"Il mercato unico europeo e l'economia del Mezzogiorno"

Roma trova
Allora cari amici questo
Questa convegno e seminario chiamammo no come vogliamo e il secondo
Organizzato dalla componente repubblicana del gruppo liberaldemocratiche riformatore del Parlamento europeo
Allo scopo di a vere una dibattito una discussione quanto più vasta è possibile tra le personalità di area sui problemi che si pongono
Nel novantadue con la liberalizzazione con la realizzazione del mercato unico europeo del novantadue e specialmente per poter preparare in maniera concreta in maniera
Un'altra ASPA discussione ambientazioni e non in base a cosa dell'ultimo momento
Un programma una piattaforma elettorale concreta valida per le elezioni europee della giugno mille novecento ottantanove
Il problema che oggi dovremmo dibattere
Sulla base di una relazione approntato dal professor Savona quale purtroppo per sopravvenuti impegni non è potuto intervenire ma incaricato mi di legge la sua un riassunto della sua relazione e quello naturalmente delle aree depresse della comunità e della loro avvenire con la realizzazione del mercato
Nel grande mercato unico come si dice
Io devo dire che questo problema lo vedo personalmente in maniera estremamente difficile perché mi scuserete se faccio qualche richiamo al passato quando sono state fatte i Trattati di Roma si crearono come ricorderete due comunità
Due organizzazioni una carattere orizzontale che pur ma c'è cioè la complanare comunità europea economista nomini europea che fu anche chiamata per alcuni tempi può anche chiamata Mecca
Cioè il mercato comune europeo che in effetti a quello che in viva cioè a creare una classe una crosta zona di libero scambio tra i Paesi aderente alla comunità che allora erano soltanto sei
E una comunità invece verticale che era quella dell'energia atomica che sia Franco all'altra comunità già nata da due da qualche anno che era quello che la cieca
Anche se una comunità verticale che riguardava il carbone e l'acciaio
E
Questa questa soluzione è stata una soluzione come tutti sappiamo di ripiego perché a questa ricorsero i governi dopo la Conferenza di Messina del mille novecentocinquantadue quando fallito la idea della Comunità europea di difesa La sette la cui il cui fallimento a Berlino gli ultimi mesi di vita
Della l'onorevole De Gasperi e che fece dette un colpo a quel processo di integrazione che allora era sostenuto in tutti i Paesi da uomini di primissimo piano come Schumann De Gasperi
A Adenauer spacca tutti sostenuti e spinti da quell'infaticabile costruttore dell'Unità europea che pure già ammonito
Allora essendo fallita la sette comunità politica perché è una comunità di difesa si ripiegò su questa idea di questo mercato comune praticamente anche inglobando delle idee che già circolavano in ambito dell'allora o esce e che del prevedeva una zona di libero scambio
Naturalmente a mio parere c'è una contraddizione molto palestre tra i due tipi di comunità che poi si sono fusi tutti insieme perché mentre le comunità della Carbone e dell'Acciaio quello dell'Energia atomica erano delle comunità tecniche e dirigistiche e dirigistiche invece la scena cioè il mercato comune è una comunità assolutamente liberisti si pensava di poter realizzare un'unione europea creando questo mercato unico europeo che non si realizzò poi negli anni Sessanta come previsto dal Trattato di Roma ma che invece è stata rilanciata oggi o adesso dopo l'approvazione dell'atto unico del Lussemburgo
Ma anche l'atto unico del Lussemburgo e un istituì una un istituto di ripiego
Nata dopo che il Parlamento europeo non riuscì a far passare il progetto di Unione Europea elaborato dal Parlamento per iniziative di Spinelli che fu approvata a larga maggioranza e che i governi non vogliono accettare cioè ogni volta che si tenta a fare un passo verso un'integrazione politica e questi integrazione politica perché queste ritrattato di Spinelli non riesce si ripiega sull'economia
Pensando che l'economia crea le condizioni base per poi avere un ulteriore rilancio così naturalmente
Tutto quello che dico eh a carattere assolutamente personale
Io credo che questo realizzazione di questo grande mercato europea che si strombazzata ampio ma che poi si sarebbe dovuto già verificare almeno tra i sei Paesi del mille novecentosessantadue
Porterà delle distorsioni molto grave all'economia dell'Europa perché sono sempre in lotta questi due principi fondamentali ci deve essere la libertà di mercato completa eccetera
O ci deve essere una migliore giustizia distributiva perché evidentemente la realizzazione di un mercato libero completamente libero tra i i dodici Paesi
Secondo
Molti creerebbe un divario ancora più a dico aperto un divario maggiore tra quelle che sono le aree già industrializzati
Industrializzate sviluppate della comunità e le aree depresse che sono oltre che il Mezzogiorno d'Italia interi paesi come la Grecia come il Portogallo come l'Irlanda come alcune aree per esempio in vista
Allora sei sì
Apre completamente il mercato senza nessuna regola dirigistica che lo governi che lo che lo che lo attenui che lo corregga sensi vieta come si vuol vietare ai Paesi membri di dare aiuti e sovvenzioni a attività industriale nell'ambito dei Paesi dico per esempio le sovvenzioni che la la Gran Bretagna la Germania dando i produttori di carbone o le sovvenzioni diciamo pure la verità che il Governo italiano ha dato dando dati falsi alla comunità sulla siderurgia e allora bisogna risolverlo questo problema
Perché la crisi che si dibatte anche a Napoli che la crisi di Bagnoli cambia sarebbe stata dovuto chiudere almeno dieci anni fa
E e che non si chiuderà non si chiuda ma perché ci saranno degli aiuti perché ne abbiamo fatto passare a Brussel alcune nostre esigenze interne che sono in contrasto con le regole di questo mercato comune che si vuol fare
Quindi come vedete il problema è molto complicato
E infatti proprio su questa complicazione del problema si sofferma la relazione di apertura del professor Savona che adesso vi leggerò e che appunto
Sottolinea questo problema Sensi deve privilegiare la libertà il che significa aumentare il divario tra le zone ricche le zone povere o se invece questo mercato libero va corretto dal dal governo ma in questo caso non dal governo va corretto dalla dalla Commissione esecutiva attraverso le sue direttive e aumentando per esempio i poteri del Parlamento europeo che può in in proposito deliberato
Oggi i poteri del Parlamento sono già un po'avventate con l'atto unico perché vi sono alcune deliberazioni alcune decisioni della Commissione sia in politica estera sia in politica economica che non possono passare senza l'approvazione del Parlamento
Alcune direttive non possono passare
E non possono essere inviate ai Paesi senza l'approvazione del Parlamento il che è un piccolo modesto aumento di potere del Parlamento
Il quale Parlamento è la sede naturale dove sfocia tutta la corrente tutte le forze sfociano tutte le forze
Che tengono alle alla unità mentre invece nel governo e nelle burocrazie dei dodici governi sono arroccate le forze contrarie all'unificazione europea
Detto questo che soltanto per inquadrare il problema è anche per far capire come un partito politico come il Partito repubblicano dovendo presentare
Delle liste dei candidati alle elezioni dell'ottantanove non vuole andare su problemi di questa natura esso al canale come abbiamo già cominciato a discutere il problema dell'Energia o quello della muretto e della banca centrale c'è senza avere un'idea chiara su che cosa
I
Candidati e quindi poi i deputati del partito repubblicano all'Assemblea del Parlamento europeo devono portare come istanze da appoggiare ed aprirsi
Dunque adesso leggo la relazione
Anche i Savoia fanno è stato un approvazione
Anche beh ma laddove chi legge una cosa che non ho mai detto prima legge male che secondo lo leggo una volta può essere conforme
Dunque l'accettazione dell'Atto unico europeo scrive Savona garantisce certamente il rafforzamento del sistema di libertà
Economica quelle dicevo io nei Paesi comunitari ma presentava alcune da un lato dalla costruzione dell'altrettanto indispensabile sistema di giustizia cioè di equa ripartizione
A voglio aggiungere a questo proposito una una piccola notazione che non ho fatto e cioè che da che esiste il mercato comune da che esiste la comunità europea il divario
Tra le regioni sottosviluppate le regioni industrializzate non è diminuito
C'è stato un
Una crescita
In tutti i Paesi però nelle aree sotto le il divario tra le aree sottosviluppate al
Più sviluppata è aumentato non è diminuito malgrado la politica che ha potuto fare la Commissione esecutiva attraverso la i fondi regionali eccetera che peraltro sono sempre stati molto scarsi perché tutta la maggior parte del bilancio come sta tutti sanno e mangiato da questa inutile politica agricola comune
E anche perché i però in molti Paesi e questa è l'Italia in particolare io spero che arrivi in tempo
L'onorevole De Pasquale che il presidente dalla commissione regionale del Parlamento europeo il quale ha già pubblicamente più volte stigmatizzato il fatto che l'Italia non riesce a spendere i fondi pur modesti che ha per la politica regionale
E quindi fate bene ci siamo abbattuti nel Parlamento per far raddoppiare questi fondi regionale non serve a niente per l'Italia se non si cambia il meccanismo di funzionamento di questi Firenze
Perché il palleggio di responsabilità e il passaggio di carte tra governo centrale regioni casta dal mezzogiorno e altri e tante altre istanze che esistano è tale che si perde un tempo tale che si perde il finanziamento
Quindi non è pensabile scrive ancora salute che si debba ripetere da capo il dibatto svoltosi molti decenni orsono sulla stretta connessione tra libertà e giustizia
Né che si possa ripetere per l'Europa l'errore dello stato sabaudo che si preoccupò prima di fare l'Italia e poi gli italiani
Le differenze etniche di lingua sono così profondi d'Europa che occorre affidare ad accordi preventivi la fissazione dello Statuto dei riti di giustizia oltre che di libertà
Sensi quali avremmo il persistere di concezioni diverse e conflittuali nell'indispensabile patto sociale che dovrebbe tenere insieme una comunità
Il fatto stesso che il mercato unico europeo
Stia giustificando il sorgere di monopoli nazionali e stia sollecitando la nascita di enormi concentrazioni di potere economico e finanziario finanziarie deve mettere in guardia il legislatore europeo
Circa le posizioni da prendere sul sistema di giustizia
Distributiva desidera
Se necessario il dibattito sul sistema di giustizia che deve regge il sistema di libertà
Può anche essere ripetuto daccapo meglio però sarebbe ripercorre proprio assecondarlo degli accessi che lo avevano caratterizzato fino alle soglie degli anni ottanta e per non ripetere gli errori fatti nell'attuazione pratica dei principi connesso acquisì
Eccessi ed errori non hanno certo inficiato motivazione o contenuti di questo tipo
Il mercato il luogo ove si forza e quindi si garantisce una gestione efficiente delle risorse
Ma per sua stessa vocazione non ha il compito di perseguire lo sviluppo di piena occupazione e l'equa distribuzione degli mercato piena occupazione giustizia distributiva non sono tendenze naturale dell'economia ma costruzioni politiche tra loro interconnesse che richiedono l'impegno dei governi
Ecco mi pare che questo è il punto centrale cui ho già accennato prima
Cioè se noi ci limitassimo a far realizzare questo mercato unico questo grande con la G maiuscola beccato un rito si riempiono la bocca tutti a a a Lussemburgo da Strasburgo a Bruxelles questo non se ne direbbe proprio a niente perché questi problemi che è stato un attimo accennata e poi ce l'hanno anche i film rimarrebbero assolutamente bisogna vedere che azione
Bisogna fare perché il grande mercato unico europeo si realizzi in un clima di giustizia distributiva dei bellico
Considerato da questo punto di vista l'Atto unico europeo presente a delle discontinuità di trattamento con qualche a simmetria dei l'occupazione
E quindi accentuazione di interesse a favore di un sistema di libertà di mercato come se questo sistema fosse garantissero spesso delle cessare il sistema di giustizia
E non si richiedesse invece un'energica azione dei colleghi questo è il punto centrale che il punto che io a me lei molto sentire discutere e di parte oggi la definizione di una politica per le aree arretrate interni alla comunità nei confronti e nei confronti dei Paesi in via di sviluppo
E il terreno naturale di verifica anche se non l'unico della volontà di risolvere il problema del sistema di giustizia connesse con il sistema di libertà
Anche in questo campo non sarebbe necessario ripetere la nave cito il perché un'economia
Di mercato con dunque a stabilire perpetuare talvolta aggravando le i divari di benessere e di occupazione mare
Conviene tuttavia recuperare dall'INPS all'interno di questa problematica il patrimonio di esperienze fatte dal Piano Marshall in poi con l'intervento
Gli stati moderni hanno accettato in diversa misura il principio che essi non sono solo garanti del sistema di libertà
Ma sono anche uno dei centri responsabili della soluzione dei problemi economici dall'imputazione alla depurazione dalla tutela della salute a quella ambientale
E l'assolo della questo gravoso compito e siano attivato innumerevoli forme di intervento che hanno ingigantito i bilanci pubblici costellato di regolamentazione l'economia il mercato è restato impigliato nella complessa ricca di interventi ed ha perso le sue capacità di indurre l'efficienza delle gestioni ma piena occupazione ancorché avvicinarsi si allontana l'equità distributiva è divenuta indecifrabile nei risultati e comunque sganciata da ogni considerazione di impegno vendibile
Dall'inizio degli anni Ottanta è cominciata poi un'azione di deregolamentazione e questo è un effetto del legalismo anche di in Europa
E di rientro degli eccessi e degli edili Rory dietro cui si è fatto nuovamente strato alla filosofia politica ed economica laissez faire laissez Passer
Le politiche per le aree arretrate sono oggi un misto incoerente di questa restaurazione di principi e di sedimentazione di interventi caratterizzate dagli eccessi che dagli errori del passato
La cultura dello sviluppo sia più pulita e le relazioni internazionali sono prerogative dei Paesi ricchi l'Europa debba venire il coraggio di incidere su questo stato di cose si chiede si agisce a livello comunitario per porre termine agli eccessi di incentivazione alle politiche meramente assistenziale dei governi
Signora tuttavia che lasciando le cose come stanno si accentueranno i divari e si approfondiranno risolti sociali e politici si farà forse un Europa non si faranno certamente gli europei
Adesso il resto della relazione io Little soffermerei qui perché da questo punto si corre il dibattito il resto dello zero che del resto è stata distribuita e che molti dei partecipanti hanno già ascoltato
Dalla viva voce di Savona nel seminare preparatore che abbiamo tenuto un mese fa a
A Roma omettere di leggerlo mi riservo di legge né ancora qualche punto se qualche qualcuno degli interventi programmati toccherà alcuni punti che è stato uno ha toccato
In appresso e che io sottolinea
Detto questo allora io passerei la parola
Lieto di ascoltare di imparare a gli interventi programmati e comincerei
Secondo
L'ordine
Fissato professionale mani che aveva detto che sarebbe venuto solo presto perché poi dell'impegno non è comparso
L'onorevole compasso forse in ritardo dovrebbe venire da Cellole
Professor D'Antonio non è venuta non è insomma come
Allora io professor Galasso onorevole Gramazio che deve tornare a Roma per impegni di governo
Chiedo scusa di questa usurpazione di posto
Ma c'è in discussione al Senato in commissione oggi il segreto Napoli tempo anziché nuovamente ad
Io vorrei mettere in evidenza alcune punte cercherò di
Cavarmela nel più breve tempo possibile
Il primo punto che vorrei mettere in evidenza è che
La realizzazione di quello che possiamo definire o almeno dovrebbe essere la piena e integrazione economica europea
Dopo il trentuno dicembre
Novantadue sopravviene in un momento che non ci possiamo nascondere e di crisi profonda dell'intervento straordinario
Sia come gestione sia come prospettiva e i filosofi capire
Adesso non mi diffondo sui i motivi e gli aspetti di questa crisi non mi diffondo su questo anche perché si tratta di materia già ben nota nel testo scritto della relazione c'è proprio un'analisi molto
Articolata di queste ragioni richiamo le tre fasi quelle che a mio avviso sono le tre fasi di questa
Politica
Richiamo mi alla indispensabilità che questa politica ha avuto ad un certo momento storico e cerco di metterne in evidenza
I grandi risultati positivi
Anche se mi chiedo
Quale di questi grandi risultati positivi non si sarebbero egualmente ha avuto per semplice effetto dello sviluppo generale del Paese in questo periodo
Constato peraltro che
Il fine principale
Della politica per il Mezzogiorno
Non è stato realizzato a quarantadue quarantatré anni di distanza dall'avvio di questa politico noi non dobbiamo mai dimenticare che infine essenziale di questa politica era di costituire nel Mezzogiorno un impulso ha avuto un uomo e autosufficiente Allo sviluppo prima recuperando nell'arretratezza infrastrutturale poi realizzando dei grandi iniziative industriali e infine destinandoli grandi risorse
Una capacità di sviluppo autonomo in grado di metterlo non dice ma la pace non è in grado di metterlo in rapporto al nord
In una posizione tale che consenta di considerare superato il dualismo della struttura economica italiana nel dualismo storico la ragione di fondo da cui ha preso
Le mosse ed è stata giustificata la politica per il Mezzogiorno non è stato come dicevo realizzata questo credo che nessuno possa
Negare
Molto più realizzata nella relazione
Analizza anche gli aspetti di questo secondo di questa seconda dimensione del problema molto più realizzata invece stata quella serie di obiettivi che avevano per oggetto il miglioramento materiale le condizioni di vita nel Mezzogiorno e anche il miglioramento del quadro infrastrutturale
Il Mezzogiorno su questo piano le
Constatazioni che possiamo fare
Su questo piano le considerazioni che possiamo fare sono addirittura appartengono addirittura la nostra esperienza personale chiunque Arbia
Viaggiato vissuto in una città del Sud di trent'anni fa il PD viva oggi è in grado di apprezzare
La differenza enorme dei condizioni che vi si fu constatare peraltro anche su questo piano e rimane da chiarire un altro problema che deve indurre ad un bilancio prudentissimo della politica di sviluppo per il Mezzogiorno
E cioè
La serie di considerazioni che possono e debbono nasce dal fatto che i tutta la serie degli indicatori statistici nazionali quando si vanno
Vedere questi indicatori statistici nazionali nella loro distribuzione territoriale presentano lo stesso aspetto se ad esempio guardiamo alle statistiche del reddito di qualsiasi altra manifestazione della vita sociale provincia per provincia immancabilmente con poche eccezioni di facile spiegazione
Troviamo e nella prima cinquantina di Postel regione centro settentrionale nella ultima quarantina di posti le regioni meridionali e insulari
Con scarti che talora sono di breve rancio ma nella maggior parte dei casi non sono di breve raggio e fanno
Constatare rispetto al periodo d'inizio della politica per il Mezzogiorno
Certamente anche qui un progresso ma un progresso assai scasso quindi mi pare che
Il riconoscimento del mancato conseguimento di entrambi gli obiettivi quello maggiore quello migliore della politica del per il Mezzogiorno
Debba assolutamente far parte della nostra filosofia in materia d'erba nostra anche azione e
Ragionamento
Politico
Quando dico questo mi voglio riallacciare a ciò che dicevo prima che il novantadue sopravviene in un
Vento di crisi dell'intervento straordinario questo momento di crisi non sono procede dalla domanda che tutti si fanno in ordine problema che ho illustrato finora ma procede anche dal fatto che
Il momento attuale di gestione della politica per il Mezzogiorno alimenta
Una disaffezione e questa è già molto perché perché contano queste cose nella vita politica e sociale dei Paesi mani mente soprattutto la ormai crescente convinzione che al termine del anche della fase attuale
Della politica per il Mezzogiorno non ci troveremo granchi lontani
Dal di elementi di cui ho accennato su cui è fondata attualmente alla politica per il Mezzogiorno e politica per il Mezzogiorno e fondata attualmente
Sulla legge generale dell'intervento straordinario la sessantaquattro l'ultima legge dell'ottantasei già è stato estremamente sintomatico il fatto che per giungere alla emanazione di questa legge si siano impiegate sei o sette anni siamo andati serio sette anni
In regime di proroga rispetto alla legge precedente da che cosa è e spiegato un ritardo così assurdo in un campo come quello sto dell'intervento straordinario tanto invece coltivato il familiare alla classe politica e amministrativa italiana
E io non credo che si possa tutto ridurre in termini di
Elementi deteriori di ordine materiale e morale che pure vi sono state che spingono abbondantemente il ritardo
Crede però che bisogna convenire che c'è stata una crisi di orientamento della politica per il Mezzogiorno questo anche contato quanto gli elementi deteriori di ordine materiale e morale a cui
Mi riferivo una crisi di orientamento che a mio avviso la legge sessantaquattro non ha superato
Di questo non superamento io voglio addurre un solo argomento di prova ma che mi sembra eloquente e cioè ciò che oggi si può dire circa l'ipotesi principale di questa legge l'ipotesi principale di questa legge era un trasferimento della progettualità
E quindi anche della programmazione dell'intervento della destinazione allocazione delle risorse per l'intervento dal centro alla periferia i protagonisti della progettazione diventavano innanzitutto le regioni
