Riunione della Commissione per la promozione della qualità della vita, gli scambi tra società civili e la cultura dell'Assemblea parlamentare euro-mediterranea (APEM)

La sera
Dentro e Frattini
Dall'avvio alla essa seconda parte dei nostri lavori
E in questa sessione
Intendevano riprendere il tema ambientale che fu affrontato il criterio per la prima volta da questa Commissione nella seduta del sette novembre
In seguito al compattamente del
La fine dei attese tutti c'era stata incaricata di affrontare il problema
In quella sede abbiamo cominciato a parlare di protezione dei del mare come arco mentre tele pertinenza di questa Commissione
Ci proponiamo oggi titani è seguito
Con una relazione per il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio italiano Alfonso Pecoraro Scanio ecco i denari per gli ultrà
Il ministro Pecoraro Scanio ha assistito alla Conferenza del Cairo lanciò del Progetto adviser venti venti
E credi è credeva alla luce soprattutto della discussione del sei novembre che questo possa essere fatti diretto interesse della connessione e in particolare alla luce del fatto che i tre paesi che si sono fatti propulsori in quell'occasione furono l'Italia e legittimo
E qui do la parola al Minesso Pecoraro Scanio
No sbagliarsi forbice politico al sommo affida
Il mio il mio intervento era stato e rinviato da questa mattina dovevo intervenire a inizio della sessione del pomeriggio per la pausa pranzo dunque rivendico il mio diritto a prendere la parola
Pensato se era d'accordo e proporre a a lei e anche
L'altro è scritto
Se avanti è d'accordo possiamo alla fine che la partite la discussione è ambientale
Riprendiamo i fossi due interventi nel frattempo remotissima e poetico la bozza di risoluzione e passiamo aprire augurati escussione generali se per lei va bene così
Poi e queste Tavano
Cercando
Grazie ma io ringrazio se alla Presidente sì a tutti
I partecipanti
Perché l'impegno del governo italiano
Nell'ambito delle politiche del Mediterraneo
è un impegno particolarmente deciso l'abbiamo inserito nelle priorità del governo italiano
E noi riteniamo che questa sia una necessità
Sulla quale occorre investire anche da parte dell'Unione Europea
E non è un caso che io ne ho discusso insieme ai colleghi anche nel consiglio dell'ambiente dell'Unione europea in cui abbiamo rilanciato le politiche sul mare in generale
Dentro questo dico quali sono gli elementi che per me sono importanti il primo e la centralità del mare Mediterraneo
Come luogo di grande interesse ambientale ma anche come luogo simbolo per quanto riguarda l'incontro di culture
L'incontro di tradizioni l'incontro di una di uno sviluppo delle civiltà che è particolarmente rilevante quindi iniziale quando ne parliamo di politiche per il Mediterraneo ne parla non solo il governo italiano ha molte regioni parliamo di politiche per l'ambiente per la pace
E soprattutto di una particolare attenzione al deterioramento ambientale che questo mare sta vivendo
Ecco io credo che è giusto ricordare sempre
Che il Mediterraneo occupa solo lo zero virgola otto per cento dei mari del pianeta ma sopporta il trenta per cento del traffico navale del mondo
Quindi zero virgola otto trenta per cento questo vi dà una dimensione della delicatezza dell'ecosistema del Met
Il Mediterraneo
A presenta trentotto milligrammi per metro quadrato
Di catrame pelagico e cioè di inquinamento da idrocarburi
Per darvi un esempio il Mare del Giappone che pure ha una forte attività di traffico di petroliere a solo zero virgola due milligrammi per metro quadrato
è un dato che io credo sia importante
L'Unione Europea permetterà purtroppo fino al due mila e quindici ancora l'ingresso in Mediterraneo nei propri ovviamente porti delle navi
Anche con singolo scatto monoscafo
Noi sappiamo che invece il doppio scafo delle Nardi è un elemento di tutela e di precauzione di grande importanza di grande rilevanza
E credo che però dobbiamo lavorarci tutti insieme
Io credo che l'aumento dei traffici
Dalle paese del far East
Verso il Mediterraneo e l'uso del Mediterraneo
Come mare di transito
Perché guardate il novanta per cento delle navi proveniente dalla Cina
Che entrano nel attraverso il Canale di Suez il novanta per cento e più di quelle navi escono da Gibilterra per attraccare ai porti del Nord Europa
Quindi c'è
Un enorme numero di queste navi che fanno l'intero transito ovviamente a maggior ragione è necessaria un'azione congiunta dei governi degli Stati di tutti i Paesi del Mediterraneo ne abbiamo parlato peraltro in Egitto
Perché le migliori tecnologie che abbiamo di controllo satellitare
Le migliori tecnologie che abbiamo di prevenzione dell'inquinamento a mare devono essere messe a disposizione per monitorare da una parte e limitare dall'altra i danni che questo mare comune
Sta
Allora questo problema si pone abbiamo bisogno di elaborare
Piani
Comuni nel Mediterraneo per la gestione delle risorse rinnovabili nel rispetto e nella salvaguardia delle specie protette abbia un prema quindi grande di biodiversità
Di mettere in rete i parchi del Mediterraneo di avere una rete delle aree marine protette
Il governo italiano accoglie favorevolmente tra l'altro la comunicazione della Commissione europea del cinque settembre due mila e sei dedicata una strategia ambientale venne mediterraneo
Riteniamo quindi che l'unione europea debba fare la sua parte
Ed è un motivo per cui il venti novembre quando io sono stato a al Cairo
E abbiamo siglato anche un accordo del Governo italiano con il governo egiziano per lavorare al servizio di tutta la comunità del Mediterraneo
Per creare non solo nell'ambito del programma orizzonti due mila e venti ma con una serie di attività creare quella sinergia
Fondamentale tra tutti i Paesi e l'Italia sente la responsabilità di essere il più grande paese
Membro dell'Unione europea del G otto della zona nord del Mediterraneo ovviamente
C'è un grande interesse anche della Francia ma noi siamo l'unico Paese totalmente mediterraneo non abbiamo una parte atlantica l'Italia quindi a un interesse strategico a lavorare in questa direzione
E riteniamo importante un lavoro di intesa con tutti gli altri Paesi
Che si affacciano su questo mare
Pensiamo che la Banca mondiale la Banca Europea per gli Investimenti devono proseguire nella cooperazione nell'ambito del programma di assistenza tecnica per la protezione del Mediterraneo
Il metà App dotando questo programma di risorse finanziarie adeguate a contrastare il degrado ambientale
Riteniamo che i Parlamenti possono svolge un ruolo importante e di stimolo per attuare le più misure previste da Orizzonte due mila venti
E soprattutto di creare una cooperazione reciproca con lo scambio di best practices cioè pratiche positive
Nella legislazione del settore dobbiamo cercare di rendere omogeneo per quello che è possibile le leggi dei vari Paesi
Di avere un interscambio delle migliori tecnologie
E riteniamo che peraltro bisogna a vere anche un rafforzamento della cooperazione internazionale
Io prevedo degli incontri in alcuni dei Paesi dell'area nord del mese del Nordafrica e quindi la sponda sud del Mediterraneo
In cui l'Italia vuole coordinare le politiche di cooperazione che già stiamo realizzando
Rendendo le omogenee all'iniziativa di diffondere le fonti rinnovabili quindi a consentire per esempio ai Paesi del Nordafrica l'utilizzo massimo dell'energia solare
Sia nel fotovoltaico sia nel nuovo sistema
Di solare termodinamico quello avviato dal premio Nobel Rubbia
Vogliamo lavorare per la migliore uso delle acque Paro delle acque potabili
Visto che col cambiamento climatico c'è un problema crescente di desertificazione che riguarda non più solo la parte sud del Mediterraneo ma anche i paesi della sponda nord dell'Italia e fa parte della Convenzione sulla desertificazione del primo contributore
Della Convenzione mondiale contro la desertificazione
Io sono stato personalmente a Bamako in Mali alla conferenza do Sol contro la desertificazione l'Italia intende cooperare
Per evitare che il la crescita della desertificazione aumenti anche il grande tema spesso sottovalutato dei rifugiati climatici e di quella che in Europa viene chiamata immigrazione ma che molti casi trova origine da fenomeni ambientali e dalla crescita della desertificazione
Abbiamo lo accennava la presidente
De Zulueta abbiamo avviato un'azione di cooperazione ambientale
Durante la scorsa estate provvedendo a inviare due navi italiane e finanziando Noè come Paese la pulizia
Della enorme marea nera lungo la costa libanese fino verso la costa siriana seguita a un bombardamento
E vogliamo procedere costruendo degli accordi per realizzare delle possibilità di intervento laddove succedono problemi ambientali di particolare rilevanza questo riguarda tutti i Paesi e credo debba venire una cooperazione
Internazionale molto utile d'altra parte nella stessa drammatica vicenda della marea nera in Libano l'abbiamo potuto aveva il sostegno tecnico e scientifico sia della autorità del del Libano sia dello stesso Stato d'Israele quindi dimostrazione che poi per affrontare i problemi anche una delicata vicenda di guerra gli scienziati tecnici e gli ambientalisti riescono a cooperare al di là delle difficoltà e delle tensioni del momento noi dobbiamo fare in modo che questo diventi un elemento forte di azione costante e Conti
Quindi è evidente che il ruolo dei Parlamenti è fondamentale
Io prima di essere un ministro sono un parlamentare nessun deputato di questo Parlamento e ho un'esperienza parlamentare
Ed è fondamentale che l'azione dei governi sia stimolata dall'azione parlamentare
Ma anche
Che ci sia un'attività di monitoraggio perché troppe volte di fronte a tanti annunci poi si non ci si dimentica diciamo così
Di verificare lo stato d'attuazione dei progetti delle leggi delle convenzioni internazionali di ciò che noi abbiamo con grande enfasi
Ma spesso manca il momento della verifica e del controllo in questo senso anche il rilancio della convenzione di Barcellona
E per noi molto importante
Perché è una sfida ad a vere un quadro costante di tutto ciò che il problema mediterranee
Quindi c'è il problema del traffico delle navi c'è il grande tema degli scarichi che noi gettiamo in questo mare che ancora in troppi casi è considerato una discarica e non una risorsa
C'è il grande tema che io conosco bene anche perché prima di fare il ministro l'ambiente in passato sono stato ministro dell'agricoltura e della pesca c'è il grande tema della difesa
Del patrimonio ittico
Della conoscenza di come funziona il nostro mare il Governo italiano ha messo delle risorse nella legge di bilancio che da noi si chiama finanziarie
Per utilizzare quest'dei soldi per fare uno studio approfondito sul mare
Credo che anche qui poiché il mare non ha confini così infetti
è utile che questo studio possa essere condiviso
Perché il processo di tropicalizzazione del Mediterraneo e in atto il nostro mare si sta surriscaldando
Abbiamo bisogni conoscere meglio come si modifica la catena trofica la catena alimentare le specie che sono nel Mediterraneo perché dobbiamo saperlo prima
Che volta per volta affrontiamo invece l'emergenza meduse l'emergenza alghe tossiche le emergenze che si stanno diffondendo in tutto il nostro mare
Da questo punto di vista l'altro grande impegno eh
Bloccare ottenere una moratoria
Dell'utilizzo di vere e proprie
Portaerei
Per pescare il tonno
E altre specie dentro questo mare comunque non è accettabile
Che di fronte al senso di responsabilità che dobbiamo a venire
I Paesi del Mediterraneo non siano in grado nemmeno di utilizzare degli accordi esistenti a livello internazionale per estendere in modo concordato le aree
Di competenza commerciale
In modo da bloccare
L'ingresso di vere e proprie fattorie galleggianti che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza degli stock per esempio di tonno in questo mare
Questo è un problema serio perché è un classico caso in cui il non accordo tra i paesi delle varie sponda nord e sud del Mediterraneo rischia di portare a un depauperamento di una risorsa con la risorsa di tutti allora questi sono alcuni spunti
Ma anche la disponibilità del governo italiano
E posso dire sicuramente anche del nostro Parlamento che più volte si è espresso in questa direzione in molte occasioni
Di lavorare per rilanciare un forte progetto di impegno comune perché questo mare possa diventare veramente una grande Area
Tutelata rispetto al rischio del degrado del nostro pianeta
E posso diventare quel mare di Benessere Qualità voi vi occupate della qualità della vita e nello stesso tempo di pace che tutti i cittadini ci chiedono grazie
Grazie alle il ministero
Ci sono altri iscritti a parlare quattro con lei chi per cui proprio su questa commentasse riusciamo a sentirli prima che bancaria sarebbe molto utile
La prima iscritti a parlare la signora calcola da passando delle città
Scioccante
Grazie presidente
Prendo la parola presidenti perché mi sento responsabile
Noi tutti Paesi mediterranei siamo responsabili
Di questo mare siamo responsabili della tutela di questo mare
Siamo responsabili di tutto quanto accade come inquinamento e pertanto vogliamo partecipare in tutti gli sforzi tesi a limitare questo danno che seguiamo con grande attenzione i vari progetti
Che cercano di tutelare la salute di questo nostro mare forse uno dei progetti più importanti qua che destato inaugurato al Cairo
Il lo scorso mese circa la gestione delle risorse ittiche del mar Mediterraneo
Perché la gestione di queste risorse
Riveste una grande importanza ed ha un grande impatto sulla salute di questo mare
Mi rallegro del fatto che ci sia una una linea molto precisa sul ruolo della donna nel gestire le risorse e cioè ed è una delle poche volte in cui viene riconosciuto
Il ruolo importante della donna
Come auspichiamo anche siamo anche ottimisti per quanto riguarda l'applicazione dei Dio ho riso due mila e venti per quanto concerne il canale del Mediterraneo perché questa iniziativa stabilisce una scala di priorità da adottare
Sia per quanto riguarda la riduzione di quel momento sia per quanto concerne la costruzione delle capacità a livello individuale e di istituzionale dei paesi più mediterranee e quel che è che ci rende ancora più ottimisti e e il progetto il programma di lavoro
Con delle scadenze temporali stabilite tutto questo e poi di buon auspicio e dimostra la serietà dell'intento
Ma sono preoccupata perché non lo vedo stanziamenti di fondi sufficienti
E vedo che i fondi disponibili sono limitati ad alcune zone come sono preoccupata perché non c'è una un meccanismo di un coordinamento tra i vari progetti il che potrebbe e disperdere gli sforzi e sprecare i danari abbiamo bisogno di una struttura o di un accordo quadro globale tra i Paesi mediterranei per organizzare questa difesa del Mediterraneo e nei suoi vari le sue varie dimensioni economiche e sociali politiche e anche legislative
Visto che ogni Stato alle proprie leggi in merito all'ambiente dunque abbiamo davvero bisogno di un accordo simile
Passo al punto successivo in Egitto come gli altri Paesi mediterranei
Riteniamo consideriamo il turismo come fonte di un reddito importanti
E
Ci stiamo attrezzando economicamente per sviluppare il turismo pertanto siamo intenzionati a rispettare tutto quanto stabilito parcelle ora per e valorizzare il ruolo del turismo come creatore di posti di lavoro e di scambi culturali
Pur insistendo sulla a importanza della tutela dell'ambiente signora presidente l'Egitto passa in questo perito di fare un periodo storico stiamo emendando trentaquattro articoli costituzionali a questi emendamenti stanno lavorando tutte le parti con relative no
E quanto
Attira tiene a questa questione dico che per la prima volta che verrà aggiunto un nuovo articolo alla costituzione riguardo alla tutela dell'ambiente come diritto del cittadino
Sancito dalla Costituzione quella presenza stessa di quest'articolo e per la prima volta nella Costituzione egiziana
Rappresenta un sostegno chiaro
E siamo orgogliosi di questa iniziativa e speriamo che venga adottata quando ci sarà il referendum popolare su questi emendamenti costituzionali nel prossimo mese di aprile grazie presidente per il cortese ascolto
Grazie a lei signora assente si è iscritta a parlare il signor voci Caliandro tipi serene
Il più
Grazie
Presidente
Colleghi
Mia ne esco agli oratori precedenti compreso il relatore
Perde sforzi profusi ringrazio italiani per gli sforzi profuse nell'organizzazione di questo riunione ringraziamo per l'invito e ci auguriamo
Che i nostri lavori il nostro dialogo siano fruttuosi
Desidero cominciare col dire che noi sosteniamo l'iniziativa Horizon due mila
E due mila e venti perché
La costate terraneo e una risorsa naturale preziosa condivisa da noi tutti
Che svolgeva un ruolo fondamentale tanto la nostra cultura
Interviene sotto molteplici aspetti dalla nostra stessa vita perciò la sua protezione
E i nefasti affetti che causa l'inquinamento
O altri si ruppe negativi ebbene dicevo cioè imperativo che noi si intervenga e che questi problemi siano posti sulle nostre agende nazionali
Tant'è che oggi siamo qui riunite per vedere quali possano essere i modi migliori per affrontare questi problemi anche alla luce del ritmo moderno come con cooperazione regionale con la protezione
Del mare collassi curare così lo sviluppo della nostra regione
E credo che il primo nostro compito sia dei continuare
Ad aumentare la consapevolezza del pubblico e che il rispetto reciproco nei confronti di questo mare che ci offre così tante opportunità
I limoni per quanto riguarda la questione di Gerusalemme non dobbiamo nascondere niente
Abbiamo evitato anzi la delegazione dell'UNESCO deve dimostrare
Che noi non
Vogliamo danneggiare la città Santa tutto il gran parlare che se ne fa sono delle provocazione sono per falsità volevo dire questo e concludo grazie
Ringrazio il collega israeliano
A parlare
Visita alla ha parlato oltre gli ambienti anche che la questione sulla quale avevano aperto il Messina fuori e c'è la questione di Gerusalemme su questo fermo occasione ritornati
Il si è iscritta a parlare dei la signora per ispettrice del Parlamento europeo
Massima grazie signora Presidente da parte mia vorrei congratularmi
Per la passione che è stata espressa qui da tutti i colleghi riguardo il patrimonio naturale comune del Mediterraneo in particolare
Sono lieta
Della di dichiarazione che c'ha appena fatto il collega israeliano della Knesset che ci ha detto bello proprio appuntato perché mi sembra importante che il mente il Mediterraneo un patrimonio comune prezioso per noi tutti
Che ridere
Chi è richiede un rispetto assoluto perché ci ha portato tanto ebbene questa dichiarazione deve essere sottolineata
Perché nelle aggressioni agli inquinamenti che riguardano il Mediterraneo ci sono alcune che sono accidentali
L'inquinamento
Dovuto alle collisioni
Alle perde alcune navi certo ci sono responsabilità mai più o meno accidentale ma purtroppo ci sono altri inquinamenti forme di inquinamento non sono accidentali
Naturalmente l'inquinamento che ha colpito le coste libanesi quest'estate a seguito del bombardamento del porto di Beirut bene non può essere certo considerato come una inquinamento da assimilare tutte le altre forme di inquinamento
E quindi sono veramente lieta
Che il collega abbia espresso comunque
Interessa per il rispetto del Mediterraneo e vorrei che questo interesse si possa manifestare anche nel futuro e non soltanto riguardo le forme di inquinamento accidentali ma anche quelli di disastri
Come quelli che hanno interessato la costa libanese e vorrei rivolgermi al ministro Pecoraro Scanio che ci ha detto di aver seguito con attenzione per conto dell'Italia e del consiglio europeo del ministri dell'ambiente la questione proprio della purifica delle coste libanesi vorrei vorrei chiedergli se può darci delle precisazioni de sull'impegno dell'Italia ma in genere sull'impegno europea internazionale in proposito
Sì ma capita a tutti però grazie signora Patri e scritte a parlarne e la signora it ti sembra Pisanelli delle città
Sciocchezze
Grazie onorevole presidente
Viste tutte le considerazioni indispensabile che l'ambiente possa
Averi l'attenzione che merita della aria euro-mediterranea occorre avere o un partenariato vero e fattivo in quest'aria
Per trovare insieme delle soluzioni che vanno alla radice del problema
A questo riguardo invito i partner mediterranei a impegnarsi tutti insieme per la creazione di quel qui viene chiamato il sistema di allarme preventivo per reagire in previsione di terremoti o di uragani o intemperie che possono colpire le coste dei paesi mediterranei in aggiunta
è importante attivare il programma europeo perché possa rappresentare il braccio finanziario
Perché si possa finanziare i vari progetti
E nella nella Tereza Tura nella preparazione tecnico amministrativa per la tutela dell'ambiente come auspico anche all'attivazione l'attuazione degli accordi dell'accordo ho riso due mila e il venti
Che è stato
Raggiunto al Cairo
E
Auspico anche l'attuazione di di quanto Asstra
Stabilito Barcellona vedete i Parlamenti sono responsabili e Parlamenti dell'Euromed sono responsabili perché tocca legiferare occorre predisporre delle leggi che stabiliscano
I
Le linee guida predisporre dei finanziamenti nei Baget dei fari paesi per far fronte alle sfide ambientali e anche per coordinare l'impegni
Con latte servono delle leggi ambientali unificati o per lo meno omogenee in quest'aria perché si possa affrontare in un modo uniforme
Come ha detto anche la mia collega egiziana ora abbiamo cantiere un emendamento costituzionale
Che stabilisce il diritto che riconosce il diritto del cittadino ad un ambiente sano grazie
Grazie a lei sì dinamica
Siccome non ci sono altri iscritti Perrella pagarla al ministro Pecoraro Scanio cui esserci rivolto precisato fornita
Serio
Posso dire innanzitutto di apprezzare delle osservazioni che sono tutte nella direzione di una di un Rispetto di accordi che abbiamo già siglato faccio un unico riferimento prima di rispondere alla rappresentante al Parlamento europeo e faccio riferimento in particolare al turismo io ho sentito che ne parlava rappresenta l'Egitto io credo che abbiamo un problema serio di come affrontiamo subito soprattutto inni paesi che stanno sviluppando nuove politiche turistiche un turismo che sia già sostenibile
Un turismo dove si usi almeno i pannelli fotovoltaici o il solare termico per riscaldare l'acqua nei nuovi edifici che destiniamo i turisti
Dove si cerchi di avere un riuso delle acque invece che uno spreco ecco credo che abbiamo molte cose innovative
Sulle quali c'è possibilità di fare bisogna richiamare a una certa responsabilità anche le stesse imprese private
Perché non solo abbiamo da mettere in essere nuove norme nuove tecnologie ma poi ci vuole responsabilità da parte del mondo dell'impresa e dei cittadini
Detto questo posso dire per quanto riguarda specificamente il nostro impegno sull'Egitto sull'Egitto sulla sul Libano noi abbiamo operato abbiamo già realizzato anche una pubblicazione dell'attività svolta che magari la presidente De Zulueta potrà fare a vere a chi è interessato
E su richiesta del governo libanese ha da un lato disponibilità a coordinare una nuova stagione di iniziative non appena arriverà la primavera e quindi il tempo sarà come dire
Più clemente
Per proseguire l'azione di sostegno alla messa in sicurezza e alla polizia lungo la costa da questo punto di vista abbiamo il supporto anche dell'Unione Europea
Che ha ha stanziato anche alcuni fondi per risanare quell'area e io credo che questo si possa fare così come è utile non italiano abbiamo proposto che i beni ambientali
E le aree che possono determinare rischi ambientali siano considerati anche in occasione di conflitti armati
Dei luoghi da tutelare così come il patrimonio archeologico storico e artistico perché c'è bisogno in questo senso di innovare forse non solo le costituzioni dei singoli Paesi ma anche le convenzioni internazionali che a volte sottovalutano che l'ambiente e una delle vittime
Principali delle guerre ultima considerazione i sistemi di allarme a cui si faceva riferimento
è molto importante coordinare le azioni che abbiamo dei vari paesi del Mediterraneo perché è chiaro che il cambio climatico sempre più evidente pone la necessità di migliorare
I sì sistemi di allarme meteorologico perché abbiamo fenomeni sempre più che vengono chiamati in gergo ahimè bombe d'acqua cioè fenomeni concentrati di rovesci temporaleschi molto forti in pericolo in aree molto molto piccole
E comunque una serie di interventi che forse renderanno necessario studiare una forma di coordinamento anche tra le protezioni civili
Dei vari Paesi mediterranei in modo da intervenire rapidamente
