Liberi di sapere, liberi di comprare, liberi dal racket delle estorsioni mafiose! 1ª giornata di "Pizzo free"

Il vento
Ma dopo
Allora eccoci qua
Saremo dell'UCPI visto che sappiamo che i tempi sono sono molto stringenti però sono sicuro che saremo anche molto intensi molto emozionanti viste le testimonianze che avremo quindi io entro subito nel vivo della questione faccio un po'da da conduttore per modo di dire
Indìco dalla questione questo mi sembra che che oggi abbiamo visto una cosa meravigliosa che io non credevo di vedere in queste forme tutta questa gente tutta questa gente molto entusiasti appassionate questo clima festoso a a celebrare una festa che anche comunque la festa di Titti resistenza i divieti lotta contro un problema molto grosso come quello che stiamo dibattendo qui pizza la mafia
Allora io sono emozionato e sorpreso mi è piaciuto molto poco visto spero che continui
Fa fa facendo delle cose sempre più sempre più grandi ancora per un sacco di tempo per cui chiedo a Tano Grasso subito un un'impressione come
Un giudizio su quello che che che stiamo vivendo fino adesso
Io la prima volta che sono venuto a Palermo nell'ambito di questa mia esperienza di associazionismo antiracket
Fu un giorno particolare
Nel mille novecentonovanta Capo d'Orlando era nata la prima Associazione antiracket avevamo fatto le denunce collettive
Avevamo fatto arrestare ben ventidue mafiose di una famiglia di quel territorio si avviava il processo
Io venni a Palermo la prima volta per fare la conferenza stampa a luglio del mille novecentonovantuno alla vigilia dell'udienza preliminare e poi venne a Palermo dopo il ventinove agosto del mille novecentonovantuno
Il ventinove agosto era stato ucciso l'industriale palermitano Libero Grassi
E io voglio per vedere vedo l'immagine di oggi
L'immagine le immagini di questi due anni di esperienza di Addio Pizzo
E sono istintivamente portato a confrontarle con quello che vidi allora
Allora c'era una situazione di straordinario isolamento di cattivo isolamento
Di solitudine di quelle due cose che come questi sono i magistrati in sentenza furono decisive per la decisione della mafia di uccidere l'imprenditore Libero Grassi oggi sono qui
Prima di salire sul palco il collega palermitano mi ha detto sembra essere un'altra città oggi
Oggi sembra essere cancellata
Quella pagina di sofferenza di dolore di sconfitta che ha riguardato non solo gli operatori economici palermitana Emma riguardato l'intera città quindi la mia emozione di questa sera
Di questo pomeriggio stando qui e l'emozione di chi vede
Quanto questi ragazzi di Addiopizzo e con loro i cento commerciante di Palermo sono riusciti a fare rispetto a quindici anni fa ed è tantissimo vedete come
Se siamo qui è è è grazie appunto ai ragazzi di esilio Addiopizzo che che hanno fatto questa cosa ma anche grazie alle persone tenute il coraggio di dire no al pizzo ora io vorrei fare una domanda Silvana Fucito che ha detto di no al pizzo in un altro momento in un'altra in un'altra situazione come può essere quella di Napoli vorrei chiedergli di raccontarci un po'la sua storia per cercare di capire che coraggio ci vuole quanto coraggio ci vuole dire di no alla criminalità organizzata
Ci vuole tanto coraggio ma anche la voglia di di conquistare la propria dignità la mia era stata calpestata
Ho lottato per due anni controlla Cavour
Che non si appropriassero del mio negozio
Purtroppo loro non si sono appropriati del mio negozio ma io l'ho perso l'ho perso perché in una notte del diciannove settembre mi hanno incendiato tutta l'attività io sono rimasta completamente senza niente
E con tanta voglia però di di riscatto quindi ho denunciato ho mandato in galera quindici chili camorristi napoletani
Però io ce l'ho fatta loro nuovo io ce l'ho fatta perché ho ricominciato a lavorare
E oggi sono un'altra volta sul campo a con con la mia attività meglio di prima perché adesso veramente o tutta la libertà che voglio perché vivere con questa cappa d'osso di questa gente che entra nel negozio e ti chiede soldi soldi
