"Comunicazioni di massa e Mezzogiorno"

Faccio differenziato Mauro Bubbico per la sua introduzione sull'iniziativa della DC per le comunicazioni di massa del Mezzogiorno
Però rivolgere
Ai presenti il saluto cordiale rispettoso e amichevole
Della democrazia cristiana
Il saluto del segretario politico onorevole De Mita
Il saluto dei presidenti dei gruppi parlamentari che si sono associati al nostro segretario regionale per questa iniziativa c'è un momento storico importantissimo per quanto riguarda noi democratici cristiani segretario in ordine ai problemi del Mezzogiorno il segretario politico e meridionale
Il ministro delle poste meridionale il direttore generale della RAI meridionale
La presidente della commissione parlamentare di vigilanza almeno per metà nella parte non trentina non Unter Richter ma soltanto Jervolino meridionale
Se noi con questa serie chi vi parla pure essendo romano e figlio di meridionale e si sente ringrazio l'amico Zecchino di aver detto che son di casa non solo per ragioni istituzionali di partito
Si sente meridionale quindi abbiamo una totalità Meridione di meridionali alla guida
Di questo settore nel Paese c'è poi una parte in certo modo antagonistica che politicamente manager realmente a Milano ma di questo parleremo dopo nel corso della mia introduzione Breve alla relazione fondamentale Di Biagio
E non vorrei che essendo tanti meridionali si avverasse quello che Francesco Saverio Nitti che con altri che ci diamo spesso Salvemini Dorso Sturzo e Gramsci
Era bandiera del meridionalismo che proprio quando i meridionali andavano al governo succedeva che la questione meridionale si aggravavano i suoi termini avvenne con Crespi avvenne
Con quella parte Nitti Anna che ho evocato avvenne durante tutta quanta la storia nazionale
Oggi però le condizioni forse sono diverse sono cambiate se dico scherzosamente ho detto questo schieramento meridionale al governo di questa parte lo dico però seriamente che con questo convegno e confermo
Proprio nella interpretazione del partito
Il senso nazionale le cose che ha detto zecchino c'è un interesse una strategia una risveglio ecco è un messaggio nuovo che la democrazia cristiana apre agli operatori in primo luogo nel segno di quella professionalità che abbiamo cercato di esaltare con la legge numero dieci
Non quella che dai poteri al direttore generale quella che consente alla RAI di essere centrale nel sistema misto e nella RAI alla sua Line di managerialità e di professionalità di essere
Di essere sotto sostanzialmente autonomi c'è stata
Non è stata capita forse nell'aula di Montecitorio Gava ed io ho soltanto quel giorno della votazione finale di questa legge che ingiustamente
Era la conversione dei decreti l'amico pochini ricorda il dibattito di quel momento e
In quel momento no individua ramo due filoni della nostra ispirazione politica
La prima la centralità la professionalità il rigore questo è nobile
Sono state fatte alla RAI per esempio le nuove strategie la ristrutturazione anche le cose per il Mezzogiorno che Ciriani essa sono state fatte all'insegna della indipendenza della professionalità rispetto all'invadenza dei partiti
Invadenza sulla quale io non voglio entrare
In questa introduzione nel nei temi della crisi di governo invadenza dei partiti che dobbiamo stare attenti a non esorcizzare
In maniera tale da rendere i partiti superflui quanto il Parlamento e ad incentrare visioni politica nuove su dati diversi da quelli della Costituzione repubblicana ma siccome su questi temi credo
Che andremo a votare fra poche settimane io ritengo che che ritengo che per quanto ci riguarda la nostra parte
Con rigore coerenza l'abbiamo fatta
Io voglio dare qui un saluto anche particolarmente rispettoso agli amici della emittenza locale in particolare all'ingegner Luca Montrone di tale Nordea tutte le emittenti locali meridionali che sono presenti qui assieme agli operatori del servizio pubblico ha il secondo a seconda linea ispiratrice della legge Gava numero dieci
Quello cioè di una strategia di grande alleanza del servizio pubblico e dell'emittenza locale oltre che amici direttori di giornali che oggi di batterie con noi in questi termini oltre che con la carta stampata
Abbiamo mosso in queste due direzioni credo con una strategia sostanzialmente vincente per le cose che dirò dopo e abbiamo mosso nella esaltazione per quanto abbiamo potuto
Della emittenza minore locale di quella che esprime il pensiero della gente che forse non omologa le grandi culture
Con le sorti magnifiche e progressive dell'avvenire ma certamente dà voce a chi non ce la secondo una felice definizione della cultura che era propria dell'onorevole benigno Zaccagnini
Io voglio rivolgere il saluto all'amico maestro onorevole Mario un miglio nostro deputato europeo glielo rivolgo a nome della Democrazia cristiana e lo ringrazio di essere presente qui
E ai colleghi parlamentari in primissimo luogo al ministro Gava e poi per ordine solo alfabetico Hummel Sorio russo e Viscardi che sono qui è un un saluto
E un augurio affettuoso all'amico Ortensio Zecchino che si è arreso
Veramente lui abbiamo assistito a questi giorni è venuto nelle riunioni della direzione sulla crisi noi ci occupavamo della crisi e Zecchino preparava questo incontro credo assolvendo a quella indicazione tipicamente nostra dico operosità
Io voglio dedicare questo convegno care amiche e cari amici alla memoria di Piersanti Mattarella
Pochi giorni prima della sua morte tragica per mano di mafia Palermo Piersanti Mattarella era venuto da me io ero presidente della commissione di vigilanza e in modo accorato per un'intera mattinata
Chiedeva mi chiedeva ed è attualissimo ricordo
Dopo la proiezione credo all'ombra del Vesuvio e nessuno se ne Corrado contare che il Mezzogiorno apparisse nei grandi mezzi di informazione del Paese non soltanto lui parlava della sua Sicilia ma credo che a Napoli e in tutto il Sud valga lo stesso
Non solo come luogo della camorra e della mafia come luogo della morte
Della criminalità della degrado inarrestabile quasi come destino storico perverso ma anche come un luogo di esaltazione di grandi valori Garzanti Mattarella è stato ecco perché gli dedicò idealmente questa nostra mattinata di lavori è stato un un testimone
Fermo credente buono e autorevole insieme
Di questo volontà del Mezzogiorno di essere presente il protagonista dico non solo di colmare il divario di arrivare all'integrazione dalle cose che la nostra comune antica cultura meridionalistica ci fa dire ma di esserlo nei grandi mezzi di comunicazione di massa e chiedeva veramente
Perché la RAI in particolare
E direi più in generale ormai viviamo coi nuovi mezzi ce ne parlerà mi pare Sciortino dopo Sortino dopo
Poi i nuovi mezzi viviamo in un collegamento costante fra radio televisione e giornali
Cinema discoteca effimero librerie con un continuo agenzia d'informazione con un Conti pubblicità con un continuum dei mezzi d'informazione
Che ne fanno un tutt'uno una grande re sistema nervoso
Della civiltà e del Paese e il tema centrale da cristiani prima ancora che da uomini politici e di capire se vogliamo farci dominare dalle logiche della tecnologia moderna
Dagli stravolgimenti enormi cioè il satellite ma poi oltre questo che sono al nostro orizzonte o vogliamo riaffermare con forza e questo è il messaggio
Che diamo da qui come democratici cristiani non solo a Napoli al Mezzogiorno ma al Paese
Riaffermare con forza la superiorità dell'uomo della sua dignità della grandezza del destino della sua persona non dell'individuo della persona e sono cose profondamente diverso
C'è stato
Questi giorni le diverse condizioni oltre che quelle politiche oltre che queste spinte ideali che io avevo c'è stato a Milano un convegno conviene investire al Sud e abbiamo sentito da De Benedetti l'elogio della nuova legge lo dedico questo la un amico assente ma spiritualmente presente che all'amico salve Rino
De Vito la sua legge la sua nuova legge per il Mezzogiorno dice Olivetti va bene
Dice Debenedetti va bene l'Olivetti investe in ricerca in innovazione esce scientifica e tecnologica e Prodi investe la FIAT investe nella ricerca
E aumenti hanno stabilimenti e insediamenti privati pubblici di presi a capitale straniero o misto
E chissà che a Napoli così come non si sa questo questi dati sono sondati che son così intorno a noi ma che
I mezzi di comunicazione tutti insieme ci devono aiutare a trovare il senso di questa linea anche di costruzione che parte anche dalla nostra iniziativa politica e chissà che a Napoli c'è il più alto numero di enti di ricerca e di lavoratori dalla filosofia all'aerofotogrammia è indispensabile per la tutela dell'ambiente
O che rapporto nord-sud limiti tecnici Napoli Genova Palermo
Torino e uno a tre chi conosce le iniziative tra università calabrese o di quelle Baresi di tipo universitario e di ricerca
E abbiamo quindi condizioni nuove anche nel Mezzogiorno
E abbiamo la possibilità che questo nostro imputo di ordine morale prima di tutti è politico questa sfida anche al moderno che noi lanciamo non in termini ripetitivi della questione
Meridionale cari amici ma in termini attuali e moderni questa sfida venga portata avanti dalla DC su su piani concreti che sono in fondo
Non negli ultimi quattro anni ma negli ultimi quarantatré anni della democrazia del nostro Paese sono terminali che arrivano dalla lunga spinta della politica meridionalistica dal saraceno in poi
Della democrazia Christian
Chi ancora sa che nel disinquinamento nel turismo nel termalismo delle dighe ci sono
Tale Italo Statte all'Alitalia programmi in ordine di attuazione pensata grandi dighe andiamo verso la stagione della siccità o che la stessa legge quarantaquattro per l'occupazione giovanile o che i Consorzi
Diceva
Riferendomi di questo convegno milanese l'amico amore
Colgo l'occasione per elogiare sia il direttore generale che il capo
Del TG uno per avere il TG uno espressamente previsto una iniziativa ecco una forma concreta anche di dare risposta al tema del convegno L'iniziativa istituzionale
Per il il mezzo giorno
C'è un Mezzogiorno farà da sé io non ricevo una frase del Risorgimento ma il Mezzogiorno farà da sé
Cioè le la nuova impostazione della legge sui giovani di quella del Mezzogiorno anche di quelle nostre leggi di cui ora parleremo che consente di creare un quadro nell'ambito del quale far compiere passi in avanti dal dualismo alla integrazione
Sulla questione
Meridionale questo
Questo vale non soltanto per la RAI
Per il servizio pubblico amico Agnes
Nella legge stralcio Gava che era il secondo passo io desidero rivolgere a Gava veramente il ringraziamento della Democrazia Cristiana noi non abbiamo mai avuto un ministro delle Poste che fosse tanto
E efficace nel Parlamento e nel Paese come è stato Antonio Gava rispetto ai problemi veri della televisione è delle emittenza italiano è in un momento in cui è in un momento in cui altre forze con le quali noi ora siamo in divaricazione alla vigilia di uno scontro epocale di direzione politica
Del Paese altre forze bloccavano ecco facevano un ostruzionismo autorevole da Palazzo Chigi rispetto alle norme di regolamentazione Gava non lo può dire perché il ministro in carica
Io credo di poterlo dire non a titolo personale facevano divaricazione rispetto alla quadro del sistema
A quelle leggi pre preparate che prevedevano prevedono allo stralcio
Che prevede doveri comuni
Che non è solo la RAI il servizio pubblico del Paese io credo che noi dobbiamo considerare l'intera comunicazione
Proprio in perché investita da queste novità con
Del non dei limiti con degli input che deve dare la collettività
Nazionale non si tratta di estendere la Commissione parlamentare di vigilanza alle televisioni private
Ma ci sono alcuni dati quelli che noi abbiamo chiamato la Carta dei principi e che io voglio rilanciare in questa sede alcuni dati comuni al progresso del nostro Paese dati comuni allo sviluppo culturale del Paese
Diversamente avremo la selvaggia corsa dell'ascolto dello smarrimento di ragioni morali profonde comuni a credenti e non credenti sono i valori comuni della Costituzione
Questa crisi politica è una crisi non sui referendum
Referendum
Il primo è quello tra Gesù e Barabba e sappiamo come è andata a finire il problema dei referendum è soltanto una credo un pretesto in sostanza in sostanza è in discussione la concezione costituzionale della nostra Repubblica la difesa dei valori fondamentali della Repubblica e in questa difesa
Collochiamo principi comuni che vengono da lontano vengono dalla Costituente vengono dalla rinascita democratica del Paese dal dopoguerra su questi valori comuni noi chiedevamo nella stralcio di Gava
Che ci fosse un impegno un input comune al pubblico e al privato lo dico per gli per le emittenti private che sono presenti
Probabilmente il Cavaliere Berlusconi non avrà questi problemi rispetto alla sua rincorsa dell'ascolto Mark l'abbassamento il livellamento all'individuo al consumo la Federazione giovanile socialista Rimini ha fatto un convegno
All'insegna della vita dolce beati loro io credo che i nostri giovani disoccupati meridionali probabilmente Lavitola sentono un pochettino amara
E credo che anche tanta nuova miseria nuova povertà che c'è nel Paese la sente amara e credo che questa esaltazione dei valori al più basso e banale grado questi basati sulla pubblicità commerciale
Sull'ascolto è una gara alla quale io non vorrei che la RAI anche se lo deve fare in alcune parti non partecipasse del tutto è una gara nella quale Gava e noi insieme a luglio
Volevamo che fossero posti alcuni Canali nei quali anche l'emittenza privata in qualche modo assolve al dal pubblico servizio della elevazione complessiva dei cittadini come in tutti i Paesi del mondo questo sforzo nostro ideale politico
Fu bloccato a dicembre quindi quei quindici giorni riprendo un tardivo
Ormai queste cose sono state un po'potrà lo ma all'inizio della legislatura ce lo troveremo davanti
Anche nell'editoria ci siamo mossi nella stessa
Direzione delle norme sulla pubblicità a favore dei mezzi più deboli i giornali hanno aumentato la pubblicità sulla carta stampata invertendo una rotta che era stata costante
I grandi mezzi le grandi pompe televisive radiofoniche che prosciugata hanno le risorse della Carta stampata e risorse vuol dire indipendenza e libertà
Delle testate giornalistiche siamo stati soli con i repubblicani a sostenere questo principio fin dalla Teleri Pica
Fatta nella
In maggio nel nel marzo dell'anno scorso qui di verifica in verifica in accordi impatti che poi ogni volta venivano io mi fermo qui proprio per non introdurre gli elementi del attenzione politica di questi giorni
E noi ci siamo trovati proprio su questi temi in una grande lotta ai Monopoli qual era la nostra tesi non siamo per questo è contro quello e crediamo che mai come sul tema del Mezzogiorno questo sia vero sia vivo
Se abbiamo combattuto in Parlamento contro i monopoli se ci siamo opposti alla duopolio RAI Berlusconi
Se abbiamo esaltato e difeso nei limiti pubblicitari nei limiti di raccolta e le conseguenze sui giornali si fanno vedere sull'emittenza locale c'era bisogno di fare anche la legge stralcio ebbene noi credo che abbiamo fatto una battaglia per dare voce alla gente che non ce la una battaglia avanzata democratica vera è una battaglia democratica come quella meridionale che rilanciano Micol Zecchino da qui stamattina tutti insieme
Emittenza pubblica ed emittenza locale
Alla vigilia di eventi che forse di nuovo trasformeranno il Mezzogiorno come forse per le andamenti demografici nuove grandi migrazioni sud nord
Anche se il Sud in questa materia riesci io voglio citare
Il recente indagine sulle aree di sviluppo industriale che registrano un aumento del dodici e dodici della occupazione rispetto al calo medio del sud del cinque cinque nel quinquennio settantanove
Ottantacinque una filosofia di nostre leggi i nostri amministratori è una serie di sforzi vi io li ho citati a Flash proprio per dare all'informazione questo supporto per non addentrarci adesso nell'esaminare i nuovi mezzi quello che viene avanti alle soglie del terzo millennio della storia del mondo
Questa della trasformazione tecnologica totale si è stato è stato scritto e detto fin troppo perché io lo ripeta noi lo abbiamo presente come dato di movimento politico e come iniziativa politica ed ecco perché
E quello dell'informazione rispetto a tutto questo è il ruolo che avevo dato non la cultura dell'eccellenza una cultura della carenza ma domande di cultura a livello dell'uomo e alla dimensione dell'uomo e in questo credo la Grande Rete di tutti i mezzi
Debbono muovere per aiutare ecco come fa il difensore civico l'Ombudsman nelle negli ordinamenti anglosassoni
Da qui debbo ripetere con forza alcuni alcune indicazioni chiave che dalla Democrazia cristiana al Paese anche attraverso voi oggi no alla massificazione
No quindi a una cultura di tipo comunisti col di tipo sovietico Zante di tipo quella per la quale sentiamo monotona mente anche in modo un po'vecchio il partito di Natta e di Veltroni
No a una omologazione del principe a una sorta di grande elimini permanente
E non c'è l'amico Tirelli vorrei dire vorrei esortare uno veramente il TG due diventato lei chiare me lo perdonerete questa brevissima parentesi ma sembra di stare agli epigoni per la Repubblica sociale noi per il servizio pubblico siamo con le parole che non trovava nella associazione diretta da Emilio Rossi recentemente ha detto il vanto del TG uno e di avere più ascoltatori di quanti elettori abbia alle urne la Democrazia Cristiana e anche di quanti fedeli abbia in chiesa la domenica
Cioè di essere veramente posso dirlo Baudo non c'è più quindi credo di non sollevare alcun incidente diplomatico posso dire di essere popolari e nazionali cioè di tutti cioè di avere questa dimensione
Pubblica in questo anche la questione meridionale non è sulle due italie ma è una questione nazionale come Sturzo ci ha insegnato che come noi credo tentiamo di applicare ecco
Io ho una clessidra non molto lunga e credo d'avere usato anche un po'di più
Vi ringrazio dell'attenzione di ho dato le linee il quadro nei quali la Democrazia Cristiana
Sorregge questa iniziativa che non è solo napoletana e campana ma per i suoi partecipanti e per i temi diventa una iniziativa nazionale che investe l'informazione nazionale una nuova
Sfida stimolante in positivo come nostra
Tradizione come nostra concezione quella di avviare nel Paese anche in questo momento caldo in cui appunto si discute
Dei problemi cui ho brevemente accennato di avviare nel Paese un grande dibattito politico su questi temi e di avviare oltre il dibattito perché ci sono le opere che spesso parlano molto più delle parole una grandi opere e iniziative lo sentiremo dall'intervento dell'emittenza locale e dei grandi
Bene GR della RAI che sono qui stamane
Ecco avviare una nuova stagione più ricca più articolata più pluralista
Più fatta a dimensione dell'uomo che resta al centro della nostra visione del mondo dalla storia e anche della storia politica di questi giorni vi ringrazio
E buon lavoro
Dopo las le stimolazioni politiche dell'amico pubblico del delle quali logicamente lo ringraziamo vivamente la parola e al direttore generale della RAI Biagio Agnes per la relazione di base su RAI e Mezzogiorno
Certamente lo hanno detto Zecchi nove il pubblico
L'occasione che oggi ci riunisce a Napoli
E certamente di profondo significato
E così in c'era partito partecipazione desidero porgere un vivo grazie all'onorevole Zecchino per il cortese invito
All'onorevole Bubbico per le lusinghiere parole ma soprattutto per la costante amicizia
Che mostra nei riguardi di della RAI
è un saluto cordiale a tutti voi
Consapevole che al di là dei ruoli siamo tutti chiamati ad un impegno
Ad un impegno doveroso per lo sviluppo civile
Di un'area geografica e di una parte essenziale della collettività nazionale
La crescita culturale del Mezzogiorno e il primo sintomo di questo sviluppo a questo sviluppo deve essere finalizzato il nostro sforzo lo sforzo di tutti noi
Nell'ultimo decennio il sistema della comunicazione ha subito una vera e propria mutazione genetica
La sua stessa dimensione quantitativa
Si pone oggi come elemento strategico
Delle politiche per il domani prospettate
Già dai paesi più avanzati
Di nuove tecnologie assumono un rilievo centrale non solo per soddisfare il crescente bisogno d'informazione
Ma anche per potenziare quei settori economici che consentono ad un sistema industriale
Di restare competitivo sul piano internazionale
è in atto cioè un processo al quale tutte le forze socialmente più vive di un Paese
Devono poter partecipare con i quali diritti e con le quali doveri si sta formando nel mondo un mercato gigantesco della comunicazione del quale cominciamo appena appena a conoscere le dinamiche e nel quale un servizio pubblico radiotelevisivo deve inserirsi al massimo livello con il contributo di tutti
Il rischio cui andiamo incontro però è forte è fortissima
Non riuscirà a garantire un adeguato sviluppo
All'industria dell'immaginario significa la possibilità di perdere la propria identità culturale
è stato scritto proprio di recente che bisogna passare dalla fase dei sognatori di mercati a quella dei mercanti di sogni
Ciò vuol dire che dovremo essere i custodi dei nostri patrimoni nazionali e culturali intesi nel loro significato più storico e quindi meno retorico
Il Mezzogiorno d'Italia può avere in questo processo un ruolo di protagonista in ragione della sua capacità di alimentare l'intero processo sociale e culturale del Paese
Entro due anni al massimo la liberalizzazione delle frontiere audiovisive sarà una realtà irreversibile
Dobbiamo quindi prepararci
Dobbiamo prepararci a scegliere con coraggio soluzioni nuove Ado sumera e comportamenti congrui e realistici per consentire al Paese a tutto il Paese
Non solo alla parte economicamente più forte di far fronte al radicale cambiamento della produzione nella produzione della distribuzione nella distribuzione dello spettacolo riprodotto
Del resto come ha recentemente osservato Sylos Labini
Anche il divario economico tra Nord e Sud sia andato riducendo di molto e così anche per certe voci il divario civile
E oggi nelle regioni del sud d'Italia
C'è vitalità il spinta creativa
Malgrado il permanere di alcune sacche di arretratezza malgrado il perdurare di alcuni fenomeni patologici di delinquenza di cui forse si è parlato anche troppo e che non sono soltanto prerogativa del Mezzogiorno
Vitalità è spinta creativa sia culturale sia imprenditoriale segno di un cambiamento che deve farci riflettere se non sia il caso di aggiornare lo stesso dibattito storico e politico della questione meridionale
Anche in mancanza di proposte risolutive
Si sono tuttavia determinate micro trasformazioni che dalla seconda metà degli anni Settanta hanno in molti casi ribaltato la stessa concezione del meridionalismo classico
Da un lato si manifestano nuovi raccordi con il con il grande patrimonio della civiltà mediterranea
Dall'altra il fenomeno del localismo va interpretato non come un attacco alla tradizione culturale Marzi come difesa della sua continuità con un progetto politico ed economico non solo aggiornato ma ha proiettato nel domani
Rappresentare l'immagine del sud nella sua nuova polivalente fisionomia economica sociale intellettuale non è impresa da poco
Eppure si tratta di una sfida affascinante soprattutto per chi è responsabile di un servizio pubblico radiotelevisivo a quale spettano ulteriori doveri e più generali responsabilità
In passato l'intervento
Straordinario del Mezzogiorno
è stato non dominato nonostante il diverso parere di alcuni dalla cultura dei lavori pubblici
D'ora in avanti a mio avviso e non solo a mio avviso ai fini ed oli di lupo globale
L'accendo dal dovrà essere posto non solo sugli incentivi ma sugli interventi strutturali
I servizi
Tra i quali vi lascerete privilegiare le nuove applicazioni delle telecomunicazioni dell'informatica della telematica
Dovranno assecondare e accompagnare questo sviluppo
In molti documenti del parlamento europeo si deve era che gli sviluppi del re tecnologie di comunicazione via satellite
I DAR emissione via cavo in fibre ottiche ricezione domestica aprono prospettive che avranno conseguenze molto sensibili in termini economici e culturali soprattutto nelle arie regionali più depressa
Il Mezzogiorno può essere dunque il punto di riferimento per questo impone notissimo processo di trasformazione e sono proprio i mass media
Che rendono evidente l'intreccio degli aspetti più diversi delle fasce più multiformi con la quale il Sud si presenta sulla scena nazionale non soltanto ma anche sulla scena internazionale
L'immagine del Mezzogiorno si è profondamente modificata in questi ultimi anni non è più vero come è stato detto che da noi tutto si rallenta si sfilaccia si inceppa si blocca si affonda anche l'idea di una vasta area contadina con propri modelli sia affronto madre sono emerse nuove realtà
Di tutto ciò tutti noi dobbiamo tenerne conto
Una grande azienda produttrice di informazione spettacolo come la RAI deve sapere convertire il suo ruolo e i suoi obiettivi del Mezzogiorno in ragione delle novità che in esso si manifesta
Certo una oggettiva debolezza i ancora caratteristica comune dell'informazione nel Sud
Dove viveva il lavoro ai trentatré per cento dell'intera popolazione ma dove circola bisogna sottolinearlo soltanto il sedici per cento di tutta la stampa quotidiana italiana
In una situazione del genere lo hanno detto il servizio pubblico radiotelevisivo può e deve svolgere una funzione di altissimo valore
La RAI nel Mezzogiorno dovrà diventare al più presto un grande polo di aggregazione informativo culturale imprenditoriale
Sia perché la tesa
Mobutu anni ancora andare delusa sia perché uno dei compiti che derivano al servizio pubblico dalla sua centralità istituzionale
E quella di intervenire proprio laddove l'iniziativa privata la grande iniziativa privata non intende o non riesce almeno per il momento a dispiegare le sue strategie
Tuttavia
Imprenditorialità non vuol dire soltanto iniziative spettacolari e brillanti
Ultima costruzione di una dimensione di impresa progettata il raggiunta commisurando con lungimiranza gli investimenti agli obiettivi
E qui proprio via Napoli dove con un personale qualificato impegnato irresponsabile o presunto un momento importante dei miei anni in RAI mi pare giusto parlare anzitutto della situazione quattro
Parlare cioè della radiotelevisione in termini di grande problema nazionale
Problema di culture di democrazia prima che con angolazione diaria di Regione di città
Grande problema nazionale certamente non si può ignorare che l'area di previsione oggi un fattore determinante del nella vita del nostro Paese
Neppure si può ignorare che squilibri e anomalie in questo settore diventano facilmente squilibri anomalie insidiosi dell'intero Paese per i suoi tessuto economico politico cultura
Bisogna avere gli occhi aperti sulla realtà
Informazione spettacolo pubblicità si trasformano facilmente i fenomeni anche di potere
Per questo credo di poter rivendicare di vivo civile
La valenza democratica di ciò che la RAI che è patrimonio di tutti gli italiani affatto sta facendo e non mancherà di fare a difesa del Po del proprio ruolo e del pubblico
Il più autorevole giornale inglese
Affatto proprio in giudizio per cui l'aspetto più sorprendente dell'evoluzione televisiva in Italia e non dando lo sviluppo della tv commerciale
Quanto la capacità di tenuta e di recupero che al confronto ha dimostrato la RAI
Mantenere un contatto costante con l'ascolto più vaste popolare e per il servizio pubblico un obbligo al pari di quelli che riguardano il modo di informare o la promozione di valori culturali
A questi diversi compiti
Cerchiamo di assolvere congiuntamente senza lasciarsi trascinare fuori rotta abbiamo continuamente ampliato le trasmissioni da poco più di cento giorni funziona su RAI uno la tv del mattino
Gli spazi nuovi e quelli tradizionali sono aperti in larga prevalenza con programmi di nostra produzione
Non abbiamo trascurato la radiofonia abbiamo aumentato sensibilmente la la produttività abbiamo esteso le reti di diffusione di collegamento e potenziato l'apparato produttivo abbiamo intensificato l'informazione che è sempre in prima linea nell'assolvere i suoi compiti di servizio pubblico abbiamo creato tipi originali di programmi non a caso invitati via via dalla concorrenza
Abbiamo lanciato personaggi e talenti
Abbiamo con borse concorriamo a sostenere il cinema Piediluco Pando la collaborazione con i maggiori produttori privati e con gli enti pubblici
Sosteniamo la musica la divulgazione scientifica la scuola lo sport abbiamo istituiti no nuovi servizi televideo è gratuito lato unitamente capita Breda un milione trecento mila apparecchi in tutt'Italia e con delle video stiamo intensificando li sottolineature per un in un udenti
Lavoriamo ad apparecchiatura servizio dei circhi
Stiamo sperimentando tecniche dell'avvenire come l'alta definizione
E proprio in questi giorni ed è un servizio radiofonico in funzione speciale per gli automobilisti
Realizzato con il nuovo sistema non lo frega Enza per adesso soltanto sul tratto autostradale Firenze Bologna e il primo servizio del genere ed altri ne seguiranno ci siamo attestati di una buona tenuta di ascolto benché pressati da una concorrenza che dispone di mezzi finanziari in vistosa crescita e può concentrarli su un numero limitato di obiettivi intrattenimento leggero il film ad elevata resa di pubblico e di pubblicità
Il prestigio della RAI al resto riceve frequenti confermi
Le nostre trasmissioni raggiungono atti i Paesi in Europa il Nord Africa io in America Terje penso non soltanto le comunità italiane all'estero
Ma se guardiamo al prossimo futuro lo stesso mantenimento del sistema misto appare obiettivo non facile
Penso alla Giunta delle frequenze
Chi non ha riscontro in nessun altro Paese e che specialmente in radio ma anche in televisione comporta un crescente stato di interiorità per i servigi o meno pubblico
L'unico soggetto di un mercato affollatissimo è del tutto anarchico che sia vincolato a norme tu a normative e procedure rigorose
Penso adatte sperequazione che vanno delineandosi con tendenza ad accentuarsi pericolosamente
Il sistema misto e come tale la RAI lealmente lo accetta regge su un equilibrio di obblighi e quindi oneri da un lato di ricavi e di dinamica di ricavi dall'altra
Equilibri di oneri non può certo voglio dire che sono una parte debba rispettare regole limiti procedure e latte lei si estende con l'unica eccezione del divieto della diletta
Divieto che si vorrebbe pure rimuovere incondizionatamente
Venga dunque la diretta
Ma sia accompagnata da una serie normativa antitrust che la Corte costituzionale ha già da anni ritenuto d'indicare come condizioni irrinunciabili
Eppure sembra di capire che proprio questo della difesa è sia il PG vari ostacolo
Al varo di valigie attese da dieci anni e finalmente messa a punto grazie al puntiglioso lavoro del ministro Giarda
Eppure credo
In nessun Paese consentito ad un solo privato al quale pure vanno riconosciuti doti di intuito imprenditoriale di concentrare nelle sue mani la gestione di tre reti televisive ad estensione nazionale
E parliamo dedicati da un lato la concentrazione delle vertenze privata Cresci ricavi da pubblicità ad un ritmo di centinaia di miliardi all'anno
Dall'altra la Reyer fortemente frenate dei ricavi pubblicitari da un meccanismo gestito anno per anno dalla Commissione parlamentare di vigilanza a tutela della stampa ma la stampa non si pensa più se un prelievo pubblicitario
Ben più corposo e operato dall'emittenza commerciale
E frenata cioè la RAI provento che ha più rigoglioso sviluppo naturale e più avvenire
Quel provento che in pratica la concorrenza pur liberamente dilatati
La RAI ha però il canone è vero ai canoni
Ma ci sono anche oneri che la RAI è solo la Raia
Cinque programmi radio otto testate giornalistiche ventuno sette regionali decentrate con ventuno telegiornali e ventuno giorni giornali dati
Ovviamente l'uno diverso dall'altro
Quattro orchestre sinfoniche i Cori il Dipartimento scuola educazione le molteplici prestazioni per lo Stato rimborsati in ritardo o non rimborsati affatto in contrasto con quando ha raccomandato la stessa Commissione parlamentare di vigilanza e poi italiana e ricavo travagliato che si muove raramente lentamente anche in periodi di inflazione più o meno rilevante
Le alte tariffe lo vedete trasporti gas acqua sia del si adeguano con fluida periodicità
Quando invece si tratta di applicare un adeguamento al canone dai il cui gettito va in parte
Allo Stato anche dopo tutte le verifiche si montano tramite politici passano mesi se non anni ed adeguamento non arriva loro stante l'impegno del ministro Gava
Dell'amico davanti al quale rivolgo al quale la RAI
Rivolge anche in questa occasione
Un grazie sincero per la lucida obiettiva comprensione sempre dimostrata verso i reali problemi del servizio pubblico
A questo punto mi domando e possibile
è utile che la RAI cui è affidato il servizio pubblico debba ogni anno annaspare ignorando quale sarà il tetto pubblicitario che le verrà fissato quale sarà l'ammontare di Cannone che verrà concesso davvero trentacinque sta cronica incertezza non ci si aiuta
Come poi ci si chiede a pianificare razionalmente io ad operare da buon imprenditore
Se non si correggono queste prassi la concentrazione dell'emittenza commerciale dotato ormai di un rilevante poi potere contrattuale anche internazionale potrà superare in un futuro non lontano i ricavi del servizio pubblico pur dovendo fronteggiare oneri largamente inferiori
Sono dati di fatto signor ministro che consegno all'onesta riflessione di tutti
Non perché sia chiaro la Rai voglia soffocare la concorrenza va be'conservali al Paese nell'interesse del Paese un servizio pubblico vitale e non mi è già iniziato
La lunga storia della presenza tra RAI nel Mezzogiorno
Dimostra che già in passato l'azienda non è mai venuto meno
Ai suoi doveri e non voglio qui
Ricordare i dati ormai noti e ripetuti
Comunque significativi del processo di unificazione industriale tecnica produttiva e culturale che la RAI ha determinato al massimo grado
Non si può però non dire non riconoscere che dietro le nostre spalle ci sono sessant'anni di radio e trent'anni di televisione nei quali il servizio pubblico è stato al centro della vita di tutti gli italiani
Gli ha dato voce a tutte le realtà del Paese
Italiani oggi parlano italiano dalla Valle d'Aosta alla Sicilia
Ciò che non è riuscita a fare la scuola in cento anni l'hanno fatto la radio e la televisione della RAI in pochi decenni con la loro straordinaria capacità di penetrazione
Istituzione da terza rete televisiva ha rappresentato il punto di arrivo del processo di integrazione sociale e culturale tra le nostre tante Italia
Proprio in coincidenza con l'affermarsi dei network privati che tendevano a masticare l'ascolto utilizzando principalmente materiali straniere di importazione e realizzando qualche programma di varietà esclusivamente a Milano
La Rai avviata un'esperienza che tendeva a valorizzare gli aspetti di più ampio respiro civile della legge di riforma
Nel processo di produzione di programmi informativi e culturali si è messo in azione un meccanismo di volto a stimolare e a valorizzare risorse fermenti della realtà regionali correlando il principio dell'autonomia a quella dell'unità aziendale
Certo al dinamismo dell'informazione elettronica si è contrapposto in sostanziale se staticità di informazione stampata pur in presenza ore sul piano nazionale di positive controtendenza
Soprattutto la stampa quotidiani è apparsa ancorata ad un modello di distribuzione territoriale delle testate e della diffusione delle copie che pone in evidenza punti di forte concentrazione in favori
In favore delle regioni settentrionali il sistema dell'informazione va invece concepito così come è stato detto poco fa dava in una visione globale
Unitaria e integrata ove tutti si accetti radio televisione stampa sono interdipendenti tra loro e devono poter concorre insieme al meglio ad elevare la qualità e la presenza dell'informazione dello spettacolo e della cultura
E va sottolineato che la stampa non è un corpo estraneo rispetto al comparto della comunicazione elettronica al contrario è una presenza fortemente integrativa ed omogeneo
Il rapporto fra la RAI e il MOT e il Mezzogiorno dato
Solo di concorrenza ma addirittura di distrofia strutturali
Vale per il Sud quello che vale per tutto il Paese
Il sistema radiotelevisivo o si legge con equilibrio non trascurando le tv locali non trascurando le tv locali oppure sta in piedi in condizione di pericolosa precarietà
Ma tra pubblico e il privato al di là delle carenze normative sulle quale si vedovi Malta soffermato con la PattiChiari
Il nome di quella pax televisiva a raggiungimento della quale la RAI ha scelto di conformare i suoi atti e comportamenti dobbiamo invece registrare
Dichiarazioni cui non seguono azioni conseguenti e soprattutto coerente siamo pronti a tutte le intese purché le parole degli altri non nascondano gesti ostili se non addirittura tre anni
Di fronte a chi dice di voler collaborare ma si guarda bene dal dal farlo a noi non resta che andare per la nostra strada consapevoli che il nostro obiettivo e rendere un buon servizio al Paese
In altre parole
Se si è parlato di pace e di guerra televisiva noi non possiamo neppure in questo campo essere per la guerra siamo però persuasi che la pace
Per essere vera e stabile deve fondarsi su regole corrette chiare fatte equamente rispettare
è una condizione che spetta essenzialmente al pubblico potere di di realizzare nell'obiettivo interesse di tutti a cominciare da quello dei telespettatori
La RAI anche con le recenti nomine che hanno riorganizzato in molti casi ringiovanito l'intero quadro dirigente da troppo tempo immobilizzato
Sta procedendo sulla strada di una ristrutturazione anzi di un profondo rinnovamento che dovrà consentire all'azienda di rispondere con la forza che ne deriva da una indiscussa professionalità non solo alla sfida del sistema misto e quindi alla concorrenza dei network privati ma anche a quella ed incalzante progresso tecnologico
Abbiamo preso decisioni col massimo impegno medici affermato la crisi politica
Di questo va dato atto al presidente ma anche innanzitutto e ai Consiglieri di amministrazione a tutti i consiglieri di amministrazione che hanno condiviso all'unanimità le proposte le scelte della direzione generale
è stata un'operazione complessa
E di quest'operazione lasciatemi sottolineare almeno tre punti
Abbiamo posto basi professionalmente valide per un modo più organico di gestire l'Offerta programmi
Altrettanto abbiamo fatto per il potenziamento della ricerca di nuovi servizi
Abbiamo dato vita allora è stata un tono ma per curare il viluppo Ali l'informazione regionale in televisione come il relativo sono tre modi per servire il pubblico anche il pubblico del Mezzogiorno in modo puntuale
Incertezze e delusioni di questi ultimi anni
Anni molto difficili
Non hanno impedito alla RAI di conquistare un ascolto più vasto e più fedele testate reti supporti hanno lavorato a pieno regime d'oggi in un momento che a mio avviso rappresenta una svolta fondamentale nella riduca la RAI credo che possiamo guardare con qualche orgoglio al domani
In questo quadro di di rinnovamento al Sud rispetta un ruolo essenziale non a caso si considerò mai chiude il lungo periodo sperimentale della terza rete televisiva che insieme a RAI uno e RAI due si avvia ad essere un punto di forza del nostro fare non è un caso che fare recenti novità che abbiamo introdotto la nostra organizzazione abbia un particolare risalto la testata per l'informazione regionale
Le regioni meridionali insieme alle altre ma più delle altre per le loro specifiche esigenze informative costituiranno il banco di prova attuato a dimostrare la validità di questa città
Si tratta di scelte motivate unicamente l'obiettivo di adeguare l'organizzazione aziendale alle necessità in continua trasformazione che il Paese la gente
L'opinione pubblica manifestano continuamente
Scelte non sembra indolori e che comportano oneri di notevole entità ma siamo un'azienda che vive di Investimenti vecchie proiettate nel futuro
Se guardiamo all'ultimo decennio ci rendiamo conto che la Regione milionari abbiamo investito circa trecento miliardi in lire correnti pari a oltre quattrocento cinquanta miliardi utile in lire rivalutati a mille novecentottantasette ritiene ottantacinque ottantasette i nuovi investimenti previsti al Sud ammontano a facendo sessanta miliardi
Vi è compresa la costruzione di nuove sedi a a Palermo a Cosenza a Potenza il personale delle sedi del Sud e delle isole è passato nel Periodo settantotto ottantasei da mille quattrocentottantatré a mille settecentottantadue le menti di cui centosettantotto giornalisti
Con un incremento del venti virgola due per cento rispetto all'aumento nazionale del sette virgola nove per cento per quanto riguarda in particolare la sede regionale per la Campania si registra una notevole espansione della programmazione
Nell'ottantasei le ore di trasmissione prodotto e diffuso in televisione in ambito regionale sono state facendo trentanove di cui cinquantadue di spettacoli e culturale e duecentottantasette informativa
La produzione nazionale escludendo i contributi giornalistici si è passati dalle cento settantotto ore del settantotto alle duecentotrentuno de l'ottantasei con un aumento del trenta per cento la sede di Napoli
E il suo centro di produzione
Si erano caratterizzati in passato per i grandi sceneggiati
Da studio e per la prosa via via
Nuove risorse produttive e il richiamo offerto agli autori dall'alta professionalità dei quadri tecnici
Hanno orientato l'attività del centro verso una sperimentazione del mezzo elettronico con la quale si sono ci cimentati registi di fama
Proprio qui a Napoli sono stati prodotti alcuni dei film a basso costo che hanno avuto significativi ricordi riconoscimenti
E cito fra tutti fratelli e l'amara scienza premiati lo scorso anno a Venezia nella sezione De Sica
Non vai mo'inoltre dimenticato che da Napoli vengono prodotte diffuse trasmissione come Geo il mercato del sabato cieca
Più che ormai rappresentano appuntamenti consolidati di larga popolarità mentre va ricordato che per la prima volta una trasmissione radiofonica ideata realizzata a Napoli ha conseguito il Premio Italia
Però sa spesso
Purtroppo molto spesso polemiche
Per lo più pretestuose e certamente non limpide insistono insistono ancora in questi giorni su una presunta mancata o scarsa autorizzazione degli studi del Centro televisivo di Napoli
Consente col consentitemi dire chi non è niente di più falso
L'anno scorso per un ente incendio rimase provvisoriamente interrotta una linea produttiva e si era fantasticando su chissà quali prevenzioni contro i cento di Napoli
La più efficace smentita è venuta da i fatti
L'attività appena riparato il danno è ripresa regolarmente gli studi oggi e già da tempo funziona a pieno ritmo e vengono valorizzati con programmi di qualità
In futuro si tratta di rinforzare ulteriormente la vocazione della sede ad offrire le proprie risorse tecnico professionali a tutto il Mezzogiorno in modo da caratterizzare la sempre più come polo produttivo meridionale il contesto di tutta l'attività della RAI
Napoli richiede all'interno e lo scenario di cui ci stiamo occupando una valutazione ulteriore
Napoli è forse la città dove si condensano al massimo grado e precipitano che la forma più appariscente virtù e difetti di di tutto il Paese
Ma di Napoli si parla soprattutto per tre cose la crisi politica i crimini della camorra intemperanza rumoroso dalla folla
Bisogna cominciare a dire con forza che questi sono vice vecchi sono dice inadeguati
Nonostante tutti i mali ereditati dal dalla storia e aggravati dal terremoto dello tanta c'è un popolo con ideali morali e capacità produttive soprattutto fra i giovani non diverso da quello di altre città d'Italia
Come ha dimostrato un recente rigoroso rapporto del Censis
Ma soprattutto c'è uno straordinario risveglio in campo economico in campo culturale fino a pochi anni fa insospettabili
Eppure dei mezzi di comunicazione di massa l'immagine di questa città è ancora lì ridotta ai sospetti più tristi
è un'immagine non autentica lo dico
Facendo anche un po'di autocritica quella che pretende di osservare questa grande ex capitale oscurata dall'ombra nera del Vesuvio un'analisi attenta della sua complessità sociale
Una ricognizione dei problemi una valorizzazione delle sue potenzialità una rappresentazione non olio grafica delle sue con la dizione come dire poi splendori
Saranno al contrario i temi di fondo intorno ai quali vogliamo articolare una grande inchiesta giornalistica che sarà trasmessa dal TG uno me lo consenta il direttore del TG uno
Si cercherà di osservare una realtà così difficili appassionante così abusata è semplificata per offrirla alla riflessione di tutto il Paese affinché conosca Napoli
Che a sua volta potrà riconoscersi in se stessa senza schermi e soprattutto senza luoghi comuni che non sono più tollerati
è un impegno che naturalmente non estingue il debito che la RAI ha contratto verso questa città e verso tutto il Mezzogiorno
Nuovi programmi
Nuovi quadri dirigenti nuove opportunità operative
Nuove iniziative anche promozionali saranno gli obiettivi primari della RAI
Che in sintesi vorrei per il momento articolare in quattro direzioni anche sulla scia di quello che ha rilevato poco fa l'onorevole pubblico
Direzioni che sono formazione informazione Progetto culturale Progetto tecnico tecnologico e cominciamo dalla formazione
La RAI
Che Giada dice al Consorzio per l'istruzione a distanza promosso dall'Università degli studi della Calabria
E alla vigilia di un importante passo successivo che prevede la costituzione insieme ad altre società ed enti tra cui la SIP il Formez di un centro di servizi multimediali per la formazione in sintonia con il programma triennale per la diffusione di massa del sapere del saper fare previsto dal ministro per interventi straordinari nel Mezzogiorno il senatore De Vito la RAI non mancherà di dare a questo progetto il suo contributo frutto di una collaudata esperienza nel campo dei programmi educativi esco
