La parola fa eguali

Siamo in ritardo già di mezz'ora tanto per cambiare
Iniziò a fare un po'di lui ringraziamenti
Ringrazio l'Università di Firenze il rettore Augusto Marinelli il pro rettore Paolo Refice il professor Luciano Mecacci
Per questa ospitalità in questa sala da cui passata e passa gran parte della cultura fiorentina
E per il contributo che porteranno con il loro intervento
Ringrazio il vice sindaco di Firenze Giuseppe Matulli per la sua partecipazione
Inoltre Vittorio città e Ricci che così bene conosce Firenze
Degli anni in cui si è svolta l'esperienza di don Lorenzo e che con don Lorenzo ha avuto molti contatti di cui sono rimaste molte tracce nell'archivio che la fondazione sta riordinando
Abbiamo trovato un suo articolo del mille novecentocinquantotto
Dal significativo titolo i ragazzi che non portano i blue jeans questo si riferiva a noi ragazzi di Barbiana
Tra tra questi sei primi siamo oggi qui in tre
Don Renzo Rossi sacerdoti amico sostenitore delle idee di don Lorenzo
E bugie l'anno prima di luglio perché onore don Rossi era Vicchio prima che arrivasse don Lorenzo
Un grazie sentito a Savino Pezzotta che ancora non è arrivato ma questo fa parte dei sindacalisti ritardo
Che partecipa a questa nostra iniziativa nonostante sia molto impegnato nella stagione congressuale della CISL
Don Lorenzo considerava il sindacato e la politica i due grandi strumenti di impegno sociale per combattere l'ingiustizia riferimento molto forte a questa sua convinzione che troviamo anche nel libro che oggi presentiamo sappiamo che il segretario generale della CISL e non perde occasione per battersi per una scuola diversa meno selettiva più aderente alla realtà del mondo del lavoro
Ed infine un ringraziamento a Paolo bussa agli direttore del coro drammatico tondo Leo il quale ci leggera alcune pagine del libro
Dopo i doverosi ma sentiti ringraziamenti
Direi di passare la parola subito al professor Luciano Mecacci che sostituisce il rettore Marinelli assente per impegni sopraggiunti all'ultimo minuto la parola al professor Luciano Mecacci
Grazie buongiorno benvenuti a tutti professor Marinelli
Portare il suo saluto attraverso me e mi ha invitato a dire qualche cosa molto brevemente sul significato che anche per l'università ha il messaggio di don Milani
Faccio riferimento a una giornata di studio che c'è stata due settimane fa proprio in quest'aula
Abbiamo esaminato i risultati di un'indagine su trentacinque università centoquaranta mila studenti
Numero rilevanti che si sono laureati non trenta quaranta anni fa si sono laureati nel due mila quattro
Quindi dati molto recenti sulla situazione italiana di oggi dico solo un dato propositi di selezione cui si faceva riferimento
Se vediamo le famiglie di provenienza dei nostri laureati che diciamo chi è che si laurea prima e con il voto massimo è facile che già scontata avete già capito se i genitori sono entrambi laureati
Presto e bene un laureato di meno scuola media superiore dei genitori scuola media inferiore scuola elementare e anche famiglie di analfabeti
Quindi permane ancora nella nostra situazione scolastica universitaria un grosso problema di provenienza sociale quindi credo che oggi parlare anche in quest'aula universitaria il messaggio di don Milani sia di grande attualità grazie buon lavoro
Ringrazio il professor Luciano Mecacci e dare la parola vice sindaco di Firenze Giuseppe Matulli
Devo ringraziare a nome della città e la Fondazione don Lorenzo Milani ed Libreria Editrice Fiorentina per questa per la produzione di questo volume
E per l'occasione
Che con la presentazione di questo volume viene data per fare una riflessione in qualche modo corale sul il messaggio di don Milani
è un'occasione molto importante di o sento anche mi fa molto piacere i aprire questo compito di portare il saluto dell'amministrazione
Perché don Mila ni e questi testi
Fanno parte di un pezzo importante della storia diffidenza della storia di Firenze di un'epoca particolare
Di un'epoca alla quale noi capita spesso di chiamarsi come polenta dello
Metà Coni L'Aquila Balducci don Milani
Eccetera eccetera erano un po'il mondo nel quale le persone di una certa generazione anche quello un po'più giovane di me fanno riferimento nel mondo al quale fanno riferimento con Nostalgia ante e credo che quindi la possibilità e la capacità di andare a leggere e rileggere a rileggere organicamente presentate una delle tesi fondamentale don Milani sul sull'importanza della parola membra uguaglianza fra gli uomini sia un rivivere un tempo EUR rivivere anche una rivoluzione una sollecitazione
Oggi si pensa a quelli affermazioni al al messaggio di Barbiano di don Milani con con riferimento a delle cose
Ormai acquisite anzi siamo arrivati addirittura che perfino in politica e lo dico non a caso si dice l'importanza della formazione dico perfino in politica perché non molti anni fa
Quando mi è capitato di occuparmi di istruzione
Come sottosegretario alla Pubblica istruzione ho capito che i giornali i giornali cioè i possessori del potere vero oggi quando arrivava nel giornale un giornalista il primo compito quello che ha meno importanza tanto non avrebbe fatto danni era occuparsi della scuola questo era il il dato e ricordo bene che a fronte dei problemi della riforma della secondaria superiore
Che non c'era verso di di mettermi sui giornali non non c'era nessuna possibilità di far scrivere sui giornali i problemi della riforma della secondaria superiore
Una organizzazione di insegnanti la aveva pubblicato un libro ma latte la tela di Penelope perché la prima riforma della secondaria superiore data dal mille novecentocinquantuno mille novecentocinquantuno
Con ministro con Linate non era mai arrivata in porto ma la cosa non aveva importanza
Andò a finire sulle prime pagine dei giornali e alla televisione nel TG uno il fatto che due bambini due ragazzini delle medie erano usciti sfidando il preside dandosi la mano di due fidanzatini che avevano rotto avevano disobbedito al preside che gli impediva di rendere evidente i loro sentimenti uscendo dalla scuola mano nella mano quello andò a finire sul sulle prime pagine dei giornali ma i programmi della scuola no
Allora la rivoluzione rappresentata da don Lorenzo Milani dal dal
Dal
Dalla scuola di Barbiana dal messaggio della scuola di Barbiana
Fu allora un una cosa enorme no si può ricordare il saluto
Compreso
Non vi porto via molto tempo ma non posso non ricordare la fiorente Mazzei quando da Assessore alla Pubblica istruzione
Ebbe la buona idea di far parlare dei scuola e i presìdi e ai direttori didattici di Firenze don Milani in Palazzo Vecchio e cosa non fu in termini di provocazione
Oggi se mi è consentito questo riferimento rispetto a tanti testimoni diretti della vita di don Milani
Si potrebbe parlare di queste cose dal punto di vista dell'acquisizione
Culturale come don Milani parlava di esperienze pastorali quando diceva oggi lo stanno come lettura alle novizie per dire com'era passato in fretta il tempo del ritiro della della sua Della sua operante fondo più più la prima insomma quella che aveva
Determinato la più forte provocazione
Però io credo che sia molto importante questo incontro di qui il ringraziamento dell'amministrazione comunale non solo
Perché questo è un momento di ripensamento di un pezzo importantissimo per la storia di Firenze della storia italiana e non solo per la storia italiana visto che questo messaggio non si è certo fermato nel nostro territorio e nel nostro Paese
Ma è molto importante perché questo discorso della parola che fa eguali veniva detto in una realtà completamente diversa da quella attuale
Con delle problematiche completamente diverse con dei linguaggi completamente diversi
Diceva poco fa venendo qui la belle che avvalgano non c'era la televisione
Ed era una forma di difesa però ora non abbiamo dobbiamo fare i conti con la televisione
Come internet con il computer già
Diceva fra i tempi di Barbiano i tempi di oggi Umberto Eco che la televisione del segno della servitù
Che il computer segno del protagonismo oppure se si vuole forse anche del dominio certo i termini della questione sono profondissimo mente cambiano
E io credo che la vera la vera provocazione di don Mila ni
Non sia quello di continuare per carità anche anche questa intendiamoci nella ammirazione dei suoi testi e dei suoi gesti altro capitolo che sarebbe molto importante dei suoi testi e dei suoi gesti
Ma quanto cercare di capire
Nei messaggi che sono contenuti nei testi e nei gesti di don Milani cosa ci arriva oggi come si aggiorna oggi di fronte ad una realtà così diversa
Come si fa ad essere uguali non soltanto nella capacità di parlare col padrone per riportare alla sua terminologia
Ma come si fa ad essere uguali nel mondo dei computer di internet della televisione delle concentrazioni televisive e compagnia bella
Sono problemi enorme o abbiamo la capacità di governarli o saremo travolti
Allora non l'omaggio alla memoria di un grandissimo ma la capacità di trasferire inno voi
Con molta umiltà con moltissima umiltà
Il coraggio di confrontare questi messaggi con la realtà di oggi rinnovo il ringraziamento alla Fondazione don Mila ni
E allora dimmi redentrice sperando e auspicando che questo incontro sia produttivo
Di semi per una riflessione di cui avvertiamo davvero il bisogno
Grazie al vicesindaco la parola
A Giannuzzo Pucci della Libreria Editrice Fiorentina
La Libreria Editrice Fiorentina nasce nel mille novecentodue
Per diffondere la buona cultura cattolica
Qual è il suo ruolo a cent'anni di distanza
Lei è un Mullah in un conversazione con Vittorio Messori
Disse più o meno queste parole
Looy era stato direttore della Scuola massonica di Bruxelles
E non era credente disse voi cattolici avete vinto
Ma non ci siete più
Vi siete accordati alle giocosi alle teorie alle filosofie di altri
E quando queste sono crollate miseramente come avvenuto recentemente non avete più di spunti le radici
Per fare da punto di riferimento come oggi dovreste essere ecco la libreria editrice fiorentina vuole dare il suo contributo a questo punto di riferimento quindi il suo compito a cent'anni di distanza dalla fondazione e di nuovo di diffondere la buona cultura cattolica
E in questa buona cultura cattolica i due punti due pilastri della casa editrice sono La Pira e don Milani
Tutte e due con un compito e con un messaggio profetico
Tutte e due hanno mandato hanno scritto hanno comunicato il loro messaggio in un'epoca difficile
Quando le teorie marxiste illiberali accetta erano particolarmente vivaci e non sembrava che crollassero
Quindi il loro messaggio è ancora più importante oggi
Quando don Milani in questo libro lì viene viene criticato da lei direttori didattici come classista nel senso marxista lui dice di no
E in effetti il suo messaggio due facce una pelle dura all'esterno e un messaggio vero all'interno che la sua scelta i ragazzi come monaci
è una scelta anzi anti consumista è una scelta profondamente profetica perché la scelta e il messaggio che i cattolici dovrebbero fare proprio in queste poca cioè quello di individuare un futuro
Di solidarietà fra tutti i popoli ma anche di semplicità di vita
In cui in qualche modo l'etica
Riesca a individuare quale la società futura che va bene per tutti
C'è una grandissima forza profetica né messaggi don Milani ancora priva cioè ancora più viva oggi di allora per certi versi quindi non è per niente datata in quel tempo in quel luogo nasce un messaggio che va oltre il tempo è oltre il luogo
Quindi siamo orgogliosi non solo di essere stati i primi e quindi la casa editrice di don Milani ma di continuare ad esserlo e speriamo che gli altri contributi che stanno arrivando arriveranno riescano a dare ai cattolici lo spunto e gli spunti necessari per riprendere le loro radici al servizio di tutti
Grazie
Grazie Giannuzzo fucili
E passiamo agli interventi il primo dei quali il presidente della Fondazione Michele Gesualdi il quale ci presenterà il libro
Il ventisei di giugno
Quindi non domani ma domenica prossima sono esattamente trentotto anni che è morto don Lorenzo
Anche quest'anno e lo ricorderemo
A Barbiana
E quest'anno lo ricorderemo insieme
Ad un'altra figura importante determinante per la scuola di Barbiana
Che lei appena Gatti
Che insieme alla sua vecchia madre non l'abbandonarono ma lo seguirlo nell'esilio di Barbiana quando un mandato
La sua
Come si sa lei da condiviso con Luini
La parola di Dio e l'amore per i poveri
è seppellito
Come Luini
A Barbiana gesuita di Barbiana
E tutto quello che don Renzo ha fatto sicuramente
Non l'avrei potuto fare se non spostato Meda a pensare a tutto ciò che ci ha pensato il conte guarda la cassa
Quindi una bella figura Nobile e morto due anni fa
Che come dicevo S. per l'ultima seppellita dopo don Lorenzo
Nel cimitero di Barbiana
La messa che il vescovo ausiliare monsignor Claudio magna dolce libera il ventisei alle sedici proprio a Barbiana a cura insieme queste due straordinari figure
E il loro operato quindi quando si parla come oggi
Di don Lorenzo
Non possiamo parla di quest'altra figura che è determinante per
La conoscenza e la storia di Barbiana e dell'operato e don don Lorenzo
