Eroi come noi

Lontani ma forse non lontanissimi meno lontani
Hanno cinque
Personaggi le cinque storie sono quelle di due magistrati uccisi dal terrorismo nero Vittorio Occorsio Mario Amato di un altro magistrato ucciso invece dal terrorismo di sinistra Emilio Alessandrini
Di un giornalista un giornalista del Corriere della Sera anche lui caduto vittima del piombo del terrorismo di sinistra Walter Tobagi
E di un operaio comunista genovese anche lui caduto vittima delle Brigate Rosse si chiamava Guido Rossa cinque storie e cinque storie
Che ci parlano appunto di quel decennio che ci pongono molti interrogativi io potrei parlarne
Ma molto meglio di me credo
Ne parlai ci porta nel cuore forse di quella che può essere la nostra presentazione di questo libro la nostra discussione di questa sera un filmato che dovrebbe essere pronto credo
Credo il vero
Sì
Lo scontro era più lento
Il giocatore corteo costruita barricate e lanciava stampi
Mentre il giocatore è scontro con uso piscina carico senza il lancio di
Tra le pedine eliminate c'erano anche morti e feriti
Ma di loro non c'era traccia
Erano morti per gioco anche se a quei tempi di politica e nei cortei si moriva davvero
Da quella notte per me non c'è più nessuno io andavo per non nessuno
Perché gli avvocati una allorché non diamo pure ringraziarli perché sono
Che
Non capivo tutti
Un cartello frutto un po'il punto quindici
Giustizia per unitarie faccia mente a mio marito concetti Fini
Eravamo un gruppo di dei giovani
Pensavo venendo risalendo via medaglia d'oro distribuendo un volantino di aver brindato si vedeva un gruppetto di persone questo gruppetto fecero due tre metri
Sulla strada sull'asfalto uno dei due prese la mira e spara gliela stanno eravamo armati
Successo subito dopo ho sentito un urlo di qualcuno che gridava proferito altre
Facciolati riassorbito c'è stato lo scorso abbiamo perso siamo siamo andati
Poi telegiornale abbiamo saputo terza era morto rosso urlandogli dirama richiamare immediatamente
Ai poliziotti chiamate un'ambulanza fa capire qualcuno l'elicottero sempre una risposta di uno di loro non abbiamo l'orario malfermo pochi minuti dopo
Naturalmente la prima volta capita che le prende poi il giorno dopo le dai fai ancora paura di fare ma nessuna poi le prendi più forte io allora cominci anche tu a darle sempre più forte ed è un crescendo senza fine dice ancora di tutto quello che è stato fatto in quegli anni
Nel male come nel bene mi sento sorridente risultati ma mi sento proprio anche del peggio che è successo anche verso occorre politico insieme a quella generazione in solitudine quindi anche di quelle cose che anche di tutto il il disastro che c'è stato
A proviamo
Allora rapinava ci trovammo tutti quanti una dimensione che era di alterazione totale della realtà
Come probabilmente accade in guerra come probabilmente accadere situazioni limite in cui generazioni prima di noi si sono trovati
Violenza e di terrorismo impazzimento collettivo che ha prodotto solo dolore e morte tutto questo niente eppure eppure quella strage continua quotidiana ci fu chi ha continuato a fare
Il proprio lavoro il proprio dovere con coraggio compassione avendo sempre chiarissimo il confine tra la luce e le tenebre lottando fino in fondo
Per una convivenza civile e democratica
Alcuni di loro tanti troppi sono state le prime vittime delle organizzazioni terroristiche di destra e di sinistra e Dell'Oro impazzimento sono quelli che dopo averli raccontati in televisione alla Storia siamo noi abbiamo voluto ricordare anche nel libro
Eroi come noi a partire dai due giudici uccisi dal terrorismo di destra Vittorio Occorsio Mario Amato
Compare ovvero delle delle scritte che gridavano Occorsio Tucci Daja ergastolo noi di più
Io percepivo che Vittorio Occorsio lavorava in una situazione di isolamento
Non sarebbe mai venuta a casa viene salve le minacce
Far giustizia era specifiche Acquario pieno diseguali tutti pericolosi
Aveva una particolare attenzione a non farci preoccupare consigli
Da più di dieci minuti pare è stato assassinato il sostituto procuratore Vittorio
Leadership corpo è ancora tragicamente ripiegato sul volante della centoventicinque sull'attuale stato aiutandoci sensi di colpa Luciano Purtuc però senso di responsabilità erra Marri finora
Martinat gettati nell'auto toccano intestazione precisa strumento politico dell'uomo lungo il nuovo efferato crimine diffidava
Marca fascista ripieno di voler fare il giudice bollire
Enti che
Nessuno
L'esperienza
Immotivata e folle ci ha c'è attratto Tino è cambiata la vita
C'è gente senza alle avvocato mi sembra che anche
Una simile anche venti
Per una bambina quindi pesantezza dei nazisti c'è anche un amico al Palio se non quella di essere increduli per arrivare a lui
Tutte le persone che con un altro libro dal titolo mio marito naturali
Alcuni uscì lo a ricordarlo
Per dirlo proprio
Nonostante non ci fosse
La personalità superiore al di fuori del Comune questo sull'uomo senso abbia il dovere questo suo intendere superò bene il suo mestiere come ben oltre solo all'interesse degli altri ultrà lasciando l'interesse per se stesse