Vastissima
Per restare in questo ambito abbiamo deciso di trasferire presso il centro di produzione di di Napoli iniziativa promossa contro se con successo dall'ubicazione visiva scuola aperta che va a tutti il titolo studiare e poi si tratta di un appuntamento realizzato in collaborazione con l'ISFOL in cui i ministri del lavoro della pubblica istruzione conducono un dialogo indiretta con studenti e insegnanti sul tema bruciante del rapporto scuola-lavoro
è un gesto di attenzione verso un'aria dalle più travagliate del dramma della disoccupazione giovanile e che rientra nel quadro di un potenziamento futuro della programmazione della sede
Informazione non è escluso che una seconda tv del mattino potrà dare il buongiorno ai telespettatori non mi chiedete quando e come perché ci sono comprensibili motivi di discrezione
Già fin d'ora comunque abbiamo constatato che il contributo delle sedi del Sud e delle isole a servizio mattutino del TG uno e di RAI uno ha una sua indiscussa di rilevanza
Non voglio indugiare in armi elenchi ma posso assicurarvi che numerosi numerosissimi servizi sono stati realizzati da Napoli soprattutto da Palermo da Bari o da Cagliari
Solo per citarne alcune sedi che riempiono ormai il palinsesto di Uno Mattina
Raddoppiare un servizio che il pubblico ha mostrato di gradire oltre detto incoraggianti previsioni e che rappresenta un'occasione informativa di comprovata autorità quali che saranno le formule adottate
è un ulteriore o o opportunità che la RAI intende offrire al Mezzogiorno era sede di Napoli in particolare per essere presente ai livelli più qualificati della programmazione nazionale
Progetto culturale
Riguarda in particolar modo a Napoli
Napoli che giustamente in un convegno parigino di qualche anno fa venne definita capitale culturale
Non c'è bisogno di risalire alla sua storia millenaria
Per rendersi conto che anche in questo secolo Napoli ha conosciuto momenti e presenze di fortissima originalità intellettuali artisti
è una città che riesce a Independence all'Europa attraverso profondi suggestioni
E che dall'Europa si lascia prendere perché forse e proprio Napoli la città italiana dove come è stato osservato si può vedere il maggior numero di capolavori ancora sconosciuti all'uomo colto europeo
L'accordo in corso di perfezionamento
Tra la RAI e l'istituto di studi filosofici potrebbe non restare un caso isolato Marti rappresentare un modello di connessione produttiva tra il servizio pubblico e prestigiosi centri culturali
Un modello che potrebbe estendersi eventualmente anche ad altre istituzioni pubbliche o private attraverso le quali la cultura napoletana diventa cultura italiana
Neanche nel campo della musica uno colte della RAI coinvolgere un ruolo determinante in questa città il prestigio e l'Orchestra Scarlatti non ha certo bisogno di essere richiamato
Stiamo lavorando per inserirla nel contesto dell'iniziativa cittadina telegiornali
Quell'ospizio che una sempre maggiore sensibilità
Delle istituzioni e del mondo imprenditoriale Possa chiacchierare i suoi rilancio peraltro già posto in termini concreti all'esame dell'azienda
Con il Teatro di San Carlo abbiamo allacciato a corti pro proficui
Ugualmente con la lei parate nei pompeiane e con una settimana di musica d'insieme ormai diventato festival internazionale di musica
Di Napoli
E infine il progetto tecnologico
E con grande attenzione che la RAI guarda ai progetti orientati verso il Mezzogiorno il campo delle telecomunicazioni
Recentemente il ministro Gava ha parlato del piano incentivato da sottoporre all'approvazione del CIPE
Che prevede fra l'altro la costruzione di reti idiomatiche e di tecnica avanzata premessa indispensabile di una possibile futura Città cablata
Uno dei quattro poli di questa sperimentazione sarà il porto di Napoli la RAI
E pronto ad inserirsi in questo progetto il signor ministro offrendo la specificità il suo patrimonio tecnico e professionale
Mi avvio alla conclusione e vi chiedo scusa
Sì sono stato lungo
Viviamo in quella che è stato ormai definita l'era dei satelliti
Ma non voglio soffermarmi su questo tema che sarà sviluppato fra poco dal vicedirettore generale Fichera tuttavia un dato mi preme sottolineare sei siamo già entrati e renderemo sempre più massicciamente in quella nuova fase dell'organizzazione sociale e della produzione che vede ormai unanimemente deferita postindustriale
Grandi spostamenti di capitali già oggi si orientano nella direzione che impropriamente chiamiamo dei servizi ma che in realtà abbraccia un arco più vasto che va da soddisfacimento i nuovi bisogni materiali fino alla diffusione della cultura e delle idee
Ebbene se il Mezzogiorno ha perso il suo appuntamento collera industriale non può assolutamente mancare di cogliere le opportunità della stagione postindustriale
Se oggi l'industria il mercato della televisione ci appaiono rilevanti in termini di volume di produzione con l'evoluzione delle tecnologie
Le prospettive di sviluppo nel lungo periodo acquisto no promozioni Gino geometrica
Sarà proprio il terziario televisiva elettronico che potrà contribuire ad esaltare il ruolo di quei centri urbani e regionali che oggi risentono ancora d'un divario qualitative qualitativo rispetto a realtà più sviluppate
Meglio organizzate più forti
In uno scenario di questo tipo che tutti gli indicatori di cui attualmente disponiamo
Danno sempre più per attendibile il servizio pubblico radiotelevisivo vuol dire andare nel Mezzogiorno
Un punto di riferimento non solo per nuove opportunità di occupazione non solo per incrementare sistemi produttivi e canali distributivi di prodotti culturale di massa
Ma soprattutto per contribuire a vincere la grande sfida postindustriale
Con la quale le regioni meridionali hanno cominciato a misurarsi è un processo imponente complesso difficile
Occorre muoversi con accortezza senza passi falsi senza fughe in avanti con grande senso di responsabilità e soprattutto non da soli
La RAI farà la sua parte
Per il Mezzogiorno e per Napoli in particolare per queste città dove operatori culturali tecnici politici imprenditori dovranno far coesistere di integrare
Fuori da ogni vittimismo meridionalisti Cospito a sentenziare i valori più forti di una cultura antica con le conquiste più a avanzate delle date le matita
In questo sforzo di rinnovamento la RAI intende essere nel Sud uno dei poli trainanti del cambiamento
Con questo voglio dire signor ministro
Signori parlamentari autorità
Giornalisti
Voglio dire sia la RAI
P e da ogni parte riconosciuto il merito di avere per il passato operato nelle regioni meridionali al meglio delle sue possibilità
E sembra poca cosa rispetto a quello che ancora resta da fare e che la RAI non potrà non fare oggi e negli anni futuri
Questo voglio dire
Anche Hannover vostro carissimi colleghi di lavoro della sete regionale per la cambia Campania della radiotelevisione italiana grazie
Il direttore generale della RAI ha un osservatorio unico da cui seguire e condizionare il complesso dei problemi che si intrecciano
Sul tema delle comunicazioni
Noi lo ringraziamo molto per aver messo a disposizione di questo nostro convegno la sua esperienza lo ringraziamo ancora di più per le prospettive per gli impegni per le aspettative che ha suscitato
Noi crediamo che le cose che ha detto
Proprio per questa ampiezza di analisi per queste indicazioni possa costituire quello cui tutti noi ci aspettavamo
Una base i reali di discussione sulla quale potrà svilupparsi adeguatamente questo nostro convegno ancora grazie amico annessa la parola e a questo punto al dottor Sebastiano Sortino direttore generale della FIEG che il suo ruolo non può che farci comprendere quale sarà il tema specifico sul quale egli ci intratterrà
Nell'ambito di questo complesso problema complesso tema delle comunicazioni di massa
E non poteva non trovare uno spazio un'attenzione particolare il problema della informazione della carta stampata particolarmente dei giornali che tema delicato e difficile della realtà del nostro Mezzogiorno la parola Sebastiano Sortino e per questa sua
Per questo suo intervento
Ringrazio il segretario di Chino per avere invitato un rappresentante la per azioni del reale di torri giornali a questa importante manifestazione
Lo ringrazio personalmente ancor di più per con le le sue parole introduttive
Per avermi dato licenza di debordare dal tema che mi era stato assegnato dal programma cioè quello di parlare dei nuovi mass media
Tema che mi avrebbero
Titti prestare l'attenzione dobbiamo fare questo sforzo di concentrazione anche per un minimo di recupero
Nel tempo ritardo col quale abbiamo iniziato avremo poi qui ad un'oretta e mezza la pausa necessaria per un rilassamento
Uno sforzo di concentrazione la prego dottore sospiro mi scusi l'interruzione
Dicevo che questa autorizzazione debordare dal tema dei nuovi ma il miliardario trovo particolarmente gradita sia perché appartengo alla carta stampata quindi al al mezzo più antico se non più vecchio
Perché anche non parlare di carta stampata sia detto senza polemica in un convegno come questo
Sarebbe stato un errore perché con tutta l'attenzione che nuovi mezzi meritano non sembra oggettivamente lecito né tanto meno utile
Trascurare problemi e prospettive del metodo stampato soprattutto se l'ottica è come è dichiaratamente quella di questo convegno quella di cogliere il collegamento fra lo sviluppo delle comunicazioni di massa e lo sviluppo della economico ma non solo economico del Mezzogiorno
In questa ottica allo sviluppo della stampa meridionale e sicuramente una carta importantissimo una carta Starrett ittica
I nuovi mezzi elettronici lo sanno tutti lo ha detto il direttore Agnes hanno bisogno di mercati sempre più vasti
Sono in grado di raccogliere e distribuire informazioni che provengono da tutto il mondo utilizzano tecnologie che si realizzano a livelli mondiali
Sono per tutti questi motivi destinati ad agire quali potentissimi strumenti di unificazione a livello non solo nazionale ma mondiale
La stessa televisione che come tutti sanno come tutti sanno è già stata
Nel bene e nel male e nel bene ha sottolineato il direttore Agnes e ma sicuramente se non nel male insomma comunque è stata un potente strumento di omologazione culturale a livello nazionale
E e destinata per necessita di cose a diventare uno strumento di omologazione a livello mondiale
Basterà accennare anche solo di sfuggita ai serial se americani o i cartoni animati giapponesi che vengono riversati nelle case di tutto il mondo esportando ed omologa Amdo modi di pensare costumi modelli di l'avvento dei satelliti accentuerà questa caratteristica della televisione il villaggio globale della comunicazione e destinato a diventare per esigenze tecniche
Un villaggio mondiale e in un villaggio mondiale le culture dominanti rischiano di diventare le culture delle aree più avanzate economicamente
Il rischio della perdita della identità culturale evocato dal direttore Agnes e molto più che una preoccupazione sciovinista o una gusto vagamente rétro
A scanso di equivoci dichiarò subito che né io nell'organizzazione alla quale appartengo si è mai iscritto al partito dei nostalgici di quelli che parlano ad ogni passo del buon tempo andato nel quale la buona stampa aveva il monopolio della comunicazione
Contro posto ai confusi Tempi moderni nei quali mezzi di comunicazione sono diventati tanti troppi come dicono gli stessi nord nostalgici è sempre secondo loro troppo invadenti
Al contrario ritengo e riteniamo che nel campo dell'allargamento delle conoscenze tutta di del cittadino il troppo non esista
E l'ingresso di ogni nuovo mezzo rappresenta sempre la creazione di una nuova possibilità di arricchimento per gli individui a condizione però
Che ha lo stesso individuo sia garantita la possibilità di scelta di valutazione di analisi
Che non si consenta la enorme concentrazione di potere informativo e formativo che i nuovi mezzi per la loro stessa natura consentono e al limite esigono il mezzo non è buono cattivo in sé ma in relazione all'uso che se ne fa
La stessa stampa per parlar del mezzo che qui rappresento che è stata indubbiamente uno dei più potenti mezzi per la crescita delle civiltà
E strumento di libertà nei paesi liberi mai strumento di indottrinamento di falsità nei paesi totalitari
I nuovi mezzi elettronici possono ugualmente essere strumenti di massificazione pericolosa
Oppure strumenti di crescita e di mistificazione perché siano i secondi e non i primi occorre salvaguardare la differenza occorre incentivare gli stimoli all'analisi critica occorre
Garantire la possibilità di rimeditazione sul tanto e volutamente non dico sul troppo e viene quotidianamente riversato nelle teste dei cittadini
Il nuovo mondo della comunicazione lo ha già detto l'onorevole pubblico e un sistema nel senso che le sue componenti non sono più separate ma si interessavano intersecano ed interagiscono
Telefono radio televisione
Il video il cinema libero
Sono ormai tutte parti di un unico grande circuito il giornale per formarmi alle cose che più spesso lo strozzo tempo un terminale di informazione è un centro di diffusione di informazione
Non nel medico Giappone ma in paesi hanno con noi confinanti il giornale e anche un mezzo di informazione e di comunicazione elettronica
Questo grande sistema evoca evidentemente subito lo spettro del Grande Fratello di chi controllando il mezzo parafrasando Mac Luan riesca a controllare anche il messaggio
Il senso di questa premessa e che il metodo stampato
Che è sempre e dovunque necessarie ed insostituibile quale strumento di meditazione e di approfondimento dell'informatica delle informazioni sempre più tempestive sempre più numerose il cittadino riceve lo e ancora di più oggi
Quale correttivo della tendenza necessariamente ma significante dei mezzi elettronici
E lo è ancor di più in un'area come quella del Mezzogiorno nella quale non sono il progresso economico non deve entrare in contraddizione con i valori e culturali e sociali
Di cui il Mezzogiorno è portatore ma nel quale sono il potenziamento di quei valori umani
Può consentire uno sviluppo reale ed autonomo e non un processo di mera con un ricco colonizzazione dall'esterno
Qual è la situazione dell'informazione stampata nel Mezzogiorno
Qua c'è qualche cifra servirà forse meglio di tanti radio ragionamenti ad offrire un quadro della situazione
Innanzitutto quanto si legge nel Mezzogiorno
L'indagine compiuto dall'Istat nel mille novecentottantaquattro mette in luce che l'abitudine alla lettura nel mezzogiorno e del sessantasei per cento degli abitanti
Mentre nel centro dell'Italia dell'ottanta per cento e nell'Italia settentrionale e dell'ottantacinque per cento
Soffermandosi solo tutto una lettura dei giornali quotidiani si osserva che nelle aree settentrionali la percentuale di elettori del sessantadue per cento della popolazione nell'area centrale del cinquantasei per cento nel mezzogiorno e del quarantatré per cento
Questo gap tra mezzogiorno e le altre grandi aree e confronto e confermato dai dati di vendita dei giornali nel mille novecentottantacinque
Il Mezzogiorno con il trentasei virgola sei per cento della popolazione italiana assorbito solo il venti non sedici direttore Agnes il venti e poco è poco ma è di più ma è di più
Solo il venti per cento delle copie vendute in Italia
Il Nord con il quarantaquattro virgola sette per cento la popolazione assorbe il cinquantasette virgola quattro delle vendite il centro con il diciannove per cento della popolazione assorbe il ventidue virgola sette per cento delle vendite
Combinando il dato di ovulazione con i tagli fusione
Si vede che nel Nord si tende una copia di quotidiano ogni sette virgola tre abitanti al centro una copia ogni otto abitanti al sud una copia ogni diciassette abitanti
Un divario così marcato potrebbe indurre al più sconfortante pessimismo sulla possibilità di evoluzione positiva di questa situazione se non si considerasse che la situazione è enormemente migliorata rispetto a quella di pochi anni fa
Le vendite nelle regioni meridionali sono cresciute in dieci anni del quarantaquattro virgola cinque per cento del mentre al nord sono cresciuto del trenta e nel centro sono cresciuto del quindici virgola sette per cento
Nel mezzo Giustina destro nel Mezzogiorno si vendeva nel settantasei una copia ogni ventitré virgola sette abitanti mentre oggi come si è visto se ne vende uno ogni diciassette
Mentre il Nord è passato nello stesso derivano da una copia ogni otto virgola cinque abitanti a uno ogni sette virgola tre
E il centro da uno ogni dieci a una ogni otto abitanti
Come si vede gli incrementi più vistosi si sono realizzati proprio nel Mezzogiorno
Anche se ovviamente
Non si può per non truccare le carte nascondere che tali incrementi sono stati resi possibili dal loro basso livello di partenza
Si tratta pur sempre di un tasso di crescita del Mezzogiorno superiore a quello del resto del Paese e quindi di un sia pur modesto e graduale accorciamento delle distanze
L'incremento è confermato anche nell'ultimo anno
Dal mille novecentottantaquattro al mille novecentottantacinque mentre i giornali del sud hanno incrementato le tirature le vendite del sei per cento
Quelli egli nel resto d'Italia hanno incrementato le tirature le venti rispettivamente del due e sei e del tre e due per cento
Ciò ha consentito un aumento sia pure modesto della quota assoluta della tiratura complessiva delle tredici testate dell'Area meridionale
Che sono passate come tiratura dal nove virgola sette per cento del mille novecentottantaquattro al dieci per cento del mille novecentottantacinque e nella percentuale di vendita sono passate dal dieci virgola uno per cento al dieci virgola sei per cento
Si tratta come vedete di incrementi sul totale inferiori in percentuale all'unità
Ma nessuno sa come gli operatori del Mezzogiorno quanto siano importanti questi incrementi e quanta fatica siano costati
All'interno del Mezzogiorno la Basilicata continua a detenere il primato negativo delle vendite per abitante una copia ogni trentasette abitanti nel novantacinque Nell ottantacinque
Una copia ogni cinquanta abitanti nel settantasei
Il primato positivo è stato conquistato dall'Abruzzo quindici una copia ogni quindici virgola cinque abitanti che lo ha strappato alla Campania
Che attualmente una copia ogni diciotto virgola cinque abitanti
Se queste sono le caratteristiche della domande dei giornali il Mezzogiorno è interessante vedere quali sono le caratteristiche dell'Offerta dei giornali a mezzogiorno
Innanzitutto occorre notare che nel Mezzogiorno su trentaquattro province solo tredici pari al trentotto per cento del totale delle province hanno un quotidiano locale
Delle ventuno province senza Cutigliano quattro sono capoluogo di regione tre regioni la Basilicata il Molise e la Calabria sono prive di un giornale locale
Nel resto dell'Italia nessun capoluogo di regione e quindi ovviamente nessuna Regione e priva di un giornale locale
Il rapporto tra capoluoghi di provincia con giornali locali al totale delle Province ed è il cinquantanove per cento nel Nord quasi il sessanta per cento delle province settentrionali hanno un giornale locale
Nel centro invece solo cinque province su venti hanno un giornale in per cento in un giornale locale in percentuale quindi nel centro solo il venticinque per cento e le province a un giornale locale
Avendo visto che nel Mezzogiorno il trentotto per cento delle Province a un giornale locale dire potremmo dire che nel me che sotto questo profilo sotto questa singolare
Percentuale il mezzogiorno e meglio del centro ovviamente bisogna subito dire che questo dato percentuale va anche accompagnato al numero delle testate basti considerare che Roma da sola a quattro giornali senza considerare i giornali sportivi ed i giornali politici
Occorre esso occorre poi osservare anche un'altra cosa che queste cifre di diffusione della stampa nel Mezzogiorno che abbiamo visto hanno segnato un incremento molto significativo quaranta e rotti per cento
Però questa domanda non è stata soddisfatta sono dei giornali veri rionale
Nel mille novecentottantacinque le vendite medie giornaliere dei quotidiani del Sud sono state di un milione e duecentodieci mila copie ogni giorno ci son vendute un milione duecentodieci mila cose
Ma di queste seicento ventun mila il cinquantuno virgola quattro per cento
Erano di giornali del sud mentre restanti cinquecentottantanove mila copie cioè il quarantotto virgola sei per cento del totale erano di giornali editi fuori dal Mezzogiorno
L'incremento di venga delle testate locali rispetto all'ottantaquattro è stato del sei per cento esattamente uguale a quello delle testate edite fuori dell'area se è confortante vedere che lo sviluppo della domanda di informazione soddisfatta dai giornali locali procede ad un ritmo non inferiore a quello delle testate non meridionali
Non può essere solo passato sotto silenzio il fatto che quasi la metà della domanda globale del Mezzogiorno viene soddisfatta da testate non meridionali
Mentre da della vendita dei giornali meridionali nord e nel centro non raggiunge l'un per mille della vendita di quelle aree
Situazione confermata da un dato tecnico otto testate non meridionali sono tra tele trasmesse in facsimile nel Mezzogiorno ad undici punti
Dai quali poi vengono stampati e dai quali vengono poi diffuse al contrario nessuna tele trasmissione avviene nella direzione opposta dal sud al nord nessuna testata meridionale esperire trasmessa al nord
Positivi sono stati oltre che Idi oltre ai dati di diffusione e di vendite positivi sono stati anche i dati relativi ai ricavi delle tesi testate meridionale
I ricavi editoriali più strettamente i doriani cioè le venti della pubblicità nel mille novecentottantacinque hanno subito un incremento del sedici virgola otto per cento rispetto al mille novecentottantaquattro
Un dato confortante che è superiore al dato medio nazionale
Considerando che l'intero comparto i quotidiani ha fatto registrare sempre per vendita pubblicità un incremento del quattordici per cento quindi abbiamo un sedici virgola otto per cento di incremento dei ricavi delle tre Stati meridionali contro un quattordici per cento
Medio nazionale
Analizzando il
Distintamente gli incrementi dei ricavi da vendita e i ricavi da pubblicità vediamo che i ricavi da vendita sono mentali del quattordici per cento e ricavi da pubblicità sono aumentati del venti per cento
Anche questo è un dato molto importante il mondo dell'utenza pubblicitaria scopre
La editoria meridionale capisce che il giornale del sud è un veicolo importante per un mercato importante
Il fenomeno e anche espresso da un altro dato se la percentuale media dei ricavi da pubblicità di tutti i quotidiani e nel mille novecentottantacinque pari al quarantadue virgola otto per cento del totale dei ricavi
Cioè fatto cento i ricavi il quarantadue virgola otto per cento è assicurato dalla pubblicità
Questa percentuale nello stesso anno per le testate meridionali è stato del quarantotto per cento
Quindi abbiamo circa sei punti cinque punti virgola due in più rispetto alla media nazionale nella composizione dei ricavi
I giornali meridionali hanno in percentuale più ricavi pubblicitari della media dei giornali
Della media dei giornali se poi facciamo il raffronto fra questi dati e i dati delle giornate del resto del Paese vediamo ovviamente che questa questo positività del dato si accentua
I giornali quotidiani del
Del sud hanno infatti incrementato i ricavi pubblicitari da venti a rispettivamente del venti e del quattordici per cento a fronte di un corrispondente incremento dei quotidiani editi nel resto del Paese del diciotto virgola sei e del dieci per cento
Ecco questo e il la fotografia della situazione è chiaro che questa Fotografia
Evidenzia alcuni dati di fondo alcuni connotati di fondo della editoria meridionale dell'editoria meridionale di quotidiani
Il primo dato che il più consolante quello credo sul quale bisogna costruire una politica e che la domanda di giornali nel sud e in espansione ad un ritmo più alto che nel resto dell'Italia
Il secondo dato e che l'attività editoriale nel Sud ai indici di economicità analoghi se non superiori a quelli medi nazionali
Il terzo dato e che a fronte dell'incremento della domanda dei giornali non si è sviluppata nel Sud se non negli ultimissimi tempi un'offerta di nuovi giornali
Ma piuttosto una maggiore penetrazione dei giornali meridionali già radicati e dei giornali provenienti dall'esterno dell'aria
L'ultimo punto che il più drammatico e che le nuove iniziative editoriali realizzati nel Sud sembrano afflitte da una strutturale fragilità che si è tradotta in un numero sicuramente patologico di crisi
E di chiusure di testate
Abbiamo
Visto che i giornali radicati nel Mezzogiorno hanno tutto sommato un livello di economicità superiore addirittura a quello del resto della contemporaneamente assistiamo al continuo per fallimento delle nuove iniziative meridionali sorte nel Mezzogiorno
Se da questa analisi si volesse
Trarre una diagnosi
Pare quella che esista una contraddizione di fondo fra la domanda di giornali del mezzogiorno e la capacità del Mezzogiorno di esprimere nuove iniziative editoriali valide e capaci di soddisfare quella domanda aggiuntiva
Evidentemente i fatti dimostrano che la soglia minima di redditività del Mezzogiorno e sproporzionata per eccesso a livello almeno a livello iniziale raggiungibile dalle nuove iniziative editoriali
E che le iniziative già consolidate pur aggiungendo soddisfacenti livelli di redditività e di efficienza
Non riescono a soddisfare integralmente la domanda del Mezzogiorno lasciando spazio ad una consistente penetrazione delle testate provenienti dall'esterno dell'aria
A questo punto il problema di questa
Di questa contraddizione tra l'espansione della domanda e l'espansione dell'Offerta
O più esattamente tra l'espansione della domanda e la creazione di un'offerta in grado di soddisfare quella domanda ovvia mente
Passa al momento politico che è l'unico che può trovare le formule e le vie per risolvere questa contraddizione
Io vorrei qui semplicemente citare qualche passo di una di uno studio fatto da un attento ed acuto osservatore dei problemi del Mezzogiorno
De Rita del Censis
De Rita del Censis individuava in un convegno che abbiamo fatto proprio sulla stampa del Mezzogiorno
In tre fatti fondamentali le caratteristiche attuali del Mezzogiorno ai fini della Esame del problema della stampa del sud
Questi tre fatti fondamentali sono un aumento reale della ricchezza un aumento delle diversificazioni in terne con una su con un'espressione che gli è cara il Mezzogiorno né più una area omogenea ma è una area Pelle di leopardo
Un ritorno è questo forse il punto più importante agli un ritorno degli archetipi culturali tradizionali del Mezzogiorno
Nelle nel Mezzogiorno si realizza dice sempre diritta un rapporto fra giornali locali e cultura locale che l'elemento essenziale della stampa meridionale questa capacità del giornalista dell'editore di vivere dentro la società locale e difficilmente rintracciabile nella migliore stampa del Nord
Questo aspetto diventa orgoglio di viverci dentro perché restituisce capacità di produzione dal di dentro alla cultura meridionale
C'è un orgoglio dividerci dentro che diventa rabbia o disprezzo per i reportage della grande cultura del no
Ecco questo è questi sono i due dati
E che questa volta non sono in contraddizione ma sono omogenei
C'è una grande domanda di informazione del Mezzogiorno c'è un un orgoglio di meridionali da parte degli organi dell'informazione del Mezzogiorno
Ecco queste due tendenze si sposano quindi e sono il punto sul quale si potrà costruire una politica si spostano e dirigono entrambi verso un'espansione della informazione del Mezzogiorno informazione non nel Mezzogiorno ma informazione del Mezzogiorno
Perché nel mezzogiorno e questo è un un dato importante il giornale e chiamato forse al
Il giornale nel Mezzogiorno non è solo un organo di informazione ma è un organo di legittimazione di ciò che nel Mezzogiorno adonta dei e facili archetipi trasmessi dalle culture dominanti esistenti buono e di positivo questa questa tendenza alla asse alla semplificazione per tutto ciò che riguarda il Mezzogiorno e una tendenza a cui noi assistiamo quotidianamente a noi meridionali perché anch'io sono meridionale come più meridionale non si può essendo del sud della Sicilia
E noi assistiamo
Continuamente a questa semplificazione di una realtà lì e complessa qual è quello il Mezzogiorno
E il tutti ladri il tutti camorristi il tutti i mafiosi il il tutto lento il tutto da disfare il tutto da rifare e chiaramente un portato di una cultura che non è quello del Mezzogiorno mai e della cultura dominante che nel Mezzogiorno si inserisce il giornale del mezzogiorno e anche anche questo grande compito quello di legittimare
Il tanto che di buono cioè nel Mezzogiorno diventando in questo senso è effettivamente quello che il giornale comunque deve essere cioè contropotere
L'organo della gente e non lo organo di coloro che decidono o vogliono decidere ciò che la gente deve pensare grazie
L'intervento del dottor Sortino ha completato certamente il panorama di questo nostro convegno mettendo a fuoco il problema che resta obiettivamente centrale quello appunto della carta stampata lo ringraziamo molto
Per questa per questo importante contributo la parola e al vice direttore generale della RAI Massimo Fichera
Che terrà il suo intervento su nuove tecnologie e nuova società la parola nota l'etichetta grazie presidente tema esattamente vorrebbe essere quello di nuove tecnologie e questione meridionale
Due termini non facilissimi da mettere assieme da accostare
Perché da una parte ne abbiamo uno quello delle nuove tecnologie che appare come un tema trionfante come un tema vincente almeno apparentemente cavalca un'onda lunga di successore di vittoria
E in questo suo successore questa sua vittoria sembra tendere addirittura a cancellare l'altro
Infatti in quest'ultimo decennio la questione meridionale e che come tutti ci ricordiamo è stato il tema centrale durante gli anni cinquanta e sessanta per il caso Italia così intimamente legata al dibattito sulla programmazione sembra essere stata continuamente il lusso ignorato
Era in un certo senso l'altra faccia dello sviluppo e dunque qualcosa da nascondere
Quasi come il figlio dalla colpa da estromettere dal palazzo felice dove regnava l'inarrestabile trionfo del progresso di cui la tecnologia la nuova tecnologia era la materializzazione
Il dibattito sulle nuove tecnologie
Sulla cosiddetta Società dell'informazione e forse in un certo senso stato quello che ha dato il contributo più forte a questa operazione di scomparsa di cancellazione
Ci si è illusi
Che nella neo lingua proprio quelli Anna degli home computer dei trenta delle audience dei target
La rimozione dalla parola come si dice nel soggiorno in inglese
In base che poi in questione meridionale non esiste proprio è impossibile ecco che la rimozione della parola equivalesse alla scomparsa del concetto e conseguentemente del problema
Le nuove tecnologie avrebbero infatti garantito prima larva abita pratica ripresa
E poi l'impennata definitiva dello sviluppo e dentro di esso la risoluzione dei punti di crisi e di debolezza dell'economia nazionale
Per fare ciò c'era bastava soltanto una semplice operazione che esse fossero liberate da qualsiasi limite regola in modo da potersi muovere sul mercato in completa autonomia
Tutto il dibattito sulle nuove tecnologie sul postindustriale
E così servito come un grande grimaldello ideologico per spostare il problema del Governo dello sviluppo dai meccanismi che erano proprio del modello del Welfare State
Realizzato attraverso la politica di piano a quello della deregulation
Un libero mercato Hawthorn regolamentato dai sui stessi interessi e dalle sue dinamiche interne e che non aveva bisogno d'altro
Si è tentato in altre parole io ritengo
Un'equazione problema del sottosviluppo può essere ancora un problema quanto il modello politico-culturale sia quello del Welfare State
La deregulation che significa mercato significa di per se stessa sviluppo e quindi soluzione dei problemi del sottosviluppo e quindi loro sparizione
L'ondata che ha penso a liquidare l'ideologia e la pratica della politica del Welfare della politica di sviluppo guidata che certo andava rivista che certo andava aggiornata ha preteso però di spazzare via anche i problemi che esso affrontata e fra di essi spazzando spazzando ha spazzato via anche il problema meridionale
Io oggi credo che siamo in una fase un pochino di riflessione insomma no la grande ondata di moda e di successo della deregulation credo che
Sia in fase calante e questo non soltanto perché il suo leader e simbolo no che il Presidente degli Stati Uniti del regolando del regolando se ha ritrovato un po'di guai anche Lori tra cui quelle di avere del regolato flussi di Arbib flussi finanziari in mente direzioni
Che neppure lui stesso sapeva ma anche perché alcuni sintomi di crisi internazionale testimoniano che siamo in una fase i necessità di ripensamento
E oggi è quindi possibile senza mediazioni di Termini ideologia provare a tornare a mettere in rapporto in quei termini
Tre
Pare l'invito che ho già rivolto prima a tutti gli amici che si addensano
Presso l'entrata di accomodarsi di comunque insomma di garantire un minimo di silenzio e di ordine senza del quale estremamente difficile per gli amici che intendono seguire poter appunto seguire l'importante intervento del vicedirettore generale della RAI rifiuto
Ritengo che oggi è possibile cercare di tornare a mettere in rapporto diretto i due termini senza mediazioni ideologiche e vedere in che rapporto esattamente possiamo porre il concetto di nuove tecnologie di sviluppo e quello di maggio
Certo resta un confronto difficile
Da una parte e ripeto c'è un termine vincenti le nuove tecnologie in pieno sviluppo anche se certo ci sono alcuni segni di insufficienza e qualche affanno
Su però esse sono nel complesso in una grande fase di sviluppo se noi proviamo ripensare al nostro sistema che il sistema delle comunicazioni
Noi vediamo che tutte e tre i sentimenti di cui esso è composto
Distribuzione produzione e consumo sono tecnologicamente in fase di profonda trasformazione la distribuzione attraverso il passaggio a nuovi tipi di distribuzione via cavo e via satellite
La produzione attraverso la necessità oggi di produrre prodotto per l'intero sistema trasmissivo e di vedere unitariamente questa distribuzione questa possibilità di le possibilità di distribuzione che unificano in qualche misura anche il prodotto
Il consumo attraverso modalità completamente nuove non penso soltanto alla alla con video non e alla possibilità di consumo individuale ma penso alle infinite possibilità di distribuzione che vada al singolo individuo fino alla totalità andando per gruppi sempre più specificati che offre questa nuova situazione
Sono tutte potenzialità che si muovono dentro un universo della comunicazione che profondamente modificato rispetto a quello di dieci anni fa e soprattutto apre caratteri e molto più ricco assorbe molti più flussi finanziari
E e dichiaratamente completamente internazionale oggi non si può agire nel sistema delle comunicazioni senza agire in una dimensione internazionale
D'altra parte c'è una questione meridionale in cui certo come è stato qui giustamente ricordato molto è cambiato molto è avvenuto
E ma dove certamente c'è un dato di fatto innegabile le risorse produttive del Meridione continuano a svilupparsi comuni indice che è inferiore a quello della media nazionale
E questo Fassi che la forbice Nord e Sud sia aumentarle
E questo avviene in tutti i campi e avviene anche ed è un certo senso soprattutto nel campo dei sistemi informativi e le nuove tecnologie
Non in particolare quelle del sistema informativo quindi non soltanto nella loro ideologia tendono a cancellare la questione meridionale ma nei fatti tendono ad aggravare questa forbice anziché a ridurle
E su questo punto bisogna essere assolutamente chiari
Il Mezzogiorno si presenta ancora oggi
Come l'area più esposta a subire passivamente
Le trasformazioni in atto nel sistema informativo proprio a seguito dell'immissione delle nuove tecnologie a causa delle sue debolezze industriali a causa del suo apparato produttivo
Tipo e periodi relativamente scarso valore economico del suo consumo in un momento nel quale il prodotto informativo e sempre più visto e vissuto concepito come merce
L'attuale aumento dello scarto nel campo di televisivo e in quello del sistema informativo tra le due aree nazionali che è un fatto e frutto proprio del modello produttivo di questi ultimi anni
Che ha spostato sempre più interamente sull'asse Roma-Milano la fase produttiva ideativa e decisionale
A questo punto io credo che occorre ricordare come questo trenta relativamente nuovo rispetto a quello ad esempio che veniva negli anni cinquanta e sessanta
Ed è nuovo rispetto a quello che in quegli anni avveniva proprio per merito dalla RAI mi sia permesso in questo caso una citazione di orgoglio aziendalistico anche perché mi riferisco a un periodo aziendale nel quale io alla RAI non ci stanno anzi ero per altri motivi con quella RAI
Imposizione di polemica
Ma certamente è vero che il modello del servizio pubblico guidava un'idea di sviluppo fondata su di una crescita omogenea sull'intero territorio dal fatto televisivo
Detto in altri termini il concetto di servizi o al posto di quello di mercato
Faceva sì che ad esempio gli investimenti nella rete dei ripetitori mira solo ad una copertura omogenea dell'intero territorio nazionale negli anni cinquanta la tecnologia di quei tempi che era quella di ripetitori
Si sviluppò con assoluta tendenza egualitaria su tutto il territorio nazionale
Oggi avviene accertamento lo sparo l'opposto no la concentrazione degli investimenti avviene nelle aree di consumo
Nelle aree di concentrazione delle risorse finanziare dei flussi finanziari e via via va diminuendo a integra tanto via via che si allontana dai centri
Di quelle aree
E questo è vero che allora ci fosse gente in anche da un punto di vista produttivo e del sessanta la creazione del centro produttivo di Napoli da parte della RAI che tendeva a questo riequilibrio tutto bene quindi tutt'altro
Quando si mettono in luce i meriti di un tipo di sistema che tende a intervenire sullo sviluppo anche guidandolo ed orientano idolo certo occorre metterne in luce anche i limiti
Se il riequilibrio non riuscì neppure allora certamente non riuscì in termini produttivi questo fu conseguenza di una situazione generale complessa che una delle contraddizioni e dei limiti forti dell'intero modello che ho chiamato del Welfare e cioè una tendenza naturale all'accentramento alla burocratizzazione del servizio che peraltro si è verificata anche in altri servizi come quello ferroviario e telefonico
In termini più generali
Tale tendenza tendeva a contribuire anche cessare e a mettere in crisi un modello di sviluppo appunto lo stato sociale classico
Che porta dentro di sé gli elementi della sua crisi di efficienza quali lentezze appesantimenti burocratici spesso sprechi in ogni caso scarsa mobilità
E agilità nel movimento degli investimenti estradosso questa rigidità dello sviluppo diciamo così dello sviluppo guidato che si nei fatti tradotta in una gestione qualche volta passiva di una rendita di posizione che si è innestata la spinta privatistica la quale bisogna dirlo
Non ha prodotto certamente una grande accelerazione della prendi della crescita complessiva
Ma che però sia accompagnata ad un'altrettanto rapida accelerazione dello squilibrio
Tra le varie aree del paese purché il volo privato atte o come ho detto ha concentrato il suo centro di investimento produttivo e decisionale
Nelle zone che presentavano le maggiori opportunità di mercato
Io vorrei scusarmi per questo continuo rinvio da un tema specifico quale a dei modelli politico-culturali generali
Ma sono personalmente convinto che una lettura del processo di trasformazione del sistema informativo e particolarmente del sistema radiotelevisivo
E non solo di quello italiano
Ma di quello europeo e più cipolle e diventa più facile sessi lecci aldilà Tissot si cerca di vedere i grandi modelli politico-culturali che stavano dietro e ci sta sono stati una brevissima digressione
La radio è nata come radio privata no quando nacque la radio non è vero che è nata come un fatto
E diventata in Europa lasciamo stare l'America che l'americano cioè un'altra cosa e non tre
E diventata pubblico proprio perché il modello culturale prevalente in quel periodo in Europa era proprio quella del quel fasciste in cui inquinanti lacci e che i comunico o tutti i suoi connotati positivi e negativi
Una scarsa preoccupazione sulla quantità del prodotto l'importante non era dare molto prodotto
Ma la necessità di distribuirlo ai quali Kharja mente che tutti avessero la stessa possibilità di fruirne e ti Hoshyar
Quando arriva la deregulation
Quando si pone il mercato sul mercato l'accento principale il problema a quel punto diventa invece non
L'eguale distribuzione al prodotto ma la quantità e la moltiplicazione del prodotto
E questo è la modificazione di questo modello politico culturale che segna il passaggio dai modelli di televisione pubblica ai modelli di televisione privata se non leggiamo depressi queste cose forse il fenomeno diventa meno leggibile
Ma nel momento in cui la deregulation operati in nome del mercato questa trasformazione
Non si risolvono i problemi se non risolvono alcuni ne nascono degli altri certo il primo modello come ho detto c'è il rischio nel primo del la la di lentezze di burocratizzazione di controllo politico di pedagogici mo'ma nel secondo dietro il modello della deregulation nascono due fatti ineluttabili concentrazione e squilibri
Il fare il modello terrei volato in nessun modo guidato del fenomeno del sistema delle comunicazioni sto parlando specificamente del sistema delle comunicazioni e radiotelevisive porta fatalmente verso questi due fenomeni un fenomeno di concentrazione è un fenomeno di squilibri
Concentrazione il tasso di unico polizza azioni che ci sei dentro un sistema libero televisivo lo dimostra l'esempio concreto è infinitamente più alto di quello che c'è negli altri sottosistemi economici
L'esempio dell'Italia è un esempio assolutamente illuminante in cui subito tutto no si è risolto in una concentrazione totale ma prendiamo in questo caso si le sembri americane
In America son rimasti per sempre ferme stabile tre network e che poi siano tre ci sarebbe molto da discutere perché i legami interni
Che li collega non so comunque un chiarissimo esempio di oligopolio estremamente forte ed esterne
Cioè il sistema lasciato a se stesso presenta questo fenomeno
Nello stesso tempo
Presenta abbassata al mente verso fenomeni di squilibri no la concentrazione inalare è un fenomeno che è stata a lungo esaminato odiare
Che sono state e restano di grande produzione è il Vece l'abbassamento di altre aree aree di puro consumo
Questo è il panorama internazionale ma questo signori e anche il panorama italiano
Si è ripetuto da noi in scala il problema della crescita diseguale
Che appunto ormai supera gli stessi ambiti della storia nazionale su cui eravamo abituati a riflettere e investe direttamente gli stessi equilibri che si stanno determinando sull'intero mercato internazionale dell'informazione
La diminuzione delle quote di produzione nazionale nell'offerta di programmi televisivi i Bastille di bassi investimenti non fa un tecnologico privi di qualsiasi strategia complessiva
Tendono a far sì che l'Italia nel suo complesso può rischiare di trasformarsi in un'aria no attivamente sempre meno ricca e priva di autonomia industriale
La questione meridionale come la viviamo oggi ancora una volta non è dunque semplicemente un problema da risolvere
Nei riguardi dal rapporto sud nord è il segno e il simbolo a discrezione del generale problema italiano nei riguardi della competizione internazionale
Ancora una volta la questione meridionale è la questione nazionale la questione di fondo la quale e questo Paese hanno e la questione meridionale il suo simbolo e soci ed il suo centro
E sia chiaro
Il problema riguarda anche e soprattutto le nuove tecnologie l'affidarsi alla forza del mercato anche nel campo delle nuove tecnologie
Non me la soluzione del problema
Anche per un altro motivo su cui è opportuno riflettere il mercato certo ha una sua valenza innovativa
Ma anche una sua fortissima valenza conservatrice tesso come ad essere in continua sintonia con gli acquirenti di merci
Che sia così sul piano del prodotto televisivo è evidente
La situazione concorrenziale non è sempre una conca una situazione che tende ad innovare insomma no
Il mio personale senso di fastidio diffidenza verso il fenomeno delle televisioni private come si è presentato in Italia e vi assicuro non dipende da spirito di concorrente no
Dipende dal fatto che mi sembra sul piano del prodotto la televisione privata Roma insegnato niente
No non ho imparato nulla speravo da una situazione di concorrenza di imparare delle cose di vedere non ha fatto altro che usare il mercato dei motivi e soprattutto il fatto che questi divi vengano non soltanto comprati sul mercato ma vengono usati esattamente nella stessa maniera in cui venivano usati prima dimostra che c'è una situazione che è una situazione tendenzialmente conservatrici ma il discorso vale anche sul piano delle tecnologie la gravità del problema dello sviluppo selvaggio in Italia delle televisioni private
Accanto a tanti suoi aspetti positivi ha però un aspetto negativo che straordinarie sul quale spesso non si metta l'accento cioè il fatto che questo fenomeno sia avvenuto a tecnologia zero
Dopo negli altri paesi cosa si è fatto bloccando lo sviluppo della distribuzione
Si indirizzano i nuovi flussi finanziari e le nuove richieste di prodotto da parte del pubblico sulle nuove tecnologie si allargheranno il numero dei canali in Germania in Francia
