Partito Democratico: unità da innovazione

Emilio Quartiani che farà il primo intervento con in un'altra non propriamente stracolma ecco dopo si prepara Roberto in Italia se gli va bene qualcun altro arriverà
Nelle nelle nostre discussioni attorno al richiamo delle ragioni
Della presenza in Italia di un soggetto
Che raccolga tutti i riformisti disponibili a spendersi
Per un progetto di cambiamento di governo
Cambiamento del Paese e delle sue istituzioni manca spesso
Un dato di consapevolezza delle condizioni reali delle condizioni concrete entro le quali queste ragioni
Possono trasformarsi
In Progetto realizzabile in tempi politicamente compatibili con le esigenze del quadro politico e sociale
Perciò va considerato
Io così la considera insomma che la madre di tutte le ragioni del partito democratico che è quella di espandere il consenso popolare attorno a un progetto di cambiamento riformista del Paese
è quella che ne spiega la assoluta primaria utilità proprio perché è la condizione per superare un limite
Che agisce da freno vita ostacola l'azione riformista del governo la quale per essere efficace ha bisogno per l'appunto di dispiegarsi lungo l'arco almeno di una legislatura oltre le condizioni della sopravvivenza che ne seguirebbero l'ineluttabile declino un declino ineluttabile qualora dovessero diventare queste le condizioni della sopravvivenza la costante per il comportamento delle forze parlamentari e politiche che danno vita alla compagine governativa nella ricerca di convergenza e di accordi nei passaggi cruciali
Al livello più basso
E nei momenti cruciali invece occorrerebbe alzare il tiro e trovare le condizioni migliori per sostenere un'azione riformatrice
Come ben sa dovrebbe essere ad esempio frangenti come quelli in cui si discute della legge di bilancio
Ora quindi la ragione principale del partito democratico risiede nel fatto che esso è la condizione per l'espansione del consenso maggioritario del paese ne e oltre il precario equilibrio elettorale che si è conseguito con il voto della Camera ma ancora di più dal Senato
è sbagliato legare l'urgenza e la necessità di accelerare la nascita del Partito Democratico dunque
Alla sola capacità propulsiva del governo ma non è per niente di sbagliato assegnate al partito democratico il ruolo di stabilizzatore del rapporto del Governo e della maggioranza con il Paese
Stabilizzare significa garantire al governo tempi degli spazi per un'azione riformista condivisa da una maggioranza degli italiani in misura ben più larga di quella striminzita conseguita con il botto
Stabilizzare significa
Che questa maggioranza anche sui temi sui terreni di volta in volta che vengono prescelti per l'azione riformista trovi una condizione di continuità
Uno di questi è indubbiamente il terreno nell'apertura dei mercati dei servizi ai cittadini
Quello della liberalizzazione dei settori ancora affetti da rendite monopolistiche che impediscono alle forze di mercato di agire a favore dei consumatori
Quando vedo che invece sulla questione delle reti
Prevale la discussione ahimè un orientamento che prima che privilegia la forma proprietaria anziché le iniziative da porre in essere per esaltare la terzietà per le stesse in un mercato liberalizzato e ciò deve valere per tutte le reti
Mi ha mi accorgo cioè di quanto sia decisivo
Disporre di un uomo politico in cui possa darsi l'occasione di una discussione franca e aperta alla quale possa seguire una decisa iniziativa politica istituzionale che sostenga l'azione riformista di chi non rinuncia a fare delle liberalizzazioni un asset fondamentale del governo per il cambiamento e per il rilancio produttivo e competitivo della nostra economia
Mi accorgo in questi frangenti di quanto sarebbe utile disporre di una forza riformista a vocazione maggioritaria di un partito democratico capace di tenere saldamente vede agli impegni programmatici di coalizione ma anche di inquadrarli dentro un disegno di grande innovazione
E di grandi innovazioni
Che come tale venga comunicato e conseguentemente venga percepito dal paese
Di qui credo che l'idea che risulta anche dal tema della nostra discussione dell'unità dei riformisti del partito democratico che è data anche dalla ricerca e dalla pratica dell'innovazione
Quel luogo che chiamiamo Partito Democratico farebbe da volano per lo sviluppo e per l'affermazione di tutte quelle forze e tensioni riformiste
Che oggi stanno nel corpo dei partiti soprattutto nei DS e nella Margherita che fatichiamo a fare emergere i tratti innovativi della loro presenza come tratti salienti dell'azione dei riformisti nel parlamento e nel Paese
Vedete il valore della libertà economica e della conseguente regolazione dei mercati per liberalizzare è oggi una grande battaglia
Una grande battaglia di innovazione della cultura della pratica politica del centro sinistra di quella sua parte che ha radici nella cultura socialista e laica come in quella cattolico democratica o cattolico sociale
Insieme ad esempio al principio di sussidiarietà
Verticale orizzontale che alla radice di un'ispirazione riformista nelle scelte di politica istituzionale
Quello della libertà economica è uno dei valori ai quali una carta dei valori del Partito Democratico da sottoporre al voto dei cittadini elettori che lo vorranno sostenere dovrà riferirsi a mio avviso con nettezza
Ho richiamato anche il valore della sussidiarietà come principio ispiratore dell'azione istituzionale perché ho notato anche nei nostri documenti una certa tiepidezza
Sul tema per federalismo
Non mi riferisco solo al federalismo fiscale ma anche quello cosiddetta geometria variabile
Quello che deriva dall'attuazione dell'articolo centosedici terzo comma della Costituzione
Che non a caso
L'impostazione dirigista e statalista del centrodestra aveva cancellato poteva cancellare con la proposta di riforma costituzionale e che con il referendum abbiamo ottenuto invita
Anche su questo punto una nuova unità dei riformisti può essere spinta da una forte innovazione in materia di riforme costituzionali di approccio al terrorismo
Per costruire un progetto che diventi così
Una grande occasioni di confronto con tutti i cittadini per incontrare le esigenze di rinnovamento
Incanalare nella forza spendibile politicamente anche nella sede parlamentare e di governo occorre disporre di un nuovo partito la cui missione sia anzitutto quella di animare una nuova partecipazione per i cambiamenti
Non bastano i gruppi unici dell'Ulivo per fare ciò ma voglio rispondere a quelli che ieri gli hanno detto che era scontato che si desse vita dei gruppi dell'Ulivo perché la legge elettorale avrebbe consentito o consentiva ai partiti
Di nominare parlamentari e di conseguenza i nominati non potevano fare diversamente da qualche partiti indicato
Quando in realtà bisogna sapere che si sono dovute vincere resistenze fortissime legate all'idea ad esempio di federare due gruppi anziché di unirli
Di temere due gruppi distinti e che nei partiti non era poi così forte e prevalente la spinta a dar vita a gruppi unici
E che dopo averli fatti bisogna sapere non era scontato
Che potessero funzionare
E su questo sono d'accordo su quanto anche Enrico Morando è andato dicendo in questo periodo attorno a questo tema sta di fatto
Che senza i gruppi unici non saremmo qui oggi a constatare che pure nella debolezza dalle condizioni date dei numeri parlamentari soprattutto al Senato c'è un Governo
Che ha superato momenti difficili la maggioranza che ha superato momenti difficili dalla questione dalla collocazione internazionale o delle scelte dal pianista ma quelle dell'indulto per ricordarne alcune e che dovrà prestarsi a superarmi quelle ancor più determinanti della
Vicenda che riguarda la manovra economica e di bilancio
Penso cioè che il dispiegarsi della realizzazione di gruppi unici in in tutto sia in Parlamento sia in tutte le regioni e il Prodi spore ovunque liste dell'Ulivo per le prossime elezioni amministrative come qui ci ha detto ad esempio Piero Fassino sì è un obiettivo importante che non dobbiamo dare per scontato
Ma dobbiamo assecondare accompagnare anzi vigilare perché si realizzi e si superano forti resistenze che sicuramente si presenteranno nel corso della realizzazione di questo obiettivo anche nel territorio ora la realizzazione di dubbia liste uniche dei riformisti e dell'Ulivo sono il segnale concreto che viene dato all'elettorato
Che rende esplicito il cammino verso la realizzazione del partito democratico e che ciò è impossibile farlo
Certo ciò non è sufficiente
E allora concordo con salva occorre un percorso chiaro disegnare un percorso chiaro un percorso che bisogna subito subito concordare già da Orvieto la settimana prossima per non lasciare della carta dei valori e per