Trovatore appunto a fare un certo tipo di indagini era solo in questa lotta impari provvedeva contrapposto a gruppo così numeroso di persone
C'era un atteggiamento sociologicamente favorevole ai ragazzi dell'eversione nera
Potranno fare scontri con la polizia perché la posizione da parte nostra la magistratura ci consiglia
Più di una volta a chiedere aiuto
Ah sia tutore che ha sia un originale sia hanno aggiunto si chiede di risulta dagli atti ma questo aiuto non gli è mai stato dato
Di solo un sacco di ragazzi o di ragazzini che sono come i miei ai vostri figli o come i figli di persona assolutamente perbene e che vengono armati o comunque spiegati ad armarsi e che poi troviamo che ammazza
Chi non è stato scelto identificarono i giudici Amato per dare un segno evidente plateali quasi della della rottura chi poteva crearsi tra noi
E quella serie di di apparati dello Stato
Lui eravamo stati come minimo simpatici fino a quel momento
Il padre una persona
I clienti che ogni persona diceva
E quindi
Penso che fra le tante conoscenze il nostro viaggio è proseguito con altre storie altri drammi altri dolori quelli ad esempio di tre delle tante vittime del terrorismo di sinistra
Guido Rossa Emilio Alessandrini e Walter Tobagi
Per questo penso che anche noi dobbiamo finalmente scendere giù in mezzo agli uomini a lottare con loro allargare fra tutti gli uomini e la nostra solidarietà che porti al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale
Lascia una traccia un segno tra gli uomini di tutti i giorni e ci aiuti a rendere valide esistenza nostra e dei nostri figli
Era un un padre affettuosa un padre
Dolce presente alla stessa tempo
Veniva fuori anche una parte di severità severità ricco
Tutti lo guardavamo con me l'esempio da prendere assegni o
Lo definirei sicuramente un grande credo definire il Roller hotel quotidiani
Aveva un massacro aveva molto
Come mio grande maestro lo definirebbe padre Balducci
Cioè un uomo inediti
La mattina del ventinove gennaio mille novecentosettantanove
Una delle e trenta Unomattina con mio padre che mi l'accompagna a scuola via metta
Monica
Giusto saluto diciamo male
Nella testa
Il saluto come tanti altri ma che invece residente in complicato
Se su viene
Sedici se se
Spacco col calcio del testo destra esserci alla donna sta arriva Marco carte chiesta le donne tedesca
Ma
Ricordato il funerale dividere Santa ricordo che non riuscimmo letteralmente ad entrare in Duomo
Tale e tanta era la partecipazione telefono straordinaria inaspettata
Ma
Ne è stata tanto la possibilità di crescere e comunque
Insomma
Montella pacato anomalia punto o fare della strada insieme più quanto credo sarebbe stato per me una guida importante soprattutto sarebbe stato un amico
Questa quali sono i rapporti genitori-figli non mi sembra sia da sottovalutare
Allora
Cos'è la paura
Camminare per strada essa balzare ogni macchina che ti passa vicino Without amabile e stare in testa per una moto che ti si affianca l'altra mattina trenta gennaio è stata un'altra scheda col mio nome nella borsa ventiquattrore lasciate da un terrorista indiane Lombardia
Provo una sensazione di angoscia la cosa che mi spiacerebbe di più è di non aver trovato il tempo per scrivere una riflessione che spera sagace tesa a Lucca che mio fratello e Benedetta che sa essere questa inedita così affannosa
E così si dissolve il mito dell'imprendibile colonna genovese il nucleo d'acciaio delle Brigate Rosse ha subito un colpo durissimo i frutti prodotti dal fascino malefico della clandestinità sono serene che avvelena le angustie ormai l'intera società è una paura diffusa
Un terrore istintivo è vero c'è un imbarbarimento della società italiana che tocca tutti ma sappiamo purtroppo come nasce questo imbarbarimento
Possiamo meravigliarci ogni volta che scopriamo degli affetti e prodotto da questa situazione tutte le volte noi ripetiamo gli stessi appelli e poi va be le cose vanno avanti come prima
Vediamo a chi toccherà la prossima la
Barbone esplodere il primo colpo
Il giornalista Alberto Baggi
Per una manciata di secondi
Continuate a camminare sulle c'abbiamo
Data la paglia se a una macchina ma parola sulle gambe ove in quel momento che barbone dice non è morta si china
Anche lei sulle gambe
Risponde un altro posto
Tutti gli altri reati ascrittigli
La condanna per il delitto continuato alla pena di anni otto mesi sei di reclusione Esperti Colosseo della legge duecentoquattro tanta durante concede a barbone Marco partendo e Dario malato
Io le
Qui non è stabile va cercato in tutti i suoi scritti nei suoi discorsi di scrutare le remote radici della violenza
Per me non è permessa terapista carta è stato madre comprare Noemi questa senza la frattura che non abbia è stata fatta la sanità a scrivere
Per tornare era necessarie ore percorre tutto quanto terra Piero
Quindi Occorsio Amato rossa Alessandrini Tobagi poi undici anni è un mese e quattro giorni dopo dopo
