Diritto alla scienza. La cultura scientifica in Italia: quale futuro?

Do
Che iniziamo
Il segretario Piero Fassino che che io ringrazio innanzitutto sta arrivando a momenti però noi abbiamo deciso di iniziare per non perdere tempo data
La tornata
Che ci aspetta io ringrazio anche
Il relatore Andrea Ranieri
Grazie ieri perché che la città più se la tosse
Un'iniziativa alla quale
Il nostro partito a
Grande importa
Noi abbiamo aperto che l'ho capito dopo con forza
Milita in occasione solenne una parte rilevante della
Le nazionalità ero Fassino appunto
Rilancia
E cronologica dell'innovazione legata partire ricavo
E la caratterizza un programma l'ispirazione un programma di per il c.t.
Oggi questo per noi è un po'un
Scomodo particolare noi toscani
è chiaro che fare qui questa iniziativa signor
Punte anche verso celebrazioni galileiane del due mila nove
Voi come dire ci candidiamo candidiamo la Toscana ad essere sede di eventi importanti e anche di importanti realizzazioni non effimere
Vediamo di avere tutti i titoli per sequestro vediamo perché
Però
Per noi toscani per lui di esse per
Per dire fra qualche mese di nuovo per l'dell'ipotetica
L'occasione importante anche perché da qui potremmo far partire un percorso appoggiato su diverse iniziative di carattere nazionale
Non solo di carattere istituzionale per fare di questi quattro anni che ci dividono dalle celebrazione
Approfondimento sul
Sia con iniziative di partito o dell'Ulivo se li conquisteremo appieno questa il privato
Tuttavia
O anche di associazioni che si formino
Alle quali l'unità dei volentieri
Ultima ma
Possiamo dare tanti punta
DS abbiamo una nostra forse uno
Risorse che possono essere disponibili su quel
E poi abbiamo tante risorse dalla Toscana
Le sue università aperte
Eccellenza
Ricette credo che non dobbiamo farci ingannare neppure dal risultato del referendum discuterà ovviamente perché la sensibilità al tema la disponibilità a lavorare intorno per grande tema e davvero grazie
Ci candidiamo a partire da oggi ad essere i punti dove si lavora si fa elaborazione su cui
Passo la parola teso a Marta Papalini che ha lavorato direttamente a riorganizzare l'iniziativa insieme Andrea
E poi sarà un po'
Il punto di riferimento
Per tutta questa lunga vicenda
Punto scientifica
E in Italia
Cultura
Al
All'asse
Le parole di dare
Anni
Sono adatte a
Molte
Oggi forse
Abbiamo
Paradossalmente
Larga opinione larga nel
Davide
Quel tabù
I numeri
E complessivamente
L'iniziativa di oggi
L'Alitalia agli atti
Di cui abbiamo creato una il dialogo
Nel frattempo il
Sul fatto sta
Linguaggio per
E c'è anche la Passat con
Tra l'amore tra la
Ed è
Prima di arrivare verso
Vincere la sfida
In Italia l'economia basata sull'
Che sono competenti
Si deve investire nella forma
Nel partito
Che sono i punti di snodo fondamentale nella società dell'attore vogliamo editti
L'Italia e la Toscana in particolare ad una grande opportunità per compiere un passo che ci
Mi riferisco al due mila nove del quarto centenario del primo step
Che previste celebrazioni galileiane possono diventare in cui tipica condivise allarga
Città che hanno ospitato la più
Secondo nella regione
Queste potrebbe diventare un importante momento in cui risorse umane istituzionali diverte collaborano ognuno per la propria specificità competenze il ruolo per il raggiungimento dell'obiettivo importante mentre ci rilanciare la cultura
Essa infatti era meglio potrebbe diventare
Ora la parola al
Grazie marca
Poche parole ancora di introduzione primaria scoop
Ci pare della mattina
Un tema che viene proposto oggi
Valenze
Sì Fondamenta
La prima sta nel fatto che
Importanza della scienza della ricerca sci
E qualcosa Chris
Spiega sì giusto sì
Il fatto che
è uno degli strumenti non l'unico ma è uno degli spot
Pretty verso un processo di effetti stazione dell'
Il nostro modo di te
E questo io lo considero un elemento imprescindibile
Le nostre
Il bisogno di
Lo diciamo con forza da quest'
Che vivono anche del molto del loro passato
Centralità per
L'altro valore dell'incontro di oggi perché
Tema
Della ricerca scientifica Litta nasce
E anche un elemento trasversale che riguarda alcune delle questioni cruciali che abbiamo
Pongo nella quotidianità del Governo per la battaglia puri
Penso pria spetti
Uno alla situazione economica
Il paese che la
Sogna cioè di immaginare Processing riqualificazione dei processi
Delle relazioni via
Partire da un maggior com'
Non essendo immaginabile luccica seguire la via bassa dello sviluppo
I cinesi con gli indiani
Basso pur
E questo è per noi è un elemento di urgenza
Anche perché la partita
Oggi
Dobbiamo cercare di immaginare cosa sarà
Dieci anni
Il secondo esempio che si può fare al riguardo
Tutto è stato citato
Prima di me per il tema dell'asta Lisbona
Come fare realizzare gli aspetti
Se noi riflettiamo sul fatto
Qui
Consiglio europeo di Lisbona cinque anni fa
Nel due mila dieci saremmo stati d'
Impedire eccetera possiamo valutare che metà di quel periodo già pass
In realtà invece di diventare il primo amo allontanati dai
Quindi c'è un problema sta
Come dare credibilità e fattibilità alla strati
Cosa che non riguarda soltanto
I capi di governo
Guarda
Qui per esempio
Processo radicamento sul Vittorio
Che rimane affidata agli accordi tra i governi
E non una
Terzo e ultimo punto la questione del grande tema della dinamite dazione delle nozze
Tema la preoccupazione per l'invecchiamento non soltanto anagrafico ma anche
Culturale il dinamismo delle nostre sui compreso quella Proust non è una prova una procura
Qualcosa di
Tutto è
Processi reali
Possiamo intravedere
Processo di rilancio
Per la ricerca scientifica
Uno dei grimaldelli
Il blocco generazionale noti ingessamento
Questi sono tre esempi
Situazione economica da
La dinamo iniziazione ringiovanimento
Sensi della nostra comunità come
Manifestazioni fisiche del valore trasversale
Allora
Io
Sono d'accordo con una cosa che Filippeschi diceva e per questo vedesse un impegno permanente
Sì negli anni
Per ciò che riguarda la ricerca Oscar permanente
Fare di questo tema uno degli assi
Non a caso abbiamo anche visibilmente lineare come
L'assessorato alla vicina
Segnalo due scadenze
Il corpo
La prima è già stata dei
Reazioni per gli italiani
Secondo me come abbiamo detto
Bisogna ossia possibile celebrazioni
Commemorazione e il più possibile iniziative scientifiche e culturale cioè creazioni di luoghi
Discente lì e di attività e non soltanto di mostre e di convegni commemorativi
Ecco questo credo sia davvero
Una grande scadenza che va vista ecco non come l'occasione per ricordare che siamo stati grandi ma come l'occasione per far partire nuove operazioni
La seconda scadenza che vedo
è la scrittura del programma regionale di sviluppo
Che il grande appuntamento programmatico della regione che calendarizzato per legge nella prossima primavera
E quindi che da da subito dopo le auspicati Issime meritatissimo le vacanze estive
Noi cominceremo a a a tarare insomma ecco perché per avere un PRS approvato diciamo a marzo è chiaro che da settembre bisognerà lì a discutere ecco in questa discussione
Penso che il tema fondante del valore fertilizzante della ricerca scientifica dovrà essere centrale e con esso e chiudo anche una riflessione sullo specifico caso toscano rispetto a questo tema
In questo senso insomma
Cito solo dei numeri che hanno tante spiegazioni sicuramente ma che non possono essere dimenticati
Che in Lombardia la ricerca scientifica e finanziata per il settanta per cento dei privati e per il trenta per cento dal dal pubblico
In Emilia per il cinquantacinque per cento dal privato il quarantacinque per cento dal pubblico in Toscana per il trenta per cento dal privato per il settanta per cento dal pubblico mi pare ci sia qualcosa che non funzioni
Questo può sicuramente a delle spiegazioni
Che stanno nella micro dimensione dell'impresa che stanno in tante cose però qualcosa di perverso un pochino c'è ecco insomma non e quindi questo chiama in causa non soltanto l'impegno del pubblico
Sulla ricerca ma chiama in causa fortemente anche l'impegno del privato
E questa è questione sulla quale mentre discuteremo il PRS dovremmo cercare di fare qualche passava
Ecco il mio saluto si ferma qui anche perché tutti adesso saranno curiosi di ascoltare Andrea Ranieri
Chiedo scusa anticipatamente se tra pochi minuti sarò assorbito da un altro convegno ma c'è poco da fare qui tutti i giorni ce n'è ventisette e bisogna scherzasse grazie
Razza cadono signora la parola Andrea Ranieri della segreteria nazionale i Democratici di sinistra e responsabile dipartimento a sapere formazione diversità e ricerche
Ma a volte ce lo insegna
Un uno scienziato delle parole un enigmista come Stefano Bartezzaghi
Giocando con le lettere le parole si arriva cosa estremamente seria
E ad affermazioni impegnative a cui per le vie più consuete si arriva con più difficoltà e a volte non ci si arriva al fatto
Così i DS da Democratici di sinistra è diventato nell'invito a Tel questo convegno un po'per gioco è molto sul serio diritto alla scienza
Siamo convinti che è un altro modo giusto per definire nuove stessi e pressoché impossibile infatti quello fare quello che ci vuole essere democratiche di sinistra si propone sempre di fare quando governa tenere insieme competitività e coesione sociale crescite economiche ed equità
Senza un balzo in avanti nella capacità del nostro Paese di aumentare i propri livelli di sapere di conoscenza il proprio patrimonio scientifico e culturale
Senza sapere e conoscenza come pensava certe loro per l'intera Europa la crescita economica si arresta
La competitività si sposta sul costo del lavoro e sui diritti sulla precarizzazione del lavoro
Il declino di un modello di sviluppo che non sa rinnovarsi genera ancora più grandi disuguaglianze di iniquità divide ancora di più chi è ricco perché povero e in condizioni perché povero sempre più drammatiche due mediani
Diritto alla scienza dunque come un elemento fondante deve essere oggi democratici e di sinistra
Diritto per chi
Innanzitutto perché i della scienza ha fatto proprio lavoro la propria professione la propria scelta di vita
Che deve essere messo in grado di indagare il mondo e la natura in piena libertà di coscienza che deve avere le risorse per poterlo fare e condizione di ragionevole stabilità ma insieme diritto alla scienza per tutti come nuovo fondamentale diritto di cittadinanza
Perché non cresce una società ed un'economia della conoscenza si sapere dalla testa di pochi specialisti e tutto intorno all'ignoranza regna sovrana
La scoperta scientifica diventa bene prodotto servizio
Solo laddove la conoscenza scientifica diffusa dove la buona qualità della ricerca corrisponde un buon livello di istruzione di conoscenza di chi lavora nelle industrie dei servizi sociali e sanitari dell'impiego pubblico e del privato sociale
Non solo ma un consumo intelligente esigente come dicono gli economisti e condizione dello stesso avanzamento tecnologico su entrambi i lati produzione di conoscenza e di bello di cultura scientifica e distruzione dei cittadini l'Italia presento un preoccupante distacco
Non solo rispetto ai Paesi pari al suo livello di ricchezza e di consolidata tradizione industriale
Ma anche rispetto a molti degli stessi Paesi emergenti
Allo scarso numero dei ricercatori corrisponde lo scarso numero di laureati presenti nell'impresa
Agli scarsi investimenti pubblici in ricerca corrisponde lo scarso livello di preparazione scientifica dei nostri studenti specialmente dopo le elementari
Alla scarsa propensione delle nostre industrie ad investire in ricerca corrisponde la scarsa propensione dei nostri giovani ad iscriversi alle facoltà scientifiche
Il ritardo si aggrava i grandi progetti di ricerca internazionale tendono a oltre a bypassare l'Italia ci sono tanti italiani in questi progetti ma non c'è il Paese
Lo scarso battente di risorse nazionali disponibili spesso appena basta anche la riproduzione della struttura materiale burocratica degli enti di ricerca dell'Università rende difficile la partecipazione italiana i progetti europei e internazionali
Vale anche per la scienza quello che qualcuno chiama l'effetto San Matteo la parabola dei talenti ricordate A chi ha sarà dato a chi non ha sarà tolto anche il poco che ha questo rende ineludibile il problema delle risorse e la necessità di un forte e chiaro preciso piano pluriennale per la ricerca l'università la scuola che abbia come obiettivo fondamentale la rinascita scientifica del Paese
Senza un incremento straordinario dell'investimento sapere tutti gli altri discorsi risultano chiacchiere vale anzi alibi per non investire
Così per il nostro governo in carica la continui a vocazione dell'eccellenza e della valutazione diventano motivi per giustificare il disinvestimento sul sistema tra l'altro motivi puramente retorici dal momento che i soldi per il centro di eccellenza dis di Genova risultano non spesi e la discussione su un serio sistema di valutazione non riesce nemmeno a decollare
La posta in un in gioco è alta e straordinario deve essere l'impegno l'investimento che dobbiamo dedicare alla ricerca l'innovazione deve essere di una dimensione simile a quanto Berlusconi impegnato nella inutile iniqua riduzione del carico fusti del carico fiscale
Siamo altresì convinti che dà la priorità della ricerca debba ripartire anche il rilancio dell'Unione Europea
è una buona notizia che Tony Blair abbia cominciato suo semestre di presidenza europea proprio parlando delle politiche del sapere
E abbia evidenziato come di obiettivi posti dalla conferenza di Lisbona siano irraggiungibili
Finché esiste una sproporzione così grande tra le risorse che il bilancio comunitario impiega per l'agricoltura o medio per sostenere il protezionismo agricolo e quelle dedicate alla ricerca ha citato molto opportunamente rapporto Sapir sulla crescita commissariato da Prodi che provammo con un molto successo qualche tempo fa a introdurre nel dibattito politico italiano
C'è un punto però più corre sia chiaro anche per Tony Blair
Gli investimenti in ricerca di obiettivi posti dal rapporto Sapir richiedono più Europa come soggetto politico capace di decidere e meno Europa degli Stati più progettualità comune e meno competitività intestate duale
E nel saggio che la settimana scorsa lanciato a Brussel Piero Fassino e sarà un punto chiave dell'iniziativa europea del nostro partito
Dovremmo fare uno sforzo economico straordinario e dovremmo farlo con l'ostruzione di risorse scarse e con un bilancio pubblico disastrato dalla finanza creativa del centrodestra
La finanza la creatività nel dibattito politico italiano sia copiata quasi esclusivamente negli ultimi tempi alla finanza creativa con un'idea un po'distorta della della creatività
Sarà essenziale proprio perché le risorse sono scarse e le risorse per e vi le necessità sono molte la funzione di scelte di programmazione e che questa funzione sia terreno di condivisione fra la politica la comunità scientifica i cittadini
La scelta delle priorità e il Tirreno in cui deve fondarsi un nuovo patto fra la politica e la scienza
Occorre però ragionare insieme sugli strumenti linguaggi le sedi che possono costruire la mediazione tra le scelte le priorità della politica ed elaborazioni le proposte della comunità scientifica
Un compito non facile in questo Paese con scarsissima tradizione in questo Paese
La necessaria rottura dell'autoreferenzialità
La necessità di costruire consensi sul proprio obiettivo i non può risolversi nel dialogo fra gli scienziati e qualche burocrate ministeriale italiano due europeo
O per conquistarsi i favori di qualche politico amico all'inverso nel coprire la propria incompetenza esibendo dalla propria cerchia qualche silenziato importante magari col Nobel in bacheca
Occorre trovare un metodo adeguata alla complessità del problema e ad una governance a molti livelli è un lavoro da fare insieme accompagnandolo magari una puntuale ricognizione su quanto avviene su questo terreno in altri Paesi del mondo dove il rapporto tra scienza e politica tradizioni più consolidati
Ma stabiliti criteri di programmazione il cosa e perché ricercare piena dovrà essere l'autonomia della comunità scientifica nell'organizzare il proprio lavoro i centri di ricerca e nelle università
Occorre rovesciare una storia in cui la politica incerta sul cosa si è molto cimentata su come applicando alla ricerca lo spoil system usando la ristrettezza di risorse per perpetuare pratiche clientelari
Occorrerà ragionare insieme abbiamo cominciato ad avanzare proposte su come riorganizzare le modalità di accesso alla professione di ricercatore alle forme di governo che rendono l'autonomia effettiva responsabile rispetto ai risultati troverete in cartella tracce di questo lavoro mi preme in questa sede affermare ragionare con voi su un principio generale di orientamento
Occorrerà per dirla con Pierre Bourdieu e provare ad adeguare il potere temporale dello scienziato quello che governa le modalità di accesso alla professione il ricorso ai finanziamenti eccetera
A quello che Burke chiama il potere scientifico cioè quello che deriva dalla ricerca effettivamente svolta dagli avanzamenti che proprio lavoro ha fatto fare la frontiere della conoscenza
Beh molto spesso qualche volta questi due poteri entrare in una qualche contraddizione
Mentre il secondo al potere scientifico ha sempre più un carattere internazionale e interdisciplinare il primo quello temporale rimaste in gran parte nazionale a volte addirittura provinciale e ultrà disciplinare
Limitando molto spesso la possibilità di produzione di produzione del sapere scientifico
Ma lo ripeto lo faremo insieme sarà questa la scelta più netta rispetto un metodo l'inversione più netta rispetto a un metodo di governo che ha prodotto con la contrarietà del mondo della ricerca dell'Università dell'economia
Un mostro come disegno di legge sullo stato giuridico dell'università
Ma c'è una ragione più di fondo per sostenere le ragioni dell'autonomia
Ed è nessuno ed è che nessuno ha trovato il modo di definire delle e dell'algida dall'esterno la qualità
Che l'Inter attivo dell'economia e della società della conoscenza
La qualità dei processi e dei risultati vale per la ricerca per l'università per la scuola e forse per tutte le attività degli uomini che gli uomini e le donne esercitare in maniera organizzata deve essere elaborata per essere vera in modo autonomo dal basso assumendosi delle responsabilità e i rischi
Le Autonomie andammo poi valutate secondo i principi e i modi che presiedono all'attività di ricerca
Ci sono esperienze nazionali e internazionali di cui far tesoro per costruire un sistema nazionale
Noi abbiamo presentato in Parlamento mentre la maggioranza era impegnata di seminare ostacoli sulla strada dei giovani ricercatori e a promuovere professori improbabili categorie di personale docente e non docente la proposta ricostruiti costituita un'Authority nazionale della valutazione con chiare caratteristiche di terzietà e di indipendenza rispetto sia al governo che gli atenei e centri di ricerca
Che sia in grado cioè di valutare non solo la congruità degli esiti del lavoro di ricerca rispetto agli obiettivi fissati dalla programmazione condivisa
Ma che sia anche in grado di vetture agire sulla credibilità sulla proprietà sulla congruità del dottor Rota tra obiettivi e risorse della stessa attività di programmazione
Cioè che sappia valutare la ricerca ma che ha sappia anche valutare nazioni politiche di obiettivi posti dal da da chi governa dal potere politico
Programmazione autonomia valutazione sono le parole chiave che intendiamo mettere al centro della nostra proposta programmatica e del Patto tra la politica e mondo della scienza
Occorre avere chiaro che un processo di questa natura richiede una condivisione sociale diffusa
Il patto deve essere chiaro trasparente comunicabili ai cittadini capaci di vincere dubbi resistenze timorosi
L'esito del referendum ci consegna a questo problema
Come fare i conti con i dubbi dell'esistenza i timori della cittadinanza
Non credo infatti che tutto sia riducibile cioè che l'esito del referendum si completamente riducibile al combinato disposto fra indifferenza e integralismo cattolico
Entrambi questi aspetti pur presenti si sono alimentati di un sentimento diffuso di incertezza di preoccupazione avvolta di vera propria paura rispetto ai risultati del lavoro scientifico e la stessa idea del progresso
C'è alla base di tutto questo certamente un problema di scarsa cultura scientifica dalla nostra popolazione
Comunicare la scienza educare alla scienza nell'economia di nascita della conoscenza in cui gli avanzamenti del sapere hanno effetti dirompenti sul lavoro sulla salute e sulla vita delle persone
E condizione della stessa tenuta della democrazia
Ma comunicare la scienza l'abbiamo sperimentato noi quanti di voi con noi hanno lavorato in questa difficile battaglia
E difficile
La scienza e complessa incerta su Vieri siti Ida semplifica troppo la tradisce non è un caso che non siamo riusciti a trovare slogan altrettanto efficaci delle semplificazioni degli astensionisti
E la voglia di sfuggire alla complessità con un'alzata di spalle o con l'acquiescenza alla direttiva Dalla Chiesa è stata è molto forte
Per comunicare la scienza occorre prendere molto sul serio i dubbi le speranze e timori delle persone sapendo che questi dubbi e tumori sono spesso assolutamente giustificato
Ogni processo di comunicazione per essere vero e a due sensi cambia e mette in discussione entrambi gli attori in gioco chissà e chi lo sa basta magari tante altre cose lo scienziato e chi lo interroga
Lo IARD sta per presentare la ricerca la sua ricerca sugli studenti italiani dello secondario superiore lo iarde questi sostituto e permanentemente fa la sua ricerca sui comportamenti giovanili
Nonostante la loro non eccelsa preparazione ai giovani italiani secondo tutte le statistiche non sono molto preparati sulla scienza
Però il novantuno per cento dei ragazzi italiani è molto abbastanza d'accordo con l'affermazione che la ricerca scientifica indispensabile per migliorare la qualità della vita della gente comune
Ma il settantuno per cento gran parte di essi sono evidentemente gli stessi è d'accordo che lo sviluppo scientifiche Tellini e tecnologico comporta rischi che è difficile controllare
Non sono particolarmente religiosi questi ragazzi
I sacerdoti come figura di riferimento fiduciario vengono dopo licenziati Lollo l'Unione Europea di insegnanti la polizia e la NATO prima dei politici comunque
Il loro atteggiamento ambivalente non è riconducibile alle direttive di Ruini
è la vita la loro esperienza che riconduce a questa ambivalenza
Da bambini hanno imparato ce l'ha fatto tornare notare Tonucci un pedagogista che ha molto lavorato sui bambini che la città che la città e il mondo dell'arte fatto e non più il bosco la natura il centro degli incubi avere paura
Un po'più grandi la conosce lo stesso giornale tutte vista anche voi la Repubblica di domenica due pagine di distanza che fra cinquant'anni grazie a ricerca scientifica potremo non morire più e poi due pagine dopo che il posto dista se candore specie animali che lo popolano di schema di diventare un ricordo del passato l'agricoltura padana rischia un una crisi epocale e nell'atteggiamento ambivalente esistono fosse anche dei problemi di carattere sociale
Dissi dice spiega e spesso guardate che hanno perché producono un atteggiamento antiscientifico l'enfasi propagandistica come quelle insomma che la scienza risolverà tutti i problemi e forse tra un po'ci diventata diventare immortali come a volte circonda il giornale sui giornali
Beh lei conosce queste cose e poi pensano constatano che fosse la loro vita sarà per la prima volta storia peggiore della vita dei genitori che li hanno generati delle pratiche e delle delle generazioni che ci hanno preceduto
E l'idea del progresso insomma non è più un'idea lineare
E l'idea che la scienza sia comunque progresso sia comunque bene
è una verità che va ogni volta conquistata
Dovremo trovare un modo di raccontare la scienza che sappia tenere dentro di sé questa ambivalenza
Non ce la possiamo cavare rivendicando la purezza della ricerca e spostando il pericolo sulle applicazioni
Anche su questo terreno anzi soprattutto su questo terreno la distinzione tra ricerca pura e ricerca applicata non sta in piedi
La considerazione degli effetti che la scienza per le persone la responsabilità sociale dello scienziato
L'ho imparato da molti di voi è un elemento costitutivo dalla sua professionalità ed è a partire da questa responsabilità che la scienza va raccontata
Non si tratta di politicizzare la Scienza la scienza nomine né di destra né di sinistra ma non è nemmeno neutrale rispetto alla vita delle persone
Credo faccia male alla scienza non solo l'apocalittica descrizione degli scienziati come nota di Frankenstein come qualcuno ha fatto una campagna referendaria
Ma anche gli annunci sensazionali istrici sui benefici della ricerca che sono proposti da tanta divulgazione mediatica
Il discorso serio scientifico e quello che da seriamente conto dello opportunità e dei rischi connessi al proprio lavoro
Se non sappiamo esplicitare lucidamente razionalmente le contraddizioni insite nel progresso
Le contraddizioni insite nelle tecnologie di ambivalenza e le scelte che possibile ogni volta fare su questo terreno il rischio e che su questa contraddizione cresca un fondamentalismo anti scientifico
Chi di voi ha partecipato con noi alla campagna referendaria sa che questo lavoro si può fare
Nelle riunioni nelle tante riunioni che abbiamo fatto nel Paese
Gli scienziati e i medici hanno spiegato la stessa con la stretta connessione tra le ragioni della scienza e le scelte etiche la salute delle donne l'ampliamento della possibilità di generare nuova vita che ne stavano alla base il linguaggio della ricerca pura e quello delle applicazioni si sono utilmente intrecciati
E trovavano un riscontro preciso dalle storie delle persone delle donne che con speranza il timore a quella scienza quella tecnica avevano chiesto aiuto
Opponendo la complessità della loro vita delle loro scelte alle semplificazioni della legge che il Parlamento ha approvato
E la parola scienza e ricerca più frequentemente intrecciate alla due giorni della competitività sì raccolto si congiungevano con le ragioni telequiz tale della solidarietà
Se è così quel ventisei per cento può essere considerato come la base solida di un lavoro da continuare da migliorare un lavoro vitale per il futuro della scienza e per il futuro della democrazia
Questa sfida la rinascita della scienza italiana la sua centralità per costruire un futuro di benessere di equità interroga anche la politica anche noi sollecita anche noi al cambiamento
Il nostro partito a partire dal suo segretario si è speso congeda visitai convinzione nella battaglia referendaria
Proprio perché ci siamo impegnati siamo in grado di misurare quanto cammino c'è ancora da fare per costruire un modo di fare politica all'altezza dell'economia e della società della conoscenza
Abbiamo misurato come sia dura recuperare per tutte le ideologie e le narrazioni con cui ci siamo fino a ieri rappresentati il mondo un nuovo racconto dell'economia della società che tenga insieme le ragioni della scienza è quella delle persone
E come molto spesso si ha dovuto fare i conti con la disabitudine delle persone a riunirsi politicamente per parlare del seno sola dare la propria vita e degli scenari che da terzi che l'avanzamento scientifico e tecnologico propone l'umanità
è stato duro trovare anche il linguaggio
In una congiuntura politica in cui vige ce l'ha fatto notare Vittorio Foa ed è forse la primaria responsabilità del nostro premier
L'irrilevanza del linguaggio
In cui si può dire tutto e il contrario di tutto in cui le parole cessano di essere strumento di dialogo e di impegno e diventano un mezzo per costruire consenso ad Arese a brevissimo termine lo spazio il tempo di una serata in televisione
Ma soprattutto è difficile coniugare le ragioni della scienza il bipolarismo Rutelli ideologico senza mediazioni in cui il berlusconismo ha proiettato la vita politica del nostro Paese
è difficile pensare di progettare il rilancio tra scienza italiana se questo non diventa un impegno condiviso dell'insieme del Paese
Se non si trova il modo di riaprire un terreno di confronto vero di dialogo se le risorse di strumenti di assetti di governo del sistema scientifico vengono messi radicalmente in discussione ad ogni cambio di maggioranza
Lo spoil system è sempre un male
Per le istituzioni scientifiche è una catastrofe
Il due mila nove anno di Galileo può essere assunto come un punto di riferimento che Segni un cambiamento significativo in questa direzione
Sappiamo che quasi tutti i gruppi parlamentari si apprestano a presentare disegni di legge perché le celebrazioni sono adeguate all'importanza della ricorrenza
Siamo fiduciosi che si arriverà ad un unico disegno di legge da presentare rapidamente e che mette a disposizione le risorse adeguate
Alla bisogna
A Firenze si lavora attivamente per questo obiettivo con progetti di grande spessore scientifico ed educativo che oggi saranno illustrati da alcuni dei protagonisti
Ma per noi e speriamo per tutti l'appuntamento del due mila nove dovrà essere qualcosa di più di una celebrazione
Dovrà essere l'anno culminante di un lavoro da intraprendere da subito a partire dalla prossima Finanziaria per riscattare l'incuria l'isolamento le ristrettezze in cui questo Paese ha lasciato la scienza italiana
Insieme per diffondere comunicare la cultura scientifica i cittadini per farla vivere delle scuole delle università nei luoghi dove si discute si va fuori
C'è tanto lavoro da fare per tutti
Dalle maestre d'asilo ai premi Nobel noi con i nostri limiti faremo la nostra parte grazie
Grazie Andrea alla chiedo a Luca Tancredi barone di RAI legati al trash senza di salire in cui ed iniziare
A Montecarlo
Allora buongiorno a tutti innanzitutto umide scusare ma ho avuto una piccola disavventura smarrito i miei occhiali da vista sul taxi e quindici mila celerissimi rimangono sono quelli scuri
Quindi tanto li indossano scusate la maleducazione ma altrimenti veramente sono sono spesso a parte questa notazione personale sia pensate forse cinque
Chi possiede una lì vicino ha compiuto sì sì sentenzia che se la cosa più semplice
Allora iniziare Ray con appunto Vittorio Bo che probabilmente conoscete tutti è stato per tantissimi anni l'amministratore delegato della Giulio Einaudi il fondatore nella casa editrice Codice
E nel due mila e due se non vado se non vado errato
Credo che non abbia bisogno di ulteriori
Presentazioni Vittorio Bo
Buongiorno a tutti
Intanto inizio
Ringraziando di questa occasione
Cercando di smontare il titolo
Non è stato cioè il titolo della relazione con la quale
Vorrei introdurre questa prima sezione iniziare insomma scienza e cultura
Prego sì scienza e cultura una frattura insanabile
Ma mi sembra che la prima considerazione da fare sia quella che se si continuare che se si perpetua
Nella distinzione fra scienza e cultura non considerando neanche nella nel vocabolario quotidiano la cultura come una scienza scusate la scienza come una cultura credo che questo sia uno degli elementi su cui far maggior premio dal punto di vista della crescita
Di una sensibilità comune ai problemi della scienza
Recentemente è stato ripubblicato un libro lodevolmente dopo tanti anni di latitanza un libro fondamentale della politica della cultura in Italia forse non solo italiana che era proprio politica e cultura di Norberto Bobbio
E quando lui specifica Beasts in maniera molto forte non so se qualcuno di voi mi ha ricorda il motivo di questo raccolta di saggi erano dei saggi orientati alla critica alla discussione critica dialogica come lui
A s'più volte specificato di quello che lui considerava l'elemento portante di una critica al storicismo marxista negli anni cinquantuno e cinquantacinque
E lui dice l'intellettuale
Che ha proprio a proposito del tema di oggi come solo la sua ricchezza la conoscenza delle sereno
Sostanzialmente un portatore di mediazione un trasmettitore di conoscenza io credo che prima di tutto bisogna ristabilire un ruolo fondamentale semplicemente fondamentale sembra paradossale dirlo ma deve essere una cosa semplice non deve essere tanto complessa
Di quanto gli intellettuali in senso lato attento siano scienziati letterati filosofi
Debbano portare a mediazione
Fattor comune le conoscenze che oggi vengono troppo poco distribuite
Il io non lavoro in un centro di ricerca sono
Diciamo così un produttore di comunicazione culturale
Mi interessa moltissimo mi interessa sapere come le persone la gente le donne gli uomini i giovani di anziani
Possano capire di più attraverso dei sistemi di comunicazione che siano facilmente percepibili come non proiettati dall'alto o invasivi
Poco dirigisti sì ma come siano percepiti come degli elementi che possono produrre interesse curiosità ricchezza fascino passione comunicati comunicazione tra esseri umani
Ecco io credo che il problema
Della dell'arretratezza della scarsezza di strumenti di comunicazione scientifica oggi risieda prima ancora che in elementi di natura economica per esempio non è paradossale e lo pongo come domanda al fatto che ci siano dei grandi strumenti di comunicazione scientifica un rappresentante
Eccellente Enrico Bellone con le scienze che ha un status molto alto ma anche una grande diffusione è un come si dice in termini tecnici riderci di tutto rilievo
E eppure nonostante che ci siano strumenti di comunicazione come le scienze come Focus naturalmente differenziate nei loro obiettivi e nei loro target come si dice non ci sia una come dire struttura di base nella quale si riconoscono per esempio nelle di coazione alla scienza verso i giovani
Una delle fondamentali priorità a cui obbedire ma io credo che questo sia un obbligo non sia un una cosa una come dire condizione opzionale
Raccontavo poc'anzi proprio Enrico Bellone che recentemente sono stato negli Stati Uniti a fare una Giratina per musei scientifici
Cosa che mi diverte sempre di più e che mi fa sentire sempre più quanto l'elemento di comunicazione della scienza