Ma questi flussi finanziari vengono rivolti Hannover distribuzione osservando nuove tecnologie in Italia e noi sappiamo che la tecnologia che è stata usata erano i i i televisori idee i ripetitori smessi dalla RAI comprati a Porta Portese insomma no e che sono stati e che sono stati in genere USA
Allora
Sul piano certamente dei modelli il discorso sarebbe lungo e non è questa la sede sei vero voglio limitarmi a dire il sistema il rapporto sistema televisivo
Modello politico-culturale forse la stabilizzazione di un sistema misto reale
Deve corrispondere avverrà nel momento in cui ci sarà anche un superamento del modello dalla deregulation share Thorne conservi la forza di spinta e di crescita
Ma la in canali in un progetto che per cui diventi strumento non di squilibrio ma di superamento degli squilibri
In ogni caso a parte le riflessioni che su questo potremmo fare come forse tra alcuni anni rileggendo la crisi politica di questi anni la potremmo rileggere impositivo proprio come crisi del superamento di questi modelli politico culturale
Ecco parlando di nuove tecnologie di questioni meridionali e fuori dubbi che se non è certo possibile la riproposizione di vecchi modelli di sviluppo guidato le soluzioni moderne tra virgolettato o l'abbandono oppure semplici al mercato sono i fatti lo dimostrano assolutamente inadeguati non è su questo piano che si affronta il problema
Occorre
Vi è la necessità di fare scelte di indicare priorità disegnare strategie in altre parole occorre un progetto occorre un piano
Certo un progetto e un piano articolato e flesse flessibile ed articolato
Flessibile nel senso che sia capace di seguire la velocità del cambiamento
Articolato nel senso che ad esempio nei riguardi del Mezzogiorno si renda conto di quanto è avvenuto di come al suo interno non esista più una questione meridionale unica messi strano delle situazioni completamente diverse
Ma fuori di un progetto non è possibile un intervento in questo campo e io vorrei avviarmi a chiudere
Dicendo che questo non è un discorso astratto non è un discorso di modelli culturali vorrei fare qualche esempio concreto
Prendiamo
Nel quadro delle grandi scelte tecnologiche di cui in fondo siamo per dimostrare che esse richiedono non è che possono avere un progetto ma richiedono un progetto e un piano di sviluppo pensiamo che cos'è il cambiamento che avviene nel campo della distribuzione la distribuzione cambia con il satellite e con il cavo no benissimo allora gli abbiamo un primo problema discetta di Poli politica di progetto politico
Satellite cavo sono tra i sistemi in qualche modo complementari ma che in qualche modo si sovrappongono no
è necessaria a monte una scelta sul loro sviluppo ponderale sullo sviluppo relativo non è vero che il mercato cita su questo piano una risposta insomma no
è un problema se si vuole avere uno sviluppo intelligente di fare una grande scelta politica iniziale
Quindi già su questo piano c'è una necessità assoluta
Ma fatta questa scelta che a mio parere è appunto una scelta ponderale nella quale c'è la necessità di sviluppare tutte e due i sistemi il sistema satellite il sistema cavo noi in tempi e modi diversi prendiamo ciascuno di essi per suo conto
Il sistema saltelli
Io vorrei dire financo sormonto alla buona che spero resti agli atti anche per la memoria del ministro Gava per l'attenzione del ministro abbia
Cosa può succedere nel sistema satellite un satellite detto così alla buona
Lo si fabbrica no lo si gestisce in orbita no ci si mettono dentro dei prodotti da trasmettere no va bene che possono essere pacchetti telefonici dati e programmi televisivi la queste per benissimo chi fa queste cose
Chi fabbriche al satellite in Italia è una società Selenia spazia chi lo gestisce in orbita e la società Telespazio
Chi ci può mettere dei prodotti prodotti telefonici e la società si
Dati pacchetti di dati per la trasmissione dei dati e la società Ital sia il programmi televisivi è la società RAI ho citato cinque società guardate caso si tratta di cinque società tutte e cinque delle partecipazioni statali tutte e cinque anzi del ieri è tutte e cinque società non settentrionale
Non è questa una grande occasione per un grande progetto pubblico politico di sviluppo in cui nuova tecnologia significa sviluppo ma significa sviluppo guidato e significa che è un po'funzionale a un riequilibrio e non allo squilibri a me sembra l'uovo di Colombo insomma no forse ci sarà qualche allora in questo ragionamento ma fino a questo momento nessuno ha saputo ha saputo dimostrare
E per quanto riguarda il cavo René per quanto riguarda il cavo il cavo e un sistema di sviluppo
Che si pone in modo diverso dallo sviluppo satellite cioè va sviluppato molto più disteso nel tempo non molto più con progetti particolari che partono essi muovono l'uno dopo l'altro nel tema non è che si può pensare a a bissare l'italiano
Bisogna fare degli esperimenti ricca blitz azione e su questo poi sviluppate
Benissimo
Perché non individuare anche per il Mezzogiorno un primo progetto di ablazione che inizia a lavorare sul soddisfacimento di quella che si chiama l'utenza affari e poi su questa innesta l'utenza privata
Un tipo di utenza che è presente in alcune aree significative del Mezzogiorno
Penso all'Area di sviluppo Napoli-Bari
A queste due possibilità insomma
Non può essere di questa direzione appare possibile ipotizzare un asse di sviluppo lungo questa direttiva
Che si presenti non come alternativa ma come riequilibrare il progetto che sta nascendo al nord noi come RAI
Stiamo lavorando a un progetto Lombardia cablata assieme alla seduta assieme a alla Pirelli assieme all'Italsider assieme alla Sirti
Che parte dal principio che progressivamente si farà un'esperienza di Capizzi azione che partirà dalla città di Milano e poi si svilupperà lungo l'asse Milano Torino
Perché non è possibile ragionare a uno quale tipo di progetto di sviluppo che prenda in esame
Il progetto masse di sviluppo Napoli-Bari anche qui un esempio di sviluppo Circle e lo sviluppo non viene arrestato lo sviluppo viene promosso ma è uno sviluppo intelligente è uno sviluppo mirato
Non ho fatto altro che citare due dei progetti possibili altri ne possono essere stati fatti e non sto che non sono stati indicati quello nel campo dello sviluppo dell'informazione nel campo della formazione a distanza
Ma torno a dire a qualsiasi progetto si pensi nulla appare possibile ripeto senza un progetto senza una qualche sorta di pianificazione del settore
Un intervento in questo senso è indispensabile non solo per dare un senso allo sviluppo e all'equilibrio nazionale ma è indispensabile per rendere il nostro Paese competitivo sul piano internazionale
Osannato proprio in questo momento finale cui chiudendo mentre fino adesso avevo parlato di progetto ho usato l'espressione piano
Pianificazione democratica
Ebbene signori lo confesso sono un nostalgico di questa grande esperienza della democrazia italiana
Io penso che il momento della pianificazione democratica sia stato un grande importante momento
Della nostra democrazia e ritengo che oggi rimeditare ripensare certo per aggiornarlo
Alle esperienze politiche di una generazione di uomini che va da Ezio Vanoni a Ugo la Malfa da Pasquale Saraceno ad anticorruzione ad Antonio Giolitti e certamente una cosa
Che potrebbe essere estremamente utile e interessante
E io vi prego di scusarmi e forse vi ho deluso servendomi voi chiamato a parlare del futuro ho finito con un richiamo al passato ma forse con i tempi che corrono può servirci a tutti
Grazie
Grazie al dottore Fichera per questa su analisi così ricca sul rapporto pubblico privato in relazione alle nuove tecnologie e sulla necessità di riaffermare anche sotto questo profilo la centralità del problema meridionale nelle scelte di politica generale
La parola e al professore Ermanno Bochini sul sistema radiotelevisivo una nuova normativa
I primi e se non si
Per la verità data l'ora tarda pensavo di stare in piedi per che mi metto nei vostri panni
Sono le ore tredici e quindi mi incorre un duplice obbligo
L'obbligo di non infierire dato che avete ascoltato già con pazienza tutti gli oratori
E l'obbligo di
Utilizzare la dote di minuti a mia disposizione senza invadere il campo dell'amico Nuccio Fava
Perché altrimenti farei come Berlusconi se avendo tutto il tempo a mia disposizione lo utilizzarsi tutto quanto subito presto e in modo che il resto sia affidato sulla futuribile
E il tema che mi è stato affidato riguarda la nuova normativa
E e questo certamente e l'appuntamento al quale tutti guardano in un momento che son trascorsi dodici anni da quando abbiamo avuto l'ultima legge organica sul sistema radiotelevisivo
Va subito detto con altrettanta chiarezza che
In Parlamento giace in un cassetto un disegno di legge organico presentato dal ministro delle Poste
E
Il primo problema cerco di essere quanto più possibile sintetico
Cercando di affidare a voi lo svolgimento di alcuni passaggi altrimenti prendo troppo tempo
Un primo problema reale
E che sul piano dell'analisi
Oggi il primo rischio grande che si corre che il legislatore nazionale arrivi troppo tardi
Troppo tardi
Perché il vero problema comincia ad essere che cosa è oggetto o può essere oggetto di una legge oggi nel mille novecentottantasette e che cosa passa al di sopra della testa del legislatore nazionale
La realtà è sotto gli occhi di tutti
Ed è una realtà nella quale le grandi mediazioni economiche se nel sistema del Preside avvengono sul piano internazionale
E su questo piano già gli accordi realizzano
E prefigurano incerto scenario sul quale poi il legislatore nazionale non può che prendere atto
Questa situazione sicuramente pone allora
Unità
Il primo ordine di problemi
Esiste un rapporto circolare tra economia dei mass media politica dei mass media e diritto dei mass media
Perché il momento di distinzione tra pubblico e privato nell'economia dei mass media ormai è diventato un momento non più chiaro limpido trasparente
Esiste un continuum ormai tre modelli pubblici e modelli privati per cui quando in passato noi giuristi tentavamo di fare le leggi avevamo ancora due punti di riferimento abbastanza chiari il pubblico e il privato
E relazione al pubblico e il privato il messaggio che ci veniva dal sistema costituzionale era la natura pubblica del soggetto non è garanzia di socialità del risultato
Questo è nell'articolo quarantuno comma terzo della carta costituzionale ed è un precetto i costituenti posero a futura memoria per la vita democratica del Paese
Entrato in crisi il rapporto tra pubblico e privato e la comprensione di ciò che il pubblico e ciò che è privato
Appare in modo evidente come
Si crei un rapporto circolare tra l'economia dei mass media che nella nostra realtà culturale ancora non viene analizzata e studiata come tale
In America esistono già
Dei manuali dei volumi di economia televisiva radiotelevisivo
Da noi il la conoscenza del governo l'analisi degli economisti sul mercato rappresenta quasi sempre un'appendice a dei libri molto doti pieni di diritto
Occorre aver presente il mercato si dice ma questo mercato è quasi sempre fuori del Palazzo dove avvengono le transazioni reale
Nasce di qui un primo approccio culturale che il diritto arriva tardi e male quando l'economia anticipa la legislazione quando poi tutto avviene sul piano internazionale è chiaro che la legge nazionale nella migliore delle ipotesi fotografa l'equilibrio di interessi che si è realizzato sul piano dell'economia e sul piano internazionale
Esiste poi un problema di politica dei mass media che rappresenta il grande tema delle scelte
Di fronte a situazioni nelle quali noi abbiamo il sì assistito in realtà ha una triplice espropriazione in questo sistema circolare
La prima espropriazione
E avvenuta quando sicuramente
Dalla società dalla comunità civile sia creata l'istanza
Di un servizio pubblico e questo riguarda tutti i servizi pubblici perché da quel momento il bisogno primario dei cittadini e nostro campo di ricevere l'informazione negli altri campi il bisogno primario atteso a quel servizio
è realizzato per definizione dal servizio pubblico con la conseguenza che quando esso non viene realizzato la prima espropriazione è certamente un debito per la rete
Vi è stata poi una seconda espropriazione perché i partiti
Nel loro insieme hanno espropriato le istituzioni gli anni espropriato quindi anche gran parte del governo di questi servizi pubblici che a loro volta avevano espropriato il bisogno primario che veniva dalla comunità
Oggi la terza espropriazione che la tecnologia espropriato
Il potere perché il problema centrale e quello ed unico ed è il potere senza aggiunta in democrazia quando si parla anche di comunicazioni di massa il sistema dei partiti ha espropriato dicevo il servizio pubblico
Quando la copertura dei partiti non è più vasta a creare la premessa fondamentale di garanzia del servizio pubblico tutto il sistema è entrato in crisi sincero
La tecnologia esproprio partiti
Ed accade allora che le anche il primo segretario del partito comunista dell'Unione Sovietica riesce a comandare a una centrale elettronica di non saltare
Questo sistema
Della tecnologia quindi diventa il luogo principe
Non c'è dubbio allora a questo punto è stato sottolineato da Bubbico all'inizio e poi ripreso da fili Fichera che colla rivolte della tecnologia è la realtà più debole del Paese che soffre
E l'arrivo della nuova tecnologia
Perché la tecnologia espropria in generale poteri e funzioni
Ma sì all'interno del sistema democratico che è una parte più debole una parte più forte non vi è dubbio che sarà la parte più debole a sentire la conseguenza
Peggiore dell'alterazione dell'equilibrio del potere nel suo complesso
In questa dimensione di Maggiore le polizza
Si pone il problema del che cosa può e deve fare
Un legislatore di fronte al sistema la mia convinzione che il sistema delle comunicazioni di massa in questo momento
Non è eccentrico rispetto al modello di democrazia
Ma è la conferma esatta
Di una situazione che rappresenta il limite della nostra democrazia non è una Heisenberg
Che rappresenta un'eccezione a un sistema democratico in senso inverso quello per il quale il sistema delle comunicazioni di massa è bloccato da dodici anni non abbiamo una legge e le mediazioni avvengono al di fuori del Parlamento no era conferma puntuale del fatto che da una democrazia senza aggettivi siamo passati a un sistema di democrazia contrattata
Per cui il modello costituzionale il quale voleva che a maggior consenso popolare corrispondesse un maggiore esercizio del potere è diventato un sistema nel quale tutti i soggetti che hanno responsabilità di governo hanno anche in sé il potere di stabilire un vento Espresso ad ogni e qualsiasi atto di responsabilità collegiale
Accade così che invertendo il disegno di costituente la democrazia contrattata diventa anche una democrazia bloccata nel sistema delle comunicazioni di massa e nel sistema democrazia del Paese per cui il Paese non riesce più ad avere a darsi un governo questo è un sistema rispetto al quale i grandi partiti cambiano la loro tradizione la loro forza nel quadro di una legge
Gli assistiamo così invertendo un ordine di tradizione che il più grande partito di sinistra nel realizzare la sua conferenza nazionale
Tace sul Mezzogiorno e apre al grande privato
Lì dove la sua tradizione storica lo voleva accerto verso la parte più debole del Times
Ecco perché in questa direzione
Ci troviamo di fronte fatta in questo tipo di analisi di fronte a al problema sulle che fare che tipo di proposta e che tipo di proposta
Risposta può avvenire
Senta
Un partito quello che ha organizzato questo convegno per richiamare l'attenzione su due realtà
La realtà della piccola e della media impresa radiotelevisiva come tessuto connettivo organico di uno sviluppo equilibrato del mercato delle comunicazioni di massa
E sul Mezzogiorno come area che nel sistema delle comunicazioni di massa e in questa tecnologia si fa fare sarete impone più debole rispetto al sistema del paese e tepore di fatto questo problema per il quale ogni volta che una parte debole afferma solo la sua debolezza viene sempre o raggiunto da un sistema di rimozione freudiana il tetto alle non può parlare
Perché altrimenti in bocca
Ma se gli uomini che creare la nuova carta costituzionale
E che furono insieme nello scrivere quelle norme che il futuro nell'articolo tre della carta costituzionale
E vero l'idea di pensare che la Repubblica avrebbe potuto tradire di fatto il messaggio di democrazia
Se quegli uomini che crearono quella carta continua il scrissero l'articolo tre che la Repubblica e vigile nella garantire l'eliminazione delle diseguaglianze di fatto questo riferimento puntuali stava a significare che non basta il rispetto dell'eguaglianza formale tutti possono averi un'economia fiorente
Se la realtà è segnata da due economia se la realtà è segmentata sud due realtà di questo la Repubblica deve prendere consapevolezza sul piano giuridico normativo istituzionale altrimenti la legge tradisce non solo la realtà dell'agente che lavoro ogni giorno ma tradisce il messaggio costituzionale
Queste sono le radici di una democrazia nelle comunicazioni di massa
Per questo io ho posto con forza come l'amico Ortensio Zecchino che egregiamente coadiuvato organizzato questo convegno sugli organi di comunicazione di massa il problema costituzionale della realtà tecnologica rispetto al Mezzogiorno il rispetto alle aree deboli del Paese perché è un problema che riguarda da vicino non soltanto gli strumenti e i mezzi per il Mezzogiorno ma in questo momento coincide con l'avvenire anche del sistema democratico possiamo avere concezioni diverse del sistema democratico
Mai certo e lo ha ricordato bene all'inizio della conferenza all'onorevole pubblico e c'è il Totti su questa partita presto i partiti saranno chiamati di nuovo a litigare
Posto che
La pax romana tra Berlusconi e la RAI
Non sia realizzata per una chiara e precisa volontà di non ricevere un messaggio d'altra parte
In questa pace
Si gioca il problema dell'avvenire pelle televisioni piccole e medie
Ed allora il primo appello che rispetta una nuova normativa io pongo con forza al servizio pubblico eh
Una nuova legittimazione costituzionale servizio pubblico fin qui la Corte costituzionale ha legittimato il servizio pubblico sull'apparsi l'ultima motivazione lievitare l'oligopolio privati
Ma se c'è una cosa che in Italia è sicuro ormai
E che quasi c'è un monopolio privato di fatto è un oligopolio soltanto per allora il vero nuovo ruolo del servizio pubblico nella democrazia degli anni Ottanta segnata dalle tecnologie avanzate eh
La ricreazione e di un mercato equilibrato nel quale la piccola e la media impresa possa essere
Frumento organico di equilibrio del mercato
Gli allora la pace va fatta con la piccola e con la media impresa nella quale Anversa ha fatto una scelta vita
Ha detto la piccola e la media impresa nell'avvenire del Mezzogiorno troverà sempre la RAI al suo fianco questo va tradotto in proposte concrete in proposte operative perché il mercato e la libertà sono tali che quando il mercato trova strutture potenti in grado di trasformare la libera competizione in una struttura oligopolistico a chi se non alza
Non può non prendere
Consapevolezza che è un appellativo costituzionale quello che in questo momento deve coniugare il servizio pubblico
Ed è la nuova dimensione del servizio pubblico che poi sostanzialmente realizza il pluralismo nel mercato
Perché il pluralismo dell'informazione non consiste solo come finora è stato inteso nella facoltà di accesso alla RAI di tutti se il mercato dell'informazione non è veramente pluralista
Perché la piccola e la media impresa non ha abbastanza forza sul territorio in modo armonioso equilibrato di far sentire tutta ai fini imposto la sua voce sarà un tipo di sistema nel quale la comunicazione di massa diventa unidirezionale
E che il sistema di comunicazioni di massa attive in questo campo poter invertire la sua logica perché comunicazioni di massa significa anche tentativo di trasformare una comunità in una massa in quanto il principe che e dietro il sistema dette le televisivo
Raggiungendo sicuramente nello stesso istante tutti e qui l'espressione comunicazioni di massa però ricordiamoci che nel momento in cui raggiunge tutti
Questi tutti non viale corro più tra loro ed allora il villaggio globale di McLuhan Barney pensato nell'età della tecnologia perché in non basta più alla democrazia degli anni Ottanta che tutti siano raggiunti dal messaggio è importante che tutti non diventino sudditi del messaggio laddove ovunque
All'interno della stessa famiglia quando apparve la sua maestà il televisore i componenti della famiglia non parlano più tra loro cioè attenzione maggiore informazione per tutti
E carisma del messaggio televisivo
Assottigliando la linfa vitale di comunicazione tra i componenti di questa che io non vorrei definire Massa perché e lontana dalla tradizione di un partito che ha nelle sue radici l'umanesimo integrale chiamare
Massa quella che in realtà è la comunità vivente
Dei cittadini
Questa comunità significa che la gente deve ritornare a parlare all'interno della famiglia tra padre e figlio non è possibile che il padre non riesca a parlare col figlio perché c'è tra lui e il figlio alla Carrà ora ci sta il telespettatore o ci sta il comandante colui che assume tale potere dal non poter sentire nemmeno l'umiltà della critica di un Presidente che dice stai facendo una trasmissione popolari bene mi ribellatisi sbattono la porta in faccia bene vado perché non lo sopporto questo significa il nuovo principe
Se un conduttore di una trasmissione televisiva
Ritiene di avere l'UPB il potere non il potere della gente va Luís tanto potere a incarnare l'anima popolare questo significa che siamo verso una svolta ma in senso involutivo della democrazia associativa
Questa è la verità e il sistema nel suo complesso
Questa è una verità nella quale noi voi cambiava le radici ma ritenne Sturzo dobbiamo rivedere questo fondamento della comunicazione di Lima e lo dobbiamo rivedere con la consapevolezza che questo partito non conosce le masse
Non le conosce quanto Massa riconosce in quanto comunità fondate sulla persona umana
Questo è il partito non a caso quando Ortensio Zecchino abbia detto Hermann los voglio una mobilitazione a Napoli e nel Mezzogiorno sulle comunicazioni di massa perché il momento giorno passa per una riscoperta dei valori fondamentali dei quali la comunicazione diventi sociale una comunicazione tra persone che operano all'interno del terrore in questa logica allora qual è la proposta che è possibile fare oggi che abbiamo appuntamenti e scadenze
Nel rinnovo della convenzione che tra poco dove era lo Stato adempiere noi chiediamo formalmente che il Mezzogiorno possano avere un sua dimensioni un suo ruolo
Diamo al direttore generale della RAI la possibilità di raccogliere
I fermenti gli umori i suggerimenti le proposte che da Napoli vengono in questo convegno
Vediamo anche al ministro delle Poste
Che da napoletano apposto in mora il Parlamento dicendo questo il disegno di legge che tu dovevi approvare diamo l'occasione di poter fare entrare il Mezzogiorno come unità nella nuova convenzione che la RAI deve stipulare
è un atto naturalmente di grande impegno è un atto sul quale però da meridionali possiamo batterci potrà essere o non essere accettato lì dove le trattative vengono condotte ma è un atto che va certamente compatto ed un secondo appello va fatto alla nuova normativa
Il tema della pubblicità è un tema sul quale oggi ci giocano i bisogni primari non solo degli utenti ma anche dei consumatori cioè la quantità della pubblicità e certamente un atto primario dell'impegno
Del direttore generale ma c'è poi un secondo discorso che nelle grandi battaglie civili Cagna si sta combattendo sul nuovo volto della RAI e sulla nuova Rai nella via della democrazia italiana può essere posto un agente
Ed è la qualità dell'informazione che abbiamo dalla pubblicità non è possibile continuare a dimenticare che la pubblicità nel sistema classico dell'economia
è stata creata come strumento di competizione tra impresa e ma perché le imprese dovevano informare sul prodotto dovevano informare quindi sulla salute dei cittadini che quel prodotto comprava questa era la funzione della pubblicità nell'economia classica e perciò l'economia classica
Utilizzava la pubblicità come strumento di concorrenza sleale ma la pubblicità che si è realizzata del sistema capitalistico è una pubblicità che non va in quella direzione perciò il giurista
Per una nuova legge una nuova frontiera fondata sulla persona umana sul rispetto dell'utente controlla Tele dipendenza
Puntata sul rispetto per la persona umana
Rispetto ai valori che contraddistinguono la realtà intima gli ogni
Si tratta di ogni famiglia che nel suo complesso a quella televisione attribuisce un punto di autorità in un punto di riferimento ecco dicevo che un giurista che a questa nuova normativa dà il suo contributo non può non chiede
Nell'agenda norme non solo sulla quantità ma sulla qualità dei prodotti in un momento in cui la gente ha paura di essere avvelenato lentamente quotidianamente ma continuamente
Da un bombardamento che assume la tecnica con saputa della persuasione occulta
Per le dipendenze persuasione occulta sono bisogni dei quali se la proposta di questo grande partito diventa chiara evidente trasparente la gente ci si può riconoscere la gente cioè lei dove ritrova e chiudo l'appagamento di quei bisogni personali e soggettivi
Nei quali nel tempo ha delegato ad altri la funzione l'esercizio lo sviluppo quindi gli atti di potere dicevo quando la gente ritrova in queste battaglie che sono battaglie d'impegno civile gli spunti di una nuova normativa può ritornare a compiere un atto che è molto grande
Perché attraverso le comunicazioni di massa può aprirci a una nuova democrazia crede reti nuovo nei partiti
è un problema nei quali il sistema di comunicazione di massa deve giocare la sua carta perché la crisi delle comunicazioni di massa e anche la crisi di credibilità dei partiti
Che hanno dato copertura a questo sistema fin qui
Su questa la ragione per la quale la battaglia per una nuova normativa nel sistema radiotelevisivo italiano può essere senza enfasi con umiltà ma con l'impegno civile
Atto di Rifondazione del sistema democratico per un nuovo Mezzogiorno
Grazie ad Ermanno confine immaginava che il tema si sarebbe risolto in un'arida come dire disposizioni di tipo giuridico ha avuto la smentita da questo calore e da questa come dire
Profonda
Diciamo praticamente questo profondo radicamento del politico del tema che ha trattato la parola a Nuccio Fava direttore del TG uno sull'informazione radio televisiva
E nato a questo è l'ultimo intervento programmato qui poi secondo il il programma
Che avevamo fra Granato
Con un le con una leggera espansione dei tempi credo che potremo cominciare a dar via al dibattito abbiamo già molte prenotazioni in modo che possiamo poi sospendere di qui ad una mezz'oretta quaranta minuti
Per la quell'una pausa di ristoro la parola Nuccio Fava devo dire che l'amico Zecchini ha fatto di tutto per rendere
Da un lato sintetico e dall'altro meno ha pesantemente questo mio intervento e poi io ho la fortuna che parlando dove il professor Bocchini
Ho sembrerò uno pur avendo una qualche dimestichezza con la parola sembrano un uno studente dilettante rispetto alla foga e alla passione con cui ha parlato giustamente dico sulla rilevanza
Per la democrazia
Dei temi che sono in gioco in questo convegno e se si può fare un'altra notazione con tutte le cose che sono state dette
Ebbene rimane anche una sottolineatura che forse aspetta un giornalista affare che in fondo da Napoli viene fuori
Un discorso anche per addetti a lavori molto importante molto organico sul sulla congiuntura che stiamo attraversando in questo intreccio tra mezzi della comunicazione
Rimane assai più generale vicenda del Paese in cui ancora volta sì poi smentire il fatto che dal Mezzogiorno vengono solo togli Anzio vengono solo invocazioni come appunto diceva pochi
Io devo dire che ho facilitato il mio compito che altrimenti sarebbe molto arduo
Perché
Un
La relazione del direttore generale a organicamente affronta Anto il tema la fondato organicamente
Perché conteneva una linea strategica dell'impegno della RAI e dell'impegno del servizio pubblico
Che non enfatizzano ai meriti storici pur rilevanti
E indubbi che la RAI ha avuto
Ma soprattutto partendo quasi umilmente da quelli riconfermava un forte impegno una dichiarazione Fo
Forte di volontà e di progetti della RAI sul problema dell'informazione riassumiamo lo così dell'informazione nel mezzo del per il Mezzogiorno
E devo dire che quasi a rafforzamento di questo il vicedirettore Fichera ci ha fatto un quadro sono molto molto efficace molto efficace del nesso che la questione informazione nuove tecnologie a con la prospettiva
Della qualità di tipo di sviluppo che noi abbiamo di fronte oggi come sfida come posta in gioco nella società italiana con tutti i suoi nessi internazionali e grazie a Dio
Poche cose come le nuove tecnologie ci fanno capire
Che o siamo in grado di correre
Siamo in grado di stare al passo e quindi di non compiacerci soltanto di un patrimonio storico che come Rai sicuramente abbiamo nei confronti del ruolo dell'Italia in questo campo ma ho sappiamo corre sappiamo lo diciamo accelerare anche noi il compito oppure rischiamo di diventare sempre più marginale di diventare usiamo pure il termine
Subalterni in un mercato che ha dimensione
La planetario
Ecco o la mia riflessione quindi necessariamente dentro queste grandi coordinata e anch'io che da qualche settimana mi occupo in prima persona della responsabilità del TG uno vorrei dire preliminarmente che sento a maggior ragione la responsabilità
Della
Delicatezza di funzione che abbiamo nel campo informativo oltre la stessa battuta che pure simpaticamente l'onorevole pubblico ha voluto citare in riferimento appunto all'audience al fatto che siamo il giornale sicuramente più diffuso più popolare
E questo però è un elemento anche qui che accrescere carica maggiormente la responsabilità del maggiore strumento di informazione televisiva che oggi dice in Italia
E anche sotto questo profilo essendo a Napoli io non posso non avere presente logico appena il merito storico della informazione radiotelevisiva
In termini di tenuta generale
Della vicenda democratica etico civile del Paese anche con riferimento alla ai problemi del Mezzogiorno
Perché insieme a tutta la quantità non indifferente poi vedrete che don t. una lettura critica e non non esente da responsabilità età colpe
Ma insieme a tutta l'informazione che viene data quotidianamente si potere attraverso delle telegiornali la radio sui problemi gli avvenimenti i fatti e i personaggi del Mezzogiorno
Rimane anche giusto ricordare per esempio proprio in questo
Adesso nord-sud una trasmissione tipo quella Nord chiama Sud e viceversa si potrebbe dire che da anni e che continua proprio gruppo prodotta
Diciamo dal TG uno come ambito ma prodotta dalla redazione di Napoli in collaborazione con la redazione di Milano
E in questo senso in modo non rituale io proporrei anche approfittare dell'occasione per salutare a curare insieme in un intreccio anche qui di staffetta non traumatica
Le il passaggio ad alte responsabilità del caporedattore Baldo fiorentino a cui tanto dobbiamo tutti nel sistema dell'informazione radiotelevisiva
In questo modo anche il migliore a urlo al collega Ernesto Mazzetti che comincia ha cominciato la nuova responsabilità di capo redattore della relazione Pina
E questo la collocare nei meriti della informazione
Nel del radiotelevisiva se volete
Del TG uno ma soprattutto nella riconferma di un impegno rinnovato se non nuovo sicuramente rinnovato il maggiore che deve esserci nell'informazione del servizio pubblico rispetto ai problemi del Mezzogiorno
E qui dobbiamo forse introdurre un elemento più problematico
Più problematico nel senso che vero che il Mezzogiorno è cambiato profondamente è già stato detto e quindi posso solo indicarlo come tema
Ma non è meno vero e e quindi sempre sbagliato il fatto di riproporlo attraverso l'informazione attraverso la comunicazione
Secondo uno stereotipo abusante
Per cui il Mezzogiorno finirebbe per rappresentare soltanto un'area interferì differenziata o peggio generalizzata di arretratezza di sottosviluppo
Di criminalità mafia camorra 'ndrangheta eccetera eccetera
Però detto questo con molta anche assunzione di parte di responsabilità per quello che anche noi contribuiamo a subire dello stereotipo tradizionale pure nella nel sul versante sentimentale gli spaghetti la canzonetta eccetera che sono limiti dell'informazione sia ben chiaro sono limiti forti agraria deformanti della conoscenza e quindi della immagine del sud
Che rappresentiamo
Questo però non deve portarci all'altro errore o all'altro rischio più immaginare che non esista più una questione meridionale o che non esista più un problema di un'attenzione come dire particolare specifica ai problemi dell'informazione nel Mezzogiorno perché non solo il problema
Storico ma perché le stesse trasformazioni che sono avvenute nella stessa differenziazione in aree diverse anche di sviluppo all'interno delle stesse realtà meridionali insieme alla capacità di rappresentarle
Pongono il problema di capire i termini nuovi di una questione meridionale che si pone o forse di più questioni meridionali che si pongono all'interno della stessa
Quindi in questo senso la persistenza
Il dovere di un'attenzione particolare speciale deve valere anche se volete nel modo generale in cui facciamo informazione per essere comprensibili per essere in questo senso popolari cioè l'apporto alla portata vera dei problemi
Della gente ma dall'altro lato anche a forzare in qualche modo schermi
E possibilità di programmazione ad hoc
Nei confronti dei problemi del Mezzogiorno quantomeno per riuscire a fare venire fuori le nuove dimensioni
I nuovi rischi
Della questione meridionale e in questo senso per esempio
La l'idea la il programma di cui parlava il direttore generale di una trasmissione particolare speciale che tenda a rappresentare a tutta la comunità nazionale
Le dimensioni nuovi di Napoli ma del Mezzogiorno tutto nel suo modificarsi è un'iniziativa che il TG uno a in in cantiere che vuole che spera di poter realizzare
Al più presto i cui tempi di realizzazione sono legati anche al fatto di non fare un'uscita congiunturale
Di non fare un'uscita tanto per aggiungere una coccarda abbiamo fatto un bel programma una tantum sul Mezzogiorno ma di per realizzarlo bene tentando di collegarlo ad una strategia informativa complessiva sui temi del Mezzogiorno
E in questo senso il problema come vedete si collega più in generale alla funzione che il servizio pubblico e l'informazione deve avere nei confronti dei problemi
Della società italiana tanto più acuti in un momento in cui c'è questa fase di di passaggio Complesso dal punto di vista della la definizione di nuovi equilibri di di di di potere io preferirei dire di responsabilità nella società italiana
Siamo di fronte ad una crisi politica inedita nella storia della Repubblica che pure ne ha conosciute così tante così complesse
Ancora una volta mi piace ricordare quello che diceva il colosso pochini che cioè la le contraddizioni
Le insufficienze la mancanza di riuscire a trovare un filo in qualche modo conduttore nella regolamentazione nella disciplina del sistema radiotelevisivo e una spiga chiarissime
Delle più complesse vicende politico istituzionali che la società italiana sta vivendo
E allora la responsabilità nostra ecco su questo vorrei rapidamente concludere e che tanto più la situazione delicata tanto più la situazione di passaggio la responsabilità del del servizio pubblico in questo campo comunque per quanto mi riguarda la responsabilità punta del TG uno
Diretta a fare capire
La complessità di questa crisi e la posta che c'è in gioco
Senza essere tifosi nella gara senza essere schierati nei confronti di questo o di quel soggetto ma essendo elemento che che fa affidamento in una informazione libera critica nei confronti delle persone della gente perché liberamente autonomamente
In modo maturo sappiano valutare scendere orientarsi senza nessuna presunzione pedagogica da parte nostra senza nessuna funzione
Propagandistica uso un termine orribile Odin Bonivento ma aiutando il più possibile correttamente nello con uno sforzo è un'attenzione continua di completezza
E ti chiarezza e anche di linguaggio per capire realmente
Che cosa è in gioco e i moti le spinte di partecipazione l'impegno di energie che devono essere messe in moto perché la situazione abbia uno sbocco positivo
Questo è una responsabilità
Che avverto acutamente in termini generali ma che a mio avviso a maggior ragione deve e può valere nei confronti del problema del Mezzogiorno dove sappiamo però e questo mi piace dirlo anche alla presenza del ministro Gava oltre che i massimi dirigenti
Della RAI
Che il problema dell'informazione in senso stretto è soltanto un aspetto
Pur rilevante pur delicatissimo pur fondamentale ma è un aspetto del più generale problema nella comunicazione
Perché non c'è ombra di dubbio che rispetto anche alla questione meridionale rispetto ai problemi
Culturali i modelli di comportamento rispetto alle scelte di consumo e anche nel Sud o possono aggravare i termini di una subalternità
Nel mercato chiamiamo pure tutti
Entusiasmante o ci per questo termine da usare invece con quelle che libro che mi mi mi piaceva come lo lo usava
Il dottor Fichera vorrei dire che noi dobbiamo sapere che anche la migliore informazione ammesso che riuscissimo a farlo al massimo si confronta poi con tutto il resto
Del sistema della comunicazione con tutto il resto anche dello sbarco dell'effimero dello pseudo culturale della stessa comunicazione pubblicitaria rispetto alla quale c'è un problema di possibilità di influenza e ti come dire assorbimento lento inconsapevole della gente che ai fini poi diciamo con un'espressione forte della sanità mentale
Per l'utente sia a Milano sia a a a Salerno a Nocera
Più rilevante dello stesso telegiornale perché il telegiornale in qualche modo ormai per sua natura attiva un meccanismo critico attiva un meccanismo di griglia interpretativa naturale nell'i destinatari pur così
Tanti come sono quelli del TG uno e quindi
In qualche modo il problema è di far sì che questo messaggio si grazie come sforzo culturale come sforzo di di tensione conoscitiva non contraddetto da tutto il resto
Della del Barnum della comunicazione globale che ormai tra pubblico e privato usiamo ancora questi schemi pur Colli le distinzione a cui ci invita Bottini
Caratterizzano questa fase storica e allora mi pare che il problema conclusivamente anche per quanto riguarda noi le nostre acuta responsabilità verso l'informazione nazionale e quella spesi per del Mezzogiorno
Non può che non riproporre ancora una volta la domanda forte
Al sistema politico
La domanda forte ad un ministro che è sensibile che si è impegnato su questo terreno ma purtroppo a forte soprattutto a cominciare dall'uso e dalla sua amarezza senza risultati apprezzabili che indispensabile
Una nuova disciplina giuridica di tutta quanta la materia perché sennò rischiamo di come dire rimanere impotenti nonostante il massimo sforzo di impegno professionale anche in termini etico civili che a maggior ragione in questa fase sono necessari
Ecco questa è la conclusione problema
Sulla questione che può sembrare una fuga in avanti e può sembrare rimandare sempre il discorso alla politica ma senza questa come dire capacità di progetto e di vedere che cosa realmente in gioco anche il discorso sulla nostra attitudine
Ad utilizzare i meriti storici riattivando leader violando Lia rinnovando di Della Vedova rischia di rimanere in gran parte
Frustrato io accolgo l'invito di Bettino che renderà mi fermo qua perché mi pare che già tanto tecnica versante è stato detto grazie
Ma io non avevo rivolto un
Alla concessione Graziano molto Nuccio Fava per questo il suo così vivace intervento io vi chiederei a questo punto
Un po'di prolungamento di pazienza
E abbiamo cominciato con un po'di di ritardo se potessimo iniziare questo lento recupero che dovremmo fare per garantire il normale svolgimento del dibattito il completo svolgimento del dibattito non vuole essere questo convegno un monologo cioè soltanto parlare da una parte e cui io darei adesso la parola per previ interventi prego quattro interventi naturalmente contenuti nei limiti e l'orologio a questo punto e il buonsenso imporranno e e poi ci facciamo questa sosta ristoratrice la parola darei la parola all'onorevole Giuseppe Ripa del Movimento federativo radicale
Al dottore lucchetti successivamente da Aiello in modo che ci prepariamo con questi io ringrazio la Presidenza per questa opportunità
E non nascondo di
Giungere impreparato a questo stadio della della discussione a riversare una serie di considerazioni che probabilmente sarebbe stato
Nella economia dei lavori forse opportuno riversare non a ultimazione della prevista serie di relazioni ma forse quanto il dibattito consentiva una maggiore e più
Dinamica di articolazioni comunque sicuramente è stato un dato di attenzione di cui non posso che prendere atto e ringraziare il l'onorevole Picchi
A questo punto proprio in riferimento Allo stadio dei lavori stessi e al ai tempi che sono obiettivamente obbligatoriamente ristrette
Per limiterò le considerazioni su due o tre aspetti di fondo che naturalmente non possono che riguardare una lettura che il problema delle comunicazioni di massa e nel Mezzogiorno io do rispetto anche alle energie che con maggiore puntualità prova riversare e cioè quella di dell'impegno politico
Evidentemente il problema sul tappeto posto oggi anche in riferimento a una situazione e politica generale porta a raccogliere i temi che l'attualità che l'agenda politica descrive e quindi c'è la tentazione a forzare la mano su questo versante e io non posso che farlo
Tenendo anche conto che però il convegno si è mosso con una particolare accortezza a descrivere il l'impianto complessivo del problema
Mantenendosi un attimo distante anche dalla dall'attualità con probabilmente il tono del dibatto salirà nella fase successiva
Sento il bisogno anzitutto di sottolineare come il problema delle comunicazioni di massa della televisione sconta oggi nel nostro tempo un ma dato di democrazia e di libertà determinante
E purtroppo qui dovrei volta a volta portare una riflessione temporale di quello che sto per dire
Io sono stato da sempre contrario al sistema di monopolio televisivo
Della RAI TV ma non certo per un'impostazione
Legata a un dato conflittuale con la RAI TV ma perché Riina Gennari massima si recava una lettura della democrazia politica che si scontrava con le modalità con cui la democrazia politica sia realizzata nel nostro sistema e cioè con una impostazione che ha visto
I partiti ai quali io credo profondamente come struttura determinante non soltanto della mediazione tra domanda politica e le istituzioni ma come punto di tenuta democratico per le situazioni non parte in particolare in un Paese come il nostro che nel nostro secolo vissuto elementi di procura molto gravi
Proprio anche rispetto alla tenuta democratica
Ma il problema della comunicazione di massa della televisione della informazione è il punto centrale del gioco politico complessivo e perché contro il Monaco
Contro il monopolio perché il monopolio inevitabilmente assunto i caratteri di espressione del sistema partitocratico quale è stato appunto il modello del sistema dei partiti che si è attualizzato nella costituzione materiale
Perché i partiti hanno avuto immediatamente dopo il fascismo con la caduta della credibilità dello Stato e del democrazia la possibilità di svolge un ruolo importante per la ricostituzione delle basi democratiche
Però hanno contemporaneamente anche finito da vere una base di legittimazione di diciamo supplenza dello Stato stesso
Fino a occuparlo completamente a rendere abbastanza poco leggibile la diversificazione tra lo stato e i partiti stessi e di conseguenza a definire un sistema di intreccio molto complesso che trovava per esempio nel monopolio della televisione di Stato una modello attraverso il quale si confermava questa forma di egemonia che non era l'egemonia lecita di natura politica più di organizzazione del consenso e di organizzazione
Per il modello associativo ma di occupazione complessiva della società anche nei suoi ritmi di sviluppo con elementi deresponsabilizzazione individuale e collettiva da una parte e dall'altra parte con delle con dei con delle ricadute rispetto all'avanzamento tecnologico che rendevano naturalmente paradossalmente il tessuto sociale élite politica
Sempre più inadeguata ad esprimere i processi di trasformazione e quindi a dare vita alcuna ipotesi per la democrazia politica molto popolo molto lontana
Dalla intuizione o dalla democrazia politica classica cioè quella democrazia conflittuale che misura la sua dinamica proprio nel nel conflitto nel conflitto indirizzato sul retro del gioco precise ma anche in una l'interim di questi conflitti attraverso le dinamiche proprie del gioco democratico oggi il punto di scontro proprio qui cioè che unì lite che si è in qualche misura auto attribuito per giochi per linee interne per difetto di democrazia politica una sorta di egemonia è in difficoltà perché non razionalizza più un po'più razionalizzare
La situazione il quadro si complica se si considera l'immissione violenta gli strumenti tecnologia di controllo degli strumenti stessi se volete il fenomeno delle tv private sì forma
Negli ultimi sette otto anni anche obiettivamente su un atto di irresponsabilità o di carenza di egemonia della classe politica sui processi in atto ma questo non accadeva casualmente lo si è voluto che Silvio muovesse in quella direzione e questo bisogna anche pigliarmi coscienza
E paradossalmente oggi non c'è la classe dirigente sia sul fronte della un sistema radiotelevisivo nulla fatto facendo torto anche alle qualità dei singoli