Quindi anche gli enti locali vari enti pubblici possibile
La risposta a questa sfida progettuale della legge sessantaquattro è stata debolissima
è stata veramente scarsa scarsa in quantità di progetti presentati scarsa soprattutto nella qualità
Non c'è stata nessuna ragione Citterio regione cito ad esempio che abbia presentata come lo spirito e anche in certo qual modo alla lettera da Moretti la legge richiedevano
Un piano regionale per ciascuna delle annualità in discussione tutte hanno presentate elenchi di opere
Ed elenchi composti
Con i criteri diciamocelo pure della lottizzazione politica e territoriale e sociale e diciamocelo pure perché anche se cioè non ce lo diciamo lo sanno tutti ed emerge
Dalla forza evidente
Delle cose
Adesso
Si vedrà il prosieguo della legge però non dimentichiamo che siamo al terzo piano annuale siamo cioè ad un terzo dell'attuazione di una legge che dura nove anni ed è una legge che in tre anni non riesce ad ad andare a regime perché si tratta anche di questo di un ancora incompleta andata a regime
E nello stesso tempo a dar risposte così in soddisfacenti sul piano della qualità è una legge che evidentemente non deve averne morso
Efficacemente il nucleo del problema colla sessantaquattro bisogna considerare l'insieme della legislazione pure essa speciale
Che ha affrontato l'emergenza sismica nel Mezzogiorno e chi affronta il POR problemi di alcune zone mi riferisco alla legislazione per Napoli e la Campania la Basilicata ma legislazione per la Calabria quella per Palermo e Catania e così via
Anche questa legislazione da molti più motivi di insoddisfazione che motivi di soddisfazione e si rimane veramente sorpresi ora debbo dire a questa titolo
Per quel che vale di testimonianza personale si rimane letteralmente sorpresi
Della pervicacia con cui la classe politico amministrativa meridionale ma di può anche dire italica nel suo Complessi insiste
In questa strada di leggi speciali territoriali di cui ormai la fenomenologia la dinamica gli sbocchi finali
Sono comprovati nella loro
Limitiamoci a dire inefficace rispetto ai fini che si propongono potremmo
Andare ben altro ben al di là di questa espressione da una esperienza lunghissima che in alcuni casi come quello della ricostruzione assume anche aspetti
Pesanti di altro ordine nei quali non è necessario che entriamo opportuno questa la sede per entrare ma che pure non si possono
Ignorare ecco perché io parlo di una crisi reale dell'intervento straordinario al di là di quanto e io spesso i tanti altri
Poi diciamo e facciamo perché vi sia la migliore gestione possibile dello stato attuale della legislazione e degli impegni della amministrazioni in questo momento viene sopravviene
La integrazione chiamiamola così tu stesso hai detto Berlino anche questi insufficiente ma io vado per per sveltezza di espressione sopravviene la integra la completa integrazione economica europea
Che pone problemi a tutti i Paesi partecipanti neppure in particolare
A mezzogiorno e a tutte le altre regioni europee che si trovano nelle condizioni del Mezzogiorno con questa fondamentale differenza però che per quanto mi risulta non ci sono e di questo ci dobbiamo ricordare perché è un punto importante del nostro ragionamento non ci sono
Altre regioni europee della comunità altre regioni comunitarie
Che si trovino nelle identiche o paragonabili condizioni economico sociale del Mezzogiorno d'Italia ma che siano provveduto e dell'armatura di nuova politica speciale di una politica l'intervento straordinario come il Mezzogiorno d'Italia cioè i problemi di differenze regionali ci sono anche altrove come subito richiamerò
Ancora tra poco
Ma non mi risulta che ci sia altro concorso legislative una tradizione amministrativa economica finanziaria e politica
Come quella che caratterizza la politica per il Mezzogiorno
In Italia
Da questo che cosa dobbiamo dedurre
Prima di tutto dobbiamo dedurre la difficoltà enorme di portare avanti la politica speciale per il Mezzogiorno in regime comunitario nella stessa forma in cui la portiamo
Fino a dura io credo che alla comunità si possa chiedere con qualche probabilità di essere soddisfatti
Che abbiano vigore fino al loro termine le leggi attualmente
Vigente per l'intervento straordinario per esempio la legge sessantaquattro e novennale mi pare scade nel novantacinque si può dire fino al novantacinque
Per esempio temo
E vorrei tanto sbagliarmi su queste ma debbo proprio di Del Tenno
Che gran parte degli impegni per la ricostruzione eccetera
Si protrarranno oltre il novantadue e si può chiedere che vi sia autorizzazione a proseguire oltre novantadue questa gestione a qualche cosa di approvato più recentemente come Reggio Calabria qualche cosa che riguarda la Sicilia si può trovare nella stessa condizione e anche qui si può pensare
Ad una richiesta di proroga ma io non credo che se possiamo andare oltre di questo e non possiamo andare oltre di queste per due elementi fondamentali
Che
Non possiamo ignorare nel momento in cui entriamo nella comunità siamo qui veramente la nazione che i in Europa io questo lo vorrei richiamare Giorgio cumulativo di riflessione particolare siamo la nazione meglio preparata per propria
Gloriosa e dolorosa esperienza storica dico insieme glorioso e dolorosa esperienza storica acciocché significa all'incontro fare di diversa qualità culturale ed economica società ancorché ne almeno nel caso dell'Italia risorgimentale
Vi sia stata una tale carica etico politiche una tale ricchezza di elaborazioni concettuali da compensare largamente d'aver preso poi possibile il fatto stesso che invoca se l'Italia si permette di entrare nella comunità
Se era l'Italia si permette di entrare nella comunità senza farsi una coscienza adeguata dei problemi a cui va incontro non potrà mai essere perdonata in nessun giudizio universale
Andrà all'inferno prima di arrivare alla Valle di Giosafat
Quando se ne sa porrà la questione allora
Perché non possiamo pretendere molto di più a mio avviso della prosecuzione della registrazione speciale fino ai suoi termini di scadenza
Per un duplice ordine di motivi
Il primo motivo è queste che in molte altre regioni comunitarie si trovano nelle condizioni stesse del Mezzogiorno se non peggiori e pensare che dissi
Una politica privilegiato di sviluppo per una parte della comunità che non venga richiesta immediatamente aumenta nella stessa misura
Peraltro la parte della comunità vini denti che ho animale con convinzione è pura utopia non e nella comunità hanno in questo lo troviamo
Noi troviamo la presenza di due terzi del Portogallo
Di un terzo abbondante se non metà della Spagna quasi tutta la Grecia
E troviamo e l'Irlanda strutturalmente alcune regioni dell'Inghilterra no ma troviamo anche nei paesi di maggiore sviluppo regioni che o hanno avuto processi di deindustrializzazione o attraversano crisi regionali particolari insomma noi ci troveremo di fronte non più ad un orizzonte nazionale concluso in cui ci sono due termini indoor presso rendendo adesso grossolanamente drastico il problema ma ci troveremo
Non più ripeto entro un rettangolo di visibile con una linea metà ma ci troveremo in un poligono di molti lati e su molti dei lati del poligono troveremo identici
O addirittura maggiori problemi di sviluppo per il Mezzogiorno
è presumibile
è presumibile domanda che conclude questa prima serie di motivi
è presumibile
Che la decisione italiana e di avviare una politica
Di sviluppo
Per il Mezzogiorno
Quale compresa quaranta e più anni fa
Sia imitabile ripetibile su scala comunitaria e che quindi la comunità decida una legislazione speciale generale per le aree arretrate della comunità questa è una domanda che ci dobbiamo porre senza porci adeguatamente questa domanda
Non possiamo fare bene il nostro ingresso nella comunità
Questo comporta anche la trasformazione se questa domanda riceve risposta positiva la trasformazione
Della politica speciale per il Mezzogiorno
Da una politica di riequilibrio del dualismo economico nazionale italiano in una politica di sviluppo regionale comunitaria badate bene queste due
Espressione politica
Di riequilibrio del dualismo Italia e politica comunitaria di sviluppo regionale non sono un gioco di parole o sono due cose profondamente diverse tra loro
E la diversi taglio
Non posso adesso esporla in tutti i suoi motivi ma almeno un motivo di questa diversità profonda
Tra una politica di super del superamento di un dualismo e una politica di sviluppo pluri regionale quale non potrebbe non essere quella comunitaria S.p.A. russe in questa ipotesi positiva almeno una che i termini a raffronto sono molteplici
E non si tratta più dieci conseguire
La determinazione di una capacità autosufficiente da un tono ma di sviluppo in un nella sezione di un Paese rispetto all'altra sezione dello stesso paese
Ma si tratta di attivare processi di circuito processi di sviluppo
Distribuiti su un grande circuito territoriale perché
Ormai si tratterebbe di qualcosa che va dal nord della Scozia a all'Egeo a ai Dardanelli e questa complessità territoriale del problema
Renderebbe difficile l'omogeneità delle pop delle misure di intervento perché ciò che può andare bene in un arretrato non ripete che vada bene in un'altra area arretrata renderebbe difficile varie altre cose quindi fa capire
Che la differenza non è solo terminologica tra politica di riequilibrio del di un dualismo nazionale e politica di sviluppo regionale di una grande comunità la seconda ragione per cui io credo necessaria una preparazione
Particolare dell'Italia per quanto riguarda il Mezzogiorno all'ingresso nella nuova fase della politica comunitaria
La prima è quella sta che abbiamo detto dei molti mezzogiorno che ci sono in Europa la seconda attiene al problema sollevato ad Assab uno nella sua relazione noi non possiamo ignorare che il presupposto della comunità e liberisti Co.
E non possiamo neppure ignorare
Che su questo fondamento liberisti go della comunità c'è stata finora e una sostanziale convergenza di opinione da parte dei governi comunitari
E questi sono due dati di fatto
Io ne aggiungo un terzo per quanto riguarda l'Italia
In Italia come del resto in altri Paesi europei siamo di fronte danni
Alla Ring Lori finché azione del
Liberismo
Mercato e bello privato è bello e così via
Con una esaltazione
Delle funzioni autonome spontanei immediate
Di razionalizzazione e di sviluppo ok
Vengono attribuite al mercato
E che se uno fa test sono state fatte valere e vengono fatte valere si annunciano ancora
Di Piuro diciamo richieste per l'immediato futuro nella singola economia nazionale
Stiamoci attenti
A cercare un minimo di decente coordinamento
Tra la grande affermazione liederistica interno e l'eventuale nostra richiesta di carattere non liberisti
Fuori dei confini perché questo
Scredita avrebbe in modo evidente mi pare
La la nostra eventuale richiesta poniamoci però piuttosto un altro
Domani è presumibile che il liberalismo di il liberismo di partenza della comunità possa essere modificata io sono molto scettico
Sono molto scettico che il liberismo di partenza della comunità possano essere modifica
Un poco lo dico per esperienza storica
Tutte le volte che si è trattata di raggruppare in grandi spazi territoriali in unità politiche o para politiche o anche semplicemente economico la regola è stata quello liberista
E questa Colozza ulcera in tedesco e queste con l'unificazione tedesca e queste nel nostro casa e questo in tanti altri
La comunità può fare eccezione io non ho capito anche perché se sono in grado di capire qualcosa io non sono un tecnico dell'economia però qualche familiarità devastati comunità forse più di qualche familiarità
Io non lo crede perché se non riesco a capire bene se la comunità si fa adesso nel modo che si annuncia
E meno per un impulso dei governi che per una spinta di fondo delle forze economico-sociali di maggiore peso agenti nella comunità io dichiaro subito che come uomo europea sono lieto di questa e se mi dicono che anche vitale si fece perché la borghesia voleva il suo mercato nazionale io annuncio che anche a distanza di centotrent'anni sbatto le mani alla borghesia che bombette nel mercato e unite in questa ipotesi specialità però non possiamo chiudere gli occhi
Di fronte alla realtà
La realtà è questa e ciò che io dica è confermata dal fatto che il acquista spinta integrativa
I governi non da oggi vita
In alcuni governi in particolare non ci sono mai riusciti vi giungono nella fase storica
Permettetemi la barbarie di queste espressioni del thatcherismo e depreca Nismo che non è senza significa io ripeto lo considero da un punto di vista europeo comunitarie anche di politica mondiale talmente importante che questo forno fatto non mi fa né ai né Bari su questo piana
Però sul piano delle conseguente che dobbiamo affrontare nel quadro del nostro ragionamento altro che hai eBay
Si tratta di domande fondamentali io non credo facilmente modificabile
L'ipotesi liederistica
Di partenza della comunità
E non mi fa bello neppure alcuna illusione nell'giudica che se l'ipotesi liberisti Ca'su cui si avvia questa nuova fase della politica comunitaria pieno corso l'Effetto di questa spinta liederistica non può essere l'automatico risanamento delle differenze regionale ma semmai un aggravamento delle differenze regionali con questa specificazione tuttavia
Che all'interno delle regioni attuano delle zone attualmente arretrate del territorio comunitario il processo di integrazione comunitaria su base di verifica
Porterà a differenziazioni molto forti avrà molta suscettibilità riportare a differenziazioni interne molto forti di queste zone quali non si sono mai avute nella nostra esperienza italiana per il Mezzogiorno
Nel corso dei quarant'anni della politica speciali lo so che si dice che nel Mezzogiorno è in corso uno sviluppo a macchia di leopardo che il versante tirrenico
Qui tana di Napoli l'area di Palermo la Calabria un po'di Catania quasi
So anche che si dice che gli Abruzzi lo dice anche il mio ministro Gasparri con simpatico entusiasmo regionale gli Abruzzi hanno ormai raggiunto i livelli italiani
Dimenticando che per raggiungere ma non hanno raggiunto sì ma non hanno raggiunto i remota comunque per disporre hanno affrontato un salasso demografico di Abruzzi che ha un solo termine di confronto in Europa e forse addirittura superiore dell'Irlanda
Solo virgola si può paragonare come Ilia solo all'Irlanda si possono paragonare
Gli Abruzzi
Io so che c'è la teoria delle macchine da parte dei due versanti per me non ci credo per me c'è il Mezzogiorno ancora intero come problema storico
Anche se indubbiamente lo sviluppo di questi decenni differenziazioni regionali all'interno delle singole regioni ma questa non è una cosa da sofferenza la storia stesse che in qualsiasi
Processo condizione crea differenziazioni come possiamo pensare che non accada questo ritengo però che se l'ipotesi di velistica comunitaria pieno corso
Le differenziazioni regionali e territoriale che vi potranno essere all'interno delle aree arretrate della comunità veramente potranno essere di grande rilievo allora quindi facendo ho già detto una cosa che per lo meno sicuramente bisogna fare
Di chiedere
La
Particolarità di trattamento costituito dal fatto che fino a quando non scadono le leggi queste siano lasciate al loro corso natura questo esige un impegno però nostra nazionale
Queste più fatto nostro di altrui ma i tre in molti in anziché ed anzi spero per la verità che in regime comunitario diventa anche fatto alcuni e cioè che questa gestione residua della legislazione vigente venga fatta al meglio
Perché se questa parte residua della legislazione dovesse essere amministrata come purtroppo specialmente negli ultimi dieci o dodici anni è accaduto
Ma perché ne seguirebbe una serie di conseguenze su cui non mi voglio fermare ma che voi capite che non possono essere positive
E poi che altro possiamo fare
Chiedere come si suggeriva che al criterio della libertà si accompagni quello della giustizia io ho già manifestato il mio
Scetticismo al riguardo il anzi se posso essere più preciso qui
Manifestare il mio deciso sporca scetticismo al riguardo non crede che ci sarà nessun momento della politica comunitaria sarà ispirato a compensare con le ragioni della giustizia e quelle della libertà
Economica
L'unica cosa che possiamo fare di prospettare la politica di sviluppo regionale comunitaria
Come una un grande affare economico
Noi non possiamo ripetere alla comunità
Noi non possiamo ecco perché dico che la nostra esperienza deve far tesoro noi non possiamo ripetere alla comunità il ragionamento che come italiani come meridionale abbiamo fatto in Italia per un secolo l'Italia sarà qualche mezzogiorno sarà perché se si va a dire
A Francoforte a Londra a Parigi
E non so dove Amsterdam o a Bruxelles che e si saranno quel che sarà Catania o o o ormai
No va be insomma o il sito del Portogallo o l'Andalusia o o la Grecia centrale pensate la Grecia centrale
Non saremo non riceveremo ascolto ecco io non voglio assolutamente andare oltre questa espressione però possiamo presentare la politica di sviluppo regionale
Nel sua nell'aspetto disse poi realmente a come una grande occasione di investimenti Hibiya applicazione delle stesse forze progredite e di maggiore respiro
Della comunità io riconosco che questa è un'ipotesi dei poveri ma la debolezza di questa ipotesi mi è molto cara perché mi sembra una debolezza realistica
E tale da costituire un punto di partenza perché l'esperienza storica se ci dice che c'è una fase di velistica
Di queste aggregazioni ci dice pure che poi quando viene il momento e la fase liberisti che viene supera ancora qui l'esempio italiano
E probante l'Italia fu vitalistica per un paio di decenni e mezzo e poi divenne ferocemente
Protezionistiche a quell'ombra del protezionismo e sviluppo la sua armatura industriale altrettanto fece la Germania altrettanto hanno fatto altri
Paesi e quindi potrà anche Benito un domani in cui la comunità non sia più liberisti che il ragionamento non della giustizia ma delle limitazioni del liberismo economico potrà avvenire molto maggiore corso di quanto non promette di averne oggi
Ecco allora la debolezza della
Considerazione che facendo della prospettazione cioè della politica di sviluppo regionale nella comunità come anche una grande occasione di investimenti e di affari mi appare compensato da questa considerazioni che vogliono essere sommessamente realistiche
E mi fa credere che la politica regionale di sviluppo europeo possa essere effettivamente o una trasformazione e non solo
Accettabile
Nel merito non solo comunque necessaria perché considera difficile fare altrimenti ma anche una trasformazione utile ed opportuna della politica di sviluppo per il Mezzogiorno che abbiamo conosciuto fino utile ed opportuno perché condotta entro un sistema economico non più determinato il chiuso come quello italiano con una pluralità di sfide
E qui il mercato effettivamente fa sentire dovrebbe far sentire il suo peso dovrete fare semplicissimo penso
Positivo e anche con una pluralità di vocazioni molto maggiore di quello che l'economia italiana può alimentare o sostegni ecco questo mi sembrano le ragioni fondamentali
Per cui mi sembra piena di significato storico l'incontro fra la data comunitaria di cui parliamo e l'oggettiva crisi di fondo dell'intervento straordinario forse qualche volta scene
Un che di provvidenziale
Perché la storia o o semplicemente un'astuzia della storia o semplicemente il caso storico e può darsi che la trasformazione della politica per il Mezzogiorno in una politica di sviluppo regionale comunitarie
Sia una insperata porta di uscita
Onorevole
Anzi addirittura di alto livello
Per una politica straordinaria che a quarant'anni dalla sua fondazione resta ahimè ancora straordinaria
Finalmente l'onorevole Galasso perché se sue considerazioni
Nelle quali acuti alcune faremo certamente il tesoro
Pastore è la prova loro nasco secondo ma l'elenco all'onorevole plurale
A Dublino disposto di la Malfa ma pare che tipo di contentare ecco il tipo di contentare accuse
Cui sedere qua
Credo
Che lo scenario di questo appuntamento del novantadue già stato prescritto
Il serbatoio dal dall'onorevole Ippolito io lo riassumo in due parole cioè questa ondata di liberismo porterà il Paese
Anzi
A guardare sotto un duplice aspetto all'appuntamento con l'Europa c'è l'aspetto che riguarda la parte più evoluta del Paese che dovrà confrontarsi con grossi gruppi industriale con grossi gruppi di servizi delle dell'Europa e quindi a avrà già adesso bisogno di sostegno politico per poter competere
Sul mercato insieme nell'Europa e una parte del Paese che il Mezzogiorno d'Italia che ha già difficoltà stesso paese nella stessa Italia a confrontarsi con
Il centro nord
Io mi soffermerò soltanto per sulla parte che riguarda l'intervento straordinario come responsabile dell'ufficio mezzogiorno del Partito Repubblicano
Per fare alcune considerazioni cioè è vero che e l'intervento straordinario in parte fallito in parte no in parte fallito se pensiamo allo sviluppo che avrebbe dovuto determinare che non ha determinato in parte no se pensiamo a quella serie di infrastrutture che l'intervento straordinario attraverso la Cassa per il Mezzogiorno è riuscito
A determinare nel Mezzogiorno cioè in un Mezzogiorno che era veramente
Non terzo mondo ma quarto mondo oggi bene o male ci sono alcune serie di reticoli infrastrutturale che forse bisogna meglio razionalizzare sicuramente bisogna meglio razionalizzare ma che comunque ci sono a riguardiamo che nei paesi della Calabria nei paesi degli Abruzzi fino e mille novecentosessanta ancora non c'era acqua nell'abitazione o ancora c'erano paese completamente isolate che non avevano una strada di penetrazione perché non erano raggiungibili con i i mezzi
E allora noi non possiamo buttare a mare tutto l'intervento straordinario perché esso è stato non determinante per lo sviluppo del sistema ma sicuramente terminante perché accrescere la qualità della vita in quelle zone e proprio me ieri a Reggio Calabria in un convegno