L'ultimo assassinio che si ricordava
Sedici aprile mille novecentottantotto ad opera delle Brigate Rosse Roberto Ruffilli politologo
Collaboratore di De Mita che all'epoca era presidente del consiglio poi di nuovo lei Brigate Rosse organizzazioni analoghi l'assassino di Massimo D'Antona Roma venti maggio del novantanove poi tre anni più tardi diciannove marzo
Del due mila due
Biagi a Bologna
Allora
I filmati che abbiamo visto Casini si riferivano tutti
Agli anni settanta sostanzialmente a questa anni storie che sembrano
Lontanissime all'apparenza paiono lontane proprio secoli ciò non ha impedito che undici anni dopo per un file sia un filo sia pure sottile sia pure folle per molti versi privo
Tutto il terrorismo era privo di legittimazione politica ma privo anche dalla più allucinata
Rapporto politico con la realtà si riproducesse storie degli anni Settanta storie più recenti
Ecco di quegli anni abbiamo parlato tante volte
E continueremo a a parlare però forse la prima domanda che io proverei a porti
è un po'questa ma invece dal punto di vista di queste vittime perché le vittime sono state tante voglio dire del
Del terrorismo ma questi hanno tutti secondo me è una connotazione particolare che li lega possiamo dire che li lega al fatto di essere stati non basta neanche dire che erano dei signori che volevano servire civilmente lo Stato insomma erano lo faceva non per carità e facevano tutto il loro dovere ma avevano un'idea del loro operare per lo Stato credo che era anche un'idea della convivenza era un'idea del modo di stare assieme in questo paese era anche un'idea di un modo possibile di cambiarlo di di migliorarlo quale c'è un filo secondo te che lega queste figure che da loro anche un'attualità rispetto alle cose
Anche alle nostre alle nostre discussioni di orti chiedo questo senza togliere nulla
Quello che vorrei dire sugli anni Settanta su però insomma
Grazie direttore è anzitutto vorrei
Dire che questo spunto che abbiamo visto questo filmato
Contiene già la sintesi di un lavoro quello di Giovanni Minoli
Che ci richiama non solo alla suggestione del ricordo
Ma anche al ruolo del servizio pubblico televisivo che a mio parere dovrebbe non dimenticare e oltre che i giochi a premi e le scatole che si aprono misteriosamente con dentro non so se i regali o le vincite ora bisognerebbe forse che nel servizio pubblico ci fosse anche spazio per questa riflessione che stasera facciamo qui
Vedo tanti operatori del servizio pubblico
Pertanto operatore servizio fu
E debbo dire che noi spesso discutiamo sulla televisione
Nel senso che passa il governo ne arriva un altro vincono gli uni perdono gli altri eccetera eccetera la contesa sulla televisione pubblica
Mi auguro che non sia solo di far lavorare qualche ballerina perché se fosse la contesa solo questa sarebbe veramente degradante ma volendolo nobilitare anche se mi viene il dubbio che qualche volta si ha questa ma volendo nobilitare la contesa è se c'è qualche trasmissione più di destra o di sinistra se bisogna ecco io credo che al di là della destra della sinistra bisognerebbe che il servizio pubblico recuperasse la sua centralità sul campo
E il lavoro che questa sera noi presentiamo questo libro Keynes il sunto di un percorso fatto con il servizio pubblico televisivo richiama tutti all'assunzione di una responsabilità più forte e anche di una missione siamo in una società in cui il senso della missione si appanna sempre di più ecco penso che questo sia la missione che il servizio pubblico dovrebbe avere anche questo per lo meno non dico in modo esclusivo ma anche questo seconda considerazione
Ci sono delle cose bellissime in questo libro alcune le abbiamo già sentite
Pensate ad esempio a quello che per me è un autentico mistero il rapporto tra i figli e i genitori
La frase splendida di quel ragazzo di quella ragazza che hanno detto prima sono stato privato di un amico perché mio padre non lo avuto come durante gli anni della crescita eccetera
Certamente questi sono aspetti su cui credo che emettere sentenze soprattutto per chi come noi come me come Walter siamo entrambi padri e molto difficile
Io mi fermo
In questi casi perché certamente la generazione dei nostri figli di oggi è profondamente diversa da noi
Non è una generazione che si caratterizza per passioni politiche
è una generazione
Che forse a a spetti dis di disorientamento che possono essere addirittura più pericolosi di quelli già devastanti che una volta si sono avuti e anche questo per me è un elemento di meditazione che traggo dalla riflessione della nostra e di quella generazione
Naturalmente un altro aspetto quello cui mi richiamava il direttore franchi
Qual è questo filo conduttore di queste storie di eroi certamente nell'essere riformisti tutte queste persone si caratterizzano per la loro foglie il desiderio di capire
Non posso non ricordare due persone qui fatto riferimento uno
Perché con Giovanni Spadolini io fui l'unico uomo politico è un giovane parlamentare andai con Spadolini