Comunicazione della cultura in senso generale sia più facile di quanto noi oggi certamente non non pensiamo certamente noi abbiamo degli elementi di eccellenza nessuno una riprova per esempio e non è un caso l'istituto musei di storia della scienza di illiquidi Firenze diretto da Paolo Galluzzi ma non sono naturalmente anche queste nuove occasioni che io considero importanti nella loro semplice straordinarietà che appunto il sono gli appuntamenti Galli negli anni che cui ci troviamo di fronte credo però che la cosa fondamentale su cui ragionare seguendo cercando di seguire questa tentativo di distruggere la dicotomia scienza e cultura intendendo come cultura leggi Humanities l'umanesimo le scienze umane nella scienza sia proprio quella di riuscire a produrre degli elementi concreti di invasiva e fascinosa cultura scientifica io credo che ce ne siano tante Franco Pacini mi ha fatto innamorare di un posto che nonostante che lo attraversasse quasi per andare in ad Urbino con una certa frequenza non mi sarebbe mai venuto in mente di di vedere che Science Centre nuovo relativamente
Vicino a Fano d'una bellezza assoluta già come localizzazione ma poi è straordinario nella sua passione con cui è stato costruito dal sindaco e ed è stato allestito
In maniera straordinaria da Paolo Rodari io credo che questi siano degli elementi su cui far valere la capacità anche di dell'autonomia si diceva prima Dellai prenditori carità ecco di comunicazione culturale
Che c'è in Italia nonostante che ma anche un dato strutturale fondamentale cioè il sistema non c'è un sistema per esempio in cui uno possa semplicemente io parlo di un libro perché sono gli elementi di produzione culturale a cui su cui sono più abituato e fosse affezionato dove dove ci sia una mappa semplice
Dei musei scientifici naturalistici italiani in qualche modo ci siamo messi con il Festival della Scienza di quest'anno pensarlo iniziando dalla Liguria ma potrebbe essere anzi dovrebbe essere una cosa
Interpellato il professor giacobini che si occupa dei musei scientifici in Italia detto ma sarebbe una cosa bellissima da fare e utilissima da fare per tutta Italia c'è una guida una semplice guida come esiste
La guida del una guida qualsiasi di qualsiasi regione del Touring fare un una guida per questo genere di
Percorsi di itinerari
In Italia pensate credo che alcuni di voi lo sappiano vengono prodotti tanti libri all'anno sono cinquantadue mila nuovi titoli sono un
Mosca fascio
Eccessivo bene solo meno del dieci per cento di questi vanno sotto l'etichetta di diciamo editoria scientifica che vanno dalla dall'editoria tecnica specialistica quella universitaria la Popular Science
Obiettivamente sono un numero abbastanza impressionante mente basso
Ecco io credo che quello su cui si debba riflettere ma soprattutto si debba operare è quello di intanto riuscire a dare un nome e un cognome le cose che si fanno in positivo ci sono alcuni editori parlando ancora di libri che fanno delle pregevoli stime attività e proposte da una progettualità nell'ambito della divulgazione scientifica e non solo dalla divulgazione ma anche nella rappresentanza diciamo alta quindi rivolta alla sua comunità scientifica importante non sono sicuramente abbastanza per far crescere anche nel senso che l'Italia vuole avere un progetto di cultura scientifica i libri sono una forma di memoria fondamentale di trasmissione della cultura
Straordinaria senza quelli e difficile che poi ci siano come dire degli elementi sommatori di quel processo di curiosità di avanzamento
Dell'interesse dai più piccini io cito un editore straordinario che si chiama la pista che fa dei libri per bambini molto molto belli ma anche su temi estremamente estremamente difficili come per esempio la fissione nucleare o come l'astrofisica ecco io penso che quel livello di anche di eccellenza debba essere in qualche modo maggiormente riconosciuto insieme a questo più semplicemente debbano essere create delle reti dei sistemi che facciano riconoscere facilmente quanto la cultura
Scientifica possono essere
Fondamentale per la nostra comunità per la nostra famiglia per i nostri figli
Andrea Ranieri prima citava dei dati circa la percezione dell'importanza
Di alcuni temi nella opinione pubblica ieri sul Sole ventiquattro Ore Corbellini cita un'altra ricerca dalla quale risulta per esempio che l'importanza degli italiani danno alla ricerca scientifica ed è superiore
Di alcuni punti rispetto alla media nazionale ebbene curioso pensare che questi dati che sono dei dati tecnici settici e non facciano riflettere per esempio l'universo politico su questi indicatori è anche vero si dirà anche se esistono poche strumenti Lil cultura scientifica il desiderio la curiosità la stimolazione anche la provocazione da parte del cosiddetto pubblico crescano bene cerchiamo di raccogliere questi elementi di stimolo cerchiamo di appagare di obbedire anche un ruolo di non solo di stimolazione ma anche di soddisfazione di queste strutture ecco io credo che davvero questa
Divisione
Dalla quale non riusciamo a scrollarci un po'ancora di scienza e cultura debba essere uno
Degli obiettivi non teorici ma concreti Prodi prioritari nel creare dei sistemi nel creare dei sistemi di diffusione io ne parlo naturalmente in prima persona di queste parti di questo che di cui mi occupo
Qui naturalmente nei sistemi fondamentale di ricerca sono troppi e vengono denunciati anche nel documento
Che è stato distribuito troppo bassi i nostri investimenti in ricerca e sviluppo sono stati
Sono stati riportati anche
Da Andrea Ranieri prima
è vero anche che la sensibilità su questi dati
Dell'opinione della così detta opinione pubblica e bassa laddove la conoscenza la sensibilità verso la cultura scientifica e ancora sentite come un elemento diciamo relativamente secondario dove la scienza può essere un elemento di attrazione magari ludica ma perché no viva Dio
L'Acquario di Genova e diventato nel così detto Ranking del visite dei visitatori dei musei italiano al quinto posto se da quello poi si riesce a trasferire il l'interesse dei giovani spesso visitatori quell'acquario a tanti o a tanti non tanti purtroppo musei
Scientifici e naturalistici italiani e io penso che questo sia uno dei tanti passi che noi dobbiamo compiere io credo che la cosa fondamentale da chi pro di tutti diciamo da chi come me produce tenta di produrre cultura
E quella di riuscire a trovare dei compagni di strada a creare dei sistemi nei quali si riconoscono dei valori comuni pur nella differenziazione
è vero che la la scienza non è di sinistra non è di destra ma la scienza e l'impegno fatica spesso anche per fortuna
Dobbiamo tornare anche un senso un po'della passione di una certa l'impresa culturale la conoscenza non è data come un elemento calato in qualche modo mi miracolistica mentre dall'alto impresso nella nostra nel nostro imprinting genetico eh fondamentalmente una creazione continua
Di accumulo di dati e di valori e di memorie che si trasmettono all'interno degli stessi e poi verso gli altri ecco io credo che fondamentalmente quello che noi dobbiamo riuscire a fare
è un fare o diciamo che trasmetta questo senso di dinamica relazione in Italia ripeto ci sono
Tante forse più di quanto non vengano riconosciute le distanze e presenze di cultura di cultura scientifica nello specifico questa specificazione mi permetto di come dire di confermarla senza la divisione però la separazione drammatica
Altra cultura scientifica e cultura umanistica chiudo ricordando Comeglio citando crudelissimo articolo una intervista di Claudio Magris oggi sul Corriere della Sera con Tomatis di cui esce un libro adesso l'esclusione l'esclusione
Si chiede Claudio Magris che cos'è la scienza e il rapporto tra scienza e letteratura che in Italia
Ed è un dato non indifferente manca molto più di quanto non manchi in tanta cultura europea
Del Novecento non solo europea penso alla letteratura americana che intrise moltissimi grandi autori di scienza
Citando solo alcune così eccezioni come sono stati per esempio Ganda come Tomatis stesso naturalmente come Daniele Del Giudice ecco la scienza deve essere più come dire alla portata di mano anche attraverso delle relazioni di curiosità e di stimoli attraverso come dice Magris la perfezione dello stile della scelta la perfezione del del dato dalla scienza e la la la passione dello stile quello appunto della scrittura ecco io credo che in questo debba esserci un matrimonio una comunicazione molto più forte c'è bisogno naturalmente di mezzi
I Musei il cinema il teatro l'editoria e-festival non c'è mica solamente Genova per fortuna per per perlomeno per l'Italia c'è Roma c'è
Cioè Spoleto cioè e poi naturalmente ci sono i sistemi più organici come per esempio quello che si potrebbe e si dovrebbe configurare
I in Firenze di qua qualche anno ecco io credo davvero chiudo che per tutti noi non solo per i giovani spesso si parla dei giovani penso anche con un senso come dire
Di curiosità non dico di colpo per quello che non è stato fatto da noi per noi ma io credo che appunto la scienza sia oggi molto più ricca molto più dinamica molto più produttrice di curiosità
E di piccole o medie faticose fascinazione che ci possono portare condividere maggiormente il nostro tempo i dibattiti che quotidianamente oggi
Leggiamo sui giornali ancora oggi ce n'è uno tra Lomborg L'ambientalista pentito il direttore del Seattle Center
Per l'ambiente adesso non ricordo più
Sì
Ecco
Io credo che questi dibattiti che riempiono la pagina intera Deco della discussione del Corriere della Sera siano sì utili ma se non vengono supportati dal degli elementi diciamo accaduta di elaborazione di discussione di dati poi alla fine che non conosciamo perlomeno nella nel nel comunità si conoscono poco siano solamente come dire degli elementi contingenti e non siano strutturalmente fondativi di una maggiore crescita di conoscenza
Relativamente molti aspetti che non hanno solo a che fare con la scienza tra virgoletta ma con la vita quotidiana il futuro come si è detto spesso grazie
Grazie grazie Vittorio
Intanto salutiamo anche segretario dei DS Piero Fassino che è appena arrivato buongiorno
Allora dunque parlando appunto di questi cinque mila titoli all'anno di libri scientifici il nostro prossimo relatore che si chiama Vincenzo Balzani autore uno di uno di questi cinque mila che è uscito l'anno scorso che si chiama
Energie oggi e domani prospettive sfide speranza che questo libro queste qualcuno
Lo fosse fosse interessato un accademico dei Lincei insegna chimica l'
Resta
Di Bologna e gli diamo il benvenuto sul palco adesso sta arrivando
Sì
Vincenzo Balzani le chiederei anche alle dimenticato di farlo prima ma insomma lo chiedono a tutti i relatori di mantenersi entro i quindici minuti si cominciano a mandarle dei segnali di fumo fra quando mancano due o tre minuti
Grazie ringrazio buongiorno a tutti grazie per l'invito il titolo di questa intervento è stato suggerito da Luca canta anche di Barone
è un diciamo un impegno un po'Complesso vediamo poco si può fare intanto volevo cominciare ricordare che il computer che sto usando pesa meno di due chilogrammi
Però in realtà il suo Paese come fosse mille ottocento kg cioè diciotto quintali
Per il semplice fatto che diciotto quintali il peso di materiale che è stato usato per costruirlo quindici quintali di acqua e due quintali M le quattro di petrolio
Ecco allora se io faccio la differenza mille ottocento meno due viene mille settecentonovantotto chilogrammi di rifiuti l'acqua si è sporcata il petrolio sono trasformati in sostanza appunto dannosi fidare
Allora partiamo da questi esempio possiamo generalizzare ne possiamo dire appunto che noi viviamo in questa terra che come fosse un'astronave che si muove senza diciamo una direzione precisa
E e che per garantire attingere risorse dobbiamo scavare in qualche modo dalla terra che tireremo fuori risorse e dopodiché accumulerà i modi rifiuti perché l'unico collegamento che c'è appunto fra la Terra Lycos può ricevere la terra e l'energia che viene dal sole
Ecco allora premesso questo possiamo anche ricordare che appunto l'umanità quattro grandi problemi a di più in realtà comunque cominciamo con cibo e acqua
Salute ambiente energia
Ecco ci sono anche notevolmente democrazia istruzione eccetera ma che sta su quelle più concreti ora si può vedere che fra questi quattro parte emergenze che la più importante l'energia perché appunto si può vedere che sia per avere il cibo
Sia per la vera e assistenza sanitaria si consumò moltissima energia e per di più con suo mantenerci naturalmente danneggiamo l'ambiente quindi diciamo di queste quattro emergenze la principale appunto le energie
Le energie in un certo senso è come cioè la gara per la vita è come una una gara per avere più energie insomma in qualche modo e diamo allora chi sono queste persone che sono impegnati in questa gara per la vita
Abbiamo circa sei virgola due miliardi di persone al giorno d'oggi sulla terra diventeranno si pensa Ventimiglia otto miliardi entro vent'anni e c'è un aumento di circa ottanta milioni di persone all'anno pensate un po'
Ogni minuto che passa nascono ventiquattro cinesi
E tutte queste persone nuove sono essenzialmente nei Paesi meno sviluppati ecco allora che andiamo possiamo andare a capire come sono sistemate queste persone che viaggiano in questa specie trasformare e sono come sappiamo tutti benissimo in classi molto diversa classe vuol dire non saranno a sorpresa per voi se faccia vedere qualche cifra così che magari anche tutti conoscono cominciamo punto da situazioni richieste povertà
Per lo sanno tutti il patrimonio delle tre persone più ricche maggiore dell'intero prodotto nazionale lordo di quarantotto per i più poveri
E così posso andare avanti contralti altro esempio fra ricchi e poveri ci sono e che ci sono i poveri c'è chi vive con due togliere al giorno i redditi pro capite sono molto sbilanciati ovviamente trentacinque mila dollari negli USA cento in Etiopia ecco questa diciamo disuguaglianza
Fra ricchezza e povertà podisti
Ripercuote anche nella sanità nell'istruzione appunto i bambini lo sappiamo nei Paesi poveri moriva di fame in quelli che sono obesi
Sappiamo che la vita media del nove circa ottant'anni ormai in Africa meno di quarant'anni
C'è gente che non ha l'acqua da bere e poi dopo i medici in Italia ce ne uno di duecento persone in Eritrea e unica ogni cinquanta mila insomma potrà interroganti con queste cifre per pagine e pagine si potrebbero fare dei libri
Nel Niger sedici per cento a farvi Pizzato
Gli Stati Uniti Fantuzzi università quasi ecco questa qui secondo me li conosce la situazione per poter essere presa comico una anche per quella laico eight dell'altro giorno ma forse avrebbe disturbato un po'alla gente perché in realtà questi qui appunto che ha attaccato di tratta da non disturbare c'è un po'tutti noi cominciano le cantanti che hanno cantato ma ecco e quindi diciamo io per questi come ha trovato una bella didascalia
C'era un uomo ricco che vestiva di porporati bis tutti i giorni banchettare lautamente un mendicante di come l'altro giaceva alla sua porta coperto di piaghe di quello cattiva davano in settembre
Un brano del Vangelo secondo Luca
Naturalmente sono anche grandi disuguaglianze all'interno degli stessi Paesi dei Paesi ricchi ecco ingaggia una nella Repubblica l'altro giorno c'era quell'inchiesta che si può riassumere così
In Italia il dieci per cento delle famiglie più ricche possiede il quarantanove per cento della ricchezza
Poi il problema è che stia queste disuguaglianze vanno sempre crescendo perché appunto nel novanta all'un per cento delle famiglie più ricche possiede il dieci per cento della ricchezza nel Duemila invece ne possiede di esserci per cento
Quindi le diseguaglianze vanno crescendo naturalmente senza parlare poi dei condoni e scudi fiscali che hanno fatto aumentare il numero dei super-ricchi dicono i giornali del tredici per cento nel due mila e tre conclusione è che non viviamo in un mondo giusto
Non viviamo in un mondo stanno
Ci andiamo avanti così avremo un mondo abitato da poveri disperati da ricchi che sono un po'impauriti ce ne rendiamo conto tutti i giorni dalle guerre e dalla le migrazioni il terrorismo violenza
Ecco ma torniamo a prevederne regia focalizzare focalizziamo Chomet sull'energia allora ci è il novantacinque per cento dell'Energia vini e dei combustibili fossili
E combustibili fossili però non sono una cosa che durerà per sempre su una specie di una tantum usando una terminologia molto diffusa adesso per di più il loro uno punto causa dei danni all'ambiente
Ecco che i combustibili fossili siano una risorsa una tantum dodici il fatto che siamo vicino vicine probabilmente abbiamo già raggiunto a quel cosiddetto picco di produzione del petrolio dopodiché la produzione comincerà a calare il petrolio comincerà selezione più caro ma questo scampolo certo
Che data padri petrolio sia una cosa sola contingente lo sanno anche gli ha visto proverbio saudita dice mio padre scaricato un cammello
Io qui do un'auto mio figlio Pilotto nero siano nel suo figlio cavalcherà un cammello perché appunto finiranno queste cose
Ecco poi c'è il problema della dell'uso dei combustibili fossili non so io per venendo dalla stazione questa gente che aveva già la mascherina alle otto e mezza di mattina qui a Firenze
Perché appunto ci sono polveri sottili e sostanze tossiche l'estratto serie su cui si poteva parlare per ore le piogge acide che tutti più o meno di gas parla quasi tutti
Ecco allora appunto il problema che che cosa che cosa
Diciamo che quest'intreccio quest'intreccio di problemi che riguarda la popolazione che è in aumento l'Energia che appunto tutti vogliono avere di più tipici parla continuare su parla chi invece per emergere la povertà
L'energia viene combustibili fossili i combustibili fossili inquinano e allora ecco quindi ci sono dei problemi reali di cui bisognerà pure tener conto bisogna cominciare a parlare forse è già tardi fosse bisognava farlo prima
Perché appunto è meglio aspettarsi quello che si può prevedere che essere sorpresi così improvvisamente da quello che può avvenire
E che cosa si può prevedere e si propone vedere che che ci sarà una una grande sfida che ci attende perché dovremmo abbonda abbandonare appunto l'uso di combustibili fossili
E dovremo tenere fra uno energie ad altre fonti che sono sue solo due le possibilità energia nucleare energia solare dopo vedremo
Ma soprattutto dovremmo risparmiare energie
Perché appunto l'energia da qualsiasi fonte si ottiene porta sempre delle complicazioni ha delle controindicazioni
Ecco questo orribile foto fa vedere che le nostre dice energetiche si è che sono piantate sul nucleare o sul petrolio sul carbone
O anche sulle centrali idroelettriche e poi addirittura vedremo anche sull'energia solare perché anche Angel solare che Cirini con continuità persone che però è limitata
Quindi bisogna che ci mettiamo beni intestati che le risorse sono limitate e i consumi non possono che essere all'infinito questa qui è una cosa così logica per uno come me che fa chimico per i fisici per quelli che sanno un po'di sinistra ma sembra un concetto che gli economisti non vogliono capire non stacca ticket come hanno le visioni mio perché possedette sesto Piquet Prost cresce due per cento il cinque per cento centocinque sempre all'infinito cosa che non è possibile
Gli economisti godono a vedere queste foto che rappresentano una famiglia media americana cui centosessanta barili di petrolio che consumava ma non adesso nel mille novecentosettanta adesso duecentoquaranta i periti di petrolio
Che è una cosa su una famiglia media americana consuma uno potrebbe chiedersi e quelli cinesi e quelle indiane
Poiché naturalmente ci sono degli sprechi enormi non so è stato calcolato che per esempio negli Stati Uniti solo per tenere accese
Quelle lucine verdi e rosse che anche noi Mincato uno quando c'è un apparecchio stand-by tutte queste cucine ecco la somma di queste vicine ottocento Mw sotto cinque sette centrali solo per però da qui si può capire che si può risparmiare quindi energia ecco il d'altra parte nel mercato libero l'unico interesse vende ringrazia a chi ha i soldi picchia i soldi sono totalmente quelli che sono utili vediamo un po'di disuguaglianza nell'uso di queste risorse energetiche un americano consuma energia come due europei dieci cinesi quindici indiani trenta africani
Solo che i cinesi sono un miliardo e trecento milioni questo il fatto ed indiani un miliardo e cento milioni
Quindi insomma che la situazione era abbastanza critica e noi cosa facciamo vogliamo diciamo che il nostro livello di vita si è negoziabile o no tributi dice di no sue dato se vogliamo e di appelli decisione
Già a cominciare a seguire questi matti di Caterpillar questa trasmissione che appunto
L'unica voce che ci incita risparmiare mi illumino di meno mentre invece noi siamo contro né sottoposte pubblicità che ci dice consumare consumare di più così secolo si consumava sempre bene
Rottami amor rotta Mariella spediti sui cinesi etico perché uccidiamo delle energie con altre energie
Sono sane questa civiltà malata novanta dell'usa e getta dove appunto Giorgetti compaiono e scompaiono e in qualche modo appunto in un certo senso anche le persone cioè appunto ne sono influenzate c'è chi ha definito il consumismo al primo di Dili capitale della nostra epoca e penso che appunto sia il vero sì noi vogliamo aiutare l'Africa non basta mica il debito bisogna che noi di mente cambiamo il nostro livello di vita queste il fatto
Di chi è la colpa boh dei politici degli scienziati della chiesa degli industriali
Ecco io penso che c'è un po'di tutto e di tutti noi ma naturalmente non posso dimenticare che gli scienziati hanno una grande responsabilità perché dal punto di vista gli atti non possono non a differenza dei politici ma dovrà essere gli eletti
A differenza dei manager non facesse licenziati
A differenza giornalisti non debbono apprendere niente quindi residenziali perlomeno loro dovrebbero dire come stanno le cose con la massima franchezza e qual è appunto la quello che ci aspetta
Ecco la caccia spetta è che dovremmo andare verso a delle scelte
Decisive cosa fare nei Paesi ricchi intanto di ex Artieri vedere che le energie un grosso problema non aumentarla produzione di energie per carità appena c'è una piccola crisi facciamo una centrale nucleare ma che esprimiamo energia questo cosa fa
Educare la gente a risparmio migliorare l'efficienza lanciare un po'Kama energetico ma a monte di tutto questo c'è a cambiare lo stile di vita questo il problema uscire consumismo se una voglia capire passi attraverso la cosa da fare
Ecco Energie cosa fare
La copertina dell'Estense energia quale futuro il suggerimento che da dentro e andare al nucleare io penso che il nucleare mandate futuro invece perché ci sono troppi rischi legati agli impianti alla proliferazione al terrorismo alle scorie non parlo delle baggianate del nostro governo Scanzano Ionico parlo dal duca mantenga
In America che dopo aver speso sessanta miliardi di dollari l'anno in cui riusciti a sistemare la situazione l'uranio non è abbondantissima ingenti investimenti di capitali che nessuno fa stimoli fanno in America faccia figuriamoci se possiamo farli noi
Io penso bionda avesse gestionali perché appunto ha dei pregi ha dei difetti naturalmente come tutte le forme di energie però è anche mi si può con varie Mozzi diciamo utilizzarle il tempo stringe
Allora appunto andremo verso una transizione energetica bisogna capirlo questo e non sarà rapida per motivi politici sociali economici e quindi diciamo ci vorrà del tempo ecco arrivo alla fine di Rita lastre
Dico subito che stiamo questo titolo di questo è un testo che mi entusiasmi perché io ho diritto a sinistra si sono senz'altro ci credo però non dimentichiamo i doveri dell'assenza di fronte alle emergenze planetarie
E anche la questione della libertà di ricerca sì certamente io sostengo però la la ricerca è un valore ma non è un valore assoluto secondo me un valore da cui che può stare davanti a tutti gli altri la ricerca come diceva prima anche il dottor Daniele
Durante le ricerche di base non solo sapere e anche agire quando una Gillis e lo fa in base a dei fini e dei valori e quindi senza dati non sono mai neutrali giustamente
Ecco e anche dalle recita più pure ci sono mezzi risorse conseguenze se ci sono mezzi e le risorse impiegate è chiaro che anche che c'erano delle priorità
Se ci sono delle priorità non ci son più diritti lascia ampio anche libertà a un certo punto in un certo senso per esempio vogliamo diciamo andare avanti con le cellule staminali che guariranno tutti gli illustri ammalati USA che hanno più di sessant'anni o vogliamo studiare di più Lights perché in in Africa c'è gente che non sarà così fortunata per sviluppare l'altare
E così anche non lo so vogliamo Oulx potenziare l'adroterapia se qualcuno conosce cose acceleratori pazzeschi con cui si accedeva pagelle pesanti si potrà guarire
Poche centinaia di persone che hanno ma diciamo tumori molto particolare oppure pensiamo alla malaria che in Africa uccide milioni di persone insomma ci sono delle priorità di fronte alle priorità
Quindi il diritto all'assenza di libertà della ricerca sono concetti che mando dimensionate secondo me in relazione a esigenze e alle emergenze della società
Diritto all'assenza di libertà di ricerca non devono diventare d'ordine non si possono fare atti di fede allestimenti cento illustre matematico che dice che la vera religione alla matematica qui dopo dice anche che bisognerebbe nel può sostituire l'ora di religione colonna della DNA secondo me sono delle sciocchezze che non fanno bene alla scienza venne alla società
E per finire c'è questo libro che sarò ben lieto di regalare alla nostro segretario
Grazie
Bolzano
La sua relazione molto vivace come sempre e adesso è invece il è il turno di Enrico Bellone che è stato già evocato più volte che probabilmente tutti conoscete come direttore delle scienze storico della scienza illustre fisico che adesso si stava avvicinando anche lui autore di uno dei cinque mila libri citati Dabo o che sono usciti l'anno scoraggi forse per suicidio quest'anno che è questo la scienza negata che appunto della al Codice edizioni e che e che dà anche il titolo del dell'intervento di di bellone grazie
Io non parlerò del mio hobby che parla e un quarto d'ora voglio a mente
Noi parlare del primato della politica
E perché questa mattina dopo tanti anni ho sentito una relazione
Che mi ha rincuorato e lo dico non per piaggeria
Mi ha rincuorato perché ho percepito la relazione di Ranieri
L'orgoglio di un primato dello politica
Che
Vede nella scienza un valore
E non soltanto una merce
E mi ha rincuorato anche il fatto di
Capire per quelle parole
Che c'è un grande partito in questo Paese
Il quale all'intenzione strategica
E non pre elettorale
Di totale il sistema Italia
Sulla rotta che dovrebbe portare la nostra nazione
Adesso una società della conoscenza
E per questo che non voleva dal mio ricordo
Tra le promesse di quello che io ritengo non da politico ma da storico
Che possa essere l'architettura delle società della conoscenza
In primo luogo la società della conoscenza da due pilastri
Il primo si chiama ricerca libera o fondamentale
Il secondo si chiama cultura diffusa nel Paese
Perché non meno di due pilastri
Perché è qui che elitaria grossi problemi
Egli ha grossi come sistema
I qui sono problemi che solo il primato della politica poison
Nel senso di accettare come linea programmatica generale
Mo'principio molto semplice
Ed è il principio secondo cui la ricchezza della nazione
E il benessere dei suoi cittadini poggiano su quei due pilastri
E che devono essere irrobustiti
Per non essere frainteso quando parlo di io proposti mento non sto parlando soltanto di questioni finanziarie sto parlando delle risorse umane
Dei giovanissimi
E non solo dei giovanissimi che cercano di diventare ricercatori e non ero sita ma i giovanissimi che frequentano le scuole prego università
Ci sono ovviamente ostacoli
Questo rivendicazione del primato della politica nei confronti della ricerca
E gli ostacoli hanno una lunga storia sono ostacoli seri
Mi limito a rinunciare quelli che a mio avviso sono i tre ostacoli principali e che sono tre politici
Perché si sono insediati nella cultura diffusa del Paese
Il primo ostacolo sta nell'idea che Carrà
Certi settori molti intellettuali di tipo come dire conservatore
I quali ritengono Capeto in perfetta buona fede
Che scienza e tecnologia siano una merce tutto sommato
E che sono e debbono essere valutati soltanto in base a criteri di utilità o danno rischio
E che su base quei criteri tipo rispettano al politico ovviamente
Decidere gli investimenti e le spese
Io credo che questo sia profondamente sbagliato
Rivendico il valore culturale delle conoscenze scientifiche
Non il suo volo del mercante senza negare che c'è un colore mercantile è ovvia
Però non dimentichiamoci che noi viviamo in un Paese che il terzo del pianeta come uso di telefoni cellulari che non è capace di costruirne neanche uno
E questo è un problema
Il secondo ostacolo viene
Tra una tradizione della sinistra
E cioè l'idea che la scienza sia una selva delle multinazionali
E questo è un equivoco che va sciolto
Alcuni colleghi fisica Milano dicono magari le multinazionali si dessero danaro
Ma questo non accade e credo che
E il terzo ostacolo
Ad incamminare il nostro sistema di una sola società della conoscenza e quindi alla salvezza del sistema Italia
E di matrice religioso
Nel senso che come si è visto con molta chiarezza nell'ultimo referendum
Si può facilmente dire che ad esempio la biologia molecolare e l'ingegneria genetica attenta hanno alla dignità stessa dell'uomo
Se mettete insieme questi tre
Filoni di pensiero comune che cosa ne viene fuori
Come immagine della comunità scientifica
E significa fuoco quell'immagine come disse recentemente biologo come Boncinelli che una banda di delinquenti
E questo è un problema di natura squisitamente politica
Non soltanto cultura
Questi ostacoli poi si traducono in stati di fatto e ne cito anche qui soltanto tre
Uno è un tema sul quale Carlo Bernardini esiste da tempo cioè ma non solo lui
Riguarda la denutrizione scientifica dei nostri giorni
è un dato di fatto negativo ma è un dato di fra
Il secondo viene citato da una persona cara a molti di noi Tullio De Mauro
Nel senso che accanto la denutrizione scientifica dei giovani se anche il pressappochismo nelle nelle scienze umane
Come sono oggi le nostre scuole i nostri sei
E questo è un grosso problema di natura politica
E la terza ultima e cito un umanista
Un umanista fiorentino Paolo Orsi
Stiamo attenti
Politici e non dettero politica
Alla possibilità che prevalgono nel nostro Paese le cosiddette immagini negative delle scienze che qui sono quelle che ho riassunto sino ad ora
Quale sarebbe il pericolo il pericolo sarebbe per l'agire politico la difficoltà di trovare il consenso né in un intervento deciso
Sulla lo sviluppo scientifico del paese e democrazia perbacco il consenso una cosa fondamentale
Ma appunto le ritorna brevemente per la relazione di Ranieri
Sei la politica si fa carico di questo loro può costruiti tra il consenso a partire da che cosa ma per esempio a partire dal quei dieci milioni di italiani e italiane
Che nell'ultimo referendum si sono espressi in un modo perfettamente razionale
Ci sono dieci milioni di persone in questo Paese che hanno una percezione accolta dei più rischi che il Paese Cufré sinossi imbocco le vincenti
Quindi se accettiamo questo e video metro di fare una deduzione rispetto alla
No mai pace rispetto le parole di Ranieri
Allora è venuto il momento per la sinistra di non considerare più il danaro che va nelle università nei centri di ricerca nel sistema educativo nazionale in termini di spesa
Perché quando si parla di stese la risposta la sappiamo già la coperta è corta
Bisogna Franco Mezzera pensare all'Investimenti
Non alla spesa gli investimenti per il futuro ma mica tanto per il futuro
Per adesso
Perché se noi non riusciamo
Un nuovo governo della Repubblica invertire la rotta quello che ci si prospetta sui tempi Brevi
E quello che no per pubblica
Citato pochi mesi fa
Il processo diventa irreversibile Esenin reversibile incipiente
Dobbiamo essere molto preoccupati quando vediamo che la Giordania ci sta passando davanti sul piano dell'innovazione tecnologica e che alle spalle abbiamo sembra soltanto il Botswana
E questo sì tra gli esiti delle ebbene occupiamoci che sia davvero il Paese del crescita
Te la salvezza
Chiudo con alcune brevissime osservazioni
Ho parlato degli aspetti negativi della situazione l'attuale però ci sono anche gli aspetti positivi
Molto positivi
E già state citate alcune il
Quell'insieme di dati statistici che sono però si è risolto Sole ventiquattro Ore che sono semplicemente una conferma di cose che già si stanno muovendo nel Paese basti citare i centosessanta mila
Cittadini che in una settimana hanno seguito il festival della scienza sì sono grandi numeri
Venezia è una percezione positiva nella maggioranza degli italiani
Del progresso scientifico e tecnologico
Questo è un dato prezioso per per il politico non solo per il politico ma soprattutto per chi deve saggiamente governare la nostra democrazia repubblicana la stragrande maggioranza dei cittadini aspetta
Un programma centrato sul sul sapere solo a conoscenza
E poi c'è un altro dato che ci deve rincuorare ancora di più se volete
Pochi mesi fa alla Conferenza dei rettori è stato presentato un rapporto sullo stato delle ricerche nel nostro Paese
Leggiamolo bene questo rapporto è stato anche poi pubblicata sulla rivista sapere di Carlo Bernardini
Che cosa c'entri ci sono delle osservazioni secondo le quali il malgrado lo stato di disagio economico
Dei centri di ricerca
Per la struttura dell'università
Malgrado
Tante storture tante cose sul quale inutili qui dilungarsi
Malgrado tutto questo
La nostra onerosità produce Giovanni e ci vengono richiesti da tutto da tutto il mondo i fatti vanno via
Il problema cioè non è tanto quello di far ritornare
In Italia i cervelli che se non ci sono
Tenera in Italia questi giovani meravigliosi che abbiamo e che vengono fuori dalle nostre università
Quindi abbiamo aspetti positivi sui quali sui quali far leva è io credo quello comunità scientifica nel suo complesso sia spetti dal dalla politica