Tant'è che le ultime parole gli ultimi esser Furlan lei sia come richiesta ragazzi di non dimenticarsi di lei sia come richiesta alla Curia fiorentina
Di lasciare lì la canonica di Barbiana
Come su a casa cosa che la Curia ha rispettato puntualmente prima fritte e poi Piovanelli non creando nessun problema per questi lunghi anni per quanto riguarda
La casa di Barbiana all'età
E il fatto che Barbiana sia rimasta la Casa delle nella nostra casa
Si è salvata
Si è salvata dall'uso dei tempi
Si è salvato dall'espressione del materiale
è rimasto quel messaggio
Ancora oggi povero
Che quando si vede si capisce come soltanto con la forza
Della ragione con la forza del pensiero con la forza della fede stufare tante cose molte cose e andare anche oltre quei monti di Barbiana
Quindi don Lorenzo diceva è morto trent'anni fa
In questo periodo il mondo è cambiato
Ed è cambiato molto
Sono due generazioni trentotto anni
Un lungo periodo Sotudeh in questo momento
Però un aspetto rimasti mutato
Un aspetto non è cambiato
E non è cambiato
Il mondo che rimane squilibrato
Il mondo che rimane ingiusto
Il mondo che vede forti e deboli potenti
Chi subisce anzi
Con il mondo globalizzato
Ci vengono agli occhi in modo più diretto e immediato le ingiustizie di squilibri del mondo
Ed è proprio
Questo mondo che è rimasto fortemente squilibrato e quello che denunciava don Lorenzo Milani parlando del mondo dei poveri
Degli operai dei contadini degli emarginati in genere
Il mondo e rimaste squilibrato di qui
La freschezza del messaggio di don Lorenzo e l'attualità del suo messaggio rimane ancora attuale perché è rimasto e rimasto attuale ingiustizie che lui denunciava delle quali
Operava
Inoltre in queste tot anni
Don Lorenzo si è imposto si è imposto come uno di Dio
Se imposto come educatore
Per molti oggi e punto di riferimento basta pensare
Che ieri abbiamo fatto il punteggio un delle scuole alludo intestati di ogni ordine e grado in Italia sono duecento dieci un fenomeno assolutamente Stra ordinario come straordinario
Il successi surreale che intorno a questa figura è nato però in questi anni
Sì anche tentato ti
Costruì addosso
Di cucire addosso
Un abito non la tonaca
Che non era il suo
C'è è stato detto in mille modi
Ognuno si è strappato
All'incirca ad appropriarsi allo
Gli hanno appiccicato etichetta addosso lontanissimi dal suo pensiero assumo di essere qualche volte fa lo scoop
Anche in ambienti universitari purtroppo dovrebbe essere molto approfondito il pensiero e l'opera e inquadrare il senso
E c'è chi lo ha definito in vari modi
Come in un più Periodo
Il per faceva scandalo
Il prete scomodo
Il premier ribelli disubbidienti alla sua chiesa
Il classista
Il Paese gli obiettori
Chi poi in positivo come grande educatore e poi ancora uno negativo dominato delle coscienze dei ragazzi e ancora peggio forse che come maestro sipario
E intrattabile e chi come santo che come quindi ma insomma si è cercato di attribuitigli etichette io credo spesso di luglio
Si sia scritto
Molto a proposito e molto a sproposito
Prendendo non di rado ciò che serviva alle tesi di chi scriveva
Spesso tradendo il suo vero pensiero e l'empito che dominava
Per questo o meglio anche per questo perché altrimenti sarebbe riduttivo
La fondazione affatto una scelta
La scelta di dare il più possibile la parola diretta all'Ulivo
Perché don Lorenzo
La sua complessità il suo messaggio si conosce ascoltando direttamente di don Lorenzo
E non ha scritto poco
Per una serie di circostanze
Barbiana si aggiungeva il mondo civile
O Paul Muller col cavallo oppure con la posta
Per cui c'è migliaia di lettere scritte i lunghi tredici anni che è stato a Barbiana e stiamo tentando di raccogliere molte stanno arrivando molto indica quindi l'uomo che non ha scritto poco
Ha scritto molto il suo pensiero è spesso
In mille modi le forzature non fanno onore a chi fa forzature ed interpretazione
Ecco perché abbiamo ci fanno parlare
Ma di fa parlare i don Lorenzo che Vangi Lizzano
Il don Lorenzo che insegna
I don Lorenzo che difende il don Lorenzo che grida che accoglie che scaccia che protesta che si schiera che scuote le coscienze
Il libro che noi oggi presentiamo
Sono è un libro dove non si parla di lui
è un libro dove parla Lupi direttamente con documenti con lettere parla ragazzi
Parla gli amici
Parla sacerdoti
Parla su un tema essenziale
Per Luigi
Dare la parola ai poveri dare la cultura agli ultimi la firma le sue convinzioni
Ora parlando ai genitori
E invitandoli ad organizzarsi
Per incidere su una scuola che andava campi cambiata perché scalciava prima del tempo i suoi figli nelle strade nelle fabbriche e nei campi
Ora parlando ai direttori didattici di come fare scuola
In un modo diverso e nuovo
Ora
Impegnandosi a realizzare un giornale scuola proprio contadini
Ora proponendo corsi di lingua straniera alla radio
Ora organizzando i ragazzi di una pluriclasse elementare a scioperare il modo originale contro la scuola e non faceva il suo dovere
Ora rivolgendosi a Giove dirigenti sindacali perché realizzassero una scuola di politica
Ma una scuola che fosse in grado di dare ai giovani la caccia al sostituirsi alla classe politica
Borghese e che indegnamente rappresentava secondo l'UI il popolo italiano
Ora
Parlava mettendo in guardia giovani sacerdoti
Ah non imitarli
Ma soltanto a schierare gli occhi sulla realtà e tentare di individuare la strada leggenda realtà della sua parrocchia
Ora scuotendo muovendosi Tari
A metà servizio degli ultimi non c'è dubbio che don Lorenzo è stato un uomo
Che ha saputo leggere interpretare
Il grande libro della vita vissuta
Ed è scrutando le condizioni dei suoi due popoli quello di San Donato a Calenzano
Fatto di operaio
O comunque un passaggio tra un paese agricolo è un Paese che diventava industriale
E poi quello contadino
Meglio ancora peggio contadino Montanaro
Di Barbiana che intuisce alcune verità
E impegna tutto se stesso e il suo sacerdozio per realizzarlo superando una logica dominante nel mondo cattolica delle che ai poveri si fa del bene ai poveri si fa la carità
Ai poveri vanno assistiti convinto dovrà insomma esce da questa logica
I pompieri vanno resi protagonisti per cambiare una società sbagliata e cioè praticamente riuscì a trasformare le intuizioni
Dell'OPA divenne in azione politica per cambiare le cose io credo che così più grande messaggio che in quella chiesa dominante d'allora don Lorenzo riuscì non soltanto
A lanciare ma anche a realizzare perché si impegnò per tentare di minare
Le cause di fondo che tiene per il popolo Istat in fretta
Cioè come dicevo uscire dall'OPA di carità si aspetti seppure importante per invece la divenire protagonisti presso la stazione la società io credo che la prima grande intuizione
E purché lo sapevano ma lo nascondevano
Perché nello scrigno della scopro che se questo è presente però nessuno ha mai aperto quello scrigno l'aperto lunghe lo conosceva
Cioè nello scrigno del mondo borghese
Quelli che non vogliono il mondo cambi sapevano
Che la intuizioni chiede la parola che fa disuguali
è una verità
Cioè Luís
Capisce
Credo prima ancora di essere parroco di Barbiana e Cappellazzo bisticciando lato
Che ciò che fa la differenza fra i forti deboli fa i primi e gli ultimi stalla nella povertà della parola
Nell'uscire a dominare questo straordinario mezzo per convincere
Perché la smettere pensiero per trasmettere emozioni conoscenza la parola che comunica verità o inganno e l'uscita capire quando c'è rottura tra i testi è la parola e spesso c'è rottura tra il pensiero e la parola
Cercare cerca di capire quando la parola vuol davvero dare e non ingannare la parola quello strumento che sa fare ridere piangere che essa libera le menti e i cuori
La parola che rende liberi insomma
Lui sosteneva che si è ricco della cultura della parola
Fa tutto come libera scelta per gli altri invece tutto è destino bieco
Ecco il senso
Decreto del libro la parola fai quale e la scuola per don Lorenzo alla capacità di dare agli esclusi gli strumenti per combattere strutture di un mondo fortemente squilibrato a danno dei più deboli
Puntando sulla lingua a Barbiana i ragazzi più grandi poterlo fa scuola quelli piccoli di tutte le materie
Dall'astronomia a tecnologia dal disegno
A lui
La lettura una cosa però se la riserva per sé e soltanto per sé lui sì l'insegnamento della lingua e delle lingue cioè questo strumento che avvicina quando si possiede possibilmente alla verità e a capire
Gli inganni
O le cose vere
La seconda in tre quindi questa è la grande intuizione emerge con una forza straordinari fresca dal libro che abbiamo pubblicato
La seconda intuizione
Neanche questo come si può dire all'epoca ancora oggi
Fa effetto
Perché non tutti hanno il coraggio di questa scelta
E che
Per fare scuola i poveri bisogna avere idee chiare infatti i premi sociali e infatti poi i politici
E poi sapesse schierare
Mi diceva anche dalla voglio levare può avere un livello superiore all'attuale classe dirigente don Lorenzo non soltanto si era schierato
In un modo netto
Fino a giungere a dare segnali fortissimi ripetuto la sua vita della scacciate borghesi come segnala suo popolo sonde mostrino sonde loro nominare tenderebbero minuto quindi una scelta che ha sperato fino all'ultimo
Si era schierato era pagato anche di persona duramente con questo suo essere schierato
Senza mezzi termini perché Pellew i poveri non erano parole
Non erano frasi fatte
De ma gi nati Montanari gli operai
Erano Bettini in carne e ossa persone in carne e ossa per cui spendersi per cui operare
La sua concezioni scuola
Qualcuno ha detto Scola permissiva arte scorre missiva scuola severa
Dove non era ha messo mai di perdere tempo perché tempo
E lo diceva uno
Accanto a quale la morte ha camminato lungamente accanto per sette anni lo sapeva quindi aveva la punteggio del tempo significare i tempo
Col tempo e ombre dove Dio
E non va perso perché
Passare che non torna cioè fa parte fa parte la squadra di segno riscatto umano per colmare
Con ritardi secolari presenti la società e deve essere avvisato
E quando parlo di schierarsi
Affermava il mondo ingiusto
L'anno tra drizzare i poveri e l'ora di Teramo soltanto quando l'hanno giudicato e condannato commenta aperti sveglia
Pour parler soltanto un operaio
è stato a scuola concetti nuovissimi che rompono ma che vanno a sbranare alcuni elementi che compongono l'ingiustizia in Italia e fuori è nostro del nostro Paese
Allora gli strumenti che lui indica solo
Lo dice
Diceva Carlo introducendo sono la politica
Ma la politica fatta dagli ultimi
La politica fatta da chi del popolo
E la lotta sindacale
Ora su questo punto ci sono due passaggi molto forte nel libro che pubblichiamo
Il primo quando parla
Hai detto didattici
Di tutt'Italia che sono smarriti dell'Inca tagli argomento Lorenzo e l'accusa di populismo lo accusa di marxismo
E lui replica lo sciopero è un sacco istituto
Previsto dalla Costituzione italiana
Non da qualcos'altro quando io dico a un ragazzo un'ora lo sciopero
Come la più alta espressione da tua dignità di uomo non dico niente di illegale netti come cattolico
Né come cittadino sempre in qualunque cosa il suo impegno coinvolgeva si spendeva essere Prete e Prete della chiesa di Cristo
Quindi lo sciopero locus Apollo un onore della più alta
Espressione d'alta dignità di uomo
Che rivendicava e difendeva negare il proprio lavoro con lo sciopero
è un atto di una elevato dignità
E ancora sempre rivolta questi insegnanti
Noi nella nostra scuola si parla dello sciopero voi parlate di patria
Si legge moltissimo le paghe sindacali
Dei giornali e si conosce tutti i contratti lavori sulla sofferenza di milioni da fattori
Tutto quello che è totalmente progredito e il nostro pane quotidiano una scuola completamente diversa rispetto alla scuola
Che
Conosciamo
La terza intuizione
Che emerge anche questo con chiarezza libro
Dare ai poveri una cultura concreta a tutto tondo
Non è un caso
Un messaggio
Che nella parte finale del libro
Abbiamo messo una serie di fotografie intestati per lezioni
Si insegnava tutto ai poveri nulla
Dovessi segnato italiano la geografia la lingua l'astronomia la pittura tecnologia la musica come si discute l'arte dello scrivere
Scuola impegnata a tutto tondo dicevo prima
Io mi ricordo soltanto l'episodio comunque una certa quando una ricca signora di Milano
Ci regalò i biglietti per la Scala
Andrà vero un'opera alla Scala
Sì dalla Bohème alla Scala siamo stati in un anno e mezzo
A studiare tutto di tutti
Ah sì a tutto vapore
A studiare tutto quel teatro
Le poltrone di lampadari perché ci ha quell'acustica addirittura approfondire questo sociali
Insegna cioè di fregiarono stimare guardando come donne si vestivano
Non importa niente dell'opera
Ma andava a Trastevere scollature
E poi chiamare i tecnici tredici e lampadari era fatto di migliaia di Prisma le cui onde cioè una scuola che davvero approfondiva ogni problema e ragazzi non ci ho conosciuto tutto ripeto questo faceva parte dello scrigno della mondo da cui veniva che Luigi aveva aperto ai poveri salvando ciò che c'era da salvare
E allora
Il libro
Che presentiamo un libro da cui emergono gli obiettivi di fondo il suo impegno Die presse di maestro