Questo sistema deve essere collegato anche a un azione maggiore per coordinare le iniziative contro gli incendi boschivi perché abbiamo il problema anche di un patrimonio
Forestale che rischia di essere Uther media danneggiato dal cambio climatico
E infine è chiaro che questo allarme preventivo i sistemi di controllo e monitoraggio possono essere utile anche contro anche per monitorare le forme di inquinamento perché i dati che ne abbiamo avuto proprio in Egitto abbiamo reso noti una serie di dati sull'Est enorme presenza di mercurio o di altri prodotti
Scaricati a volte contro ogni normativa dentro le acque del Mediterraneo un problema per il mare
Ma anche perché attraverso la catena alimentare questi prodotti chimici ce le ritroviamo poi nel piatto quindi è fondamentale che coordiniamo questi sistemi di allerta che abbiamo a livello internazionale tra i vari paesi dell'area Euromed vi ringrazio
Grazie a lei signor ministro
E siamo nei termini di dei clienti
Io ringrazio
Se a Lecce e ringrazio il ministro Pecoraro Scanio
Pezzo che a questo conto scusante a mettere il grande ricerca
Però la parola a Mohamed e Lazzari ed acquatiche la terra anche a Hassan la vicenda
Si deve alzare alla Parmalat sul collo
Grazie onorevole presidente anch'io ringrazio lei per residenti come ringrazio il Parlamento italiano
Per per organizzato raccolto quest'incontro importante dell'Euromed grazie per la vostra ospitalità mi sia consentito colleghe e colleghi
Di
Dirvi quanto ho potuto apprezzare quanto ha detto
L'amministra
Sci croniche il onorevole il ministro dell'ambiente e vorrei direi Recoaro cosa per quanto riguarda i paesi del sud per quanto concerne l'immigrazione Emma qui occorre chiedere molte delucidazioni
Il problema sono i pochi investimenti nel Sud rispetto ai fondi disponibile paese lordo e poi c'è il problema della fuga dei cervelli nella direzione sud nord nonostante il costo notevoli che soap sui supportano i paesi del Sud per formare loro gioventù tre occorre
Prestare attenzione
Attenzione prestare attenzione
Alle vessazioni ai maltrattamenti che subiscono gli immigrati nei paesi di emigrazione perché questo crea un'immagine negativa della società dei Paesi del Nord
Lei presso l'opinione pubblica dei Paesi del Sud
Poi
Constatiamo che i Paesi del Nord
Stanno adottando delle politiche più rigide
Per quanto riguarda la concessione di visti
E questo tocca purtroppo anche gli intellettuali o gli studenti che cercano di avere accesso alle università o gli assi tutti di studi superiori nei paesi della sponda nord
Questa mattina si è parlato della possibilità della creazione di una università euro venti per superare questi problemi auspicherei
Di cuori che queste osservazioni vengano presi con la dovuta considerazione che vengono discusse anche da un gruppo ristretto
Perché si possa avere delle proposte da dibattere del nostro prossimo incontro a Tunisi grazie
Grazie a lei
E disse sì dalla sembra
Grazie onorevole presidente
Anzitutto
Le faccio i miei complimenti per questa gestioni efficiente come dire molto soft di questi lavori
E
Ringrazio anche
E i colleghi i fratelli sorelle fratelli e sorelle italiane per l'ottimo lavoro di segreteria
Per quanto riguarda le migrazioni
L'emigrazione crea dei problemi
Perché crearono un problema di inserimento ma ci sono anche i problemi della del rispetto dei diritti
Dei diritti dell'immigrato
Poi abbiamo il problema dell'immigrazione clandestina
Si è fatto di tutto per limitare questo fenomeno dell'emigrazione clandestina però dei risultati sono sotto ai nostri occhi
Perché i paesi della sponda sud non hanno i mezzi per poter controllare completamente i propri confini terrestri e le coste
Per poter fare ciò
Occorre avere una strategia euro africana per lottare contro questo fenomeno una strategia che includa primo punto
L'avviamento di iniziative o comune tra i Paesi confinanti per controllare i confini marittimi due un coordinamento
Di sicurezza con scambio di Intelligence ed informazioni per smantellare le reti di immigrazione clandestina tre
Prendere le misure più opportune tra i vari paesi veterani per controllare i confini e attrezzarci con le nuove leggi per lottare efficacemente contro le reti
Di contrabbando coatto euro risolvere in un modo e Coop la situazione di questi immigrati clandestini attraverso una una specie di bonifica o di
Palla Progetto che gli consenta di inserirsi nella società cinque ripensare il fenomeno dell'emigrazione con l'attuazione delle ferie convenzione dei vari accordi pertanto una quota degli emigrati viene stabilita e viene e ricevuta dai vari Paesi più avanzati nel Mediterraneo e infine la lotta contro l'immigrazione clandestina richiede a mio modo di vedere i richiede de di guardare bene in faccia lei i motivi le cause del migrazione clandestina tra cui c'è la povertà
La mancanza di prospettive
E la crescita dell'esito occupazione pertanto occorre è una politica di sviluppo che consente alla creazione di posti di lavoro
Le rispetto dei diritti della persona umana questa non deve essere una politica momentanea ma deve rientrare nel cono di una strategia
Lungo termine che possa avere un effetto durevole per attraverso uno delle camicie possibili e il la concessione di prestiti o finanziamenti in altre parole smantellare l'immigrazione clandestina richiede uno sviluppo ma uno sviluppo duraturo
Che
Fa sì che i cittadini e rimangano nei loro paesi di origine
E a questo riguardo
Vorrei accennare all'accordo di Barcellona che ha tracciato un quadro di insieme che richiede una volontà politica un impegno europeo grazie per cortese ascolto che la pace reticenti alla siano con voi tutti
Grazie a lei
A questo punto
Noi possiamo se le tesi dei reati
Passare
A
Un giorno discussione che può anche tornare ai temi di questa mattina alla luce della borsa di queste obiezioni se fissavano interventi su questo purtroppo io quattro sei anticipare l'ultima questione avevano associate per poi tornare dopo che voi avete ha forse un po'più di tempo alla pazzia attivi servizio nel sedotti e Citibank Zanetti per accennarvi due questioni che di cui siano assenti investiti come Commissione cultura la prima è quella di cui all'ultima riunione del padre Del Piero altri due mesi
è stato richiesta alla commissione cultura di formulare una proposta
Se quella l'idea che fu lanciata da un anno associa parlamentare
La collega del parlamentino proprio Helene frutto per fare una assemblea parlamentari Tizio Fanny posso il modello di quello che già sperimentati anche al Parlamento europeo dell'aria euro-mediterranea
La presidenza
Dell'Unione la presidenza tedesca tre mostre interessanti a dare seguito a questa idea
E addirittura fuorviante in vetrina della prima sessione per giugno di quest'anno a Berlino
Alla luce di questa
Accoglienza ti permette che soprattutto ed a nostro
Eccessi abbraccio appropriato fare proprio con una proposta che trovate nella bozza di risoluzione che stracciati sui twitta
Al paragrafo trentadue comma trentadue
E al trentatré
Quello che ci sembra fa appropriato come formulazione lo mettiamo nella risoluzione in modo che possano essere sancita dall'assemblea della Terna
A tu venissi il mese prossimo e questo per lecco in francese
Come
Salissi e che hanno la missione si tratta pertanto all'attuazione già proposta dalla ferma di giornalmente dedicate incontri parlamentare dei giovani parla dei giovani europei con una cadenza regolare
Sul argomenti del programma euro Scajola
Presente saranno scelti dalle scuole studenti naturalmente vederle eravate coordinate esame organizzazione ed esperti del settore conformemente ai principi di trasparenza e rappresentanza giovani dicevo dai sedici ai diciott'anni
Quindi che non hanno ancora l'entrata attivo o passivo nei loro Paesi d'appartenenza prevedendo come caratteristica necessaria la conoscenza
Approfondita dell'inglese o del francese come lingue della riunione per poter approfondire e dibattere insieme temi particolarmente Turelli attuali chiedo scusa
Ricadenti nell'ambito delle lettere volere alla base della dichiarazione di Barcellona può alla fine del paragrafo
Trentatré ha spiegato un po'che la presidenza tedesca l'Unione europea prenda tenga conto di tali criteri anche per quanto riguarda l'organizzazione nella riunione del parlamento euromediterraneo dei giovani che è prevista tenersi a Berlino dal ventisei maggio al tre giugno due mila sette
Ho unico attesi tutti né con la mente no
Cosa che ci ha chiesto il piano
E e che sottopongo a appassiona approvazioni naturalmente non è su questo oggi non porti Remo però crete a Camp stante sapere che ci manca il senso essa o se ci sono delle osservazioni veti a Berkeley in tempo utile perché come poi detti il ventisei maggio
Molto presso e si Traversi trattati al Cannizzaro e una cosa in poco tempo pertanto tetto che già ma campetti ha chiesto la parola su questo punto quaranta attrice
Lui
Sì signora Presidente una
Questione di procedura o per meglio dire di metodo da parte mia
Le chiederei di darci alcune indicazioni sul metodo da seguire per la discussione l'emendamento e l'adozione di questo progetto di risoluzione abbiamo appena ricevuto il testo che ha ben quattordici pagine in francese quindi dobbiamo prenderne visione in maniera approfondita
Poi ne dovremo discutere insieme ai nostri Parlamenti omonimo perlomeno al Parlamento europeo o si procede così ne discutiamo prima nei gruppi politici rispettivi e poi in quanto delegazione al Parlamento europeo vediamo se riusciamo a presentare come in maniera univoca degli Amen degli emendamenti accettati da tutti
E quindi mi sembrerebbe ragione vuole avere un primo dibattito di orientamento oggi pomeriggio ma poi ritornare nei nostri Parlamenti per poter discuterne tranquillamente
Fare degli eventuali emendamenti e quindi lei oggi dovrebbe dirci qual è il termine per la presentazione degli emendamenti quindi poi potremo approvare la risoluzione a Tunisi presente sì sì ha detto affettuosamente sì signora lei ha perfettamente ragione
Questa era appunto un dibattito di orientamento
Per poter approfittare del fatto di trovarci qui riuniti oggi
Volevo soltanto attirare la vostra attenzione su una questione più urgente a mio parere cioè quello sta proposta dei il parlamento Euromed dei giovani per tutto il resto
Propongo come termine per la presentazione degli emendamenti l'otto marzo so che è un termine piuttosto ristretto però non possiamo concedere un termine più lungo perché altrimenti non saremo pronti per il quindici marzo quando ci sarà la plenaria Tunisi
La Regione per la quale pensavo appunto approfittare di questa occasione in cui ci riuniamo anche il tempo molto limitato
Ma naturalmente nulla verrà votato oggi come dicevo è una discussione libera
Semplicemente in uno spirito costruttivo e non per precostituire un risultato assolutamente no
Quindi se lei ha alcuni osservazioni sul Parlamento erano dei giovani lo accettiamo con piacere mi dispiace
Sì che non sia qui presente la madre di questo progetto
E per quanto riguarda il dettagli del Parlamento dei giovani
Mi rimetterò
Al Parlamento europeo che ha un'esperienza di retta in questo campo
è anche la presidenza tedesca
Che si è offerta di ospitare a Berlino la prima sessione ma quello che vi chiediamo sono delle indicazioni precise per poter precisare quello che poi presenteremo all'ufficio di presidenza a Tunisi
No sì
E la e Lazzaro
Sokolov si trova il suo grazie presidente
In Marocco
Accogliamo questo invito questa proposta però tre osservazioni fisso
Che si parla di un Parlamento dei giovani
C'è una la raccomandazione
Si parla si dice che delinque proposte sono francesi inglesi
Ma io ritengo che
Che questo sia una ingiustizia finisce per escludere a un certo numero dei nostri giovani che non sanno molto bene i francesi o l'inglese a questa età
Pertanto suggerirei che le lingue adottate siano le lingue adottate cui
Nell'apre
Le stesse in cui adottate qui che siano le stesse adottate per il provento dei giovani grazie
Prego prendeva della sua proposta
Bimbo decidono che intende anche formulare un emendamento in tal senso è così
Signor realizzarli sì
Dai primi
è del tutto evidente che forse la lingua più parlata nell'aria Petitti rabbia in effetti l'attuale
Se guardiamo ai più beni
Beh le terre ne prenderemo Matteo è anche vero che molto più facile in Europa da Fiorani con inglese e francese ma credo che è uno sforzo possa e debba essere fatto da settimane la volontà
Di questa assemblea
L'altro punto che anche lì per una questione di urgenza nazionalmente innanzi frutta e su questo anche della questione che si trascina da un po'di tempo del di creare un ritocco
Cioè un simbolo per l'Assemblea parlamentare euro-mediterranea
L'idea e che ci sia il simbolo distinto capiti quello del lo ammette che già esiste
In modo che e l'assemblea piena congressuale rappresentazione Agnès simbolica efficaci e facilmente riconoscibile
A questo a questo obiettivo si potrebbe anche dire
Che condivisibile magistrale Tracy farglielo soldi
Sì fare nella forare i grafici pieno grazie alla particolare
Natura identificati questa Assemblea che è durata tre
Una
Tenaris e qui trova un Progetto di pace editi all'Arco
E ci sembra fra che potrebbe essere una poi venite a fare quel tre e cioè è stato fatto dal Parlamento europeo e cioè riaprire hanno concorso Tizio fermi
Ciofani grafici
Sotto i tetti della materia in tutti i paesi realmente
Per chiedere delle proposte dei loco questo era la proposta che ad propongo in questa qui selezionare ed è nell'ultimissimi due paragrafi sessantanove settanta
Questi erano
I temi di cui è la forma offerti investiti
L'altra cosa sulla quale criterio che serie per guardare i fari in zona sette scissioni capaci e la questione delle università etiche che sta per chiederci esternazioni all'intervento del collega io e lei c'è stato Urbino intervento
Abbastanza dettagliata siano del professor Rizzi che l'esperienza quasi trentennale tiene detti universitaria mediterranea
E vi ho anticipato che la mia proposta sarebbe che questa Commissione mi si chiarisca che si costituisca un gruppo utile a Foro il mega La ventisette l'Assemblea preferite anche o del secondo tipo
Di il gruppo che e quella di committee attuative iterazioni
Uno o lancio potrebbe essere incaricato dal Pirlo
A questo fine se siete d'accordo
E se ci sono altri interventi li possiamo anche prendere io propongono compassione altre distrazioni di scrivere al Pireo
Una Lecceta che
Riceveranno prima dell'assemblea
In volto ad di poter tenere seguito in quella sete già aria nella Costituzione Telefe in tribunale il gruppo di lavoro
Che io secernere fosse abbastanza compatto in moto e tra la folla re abbastanza velocemente perché credo che è una questione che possa essere risolta in un anno al massimo anche meno
E pertanto riproporrei ti suggerite all'impianto la costituzione di un gruppo di lavoro di
Sei membri
L'ITEA più della sponda nord
Più o no del Parlamento europeo e tre che la sponda assunte
Cioè in questi sei s'era intriso la persona che in cui il gruppo di lavoro e che verrà scelta tra il però
La la lettera tira queste parole testuali se la commissione concorda l'intenzione scrive al presidente appena affinché i piloti turni si fanno tutti la possibile tanti istituire un comitato di redazione o un gruppo di lavoro
Che definisca
Le volte siete la questione dell'Università del mediterranea anche alla luce della riunione TG Unione temi nei siti alle ispezioni qui ricordo che a giugno al Cairo cesserà poneva riunione dei ministri
Dell'Euro Mediterraneo dell'istruzione che mi sembra una buona siete in cui concretizzare questo è avere il sostegno del contributo anche dei governi
Questo per quanto riguarda
La creazione tiroidea
Istituzione universitaria mediterranea
Se siete d'accordo io scriverò a questa lettera
Se non ci sono se il Pagan Poetry
Un'immagine sia
Sì sono d'accordo con questa iniziativa iniziativa di creare un gruppo di lavoro speciale ad hoc
E anche di inviare una lettera all'Ufficio di Presidenza della Emma ma è sulla composizione che ho qualche dubbio bene deve essere ristretto come gruppo di lavoro nella sua composizione attuale
Non mi sembra che essi sia salvaguardato l'equilibrio
Perché latte ma a tre pilastri
Ci sono tre collegi che votano parlamento e dal Nord al Parlamento del Sud e Parlamento europeo quindi mi sembrerebbe più logico avere un equilibrio tra questi tre pilastri e per non sfogo rive gli uni rispetto agli altri pur conservando un carattere ristretto propongo di avere otto membri quattro del Nord e quattro del sud e quattro del North sarebbero due del Parlamento europeo
E per esempio due del Parlamento del Nord e così avremo un riequilibrio sia a nord sia tra nord e sud
E si Fonsetti senese tecnico Sellers entrava meglio con una composizione di otto membri per quello che mi riguarda io non ho nessuna obiezione anzi questo
Consentirebbe a tutti di essere rappresentati da opposizione e maggioranza ma l'ultima parola spetta ovviamente Albiero all'ufficio di presidenza io per conto mio nella lettera la potrà già formulare modi suggerimento
Posso parlare presidente grazie ebbene credo che anche
Alla luce dello spirito di quanto abbiamo appena adottato abbiamo detto che non avremmo moltiplicato
Eccessivamente il numero dei gruppi di lavoro ricorderete e quindi formula una domanda sono d'accordo con presidente De Zulueta
Affinché con una iniziativa una lettera s'sia Inter pelli l'ufficio di presidenza del Giro
Ma non credo che oggi si debba votare già su un gruppo di lavoro aspettiamo Tunisi facciamo maturare l'idea che si crei un nuovo gruppo di lavoro
Il nostro gruppo di lavoro appunto come sapete nell'Euromed a volte incontriamo alcune difficoltà
Perché la difficoltà consiste nello progredire nella giusta direzione perché già sono stati costituiti forse troppi gruppi di lavoro io penso
Che sarebbe forse più opportuno chiedere alla plenaria attoniti
Sì un un gruppo di lavoro siffatto debba o meno essere creato nel modo diciamo previsto già stasera dalla nostra Paola o
Forse
Sarebbe più prudente più cauto aspettare di ascoltare fra tre settimane l'opinione dell'Assemblea della plenaria sì sondare un po'posso vedere come questa idea che peraltro io condivido ritengo positiva perché può sicuramente essere foriera di risultati però ripeto
Lo studio si tratterà magari di metodo di lavoro ritengo che sia meglio consultare prima la plenaria turisti grazie
L'onorevole Juri
Sì
Io penso sia giusto suggerire oggi all'ufficio di presidenza questa iniziativa
Vero è che ad approvarla sarà l'Assemblea qualora lo riterrà necessario io ritengo sia necessario suggerire questo iter alla luce del fatto che vi sono due iniziative
Con i quali io col dottor Rizzini somme messo già d'accordo stiamo già cercando le modalità di un compromesso di una soluzione di una proposta integrata probabilmente fino a Tunisi qualcosa si farà
Ma è giusto che poi da Tunisi in avanti vi sia un gruppo di sei o di otto che ci lavorino sopra ecco penso che che non si perde nessun treno si avrà l'opportunità di sentire anche l'Assemblea però questo suggerimento può venire già fatto oggi grazie
Preciso che la il mio intendimento proprio che non mettere che credo che non sarebbe appropriato a mettere la proposta del gruppo di lavoro nella risoluzione
Era semplicemente di scrivere una lettera che d'acconto della discussione di oggi antico succedendo l'opportunità che il proprio euro che liberi autonomamente noi oggi non facciamo niente la costituzione di un gruppo di lavoro tanto più se l'Assemblea concordata su i contenuti che noi abbiamo messo nella visto lezioni e cioè abbiamo accennato alle due proposte
E certamente è una condivisione ti la creazione di un'istituzione
Ha rifatto si spende
A una complementarietà eletti come proposte che sono sul tappeto che almeno sembravano raccogliere il consenso di questa Commissione semplicemente una lettera che non parentesi
Ma che è un suggerimento Albiero credo che nello spirito che lei stesso
E escreto
Onorevoli Mikolášik questo è va bene anche per lei
Il trenta ok
Bene allora farò a questa lettera
L'altra l'altra questione che di cui ci fu fummo investiti dalla dal Pirellone del ricordo perché l'ho detto all'inizio del nei nostri lavori era la questione dei lavori di manutenzione che alla porta teme che i temi
A
C'era Salemme nella città vecchia opporsi ai magrebini che porta
Al anzi Sherif
Questi la follia non se si tacciono molta preoccupazione
E manifestazioni e pertanto morti colleghi oggi e anche al Pireo avevano chiesto un'attenzione da parte della commissione
Poi ci apriamo a frutto una felice coincidenza uno dei nostri relatori
Il professore cucina chi
Una e presidenti eletti un organo consulente dell'UNESCO che farà partire fa apparse perché pasticcio oggi su invito del governo israeliano è sottoposta a Tel segretario generale dell'UNESCO
Andarci a Gerusalemme prima cioè
Un Stack faentino unisce
E dunque lui di queste notti questi sviluppi diamo atto e non è articolo
Il ventuno di questa visione d'azione anche questo oggi noi lo voteremo va era per rendere conto a voi del fatto che abbiamo cercato di dare seguito alle indicazione Del Piero in questa maniera
E cioè abbiamo potuto sentire il professor Bouchenaki e apriamo incluso questo articolo ventuno che
Se volete ve lo leggo
Ah fosse
E e così e io ricordando i principi fondamentali della Convenzione Unesco
Riguardante la protezione del patrimonio mondiale e naturale
E le Commissione quando si è riunita l'ultima volta avvia il mio se nel due mila cinque ricorda la necessità di proteggere i siti
Iscritti sulla lista del patrimonio mondiale sul lista del patrimonio mondiale in pericolo dell'UNESCO situati nei territori interessati dai conflitti attualmente in corso il particolare gli sviluppi recenti e nell'la città vecchia di Gerusalemme nel pieno rispetto delle comunità residenti del diritto internazionale in questo contesto accoglie con favore la decisione del direttore generale dell'UNESCO di inviare una missione tecnica
Nella città vecchia di Gerusalemme
E a noi avremmo anche conoscenza già il seguito di questa missione
E preciserò che la missione Atm su invito Tel coperto noi seria
Pertanto è una cosa
Condivisa da tutte le parti e spero che passa i tre essere soddisfacente per fare che ci ha chiesto di interesse nei siti questa questione
è un segno di attenzione
E delegati alla Triestina
Ha chiesto la parola
Sede terrà in essa onorevole presidente nel testo riguardante la questione degli scavi a Gerusalemme perché non viene citata la moschea all'Axa
Gli scavi avvengono sotto la spianata della STU moschea al-Aqsa perché all'Ansa
Sono state Callas è stata esclusa scavi di al-Aqsa il problema è agli scavi sono sotto all'asta perché perché è solo di al-Aqsa suolo islamico prego di specificare moschea al-Aqsa nel testo
Potrebbe andare quelli assenti
Oggi non possiamo niente lei potrà anche emendati no se può avvenire con cioè le sue preoccupazione potremmo aggiungere
Da lì se ne emissioni Technical Pieri profili il una missione tecnica nella città vecchia di Gerusalemme
E trazione
Per quanto concerne il fuori per l'accesso alla avranno Al Sharif
Ma dal presidente ai finché presidente
Credo che valga meglio scrivere nella città vecchia di Jason Emma Gerusalemme aspettiamo che gli esperti dell'UNESCO facciano ritorno dalla loro missione
E e magari ci dicono non c'è nulla contro la moschea non è che Mosca di Gerusalemme
Mettiamo solo la città vecchia di Gerusalemme nel testo perché è una di dizione neutrale Nucci
Non pregiudica nessun'altra versione
Troppe manomissioni troppe interventi case distrutte abitanti cacciati via da casa gli stessi abitanti di Gerusalemme non riescono ad andare fino a casa hanno bisogno di un visto di ingresso all'unisono di un soggiorno
Perché affinché le autorità israeliane gli consenta di accedere a casa sua la questione di Gerusalemme è una questione diversa coi gli scavi sono tocca a noi la Moschea al-Aqsa
Se gli effetti
Io penso che è una maggiore precisione si potrebbe fare nel versione originale era scritto così per l'accesso aveva Cherif ma siccome non c'è consenso
A questo punto penso che l'unica ti proporre a lei riformulare un eventuale emendamento che dovremo proporzionali
Al al testo in questa fase
Aspetti
Lei se la signora Mikhail e poi le dritte o la parola
Inserita nel onorevole presidente abbiamo parlato di aggressioni
Negli scatti e abbiamo specificato aggressioni contro la moschea al-Aqsa la cosa la missione
Affidata alla commissione tecnica e riguarda proprio par di ricordare questo particolare Rego che nel rapporto proposto alla plenaria insisto su questo