EP la visione che non potrò mai dimenticare del corpo scostato di Roberto Ruffilli se c'era un uomo mite
Un uomo assolutamente incapace di fare male a una mosca e un profondo
Un profondo intellettuale un cercatore della verità negli altri più ancora che un espositore delle sue verità era Roberto Ruffilli
Ruffilli fu barbaramente ucciso nella sua casa di Forlì e l'ultimo per me in termini di amicizia Marco Biagi
Debbo dire con Marco abbiamo un debito su ancora più grande
Perché è stato un uomo che lo Stato non ha saputo difendere e certamente questo è un altro elemento di riflessione molto seria per chi nello Stato ha delle responsabilità come noi
Un insegnamento di Tobagi
L'importante costruire non solo protestare dodici dicembre mille novecentosettanta Tobagi scrive sul Corriere della Sera
La contestazione vissute ha prosperato dicendo tanti no alla scuola alla società alla repressione
Il problema ora e dire qualcosa trovare valori alternativi a quelli attuali che la contestazione compatta
Altrimenti come accaduto anche negli ultimi mesi la protesta si inaridisce da solo altro elemento di riflessione che forse servirebbe anche
Per la politica italiana
Ma io vorrei dire però alcune cose che forse nel politica occorre vanno molto bene
Ma dato che mi avete invitato e dato che sono molto amico del sindaco di Roma credo che mancherà i di rispetto verso tutti voi se io non dicessi alcune cose forse spiacevoli
Le dico con l'animo di chi ha una profondo rispetto
Per tutte le persone anche per queste persone alcune sono passati in questo firmato che hanno sbagliato
Che hanno pagato una generazione che francamente non può non far pena a un cristiano Cristian in senso così siamo tutti cristiani siamo tutti gente a cui fa pena una generazione che si è rovinata in quella che è stata definita una alterazione totale della realtà il primo è la prima frase del filmato vivevamo un senso alterato della realtà
Beh ecco la cosa spiacevole che devo dire eh che noi abbiamo nella società attuale un doppiopesismo inaccettabile
Questa nostra società è una società che dà più spazio
Alle ragioni più attenzione a quello che è stata una generazione di terroristi
Piuttosto che un'attenzione permanente alle famiglie che sono state realmente devastato da queste vicende cioè ai familiari delle vittime
Io credo che se noi non facciamo una profonda autocritica su questo noi commettiamo una profonda ingiustizia e lo Stato perde quella sua
Capacità di essere anche maestro anche arbitro perché un arbitro tenessero un arbitro obiettivo
Che non applica doppiopesismo e di nessun tipo
Le trasmissioni televisive i talk show sono pieni e io non dico che sia sbagliato delle ragioni di una generazione che si è devastata Marchi ha profondamente sbagliato
Tante volte nella nostra società a partire da noi politici non abbiamo la disponibilità ad ascoltare gli altri
E gli altri sono sembrano figli di un dio minore e sono le persone che poi in prima persona questa sbornia e questa follia terroristica l'hanno pagato
è un po'un doppiopesismo figlio di un incerto in di una certa intellettualità che in fase drammatica della vita del nostro Paese ci spiegava che non bisognava stare né con lo Stato né con le Brigate Rosse
Bisogna invece che si tracci una linea di demarcazione
Tra il bene e il male tra chi ha sbagliato e chi ha subito gli sbagli perché se non c'è questa rigorosa operazione di verità tutto il resto rischia di non essere credibile
Io penso che su questo tema il libro ci aiuta a riflettere profondamente ma voglio terminare dicendo una cosa
Non è che sto parlando astrattamente di cose astratte io oggi ho visto una paginata sul Corriere della Sera non so se qualcuno di voi l'ha letta in cui un deputato dei DS
Diceva delle cose che io sottoscrivo dalla A alla Z questo deputato è l'ex procuratore di Milano D'Ambrosio
Che reagì IBA con un certo stupore alla proposta di Rifondazione Comunista di fare un francobollo su Pinelli dicendo qui il rischio vero di questi atti celebrativi è che si uccide il commissario Calabresi per la seconda volta io credo che questi questi temi su questi temi o noi andiamo il coraggio di riflettere senza fermarci davanti a nessun saltuario oppure rischiamo che anche l'operazione verità a mio parere è lodevole che Minoli ha fatto rimane incompiuta grazie
Veltroni giro al Sindaco Veltroni ovviamente
Le le osservazioni sul
Doppiopesismo diciamo che ci
Affliggere ebbe con tutti faceva Casini con tutti i rischi che questo
Che questo comporta poi però glielo devo chiedere una cosa in più cabale poi dopo se anche per Casini serie intervieni ho sentito dei termini a me perché che anche nella firmato che abbiamo visto
Impazzimento collettivo
Com'era totale
In totale alterazione totale alterazione della lega che è tutto verissimo però non ci viene anche a tutti noi voi io qualche annetto più ma pochi non tantissimi lo dico loro
Più di Walter Veltroni e di Casini però quegli anni insomma le abbiamo le abbiamo attraversati tutti facendo c'è esperienze politiche se Dio vuole
