Beni culturali on-line. La sfida dell'accessibilità e della conservazione

Spetta a me porgere il benvenuto
E anche esprimere il rammarico che la gli incarichi di presidente dell'ANCI del nostro sindaco impediscano
La suo materiale presenza e quindi sia io a aprire i lavori di questo incontro l'inconveniente non è soltanto dell'assenza del sindaco non è soltanto un dato formale
è che qui che questa è una occasione di straordinaria importanza e vorremmo poter volare e avremmo voluto sottolinearla col massimo dell'autorevolezza e della rappresentanza della città
Lo è perché per una città come Firenze dove i beni culturali non costituiscono un elemento che compone la città ma sono la città stessa l'incontro fra realtà locali e realtà statali l'incontro fra chi gestisce funzioni diverse sulle stesse o gli stessi beni sulla stessa realtà viva che è una città costituisce sempre un elemento di grande importanza da questo punto di vista più sono le occasioni più è la collaborazione più all'intesa più la gestione di questo bene culturale che è la città diventa un fatto positivo e produttivo per tutti
Ma il tema di questo incontro rappresenta un ulteriore elemento di straordinaria importanza
La cultura digitale per quanto riguarda la gestione dei beni culturali intesa in senso lato è la scommessa di una realtà
Come quella fiorentina o come il mondo dei beni culturali di un Paese di una parte di mondo come quello in cui quella in cui viviamo
E di cui Firenze rappresenta lo scrigno forse più prezioso
Quindi coniugare lo si dice molte volte innovazione con la cultura o con i beni culturali trova in questo questo settore particolare della digitalizzazione il suo elemento fondamentale
Che sia un elemento fondamentale lo dicono naturalmente tutte le esperienze e tutti gli scrittori tutti coloro che operano nel settore dei beni culturali lo dice la città con la città di Firenze con questa iniziative Rinascimento digitale che ha rappresentato e che rappresenta una realtà di grande significato
Tale
Da consentirci di ambire e di dire che forse il un centro di carattere europeo intorno a queste questioni della cultura digitale possa trovare sede nella nostra città una città che sicuramente non abbia presentarsi sulla scena internazionale perché non certo per merito nostro ma per i meriti accumulati nel passato a questo tipo di apertura
Che ha istituzione di carattere culturale a livello europeo e che quindi potrebbe costituire un riferimento importante per l'Europa e potrebbe per noi essere la stimolazione sufficiente per essere nella sfida futura della innovazione fra beni culturali
E in appunto cultura digitale uno degli elementi dell'impegno futuro della delle nostre energie culturale per tutti questi motivi
Il Benvenuto non è soltanto che esprime l'amministrazione comunale che esprime la città non è soltanto un atto di doverosa cortesia
Non è soltanto il piacere di ospitare ospiti molto illustri e qualificati ma è anche in qualche modo particolarmente interessato ai lavori di questo convegno perché da questi lavori speriamo che possa
Prendere avvio con sempre maggiore impegno quello che già si comincia a fare a Firenze ma farlo in una sinergia di carattere più generali
Passiamo
Agli
Agli altri salotti
Il presidente della provincia di Firenze Matteo Renzi
Il vice Sindaco ha già espresso
Il saluto dell'amministrazione e anche del territorio e quindi il mio è semplicemente un rinnovo un nuovo benvenuto ma anche una considerazione rapidissima in particolar modo per chi viene da da fuori del nostro Paese naturalmente da fuori Firenze noi siamo in una straordinaria coincidenza di luoghi per cui chi ha pensato a questo convegno ha pensato a unire il passato e il futuro anche simbolicamente
Se immaginiamo questo Salone potremmo pensare a vedere Leonardo sulla vostra destra sulla nostra sinistra che dipinge la Battaglia di Anghiari di fronte a Michelangelo che immagina chiedono autorevole conferma professor Galluzzi
Di completare con l'altra battaglia quella che viene chiamata la scuola del mondo se immaginiamo che cosa accade quando vi sposterebbe al teatro della Pergola potete immaginare che lì è nato il telefono la grande
Novità la grande scoperta che sta cambiando il modo di comunicare di concepire
L'idea stessa di comunicazione la troverete sotto gli occhi oggi al Teatro della Pergola e stasera durante la sera in Palazzo Medici troverete il primo palazzo che la famiglia medici a costruito in Firenze e perché no il luogo nel quale il giovane Lorenzo viveva e lavorava ecco dunque che Firenze si presenta ai vostri occhi e al vostro lavoro come una straordinaria realtà capace di grandissima storia ma anche di tanta voglia di futuro c'è sempre stata voglia di futuro nella storia di questo nostro territorio
E credo che sia significativo è importante e da valorizzare e da ringraziare da parte delle amministrazioni lo sforzo compiuto all'Ente Cassa di risparmio di Firenze e dalla Fondazione Rinascimento digitale
Per provare a declinare questo futuro come una concreta sfida economica culturale sociale politica per noi ecco allora che il senso ultimo del nostro saluto non può che essere quello di dirvi che siamo tanto orgogliosi del nostro passato quanto gelosi del futuro e che riteniamo un appuntamento come quello di oggi una grande sfida per poter tutti insieme tentare di costruire pezzi di questo futuro e non limitarsi ad aspettarlo in questo senso va il mio grazie alla Fondazione Rinascimento digitale va il benvenuto dell'amministrazione provinciale di Firenze graditissimi ospiti e va insieme un po'di orgoglio per la certezza che la sfida alla quale dobbiamo essere pronti e per la quale siamo chiamati esattamente quella di essere contemporaneamente
Capace di innovare e capaci di ricordare
Fanno attraverso le opere d'arte i beni culturali in una dimensione non semplicemente nostalgica
è a mio modo di vedere una delle principali provocazioni politiche che voi potrebbe offrirci e che noi dobbiamo senza dubbio raccoglie grazie benvenuto e buon lavoro
Porge ora il saluto a nome della Regione Toscana l'assessore Gianfranco Simoncini
Aggiungo anch'io con grande dispiacere il saluto della Regione Toscana del Presidente Martini che purtroppo non è potuto essere riconosciuta mattina quelli che già semplice sindaco Matulli il presidente Renzi rivolgeva
Queste appuntamento un appuntamento molto importante molto rilevante eredità culturale il nove tecnologie rappresentano sicuramente un settore nel quale si incontrano l'impegno delle amministrazioni pubbliche per raggiungere e superare gli obiettivi di Barcellona di Lisbona a un intenso lavoro che sul territorio operatori privati impresse e associazioni e fondazioni stanno portando avanti
è un tempo con testo sul quale la nostra regione si sta impegnando da tempo in uno stretto rapporto tra università centri di ricerca
E sistema istituzionale è interesse e che ne sia significativo il fatto che nella nostra la nostra Regione impresa della nostra regione negli ultimi anni abbiano ottenuto significativi risultati impegni e anche premi a livello nazionale penso ad esempio al premio Impresa e cultura che negli ultimi dieci anni ha visto per quattro anni per quattro volte premiati imprese della nostra regione ed è altrettanto significativo l'impegno che nel campo dell'eredità culturale delle nuove tecnologie da tempo le fondazioni toscane che qui sono presenti stanno testimoniando e stanno portando avanti pochi giorni fa si è svolto un sin foglio telematico un dibattito tra via internet che collegava la presidenza della Giunta regionale toscana con il sugo italiano di cultura a Tokyo in vista della prossima primavera italiana in Giappone
La Toscana parteciperà a questa a settimana con opere di immenso valore come l'Annunciazione di Leonardo at però anche con modelli elaborazione e spettacolo spettacolarizzazione digitali
Ecco parlando con i nostri amici giapponesi io in quell'occasione dato i numeri del immenso
Patrimonio culturale presente
Nella nostra regione sottolineato il lavoro che noi dobbiamo fare per Sal ma guardare questo patrimonio per valorizzarlo per preservarlo per le generazioni future
è un immenso patrimonio e quindi che impone forti investimenti di risorse di competenze e di conoscenza ed è un padre in nel quale sicuramente l'adozione di tecniche sempre più raffinate di rilevazione documentazione diagnostica deve essere messo in campo si tratta infatti di informazioni tanto importanti queste da costituire un valore un valore in sé che può permette una maggiore fruizione una gestione del patrimonio
Culturale da questo punto di vista da credo che la alla presenza a Firenze
Della fondazione del Rinascimento digitale Possa debba avere un grande ruolo una grande funzione rappresenti una grande ricchezza per il nostro per il nostro territorio e rappresenta anche un sostegno forte che noi possiamo dare per un'ulteriore fase di sviluppo anche dal punto di vista dell'impresa in questa in questa direzione a sostegno quindi della salvaguardia della valorizzazione dei beni culturali ambientale
Danni come regioni e noi stiamo collaborando attivamente con il ministero dei Beni
E culturali per interventi congiunti attraverso un accordo di programma ma anche per Progetti di catalogazione dei grandi
Di grande importanza e questo dicevo lo facciamo con il supporto dei centri di eccellenza
Che sono presenti nella nostra regione partecipiamo e abbiamo messo in campo iniziative significativo significative nel campo della conservazione
Della memoria e dei contenuti digitali e qui vorrei ricordare il sistema informatizzato dei vincoli storici
Artistici
A
Censimento dei progettisti realizzazioni in corso nelle biblioteche toscane la partecipazione al Progetto Michael
La partecipazione al Progetto obbligo teca digitali italiane la creazione di un'emeroteca virtuale della Toscana nel quale attualmente sono presenti centoventi mila
Immagino
Ecco io credo che questo lavoro che noi stiamo portando avanti
Debba e possano vedere un ulteriore fase di sviluppo da questo punto di vista allora credo che ci sia una grande sfida che sta di fronte a noi ed è rappresentata dal nuovo Settimo programma quadro dell'attività comunitaria nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologica ecco noi pensiamo che questo settimo programma quadro debba rappresentare una grande occasione per lo sviluppo e per un intervento in questa direzione e come regione Toscana noi ci proponiamo in uno stretto rapporto con i ministeri direttamente interessati con i centri d'eccellenza con le realtà del territorio ci
Candidiamo a svolgere un'azione forte di coordinamento e di proposta che posta come dire far fare un ulteriore salto di qualità alle attività molto intensa e molto forti che in questa regione si stanno svolgendo e credo e concludo che questa giornata queste giornate si possono dare un contributo in questa direzione grazie buon lavoro
Ha ora la parola Edoardo Speranza
Meritorio presidente del meritorio Ente Cassa di Risparmio
Noi non usiamo
Mai il superlativo
Perché
Non siamo una impresa non ne dobbiamo realizzare utili
Non facciamo marketing
Siamo Lietti di adempiere ad un servizio verso il nostro territorio verso la collettività
E in questo
In questa direzione
Abbiamo deciso
Di costituire alcune fondazioni specializzate
Per curare settori che a nostro avviso era interessante
Affermare nella nostra città
Abbiamo
Creato la Fondazione Cesi quindi per re lo studio di problemi giuridici economici
Che è divenuta uno dei centri più importanti in Italia
Per lo studio di queste tematiche
Proprio oggi si tiene un importante convegno sulle norme societarie
Abbiamo creato la Fondazione Bertini Payton
Per restauro la valorizzazione tutti i giardini storici
Nella quale tra l'altro ospiteremo la nuova rete del nostro secolo
Tanto cara alla nostra città dove disse e operò Giorgini cioè l'arte della multa
La Fondazione cappucci avrà sete nella nostra città nel parco Bardini sotto il Forte di Belvedere
E infine abbiamo creato Rinascimento digitale
Avendo fra i nostri più preziosi collaboratori Paolo Galluzzi non potevamo non ne seguire la sua vocazione le sue intuizioni
I suoi desideri e Paolo Galluzzi ha creato Rinascimento digitale
Iniziativa che oggi qui spicca il volo
Per fare in modo che Firenze diventi un centro nazionale e internazionale
In uno dei settori più sensibili e delicati soprattutto funzionale per quei beni culturali che sono una ricchezza così rilevante del nostro Paese
La nostra città che è stata la città del Rinascimento dell'umanesimo non poteva non essere la sede di questa iniziativa
Noi
Abbiamo voluto contribuire
Alla transizione tuttora in atto del mondo dei beni culturali dall'analogico al digitale
E la fondazione Rinascimento intende far crescere la consapevolezza dell'importanza della sfida posta dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e di realizzare una larga azione di sensibilizzazione sul problema della fragilità delle memorie digitali
Inoltre a con questa fondazione intendiamo aiutare gli operatori dei beni culturali
Che ringraziamo per il loro impegno
L'Italia deve molto agli operatori del campo dei beni culturali
Spesso sottovalutiamo il Rolo
Di questa categoria di cittadini
E io qui devo invece oggi dare testimonianza Della loro fondamentale importanza in un'epoca nella quale si dà troppo rilievo agli operatori nel campo economico agli operatori nel campo delle imprese che si contendono il mercato
In questa società globalizzata invece sempre più importante e il ruolo degli operatori dei beni culturali
Ma il loro devono assumere un ruolo di protagonisti nei processi di transizione al digitale
E la nostra fondazione offrirà loro la possibilità di acquisire conoscenze e strumenti idonei alla conservazione nel tempo e alla valorizzazione delle memorie digitali
Io do dunque
Il benvenuto a tutti i presenti e formulo l'augurio che la nostra fondazione abbia il successo che certamente simmetrica
Grazie ora il segretario generale dell'Associazione Civita Gianfranco Imperatori
Portò volentieri il saluto del presidente Maccanico questo incontro per due motivi in primo per l'alto livello scientifico che poco fa Speranza ha ricordato il secondo perché per Civita questo incontro segna la data di nascita di civiltà civile nata vent'anni fa su questa intuizione cioè che tecnologie salisse ebbero sviluppate negli ambienti adatta suscettività culturale
Quindi per noi venire a questo incontro ci ricorda l'atto di nascita
Quella intuizione che abbiamo sviluppato in questi vent'anni applicandosi prima da pionieri nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese
Attraverso la gestione museale attraverso la promozione di importanti mostre attraverso i distretti culturali turistici attraverso gli eventi che abbiamo abbiamo creato ecco l'abbiamo fatto con prima con spirito pionieristico e man mano aggiornando con tecniche organizzative e gestionali
Al punto da diventare credo uno dei soggetti più importanti del Paese nella valorizzazione del patrimonio culturale
Nel nostro Paese stesso ecco voglio ricordare che nel novantasette insieme a posso Galluzzi
Demmo vita a uno dei rapporti che
Ebbe un grande insuccesso che erano informati dalla memoria che era tutto sommato delle anticipazioni a questo lavoro di oggi e nel due mila e due con la cultura in gioco
Mettevamo in evidenza la capacità che tecnologia potevano sviluppare in questa direzione quindi veniamo a questo incontro con una profonda consapevolezza pure essendo gestori teniamoci così le tradizionali fino a oggi
Nelle cose che prima ricordavo però gestori di un patrimonio che ci consente di esprimere tutte le potenzialità che invece possono essere esaltate attraverso le tecnologie però che oggi possono essere applicate al patrimonio culturale stesso
E ci permette di dire che oramai economia e cultura è un aspetto non secondario del del nostro Paese