Questo intervento dalla commissione tecnica fa seguito agli la lettera del presidente dell'Assemblea del Popolo presenta il suo ruolo a questo punto è molto importante la commissione della Commissione riguarda solo questo particolare
Perché questa è una parte che è stata aggiunta a causa degli sviluppi
è stata aggiunte
L'articolo ventuno perché il periodo all'unanimità ha chiesto alla Commissione diritti occuparsi della questione Pittella fuori in corso al che adesso sono sospesi fra l'altro fuori della maschera Al Aqsa cioè della rampa di accesso che zitti esiterei ripristinare
All'atto Arthedain Macrì Pini
Del avranno agli sceriffi
E e per cui certe il proponente iniziale fu il presidente sul in quanto membro del prezzo Malipiero all'unanimità ha chiesto a questa Commissione di occuparsene
è il momento in cui questa Commissione ritenuto più utile occuparsene e proprio con l'assessore di questo comma ventuno che tentati accerterà ascisse Ulisse yuppie
In particolare sul fatto che la comunità internazionale nel attraverso l'organismo dell'UNESCO si sta interessando
E tesi e farà un proprio sopralluogo alla fine del quale si decideva alle alle uscite delle conclusioni di queste che consideriamo un organo nel Charlie
Potete eventualmente di prendere posizioni ma è anche possibile che ci sia un raccolto diretto tramite terzi e cioè tra il responsabili
Per la cessione dei del allarme Charif che se no no decreto si chiama il quattro
E
E
Lei altri tra municipale ticinese Lemme il sindaco che ha avviato questi lavori di sbancamento
Questo pertanto io sarei per lasciare il testo così come ma naturalmente l'assemblea che esso frane e se si sono membri che tesi terreno emendativo
Noi potremmo et offrivano Foscari questi emendamento al a Tunisi e dovranno a rifare il giorno otto marzo
Se ci sono su altri argomenti e interventi
Possiamo approfittare del fatto che al piano esaurito il programma di lavoro e pertanto
Prima
Sei tesi tirati e fare un po'di turismo Roma prima della cena potrebbe essere o in occasioni intanto se se qualchedun altro che chiede la pagaia
Le folle che la Spezia
Quinti a suon sei grazie presidente
Non ho ben capito il termine ultimo che per presentare gli emendamenti al progetto di risoluzione
Avevo proposto dice il presidente dell'otto marzo come scadenza per la presentazione di eventuali emendamenti a questo testo
Naturalmente tutti voi riceverete
Per mail in inglese francese la risoluzione al testo della risoluzione questo naturalmente braccio semplice l'eventuale inoltro di emendamenti emendamenti
Allora
Se abbiamo concluso con questo i nostri lavori
E io spero ripetenti scritti azienda
Qui alla Camera dei deputati
E intanto bifore lei ringraziare perché credo che il nostro lavoro estratto molto fattivo molto concreto
E e spero che
Sulla base della discussione di oggi la ristorazione sia una risposta appropriata della foro e sia una subentro utile per continuare nel nostro Comune impegno
Ringraziandovi ancora una forza c'è un caffè fuori perché so che è mancata pranzo
O e alle otto Silvetti e a mano qui fuori per la Cina
Grazie il papa Mediceo
Sì
Per l'attenzione Atessa riprendiamo in assi là fuori
Che in questa questa sessione seconda e mi associo programma e Teti caccia alla questione delle migrazioni
E i flussi mica cioè nel meticci Anania
E questa abbiamo il piacere di avere con noi
Per fare il timore relazioni incerto il Tibet
La viceministro Antei affari esteri del Marocco delegati alle comunità marocchine all'estero
Lo sa c'è con ogni l'eterno ciclo dei piatti
E il ministro tela se ritenete essenziale italiano
Paolo Ferrero
Dopo le prime relazione potevo dibattere questa questione
Poi lei può anche dire che siccome nella certi trattativa acida improprie Riccio
Lui discuteremo una bozza di relazione dell'altro armenti possiamo proseguire impormi Riccio precari anche questa mattina vediamo ma in pomeriggio la Pelleriti emessa le parti questa mattina perché tutto rientri nella nostra risoluzioni il pestaggio riti pratici a rimanere aperti
Però la parola
A metà Versace Coscioni
Grazie signora Presidente
Buongiorno a tutti
No innanzitutto vorrei esprimere
La gioia che provano nel partecipare a questa importantissima manifestazione ringraziare la presidente per avermi invitato
E averne anche invitato a presentare il punto di vista del Marocco su una questione cruciale e vitale come l'immigrazione
Carlo
Fare quando si parla in Marocco Editalia si parla certo di una zona dello spazio euro-mediterraneo uno spazio
Senza parlare della geografia e della storia è un uno spazio legato e questa Mediterraneo culla dell'umanità oggi ha tra i suoi fattori più importanti di collegamento proprie flussi Mina migratori è evidente che oggi uomini e donne sono anch'centro di questo spazio sono al centro di questo ponte tra le due rive del Mediterraneo eppure questo
Elemento che dovrebbe essere una collegamento culturale economo unico poiché gli uomini e le donne sono la vera ricchezza delle nostre società ebbene questo e spesso concepito come un problema la questione delle migrazioni e proprio considerata una problematica
E il viene più considerata dal punto di vista della sicurezza e che pone gravi sfide la nostra società è per questo che dialogare su questa questione in un avviene in una sede parlamentare è un buon modo per restare di lire e il dialogo perché il dialogo è una virtù e solo il dialogo ci permette di riavvicinare i nostri punti di vista e dare delle risposte a queste questioni spinose ma della massima importanza
Ho
Ebbene oggi più che mai ci appare necessario rafforzare la nostra cooperazione quella tra la riva sud della riva nord perché siamo profondamente convinti che lo stop o della riva nord non può a lungo termine continuare ad avere successo se continua ad ignorare quello della riva sud con perché i due sviluppi sono legati dalla loro storia dalla loro geografia ma anche sono legati perché dobbiamo riflettere
Su un futuro comune
E quindi
Al centro di questo riavvicinamento necessario si pone realmente la questione dello sviluppo
E della democratizzazione di questo spazio su uno scambio equo equilibrato che tenga conto delle specificità certo ma che si renda conto anche che soltanto uno scambio equilibrato può arricchire questi due universi è bene tra i vettori dinamici di questo riavvicinamento di questo partenariato c'è proprio la migrazione vorrei certo parlare della migrazione senza porre la il lato il lato problematico della immigrazione clandestina ma parlare piuttosto di quello che può darci in quanto società dei tra le due sponde del Mediterraneo
Il Marocco è convinto che questa questione sia della massima importanza
E che essa tesa nella sua politica perché il Marocco non è più quello degli anni sessanta
Un paese che fornì da migranti ma anzi è diventato un paese di transito e di accoglienza forse ad alcuni può sembrare strano ma è così ebbene a partire da questa nuova situazione data l'era della globalizzazione in cui la circolazione degli esseri umani non è sempre libera ebbene gli esseri umani hanno cercato degli altri mezzi per circolare liberamente faccio e mi riferisco alle alle reti di tratte di traffico degli esseri umani
Ma questo per rispondere alle esigenze di coloro che vogliono vivere una nuova una nuova vita e sfuggire dalla povertà e mi riferisco in particolare al continente africano che è ricco no vigente che desidera appunto sfuggire alla povertà il Marocco è impegnato in questo processo che riteniamo irreversibile
Di dialogo con l'Unione europea in materia di immigrazione questo dall'entrata in vigore dell'accordo di associazione e vorrei anche parlarvi di questo sforzo comune
Che tende a creare un partenariato rafforzato
No partenariato rafforzato che sottintende una strategia globale ed equilibrata che ponga la persona umana al centro del preoccupazioni e se parlo di questo approccio di questa strategia globale è semplicemente per dire benché le strategie di sicurezza che hanno sempre cercato di strutturare questa questione delle amiche l'azione sebbene per noi i Paesi del Mediterraneo sono inefficaci da sola perché la sicurezza è sicuramente una sfida grave oggi perché ci sono ci troviamo di fronte alle minacce del terrorismo e quindi la sicurezza è fondamentale ma la sicurezza da sola non basta
Noi diamo
Molta importanza ad una strategia globale che tenga conto innanzitutto dello sviluppo perché per agire sulla migrazione in particolare quella clandestina bisogna innanzitutto agire sulle cause della dell'immigrazione dell'immigrazione e non sono soltanto la povertà
Ma certo bisogna anche rimediare alla questione della povertà ma anche sostenere gli sforzi di democratizzazione e di sviluppo per offrire delle nuove possibilità emigranti anche perché per questo per noi è e per il Marocco e la riserva è una fonte di ricchezza enorme come infatti il re Mohammed sesto ha voluto dare una particolare importanza a questo sviluppo per noi il potenziale umano è fondamentale quindi tempo andiamo a conservarlo per noi è proprio una leva di sviluppo
Ecco ma quando si cerca di analizzare la situazione ci rendiamo conto che lo lo spazio euromediterraneo si chiude alla migrazione della ma no d'opera però si apre
Alla
O alla migrazione della materia grigia la fuga dei cervelli questo però impoverisce il nostro paese ed è quindi oggi dobbiamo renderci conto insieme che soltanto attraverso la solidarietà attraverso dei programmi potremo risolvere questo problema una solidarietà strutturata dietro la quale ci sia una vera volontà politica da entrambe le parti
Per promuovere dei programmi che possano regolarizzare i flussi migratori
Tengano conto di questa regolarizzazione in questa regolarizzazione sia dei nel nel c'è ita dei paesi del Sud che in quelli dei del nord e proprio in termini di interesse che queste questioni vanno inquadrate oggi noi abbiamo oggi degli strumenti essenziali innanzitutto
Ne sono lieta di parlarne perché è uno strumento nato proprio qui
A Roma nell'anno vanta il dialogo cinque più cinque lanciato da dalla Francia qui a Roma a Roma è un dialogo che permette di incontrarsi a a livello di euromediterraneo
Cinque Paesi del Nord e cinque paesi del Sud per cercare di dare delle risposte adeguate
Che rispondano alle nostre aspettative reciproca
E dal due mila due con la conferenza ministeriale di Rabat
Abbiamo messo in agenda diverse questioni
In particolare dopo la dichiarazione di Tunisi
C'è stata appunto la conferenza di Rabat da che si è posta il problema come attuare gli obiettivi formulate le azioni raccomandate e in questa conferenza di Rabat è stato proposto un anno un programma di lavoro su tre temi fondamentali il trattamento delle flussi migratori attraverso una gestione concertata del movimento di persone e la loro la lotta al traffico dei migranti e questo è fondamentale perché la tratta degli esseri umani è un attentato alla dignità dell'essere umano e le nostre società più precarie più minato nelle nostre società alle più minacciati sono le donne e i bambini e per questo dobbiamo a prendere delle azioni comune proprio per proteggere bambini e donne e proteggere immigranti
Che sono preda accordi questo processo
E penso che questo processo sia importante ma bisogna farlo giungere ad uno stadio di maturità fa profonda vinto per poter passare dalla riflessione all'attuazione dei programmi ma c'è anche un altro strumento importante in questo contesto
Un impressi in uno strumento imprescindibile
Aproposito della l'emergenza
O no
Dei naufragi che si sono sulle linee del mediterraneo rive che esso
Attraverso la migrazione clandestina
Sono diventate dei veri Circuiti di morte o
Ma non soltanto le rive del Mediterraneo
Anche ma anche tra la Libia e l'Italia a Lampedusa ma anche sulla costa atlantica tra la Mauritania lì le isole delle Canarie
Nuovo
Dopo quindi
è veramente è diventato uno spazio di naufragi quotidiani
E noi
Certo ci sentiamo molto coinvolti in questo problema ed è per questo che la Spagna il Marocco e la Francia hanno deciso di organizzare la Conferenza
Euro africana di Rabat con il sostegno di tutti i Paesi amici in Africa in Europa compresa l'Italia
Infatti anche in Italia c'era stato era stato organizzato un incontro sulla migrazione
Ebbene questo incontro è stato il primo nel suo genere perché riuniva allo stesso tempo i paesi di partenza dunque i paesi subsahariani dell'Africa ma anche i Paesi di transito
E di accoglienza
Quindi anche il Marocco come paese di transito che i Paesi europei come Paesi di accoglienza
E in questa conferenza abbiamo abbozzato un processo innovatore
In evoluzione a lungo termine il cui obiettivo e giungere ad un ad affrontare realmente la questione delle migrazioni per poter mobilitare le i mezzi materiali e logistici necessari a preservare i diritti le dignità dei migranti è una prima tappa sulla strada di un'azione che si scrive in una dinamica nuova e che crea una visione pragmatica è una responsabilità condivisa
Perché questo è il punto fondamentale si tratta di una responsabilità condivisa tra nord e sud penso anche che non dobbiamo dimenticare che dall'altra parte dell'Europa questo potenziale di migranti
A delle reti indicazioni noi Marocco prevediamo che la il problema della cittadinanza sarà una rivendicazione fondamentale l'UE già in alcuni Stati democratici
In cui l'uguaglianza tra cittadini è una questione fondamentale
E quindi più cerchiamo di organizzare una migrazione irregolare più potremo avere un'influenza su quella clandestina più ci sarà un quadro di solidarietà per sostenere la democratizzazione dei Paesi e la buona governance attraverso progetti di sviluppo che possono creare posti di lavoro ebbene più potremo agire sul problema della migrazione clandestina e più dare Emo riconosce Remo l'identità culturale i diritti ai migranti nei paesi di accoglienza al fine di un'integrazione più la Fonda in questi Paesi più diminuiremo questa chiusura e i problemi disco il problema di scontro delle civiltà e qui terminò signora Presidente quindi penso che allora
Questa questione e profondamente legata alla persona umana ed è anche legata alla questione culturale e quindi noi parlamentari i decisori politici la società civile insieme dobbiam promuovere una cultura di pace di condivisione
Una cultura Canon demonizza e l'altro
Che non stigmatizzi l'altro ma che invece si apra allo scambio a uno scambio positivo per conoscersi meglio affrontare le sfide
Del millennio insieme grazie
Le aziende sono quater
Ringrazia
Nella nostra sessione di novembre
Parlamentare italiana di ritiene algerina c'ha parlato della cultura mediterranea
Ricordandoci
Che il dialogo deve adattarsi non soltanto sul rispetto e conoscenza ma anche sulla disponibilità di mettersi indico escussione quindi cambiare questa forse la sfida più grande di fronte a noi all'evoluzione delle nostre società
Verrà ora
La parola
Ministero ferite esserci
Cioè per partono sedici per l'Italia
Grazie per per l'invito
E credo che questa questa Assemblea sia sia importante per che è assolutamente necessario avere più strumenti e luoghi dove aveva un confronto tra le due sponde del Mediterraneo
Qualche mese fa da Al Jazeera c'è stata la riunione del gruppo cinque più cinque credo che questo di oggi è un altro
Nel passaggio importante
Io intervengo su un punto su
Su su due punti
Che riguardano uno come il Governo italiano che spero venerdì sarà riconfermato nella sua
Pieno funzionamento
Ha intenzione di modificare le leggi sull'immigrazione
E due
Secondo con quale idea di società
La prima
La la legge attuale
Dal nostro punto di vista non funziona
Perché
In realtà rende molto complicato l'incontro legale tra domanda offerta di lavoro
E tende a produrre un
Una quantità di clandestini molto molto alta
Attraverso due meccanismi in particolare
L'aver
Fatto flussi di ingresso in Italia
Ogni anno regolarmente più piccoli della necessità del mercato del lavoro italiano
In secondo luogo la verve dei meccanismi di ingresso regolare molto complicati
E che rendono difficilissimo per un migrante poterli
Seguire
Per questo
Noi pensiamo che il punto fondamentale di una nuova legge sia trovare i canali e i meccanismi attraverso cui permettere l'incontro legale fra domanda e offerta di lavoro
E quindi considerare l'immigrazione
Non un incidente di percorso ma un fatto strutturale
Che dato sia dalla necessità
Di persone popolazioni che vivono in condizioni di maggiore povertà di poter migliorare la propria condizione
Ma altrettanto di una necessità delle economie cosiddette sviluppate
Di avere manodopera
Di avere manodopera aggiuntiva in Italia si calcola che sia necessario dato l'andamento demografico che vede un tasso di natalità molto basso
Siamo al uno virgola due per cento l'uno virgola due i bambini per ogni donna quindi molto molto basso l'Italia ha bisogno di circa duecentocinquanta mila persone all'anno come condizione normale
Per mantenere il livello della produzione dei servizi quindi l'immigrazione come
Doppia necessità non necessità solo dei Paesi più poveri ma anche nostra
Le principali modifiche su cui stiamo lavorando sono
La
Costruzione di una pluralità di canali attraverso cui poter entrare regolarmente in Italia
All'interno di flussi programmati di dimensioni realistiche rispetto alle esigenze del mercato del lavoro
In particolare
Stiamo pensando oltre alla chiamata diretta da parte delle imprese che il meccanismo attuale
Di avere percorsi di formazione
C'è ad esempio un accordo
Con il Marocco si si è chiuso un
Un accordo con l'Egitto per avere percorsi di formazione in loco che diano luogo
Alla all'ingresso regolare in Italia
Di riattivare il meccanismo dello sposo
Sia collettivo che individuale e quindi di aver ho istituzioni o organizzazioni imprenditoriali o individui
Che in Italia
Diciamo chiamano una persona garantendo per quella persona e quindi garantendo anche con una quota di denaro per il mantenimento della persona nella fase
Di ricerca del lavoro inizio del lavoro quindi sponsor
Anche individuali
Non sfugge che lo sponsor individuale
Permetterebbe come dire
Di a di attivare la Rete delle conoscenze
Che normalmente uno dei canali principali di organizzazione dei flussi migratori come un canale legale invece che essere consegnato alla clandestinità
Così come prevediamo di avere l'autosponsorizzazione
Cioè un migrante che Possa depositare una quantità di denaro a garanzia della propria
Mantenimento per alcuni mesi in Italia e avere il permesso di ingresso per ricerca di lavoro
Quindi di avere la possibilità che l'incontro tra domanda e offerta di lavoro avvenga direttamente sul mercato del lavoro italiano e non solo necessariamente all'estero
Tutto questo dentro flussi dentro cifre ma cifre che siano realistiche e l'idea e anche di non avere ogni anno una nuova domanda ma in qualche modo di costituire delle liste a cui ci si iscrive e da queste liste si possa
Utilizzare una delle diverse forme di ingresso
Magari anche programmando che quello che non è possibile fare nel due mila sette lo si possa fare nel due mila otto nel due mila nove cioè avere una ragionevole previsione di che cosa succede
Non non vado oltre ma diciamo il punto fondamentale su cui sta lavorando e questo del cercare di portare a legalità quello che oggi è il principale elemento di clandestinità cioè le mo'le forme dell'ingresso
In secondo luogo nella legge si prevede di allungare i permessi di soggiorno sostanzialmente raddoppiandoli
Come lunghezza per evitare burocrazia ritardi
Problemi vari
Di affrontare il tema dei minori
Non accompagnati
Sono alcune migliaia all'anno si tratta sia di abbiamo previsto di fare un fondo quindi uno stanziamento per seguire i minori non accompagnati
Sia una modifica della legislazione attualmente i minori non vengono espulsi fino ai diciott'anni ma normalmente a diciott'anni minori non accompagnati vengono espulsi
Al proprio paese di origine noi prevediamo di fare una norma che invece in ballo va valuti con molta attenzione i percorsi concreti di inserimento e debiti l'espulsione quando ci sono concreti percorsi di inserimento
Quarta questione si prevede il voto
Per gli immigrati
Attivo e passivo
Nelle elezioni amministrative alle stesse condizioni dei di immigrati comunitari quindi un'equiparazione
Tra immigrati extracomunitari immigrati comunitari
Un significativo miglioramento dal punto di vista del trattamento e delle dei diritti di difesa e del superamento del diritto né i fatti differenziato tra immigrati e cittadini italiani
E il capitolo che ancora stiamo limando su sul superamento dei CPT
Sul superamento di un diritto particolare per gli immigrati che sostanzialmente toglie il diritto alla difesa dal far valere i propri diritti e riportando nella giurisdizione ordinaria e quindi nella magistratura ordinaria
E nella possibilità di difesa il Complesso della delle questioni relative all'immigrazione
Abbiamo poi altre due due leggi in corso
E di approvazione al Parlamento una legge sul cittadinanza che reduce dai dieci ai cinque anni il tempo per l'ottenimento della cittadinanza italiana
è un'altra sui ricongiungimenti familiari
Che rende un po'più facili i ricongiungimenti familiari oltre ad ampliare un po'la fa platea dei ricongiungimenti possibili
Detto questo sulle Indirizzo diciamo della della maggioranza sulla modifica del della della normativa modifica che come capite a un punto decisivo nella costruzione di accordi multilaterali e bilaterali con i Paesi in particolare
Dell'aria del Mediterraneo per cercare di governare un fenomeno invece che appunto di di non di non governarlo
Per quanto riguarda invece
Lei l'idea di integrazione sociale o di inclusione sociale
Sostanzialmente lo schema su cui stiamo ragionando e questo
Di avere diritti sociali identici tra lavoratori immigrati e italiani quindi parità di diritti sociali
Di avere i miglioramenti sui diritti civili che citavo prima
E io penso che sia necessario un terzo punto e presente nel programma con cui
Diciamo del Governo ma che è quello di fare una legge sulla libertà religiosa in Italia
In modo da riconoscere la pluralità delle confessioni religiose oggi presenti
Ovviamente avendo diciamo come schema che il riconoscimento da parte dello stato delle diverse confessioni religiose
Si deve accompagnare al riconoscimento da parte delle diverse confessioni religiose
Dei valori fondanti la Costituzione italiana quindi l'eguaglianza l'eguaglianza uomo-donna i diritti civili diciamo i valori fondamentali della
Democrazia
Quindi l'idea di avere diciamo così diritti sociali diritti civili e riconoscimento della pluralità delle appartenenza di fede o culturali come tre pilastri su cui basare l'integrazione
Il punto d'diciamo
Sopra questi tre pilastri direi così
La nostra idea e che sia necessario
La lavorare affinché ci sia un allargamento della conoscenza della lingua italiana
E che la la conoscenza della lingua italiana diventi un diritto
Ma anche appunto un elemento favorito assolutamente favorito per qualsiasi immigrato che risiede in Italia
Nel senso che noi pensiamo che l'solo la conoscenza della lingua permette di corso di far sì che il territorio diventi un possibile luogo di costruzione di relazioni e di comunità
E che solo la conoscenza della lingua pone le condizioni per evitare i ghetti le separazioni
Quindi non l'appartenenza a valori morali o a costumi a me non interessa per nulla se una persona al velo o non al velo è un problema suo
Ma invece la la la conoscenza della lingua
E la diciamo così l'accettazione dei valori fondanti la civile convivenza
La la Costituzione
Questi due come elementi fondamentali e attorno a cui costruire i diritti sociali e civili e
Con la legge sulla libertà religiosa una la possibilità di avere una pluralità culturale reale
Questo comuni dea
Che l'immigrato non debba necessariamente costituirsi una comunità chiusa
Per un po'pensare di potersi difendere dentro una società che
Vede come ostile o come o che percepisce come ostile
Molte volte i fenomeni di costruzione comunitaria chiusa sono frutto di una difesa
Per poter far valere come immigrato i propri
Diritti i propri diritti o per garantirsi in altra forma rispetto al diritto quello che la possibilità di sopravvivere civilmente nel nostro Paese
Noi pensiamo che questo diritto debba essere garantito dallo Stato sul piano civile e sociale appunto della pluralismo culturale
Questo per
Diciamo così permettere di avere un po'accesso
In cui le identità culturali le identità di appartenenza
Siano una libera scelta ma non siano un obbligo da conservare in modo più su cioè l'idea e di avere un processo in cui così come oggi a nessuno verrebbe chiesto se si sente prima cattolico o prima italiano
Noi puntiamo ad un processo in cui domani a nessuno debba essere chiesto se si sente prima musulmano o prima italiano