Gli impegni per il partito democratico e che gli impegni per il Partito Democratico Navigli no per così dire nell'indistinto dei tempi e delle regole e che addirittura all'obiettivo del partito democratico si sostituisca concerto Pardo ulivismo
Che è cosa ben diversa
Penso perciò che dovrebbe esplicitare con più forza la proposta del percorso ad esempio non credo che debbano venire prima i congressi dei partiti e solo dopo il pronunciamento degli elettori dell'Ulivo
I congressi dei partiti devono sostanzialmente prendere atto ratifica scelte che prima vanno sottoposte referendum tra gli elettori e poi essere il luogo in cui si rilancia la fase costituente vere e proprie del nuovo partito
Penso che per avviare e per arrivare a presentare ad esempio la lista del partito democratico alle prossime elezioni europee del due due mila e nove occorre seguire tappe precise primo il pronunciamento degli elettori dell'Ulivo sulla carta dei principi o dei valori e su alcune regole essenziali
E la formazione qui dell'altro
Da lei
Sostenitori del nuovo partito ore la formazione dell'albo delle associazioni dei sostenitori del partito democratico
Che insieme a quello dei congressi dei partiti possono rappresentare la platea per la formazione degli organi dirigenti del partito alla fine della fase costituente
Dello stesso entro i primi mesi del due mila otto proprio per dare la possibilità di presentare liste che siano sottoposte Albania dei sostenitori ed è iscritti al nuovo partito per le elezioni europee
Nel frattempo ovviamente e vado a chiudere dobbiamo che dovremmo batterci per cercare di rafforzare di non perdere il carattere seppure non forti
Bipolari del nostro sistema politico agendo anche sul versante della legge elettorale
A proposito del quale
Voglio
Fare presente che il referendum come qui è stato detto anche rappresenta solo una extrema ratio
Visto che dovremo per realizzarlo
E per
Mettano in campo
Passare attraverso una forca caudina che deve di fatto costringerci a fare di necessità virtù per scrivere o è per avere alla fine un articolato che e quello secondo cui
Ne conseguirebbe che alla lista più forte
Verrebbe assegnato il cinquantaquattro per cento
Dei parlamentari alla Camera dei deputati
E che significa che essendo mentre in campo una scelta politica di aggregazione rimane la condizione è stata una lista del venti ventuno per cento o anche al di sotto potrebbe conseguire il cinquantaquattro per cento dei seggi che è una struttura una stortura del sistema democratico e quindi è chiaro per questo motivo dico il referendum che non può essere scritto diversamente se no non si potrebbe agire quindi è chiaro che questa è l'unica modifica abrogativa che si può inserire però presenta questo limite
E nel percorrere lo dobbiamo tenerlo presente e a maggior ragione dobbiamo sapere che referendum è l'estrema ratio se non c'è altra strada da percorre e spero non la si debba percorso e dico che visto nel programma dell'Unione si fa riferimento alle riforme dalla legge elettorale secondo una modalità da concordare con l'opposizione dico anche che se ci trovassimo di fronte all'indisponibilità della Casa delle Libertà cambiare l'attuale legge elettorale forse già bisognerebbe da domani sono pronto a farlo
Dire alla nostra maggioranza che bisognerebbe presentare una proposta di legge che è esattamente il vecchio Mattarellum
Questo per ingenerare subito una discussione e un confronto parlamentare
E anche perché io sono convinto che tutto sommato rispetto all'attuale legge elettorale
La nostra maggioranza potrebbe trovare una condizione di accordo sul Mattarellum che in fondo i collegi li mantiene e da un diritto di tribuna meglio che un sistema alla tedesca sistema alla tedesca che vorrei ricordare
è molto più simile
A quello che attualmente abbiamo il quale assegna il cento per cento in liste nelle circoscrizioni di e le che vengono sostanzialmente predeterminati dalla lista bloccata e ho finito quando un sistema del tedesco sconsiglierebbe il cinquanta per cento degli eletti con un listone nazionale cioè più di trecento un listone di trecento
Chiaro resta quindi è bene che non si riferisca non si faccia riferimento al sistema tedesco allora forse perciò bisognerebbe invece dicevo tentare già da ora di
Presentare una proposta di legge che ripercorra anche la possibilità di trovare un accordo sul la riproposizione del Mattarellum
Ovviamente questo
Ci fa tornare alla questione della legge elettorale questo ragionamento e quindi al problema dell'ottenere consenso maggioritario nel Paese superare le attuali condizioni torneremo al punto iniziale e quindi mi taccio
Roberto Capitani si prepara Francesco Barucci il primo intervento come ne ho approfittato anche ieri mattina va un po'oltre dieci minuti da ora in poi invece no
Ovvero del
La discussione della tarda resta su alcuni quotidiani avrebbe potuto da tutti nuovi USA
Nuova maggiore con maggior chiarezza la la dimensione che il dibattito sulla evoluzione dei partiti socialisti socialdemocratici impartiti più compiutamente di centrosinistra è una tematica che appassionerà divide è comunque a tutta questo campo europeo
Invece secondo me nonostante ad aprirla siano stati valenti studiosi stranieri contributi
Ormai come intensa anche come Amato eccetera eccetera personalità siamo nel socialismo
Europeo del laburismo e così via a me sembra che per mancati Pizzi il nostro dibattito una dimensione troppo domestica
Per cui riduce questo tema che ci accomuna con uomini e donne anche di diverse tradizioni comunque abbiamo in comune larghi obiettivi noi continuiamo ad attorcigliare sarà e questo rende più difficile la nostra discussione rende più difficile trovare le soluzioni nuove e vissuta ancora per troppo come l'ennesimo esame di maturità per chi come me viene dal Partito Comunista oppure per altre cose e che questo clima peggiorato secondo me ci sia viene anche dalle notizie in questo fine settimana non abbiamo insomma Burio ma alcuni viaggiatori come si diceva una volta riferiscono che in convegni non nel nostro per la verità ma in alcuni convegni questi processi di regressione e pesanti stanno a capirlo io credo perciò che era al convegno dall'ottavo convegno Libertà è uguale debbono uscire questa sottolinea il nostro concluso ora i nostri documenti contengono questo elemento di allarme chiamata la discesa in campo a riprendere con entusiasmo e con forza maggiore responsabilità un cammino non è vero che non riusciamo degli alpinisti sincro dati che non possono più scendere e non possono più sociali
Scendere si può sempre solo che poi non ci si può più far vedere in giro per fare strade del paese pur prontamente all'osteria diciannove dieci
Noi siamo in un posto dove ci si guarda in su ti prendi paura c'è una strada facile quella che ha già fatto ferrata eccetera io la sconsiglio
Io credo che noi dobbiamo affrontare se vogliamo essere e al mantenere prima di tutto la forza la dignità politica che abbiamo avuto in questi anni
E che ci ha reso bene pochi poi ascoltati noi dobbiamo indicare è ineludibile la strada più difficile io l'ho trovato nella relazione di D'Amico queste indicazioni anche per quanto riguarda il partito
Se ho capito bene il fatto prendere indica anche partito federale ma federale non teme inteso in quel modo ci riesce sconcerto le parole quando ci si mette e qui io sono d'accordo perché io credo proprio che il partito nuovo il partito il nuovo secolo non debba ripetere in forme organizzative in cui ho passato tarda infanzia fino alla vecchiaia
La ricetta
No occorre io ritengo che la formula federale sia quella più adeguata
Però ritiene che le risulta in quel con lo spirito un quella
Chiarezza allora è un'innovazione e non e che è la strada difficile che permette alle culture politiche alle diversità il confine rendersi ma anche di cercare la fusione e la costruzione di una nuova spinte noi dobbiamo avere questa ambizione
Noi siamo partiti come me per primo partiti la prima dall'ottavo Assemblea le ho fatte tutte ma siam partiti prima prego per nuovi il primo atto di rottura quella grande così cui
Che sono vissuti il Partito Comunista Italiano
L'abbiamo fatto borsa Chicca ma con un alto responsabile sapendo una cosa che ci volevamo farlo perché c'era un'indicazione che c'era che era quello che ci siamo messi per una strada dove incontrava molti altri le altre culture usa un termine che a me non piaceva contaminarsi
Però era un termine importante che diceva questa cosa qui io mi sono richiamato prima la necessità nel fondere culture di cercare una nuova cultura di centro sinistro una nuova cultura nuovi contenuti per il socialismo per la democrazia oggi in questa lunga transizione alcuni fatti nuovi sono accaduti ci può indicare il termine partito democratico senza anzi con grande credibilità no Russia così dice va all'uso hanno tutti