Fortunatamente diverse da queste che qui vediamo e anche di di otto siamo anche forgiati no nella nella lotta politica nei confronti di tutto questo però detto tutto ciò siamo sicuri che impazzimento cioè che non sia anche un po'un alibi per nove insomma leggere il tutto come impazzimento perché un pezzo così grande di una generazione impazzisce e finisce
A dare morte e a dannarsi diciamo come come vediamo in questo film
Questo filmato e leggiamo i libri e abbiamo abbiamo letto lì e non era questo per caso una cosa anche emotivamente empi disincanto di crisi della politica e via discutendo non c'era per esempio lire una drammatica anche terribile coerenza tra parole opere diciamo anche nel anche nel anche nell'uccidere nel dare morte nel dannarsi la vita mai esserci persi questa coerenza
Anche rispetto ai problemi che ci poniamo
Questa maledetta incoerenza voglio dire come dobbiamo considerare una tragedia o magari un un passo in avanti è una cosa positiva insomma che me Maicomp Giannone molto puntuta la la questione
Ma io intanto credo che il merito di questo libro di Giovanni Minoli di Piero Corsini e il merito delle trasmissioni televisive sulle quali anch'io tornerò tra un attimo per per interloquire con quello che ha detto per Ferdinando
Sia esattamente quello di riaccendere la luce su un periodo della storia italiana sulla quale è calato un improvviso e repentino e non
Diciamo incomprensibile buio
Sono state centinaia di morti del terrorismo in Italia centinaia di persone uccise da una parte e dall'altra
Le persone sono rimaste vittime delle stragi i viaggiatori di treni i frequentatori banche ero semplicemente coloro che passavano in una piazza
Centinaia di morti è stata una guerra
La guerra italiana quella che c'è stata dopo l'altra guerra che si era conclusa nel quarantacinque che poi c'era prolungata per qualche mese successivamente
Una guerra
Alimentata dall'odio una guerra con una fortissima connotazione politico ideologica una guerra nella quale ci sono stati i gli assassini e gli assassinati
E poi ci sono stati quelli che stavano alla finestra quel che guardavano da un'altra parte quelli che facevano finta di non vedere c'è un'ampia casistica di comportamenti durante quegli anni eppure è scesa improvvisamente una cappa di silenzio di di di buio
Mi capita di dire qualche volta che il terrorismo in Italia è stato per la nostra generazione ciò che è stato il Vietnam bene agli americani di un'altra generazione
Solamente gli americani che sono da questo resta un grandissimo paese mentre facevano la guerra in Vietnam la distruggevano la distrugge uno con i film con i libri con le testimonianze con la televisione
Noi invece abbiamo vissuto quella stagione terribile e alla fine abbiamo fatto finta una volta che ce ne siamo liberati perché con l'omicidio Ruffilli e fino all'omicidio D'Antona è quello Biagi
Ci sarebbero stati dieci anni dodici anni di diciamo di assenza divisa di quel tipo
Ci siamo rapidamente dimenticati di quello che è stato e dunque il merito di questo libro
E e quello di riportare la coscienza di tutti noi su ciò che è accaduto e penso che non sia un lavoro civilmente inutile
Qualche giorno fa Roman Polanski in un in conferenza stampa
Raccontava che suo padre
Che era stato nei campi di sterminio
Che lui stesso aveva sfiorato l'episodio finale del pianista lo riguarda direttamente suo padre diceva a suo figlio Vedrai tra cinquant'anni diranno che tutto questo non è stato e lo diceva rispondendo ad una domanda sul convegno di Teheran sulla
Sulla Shoah
E dice Roman Polanski io pensavo che mio padre fosse un pazzo adesso ho capito che non lo era
La memoria a questi stranieri la memoria civile la memoria collettiva a questo strano questa strana dinamica a un certo punto tutto quello che tu pensavi fosse metabolizzato dentro di te in quel dentro di te c'è naturalmente un riferimento a ad una dimensione collettiva improvvisamente sparisce perché arriva qualcosa che prepotentemente spiazza tutto rimettendo l'orologio indietro e facendo finta che quello che è stato non sia stato
Io penso che questo bisognerebbe vederlo saperlo quando la politica USA le sue parole
è chiaro che non abbiamo nulla di comparabile per fortuna
Tutti noi per fortuna delle nuove generazioni questo Paese alla condizione dalla quale prima si parlava e che si che son d'accordo con Paolo è una follia certo dal punto di vista nostro che la guardia Moggi ma allora appariva una disarmante normalità
Cioè che tutte le sere i telegiornali cominciassero con la notizia e d'altra parte ne abbiamo sentito parlare proprio nulla
Dieci minuti fa dice il il giornalista del caso corsi
Quando sono arrivate le telecamere con Paolo fra ieri se il sedici marzo mi sento settantotto era lì si parlava di BPD gli agenti di scorta e del rapimento di Aldo Moro presentando il mio libro che si occupa diciamo di di quegli anni lì e se ne occupa con un certo grado di odio e di rancore