Non è vivere e non si può neanche andare avanti bene che adesso io vado avanti bene perché non ho più questa cappa e quello che è bello che dietro la mia esperienza e con l'aiuto di Tano Grasso sono nate tante sono nate cinque associazioni a Napoli nei ponti più nevralgici della città
E ci sono centinaia di iscritti centinaia di denunce
E non c'è giorno che non si apra il giornale non si vede ci sia qualche commerciante che ha deciso di denunciare e di Mandarina lady propri aguzzini e oltre a questo ci sono nati anche a Napoli
Sono nati anche a Napoli
I ragazzi Addio Pizzo che stanno lavorando anche loro tanto io spero che il miracolo che stasera si è compiuto qui e sono rimasta se veramente senza parole nel vedere veramente questo perché questo per stanno dice che è una cosa bellissima io no io non vedo un miracolo a Palermo una cosa del genere io spero che anche a Napoli
Possa accadere la stessa cosa i ragazzi stanno lavorando ce la stanno mettendo tutta io spero che i commercianti come è successo qui capiscano che per togliersi di dosso questa questa brutta bestia ci vuole la collaborazione dei commercianti del cittadino che deve dire io non voglio pagare e insieme alloro insieme alle istituzioni insieme alle forze dell'ordine
Veramente potremo distrugge questa questa brutta bestia
Un'altra cosa che mi interessa proprio la testimonianza mi mi appassiona questa cosa e content quando è successo cosa ha fatto fa scattare nella nel nel cuore di un imprenditore come lei il la necessità di dire eh no basta
Senta il mio negozio era lì da trent'anni mio marito c'era entrato con i campani pantaloncini Curti
E allora vedersi distrutto e cancellati completamente trent'anni di vita perché loro incendiando il mio negozio hanno completamente distrutto trent'anni della nostra storia e la storia che la famiglia di mio marito
E poi vedete centinaia di persone piangere sotto a un palazzo perché il mio negozio era sotto un palazzo di sette piani Elío vendevo vernici non è che venivo caramelle quindi un palazzo completamente in fiamme vedere questa gente
Che non ha tenuto conto di tante persone che tanti vecchi bambini
Hanno calpestato per soldi la vita di centinaia di persone e allora è chiaro che scatta questa voglia di dire adesso basta non è possibile che delle persone
Così devono mettersi sotto i piedi gente che lavora gente che la mattina si alza e vede come deve portare avanti la famiglia quindi sembra è stato quasi naturale la notte stessa andare in questura denunciare queste persone
Allora qui stiamo parlando questa sera intenso medi in questi giorni di di di un problema particolare che è quello del Pizzo del racket dell'estorsione una cosa che magari vista da fuori vista da lontano può anche sembrare un male minore tutto sommato
Si è parlato di strati si è parlato di omicidi allora perché parlare di questa cosa che tutto sommato che cos'è un'altra piccola tassa sto dicendo una sciocchezza naturalmente e provocatoria per sentire
E nella storia di questa città
Noi abbiamo conosciuto grandi momenti di rivolta in particolare quelle successive alle stragi di Capaci o di via D'Amelio
Da l'omicidio di biogas abbiamo dovuto aspettare quindici Arne per vedere una iniziativa come questa perché perché
Parlare di pizzo
è come toccare il nervo scoperto di una della città di Palermo perché quando noi parliamo di strage parliamo di un fenomeno orribile criminale lì
Quando parliamo di pizzo parliamo di qualcosa che in una città come Palermo
Tocca direttamente migliaia e migliaia di persone
Cioè tu non hai più il rapporto con la mafia attraverso la televisione ha il rapporto con la mafia perché c'è l'estortore che entra nel tuo negozio una volta al mese una volta ogni tre mesi e ti chiede il pizzo se tu paghi
Costruisce dite un'immagine
Un'immagine che è l'immagine negativa dell'imprenditore acquiescente di un imprenditore che cede infatti semmai se poi giornaliste come sempre fate
Andava a fare le indagini ma qui esiste il pizzo tutti dicono il pizzo non esiste anche dalle denunce il pizzo non esiste se diamo testa del del deve se diamo valore a ad esse però è quello strumento
Che consente alla mafia di controllare il territorio perché attraverso quel commerciante che paga una volta al mese lì la mafia esercitare la sua sovranità