Con lui
Una classe professionale l'onorevole Antoniozzi parlamentare europeo diceva non vi dovete lamentare perché la Calabria non è più quella di trent'anni fa e ci mancherebbe che la Calabria fosse come trent'anni fa di Foggia disastrata così come pure a me se fosse rimasta come trent'anni fa
Quindi l'intervento straordinario per quanto riguarda questo aspetto secondo me
Ha dato dei risultati positivi
Ma il problema è che nella crescita invece economi complessiva nel mezzogiorno e c'è ricchezza e si è avuta un aumento e ricchezze non si è avuto un aumento di progresso di civiltà
Nel piano di attuazione ecco dove e c'è la carenza dell'intervento straordinario che rispetto alla capacità tecnica professionale e la capacità di spesa la capacità politica in senso generale che aveva la Cassa per il Mezzogiorno questi istituti dell'intervento straordinario che sono state create con la legge sessantaquattro si sono praticamente
Messi in una posizione di stallo
Nel
Litigio
Quotidiano che c'era tra
Il potere da esercitare da parte delle
Partito socialista il potere da esercitare da parte della democrazia cristiana attraverso due istituti fondamentale dell'intervento straordinario che sono previsti dalla legge sessantaquattro e che sono il dipartimento e l'agenzia non è più ha ragione Galasso quando dice che l'intervento straordinario è fallito quando noi abbiamo una legge speciale per la Calabria una legge speciale per la Campania per la Basilicata
Un decreto per Reggio Calabria un decreto per Napoli un decreto per Palermo e pronta ed è in discussione credo domani mattina la commissione Bilancio alla Camera una legge speciale per la Sardegna e alcune parlamentari stanno presentando una legge speciale per la Sicilia
E questo lascia intravedere come la legge sessantaquattro
Non solo non ha adempiuto alle funzioni che gli sono proprie però essa addirittura non è riuscita nemmeno a innescare il meccanismo di funzione di via di funzionalità della stessa
Manca però una politica complessiva del Governo a favore del Mezzogiorno
C'è l'intervento straordinario di per sé non è risolutivo magari lo fosse dei problemi del Mezzogiorno manco oggettivamente una politica dell'intervento della del Governo in favore del Mezzogiorno che comunque considerasse la possibilità di un riequilibrio politico economico e sociale delle due aree del paese
E e questo naturalmente fa divenire l'intervento straordinario soltanto un intervento per realizzare opere pubbliche
E perché il decreto del Regio prevede solo la realizzazione di opere pubbliche non altro e così quello di Palermo se ci fosse stata veramente la volontà politica l'articolo sette della legge sessantaquattro che prevede l'accordo di programma che era un nuovo istituto
Tutto quello che si deve realizzare a Palermo a Catania a Reggio Calabria si poteva realizzare attraverso l'accordo di programma previsto dalla legge queste questo non è avvenuto e proprio perché manca lavori fa la volontà politica del governo che preferisce
Gestire attraverso i i meccanismi
Più vecchi dell'intervento straordinario questa massa finanziaria che arriva al Mezzogiorno con una politica che pensa più alla elettorale Zazie ore del proprio mandato che non ha un programma è un Progetto verso il Mezzogiorno una politica più tesa alla ricerca dei consensi elettorale che non tesa alla ricerca dello sviluppo
Del mezzogiorno e noi che vediamo no nel quotidiano ne abbiamo tutti i giorni
Purtroppo
Testimoni anzi
E che manchi una politica del governo a a favore delle aree depresse del Mezzogiorno noi lo vediamo e soprattutto in due casi fondamenti
Ci sono alcune regioni del Mezzogiorno in particolare la Campania la Calabria e la Sicilia
Dove qualunque imprenditore non ha nessun interesse ad andare ad investire i propri denari in questi tredici nove
Perché il problema della criminalità camorra 'ndrangheta Amati e così forte così acuto che nessuno pensa a qualunque profitto quanto esso possa essere alto di poter rischiare la propria vita o quella dei propri cari per andare a investire in nuovi queste leggi se lo Stato riuscisse a verità questa partiamo da questa cancrena che c'è in queste tre regioni della malavita organizzata dice soltanto ad evitare quello che il suo compito principale quello che è suo dovere di garantire le libertà costituzionale ai cittadini se soltanto riuscisse a fare ne sto già avrebbe dato al Mezzogiorno un incentivo reale di proporzione notevole che non è il quaranta per cento che età come contributo a fondo perduto alle impressi Ghezzi insieme al Mezzogiorno perché in questa condizione quel quaranta per cento può diventare il duecento per cento degli investimenti
Serie tristemente che produrranno sviluppo nel Mezzogiorno non arriveranno
L'altro problema è quello delle partecipazione statali costato non fa uno sforzo attraverso vissuto delle partecipazione statale per creare sviluppo ma perché dovrebbero farlo i privati
Le partecipazioni statali in particolare Liri in particolare i limiti nel Mezzogiorno non solo di si investe ma cerca di
Avere profitti attraverso l'intervento straordinario è veramente vergognoso pensare quello io vi leggo in un minuto quello che è stato detto di nutrizione alla Commissione
Mezzogiorno da parte di un autorevole esponente dell'IRI
E l'impegno dell'IRE praticamente si traduce oggi prevalentemente in investimenti infrastrutturali dirette al miglioramento del territorio delle condizioni operative delle attività economiche svolte da tutte le imprese pubblico privato operante nel Mezzogiorno
Il che significa che il ruolo del dire nel Mezzogiorno e quello di una società di progettazione di una società di ingegneria e quello di realizzare opere cioè quelli quello di trarre profitti e di privatizzare le come la storia recente ci insegna mentre di socializzare le perdite che ha voi in altre industrie cosiddette strategica tradire a il dovere morale perché non si capisce perché l'IRI non posso intervenire che oltre a realizzare ponti e viadotti oltre a realizzare acquedotto di notevole dimensione perché non paga dei costo sociale nel Mezzogiorno e lo Stato si impegna non a mandare i i ragazzi di leva nell'Aspromonte per far sì che i sequestri di persona non ci siano più perché lì ogni militare di leva ci sono dieci alberi e noi non crediamo che le conifere possono dare indicazioni agli investigatori per sapere come trovare i sequestrati nelle veramente una cosa indegna di un Paese civile allo Stato se vuole realizzare veramente un impegno serio
Nel Mezzogiorno e in particolare in queste tre Regione dove credo che l'alba dello sviluppo non la vedremo mai se continua così
Allora inviti le industrie a partecipazione statale per il Mezzogiorno si prenda le sue bombe se necessario
Si prende i suoi attentati Uncle Stato italiano perché non se ne devono prende soltanto i privati
Vada in perde dallo Stato italiano in un processo che nel lungo periodo sarà sicuramente di perdita
Ma nel medio e lungo periodo avrà dei riscontri sociale quante vite umane potrebbero essere starmi ad esse ci fosse del Mezzogiorno in queste aree una classe operaia forte organizzata sindacalizzata io credo che sarebbe un primo passo
Per poter vedere di attenuare questo fenomeno ma accanto a a questi fenomeni sociali non ci dobbiamo pur dire che il c'è una classe politica per il mezzogiorno e c'è un errore di impostazione della legge sessantaquattro
Noi avevamo detto sia a livello politico durante la fase di elaborazione e la legge
Con l'amico professor Trezza che partecipa ma questa elaborazione sessantaquattro i guai a cui saremmo andato incontro l'abbiamo detto sì al livello istituzionale del Parlamento che questa in questo ruolo centrale questa soggetto alita degli enti locali meridionali era una palla al piede per la legge sessantaquattro dell'intervento straordinario non c'è regione del Mezzogiorno che abbia un proprio piano di sviluppo
Allora lo Stato italiano il governo il ministro per il Mezzogiorno non pensa un disegno strategico nel Mezzogiorno
E il disegno strategico del mezzogiorno il disegno strategico di come utilizzare le risorse finanziare per lo sviluppo del Mezzogiorno non esiste e se non attraverso la sommatoria delle indicazione che pervengono regioni ma la sommatoria delle indicazioni che pervengono alla Regione
Non fanno disegno di sviluppo del Mezzogiorno anzi fanno esattamente il contrario
Perché il tanto vituperato l'intervento a pioggia tra virgolette e non soltanto pontino ha mai esasperato perché anche nei piani che arrivano dalle regioni meridionali
E c'è questo intervento questa militarizzati militarizzazione
Dell'intervento
è straordinario e quindi si fa la sommatoria di opere che non sono nemmeno collegate tra di loro perché non c'è una un disegno generale Mezzogiorno non c'è un Piano territoriale di coordinamento ma non ci sono nemmeno linee
Di come si deve sviluppare intervento straordinario per cui Riise rischia come si è rischiato e come è avvenuto di avere un albergo e accanto e magari una industria inquinante perché basta la licenza edilizia del Comune per far sì che accanto all'albergo possa sorgere un'industria e sia l'albergo sia l'industria degli incentivi della legge sessantaquattro
E noi crediamo che in gran parte delle colpe sono dell'intervento straordinario in quanto esso proprio i questa visione della legge sessantaquattro esalta il ruolo di Regione inadeguate e incapaci
Allora noi si dovrebbe pensare a un disegno che da una parte e lascia le regioni incapaci di decidere e quelle che sono gli interventi pochi delle regioni
E dall'altro una forte centralizzazione di un Governo che riesca a pensare un disegno e di opere che siano realizzato soltanto a livello centrale obbligando le regione a fare attraverso ne un piano territoriale di coordinamento che pensi a come organizzare
Lo sviluppo civile se non altro
Nel Mezzogiorno
E in dentro questo piano di di coordinamento inserire i piani di sviluppo delle regioni e allora ecco che può uscirne ogni segno armonico e non un disegno in cui guardare un piano annuale di attuazione
Prevista la sessantaquattro eccetera Brini dire perché sono tutti i vecchi progetti oppure ci sono società di ingegneria come la Snami che girano per i comuni acquisendo progetti vecchi fatti da ingegneri che ci mette una firma pur di acquisire il finanziamento e quindi la parcella allora in in questo disegno noi possiamo vedere un miglioramento del Mezzogiorno che sia in grado dal punto di vista civile dal punto di vista sociale
Nel novantadue o dopo il novanta duro ma che comunque riuscì uno un'opera politica Ulrike riesca a frenare questo degrado del mezzogiorno e e qui c'entra sia l'opera politico istituzionale da una parte sia
Anche un impegno dei partiti a rinnovare
Selezionare il meglio la propria classe dirigente del mezzogiorno e i propri eletti nel Mezzogiorno perché si assiste a fenomeni di degrado ormai non più sopportabile dalla popolazione
E se noi allora riuscissimo attraverso un'opera complessiva che ed parte dall'intervento straordinario a una selezione della classe politica una selezione la classe dirigente nei partiti soprattutto posso riusciremmo a dare un primo quadro di possibilità a chi vuole investire nel Mezzogiorno quindi io riepilogo pensando a queste tre cose cioè evitare attraverso lettere o attenuare Concert cercando di eliminare nelle lungo periodo
Questo problema esplosivo ormai
Della ma la vittoria la più o meno organizzate dare alle partecipazioni statali
Non un ruolo l'obbligo dell'intervento nel Mezzogiorno sapendo che essi andranno in perdita quando interverranno nel Mezzogiorno quando tenteranno di allargare la base produttiva ma questo credo che sia un dovere da parte del governo e poi coordinare tutto l'intervento straordinario se noi uscissimo soltanto a cominciare innescare queste meccanismi io credo che all'appuntamento del novantadue il mezzogiorno si potrebbe presentare in condizione sicuramente migliore delle
Grazie onorevole Nucara do la parola ma professoressa Fiorello Paolo
Non vorrei sembrare provocatoria se fin da subito intendo dire che
Temo molto meno degli oratori che mi hanno preceduto quella che l'onorevole Nucara chiamato non date liberista che potrebbe essere portata dal novantadue anche se penso ovviamente
E questo è un dato liberista andrà comunque accompagnata da interventi correttivi da parte della politica economica
E la ragione per la quale dico questo è la seguente a me sembra che il novantadue
Porti insieme una sfida ma anche un'occasione per il Mezzogiorno e per la e per l'Italia
La sfida è ovvia ne hanno parlato anche vari precedenti oratori la concorrenza che verrà imposta sul mercato dal dal dall'atto unico
Tenderà a fare emergere i migliori e a distruggere in meno efficienti i più deboli e fra questi purtroppo si conta anche il Mezzogiorno
L'occasione però che il novantadue potrebbe dare a mezzogiorno e secondo me è duplice da un lato potrebbe modificare le condizioni esterne e per l'Italia le potenzialità di sviluppo e questo potrebbe avvenire una qualche conseguenza positiva sul Mezzogiorno dall'altro lato ci sarebbe un'occasione nel senso che i nostri partners europei ci costringeranno a ripensare sia l'entità sia la qualità della politica economica che abbiamo fino adesso
Sviluppato nel Mezzogiorno proprio perché l'ipotesi di verista che accompagnerà il mercato unico europeo non è tra noi o da altri partners superabile
Veniamo al primo punto
Perché le condizioni perché io suppongo che le condizioni esterne che il novantadue porterà l'Italia potranno anche sviluppare lo stesso Mezzogiorno perché riscontro guardando alla storia economica degli degli ultimi quarant'anni che il divario tra il nord cento da un lato il sud d'Italia dall'altro sembra precisamente diminuire nelle fasi di sviluppo dell'Italia e non a caso il divario del prodotto per abitante sembra aver avuto un minimo storico a metà degli anni Sessanta aumenta il divario Nord Sud e poi aumentato successivamente quindi se novantadue
Sarà un'occasione di sviluppo per il Paese come si può immaginare che sia questo potrebbe avere effetti positivi anche sul Mezzogiorno passiamo ora al secondo al secondo aspetto quello diciamo della politica economica
Se guardiamo agli interventi pubblici che sono stati fatti nei confronti del Mezzogiorno mi sembra che si possano vedere circa cinque tipi di interventi
Gli interventi diretti in infrastrutture opere pubbliche questi diciamo sono stati particolarmente attivi negli anni Cinquanta ma sono ancora una grossa parte degli investimenti pubblici che vengono fatte nel Mezzogiorno sia dal settore pubblico
Che dalle partecipazioni statali questi sicuramente hanno avuto effetti positivi perché aumentano anno aumentate continuano ad aumentare la produttività globale
Dell'economia meridionale che purtroppo è ancora però parecchio inferiore a quella del resto d'Italia si valuta circa la produttività nel Mezzogiorno grossomodo l'ottanta per cento di quella del del centro nord
Gli investimenti indiretti invece nell'industrializzazione che sono cominciati fortemente negli anni Sessanta e successivi da parte soprattutto delle partecipazioni statali danno luogo a un giudizio che difficile
Macché a giudizio degli osservatori più attenti che che mi sembra di poter riportare e il seguente hanno da un lato creato sicuramente valore aggiunto e occupazione però meno di quanto si sarebbe potuto o temere per vari motivi
Innanzitutto perché si sono diretti su settori settori di base ad alta intensità di capitale ed alto rapporto capitale e lavoro
In secondo luogo si sono diretti su settori che sono entrati particolarmente in crisi
Con la crisi petrolifera degli anni settanta in terzo luogo hanno creato per il tipo diciamo merceologico di settore di intervento delle partecipazioni statali e quello che si dice poco indotto
E l'indotto e questo lo fa lo fa notare molto bene il professor Del Monte in una serie di di ricerche nell'indotto è un indotto che e di breve durata nel senso che si calcola che in molte impresa qualcun imprese siano nate nel Mezzogiorno
Appunto indotte dall'intervento delle partecipazioni statali ma al ma siano poi morto molto rapidamente
E d'altra parte si sa e questo vale non solo nel Mezzogiorno ma anche nel resto d'Italia per mentre nel resto del mondo che i gravi grossi incrementi di occupazione non si hanno al momento della nascita dell'impresa ma al momento della loro espansione quindi il giudizio sul agli interventi del partecipazione statale fondamentalmente misto si si sono si sono investite grandi risorse si sono tenuti alcuni risultati ma pochi
Per quanto riguarda gli incentivi che il Terzo modo diciamo di intervento dello Stato nell'economia meridionale gli incentivi fiscali e creditizi qui ancora si può dire che il giudizio in giudizio misto perché da un lato si sono profuse molte risorse si sono tenuti parecchi alcuni risultati si calcola che in circa trent'anni
C'è stato un incremento del del valore aggiunto e dell'occupazione dell'ordine del circa quindici per cento rispetto a quello
Che si sarebbe avuto senza gli interventi senza gli incentivi fiscali e creditizi
Quindi risultati ci sono stati ma rispetto al all'entità finanziaria
Dell'intervento i risultati sono molto modesti e quindi l'intervento stesse può dire che è stato molto inefficace
E lei le ragioni che in genere si danno sono molteplici alcune sono già state ricordate ci sono sprechi di varia natura ci sono intrecci politici i fra la politica e l'economia preoccupanti bisognerebbe probabilmente rafforzare le procedure automatiche di accordo di queste agevolazioni bisognerebbe probabilmente ridurre la parte delle agevolazioni finanziarie che comunque già in quota meno importante di quella fiscale le stesse fiscalizzazione però degli oneri sociali che sono state accordate al Mezzogiorno hanno avuto un'efficacia un'efficacia limitata anche perché vengono date Ino in in in relazione ai tempi in cui viene tenuto un lavoratore e questo per una certa misura può rallentare il progresso tecnologico quindi gli incentivi fiscali e creditizi hanno avuto hanno sono costati molto hanno dato qualche risultato certamente molto pochi
Veniamo al quarto aspetto al quarto tipo di intervento pubblico nell'economia meridionale questo è uno di quelli peggiori in un certo senso se cioè si è tentato
Di sostenere il reddito disponibile delle famiglie in due modi sostanzialmente attraverso l'occupazione nel settore pubblico e attraverso i trasferimenti pubblici
Ora a parte il fatto che l'occupazione nel settore pubblico e probabilmente non ha un grande sbocco nel Meridione già rappresenta una quota troppo relativamente troppo alta i trasferimenti poi sono stati i trasferimenti sono sono stati trasferimenti da un lato dati agli occupati apparenti come cassa integrati dall'altro dato dati ai disoccupati e nascosti come i pensionati di invalidità che in realtà sono perfettamente sani e che hanno come si dice un moltiplicatore del reddito molto molto basso perché da un lato aumentano la domanda nel Mezzogiorno ma siccome non potenziano l'Offerta perché non vengono dati in contropartita di della di un servizio o per la produzione di un bene vanno soprattutto a incrementare o una misura piuttosto troppo larga vanno a incrementare la domanda nel nord dell'Italia addirittura fuori dall'Italia quindi realtà servono a sviluppare almeno altrettanto le altre le altre parti del Paese
Dove secondo me l'intervento pubblico però ha ha fatto più danni se mi consentite e nella regolamentazione del mercato
Io credo che in un certo senso la regolamentazione spesso danneggia le parti deboli del mercato e anche quando nasce per proteggere i più deboli finisce col con la vera effetti contraddittori e contrastanti
Un caso molto molto simbolico secondo me di quei di queste del questi aspetti contrastanti e contraddittorie sia a proposito della della dell'abolizione che è stata fatta alla fine degli anni Sessanta più precisamente nel marzo del sessantanove delle cosiddette gabbie salariali
La quello che è successo come come si ricorda e che in quel momento si è deciso di uniformare i salari minimi contrattuali e la contingenza e nel tempo e attraverso un accordo interconfederale che poi è stato trasformato in legge e nel tempo tutte le componenti
Con contrattuali nazionali sono stati e e la contingenza gli automatismi da determinati la contingenza sono stati uniformi atti
Fra fra le fra le zone del Paese questo nel momento in cui la produttività del lavoro non era la spesso nelle zone del Paese nel momento in cui gli indici dei prezzi non erano gli stessi quindi apparentemente
Diciamo questo fatto avrebbe dovuto
Rendere casomai superiore sia il costo del lavoro
Per unità di prodotto nel Mezzogiorno sia il salario in termini reali la cosa però è stata contrastata perché non a caso mentre il signor privano le gabbie salariali cioè nel sessantanove negli stessi anni nello stesso anno cioè la fine del sessantotto si cominciavano le fiscalizzazione degli oneri sociali
E questo in un certo senso contro bilanciava sicché per molti anni il costo del lavoro per unità di prodotto nel Mezzogiorno è stato più più basso
Che al no al centro nord oggi non è più così oggi il il il il costo per dipendente e più basso nel Mezzogiorno ma siccome anche il prodotto per dipendente più bassa del Mezzogiorno il costo del lavoro per unità di prodotto è uguale
Nel in in tutte le parti del Paese in ogni modo il mio punto di vista è il seguente
Se anche noi potessimo temere attraverso la fiscalizzazione una riduzione del costo del lavoro esattamente uguale a quella che potremmo ottenere attraverso la riapertura dei differenziali cioè salariali ci sarebbero motivi
Per preferire la riapertura dei differenziali salariali rispetta la fiscalizzazione degli oneri sociali
Questi i motivi sono ma a mio parere i seguenti innanzitutto la fiscalizzazione costa allo Stato