Ma anche la scuola che propone
è una scuola di libertà
Perché il giovane e libero quando sa fare una libera scelta con la propria testa
E magari sapere andare controcorrente
Avendo un obiettivo preciso
Una scuola di criticità
E consente giovani capire quando è condizionato da tutto dalla moda
Dalla prole comiziante dalla parola che può liberare crollo ingannato quello con ingannare
Per cercare la verità e battersi e paga anche di persone voleva fatto come esempio per attuarla
Una scuola come dicevo prima sessione sicuramente
Non permissiva dopo per imparare
E sapere di tutto
Una scuola moderna
E qua davanti esclusi i tempi rende i suoi protagonisti per anticipare
I tempi che devono essere anticipati
Potrei continuare sull'intuizione voglio ampia Santo uno e poi passo un altro momento
Questa grande intuizione
I Blue culture
Della cultura regnante
Della scuola
Ora che conosciamo
E la cultura del Po
La contrapposizione di questi documenti pure e quello che rende in commento letto la professoressa assolutamente nuova messaggio e potremmo un'altra occasione approfondirlo
Tutto questo emerge con rinnovata freschezza agli scritti
Che abbiamo
Che pubblichiamo
Però io dico rappresenta anche un primo significativo contributo
Alla realizzazione di due di altre finalità della Fondazione
Io ne richiamo soltanto due
Su cui stiamo lavorando e siamo in ah no avanzato stato di chiarito
Io sono felice
E considero petto Matulli un impegno perché noi non dimentichiamo vertici ricordiamo gli impegni
Noi quando i colori questi centri questi duecentocinquanta persone presenti per tavola
Il primo impegno a lavorare a Firenze
Per restituire don Lorenzo
A Firenze e prescrive a De Lorenzo la sua fiori intimità in quel periodo
Tanti grandi laici o non lascia Chiesa preventiva non erro fiorentini
Che hanno fatto cose su pasta partiti questa vista ordinata a Firenze
Sto pensando La Pira è importante la prima da Firenze riuscì
A fare emergere
Un messaggio straordinari tutto diverso
E Lella Costa
Non facile
Che ha trasformato un quartiere rosso che si mangiavano per attuazione a merenda in una grande opera di solidarietà cioè uomini non dico don Lorenzo dicevo in quella in quel clima Eros fiorentino
è un errore
Non fare in modo che questo pezzo di cultura mi diceva non venga inappropriato
Da Firenze ma come Firenze città del mondo non come Firenze chiusa nelle Moore come città del mondo che senza causale mondi Pindo Lorenzo appropriato come Firenze costa del mondo
E allora il Centro documentazione
Non può essere a Bologna è stato una miopia
Ah dello portata a Bologna a me io capisco quel momento la mamma che non ha capito la grandezza del suo figlio almeno come prospettiva no
Il centro va realizzato a Firenze portando tutti i documenti di luglio e su di lui offrendo da Firenze questo grande contributo culturale di don Lorenzo e in questo Beppe non si può rimanere solo fondazioni l'impegno e note presto ma insomma davanti
Dicevo non si può
Lasciare questo
Questo impegno così forte soltanto alla Fondazione
L'altro obiettivo
Ora me lo mangio
L'altro obiettivo
E Barbiana
Pochi hanno capito poco sopra gare che quando
Era la casella di lo difesa con le unghie perché rimanesse la casa dell'età sono arrivati attacchi
Di ogni tipo d'ogni tipo e non capivano
La cosa gli stava dietro la difesa allora di Barbiana oralmente morte le cose sono cambiate
Barbiano può diventare né scampagnata
Né può diventare il raccontino su don Lorenzo perché significa uccidere la sua grandezza se lo diciamo a raccontino
Di quando l'ho incontrato così mi ha detto come la bontà non serve a niente don Renzo è uno che turba l'aggredisce quindi bisogna fare in modo
Che le scolaresche
I gruppi parrocchiali che venne a Barbiana
Se non vogliamo diventi scampagnata tagliati più positivo
Ecco perché abbiamo deciso e stiamo lavorando dire cooperare
Fuori da ogni logica musicale
Ma da una logica invece di dare netto di contenuti conoscenza la grande scommessa del senza niente riesce a scavalcare Appennini altri oceani un percorso musicale
De comprando
Gli Aule di strumenti i mezzi che giorno dopo giorno venivano inventati da don Renzo che dalla scuola e sono tantissimi sono tantissimi
Su questo stiamo lavorando e lo stiamo portando avanti
Quindi valorizzare Barbiana
Concludo dicendo che
Il suo messaggio educativo
E ancora forte e mantiene intatta la sua freschezza
E capacità innovativa
Oltre le cose cioè all'inizio anche perché
Ha saputo care corde che tanti intuì vano
Ma che non uscivano esprimere
E poté che ha dimostrato
Con l'esempio e le sue intuizioni non erano teorie ma erano realmente applicabili e lo ha dimostrato con l'esempio l'Ascoli Barbiana
Trasformando il particolare di Barbiana in un messaggio universale che continua a muovere e a commuovere
Io credo che dopo l'intervento Michele è doveroso passare subito la parola a Paolo bussa agli e al coro drammatico Kondo le uno per farci ascoltare subito don Lorenzo con la lettura di alcune pagine del libro la parola fa eguali
Io desidero ringraziare la Fondazione per concedere alti di amici anche stavolta di essere presente questa per l'occasione
Abbiamo scelto una una scelta diciamo così da non prendere sul serio nel senso che i prettamente bello e talmente dico che è una scelta chiaramente limitando quindi l'invito a tutti divergevano per conto vostro perché Don Milani non si lascia a sezionare a questo modo ovviamente
Abbiamo scelto giustappunto proprio l'evento che ricordava il nostro vicesindaco
Cioè la la riunione fra i direttori didattici e don Lorenzo organizzati dall'allora assessora gretta Mazzei
Legge con me tensore insetti Carolina Gentile
Io non ho fatto nessun miracolo a Barbiana
A Barbiana si può chiedere ai ragazzi e a tutti i figli dei poveri il massimo di scuola e non farli giocare mai e loro stanno benissimo
Ingrassano stanno bene e nessuno all'esaurimento perché ci sono due tipi di discorsi che si possono fare a un ragazzo per invogliare lo a prendere sul serio la vita uno può dirgli
Senti bambino
Guarda come sei indietro
Non sa leggere un giornale non sai difenderti da nessuno sei timido che umiliazione dicono e che pone esca che tutti elevi con lo studio con la scuola
Si può fare questi discorsi buoni
Nobili incitare un ragazzo la propria elevazione
Il discorso che faccio io
Più nobile mi dispiace ma
Qui mi tocca dire una parola della figlioletta non voleva che io dicessi
Io faccio questo discorso
Senti ragazzo
La tua classe sociale gli oppressi infelici di tutto il mondo
Dall'Algeria al Congo a Barbiana a Monte Giovi nell'officina nei campi gli oppressi di tutto il mondo i proletari di tutto il mondo soffrono
Di questa data sofferenza che tu agli dedica tutta la tua vita a far sortire questa classe da questa situazione
Cioè yoga lo devo dire
Io baso la scuola sulla lotta di classe
Io non faccio altro dalla mattina alla sera che parlare di lotta di classe e la scuola funziona perché io faccio soltanto questo discorso
Qualcuno può dire che questi sono discorsi che non devo fare che la parola lotta di classe come diceva la più letta non si deve rammentare ma lasciamo andare il nome e la sua etichetta io vi ho descritto due discorsi il primo
Che ha senz'altro ignobile dire a un ragazzo
Vivi per te stesso fatti strada nel mondo studia così diventerai chissà che cosa non voglio dire la parola più volgare farà i quattrini invitandolo a vivere tra se stesso è considerato un nobile e lecito nella scuola attuale una coda così sporca immorale
Invitarlo al rigorismo invitarlo a studiare tutto per sé studia così avrei delle gioie dallo studio studia così ti farai un posto questi quelle cito invece a dirgli studia per tutta una classe che il novanta per cento degli uomini
Allarga il tuo cuore al resto del mondo questo è proibito perché c'è di mezzo quella parola
Io potrei fare amare gli ho Pardi perché a leopardi per la gioia per tutti chi è di poter intendere un canto di leopardi ma per un grande che sia il Leo Pardi quando una gioia è individuale è minore di quella sociale
Se io vi dico
Farò leggere a tutti gli operai del mondo e leopardi è più bello Heinze più cristiano vi parlo da sacerdote perché oltretutto io sono più prete di voi
Io sono per se ve lo dico io si può dire
Ora
Quantunque non me ne intenda della situazione cittadina sono un montanaro son qui per caso
Se permettete mi dà un consiglio
Son quasi sicuro che anche in città esistono problemi ad altro livello ma dello stesso livello di importanza oltretutto arrivano in gita ogni anno migliaia e migliaia di Montanari bisognosi di scuola
Potreste fare un dopo scuola
Classista
Strettamente limitato ai diseredati
Potreste al doposcuola dire ai ragazzi studia più detto ai compagni che hanno aiuto in casa
Perché tu appartiene a una classe che ha bisogno di questo aiuto non potreste fare in modo che il doposcuola facesse passare innanzi agli altri ragazzi i figli dei poveri
Non sarebbe più appassionante per insegne per chi impara noi ci si basa essenzialmente sull'educazione naturale che dalla famiglia che la scuola integra
Poi ad un certo momento mi sono certe famiglie non importa se di poveri i disoccupati di derelitti o di borghesi dove l'azione della famiglia carente o per mancanza di tempo di volontà di attitudini
Perché ci possono essere anche nelle famiglie in cui il night è un ingegnere un medico
La signora ma giocare a canasta quegli anni e allora di fronte al bimbo abbandonato che se ne va per la strada o che se ne va un catino c'è la scuola che dice venite con noi allora se ho ben compreso il doposcuola attuale sottopasso intanto di tenere i ragazzi il pomeriggio e non di far sì che i più infelici
Possono essere preparati a reggere il confronto con i più fortunati
Ma per l'appunto a Barbiana è andata bene han trovato me
Ma se non avessero trovato May questi infelici sarebbero venuti a Firenze in condizioni di inferiorità umana spaventosa da non potersi difendere né politicamente né religiosamente né umanamente
Io le dico guardi vengo a farle ma raccomandazioni o qui alcune migliaia alcuni milioni di infelici dietro di me che stanno scendendo dai monti
E affrontano questa orribile città mostruosa tra i vizi tutto questo denaro tutta questa luce questi sfarzi tutte queste cose
Che loro non avevano mai visto
Sono in stato ritenendo inferiorità e lei mi risponde va bene li metto a scuola insieme al figlio dell'ingegnere
Poi però le do un dato dopo due anni i ragazzi che lei ha messo a scuole al doposcuola insieme al figlio dell'ingegnere l'anno dopo a prima media quelli mi bocciano tutti ai fini dell'ingegnere passano tutti
Quella o questi ammonisco tende a un problema decisamente molto grosso io ci tenevo che dal Milani desse la sciocca
A me lo ha dato effettivamente il problema di chi ha avuto troppo poco ecco responsabilità di tutti noi è colossale
è il madornale che oggi ci sia ancora chi non sa nemmeno a parlare
E per questa non può farsi strada nella vita il disastro in prima media i figlioli dei contadini i ragazzi di campagna sono stati rovinati in prima media bocciati in maniera da scoraggiarli da svogliati allo studio
Sì che mi pare che sia proprio alle elementari a dir poco verso la quarta e la quinta che occorre preparare i ragazzi affinché non avvenga questo sciocca di differenza di classe differenza che di fatto esiste non l'ho inventata io e bisogna dirlo al ragazzo
Bisogna proprio dire
Guarda
Succederà questo atte ai tuoi compagni figli di operai e contadini farne un apostolo di queste idee e quindi un apostolo contro il gioco un apostolo contro la ricreazione un apostolo contro lo sport contro tutta la dispersione di forze la dispersione di forze bisognerebbe lasciarla fare ai signori
Non mi pare da sacerdote vi era un ragazzo tu sei figli Old un ignorante tu sei un ignorante datti da fare e picchia sodo perché se voi a rigare figliolo del signore no fare così questa frase gli ho Mullah uso
Io gli dico
Sciopera sodo domani sono cose scritte sulla Costituzione lo sciopero è un sacro istituto che ha accettato dalla nostra Costituzione non è mica una di coltellata dia un ragazzo
L'operaio ha in mano il suo lavoro e lo può negare con lo sciopero se vuole
è un atto di elevata dignità è una cosa nobile bellissima
Proletari di tutto il mondo unitevi
è quello che dice lei con questi discorsi la frase proletari di tutto il mondo unitevi in si è buona la frase proletari di tutto il mondo armatevi di rivoltelle bombe è cattiva e io non la uso
Ma proletari di tutto il mondo unitevi Covili Primavalle studiate se ma bisogna anche dire che male arrivare al sovvertimento e alla rivoluzione ma non è un sovvertimento studiare
Io parlerei di evoluzioni di classe anziché di lotta di classe perché parlare di lotta si fa riferimento alla farsa la forza del sapere
Lotta di classe così concepita e non evoluzione di classe porta alla rivoluzione perché di questa parola tutti hanno paura
Chissà perché allora se qui non si può dire
La ritiro
La cambio e ci metto
Passione gara lo sport pollo permettete
No no
La gara sportiva per noi è una cosa in sé disgustosa cattiva
Poi la considerate persino nobile