Lui è padrone
Per questo io oggi stasera c'è stata una signora io questo lo voglio dire anche soprattutto i ragazzi di Addiopizzo che mi ha detto
Da domani è il problema
Noi qui non stiamo facendo è un clima di festa è una bella serata e giustamente c'è molta allegria
Ma noi dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo saperlo
Che la partita che si è aperta a Palermo
Con l'iniziativa di oggi
Non è una partita qualunque
Perché è in quella partita
Che mette in discussione realmente il potere della mafia in questa città veramente i problemi dizione da domande
E da domani questi signori che credono di essere i padroni di questa città
Devo sapere che non ci sono quei cento commerciante solo che hanno detto io non pago dietro di loro ci sono sette mila cittadini palermitani che si sono schierate con loro
E dietro di loro ancora
Ci sono le istituzioni di questa Repubblica
Questa sera io lo voglio dire ai miei colleghi commerciante è stato un momento molto
Forte è molto interessante che il prefetto il questore il comandante provinciale della Finanza dei carabinieri abbiamo fatto il giro del commerciante cioè quei delinquenti devono sapere
Che questa città
è cambiata anche in questo
Che non ci sono più persone sole e isolate ma ci sono persone che hanno acquistato la forza della propria dignità
Per essere liberi grazie al vostro straordinario sostegno non ci sono scorte voi siete l'unica straordinaria sporta per i commercianti non acquiescente
Rettore sarà un incontro Breve ancora un po'di di domande ma molto emozionante molto importante per queste son le cose che sulle quali dobbiamo riflettere voglio chiedere ancora questo allora di questo fenomeno parliamo del pizzo ne che che voglio dire quante grande questo fenomeno che cosa significa e quanto incide questo fenomeno nella vita di questa città di questa regione e poi di tutta l'Italia ancora
La cosa più curiosa della vi esperienze quando parlo con i tuoi colleghi stranieri
Quando viene un giornalista e la Francia e la Germania mi chiede ma quando parliamo di pizzo di cosa parliamo io spiego loro semplice parliamo di un quarto del Paese
Perché se voi mettete insieme Calabria Campania Calabria e Sicilia Puglia alla fine è un quarto d'Italia parliamo di un quarto del Paese dipende d Italia
Dove la libertà imprenditoriale è una semplice espressione lessicale che voglio dire
Voglio dire che in questa parte d'Italia chiunque voglia fare impresa deve sapere sa senza bisogno che glielo diciamo noi a che deve confrontarsi con l'organizzazione mafiosa sia essa che si chiama camorra 'ndrangheta o possono scarsa che ha un problema di pizzo che ha un problema di forniture
Perché la mafia molto spesso improprio le forniture impone ai servizi impone anche le assunzioni di manodopera cioè qui chi vuole fare impresa non può farlo
Come la fame e la tua Emilia Romagna o in Veneto sa anche deve confrontarsi con questo fatto la conseguenza quale che l'imprenditore che deve lavorare nel condizionamento mafioso Cosa fa perde la voglia di lavorare perde la motivazione non avete idea quanto io ne ho incontrate di miei colleghi di successo costrette
Ad andarsene a lavorare altrove
E non avete idea di quante ne incontrati invece che dal Nord dall'estero vorrebbero venire a investire qui
E non lo fanno perché sanno che hanno questo costo aggiuntivo che non è economico è un costo aggiuntivo morale core business ecologico allora il problema drammatico quale
Purtroppo
Che di questa realtà in Italia non c'è consapevolezza io voglio cogliere l'occasione di questa sera per dire si sta facendo un nuovo governo
Questo nuovo governo deve prendere consapevolezza che non si può parlare di sviluppo del Mezzogiorno se non si aggredisce il condizionamento mafioso delle imprese
E di conseguenza deve mettere nelle proprie priorità quello della lotta Arak e ai condizionamenti mafiosi voglio dire con altrettanta chiarezza
Che fino a oggi
Questa sottovalutazione di questo problema purtroppo non è né di destra né di sinistra ma purtroppo attraversato trasversalmente tutti gli schieramenti politici e ha costituito
Un punto di debolezza nell'azione di contrasto
