famiglia attenti non sono solo politiche sociali
è un po'lo stesso è l'altra faccia del ragionamento le politiche per la famiglia non sono solo le politiche la tre due otto
Sono politiche che riguardano l'ordinamento sono politiche che riguardano il fisco sono politiche che riguardano il lavoro sono politiche che riguardano le le le le le politiche per il Pepe l'invecchiamento
E io invito a guardarle con questa con questo perché se riusciamo a far questo forse riusciamo anche a recuperare il tempo il tempo perduto
E che non è che ai che in Italia siano mancate le politiche per la famiglia è mancata io credo questa attenzione generale globale questo interrogarsi ma che conseguenze questo può provocare per la famiglia
Le scelte fatte in alcuni settori producono effetti positivo effetti negativi io io penso penso per tutti e scusatemi se non lo dico perché sono in sede sindacale penso che qui avete sentito ripetere in varie sedi in varie circostanze perché ormai e poi gli attori dei convegni siamo più o meno noi cioè io penso che per esempio le politiche per il lavoro sono non sono politiche per la famiglia
La precarizzazione dei rapporti di lavoro
E il la mancanza di conciliazione dei tempi di vita dei tempi di lavoro la la mancanza di fondi Dip possibilità di progettare il futuro da parte dei nostri giovani
La la bassa occupazione femminile e possono essere bene tutti i dati che possono essere guardati osservati
Con un tipo di preoccupazione ma sicuramente possono essere guardati anche negli affetti che producono verso le famiglie tra i nostri ragazzi
Se qualcuno dice che ci si divertano a stare in casa con i genitori fino a trent'anni non ci si divertono secondo me ci stanno perché c'è una situazione economico sociale di questo tipo
E se non si riesce ad incidere Elia di invertire questo aspetto non si può poi pensare che con alcune politiche assistenziali una rete di servizi del di Weah il farsi riesce ad invertire si tampona si fa a si si si si corre in soccorso ma ma ma non si non si riesce a a a progettare in maniera diversa la convivenza di questo nostro Paese
Le politiche fiscali sono la stessa identica cosa ora di parla una che non è non è favorevole al quoziente familiare
Non è la sede per mettersi a discutere su questa cosa ma siamo in grado di dimostrare che in Italia sarebbe una cosa che costa tantissimo e che avendo pochissimo soprattutto rischierebbe di produrre delle grandissime iniquità per la struttura del reddito delle famiglie italiane
E anche perché non si cambia un sistema fiscale in un Paese in corsa da un momento all'altro senza che questo non rischi di avere chissà quali tipi di conseguenza
Però al di là del fatto dell'istituire una cosa che si chiama quoziente familiare che sicuramente ha un significato evocativo molto molto bello al di là del contenuto si possono fare politiche fiscali che hanno Effetti
In in un modo setti di un altro sulle famiglie italiane cioè lo dimostra
E la finanziaria di quest'anno si potrà dire tutto il male che volete
Ma si potrà almeno dire che ha cercato di correggere il secondo modulo Tremonti sul quale sicuramente nessuno di noi era d'accordo
E non ci siamo riusciti quanto vorremmo ma abbiamo incominciato a correggerlo e correggendo quel modulo abbiamo sicuramente corretto una cosa che andava contro la famiglia italiana e in particolare andava contro il novanta per cento delle famiglie italiane
Ecco io penso che si possa
Che si si debba ragionare così cioè oggi fare politiche familiari qui questa sera voi avete avete il segretario del vostro sindacato non non state facendo un convegno di settore soltanto no
Ecco è significa fare a largo raggio le le politiche complessive di questo nostro Paese allora io credo che
E in questo senso
La la conferenza è questo
Grazie dall'età ricordata ma
Convocata prima delle manifestazioni che ci sono già state e delle manifestazioni che ci saranno il ventiquattro il venticinque e il ventisei di maggio si farà la Conferenza nazionale per la famiglia che era stata convocata prima appunto delle manifestazione fatto da fare
E e l'ottica esattamente questa è quella di dare appuntamento al Paese intorno a questa priorità
E di cercare di individuare le linee generali di un piano per la famiglia che non verrà portato avanti dal ministro per la famiglia dovrà essere portato avanti da ogni amministrazione centrale dalle forze sociali del Paese dai Complesso delle Regioni delle autonomie locali
Per cercare appunto di rafforzare questa istituzione che tutti noi riteniamo
Così importante così fondamentale per il nostro Paese
E io credo anche di poter dire che abbiamo già incominciato
A muoversi con questo tipo di preoccupazione la finanziaria è già una finanziaria che va verso la strada che vorremmo fosse completata
Dal Piano nazionale per la famiglia
Ci vanno un certo con il passo e con la speditezza che avremmo desiderato
Cioè qui davanti una che mi guarda e so che cosa spetta che io dica e sa che glielo dirò
Ma insomma e e perché dico che
Che
Che secondo me abbiamo compiuto delle scelte che vanno in quel senso perché c'è un segnale io credo che non posso non essere interpretato allora
Noi ci siamo detti i quali sono in questo momento
Se se questo bene in famiglia è un bene importante per il Paese quali sono le scelte più importanti da fare
Allora io credo che ci siamo disposti attenti quelle quelle che sono in mano al al governo anche perché insomma non non siamo un sistema complesso non soltanto che ci sta alle Regioni perché c'è una società pluralista articolata con le sua autonomia e non lo devo dire a un sindacato come la sinistra
Che cosa significa questo e che bene preziosa in una democrazia questo ma sicuramente il sistema fiscale
Ecco la correzione del secondo modulo Tremonti
Ecco i tre miliardi
Che hanno corretto che sono passati dalle deduzione alle detrazioni misura che qualcuno ha criticato ma che io mi sento di difendere con un con con grande consapevolezza fanno parte di quelle convinzioni nelle quali le persone si giocano anche la propria impostazione politica
è certo punto è sembrato in Italia che tutti guadagnasse da settantacinque mila euro lordi all'anno no
Invece c'è stata una identificazione su questo due per cento della fascia la popolazione italiana
Che è stata impressionante detto addio improvvisamente mi dicevano che da top settantacinque mila euro era diventata troppo lo sapete perfettamente dove la massima concentrazione di reddito dei lavoratori dipendenti
Se non sbaglio intorno a vent'dai dai ventidue mila cinquecento e venticinque mila euro e non stiamo male rispetto alla media del NOCS ma lì c'è l'Italia e
Lì c'è l'Italia
Dice quello che qualcuno dice il ma avete penalizzato il ceto medio mando star certo meno seicento meglio non sono gli insegnanti non sono gli infermieri non sono i poliziotti che certo meglio in un paese
So bene che che che questo è il Paese indebolito mai sud a questo che si riparte
Perché resti le deduzioni che piacciono tanto a chi guadagna più di settantacinque mila euro è vanno bene anche i quaranta settantacinque mila euro macchine guadagna venti mila di euro inutile che tu li fai la deduzione perché per quanto egli deducibili tanto non arredi
è molto più interessata la detrazione fiscale molto più interessante
E anche la polemica che abbiamo aperta con il Sole ventiquattro Ore è stata una polemica che finalmente si è chiusa che ci hanno dato ragione
Il giornale la Confindustria ci ha dato ragione al governo perché abbiamo dimostrato che le loro strade linee che una certa Prestigiacomo sbandiera va in una trasmissione e non si era accorta che l'avevamo già risposto
Erano insensate perché se io vado certo a vedere che c'è l'addizionale IRPEF ancorché solo per oggi nel sorteggio del Pepe erede per cento dei comuni italiani
E e e mi fermo alle deduzioni che sono state trasformate in detrazioni è chiaro che non conviene e che una famiglia con più figli rispetta prima rischia di dimetterci peccato che non avevano considerato la quantità delle detrazioni perfino soprattutto agli assegni familiari
Ed è vero che le addizionali il PEF locali riducono di molto il vantaggio però è anche vero che sotto cinquanta quaranta mila euro non c'è nessuna famiglia confini e che ci rimetta
E le tabelline le abbiamo pubblicate sono chiare sono ne
E e e voi sapete meglio di tutti che i vantaggi che non sono andati frutto degli assegni familiari quanto noi avremmo voluto
Sono dovute a una ragione molto semplice che abbiamo innanzitutto corretto le trappole della povertà rappresentate dal sistema stratificate degli assegni familiari
Che tutti insieme avevamo messo insieme negli anni perché una volta con un contratto si faceva una cosa dopo arrivava una finanziaria e avanti di questo passo
Abbiamo in qualche modo corretto questo sistema
Io credo che questa sia una scelta una scelta sulla quale il Governo può continuare ad investire
E se mi tenete a me che cosa si farà dell'extragettito che io mi auguro ci sia davvero e sul quale si possa contare in maniera consistente anche con prudenza io vi dico che secondo me bisogna continuare per questa strada
Perché io ritengo assolutamente importante fondamentale che intanto si incomincia a
A dare risposte alle famiglie con figli
Perché le famiglie confini sono oggi in questo nostro Paese intanto un bene prezioso perché la famiglia un bene prezioso ma in soprattutto lo sono le famiglie con figli e sappiamo perfettamente che a parità di reddito senza figli o con un figlio con due figli o con tre figlie la situazione economica è molto ma molto diversa di quel fatto
E io credo che questa e e e la prima il primo aiuto che va dato e sicuramente non dico il prioritario dal punto di vista della gerarchia qualitativa ma il primo in senso temporale perché anche il primo che è percepibile è quello del trasferimento di di risorse economiche e la strada eh fisco
Sia che lo consideriamo come tasse non pagate sia che lo consideriamo come un trasferimento netto di denaro
Vi dico subito che io sono perché questo sistema sia universalistico che tenga conto soprattutto degli incapienti ma che finalmente porti dentro a pieno titolo dentro il sistema fiscale italiano agli autonomi
Perché questo è un punto quale i figli sono tutti figli e a me mi piacerebbe un Paese nel quale tutti pagano le tasse nessun è figlio di un dio minore né per il fisco né per gli assegni né per lo Stato sociale
Questo questo è un è un Paese che io se me lo dite che sognò questo sogno qua
Ho un Paese nel quale nessuno può più dire a un altro ti do meno di pensione perché tanto tre sei messa per conto a parte per conto tuo perché non mai pagato le tasse che da mesi non ti dà i soldi per il figlio perché tanto te non mi dice quanto guadagna il figlio terrori te lo mantieni da solo no io voglio sapere quanto guadagni e
Il bene pubblico dei figli è a carico
Del sistema complessivo di solidarietà di cui tutti ci facciamo in qualche modo carico io sogno un Paese cosicché sogno un governo in grado di riuscire a fare questa cosa perché l'universalismo secondo me è sempre segno di un Paese sano non è segno di un Paese malato
L'altra scelta che abbiamo operato eh tenere conto delle generazioni
Tenere conto delle generazioni oggi le generazioni sulle quali secondo me bisogna intervenire sono sono sono due
Sono da una parte in maniera i giovani rate
Lasciatemelo dire
Noi non c'eran bene questa scelta la dobbiamo fare insieme
Perché se questa scelta non la facciamo una facciamo insieme questo Paese non inverte più la linea di tendenza
Io non sono favorevole a chi dice che bisogna far votare i genitori in nome del figlio i graffiti che hanno cioè se una definita tre voti non sono d'accordo novello civile tema
Numerate guardate che c'è chi fa questa proposta e c'è chi dice e c'è chi dice che in democrazia siccome conta la pressione elettorale
Fin quando i figli saranno pochi e i giovani saranno pochi finirà sempre che in qualche modo non si incide io credo che senza bisogno di ricorrere a questa droga della democrazia
Si debba in qualche modo capire che un po'quindi il Paese deve investire su giovani lo deve fare con le politiche del lavoro mica mica con l'assistenza ai giovani
Ai giovani si fa se si crea se si crea un Paese del quale sono date le pari opportunità alle pari possibilità alle persone
A mia generazione questa possibilità ce l'ha avuta
Mentre c'era nascondiamo nera quindi questa poi la possibilità di di della mobilità sociale non ci è stata data la generazione dei giovani di oggi non ce la e lei qualche capriccio dobbiamo inventare per dare sta rispose
Non ho mai creduto che bisogna mettere i padri contro i figli nonni contro i nipoti non mi ha mai appartenuto non andava alle manifestazioni contro il governo di centrodestra per sport e perché non ci ho mai creduto perché l'Ulivo l'unico Paese che conosco e con il cuore ce la solidarietà tra le generazioni non il conflitto tra le generazioni
Però solidalmente bisogna decidere dove bisogna puntare
E oggi ci sono due fasce deboli a parte di le famiglie con figli i giovani e gli anziani grandi grandi vecchi non autosufficienti
E qui qui a nuda mi aspettava mi aspetto al varco e mi dice avete istituito il fondo Pravato sufficienza e ci avete messo pochi europa ragioni io la penso come loro sono convinta che questa è una delle priorità
E bisogna che troviamo e decidiamo insieme come si finanzia questo strumento ma che lo dobbiamo finanziare
Perché oggi significa aiutare in Italia tre milioni di famiglie
E significa anche liberare risorse per le giovani generazioni perché la famosa fascia dei sessantenni ha troppa il troppe generazioni a carico e non ce la fa più
E su questo io credo che noi dobbiamo insieme condividere
Credo che sia credo che che qui sono qui sono le priorità
Sono queste e penso che
Il governo abbia intrapreso questa strada
L'abbia intrapreso Cia
Dai cento ad alcune cose secondo me
Lo dico con sinceramente io
So bene che la lotta alla povertà
Quella che ancora e enti porta questo nome con tutti i crismi non il rischio di povertà ma la povertà
Non c'era misure adeguate in questa finanziaria lo so perfettamente e da questo punto di vista dico è una politica che dobbiamo riprendere la politica per la famiglia non è la politica dalla lotta alla povertà ma in Italia ci sono le famiglie povere
E e una cosa è l'indebolimento del ceto medio una cosa la povertà
Ecco perché per esempio sono tra coloro che ritiene che se dobbiamo fare con l'extragettito degli interventi sulla casa dobbiamo essere consapevoli che si fa e è giusto porsi il problema di chi paga l'ICI è giusto porsi il problema di chi è in affitto
E queste due politiche vanno fatte insieme
Tenendo conto che la fascia più debole è sicuramente quella che non paga l'ICI
Non perché è stato sollevato da una tassa ma perché ha in affitto e soprattutto nelle grandi città e in condizioni terribili
Salvo il riprendere anche naturalmente i programmi di edilizia pubblica ed è un è un mio punto di vista fa parte di quell'equilibrio che io mi auguro le parti sociali convocate saranno in grado al tavolo dell'Uefa di di decidere insieme quali sono i percorsi così come credo che noi dobbiamo lanciare con forza la politica dei servizi e la politica dei servizi è la politica la conciliazione
Che sull'articolo nove abbiamo abbiamo raddoppiato le risorse abbiamo ampliato le possibilità
Credo che ancora non ci sia in questo Paese la cultura e bisogna adoperarsi tutti insieme perché questa vi sia
E io lancio anche la proposta che al tavolo dell'UE il Fazzi di veda insieme la legge sui congedi parentali cioè si crea in questo Paese un equilibrio nuovo tra lavoro di cura e lavoro
Credo che con con forme esplicite anche di riconoscimenti
Perché io credo davvero che questo sia sia tra l'altro un modo anche in intelligente di di di di di affrontare il rapporto donna famiglia lavoro
E che che vuol dire
Per me vuol dire anche
Uomini e cioè nel senso che si sa affronta correttamente l'equilibrio della coppia dentro la famiglia si affronta anche più serenamente il rapporto tra conciliazione di lavoro di fan di lavoro di cura della famiglia e del lavoro non è solo un problema delle donne lo stavo dicendo adesso alla vostra responsabile donne
Giustamente il tema della conciliazione del lavoro è molto legato alle consigliare di pari opportunità responsabile donna dei sindacati dei partiti e va benissimo
Ma io vorrei che questo si spostasse sempre di più verso la famiglia
Ecco ci spostarsi dove certamente la donna resta centrale
Perché lei che paga il prezzo più alto della mancata conciliazione tra lavoro e lavoro di cura ma non si risolve soltanto sul versante del lavoro si risolve sul versante dell'equilibrio della della famiglia ecco in questo in questo senso
E la rete dei servizi soprattutto per l'infanzia ora
Io penso che sia di usciamo davvero con gli accordi di programma Ravera disposizione nei prossimi tre anni un miliardo di euro per la costruzione degli asili nido e riusciamo a dotare il Paese di altri novanta mila posti
Strada facendo possiamo e e questo è l'altro punto poi poi mi mi mi fermo possiamo insieme
Porsi il problema del del costo e dell'accesso ai servizi cioè sto Paesi ha due problemi
Dare fare una rete di servizi per la famiglia soprattutto per l'infanzia per la non autosufficienza e quant'altro e poi dobbiamo porci il problema della partecipazione al costo
Di questi servizi
Che in parte certo sono finanziati dalla fiscalità generale ma in parte dovranno essere finanziati da da quello che noi Chiappa chiamiamo appunto la compartecipazione ora questo giochino sapete dove porta
Io penso che il mese sia uno strumento che non non può non essersi sono anche convinta che così come non va bene e che bisogna sedersi intorno a un tavolo e rivederlo
E dotarsi di uno strumento adeguato che consenta davvero di
Verificare che i servizi devono esserci ma poi questi devono essere accessibili in base alle disponibilità di reddito ai nuclei familiari
Tenendo conto davvero in questo caso del nucleo familiare qui
Diventa fondamentale questo aspetto
Ecco io credo che queste scelte siano scelte
Che si muovono con il piede giusto
Nella direzione giusta
E su questo impianto
Che certo ma avrà bisogno di correzioni no non ho dubbi in questo senso penso cosa significa Diocle anziani penso cosa vuol dire le pensioni minime non non in tutto questo Complesso questo impianto sul quale poi appunto il piano per la famiglia con la Conferenza come grande momento di partecipazione può prendere avvio i io mi auguro che nei prossimi anni ci siano le risorse per dare organicità questa politica
Per raggiungere almeno il due per cento del prodotto interno lordo della Francia a sostegno delle politiche per la famiglia ma con questa grande preoccupazione che è quella che noi vogliamo aiutare la crescita
Degli italiani dentro la crescita della famiglia del suo sostegno della sua forza
Dentro la quale ci stanno soprattutto dell'ultimo cosa che dicono i beni immateriali di una società che sono forse quelli più importanti
Di cui non sappiamo l'importanza ne conosciamo la sensibilità alla
Ne conosciamo anche la debolezza conosciamo anche che la politica secondo me sì dare un po'arrestare non non deve entrare come dico io sempre dentro le porte di casa non non non quando lo fa
Spesso o perché deve correggere una patologia o o magari perché fa un mestiere che non è il suo ma deve creare le condizioni sociali perché quei beni immateriali possano tornare a fiorire dentro la famiglia
E tra tutte penso alla necessità che abbiamo di riscoprire
L'importanza della responsabilità educativa della comunità familiare
Degli adulti incerto nei confronti delle giovani generazioni
E io ritengo che siano dei beni più con l'orario undici più difficili da trovare
Che
Insomma io io non ho avuto mica genitori che avessero particolari sulla che sia avvenuta su tanto bene ma insomma me la cavo come Simone no e non avevo dei genitori che avevano chissà quale tipo di ASPI Titti conoscenze anzi insomma mia mamma di tanto in tanto mi dice Mario quando ci ripenso quante cose oggi le mamme di oggi possono sapere
Che noi non sapevamo e quanti errori forse oggi possono evitare ma magari quelle stesse mamme quindi stessi papà non hanno le condizioni minime di poter
Avere quel tempo quella dedizione quella forza e di potersi dedicare a questa che è e resta l'opera più importante
E io credo allora che in questo bisogna anche riuscire insieme a sviluppare anche un incontro un patto tra le varie agenzie educative del Paese perché insieme si faccia questo investimento così importante per il futuro dell'Italia
Io sono sicura che da Shirley parteciperà non soltanto in maniera numericamente significativa alla conferenza ma parteciperà a questi due mesi di preparazione con grande con grande determinazione perché io credo che quello sarà un appuntamento importante dal quale insieme tutti ci assumeremo delle responsabilità
Grazie davvero administrative
Codina intervento conclusivo del nostro segretario generale si chiude la giornata di oggi che è stata sicuramente è una giornata importante
è sicuramente Raffaele è questa è un'altra tappa
Intende percorso che la nostra organizzazione affatto di approfondimento di analisi ma anche di proposte
E noi speriamo che questa sia funzionale al nuovo patto sociale
Nei prossimi nelle prossime settimane ci vedrà regale nostra organizzazione impegnata e che speriamo davvero a via i frutti che desideriamo anche in tema di famiglia
Sì grazie intanto grazie a tutti soprattutto e gentili
Ostili che hanno ci hanno aiutato moltissimo in questa approfondimenti così preziosi
Che vogliamo abbiamo voluto dedicare alle ragioni della famiglia proprio come dice Giovanna in occasione
Di questo patto che noi auspichiamo perché chiediamo
Dal panico per un po'
Rinvigorire ahi noi la nostra economia che non va molto forte e questo soci quando questo accade voi sapete che le ricadute ci sono per il sociale innanzitutto
Per la famiglia che già maltrattata fortemente maltrattata noi abbiamo punto fatto questo convegno proprio per questa ragione
Sapete che il governo ci ha convocato per un primo incontro il ventidue prossimo
Per discutere appunto dell'Insiel arco delle cose che dovremo appunto affrontare un tavolo sulla crescita perché attraverso questo noi rinnoviamo le possibilità di sostenere le tante urgenze
Che aspettano ancora di essere risolte
E poi il tavolo sul pubblico impiego
Che langue da diverso tempo
Finito il tormentone artificiale costruito contro i dipendenti pubblici del del memorandum che con tanta fatica e contando responsabilità a partire dal ministro Nicolais
Pare che a nessuno interessi
Niente anzi
Però voglio dire così cede il Governo ogni tanto porta avanti iniziative un po'un po'squinternata e ciò che fa la mano destra non conosce dalla sinistra
Mentre
No che io ho avuto una giornata tormentata perché telefonate dagli amici e pure impiego a parte sicuramente in discussione
Il calco necessario farlo sorbetto contratto altra parte si annunciava e poi pare che sia stato chiarito
Intanto i soldi invece per la dirigenza
Al solito appaiono stati trovati erano stati trovati spero che questo patto si possono fare perché se la risposta più importante
Alla gente possiamo discutere i problemi come come questi che stiamo affrontando oggi
Che il modo migliore per affrontarli e per rispondere anche a questo questo sconquasso che c'è vuole sapere si fa fatica a mettere in ordine le cose più importanti del Paese
Prendono posto altre cose ne abbiamo avuto modo di dire in questi ultimi tempi perché se eravamo spaventati
La la possibilità che il governo che avesse si andasse a elezioni questo sarebbe stato agli a Tura perché avremmo pagato innanzitutto noi e la gente non avrebbe capito già c'è uno iato forte una distanza tra la gente alla politica noi abbiamo bisogno invece che la politica si è vista come un'occasione per per governare la cosa la cosa pubblica le comunità e non appunto questa confusione
Che però ahi noi si interrompesse dalla politica anche da noi in verità arriva un segnale molto molto molto forte per rimettere in ordine le cose più importanti
Cioè le cose più importanti
Le vicende internazionali sono certamente importanti ma non
Come le cose l'economia le cose del sociale le tante urgenze irrisolte le questioni cosiddette etiche
Sono anche importanti ma non al punto tale da prendere il sopravvento sulle tante urgenze sulle tante urgenze che abbiamo
è possibile questo Paese debba spaccarsi e debba
Portarsi una condizione così pietosa
Perché io voglio dire come la penso proprio perché
Perché un certo esasperato laicismo io sarò molto attento a quello che dico perché figuriamoci c'è serve spettò per ogni opinione e là ci sono le sapete molto rispettosa di queste la funzione di ciascuno di noi e non è certo quella di
Partire dalle proprie opinioni per portare agli altri non è questo però c'è un'esasperazione di queste che porta quasi a imbavagliare appunto una presenza così importante come quella
Dalla Chiesa la Chiesa va bene a fare la sua funzione pastorale poi la responsabilità dei singoli di ciascuno di noi
E la responsabilità su minori che poi ci suggerisce come dobbiamo comportarci perché noi siamo per uno Stato laico
Che lo Stato quello che decide di guardare le opinioni di tutti però il senso comune deve vivere perché se no vi del senso comune diventa tutto più difficile
E siamo la merce appunto di ideologismi o comunque di gente che ricerca la spaccatura tutto io domandava Rosi poc'anzi
Tu che far maligni scherzo e lei ha avuto la difficoltà è la stessa difficoltà che ho anche io personalmente mi permetto di dire e la responsabile forze la difficoltà che ciascuno di noi
Potrà avevi nel caso continuasse questa esasperazione e a questa esasperazione può rispondere appunto con questa forza e rimettendo al centro dalla tensione le questioni più importanti e innanzitutto le ragioni di una famiglia che
Ma al trattata perché ci sono ritardi molto molto molto forte io spero davvero
Che in questo patto ci sia spazio
Per la soluzione di molti molti problemi come dicevo
Qualcuno dice sì pure al nostro interno però stiamo attenti a non accumulare allo mentre tante cose l'una sull'altra perché c'è un problema
Dico un po'compatibilità economica lo sappiamo bene
E significa visti questo lo sanno bene ogni volta bisogna fare i conti
E con le cose che si hanno con le risorse che si hanno
A disposizione e questo lo faremo senz'altro però le cose si possono anche programmare
Perché queste cose oneste programmate molto molto molto tempo prima come ci ha detto a partire io ho letto la relazione di di Sergio come sono cambiato presidenze tutte tutto ha sovvertito
La la vita comunitaria ricavi singole e le le famiglie no e le famiglie oramai a nuclei familiari molto più stretti di prima in trent'anni addirittura le persone in famiglie sono dimezzate
E e le donne sono più donne che lavoro fuori
E agende invecchiati invecchia sempre di più e quindi magari va benone ospedale ma ha bisogno di più assistenza a casa
E i figli hanno qualche difficoltà perché lavorando in più anche se le donne sono meno quelle che lavora in Italia rispetto ad altre parti d'Europa alla fine in assenza in assenza di servizi hanno qualche problema par
A far a fare svolgeva attività lavorativa le proprio madri con tutte le spiegazioni che hanno di capire altre cose abbiamo detto anche all'ultimo convegno
Delle donne perché poi tutto si tutto è legato appunto tra per e
Queste coso tutto è cambiato intorno a noi è possibile
Che non ci sia appunto una una programmazione di come noi riusciamo a rimettere in sesto a rimettere appunto in in ordine le questioni invece che oggi sono disordinati io che voglio dire voglio dire che
Questo patto o le prossime iniziative appunto che il Governo prenda partirà anche la prossima finanziari dovranno potranno e dovranno
Rimetterle in ordine e programmare appunto il come sostenere tutte le cose che abbiamo sentito e che mi paiono molto molto molto ragionevoli molto ragionevole partire dal fisco che la madre di tutte le vicende
E lei che poi c'è la regolazione
Di quanti soldi avremo e di come dovremo programmare la soluzione di problemi che avete messo in fila non a caso io sono d'accordo col ministro non a caso noi abbiamo spinto moltissimo come sindacato come CISL negli ultimi mesi su questo aspetto perché lì c'è tutta la questione c'è intanto una cosa che non abbiamo condiviso negli ultimi anni che tutto ha avuto tutto ha concorso a far ritenere che le tasse bisogna abbassarla certi libri abbassa le tasse alla condizione che le pagano tutti cioè abbassa le tasse una condizione
Che Totti non non pagano non pagano e non paga in ragione anche
Di quello che gli hanno di qui
L'ha spinto a forza degli umori abbiamo dato col ministro sulla vicenda
Ve l'ha rimesso in discussione il secondo modulo
Della riforma Tremonti perché lì si giocava l'inverso distruggeva
Il principio della progressività ecco perché abbiamo insistito molto su questo ecco perché abbiamo insistito molto
A che si estendesse almeno al venti per cento la tassazione sulle Ande finanziari solo sei miliardi