Permettete perfino ai ragazzi che si interessino delle partite sportive facciamo uno ore a uno che ha le gambe più lunghe più forti permettete certe cose che per noi a Barbiana sono pornografiche
Allora parliamo
Di gara sportiva di classe c'è una classe che è sempre arrivata ultima arriva prima
Vorrei farle una domanda piuttosto capziosa
Lei ritiene che il suo metodo parlo di un metodo
Possa considerarsi Mercedes importazioni sicuramente senza alcun dubbio non d'esportazione incita in città hanno ma questo è uno sbaglio della fioretto ad avermi invitato perché io sono un campagnolo intendo solo del mio popolo lei è troppo abile scappano alla mia domanda
Risponda esattamente lei ritiene che questo suo metodo e merce d'esportazione cioè svincolato da Barbiana
Svincolato da un paese in cui per un complesso di ragioni di cui hanno colpa non tanto le classi quanto le situazioni storiche e che è una cosa ben diversa e lei lo sa
I suoi ragazzi possono essere abituati a una certa vita dura svincolata dal fatto che questa scuola agisce una personalità eccezionale qual è la sua per cui dodici ore diventando ricreazione scuola passatempo e anche teatro
Sì perché perché lei
è un teatro vivente nel senso che ogni insegnante tanto più efficace quanto più fa teatro
E come ogni conferenziere tanto più valido quanto più riesce a interessare il suo pubblico lei riesce interessare per dodici ore
Mentre un normale insegnante dopo tre quattro ore di scuola ha stancato ogni ragazzo allora
Sommando tutti questi elementi si può trasferire la scuola di Barbiana nel cuore di Milano nelle bidonville di Milano dove non so no no no un momento momento qui c'è un difetto
E direi che bisogna un certo momento anche mettere le posizioni chiare se io dovessi giudicare da studioso di problemi di educazione il sua metodo io direi che lei sa qual è il difetto di fondo del suo metodo lei estremamente consapevole di questo
La giostra in questo ambiente ma non lo rischia in un altro perché se lo rischiasse in un'altra ambiente nona adopererebbe mai neanche per eufemismo quella parola che la chiavetta non vuole pronunciare lei
Porta la lotta di classe con questo metodo non porta alla comprensione di classe
Questo è il vizio pedagogico insito nel suo metodo che lei attenua sì con la sua generosità di uomo con il suo slancio di sacerdote con la sua fede anche ma se lei me l'imposta sopra questo tema tipicamente di emulazione rispetto alle altre classi che per condizioni no per emulazione no non accetto la parola
è chiaro che emulazione se tu a raggiungere gli altri mettiti a lavorare dodici ore e fai l'eremita e cioè io ora non mi preoccupo più della naturale evoluzione della persona umana in quanto tale ma io faccio di questo ragazzo quello che jugoslava in Cecoslovacchia in Russia
Fanno ciascuno di quei cento mila ingegneri perché a loro fanno lo stesso discorso l'America più avanti di noi nel benessere ma voi tirate la cinghia perché si facciano cento mila ingegneri
Fra dieci anni avremo un potenziale tecnico dominato organizzato per cui io stia c'ero al benessere di quegli altri e questo il leit motiv e la molla di spinta di quella società e vogliamo noi una Società di questo genere
Poi lei ha parlato di forza del sapere
Eraclito due mila cinquecento anni fa ha detto che la molta cultura
Non dalla Sapienza perché l'uomo è veramente uomo quando è a posto con la sua posizione sociale un boscaiolo il quale tragga il minimo della vita dal fare il boscaiolo cioè si assicuri la casa
Il vitto necessario i vestiti la serenità e quel conforto contro la vecchiaia contro le malattie eccetera eccetera alla propria famiglia è un uomo a posto
Come ha posto il dirigente d'industria il quale per il Complesso di ciò che fa non abbastanza del bicchiere di vino e dalla partita a carte all'osteria ma addirittura motoscafo
Ora guardi i casi sono due
O questi ragazzi i quali si impegnano dodici ore al giorno hanno come meta di mettersi in competizione
Con quei tali che un giorno possono possedere un motoscafo da quaranta cavalli o altrimenti il loro ideale ancora continuare a fare il montanaro o boscaiolo
E se vogliono fare questo è inutile tutta la cultura che lei TAC questa gente
O per lo meno crea degli spostati sociali
I quali fissando il tedesco ma stanno a Barbiana
I quali sanno l'inglese ma stando a Barbiana i quali conoscono il disegno tecnico ma continuano a portare le Tecnogas passa se mi permette le cose non stanno così demodulazione non accetta di parlare
Io non ho mai invitato i ragazzi al desiderio avviarli varia invidiare i beni di consumo e ricchezza tutt'altro bisogna fare una società con altri reali con altri interessi
In quanto a quel filosofo greco che lei mi ha rammentato gli occhi do che sia morto moltissimi anni fa
Io non so la sua dottrina non mi ricordo assolutamente coda diceva masse diceva queste cose poverino da vecchio
Sono cose che non si possono dire a suo figlio non so se lei ha un figlio credo che non posso mai dire Senato boscaiolo resta boscaiolo questa è casta questo è razzismo
Sei nato nella casta dei boscaioli devi farlo bene dovrebbero lorda non deve farlo il boscaiolo
Deve solo pm
I miei ragazzi sono a studiare l'inglese il tedesco per andar via non per star lì e per diventare domani possibilmente sindacali esiste no dirigenti d'azienda
No niente diano il dirigente d'azienda col suo potere col suo prestito fatto di denaro
Non vogliamo diventare dirigente di sindacato con un prestito fatto di sciopero di appartenenza agli oppressi a chi soffre e a chi è più amato dal Signore questa donne emulazione ma perché non è immolazione queste
Lei mi dice io non parlo di emulazione
Ma non può essere e che la molla dell'emulazione e temo per questi ragazzi i quali aspirano
A tirarsi fuori dall'ambiente in cui storicamente che sono trovati tema andare a una riunione col dirigenti d'azienda ma non con l'automobile lunga con l'autista
Ma in bicicletta e con le scarpe rotte e con in mano la possibilità dello sciopero non è affatto emulazione
Andranno a lottare contro la classe dirigente con lo sciopero col sindacato son cose lecite sane onestissimi
Che non hanno nulla a che vedere con l'emulazione
Non lotteranno per prendere il posto del dirigenti
Ma lotteranno per prendere il posto a capo degli operai mi scusi lo sviluppo di ciascuno di noi è fatta per inviterei nella vita non si rinuncia degli scioperi finalità vuol dire mi faccio una famiglia ho degli amici incontro con degli amici o anche le attività di lavoro ed è spicco il mio lavoro oggi alle attività di ricreazione e mi ritrovo con altre persone che non sono quelle della Moro la vittima è una gamma parla di attività
Che non si riducono a degli scioperi
Io non posso educare un giovane dicendo la tua strada i domani e andare a fare la battaglia sindacale
Domani queste invece potrà essere vocato a fare il malato l'artista il pittore e la maggioranza di loro saranno operaie saranno per agli appassionati all'attività sindacale ma perché li vuole condizionare perché non ha detto che invece gli operai siano medici oggi in questo momento non può essere non lo vedo me lo dica lei disegni la strada cambiando la struttura sociale andava in Finmeccanica e la struttura sociale
Vuol dire mettere tutti in condizioni di raggiungere quando sono capace quella che è la naturale vocazione alla persona ciò ammesso che la ragazza abbia la vocazione di fare l'ingegnere se aiutata dalla società a fare insegnare questa ci porta veramente ha una posizione di uguaglianza ma non ci si muove però in tal senso
La società è formata in maniera tale che l'individuo è bloccato
Facciamo per i patetica e questa si passa attenere io domanda se queste origini sperimentate in questa condizione pacatamente a queste condizioni di uguaglianza o se invece capo omaggerà situazioni invertendo la situazione di primi attività Elia pazienza ma realmente a questo punto
Mi trovo a disagio
Perché voi mi fate discorsi così complessi che non si può neanche proprio non mi riesce io sono Montanaro e al vostro livello non ci sono però
Mi fate venire un brivido di freddo nella schiena
A pensare che possiate parlar degli uomini come se fossero dei numeri io mentre parlo con voi sogni pensiero di quello che stanno facendo i miei ragazzi lassù son sotto la neve soglia fa scuola io penso a loro penso a Silvano Aldo Pierino
La fretta voleva che vi legge sì qualche lettera del più grande dei miei ragazzi a diciassette anni ora in Germania
Di Prada la mattina la sera quel povero figliuolo di passioni a vedere i calabresi
In Germania in che condizioni sono e come vengono trattati intestato le schiavitù sono vibra di passione missionaria per loro da dica tutte le sue nottate a far scuola i suoi vicini di letto ad aiutarli a imparare un po'di italiano un po'di Tedesco
L'idea di questa passione si allontana da tutti i vizi da tutte le bassezze della vita moderna fa una vita da Bona quanti a Stoccarda
Voi
Mi fate ridere
Con i vostri discorsi generici
Mi dispiace moltissimo
Non posso seguire
Grazie a Paolo e due amici e passiamo la parola ora a don Renzo Rossi il quale parlerà di don Lorenzo educatore mi ha detto che di lì a poche parole
Perfetto Paolo provare sentito Paolo Ernest è inutile passò ma territorio deve board il saluto di turnisti Vecellio rischiando la patria di qualcosa di bello
Ma tra un matrimonio hanno potuto venire allora ha chiesto a me ma quell'altra pena redatto Serafini
Ecco poi non ho non ho letto il libro visto solo le fotografie moscovita questa bellissima
Ricordano di don Milani ecco voglio dirvi soltanto ecco e vi saluto anche lo devo dire perché io sono un po'clericale e travisata
E a nome anche nella chiesa fiorentina quindi non solo hanno unito Nistri dovesse qui ma a nome anche della carta finale del vescovo ausiliare e nella materia di grappa che ha accolto nella sua casa la fondazione come centro a fondazioni la rilancia il triplo qualche Zaccaro
Ricordo donne ecco lo diverte troppa Zaccaro don Milani è veramente una gloria di Firenze sia per la Chiesa c'è bisogno di di dirlo
Però voglio dire subito che la Chiesa cinquant'anni fa la Chiesa intesa delle persone chiesa è un'altra cosa gli ominidi Chiesa diciamo non capirlo don Milani era un profeta i profeti Gianni vizio come oggi coi direttori nella scuola del corre troppo tessitura fatica a stargli dietro anche perché la Chiesa non ho capito tofu cattiveria fu incapacità don Mila ni
Un profeta ricordo qui la famosa frase quando Paolo sesto morderà cardinale di Milano
Perseguita un popolo tra virgolette don Mazzolari e poi lo elogiò quando fu Papa gli dissero Santità poca chi lo difende tanto oggi lo esalta tanto quando a Milano difficile di fine ho dei problemi
Fratelli miei
E profeti core non troppo Mazzolari correva e non si riusciva Astraldi dietro lo stesso si può dire di don Milani
Ecco allora voglio dirvi soltanto che ormai don Milani appartiene a tutti il suo rapporto con la scuola che voi ha detto penso oggi in evidenza con questo libro ormai entrato nel sangue della cultura italiana ha fatto impressione aprendo a caso il libro ci avete fra le mani
Che proprio tre mesi prima di morire quattro mesi prima di morire risponde al famoso maestro logico e dice
Sono e all'ospedale sono in pessime condizioni e in più si è presentata l'occasione di trovare un nuovo farmaco perché stava morendo no
Che dicono ecco io io stavo per dire che dicono capace di allungarne la vita
Don Milani non dice così
Questo farmaco lo trovo perché capaci e capace di allungarmi la scuola un altro poco decidessero quale prova pazzie colta Santi
Lo si preoccupa della vita vuol vedere un po'di più per i suoi ragazzi per continuare a fare scuola e io l'ho visto col mio vecchio insolita occhi fa scuola all'ospedale di Careggi circondato dai suoi ragazzi
Ecco la voglio dirvi questo
Io ho avuto la fortuna bello come amico ormai sono l'ultimo e testimone della sua gioventù blu con il freddo quando aveva vent'anni ecco impossibile esaurire don Milani
Lui va sempre oltre impossibile inquadrarlo una visione unica egli è contro ogni ideologia ideologia nuovi è aldilà pur rimanendo sempre attuale allora concludo solo con una lettera scusate un po'la mia vanità personale Fazio delle belle lettere una lettera che ho letto altre volte volte qui rientra avvenne l'argomento di oggi proprio come commento anche a tuttora non è stato detto finora vera scrive quando è già a Barbiana
Io era riferita allora grazie caro Lorenzo grazie del ricordo eccetera
Io li avevo scritto per dirgli fatti sentire un po'di più Taipei aiuta i preti a capire dei a venire incontro ecco agli ultra lì a capire come devo fare i preti oggi e lui mi risponde
Sarebbe bello più potesse assolvere la funzione di serbatoio di pensiero per tutti gli infertilità indaffarati simili predittivo prezzi Bebe lettere tanta altra gente non solo perché che noi tempo per pensare a quel che fanno
Ma bello questa cosa assolutamente impossibile e del resto anche morali per parte loro ognuno deve pensare quello che fa
E siccome ognuno fa cose diverse e incontra persone diverse nessuno poco ad essi sull'affusto lato del pensiero di un altro
Così sono giunto alla conclusione che sia mia specifica missione noi distribuire pensieri prefabbricati ai preti Massolo tour rubarli e fargli impensati