Non la promessa ma il programma
Che le cose decisiva
Quindi in questo senso chiudo davvero ritengo
Sì è stato un torneo un'occasione fortunata ascoltare quello che ho ascoltato si noto perché veramente mia rincuorato e mi ha ridato fiducia nel nella politica seria
E consentitemi di
Di avere una speranza per loro
E cioè che proprio partendo dei DS si profili o futura tempi librerie di un Paese leggermente più austero
Di quello in cui viviamo Tex
Che sia cioè consapevole delle proprie potenzialità economiche regali
Ma che nello stesso tempo riesca a trasformare la scienza in un valore perché questo quello che ci pare la scienza non è semplicemente una Tecne da utilizzare in base a criteri Ticino quello che volete voi
Conoscenza del mondo
Conoscenza in questo senso quando diciamo ho ascoltato con piacere che si sta pensando grandi iniziative per la celebrazione di guerriglieri che non sia una celebrazione
Perché le celebrazioni sono troppo facili sì
Ma il recupero di quello che fu lo spirito
Della grande rivoluzione scientifica del Sicet ed è quello recupero quello di cui abbiamo bisogno per garantire ai nostri figli un futuro migliore di quello che è stato il nostro passato vi ringrazio
Il cartellone
Adesso è il turno di Nico Pitrè lei che è un collega insegna Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste del responsabile del gruppo di ricerca X che vuol dire innovazione nella comunicazione della scienza anche lui
è stato autore del di di un paio di libri degli fra i quali vorrei ricordare uno dedicato a Franco Basaglia l'uomo che restituì la parola i matti Franco Basaglia la comunicazione la fine di maggio dei manicomi Editori Riuniti
Due mila e quattro e poi un secondo libro che anche citato nella sua biografia che potete trovare che è stato scritto migliori Castelfranchi la grande storia della terra
Nico Petrelli se sei pronto atte
Buongiorno a tutti innanzitutto un ringraziamento agli organizzatori per questo invito io inizierei dicendo che credo che siamo da menti in questo contesto tutti d'accordo sull'importanza del rapporto fra la scienza e società
E siamo anche tutti importanti tutti raccordo sul fatto che gli interrogativi sociali strettamente legato lo sviluppo
Scientifico e tecnologico dalle Biotecnologia fino alla sicurezza alimentare per le questioni dilemmi posti dalle scienze della vita
Dimostrano tutti questi esempi che esiste una reale necessità da parte dei cittadini di comprendere i benefici ma anche i limiti che la ricerca scientifica pone allo sviluppo della società
Pepe rispondere a questi interrogativi e necessario con comprendere in profondità il rapporto fra scienza e società
Comprendere dove realmente avvengono prendono forma le interazioni fra scienziati e cittadini in altre parole è necessario comprendere quali sono i luoghi in cui la scienza viene comunicata
è già stato ricordato prima di me che in Italia ma in generale a livello internazionale
Esiste da decenni una lunga tradizione di comunicazione pubblica della scienza ci sono giornalisti scienziati curatori museali produttori televisivi produttori radiofonici produttori di siti web
Festival della scienza come quello di Vittorio Bo che testimone no e tanti altri che testimoniano la ricchezza della gamma di attività di comunicazione pubblica della scienza che esiste nel nostro Paese bene se siamo tutti d'accordo nel dire che c'è questa ricchezza
Forse più incerti sono i risultati su questa attività hanno successo questa attività in che senso ce l'hanno e se non hanno successo come mai non hanno successo e come mai si può migliora come si può migliorare
Pepe cercare di rispondere a queste domande dobbiamo tener presente che nella maggior parte dei casi le attività di comunicazione pubblica della scienza sono state rivolte sono rivolte
Ad aumentare quello che gli inglesi definiscono il public Understanding of Silence che italiane l'accusa che suona più o meno comprensione pubblica della scienza
A partire dagli anni ottanta proprio Inghilterra la nozione di comprensione pubblica della scienza vieni introdotto in quel contesto
E si diffonde poi in tutto praticamente in mezzo mondo questa etichetta cui corrisponde un movimento a cui corrisponde una potente attività di comunicazione pubblica della scienza che ha sostanzialmente l'obiettivo di far apprezzare farà ammirare e fa sostenere la scienza da parte del pubblico
Sostanzialmente gli inglesi già a metà degli anni Ottanta ravvedono un timore nel distacco del pubblico da parte della scienza ravvedono il timore che questo distacco porti mancanza di sostegno a finanziamenti alla ricerca che questo distacco sia testimonianza della carenza per esempio di iscrizioni alle facoltà scientifiche e per questo intervengono in un senso che è quello di mettere per la prima volta in modo concettualizzare istituzionalizzato il pubblico di non Esperti al centro del problema il pubblico di vespertina Inter rilevante per il ruolo che lascia la la scienza della vita e nella società
Bene
Detto questo complici possiamo chiedere ci dobbiamo chiedere come viene però concettualizzare sto il rapporto fra scienza e pubblico in questo contesto si sviluppa l'idea sostanzialmente di una comunicazione lineare fra scienziati e pubblico
Gli scienziati sono produttori di una conoscenza genuina che va tradotta semplificata a un pubblico che concettualizzare sostanzialmente con un ricettacolo passivo un pubblico ignorante un pubblico incapaci di capire
La scienza un pubblico indifferenziato un contenitore sostanzialmente che raccoglie e testimone del deficit cognitivo nei confronti della scienza e della tecnologia
In questo modello le gerarchie sono molto chiare
Ci sono lì scienziati la conoscenza scientifica che è superiore per la sua specifica forma di razionalità
Di conseguenza lo scienziato in questo contesto è l'unico e l'unico titolare l'unico che ha il diritto a rivendicare il ruolo dell'esperto ad esempio su temi di su controversie che riguardano il rapporto fra scienza e società
In questo modello si suppone e si presuppone che l'importanza che la scienza e la tecnologia possono avere nella società
Si può possono questo importanza può essere trasmessa attraverso campagne informative e campagne educative il cui scopo fondamentale sostanzialmente di riempire questo gap cognitivo la comunicazione come dire dall'alto verso il basso
Serve a riempire questo che cognitivo con l'ipotesi i premi presupposto di base che la comprensione pubblica della scienza si raggiunge attraverso l'aumento dell'alfabetizzazione scientifica
Perché il maggior imputato e l'ignoranza l'ignoranza il maggior la causa del distacco della paura
Che i cittadini non esperti hanno nei confronti della scienza è dovuto sostanzialmente all'ignoranza per cui idea dice che c'è sotto e che io so se io so cos'è il genoma così del DNA in sostanza Poli sarò quasi sempre favorevole ad esempio le biotecnologie
Ecco questa campagna questo movimento a in senso istituzionale la tradizione molto più lungo l'eventuale in senso istituzionale ha preso forma nella metà degli anni ottanta
In Inghilterra in primo luogo ma poi si è diffuso in tutto il mondo soprattutto in ambito anglosassone anche negli Stati Uniti sono stati anche costruiti degli strumenti per verificare monitorare come il livello di alfabetizzazione scientifica variasse negli anni perché se è vero che se faccio il questo tipo di attività di comunicazione aumento il livello di alfabetizzazione scientifica allora
A distanza di anni dovrei registrare se effettivamente il pubblico e cittadini a nome intatto la luna stabilizzazioni scientifico oppure no
Negli strumenti che sono stati inventati apposta partire dagli anni ottanta per indagare in questo quesito sostanzialmente per misurare l'alfabetizzazione scientifica e questi strumenti sono sostanzialmente delle inchieste campionarie su ampi strati della popolazione
Hanno dimostrato due Gusen importanti che sono ovviamente oggetto di discussione
La prima cosa è che dal punto di vista dell'alfabetizzazione scientifica
Non si può dire che ci siano stati risultati attesi quindi mostro un grafico che si rifà alle uno degli ultimi liberamente in ambito americano Cellini negli Stati Uniti ogni o periodicamente fanno questo tipo di indagine qui vedete i risultati
Relativi a tre anni diversi comprendono un intero decennio e sostanzialmente questo grafico ci dice che la conoscenza che gli americani hanno di termini considerati necessari per avere altre abitazioni sentiti i quali sempre molecola Dina laser elettroni
Il fatto se la sulla rese il suo ragionamento Rutherford viceversa sostanzialmente gli analisti hanno messo in evidenza che non c'è nessuna variazione significativa
L'altro aspetto che è stato messo in evidenza dai critici di questo approccio e che una maggiore alfabetizzazione scientifica qualora fossimo in grado di e definire questo concetto che rimane comunque abbastanza poi nebuloso sì sì bah a cercare di definirlo con precisione ma comunque una maggiore alfabetizzazione scientifica non corrisponde necessariamente a un maggiore apprezzamento della scienza e tecnologia prima sono stati citati i dati dell'eurobarometro di qualche settimana fa
è interessante rivelare
Che da secondo quei dati in Europa
Il
I popoli il le nazioni più alfabetizzate shinto scientificamente sono quelli del Nord Europa ecco dallo stesso tempo sono anche quelle però che si rivelano più caute nei confronti della scienza e della tecnologia
Viceversa questo forse può essere anche interessante nell'interpretazione dei risultati sul referendum per la fecondazione assistita
Gli italiani in Europa sono quelli più aperti all'uso della genetica
Quello questi sono ovviamente degli episodi che testimoniano però una delle osservazioni di chi ha criticato questo modello deficitario
Ovvero quello che è stato fortemente messa in dubbio e che non esiste un legame necessario fra conoscenza e sostegno nei confronti della ricerca i critici al modello dei deficitari hanno messo più più in generale in luce la scarsa attenzione che è stata riservata negli anni Loi concreti in cui le persone poi incontrano scienza e tecnologia alla capacità che gli individui hanno di dare significato all'informazione scientifica e tecnologica
Nel contesto in cui prendono quella informazione
La critica modello dieci deficitari in altre valore riconosce
Che gli individui non rispondono sono dei contenitori vuoti ma sono in grado di elaborare l'informazione anche quella scientifica secondo gli schemi sociali e psicologici che caratterizzano la loro storia personale la loro educazione il loro contesto in altre parole
Si è compreso allora che le barriere di comunicazione fra scienza e pubblico di barre di comunicazione fra scienziati e cittadini sono di elevata complessità
Perché coinvolgono aspetti del pubblico che sono allo stesso tempo culturali educativi pratici sociali
E che questa complessità aumenta ancora di più quando la scienza entra nella sfera pubblica e quando il i cittadini sono forzate a prendere decisioni
E in quei contesti in i contesti che riguardano temi controversi si rivela anche l'ampia possibilità di interpretazione di spiegazione di dati scientifici di dati che sembrano oggettivi
Pertanto la conclusione di tali critiche e che le persone vivono esperimento non la scienza attraverso relazioni sociali
E che il nodo del problema del rapporto fra scienza e Società e sicuramente un problema di conoscenze sicuramente anche un problema di deficit cognitivo ma è anche un problema di fiducia
Nei confronti degli scienziati densissima scientifico
E la fiducia non si conquista solamente riempiendo il ghetto la fiducia si conquista attraverso dialogo partecipazione attraverso coordinamento sotto tutte parole
Che forse sono quasi diventati degli slogan per gli analisti ma non solo per gli analisti se si considera che ad esempio il dialogo fra scienza e società
è considerato uno dei punti imprescindibili da parte della Comunità europea per raggiungere quella che viene letta la costruzione dello spazio europeo per la ricerca quindi
Noi ci troviamo di fronte a una situazione in cui questo dialogo ovviamente deve coinvolgere tutti gli attori sociali interessati a risolvere le controversie che riguardano il rapporto fra scienza e società
E sicuramente delle coinvolge degli scienziati e la scienza
La quale se vuole conservare la sua legittima posizione all'interno della società e anche la sua autonomia
Deve allo stesso tempo accettare in un certo senso deve essere coinvolta nella dialettica deve stare nella dialettica del dibattito e della contestazione deve confrontarsi quindi nella Repubblica alla pari degli altri
In altre parole ciò che risulta dalle dallo studio del rapporto fra scienza e società che Riso una maggiore consapevolezza pubblica dell'importanza fra scienza della scienza nella società non si raggiunge solo con la promozione e l'informazione
Non funziona solo il modello che prevede un semplice trasferimento di informazioni con gerarchie chiare dall'alto verso il basso un semplice aumento della quantità di informazione una migliore distribuzione non è l'unica soluzione al problema del rapporto fra scienza e società
Al contrario
Ogni miglioramento del rapporto fra scienza e società richiede forse uno sforzo maggiore da parte di tutti da parte dei comunicatori da parte i politici ma anche soprattutto da parte degli scienziati ai quali viene fatto perché superiore rispetto a tutte le altre loro fatiche viene richiesto una maggiore sensibilità
Nei confronti delle legittime preoccupazioni del pubblico quindi non si tratta solo di compressione maggiore comprensione pubblica dalla scienza bisogna anche pensare a una comprensione scientifica dei pubblici e su questo forse licenziati si devono devono dimostrarsi più disposti una soluzione dei problemi dei rapporti fra scienza esercita richiede anche una maggiore considerazione della complessità associata ai rischi dello sviluppo scientifico
Per concludere forse sarebbe da considerare l'ipotesi che lo studio del rapporto fra scienza e società entrasse nel patrimonio culturale degli scienziati
Che i temi legati alla comunicazione pubblica entrassero a far parte della formazione anche dei giovani ricercatori con l'avvertenza che bisogna stare attenti a considerare comunque che si sono le gamme casuale un legame diretto legame necessario deterministico fra le attività di comunicazione e il ruolo che la scienza nella società grazie
Grazie grazie dico putrelle il nostro prossimo relatore Luciano D'Andrea che è un sociologo un ricercatore del Cern F
E che da tempo impegnato sui temi della produzione scientifica e tecnologica e dell'innovazione
Buongiorno a tutti tema
Come vedete che affronterò il tema della socializzazione della ricerca scientifica e tecnologica
Partire però alcune premesse per introdurre il la questione
è la prima premessa penso che sia questa finalmente si parla di ricerca scientifica e tecnologica non diamo per scontato per tanti anni la ricerca è stata un po'la Cenerentola dei tanti problemi che non abbiamo dovuto affrontare come Paese finalmente se ne parla
E credo che questo sia un dato importante
E penso che dietro a questa questione ci sia anche un tema più generale
E alcuni l'hanno anche sollevato cioè dietro al tema della dei ritardi della ricerca scientifica e tecnologica Italia probabilmente c'è anche un discorso sulla modernità italiana mi stava affrontando come Paese e come continente diciamo una un passaggio ulteriore della modernità variamente chiamata
Con i temi della modernità fluida della post-modernità della società della conoscenza cioè una modernità differente da quella industriale caratterizzata da globalizzazione caratterizzata da una forte rilevanza dei delle dinamiche cognitive qui qualcosa di nuovo
Qualcosa di nuovo che esiste ormai da venti venticinque anni ecco
Come la scienza è cosa significa fare scienza all'interno di questa società è un problema che è aperto che va affrontato
Dietro a questo tema cioè il a mio avviso un tema emergente che quello della socializzazione della ricerca scientifica tecnologica spero nel mio intervento di fa comprende anche la rilevanza della questione certamente socializzare radici che ci direte che logico vuol dire soprattutto accorgersi che nella ricerca scientifica e tecnologica ci sono molti fattori sociali comunicativi politici
Relazionali che fanno parte della ricerca non solo a monte
Quindi intendo dire sempre le scelte politiche non solo a valle cioè nella gestione degli impatti sociali della ricerca scientifica bensì dentro la scatola nera della ricerca scientifica e tecnologica e questo è un fatto ecco che sta crescendo di rilevanza quindi il problema da affrontare a mio avviso uno dei va bene affrontare quella palude la socializzazione socializzare
Non non significa colonizzata c'è qualcuno che di fronte anche a alla all'ampliamento dell'attività della sociologia della scienza ha avuto paura che si arrivasse a colonizzare diciamo la ricerca nel campo delle scienze la natura con il con con le discipline sociali
Oggettivamente non penso che si possa dire che la ricerca nel campo delle scienze naturali scienze naturali
Sia fatta di narrazioni più o meno attendibili o più o meno legata alla realtà impiega la scienza stessa lo dimostra fra cinquant'anni
Mai siamo andati così rapidamente e velocemente avanti quindi la il legame fra le scienze della natura e la base empirica e evidente per altrettanto evidente che dentro
A questi meccanismi c'è tanta materia intanto materia sociale che non vale la pena mi avvisa affrontare con la guerra fra le due culture
Quella cultura umanistica e la cultura scientifica che anzi occorrerebbe probabilmente da vari punti di incontro fra scienze umane scienza e natura proprio perché stiamo parlando non della scienza in quanto l'arma della ricerca scientifica e tecnologica quindi un apparato anche sociale fortemente sociale
Parente si oltretutto credo che valga la pena anche soffermarsi sul significato della scienza dopo la rivoluzione quantistica che è stata in qualche misura una rivoluzione passata senza Di Rienzo abbiamo più subita che in qualche modo apprezzata colta assunta una una rivoluzione che in qualche modo ha cambiato anche la nostra realtà del mondo ha cambiato i nostri schermi
Relativi per esempio al principio di caso ricca casualità causalità o rispetto al tema del determinismo delle leggi delle norme della natura in qualche modo questo anche un un livello nel quale scienze umane scienze della natura si stanno avvicinando ci sono tentativi nell'ambito del censo umane ad esempio utilizzare criteri e principi della della la riga di quanti alle scienze sociali per esempio intorno
Al tema del del probabilismo essenziale cioè il fatto che ci troviamo di fronte non a fenomeni che hanno uno sviluppo determinato ma che parzialmente sono legati a forme di probabili rischi quindi c'è a mio avviso una strada si epistemologica nel secondo caso sia operativa nel primo caso per superare questa contrapposizione sterile
Fra fra scienze umane scienze sociali così almeno come si è verificata l'ex devo dire che la sociologia io sono un sociologo ma quindi dall'interno di questa disciplina posso dire che da solo già fatto grossi errori proprio su questo versante lungo tempo
Si è dimenticata
Se dimenticata del fatto che esiste un fattore di mutamento rilevante come la scienza e la tecnologia quando se n'è accorta la incomincia ad accogliere come un qualcosa di alieno secondo una prospettiva che viene denominata del determinismo tecnologico la scienza è qualcosa di asociale
Si produce altrove come se fosse prodotta dal di fuori come ogni cosa aliena viene colta è stata colta come sostanzialmente un pericolo qualcosa di sconosciuto qualcosa che e di Mina minaccioso che addirittura cambia
La stessa la stessa condizione umana della gente
Devo dire che ci sono stati poi molti complici oggi abbiamo sì di qualcuno che
Citava
I complici di questa visione cioè l'idea che la scienza fosse un guaio un problema
Che è una visione che in qualche modo ha toccato l'intero spettro del tema della modernità in fondo è per lungo tempo e forse ancora adesso in qualche modo viviamo la modernità
Come qualcosa di negativo ne godiamo pienamente dei benefici
Ma nello stesso tempo pensiamo che non sia roba nostra che fu sua così qualcosa che ci sta avviando qualcosa che sta di ci sta degradando come esseri umani c'è un forte discorso una forte narrazione sia da sinistra sia da destra devo dire
In vari contesti culturali conto il tema della mobilità c'è stato ad esempio negli anni Sessanta e questo e credo che sia importante da capire Ida analizzare anche le motivazioni che ne sono state alla base devo dire che in questo tema su Bellini vede del determinismo tecnologico anche gli scienziati hanno avuto la loro parte
Quando hanno incominciato accoglierei elementi sociali
Relativi alla loro attività di ricerca hanno volti come fattori essenzialmente di distruzione come qualcosa di strumentale come qualcosa che in qualche modo metteva in discussione la loro libertà e qualche volta avuto qualche accaduto ma anche diciamo la logicità la purezza della loro attività e quindi s'qualche volta si senta ancora parlare di ricercatori una specie di sindrome della fateci lavorare insomma del del del di lasciarci in pace
Ecco questo è un pericoloso non parla del macchinista macchinista ecco qui il rischio che si arrivi a cadute etiche da una parte c'è il rischio di pensare di cuore umanizzare la scienza vista come qualcosa di alieno e quindici bisogna metterci intorno dei cordoni
Delle leggi delle norme i sistemi che l'aneto ravizzino dall'alta
Cioè l'etica del difendere l'alterità l'alterità la purezza la diversità differenti la differenziazione della scienza rispetto alle altre forme di conoscenza soprattutto rispetto ai fattori sociali che ne fanno parte all'interno
Di questi due estremi c'è la società cioè la società fatta di attori di imprenditori della gente delle persone che usano la scienza e la tecnologia ed è questo che a mio avviso va recupera cioè sapere che quando facciamo un disco sulla ricerca scientifica tecnologica dobbiamo soprattutto pensare alla complessità della realtà sociale
Devo dire che proprio mentre la Sociologia generale la teoria generale sociologica andava nella direzione che ho descritto quindi verso un determinismo tecnologico c'è stata invece una quasi inascoltata sociologia della scienza almeno per molto tempo inascoltato biologica dalla scienza che invece è andato al senso opposto cioè ha scoperto e analizzato ha cercato di comprende i fattori sociali all'interno della scienza
Combattendo quindi l'idea del determinismo tecnologico ma evitando anche il vischio posto fra di pensare a una scienza totalmente asservita alle regole sociali quindi che diventasse qualcosa di abitare inattendibile
E da qui è nata una prospettiva che io credo che sia la prospettiva più sana cioè quella di una cui evoluzione fra scienza e società
Una condizione che metti che si basa su una vasta rete di interconnessioni tra scienza tecnologia e sistema sociale del loro Complesso che non è apollinea non è qualche cosa di costruito pensato progettato e qualcosa anche di pieno di scarti di di di efficienza e di incomprensioni ma che in qualche modo va avanti solo in questo modo faccia una cui evoluzione fa scienza tecnologie società che va apposta sotto controllo che va considerata che banalizzata che va studiata
E che fa avanzare nel complesso l'intero sistema sociale quindi la posta in gioco stanno in conoscere queste relazioni
La prospettiva non solo della competitività quando si parla di scienza e tecnologia si tende a a appiattire discorso sulla competitività oggi pure
Abbiamo sentito che sono assolutamente d'accordo quando si vale invece di ricerca ci direte che oggi vale qualcosa di molto più vasto si parla per esempio della possibilità nostra come collettività
Di controllare nosta ambiente di conoscerlo di controllare anche il nostro ambiente interno quindi nostra ambiento sociale di produrre cultura
Di utilizzare nel modo migliore la ricerca scientifica perché a che vedere con la lotta alla povertà a che vedere la lotta contro l'esclusione sociale a che vedere
Con molti problemi
Per i quali non abbiamo quasi mai tematizzato a che cosa potrebbe servirci mai ricerca scientifica e tecnologica e questo è un grosso problema mio avviso che va in qualche modo superato
Da qui il tema della socializzazione socializzare vuol dire ampliare era e degli attori coinvolti una ricerca scientifica tecnologica e sono già diventati molto di più di quello che era in un in tempo e quindi incrementare il controllo sulle dinamiche sociali culturali comunicative decisionali cognitive che sono incorporare anche nel cuore della ricerca scientifica e tecnologica
Lo sottolineo non solo prima e non solo dopo di essa
E il problema uno dei problemi ovviamente c'è il famoso problema di fondi che non è poi da poco devo dire ma uno dei problemi a mio avviso è che in Italia rispetto ad altri Paesi europei la ricerca IPO socializzare fra controlla poco e male i fattori sociali che agiscono potente questo perché l'anice Piacentini categoria sta modificando le modalità di produzione cioè vado veloce perché conoscete distinzioni disciplinari mi non è e quindi il tema della pena sedici merita quindi della comunicazione fra portatori di discipline riversi confini più l'abilità produzione applicazione della conoscenza
La differenziazione la crescita degli attori della ricerca sia all'interno delle discipline ma anche fra discipline mondi della politica della comunicazione e e così via incrementata rilevanza della comunicazione orizzontale pranzi istituzionali
Transnazionali la ricetta ormai si fa per grandi reti di ricerca che dicono comunicare fra di loro
è una domanda crescente di trasparenza e anche di partecipazione a volte proprio ai decisione
Quattro mi sembra che siano reali e poi sostanzialmente su quale occorrerebbe focalizzare l'attenzione una è la ricerca sulla ricetta la ricerca sociale storiografica economica culturale nel rischiamo di non sapere come si sta evolvendo il modo di produrre scienza e tecnologia nel nostro Paese quindi non possiamo migliorare se non la conosciamo se non la teniamo sotto controllo l'altro tema ecco della valutazione siamo appena agli inizi
Direbbe conosce anche non solo degli input degli altri ma valutare anche i processi la qualità dei processi di ricerca la comunicazione scientifica e tecnologica in questo quadro che tu sia evidente perché è diventata così rilevante poiché tutto quell'insieme di attività di mediazione pensate a chi fa i progetti per per l'accesso ai fondi della ricerca pensare a chi lavora con le imprese per lavorare sull'innovazione pensate a chi o amministra istituzioni di ricerca ecco tutte queste figure di mediazione
Nell'ambito Alice che sentirete Caroline ottenuta con bassissimo status cioè sono i ricercatori mancati son quelli che non hanno un nome come professione che pure gestiscono spesso grandi grandi fondi o hanno grandi responsabilità
I rischi di una scienza Ivo socializzava sono abbastanza evidenti una pedina di qualità di efficacia
Una scarsa valorizzazione dei risultati idee che si perdono perché non hanno possibilità per esempio di brevettazione difficoltà di accesso ai fondi l'allungamento dei tempi di ricerca
Perché si litiga perché si hanno problemi organizzativi perché siamo tensioni conflitti c'è uno scarso conto delle relazioni sociali la demotivazione dei ricercatori che un alto fattore di fuga la gente non se ne va solo perché guadagna poco ma se ne va anche perché si trova in ambienti depressi o depressivi
In cui non c'è un amore un interesse spesso ovviamente un discorso generale quello che sto facendo
Per i laici e poi il problema di lasciare spazio a forme di cattiva socializzazione poi alla fine un tasso di socializzazione ci vuole a quel punto la si fa la socializzazione pre altri fini che non sono cuori l'avanzamento la ricerca ma per motivi clientelari politici e storie di questo genere sono anche abbastanza note quindi bisogna modificare il punto di vista quella attuale mi sembra che ancora dominante è una scienza forte
Di fronte a una società deboli quindi la paura di una scienza che entra nella società forse direbbe pensare invece a una scienza debole nativi d'argilla
Isolata temuta di fronte a una società forte fatta di soggetti forti che la mettono per così dire sotto da qui te ma anche della responsabilità tecnologica cioè una responsabilità diffusa sui avanzamenti sul problema della ricerca pochissimi sono ancora lì associazioni della società civile che si sono posti il problema del perché e si sono preoccupate del perché la ricerca in aria ma così poco avanti a parte le associazioni malati cronici
Non mi pare che ci sia un'attenzione e una mobilitazione quando c'è invece di fronte a i problemi di una ricerca che viene colta come dei quali sono le soluzioni non tocca certamente mea dalle però qualche elemento sì
Forse bisogna perlomeno anzi innanzitutto fa un discorso di mainstreaming cioè fai uscire discostata ricerca scientifica tecnologica dall'angusta casella e nel quale si trova fra un qualcosa che è stata sempre molto periferica e mette al centro delle politiche perché poi insomma a ben vedere c'è sempre un tasso di ricerca
Di tecnologia in qualsiasi settore politico di Inter
Avevo una strategia cioè sei dei andare anche al di là della della idea della normazione invece immaginando ci un futuro immaginando ci prevedendo dove vogliamo investire per chi e con quali risultati per una ricerca di base che sia veramente libera ma significativamente legata a una prospettiva di sviluppo è un'Alice Casaleggio che sia fatta secondo i sacri crismi
E moltiplicare le politiche da tirare moltiplicare questa in pioli politiche degli attori della dice c'è una politica dei ricercatori da fare
Come dire coltivarli
Seguirli capire che cosa voglia che come come come è possibile sostenere lì c'è una politica della formazione qui è stata cita Dante volte che non parte certo dall'università ma parte dalle dalla scuola primaria
Ci sono delle politiche di istituti di ricerca che occorre aprire aprì al territorio ma allegare anche nella dimensione internazionale perché sono realtà bilocali come si tende a dire cioè blocca globali e locali insieme
Uscendo dal discorsi delle mere architetture istituzionali e pensando invece al al al cuore di questa istituzione che è quella di fare ricerca e che ha le sue regole i fai cerca anche di di tipo istituzionale
O con la quale Corriere Innovazione qui il tema è vastissimo e non mi ci soffermo ma pensiamo solamente al problema del del territorio dello sviluppo locale legame fra ricerca territori sviluppo locali tema della brevettazione quindi tutti anche gli aspetti legali finanziari ci fosse una banca in Italia che è in grado di di veramente puntare sulle idee non solo sulle case che il ricercato il vostro metterci imprenditori una buona idea possono metterci posso mette in campo la gestione delle relazioni fra domanda e offerta di forti di innovazione che non sono due entità statiche staccate già formate ma che si formano nell'interazione fra chi offre innovazione chi la ricerca le politiche universitarie qui il discorso è amplissimo
Cito solamente il caso degli spinoff accademici che a mio avviso sono uno dei temi su quali disegni ben sistema ce ne sono anche moltissimi altri problema dell'accesso alla ricerca e dell'innovazione le piccole delle piccole medie imprese che non hanno una massa critica
Le politiche della socializzazione radice caso una terza famiglia che qui ho già citato la ricerca il tempo seduto arrivo
Politiche la ricerca sulla ricerca quella sulla valutazione quella sulla comunicazione della scienza e nella scienza perché chiaramente il tema della comunicazione nella scienza diventato rilevantissima e le politiche di mediazione vado alle conclusioni seguendo il nostro moderato e due considerazioni molto rapide il uno dei problemi fondamentali a mio avviso è che siamo di fronte a delle forti distorsioni cognitive è stato messo in rilievo lavai Rava interventi anche innanzitutto nelle rappresentazioni nostra dei paesi passanti Pallavicina di India come di soggetti puramente nemici quando si tratta di paesi pieni di di problemi anche loro che noi stessi abbiamo aiutato a affrontare quindi non rivedrà i solo nel dovevano essere anche abbastanza così contenti che un testo dell'umanità stia uscendo dalla dalla situazione di di crisi o di sottosviluppo così abbiamo a mio avviso anche le distorsioni cognitive sulla lettura della della situazione italiana ne siamo un Paese moderno siamo paese postmoderno pieno di risorse che magari non hanno la possibilità di esprimermi che hanno molti tappi sulla testa
Ma che occorre liberare ma non siamo ancora di fronte a una a una situazione a mio avviso di declino l'opera vera tra poco questo di Roma non siamo un Paese del terzo mondo quindi attenzione
E qui concludo facciamo i conti con quello che siamo ora anche con le grandi potenzialità che abbiamo e non con quello di e che teniamo DS già divenuti e vi ringrazio
Grazie grazie Luciano D'Andrea e adesso passo la parola martora pallini che vi presenterà l'ultimo nostro speaker della mattinata intanto vi invito se qualcuno di voi ha qualche domanda qualche curiosità o qualche riflessione da proporre ai nostri ai nostri ospiti di fare mente locale alla fine di questa di questa relazione
Magari il potete porre questo stessa domanda
Ora detto qui Connor vittoria Franco senatrice Democratici di sinistra
Autore
L'autrice dell'ideologia anche lei è una dei innumerevoli ripubblicati Agnani abbienti etica e procreazione assistita in con lei fosse mettiamo qualche qualche punto nel ragionamento su sui temi che ci hanno accompagnato
Sì grazie ma
Ma io
Voglio riprendere un passaggio della relazione di Andrea Ranieri
Quella in cui parlava del coinvolgimento di tantissimi scienziati
Durante la campagna referendaria beh è stato fatto molto importante direi unico nel nostro nella nostra storia recente
E per la prima volta un elevatissimo numero di scienziati scendeva in campo per partecipare una battaglia civile