Non solo sul rinvio solo ancora
Perché ancora inceppata quella cosa
Io trovo il ricordare che se siccome non voglio toccare quegli interessi
Sono sei miliardi che ci servono e pensate quante cose che si potrebbero fare nella programmazione di come sostenere tutte le cose che sono state dette qui con questi sei miliardi altri tanti soldi che si possono recuperare come si è visto essere possibile per esempio l'elusione e l'evasione fiscale come si è visto essere possibile insisto su questo
Mesi e mesi fa ci hanno detto che eravamo dei militari e anche dei provocatori alla fine sono usciti un sacco di miliardi
Una parte senz'altro perfetto di questa ripresina provocata appunto l'economia tedesca che ci agganciato e ci ha dato qualche risultato e dall'altra però attraverso l'azione dalla Visco
Dalla Visco Bersani e anche di un meccanismo deterrente che finalmente si rimessi in piedi e cioè che nella sola paura di essere perseguito perché e è finita anche una certa tolleranza che c'è stato nel corso degli ultimi anni
E ci ha prodotto un qualcosa come trenta cinque
Nell'ordine
Di euro in più di entrate
E tecnici dicono che molti di questi soldi sono strutturali e se si dovesse fare sul serio e se si dovesse annunciare anche l'anagrafe tributaria
I soldi che entreranno a far ebbe nel petto del meccanismo deterrente che scoraggia a evadere e perché si va più in profondità nel pescare i soldi che ci servono questi soldi si trova
E ne abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno
Perché altrimenti
Non possiamo fare ciò che si è detto di agire attraverso un fisco che è usato male
Non solo perché non fa pagare tutti ciò tutti tutti coloro che non pagano ma anche perché nelle politiche a favore della famiglia mi ricorda Sergio Vecchio poc'anzi
In percentuale il rapporto
Gli aiuti che hanno i le e gli aiuti che al singolo
Il singolo reddito in una famiglia e gli aiuti che hanno
In una famiglia due persone che lavorano in percentuale più avvantaggiato quello che lavora in coppia anziché quello che lavora da sola
Cioè proprio perché si va di volta in volta ammirare le politiche sulla sull'individuo sulla persona e non sulle famiglie
E questo è un è una storia vecchia voi sapete che la CISL ha sempre privilegiato
Questo aspetto
Pressoché sola anche dalla compagine sociale pressoché sola
Noi riteniamo che debba raddrizzarsi finalmente questo criterio ma c'è bisogno di più di più soldi di più soldi in questo senso come si ha bisogno di più soldi
Per la non autosufficienza
Che è un aiuto importante per la famiglia
Se i lucani sono più stretti e la gente più longeva
Ha più bisogno di assistenza oramai che andare all'ospedale
Quello che si scarica sulle famiglie e poi fine verità sulle donne e molto più pesante di quello che avveniva come sapete venti-trenta anni fa
E questi cioè io non lo so se fin in fondo ci e dovuto anche altra roba se fino in fondo questo penalizza moltissimo anche la possibilità devo andare al lavoro
E se per esempio questa difficoltà che si registra e dovuta anche a questo aspetto io non lo so so che questo un problema molto molto molto serio e che provare soluzioni forti
Non solo tirando fuori dalle Commissioni visto alla commissione parlamentare quel disegno di legge che noi abbiamo tanto voluto con la raccolta di di firme
Ma anche per sostenere fino in fondo ciò che il programma di governo aveva come uno dei punti più qualificanti
Cento milioni per noi
Questa è una beffa
Sì sì d'accordo l'abbiamo istituito cento milioni ecco io l'unica cosa non è così che c'è da fare li metto a confronto ciò che fa il governo italiano i governi italiani cioè che solo sto governo
E quello che ha fa la Germania la Germania
Messa a disposizione un fondo di sette miliardi di euro se la Germania questo affare sette miliardi di euro a disposizione
Ha una popolazione del quindici venti per cento in più di quella italiana mettiamo che se dovesse essere così vitali dovrebbe allestire se volesse fare come la Germania un cinque cinque miliardi e mezzo di euro
Allora sappiamo che i soldi non ci sono proprio il mio
Noi su questo insistiamo riguarda gli anziani riguarda riguardo alle e guarda i bambini anche che hanno difficoltà che hanno handicap e così via riguarda la prigionia in cui si trova molte donne
Che sono incatenate da queste storie che non Posca non possono scaricare su nessuno se non hanno aiuti di questo in questo senso che son problema dicono i nostri anziani ma dicono anche tutti coloro che hanno a che fare con questo problema e che hanno intenzione appunto di sostenere fortemente le ragioni di quei soggetti che
Si trovano in queste condizioni o che hanno ricadute per effetto di queste condizioni questo problema va va va affrontata e noi speriamo appunto che la discussione alla prossima Finanziaria
E aprendo anche la discussione per esempio da subito se facciamo il patto sulle vicende sociali sul welfare si apra una discussione significa di pro che bisogna programmare bisogna
Rendere trasparente
Verso dove andiamo rispetta la non autosufficienza
Poi si vede un po'quando riso rende la nostra opinione è stata sempre quella di legare una parte del recupero dell'evasione fiscale a questo problema perché ha abbiamo bisogno abbiamo abbiamo ravvisato sempre bisogno di rendere evidente che
La trasgressione di talune di taluni soggetti di persone di sede appunto a come
Conseguenza la mortificazione interessi così importante così deboli nel Paese l'abbiamo sempre pensato questo se si facesse un'operazione del genere al di là dalla quantità poi dei soldi e di come si programma
Vedremo una una operazione molto molto importante ha già ne capirebbe anche il senso
Il senso
Che ci è parso smarrito nel corso degli anni il senso del dovere appunto a pagare le tasse perché attraverso questo che
Le persone più in difficoltà possono provare sollievo chi ha di più deve pagare in in più in ragione di quello che ha in modo tale da soccorrere chi è in meno ed è proprio il caso Sir collegarsi mo'i due aspetti secondo me sarebbe molto molto molto importante
D'accordissimo ministro ripete sempre su queste noi siamo d'accordo con lei
Un segnale importante è stato l'innalzamento del
Degli assegni familiari
Passa un segno molto forti io sono anche d'accordo c'è stata una discussione del sindacato avevano inciso sulle politiche fatte sulle detrazioni anche io sono convinto che fino a trentadue trentatré mila euro
Le famiglie diciamo così a più basso rende con figli e così via ci ha guadagnato o il problema vero l'equivoco e sta l'equivoco seguivo stai che mentre qui abbiamo tenuto a che alcuni redditi venissero premiati poiché si è scaricata a livello locale ogni possibilità di controbilanciare attraverso
Attraverso appunto le tasse locali
Che come sapete non sono mai improntate al principio della progressività e che oramai raggiungono tre livelli una cosa
Esistente solo in Italia in nessun Paese d'Europa ci sono tre livelli di tassazione e che peraltro sfuggono a ogni a ogni controllo vero e proprio non li vediamo ogni volta ministro che e questa vicenda il ceto politico dovrà riflette non solo c'è questa questione ma c'è anche un altro aspetto
Di tassa messe di volta in volta senza una discussione profonda nelle assemblee elettive e tu sai che il il il maggioritario un po'ha dato un grato e più presidenzialisti
Alle nostre istituzioni hanno svuotato le assemblee elettive e l'attitudine a discuterlo i corpi sociali si è molto affievolita al che
Questi bilanci
E ogni volta di volta in volta le tasse anche a Roma per esempio
Posso la città che sarà più tassato avuti carente localmente d'Italia
Queste cose sfuggono al se c'è dispongono sfuggono il senso appunto di queste transazioni egli come appunto si compone la spesa punibile sfugge a Foggia e più ai più anche per questa condizione nuovo
Sulla vicenda delle degli assegni familiari ne siamo molto molto d'accordo se si potesse rafforzare su questo segno più forte un'attenzione a questa de natalità che sta molto molto compromettendo
La famiglia stessa la stabilità di famiglie
Se volete anche la stabilità dei corpi non esiste vita familiare di coppia senza che ci sia appunto è un fatto così naturale così normale
Si parlava poc'anzi anche le abitazioni che è un altro tema molto molto importante l'abbiamo sentito che il Governo vuole
Togliere
La tassa la Licci
Per la prima casa
Io non so quante risorse ci vogliono per farlo credo che si possa dire che
è una buona cosa appunto per la prima casa
Togliere questa questa tassazione che Effetti appesantisce molto i bilanci delle delle famiglie però anche lì
Perché non
Anche lì è un problema di risorse di quantità lì anche lì
Indistinta è questa questa tassazione che si eleva cioè credo che
Se uno dovesse agire sulla vicenda la casa e deve agire a parte per la giri e il carico e di giovani coppie si dovesse decidere io di giovani coppie e gli anziani
Che sono in quelli più in difficoltà
Cioè giovani coppie che hanno figli che hanno difficoltà appunto i suoi primi anni il tutti diciamo che hanno un lavoro precario più di quelli che sono più anziani
Tutti tutti dicono che probabilmente lavora solo uno e poi magari più tardi l'altro trova lavoro è che l'avvio e sembra difficoltoso perché bene che vada sto pagando un mutuo molto alto che mal si concilia con radio gratuite segue allora sui giovani e sugli anziani che poi hanno difficoltà come sappiamo si tara in questo modo e altre risorse si mettono a disposizione per sugli affitti
Sugli affitti e probabilmente dobbiamo anche rifare un po'di
Giudizio popolare
Perché c'è questa esigenza è una questione che da diverso tempo
è stata appunto dismessa questa questa situazione pure la mobilità che c'è nel Paese molto forte non solo
Per le mobilità interna che ci sono e che fu e ancora ci sono al Sud verso nord e maggio molti extracomunitari che pongono un problema
Di emergenza
Abitativa quindi nel prendere questa iniziativa che noi vediamo di buon occhio sull'ICI io ho sentito che c'è proprio questa
Questa intenzione ecco se si potesse appunto regolarla in questo senso e una parte destinato anche agli affitti e magari poi in in programmazione pensare anche
Alla edilizia
Va bene
Naturalmente anche sugli asili sugli asili nido che sono sempre scarsi l'ultimo punto poi concludo
Questo lungo convegno tutto sta giornata riguarda la vicenda
Cosa possiamo fare noi cosa può fare il governo
Attraverso appunto la contrattazione che anche noi possiamo fare qualcosa ora ricorda parente poc'anzi che noi abbiamo molto molto molto insistito sui part-time lunghi
E di come incentivare
Ora mo'al di là di tutto se c'è un una forma di lavoro riesce meglio a conciliare
Le esigenze familiari
Più più a lungo soprattutto ai comaschi suicidio
Però io dicevo all'orecchio di Giovanna campa cavallo che l'erba cresce fabbriche l'incarico ma soprattutto sulle donne insomma
E i part-time lunghi però non si sviluppano perché perché non sono convenienti per le aziende sono convenienti per le donne ma non per le aziende
E le
Chi
Bisogna giocare con la con la con incentivi fiscali altrimenti non si sviluppa noi siamo ancora piantati sull'otto otto e mezzo
Di part-time non credo che siamo più alti di questi gli olandesi sono a più del trenta per cento loro hanno una un tasso di attività femminile molto alto dieci punto dodici punti più di quello italiano proprio perché proprio perché il part-time
Che riesce a mobilitare molte donne al lavoro e
Di metterle in condizione di conciliare anche le esigenze sociale io credo che la nostra battaglia ma rilanciata su questo
E di tentare che noi non possiamo restare siamo il Paese ci darà ragione perché l'Italia è il Paese dove il part-time almeno a meno io lo so perché perché mi sono occupato il mercato amorosa Coria io so perché finché
Si può praticare e così impunemente tanto lavoro nero e tante donne sono impegnati al lavoro nero
Finché si può pagare poca gente
Poco pertanti rapporti di lavoro cosiddetti atipici lo si va avanti volentieri finché il tempo determinato e molto pregiata è chiaro che tutto va in alternativa a un part-time
Allora o si agisce sul problema dei costi e si rende conveniente sul piano
Dell'incentivi fiscali il ricorso a questo altrimenti noi sprechiamo
Molte energie
Sprechiamo molto patrimonio umano che non viene utilizzato fino in fondo oppure forziamo su molte donne che sono costrette a fare i salti mortali insomma tra la famiglia e lavoro è questo
Non credo giovi giovi a nessuno
Quindi su questo noi dobbiamo rilancia la nostra iniziativa anche contrattuale chiedo ai governi appunto di di lavorare in questo in questo senso riaprire la vicenda dei congedi parentali renderli più lunghi
Riaprire la questione di aspettative
Che sono molto frequenti per assistere
Bambini per assistere anziani e così via ora ho sentito ministro su questo se lo vuole ricordare questo è importante perché è sembrato bizzarro che noi ci siamo messi con cioè
Mese lavoro sostiene che esempio sugli atipici bisogna garantirvi attraverso le figurative no i contributi noi siamo un po'contrari per due ragioni uno perché quando si mette mano ai contributi figurativi per noi siamo un guaio perché
Te li danno e poi dopo un anno giunge a dire che non bastano i soldi all'evidenza e ti chiedono di rivedere ogni ascolta
Ogni volta l'equilibrio dei conti previdenziali condotta la canea con tutta la canea che contraddistingue questo bislacco dibattito che purtroppo dura da diverso tempo in più se i contributi sono bassi
E non si capisce per quale motivo ma se così bassi
E poi il governo va in soccorso di coloro che vogliono pagare i contributi bassi fra perché proprio perché è più forte e più flessibile dovrebbe avere salari più alti anche i contributi più alti alla fine noi giustifichiamo
Il lavoro precario li facciamo passare ancora di meno e quindi pretore a prescindere dal Lo Russo
E dalla dalla dal quanti la quantitativo appunti flessibilità anche a loro serve le prenderanno Sorrento e cosa di meno io sono contro noi siamo contrari
In questo caso invece
Per esempio per le aspettative per l'assistenza di bambini o di anziani in casa Lia appropriato sive che quella solidarietà a quel punto se ne fa carico se ne fa carico la comunità basano la fiscalità generale perché quello è una funzione sociale moralmente altissima appunto occuparsi di queste il resto se lo paga un'impresa se vogliono quelle flessibilità altrimenti è inutile parliamo ogni volta di precarietà questo importante
Questi è molto molto importante e quindi
E lavorare con le figurativi se noi facessimo questo e rimettersi in fila queste questioni preordinata Simo un lavoro in questo senso se andassimo a programmare e ciò
Il il il da farsi
Rivoltando appunto il calzino del dalla dall'approccio che abbiamo sui problemi della famiglia e sui problemi appunto delle persone che hanno più incarico la famiglia probabilmente garantiamo io non so
Se poi la la verità sarà più alta perché non è solamente la questione del lavoro dei servizi e così via c'è anche un certo individualismo edonismo che purtroppo influisce culturalmente sui comportamenti dei singoli però indubbiamente sono anche problemi di bisogni e problemi appunto di di servizi
Quindi non lo so però credo che un'iniziativa forte da parte del governo in questo senso aiuto i giovani per esempio avere più fiducia
Sulla storia che devono costruirsi insieme come hanno fatto se io non lo so
Quanto risolve questo mare magnum appunto di problemi di anziani che sono talvolta disperata e così via
E quando aiuta la tenuta delle famiglie perché c'è anche uno
Uno sbriciolamento dovuto anche a a problemi insopportabili per esempio economici cui si trovano per esempio io non lo so fa incombenza insopportabili positrone che appunto lacerano il tessuto connettivo
Cui si si regge la famiglia storicamente però so però è un contributo sembra quello che voglio dire che il segnale non può arrivare a spizzichi e Beppe Bocconi deve arrivare un segnale forte unico molto molto molto
Molto intenso che si lana che dalla sentenza e non di una spazzolata in un periodo e poi finisce lì ma di un lavoro di lunga lena
Per ricostruire le basi di una situazione che si è detto nel convegno e tutto cambia tutto cambiato all'ultimo trentenni e tutto cambia
Tutto quel percorso costruito sul fordismo e questa molta influenza appunto sulla vita una condizione di vita che molto molto cambia dei lavoratori quindi dei cittadini delle nostre
Delle nostre comunità quindi io spero che riprenda vigore appunto il senso responsabilità
Noi possiamo appunto anche fare accordi
Che aiuto l'appunto queste queste esigenze che abbiamo e che soprattutto si ritrovi la serenità su questi temi
Per noi esentato un modo anche per rimettere in piedi in fila le priorità nel rispetto di tutte le rispettiamo ovetti anche nel dibattito appunto che e vedere tutti quanti tengono lontani no
C'è da rispettare tutti i big tutti i bisogni tutte le esigenze tutte le ingiustizie e ci sono persone che oggi appunto prema no attraverso anche legge lo Stato per per fare giustizia perché loro si sentono appunto la condizione ingiusta
E noi figuriamoci sindacato datori non saremo mai contro questa esigenza saremo al a loro sostegno saremo solo sostegni però mai invertire l'ordine
Dell'importanza delle corse
Cos'è tutta questa attenzione smisurata quando le questioni da famiglie sono così sotto valutare questo noi ci chiediamo e su questa riflessione io spero possiamo ritrovare maggiore rigore nella nostra azione anche sindacale grazie
Il quale
Invitiamo tutti coloro che sono ancora all'esterno a entrare in sala perché così iniziamo i nostri lavori
Allora buongiorno a tutti da parte mia personale e da parte ovviamente della segreteria confederale e dal segretario confederale Sergio Betti e dal suo dipartimento
Che hanno voluto insieme a noi fortemente questo convegno che credo fissa una tappa importante per tutta la nostra organizzazione per tutta la CISL e il convegno è stato voluto fortemente anche nel metodo di lavoro che ci ha visto coinvolti tutti come categorie federazioni nazionali e le territoriali regionali e i livelli confederali nazionale e regionale un metodo di lavoro che oggi produrrà oltre a un dibattito e un confronto con molti Asperti un documento programmatico che offriremo come istanza alle istituzioni ma soprattutto che vuole diventare una tappa
E l'avvio di un percorso che prosegue naturalmente oltre il convegno con l'impegno che tutta l'organizzazione si assume che tutti insieme ci assumeremo stasera né lavoro di concertazione sulle politiche del Welfare
Che ovviamente oggi più di ieri non riguardano solo il livello nazionale ma sempre più riguardano i tavoli di concertazione regionale e locale
Oggi quindi
Rimettiamo al centro del nostro dibattito la famiglia come una strategia dell'azione del nostro sindacato confederale della CISL e e dell'azione anche unitaria
La famiglia come un'opportunità un volano di opportunità per un protagonismo sociale dei corpi intermedi
E come un'opportunità di equilibrio fra nuove e vecchie generazioni non solo quindi come uno sterile contenitore di bisogni a volte poco aiutato
Ma in realtà come un'occasione importante di ridisegnare anche nostro sistema di valori sociali o comunque di rimettere al centro il valore sociale della persona nel nucleo familiare
Questo vuole essere da un punto di vista anche di
Connotazione poi dei valori che la CISL in qualche modo da sempre promuove sono queste materia e che ovviamente sono al centro non solo del dibattito odierno ma di tutti i documenti programmatici della nostra confutare confederazione e ricordo anche del documento programmatico unitario
Sul quale si attiverà a partire proprio dal ventidue il confronto con il Governo ecco perché il convegno ovviamente pone al centro la questione della famiglia ma al centro delle nostre politiche delle nostre scelte generali
Che stasera Raffaele Bonanni con la sua chiusura e oggi stamattina Pier Paolo ci ricorderanno ancora meglio
Visti i temi quindi importanti io inizierei rapidamente i nostri lavori salutando ovviamente tutti i relatori che invito qui insieme a noi ma soprattutto salutando tutti graditi ospiti che hanno voluto intervenire al convegno subito in sala molti segretari confederali nazionali segretari generali di unione segretari di Houston che saluto salutiamo ovviamente anche la stampa e la ringraziamo per lavoro che si aiuterà oggi a fare anche di promozione di informazione all'e sterno dei nostri lavori
Ringrazio anch'io ancora ovviamente a nome anche della mia federazione tutta ma credo anche da parte vostra
Sergio Betti il suo dipartimento per questa importante iniziativa partiamo proprio con la relazione di Sergio che credo ci aiuterà tutti insieme a focalizzare ancora meglio gli obiettivi della giornata odierna e le obiettivi del lavoro che vorremmo fare poi nei prossimi mesi
Creare amiche e cari amici incomincia anch'io con i ringraziamenti
Credo sia doveroso per un appuntamento come questo ringraziare i collaboratori dipartimento
Tutti gli amici del Coordinamento nazionale delle politiche sociali
Gli amici di CGIL Wille che hanno accettato di partecipare a questo nostro dibattito per arricchire e approfondire il tema sulle politiche familiari e tutti gli aspetti che oggi saranno con noi
Aiutarci a riflettere e possibilmente a dare poi conteneva al nostro lavoro
Questo appuntamento rappresenta per noi è un perno della Cisl occasione per rimettere al centro della riflessione politica dell'organizzazione del Paese il tema della famiglia
Alcuni mesi fa quando abbiamo iniziato a riflettere su come costruire questa iniziativa nel Paese e nei nuovi la politica le attenzioni erano tutte rivolte all'economia e ai suoi derivati oggi per ragioni a nostro avviso indotte il tema della famiglia assunto centralità nel dibattito politico
Nel centralità culturale e sociale del Paese
E il nostro approccio a questo appuntamento
E al tema che abbiamo scelto quello del welfare familiare in ogni caso è rimasto per noi quello originario quindi quello di guardare al nostro modello di riferimento di famiglia che è quello che viene riconosciuto dalla Costituzione quindi ad altri ventinove e seguenti
Sappiamo bene però che non basta a partire da questa affermazione
Perché la realtà dei fatti è altra cosa
Vi è un evolversi continuo dei modelli comportamentale dei modelli sociali che impone alla nostra attenzione e considerazione e una attenzione alla pluralità di forme rispetto al modello originale di famiglia
Va tuttavia ci riferiamo a quei modelli che si basano sull'impegno responsabile dei comportamenti legati vincoli affettivi e solidaristici che implicano
Una progettualità di vita comune dove la consapevolezza e la responsabilità genitoriale sono gli elementi che esaltano le motivazioni di una donna di un uomo nel dare forma alla loro famiglia
La scelta del titolo di questo nostro convegno ha un preciso significato ed è quello di rendere esplicito richiamo al valore sociale della famiglia e i cambiamenti che la riguardano
Negli ultimi anni la CISL e ha dedicato una significativa attenzione al tema delle politiche per la famiglia attraverso e lavorazione approfondimenti di merito
Quindi ci troviamo all'interno di un percorso già tracciato
Dentro il quale intendiamo rafforzare il nostro impegno per sviluppare politiche concrete e tenere sempre alta l'attenzione del dibattito sulle politiche a sostegno della famiglia
L'ultima ricerca di settore realizzata insieme alla Federazione nazionale pensionati su politiche familiare potenziale sociale è un lavoro importante che ha interessato oltre ai promotori otto regioni
è uno strumento di grande qualità e di grande attualità
Ed è proprio partendo a quel lavoro che intendiamo
Che riproporre alla base del nostro agire un impegno forte di tutto l'organizzazione nella tutela della famiglia con politiche strutturate mirato alla valorizzazione del nucleo familiare dei suoi componenti
Quindi provare ad affrontare le politiche per la famiglia attraverso la messa a fuoco i due punti nevralgici la fragilità e le responsabilità
Fragilità responsabilità due fattori che si possono identificare nelle motivazione in ordine all'andamento demografico e quindi a tutte le questioni relative alle giovani coppie alla maternità
Al contrasto della povertà della famiglia e in particolare di quella con figli minori e con figli e con un numero di figli superiore a uno
Dare risposte strutturali per affrontare l'emergenza della volta sufficienza con servizi e tutele appropriate più volte
Durante la preparazione questo convegno c'è stato
Ciò è stato fatto notare che il dibattito politico che si andava sviluppando era concentrato principalmente sulla regolazione delle coppie di fatto e che quindi una riflessione di merito sulle politiche da sviluppare a sostenere la famiglia
Rischiava di non riscontra l'attenzione necessaria
Tuttavia non abbiamo non abbiamo voluto modificare il nostro piano di lavoro
Perché siamo convinti che lasciare tutto lo spazio all'esame dei modelli sia un modo per non affrontare i problemi veri del problemi che hanno a che fare con la famiglia con le tipicità di famiglia
Riteniamo invece fondamentale urgente che un'organizzazione come la CISL e si impegni con fermezza e Costanza a sviluppare politiche mirate al superamento delle tante fragilità che minacciano il futuro della famiglia
E quindi della principale rete di solito era sociale che questo Paese ha sviluppato
Tra note preoccupazione vi sono i cambiamenti ovviamente le novità che riguardano l'istituto familiare
L'aumento del numero delle famiglie dovuto alla scomposizione dei nuclei e quindi ci troviamo sempre di più di fronte a famiglie con un solo componente famiglie senza figli anziani soli e non autosufficienti
Certamente tutto ciò merita rispetto e attenzione
Perché riteniamo opportuno guardare alle novità con la conseguenza dovuta
All'evoluzione del costume
E ai fenomeni collegati di natura sociale culturale e forse di tipo antropologico alla base di tutto quello che sta avvenendo
Noi siamo convinti però che tutto quello che sta avvenendo
Debba e possa essere governate orientato affinché le nuove generazioni guardino alla promozione della famiglia non come causa di rinunce oneri e responsabilità ma come condizione che esalta il proprio progetto di vita
E quindi la famiglia come soggetto vitale a nostro avviso diventa lo strumento la punto insostituibile della nucleo base della società quindi le politiche di welfare da sempre
Sono state sono prevalentemente mirate alla persona
Quello che solitamente viene definito welfare familiare non è altro che la somma di una serie di diritti che spettano ad alcuni componenti della famiglia
Di fatto le politiche per la famiglia intese come azioni concrete
Dentro un progetto organico di interventi non sono mai state sviluppate
Ciò non vuol dire che siamo all'anno zero
La legislazione che si può ricondurre al tema della famiglia rappresenta per noi un punto di partenza che non intendiamo sottovalutare
Cito le più importanti o meglio secondo uno dei più importanti
La mille duecentoquattro del settantuno sulla maternità integrata e modificata dalla legge cinquantatré due mila sostegno della maternità e paternità per il diritto alla cura la formazione per il coordinamento dei tempi delle città la legge centocinquanta delle ottantotto assegno al nucleo familiare in sostituzione della precedente norma sugli assegni familiari
La centoventicinque novantuno sulle azioni positive per la realizzazione delle pari opportunità uomo-donna
La legge due otto cinque novantasette per l'infanzia l'adolescenza e la tre ventotto del due mila
Questi provvedimenti se pure positivi non sono riusciti a sviluppare un progetto strutturale di tutela organico
Di conseguenza la famiglia in assenza di sostegni concreti da parte delle istituzioni ha dovuto farsi carico di una serie di disagi con grandi difficoltà ad esempio situazioni di condizioni di nuovo sufficienza di disagio milioni lire disoccupazione con gravi con gravi oneri a suo carico è un rilevante risparmio per il bilancio dello Stato
La scelta di questo governo
Di istituire il ministero delle politiche per la famiglia e di inserire nella finanziaria due mila sette interventi a sostegno della famiglia
Rappresenta per noi un'importante svolta orientata a nella giusta direzione e finalizzata speriamo ad un guasto a familiare
è un'ipotesi di lavoro che condividiamo io a cui non faremo mancare il nostro contributo di idee di sostegno oggi oggi però ci troviamo di fronte ad una famiglia in affanno
Spesso sola di fronte alle sfide quotidiane e sempre più pressata da una realtà consumistica che esalta i modelli sociali tutti protesi a forme di edonismo ed egoismi diffusi difficilmente conciliabili con il dovere di recitare le responsabilità genitoriali
Una politica di welfare che non può non tener conto dei giovani perché le questioni che ci troviamo ad affrontare non riguardano solo le famiglie già formate ma riguardano anche tutte quelle giovani coppie che decidono di formarne una propria è sufficiente a giustificare le difficoltà rilevare quanto sia difficile accedere ad un'abitazione