Rappresentanti che a mio avviso hanno anche dei meriti notevoli ma non c'è la classe dirigente in grado di razionalizzare questo processo in atto perché per il processo in atto oggi prevede delle accelerazioni che inevitabilmente rischiano o di essere risistemati Perlini eterna cioè in chiave di élite con la espropriazione del Paese il quale poi diciamocelo francamente
Non è certo tutto rose e fiori ma non per casualità perché il processo partitocratico e cioè un avanzato processo di regine per partitocratico e non del sistema di democrazia politica produce anche quello che è un ritmo di compartecipazioni sicure di compiacenza della gente in particolare al Sud accetti a certe dinamiche di conseguenza oggi
Volta a volta si ha la sensazione di una lite che gioca per linee interne poi scarica sul Paese i propri dati conflittuali se iniziando neanche l'impostazione proprio procedurale
Io o particolari entusiasmi oggi per esempio a partecipare volta a volta
Ad esempio o uno scontro sul referendum o uno scontro sulla sul sul voto anticipato perché in tutto sommato mi sembra abbastanza male impostato proprio rispetto a quelli che sono i caratteri
Obiettivi impianto complessivo iniziare di democrazia politica del dello scontro in atto
Eppure non ho guardato con se non con simpatia ad esempio al referendum come strumento di rottura ma rispetta la parabola che ho descritto del del delle dinamiche con cui dato istituzionale si esercitavano il nostro Paese
E ben strano per esempio che oggi paladini del referendum sono alcuni soggetti che sono stati poi di fatto che gli hanno operato con particolare definizione per impedirne la loro praticabilità
E questo accade perché ripeto a volta a volta queste élite politica utilizza degli spazi per Ripoli e danni con i modelli e con le dinamiche che gli competono sulla sua situazione sociale e scarica sul Paese la propria incapacità a trovare una razionalizzazione ma qui il problema oggi è più complesso perché perché lo stadio di avanzamento dei processi di trasformazione in atto e molto più avanti e anche sottoposto a un rischio molto più elevato di quanto non lo sia la consapevolezza la classe politica il dirigente complessiva
A questo punto gli aspetti che possono decifrare si sono o una massacro del conflitto in chiave anti democratica o un tentativo di razionalizzazione provvisoria e precaria
E con tutte le conseguenze di trasferirgli un'altra base o la iscrizione dei conflitti in atto sul terreno e in democrazia politica e più naturale quello istituzionale da una parte ma anche contemporaneamente dove dall'allargamento alla massa
E alla ma la maggior parte dei soggetti protagonisti di quelli che sono i termini della questione
E cioè lui è il problema della democrazia vuol dire l'allargamento della democrazia politica reale sostanziale nel nostro Paese osi imposta in questa chiave o all'inverso saremo molto botta seviziati ripeto la strumentalità di sorta che vedono per esempio oggi
Io con qualche in qualche misura ho guardato con molta antipatia presenta i referendum che venivano a proporsi pure sono stato segretario del partito radicale e credo di aver in qualche misura contribuito con molta determinazione a fare dello strumento referendario uno dei cavalli di battaglia ma potevo intravedevo
Io ricordo che i promotori hanno descritto il referendum con un momento di stimolo del Parlamento
Già questo era un'aberrazione perché Parlamentò la sua chiave di lettura di file non è uno stimolo del Parlamento
Un dato un strumento istituzionale a cui il Paese ricorre perché il Parlamento non ha realizzato la propria va be'iniziativa di conseguenza
Nella misura in cui il referendum viene utilizzato da delitto politico e poi giocarla per linee interne a livelli di vertice accadono le situazioni che sono oggi sul tappeto e oggi paradossalmente per certi protagonisti del quadro politico di maggioranza il referendum è un ancoraggio utilizzato in chiave strumentale ma ben lontano
Per farne occasione di crescita della consapevolezza politica
Di massa in termini di democrazia politica miti responsabilità anche individua il quadro è molto complicato e naturalmente io sono portato a dilungarmi per non anche così mio vezzo mentale l'impostazione complessiva di conseguenza rischia di essere dispersivo ritornando quindi al nucleo centrale del problema io ritengo che non si possono oggi non guardare al problema
Della delle comunicazioni di massa non guardando alcuni aspetti e li proietta così veramente a raffica ai presenti in questa Assise
I problemi relativi alla sistema privato che non possono essere affrontati certo c'è una una premessa porta in sede teorica e cioè quella che il monopolio indirizza anche e avvia il meccanismo di proiezione di progettualità democratico questo discorso è debole di fronte alla autonomo dello stato assistenziale all'italiana cioè possiamo partitocratico questo processo è debole perché è un processo all'interno del quale si è perso di legittimità in questa chiave di indirizzo e quindi di conseguenza può lasciarmi soggetti che sono nati e sono soggetti anche sul piano individuale abbassa Pastor nati per la società civile è cresciuta anche all'interno di una difettosa crescita democrazia politica in modo abbastanza confuso e di conseguenza non si individua con chiarezza quali sono proprio i referenti
Nel covo di di un sistema di valori i referenti precisi anche dello schema democrazia politico se il quadro anche gli ulteriori complicazioni ma ripeto il problema
Del del della tv privata non può essere guardata computer demonizzazione o perché proietta soltanto delle dinamiche in un certo modo la tribuna da raccolto una domanda politica conflittuale rispetto a un sistema di monopolio cos'è il problema sostanzia o l'ha fatto naturalmente potendo contare su un sistema di Potenza
E quindi ha acquistato dovunque tutto quello che poteva acquistare potendo contare su dei sistemi finanziari sui quali non si è fatto chiarezza perché in questo Paese non si fa chiarezza sul nulla e di conseguenza l'istituto procedere con grande capacità e voracità
E di conseguenza oggi occupa uno spazio penso o si risolve politicamente nel consumare tutti i termini dalla questione
O diventa un esercizio
Molto fragile proprio rispetto alla profondità perché questo Paese paradossalmente anche cresciuto e pilota pace dalla medaglia e nella sua situazione di dicotomia profonda cioè tra una crescita individuale e collettiva realizzata ma non compiuta
E l'elemento di confusione che si trova davanti può dar vita a tutto c'è anche una base materiale vischioso in questo Paese una base materiale di può produrre anche effetti i popoli Dario nonostante tutto il bene che questo sia nella consapevole sei quanti giocano sciaguratamente nelle nella mano politico che siamo affronta quindi prima delle private non può essere utilizzato soltanto in una chiave
Di riduzione di quello che lo spazio reale che si è definito in secondo luogo va benissimo quello che solo politico ad un certo punto lavagna questo punto individua nelle private e non i network nazionali un soggetto di alleanza possibile attraverso il quale dare vita e respira queste cose questo sul piano tattico può essere giusto e può funzionario potrebbe funzionare
Il modo in cui è stato impostato finora mi sembra poco credibile
Perché le garanzie dei soggetti che sono nati nel rischio della pace diciamo pionieristica sono ridotte a zero oggi si ha la sensazione che il sistema stia puntando nel montare una normativa anche a una sul braccio un'abitazione a prima nazionale azione avvenuta nei termini che abbiamo descritto
Ma sul braccio una riduzione sta avvenendo a livello di vari comparti regionali con delle proiezioni assolutamente preoccupante
Perciò sono posizioni nelle quali le reti televisive regionali
Possono diventare anzi stanno quasi per diventare all'interno del sistema di potere così mantenute sarebbe un errore tragico questa classe dirigente si illude di poter mantenere la propria supremazia egemonia
Nei prossimi cinque o sei anni con mantenendo questo impianto complessivo di sistema perché i conflitti nasceranno lo stesso perché sub le produrrà el produrrà per i fatti i BTP sono tali perché c'è una stimolazione un un bisogno molto più intensamente sollecitato e di conseguenza fisico perché non potranno essere su pacifica che attraverso l'immissione di denaro assistito strumentazioni assistiti ma soltanto con livelli di responsabilizzazione di protagonismo reale
Le il problema della razionalizzazione per quanto riguarda le reti private sta venendo su un meccanismo che io trovo pericoloso
E questa pericolosità la trovo perché si sta assecondando la crescita di gruppi imprenditoriali a livello regionale in particolare al Sud e possono contare come Berlusconi poteva contare su finanziamenti mai chiariti su finanziamenti che in questo caso rischiano di essere i finanziamenti assistiti dalle varie leggi per il contributo al metodo di Ciprì mantenimento ricette classi dirigenti
E nonostante tutto non si sono rivelate all'altezza del del quadro complessivo anche questo è un elemento con quale se si vuole avere autorità e autorevolezza direi di puntare su due cose elementari
La identificazione dei soggetti che legittimamente gli sono confermati come imprenditori
Del sistemare televisivo a sud e quindi privilegiando il come interlocutori primari ma non perché lo dico io parimente con questo cioè che sono conflittuale ma perché la intelligenza delle cose lo dice e trascurano corrisponde un atto di stupidità complessiva qui che ambizione egemonica
In secondo luogo scongiurare tampinare bloccare il tentativo di una sub egemonia a livello regionale e altrettanto stupida e che rischia di allargare l'aria di difficoltà di pericolosità
E di rischio democratico e oggi è reale
Vedete il oggi è reale perché siamo su una strada nella quale è su un crinale sulla quale nessuno autorità autorevolezza sufficiente per imprimere un ritmo diverso e qui la conquisterà rischia di conquistarla sul terreno dell'autorità e dell'antidemocrazia
Grazie all'onorevole di la parola al dottore al duro che il direttore della sede RAI di Napoli
Come tale non posso non salutare tutti quanti voi da coloro che hanno organizzato il convegno all'onorevole ministro ai dirigenti della RAI e per brevità chiudere in questo modo il saluto che i dipendenti di eroderà RAI tutti gli operatori
Ma che ogni
Per la notte
Questo momento pensano pensando a voi riflettete su questo ruolo è vero finalmente dell'Italia dell'Italia del Sud né di grande nella grande sfida vero che attende vero
Tutti quanti noi e che questa mattina direttore generale ci ha lumeggiato in un modo
Per la verità che ha perso il quattro con ottimo Corea dalle grandi speranze per il domani cioè che la enunciato che tra pubblico e privato è vero previsto vero nel su un'opera operante un grande polo aggregante
Che con la sua autorevolezza ero corregge quell'orientamento
Era un po'previsto dei due poli euro scontato dei due poli di Roma e di Milano ma che egli da buon meridionalista e da buon meridionale ha riportato nell'ambito di una ricca ridefinizione vero che apre per il sud apre al Sud una speranza concreta riconoscimento quindi
E necessita di un rilancio per questo polo produttivo radiotelevisivo delle nel mentre nel Mezzogiorno incoerenza tra l'altro con le linee portanti di ispirazione meridionalistica democratico cristiana
Tradotte negli impegni dei vari governi cui del resto non è estranea alla stessa fondazione del centro di produzione della presenza italiana
Anche se un orientamento prevalente sul piano industriale non solo italiano ma europeo e mondiale
Sembra Pavolini dell'accentramento produttivo degli organi e degli organismi radiotelevisivi pubblici e privati l'atteggiamento di fondo che il manager vanti
Italiano nel settore radiotelevisivo pubblico è stato sempre rispettoso delle realtà storico ambientali
Dei centri di caprino di Roma di tirarmi Napoli e spinte a disegnare per il Mezzogiorno specialmente per la sua ricchezza storica sociale culturale ed artistica
Una presenza garantita rilevante per qualità e quantità nel sistema produttivo dell'azienda
Il centro di produzione di Napoli che può essere per vocazione per destinazione aziendale attrezzato ed incaricato a privilegiare l'espressione delle potenzialità e delle risorse artistiche
Culturali ed imprenditoriali sorte esistenti del sud può costituire il polo produttivo meridionale che non toccando l'autonomia delle singole sedi regionali
Del sud si porrebbe anche in una posizione di loro servizio se si considera che a Roma e Milano sono concentrati come ci ricordava il dottor Fichera i centri decisionali e produttivi dell'editoria della grande produzione radiofonica e televisiva
E di tutte le attività connesse col col con il cosiddetto terziario avanzato l'apporto delle sedi regionali del Mezzogiorno deve essere stimolate da cresciuto come come ha detto il nostro direttore generale
Per riequilibrare la presenza culturale delle varie donne integrarla nel contesto nazionale
Il polo radiofonico e televisivo meridionale può essere finalizzato no no contrapporre cultura e talenti ma ad assicurare presenza e possibilità di integrazione cultura azionaria le componenti meridionali
L'esigenza di nuovi investimenti e di maggiore qualificata occupazione in Campania e quindi coerente con tutte le iniziative per il potenziamento degli investimenti produttivi nel sud un impegno in tal senso richiesto non soltanto nella direzione prova generale Rai già sensibile attiva in questa direzione ma le forze politiche e soprattutto alle loro componenti rappresentante regionale
Non è il caso qui di fare la storia della realtà aziendale RAI a Napoli e del centro di produzione il direttore generale ne ha parlato però con tanta dettagliata per spicco Rita ma devo al
Ha svolto un ottimo lavoro sia per alimentare la produzione di qualità dell'azienda sia per formare quadri produttivi artistiche tecnici e collaboratori sul territorio cittadino e regionale che possono essere valutati
Come patrimonio unico nel nostro Mezzogiorno e perciò richiamo gli altri impegni e garanzia di un nostro futuro nel settore
Se il centro di produzione fosse stato guardato anche per il passato per quello che piuttosto che sovrapporli strumentalmente iscritte del palazzo e se fosse stato seguito dalle forze locali per il lavoro che ha compiuto la sua possibile ulteriore valorizzazione sarebbe oggi un fatto ancor più compiuto
Ma per il centro di produzione per il quale la direzione generale
Ha profuso investimenti per rinnovarlo si può ancora fare qualcosa per metterlo ancor meglio in condizione di lavorare alla stregua degli altri centri pur non modificando le per il momento la consistenza degli editori
Questo è possibile aggiornando negli impianti ed apparecchiature per renderli simili per caratteristiche ed efficienza a quelli per esempio romani duramente
Devo sottolineare che fra i tanti problemi che attengono in modo indiretto il nostro il e che attengono in modo diretto il nostro essere Aviendha in stabilimento produttivo alcuni esempi
Sono già all'attenzione operativa dell'alta direzione piazzale come processo per normalizzare lo spazio attrezzato dove da dieci anni si realizza cerca ricavare col di uno spazio per un nuovo studio per il TG tre regionale per la programmazione la realizzazione di una sala per la post produzione munita di grafica elettronica avanzata disporre di nuove energie per lo studio tv quattro che quello destinato alla realizzazione delle produzioni nazionali della terza rete razionalizzare gli spazi interni alla serie al centro
Riottenere forte anche il di camera della terza rete per incrementare esigenze dell'informazione regionale e partecipare agli impegni richiesti Keeper Uno Mattina e aziende italiane per la programmazione regionale
Se si vorrà fargli fare un passo successivo bisognerà tener conto di quante prospettive si aprono per il servizio pubblico e per la RAI nella sfida più grande
Come è stato già qui ripetutamente autorevolmente detto per fronteggiare i problemi di competizione dell'industria di fiction sul piano internazionale per contrastare i processi il livellamento culturale e di colonizzazione
In questa prospettiva di presenza del nostro Paese si devono intravedere anche per il Sud botti di impresa e riservando un ruolo di lavoro al Mezzogiorno
Si farà anche il ricalcolo della partecipazione a questo sforzo dell'unico stabilimento radiotelevisivo del suo perché quello nostro napoletana
Con il crescere di questa attività complessiva di tutto il Paese in questo confronto sto planetario
E segnatamente è vero per questo aumento dell'attività del centro-nord per quella disposizione di in quei di quei cuori tradizionali che sappiamo si deve ora credo programmare come è stato anche richiesto la partecipazione meridionale predisponendo se necessario il potenziamento delle uniche strutture esistenti qualcuno
Il nostro ruolo nella regione
Che con la terza rete che rete televisiva era stata finalizzata sin dalla sua istituzione anche alle necessità dell'informazione e programmazioni regionali
Nel quadro più ampio del decentramento ideativo e produttivo può avere un ulteriore sottolineatura
D'altro canto l'intervento dello sviluppo delle reti private locali e poi la successiva nascita dei detto morta non hanno colmato la domanda locale che perveniva dalle diverse realtà del territorio della regione
L'anno in grandissima parte illusa e di fatto l'hanno lasciata al servizio pubblico ed io aggiungo alla terza rete
L'esigenza di favorire il servizio locale
Che era suggestiva ragione contro il monopolio è stata via via ignorata ed abbandonata per la logica d'impresa
A tal proposito non può non essere sottolineata la particolare importanza che può assumere la presenza del servizio pubblico radiotelevisivo in quelle aree della regione che non solo i grandi agglomerati urbani
Gli avvenimenti e i problemi locali che interessano notevolmente le comunità che risiedono in tali zone sono normalmente trascurati dai mass-media poiché su di essi non c'è la ricaduta vantaggiosa della pubblicità
Determinando una sostanziale emarginazione
Invece un buon calcolo dovrebbe farci avvertiti dello sviluppo del centro civile comincia proprio dove il cittadino si misura con l'interesse per la cosa pubblica del suo Paese della sua piccola comunità e dove si fanno sprigionare le prime responsabilità per l'affermazione del bene comune
In questo quadro di rilevante di ricatti delicatezza e di pertinente funzione del servizio pubblico
Una maggiore presenza radiotelevisiva sul territorio richiede un adeguato incremento degli spazi oggi destinati all'informazione ai programmi
E il potenziamento delle strutture di produzione in termini di risorse tecniche e umane e di distribuzione in termini di impianti di diffusione del segnale della terza rete
Su questa strada si possono conseguire risultati notevoli e rapidi se la se le possibilità esistenti sono utilizzati anche con il sostegno delle istituzioni del territorio grazie
Crespi con questo intervento noi sospendiamo i lavori per questa prima parte di riprenderemo alle quindici grazie
Punto al gruppo alle tredici e trenta io darei la parola a Luigi D'Aiello della sezione ambiente deciderà RAI di Napoli cioè l'amico D'Aiello
Taxi dottor Massimo Milone componente del Comitato redazione della RAI di Napoli
Testimonianza di un operatore non poteva mancare la testimonianza
Per gli operatori dell'informazione in questo convegno si parla di comunicazione si parla del Mezzogiorno
Una testimonianza
Vista la più che qualificata prestigiosa presenza
Prestigiosi interventi
Di un operatore che in questi anni con i suoi colleghi
Si interroga
Si interroga di fronte all'entusiasmo di Ghedi
Ieri pronosticava forse che i mass media erano destinati con loro sviluppo ad associare bella è la prima volta nella storia
I vasti aggregati umani legandoli nella società e nel suo insieme ed è rimasto forse nel Mezzogiorno deluso oggi più che mai
Sappiamo che le comunicazioni Massacre insieme dei messaggi dei mass media
Possono se affidate alla solo a logica dello al profitto narcotizzata e la società anziché svegliarla la comprensione delle nuove realtà possono allontanare la comprensione dei problemi
Anziché coinvolgerle nella loro soluzione
Oggi più che mai in questo contesto nazionale
Registriamo queste linee di tendenza nel Mezzogiorno sappiamo anche che sono pochi coloro che dicono e molti che hanno solo il diritto di ascoltate sappiamo che il Mezzogiorno in questi anni ha rischiato di coltivare spesso una ideologia dell'informazione democratica soltanto in apparenza
In quanto ha rischiato di dimenticare spesso e di coniugare il concetto di persone l'abbiamo ascoltato dalla introduzione
Il pubblico
Alla nozione astratta di massa e troppo spesso ha scelto come interlocutori i vincenti più di
Non aveva le spalle protetti
E gli strati della popolazione
Meno protetta ma sappiamo e siamo consapevoli del processo di crescita del Mezzogiorno a quale accennava il direttore generale la sua indole introduzione ribadita da tutti intervenuti
Processo di crescita che vede il servizio pubblico al centro
Di questo processo
Passare dalla lettura nell'informazione della sola logica dell'emergenza alla logica dello sviluppo
Partecipazione quindi da protagonista le vicende del paese
Con la RAI ha scritto e detto più volte il direttore Agnesi Mezzogiorno è approdato alle soglie della modernità
Con la Rai oggi crediamo che il Mezzogiorno piede debba entrare a pieno titolo nell'Europa e nel mondo
Nell'era del villaggio globale dell'informazione deve guardare lontano quindi non parlerò
Il rischio delle due Italie
Non accennerò a modelli di decentramento superati o da inventare ne rivendica però ruolo e protagonismo di una relazione da sempre in prima fila ieri come oggi
E vorrei qui saldarmi a quello che Nuccio Fava ha detto nel suo intervento l'impegno per lunghi anni del caporedattore Valdo Felettino impegno del nuovo caporedattore Ernesto Mazzetti
In prima fila questa redazione del processo di trasformazione della sistema sociale Napolitano e meridionale
Non accennerò all'esigenza di nuove risorse finanziarie umane strutturali
La relazione del direttore generale e più che esauriente in questo contesto
Per competere o che cosa con una quotidianità la nostra sempre più incalzante multiforme
Mi limiterò solo a dire come giornalista impegnato di un redazione che consapevole di sintetizzare grandi responsabilità
Ma anche grandi compiti rispetto al servizio che la gente del sud attende dalla tv pubblica
Che siamo pronti
Per portare e radicare una presenza della RAI sempre più adeguata
Che si coniughi ad iniziative culturali imprenditoriali sociali basti pensare alle iniziative della RAI già annunciate e già alcune espletate in raccordo con il mondo delle università con l'imprenditoria
Quindi a Napoli e nel Mezzogiorno
Siamo pronti e in particolare consentite ma lo è anche solo pensiero personalissimo come operatore che si identifica forse una visione cristiana dell'esistenza
Siamo pronti ad operare lo spirito di confronto e di collaborazione costruttiva con tutte le componenti politiche culturali presenti nel complesso mondo dell'informazione
Tutti insieme è stato detto siamo chiamati aziende ad operatori ad una grande sfida
Essere voce della gente di quella che lavora e che produce ma anche di quella immaginata e sconfitta dal mille lacerazioni sociali qui nel Sud
Essere voce e qui una riflessione sul localismo ben venga da un grande partito dal partito di ispirazione cristiana che ha sempre messo in prima fila autonomia locale decentramento essere voce dell'ordinario e non solo dell'eccezionale
Ricordiamo quello che ha rappresentato la RAI di Napoli e l'emergenza della terremoto mille novecentottanta la ricostruzione per l'emergenza dei grandi conflitti
Sociali occupazionali
Certo forse da iniziative di ampio respiro politico come questa della democrazia cristiana devono scaturire impegni concreti dobbiamo visto una prima concreta traccia è stata la relazione
Del direttore generale ma non possiamo non dirci soddisfatti per la possibilità che il tavolo di una comune piattaforma di lavoro più nelle diversificazioni anche di responsabilità di compiti i ruoli una tavola comune per il mondo dell'informazione che reclama un adeguato progetto politico è stato detto un'ampia tensione unitaria delle classi dirigenti è una solidarietà nuova di fatto sia oggi targata Napoli grazie
Grazie Massimo Milone questo suo intervento d'ufficio conciso e così efficace
La parola al dottor Mario Petrina vicesegretario nazionale della Federazione nazionale della stampa
Prendiamo Mario Petrina rincorsa mettere sempre l'accento sulla ricordo Mario Giobbe la prima trasmissioni RAI
è un errore quindi che non pagare l'ammenda Altofonte aprono continuatore del terrore
Ma io sono lieto di di questa occasione di incontro
E sono lieto perché si fa a Napoli
E perché io sono il segretario regionale della segreto nella stampa siciliana
E ha sede a Palermo
Sono lieto perché
Alcuni concetti che qui sono stati ribaditi
L'ai giornalisti in particolare
Della Sicilia
Realtà estremamente difficile per l'informazione
Negli ultimi anni
Li abbiamo cavati
Nella nostra azione di ogni giorno
Mi ha fatto estremamente piacere neanche commossa lo dico senza retorica
Il ricordo che l'onorevole Bubbico affatto
Dell'Onorevole Piersanti Mattarella
Affettuosissimo amico Dino tutti i giornalisti
E figura di grande prestigio
Di un nuovo modo di intendere la politica in una isola e la politica spesso ha inteso in maniera distorta
E quando Bubbico richiamandosi a Mattarella e concetti che Mattarella esprimeva e all'amarezza di Mattarella ha detto che
Molto spesso nell'informazione nazionale le nostre realtà meridionali
Sono viste nell'ottica
Sbagliata spesso difforme da quella che è la realtà
Io non posso che consentire con quanto diceva
Piersanti Mattarella
E con quanto emerso negli anni scorsi per fortuna con qualche cambio di rotta in questi anni in questi tempi
E allora mi chiedo se
Sulle distorsioni dell'informazione
Che si fa
Per quanto riguarda il Mezzogiorno
Non abbiano influito e non continuano ad influire
La povertà di strutture la carenza di strutture
E la scarsezza anche di prospettive molto spesso
E non posso tuttavia non riflettere su quella che sembra apparentemente una contraddizione
E cioè lo ha detto il direttore generale della FIEG Sortino
Le realtà imprenditoriali sul piano editoriale delle re regioni meridionali
Intendendo
La Campania la Puglia e la Sicilia
Le realtà aziendali dell'informazione di queste regioni sono realtà
Che traboccano
Utili traboccano di denaro
Con strutture tuttavia non adeguate
A quella che è l'esigenza che l'informazione delle nostre regioni chiede per informare meglio la gente
Il tema di questo convegno e comunicazioni di massa e Mezzogiorno
L'autorevolissima presenza
Dei personaggi che
Gestiscono il servizio pubblico
Se la RAI
Il direttore generale Agnes
Per tutti
Ha forse in qualche modo a mio giudizio ma a mio avviso questo volessero soltanto un contributo e non una provocazione al dibattito
Spostato in qualche modo per esigenze dovute certamente
Il tema stesso del dibattito a quello che il compito del servizio pubblico
Finendo ma certamente altri interventi successivi al mio
Finendo corno
Il settorializzare il parcellizzare quella che è la realtà dell'informazione di massa della comunicazione di massa nelle nostre regioni meridionali
Certo il servizio pubblico soprattutto negli ultimi anni
Soltanto i ciechi portano non vederlo
Ha realizzato dei passi in avanti dei grandi passi in avanti
Che soltanto qualche anno fa era utopia pensare e in questo credo che lo stimolo
Della emittenza privata
Abbia giovato
A ridare vigore e il movimento di stimoli appunto di idee al servizio pubblico che oggi impegnato in prima persona
Nel dare all'intero paese maledetto il giorno che ha più bisogno di informazione anche il senso
Di quella che deve essere la manifestazione di sviluppo che tutti noi nelle regioni meridionali vogliamo
Un dato via molto colpito nella relazione del direttore generale ANIA si della Rai
Il dato di colui che credo da questo punto di vista abbia certamente compresa da meridionale Creonte regioni avendo bisogno di informazione hanno per primo ha bisogno di servizi
Guardate che un dato fondamentale
Quello dai servizi
Perché l'informazione oggi
E soprattutto la possibilità di usufruire di servizi che nelle regioni più ricche poi grido nel nostro Paese al nord certamente esistono e che nelle regioni meridionali la Sicilia per tutte ma anche la campagna credo non hanno servizi che significano servizi per le imprese e servizi per l'industria servizi per tutto quanto concerne il mondo economico e sociale
Servizi che poi si trasforma no anche in maniera indotta nella possibilità per gli operatori dell'informazione di informare meglio
Non in Sicilia come sindacato regionale dei giornalisti stiamo portando avanti uno disegno di legge
Che riguarda la professionalizzazione degli uffici stampa negli enti pubblici
E dopo facciamo soltanto in un'ottica miope di sistemazione corporativa di interessi o o di occupazione dei giornalisti
Ma lo abbiamo significato noto presenta la Regione onorevoli Colosi agli altri alle altre forze politiche
Da Sergio Mattarella gli altri
Proprio perché noi teniamo da giornalisti che vivono nella in una realtà difficile a dare il Massimo Volume d'informazione
Alla gente il massimo volume di informazione che provenga da quegli enti pubblici e gestendo miliardi e quindi gestendo la possibilità di migliora le strutture complessive economiche dalla nostra isola possano fa affluire ai giornali alla RAI e ai giornali lei quotidiani il massimo il maggior volume possibile d'informazione
Io credo che proprio perché parlo da siciliano da meridionale
Ah meridionali per la gran parte io credo che noi dovremmo intanto riflettere e fare un'informazione una riflessione comune
Su quanto poco di economia
Sia il servizio pubblico televisivo la RAI non parliamo dei network che non ne fanno oppure i quotidiani i nostri il mattino a Napoli probabilmente alla categoria Mezzogiorno regionali Sicilia la Sicilia dappertutto di Messina
Quanto poveri informazione economica si fa nel senso più largo del termine è quando monto ti parve sui nostri giornali meridionale anche di Montedison
Di Schimberni di Olivetti De Benedetti e cos'altro
E quando noi non siamo capaci sui nostri giornale sui nostri organi informazioni compreso la RAI con le sue strutture regionali di fare informazione economica che di norma con i telegiornali ragionare esempio il TG tre ad esempio chiediamo la possibilità alla gente di sapere che come diceva anche credo ora come pubblico comunque non vorrei sbagliarmi che in Sicilia stanno facendo in Campania in Puglia queste iniziative imprenditoriali che si va in questa direzione che si va a questo sì ma questa e quanto i nostri lettori i nostri i cittadini di queste di queste regioni sanno di Schimberni
Di quanto accade alla Olivetti di quanto accada alla FIAT e di quanto poco si sa di cosa accade alla pietre Termini Imerese o di quanto poco distante cosa accade qui nella realtà industriali pretoriani meridionale
Questa è una critica a noi stessi ma si ricollega al concetto più generale di quanto pochi servizi come diceva Ignazio noi abbiamo le nostre regioni e di quanto molto
Non ancora dobbiamo fare e di quanto va fatto in questa direzione se diciamolo
Un contributo poi operativo al dibattito di questo bel convegno noi cercheremo di fare
Io non voglio dilungarmi anche perché
Ci sono altre più autorevoli certamente relazioni che saranno volte
Dopo questi interventi
Vorrei soltanto dire questo
E l'ho anche una lista di oggi
E giornalisti quindi anche del sud in particolare siamo sottoposti ad un attacco durissimo
La parte
E alcuni editori che al di grandi gruppi imprenditoriali
Che stanno
E hanno valenza al nord basta pensare al gruppo che fa capo al Corriere la sera o al gruppo che fa capo a Monti
Basta vedere a quanto accade al tempo di Roma
Per cui oggi il nostro sindacato la Federazione nazionale della stampa e impegnata a tutela della garanzia dei cittadini di sapere al meglio avendo le strutture migliori possibile
Siamo impegnati per respingere un atteggiamento che non può trovare riscontro in quella che in effetti è oggi la situazione delle editoria in campo nazionale
Che noi giornalisti grazie per grandissima parte abbiamo contribuito a risanate
Io ho detto
Tempo fa in un dibattito che abbiamo fatto a Palermo
Che probabilmente e non perché sia giornalista alla RAI o non perché qui chi stia il direttore già la RAI io il direttore nuovo dell'informazione regionale del forchette e quindi non voglio poter essere tacciato di piaggeria non non mi interessa io ha detto che probabilmente la RAI
Esprimo d'informazione più libera che esiste nel nostro Paese per proprio per la pluralità
L'informazione che esprime e di gente che vi lavora
Ecco io sono sicuro che non ho detto me ne sia sono sicuro che a questo punto non è dovuto soltanto dipende lo difende il servizio pubblico ho potuto manifestare una realtà
Però chiedo al servizio pubblico
Di farsi carico di dare al Sud maggiori strutture tutte all'informazione in questa via di pare che ci sia Abbiati
E al contempo non si può non chiedere tuttavia al ministro delle Poste per le comunicazioni correlazione alla stampa lo faremo nei prossimi giorni
Che si acceleri ovine i tempi politici sappiamo quali sono e se c'era di quel disegno quella disegno di legge comunque la riforma e quindi l'ordinamento globale del sistema misto della radio e televisioni in Italia in un equilibrio che mi pare che sia l'ente pubblico che l'ente privato hanno detto di voler gestire grazie
Grazie al dottor Petrina la parola Luigi D'Aniello segretario della sezione ambiente DC della RAI di Napoli
Parlo a nove della sezione d'ambiente della sede regionale RAI di Napoli
Abbiamo ereditato dal gruppo di impegno politico una grossa responsabilità di presenza attiva ed efficace anche se talvolta scomode
Nostri amici sono stati presenti al convegno del sezione di ambiente nella primavera dell'ottantadue in cui fu ribadita autorevolmente dai massimi vertici della Democrazia Cristiana la linea di difesa dell'ordine dell'etere
Siamo sempre stati presenti in tutti gli incontri della Democrazia Cristiana nel territorio e specialmente in tutte le occasioni in cui si è trattato dei problemi di informazione
Abbiamo registrato nella presente occasione l'impegno della Democrazia Cristiana per l'informazione la produzione radiotelevisiva nel Mezzogiorno
E noi contiamo su questo impegno non generico ma precisa dimostrazione di volontà politica e assicuriamo che non mancheremo di essere presenti perché l'impegno si traduca in realtà non si tratta dell'assistenzialismo che decisamente rifiutiamo ma deve parlare il giusto ruolo aveva sede
Difatti se guardiamo la sola produzione italiana dei programmi di radio televisivi RAI ai privati essa e concentrata in massima parte tra Roma e Milano
E l'esperimento di decentramento della terza rete tv non ha dato i risultati sperati
Situazione analoga di concentrazione si registra per la editoria e del cinema
Ci troviamo quindi di fronte non ad una pluralità di voci e di apporti provenienti da tutte le aree culturali e geografiche d'Italia ma ad una situazione squilibrata
E tende a squilibri
Ancora maggiore
Pertanto necessario a nostro giudizio il potenziamento del centro di produzione e contiamo che esso venga pianificato realizzato in tempi brevi
Il potenziamento delle strutture produttive e la premessa indispensabile per dare il maggiore possibilità di espressione alla realtà culturale e artistica esistente nel Mezzogiorno ma sottolineiamo
Che si tratta sempre di una premessa
Occorre che i mezzi produttivi siano effettivamente utilizzati per generare informazione e programmi ideati realizzati in Campania
Che si crei intorno alla sede RAI di Napoli una rinnovato interesse per l'attività radiotelevisiva
Con l'attrazione e la formazione i giovani più promettenti e che siano valorizzati gli elementi migliori del padre Antonio artistico culturale senza trascurare in questo panorama
L'opera già oggi svolta attraverso l'Orchestra Scarlatti
Occorre in definitiva che la sede diventi effettivamente e presto il terzo polo culturale che tutti noi come cittadini e come operatori del settore auspichiamo
Grazie Riello la parola al dottor Pasquale Notari direttore del centro di produzione della RAI Napoli
Però solamente a fare delle osservazioni
Perché credo che in gran parte c'è stato sviluppato il tema
Di quello che è la situazione dell'informazione
Nel Mezzogiorno soprattutto per quanto attiene il ruolo della RAI Anna
Io credo che per una strana coincidenza si sia verificato oggi
Un complementare completezza rispetto ad un convegno che pochi giorni fa è stata tenuta a Napoli
Sulla base di quello che erano
I documenti i dati di analisi
Che un gruppo dipinti indagine Elia le avevano sviluppato su una politiche è stata chiamata se non erro Napolitano
Debbo dire che lo sviluppo di questi dati
Ha sorpreso anche me
Personalmente mi muovevo e mi muovevo
Su un mondo che quasi ignoravo per la sua ricchezza di formazione degli interessi
E soprattutto un un mondo che stava totalmente cambiando in un quinquennio
Per cui la specularità di discorso che oggi si è fatto richiede che noi ci proponiamo nell'ambito delle comunicazioni di massa di mezzogiorno
In un mondo totalmente diverso da quello che poteva essere il normale comportamenti normali di uccidere
Della Ragna Napoli in questo mondo che cambia
Il direttore generale della sua relazione
Mi pare abbia accennato
Che Napoli lunghe by essere più considerato solamente un elemento nell'ambito dell'essere azienda
Che partecipi alla produzione all'informazione di carattere nazionale dell'azienda RAI
Ma un polo di riferimento
Vorrei che per quanto mi in gli attacchi la possibilità in questo breve intervento definire perché cosa possa significare Pernod Napoli polo di riferimento
Desidererei prima di tutto sgombrare il campo da ogni particolarismo da ogni provinciali
Napoli a accumulato in questi anni
Dal mille novecentosessanta una capacità tecnica di esperienze organizzative e operative
Una partecipazione ai livelli e di programmazione artistica non indifferente
Allora polo di riferimento nell'ambito del Mezzogiorno come significativa partecipazione a quelli appunti a quelle capacità di coordinamento operativo
Per tutto alle sei per tutti i settori che partecipano alla formulazione del programma e della informazioni
Ma tutto questo avrebbe capacità di essere reso possibile e non proiettarsi nel futuro
Se si verificano alcune condizioni che credo molti abbiano già messo in risalto
Abbiamo bisogno di maggiore strutture produttive
Di mezzi tecnici adeguati
Ed in particolare rapporto con il mondo esterno
Dobbiamo dire che rafforza produttiva tecniche che sta per Porta a disposizione di Napoli in questi anni
Avesse un posto letto l'ha colpito entro cui si muoveva la Terza Rete in cui si muoveva la struttura di programmazione incluso muoveva il telegiornale regionale
E necessario evidentemente che questa fase di sperimentazione che questa fase che ha connotato finora la RAI a Napoli
Finisca si volti pagina ed una capacità di maggiore l'uccisione sul mondo di Napoli del Mezzogiorno che canta
Quindi una capacità di progettare
E progettare una nuova struttura iniziativa una nuova capacità produttiva una nuova un nuovo capo una nuova capacità organizzativa all'interno della RAI di all'interno del Mezzogiorno
Nello sviluppo che noi abbiamo conosciuto in questi anni
Nella partecipazione nel ventaglio che ci siamo dati in questi anni a nuove fasi tra produttive
è stato citato il la nostra partecipazione
Alla produzione filmica con l'amara scienza con i fratelli
Continuiamo a partecipare e ha ritagliarci spazi importantissimo in questo campo
Ma non sarebbero sufficienti anzi non sono sufficienti se non riusciamo ad essere una parte essenziale e non contenitore che viene distribuito dall'azienda a Napoli in modo non precipuo non essenziali
Dire che il modello di sviluppo in questo campo anche a Napoli passa per un nuovo progettarsi di Napoli con le nuove tecnologie ecco le nuove capacità imprenditoriale che vi sono hanno il progetto di sviluppo per Napoli
Può essere delineato
Sia nel nella capacità che a Napoli sentire questo Nuovo Mondo che nati in questi cinque anni
Ma soprattutto nella sua capacità di Augusti comparsi e di progettarsi come elemento fondamentale come povero
Che non può essere coordinatore degli altri ma indicatore di certi riferimenti culturali progettuali organizzativi ad opera
Si è parlato di delocalizzazione nell'ambito di questo sviluppo ed in questo campo
è evidente che il mondo della Campania Napoli specificamente il Mezzogiorno sta cambiando
Ed è evidente che noi dobbiamo seguire questa nuova onda e questa nuova ondata che ci viene dal mondo esterno
Se il Napoli la RAI di Napoli non sa far seguire questo di rischierà di essere limitata di e di svolgere la sua attività inghippo
Che la penalizzerebbe ancora di più
è possibile pensare che un progetto di sviluppo per il Meridione a Napoli non passi anche per un progetto specifico di finanziamenti ad hoc per tutto il progetto dell'informazione della produzione del sud
Questa mattina l'onorevole pubblico ha parlato dello sviluppo
E delle capacità che il di attività imprenditoriali imprenditori del Nord hanno verso il Sud
Vorrei ricordare che nel incontro effettuata alla Camera di commercio di Milano
Particolarmente mi ha colpito la definizione che Prodi poi adatto
Quasi concludendo il discorso delle capacità di sviluppo del non vorremmo che si sviluppasse Livia Lucia del partire da niente per arrivare
Allora sede definire delineati accennate questa mattina
Dal dottor Fichera dal dottorandi dovessero
Partire dall'imminente pericolo russi per nostra incapacità al niente
Io credo che noi avremmo fallito fondamentalmente il compito non solo di un discorso fondamentale per la RAI nel Sud per l'informazione del sud ma per una tematica più aperta della democrazia nel
Il vuoto che la RAI scusatemi io è opportuno che il riferimento lamenta un istante ancora
Il ruolo che il centro di produzione della RAI di Napoli attenuto nel fumo e nell'ambito specifico della produzione in generale
è un volano è stato sempre sottovalutato
Era più conveniente affermare che la RAI Napoli partecipava solo per il sei per cento il sette per cento alla produzione nazionale
Valutando la quantità a discapito di quelle che erano pure le dimensioni di qualità che questo centro si era dato e aveva potuto sviluppare siamo nati come centro che sviluppava e organizzava croccanti processi produttivi sul campo degli sceneggiati delle e e della Pro
Siamo stati anche però il centro che ha sviluppato per primo una tendenza e hanno sperimentato Fassino nuovi produttive con registi che sia a toccavano per la prima volta il mezzo televisivo
Voglio ricordarvi i tre operai di Maselli voglio ricordare D'Amelio voglio ricordare la tortura della speranza dichiari e altre attività che pur diminuendo
In termini di percentuale la nostra partecipazione in campo nazionale erano altamente competitive sul mercato
è evidente però che questo non è un'ipotesi di auto soddisfazione odiavo pure loro
Ma è è chiaro che nella misura con cui era stata accennata ed era stata progettata l'ipotesi dell'essere azienda di Napoli e del centro di produzione di Napoli insisteva una tendenza a riconoscere a Napoli
Una capacità di sviluppare progetti idee attivi particolarissimo
Questa tendenza evidentemente non va né sottovalutata né in questo momento messa a margine ma va ampliata con nuovi progetti produttivi con nuovi sviluppi per nuove strutture organizzative che producono
Avvertiamo la mancanza cioè di essere partecipi al luogo che avviene nel territorio
Perché abbiamo dimensioni organizzative e produttive limita la fantasia la capacità di organizzazione non sono sufficienti a corrispondere alle richieste che ci vengono dall'estero
E la possibilità di essere il terzo polo il quarto polo culturale di questa città o di questa regione è intimamente legata alla capacità del dell'al nostro centro e degli operatori che vi operano
Di essere portatori anche di conoscenze già acquisite di esperienze particolarmente fondamentale
Scusate ma io voglio riferirvi un episodio che è toccato a me precedentemente come capo della struttura di coordinamento e organizzazione
Per una diretta di grandissimo impegno organizzativo e produttivo mi sono vista arrivare sul tavolo una lettera di compiacimento di ringraziamento
Nonché un'affermazione fatta nella migliore buona fede e con il maggiore entusiasmo che le squadre tecniche organizzative di Napoli erano al livello europeo
Vorrei che d'ora in poi cambiasse la tendenza a ritrovare il Napoli all'improvviso tendenze europee capacità o livelli produttivi miss però sarebbe possibile e sperabile che in futuro si dica che quando a Napoli qualche cosa non è andato bene
Diciamo l'episodio non la normalità
Non è una risposta a questa a tanti crescete oramai considerano questa Regione queste capacità produttive limitatissimo
Beh è un modo di concepire il nostro rapporto con il territorio
Vorrei ancora aggiungere limitatamente per il tempo che mi è concesso un'altra cosa
La RAI
A Napoli ha sviluppato egli ha mantenuto poca la capacità di essere anche un po'di attenzione rispetto al mondo al territorio allo sviluppo di certe tematiche culturali artistiche si aiutavano che si andavano ma manco formulando ed apprezzare io ritengo che in questa azienda sia ancora possibile esercitare questo impegno
Esercitarlo eccome servizio pubblico
Ma esercitarlo con una tendenza ecco uno sforzo
Che senza essere
Al quest'alta attivo è lo sforzo di coloro che partecipano democraticamente al progresso e allo sviluppo di questo paese grazie
Torino Bari la parola dottore Castellano componente della giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa
Io sarò brevissimo cercherò di essere nel barese
Vorrei innanzitutto di lire come rappresentante della Giunta esecutiva della Federazione nazionale la stampa
Gli ha già preceduto un altro componente il collega Petrina