Certamente per difendere la libertà di ricerca per difendere il diritto alla ricerca ma anche per difendere la libertà di scelta
Questo è stato un segnale molto positivo
Licenziati che lasciano abbandonano per qualche ora del giorno i loro laboratori per scendere nell'arena pubblica e confrontarsi col grande pubblico addirittura confrontarsi con gli elettori e le lettrici
Beh l'esito del referendum e quello che conosciamo
E le si è rivelato in molti scienziati che hanno partecipato a quella battaglia l'hanno riconosciuto un limite un limite ed è quello che è stato molte volte qui stamattina già richiamato della comunicazione
Il limite nel rapporto fra scienziati e grande pubblico la la molto la la detto in maniera molto chiara Veronesi nelle dichiarazioni che ha rilasciato subito dopo il referendum c'è stato un una incapacità dialogare ha detto Veronesi a semplificare vuol dire che c'è un problema nel rapporto fra scienza e società io però vorrei richiamare un altro problema che l'esito negativo del referendum ci pone sotto gli occhi ed è un rapporto anche questo molto problematico tra bioetica scienza e politica
Credo che sia un rapporto a cui anche la politica debba per dedicare molta più cura e molta più attenzione non non c'è dubbio che si è rivelato un ritardo enorme della politica nel nostro Paese
Ad affrontare le questioni della bioetica
Significa che il rapporto fra scienza ed etica non è stato visto come un problema anche politico
Di cui la politica debba occuparsi
Non è sconosciuto non è tutti sappiamo che imitare il dibattito pubblico sulla bioetica è stato carente è stato molto povero
A differenza di altri paesi come l'Inghilterra la Francia la stessa Germania a differenza della chiesa che ha molto investito nella riflessione bioetica negli anni negli anni noi siamo stati colti
Un po'impreparati da questo referendum e da questa di questo dibattito sulla bioetica
E abbiamo avuto conferma lo ripeto del fatto che si sta diffondendo una posizione di diffidenza nei confronti della scienza
Soprattutto quando si si tratta di filoni di ricerca come la genetica e la biomedicina che si occupano appunto delle origini della vita si occupano della morte
E abbiamo avuto conferma del fatto che c'è un tentativo molto pesante è stato già richiamato questo aspetto lo voglio ribadire anch'io un tentativo molto pesante da parte della Chiesa di porsi in concorrenza politica con lo Stato
Ha travalicato il terreno suo proprio del magistero etico religioso per occupare lo spazio politico e voglio dire della ricerca scientifica e questo ci deve far preoccupare a mio avviso e anche riflette
Non possiamo accettare credo che dobbiamo reagire in maniera più energico ma lo stiamo facendo già stamattina
E non si può tollerare che la vittoria dell'astensione venga letta come sconfitta della scienza perché questo è stato fatto negli ambienti cosiddetti teocon molti di coloro che hanno sostenuto l'astensione e hanno sostenuto con le ragioni della legge quarantenne possiamo sostenere che la scienza venga rappresentata come artefice di mostruosità come ricerca dal della perfezione da condannare
Credo che non
Che non non venga non si possa sottacere la gravità delle dichiarazioni di un Ministro della Repubblica come Buttiglione che ha dichiarato
Si può essere scienziati criminali così ha detto Buttiglione ecco io credo che qui ci sono delle posizioni inquietanti che ci devono preoccupare tra l'altro punto è stato già detto da Ranieri è stato ripreso da altri e inquietante anche il fatto che mentre in alto in Europa si pongono strategie si definiscono strategie
Per affermare l'Europa come uno dei continenti che investe in ricerca in innovazione per costruire la la società della conoscenza in Italia invece si frena uno dei filoni più promettenti della via della biomedicina come la ricerca sulle cellule staminali
Embrionali e anche chiaro
Che il restringimento del grado di laicità di uno Stato
A effetti anche sulla limitazione della libertà di ricerca oltre che sulla sfera dei diritti e delle libertà civili anche questo è qualche cosa che ci deve far riflettere e anche preoccupare e allora la domanda che ci veniva posta nei nostri dibattiti durante la campagna referendaria era molte volte ma allora voi volete una scienza senza limiti non volete porre alcun limite alla scienza
Qui c'è un problema naturalmente che e nuovo semplicemente per l'oggetto di cui la ricerca si sta occupando e si occupa nel caso in cui stiamo trattando punto della della procreazione assistita
E la vita i geni
La struttura formativa informativa della specie umane dei singoli
E certo questo questa questa nuova frontiera della ricerca genetica ci pone ci pone molte domande
Come ha detto Dulbecco presentando i risultati straordinari del Progetto genoma oggi l'umanità fa un nuovo lungo passo un progresso reale intellettuale che apre nuovi orizzonti non fuori di noi
Ma dentro di noi che appunto la conoscenza del genoma
Per certo questo crea apprensione crea inquietudini crea paure
Dalla sensazione di una un'impotenza dell'uomo che si auto crea sostituendosi addio
Però qui c'è anche da fare
Qualche considerazione generale che può voi aprirci la strada ad atteggiamenti diversi verso anche la ricerca genetica
E sono gli stessi scienziati che parlano di paura e questo io credo sia un bene io ho letto con un grandissimo piacere devo dire anche il il testo di una conferenza di Renato Dulbecco scienza e società oggi la tentazione della paura
E quella conferenza interessantissima soprattutto per le domande che lui stesso pone e per le risposte che cerca di di datare perché la società ha paura della scienza si chiede Dulbecco
Perché l'uomo della Società teme una tecnologia che pur è sempre più in grado di rispondere ai nostri bisogni quotidiani più gente impellenti è giusto avere paura della scienza
Nella paura diffusa vi è qualche responsabilità della scienza si chiede ancora Dulbecco
Beh bisogna anche dire che la paura non è nuova nella storia della vita umana
Ogni epoca si caratterizza forse anche per aver conosciuto forme particolari di paura possiamo dire che la caratteristica dell'epoca nostra
E quella della paura della manipolazione genetica
Penso Afrodite che individuava già molti decenni fa una sorta di paura perché tipica che crea angoscia che la paura della morte
Possiamo dire che oggi alla paura della morte come singoli la morte individuale si aggiunge quella per la trasformazione del genere umano che e divenuta possibile
Voglio citare anche un sociologo importante chiesa rappresenta molti di noi Sigmund Baumann che ha scritto un libro la Società dell'incertezza con un capitolo intitolato un catalogo delle paure post moderne ed elenca una serie di paura e della dell'epoca postmoderna da novecento
In poi
Una che delle paure che caratterizza la nostra epoca è legata al potenziale distruttivo del pianeta reso possibile dal nucleare e proprio a partire da questa paura un altro importante filosofo
Anzi ho una sacre ATO l'espressione ermeneutica della paura
Come per dire se partiamo dalla paura possiamo creare prospettive per prevenire le conseguenze distruttive anche magari rimuovere le cause di quella paura di distruzione planetaria
E fra le paure post moderne viene ancora quella della morte in un momento però in cui quella paura porta a dotare la biologia di uno status speciale
Fra i suoi tra i suoi sforzi dice Bauman vi è anche quello di decostruire la mortalità la morte costituisce lo scandalo della modernità dice Bauman perché destinata a creare l'archetipo dei limiti delle potenzialità umane
E la sfida finale al sogno moderno di trascendere tutti i limiti e di elevare le possibilità umane alla Mostra massima potenza cioè quella di distruggere
Cercare di distruggere
La morte Boncinelli ha scritto un libro verso l'immortalità
Ecco questa è quella che anche Massimo Salvadori chiama la l'onnipotenza umana perché vista come antidoto alla morte combattere la morte si trasforma nel senso della vita
E questo crea possibilità crea inquietudini e angoscia
Ma tornando alla domanda di Dulbecco dopo aver detto che la paura comunque caratterizzate tutte le epoche ogni epoca la sua la paura o le sue paure per e Dulbecco
Si chiede appunto perché la ricerca scientifica anziché creare certezze crea paura e angoscia
Ma devo dire che Dulbecco nelle sue risposte carica di grandi responsabilità proprio gli scienziati ma non per le ricerche
Che svolgono e che compiono ma perché non si fanno carico su a sufficienza di un dialogo reale ed efficace col pubblico
Non contribuiscono a una diffusione di massa dei risultati dello della della scienza
Lo scienziato dice che Dubhe Koch tende a chiudersi
E non rinuncia al linguaggio tecnico
E forse anche c'è il fatto che alle velocità della la velocità enorme delle conoscenze scientifiche corrisponde una la una lentezza delle loro di fusioni che crea distanza
Fa sì che le questioni etiche sulla ditta prendano il sopravvento diventando ideologiche
Ecco qui c'è un problema che appunto immerso con grande chiarezza come dicevo all'inizio anche nella campagna referendaria di capacità di comunicare semplificando
Il messaggio e quindi questa incapacità crea distanza fra la velocità delle delle dei risultati della ricerca e invece la conoscenza di questi risultati al grande pubblico
L'ingegneria genetica fa paura
Ma pochi sanno che grazie proprio grazie alle tecniche alle nuove scoperte è stato possibile produrre l'insulina l'insulina umana per curare il diabete o combattere altri Pato patologie diffuse
La vita si è allungata anche grazie alla medicina e qui c'è un rapporto positivo fra scienza e salute che va valorizzato che forse non abbiamo non siamo riusciti a valorizzare a sufficienza tanto finito quasi
Allora noi dobbiamo porci domande da cui cominciare io dico anche come politica cominciare a a stabilire un rapporto migliore con la scienza e con la ricerca scientifica e la salute è un valore oppure no
La conoscenza è un valore oppure no
E allora
Credo che
Di dei limiti della scienza si debba parlare ma anche qui il problema è come dove poniamo il limite perché lo poniamo proprio in quel punto e forse anche il limite va analizzato caso per caso non si può generalizzare come invece fa la legge quaranta che blocca e basta un tipo un tipo di ricerca dobbiamo partire da qui divieti condivisi come il divieto la clonazione divieto dell'eugenetica e di pieno di Prodi divieto di produrre embrioni a scopi a scopi di ricerca
E qui c'è la responsabilità degli scienziati cito ancora Dulbecco che racconta di un momento della ricerca sul DNA
Quando rispetto ad alcuni rischi di diffusione di un virus che erano emersi gli scienziati che erano interessate quelle ricerche hanno deciso di sospendere e di riprenderla son semplicemente quando poi le conoscenze hanno consentito di andare tranquilli verso quella quella ricerca
E quindi
Io credo che molte delle questioni che hanno a che fare con la procreazione assistita con la bioetica possano essere affrontate nella prospettiva proprio della solidarietà
Tra diventi dall'embrione al malato per esempio quindi nella prospettiva dell'etica del dono
Che può farci superare Paure contrasti etici quando ci collochiamo sul piano politico per fare leggi perché lì c'è una responsabilità del legislatore che deve avere presenti anche i diritti che va a restringere o ad Ambria ad ampliare con le leggi che contribuisce a a a varare
E quindi c'è una possibilità di elaborazione comune tra scienziati filosofica e politici e c'è una funzione della politica irrinunciabile nell'accompagnare e sollecitare questi processi
Credo che una politica positiva Possa compensare le paure ma non nel senso del blocco della ricerca ma sostenendo i valori positivi
Della ricerca di sostegno alle ragioni dell'umanità e del pianeta io credo che società della conoscenza significhi anche questo grazie
Grazie allora adesso venuto il momento delle domande solo che come vi dicevo prima purtroppo io non vedo assolutamente nulla avendo appunto smarrito gli occhiali stamattina quindi se ci sono delle domande mi affido alla vista di massa
Ciecamente cioè il caso diviene
A Marta ci sono c'è qualcuno che vuole fare qualche domanda
Forse se nessuno vuole iniziare per a cene tocca
Scusa
Sì io mi presento sono Righini sono professore di chimica all'Università di Firenze attualmente Di vico un istituto diritti ricerca internazionale che la si deve a Firenze
Credo sia estremamente importante
Avviare in effettuare incontri di questo tipo in cui si discute sul ricerca scientifica da più parti
Credo però anche che si è essenziale che questi temi che non è la prima volta che vengono posti all'ordine del giorno e diciamo illustrati come fondanti di una aspetti fondamentali della ricerca della politica della sinistra
Senza però che poi ci siano stati grandissimi risultati ecco credo questo è un aspetto fondamentale importante ma credo che si debba cominciare a dare delle risposte politiche su alcuni temi che non si scopre adesso e che sono a alla portata sotto gli occhi di tutti mi ferì riferisco la questione che è stata posta c'è nei documenti che ci sono stati dati della valutazione su questo la sinistra il il TSO L'Ulivo chi sarà
Il soggetto politico che se ne farà carico si impegna su questo argomento c'è una chiara
Non dico proposta immediata ma l'idea almeno di arrivare di una strada con cui arrivare a una proposta su questo tema sul tema dei Giovani e la ricerca su questo tema
Si vuole trovare un arrivare Rep rapidamente con l'aiuto con il contributo di chi opera nel nel settore a trovare delle proposte che diano
Una chiara prospettiva in questo senso ai giovanissimi lasciando perdere discorsi che che sono totalmente se se con meno secondo me fuorvianti quali quello della fuga dei cervelli che è un problema che si pone apparentemente mi pare solo annue al nel in tutto il mondo
Tutto il mondo succede esattamente il contrari cervelli vengono reclutati in non non non è questo il problema
Però o quelle su questo trovare gli strumenti anche tre indicare in che modo su questi
Si può arrivare a a a a raggiungere certi obiettivi credo che questi siano due tre argomenti su cui occorre cominciare a dare delle risposte concrete
Su questo la politica deve dare una risposta
Troviamo la strada per arrivarci a fare proposte in questa direzione insieme con il contributo con la collaborazione di chi questi problemi li vive giornalmente grazie grazie mille grazie a vediamo se ci sono altre domande da qualche parte vedo vagamente una mano alzata
Sì buongiorno mi presento io son mi chiamo Ettore Barale sono direttore nel centro di riproduzione assistita dell'ospedale Versilia sono ricercatore universitario l'Università di Pisa
Ho partecipato attivamente alla campagna referendaria e ho ho avuto modo di fare una serie di verifiche sul campo proprio
Il riferimento a quello che prima vittoria Franco stava dicendo io ho avuto una sensazione la sensazione è stata fondamentalmente quella di un forte scollamento tra alla
Tra la comunità scientifica e la gente cioè io ho lavorato per molto tempo negli Stati Uniti ho avuto la sensazione che qui in Italia in effetti ci sia una un arroccamento della scienza Aldo la mille migliaia e migliaia di chilometri lontani da quella che è la realtà della società questa paura
In genere di che cosa si ha paura sapore di quello che non si conosce la gente io credo che non percepisca che cosa significa fare ricerca oggi
Non si non percepisca che cose ricercatori fanno e quindi temo no le cose che vengono presentate e spesso vengono presentate in maniera facilmente distorta perché si può facilmente far leva su dei sentimenti che si basano fondamentalmente sull'ignoranza della situazione
Io credo che e sono molto felice di questo incontro io credo che ce ne dovrebbero essere molti di più che ci dovrebbe essere un impegno anche da parte dei media di portare di più gli scienziati a parlare di quello che si fa
Credo che probabilmente la gente si renderebbe conto che nei laboratori non esistono i Frankenstein cose che invece è stata fortemente sottolineata durante questa campagna referendaria io credo che questa abbia rappresentato il primo momento ai quali gli scienziati sono veramente usciti dai laboratori
E gli scienziati hanno fatto tutta una serie di iniziative aprendo i laboratori alla gente perché la gente potesse andare a vedere che cosa facevano
è stata un'esperienza per me sotto certi aspetti anche entusiasmante non credo che il referendum sia stato vinto dall'astensionismo credo che sia stato vinto invece dall'indifferenza
E dalla
Mancanza di
Partecipazione mancanza di solidarietà
Per mancanza di parte di percezione di quello che questo referendum mandava a chiedere cioè in altre parole la libertà delle persone di potersi curare curare nella maniera migliore
La libertà della CED e cerca di poter andare avanti
Per nel trovare delle soluzioni a malattie importanti io credo che i bruti Bruno Dallapiccola che hanno parlato abbiano fatto leva su dei sentimenti che tu dovrebbero facilmente essere molti cambiati modificati se licenziati effettivamente riuscissero di più a scendere tra la gente grazie grazie mille sicuramente del referendum
Ci sarebbe molto da dire sul ruolo che ha giocato la scienza forse possiamo iniziare a rispondere
Ma lo scopo di tutto di tutta la giornata di oggi essenzialmente questo cioè come mettere insieme una forte iniziativa per invertire la rotta
Investire davvero sulla scienza far crescere la la scienza del nostro Paese
E insieme come diffondere la cultura scientifica cioè non abbia deciso infatti di chiamare qui scienziati e comunicatori della scienza scienziati e persone che hanno lavorato sui temi della socializzazione scientifica perché riteniamo che il compito di due cose vadano assolutamente insieme
Che per costruire insomma un paese in grado di fare su questo un salto di qualità certo occorre puntare sulla scienza ad alto livello ma bisogna puntare insieme sulla crescita complessiva del del livello di cultura scientifica per la popolazione
Sono molto d'accordo ci stiamo anche provando a presentare proposte concrete
Vede io penso una cosa su questo punto noi dobbiamo evitare io il pericolo che sento di più anche perché vado molto il giro parla di economia citata conoscenza regista rivestire sulla scienza e quando le verità si trasformano in luoghi comuni
Perché quando i luoghi comuni sono le falsità sono luoghi comuni si fa presto a batterlo quando le verità diventano affermazioni
A coppa non corrispondono fatti non seguono fatti è un'arma cosa molto pericolosa no io ormai che la ricerca scientifica al primo posto residenza ricerca non c'è sviluppo eccetera lo dicono più o meno tutti
Credo che noi e credo che oggi aveva anche cominciato insomma come alcune proposte bisogna insomma
Riaffermare le verità evitare che diventino luoghi comuni e l'unico modo e costruire un Progetto che guardi al futuro ma sia capace di fare scelte concrete immediate nel presente
Noi in questa c'è qua Walter Tocci che è stato un porto Walter Tocci con Luciano Modica che sono stati protagonisti di questa battaglia in Parlamento cioè di fronte al governo che ci presentava come unica misura sulla ricerca dei sulla scienza e sull'Università di fine legislatura e disegno di legge sullo stato giuridico
Abbiamo proposto anche al anche alla maggioranza
Di cambiare un po'l'agenda e di discutere sulle quattro priorità che si potrebbero fare di qua a fine legislatura
E non a caso due di questi punti sono sistema di valutazione e come permettere l'accesso dei giovani ricercatori all'università costruendo su questi le proposte allo stato dell'arte le più precise possibili
Abbiamo cercato anche di costruirle con con un confronto con tutti
Ovviamente lo continuiamo ma abbiamo proposto un sistema di valuta con idea per un'Authority nazionale della valutazione che è possibile fare subito
Certo con qualche elemento di innovazione ma non avendo paura anche di copiare da altri Paesi di prendere il buono quello che molti Paesi c'è già non non dobbiamo dobbiamo assolutamente inventare tutti
E la seconda cosa abbiamo proposto di impiegare le poche risorse che ci sono un piano immediato per l'assunzione per per aprire le porte ai giovani ricercatori all'università e devo dire che quello che stava facendo il contrario
E tu pensa perfetto che ha sulla storia dei giovani ricercatori di fare i concorsi riservati agli associati quindici analisti e a costruire nuove o per legge spetta a diventare tutti professori al contrario di quello che ci vorrebbe però sono assolutamente d'accordo e voglio dire le nostre proposte tra l'altro Walter Tocci sta facendo un lavoro di diffusione in rete molto puntuale e sollecitando la collaborazione di tutta la comunità scientifica precisarle beh su queste proposte sommano sono già a disposizione
Sono già a disposizione
Sarà difficilissima che facciamo all'interno di questa legislatura ma ripeto
Noi siccome non l'abbiamo detto e poi vedete Piero Fassino in una conferenza stampa che hanno fatto l'altro giorno rispetta da sola maggioranza
Che c'ha qualche preoccupazione comincia a dire una cosa si potrebbero fare anche delle proposte bipartisan l'intervista di Bondi l'altro giorno l'abbia detto se volete
Se volete ecco discorsi bipartisan generici non ci piacciono ma se volete noi la diamo un'agenda di cose in cui ci si potrebbe da subito confrontare tutti insieme
E la ricerca innovazione e l'abbia messo al primo punto e poi dire vuol dire ai giovani ricercatori sistema le valute della valutazione
Capire costruito gli strumenti perché l'autonomia sia effettiva e capire che cosa manca perché l'autonomia dell'università della comunità scientifica
Sia reale su abbiamo cercato di buttare lì una spia ed recluta mette le modalità di reclutamento a all'università
Su questo noi ci siamo posti purtroppo però ora ci siamo solo noi però credo che siano già un terreno concreto di battaglia per evitare appunto quello che io ritengo rischio maggiore cioè quando le verità diventano luoghi comuni io mi mi sono preoccupata
Forse dire che possiamo dare appuntamento a dopo pranzo Marta forse lo puoi fare tu allora perché non la so
Pranzo qui dentro tempo un'oretta ricominciamo i lavori
Posso spero che adesso mi sentiate mi hanno detto che stamattina non mi sentivo accanto pena mi spiace
Allora poi c'è mi pare di capire che Luigi Nicolais attualmente non c'è non so quanto durerà questo attualmente quindi io passerei direttamente la parola a Franco Pacini se c'è in sala
Dato appunto la mia cecità di cui parlavo stamattina non riesco a vedere se c'era non c'è allora passiamo direttamente allo speaker successivo
No la so che c'è la so che c'è lancia in sala
Temo temo ci sei
Ecco Telmo vieni vieni tu
Va bene va bene tanto iniziamo con Telmo Pievani
Allora intanto che salì sul palco Telmo è un filosofo della scienza anche lui
Ah ok va bene adesso iniziamo con Pievani poi dopo facciamo Pacini eccolo qua potevamo filosofo della scelta si usa quel microfono che funziona meglio
Anche lui autore di tanti libri l'ultimo e introduzione della alla filosofia della biologia della Laterza pubblicato quest'anno poi ha Pelmo praticamente fa cento mila cose non so da dove iniziare
Lavorava Codice fai cento cose forse meglio se le racconti tutto che sono troppi per dire
Prego
No dunque nasce in questo welfare sia dalla scienza di Genova più che sufficienti
Ma io adesso
No sentite ora si sente meglio no la voce fortissimamente dovete perdonare
Io credo di essere qui se ho capito bene per ragionare con voi di una strana interessante coincidenza
Che quella delle future celebrazione del due mila e nove
Che riguarderà naturalmente grande scienziato
Italiano Galileo Galilei ma nel due mila e nove saprete ci sarà una coincidenza molto importante perché sarà anche l'anno mondiale
Di celebrazione di ricordo del bicentenario darwiniano miccia stabili
E trovo che sia una coincidenza importante io proposto a Luca di intitolare questo intervento i gemelli della scienza moderna Galileo Darwin
Io mi occupo di filosofi della scienza che insegna Statale a Milano
Naturalmente definirle gemelli della scienza moderna è una provocazione perché Dalmine Galileo rappresentano due tradizioni diverse che trattano dialogato anche con molta difficoltà nella tradizione della scienza moderna faccio solo un esempio se qualcuno di voi ricorda la chiusura
La chiusa bellissima dell'origine delle specie di Darwin redarguì fa un riferimento chiaramente polemico alla alla fisica e dice
Vi è qualcosa di grandioso in questa visione della città con tutte le sue diverse forze nel fatto che mentre il nostro pianeta ha continuato a ruotare sembrerebbe quasi dire noiosamente secondo l'immutabile legge la gravità
Invece da un così semplice inizio innumerevoli forme bellissime è meravigliosa si sono evolute e continua ad evolversi quindi questa contrapposizione tra la biologia evoluzionistica la fisica è una è un luogo comune nella storia della scienza
Ora in realtà darmene Galileo hanno in comune moltissime cose oltre che essere nati quasi nello stesso giorno alla metà di febbraio e questo aiuterà anche le le celebrazioni sapete che ogni anno in Italia organizziamo il Darwin Day che hanno un grandissimo successo in tutta Italia
Ciò che era stato Comuna molto Darlene Galileo è il fatto che sono i due padri visto che oggi il quattro luglio sono i due padri usando questa metafora di due grandi dichiarazioni di indipendenza
Galileo è come ha scritto la volto lo storico matematica Morris Kline è colui che ci ha regalato una grande dichiarazione di indipendenza della scienza scritta con linguaggio matematico
Perché lo ricordava già molto bene Enrico Bellone
Prima Galileo è colui che ci ha permesso di dare una rappresentazione laica che c'ha raccontato il diritto alla mattina Tizzy azione del reale e faccio presente che il linguaggio matematico è un linguaggio condivisibile universalmente
Questo non è stato ricordato questa mattina la scienza è una forma di sapere che con tutti i suoi errori con tutte le sue correzioni però utilizza un linguaggio che condivisibile è sempre un'impresa collettiva questo è molto importante
E Galileo è un protagonista fondamentale
In questa storia Darwin lo stesso darlo in qualche tempo dopo è colui che ci ha lasciato una grande dichiarazione di indipendenza
Ritta questa volta con linguaggio naturalistico e ci ha raccontato cioè come si può laici zampe la storia naturale come si può dare una visione laica senza nessun riferimento a un'autorità precostituita del mondo vivente
Fate caso però un fatto importante cioè il destino molto diverso delle due sfide
Di indipendenza della scienza la sfida galileiana lassità darwiniano
La sfida
Galileiana con molti distinguo è una sfida che possiamo considerare vinta
è finta cuntista metodologico e vinta dal punto di vista del quadro esplicativo oggi la fisica molto diversa da quella da allora naturalmente ma come dire non potrebbe fare a meno di fare un riferimento alla rivoluzione galileiana né mi pare che nessun Paese al mondo
Nemmeno l'Italia
Abbia mai istituito una commissione ministeriale per decidere se il caso o meno di raccontare Galileo nelle scuole medie o utili spiegare la caduta dei gravi e cose di questo genere
La sfida darwiniana invece no
La sfida darwiniana è una sfida ancora completamente aperta ed è una sfida aperta cuntista culturale naturalmente perché quello che Darwin ci lascia centocinquant'anni dopo
Questo sarà tanto un'altra ricorrenza del due mila e nove cioè centocinquant'anni dodici specie ci lascia un lascito straordinario che è quello di raccontare una storia pienamente completamente naturale e scientificamente comprensibile delle origini della nostra specie in particolare
E non è affatto un caso che
La voce che è stata rimossa dalla Commissione Moratti dai programmi delle scuole medie recitava esattamente così
Spiegare i ragazzi delle scuole medie le origini ed evoluzione io logica e culturale della specie umana questo la voce che non c'è più
Che per il momento non è stata affatto introdotta anche non so bene come potrà essere verrà reintrodotta
In questo momento quindi ha una voce molto precisa
Peraltro una voce nella quale l'Italia da quinte scientifico aderisce in stati straordinari per esempio questo il programma di ricerca di principi Luigi Luca Cavalli Sforza grande genetista italiano che lavora a stento le origini biologiche e culturale della specie umana è questa la voce
Che non trovate più nei programmi delle scuole allora
Quando la commissione
Istituite dal ministro Moratti ha concluso i suoi lavori nel febbraio di quest'anno uno dei membri la Commissione interrogato insistentemente giornalisti sui motivi poi di fondo
Sia dell'istituzione della Commissione sia sulle ragioni interrogato sulle ragioni per cui era stata tolta rivoluzionarie scuola il nostro Paese o meno in un particolare ciclo l'insegnamento a scuola riformata ha risposto
Ironicamente C B. sarà stata una svista sulla saranno dimenticati non si saranno capiti bene
Nelle nelle nelle riunioni del dei consigli della commissione che si occupa della riforma dei programmi scolastici
Faccio presente che quando io io sono di formazione
Statunitense ha studiato negli Stati Uniti quando io parlo con i miei colleghi americane lì sapete che in Italia è stata istituita una commissione
Con dentro due premi Nobel questioni di grandissimo rilievo il cui obiettivo è quello di decidere se è il caso o meno di insegnare la teoria dell'evoluzione nelle scuole e vi assicuro che le reazioni insomma vanno dall'ilarità allo sgomento e lo sconcerto
Poi però quando dico questo subito mi si siede attento però tu che parli gli Stati Uniti loro sono messi molto peggio di noi naturalmente soprattutto dopo l'elezione del secondo mandato di George Bush naturalmente sapete
Col vento della destra fondamentalista cristiana negli Stati del Sud ma non più soltanto per altri stati del Sud sapete che l'offensiva creazionista e anti evoluzionista che poi sostanzialmente una offensiva anti scientificità e Stati Uniti
Assunto una grande forza che non ha mai avuto prima ci sono dei board vistato
Che si occupano dei esporrà mi scolastici in alcuni Stati del Sud del centro di Stati Uniti che su una maggioranza creazionista istituzionalmente dopo queste elezioni di novembre quindi la sezione effettivamente drammatica
Però notate una cosa importante che è tipica del dibattito americano peraltro le battaglie creazionista negli Stati Uniti non hanno mai come dire ha avuto come argomento centrale di discussione l'abolizione della teoria dell'evoluzione dei programmi delle scuole pubbliche mai
Il grande questione di cui si dibatte gli Stati Uniti eh che alcuni e sono poiché azionisti e sostenitore degli tregenda sai vogliono che quando si insegnerà tre devozione scuole
Si faccia anche un'ora insieme una sorta di par condicio in cui si insegnano anche altri modi di vedere la stessa storia ma nessuno ha mai tolta e soprattutto nessuno l'ha mai tolto di soppiatto
Noi due anni fa ci siamo alzati un bel giorno la mattina diamo contro anche i programmi sono quattro voci tratto le uniche quattro realmente espunte che erano popoli quattro voci che riguardavano altri repulsione tipico metodo italiano di non discutere mai dei problemi
Allora è stata davvero una svista io non credo assolutamente che è stata una svista è stata una scelta strategica è stata una scelta culturale precisa
E l'abbiamo scoperto soltanto nei mesi successivi quando il professor Bertagna
Il professor ragazzi molti esponenti dell'ultima certa parte del mondo cattolico hanno argomentato con motivazioni pedagogiche epistemologiche la necessità e l'opportunità della rimozione pediatri attribuzione dalle scuole
Un altro argomento che però mi si obietta spago vietare quando si ragiona di questo problema c'è perché Darwin ancora un problema oggi e perché lo è diventato anche in Italia di recente sì ricevessi ma non farla troppo drammatica perché in Italia il problema non è mai esistito
E soprattutto perché in Italia quella non può esistere in quanto naturalmente questo è vero siamo una cultura completamente diverso a chi non ha queste sette fondamentaliste protestanti ma siamo un paese immerso in una cultura dominante tipo cattolico e si dice allora subito che non esiste più il problema in Italia perché naturalmente mille centonovantasei una comunicazione papale a sancito una comunicazione papale alla Pontificia Accademia delle Scienze ha sancito che nel magistero
Della Chiesa cattolica al nostro Paese l'attribuzione non va più considerata come una mia ipotesi ma va considerata come materia corroborata da i fatti attenzione però e qui non voglio studenti apparire polemico né creare problemi che non esistono però si è subito detto in Italia che allora
Il problema davvero smetti di esiste nel senso che vi è una compatibilità totale fra il nuovo magistero così corretto e la teoria dell'evoluzione
State attenti perché in quella comunicazione papale che è straordinariamente elegante cuntista filosofico si dicono due cose ci sono due tesi molto precise
La prima è questa di passare dalla dall'evoluzionismo inteso come ipotesi ti a un evoluzionismo inteso come teoria tutti in effetti corroborata
E la seconda tesi che è inevitabile assolutamente giustificabile che però noi dobbiamo dare di questa teoria devoluzione un'interpretazione spiritualista di Chianciano interpretazione che prevede a un certo punto della Storia naturale l'immissione di un principio nonna naturale cioè di un salto ontologico
E voi capite bene che questo non è compatibile per definizione con la spiegazione darwiniana dell'origine della nostra della nostra specie e poi concedetemi sono due secondi una nota un po'polemica che guardando poi l'Italia come dire né in un contesto di patti internazionali spicca abbastanza evidentemente io mi sono chiesto varie volte ma che Paese è un paese in cui due Grandi caposaldi capisaldi della cultura moderna per la scienza moderna che sono Galileo e dare quindi devono essere si è detto riabilitati o devono essere si è detto che una parolaccia sdoganato