E che è un aspetto direi decisivo se vogliamo vincere le sfide della competitività che la globalizzazione ci impone dobbiamo affrontare tutti gli aspetti delle produzioni materiali che saranno una componente direi importante non marginale della crescita del nostro Paese ecco in questo momento credo che il dibattito che si sviluppa in Italia tra gli economisti in modo particolare
Quello di dire che stiamo vivendo un d'impresa congiunturale
Credo che però tutti siamo convinti che nell'impresa che ancora non dà segni di struttura
Di essere una ripresa di medio lungo periodo in modo particolare perché non si è ancora compiuto il passaggio da un modello di crescita manifatturiero a un modello di crescita più verso produzioni immateriali
E quindi sono tante le ricette che vengono fornite io ne ricordo qualcuna la qualificazione della spesa pubblica le liberalizzazioni l'aumento della produttività
E facilitare e il cambio di specializzazioni produttive
Per i primi due punti si aspettano scelte di politica economica
Per gli altri due punti si aspettano scelte di politica industriali io uso frequentemente questo termine politica industriale nella profonda convinzione
Che la materia che trattiamo Roma e diventare nella in questa dimensione in questo perimetro e mi auguro che la cultura dei ceti dirigenti del Paese inizia a percepire questa questa importanza
Ecco su questo secondo argomento cioè di politica industriale dipendono decisive le tecnologie
Perché stiamo già verificando siamo nella fase iniziale come Civita nell'applicazione di queste tecnologie
Ma stiamo già percependo
Come nascono nuove in prese come nascono nuovi prodotti come nasce un nuovo mercato
E e quindi si capisce che possiamo imboccare con una certa accelerazione questa specializzazione produttiva che oramai la divisione internazionale di lavoro ci impone e questa specializzazione credo che ci riguarda da vicino
Forse è uno dei pochi Paesi che riuscirà a coniugare tecnologia materia prima
Ecco non tutti hanno questa possibilità non ce l'abbiamo e quindi dobbiamo evitare quello che è capitato nel Duemila nella bolla della new economy dove c'erano tecnologie
Ma non c'erano i contenuti su cui applicarle la bolla fu causata da questa discrasia tra tecnologia e mancanza di contenuti oggi grazie a Dio a questo incontro di oggi cedendo alla prova vediamo tocchiamo con mano la possibilità di coniugare tecnologia patrimonio culturale io credo che la reazione di oggi dimostreranno che la l'avvento del web cambierà in modo decisivo
Le le modalità di produrre e consumare e cultura del nostro Paese ampliando notevolmente l'offerta che ci consentirà di agganciare una grande domanda mondiale in cerca di applicazioni in cerca di offerta
Se e i dati che ci vengono forniti in ordine alla crescita del turismo culturale nel mondo
Si parla di un miliardo e duecento mila duecento milioni di persone a oggi che crescerà fra cinque anni a un miliardo
Che su cento mila e trecento milioni di persone con una crescita di cento milioni ogni cinque anni e non riesce Valencia alle mutande domande deve trovare un'offerta e il e il nostro Paese non è in grado di dare un'offerta tradizionale occorre dell'offerta sia arricchita
Dalla patrimonio del pro logico che oggi relazioni affronteranno credo che la rivoluzione del web per la prima volta consentirà una cosa molto importante alla quale io
Credo profondamente l'integrazione tra l'intelligenza umana e la intelligenza artificiale e quindi consente al lavoro cognitivo di diventare un lavoro direttamente produttivo e quindi ricchezza e quindi prive e quindi fatturato il nostro Paese
Ecco noi da parte nostra
I vedo gestendo queste cose
Percepiamo questa potenzialità non siamo ancora in grado di mostrare cosa abbiamo creato in questa dichiarazione ha però già percepita potenzialità da operatori a è un segnale molto importante quindi riflettiamo come in musei e mostre
Tiene a mente e-learning possono sviluppare nel queste possibilità diagnostiche agli allestimenti restauro la conservazione digitale la consultazione digitale sono tutte materie su cui credo che le relazioni fra poco approfondiranno ecco ci sono anche degli aspetti che riguardano mo'particolare lecita e questo voglio dedicare su qualche secondo cioè riflettiamo spesso sul ruolo o che in una società d'arte avranno nella economia della conoscenza io ritengo città d'arte italiane se questa crescita del turismo è vera ed è così esponenziale sono ad un bivio
Ho la paralisi o diventano contenitori di nuovi contenuti
Che possono permettere una rinascimento
Urbano che a mio avviso poco realizzati con Rinascimento digitale
Le due cose possono andare di pari passo io ritengo che recita il nostro Paese chiedo Firenze Roma e Venezia già possono essere degli esempi in questa direzione se non affrontano il tema tecnologie per informare i flussi per governare città stesse
Rischiano una paralisi preoccupante quindi non non diventano più una sorta di nuovo Metheny diritti quindi attrattori di talenti di risorse di Investimenti quindi anche in questo campo
Mi auguro che che non ci sia l'accordo che tecnologia applicata recita sono una grande potenzialità e dimostra come l'immateriale diventa materiale perché le città vanno rivisitate rivisitando vuol dire che mettono in moto un processo di costruzioni di di usi e quant'altro
Ecco quindi queste riflessioni che facciamo da da operatori questo necessità e chiudo però o un atteggiamento da parte degli imprenditori diverso da quello con cui stanno affrontando questa situazioni c'è un movimento positivo in ordine a questa materia però è troppo lento cioè io ritengo agli imprenditori italiani devono uscire dalla logica della rendita dove spesso si rifugiano
E dirò capire che il futuro devono essere capaci di trasferire la creatività che ha consentito all'Italia di essere leader nel campo del made in Italy nel creare un nuovo made in Italy questo è la capacità che devono esprime i nostri imprenditori hanno questa grande ricchezza di creatività
Ma devono esprimere esso di un nuovo tipo di attività e che questo e oggi discutiamo ecco da parte delle banche perché non posso non affrontare questo tema occorre anche qui una sensibilità perché passare da una produzione materiale
A ore materiale occorre una sensibilità anche nel mondo bancario e finanziario accompagnare questo processo altrimenti la valutazione del merito di credito di un'azienda in materiale molto diverso da quella materiale quindi ecco anche le banche devono contribuire a questo passaggio per quanto riguarda gli enti locali e occorre sì capiscono che occorre passare ad una fase di gestione della spesa pubblica una fase di progettualità credo che le nuove generazioni di enti locali sono su questa direzione occorre che accompagnarli in questo in questo passaggio
Io credo che posso comunque dicendo che il governo centrale su questa materia sta certamente attivando dizionario Agnostic aveva la possibilità di dieci l'attività che stanno sviluppando al ministero occorre metterli in condizioni anche di accelerare questi processi vedi per quanto riguarda il ministero dei beni culturali a società avesse che è una società del ministero stesso sta predisponendo un piano industriale che oltre a svolge servizi tradizionali che fino a oggi ha svolto vuole diventare un soggetto un braccio operativo che faciliti l'applicazione dei beni culturali del tecnologie ai beni culturali stessi
Ecco è una convinzione profonda questa che noi abbiamo da operatori che la divisione internazionale del lavoro può consentire a questo spaccato che stiamo oggi esaminando delle prospettive molto molto importante
Grazie
Grazie dottor Imperatori ora la parola al sottosegretario per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione la senatrice Beatrice Magnolfi
Grazie grazie di questo appuntamento di questa conferenza internazionale che considero così importante per tutti coloro che si occupano di innovazione applicata ai beni culturali
C'è un grande dibattito pubblico nel nostro Paese sulla competitività in cui gli economisti parlano Sempre del deficit di specializzazione tecnologica del nostro Paese
Ma il nostro paese ha una grande specializzazione culturale
Io penso che se noi rovesciasse mo'il concetto si potrebbe affermare che una via italiana all'innovazione
Può aprirsi a condizione che vi sia appunto una specializzazione culturale dello sviluppo dello sviluppo tecnologico se ne parla da molti anni perché tutti pensiamo che coniugare le tecnologie del futuro in particolari tecnologia e City con l'enorme patrimonio con l'immenso patrimonio
Identitaria del nostro paese che è rappresentato dalla sua eredità storica e artistica sia un'opportunità straordinaria un'opportunità straordinaria per creare valore
Perché le aree per contribuire a un nuovo modello
Di sviluppo di sviluppo compatibile di sviluppo fortemente legato alla nostra identità le tecnologie digitali non c'è dubbio che ci offra possibilità inediti e del tutto inedite
Per tutelare Teresa tramandare per valorizzare questo enorme eredità storico artistica è chiaro che ogni ambito del patrimonio culturale rappresenta delle specificità
E Problemi peculiari ma le tecnologie della Rete possono essere una straordinario alleato in molte direzioni vorrei dire in quasi tutte le direzioni
Anche diversificate fra loro dalla catalogazione dei libri documenti alla riproduzione di opere d'arte
Dalla realizzazione di servizi di servizi di accesso alla prenotazioni alla promozione attraverso il web delle istituzioni culturali fino alla ricostruzione attraverso la realtà virtuale di veri e propri
Patrimoni perduti reperti siti archeologici contesti storici
E in tutte e due le direzioni quelle della salvaguardia e quella della valorizzazione che a mio parere lo sapete meglio di me è un divisorio specializzato
Devono essere sempre tenute insieme perché un museo senza visitatori un'opera d'arte in deposito una biblioteca che non promuove la vettura possono essere straordinari scrigni
Di cultura ma non tramandano non producono conoscenza allora alle tecnologie digitali sono appunto l'opportunità straordinaria
Perché qualcuno dice ma non si perde in questo modo l'unicità del bene non si non si sottrae
Valore in questa grande gigantesca fotocopiatrice globale che rappresentata da internet non si disperde insomma
In una parte del valore del nostro patrimonio al contrario noi sappiamo e gli studi più recenti lo hanno dimostrato che e le le tecnologie della Rete permettono di coniugare e di valorizzare ancora di più l'unicità e la non riproducibilità qui riproducibilità dell'opera dell'opera d'arte con una grande espansione della sua fruizione e quindi nulla si toglie al valore unico del bene ma al contrario lo si moltiplica
Tuttavia bisogna riflettere gli operatori lo sanno meglio di me al fatto che la la la rivoluzione digitale comporta un vero e proprio salto di paradigma cioè applicare le nuove tecnologie alle vecchie prassi
Può consentirci di fare meglio alcune cose ma ci toglie l'opportunità di fare le cose in modo diverso di fare cose nuove
Quindi io credo che questo sia uno sforzo
Diciamo preliminare che noi dobbiamo fare comprendere la discontinuità che viene introdotta nelle nostre vite dalle tecnologie della Rete in tutti i settori della nostra vita
Modo di lavorare in modo di dire il linguaggio il modo di di ricordare il modo di relazionarci l'uno con l'altro
Ma in particolare nel settore della cultura
Io penso che alcune opere architettoniche della contemporaneità come le opere di fianco che Rio di Libeskind forse non sarebbero stati possibili senza un nuovo modo di progettare un nuovo modo di calcolare che ha indotto dalle nuove tecnologie
Allora le tecnologie non per fare in maniera diversa anche un po'migliore
Le cose vecchie le cose che si sono sempre fatte male e tecnologie per aiutarci a pensare diversamente a pensare attesta l'ingiunzione ma cioè adottare un punto di vista nuovo nei confronti del del nostro immenso patrimonio culturale questo vuol dire incorporare la sintassi digitale
Nell'architettura
Nell'organizzazione e negli stessi modi di fruizione perché cambia anche il paradigma cognitivo il paradigma di di di di apprendimento
Allora qual è la situazione dell'Italia eccome il settore che io rappresento c'è il settore pubblico deve operare in questa in questo settore ci sono molte buone pratiche nel nostro paese ci sono pratiche avanzatissime casi di eccellenza
Non importa che io ricordi
Quelli di Firenze perché potrebbe sembrare che Egeria nei confronti del professor Galluzzi o di altri sono protagonisti di istituzioni
Importanti della della città di Firenze del della Regione Toscana ma insomma quello che voglio dire è che bisogna passare dal dalle buone pratiche a un sistema paese
Questo è credo la missione fondamentale di chi governa l'innovazione in questa fase le tecnologie sono mature
I progetti e le sperimentazioni ci hanno dimostrato che possono schiudersi un mondo di opportunità bisogna che dalle sperimentazioni passiamo alle implementazioni alla messa a regime delle delle pratiche e passare appunto
Da una andavo da da un tessuto a macchia di leopardo a un tappeto condiviso di piattaforme comuni e di innovazione su tutto il territorio nazionale per far questo bisogna affrontare il grande tema dell'interoperabilità
Noi desideriamo destinare molte attenzioni e anche le risorse necessarie a questa grande questione che riguarda in generale tutto l'e-government ma riguarda anche in particolare il settore dei dei beni culturali
è un requisito necessario il fatto che le banche dati possano parlarsi fra loro possano creare sistemi unitari e integrati
Che rappresentano che rappresentino un patrimonio di conoscenza comune e condiviso quindi occorre lavorare a standard tecnologici comuni ma anche a standard di contenuto comuni penso al alla grande questione delle ontologie e dell'web semantico
Che possono aiutare a gestire in modo intelligente lo scambio di interazione dei dati e dei contenuti
Ci sta molto a cuore oltre l'interoperabilità il grande tema dell'accessibilità che soprattutto riferiamo alla mondo dei siti web
Per colmare il divario fra le legislazione esistente noi abbiamo una legge molto avanzata la la la legge quattro del
Nel due mila e treni parlo del due mila e quattro del due mila e quattro grazie per essere che è una legge molto avanzata quando vado in giro in Europa insomma avvedo che non ha non ha confronti negli altri Paesi europei ma farla diventare realtà farla diventare prassi in tutti i siti web per farle diventare davvero accessibili ai ai disabili è un passo che dobbiamo assolutamente assolutamente fare per per le persone affette da disabilità poter fruire dei beni culturali in condizioni di pari opportunità rispetto a tutti i i cittadini è una grande obiettivo del del paese in generale dell'unione dell'unione europea un'altra questione
A cui dobbiamo guardare con attenzione è che le nuove tecnologie siano progettate secondo criteri diciamo di servizio non solo di vetrina
Idea della applicazione delle tecnologie alla diciamo così alla rappresentazione di sé e quindi alla alla vetrina è ora mai passata in generale dobbiamo cercare di privilegiare invece
Il digitale imperiali Zare servizi innovativi servizi innovativi
Anche a partire dalle eccellenze e dalla loro possibilità di essere esportate evitando lo dico anche a chi rappresenta l'impresa le applicazioni stupide
Fra virgolette naturalmente perché c'è anche tanta tecnologia diciamo inutile e che ci serve sulla disperde disperdere a disperdere risorse e di richiede investimenti anche ingenti
Per la sua realizzazione ma per il l'utente finale rappresentano un valore aggiunto molto scarso abbiamo sempre partire dai bisogni dell'utente finale piuttosto che dalle fantasie diciamo del dei dei produttori
Un altro grande tema su cui stiamo lavorando è quello della connettività