In una situazione di già pesante disavanzo ottennero una di un un più basso costo del lavoro nel Mezzogiorno attraverso la fiscalizzazione aggiuntiva al Mezzogiorno
Come abbiamo attualmente e difficilmente proponibile sicuramente non si possono proporre ulteriori fiscalizzazione casomai si possono proporre riduzioni di fiscalizzazione
Inoltre le fiscalizzazione sono concesse non sono mai concesso in via permanente e quindi favoriscono relativamente meno di quanto potrebbe fare una caduta salariale la domanda di un fattore di produzione come il lavoro che in realtà è un fattore quasi fisso per cui per cui si può dire che la domanda di lavoro ha di solito un orizzonte piuttosto più lungo di quanto è la temporaneità con cui sono concesse defiscalizzazione
Infine io credo che gli squilibri sul mercato del lavoro potrebbero essere risolti meglio da una da una liberalizzazione salariale di quanto possano essere fatte dalla fiscalizzazione degli oneri sociali perché avrebbero degli effetti non solo sulla domanda di lavoro come anche le fiscalizzazione mi hanno avrebbero degli effetti anche sull'offerta di lavoro
Infatti l'offerta di lavoro non è sensibile alle riduzioni di costo del lavoro determinate dalle fiscalizzazione ma è sensibile al ai ai salari in particolare se si ricreasse un differenziale salariale fra il Nobel nord e il sud a parità di altre circostanze
Quell'eccesso di offerta di lavoro che si manifesta nel Sud potrebbe spostarsi verso il Nord dove invece noi assistiamo a un eccesso di domanda di lavoro
Quindi in un certo senso io con penso che il novantadue con la sua ondata liberista potrebbe farci riflettere al alla possibilità che il salario riprenda in Italia il valore che potrebbe a vere di indicatore di scarsità di eccesso di domanda Bibbia di domanda e di offerta di lavoro sicché si potrebbe immaginare che ci sarebbe una variazione al rialzo dei salari nel Nord è una variazione al ribasso dei salari al Sud con una per con un differenziale però dei salari reali e che sarebbe meno forte perché il costo della vita si calcola che sia più basso al Sud sicché si potrebbe ottenere una diminuzione dei salari nominali nel Sud senza una proporzionale diminuzione dei salari reali
Allo stesso tempo questo sarebbe un un fenomeno un po'diciamo sperabilmente temporanea nel senso che sarebbe un fenomeno che dovrebbe durare finché la produttività nel Mezzogiorno rimane più bassa mentre si potrebbe continuare a lavorare con una serie di interventi pubblici in particolare nelle infrastrutture nelle opere pubbliche per fare risalire la produttività economica nel sud nel sud dell'Italia
Io credo che questo avrebbe degli effetti anche e questo con questo concludo sulla competitività relativa del mezzogiorno né in Europa
Perché la competitività nel Mezzogiorno oggi piuttosto piuttosto bassa è piuttosto bassa perché il diciamo il tasso di cambio non solo del Mezzogiorno
Rispetto al resto d'Italia ma diciamo nel novantadue a partire dal novantadue anche dell'Italia nei confronti degli altri paesi europei e fisso
Ma tasso di cambio fisso si può immaginare che ci sarebbe un aumento di competitività nel Mezzogiorno ottenuto attraverso una diminuzione dei costi
è e dei prezzi a loro volta ottenuti almeno temporaneamente attraverso una liberalizzazione del mercato attraverso un processo di deregolamentazione
In conclusione io quindi ritengo che nel a con il novantadue l'Italia nel suo insieme il Mezzogiorno in particolare alcune occasioni
Si tratta di dare più spazio al mercato e meno spazio allo Stato se volete si tratta di dare anche uno spazio lo stato diverso
Insistendo molto di più sugli investimenti dirette in particolare in infrastrutture opere pubbliche molto di meno in sostegno al reddito
Che crea domanda ma non crea Offerta o in incentivi che hanno quegli intrecci politici di cui si è parlato prima no
Posso chiederti Fiorella la
Questo differenziale salariale come sarebbe determinato col fatto di
Ti abolire l'opera di Vittorio Umberto i contratti di lavoro o stabilendo una regola per cui il salario minimo
Cioè come si fa a riprodurre le gabbie salariali diciamo che sono stata abolita
Io io io diciamo non è che propongo di dire riprendere le gabbie propongo semplicemente che delle tre componenti che oggi costituiscono il salario cioè la componente automatica data dalla scala mobile la componente contrattuale nazionale e la componente diciamo aziendale
Dove si mette anche la deriva salariale e così via le prime due diventino relativamente meno importanti rispetto alla terza che anche quella che lega la dinamica del salario e la dinamica della produttività e questo lo propongo non solo per il Mezzogiorno lo propongo anche per tutto il Paese
Il Paese ne ha bisogno secondo me per ragioni sia di efficienza perché questo stimolo la produttività sia di equità perché è giusto dare onore al merito per così dire credo che il Paese anche maturo in questo senso perché e anche gli accordi per esempio integrativi alla FIAT l'Olivetti lo dimostrano
Quindi si tratta non di a vere nuove gabbie non di a vere non di diciamo di imporre altre un'altra regolamentazione si tratta di lasciare esprimere all'interno delle aziende
Il il salario che dovrebbe ridurre diciamo così gli eccessi di Offerta da questo lato io sono più ottimista in un certo senso il professor Ippolito che in apertura ha detto il mercato non può mai raggiungere la piena occupazione io credo che il mercato forse io credetti credo di aver capito che il mercato diciamo non può raggiunge la piena occupazione che abbia detto così e che abbia anche aggiunto che la politica economica che che deve ottenere questo risultato io credo che il mercato ha più speranza
Diciamo così se lasciato adeguatamente libero di esprimersi
Di ottenere Prezzi e salari che sono in linea con una situazione di occupazione se non piena certamente maggiore di quella che si può ottenere con un mercato così regolamentato come quello italiano
Aggiungo il mercato italiano
E dal punto di vista della regolamenta il mercato del lavoro italiano e dal punto di vista della regolamentazione sicuramente il più regolamentato in Europa
Fare sport
Alla domanda
Grazie alla professoressa Padoa Schioppa la parola al Riva procure siccome io vorrei
Ma forse prima di
Il TAR no perché scambiata però io vorrei fare solo poche osservazioni
La prima osservazione riguarda le cose come stanno andando
Poi arriva il novantadue novantadue arriva diciamo
In un contesto che già in anni ora quali sono le caratteristiche della situazione noi stiamo vivendo la caratteristica della riduzione che ne sta premendo perché il divario fra mezzogiorno al resto del Paese esista aumentati sì
No come al solito io non ho capito il tendo proprio della voce il rapporto con il microfono
Stavo dicendo che quello che sta avvenendo in questo periodo in questi ultimi tempi ultimi anni è che il divario fra mezzogiorno e il resto del paese si sta ampliando non solo si sta ampliando questo divario ma l'offerta di lavoro si va a collocare quasi esclusivamente nel Mezzogiorno
Nell'ottantasette c'è stato un aumento della disoccupazione meridionale e nel mille novecentottantotto nonostante che siano stati fatti trecento mila nuovi posti di lavoro quindi un risultato particolarmente notevole la disoccupazione nel Mezzogiorno ha sfondato il venti per cento contro USA media del del del Nord o che l'otto per cento quindi noi ci troviamo di fronte a un questo giorno che non solo per te corti nel resto del Paese ma rispetto al resto del Paese ma a mezzogiorno nel quale Silvan centrale il massimo problema economico e sociale che noi avremmo negli anni futuri
Che il problema della disoccupazione
Quindi io mi sento di poter dire che il problema del Mezzogiorno
Viene a coincidere con il problema della disoccupazione e viceversa ora
Come giustamente diceva
Il suo intervento amico Nucara la domanda è quali sono le convenienze perché ci si vada a collocare a fare investimenti nel Mezzogiorno
Che come niente presente Mezzogiorno commi presenta convenienze di produttività generalizzata adeguata la risposta è no
Consente condizioni presente a condizioni ambientali particolari la risposta no consente condizioni sociali risposte ancora no né altre oggi non c'è un buon motivo per andare a investire nel Mezzogiorno
A prescindere che si sta creando un certo di vario anche di tipo sociale fra alcune zone a
Ora che cosa sta avvenendo perché questo questo anche perché quando la ristrutturazione che in atto in questi giorni in questi periodi è una ristrutturazione che vede partecipe l'Italia
Il larghissima misura anziano si stanno facendo dei grandi gruppi etnici diversi si sviluppano
Ma io sto parlando sopra sto microfono maledetti
Allora allora stavo dicendo va be'c'era una cantata da dove allora
Stavo dicendo che mentre noi stiamo vivendo una ristrutturazione del paese è una ristrutturazione anche molto vivace
In realtà questo non sta avvenendo nel Mezzogiorno il Mezzogiorno si sta ristrutturando infinitamente meno di quanto si stia ristrutturando il Paese e questo lo si può vedere anche da un dato che è un dato particolarmente significativo
Che non solo la produttività media del lavoro nel Mezzogiorno è minore ma allora è anche quando l'intensità di capitale maggiore non ci troviamo condizioni meridionale nella quale l'intensità di capitale e maggiore nel
Che nemmeno del del morte la
Bette da un insieme di fattori che riguardano il Mezzogiorno che è un insieme di fattori che riguardano la produttività nel suo complesso l'esistenza di infrastrutture la natura delle infrastrutture la quantità di infrastrutture e dei servizi esistenti tutto ciò in altre parole che contorna l'imprevisto
Ora
In questo quadro io non parlerò della legge sessantaquattro perché la legge del sessantaquattro è stato ampiamente criticata quindi non c'è bisogno che io aggiungo nulla su questa legge sessantaquattro
E voglio tuttavia invece parlare di un problema particolare che riguarda l'esistenza di una legge per il Mezzogiorno per quello che riguarda l'Italia
E la non esistenza di questa legge per quelle per le altre aree meno favorite che pure esistono in Europa si è parlato della Spagna si è parlato del Portogallo si è parlato della Grecia
Ora l'esistenza di queste aree meno sviluppate all'interno della comunità favorisce o non favorisce il Mezzogiorno
Ecco la mia risposta è che non favorisce il Mezzogiorno non favorisce a mezzogiorno per un motivo estremamente scettici nel Mezzogiorno esistono meccanismi che non dipendono dalle condizioni delle aree meridionali per esempio l'andamento dei salari
L'andamento dei salari non dipendente esattamente dalle condizioni interno del Mezzogiorno ma riguarda invece tutto quello che succede in Italia e molto più legato alle variabili
Che riguardano il Paese nel suo complesso anziché nella parte isolati del Mezzogiorno il che significa o stesso vale per i consumi lo stesso vale per le retribuzioni pubbliche e così via
In altre parole il Mezzogiorno è un'aria che appartenendo a un Paese complessivamente sviluppato
Sviluppa per così dire quelli che sono andamenti complessivi appartenente al Paese negli altri Paesi la Spagna la Grecia voi avete una situazione molto più organica molto più omogenei e quindi potete aprire degli andamenti dei costi che riflettono la condizione di sottosviluppo che lì si può trovare qui invece no
Quindi noi oltre ad avere la condizione del sottosviluppo noi abbiamo invece degli andamenti che sono mutuati la condizione più avanzata che appartengono al Paese nel suo complesso
Quindi da questo punto di vista la all'essere un'aria inclusa in un Paese più sviluppato non è un vantaggio secondo me è un notevole svantaggi
Ora è il l'intervento per il Mezzogiorno sufficiente a compensare questa condizione e la risposta inno no per una serie di Monti
Uno dei motivi che funziona malissimo questa legge un altro motivo che è stato sottolineata e lo sprint del lamento dell'intervento per il Mezzogiorno in tutte le leggi diciamo così regionali che stanno venendo in essere
Ma terzo è fondamentale motivo è proprio l'impostazione che viene essere data
Quel che riguarda la politica per il Mezzogiorno in altre parole noi siamo all'interno di una politica di compensazione
Esistono dei divari sfavorevole al Mezzogiorno per cui l'industria l'impresa non vanno a mezzogiorno l'industria non nasce allora essendoci questo divario noi compensiamo questo divario con gli incentivi
Incentivi che cos'è è la compensazione Baer un di vario in atto qual è il risultato per gettiamo i soldi dalla finestra perché crediamo delle imprese Zope
Nelle imprese che dovranno essere sempre sostenute incapaci di avere uno sviluppo autonomo
Ed in più creiamo le premesse per ulteriore precauzione perché questo non è sufficiente a eliminare de ragioni per i divari di produttività
In altre parole invece di agire sui divari di produttività sulle cause che sono alla base dei divari di produttività noi agiamo sugli affetti compensiamo gliel'sei
Questi effetti come è avvenuto per tanti anni si perpetuano anzi addirittura si espandono perché naturalmente le motivazioni per attingere a questi flussi finanziari diventano le più varie e non sono più ristrette soltanto all'ambito industriale ma naturalmente
Si allargano e come sono stati fatti esempi noi troviamo aziende del Nord anche a partecipazione statale
Che usufruiscono di questi incentivi ma non sono in grado di creare uno sviluppo propulsivo del Mezzogiorno
Quindi il primo passo da fare se lo vogliamo fare ed è necessario farlo è quello di uscire dalla logica della compensazione per entrare invece su una sola logica del rimozione del cause derivati
Ora una domanda che era stata fatta era questa
Ma questa Comunità europea che viene a nascere
E un'occasione oltre che essere una sfida perché questa è una sfida innaturale la domanda è è un'occasione possiamo noi dobbiamo accettare diciamo circa il dettato liberista o lo dobbiamo in qualche modo compensare emendare ora io una prima osservazione che vorrei fare ma molto diciamo limitatamente è un'osservazione di natura teorica
Nella relazione di Savona ad esempio si parlava di efficienza del mercato e che tuttavia il mercato non assicurava
La giustizia distributiva delle risorse
Beh qua ci dobbiamo mettere d'accordo su un punto perché se noi siamo teorici prova certa scuola la mia tesi è semplice se il mercato efficiente va seguito il mercato punto la questione distributiva è una questione vecchia discusso in teoria e si fa appunto con la distribuzione fiscale si mettono le tasse si ridistribuisce il ventotto ma non si incide sul mercato perché la cosa migliore da fare e avere un mercato efficiente e poi attuare la redistribuzione
La mia impressione in questo senso la scelta liberista diventa una scelta corretta
Non solo perché e in atto in termini politici in Europa ma perché è tecnicamente era migliore
Io debbo dire che non sono di questo parere benessere molto sincero la mia impressione è che il libero funzionamento del mercato non crea condizioni di omogeneità non crea condizione di disomogeneità
Ed è altrettanto vero come diceva Galasso che si è avvolta liberisti avvolta protezionisti la domanda da farsi è chi è protezioniste che liberista quando lo è e perché
Ora tutti i paesi sono quando sono forti liberisti e tutti i paesi sono quando sono deboli protezionisti
Quindi si tratta di vedere solo nell'interesse di chi è vero questo protezionismo questo liberismo in quale i momenti nasce una perché nasce questa comunità europea questa comunità europea questi integrazione del mercato europeo nasce a mio modesto avviso per un motivo semplicissimo
Quello di costruire un'alternativa
Ed una capacità di risposta a quelli che sono i mercato statunitense da un lato è giapponese dall'altro
Non possiamo affrontare le concentrazioni economiche finanziarie che nascono in questi mercati
Se non con un mercato europeo
Ma questo quindi nasce per creare una forza
Da opporre ad altre forze non nasce certo per riequilibrare diciamo gli squilibri esistenti all'interno dell'Europa
Semmai questo è un problema successivo di cui si potrà parlare quando saremo sufficientemente forte quindi la mia impressione e che certamente la prima fase della del mercato
Europeo integrato sarò mercato sarà una fase che vedrà il forti rafforzarsi e i deboli indebolirsi ai deboli saremo sapevano del Mezzogiorno quindi da questo punto di vista io non nutro dubbio alcuno
E sarà anche un fase che tenderà a drenare risorse dal Mezzogiorno perché è vero che arriveranno dei soldi
è altrettanto vero che saranno sempre male se non peggio spesi ma è altrettanto vero che le risorse intellettuale e culturale i maggiori dal Mezzogiorno saranno premiate
Quindi una delle cose più facili a vedersi sarà la perdita di capitale umano nei confronti che poi uscirà dal Mezzogiorno verso il resto d'Europa verso il resto
Dell'Italia
Compensato da dei flussi finanziari
Che peraltro non creeranno perché questo è un altro punto da sottolineare non creeranno ricchezza diffusa nel Mezzogiorno
Perché se noi inseguiamo come si fa a diffondere un flusso finanziario la maggior parte di questo se ne torna diciamo sotto forma di importazione è vero al morto se noi andiamo a vedere
Il Mezzogiorno è penalizzato ossia per una molto minore integrazione con l'estero
Sì anche perché la massima maggiore difficoltà di crescita delle esportazioni e certamente nel Mezzogiorno che non nel Nord
Dobbiamo anche tener presente che se queste la visione io ho questa visione
Della della comunità di come si viene a nascere ed a svilupparsi
Noi avremo problemi anche per il North non è che il Nord affronta questa integrazione europea diciamo così con fortissimi muscoli e da grande vincitore
Si dovrà confrontare con realtà economiche sono anche in più forti del del nostro dalla nostra parte sviluppata industriale finanziario
Non abbiamo molte arretratezze e di queste dovremo rapidamente peraltro non se ne vede nemmeno all'inizio di questo dirò qualche cosa dovremo affrontarne quindi io ho l'impressione che il problema del Mezzogiorno troverà difficile cittadinanza
E anzi potrà essere facilmente visto come una riserva voi finanziaria del Giro che dicevo voi di capitale umano
Quindi il quadro che io mi faccio specie per il Mezzogiorno nel novantadue non è un quadro roseo in questi anni il Mezzogiorno relativamente non è andata avanti
Rispetto al resto del Paese il mille novecentonovantadue non mi fa pensare che possano migliorare questa condizione relativa poi da nessun punto di vista
Ma il barese come affronta questo mille novecentonovantadue confronta male
Perché quello che si riverbera sul Mezzogiorno e sul paese in questa in questa nuova fase di integrazione e la competitività complessiva che noi avrei saremo capaci di esprimere
Da questo punto di vista
Il primo punto è quello del risanamento dei conti pubblici e dei la presenza di uno Stato efficiente
Perché la presenza di uno Stato efficiente e estremamente utile al nord ma sta diventando estremamente necessario nel Mezzogiorno
Anche perché il degrado è sempre un degrado che normale notte si discende lungo la penisola cresce e non diminuisce
E non mi pare che in questo scorcio d'anno
Nonostante gli impegni presi da più parti e nonostante diciamo così le conclamate scadenze che si avvicinino si siano fatti passi avanti di qualche significato in questa direzione
Questo significa affrontare il novantadue in maniera pesante per tutta l'Italia le quindi affrontarlo in maniera particolarmente difficile per il Mezzogiorno io credo che la comunità sarà certamente liberista al suo interno e sarà certamente protezionista a sue spese
Niente io mi aspetto una comunità molto liberista nei confronti della circolazione interna e mi confronto e mi aspetto una comunità che a un certo punto nonostante le chiacchiere che faccio in questo momento
Avrà delle difficoltà e notevoli per esempio nei confronti della concorrenza che proverrà dai giapponesi
Nel mio all'impressione che la comunità sarà tutte e due le cose a seconda della convenienza
Diciamo così
Riterrà di esprimere e quando Calasso diceva che questa comunità in spinta molto più dall'impresa di quando non sia diciamo dal mondo politico io penso che abbia perfettamente ragione costo però almeno non da nessun senso di sicurezza tutta avesse un senso di sicurezza perché il meccanismo che è alla base quello che diceva prima quello del rafforzamento del nucleo industriale europea
Industriale finanziario economico europeo questo è un fatto estremamente positivo il problema consiste che in questa fase certamente non si guarderà troppo per il sottile a chi sarà penalizzato sul piano economico e chi no
Allora che cosa fare e in primo luogo certamente porre con molta forza in termini comunitari l'esigenza del riequilibrio delle aree meno sviluppata all'interno dalla comunità secondo e mantenere
Chiedere che possa essere mantenuto l'intervento straordinario usandolo però in maniera adeguata perché se questo deve essere noi stiamo semplicemente creandoci la condizione perché un domani ci dicano ma come avete anche mantenuto l'intervento su ordinario che cosa volete quindi attenzione noi siamo di fronte ad una condizione che
Se possiamo giocare questa carta questa casta per giocata per quello che deve essere non per quello che
E poi che cos'altro e l'altro è agire in maniera veramente seria per modificare quello che la condizione meridionale
Che da un lato sociale e politica è stata detta specie per certe regioni e per l'altro è quello di fare un'analisi adeguata di tutto quelle che sono le condizioni delle infrastrutture del Mezzogiorno ed avere un piano di
Riportare il livello di queste infrastrutture a condizione che siano comparabili con le condizioni esistente nel resto del prezzi questo con particolare attenzione per le aree metropolitane
Perché le aree metropolitane specie rare quelle coreane Napolitano e quella palermitana