E lo usano tutti anche in modo qualificata con il contributo di Salvati nel dare una versione io condivido perché ritengo sia molto utile tenuto presente la prossima settimana in questo Sessa sana
Voglio ancora dire un paio di questioni prima questione c'è necessità di questa innovazione politica che si chiama Partito Democratico di tutto il Paese
Ma da dove vengo io dalla Lombardia e da Milano c'è particolare bisogno perché lì doveva partite alla slavina
Dove c'è stata la grande rottura eterno il tuo vero più necessario che mai l'innovazione solo che c'è il paradosso
Il paradosso che dove più è necessario riparare fare vice magari meno forza e talvolta meno determinazione perché garantiscono le difficoltà infatti che abbiamo perso evoca sua mila non abbiamo vinto i lombardi cioè abbiamo anche vinto in molte realtà
Io credo che questo problema particolare sia un problema nazionale non è un problema dei lombardi problema
Serie A di tutto il partito democratico io sono contrario a quelli che parlano di bubble partitura al nord
Proprio fastidio globale il partito democratico ha preso coraggio non usava se non Vassalli laddove appunto è avvenuta la sua linea perduto laddove è più necessario il magliaro il tessuto democratico ricostruirlo e a renderlo forte
Dove la società richiede le innovazioni istituzionali e culturali dove c'è meno forza
Di nel produrlo da parte delle forze che li hanno la prima responsabilità
Ecco io ritengo perciò per un atto di responsabilità lieto venata il fenomeno dell'antipolitica che ieri venire nato si è sviluppato ed è esploso anche con qualche effetto positivo perché ha rotto il vecchio
Però guardate che quel ventre lire ancora fecondo ed è pericoloso i fenomeni di antipolitica e gli altri partiti che sono sono vivissimi dalla società milanese e anche i fenomeni istituzionali che hanno preso quella strada della lega che adesso sembrano solo dei ridotti alpini e così via c'è sempre quella larvali sotto va frenata
Ecco io mi avvio alla conclusione dicendo perciò che il problema delle questioni istituzionali ed Erminio Quartiani anzitutto alcune cose e quindi è più facile devono diventare un tema perché trova soluzione ci sarà il Partito Democratico mozione che io ho già deciso
E maggiore forza e motivo hanno ancor di più il progetto del Partito Democratico sono la soluzione è la conseguenza di doverle risolvere è una motivazione forte per costruire un partito si fa
Anch'io mi permetto diciottenni fra abbastanza soddisfatto di quello che Ceccanti ha scritto
Come seconda ipotesi sulla questione del federalismo perché selezione due obiettivi molto importante con quello che ho sentito dalla trasformazione del Senato io trovo questo un punto molto importante e decisivo
Perché i minimalisti ne abbiamo sentito uno anche qui autorevole ma eliminarle che penso io ma non si deve toccare più nulla la Costituzione
Che c'è solo da permettere apposto qualche elenco delle materie
Ed allora ci lascia disarmata noi abbiamo a che fare con un uomo come Formigoni abbiamo a che fare con una nuova amministrazione quella di Milano che di queste questioni oltre che a strumentalizzare nel fanno questioni di battaglia politica con degli orientamenti e indicazioni culturali che a me non piacciono del tutto proprio qualche sulla sussidiarietà orizzontale su quell'ampiezza chili da Formigoni sarei perché ci fosse una riflessione dice quasi un annullamento dell'azione pubblica io non sono un pubblicista condivido tutte le cose che il il corredo che noi abbiamo poi tutti liberazione da certe tradizioni attenzione che lì ci son dei criminali che vanno combattuti non mica è un diavolo Formigoni combattuto un confronto e cioè perciò abbiamo bisogno del federalismo non sia una lustro
Perché si tira fuori altre sventolano davanti magari per un po'di opportunismo a questo o quell'inchiesta
No per noi è una questione è una soluzione nuova innovativa in questo senso dalla questione del regionalismo è un modo per uscire da una crisi che c'è ancora internazionalismo dalla Prima Repubblica ultima questione
Io sono d'accordo con il documento intempestive mi sembra molto bene va bene certi squali salvate sono d'accordo Rutelli con ultima osservazione al documento Tonini mancina che mi sembra particolarmente interessante utile e importante per tutti noi voglio solo dire una cosa le questioni eticamente sensibili
Sono questioni che molti pensano che sono questioni che noi ci mettiamo sulle spalle perché vogliamo fare questo partito dove si trovano le due tradizioni cattolici democratiche e non voi
E per cui è tutto questo contrasto la laicità e così via
Sì è vero la costruzione di un partito come il partito democratico come lo vedo io con quella robustezza e forza e
Indubbiamente deve affrontare questo problema non può allontanare se l'amaro calice li troviamo delle Indie anche nella relazione l'anno scorso degli elementi di una ricerca sono la dimostrazione che quando si discute nasce una nuova forma di laicità si fanno dei passi in avanti per gli occhi ma bisogna sapere concludo che questo problema del possiamo anche farne due dipartimenti
Tenerci le nostre tradizioni c'è anche qualcuno che a me molto caro simpatica scritto che forse agirebbero meglio sarebbero più efficaci un breve articolo
Se le due tradizioni si organizzassero forniscono a Capocotta secondo me si porrebbe solo il problema del centrosinistra col trattino con tutti i disastri che abbiamo conosciuto però sappiate che anche in quel caso
Le questioni eticamente sensibili e troveremmo in mezzo alla strada di chi deve operare poi al Parlamento nelle istituzioni per fare leggi che affrontino le questioni dalla biotecnologia le questioni
Poste dalla dalla vita alla morte altre drammatiche che ci affaticano persino per cui o in un senso o nell'altra la strada indicata da documento Tonini Mancino è un documento secondo il documento che secondo me deve essere
Presentato con forza perché indica una speranza una possibilità tutta razionale
Quando si parla all'inizio ho avuto anche troppa gente vi ringrazio è normale succedeva anche quando il partigiano forti e robusti
Perché poi a mezzogiorno quando concluderà compaiono Morando saremo in tantissimi ed entusiasti se non facciamo il partito democratico salasso sempre non come quando ho parlato io quando ha parlato quarti e sarebbe triste
Allora la parola Francesco Barucci segue Silvio Mantovan
Allora segue solo Silvio Mantova la bimba non c'è non c'è
Ogni Giorgio Tonini
Perché il processo di fondazione del Partito Democratico e così lento che così faticoso
Questa domanda insomma sono posti in diversi ieri nel dibattito e a questa domanda sono state date almeno due risposte nettamente diverso la prima è quella di Macaluso
Macaluso dice che quello che
Manca
Dice che partito nasce solo nel privo di una battaglia politica
E quello che manca è una battaglia politica decisa contro le posizioni radicali sinistra
Perché manca io sono d'accordo con lui perlomeno se non manca diciamo che debole insufficiente perché debole insufficiente credo ci siano due mondi
Il primo è che in realtà non dobbiamo combattere solo contro le posizioni che definiamo radicali di sinistra come è stato dimostrato in questo dibattito accenno soltanto ad interventi per esempio di tre o o di Salvati non abbiamo di fronte solo le posizioni tradizionalmente radicale sinistra abbiamo anche di fronte alle posizioni conservatrici di un rifornì quello che tre ho chiamato un riformismo del Novecento
O una parte del riformismo del Novecento il riformismo statalista
Il riformismo che ha sempre considerato il pensiero liberale il dirimpettaio se non l'avversario riformismo che conosce i fallimenti del mercato
Ma non conosce o sottovaluta i fallimenti dello Stato i fallimenti dalla politica
E questi due elementi la sinistra radicale il riformismo se mi consentite l'ossimoro il riformismo conservatore
Si alleano di fatto se guardiamo il dibattito sulla legge finanziaria non possiamo certo dire che le opposizioni e interventi
Di innovazione per quanto riguarda il pubblico impiego le pensioni con la sanità vengano solo o prevalentemente tra posizioni radicali di sinistra
Vengono da posizioni che si autodefiniscono riformiste perché si richiamano a un vecchio riformisti
E noi abbiamo di fronte questi due avversarie