Le istituzioni culturali del nostro Paese non sono tutte connesse dalla banda larga
Questo è un un grande ostacolo infrastrutturale che dobbiamo rimuovere e che produce digital device d'in varie in varie direzioni
Per rendere effettiva l'interoperabilità e potenziare l'offerta di servizi innovativi occorre garantire una piena copertura a tutte le i punti della Rete del sistema cultura
Con la realizzazione del sistema pubblico di connettività che il nostro ministero sta portando avanti
Si farà un primo grande passo in questa direzione perché tutte le pubbliche amministrazioni per ora centrali verranno collegate con una rete di massima potenza di massima sicurezza
Stiamo costruendo con il ministro Gentiloni il ministro degli affari regionali una apposita cabina di regia
Per la banda larga in tutto il paese perché la società della conoscenza passa anche attraverso le autostrade insomma digitali
Stiamo lavorando per liberare dalla diciamo da da da dagli usi della difesa
Le frequenze del WiMAX il che ci può consentire di raggiungere anche territori che attualmente sono rimasti isolati ed esclusi dalle opportunità offerti dalle tecnologie della Rete
Infine io penso che si possa anche prevedere nell'ottica appunto della valorizzazione delle dei dei Beni culturali nelle gare pubbliche
Qualora si progettino costruzione delle reti e l'obbligo di connessione fino all'ultimo miglio per le istituzioni culturali di quel territorio questo potrebbe essere un modo per implementare la la la copertura territoriale al cento per cento che lo che l'impegno di questo governo per la legislatura
Un altro grande il tema è l'armonizzazione della legislazione esistente e la ridefinizione la ridefinizione di alcune regole che la Rete diverse a scardinato ha reso inattuali arreso insolente
Qui avrete nel pomeriggio il professor Rodotà che vi parlerà dei dei diritti della Rete vi parlerà di come ancora bisogna trovare un punto di equilibrio non so di cosa Luís incedi decida di parlare ma è la persona più esperta diciamo su queste su questi argomenti e ed è stato incaricato dal dal ministro Nicolais da noi di lavorare proprio sul grande tema dei diritti della Rete una carta dei diritti della Rete perché l'assenza di regole non vuol dire libertà
Perché le regole comunque quando non non non non non vengono fatte e non vengono scritte ci sono e vengono decisi da altri vengono decise dal mercato e vengano decise anche dalla da da dello stesso evoluzione tecnologica
In questo settore noi abbiamo i principi di Lund o che sono stati poi sanciti dalla Carta di Parma
Dobbiamo cercare di lavorare su quei nodi che ancora impediscono di rendere effettivamente operanti quei principi
E sono i nodi del rapporto fra la libertà di fruizione dei contenuti della Rete e i diritti di proprietà intellettuale sono i nodi del rapporto fra accessibilità accesso diciamo libertà di accesso
E alcune questioni poste dalla dalle norme sulla sulla privacy insomma tutto quello che rappresenta lo scarto fra l'evoluzione tecnologica e l'apparato normativo sia a livello nazionale sia a livello europeo per questo noi pensiamo nei prossimi mesi
Grazie al lavoro di questo gruppo appunto coordinato da Stefano Rodotà di proporre come Governo italiano alla una serie di discussione europea sulla Carta dei diritti della Rete dove si affinano queste questioni ci sono ancora che sono assolutamente nuove irrisolte è chiaro che ad esempio l'applicazione del Creative Commons per quanto riguarda i beni culturali
Rappresenta una una strada a mio parere da percorrere molto molto interessante
L'ultimo punto abbiamo bisogno di riflettere sulle professionalità su su una nuova generazione vorrei dire di competenze che questa sfida richiede io ricordo sempre mi piace sempre ricordare che
La lo sviluppo tecnologico non ha nulla l'importanza della risorsa umana che rimane sempre assolutamente centrale l'Italia possiede una grande tradizione scientifica tecnica scuole formidabili nel mondo della dei sorci dell'arte degli archeologi degli archivisti dei restauratori che hanno insegnato a tutto il resto del mondo
Io credo che occorre promuovere l'implementazione di queste risorse visti straordinarie risorse
Umane e per accompagnare lo sviluppo della società della conoscenza lavorando sulle contaminazioni
Lavorando sugli ibridazioni delle competenze a me piace usare la parola meticciato delle competenze perché da lì nasce la scintilla
Della dell'innovazione
Avvicinare i filiere insomma chi finora si sono guardate con un po'di diffidenza far lavorare insieme gli umanisti con gli ingegneri ecco gli economisti perché da qui nasce appunto l'innovazione
E la e la creatività
Quindi la formazione delle risorse umane e addirittura sperimentare delle forme di Spini in cioè di di introduzione di competenze
Digitali dal mondo dell'università e dalla ricerca verso le istituzioni che si occupano di beni culturali e di salvaguardia del patrimonio storico per rompere a volte diciamo questa questa barriera tecnologica in cui alcune istituzioni culturali ancora si trovano queste sono le nostre idee che cominceremo a definire in un apposito protocollo d'intesa fra il ministero dell'innovazione delle delle riforme innovazione la pubblica amministrazione e il ministero dei Beni culturali
Perché vogliamo che vi sia una cooperazione rafforzata noi abbiamo il dovere di lavorare con tutti perché innovazione tecnologica diciamo eh
Un un assetto orizzontale pervasivo e tuttavia con alcuni settori abbiamo bisogno di lavorare di chiudi stabilire una un rapporto più diretto e più operativo per cui stiamo lavorando in questo senso
Io credo che avremo bisogno di Crocetti e abbiamo bisogno di interlocutori intelligenti e che ci possono riempire di contenuti questa nostra visione per questo ringrazio la Fondazione Rinascimento digitale l'ente Cassa di Risparmio istituzioni toscane fiorentine questa conferenza internazionale è la riprova del fatto che qui a Firenze esiste già un centro di competenza
Che merita di essere riconosciuto come interlocutore eccellente per le istituzioni europee per l'Unione europea e e per il Governo italiano
è un'interlocuzione che va approfondita e per la quale mi rendo personalmente disponibile
Sono certa che queste giornate saranno molto utili saranno dense di contenuti di proposte di sollecitazioni
Di questo ringrazio tutti anticipatamente gli organizzatori i relatori i partecipanti anche a nome del ministro Nicolais buon lavoro buon lavoro davvero sarà un lavoro utile per tutti voi e sarà un lavoro utile per noi sarà utile per il nostro paese grazie
Grazie al sottosegretario Magnolfi ora un'altra voce del Governo il sottosegretario al Ministero per i Beni e le attività culturali Andrea Marcucci
Sì grazie mille per me è un grande onore essere qua stamani ovviamente
Per la situazione ma soprattutto per il tema trattato
Un tema che al nostro ministero sta particolarmente a cuore è legato ovviamente alla valorizzazione del grande immenso patrimonio culturale italiano ed europeo
Legandolo fortemente a uno sviluppo tecnologico al concetto generale di innovazione
Devo comunque iniziare portando il saluto del vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli che avrebbe voluto essere qua al posto mio ma purtroppo il momento è un momento politico convulso la sua presenza è stata obbligata su Roma
Io credo che finalmente con questo governo con l'azione del vicepresidente del Consiglio nonché ministro dei Beni e attività culturali si sia riuscita a dare un'impronta dare una svolta
Rispetto agli anni precedenti la svolta la quale mi riferisco è quella di aver riportato in termini generali la cultura ad essere finalmente una grande priorità per il Paese io aggiungo forse magari una mia aspettativa ma mi sembra che sia un'aspettativa generalizzata all'interno della squadra di Governo
La priorità del paese perché finalmente ci siamo tutti resi conto che intorno al nostro grande immenso patrimonio culturale che abbiamo l'obbligo morale oltreché costituzionale di preservare di valorizzare si può creare un meccanismo virtuoso per rilanciare in maniera sostanziale il sistema Paese nel suo complesso
Il nostro patrimonio culturale anche le nostre attività culturali sono l'esempio di quella che è la nostra che ha creatività la nostra capacità la nostra competenza la nostra prontezza la nostra determinazione può arrivare a fare per cui non esiste il miglior biglietto di presentazione nel mondo se non valorizzare questa meraviglie questo patrimonio immenso fino ad oggi
La percezione degli investimenti fatti nel mondo della cultura spesso era una percezione passiva
Certo si era costretti ad intervenire a salvaguardare un immobile un bellissimo monumento un quadro ma questo veniva sostanzialmente percepito anche dalla decision maker da chi prendeva la visita da la decisione in qualche maniera come un'attività passiva
Una sopportazione una cosa che era giusto obbligatorio fare ma non si aveva la percezione della prospettiva del futuro dell'opportunità che questo tipo di investimento ci doveva dare ma io credo che finalmente questo quadro di riferimento sia un quadro di riferimento che si va velocemente modificando proprio per a dimostrazione che è un quadro che riguarda l'intera compagine del governo mi ha preceduto
La collega Magnolfi ma io voglio riferire l'iniziativa importante che stiamo portando avanti io personalmente sto portando avanti insieme alla collega Mazzoni Sacconi il ministero
Mussi col quale stiamo collaborando per creare stiamo creando in questi giorni una commissione affinché i due ministeri quello della ricerca e il nostro lavorino su Progetti
Europee nazionali ed europei che vado nell'ottica di valorizzare finalmente in sinergia in maniera sistematica e collaborativa il nostro patrimonio culturale e soprattutto la fruizione dello stesso
Così come all'interno del nostro ministero io sono contento di poter dire che stiamo lavorando in questa logica io sono infastidito tremendamente quando anche sul tema della cultura si parla come ragionamenti legati solo a questioni quantitative
Io credo che si debba avere il coraggio di fare un passo indietro ai quando quando mi riferisco a questi ricatti da dire ovviamente il tema sul tavolo è quello delle risorse ovunque il tema è quello delle risorse
Che è un tema importante è un tema sul quale noi abbiamo voluto mettere un punto tant'è che per la prima volta in cinque anni si è invertito con questa Finanziaria tanto criticato ma che io mi permetto di difendere perché ha molte cose buone al suo interno
Un'inversione di tendenza i fondi per la cultura stanno ricominciando a crescere con degli impegni precisi di crescita costante nei prossimi cinque anni però l'approccio solo quantitativo è un approccio tremendo secondo me
Perché nella finanziaria ci sono tante altre innovazioni oltre che la quantità dei denari bisogna andare a vedere la qualità della spesa dei denari se sono stati spesi in modo tempestivo i denari che in questi cinque dieci anni scorsi sono stati destinati alla cultura
E allora abbiamo inserito un emendamento importante molto importante un pochino ho trascurato dalla dall'opinione pubblica che prevede che tutti i soldi che sono negli istituti periferici che non sono stati spesi in questi ultimi anni
Il ministero lei recuperare richiamasse
Per assegnarli immediatamente in maniera tempestiva ad interventi che sono immediatamente cantierabili se sono di strutture o comunque immediatamente operative affinché si possa rimettere in circolo qualche centinaia di milioni di euro
Sottolineo qualche centinaia di milioni di euro che oggi la struttura complessiva del ministero non era in grado di spendere magari per carenze oggettive e quindi non necessariamente per mala fede ma per carenze oggettive strutturali
Per cui la qualità della spesa oltre che la quantità della spesa e nella qualità della spesa c'è un approccio diverso rispetto alla all'innovazione
Cioè oggi il patrimonio
Culturale è un grande patrimonio conosciuto è un grande patrimonio sommerso poco conosciuto se non dai grandi addetti
Ai lavori io credo che l'innovazione CdA la grande opportunità per trasformare questo concetto
Per far diventare i fruitori del nostro patrimonio culturale in questo caso mi riferisco specificatamente al grande patrimonio degli archivi e delle biblioteche italiane
Come un patrimonio che diventi disponibile alla club alla platea mondiale
Da casa propria bisogna arrivare un giorno a un grande sogno che dobbiamo portare avanti insieme sogna di essere tutti potenzialmente vicini a questo grande patrimonio poterne usufruire poterlo consultare
Voglio dire percepirlo come proprio
Perché in questo modo oltre che preservare meglio questo patrimonio avremo l'opportunità di mettere in circuito
E di far valere di conseguenza la nostra storia la nostra cultura il nostro patrimonio di tutto il mondo secondo metterli e il ritorno all'inizio del mio intervento innescando un meccanismo virtuoso di supporto al nostro sistema al nostro sistema paese
E guardi io concludo voglio essere veloce vuole lasciare spazio ai lavori però affrontando altari due temi brevissimi brevissimi
Uno è quello dell'efficienza della struttura del ministero
C'è tutto questo ha senso se no in questi anni sapremo lavorare insieme ai dirigenti del ministero
Che hanno capacità determinazione conoscenza
Affinché si metta a punto una macchina ministeriale sia centrali sia periferica che sia in grado di rispondere alle esigenze del tempo che cambia e alle esigenze di un'innovazione che ormai necessaria
Il secondo aspetto è quello del sistema qualità nel suo complesso e anche questo mi sembra pertinente rispetto ai temi che andrete affrontare nelle vostre discussioni
Il sistema qualità oggi ha un master qualità vuol dire
Qualità a tutto tondo vuol dire qualità nel saper fare sistema sistema tra le istituzioni centrali quelle periferiche
Le fondazioni i privati le fondazioni e qua siamo grati grazie all'intervento della Fondazione Cassa di Risparmio Firenze che dobbiamo ringrazia e che dobbiamo portare ad esempio in altre realtà territoriali del Paese
Ma il sistema qualità significa anche avere il coraggio di guardare avanti di cercare di innovazione ad oltranza di spingersi di fare ricerca
Di valorizzare tutto quello che c'è in un mondo che si trasforma che è globale
Quindici obbliga a investire su questo ma ci darà anche delle grandi opportunità anche in termini di risorse anche in termini economici la qualità alla fine si trasforma in qualità della vita
Io credo che il nostro patrimonio la nostra storia la nostra cultura sarà percepito finalmente come quello che quindi come questa grande opportunità di qualificazione del nostro sistema Paese se effettivamente avrà una ricaduta nel quotidiano della nostra qualità della vita
Vive in un paese dove si riconosce la propria storia dove si ripercorrono le proprie tradizioni dove ci si riconosce in queste si valorizzano guardando al futuro dove si
Già il piacere di viverci come dire credo che sia un miglioramento della propria qualità della vita il mondo il mondo guarda con grande attenzione all'esempio che noi possiamo dare che già abbiamo ma che possiamo dare in maniera ancora più marcata la qualità della vita quindi impegno di oggi
Su questo solco anzi forse davanti rispetto a questo sol quel plauso da parte mia da parte del ministro agli organizzatori io vengo grazie a me ha detto
Alla commissione europea che ci sta supportando su questa strada giudico si sta spingendo giustamente su questa strada perché noi apprezziamo anche il fatto che qualcuno ci faccia da guida e ci faccia da sprone
Io in un grande sforzo collettivo di tutto il governo in un sistema europeo dove il pubblico il privato gli enti centrali degli enti periferici collaborano secondo me ne prossimi anni potremo raggiungere grandi risultati per la vostra grande soddisfazione ma soprattutto per il rilancio del nostro sistema italiano ed europeo grazie