C'era un ragazzo che lo presentava che avrà avuto trentacinque anni e che ha detto dice io non li ho vissuti quegli anni mi ricordo solo le notizie della televisione in bianco e nero
E io ho pensato che in realtà la televisione non era in bianche nere a colori
Era il contenuto delle notizie che rende anche meno
Cioè era un mondo cupo come una specie di di di K io non ho mai trovato una definizione più felice gli anni di piombo una finzione mirabile
Nel quale appariva del tutto non dico naturale a noi no sono eravamo tra quelli che magari rischiavano di essere
Dalla parte di quelli che che venivano fatti oggetto di violenza quindi figurarsi se ci sembrava normale dal punto di vista etico ma normale nella cronaca quotidiana
Che ogni giorno portasse consenso morto il sul suo ferito il suo gambizzato parole che sono state inventate in quella stagione
Da che cosa nasceva questa virgolette normalità nasceva da un clima di odio
Nasceva da ragioni sociali tanto è vero che non bisogna fare di determinismo per cui c'è una ragione sociale non c'è mai nessuna ragione sociale che giustifica il terrorismo ma ci possono essere ragioni sociali che che determinano il fatto che delle persone decidono non solo di ammazzare un altro ma anche sostanzialmente di ammazzare se stessi
Perché ha ragione Pierferdinando c'è uno squilibrio non c'è dubbio infatti il merito del del lavoro di Giovanni è quello di aver riportato il primo piano
Coloro i quali per tanti anni non sono stati raccontati qui c'è tutta la questione di relazione figlio col padre scomparso che molto bella anche letterariamente molto bella e che irrompe persino divisi io avevo avevo visto in televisione in un'ora di lupi come quelli in cui vanno in onda le trasmissioni di Giovanni ma su questo tornerò
Avevo visto la trasmissione su Mario nato ed era rimasto molto colpito da dalle due testimonianze dei due figli ma persino dal voto di questi di questi ragazzi
Dal modo in cui parlavano in cui raccontavano quindi è un bene portare sul proscenio tutto questo e far capire ai ai nostri ragazzi di oggi che cosa è stato ciò che altrimenti è molto difficile spiegargli che è stato ma anche quelli che hanno sparato
Anche in quelli che hanno ammazzato un povero uomo come Mario Amato che come racconta e tutti noi abbiamo quell'immagine negli occhi aveva la scarpa col buco ed è stato ammazzato alla fermata dell'autobus perché non gli avevano dato la macchina per andare in ufficio
O quelli che hanno ucciso in quel modo Walter Tobagi
Quelli meno perché come sappiamo visto diciamo sono usciti rapidamente molto rapidamente più rapidamente di altri paesi giorno ci spiegherà perché
Ma quelli che hanno passato vent'anni dentro saranno anche chiesti
In base a che cosa e con quale risultato hanno passato vent'anni della loro vita tra i venti e i quaranta dentro le sbarre di un carcere
Avendo ammazzato
Un professionista un uomo funzionario dello Stato
In nome di una rivoluzione
Che non si è fatta
Nell'una o nell'altra
Non si è avvicinato Mussolini
Ammazzando il giudice Occorsio
Il ritorno di Mussolini o del fascismo e non si è certo accelerata la dittatura del proletariato ammazzando Guido Rossi
Non è successo nulla di tutto questo per fortuna
Non è successo nulla di tutto questo
Ma c'è stato un tempo della storia italiana in cui i nomi di ideologia si riteneva giusto ammazzare chiavi di fronte e chi la pensava diversamente da te
Occhio
Perché non è detto che giorno della storia se non avremo metabolizzato e costantemente rivisita tutto questo
Non ritorni la propensione alla distruzione del nemico
Non dell'avversario perché la politica conosce deve conoscere la dimensione dell'avversario quello che intendi sconfiggere con le armi della ragione o con la forza dei due programmi o con la credibilità delle tue parole
Ma un'altra cosa è la dimensione del nemico
Colui la cui esistenza costituisce perché è una minaccia
Verrà un tempo della vita politica italiana
E non ci siamo ancora arrivati
In cui riusciremo ad ideologizzare il confronto che a renderlo puramente e semplicemente un confronto programmatico e ideale
Verrà un tempo in cui potremo rispettarci reciprocamente
E reciprocamente riconosce la legittimità dell'altro
Verrà un tempo in cui potremmo non fare
Degli schieramenti contro
Gli uni contro Berlusconi gli altri contro il comunismo
Secondo qualcosa di cui da dodici anni questo Paese vittima
D'acqua non riesce a liberarsi
è chiaro che non stiamo parlando di qualcosa di paragonabile ma stiamo parlando di qualcosa di cui dovremmo tener conto alla luce di ciò che è stato per cercare di trarre dalla guerra italiana
La conclusione che lo schema antinomico nella vita politica deve essere quello
Tra Bersani
L'ultima considerazione vorrei farla sulla televisione
Anch'io considero come Pier Ferdinando Casini e lo dico senza nessuna so benissimo che la televisione divertimento
So benissimo che la televisione fin dalla sua nascita è stata la previsione di Studio uno e di non so benissimo perfetto e rimanga così