E sarebbe illusorio sicuramente pensare che semplicemente fondando il partito democratico abbiamo vinto questa battaglia in realtà al Partito Democratico e soltanto a mio parere un terreno più favorevole per condurla questa battaglia la domanda che allora mi sento di proporre a Macaluso e queste non pensa Luigi che questa battaglia possiamo condurla meglio con dentro il Partito Democratico anziché in ordine sparso ciascuna nelle sue organizzazioni politiche
Il secondo motivo per il quale questa battaglia così difficile perfino più importante
Ed è il fatto che questa battaglia potrebbe far cadere il governo cioè potrebbe mettere in discussione la coalizione che governa il Paese
E mettere in discussione anche il bipolarismo su questo Macaluso ha detto delle cose estremamente meritevoli di riflessioni perché ci sia richiamato l'esempio dei suoi vale a dire ci ha detto che la battaglia contro le posizioni radicali piani di sinistra dovrebbe essere così decisa anche ad avere il coraggio di correre il rischio di mettere in discussione il Governo
E di sostituire gli alleati di sinistra con gli alle con alleati moderati
Questo sarebbe sicuramente un colpo al bipolarismo italiano ma attenzione io penso che qui dentro siamo tutti
Cominciare da chi parla molto affezionati al bipolarismo
Ma non penso affatto
Che sia il bipolarismo sia un principio non negoziabile anche perché Claudia Mancina ci ha spiegato e Tonini ci hanno spiegato il loro documento che in democrazia principi non negoziabili non ne esistono in realtà secondo me qualcuno ne esiste anche in democrazia ma comunque certamente tra questi non c'è il bipolarismo quindi io non mi sentirei di escludere
Che in condizioni di emergenza e di fronte per esempio a scelte dirimenti per esempio di carattere internazionale non fossimo costretti a mettere in discussione l'alleanza di governo che attualmente governa il Paese e quindi anche il bipolarismo
E ha ipotizzare alleanze con forze moderate o addirittura una grande coalizione
Nessuno di noi lo auspica questo ma nessuno di noi seriamente lo può escludere in via di principio
Ma anche in questo caso la domanda che vorrei porre a Macaluso che ci fa riflettere su su questo punto è
Anche nell'ipotesi di questo scenario che non possiamo escludere
Non sarebbe più conveniente per noi
Affrontarlo dentro ecco Partito Democratico anziché invece in ordine sparso
Cioè il partito democratico un grande partito a sinistra che raccolga trentacinque aspiri a raccogliere il quaranta per cento dei voti è un partito che nelle condizioni eventuali di questo scenario può affrontarlo seriamente
Perché una grande coalizione può anche essere possibile in un sistema bipolare e non diventa contraddittorio non diventa eversiva solo se a sinistra c'è un grande partito che in grado di affrontarla se ci si va in ordine sparso nell'eventualità che si concretizzi questo scenario che nessuno di noi ha auspicato allora si veramente che noi mettiamo in discussione e capisaldi del sistema politico che vogliamo costruire pertanto a me convince di più la risposta che dà Claudia Mancina che ieri ha dato Claudia Mancina
Sulle difficoltà della costruzione del partito democratico Claudia Mancina ci ha segnalato due elementi il primo e la legge elettorale
Non c'è dubbio
Ma non soltanto a mio parere perché è una legge parzialmente proporzionale non è totalmente proporzionale come sapete
Ma perché è una legge che ha ridato ai partiti il pieno controllo delle candidature anche più di quanto non avessero precedentemente
Quando ci chiediamo le ragioni di una resistenza degli apparati che non sono solo quelli di vertice ma sono anche quelli intermedi che controllano le candidature e le migliaia di posti di sottogoverno in Italia non possiamo non vedere che è una legge di questo tipo Lia estremamente rafforzati egli ha anche rafforzati nella loro resistenza conservatrice è un cambiamento
Un politico organizzativo e così via pertanto io se devo scegliere la strada estrema del referendum nel caso che non sia possibile andare ad una nuova legge elettorale
Preferirei abolire sic et simpliciter dall'attuale legge anziché aderire al referendum Guzzetta
L'altro elemento
Dopo ce lo spieghi
Allora diciamo riapprovare la vecchia come suggeriva mi pare ma Quartiani
Piuttosto che i referendum Guzzetta perché considero la questione del controllo centralizzato delle candidature da parte delle segreterie un elemento devastante dal punto di vista del funzionamento democratico del sistema politico
L'altro elemento che ci suggeriva Claudia Mancina è il problema della leadership non si è mai visto dice lei un partito che nasce senza leader
In realtà il problema a me pare giusto ma anche più ampio non è solo la leadership e la governance più complessiva del partito che come abbiamo avuto un'opera detto coinvolge migliaia di quadri intermedi ben praticati dalle loro posizioni conservatrici molti di loro non tutti ovviamente ma una parte consistente di loro
Ed è un problema anche che se se proseguiamo in questa similitudine tra partiti e società per azioni potremmo chiamare il problema del concambio delle azioni nel senso che una fusione tra Margherita e democratici sinistra propone un problema di rapporti di forza
Oggi questo rapporto è grosso modo due a uno se partiamo ai voti
Se partissimo dal patrimonio probabilmente sarebbe più favorevole alla Margherita visto che siamo carichi i DS sono carichi di debiti ma in questo caso si parla più di voti che di patrimonio è chiaro quindi che i nostri interlocutori quindi dalla Margherita vedono con preoccupazione una prospettiva nella quale adesso sia assegnata su stabilmente una condizione di minoranza e l'impossibilità di accedere al controllo del partito
Come si risolve questa questione non è ovviamente faccio diciamo proseguendo in questa similitudine tra partiti e società per azioni dirette l'unico modo per risolverlo è
Un grande aumento di capitale che trasformi i due partiti in una public company facendo entrare milioni di azionisti e questa l'ispirazione di rivolgersi al popolo delle primarie
Cioè trasformare due partiti acconto che sono due aziende a controllo familiare familiare tra virgolette in una grande public company con nuovi interlocutori e tanti nuovi azionisti al Sacro la seconda strada
E quella di modificare la governance questo partito
Dare accanto ad un segretario forte di un'elezione indiretta e forte di una chiara definizione dei suoi poteri in ambito statutario Bethel accanto un consiglio dei garanti che sia effettivamente forte cioè spostare parte dei poteri dalla direzione del esecutiva alla garanzia in modo che chiunque si trovi in minoranza si senta garantito dalla sua posizione all'interno del partito sulla correttezza dalla competizione
Per l'accesso alle cariche sulla tutela dei diritti delle minoranze sulla tutela degli azionisti diciamo queste sono alcune idee che abbiamo cercato anche di trasfondere nel documento Beba numero due che vi è stato consegnato
Naturalmente ho finito si tratta di una strada inedita di una strada nuova ma per fortuna la storia ci sorprende sempre in fondo chi avrebbe potuto dire e negli anni cinquanta che il Nuovo Partito Socialista francese sarebbe stato fondato da uno che socialista non era e che era perfino un po'compromesso col regime di DC
Allora se questo è successo in Francia forse possiamo non disperare che anche in Italia possa nascere un partito democratico da ex comunisti ex democristiani guidati da un ex radicale grazie
Allora la parola Giorgio Tonini si prepari Fiorenza Bassoli
Allora l'ampiezza della bella relazione ieri di D'Amico
Mi consente di concentrarmi su un solo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione che naturalmente immagino la specchiate quello un po'del del rapporto tra questo disegno disegno politico del partito democratico e la questione cattolica nel nostro Paese
L'altra sera nello spiegare l'insufficienza riformista della manovra finanziaria Padoa Schioppa rifletteva sul carattere degli italiani
Capaci di compiere sforzi enormi per evitare il baratro quando se lo trovano davanti ma non altrettanto disposti ad impegnarsi per il primato per eccellere non come individui ma come il paese e oggi che il baratro davanti a noi c'è ma non si vede perché lo copre le euro diventa più difficile mobilitare le riserve morali del paesi attorno a un impegno collettivo per il risanamento lo sviluppo l'equità
Questo retaggio storico potremmo dire che allo stesso tempo la ragione della mancanza in Italia di un grande partito democratico
Popolare nazionale capace di organizzare la mobilitazione delle risorse intellettuali e morali del Paese
Perché analizzarle verso obiettivi di progresso
Ed è anche la ragione al tempo stesso per impegnarsi a costruirlo questo soggetto perché ne vale la qualità civile democratica del nostro futuro
Ho trovato l'altro giorno una bella frase di Beniamino Andreatta che lui per la verità