Sono avare che stanno andando secondo me in un forte tensione perché non sono aree metropolitane in senso tecnico sono semplicemente agglomerati di persone che vivono su parte molto modesta dei territori senza che su questi territori esistono infrastrutture e servizi adeguati
Il secondo contro le infrastrutture sui bisogna considerare i servizi che vengono offerti nel Mezzogiorno per qualità per quantità e creare delle adeguate incentivazioni e controlli perché questi servizi possano essere da questo presente è un compito
Sia per quello che riguarda le infrastrutture se l'indiscrezione dei servizi ai quali può essere a anche chiesto un intervento delle partecipazioni statali
Bisogna favorire il trasferimento di tecnologie e bisogna che le maggiori impresa anche quella partecipazioni statali sì
Producano per poter creare un sufficiente indotto nel Mezzogiorno uno dei problemi del Mezzogiorno è l'assenza di indotto
Cioè l'incapacità di mantenere all'interno del Mezzogiorno gli effetti della Spears
Infine c'è un problema molto grave di qualificazione della forza lavoro
Io ho l'impressione che su questo non si dica o si faccia tutto quello che si si si possano fare più che si debba dire noi abbiamo la disoccupazione nel Mezzogiorno Mara uno delle domande da farsi è questa gente può essere occupata
Noi che non solo mancano i posti di lavoro masselli fossero noi abbiamo un'offerta di lavoro adeguata per capacità per professionale professionalità per poter andare ad occupare dei posti di lavoro di adeguato o a livello produttivo questa è una domanda molto importante che riguarda anche la maniera con cui le aziende sono gestiti attenzione quando l'Alfa l'altro sotto stava stava nel Mezzogiorno perdeva oggi l'Alfa in è stata risanata perché secondo me è una questione di direzione di modo con cui si vive l'azienda nel Mezzogiorno
E chiaro che questo diventa un discorso pesante se vogliamo per una certa imprenditoria meridionale tre altrettanto vero che questo problema esiste ed io lo sento particolarmente forte in altre parole noi abbiamo un problema non solo di creazione di posti di lavoro ma di qui o qualificazione della manodopera e della dirigenza americana
E questo deve essere un problema affrontato esplicitamente e con grande rigore perché ho l'impressione che se noi questo non facciamo ci troveremo con una forza lavoro ingestibile
L'ultima cosa che voglio dire ed è questa
Se si dovesse attuare un quadro del genere dovrebbe essere attuato rapidamente
Dovrebbe essere oggetto di un discorso politico esplicito
E io credo che nel porno noi dovremmo liberarci di qualsiasi illusione che senso ha un impegno estremamente forte questo mille novecentonovantadue possa essere in un qualsiasi misura un'occasione
Io debbo dire che
Se gli andamenti continuano a essere quelle che sono se gli atteggiamenti restano quelli che sono se diciamo così l'impegno del paese della classe politica e degli stessi meridionali verso il Mezzogiorno resta quello che il mille novecentonovantadue sarà una data molto penoso per il Mezzogiorno penserà l'avvio di un ulteriore periodo di crisi e dedicati mento di queste regioni e non certo di un'occasione che potrà essere colta
Abbiamo ancora grazie professor Trezza abbiamo ancora due interventi programmati quello del professor Alfredo Del Monte e poi quello del professor Pietro Armani
Quindi io ritengo che si possa se ha poi come interventi previsto quello del Luigi Compagna vero
Rinunci
Perché
E perché
E così arriviamo a far no ma concludiamo stessa anche se ce ne fosse un altro trentuno c'è qualcun altro che vuole intervenire dopo ecco ma raggi e poi
Oltre ai suoi
Olcese
E poi
Come
Ma annuncia
Pietro
So
Se questi interventi dopo quelli del professore Del Monte dal professor normale si limitano a cinque sei minuti dieci
L'onorevole la Malfa potrebbe comporre stamattina potremmo chiudere per ridurre
Siete d'accordo c'è qualcuno che obietta
No e allora possiamo procedere così rompa professore ben lontano
Comunque è opinione comune che la realizzazione di un mercato unico quindi questa è un'opinione anche all'interno degli e Sperti della Comunità economica europea che si occupano di questioni regionali
Che in assenza di specifiche politiche di intervento
Il mercato unico europeo allargherà il divario fra regioni centrali e periferiche della comunità e quindi fra il mezzogiorno e le aree forti d'Europa
I momenti di unificazione economica sono sempre stati per il Mezzogiorno proforma molti momenti di profondi con di profondo cambiamento nei quali
La produzione delle imprese meridionali è stata sostituita o dalle importazioni o nel migliore dei casi dalla localizzazione di imprese Sterne accentuando in tal mosso la dipendenza della regione dal resto del Paese
D'altra parte l'approfondimento della dipendenza
Non va comunque vista solo in senso negativo dal momento che in numerose occasioni essi è andata di pari passo Cuneo omento sostanziale in termini assoluti del prodotto lordo pro-capite e in alcuni periodi anche in termini relativi rispetto alle zone più sviluppate del Paese
Le vicende del dopoguerra sono indicative al riguardo l'industria manifatturiera meridionale ed in particolare i settori tradizionali che almeno in termini di occupazione erano cresciuti negli anni Cinquanta
A tassi non sostanzialmente divergenti da quelli del Nord entra in crisi alla fine degli anni Cinquanta allorché l'Italia aderisce alla Comunità economica europea e vengono rimosse molte barriere
Che di fatto ostacolavano l'unificazione del mercato nazionale
Quali ad esempio vi è una omogeneizzazione dei gusti dei consumatori vi è un abbassamento dei costi di trasporto fra nord e sud con la costruzione di grandi infrastrutture e così via
Questa crisi dei settori tradizionali dell'industria meridionale continuerà poi per tutti gli anni sessanta e solo nei primi anni Settanta vi sarà un'inversione di tendenza
Gli effetti negativi per le regioni meridionali di questa provo progressiva integrazione economica furono compensati da due fattori fondamentali
Un massiccio processo di emigrazione verso il Nord e verso altre aree della comunità
Un ingente flusso di capitali in entrata sotto forma di investimenti produttivi da parte dell'azienda partecipazioni statali e ad altre imprese del Nord ed estere attratte dalla politica di industrializzazione
Il contemporaneo operare di questi elementi compenso ampiamente gli effetti negativi del processo di integrazione delle regioni meridionali nel mercato nazionale
Il prodotto lordo pro-capite come percentuale di quello italiano crebbe dal sessantacinque sei per cento del mille novecentocinquantasei al settantuno per cento del settantatré
Il reddito disponibile procapite dal set dal settantadue virgola nove per cento del cinquantasei all'ottantatré virgola sei per cento del settantatré
Le prospettive che si aprono per il Mezzogiorno con il mercato unico europeo del novantanove sono meno rosei di quelle presenti trent'anni orsono
Gli effetti negativi sulla struttura economica esistenti saranno non meno rilevanti e le forze che agiscono in controtendenza si presentano più deboli
Consideriamo in modo sintetico gli affetti sulle attività economiche del Mezzogiorno prendendo in considerazione il settore industriale e quello dei servizi dal momento che per l'agricoltura esiste già una sostanziale unificazione
L'eliminazione del protezionismo governativo nel settore degli appalti pubblici farà presenta mente sentire i suoi effetti sulle imprese locali sia nel settore delle costruzioni che dell'industria manifatturiera nel settore delle opere pubbliche molte imprese locali di dimensioni troppo modeste rispetto alla concorrenza straniera e prive di esperienza sui mercati esteri rischiano di soccombere o di dovere svolgere un ruolo di subappaltante
Qualora dovesse veramente li Bari liberalizzare anzi il mercato degli appalti
Tutto ciò indubbiamente avrà conseguenze negative sull'occupazione
Almeno sull'occupazione più qualificata anche perché le imprese
Più capitalistiche estere utilizzano tecniche a più elevata intensità di capitale quindi occupano meno lavoro
I vantaggi di questa maggiore concorrenza nel breve periodo consisteranno nel fatto che le amministrazioni pubbliche potranno risparmiare in modo sostanziale
Perché l'effetto concorrenza farà abbassare i prezzi
I consumatori d'altronde potranno essere avvantaggiati
Dal fatto che i tempi di esecuzione e la qualità del prodotto potrebbero essere sostanzialmente migliori grazie all'uso di tecnologie più moderne da parte delle grandi imprese straniere
Nel lungo periodo potrebbe potrebbe esservi un effetto positivo di ristrutturazione
Qualora le imprese meridionali riuscissero a riorganizzarsi così da adottare le nuove tecnologie e poter competere successivamente sui mercati esteri
Un altro effetto positivo di questa concorrenza e che l'abbassamento dei tassi di profitto nel settore delle opere pubbliche
Potrebbe spingere molti imprenditori manifatturieri meridionali che attualmente operano anche in tale settore
A ritornare nelle attività tradizionali di provenienza che avevano parzialmente abbandonato perché meno convenienti
Il problema è altrettanto se non più grave per molte imprese locali del settore manifatturiero
Ricordiamo che molte imprese locali sono prosperato e dietro la prescrizione di legge sulla riserva a favore del Mezzogiorno del quaranta per cento delle spese di investimento iscritto nei bilanci di previsioni dello Stato e delle aziende di Stato
Pur considerando che tale prescrizione ha trovato attuazione relativamente limitata per molte imprese nel campo delle telecomunicazioni produzione di Energia delle ferrovie e della difesa
L'esistenza di questa riserva è stata essenziale per la nascita prima e per lo sviluppo successivo poi delle medesime
D'altro canto questa impresa è hanno un mercato esclusivamente meridionale
Ed è ipotizzabile che ciò sia un indice di modesta competitività il probabile quindi che un'eventuale eliminazione di tale riserva comporterebbe per molte di loro il fallimento o una riduzione di attività
Non si può non concordare con il rapporto Cecchini e il rapporto il costo no io il costo della non Europa
Secondo il quale la concorrenza nei mercati pubblici comporterà sostanziale risparmi per il consumatore della scena
Ma la ristrutturazione industriale che seguirà questa liberalizzazione penalizzerà le imprese locali delle aree più deboli
Anche molti insediamenti non locale
Che si sono localizzati nel Mezzogiorno si pensi al settore delle telecomunicazioni per poter accedere a questo mercato protetto dalla Riserva del quaranta per cento subiranno conseguenze negative
Per quanto riguarda gli stabilimenti da un locale e proprio nei settori a più elevata tecnologia che la liberalizzazione del mercato avrà almeno nell'immediato i suoi impatti maggiori in quanto spingerà le imprese a ristrutturare concentrandosi negli stabilimenti più efficienti e riducendo la produzione o chiudendo quelli meno efficienti ricordiamo a questo proposito che vi è un ampio consenso fra gli studiosi che le nuove tecnologie presentano caratteristiche tali che ne ostacolano la diffusione tramite il decentramento degli impianti
A differenza che negli anni sessanta e settanta allorché il progresso tecnico facilitò la dispersione degli impianti e il sorgere di imprese di piccola dimensione in aree non centrali le nuove tecnologie di produzione
Unitamente a molte innovazioni di tipo organizzativo tendono a privilegiare le grandi aree urbane e le regioni dotate di una consolidata struttura industriale
Ove abbondano quei fattori e quelle infrastrutture avanzate che sono gli input principali delle nuove tecnologie
Ma a questo proposito ricordato che le nuove tecnologie in particolare l'automazione flessibile ha di molto ridotto l'importanza delle fasi ad alta intensità di lavoro per cui il costo del lavoro tende in numerose produzioni a non essere un elemento di rilevante importanza nella localizzazione degli impianti
Non è un caso che numerosi settori compreso il tessile abbigliamento vi sia una tendenza ricordo armi localizzare gli impianti dai paesi a basso costo del lavoro verso i Paesi industrializzati
Non è quindi nell'esistenza di differenziali dei costi del lavoro chiare come il Mezzogiorno possono influire sul sostanzialmente sulle convenienze localizzative
Più rilevante sotto questo aspetto e la possibilità che le imprese in un'area come il Mezzogiorno abbiano un più elevato grado di controllo della forza lavoro rispetto all'aree più sviluppate
Mino ora sente Isma'maggior flessibilità maggior facilità di utilizzare gli impianti su più turni
Minori affetti negativi invece e qualche aspetto positivo potranno derivare dall'alto liberalizzazione dei mercati nei settori tradizionali dell'industria manifatturiera in alcuni di tali settori come il tessile abbigliamento già si può dire che esiste un mercato unico ma non vi è dubbio che il completamento del mercato interno europeo potrà consentire ulteriori vantaggi ad aziende meridionali
E ve ne sono molte che sono già competitivi
Vi sono poi i settori come quelli dei prodotti per l'edilizia nei quali l'esistenza di normative divergenti fra Paesi riduce sostanzialmente il commercio intracomunitario
In questo settore vi sono prospettive positive per le imprese meridionali ma molto dipenderà se le norme CEE si adegueranno a quelle più restrittive della Germania o Francia o a quelle meno restrittive
D'Italia e Spagna ci riferiamo in questo a questo proposito alle norme tecniche che regolano
Le diciamo una serie di prodotti di costruzione per l'edilizia
In quest'ultimo caso nel caso che sia d'ottimo norme meno restrittive le imprese meridionali che già operano nel nel settore e che sono presenti su mercati esteri potrebbero ampliare le proprio quote di mercato problema più complesso invece e quello relativo al settore agroalimentare alimentare ove operano imprese di grandi dimensioni con proprio marco
E dove la standardizzazione delle norme non necessariamente favoriva alle imprese meridionale si veda a questo proposito il caso della pasta di grano duro
Uno dei vantaggi che potrebbero ottenere le imprese manifatturiere nazioni meridionali dalla realizzazione del mercato unico riguarda la riduzione dei prezzi e il miglioramento della qualità dei numeri sono di numerosi servizi
Si pensi ad esempio al caso dei servizi finanziari
Il rapporto Cecchini indica che l'Italia e la Spagna solenne sono le nazioni che dovrebbero maggiormente beneficiare del calo dei prezzi dei servizi finanziari determinato dalla liberalizzazione del mercato
A maggior ragione questo discorso vale per il Mezzogiorno ove il costo del denaro e dei servizi finanziari e sostanzialmente superiore che nel resto del Paese
D'altro canto la riduzione dei prezzi non potrà non avvenire che attraverso profonde ristrutturazioni nel settore che determineranno sostanziali riduzione dell'occupazione
E comporteranno il passaggio di molte imprese meridionali sotto il controllo di imprese non locale accentuando in tal modo il processo di dipendenza del Mezzogiorno
Inoltre sono proprio le aree depresse come il Mezzogiorno ove i minori sono le opportunità di investimento che saranno maggiormente colpite dalla liberalizzazione del mercato dei capitali
Pierre rischio e cioè così come avviene per la gran parte dei Paesi sottosviluppati che l'unificazione dei mercati dei capitali aumenti il volume di capitale privato che dal Mezzogiorno andrà verso le aree forti d'Europa
Per quanto riguarda il settore degli altri servizi alle imprese
Pubblicità software pubbliche relazioni consulenze finanziarie eccetera
Nel quale in questi ultimi anni sono sorte molte impresa nel settore locale del i maggiori problemi verranno per le imprese meridionali non molto in realtà che operano nel segmento di mercato delle grandi organizzazioni
Cioè che operano per le banche per le grandi imprese per la pubblica amministrazione
In questo segmento alle imprese estere sono molto più efficiente di quelli italiani e di quelle meridionali in particolare
In cui operano da tempo in mercati più competitivi e meno protetti anche in tal caso e facile prevedere una perdita di quote di mercato e un ruolo subordinato delle imprese meridionali preesistenti
Nonostante gli effetti positivi per i consumatori e percorribili per alcune imprese localizzate del Mezzogiorno nel Mezzogiorno determinati dal mercato unico europeo
E presumibile che gli effetti negativi sia in termini di chiusura d'impresa minore crescita della produzione e di riduzione dell'occupazione saranno di molto superiori
In assenza di sostanziali modifiche nella politica di intervento vi sarà un aumento della dipendenza del Mezzogiorno dalle aree più sviluppate è un'accentuazione delle disparità
Per quanto riguarda le forze che possono agire in controtendenza esse sono sostanzialmente deboli
A differenza che negli anni Ottanta le prospettive relative all'emigrazione appaiono sostanzialmente modesti
Pur pur non escludendo che vi possa essere una certa ripresa dell'emigrazione dal Mezzogiorno il suo contributo alla riduzione dell'offerta di lavoro sarà abbastanza modesto
Inoltre le aspettative in termini di consumi e servizi attesi della forza lavoro disposto ad emigrare sono abbastanza elevate rispetto agli anni sessanta
Per cui il costo di insediamento di questa mano d'opera per le ATER le autorità locali delle aree sviluppate e enormemente cresciuti
Per quanto riguarda la disponibilità del capitale per insediamenti produttivi a spostarsi dalle aree più sviluppate verso quella del depresse essa è di molto inferiore che negli anni Sessanta quindi una politica di sole agevolazioni finanziarie
Sarà assolutamente insufficienti per modificare le convenienze locale atti localizzative a favore del Mezzogiorno
In questa situazione
Vi è rischio che prevalga la soluzione più semplice che è stata quella seguita in questi ultimi anni
E cioè una politica della spesa pubblica nella quale la funzione implicitamente o o esplicitamente distributiva e predominante rispetto a quella di promuovere lo sviluppo
Sì a livello macroeconomico appare necessario compensare attraverso trasferimenti di risorse gli effetti negativi indotti nel Mezzogiorno dalla polizia dalla politica di unificazione dei mercati
E altrettanto importante modificare gli attuali meccanismi di spesa pubblica
Che attualmente permettono un controllo delle delle risorse da parte di un'imprenditoria politica poco interessata a che si raggiungono sostanziali livelli di efficienza
Gli opportuni invece prepararsi al novantadue
Puntando fin da oggi su da politica che attraversa automatismi nell'agevolazioni e trasparenza e trasparenza per quanto riguarda gli appalti pubblici riduca i margini di discrezionalità delle pubbliche autorità
E per metà quindi che si ritrae stabilisco un mercato concorrenziale ove le imprese più efficiente siano premiate
E non quelle che hanno migliori legami con l'amministrazione pubblica il potere politico
Solo in tal modo sarà possibile da un lato preparata le imprese che affronti in grado di affrontare la concorrenza esterna
E dall'altro chiedere con successo agli altri Paesi della Comunità di compensare il Mezzogiorno per gli effetti negativi che la politica di unificazione dei mercati potrà comportare
Grazie professor Del Monte la parola al professor Pietro Armani
Ma io
Mi scuso di non aver preparato una relazione vera e propria ho ascoltato gli interventi che mi hanno preceduto e ho visto che da parte di molti è stato fatto richiamo alla funzione delle partecipazioni statali
Nel contesto
Della politica che il Paese dovrà predisporre in alla punter l'appuntamento del mille novecentonovantatré
Ma richiamandomi anzitutto alla relazione di Savona io direi che la preoccupazione generale che il Paese deve a vere questo appuntamento e quello che si riproduca in forme direi ancora più accentuate la l'Europa a due velocità che si è determinata di fatto
In questi anni in conseguenza dell'applicazione e dello sviluppo della Comunità economica europea
Una Europa a due velocità che in questo caso specifico
A c'è tenderebbe a impoverire e a rendere più debole quelle aree in
Del paese del nostro Paese che sono
Di a sviluppo più recente addirittura più deboli dal punto di vista produttivo industriale
E naturalmente Savona fa giustamente un richiamo a quelli che erano i problemi che si determinarono il momento d'unificazione nazionale in cui appunto due realtà di diverso sviluppo andarono unificarsi sulla base della legge dettata dal più forte e quindi questo fatto accentuò ancora di più
Certe debolezze delle aree meridionali con tutti i problemi che noi sappiamo che tutte le grandi discussioni sulla
L'economia dualistica i dibattiti e sono stati i dibattiti insomma fatta di fatti in questi anni da storici ed economisti hanno messo in luce
Quindi
Il problema è proprio quello di vedere come il Paese nel suo complesso
Ossa farsi carico di realizzare quelle iniziative che consentano poi al mezzogiorno in particolare di affrontare questo appuntamento nelle posizioni non tanto più deboli quanto meno svantaggiate
Da questo punto di vista molti hanno richiamato nei precedenti interventi la funzione del sistema delle imprese a partecipazione statale direi che questa è una specie di richiamo liturgico guance ormai
Da parte della classe politica soprattutto ha una funzione che le imprese a partecipazione statale dovrebbe valere più e differenti e in misura differente rispetto alle altre imprese nazionali nel del nel determinarsi come strumenti di politica economica
Per lo sviluppo del complesso del paese e in particolare appunto delle aree più di ora si tratta di vedere come le imprese a partecipazione statale affrontano
Questo questo appuntamento del novantatré perché evidentemente se si dovesse constatare che e le imprese a partecipazione stava in particolare quelli di perché io evidentemente in casa d'altri non posso
Dare giudizi e quindi do giudizi soltanto nell'ambito dell'IRI dicevo bisogna vedere se queste imprese quali sono diciamo le condizioni attuali con cui queste imprese si presentano l'appuntamento e se per caso queste imprese