Però non è mai stata solo questo
E guardate al fondo oggi ho citato prima l'ora in cui vengono trasmessi programmi Giovanni Minoli
Se don Lorenzo Milani
Avesse visto la televisione di oggi
Avrebbe scritto una lettera virgolette a una professoressa
Televisiva
Per dire che anche questo è un elemento di divisione sociale
Chi è che sta sveglio da mezzanotte all'una e mezzo per vedere un programma come quelli che fa Giovanni o come altri chi magari la mattina dopo non ad andare da svegliarsi alle sei prendere il pullman fare un'ora andare a lavoro e stare in fabbrica eccetera
A quelli viene riservato l'Isola dei famosi
è qualcosa di socialmente Ina
Siccome bisogna avere fiducia nei cittadini o questo questo è l'unica cosa sulla quale non concordo con Pier Ferdinando Casini io vivo per ragioni di lavoro quotidianamente a Costa raccontato con i ragazzi della mia città Angela Rizzo parlo di ragazzi amici
E non c'era tensione anche parlando di loro perché so benissimo che poi ci sono i fenomeni benissimo
Però io divento pazzo quando vedo sui giornali le campagne sui ragazzi
E allora una volta sono tutti bullismo buco bulli bullismo un'altra volta adesso sono tutti drogati eccetera eccetera io vedo contro parlo con migliaia di ragazzi durante un anno
E lì trovò straordinariamente ricchi di domani straordinariamente ricchi di voglia di capire sono stato l'altro giorno in un liceo al Cavour poco lontano da qui
I ragazzi erano venuti ad Auschwitz raccontavano ai ai loro compagni di scuola la loro esperienza e ce n'era uno che io avrei voluto firmare perché era apparentemente diciamo il il prototipo del coatto ma proprio il coatto perfetto
Il quale ha preso la parola
E ha detto io sono stato ad Auschwitz perché non abbiamo portato ad Auschwitz non i più bravi abbiamo portato quelli che sporadici sostata dall'Ossezia ritorno da Hafez mi sono messo a pensare
E otto hanno prodotto questo che ha cominciato a leggere
Aveva riscritto la Divina Commedia
Ma mica scherzo la Divina Commedia con i contenuti di un ragionamento sulla deportazione sull'abbandono sulla ma con una struttura che era una struttura evidentemente diciamo non paragonabile a quella originale
E tuttavia testimonianza di qualcosa che dentro quella immagine non ci stava l'immagine dei tempi e dei vestiti delle cose cioè
Sono migliaia e migliaia di ragazzi quali in una condizione disperata solitudine perché noi
Posso dire noi
Dipendente poi indipendentemente da ciò che può la vita ha fatto fare a ciascuno di noi non avevamo la politica
Sbagliava amo avevamo ragione erano parte giusta quella sbagliata non lo so ma avevamo la politica i ragazzi di oggi la politica non ce l'hanno
Per dare risposte alle loro domande di senso vanno in una caccia solitaria
Ecco nei libri nelle esperienze di volontariato nelle conversazioni con gli amici
Vanno con una molto maggiore tensione alla ricerca di quelle stesse domande che non ci facevamo trovando la risposta dietro l'angolo di casa nostra
E hanno una ricchezza una curiosità una sensibilità e una velocità intellettuale
Che è testimoniata dal fatto che qualsiasi iniziativa culturale tu fai anche le più difficili e piena di ragazzi pieno
E i giovani mi diceva prima che le sue trasmissioni hanno rispetto alla media delle trasmissioni della RAI un delta positivo soprattutto di ragazzi i quali hanno voglia di capire che cos'è quel terrorismo che hanno vissuto i loro padri
Come non avevamo voglia di capire che cos'era quella guerra che uno di sinistro vissuto i nostri padri così hanno voglia di capire il terrorismo hanno voglia di sentire qualcosa di grande di importante qualcosa che li riempia la domanda di senso che le attraversa
Allora a questa generazione noi che abbiamo l'onore e l'onere delle parole
Dobbiamo
Abbiamo nei loro confronti un tributo di responsabilità maggiore di altri
Ogni nostra parola sbagliata quando dicono sta intendo dire tutti quelli che producono diciamo che pensano nel formarsi un'opinione pubblica siano giornalisti siano uomini politici chiunque
Ogni parola sbagliata una stilettate
Ogni parola che incita all'odio ogni parola che semina divisioni inutili quando sono inutili poi ci sono quelle utili e naturali
Ogni parola che nega la possibilità di una reciproca esperienza di dubbio
Io lo dico e concludo parlando di me stesso
Ci sono delle cose
Io rimasi molto colpito per tornare al tema del terrorismo loro raccontato qualche sera fa in diciamo contro sul tema che cos'è la politica ha usato l'immagine di Giovanni bacile ai funerali
Di suo padre
Il fatto che un ragazzo allora credo che i diciassette diciott'anni si alzarsi in piedi invocarsi il perdono su chi gli aveva ucciso suo padre nel modo in cui Vittorio bacile era stato ucciso mi è sembrato qualcosa di assolutamente grande e raro
Anche perché fuori dal suo tempo oggi è fuori dal tempo coltivare
Quella passione per il dubbio
Quel gusto per la ricerca quell'attenzione alle ragioni degli altri