Riferiva alle grandi scelte di politica estera del nostro paese ma che va va benissimo al caso nostro
E mi viene da dire con le sue parole che dal successo di questa nostra impresa l'impresa di dare all'Italia questo partito nuovo partito democratico dell'Ulivo
Dipende la possibilità di girare la storia su se stessa
Frustrando le visioni della storia caratteristiche della visione degli antichi di un eterno ritorno
Per dirla con i filosofi della storia inglese è sempre Andreatta che parla per trovare una prospettiva un quindi della storia
Progressiva una prospettiva progressiva in cui l'uomo può imparare dai suoi errori speriamo che nella categoria uomo ci sia anche l'uomo italiano che può imparare dai suoi errori piuttosto che una storia attori
Che è quella di una una visione che parla di una condanna ciclica in cui la natura domina e i problemi rimangono sempre con noi e non c'è niente da fare che non rassegnarsi a questa storia
La visione tori di una storia come condanna l'eterno ritorno dell'identico a lungo alimentato continua ad alimentare una copiosa letteratura scettica
Di quelli che l'hanno viste tutte quindi dicono che le cose in Italia non possono cambiare
Una letteratura sulla naturale perciò insuperabile diversità anomalia originalità del caso italiano come tali irriducibile al più ampio contesto europeo
Questo argomento come ricordiamo tutti se ne abbiamo ancora le orecchie viene è stato a lungo invocato per contrastare il bipolarismo politico
L'Italia non è fatta per il bipolarismo politico si diceva ancora qualcuno dice anche oggi
E oggi viene ampiamente utilizzato per contrastare la prospettiva del partito democratico o almeno e in questo momento a me pare più diffusamente per ridurre in modo sensibile la carica innovativa
E tuttavia nell'utilizzare ancora lo schema di Andreatta lo storicismo attori è un cattivo storicismo
E la visione Ewing della storia a ben più solidi argomenti dalla sua parte
è infatti la storia del nostro Paese no la piccola cronaca politica che domanda la fondazione di un nuovo partito bensì anche un partito unico
Perché la storia del nostro Paese non la cronaca politica è storia del nostro Paese il ricongiungimento dell'Italia all'Europa dopo l'ottantanove la caduta del muro di Berlino
E dopo il novantuno novantatré con l'avvento appunto così contrastato del bipolarismo
C'è una
Ho ritrovato un un testo che ha fatto molto discutere anche a Chianciano in questi giorni
Perché l'ho buttato lì provocatoriamente nel loro dibattito un testo giovanile
Di Giuseppe Dossetti che tante volte viene arbitrariamente definito il padre del cattocomunismo
E che nel mille novecentoquarantacinque invece scriveva un un articolo in un giornale di Reggio Emilia
Su cattolici e socialisti il socialismo che compatibile o incompatibile con la religione in particolare con la religione cristiana lui dice che è incompatibile irrimediabilmente compatibile con la religione
Con qualunque religione il socialismo del Partito comunista il socialismo del Partito Socialista Italiano finché Nenni si dichiarerà come si dichiara fermamente irriducibilmente legato alle radici del marxismo ortodosso
Non è però questo il caso dice Dossetti dei laburisti inglesi e degli altri partiti socialisti dell'Europa occidentale che comprendono sempre più una parte di menzogne del marxismo
E ancora più la sua antistoricità cioè il suo superamento e che perciò si orientano verso forme nuove verso orizzonti aperti
Sono gli orizzonti di un socialismo che lui definisce spirituali rischiano il socialismo laburista quel socialismo che non solo noi vogliamo ma che fermamente crediamo sarà la grande conquista dell'Europa di domani
Ecco questo testo che è una piccolo testo lontano dimostra come scavando sotto le radici della diversità italiana ci si possa in battere in una vena profonda
Che con l'Europa sempre comunicato ha sempre voluto comunitaria
Una pena nella quale socialismo il cristianesimo si cercavano anche allora anche nel terribile quarantacinque nel nome della libertà eguale una vena che può alimentare in modo storicamente consapevole l'incontro che oggi può deve realizzarsi nel partito democratico
A condizione naturalmente che il terreno della discussione e del confronto sia politico culturale dunque storico concreto e non astrattamente identità
Dalle dominanti considerazioni del giovane Dossetti sarebbe fuorviante
Trarre la conclusione che si tratti oggi di costruire in Italia un grande partito socialista
Sessanta anni di storia non passano invano
E quella storia non ci ha consegnato un partito socialista assimilabile sul piano della cultura politica della capacità di rappresentanza e delle dimensioni elettorali ai grandi partiti socialisti socialdemocratici e laburisti europea
La nostra storia è stata diversa nel bene e nel male e con la storia non si polemizza
Per dare alla democrazia italiana un partito che svolga in Italia la funzione nazionale che in quei partiti svolgono nei loro Paesi è necessario dar vita insieme ad un partito democratico su questo
Questa un pure una chicca potremmo dire una cosa ormai acquisita
E tuttavia da queste illuminanti considerazioni del giovane Dossetti va attratto piuttosto lo stimola dei geologi Giare per così dire a ridurre allo stato laicale la questione della collocazione europea del nuovo partito
Il partito democratico italiano non potrà collocarsi in Europa se non nel campo del socialismo europeo
Un campo che potrà e dovrà essere ulteriormente allargato ed è arricchito ma che in nessun caso potrà prescindere dal PSI
Non sono non ci sono le condizioni per pensare ad altro a meno che non si immagini
Un assurdo isolamento del nostro Paese non ci sono le ragioni per farlo
Perché il socialismo incompatibile con la religione per usare espressione di Dossetti è stato a lungo quello italiano e talvolta se mi passate questa espressione gli eredi di questa storia pensano ancora di essere incompatibili con la regione non quello europeo nel quale invece questa convivenza è stata assolutamente pacifica anti anzi questo intreccio di ispirazione
Ma la riflessione di Dossetti non si ferma qui alla compatibilità tra cristiani socialisti come sostiene Castagnetti sostenuto Castagnetti l'altro giorno su Europa e l'ha ripetuto atte a Chianciano in garbata polemica con noi
Questo questa della compatibilità lo sappiamo una cosa vecchia ormai almeno dagli anni Sessanta da quando nacque il primo centrosinistra
Dossetti dice qualcosa di più lui parla di il socialismo che non sono i vogliamo ma e fermamente crediamo sarà la grande conquista dell'Europa di domani a un socialismo spirituale cristiano
Questo è un punto di assoluta importanza è un punto provocatorio ma è un punto di assoluta importanza ne va della qualità del partito democratico il suo essere davvero un partito nuovo oppure un mero contenitore di partiti confederati
Questo è il nodo della discussione in questo momento non tanto il set si fa il partito democratico
Ma come dimostra la vicenda di Chianciano serve davvero un partito nuovo pure un mero contenitore di partiti confederati
Castagnetti ha ragione quando sostiene che il Partito democratico deve rappresentare non un ingresso di qualcuno in qualcun'altro qualche altro partito ma un incontro il problema è capirsi sulla natura e la qualità di questo incontro
Per segnetti chiede che la tradizione del cattolicesimo democratico sia riconosciuta alla pari di quella del socialismo democratico e della liberaldemocrazia come cultura di riferimento del nuovo partito
Espressioni quasi identiche per la verità sono abitualmente utilizzate quasi istintivamente utilizzate da molti nostri compagni anche alti altissimi dirigenti dei DS c'è un'insidia attori in questo linguaggio
Per dirla con Andreatta si sente aria di eterno ritorno dell'identico
Di gattopardi ISMU italiano tutto cambi pur perché affinché nulla cambi perché espressioni come queste non sembrano tener presente la ragione principale della necessità e urgenza di dar vita a un partito nuovo
L'insufficienza di tutte e di ciascuna delle culture riformiste del Novecento in particolare nella loro versione italiana separatamente presi a comprendere e affrontare le sfide del nuovo secolo
Ma anche perché espressioni come queste non sembrano cogliere come il cambiamento di paradigma politico culturale sia già e da tempo in mezzo a noi
Al punto che è diventato ormai del tutto impossibile non solo in Europa e nel mondo ma perfino in Italia cogliere ciascuna delle culture politiche del Novecento per così dire allo stato puro non già pienamente diffusamente contaminata con le altre
Basti leggere ormai le ragioni del socialismo italiano per vedere quanta contaminazione grazie Manuele Macaluso ci sia in quelle pagine