Che questa iniziativa fatta a Napoli
Sul problema del sistema misto
Tv privata e tv
Pubblica
è indubbiamente è un altro
Sull'argomento particolar mente interessante il fatto a Napoli
Perché il Napoli
è indubbiamente una di quelle città
Che ha una grande esigenza e non è vero
Che a Napoli d'informazione diffusa
Ha una grande esigenza di informazione e quindi questo convegno di oggi e un convegno particolarmente gradito io direi anche come componente dalla Giunta esecutiva dalla Federazione nazionale la stampa
Dato che il problema
Raccoglie anche la vasta partecipazione di quello che sono i problemi dell'intero Mezzogiorno
E quindi un elogio affatto alla segreteria regionale della democrazia cristiana e ai gruppi che hanno preso questa iniziativa
Ma dire fare un elogio significherebbe
Ben poca cosa se sull'argomento della RAI e sull'argomento delle dimissioni private che sta male sono state lesse sulla tappeto
Con una grande conoscenza con grande precisione
Necessità fare anche delle considerazioni
Io sono dell'avviso che la RAI pubblica
Svolge un ruolo d'informazione
Fino ad oggi e io mi auguro che l'intervento del direttore generale Agnes che ho parlato
Io ho sostenuto che il Mezzogiorno riceverà dall'incremento e dalla presenza della RAI
Un grande processo di sviluppo e di emancipazione socioeconomica
Che la RAI ha svolto fino a oggi ripeto
Un ben diverso sistema tra nord e sud
Abbiamo avuto non ritenuta sud una diciamo presenza dell'informazione pubblica diverso alla presenza di informazione dello abbiamo avuto onori del Mezzogiorno una presenza particolare che è stato più oggetto per gli anni che son passati
Discese di colonizzatori che sono venuti ad arricchirsi di eventuali notizie che invece di fare informazione hanno fatto distruzione
Noi abbiamo avuto finora ieri nel Mezzogiorno un'informazione che non è stato l'informazione costruttiva beh è stata un'informazione distruttiva
è stato l'informazione che ha sempre ampliato il processo di navigazione tra nord e sud
Io mi auguro però questo incontro di questa sera qui a Napoli possa partire un nuovo tipo di discorso
Per avere un discorso che sia più a favore del Sud ma non nei con quello stesso sistema che abbiamo avuto fino a ieri cioè più al Sud almeno al Nord ma che sia un discorso di equilibrio dell'informazione
E qui
Il discorso della dell'informazione del sistema pubblico deve avvenire come giustamente diceva il collega Petrina debba avvenire con una maggiore disponibilità di mezzi e di uomini
Deve avvenire con una maggior senso di equilibrio è un maggior senso di orientamento che sia un l'orientamento reale c'è una presenza del sistema pubblico che sia reali le nostre regioni
E che non sia un sistema fittizio e vado per esempio appare un esempio per quando riflette la Campania ma credo anche per le altre regioni del Mezzogiorno
La Terza Rete Cuesta apertamente che doveva essere il cosiddetto aggiornare regionali di tutte le regioni in Campania si veda soltanto a Napoli è un po'nella provincia di Napoli
Non si veda Ravelli la Provincia non si veda Salerno e provincia non si veda Caserta provincia non si veda bene rende provincia questa è una realtà perché qui cioè è stato per il passato un lungo dibattito che io mi auguro che il collega Mantova faccia suo nel suo intervento a quello di cercare viaggio stare il tiro di questa terza rete affinché si possa effettivamente fare questa informazione non solo nella provincia di Napoli
Dove particolari interessi che non sono interessi l'informazione ma solo interessi di natura diversa si cala su Napoli per avere un'informazione che non è quella che rispondano alle reali esigenze nella nostra regione del Mezzogiorno
Ecco quindi secondo me e quale migliore sistema quali migliore possibilità di accordo quello tra la RAI però sede di Napoli con l'istituzione regionale per cercare di portare avanti un discorso di penetrazione
Cognato e questa informazione del Mezzogiorno sia un'informazione che stia con i piedi a terra
E che non sia un'informazione che non diventa informazione se non deve informare non di tutti i problemi ma solo di una parte dei problemi che fa piacere a chi deve mandare in onda queste al senza la distorta era che noi trasmettiamo con questo tipo di sistema
è un sistema pubblico questo Vivaldi io ci sono e televisione privata che lo possono fare però lo fanno si stanno in questi ultimi tempi
Stanno occupando uno spazio proprio per quella realtà di mancanza di perequazione al sistema pubblico nelle zone interne
Di tutte le regioni del Mezzogiorno
Stanno praticamente penetrando con quel sistema informazione per risponde alle esigenze Verre località nelle province ed è la regione
E allora io mi pongo il discorso
Che questa disegno di legge gravate questo stralcio del disegno di legge la cava venga approvato al venga portato a termine più presto perché noi abbiamo esigenza
E parlo come operatore dell'informazione riavere Avolio chiaro punto di riferimento su cui operare
Perché noi
Hunter inserì Federazione abbiamo dei problemi cioè il grosso problema per esempio nelle televisioni private c'è un problema grosso assai con o senza Berlusconi
è un problema tenebroso assai che praticamente doveva approvare in tempi brevi la possibilità di conoscere perfettamente qual è il disegno operativo e quali sono le destinazioni nel settembre di questi operatori dell'informazione a livello locale a livello regionale
Perché non è possibile far praticare ancora nel Sud la guerra tra i poveri tradendo intende private
è una cosa che non può durare quindi ben vengano i disegni di legge ben venga un'operazione di penetrazione al mezzo all'interno delle regioni del Sud
Attraverso l'informazione pubblica perché questa informazione pubblica si è ampliata né alla reale
Esigenza dell'area della realtà territoriale e non soltanto una piccola esigenze neanche territoriale neanche accomunare ma addirittura soltanto vista attraverso l'ottica personale
è una cosa ben diversa dall'informazione
Prende
è opportuno che al più presto questo
Discorso stessa manesco
Va via pubblica in radio private venga effettivamente diciamo codificata
Definita questi trattati affinché anche noi che operiamo in un certa sei abbiamo la possibilità di sapere quali sono gli reali contorni e in base a questi cereali contorni quali tipo di professionalità
Debbono avere l'emittenza privata quali tipo di professionalità deve avere la radio pubblica e quale tipo di indirizzo a livello d'interesse territoriali che si debbono svolgere
E ora
Prego per esempio per la Regione Campania una ragione regione particolare nuove abbiamo badate bene nientepopodimeno che cinquecento emittenti radio private
Quarantacinque televisioni con servizi giornalistici
Cinquecento e se i periodici più durò tre quotidiani una sede RAI una sembianza una sede
E altre sedi ancora questo tipo di discorso si comporta e questo tipo di informazione nelle nostre regioni e in questo modo non può essere più portato alla
è necessario quindi
Per il discorso della colonizzazione
Che avviene e trova terreno fertile nelle regioni del Sud finisca
E che la radio pubblica e per l'iniziativa il disegno di legge sulle radio private sia definitivamente diciamo circoscritto ed approvata dal Parlamento perché le cose
Debbono assolutamente SD viste se l'informazione non è un'informazione che deve disinformare ma se l'informazione è un'informazione che deve portare avanti un discorso di sviluppo socio economico e quindi per territorio in cui si valuterà grazie
Noi abbiamo ancora pochi minuti da dedicare a questo a questa coda di dibattito che si prolungano dalla riunione dalla seduto di stamattina
Io darei la parola reso insenatura utopico greco
E poi ancora ad un paio di altri interventi per dare poi inizio alla attesa diciamo al secondo turno sull'informazione regionale l'emittenza locale la parola al senatore greco
Però il mio intervento con una dichiarazione tutta dolcezza e perfidia quella sorta Assaro Breve in effetti sarò molto breve anche perché dopo la tua amante oratoria del mio amico Castellano
Non me lo sarei gridare nel microfono anzi parlerò forse in maniera diversa
Vorrei per donarle
E ho ascoltato con molta attenzione stamane gli interventi che si sono succeduti
Vivaci e brillanti anche per dottrina
Dando sia sotto l'aspetto anche del diritto costituzionale nonché sul piano tecnologico penso di aver acquisito un bagaglio sufficiente di cognizioni per la via prossima futura attività televisiva che è in corso da undici dodici anni
Presumo di poter vivere con cioè l'orgoglio di essere uno dei pionieri della televisione privata
La televisione privata abbiamo sentito parlare di polo pubblico e di pollo privato molto l'impressione che come pongo privato fosse identificato sorvolo il network il triplice la triplice network per Rete che fa capo alla Fininvest non voglio pronunciare il nome di Berlusconi di cui si è troppo parlate si parla fin troppo
La televisione privata non è soltanto il poco dell'oligopolio anzi del monopolio cioè quello che fa capo alla Fininvest la televisione privata signor ministro come ella sa bene
La televisione privata e nelle quarantacinque in televisione indipendente della Campania e le altre centinaia che sono sparsi in tutta la penisola e noi vogliamo dare atto
E mi arrogo pretende il privilegio di poter dare un pubblico ringraziamento al ministro cava
Per averne tenuto conto nel suo disegno di legge Carime
E seppellite in un cassetto di Palazzo Chigi della presidenza del Consiglio perché che io sappia non è mai arrivata al Consiglio dei ministri ed è stato soltanto prego
Approvato grazie
Diciamo nei cassetti della commissione parlamentare legni comprende praticamente egualmente in armonia con il Galles unico spaccio di cui abbiamo parlato invece Dario cioè fermo al nastro di partenza signor ministro il disegno di legge già c'è ma noi non riusciamo a darci pace
Perché da questo disegno di legge ci aspettavamo una definitiva regolamentata grazie una definitiva regolamentazione
Che avesse dato il nerbo e forza anche a quelle televisioni private che senza far capo al grande capitale dello rappresentano l'espressione terra sincera autentica del pluralismo cioè che danno onorevole Bubbico che danno dolce
A quelli che non hanno voce
Ho particolarmente registrata in memorizzato questa frase così incisive che mi sembra risponda
Appieno a quello che il nostro Emilio e oserei dire il nostro concetto di quanti siamo operatori della televisione privata in questa
In questa sala
L'informazione
Comunicazione di massa e mezzo al giorno ma che cosa fanno queste quarantacinque televisione la Campania e tutte le altre del Mezzogiorno
Fanno soprattutto informazione
Un'informazione che ha aderente alle realtà locali
Che aderenti avere alta del territorio un'informazione vera autentica che risponda alle esigenze e i bisogni di informazioni delle popolazioni locali
Che cosa si propone l'abbiccì presumo che questo sia un convegno di partito in gran parte
Che cosa intende far ma dicci la Democrazia Cristiana per
Che difende notoriamente il pluralismo
Difendendo la democrazia
Che cosa intende fare una democrazia cristiana per queste televisioni private
Che non fanno capo a uno al monopolio milanese
Io oserei dire
Anche se potesse sembrare Cicero pro domo sua rappresento un circuito nazionale di televisioni privati indipendenti che non fanno capo certamente ai tre network di cui una buona metà sono nel Mezzogiorno con un totale di oltre tre milioni di telespettatori nel giorno medio ritengo che sia una forza veramente notevole
Ho cercato di illustrare questi problemi nelle sedi competenti come si dice
E settecento dai suggerimenti delle Sacre Scritture ho bussato apre il portone del palazzo Bolzan perché vi sarà affetto no
Non è stato affetto da almeno fin d'ora
Io devo dire
Decorative devo dire per quanto mi consta personalmente e lo dico con rammarico nemmeno a piazza Belgioioso pronta a essere smentiti pronta ad essere venti
Comunque avevo promesso di essere breve mi lascio trasportare invece da una piccola polemica personale che non avrei voluto certamente do atto all'onorevole Bubbico di quanta genio quanta generosità egli pone nel suo compito di supremo responsabile del dipartimento delle comunicazioni di massa della Democrazia Cristiana
E sono sicuro di trovarlo domani un sicura beato se non uno sponsor in questa battaglia che io con i miei amici ci accingevamo ad intraprendere intanto si sta verificando un altro curioso fenomeno
Di fronte e
All'oligopolio Omo nuovo io non saprei come chiamarlo oligopolio monopolio nazionale si stanno creando dei monopoli regionali di tentativi di egemonizzato azione in sede regionale che seguono una serie ordinarli di numeri otto nove e dieci
Di cui non ci è ben chiaro né il senso nell'ispirazione
Ne uso una brutta parola più aspetti davvero non dovevo farlo nella protezione
Allora ecco concludendo
Onorevole Bubbico ministro Gava che non sa
Il direttore generale anni S. esclusa da quest'appello
Perché la televisione di Stato va per conto suo e tutti quanti ci auguriamo che vada sempre il più avanti possibile come anche come modulo
Di paragone e di confronto nei riguardi della grande emittenza
Privata
Ecco vorrei vivere
Voglio dire dico anzi un po'più nobile attenzione
A questa televisione privata che non è quella di Berlusconi quello di Berlusconi non è una televisione privata vale a dire come si diceva una volta ve lo ricordate dieci anni fa come eravamo chiamati lato in edizione libera
Oggi
Quello di Berlusconi libero certamente l'ormone o sei libera lo e libera per conto suo e con etichette i suggerimenti proposizioni di vero se specificamente caratterizzata
Con le sue sponsorizzazione
Io non devo aggiungere austro
Ho citato quella frase di pubblico dare voce attiva una Boruc ecco per quanto riguarda il dottor Agnes vorrei dire quel ricordare solo quel passaggio non vanno trascurate delle televisioni locali
Non parlo assolutamente trascurate nel Mezzogiorno la televisione locale la televisione regionale della televisione
Provinciale e l'unica vera autentica televisione oltre quello dello Stato
Tenetene conto grazie
Grazie al senatore greco la parola al dottor Giuseppe Blasi giornalista della Rai
Vorrei dire alcune cose diverso dallo schema che mi ero preparato anche sarò credo abbastanza prese discorso che riguarderà soprattutto noi giornalisti
Sosta dette molte così interessante su quello che siamo su come ci vedono
Quello che il Sud come viene vista ancora il Sud tutte cose assai interessante anche forse il guaio è che il Mezzogiorno non ha una sua voce giornalistica
In grado di saltare la frontiera di Roma e quindi restiamo chiusi nelle nostre piccole nei nostri piccoli sì ma qual è un discorso credo che andrebbe fatto che forse ancora non è stato fatto in questo nostro incontro
I giornali di scriveva Corrado Alvaro molto tempo fa e sono parole ancora attuali i giornali meridionali giornalisti meridionali sono afflitti da una sorta di malinconia commemorativa guardando più al passato che al presente
Ho l'impressione che sono ancora parole attuale
Parole che sono dirette non solo e non tanto ai colleghi della carta stampata ma anche per certi aspetti direi soprattutto a noi dell'emittenza pubblica e privata
E inutile nasconderlo abbiamo bisogno a mio giudizio di svolgere in modo diverso il nostro ruolo talvolta per apparire cinquanta secondi che corrispondono a dieci righe
Sul rete nazionale siamo disposti a poter fare anche i salti mortali
E corriamo corriamo dietro le immagini o dietro la notizia della cronaca nera perché la cronaca nera la cronaca in negativo che ci fa apparire rimbalzare in primo piano
Non sappiamo andare a guardare le tante cose che funzionano le tante così interessante che esistono a Napoli in Campania nel Mezzogiorno siamo noi anche noi insieme con gli uomini di cultura una classe politica arretrata
Che non sappiamo guardare al domani
Spesso ci preoccupiamo non di arrivare all'uomo ma alle istituzioni ci preoccupiamo più del palazzo che delle esigenze dei cittadini non mi preoccupa tanto quelli che sono i trapezisti per preferire mi preoccupano quelli che si truccano di democrazia quelli che gattopardesca mente non vogliono cambiare nulla
Dobbiamo essere più credibili meno Palazzo e più paese si dice ed è vero
Dobbiamo essere a tutti i costi non certo tanto per usare una grande l'espressione di Caterina da Siena
Dispensatore di sole a tutti i costi ma dobbiamo avere l'occhio più attento alle troppe cose che funzione nessuna buone e noi non vogliamo o forse non sappiamo ma credo più non vogliamo metterne in risalto
Dobbiamo avere la consapevolezza che non è solo cronaca nera o cronaca in negativo quella che funziona o quella che rimbalza in primo piano certo
Fra qualche tempo sarà praticamente impossibile la selezione della marea di notizie
Che arriverà in redazione il giornalista avrà solo la libertà di decidere se pubblicare o trasmettere o meno una notizia non avrà alcuna possibilità
Di comprendere come è nata per quale fine è stata trasmessa soprattutto se risponda alla verità dei fatti
Le nuove tecnologie ci stanno facendo anche questo non dobbiamo certo aver paura delle nuove tecnologie però il vecchio giornalista il morto il nuovo giornalista sotto la spinta delle nuove tecnologie a mio giudizio fa fatica a nascere
Cosa si può fare per il suo sono state dette così interessante indubbiamente le cose che ci ha detto il direttore generale Agnese si aprono grandi spirali
La il Mezzogiorno degli anni novanta che però già possiamo è è già incominciamo a vivere ma dico qualcosa anche le istituzioni possono fare anche noi come ordine dei giornalisti possiamo fare
Dieci anni fa proprio nel se dieci anni fa in questi periodi veniva istituita a Milano la scuola biennale di giornalismo perché non si riesce a farlo neppure in Campania Napoli non si riesce perché non sappiamo farla
Sappiamo farle senza di istituzioni perché noi dell'organo dell'Associazione dei giornalisti ci chiudiamo in dibattiti proposte lei troppo alla ricerca di chi deve fare il Presidente entra nell'esecutivo e non sappiamo elaborare un progetto
E gli enti locali le regione perché come fanno a Milano nel nord certe cose le fanno e qui non si possono fare
Il mattino qualche tempo fa Pasquale non non c'è ma cresce alcune buone considerazione su questo nuovo centro di produzione pagare da creare un nell'assoluta
Direttore generale ci ha dato delle indicazioni anche in questo ma ecco perché l'attenzione e al nord su Milano e Torino perché Napoli o è stata per lungo tempo anche per colpa nostra considerato ufficio di corrispondenza
Ecco a mio giudizio occorre serrare le fila
Occorre forse un impegno in più gli uomini politici di uomini della cultura del mondo industriale quando si parlava della tv del mattino di un telegiornale possibile anche nel Mezzogiorno anche dalla sede del Mezzogiorno
Ci fu un ottimo vede prese di posizione di qualche politicante alla ricerca di un po'di spazio sui giornali ma è mancata la strategia a Milano a Torino si sanno muovere non perché su più bravi di lui perché hanno una consapevolezza complessiva di fare insieme certe cose hanno i questa consapevolezza credo che mai
E possiamo e dobbiamo farlo prima non perché anche se il mio direttore generale ovviamente ma perché sappiamo che lui c'è una sensibilità in questo senso
Credo che non dico non soffre indagava sì dico che l'amico della RAI e forse è stato giustamente detto mi pare che l'ha detto pubblico stamattina che che il ministro più vicino dalla Repubblica italiana che ha saputo essere vicino alla RAI
Ecco ma il problema son convinto che dipende innovi quello che sappiamo essere quello che vogliamo essere non per garantire chissà quale look nel per essere un Rambo alla conquista di chi sa qualcosa
Ma per dimostrare di essere anche noi consapevole di poter attraverso le informazioni un tipo di informazione aiutare le comunità meridionali a crescere
Ha la parola il dottor Gianni filosofo giornalista se il presente
E allora il dottor Antonio Bottiglieri responsabile informazione comitato esecutivo del sì regionale
Però rapidissimamente intanto porte porgo i saluti del partito socialista e la campagna segretario regionale e miei personali
A questo convegno del comunque rappresenta un punto importante nel dibattito nel confronto che noi speriamo si o sviluppare in seguito io stamattina ho apprezzato molto
All'inizio di una settimana santa
E il deferimento che l'onorevole Bubbico affatto
A un momento importante appunto della Settimana Santa
Barabba oggi e su come ipotesi di un primo referendum
Volto si parecchi anni fa devo dire però che l'onorevole Bubbico
Non ci ha spiegato se mille novecentocinquanta da quattro anni fa credo che tanti ne siano esistevano o meno gli stessi mezzi di comunicazione per poter informare quelli che appunto si espressero a favore di Barabba tutti era Barabba e che era giusto
Mi auguro che francamente non siano passati invano questi mille novecentocinquantaquattro anni
E
Permettetemi che il mio riferimento sia subito
Locale almeno all'interno di questa Regione mi auguro che non ci sia stato pure allora un mattino tutto spostato a favore di Barabba io ho paura proprio di questo tipo di situazione
Speriamo cioè voglio dire tutta la nostra preoccupazione
Per ora un'informazione che al sud è sicuramente servizio stamattina
è stato ripetuto molto bene questo concetto ma noi riteniamo che questo concetto vada sviluppato un tantino di più
Per aggiungere adesso un ragionamento su quello che può essere un impegno a far diventare l'informazione e la comunicazione momento di crescita del potere di ciascuno dei cittadini della regione delle regioni del Sud e qui è un ragionamento che ne facciamo appunto a proposito dei giornali
E l'altro discorso su quello che è il mio ruolo della carta stampata nel Sud nella Campania
Su quello che il loro ruolo dell'emittenza pubblica e dell'emittenza privata
Ma soprattutto per quello che è il loro ruolo delle proposte politiche su questi temi perché io vorrei che l'onorevole declino forse alla conclusione di questi lavori
Prendesse atto con soddisfazione della ricchezza degli interventi che il lunedì e il suo partito hanno raccolto qui
Ma adesso è anche il segno che questi interventi vanno a costituire una proposta della Democrazia Cristiana che invece almeno fino a questo momento non abbiamo ascoltato e questo è il ragionamento che noi vorremmo si sviluppasse inseguito filo passati con chiarezza perché credo e qui non faccio ovviamente fatica a dirlo che vale una tiritera e non trova democratico eterna può senz'altro valutare
Le cose importanti che per il Sud ha fatto la RAI così come ce le ha riferito il direttore generale
è vero che anche su questo tema un ragionamento una riflessione andrebbe fatto sono convinto che il corpo sulle cose che lo swing affatto dentro la televisione dentro la radio è un discorso
Ovviamente verificabile un discorso ovviamente riferito a fatti e cifre che il direttore generale RAI ha portato con precisione e giusto
è giusto impegno di soddisfazione dove l'Italia però parlando di televisione ci dovremmo porre anche un problema da quale parte stava telecamera a telecamera spenta cioè ma si interessa sapere se l'operatore sta al Sud se la operatore Star-Lord estremo meglio voglio dire il problema non è soltanto sapere
Il monte ore le cifre i miliardi spesi per le immagini del sud il problema è di sapere torniamo al discorso sul potere dei cittadini
Quanto potere decisionale e al sud nell'informazione per il Sud
Questo è il ragionamento che secondo me va sviluppato
Ragionamento che ripeto però
Non può prescindere da quella che è la politica che va invece prevista e ragionata in questa regione io non ho capito perché l'onorevole Delfino forse l'avrà detto in apertura io ero assente
Vedo assente qui gli uomini politici della Democrazia cristiana di questa Regione vede assente qui il Presidente della Regione Campania di questa Regione che pure democristiano e questo mi sembra un fatto molto grave
Perché noi dalla Regione Campania e credo non soltanto noi ma anche appunto quanti operano nel Sud è previsto un dalla stessa RAI per esempio
Deve e può interrogare la regione Campania e i partiti di questa Regione su quelle che sono le proposte per la comunicazione e per l'organizzazione di sta e allora non è soltanto un problema di monte ore è un problema di rapporti è un problema di collegamenti
Allora io mi domando concretamente quali leggi eccome le leggi della Campania per l'editoria per le
Televisioni private e pubbliche come le leggi per sviluppare un ragionamento sulla musica e sullo spettacolo e qui ovviamente il ragionamento tocca la Democrazia Cristiana come tocca il Partito socialista come tocca agli altri partiti ma è un ragionamento che ovviamente significa valorizzazione delle comunicazioni al sud ma valorizzazione mettendo al centro lo scultore
Ecco allora su questo tema mi pare che il discorso va capovolto non è più il lo studio che in deroga ai giornali in deroga alla RAI ma sono giustamente gli altri che devono interrogare quanti rappresentano il tutto e non si occupano di questi tempi e lo sviluppo e non su questi temi una politica adeguata
E allora la politica degli investimenti step c'era qualcuno che si lamentava mi pare Castellano perché la televisione non si vede in molte province della Campania ma è vero pure che altre regioni si sono attrezzate su questi temi la Campania non si è attrezzata dunque c'è una responsabilità che tocca direttamente
Chi sviluppa un discorso di politica regionale noi su questo abbiamo detto con chiarezza che non accettiamo belle che a qualcuno o apparecchi non accettiamo più ragionamenti da Inter partitico vogliamo che il ragionamento sia sviluppato in termini di partecipazione di impegno di tutti e allora
Quando si ricordava un'altra felice espressione dell'onorevole Bubbico quella del dare voce atti non ha voce vogliamo dire attenzione a non togliere l'audio a chi c'è già Boucher
Per correttezza di informazione di possono ricordare che forse il dottor Bottiglieri non ha seguito tutti i lavori della mattinata
Perché da questo banco delle proposte concrete sono venute il Mezzogiorno nella prossima convenzione Stato RAI dovrebbe comparire per la prima Borbone-Parma proposta che viene dal Comitato regionale il servizio pubblico alleato delle piccole e medie imprese che non delle grandi per la rivitalizzazione del mercato
Il controllo sulla qualità oltre che sulla quantità della pubblicità
Son tutte proposte precise che sono venute da questo banco il perizoma dal Comitato regionale
O sulla proposta si può discutere ma sulla entità della proposta certamente stamattina possano esserne testimone oculare perché se non sono stato portatore chiarezza è stato fatto anzi con un tono di voce anche abbastanza Forte
Dal punto di vista dell'Oudinot
Ringrazio il dottor Bottiglieri per il suo intervento alla però il dottor Fabio Scandone addetto stampa delle università
Ripeto
Che nella grande capacità di proposta
Operativa e politica emersa stamattina uno spazio importante abbia anche l'Università di Napoli
Voglio dire soprattutto riguardo a due temi che mi sembrano immersi con grande chiarezza Galli interventi e anche dal dibattito che si è sviluppato successivamente il primo quello di una tendenza all'integrazione dei vari media
Vale a dire ne siamo di fronte oggi a un panorama che non presento non dovrebbe tenderà comunque in futuro a non presentare più divaricazioni su
Stanziali tra i vari luoghi dove informazione si produce ma siamo di fronte a quello che giustamente è stato definito un continuo
In questo senso allora e vengo al secondo tema che mi sembra emergere
E quello
Dei contenuti e delle modalità del fare informazione voglio dire il discorso oggi all'indomani di una tradizione illustre in campo di studi medio che oggi si cacciano proposta delle definizioni suggestive anche delle figure di giornalisti ma io credo personalmente poco aderenti alla realtà della professione giornalistica oggi penso per esempio a quella classica nota figura del giornalista come storiografo dell'istante io ci credo un po'meno per lo meno è uno storiografo dell'istante nel senso che a pochi istanti per poter fare il suo lavoro
Di conseguenza
Questo
Status del lavoro giornalistico oggi conduce anche a un problema che è quello delle modalità dei contenuti in altri termini non solo informazione nel Mezzogiorno ma informazione sul Mezzogiorno
Io credo che il ruolo dell'università che può affiancare la Rai Radiotelevisione italiana in quanto anche l'università
è un sistema pubblico è un'azienda culturale pubblica io non credo che aver timore nel poterla definire anche così insieme ai suoi compiti istituzionali naturalmente bene
L'università io credo possa affiancare
Come la produzione di informazione al Sud nel diventare fonte attraverso la ricerca scientifica attraverso la ricerca che è di per sé informazione in questo senso e vorrei citare due casi particolari poi termino subito
Da un lato il seminario sulla camorra che oggi l'Università di Napoli in questi mesi ha promosso non è questa informazione non significa contribuire a una uno sviluppo della coscienza critica e dall'altro una ricerca sulla Basilicata sui consumi culturali in realtà giovanile in Basilicata nel mille novecentottantacinque
Basilicata una Regione non a caso perché tra le aree interne del Mezzogiorno è quella che in qualche modo rappresenta una summa di tutte le arretratezze possibile parlo della Basilicata potrei parlare dell'Irpinia del Sannio cioè di luoghi che anche anagraficamente mi sono più vicini
Ebbene
Rispetto agli assoluti di partenza una regione come emblema di sottosviluppo di devianza negli stili di comportamento politico nell'azione e nella nello scambio sociale una sviluppo dimezzato che cosa succede se i risultati di una ricerca sociologica compiuta
Con le metodologie classiche ma anche con molte innovazioni dimostrano per esempio che il familismo allinea familismo amorale in Basilicata non c'è
Che i giovani hanno in percentuali superiori alla media nazionale una consapevolezza etnica che addirittura sono propensi verso forme di meritocrazia e di professionalità questo significa scoprire delle realtà nuove nel Mezzogiorno significa che l'università può operare consapevolmente a fianco dei grandi organi d'informazione bene
Da tutto questo una proposta minimale se si vuole quella di un collegamento più stretto tra l'università come azienda culturale pubblica la grande azienda culturale pubblica ma anche gli organi di informazioni per un giornalismo d'inchiesta che non nasca fuori dal Mezzogiorno ma dentro il Mezzogiorno
Ho sentito parlare stamattina
Di un
Diffidenza che sia nei confronti dei grandi reportage bene allora facciamolo noi questo trasportati lo sappiamo noi saremo in grado di parlare del Mezzogiorno ma del Mezzogiorno diverso un Mezzogiorno che cambia che si evolve naturalmente mamma pure ma anche
Beh un'evoluzione diversa da quella frettolosamente e di vita esibita scopi proprio propagandistici io penso che questo sia un obiettivo che può concorrere tra l'altro lo sviluppo di una informazione
Informazioni incisiva informazione che in quanto tale alimenti il dialogo sociale anche questo vuol dire dare voce a chi c'era la a chi potrebbe avere averla ancora con autorevolezza che sia la Democrazia Cristiana a proporre questo mi sembra una prova di ulteriore una conferma importante di una grande responsabilità e sensibilità culturale e politica grazie
Grazie dottore Scandone io darei la parola se questi della coproduttore Famiglietti al dottor professor mangia per due rapidi interventi prima di dare corso alla
Seconda parte di questo nostro programma allora dottore Famiglietti il professore manda si preparino per questi due
Stringati mi consentano interventi fa piacere a prendere la parola dopo l'intervento della carta stampata e non esita in quanto la nostra Accademia Sala direttore di una rivista accademica
Nella setta centocinquantesimo anniversario della fondazione dell'Università di Napoli Cerbero il data d'accordo con l'allora rettore col provveditore andammo a cerca facemmo categoria di rito
Quindi l'occasione propizia anche per fare un patto discettare un poco ma sarò breve su alcune considerazione d'ordine filologico a me per esempio come al magnifico professore mi ha parlato
Dà fastidio quella massa laddove trascrivendo riandando agli anni giovanili
Con votava mettevano la differenza tra marzo volume pesa e mi pare che tra pistole ma solo il peso per la maggior sorpresa dalla base si senta molto spessa
è giustamente un partito che ha ispirazione radice cristiana l'avrebbe fatta a ispirarsi alla comunità come dice il professor l'altra comunione comunicazione sarebbe venuto fuori una cacofonia calmante paradossale che
Era colpevole passare nei
L'onorevole Zecchina parlare invece di primeggiare alla cultura è ha parlato che pluralismo bene io su questo non sono completamente d'accordo
Noi abbiamo fatto grosse conquiste nel campo democratico nel campo sociale nel campo economico nel campo tecnico se volete
Ma una forma esteriore viene salvata nel mirino dei Madaro alcune cose vanno riviste e vanno rimosse non esiste libertà di informazione non esiste proprio lirismo
è mi spiace dire quando il colosso DOCUP diceva
Che rifacendosi al azzecca niente la cultura deve essere privilegiato devono riportare come sbocco su una buccia di banana cadde il povero Elio Vittorini e quando nel braccio di ferro con barricate
Diceva la cultura deve essere scissa dalla politica
è tornata d'altra parte insiste con il no la politica non è tale Senato lapsus la cultura non è tale se non è sostanziale tipo
Ora in questo connubio tra cultura e politica che a fare spese è sempre l'informazione la Pubblica Informazione
è l'informazione pubblica formazione privata è libera non a Libero mi basta qualche esempio quando per esempio fu proiettata quel film che presentando le casse dice Russo a mio marito
Allora lo scandalo gridano da uno Stato straniere sua Santità IPA
Gridava dello stand un giornale che era fuori del del perimetro nazionale all'Osservatore Romano non so se all'epoca fosse tiratore all'amico ma avevo anche solo avuto collega degli insegnamenti fratello cantautorale diverse però l'osservatorio male
Rispondendo a Moravia su quello che era stata fatta lo scempio diremo così nella maternità dalla legge alle sorge nega se ne facesse un dibattito nella televisione ed era la commissione parlamentare nella casa di un regime democratico
La Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI era costituito in prevalenza da parte di quei partiti erano Guanda acché si discute
Prendiamo partire con altre tre o quattro milioni non sono rappresentate nella Commissione di vigilanza sulla RAI quindi interpellare le famiglie che sapere se fosse osceno no per il film Landi mandava possibile e non se ne fece niente
Fai mi ha parlato il TG due accoppiando l'un poco con Lerna mi pare che l'accostamento c'è un poco oscena
Perché lei narra serio era un poco la voce del padrone agli inizi sia ricordata Gallarati era nata
Con col famoso priva di scarpe vorrà pagate allietava le borgate di quelle cittadine che furono costruite nella valuta con dei però mendace menzogne non le diceva
TG due ha sostenuto in una rubrica l'ha approvato e tanto c'era un antifascista
E stupende mediante la data ma se da bocce morte prima del fascismo come poteva essere antifascisti
A distanza di tempo fu fatta una rettifica e perché no cosa sta in un'altra cosa fu fatta questa rettifica la professoressa Luisa morì
Fino ad alcuna passare Monda perseguitata fasciste aveva esclamato per televisione
Che il padre nel leggere bagnini che odia del Carducci era ispirata alla libertà pianse perché ne è una vera libertà perché ero oppressa perché stava sotto il tallone del pacifismo fatta è ben diverso
Mi sembra che il Papa sia ben diverso
Forse il suo c'erano tante altre cose Veltroni sarebbe opportuno non parla a me è capitato dai giornali gas era stata avvicinata dal Giornale di Napoli in una provincia interni Angel sapendo bene che un po'quelle costo Manza che se avevano qualche giornale Roma mi dissero fa quello che vuoi prima lavora campeggi con un'intervista all'onorevole Cè parte bianca dalla mia provincia
Non è un rigenerante piange si pronunzi io
Sicché per semplicità sulla necessità di non scandalizzarsi e se a Napoli all'epoca c'era una possibilità di accostamento al Partito Comunista perché fosse salvata l'amministrazione il bilancio comunale andasse avanti
Ebbene il Barletta nomi pubblico all'articolo non è pubblicabile mi risveglio queste cose si sanno ma non si debbano di
Quindi è come avere coltura ribaltare informazione portava a Parma ha cacciato è non si trovano ad acqua
Volevo dire pure che TG tre quando nacque che aveva
Ebbene a Cassano a Mortara
Quelle che spendeva nel mille novecentosettantanove fu la nostra rivista al più presto Como continuamente siamo informati avremo finalmente una terza rete televisiva
Tenebra quasi preteso instancabili ideatore dovrebbe forse con obiettività e imparzialità al servizio delle singole regioni in cui opera autonomamente illustrando bisogna e carenze
Sviscerato da storia col colore promuovendo iniziative o culturale riesumando inestimabili beni di cultura locale sottaciuti chissà da quale spiegava abolire non sprecare
In base però sarebbe encomiabile arrancano staccare a me che tra le norme statutarie prevede nel limite delle sue possibilità iniziative del genere
Non sempre realizzati limitata alla istituenda terza rete a tempo addietro a declinare il suo programma culturale non può che applaudiva Monica così spetta che si fa strada innovi anche alla luce delle interrotte corrispondente che anche la terza la RAI tre politicizzata quando Habana tant'è che in Parlamento fioccano le interpellanze in maniera tedesca col restare invischiata nella frazione esentata e possono dare a mandarsi e dell'arroganza del potere e velluto c'è come altre in attacco forme invitato una prima volta
Collaboriamo Laterza la Cavalleri tasca non ci invitarono più è in omaggio alla libertà dei cultori della libertà di stampa non abbiamo più parlato né ci siamo viste per quelle lesioni
Io chiedo scusa troppa scrive che vi ha dato vi saluto
La parola professore manca per issare
Scommettere così evito di sottrarre qualche mezzo milione in più vadano perseguiti siano e sono un giornalista della stampa cattolica come tale Paolo anche Como docente comandato presso l'istituto di ricerca
Missa in campagna
Sempre inerente al tempo del convegno presentava problemi di educativi connessi ai mass media per lo sviluppo del Sud
Indipendentemente dal fatto che piacciono dirò quello che penso
Fino a ciò che non va non ciò che va bene
Quattro sono a mio avviso i problemi da affrontare relative ai mass media mezzogiorno primo rendere il centro di produzione RAI TV di Napoli efficiente qualificato tale da produrre di più
Wow meno pari agli altri tre centri nazionali
Con provvedimenti legislativi spingere versi su tutte le tv commerciali Berlusconi è competente secondo
Far crescere l'occupazione per far crescere l'occupazione
Fissare per legge un limite ai film d'importazione
Terzo
Rendere la tv strumento di educazione civile
Morale e addirittura sanità
E non di diseducazione di nevrosi collettiva vedi Vito dipendenza
I danni maggiori si verificano lì dove minore è una resistenza
Bambini ragazzi ignoranti sprovveduti
Va ridotto tra l'altro a meno della metà il volume di pubblicità delle tv propria private e proporzionalmente della RAI TV sia leggo una proposta di libri e di post mamme di Maria in sull'ecologia dei mass media autori di Paesi vista privi d'America dove alla tv in perverso
Quarto e ho finito accesso alla propria alla professione
Il riferimento al licenziamento eventuale o prossimo di un quinto dei redattori del tempo evidentemente chi sa come entrate perché se fossero state degli ottimi redattori non sarebbero stati licenziati
Non va proposto mi sia consentito di dire che si smetta
Di assumere giornalisti la cui principale qualifica è quella di portaborse di questo o di quell'uomo politico questi mi riferiscono non vanta radici ma forse più agli altri partiti
Oppure dei giornalisti riassume ai giornalisti di appartenenza ad una casta Abel peggiore tipo into
Infatti
A tale ridotta nella maggior parte dei quotidiani italiane specialmente al Sud la categoria dei giornalisti
Ecco perché in Italia si legge poco
Perché gioca la sua partita
I giornali danno il resto ma scrittrici e provinciale
Devo dire per non essere pessimista e concludo che vanno fu riconosciuto sulla sforzi impositivo del mattino che oggi perché divenga un giornale autentico grazie
Grazie al professore mangia la parola la dottore denotare Istres contabile stampa della DC campana per l'intervento conclusivo
Nell'ottobre ottantasei gruppo DC della Camera ha prodotto un documento nel quale è stata sottolineata l'esigenza di accettò ancient provare l'impegno di spesa ordinaria dello Stato nel Mezzogiorno
In quanto il notevole sforzo di riconversione e ristrutturazione dell'apparato produttivo nelle zone i porti del Paese
Accentuato l'esigenza di riequilibrio del divario tra Nord e Sud
Bisogna dice il documento incentivare potenziare lo sviluppo con il rafforzamento di condizioni indispensabili ed elementi portanti
Quali tra questi indica il sistema di telecomunicazioni questo è un documento di diciassette ottobre ottantasei quindi fa parte di un discorso politico
Lo squilibrio tra nord e sud del Paese era verificabile nel luglio ottantasei anche dal tasso di disoccupazione sette virgola quattro al Nord sedici e sei al sud
All'interno dell'area del Mezzogiorno afferma il rapporto ottantasei sull'economia del Mezzogiorno della Svimez procedendo verso sud in regioni come la Campania la Puglia la Basilicata i divari con l'aria più sviluppata tendono ad accentuarsi
E divengono più rari i casi di provincia in evidente progresso negli ultimi anni rari sono d'altro canto i casi di regressi distorti
L'illustre meglio analista il professor Pasquale Saraceno affrontando la tematica del Mezzogiorno a proposito della campagna affermava
In Regione Campania non v'è problema di decollo ma di risanamento di conversione e di estensione di strutture già esistenti questo si può anche riferire fa centro di Napoli
Al centro RAI intanto insiste grande vitalità nella realtà italiana il professor De Rita che il ventesimo testi il ventesimo Rapporto Censis del sessantotto ci fa ricordare che ci sono più processi di discontinuità nei processi in atto di quanto né contempli qualsiasi filosofia di grande discontinuità anche rivoluzionario
La realtà attuale sta superando la tradizionale contrapposizione tra i fautori della continuità nella lunga durata i fautori dei grandi salti epocali
Quindi siamo in presenza di una rivoluzione culturale che sta cambiando le basi del potere che sarà presto nelle mani di coloro che sapranno maneggiare l'informazione
Le nuove tecnologie non devono essere rifiutate ma occorre caricarle di contenuti perché diventino un bene per tutti noi
I sistemi di comunicazione di massa sono presenti ed intervengono sulle nostre scelte d'abitudine soltanto la presenza ad esempio del mezzo televisivo costituisce un problema
Sappiamo che gli strumenti offerti dalla piccola
E poi i partiti e sindacati
Forniscano argomenti perché il fruitore attivi la propria capacità critica e sia quindi capace di selezionare le notizie allo stesso modo gli stessi soggetti culturali citati dovranno preparare contenuti riconoscenza che vanno bene con lati dall'informazione
Nel nostro Mezzogiorno gli stessi contenuti culturali da proporre dovranno puntare a creare un'omogeneità un'integrazione sociale sia all'interno del Sud sia all'interno della comunità nazionale
La tematica delle comunicazioni di massa che qui stasera abbiamo affrontato non è banale
Essa infatti è legata alle nuove tecnologie che devono stimolare le nostre intelligenze anticipare risposte arrendere umane le tecnologie rendere consapevole la società a padroneggiare le innovazioni
Gli amministratori locali e i dirigenti di partito devono entrare nelle logiche che regolano l'informazione perché essa sia presente e contribuisca a far crescere il nostre popolazioni sul piano della democrazia e della dignità dell'uomo
Il centro RAI di Napoli è una di quelle strutture forse di cui parla il professor Saraceno che sorta per essere protagonista è soggetto di trasformazione per tutto il Sud quindi appartiene al buonsenso desiderare che il Centro RAI di Napoli
Programmi e produca dando ragione al decentramento culturale affrontando con la partecipazione della collettività la stessa questione Mezzogiorno in un'ottica di ampio respiro
Bisogna produrre attivando una politica del confronto con il più vasto consenso delle forze sociali e culturali dell'Università del mondo del lavoro e creare nel nostro settore una circolazione di idee proposte tra società e istituzioni la stessa RAI
Ma non mi sarà spessore propositivo e concreto attuazione se non matura e qui nostro partito gioca a tutto campo l'attenzione alle problematiche e alle emergenze che la società dell'informazione presenta e questo è un momento della politica che il nostro partito propone quello di oggi
Vi sono una serie di questioni diverse che già sono state affrontate allora questo commento mio rappresenta un'occasione di riflessione offerta dalla DC su una tematica di estremo interesse culturale politico ed è un fatto politico
E la linea della DC si costituisce si costruisce in occasioni come queste cioè col confronto
Nella nostra democrazia la politica deve favorire il dibattito l'espressione confronto perché sia possibile decidere ricercando il massimo consenso su scelte razionali e condivisibili
Allora la DC Symphony il dovere di farsi portatrice di uno stile che affronti con incisività e realismo una nuova domanda di informazione di cui Mezzogiorno necessità ed è una sfida che la DC
Regionale raccoglie la questione meridionale che è una questione nazionale deve fare i conti con il potere che nasce dei mezzi dell'informazione di massa potere che abbiamo detto da stamattina il Sud nona e servizi che il Sud nonna