Grazie al sottosegretario Marcucci ora mandiamo alla fase conclusiva con la videoconferenza del commissario europeo Viviane Reding
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Si conclude qui la sessione introduttiva e quindi io prego
Dottore in imperatori riprendere ad assumere la presidenza
Siamo da parte di questo incontro entrando nel vivo degli argomenti e quindi prende la parola il professore Paolo Galluzzi che è presidente della Fondazione
Mi aspetto digitale direttore dell'Istituto e Museo di storia della scienza no che promotore di questa iniziativa prego professore
Prima di
Dare presentare le mie riflessioni sul tema
E mi ero assegnato
Vorrei fornire qualche indicazione pratica per
Le numerose persone che hanno aderito a questa iniziativa
Anzitutto al termine della sessione mattutina
Seguendo le indicazioni per quelli che non sono di Firenze che sono nella cartella che vi è stata consegnata occorre trasferirsi al teatro della Pergola
Non è distante occorrono circa dieci minuti a piedi poi una bellissima giornata è anche una bella passeggiata attraverso i monumenti della città
Dove sarà offerto una pranzo
Che precederà la ripresa dei lavori appunto al teatro della Pergola dove si svolgeranno questo pomeriggio e l'intera giornata di domani
Secondo il programma che anch'esso in cartella
Volevo anche segnalare B che questa sera grazie alla generosa disponibilità della provincia di Firenze disponibilità per la quale ringrazio molto caldamente il presidente Renzi
Siete tutti invitati a un'esclusiva e molto su a suggestiva di nuovo particolarmente per chi non viva e non conosca la città di Firenze visita a Palazzo Medici Riccardi
Ai come dire Quartieri monumentali chiamiamoli così è un'espressione che si usa per questo palazzo di Palazzo Medici Riccardi dove si potrà ammirare sia pure in contingenti di gruppi predeterminati la Cappella dei Magi la famosa Cappella dei Magi liti
Le nozze Gozzoli e anche questa splendida mostra sul bronzo di Lussino che appunto aperta per voi a seguire a partire dalle otto e un quarto Otto e mezzo
La provincia di Firenze offre a tutti i partecipanti alla conferenza una cena nei bellissimi locali del piano della Presidenza della regione affrescati e molto belli
Quindi queste informazioni vi prego di considerarle siete cordialmente invitati a partiti pari a questa aspetto sociale
Inizio adesso la mia prego azione
Per le attività di valorizzazione dei beni culturali web rappresenta un'opportunità straordinaria
Che impone tuttavia una profonda riforma delle procedure tradizionali di produzione pubblicazione e diffusione delle conoscenze
La distribuzione del patrimonio culturale nel mondo reale in biblioteche archivi musei eccetera non può costituire il modello di riferimento per i nuovi archivi digitali
Una volta che i contenuti sono stati digitalizzati non fa più senso disporli in contenitori distinti diventa finalmente possibile organizzare le informazioni secondo le loro relazioni concettuali
Nei nuovi repository
Tipo rispose giuridici tali gli schemi di classificazione non presentano articolazioni rigide e chiuse come nei cataloghi delle biblioteche e degli archivi o dei Musei
Il medesimo oggetto digitale può appartenere a molteplici classico dall'assetto ibrido e continuamente variabile grazie anche all'interazione degli utenti
Si assiste oggi a un dibattito vivacissimo sulla valutazione da dare dell'atteggiamento nuovo dei soggetti che attingono informazioni dal web
Utenti che interferiscono con i contenuti vi appongono commenti formano nuovi archivi con metodi di bricolage stabilendo link tra i dati disseminati in Rete
Questo dibattito è animato da visioni contrastanti la preoccupazione per l'inquinamento della qualità dell'informazione a causa dell'interferenza di soggetti non accreditati da un lato l'esaltazione del valore sociale della partecipazione collettiva alla creazione dei contenuti secondo il fortunato modello delle network con mio Nettis che alimentano il fenomeno debordante dei blog dall'altro
I blog si sono manifestati finora soprattutto come espressione di una nuova forma di aggregazione sociale tra i giovani
Le network community e sta al tra parte prospettano la visione utopica di una produzione della cultura mediante processi bottom-up
Della quale offrono un modello emblematico l'Enciclopedia collettiva di chi PTA e il proliferare in Rete di iniziative ispirate alla filosofia Viking
Sebbene impiegato il sistema del né delle network community si può tuttavia favorire l'accesso integrato ai contenuti
Può inoltre contribuire a modificare la tradizionale strani azione tra i produttori e classificatori delle conoscenze da un lato
E i consumatori di risorse culturali dall'altro
I link che questi ultimi stabiliscono tra i contenuti disseminati nel web
Possono infatti aiutare a soddisfare l'essenziale esigenza di integrazione semantica delle informazioni alla quale non rispondono in maniera soddisfacente gli attuali motori di ricerca viene così configurandosi un processo dinamico di marcatura collettiva dei documenti che prospetta biblioteche digitali dai confini instabili e soprattutto costituzionalmente diverse
Dalle biblioteche tradizionali
I links stabiliti dagli utenti tra informazioni non collegate fanno costantemente aumentarle l'intelligenza collettiva della Rete
D'altra parte l'iper testualità e la programmatica destrutturazione dei testi nei blog
Prefigurano entità testuali interamente nuove caratterizzate da una Autori a tal Autori a dita indistintamente con lui collegiale come di nuovo mostrano eloquentemente le voci di BTP dia gli entusiasti sostenitori del carattere rivoluzionario dell'interazione tra produttori e consumatori sottolineano come essa generi anche nuove modalità di classificazione nel web si assisterebbe al passaggio dalla Taxonomy l'ordinamento gerarchico stabilito centralmente sulla base dell'autorità scientifica alla Fox sono mi
Classificazione basata sulle preferenze degli utenti che interagiscono con i materiali consultati
Le forme di collaborazione che si stabiliscono all'interno delle community esso specialmente se formate da utenti competenti o da istituzioni scientifiche e se basate sull'uso di Stendhal condivisi
Possono dunque contribuire a contrastare la generale tendenza a trasferire i contenuti culturali sul web in strutture chiuse e il relate che e mollano i diversi contenitori nei quali nel mondo reale sono conservati
Documenti libri manoscritti reperti naturali manufatti d'arte e di scienza
Non può sfuggire che i musei virtuali che vengono sempre più densamente popolando la Rete appaiano parenti stretti dei musei in carne e ossa
Nel web si dovrebbero viceversa demolire sistematicamente le mura e le vetrine che isolano gli oggetti e le collezioni nei singoli musei
Dedicando ogni sforzo alla ricomposizione dei contesti che conferiscono senso al patrimonio
Ciò implica in primo luogo che vengano ristabiliti collegamenti espliciti e diretti tra testimonianze materiali semanticamente inerenti ma separate da vicende storiche quasi sempre casuali
Operando con questo metodo si darà vita musei virtuali capaci di presentare storie organiche suscitando non solo vibranti emozioni ma stimolando anche efficaci processi di apprendimento
Per conseguire l'obiettivo di ricostruire nel museo virtuale la genesi e genuino significato di un patrimonio culturale Front fortemente frammentato nel mondo reale
Non basta tuttavia accogliervi le rappresentazioni digitali degli oggetti conservati nei musei in carne ed ossa
Occorre integrarli anche la documentazione bibliografica archivistica e comunque contestuale inerente ai processi di produzione alle modalità di utilizzo di tali oggetti
è insomma indispensabile
Muovere dalla consapevolezza che la Rete e la smaterializzazione operata dalla digitalizzazione permettono finalmente di separare le funzioni di conservazione da quelle di valorizzazione queste ultime devono tendere in larga misura configurarsi come processo di ricomposizione della trama di relazione che conferisce agli elementi del patrimonio valore e significato
La costruzione di una biblioteca digitale se vogliamo così etichettare questo nuovo diversissimo repository
Popolata dalle rappresentazioni digitali integrate di tutte le tipologie di patrimonio secondo i loro legami semantici
Obbliga per così dire a ripercorrere all'incontrario il corso degli eventi storici che hanno portato alla separazione e all'isolamento dei beni culturali
Troppo scarse sono oggi purtroppo le energie indirizzate in questa direzione
L'espressione stessa biblioteca digitale viene quasi sempre usata per indicare risorse digitali formate esclusivamente da libri o comunque da testi
Un'infinità di cantieri sulla scena internazionale sta attualmente lavorando all'edificazione di questo tetto tipo di biblioteche digitali
Contemporaneamente altri numerosi cantieri in totali estraneità con quelli sopra menzionati sono impegnati a erigere cloni digitali dei Musei reali ognuno rigorosamente chiuso in se stesso
Analogo orientamento caratterizza la transizione delle collezioni archivistiche nel mondo digitale
Si deve affermare con forza che questa tendenza rappresenta un modo riduttivo di utilizzare l'enorme potenziale del web per e sei incoraggiata sia dall'inerzia del senso di appartenenza che i curatori hanno sviluppato nei confronti dello specifico segmento di patrimonio affidato alle loro responsabilità
Sia dalla difficoltà di accettare fino in fondo le implicazioni della radicale trasformazione di scenario introdotta dalla possibilità di separare le strategie di conservazione da quelle di valorizzazione
Ne abbiamo un esempio eloquente nel numero impressionante di progetti di costruzione di biblioteche digitali che si stima producano complessivamente la digitalizzazione di oltre un milione di libri l'anno
Progetto Gutenberg quando meglio un book project open content Allianz UE digita ladroni Bookstore Projects biblioteca digitale europea biblioteca digitale italiana
Che viene producendo con modeste risorse finanziarie risultati davvero apprezzabili e last but not least
Google principe
Quest'ultima iniziativa ha conferito una violenta accelerazione al processo di pubblicazione in Rete di cospicui giacimenti librari
Innescando tensioni competitive laddove si avverte viceversa l'esigenza di un forte spirito di collaborazione
Per evitare sprechi di risorse frammentazione dei risultati e ha asimmetrie di Stendhal
Tutti questi progetti convergono tuttavia nel tendere a concepire la biblioteca digitale come archivio formato da risorse esclusivamente libraria
Anche l'ambiziosa iniziativa della biblioteca digitale europea sembra puntare a costruire una replica s'materializzata delle biblioteche reali seppure dotata di servizi e capacità di penetrazione enormemente potenziati
Questo era almeno quanto si ricava dai documenti e dalle raccomandazioni ufficiali della Commissione
Sulla natura e sulle finalità della biblioteca digitale europea
Nonostante vi venga affermato in premessa che l'obiettivo è quello di coordinare
Potenziare e integrare le azioni intraprese dagli Stati membri per digitalizzare rendere disponibile in Rete l'intero patrimonio culturale dunque non solo libri ma oggetti museali di archivio musicali audiovisivi eccetera
La puntuale descrizione dei risultati attesi e le misure assunti per consegna assunte per conseguirli indicano che almeno nella fase iniziale che si concluderà nel due mila dieci
Si procederà solo la scansione di alcuni milioni di volumi a stampa e alla creazione di un apposito portale multilingua con proprio motore di ricerca
Ritengo che si tratti di un metodo e di una roadmap discutibili
Quando dopo il due mila dieci ci si dedicherà alla produzione di un repository digitali di oggetti museali e magari più tardi di quelli archivistici fotografici eccetera
Risulterà estremamente arduo integrare ex post l'enorme documentazione prodotta
Per questo va accolto con soddisfazione almeno a mio parere il riporto dell'ultima riunione del Parma tenor presentati scommette inviato al Council of Europe o degli European Union il trenta ottobre poche settimane fa del due mila sei
Vi si afferma con perentoria chiarezza che l'obiettivo prioritario dell'iniziativa europea e la costruzione di un'architettura nella quale possono essere integrate
Le rappresentazioni digitali di tutti i tipi di contenuti e beni culturali
La riaffermazione del principio della programmatica integrazione che deve guidare le iniziative di transizione dei beni culturali nel web
Contribuirà certamente ad arricchire la road map due mila sei due mila dieci della biblioteca digitale europea aprendo spazi adeguati per progetti di realizzazione di grandi archivi digitali integrati
I definizione di Tunguska standard per allineare le informazioni non solo ex post e per incoraggiare la formazione di network communities competenti
Condizione quest'ultima essenziale per ottenere risultati di qualità
Peraltro imboccando questa strada la Commissione europea si posizionerà nello scenario fortemente competitivo della transizione digitale
A un livello assai più innovativo rispetto al modello di biblioteca digitale molto muscolare ma concettualmente banale perseguito da Google
E da campare arte dei suoi competitori
Altri relatori ben più competenti di me illustreranno le implicazioni dell'affermazione
Sempre più impetuosa del web come ambiente di pubblicazione per quanto attiene alle norme che disciplinano i diritti di proprietà intellettuale
Mi limiterò pertanto evidenziare come la biblioteca digitale si prospetti anche da questo punto di vista
Come un'entità nettamente diversa dalla Biblioteca reale imponendo nuove regole e pratiche dei gestioni di gestione dei diritti
La biblioteca tradizionale costituisce una zona sorta di zona franca per le limitazioni di utilizzo delle risorse culturali imposte dal Copyright
Anche se non è permesso riprodurre nel fotocopiarli o fotografarle oltre determinati limiti le opere possono infatti esservi liberamente elette
L'applicazione lineare alla biblioteca digitale delle regole del copywriter affermatisi nel mondo reale porta viceversa impedire non solo la coppia ma anche la lettura
Della biblioteca digitale di Google ad esempio è consentito compiere ricerche anche sulle risorse digitali protette da copyright
Ma dei risultati della ricerca vengono mostrati solo piccoli in intelligibili frammenti se si trasferiscono alla biblioteca digitale le regole di protezione della proprietà intellettuale in false nel mondo delle pubblicazioni cartacee si arriva dunque ad esiti paradossali
Il libro diventa infatti più facilmente accessibile ma al tempo stesso risulta impossibile consultarlo
L'atteggiamento difensivo di Autori ed Editori di fronte alle novità della pubblicazione on line è pienamente comprensibile
Dato che queste novità minacciano di mandare in malora i sistemi di remunerazione di professionalità altamente qualificate e di strutture produttive consolidate
Non ritengo tuttavia che sarà facile disciplinare gli effetti destabilizzanti prodotti dall'esplosione incontrollata del web
Basta osservare quello che è successo nel mondo delle pubblicazione on line di prodotti musicali e audiovisivi
All'entusiasmo iniziale degli imprenditori e degli Autori per il promettente Nuovo Mercato delle vendite in Rete
è subentrata la preoccupazione per la difficoltà di porre un freno alla dilagante concorrenza sleale della pubblicazione gratuita di Sant'fax sul web da parte degli utenti stessi
Le campagna di dissuasione le azioni legali contro la pirateria telematica si sono dimostrate largamente inefficaci
Un fenomeno simile destinato a verificarsi anche nel campo della pubblicazione in Rete di informazione culturali e relative ai beni culturali
Chiunque infatti può pubblicare rendere accessibile liberamente sul web la propria biblioteca in una logica di mercato di scambio con quelle digitalizzate da altri soggetti