E qui viene spontaneo domandarsi come possono i giovani decide di costruire una famiglia se la possibilità di accedere ad un'abitazione gravata da difficoltà economiche spesso insormontabili
A tutto questo
Potremmo aggiungere altre questioni non meno importanti che dell'incentivano le giovani generazioni a formare famiglia come la difficoltà di trovare un'occupazione o dover fare i conti con la precarietà del lavoro
Siamo convinti amici che una politica di welfare debba tener conto di tutto ciò contrariamente ci troveremo ancora una volta di fronte ad interventi parziali e quindi di poco più di tanto
Hanno voi e alla politica dunque il compito di garantire alle famiglie una rete di protezione sociale ed economica che ne favorisca la formazione di consolidamento
Invertire il ciclo negativo delle nascite è il primo Britt Obiettivo l'andamento demografico
E certamente risultato di un mix di situazioni presenti nella nostra società che influiscono negativamente nelle scelte della coppia siamo in presenza ad una società che tende ad aziende tendenzialmente fa riferimento ad ombrello consumistico che alimenta sempre di più forme di egoismo e l'individualismo
A tutto ciò
è necessario rispondere con politiche che rilanci la famiglia quale collante essenziale e luogo deputato ad alimentare la solidarietà tra diverse esigenze generazionale
Se è vero che vi è una difficoltà nella formazione di non voler di nuove famiglie ancora più grave appare la crisi delle nascite infatti il Paese registrata più bassi indici di natalità al mondo
Negli ultimi trent'anni la media dei figli per ogni donna italiana nel corso e la sua vita riproduttiva è passato da due punto quattro a uno punto due
Gli effetti di un così basso tasso di natalità sono economicamente e socialmente preoccupanti
Il fenomeno della denatalità non va visto
Compatto tecnico indotto dei messaggi culturali e politici che nel tempo hanno caratterizzato il contesto sociale in cui la famiglia
Deformarsi consolidarsi ma un fatto che bisogna contrastare mettendo in campo azioni mirate ad incrementare la formazione le famiglie delle nascite con politiche appropriate ovviamente
E noi siamo convinti che se c'è una volontà vera di sviluppare un Guelfa familiare tutte le crescenti le criticità che qui oggi per sicuramente verranno evidenziare approfondite potranno trovare nel tempo una loro equilibrata soluzione
E penso che un'azione comune che parta dal sindacato confederale e quindi un'intesa anche con CGIL e UIL posso rappresentare l'elemento essenziale di una politica di quel fa moderno che tenga conto delle questioni della famiglia certo
è necessario arsenale strumenti incentivanti
Come hanno fatto alcuni paesi europei e nel materiale che vi è stato consegnato troverete delle dei riferimenti importanti
Primo fra tutti credo bis si debba guardare alla leva fiscale e a seguire l'ampliamento dello spettro dei servizi all'infanzia con agevolazioni e riduzione delle tariffe a carico delle famiglie
La possibilità di opzione scelta per la coppia se utilizzare servizi di assistenza al neonato oppure farsene carico personalmente fino al terzo anno di vita con conservazione del posto di lavoro congruo assegno di maternità
Lo sviluppo del part-time e la riorganizzazione degli orari scolastici le scuole materne fino alle medie per renderli compatibili con gli orari di lavoro del territorio di riferimento
E quindi la famiglia
E la condizione di povertà legato solamente al numero dei figli è un fattore non trascurabile rispetto alle questione povertà
Dai dati dell'ultimo rapporto sulle politiche contro la povertà nel Paese indicano che nel due mila cinque l'undici uno per cento delle famiglie al di sotto della soglia di povertà
Un dato che ci preoccupa che va affrontato tenendo presente ovviamente le tante situazioni di disagio che spesso sono all'origine della condizione di povertà il problema della crescita economica tale distribuzione la ricchezza lo sviluppo e l'occupazione le politiche di contrasto alla disoccupazione di lunga durata e un'efficace politica di servizi sono gli ingredienti che devono essere alla base del nostro agire
Le poche politiche distributive per le famiglie realizzate in questi anni hanno mostrato tutta la loro inadeguatezza nell'azione di contrasto alla povertà
L'esperimento avviato con il reddito minimo di inserimento non ha avuto nella continuità negli strumenti di completamento necessari
A far decollare la misura come fattore permanente e quindi rimane un fatto positivo da riprendere e migliorare nelle caratteristica facendo tesoro di quelle esperienze fatte
Le politiche attive di contrasto alla povertà devono potersi sviluppare sul terreno sociale ed economico con una polo a Rita di strumenti in grado di interagire quindi di offrire una gamma di servizi completa alle famiglie in questa condizione
E quindi da un lato il sostegno economico diretto unito a progetti di aiuto formale contro tutto per accompagnare quelle famiglie
Che dentro la povertà hanno anche elementi Vizzarro sociale nel cammino del superamento del disagio socio economico quindi favori mentre l'inserimento scolastico dei bambini
E degli adolescenti e l'immissione in attività al lavorative degli adulti
Una politica concreta in grado di affrontare tutte le esclusioni e l'emarginazione ovunque essi si celino
è necessario quindi realizzare le territorio servizi sociali in grado di rispondere ai loro bisogni
Quindi il paradigma lavoro sviluppo e politiche sociali e la via da seguire per promuovere iniziative sociali ed economiche sostenibili e duraturo nel tempo
La famiglia e le solidarietà generazionale noi assistiamo alla crescita del numero delle famiglie
Tant'è che nell'ultimo censimento le famiglie risultano ventuno punto otto milioni
Si registra una evidente crescita delle famiglie che è più veloce del di quanto mente la popolazione
E quindi questo mette in evidenza come le dimensioni familiare si sono determinate
Nel settantuno dal settantuno al due mila uno risulta che le famiglie unipersonali sono passate dal dodici e nove al ventiquattro nove
E quelle con più di cinque persone sono passate dal ventuno e cinque al sette per cento del totale
Questo mette in evidenza una realtà familiare tendenzialmente di piccole dimensione sempre più e sempre di più
Con componenti anziani
Il venticinque per cento delle famiglie rappresentato da famiglie unipersonali il dieci da famiglie Monio genitoriali il ventidue da coppie senza figli
E le famiglie in cui la persona di riferimento di età superiore a sessantacinque anni rappresentano il ventisei punto tre per cento
Da questo sintetico profilo emerge una realtà familiare di piccole dimensioni dove il modello di solidarietà allargata
Non è più in grado nonostante le residue e importante disponibilità dei membri ha fatto a far fronte è bisogno quotidiane dei componenti il lucano familiare stesso
La famiglia il più delle volte viene lasciata sola di fronte tanti bisogni il lavoro la casa crescita dei figli le funzioni assistenziali
E in questo quadro particolare rilievo assume la questione dell'anno sufficienza un tema non nuovo ma che oggi a causa del costante aumento le condizioni di invalidità cronica
Per l'effetto combinato di tanti fattori primo invecchiamento la popolazione il miglioramento delle condizioni di vita che hanno consentito il prolungamento della vita stessa
E diventa sarà per molti anni una vera emergenza nazionale quindi spesso succede rincontrare di scoprire situazioni nuove le persone non autosufficienti
E loro famiglie restano sostanzialmente abbandonata a se stessi
Con ricadute pesantemente negative sulla qualità della vita del disabile
E dei suoi familiari in particolare delle donne
Che vivono situazioni di disagio prolungate stressanti per non parlare dei disagi provocati del dalle solitudine delle persone sole soprattutto se gravante da condizioni di no vi non ho tutti scienza il sindacato già da molti anni pone tra le questioni la priorità sul tema della non autosufficienza il primo risultato credo si possa comunque tratteggiare con l'approvazione della legge trecentoventotto del due mila tuttavia il problema come sappiamo è ancora lontano dalla soluzione
La tre ventotto non ha risolto il problema purtroppo si aggiunge in questa iniziativa importante dei del della Fed delle federazioni dei pensionati con legge d'iniziativa popolare
Che era presente al momento per noi la via giusta per affrontare in modo organico e strutturale un problema sociale di elevate dimensioni
E destinata da una a non essere un fatto transitorio ma un fatto di emergenza sociale per il Paese nei prossimi decenni
Vi era una complessità sociale ed economica della sufficienza che necessita una risposta mirata tenendo presente le caratteristica effettive che ha assunto e che tenga conto delle molteplicità dei soggetti chiamati a intervenire
è chiamato a intervenire a sostegno della persona disabile della famiglia quindi il governo le regioni e comuni con il coinvolgimento laddove sarà possibile delle funzioni importanti dell'associazionismo del volontariato sociale
Si tratta amici di costruire una rete integrata di servizi estendendo e rafforzando le migliori pratiche sperimentato in questi anni da alcune regioni enti locali
Occorre dire che anche di governo nella finanziaria due mila sette ha inteso dare un segnale di attenzione costituendo un fondo specifico per l'hanno sufficiente peccato però che le risorse messe a disposizione siano solo simboliche
La dimensione del tema gravoso presenza va affrontata guardando esattamente come stanno le cose serve un intervento organico di carattere legislativo e sostenuto da un'adeguata dotazione economica
è fondamentale dare risposte articolate con servizi e strumenti flessibili da impiegare in base alle situazioni di gravità e di gestibilità sociale e sanitaria del non ho tutti i cento la carenza di strutture di servizi ha spinto le famiglie a cercare risposte individuali con gravi ripercussioni sulla tenuta economica stessa della famiglia
E quindi il fenomeno delle badanti o come si tende a definirle oggi assistenti familiari
è stata la risposta ed è la risposta privata la carenza di offerta di servizi e talvolta anche la risposta ai costi inaccessibili delle residenze sociale assistite
Un fenomeno sociale ed economico con delle badanti tutta a carico della famiglia
E con risvolti occupazionali e legali che richiedano appropriata regolamentazione
Come sappiamo le stime valutano in ottocento mila le persone immigrate impegnata nel ruolo di badanti quasi sempre senza permesso di soggiorno
E quindi siamo in presenza di un'emergenza sociale che da una parte perché oltre due milioni e mezzo di persone non non autosufficienti e bisognosi di attenzioni e di colore
E quindi con le loro famiglie impegnate in questo con difficile compito e dall'altra un esercito di lavoratrici e lavoratori clandestini prive di ogni tutela assicurativa
Un esercito di lavoratori a cui si deve una risposta partendo da rendere possibile la regolare azione attraverso la semplificazione delle procedure al di fuori delle quote di immigrazione
Occorre pertanto sollecitare il governo affinché metta in atto
Vedremo l'iniziativa amministrativa disegno di legge che sembra essere pronto in questi giorni
Di Ferrero
E di Amato potrebbe andare in questa direzione che introduca elementi di reciproca convenienza per agevolare la famiglia fare emergere un fenomeno certamente non degno della nostra civiltà
E quindi è indispensabile promuovano automatica regolarizzazione delle devo di questi lavoratori con il rilascio del permesso di soggiorno in tutti quei casi ove esistono apporto di lavoro familiare stabile e consentire alle famiglie
Di portare in detrazione fiscale la retribuzione corrisposta e contributi previdenziali versati alla quota marginale più bassa
Quando si affronta il tema dei sistemi di protezione sociale e quindi della creazione di maggiori servizi
Noi non non possiamo non porci il problema dei costi e di conseguenza delle risorse finanziarie che devono essere compatibili con la situazione economica del Paese
Non vogliamo trascurare questo fatto ci rendiamo conto che non possiamo dare tutto a tutti e quindi pensiamo a a un modello di universalismo selettivo e quindi siamo consapevole che operiamo all'interno di una programmazione risorse definite che non possiamo pretendere l'impossibile ma siamo anche fortemente decisi in coerenza con la nostra storia consolidare prioritariamente la tutela delle fasce più deboli
E in questo senso noi riteniamo che il sistema di protezione sociale debba rispondere ai principi di universalità di universalità uniformità
E quindi non potendo dare tutto a tutti gratuitamente ma garantire il diritto allacciasse servizi a tutti i cittadini prevedendo ovviamente una compartecipazione al costo dei servizi stessi delle prestazioni
Per quelle categorie che hanno maggiori disponibilità e quindi serve una ad una una partecipazione selettiva
Come come regolare la partecipazione selettiva noi vorremmo incominciare a fare delle alla somma delle indicazione e appendere delle degli orientamenti l'indicazione si vede la situazione economica equivalente
Introdotta dal decreto legislativo centonove del novantotto
E che è stata attuata in questi anni per varie prestazioni soprattutto dalle dalle dai Comuni talvolta dall'amministrazione locale in maniera diffusa
Ha fatto sì che si sia determinato uno una banca dati importante presso l'INPS secche a nostro avviso al momento il punto più completo e che non possa essere ignorato lo riteniamo al punto di insostituibile proprio per la competenza che esso che esso che è sua
Certo lo strumento è uno strumento che ormai datato dal tempo che ha bisogna essere aggiornato ma questo il fatto che dovrebbe essere assunto come elemento di riferimento per per individuare le modalità di compartecipazione alla costo i servizi e quindi per consentire quella universalità che l'uniformità attraverso uno accesso equilibrato secondo del reddito
Allora il punto come chi dovrebbe occuparsi di questo noi riteniamo che sia necessario visto che c'è un un ministero per la famiglia affidare la gestione dell'ISEE amministra la famiglia per per consentire di definire i profili di accesso ai servizi che hanno a che fare
Con le politiche familiari
E quindi in conclusione amici
Per noi vi sono questioni che hanno e che meritano di guardare con attenzione ai bisogni espressi dalla famiglia noi
Non pensiamo di trovare risposte solo puntando ai sostegni economici pensiamo che sia indispensabile costruire una rete di sostegno che consenta di potere gestire i problemi di emergenza di assistenza che riguardano le politiche familiari attraverso un mix di proposte che vanno e servizi al sostegno economico dove la famiglia possa scegliere in base alle proprie specifiche esigenze e infine anche il sindacato e nella necessità a nostro avviso di operare una svolta le politiche familiari possono diventare un argomento nelle piattaforme contrattuali a tutti i livelli e non solo nel rapporto con un Governo Regioni e Comuni
L'ampiezza delle politiche per la famiglia e i soggetti che devono interagire a nostro avviso sollecitano la necessità di attivare tavoli di concertazione a tutti i livelli istituzionali con l'obiettivo di realizzare Patti
Delle politiche sociali a partire ovviamente dal livello nazionale fino a livello locale laddove poi si agisce direttamente sul territorio
Ma questo possiamo a nostro avviso anche assumere un analogo impegno rivolto a colmare lo spazio possibile politico contrattuali nei contratti di primo livello ma soprattutto nel secondo livello
Ripercorrendo amici quella realtà nella realtà di oggi le esperienze che il sindacalismo confederale CISL e CGIL UIL nella sua lunga storia soprattutto nel fine negli anni Sessanta e in tutti gli anni settanta hanno saputo sviluppare pelato diffusione dei servizi territoriali sociali è stata una grande campagna di innovazione e credo i problemi e la situazione di oggi potrebbe riproporre una bella campagna
Dove nella contrattazione di secondo livello si inseriscono anche i temi di carattere sociale grazie
Ringraziamo Sergio per l'ampia relazione che credo abbia aiutato tutti noi a contestualizzare la giornata odierna dare il significato di un percorso e a definire l'importanza di una piattaforma programmatica da presentare alle istituzioni ma soprattutto da consegnare al lavoro delle nostre strutture regionali e territoriali
Adesso ci aiuterà a comprendere meglio l'evoluzione della famiglia stessa anche attraverso una lettura critica di molti dati
La prima relatrice Linda Laura Sabbadini che ha già offerto in molte altre occasioni un contributo alla nostra organizzazione e che sicuramente oggi in qualità di direttore dell'Istat saprà giù aiutarci in questo percorso
Una comunicazione di servizio al termine dei lavori della mattinata troverete alla reception copia della relazione di Sergio Betti
Allora intanto grazie per per l'invito a questa a questa riunione io sono qui non tanto come direttore dell'Istat in questo momento ma a titolo personale come studiosa di trasformazione sociale anche come donna che ha fatto battaglie da ormai da anni nel campo delle pari opportunità
Anche perché mi sono voluta un poco teneri libera rispetta una serie di considerazioni che i dati suggeriscono che non potrei ovviamente fare in qualità di come istituzione
Quello che mi sento di dire che vi è stato chiesto di affrontare molte cose che riguardano trasformazione famiglie effettivamente la ricchezza di dati che l'Istat produce tale da potere effettivamente riflettere approfonditamente su quello che sta succedendo non mi soffermerò su gli aspetti diciamo più così di natura socio economica perché sono oggetto di altre relazioni e quindi cercherò invece di focalizzare tutti quegli aspetti che vanno dalla denatalità alle trasformazioni
Delle forme e delle tipologie familiari e ai problemi che riguardano soprattutto le famiglie di anziani e le le famiglie di disabili come come vedrete
Parto dal primo Italia Paese abbassa fecondità le è stato appena detto e ma a bassa molto bassa uno virgola tre
Dal sessanta nel sessantaquattro nel nascita erano circa un milione si sono dimezzate nel novantacinque
E a partire dal novantasei c'è stato questo trend di costante crescita siamo arrivati nel due mila e cinque cinquecentocinquantaquattro mila nati ora attenzione questo prendo di costante crescita ma molto lenta
Però un trend costante Leszek crescita quindi è un dato comunque da registrare
Da vent'anni però l'Italia Sasso al di sotto di uno virgola quattro figli per donna
Le madri sono di età sempre più elevata siamo arrivati a trenta virgola otto nel novantacinque stavamo a ventinove virgola otto vedete la curva che essa spostata si è spostata tutta in avanti
Sono diminuiti i figli di ordine elevato praticamente vedete che siamo alla metà delle nascite sono primogeniti
Trentasette per cento secondo gemiti undici virgola tre per cento il terzo Giannetti o più negli anni Cinquanta solo poco più di un terzo erano primogeniti
E poco più del venticinque per cento secondo Gianni ti quindi da questo punto di vista cessato proporrò una rivoluzione cioè c'è un cambiamento strutturale fortissimo
Crescono in questo quadro di calo crescono le nascite da genitori stranieri sono raddoppiate
In dieci anni un ATO straniero ogni SI in Emilia Veneto ombra Umbria e Lombardia un altro straniero ogni otto in Toscana Piemonte Marche nel Sud però sono solo l'uno virgola nove per cento ovviamente questo è dovuto alla minore presenza straniera non è mio no
Il numero medio di figli per donna delle donne straniere come vedete come in tutti i Paesi è molto più alto delle italiane anche se poi mano a mano che si integreranno tenderà a diminuire e ad avvicinarsi a quello del paese in cui sono arrivate è il doppio delle italiane due virgola sei l'età media delle straniere ovviamente più basse le straniere hanno più figli a nord delle italiane hanno più figli assunto
Che cosa è successo però in questi anni si è ridotta la forbice tra il nord e il sud e se voi vedete i dati del nord centro e del sud e vedete che il Nord ormai superato il tessuto
Cioè siamo a uno virgola anche se di pochissimo ma siamo a uno virgola trentatré contro uno virgola trentadue
La Regione anche a livelli più bassi di fecondità è la Sardegna non sono più le regioni del Nord Est o le regioni la Liguria all'Emilia Romagna come succedeva negli anni ottanta
E la Sardegna Bolzano è al primo posto per la fecondità non è più la Campania o la Sicilia nel mille novecentottanta Campania Calabria e Puglia erano in testa il Friuli l'Emilia-Romagna e la Liguria erano in coda ora le regioni che hanno una ha un tasso di fecondità superiore alla media sono Bolzano sono Trento poi viene la Campania la Sicilia Lombardia ma tutte queste regioni hanno dei valori che sono inferiori alla fecondità del Regno Unito
Alla fecondità della Svezia la fecondità della Francia
Quindi anche quelle che stanno sopra la media stanno comunque sotto la media nazionale di questi Paesi
L'incremento di fecondità di cui ho parlato prima che leggero che c'è stato in questi anni a che cosa è dovuto molti dicono che è dovuta alle nascite da madri straniere vero ma è vero solo in parte
Cioè in parte dovuto alla alle nascite da madri straniere in parte invece a metà dalle nasce di madre italiane perché c'è stato un recupero nella posticipazione da parte delle generazioni che sono nate tra la seconda metà degli anni Sessanta i primi anni Settanta quindi c'è un recupero anche per le italiane non c'è disaffezione alla maternità come spesso si dice
Anzi c'è proprio un problema di scarto tra Fini numero di figli desiderati e il numero di figli reali che effettivamente sì boh si riescono poi alla fine ad a vere questo è un dato strutturale e stabile che si evidenzia in tutte le rilevazioni che noi facciamo ormai da anni il numero di figli desiderato si colloca intorno a due virgola uno però il numero di figli che poi si riesca ma venne in realtà è uno virgola tre
C'è questo scarso ovviamente ci stanno
Delle zone e dei settori che vogliono avere più figli di altre interessante che accanto alle casalinghe ci sono anche le dirigenti le imprenditrici che vorrebbero avere più figli
Di due virgola uno sole imprenditrici due virgola quattro le dirigenti due virgola due
Ma la cosa interessante guardate il dato eclatante della Sardegna cioè la Sardegna ha il numero reale è più basso in assoluto in Italia
Per quella che ha un numero desiderato alto perché due virgola uno cioè probabilmente in Sardegna c'è un problema che si sente ancora più forte in questo scarto tra desiderio e realtà
Perché c'è questo scarto quest'elenco di punti è un elenco di punti documentati con dati cioè questo scarto scene non per un motivo
Non è che improvvisamente non si fanno più figli ovviamente sono anni che non si fanno sì so si è cominciato a non fare più figli
Perché si è creato un clima sociale che è sfavorevole alla maternità e alla paternità
Voi lo sapete meglio di me ma dei dati dell'Istat emerge chiaramente prima che c'è un problema di rigidità
Dovuto alla divisione dei ruoli in famiglia che rigida e asimmetrica e questo rende difficile riuscire a conciliare i tempi di vita delle donne in primo luogo ma poi anche vedremo degli uomini
Secondo la rete dei servizi sociali soprattutto per la prima infanzia in crescita come vedremo mai scalza terzo i figli sono ancora una barriera all'accesso al lavoro soprattutto per le donne
Quarto c'è ancora poco part-time e poca flessibilità dista dal punto di vista delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori non dal punto di vista delle impreviste
I congedi parentali sono ancora troppo usati solo dalle donne ci sono ancora interruzioni dal lavoro licenziamenti dimissioni per gravidanza da parte delle donne
Le reti informali continuano a essere il principale supporto per le donne ma sono ormai entrate in una definitiva crisi strutturale su questo bisogna riflettere bene
E infine la spesa sociale e in particolare per famiglie figli è più bassa che nel resto d'Europa ne ne prendo qualcuno per darvi qualche flash la divisione dei ruoli è rigida
Il settantatré virgola otto per cento del tempo che viene dedicato al lavoro familiare dalle coppie in cui le donne sono occupate è assorbito dalle donne
Il settantatré virgola otto
Nell'ottantotto era il settantotto virgola otto quindi un po'di miglioramento c'è stato il problema è che il tempo che è passato tantissimo il miglioramento è molto basso in più che cosa è successo dall'ottantotto
Che le donne questo miglioramento c'è stato perché le donne hanno diminuito il tempo per il lavoro familiare complessivo hanno scelto di tagliarlo
Hanno aumentato però nel contempo il lavoro di cura per i figli tagliando solamente il lavoro domestico cioè il lavoro stirare lavare e così via quindi quello che successe che la simmetria nella famiglia e nella coppia è aumentata solo per le donne perché le donne hanno deciso di dedicarci sì di meno
Ma non perché c'è stato un contributo maschile più forte perché il contributo maschile è stato di sedici minuti in più in quattordici anni il che vuol dire un minuto l'anno allora no questa voglio dire
Questo voglio dire che sul piano della divisione dei ruoli della famiglia
La rigidità non si è rotta
Quindi il problema dei tempi di vita
è un problema
Grossissimo che deve stare al centro deve stare al centro delle agende
Perché è un problema che affetta tutti i tipi di famiglia in particolari queste che sono famiglie emergenti dove le donne lavorano otto ovviamente sono le famiglie emergenti perché le donne ormai vogliono lavorare vogliono avere anche i figli il problema è che questo schiacciamento dei tempi è uno schiacciamento che in parte riguarda pure gli uomini perché se si guarda la fascia di età centrale nelle coppie in cui Luís è lei lavorano e hanno figli quello che è successo in questi anni è che la qualità della vita di queste coppie peggiorata perché è aumentato il tempo di lavoro
Ecco ma intanto il tempo degli spostamenti è diminuito il tempo libero per ambedue
Quindi il tempo persi è venuto a mancare
E se si libera tempo Scommegna donne hanno fatto hanno cercato di liberarsi tempo
Togliendo la lavoro familiare se l'ho solo liberato ma non sono riuscito a aumentare il tempo per sì il tempo libero queste è andata a finire nei tempi per gli spostamenti o nei tempi per il lavoro
Quindi questo è il problema grosso che c'è
Sono famiglie ingabbiate da un'organizzazione lì gita dei tempi e questo è un problema cruciale perché se non si risolve non che sia l'unico come ho detto prima però se non si risolve questo problema
Questo crea rigidità anche nella gestione familiare con più figli e crea questo blocco
Nella veri figli desiderati che essi desiderano
La Rete in crescita i servizi sociali soprattutto la prima infanzia però crescono i bambini e vanno al nido però la vedete la percentuale acquistiamo il dato campionario arriva poco più del dieci per cento
E in più in questi anni sono cresciuti soprattutto i nidi privati non solo imiti privati ma soprattutto i nidi privati che si sono molto costosi
E questo significa che l'uso dei nidi
Diventa un qualcosa che si possono permettere solo un atto un certa tipologia di famiglia cioè quelle in cui la donna e l'uomo lavoreranno ma certo non le famiglie operaie
Ma famiglie cui che come minimo ambedue devono essere impiegati dati i costi
Se si considera spesso sociale dei Comuni il trentotto per cento e per le famiglie e i minori
Ma solo nel trenta per cento dei comuni ci sono asili nido e si arriva al quarantaquattro per cento nel nord est e al dodici per cento nel tessuto quindi la criticità forte scende al Sud i figli sono ancora barriere all'accesso e al mantenimento al lavoro perché intanto un quinto delle donne lascia il lavoro e la nascita del figlio questo dovrebbe essere un dato che allarma
Che allarma fortemente perché è un dato strutturale sta diventando ormai lo stiamo rilevando da una decina d'anni e non si abbassa
Quindi questa è una prima cosa la seconda cosa è che i tassi di occupazione femminile guardate come variano al variare del ruolo che la donna in famiglia se una donna è Sindar siamo all'ottantacinque
Se in coppia senza figli al settantasei se in coppia con figli a cinquanta Hz cinque esserci una tre o più al trentasette cioè danno proprio il senso della difficoltà a reggere ci sono tre milioni di donne fino a sessantaquattro anni che non cercano lavoro quindi non risultano nelle disoccupate per problemi legati alla maternità o al lavoro di cura ce ne sono più di mezzo milione che cercherebbero lavoro se avessero supporti dei servizi sociali e centocinquanta mila che sarebbero disposti a passare da part-time ma full-time sempre alle stesse condizioni il problema è che la flessibilità anche negli orari è scarsissima intendo la flessibilità in termini visti dal punto di vista l'esigenza di lavoratrici e lavoratori e ancora poco usata
Solo un terzo la Russa e si arriva al cinquantatré per cento nella piana quindi questo trentadue per cento può è spiegato fondamentalmente dalla pubblica amministrazione quindi nell'ambito del settore privato questo