Allora questo convegno contribuisce a dare una svolta alla politica dell'informazione assurdo
Attrezzando anche spingendo ad attrezzare opportunamente meglio il nostro partito
E la DC attenta a una serie di realtà sparse ai frammenti che arricchiscono il tessuto sociale ai fenomeni emergenti desidera continuare a camminare con quanti hanno a cuore il futuro del nostro paese del nostro e comunità locali
Con l'intervento dell'amico denotare essi possiamo ritenere conclusa la prima fase di questo nostro
Incontro e possiamo quindi dare il via alla parte che avevamo programmato siamo in leggero ritardo ma recupereremo
Per delle varianti nel programma che sono intervenute di cui poi vi darò notizia e possiamo quindi dar corso a questa seconda rilevante parte del nostro del nostro discorso informazione regionale ed emittenze locali credo che non ci sia bisogno di particolari introduzioni il tema vorrei dire si introduce da solo
E e l'introduzione dei era e affidata a Pier Vincenzo porcate che il direttore dell'informazione regionali io desidero ringraziarlo vivissima mente non solo per la presenza non solo per aver aderito all'invito ma per questa sua
Paziente presenza fin dalle prime battute di questo nostro convegno la parola alla Bicocca
Sono io naturalmente che ringrazio gli organizzatori del convegno
E che hanno voluto dare uno spazio così importante all'informazione regionale
Mi sento solo con una cosa del professor Zecchino sembra difficile introdurre quest'argomento dopo un dibattito così ampio e così elevato che ha toccato o tutta la tematica dei rapporti
De della tutta la problematica del Mezzogiorno e dell'informazione nel Mezzogiorno
Io credo per dare un'idea di che cosa sia l'informazione regionale
Vorrei dare semplicemente un dato a corredo dei molti che ha già fornito questa mattina il direttore generale
In un anno da ciascuna delle sedi RAI del Mezzogiorno vengono irradiati notiziari radiofonici per una media di circa duecentosessanta ore annue
Con le punte di quattrocentosettantasei in Sicilia e trecentottantacinque in Sardegna che hanno dei notiziari in più
Il totale e di circa due mila cinquecento ore
E per quanto riguarda i notiziari televisivi siamo nell'ordine di due ceppi due di circa due mila ore annue
Cito questi dati
Questo dato
Per
Portare una notata di ottimismo
Che può sembrare ingenua in questo dopo tante denuncia del dualismo che esiste anche nel campo informativo tra nord e sud
E mi rifaccio a una tesi suggestiva che era stata avanzata qualche tempo fa dal collega Ernesto Mazzetti
Che come è stato ricordato più volte questa mattina di nuovo responsabile della redazione della della Campania
Che il quale al
Sulla base di una Rizzardi un'analisi dei dati a disposizione
Arrivava a dire che il Mezzogiorno dispone di un apprezzabile Offerta di informazione elettronica
E circoscrivendo l'analisi alla informazioni in senso stretto cioè ai telegiornali e giornali radio che vengono diffusi sia dal emittente RAI sia dalle antenne private
Arrivava a sostenere che non c'è alcuna differenza fra nord e sud se non addirittura un vantaggio nel Mezzogiorno
E nei traeva la conclusione che in un certo senso il Mezzogiorno aveva assaltato lei era
Di Gutenberg
Per arrivare direttamente alla fase alleerà elettroniche
Naturalmente questo dato ripeto che circoscritto esclusivamente ai notiziari in senso stretto
Non cito guidati relativi alle antenne locali perché penso che altri lo farà con più precisione anche perché
Ho l'impressione dai dati che ho sentito negli interventi che mi hanno preceduto c'è qualche discrasia in questo campo e quindi preferisco non fare
Questa premessa l'ho fatta per dire che indubbiamente in questo settore che ha avuto una strutturazione nuova recentemente
Parte da una base estremamente solide
Non solo perché
Dicevo c'è già questo
Questa quantità questo dato quantitativo ma credo che sia stato compiuto un lungo cammino anche da altri punti di vista malgrado le difficoltà le stesse ristrettezze in cui è nata la Terza Rete l'informazione regionale
Un lungo cammino nella costruzione di un modello di una cultura diversa
C'è stato uno spostamento l'hanno spesso fatto di per sé e della creazione di questo tipo di informazione quotidiana
E
In tutte le regioni ha portato uno spostamento di attenzione verso argomenti e tematiche nuove rispetto all'informazione tradizionale una riequilibrio nel senso di maggiore valorizzazione delle complesse articolazioni della realtà sociale verso aree culturali
E lo stesso politico uscito sempre di più verso zone concrete dell'amministrazione della gestione del territorio dell'ambiente e dell'organizzazione della vita collettiva
Le nostre redazioni regionali rare hanno subito un impulso nuovo e diverso non sia essa il trattato soltanto dell'incremento numerico
Dovuto alla creazione di questi nuovi spazi informativi
Ma il giornalista che aveva prima il solo compito di riferire nelle testate nazionali si è cimentato nella creazione autonoma di un notiziario se proposti in prima persona come interprete della propria realtà territoriale
Certo anche noi come è successo per la carta stampata molto spesso
Nel si è guardato al modello nazionale per quanto riguarda formule espressive modalità di costruzione del messaggio rapporto tra immagine farla
Ma a differenza della carta stampata la proposizione delle tematiche è stata completamente diversa e non poteva essere diversa non poteva essere altrimenti da quella nazionale
In altre parole credo che un primo importante risultato di questa esperienza sia stato quello della creazione di un patrimonio di professionalità
Che e oggi delle Mezzogiorno così come nelle altre regioni
Dicevo questa una base molto importante da cui deve partire il rilancio di questa informazione regionale
Che anche questa mattina direttore generale Agnes ha confermato
I risultati acquisiti
Non ci fanno dimenticare le difficoltà e la necessità di guardare avanti
Credo sia possibile riassumere molto schematicamente alcune delle questioni più urgenti che abbiamo dinanzi il primo punto che io vedo quello di una maggiore integrazione tra informazione radiofonica e televisiva
I notiziari radiofonici hanno una forte incidenza che si era cresciuta negli anni
E ho visto alcuni dati parziale
Per esempio una rilevazione che è stata fatta nel Friuli-Venezia Giulia
Che parla di una media giornaliera di trecento mila ascoltatori per per un singolo notiziario radiofonico regionale
Credo che anche in Campania sia stato fatto una rilevazione con risultati estremamente positivi
E quando parliamo di rilancio della radiofonia dobbiamo evidentemente pensare a un miglioramento degli impianti e delle attrezzature ma anche a una più razionale utilizzazione degli spazi
Io credo per esempio me lo consentirà direttore generale
Che sia
Necessario generalizzare l'appuntamento del mattino che già esiste in quasi tutte le regioni a statuto speciale
Credo che chi esce di casa la mattina per lavorare deve essere messo in condizione di sapere quali manifestazioni quali scioperi quali ingorghi può incontrare
Una radio quindi di servizio al mattino potrebbe rappresentare una prima novità
Ugualmente sarà necessario rivedere gli appuntamenti del telegiornale re regionale
Ad esempio
Ritengo utile un appuntamento a metà giornata
Ma come dicevo più integrazione tra radio e televisioni i limiti che si pongono all'informazione televisiva per notevole dispiegamento di mezzi che richiede non valgono
Per la radio e quindi
Se l'informazione de regionale deve essere sempre più radicata al territorio a tutto il territorio della regione non solo al capoluogo
Credo che il primo
Risultato potremo tenerlo proprio allargando attraverso la radio queste possibilità d'informazione
Terzo punto e questo può essere anche un primo motivo di valorizzazione della collaborazione con le antenne legali più informazione primaria
Naturalmente continueremo a seguire con il dovuto interessa il lavoro l'attività i problemi delle istituzioni leggo locale
Seguiremo anche i convegni
Cercando di limitarci a quelli che realmente riescono ad esprimere qualcosa
Ma dovremo andare di più a cercare i problemi i fermenti che si nascondono tra le pieghe del tessuto sociale quelli che muovono i reali interessi della gente i problemi di cui la gente parla quotidianamente
Vorrei
Qui accennare
Ad un altro punto che è quello della collaborazione
Che può essere sviluppata tra la informazione regionale della RAI e quella che viene svolta dalle emittenze locali
E
C'è già un inizio di questa collaborazione
La RAI ha impostato un programma per le emittenti locali vengono
Venduti dei gol pacchetti di di programmi
Filmati di partite ma credo che la novità potrebbe essere rappresentata da scambi nelle due direzioni
E in questo e qui vorrei tranquillizzare l'onorevole Ripa nel pieno rispetto delle autonomie delle emittenti locali
E anche nel rispetto come chiedeva giustamente
Di quelle manifestazioni di imprenditorialità e credo che né i meccanismi già messi in atto questo rispetto ci sia
Dicevo scambi di i servizi che sono realizzabili dove
Noi non arriviamo
O dove non arriva l'emittenza locale e credo che ci sia anche la possibilità di studiare i
Lo sviluppo di alcuni servizi di interesse comune penso per esempio a uno sviluppo in senso regionale
Delle agenzie di stampa o cose di questo genere
E anche le Regioni potrebbero
Mi riferisco all'auspicio che faceva il senatore greco
Potrebbero forse intervenire di più in questo campo
Finora hanno interpretato in modo diverso il loro ruolo in questo campo alcune hanno mostrato interessa lo sviluppo degli impianti altre hanno dato contributi a pioggia che credo non sempre aver ottenuto buoni risultati
Altri ancora hanno scelto la via di coproduzioni come è accaduto ad esempio con la Regione Campania per la serie archivio dell'arte dedicate ai principali monumenti storico-artistici della regione
Penso che anche qui si potrebbe fare qualcosa di più e dare una certa continuità e omogeneità l'intervento
Da parte nostra abbiamo avviato un'ampia serie di incontri
Non solo con le autorità regionali ma o con tutte le espressioni più significative delle esperienze dei locali e delle istituzioni locali
Istituzioni sociali culturali
Che possono rappresentare le esigenze le possibilità di sviluppo della informazione locale sia per verificare se quello che facciamo è sufficiente e sia anche per sia soprattutto per cercare di migliorare questo rapporto
Ritengo per esempio molto importante l'intervento che ha fatto il capo ufficio stampa dell'Università di Napoli e mi auguro proprio che questo rapporto di collaborazione si possa sviluppare in senso positivo
Mi sono chiesto anch'io oggi come tutti coloro che sono intervenuti qual è lo sviluppo del Mezzogiorno e soprattutto a quale velocità si sta realizzando
E me lo sono chiesto per vedere se noi operatori dell'informazione siamo al passo con questi ritmi di sviluppo se ne siamo elementi propulsori un o al contrario di freno
E credo che questo fosse poi l'interrogativo fondamentale che i parlamentari e dirigenti della democrazia cristiana della Campania avevano posto a tutti noi
E credo che da questo convegno siano emerse notazioni
Ed elementi di estremo interesse
Da parte mia vorrei ricordare
Un'immagine che trovo
Estremamente suggestiva nella descrizione del Mezzogiorno
Come l'uovo dove gli animali battono con gli zoccoli di un tempo che ha invisibili impuntamenti
Pensate questa espressione con quanta efficacia qualche decennio fa
Poteva rappresentare la situazione del Mezzogiorno
Poi di colpo non solo i mutamenti del tempo sono diventati più che visibili la sono proprio scomparsi gli zoccoli degli animali e ben altri elementi scandiscono il tempo
Ma credo che con questo sia scomparso anche un un antico retaggio che era fatto di un orizzonte che coincideva molto spesso con il villaggio con il quartiere
E che spesso aveva un riferimento in un altrove troppo lontano addirittura mitico come poteva essere
L'America gli Stati Uniti l'argentino altri luoghi di emigrazione
Oggi l'ambito del quotidiano si estende alla nazione l'agire privato unifica il proprio sistema al punto di riferimento per prendere a confronto la scelta la mobilità
Questo credo sia stato anche come è stato più volte ricordato oggi il risultato del primo tempo della vittima della televisione
Oggi noi ci troviamo nel secondo tempo
Quello di una ricerca e di un avvio al
Alla muniti di attenzione al particolare
E
Se i tempi sono maturi
Penso che anche noi siamo attrezzati a questa esigenza e concludo con questo augurio di essere tutti quanti noi all'altezza di questa esigenza grazie
Grazie al dottore porcate sia per questa introduzione su un tema che riscuote particolare interesse anche localistico io darei subito la parola
All'amico Antonio Manzo che è presidente del Comitato regionale per il servizio radiotelevisivo
Io ringrazio il segretario regionale della DC che ha dato la possibilità
Anche
Al rappresentante di un organismo
Che era quasi scomparso contare citando
Del De profundis al decentramento ha dato la possibilità di esprimere qualche linea di proposta soprattutto nell'ambito di così autorevoli indicazioni che sono arrivate durante i lavori nel corso dei lavori di questa mattina
Nel luglio del dell'ottantasei
L'allora sindaco di Milano sulla prima pagina del Corriere della Sera
Si vendicò alla capitale economica morale del Paese
Il confezionamento della nuova iniziativa
Uno mattina il TG del mattino
A Napoli in Campania qualche giorno dopo andò in onda la città del giorno dopo
Tutti si accorsero della necessità di un nuovo ruolo per il servizio pubblico quasi per una sorta di adesione ad una opzione zero che ogni tanto fa capolino in questi discorsi
Vale a dire si ricomincia a parlare
Quasi dimenticando tutto ciò che è stato finora fatto e come sei su questi temi non vi fosse la necessità e la prospettiva di aderire a un discorso di continuità direi quasi di quotidiano vissuto per essere piuttosto concreti e allora nel quadro della riflessione che acquistata svolta finora
Credo che importanza tutt'altro che secondaria assume il ruolo della informazione
Regionale il suo rapporto nell'ambito del cosiddetto sistema misto chi aderisce ad una vocazione
Di umanissimo di personalismo
Credo che la recita
L'attuazione
La predica del cosiddetto localismo non è solo una Modane può essere tale se il localismo al di là del dato istituzionale delle autonomie locali e il preciso riferimento alla valorizzazione dell'uomo nel suo quotidiano concreto
Alle sue relazioni alle sue energie alle sue potenzialità per cui in questo quadro io credo che tutte le proposte che abbiamo registrato fin da stamattina possono avere anche qui in Campania un riscontro
Immediato le forze politiche hanno di che cosa discutere i partiti si possono impegnare a praticare e a determinare queste proposte la generosa ma fallimentare purtroppo idea del decentramento oggi tutti dicono che va ripensata molti parlano di una sorta di policentrismo un'idea ancora
Da definire ma che comunque recupera anche la necessità di un dato locale c'è oggi il problema insoluto
Di arricchire l'informazione regionale che non è informazione localistica
Una informazione regionale più ampia e la partita si cucì gioca soprattutto nel Mezzogiorno la sfida dura con IMEI turchi
La presenza dell'ente Regione nell'ambito di questo di questa ridefinizione del concetto dire decentramento credo che sia un momento un momento importante al di là di un orientamento nazionali
Che appare forse un po'restrittivo nella disegno di legge Gava
Il termine regione compare solo una volta all'articolo sette quando si affida alle Regioni
è una indicazione un semplice intervento consultivo all'interno del procedimento di pianificazione
Delle delle frequenze ma credo che al di là di questo se le regioni riescono con maggiore attenzione a riproporsi
Come interlocutrice di questo discorso di questo ragionamento qualche risultato in più si poté venire non dimentichiamo che proprio a Napoli nel mille novecentosettantadue
Le regioni furono protagoniste di un interessante convegno
Agli inizi agli albori
Del discorso sulla legge di riforma della RAI che sfociò poi nella legge cento cento tre del mille novecentosettantacinque pochi mesi dopo il convegno di Napoli l'Abruzzo la Campania la Lombardia l'Emilia Romagna a presentare una proposta di legge
D'iniziativa regionale che poi confluì nel progetto governativo per contribuire a delineare appunto la riforma della legge che il Parlamento approvò con legge centotré del settantacinque allora furono individuati dei poteri
Per per le per le regioni ma oggi che cosa possiamo fare in che maniera si può intervenire esistono ancora delle strade idonei se è vero che oggi il recupero di questo dato localista è importante ai fini dello sviluppo dell'informazione e non solo nel Mezzogiorno è vero che oggi la innovazione tecnologica assume e dalla caratteristica di un piano sovranazionali allo sviluppo
Della informazione però io credo che la esperienza di convenzioni con la RAI che sono state già attuati in alcune regioni italiane può stringere ancor di più questo rapporto di collaborazione ebbene qui
Registriamo quotidianamente
Le lamentele in ordine alla ricezione
Della terza criteri ma finora credo nessuno si è preoccupato di ovviare con una proposta specifica a questo problema in Piemonte in Veneto e in Basilicata
Non hanno perso tempo a registrare i motivi per i quali la RAI non può ampliare la percentuale di popolazione servita
Per la terza rinite in Campania i dirigenti RAI nel corso di un'audizione del dodici novembre
Scorso in sede di Commissione per il servizio radiotelevisivo sostennero che la Terza Rete oggi in Campania serve il settantuno virgola cinque per cento vale a dire sei sette punti in più rispetto alla percentuale
Che la convenzione
La convenzione prevede non v'è parlamentare campano ed è questo la cosa strana
Che non abbia preso
Per quale motivo oggi la Rai non può intervenire per l'ampliamento del per la diffusione del segnale eppure in Campania si perde ancora credo del tempo prezioso
A luglio prossimo scade la convenzione tra lo Stato e la società concessionaria con il limite del sessantacinque per cento
Ma nel frattempo questa Regione questo istituto regionale potrebbe divenire protagonista nel ridare la voce a chi non c'è la dare l'audio a chi non la stipulando una convenzione a al fine di ampliare un segnale
Se la gente della campagna che rivendica giustamente
Il segnale della terza rete
Conoscesse la somma per la quale potrebbe essere possibile
è possibile risolvere il problema della ricezione ebbene io credo che sul banco degli imputati ci ritroveremmo di multi
Secondo dei calcoli sommari ma molto credibile molto vicino vicino alla realtà dei dirigenti della RAI di Napoli
Basterebbero ottocento milioni un miliardo di lire rimborsabili alla stessa regione Campania
Per ovviare a questa deficienza del segnale che si avverte soprattutto nelle zone interne della legione
Cioè dove l'informazione non arriva e dove non c'è però nel frattempo il rapporto tra la RAI e la regione Campania
Assume delle connotazioni abbastanza strane e particolari allora in questo clima di incomunicabilità ed indifferenza
Di proposta da parte nostra e di non risposta da parte degli altri
Tra l'istituto regionale e la sede della RAI
Che pure conta uno dei quattro centri di produzione nazionali
C'è chi si ritaglia però degli spazi con la stipula di convenzioni su determinati problemi della comunità regionale
Nel frattempo non è un dato non fa niente
Non è un dato che deve invece preoccupare che il segnale della terza rete in Campania sia davvero un privilegio per pochi io mi auguro solo che è una convenzione non venga stipulata dall'assessore alla sanità della Regione
Per propagandare lo stato dell'azienda salute in campagna io sono alla conclusione
Ricordando allo Stato allo stato attuale vorrei ricordare che esistono delle ipotesi di collaborazione che sono venute fuori in maniera piuttosto ordinata nel corso di un convegno organizzato dalla Regione Lazio nell'aprile scorso
Convegno al quale il professor Roberto Zaccaria consigliere di amministrazione della RAI tracciò una ipotesi di nuova collaborazione tra le Regioni
Stato e regioni e la RAI ipotizzando addirittura una sorta di società finanziaria che compensa arse
Il che compensa se l'intervento pubblico in materia di informazione attraverso uno strumento il diritto privato la Corte costituzionale
è molto restrittiva credo forse anche giustamente nell'accordare alle regioni dei poteri in materia informazione per cui credo che l'idea esposta così autorevolmente stamattina dal direttore generale della RAI dottore Agnes sulla iniziativa delle regioni che associno la RAI alla emittenza locale per determinati servizi al fine di realizzare degli obiettivi comuni credo che sia un'idea praticabile anche molto suggestiva la Terza Rete può diventare davvero il punto d'incontro della programmazione radiotelevisiva regionale io lo sforzo che le regioni soprattutto al Sud possono compiere perché soggetti diversi motivati da un interesse cammino insieme a disegnare ad informare ma soprattutto a dare un'immagine diversa di un Mezzogiorno diverso grazie grazie ad Antonio mentre
La parola al di al dottor Nicola incise etto amministratore di degli studi o cinquanta
Voto a tutti i presenti un ringraziamento agli organizzatori del convegno
E dunque in particolar modo un ringraziamento al signor ministro onorevole Antonio Gava se gentilmente nella sua relazione conclusiva vorrà dare qualche cenno di risposta a quanti dando adito a tra poco
Questo convegno sembra venire carattere celebrativo
Posso dire che se continuano così le cose e soprattutto se continua il comportamento attuale dell'amministrazione
Il prossimo convegno sarà anch'esso celebrativo ma celebrerà il funerale dell'emittenza privata magari fatto fatte salve le riti Berlusconi
Da più di dieci anni con sacrifici tecnici ed economici le emittenti private fra le quali telescopio cinquanta si sono consolidate nella udienza sopravvivendo con i soli ricavi della pubblicità soprattutto locale
Persino le reti di Berlusconi hanno capito o sono state costrette a capire che la udienza locale e la pubblicità locale sono qualcosa che deve essere riservato all'Init enti locali e precluso alle reti nazionali
Sono in questo caso si può evitare lo strapotere delle potenze economiche di gruppi organizzati
Ed evitare quel pericolo di oligopolio contro cui tante volte ha messo in guardia la Corte costituzionale
Ma vi è chi col beneplacito del ministero e con l'alleanza o connivenza
Della RAI scampetti pluralismo per facilità di conquista di mercati e si è buttato in un'attività di rastrellamento di frequenze di a udienze e di pubblicità locale
Da oltre un anno Rete Globo vostra potente gruppo televisivo brasiliano d'accordo con la RAI dalla quale utilizza perfino ponti radio attivato impianti ripetitori collegati in Rete
Indiretta sull'intero territorio nazionale
Acquistandoli
O a triangoli e in tal modo usa la diretta anche dall'estero e la propria strada potenza economica per ridurre la udienze delle emittenti italiane per rastrellare pubblicità anche locale
Che ne costituisce l'unica fonte di sopravvivenza
L'onorevole pubblico ha precisato per i ricorse economiche danno l'autonomia e alla libertà nel rispetto della Costituzione
Si sa che ciò non potrebbe avvenire se la ripetizione dei programmi esteri è soggetta a precise
E vigenti disposizioni di legge che necessita per ogni impianto dell'autorizzazione ministeriale su parere favorevole dei ministeri degli Esteri degli interni e della difesa
L'assegnazione concessione della frequenza si sa che anche la ripetizione anche se autorizzata deve essere integrale contemporanea senza aggiunta e si sa che vietato dalla legge l'uso promiscuo degli impianti
Si sa che violando queste disposizioni si commettono reati ed illeciti amministrativi
E se non lo si fosse saputo ha pensato la Corte costituzionale con la sentenza trentacinque ottantasei a ribadirlo ha pensato la Cassazione civile
Con la mille trentasette dell'ottantasette pensarlo ha pensato la Cassazione penale la sentenza del due dodici ottantasei a riaffermarlo
Hanno provveduto altri giudici come la corte d'appello al Tribunale di Milano quello di Alessandra di Cuneo di Parma di Lucca i pretori di Milano di Cuneo divieti di testa di viareggio i termini di Rocca di Firenze ed altri
E da ultimo quello di pochi giorni fa quello di Roma
Ma il ministero non si è mosso e non si muove si vede che è troppo impegnato a disattivare piccole emittenti private quel ministero in passato sempre a fianco della RAI per riaffermare il monopolio o ridurre al minimo la liberalizzazione denunziante costituito parcheggi parte civile contro tante piccole emittenti
Italiana
Quello stesso ministero evidentemente
Non ha nulla da ridire se l'emittenza su scala nazionale o internazionale in violazione della legge centotré del settantacinque viene effettuata da ditte Globo tramite la sua emanazione TV International in accordo con la RAI
Ma ha diritto di emittenza cosa vostra
Ora Napoli si ripete direttamente dai satelliti
Cioè chi capta quei segnali esteriori diffonde in diretta o in differita doppiando lui e mischiando lì a programmazione italiana e circospetto e il ministero
Niente buoni buoni
E piatto potrebbero fare se di soppiatto hanno autorizzato non si sale le forme del rispetto di legge un'emittente a Licola la serba a fare altrettanto
Ma il sistema televisivo è cosa vostra eppure contro l'emittente privata e non si sentono remore l'uso di frequenze utile per radio diffusione e destinate dai piani nazionali
Ed internazionali anche radio diffusione come le frequenze trentasei trentotto sessantotto eccetera
Viene immediatamente represso con la forza con provvedimenti di disattivazione anche in assenza di interferenze e di altre utilizzazioni e ciò avviene nonostante che la legge centodieci ottantatré
Era leggi dieci dell'ottantacinque vietino la disattivazione e legittime nove esercizio di tali impianti se interferenze non vi sono e nonostante che i giudici dei pretori al Consiglio di Stato dichiarino illegittimi questi provvedimenti disattivazione
Proposito leggo soltanto le ultime due parole di un telegramma che da un ministero è stato inviato al circo Aster di Napoli
In una causa dove dice che per esigenze di ordine operativo e pubbliche calamità a otto prega si attivare urgenti provvedimenti conseguenti civile
Tenendo conto che hanno attivato la RAI a Licola un segnale sul Canale sessantotto che interferisce la mia Ritter che occupa la zona rischia mentre noi siamo stati dal Circosta del incriminati anzi dal Ministero per aver perché non ci siamo voluti togliere dalla frequenza sessantotto loro addirittura trasmettono sullo stesso canale all'accesso nel mese di gennaio canzoni canzonette firma
Ma la televisione è cosa vostra logico
Poiché si creino situazioni al limite del ridicolo per non dire peggio come quell'attualmente davanti a un giudice in cui si fa fermare da un'amministrazione che serve per seguirci pubblici anticalamità proprio quella frequenza sessantotto usata da una privata
E che il ministero assegnato ad una propria protetta imitatrice di P. difficili programmi esteri La sette la trasmissione nelle stesse zone e contigue
Si vede che si usa la segue le calamità non avvengono
Evidentemente l'Amministrazione delle Poste un solo nemico le emittenti private italiane a quei suoi simpatia il monopolio pubblico e certe reti ripetitivi ci di programmi esteri ha un solo motto forti con i deboli e deboli con i forti
Ma dimentica che non è debole del diritto eseguita della dalla propria parte
Emittenti private locali possono rivolgere all'amministrazione la stessa risposta di un contadino tedesco minacciato di espropriazione al grande Federico ci sono pure dei giudici a Berlino
E ce ne sono anche in tutt'Italia ora cortesemente brevissimo dove leggere un documento di un'associazione televisione campane latticini
Dove sono confluite per il momento Canale ventuno tele capite le oggi per lo studio e cinquanta
La mancanza di una legge che disciplini lettere oltre ad aver prodotto il fenomeno Berlusconi con tutte le implicazioni che inutile ripetere ha determinato a livello regionale la nascita di piccoli network che ripropongono inquietanti interrogativi e minacciano concretamente l'esistenza delle televisioni private
In Campania
In questi ultimi tempi abbiamo assistito alla nascita di reti dieci rete nove e successivamente divenne otto che in realtà sono collegate in quanto i loro pacchetti azionari hanno gli stessi titolari
La nascita di queste reti associate non preoccuperebbe sesso non fosse il frutto di una di una duplice paternità del finanziamento pubblico e delle concentrazioni di del terminata pubblicità dirottata da uomini politici ufficialmente sono alle spalle dell'iniziativa
Come è stato pubblicato dai giornali è ben difficile reggere la concorrenza con emittenti che dispongono infine della benevola conclude la bile voler prova comprensione di mamma RAI
E della catena Berlusconi alle quali evidentemente sono state raccomandate dagli stessi
Va bene
A questo punto è necessario una regolata per evitare e con il denaro pubblico perché tale è stato quello erogato sotto forma di finanziamento sia quello tenuto sotto forma di pubblicità determinati ruoli politici riescono a soltanto a farsi pubblicità in periodo elettorale
E noto ma anche a controllare l'informazione con un pregiudizio dell'obiettività che salta agli occhi di tutti il gioco è così spudorato più per i quotidiani pubblicano addirittura i nomi dei personaggi che fanno da paravento ai politici senza remore anche quando si tratta di Rivera di rilevare il rivelare la identità di costoro
Allora a questo punto bisognerebbe sapere per quale motivo determinati operatori economici si prestino a fare da coperchio a determinati operatori politici e cose ricevono in cambio dei miliardi che essi anticipano permettere sull'emittente
Domande
A cui questo congresso dovrebbe dare una risposta se è vero e esso vuole affrontare il tema di comunicazione di massa mezzogiorno grazie
Grazie al dottore incise tocca la parola l'ingegner Luca Montrone presidente di Telenorba
Che è una delle più importanti emittenti
Allora possiamo togliere una per dire la più importante
Formazione
Il simbolo delle trasformazioni della società moderna
è il settore che si rinnova il più rapidamente di ogni altro
In Italia la crescente tumultuosa
Negli ultimi dieci anni la crescita tumultuosa degli ultimi dieci anni è avvenuta però senza leggi appropriate e senza un preciso piano politico
Leggi e volontà politiche che ancora oggi tardano definisse
Mentre si sta consumando una strage ai danni della piccola emittenza privata che da sempre ha fatto dell'informazione locale la sua ragione di vita
L'informazione nel maggio giorno in particolare fa registrare da sempre una netta prevalenza del messaggio televisivo e radiofonico su quello dalla carta stampata
Infatti proprio l'informazione contribuiva in modo rilevante due anni e mezzo fa a decretare il successo di un'emittente locale come Telenorba
Che secondo liste l'autunno ottantacinque raggiungeva in Puglia Basilicata e nel giorno medio uno sconto di un milione ottocentotrentasette mila spettatori alle spalle di RAI uno e prima di RAI due e dei network di Berlusconi
Ma Telenorba la prima televisione locale in Italia non era e non è un fan un fenomeno isolato
Ma torniamo all'informazione e alla quale grande richiesta di informazione
Cosa fanno le poche sopravvissute emittenti locali nel frattempo un tono con enormi sacrifici economici e con notevolissime difficoltà tutte le loro chance sull'informazione garantendo così quella pluralità che viene troppo spesso dimenticata
Nell'ambito delle maggiori tv locali sta prendendo sempre più corpo un fenomeno interessante
Proprio i telegiornali e appuntamenti informativi
Un tempo trascurati o realizzati alla Carlone diventano oggi gli elementi chiave non solo per qualificare l'emittente ma per lanciarla in questo difficile momento sperando di recuperare almeno in parte l'ascolto perduto
Infatti l'Audiencia di uno spettacolo di un film di un telefilm in generale e sempre maggiore a quello di un programma di informazione
Sicché schiacciate dallo strapotere di RAI e Berlusconi nel campo della produzione dei programmi di acquisto le tv locali sembra non avere certa
Ho ritrovano la loro dimensione di antenne radicate nel proprio territorio oppure sono destinate a combattere un'impari lotta sul piano delle trasmissioni di evasione dalla quale difficilmente uscirebbero vincenti dunque l'ancora di salvezza per le televisioni locali è proprio l'informazione un'informazione che va sempre più diversi ispirandosi ma che purtroppo ha dei costi elevatissimi che le televisioni locali non sono in grado di sopportare
Dopo aver preso allunga in considerazione solo lo sport come argomenta in grado di procurare a ordinanze pubblicità detti vorrei generale provinciale si interessano adesso attentamente anche dalla cronica d'attualità politica e sociale dei problemi del loro territorio in una parola di ciò che riguarda da vicino alla gente
Ora se diamo un'occhiata alle antenne locali meridionali scopriamo una realtà assai attiva sul fronte dell'informazione
In Puglia Basilicata e Molise ad esempio le norme realizza quattro edizioni quotidiane del telegiornale differenziando la seconda parte nelle varie a nelle varie Province questo bacino d'ascolto
Le sue tante locale è direttamente proporzionale al grado di preti penetrazione la realtà locale
La gente
E soprattutto il popolo meridionale assai legato alla terra e alle sue tradizioni ha bisogno di sentire la terra non lontana e irraggiungibile
Ma decine i suoi problemi ha bisogno d'attivo capace di interpretare le esigenze quotidiane di quel territorio e di porsi come interlocutore primario nell'ambito dalla vita economica e sociale
Naturalmente per rispettare questa filosofia di vita sorgono grossi problemi e neanche di poco conto
Anzitutto l'informazione costa molto
Mentre icone pubblicitarie tutt'altro che assicurato
Sia perché le televisioni locali raccolgono poca pubblicità nazionale e sia perché la pubblicità locale specie per il Mezzogiorno non può costare troppo per venire incontro alle esigenze e alle possibilità delle piccole e medie imprese
Telenorba da parte sua ha speso nel mille novecentottantasei per gestire l'informazione qualcosa come due miliardi
Per qualificare l'emittente occorre infatti realizzare dei notiziari agili con molte immagini servizi filmati utilizzando grati computer personale qualificato ed apparecchiature estremamente sofisticate
Eppure le televisioni locali sono ormai una insostituibile realtà
E vero quando sorse il dieci anni fa pochi erano disposti a credere e questo nuovo strumento di interpretazione di lettura della realtà locale avrebbe determinato una peste sociale producendo realmente benessere
Bastano pochi anni per verificare che la scelta del localismo non era stato una mossa avventata
Già nel mille novecentottantadue presso la Fondazione Cini di Venezia in un convegno sul tema incidenze valore delle tradizioni locali sul tessuto politica economica e sociale del Paese
Si parlò proprio di questo fenomeno e due ricerche condotte in Veneto e in Puglia arrivando alla conclusione che la pubblicità locale aveva prodotto e continuava a produrre nuova occupazione
Nel quadro di una netta ripresa economica che essa aveva promosso nelle due regioni
Non solo l'indagine fatta in Puglia dal professor Giovanni Girone perito dell'Istituto di statistica nel segno di Bari
Stabilite oltre l'ottanta per cento delle persone intervistate su un campione di due mila cinquecento abitanti pugliesi riteneva positivo il contributo delle televisioni locali allo sviluppo economico sociale culturale un intervistato su sede finiva poi insostituibile contributo alle figure generazioni informazione locale attraverso i vari notiziari locali
Tornando al discorso occupazione la seconda parte dell'indagine condotta su un campione di duecentoquaranta aziende che nel mille novecentottantuno avevano svolto e pubblicità attraverso il servizio locale operanti in Puglia
L'individuo proprio nell'occupazione la variabile alla quale doveva prestarsi maggiore attenzione in quel particolare momento storico
Con i tassi di tipo disoccupazione giunte a livelli preoccupanti
E ciò soprattutto nel Mezzogiorno bene allo domanda se si era riscontrato un incremento di occupazione attribuibile all'espansione attività connessa alla pubblicità televisiva il ventuno virgola tre per cento delle aziende risposto affermativamente
In altre parole più di un'azienda su cinque aveva registrato un incremento occupazionale indipendenza di una ripresa economica prodotta dalla pubblicità televisiva locale
Rapportando il numero complessivo dei nuovi occupati al numero complessivo degli addetti a del servizio azioniste
Professor Girone rilevava un aumento medio d'occupazione del nove virgola sette per cento a questo e il contributo delle pellicce locale aumento dall'occupazione nel settore terziario del nove virgola sette per cento
E questo è un elemento molto importante perché in lei un docente l'ingegnere Montrone i test che ha cortesemente
Provveduto in precedenza distribuire il testo del suo intervento che quindi e acquisito che sarà comunque integralmente riportato anche negli atti ma credo che sia acquisito anche alla conoscenza dei più che hanno già avuto modo limpida possibilità di leggerlo se fosse possibile
Tentare una sintesi in modo da consentire anche una maggiore possibilità comprensione e di recepimento delle cose che dice
Ero io in questa insieme all'altra esigenza di contrazione dei tempi rispetto ai quali ecco cioè questa oggettiva necessità
Infatti nel mio intervento rispetto a quello presentato io stavo già diffusi largamente Gene non vuole ma credo che e mi era stato detto che mi vedevo data qui minute io su quelli ho giocato il mio intervento dal porto riduca ancora ventidue però credo che anche a breve l'efficacia del tutto il suo intervento
Se riusciamo a darne sintesi sarà più immediatamente recepito
Tali il problema dell'occupazione nel soggiorno significa anche andare a sviluppare il numero delle televisioni locali perché soprattutto queste sono in grado di far crescere le piccole e medie aziende che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivenza
Perché ci crediamo le televisioni locali non vengono considerate alla stessa stregua delle altre aziende industriali del Mezzogiorno
è mai possibile che una piccola e media industria abbia diritto ai contributi a fondo perduto nell'ambito degli interventi per il Mezzogiorno
Ed invece una televisione locale che ormai a tutti gli effetti un'azienda industriale che produce servizi e che è direttamente collegato lo sviluppo delle piccole e medie imprese abbia ancora oggi ancora oggi non riceva tale riconoscimento
Infatti rimane decisi decisamente più interessante per le piccole e medie aziende investire nella pubblicità radiotelevisiva
E se è vero che questa pubblicità è un investimento come si è detto qualche tempo fa a Roma a congresso nazionale sulla pubblicità riteniamo che queste aziende nel Mezzogiorno dovrebbero avere il contributo a fondo perduto sulla loro stessa campagna pubblicitaria
D'altra parte se è vero che la legge consente di fare ammortamenti pluriennali per le campagne pubblicitarie
Così come si fa con gli immobili con i macchinari per analogia per il Mezzogiorno ci dovere verso il contributo a fondo perduto anche per gli investimenti pubblici pubblicitari che poi contribuiscono in modo determinante a funzionamento di quei macchinari
Prendendo competitive per le aziende e le televisioni locali insomma non chiedono agevolazioni predittivo protezioni di alcun genere ma solo giustizia
Chiedo che sia eliminato il monopolio e che si è creato il pluralismo che si realizza solo se si è in tanti per cui la politica nuova legge dovrebbe puntare alla pluralità delle voci e alla qualità dell'informazione grazie
Io ringrazio molto
L'ingegnere Montrone
Assicurandogli come già gli avevo detto che del suo intervento integralmente noi faremo uso nella redazione delle degli atti di questo nostro convegno e la parola l'amico Federico di Telecapri
Veramente
Avevo pensato di non non intervenire a questo punto del convegno troppo aveva ascoltato tutti gli interventi che si sono succeduti da stamattina
In particolare poi essendo arrivati ad un momento del dibattito in cui si è introdotto l'argomento informazione e televisione locale
Pur essendo un operatore
Tel settore radiotelevisivo che opera nella regione Campania ed essendo quindi un operatore locale ritenevo comunque di non intervenire su questo
Specifico aspetto perché ci sono stati i colleghi come l'ingegner Montrone come nel perché Trinci sette che mi hanno preceduto probabilmente forse altri che mi seguiranno
Che su questi specifici
Argomenti hanno maggiore ha svolto maggiore approfondimento quindi hanno avuto la possibilità e avranno la possibilità di dare maggiori contributi al dibattito in questo senso anche perché devo dire che per quanto mi riguarda io non accetto la catalogazione
Di televisione locale
E io posso accettare la catalogazione di operatore di stazione locale ma ritengo di parlare anche al nome degli altri operatori che essi riconoscono in questo tipo di discorso e di porte dire che noi facciamo televisione tout court
Poi siamo per nostre scelte per motivazioni altro genere di penna Tura detti operatori come direbbero gli americani Villotta la station
Cioè di stazioni locali che è cosa diversa
Ho sentito il dovere di fare questa piccola precisazione
Perché mi sembra pericoloso questo discorso della televisione locale
Perché rischia di portare atto una catalogazione atto una graduatoria ad una una serie di valore secondo il quale prima c'è la RAI poi c'è la televisione commerciale o la televisione privata dei network di Berlusconi
è poi c'è non so quale tipo di termine più o meno para dispregiativo si possa utilizzare per indicare le televisioni locali ecco perché io non voglio intervenire in questo aspetto del dibattito perché mi sembra estremamente riduttivo estremamente fuorvianti e che per quanto mi riguarda certamente non l'accetto
Perché nella mia modestia di operatore del settore e la mia modestissima capacità di contribuire comunque a questo settore la nostra regione
Io ritengo in dieci anni di attività di aver operato di essere intervenuto in tutti i settori della della televisione
Acquisendo quindi una legittimazione che scusatemi la presunzione certamente non è inferiore a quella per esempio di Berlusconi
E io penso che questa mia affermazione ovviamente dovrà subito fard fare ripete ecco guardi con quale forma di presunzione e di arroganza ci si presenta atto un convegno in cui invece si sta parlando di televisione locale e invece no
Io su questo punto specifico ho bisogno necessità di un'altra di un'altra precisazione perché appunto a questi la televisione è un insieme di aree una insieme di territori che sommati che interconnessi che correlati tra di loro danno luogo poi alla produzione del messaggio televisivo attraverso le sue forme varie e differenziale ora queste amare della televisione in Italia sono state occupate
Per quanto riguarda il settore privato dal monopolio Berlusconi ma io anche su questo punto oggi non volevo venire a parlare anche per non agli otto annoiare soprattutto quegli esponenti quei personaggi come l'onorevole ministro che ha avuto già occasione di sentirmi in altri convegni e quindi rischia di ripetere sempre le stesse cose sul personaggio Berlusconi sul monopolio Berlusconi su quello che ha creato in Italia su quello che purtroppo ancora si appresta a creare e che sarà lo scenario prossimo venturo allora io risparmio alla all'assemblea risparmio al signor ministro di ripetermi ancora una volta risolti argomenti del come si è creato il monopolio Berlusconi di come ha occupato tutte le aree della televisione cioè l'area delle frequenze televisive con la caparra me entro dei canali e delle frequenze televisive con la realizzazione di un'azienda l'Elettronica industriale che ha proprio come solo scopo quello di procedere a la occupazione dei canali televisivi e di sottrarre quindi all'emittenza il primo elemento costitutivo è cioè i canali di trasmissione
Potrei ancora continuare con gli altri settori della televisione che sono per esempio quelli della produzione
Ed è notizia troppo recente e troppo occupante le prime pagine dei giornali per ripete per raccontare delle storie dei PPI Baudo delle Carla e così via di tutti i personaggi
Sono stati portati nel grande carrozzone del grande monopolio Berlusconi quindi occupando questo altro secondo settore della televisione per passare al terzo a quello dell'acquisizione dei programmi via loro tutti sappiamo che sul piano dei Merk e ad internazionale monopolio Berlusconi acquisito anche in questo settore il controllo totale e assoluto sotto questo profilo e sotto questo aspetto possiamo continuare con il problema della pubblicità e così via potrei ancora ovviamente annoiarvi e allungarmi su questo tipo i discorsi che abbiamo già fatto un sacco di altre volte per dimostrare come quando mente
E il il gruppo Fininvest a occupato in maniera monopolistica il settore della televisione commerciale in Italia
Ma questo ripeto lo salto a piè pari perché non d'oggi un dato molto importante e molto interessante che cioè queste affermazioni sia pure variamente rappresentate sia pure variamente interpretata sono in realtà è distante recepite da questa Assemblea e sono stati anche sostanzialmente recepite negli interventi che si sono succeduti da stamane fino ad oggi pomeriggio quindi il mio intervento sarebbe assolutamente tautologico il mio intervento è sarebbe assolutamente superbo il mio intervento sarebbe semplicemente riduttivo rispetto invece agli acuti interventi che sono stati fatti a cominciare da pubblico per poter e con il professore pochine per proseguire con tutti gli altri interventi che mi pare sostanzialmente hanno evidenziato questo dato di fatto e cioè che la revisione in Italia oggi è monopolizzata dal gruppo Berlusconi questo è un dato acquisite un dato quindi che mi fa piacere che sia sia stato già ribadito ripeto porto senza eccessive aggettivazioni senza particolari neanche bravo perché mono ora vediamo come un fatto scontato un fatto