Si dovessero presentare in condizioni già essere abbastanza deboli
Per trovarsi poi in difficoltà a svolgere le funzioni maggiori più impegnative che il Paese e soprattutto il governo assegna a questo settore dell'industria
Del nostro Paese
Devo dire che la situazione attuale delle imprese a partecipazione statale del gruppo in è tutt'altro che florida quindi
Dispetto appuntamento del novantatré ci dobbiamo porre una serie di problemi le strutture
Industriali il Complesso
Di peso economico di quota di mercato acquisita di capitalizzazione e così via delle dei settori industriali che sono presenti dell'impresa industriale che sono presenti nell'ambito del gruppo IRI
E comparato rispetto alle corrispondenti prese esistenti in Europa e come voi sapete è molto modesto Fellini un grosso conglomerato di aziende che però hanno ciascuna nel proprio campo una posizione ancora
Tranne qualche caso
Molto debole rispetto alle corrispondenti europee e quindi di qui c'è il problema che diverse volte si è
Acciaio quale diverse volte si è accennato della Intel Mazzini della internazionalizzazione cioè del collegamento in termini joint ventures di altre forme di collegamento internazionale per cercare appunto di allargare lo spazio di mercato la presenza sul mercato di questa impresa
Dall'altro c'è il problema delle quote di mercato da acquisire
L'imprinting se a partecipazione statale sono impresse
Prevalentemente operanti sul mercato nazionale hanno lo scarso livello ed tante nazionalizzazione
Sono in prese che hanno quote di mercato rispetto al contesto europeo piuttosto limitati e quindi il problema di apprezzare questa impresa per l'appuntamento del novantatré è un problema di per sé Complesso
Perché e che occorre affrontare subito
Da questo punto di vista Liri a posto in essere alcune strategie che peraltro anche in molti casi sono state bloccate da decisioni politiche ad esempio quando verrà Finmeccanica del gruppo IRI ha cercato di rafforzarsi dopo la crisi diciamo così del referendum nucleare quindi la crisi dal punto di vista dell'Ansaldo
Della di tutta la struttura che in questo gruppo era destinata al stalla produzione energetica
La lo sviluppo che si è fatto nel settore ferroviario che fra l'altro a Napoli prevalentemente la sua il suo centro di decisione è un tentativo per cercare con l'accordo che è stato
Sta in fase di predisposizione di conclusione con la sera Brown Boveri
Uno dei maggiori del mondo
Bene questo tentativo di creare un un accordo nel settore energetico di rafforzarsi nel settore ferroviario di creare un gruppo che fosse diciamo così
Produttori di tutti gli apparati di tutti i complessi della produzione in la produzione ferroviarie qui non soltanto della parte elettromeccanica come attualmente avviene per l'Ansaldo trasporti ma diciamo così un complesso integrato completo
Ebbene questo tentativo che peraltro ancora non è è stato completato per le ragioni politiche ne sappiamo era uno sforzo per cercare di avviarsi in questa su questa strada
Il tentativo che fa la in Italia altre azienda che ha prevalentemente la sua presenza nel Mezzogiorno punto di allargare la sua la sua sfera di presenza nel mercato mondiale aeronautico dell'industria nautica è un altro esempio appunto di tentativo di rafforzarsi e lì è stata fatta una scelta direi che apparentemente contrasta con il disegno europeo
Voi sapete che l'Alitalia ha rinunciato di ad aderire al concorso al Consorzio Arbus
Dove coesiste l'industria tedesca l'industria francese l'industria inglese
Questa scelta apparentemente antieuropea è stata a mio avviso una scelta molto saggia dal punto di vista industriale perché altrimenti non saremmo stati dei portatori d'acqua è sostanzialmente dei finanziatori
Con quote di partecipazione modeste nel contesto di questo consorzio in cui la Germania fa il socio finanziatore prevalente e la Francia il socio industriale prevalente
E ha scelto invece l'Aeritalia i di consorziarsi di collegarsi con due grandi produttori e americani la Baldas la McDonnell Douglas della Boeing con i quali intrattiene rapporti abbastanza stretti
Di compartecipazione anche a rischio di alcuni progetti come il sette sei sette della Boeing come l'MD undici della McDonald's Aguas
Che
Rappresentano una diciamo risposta del lei l'Italia a questa tendenza di aggregazione sul mercato europeo dove fra l'altro
Vi è un ulteriore tendenza al gigantismo se andrà in porto l'accordo fra la Daimler-Benz la Messerschmitt brusco
Nel quadro dell'accorpamento delle industrie non auto idea tedesca
Ebbene questa scelta è stata una scelta di internazionalizzazione se noi oggi possiamo concludere che l'Alitalia diversi miliardi migliaia di miliardi di ordini nel proprio portafoglio che chiuderà il bilancio in non solo positiva
Anche dell'integrazione del mercato unico europeo con una certa tranquillità lo si deve appunto per questo sforzo che è stato fatto
E naturalmente questo tipo di strategia va realizzato in una serie di settori industriali dove l'IRI è presente non soltanto in alcuni citati alcuni tanto per vedere come diciamo non si stia con le molecole mo'con le mani in mano ma si cerchi di preparare questo mille novecentonovantatré e partendo da posizioni un po'meno di debolezza del passato tuttavia in alcuni settori Liri è ancora in vita forte Rita anzitutto unirli che chiude con un bilancio che nonostante le apparenze nonostante alcune dichiarazioni trionfalistica e ancora sostanzialmente in passivo soprattutto se adesso si aggiungeranno gli oneri della ristrutturazione siderurgica gli oneri di alcuni contratti di alcuni contratti presi in passato in modo fortunoso come il contratto di Bandar Abbas in Iran o il problema la soluzione del problema della vendita delle navi all'Iraq da parte la Fincantieri del consorzio
Del club Melara che raccoglie tutte le aziende che hanno lavorato intorno a questa
Commessa bene se si aggiungono queste tre partite praticamente il bilancio IRI del mille novecentottantotto si chiude con un pesante ancora con un pesante passivo
Soprattutto potrà il gruppo IRI affrontare appunto gli appuntamenti del novantatré con un onere di indebitamento complessivo netto delle dimensioni attuali questi sono i problemi di carattere generale quindi possiamo dare una funzione specifica di forzatura del processo di sviluppo del Mezzogiorno a un gruppo che ancora dietro le spalle tutti questa questa serie di onde si parla poi anche di accollare la lirica altri senatori come il settore elettronica civile e quindi tutta una serie di problemi di palle al piede che lirici deve portare dietro e che naturalmente depotenziano la sua possibilità di ulteriore proiezione del Mezzogiorno poiché esistono alcuni problemi specifici
Che riguardano il settore delle delle grandi conglomerate dei servizi
Esiste il problema delle telecomunicazioni si realizzerà finalmente in quali modi in quali tende la unificazione delle gestioni dei gestori delle telecomunicazioni che rappresentano un elemento essenziale
Per un salto di qualità nel settore delle telecomunicazioni nel nostro Paese e in particolare nel Mezzogiorno che evidentemente a potenzialmente una domanda interrotte le comunicazioni più ampia di quanto non siano le reale del centro nord e
Ahimè un sistema impiantistico un sistema infrastrutturale di telecomunicazioni più in ritardo rispetto al resto del Paese
Ecco lì voi sapete che c'è un Progetto di unificazione delle di dei gestori siamo l'unico Paese che ha se i quattro gestori di telecomunicazioni tutti facenti capo allo Stato ma tutti praticamente separati e non unificati questo naturalmente
Dal punto di vista dello sviluppo delle della Rete dal punto di vista degli standard dal punto di vista dei servizi e della fornitura di servizi a valore aggiunto eccetera rappresenta
Un elemento negativo anche qui vi sono dei ritardi dal punto di vista politico che dovranno essere superati perché evidentemente il disegno dell'unificazione del sistema delle telecomunicazioni è un elemento appunto che va a vantaggio poi soprattutto di quelle aree più deboli del Paese che devono recuperare
Il loro ritardo anche dal punto di vista della dotazione delle infrastrutture
Un altro settore che si opporrà Problemi
Ora problemi è quello delle infrastrutture civili
L'Ital stata attualmente ha svolto una funzione fra l'altro in molti casi benemerita di surrogato il surrogato della pubblica amministrazione surroga Ambrosi agli enti locali sui programmi sia le regioni all'amministrazione statale in nella realizzazione di infrastrutture che per le quali magari vi erano le disponibilità finanziarie ma non vi era il know how non vi era la capacità operativa per realizzare qui a Napoli abbiamo l'esempio dalla media dille che ha realizzato il centro direzionale che certamente una dotazione
Importante per una metropoli come a Napoli e che per peraltro se fu fosse esistito se potesse esistere in altre città d'Italia per esempio a Roma avrebbe risolto molti problemi quindi questo è uno per uno un'opera un'opera pubblica un complesso di opere pubbliche che Napoli si trova ad a vere in conseguenza di una funzione di surrogazione qualità stata ha svolto in questi anni rispetto alla pubblica amministrazione tuttavia tutto questo con il novantatré potrebbe determina potrebbe completamente cambiare
Perché non c'è dubbio che l'apertura delle aste l'apertura al mercato europeo di tutto il mercato delle delle grandi opere
Delle infrastrutture pubbliche italiane
E porrà dei problemi grossi noi potremo certamente difenderci io non credo che il novantatré subito dopo il novantatré si determina questa apertura completa del questa liberalizzazione completa delle aste delle opere pubbliche le grandi opere nel nostro Paese per cui di dieci sarai un rischio immediato di invasione delle grandi grandi conglomerati
Di questo settore né in Europa nell'ambito del mercato italiano in particolare delle opere pubbliche del Mezzogiorno vi sarà un certo periodo
Di tempo in cui potremo rinviare l'appuntamento forse vi saranno anche dei rinvii proprio concordati a livello europeo tuttavia il punto di arrivo a un certo momento si avrà e allora cosa succede succede che noi abbiamo una struttura che ha soprattutto una cultura di surrogazione dalla pubblica amministrazione non una struttura capace per esempio di industria edilizia di costruzioni edilizie di general contractor nel campo delle grandi opere come insiste in Francia come esiste in Germania come si scrive di terra con i grandi gruppi che fra l'altro hanno costruito le proprie esperienze con grandi opere di infrastruttura in tutti i Paesi e quindi anche di una proiezione internazionale molto anche con lui c'è molto da fare c'è una grossa riflessione da fare perché effettivamente la procedura che si è seguita
Gli anni le carenze stesse della pubblica amministrazione degli enti locali e le Regioni che hanno poi determinato questo surrogato dell'Itas state hanno coperto alcune esigenze ma non tutte qui evidentemente lini
E e dovrà fare una riflessione su quello che potrà essere il la la il futuro di tutto il proprio settore impiantistico tenendo conto non solo dei da Stato anche delle capacità impiantistica da un lato dell'Ansaldo dall'altro dell'Italimpianti
E probabilmente non vi potrà essere un grande gruppo impiantistico io non credo all'impiantistica come settore autonomo l'impiantistica sempre in funzione
Di un determinato settore produttivo quindi occorrerà specializzazione occorrerà soprattutto capacità imprenditoriale di dimensioni sufficientemente ampie per poter controbattere la concorrenza straniera questo è un settore dove effettivamente ancora vi sono dei ritardi
E che vanno inseriti poi nel contesto di difficoltà più generali che abbiamo detto che lirica che caratterizzano
Esistono poi altri settori dove invece
è probabile che
Il Liri posso svolgere una funzione importante
E la
Il risanamento e il consolidamento della SME che fra l'altro a una sede a Napoli sede a Napoli e quindi è un centro decisioni napoletano ecco questo questo è un settore dove effettivamente e le capacità di proiezione all'e sterno e quindi anche sul piano internazionale con ricadute positive sull'agricoltura del paese sulle produzioni agricole e quindi anche sulla agricoltura meridionale
Possono possono dare delle prospettive abbastanza tranquillizzanti o perlomeno certamente
Positive
E da questo punto di vista la smetta sta dopo le lunghe vicende che noi tutti conosciamo sta affrontando alcune scelte importanti sia di internazionalizzazione sia di collegamento con me le strutture agricole mi fa faccio riferimento soprattutto ad un alla alla iniziativa che l'asma è ha preso con tutte le realtà agricole produttive nel settore del latte in Calabria
Che rappresenta una formula abbastanza felice abbastanza interessante che potrà essere ripetuta in altre regioni del nostro paese in particolare nel Mezzogiorno ma non solo nel Mezzogiorno dove effettivamente si potrà diciamo così creare una struttura capace di assorbire da un lato tutta la produzione dall'altro di trovarne la possibilità di smercio sul piano sul mercato nazionale e quindi anche sul mercato internazionale con i sottoprodotti
Garantendo una qualità piuttosto elevata questo è un tipo di iniziativa che la smetta sta studiando come ho detto ha realizzato in Campania in Calabria e potrà essere sviluppato altrove ma tutto questo potrà investire anche altri settori della droga dell'agricoltura meridionale questo è un
Una finanziaria dalla quale giri si attende appunto una grossa funzione anche in previsione del mille novecentonovantatré quindi per concludere io direi che
Alle partecipazioni statali dovrà essere chiesto certamente insieme all'industria privata una funzione di preparazione l'industria privata lo sta sta svolgendo già questa sua preparazione in modo adeguato inserendo sul mercato facendo grandi operazioni di internazionalizzazione che abbiamo seguito sui giornali in questi mesi
Le partecipazioni statali comodi come ho detto partono in particolare gli riparte con delle palle al piede come le palle al piede piuttosto pesanti e come ho detto
Non bisogna fare del trionfalismo su
Il risanamento attuale perché ancora molti punti interrogativi esistono
Devono essere superati
In questo quadro certamente alle partecipazioni statali può essere data una funzione una funzione di soprattutto di accelerazione delle dotazioni infrastrutturali
E nel Mezzogiorno il piano Europa nel settore telecomunicazioni è un esempio di questo genere soprattutto per quanto riguarda le grandi metropoli grandi aree metropolitane non solo del Nord ma anche nel Mezzogiorno mi riferisco in particolare Napoli-Bari
E a Palermo
E e nello stesso tempo una funzione di contributo insieme all'industria privata per attrezzare il sistema produttivo italiano l'appuntamento del novantatré incerto all'IRI non si può dare altre partecipazioni statali in genere non si può dare una funzione come si è data
Con le conseguenze che noi conosciamo
Degli anni Cinquanta e soprattutto gli anni sessanta e settanta
Di forzatura del modello di sviluppo perché evidentemente questa forzatura il modello di sviluppo ha portato le cattedrali nel deserto ha portato alla crisi siderurgica apporterà AATO a purtroppo alla crisi dell'Alfasud
Travagliato per molti anni il bilancio dell'IRE che per fortuna avuto un Colona collocazione adeguata proprio pochi pochi anni fa
E due anni fa e e quindi la forzatura il modello di sviluppo affidata alle partecipazioni statali e può essere uno di luci
Conduzione pericolosa che talvolta e agli enti locali nella pressura pressione delle realtà
Produttive locali nelle crisi delle de de dei problemi delle realtà produttive locali tendono a diciamo a sostenere un'illusione che potrebbe portare a risvegli molto pericolosi
Io credo che dobbiamo in prospettiva vedere le partecipazioni statali come un un settore dell'industria italiana sempre più simile a quello del al settore privato quindi smantellamento di controlli pubblici quindi equiparazione di condizioni sia finanziarie che e produttive sempre più simili a quelle industria privata se dobbiamo viaggiare su questa strada evidentemente pensare che le partecipazioni statali possono svolgere un ruolo separato diverso e di ulteriore
Forzatura del modello di sviluppo del Paese sa saremmo sottoposti a grosse disillusioni in prospettiva perché evidentemente questa questa questa tendenza potrebbe essere smentita da risultati nuovamente rovinosi e come ho detto
Le condizioni non sono tutt'altro la pagina non è stata affatto girata completamente rispetto al passato sia nell'ambito del Liri sia più in generale nel settore delle partecipazioni statali
Ringrazio il professor Armani allora
Diamo inizio a oggi batte
Il primo iscritto Luigi Compagna
Pregherei di contenere il più possibile l'intervento di cinque
Per debbono Obama molto abbordabili per via del microfono proprio
Ma non c'è dubbio che anche per tutto quello che abbiamo ascoltato stamattina le prospettive per il Mezzogiorno della realizzazione di un mercato comune
Europeo che del resto lo ricordava bene stamattina non avevo il Polito in realtà è una realizzazione postuma che in realtà avrebbe già dovuto esserci da tempo queste prospettive non solo non sono rose ma sono locali che di preoccupazioni però nonostante questo io non condivido
L'accostamento e il richiamo che c'è nella relazione di Savona e in alcuni interventi di stamattina cioè il richiamo al rapporto fra mezzogiorno resto d Italia al momento dell'Unità d'Italia
Giobbe tutta una serie di motivi innanzitutto
Innanzitutto è stata battuta la tesi storiografica che riteneva che per il Mezzogiorno fosse stata una sventura L'Unità d'Italia e chi l'ha battuto un illustre
Purtroppo ex collega dell'onorevole Ippolito proprio Romeo con i suoi studi su Risorgimento e capitalismo in polemica con l'interpretazione della storiografia gramsciana che si richiamava alla polemica sul Risorgimento fatta da Gramsci erano la fine degli anni Cinquanta c'erano gli studi di Gershwin con sui modelli di sviluppo e via dicendo
E poi al di là di questa considerazione
Storica mese ma anche inopportuno questo richiamo pecche innanzitutto al Mezzogiorno con me
E come problema concreto e come cause ideale non si addicono questi atteggiamenti di carattere vittimistica Ò che anche là dove sono motivati è sempre bene diffidare non è e ad operanti con una certa prudenza
Quindi io non trovo un po'inopportuno questo discorso sulla giustizia da contrapporre alla libertà e via dicendo
Ecco mi pare lo dicesse Galasso stamattina a proposito della ineluttabile liberismo connesso a vicende di questo tipo
Ora è certamente vero che il meridionalismo è sempre stato rispetto all'Italia rispetto appunto la formula all'Italia sarà quel che mezzogiorno sarà anti liberismo pensiamo alla polemica con Luigi Einaudi sui tempi lunghi
In realtà la polemica del minimalismo non è una polemica di tipo massimalisti dico è una polemica invece di tipo riformatore si denunciavano i tempi lunghi in quanto troppo lunghi rispetto a quelli dell'immigrazione dell'occupazione e via dicendo
Ecco a me sembra che
Per il Mezzogiorno può darsi che il mille novecentonovantadue comporta inevitabilmente quello che diceva Galasso con un certo compiacimento la dissoluzione dell'idea di intervento straordinario
Ora io in questa chiave posso essere d'accordo con riferimento all'Europa con questa che è una tesi che Galasso sostiene da parecchi anni
Io non la condivido del tutto diciamo così sul fronte interno però rispetto alla scadenza europea e rispetto soprattutto al maltrattamento che ha subito l'idea dell'intervento straordinario perché qui c'è Nucara che un chierico di questo lei ma e di questa istituzione in realtà negli anni Cinquanta l'idea dell'intervento straordinario
Era anti liberismo proprio perché presupponeva attraverso la Cassa del Mezzogiorno
Una centralità come grande questione nazionale del problema meridionale e chiaro invece che il dibattito successivo la polemica contro la Cassa del Mezzogiorno
E poi gli anni in cui si è andati avanti di proroga in proroga fino agli stessi tanti passaggi della legge sessantaquattro
Che cosa sono sono invece esattamente il contrario è un'esaltazione dello spontaneismo e del liberismo sia pure in nome degli interlocutori della cosiddetta democrazia della partecipazione enti locali Regioni eccetera eccetera
E allora da questo punto di vista la mia sensazione che
Galasso non ha ragione nelle rivendicare obsoleta rispetto alla realtà nazionale l'idea dell'intervento straordinario però i maltrattamenti legislativi e politici degli ultimi dieci anni della concezione dell'intervento straordinario fanno sì che io posso riconoscermi nell'auspicio di Calasso B mentre il Mezzogiorno che ha tante preoccupazioni tanti rischi per questo mille novecentonovantadue potrà vedere la fine ingloriosa di questi flussi di spesa pubblica così il mal intercettate che alle volte poi più non hanno intercettati uno femminismo in realtà sono guidati pilotati secondo determinati schemi e quindi questa fosse può essere una occasione fortunata
E quindi in questo senso
Io sono d'accordo contro la considerazione che faceva Galasso rispetto a questo appuntamento ultimissima considerazione credo che ciò ancora trentacinque secondi dove parla popolo sito
Del mezzogiorno e dei mezzo giorni la tesi dei mezzo giorni e certamente legittima ed è certamente intelligente quando ragioniamo su scala nazionale quando andiamo a ragionare sul cava europea
Deve esistere soltanto il Mezzogiorno proprio per le considerazioni che faceva l'onorevole Ippolito nella nostra prima manche di questo seminario in cui ci aveva allegato l'articolo su Repubblica di Pasquale Saraceno che faceva tutta l'analisi sui sulle due Europa
L'Europa diciamo così dei ricchi e l'Europa dei poveri Grecia Italia Irlanda e via dicendo