Perché io devo sdoganare l'atto dell'evoluzione darwiniana perché io devo sdoganare i principi fondamentali della fisica moderno e tutto questo strepiti io di acclamazioni per queste concessioni non sono a vostro avviso una manifestazione di un complesso di inferiorità implicito che c'è ancora nella nostra cultura rispetto alle grandi acquisizioni della cultura scientifica è un dubbio che che lancio e concludo
Anche meno dar quindi fatto interessante che è stato davvero riabilitato in questi anni negli ultimi quindici anni è stato riabilitato però dalla scienza
E questo la storia molto bella che si racconta raramente purtroppo ovvero dopo la formulazione devozione darwiniana da Uto un lungo periodo nel Novecento in cui l'atrio delle pulsioni le armi è stata rifiutata nei primi trent'anni del Novecento
E poi ho avuto un'altra altrettanto lungo periodo del Novecento in cui la teoria darwiniana si è saldata insieme con la genetica di popolazione dando origine a un grande paradigma di ricerca
Che chiamiamo sintesi moderna
E che però Stephen Jay Gould un grande paleontologo di consiste americano definiva un fondamentalismo darwiniano cioè lo definiva un darwinismo stereotipato sostanzialmente che cosa è successo in quel periodo è successo che la teoria darwiniana è stata intesa in modo molto riduzioni sta invitata intesa in un modo fortemente genetico riduzioni liste in cui si è cercato di ricondurre tutte le cause fondamentali della fino Murgia complessa del vivente a una causa micro buchi
Smentendo in parte l'impostazione originaria di Darwin che era molto diverse che era l'impostazione classica di un naturalista chiamo sguardo sia alla micro punizione ma uno sguardo anche alle grandi ai grandi scenari della Storia naturale
Beh quello che è successo in questi anni che abbiamo abbandonato in gran parte questo riduzionismo forte nell'attribuzione abbiamo proprio recuperato
Quel messaggio da Ruini hanno originato che era un messaggio di flessibilità teorico messaggi di pluralismo teorico era l'idea che la spiegazione evoluzionistica sì una spiegazione storica centrata sull'idea di diversità e su una molteplicità di livelli esplicativi Diversi quindi
è una grandissima acquisizione questa
Che mi fa vedere due cose apparentemente contraddittorie che oggi stiamo lavorando sugli errori e sulle omissioni della teoria darwiniana sugli errori sulle omissioni Guitar quindi omissioni inevitabili se pensate al fatto che non sapeva che cosa fosse
Un cromosoma un genoma un genere ma stiamo lavorando anche sulle intuizioni straordinarie che erano nascoste da sopra e che stiamo recuperando intuizioni veramente straordinario
Latteri Darwin e l'unica teoria inquilini ha formulato un principe esplicativo che la selezione naturale che si basa sulla mutazione genetica
Lui la formula senza sapere cosa sono i geni e cinquant'anni dopo non riusciamo a mettere insieme il suo principe esplicativo con la sua ragion d'essere di tipo genetico che ha fatto abbastanza straordinario
A proposito del potere esplicativo di questa teoria ecco proprio questa idea e così concludo
Cioè della straordinaria attualità anche scientifica dell'opera di darmi sarà al centro di moltissimi degli eventi che avverranno nel due mila nove è presente l'America misi uno il New Yorker organizza una grande mostra internazionale su D'Armini qui l'idea sarà fatto questa no capire che significato ha ragionare oggi
Su su darmi e sarà parti Cornette suggestivo
Festeggiare ma soltanto festeggiare insieme Galileo darmi nel due mila e nove è questo l'invito che faccio visto che sarà un anno cruciale per i due grandi capisaldi di due tradizioni diverse
Della scienza moderna un'ultima cosa come dovremmo parlare di scienza di Tarquinia di Galileo nel due mila nove io riprendo con lo diceva Enrico Bellone questa mattina
Dobbiamo farlo lavorando su un'idea molto semplice quella del valore intrinseco
Della ricerca scientifica
Dobbiamo farlo senza scientismo dobbiamo farlo senza supponenza Ascentis sta
Abbiamo farlo a quello spirito critico che è tipico della scienza che è un pensiero in evoluzione
Dobbiamo farlo con uno spirito pluralistico perché questo è la scienza oggi non ha un solo metodo non ha un solo quadro esplicativo non funzionano più i riduzionismo i su una disciplina soltanto queste
La scienza oggi una molteplicità di linguaggi che hanno differenti capacità predittiva indifferenti domini quindi un'impresa molto più
Sfaccettata e per ultimo
Fare vedere che un autore come Darwin un autore come che io sono hutu e che fanno parte del nostro patrimonio collettivo in quanto la scienza eh
Ricordava Vittorio Bo questa mattina una forma alta di cultura davo in presenta il primo grande scienziato della storia
è il primo grande scienziato che è stato capace di offrirci un quadro esplicativo che dà conto di una storia naturale cosa che la scienza non è così banale
I messaggi darmi del messaggio dell'unità nella diversità cos'è la teoria devoluzione attribuzione l'idea che il mondo vivente sia tutto quanto unito da cuntista biologico e storico
Ma dentro questa unità che sia la diversità del singolo il motore del cambiamento e quindi questo è il messaggio fondamentale dell'evoluzionismo unità nella diversità ecco questo secondo me può essere la sfida del due mila e nove per raggiungere quell'obiettivo che poneva ricco Bellone come obiettivo politico costruire un consenso attorno alla scienza che quello che cerchiamo di fare noi
Al sesso tra scienza di Genova ogni anno per vincere quella diffidenza di cui parlavamo questa mattina con una nota però forse antipatica
Che il pensiero scientifico è una sfida è una sfida radicale
Perché è un pensiero che non accetta autorità ci sono due forme di pensiero o meglio ci sono due categorie di forme di pensiero ci sono molte forme di pensiero che fanno appello a un'autorità
Che fanno appello ha un bagaglio costituito a cui ci si prima acquisti rimanda per obbedienza e poi esiste una forma di sapere particolare che invece si fonda sulla negazione esattamente di questo principio cioè sulla negazione del principio di autorità e sulla negazione del principio che esista un unico luogo dogmatico a cui attingere che si fonda invece sul conflitto delle idee sullo scontro fra posizioni diverse sul confronto tra ipotesi teorie principi esplicativi questa seconda cosa si chiama scienza e permettetemi dire teniamoci la stretta finché possiamo grazie
Grazie grazie a Carlo Fiorani
Forse
Forse era il caso di aggiungere primo dimenticato che se è stato il curatore dell'edizione italiana della testamento di Stephen Jay Gould che che hai citato prima che si chiamava struttura della teoria dell'evoluzione sempre
Edito da Codice che abbiamo ricordato tante volte stamattina di adesso passerei la parola Franco Pacini che credo soprattutto per il pubblico
Fiorentino non abbia bisogno di ulteriori presentazioni è stato il direttore storico l'osservatorio astronomico di Arcetri per tantissimi anni
Detto in senso
Beh insomma
Va bene
Accademico dei Lincei anche lui
Il suo intervento non ricordo qual è il titolo
L'anniversario Alina è un'occasione per Firenze
Se
Ok
Si è parlato prima di dar venuti di Galileo vi ritorna Galileo e vorrei cominciare anzi andare avanti questa inizialmente citando un certo numero di cose che stanno succedendo alcune cose che sarebbe bello succedessero
Tutto sommato diciamo il progetto di museo dell'universo prima di tutto per quello che riguarda le celebrazioni che agli occhi le decise chi le ha proposte chi le le città e cosa intendiamo bene esiste un contesto internazionale
Ci sono poi le iniziative a Firenze su cui mi soffermerò
E
Per quello che riguarda il contesto internazionale
L'Unione astronomica internazionale che raggruppa circa il novanta Paesi nel due mila nove a proporre ha proposto che nel due mila nove si celebri quattrocento anni di che cosa
Del primo uso del cannocchiale
No questo cui permise di riconoscere scientificamente che la terra non Mirra l'unico mondo nell'universo ma che ce n'erano altri
Credo che tutto sommato sia una scoperta piuttosto importante la cui importanza filosofica probabilmente eccede di gran lunga quella per esempio dalla scoperta dell'America
Sapere che ci sono altri mondi da lì partì l'avventura
Io ho l'ha proposto diciamo e ha chiesto all'Italia di chiedere all'UNESCO delle nazioni unite di proclamare il due mila e nove hanno mondiale dell'astronomia
Nello stesso modo in cui quest'anno qui e l'anno mondiale della fisica
A cento anni dalla relatività di Einstein
La stessa Yahoo ha formato un gruppo di lavoro internazionale per coordinare gli eventi
E mi hanno nominato coordinatore disegno le iniziative riguarderanno moltissime cose ma sia la scienza contemporanea sia evidentemente gli aspetti storici lei ci sia una forte diffusione
Del o almeno sesto spero in una forte enfasi sulla diffusione della cultura scientifica questo non è un po'un cavallo di Troia per la scienza in generale perché a tutto il rigore della scienza della propria si unisce il fascino quello diciamo che probabilmente subiva già mio nonno uomo scimmia del Pleistocene nel guardare il cielo
A Firenze
Perché a Firenze Galileo vissuto ha svolto parte delle sue ricerche a Firenze il resto è subito scientifica è stata Padova e pizza per questo c'è un abbinamento in un certo senso ideale fra Firenze Padova e Pisa
A Firenze esistono poi gli strumenti di Galileo presso l'Istituto e Museo di storia della scienza esiste la sepoltura ed esiste la villa il gioiello ho letto i giorni scorsi che Firenze molto orgogliosa di aver restaurato la Casa di Dante che notoriamente un fax
è un falso
E la casa di via Lilio finalmente è arrivata alla conclusione del suo restauro ci sono voluti venticinque anni per riuscire a farlo
Ed è un modo un po'sto noto nel mondo lo testimoniano le tante televisioni che vengono a firmarla in continuazione
Lo testimoniano il fatto che ci sono sempre i visitatori che ci telefono ci fate entrare ci fate entrare è stata chiusa appunto per periodo lunghissimo e una rivista americana Sky ante delle scorte più o meno del peso di santifica America non limitata all'astronomia
L'ha collocato un paio di anni fa fra i luoghi fondamentali
Nella storia dell'astronomia delle scoperte sull'universo ed allora deve quasi non viviamo più perché ci arrivano in continuazione telefonate dall'America eccetera come si fa visitare come non si fa eccetera comunque ci sono questi luoghi emblematici
E d'altra parte questo qui è stato riconosciuto anche dall'allora governatore Ciampi quando firmava la due mila lire che da un lato mostra il la faccia di Galileo dall'altra parte mostra invece i nostri cipressi le nostre cupole del nostro radiotelescopio
Firenze nota abbastanza bene per le ricerche in astronomia moderna e Storia della scienza
E le quello di cui parlerò sarà puramente a parte fiorentina sulla scienza contemporanea però anche a Padova Pisa si stanno preparando diciamo
A proporre delle iniziative diverse bene però sapere che c'è un contesto internazionale che si sta muovendo e che si è dato una data il due mila nove che mai data ben precise
Cosa vogliamo fare
Ma noi vorremmo realizzare fra il due mila e cinque due mila e nove abbiamo iniziato a parlarne però tre anni fa a e c'è stata una certa lentezza nel muoversi
A una serie di iniziative per diffondere un'immagine di Firenze della Toscana ispirata alla tradizione umanistica in cui arte scienza si ricompongono in una sintesi per esempio la mancanza di Galileo che qui vedete in una vecchia stampa la vogliamo utilizzare come sede di incontri scientifici internazionali non un museo ci abbiamo già il bellissimo Museo di storia della scienza
Vogliamo che là dentro soprattutto tra essere fruibile al visitatore abbiano luogo degli incontri tipo trenta persone durata una settimana tre settimane una settimana tre settimane stiamo però farne un posto vivo vogliamo naturalmente mantenere un'eccellenza nella ricerca e vogliamo soprattutto costruire questo museo dell'universo la proposta nasce per noi dell'Osservatorio dal dall'università dall'Istituto e Museo di storia della scienza
E ha goduto e stando a una riunione di parlamentari della settimana scorsa ancora gode di un sostegno bipartisan
Ed è stato inserito nel piano strategico di Firenze come priorità vero che se le cose non partono poi essere prioritari ci si guadagna molto
La Camera di Commercio differenza Combo a sponsorizzato lo studio di fattibilità
Gli aspetti scientifici gli abbiamo cura tenorile architettura uno studio dell'archivio della Studio attori e gli aspetti economici gestionali da prosegue cinica e dall'avvocato Bossi telequiz
Gli aspetti scientifici alcuni di noi se ne sono occupati abbiamo visitato vari planetari qui vedete diciamo un planetario quello insieme a sinistra fatto da anzi Museo della scienza e fatto da Calatrava a Valencia
Sulla destra avete un grande cubo di vetro con dentro una grande sfera di alcuni l'omino che contiene anfiteatri uffici sale eccetera di New York sotto vedete Barcellona vi faccio notare che Barcellona Valencia sono lontane più o meno come la Roma e Firenze lei ci sono due meravigliosi Museo della scienza contemporanea ciascuno di questo posto
A oggi non sono gli unici Alessandria ha ricostruito il nome della biblioteca con una spesa di credo di circa duecento milioni di dollari abbiamo planetario e Museo della scienza contemporanea ultima parte antica lo stesso è successo in tante altre parti Gerusalemme un bellissimo
Museo della scienza contemporanea e così via noi in Italia siamo un po'indietro eccetto per un miracolo o miracolo che si è verificato in una cittadina di mille abitanti
Accanto a Fano Saltara dove l'entusiasmo di un sindaco che adesso è un ex Sindaco che qui di alcuni suoi collaboratori la bravura della Paola Rodari e e variante poté l'entusiasmo nel gruppo dei ragazzini
Avrei detto ragazzini diciamo fa sì che sia uno dei posti più belli che abbia visitato dal punto di vista della Museo della scienza contemporanea e vi dirò anche
Il numero son mille gli abitanti i visitatori in primavera sono stati fra tre e quattro mila ammise
Dovrebbe tener conto l'impatto che una così questo genera sopra le scuole sopra l'educazione eccetera tamarri questa qui Ballini
La villa balli di Saltara
Sì la proposta di base per il museo dell'universo un planetario di circa centocinquanta posti con spazi interni e all'esterno lasciamo stare i cavalli i carabinieri
Questo avviene nella tradizione che noi facciamo al ad Arcetri varie cose da molto tempo sull'educazione scientifica soprattutto dei più piccoli
E diciamo o abbiamo bisogno vogliamo adesso andare per un'utenza più generale una struttura grande di grande livello internazionale di grande modernità non c'è interferenza con una parte di storia della scienza se non mi auguro una cosa positiva di scambiarsi alcune esperienze perché diciamo la storia scienza e lo dice il nome storia della scienza
Abbiamo noi siamo sulla scienza contemporanea il nostro pubblico dovrebbe essere cittadini e turisti gruppi scolastici insegnanti e poi pensiamo al collega mentre per motivi diciamo per esempio il telescopio sul colle di Arcetri che uno studente di Catanzaro o di Udine può utilizzare via Rete
Collaborazione organica come osservatorio con università collaborazione con altre istituzioni nazionali ed estere localizzazione dunque innanzitutto la la a Firenze esiste un monumento stranissimo falso molto bello a Torre del Gallo non questa lettera Tito di circa cento anni fa il decadimento
Fra qualche decina di anni sarà tutto buttato giù
Che i vantaggi presenta prima tutto si conserva un bene architettonico che utilizzabile solo a fini espositivi
E accanto alla villa il gioiello e dall'Osservatorio di Arcetri e quindi aiuta parlare di una specie di Città di Galileo contiene un parco che permette un'estensione esterna
Nuovo
Un po'ospitare sale espositive per mostre temporanee per mostre permanenti un auditorium servizi ovviamente ci vuole un posto Ra il planetario medesimo
E diciamo o strumenti di osservazione non deve essere una creatura semplicemente diciamo fermate vai a contemplare ma un posto interattivo e per quello non abbiamo pensato al telescopio robotico cui parlavo prima Tiziano e una saletta di collegamento con un telescopio remoto abbiamo una collaborazione Bernotat sull'Università dell'Arizona un telescopio per le osservazioni del sole
Abbiamo la possibilità di partecipare al programma Seti faccio degli esempi con un radiotelescopio voi sapete forse troveremo l'extraterrestre
Vi siamo c'è una camera a nebbia per rivelare il fatto che siamo continuamente bombardati dai raggi cosmici
Penati attività sarebbero diffusione al cultura scientifica nel pubblico il rapporto con la scuola formazione e aggiornamento insegnanti collaborazioni con istituzioni analoghe costi costi costa parecchio il castello entro certi limiti l'ho messo un punto interrogativo se non lo dica a nessuno pensò che si tratta di qualche cosa di ordine cinque milioni di euro
Il restauro costa parecchio
L'allestimento planetario più exhibit eccetera arriviamo in totale a una cifra dell'ordine del quaranta quarantacinque milioni di euro per come costo
Che sono però frazionabili perché pensa che non è chiaramente col tempo che si è perso
Pensabile di terminare tutto il progetto entro il due mila nove però è possibile costruire la parte planetaria una parte del restaura parte del Parco scientifico intro il due mila nove se si comincia e a quel punto si spezza la spesa ed sono necessarie all'incirca cinque milioni di euro all'anno
Ho saputo recentemente che il mio il bisogno delle maturata Tridentino avuto un'assegnazione di trentadue milioni di Euro
Quindi non sono cifre pazzesche ho visto ieri sulla Repubblica si parla di un Museo delle Navi Romane che costerebbe al fatto a Pisa venti milioni di euro a quelli non siamo diciamo
Sul suo amico cifre grosse però non va e e sarebbe un'occasione molto bella per vedere se Galileo continua a pensare alla sempre così cioè che Firenze si muove le ipotesi di trasportare per ridurre i costi il museo in un'altra località non regge molto perché è stato tutto pensato soprattutto la parte interattiva e telescopi radio telescopio e tutto questo in modo da essere isolata non è possibile metterlo qua fuori
In mezzo alla piazza dei Ciompi tanto per fare un esempio o luoghi analoghi
Perché cambia completamente la filosofia del renderebbe un Landmark importante
Da un punto di vista urbanistico è un'altra cosa che è stata discussa temo che si sia basato in parte sul valore di calcolo perché mi è capitato di parlare con persone che dicevano tre mila persone al giorno sul Pian dei giullari sono un po'troppe
Meno i conti non mi tornavano sono andata rifarmi diventa c'è un fattore dieci sbagliate da mesi qualcuno stava discutendo su un fattore dieci sbagliata perché trecento per trecento fa novanta mila non novecento diciamo non erano novecento mila persone ma erano novanta mila persone o giù di lì questo sogno
Bisogna che secondo me Galileo meriti diventi realtà
Ieri e Firenze vediamo abbiamo la possibilità come Firenze come Italia di utilizzare il nome di Firenze o il nome della Toscana entrambi questi nomi è il nome di Galileo secondo me
Sono una cosa che si dovrebbe riuscire a spendere molto bene all'estero e spero che sia possibile spenderla bene anche in Italia
Grazie
Adesso io chiamerei a parlare il nostro relatore di adesso che Paolo Galluzzi anche lui accademico dei Lincei e storico della fisica a Firenze il direttore del museo di scienze
Naturali di Firenze
Non so se
Il suo intervento si intitola la storia della scienza il patrimonio scientifico per la diffusione della cultura scientifica
è già emerso nella discussione di oggi
La molteplicità delle valenze che stanno dietro l'espressione cultura scientifica che l'oggetto della nostra preoccupazione
E soprattutto della volontà dei incrementarne la presenza nel tessuto civile del nostro Paese
Provo a delineare due tra le molte di queste valenze
Due il che sono integrate seppure distinte
Da un lato infatti si può parlare
Di promozione della cultura scientifica legittimamente intesa come sforzo di incrementare il numero dei cittadini dotati di competenze e di professionalità nelle discipline tecnico-scientifiche
Si tratta come è noto di un problema che è al centro del dibattito politico più volte evocato anche oggi e che assume almeno a parole
Un rilievo centrale anche nell'agenda dell'attuale ministro dell'istruzione della non dell'università e della ricerca
Ma promuovere la cultura scientifica può significare anche cercare di fare crescere né i cittadini anche se non si avviano a carriere o a professioni certificati
La consapevolezza che scienza e cultura sono non due domini e formi e forme di sapere separate relate ma viceversa prodotti ed espressione
Diverse dello slancio
Unico unitario dell'uomo verso la conoscenza
Questo secondo linea di condotta o interpretazione può apparire di mani di minor valore sul piano dei bisogni pratici e delle ricadute
E soprattutto poco utile a valorizzare la competitività del Paese e tuttavia il rilancio della dimensione squisitamente culturale dell'impresa e della ricerca scientifica rappresenta a mio avviso una condizione essenziale anche per affrontare e risolvere il problema della crisi delle vocazioni scientifiche
Scienza e cultura vengono largamente sentite oggi come attività intellettuali estranee e irriducibili
Più volte stamane questo aspetto è stato toccato
La scienza viene percepita dai giovani come una forma di sapere che proprio per la sua intrinseca obiettività sembra prospettare ambiti di attività spersonalizzare anti
Inoltre ad essa viene spesso attribuito un valore soprattutto strumentale e pratico non è cioè sentita come un complesso di saperi dotati di valore proprio di valore autonomo
Conviene con le coltivare questi saperi questo il messaggio che viene rivolto ai nostri giovani per i benefici professionali economici e di carriera che sono in grado di prospettare non perché rappresenti no valori in sé
Viceversa la cultura quella umanistica naturalmente mi riferisco a quella considerata strumento di arricchimento della personalità dunque valore in sé
Indipendentemente dalla sua spendibilità sul mercato dal valore economico dalla crescita di competitività che può generare
Io credo che bisogna lavorare per attenuare questa visione manichea largamente purtroppo incoraggiata non solo da Croce o dagli adepti del pensiero negativo
Ma anche da molti dei protagonisti della ricerca scientifica contrapposizione quella tra scienza e cultura
Che non solo non ha fondamento ma genera gravissimi danni
L'obiettivo è quello di ricondurre alla scienza pienamente nell'ambito delle attività culturali e al tempo stesso e non è un problema minore
Arricchire il concetto diffuso di cultura i contenuti dei metodi e delle finalità che emergono nella ricerca scientifica
Credo personalmente che la percezione diffusa della presunta natura puramente strumentale della conoscenza tecnico-scientifica costituisca uno anche se non l'unico dei problemi ai quali dedicare attenzione
Problema che si è venuto a QT Zandonà degli ultimi decenni in conseguenza di una sempre più forte inevitabile specializzazione della ricerca scientifica
Che è venuta così ulteriormente marcando la sua distanza da quella umanistica ma anche per la sempre più forte incentivazione con nodo politico forte che è stato già richiamato che le strutture formative vengono introducendo
Verso una preparazione finalizzata a dotare i nostri giovani di conoscenze professionalizzanti prioritariamente orientate al trasferimento applicativo dei saperi tecnico-scientifici
Da questa impostazione che caratterizzanti e delle politiche attuali dell'educazione del nostro Paese naturalmente la responsabilità stacchi detiene le responsabilità di governo deriva la forte penalizzazione della conoscenza scientifica di base che nell'ambito appunto nel quale emerge con più nitida chiarezza l'impronta squisitamente culturale dei saperi delle attività scientifiche
Sono convinto per essere più circoscritto e preciso che il ministro Moratti
Che ha spinto con forza verso la finalizzazione professionale applicativa dei processi formativi in ambito scientifico anticipando addirittura adesso a livello tale specializzazione a livello di scuola superiore con la riforma dei licei
Abbia prodotto il venga producendo un vero disastro il cui risultato temo che sarà l'ulteriore flessione delle iscrizioni alle facoltà scientifiche
Pur non avendo ricette tranquillizzanti e semplice per superare questa contrapposizione tra scienza e cultura resto convinto che per risolvere questo problema si debba concentrare gli sforzi sulla modifica dei curricula formativi
Dato che proprio nella scuola che viene prospettata è radicata nella mente dei giovani la falsa convinzione che tra scienza e cultura debba essere operata una distinzione irriducibile
Per mostrare come la percezione di un antagonismo radicale tra scienza e cultura viene veicolato dalla scuola basta riflettere sul modo nel quale le diverse discipline di vengono insegnate
Le discipline scientifiche sono prospettate come un corpo dottrinale coerente stabile rigoroso Espresso i linguaggi formalizzati
Un sapere la cui evoluzione storica non presenta interesse con così come privo di interesse appare l'ispezione dei processi del suo costituirsi del costituirsi dei saperi scientifici
Viceversa insegniamo l'arte attraverso la familiarizzazione con la storia dell'espressione artistica la letteratura attraverso una prolungata immersione
Nella storia degli scrittori e dei generi letterari la filosofia attraverso un fitto dialogo con i pensatori del passato anche più remoto
In sostanza
Un giovane entra in una facoltà scientifica senza aver se restato in precedenza esposto ad alcuna nozione sull'evoluzione storica delle scienze e delle tecniche
Sulle personalità e sulle tappe fondamentali che hanno illustrato il cammino di questi importanti settori di attività umana
Questa netta diversità di approccio imprime nella mente dei discenti
Sia il concetto della natura atemporale del sapere scientifico alimentando il disinteresse per la sua storia e anche l'idea che si tratti di un sapere il cui valore va individuato esclusivamente e la capacità di metterci in condizione di dominare che strumentalmente la natura proprio per questa ragione credo che accanto ai molteplici altri aggiustamenti che sono necessari o assume notevole rilievo l'attività di promozione
Della storia delle scienze e delle tecniche da un lato e la valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico dall'altro
Entrambi questi campi hanno gravemente sofferto della tradizionale separazione ed estraneità tra scienza e cultura
La storia della scienza ignorata a lungo dagli umanisti è stata praticata dagli scienziati ahimè spesso solo in età di pensione con un taglio a critico e celebrativo
è stata ciò è intesa non come una disciplina autonoma ma puramente ancillare utile a dimostrare la validità di un determinato metodo o la indiscussa superiorità di una teoria
Dunque storia solo dei successi delle invenzioni e delle scoperte storia legittimamente selettiva
Dato che così rispecchierà ebbe la natura di un ambito di ricerca quello scientifico linearmente cumulativo progressivo fondato su criteri esclusivamente razionali e obiettivi
Dunque una storiaccia dovevi fare quella della scienza che presenta i medesimi viceversa osservata con spirito critico
Nel suo svolgimento storico effettivo l'evoluzione della ricerca presente ai medesimi condizionamenti e le stesse incertezze pigliando i degli altri ambiti del sapere
La verità non risulta così rigorosamente distinta ma viceversa miscelata Espresso spesso intrinsecamente con l'errore si attenua noi i bagliori accecanti della razionalità
Pentri assumono un carattere meno spregevole gli errori e i Franzen diventi si comprende inoltre che la scienza del passato non doveva necessariamente portare alla scienza moderna così come l'evoluzione non doveva necessariamente condurre all'uomo
Così praticata e così esposta la conoscenza dell'evoluzione della storia dei suoi oggetti e dei suoi personaggi consente di avvicinare questo campo di indagine alle altre forme dell'attività intellettuale
Che è condizione fondamentale per un progetto di diffusione della cultura scientifica che centrato sulla riconoscimento della natura culturale dell'impresa scientifica
Ma l'orgogliosa teorizzazione della separatezza delle scienze dalle altre forme di cultura ha generato la marginalizzazione non solo della storia della scienza ma anche del patrimonio scientifico
Italia che pur vanta in questo settore nel settore dei beni scientifici e tecnologici un primato assoluto a livello internazionale a sostanzialmente trascurato questo patrimonio assistendo passivamente alla sua dispersione non è affatto un caso che il paese dei musei per eccellenza disponga di un tessuto di istituzioni museali
Dedicate alla diffusione della cultura scientifica lo studio alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico
Numericamente povero e debole e quasi invisibile proiettato come nel Corno d'ombra del trionfo turistico commerciale non culturale badate bene dei musei d'arte
Il patrimonio scientifico d'altra parte è stato esibito come un giacimento di gloriosi cimeli da esporre in templi solenni
Documenti isolati dal contesto culturale al quale appartenne ero e con il quale interagisce interagiranno
Utili dunque solo a stimolare ammirazione decotta non a raccontarci storie per capire che cos'è la scienza come è venuta formandosi
In che misura è diversa dalle altre attività culturali e quali relazioni intrattiene con essi
La storia della scienza della valorizzazione del patrimonio criticamente impostate possono viceversa offrire un contributo importante all'abbattimento dello steccato che separa nella percezione collettiva scienza e cultura
Sono state queste le analisi le linee guida e l'ispirazione che hanno guidato orientate in questi ultimi decenni le attività e le iniziative dell'Istituto e Museo di storia della scienza
Le credo questo lo spirito con il quale dobbiamo affrontare è stato detto anche da altri nella prospettiva di un rilancio efficace e di un efficace Cat capi e capillare diffusione della cultura scientifica
L'occasione delle celebrazioni galileiane del due mila nove due mila dieci volano di innovazione non celebrazioni passiva
Assieme ai progetti agli obiettivi importanti perseguiti dagli amici di Pisa che sono qui presenti e di Padova anch'essi presenti con i quali stiamo cercando di operare un proficuo lavoro di coordinamento
Il progetto elaborato a Firenze appare centrato su un duplice obiettivo integrato peraltro la trasformazione dell'Istituto e Museo di storia della scienza in un centro intitolato a Galileo
Che ponga la questione di dimostrare la forte permanenza interpolazione a permanente interpolazione tra scienza e cultura
E la creazione della quale ci ha parlato testé Franco Pacini del Museo dell'universo con attività immersi ve per familiarizzare i cittadini alle acquisizioni ai dibattiti più avanzati della comunità scientifica contemporanea
Il progetto fiorentino rappresenta una grande occasione non solo per Firenze se come certamente avverrà si stabilirà sinergie programmatiche tra Museo Galileo e museo dell'universo
Il programma fiorentino delle celebrazioni galileiane insieme a quelli di Pisa di Padova rappresenterà un momento straordinariamente significativo per quel rilancio della cultura scientifica
Del quale il nostro Paese ha grande bisogno
Il Museo Galileo quello dell'universo rivolgeranno un offerta di straordinario valore educativo un pubblico non solo coinvolto pudicamente ed emotivamente nelle meravigliose acquisizioni conoscitive
Della scienza e delle tecniche passerà anche stimolato a comprendere la dimensione culturale dell'impresa scientifica a riconoscere il valore autonomo che va assegnato ad essa
La conoscenza scientifica essendo capace di generare non solo convenienti e molto importanti prospettive professionali benefici sul piano della competitività degli individui e delle società
Ma anche di generare pieno appagamento
Un valore assolutamente autonomo in sé Perchinenna qui si scelse pur parzialmente i metodi contenuti grazie
Grazie grazie al crollo
A Luigi Nicolais
Che salutiamo qui diamo il benvenuto che è stato
Come forse molti di voi sanno assessore nella prima giunta
Bassolino vi leggo tutto il nome dell'assessorato perché è lunghissimo Università e ricerca scientifica innovazione tecnologica nuova economia sistemi informativi e statistica musei e biblioteche
E la Regione campagna ed è anche docente di Tecnologia Ripoli mezzi dei polimeri all'università di Napoli Federico secondo Benvenuto ti ringrazio molto visto che abbiamo perso dando tempo
Per presentare il assessorato locale guadagnerà un quello che debbo dire io veramente il titolo della mia presentazione andava più su un discorso di innovazione sviluppo e diciamo
In maniera un po'ambiziosa prevedeva che avessi una ricetta per questa cosa io debbo dire che in effetti oggi parliamo tutti di competitività delle nostre imprese
E parliamo di competitività in un momento in cui l'unico modo reale di competere in sia per la grande impresa che per la piccola e media e quella Disma terziari prodotti cioè di riprendere questi prodotti ricchi di conoscenza
E per poter far questo dobbiamo tener conto che
Noi non per accedere al mondo della conoscenza dobbiamo in qualche modo
Essere capaci di sostenere tutta la filiera conoscenza
Diceva Einstein che non esiste ricercati fondamentale ricerca di base ma esiste ricerca e applicazione della ricevo tre chiedere un po'di silenzio per cortesia grazie
Questo ancora più attuale al giorno d'oggi molto spesso che tutti ritengono che l'impresa debbano innovare ma per innovare bisogna accedere ha un bagaglio di conoscenze
E per potere accedere un bagaglio di conoscenze bisogna ridurre al prodotto queste conoscenze in settori più diversificati quindi abbiamo bisogno di continuamente di creare continuamente nuova conoscenza quindi spostare continuamente
Il il limite delle conoscenze di in avanti e poi bisogna anche sapere accedere a queste conoscenze
Spesso nella filiera la conoscenza si pensa che automaticamente si passa dalla ricerca alla innovazione ma ricerca innovazione non solo due fasi
Di un'operazione che porta automaticamente da un prodotto della ricerca un prodotto dell'innovazione l'innovazione