Credo che di cui bisogna soltanto prendere atto ed andare avanti bene allora passiamo alla all'aspetto successiva quello che io stiamo lo scenario prossimo prossimo venturo bene
La preoccupazione che ci ha
Ad oggi colpito
E ha colpito soltanto le emittenti locali oggi deve far riflettere
Tutti
Non soltanto le emittenti locali che sono state penalizzate che sono state ghettizzata e che sono state ridotti non per l'ora scelta ma per logiche di mercato
Appare le aste o usare altri meccanismi di approvvigionamento finanziario perché appunto le condizioni in cui sono state poste dal monopolio Berlusconi sono state costrette ad operare e allora il titolo e come gli è comunicazione di massa e Mezzogiorno innanzitutto dove fare un'altra breve digressione su come il monopolio a debbono poi Berlusconi ha delle caratteristiche tutte particolari
Siamo qui in un convegno organizzato dalla Democrazia cristiana dal segretario regionale della Democrazia Cristiana
E quindi mi consentite riparando una valutazione di carattere politico il monopolio Berlusconi si colloca nell'aria laico socialista questa è un'affermazione che certamente non può essere smentita e non mi voglio dilungare neanche su questo secondo il monopolio Berlusconi
Si colloca nell'area settentrionale del Paese e questo è stato già detto ugualmente una serie di interventi
Molto più qualificate più approfondita più documentati del mio
Per soddisfare esigenze di carattere economico
Nel Settentrione delle aziende settentrionali
Perché il network di Berlusconi pubblicizzano utilizzano veicoli pubblicitari che servono soltanto alle aziende del Settentrione
Terzo il monopolio Berlusconi si colloca verso disfacimento delle esigenze socioculturali delle aree settentrionali del Paese
Perché è ugualmente
Il monopolio Berlusconi adatta un modello di vita
è un modello socio culturale che è espressione di quel mondo questo è il terzo dato incontrovertibile e con questo ritengo di aver chiuso le mie osservazioni sul monopolio Berlusconi
Ma quello
Ci sono fare scusa senatore
Ci stava per arrivare disse che aveva dato il destro e allora cito anche questo questo particolare perché è soltanto sintomatico ed emblematico ed è per questo è giusto che venga citata e mi stavo accingendo a prepararle la presentazione accade cioè che nella presunta concomitanza
Della vittoria del Napoli del campionato di calcio
I network di Berlusconi si preparano a celebrare con una settimana di programmi questo evento ovviamente questo lo si potrebbe interpretare come
Appunto appunto temo proprio quel
Si potrebbe interpretare questa iniziativa come un omaggio alla città
Come un'amplificazione nei confronti grande scenario nazionale
Dei grandi meriti culturali scientifici imprenditoriali artistici bla bla bla bla bla bla della città di Napoli in realtà quest'operazione di Berlusconi costerà circa due miliardi
E ad oggi su un giornale di cui potete trovare copio fuori di questa sala riportato che ha già invece prenotato spazi per tre miliardi soltanto ad oggi quindi figuriamoci quando avrà completato la promozione su questo tipo di operazione e quindi borsa o per usare un termine veramente antipatico è squallido cioè quello del famoso che che stiamo
Riceviamo il danno e l'altezza
Questa la la realtà quello cupo che fa più amarezza è che capofila di questa iniziativa è il maggiore istituto istituto bancario del Mezzogiorno a questo punto nove ti cadono le braccia e non sai più che cosa dire
Ma
Se oggi stiamo piangendo questa situazione
Del dell'emittenza locale e questo questo grosso problema della mano quello Berlusconi io devo anche dire devo anche riconoscere al partito della Democrazia Cristiana
Il grande merito e l'ha detto anche l'onorevole pubblico
E i progetti di legge sono stati fermati a Palazzo Chigi è questo è stato detto a chiare lettere lo ripeteva in continuazione l'onorevole fu il lavoro del ministro Gava non è stato portato avanti certamente non per sua mancanza o per sua non sufficiente a volontà
Gli approfondimenti e di soluzione del problema anzi va dato atto esattamente del contrario
Va dato atto esattamente il contrario e allora dobbiamo dire quali sono gli altri pericoli quelli successivi quelli che verranno dopo e per i quali a Puno possiamo pretendere che sia il solo ministro Gava appare barriera e a dare soluzioni
Ebbene il problema che io vi dico lo scenario prossimo venturo e ancora più terrificante
E notiziari due giorni fa
I maggiori quotidiani d'informazione economica Il Sole ventiquattro Ore Italia oggi o comunque le pagine economiche tutti i giornali hanno riportato la notizia per cui Berlusconi ha aumentato la propria partecipazione del Giornale di Montanelli dal trenta per cento al settanta per cento
Altrettanta
Notizia
Pericolosa non so quanto attendibile ma importante di uno stato d'animo è importante come campanello d'allarme
La notizia della scalata esista effettuando sull'ambiente cioè sull'Arnoldo Mondadori editore da parte di gruppi che potrebbero essere ricondotti alla Fininvest di Silvio Berlusconi
Sono fatti di una gravità inaudita
Se noi non avessimo dietro di noi dice anni
Di televisione commerciale dieci anni attraverso il quale Berlusconi partendo con delle Milano e arrivato a creare un monopolio nazionale
Ebbene queste notizie non possono non farci preoccupare non farci capire e questi sono i segnali
Dello scenario successivo che questa volta dopo avere spazzato completamente appunto l'emittenza locale dovrà spazzare forzatamente Lanari
E dovrà creare quel villaggio globale della comunicazione che in Italia si intitolerà a Silvio Berlusconi
Questo è il pericolo che io spero in toni forse troppo apocalittici di non
Aver evocato ma che certamente le esperienze di questi dieci anni ci devono indurre ad ascoltare a meditare con un'attenzione maggiore di quanto le notizie in sé non possano
Non possono dare perché è evidente che è un giornale quotidiano nelle mani di Berlusconi ricorderete l'altra informazione di qualche mese fa che sta ritornando quella dell'acquisizione di Paese Sera
Per la trasformazione in quotidiano popolare cioè in quotidiana da due tre quattro milioni di copie di tiratura oppure la creazione di un altro quotidiano popolare se non riesce il giochetto con Paese Sera
Ebbene
A questo punto avremmo ottenuto la occupazione delle aree contigue
Come la televisione abbiamo cominciato ad occupare prima l'aria delle frequenze poi quella dei programmi poi quelli degli attori poi quella dei produttori poi quella della pubblicità così adesso cominciamo ad occupare tutte le aree contigue della comunicazione
Fino ad arrivare al monopolio totale complessivo
Di questo settore è evidente che a questo punto poi ci sono delle implicazioni di carattere politico sulle quali evidentemente poi lo stambecco arrivare a conclusione o formulare valutazioni cioè ma sulla considerazione che comunque io faccio e ho ritenuto di dover lanciare all'assemblea
Perché è evidente
è un quotidiano nelle mani di Berlusconi
Non rimarrà le centotrenta mila centoquaranta mila copie del giornale ma diventerà un quotidiano da da un milione farà il il sorpasso sul sorpasso cioè il sorpasso sulle pubblica
E allora voglio sapere in termine io me ne occupo solo di questo quindi Saverin termini di resa pubblicitaria questa continuazione che io lancio altre al direttore generale della RAI Biagio Agnes voglio sapere che cosa significa in termini pubblicitari avere a disposizione nell'aria dei quotidiani uno strumento così potente così importante
è evidente che la la torta pubblicitaria per adesso limitata soltanto all'aria della televisione
Si amplierà la relata per ritornare ancora più violenta nell'area della televisione da cui la RAI sarà stralciata la figlia
O perlomeno sarà costretto a combattere sempre con maggiore difficoltà fino a quando esausta pompata fiaccata dall'esterno e dall'interno gli rapidamente
Il corpo la voce che dice alla francese Murphy privatizziamo la Rete uno mettiamo all'asta la rete uno togliamoci questo carrozzone e ormai non serve più a niente e lasciamo parla televisiva che veramente unicamente lo fa pare a livello locale nazionale e mondiale interplanetario è galattico
Questo è il pericolo che il mio che io intravedo come anche come anche la possibilità
Che
La pubblicità
Rappresenti soltanto il passaggio
La band fino allo strumento per questo tipo di di controllo globale della comunicazione
E allora ovviamente non serve più a nulla parlare di comunicazione nel Mezzogiorno non serve più a nulla parlare di questo di quegli argomenti io concludo
Perché ripeto quello che è stato detto
Primi interventi mi ha soddisfatto ho registrato la presa l'assenza
I rappresentanti
Del gruppo Fininvest a questo incontro e questo è un fatto positivo perché vuol dire che c'è anche una precisa scelta di campo questo è un altro dato che mi fa piacere registrare
Perché ogni volta avevamo in questi convegni cominciare a litigare con i rappresentanti della Fininvest adesso che non c'entra nemmeno più a questi convegni non non tratta non parlo più con noi ormai siamo
Ridotti talmente a così poca cosa così parva materia che non c'è neanche più bisogno neanche riprenderci in continuazione
Però mi fa piacere che una forza politica come la Democrazia Cristiana abbia preso finalmente totalmente a conoscenza di questo fatto perché evidentemente questo questo convegno testimonia di questo che qualcosa di grave ed irreparabile è accaduto e qualcosa di ancora più irreparabile potrebbe potrebbe ancora accadere la soluzione quindi viene nella legge antitrust nella legge GA ma non lasciamo il ministro Gava solo in questa battaglia perché come le ho detto il problema non è solo dell'aria della televisione ma delle altre aree della comunicazione
La legge sulla stampa io spero che tra poco ci sia anche dell'onorevole Mastella pare che doveva partecipare ecco a materiale molto chiedo perché so che in Parlamento è intervenuto sulla legge sulla stampa come
E quindi ma io resto potevo parlare proprio del problema specifico della stampa perché come accennavo adesso è questo il problema fondamentale allora vorrei capire per quale motivo
Per la stampa si è dovuto creare delle barriere per la stampa sia dovuta a creare una legge che giustamente impedisce la formazione di monopoli eccetera e invece attraverso la televisione con una deregulation e con una un attimo il selvaggio si è permessa la creazione di un monopolio che oggi è il monopolio della della televisione commerciale ma che domani ripeto potrebbe rappresentare il monopolio della comunicazione in Italia
Grazie
Grazie all'amico
Avrà da tirare le conclusioni ne avrà di cose da dire insomma la parola questo punto io avrei al senatore Di Pietro valenza quali io desidero rivolgere
Un particolare ringraziamento per aver aderito al nostro invito ma anche e per l'arricchimento che certamente il suo contributo darà al nostro convegno per la posizione politica che rappresenta e per la responsabilità istituzionale che ha il senatore valenza impartì Presidente della sottocommissione delle tribune politiche della Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI la parola al senatore valenza
Io ringrazio i promotori del convegno per questa occasione che mi ero ero sa di portare
Un contributo a nome della mia parte politica del partito comunista
Io ritengo innanzitutto che questo convegno molto importante
E l'opportuno
Perché il problema di tracciare una linea democratiche meridionalista
Per quanto riguarda i problemi delle informazione non è ben risolto
E direi auto criticamente
Da parte di tutte le forze politiche quindi è un problema aperto
Questo tema della comunicazione di massa il Mezzogiorno che va approfondito che va sviluppato
Per trovare le linee di un programma valido
Capace di portare a un cambiamento della situazione a cambiare l'attendente che sono così negative che qui
Sono state denunziante dico la parola denunziate anche con molto calore l'ultimo intervento di Federico
Questo c'è questo problema e ciò poi c'è il problema di una battaglia comune di una battaglia unitaria del cambiare le cose perché le forze in campo sono molto potenti
è direi che le forze che si oppongono
A che il metodo giorno
Esca da questa situazione particolare di sottosviluppo che è proprio il campo dell'informazione
Posso andare avanti una linea un'inversione di tendenza in questo campo
Io dico che
Non credo che l'impresa sia fare
Anzi la trovo estremamente ardua
Quindi ben vengano i convegni come quelli
E io credo che bisogna stimolare altre forze politiche a mettersi su questo piano
Ora cercando di evitare cosa che accade di fare discorsi un po'generici protestatari
Ho vittimismo vicino
Bisogna andare io credo fare uno sforzo per andare al cuore del problema
Dire anche verità sgradevoli se necessario
E avere il coraggio di proporre terapie tutto
E non
Pannicelli caldi per il Mezzogiorno
Se no ci ritroveremo sempre in un clima che è quello degli sconfitti che si riuniscono
Arte leccarsi le proprie ferite scusate
L'espressione
Ora tenendo anche presente alla cultura meridionalista qui è una coltura critica una coltura scomodato Contu ha una coltura niente affatto consolatorio
Noi dobbiamo
Dire la verità come stanno le cose
Il sistema informativo del Mezzogiorno non è un sistema ma solamente un sottosistema
Di un sistema dominante
Che sta nel centro nord del paese
I dati che qui sono stati forniti
Apprezzabili una relazione
Per questo aspetto di Sortino noi produciamo che cosa avvocato
Perché se il problema reale del Mezzogiorno e su questo mi pare che c'è un punto di cultura che viene accettato che il problema del Mezzogiorno si risolve soltanto allargando le basi produttive
Non c'è altra via per risolvere il problema meridionale
In ogni campo della vita produttiva
Ora dobbiamo dire che quella quella componente della vita produttiva del sistema produttivo dettato dall'informazione venduta culturale una componente trascurata poco studiate e comunque non al centro di grandi battaglie politiche
Come è l'intervento straordinario come il problema il tema dell'organizzazione o lo è stato quella data formazione agraria ma abbiamo ritardo culturale gravi cioè mentre si è sviluppata la società per l'informazione noi abbiamo avuto una cultura meridionalista irritata da questo problema
Ecco perché non abbiamo
Elaborato abbastanza soprattutto abbiamo dato battaglie efficaci
E quindi c'è osservazioni critiche per tutti non fatto
Certamente il primo dalla classe per quando riguarda il mio partito
I dati sono molto negativi
Ripeto alla relazione sito
No in conformità ecco
Dal punto di vista l'informazione poca cultura il dieci per cento delle copie dei quotidiani
Questo è nell'orto sulle sei milioni e trecento mila copie profondamente del vecchio testo dei cinque milioni per fortuna c'è un trend ascendente internazionale
Se la stampa circa più o meno seicento anni
Proprio nel Mezzogiorno ed esperti per le praticamente chiamati imbarcazione
Sappiamo mille titoli diritti rompendogli Nina e oltre titoli che si stampano
In Italia
Nessun quotidiano e soprattutto nessun periodico a diffusione nazionale Tabarez detrazioni
Qua sono state dette il cinquanta per cento delle copie sono acquistate acquistate sono di quotidiani stampati
Del Nord
Abbiamo percentuali lettore abitante che sono i peggiori eccetto una ragione la Sardegna Sardegna due quotidiani su un milione e mezzo di abitanti è un'eccezione
Particolare forse l'isola induce all'estero più la condizione di sola
In sostanza ecco i dati
Richiamo del proprio sviluppo che sono estremamente gravi
Questo non si tocca il sistema radiotelevisivo sia pubblico che privato
Perché noi abbiamo una produzione dalla Rai complessivamente del Mezzogiorno che non so ma nemmeno il dieci per cento di quando si produce
Altrove tredici mila dipendenti abbiamo inserito di Napoli che un grosso centro Marco settecentotrenta dipendenti siamo il quaranta per cento del Paese
Evidentemente ecco siamo come abbonati alla deriso il consumo è uguale percentuali abbonate al previsione del Sud è quello del Centro Nord
E uguale abbiamo potenzialmente abbiamo anzi un'utenza ampia abbiamo una produzione concorre poco ecco dato diciamo preciso caratteristico inferiore a molte altre attività per esempio quella agricola la
La produzione agricola mezzogiorno ha fatto un grosso balzo in avanti percentuale solo quest'anno con i quali siamo veramente tocchiamo il fondo da questo punto di
Quindi abbiamo constatare poi priva le private
Sono tutta dimensioni piccola metti al massimo
Federico e altri hanno detto questa situazione la dispersione la frantumazione quegli anche la capacità produttiva limitata non costruiscono un sistema nel loro complesso
Quindi dieci anni che regulation
Di mancanza di una legge una devono essere stata voluta naturalmente sono precise responsabilità politiche ha portato a un duopolio RAI
Berlusconi che si sono scontrati
Su quale campo di battaglia su quello del Nord sui pascoli opulenti dell'ordinanza e dalla pubblicità
Trascurando completamente anche loro in mezzo torna parte le considerazioni da fare sul monopolio privato certamente il campo di azione tranne questi interventi
Diciamo così più o meno estemporanei Haskovo pubblicitari non mi pare che c'ha una struttura che sia preoccupato qualcuno di di creare una struttura produttiva e nel Mezzogiorno anche da parte dei privati quindi la deregulation lo diceva innanzitutto nella nella relazione Fichera davvero la deregulation non ha portato nessun mandati Alberto Donati perdono sappiamo ha bisogno di programmazione per interventi
Le libere leggi del mercato selvagge portano sempre un danno a mezzogiorno che ha bisogno di interventi anche
Dall'esperto
Ecco il quadro e in questa situazione vorrei dire una verità diciamo così scomoda e c'è anche una situazione di monopolio politico nel campo dell'informazione che non fa capo a Berlusconi al giornale
Vorrei dire a Federico benissimo
Il pericolo di monopolio del giornale rimontare qua abbiamo due tornare Mezzogiorno continentale che sono i più grossi
Anzitutto il metodo hanno completo le isole mattino Gazzetta del Mezzogiorno decretare che non sono le attuazioni pluralismo protestate pubbliche affidata la gestione di un partito Democrazia Cristiana questa miscela Moretti indicano un dato una realtà
Non c'è bisogno da nessuno si offenda ma anche qui abbiamo in questa dispersione abbiamo anche
Un po'la boria duecentocinquanta mila copie trecento mila che all'ONU nelle nel Mezzogiorno fuori delle isole Mezzogiorno continentale quindi c'è anche un ampio vizio interno a mezzogiorno che è una
Una carenza di di pluralismo quando andiamo poi a vedere gli altri aspetti e la produzione di Costacurta orale cinema pornografia
New media teatro compagnie tuttora enti lirici orchestre musica ecco troviamo anche qui tutti gli altri dati che io vi ristagna
E allora ecco il problema
Quale piattaforma ci dobbiamo dare nel Mezzogiorno che non sia quella di allargare questa base produttiva mi pare mettere questo punto
Al primo posto questo l'obiettivo la strategia Guetta
Per fare questo però
Io devo dire ho apprezzato la relazione di anni
Una relazione onesta perché ha espresso una consapevolezza dei problemi dalla loro gravità
La falcata Embassy
Abbiamo fatto molta buona volontà
Però anche se secondo me convinto che stando così le cose del bilancio della RAI
Questo è un bilancio l'abbiamo vista anche in Commissione parlamentare quando abbiamo discusso approfonditamente risolte dalla RAI canale più pubblicità
Ma il bilancio alla RAI di siamo pertanto amara verità è un bilancio che serve solo alla sopravvivenza
Non c'è non dà prospettive runner nemmeno di rinnovamento tecnologico perché parliamo di tutti i più sofisticati sistemi di tecnologici masselli il segnale
E vanno tanto al cinquanta per cento dalla sua reso ottimale
E poi non arriva il segnale specialmente la Terza Rete in tutte le zone del Paese
E nemmeno la Campania arriva il terzo il giornale del terzo che pure apprezzato
Allora qualche anno diciamo alle esigenze primordiali di una di una tecnologia non dico nemmeno avanzata tecnologia che abbiamo al Thunder medio
Come può fare per due mila miliardi per pagare tutto tredici mila dipendenti e tutta la produzione
Certo si fanno anche delle innovazioni mantovano innovazione io non tocco la struttura perché la linea notte una bella provata
Certamente di Ghirelli e degli altri ma è una svolta avendo nel palinsesto non è che ci sia voi dei grossi investimenti
Profitti ora la cosa paradossale ma possiamo gridare contro Berlusconi e dire tutto quello che vogliamo messa la parte del governo nazionale
Non si fa una politica che effettivamente affermi rasenta la vita
Che letterariamente affermata retoricamente affermata la centralità della RAI nel sistema per esilio misto questo significa che bisogna cominciare a vedere risolte era in modo diverso cioè attivare i fondi irrogazione un'azienda ire questo l'azienda e lirica esaltino articolo mi pare quattordici della legge centotré la possibilità di avere i fondi all'azione con tutte le altre deleghe li ha avuti finalmente i fondi di rotazione centododici miliardi per ripianare i debiti non per fare investimenti sugli impianti e sulle strutture ora il cannone
Può servire a pagare l'esercizio ma certamente non tecnico può gravare sul canale il peso investimenti produttivi e soprattutto di una politica meridionalista che esige investimenti che vanno ben al di là delle cifre pur volenteroso e che ci sia che c'ha detto che ci ha detto anche quindi questo è un primo punto essenziale lei ristorazione non per sopravvivere ma per svilupparsi e svilupparsi su una strategia che deve essere quell'affermazione appunto della centralità
Nel sistema ministro ci vuole quindi la politica distorte
Per rinnovamento tecnologico paghiamo ancora non parliamo ne ricavo che poi
Il tavolo serve ha fatto un accenno anche anche se molto interessante all'educazione distante ma
Se non abbiamo un sistema via cavo se non convince alla sperimentazione eviterò via cavo che abbastanza è stata abbastanza ridotta della spesa convenzione Stato Rai certamente non so quale sistema di educazione a distanza
Portiamo coi realizzare
Realmente
E allora qui viene un altro nodo
E viene il nodo del porto del mezzogiorno qualcosina
Ma mi sembra che non ci dobbiamo orientare verso un decentramento che tutti di Guido tutti parlano ma bisogna capirsi quale decentramento
Perché si sono decentramenti puramente parziali marginali si confondono coi con la politica delle mance
Ma bisogna supportare invece forse il baricentro di alcune intere strutture produttive
è questo il punto se parliamo oggi sì ma giustamente io sono anch'io un ammiratore di questo accordo che è stato fatto proprio anche in risposta a Berlusconi ma non solo importante dello sport ma con una linea strategica
Di cui noi per esempio comunisti partiamo da tempo quello dell'accordo con Cecchi Gori
Una un accordo
Importante di carattere strategico allora io mi domando in questi nel quadro di quest'accordo qual è la parte del Mezzogiorno possiamo ascoltare per esempio a Napoli tutta la linea delle produzioni seriali
Poi ci sono le condizioni
Condizione tecnologica ma noi abbiamo una industria d'avanguardia per quanto riguarda l'Elettronica spaziale abbiamo si stanno realizzando una cosa positiva
Quel stanno realizzando
Spostamenti strutturali e di ricerca all'aglio parziale spaziale quindi tutto quello che attiene alle prospettive che riguardano i fratelli di via cavo trova Anna un ambiente non deserto
E quindi in una linea di integrazione ecco che la Rai può avere un posto nella politica telecomunicazioni e non a nel piano delle telecomunicazioni
Sono dirette ed attualmente c'è un ministro democristiano mi ricordo bene non facciamo sempre per tutti gli altri hanno la
Allora ecco possiamo spostare un'intera linea di produzione avendo qui alcune premesse tecnologicamente avanzati e avendo un patrimonio poco
Gli attori di tecnici
Molto qualificati costretta ad emigrare a spostarsi da un capo possiamo almeno teneva il patrimonio North valorizzato al massimo interna ho bisogno di fare i nomi i quali sono gli attori
Napoletani di prima di prima qualità di primo ordine possono essere impegnati a una produzione di tipo nazionale per tutta l'Italia
E lo stesso potrei dire lo ha accennato ai sistemi educazione distanza alla ricerca Gal nuove strutture che riguardano satellite
E via e via cavo ma anche si possono pone problemi di alcune consociate che potrebbero anche spostare il centro della loro attività
Abbiamo il problema della fotografia problema rilievo miti
E abbiamo ecco qui vado alla conclusione
Che cosa fa la Fonit Cetra può avere anche la Fonit Cetra una politica meridionalistica possiamo spostare alcune linee e di produzione
E soprattutto e via via conclude
Il problema è anche di qualità mi pare qualcuno diceva dotati di qualità ma che significa di qualità per me problema di qualità è che il Mezzogiorno non abbia un'informazione sul Mezzogiorno ma decisione informazione in partenza nel Mezzogiorno che raggiunge il resto del Paese
Perché con la stampa con la carta stampata non ci arriviamo a dare un'informazione dal Mezzogiorno poi magari ci lamentiamo delle deformazioni
Sui nostri problemi che vengono bene dalla stampa del Nord o anche l'attenzione del Nord riusciamo a costruire ecco qui un'informazione originale
Che parta dal Mezzogiorno per il Paese che affermi la questione meridionale cono come fatto marginale o folkloristico oppure anche dolorosamente
Grave pensava grande delinquenza alla mafia e la camorra e così via e possiamo dare allora l'informazione vera perché quando ci sono quelle che protestano perché si fa la Piovra antico crescono di mese in Sicilia
O quando si fa le ombre nere Vesuvio
Ma l'ombra più grave e il proprio sviluppo questo dobbiamo capire e dobbiamo dare l'informazione vera allora fare informazione autentica non si fa facendo una trasmissione riparatrice ma cambiando la struttura il baricentro
Per la produzione in una strategia generale a cui o accetta ecco
In sintesi impegni che dovremmo assumere
E naturalmente lo posizionano stato protestare e a fare lo sgambetto al Governo ma stai dette a incalzare a promuovere a proporre a fare battaglie comuni anche questo problema
Se è stata questa formati
Vi è accordo di programma
Consecutivo si va a fare un accordo di programma per esempio con l'emittenza piccole e medie se non voglio chiamare locale per non dare una tentazione di marginalità ma possiamo creare con la piccola e media
Emittenza quella informazione più capillare
Tariffe con i mezzi che ha a disposizione la RAI la possibilità di elevare lo standard qualitativo
La penetrazione non solo all'ottanta al quantitativo ecco un'altra idea dato che nel Mezzogiorno per fortuna o per sfortuna abbiamo soltanto una struttura di questo tipo e non è arrivato il grande monopolio forte perché non ha interesse ad arrivarci sarò in forma ecco
Difficoltà avendo coloniale non in forme di produzione di cultura di informazione
Allora se noi ci poniamo su questo terreno
Potete stare sicuri che il nostro contributo
Nella nostra di idee di proposte di mobilitazione ci sarà perché io credo che questi non sono temi monopolio un partito naturalmente né di una sola cultura
Ma io credo che sono fermamente componenti convento per il Mezzogiorno ha bisogno di una particolare unità di un particolare incontro
Sul piano ripeto non solo delle idee
Dei programmi ma anche delle azioni comuni mi auguro che nonostante il clima politico che c'è in quel in questo momento nel Paese Leon prima di rottura
Per questo a rotture innanzitutto mi auguro che non aggrava la situazione di rottura che c'è la RAI dal punto di vista del della schieramenti politici ed alla spartizione della lottizzazione e mi auguro che questo no si aggrava dentro la RAI
Ma che si vada invece a ad ad attivare come alcuni disegni di recinzione del consiglio d'amministrazione ci danno verso una linea di unità al di fuori possibilmente di quelle che sono le divisioni politiche a e in questo clima noi non mancheremo
Di partecipare a tutte quelle iniziative che hanno un'ispirazione unitaria perché il servizio pubblico faccia interamente la sua parte e che in questa parte io credo che la cosa che dobbiamo chiedere di più al servizio pubblico oltre tutte le altri obiettivi e principi sono scritte a legge di riforma centotré sia quello di un impegno meridionalista per contribuire arte dare all'informazione e all'industria culturale lo sviluppo di cui al esistono alcune premesse ma di cui manca ancora una strategia un impegno nella battaglia coerente grazie
Grazie al senatore valenza
Che ha concluso con il suo intervento il dibattito generale io desidero ringraziare tutti coloro che hanno avuto l'opportunità di intervenire ma desidero ringraziare anche coloro
Che senza essere intervenuti oralmente ci hanno fatto pervenire o ci faranno ci faranno pervenire il testo del loro contributi
Come l'amico giornalista Gianni Filosa
Che invece primo negli atti che pubblicheremo di questo nostro convegno a questo punto del programma voi sapete che era prevista una tavola rotonda o meglio una interrogazione
Da parte i giornalisti di rally nonno Vespa moderati da Jader Jacobelli ai responsabili nazionali
Dei partiti politici sugli sul settore delle comunicazioni di massa e poi alla fine ci sarebbero state le conclusioni del ministro Carlo noi abbiamo avuto già modo nel dibattito di essere arricchiti dagli interventi di esponenti politici l'onorevole Ripa il dottore Bottiglieri del Psi ultimo il senatore valenza essendo un questa una giornata un po'particolare per le per la politica romana abbiamo dovuto registrare delle defezioni tra i responsabili
Nazionali dei partiti e allora Loi facendo una sorta di riconversione del programma di quest'ultima parte del programma
Riteniamo di poter saldare queste due parti questa interrogazione di cui vi ho parlato con le conclusioni del ministro Gava chiedendo I living giornalisti che sono e si presenti le defezioni sono soltanto tra i politici
Chiedendo ai giornalisti di rivolgere nelle loro interrogazioni di bombardare con le loro domande il ministro Gava e credo questa conclusione
Mi auguro certamente vivacissima e sarà la degna conclusione del nostro del nostro incontro allora io darei adesso la parola al Antonio Ghirelli Pasquale Nonno Bruno Vespa che ringrazio
Molto cordialmente e della loro presenza e moderatore viagra Cobelli di dar corso a questo a questo tipo di interrogazione cieco per questo le armi
Auguri
A questo punto le armi avviate Arca Cobelli io ho tentato per questa giornata
Un po'maldestramente di assumere le vesti del conduttore moderatore cielo queste funzioni al maestro dei conduttori e dei moderatori gli avere a convegni
è un peccato che l'incontro stampa
Inter partitico non si sia potuto fare la giornata effettivamente è una delle peggiori
è il caso di dire che gli invitati
Sono rimaste in campagna anche quelli che dicevano di preferire alla città
Per fortuna l'onorevole Cavasin Mola batterà tutti accoglierà le domande anche le più indiscrete le più insidiose che colleghi nonno
Ghirelli è Vespa gli rivolgeranno io comincio a rivolgerle una molto alla buona
Alla BBC
Si dice che non bisogna consumare della regina
Cioè che la regina non deve apparire troppo spesso alla televisione perché la televisione consuma
Lei che cosa pensa che consumi davvero gli uomini politici
Cioè
Non mi risponda che logora chi non ce l'ha perché questa è una battuta che ho già sentito
Mi dica proprio schiettamente pensa che facciamo bene o che facciamo male ha invitato gli uomini politici in tutte le tre missioni delle tribune spendere non t'ho in comune nei programmi giornalistici e nei programmi non giornalistici e con la pensa
Ma io penso che l'invito degli organi politici al pari di tutte le altre categorie può essere un invito giusto l'importante è che chi partecipa ad un incontro che ha una sua natura dei participi non come luogo politico ma come cittadino cioè
Non è che vedo bene all'inserimento della politica improvvisamente in uno spettacolo ad essi però vedo che come si può interpellare un qualsiasi cittadino perché nuova politica un uomo come gli altri non è che sia
Una personalità al di sopra degli altri è una persona comune la quale svolge un servizio pubblico una funzione pubblica
Che poi si consumi la regina noi dovremmo dica si consuma il presidente
Certo la televisione è uno strumento che deve essere adottato e adoperato con molto garbo
Io vedo spesse volte adesso forse sarebbe in campagna elettorale
Alcuni candidati che pagano tra l'altro
Per apparire in televisione alcuni minuti e per dire sciocchezze da soli
E poi dice votate io dico la verità
Non li voterei più dopo averli visti con televisione perché non è detto che tu si sappiano parlare in televisione
Io avevo un pressing è un grande latinista
Uno dei più grandi attivisti italiani al mio liceo nella mia città quale non sapeva dire buonasera cioè non sapeva parlare alla televisione certamente non avrebbe potuto spiegare la lingua latina
E poi trenta secondi in televisione sono un'ora in pubblico
E quindi bisogna avere la capacità di restringere molto rapidamente un messaggio condivido in pieno
Che
La televisione ove se ne faccia boom
Questo lo dico per d'altro canto noi abbiamo una lunga storia all'inizio quando non conoscevamo questi
Meccanismi alcoli omini politici divennero molto antipatici perché comparivano anche due tre volte al giorno in televisioni o intere giornate
Credo che adesso siamo un po'tutti avveduti della necessità di apparire al momento giusto
Io quando vedo un collega il quale cominci in televisione con la premesso
Con
Arzigogolare con per poi arrivare a dire una cosa mentre con la televisione si entra improvvisamente a casa e sia tavola con coloro i quali stanno cenando stanno pranza
E bisogna intervenire la discussione con una frase con il tentativo di fare una lezione quindi alla domanda rispondo
Che per quel che mi riguarda meno si compare e quando si compare sì compare con il garbo e con la rapidità necessaria
Io per esempio sono uno di quelli che quando mi dicono vuole sapere la domanda per cortesia dicono
Dicono perché perché io mi accorgo quando uno è preparato
Da telespettatore
Mentre noto immediatamente
Colui il quale anche resta fermo qualche secondo per preparare la risposta dinanzi alla domanda che gli è stata sparata quindi la spontaneità la rapidità
Il comparire con con moderazione
Grazie questo il tono che i colleghi usciranno adesso in questo colloquio quindi un tono molto di mezzo un tono molto colloquiale Pasquale Nonno
Lei non
Libero
E ha fatto di recente Giampaolo Pansa per parlare male di tutti i giornalisti italiani naturalmente parla male anche di meno parla bene di me solo per una cosa perché quando ero in televisione neanche quando ci vado adesso invitato le tribune politiche faccio le domande Brady
Non è questo il caso
Perché prima di fare la domanda voglio dire brevemente un una cosa intanto mi dispiace che ci dava sia ministro delle Poste non ministro dell'informazione che in Italia non c'è perché questo suo
Questo suo questo suo ministero e competente soprattutto poi per le telecomunicazioni e quindi evoca subito il fatto radio e auguro che il ministero per l'informazione non ci sia mai
Beh dipende era era una proposta di Martelli tempo addietro ma mi ha sempre preoccupato è una brutta c'ha una brutta fama perché in passato fu gestito molto male
Ecco però quello che volevo dire che in pratica in queste convegni giusto che la televisione faccio la parte del leone ma secondo me i problemi della carta stampata hanno una posizione eccessivamente laterale
Anche qui è stato così è stato così nel convegno comunista che si è fatta a Roma due ATO tre giorni eccessivamente laterale intanto perché io non sottovaluterei
L'importanza che hanno sulla formazione dell'opinione pubblica generale un giornale come Repubblica certamente non sottovaluterei quello che ha in un l'ambito più ristretto ma con un milione di persone che non vengono un giornale per esempio come Di Martino
E
Non sottovaluterei ai fini anche perché
Il passaggio televisivo è una cosa un milione di persone che guardano un momento è una cosa un milione di persone che leggono è un'altra cosa
Io sono rimasto esterrefatto quando è stato che la faccenda
Avete di quell'acqua minerale che si fa a Caserta che a un certo punto sembrava così inquinata poi hanno avuto tutte le le analisi e non era inquinata io sono stato questi qui di questa società venivano da nei conti mi mi martella Ravano perché sul Mattino scrivessimo questa cosa e io già dopo gli ho detto ma scusate ma voi tutta la la pubblicità l'ha fatta in televisione perché adesso mandato in televisione dire questa cosa ma se è scritto sul giornale la gente ci crede
In televisione il messaggio passa si sa che un messaggio molto più adulterato rispetto alla alla alla carta stampata
Va be'
Molto più superficiale rispetto ad altre strade
Da destra io sono il festoso io sono
Vespa io sono misto perché io ho fatto delle sono addirittura ho fatto la ho fatto sono diventato giornalista alla Rai quindi sono legata anche sentimentalmente a questo mezzo si sono alzate la giovane
Nelle soap non come dire le che ci è arrivata in estrema ricchezza che sono arrivati ragione
Previdenziali dalla vecchia una siamo visti tutti e due siamo
Mi sembra una sottovalutazione eccessiva e cioè sul sull'importanza e come pure certamente la deformazione che sia dall'immagine del Mezzogiorno
Dipende anche dal fatto che poi non esiste nemmeno un giornale che sia fatto nel Mezzogiorno e giri per tutta l'Italia è che qui è la cosa che volevo dire mi dispiace che valenza se n'è andato ma
Spero che qualche comunista ci sia
Si sia presente perché su questo problema delle testate meridionali che sono di proprietà pubblica è sono data in gestione a un partito politico bisogna che e si faccia un momentino chiarezza cioè il rapporto che c'è tra il Banco di Napoli al mattino lo stesso rapporto che c'è se qualcuno di voi stare in affitto in una casa dell'Ina
E che lo stesso rapporto che c'è tra il padrone di casa e l'affittuario e nessuno di voi credo che si senti di proprietà pubblica perché e affitta e in affitto in una casa del semplicemente il momento della casa scritta la può affittare una persona o la può affittare una in questo caso la frittata queste dime che per il quarantanove per cento del parco anche da una società in cui c'è la democrazia cristiana per il cinquantuno per cento quando qualche dato era la Rizzoli poi sono subentrati a quindi questo è il rapporto
Per di più
Il Banco di Napoli prende un affitto
Secondo me esoso sicuramente altissimo oltre i tre miliardi
Certamente il Banco di Napoli non presta nemmeno non so quante apprestata Berlusconi verbale che è stato certamente andati non presta nulla prende viceversa un cannone molto elevato perché legato al dirittura al fatturato
Ha fatturato lordo nemmeno ha fatturato netto cioè anche se il giornale andasse male dovrebbe ugualmente pagare un canone eccessiva
Questo qua magari sarà anche giusto però dico per delle forze politiche che hanno votato in Parlamento un contributo di due o tre miliardi a Radio Radicale per cui radio radicale è diventata una radio di Stato queste critiche mi sembra che siano strumentali e poi non aiutano
Non aiutano
Anzi bloccano qualsiasi tentativo poi di questi giornali di cercare di diventare dei giornali nazionale perché a un certo punto vengono fuori queste critiche e questi tentativi sono frustrati avvocato dai ecco adesso la domanda
Che voglio fare a gara
Non è la la la prima volta che
I problemi generali della libertà la democrazia in Italia passano attraverso i discorsi che si fanno sul Mezzogiorno mi pare poi da qualche intervento che c'è stato sulla sulle televisioni italiane sul gruppo Fininvest eccetera questo discorso è venuto fuori abbastanza
Corposamente si lega mi pare anche ottimo politico che stiamo vivendo ecco
Beh e quello che vorrei capire
Come è possibile che nel momento in cui è stato accennato
Questa è la domanda si è fatto in Parlamento
Una legge che riguardava la carta stampata non ci si elegante immediatamente la legge che riguardava anche i limiti per la televisione ma che cosa si sono venduti Bardi che cose sono venduti mai a Berlusconi partiti politici per non legare
Nel momento in cui si per la possibile qualche miliardo per il popolo e per l'unità possano valere un fatto così importante come quello della libertà evitare perché a un certo punto ci troviamo età Roma in poi è nove Sisto un giornalista che cosa scrivere liberamente perché in qualche modo lavora regolarmente
Ecco ne parlavamo prima un momentino collo dell'esenzione addirittura di un libro su Berlusconi che praticamente non solo
Non sono praticamente uscite sul giornale cioè un fatto di libertà di espressione di grandissima importanza che sembrava potesse risolversi ecco da come mai non si sono messe insieme queste due cose
Ma io edilizio con una cattiveria mi sembra Riva lenza
Rispetto alla domanda
Se i partiti politici per un miliardo per il popolo per la unità si sono venduti in questa vicenda un fax
Cioè no dicono dalla domanda alla stessa violenza io l'accetto volentieri di quella di valenza rispetto al mattino
Dandoti pienamente ragione nel merito
Io debbo dire che solo due cose profondamente diverso
Anzi devo dire che nel momento in cui si è fatto il finanziamento a Radio Radicale considerato un giornale si stava tentando di inserire in quella legge addirittura la regolamentazione delle frequenze
Eh si voleva dare un finanziamento non so quanti radio dark ed io sono intervenuto come ministro delle Poste e Telecomunicazioni questo purtroppo è un altro difetto
Che molte volte si legifera per comparti che si finisce di investire le competenze di altri
Facendo una legge improprie io per esempio recentemente sono stato assolto dall'inquirente
Perché nel mille novecentosettantaquattro approvando sì una modifica del codice penale
Era stato inserito un articolo nove in quella legge in cui si faceva obbligo ai ministri delle Poste e telecomunicazioni
Di
Dover a certificare la costruzione di tutti gli oggetti o di parti di essi capaci di fotografare di riprendere di fare altro
Perché si faceva una legge contro le intercettazioni
Togni ministro delle Poste scrisse state facendo una cosa folle il ministro delle Poste non potrà mai fare
Fu varata una norma con il parere contrario ripeto in una modificazione di norme del Codice del codice penale la quale si è arresa inapplicabile
E io mi son trovati insieme a tutti i ministri dal settantaquattrenne poi salvo quelli deceduti innanzi all'inquirente perché denunciato per omissione di atto dovuto
Dall'onorevole Patuelli che si è rivolto al procuratore della Repubblica di Ravenna perché
Riteneva di essere intercettato ma io non lo so mo'quando ci intercettano annuite segreti possono prendere e non riesco a immaginare quali segreti possono prendere intercettando l'onorevole Patuelli però al di là di questo
Al di là di questo il dato è stato questo io recentemente così stava vendendo anche con la legge per l'editoria
Perché la legge di regolamentazione del sistema radiotelevisivo è una legge complessa è una legge difficile non è una legge di contributi da dare anzi rispetto al al settore privato rispetto alla lievitazione che si è avuta del mercato
Pubblicitario non dobbiamo fare nessun tipo di intervento su questo piano mentre il tipo di intervento
Della legge sull'idea editoria anche temporanee ora puntava soprattutto a dare un contributo alla carta alla carta stampata
La legge è una cosa molto più complicate qui profitto per dire una parola visto che dovevo fare anche delle conclusioni rispondendo a questo la legge è una cosa molto diversa molto più complesse le frequenze
Noi viviamo a Napolitano detto prime
Io mi ricordo
Per quando va ad andare a Roma Roma Napoli e cerco di sentire una radio locale o d'altro io a un certo endoscopio sento pure uno scambio di male parole napoletana torna sulla frequenza duchesse a mia e così via dicendo
Cioè con una confusione di carattere straordinario
E io ricordo che nel presentare la legge dieci un primo articolo che diventato Boy è una grossa fandonia che la legge dieci sia stata la legge Berlusconi quattro il direttore generale che ha poteri straordinari della Rai
Il cambiamento di natura del consiglio di amministrazione la riforma della centotré sostanziale per il passaggio al sistema misto che abbiamo fatto con l'approvazione della con l'approvazione della legge della legge dieci
Noi avremmo dovuto abbiamo riconosciuto che cose così rispondo anche che ha detto di Ponte Carlo d'altro
Abbiamo riconosciuto che avessero diritto fino al momento dell'approvazione della legge organica
Ad esercire la televisione quelli che a quella data si trovavano in quella maniera e abbiamo fatto per questa ragione anche un censimenti
Poi
Abbiamo approvato una legge io posso dire la prima il primo disegno di legge è stato approvato prima dell'approvazione del decreto
Perché io dissi che non avrei portato all'approvazione il decreto
Se il decreto non fosse stato uno stralcio del più complessivo disegno di legge e il Consiglio dei ministri approvò un disegno di legge all'inizio dell'anno del mille novecentottantacinque
Poi dopo passato il decreto e siccome ci sono alcuni a cui la vita selvaggia piace perché rende e ci sono purtroppo forze politiche ai quali alle quali la vita selvaggia piace noi non siamo stati più o in grado di varare la legge per la regolamentazione complessiva
La quale regolamentazione complessiva prevede che il sistema radiotelevisivo misto sia fondato su tre diciamo assi portanti e sistema radiotelevisivo pubblico che deve rimanere centrale
E ho colto la indicazione che ha dato Agnes questa mattina delle notti o che è stato fatto rispetto al ruolo che svolge la radiotelevisione pubblica del nostro paese del riconoscimento che il fatto più importante