è un qualcosa che non esiste e ancora il part-time in crescita però è anche vero che è più basso degli altri Paesi europei soprattutto se conforta confrontato
Con l'Europa quindici siamo molto più in basso diciamo degli impegni di questi i bambini sono sempre più affidati in ogni se si prendono quelli di uno due anni con madre che lavora nel cinquantadue per cento intervengono i nonni nel quattordici nido privato nel tredici nido pubblico nel nove per cento la babysitter
E chi non usa il nido
In realtà che succede che tra le madri che non si avvalgono di un nido il ventotto virgola tre per cento avrebbe voluto però non l'ha usato e vedete perché o perché non ci sono strutture o perché sono distanti o perché non ha trovato posto o nel ventotto per cento dei casi perché il costo era elevato
E la differenza tra Nord e Sud nelle motivazioni al Nord e più per il costo elevato perché veramente i costi del Nord sono elevatissimi mentre al sud è più per la mancanza di strutture e arriviamo alle reti informali perché questo secondo me è un nodo su cui riflettere attentamente e perché è un po'un grossissimo pregio del nostro Paese che però nello stesso tempo sta diventando adesso un problema molto grave
Le reti di solidarietà sono ancora molto diffuse e questo è una cosa importante
Però emergono dei segnali di crisi quando dico di crisi questi emergono soprattutto per le reti di solidarietà informale che riguardano le famiglie quindi e quando parliamo i riti solidarietà di solito consideriamo anche il volontariato qui
Parlando invece dell'ambito degli aiuti che si scambiano le famiglie su questo piano ci sono crisi
Dall'ottantatré a oggi che il primo anno in cui abbiamo rilevato questi dati aumentano i caregiver
E questo aumento di capire a delle persone danno aiuti è soprattutto concentrato tra le persone anziane cioè più anziani diventano caregivers diminuiscono però le famiglie aiutate
Specie di anziani
E aumentano invece le famiglie aiutate specie con lavoratrici madri i vivere in maggioranza sono donne hanno però meno tempo da dedicare di prima condividono di più l'aiuto con gli altri selezionano di più i casi concentrandosi su quelli più bisognosi
E per questo che cresce solo l'aiuto a famiglie disabili o di persone con non autosufficienza e a famiglie con donne con figli che lavora che lavorano complessivamente è importante anche questo dato che solo il sei per cento delle ore impiegate dalla rete di aiuto informale negli aiuti assorbito dal volontariato
Questo non per sminuire il ruolo del volontariato ma per sottolineare l'importanza di questo flusso enorme di aiuti che comunque esce tra le famiglie
Volontariato che prende una fitta importante soprattutto da un punto di vista della gravità del bisogno cioè che si concentra proprio sulle fasce più in cui il bisogno è in assoluto maggiore
Il carico però delle reti di questo questo carico di lavoro delle reti sulle donne diventerà sempre più insostenibile e la Rete entrerà in una crisi strutturale vediamo meglio
Intanto mi voglio soffermare prima sull'aiuto alle famiglie con anziani perché quello che è successo che l'aiuto in questi ultimi anni viene da reti che sono più articolati nel passato cioè dalla combinazione della rete informale degli operatori pubblici più quelli privati
Che famiglia anziani aiutate dalla rete informale come vi dicevo prima in vent'anni sono passate dal ventotto al diciotto per cento quindi c'è stato una diminuzione di dieci punti
Ma tra il novantotto e il due mila e tre non è che è diminuita
L'aiuto alle famiglie di anziani l'aiuto è aumentato dal venticinque cinque per cento di anziani aiutati al ventisette però è aumentato l'aiuto complessivo se mettiamo insieme il privato e il pubblico più l'informale
Negli ultimi cinque anni quindi in vent'anni è crollata la rete informale verso gli anziani e questo per due motivi uno perché son migliorate le condizioni di salute degli anziani tant'è che gli anziani sono diventati a loro volta che rivivere ma due anche perché sono subentrate altre forme Mexes Diversity forme di aiuto non è più la rete informale c'è la badante ci sono i servizi privati appagamento
C'è anche in parte una crescita del pubblico quindi dell'assistenza domiciliare da parte dei dei Comuni e così via
Quello che successe che se la famiglia a una persona anziana con gravi limitazioni di autonomia l'aiuto è cresciuta ancora di più e arrivato al cinquantasette per cento comunque
Parenti amici vicini assorbono i due terzi degli aiuti alle famiglie anziane e vedete qui sotto che vi ho riportato come sono distribuiti questi aiuti cioè solo gli aiuti informale nel dodici virgola nove per cento delle famiglie di anziani
Solo private cinque nove solo pubblica due cinque informali o e privati insieme
Due virgola uno informali e pubblici due virgola quattro vedete che c'è un mix tra molto variegato
Però il dato che emerge è appunto che comunque in questa di ministro sessione pure essendoci stata una parte dovuta al miglioramento delle condizioni di salute degli anziani
Si apre un interrogativo di quanta parte di questa diminuzione non lascia scoperte delle aree di bisogno importanti
Voglio spiegare perché la rete informale entra in una forte crisi strutturale attraverso una simulazione che vi prego di seguirci sull'uscio se no non si capisce nulla che però è utile
Consideriamo due generazioni di donne una nato nel quaranta e una nel sessanta
La donna nata nel quaranta a quarant'anni può dividere il carico delle cure agli anziani ai bambini con altre nove persone che ha nell'ambito della sua rete familiare
E almeno un anziano per dodici anni nella sua rete di parentela
La donna nata nel sessanta sempre a quarant'anni può dividere il lavoro di cura non più con nove ma con altri cinque adulti
E almeno un anziano non più per dodici anni ma per diciotto anni nella rete di parentela
Quindi la seconda a più carichi
Però nello stesso tempo anche meno tempo perché la seconda essendo la generazione del sessanta Laurora a differenza dell'altra che era della generazione del quaranta in cui la maggioranza non lavorava
Mettiamoci dal punto di vista delle madri delle donne che abbiamo visto nate nel tredicenne al trentaquattro diventano nonne a cinquantatré anni ma a questa età la donna del tredici vive col coniuge i tre figli avuti sono usciti dalla famiglia e le daranno sei nipoti non ha più genitori anziani non ha grandi carichi perché i nipoti Perini ponti perché due figli è un nuore su tre sono casalinga
La donna del trentaquattro ancora un genitore anziano di cui occuparsi le figlie le nuore impegnate una su due con lavoro hanno maggiore bisogno di aiuto quindi a più carico anche se ha meno figli e meno nipoti che cosa succede che in prospettiva con il calo della fecondità
L'aumento dell'occupazione femminile l'aumento della durata media della vita questa situazione andrà ulteriormente ad aggravarsi
Il carico delle reti sulle donne diventerà sempre più insostenibile e questo è il motivo per cui la rete informale è entrata secondo me in un processo di crisi strutturale
L'Italia il Paese a più elevato invecchiamento nel mondo
Per due motivi uno perché ha una speranza di vita molto elevata fortunatamente questo è un fatto positivo due perché ha una bassa fecondità questo è un fatto negativo perché abbiamo visto prima non essere frutto di scelte come vedete nel nell'arco di dieci anni c'è stata una crescita della percentuale la popolazione di sessantacinque anni e più e c'è stato una diminuzione dei minori
Se vediamo le proiezioni al due mila cinquanta ci troveremo con un anziano ogni tre persone
E con un minore ogni sette cioè mentre adesso stiamo a diciannove diciassette nel due mila cinquanta staremo a trentaquattro a quindici
Crescono le famiglie di anziani sono ormai di più di quelle con minori le famiglie con almeno un anziano di sessantacinque anni e più sono al trentasei per cento
Quelle con minori al ventotto e tre
Guardate sotto come vivono gli anziani la cosa importante vedere magari di più quelli di ottanta anni e più piuttosto e quelli sessantacinque e vedete la forte differenza che c'è tra uomini e donne la criticità
Forte è quella delle donne molto anziane perché il cinquantadue virgola sette per cento vive da sola è vero che c'è ancora una Rete ma cinquantadue virgola sette per cento vive da sola
Tra gli ultra ottantenni uomini cinquantasette virgola otto per cento vive comunque con la propria compagna con la propria moglie e solo il ventuno per cento vive da solo
Guardate anche la criticità nelle donne del quattordici virgola otto a che per cento che vive in famiglia come membri Solace
Questo non è tanto una criticità è comunque un fatto positivo perché solitamente questo vuol dire che vive con il proprio fu con uno dei propri figli
Però quello che va anche detto che dai dati di povertà emerge che l'ingresso dell'anziano nella famiglia di uno dei figli porta è uno degli elementi che può portare all'aumento del rischio di povertà della famiglia in cui entra
Le famiglie con disabili che sono un elemento importante anche di riflessione arrivano al dieci per cento queste famiglie
Sono più diffuse al Sud sono nel trentacinque Perca per cento dei casi di persone sole e nel sei per cento vivono solo con altri disabili nella maggioranza dei casi però c'è almeno non disabile in famiglia questo vuol dire che la maggioranza delle famiglie di disabili a qualcuno che si occupa del disabile al suo interno
L'ottanta per cento non è assistito da servizi pubblici a domicilio e il settanta non è assistito né da pubblici né da privati quindi arriviamo solo a un trenta per cento che ha un'assistenza a domicilio
Quello che emerge che il trentadue per cento dei singoli disabili e il quarantasei virgola otto per cento delle famiglie di tutti i disabili e il quaranta di quelle del sud
Dichiarano di aver bisogno di assistenza sanitaria da parte delle ASL a domicilio
Nel novanta per cento dei casi questi possono rivolgersi comunque a qualcuno hanno qualcuno a cui potersi riferire
Ma emergono un trentasette mila famiglie assolutamente a rischio che sono totalmente isolati ovviamente quando parliamo fondi famiglie con disabili sappiamo che qui non ci sono solo anziani ma la stragrande maggioranza di queste famiglie ovviamente formata da anziani
Dicevo prima che la speranza di vita alla nasce nel nostro Paese molto levate lo vedete con la solita differenza molto forte tra uomini e donne siamo arrivati ottantatré due contro settantasette sei un dato che va però detto in positivo che le condizioni di salute gli anziani migliorano stante le criticità che abbiamo visto questo è un dato importante anche la disabilità degli anziani diminuita cioè diminuita con gli ultimi dati sono stati diffusi dall'Istat
La scorsa settimana è emerso che è diminuita complessivamente la disabilità come anche negli altri Paesi avanzati
E ha diminuito la disabilità anche tra gli anziani quindi questo è un dato importante gli anziani che si dichiarano in buona salute anche sono in aumento
Però come al solito emerge questa criticità degli anziani di stato sociale più basso che vivono al Sud che stanno continua a essere meno assistiti e a stare in peggiori condizioni di salute rispetto al Centro-Nord duecentoventitré mila vivono in istituto di cui il sessantasette per cento sono non autosufficienti
Anche qui la distribuzione degli istituti è totalmente sbilanciato è completamente concentrata nel Centro-Nord mentre ne esistono molto meno al sud
Complessivamente rispetto ai dati della disabilità che vedevamo prima
è importante sapere anche quanti sono le disabilità di vario tipo questo adesso non mi ci soffermo le ho buttate lì
Sono un milione e cento quelli che sono gli ha completamente confinati in un'abitazione e che quindi avrebbero bisogno di un supporto di un certo tipo di assistenza domiciliare e così via la disabilità poi ci sono appunto le altre
Varie caratteristiche quello che va detto che nella maggioranza delle persone i disabili si cumulano più UTP di disabilità
E che i disabili stessi sono anche nello stesso tempo malati cronici gravi cioè hanno anche malattie croniche grave o più di una
Malattia cronica
Grave comunque nell'ambito della situazione degli anziani va detto che oltre a migliorare le condizioni di salute sta progressivamente migliorando
Anche il titolo di studio la situazione di povertà è l'unico segmento diciamo che emerge negli ultimi anni come miglioramento da un punto di vista della povertà
Questo è dovuto soprattutto un fatto generazionale cioè stanno arrivando all'età anziana delle generazioni che sanno meglio qui rinforzi riporta un dato in cui si vede solo leggermente perché stiamo parlando di diplomati o laureati prima
Che arriveranno a livello di diplomati e laureati
Anziani cioè si arriverà la maggioranza ci vorranno molti anni
Gli spostamenti grossi o qui non ve lo messi ci sono tra la licenza elementare e la licenza media su questo ci sarà un salto diciamo così generazionale anche in pochi
In pochi anni quello che vi dicevo sulla povertà degli anziani invece che l'unica che è in diminuzione dal quindici e sei al tredici e sei però attenzione
è in diminuzione ma il sopra la media quindi comunque la popolazione anziana è una popolazione ancora a rischio di povertà
Dove ci sono alcune tipologie che lo sono più delle altre cioè quella dei monogenitoriali Siani soprattutto dalle donne e quelli in famiglia con membri
Aggregati
Che succede invece nelle strutture familiari velocemente su questi aspetti le famiglie stanno cambiando alcune cose le ha dette benissimo anche Betty nella relazione
Sono frutto ovviamente del calo della fecondità
Dell'aumento della speranza di vita
Di cambiamenti negli stili di vita e dell'aumento delle separazioni e dei divorzi che cosa sta succedendo che aumentano le famiglie diminuisce il numero di componenti
Il numero di componenti ormai arrivato due sei e le famiglie sono sempre più variegata e nelle loro tipologie
Crescono i single e le coppie senza figli diminuiscono le famiglie di cinque componenti più alle coppie con figli le famiglie sono sempre più piccole
Un quarto è single un quarto a due componenti il ventuno virgola otto ne ha tre il diciannove per cento ne ha quattro
E cinque componenti ormai siamo arrivati al cinque per cento fra gli ultimi dati dicono che cinque componenti e cinque per cento cinque componenti potrebbe essere tranquillamente una coppia con tre figli sta diventando una famiglia rara
Assolutamente rara l'uno virgola tre per cento a sei e più ormai non esistono più neanche nel Mezzogiorno e quando esistono come chi parlerà
Degli aspetti diciamo della povertà quando esistono quelle con tre o più figli minori sono altissimo tasso di povertà superano il quaranta per cento il tasso di povertà
Le coppie coniugate con figli non sono più maggioritaria nell'ambito delle famiglie italiane sono il quaranta virgola tre per cento del totale delle famiglie mentre vari anni fa rappresentavano la maggioranza ovviamente tra nord e sud i tipi di famiglia sono diverse perché nel nord ci sono più single nel Nord
Più famiglie ancora di cinque componenti nel sud più famiglie estese nella terza Italia
Quelle da nonni a nipoti per capirci anche se ormai sono in diminuzione ovunque più coppie con figli ancora nel sud e più coppie senza figli nel Centro-Nord
Se vedete qua per le coppie con figli è interessante che c'è una differenza cioè tra le coppie con figli il quarantasei per cento ha un solo figlio
Il quarantatré enne a due solo l'undici per cento ne ha tre o più e quello che emerge è che ha concentrato nel nel nord il figlio unico mentre al Sud le coppie con due figli continuano a superare quelle con uno perché il calo della fecondità si spiega molto con questo modello del figlio unico che ormai si è consolidato nel Centro-Nord
E con il modello di due figli che si sta consolidando al Sud dove il modello del figlio unico non passa come modello culturale ma dove si son ridotte moltissimo le nascite superiore a due
Come vedete nelle coppie senza figli la gran parte sono coppie anziane o comunque in età avanzata
Quindi non sono le coppie giovani perché le coppie giovani a un certo punto il figlio comunque lo fanno
Magari ne fanno uno ma è difficile che rimangano senza figli ignobile Moro genitore arrivano a due milioni e anche qua
La stragrande maggioranza poi voi ne sapete benissimo perché abbiamo fatto questo lavoro sul col coordinamento femminile quando Amery apparente sul madri sole
In cui abbiamo approfondito proprio la situazione di questo SEG mento uno dei problemi che emerge nelle trasformazioni le famiglie a questa permanenza più a lungo nella famiglia di origine da parte dei giovani
è una permanenza molto lunga che riguarda soprattutto i maschi ma dove le donne stanno assumendo un modello simile c'è una convergenza nel modello maschile nel modello femminile
C'è stata una crescita per tanti anni negli ultimi anni questa crescita si è fermata e c'è una tendenza alla stabilizzazione del fenomeno che però un fenomeno che si stabilizza livelli alti
Perché tra i maschi siamo che tra trenta e trentaquattro anni il trentotto per cento sta ancora nella famiglia di origine e le donne il venti virgola sette per cento quindi un dato effettivamente elevato
Però qui io mi sento di dire che
Questo fa parte di una società che è bloccata su questo piano cioè non mi sento tanto di spostare le posizioni sul familismo eccetera che si dicono rispetto alle giovani diciamo così generazioni
I problemi di incertezza del futuro i problemi economici della vere un lavoro stabile e nello stesso tempo della vere un'abitazione a costi decenti i problemi
Ovviamente questi secondo me sono due problemi fondamentali che si combinano col fatto che rapporti intergenerazionali son cambiati quindi è chiaro che un giovane
Riesce a vivere oggi in una famiglia di oggi che meno gerarchica del passato
Meglio che non nel passato quindi sente meno l'esigenza di uscire da famiglia se non ha risolto la sua situazione
Però considerando che i tassi di precarietà sono tutti concentrati nella fascia giovanile e che costi delle abitazioni dato il nostro mercato abitativo sono così elevati
Penso che
Non bisogna tanto andare a ricercare spiegazioni psicologiche sulla questione dei giovani quanto effettivamente concentrarsi sui nodi grossi economici del problema
L'altro aspetto importante che crescono le nuove famiglie dal novantacinque al due mila cinque qui ho messo ci stiamo riferendo assi indoor non vedo vie quindi separati divorziati Shell ovvi
Ah mono genitori non vedo vi quindi non a quelli che purtroppo c'è stata una disgrazia ecco
A libere unioni di Shelley Bienno un veri e nubili e a coppie ricostituite esce a chi si è risposato ha ricostruito una nuova famiglia
Guardate che in dieci anni e son passate da tre milioni e quattro cinque milioni accento quindi è un dato molto
Elevato
In questo ambito crescono come abbiamo visto anche le coppie non coniuga coniugate e la cosa che è interessante che sta cambiando natura il fenomeno
Le coppie non coniugate sono circa seicento mila però quello che succede che mentre nel passato in Italia le convivenze
Erano soprattutto un modello di convivenza prematrimoniale cioè
Si conviveva per un periodo Breve ma poi si passava direttamente al matrimonio quindi questo ha fatto sì che molte persone l'hanno sperimentato ma con un tasso di ricambio molto elevato adesso questo sta cambiando cioè comincia a esserci un segmento più ampio che invece convive per lunghi periodi
E la seconda cosa è che cominciano emerge la le convivenze giovanili in modo più diffuso cioè mentre in passato questo era un fenomeno fortemente concentrato sui separati e sui divorziati adesso cresce la componente delle convivenze giovanile di Shelley bienni nubili
Ancora cresce anche la convivenza prematrimoniale come forma di fidanzamento tra virgolette allungato cioè come periodo di prova dell'Unione cioè i giovani
Per lo meno in certe aree molto diffuso soprattutto nel Centro Nord scelgono di convivere un periodo per verificare se l'Unione funzione poi si spostano sempre più nascite fuori dal matrimonio questo conferma il dato dell'aumento delle libere unioni anche con figlie cioè vedendo lo dal lato delle nascite queste sono in crescita come vedete ovviamente questa crescita è maggiore in alcune zone del Paese rispetto ad altre sempre meno al Sud emergono queste famiglie ricostituite
E come vedete ce ne sono circa trecentosettantatré mila con figli tra queste
Duecentotrentotto mila sono con figli solo di tutti e due i partner però ce ne sono poi ottanta mila con figli solo di uno dei due e cinquantacinque mila delle forme invece più mixate in cui c'è sia il figlio di Louis del figlio di lei e i figli di tutti di tutti e due
In sintesi ho finito perché penso di avervi non dar sfogo didattici efficiente sintetizziamo quello che è uscito allora la le famiglie sono al centro di profonde trasformazioni come detto come è stato ampiamente già detto prima nella struttura sono sempre più piccola
Nella tipologia più single più coppie senza figli più nuove forme familiari più mono genitore
Nello spostamento in avanti dei tempi di vita che questo sta cambiando completamente la situazione
Si esce più tardi dalla famiglia ci si sposa più tardi fidanzamenti
Sono più lunghi si fa la convivenza prematrimoniale si fanno figli più tardi più tardi si entra nella fase del nido vuoto cioè i figli escono tardi quindi si diventa molto anziani quando poi i figli escono dalla famiglia di origine più tardi si diventa anche vedo ove da parte delle donne nelle funzioni
No
Teller fu infine ogni
La rete informale
La Rete informale
è entrata in una profonda crisi strutturale e questo è un punto cruciale su cui riflettere quello che penso è che la famiglia ha dato tanto ha dato tanto fino ad oggi è stata in qualche modo il pilastro di un sistema di welfare per per decenni però ormai questa famiglia è schiacciata
è in affanno come si è detto prima è verissimo e assolutamente in affanno e in qualche modo è bloccata
è bloccata anche nella possibilità delle proprie scelte
E quindi ora il momento che deve ricevere ha dato ha dato ha dato è il momento che deve discendere deve ricevere la famiglia devono ricevere in particolare le donne che nella famiglia hanno svolto il il ruolo
Maggiore che più si sono caricate diciamo in qualche modo questo onere secche
Secondo me
Questa è una cosa che se non viene assunta come come un obiettivo fondamentali
E rischia di produrre alti rischi sociali cioè la mancanza di politiche sociali e familiari nel nostro Paese di un certo tipo
Ha fatto si sia di sostegno economico come c'è stato per esempio per tanti anni in Francia
Con il modello francese per dire non è che lo sto sposando o come c'è stato nei Paesi nordici di sviluppo dei servizi della condivisione di politiche della condivisione delle responsabilità familiari
E il la mancanza di queste cose sta facendo venir fuori e sta evidenziando dei costi sociali enormi
Che impattano sulla qualità della vita
Di moltissime persone che vanno al di là dei segmenti vulnerabili questo il problema che io mi sentivo di mettere all'attenzione
Che ovviamente si riverseranno di più sugli anziani si riverseranno di più sui settori per Nuvolera abili si stanno riversando di più sulle donne però comunque
Impattano sulla qualità della vita di un ampio spettro della popolazione quindi in sostanza quello che pensa che il vecchio regime di welfare ormai entrato in una crisi irreversibile
Che date le nuove tendenze di crescita e l'occupazione femminile eccetera
Si pone il problema di costruire questo nuovo
Questo nuovo regime di welfare su cui ovviamente voi state discutendo ma il problema è che ormai c'è bisogno di una svolta seria cioè di una svolta radicale non è più possibile continuare a parlare di queste cose perché si parla tanto di queste se ne parla da tanti anni
Ma non c'è mai stato uno spostamento di risorse effettivo e tale da garantire che questo nuovo sistema di welfare possa prendere diciamo così possa rinascere e se non si fanno scelte coraggiose su questo piano
Quelle crisi strutturali che si sono viste scopriranno in primo luogo i soggetti più vulnerabili ma peggioreranno faranno peggiorare la qualità della vita di tutti
Grazie a Laura Sabbatini perché credo abbia messo al centro il fatto che ho recuperiamo in questo sistema solidale che è la famiglia un intervento poi sui singoli o altrimenti rischiamo di sbagliare in qualche modo anche il nostro obiettivo ringraziamo per la presenza a Megiddo Bonfanti segretario confederale che sarà con noi ringraziamo l'amica Lia Ghisani adesso presidente dell'impasse che è stata anche la sua segretaria confederale
Adesso diamo la parola all'amico Paolo vizio Benetti dall'ufficio studi della Cisl e che tutti conoscete e che ci aiuterà appunto a riflettere sugli aspetti del reddito familiare
Grazie
Citazione ma la dottoressa Sabbadini cioè inondato di dati devo dire tutto interessante anche la prima parte della mia relazione sfrutterà la numerosità di dati che l'Istat si mette a disposizione
Sulla famiglia arrivando un pochino
Anzi arrivando di fatto alle stesse alle stesse conclusioni a cui è arrivata la dottoressa Sabatini
Ma di tagliare caratterizzato da un grado di disuguaglianza dei redditi e delle situazioni economiche piuttosto elevate se confrontato con gli altri paesi
Europei indice di concentrazione dei redditi vede l'Italia
Nel gruppo dei Paesi con la più alta disuguaglianze assieme al Portogallo Grecia Spagna e anch'io landa
Nel due mila e quattro il reddito delle famiglie residenti in Italia al netto delle imposte personali dell'ICI e dei contributi sul lavoro dipendente autonomo ed esclusi fitti imputati è stato pari in media ventotto mila euro
La maggioranza delle famiglie però il sessantadue per cento
Ha tuttavia avuto un reddito inferiore se consideriamo infatti il valore mediano sia il livello di reddito che distingue le famiglie in due parti uguali vediamo come il cinquanta per cento di S. abbia avuto un reddito inferiore ai ventidue mila euro
Il reddito familiare mutata secondo diversi fattori il numero dei componenti la famiglia il numero dei percettori di reddito il genere del percettore di età la situazione economica l'aria geografiche
Il reddito netto familiare come ovvio cresce all'aumentare del numero dei componenti e soprattutto del numero dei percettori del reddito
L'ammontare del reddito dipende inoltre dalla tipologia della principale fonte d'entrata le famiglie in cui il reddito di lavoro autonomo costituisce reddito principale anime di un reddito maggiore trentasei mila seicento euro rispetta di trentuno mila settecento
Delle famiglie con redditi propri da lavoro dipendente ventun mila euro delle famiglie con redditi prevalenti da pensione od altro trasferimento pubblico va detto peraltro che le famiglie con reddito prevalente da me da lavoro autonomo presente in una più ampia dispersione
Il loro reddito mediano cioè il reddito che distingue le famiglie
Per il cinquanta per cento delle quali stanno sotto quel reddito e cinquanta per cento sta sopra è più basso di quello del reddito da lavoro autonomo
La ragione principale sta nel fatto che in queste famiglie con reddito da lavoro autonomo in realtà l'Istat ammette anche i redditi derivanti ad esempio da attività di collaborazione coordinata e continuativa
Il mondo del lavoro come sappiamo e come vedremo l'ormai più sfaccettato della divisioni cui noi fino a qualche anno fa eravamo abituati a ragionare dipendenti e autonomia realtà e molto più differenziata oggi
Un altro fattori importante nel determinare il livello del reddito e la tipologia familiare
Il reddito delle famiglie costituite da anziani soli è il meno elevato
Nel due mila e quattro in media pari a dodici mila euro e il valore mediano indica che il cinquanta per cento di queste famiglie
Ha un reddito inferiore ai dieci mila settecento euro forte l'incidenza in questa tipologia delle donne anziane corredi dei molti in molti casi costituita dalla sola pensione di reversibilità
Le coppie con figli e hanno un reddito maggiore trentasette mila euro rispetto a quelle senza figli
La cosa cambia quando i figli presenti sono figli minori in questo caso il reddito delle famiglie di mi unisce notevolmente perché perché in genere nella reddito delle nel famiglie con figli maggiori i redditi che entra in famiglia sono portati in buona parte in Pin
Misura importante anche dai figli
I redditi più bassi si riscontra anche in presenza di un solo genitore nel due mila quattro il cinquanta per cento di queste famiglie ha potuto disporre infatti di meno di ventitré mila euro che scendono a venti mila in presenza di almeno un figlio minore rilevante come è possibile immaginare e anche il divario territoriale il reddito netto familiare
Il ragionamento fa una familiare inferiore alla media nazionale in tutte le regioni meridionali e insulari mentre superiore alla media nazionale in tutte le regioni centro-settentrionali ad eccezione della Liguria e dell'Umbria