Esattamente come è avvenuto per i brani musicali
Occorre trovare soluzioni per garantire anche nella biblioteca digitale in Rete quel diritto alla lettura che è stato e rimane l'anima e lo scopo fondante delle biblioteche e degli archivi
E seppure in misura diversa dei musei del mondo reale
Il diritto alla lettura deve essere riaffermato come diritto fondamentale anche nell'era della biblioteca digitale
Solo a questa condizione la sua affermazione potrà contribuire a una più incisiva diffusione della cultura altrimenti
Essa rischia di produrre risultati opposti a quelli profetizzato i dagli utopici cantori dell'impetuoso progresso di civiltà delineato dalla Biblioteca universale in Rete
Davanti al vivace dibattito tra i sostenitori della inevitabilità della liberalizzazione dell'accesso alle risorse culturali in Rete
Ai quali ha dato voce che ad incalliti in un provocatorio articolo sul magazine del New York Times del maggio scorso e gli agguerriti difensori delle prerogative e dei diritti degli autori e degli editori
Rappresentati dal grande scrittore americano John Updike che ha vibrata mente replicato a quell'articolo non ho difficoltà a dichiarare
Che la visione prospettata da Kevin Kelley mi sembra dotata di qualche fondamento
La forza trascinante del web e l'attività incontrollabile di utenti che non solo consultano le pubblicazioni ma le copiano le diffondono integrandole con raccomandazioni e commenti personali
E l'incanto le ad altre risorse in Rete
Finiranno per imporre una profonda revisione del concetto stesso e delle norme applicative del Copyright
Un corollario di questo scenario è rappresentato dal profilarsi di una nuova generazione di supporti per la lettura gli ebook
Di prole Throne ecco che hanno a dire il vero incontrato finora enormi difficoltà ad emulare la funzionalità di quell'antico ma perfetto manufatto che è il libro cartaceo
La nuova generazione di e-book prospetta soluzioni tecnologiche avanzatissime come Lippe il padre e lì Inc grazie alle quali si tenta il rilancio di un supporto portatile che promette vantaggi formidabili
Dotato di uno schermo luminosissima e ora addirittura rotto labile come la carta
L'e-book di ultima generazione consente di utilizzare una molteplicità di media diversi qui si possono leggere testi vedere immagini statiche e in movimento ascoltare musica
Con la diffusione sempre più capillare del Wi-Fi e presto dello ai Max si potranno infine scaricare dalla Rete audiovisivi programmi televisivi leggere inviare posta elettronica telefonare eccetera
Grazie alla possibilità di espandere Metin definitivamente la memoria di Buck potrà contenere un'intera biblioteca fototeca Cineteca assistite da efficaci Simi motori di ricerca
Nelle strategie dei produttori di bocca si osserva tuttavia la tendenza a sviluppare sistemi rigorosamente proprietari in modo da consentire emulando
Il metodo adottato dagli ideatori dei fortunati lettori portatili di brani musicali di scaricare da internet sotto solo file appagamento oppure acquistare pacchetti di risorse su supporti rigidi
Le nuove straordinarie possibilità prospettate dal continuo sviluppo della tecnologia dell'e-book
Vengono così per così dire frenate dal sopravvivere di modelli di business imperniati sulla concezione tradizionale del Copyright
Superati gli ancora rilevanti limiti di funzionalità all'e-book potrebbe dare una risposta efficace all'esigenza di un accesso agevole e un picco all'universo intero delle riforme sorse informative in Rete
Per conseguire questo obiettivo è però necessario che i produttori adottino standard condivisi il che potrà avvenire solo in conseguenza di una profonda revisione del concetto della pratica di cooperare
I Copyright che costringa a sviluppare strategie alternative di creazione del profitto
Vorrei proporre un'ultima riflessione sulla problematica transizione del copywriter nel nuovo scenario delle pubblicazioni in Rete
Rispetto la biblioteca tradizionale l'elemento caratterizzante distintivo della biblioteca digitale
Le norme mente accresciuta potenza delle capacità di ricerca anche dei più minuti elementi di testi immagini fisse o in movimento
E proprio sulla capacità di predisporre strumenti efficaci per esaltare queste nuove funzioni di ricerca che Google ha costruito il proprio impero
Non a caso nel mondo anglosassone per definire le procedure di ricerca delle informazioni in Rete si usa ormai diffusamente il neologismo to go go
La potenza di ricerca rappresenta un elemento è un valore nuovi e aggiuntivi rispetto ai diritti dell'Autore e dell'editore è solo grazie ai motori di ricerca e siamo in grado di individuare risorse nella Rete
E dato che la capacità di ricerca contribuisce dunque a valorizzare i contenuti chi la mette a disposizione può legittimamente rivendicare dei diritti
Appare singolare che mentre una importante cordata di editori ha intentato causa a Google sostenendo che per mettere a disposizione degli utenti
Efficaci funzioni di ricerca sui libri di loro proprietà che tuttavia Google non permette di leggere via digitalizzati violando dunque palesemente il divieto di coppia
Nessuno abbia mai pensato di fare causa a Google per i miliardi di pagine web e tutelate anche se fino a prova contraria dal copywriter che scansione a periodicamente
D'altra parte gli stessi editori che denunciano Google siglano contestualmente accordi col gigante di Mountain View
Però autorizzarlo a indicizzare i loro libri protetti da copyright e ciò ovviamente perché sono perfettamente consapevoli del rilevantissimo valore aggiunto prodotto dalla loro agevole ricercati Rita in Rete
Nel quadro del profondo ripensamento del Copyright imposto dal web occorreva dunque affrontare anche il problema della disciplina di quel nuovo ma essenziale elemento che è rappresentato dai sistemi
Che consentono di compiere ricerche sulle risorse on line
Ritengo che quello della ricerca avvilita delle informazioni in Rete si configuri come un diritto collettivo da affermare e difendere con forza pari a quello del diritto alla lettura
Le motivazioni addotte dagli editori nella citazione contro Google mostrano che questo risultato non va affatto dato per scontato
Credo che bastino queste poche riflessioni per dimostrare del sistema di protezione della proprietà intellettuale richiede un radicale ripensamento nello scenario della Rete
Ci muoviamo in un territorio interamente nuovo nel quale non basta introdurre qualche ritocco alle regole che hanno a lungo benissimo funzionato nel mondo reale
Occorre prendere atto che il web presenta implicazioni di carattere addirittura più rivoluzionario di quelle prodotte dall'invenzione della stampa
Quell'evento epocale cambio radicalmente le tecniche di produzione dei testi scritti e illustrati e soprattutto la scala della loro diffusione
Ma non alterò strutturalmente di modelli di espressione delle idee
Non cambiamo radicalmente i sistemi di classificazione delle informazioni ne modificò significativamente il rapporto tra autori e utilizzatori delle conoscenze
Pur avendo prodotto enormi trasformazioni sul piano culturale sociale ed economico la civiltà del libro può essere considerata come lo sviluppo linearmente evolutivo di quella dei papiri
Delle pergamene dei manoscritti
Il paradigma del cambiamento nella continuità non può essere viceversa applicato al passaggio dalla civiltà del libro a quella del web
La galassia web non rappresenta un mondo possibile bensì una durevole e proliferanti e realtà
Popolata oggi da oltre cento milioni di siti web per un complesso di pagine stimato in oltre cento miliardi che raddoppieranno in meno di due anni
Pur avendo poco più di un decennio di vita è diventato lo spazio principale di interazione di lavoro e di informazione per centinaia di milioni di utenti anche essi in crescita esponenziale
Il web rappresenta un fenomeno rilevante anche per capire come la mente dell'uomo si atteggia i davanti a questa dimensione inesplorata e come si sforzi di sfruttarne le opportunità
Il web è stato concepito dagli ingegneri per finalità soprattutto strategiche e militari ma adesso l'umanità intera se ne viene impadronendosi
E vidi spiega la varietà dei caratteri delle aspettative dei comportamenti che ne caratterizzano la natura
A sua volta il nuovo mezzo influenza profondamente procedure consolidate non solo di comunicare ma anche di pensare
La forte spinta evolutiva della Rete non lineare tutt'altro che esaurita abbiamo ancora molto da imparare su come essa possa essere sfruttata
Ha progressivamente fatto nascere la consapevolezza che il web
Non è solo uno strumento straordinariamente innovativo ma rappresenta anche un formidabile terreno per la ricerca antropologica psicologica e sociologica
è di questi giorni la notizia che le ha mai teen Massachusetts Institute of Technology e l'Università di Southampton hanno dato vita a un programma di ricerca che ha come oggetto il web stesso
UE Science è il titolo di questo programma
Il cui fine è di studiare come gli esseri umani si muovano in questa nuova direzione attraverso quali processi diano vita modelli inediti di aggregazione sociale on line e disegnino architetture delle conoscenze interamente nuove
Studi di impostazione umanistica dunque non di scienze e tecnologie dell'informazione
La guerra Science potrà offrire un contributo importante anche alla definizione di più efficaci programmi di alfabetizzazione informatica per le scuole di ogni ordine e grado
Quel poco che in questo campo si fa oggi almeno in Italia riguarda esclusivamente nozioni di hardware o fondamenti di scienza dell'informazione
Del tutto assente e l'attenzione alla dimensione conoscitiva e alla natura connettivale del web così come mancano gli sforzi
Per educare alle modalità di ricerca di navigazioni tra le informazione ai metodi per integrare le risorse pubblicate del web e per interagire con essi
Eppure lo spazio del web è oggi il teatro sempre più esclusivo dei processi di apprendimento soprattutto dei giovani quali lo esplorano seguendo rotte personali
E usando come barre di orientamento le suggestioni e i link evidenziati dai blog di riferimento
Occorre che i cittadini della nuova società dell'informazione siano messi in grado di diventare bibliotecari di se stessi passando dal pochi collage casuale all'assimilazione della scienza della navigazione nell'oceano del web
C'è un disperato bisogno che anche le istituzioni e le professioni dei beni culturali si aprano alle tematiche della web science
La definizione di nuove architetture delle conoscenze integrate dialoganti aperte e di interoperabili costituisce la sfida più complessa e affascinante
Essa potrà essere vinta solo se gli operatori dei beni culturali sapranno rispondere all'esigenza di forte interdisciplinarità imposta dall'obiettivo della programmatica integrazione delle informazioni
E acquisiranno le competenze necessarie per prospettare agli utenti modalità di accesso alle risorse interamente nuove
Occorre dunque avviare incisive azioni di formazione permanente per preparare di operatori al cambio di paradigma
Solo in questo modo sarà possibile a mio avviso sfruttare appieno l'enorme potenziale offerto dal web per la valorizzazione del patrimonio grazie
Grazie a professor Galluzzi detesta completa suggestivo scenario che ha di reato in ordine a Wembley ad applicazioni delle tecnologie e dei beni culturali
Ecco proseguiamo con otto resta Recchia che direttore generale per l'innovazione tecnologica del ministero dei beni culturali
Il Bongiorno un grazie sentito alla professor Galluzzi alla Fondazione Rinascimento digitale per l'invito che mi ha fatto di partecipare a questo importante momento di confronto
Si tratta di un confronto o su un tema di straordinaria attualità di grande interesse
Perché induce a una riflessione profonda per analizzare i punti di forza i punti di debolezza
Le opportunità e le minacce
E quindi assumere percorsi decisionali in un campo in rapidissimo movimento
Stiamo parlando di rivoluzione tecnologica stiamo parlando di un cambiamento che ha indotto una trasformazione
Epocale nella gestione della conoscenza delle informazioni e del sapere quindi del saper fare quindi anche del far sapere
Il livello politico della del nostro continente dell'Unione Europea a percepito con chiarezza l'importanza
Del momento conoscitivo come fattore di competitività nella strategia di Lisbona infatti è stato definito
La crescita della conoscenza come elemento che fondamentale per aumentare la competitività dell'Europa
E le tecnologie innovative accelerano questi processi di conoscenza accrescono il capitale umano e quindi accrescono la competitività
Però ci sono anche minacce le minacce sono tra le ha tra l'altro anche quelle insite proprio nel rapporto tra
L'uomo e le tecnologie quindi tutto quello che afferisce ai comportamenti alla psicologia degli individui al mondo
In cui velocemente devono cambiare i sistemi proprio di rielaborazione personale
Delle acquisizioni che non avvengono più con tempi opportuni per la sedimentazione me avvengono con tempi molto più veloci
La settimana scorsa il direttore generale Colasanti della commissione europea nella conferenza che abbiamo avuto sul Progetto Micaela
A
Evidenziato come in Europa ci sia complessivamente un basso utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione basso rispetto alle potenzialità di un'area maturati sviluppata del pianeta rispetto all'utilizzo che invece se ne fa massicciamente
In aree diciamo in fase di decollo come sono quelle del Sud-Est asiatico
E anche detto o tra le altre cose naturalmente tutte molto interessanti anche detto che il contenuto culturale e quindi
L'arricchimento delle autostrade di internet con i contenuti culturali
Può essere un fattori di crescita e di avvicinamento dedica
Del mezzo e della nuova tecnologia ad un
Pubblico di fruitori che si auspica sempre più vasto quindi al settore dei beni culturali nelle sue diverse e complesse componenti
è stato riconosciuto a livello comunitario un ruolo di settore strategico per lo sviluppo della società dell'informazione
E la stessa presenze il passaggio del commissario Reding dalla società dall'information society alla
Digit cultura può essere anche un una forma di rafforzamento di questo concetto
Quindi a livello o nazionali ed internazionali e riconosciuta le enormi potenzialità per lo sviluppo della conoscenza e della consapevolezza della diffusione sul web delle memorie digitali culturali
Ogni strategia per sviluppare
La produzione di nuovi contenuti digitali o la digitalizzazione di contenuti già esistenti al fine di incrementare lo sviluppo della Rete delle nuove tecnologie dei nuovi consumi si rafforza
Enormemente in qualità si prevede l'integrazione dei contenuti culturali il patrimonio culturale per sua stessa natura richiede molte risorse organizzazione per essere conosciuto
è esteso e diffuso è disomogeneo e Complesso però trasmette conoscenza anzi questa capacità ne costituisce un carattere peculiare
Qual è il ruolo delle istituzioni in questa era digitale il ruolo è quello di Popolare di contenuti di qualità le autostrade di internet come dicevo prima quindi rafforzare la specificità culturale contro l'omologazione
Questo ruolo a livello comunitario è stato di nuovo identificato
Quindi mi è stato colto il senso politico con la
Individuazione di un percorso che è quello appunto indicato prima dalla commissaria i venti dieci le digital Library
Che non è solo una sfida tecnologica anzi forse se guardiamo all'aspetto tecnologico potremmo dire che potrebbe sembrare una sfida persa in partenza ma è una sfida delle identità e anche un'occasione di crescita complessiva se è vero come è vero come ricordava prima il presidente il professor Galluzzi
Che i processi di utilizzo del web vedono una prevalenza ormai di percorsi individualisti cinque