Ma appunto la costruzione della possibilità di viste questo e questo e ho finito a me pare che per raggiungere questo sia necessario che appunto l'identità
Di partenza non sia obbligata ad essere chiusa
Ma in qualche modo si rompano
No i muri
I rischi dei ghetti
Sia da una parte che dall'altra
Sia da una parte né dall'altra questo è un po'l'idea di
Il processo di integrazione sapendo che l'Italia perde perde concretamente il tipo di natalità che ha oggi vi sono tre milioni di immigrati su cinquantasette cinquantotto milioni di italiani
Questo numero è destinato ad aumentare di circa duecentocinquanta trecento mila persone all'anno
E quindi nel giro di vent'anni il panorama del Paese sarà diverso
E in particolare tra i bambini tra le giovani generazioni avremo una situazione di presenza m'molto forte in particolare nel Nord
Nel centro nord del Paese di bambini immigrati e quindi il fare delle politiche di integrazione che non va
Che non riproducano muri e separatezze
Non è un favore per gli immigrati ma è una necessità
Far sì che l'Italia possa avere un avvenire dice civiltà nelle relazioni al suo interno
Grazie ministro
Io non lo so ai vecchi iscritti a parlare
Però volevo che la la per finiscono alle cioè vicepresidenti e mille tutte Cioffi il Silvia
Su
Grazie presidente
Nel nome di Allah il clemente e misericordioso
Treccia signora presidente onorevoli signore e signori
Il mio intervento verte sulla questione delle migrazioni visto che l'Algeria interessata in quanto un paese di transito
Da questo problema fortemente presente in Algeria e abbiamo delle proposte all'euro mente
A causa dei problemi dovuti a questa emigrazione ormai sappiamo bene che tra le cause di questo fenomeno così mutevoli
Questa questo fenomeno è dovuto a motivi economici e sociali è dovuto alle catastrofi nazionali è dovuto a conflitti politici militari
E prima di
Discutere questa questione vorrei
Ferri a fare un brevissimo commento a quanto ha detto
L'onorevole presidente ministro degli Esteri quando ha accennato all'ITIS nesso tra Algeria e Marocco riguardo alla chiusura dei conti dei confini e la tensione tra i due paesi diciamo all'onorevole ministro che non c'è tensione
E in questa regione e c'è una questione che in via di risoluzione e l'Algeria rispetta tutte le risoluzioni dell'ONU e tutte le risoluzioni prese in merito della comunità internazionale
In questa aria nota per la sua lotta di lunga data nota per la sua forte identità lungo i secoli trascorsi tornando alla questione
Del delle migrazioni dico anzitutto grazie alla Norlevo e lei ministra per il suo valoroso valido intervento
Riguarda la questione che viviamo nella nostra regione e che l'Algeria vive dico anche grazie
Al ministro l'onorevole il ministro Ferrero per la sua ottima presentazione dunque se vogliamo parlare di questa questione umana
Non possiamo escludere la globalizzazione
Perché la cooperazione incentiva incoraggia il libero movimento leader circolazione di capitare di servizi e ma non c'è ancora la libera circolazione delle persone e questo l'ostacolo per il riavvicinamento cure di cemento che davvero unico ed è per la prima volta per la nostra storia
Ormai abbiamo delle c.d. comunicazioni che travalicano i confini degli Stati
Mentre ci sono dei confini politici ancora ermetici a queste libera circolazione abbiamo bisogno di conoscerci abbiamo bisogno di dialogare bisogna risolvere questa questione e la risolutiva soluzioni
Non può pervenire che dalla rinuncia ai tentativi di emarginazioni di macellazione dei paesi poveri
Il continente africano e così fare civilizzato e sappiamo bene che l'emigrazione è una emorragia bisogna agire affinché e gli africani
Ma non solo gli africani tutta la comunità internazionale possa per riprendere il controllo di questo fenomeno e pertanto e lo sviluppo dei Paesi africani è una scelta obbligata
Ed è questa la politica della integrazioni l'Algeria ha sempre parlato del diritto alla libertà di circolazione nella riforma internazionali nelle promette
E nell'Unione Africana sul perché l'Algeria non segnala ripetutamente le problematiche dell'Africa così fragili Zatta
E segnala anche dell'urgenza di dedicare più attenzione da parte di tutti
L'abitazione o Ente nazionale per l'emigrazione dovrebbe prestare più attenzione al continente africano nei suoi vari programmi di aiuti affinché vengono aperti degli uffici regionali
La questione dello sviluppo rimane al cuore di questa questione ed è la conditio sine qua non per fare in modo che e gli immigrati possano e ritornare a casa e contribuire anche sia allo sviluppo del loro società
A Barcellona
Nel novantacinque c'è stato un incontro e l'Algeria
Aveva dedicato l'aveva sospeso Ovo vietato Livio di immigrati con programmi con l'ONU avviando un programma di integrazioni con i vari paesi europei affinché ci sia un'integrazione dei lavoratori del nostro Paese nei paesi dove sono emigrati ora vista la situazione strategica dell'Algeria nel mar Mediterraneo
L'Algeria un punto d'incontro tra Africa Europa l'Algeria dunque è un punto di accoglienza un punto di transito
E questo da l'Algeria e il diritto ad avere una voce in capitolo per gestire questi flussi migratori e e mette l'Algeria letti tutti i dati in suo possesso a disposizione della comunità internazionale
Algeria sotto la saggia comitati al nostro Presidente si è sempre adoperata per consentire una cessione dell'immigrazione tutelando i legami delli emigrato con la sua terra natale
E affinché vengano rispettati i suoi diritti nella terra di accoglienza l'Algeria è sempre stata all'avanguardia in ogni progetto di cooperazione regionale soprattutto nella sponda occidentale del Mediterraneo sul piano bilaterale l'Algeria
Ha avviato trattative e bilaterali
Per la creazione di una banca dati
Sui flussi migratori
Rafforzare e le capacità delle istituzioni algerini per gestire i fenomeni della Torino attraverso l'informazione la formazione lo scambio di esperienze e l'avviamento di programmi di training
Studiare l'impatto sulla salute pubblica
La creazione di posti di lavoro e sul piano regionale e posso dire che l'Algeria un partner e indispensabile e in ogni cantiere in ogni uno shop in ogni progetto di cooperazione per la gestione dell'immigrazione nel Mediterraneo occidentale
L'Algeria un'esperienza davvero ricca che mette a disposizione della comunità internazionale
Livello di scambio con l'esazione internazionale per le migrazioni grazie per il cortese ascolto
Grazie a lei
Signor Cioni Office per lei appare la tessera queste ricette riuscì dell'Ungheria
Anche da solo
La ringrazio presidente rappresenta al Parlamento ungherese a nome del mio Parlamento vorrei intervenire su questo punto odierno all'ordine del giorno quale la migrazione come saprà l'Ungheria si trova proprio al centro dell'Europa centrale
E non a confini corre nell'Arma mediterraneo anzi è bene lontana da questa regione va però detto che i flussi migratori sano
In primo piano nel mio paese che non veri e a grande interesse acché si trovi quanto prima una soluzione a questo fenomeno perché
Noi abbiamo una posizione geografica molto particolare per quanto riguarda i flussi migratori infatti che il mio Paese si trova proprio all'incrocio
Fra le rotte di immigrazione orientali meridionali negli ultimi anni di esperienza migratoria ci hanno consentito di non creare le seguenti i punti no non siamo in grado di arrestare il processo migratorio prima un punto piuttosto
è nostro interesse comune gestire nel modo opportuno questo fenomeno
E lo possiamo fare differenza fra
Prese di partenza
Paese di transito o prese di arrivo non si deve fare differenza fra questi ritengo anzi che ci sia un interesse in comune
Per gestire i cosiddetti flussi migratori ecco perché il Parlamento ungherese
Sostiene appieno la collaborazione questo dialogo di cui si parla e sostiene il processo avviato da alcuni anni fa dall'Unione europea e il Parlamento ungherese capisce che il capisce i problemi migratori
Nella parte Ovest del Mediterraneo ma va anche detto che dobbiamo dare la stessa attenzione anche a quanto avviene nell'aria orientale del Mediterraneo
E in cui oggi operano le cosiddette rotte di migrazione appunto del Mediterraneo orientale con tutti i problemi sociali economici culturali che conosce già emigra ove essa sarebbe un grave errore
Concentrare la propria attenzione le proprie energie propri stanziamenti soltanto sulle rotte di migrazione
Dell'orchestra invece dobbiamo
Vedere quali dovranno essere i primi passi per una collaborazione fra non erano cretese africani in questo campo una collaborazione regionale vorrei sottolineare questo termine regionale
Il primo cui base occupato dovrebbe essere il Decimo Fondo di sviluppo europeo che è aperto se non sbaglio dal primo gennaio due mila otto sarà aperta e credo che questo fondo potrà fornire le risorse per attuare questo tipo di collaborazione di cui facevo cenno ancora
Dobbiamo parlare in termini chiari in materia di collaborazione con si parla di piani di azione dobbiamo impiegare
Termini chiari avere degli obiettivi ben definiti chiari entrambe le sponde del mediterranea piani di detenzione per prevenzione di questi flussi migratori sin dai paesi di partenza perché Cesare informazione corretta perché ci sia collaborazione tra
Le due sponde è una politica operative una politica di giustizia di controlli polizia più efficace
Il signor né a Falcone San che legittima la vita che essa che su questa al commento
Sì ok
Grazie presidente cercherò di intervenire ad ogni volta non solamente
Per
Ricordare che c'è l'Egitto ma per ricordare che ci sono anche delle donne che vogliono partecipare signora presidente
E l'Egitto fino alla metà del ventesimo secolo era in Egitto era un Paese che accoglieva emigrati dal nord del Mediterraneo vivevamo noi in mezzo a comunità provenienti da molti Paesi forse la più grande di queste comunità dei migranti era erano le due comunità greca e italiana
E finora ci sono c'è la seconda generazione la terza generazione di questi emigrati che vivono tuttora in Egitto un grande numero di egiziani di oggi sono di origini per così dire del North Mediterraneo però la situazione economica e le condizioni Coronika economiche che è lecito ha conosciuto negli ultimi cinquanta sessanta anni ha fatto sì che progressivamente il il flusso sia stato invertito
Dopo che l'emigrazione avveniva verso l'Egitto ora l'emigrazione dall'Egitto
Non sto a ribadire quanto è stato detto nell'ultima riunione in merito
Ma mi preme precisare che l'Egitto attraverso l'emigrazione per la forza lavoro è l'emigrazione abbiamo una ministra che se ne occupa l'Egitto avviato usare i programmi
Con delle raccomandazioni che sono state fatte proprie per esempio ci sono dei progetti di coscienti stazione per presa di coscienza dei lavoratori maschi che sono già parte istruendo spiegando i migranti e le problematiche dell'emigrazione li forniamo informazioni che non riescono ad avere Selig erano in un modo illegale e questo avviene su tutto il territorio egiziano
Abbiamo anche organizziamo anche le spieghiamo le modalità per organizzare l'emigrazione coi Paesi di accoglienza di modo che ci sia ora a un accordo tra i due Paesi l'Egitto il Paesi di accoglienza attraverso una consulenza una consultazione
Permanente e ci sono anche delle proroghe Cetti dei programmi di training per la formazione della Process della mano d'opera
Poco qualificata per sviluppare delle competenze di cui hanno bisogno dei Paesi di accoglienza hanno bisogno di manodopera e questo in base la coordinamento e devo dire che questo e molto attivo questo lavoro è molto attivo tra l'Italia e l'Egitto su questo piano ed è uno i Paesi più presi di mira per così dire i dai giovani egiziani
Che voglio cercare lavoro all'estero
Questa
Chi esperimenti presentano avanti con altri Paesi però debbo dire che con l'Italia e la cooperazione devo dire e contino continuativa grazie all'attenzione prestata da entrambi i Paesi in conclusione vorrei insistere
Ancora una volta su quanto l'Italia l'Egitto e insiste su gli sforzi dell'Egitto affinché e venga governato questo fenomeno con il dovuto rispetto dei diritti umani e rispetto dei diritti dell'emigrato ma nello stesso tempo il rispetto delle tradizioni degli usi e delle leggi del Paesi di accoglienza
La prima ora dell'Egitto al riguardo
Ha fatto sì che la questione venga apposta sull'agenda di lavoro del Presidente Mubarak quando la ha fatto la sua ultima visita di Stato in Italia grazie
Grazie a lei signor Bressan
L'eterna Dirty spetti il parlamentino al tema che se la
Massima grazie signora Presidente
Anch'io come i colleghi precedenti vorrei ringraziarla per averci raccolto ancora una volta
In questo Parlamento italiano
Di cui ormai siamo diventati degli abiti è per noi sempre un grande piacere
Venire a visita qui nella città di Roma bellissima città di Roma vorrei anche ringraziare tutti i partecipanti in particolare gli oratori
La signora Sceicco Rooney di cui ho apprezzato la strategia l'approccio globale perché noi non dobbiamo mai smettere di
Ripetere che i flussi migratori
La mobilità delle popolazioni
Devono essere oggetto di un approccio globale e non solo
Con l'obiettivo della sicurezza e per questo visto che rappresento in questa sede il Parlamento europeo
Vorrei fare una specie di autocritica europea perché so bene che in questo processo euromediterraneo iniziato a Barcellona
Spesso è proprio l'Unione europea che ha fissato gli ordini del giorno le priorità e ha dato spesso una connotazione concentrata sulla sicurezza al processo di dialogo euromediterraneo
E far figurare agli ordini del giorno allo stesso livello la lotta al terrorismo
La lotta alla moltiplicazione delle di delle armi di distruzione di massa
Con la lotta al traffico degli stupefacenti sullo stesso piano i flussi migratori
Ebbene questo intollerabile
E dobbiamo invece ricordare che i flussi migratori di fatto sono un fenomeno
Verso il quale dobbiamo avere un approccio globale lo spazio euro-mediterraneo l'Europa in particolare hanno conosciuto ormai da secoli
Importanti movimenti di popolazione notevoli
E dal diciannovesimo secolo in Europa abbiamo conosciuto anche delle migrazioni in tre europee e in Francia abbiamo integrato raccolto spagnoli italiani portoghesi e poi i polacchi
Abbiamo anche conosciuta dei flussi migratori che venivano dall'altra riva del Mediterraneo in particolare i Paesi del Maghreb con i quali abbiamo dei legami storici umani
Molto forti
E ora dobbiamo far fronte in Europa
Insieme ai Paesi della riva sud del Mediterraneo che sono qui presenti ad una nuova forma di immigrazione in cella
L'emigrazione che viene dalla zona subsahariana si tratta di un fenomeno nuovo che dobbiamo gestire insieme
Attraverso delle politiche comuni e degli strumenti comuni
Anche in questo caso in quanto rappresentante del Parlamento europeo vorrei fare un'autocritica dell'Europa perché
Non vorrei che le unione europea utilizzi alla fine il Processo di partenariato euro mediterraneo
Per respingere la questione della gestione dei flussi migratori dalla regione subsahariana non alle frontiere dell'Europa
Ma le frontiere dello spazio euro-mediterraneo questo sarebbe una soluzione molto semplice per l'Europa rimanderebbe la responsabilità della gestione dei flussi migratori e ai paesi limitrofi
Limitrofi all'Africa subsahariana l'Europa invece deve assumersi tutte le sue responsabilità
Ed era questo che volevo dire sottolineare
Nel quadro di un approccio globale dobbiamo quindi sviluppare un dialogo euromediterraneo però aprire delle strade di migrazione legale perché soltanto la migrazione legale che permette di circoscrivere l'immigrazione clandestina
Che è condannabile ma non nei confronti dei migranti stessi immane confronti dei trafficanti degli esseri umani e dei lavoratori
E quindi su questo sotto questo aspetto che va combattuta
Nel quadro del dialogo euro-mediterraneo dobbiamo basarci sugli strumenti a nostra disposizione la la signora amministrava Cecconi ha ricordato l'accordo di associazione che lega l'Unione europea al suo Paese il Marocco ma io vorrei anche insistere sulla necessità di rafforzare in questo quadro la politica europea di
Spesso con messo in atto
Che deve allargarsi anche lo spazio mediterraneo e un nuovo strumento come sapete
Di cui l'Europa esso Partanna hanno deciso di dotarsi e nel quadro della politica di vicinato bisogna rafforzare il processo di integrazione politico di integrazione economica sociale culturale spesso si riassume la politica di vicinato come tutto salvo l'integrazione totale nell'Unione Europea
Ebbene noi dobbiamo proprio fondarsi su questa nuova dimensione del partenariato una dimensione rafforzata
Per poter avviare un nuovo dialogo insieme su quelle questioni di cui discutiamo oggi
E in particolare rafforzare la dimensione politica del nostro partenariato perché si è molto parlato dei diritti dei migranti questa è una questione importante certo ma qua finché nei paesi di di origine non ci sarà una democrazia solida e rispetto dei diritti fondamentali rispetto del l'uguaglianza tra uomini e donne la buona governance ebbene
Non potremo mai avere questo approccio globale all'immigrazione che invece desideriamo avvenire infine vorrei sottolineare la necessità di rafforzare gli strumenti operativi e l'assistenza tecnica
In materia di gestione dei flussi migratori
Come ci ha detto il vicepresidente Ciorfi
Dobbiamo intensificare la cooperazione tra le autorità nazionali incaricate non soltanto delle politiche di immigrazione ma anche delle politiche di asilo
Ma anche le autorità che sono incaricate del controllo sulle frontiere in questo campo l'Europa ha lanciato un nuovo strumento operativo
Confronta ex uno strumento di cooperazione tra le autorità nazionali europee che purtroppo ancora è priva di strumenti ma sicuramente bisogna rafforzarlo
E attuarlo realmente nello spazio euromediterraneo grazie
Le assi campestri grazie signora Patri
Il il signor Abdelkader del brano
Su corner
Grazie presidente sorelle e fratelli
Anch'io in quanto membro di questa Assemblea sono membro deputato al Parlamento marocchino
Abbiamo ascoltato una serie di relazioni davvero importanti
Come
Lo scambio tra culture l'emigrazione
E l'ambiente e la modernizzazione e così via
Mi preme dire che questi argomenti così come è stato nelle riunioni precedenti al mio modo di vedere
Spada si è trattato ancora una volta di generalità
Senza giungere a dare un approccio pratico quando parliamo di scambio di culture eccetera ci sono molte questioni che sono stati sollevati dai relatori
Che
Dovremo prendere delle posizioni noi come ha per dobbiamo prendere una posizione riguardo a quanto sta accadendo oggi a Gerusalemme gli scarti e la questione mediorientale la sezione palestinesi quanto sta accadendo in Iraq la Sahara occidentale
E dunque la prendere a prendere posizione riguarda questo conflitto provocato perché il Sahara occidentale e territorio marocchino
E dico che quanto stiamo vedendo oggi e
Vediamo la violenza dilagare vediamo notevoli difficoltà forse dovute alla mondializzazione
A Tunisi si è parlato di cui resto per esempio e le problematiche dovute alla globalizzazione questa è una questione
Il destino dell'umanità dipende da queste problematiche dovuta alla motorizzazione del mondo di oggi
Un mondo unilaterale ogni con un solo può
Rohmer Kato selvaggio
La ragione del più forte
Dunque il mondo può accettare le situazioni così
Noi o vogliamo un mondo di fratellanza
Basato sul dialogo e il dialogo tra le culture
Quanto sta accadendo nel mondo arabo nello in Medioriente vediamo che c'è un dominion egemonia
Su i suoi sulle sue risorse naturali il mondo arabo su un vulcano la questione dell'Unione del Maghreb arabo
La situazione
Il
Vediamo tanti focolai che vengono accesi e alimentati nel mondo arabo vediamo una strategia che divide quella la il nostro mondo arabo s'tanti sono i problemi avrei auspicato
Di avrei auspicato
Un un approfondimento e invece di dibattere il sei questioni inferiore io direi di dedicare una riunione a una tematica di modo da poter approfondire i suoi vari aspetti
Per giungere a conclusioni pratiche
Auspico che la tappa tunisina sia una base per ripensare un po'il nostro modo di lavorare
Per uscire corde delle prese di posizioni e con delle decisioni che siano al servizio e per il bene di tutti i nostri popoli grazie
Grazie a lei sembra
La signora chissà Michele ha chiesto alla alla
Ritorno forse mosso
Filippo e le nozze
E l'emigrazione è un fenomeno mondiali che non possiamo risolvere con un approccio di sicurezza ma quel che chiedo ai Paesi del Nord
E che ascoltino i paesi del Sud e che creino investimenti nei Paesi del Sud per limitare l'immigrazione l'approccio di sicurezza non può assolutamente risolvere la questione poi un'ultima aggiunta
Tutti i Paesi dovrebbero ratificare firmare degli accordi
Perché l'emigrazione venga regolamentata in base ad accordi o a corte
Concordate per eliminare e l'immigrazione clandestina grazie
Se il credo del commercio uscirò proprio sull'amore signora al teste della vita chiuso il suo intervento
Con la casa aveva il teatro e la parola alla signora Mikhail razzisti
A Cedar
Ceca Comasia un consenso nel riconoscere che l'emigrazione non sia un problema destinato a svanire da un giorno all'altro
Dunque bisogna guardare alle migrazioni non solo dal punto di vista della sicurezza o dell'economia ma guardare a questa problematica come una con un approccio multiplo multilaterali
E cioè vedere come possiamo risolvere sotto i suoi vari aspetti uno si potrebbe rafforzare la cooperazione economica grazie a un piano di cooperazione economica un piano comune che consiste nell'aumentare gli investimenti nei Paesi del sud e dell'est del Mediterraneo due
Adoperarsi per risolvere le cause dell'emigrazione e la circolazione degli persone partendo dalla rispetto dei loro diritti lottando contro l'emarginazione e la discriminazione sul piano politico sociale riconoscendo
Beh attuando leggi che tutelino i diritti dell'emigrato così come si pagavano le leggi internazionali tre
Rafforzare il concertazione tra i Paesi di partenza i paesi di arrivo delle migrazioni e quattro
Cercare di attuare una politica democratica equilibrata nei paesi del sud e dell'est mediterraneo visto che la aumento demografico rappresenta un fattore decisivo
E forse qui merita o una tensione il ruolo che possono coi potrebbero svolgere i parlamentari nel tentare di risolvere questo problema non vi è dubbio che i parlamentari siano responsabili
Devono presentare il loro punto di vista il loro approccio per delineare una strategia parlamentare
Per ridurre le problematiche
Della liberazione e per tutelare gli immigrati
Per creare un ambiente favorevole affinché tutto ciò venga applicato dunque dobbiamo chiedere ai parlamentari nei vari forense nazionali quanto sei come uno dobbiamo chiedere a loro dire
Di legiferare
Di modo da tutelare i diritti dell'emigrato così come lo riconosce riconoscono gli accordi internazionali due richiedere chiedere di trattare la questione immigrazione era circolazione delle persone partendo dalla base del rispetto dei diritti umani tre
E indispensabile di chiedere che ci siano delle associazioni che prendono cura lo sviluppo
Dei quadri tra le immigrati affinché possano dare il loro contributo alla vita pubblica per una loro per un loro maggiore inserimento perché possano anche loro contribuire nella società civile quattro
Creare
Una partecipa o consentire una partecipazione politica attraverso il voto affinché ci sia la creazione di un parte politica che tratti a nome loro e che contribuisca a trovare le soluzioni contribuisca anche alla stesura di leggi che sviluppino le leggi e vigenti nei paesi dove gli immigrati sono arrivati chiedo signor Presidente chiedo con ulteriori minuto riguardo a una lettera inviata a lei e che
Riguardava una questione davvero importanti mi preme chiarire di cosa si tratta se mi consente vorrei leggere questa lettera indirizzata a lei
Onorevole presidente Tana De Zulueta
Presidente del Commissione cultura dell'APEM
Un caro saluto
Sono ITIS anni fa il membro della Commissione cultura dell'Assemblea parlamentare Euromed e sono parlamentari dell'Assemblea del Popolo d'Egitto sono membro e che partecipa alle riunioni di questa di codesta Commissione io ribadisco
Ritorno a ribadire la proposta del dottor ramazza che solo ora presidente dell'Assemblea del Popolo d'Egitto durante la sua partecipazione alla riunione allargata del velivolo dell'Atel
Che si è tenuta a Tunisi il dieci febbraio due mila sette proposta