Questa ammissione del conturbante ore di conoscenze ha il vantaggio di comportare pochissime responsabilità e perciò ben si addice alla via Giovanni età
Ecco dunque applicati lei non vuole tenere per buono delle cose che mi ha sentito dire altro che i pezzi inediti che intesi hanno provocato e genetico stimolo a una maggiore ponderazione ti dico questo in risposta a quanto mi dici
Cioè che spesso ci accade di farla regime e di difenderli ti sarò grato se lo farai in questo preciso senso che ti ho indicato
Perché mi fa estremamente pena quando venga a sapere per qualcuno si abbatte si è battuto accanitamente per getterebbe le mie affermazioni lui io stesso
Non credo più da mesi e danni attenta alto fanno naturalmente Antiseri i detrattori
E allora
Didattico secondo le indico finisco solo quella lettera una frase due trentuno della mamma
Che mischia valga mischie vedovo venti giorni dalla morte dei di Lorenzo e la dolo come un regalo per tutti noi
Dice così caro don Rossi
Mi ricordo di lei e so che Lorenzo le voleva bene love Lorenzo mancheranno molti amici
A cui ha lasciato un gran botto ma senza amarezza
Tutto è stato bello della sua vita e nella sua morte
Grazie a don Renzo
Ed ora la parola Paolo orefici prorettore il quale porterà il contributo dell'Università di Firenze
Sono qui non tanto nella veste di prorettore perché la rappresentanza dell'ateneo
Espresse dal professor Mecacci che già fatto la sua introduzione
Credo che il rettore quando ci ha chiesto di essere presenti questo incontro evidentemente per sottolineare la presenza dell'Università dell'ateneo fiorentino
Nel dibattito educativa e culturale di questa città della Toscana e quindi in questo senso
Possiamo leggere la presentazione di questo libro in quest'Aula Magna
Per quanto mi riguarda essendo io professore di pedagogia sociale
Credo che questa riflessione coi
Siamo stati invitati e per portare un po'il contributo della nostro ateneo in quanto a al suo interno
Delle discipline che riguardano l'educazione Dipartimento di Scienze dell'educazione una facoltà
Di scienze della formazione e ormai dire che ci sono molte generazioni dei nostri studenti che fanno tesi di laurea su don Milani
Inizialmente le tesi sulla lettera a una professoressa erano le tesi che maggiormente
Esprimevano un elemento innovativo nella pedagogia italiana ma con la pubblicazione di altri lavori e penso anche con la pubblicazione di questo libro
Si offre anche i nostri studenti la possibilità di approfondire maggiormente elementi di teoria di metodo educativo che sicuramente l'esperienza di don Milani continua ad esprimere quindi in questo senso i miei le mie brevi riflessioni
Vogliono essere non tanto come chi mi ha preceduto un ricordo ma oltre a essere un ricordo vogliono soprattutto sottoporre alla vostra attenzione alcuni elementi
Di teoria e di metodo pedagogico che noi troviamo nell'esperienza del pensiero di don Milani
Certa la sua esperienza e irripetibile già abbiamo visto dagli interventi precedenti è un'esperienza che si colloca in un periodo storico in cui la ideologizzazione del tema dell'educazione della scuola era ancora molto forte
Siamo in una fase che porterà come sappiamo alla fine degli anni sessanta
A una contestazione molto forte solo i sistemi educativi nel nostro Paese oltre che sull'organizzazione del lavoro
E quindi l'esperienza di don Milani in questo senso si colloca in un periodo storico molto preciso un'esperienza irripetibile da questo punto di vista l'abbiamo sentito anche
Dalla rappresentazione di questa conferenza che li fece direttori didattici
Però l'esperienza pure essendo irripetibile ha molti elementi di trasferibilità
Del resto l'educazione è una materia che in qualche modo per chi fa l'educatore e quindi è impegnato nell'educazione come genitore come insegnante uniformiamo anche educatori professionali è chiaro che non è come lavoro soltanto di uno scienziato che studia studia gli oggetti quale può essere la materia che lato mo'e elementi che sono in qualche modo distinti
Dalla soggetto umano ma l'educazione effettivamente è un po'in bilico tra l'arte e quindi tra gli elementi della personalità dell'educatore che sono irripetibili ma anche la scienza e quindi da questo punto di vista mi sembra che don Lorenzo Milani e che pure si colloca tra figure che negli anni cinquanta sessanta e oltre nove ricordiamo per recitare
Gianni Rodari ma possiamo ricordare in altro contesto Danilo Dolci in un'altra parte
Nel sud del nostro paese lo stesso Aldo Capitini di cui nel libero
Sì porta una citazione in relazione all'esperienza del giornale scuola anche se ci fu come leggerezze nel libro una piccola polemica al riguardo
Però mi sembra che effettivamente la figura di don Milani dal punto di vista di una lezione o di un orientamento pedagogico
Credo che si ponga in una dimensione permettere di dire addirittura internazionale
Un altro pedagogista che è morto solo qualche anno fa che era Paolo Freire
Ha sviluppato anche lì la pedagogia degli oppressi la pedagogia della parola
Diamo diciamo che c'è in qualche modo una continuità storica anche se molti Autori non si sono conosciuti perché evidentemente ci sono dei principi pedagogici che in qualche modo poi ritornano a galla
E quindi anche se il suo stile cioè anche se non ha senso positivo il suo stile e narrativo fortemente polemico in alcuni momenti segue più l'andamento biografico
Del resto queste questo modo di parlare di parlare dell'educazione e antico nella storia dell'educazione stesso pensiamo allo stesso russo però lo in questo ostello in questo stesso stile possiamo dire che egli sviluppa una pedagogia degli oppressi citato un libro di Paulo Freire Mai dire una pedagogia dell'alfabeto una pedagogia della parola
Che in qualche modo ripropone una tematica che noi oggi continuiamo a vedere molto attuale
Che sia nelle nostre ricerche ma anche nella formazione dei nostri studenti continua a essere presente cioè la pedagogia dell'emarginazione della pedagogia che tiene presente soprattutto quei soggetti che per ragioni economiche sociali e culturali
Purtroppo rimangono ai margini dello sviluppo ha lo sguardo lo sviluppo delle delle comunità locali e dello sviluppo delle società dello sviluppo delle culture quindi in questo senso don Lorenzo Milani dati contributi molto importanti su quello che è stato il dibattito dal dopoguerra in poi sulla pedagogia popolare
Si colloca come avete visto anche dalla lettura del conferenze ai direttori si colloca il in un'aria critica in cui egli stesso in qualche modo si sente di essere portatore Mestre anche anticipatori dei punti di vista che vanno aldilà
Di una ideologizzazione eccessiva o comunque di una lettura ideologica mortificante degli elementi di libertà e di criticità che egli sottolinea quindi mi vorrei sottoporre soltanto tre passaggi di questa pedagogia della parola o pedagogia dell'alfabeto che è una pedagogia dello presso una pedagogia dell'emarginazione che noi ritroviamo un po'come dei filoni di non soltanto in Italia ma anche in altri paesi
La prima questione che fondamentale nel suo metodo e viene riproposto viene riproposto nelle nelle lettere che vengono citate
Le dove gli valorizzare quelli che possiamo chiamare usiamo quindi un certo linguaggio un po'diverso da quegli anni i saperi delle culture
In particolare di sapere delle culture emarginate in particolare ci parla dei saperi e dei poveri quando in maniera molto forte molto chiara
Fa notare che un conto è un contadino montanaro di venti anni ha un bagaglio di sapere che non è per niente inferiore al bagaglio di sapere di uno studente universitario tende a sottolineare proprio questo aspetto
Cioè non è c'è una cultura
Dell'istruzione ma c'è una cultura della vita c'è una cultura attraverso la quale noi in qualche modo costruiamo l'interpretazione della realtà e ci muoviamo nel mondo
Ecco questo è il primo elemento dirette Orik metodologico che troviamo in questa pedagogia dell'alfabeto
Nel senso che anche gli insegnanti anche gli educatori
In una relazione educativa in una lavoro didattico non possono non partire dai saperi che i soggetti hanno soprattutto quando sono sapevi che non sono riconosciuti dai sapere legali
Che non sono riconosciute da saperi ufficiali che non sono visibili nei miei programmi nei percorsi di istruzione
è interessante un uno sono moltissimi gli esempi che potrei fare ma li trovate nelle lettere con grande ricchezza di esempi ma il caso in cui per esempio lui chiama un ragazzo a parlare delle stelle
Perché Louis Saha delle stelle molto di più di quello che si dica sui libri ma soprattutto lo sa perché lo vive contemplando il cielo di notte e questo ci dice molto
Cioè nel senso che la vera educazione partire attorno alle elaborazioni che i soggetti hanno se mi consentite una piccola divagazione legata a un'esperienza mia proprio di quest'ultimo queste ultime settimane
Perché sono stati in missione per conto del nostro ateneo in Guatemala nel senso che con la Regione Toscana la provincia di Firenze il comune di Firenze
Anche il Comune di Pontassieve la stessa università ne stiamo sostenendo un processo
Di attivazione dell'università
Indigena Maya in Guatemala
Proprio l'altro giorno in una riunione incontro c'erano dei maestri da un direttore didattico e degli studenti e ci facevano ci ci facevano vedere i bambini direttamente come loro studiato dalla matematica
Studiavano la matematica non so a partire non dal sistema decimale quale abbiamo noi ma da un altro sistema da una numerazione fondata su quattro e sui molti più di quattro nostro chiaramente se entrare nel merito e eccome anche la la numerazione nel conteggio delle decine delle centinaia in questo caso non decine centinaia
Ma delle venti linee avvia seguire le le i duecento e i quattrocento il due mila e quattro mila come è un modo diverso di costruire una logica matematica per niente inferiore a una logica matematica costruito sui decimali
Ecco questi sono saperi di culture diverse
Che in un paese come il Guatemala in cui nonostante gli accordi di pace per affermare i diritti del popoli indigeni c'è molto lavoro da fare perché la popolazione indigena
Serva nella scuola deve studiare un modo di di un pensiero logico e anche un linguaggio che tradisce invece i dialetti sono ventitré i dialetti Maya
Che tradisce i suoni dei significati della cultura Maya che appunto gli accordi di pace
In Guatemala hanno chiesto di riproporre e non a caso l'università di Firenze e direi gli enti locali della Toscana hanno aderito a questo progetto pur tra tante difficoltà
Quindi è un modo è un esempio che io rivedevo nel leggere
Questo questo libro di come è profondamente vero anche ancora oggi sul piano scientifico che qualunque metodo educativo deve valorizzare i saperi da cui di che sono il patrimonio di conoscenza di soggette questi saperi hanno legittimità
Da questo punto di vista partire dai sapete significa partire anche dalla realtà
Ci sono dei passaggi in cui lui dice per esempio in una lettera che parlare dei problemi della FIAT e fare scuola
Nel senso che non va inteso come una un un un'invasione di campo della politica ma nel senso che i ragazzi devono capire le realtà lì dove le realtà della vita quotidiana vengono alla ribalta
E quindi in questo senso la il suo punto di vista per ragioni di sintesi perché ci sono moltissimi elementi che si leggono in questa opera come le opere precedenti ho provato a sintetizzare in quattro punti l'approccio metodologico della sua pedagogia dall'alfabeto dalla pedagogia della parola
Innanzitutto il valore della passione l'avete risentito anche nella la presentazione che è stata fatta della lettera i direttori ma anche da chi mi ha preceduto c'era un passaggio della lettera che ha citato in cui riproponeva la passione ed è tutto il grosso problema se la scuola per essere impegnativa deve essere noiosa
E don Milani fa notare fa capire il fatto che i ragazzi rimangono incollati una giornata intera a voler studiare a voler capire a voler conoscere analizzare le parole ci dimostra proprio questo
E e fa anche delle critiche molto forte alla cultura
Tra tra virgolette dell'istruzione della cultura dei libri scritti ci sono dei passaggi in cui dice che a volte i libri scritti non parlano dalla realtà ma parlo soltanto del pensatoio non è questa la parola che uso Morano nomina non me la ricordo parlano di un pensatoio di chi scrive che parla scisso dalla realtà
E giustamente anche da un punto di vista scientifico non è corretto con dramma contrabbandare per l'impegno serio impegno scientifico delle elaborazioni che non hanno nessuna prova del nove nell'impatto con la realtà
Un altro elemento molto importante e quello del rapporto insegnare apprende c'è una frase in cui lei dice io tanti anni o insegnato in quegli stessi anni ugualmente o appresso
O diciamo noi nelle nelle le terme latte Lutero per lavaggi contemporanee parliamo di comunichi learning di comunità di apprendimento ma qui abbiamo delle testimonianze reali