Quindi di conoscenza cercata trovata e archiviata dal basso che a sua volta però è anche un una nuova conoscenza un arricchimento del repository generale di conoscenza che
L'internet
Spartivamo dalle raccomandazioni della commissione del ventiquattro agosto due mila sei la commissione raccomandava che
Il concetto di biblioteca digitale fosse inteso come un concetto ampio quindi digitalizzazione di libri di giornali ma anche di fotografie di oggetti museali i documenti d'archivio di materiali audiovisivi
E anche di tutto quello che è cultura materiale e si sollecitava in quella raccomandazioni l'impegno degli Stati membri a Como a promuovere luglio pian digital Library
Nella forma di un accesso multilingue comune
Alla patrimonio europeo digitale distribuito
Questo diciamo o importante questa importante assunzione di responsabilità ma anche di indirizzo da parte appunto della commissioni si è poi trasformato in
Un atto politico ancora più forte che sono state le conclusioni del Consiglio dei ministri del tredici novembre
E
Che hanno appunto ricordato nuovamente e ribadito questo concetto estensivo della European digital Library partendo da un lavoro di istruttoria che durante il mese di ottobre è stato fatto
Dai rappresentanti nel comitato dell'audiovisivo
E in questa in questo rafforzamento del concetto estensivo dell'avidità lagunari
Della European digital Library l'Italia è stato uno dei paesi che più a operato insieme però o con la Germania con il Regno Unito il Portogallo la svela sia l'Austria e l'Olanda
E sempre nelle conclusioni del Consiglio vengono riconosciuti due pilastri che costruiscono la biblioteca digitale europea che sono il Progetto di European Library e il Progetto Micael
E il nostro ministro il vicepresidente del Consiglio Rutelli che ha partecipato al consiglio del tredici di novembre
A ha riconfermato o l'interesse dell'Italia che il concetto di Roppi all'agrari fosse ampio e onnicomprensivo e a diciamo orgogliosamente apprezzato il lavoro fatto
Dalle ministero italiano nel coordinare il progetto Mikhail infine il terzo punto del consiglio dei ministri del tredici è stato il riconoscimento del ruolo
E la qualità del lavoro svolto dal gruppo dei rappresentanti nazionali sappiamo questo lavoro ha dato l'uovo a originato il Progetto Minerva sappiamo cos'è il Progetto Minerva di un insieme una piattaforma condivisa di standard di linee guide di raccomandazioni con la produzione di alcuni
Oggetti distribuiti importantissimi intanto la raccolta delle buone pratiche si è partiti da lì
Poi le linee guida tecniche per la digitalizzazione lo studio sul multilinguismo un manuale per la realizzazione di siti web pubblici culturali
Un prototipo per realizzare un sito web o pubblico un content management system per questo sito
E infine uno studio recentissimo sulla riduzione dei costi della digitalizzazione
Impatto in Italia è stato molto forte perché questo sistema di distribuzione di prodotti a generato una proliferazione Sanna giusta di attività nella redazione di siti web anche in contesti che non sono solo quelli culturali in senso stretto come per esempio il contesto delle scuole
Noi abbiamo stipulato un accordo con il ministero dell'Istruzione che ha utilizzato questi strumenti per la creazione di siti web delle scuole
Fine un'ultima slide su questo lavoro fatto a livello europeo che dispone come questo Progetto mica e non è un progetto ma ormai è una realtà
E in linea del quattro dicembre e i numeri sono quelli che vedete quattordici Paesi aderenti tre mila collezioni digitali che danno l'accesso a milioni di Report on line e in Italia con il coinvolgimento di seicento istituzioni tutte le istituzioni naturalmente del ministero ma non solo tutte le regioni e tutte le università
I cinque passi per la costruzione della
Diritto alla Libreria europea erano indicati nel rafforzamento delle strategie nazionali
E dubbie nell'obiettivo della digitalizzazione della digital Preservation contribuire alla costruzione della di biblioteca digitale europea rafforzare il coordinamento tra i mezzi gli stati membri e infine
Contribuire a un effettivo monitoraggio dei progressi a livello europeo adesso vediamo quello che sta che abbiamo fatto noi in Italia
Partendo dall'analisi dei contesti poi individuando i bisogni infine definendo progetti e azioni di sostegno
Il contesto della dell'Italia un contesto o caratterizzato da una grande frammentazione tra i settori una frammentazione sul territorio e una diciamo difficoltà di ricondurre a un unico tavolo di meditazione tutto quello che invece occorreva fare che in parte era già stato fatto noi abbiamo settori all'avanguardia
Settori come le biblioteche a in parte anche gli archivi che sin dagli anni ottanta avevano interiorizzato queste modalità di lavoro anche se il web è diciamo nella sua espressione più recente però avevano dato luogo a sistemi
Di grandissima qualità pensiamo soltanto al sistema bibliotecario nazionale e già avevano anche avviato una realizzazione di nuove attività proprio nella linea indicata dalla biblioteca digitale europea
Era però necessario inserire anche gli altri settori del patrimonio culturale quindi portare ad un livello alto di qualità
Un lavoro comune che poi
Potesse generale quelle integrazioni che erano richieste che sono richieste
Da tutti dal livelli europeo ma anche dal livello nazionale per dare ai cittadini un accesso finalmente integrato al patrimonio culturale
Le azioni di sostegno o poi vedremo sono anche azioni di sostegno proprio a livello di infrastrutture tecnologiche
Innanzitutto l'acquisizione e la condivisione del concetto ampio di European digital Library
Poi dare priorità quindi allo sviluppo delle ai siti per implementare la conoscenza del patrimonio culturale una conoscenza globale quindi tutte le tipologie di beni le tipologie di soggetti proprietari
Le tipologie delle produzioni e delle attività sul territorio
Poi razionalizzare normalizzare integrare i sistemi e le banche dati su base geografica soprattutto su base geografica già esistenti nel ministero eone recupero Capello grafico del cartacce delle basi di dati
Che a volte anche se digitalizzate non erano comunque allineati faccio un esempio le banche dati pure digitalizzate che sono stati diciamo i cosiddetti beni rinvenienti dei famosi giacimenti culturali
Che hanno generato migliaia non migliaia qua milioni directors di catalogazione mi riferisco ai beni
Storico artistici proprio i big quando parliamo di beni culturali così in genere noi pensiamo a quelli anche se chili biblioteche sono beni culturali
Tutta questa massa infinita di dati non è
Normalizzata quindi l'attività di recupero di questi dati così già digitalizzati però
Veramente si tratta di fare quasi un un uno scavo archeologico in queste banche dati abbiamo dei supporti
Ormai assolutamente vecchi che vanno aperti vanno Ricuperati e vanno trasformati poi
In Bitto quindi in informazioni per tutti perché per realizzare quelle banche dati si sono spesi denari pubblici
Quindi anche però poi c'è la linea della digital Preservation che nel nostro ministero in particolare seguita da alcuni istituti voglio ricordare in primis il centro di fotoriproduzione legatoria e restauro che pure sarà presente alla a ai lavori di questi giorni gli strumenti che abbiamo individuato sono strumenti
Di rafforzamento organizzativo esiste una direzione generale apposta un coordinamento tra i settori la costruzione delle infrastrutture quando ho la senatrice Magnolfi parlava di banda larga ecco e e quello ce l'ha costruita la strada per per per farci passare l'informazione
Noi all'interno dell'amministrazione pubblica centrale territoriale del ministero abbiamo avevamo fino a pochissimo tempo fa una una strada parti asfaltate in parte ancora non asfaltata
Siamo quasi completando l'autostrada cioè dando la banda larga
Adesso in siamo in o diciamo di lasciando la connettività di banda larga a quattrocentosessantasette sedi l'obiettivo è di arrivare con la banda larga all'ultimo piccolo museo o piccola sede
Dell'amministrazione sul territorio per far sì che poi questa piccola sede possa dialogare e scambiare contenuti non solo con il centro non è questo o diciamo e anche questo l'obiettivo ma non è solo questo ma con le altre strutture sul territorio e siamo stati tra i primi ministeri ad aver sottoscritto il contratto del sistema pubblico di connettività che ricordava prima la senatrice Magnolfi
Altri su questo sistema pubblico di connettività che abbiamo poi declinato in tutte le possibilità tecnologiche più o innovative e e anche di risparmio perché in alcuni casi è si appoggia sulla Rete esistente in altri casi abbiamo ho utilizzato per esempio tecnologie laser in altri casi abbiamo usato ponti radio
In altri casi abbiamo utilizzato addirittura la fibra quando c'erano più istituti collocati in uno stesso edificio come per esempio il caso del dell'Istituto San Michele a Roma infine all'elaborazione di modelli e standard
Voglio parlare di un'ora di un tipo di modelli che magari qui verrà non verrà trattato il modello dell'infrastruttura dei dati territoriali che quelle modello per cui alla fine un sì indicizzata esigevo riferisce sul territorio un qual sia si bene che ha una consistenza fisica
Infine gli approfondimenti sul
Tema delle ontologie formali del web semantico della quindi tutto ciò che attiene alla gestione complessa delle informazioni e delle descrizioni ma di questo è stato già parlato di questo Nanni ha parlato beh molto bene forse verrà trattato ancora sponsor Galluzzi insieme con il problema del copywriter del di star RAI ma
I quattro punti di forza della nostra azione la coerenza con le scelte a livello europeo
Questo evidente da quello che ho detto prima la concertazione tra le istituzioni quindi la concertazione con le regioni con le università con gli altri enti pubblici che detengono informazioni culturali
La concertazione sul territorio l'integrazione dei sistemi e l'interoperabilità
I piani di azioni implementare le attività di digitalizzazione selettiva e mirata alla pubblicazione Due sul web poi rafforzare il coordinamento nazionale con la Costituzione è una cosa è una delle cose che dobbiamo fare
è una delle prime cose
Di una commissione nazionale per coordinare le politiche dei programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale
Diffondere il supporto consulenziale di assistenza tecnologica attraverso l'Osservatorio tecnologico per i beni culturali che già esiste attivo presso la Direzione generale per l'innovazione tecnologica
Ed è centro di competenza per realizzare siti web digitalizzare e censire risorse digitali
I progetti il portale della cultura italiana
I siti web di musei biblioteche archivi istituti dello Stato l'integrazione dei sistemi informativi territoriali
I sistemi informativi degli archivi delle biblioteche abbiamo già detto prima e inoltre l'impulso alla produzione di applicazioni di virtual reality e di argomenta imporre a liti
Il portale della della cultura così definiscono architettura di conoscenza che è un punto di accesso qualificato è presidiato alle informazioni sul patrimonio culturale italiano va nella direzione che diceva prima il professor Galluzzi non facciamo solo delle monadi digitalizzate
Che non si parlano qui parliamo di un motore di ricerca che va a cogliere le informazioni che riguardano un territorio un bene una parola un un oggetto e le indicizzata e le mette insieme e le visualizza
Sì parliamo appunto della pubblicazione di metadati è chiaro che poi l'informazione va trovata laddove essa si trova quindi l'ha cercata dove si trova lì informazione reale la descrizione e cioè nel nell'area Auerbach che la pubblicata
Naturalmente anche in questo si usano tutti i prodotti risultanti dal dal Progetto Minerva
Nel portale della cultura abbiamo naturalmente sistemi informativi del ministero abbiamo una forma di elaborazione di itinerari culturali abbiamo i siti
Abbiamo nel senso che esponiamo i metadati dei no siti dei dipartimenti adesso non ci saranno più comunque delle direzioni generali degli uffici periferici delle regioni di enti pubblici delle università
Abbiamo it recuperi catalogo grafici delle banche dati che dicevo prima il sito web dell'UNESCO i siti web di musei archivi biblioteche e l'integrazione
Con la biblioteca digitale italiana ma di questo parlerà tra brevissimo anche se sto prendendo troppo tempo il collega Luciano Scala
I risultati sono di avere il massimo della disponibilità delle informazioni culturali attualmente poco accessibile o del tutto sconosciute la possibilità poi di fare i Kommersant
E e quindi i beni e fruizioni alternative integrative del patrimonio culturale con un obiettivo della crescita del turismo culturale ma quelle tutta l'area diciamo sterminata della produzione editoriale di contenuti
Virtuali soprattutto pensiamo alla campo per esempio della dell'archeologia
Ma anche direi attraverso questi progetti si conferma e viene premiato o l'impegno di tutto il ministero di tutte le anime dell'amministrazione che hanno veramente lavorato
Nell'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione per costruire uno spazio informativo culturale nazionali ed europeo
Infine verso il settimo programma quadro ne abbiamo parlato ne hanno parlato tutti
Anche noi naturalmente i riteniamo che sia una straordinaria occasione in cui test deve essere presente il patrimonio culturale deve essere presente l'Italia e quindi ci proponiamo come differimento nazionali per creare una Rete
Una rete i centri di competenza esistono ce ne sono
Uno e queste
Una rete di centri di competenza per la digitalizzazione e l'ha diritto al Preservation
Questa unione di tecnologia e di patrimonio culturali di gestione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie è un unioni è un binomio che caratterizza il sistema Italia è talmente caratterizzante che viene percepito come qualità il valore aggiunto anche nei contesti internazionali in cui prima e finora ci si chiedeva soltanto competenza in ordine al restauro
Noi abbiamo i più qualificati restauratori adesso ci si chiede non solo di averle scambio cooperazione nel restauro dei monumenti ma di avere scambio e cooperazioni
Anche sul modo con cui utilizzando le nuove tecnologie si diffonde la conoscenza del patrimonio culturale questo accade questo è oggetto di accordi con Paesi che dal punto di vista delle nuove tecnologie non devono imparare nulla da noi come per esempio il Giappone con il quale però c'è un uno scambio e da parte loro una richiesta di conoscenza del modo con cui le nuove tecnologie noi utilizziamo nella non solo è la conservazione ma anche nella comunicazione valorizzazione del patrimonio culturale il ministro o vicepresidente Rutelli affermato in due circostanze recentissime la sua decisione di convocare a marzo
Una conferenza nazionale sulle tecnologie applicate al patrimonio culturale
Uno degli obiettivi è certamente quello di misurare l'impatto che queste tecnologie applicate al patrimonio hanno sul tessuto produttivo del Paese lo ricordava prima il presidente Imperatori che è un impatto di cui noi abbiamo una conoscenza così o piuttosto sommaria possiamo avere una conoscenza meno sommaria se guardiamo per esempio all'impatto sul sulla sui distretti produttivi che operano nel campo del restauro e già lì è difficile però se andiamo a vedere bene qual è tutto l'impatto che l'intera filiera produttiva che è a i diciamo coinvolta nella nel restauro nella conservazione e nella conoscenza del patrimonio culturale certamente verranno fuori dei dati molto interessanti anche per la programmazione di interventi di sostegno a questo settore
Quindi alla luce di tutto questo o credo che il progetto di Rinascimento digitale il progetto portato avanti dal Rinascimento digitale che sin dall'inizio il professor Galluzzi espresso lucidamente come un una forma di supporto e accompagnamento nel passaggio Dallan