Che paradossalmente in questo tempo che dovrebbe essere un tempo privo di ideologia perché le ideologie sono oggi vendute come gadget di ricordo ai musei o negli store ghibellino
Oggi che dovrebbero esservi dell'ideologia e tutti fanno finta di avere delle risposte ben attrezzati a tutti i temi che la società porta con sé compresi quelli del tutto inediti come si vive come si muore comici sicura il rapporto con la scienza la natura
Ma ci sono cose di fronte alle quali io pure invidio quelli che hanno nella valigia tutta risposta pronte a Provincia e hanno risposto io non c'ero
Oppure si dà delle risposte in tutti degli altri cerco
E penso che quando nella politica nel confronto politico si smette di a vere
Qualcosa che fa convivere il conflitto con il rispetto la curiosità reciproca allora si rischia di alimentare una spirale d'odio l'odio è il peggiore
Dei tributi che noi possiamo fare alla memoria di tutti quelli che sono caduti quando il nome dell'odio si sparava ci si uccideva e si distruggeva la vita degli altri e anche la Pro
Bene io ringrazio
Casini ringrazio Veltroni mi associo per quel nulla che vale all'in particolare alle cose che hanno detto sulla televisione visto che tra l'altro c'è anche un aumento del canone voglio dire nella è molto prosaica me ne rendo conto la mia
Osservazione rispetto alle cose che sono state dette però colpisce colpisce anche questa e non mi resta che dare la parola a meno
Ma io ringrazio tutti voi per l'attenzione ringrazio molto i due relatori perché per chi come me ha scelto nella vita
Di fare televisione
E di fare televisione per Scelta nel servizio pubblico del servizio pubblico che significa
Mettere al centro del proprio progetto di teoria le prevalentemente il cittadino rispetto al consumatore e declinare progetti editoriali che ruotino intorno a questa idea sentire due responsabili
Politici di questo livello
Che dicono sostanzialmente la stessa cosa almeno su un punto su parecchi ma su uno certamente che che mi interessa cioè sulla televisione
Dovrebbe incoraggiarmi moltissimo in realtà mi incoraggia perché sono ottimista inguaribile
E per riprendere lo spunto di Paolo sulla sull'aumento del cannone io credo che la televisione il servizio pubblico
Deve deve assolutamente fare tesoro delle parole che hanno detto
Veltroni Casini perché quando si dice che e necessario assolutamente pesare le parole e sapere quanto le parole possono incidere per noi che facciamo questo mestiere questo è
Terrore quotidiano dovrebbe essere dovrebbe essere la paura di non essere all'altezza di non essere adeguati ogni giorno
A questo compito e allora si è fatta tanta polemica nei confronti della televisione pedagogica
Può darsi che in parte sia stata sensata ma certamente è fondamentale sapere che la televisione trasmette sempre modelli di comportamento qualunque programma il più nobile o il più ignobile offre modelli di comportamento ai quali ci si fa si fa riferimento che allora tanto più oggi in un mondo in cui c'è l'assenza della politica come orizzonte naturale per i giovani che certi hanno risposte e senso della loro vita
La televisione e lì e lì ed è ed è propositiva di modelli propositiva forte di modelli ed è inutile dire che l'educazione è solo yes alla scuola oppure solo in famiglia è tantissimo anche supportata dagli strumenti che la televisione offre e allora per chiudere io spero che il servizio pubblico
Riesca a trasformare queste parole che sono parole belle parole importanti parole di impegno perché pronunciate da politici significano che rispetto la coerenza anche drammatica che invocava Paolo Franchi sono parole che dovrebbero devono
Essere prodromi di fatti io credo che bisogna prendere questo augurio per sperare che questo inizio di responsabilità in più
Che il servizio pubblico ha nel momento in cui chiede un cannone in più
Una quota di canoni in più
Il cannone in Italia bisogna avere il coraggio di dirlo il più basso di tutta Europa una delle ragioni anche dell'asse per lo scadimento dell'Offerta sta proprio in questa in questa in questa assurda dicotomia cinquanta per cento canoni e cinquanta per cento pubblicità l'unico paese in Europa che ha questo problema dappertutto
è il contrario dappertutto la televisione pagata o interamente come in Inghilterra dal settanta al sessantacinque per cento come in Francia e Spagna
In Germania dal cannone e quindi la pubblicità e sull'aggiuntiva per costruire un rapporto col mercato ma che non sia quello che determina il progetto editoriale
Questo questo questo aumento del canone si traduca nella nella responsabilità di chi ha la responsabilità di fare i palinsesti perché ci sono quelli che hanno la responsabilità di fare i palinsesti non è che la televisione si fa da sola fanno quelli che comandano alla televisione
Pirlo con la chiarezza voluttà e su questo vanno giudicati vanno giudicati perché le parole che non diventano fatti in questo settore specifico come tanti altri ma qui sostanzialmente anche più facile è una responsabilità colpevole che non ha ragione di essere grazie