Che includeva i presidenti dei Parlamenti d'Egitto crescerà del Parlamento europeo e delle i presidenti delle tre Commissioni e la Commissione per i diritti della donna
Riguardo agli scarsi in corso che sono portati avanti da Israele presso la Sacra Moschea al-Aqsa Gerusalemme quanto è accaduto ha suscitato reazione dire approvazione dei musulmani di tutta la terra anche tra i cristiani copti d'Egitto l'aggressione contro i luoghi santi di una qualunque religione è un fatto inaccettabile la Moschea al-Aqsa e un luogo sacro per i musulmani e pertanto è pericoloso che questo luogo sia soggetto d'aggressione
E in e io in quanto deputata copta cristiana e ribadisco l'importanza di questo rapporto e ora o sono venuto a sapere che che c'è stata una risposta a questa domanda essa è stata creata una commissione per indagare per vedere quanto sta accadendo oggi ad al-Aqsa
Spero che questa questo rapporto venga aggiunto alla assemblea plenaria della pelle nella prossima riunione che si terrà a Tunisi sulla base di quanto proposto dal dottore fa passi orrore presidente dell'Assemblea del popolo distinti saluti grazie presidente
Grazie a lei signora Mikhail come lei sa prima di lei ad essere il signor Gatti il cardinale l'aveva assalita ce lo stesso problema quelli che qui all'inizio dei nostri lavori sanno che noi abbiamo teatro seguito alla richiesta che il presidente sono due
E ed è venuto il
Direttore dell'ICCROM che oggi stesso a sta in viaggio per Gerusalemme
Per missione per conto dell'UNESCO che ha come oggetto proprio in conoscenza della situazione è una richiesta
Al Corvetto israeliano anti riportare nella gestione di questa il sito che la città antica di Gerusalemme il sogno che sacri
All'interno dei percorsi che sono definiti dalla convenzione dell'UNESCO e cioè condividendo le decisioni in quella sete
A questo fine noi io ho immaginato di mettere un paragrafo nella risoluzione
Che
Chiarisca quest'anno lasciano
Tentativo titani una prima risposta alla richiesta del tutto sani e te il triplo perché è duro intero CIA impegnato su questo delicato tema io spero che questa possa essere una risposta soddisfacente per lei signora Mikhail
No io o c'è trenta se altri nomi
E si è fatto tardi io chiederei a quelle che erano che assegna prelati stringere il biologo interventi
In quanto al seno s'era penalizza c'era la possibilità di una duetti di pranzo sufficiente per tutti voi fra l'altro possano anche altri più eccitati io fallimentare del Marocco perché aveva chiesto la parola
Prima di loro che tracce il cioè mestizia si della Cerdagna se può fare un contributo di pochi minuti
Insomma
Sarà sarà così a Dio piacendo a grazie presidente grazie al Parlamento italiano per aver ha colto questa riunione così importante grazie a lei
Presidente per la ottima gestione di questa riunione c'è un consenso sul fatto che l'emigrazione non sia un problema
Destinato la risolversi i pochi giorni
Nasce io ce l'ho non sia un bel problema destinato a risolversi in pochi giorni e le misure di sicurezza non potranno mettere un termine ai flussi migratori dal Sud verso il Nord
Ci saranno ulteriori barriere davanti a est questa emigrazione e questa o non è possibile né auspicabile
Brevemente se guardiamo ai flussi migratori vediamo che centottanta milioni di persone lavorano fuori del loro Paese di origine cioè sono tre per cento della popolazione mondiale
Nonostante il fatto che molti si è tempo adoperiamo per risolvere questa questione attraverso legislazioni o soluzioni militari con e la rimpatrio
Delle emigrato ma le misure militari non faranno altro che aumentare la tensione con rimpatrio coatto
A a lungo termine non è possibile ipotizzare un arresto o una limitazione di questo fenomeno senza uno sviluppo economico in quei Paesi datore partono gli immigrati
Noi parliamo di emigrazione in quanto fenomeno che incide sulla nostra vita nei suoi vari aspetti dobbiamo cercare e di lavorare in chiave di sviluppo
Lo sviluppo finirà per far rimanere a casa ieri grazie
Se gli emigrati e non rimarranno a casa scelta sceglieranno i paesi di migrazioni come nuova patria dunque la soluzione torno a dire e lo sviluppo dei paesi il problema pertanto viene affrontato alle radici non
Con i sintomi la Giordania presidente
Ha subito all'inizio del secolo sui alla fine del secolo scorso all'inizio di questo scorso forse colora subito ondate di migrazioni
Con le poche risorse economiche del nostro Paese e la poca superficie pertanto è stato è stato difficile per noi raccogliere tutte queste ondate di immigrati nonostante la scarsità di risorse ne abbiamo accolti perché questo è il nostro dovere davanti al dovere umano cadono tutte le difficoltà e le barriere economiche
La Giordania
Come Paesi come Parlamento non dice no al all'insediamento permanente degli emigrati ma e dire no alla al diritto a rimanere in Giordania significa la rinuncia alla Palestina da parte dei palestinesi rifugiati in Giordania e il diritto al ritorno è un diritto nazionale di palestinesi grazie
Io ringrazio lei
Della sezione sì
E poi l'EPO farvi questa proposta ma
Noi riprenderemo i lavori alle quindici
Previsto
Una sessione sull'ambiente in cui volevano dare seguito a quello che avverrà molto Caracciolo nell'ultima sessione
Credo però che ci sarà tempo per continuare a parlare anche di questo il tema perché è molto sentita molti dei nostri membri
Se nuovamente e Lanzani
Anche
Il signore l'ancienne sono d'accordo noi possiamo interrompere qui perché mi immagino che qualcuno ha fame
E riprendere anche con i loro interventi questo pomeriggio se sono d'accordo
Sa fa poco se ok
Tutti d'accordo
Chiunque in questo caso ringraziando per tutti voi perché i contributi
Ricordandovi che tutto questo deve essere sarà incorporato nella proposta che il riso nazione si ripetiamo qui alle quindici
E andare a pranzo
è sufficiente coscienti qua e fisserà indicato a sull'asse sappiano la sala The offre e preparato da mangiare qui grazie
E io io ringrazio lei professor Bouchenaki il se all'inizio Giuseppa fu può minacciò solo Gioia Vittorio
Sì Saletto anche il viceministro Intini
Però la canaglia
Provate a bordo manipolo culti del ufficio è centrale per la cultura a Venezia dell'UNESCO
Nel sì grazie signora Presidente
Eccellenze signore e signori a nome del direttore generale dell'UNESCO consci Roma azzurra e a nome della nuova vicedirettrice generale per la cultura fa sua sorridi è che era succeduto al direttore generale dell'ICCROM che ci ha appena presentato
Per così dire la genesi della convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità dell'espressione culturale vorrei ringraziarvi per per coinvolto la nostra organizzazione internazionale delle Nazioni Unite l'UNESCO
Qui nei lavori della vostra Commissione di Roma sono molto lieta di questo incontro perché si scrive
Nel la è entrata in vigore che prossima al ventotto marzo della convenzione dell'UNESCO
Ebbene eccellenze signore e signori signora Presidente questo seminario raccoglie non soltanto dei rappresentanti dei diversi stati organiche e di organizzazioni internazionali
Ma anche dei rappresentanti di Paesi della regione euro-mediterranea
E anche dei rappresentanti della società civile e vorrei in particolare dare il benvenuto al presidente della coalizione per la diversità culturale italiana che oltre ad essere una personalità di grande rilievo nella vita italiana è anche un membro Evo prestigioso della nostra comunità culturale
Questo seminario dimostra che attraverso questa convenzione abbiamo lavorato per dare un giusto ruolo alla società civile in particolare agli artisti e ai creatori
E i professionisti della cultura il cui impegno in favore delle della promozione della diversità delle espressioni culturali è fondamentale la società civile infatti è determinata e vorrei rivolgermi ai rappresentanti dei paesi perché è certo che questa convenzione che è una vera sfida
è stata una prima
Perché proprio a nome dell'eccezione culturale come si dice a livello europeo che l'UNESCO è stata investita di questo testo e di fatto i rappresentanti dei Parlamenti europei signore e signori sono venuti a Parigi nella sede dell'UNESCO per investire una organizzazione delle Nazioni Unite che ha un mandato per la cultura
Proprio per pronunciarsi su questa famosa sfida che la diversità culturale
E questo era assolutamente eccezionale perché effettivamente il dibattito è stato molto vivace e appassionato è nelle stanze delle Nazioni Unite sono spesso dei dibattiti molto vivace soprattutto in materia di conflitti e abbiamo parlato prima di Gerusalemme della Palestina
Ma questo conflitto sulla diversità culturale ha dimostrato che il nostro mondo si sta evolvendo in maniera diversa
Perché al centro di questo dibattito c'era la globalizzazione ed inutile nascondere che ci sono state delle resistenze molto forti che sono venute da Paesi molto importanti della nostra comunità internazionale
E non si può certo sminuire il l'azione degli Stati Uniti d'America che insieme ad altri paesi si sono molto preoccupati per questo nostra strategia questo approccio che era soprattutto europeo e
Ed è chiaro che l'articolo cinque uno che permette agli Stati membri di decidere di essere soprani
Sovrani Innella stabilire di avere il diritto di potersi pronunciare sulla politica culturale nazionale
Nel pieno rispetto delle decisioni dell'OMC quindi dell'Organizzazione per il commercio questo è una sfida questa è una sfida economica cosa vuol dire ciò concretamente vuol dire che in Egitto o in Algeria o in Slovenia in Slovacchia in Portogallo in Polonia
Un Governo ha il diritto di prendi adottare una legge lo ha perché ingannati invitato anche il governo italiano ha questo diritto almeno ha il diritto di dire sulle reti televisive nazionali
Pongo una quota un contingente
Cioè il sessanta o l'ottanta per cento di film stranieri non si più io posso imporre anche di avere il cinquanta o sessanta per cento di produzioni nazionali può anche il diritto di dire che nel cinema ci deve essere più diesel cinquanta quaranta per cento dei film presentate al pubblico di produzione nazionale
E questa è una vera sfida quando pensiamo all'attrazione che abbiamo per alcune produzioni e io come rappresentante dell'UNESCO non voglio certo sottovalutare il ruolo di Hollywood
Ma questa è una grande sfida per il Paese dire o il diritto di imporre delle produzioni nazionali o europee che devono avere la meglio sugli schermi televisivi nazionali e anche una sfida economica certo ma una sfida di capacità
Perché è evidente che
Tutti
I centottantatré Paesi della comunità internazionale non dispone non tutti i Paesi dispongono di questi mezzi per poter giustificare questi contingenti e allora la convenzione
Che è entrata in vigore a marzo è una sfida per la comunità internazionale perché noi abbiamo previsto anche un meccanismo di assistenza dei fondi
Altrimenti la convenzione resterà lettera morta sono necessarie delle leggi dei sostegni alla sua attuazione ed è proprio al momento dell'attuazione che si porrà realmente
La sfida di questa convenzione perché gli stati parte potranno incontrarsi
è leone sconcerto non resterà inattiva noi con la la nostra nuova vicedirettrice generale ha organizzato una segretariato quarantotto paesi hanno già ratificato la convenzione l Italia ha già depositato lo strumento di ratifica
E non esco prenderà delle misure per assicurare la raccolta allo scambio un'analisi e la diffusione delle informazioni che avranno un ruolo essenziale
Ed è sulla base dei rapporti dati ogni quattro anni
Noi possiamo informare gli Stati parte proprio per la protezione delle espressioni culturali stimolare un'analisi critica è un dialogo internazionale su questa questione fondamentale e quindi noi dobbiamo superare i divari tra il tutto commerciale il tutto culturale
Questa nuova tappa dell'attuazione della convenzione alla stregua di quelle che hanno condotto alla sua elaborazione si basa sulla responsabilità di tutti gli Stati delle società civili della società civile delle organizzazioni internazionali solitario che voi avete organizzato oggi dimostra in maniera esemplare quanto questa responsabilità resta totale condivisa
E vorrei invitarla signor Presidente
Nella risoluzione di questa sera a invitare gli stati membri a ratificare questa convenzione coloro che non lo hanno ancora fatto e che il governo italiano che ha avuto un ruolo molto importante ha sempre un ruolo importante nell'Unione Europea
Inviti tutti gli Stati a cooperare in seno alla tema per la promozione della convenzione perché questa convenzione è uno strumento utile
Non soltanto per andare verso il tutto culturale ma anche per promuovere il dialogo tra le Enzo tra aree Geocall Turani
E il convenzione deve diventare una lettera viva e non una lettera morta
Ebbene l'esistenza di un dialogo e di scambi tra individui tra Società contrastati
Presuppone che le due parti si accettino e si rispettino reciprocamente ebbene per capirsi è importante creare un ambiente favorevole
E avere dei riferimenti comuni e la convenzione è uno strumento possibile e quindi essenziale soprattutto se si vuole rispondere alle inquietudini legate alle fratture alle disuguaglianze alle nuove ignoranze create nella società del sapere proseguire un lavoro critico basato su un'analisi un confronto un'interpretazione delle parole e dei valori che sono alla base della nostra umanità comune non siamo convinti della necessità di una riconoscimento universale della pluralità e della pari dignità delle culture ma un dialogo sostanziale tra queste culture senza tabù
Nel feticismo mi e il modo migliore per promuovere la comprensione reciproca è evitare i malintesi storici credo come ha detto anche il vicepresidente della Camera che il bacino del Mediterraneo il sud del Mediterraneo il nord del Mediterraneo
Sono proprio una roccaforte di questa comprensione internazionale l'incontro di oggi si pone in un certo senso l'obiettivo di realizzare l'unità nella diversità nel Mediterraneo ed è in questi stessi termini che nel quarantasette
L'organizzazione si poneva il questo compito affinché gli esseri umani non fossero prigionieri delle loro culture se rispettive ma potessero beneficiare dei tesori di una cultura universale unica quanto varia
Sono parole del nostro direttore generale Huxley del quarantasette
E quale cultura può trasmettersi vivere senza un'apertura vitale agli altri che si esprime nel dialogo e l'interazione per questo parlando della Dichiarazione universale
Dell'UNESCO sulla diversità culturale il direttore generale Matsuura ha ricordato che la ricerca la ricchezza culturale del mondo è costituita dalla somma dalla sua diversità nel dialogo
Diversità culturali che la Dichiarazione universale chiama per la prima volta patrimonio comune comune dell'umanità
Che non è un patrimonio fisso poiché si evolve in quanto frutto di un dialogo costante dichiarato implicito pensare la diversità delle culture non più in termini di differenze tra sistemi omogenei d'identità
E di credenze ma in termini di legami rispettivi tra comunità e culture
è la conditio sine qua non della definizione di un etica della diversità culturale a livello internazionale certo il mondo è molto cambiato dalla quarantacinque anche il nostro lavoro cambiato
Ma esso consiste ad accompagnare e possibilmente anticipare le mutazioni del mondo
Ma la linea direttrice della nostra azione è rimasta la stessa dato che corrisponde che risponde ad un bisogno profondo dell'umanità lavorare in favore dell'unità nella diversità elevando le difese della pace nello spirito degli uomini
Questa ricerca instancabile
Che presiede il nostro incontro sit Vance si basa sulla ricerca di un vero dialogo
Nel senso che deriva da una profonda volontà interiore di apertura del proprio io agli altri questo dialogo richiede ad ogni individuo il riconoscimento della presenza dell'altro in sé e dell'accettazione di esserne trasformati
E questo è Complesso nel momento in cui pensiamo a tutti i problemi di integrazione e coabitazione che abbiamo tra i le comunità del sud della Nord
Oggi si parlerà anche dell'immigrazione che proprio al centro di questo problema del dialogo come capire la cultura dell'altro
Che a volte può anche provocare accese che abbiamo difficoltà ad accettare ed è questo porta crisi gravi
Questo dialogo non è scontato dobbiamo sempre impegnarci per raggiungerlo
E il processo di globalizzazione che stringe sempre di più i legami tra le comunità
I gli individui fa del pluralismo culturale è un imperativo etico che ci spinge a realizzare tutti gli sforzi possibili affinché questo pluralismo non sia minacciato ebbene oggi
Io che lavoro né all'UNESCO di Venezia abbiamo mandato non soltanto per la euromediterraneo ma anche a per la Regione
Cosiddetta del sud est europeo è io potrebbe certo potrei parlarne molto della Palestina ma vorrei anche attirare la vostra attenzione sul fatto che l'Euro Mediterraneo non è soltanto il Sud del Mediterraneo ma è anche questa Europa del sud
Che comprende anche la questione spinosa del Kosovo e tutte le questioni di cui parlate oggi avrà un'influenza su questo
E penso che questo dialogo che sviluppo erette nella vostra qui nella vostra sede deve anche aprirsi ad un dialogo con Lunio con l'Europa del Sud essa è noia a Venezia ci lavoriamo molto
Perché
è impossibile parlare di sviluppo di relazioni mediterranee senza coinvolgere anche i Paesi dei Balcani
Avvengono in questa zona delle cose molto in poderi venti molto importante la questione del futuro status del Kosovo è molto sensibile
Due settimane fa ci sono stati due morti nella comunità albanese ancora quindi non possiamo restare insensibili alla questione del la sensibilità della convenzione ma anche all'apertura del dialogo
E quindi la vostra riunione di oggi mi sembra particolarmente pertinente
Non possiamo accettare di vedere che si sviluppano delle ingiustizie quando ad un'ora da qui
La situazione completamente diversa perché c'è violenza
Non non si non c'è la possibilità di dibattere di parlare di dialogo con il sorriso ma anzi c'è la proprio una di difficoltà di stabilire accettare la diversità dell'altro e quindi se vogliamo cercare l'unità nella diversità dobbiamo mantenere a mente le due condizioni essenziali che sono la diversità e il dialogo e spero che le vostro e raccomandazioni potranno tenerne conto questa sera e anche il dibattito di Tunisi sì non potrà certo accettare che l'Euro Mediterraneo
Al trascuri trascuri questa Europa allargata un'Europa che si sta allargando con all'entrata
Della Bulgaria e della Romania bene non si può trascurare
Questo aspetto anche alla luce della possibile entrata della Turchia non possiamo trascurare questa Europa allargata e a nome dell'UNESCO sappiate l'ufficio di Venezia che è un ufficio regionale
Anzi ringrazio il governo per il sostegno e il Governo italiano per il sostegno che ci offre il nostro ufficio contribuirà sembra alla costruzione di questo dialogo
Fino vedi con una certa malinconia forse un tocco di romanticismo non posso
Non centrare una poesia di Rumi una poeta della Persia che se mi sembra proprio riflettere questa ricerca
Del dialogo nella diversità felice al momento in cui saremo seduti nel palazzo tu ed io con due forme due visi
Ma con una sola anima tu e Dio
Grazie e buon lavoro
Grazie a lei
Signora utili io credo che sulla relazione è un'ottima base anche non solo per i lavori teorici ma anche per i Tea Party ciò che si svolgerà a Tunisi
Per quanto riguarda questa presidenza non posso che sottoscrivere esso richiesta che la commissione si faccia portatrice di una l'affollatissima sprawl no alla ratificati una strumento internazionale che proprie della libertà il nostro mandato
A questo punto io interni della alla al direttore generale della unione delle Università del Mediterraneo quindi mette Franco Rizzi
Perché stiamo passando alla questione di una istituzione universitaria mediterranea sulla quale ci è stata richiesta insegna
Varie occasioni di avviare una non sarà una discussione ma proprio arrivare a delle proposte o a una proposta concreta
Per cui alle la parola professori si
Grazie
Presidente
Desidero ringraziare
L'Assemblea che avere invitato per avere invitato Unimed l'unione delle università del mediterraneo a esporre
Il lavoro che da molti anni ormai punire da iniziato a lavorare nell'ottantanove
Abbiamo messo due anni per costituire la Rete ufficialmente nata nel novantuno e
Ti ringrazio attivo Coco ci può esistere
Io questo perché non è una cosa scusi semplice così scontata che una rete di università Contini il il suo lavoro secondo me questo dipende dal fatto che risponde a dei bisogni reali
E credo che da questo punto di vista diciamo la la
L'Unione Europea
A in più occasioni
Richiamato all'attenzione e l'importanza della formazione universitarie della formazione in generale della formazione universitaria in modo particolare
Se voi pensate che già negli anni novanta
L'occasione dell'Assemblea della della conferenza di Nicosia
Dove si varò la politica mediterranea rinnovata l'unione europea era alla ricerca di una politica che fosse che avesse una sua omogeneità per il Mediterraneo
Questo ovviamente si poneva perché il rapporto tra il Mediterraneo spia il Sud e l'Europa era stato un rapporto diciamo non certo idilliaco
Un rapporto di convergenza ma un rapporto anche di frattura
Quindi l'Unione europea cercava
Attraverso una serie di strumenti di dare alla politica mediterranea una sua fisionomia chiare
E diciamo Nicosia
Mille novecentonovanta e la conferenza che in un qualche modo da
Questa questo spettro largo alla alla un'ipotesi di concepire una politica strutturata non solamente sul problema della sicurezza suturata non solamente sul problema della dell'economia ma strutturata anche sul problema della della dell'istruzione
Delle risorse umane della formazione e lo schema che poi lo ritroveremo a Barcellona
Gli anni Novanta significano per l'Unione europea
Il il lancio di una serie di programmi estremamente importanti
Pensate soltanto al programma Med Campus
Questo è un programma era la prima volta che l'Unione europea diciamo o incoraggiava una azione da parte delle università
Che poi si mettevano insieme una delle o delle delle condizioni per poter accedere al finanziamento della dell'unione europea era quella di essere una piccola reti due-tre università della riva sud durò tre università della riva della riva nord
E questo pro programma Med Campus in quella in quella in quell'ambito in quegli anni si vararono anche i programmi me Durso medi investa Mad Meda cioè questo mostrava come il discorso della mediterraneo
A un livello quindi politico non ha un livello però intellettuale e culturale accadeva questo lo sapevamo già ma un livello politico
Sì capiva l'importanza che bisognava dare alla formazione alla cultura alla comprensione delle differenza
Questo processo non ha avuto diciamo immediatamente una applicazione
Rapida diciamo
è il programma Med Campus è un programma che ha permesso però per la prima volta di uno scambio di studenti tra la linea nord della riva sud e viceversa o quanto meno ha permesso la la lo stare dello stallo stare insieme di studenti che venivano da diversi Paesi del sud del Mediterraneo e anche del del Nord
è un programma che investe le università ed è un programma che finisce stranamente in maniera molto strana per certi versi a parte alcune alcune problematiche interne
E di carattere un po'amministrativo ma finisce alla vigilia di Barcellona
A Barcellona silice
Bisogna superare bisogna andare oltre questo Paolo programma
Med Campus bisogna creare qualcosa di diverso tenete presente in questi anni gli anni Novanta
Ma tra il novanta e novantacinque
Sono sicuramente caratterizzati da una grande euforia
Una grande euforia che sono effettivamente in Mediterraneo potesse essere un mare di pace e di benessere condiviso questa e la e la realtà storica a cui diciamo una una gran parte la gran parte della società civile si riconosce
Si riconoscono anche evidentemente la società politica la società economica che attraverso questo questa possibilità vede no la la la la possibilità di poter incrementare gli scambi
Commerciali
Quindi
In un certo senso Barcellona segna un un nuovo un salto di qualità ad un livello che credo che ancora oggi noi non abbiamo veramente la percezione del significato di Barcellona
Probabilmente un significato simbolico per tanti versi e non simbolico per altri reale concreto
Ma pensate un attimo che nella storia della della di rapporti tra la comunità europea e il i paesi a riva sud del Mediterraneo
Siamo passati da una diciamo da un vocabolario che come notava i Paesi della riva sud del Mediterraneo come prima correrò paesi in via di sviluppo poi paesi terzi del Mediterraneo Paesi non comunitari fino ad arrivare a Paesi parte a me