Dall'analogico al digitale da parte
Della delle amministrazioni che gestiscono il patrimonio in primis del ministero
Ecco credo che questo progetto abbia un valore veramente cruciali è straordinario e per quello che riguarda la direzione generale dell'innovazione tecnologica posso assicurare la più ampia collaborazione
E anche un augurio di successi misurabili come sono
Quelli di oggi e anche di domani grazie
Grazie grazie dottoressa proseguiamo
Prego si mangia col dottor Luciano Scala direttore generale dei Beni librari gli istituti culturali del ministero dei beni culturali
Buongiorno vi ringrazio ringrazio Priscilla Sermonti per l'aiuto che mi darà nella accompagnare la mia esposizione siamo tutti infreddoliti
Fortemente infreddoliti e quindi proverò ad essere rapido non vi preoccupate per le slide che vedrete scorrere sullo schermo spero che queste riescono a chiarire a rendere più comprensibile la rapidità e la sintesi dell'intervento
Io parto da dove a affermato la nostra collega Recchia che nell'ambito del ministero dei beni e le attività culturali nella direzione generale per i beni librari gli istituti culturali esiste un'esperienza che si chiama biblioteca digitale italiana
L'esperienza piccola di non grande rilievo né economico né posso dire di grande rilievo
Qualitativo ma un'esperienza molto utile per affrontare i temi che ha posto il professor Galluzzi
Temi molto reali che riguardano diciamo questo grande lavorìo che si sta facendo in Italia e non solo nel ministero e in tanti Paesi questa forte spinta all'uso delle tecnologie digitali e questa
Scusate enorme inconsapevolezza dei Problemi che l'uso di queste tecnologie porta con sé
Noi siamo partiti nel due mila ad affrontare il tema del digitale nel due mila abbiamo elaborato uno studio di fattibilità per affrontare un problema che si stava ponendo con grande chiarezza
E lo si fa attività che abbiamo svolto ci ha dato delle risposte molto chiare
Esisteva all'epoca e temo di poter confermare esiste tuttora un quadro assai allarmante di iniziative
Tutte slegate
Non coordinate senza un uso consapevole di standard e senza obiettivi precisi che non fossero quelli di esporre in una vetrina
Il meglio di quanto si possiede a casa propria
Tutto questo fotografava in maniera impietosa lo studio di fattibilità e da questa esperienza abbiamo tratto la conseguenza di dover dar corso a un programma coordinato all'interno del ministero e della direzione generale che rappresento e coordinato possibilmente almeno con le istituzioni culturali alle quali ne facciamo sempre riferimento nell'ambito delle nostre competenze istituzionale
Bene
Abbiamo un obiettivo molto semplice quello di coniugare l'attività tradizionale svolta delle biblioteche italiane attraverso una rete informatizzata che si chiama Servizio bibliotecario nazionale
Con le attività digitali che erano nascenti e che sempre più si sarebbero affermate in questi anni
Nel due mila uno abbiamo abbiamo dato vita ad una struttura di coordinamento che si chiama Comitato guida della biblioteca digitale italiana di cui ringrazio il presidente professor Tullio Gregory che oggi è presente in sala
Ha avuto una grande pazienza seguirci in questi cinque anni perché sono stati cinque anni di difficoltà e non solo economiche per far fronte ai problemi della scarsità delle risorse finanziarie
Ma anche di grande pazienza nell'affermazione nella definizione di standard e di metodologie di lavoro condivise
Partivamo da un dato di fatto molto importante nel nostro Paese ne disponiamo in Italia ormai a distanza di vent'anni abbiamo celebrato due giorni fa a Ravenna i vent'anni del primo polo della Rete del Servizio bibliotecario nazionale
Il Polo romagnolo di Ravenna
Abbiamo costruito una rete alla quale partecipano due mila e novecento biblioteche
Una Rete che lavora in modo assai semplice
Perché da al territorio la prevalenza su qualsiasi attività esistono sessantuno nodi o polli di questa Rete distribuiti su tutto il territorio nazionale
Sui quali Poli collabora numerosissime biblioteche due mila e novecento e questo dato è importante
Dato ancora troppo basso se confrontato alle quindici mila biblioteche che costituiscono il tessuto
Della realtà del nostro Paese un dato significativo se pensate che quarantasei sono le biblioteche del ministero per i Beni e le attività culturali e che noi del ministero abbiamo avuto
La fortuna di poterci proporre come coordinatori di una Rete di tante altre biblioteche quarantacinque per cento delle quali sono biblioteche di enti locali e oltre trentacinque di istituzioni universitarie e di ricerca
Quindi con un intento molto semplice che era quello di creare una rete nazionale di guardare al di là delle mura molto ristrette del proprio ambito e del proprio settore di appartenenza una volontà molto chiara di vedere il mondo in termini più ampi e di proporre ad uno scenario europeo e internazionale
Una visibilità dell'enorme patrimonio culturale e delle memorie scritte possedute e non solo posseduta nel nostro Paese
Una Rete che consente di accedere a numerosi dati circa dieci milioni di record soprattutto nello schermo successivo possiamo vedere
Quanto alcune banche dati caratterizzino la storia del nostro Paese e mi riferisco alla base dati del libro antico le pubblicazioni fino al mille ottocentotrenta alla base dati musicale che sono due basi dati di importanza fondamentale per quanto riguarda la connotazione culturale del nostro Paese
Abbiamo lavorato in vent'anni producendo buoni successi andando ava incontro ad un ammodernamento delle strutture del nostro Paese propendo proporre le biblioteche italiane oggi in un contesto europeo in modo assai diverso da quello che vent'anni fa rappresentavano e abbiamo dato vita a questa struttura di coordinamento con l'obiettivo
Di definire dei programmi di digitalizzazione condivisi dagli attori che partecipano all'impresa le biblioteche le istituzioni culturali
Di far sì che nell'ambito di questi obiettivi si prendesse un rilievo al tema della conservazione a lungo termine delle memorie digitali
Di creare le basi di una fra struttura tecnologica che consentisse di accrescere lei potenzialità del servizio per legare nazionale
E di creare poi un'accessibilità a tutto questo patrimonio di informazioni in cui i record bibliografici dovrà essere integrati con gli oggetti digitali che venivano costituiti simultaneamente
In tutto questo scenario andiamo avanti sulla parte ecologica abbiamo costituito diciamo dei risultati in un quinquennio dal due mila e uno al due mila e sei abbiamo realizzato alcuni risultati
Che a mio avviso sono interessanti soprattutto in confronto delle scarse risorse di cui abbiamo avuto disponibilità
In fiori in linea di massima abbiamo digitalizzato in questo periodo circa cinquanta mila documenti
E abbiamo abbiamo concretizzato circa nove milioni di immagini quei dobbiamo fare una premessa un'operazione importante che abbiamo fatto è stata quella della digitalizzazione dei cataloghi manoscritti e storici
Delle biblioteche pubblica del nostro Paese duecentoquindici cataloghi
Questa operazione ha portato ad un incremento delle immagini molto ampio eliminando questo dato abbiamo realizzato due milioni e mezzo di immagini in alcuni ambiti che come vedete sono molto chiari abbiamo lavorato per ambiti
Tematici abbiamo lavorato per settori tematici avendo di mira alcuni nuclei fondamentali della cultura del nostro Paese conservata nelle biblioteche e nelle istituzioni culturali
Abbiamo pensato come gli ho detto al patrimonio musicale di cui l'Italia dispone un segmento fondamentale per la cultura europea e mondiale abbiamo
Voluto rompere una tradizione quella della cultura umanistica classica ed
Quindi abbiamo voluto dare attenzione al settore della scienza e ovviamente ci siamo mossi sulle linee della cultura letteraria classica del nostro Paese e questi sono gli ambiti che abbiamo guardato con maggiore attenzione
I cataloghi storici sono stati un'esperienza iniziale
Per la quale il Comitato guida della BDI è stato fortemente criticato ma servivano unicamente a dimostrare
Delle cose molto semplici intanto era un patrimonio
Da mettere a disposizione di una comunità internazionale
Che ne era passata privata riprendevano una tradizione dei Paesi europei e soprattutto dell'area centrale che avevano utilizzato questo strumento per fornire informazioni al contesto culturale internazionale
E dimostravano come con un milione di euro in due anni si potessero mettere a disposizione degli utenti tutto il mondo circa sette milioni di accessi ai patrimoni librarie documentarie manoscritti del nostro Paese andiamo avanti
Questi sono lo scorrere di alcune schermate che fanno vedere l'applicazione concreta che disponibile oggi all'interno di un portale che contiene i risultati di queste nostre sperimentazioni azioni questo portale si chiama internet culturale
Un altro settore su cui ci siamo mossi è quello della cultura musicale del nostro Paese
Qui abbiamo operato e abbiamo digitalizzato sino ad oggi circa dieci mila documenti per un complesso di circa un milione e mezzo di pagine digitalizzate vediamo come ci siamo mossi sulla linea fortemente condivisa
Della
Azione comune tra le biblioteche le accademie i conservatori le istituzioni pubbliche e private quelle chi si astine
Tornando un attimo indietro sul primo schermo di questa rapida enumerazione abbiamo lavorato con alcune biblioteche fondamentali che posseggono i patrimoni eccezionali di cultura musicale del nostro Paese
Voglio qui citare tra tutti questi Torino che possiede il novanta per cento della opera manoscritta di Antonio Vivaldi che tutta presente in Rete e ormai digitalizzata
Abbiamo lavorato con le biblioteche comunali e con le istituzioni civiche
Tra tutte voglio ricordare la Casa della musica del Comune di Parma istituzione che possiede un patrimonio eccezionale
Andando avanti abbiamo lavorato con i conservatori in particolare non solo qui a Firenze con il Cherubini ma abbiamo una grandissima miniera di cultura musicale che il Conservatorio di San Pietro a Majella Napoli
Andiamo avanti abbiamo lavorato con le grandi accademie Santa Cecilia in particolare a Roma con la quale abbiamo rapporti di grandissima collaborazione
Andiamo avanti abbiamo anche quest'esempio interessantissimo di raccordo con le istituzioni ecclesiastiche l'Arci Basilica di San Giovanni laterano i cui archivi musicali che contengono le origini della polifonia
Nel mondo e quindi codici di Palestrina sono stati aperti per la prima volta e noi abbiamo in Rete i codici cinquantasei e cinquantanove cinquantasette cinquantanove scusate di Palestrina
Che altrimenti erano impossibilitati ad essere consultati anche nella lo propria sede
Nando avanti
Abbiamo dei segmenti di storia della cultura musicale del nostro Paese che riguardano musica sacra che riguardano il teatro pubblico a Venezia nel sette ottocento
Che riguardano il Sette e l'Ottocento italiano e in particolare il sette l'Ottocento napoletano abbiamo dei sentimenti che hanno un'importanza fondamentale
Negli negli itinerari della cultura musicale europea
Tutto questo tutto questo ci fa ritenere che questo sentimento di azione al quale abbiamo dato una grandissima importanza
Possa inserirsi in maniera organica in un contesto di iniziative europee che sulla cultura musicale a mio avviso dovrebbero essere intraprese a brevissimo termine
Abbiamo delle attività in corso abbiamo un'esperienza interessantissima con l'archivio Ricordi un archivio privato il più importante archivio privato presente in Italia che documenta da circa duecento anni dell'attività di questa cassa editrice e non solo stiamo digitalizzando lo e siamo partiti dai due grandi autori del melodramma Verdi e Puccini
E per chi avrà la possibilità di recarsi a Milano da qui alla fine di febbraio c'è una mostra nella Museo della Scala a Milano che si intitola Celeste Aida
All'interno della quale è possibile visionare i risultati della prima parte di questo progetto che riguarda la Ida in particolare che avverto come sapete la stagione della Scala
Ed è possibile vedere una serie di tecnologie che abbiamo sviluppato insieme all'Università di Milano
Che sono assai interessanti che fanno capire come nel nostro Paese ci sia anche la capacità di produrre tecnologia sui beni culturali all'avanguardia nel contesto europeo internazionale andando avanti
Oltre l'Archivio Ricordi stiamo facendo un grosso lavoro sulla cultura musicale napoletana del Sette Ottocento
Abbiamo anche qui un raccordo importante come voi sapete il maestro Muti
è stato nominato direttore artistico del Festival di Pentecoste assalì Busi Salisburgo per il triennio due mila sette due mila nove stiamo lavorando con lui stiamo lavorando con Luís
Il quale porterà quest'anno la musica del Settecento napoletano
E Luís attinge a questi giacimenti musicali eccezionali presenti a Napoli e non solo come il Conservatorio San Pietro a Majella ma anche come il Conservatorio dei Girolamini un'altra istituzione importantissima
Della quale si parlerà a Salisburgo a maggio prossimo
Abbiamo in corso altri progetti importanti riguardano in particolare compositori come Paganini
Abbiamo iniziato a lavorare con la Fondazione Rossini a Pesaro
E abbiamo un bellissimo progetto che ci consentirà di ricordare all'inizio del due mila e sette la figura di Arturo Toscanini perché nel due mila sette cadranno i cinquant'anni dalla sua morte e non gli dedichiamo un Progetto insieme alla Casa della musica del Comune di Parma
Abbiamo un altro contenitore eccezionale nell'ambito questa volta della direzione generale che rappresento che alla discoteca di Stato
è un'istituzione che conserva la memoria sonora non solo musicale ma sonora anche della vita culturale del nostro Paese le voci storiche
Possiede duecentottanta mila supporti è un istituto nato negli anni trenta del Novecento ha un patrimonio eccezionale lo stiamo digitalizzando e concluderemo la digitalizzazione di tutto il patrimonio entro la fine del due mila sette
Abbiamo l'obiettivo di mettere insieme i manoscritti autografi con le esecuzioni musicali abbiamo l'intenzione di coordinare
Con il laboratorio di informatica musicale dell'Università di Milano la lettura del manoscritto dell'edizione a stampa con l'ascolto di una determinata edizione e con la visione della sua interpretazione indeterminate in determinate circostanze
Ancora cinque minuti abbiamo lavorato sulla cultura scientifica qui non spendo altre parole il riferimento delle sue mosse o di stare dalla scienza
Con la sua Galileo teca
La Galileo teca dimostra i problemi di cui ha parlato Paolo Galluzzi anche la possibilità di affrontarli a mio avviso l'esperienza più compiuta in Italia
Di una possibilità di leggere ad un patrimonio assai complesso di informazioni che vanno dai manoscritti galileiane
A tutte le animazioni in tre D che ne conseguono per quanto riguarda le sue sperimentazioni attraverso un obiettivo di una lettura che possa essere dalla più semplice alla più complessa una serie di approfondimenti in progress che sono eccezionale
E per questo che e per noi è un modello e su questo modello stiamo andando avanti
Abbiamo anche delle esperienze di itinerari
Della scienza in Toscana fatti anche insieme alla Regione Toscana ma soprattutto adesso vediamo che stiamo andando avanti anche su altri progetti come il Progetto sulla cultura matematica del nostro Paese
Qui abbiamo una forte collaborazione con la biblioteca europea di informazione e cultura di Milano
E ovviamente con la Società Matematica Italiana andiamo avanti
Abbiamo De Sica ma anche importanti di cultura classica del nostro Paese abbiamo digitalizzato la collana degli scrittori d'Italia duecento testi
Di opere di questa collana voluta nel mille novecentodieci da Benedetto Croce che l'editore Laterza ci ha gentilmente concesso di digitalizzare che sono in Rete per tutti in ethernet culturale