E diciamo può venir fuori ed è dipendente da tutta una serie di condizioni al contorno che possono essere totalmente diverse da quelle scientifiche da quelle innovative l'innovazione può venir fuori da una condizione di mercato particolarmente interessante
Da un il livello di conoscenza e che in qualche modo permette l'applicazione di questa conoscenza in maniera di confluenza disabili positivi abbiamo bisogno di pensare oggi a un'innovazione
Che non è soltanto l'avanzamento di una ricerca in un certo settore specifico ma anche la capacità di operare una system Integration un'integrazione di competenze perché solo in quelle condizioni siamo capaci di fare innovazione e poi passare dall'innovazione alla competitività
è un altro grande passo con la cerniera che esiste tra questi due blocchi una cerniera che oltre a coinvolgere tutte le competenze scientifiche coinvolge forte a me fortemente il mondo della finanza
Una innovazione può diventare competitività soltanto al se anche le condizioni finanziarie le condizioni di di supporto del sistema siano tali da permettere questo grande salto
Quindi abbiamo bisogno di guardare a tutta la filiera dalla conoscenza e abbiamo bisogno di tener conto che anche la ricerca guidata dalla curiosità
è una ricerca che può diventare innovazione o competitività in un tempo futuro e abbiamo quindi necessità di sostenere tutto il sistema e abbiamo bisogno anche di sviluppare le cerniere che leggono le vari fasi della filiera e le cerniere non sono le stesse di quelle che erano negli anni scorsi
Oggi il passaggio dare ricerca innovazione richiede un passaggio di nuovo che non può prescindere da coloro i quali hanno creato questa ricerca hanno sviluppato questa conoscenza
E allora dobbiamo mettere a punto dei modelli dei modelli che siano dei modelli appropriati nelle spalle nelle specificità locali e questi modelli
Devono in qualche modo tener conto di quelle che sono i punti di forza e i punti delle di debolezza delle comunità locali
E quindi un altro argomento importante viene Gallo
A galla la responsabilità dei singoli governi del governo regionale del Governo centrale del governo europeo
Nei momenti in cui queste ricerche queste innovazioni questa competitività deve essere sconfina anzi atta e ancora di più governata la capacità di governo una governance del sistema dell'innovazione essenziale per poter permettere rapidamente
Lo sviluppo di una in di una di un territorio e in questo debbo dire che il lilla un modello che abbiamo sviluppato in Campania dei centri di competenza
Insieme con altri modelli di animazione delle piccole e medie imprese che in qualche modo oggi vivono un momento difficilissimo perché si trasformano
Da impresa i subfornitori ICI
A impresa e che diventano dei partner stecco non logici e questo passaggio è un passaggio culturale non è soltanto un passaggio terminologico l'abbiamo bisogno che le piccole e medie imprese
Siano in grado di accedere al mondo della ricerca pensare che la piccola e media impresa Paul posso alla ricerca è una illusione pura perché non c'ha le capacità finanziarie non c'è il respiro non c'ha gli uomini non c'è il tempo per farcela
Però la piccola e media impresa può accedere al grande bacino della ricerca pubblica
Può accedere all'oggi però ha bisogno di un'interfaccia intelligente ha bisogno di qualcosa che mette in contatto questi due mondi molto spesso
Quello di cui ha bisogno la piccola e media impresa non ha bisogno di una scoperta specifiche in un settore molto delimitato
Ha bisogno di un sistema sviluppato e questo richiede che le università gli enti pubblici di ricerca
Affianchino a quello che il loro principale obiettivo cioè quello di fare ricerca per l'avanzamento della conoscenza è quello di trasferire una moto d'metodologia rigorosa di ricerca anche l'obiettivo di cercare di utilizzare al meglio i risultati stessi della ricerca in passato
Noi abbiamo totalmente trascurato quest'ultima fase
Abbiamo ritenuto che avevamo raggiunto il nostro obiettivo il momento in cui il nostro risultato veniva pubblicato su un giornale importante
Veniva riconosciuto a livello internazionale quello che dovremmo cominciare a fare il porre attenzione a questo risultato anche alla luce di una possibilità possibile applicabilità dei risultati le università
Anche lì no non devono trasformarsi il no un laboratorio di servizio per l'impresa nei sia essa grande Sessa piccola le università e gli enti pubblici di ricerca devono svolgere un ruolo importante di sviluppo di metodologie di ricerca ma anche di una continuo sollecitazione all'utilizzazioni dei nuovi risultati della ricerca e questo credo che il sempre il campo campano diciamo i risultati che abbiamo di campagna possono in qualche modo farci vedere con un cauto ottimismo alla possibilità di fa di effettuare questa grande trasformazione abbiamo investito molto in ricerca in Campania
L'abbiamo investito principalmente per creare queste interfacce tra ricerca innovazione tra innovazione e competitività ma abbiamo forse visto che le università e gli enti pubblici di ricerca avevano quel potenziale e anche diciamo la volontà di cambiare sostanzialmente questo ha determinato grandi cambiamenti nella nostra regione
Nel settore dell'ICT siamo passati nel dal dalla qui dal sesto posto a uno delle prime regioni d'Italia
Abbiamo analogamente nel settore per esempio dei materiali
Le richieste di finanziamento per ricerche industriale fino al due mila e due erano del tre per cento del totale dal due mila e due in poi quando abbiamo avviato questi distretti a sarà presa entro il trenta trentacinque per cento del totale
Si è in qualche modo dimostrato che questa collaborazione questa interazione tra il mondo del pubblico e del privato può veramente avvenire se c'è una forte Governance locale è ovviamente il governo locale può curare
Principalmente l'innovazione e lo sviluppo locale del governo centrale al il compito di temi viva l'attività di ricerca curiosi di drive-in
E il governo europeo all'obbligo e l'interesse di mantenere forte dei programmi che mantengono una competitività continentale questo secondo me è una bene una chiara definizioni di deleghe di responsabilità che tutti dovremmo tenere presente grazie
Grazie mille Luigi Nicolais anche Herrera l'estrema sintesi e quindi credo che si è ora di passare la parola al segretario
Fassino che dopo si deve lasciare
Bene io ringrazio
Di questa opportunità
Chiedo scusa se devo intervenire adesso puoi lasciarmi però oggi vivo pelle istituzionale in serata
A Roma
Ma io parto da
Questa considerazione
Non è che viviamo a dispetto
A dispetto di tutto quello che abbiamo detto cui
Viviamo in tempi in cui le inquietudini
Anziché
Ridursi sono cresciute
C'è una
Contraddizione che mi pare
Risulti evidente
Mai l'umanità è stata in possesso di tante conoscenze
Per dominare razionalmente il proprio destino
E mai come in questa fase in realtà noi risalire viviamo in tempi di inquietudine
La Cina che la metafora di una globalizzazione percepita con paura con preoccupazione come rischio
La crisi dell'Unione europea e la crisi di un'istituzione
La cui crescita di sovranità e il cui allargamento è percepito come
Minore sicurezza minore protezione minori tutele
La gli elementi di dinamicità e di mobilità sociale professionale di organizzazione del tempo e dello spazio in cui viviamo la società flessibile nella quale viviamo
Accresce la sensazione e non soltanto la sensazione naturalmente di una maggiore precarietà
La vicenda della fecondazione assistita
Sia messo di fronte ad una inquietudine di fronte
Ad una scienza d'una tecnologia percepita come non domina abbina non governa
E si potrebbe continuare
Fate quello che colpiva della vicenda fecondazione assistita e che la propensione a non andare a votare cresceva mano mano che ci si avvicinava al voto e aumentava il flusso di conoscenza di informazioni che venivano
Rivolte ai cittadini razionalmente avrebbe dovuto essere il contrario
Allora perché dico questo perché questa è un è è un po'il tema diciamo il vero tema culturale che noi abbiamo di fronte
Perché da un lato viviamo in una fase nella quale molti percepiscono la propria condizione come meno certa meno sicura meno tutelata Cesco ci sono molti che pensano di essere meno padroni del proprio destino
Eppure
Oggi il mondo l'umanità alla più conosce la più grande accumulazione di sapere di conoscenza che nella storia umana si sia conosciuta e non uno solo la più grande accumulo azione ma la più grande socializzazione
Ci sono disponibilità gigantesche di conoscenze di utilizzo di tecnologie
Che aprono per miliardi di uomini
Ci garantisca opportunità
Allora a me sembra che
Il tema diciamo che si impone alla politica
E come noi riusciamo a ristabilire un circuito virtuoso se volete riusciamo a fare incontrare queste norme accumulazione di sapere come le inquietudini che agitano l'animo rimo
E come questa straordinaria comunanza di sapere ci consente di dare delle risposte a queste inquietudini
Che oggi ci sia bisogno di investire molto di più sul sapere sulla conoscenza
è questione che risulta evidente se si guarda le grandi contraddizioni
Del nostro tempo ma anche soltanto se si guarda ai problemi
Strutturali di fondo della nostra società di quella italiana del Paese in cui viviamo
Il nostro Paese conosce
Una crisi del proprio modello industriale
E della propria capacità produttiva e della propria competitività
In primo luogo perché noi siamo cresciuti comune grande nazione industriale intorno a produzioni di media intensità tecnologica sono esattamente quelle produzioni
Che sono più facilmente esportabili più facilmente delocalizzati dei più facile ammette riproducibili anche in Paesi che non necessariamente devono seguire tutto il circuito dell'accumulazione industria
Io non credo che si possa uscire dalla grave crisi la grave recessione produttiva che nostro paese vive
Se no sì affronta il nodo della speciazione specializzazione tecnologica del nostro apparato industriale e produttivo che passa per un innalzamento della sua qualità in termini di prodotti di processi produttivi
Quindi più sapere come risposta
Ad una crisi di modello produttivo che il Paese vive
Viviamo in una società che flessibile a partire dalla flessibilità di quella condizione fondamentale per ciascuno di noi che la condizione di lavoro
è evidente che la possibilità di evitare che la flessibilità declini fatalmente in precarietà dipende dal contenuto di sapere di conoscenza che non lavoro flessibile incorporato
E ancora una volta il sapere come lo strumento per rispondere ad una flessibilità che non sia precarietà ad una flessibilità che appunto consenta di non ridurre impoverire la qualità
Del lavoro e del rapporto tra la creatività umana e la loro
Viviamo in una società che
Si avvia ad essere sempre di più una società multietnica hanno mosso sita multiculturale
E noi sappiamo bene come una società multietnica non ma non si configura come tale per il solo fatto che convivono nello stesso luogo uomini e donne
Che sono portatori di storie personali di culture di lingue di
Religioni diverso anzi
Diciamo le dinamiche spontanee del fenomeni migratori comporta un assai di più
Il rischio di declinare nel conflitto che nella convivenza la possibilità che una società multietnica non sia segnata da tensioni e conflitti e ma tendenzialmente da crescere convivenza
Dipende dalla dalla quanti dalla capacità di ricordi reciproco riconoscimento tra genti diverse
Ma il riconoscimento è fondato sul sapere sulla conoscenza senza sapere conoscenza difficile riconoscere l'altro e il sapere e la conoscenza che ti porta relativa rizzare
La tua condizione non considera la come assolute a riconoscere identità diversa dalla tua uguali diciamo portatori di pari legittimità e di pari diritti
E di pari diritti
E quindi sapere conoscenza come capacità di costruire le condizioni di una società multiculturale e multietnica
Sapere conoscenza come lo strumento fondamentale per affrontare il problema di un welfare che tutti avvertiamo ha necessità di essere ridefinito ridefinito
Nel rapporto tra politiche di accumulazione politiche di redistribuzione
Ridefinito nelle modalità redistributive
Nelle priorità a cui rispondere nelle forme di socializzazione di solidarietà e nei legami che è capace di creare ma tutto questo presuppone
Appunto non pensare che la riforma del welfare sia soltanto un problema di compatibilità di bilancio ma presuppone come dire un accumulo di saperi conoscenze
Sui bisogni della società moderna sulle sue domande sul rapporto tra la dimensione diciamo collettive genere universale dei diritti e dei bisogni Congo una società che ci mette di fronte tutti i giorni ad una crescente individualizzazione delle domande e via di questo passo
Per e non la faccio lunga si potrebbero fare declinare in altro modo ancora in altri modi questo questo questo schema per arrivare a tutte le questioni eticamente sensibili
Punto
La vicenda della fecondazione assistita sia messo di fronte ma noi siamo di fronte come sappiamo tutti siamo
Di fronte a a come dire ad uno sviluppo delle cognizioni scientifiche della ricerca della tecnologia e delle loro applicazioni
Che siamo
Pone domande domande di senso
Domande sul futuro
Che non si pone soltanto un uomo di fede
Perché Habermas si pone interrogativi che non sono meno spesse intensi di quelli che si pone Ratzinger diciamo qui
Le questioni eticamente sensibile pongono questioni che domande interrogativi a ogni individuo quale che sia diciamo il suo atteggiamento
Sulla vita la sua dimensione che
Tutte possono richiamano l'esigenza di
Gli accordi costruire un nuovo rapporto tra scienza etica e politica
Quindi ho fatto questi esempi ne potrei fare tanti altri per dire che questo significa diciamo mettere diciamo pensare una società della conoscenza
Pensare a una società del sapere cioè assumere la dimensione del sapere e la conoscenza non come
Una delle politiche settoriali che chi ha la responsabilità di governo deve fare
Come diciamo una del diciamo delle cifre strategiche intorno a cui tu costruisci l'identità di una società che idea e di una società deriva da come tu stabilisce un rapporto con il sapere e la conoscenza e usi il sapere e la conoscenza in funzione punto
Dell'idea di società che esprimi e che voi e che vuole organizzare
E io penso che se i valori di cui noi siamo portatori che sono valori di uguaglianza di liberazione umana di rispetto della dignità della persona di solidarietà di libertà
Vogliono continuare a essere perseguiti come valori universali oggi sempre di più la possibilità di incardinare
Questi valori per miliardi di uomini sta nel in una crescita costante e continua di investimento sul sapere che sulla conoscenza
Ivi compreso l'annoso tema
Il complicato tema della democrazia e della sua universalità che passa in buona misura per la capacità di riprendere una forte azione culturale politica intorno al tema della secolarizzazione
Fondato grande tema che sollecita
Un investimento in sapere e conoscenza ora se e questo almeno per me questo è l'approccio che un partito deve avere
E non possono vedere che in Italia si è andati si va in direzione opposta questo il proprio
Grande problema nostro è questo
Questo è un Paese che sta accumulando un gap negativo
Intorno al tema del sapere della sua socializzazione della sua diffusione drammatico
Le cifre voi le conoscete meglio di me
Potrebbero diciamo fare molti esempi ma basterà ricordare appunto che nella popolazione tra ventuno sessantacinque anni abbiamo il dodici per cento di laureati contro il trentotto per cento gli Stati Uniti e tra il tre e trentatré il trentatré trentacinque tre in Gran Bretagna Francia e Germania
Ma se si va alle classi di età tra ventuno e cinque e quarantacinque cioè quelle più fertile più feconde
I lavori il gap aumenta ancora di più perché i laureati italiani sono cinquantasette su cento contro novantatré in Corea novantuno in Giappone ottantasette in Germania ottantatré ottantaquattro fra
Basterebbe pensare al punto che noi siamo un Paese che da anni e anni e anni accumula un ritardo drammatico nell'investimento pubblico di ricerca stamattina non so chi ha detto
Giustamente si è detto non siamo tra i più grandi consumatori di telefonini ma non lo produciamo e la difesa e per questa ragione è molto semplice a spiegarsi riproduce la Finlandia che peraltro non è neanche un grandissimo paese dal punto di vista della sua accumulazione storica ed economica ma perché quello è un Paese che da molti anni spende il tre per cento del prodotto interno lordo in ricerca pubblica noi spendiamo non se lo sa
La differenza tra chi produce telefonini lettori consuma è rappresentabile diciamo da questo da questo diverso
Diversa devoluzione di risorse
Basterebbe pensare alla condizione drammatica delle nostre università
Credo che la condizione quotidiana di bilancio di qualsiasi università pubblica italiana consista nel fatto che nove decimi se non dieci decimi delle risorse di cui si dispone servono a pagare gli stipendi che non ci sono le risorse per fare altro
E quindi qualsiasi attività didattica e pedagogica di ricerca di investigazione di fatto inibita dal fatto che non ci sono le risorse per farlo per non parlare della povertà della strumentazione
Giuridico normativa operativa con cui e università devono fare etico
Basterebbe pensare che abbiamo credo cinquantasei mila in questo momento con numerose norme spaventoso
Studenti iscritti a corsi di laurea in comunicazione ridiamo a società come Saipem cinquantasei mila sono tanti e diminuisce ogni anno il numero degli iscritti alle facoltà di chimica fisica generiche eccetera e si potrebbero continuare
Con una quantità di esempi che voi potreste fare a me molto più efficaci di quelli che faccio io allora qui c'è
Un enorme gigantesco problema
Che io penso noi dobbiamo aggredire di brutto e da questo punto di vista
Penso che proprio ce come dire un'offensiva culturale politica e noi dobbiamo fa
Siamo ricco ricostruì collocare il sapere e la conoscenza
La scienza al centro dell'agenda politica di chi vuole governare il Paese
L'idea che questi siano temi ancillare come troppo spesso
E accaduto oppure che se ne avevo chi l'importanza strategica in termini di principio ma poi non consegua mai un una coerenza di comportamenti e di scelte che faccia vivere quell'enunciazione di principio è questione che no non è più sopportabile pena diciamo l'essere responsabile di un declino inarrestabile di questo Paese
E quindi io penso che ci sia un punto politico
Che questo noi dobbiamo mette a questo punto di vista
La vera e nel due mila nove una l'anno Galliano è una grande opportunità se non aspettiamo il due mila nove se da oggi come abbiamo saputo fare con questo convegno noi assumiamo quella data come dire come un punto di riferimento per costruire un percorso che Cerri che ci porti a asseverare e sancire in quel momento che questo è un Paese che è tornato a investire in questi anni
Il sapere conoscenza scienza
Liberandoci naturalmente di tanti di tanti retaggi che non sono soltanto
Non sono soltanto distrazioni non sono soltanto
Minori consapevolezza sono anche come dire approcci culturali che si possono spesso discutibili
Voglio aprire una discussione sarebbe interessante sul pensiero filosofico ma certo noi paghiamo molto certo Protti
Un certo prevalere nella cultura italiana del pensiero filosofico idealista e neo idealisti tra diciamo confuse e dei suoi atteggiamenti nei confronti della scienza
Ora
Tutto questo a diciamo un corollario politico molto preciso
Che se uno vuole essere coerente con l'impianto che ho cercato di delineare e c'è una scelta ineludibile
E la scelta ineludibile che noi abbiamo bisogno di forti politiche pubbliche
Che investano grandi quantità di risorse
Nei settori
Strategici del sapere della conoscenza
Forti politiche pubbliche
Quello che non è avvenuto in Italia in questi anni esattamente questo non solo per i temi di cui stiamo discutendo più generale
Noi viviamo oggi una fase di recessione produttiva di stagnazione dei consumi
Di declino della capacità competitiva del Paese
Perché si è affermata l'idea che bastasse destrutturare e in primo luogo destrutturare le politiche pubbliche le rendendo più leggero il Paese perché reso più leggero il Paese potesse volare
è avvenuto esattamente il contrario
Paese reso più leggero non è mai decollato ed è a secco
Ed è fermo perché le politiche pubbliche né i fattori sistemici oggi sono insostituibile
è evidente lo capisce chiunque ed è un dato acquisito non c'è bisogno di fare tante dimostrazioni per dire che le politiche pubbliche di cui c'è oggi bisogna non sono quelle degli anni cinquanta o sessanta o settanta il problema di oggi non è avere politiche pubbliche che facciano il lingotto d'acciaio piuttosto che la Lambretta piuttosto che in scatola del pomodoro il panettone questi sono tutti prodotti a cui il mercato e chi sta nell'accumulazione del mercato in grado di provvedere che
E e con capacità e qualità ma i fattori sistemici dell'accumulazione che sono investimento nel sapere che la conoscenza la modernizzazione del sistema delle infrastrutture l'architettura di rete di un Paese
Le politiche di internazionalizzazione
Le politiche che attengono alla diciamo alle con ai ai fattori di connessione e di sistema queste non sono politiche che possono essere risolte semplicemente dalle dinamiche di mercato possono essere politiche
Su cui soccorrono anche dei meccanismi di mercato
Al ruolo strategico e fondamentale sta nell'avere politiche pubbliche forte
C'è una diciamo non c'è convegno di questo Paese in cui non si dica
Che per affrontare il problema della specializzazione produttiva dalla competitività bisogna che le imprese investano di più un'innovazione ricerca che queste cose qui ma noi siamo un Paese in cui novantacinque per cento delle imprese a meno di trenta dipendenti
E con un sistema che a quella morfologia di impresa
Non ci sarà nessuna politica della ricerca e dell'innovazione senza un forte investimento pubblico sì perché se non altro per ragioni dimensionale nessuna di quelle imprese alla canta alla possibilità di avere in modo autosufficiente una costante politica l'innovazione di ricerca
Noi siamo un Paese che accumula appunto a quel ritardo intermedi qualità del sapere sua diffusione a livello di specializzazione della conoscenza che impone un gigantesco investimento pubblico prima di tutto nella scuola nell'università che
E per definizione investimento pubblico può può anche avere certamente un investimento privato ma non in misura rilevante
Noi paghiamo uno scotto in termini di
Architettura infrastrutturale di sistema dalle infrastrutture materiali a quelle digitali
Passando per quella questione cruciale che è l'energia di cui abbiamo anche se parlato stamattina
E che se la si vuole risolvere presuppone politiche pubbliche forti in questo settore e solo in quanto ci siano polveri politiche pubbliche c'è anche la possibilità di trainare su questo risorse private intervento privato ma non in modo sostituti
Allora questo è un tema parate questa cosa qui in una sala come questa è ovvio scontato non è stato che il senso comune diffuso al Paese in questi anni
Perché quando si costruisce un'intera politica economica sul presupposto della riduzione fiscale si costruisce una politica economica si dei con un messaggio che è fondato sull'idea esattamente opposta
No che serva investire di più in termini politiche pubbliche ma che qua anzi ce ne siano troppe in quanto le si riduca
Il Paese cresce non è così
Non è così
Noi abbiamo bisogno di avere questo è un Paese che ha bisogno contemporaneamente a di avere più mercato e più politiche pubbliche
Più mercato in tantissimi settori in cui il mercato oggi e asfittico
Le professioni il mercato dei capitali una serie di servizi di pubblico più di utilità
Forse il settore delle comunicazioni credo no
Sa
E tanti altri no abbiamo Jodie più mercato ma abbiamo bisogno contemporaneamente il più politiche pubbliche in quei come dire nodi strategici di sistema su cui soltanto forti politiche forti investimenti determina il salto di qualità
E il no ecco e e quando noi diciamo una società fondata sulla conoscenza diciamo esattamente questo
Un grande investimento intorno ai fattori di conoscenza di sapere di accumulazione scientifica e culturale di un Paese come l'elemento decisivo per affrontare in molti fronti ho fatto delle semplificazioni prime
I molti fronti su cui Italia soltanto se fa un salto che evita quel declino a cui è di fronte questo significa che ho finito
Che noi dobbiamo fare una battaglia fin dalla documento di programmazione economico finanziario
Che il governo presenterà tra qualche giorno e e sulla base del quale sarà impostata la legge finanziaria di bilancio del Parlamento
Esaminerà in autunno
Non abbiamo bisogno di fare una battaglia intanto perché ci siano più riso
Io non penso che noi dobbiamo semplicemente evocare questo tema in funzione di quando governeremo il paese questo certamente giusto è ovvio devo dire che quando noi governeremo il Paese
Sarà una nostra ambizione costruire un'Italia fondata sulla conoscenza e assumiamo questo comune impegno però poi una forza di opposizione uno schieramento di opposizione ha il dovere di essere coerente anche quando esercita quella funzione io credo che fin dalla documento di programmazione economico finanziaria e legge finanziaria ne dobbiamo fare una grande battaglia per diciamo spostare risorse nella misura in cui si riuscirà che Céline un inversione di tendenza rispetto a quella che è stata la tendenza di questi anni che è stata una tendenza all'inversione alla riduzione
Secondo ci sono battaglie che vanno fatte intorno a diciamo nodi strumentali strategici
Noi abbiamo in questi giorni appunto insieme Andrea Ranieri Modica altre
Nostri esponenti colto l'occasione del passaggio della legge Moratti sull'università dalla Camera al Senato per riproporre questioni cruciali
Già legge Moratti eh
C'è una legge che mano a mano che va avanti nel suo iter divenne sempre peggio e non è una legge che serve a rilanciare e riqualificare università Mennea aggrava le storture le contraddizioni
E quindi anche questo è un impegno di battaglia di oggi visto che iter parlamentare diciamo fin nei prossimi giorni consegnerà a questo tema all'esame del Senato io credo che nelle dobbiamo riproporre la questione è nota la questione di come si
Crede davvero e quindi si tutela l'autonomia universitaria che si fa dell'autonomia universitaria uno degli strumenti per la capacità dell'Università di tornare ad essere quello che diciamo è stato comunque quello che noi dobbiamo pensiamo che debba essere come si affronta il problema della docenza in Italia e in primo luogo si fa un'operazione di innovazione che passa per immettere una nuova generazione di accenti dentro l'università
Come si affronta il problema di un sistema di valutazione che caratterizzato da criteri e soggetti diciamo dotati di imparzialità proponiamo appunto l'Authority per fare un esempio sia capace però di darci gli strumenti di valutazione costante continua in funzione di un sistema universitario che sia
Di qualità
Insomma come si fa come si affronta il problema della ricerca del rapporto tra università e ricerca come uno dei nodi strategici decisivi non risolti anzi dalla legge Moratti addirittura gravati se il testo rimane il testo rimane
Rimane rimane questo
Tutto questo
Comporta che noi abbiamo una dimensione universale su cui Carlo Bernardini in tanti suoi scritti e interventi insiste continuamente e tanti altri se non lui naturalmente
E chiaro che noi un impianto questo genere lo pur non lo possiamo dopo non lo possiamo pensare più se mai è stato possibile pensarlo ma certamente oggi non lo possiamo pensare in una chiave soltanto nazionale
Abbiamo bisogno di assumere sempre di più la dimensione europea come una dimensione fondamentale peraltro
Questo è il terreno su cui si gioca la possibilità di rilanciare l'Europa
Perché la crisi di consenso e di condivisione che i referendum francese e olandese ci hanno messo davanti che cosa ci dicono ci dicono che sembra che si è determinata un'inversione di senso comune in milioni di cittadini di questo continente
Per lungo periodo l'Unione europea e l'integrazione europea è stata percepita come uno strumento con il quale ciascuno era più protetto più sicura aveva più opportunità e negli ultimi anni si è determinata un'inversione di questa immagine di questa percezione
Per cui l'Unione europea non viene più percepito dove sono più protetto ma sono più insidiato dall'idraulico polacco appunto
E se noi vogliamo tornare di agganciare il processo di integrazione europea e io credo che non ci sia nessuna ragione per cui noi dobbiamo pensare che la risposta alla crisi dell'Europa passa per la rinazionalizzazione delle politiche o addirittura il protezionismo economico e invece l'asta di la strada non può che essere quella della integrazione sovranazionale della integrazione europea dentro gli scenari di crescente interdipendenza globalizzazione beh allora gioco forza
Puntare su anche su scala europea alle scelte di cui stiamo discutendo qui perché soltanto se puntiamo su quello noi saremo in grado di tornare a proporre di un'idea di Europa in grado di offrire più opportunità di dare la percezione
Di offrire più protezioni più tutele che più possibili e più possibilità
E infine tutto questo ci pone sì un problema complesso delicato cioè
E torno ancora e finisco al tema che ha evocato il referendum sulla fecondazione assistita
E cioè il tema del governo della scienza delle sue scoperte delle sue applicazioni
Perché questo è un tema che abbiamo visto non è irrisolto nel senso comune
In fondo
Quella partecipazione di dieci milioni di cittadini che io attualmente considera una cifra molto importante stamattina qualcuno ha detto sono dieci milioni di persone diciamo che costituiscono un buon fondamento per il pensiero razionale e non c'è dubbio diciamo questo non c'è dubbio però è altrettanto vero che ce ne sono
Altri trenta che invece hanno pensato in modo diverso e chi fa politica ha il dovere di proporsi anche di capire
Che quei trenta si sono comportati in modo diverso e io non credo che noi possiamo
Risolvere la domanda perché non sono andati a votare dicendo che la materia era complessa che certamente vero
Oppure che la materia per molti era estranea alle priorità di vita che è certamente vero
Chiaro che sia la complessità della materia sia il fatto che poi non per tutti del tema è così prioritario ha inciso però c'è anche il fatto che quelle scomode detto all'inizio
Sono temi che suscitano interrogativi che supera suscitano inquietudini che essi suscitano domande di senso
Che non vengono rifiutate da un cittadino anzi il cittadino se le pone ma se non ha la certezza delle risposte sceglie di non pronunciarsi in fondo
L'esito del referendum non è tanto un no alle proposte di modifica della legge che non avanzavamo ne è una difesa della legge così come è stato però una dichiarazione di da parte di milioni di persone di come dire
Dinamico attesta molti hanno pensato di non avere gli strumenti per giudicare non molti hanno pensato di non essere sicuri di poter dire molti hanno pensato che le risposte che le offerte non fossero convincenti questo il tema che sta di fronte a nuove allora
E in fondo questo è il punto insomma no
Siamo arrivati a frontiere tali della scoperta scientifica dell'uso delle tecnologie dalla loro applicazione che ogni giorno c'è l'interrogativo sulla capacità dell'uomo di governarle non è un interrogativo retorico
Attualmente la scienza a un principio il principio di precauzione è uno strumento con cui diciamo
A cui la scienza ispira la sua attività
E io penso che il principio di precauzione non significa come spesso viene diciamo rappresentato un principio
Sulla base del quale inibire la ricerca il principio di precauzione un principio che ti consentiti deve servire a governare l'esito della ricerca non è inibita nell'attività pare evidente
Tuttavia sta questo questo fatto non è così chiaro
La vicenda referendaria
Sia messo di fronte a una separazione
Tra comunità scientifica sua capacità di proporre risposte razionali e parte non piccola del Paese
Che credo ci ponga alla politica di come superiamo questa separazione perché senza superare questa separazione il rischio che
Anche
La più asseverate fondata razionalità del pensiero non sia in grado però di essere pensiamo capace di convincere e di acquisire consenso
Quindi a me pare che abbiamo di fronte
Temi e spesso i temi che ripeto non sono soltanto un Sirico non si risolvono soltanto sul agendo sulla dimensione pure importante di natura programmatica in realtà stiamo toccando nodi che tutti richiedono una rivisitazione di impianto culturale e politico da cui poi deriva anche evidentemente la capacità di avere prospettazione programmatica adeguata è un tema su cui credo noi dobbiamo sollecitare una riflessione non so tutto soltanto di noi stessi ma di tutto il centrosinistra abbiamo l'ambizione di governare il Paese stiamo lavorando per governarlo quando saremo la
Dovremo sapere come governa
E fin da oggi abbiamo bisogno di sapere che le risposte alle questioni che abbiamo discusso oggi qui sono decisive e cruciali per il governo del Paese
Per questo noi abbiamo voluto appunto
Questo incontro che non vuole essere appunto uno uno dei tanti appuntamenti in un partito politico organizzava l'abbiamo pensato non a caso ancorandosi anniversario galileiano
Abbiamo pensato come l'inizio di un percorso
In fondo
Giocando con le parole è venuto un acronimo che dice appunto esattamente quello che noi vogliamo
Cioè
Il diritto alla scienza
Non è male che di esse siano anche le iniziali del nostro partito grazie
Escluso ma devo davvero partirà per Roma grazie
Grazie al segretario Fassino adesso riprendiamo diciamo l'ordine dei lavori
E io dare la parola Stefano Sandrelli che un fisico un
Dicevamo Stefano Sandrelli che è un fisico un dottore in astronomia lavora all'osservatorio astronomico di Brera di Milano dell'Inaf l'Istituto nazionale di astrofisica e collabora con l'agenzia spaziale europea fa il comunicatore scientifico il titolo del del suo intervento di oggi e quando lo scienziato impara a parlare prego