Questa è una è una è una diciamo un modo di definire un rapporto che diciamo sicuramente pesante da un punto di vista anche culturale non solamente politico ed e ed economico
In un certo senso se voi riflettete bene
E come se l'unione europea avesse voluto chiudere
Definitivamente ripeto forse molto di più a questo livello simbolico questa fase di rapporti coloniali postcoloniali che avevano intrattenuto aveva intrattenuto con i Paesi della riva sud del mediterranea ora quindi il quadro di riferimento in cui nel quale nasce una istituzione come Unimed e questo non è un quadro di riferimento diverso quale riferimento che vede la politica attenta ai processi diciamo delle società civile i vede una o comunità nella l'unione europea pronta a mettere a disposizione delle risorse perché questo problema della formazione che un problema poi centrale
The Mediterranean è un problema centrale sia perché da un punto di vista tecnico
C'è bisogno di trasferimenti in Ohio e quando parlo di questo parlo trasferimenti rinnovavo dal Nord verso il Sud e da Sud verso il Nord non bisogna forse siderale questi trasferimenti esclusivamente in una direzione
Ma direi anche direi anche di più che questo questo fatto di immaginare la possibilità di diciamo un sa in un qualche modo
Le università le l'insegnamento soprattutto come spazio della parola
Perché noi possiamo non essere d'accordo su tante cose dell'università ma sicuramente non prendiamo reali
Per esprimere le nostre le nostre idee e credo che questo sia un elemento centrale
No anche per una riconoscimento delle differenze un elemento centrale perché si banalizzi in un certo senso anche la la vita degli uomini vedendo come i giovani vivono e con loro con i problemi che hanno sia al nord che al sud
In questo momento sto leggendo un un romanzo di io Mina
Accadrà lesinando Baghdad
E Yasmina Khadra per esempio o a un certo punto Cerf descrive e questo villaggio in cui ci saranno ci sono questi giovani che non sanno cosa fare da mattina a sera parlano e il luogo di sociabilità più importante è un caffè
Sa quante volte ho pensato a questo fatto
Quanti giovani
In quanti Paesi in Italia in Spagna in Francia in in Europa hanno dei ritmi
Simili quante persone vivono in questo tipo di immaginarie e quante persone sono unite anche da una da esigenze da bisogni primari più contraddistinguono sia i giovani della riva nord che i giovani della riva
Su questo lo non lo dobbiamo tenere presente perché altrimenti abbiamo sempre in mente la contrapposizione
Quell'esiste esistono le diversità di di dire ma insiste questa alleanza o questa possibile alleanza tra queste realtà sono delle realtà
Allora
Quindi questo quadro di riferimento generale che è un quadro politico e culturale
Ha permesso la nascita di questa università in quegli anni si parlava molto della possibilità di fare un'università si parlava di università euroaraba
Si è tentato di fare questo
O a Granada c'è stata questo tentativo l'unione europea ha spinto anche in questo senso però dopo si è visto che cosa
Si è visto che e difficile poteri immaginare di fare una università
Nel senso tradizionale del termine e cioè il building le facoltà l'amministrazione i professori quali facoltà
Quale quali tipi di insegnamento e tutto questo evidentemente era talmente pesante da un punto di vista finanziario economico che presto o tardi si è lasciato cadere questo tipo di ipotesi Unimed nasce invece con una una filosofia completamente diversa che la filosofia che ha caratterizzato da sempre poi l'università e cioè l'università e soprattutto mobilità del sapere
E soprattutto necessità di mettere insieme la ricchezza che esiste anche in questo senso io credo che bisogna pensare positivamente
Perché non è che quando parliamo di queste cose dell'università non parliamo parliamo parliamo anche della ricchezza che l'università rappresento allora lo sforzo non è solamente di inventarsi una formula diciamo amministrativa che questo è possibile inventare ma lo sforzo e quello di capire culturalmente che dobbiamo mettere insieme delle ricchezza
E che dobbiamo usare queste queste ricchezze
A partire da questa diciamo da questa intuizione abbiamo costruito questa rete che oggi rappresenta una rete di settantaquattro università
Gli ho detto dallo dall'ottantanove abbiamo iniziato a lavorare
E questa Rete
Che una rete autonoma e autosufficiente non abbiamo un finanziamento da parte di nessuno sono solo le università che talora evidentemente una quota danno la la possibilità attraverso la ricchezza che loro hanno i mettere insieme questa ricchezza e poter concretizzare dei Progetti
Vorrei però soffermarmi brevissimamente
Sulla composizione di questa degli organi dirigenti di questa università di questa unicamente c'è un presidente evidentemente che il rettore dell'Università di Roma la Sapienza ci sono due vicepresidenti uno e Abderrauf Mahbouli
Rettore dell'università di Tunisi e l'altro e cognito Camilleri il rettore dell'università di Malta poi abbiamo un dire un po'c'è il direttore generale solo io ma poi abbiamo una commissione di direzione che allo stesso tempo un comitato scientifico ed è formato dalla ovviamente dai due dice presidenti dalla David Aguilar degna il rettore dell'università di Granada da Hafid Boutaleb il rettore dell'università di Terralba Mohamed senta già remi Hamdallah rettore dell'università di Acea Palestina da professor Massimo Giovannini Rettore Università Mediterranea di Reggio Calabria dal professor Roger Kunduz rettore dell'università di Costantino Algeria dalla professoressa ai se sui saldi rettore dell'università basici di Istanbul e dalla dal professore Ali Abdul Rahman rettore dell'Università del Cairo
Ora questi questo Consiglio di diciamo di amministrazione consiglio di direzione e nello stesso tempo comitato scientifico e quello che dà il la a tutt'
Però come funziona questa rete e perché noi ci candidiamo ad essere a dev'essere sempre con la nelle nelle possibilità concrete che ci saranno a trasformare in un certo senso questa Rete in un o diciamo in un'università mediterranea
Non si tratta di rifare un'altra un'altra università con lo ripeto con i big incolla ognuno a casa sua con la propria università
Però cosa fa una rete di questo genere
Una risibile suo genere risponde anzitutto ai bisogni di formazione noi per esempio abbiamo fatto nella nostra attività diverse cose
Il il viceministro il Intini a richiamato lo spazio l'altro euromediterraneo dell'alta formazione
Si tratta di richiamare anche Bologna il Processo di Bologna e del processo di Bologna cioè anche lì uno sforzo di standardizzazione del modo con cui si rilasciano i titoli il famoso e le e me di chissà osso metri sotto Tora
Che dovrebbe essere il modello che caratterizzano solamente insegnamento in Europa ma anche l'insegnamento della riva sud del Mediterraneo ci sono Paesi della riva sud del Mediterraneo come per esempio o l'Algeria
Che a con cui noi stile stiamo lavorando che si occupa e si preoccupa di questo me di questa messa a livello del proprio insegnamento altri paesi come la Tunisia ma anche in Marocco si preoccupano di questo ecco la necessità diciamo di creare di la necessità che noi abbiamo di creare di vasi comunicanti in Europa e in Italia è presente in maniera specifica
Sono almeno sei anni che questo tipo di sistema e già in vigore
Questo non è un sistema che riguarda soltanto l'insegnamento ma che occupa anche il problema della strutturazione amministrativa di questo insegnamento e noi per esempio
Apollo diverse università la riva sud del Mediterraneo stiamo mettendo in piedi mettiamo abbiamo già lavorato stiamo lavorando su la creazione sia per i professori che per il personale amministrativo di quelli che sono posso non possiamo dire le guidelines per poter applicare questo prendere operativo questo nel processo
Poi c'è un altro elemento che secondo me e centrali questo tipo di discorso
I Paesi della riva sud del Mediterraneo insieme alle università della riva nord decidono per esempio dei percorsi formativi
Dei master per allora che cosa succede
Succede che i professori si sposta questo è l'idea l'idea centrale
Su cui noi abbiamo chiesto anche di poter dare un contributo alla alla crea per la creazione di questa università delle Mediterraneo e questo cioè immaginare che il sapere non rimane dentro ad una istituzione ma la possibilità di spostarsi quindi diventa mobile
Questo sapere che diventa mobile significa flessibilità significa la possibilità di mettere insieme ancora una volta ricchezza per poter rispondere a dei bisogni
Io mi ricordo fra le varie cose che noi abbiamo ho cercato di fare stiamo portando Avati pre per la richiesta della governo giordano di istituire una scuola di Alti Studi per il management dell'acqua
Ora non è che si tratti di dover creare una o una scuola nuova ci sono uno c'era in quel caso era stato anche indicato università c'è università
Quest'università aveva già una base su cui costruire poi diciamo una specializzazione che potesse valere per tutta la Regione
E questa specializzazione come veniva costruita veniva costruita grazie al fatto che altri professori i diverse Università del bacino del Mediterraneo nord e sud
Andassero convogliassero nel loro sapere per poter rispondere a questa a questo bisogno questo evidentemente è una prima tappa una tappa che evidentemente può diventare poi domani una qualcosa di di più strutturato e così in ogni caso questo è il modo con cui noi la lavoriamo da questo punto di vista e concludo perché insomma abbiamo anche
Distribuito un documento sulle varie attività che Unimed ha svolto in questi quasi diciotto anni poi tutto quasi vent'anni anziché ha svolto io credo che sia questa la l'aspetto esso sia l'aspetto più importante e noi ne abbiamo parlato molto anche con l'Università di Malta che e con le altre università che sono diciamo pronte a percorrere questa nuova iniziativa e cioè tentare di costruire una un una policentricità della sapere e permettere ad un'organizzazione diciamo così molto tecnica per certi versi di poter mobilitare questa policentricità del sapere e spostarla a seconda dei bisogni che le varie università
Rappresento
Perché questo e finisco veramente perché questa porta è importante perché noi ci troviamo di fronte ci troviamo alla vigilia di un grosso veramente di un grosso o elemento che trasformerà anni avviso il problema dell'università nel Mediterraneo e cioè ci troviamo di fronte all'applicazione del programma Erasmus Mundus Erasmus Mundus e un programma dell'unione europea della mobilità
Degli studenti così come è stato il programma Erasmus per l'Europa
E possiamo dire che una parte dell'Europa dei cittadini fa parte della mentalità di questa Europa della cultura è stata fatta anche grazie a questo viaggiare dei giovani a questo stare insieme dei giovani e credo che questo modello se si ripeterà per il Mediterraneo potrà che essere diciamo portatore di una maggiori comprensione tra le due rive del Mediterraneo ti ringrazio
Grazie capi servizi su questa terra molti colleghi annuncia espresse avete tutti i pestaggi la verità e a me sembra che ci siano anche parecchi professori universitari fra i nostri colleghi
C'è anche una proposta concreta
Della Slovenia
Che sicuramente Ibra il collega iuris sia presente o qualcuno fora illustrarli nel corso
Se mi consente onorevole Juri chiudiamo in relazione e apriamo il dibattito perché su questa questione dell'Università euro-mediterranea siamo chiamati a proprio definire un percorso e che io riproporrò e che nella nostra
Proposta di risoluzione per il volto a Tunisi per quei molte importanti e raccogliere e far confluire tutti le proposte
Che io non feto esclusive perché mi sembra ricordare che la proposta sloveno
Prevede anche un lavoro giretti per cui però la parola
Per l'ultimo relazione al Roberto Carpano che coltivazioni delle unità di supporto e la gestione invece non ha letto il programma però ammette Eric nasce e qui credo che tocchi mi può anche di la vexata quaestio tutte le risorse perché se è vero che l'unione europea riconosciuto in principio l'importanza che tutti hanno con culturali
Nei fatti le risorse disponibili e al processo di Barcellona saranno non partire tuttora molto esigua del bilancio dell'Unione e su questo ahimè ci siamo soffermati in passato
A lei la parola tutte carta
Signor presidente
Onorevoli grazie per l'invito mio nome Roberto Carpano e sono attualmente il coordinatore della regional manager ma su porzioni perché la unità che la Commissione europea ha voluto che gestisce il programma però Margherita L'Unità ci ha base a Roma presso il ministero beni culturali
Il mio intervento sarà sicuramente molto meno aulico rispetto a quello dei miei collegi cercherò di dare quella che una chiave di lettura che è più concreta e che più perché più tangibile
Vorrei affrontare il tre punti la situazione attuale nell'ambito di quella che l sono LEA allocazioni per quanto concerne risorse finanziarie
Vorrei parlare del programma però me De Rita se della Fondazione Anna Lindh
E poi così vorrei porre vorrei parlare di quelle che sono i risultati che il programmata a Roma e Veritas ha portato sia da un punto di vista tecnico credo da un da un punto di vista politico
Penso che sia utile accendere un pochettino il riflettore su illa sulla fase attuale in cui in cui siamo adesso
Nel senso che siamo all'inizio di quella che è la nuova programmazione due mila sette due mila tredici per quanto per quanto concerne le nuove prospettive finanziarie
Siamo in una fase in cui il Parlamento europeo c'ha un ruolo crescente per quanto concerne quella che è la scelta e per quello che è un ruolo di codecisione con la commissione del consiglio
E più che altro siamo in una fase in cui il termine cultura sia inteso come patrimonio che come cultura
Diciamo incomincia a vedere quello che è un ruolo maggiore sia nelle convenzioni internazionali e nazionali che nelle allocazioni per settore
Questo diciamo che è un fatto che è estremamente positivo è un fatto nuovo che non si ritrovava precedentemente
Ma per riprendere quello che l'onorevole Tana desueta così diceva quella che la difficoltà è che spesso c'è un passaggio debole nel passare da quelle che sono le enunciazioni da quelli sono i principi ai fatti
Il programma da Roma ed Heritage insieme all'Anna Lindh foundation diciamo che è l'unico programma che traduce in termini operativi
Il la terza gamba del processo di Barcellona
Quindi stiamo parlando di cinquantasette milioni di euro per il periodo novantacinque due mila dunque più mille cinque
Che in termini percentuali rappresentano solamente l'un per cento di tutta quella che è la dotazione finanziaria di Med quindi di fatto di fronte all'interesse che è stato enunciato la trasformazione di questo interesse in allocazione di Baggio si ferma all'un per cento quindi capiamo così benissimo che può essere un ammontare grande se se si paragona per esempio con il fatto che ci sono dei degli altri programmi regionali tipo sull'acqua
O altro che c'hanno allocazioni minori però diciamo che emerge quantomeno che c'è uno sbilanciamento forte fra le dichiarazioni di principio ai fatti programma però ma in verità il di questi cinquantasette milioni di euro ne vale quarantasette
Ha coinvolto quattrocento partner per il periodo due mila uno due mila più mille sei professor Rizzi con la con la Unimed
Diciamo che è uno degli esempi dei partner che hanno partecipato a uno dei Progetti
Sì con ha sicuramente più in più interessanti nell'ambito legislativo e anche Mounir Bouchenaki diciamo con li Croma hanno partecipato anche loro
Quindi diciamo che questo programma che finisce adesso nella sua terza fase e che si prospetta con una fase no con una fase nuova
Per l'anno per l'anno per l'anno prossimo ad oggi insieme all'Anna l'infante diciamo è l'unico programma
Che nel calcio peripezie traduce quelle che sono sia le politiche delle visioni strategiche
Infatti
Che cosa abbiamo fatto noi come noi come regional management su porzioni
Ma diciamo che ci siamo mossi essenzialmente su un punto su un piano tecnico e poi diciamo che siamo invece giunti a quello che un ruolo più decision making a quello che un ruolo maggiormente politico diciamo che quando siamo arrivati tre anni e mezzo stretto tre anni e mezzo fa solamente la Siria e questo mi sembra che sia un termine che che è un che estremamente importante
Era l'unico paese che nella cooperazione bilaterale quindi tra l'unione europea
La Siria allocato dieci milioni di euro per il per il vuole il calcio Inheritance
Quindi di fatto quello che noi leggiamo e che c'è una discrepanza che c'è un divario che è estremamente forte fra i principi che vengono enunciati e poi quelle che sono le allocazione di di fatto cioè se voi così pensate che fra gli undici Paesi tra gli undici ex paesi Meda la Siria era e oggi ancora rimane l'unico che ha riconosciuto un'allocazione finanziaria sul calcio Meridies diciamo con tema che quanto meno dovrebbe così lasciare
Riflette
Altro elemento quando noi siamo arrivati cioè vale a dire in per nel dicembre due mila e due mila e tre tutta la visibilità del programma era estremamente bassa
Nel nel senso che se uno andava su google S digitava caro me deperita sa non usciva fuori niente se non nelle ultime posizioni
Ad oggi invece diciamo che dopo tre anni e mezzo di lavoro qualche è risultato lo abbiamo portato a casa evidentemente risultati che potremmo migliorare ma insomma diciamo che siamo contenti quantomeno di poi di poterli condividere con voi
Il primo è una strategia euromediterranea nel settore dei beni culturali che verrà applicata nell'ambito delle prossime prospettive finanziarie nell'ambito della nuova politica divide di vicinato una strategia che è stata condivisa con i paesi della sponda sud
Nel senso che esso Sonate abbiamo fatto alcuni focus group in Siria Marocco Israele ed Egitto abbiamo consultato i ministeri i direttori generali della cultura della sponda sud
è stata presentata al Comitato euro Mediterraneo di al comitato Roma ebbe di di gennaio perché umile sette quindi diciamo che quanto meno un per l'Ignis Simo anche se importante passo avanti in cui in questo contesto l'Italia c'ha evidentemente aiutato così molto e rack e mette un primo pilastro affinché nella programmazione futura due mila sette tunica tredici ci sia uno spazio a uno spazio che è crescente
Al calcio periferici
La Commissione europea ha apprezzato il lavoro che la nostra unità i Progetti stesso hanno fatto per cui diciamo che come secondo
Risultato che è stato portato a casa il fatto che c'è un Roma imperterrita su quattro che dovrebbe essere lanciato lungo per la fine
Di quest'anno
Tuttavia moltissimo rimane ancora da fare quella che è la prima cosa che importantissime
Se il Parlamento sia dei Paesi membri del Parlamento europeo credono realmente che il tema Cultura synth portante la cosa che fu anche è fondamentale incominciare a dare una dimensione finanziaria
A questa strategia nel senso che una strategia che disponibile sia nel nostro nel nostro sito web sia che abbiamo messo qui delle copie ma diciamo che oltre a identificare i settori che sono essenzialmente tre
Risorse umane Institutio nel bel Deng rafforzamento del quadro legale quello che manca è una dimensione finanziaria
Nel senso che si può sicuramente così parlare di tutto quello che noi vorremmo di quello che si potrebbe fare ma quello che è importante avere quelle che sono risorse finanziare cosa che ad oggi ma
Un'altra pista che i ministri della cultura sia della sponda nord che della sponda sud si sono incontrati l'ultima volta dieci anni fa a Rodi
Quindi voglio dire magari può essere che sono cambiati magari può essere che ci siano alcuni temi nuovi ma se si vuole dare una sostanza esse non si volesse non ci si vuole fermare a quelle che sono e non sessione di principio è importante che da parte sia dei parlamenti che dei ministri stessi ci sia quello che un riconoscimento così maggiore ed una traduzione infatti di quelli che sono principi che sono stati riportati sia dallo non dall'onorevole Tana De Zulueta che condividiamo tutti quanti sia dei miei relatori
Vi ringrazio che l'attenzione per essere stato invitato grazie
Grazie a lei Tercas tardo carta abbiamo che trascorse Kakà
Io oltre iscritti a parlare in fra i nostri colleghi
Lacrime e madame fa con una passa Tirelli e città
Sciocca nel sedere il sette Buongiorno grazie presidente
Anzitutto vorrei rivolgere un grazie dal Coni alla Camera al popolo italiano per l'accoglienza e l'ospitalità per residenti siamo state uno dei parli ai gruppi parlamentari più entusiasti per la creazione della Fondazione Anna Lindh e avevamo tante speranze in merito però ci rendiamo conto che deve ancora
Fare molto per raggiungere quanto speravamo sono felice di aver sentito oggi che c'è una specie di upgrading di aggiornamento questo ci fa sperare che le cose possano migliorare per parte nostra vogliamo ribadire ancora una volta la nostra volontà di dare un contributo affinché questa istituzione possa finalmente funzionare sì i dirigenti di questa fondazione lo vorranno
I progetti che cercano di rafforzare questo dialogo di
Tutelare la diversità culturale tante proposte tanti progetti
Sono tutto loro tuttora un po'il come dire in ordine sparso forse abbiamo bisogno di un po'di coordinamento per tracciare una via maestra nella quale possano confluire tutte queste proposte abbiamo bisogno di più ricerca più ricerca che possa sondare individuare le esigenze e le richieste perché ci sono delle priorità nei vari ambiti culturali forse la costruzione di un partenariato tra i vari paesi su un dato tema forse questo potrà destare una certa tensione né in quei Paesi coinvolti forse questo sarebbe un un avvio intelligente avrei una proposta riguardo per esempio in Egitto
Nel deserto occidentali abbiamo dei siti faraonici dove Alessandro Magno è stato incoronato questo è un sito che richiede molta attenzione per quanto riguarda la ricerca nel sito
A richiedere Sauro perché il sito sta cadendo a pezzi credo che questo interessi più paesi non solo l'Egitto e la Grecia ma altri Paesi pure
Questo per esempio questo progetto potrebbe essere considerato un project toh che rientri sotto illecita di un nuovo programma per dire la tutela del patrimonio comune
Nel Mediterraneo perché tanti siti
Sono comuni non riguardano solo un dato Paese
La società del informazione della tecnologia è una ambienti davvero molto utile affinché si possano dare uno sviluppo nuovo alla ricerca che non può e non deve limitarsi alla alla patrimonio tangibile ma devi andare a toccare anche quelli che patrimonio intellettuale presidente vorrei ribadire in varie occasioni l'interesse e dell'Egitto
In questa ricerca culturale
Una ricerca nell'ambito della cultura abbiamo inaugurato un attaccheremo a un museo per i beni culturali sommersi ad Abukir il museo è stato inaugurato dal presidente Mubarak e Chirac
Un mese fa ecco questo questa iniziativa toccherà altri Paesi del nord e del sud del Mediterraneo
Suggerirei presidente che ci sia un progetto che definirei di fratellanza o di gemellaggio tra i musei e i centri in cui Turati nei nostri Paesi attraverso dei progetti pratici con delle attività con dei programmi
Che a cui possano partecipare i cittadini che i progetti che non siano limitati allo scambio di visite tra dirigenti e il leader infine vorrei dire che il principio di cui andiamo fieri per cui lavoriamo e cioè la tutela delle diversità culturali
Questo e uno dei mezzi una delle modalità più importanti che e aiuti a superare questa tensione culturali e politica nel Mediterraneo questo porterà alla pace tanto ambita
Pace che l'Egitto vuole come governo e come popolo e la nostra first lady Susanna Mubarak è impegnata in prima linea ENI su questo fronte
A conclusione vorrei dire grazie all'UNESCO che tutela questo sforzo questo progetto non solo erano Storari amante le parti del mondo grazie presidente grazie a tutti i colleghi per il cortese ascolto
Grazie a lei tra assai e i teste tra la parola a Aurelio Juric della Slovenia
Grazie presidente
Un saluto a nome del Parlamento lo vedo tra tutti i partecipanti
Volevo soltanto dare il mio contributo più presenta più che altro
La all'idea nostra dell'Università del Mediterraneo
Dico subito che la Slovenia si prepara a presiedere prossimo anno l'Unione europea
Puntando su due priorità uno è proprio il dialogo interculturale l'altra riguarda i mutamenti climatici le politiche energetica
Quindi senz'altro nel suo nei suoi sei mesi di presidenza uno degli strumenti che lo scopre niente tende impugnare sarà anche la convenzione dell'UNESCO