Sarebbe delittuoso da parte della classe dirigente italiana far valere la tesi dei mezzo giorni e non del Mezzogiorno Polo perché il contesto era quello evidenziato da Saraceno
E poi ultimissima occasione a questo proposito purtroppo il Mezzogiorno però direi l'Italia in generale e di occasioni ne ha perse anche prima di questo fatidico mille novecentonovantadue basterebbe pensare alle implicazioni in politica agricola quando noi abbiamo allargato giustamente e legittimamente la comunità
A paesi competitivi con le nostre produzioni paesi degli agrumi diciamo era la grande occasione per far valere in seguito alla comunità una riforma di una politica agricola comunitaria
Tutta orientata è tutt'altro che liberisti chiaramente nel pregiudizio favorevole al Bureau e nel danno per gli agrumi questa è stata un'occasione finora mancata da questo punto di vista quello che inizia nel mille centonovantadue può essere l'occasione per ridurre questi squilibri grazie scusa
Ottavio lavaggi
Mi pare che quasi tutti gli interventi a partire dalla relazione letta di Savona siano d'accordo nel sottolineare che è uno dei rischi principali massima di vanta i vantaggi
Che la sfida del novantadue offre per il nostro Paese sia quello di un aggravamento del dualismo interno già grave tra nord e sud
Rischio che reso maggiore e qui concordo con quello che ha detto Trezza dal fatto che un dualismo interno e che quindi per esempio paragonando Chico il Paese oggi più povero della comunità il Portogallo l'Italia ha lo svantaggio di avere un costo del lavoro nel Mezzogiorno enormemente più grosso di quello del Portogallo e di avere trasferimenti netti di reddito
Nell'ambito del fondo regionale il fondo sociale comunitario molto inferiori rispetto al prodotto l'interno del Mezzogiorno di quello del Portogallo
Guardavo per esempio le statistiche relative al Portogallo di quest'anno l'insieme dei fondi comunitari che sono sostanzialmente trasferimenti ridistribuzione delle trasferimenti verso Regione meno sviluppate per il Portogallo rappresenta il tre per cento
Del prodotto portoghese non so quello che rappresenta l'intervento comunitario nel mezzo non rispetta prodotto del Mezzogiorno ma credo una percentuale dello zero due zero tre zero quattro una cosa
Questo rischio si cumula come notava giustamente Savona nella sua relazione
A agli altri rischi altre debolezze e che l'Italia cioè in primo luogo che tutto ciò che è pubblico funziona abbastanza male quando funziona bene se non male
Nella maggioranza dei casi e la debolezza della nostra economia data dalla dimensione notevole del deficit pubblico in relazione con le altre economie
Credo che l'oggetto del nostro discutere oggi sia di identificare quale siano le azioni che i pubblici poteri italiani debbano sviluppare di qui al novantadue per evitare che i rischi diventino più grossi di ciò che non solo è che sia do approfitti almeno al massimo delle opportunità
Che il novantadue offre e credo anche che sia utile visto che ci troviamo a parlare in prospettiva di una campagna elettorale europea determinare qual è l'azione che il nostro Paese quindi i nostri rappresentanti in sede comunitaria debbano sviluppare per
E ci tengo perché esattamente quello il punto che io volevo Giorgio sviluppare nel mio intervento
Sviluppare in sede comunitaria per evitare che la comunità prenda provvedimenti massivamente dannosi per i nostri interessi
Vengo direttamente visto che vuole con tre mila e cinque minuti al punto a cui mi richiamava Giorgio ce l'abbiamo
Credo che per quanto riguarda la parte italiana
Il risanamento delle finanze pubbliche entro novantadue in maniera molto più seria e profonda di quello che propone l'onorevole Amato sia una delle condizioni di eliminare il nostro handicap un'altra condizione e far funzionare meglio ciò che è pubblico una terza condizione per una politica diversa
Per il Mezzogiorno visto è quella che abbiamo avuto fino adesso non possiamo
A continuarla a perseguire nel lungo periodo in quanto riguarda in sede comunitaria il mio dubbio profondo che la politica italiana non ci sia
E mi ha portato a questa riflessione la vicenda della commissione
Della nomina dei commissari che è stata confusa da alcuni come una missione di persone o di accampamenti di diritti da parte del partito repubblicano di altre forze rispetto a nome dei commissari e che invece era una questione secondo me profondamente politica
E la lettura dell'articolo di Scalfaro che mi sembra giusto di ieri e ha portato una serie di considerazioni innanzitutto perché ci siamo ritrovati in queste considerazioni e motivazione sono vari
Primo siamo stati gli ultimi ad arrivare la conferma di terrore è stata decisa Alberti a giugno
Tutti gli altri Paesi principali già avevano deciso più o meno che fare si pensi alla Germania dove bhangra ministro dell'economia la Repubblica federale tedesca ha già deciso di dimettersi per andare a fare il commissario
Alcune questioni economiche
Noi ci abbiamo messo fino all'ultimo giorno
Per quale oscuro motivo non si capisce evidentemente fatto di assemblati per ultimi faccia a faccia tenuto fuori dai giochi di spartizione dei portafogli gli accordi che si sono stabilite nel frattempo la cosa è stata complicata dal fatto visto da Brussel che Natali fino al giorno prima della nomina sosteneva che sarebbe stato rinominato lui quindi evitato probabilmente che si facessero trattative per trovare accordi
Più convenienti
Ci siamo ritrovati alla fine con due portafogli modesti cioè due portafogli di seconda fila diciamo se se dividiamo la forma la commissione in due figli questo è dovuto a varie cose secondo va innanzitutto al fatto che ci sono personalità più forti
In rappresentanza di altri paesi tenga presente chi era Dell'Orto anche prima di diventare presidente dalla Commissione c'è una persona di primo piano nella politica
Interna francese banche va ministro di quello dell'economia
Nella Repubblica federale tedesca anche nei paesi più piccoli Christopher se l'ex commissario al bilancio che esso diventa all'economia era ministro delle Finanze fino al giorno in cui non è diventato commissario oppure l'irlandese Mac Charlie era il ministro
Delle finanze mentre noi in fondo avanziamo persone su questo non voglio fare commenti ma che certamente non sono dei pezzi forti della nostra politica
E sì ma tanto tempo prima cioè non solo delle personaggi politici di primo piano oggi lotta politica che destinano quattro anni della prossima dall'attività all'Europa no sono persone che hanno avuto delle esperienze che qui sono i partiti e che poi trovano questi posti ecco benché abbia avuto questi portato questi portafoglio credo anche per questo perché non sappiamo cosa vogliamo
Perché non si ha definito quale dovrebbe essere una strategia rispetto al novantadue e alla luce di questa tragedia e noi esigiamo questo e quell'altro
Questa è mancato secondo me io non sono stato a Bruxelles in questi giorni e quindi non ho sentito voci sulla trattativa di di venerdì scorso sulla ma io credo che a noi ma anche e questo è grave una una un'idea di su cosa vogliamo per esempio a mio parere sarebbe stato molto meglio avere il portafoglio dell'agricoltura e Pandolfi era anche qualificato rispetto a questa cosa
Perché una delle politiche che oggi è maggiormente dannosa per l'Italia e soprattutto per il Mezzogiorno d'Italia come ricordava Luigino compagna e la politica agricola comune quale essa è e io personalmente vivendo le vicende comunitarie dall'interno della comunità non ho alcuna certezza che entra e novantadue questi da soli la sola campi e mi pare che le cime sono irlandese responsabilità politica agricola comune sia garanzia che cambi il meno possibile per i prodotti del nord evidentemente perché non l'abbiamo chiesto perché non abbiamo ottenuto almeno non abbiamo neanche chiesta si spiega non credo che la democrazia cristiana abbia interesse visto gli interessi che ancora la Coldiretti con il consueto e anche a presentarsi come colei che riforma in senso meno assistenziale
La politica agricola per l'Italia
Se non si voleva la politica agricola perché non si voleva prendersi la responsabilità di condurre in porto una riforma in senso meno assistenziale meno squilibrato della politica agricola allora si poteva chiedere la politica regionale
Se la questione Mezzogiorno era cruciale per noi ma non si è chiesto per quale motivo se
Ricordo il nostro convegno del della dell'altro giorno è anche quello che diceva in una riunione separata sulla moneta alcuni banchieri la questione dell'armonizzazione fiscale è cruciale per l'Italia perché non possiamo permetterci di fare contemporaneamente rafforzamento dello smercio
Restrizione della banda cosa a cui non credono che si dicevano così e l'armonizzazione fiscale allora perché non chiedere l'armonizzazione fiscale non credo che sia stata neanche questa chiesta visto che essa è finito come secondo portafoglio
Francesco
La lezione da tirare tutto questa è abbastanza triste
Per il nostro Paese a mio parere ed è
Però necessaria tra ed è la che il le forze trainanti la locomotiva dalla costruzione europea rimangono nei fatti la Francia e la Germania
E questo si vede anche se si va ed esaminare l'equilibrio interno della nuova Commissione che come giustamente diceva Scalfaro la più importante
Di quelle che si sono viste
Negli ultimi decenni e quindi se questo è vero e non abbiamo la capacità di tradurre dichiarazione di ottime intenzioni europeisti che fatto sul campo della retorica in un impegno politico concreto M è meglio che accettiamo questa realtà
Se ci accomodiamo desta cercando di limitare i danni piuttosto che avere la vocazione di mosca cocchiera che mi sembra il nostro Paese abbia anche o questa idea lodevolissima nella teoria ma di scarso interesse nella pratica di fare il referendum
Abbinato alle elezioni europee sull'Unione europea perché sarebbe facile
Da Brussel domandare quale credibilità a un Paese che propone il passaggio immediato all'Unione Europea il potere costituente al Parlamento europeo cosa che io sono d'accordissimo voteremo tutti si se ci sarà e quando però quando si passa all'atto pratico dimostra una scossi scarsa volontà di
Mettere in opera energie politiche importanti
Quando si tratta di costituire la nuova commissione e quando poi si tratta all'atto pratico di uniformare i comportamenti italiani alle direttive comunitario dice no questo non si può fare ricorda la famosa questione di gusti da un'altra volta della armonizzazione delle accise sugli oli minerali
Apriti cielo questo non si può fare è vero che mancheranno sette mila miliardi alle entrate pubbliche se si fa l'armonizzazione delle accise sugli oli minerali Mauro Ardesi fa l'Unione europea che l'Italia auspica non ancora maggiori saranno time i i processi di riassestamento di modifica dei comportamenti attuali degli equilibri economici attuali che sono necessari per il nostro Paese quindi io sarei per un maggior pragmatismo maggiore impegno concreto che non ci impedisce di continuare a sognare riguardare all'indomani ma non ma ci evita di fare sì che il sogno e guardare al futuro sia Unali ripetono in Coppa occuparsi di problemi concreti
Sì
Io su questa linea e cimici mettere
Che
A fronte del novantadue io vorrei sottolineare come in questi ultimi vent'anni lo sviluppo il possibile sviluppo economico sbotta industriale del Mezzogiorno
Sì è stato fortemente penalizzato da una porta una legislazione sociale
Che ha tre presso incentivi che ha depresso la selezione che ha depresso il merito
Ora noi abbiamo ci siamo tirati addosso una legislazione innanzitutto
E dietro legislazione una mentalità che ancora più grave della legislazione in un Paese che aveva al contrario vediamo il Mezzogiorno bisogno
DS sta ordinamenti incentivato anche a livello individuale
La produttività o la capacità di lavoro sonde risorse sociale che mutano nel tempo si incrementano
Non dovevo tenere conto che a un certo livello di capacità complessiva della società descrivere certi valori che noi possiamo intervenire spingendo quella società ad arrivare a livelli più elevati
La filosofia di questi vent'anni è stata quella che il premio fosse discriminante
Che la selezione fosse negativa che il merito forse da perseguitare
Ora
In società fortemente strutturate e fortemente che hanno già avuto un processo storico
Di industrializzazione in cui la mentalità industriale si è diffusa anche livello minimale
Questo forse non è drammatico Agrate però mi domando com'è possibile ottenere sviluppi
Inalare ignare e di primi industrializzazione con queste legislazione sociale con questi vincoli
Quando ad Amburgo
Che ha due secoli di storia alle spalle questi vincoli non ci sono
Ora attenzione perché siamo in casa sarò molto breve la Ford
Non so se contratta di nome né col governo inglese forse no
Ha proposto ai sindacati scozzese
La costruzione di un nuovo impianto credo Edimburgo non a Glasgow Edimburgo lì vicino
Nel due mila dipendenti a una condizione che era quella di trattare con un solo sindacato questa prete che le industrie inglesi i sindacati sono sindacati per per per mestieri cioè se il sindacato a Vietri Sisti sindacato gli elettronici sindacato dei meccanici anche se la fabbrica è un affare che uso automobili
I sindacati scozzesi sono battaglia The parecchio tempo la risposta è stata negativa
La forza di silicio alleviando non per volere sgomma in Portogallo
Ora mi domando se alternativi di questo gene si presentassero a le multinazionali la risposta non sarebbe stata stesso per il Mezzogiorno tenendo conto che in questi giorni è all'esame del Senato
Una legge quelle dell'onorevole Formica
Sulla cassa integrazione perché se da qualche parte mette termine allo scandalo lecca si intende integrazione protratti all'infinito data reintroduce tutti i vizi della legislazione sessantotto Isca per quanto riguarda mobilità per quanto riguarda possibilità di scegliere il personale addirittura introduce quasi obbligatoriamente avrebbe la rotazione del personale in caso di di cassa integrazione che è una pura follia
Follia delirante riproporla dopo quindici anni di esperienza riportando di colpo alla nostra esitazione indietro di vent'anni
Ora
Se questo può avere effetti disastrosi al Sud al North evidentemente affetti catastrofici assoluto laddove invece sarebbe occorrerebbe occorre occorre proprio molta maggior elasticità
Domandiamoci per quale ragione non c'è l'indotto
Io faccio fatica a capire
Perché si sviluppano con tanta difficoltà
Mi sa dire imprenditoriale assoluta io per molti anni ho fatto l'imprenditore mi rendo conto che le condizioni generali sono molto difficili non è vero che manchi lo spirito imprenditoriale e questo dice di fa fatica ad applicarsi
Ma come vogliamo suscitare vocazioni in questo campo e se l'assunzione del personale non è soggetta ad alcune regole elementari ti obbligano a una severissima selezione al momento in cui si assume esclusa per tanto anche dopo perché al momento dell'assunzione del personale soltanto uno dei momenti attraverso cui la selezione avviene così si è molto importante
Come volete che
Poi gli appiattimenti sindaco ecco i campetti medesime salariali con la mancanza di incentivazione individuali si riescono a creare nuove classica operativo di tecnici vogliosi di migliorare la poppa capacità professionale lago e devo vedere cosa Ricontati giapponesi le si parla tanto in Giappone
Vero che i giapponesi assunto a vita ma è vero anche che il giapponese riceve buona parte della sua remunerazione in funzione dell'innovazione che porti del lavoro che fa
Tutto questo in Italia ufficialmente vietata o soggetto a tali contestazioni e tali Kattali imitazioni devono essere applicate
All'appuntamento del novantadue riguardiamo sì questa legislazione sociale Benedetta che siamo tirati addosso Pica 'sto punto questa legislazione sociale l'ungherese lungi da essere protettivo per il Mezzogiorno provoca soltanto disoccupazione grazie
Grazie
Soldi
Raccomanderei la brevità
Avrei detto qualcosa di più se mi fosse
Di parlare prima del professor Armani invece le cose che ha detto il professor Armani per molta parte intorno tolgono significato al mio intervento invece fare qualche domanda visto che domande qua dalla parte del pubblico non ce ne sono state molte
Ecco direi direi innanzitutto questo io vivo a Napoli
Per vent'anni sono stato addetto stampa dell'Italsider poi a cinquant'anni ho dovuto andarmene
Sono credo di poterlo dire uno dei superstiti amici di nord e sud tutto questo lo dico non per vanità ma per poter argomentato
Ecco mi pare che il discorso che viene fatto sulle partecipazioni statali qui nel Mezzogiorno sia un discorso assolutamente perverso in cui c'è un po'di tutto
C'è assistenzialismo c'è populismo c'è un po'di tutto
Soprattutto a Napoli questo forse non lo fanno nei calabresi credo della regione dello l'onorevole Nucara nello fanno i miei lucani io sono nato in Basilicata
Vicino al paese di Giustino Fortunato ma soprattutto lo fanno i napoletana Napoli che il maggiore distretto industriale del Mezzogiorno il cui apparato industriale credo per il settanta per cento sia sia apparato indistinzione
E badate che questo è un discorso che fanno tutti che fa non so Gianfranco Federico autorevole segretario regionale della CGIL ma lo fa anche oggi meno Giustino ma certamente lo fanno quelle dell'Unione industriali cioè secondo me che il discorso sulle imprese sulle partecipazioni sa è un discorso assolutamente da correggere che ce lo può correggere se non io illiberale del democratici che sono i repubblicani questo lo dico perché mi ha stupito in sostanza il discorso fatto dall'onorevole Nucara quando chiede a me Ferté certezze un ulteriore impegno c'è mi sembra che anche lui in fondo non capisca quello che ha fatto in questi anni Prodi che a Napule crocifisso e demonizzato continuamente
Mi sembra che sia da rilevare questo vincolo non ce l'avete capito da quale punto di vista dopodiché poi guerre veramente fare una domanda al professor Armani e questo glielo faccia a nome di Italia Nostra di cui pure sono militante
Ecco ma il centro siderurgico di Bagnoli adesso non giù dell'area caldo
Due mesi fa Lupo ha detto alla Conferenza per lo sviluppo che è un chilo di acciaio prodotto spesso sotto forma di semi lavorato prodotta Bagnoli costava settanta lire in più rispetto a quello di tale che pure non è allineato con i costi corni
I costi europei ecco adesso che non si chiude o quali sono i costi unitari
A competitività questo centro e come come sono cambiate le cose in due mesi se è vero quello che dice o uno si chiede ma allora cosa fate rimandato una decisione definitiva questo lo faccio a nome di Italia Nostra vi ripeto di cui anch'io sono militare
Mangia
E poi c'è ancora ultimo Marcello Marin
Innanzitutto vorrei riconoscere a questo convegno il merito di aver tolto a questa data fatidica del novantadue quell'aura mitica che ha avuto finora per incominciare a dare dei contenuti effettivi a quella che deve essere l'azione da svolgete per arrivare a quella data stessa in condizioni di efficienza e di competitività questo mi sembra il messaggio
Particolarmente interessante proveniente dalla relazione
Di cui c'è stata letta solo una parte del professor Savona
L'onorevole cala
Poi regalata allora il costituente causa di ostacolo allo sviluppo allo sviluppo economico
L'onorevole Galasso sempre prima ci parlava quindi della difficoltà di una politica dell'impossibilità di una prosecuzione della politica di sviluppo dualistico dell'economia italiana ma di una sua possibile sostituzione con una politica di sviluppo regionale
Diceva anche che questo poteva trovare
Non fruenti di alcuni vantaggi che invece possono avere altre regioni sottosviluppate dell'Europa quali appunto i bassi salari mi sembra che la proposizione sia esatta però io la vorrei vedere anche dal con rovesci della medaglia e quindi anche con una ventata di ottimismo se è vero quello che dice il professore pezzi è altrettanto vero che le regioni meridionali hanno evidentemente una maggiore contiguità
Alla Europa che conta all'Europa
Centrale alla Francia alla Germania alla Svizzera e quindi più di in altre regioni sì che sono sicuramente rispetto ad essa più periferiche
Non a caso si è fatto il nome del Portogallo e della Grecia possono diventare ricettacolo di iniziative che abbiamo anche visto e poi mi ci soffermerò un attimo più avanti come le zone che del Mezzogiorno hanno avuto più sviluppo e più difetti
Nella politica che è stata per la politica di sviluppo che è stata fin qui seguita sono stati evidentemente le regioni più contigue alle aree più sviluppate
Ascoli Piceno Frosinone gli Abruzzi eccetera
Un altro dato che mi sembra estremamente importante e che oggi è stato più volte toccato e quello della concezione del Mezzogiorno Mezzogiorno unitaria o più mezzogiorno e ne ha parlato prima l'onorevole Galasso per da ultimo Luigi Compagna
E beh io vorrei ricordare che in questo caso l'ascesi è mostrata chiaramente contraria anche se noi ci riallacciamo l'altra tesi alla tesi del Mezzogiorno unitaria
E del marzo ottantotto la decisione della Shekhinah stralciato dall'aria di intervento sia pure con modalità e attenuazioni alcune delle zone che avevano dei coefficienti di sviluppo maggiore ho citato prima ed ero proprio quelle che citavo prima
Frosinone Ascoli Piceno latina eccetera quindi anche di questo ne dobbiamo tenere conto quando evidentemente andiamo a prevedere quale sarà l'impatto dell'ingresso della nella Comunità europea delle zone del Mezzogiorno che sono le zone che pur
Dibattito un elemento che mi appare oggi estremamente importante
Cosa significa essenzialmente l'intervento cosa significa oggi l'ingresso dell'impresa Emily di analisi nell'area della al mercato comune escludendo quelle barriere che fino adesso parzialmente le proprie giro
La prima considerazione che mi balza agli occhi è quella della dimensione noi sappiamo che purtroppo le aziende meridionali hanno minori dimensioni rispetto a quelle dell'Italia settentrionale e a quelle europee e ancora mi viene subito alla a mente la legge che recentemente ha estremamente facilitato la fusione tra i due colossi della chimica dell'ENI e della Montedison