Queste le dita qui dalla maggiore di Palermo noi vogliamo dire al governo che si fa aprite gli occhi su quello che c'è al Sud non pensate alle opere pubbliche non alle proprie pubblica anche nutre pensare alla libertà individuale del commerciante di via Maqueda
Perfettamente d'accordo due brevissime domande poi credo che siamo in chiusura una questo proprio anche qui sull'esperienza allora
Lei era sola voi eravate soli quando avete denunciato vi siete sentiti soli dopo siete soli su come siete stati aiutati no no e impegni siano stati in questura integrazione
Ed è l'ho guidata da questo questa voglia di riscatto questa voglia di liberarmi da questo peso è chiaro che il giorno dopo ho avuto quell'attimo ci tentennamento pensato chiaramente a quello che avevo fatto
E ha come dovevo affrontare voi
Diciamo questo questa questa nel questa situazione nuova che mi si prospettava non è facile denunciare quindici Grossi per bonghisti
E che per poco prima hanno poi tre clan diversi quindi Piero schierata completamente di io da sola con la mia famiglia contro queste persone
Poi per mia fortuna sulla mia strada ho incontrato Tano Grasso
E che mi ha aperto gli occhi mia aiutata molto in tutti i sensi e mi a farmi ha proposto di aprire insieme ad altri commercianti questa associazione a San Giovanni
E questo chiaramente mi ha portato a non essere più su una e pensate che quando sono andata in tribunale dopo circa sette otto mesi dall'arresto di queste persone mentre facevano tutte le operazioni
Dovute
Quando sono andati in tribunale
C'erano centinaia e centinaia di persone cioè sono stata accompagnata da un popolo intero c'erano televisioni sono c'erano tutte le istituzioni
Dal presidente della Regione al sindaco sono venuti con meglio Mario c'è il generale dei carabinieri e poi hanno fatto addirittura di pullman
Gente comune che mi accompagnati in tribunale per dire guarda tu non sei più sulla ormai noi siamo pronti
E da quel punto veramente c'è stata una svolta a Napoli perché da quel momento si sono susseguite le denunce sono nate sempre con l'aiuto di Tano Grasso altre associazioni e sono aumentate le denunce
A a giorni quindi vuol dire che le persone veramente hanno preso coscienza perché con l'incendio del mio negozio l'avevano fatta troppo grossa cioè aveva veramente calpestato la dignità
Dell'essere umano quindi le persone hanno aperto gli occhi hanno capito qual è la strada è chiaro che a oggi non posso dire che abbiamo distrutto il racket a Napoli assolutamente per ogni denunciati c'è ci saranno almeno mille persone che pagano
Però abbiamo aperto un varco e questo varco si sta allargando sempre di più c'è sempre più coscienza
Nel commerciante dei piccoli imprenditori a dire ma dove mi porterà questa strada non è forse è meglio che io cambio e cerco di fare qualcosa
Per me estesa ma soprattutto per la mia città per i miei figli per Intel tutta la comunità perché anche questo il senso del dovere che deve nascere
Denunciare non significa solo denunciare per se stessi ma anche per la famiglia per i figli per quelli che verranno dopo per l'intera comunità veramente quindi bisogna proprio capire
Qual è la strada nuova ad aprire e qui a Palermo da quello che vedo l'hanno capito in molti
Domani
Domande io ho costituito questa associazione assieme ad altri collega capo lampo del mille centonovanta da allora sono oggi quasi ottanta di associazioni sparse in tutta Italia non siamo mai riusciti a fare un'associazione antiracket a Palermo
Siamo un'associazione di volontariato non abbiamo grandi strutture
Lavoriamo con la vostra passione per quello che può servire
Io assumo l'impegno questa sera
La fai che la Federazione delle associazioni antiracket che raggruppa questi ottanta associazione aprirà una sede a Palermo
Per quello che può servire i colleghi commerciante devono sapere che una volta a settimana possono parlare con me
Ogni settimana sanno di potere confrontasse direttamente con me con altre nostre dirigente dell'associazione i ragazzi di Addiopizzo devono sapere che l'effetto di questa loro giornata di oggi
è una stanzetta di alcune perché quadrate che sarà sede della fine speriamo di raccogliere di ascoltare il commerciante di raccogliere anche le loro denunce