Come si è visto la posizione reddituale delle famiglie nelle scale dei redditi dipende da una pluralità di fattori qui insieme definisce la struttura di reddito
Di riferimento per la famiglia
Le strutture di riferimento più diffuse
Riguardano le famiglie con un titolare di trasferimenti pubblici venti virgola sei per cento costituito prevalentemente da pensioni
Quali sono quelle con un percettore di reddito da lavoro dipendente del quindici per cento quelle con due o più percettori di reddito da solo lavoro dipendente tredici e quattro per cento
Se andiamo a vedere
L'analisi di questo distribuzione per area geografica vediamo che ci vi è una forte differenza territoriale nelle regioni meridionali e soprattutto nelle isole e più forte la presenza di tipologie di famiglie con un solo percettore di reddito da lavoro dipendente
E in generale situazione di mono per certo nelle isole cinquantaquattro virgola sette per cento delle famiglie mono percettore rispetto al quarantadue virgola nove per cento a livello nazionale
Nell'area settentrionale vi è una maggiore concentrazione di famiglie con due o più titolari di soli redditi da lavoro dipendente
Nel Nord Est e vi è la percentuale più bassa trentasette e il sette per cento di strutture mono percettore
La struttura che ha una donna come fonte principale di reddito principalmente di tipo monoreddito cinquantanove virgola due per cento con prevalenza dei redditi da trasferimenti pubblici
All'inizio relazione abbiamo ricordato come il grado di disuguaglianza dei redditi nel nostro Paese sia elevato
Una conferma la troviamo utilizzando
Il reddito familiare equivalente ripartendo le famiglie in base al reddito in cinque gruppi o quinti di eguale ampiezza se il reddito posseggo amente distribuito ogni quinto dovrebbe avere il venti per cento del reddito totale
Nella realtà italiana le famiglie con i redditi più bassi il primo quinto
Percepiscono soltanto il sette virgola otto per cento del reddito totale mentre le famiglie appartenenti all'ultimo quinto ad una quota di reddito pari al trentanove e uno per cento
Del totale anche qui le differenze ovviamente sono molte a seconda della tipologia del famiglia e a seconda della ripartizione economiche che noi vogliamo considerare
Ripartendo le famiglie tra i quinti si riscontrano differenze significative a livello territoriale
Il trentotto virgola cinque per cento delle famiglie residenti al sud e nelle isole appartiene al quinto dei redditi più bassi
Rispetto al dodici e sette di quelle che vivono al centro e al dieci e cinque delle famiglie del Nord all'opposto il quarantanove virgola otto per cento delle famiglie del Nord appartiene due quinti superiori della distribuzione
Sono cioè le famiglie i due quinti più ricchi rispetta quarantasette uno delle famiglie del centro e al solo ventuno e uno di quelle che vivono nel sud e nelle isole
Se si considerano le tipologie familiari nei due quinti inferiori più poveri si concentrano soprattutto le famiglie composte da una persona sola con più di sessantacinque anni le coppie con tre o più figli
Le famiglie con figli minori
Le tipologie in cui è maggiore la presenza di famiglie nei due quinti superiori più ricchi
Sono le coppie con persona di riferimento con età inferiore ai sessantacinque anni le coppie con un figlio le persone sole con meno di sessantacinque anni
L'indagine dell'Istat sul reddito e le condizioni di vita ha raccolto una serie di informazioni relative
Al disagio delle famiglie nel due mila e cinque
Il quattordici per cento delle famiglie ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese
E ben il ventotto il nove per cento quindi il trenta per cento quasi una famiglia su tre di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di seicento euro
Non di chissà a quale cifra ma di seicento euro quindi una spesa imprevista di queste limitate proporzioni produce comunque una situazione di crisi in circa un terzo delle famiglie italiane
Il disegno è più frequenti di disagio e più frequenti in alcune aree geografiche in alcune tipologie familiari
Nelle regioni meridionali la percentuale di famiglie in condizioni di disagio è sensibilmente superiore alla media nazionale
Il ventidue otto per cento delle famiglie meridionali arriva con grande difficoltà alla fine del mese beni quarantadue cinque per cento dichiara di non poter far fronte ad una spesa imprevista di seicento euro
Le difficoltà economiche sono più frequenti
Per le famiglie numerose con cinque o più persone e per le famiglie formate da un solo componente crescono con il diminuire del numero dei percettori di reddito
Il diciotto sette per cento delle famiglie monoreddito dichiara di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese
La tipologia familiare che presenta minori segnati disagio economico e quella di coppie senza figli le famiglie invece in cui sono presenti tre o più figli specie se minori le famiglie composto di mono genitori
E quelli di anziani soli sono relativamente più esposte a situazioni di disagio
I dati sui redditi familiare sulla disuguaglianze sui disagi familiari che abbiamo fino a qui riassunto ci indicano che le famiglie più a rischio
Sono quelle con anziani specie assessori quelli con figli in particolari se minori e che rischia aumentar nelle regioni meridionali
Le indagini sulla povertà condotta annualmente dall'Istat confermano queste indicazioni aggiungendo a queste tipologie famigliari quelle con persona di riferimento in cerca di lavoro o con bassi profili professionali
Nel due mila e cinque le famiglie in condizioni di povertà
Relative erano due milioni cinquecentottantacinque mila l'undici uno per cento delle famiglie residenti per un totale di circa sette milioni e mezzo di persone la povertà relativa presenti modo sensibilmente difforme per aree territoriali nel Nord e Centro sono povere rispettivamente il quattro e cinque al sei per cento delle famiglie
Mentre nel Sud la percentuale raggiunge il ventiquattro per cento
Ingenerare le famiglie con cinque o più componenti presente priva di proprietà più elevati
In Italia il ventisei per cento di queste famiglie vive in povertà percentuale che si attesta quasi al quaranta per cento nel Mezzogiorno
Nelle coppie con figli il tasso di povertà aumenta con il crescere di questi e arriverà ventiquattro cinque per cento in quelle con tre o più figli
Trentatré trentacinque per cento nelle regioni meridionali il grado di povertà aumenta ancora se i figli sono minori nelle regioni meridionali e povero il quarantadue sette per cento delle famiglie con tre o più figli
Tra le famiglie con almeno un anziano l'incidenza di povertà
Tredici e sei per cento superiore di oltre due punti percentuali alla media nazionale e sale al quindici per cento tra quelle con almeno due ultrà sessantaquattrenne
Tra i fattori più importanti nel determinare situazioni di povertà
Vi è infine in molto importante l'esclusione dal mercato del lavoro della persona di riferimento
è povero quasi un terzo delle famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione nel Mezzogiorno il grado di povertà per queste famiglie raggiunge il quarantatré per cento
Come affronta queste situazioni di disagio e di povertà la spesa sociale
Del nostro Paese
Innanzitutto quale il livello della spesa per prestazioni sociali nel nostro Paese
Nel due mila cinque era pari al venticinque sei per cento se prendiamo la spesa solo per
Per i benefici sociali ai discutendo le spese amministrative ma è un dato sovrastimato
è una vecchia polemica che noi facciamo che in parte riconosciuta
A livello di Ragioneria generale dello Stato ma che ancora non passa né a livello debbo dire di rilevazioni Istat né a livello di rilevazioni dell'Unione europea è sovrastimato perché nella spesa pensionistica che fa parte della spesa sociale sono comprese le erogazioni per Tfr per le indennità di fine servizio del pubblico impiego
Al netto di queste voci che non sono poche perché corrisponde all'uno virgola quattro per cento del PIL circa venti miliardi di euro nel due mila e cinque il rapporto spesa delle prestazioni sociali Pilla nel due mila e cinque pari al ventiquattro e due per cento
Un confronto con la spesa sociale negli altri Paesi dell'Unione ci indica come il livello della nostra spesa non sia particolarmente elevata nei quindici Paesi già membri dell'Unione europea prima del maggio due mila quattro
Le risorse complessivamente destinate alla spesa sociale al netto delle spese amministrative erano pari al ventisei e sei per cento del PIL i paesi che presentano i livelli più alti di spesa sociale sono la Svezia trentuno e sette
La Danimarca la Francia e la Germania e l'Austria con valori intorno al ventotto trenta per cento metri lineari di spese più bassi si registra in Irlanda e in Spagna
Il nostro Paese presente diva dispendioso sociale costantemente inferiori alla media
Dell'unione Europea quindici nel due mila e quattro spesa sociale italiana era pari al venticinque due gli ultimi dati del di del Eurostat si riferiscono al due mila e quattro era pari al venticinque due con un differenziale negativo di un è quattro punti rispetto alla media dei quindici Paesi in realtà come detto il differenziale maggiore se
Eliminassimo della spesa sociale italiana lune quattro per cento di spesa dovuta erogazioni di Tfr indennità di fine esercizio
Senza questa voce il differenziale rispetta la spesa media degli altri Paesi dell'Unione europea sarebbe di due virgola otto punti
Il sistema di welfare italiana generalmente collocato dagli studiosi nell'ambito del modello corporativo mediterraneo
Moderno caratterizzato da prestazioni sociali legate alla posizione lavorativa
Dalla mancanza di una rete di protezione di ultima istanza e dal ruolo associa sociale assegnato alla famiglia in assenza di politiche a favore della famiglia l'appartenenza a questo modello appare evidente dall'analisi della ripartizione della spesa sociale
Considerando la ripartizione per tipologie di spesa si nota una forte prevalenza della componente previdenziale più del diciassette per cento del PIL
Che rappresenta circa il sessantotto per cento della spesa sociale complessiva la spesa per l'assistenza si ferma al due uno virgola per cento del PIL rappresenta sotto l'otto per cento della spesa sociale complessiva nella slide proiettata vedete le altre cifre perché perché si può anche riclassificare questa spesa sociale molti lo fanno alcune voci vengono spostate da previdenza ad assistenza poniamo ad esempio una voce che indubbiamente importante
Nella voce nelle voci previdenziali ci sono anche comprese tutte quelle voci che la legge dell'ottantotto del mille novecentottantanove considera come voci a assistenziali
Se noi facciamo questa operazione depuriamo togliamo innanzitutto chi afferra perché come abbiamo detto non può essere considerata una spesa sociale e poi spostiamo
Questo apporto che è l'apporto poiché la GS la gestione particolare dell'INPS per appunto per l'assistenza da alla agli istituti previdenziali e li spostiamo nella voce previdenziale nella voce assistenziale vediamo che le voci di spesa sono un po'più equilibrate il peso della spesa previdenziale scende al cinquanta per cento del totale
Mentre l'assistenza sale a diciassette quattro per cento per la spesa complessiva e a quattro due virgola per cento
Del PIL ma se voi esaminate un attimo la tabella le e la guardate e vedete che cosa c'è nella spesa assistenziale
Vedete che circa il novantasei per cento delle prestazioni assistenziali in denaro è costituita da prestazioni monetarie destinate a specifiche categorie di soggetti pensionati da lavoro dipendente e autonomo mediante i trasferimenti della Gia s'invalidi civili ciechi e sordomuti e di guerra anziani pensioni sociali
Per coloro che non rientrano in queste categorie non resta che la partecipazione ad una parte residuale meno del cinque per cento della spesa assistenziale
In pratica per i disoccupati per i parasubordinati perché chi in qualche modo
Non fa parte del modo del mondo regolare del lavoro dipendente autonomo
Non fa parte per sua fortuna
Della della della parte di popolazione di invalidi
O non è anziano sopra i sessantacinque anni che comunque la possibilità di godere della pensione sociale praticamente non ha nulla o quasi nulla dal nostro sistema assistenziale
Realtà molto diversificate emergono se consideriamo la ripartizione della spesa sociale per funzione nei singoli Paesi dell'Unione Europea la voce che assorbe più risorse
In tutti i Paesi compresi quelli dell'allargamento e la spesa per vecchiaia con l'unica eccezione dell'Irlanda in cui è la spesa per la sanità presentare il peso maggiore
Per le altre funzioni il quadro e piuttosto eterogeneo già variabilità delle risorse destinate in ciascun Paese molto ampie
Una forte variabilità ad esempio si osserva nelle misure a sostegno della famiglia
A cui si riferisce il grafico si era porta la spesa sociale complessiva che in rapporto al PIL
In percentuale sulla spesa sociale complessiva si passa da valori superiori al quindici per cento per Lussemburgo Irlanda a valori inferiori al cinque per cento però landa Italia-Spagna e Polonia
Colpisce debbo dire
Leggere il nome di questi Paesi
Soprattutto pensando alla religione predominante in qualcuno di questi Paesi pare che ci sia quasi un legame tra religione cattolica è scarso penso della spesa per la famiglia
Anche in termini di spesa per la famiglia in rapporto al PIL
Italia Spagna e Polonia presentano insieme al Lituania Malta i valori più bassi in generale i Paesi che spendo in misura maggiore nell'Unione a quindici sono i paesi del centro nord con l'eccezione di Gran Bretagna Olanda quelli che spendono meno sono i Paesi mediterranei i nuovi Stati spendono mediamente in più dei paesi mediterranei e dell'Olanda
E la limitata propensione devesi mediterranea spendere per la famiglia è una costante nel tempo non è un dato di questi ultimi di questi ultimi anni oltre che per la famiglia
Il nostro Paese spende poco anche per quelle funzioni che possono essere ricondotto in tutto o in parte ad una tutela rispetto al disagio sociale e alla povertà se consideriamo insieme la spesa per disoccupazione la casa
E l'esclusione sociale nel loro insieme
Cosa diamo che anche in questo campo ritarde costituisce il fanalino di coda dei Paesi europei compresi quelli dell'allargamento
La nostra spesa sociale per queste tre funzioni è pari allo zero cinque per cento del PIL e al due per cento della spesa sociale complessiva
Contro una media nell'Europa a quindici rispettivamente del due e sette per cento e del dieci e due percento
Famiglia e l'esclusione sociale sono quindi le funzioni che nel nostro Paese hanno meno tutela sia in assoluto come livello di spesa sia in un raffronto con gli altri Paesi dell'Unione
Indagine sulla povertà pone in evidenza che spesso tutela della famiglia e tutela delle situazioni di povertà coincidano
Le famiglie numerose le famiglie con persone di riferimento disoccupata sono i soggetti più a rischio misure che tutelino contro la disoccupazione reddito minimo ammortizzatori sociali indennità di disoccupazione
E un ampliamento del sostegno alla famiglia costituirebbero efficaci strumenti di lotta contro la povertà e il disagio sociale
La spesa sostenuta dalle amministrazioni pubbliche nel due mila e cinque per prestazioni monetarie
A sostegno dei redditi familiari ammonta a tredici mila milioni di euro pari al tre sei per cento della spesa complessiva in prestazioni sociali
Della pubblica amministrazione questa spesa deriva per circa la metà sei migliore sei mila milioni di euro dagli assegni familiari
In massima parte versati dall'INPS e dalle amministrazioni pubbliche ai lavoratori dipendenti su questa cifra ci sarebbe un po'da discutere perché mentre abbiamo la certezza di quanto avversato dall'INPS
Ai lavoratori dipendenti non abbiamo assolutamente certezza di quanto versato dalle amministrazioni pubbliche
Ai loro lavoratori dipendenti abbiamo notizia sulla cifra complessiva
Versata dalle amministrazioni centrali e ci fermiamo lì sulle informazioni non abbiamo alcun dato certo se non stime basate non si sa bene su quali considerazioni
Sugli assegni familiari dati ai dipendenti degli enti locali e della sanità
Circa due mila quattrocento milioni di euro sono elevati per trattamenti di maternità mille cinquantuno milioni per altri assegni e sussidi di natura assistenziale trecentoventi milioni l'ammontare dell'assegno per le famiglie con tre o più figli erogate dei comuni
E tre mila e settecento milioni Costi sono costituiti da prestazioni sociali in natura
La spesa complessiva in favore della famiglia raggiunge i circa sedici mila milioni di euro l'uno e uno per cento del PIL se si considerano oltre alle erogazioni in denaro delle amministrazioni pubbliche
Anche le erogazioni delle istituzioni sociali private in generale prestazioni in natura con le medesime finalità
Le prestazioni monetarie a favore dei figli che costituiscono la parte forte delle erogazioni monetarie a favore della famiglia e in generale del nucleo familiare sono sottoposte alla prova dei mezzi sono cioè legate all'ammontare del reddito familiare sia per quello che concerne il diritto alla prestazione
Che per quello che concerne l'ammontare della stessa
A questa limitazione si aggiunge per l'assegno al nucleo familiare
Ma anche per buona parte delle prestazioni per maternità il vincolo legato al possesso di un reddito da lavoro dipendente o alla sua prevalenza nel reddito familiare
Sotto questo aspetto il nostro Paese si caratterizza per un massimo di concentrazione dei criteri di selettività senza che questo tuttavia comporti un efficace aiuto alle famiglie più povere
Il limite della prevalenza del lavoro dipendente nel reddito familiare esclude non solo i lavoratori autonomi
Ma anche chi non ha un reddito regolare chi non trovò occupazione e gran parte dei lavoratori atipici
Anche il sistema delle deduzioni detrazioni di reddito
Per carichi familiari sensibilmente cresciuto negli ultimi anni nel nostro Paese
Presenta aspetti negativi sono anch'essi legati al reddito per l'accesso alla prestazione al suo ammontare ma in questo caso si tratta di reddito individuale e non di reddito familiare
Non tutte erano chi non ha un reddito capiente dal punto di vista fiscale ossia le situazioni individuali familiari più bisognose di tutela
La recente Finanziaria trasformato le deduzioni il reddito per carichi familiari in detrazione d'imposta assicurando una maggior tutela per i redditi bassi e medio-bassi in presenza di due o più figli
Ma non ha affrontato il problema dell'incapienza
Ha razionalizzato sempre la finanziaria e home intanto gli importi dell'assegno al nucleo familiare
Assicurando le famiglie numerose con prevalenza di reddito da lavoro dipendente corra con reddito basso e medio un aumento sensibile di risorse monetarie circa novecento milioni di euro
Ma non ha affrontato il problema degli esclusi da questo assegno
Certo
Per noi questo è stato sempre un problema particolare si pone un problema serio che è quello delle evasione dell'obiezione fiscale in caso di prestazioni generalizzate
L'esistenza dell'evasione e delusione porterebbe a livelli di spesa
Non sopportabile o nella misura in cui si ponesse un tetto a questa spesa potrebbe portare ad una esclusioni inclusione dei benefici in modo non equo e non corrispondente ai redditi reali
Tuttavia l'esclusione dei benefici di intere categorie è un problema da affrontare
In concreto e per finire
Manca nel nostro Paese una politica complessiva di tutela dei carichi familiari sia rispetto ai figli sia rispetto alle persone non autosufficienti
E manca sia sotto l'aspetto monetario sia sotto quello dei servizi
Come in parte è stato
Affrontato nel azione precedente esistono singoli provvedimenti che tutelano particolari aspetti ma sono provvedimenti con limiti categoriali e di reddito e senza alcun coordinamento tra di loro
Con Peugeot rammenti nel tempo soprattutto sul fronte dei servizi
Dovuti ad esempio ai tagli dei trasferimenti agli enti locali con conseguenze te diminuzione dei servizi erogati o con forte aumento dei loro costi molte volte Butcher raffronto tra quanto io non spendevo
Per l'asilo nido per la scuola materna per mia figlia quanto lui dovrebbe se avesse un figlio ma rientra in quel trentotto per cento di persone che ancora dei figli che ancora stanno in casa ma quanto dovrebbe spendere va bene
Nelle nelle mie stesse condizioni oggi
A tutto questo c'è stato risposta con interventi settoriali limitati e senza alcun progetto complessivo
Esistono vari modelli di politiche familiari e diversi obiettivi
La lotta alla povertà politiche nata liste
Obiettivi di pari opportunità
Nelle nelle possibilità per le persone per i figli si può scegliere tra politiche per la famiglia o politiche di tutela delle persone
Non è certamente casuale che il nostro Paese sia caratterizzato da un tasso di natalità tra i più bassi
Certo non dipende solo da limitate aiuti per i figli le cause del fenomeno sono certamente complesse come abbiamo visto nel azione precedente ma è un dato che in generale nei paesi in cui le politiche familiari e di sostegno ai figli
In monete servizio usufruiscono di maggiori risorse
Il tasso di natalità sensibilmente più alto di quelli italiani
E certa di minuta disseminazione delle competenze tra ministri non aiuta nelle scelte
Si tratta allora di decidere quali obiettivi si vogliono raggiungere e quali politiche si vogliono adottare
In un quadro unitario e trovare le risorse necessarie questo credo che è il compito che anche di fronte alle indicazioni che l'Istat ci dà e che la promessa la dottoressa Sabbadini ci ha illustrato sia nei mutamenti delle condizioni familiari si nelle crisi delle strutture informali di sostegno alla famiglia il compito prioritarie che dovrebbero aspettare qualsiasi governo soprattutto se pretende di avere alcune caratteristiche particolari ringrazio
Grazie Maurizio perché ovviamente ha messo al centro la questione reddituale e quindi complessivamente del finanziamento dei questo nostro progetto il sistema di welfare una notizia questioni organizzative disservizio è stato ritrovato un orecchino sembra adoro anche abbastanza lo prova per la reception
Da donna da donna
Non era di quelli da Barroso
Bene
Ci aiutiamo tutti anche con il brusio in sala magari se possiamo io adesso darei la parola subito al prossimo redattore e vicedirettore della Caritas che già come in altre occasioni ci ha aiutato a riflettere su questo argomento
Della povertà nel nostro Paese ma soprattutto su quali strumenti di contrasto
Grazie per l'invito innanzitutto appunto vi rassicuro non dirò nessun dato nella mia relazione quindi questo punto potrebbe facilitare chi non ha provenienza ed economiche né statistiche
Anche perché i dati forniti fino ad ora ci hanno dato veramente in maniera esauriente
Il quadro complessità delle questioni
Rispetto ai quali veramente dovrò fare soltanto un po'di esegesi ma non tanto di Autilio approfondimenti e tentando di non fare confusione con il ecco qui perfetto
La tre M illustro rapidamente appunto la relazione che parte da un dato che già Benetti ha detto ma molto bene il nostro Paese non ha ma lo dico in epiche in all'inizio per riduce con grande chiarezza non ha mai avuto la politica organica
Di contrasto povertà né tantomeno di sostegno alla famiglia i dati sopra escluso un poco fa esposti ce lo confermano
Questo lo sottolineo per una moto per un motivo molto semplice spesso con quando parlo di politiche usiamo il plurale quindi magari ce la misura
L'assegno per suo figlio alla un Governo dice c'è una politica per la famiglia no dobbiamo e ce l'ho chiaro ogni volta quando sentiamo affermazioni questo tipo perché le politiche
O sono organi che non sono politiche sono misure sulle misure siamo so fare migliaia anche buone come le buone pratiche ma se non sono organi che non danno risposta ai problemi
E banale e dirò altre banalità di questo tipo nel prosegue la relazione però dobbiamo ero presente perché se no si crea un equivoco su Anco sul piano la comunicazione perquisisce la situazione del nostro paese non è così grave figuriamoci non sono un cantore del declino
Del Paese non è questo
Però bisogna distinguere tra quello che
Il contrasto di fenomeni cioè il tentativo di porre un limite o quanto meno di anzi meglio di avere la progressività di riforme spetto alcuni contesti o o eventualmente segnare soltanto con diciamo piccoli provvedimenti delle attenzioni
Sull'attenzione possiamo essere d'accordo in questo Paese è cresciuta nel tempo un'attenzione al tempo ai temi sociali conta la sua povertà ma di sicuro non in maniera organica
A fronte e la reazione cedente ce l'ha detto con grande chiarezza sul lo so a base dei dati economici
Il modello europeo invece ha consolidato negli anni e in particolare modello dell'Europa a quindici ma non soltanto
Il ricorso a forme di sostegno al reddito qualora il nucleo familiare non rientri in altre tipologie di misure connesse quindi a forme d'accompagnamento formativo lavorativa e sociale cioè l'Europa dei quindici tranne il caso d'Italia e Grecia
Negli anni almeno l'ultimo decennio ma anche di più a sempre avuto misure di contrasto povertà qualora le famiglie in difficoltà non avessero appunto la possibilità di ricorrere ad altre modalità di intervento sociale
In questo senso in maniera un po'provocatoria diciamo così ho fatto l'elenco ci sono tutti i Paesi dell'Europa a quindici ma non soltanto c'abbiamo anche l'Estonia in questo tipo di provvedimenti
La Finlandia non furono sappiamo bene da situazioni francese peraltro la vostra il rosso quotidiano GIF
Tratteggia cinque situazione europea in questo senso ma c'abbiamo anche a giovani Orlanda in questo ma abbiamo anche la Repubblica Ceca in questo rispetto appunto all'Europa del Sud irraggiamento poc'anzi fatto il vero ciò modello mediterraneo che ha avuto negli anni sicuramente in lingua dei limiti rispetto al modello europeo d'Europa centrale d'Europa al nord però oggi tranne il primato italiano e greco Cipro
Malta il Portogallo ha come tra una decina d'anni con rendimento sociale insensato dopo punto il Processo di Lisbona hanno misure di risposta di contrasto alle povertà anche familiare quindi a differenza del nostro Paese dico questo perché quando ci si trova a riflettere su queste cose
Se ha sempre la sensazione che di partire dal ma il reddito minimo ha funzionato in un modo in una sì ne parliamo ne parleremo la relazione sarà su questo però partiamo anche da un altro dato
Una misura può aver non funziona non aver funzionato nel nostro Paese per determinati problemi può essere ne parleremo ma altra cosa è dire questa misura impossibile oppure non è tarata per il nostro contesto pure per il conteso Mediterraneo non è vero
O quanto meno non è vero in termini appunto di evidenze o scientifiche o politiche
Perché il vero problema nel nostro Paese e cosa fa una famiglia quando è in difficoltà
Il dato è questo la reazione che ma preceduto ha già spiegato che abbiamo un approccio puramente categoriale sei anziano ai più di tre figli sei invalido
Ma se non sei dentro con le categorie non non esci non esci ma c'è anche la domanda anche più grave che anche più drammatica intermedi questione del Paese
Se non hai reddito la data domande dove abiti
Dove abiti perché chiaramente il vero problema non è che il nostro Paese in una misure di sostegno al reddito
Ma le ha in alcuni contesti regionali seppure appunto con dei limiti alcuni casi e non li ha nella gran parte del Paese
Quindi anche l'affermazione il reddito minimo non funziona Pettit avesse mai sentita non è neanche vera perché probabilmente ma ripeto ne parleremo più avanti la sperimentazione potrà avere mostrato delle criticità
Ma in alcuni contesti capisco con tassi di povertà anche minori di del Sud o di acqua regione Denali
Sono provvedimenti che funzionano ben tre reti e integrati di risposte sociali il primo caso quello di maggiore eccellenza sex sicuramente non è la media del Paese Trento e Bolzano però è un dato di successo che va citato
Però questo è il nodo non si può abitare soltanto a Trento Bolzano o in Valle d'Aosta per avere risposte di questo tipo
Oppure Maggia Quay e meno scontato il l'uscita effettivamente dalle situazioni povertà nel Veneto
In Campania in Basilicata in Sicilia dove soprattutto quest'ultima del regioni dopo l'interruzione
Drammatica della sperimentazione hanno più dovuto prendere in esame la possibilità di una qualche tipo di prosecuzione di interventi con non entro nel merito di queste regioni anche perché c'è poi l'esperienza della Calabria che avverrà in qualche misura narrata
Anche se appunto va detto con situazioni molto complicate per regioni che hanno o diciamo così disponibilità finanziarie non non illimitate
E che quindi hanno fatto provvedimenti tarati sulle disponibilità stesse facendo anche alcuni casi va detto in particolare nella Campania errori d'impostazione
Dall'altra parte appunto altri regioni su hanno provvedimenti intime in questo senso dall'Emilia Romagna e la la Toscana la Lazio e la Sardegna però appunto con soprattutto studi di fattibilità in questo senso