Anche queste evidentemente vista in chiave europeisti che mi chiedo perché questo processo di concentrazione industriale che
Della cui necessità il mezzogiorno la quindi necessità il Mezzogiorno sente ancora più viva di altre zone del Paese non debba essere fa citato anche per le le piccole e medie imprese del Mezzogiorno che appunto in una dimensione europea più ampia prima il professore Trezza faceva anche riferimento
A quelle che quella concorrenza che poteva anche provenire dalle forti aree industriali extra europee cioè Giappone e Stati Uniti e mi dicevo perché non si debba provvedere a facilitare e le fusioni e le concentrazioni eletti costituzioni di consorzi per esempio per l'esportazione per l'innovazione tecnologica eccetera e quindi consentire alla attraverso le agevolazioni una migliore concentrazione dell'offerta che sola può rendere competitiva una certa e cospicua parte direi della della impresa meridionale
Un altro tema che è stato trattato e che mi sembra interessante e importante quello della creazione
E dell'attivazione di servizi che oggi si chiamano servizi reali anche il resto
Il Mezzogiorno estremamente carente estremamente carente si parla oggi di cultura di impresa purtroppo le imprese meridionali medio-piccole non hanno avuto un sufficiente in tutti in questo senso
E anche io condivido quanto è stato detto dai gli altri nei precedenti interventi in ordine alla importanza dei servizi reali voglio solo ricordare che proprio in questi giorni si è concluso l'iter applicativo
Riguardante l'incentivazione sotto forma di ammissione a contribuzione dei servizi reali prodotti nelle impresa del mezzogiorno e utilizzabile impresa piccole e medie del Mezzogiorno infatti è stato firmato
Firmata la convenzione tra l'Agenzia ex Cassa per il Mezzogiorno e alcuni istituti di Mediocredito abilitati appunto all'istruttoria di queste pratiche di contributo su servizi reali e sulla riabilitata altresì all'erogazione dei rispettivi fondi rispettivi conclude dei rispettivi contributi ho finito qua
L'ultima cosa quindi
Un ultimo punto che volevo toccare era quello del credito
Che pure è stato toccato in precedenza dal professor Dal Monte
E mi associo con lui quando dice della necessità di ridurre la forbice esistente fra nord e sud
Nei tassi attivi e passivi delle banche
Ricordo che l'articolo otto della legge sessantaquattro parlava di parificazione di questi tassi e quindi di un migliore accesso al credito ordinario delle imprese meridionali aggiungo rispetto a quanto ha detto che una delle degli handicap del del del del Mezzogiorno è costituito da una insufficiente prese Enza di istituti di credito di piccolo taglio banche popolari soprattutto che
Invece estremamente presenti
Nei tessuti mi economici più avanzati possono dare un contributo estremamente importante Allo sviluppo economico infine vorrei per la verità dissentire da quanto diceva la professoressa Padoa Schioppa in ordine ai differenziali salariali a mio parere questo la reintroduzione di questi differenziali salariali
Significa non tenere conto della loro legislazione straordinario
Non può non voleva favorire il Mezzogiorno ma solo rimuovere alcune cause strutturali di impedimento allo sviluppo i differenziali salariali scarico nemmeno invece sul Mezzogiorno questo tipo di oneri grazie a Fini
Marcella Mari
Se mi fa parlerà dal palco cinque minuti
Anche di meno
Io vorrei semplicemente portare la vostra attenzione
Su questo aspetto gli effetti realizzazione del mercato unico europeo dipenderanno certamente nel momento in cui esso si attuerà in maniera piena
Dalla situazione della struttura del nostro sistema economico ora se vi è un elemento zoppicante di una struttura con
Che ha sostanzialmente sì sacche il sistema si vede influenzato molto da questo elemento zoppicante
Premetto zoppicante non sistema economico territorialmente mezzogiorno ma sotto il profilo della dell'elemento che fa parte la struttura e settore commerciale
Si è detto stamani molto di quelli che sono gli aspetti della concorrenzialità dei nostri prodotti si è forse però dimenticato che i prodotti vengono distribuiti e che la partita spesso si gioca
Più sul momento distributivo che su quello produttivo
Basti soltanto pensare che proprio la nostra industria di produttiva più consumo deve sostenere il costo del dieci per cento maggiore negli studi dei prodotti che essa produce
Maggiore dieci per cento dicevo rispetto a quello che fanno altre industrie europee il che poi portava sotto uno dei corsi a penalizzare molto spesso quelle che sono le possibilità di innovazione e di
Diciamo avanzata su altri mercati proprio per per conto di queste situazioni sul mercato interno
Il quadro che si presenta nel sistema economico italiano per quanto riguarda la distribuzione rispetto a quello dei Paesi e desolante
Noi siamo il fanalino di coda pur essendo tra i Paesi industrialmente più avanzati del mondo sette io credo siamo l'ultimo o il penultimo della Comunità europea dopo la Spagna e forse prima della Grecia e della Turchia ma anche la forse le prossime tre anni faranno meglio di quanto non potremo fare
E questa cristalizzazione settore distributivo una delle situazioni più caratteristiche noto sviluppo economico che ha motivazioni gli ammortizzatori sociale di di di di di vario genere sotto il profilo politico ma che oggi non ha più alcuna giustificazione
Le previsioni peraltro che fanno istituti specializzati come la mia il senso uno che poi che il nostro sviluppo economico lo sviluppo dei consumi va avanti ormai di pari passo con gli altri Paesi
Il mercato richiederebbe la diffusione di forme moderne e dico per tutte centocinquanta ipermercati nei prossimi anni
Gli stessi imprenditori che in questi per i questo trio fanno convegni su convegni proprio per sollecitare
Sull'attenzione delle parti politiche del del del resto del sistema economico su di essi imprese si pretori fanno queste previsioni di mercato previsioni di azienda e vogliono quindi trovare spazio in questa in questa in questa crescita del paese che deve avvenire i prossimi tre anni
Perché devi aprire questa crescita non soltanto per dare spazio alle giuste rivendicazioni delle aziende commerciali italiane che crescono ma anche perché sono posizioni che se non occuperanno le aziende italiane verranno occupate certamente da aziende europee ora evidente che sotto il profilo del consumatore e indifferente per noi consumatori trovare il prodotto che c'è bisogna nel nello scaffale dell'ipermercato francese o o otto in Visco o italiano ma la cosa non è così semplice perché sappiamo perfettamente che le centrali di acquisto che vengono a fornire ipermercati e supermercati
Delle varie catene sono dislocate laddove assente il cervello organizzativo dell'impresa e quindi darei stiamo di trovare soltanto prevalentemente prodotti tedeschi se viene una catena tedesca piuttosto che francesi se vengono i francesi
Sacrificando le aziende produttrici italiane il che naturalmente avrebbe degli aspetti ovvi sulla sua struttura del nostro sistema industriale
Devo aggiungere che UNESCO aspetto ulteriore e e quello della l'Est del sacrificio particolarmente significativo delle aziende meridionali che oggi sono racchiuse in certe nicchie protette dalla situazione stessa del dell'Aris mozione ma che un domani con l'apertura all'invasione uso questo termine un po'folkloristico ma probabilmente se non invasion accertamento riduzione massiccia da imprese europei si avrebbe a questa diffusione esse sarebbero sacrificate il Mezzogiorno rimane il punto focale perché esso e il la parte del nostro territorio particolarmente carente rispetto rispetto al re sto del paese c'è dualismo o un ulteriore dualismo e Mezzogiorno non soltanto sotto il profilo del sistema in generale ma sotto il profilo del sistema distributivo in particolare
Cosa si può fare ciascuno deve fare la sua parte evidentemente
Il governo e abbiamo un ministro è un sogno Segrave repubblicani che stanno facendo molto in questo senso si è mosso con ultimi decreti raccolgo dall'agosto scorso che toglie questa questa protezione peraltro non richiesto come e più degli operatori e rende dignità al commercio gli operatori commerciali così come la da sempre l'imprenditore industriale devono far tutti la loro parte devo farlo soprattutto il il poteri politici locali che sono gli unici che oggi sembrano ribellarsi a questa cultura diversa devo temere non in maniera disinteressata e devono farla professor Armani anche le partecipazioni statali perché se c'è un po'di diffusione in più da dare alla cultura del del supermercato dà forma distributiva in questi anni perché e in questi anni che si gioca la partita in questi prossimi tre anni
Devono farlo e perciò senza dare perché purtroppo se Cristo si è fermato ad Eboli la Generale Supermercati si è fermata ad Avellino ad Avellino in giù Calabria Sardegna e Sicilia compresi non c'è dubbio grazie
Gore la parola onorevole Giorgio la Malfa
Concluderà
Tanto io desidero ringraziare avvocato va Marotta e l'istituto gli studi filosofici per averci messo a disposizione
Questa loro bellissima sede per
Questo nostro seminario
E poi ringraziare i relatori intervenuti per il contributo divide si hanno offerto alla
Elaborazione
Della posizione che noi prenderemo nel
Nel preparare un programma
In programma per le elezioni politiche europee
In particolare viene capitolo che metteremo sui problemi del Mezzogiorno
Noi rifletteremo sulle cose abbiamo ascoltato desidero semplicemente fare questo questa sede
Fare notare tre
Punti che mi pare emergano dalle
Dalle diverse relazioni
Che abbiamo ascoltato
Primo punto è
Bisognerà tener conto in Italia tale ancora non non vi sembra si sia reso conto che il novantadue
E comporta
Delle conseguenze nella politica economica del paese
Cioè che con il novantadue novantatré e noi saremo costretti lo ha ricordato
Lo ha ricordato in particolare Galasso
Noi saremo costretti a chiudere la fase dell'intervento straordinario
Per il Mezzogiorno così come esso si è manifestato questi quarant'anni
E ieri potremo prolungare la validità di alcune leggi
Fino alla loro scadenza
Prima l'Italia si deve togliere dalla mente di potere
Fingere di aderire al novantadue continuare come se nulla fosse avvenuto che è la quello che l'Italia ha continuato a fare su tutte le politiche del Paese cominciare dalla siderurgia continuare dall'agricoltura noi abbiamo esibito il nostro europeismo a ogni angolo e non abbiamo difeso mai alcun interesse nazionale non ci siamo mai preparate
Alle conseguenze di ciò che noi stavamo votando in sede comunitaria
Quindi noi andiamo verso un'Europa del novantadue che vedrà l'abolizione degli degli incentivi gli sviluppi per le politiche regionali senza sapere che cosa questo comporta per il Paese
Il richiamo che vuole fare a al Governo che faremo anche in modo più formale e di mettersi al lavoro per studiare questi problemi
Perché esibire una dose di europeismo così volenteroso come quello che l'Italia dimostra e poi far seguito con
Decisioni inadeguate come quelle delle quali parlava lavaggi l'avevamo detto
Avevamo avvertito che nominando
In modo politico partitico il commissario alla Cei le conseguenze sarebbe stata di ricevere delle designazioni di seconda fila allacci questi puntualmente avvenuto
Non c'era bisogno questa avvenisse l'Italia poteva fornire uomini capaci di sedere nella comuni nella Commissione della CEE in modo efficace conoscendo i problemi della comunità e quelli dell'Italia ha voluto scegliere una strada
Una strada diversa e di conseguenza le pagano il Paese
Su questo primo punto che bisogna che entri con chiarezza nell'opinione pubblica novantadue cambia qualche cosa su una certa discussione tra i nostri Esperti
In particolare cambia nel senso che determina inevitabilmente un peggioramento delle prospettive del mezzogiorno uno
Io sono d'accordo con con Fiorella Padoa Schioppa che non bisogna sottosopra valutare le conseguenze negative
Dell'allargamento
Ed anche con Luigi Compagna quale hanno detto che il fenomeno del dell'allargamento del mercato non è necessariamente un fenomeno che porta ad accentuare il dualismo
Mi pare giusta l'osservazione
Che il dualismo meridionale non si è accentuato dopo l'unificazione per effetto dell'unificazione ma per effetto delle politiche economiche non fatte o delle o degli errori fatti a seguito dell'unificazione
Cioè come direbbe lo avrebbero detto i meridionalisti e come debbono dire gli europeisti noi siamo favorevoli all'allargamento del mercato
Siamo però favorevoli che l'allargamento del mercato sia accompagnato da politiche capace di far sì che questo allargamento non significhi un'accentuazione del dualismo
In questo senso è stato forse frainteso quello che dice a Savona nella sua relazione quando Savona dice bisogna coniugare libertà e giustizia non intende dire giustizia nel senso della redistribuzione diciamo così della attraverso il fisco d'il reddito intende dire che ci bisogna da una parte e riconoscere il valore del mercato libero ma dall'altro riconoscere l'import
Danza della politica economica come elemento di convenzione delle tendenze spontanee del mercato libero quindi in questo senso io non credo che ci sia
Una contraddizione
Quindi qual è la sua qual è la previsione che si può fare la previsione che si può fare è che il novantadue accrescerà le prospettive di sviluppo dell'economia italiana nel suo complesso così come l'ingresso nel mercato comune nel cinquantasei cinquantotto
Franco padrone cinquantasei l'inizio del cinquantotto la l'ingresso nel mercato comunale ha forzato l'economia italiana ma non ha esteso i suoi benefici all'intero sistema economico cioè un mercato più ampio non è necessariamente un lo strumento per il superamento spontaneo del dualismo allora se questo è così come io penso sia così dobbiamo da una parte e dire che il no vanta due sarà un'occasione per l'economia italiana ma lasciato da solo sarà un ex un elemento di indebolimento dello sviluppo del Mezzogiorno
O di ulteriore differenziazione delle prospettive e che quindi è necessaria una politica economica capace di introdurre degli elementi di correzione del processo Fontolan
Secondo punto
Ma dobbiamo prendere atto tanto non non da questo convegno ma insomma da anche dai dati di questo convegno è del sostanziale fallimento della politica di sviluppo del Mezzogiorno questo bisogna dirlo con molta chiarezza bisognava
Popolo come affermazione politica molto chiara quarant'anni di politica di sviluppo meridionale non hanno risolto il problema del turismo naturalmente questo non vuol dire
Non vuol dire che il Mezzogiorno starebbe meglio oggi se non vi fossero state la Cassa per il Mezzogiorno non penso minimamente queste cioè non penso che l'assenza di politiche sarebbe avrebbe dato risultati maggiori di quelli che abbiamo oggi dico semplicemente che il volume delle risorse destinate al Mezzogiorno che è stato ingente è stato
Tuttavia destinato male rispetto al problema di superare il dualismo cioè che con lo stesso volume di risorse forse si poteva innescare un processo di sviluppo più sostanzioso
Le ragioni di questo sono
Sono essenzialmente in una visione che
Per me è chiara
Che poi che nella nel modo in cui la classe politica e soprattutto la classe politica meridionale ha determinato terrestri
Cioè quello che si è creato è stato un processo di trasferimento di risorse che ha generato crediti nell'area meridionale
Mentre scarsa attenzione o troppo scarsa attenzione è stata creata ha problemi di creazione delle condizioni perché si determinasse nel Mezzogiorno un processo di sviluppo auto sosta auto alimentate oggi auto alimentate
Cioè si è creato credito nel Mezzogiorno ma non si è creato quindi domanda ma non si è creato l'Offerta con relativa a quella domanda o si è partiti dalla domanda invece di ripartire dall'Offerta che forse era la risposta
Naturalmente questo che cosa vuol vuol dire vuol dire secondo me affrontare le questioni che ha affrontato Fiorella Padoa Schioppa per esempio il problema dei differenziali salariali
Certamente la decisione del sessantotto sessantanove di abolire le gabbie salariali ha creato un effetto negativo la io mi sono domandato e mi domando se oggi cambiare questa condizione primo sia possibile come si cambiano i differenziali salariali gli Frey come si creano dei differenziali salariali
E secondo se oggi nelle condizioni della tecnologia che ha illustrato il professor Del Monte con molta precisione se la nelle condizioni di oggi Lele
Entro salariale sia un elemento determinante ai fini della localizzazione nel momento in cui le tecnologie dei soprattutto dell'industria sono tecnologie sostanzialmente
Poco dominate dal costo del lavoro e molto dominate da una serie di altri elementi che sono quelli che giustificano le localizzazioni per esempio la vicina
Sa con il mercato e le telecomunicazioni la qualità della pubblica amministrazione l'assenza della mafia cioè gli elementi del quale per esempio ha parlato lucana
Sedici salario o il costo del lavoro nella Calabria fosse più basso del trenta per cento rispetto all'aria di Milano
Sarebbe questo un elemento sufficiente a compensare le circostanze di carattere ambientale che rendono assolutamente precaria leggi
Penso ad un'impresa in Calabria questo è il punto sostanziale allora io credo che nel ragionare su questi problemi ne dobbiamo prendere atto
Del fallimento che è avvenuto ed anche di molte cose gravi che sono venuti in questi trent'anni perché il il l'intervento pubblico
è stato un elemento che poi ha consentito per esempio il rafforzarsi di quei fenomeni negativi ambientali di cui abbiamo parlato
Cioè è stato ad esempio l'abbondanza del denaro pubblico a consentire che la mafia scoprisse
E il gli appalti o scoprisse la vita economica o la camorra la scoprisse insomma la camorra sei arrivata nell'Avellinese io lo so che c'è arrivata
Non so se lo saprà mai la la commissione parlamentare che fonde ma se c'è arrivata è arrivata dietro il denaro pubblico non prima
Non è che il denaro pubblico abbia alimentato una capo esistente ma dove è andato il flusso del denaro pubblico
Lei si è recato
Epica esattamente allora noi dobbiamo domandarci lo dobbiamo dire con molta con molta forza critica dobbiamo domandarci se questa politica meridionalistica così tu che sia stata determinata dalle forze che hanno guidato l'uso l'ha detto la legislazione eccetera non sia stato essa un fenomeno negativo rispetto a quella che poteva essere una politica meno costosa ma più efficace
Che si tutto a fare allora bisogna che questi problemi
Non ce li poniamo anche adesso in limine Mortis di questi ultimi tre anni del dell'intervento straordinario perché bisognerà cominciare a pensare a quali diffonde
In quali forme mantenere in vita un intervento di di politica economica e quindi non abbiamo detto molto stamattina cioè come positivamente quali cose positivamente possono essere tenuti in piedi
A Tomba novantadue dopo il novantadue che non vi io non li ho gli impegni comunitari ma che diano al Mezzogiorno un certo sostegno al suo sviluppo che rimane invece
Sarò io sono d'accordo con galassie con compagnie che il problema del Mezzogiorno è è un problema del Mezzogiorno nel suo complesso al di là delle singole aree migliore
Credo che ci sia alcun compito delle partecipazioni statali a cui esse non assolvono
E che bisognerebbe vedere richieste che venissero che venissero spinte in quella direzione terza e ultima questione bisogna
Andare a negoziare con la comunità europea le politiche regionali della Comunità europea
Qui noi saremo in condizioni pessime per negoziare una perché siamo fuori dalla Commissione dell'Arci sostanzialmente però lì bisogna andarlo a negoziare
E bisogna chiedere aiuti molto sostanziosi
E lì bisogna vedere io so che su questo punto non tutti sono d'accordo ma lì Savona ed io abbiamo l'idea che l'Italia ciò pochi strumenti di negoziato per chiedere maggiore aiuti regionali fosse uno di questi strumenti è accettare la disciplina dello Svevo un po'più rigida di quella
Che abbiamo accettato oggi cioè noi oggi siamo nello SME con un regime transitorio in cui abbiamo da Paese con nonostante tutte le chiacchiere sull'Italia il quinto Paese con un regime di oscillazione dei cambi che sostanzialmente
è un regime fatto a un Paese parzialmente membro dello SMI un'oscillazione del sei più e sei meno della parità
Mi domando se è vero potremmo dire in sede comunitaria che l'Italia è pronta ad avvicinarsi scendeva a livello degli altri paesi del di Germania e della Francia ma in cambio di una definizione di una politica regionale della CEE che abbia un carattere penetrante e che possa a consentire di rinunziare agli aiuti locali per una politica di aiuti internazionali che però al
Non sarebbe anche più opportuna perché forse li toglierei della gestione di questi aiuti alle forze locali che li hanno così ma gestiti alimenterebbe forse di una burocrazia internazionale che si spera sia Meglio per io mi fermerei qui mi paiono queste letture le tre conclusioni di questo seminario ringrazio molto per la presenza bisogna vive novantadue un'occasione ma è anche una sfida molto difficile a cui l'Italia non è pronto
A cui bisognerebbe che il Governo e le forze politiche si preparasse poco maggiore segretario spezzo del mezzogiorno bisognerà parlare ancora mi son messa d'accordo con
Avvocato Marotta che gennaio nel febbraio io vorrei fare qui all'Istituto filosofico
Un un discorso completo che faccia il punto sulla politica meridionalistica negli ultimi quarant'anni ciò che è stato fatto non è stato fatto e che cosa bisogna fare in prospettiva del novantadue in quell'occasione darne le conclusioni a politiche del lavoro che avete condotto il Polito tutti gli altri grazie
Ringrazia tutti gli intervenuti in particolare l'onorevole la Malfa per le sue conclusioni e
Dichiaro chiuso
E hanno