Cioè logorare insieme apprendere insieme ragazzi apprendere insieme il docente che si coinvolge e gli stessi non logiche di apprendimento permanente in un processo di costruzione della conoscenza sono temi che non è ancora oggi trattiamo
Troviamo degli esempi e direi anche degli approcci estremamente significativi di questa logica dell'apprendere insieme e soprattutto di una prendere attraverso processi di comunicazione molto forte
C'è un terzo elemento ed è proprio il lavoro sulla parola
Che egli riprende c'è un passaggio estremamente interessando quanto dice che noi siamo
Abbiamo una ricchezza interna che nascosta che avvolto non riusciamo a tirar fuori o comunque un potenziale che non riusciamo non solo esprimere ma di cui non riusciamo ad avere consapevolezza perché non c'è la parola che ce lo dice
Ora che sulla significato del rapporto tra parole e concetti parola e interpretazione dell'alta c'è tantissimo da ridere questo mi sembra un ulteriore elemento molto importante
è stato criticato come avete visto in questo conferenza dei rettori che tra l'altro direi in altri passaggi del libro si vede anche una relazione molto forte anche positivo
Con il mondo della scuola al di là di cui alcuni elementi polemici che appaiono in quella conferenza
E in cui
Giustamente lui dice l'abbiamo risentito anche nella lettera che è stata riproposti ultimamente di non portare nella scuola pensieri prefabbricati ma abita i ragazzi a pensare a loro a fare pensieri
Ecco questo è un altro elemento di estrema importanza quanto si Burns quando si parla di una pedagogia della ragione e soprattutto di una ragione che al suo interno per sua natura e contestatrice
Non si può immaginare una ragione che il momenti in cui le si riconosce la piena dignità non è intrinseche non è il essa stessa intrinsecamente rivoluzionarie
Avete visto la sua difficoltà a farsi capire in un contesto storico particolarmente ideologizzato come dicevo ma il senso è proprio questo cioè che poi il senso della democrazia
Come mi pare è un po'il alla fila grana di tutto il lavoro pedagogico educativo che ha svolto e quindi in questo senso una pedagogia della parola ora qui i in sala mi pare che ci siano non so se ci sono e quanti sono anche gli insegnanti che sono interessate a questa tematica ma è molto interessata anche quella frasi con le dice
Lo lo si accusa anche i suoi ragazzi lo accusano perché vengono Daloui perché vogliono fare stenografia vogliono fare matematica e all'inizio lo contesto ma perché ci fai parlare di altro
Perché ci porti fuori dal programma e poi a un certo punto lui stesso fa notare città delle del dei passaggi in un'altra lettera
Sente parlare i ragazzi sentono parlare a un certo punto sentono l'espressione disoccupazione selezionare
A parte va be il linguaggio che magari non è dei migliori sappiamo il sindacato a volte cioè questi passaggi però i ragazzi il giorno avevano studiato la frizione
Dell'automobile è in qualche modo dello e si erano in qualche modo messi in sintonia mentale con chi ha usato quella parola oppure un altro intervento di qualcuno che parlava di prospettive storiche
E alcuni giorni prima avevano fatto la pratica del disegno
E avevano praticamente applicato delle prospettive in questo senso quando hanno sentito parlare di prospettive storiche si sono resi conto che si parlava di un un elemento che andava visto su diversi piani
E c'è un passaggio in cui dice non dando la parola a o un autore che però con un altro nome di cui ora mi sfugge che però è Luis dietro quell'espressione nove dieci che i visi di ragazzi più Novellini si illuminano lì dove avvengono delle parole che per loro hanno dei significati
E in questo senso i ragazzi e non se ne vogliono andare dalla classe perché la riscoperta delle parole dei significati della parola come viene detto in un'altra lettera e la riscoperta di un mondo e l'riscoprire la parola riscoprire i significati per molti anzi per tutti questi ragazzi
E come avere un altro accesso alla vita aprirà un altro accesso a una a un a un modo di vedere di concepire il mondo che prima non c'era quindi in questo senso
Il lavoro che fa sulla parola che fa sull'alfabeto come ricostruzione
Complemento di significati effettivamente porta inseguì gli elementi dissacranti che sono tipici di qualunque lavoro di ricerca e in questo senso è stato un anticipatore in questo senso
E in qualche modo est ha vissuta in una maniera come dire un po'anche sofferta sofferente delle delle situazioni che noi oggi da un punto di vista di pratiche educative oltre che di Chieri e pedagogiche ormai riconosciamo essere necessario l'ultima le mete che vorrei sottolineare proprio questa pedagogia dell'impegno ce vari passaggi c'è il riferimento alla scuola che possa essere una scuola del popolo che si possa identificare con una scuola leggera con una scuola in cui in qualche modo scompaiono
Scompare il rigore della scuola ufficiale e e qui contiene il suo riferimento a parte le testimonianze di chi ha vissuto l'esperienza come studente la la ricreazione a non ha bisogno di esistere cioè a un certo punto io faccio la cosa seria
Prima che mi annoia e poi mi devo riposare e devo fare la ricreazione per ricaricare mi come dice la parola di un peso che c'è stato prima la ricreazione continua
E ed è il piacere di questo studio di questa scoperta che rende serio lo stesso piacere dello studio
In conclusione mi pare che effettivamente in questo senso vorrei chiudere ancora una volta questa esperienza di queste ultime mie settimane
Della costruzione della di una cittadinanza attiva perché in altri Paesi si parla di diritti dei popoli indigeni si parla del diritto dei saperi e delle altre culture
E come in epoca di globalizzazione dobbiamo valorizzare dobbiamo pensare che la globalizzazione non ci può non ci deve far diventare soldatini uguali ma di valorizzare le differenze nel senso che le differenze possono essere alla base anzi devono essere la base dello stesso principio della democrazia e quindi in questo senso fare università Maya e significa partecipare a un processo di costruzione il di una cittadinanza attiva
Hanno largamente non vorrei che immaginate io voglio attribuire al don Milani quello che sto dicendo ma delle allergie vengono molto spontaneamente analogamente a Covo a come far lavorare questi ragazzo sulla parola
Significava costruire decide una cittadinanza attiva costruire dei cittadini che attraverso una partecipazione critica avessero un ruolo in una democrazia avanza
Grazie
Grazie al professor Paolo reticente ed ora la parola a Vittorio cittadini giornalista dei nostri tempi
Allora
Io vorrei brevemente vedere don Milani dal punto di vista della pedagogia del giornalismo
Perché lui è stato un grande pedagogo dei giornali
E mi sono portato due reperti per Michele per la Fondazione due lettere di don Milani che ho recentemente ritrovato la prima ebbe
Cinquantotto
Caro amico la ringrazio per la sua recensione che mi ha fatto molto piacere
E parta collar mente mi ha fatto piacere solo per accomunato in un'unica lode libero eh ragazzi
Si tratta di esperienze pastorali il primo libro di don Milani
E allora facevo il cronista al giornale del mattino piccolo giornalino di Firenze ma di grande prestigio
Ho visto qui uno dei grandi direttori del Giornale del mattino Leonardo Pinza voti che m'ha detto che sarebbe raccogliere raccogliere davvero si troverebbero de de delle cose preziose veramente uno scrigno
Di cultura e di politica in questo piccolo giornale del mattino allora io scrissi questa recessione
Ma l'aveva passata nella nella passata agli amici dell'Aleph di allora i fratelli Zani si guarda se riesce a fare qualcosa
E scrissi questa cosa di cui ricordo soltanto il titolo i ragazzi che non portano i blue jeans
Luigi se allora era proprio l'americana lo Scec dello sci dello chic della moda
Don Lorenzo che non mi conosceva infatti la lettera e mi dà del lei
Appunto gli gli piacque che avessi accomunato i ragazzi è il libero
Vengo al dunque un giorno a conoscerli personalmente ove siamo sempre in casa è difficile non trovarci ma comunque la cosa più sicuro deve telefonare la mia mamma
Così
Lei sa da tre
Io poi telefonare alla mamma per la verità non sono mai andato non sono mai salito lassù anche perché
Degli amici carissimi tra cui Gianni Minucci terra il proprio
Un pochino più anziano di Dinoi né nel nostro il nostro idolo del nostro tutore Cioce andate vi tratta male DC soprattutto gli amici li tratta malissimo
Allora non ci andai
Però ogni tanto i don Lorenzo
Di rado quando scendeva a Firenze
Passava anche da via delle ruote qui c'era la redazione del del Giornale del mattino e lasciava
Dei giornali
Segnato in blu è in rosso comma un professore che che corregge gli errori appunto e voi diceva
Ho visto sull'ultimo numero ci sono almeno dieci parole incomprensibili
Non soltanto per i miei ragazzi ma incomprensibili per il popolo parlate in dialetto Poletti chiese uso la parola politiche politichese ed eravamo negli anni Cinquanta
è così insomma si instaurò questo rapporto questa recensione
Mia
Comparve in un in un contesto di insulti che venivano da tutte le parti
Al libro di don Milani
Tutta la destra per dir così ecco
Anche cattolica
Tutta la destra insultava questo prete classi stesse lettere invece io vice tra l'altro metteva in luce una frase della prescrizione prefazione di monsignor Bava
Che diceva Sant'Ignazio che di passioni se ne intendeva diceva che qualcosa di irascibile bisogna sempre tenerlo dentro di sé quando si tratta soprattutto di difendere
Di difendere gli altri
E allora ho visto che nelle sue lettere lettere prima del primo libro Baan cita questa intervista più volte per dire proprio Roma guardi guardate o persino un giornale cattolico
Mi città tanto più vincita voi tanto più mi cita che persino persino l'organo ufficiale della Democrazia Cristiana il popolo ha ripreso questa recensione quindi vuol dire che sonda o non ce l'hanno tutti con me
Il segreto era che in realtà
Il fondatore diciamo del Giornale del mattino Ettore Bernabei era andata a fare il direttore del Popolo e quindi rilancio questo elogio di don Milani fatto da questo o quel ministro colo allora alle prime armi
E queste
E primo rapporto con don Lorenzo che voglio ricordare è un'altro ancora qua e basta perché
Ne avete parlato con più competenza di me
Allora queste invece
è del sessantacinque
Io è un anno che sono stato trasferito a Roma
Ho cambiato anche il giornale
Lavoro all'Avvenire d'Italia
Diretto da Raniero la Valle stiamo facendo insieme il Concilio un uno dei momenti alti diciamo del giornalismo italiano
E ovviamente i i don Milani lo legge perché credo che sia l'unico giornale che ha avuto no cronaca completa del Concilio
Tanto che anche alcuni
Vescovi che che vi avevano partecipato
Scrissero a alla valle alla che era diretta diceva grazie perché abbiamo capito che cosa si stava dicendo in quanto tra di loro parlavano in latino ufficialmente ora non almeno la traduzione in italiano alla faceva
Quindi fu un
E don Lorenzo pedagogo di giornalismo si vede che non leggeva
E c'è il non non non in questa mia lettera un'altra lettera il dramma che sente ma che vi preoccupate di me
Che essa avesse correre troppo sarei profeta anticipatore dei tempi bui tra un po'il Concilio mi scavalca soprattutto sui sul grande tema della della pace che come sapete a Firenze ebbe qualche rilievo in quegli anni il La Pira ma ma ma un po'tutto l'ambiente cattolico fiorentino
Allora questa lettera dice così
Barbiana quindici ottobre sessantacinque
Caro Vittorio ti prego di telefonare alla mia mamma bellissimo c'è sempre questa mamma di mezzo
Che è a Roma in quanto in questi giorni per la malattia della sua sorella
Ricorda le che l'hai conosciuta
A Roma quando venisse a trovarmi
E delle Chetti orti o autorizzato ad andare a leggere in anteprima la mia lettera al tribunale si tratta della lettera ai giudici che è uno dei testi più forti difese profetici di don Milani
Se puoi farla leggere anche alla palude
Perché non si perché non siano sempre gli altri a pubblicare le cose belle
Fatti ne parlai con Raniero
Dice ma come si fa a pubblicare una così questo gene si va in galera anche noi e allora si scelse un trucco somma
Lettera di un sacerdote
Questa del titolo della lettera ai giudici di di di don Lorenzo
E poi mi chiese infatti sempre tramite la mamma mi disse dice Lorenzo che cosa ne pensi di quella lettera dico una cosa moderata come in tutte le sue
Però riuscimmo riuscimmo a a il testo attuale ancora da perfezionare rispetto ad altri ho dato autorizzazione Simeone al a alla tua soltanto Enzo Forcella era Jemolo
Che di cui si e c'è più d'una raccomandazione di tenere la cosa riservata
E ci credo
La casa riservata ma era era una una forma di come dire di di fiducia e anche di accortezza dice in fondo forse questi sono un pochino più esperti di me
Ma in realtà questo è un altro grande esempio di pedagogia del giornalismo
Di Lorenzo
Che però
Quando ci penso
Non è spiegabile senza il contesto della chiesa fiorentina
Spiegarmi
Linea chiese che ha avuto cardinale Dalla Costa
Don Benzi
L'importanza di don Benzi poco più lontano di qui c'era la sua chiesina
Do farci bene
Tra l'altro quando don faceva beni morì sempre a fare il cronista