Chiaramente io al aggredisco immediatamente il tema del reddito minimo perché la cassetta degli attrezzi gli operatori sociali o addentro delle misure e la misura ovviamente né più necessaria e poter dare reddito a chi non lo ha in momenti particolari proprio corso di vita oppure il resto diventa filosofia del servizio delle risposte
Risolviamo dirci
Quindi è chiaro voi direte ma non è il reddito minimo la la risposta al contrasto complessiva è stato già detto la reazione soluto introduttiva
Parliamo di una disposti organiche dentro i quali le quali c'è anche il sostegno al reddito ma se il sostegno al reddito non cento
Dobbiamo dice con chiarezza non c'è contrasto
Quindi per questa ragione evidentemente parlo parto da questo lo dico a un pubblico di operatori e quindi ovviamente è un po'scolastica però almeno per lui ed dirci le parole in termini corrette
è una misura integrate reddito minimo d'inserimento di sostegno al reddito e la parola integrata sottolinea che non sta da sola
Perché se è stata sola ovviamente subisce lo vedremo più avanti delle patologie delle derive
è una misura di assistenza attiva quindi che prevede un'integrazione al reddito per persone che per qualunque ragione si trovino per qualunque ragione non perché sono dentro la categoria specifica
Si trova al di sotto la soglia di povertà ed è accompagnata da un progetto di reinserimento infatti un Regio mio di inserimento
Sociale incentrato nell'esperienza soprattutto sulla formazione ma in senso ampio ovviamente c'è la possibilità di dare quelle capacità alle famiglie la e persone Da Rin mettersi
Loro stesse sono genitori dentro il mercato del lavoro se non so genitori
Per rimettersi dentro dei contesti sociali almeno se hanno dei figli disperdere antiretorico più figli la possibilità di andare effettivamente a scuola credito mio normalmente nell'esperienza che la sperimentazione nostro Paese
Era connesso a un sostanziale patto tra operatori e famiglie un patto all'interno dei quali si declinava in quel contesto specifico quali dovesse gli impegni dell'operatore sociale e l'impegno da famiglia stessa
La sperimentazione
La sperimentazione reddito minimo come come è noto a tutti
Avvenuta per quanto riguarda i trentanove Comuni iniziali
Tra il novantotto e il due mila
Su una spinta molto forte sul piano propulsivo della commissione
Povertà di quegli anni
La sperimentazione tentò di capire vari aspetti innanzitutto le le condizioni fattibilità finanziaria organizzativa di questo istituto dati le forti per differenze territoriali che abbiamo appena visto nonché le concentrazioni territorialità povertà la domanda era e sostenibile sul piano economico ma soprattutto è sostenibile sulla rete servizi che esiste oggi nel nostro Paese
Foro coinvolti trentanove comuni per due anni i Comuni erano ovviamente sia al Nord sei undici a centoventidue nel Sud ovviamente ventidue perché evidentemente le povertà maggio lo sappiamo sono fortemente sede undici e uno per cento delle famiglie
Al di sotto della soglia ne abbiamo regioni meridionali che supera il venti per cento ovviamente al nord fa sul situazioni in cui siamo appena per fortuna al due
Furono stanziati cinquecento miliardi vecchie lire e ovviamente la sperimentazione
Ha avuto anche proprio che una sperimentazione la sua valutazione la sperimentazione passo questa una parte una pagina nera della storia di questo Paese sopra l'impegno sociale del dell'attenzione sociale perché la sperimentazione voi su un se fate l'elenco la vostra morì quante leggi del nostro Paese hanno avuto la sperimentazione soprattutto con la valutazione farete veramente questo sforzo con una mano soltanto normalmente non si valuta nulla di quello che si fa
In questo caso invece ostentazione stava fatta con due istituti esterni di ricerca la Zancaner attesa anzi tre scusate l'IRS di Milano
Con una Consegna del rapporto in tempi non è come dire previsti nel due mila e uno tale dato rapporto avrebbe dovuto essere trasmesso dal governo alla commissione parlamentare competente appunto e il ministero del Welfare
All'epoca si chiamava così lo ricorderete non ha ritenuto di adempiere questo compito di legge e quindi la valutazione effettiva non ha avuto sul piano istituzionale nessun esito
Peraltro questa comportato che le prosecuzioni perché nel frattempo appunto l'accentazione Astra ampliata
Sulle sperimentazione successive non hanno potuto giovare neanche neanche delle indicazioni banali che vi erano contenute banali ispettore dazione dei servizi quindi si è ricominciato daccapo
In questo Paese l'innovazione a volte strana chiamiamo innovazione fare la ruota per IBAN
Vini
Perché questo appunto abbiamo dircelo perché seppure drammatico si capisce anche la motivazione di parte
Non l'innovazione mai la capacità di riuscire a guardare non dico il domani ma anche il presente
E ingenua delle obiezioni che venne fuori dopo appunto la sperimentazione era e sufficiente sostegno al reddito per le famiglie
Perché evidentemente emersero soprattutto nelle regioni dove è più fragile era la Rete delle istituzioni sociali ciò o quanto meno proprio dell'assistenza sociale in termini comunali e regionali
Emerso chiaramente tutta una serie di patologie
Le derive assistenzialistiche intesa nel senso di assegni dati a famiglie ma senza un progetto
E quindi chiaramente in questo incappando in trappole di povertà perché il credito aggiuntivo in situazioni in cui non c'è
Una cultura della del nucleo familiare sufficiente a riprogettare un percorso di vita di per sé l'assegno non è sufficiente a farlo
Ovviamente anche in alcuni casi un utilizzo improprio delle risorse
Vi faccio un esempio a Enna fu abitata un bando e situazioni drammatiche nostro paese in questi ultime settimane sono andati a compimento un paio di processi per truffa per aventi diritto una famiglia è stata condannata per truffa ovviamente perché aveva dichiarato il falso la propria dichiarazione
Se vi leggete diciamo così Higgins gli atti processuali scoprite che l'omissione grave figuriamoci non non non giustifico questa famiglia era un deposito bancario di sei milioni di lire
Sei milioni di lire non immobili non beni immobili non appartamenti sei milioni di lire
Quando parliamo di utilizzo improprio di risorse capiamoci
Capiamoci
Ne parleremo a va avanti però pensare all'intervento sulle povertà pensando soltanto in termini seppure ettari e di azzardo morale dei poveri non sono il primo a dirlo
Non è un modo corretto di porre la questione
Proprio perché obiettivamente dobbiamo capire l'entità anche di questi diciamo così di queste si situazioni rispetto alla massa complessiva
Ed è evidente qui appunto son partito all'ultima parte da Sly simbolico torno all'inizio il sostegno al reddito sempre una misura una misura se pura più importante che lasciata a se stessa accorre questi rischi il vero problema che la sperimentazione mi sei in un atto soprattutto i comuni a sud per la prima volta la costruzione di un sistema di sicurezza sociale e di assistenza sociale minimo
Per capirci alcuni comuni del sud delle ventidue non c'era un assistente sociale era o il Sindaco o eventualmente l'assessore competente che faceva Luís d'opera per il sociale ovviamente potete immaginare con quale metodologia
In questi contesti i successi erano patti con le persone che prevedevano
L'obbligo effettivo non quello di legge della scolarizzazione dei figli
Ma l'operatore in quel caso tornando la sua cassetta degli attrezzi aveva nella sua cassetta una misura che poteva consentire di trattare con una famiglia un percorso di vita diverso altrimenti ovviamente non avrebbe potuto farlo
Quindi
Quando non funziona e sostegno al reddito questi sono le acquisizioni che credo provengano mai avuto sintetica dalla sperimentazione
Se non vi sono livelli minimi di servizi se c'era una rete di operatori sociali da adeguatamente preparati
Non si può parlare né di contrasto nel riutilizzo reddito minimo
Se non vi sono adeguate opportunità sul pavé cemento lavorativo
Perché il reddito minimo non crea lavoro
Il io minimo al massimo appunto da reddito per un periodo di tempo la famiglia per consentire i percorsi diversi
Ma dopo sui territori non possono offrire politiche di tipo lavoristico e efficaci ovviamente non si può addebitare al reddito minimo quello che vedi Domino non può fare
Se ovviamente non vi è un'efficace integrazione amministrativa nella fase la selezione aventi diritto
Quei posso anche rispondere sull'appunto per azzardo morale ma è semplice pranzato morale oppure Nobel dei comportamenti opportunistici si risolve in termini amministrativi
La Regione campani ha fatto delle sperimentazioni o più efficace anche reddito minimo anche se con dei limiti
Contarsi discussione molto elevati
Il problema non è mai questo non è mai questo il problema è quello appunto di riuscire a connette rimane integrata ovviamente competenze reti di servizi territorio
Perché il vero nodo che una misura non fa una politica le misure vanno raccordati a quelli del locale nazionale di contrasto al disagio che devono prevedere almeno ne ho segnati quattro però voglio dire possiamo accontentarci anche di tre di questi senza i quali però non si fanno politica di contrasto innanzitutto cessò la porta di accesso riconosciuta visibile sui territori
E banale però è così al quelli che non ce l'hanno
E lo dico da operatori di un di un organismo come la Caritas che con orari risentire ascolto a volte supplisce questa mancanza ma supplisce
Una presa in carico una porta d'accesso la presa in carico del nucleo familiare perché avente le porte d'accesso sono importanti ma poi ci deve essere qualcuno che su una famiglia su una storia sulla persona tenta un Progetto
E quindi fa un progetto di inserimento ma questo come struttura non come buona volontà dell'operatore
E qualcun torno a dire non per colpevolizzare operatore ma operatori riesce a costruire se ha misure utilizzabili se non ce l'hanno un po'inventarsene
Lo dico anche agli operatori Caritas che a volte appunto battaglia con gli aspri con gli assistenti sociali ma i secondi se non hanno misure non possono inventarsi le misure non c'è se non ce le hanno ordinariamente un contesto territoriale questo un altro elemento in grado di fornire opportunità e garantire complessivamente sevizie da adeguati Linda Laura Sabbadini o diceva sì al sud c'è la famiglia e magari facciamo l'inserimento lavorativo di una madre enuncia l'asilo nido e non c'è una rete di famiglia e di sostegno come si fa a fare l'inserimento
Queste sono le questioni e quindi chiaramente noi dove immagina un processo che ovviamente progressivo
Il reddito minimo in sé è una tappa secondo me la prima il primo gradino ma se non si connette arresto ovviamente si cade la gradino
Quindi se abbiamo detto che appunto una misura non fa una politica una politica deve disporre di misure senza misure
Non si costruiscono quelle prassi operative nuove che consentano quell'agli operatori di uscire dalla tra virgolette ghetto del poco in alcune regioni al poco che hanno ovviamente in alcune regioni quando faccio questi ragionamenti faccio pensando soprattutto al Sud evidentemente
Perché lo continua a dire il problema povertà nel nostro Paese in maniera un po's'semplificato avremmo dirlo un problema delle grandi periferie urbane e il problema delle del Sud complessivamente inteso
Se non ci sono misure non si struttura i servizi
E non non si danno se risposte se non residuali evidentemente alle persone senza il sostegno al reddito delle famiglie grazie
Rimane e questo lo dico
Con particolare disagio il pacco viveri
Quando sento criticare l'assistenzialismo io conati di rabbia
Perché l'alternativa assistenzialismo il nulla in alcune regioni e il nulla
Quindi si può anche criticare un approccio assistenzialistico di alcune reti che fanno riferimento alla rete serale lo riconosco
Però gli operatori sociali pubblici o privati se non hanno altro da dare non possono sempre inventarsi
Perché come le la genialità e come l'eroismo non deve sola caratteristica di anormalità di un Paese
La normalità d'un Paese vuole diritti vuole politiche e su quelle si costruiscono comportamenti virtuosi non il contrario
Perché se no date richiamo di buone pratiche che rischiano di essere sostanzialmente una foglia di fico sul nulla
E quindi dicevo o il pacco viveri da una parte da parte degli operatori e dall'altra l'arte di arrangiarsi
Io vado rapidamente a conclusione su un tema che non volesse ideologico lo dico appunto però perché a volte anche dagli operatori colleghi di altri diciamo strutture poi mi viene posto il problema sì però i comportamenti opportunistici sì però in quella regione e vero è vero
C'è nel non non cito i dati perché appunto non me l'hanno fatto come diciamo voto iniziale in Campania sullo lo reddito di cittadinanza non sul vecchio reddito minimo l'attuale re di cittadinanza
Vi sono stati a tassi altissimi esclusione perché evidentemente i richiedenti non era non avevano i requisiti e truffa vanno sulle dichiarazioni proprio anche essere chiari su questo perché tanto scandalo sul tema dei poveri
Questa città ha prodotto una classe imprenditoriale
Recente la recente diciamo così vicenda del perché esce ce la ricorda che sicuramente fa impallidire diciamo così anche la povera famiglia
Vienna con i suoi sei milioni di lire in un in un deposito bancario
Su questo tema secondo me dobbiamo rifiutare proprio il confronto
Dobbiamo dire qual è il sistema Paese qual è il sistema delle regioni in cui queste persone vivono partiamo da quello poi dopo discutiamo
Se l'azzardo morale è un problema dei poveri
O delle famiglie in difficoltà
Parliamo del resto
Come fare
A molte cose lo so che già dette sia azione nel nel tutte e tre le azioni mano preceduto
Evidentemente c'è un problema di rimodulazione degli emolumenti economici esistenti come la legge tre due otto prevedeva rimodulare superare oggi a categoriale razionalizza esultano i comuni delle risposte questi danno
Chiaramente
Questo vuol dire a livello nazionale riorganizzare gli strumenti esistenti a partire assegni familiari la primo atto che l'ultima finanzia contiene è va in questa direzione abbiamo riconoscerlo pro già la limitazione ai suoi dipendenti pone un problema
Sappiamo perché qui di quella scelta sappiamo sul pavé risorse della difficoltà ad individuare i redditi dei diciamo così non dipendenti
Però evidente se le misure non sono diversa listi che non vanno verso il contrasto povertà
Bisogna definire i livelli essenziali di assistenza perché se no l'altra boutade che sentiamo sempre mare di mini non si può fare è un problema che va be'avvale regioni no
Quale legge la misura in cui non ci sono livelli essenziali definite a livello nazionale
Superiamo questi questi tra virgolette equivoci
Disegnare quindi un disegno compartecipato nazionale regionale questo detta sperimentazione c'era nessuno per era così idiota fatemelo dire de magia un sistema tutto nazionale
A questo è e tutti a immaginare un sistema progressivo progressivo sia sul piano economico sia sul piano la sottrazione di servizi però la progressività intenzionale no la progressività lasciata al caso
Dico ultime due cose che non sono nelle slide se chiudo davvero
Linda Laura Sabbadini ha detto cose molto importanti
Il sud regge ancora per un livello che potremo dire alto di coesione familiare
Di i condomini informale molto molto forte che vuol dire appunto l'economia anche di scambio in alcuni casi
Che sono però tutte caratteristiche che stanno deprimendo
Disegnare oggi questo
Tentativo di modello di protezione sociale
Non è il futuro e il presente diciamo così prossimo
Perché queste reti stanno de prendo e gli studi di caso che trovate in letteratura sulle situazioni locali dimostrano che basterà una generazione per perdere gran parte l'economia di scambio una generazione
Sul tema delle pensioni dei ovviamente tra virgolette generose rispetto a quelle future speriamo di no ma che potrebbe essere per molto più generose quelle future o anche lì è un problema di tempo
Al sud sino detto tiriamo via
Anziani che danno il popolo parte poco reddito ai più giovani l'economia di scambio le reti serietà familiare noi abbiamo situazioni povertà che certo non fra cinque anni
Ma fra dieci vent'anni saranno drammatiche non più compensate dalla famiglia
Quello che diceva Linda Sabbadini è fondamentale
Non è più il tempo che la famiglia Diana
è il tempo anche punto con tutte le attenzioni di carattere finanziario economico di costruire una progressività intenzionale che ristruttura i davvero il nostro welfare a partire ovviamente a questi bisogni grazie all'attenzione
Grazie a Marsico perché credo abbia messo al centro voi uno dei punti della nostra azione salutiamo Acocella il vicepresidente del CNEL la che ai sala con noi
E adesso diamo inizia la seconda parte della mattinata che prevede tre interventi programmati a partire proprio dall'intervento del segretario generale della CISL della Calabria Luigi sbarra che ci porta proprio anche la testimonianza dell'esperienza che è stata fatta in quella regione sul reddito minimo di inserimento
Consentitemi di esprimere nella condivisione l'apprezzamento non solo per l'iniziativa di oggi ma anche per la qualità dell'analisi e delle proposte
Contenute nella relazione introduttiva di Sergio Betti
Presente si va sempre più rafforzando nelle strutture confederali regionali
E territoriale la consapevolezza di aprire sui temi della famiglia della povertà dello Hunan della non autosufficienza della tassazione fiscale
Locale una stagione di confronto e di concertazione con le istituzioni locali finalizzata a costruire quanto più possibile risposte concrete ai bisogni e alle attese soprattutto della fasce delle fasce deboli della nostra società
Il Mezzogiorno in maniera particolare secondo me
Proprio su questi temi
Ha una possibilità è un'opportunità oggi più di ieri
Per definire attraverso la nuova programmazione nazionale regionale comunitaria
Un complesso di iniziative di provvedimenti capaci di intercettare risorse economiche e finanziarie
Da impegnare sui temi dell'esclusione sociale
Che colpisce
Sempre più famiglie giovani immigrati anziani infanzia adolescenza
Ecco perché penso che
L'iniziativa di oggi e soprattutto le determinazioni
Conclusive potranno segnare nel corpo dell'organizzazione ai vari livelli
Una recupero di attenzione di progettualità per un'azione forte sul territorio di confronto con le istituzioni locali
Dovrò un pochino parlare dell'esperienza Calabrese sul reddito minimo di inserimento agevolato sicuramente dal dall'intervento che mi ha preceduto che ha accentrato perfettamente le criticità le difficoltà ma anche le opportunità
Di una di uno strumento nuovo per il nostro Paese che era a carico anche di tante attese mi limiterò soltanto a fare una Breve considerazione
Di quattro per poi scendere su alcuni aspetti che riguardano l'esperienza maturata in Calabria
La sperimentazione dell'istituzione del reddito minimo ha rappresentato nel nostro Paese secondo noi uno strumento dalle caratteristiche fortemente innovative
Esso infatti combinava un intervento universalistico volto a fronteggiare le situazioni di grave pop povertà economica delle femmes delle famiglie
Mediante un'erogazione monetaria certa definita con un intervento di inserimento sociale formativo occupazionale volto a stimolare coinvolgere accompagnare i destinatari lungo un processo di riduzione del bisogno e di fuoriuscita dalla marginalità
La sperimentazione ha perseguito due obiettivi fondamentali superare le vecchie logiche dell'assistenza economica discrezionale frammentata
E sancire un diritto universale alla dignità e a condizioni minime di sussistenza in linea con i più moderni sistemi di protezione sociale presenti in molti paesi europei realizzare una politica di lotta alla povertà e all'esclusione sociale non semplicemente elargiti IVA ma attiva orientata cioè a impegnare a valorizzare le risorse individuali e familiari degli interessi sugli Obiettivi attività con loro concordante
Il reddito minimo associava così il contributo di minimo vitale a specifici programmi di inserimento sociale
In Italia veniva già detto non esisteva fino all'introduzione del reddito minimo di inserimento alcuna misura esplicitamente volta a combattere l'esclusione sociale
Nel nostro Paese mancava un sostegno minimo vitale presente invece in altri Paesi dell'Europa pensiamo alla Germania alla Francia all'Inghilterra
Va però detto che il nostro sistema nazionale di protezione sociale assistenza previdenza sanità
Operando in vari settori permetteva di creare una serie di dispositivi da cui si otteneva una politica implicita contro l'esclusione sociale la povertà
A partire dagli anni novanta un ruolo determinante è stato svolto dalle varie leggi finanziarie che hanno legiferato su materie che riguardavano i cosiddetti diritti sociali di cittadinanza ad esempio sono stati definiti
Costi ridotti e limitati di accesso ai servizi sanitari
E le relative si esenzioni sono stati ritoccati
I sostegni ai disoccupati è stato modificato come sappiamo il sistema pensionistico
La legge finanziaria del novantotto ha avviato la sperimentazione biennale di misura integrata di sostegno al reddito minimo di ultima istanza definita più comunemente reddito minimo di inserimento
Alla fine del novantotto lo diceva intervento che mi ha preceduto questa sperimentazione ha riguardato trentanove comuni italiani un biennio di prova e per la prima volta nel nostro Paese
La valutazione degli esiti della sperimentazione è stata affidata ad un istituto indipendente
Che ha lavorato a stretto contatto
Con il Dipartimento degli Affari sociali e con la Commissione di indagine sull'esclusione sociale
La legge finanziaria due mila uno senza attendere i risultati della sperimentazione e il rapporto di valutazione ha ulteriormente allargato per un altro biennio il numero dei Comuni in cui è inserito il reddito minimo ai trentanove comuni
Iniziali si sono aggiunti ulteriori duecento sessantasette comuni
Una strategia si diceva innovativa che presenta alcuni punti fermi occuparsi di coloro dei quali non ci si occupa mai
Bambini famiglie e povertà integrazione degli immigrati e cercare di implementare nella rete dei servizi una cultura sociale inclusiva
Il reddito minimo è una misura di contrasto della povertà e dell'esclusione sociale
Attraverso il sostegno delle condizioni economiche sociali delle persone esposte a rischi di marginalità sociale ed impossibilitati a provvedere al mantenimento proprio e dei figli per cause psichiche e fisiche sociali
Particolare rilievo accanto al trasferimento monetario
è stato dato agli interventi di integrazione sociale finalizzati alla promozione delle capacità individuali e dell'autonomia e dell'autonomia economica degli individui i destinatari del reddito minimo erano cittadini italiani o di Paesi membri della Unione Europea residenti da almeno dodici mesi in uno dei comuni ammessi alla sperimentazione
I cittadini non appartenenti all'Unione europea o apolidi dovevano risiedere in uno dei Comuni ammessi alla sperimentazione da almeno tre anni
Ai soggetti in età lavorativa non occupati e labili al lavoro veniva richiesta la disponibilità a frequentare corsi di formazione professionale
E la disponibilità al lavoro documentata tramite i competenti uffici di collocamento i destinatari avevano dovevano essere privi di reddito
O con un reddito non superiore nel novantotto
A cinquecento mila lire per una persona in presenza di nuclei familiari composti da due o più persone tale soglia di reddito veniva determinata sulla base della scala di equivalenza individuata con criteri imposti dalla ministero per la scelta dei comuni la commissione della povertà si è affidata a ricerche
E a relazioni dell'Istat sono stati in quella fase importanti momenti di confronto di concertazione tra i competenti assessorati regionali i comuni l'associazione lanci il sindacato per definire con quanto più possibile chiarezza le questioni legate alla povertà in Italia ai Comuni da selezionare anche per ridurre eventuali problemi di natura speculativa
Nei due anni di sperimentazione sono state presentate cinquantacinque mila cinquecentoventidue domande
Di reddito minimo ne sono state accolte trentasei quattro mila settecentotrenta per complessive ottantacinque mila persone nella stragrande maggioranza dei casi lo scarto tra domande presentate domande accolte segnalava che vi è stato un grosso sforzo di verifica
Dei requisiti di accesso da parte delle amministrazioni anche se non sono mancate difficoltà perché essendo la richiesta tutta centrata sul meccanismo del autocertificazioni ci sono state false
Diciamo dichiarazioni io o le ho vissuto un'esperienza nella mia regione ci sono ancora tanti avvisi di garanzia
In itinere verso famiglie che hanno dichiarato il falso per poter pensare di essere coinvolti e inclusi in questa in questa attività
Nel Mezzogiorno diciamo dopo i comuni registravano grandi difficoltà
Non sono stati attivati ulteriori meccanismi di rafforzamento di verifiche e controlli tutto questo richiedeva competenze ma anche legittimazioni
Specifiche per poter accedere per esempio al controllo dei dati all'ufficio imposte alle banche al catasto agli uffici postali nei programmi di inserimento sociale
Risolto risultavano inseriti a dicembre del due mila quasi trentasette mila persone i più diffusi
Sono quelli impegnate nelle attività socio relazionale questi avevano con l'obiettivo di promuovere l'inserimento sociale
Offrendo ai beneficiari l'occasione di entrare a far parte di ambienti sociali positivi culturalmente stimolanti gli inserimenti sono avvenuti in associazioni di volontariato
Cooperative sociali
Parrocchie comunità terapeutiche dove gli utenti svolgeva un'attività di vario tipo manutenzione degli impianti
Cura del verde assistenza alle segreterie un altro tipo di intervento
Consisteva nell'inserimento dei giovani e dei minori in esperienze di rieducazione territoriale in centri di aggregazioni e ludoteche per esempio in Calabria travi lì gli aspetti più prioritari
Delle graduatorie
Ora promosse dai Comuni per accedere al reddito minimo per scelta si è deciso di privilegiare per esempio Giovanni al di sotto dei trentacinque anni
Perché si intravedeva in questa opzione un tentativo di trattenere nei territori e soprattutto nei comuni e montani e i giovani che diversamente rischiavano di riprendere l'odiosa via dell'emigrazione di massa in cerca di lavoro in queste strutture sono state creati molti comuni grazie ai finanziamenti previsti
Dalla legge duecentottantacinque del novantasette altri tipi di programma
Sono stati attività di cure sostegno intrafamiliare finalizzate sia al sostegno di una genitorialità responsabile sì all'avvio di percorsi terapeutici alle donne sole e ai capifamiglia
Le difficoltà ad attuare attività di inserimento lavorativo
è strettamente legato oltre che alle condizioni del mercato del lavoro meridionale calabrese e a quello locale alla capacità progettuale organizzativa degli operatori sociali nei comuni più poveri
Spesso mancano risorse come impressi associazioni imprenditoriali strutture cooperative come si sa la finanziaria del due mila e tre non ha più sostenuto
è confermato il reddito minimo di inserimento determinando il blocco generalizzato dell'esperienza ricorderete che nel Patto per l'Italia
Si parlava non più di reddito minimo di inserimento ma di sostegno al reddito di ultima di ultima istanza
La verve bloccato questo provvedimento e per noi cosa sbagliata
Intanto perché è stato attivato questo blocco senza valutare l'ultimo rapporto sul reddito minimo di inserimento inviato al ministero del welfare che tracciava un bilancio in parte anche positivo della sperimentazione pensate
Diciassette mila famiglie sono uscite dal tunnel della povertà
Suo ottantacinque mila beneficiari trentasette mila sono stati impiegati in programmi di reinserimento sociale in associazioni di volontariato in cooperative sociali in parrocchia
E ancora grazie al reddito minimo oltre due mila trecento persone che non avevano completato la scuola dell'obbligo hanno conseguito il diploma di licenza media ottocento famiglie sono rientrate dalle morosità
E dagli arretrati di pagamento degli affitti
E delle utenze addirittura l'istituto e ha fatto la valutazione sulla sperimentazione nei quattro anni evidenzia che in diverse città specie del Mezzogiorno
E anche della Calabria è stata segnalata a seguito della sperimentazione del reddito minimo anche una diminuzione del fenomeno della microcriminalità chi vi parla
Può testimoniare che sono dati veri perché li abbiamo vissuti in Calabria avendo tra le città pilota la città di Reggio Calabria lì c'era una circoscrizione tra diciamo quelle più o povere e quelli e e l'aria urbana deve gioca perché era più infettata dal fenomeno criminale e mafioso ma si è accertato che la riduzione del fenomeno della finché della microcriminalità interessato anche altre città penso a Vibo Valentia penso a Cutro a San Giovanni in Fiore a Isola Capo Rizzuto parlo di paesi dove i fenomeni di condizionamento ambientale