Non esiste in Europa e nel mondo una cultura socialista democratica che non sia impregnata di liberalismo e assai di frequente di spirito religioso Tony Blair e allo stesso tempo socialista liberale cristiano
Gordon Brown è la stessa cosa e non è affatto un'eccezione nel panorama europeo
E il fatto che in Italia questo ancora non si vede abbastanza nella leadership dell'Ulivo e il sogno di Dossetti le quarantacinque ci appaia ancora come un utopia è il segno di un ritardo da colmare non di una originalità da difendere
Per questo mi piace usare espressioni leggermente ma significativamente diverse da quelle di Castagnetti
La tradizione cattolico democratica al pari delle altre deve concorrere alla costruzione no di un nuovo partito ma di una nuova cultura politica a fondamento del partito nuovo
Insieme dobbiamo fare una nuova cultura politica che sia l'ha cultura politica l'unica cultura politica aperti a ovviamente sempre aperta del nuovo partito
E ciò è possibile proprio perché è da molto tempo che lo stiamo facendo anche se spesso lo facciamo senza nemmeno accorgercene
A questo allude profeticamente l'espressione del giovane Dossetti che oggi suona al ovviamente socialismo spirituale cristiano
Un'espressione intraducibile nel senso della coabitazione tra culture autosufficienti
Ma che si può tradurre invece solo nella elaborazione di una cultura nuova che superi gli storici steccati tra sinistra laica
E cattolicesimo democratico steccati evidentemente apparivano insopportabile perfino al giovane Dossetti del quarantacinque non potrà infatti a fermarsi in Italia una cultura politica nuova senza una visione nuova del rapporto tra laicità e ispirazione religiosa
Il partito democratico non potrà in un dovrà essere ovviamente un partito di ispirazione cristiana ma dovrà essere un partito nel quale l'ispirazione cristiana abbia piena cittadinanza nel costruire questa cultura comune
Al tempo stesso il partito democratico dovrà essere un partito laico nel senso di Poste secolare per usare un'espressione di Habermas ovvero di una laicità che non ha nulla a che vedere con la generalizzazione politica di una visione del mondo secolari Istica
In quanto essa riconosce sono sempre parole di Faber massa alle convinzioni religiose uno Stato seppi Stenico e non è semplicemente irrazionale
Ma costituisce una dimensione irrinunciabile ancorché non esclusiva e neppure generalizzabili della comune razionalità
Penso che sarebbe più interessante per i cattolici democratici promuovere nell'Ulivo una discussione innovativa e perciò non introversa sul rapporto tra spiritualità etica e politica che questa guerra di trincea che a me parrebbe già persa nei fatti
Sulla collocazione europea del nuovo partito
O anche sulle forme e sui modi di una presenza dei cattolici associata dentro il partito democratico non sono contrario ovviamente in linea di principio a momenti e strumenti di riflessione comune ma la sfida vera e altrove e altrove e allora la funzione dei cattolici democratici nell'Ulivo
Dobbiamo promuovere una riflessione di tutto il partito nuovo sul ruolo politico della religione
Un ruolo che nessuno può più disconoscere
Ma che può degenerare verso il fanatismo
Fino a fare della religione la più potente forza distruttrice fino al nichilismo del nostro tempo
O invece produrre le motivazioni più tenaci e pazienti alla costruzione della pace della libertà eguale per tutti attraverso la cultura della fraternità
Il neo senatore democratico dell'Illinois il nero Barack Obama
Diceva in una conferenza nel giugno scorso che i laicisti si sbagliano quando chiedono ai credenti di lasciare la religione fuori della porta
Prima di fare il proprio ingresso in pubblico
Lincoln o Martin Luther King in sostanza la maggior parte dei grandi riformisti della storia americana
Non solo erano motivati dalla fede ma hanno più volte usato un linguaggio religioso
Per sostenere la loro causa di questa Energia di questa risorsa
Il nuovo partito non può fare a meno anche per affrontare in termini nuovi di rapporto tra etica politica e politica attorno alle grandi questioni antropologica del nostro tempo
Che chiedono una rivisitazione della tavola dei valori fondamentali della convivenza civile lungo l'asse che collega come abbiamo provato a scrivere con Claudia Mancina nel testo che avete esaminato la libertà con una responsabilità questioni che possono essere compresi affrontate e risolte in una chiave che non sia né repressiva né permissiva due varianti in definitiva dell'Unità cultura di destra ma pienamente umanistica solo attraverso la contaminazione tra le culture una contaminazione della quale la spiritualità prima ancora dell'etica cristiana non può non essere parte fondamentale grazie
Giorgio Tonini anche Silvio Mantovani essendo pure degli estensori per documenti che poi prenderemo in considerazione
Approveremo alla il verrà seduta hanno avuto la possibilità di utilizzare più tempo di quello che abbiamo stabilito per gli interventi che a questo punto tornano i dieci minuti esatti e ora alla parola Fiorenza
Ma sono in seguito alla Patrizio verrebbe
La prima domanda che io mi sono opposta quando sono venuta qui ieri è stata questa sera esperto lo scorso anno noi ci troviamo più lì più vicino più lontano all'obiettivo di costruire il partito democratico
E la risposta che mi sono data e che siamo più vicino perché a mio parere ci sono delle novità notevoli
Il primo il risultato delle elezioni politiche che ci hanno premiato laddove ci siamo presentati uniti anche nelle zone nord del Paese dove ancora governa il centrodestra
Secondo è che la nascita seppure risicata e della nuova maggioranza di centro sinistra cioè immediatamente portato la costruzione dei gruppi dell'Ulivo sia alla Camera che al Senato
E vorrei sottolineare che questo non è un fatto formale perché essendo io un senatore devo sottolineare come insieme DS e Margherita lavori in ogni giorno lasciatemi fare questo paragone e la carne e del sangue e delle questioni concrete perché questo ad esempio per il Senato è una questione vitale
Lavorare insieme in una maggioranza così composita e con spinte strattoni da parte dell'ala radicale di sinistra ma anche dei partiti dall'altra parte dei partiti di centro vedi il caso De Gregorio
Non è certo facile oggi però a differenza di prima la maggioranza DS e Margherita sarebbe in qualche modo costretta a lavorare insieme a trovare punti d'accordo
Perché sarebbe una grossa responsabilità verso il Paese far cadere questo governo soprattutto in un momento così Complesso dove i grandi sono le aspettative
Per il governo del Paese occorre però ben altro che averi numeri sufficienti occorre a mio parere un progetto d'innovazione
Perché senza questo forse il Paese non può uscire dallo stallo economico e sociale in cui si trova
Partiamo dall'esempio della questione delle staminali
Che si è posto nel mese di giugno con ritiro da parte di Mussi della firma dell'Italia al patto dei cinque
Che aveva bloccato il sesto programma di ricerca e che senza il ritiro dell'Italia avrebbe bloccato anche il settimo programma di ricerca europeo
Io non sarei così liquidatoria come ho sentito qui Rispetto questo fatto e non per una difesa di ufficio ma perché il tema diciamo del confronto che si è aperto su questa questione
è un confronto diremo è stato molto duro perché per evitare che si spaccasse il centro sinistra abbiamo dovuto lavorare fortemente nell'Ulivo nei gruppi dell'Ulivo per trovare un punto un punto d'incontro sul non è che è arrivata a mio parere è stato un successo non solo perché ha chiuso una ferita che si era aperta nel centrosinistra con la legge quaranta
E poi con il referendum ma ha fatto fare anche un passo in avanti a questa questione vorrei ricordare che con il testo approvato dal Senato viene superata intangibilità dell'embrione che è stato uno dei che è uno dei punti cardine della legge quaranta ed è per questo che la Binetti è stata così duramente
Fischiata da CL è stata anche richiamata dalle gerarchie religiose
Oggi noi in Commissione andiamo avanti su questo tema nella Commissione sanità abbiamo il tema del testamento biologico che sarà un altro momento di incontro confronto
C'ama anche trasversale con la parte con la parte cattolica proprio per definire alcune questioni chiave come l'alimentazione e l'idratazione come l'obiezione di coscienza come il parere del medico
Quindi è un percorso che si è aperto con quella posizione che oggi va avanti nel confronto e che non si ferma
Quindi se è vero che il governo non dipende interamente dal Partito Democratico e dalla sua costruzione