Quindi
Qui siamo costretti a chiudere per motivi di tempo ma avremmo continuato e sarebbe stato bello ma penso ci saranno altre occasioni io voglio concludere dicendo due cose confermando una cosa che ho detto stamattina
Sì con in coda ok e confermando una cosa che ho detto stamattina ero edificando una cosa che ho detto nel pomeriggio una cosa che ho detto stamattina appena sono venuto era il nel cui qui si sta facendo il futuro e mi lego a quello che ha detto
La signora Silvana prima denunciare non per se stessi ma denunciare per propri figli e noi siamo tutti qua per fare una cosa che al valore cioè per costruire un futuro per questa città questa regione tutta questa nazione che poi invece rettifico quello che ho detto oggi pomeriggio oggi pomeriggio detto loro intendevi cattivi naturalmente sono poche noi siamo molti erano soltanto le sei del pomeriggio non ho visto tutto quel tutti quelli che sono arrivati dopo per cui rettifico loro sono pochi noi siamo molti di più
Ragazzi scusate un attimo ringraziamo ovviamente
I partecipanti per questo dibattito
è invitiamo immediatamente se possibile il collettivo Peppino Impastato
Intanto uno dei rappresentanti del comitato trenta secondi per dire la sua sul tema
Innanzitutto vogliamo ringraziare per l'ennesima volta perché questa piazza ci ha dato un'energia che ci servirà tantissimo
No sottoporre una brevissima riflessione ieri ci hanno domandato dopo che abbiamo presentato la lista dei commercianti il due ma oggi nato data storica
La risposta è stata non lo so
Spero dipende tutto dai sette mila e trecento firmatari d'arresto e la città se queste persone faranno veramente quello che hanno promesso cioè sostenere quegli acquisti questi cento commercianti questi primi cento commercianti allora sì col senno di dopo potremmo dire sarà stata una data storica una data storica anche a
è espressione di un percorso che va verso una terra che può diventare
Laboriosa creativa di adesso dipende da tutti noi
Andate a questi commercianti prendete la lista di fondente la passate parola
Questa sarà la nostra forza è poi sapremo se sarà stato almeno una giornata storica quel giorno in cui sono stati presentati i primi cento commercianti adesso dipende tutto da noi
Fatelo fatta con quater
Grande Vittorio come dire intervento ora cioè dare il giusto ringraziamo Vittorio ringraziamo tutti voi l'abbiamo già detto più volte ci sarà occasione di ribadirlo ancora nel corso della serata
Mentre dato il collettivo è bastato sale sul palco e si prepara
Sottolineiamo questo questo dibattito che si è appena chiuso è stato uno dei momenti più alti ho ancora i brividi
Come come come gli amici gli amici cui perché questa grande festa di questa grande giornata si sta concludendo
Nella nel migliore dei modi abbiamo pure avuto questo questa notizia questo regalo da da da Lograsso quindi che CCD dà speranza ci della speranza che a Palermo realmente qualcosa posso cambiare quindi dipende molto dai commercianti dipende molto da noi da noi come cittadini di Palermo e dico da noi come Addiopizzo
Perché dovizia siamo tutti abbiamo bisogno tutti voi quindi continuate a ascriverci lasciateci messaggi sul sito fateci sentire la vostra vicinanza e abbiamo bisogno anche moltissimo di mano d'opera quindi li lascio qui un po'ai preparativi
Partiamo subito la musica non no door di chiediamo cinque minuti di pazienza e il tempo che i componenti del collettivo Peppino Impastato
Montero gli strumenti fanno cinque mila dice Exa onde dopodiché si parte con la serata musicale
Vi faccio una breve sintesi di che parteciperà questa serata sarà il primo gruppo esibirsi ha per l'appunto il collettivo Peppino Impastato
Dopodiché ci sarà un breve assolo di Sollima
Con dei pezzi ha descritti dallo stesso successivamente parteciperanno in materia con la partecipazione delle cozze
è per concludere ci avviamo verso la conclusione scusate il gioco di parole
Al termine della giornata
Con la partecipazione del livelli a cura state attenti stiamo attenti anche
Ma si
Volevamo dire soltanto questo appunto cinque minuti di di pausa per curioso che il primo comunicazioni di servizio