Cui darà ampio spazio
Nel nella sua fase di presidenza
In questo contesto si inserisce ovviamente anche il confronto
Che apprezzo tantissimo che parte formalmente oggi io direi con anche la proposta
Dell'Unimed tutti ipotizzare nell'università di Mediterraneo in una ottica dirette deve con la rete già esistente
Voglio informarvi che a Tunisi la Slovenia
Presenterà ufficialmente una sua proposta
Che ovviamente non è esclusiva che integrativa che può essere complementare perché
Indica la creazione di lustro di uno strumento in più se vogliamo
Rafforzare quella che la crescita intellettuale di quest'area
Quindi facilitare poi anche il dialogo fra le due sponde ad
Tunisi vi sarà una presentazione ufficiale di una proposta che è stata messa insieme da un gruppo di esperti in Slovenia
Tra mondo accademico politico
E quindi e società civile
E che
Non nega nega il ruolo anzi Lollo lo completa
Dell'uno in mezzo ma tende a confrontarsi ecco su quelle che sono le opportunità migliori ecco per creare questa istituzione non ci rendiamo conto che il dialogo fra le due sponde del Mediterraneo il dialogo fa fra l'Europa soprattutto al mondo islamico
A volte segna il passo appunto perché non vi sono nei supposti di maggior responsabilità
Intellettuali capaci di di di allocare qui siamo mancanti tutti su tutti i versanti
Quindi l'idea è quella senz'altro di creare una nuova generazione di intellettuali in questo in quest'area che sappiano dialogare meglio che sappiano gestire meglio
Questo rapporto che spesso è troppo spesso e difficile ecco io non mi addentrerò oggi sul sul sull'idea della Slovenia ma vi invito all'assemblea di Tunisi a prestare attenzione a questa costa presentazione ufficiale grazie
Grazie a lei
Onorevole io dico
Io ad antiscippo
Quello che mi sembrava la luce delle idee emerse fin qui anche sei novembre
L'idea era di propone al più uno
La costituzione di un gruppo di lavoro in modo da poter entro l'anno
Street riceve su un percorso condiviso per la nascita finalmente effettiva ti urbana istituzione universitaria mediterranea
Io conserva tra le istituzioni e perché credo dovrebbe io via Pieraccioni le due proposte sono potenzialmente realmente compie vent'anni Creta però appunto ci vorrà con istruttoria e questo se poi si eccita corto per Saffo concordare come proposta e cioè un gruppo di lavoro che stringa in un tempo preferì con una proposta concreta da sottoporre a la sessione di me dopo quella di travestiti questa
Il frazione più essere iscritti a parlare
E signor Murdoch Luigi che la Tunisia
Massimo grazie presidente
Desidero in primo luogo ringraziarla dell'ospitalità e questo bel palazzo
Che ci ospita per anche per preparare la nostra terza riunione che avrà luogo a Tunisi vorrei parlare lo fa delle nuove tecnologie voi
Che saranno all'ordine del giorno del nostro lavoro le nove e le tecnologie sono molteplici naturalmente ma per rimanere nell'ambito di quello che ci sta più a cuore cioè il dialogo tra culture
Penso che le nuove tecniche in materia d'informatica di informazione e comunicazione debbano essere più delle altre essere messa a disposizione di gli abitanti della sponda nord della sponda sud del Mediterraneo proprio per facilitare il dialogo tra spacci vietare un trasferimento di quelle informazioni quel trasferimento che alla base stessa del dialogo sarà pesano informazione se c'è mancanza di informazioni ormai dialogo viene meno
Sappiamo anche che le nuove tecnologie nuove tecniche hanno dato luogo a nuove idee nuove concezioni della vita stessa dell'economia le nuove economie in particolare all'economia del sapere
Oggi naturalmente bussano che ne ha parlato poco fa quando ha parlato del digital device de de la frattura digitale anche questo si pone a livello di partenariato euromediterraneo per colmare questa lacuna questo digital dei raid
Bisognerà quindi trovare una strategia a basta a dare in uguale misura fornire non far misura dagli stessi strumenti agli abitanti della riva sud della riva nord del Mediterraneo quindi quando si parla di una Rete
Una rete culturale una rete universitaria di studio di ricerca o altra se non abbiamo tutti gli stessi strumenti gli stessi mezzi lo scambio questo dialogo questo interscambio rischia di essere piuttosto limitata ecco perché propongo conformemente alle raccomandazioni emersa dal vertice mondiale della informatica formazione che ricorderete
Ha avuto luogo tunisina prima parte Ginevra organizzazione nazione te poi a Tunisi dicevo noi nella nostra qualità di partner euromediterraneo dobbiamo esercitare una pressione a livello globale e mondiale perché questa
Mancanza
Di strumentazione di strumenti proprio di anche materialmente possa essere colmata
Potremmo anche stringere i nostri partner europei della riva nord perché investano in questa nuova techno oggi è rivela la sponda sud che creatrice di occupazione anche ad alto livello specialistico
Così facendo si potrebbero diminuire i flussi migratori ovvero a vere o una migrazione se posso esprimermi
Tra virgolette in loco nello stesso luogo e lei mi ha precorso signora presidente quando parlava di università io lo stesso Folena avrei voluto suggerire la creazione di un gruppo di lavoro pesa per l'università euromediterranea che possa avere il tempo di riflettere lei stessa ha raccolto le varie proposte dai nostri colleghi e dicevo questo gruppo potrebbe vedere che di nuovo tipo di università creare un'università in Rete come abbiamo ascoltato dire dal l'oratore che si parlava dell'Unimed ovvero basta università virtuale a favorire il dialogo
E non lo superando quindi il contatto fisico vero e proprio sicuramente le le due cose non si escludono si può avere anche una forma di complimenti all'età ecco perché io Haumea auguro che il gruppo di lavoro incaricato di preparare appunto
Io sono risultate tenga conto di questa complementarietà cioè da una parte una rete più virtuale
D'altro canto
Anche un contatto fisico perché la rete virtuale rimane pur sempre nel campo tecnico
Salò piuttosto degli specialisti dei tecnici che si interessava a questi a prescindere scienza Medicina Ingegneria
Ma perché lievi ragazzi studenti dei le due rive si conoscano quello che attiene alla civiltà aveva cultura
Non si può farlo soltanto attraverso le letture anche se sono utilissime anche in presenza di una rete virtuale ecco perché propongo che in forse le due cose potrebbero andare a insieme da una parte l'ariete non esita virtuale che agevola sicuramente il dialogo ma anche di concepire una struttura fisica reale un'università vera e propria in cui le gli studenti si possano incontrare
Io sono stato vicerettore dono essiccare vorrei animare questa idea anzi vorrei essere parte essere incluso nel gruppo di lavoro grazie
Signor carri quei
L'altra per sempre che chieste Lacchiarella e
Signor McCall anziché del Parlamento europeo
La Slovacchia
Sì ma però riscontro grazie presidente vorrei innanzitutto ringraziare l'Italia particolare la Camera dei deputati
Per averci così raccolto qui a Roma
Penso che sia un segno di cooperazione e di amicizia di cui abbiamo tutti bisogno
In quanto membro del Parlamento europeo vorrei sottolineare
Alcuni elementi così mi sembrano importanti come sapete nel Parlamento europeo cioè un nuovo presidente lettering che ha preso funzione recentemente
E sono lieto del fatto che abbia sottolineato molto il dialogo di Barcellona il processo di Barcellona
E tutti quei problemi di cui discutiamo noi qui nel nostro gruppo di lavoro nell'Assemblea della ma mi sembra un buon senza un segno positivo il fatto che il Parlamento europeo
Attribuisca tanta importanza a questo processo
In qualità di membro della Sezione politica della commissione politica dell'apre Emma
Vorrei anche sottolineare maggiormente più di quanto non sia stato fatto a oggi delle soluzioni politiche
Non lo
Che possano risolvere i problemi tra la riva sud della riva nord e in particolare il problema del Medioriente il conflitto israelo palestinese ha molto apprezzato
L'intervento di Bouchenaki che c'ha giustamente detto che presto la convenzione dell'UNESCO sulla protezione
E la promozione delle diversità delle espressioni culturali entrerà in vigore si tratta di un segnale positivo un segnale della vivacità e della qualità dei valori
Presso
Che noi promuoviamo in Europa e anche nella nell'Appennino
O anche molto apprezzato l'idea di mettere l'accento sulla cooperazione tra università
Prestando maggiore attenzione ai giovani intellettuali che sicuramente rappresentano il futuro di questo dialogo
E che a lungo termine sicuramente porteranno una maggiore fiducia reciproca tra i popoli e le nazioni
E infine di uguale importanza ho molto apprezzato l'intervento della signora Roudil
Di altissima qualità
Presso
In particolare quando ha menzionato il problema
Non solo il problema dei paesi
Del Medioriente ma anche del questa Europa allargata il sud resta dell'Europa il Kosovo perché sono d'accordo bisogna rendersi conto che in in questa zona c'è bisogno di una soluzione giusta ed equilibrata nel Kosovo
Una soluzione che porti dei degli elementi positivi e non ulteriori elementi di tensione e di conflitto come sapete ecco
Per una coincidenza di eventi la Slovacchia presidente del Consiglio di sicurezza dell'ONU in questo momento è
Sto abbiamo intenzione di dare degli apporti positivi per la soluzione di questo conflitto
Nel pieno rispetto del popolo del Kosovo ma anche nel pieno rispetto delle minoranze non soltanto musulmane ma serve sempre tenendo conto del parere ufficiale della serve a
E quindi volevo attirare la vostra attenzione su questo grave problema e invitare i colleghi presenti a a riflettere ad approfondire a questo questione a nella ricerca alla ricerca di una soluzione positiva grazie
Signor Miccoli Massi
O anche iscritti a parlare Nicolas che al terzo
Cypress
Specchio Francioni grazie presidente
Anch'io mi uniscono la ricordò di ringraziamenti per che state ospitandoci con tanto calore
Patrimonio culturale dialogo interculturale l'impiego di nuove tecnologie fra i pezzi del mediterranea sono elementi
Che proteina no alla unità la promozione della convenzione fra i vari popoli l'ultimo obiettivo
Con la conservazione del patrimonio culturale dei popoli del Mediterraneo attraverso il dialogo l'ultimo obiettivo diceva la creazione di pace stabilità in questa regione particolarmente travagliate non vi possono essere prospettive di migliorare la collaborazione culturale se ciò che costituisce il nostro patrimonio comune non è condiviso e conservato l'interrogativo né che con che mezzi possiamo raggiungere questo obiettivo studi comparati di storia di letteratura e di religione
Promozione della comprensione tolleranza attraverso l'istruzione tutti questi sono elementi che possono portarci al conseguimento di questo obiettivo naturalmente
Per far ciò abbiamo bisogno di maggiore collaborazione nel campo delle nuove tecnologie
Così da ricevere e trasmettere le informazioni così da ricevere e trasmettere cooperazione a livello europeo ecco perché accogliamo con favore l'idea di creare o non esita euro-mediterranea università una iniziativa che può fornire il quadro per un coordinamento più efficace
Tra i vari soggetti interessati grazie
Sì
Le stecche Anthrax
Se
C'è un momento pone porterà nella parola siccome nostra Commissione dovrebbe anche comprendere
L'attivazione della società civile fra i propri mandati sia stato ha parlato oggi del ruolo della società civile nella nascita e nella stessa erogate la convenzione dell'UNESCO ed è presente fin qui
Ordine rappresentanti della coalizioni italiana che la differenza culturale e che ha chiesto la parola
Si sono osservati naturalmente ma sono Silvana Abruzzo segretario generale
Del coalizione italiane Puffetta ecco vi porto i saluti di Ugo Gregoretti che il presidente che ci ha lasciato perché era in partenza
E intanto ecco vorrei ringraziare per invito l'opportunità di partecipare a questo interessante Assemblea
Ci sembra opportuno in questo contesto segnalare alcuni pugni chi da una parte come già annunciato e proposto madame Roudil che ci ha conosciuto e seguito
Giada da tempo
Sarebbe opportuno aiutare appunto i Paesi del Mediterraneo a ratificare la convenzione
UNESCO per la promozione la protezione della diversità culturale ma non solo questo aiutare anche l'UNESCO a Dario attuazione alla Convenzione
Con un segretariato forte ed autorevole con un osservatorio efficace in grado di segnalare le minacce alla diversità nei luoghi dove queste si producono o si dovessero produrre
Con uno strumento di arbitrariato che sia in grado di sostituire efficacemente quelli della o in Micci troppo sbilanciati a favore del mercato
E l'ideale naturalmente sarebbe costituire un modello efficaci di rapporto tra istituzioni e appunto Società Civile
Per consentire un'efficace applicazione della Convenzione in ciascun Paese un modello diciamo di privato o pubblico che veda coinvolte le coalizioni
Già di fatto che l'anno in questa funzione sonate per questa funzione
E ci sembra appunto che questi siano dei punti importanti che noi come coalizione italiana ci rendiamo disponibili a collaborare in tal senso
E anche ci sembra di estremo interesse la costituzione di un'università del euromediterraneo e qualora fosse possibile ci interesserebbe partecipare attivamente alla costituzione di questo università
Avendo comunque nel nostro progetto una collaborazione la Costituzione
Di una una rete di collegamento che consenta di istituite eventualmente nuove come dire nuovi insegnamenti
Per favorire appunto la diffusione e la circolazione delle della conoscenza alle diverse culture ecco volevo anche dire che la coalizione italiana fa parte di un coordinamento europeo e di un coordinamento internazionale
Che hanno attualmente collega hanno trentasei Paesi questa è una rete di grande interesso che appunto è nata in una collaborazione attiva tra istituzioni e Società Civile grazie
Grazie a lei signor Capuzzo
C'era una richiesta di un minuto soltanto Pittella collega racconta cassa sull'università o forse possiamo rimandare a questo pomeriggio pecche che offre non interrompermi poi le quando invece
Quando venne soltanto lei e poi pasta devo che te interventi
Prenderemo i corpi di pregio e inizieremo la se siano esse limite azioni ci sarà occasione nel momento in cui noi discuteremo una pazza diverse obiezioni etiche ordinari scritti qui ma già abbastanza o meno alta
Cioccolati
Grazie avevamo una visione completamente diversa rispetto all'università Euromed ora dopo aver ascoltato il professor Rizzi vediamo che dal punto di vista pratico vediamo e sentiamo che è difficile restituire una università nel senso tradizionale però non mi è del tutto chiaro
La differenza tra quanto è stato detto oggi e il i gli scambi che ci sono a livello di studenti e docenti
Nel senso di un rafforzamento di questi produca grammi come ha detto lei Presidente questo richiede una commissione che o ha continuato per approfondire ulteriormente questa tematica grazie
Lei
Io intendo un po'per i coffee break e ci ritroviamo qui tra cinque minuti se ce la fate e facciano Leandro assente indosso incontro su la questione dell'immigrazione
Ma
E i nostri là fuori
Tanto intanto ripetute mi ha detto
Carico letti
A tutti voi
Ha illustri ospiti
Sperando e nulla frequenza giornata di lavoro io Terror subito la parola
Al vice presidente della Camera dei deputati l'onorevole Carlo Leoni
Ci ospita oggi alla Camera dei deputati grazie
Cari colleghi e colleghe illustri professori gentili ospiti
Sono particolarmente lieto
Di aprire la seconda riunione presso la Camera dei deputati della commissione per la promozione della qualità della vita gli scambi tra le società civili e la cultura dell'assemblea parlamentare euromediterranea
Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza
Che vede riuniti parlamentari dei paesi membri dell'Unione europea e dei paesi mediterranei aderenti alla dichiarazione di Barcellona
Un progetto comunale volto a fare del bacino del Mediterraneo un area di pace di sicurezza di stabilità
E di raccogliere insieme le sfide comuni del terzo millennio a partire dall'impegno per la pace e contro il terrorismo
Siamo pienamente consapevoli del ruolo che i Parlamenti possono e debbono giocare nella costruzione di questo spazio
L'assemblea parlamentare euromediterranea costituisce infatti una importante opportunità
Per passare ad una fase di progettualità politica raccogliendo le sollecitazioni che provengono dalle diverse società civili che ognuno di noi rappresenta
E che pur nella differenza che le caratterizza ci chiedono maggiore impegno in direzione della pace della lotta contro la povertà
Del superamento dell'Est diseguaglianze di uno sviluppo che sia equo e rispettoso dell'ambiente
Si può affermare con assoluta convinzione che se finora la cooperazione parlamentare euromediterranea ha costituito uno dei motori del partenariato oggi essa può essere in grado di imprimere una svolta decisiva la Commissione qui riunita ha forse il compito più semplice e più arduo al tempo stesso realizzare quel dialogo tra culture civiltà e religioni che rappresenta il prerequisito necessario per raggiungere gli obiettivi del partenariato e per sviluppare relazioni improntate alla fiducia e alla collaborazione reciproca
Compito semplice
Perché la cultura è per sua stessa definizione strumento di confronto dialogo e comprensione reciproca
Ma al tempo stesso arduo perché i conflitti le sperequazioni e la deriva terroristica sembrano aver alzato barriere insuperabili e creato timori reciproci difficili da superare
Si tratta di una sfida importante a cui i parlamentari sono chiamati a rispondere con le armi della politica una politica in grado di mobilitare le nostre società
Per dare impulso a quel progetto di pace sicurezza libertà giustizia eguaglianza e prosperità
Rappresentato dal partenariato euromediterraneo e che oggi più che mai costituisce un aspirazione condivisa dei nostri cittadini del nord e del sud
In questo contesto è fondamentale costruire ponti ideali tra le società promuovere il dialogo e la comprensione reciproca e forgiare una volontà politica collettiva per affrontare gli squilibri mondiali
La commissione per la promozione della qualità della vita gli scambi tra società civili e la cultura dell'assemblea parlamentare euromediterranea
Può svolgere una funzione importante e di stimolo per riannodare i legami antichi che da sempre hanno tenuto unite le due sponde del Mediterraneo
E ne hanno fatto un ponte tra le civiltà
In un mondo sempre più globalizzato che tende ad annullare le differenze e ad impoverire i contenuti specifici delle diverse culture
è importante impegnarsi per recuperare e valorizzare le differenti identità culturali che rappresentano una ricchezza inestimabile della regione mediterranea
Non esistono gerarchie tra le culture così come non ne esistono tra i popoli tutte le culture hanno pari dignità e una specificità che le rende uniche e non omologabili
Sono convinto che i lavori di oggi
Dedicati al tema delle diversità culturali alla prospettiva dell'istituzione di un'università del mediterraneo
A ruolo dei Parlamenti di fronte al fenomeno della migrazione alla tutela del mar Mediterraneo alla proposta di un Parlamento dei giovani
Dell'area euro-mediterranea
Costituiranno l'occasione per tracciare quel percorso comune che rappresenta una speranza per le nuove generazioni e per il futuro di tutti noi
Troppo spesso l'area mediterranea ha dato e dà notizia di sé per episodi tragici legati alla guerra e alla violenza
Sono tanti troppi i lutti e le tragedie che insanguinano le sponde di quello che vorremmo un mare di pace e non di contrapposizioni
Ancora troppe le ingiustizie e le lesioni di diritti civili e democratici
Ma la risposta a tutto questo non sta nello scontro di civiltà nella pretesa di supremazia di una religione sulle altre di una cultura sulle altre di un modello politico economico da imporre con la forza o con il ricatto
Noi siamo qui riuniti per dimostrare ancora una volta che la strada che porta alla prosperità e alla giustizia è una strada non violenta e la via maestra del dialogo e della cooperazione tra i popoli
L'impegno della vostra Commissione ha in questo senso un obiettivo è una responsabilità speciale
Dimostrare con la forza dei fatti e delle idee
Che non ci si può e non ci si deve rassegnare alla logica dello scontro e della disgregazione
Che è possibile attraverso il dialogo e il dibattito trovare punti di convergenza e formulare proposte condivise
è con questo spirito che rivolgo a tutti i presenti il più sentito benvenuto alla Camera dei deputati e i migliori auguri di buon lavoro grazie
Grazie a lei presidente Leoni
Io a tempo in mente di fare un piccolo cambiamento nell'ordine dei lavori con il permesso
Del vice ministro Intini a cui però di benvenuto
Questo perché
Abbiamo qui presente con noi
Tra i nostri relatori
Il direttore generale dell'INPS nasce possente attraversati porta appresso pesce nel resto esce dal cavo su appropriati ICCROM
Dell'UNESCO
Il dottor Bouchenaki dovrebbe parlarci della convenzione UNESCO sulle differenze culturali
In partenza però per Gerusalemme per una missione che sì riguarda in quanto questa missione e proprio per pugna
Presa d'atto della situazione dei lavori che sono stati iniziati e poi sono spesso allarmò Schenardi Axa
L'ultima riunione del più puro dell'appello che si è svolto torinesi questo mese
A incaricato la nostra Commissione e approfondire questa questione deve e eventualmente uscire ecco una presa di posizione
Per quanto riguarda le preoccupazione che erano state sollevate
Allora io farei questo piccolo strappo e cioè darei la parola alla se mi viceministro Intini me lo consente
Al dottor Bouchenaki in modo che ci dica velocemente
I motivi di questa sua missione che potrebbero obbligati però a andarsene prima
Del punto nell'ordine dei lavori a cui avrebbe preso la parola
Se questo fosse noi comunque apriamo la sua relazione scritta sulla convenzione UNESCO
E pertanto auguri a Parma se Bush
Grazie
Presidenta onorevole vicepresidente della Camera dei deputati onorevole vice ministro degli affari esteri
Eccellenze Ravel signore e signori e un tanto onore per me
Di parlare davanti a l'Assemblée a parlamentari a euromediterranea particolarmente in quest'ambito su lo studio dei testi giuridici delle convenzioni internazionali su la protezione e la promozione della diversità culturale
Io sono da qualche mese di a Roma come direttore generale dell'ICCROM
Un'istituzione intergovernativa che è stata creata il mille novecentocinquantasei e ospitata dal governo italiano
Per lo studio la formazione nel campo della protezione la conservazione del patrimonio culturale
Prima di essere a Roma io sono stato per venticinque anni all'UNESCO
Ho lavorato sempre nel campo del patrimonio culturale e in quest'ambito
Ho partecipato alla preparazione dei conti delle convenzioni internazionali come la convenzione sul la protezione del patrimonio subacqueo del mille novecentonovantanove la convenzione del due mila tre sulla protezione del patrimonio intangibile
L'ultima convenzione
Se c'è un po'di tempo presente ero davanti a voi su la convenzione quella promozione la protezione della diversità dell'espressione culturale
Avevo richiesto dalla l'onorevole presidenta che se posso dire qualche parole all'inizio perché ho ricevuto durante la settimana scorsa dall'onorevole presidenta De Zulueta
Una richiesta su un tema che avete davanti da voi sulla situazione ed un sito di una città che iscritta sull'elenco del patrimonio mondiale sull'elenco del patrimonio mondiale in pericolo che la città di Gerusalemme
L'UNESCO dal momento
Don tonde questa città è stata iscritta il mille novecento ottantuno sull'elenco del patrimonio mondiale e anche non ho dato un anno dopo in ottantadue sull'elenco del patrimonio mondiale in pericolo
Ha sempre mandato dell'emissione tecniche per avere un rapporto su l'evoluzione del la dei lavori del del del del dei lavori di vista Oro dei lavori di mantenimento che si fanno nella città vecchia che stata considerata corre patrimonio culturale dell'umanità
Qualche settimana fa voi sapete che ci sono stati nano hanno stato cominciati se sono stati cominciati qualche lavori di scavo a al nella nella zona Oreste della città
Presso la porta che si chiama la porta dei magrebini
Babel Marra Riva
Questa porta e era l'unica porta da dove
Ma ANTRA vanno i turisti verso quello che si chiama in arabo al salame Sharif a Play SUER se a lo Kate due Tupolev Mosca sporge ladra sanno si tratterebbe due maschere sacre di Gerusalemme
Femmes
Coppola