E a queste duecento opere sì aggiungono i mille seicento classici della cultura italiana
Dalle origini all'inizio del Novecento prodotti da biblioteche italiana dall'università degli studi la Sapienza di Roma Dipartimento di Italianistica spettacolo che sono disponibili in Rete
Andiamo avanti abbiamo degli altri ambiti tematici che stiamo sviluppando con l'Accademia della Crusca sul problema delle grammatiche dei dizionari andiamo avanti abbiamo realizzato la digitalizzazione dei periodici umanistici preunitari
Della nostro Paese quattrocento mila immagini riferite a numerosissime testate
E c'è un apporto recentissimo di novecento mila immagini dei periodici di archeologia e storia dell'arte provenienti dalla Biblioteca di Archeologia a Roma
Andando avanti abbiamo l'esperienza condotta insieme alla Società internazionale per lo studio del Medioevo latino
Qui abbiamo i documenti che riguardano la storiografia del nostro Paese e abbiamo gli inventari delle biblioteche medievali
Abbiamo lavorato molto bene e lavoriamo molto bene col professor Leonardi che ringrazio per la sua collaborazione
Abbiamo un progetto ambiziosissimo
Che si chiama il libro italiano in Rete
Partiamo dagli incunaboli dagli incunaboli volgari che stiamo digitalizzando in un prima tranche di due mila incunaboli per duecento mila pagine che sarà completata con una seconda tranche che completerà questo segmento
Di incunaboli che riguardano l'origine del libro italiano a questa operazione ne affianchiamo un altra
Anche dello stesso valore o assai più importante digitalizza diamo il patrimonio manoscritto dell'intera Biblioteca medicea Laroni anziana
Siamo già partiti è in corso una gara che consentirà di digitalizzare l'intero fondo dei plutei il fondo più importante di mano scritti della biblioteca circa un milione trecentocinquanta mila pagine
Abbiamo nuove aree tematiche nelle quali ci stiamo muovendo qui a Firenze con il centro di studi sull'Umanesimo e Rinascimento del professor Ciliberto insieme anche all'apporto di Pisa con il sistema Signum abbiamo l'acqua la parte della cultura filosofica del nostro Paese
Andando avanti
Abbiamo delle
Azioni che riguardano il materiale cartografico le trenta mila carte già digitalizzate nel a Venezia viva Degas Marciana e infine abbiamo anche un'escursione nell'ambito della cultura enogastronomica del nostro Paese in collaborazione con il Consorzio biblioteche archivi delle istituzioni culturali di Roma tutto questo
Per dire che il materiale che stiamo mettendo a disposizione del pubblico incominciata vere una certa significatività
Ma di fronte a questo abbiamo dei grandi problemi gli strumenti tecnologici sono arretrate stiamo tentando di sviluppare qui a Firenze con il professor Galluzzi un'evoluzione del software Pina casse che consenta di integrare le attività provenienti da biblioteche archivi musei e integri tutti gli oggetti nella logica espressa perfettamente da Paolo Galluzzi
Stiamo creando una rete della musica italiana che ci consente di dare servizi e strumenti
Per il patrimonio musicale adeguati alla portata dei contenuti che stiamo mettendo in Rete
Stiamo facendo delle sperimentazioni interessanti sulle tre dimensioni che potete trovare sul portale internet culturale che sono un terreno di grandissima importanza e di cui l'Europa è ancora indietro
Abbiamo quindi la convinzione di poter dare un contributo alla biblioteca digitale europea
Che sia prima di tutto un contributo di standardizzazione
Perché tutto quello che stiamo facendo lo facciamo attraverso la standardizzazione del metodo e l'applicazione di standard condivisi a livello europeo
Abbiamo uno il Magg che totalmente interfaccia bile con tutti gli standard europei dal da abili in corpi Enzo
Abbiamo una grandissima attenzione al tema della conservazione delle memorie digitali di cui abbiamo la Biblioteca nazionale centrale di Firenze come attore fondamentale di questa vicenda
Del per quanto riguarda questa vicenda voglio solo ricordare che tre anni fa qui a Firenze in questa stessa sale per la Pergola demmo vita al convegno sulla sulle memorie digitali al patrimonio culturale che dimostrò l'interesse italiano a questo problema da cui nacquero una serie di iniziative la più importante delle quali la Firenze agenda che fu sottoscritta da ventisette Paesi
E che poi è stato il percorso attraverso il quale arriviamo a oggi a questo importantissimo Progetto DPR digital Preservation Europe di cui si terrà il seminario fra un paio di giorni
E per il quale devo in particolare ringraziare morisse lunghi per l'apporto significativo e in termini di lavoro in termini di qualità che ci ha permesso di portare l'Italia in questo contesto in ultimo vorrei dire che l'Europa deve aiutarci a trovare strumenti di descrizione di navigazione di questi saperi perché su questo terreno noi abbiamo grandissima difficoltà ad operare e che l'Europa ci deve aiutare ad affrontare i temi del copywriter nel portale internet culturale esiste una procedura di ecommerce che consente di acquistare on line alcuni oggetti digitali ad alta definizione
è una sperimentazione assai complessa e da questo punto di vista ci aspettiamo un contributo significativo per la risoluzione dei problemi di copywriter grazie scusate per la lungaggine
Complimenti vera complessa mole di lavoro fatto egli quello progettato
Concludiamo Maurizio lunghi che ci ha promesso che ci fa recuperare un po'risolutamente prima e credo ci paralizza i del tutto vediamo di
Poiché ringrazio francamente lo Luciano Scala perché mi ha tolto anche una parte di quello che volevo dire effettivamente questa conferenza ci siamo finalmente ci siamo capite anche gli sforzi e quindi un attimo anche di rilassamento che
Per me per tutti i miei validissimi collaboratori siamo arrivati dopo tanto tempo
E però possiamo dire penso Luciano credo sia certamente d'accordo che tre anni dalla conferenza e due mila tre non sono passati invano direi proprio di no ci siamo mossi seriamente con umiltà abbiamo cominciato rimbocca andassi le mani
Le maniche e lavorando a costruire i basamenti certamente il ministero è stato la direzione di Luciano è stata certamente più sensibile ma anche in tanti altri ambienti del ministero e tanti anti Armienti
Estera ministero sono si sono mossi si sono de non sono arrivate dichiarazioni d'interesse e collaborazione in questi tre anni è stato fatto delle esperienze
In ambito universitario in ambito di amministrazioni locali e la Regione Toscana per esempio è già attiva in questo senso grazie all'Archivio di Stato di Firenze e collaborano insieme
Abbiamo siamo riusciti ad entrare in questo importante Progetto digita questi Pescennio europea una Coordination accenno e come brillantemente appunto ha portato risultati da qualcun'altra Coordination accenni in erba sulla parte della digitalizzazione e come appunto anche la dottoressa vecchia
Insieme ad Atessa capo riportavano e precetto Micaela sta lavorando sull'interoperabilità
Il precetto di piede vuole cercare di essere un po'in punto di riferimento in prima battuta per i progetti della Commissione europea abbiamo
Patti Menzio che la direttrice dell'Unità specifica
Su questi temi ma in generale anche con i progetti nazionali anche con gli altri settori un punto di riferimento di scambio di esperienze e e e scambio di competenze e lavorare per lavorare insieme massimizzare gli sforzi io siccome che ho promesso Sora molto breve la Fondazione Rinascimento digitale è nata nell'ultimo anno e mezzo
Alla fine nemmeno due anni e
Sono grato so condivido la scelta il professor Galluzzi di fare una prima uscita ufficiale solo quando si era cominciato a fare qualcosa sono d'accordo perché a questo punto abbiamo qualche precetto che è significativo
E abbiamo preparato una brevissima brochure che presentai i primi progetti avviati useranno in inglese
Che potete ritirare in fondo al bancone o alla Teatro della Pergola la Fondazione Rinascimento digitale come dicevo è una Fondazione no profit
Finanziata dall'Ente Cassa di risparmio di Firenze e che vuole stabilire fin dall'inizio ha stabilito un'ottima collaborazione o comunque una sostanziosa collaborazione col ministero dei beni culturali che diciamo partecipa ampiamente al comitato scientifico
Il
La fondazioni fino all'inizio abbiamo rinunciato all'idea di creare nuovi lavoratori nuove strutture
Perché pensiamo che ci siano già tante competenze ci sono già tanti laboratori tante strutture che vanno se mai messe a sistema con maestria comune
Cercare di creare delle sinergie favorire gli scambi delle cooperazioni tra quelle esistenti valorizzare le competenze che ci sono già
Quindi questa un po'la nostra filosofia di cinque precetti trovate nella brochure
Sono certamente in questo senso e tutti si appoggiano a istituti prestigiosi istituti che magari hanno problemi di Baget liquidi bilancio ma certamente non care non non hanno carenze di competenze e carenze di ambizione carenze di volontà di di operare e e certamente anche visibilità a livello europeo l'Europa per noi è fondamentale non solo per la mia esperienza alla Commissione europea lo dico ma proprio perché ormai tutta a tutti è chiaro
Che il locale non funziona più niente sostanzialmente bisogna sempre confrontarsi operare a un livello quanto meno nazionale e subito immediatamente dopo europeo certi problemi con internet per fortuna forse ormai non possiamo più che affrontare a livello globale su questo noi l'abbiamo molto chiaro
E tutte le nostre attività hanno sempre questa diciamo direzione e questa visione
I cinque progetti solo per menzionare lì il primo progetto è stato sviluppato con la collega vignette disegni e stampe degli Uffizi è volto alla realizzazione di una è una delle procedure descrizione delle procedure
Da seguire per allestire una gabinetto
Digitale con tutte le accortezze diciamo molto pratico che si coglie diciamo si complimenta in modo perfetto con le linee guida tecniche prodotte da Minerva perché aggiunge quella parte diciamo specifica
Di sviluppo ma delle procedure e delle varie finalità per un modello per un tipo particolare di contenuto con il la direzione degli archivi e stiamo pensando l'anno prossimo di estenderlo ad altri tipi di contenuto
Il Cnr Franco Lotti il coordinatore tecnico del gruppo di esperti che ha lavorato alla definizione delle procedure
Una seconda linea di azione del del nostro del nostro piano delle attività riguarda la la c'è Prévert e altri due progetti avviati l'anno scorso uno studio condotto da un gruppo molto vasto coordinato dalla professoressa Anna Maria Tammaro
Sul le applicazioni attuali digital Library SMA con un accento particolare all'attenzione dell'utente alle aspettative che l'utente a
Perché come ha detto anche Bresega Luzi spesso e volentieri sistemi web
Sono una brutta replica dei sistemi analogici o dei sistemi diciamo che non non non sfruttando appieno le potenzialità della Rete del potenziale kata comunicative
Di rappresentazione che la rete offre e questo non va bene soprattutto in ambito di sistemi culturali in cui l'utente si impose per mettere è veramente chiave è veramente il punto di partenza quella disegni per disegnare le applicazioni
Un segreto un secondo precetto in questa linea delle delle a della gestione delle banche dati degli dei due degli oggetti digitali e precetto Pina che scaccia menzionato
Dottor scala arriviamo alla terza linea del nostro piano che è sulla conservazione delle memorie digitali e che questa più della metà dei nostri sforzi sono andati in questa direzione e qui cito solo
I tre precetti fondamentali
Il primo progetto è insieme dottoressa Ida Fontana e Giovanni Bergamin della Biblioteca nazionale per una prima sperimentazione concreta
Di un trust e bici tale posizione c'è una un repository in deposito affidabile un sistema di stoccaggio dire cosa si traccia di digestione affidabile nel tempo di contenuti digitali
Siamo partiti quest'anno col consentiti consolidare le basi hardware e software gestionale di controlli di base c'è il è il il
Archivio e Miro è è duplicato in tempo reale tra Firenze e Roma con un terzo archivio di Dampyr l'anno prossimo loro sta del due mila sette
Dovremmo dedicarlo secondo i programmi all'analisi dei project dei programmi gestionali
Cioè partendo da
Ti Space fedora Princeton Charlie sorte l'open source disponibili valutando quale di questi opportuno e quale di questi magari può essere adattato altrimenti procederemo a lo sviluppo di un software sempre o a riscontrare insomma
In in proprio questo nella massima apertura
Possibile e oltretutto siamo già d'accordo anche con la altezza Fontana condotto per Carmine di produrre più possibile documentazioni che possano essere in italiano naturalmente che sia utilizzata per le giornate di studio giornate di incontro
Con con i gli operatori del settore non solo pubblici ma anche con le aziende interessate
Un altro progetto in questo filone è quello con la conservatorio Cherubini Cherubini dottor Marco Ligabue al coordinatore con
Finalizzata alla digitalizzazione degli archivi sonori musicali in particolare quelli a più alto rischio di di telerilevamento
Per esempio gli archivi
Nel le memorie a filo di rame che si stanno ormai Ossi dando e lì si è dovuto costituire un team a alquanto eterogeneo un ingegnere un chimico e un musicologo perché effettivamente nel nella procedura di digitalizzazione
è veramente importante come diceva anche la dottoressa
La senatrice Magnolfi questa mettere insieme competenze diverse è fondamentale per la riuscita dell'operazione stessa di digitalizzazione
Nell'ambito di tale progetto abbiamo ha raggiunto alcun accordo con lo IAS anche l'organizzazione internazionale per per gli archivi audiovisivi in cui ci siamo impegnati e già ebbene già di prossima pubblicazione ormai insieme grazie anche alla ribalta oltre al ministero associazioni Ferrara dei bibliotecari
Per la traduzione in italiano e la pubblicazione delle linee guida Tc zero quattro che sono proprio le specifiche per la digitalizzazione Chiodi simili perché riteniamo ecco inutile per far finta di no la lingua diciamo può essere un ostacolo in Italia quindi abbiamo pensato che la traduzione in italiano di queste importanti linee guida potesse essere certamente di aiuto
L'ultimo progetto che ti dico è un progetto col invece il con uffici col dottore al palo Bonora dottoressa Gigliola Fioravanti il centro di legatoria restauro
Per lo studio della Fresh Touré volete sa diciamo nel nel tempo dei supporti ottici CD e DVD che non sono per niente eternit e Nuba hanno sono già stati fatti diversi studi vogliamo proseguire questi studi di sviluppando alcune parti che secondo noi può essere interessante nell'occasione faremo anche un teste concreto pratico
Prendendo degli archivi reali
DC di
E
Sapendo come sono stati gestiti negli ultimi cinque sette anni otto anni verificheremo se la possibile diciamo da anni si sono verificate in che percentuale cercando di ricollegare nel caso anche le carte le cause di questo possibile no
Fragilità delle risorse digitali
Non c'è da spendere nessuna parola prima uno dello speaker mi ha dato una penna USB ho provato a leggerla non si leggeva questo è la fragilità delle mele delle risorse digitali chissà perché una versione diversa di software può darsi perché uno ha usato un'opzione a un'altra
Non si legge
Un libro leggeva sicuramente quindi questo a conferma ulteriore ma non credo ci sia più bisogno di spendere parole io
Chiuderei qui e ricordando vivi ricordandovi semplicemente mi ha chiesto professor Galluzzi che stasera c'è una scena sociale gentilmente offerta dalla presidenza della provincia di Firenze a Palazzo Medici Riccardi
Dalle sette in poi iniziano le visite guidate
Che saranno fatte a piccoli gruppi quindi consiglio di venire un po'scaglionati dalle sette in poi però ha cominciato a venire dalle otto e mezzo in poi c'è la scena
Quindi ringrazio