Intanto grazie per avermi dato questa opportunità e io mi ricollega era immediatamente
Con le parole alle parole che abbiamo appena assistito io non vi parlerò di fecondazione assistita il mio intervento però secondo me vale la pena riflettere un attimo su quanto è stato detto prima io mi sono fatto questa mia personale idea circa i risultati del referendum che naturalmente non è la spiegazione ma è una delle possibili interpretazioni
Secondo me per quanto riguarda questo referendum lo scienziato ha iniziato a parlare
Troppo tardi che ne ha parlato troppo in un certo senso
La scienza se deve passare da semplice conoscenza cultura ha bisogno di tempo
Nel caso del referendum si è assistito sostanzialmente a un deserto informativo che è durato mesi
E poi a un'improvvisa all'improvviso alzamento dei toni delle nozioni delle informazioni
Io mi sarei sentito aggredito se già non l'avessi conosciuto questo tema
Mi sarei sentito aggredito da una scienza
Che avrei reputato
Quasi lesiva spigolosa angolosa che pretendeva da me qualcosa che io non avevo avuto tempo di pensare di digerire
Non avevo avuto tempo neanche di conoscere tra la mia cerchia di persone coloro che si erano sottoposti a una pratica del genere coloro che avrebbero potuto raccontarmi le sofferenze di una pratica del genere
E neppure alla fine
Scienziati veri che avessero provato a fare ricerca sulle cellule staminali
Adulte o meno
Tutto questo per dire che se un
Il governo deve investire sulla ricerca
Sulla conoscenza e sulla cultura scientifica deve dare tempo alla conoscenza della cultura scientifica di stratificarsi
Deve cioè dare tempo alla cultura scientifica di diventare quello che Pasolini chiamava in termini pessimistici ma adesso lo voglio rivisitare in termini invece molto più ottimistici un luogo comune Pasolini diceva
Si applaudono soltanto i luoghi comuni
Ecco io credo che sarebbe importante che nel prossimo futuro la scienza di scienziati potessero essere applauditi ma nel senso letterale di Pasolini cioè potessero diventare un luogo comune un luogo condiviso una piazza una strada
Ma per questo c'è bisogno come dicevo di tempo questo significa che gli investimenti
Dovranno partire
Dai bambini dalle scuole dovrei essere secondo me rivalutato il ruolo sociale stesso della scuola dell'insegnante
Altrimenti credo che sia difficile pensare a uno scienziato che parla e che viene ascoltato davvero
Senza che tutto ciò che lo scienziato dice passi da un orecchio ed esca dall'altro
Altrimenti trovo difficile che la scienza e tutto ciò che è comunicazione della scienza non sia interpretato dagli scienziati stessi come puro marketing come pura propaganda
E questo naturalmente non lo vogliamo perché così come oggi siamo consumatori di tecnologia
Telefonini macchine digitali ma i principi primi chinino e quanti di noi li conosce così domani non vogliamo che essere perso invece al potreste fare silenzio se qualcuno deve parlare magari può uscire grazie
Esco
Mi ha interrotto Luca
Non vogliamo che un domani naturalmente siamo anche consumatori di scienza bene
Io vorrei parlare oggi prendendo
Spunto
Da un dal fatto che il quattro luglio
Come forse avete saputo oggi c'era una in missione della NASA l'ADP impatta che colpiva una cometa e ci faceva un buco
Vorrei rispondere a queste domande proprio prendendo in considerazione questo caso di studi per dedurne le risposte naturalmente io vi propongo la mia voi siete liberi di proporre la vostra allora quando lo scienziato impara in Parla parlare da seduto chi è questo benedetto scienziato
Noi tutti abbiamo in mente l'opera di Galileo e quale pensiamo a Galileo
Pensiamo non soltanto l'uomo che per primo ha rivolto il telescopio verso il cielo non soltanto l'uomo che per primo senza ma tematizzare pure ha scoperto le leggi del moto ma pensiamo anche all'uomo che per primo ha divulgato un'opera scientifica
Ha scelto di scrivere non in latino ma in nella lingua volgare
Un'opera
Di pieno senso scientifico bene è sufficiente oggi che il lo scienziato si comporta in questo modo che DVD semplicemente scegliendo un linguaggio meno rigoroso che abbandonerà ma temi ma la matematica Zazie ione
A chi deve parlare visto Benedetto scienziato che cosa significa parlare
E poi alla fine come si fa a imparare a parlare
Allora vediamo un attimo
Brevemente prendendo spunto da come la NASA ha comunicato questa questa missione la Deep Impact considerate che soltanto io sono arrivato all'una
Perché ero a a Milano perché venerdì è nata la mia prima bambina perché dovevo cambiarla eccetera eccetera sono partito
E da quando sono arrivato qui dall'una alle quattro sono stato chiamato due volte da una televisione da una radio per intervistarmi su questa missione in Italia
Cosa ce ne frega in Italia della D.P. impatta della NASA questa è una dimostrazione che la comunicazione NASA ha avuto successo ora io non la propongo come modello io dissento da tanti punti
Che toccherò successivamente però c'è da imparare perché effettivamente si tratta di persone che hanno capito secondo me molte delle risposte alle domande che ho fatto prima
Che cos'era questa missione semplicemente una navicella che aveva a bordo un proiettile intercettava una cometa nel corso dell'orbita cometaria un giorno prima di sbattere ci contro con la navicella intera una navicella sgancia un proiettile di trecentosettanta chili
Accende i motori e si mette da una parte per guardare che succede nell'impatto il proiettile prosegue
Colpisce la cometa ci fa un buco
Perché questo è importante perché pensiamo che comete siano corpi primitivi del sistema solare e che vagabondando nel sistema solare per miliardi di anni abbiano ha raccattato sulla propria superficie molta polvere molto grasse quindi il materiale originare non si vede facendoci un buco naturalmente si mette in evidenza
Questo è il senso pieno della missione
Vediamo un attimo come funziona la macchina comunicativa basta fare su un motore di ricerca qualsiasi luogo alla NASA di P. in parte si trova immediatamente la pagina del del gpl della NASA dedicata alla missione
Beh innanzitutto il voglio far vedere semplicemente questo fatto c'è una galleria di immagini figlio riproduzioni artistiche entrando cinque
Si trova persino questo Linke vi faccio vedere solo questo questo è un link che permette di mostrare in tempo quasi reale
Le immagini che il Proietti prende mentre sta per sbattere sulla cometa
A Kew chiunque può farlo indubbiamente è una spettacolarizzazione
Però in qualche modo rende partecipi chiunque di come sta andando la missione perché questo mostra anche un fallimento non necessariamente un successo
Torniamo indietro
E guardiamo semplicemente il menu alla sinistra
Come vedete c'è una parte di missione
Che è descritta inizialmente questa risponde secondo me alla domanda chi è lo scienziato vediamo la Kia se uno apre
Quel foglio
Vede subito che c'è tutta una serie di sotto cartelle ma tre di esse portano delle facce
Allora la missione presentata come la missione dello scienziato responsabile scientifico e del suo team
E poi ci sono tre appunto sottocartelle in cui si possono incontrare conoscere le persone che fanno questo tipo di scienza
Quindi chi è lo scienziato per la NASA non è soltanto il responsabile scientifico non è uno scienziato ma è un'intera struttura questo è vero per un Progetto naturalmente
Della NASA noi il grande pubblico conosce il logo NASA non conosce i nomi degli scienziati
E tuttavia dei singoli scienziati si conoscono le biografie si conoscono gli entusiasmi
Si conosce il senso ultimo di adesione alla missione a cui stanno partecipando questo non significa che ciascuno di loro debba necessariamente pensare che quella missione nella top delle missioni
Ma sta facendo quel lavoro e lo deve fare per il meglio e questo senso di adesione viene trasferita al pubblico
Lo scienziato informare accessibile in sostanza cioè c'è un forte senso di autorevolezza ma non di autorità quindi lo scienziato scende dal piedistallo si presenta in un certo senso con le sue debolezze e con le sue passioni non soltanto con la fredda razionalità
Ma guardiamo ancora a chi parla lo scienziato si vede subito alcune delle sezioni di questa pagina
Presso stampa education quindi didattica quindi scuola come dicevo
E poi di nuovo scienza e tecnologia per chi per chi è più interessato in sostanza
Il tipo di vediamo un attimo
Ecco qua
Il tipo di pubblico è suddiviso in categorie
E ciascuna di queste categorie a un sacco di materiale su cui può contare la stampa una quantità enorme di cose a cui accedere prodotte da chi sono da scienziati no da scienziati che giornalisti naturalmente
Gli insegnanti hanno un'enorme quantità di cose a cui accedere prodotti da chi dagli scienziati no dagli scienziati ed agli insegnanti
E di nuovo
Non soltanto c'è una parte seria
Ma c'è una parte estremamente divertente di giochi
Prodotti da chi dagli scienziati sì anche dagli scienziati ma anche da esperti di per esempio enigmistica oppure di grafica oppure di canzoni in questa una canzone che si intitola comete e così via
Quindi a chi parla questo scienziato deduciamo semplicemente da quello abbiamo visto insomma parla appunto
A tanti tipi di pubblico diverso
A giornalisti a insegnanti a un pubblico generale tra cui certamente si può distinguere un pubblico interessato un pubblico attento il pubblico attento e definito come quello che si va a cercare la notizia
Un pubblico interessato che si sbatte nella notizia la riconosce un pubblico residuo che certamente esiste tutti quelli che se non è un dipinto a te non vedono la notizia
Ma ancora leader politici a chi fa
A chi fa
Da chi prende decisioni
E che cosa significa parlare come si fa imparare a parlare la risposta nel sito che gli ho fatto vedere ed è nella collaborazione forte con tutti i settori strategici delle deve fare delle varie sezioni che gli ho fatto vedere la parola d'ordine e la professionalità lo scienziato non diventa non si improvvisa un comunicatore
Ma collabora fortemente con giornalisti cono guarda Designer con insegnanti con grafici naturalmente è il centro Edwin motore della comunicazione della scienza non può che essere così e Luigi è alla frontiera della ricerca nessun'altro di queste categorie
Nessuna di queste categorie può sostituire lo scienziato ma lo scienziato in si deve avvalere di ciascuna di queste categorie per parlare a tipi diversi di pubblico con il linguaggio
Di cui questo pubblico ha bisogno e che richiede
Lasciamo pure perdere questa
Immagine
E tiriamo le conclusioni molto brevemente quindi quando lo scienziato impara a parlare che io credo che si possa dire che lo scienziato sta imparando a parlare se innanzitutto ha imparato all'essere consapevole che la scienza per il pubblico specialmente per il grande pubblico deve essere divertente non solo utile il dentista è utile non è divertente
A nessuno di voi verrebbe in mente di andare dal dentista per divertimento la scienza non è così la scienza santa pazienza ha un grande merito che veramente divertente divertente anche nel senso etimologico del SISDE il termine cioè che diverge diverso da binari prefissati rompe gli schemi è una discussione un dibattito continuo questo è semplicemente bello
Però bisogna trasferirlo questo senso di bellezza non si può dire a una persona che la scienza è bella la scienza bella Censabella temete se tiene d'effetto fecondazione assistita cioè di un troppo pieno di una difficoltà di smaltimento
Lo scienziato impara a parlare se è consapevole che esistono molti tipi di pubblico Diversity esistono molti linguaggi che sono necessarie delle professionalità diverse dalla sua
E che la cura il dettaglio nella comunicazione non sono
Un di più sono assolutamente necessarie sono c'è assolutamente centrali e che occorre una programmazione
In Italia le istituzioni scientifiche e in Europa
Per la gran parte sono assolutamente lontani da questo tipo di atteggiamento in Italia la comunicazione da parte delle istituzioni scientifiche tipicamente fatta da scienziate che hanno smesso di fare gli scienziati
Scienziati che
Discutono fra loro su come fare comunicazione
Scienziati che alla fine non riconoscono le professionalità nella complessità del mondo a cui
Si rivolgono
Il rilascio su con questa immagine che secondo me è l'unica che potreste portarvi a casa
E che dimostra come mossa secondo me come Felix il gatto sia un grande tipo di scienziato che ha imparato a parlare naturalmente molto metaforico tutto ciò
Ma spero che
Capiate il senso
Di questo
Ecco questo lo scienziato che ha imparato a parlare
Affinato le armi concettuali
Naturalmente tutto questo difficile
Però appunto la rivoluzione non russa
E vi lascio con questa immagine
Perché spero che tutto ciò che si dice stiamo dicendo oggi serva a costruire effettivamente un mondo
Un mondo migliore un mondo in cui i bambini non piangono e con le armi culturali tra quali le armi scientifiche si possa trasformarlo in un mondo in cui bambini smettono di piangere grazie
Grazie grazie Stefano Sandrelli adesso è il turno di Paola Rodari che è stata molto citata è molto menzionata stamattina da diversi relatori RAI
Laureata in comunicazione perdere fondatrice del laboratorio dell'immaginario scientifica di Trieste responsabile come c'hanno ricordato in molti stamattina del museo interattivo della scienza di saltare anche è stato inaugurato lo scorso anno e anche lei insegna alla Master in comunicazione della scienza di Trieste prego
Allora si sono stata molto citata non meritatamente
Quindi comincio subito dando a Cesare quel che dice sarà e in questo caso a dire che di musei interattivi della scienza che il tema della mia nella mia presentazione non solo ma soprattutto di Mosè entrati dalla scienza in Italia ce ne sono per fortuna qualcuno non tantissimi ma ci sono
E naturalmente appunto bisogna cominciare dando a Cesare quel dove quel che a Cesarea e cioè citare per prima di tutto per Città della scienza di Napoli
Che sicuramente il museo italiano più più grande e più più grandi sia di dimensioni fisiche che di storia culturale e di peso in un certo senso realtà italiana tanto che i rappresentanti della Città della scienza di Napoli sono nel direttivo dell'Excite che l'Associazione europea dei musei scientifici italiani degli europei scusate quindi gli italiani saranno presenti i tagli era presentata in Europa la Città della scienza di Napoli e questo mi sembra doveroso dirlo dopodiché non parlerò più di tutti questi musei italiani
Anche perché appunto parlare di uno sia dell'altro no è sicuramente molto pericoloso dal punto vista diplomatico e invece di vorrei parlare del senso di questi musei cioè perché si fanno o qual è il ruolo che loro possono avere nella diffusione della cultura scientifica nel dialogo scienza e società quindi lasciamoli stare tutti questi musei e con loro lasciamo stare anche i musei di storia naturale che si sta sono importantissimi quelli di storia della scienza
Gli acquari planetari gli orti botanici e tantissime altre strutture che sono fondamentali magari qua e là ci torneremo perché lasciamo tutto perdere perché invece parliamo dell'interattività
Allora che cosa è un museo interattivo Museo Interattivo è uno spazio pensato e costruito per permettere a tutti di avere un approccio Libero diretto e sperimentale con i fenomeni scientifici
Non è quindi un museo conservativo ma di questo ne parleremo dopo ma invece è un posto dove fare delle esperienze dove vive delle esperienze possibilmente toccare con mano la scienza da qui il titolo le mani sulla scienza
Perché toccare con mano perché è un c'è una tradizione anglosassone in questo tipo di musei adesso la storia non ve la posso fare anche perché come tutte le storie un po'falsa però diciamo tendenzialmente si attribuisce la paternità cosa interattivo che invece peraltro ha radici settecentesche
Mi sarebbe complicato appunto nelle rintracciare si fa risalire a las le scadenza di Franco Penang perché qui vedete nella foto
Che è il fratello di Robert Oppenheimer che aveva lavorato al progetto Manhattan della bomba
E che anche a costruito il plotone di San Francisco che appunto è considerato il padre di tutti i musei interattivi setto preciso visto che siamo qua che quest'anno si celebra Franco pena in nero
Credo la morte di Franco penale massicce replico che stanno e che Franco penali messe messo a lavorare nei musei della scienza perché durante il maccartismo esteri essendo ebreo ed essendo stato comunista è stato buttato fuori dell'università
E per nostra fortuna questo è successo perché si è messo a fare Museo della scienza e adatto il via a questa meravigliosa scadenza che sarà quella dei musei interattivi
Andiamo ancora un po'dentro questa idea dei musei interattivi citando un altro grande padre delusa interattivi che Richard Gregori che invece l'inglese ed è un percettori logo
Cosa dice ricerca e morì la maggior parte di noi adulti non sa rispondere più semplici delle domande scientifiche o su come le cose funzionano mentre da bambini sperimentiamo continuamente mentre giochiamo
I bambini imparano una quantità enorme di cose in pochissimi anni incluso miracolosamente il linguaggio ma generalmente questo apprendimento rallenta e quasi si ferma durante l'adolescenza quando in molte persone scompare la curiosità perché questo accade misterioso e ovviamente non è uguale per tutti questo il punto essenziale dell'approccio interattivo e insomma nel presentare la scienza e la tecnologia l'exploit attori che era il suo museo
Continuare l'esplorazione infantile del mondo e di negli stessi anche nella vita adulta così che l'avventura della scoperta non termini mai
Ovvero sia i musei interattivi sicuramente con i musei della scienza come tante altre cose si collocano anche in un tentativo per esempio di frenare la corsa alle cari alla da la la caduta delle iscrizioni alle facoltà scientifiche si collocano in in un discorso di Alfano generale di alfabetizzazione più o meno convincente come gli ha parlato stamattina Nico Petrelli del Public Understanding Science ma hanno anche un'altra radice se volete non legata all'attualità
Ma più generale e più filosofica cioè i bambini sono dei grandi scopritori sono dei bambini sono naturalmente degli scienziati sono curiosi hanno il piacere della scoperta io d'ultima vece no perdono questa cosa in genere si perde allora che cosa bisogna fare
Queste cose brutte perché come stiamo sentito anche da Stefano Sandrelli la scienza è bella e divertente perché la gente se ne allontana cercando cerchiamo di trovare dei luoghi in cui le persone possano ricorre cooperare questa voglia di sapere e questa voglia di scoprire
Facciamo però doverosamente un altro salto indietro di cinquecento anni
Perché mi sembra giusto ricordare perché stiamo parlando di musei interattivi e quindi e di musei di nuovo tipo di senza intere che questi musei nuovi interattivi non sono il futuro del museo
In cui diciamo con come passato il museo di tipo conservativo non è giusto vederne in questo in questo sito in questo modo i tipi di musei sono complementari sono diverse a funzioni diverse e vero quello che diceva
Giustamente Paolo Galluzzi oggi che l'Italia ha un patrimonio storico scientifico assolutamente incredibile assolutamente unico al mondo e e vero anche che appunto guai a vedere musei interattivi come qualche cosa che deve scalzare qualcos'altro che invece deve essere potenziato i faccio solo questo esempio perché è una un esempio qui sono molto appassionata
Cioè da noi nel Cinquecento nascono in Usenet i primi musei naturalistici come sono quelli per esempio di Ulisse Aldovrandi bolognese o di Imperato di Calzolari di medici farmacisti che Petrini
Al mondo
In Europa diciamo per quello che sappiamo costruiscono dei veri e propri musei delle collezioni di di di tipo naturalistico Di Santo si dice che la strada in USA e comincia con le Wunderkammer con le camere delle meraviglie io non sono uno storico però questa è una grande Grande falso la camera delle meraviglie
C'è europea e centro opere barocche secentesca ne abbiamo il primato di avere invece musei della scienza scienza vera ben precedentemente
Ho messo questa citazione solo però non sa non solo per dire che il museo diciamo interattivo è fondamentale ma non è non sono le due cose non devono essa sovente viste come contrapposta ma anche perché mi è piaciuto che in questa lettera
Che Costanzo felice da Piobbico scrive ad Aldovrandi nel mille cinquecentocinquantasei scrive che questi musei che queste collezioni sono parte per ornamento parte per delle stazioni e parte per insegnare
Cioè mi sembra curiosa bello che anche allora nel Cinquecento comunque il divertimento e piacere era segnalato come un obiettivo della collezione scientifica
Cosa serve una collezione un museo che la scienza oggi
Sicuramente appunto se a collezioni a conservarle a curarle ampliarle sicuramente a fare la ricerca che può essere legata alle alle collezioni o no presente nel museo di tipo naturalistico
è anche un centro di ricerca molto spesso di tipo biologico punto di tipo naturalistico di ricerca non collegata a delle collezioni ma di ricerca veramente pura il Museo Tridentino di storia naturale che è stato prima citato a circa un centinaio di ricercatori che lavorano all'interno è un grosso istituto di ricerca in un certo senso e poi a queste altre due invece
Funzioni una di quella l'educazione che come ogni come avete visto è già e già un obiettivo del museo cinquecentesco
Naturalmente oggi allora Ratti un insegnamento di tipo universitario si parlava di educare nel senso di trasmettere la la conoscenza medica oggi si parla di altro però sicuramente l'educazione è una delle missioni del museo e poi ce n'è una nuova che quella di Agorà
Ed è legata se volete a tutti i discorsi che sono stati fatti oggi c'era il fatto che il museo è un luogo in cui si può non sono informarsi ma si può anche anzi si dovrebbe dibattere esprimere le proprie opinioni
E trovare spazio per in qualche modo non avvicinasse la scienza ma partecipare al dibattito sulla scienza le sue conseguenze
Infatti è vero che i bambini appunto abbiamo visto sono un un pubblico assolutamente ideale ed è vero che nel Museo della scienza e tipo interattivo i bambini ce ne sono e ci sono tanti e ci sono tantissime
Iniziative che sono specificamente dedicate al mondo della scuola come lei laboratori sa in show per bambini senso per le famiglie laboratori per famiglie lavoratori invece per le scuole diversi ordini scolastici eccetera eccetera
Però è vero anche che in USA interattiva non deve essere visto come una cosa per bambini perché abbiamo visto come è in atto nell'idea di Oppenheimer e ancora oggi deve essere cioè non è il museo interattivo un luogo per i bambini o solo per i bambini è un luogo anche per gli adulti anzi su come su come e possibile relazionarsi con degli adulti questo è il problema forse in questo momento più forte più sentito nei musei della scienza europei e quello che si considera quello che una nota velocissima come è stato detto appunto stamattina e come è stato detto ripetuto peraltro anche da Piero Fassino
Pochi minuti fa attenzione non è detto che informare e comunicare abbiamo l'effetto diretto che sia quello che noi vogliamo come è stato detto ricordato uno ai pubblici son diversi hanno le loro opinioni allora sensibilità hanno il loro modo di essere hanno delle loro idee
Semplicemente bombardarli con qualcosa pensando che questa cosa mi è successo un grave errore anche ci sono ricerche che dicono che all'interno dei musei imitatori entrano girano prendono leggo no afferra no e ha e alla fine le Fini afferrano quello che loro vogliono non quello che il curatore del museo gli Stati cercando di dare quindi ante edizione per parlare con il pubblico adulto non basta parlare
Ci vuole professionalità ovviamente ma ci vuole anche la consapevolezza che non è una comunicazione a senso unico ma deve essere per forza un dialogo
Tanto è vero che deve essere per forza un dialogo che addirittura in questo momento in USA interattivi
Stanno cercando di di trovare sempre più più più un momento di per coinvolgere la cittadinanza parentesi anche questo è stato in cui cordata da molto importante l'Europa
Queste cose di cui sto parlando cioè di cui stiamo parlando cioè il fatto che per esempio il cittadino debba essere messa in grado di partecipare alla discussione sui fatti scientifici non è soltanto una mia idea una vostra idea una nostra convinzione sono progetti europei queste sono linee europee
Esiste Allen presso l'Unione europea un programma stiamo assai in senso Saiti
Che è basato proprio tutto su finanziamenti per sviluppare metodologie per far partecipare il pubblico cioè l'Europa ci chiede e ci finanzia perché noi cerchiamo di far esprimere i nostri cittadini su fatti come la fecondazione artificiale piuttosto che come voglio sugli organismi geneticamente modificati o qualsiasi cosa sia c'è questa è un'indicazione molto chiara
Perché appunto si è visto questo gatto che esiste potrà senza società sicuramente esiste non riempì vide soltanto ammucchiando lì dentro delle informazioni lo può essere sì invece deve essere gestito in un dialogo e nel riconoscimento che il pubblico ha diritto a esprimersi
E anche a decidere addirittura l'Europa paga perché si sa strutturi Nasiri cerchino metodologie partecipative cioè in cui il pubblico non solo esprime le proprie opinioni ma anche e chiara quello che vorrebbe quello che non vorrebbe
Devo andare un po'veloce allora lasciamo perdere
Questo è un esempio di di scasso non exhibit cioè questo è un esempio per esempio di una struttura in un museo
Al questo in quel particolare Bristol in Inghilterra dia un museo che permette alle persone di registrare la propria opinione sia con computer che proprio in con filmati
In questo caso la domanda era è giusto spendere tanti soldi per le missioni spaziali sì o no e il pubblico è invitato a esprimere le proprie opinioni a sentire quegli altri discute mandiamo velocemente ho solo tre slide ancora di cui una di riassunto e due di notazioni
Riassunto facciamola breve appunto gli ho detto musei della scienza per conservare informare stimolare far partecipare supportare l'insegnamento coinvolge il visitatore immergendo in ambienti dandogli l'opportunità di sperimentare interagire con i fenomeni permettendo l'esplorazione libera ma fornendo anche attività specifica pubblici con becco e alle necessità specifiche con l'aiuto di personale specialista specializzato
E possibilmente facendo intervenire i ricercatori stessi nella comunicazione in modo che il il museo sia veramente un ponte tra la ricerca e e la società
Queste sono le cose cioè di diciamo il tipo di funzione che un museo interattivo oggi si pone sono tante sono ambiziose e e però diciamo che non è un caso che il museo si pone queste
Queste queste missioni questo mission così ambiziosa perché effettivamente il museo è un è un luogo autorevole ma è un po'l'uovo divertente
è un luogo del in luogo pieno di informazioni e di scienza però nello stesso tempo è anche un luogo amichevole in cui uno si sente più a casa sua che non un istituto di ricerche quindi usai sono effettivamente un luogo in cui è più facile avere un buon dialogo con il pubblico Canon in altre strutture
E Museo legato a un'istruzione scientifica come può essere osservatorio astronomico diventa ancora più forte perché ha visti i ricercatori già lento disse le due velocissime notazioni
La prima notazione attenzione Museo supporta la scuola ma non si sostituisce la scuola
E io sarò molto contenta che Piero Fassino abbia più volte detto che bisogna investire perché e vero centro siamo è vero che se bisogna parlare di qualità e vero che noi possiamo presente né che avremo in sei cercare soldi altrove è vero che le fondazioni bancarie benedette ci aiutano tantissima ma è vero che lo Stato deve investire e l'investimento per la scuola e l'investimento per la diffusione del culto scientifica sono due cose da non non è la stessa coperta cioè che sia chiaro l'invio di una scienza servono per diffonde la cultura scientifica ma a scuola ci devono essere i soldi per avere i lavoratori di scienza cioè è a una cosa assurda che ancora oggi nelle nostre scuole non esistano laboratori era sotto il governo Berlinguer e De Mauro c'era un progetto signora Progetto scienza e tecnologia che finanziava con pochissimi soldi per dir la verità ma almeno c'erano quelli la costruzione di laboratori scientifici nella scuola questa cosa è sparita
E senza laboratori scientifici nella scuola ne è inutile che parliamo perché tutto quel per cui stiamo dicendo
Diventa effimero insomma la base no scuola deve avere laboratori non è importante sarà portfolio la pagella si pigliano cinque o benissimo importante che abbiano dei laboratori nella scuola e quindi considerare complementari questi azionisti e assolutamente fondamentali ma ricordare che soldi ce ne devono essere tanti e sulla scuola
La seconda notazione ultima
Chi vedete in questa bella immagine sono tutte bimbe e fanciulle esista una questione femminile anche nella scienza e mi sento di richiamarla anche questa non è una non è solo perché io sono una donna ovviamente fa anche per questa ma anche questa è una linea europea cioè l'Europa ci chiede di interrogarci perché ancora oggi quando si arriva soprattutto certi livelli le donne spariscono
A Fisica sono metà e metà all'università nel corso di laurea iniziale si è un po'meno nei dottorati le ricercatrici spariscono i professori universitari non so se ne conoscete qualcuna professoressa Nastari fisica donna ditemelo voi ce n'è veramente pochissimo
Questa è una questione ed è una questione anche che le ragazze non partecipano le olimpiadi matematica o partecipi nondimeno alle olimpiadi di fisica eccetera eccetera
Sicuramente in musei sono per esempio anche un luogo in cui affrontare queste cose molto specifiche di pubblici specifici per esempio
Chiedersi come avvicinare e fare cementato studiare il fenomeno e poi anche chiedersi come intervenire ma questa cosa della questione femminile ovviamente vale al di là dei musei grazie
Grazie Paola grazie anche per aver messo l'accento questa questione visto che sei l'unica relatrice donna di tutta la giornata il che direi che anche abbastanza significativo
No beh insomma dei nostri relatori inviti invitati ecco intendevo non degli organizzatori
C'è
Adesso il tempo di passare la parola Tommaso Maccacaro che sostanzialmente un astronomo dell'Osservatorio astronomico di Brera dell'Inaf Istituto nazionale
Di astrofisica e il cui intervento sì intitola esattamente quale futuro per la ricerca
Grazie agli organizzatori che mi hanno offerto a questa opportunità di partecipare a questa giornata di lavoro scusatemi un secondo cerco il tasto giusto
Che qui
Sì quale futuro per la ricerca
Che la ricerca in Italia viva in una situazione di di profonda crisi credo che sia sotto gli occhi di tutti
E grida di dolore o di allarme si levano sempre più frequenti e dagli ambiti sempre più vari dal settore pubblico al settore privato da Confindustria all'Accademia dagli addetti ai lavori agli opinionisti
Vi sono molti indicatori che testimoniano le difficoltà del momento e i trend anche negativi
E sono stati più volte discussi in vari contesti e non credo che serva a passarli in rassegna ancora una volta tuttavia chi fosse interessato a un'analisi quantitativa della situazione ai numeri ai grafici alle tabelle della nostra crisi
Consiglio questo documento elaborato dalla comunità europea e che contiene tutta una serie di indicatori di paragoni con la situazione di altri paesi
Europei
Ce n'è uno solo di indicatore che io vorrei citare perché a mio avviso fra i più significativi è la presenza o meglio l'assenza
Di intelligenza straniera in Italia
Noi abbiamo la più bassa percentuale di studenti stranieri nelle nostre università
E la situazione rimane più o meno analoga se possiamo dagli studenti agli addetti ai lavori in campo di ricerca e tecnologia proprio citando dal documento di cui prima de Small eccepisce avevo Forin Stewie anzi sulle porte Vinitaly uno punto quattro per cento contro una dirittura quindici per cento negli Stati Uniti si riferisce agli studenti questi questi numeri che vi sto dicendo
Quindi quale futuro per la ricerca
Allora se noi estrapoliamo quello che è successo negli ultimi anni una possibilità e questa
Per il futuro della ricerca un'ipotesi forse un pochino più articolata
E riassunta nella indovinata copertina dell'ultimo libro di bellone dove praticamente ci stiamo segando con le nostre mani
Questo detto ci si deve comunque porre il problema di uscire da questa crisi e dire al devi lanciare il sistema ricerca
Anche perché solamente una classe dirigente miopie non si rende conto che la ricerca insieme all'istruzione
è il pilastro su cui si costruiscono il futuro e la prosperità di un Paese quindi rilanciare la ricerca vuol dire rilanciare il Paese ma è anche vero che per rilanciare la ricerca bisogna rilanciare la cultura scientifica
Quali punti bisogna affrontare per ridare un futuro alla ricerca non sono molti ma sono tali e noi potremo considerare tre fasi fondamentali nell'ambito del sistema il reclutamento di nuove forze e le successive progressioni di carriera
La valutazione dei risultati e i finanziamenti di Progetti e di strutture queste tre fasi nella situazione attuale sono debolmente e neanche sempre interconnesse tra di loro invece andrebbero rivisitate
E legate tra di loro da stretti rapporti di causa perfetto
Riguardo ai meccanismi di reclutamento e di progressione di carriera io penso che sia auspicabile che si sappia rinunciare definitivamente alla pratica dei condoni
Ci siamo giustamente scagliati contro condono edilizio condono fiscale coerentemente rifiutiamo anche i condoni universitari che producono effetti ugualmente nefasti quindi che non si parli più di concorsi riservati
Di Opel legis di sofferenze di promozioni per anzianità di fatto queste cose
Che sono volte a sanare attuali scompensi producono scompensi ancora peggiori in un futuro neanche molto lontano
Piuttosto ci dovremmo impegnare per assicurare alla ricerca e all'università quella regolarità di assunzioni di finanziamenti di opportunità di risorse che troppo spesso in passato sono venute a mancare