Ucciso o a nostri una largo alla famosa cupola dorata anche è una della dirigenza anche nel mondo estraneità ma è anche una città ancora insoluti serpente
Che il luogo propone Santo per tanto per i cristiani che per gli ebrei ecco perché Gerusalemme è un sito di religioso di grandissima importanza e ogni attività secondo la convenzione del settantadue
Il
Deve essere presentata alla Commissione per il patrimonio mondiale e all'UNESCO mi dispiace o sono passato a parlare in inglese quindi stavo dicendo agli ultimi lavori che sono stati intrapresi dalle autorità israeliane vicino alla porta del Maghreb hanno suscitato molte discute scontri e il direttore generale dell'UNESCO Matsuura
è stato avvicinato da tutti gli Stati membri della regione
E dal gruppo del settantasette
E appunto intrattenuto vari contatti negli ultimi quindici giorni
Tant'è che adesso sta per inviare una missione tecnica presieduta da Francesco Baldari direttore del Centro per il patrimonio mondiale dell'UNESCO
E a questa missione di questa commissione parteciperà anche il presidente della il commossa comitato internazionale per monumenti e siti archeologici io stesso vi parteciperò come partecipante della
Il Croma
Che analogamente alla ICOMOS un organo consultivo secondo la convenzione del settantadue già citata Obiettivo dalla missione una finalità appunto tecnica perché ci recheremo sul sito vedremo si qual è la situazione quali sono i lavori effettivamente intrapresi e che impatto essi hanno e che impatto bisogna vere per la protezione del sito ecco rapidamente presidente questo è quanto volevo dirvi a titolo di informazione ecco il motivo perché io
Volevo appunto
Introdurre già uno dei punti iscritti all'ordine del giorno cioè contenuto attuazione della convenzione dell'UNESCO sulla protezione promozione della diversità dell'espressione culturale adottata a Parigi il venti ottobre
Due mila cinque quindi se mi si dà
Per il tempo sarei molto lieto presidente di esporre rapidamente di fronte a questa Assemblea dei parlamentari
Questa convenzione proprio perché ho lavorato per diversi anni con i colleghi all'UNESCO per preparare il testo di questa convenzione ecco questo è quanto vada derby grazie
Professor bucce Macchi
La sua presenza oggi è doppiamente utile
Io adesso e spero che pertanto riusciremo anche ascoltarlo su la convenzione UNESCO sui e i beni sulle differenze
Culturali intanto vorrei
Avrei dovuto farlo stupito ma il tavolo non era al completo dare il benvenuto
Oltre al vice ministro Intini anche all'onorevole attacchi vicepresidente di questa commissione e allora onorevole Ricciotti che ci sia raggiunto
Vicepresidente di questa commissione do adesso la parola al decide ministro Intini viceministro degli assegni
Indica
Grazie
E grazie al rappresentante dell'UNESCO per averci informato
Di un tema che ci preoccupa moltissimo perché è di straordinaria attualità ed è un grande ostacolo alla ripresa del dialogo al quale tanto teniamo in Medioriente
In primo luogo vorrei sottolineare l'importanza che l'Italia attribuisce al ruolo dell'assemblea parlamentare euromediterranea nella costruzione di un efficace partenariato che si è vicini agli interessi delle aspettative delle nostre società civili
Siamo tutti consapevoli che possiamo realizzare gli obiettivi che ci siamo posti undici anni fa a Barcellona
Sfruttando in pieno quelle potenzialità del processo euromediterraneo che ci hanno consentito di continuare il nostro percorso verso la creazione di un'area di pace e prosperità condivisa in questa prospettiva penso che vadano privilegiate le linee d'azione evidenziato dal programma quinquennale concordato al vertice di Barcellona ed alla recente conferenza di Tampere mi riferisco in particolare al miglioramento dei metodi di lavoro del partenariato allo sviluppo del nuovo vuole il quarto sugli scambi umani e quindi sulle migrazioni
L'incremento della cooperazione finanziaria con particolare attenzione al settore privato
Il rafforzamento dalla cooperazione culturale lo sviluppo di politiche condivise in tema di energia trasporti ambiente
Vorrei a questo punto soffermarmi su alcuni dei temi che sono oggetto di questa sessione la necessità di promuovere il dialogo interculturale tra le due sponde è ormai un dato largamente acquisito
Che caratterizza secondo un approccio una metodologia condivisa le scelte operate dai trentasette paesi partners nell'ambito della politica europeo mediterranea indirizzata al terzo volle rafforzare i programmi settoriali già esistenti a livello regionale creare sinergie con iniziative varate da organismi internazionali ispirati da principi e filosofia affini
Dotarci di appositi strumenti istituzionali
Sono questi i tre assi strategici fondamentali intorno a cui ruota la nostra azione per lo sviluppo delle relazioni umane nel Mediterraneo come sottolineato nell'ultima conferenza ministeriale a Tampere lo scorso anno
In questo contesto l'attività promossa dalla fondazione euromediterranea Anna Lindh da poco entrato nel secondo triennio di vita
Riveste naturalmente un ruolo primario
La fondazione attraversa una fase di rinnovamento per un ricambio dei vertici direttivi e anche per un processo di razionalizzazione delle reti nazionali che vede l'Italia particolarmente impegnata a valorizzare le componenti più significative della società civile si tratta di un percorso che sortirà esiti positivi in una prospettiva a medio termine
L'azione della fondazione rivolta in primo luogo ai giovani costituisce dunque un punto di riferimento importante e insostituibile ai fini del dialogo
L'altro fattore decisivo per la crescita della dimensione umana e culturale del partenariato e quello dell'istruzione su cui è necessario investire una quota consistente delle risorse disponibili come indicato nel piano di lavoro quinquennale approvato a Barcellona nel due mila cinque
La cooperazione interuniversitaria in questo ambito ha conosciuto un forte incremento negli ultimi anni in parte grazie all'estensione del programma tempus all'area Euromed
In parte grazie alle sollecitazioni ricevute dalla conferenza di Catania che ha stabilito il principio di creare uno spazio euromediterraneo di alta formazione e di ricerca
Su questo terreno è maturata con una proposta tra l'altro presentata da una istituzione italiana Unimed l'idea di creare una università euromediterranea e un'iniziativa per ora ancora allo stato embrionale
Ma degna della massima attenzione e che auspichiamo possa tradursi in un processo articolato che potrebbe essere avviato in occasione della prima riunione dei ministri Euromed dell'istruzione superiore e della ricerca e previsto nel mese di giugno in Egitto
La cooperazione migratoria
Tra l'Unione europea e i partners mediterranei e anch'essa al centro della strategia di rilancio del processo euromediterraneo al quale può apportare nuova linfa e valore aggiunto
Il programma quinquennale di Barcellona segni infatti un ruolo centrale alla gestione dei flussi migratori
Basata sul principio di approccio globale e articolata nelle tre grandi tematiche della migrazione legale
Della migrazione con sviluppo e della lotta all'immigrazione illegale
In una logica di raccordo con le altre iniziative che coinvolgono anche i paesi dell'Africa subsahariana dobbiamo perseguire l'obiettivo comune di una gestione ordinata dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo
A beneficio dei paesi di provenienza oltre che di quelli di destinazione ma soprattutto degli stessi emigranti siamo pertanto impegnati nella preparazione della prima conferenza ministeriale euromediterranea
Sulle migrazioni prevista a novembre in Portogallo per porre solide basi o un percorso condiviso
E costante nel tempo
Vorrei aggiungere qualcosa di più strettamente politico
è urgente
Abbiamo bisogno di un mare di pace per sviluppare la nostra iniziativa mediterranea e la questione palestinese e la grande spina e la madre di tutte le crisi del Medioriente
è un grande ostacolo per un rapporto più profondo tra mondo occidentale e mondo arabo
Sta al centro dei nostri pensieri dunque dei nostri sforzi
C'è stato uno sviluppo positivo con l'accordo di unità nazionale in Palestina a noi sembra è stato positivo l'incontro a tre
Tra Abu Mazen Olmert e Condoleezza Rice
E però deve adesso essere protagonista anche l'Europa
L'Europa è credibile verso entrambi verso il mondo arabo e verso Israele
è un honest broker e quindi io penso che dobbiamo moltiplicare il nostro impegno in queste settimane affinché l'Europa faccia la sua parte
In questo mare di pace vogliamo costruire una partnership speciale dunque fra le due sponde del Mediterraneo
E però abbiamo bisogno come naturale che ciascuna delle due sponde innanzitutto veda al suo interno un forte sviluppo della integrazione e della cooperazione
Nella sponda nord del Mediterraneo questa integrazione c'è
Cosa diremmo se tra Francia e Italia da questa parte del mediterraneo ci fosse la frontiera chiusa sarebbe un paradosso non faremmo finta di non vederlo
Beh tra Algeria e Marocco due paesi che ci sono molto amici la frontiera è chiusa
E ci sono delle tensioni come si sa originate dalla situazione del Sahara io penso che non si debba far finta di non vederlo da parte dell'Europa lo vediamo ci preoccupiamo sentiamo il dovere da amici di fare il possibile per superare questo contrasto del valoroso e anacronistico e può anche ostacolare la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo e per questo io penso che si debba fare uno sforzo per superare questo problema con soddisfazione di tutti
Ecco io vi ringrazio di essere qui calorosamente e vi auguro buon lavoro
Grazie lei PCB visse cibi
Io a questo punto saluto e ringrazio
L'esistente le ore di per la sua accoglienza
In fitto
Metti essi qui al Caforio dei relatori col noi i altri tue relatori e cioè madame Marie Paule utili
Dell'ufficio regionale dell'UNESCO a Venezia
Perché il
Professor Franco Rizzi
In l'unione delle università del mediterraneo
Il coordinatore della unità di supporto e la cessione regionale del programma lo ammette élite tranche Roberto carte hanno
Più
Trattano a lei su e il metodo di lavoro che Phil propongo
E in primo luogo
Volevo comunicarvi una cosa che sicuramente il tutti sanno e cioè che alla sua ultimo riunione il Pierrot dell'appello quella del dieci febbraio
A
Concordato sul tema del dialogo fra le cultura come tema centrale della nostra assemblea più ignavia del quindici marzo
Questa scelta come e occhio investe questa Commissione direttamente
E pertanto si impegna a questo fino a questo fine io spero che si erano stati utili i lavori della nostra Commissione del sei novembre
In cui ci siamo soffermati sulla definizione di una possibile nozione di cultura Mediterraneo e sul dialogo fra le culture
E mia intenzione infatti nella giornata di oggi
Rafforzare e lavorare in continuità rispetto a il lavoro già svolto il sei novembre e naturalmente alla chi di questa Commissione là che i precedenti
Spero che il programma di oggi e in particolare questa nostra prima sessione possano offrire la nostra Commissione qualche valido spunto per approfondire la questione del dialogo fra le culture ritengo infatti che la convenzione UNESCO
Sulla protezione e la promozione dell'espressione culturale sia potenzialmente uno strumento concreto per realizzare questo ti allocco
Partendo dalla premessa che il riconoscimento e il rispetto delle differenze culturali sono necessarie al dialogo
In precedenza il burro ci aveva anche investito del tema della costituzione di un università euromediterranea
Oltre che del ruolo della cultura e delle nuove tecnologie quali fattori di sviluppo e di conoscenza reciproco
Un altro tema proposto da questa Commissione in passato
L'organizzazione di un Parlamento euromediterranea Tecce orfani ci è stato richiesto dallo stesso Piuro nella ultima riunione fitness
A questi temi si aggiungono quello delle immigrazioni e dell'ambiente
Tutti e due già affrontati alla nostra riunione di novembre
Il metodo di lavoro che vi propongo è dunque il seguente in questa prima sessione affronteremo i temi più strettamente collegati alla cultura
Che sarà anche il tema centrale come ho già detto della sessione vetrinisti con i contributi relatori che Pio appena presentato il confronto seguirà con altri due sessioni a tema in modo da poter presenziare una prima bozza di risurrezione
Questo pomeriggio che tenga conto di quanti emerso oggi e di quanto è emerso nella riunione del sette novembre
Se siete d'accordo su questo percorso io avvierei Bettino assilla fuori tanto la a trovarla
Lei com'è messo professor Bouchenaki tube
Allora se volete ampie tele d'accordo trova subito la parola al professor Bouchenaki
Massimo Romeo appresi dunque per incontrare in grazie presidente
Onorevoli eccellenze signore e signori è un grande onore oggi per me parlare di fronte questa augusta Assemblea euro-mediterranea
Su un argomento di grande attualità cioè la convenzione dell'UNESCO sulla protezione la promozione della diversità delle espressioni culturali
La base culturale della convenzione
è stata affermata con risolutezza in quanto essa si iscrive nella linea permanente delle attività dell'UNESCO a favore della diversità culturale
La prima stesura della convenzione preparata già nel due mila tre e poi ancora nel due mila e quattro si inseriva nei seguiti della famosa dichiarazione universale dell'Unesco sulla diversità culturale che era stata proclamata nel corso della Conferenza generale dell'UNESCO del due mila uno
Ma questa dichiarazione
Ma non poteva comportare vincoli giuridici quindi essa non aveva forza giuridica per questo motivo gli stati membri dell'UNESCO hanno chiesto a marzo ora direttore generale dell'UNESCO di preparare una convenzione internazionale
Il cui obiettivo fosse da un canto il riconoscimento del fatto che i beni e servizi culturali sono portatori di identità di valori di significati e quindi non possono essere considerati alla stregua di merci o beni di consumo come altri in secondo luogo
Di adottare le misure necessarie per proteggere il promuovere la diversità delle espressioni culturali
Assicurando allo stesso tempo la libera circolazione delle idee e delle opere
Quindi il lavoro dell'UNESCO
Si è inserito in questa scia questa continuità
Che poi è la stessa che segue dalla suo incipit dal quarantacinque e tant'è che la preambolo della convenzione richiama tutte le tappe che sono state mamma hanno superata dall'UNESCO con vari testi
Giuridici che oggi costituiscono una sorta di corpus normativo per la protezione della cultura per lo sviluppo culturale
E per il dialogo fra le colture varie civiltà senza quindi l'altro oggetto di convenzione si inserisce nei seguiti della Conferenza mondiale delle politiche culturali che è stato un elemento forte nella storia per riflettere sulla cultura abbiamo avuto la conferenza di musica colta in Messico nell'ottantadue
Poi ancora a Stoccolma nel novantotto la Conferenza intergovernativa sulla politica e culturale per dello sviluppo
E ancora da ultimare la dichiarazione già citata del due mila uno
Ma su
Sì
Che già questa dichiarazione esprimeva l'urgenza di tre vedere la diversità culturale di prevederne la protezione nella quale processo di globalizzazione processa no perché agevolato dallo sviluppo rapido delle nuove tecnologie dell'informatica e della comunicazione
Quindi se si pensa che possa creare un dialogo rinnovato tra culture civiltà e vedo questo ma costituisce anche una formidabile sfida per la diversità culturale e quindi non si può parlare di diversità culturale
Nell'in questo ambito senza mi correggo con inserirla in questo ambito di interessi divergenti il cui obiettivo è già a livello mondiale e quali sono allora queste posizioni divergenze teniamo insieme alcuni fanno prevalere il fatto che la diversità culturale
Sia garantita dalla vasta gamma dell'offerta Merry commerciale che è il mercato che creare diversità altri sostengono invece che la diversità possano essere conservata soltanto con l'introduzione di politiche pubbliche a favore di una cultura tese a fare ed è questa on campo a parte con me imperativi distinti rispetta le esigenze economiche ed estinti rispetta determinismo tecnologico ancora altri ritengono passo che la diversità può essere assicurata soltanto da una società civile mista
I segni quindici sono sappiamo che quindi ci sono queste posizioni diversa
Su
Questi segnali sono numerosi
Tant'è che le logiche e tecniche commerciali che presiedono questo slancio di beni e servizi colturale purtroppo non generano necessariamente coesione sociale
Tanto meno la creatività Fertile da parte di individui e società che invece te potrebbero testimoniare una vera diversità d'espressione di contenuti quindi anche il divario digitale uno di questi segni vediamo allora disparità dei capacità di produzione e distribuzione di prodotti culturali dischi libri film audiovisivi
In cui il divario aumenta non soltanto fra i paesi del nord sud ma anche nell'insieme degli stessi Paesi occidentali tant'è che si vede che questo divario tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo
Non va necessariamente nel campo delle industrie culturali l'idea della convenzione dell'UNESCO è quindi quella di assicurare il diritto dei singoli e dei gruppi diritto dicevo ricreare diffondere e avere accesso
All'attività ai beni e servizi culturali evitando che la protezione della diversità
Avvenga alle sospese dell'apertura alle altre culture
Significa anche riconoscere la natura specifica del bene dei servizi culturali perché se sono portatore d'identità
Di valori dissensi di significati e di conseguenza bisogna definire uno spazio giuridico basato sulla dimensione culturale di tali beni e servizi
Sino ad oggi retto fondamentalmente solo dagli accordi della organizzazione mondiale del commercio la merci
Quindi questa convenzione vuole dare uno status asse alla cultura come bene pubblico comune proprio come l'istruzione e l'informazione
La salute e l'ambiente quindi tanti altri Campeche dovrebbero costituire come dice Armand Mattelart nel suo libro diversità culturale e globalizzazione
Dovrebbero costituire dicevo delle eccezioni rispetto alla regia del libero scambio
Tutto ciò voi i popoli hanno del diritto prodotte in condizioni di equità e libertà che è la definizione stessa del servizio pubblico a prescindere da quello che è la situazione giuridica delle imprese che ne assunse assicurano alla lo svolgimento allora come si può fare vediamo nel due mila e tre intanto la Conferenza generale dell'UNESCO e chiede
Alla direttore generale di mettere a punto una convenzione che poi sarà la convenzione sulla protezione della diversità curde contenuti culturale delle espressioni artistiche quindi già il tema se sviluppato nel corso dei il negoziati sulla Convenzione stessa e cosa ha fatto del direttore generale bene in primo luogo costituito un gruppo dei quindi se esperti indipendenti scelti in ragione delle loro varie specializzazione quindi antropologi
Esperto di diritto internazionale con la mia vera cultura Filosofia
è chiesta questo gruppo
Di sperperare pare ieri e fare una sorta di prima stesura canovaccio della convenzione queste o comitato si è riunito tre volte presso la sede dell'UNESCO tra la fine del dicembre
Due mila e tre e la fine maggio due mila quattro e finalmente nel luglio due mila quattro attesa reciterà
E a rappresentare un primo testo di avamprogetto dalla convenzione
Contestualmente direttore generale ha intrattenuto consultazioni tra l'UNESCO e l'OMC
L'UNESCO noi per proprietà intellettuale
E la lunga strada cioè la conferenza nazionalmente solo come sullo sviluppo
Come auspicato da alcuni stati membri
Poi nel settembre due mila quattro finalmente sereni esce la prima sessione intergovernativa che ha consentito uno scambio di opinioni su quello che erano all'oggetto stesso dalla convenzione precisandone i termini sulla base della prima broglio in questa riunione un comitato di redazione poi è stato costituito e incaricato di redigere una nuova versione della ma Progetto del la bozza della convenzione
Tenuto conto di un centinaio di emendamenti emendamenti che erano stati
Inviati all'UNESCO dei vari Paesi membri della stessa unione europea
Che in questa occasione parlava con una voce sola in seguito ai lavori del comitato di redazione del dicembre due mila e quattro si è tenuta una seconda riunione intergovernativa fra trentuno gennaio dodici febbraio due mila cinque
In seguito alla quale sono emersi due documenti di lavoro
Tutto questo lavoro preparatorio ha condotto a un testo che è stato sottoposto poi alla terza riunione intergovernativa che si è svolta
E a fine maggio inizio di giugno due mila e cinque quindi ecco
Questo diciamo è l'iter che ha consentito di arrivare fino all'ultima trentatreesima conferenza il assemblea generale dell'ONU esco era ottobre due mila cinque che poi ha approvato il testo concludo con alcune parole per sottolineare l'importanza di questo testo nell'ambito della globalizzazione delle poste in gioco può presentate oggi dalla Punto protezione della e promozione della diversità culturale primo tema
La convenzione riconosce il diritto di ciascuno allo stato di adottare sul proprio territorio ogni misura legislativa regolamentare e finanziaria per proteggere promuovere la diversità delle varie espressioni culturali
La convenzione così cerca di sanare lo squilibrio degli scambi internazionali vuole facilitare la creazione la produzione e la distribuzione di fusione piuttosto delle varie espressioni culturale in tutti gli Stati del mondo
E nei vari
Gruppi artistici la convenzione definisce questo il suo nocciolo o diritti e obblighi in materia di cooperazione internazionale e si rivolge agli Stati membri perché rafforzino gli accordi di cooperazione a favore dello sviluppo a favore degli aspetti connessi alla protezione alla promozione della diversità delle espressioni culturali
Questo aspetto di cooperazione quello che ha attirato la maggiore attenzione in particolare l'attenzione di quei paesi che nell'ambito dell'attuale processo di globalizzazione spesso che si trovano in situazioni piuttosto aspre per quanto riguarda la promozione delle loro stesse
Le impressioni culturali inoltre la convenzione
Prevede un trattamento preferenziale per i Paesi in via di sviluppo in virtù del quale i pesi ti sviluppati facilitano gli sviluppi i rapporti con i Paesi in via di sviluppo oppure Accornero ad essi un adeguato trattamento preferenziale in tutte le varie fasi del negoziato
E questo riflesso anche
Nel testo la UNESCO si è rivolta alla società civile ai suoi rappresentanti
Abbiamo lavorato con una quindicina di o MG fra cui il Comitato internazionale di correzione per la diversità culturale della Rete internazionale per la diversità culturale
Un lavoro molto importante per portare avanti il dibattito tant'è che a me le varie riunioni abbiamo avuto una sorta di appropriazione della primo testo da parte delle maneggi e un nuovo impegno da parte del detrazioni professionale della coltura
Per la diversità culturale fa per quanto riguarda i meccanismi della convenzione ci siamo esasperati
A convenzioni che già funzionano come credi piuttosto snelli leggeri soprattutto quella del settantadue sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale
Abbiamo creato tre sedi tre istanze la conferenza degli stati membri del Comitato intergovernativo e il segretariato dell'UNESCO
Credo che la collega Maria Paola Godzilla che
Ha lavorato come sapete prima presso non esco è oggi responsabile della sezione cultura dell'ufficio dei Venezia in quanto giurista vi darà ulteriori elementi informativi sul modus operandi sul forse lamenta di questa convenzione voglio concludere soltanto codifiche questa convenzione entrerà
In vigore diciotto marzo due mila e sette
Va sottolineata la rapidità con la quale i vari stati membri
Hanno già depositato i loro strumenti di ratifica tant'è che oggi questa convenzione è già stata firmato mai ratificata da quarantotto Paesi ancora da ultimo dalla Unione europea che come ho già detto in occasione della procedura di preparazione parlava con una voce univoca quindi entrerà in vigore già il mese prossimo
è vera una vera e propria prima nella storia delle convenzione dell'UNESCO perché è un ha vissuto una ratifica molto rapida che fa rilevare il grande interesse che gli stati membri annodato al testo di questa convenzione varie spetterà protetto e della promozione della diversità dell'espressione culturale soprattutto l'importanza che hanno dato dicevo alle possibilità che stanno sette grazie
Al disposto della convenzione estesa possibilità diceva alla cooperazione internazionale a favore della diversità culturale grazie per la vostra attenzione
E io