E comunque è vero che il percorso positivo o l'arresto della costruzione del partito democratico lo influenzerà notevolmente e quindi influenzerà anche il futuro del Paese
Se la parte maggioritaria dell'Unione non creerà un'intesa programmatica non si presenterà alle elezioni locali del prossimo anno nitida
La gente che è andata a votare in percentuale bulgara perché sapeva qual era la partita in gioco riguardo la governabilità del Paese sicuramente ci punirà punirà queste forze che non sono capaci di prendere le loro romani il Governo di questa di questa realtà
Oggi non si chiede solo a questo governo di uscire da una situazione gravi di conti pubblici ma si chiede questo governo anche di avere la capacità di innovazione
Io non so se il centrodestra pronte porterà alla gente del ceto medio sulle piazze il fatto è che il Progetto
Che noi dobbiamo delineare un progetto un nuovo non solo per le condizioni economiche e sociali per il Paese ma è un progetto piedritti anche i rigurgiti dell'antipolitica come quelle degli anni degli anni novanta perché ci dobbiamo misurare anche con un forte distacco che purtroppo avuto la politica dei problemi del quotidiano l'eccessiva frammentazione che questo ha portato pensiamo che sono nel centrosinistra ci sono tredici partiti e tutti che all'esterno danno un'immagine di litigiosità tra di loro
Ecco tutto questo pur continua a portare lontano dalla politica le nuove generazioni le donne ma anche più in generale la parte diciamo così che dovrebbe farsi carico la parte le classi dirigenti di questo Paese
Io credo che ci sia bisogno di partito democratico
Per superare il limite dei nostri riformismi ancora troppo ancorati alla tradizione del ventesimo secolo e non attrezzati a rispondere a temi come il disagio forte la paura che crea la globalizzazione si dal punto di vista della concorrenza sul piano economico che per quanto attiene la difesa dei diritti la paura interrogativi che apre l'immigrazione paura interrogativi di cui l'estate appena trascorsa
Tra sbarchi veri o presunti tra violenze vere o presunte ce ne ha dato un saggio
I temi che questo comporta i temi della diversità di costumi di religione e di cultura come integrare questo ma senza naturalmente nel rispetto degli altri e delle delle culture e delle religioni senza transigere però sul fatto che nel nostro paese chi stare nel nostro Paese deve sottoscrivere un patto di cittadinanza
Come lo sottoscrive ogni cittadino italiano la limitazione della libertà personale che rischia di affermarsi in omaggio a la sicurezza contro il terrorismo o al nodo ancora più subdolo delle intercettazioni di massa vedi il caso della Telecom
L'invecchiamento della popolazione e la precarietà del lavoro per i giovani che ci pone una serie di domande sul sistema pensionistico ma anche come riorganizzare questo Guelfa di cui parliamo da vent'anni ma che di fatto non siamo in grado di ritenere di organizzare e che cosa vuol dire invecchiare così a lungo
Un Paese dove non nascono bambini a sufficienza per rimpiazzare il numero dei morti nel due mila e dal due mila sei al due mila e undici noi perderemo ogni anno dati Istat duecentocinquanta mila unità li Moratti in per il ventinove e cinquantanove anni dal due mila undici del due mila e sedici se non si inverte questa situazione noi ogni anno perderemo tributi trecentocinquanta mila unità lavorative
Un Paese che invecchia per quanto gli anziani siano Zilli è un Paese che difficilmente in grado di innovare e di stare al passo con la concorrenza di Paesi più giovani come l'India e la Cina ma anche nell'Europa come la Spagna la Francia e la Germania
Ora pensiamo che questi interrogativi possa dare una risposta politica sotto il governo
Il decreto Bersani il Documento di programmazione economica le scelte sulla Finanziaria sono alcuni dei provvedimenti che tra l'altro hanno suscitato non pochi problemi e ora molti altri verranno alla scadenza
Questo riguardano la modernizzazione della pubblica amministrazione il risanamento e il rilancio di innovazione nella sanità nella scuola e nella ricerca
Ora se su questi temi non c'è la politica il governo da solo non ce la farà come avvenne nella legislatura novantasei e due mila e uno
E da solidi S. Margherita non possono farcela occorre quindi dare più forza
Al percorso del partito democratico che da undici anni Renato attraverso l'esperienza dell'Ulivo e via via seppure gracile e cresciuto sulle sue gambe
E dopo ore non solo che nella sua formazione questo Partito democratico guardi con attenzione al di fuori di sé alle alle forze che si muovono intorno non solo diciamo nel nel nell'ambiente politico ma anche nella società
Un partito che questo del democratico che non si guardi indietro per rimarcare le differenze ma guardi avanti per produrre innovazione la forma partito io uno no naturalmente delle risposte preconfezionate ma penso che questo partito
Non può nascere senza un radicamento sul territorio ignorando la voglia di parte filone che si espresse vado a finire velocemente
Dicevo ignorando la forza di partecipazione e la voglia di partecipazione che si è espressa con le primarie ma anche ignorando i principi della sussidiarietà che si sono espressi e che sono espressi nella Carta costituzionale europea
Tenere alta la politica in questo momento significa mio fare a mio parere avere un progetto di crescita civile
Del Paese il seminario che si terrà la settimana prossima cinque sei ottobre che verrà il vedrà impegnati i gruppi parlamentari le direzioni dei due i partiti io mi auguro che faccia un passo avanti occorre però per noi avere molta attenzione a quello che accadrà lì perché quello che accadrà lì non sia diciamo così una un fatto un fatto formale io credo che anche la capacità di costruire una rivista comune dei momenti di formazione comuni
Possa essere un cammino importante nella costruzione concreta del partito democratico e fusione fredda non lo so io so solo che per le fusioni calde ci vogliono dei grandi sconvolgimenti ora noi usciamo da da anni in un processo politico che ci porta continuamente diciamo a dissodare nuovi nuovi terreni
Ma importante questo percorso perché in qualche modo apre anche un confronto nell'Europa su quello che è il futuro della politica
In Europa e anche del del bipolarismo e anche di quello che è il futuro delle delle forze tradizionali che hanno Verratti paesi europei e mi pare che questo confronto quindi assuma una dimensione anche a livello internazionale
Io credo che per quello che ci riguarda aprire questo percorso continuare questo cammino per incontrare la politica come momento di confronto e di
E di diciamo così tipiche e anche di progetti sia aprire una nuova porta sul futuro
Allora
Parola Patrizio dal prete
Segue Nicola oltre
Allora buongiorno a tutti io sono Patrizia Brenta le occasioni gradita anche per dare una comunicazione che a Verona e nato il circolo Libertà eguale Piero Gobetti da circa quattro mesi è un gruppo nutrito di giovani soprattutto di trentenni e anche più molto giovane tra i ventenni e venticinque
Allora io volevo portare il mio contributo per quanto riguarda il Partito Democratico allora di partito democratico negli ultimi tempi prevaleva del Partito Democratico si è molto discusso dei contenitori più che dei contenuti
Infatti vediamo che da una parte si da una parte si parla senza spesso del PSI sei collocarci in Europa nel PSE e dall'altra parte invece si parla sempre più spesso di collocarci in altre aree che vanno definite al più presto possibile però credo che ci siamo fermati per quanto riguarda il papiro democratica democratico all'identità mentre invece oggi è necessario minima fecondazione tra le diverse aree il riformismo
Soprattutto occorre partire dai valori che più ci accomunano più che danno l'identità
E per fare questo occorre il coraggio e innovazione coraggio che negli ultimi tempi questo governo di centrosinistra non ne ha avuto
L'ultimo caso è stato la finanziaria credo che c'è stata una mancanza di coraggio e che si è molto ceduto nei confronti dei sindacati ieri ho ascoltato molto bene Baretta lo conosco da lungo tempo Baretta però fare per la prima volta non le è stato molto non era arrabbiato nei confronti di questo guancia sì sì a questo duplice Morena cosa molto che lascia molto pensare anche perché io vengo da una realtà pur essendo napoletana realtà del nord est che non ci capisce
Non capisce e per l'ennesima volta stiamo perdendo un'occasione che quello appunto di intercettare nuovi strati che ci hanno portato ieri sera io ho ricevuto una telefonata molto arrabbiata vigente che è in quella fascia che va dalle quaranta mila lire settanta mila euro nel nord est c'è ed è molto ampia