Mi mandarono a mettere
Per le notizie sulla morte di don farci bene
Quindi sul tavolo di don farci bene
C'era il libro di don Milani una cosa
Esce ancora dice il centro
E quindi in qualche modo
Il da un Milani fu rilanciato anche dalla morte di questo trenta straordinario
Presidenza e poi tanti preti va be allora è a Roma proprio getting giovani giovani magari andavano a dir messa nella fabbrica Galilea occupata
Perché dice il pire che li possiamo lasciare senza messa perché fu perché occupano la fabbrica
Si difende non c'è un'altra frase di non morire Melanie molto bella e non mi ricordo in quale testo quindi Fontolan viene accusato di
Di essere un pacifista come si diceva allora sì ma perché
Mi sembra perché siamo termico con me perché io
Non è che non voglio stessi simpatico allo strumento della guerra
La mia guerra la guerra della mia gente la fanno con lo sciopero
Che è anche un mezzo pacifico mentre il vostro è un mezzo che uccide
E questa antica in un altro dei grandi temi anche se non è
Rese evidente come teorizzato nel nelle lettere
Don Milani
Finisce
Implora il processo che vede gli fanno per la strada per la storia del dell'obiezione di coscienza quando lui prende posizione
Contro i cappellani militari che in qualche modo dicono che l'obiezione dove l'obiezione di coscienza è una forma di vita cova limitata
E lui non non ricordo in quale testa scrive di siccome davanti ai miei ragazzi i cappellani militari dicono che l'obiezione di coscienza è una forma di vita
E io non potevo non non reagire reagire era apparso un modo modo
Robusto poi ci fu anche un altro prete che andò a finire in processi padre Balducci
E la Pira se la cavò per un pelo
Per perché il il contributo di la Pira fu di proiettare
Al parterre lì vicino
Un film
Pacifista francese di ottanta Arras Tu non uccidere
Del contro la guerra in Algeria
E quindi
Anche avuto ripeto la i don Lorenzo sta in un contesto certo diceva bene che Rossi no concordato il don Rossi
Con qualche boss
E con qualche volta deve livelli superiori
Però
La cosa che che che che in qualche mondo rendeva inutili le bozze
Errato proprio la forza della sua profezia
Che in fondo non ho conosciuto tutti l'hanno riconosciuto tutti son dovuto riconoscere tutti
Tant'è vero che ora ci son persino vescovi e cardinali in qualche modo
Riconoscono che don Milani è stato una parte importante della storia di Firenze
Nella storia dell'Italia e della storia della Chiesa dalla ma della storia della Chiesa universale non di quella c'è la parrocchia di questa di quest'altro
E quindi io stavo mi ha emozionato questa partecipazione Michele che avete voluto di un di un cronistico dal ministro quello che però ha avuto questo stato
è stato
Come si dice volgarmente si dice baciato dalla fortuna avendo conosciuto avendo conosciuto questi personaggi straordinari che
Hanno attraversato queste cita e ne voglio ricordare ancora uno
Nicola Pistelli anche perché eravamo coetanei
Avevamo coetanei se forse fatte insieme un giornalino che si chiamava politica
Poi Nicola Nicola morì nel sessantaquattro
Incidente ricorda ancora
Che è la prima volta che l'attività mi disse
Che la Pira diceva sempre
Va be'ce l'ha non importa va tutto bene diceva professore io dico va tutto bene fu che quel che va male ma non essere cartesiano va tutto bene
Ora c'è un'ansa nella storia ma poi si supera las l'unica volta che gli sentì dire questa frase quando morì Nicola
Mi disse Vittori
Questo è un colpo dal quale non ci riuscì solleveremo mai
Il la Pira che dice non ci solleveremo mai
E questo questo era
Punto quest'idea del clima queste aree con testo e dunque mi avete fatto
Tornare a questi ricordi ho visto che
Tutte le volte che venga a Firenze
Sembra che sia nevicato se qualche testa bianca in più
L'unica cosa immutata il sorriso dei sei ragazzi
Delle signore
Grazie a Vittorio città decide e ora la parola a Savino Pezzotta segretario generale della CISL
Si è nevicato molto costante
Per fortuna si è fermata
Sana
A ricordarle tutte per entrare un vero problema per me
No la prima cosa io ringrazio molto di essere stato invitato
E questo incontro
Perché il testo che qui viene presentato ci riporta si riporta come ha ricordato Gesualdi prima ci terriccio una Firenze ricchissima
I fermenti culturali religiosi politici
Di una Firenze Città aperta che orientare il Paese poi perché poi
Aperta una dimensione del mondo
Si fa subito venire in mente la differenza con l'ottimo allora c'era una città al quale l'Italia guardata proprio per questi fermenti per questi movimenti
A differenza dell'oggi e che oggi ci sono movimenti politici nel nostro Paese che stanno al governo
E che vorrebbero chiuderci in ambito otto dalla Padania
Non è una differenza da poco
C'è anche questa si richiamava alcune responsabilità che forse non abbiamo esercitato con attenzione
Perché se è una parte di popolo fa in quella direzione
Un se va nella direzione in cui è andato in Francia o in Olanda al quale i governi supini stanno inseguendo
Io credo che anche quel quell'elemento sulle nostre responsabilità oserei dire per la costruzione educativi di organizzazioni popolari
Probabilmente c'è
Io credo che noi almeno abbiamo tutti in modo diretto o indiretto manderà in vitro fondò Lorenzo io vedendo che questa mattina cosa che purtroppo sono costretto a fare faccio volentieri ma purtroppo per la costrizione
Ho telefonato a mia moglie gli ha spiegato dove è andato
E lì è partito
Un fiume di parole tre sono stato proprio sommerso da una serie di ricordi
E dalla evocazioni di che cosa aveva creato il maestra
In quegli anni la lettura di una lettera professoressa Trevi un po'borghese
Che aveva bisogna insegnare bene la cosa che alla fine chiuse il ragionamento vita stamattina fra io dopo aver finito di leggere quella cosa interrotta operativi i bambini e non la scuola
Che mi sembra probabilmente l'elemento importante
Le cose che don Milani fa trasparire anche nella nella sua ruvidezza un po'bergamasca per la verità più che più che fiorentina
Delle sue cose
Come circolare come sindacalisti ci siamo molto allenati sul suo insegnamento
Sulle sue provocazioni
Ovvero sull'essere su come essere sempre fedeli alla vocazione a ciò che siamo stati chiamati
Ma non dal punto di vista quando si parla di vocazione si parla sempre del di una questione imporre risultano direi proprio molto laica
Cioè noi esercitiamo un ruolo di rappresentanza
E non possiamo mai chiamato dimenticare che siamo stati chiamati dalle lavoratrici e lavoratori e pensionati ad esercitare un ruolo
Non è così facile ricordassero Anna
No un Piper dice la verità per quel rigore l'insegnamento è una provocazione
Perché anche noi conosciamo nei ruoli R. io sono il segretario generale Santo Iddio
Vorrei dire che io no cioè siamo il ruolo tante volte stravolgere questo riferirci Ezio a chi ci ha chiamato
Io credo che se invece rimaniamo sulla scia dell'insegnamento di don Milani bisogna sempre ricordarsi sì chi sono i mandanti perché sono i mandanti ad avere diritto allo spazio
Più di quelli che sono andati
Dico che non è facile
Non è facile per nessuno perché se c'è una cosa del genere è facile ci diciamo una cosa non vero
Perché il ruolo prende il potere e condizionano rientrano
Però credo che il fare cosa né quella di questa mattina si riporta invece queste queste cose qui
Questo vale per i sindacalisti dovrebbe valere anche per la politica
Soprattutto oggi che siamo e sta mio parere personalissimo per carità
Di fronte a un declino della dimensione politica in questo Paese
Ne abbiamo un Paese che in una emergenza economica pesantissimo
Tra possono raccontare in tutto il male
Si possono anche dire che ci serve sommerso invece sembrano aver relazione qua carica
Migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro sono in cassa integrazione i settori interi fanno fatica a reggere la competizione a livello internazionale basta vedere il nostro è sponda umbra
La la sterili salari le pensioni soprattutto quelle più a sapere dei ceti popolari perché abbiamo abbiamo lento si del ceto medio no però bisogna tornare a parlare dei ceti popolari i ceti popolari fanno veramente fatica a vivere
Però si sta discutendo si discute in modo accanito di violento se fare il partito unico può fare l'Unione per carità cose importantissime non le voglio sottovalutare
Non mi sembrano adeguati ai problemi di alloggio solo questo mi sembra di dover
Io vorrei desidererei che lo stesso accanimento ci fosse sulle questioni che tentavo di adottare per il
Non però ci contano le leadership abbiamo definito dei poteri monocratici ovunque dal Comune alle regioni cambiamo un po'la Costituzione così almeno completiamo il quadro a livello nazionale e poi parliamo di partecipazione mia dico che se non ci diamo una regolata veramente la nostra democrazia per carità
Io non ho mai evocati in resina perché non ci credo che non è possibile però che vi sia un restringimento degli spazi partecipativo l'indebolimento del modello democratico l'abbiamo di fronte mi sembra che l'insegnamento di Milani andasse in direzione totalmente totalmente opposta
E poi io credo che c'è un degrado sulla visione etica del Paese
Si può continuare con i condoni
Gli abbassamenti delle tasse tutte quelle cose a cui abbiamo assistito e stamattina mi si propone il condono previdenziale
Certo il condono previdenziale eccetto che non hai pagato i contributi per la previdenza ti perdono poi magari non aumenta le pensioni per chi ne ha bisogno ti faccio fare una riforma sbagliata delle pensioni come quello che è avvenuto
Ma mi mi preoccupa perché l'insieme di queste cose stanno indebolendo quello che è lo spirito civico
Stanno indebolendo a quelle che sono le virtù repubblicane
Io credo che al di là delle o no delle diverse opinioni politiche che io rispetto
Quattro per una risma pluralista delle cose che abbiamo altra io credo che sul tema di Colletti città Primo immettere nella dimensione pubblica di questo Paese nera pure che qualche volta lo diciamo
Che ci sia una rivolta su questo
Perché un paese sia governato da destra o da sinistra se nonna dei criteri etici condivisi se questi diede molliamo alle tasse sono una brutta cosa ma chi mai l'ha detto che le tasse su una volta
Sì pagare i le cose pubbliche è una cosa che bisogna evitare perché ognuno deve fare da sé pagate che le cose che abbiamo detto che stamattina via restano delle cose lette dei sogni
Ecco perché dico
Viene che noi riprendiamo alcuni insegnamenti
Certo poi bisogna stare anche attenti perché tante volte si è vero portatili a piegare l'insegnamento la memoria alle contingenze attuale proprio interesse
Anche la figura insegnamento di don Milani non è sfuggita molte volte a questa condizione
Come è stato ricordato da diverse parti nel corso di questi anni si è tentato di interpretarlo di costringerlo dentro schermi precostituiti
Così abbiamo avuto un don Mila no antesignano nella contestazione del Sessantotto del classismo e via elencando anche su questa storia tassi
Lo possiamo dire una volta una verità io non sono mai stato marxista però sono stato operaio
Per tanti anni autorizzato a lavorare a quattordici anni
Il fabbricato
Ma io sono sempre stato convinto che la lotta di classe la faceva Luís contro di me
Non io contro di lui che
Cioè no tanto per essere chiaro bene quando mi sbatteva la fare certi lavori
E quando perché poi le cose si attenua no perché quando si conquistano diritti tutele e garanzie
E allora le cose sono vanno verso la normalità ma la lotta di classe affatto ai ricchi contro i poveri poi si sono difesi i poveri dovevano farlo perché il fatto il sindacalista
Faccio il sindacalista perché a un certo punto mi sono scocciato
Bisogna no sette era questo Paese
Però le chiese però credo che tutte le definizioni sfuggano alla dimensione reale dell'uomo don Milani
Che era quella che uscivo nella lettura che è stata fatto prima che è quella di essere stato radicalmente sostanzialmente un prezzo
Che ho cercato di rendere testimonianza anche in con modo ruvido
Di una parola che novità Etta disse
E tante volte non cerchiamo di abbellirla di addolcito perché ci si rompe un tono
Io credo che sia questa e forti identità che si interroga oggi nel nostro essere fortemente laici non confessionali
Ah non siederà clericalismo che è un vizio presente io dico più nell'ICT nei prezzi
Perché abbiamo cambia
Perché se uno non ha la benedizione di qualcuno non dice le cose perché prima deve sapere come la pensa qualcun altro
Si è scritto che questo suo legame alla parola spiega anche la sua attenzione al linguaggio alla lingua
Il linguaggio da condividere per comunicare
Come strumento di emancipazione riesca le parole nella tradizione nostra quello ebraico cristiana
Sono pietre
E come quelle vere sono destinate a lasciare il segno
Ecco anche i sindacalisti sono utilizzatori di parole
Però se è questo il segno dovrebbero anche loro ogni tanto
Ducula vero un uso un po'avaro ampie responsabile senza spreco
La demagogia e il mercato dà la parola
Non è la parola per la che dice
Credo che questa sia un'altra del elementi sostanziali e profondità la sua vita cioè fedeltà una vocazione una missione fu forse questo ministero diretto tra la gente che gli aprì la via del Vangelo il potere