Anche i concorsi normali a mio avviso andrebbero aboliti sono spaventosamente costosi sono lenti sono inefficienti
E non sono riformati la dimostrazione che non lo sono e che sono stati oggetti per anni di continue modifiche con cui il legislatore inutilmente cercava di controllare il comportamento delle commissioni
Sono di fatto una vergogna del nostro sistema è una delle principali ragioni per cui noi non siamo in grado di attrarre intelligenza dall'estero in modo sistematico
Quindi liberalizziamo lì in senso anglosassone cioè libera scelta con l'assunzione di responsabilità
E utilizziamo valutazione e finanziamenti per esercitare quel giusto controllo che il legislatore non è riuscito con la normativa a imporre e soprattutto per incentivare efficacemente l'assunzione di personale meritevole e disincentivare più che cercare inutilmente di impedire le assunzioni di personale mediocri
Ricordiamo che da qui al due mila e dieci qualcosa come diciassette mila professori universitari andranno in pensione è un'occasione di rinnovamento che non deve andare sprecata
Abbiamo parlato di valutazione
Anche su questo ci aspettiamo un cambiamento radicale l'adozione di un nuovo metro il merito come unità di misura per tutto quanto concerne università e ricerca
è indispensabile sviluppare un sistema di valutazione
Impostato su indicatori di merito che siano internazionalmente condivisi e suo pur pure commissioni di valutazione visiting committee Pia ventidue e così via tutti i sistemi già assolutamente in opera negli altri paesi
Questa valutazione deve essere Sterna indipendente e possibilmente arricchita dalla presenza di qualche collega straniero il cifre di cui si parla in questo periodo
è solo un primo piccolo primo passo io credo anche un po'incerto che sicuramente era forzabile che se non altro va in questa direzione
E quindi arriviamo poi ai finanziamenti
I finanziamenti devono essere fortemente vincolati ai risultati dalla valutazione
Sia per la didattica e che per la ricerca
E lasciatemi essere impopolare ma in un periodo di crisi quando non ce n'è per tutti
E ancora più doveroso ed etico per il poco che c'è vada dove c'è la forza e la capacità dimostrata di far bene perché solo così ci si rafforza ulteriormente e ci aiuta il sistema a uscire dalla crisi
Ci sono circa ottanta università in Italia
Ma nessuna di queste forse perché protetta da una omologazione nazionale è in grado di competere con i veri centri del sapere mondiale
Perché non sono stati abituati alle nostre università alla competizione
Quindi sarebbe salutare
E i nostri atenei potessero o meglio ancora dovessero competere sulla qualità della ricerca sulla cooptazione di docenti sui livelli salariali sull'attirare i migliori studenti sul prestigio e sul valore reale più che legale del titolo che rilasciano
Competere in un sistema di incentivi e finanziamenti che premi la qualità e il merito non si assisterebbe così a casi come quello della Franco Ranieri in Calabria recentemente riconosciuta dal Ministero e che può ora rilasciare diplomi di laurea assolutamente analoghi a quelli di una di altre università
Questo è uno di quegli episodi che portano poi alla richiesta di abolizione del valore legale del titolo di studio
Per potersi permettere la liberalizzazione di assunzioni percorsi di carriera scelte didattiche non basta tuttavia arrivare a una distribuzione fortemente selettiva dei finanziamenti
Bisogna anche affrontare la questione morale bisogna poter sanzionare le assunzioni di mediocre portaborse anziché di giovani brillanti impedire il mercimonio di ruoli e di carriere anche ricorrendo alla moral suasion alla pressione sociale
Che sono strumenti formidabili spesso più potenti di quelli legislativi per regolare i comportamenti altrui
Al contrario nel nostro Paese che soprattutto in questi ultimi anni la questione morale è stata ignorata le culture del conflitto di interessi che già era molto debole è stata il risa e azzerata
Moralizzare l'università è condizione necessaria per ottenere quel consenso il supporto che sono alla base di un significativo reperimento di risorse in un periodo di crisi
Noi che ci aspettiamo un radicale cambiamento di rotta nella guida del Paese ci aspettiamo anche un radicale cambiamento nella politica nella ricerca la situazione è grave e servono cure drastiche e tempestive
C'è bisogno di molto coraggio e un po'di terrorismo
C'è bisogno di una classe dirigente che sappia reperire le risorse necessarie per il rilancio consapevole e la ricerca
Finalmente percepita come patrimonio del Paese e strumento di benessere generale è la chiave per superare difficoltà nello sviluppo
Come capire se si sta andando nella direzione giusta ben si può ricorrere a quell'indicatore che citava il all'inizio
Quando vedremo che tra gli studenti per gli aspiranti ricercatori professore universitari comparirà un buon numero di stranieri
Allora sapremo che stiamo facendo bene che siamo diventati un paese normale perché in fondo questo è quello che noi chiediamo di essere normali
Concludo
Dicendo che è anche necessario promuovere una politica di informazione non gridata della ricerca senza il sensazionalismo e troppo spesso i cari alla stampa e ai media in generale
Che porti alla creazione di un humus fertile su cui costruire il più ampio sostegno di tutti alla ricerca questa deve essere una responsabilità primaria
Di tutti noi e di ricerca ci occupiamo dette dobbiamo imparare a trovare il tempo le parole dell'umiltà per spiegare spiegarci
E a nostra volta investire nella cultura scientifica per una crescita culturale del Paese grazie
Grazie grazie mille Tommaso Maccacaro e adesso l'ultimo intervento prima o poi delle conclusioni di Andrea Ranieri che quello del senatore Luciano un po'Luciano Modica che è stato il presidente della Crui della Conferenza dei rettore che appunto attualmente senatore dei Democratici di sinistra
Ma credo che si possono cominciare a trarre alcune conclusioni dalla nella giornata organizzata qui a Firenze da Marsala pallini diverse
Perché in una varietà così grande di interventi è apparso proprio di sentire una sinfonia il ripetersi di temi
Tra un intervento e l'altro in un modo che rassicura rassicura perché evidentemente ora lo dico da politico
Maturare sta maturando un consenso su quali possano essere o debbano essere le linee di innovazione della politica della licenza la ricerca dell'istruzione superiore nel nostro Paese
Alla fin dei conti non stavamo discutendo un documento su cui è facile trovarsi d'accordo ma lasciando liberi non so dodici tredici persone di parlare Unione del tema Luís più gradito
Troppe lo dico tra in senso ironico troppe volte abbiamo risentito coniugato esposti in modo diverso la stessa
Idea
A me è stato affidato il compito di parlare di un tema abbastanza
Importante che già altri hanno sollevato appunto come dicevo è una sinfonia già Paolo Galluzzi mi sembra ma anche altri adesso non potrò ricordare tutti hanno toccato nel corso dei loro interventi e cioè
La situazione delle lauree scientifiche nel nostro Paese il declino delle lauree scientifica
Che io accoppiato nel proporre un titolo ovviamente in modo provocatorio alla possibilità giocando ancora con la diede con la S alla possibilità che dietro questo declino della recenti leggi sia o no sono soprano posizione un declino della scienza
Ecco è un tema su cui non avete ci esercitiamo tutti
Tanto delle spiegazioni spessissimo intelligenti spessissimo intriganti come si dice in tono che sembrano descrivere bene a realtà e su cui invece pochi molto pochi si sono misurati con i dati di fatto
Allora c'è un un recente studio dell'anno scorso di una nostra concittadina che lavora in Francia Teresa mancano Longo che lavora Padania alla in sede di Picardi che studia proprio il mito
Il mito il mito indicherà le scientifiche ma non solo in Italia ma in Italia in Francia eh con pochi tratti anche in altri Paesi Olanda Cile Argentina Norvegia USA ma Italia e Francia sono la base il discorso ovviamente anche per ragioni ovvie lei italiana lavora in Francia che gli viene viene naturale studiare questo
Il caso italiano fiscale italiano vede tutti lo sanno a un crollo letteralmente un crollo degli iscritti alle discipline scientifiche attenzione con le parole adesso
Di tipo di base e cioè esattamente matematica fisica e chimica
Perché se non si fanno queste distinzioni tra poco vedrete si va a dare spiegazioni detto fasulle perché il fenomeno è diverso da quello che si racconta ed ero che a matematica fisica e chimica negli ultimi dieci anni si è registrato un crollo
Delle riservate che crollò non è un modo di di raccontare in modo drammatico i fisici ragazzi che sullo fisica sono la metà
Quest'anno di quelli che erano già anni fa i matematici sono un terzo quindi meno sessantasei per cento la chimica che aveva già vissuto un crollo in anni precedenti a novantacinque a una dimissione minore ma comunque diminuisce di oltre il trenta per cento
è chiaro che la scienza attenzione non si riduce a questi tre corsi di laurea così tre a cioè l'informatica ce la scienza della scienze biologiche le biotecnologie cioè in qualche misura anche l'ingegneria esso non non non facciamo troppo gli schizzinosi ma nel nel nel quadro delle materie scientifiche quindi le materie che in Italia asseriscono grossomodo alla facoltà di Scienze possiamo mettere già dividere in due grandi categorie
La matematica la fisica e la chimica e a cui va aggiunta ma esso non è però così militari sono annoio la Georgia e poi l'informatica e la biologia le prime quattro le prime tre
Vetro il crollo che ho detto le altre due non vedono affatto il crollo ti ho detto vedono anzi un notevole aumento cioè chiaramente uno spostamento di studenti
Dalle discipline matematiche fisiche chimiche al discipline informatiche e biologica presto lo può testimoniare chiunque viva le nostre sita sa benissimo che è come si sono riconfermati gli studenti dei corsi dall'informatica e scienze geologiche rispetto a quegli altri
Quindi prima di parlare di un mito della scienza in declino e stiamo ben attenti a meno di non pensare ma nessuno pensa che l'informatica la biologia non siano scienze nessuno lo pensa
Non so
Sentendo oggi forse poco uno pensa pure ecco non ho questa sensazione ho questa sensazione e però un dato e lo stesso importante nato globale
Sì serio dal novantacinque adesso non può fare degli esempi perché Manconi dati per circa otto anni la popolazione studentesca diminuisce in Italia prefetto del della contrazione non natalità ora egli è aumentata per effetto della riforma dell'ATO mediatica ma abbiamo avuto un lungo periodi diminuzione in questa diminuzione generalizzata gli iscritti in totale alici vicentine quindi compresa l'informatica biologia decrescono leggermente di più leggermente di più
Se tutti studenti di Visco indica nel quindici per cento risentì delle tecniche di Visco del venticinque per cento c'è un un leggero calo un leggero che molto pronunciato lo ripeto nelle materie tradizionalmente di base e meno pronunciato
Nelle materie l'informatica e della biologica
Quindi qualcosa di sostanziale c'è non è il crollo che si potrebbe dedurre da legge solo illeciti e di base ma c'è in effetti un distacco
Della attenzione dei nostri giovani diciannovenni dalle materie scientifiche più molto più contenuto di quello che spesso viene raccontato in toni drammatici ma c'è ed è un effetto di lungo termine
Non è un effetto degli ultimi anni un effetto di lungo termine farà poi vedremo anche questo tra un attimo la professoressa Longo si Marianna Luongo si propone per i dati che ha di capire quali potrebbero essere le ragioni di questo declino lento declino
Ne elenca quattro non che ci siano solamente queste quattro sono le quattro di cui lei possiede dati su cui verificare le ipotesi
Sono tutti interessanti a mio giudizio ecco e e spesso spero di in questo incontra la vostra attenzione eh anche un po'imprevedibili il primo dato è un dato ha ragione perfettamente Paola Rosario notare non lo so
Rodari è un po'una questione di genere
Questo calo delle iscrizioni Italia nel decennio diciamo novantadue mila per intenderci corrisponde anche al periodo in cui la quota de studentesse aumentar vertiginosamente tutti sanno che sono due grandi momenti la nostra città quello attorno al settanta quando aumento agli aumento il Trentino maschili provenienti verso i tecnici fino allora esclusi i recinti ci siano esclusi dal comprese facoltà e gli anni attorno a novanta in cui aumentar no fortissimamente le studentesse tanto che adesso ce ne sono ma anche più della percentuale demografica allestita vanno più volentieri a SITA
Degli loro colleghi dei loro coetanei maschi
Quindi quando si guarda il dato percentuale della presenza di iscritte ai recinti di che occorre pensare che in questi dieci anni è cambiata la composizione di genere degli studenti
E si vede con assoluta chiarezza che uno dei fattori che Stein informare il fenomeno è che le ragazze le donne
Diciannovenni si scrivono per ragioni di orientarne entra per ragioni di di costrizione sociale per ragioni culturali si scrivono in numero molto minore
Dei loro colleghi maschi alle materie scientifiche abbassando peggiorando tra virgolette naturalmente la percentuale dischi temete scientifiche un dato per tutti le diciannovenni che si scrivono in tutte le materie di carattere scientifico intendo
Oltre le scene
Se medicina ingegneria sono il venti sono una su quattro le altre tre su quattro diciannovenni si scrivono a alla grande alle discipline letterarie giuridiche economiche politiche statistiche eccetera
Quindi mentre per i colleghi maschi la percentuale che scrive al gruppo umanistico e circa cinquanta per cento metà dei maschi vanno le materie umanistiche metà vanno le materie scientifiche in modo molto vago questo
Questa differenza così tra enorme enormemente pronunciata
Rende conto di una buona parte della diminuzione percentuale di cui stiamo parlando del T tre materie
Scientifica e come dire non abbia avuto nelle materie scientifiche abbiamo la io dico la matematico quella flusso normale che avremmo dovuto avere per l'effetto dell'iscrizione di più ragazze all'università
Quindi un primo problema che nome Terje trascurato viene ritenuto anzi addirittura ai margini che pure è uno dei fattori numericamente più importanti
Secondo fattore del tutto imprevedibile a mio giudizio poi spero almeno di Cattani che per chi mentre se lo si riconosce per mestiere ed esperienza
La differenza in Italia tra nord e sud
Cioè che ne ha mai pensato
La grande parte i segretari sono studenti del sud perché la natalità e più alta al Sud sono molti di più i Giorgino venti del Meridione d'Italia
Una parte di loro vanno studiare la più gran parte rimane assoluto ma l'offerta scientifica al sud ettari a quella del nord e Lauri matematica fisica chimica
Ma anche altre materie che sono eguali percentualmente per il Nord per nulla
Il quarantacinque per cento delle lauree del centro nord e in materia scientifica a fronte del trentuno per cento sotto
Chi non si può permettere di muoversi si iscrive a un'offerta formativa meno fortemente scientifiche diminuisce diminuisce
Proprio nel gruppo sociale più ampio i ragazzi del Meridione ragazze il Meridione diminuisce l'offerta scientifica e quindi diminuisce in totale
La propensione ad un altro fenomeno poco trattato nomine si parla di Croce lo so e parlo anche di croce patente ma prima di parla di Croce
Vediamo sì perché su cosa e statistiche son difficili ma se le lauree scientifiche escludesse già diciannovenni sono più facili ma non ho non ho finito
Poi c'è una un discorso con questo sì di senso comune
Ed è le materie civili che sono molto più difficili delle materie umanistiche posto potrò dicono gli scienziati normalmente questo è questo che lo dico subito provata domandarlo a un letterato plastico un giurista ritirate assolutamente non è vero ma insomma tra noi scienziati c'è questa questa idea è molto più difficile se materie matematiche all'inizio tanto difficile ma i numeri mostrano questo sì e no
Sì e no il tasso di abbandono cioè il tasso di coloro che si scoprono adatti ai corsi che stanno seguendo e più alto nei cibi umanistica e qui non è lì che si annida problema il topo sano chiunque sa chiunque frequenta un po'a casa queste cose
Invece c'è un fenomeno molto curioso e la banca l'abbandono precoce c'è un fenomeno molto curioso non molto lo so significativo questo sì significativo
La difficoltà a superare alcune discipline delle materie scientifiche che costituiscono una barriera oltre la quale ragazzi non vanno i dati lo mostrano
Ci sono studenti che trascorrono prima di abbandonare quindi non abbandonò subito perché si ritengono non adatti
Al corso ma stanno anche tre quattro anni in un corso dalla scientifica prima di abbandonare di firme dell'università
Si trovano a superare alcune discipline
Hanno un ostacolo forte come come una pendenza come un cammino di montagna che comincia con con un'erta poi alla fine più e più tranquillo c'è questo fenomeno che e meno presente ematemesi anche perché avete miti curricula sono più liberi più flessibili
Questo è un quarto quarto fenomeno di cui parla appunto questa collega di viene questo è studiato molto ma che prospettive di lavoro hanno i laureati in materie scientifiche prima e non è che i ragazzi e ragazze son proprio lì come spesso i dipingiamo
Degli stupidi che non sanno non si guardano attorno si guardano si attorno si guardano si attorno sono a vedere quanti laureati del vecchio ordinamento dopo tre anni a Laura hanno l'occupazione stabile la nell'italiana e purtroppo bassissima la qui serve la fa un discorso che andrà lui fa spesso sulla Puca
Propensione ad assumere laureati del nostro sistema ingenerare ultimo ma senza andare a questo la media e attorno al sessanta per cento di laureati che hanno lavoro stabile dopo tre anni
Però dentro questa media ci sono delle punte notevolissime e ingegneria l'ottantotto per cento
Ma la fisica e sessantaquattro per cento
La matematica e sessantuno per cento se sulla media certo non è come alcune materie umanistica in cui siamo tramite sessanta è ovvio che ci sono ma i silenti fa un ragionamento si trovano a affrontare studi difficili
Con una prospettiva di lavoro che statisticamente loro conoscono ovviamente istintivamente come con tutto il le le i i gruppi sociali che da loro alla fine poco
Da poche speranze questo spiega perché c'è questo travaso verso l'ingegneria e verso l'informatica che in quegli anni offre una percentuale che non è periferia ma comunque Super ottanta per cento ci sono quindici venti punti percentuali di distanza
Tra l'ingegneria e l'informatica e la matematica la fisica e Paul operava la chimica che sotto meglio addirittura quindi un po'più delicato sono i quattro fattori che Teresa Longo studiando e si domanda prima di parlare di quelli che di cui ma in Francia
Come la situazione
Uguali
Uguale
Quindi prima di dire Eataly è un caso unico al mondo
Quanti ammirato in sé quanto vediamo le donne fra le ragazze le le le diplomate francesi come in Italia
Si iscrivono poco pochissimo nelle materie scientifiche
E quindi abbassano anche infrangersi sul fenomeno abbassano questo questo fattore di iscrizione
I costi sono più sono percepiti e sono forse come più difficili uguale uguale il curricolo sono molto simili materie scientifiche tre per per umanisti hanno questa caratteristica che hanno curricula molto simili tra un Paese e l'altro perché poi la matematica la fisica grosso modo si insegna ora banalizzo un posto a suo modo
Non hanno il problema regionale e questore farci tanto pensare in Italia in Francia una programmazione di carattere nazionale regionale ha fatto sì che l'offerta sia equilibrata non hanno quel fattore non hanno quel fatto
E sul lavoro hanno lo stesso fenomeno di un grande grande appeal lavorativo di il di ingegneri ed informatici ma fisici e matematici hanno un appeal molto maggiore che in Italia ci sono più le imprese che assumono fisici matematici quindi dei quattro fattori due sono esattamente identici due invece mostrano qualche qualche
Tendenza alla differenziazione ma il fenomeno è lo stesso il fenomeno identico e la Francia si preoccupa pesci purtroppo più dell'Italia ma siamo qui anche a cercare di preoccupa ce ne la Francia ha lanciato il tema quattro anni fa ho cinque anni fa un grande programma
Per sostenerla recepiti che anche l'Italia lo ha fatto e non voglio essere io so voglio essere onesto intellettualmente anche la Moratti nell'ultimo piano triennale ha lanciato e ha fatto benissimo un programma di sostegno e lauree scientifiche
Dov'è la differenza dell'approccio
La
Quando uno vede questi fenomeni si accorge che il risultato il dato è assai più complesso da poterlo affrontare in modo un po'semplicistica come si dice beh allora sarà sicuramente questo o sarà sicuramente questo il pulsante da prendere è non è così banale
Il i pulsanti da premere ecco il gioco della politica e da far giocare insieme sono molti più che uno io mi ero troppo da diversi per le diverse nato la pagina in cui ci sono i nove assi di intervento della Francia per riso per affrontare questo problema delle lauree scientifiche il primo dei quali e si chiama meno alla patria che la traduzione francese di Henson di mettere le mani in pasta dire Pleasant Cesi di lavorare con le mani sui musei interattivi esattamente il primo degli assi che la Francia ha scelto cinque anni fa
Ma ci sono altri per esempio uno incrementare il numero dei maestri riesco elementari che viene da studi scientifici ci riescono poco come in Italia perché sono poco attrattivi gli stipendi in Francia come in Italia
Dei maestri elementari però hanno individuato che l'ICE un pulsante da preme e nipote tutti non mi posso leggere
Ecco questo mi sembra la differenza su cui impostare anche la nostra politica non non scambiare sempre a Roma una facile banale semplice frenati richiede una grande attenzione
E chiudo allora giocando un po'permettete
Con questo problema della di crochet insomma tanto mettiamola così
Perché e vere fast insieme
Cioè che in Italia ci sia stato una prevalere della della filosofia idealistica che e che la nostra scuola si organizzata con una impronta di tipo idealistico ma su questo ci vuol poco a norme nessuno può controbattere seriamente
Però
Attenzione che la Francia in questo caso è un è una una buona cartina di tornasole perché e perfettamente simmetrica astrazione la Francia la Francia di Cartesio la Francia di Napoleone fare tre cose come stanno ha invece una scuola orientata perfettamente in senso opposto il liceo classico italiano questo modello
A cui tutti siamo affezionati che la che la scuola che almeno in principio e la scuola d'élite in Francia e la la lo dicono a seconda la seconda e e e la sera scientifica
La matematica e la Mater in base alla quale si Vaudano i ragazzi francesi se Sombra in matematica Sombra un po'come da noi era e la lingua italiana il latino sul ragazzo sortire un tema ma sicuramente può far tutto
E bravo laccioli crebbe altro se poi anche della Tino sicuramente andrà bene a far matematica sicuro
Poi vedremo un po'sicuro ecco eppure le due scuole così perfettamente si mette quasi un'esemplificazione di una di un approccio filosofico diverso alla scuola la formazione hanno lo stesso risultato
Pochi iscritti alle materie scientifiche
I fatti bravissimi ragazzi del liceo scientifico non siano così ma il tema della filiera scientifica francese si scrivono in pochissimo numero alle materie scientifiche preferiscono il diritto l'economia di ingegneria le lettere
E allora il all'altro è più complicato
Allora non possiamo banalizzato almeno così voi tra i più complicato che cos'è che farsi che l'immagine della scienza né i ragazzi dai francesi ma io vidi potrei aggiungere non il tempo olandesi norvegesi tedeschi
Non più americani ma calma non più americani oggi ma lei sessanta era esattamente e quale così eseguiti esattamente ora diverso astrazione e stabile
Bene poteva cosa di più che cos'è l'immagine della scienza di oggi
E che sta allontanando i nostri ragazzi le nostre ragazze dagli studi scientifici
Ecco io penso che sia un tema sono convinto che è un tema un tema da affrontare in modo molto serio e coscienti che non si può troppo banalizzare non so il problema c'è una lontana eco quando dice dicevo trova veramente ma non tanto declino della scienza
Non è certamente che non accetta la scienza vive in questo momento storico l'acme della sua storia ci sono oggi più cercatori che lavorano nella scienza più di quanti si sia mai stati nastro dell'uomo
I risultati de chez tipici di questi decenni di questi ultimi dieci anni sono maggiori sono talmente maggiore dell'intero corpo
Di risultati mai ottenuti dalla scienza nella storia dell'umanità quindi non è un destino della scienza ma un declino dell'immagine della scienza questo sicuramente c'è sua parte bisogna pur spiegare
Questo questo fenomeno
A mio giudizio potrei anche parla del referendum non ne voglio parlare ora a mio giudizio questo è un tema che va affrontato perché il Novecento la seconda metà del Novecento soprattutto mai realtà tutto il Novecento lo dimostra benissimo il libro di bellone se non lo me ne legge lo legge e perché tutti novecento ma in particolare la seconda metà del Novecento hanno causato questo divorzio tra senso comune e scienza perché signor gioca a biliardo e voglio fare fare una un una traiettoria curva la palla
Cerco di dargli una traiettoria curva anche al braccio eppure so da tre secoli che la palla appena lascio va diritta va diritta eppure attento di da insegnarli a a camminare sotto che cos'è che ha fatto divorziare o non ha fatto mai conciliare la scienza la scienza galileiana la scienza con il sentire comune a mio giudizio e qui concludo è un tema che mi è molto filosoficamente caro
A mio giudizio il problema è che i nostri ragazzi percepiscono più di quanto noi crediamo la visione di un mondo che e troppo più complesso di quanto la scienza pretende di poter risolvere
Si trovò davanti un mondo problematiche scientifiche ma non solo scientifiche né diceva oggi benissimo Andrea Ranieri si trovò di fronte la secca del Po e l'immortalità cioè problematiche cioè quelli importantissime da ogni punto di vista la cui natura è assai poco riconducibile alla matematica alla fisica alla chimica nessuno le discipline a nessuna disciplina
Questa è una questo Lema di cultura un prema anche di forza
Da utilizzare in questo meccanismo ma se non ci rendiamo conto che l'immagine della scienza e percepita come quella di chi non sa più risolvere la comunità del mondo forse ci siamo ci avviciniamo
Al problema perché in tutta Europa i ragazzi tendono a preferire l'ingegneria l'economia tutte scienze che tendono a scelte civile che tendono a misurarsi con la comica del mondo piuttosto che le scienze tradizionali che hanno teso dandoci successi
Guidando il nostro mondo perché tutto quello che tocchiamo in questo momento il microfono eretto sulle leggi della scienza ma ciò nonostante non parla alla volontà di capire il mondo che ogni diciottenne a il mondo non viene più percepito come comprensibile da un diciottenne o da una diciottenne con i soli strumenti della scienza di base
Ecco io più finito era solo per unire
La difficoltà della politica con la difesa che è sempre difficile con la difficoltà di un di un analisi del sociale che secondo me assai meno sviluppata di come dovrebbe la politica ha bisogno di occasioni come queste ma noi tutti abbiamo bisogno di misurarci con una complessità del reale che maggiore di quello che spesso vorremmo credere grazie
Grazie al senatore Monica adesso
Siccome sono arrivate molte richieste di piccoli interventi commenti eccetera
Allora prima delle conclusioni di Andrea Ranieri io concedere ai un minuto a non più di un minuto a ciascuno delle persone che vuole commentare siccome so che sono almeno tre o quattro almeno poco tempo fa lo erano allora concedono un minuto a testa per fare un commento una domanda non so se siccome la mia cecità permane per lui stesso problema questa mattina se Marta mi può aiutare a vedere la vede una mano alzata mi sembra forse qualcuno può porta no non c'era una mano alzata all'indietro si cioè numero
Sì sì c'è quel signor leaders
Grazie grazie Paolo
Il signore con la ecco
La preghiera di essere estremamente sintetico brevissimamente Paolo Rossi Dipartimento di Fisica all'Università di Pisa due commenti del tutto indipendenti il primo a carattere generale
Tutto vero quello che è stato detto un punto che è stato sottolineato da altri ma che secondo me va infatti Rizzato è la chiave perché noi abbiamo una generazione più attente ai problemi dalla scienza
Non sta nell'università ma nella scuola
Questo secondo me è da esperienze date didatta della della delle discipline scientifiche lo posso dire con certezza il declino delle competenze scientifiche dei giovani
In età pre universitaria è talmente terrificante che se non agiamo su quel livello non abbiamo speranze
Secondo commenta invece riguarda il mio ruolo diciamo come rappresentante dell'Università di Pisa
E qui vorrei ricordare nel contesto dei discorsi che sono stati fatti in relazione alle iniziative galileiane un paio di cose importanti o forse tre che si vorrebbero fare anche a Pisa alcune cose le abbiamo sentite
Da Pacini abbiamo sentita Galluzzi sono estremamente interessanti vorrà Misseri cinque lo stesso filone
Per dire che a Pisa si vuole fare qualcosa si vuole fare una cittadella galileiana c'erano science center che abbia una capacità di attrattiva a livello nazionale su questi temi di divulgazione della cultura scientifica
Si vuole fare un centro per l'indagine sulla relazione tra le arti visuali le scienze
Si vuole rivitalizzare quella che a Pisa esiste già da tanti anni si chiama Domus Galileiana il nome parla da solo e che può diventare un centro di attrazione culturale su tematiche diciamo ancora una volta
Divulgazione dalla cultura scientifica non vi porto di altro tempo grazie grazie mille anche per la brevità ci sono altre persone che vogliono intervenire velocemente
Infine fondamentale dello sviluppo aumentare i gradi di libertà della gente e questo vale anche per il sapere per la scienza
Con l'idea puramente strumentale finalizzata solamente alla competitività dell'India della scienza non conquistiamo ripenso dalla scienza e non facciamo né nell'una scienza utile per avere oltre ad andare davvero avanti sul terreno dello switch
Sono senza ricerca di base non va si ferma dopo un ponte la ricerca applicata senza curiosità senza curiosità senza amore del sapere in quanto tale nessun bambine nessun ragazzo e anche poi spinto a
Andare avanti nei sentieri della conoscenza
La colpa dalla scuola per eviterei eviterei di entrare in questa discussione
Chi vive da una scuola può anche dire che l'università non si è mai quasi occupata
Qua c'è Giunio Luzzatto che invece un precursore di questa occupazione di come insegnare la scienza i ragazzi di come fare didattica della matematica di come prepararli
Cioè insomma anche la scuola e anche l'università deve assumersi da Space la la propria responsabilità rispetto a quello che succede all'interno della scuola
Io non farei discorsi di palleggio di responsabilità mi pare che nella giornata di oggi è venuto fuori che questi problemi o si affronta l'insieme
O si affronta insieme i temi della ricerca scientifica di Erwitt e i temi della diffusione della cultura scientifica nella popolazione di base a partire dai bambini o se no non ne usciamo
Cioè insomma credo proprio dagli asili nido ai premi Nobel oggi abbiamo avuto una giornata che ha avuto questo taglio questo tipo questa rilevanza dove le cose che ci ha raccontato Paola Rodari sui musei interattivi hanno sono sono un contributo per sviluppare un nostro programma generale sulla scienza altrettanto rilevante dei ragionamenti su come avanzare su come investire nei terreni nei termini più avanzati dei terreni più avanzati
Mi pare che su questo terreno abbiamo fatto qualcosa di più che indicare dei punti programmatici che io non ripeto
Li abbiamo detti di ha sintetizzato i molto bene Piero Fassino mi pare che oggi abbiamo fatto anche una specie di fiera delle buone pratiche c'abbiamo cominciato a vedere le cose che funzionano che si possono fare
Che certo bisogna fare una battaglia di opposizione dura contro questo Governo farla nel due del nella discussione sul prossimo DPEF
Alla alla in Parlamento però che abbiamo cominciato a raccogliere materiale
I de pratiche che ci dicono che questa cosa si può fare che ci se la può fare io credo che insomma la costruzione di un programma certe fatto di dei generali fatto di impegni più complessivi mai fatto anche la K dalla capacità di mettere insieme di far parlare tra di loro le buone pratiche
Quindi oggi insomma in cui la giornata di oggi è stata una testimonianza importante non abbiamo fatto su una giornata in cui ci siamo lamentati di quello che il Governo non fa abbiamo fatto anche una giornata in cui abbiamo fatto cominciata esplorare quello che il meglio tra società italiana del mondo della scienza che di queste cose si occupa comincia a fare ora
E io siccome io credo che su queste cose un programma di governo non può essere prescritti
Certo che le fa delle scelte chiare sulle risorse programmati
Ma poi bisogna sapere che su questo terreno
Il governo centrale apriva opportunità se ci riesce ma la qualità la qualità il busto del sapere la voglia di ricerca scientifica non si calano dall'alto
Con la nazionale ha due compiti fondamentali quello da un lato di riuscire a mettere in rete l'Italia con l'Europa e dall'altro quello di creare una idea programmi progetti prospettive
Che sostengo che dia l'opportunità alle buone pratiche che facciano crescere le buone pratiche
Da questo punto di vista per un programma di questo tipo la giornata di oggi è stata preziosa più che per quello che abbiamo detto noi la politica per quello che avete detto voi e questo è già un primo pezzo un pezzo decisivo un pezzo importantissimo è un programma di governo grazie
Grazie grazie a tutti in particolare volevo ringraziare Martana pallini per l'organizzazione e anche
Grazie arrivederci e buona sera