Sono sono veramente forte
Una parte rilevante della società calabrese oltre il trentacinque per cento per descrivere un pochino il quadro entro cui questo strumento si che collegava è costretta a vivere in una condizione ingiusta di disagio materiale e morale il reddito personale di estese categorie di lavoro diviene sempre più inadeguato rispetto ai bisogni essenziali della vita gli indicatori economici e sociali segnalano nella mia regione un livello di arretramento sotto il profilo economico produttivo occupazionale in Calabria più che altrove
E concentrato il maggior numero di famiglie povere pensate su settecentodiciotto mila ottocentosettantaquattro o nuclei familiari duecentoquattordici mila vivono condizioni di povertà
E di disagio economico con un'incidenza del trentacinque per cento
Anche se guardiamo alle persone residenti su due milioni zero ventisette mila abitanti calabresi seicentodiciannove mila duecentoquarantaquattro sono povere il prodotto interno lordo in Calabria e tra i più bassi d'Italia
Ridottissimo il tasso di occupazione siamo in fondo alle graduatorie nazionali per reddito pro capite c'è una riduzione pressoché costante della dinamica delle spese delle famiglie siamo la seconda regione d'Italia
Per livelli eccessivi di tassazione fiscale
Il numero dei lavoratori irregolari supera abbondantemente il trenta per cento con un'evasione fiscale altissima come alto
Il tasso di disoccupazione che ci colloca tra le prime regioni d'Italia
E tra le primissime postazioni dell'Unione Europea allargata a venticinque soprattutto per tassi di disoccupazione giovanile e femminile non solo ma sul reddito personale spesso insufficiente grava in modo sempre più esteso anche il bisogno di altre persone senza reddito alcuno
Determinando così situazione di progressivo impoverimento familiare e sociale inoltre risulta crescente il numero delle persone sole
Senza reddito senza sostegno materiale e perciò via via espulse dal contesto sociale nel in Calabria più che altrove si rende necessario
L'avviso della CISL una decisa azione di riequilibrio sociale
Partendo dal processo di sostanziale equità redistributiva delle risorse analizzando interventi finanziari nazionali regionali comunali e di altri soggetti privati
L'esperienza del reddito minimo di inserimento in Calabria è stata vissuta dalle comunità interessate come una prima parziale
Risposta dello Stato dei governi delle istituzioni rispetto al problema della povertà e più precisamente come riconoscimento di un reddito sociale
Come disponibilità minima globale in favore di ogni persona in ragione dei bisogni essenziali e della dignità della vita
La possibilità di garantire alla persona una concreta opportunità di inserimento e di e utilità sociale attraverso la definizione di norma di un percorso lavorativo e formativo
Il raccordo necessario fra prevalenti condizioni di bisogno e misure adottate in materia di politica attiva del lavoro concordati in taluni casi prioritariamente
In favore dei soggetti più deboli nel sistema produttivo il totale decentramento e partecipazione degli enti locali primari comuni nella gestione delle risorse
E nella progettazione degli interventi sociali più i doni è più utile alla comunità in Calabria nei primi due anni di sperimentazione del reddito minimo i Comuni interessati erano cinque
Su trentanove
E successivamente si sono aggiunti ulteriori ventuno dei duecentosessantasette quasi tutti gli ultimi coincidenti con comuni della provincia di Vibo Valentia che l'aria dove si registra il maggior tasso di povertà le domande presentate sono state ogni anno mediamente sedici mila centosessantadue quelle accolte finanziate ottomila cinquecentosettantacinque il contesto locale
Ha influenzato l'andamento complessivo della sperimentazione anche perché i Comuni hanno dovuto accollarsi il finanziamento dei costi di gestione dei programmi di inserimento
La sperimentazione rally realizzata nei quattro anni suggerisce
Che le amministrazioni locali soprattutto in Calabria ma anche nel Mezzogiorno sono stati per lo più incapaci di fornire e monitorare efficacemente i progetti ed i servizi di attivazione i programmi di formazione
Hanno registrato positivamente
Alcuni effetti sull'occupazione anche se le ricadute in termini di inserimento lavorativo si sono realizzati dove esisteva già un mercato del lavoro organizzato a Reggio a Vibo
Nella città di Cutro molti sono stati i giovani impegnati nel reddito minimo di inserimento che hanno trovato un processo di stabilizzazione lavorativa o in alcune imprese che collaboravano già con i Comuni interessati o addirittura noi abbiamo esempi in Calabria di giovani che si sono costituiti in cooperativa e hanno ricevuto servizi esternalizzati dai comuni come per esempio alcuni che riguardano tutto il servizio legato alla a ai parcheggi alla gestione del verde pubblico attrezzato
L'esperienza fatto maturare il convincimento che tanto più numerosi sono i soggetti beneficiari del reddito minimo di inserimento sul totale della popolazione residente
Tanto più difficile e uscire dal bisogno di ricevere il reddito minimo di inserimento spesso tutto ciò denota la difficoltà da parte degli enti locali di proporre efficaci programmi di integrazione di inclusione sociale di inserimento lavorativo di recupero scolastico a fronte di una domanda sociale elevata questo aspetto
Secondo noi ripropone il dilemma delle politiche attive per il lavoro che sembrano funzionare meglio laddove servano meno
Attraverso il reddito minimo il nostro legislatore aveva applicato sia pure a titolo sperimentale una misura di sostegno ai redditi bassi che colpisce come veniva detto in maniera prevalente
Le realtà del Mezzogiorno la Calabria in modo particolare
Si era riconosciuto infatti il ruolo delle misure di garanzia del reddito dal punto di vista di un generale ripensamento del welfare
Partendo dal presupposto che per risolvere il problema del lavoro specie nelle arie meridionali possa essere necessario risolvere prima i problemi della povertà economica
Con adeguati sostegni di reddito e quelli dell'emarginazione sociali con incisive azioni di inserimento
Occorre precisare che non basta essere disoccupati
Per avere possibilità chiudo di riconoscimento del reddito minimo di inserimento si può essere anche poveri
E la soglia era anche molto basso una persona che viveva sola ed aveva un reddito dice di duecentosessantanove euro mensili nera escluse sul reddito minimo arrivo alle conclusioni secondo noi emergono due questioni centrali che impegnano il sindacato anche nei prossimi mesi che richiedono un approfondimento specifico la prima domanda che ci poniamo che ci si pone anche a livello istituzionale e la sperimentazione
Può considerarsi fallita rispetto alle intenzioni della legge Turco
Secondo il cofinanziamento stato regioni previsto dal Patto per l'Italia
Prospettato già dal precedente governo Berlusconi può risolvere le criticità pur registrate per esempio in materia di controlli verifiche rispetto agli aventi diritto esami dei risultati
Rispetto alle singole azioni progettuali noi pensiamo che pure in presenza di tante difficoltà
Legata all'avvio della sperimentazione il reddito minimo ha rappresentato una risposta concreta
Rispetto ai bisogni e alle attese delle fasce deboli della società
Italiana calabrese meridionale che ha visto tra i destinatari prioritari proprio i giovani gli anziani le famiglie povere gli immigrati che a seguito di un'improvvida decisione del governo di sospendere l'operatività dello strumento
è precipitata di nuovo nell'aria del disagio dell'esclusione sociale
è necessario quindi riprendere il provvedimento sicuramente migliorarlo lo diceva Sergio nella sua introduzione
Rimodularlo aggiornarlo evitare che per esempio prenda corpo l'idea di una deriva assistenzialistica o un utilizzo improprio delle risorse per continuare ad avere un sostegno alle politiche agli interventi finalizzati a contrastare per ridurre la povertà
E l'esclusione cosa teniamo
E se dovesse passare questo principio
Del cofinanziamento secco
Dell'intervento nazionale da legare esclusivamente con l'intervento regionale paradossalmente incredibilmente in questo Paese si determinerebbe una distorsione e cioè dove il reddito minimo servirebbe maggiormente perché più precisamente concentrata la povertà
Proprio in quelle realtà il reddito minimo non vedrebbe accoglimento anche a seguito di notevoli difficoltà di ordine finanziario delle regioni e degli enti locali se la parola solidarietà
Ancora un valore in questo Paese questo lo si deve dimostrare e lo si deve praticare soprattutto tenendo conto delle esigenze
Più deboli della parte del Paese il Mezzogiorno la Calabria ecco perché noi contiamo
Di rivendicare nella fase in cui partirà questa discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali sul web farm ci sembra quello il tavolo naturale ideale per riparlare di reddito minimo di inserimento di sostenere con forza che l'intervento
Pur rimodulato pura aggiornato deve continuare ad avere una centralizzazione un coordinamento nazionale per fare di questo tema una dell'uno delle prime risposte rispetto ai bisogni più complessive della famiglia e della povertà
Grazie a Luigi e rispetto lo scenario e gli obiettivi che abbiamo davanti credo sia a tutti noi chiaro che serve una forte azione unitaria è un'unità di intenti e di strategie
Abbiamo con questo auspicio la parola d'Achille Passoni della segreteria confederale CGIL
Quando Sergio
Mi ha invitato a questo convegno
Cosa di cui lo ringrazio
Non formalmente credo che si capirà dalle cose che dirò dopo
Mi ha anche dato un compito quasi un ordine ho detto devi parlare di quello che vi scrive io giuro ho fatto
Però
Però avendo ascoltato la tua relazione
E tutte quelle che mi hanno preceduto
Se se me lo consenti
Dove lei a interloquire un po'
Io compilò fatto quindi per quel che vale
Compito che ho fatto però
Però davvero la tua relazione mia
Stimolato
Così come mi hanno ulteriormente poi
Fatto riflettere
Azioni successive
Io interpreto così
Senso
Delle cose che ci ha detto se
E cioè
Che siamo di fronte
Alla necessità di fare grandi scelte
Io la dico così
Sta arrivando a conclusione deve rilevare conclusione
Insieme alla lunga transizione politica di questo Paese
Anche la transizione
Dall'UE falso del fordismo all'UE fra del post fordismo
Questo ci pone
Una necessità prima di ogni altra
E di provare ad avviare un idea organica
Provare di vivere un'idea generale
La destra c'è la un'idea organica
E in questi cinque anni di governo Berlusconi approvato
Seriamente
Ha realizzato un'idea sostanzialmente neoliberista nella quale
Il welfare
è un fattore di freno dello sviluppo
Come tale va
Tagliato
Questo sono stati cinque anni di governo la destra
Un'idea lucida
Noi abbiamo combattuto
Ma un'idea sicuramente
Chiaro
Il mondo progressista chiamiamolo così
Nella sua versione politica ma anche nella sua versione sociale
Noi compresi
Abbiamo chiaro la necessità di avversare
Quel modello
Abbiamo chiaro la necessità di confermare questa straordinaria esperienza
Del nostro
Vecchio Continente costruita lungo tutto il Novecento quest'idea di welfare
Però sappiamo che Guelfa che abbiamo costruito nel novecento non tiene più
Non è più adatto a una società che cambia
Era figlio di quella società la società è cambiata è mutata così profondamente come ci è stato detto stamattina
E quell'Uefa che è stato costruito sul lavoro
Sull'operaio maschio
Che lavora in fabbrica per tutta la vita
Che ha una reddito costante
Con la moglie che sta a casa quelle cose che ci sono state dette stamattina che conosciamo che sono state che ci hanno accompagnato per tutto il Novecento accompagnato la mia generazione quella privata mi
Quella cosa lì non c'è più
Le trasformazioni dell'economia degli assetti produttivi della produzione
Hanno
Pesato influito e hanno modificato gli assetti sociali
Ci piaccia o non ci piaccia è così
In questo laicamente
Bisogna
Porsi il problema
Non ideologicamente
A noi quindi spetta oggi con compito che è quello gravosissimo che c'era qui
Sbattuto in faccia se c'erano
Come proviamo come faccia
A disegnare questo quadro organico di un nuovo Guelfa
Nell'era post fordista
E qui c'è il tema del rapporto tra famiglia e posso
Tema ineludibile
Per il quale io penso che il sindacato unitariamente debba approcciare
Ancora una volta lo dico così
Con un atteggiamento laico
Va rigetto rinata
Complessivamente al rapporto tra Uefa della famiglia guelfa della persona
Guelfa delle famiglie
E il welfare della persona
Il tema è quello di come si passa da un welfare lavoristico all'Uefa della cittadinanza
E dentro nella cittadinanza come convivono interventi
Protezione diritti
Per le persone che per la famiglia
Se si squilibra no questi due elementi
O sei biologicamente sì squilibrato questi due elementi
Noi provochiamo dei danni
Quindi il compito è arduo
E ad o anche culturalmente per ognuno di noi
Ma è un compito che dobbiamo assolvere unitariamente
Dobbiamo assolvere unitariamente
Anche qui superando qualche
Difficoltà ideologica tra di noi
Qualche passato
Poi è logico
E provare a vedere la realtà per quella che si è determinata
E come quella realtà su quella realtà costruire ricostruire un sistema i diritti i protezionisti di tutele
Il tema è a tutto campo e
E a tutto campo
Anche sulla stessa idea di diritti
Di esigibilità dei diritti
Di eguaglianza nell'esigibilità dei diritti
C'è da scavare c'è da lavorare
Perché anche nell'universalità e nell'universalismo si sono provocate iniquità e disuguaglianza
Quando l'assegno di accompagno
Visto che adesso parliamo di non autosufficienza
Viene dato a prescindere dal reddito
Io oggi temo che quel diritto se si continua a chiamare così sia un diritto che produce una disuguaglianza è una iniquità
Temi difficile
Temi assai difficili
Perché mettono in campo in anche una nostra storia
Una storia è un'idea di universalismo sulla quale abbiamo costruito quel poco quel tanto di Guelfa
Di questi di questo Novecento
Ma i nodi di una società che cambia ed Uefa che cambiano sono nodi duri
Che non si possono spostare bisogna provare sciogliere
Anche sbagliando e
Anche con approssimazioni successive
Prendiamo l'esempio del rito minimo inserimento
Se n'è parlato
Così tante
A me piace sbagliare su quella strada
Piuttosto che percorrere quella del retro di ultima istanza a Pattaya e cattura del nome che
Onestamente
No non fa bello insomma
Perché su quella strada io ridisegno davvero l'Uefa su quella strada provo a fare inclusione su quella strada provo
Marsico attenere insieme
Assistenza e politica sociale
Io non ho dubbi che c'è da fare assistenza
Se no sono chiacchiere in molti casi
Ma continuo a pensare che l'idea di fondo del rito minimo inserimento che teneva insieme
Assistenza ha un'idea di politica sociale di inclusione che chiedeva le persone di provare a mettersi in gioco
Non gli dava solo dei soldi ma gli diceva vuol provarci
Vorrei provare a inserire ti seguo e provate inserire titoli persone fare
L'assistenza
Se ci sono i soldi facile fare
Anzi
La storia della Prima Repubblica
E non solo la storia demografica che stia e la storia dei grandi partiti da prima Repubblica quando hanno governato
Ci hanno insegnato come si faceva a distribuire assistenza con qualche ritorno
Era tra i due otto che muta e che apre un nuovo scenario
Quindi voglio dire ci sono grandi cose che interrogano tutti
A partire dal rapporto tra il sostegno al reddito
E la politica dei servizi
Anche qui bisogna provare ride crinale
Alle declinare i termini
Perché c'è una politica di sostegno aveva edito
Delle famiglie
E delle persone
Perché ci sono anche le persone sopra
Sono anche single
Che sono un nucleo familiare
Quindi c'è una politica fiscale da di vedere certo c'è una politica di sostegno
Alla famiglia ai figli
Anche qui
Che UE nel fare immaginiamo per i figli da quando immaginiamo
Da quando nascono
Come si interviene solo con l'asilo nido poi con la scuola materna poi col sistema formativo o anche con qualcosa in più con una dote sono tutte questioni che però hanno bisogno di essere affrontate organicamente
Io ho una paura
E lo dico così
Nell'affrontare questi temi sull'onda delle mode
Non dell'attualità
Perché l'attualità
Pone questi problemi oggi esattamente come gli poneva in un sistema fordista ma di poneva anche dieci quindici anni fa e fosse di porrà anche dopo
Però quando l'attualità diventa moda
Temo che si era in seguiamo
Rischiamo di esserne prigionieri
Io penso che sia stato giusto fare
Il ministero della famiglia
Penso che sia sbagliato
Che questo comporti una frammentazione come avvenuta delle competenze dei ministeri
Perché questo impone a noi sindacato un problema in più
Questa è la negazione di quell'idea di organicità di cui abbiamo bisogno questo è sintomo che
La politica sul versante progressista non ha un'idea organica di che cosa bisogna fare e questo è un problema
Sergio io noi sindacalmente Pier Paolo
C'abbiamo le nostre cose
Ma loro ci hanno i loro e due debolezze non fanno la formazione
Due debolezze sono una debolezza
Più grande
è una debolezza qualora
Certo mentre costruiamo questa rispondiamo alla sfida che Sergio avanza oggi qui
Delle cose le facciamo e certo delle facciate male facciamo spot
In questo c'è il sindacalismo diciamo più classico no c'hai un problema ridare la soluzione
Prove impacchettarlo avere come chi
Vedi come col con come si riesce a volte riesce bene a volte Grecia ma
La non autosufficienza eh uno spot
Lo dico
Il senso buono del termine cioè un grande problema hai provato a prenderlo a tirarlo fuori da un contesto e dire poniamo ad affrontare quello
Ma vedrete che quando affronteremo quel problema lì tireremo un filo che ne porta dietro degli altri
Uno l'ho già detto
Che è quello del sostegno al reddito
Ed è quello del sistema di servizi l'altro è quello dei LIVEAS
Dei LIVEAS
Per cui
Il rovello che mi veniva stamattina ascoltando Sergio e ascoltando
La dottoressa
Sabbadini
Maurizio
E Marsico
E poi diciamo la raffigurazione
Che ci ha fatto badare alla situazione
Il dominio inserimento e Novello è proprio questo cioè come facciamo unitariamente approvare a disegnare un'idea organica che rimette in equilibrio il rapporto tra famiglie e persone
Perché alcune cose vanno diventate verso la persona e altre vanno diventato verso la famiglia
Qui ci sono secondo me tre priorità
Da provare
A mettere insieme una riguarda lavoro
Cioè le politiche attive per il lavoro
E dentro questa partita del lavoro
Assume l'occupazione delle donne come
Una questione
Prioritaria dirimente
Che significa sul versante dell'Uefa costruire quel sistema di servizi che consente che consenta
Io Mentana occupazione femminile
Tra l'altro se si fosse rifinanziata la legge cinquantatré forse non si sarebbe fatto male
Non si sarebbe affatto fatto male
Però non è stato rifinanziato
Secondo
Decidere davvero che i LIVEAS sono una priorità
Perché definirei riversa vuol dire ridefinire un sistema di di ricchi
I diritti
Poi
Una volta definito sistema
Possiamo graduale né l'applicazione in rapporto alle risorse che ci sono
Io sindacalmente mi sento di dire
Che è una volta affermato un diritto
Qualcuno lo esige prima di qualcun altro perché i soldi son quelli che sono
Ma ho bisogno di sapere qual è il quadro i diritti di diritti per tutti
E poi il sistema di servizi
Guardate che se non diventa centrale il sistema dei servizi
Anche la politica
In senso progressista
Si rifugia nella assistenza moneta
Nei voucher
Nei soldi perché è più facile è più semplice
E questa è una cosa per noi insopportabile
Il sistema disservizi deve essere insieme ai LIVEAS lasse della nostra iniziativa quindi il territorio quindi integrazione tutte le cose che ci stiamo dicendo quindi assai duro
Quindi una nuova e ho concluso nuova idea di cittadinanza
Sergio con nonchalance ha buttato lì dei macigni
Io penso che su quei macigni dobbiamo lavorare lavorare con una
Come è sempre stato nella storia del movimento sindacale
Avendo chiaro la realtà per quella che è non per quello che vorremo che fosse e con la laicità di trovare dei punti d'incontro rispetto a culture storie e opinioni anche diverse tra di noi
Grazie ad Achille soprattutto a questa ridefinizione in qualche modo anche di una unità di intenti fra di noi
Rosi chiedemmo ovviamente un po'di tempo al pranzo ma visto che è organizzato con un buffetto credo che riusciamo a contemperare tutto tutta la Scala in qualche modo e a rispettare la scaletta
La parola ora lotta ognuno da tema che assegnato ad Antonio importantissimo ed è anche stato accettato da tutti i relatori appunto il rapporto generazionale rispetto alle politiche della famiglia
Sì grazie anch'io
Plaudo all'iniziativa dalla Confederazione di Sergio per quanto riguarda cosa giornate riflessioni su un tema molto importante che per quanto ci riguarda come pensionati ci vede protagonisti
Da un un po'di tempo e soprattutto questo convegno cicale si colloca forse in un momento anche favorevole se è vero che si dovrebbe aprire questo tavolo a Palazzo Chigi si dovrebbe aprire lo voglio sottolineare questo tavolo a Palazzo Chigi
Beh parlare villa stato sociale in generale quindi un tema che dovrebbe essere al centro delle trattative della concertazione
Avrei voluto anch'io interloquire ma non posso perché anche si erge prima detto questo il tema malato il tema poi dice svolgimento e quindi aveva scritto
Tra famiglia e per esiste un chiaro legame di interdipendenza
La condizione familiari dei suoi componenti rappresenta indubbiamente un fattore importante per il benessere personale comunitario
La domanda di assistenza di qualunque individuo
Dipende non solo dalle sue obiettive condizioni di salute o dalla reale capacità di svolge le normali attività quotidiane
Ma anche dal contesto familiare e dalla vetta e di aiuti relazioni in cui è inserito la famiglia funziona da mediatore fra quantità e qualità della vita
Per dirla con degli slogan sociologi sale fra anni di vita e vita degli anni nonché da interfaccia
Fra le esigenze della persona e le possibilità di risposta
E tuttavia e altrettanto vero l'inverso cioè la situazione familiare dipende a sua volta dalla qualità della vita dei vari componenti
In Italia e la struttura le obbligazioni familiari hanno finora dimostrato di possedere un'eccezionale capacità di risposta solidaristica
Ma questo fino a quanto reggerà
Risvolti preoccupanti sia nel presente che nell'avvenire minacciano questi legami
Quale non non non
Non si preoccupa dei propri figli della loro salute della precarietà lavorativa o delle scarse o nulle Risorse finanziarie dei nipoti dei figli
E un dato naturale oserei dire
Ma la F Lippi non vive ciò con solo
Da un po'di vista sentimentale
Sente che i destini personali familiari si lega né sul piano dei diritti in un impegno culturale e sindacale
Il benessere di ciascuno è legato a quello degli altri
Il mio bene il tuo bene e viceversa
E quindi il bene comune
Sentiamo che la intercambi Varaita e associata alla intergenerazionali ITA
E il modo di essere sindacato confederale quindi e quindi giustamente c'è puro io dico anche con responsabilità
Dello stesso sindacato arriviamo a discuterne e spero o perde potere traghettare il momento della discussione
I dati di confronto è quella che vuole risultati
Dire no alle modifiche circa i coefficienti previdenziali
Significa preoccuparsi dei futuri assegni pensionistici dei propri figli e nipoti
Significa dire no a una vita futura incerta economicamente
Di essi all'approvazione della legge per la non autosufficienza significa tenere aggregati ed insieme anziani non abili bambini nati commise patologie psichiatriche fisiche giovani che cause la loro esuberanza tipica dell'età a vivere inabili
Le battaglie condotte oggi dalla FP significano diritti di cittadinanza quindi per tutti
Penso alla legge quadro sull'assistenza la famosa trecentoventotto
E un patrimonio di tutti
Ma spesso dimenticata non si dà continuità d'azione e spesso non c'è coerenza tra quelle che sono le battaglie e le manifestazioni rispetto anche alle controverse ci sono ai vari livelli
Le nostre vertenze alita sul territorio in campo sociale comportano la richiesta di servizi di accesso ai beni o universali ed umani che si chiamano salute benessere qualità della vita per tutti per tutte le età
Però nel luogo del Paese
Ma come accennavo prima siamo preoccupati
La ragione prima di queste preoccupazione che in una situazione come quella italiana che da sempre ha potuto abbondantemente fare assegnamento sulle forze e dei loro familiari
L'indebolimento di di questi legami avrebbe come petto un più elevato rischio di esposizione al ricovero delle possono ampliare i giovani soprattutto i più fragili non essendo disponibili quelle alternative misure di sostegno pubblico che in altri Paesi sono stati in varia misura apprestate ad integrazione o supplenza
Delle responsabilità familiari
Il primato dei rapporti familiari per un lungo lasso di tempo
Ha in sostanza esentato le pubbliche istituzioni dall'onere di intervenire in aiuto o a sostegno delle famiglie in difficoltà se non in circostanze del tutto eccezionale
Che gli aiuti erogati da servizi comunali coprano una parte alquanto trascurabile della popolazione è risaputo
Così come è noto che una parte consistente di anziani sei quando ce lo possono permettere ricorrono al mercato e quindi sono costretti ad impoverire il proprio reddito
Questa situazione di autarchia assistenziale
Da parte delle famiglie raggiunge il parossismo quando la persona che presenta problemi di assistenza e sola cioè in famiglia non vi è nessun altro
Secondo un'indagine Istat a queste famiglie sono composto di più di novecento mila individui
Che nel quaranta per cento dei casi trecentosessanta mila quindi cioè trovano in condizioni di particolare gravità è bene anche in questi casi
Ben il quarantaquattro virgola cinque per cento quattrocento mila di queste persone resta primo di sostegni pressoché abbandonate a se stesse e lo stato e lo stesso accade per il trentacinque virgola cinque per cento centoventisette mila persone sotto accusa problemi e di cattura così gravi che non possono essere più eludibili
In questa materia e tuttavia ciò che più conta non è presente ma il futuro sono le prospettive evolutive del quadro demografico ok impresa diretta con insieme delle relazioni sociali e familiari
La famiglia italiana regge e tiene ed è in grado in qualunque modo di far fronte alle proprie necessità
La quota di anziani ricoverati in un istituto di gran lunga minore che in altri Paesi la durata l'abilità aumenta nonostante una certa latitanza dei servizi pubblici
Da un lato questo è comporta ma è sconfortante dall'altro per una pluralità di motivi in primo luogo perché questa tenuta delle famiglie e delle reti familiari parentali
Ha un costo per la famiglia e per la società
La famiglia paga dazio con un sovraccarico di compiti delle figure sulle quali ricade la Maggiolo responsabilità di cura mantenimento ed assistenza dei suoi componenti ossia Redondi
Dunque con un unico divisione familiari dei carichi di Pan di lavoro che alla luce della crescente presenza femminile nel mercato del lavoro diviene in taluni casi insostenibile
Per compensare questa gravi o di responsabilità le famiglie hanno progressivamente ridotto il numero dei figli qui subentrano i costi che ricadono sulla società
Poiché la riduzione delle nascite si impone alla base dello stesso processo di invecchiamento demografico che riduce nel tempo le risorse disponibili alla cura degli anziani la cui quota aumenta nella popolazione
La società paga altresì l'onore di questa deve legare famiglie in termini di una minore quota di occupazione femminile un circolo vizioso insomma
L'esito tendenziali di questi processi interdipendenti è un graduale euro una graduale consunzione della porta della tenuta delle reti familiari
Il sistema per così dire divora se stesso lentamente inesorabilmente in mancanza di ammortamenti di rapa poco a poco tutto il suo prezioso capitale sociale
Già ora si avvertono distintamente i prodromi di questo indebolimento non solo nel declino della natalità
Vanno messi inoltre nel conto la crescita ormai consistente della instabilità familiare separazioni divorzi aumentano sempre di più
Il fenomeno in crescita specie in alcune regioni e nelle grandi aree metropolitane
Va messo nel conto anche l'aumento delle istituto canalizzazioni dei non autosufficienti su questo ci sono mitragliate di numeri che contraddicono l'unico gli altri Paesi tutto io si rincorrono appunto un'individuale quantità
Io mi fermo soltanto per quanto riguarda questi dati da quello che è stato una rilevazione fatta nella passata legislatura in quella legge bipartisan che ha individuato in due milioni e mezzo due milioni ottocento mila i non autosufficienti del nostro Paese
Infine occorre considerare Repetto indiretto della rare passione delle nascite sulla dimensione delle reti familiari parentali
In questa situazione diventa impellenti una parallela crescita delle strutture di servizio specie del servizio di tipo domiciliari integrato