Non è stato tanto lo svilupparsi delle cosiddette televisioni commerciali quanto la capacità di tenuta del servizio pubblico anche in questo tipo di nuova di nuova attività
E e poi il
Le televisioni nazionali
Per le quali io sono convinto che noi dobbiamo dare quando entreremo a regime la dirette l'informazione
E qui secondo me lo sa Berlusconi perché l'ho detto tante volte c'è un grosso bluff
Allo stato attuale non vuole nella direi
Nell'informazione
E finge di essere in polemica con il ministro delle Poste
Perché la situazione che vogliono loro è quella di non regolamentazione
Nella quale sanno benissimo e per quali ragioni
Perché se si cominciano a fare delle redazioni in una televisione si è meno proprietario
Oggi recentemente ha comprato i giornali non vengo da fare tutte le critiche che sono state fatte per l'amor del cielo perché io credo nel sistema misto
Però
Certamente Berlusconi a a Montanelli figliolo dire la
C'è poco da fare giorno che vuole scrivere contro Craxi scrive Volgograd
Cioè voglio dire che la proprietà di un giornale lo dico anche dinanzi al al direttore Nonno la proprietà di un giornale
La proprietà delle azioni ma rispetto alla gestione la gestione comune con coloro i quali costruiscono il giornale ogni giorno ed è anche giusto che sia così
Allora la preferenza perché la preferenza e per il grande nome al quale si può dire ti pago per non interrompere
Ma non del giornalista che nasce che cresce e che fatto a mi ricordo che lui diceva il sistema all'americana
Coordina il mezzobusto o di grande autorevolezza anche se adesso qualche preoccupazione dovrebbe venire perché si dice che i mezzi busti anche negli Stati Uniti si era un poco in crisi che le cose bisognerebbe cambiare
Lo stesso vale per la diretta che richiede un altro tipo di organizzazione Cobo
Scherzosamente lei mi ha risposto quando io ho detto che non posso farlo anche perché dissi ad un certo momento Lucia bravi avvocati eccetera che io lo potevo fare
Dare la diretta per via amministrativa cioè con un dubbio provvedimenti ho risposto scherzosamente non pretenda di fare pure il giurista
Faccia il grande manager della televisione commerciale ma lasci che questo io l'ho vinta con l'ufficio legislativo del mio ministero rispondendo che questo non è possibile
è lo ha detto che io sono il ministro delle Poste e delle casse
Ed io replico qui
Prescindere che a settembre passa lunghi perché io non ne faccio
Ma voglio dire che finché noi non avremmo fatto la regolamentazione di tutta la materia
A meno che non vincano le elezioni altri e noi non lo dico io noi democratici cristiani
Fossimo parte determinante di un governo se non si vara una legge complessiva dir regolamentazione del sistema radiotelevisivo ottemperando alle indicazione
Della corte costituzionale
Che ha dato la libertà di informazione alle televisioni locali perché esse non possono costituire un centro di potere Unholy duopolio
Ma chi ha dichiarato che non si può dare l'informazione a televisioni nazionali finché non si sono parlate le regole sulla norma della proprietà sulla chiarezza e sulla trasparenza
Della proprietà
Quindi non lo potevamo fare in quella sede per tornare alla domanda
Del direttore nonno perché quella e una sede completamente diversa e che mi auguro anch'essa provvisoria così come nella legge
Perché io credo che già quest'anno si poteva fare a meno della legge sul merito
Rispetto su contributo all'editoria rispetto a ciò che è avvenuto cioè i grandi giornali sono quasi tutti attivi oggi non siamo nelle condizioni in cui avevamo varato l'altro perché poi il merito di aver fatto lievitare
Ovvero questo merito di aver fatto lievitare il monte pubblicitario e quindi di avere avuto un vantaggio anche per la carta stampata anche se questo
è uno dei temi fondamentali e io ritengo come avvenuto all'inizio quando comincia la televisione si disse che il libro sarebbe scomparso o sarebbe diminuito di Fort Sorgi libro attraverso la televisione invece aumenta alla propria quotazione di vendita così secondo me sarà anche
Per la carta stampata essendo diversi messaggi
Non mi azzardo a dire perché il messaggio pubblicitario giusto quello dell'uno o quello dell'altro ma per una semplice ragione che se io leggo un articolo di giornale
è una cosa mi arrivasse un muro divisorio incerta io torno a rileggerlo lo rivendico
è un'occasione di un approfondimento maggiore degli argomenti che vengono trattati Rispetto al passaggio rapido o che mi avviene che avviene attraverso attraverso la televisione quelli le funzioni
Sono diverse continueranno ad essere diverse e avremo sempre giornalisti intelligenti
Io uso dire una battuta della carta parlata e della carta stampata Violante
La seconda domanda è di Antonio Ghirelli direttore del TG due
Io vedo che questa non è una una tribù riceve una tribuna politica di botte e risposte ma di botte discorsi
E e a me mi sta bene perché io ho molta simpatia per il ministro Gava come capo ufficio stampa della presidenza del Consiglio non visto al lavoro per tre anni e ho visto pochi ministri
Solerti sereni pacati e preparati come Gava quindi sono felice di non dover lo aggredì
A questo proposito vorrei dire prima di fare la domanda faccio un piccolissimo comizietto anch'io ma molto Branch e che io sono d'accordo con molte cose che ha detto il senatore valenza e e ci tornerò sopra su una cosa però mi permetterei di smentirlo
Valenza fatto un fuggevole accenno al clima di antagonismo di contrasto di conflitto politico che ci sarebbe nella RAI TV ora io devo sottolinea di droga è una splendida platea che ci ascolta
Che veramente nel momento di massimo di massima tensione tra le forze politiche tra i partiti politici a cui noi siamo è inutile nasconderlo molto vicini
E proprio alla RAI si è realizzata una sorta di mini riforma o comunque si è realizzato un ma una grande misura di rinnovamento
Delle cariche degli incarichi io lo posso dire perché io sono estraneo essendo il più vecchio ed essendo già in carica e che secondo me ha segnato un momento di grande serenità
Un momento di dialogo fecondo tra le forze diverse politiche e aziendali della RAI
Quindi su questo punto mi pare che valenza abbia sbagliato mentre io alla mia domanda a al ministro partiva da quell'appassionata
E dire un po'fantasiosa però molto molto stimolante immagine che ha dato Pietro che ha dato il senatore valenza di ciò che si potrebbe fare
Come RAI TV per il Mezzogiorno e quindi tutto quello che ha detto valenza don Antonio Gava lei che cosa pensa che si possa realmente fa o si dovrebbe realmente fare nel medio periodo se non in barella
Beh io ringrazio l'amico
Pirelli nelle parole cordiale provocando le faceva parte della corrente del Golfo
No no forestali
Sembra una follia tali e avendo sempre avuto
Particolare simpatia
Ricambiata per la città avviene
Ma io devo dire subito che il discorso di Valencia di valenza è un discorso indiscutibilmente accettabile
Dobbiamo aumentare la produttività ci può essere qualcuno che è contrario ad aumentare la produttività anche nel campo dell'informazione ed eventualmente a Napoli
L'ha detto prima anche manzo dobbiamo fare decentramento qui io vorrei che noi facessimo un momento di approfondimento su questo tema
Sull'aumento della produttività sul polli centrismo nel senso di vedere come valorizzare meglio i centri di produzione del nostro Paese
E quindi di una articolazione nel paese della sistema radio
Televisivo mi pare che possiamo essere tutti quanti raccordo e io non posso che sottolineare le cose che anche in termini di iniziativa ci ha indicato il direttore e il direttore generale rispetto alla situazione napoletana
Rispetto al decentramento che devo dire parliamo chiaro nel mille novecentosettanta perché entrati in crisi il cosiddetto decentramento della RAI o mi scuserà boccacce ma a responsabilità da pochi giorni o la terza rete ha avuto un difficile decollo perché il fatto ha coinciso con la nascita delle televisioni locali cioè e il sistema era stato a mio avviso preventivato rispetto all'introduzione della Regione al monopolio
Non rispetto alla introduzione della regione e alla presenza contemporaneamente
Di un sistema di cioè doveva diventare la televisione al regionale accanto al potere al regionale che era sorto mentre la questione entrata in crisi quando noi abbiamo cominciato da venire
Lo sviluppo delle televisioni locali le quali ebbero anche il compito la libertà come dicevo prima di informazione cominciarono quindi a fare televisioni televisioni locali
A me come pare di cogliere soprattutto un altro aspetto e quindi bisogna rivedere in che termini fare questa organizzazione di aver diciamo decentrata io direi di presenza su tutto quanto il territorio
O della della RAI
Ma io ma manzo ma ha fatto una battuta dice una volta nel disegno di legge se ha scritto alla Regione
Qua consentitemi senza alcuna preoccupazione la Regione Stato io ho detto scherzosamente a Nicola Mancino dopo che aveva parlato al Senato Tour due discorsi significativi hai fatto una tua vita quello in cui non mi faccio mi mettessi minoranze non mi facesti fare il presidente della Regione e quello di stasera in cui hai detto a Craxi e basta
Per per quindi credo che non ci sia nessuno che possa pensare che io abbia ha dei ripensamenti rispetto alla organizzazione pluralistica del Paese alla presidenza della Regione nostro Paese
Però frasi chiare noi avevamo un sistema col quale dovevamo avere le terne dai Consigli regionali per nominare in consiglio
Per il consiglio d'amministrazione era un atto fatta attraverso il quale non si arrivava mai e dovevamo arrivare a far nominare i commissari perché ci dessero le eterne per fare poi consiglio d'amministrazione della RAI gli ho dato la Rai è il servizio pubblico nazionale il quale deve avvenire ovviamente la capacità di presenze di articolazione in tutto quanto il Paese e quindi dobbiamo trovare i punti approfondendo anche di collegamento con le istituzioni di carattere di carattere locale
La seconda questione quella che ha proposto in conclusione cioè un'alleanza
Che però sia un'alleanza con corretta miliardaria
Che possano portare anche a delle iniziative tra il sistema radiotelevisivo pubblico e lente revisioni locali o le stazioni locali come richiamerebbe Federico
E deve diventare un fatto concreto io ricordo di averlo detto questo in un'intervista al sabato subito dopo la presentazione del disegno del disegno di legge
In una posizione di concorrenza voglia che vi devo dire mi dispiace che valenza non c'è iso andato alla convenzione del partito comunista i mass media
Mi pareva un po'una cosa all'americana
Io in quella stessa sala ero stato precedentemente ubriacato dagli agenti di pubblicità
Quando partecipai ad un convegno organizzato dall'UPA in cui si disse che stiamo che viviamo già nella Società opulenta
E mentre diceva queste cose non ricorda Best nove del presidenti pensavo agli opulenti della nostra città
Del Mezzogiorno d'Italia o d'altro come quando si dice che il nostro Paese ha già risolto tutti quanti i suoi il problema
Ecco e in quella circostanza
Fu fatta quella che hai richiamato tu la pax televisiva perché sembra che vediamo da non so quale guerra l'hai detto pure tu io avvio abito Federico però io sono molto più non esaltiamo tanto le cose perché se no veramente può siamo povera gente nulla
Rispetto alla misura che diamo agli altri riconoscendo i meriti per quello che è stato fatto e io non non ho ragione per non riconoscere
Rispetto al dato che in Italia siamo passati anche al sistema radiotelevisivo misto anche per l'iniziativa che vi è stata di di alcuni imprenditori e tra questi di Berlusconi
Questo però non significa che non bisogna fare una legge di regolamentazione l'urto viene qui e non per non consentire di essere liberi nel nostro Paese della iniziativa privata in questo campo
Però è un problema grosso perché amici si entra in casa di ciascuno di noi si determinano orientamenti e quindi una
L'ONU per Iberia di obiettività e io condivido quello che dicono i giornalisti l'obiettivo il giornalista che deve essere obiettivo sentito una sera poche fa non ma il primo computer il proprio cervello e i fatti di si vedono attraverso il primo computer e che il proprio cervello e non ci sono due persone che lo vedono alla stessa maniera un fatto per cui non è questo il il problema è quello di dare effettivamente spazio al pluralismo
Quindi la proposta finale per concludere la domanda
E io ho parlato un po'più a lungo
Perché ho voluto fare un dispetto a di rally il quale mi aveva detto ha domande si risponde non con botta e risposta ma con discorsi siccome lui l'aveva già rilevato il fatto io ho ritenuto di dovere continuare a farlo anche perché i il mio compito all'inizio era quello di trarre delle conclusioni allora io colgo l'occasione della domanda
Per dare anche qualche risposta a coloro i quali sono intervenuti
E poi per un insegnamento che m'avete fatto soprattutto voi della Serenissima
Che di solito
Quando io vado per esempio ad un incontro ad una tribuna mettiamo politica ci sono sature Ino rispondo vai a quello che mi fa la domanda io parlo alla gente
Perché è evidente che se dovessi fare un fatto di un colloquio tra di loro soltanto e becera andiamo in un salotto
Ci vediamo un caffè ci possiamo anche qualche bella signora
E facciamo una discussione sul piano sul piano generale molto importante ma io credo che per lo meno per parte mia
Avendo accettato di sostituire a questo vi fosse anche il dovere di una risposta anche se parziale a tutti coloro i quali oggi con molto piacere ho ascoltato
Per cercare anche di trarre con qualche motivo di insegnamento
Se per caso
Dovessi non essere più come dissi recentemente un ministro in Frigidaire
E dovessi ancora continuare ad occuparmi di questi problemi però concludo segnalando ad Agnes e ai dirigenti della RAI la opportunità di uno studio e il quale consente a quello che gli ha detto anche stamattina
Perché di e abbellire come darsi una mano reciprocamente il sistema pubblico radiotelevisivo e le televisioni che siano realmente delle televisioni
Locali grazie la terza domanda
Bruno Vespa neo direttore al TG uno anzi ne approfitto per fargli rallentamenti pubblicamente
Li ha fatti
Al ministro che avrà due chiarimenti
Nelle settimane scorse Berlusconi gli ha chiesto di accordargli la diretta per via amministrativa
Stasera ministro gasata ha detto questo non è possibile a Berlusconi per la verità rispose è difficilissimo e questo lascio immaginare una specie di discrezionalità da parte del ministro
Allora io vorrei capire se è impossibile come detto stasera per ragioni politiche o se è impossibile per ragioni giuridiche primo chiarimento
Secondo chiarimento prima non mi ricordo più se il senatore valenza o Federico hanno detto che il suo Progetto di legge si è fermato a Palazzo Chigi
Allora se in questo non urta con delle ragioni ben peraltro comprensibili di riservatezza
Io e tanti miei colleghi abbiamo una terribile curiosità di sapere dove e perché e per responsabilità di chi questa benedetta legge si è fermata e quali sono le prospettive
Mi consente vespe chiaramente un provocatore perché sa tutto rispetto alle domande che gli affari sa sa tutto rispetto alle domande giuro di no ma
Poi a dire io ho detto è difficilissimo che la posso avere per via no che posso avere la diretto dò risposte difficili
Perché perché se ci fosse un Parlamento più vuol varare una legge che gliela dà senza varare le norme antistress lo potrebbe anche fare cioè io quando parlo
Cerco di parlare sempre rispettando la funzione degli altri organismi se invece la domanda è rivolta a me come ministro
Allora io dico no perché non è difficilissimo non gliela posso dare per ragioni giuridiche
Se gliela potessi dare non la darei per ragioni politiche
Per che quindi rispondo a tutte e due le domande me la potrei cavare con la questione giuridica
Ma dico che non è immaginabile che noi si possa conferire l'informazione e la diretta se non abbiamo contemporaneamente stabilito delle precise norme io ho detto sempre politicamente sulla proprietà sulla pubblicità perché era enorme lombardo
Io ho indicato di costituire un'alta autorità
Che sia fatta da tre o da cinque ma preferirei da tre persone perché così tre non ce le possiamo spartire i partiti politici un'alta autorità la quale sulla scorta di quella americana
Abbia il compito di dare la concessione di revocarla di controllate
La risposta messa dotate possessi tre impazzisco me e i tre che debbono essere a livello tanto per intenderci di giudici costituzionali o da altro
I quali avrebbero tutti i compiti avendoli il ministero delle Poste il ministro delle Poste solo il compito di decretazione rispetto alle serate allora che succede
Mettiamo per esempio oggi in Italia non si può fare mi pare più del sedici per cento della pubblicità della pubblicità
Però non ci sono gli strumenti per controllare il Parlamento Ceccherini riduttivo devoti hanno Salorno ma chi controlla
Allora bisogna stabilire l'organismo che controlli tutto questo in tutt'Italia
Bisogna a stabilire anche allora quando mi dice scatta trenta secondi che sanzione fai eh io scrive cinquanta milioni
Dice lei è matto per trentasei ma quanti ieri pagano trentasei
E li pagano venticinque milioni
è la sanzione deve essere il doppio se no era comunque per le multe ormai era diventato il posteggio DC o Soccer la contravvenzione questo qui metto la macchina anche nella piazza principale RAI lasciando stare i problemi
E e quindi le sanzioni procedimenti che il rigenerato rispetto alla recidiva avrebbero comportato o il taglio della pubblicità per quindici giorni ero partito per la verità con la chiusura o i sonar
Il meccanismo allor per essere chiari rispondere telegraficamente il ministro non ha la facoltà di concedere la diretta o l'informazione perché l'unica facoltà che ha e quella che gli deriva dalla norma mi pare l'articolo quattro se ricordo bene della legge dieci dell'ottantacinque
Secondo io per ragioni politiche
Anche nulla da Ray perché i capisco che se uno da queste due cose
Stasera ha detto io non so se l'avete invitato alla fine in nessuna bando venuto figuratevi quando visse anche queste al pubblico
Proprio
No non se ne parlerebbe più nel della regolamentazione
Per quanto riguarda il disegno di legge Erebo dire così il disegno di legge l'abbiamo approvata e io non ho mai voluto
Diciamo ritirarlo perché quello era un atto complessivo del Consiglio dei ministri ed era divenuto perciò di seguirli se no era una povera proposto de minimis
Uno schema poi quando abbiamo eletto il consiglio di amministrazione
Gli altri partiti mi hanno chi
Di preparare entro quindici giorni uno straccio
Nel quale si fossero regolamentate le cose più importanti tra cui quelli vi ho detto
Nella icastico se poi non so perché il capitano sentì Berio di di ferie o da mi ricordo parecchi Capodanno irrigidito abbondante fatta preparare disegni di Virgilio Dante o per le scadenze decreti ho dato
E io l'ho predisposto
L'ho predisposto però nonno ricevuto su di esso il consenso di alcune forze che fanno parte del governo
Quindi non l'ho potuto neppure presentare in Consiglio dei ministri quindi la verità è che non sta a Palazzo Chigi sarei mio versi perché
Io poi ho imparato che quando si lavora non bisogna fare che gli altri segni non impossibili ciò che uno
Una via esperienza all'inizio quando feci da ragazzo il presidente della Provincia Guido Principe
Shin da Casini provincia di nuovo regolamento organico bisogna cambiare tutto
E io così l'avevo preparata però dissi ma preparate uno voi portate menu in modo che io perché pensavo così segno io il loro in Rosso e blu e non viceversa loro una proposta che io vado che io vado a formulare quindi per questa ragione io non l'ho potuto presentare perché non si è mai raggiunta l'intesa proprio su questa parte sulle due reti perché un usabilità e non c'è il miracolo
Non c'è segreto voglio dire e Berlusconi sostiene che per fare la concorrenza alla RAI ne deve avere tre
Anzi poi insinua come ha fatto
Che lei abbia già quattro perché Montecarlo sarebbe per la RAI rispondo così
All'amico che ha fatto la bordata contro bombe carta oratore mette d'accordo
Può essere fu conviveva da fare no Bigonzetti secondi dalla fa portare contro tutti e alla fine voi perché ho visto che qui a Napoli ci sono anche bordate tra televisioni locali che sono sorte e ho capito anche il su hanno cominciato a fare la guerra tra i poveri questi se fatte se fatte se fatte a questa maniera poi il gioco diventa e ripeto senza nessuna avversione anzi cui ha detto di somme visto si batte
E vero errori e simpaticamente sfrontato nelle sue richieste
E quindi noi abbiamo un dovere di contenimento perché si veramente in un tema di particolare importanza anche la regolamentazione della pubblicità
Va cioè tutti argomenti di grandissima delicatezza i quali debbono essere affrontati quindi assumendomi le mie responsabilità politica non mi nascondo dietro il fatto di ordine giuridico
Per il quale io non posso concedere la diretta
E l'autorizzazione all'informazione ma mi assumo anche la responsabilità politica di dire che se ciò fosse possibile finché sono ministro le poste e telecomunicazioni può darsi che in questo momento mi stanno cambiando
Io non lo farò e
Amministra facciamo un altro giro di domande capovolgendo l'ordine Antonio Ghirelli
Al però
Siccome siamo tutti d'accordo che lo sviluppo tecnologico e le iniziative culturali esigono direi un capitolo di spesa particolare per la Rai
Qualcosa che non può essere coperta con i costi di gestione in particolare queste iniziative culturali per il Mezzogiorno
Che ne pensa il ministro e la proposta che il presidente della RAI ha avanzato in tutta umiltà come proposta quella cioè dell'imposta a favore della RAI TV in qualcosa che non sia allegato ad un mercimonio ogni anno ad un web tu annua
Mentre aumentano enormemente i costi il canone va molto piano e per strappare momento corrono epiche battaglie parlamentari quando il Parlamento europeo
Ecco che cosa ne pensa lei
Ma io su questo anche ho formulato una proposta che nello schema del mio dissi ho e anche dello strascico si apriva così bisogna aboliti tutti pubblicitari perché il tetto pubblicitario è
Un fatto con il quale costringe ogni anno a quel tipo di lavoro di cui ha parlato dire
E bisognerebbe stabilire un meccanismo automatico anche perché la RAI più perché perché non ha i fondi di dotazione
A mio avviso non può prevedere Investimenti con certezza
Perché non conosce
Per l'anno successivo e oggi credo che nessun industria nessun operatore sia vincolato alla previsione di un anno per i propri piani di investimento
Non conosce che cosa può avvenire con la fetta della pubblicità allora io avevo proposto
Prendiamo atto che oggi alla RAI va il quindici per cento circa Del Monte pubblicitario stabiliamo una norma che il quindici per cento del Monte pubblicitario automaticamente va allora
Seconda cosa per quanto riguarda la imposta la tassa il cannone come lo vogliamo chiamare
Io sono convinto che se noi trasformassimo
In imposta sul possesso del televisore
Molti problemi e di evasione si potrebbero risolta
E quindi questo problema lo esaminato anzi io nell'ultima circostanza ho chiesto che quanto meno si facesse obbligo
Ma non per metterlo nel redditometro per l'amor del circolo ma queste cose qua bastardi ci pensi Visentini
Ma solamente come obbligo di indicazione e quindi come dichiarazione che fa fede fino a prova di falso che nella dichiarazione dei redditi fosse scritto
Se si possiede Televis
Come per l'automobile così
Assolutamente non per assumerlo come elemento di valutazione del reddito o della condizione di vita
Ma perché quando io sono diventato Ministro delle Poste più o meno c'era questa situazione mi pare sui sette otto milioni di bianche invero abbonati e sui cinque qualcosa
A colori
Porca miseria
Credo che non c'è bisogno di fare il bis del posto sapere che questo non è vero
Oggi poi siamo in una condizione in cui quasi si vendono solo i residui di di Barga Zino di televisori in bianco e nero non si costruiscono neanche più e ancora siamo ad un rapporto di otto e sei circa quindi c'è un'evasione totale di chi non lo dice proprio miccette divisi
Poi c'è un'evasione parziale di chi dice che ce l'abbia anche nero e io posso dirlo quando vide per la prima volta gli ho avvicinato i due parametri l'autista mio delle possibile ma di mi avete colpiti io Berlino bianchi e neri
Voglio dire e allora la prima cosa che abbiamo potuto fare è stata quella di combattere l'evasione parla parziale avvicinando di più queste poi sulle cose assurde legislative dinanzi alle quali anche un ministro si trova
Perché ci sta perché per legge debbono essere diverso
Che voi vi ricorderete che quando si parlò del passaggio dalla televisione inganni nera quella colori ci fu una polemica nel nostro Paese notevolissimo nuovo della levatura di là ma fa sostenne che era un lusso che non ci potevamo consentire per cui inventammo inventammo e i due e parametri diversi perché chi teneva la televisione a colori era una persona che tentava una manifestazione di lusso
Ecco come lo stesso discorso si facesse oggi dinanzi alla televisione ad alta definizione ho dato oggi e e chiaro ed appare a tutti che questo non ebbe ma intanto ciò una legge la quale dice che ci deve essere la differenza io la sto riducendo maremmana la piccola differenza
La più piccola la più piccola possibile e mi auguro che in una riforma complessiva anche per combattere l'evasione totale si possano studiare anche se bisogna regolamentare il fatto che come sapete se uno due televisori nella propria abitazione a un solo a un solo abbonamento cercando e di arrivare e qui voglio dire un'altra parola
Perché i so qua non se ne vorrà direttori dirigendo la RAI non so perché in Italia questo è un po'una prova di ancora non perfetta maturità nostra
Noi preferiamo sempre l'imposizione indiretta
Adesso se noi aumentiamo la benzina va bene
Nessuno dei cieli siamo abituati mille premi nel due mila e quattro mila eccidio ricordo la risposta di un napoletano
Che intervistato ad una televisione locale divise ma lei aumentando la benzina è aumentata forse quella volta riuscendovi riparte dice lei che fa diciamo enormi porte rinvii sempre dieci mila lire ne faccio
Mentre quando andiamo quando andiamo alla imposizione indiretta
Che dovrebbe essere propria di un paese civile
Di un paese civile di un Paese avanzato
La gente mi dice tante volte ma come il caro perché lo dobbiamo pagare Berlusconi gioca a pagare i privati non giova normale
Ma quando io senza mia moglie in giro per il Paese vada a comprare un un venditrici replica contro quello che poi di come quello che m'hanno detto la sì mi della televisione
E ci parla un'aliquota che l'aliquota la pubblicità quando io risento fare i convegni e dicono la mia azienda oggi si deve spendere almeno il cinque per cento del fatturato in pubblicità
Ma chi lo paga mia sorella quel cinque per cento lo paghiamo complessivamente noi per cui molto probabilmente paghiamo più del carbone nella sostenimento della televisione della televisione privata
Ecco lo so invece è antipatico perché uno se comprare sigarette si compie qualche fisica e non sa io una volta da ragazzo dice uno studio sulla tassa me pare che costava Annalisa neanche la sigaretta in vendita a dieci mila parte centro quindi era a quell'epoca era il novanta per
Do di imposizione nessuno nessuno si lamenta quando invece l'imposizione diretta parliamoci chiaro poi lo debbo dire questo
Con una delle visioni e noi possiamo girare vedere programmi vedere cose fra il pubblico e il privato che sia vediamo una si al cinematografo con i nostri tre figli
Spendiamo di più di quanto paghiamo per un cannone televisivo
A me non piace picchiare le posizioni demagogiche forse avrei dovuto non parlando di questa gamba destra nono io dico il vero perché mi piaci mi piace dire mi piace a dire il vero e guardate lo dobbiamo dire
Io ho girato il mondo in questo pericolo
Vedendo televisioni da tutte le parti
E io mi devo dire che il paese che produce meglio televisivamente è il nostro Paese e in questa posizione è per primo il servizio radio pubblico delle televisivo
Io non è che esso il ministro alla RAI anzi sui parlamentari che quando le cose vanno male
Mi fanno le interrogazioni e si dimenticano
Che la RAI dipende e autonoma e che controllata dalla commissione
Di vigilanza e quindi non è una ragione di difesa di ufficio però io sfido chiunque di voi anche negli Stati Uniti d'America poterlo dire che complessivamente il servizio radiotelevisivo
Sia migliore del servizio radiotelevisivo in particolare di quello televisivo Italia
Quindi io non è che escludo che si possa che servirà salva vedere
Come dal punto di vista tecnico si debba rivedere la cosa anche per evitare che questioni ad esaminare la eventualità di di cambiarci di darci nome proprio a questo che viene chiamato Cannone ma che sostanzialmente
E una tassa rispetto ad un servizio che viene dato al cittadino nei miei ricordi di di studente
Di queste cose io ricordo che la tassa era una specie di corrispettivo limitato o di più rispetto ad un servizio che veniva che veniva offerto grazie
Bruno Vespa
Ministro la ringrazio molto di questa risposta avrei voluto farne la domanda che le ha fatto Ghirelli perché noi che lavoriamo alla RAI abbiamo già tolte quasi il Complesso di lavorare in una delle l'anomala invece il nostro sforzo perché la RAI che mi pare uno sforzo che si sta concretizzando sempre di più sia un'azienda e basta non attende basta avere la certezza delle risorse
Ed è abbastanza umiliante vedere ogni anno questa questa non bella battaglia per il cannone francamente che indebolisce l'azienda e siccome noi non non vendiamo detersivi va vendiamo anche idee e debbo dire anche avallate ivi sospetti su pressioni che ci vogliono fare sul nostro prodotto
Detto questo volevo chiederle due cose a proposito delle televisioni locali
Primo ed ero quello che ha detto Federico che cioè Berlusconi occupa in maniera selvaggia delle frequenze cioè che c'è questa guerra delle frequenze sostanzialmente detta questi questi attacchi pirata alle frequenze la seconda
Quante televisioni locali moriranno
Quando ci sarà un assetto definitivo adesso io vedo con una propria preoccupazione direi professionale vedo centinaia di televisione spesso fatte molto bene a livello locali centinaia e forse migliaia di colleghi sottopagati
E anche per loro non si capisce perché il contratto giornalistico non valga io francamente non so chi debba intervenire al convegno di Conegliano sulla RAI c'è una una crisi non era felice una provincia di Treviso che ha un Baggio il miliardo e mezzo che rende al signore che la produce alcune centinaia di milioni all'anno e tutto è tutto lavoro nero
Io non capisco perché tutto questo venga consentito
Allora volevo chiederle qual è la prospettiva di queste televisioni cioè se valga la pena di realisticamente illudere tanta gente
Che continua a lavorare che poi prima o poi si troverà senza posto
Beh
Per la guerra delle frequenze effettivamente questa guerra c'è poi quando si combatte
Difficile anche sapere chi ha sparato per primo
Con rispetto perché il discorso a dire un po'tra tutti quanti e voglio dire che uno degli aspetti fondamentali
Ma della legge sul quale l'unica parte sulla quale avevamo trovato un accordo all'unanimità nella Commissione parlamentare erano gli otto articoli che regolamentano la materia delle frequenze
Che è un argomento certamente di grande importanza e di grande rilevanza
Quanti moriranno e condivideranno bene qui
Estremamente difficile fare delle previsioni
Comunque noi abbiamo il dovere come nostra scelta di fare in modo le radio non ne parliamo quanti comincia il Censimento mi dissero che erano otto mila e mi ricordo voglio ricordare così per alleviare la discussione che mi ero recata in quei giorni in cui c'era questa polemica
Dicevano le frequenze finiranno non ce la faranno Gava chiuderà le radio le manifestazioni mentre io volevo fare degli accertamenti con le radio nascono e muoiono con maggiore facilità
Quando un milione e mezzo si fa una radio lo studente si mette si immette nell'etere
E mi ricordo che ero in visita in Cina e il vicepresidente del Consiglio uno dei vicepresidenti del Consiglio perché la in relazione alla non al numero della popolazione ce ne sono parecchi
Mi domando per mostrarsi in formato super così italiane covava il problema delle radiofrequenze in Italia
E io dissi beh stiamo facendo eccezione ma quante radio abiti in Italia ma mi dicono siamo facendo i censimenti mi dicono che sono circa otto mila
Alle mi rispose che confusione
E al che io gli replicai beh meglio la confusione di casa nostra che una regolamentazione troppo severe conga
Certo
Anche qui rispetto alla libera iniziativa come in tutte quante le iniziative Cecchi libera per la sua capacità imprenditoriale e anche per la legislazione che noi sapremo fare
Io riconosco che questo problema c'è c'è soprattutto per due ragioni
Per la mancanza di regolamentazione
E qui possiamo poco fare potete poco fare anche voi come Rai
Ma il secondo canale di soffocamento delle televisioni locali è l'accaparramento dei programmi
E la impossibilità quasi delle piccole televisioni a trovare programmi per cui sono costrette a ripetere programmi che hanno fatto più volte che sono scadenti o da altro
Ecco perché l'eventuale intesa con il sistema radio pubblico televisivo può essere
Nel mentre noi cercheremo adesso penso dopo le elezioni politiche
Di riprendere il il discorso può essere una aiuto consistente per fare in modo che le televisioni locali possano possono resiste
Perché poi c'è il fenomeno delle televisioni locali che già si sono agganciati
Cioè che lo sono da un punto di vista diciamo nominale ma che da un punto di vista sostanziale hanno già finito per trasmettere i programmi o di un network nazionale o di una
Dipende da quello che sapremo fare legislativamente perché l'allarme che è stato qui lanciato e che è stato da lei ripreso
Che nel mentre il medico studia l'ammalato può morire
Rispetto all'esperienza che io ho fatto seguendo queste cose è un dato è un dato è un dato reale
Che veramente bisogna dare atto coloro i quali insistono sul piano locale con iniziative modeste di uno sforzo straordinario
Anche di una resistenza all'allettamento
Per l'acquisto per
L'allontanamento per cui effettivamente in questi imprenditori in queste persone vi è una vocazione particolare apporre far questo per cui insistono nonostante le difficoltà così ministra quante sono le televisioni locali
Vale televisioni locali carriera saranno un miliardo
Al quale non secondo il censimento dell'ottantaquattro vitali
Ma
Ah va bene e io guido una risposta uso proprio poca competenza io mio nonno una competenza specifica però non posso che condividere
Anche qui però bisogna vedere due aspetti
Cioè bisogna vedere quella iniziativa che sorge come è un dato di iniziativa di giovani che vogliono avviare un tipo perché attenzione qua ci sono due aspetti
Forse dico una cosa
Così non troppo nel quadro
La questione dei giornalisti cioè del direttore giornalista
L'America Latina perché se no dico un bel giro troppo vero rispetto al dato che non è possibile per un ragazzo divenire giornalista se non passa per la chiesuola della corporazione
E quindi alcune volte quando si mettono insieme dei giovani che hanno questa vocazione la vogliono portare avanti
Purché non ci sia il padrone cioè non sia il caso di coniugare non ci sia il padrone ma sia un'iniziativa diciamo di cooperativa od altro
Di persone le quali hanno una passione per questo
Per il resto mi pare che anche oggi
In base alla legislazione vigente se non ripagano secondo contratto sono in contrasto con la legge cioè non si può essere direttore di una televisione senza essere giornalista e il giornalista avrebbe diritto a al allo stipendio secondo il contratto di lavoro chi non lo fa viola la legge
No no
Volo io porre due domande molto rapidi e una l'opposta una volta scrivendo subito da norme rispose
La premessa leprotto tu stesso spiegando come attraverso la pubblicità direi anche attraverso i soldi che vengono dalle banche
Se qualcuno ha letto un libro sa che la fine Fininvest
A un'esposizione che rasenta i mille miliardi per vivere
Noi per i cittadini italiani partecipano questa grande impresa ecco io direi tenendo conto di questo all'interno di questa legge il problema specifico di un investimento
Nel Mezzogiorno non è possibile metterlo
Non so questi incentivi che va dico perché se poi nemmeno sul piano morale esiste una spinta di questo genere a a me sembra che c'è anche poi il potere centrale che non e non stimoli da questo punto di vista la seconda ma dall'altra porre così giusto per concludere non tanto come ministro ma come uomo politico meridionale cioè la televisione di Stato ha avuto dei grandissimi meriti Perrier il Mezzogiorno adesso però con il decollo della Terza Rete si pone secondo me è un altro problema
Un altro problema importante cioè quello del ruolo che debbono avere localmente che possono aprire localmente lei della televisione di Stato una anche riscrivo non mi ricordo chi è che dicevo che sono in qualche modo è sempre controcorrente
Di stimolo e di critica nei confronti del potere locale
Nei confronti dei partiti localmente questo lo dico perché nella mia esperienza del mattino vero come è facile a livello nazionale essere autonomi
Dagli uomini politici e dai partiti che come difficile
Lippi più più diventa piccolo il centro più la dipendenza del giornalista dal potere locale di manufatto quasi logico vivendo un patto dal quale difficilmente si si riesce a liberare ecco io credo che questo sia volevo chiederti seduta d'accordo che anche attraverso la RAI di giornaliste per svolgere questo potere di critica di stimolo del potere locale che nel Mezzogiorno è una cosa Saint-Paul tante perché oltre a volte ci troviamo di fronte al potere ha un potere locale corrotto e dei partiti allo sbando cui una critica
Non è che andrebbe male
E in secondo luogo se tu compensava sì che se questa critica ritocca se qualche volta tu parete una telefonata nel sovvertire di ma che fanno Petra Conti nella critica alla Democrazia Cristiana
Armand manco per sogno perché saprete è inutile anche la telefonata che Agnes potrebbe far niente mi dirà potrebbero avere non mi lascerai mai prendere da questa tentazione mi è capitato una volta però non ho scritto allora non era messo scritto al presidente della Commissione di vigilanza sulla RAI Televisione più perché era Taviani
Perché fu fatta una trasmissione su Napoli
Innescato la pesca mi ricordo bene scatola per
E in questa trasmissione sul Napoli si fece una confusione tra l'autismo fra centrosinistra targava eccetera
Che tra l'altro per dimostrare che la città era una schifezza in maniera assoluta si proiettò la Siberia
Che i napoletani conoscono località
La quale era stata battuta con le ruspe da circa tre anni
Però si prese un film di repertorio
E se il Pubblico
Sì il proietto ancora
Io mi ricordo che chiesi di qui c'è l'amico Vittorio Pellegrino lui era era direttore Napoli anni esso fu chiesto reale da parte mia di poter aveva fare un dibattito di rettifica da parte della DC
Allora
Ci fu un tentativo di astuzia dopo aver parlato sempre di una persona che aveva responsabilità allora
E mi ricordo che disse lo facciamo i segretari provinciale
Per evitare amico Pellegrino segretario provinciale qui presente disse latticini non viene se non viene Gava
Che è stato e allora ci trovammo in televisione io pensavo che fossero venuti Altiero un parlamentare della direzione il mio partito e vi trovai
Con il figlio di De Martino con il figlio di compagnia
Con Jeremy Ca'
Mi pare che eravamo
E allora prima schizzi che mi dà ossessivo beh meno male che ci troviamo tre eredi qui perché io passavo sempre per quello che era il figlio dell'uomo politico che per e a vendita diretta aveva ricevuto un mandato
Dissi per fortuna sia mentre qui facemmo il dibattito il dibattito per la verità non molto bene fu dimostrato il falso che era stato detto
è quella l'unica volta che io ho fatto una perché poi di solito rido sorrido
Chi è abituato a fare politica la critica alla democrazia chi ha una certa cultura della libertà del del Governo non sofferente nei di le Digilio canne di Forattini né di nessuno e poi chi non è capace di ridere di se stesso non è un uomo maturo
Io quando vede che mi viene in giro mi faccio una grossa risata e sono soddisfatto del fatto e dell'intelligenza con cui mi hanno preso in jeans e se per caso mi colgono in un aspetto vero io cerco di correggerlo
E cioè non è che do un giudizio immediatamente come si sono permessi questa è la maturità che discende dalla dalla vita che uno ha fatto incerto quand'ero il più giovane almeno così quando eravamo più giovani meno così ci migliorano ammazzarsi pare essendo di sinistra o di o di centro all'interno della DC ma poi le cose ecco si maturano
Attraverso quella che io
Definisco la cultura di governo
Io esercizio del del del dell'attività dell'attività politica quindi
La RAI lo fa tant'è vero che io per esempio fino a poco tempo fa io quando qualcuno dice non c'è la RAI tre
In alcune parti siccome io la giudicavo politicamente dalla mia RAI tre rispondevo sembrano ringrazi cinque
Perché tanto per fare un esempio di libertà assoluta nella nella nella critica e non e non e non lamentando me ne essendomi mai lamentato di questo
Rispetto alla libertà che hanno i giornalisti di fare come lo sai anche rispetto al aggiornarne venuto in mente che debbono imparare l'arte un intervento di di risposta di Donato ma da stamattina è stato impegnato qua ci penserò domani rispetto alla situazione politica alla crisi etero passerò ma oltre questo oltre questo mucchio cioè la possibilità di esprimere anche la propria opinione mi sia giusto
Che i sì ci faccia carico
Anche dell'opinione altrui perché la propria opinione può prevalere se si misura con quella dell'altro
Non se la fa scomparire quella della o se ritiene Binasco
Quindi la vita politica la vita democratiche competizione battaglia se non c'è l'avversario
Uno che fa pensionati
Ecco per cui non immagino una televisione o un mattino Darfur quale che sia investimenti poi nel Mezzogiorno
Su questo piano vi ricordi confessa la verità e la seconda volta perché io non rispondo sembra tutte le domande dicendo conosco tutti
Questa è un'altra storia uomo politico ebbe immediatamente rispondere
No individuo e questo per me è un argomento nuovo
Cioè la eventualità dell'applicazione che è stato sollevato da più di uno
Degli interventi del settore della politica industriale nel Mezzogiorno
Straordinari o anche ordinari nel Mezzogiorno alla alla politica dell'informazione considerando tutto all'attività un'attività industriale produttrice di servizio
Ecco vorrei dire in particolare nel Mezzogiorno questa è un tema per me che l'aspetto più positivo che io personalmente conico
Al rispetto ai problemi per un approfondimento anche di carattere personale e per una risposta a voi e Amestris e ringrazio coloro i quali
Mi hanno dato questo suggerimento perché veramente può costituire anche rispetto ai programmi che noi abbiamo preparando nel campo nel settore appunto della
Della Elettronica dell'informazione in generale che può essere che può essere vivo
Che ti devo dire poi che i locali su sempre più ambiziosi di quelli che sanno forse perché stiamo più lontani siamo io voglio qui a Roma merito di quelli che stando a Roma accertamenti posso legge difetti il mattino ha scritto questo faccio tante cose da fare
Che lo leggo posso
Così portarvi per un secondo ma poi devo vivere una giornata devo svolgere i miei impegni invece di uno che io c'ho qualche amico personale quale dico sempre che autorevole con quale io parlo dopo due tre ore dall'inizio della mattina
Perché comincia leggendo i giornali e la sua giornata
E allora francamente per un uomo politico leggendo i giornali a meno che non sia uno proprio che è nato in una città termale come sollevato io quindi la cura del fegato la fatina anticipo
E si urgenza e la giornata va male io ne leggo uno due mi faccio l'orientamento anzi leggo le agenzie la sì
Perché leggendo le agenzie la sera sono già tutte le notizie poi gli articoli Melli Recco con calma nel pomeriggio nella perché non vi debbono deviare da quello che è il mio pensiero da quella che è la giornata che ho predisposto Benoit amici che per due tre ore si leggono i giornali e alle sei di mattina kosovaro folle
E si disorientano rispetto alle informazioni alle informazioni via emesse io cerco dirlo far ecco quindi il massimo di libertà di capacità di l'unica cosa che non mi piace
è la faziosità ma la posso fare una battuta come dire proprio per la simpatia reciproca
Elia
Attacca la bastonano abbattuta aveva proprio Correzzana guardano attacca papà no no la posso fare una battuta raccogliere problematica aveva la matricola no posso fare una battuta finale
Io mi addormento con serenità tranquillamente anche ascoltando
Come ultimo ascolto della televisione tra televisione e riesce a far guerra l'amico Ferrara gli ascolta Ferrara Emma dormendo tranquillamente
Alla fine delle tribune in genere i partecipanti lamentano che i giornalisti non gli hanno fatto la domanda migliore se ce n'è qualcuna risponda pure c'è qualche domanda voglio Pata Pata Negra qualcosa
No
Ho immaginato l'argomento e lettere quindi le domande sarebbero tanti io colgo solo l'occasione
Per ringraziare Zecchino il partito che mi ha dato l'occasione di una giornata
Intensa di lavoro ma distratto dalla crisi noto che stanno combinando
Quindi tutte le preoccupazioni del seguire minuto per minuto che cosa assai scarsa Robecco Safa Martelli che cosa
Vero fa Andreotti riscosse qui tutta una serie allora ringrazio per questa giornata la quale mi ha riportato invece alle cose concrete per le quali sono stato responsabile e permettetemi anche perché i napoletano di ringraziare in modo particolare tutti gli autorevoli
Esponenti della RAI del giornalismo che hanno partecipato a questo nostro cordiale incontro