Ora questa scoperta
Oggi è più difficile
Lo dicono con molta chiarezza
Perché la povertà non è più forse palese come intento
Un po'perché anche noi abbiamo incominciato a usare linguaggi un potere strani no
Impariamo di emarginazioni di esclusione
E tutte parole rotonde
Politicamente corrette
Che forse va bene sono anche rispettoso nei confronti delle persone
Ma nascondono anche la verità
Oh sì bisognerebbe tornare
A dire delle parole un po'dura per quelle che sono
Perché se tutto viene ammorbidito politicamente aggiustato anche la verità della Parolo fa fatica ad emergere
Prima di il dottor Pucci diceva
Che bisogna far tornare fuori la cultura cattolica
Sicuramente anche qui però anche che bisogna dire qualcosa in più
Che io sono convinto che noi parlo
Da cattolico bisogna secolarizzato del nostro agire il nostro vivere
E però bisogna stare attenti a come abbiamo del secolare inesatto il parlare di
Perché anche noi abbiamo arrotondato le nostre parole
Ne abbiamo mascherati
E facciamo fatica a dire alcune cose che sono fondamentali per dire ciò che siamo
Se ci separiamo secolarizzato anche il linguaggio quando invece dovevano secolarizzata invitarci a immergersi dentro la realtà dentro la società
Inoltre noi abbiamo tolto i poveri dal nostro quotidiano anche perché la maggioranza almeno parlo di del sindacato poi magari ci sarà sempre un
Uno in fondo alla sala che mi dirà che non è meno ma io sento il dovere di dirlo
Perché anche la maggioranza di quelli che rappresentiamo noi non sono più i poveri tutto sommato
Il fatto di essere rappresentati di toglie dalla povertà bene o male il problema è che ci sono tante povertà che non sono rappresentati comprese rappresentata anche del lavoro come
Proprio perché è uscito ai grandi movimenti come sindacato
Il tema dalla povertà in senso che prima rappresentavano sicuramente troveremo
Oggi non lo so
Rappresentiamo siti popolari intrecciati non tutti poveri abbiamo corriamo il rischio che la povertà sia una cosa che lì sta passando anche l'idea che tante volte le condizioni le persone siano dovute a loro per carità abbiamo fatto l'accesso posto prima era tutto
La Corte ha raggiunto dalla società ad essi già sei disoccupato sei un Lazzarone ho chiuso il mio problema me ne vado a casa ma è una cultura che si diffonde largamente
E io credo allora che non si possa leggere comprendere cercare almeno di fare questo di don Milani se non si parte da queste fedeltà
Da questo studio sul suo stare oltre che gli ha consentito di cogliere
Con lucidità
Alcuni nodi tipici del suo del nostro tempo
Soprattutto le forme dell'esclusione generate dalle differenze del sapere non necessita dell'obiezione di coscienza anche oggi
Bisognerebbe avere il coraggio di all'obiezione di coscienza su tante cose
L'avanzare perché anche qui l'abbiamo alle volte mi viene il dubbio che tutte volte visti utili istituzionalizziamo una cosa
Diventa una normalità non diventa più un elemento di rottura per cui l'obiezione di coscienza da rottura diventata però li abbiamo abolito il servizio militare abbiamo abolito il servizio civile abbiamo fatto tante di quelle cose l'abbiamo resa nulla ce l'abbiamo neutralizzata
Probabilmente bisogna recuperarlo su altre cose
Ma ha visto anche l'emergere di una di una cosa che oggi con la quale oggi noi dobbiamo fare i continua questione molto ambiguo che attraversa i mondi anche sociali popolari più certo tipo cioè
La crescita delle soggettività individuale ma anche che si accompagnano l'individualismo sempre più radicale
E a un piegarsi costante mente delle persone delle masse su un benessere puramente materiale consumisti
Ecco perché il tema del sapere diventa ancora oggi è un tema importante anche per il sindacato padre che si gioca lì
Larga parte dalla tutela futuro e della promozione futuro si gioca su questo versante
Ed è un ex ante fortemente scopre ma anche perché probabilmente serve anche per ridefinire le qualità agli stili di vita che ne dovranno far marciare oggi
Si è parlato lo dicevano anche oggi molto dall'altro rigidità della scuola di Gordiano dalla rigorosità ma era una rigorosità che stava nella cognizione coniugazione tra il diritto reti Personal all'istruzione alla mantici passione il dovere della responsabilità verso di sé la società
C'è una coniugazione tra diritti e doveri è una durezza
Perché se si è tutto sul versante del diritto per carità
Quando incomincia a coniugare il diritto al dovere cioè il diritto a una obbligazione onde evitare quel diritto che ho mi obbligano allora diventa durezza diventa rigorosità diventa ingaggia mento anche per la dal tema dalla giustizia
E credo che anche su queste dite cose mai dobbiamo probabilmente anche qui qualche ripensamento
Di una cultura che è passata che la cultura dei diritti note esistono solo diritti individuali come se l'elemento del diritto fosse giustificativo del mio essere dalla mia sostanza
E pertanto non ho mai da una nozione chiarissimo di quali sono le obbligazioni che io nell'esercitare un diritto rispetto altrui
E la figura dell'altrui non è la figura di chi mi sta di fronte ma la figura che interiorizzato dentro di me della persona che incrocio e che il fatto di incrociarlo mi obbliga a un dovere
Perché se fosse diritto dove andare avanti invece se la introduzioni si posto per farla passare o concordiamo come farlo otto come non lasciarla passare
Ecco perché c'è una durezza nessuno nel suo insegnamento e stecche è una durezza che poi obbliga a far crescere uno spirito critico a far ragionare con la propria testa
E il pensare con la propria testa ed è in questo pensare che si impianta la capacità del tradire
La lettera di tette significativa bisogna sempre che manteniamo uno spasso per il tradimento
Esso può essere paradossale no ne siamo tutti contro i tradimenti per carità
Però qualche volta qualche tradimento lo dobbiamo mettere in campo soprattutto quando tradire quando si tratta di non tradire alcuni valori alcuni elementi di fondo
E che vale soprattutto nel rapporto fra me e il potere quante volte li e si potrà dire il potere per far spazio agli altri
Cioè comunque tradire per essere costantemente aperti la dimensione umana le sue debolezze ma anche alla grandezza della sua dignità
In questo contesto io credo debba essere inserita la questione dello scolo dell'istruzione
Don Milani non credevano alla scuola italiana ne criticava il programma mi evidenziato i limiti la natura escludente classista
Diffidava della pedagogia ufficiale soprattutto di come era declinata tra i banchi di scuola derideva gli esami i metodi con cui erano quando
Per questo fu giudicato ingiusto verso gli insegnanti oggi ci rendiamo conto che l'intransigenza delle sue valutazioni non toccarlo solo di insegnanti
Ma un modello di scuola che pretendeva di adeguare quanto faticava ad insegnare
E credo che il tormento dalla nostra scuola sta tutto in questa tensione tra educare insegnare
Ma se fosse qui ora che cosa direbbe sulla nostra scuola
Possiamo dire che siamo in una situazione
Da fa tremare i polsi lo posso dire così quando penso al sistema scolastico italiano
Ma non ma lo penso dal punto di vista istituzionale
Cioè tutti si era d'accordo che bisogna uscire dallo schema
Gentiliana no per carità
Però si è fatta la riforma Berlinguer
Benissimo criticata litigato
Poi ha cambiato governo si fa la riforma Moratti che non condivido
E intanto si va avanti intanto si frena
Adesso arriverà un altro governo se arriverà non lo so e si farà un'altra riforma cioè in pratica di riforma e riforma chiediamo alla scuola
Io credo che bisognerà pure che si reagisca anche queste si chiede di fare
Una riforma in termine bipartisan concordata con le parti sociali ma si stabilizza il sistema ce l'ha tutti i nostri discorsi finiscono che c'è bipolarismo non è la necessità di cambiare ogni ogni ogni quattro anni diciamo gli assetti istituzionali coi
Di di coesione del Paese parliamo di scuola io sono preoccupato
Non tanto perché sono d'accordo non d'accordo ma su come si sta pensando di portarla avanti così avremo un degrado la scuola elementare un degrado delle scuole professionali un degrado delle università
E se guardiamo bene quello che avviene nel mondo proviamo a fare a guardare la metafora la dicono a metà fra una quella indiana
Ma perché tutti corrono adesso andare a fare le fabbriche in India
Perché li hanno investito per vent'anni sul sistema scolastico e sull'istruzione tecnica scientifica o quant'altro che oggi conviene fare una fabbrica lì provate a pensare alla nostra
Alla nostra risorsa umana pensavano che rappresento io
Ai suoi livelli di scolarità ai suoi livelli di competenza se si apre il mercato il il libero scambio delle persone a livello europeo
E allora una competizione di più altro che all'idraulico dalla Polonia
Qualcosa in più
Però resta intanto stiamo lì a fare le geografie eccetera io credo che su questa vicenda dalla scuola bisogna pure che ci sia una reazione di tutti una reazione forte perché non si può continuare in una situazione in cui non si arriva mai a un assetto definitivo
Perché il dubbio è che se con l'alternanza vi sia l'alternanza dei modelli e dei sistemi cioè non si stabilizzano più vale anche per l'altra parte che riguarda il federalismo riguarda queste cose che e sono cose negative che dovremmo cercare di
Di superare ecco io ed è proprio perché perché dico questo che io sono convinto almeno a mio avviso sono profondamente convinta che il futuro del mondo del lavoro si gioca lì
Che si gioca sulla quantità di istruzione di conoscenza di competenze che noi saremo in grado di dare alle persone
Quelle al lavoro
E quelle che devono andare a lavorare
Non c'è scampo
E la preoccupazione più grossa che abbiamo in questi tempi di difficoltà e quando vediamo persone che hanno quaranta cinquanta anni
Che hanno hanno da un livello di scolarità bassa e voi provate a pensare che cosa significa
Tentare se fosse possibile errore inserire una persona diciamo un lavoratore maturo
Con un livello di scolarizzazione di conoscenze basso colleghi colleghi quello che oggi a io ho un problema sociale che è centrato sulla questione della risorsa umana e dovette tornare a riflettere le cose che diceva Don Milani mi dà il senso di come il tema della della scuola diventi il tema di come affrontare la disuguaglianza che si sta determinando in questo Paese
Ma penso anche anche a qualcosa in più se guardo a quello che sta cambiando la nostra società
Noi abbiamo una situazione di declino demografico altissima
Ci poniamo la questione e anche qui scuola istruzione educazione formazione
Di che cosa facciamo per le persone anziani se ne mandiamo in pensione alle panchine
O al massimo quando gli va bene allora costruire i nipoti
Ma il ruolo sociale per migliaia e migliaia di persone perché così sarà
Nel prossimo futuro non c'è un problema anche qui di uguaglianza di opportunità di conoscenza di accompagnamento e pertanto anche il tema della formazione dell'educazione della della valorizzazione la risorsa umana non diventa un tema che non è legato solo alla parte in cui vado a lavorare ma mi accompagna per tutta la vita perché mi rende sempre attivo
Ecco perché io dico ritornare il discorso e questa mattina per me è importante per questo
Perché riprendere un tema
Che rompe anche gli schermi dell'istituzione scolastica in senso fisico ma affronta il rapporto tra conoscenza saperi in realtà sociale
Diventa probabilmente il tema vero della di una rivoluzione politica sociale oserei dire anche antropologica per quanto riguarda il futuro proprio per quanto riguarda una società che è profondamente mutata è mutata nel cuore e nella dimensione
Dei pensieri delle persone mutata nelle sue articolazioni associare le sette nei suoi primi sociali
Ed io credo che questo sia
Una cosa importante allora si tratta proprio di agire
I militari a favori di percorsi di uguaglianza dei saperi di pari opportunità
La lezione di don Milani che rimane di grande attualità
Per noi per me per la mia organizzazione sta tutta in questa prospettiva
Sta nella costante affermazione della dignità della persona e nella tensione che ritiene che periziandi Pierini ma dico anche per i già come gli Andrea pensando agli anziani non possono più esistere elementi discriminazione
E qua non resta un grande insegnamento
La capacità di indignarsi perché se ogni tanto ci arrabbiamo un po'sogni tante siamo soliti carente Ferretti sanità intesa anche qualche parolaccia non è che fa male
Si è detto e scritto che il Predeval Biava Barbiana aveva un caratteraccio perché sia da via
Di certo non era un buonista
Ma non si è non era un buonista perché aveva una caratteristica sapevo voler bene il problema è che chi vuol bene dice anche parolacce
Chi non lo ama non riesce a dire parolacce grazie
Grazie veramente di cuore a Savino Pezzotta
Con questo abbiamo terminato la nostra mattinata io ringrazierei tutti coloro che sono intervenuti nostro a rifare i nomi e tutto soprattutto tutti voi che sia siete così intervenuti numerosi grazie a tutti alla prossima volta
Ma io non l'ho un'altra sono