Per pronte l'aumento degli anziani nella popolazione tale indebolimento delle reti di sostegno familiare
Sulle quali finora è stata pressoché totalmente scaricata la soluzione dei problemi di assistenza della terza e quarta età
In mancanza di questi interventi è facile ipotizzare che i costi saranno di due tipi da un lato uno o un aumento esponenziale della spesa sanitaria
E assistenziale ed ossa in misura consistente sulle spalle dei cittadini
A livello nazionale ci ha battuto periferico con il diluvio di nuove addizionali e tasse di scopo volante dall'ultima legge finanziaria e dall'altro
Per di quelli che
Per quello che è di una spesa non sarà può permettere certamente e saranno sempre meno coloro in grado di farlo considerata la media degli assegni del sistema pensionistico
Una crescita considerevole delle forme di istituzionalizzazione in linea con quanto è già avvenuto o sta avvenendo in altri Paesi occidentali
Basta pensare alla Francia e alla Spagna che hanno messo a disposizioni consistente risorse finanziarie
Anche qui ritorna il forte impegno sindacale delle per azioni pensionati unitariamente in quelle battaglie di civiltà le cui conquiste non sono un bene non categoriali generazionale o settoriale ma universale
Le conquiste sono un beneficio di cui tutti si avvantaggiano mi riferisco all'impegno giuridico e politico perché finalmente nel nostro Paese sia costituito il fondo per la non autosufficienza
è la risposta all'appello di giustizia che si rivolgono circa tre milioni di cittadini e le loro famiglie non possiamo lasciarli soli
C'è un legame che ci unisce la solidarietà
è un problema che attanaglia non solo gli anziani ma anche tanti bambini come ho detto prima i giovani cittadini insieme
L'azione svolta dalla quindi privi e dalle altre organizzazioni dei pensionati CGIL e UIL nella verbo urtata al centro del dibattito sindacale i problemi della difesa del Welfare
Ha rappresentato la scelta felice di adottare obiettivi di interesse oggettivo per le generazioni future e per quelle oggi rappresentate in quanto già pensionato
E stata realizzate più che da una generalizzata consapevolezza di queste vini da parte delle categorie degli attivi dalla mobilitazione proprio dei pensionati Resa cioè concreta dall'iniziativa categoriali pensionati attraverso la loro federazioni
La nostra storia e il nostro futuro si reggono sul legame più nobile che è quello della paternità e della giustizia che non ha età
Ed infine voglio ora qui proporre un un Progetto che per quanto ci riguarda come vedi come per i pesci vogliamo lanciare per un'alleanza a tre pensionati giovani e donne un'idea da tempo in elaborazione che la e quelli pay vorrebbe sviluppare nei prossimi due anni
Non ci nascondiamo i rischi di genericità insiti in tali tipo di proposte ma noi non vogliamo soltanto muovere l'aria presso le varie un interesse effimero
Per questo la ecco Lippi pensa di attrezzare una linea strategica da articolare con precisi e delimitati soggetti
Non le donne in quanto genere sociologico mare donne che ricoprano responsabilità istituzionale a ogni livello anche territoriale con riguardo all'intero spettro politico e parlamentare
Non in giovani in quanto tali anagraficamente bensì ad esempio quelli che un recente rapporto dell'utopista Luis identifica come potenziale classe dirigente futura
E infine non genericamente gli anziani
Bensì quelli associate nel sindacato e che costituiscono esempio traino a livello europeo internazionale
L'Italia infatti la culla di un sindacalismo dei pensionati unitari che conta oltre sei milioni di iscritti
Abbracciando ogni categoria die che se lavoratori
Un sindacalismo di massa e strutturato
Che è forte anche del suo rapporto organico cui lavorativa attivi nelle confederazioni sbarra il passo a ogni speculazione politica demagogica sui poveri vecchi marginalizzato indotta intatti i ribelli Tari di partiti taxi di pensionati noi su quello faremo una grande battaglia contro naturalmente i soggetti operativi che andremo insieme ad indebitare per questo progetto a cominciare da noi stessi
Non coltiva eremo alcuna volontà egemonica stiamo tranquilli gli amici delle cattive attivi alle confederazioni non abbiamo questa abbellita tutt'al più per dire ancora con linguaggio della vecchia vulgata marxista
Devono servire d'avanguardia attive e propositive e questo soltanto il primo annuncio è il primo passo grazie
Grazie Antonio anche per lo stimolo e le proposte la parola Pier Paolo Baretta che chiude questa mezza giornata molto intensa
Poi dosate sondato organizzativo andiamo tutti al buffet che è stato organizzato nel pianterreno e ci ritroviamo in sala alle quattordici e trenta come previsto
Massimo quattordici e quarantacinque non oltre non oltre perché è ovvio che se spostiamo di più di un quarto d'ora il ritardo rischiamo poi di compromettere i lavori del pomeriggio grazie a tutti
Dei distributori no vi distribuiamo modesto mentre intervengo ridistribuiamo i panini
La allora improba e questo pone degli oggettivi limiti al al mio intervento operò il vantaggio che le conclusioni politiche per far sì che per il generale questa sera e quindi posso limitarmi ad alcune riflessioni credo non sfugga non sia sfuggito a nessuno che ha assistito ai lavori della mattinata
L'importanza e l'utilità di questo di questo convegno di questa iniziativa
Che si svolge casualmente dal punto di vista della dell'agenda ma non casualmente dal punto di vista politico a pochi giorni dall'avvio del confronto con il governo
Noi intendiamo con il convegno di oggi lanciare al Governo ma in generale alla politica
Un segnale chiaro
Sulla nostra idea di modello sociale
Sul nostro sistema di priorità
Confronto con il governo
Che dovrebbe cominciare il ventidue
Arriva tardi
Certo c'è stata la crisi di governo ma si capisce bene che questi ritardi sono anche politici sul merito delle questioni da affrontare
Un confronto che si presenta tutto in salita
Non solo perché ci sono troppi incidenti di percorso le interviste gli annunci le soluzioni annunciate Ri reiteratamente ieri pomeriggio l'ultimo sulla questione dei coefficienti
Ma anche perché e lo dico
Non per denunciare lo dico per chiedere che si ripari a questo problema
Vi è una evidente assenza di strategia di respiro e di un sistema di scelte noi affrontiamo un negoziato quindi difficile in salita per questa ragione
Con riferimento alla discussione di oggi
Basta tener presente il dibattito aperto in queste ore in questi giorni all'interno della maggioranza sulla destinazione da dare al surplus fiscale
Entrate probabilmente strutturali se persino Visco dice che si possono ridurre le tasse
Che in questo modo mettendo in discussione l'intero impianto di un ragionamento sulla politica fiscale
Guardate questo delle tasse è un dibattito molto serio perché interferisce direttamente sulla questione sociale
Fatto bene Sergio dir la relazione l'hanno ripreso alcuni interventi e io penso che noi sindacato la CISL dobbiamo alzare il tiro su questa discussione
Che la pressione fiscale in Italia sia elevata ormai è fuori discussione
E anche noi dobbiamo metterci in quest'ottica nell'ottica cioè di riconoscere che abbiamo una pressione fiscale complessivamente adeguata
Dalla pasticciata soluzione della finanziaria nella quale c'è stato il passaggio dalle detrazioni alle alle deduzioni ma c'è stato l'aumento della base imponibile
Nella quale c'è stata la bozza la positiva introduzione della progressività col sistema delle aliquote
Ma c'è stato l'errore dello spostamento degli scaglioni e della differenziazione della tasse risente tra dipendenti e pensionati
Questioni che hanno già ridotto alcuni dei vantaggi che nella Finanziaria c'erano si aggiunge in questi giorni il problema della tassazione periferica siamo solo agli inizi abbiamo tutto il mese di marzo davanti ancora per vedere come finisce il film
Con le addizionali comunali regionali che stanno creando una clima sociale allarmato
Nei prossimi giorni nelle prossime settimane la questione fisco la questione pensioni saranno all'ordine del giorno della percezione diretta dei cittadini dei lavoratori due questioni che incidono direttamente sulla carne viva
Delle persone
Ora il vero problema della discussione fiscale con riferimento alla nostra riflessione di oggi è la evidente
Direi inaccettabile separazione culturale e politica del dibattito sul fisco dalle finalità economiche e sociali alle quali esso deve tendere
Pensiamo innanzitutto a questo dibattito assetti con dove si discute più o meno tasse insegne
è di queste ore l'annuncio non negativo
Della dell'intervento probabile sull'ICI
Ma è totalmente disancorato da una politica sulla famiglia sulla sulla sull'abitazione
è evidentemente finalizzato ragioni elettorali tutte comprensibili
Come fu comprensibile da parte di Berlusconi quella sera capisco da parte oggi di chi governa ma la cosa che a noi interessa metterne evidente su un provvedimento sul quale non possiamo essere contrari ma è l'assoluta assetti cita di un dibattito che non ha finalizzazione
Ma pensate anche all'aspetto unto ma di automatismo che cede
Insomma l'idea che basti ridurre le tasse e la crescita è automatica
Cioè che non c'è una politica per la crescita c'è un meccanismo tecnico che la riduzione delle tasse e abbiamo immediatamente la aumento della crescita in un Paese nel quale l'evasione fiscale è pari a tutta la spesa sanitaria ma pensate anche al tema molto caldo dell'intervento a pioggia
Del fatto cioè che attraverso l'intervento sulle aliquote la riduzione delle tasse o l'aumento delle tasse si prescinde completamente dal dibattito sulla distribuzione del reddito
Che poi decisivo rispetto alla soluzione di alcuni problemi che non discusso questa mattina vi ricordate in autunno quando c'è stata la campagna giornalistica che ci ha tolto il sonno sul fatto se a settanta mila euro sì era ricchi o non si era ricchi il novantaquattro per cento dei contribuenti italiani dichiara redditi sotto i quaranta mila euro
Il che dimostra quanto evasione c'è lì dentro rimonta dimostra anche quanto sono schiacciati ancora i redditi
Da una questione assolutamente diciamo decisiva rispetto alla discussione di oggi e allora non c'è dubbio che vi questo porta all'altro aspetto del tutto astratto con il quale si fa la discussione fiscale con riferimento alle questioni sociali
E cioè il fatto che noi abbiamo una struttura fiscale anche costituzionalmente questo è un problema fondata sulla persona fisica l'IRPEF e questo porta a quel nodo che giustamente Achille Passoni considerava centrale della discussione anche futura cioè del rapporto tra individuo persona e tra famiglia comunità
Sono tutte questioni che guardando poi direttamente al nodo familiare noi ci accorgiamo veniva detto nella relazione di Sergio che l'ottantanove per cento delle famiglie italiane non è considerata povera lui ha detto l'undici per cento e povera
Dico l'ottantanove per dimostrare un dato impositivo
Dopodiché però aggiungo al al dato che diceva Sergio che l'undici perché il nove per cento di questo tanta nove e quasi povero
L'undici per cento di famiglie povere più il nove di quasi povero cambia la lettura il venti per cento delle famiglie italiane o è povero o e quasi povero
è un dato insostenibile dal punto di vista dell'equilibrio sociale di uno dei più grandi paesi industrializzati del mondo perché questo per fortuna conteniamo adesso nonostante le nostre le nostre difficoltà
Noi dobbiamo quindi riportare la discussione di queste ore di questi giorni con lo sforzo politico molto molto impegnativo che dobbiamo fare certamente insieme dobbiamo riportare la discussione di questi giorni sulle tasse all'interno delle priorità
Sociali di modello sociale che vogliamo perseguire altrimenti temo che anche il negoziato rischi di prendere una deviazione che non ci porta poi agli obiettivi che noi vogliamo perseguire non c'è dubbio riusciremo a fare questo nelle poche settimane che ci separano dal voto amministrativo
Io me lo auguro anche perché noi lo sapete riteniamo un grave errore la tentazione che vediamo è evidente di rinviare tutta la discussione al dopo elezioni
Riusciremo prima della finanziaria dobbiamo provarci con tutte le nostre forze perché dalla trappola della finanziaria abbiamo fatto fatica ad uscire lo scorso semestre e vorremmo evitare di ricadere all'interno della costa della tratto dalla finanziaria
Il nostro compito è provarci e il modo migliore per farlo avere una visione strategica
Ed ecco allora che è in questa ottica che salda la strategia alla politica che si inserisce opportunamente il convegno di oggi
La reazione di Betti e il dibattito li contributi
Ci offrono un'analisi convincente
E anche delle proposte sì è vero dei macigni ma intanto il patto strategico di questa discussione presuppone la capacità di prendere il toro per le corna
E questa discussione di oggi
Viene posta nella relazione attraverso due domande non esplicite ma assolutamente implicite
Che Sergio ci propone e sulle quali abbiamo il dovere di continuare di flessione
La prima domanda apparentemente ovvia ma alla quale è necessario dare una risposta ridare una risposta
Esiste una questione sociale oggi in Italia e uso non a caso la terminologia questione sociale evocando tante cose dietro questa terminologia anche culturali che riguardano diciamo anche il nostro mondo le nostre tradizioni
In un dibattito nel quale tutto è fondato sul principio del consumo
Lo ricordava Bettino tentazione consumistica
Esiste una questione sociale e se rispondiamo di sì
Esiste una centralità culturale e politica per rispondere a questa questione sociale
Assumendo i due parametri che vengono proposti e cioè quello della fragilità e della responsabilità
Cioè l'assunzione del lato debole ma anche la risposta etico politica dell'assunzione della responsabilità e e non quindi dell'assistenzialismo di tipo tradizionale
Alla prima domanda se esiste una questione sociale la risposta è netta sì esiste
Ed esiste dalla semplice lettura dei dati che la società e gli analisti gli analisti ci offrono
La il punto è come abbiamo capito bene questa mattina è che la questione sociale di oggi è molto molto diverso da da quella di soltanto alcuni anni fa
Quella nella quale noi siamo cresciuti nella quale abbiamo fondato i nostri successi nella quale abbiamo fondato i nostri sistemi di tutela e di protezione
La cosa curiosa è che la nuova questione sociale le nuove Rerum Novarum
Nascono dall'intreccio tra un dato positivo e uno negativo novantadue dati negativi
Nasce dall'intreccio di un dato positivo che la straordinaria abbiamo il Recco europeo crescita dell'attesa di vita
Veniva ricordato
I dati basta dire soltanto che nei prossimi quindici vent'anni il numero degli ottantenni raddoppia passando due milioni e mezzo cinque milioni di persone
E che l'attesa di vita delle donne che supera di quattro cinque anni con degli uomini passa dagli ottantadue di adesso gli ottantotto abbondanti del due mila e quaranta
Questi dati straordinari positivi pensiamo di goderne no immaginate dei nostri figli
Vanno vissuti come una risorsa
Non come una fregatura
Ma sono dati che non si reggono da soli che hanno bisogni politiche che sorreggono a questa tendenza demografica questi dati positivi non privi di conseguenze
Perché è evidente che se raddoppia il numero degli ultra ottantenni in maniera non esponenziali no non non proporzionale perché per fortuna la scienza medica fa passi da gigante ma aumenta anche il numero dei non autosufficienti
Cioè la domanda sociale e destinata a crescere
Questo è il grande equivoco del dibattito politico macro economico dove si può pensare che la domanda sociale contra i pile
Si può riorganizzarla si può redistribuire la in modo diverso ma non è contra inibire è destinata a crescere per ragioni di carattere demografico evidente questo dato è un dato positivo
Bah impattare con il dato negativo del tasso di fertilità sul quale la dottoressa Sabattini CIA intrattenuto con molta con molta chiarezza e che è un dato trans tragicamente costante
Dal due virgola cinque del mille novecentosettantacinque all'uno virgola tre virgola quattro di adesso un dato costante sino al due non si muove fino al due mila cinquanta
Ed è allora questo che ci fa riflettere questi due aspetti
Il dato positivo della crescita di vita ma non privo di conseguenze il dato negativo della tasso di fertilità negativo a livello europeo finiscono per
Fare corto circuito tra di loro
Ma diventano esplosivi quando vanno a impattare
Nel nodo del lavoro del mercato del lavoro e dell'occupazione un tasso di occupazione basso tra i più bassi d'Europa per gli anziani per le donne
E un mercato del lavoro fatto a groviera per i giovani con buchi con buchi e con buchi sempre più larghi
Un Paese con molti anziani e per fortuna longevi
E con pochi giovani a reddito scarso e ha prospettive professionali in certi ecco il quadro
Che interroga la politica dovrebbe interrogare la politica interroga il sindacato e noi questa mattina ci stiamo interrogando senza girarci attorno
Un Paese nel quale questi anziani
Sono da un lato offrono gratis servizi sociali
In ogni notte dei no dall'altro sono ovviamente chiedono servizi sociali ma non autosufficienze questa forbice no che s'allarga anche nella stessa condizione soggettiva
E lo snodo continua ad essere la famiglia
Ma questi giovani i quali come è stato detto con chiarezza sono di fronte al problema di non essere in condizione di formarla famiglia
Una giovane coppia ci limitiamo ancora quello di sesso diverso una giovane coppia che voglia sposarsi
E va in banca se non e e se abbia un contratto flessibile se non è accompagnata dei genitori non ricevo il mutuo perché non è considerata solvibile questione che mette in evidenza l'ottusità la miopia del sistema bancario finanziarie Italia italiano oggi ma che pone un drammatico problema il primo modo per difendere la famiglia e consentire che venga formata noi non stiamo pensando al ritorno alle famiglie patriarcali
Noi stiamo pensando al fatto che la rete di solidarietà nasce dal fatto che si possono formare le famiglie la centralità della famiglia
Non è tutti a casa la centralità famiglie nuove famiglie che che che nascono che crescono e che mettono in moto un processo di ricambio anche sociale
Questo però pone una prima conclusione
Anche per il sindacato conclusione non semplice
E cioè il fatto che se questo è il quadro di riferimento e questo non è il domani
Il domani esponenziale mai già alloggi noi dobbiamo dirci con chiarezza che la priorità
Sono i giovani e gli anziani
Anzi diciamocelo tra di noi che siamo lavoratori dipendenti
A tempo indeterminato
I maschi adulti a cui veniva fatto riferimento
No diciamocelo con chiarezza che noi difendiamo oggi e questa è una sfida delicata per il sindacalismo confederale italiano noi dobbiamo dire ai dipendenti a noi stessi
Che noi difendiamo noi stessi soltanto se siamo in grado di dare risposte al problema dei figli e dei padri
Non esiste oggi un idea fordista
Per la quale sia possibile immaginare che dalla risposta che dopo al lavoratore dipendente ne derivi di conseguenza una risposta di carattere generale
No eh rovesciato non è un tema semplice dal punto di vista culturale dal punto di vista politico dal punto di vista della scelta delle concrete politiche quotidiane
Che noi dobbiamo fare ma questo è il nodo che ci pone l'interrogarci del nella società moderna e allora non c'è dubbio che questo pone immediatamente una seconda conclusione
E cioè che l'approccio e stamattina abbiamo fatto un passo in avanti notevole l'approccio all'idea di uguale far è un approccio non assistenziale
Non Bismark e hanno nemmeno la bella regina
Ha ragione chiedesse quando dice che bisogna sostituire la parola malattia alla parola salute
Nell'idea di welfare
La parola disoccupazione la parola lavoro la parola miseria alla la alla parola miseria la parola benessere un welfare delle opportunità lo si sente tanto dire mai è il punto sul quale bisogna essere in grado di rovesciare l'approccio ma mi rivolgo ad Achille
Ma è questo il dibattito politico culturale e sociale presente nel Paese mi rivolgo lui perché Lula introdotto questa riflessione è questo
La discussione sui diritti individuali cosa molto seria
Sul quale noi procediamo con grande rispetto
Sia nella relazione di Betti sia nelle proposte posizioni ufficiali
Ma può limitarsi a una discussione sui modelli
E lasciare del tutto al di fuori una discussione sui contenuti
Il voto di insufficienza che nella sua intervista di ieri a conquista del lavoro Sergio Betti ha dato alla politica del governo va esteso
Va esteso
Non solo a questo governo ma anche devo dire onestamente all'insieme
Delle politiche sociali in generale e noi dobbiamo superare questo voto di sufficienza chiediamo al governo per evitare di dover ciò dare anche noi se non siamo in grado di reagire così come ci viene proposto
E questa è la riflessione sul fatto che manca il progetto organico questo il problema
Quando noi diciamo manca un progetto organico dobbiamo dirci che noi dobbiamo far di tutto per non essere complici dell'assenza del progetto organico
Lo diciamo Orizio Benetti nell'istituzionali sui dati
Ora non c'è dubbio che in questo modo arriviamo anche a rispondere alla seconda domanda
Se esiste una centralità no esiste una questione sociale non esiste una centralità con la quale risponde alla questione sociale ma ecco che allora questo è il punto politico che il convegno di oggi ci propone
Lo dico perché il convegno di oggi propone all'intera organizzazione
Una riflessione che l'intera organizzazione deve fare a questo punto e cioè affrontiamo le varie emergenze sociali
Ciascuna per conto suo
Litigando ogni finanziaria per tirare un po'di qua o un po'di là le risorse quanto l'abbiamo fatta questa discussione anche tra di noi
In ottobre e in novembre anche in una me la ricordo bene in una segreteria unitaria fatta propria incisiva no ma perché è ovvio che sia così se non c'è il progetto organi oppure individuiamo a questo punto con la lettura sociale che che ci consente ma direi anche con la nostra visione
Un punto di sintesi attorno al quale far convergere le politiche dei singoli pezzi la domanda non è retorica perché la risposta è facile in astratto
Ma il problema sono le coerenze
Sono chiare quindi le implicazioni di questa domanda la risposta che viene dei lavori oggi è che il punto di sintesi la famiglia
La risposta che viene dalla riflessione che viene proposta questa mattina e che io sono convinto che va assunta in termini generali come organizzazione come sindacato
è quella di prendere la famiglia riferimento del punto di sintesi dell'insieme delle politiche è un percorso logico che ci sta portando questa conclusione
Però ciò significa anche in questo caso un approccio nuovo al problema
Significa mi avvio alla conclusione per essere chiari nelle priorità e negli strumenti
Innanzitutto essere chiari sui soggetti
Di queste priorità
E dobbiamo provare a dirli
E sì allora sono i giovani e sono gli anziani e sono le politiche trasversali che riguardano tutti va finalizzata e questa emergenza non c'è dubbio che dobbiamo sapere cosa
Vogliamo quando parliamo di giovani cosa diciamo quando parliamo di giovani e allora è evidentissimo da questa mattina dal dibattito questa mattina la conferma questa non è una novità ma la conferma del fatto che la natalità e la crescita sono la prima grande priorità attorno alla quale far convergere politiche di carattere sociali con al centro la famiglia
Il sostegno alla natalità e alla crescita sono la prima grande priorità sulla quale muoverci
Ma il secondo
Con riferimento ai giovani sono il lavoro e la casa parole antiche che tornano con una pregnanza di attualità il lavoro e la casa
Che sono Loaded sbarra ci ha dato una uno spaccato no di cosa sono le nuove povertà legate all'assenza di questi due di queste due risposte lavoro e abitazione in termini di di emergenza sociale
Ma per gli anziani abbiamo ben chiaro qual è allora il sistema di priorità
Non c'è dubbio che l'auto sulla non autosufficienza emersa per le politiche che la categoria la Confederazione ha portato avanti in questi in questi in questi mesi ed emersi anche stamattina
Come il nodo attorno al quale costruire la priorità
Ma la seconda e sicuramente il sostegno al reddito della condizione degli anziani
Perché non potremmo realizzare politiche soltanto esterne se non consentiamo l'autosufficienza chi lo può essere no in termini e in questo senso anche l'occupazione trasparente cioè l'occupabilità degli anziani questo ad esempio noi come CISL pensiamo che bisogna superare il divieto di cumulo
Perché è roba vecchia roba di quella società dalla quale veniamo ma ci sono due aspetti che riguardano tutti trasversalmente e che vanno messi tra le priorità il primo alla incapienza
Che non è un tema degli anziani e è un tema dell'insieme di coloro che stanno sotto una certa soglia i giovani che si trovano sotto una certa soglia possiamo considerarli una categoria degli incapienti
E per l'incapienza c'è una sola risposta possibile che l'imposta negativa che è mettere in moto una erogazione che sostenga
Il caso ha fatto delle analisi dei dati identificando nel dodici per cento ha ormai la configurazione del rischio di incapienza
E infine la disabilità
Quante famiglie anche di giovani coppie hanno un problema collegato a questa situazione sociale
Queste sono alcune delle priorità sulle quali bisogna col far convergere attorno al sostegno alla politica dalla famiglia
Ma quali sono i luoghi non c'è dubbio che emerge con molta forza il territorio Bettino accennato e noi dobbiamo implementare questa riflessione l'Uefa bloccare è il luogo nel quale prioritariamente si giocheranno queste partite
Attraverso un intreccio delicato sul quale la nostra riflessione deve fare dei passi in avanti tra il privato sociale il ruolo del pubblico c'è c'è da lavorare su questo e perché siamo ancora ancorati una visione tutta pubblica pubblica no mentre invece in concetto di privato sociale va introdotto la sussidiarietà è anche questo ma e quindi Baba implementata questa riflessione e infine alle forme non c'è dubbio la legge il ruolo della legge ma io sottolineo con grande forza la riflessione che ha fatto la relazione sul ruolo della contrattazione e se è molto importante dal punto di vista del ruolo del sindacato
C'è un terreno legislativo ma qui viene detto veniamo richiamati a ruolo che la contrattazione non solo quella orizzontale anche quella verticale dei contratti centrali e di secondo livello può avere nello sviluppare politiche sociali anche con riferimento alla famiglia
In fin dei conti non siamo nuovi da questa esperienza
Perché l'esperienza della mutualità che va rilanciata nei negoziati in questo momento ma se guardiamo la stessi fondi pensione sono nati da un'esperienza negoziale e hanno assunto un significato ben più ampio
La stessa questione dei diritti penso ai diritti di cura la ai congedi parentali per o ai congedi per per cura che vanno fanno parte del non sono solo risultato di interventi legislativi sono anche risultati di interventi di carattere negoziale
Ecco a me sembra che in qualche modo usciamo almeno da questa mattinata sicuramente oggi pomeriggio ancor di più confortati sul fatto che siamo in grado di fare un salto di qualità nel nostro lavoro e guardate io penso anche che il senso etico e politico della riflessione di oggi
Che noi dobbiamo accompagnare a tutte le nostre riflessioni sì organizzate tecniche eccetera
è quello di dare una risposta ad una generale sensazione di ansia e di disagio che è diffusa tra la gente nel Paese tra i giovani tra gli anziani
Tra chi lavora e tra chi non lavora e devo dire anche indipendentemente dalle condizioni di reddito il gheppio stupefacente
Nel senso che si è diffusa e si sta diffondendo una sensazione di ansia da futuro
Insomma sta prendendo corpo la tesi che il futuro non sarà migliore del passato
Qual è stata la grande molla che ha mosso i nostri genitori e se volete anche noi se non quella di immaginare che cosa deficit imboccando ci le maniche potevamo assicurare noi ai nostri figli e loro a noi un futuro migliore del quale loro e noi abbiamo vissuto cari amici se viene meno
La voglia di intraprendere se viene meno l'idea che ne vale la pena questo è il declino anche economico
Anche economico ripeto spesso che a me ha stupito il fatto che gli economisti per definire la più grande crisi economica del secolo scorso abbiamo usato dal ventinove hanno usato un termine clinico l'hanno chiamata la Grande depressione noi dobbiamo rispondere con politiche di merito alla sostenibilità sociale del nostro sistema
Ma anche direi con l'intento esplicito di lanciare una Rete una rete di solidarietà una rete nella quale ciascuno si riconosca non da solo
Di fronte a drammatici problemi che appaiono più grandi di lui
Cosa deve fare
Un grande sindacato di popolo com'era cinese
E grandi confederazioni come sono le nostre italiane se non rinnovando se stesse essere in grado di rispondere anche in questo modo al mondo nuovo che ci attende
Fa Pier Paolo buon pranzo ci rivediamo qui alle dodici e quarantacinque