E questo lascia molto perplessi per chi opera nel nord est soprattutto una certa sinistra
Poi credo anche che per me coraggio e innovazione vuol dire anche correre il il rischio e ad affrontare la realtà con strumenti nuovi non possiamo pensare di affrontare la realtà sociale che ci circonda con un armamentario che tipico dei partiti e di una cultura di un novecento e per fare questo comunque occorra anche un rinnovo questa parola potrà rinnovo e un ricambio della classe dirigente proprio perché occorre che quest'anno lassativi gente che va a formarsi anche c'era si è formato in alcuni ambiti
Che apre soprattutto a quella generazione cosiddetto un generazione ulivista che c'è perché ha approcci e linguaggi nuovi nell'affrontare proprio le politiche sociali ed economiche
Bisogna correre il rischio e il partito democratico può essere un'occasione
In conclusione volevo chiederle volevo chiudere dicendo che bisogna porre visita anche per non perdere l'ennesima occasione che la storia ci offre grazie
Per prima di dare la parola micropolveri ama Bucciarelli comunicarci
Della situazione organizzativa di cassa
Occorre mostro io quest'anno me ne sono occupata un po'poco poi ho chiesto come andava la situazione di cassa e non va bene mi pare di capire cioè non e la cosa insomma fatta saggi dal gruppo incolpano
Allora i circoli però mi rivolgo nostro ai circoli ma anche a tanti amici
Che hanno dato solitamente un contributo per la documentazione che anche quest'anno abbiamo dato il sei non abbiamo ottenuto molto e poi anche alcuni amici autorevoli che hanno fatto sempre qui la loro testa
Quindi pasta secca ogni i cinque
Diciamo qualche contributo per la documentazione e qualche contributo di nostri iscritti autorevoli che di solito regolarizzava no qui la loro posizione
Ed ecco via e che se no pienamente non si può nemmeno a dire grazie a tutti quanti ci hanno sostenuto
Collega è moltissima di soldi per una podisti fate uno sforzo grazie
Allora Nicola Volpi segue Roberto Guerzoni
Buongiorno io sono Nicolò volpe del neonato circolo ultimo Gobetti libertà uguale Verona
Si sono il vice presidente di questo circolo Nikolaj ricollegare a quello che ha detto il presidente Patrizio Del Prete che ha parlato prima di me
Ecco sì parliamo di partito democratico dobbiamo innanzitutto interrogarci su quale sarà il ruolo dei giovani in questo partito in questa nuova realtà politica
Viene secondo me infatti il rischio che nasca una realtà un po'pacchi termica
Governata controllata forse dai soliti volti della politica italiana
E dunque una struttura in cui
A causa delle notevoli dimensioni tende ad un po'a riprodursi quelli che sono gli scontri politici già presenti all'interno dei partiti dei singoli partiti del centrosinistra insomma questi scontri vengano amplificati
Questo non farebbe che accrescere la diffidenza la sfiducia delle persone in particolare dei giovani che già molto spesso sembrano inconsapevoli
O diffidenti rispetto a questa realtà in movimento che sembra essere il partito democratico se parliamo infatti con i giovani nelle università ma alcuni neolaureati ma anche con i letti con i lavoratori ci rendiamo conto che c'è una sostanziale delusione
O alle volte anche peggio menefreghismo rispetto alla politica tutto ciò che è politico
E alle volte addirittura da c'è l'incapacità che appaiate quello che la politica e i suoi meccanismi per lo meno a livello istituzionale
Ed a notare che questo purtroppo avviene spesso tra persone che hanno alle loro spalle studi anche politici
Lo dico io perché sono ho studiato Scienze politiche conosco bene l'ambiente accademico se vogliamo e mi sto avviando appunto che su questa strada
E molto spesso il rischio è o incompleto la completa completo di flusso la completa in completo abbandono
Della partecipazione politica o anche peggio
Il rifugio nell'estremismo di gruppi o purtroppo anche di partiti che alle volte occupano posizioni di governo
E secondo me tutto questo deve cambiare
Deve cambiare ma il punto qual è che se
Questo partito democratico non assume non non non assume un volto che sia veramente nuovo per la politica italiana insomma non rappresenti una cesura se vogliamo un anno zero nella storia del della sinistra del centro sinistra italiano la situazione sarà sinceramente difficile cioè si parla molto di gerontocrazia di mancanza della presenza dei giovani nella politica italiana però se è difficile fare avvicina che i giovani si avvicinano a questa realtà secondo me sarà il nuovo partito democratico che dovrà avvicinarsi ai giovani dovrà fatta avvicinare i giovani a questa realtà
Soprattutto facendo sì che non si riproducano logiche burocratiche o diciamo pure di riproduzione di di di di di vecchie situazioni che appartengo alla politica italiana giacché importante e che nuovi nuovi settori nuovi segmenti della società entrino in questo partito ma fondamentale secondo me è anche che giovani che abbiano un esperienza
Ne sprizza lavorativa o comunque buoni capacità intellettuali ma che non abbiano mai fatto politica attiva proprio per l'incapacità di trovare l'impossibilità di riconoscersi mediata attuali entrino in questo partito
Sostanzialmente forse questo cambierà realmente le logiche all'interno de la politica italiana quindi l'importante è che alla fine il tra virgolette i vecchi esponenti della politica italiana in qualche modo si se non si facciano da parte quantomeno lascino un ampio spazio a queste nuove generazioni
Ma riteniamo pertanto che il circolo Libertà eguale di Verona sia una rappresenta un segnale da questo punto di vista in quanto vi è un cospicuo gruppo di giovani
Trentenni quarantenni o addirittura come il sottoscritto appena venticinquenni
Che possano veramente dare vita a una struttura cioè rappresentino se vogliamo uno dei tanti embrioni un abitante delle tante dei tanti delle tante Cellule di questa nuova struttura politica
E dunque in cui la a nessuna politica deve essere dinamica innanzitutto e che rappresenti veramente qualcosa di nuovo io dunque come ha detto il il presidente Patrizio Del Prete
Speriamo che questa questo partito apra veramente alle nuove generazioni
E che cambi sinceramente quella che sembra tuttora e sempre una situazione imposta in cui sembrano esserci essere più presenti le lotte tra differenti gruppi collegati che siano de La Margherita che siano dei DS non è questa la cosa importante ma che lascerò ve l'assicuro
Perplessità nel mondo dei giovani ma non necessariamente dei giovani già che già lavorano o con grandi con grandi capacità anche tra persone più comuni se vogliamo che vorrebbero in ogni caso partecipare grazie
C'è Luciano Guerzoni
Federico Testa
E allora don Antonino
Segue Francesco Baruffini e poi daremo una parola per le conclusioni Enrico Morando
Credo che al di là delle nostre intenzioni la vicenda
Del partito democratico sia strettamente legata alla vicenda del Governo
Alla vicenda del governo
Certo
Alcuni alcune delle prime iniziative del Governo penso a quelle in politica estera sul Medioriente o al decreto Bersani vanno nella direzione del partito democratico
Pensiamo per esempio alla politica estera
Ha una visione di un ritrovato ruolo
Unitario dell'Europa ma non in contrapposizione agli Stati Uniti
Oppure alla logica che ispira il decreto Bersani che non ha niente a che fare con la logica tradizionale del movimento operaio perché pone al centro dell'iniziativa politica eccetera il cittadino consumatore ed è qualcosa di diverso rispetto all'impostazione tradizionale del movimento operaio
Poi certo c'è una difficoltà evidente nel governo che è emersa anche con questa finanziaria a fare emergere dalla sua azione un progetto
Ma difficoltà rispetto alla quale io non mi stupisco perché
Già dalla presentazione del programma all'Eliseo un programma di trecento pagine
è si rese evidente
La difficoltà di giungere ad una sintesi
Politica
Delle prima delle elezioni noi abbiamo sempre detto che occorreva un'alleanza che allarga per battere Berlusconi all'interno dell'attuale agisse come efficacia il cosiddetto motore riformista o il pilastro come lo chiamava ieri compagno Macaluso
Mentre la prima condizione si è realizzata seppur di misura perché se lo diceva ieri qualcuno se la campagna elettorale posso durata altri due-tre giorni probabilmente il risultato sarebbe stato ancora peggiore sulla seconda condizione che a mio avviso era più importante della prima e passi avanti non se ne sono fatti
Cioè il cosiddetto motore riformista della coalizione non ha fatto passi avanti
A volte personalmente mi sembra di vedere un copione già visto ai tempi della svolta dei DS dell'ottantanove
Il lanciare un obiettivo ardito fortemente innovatore poi subito dopo cominciare a frenare cominciare con i distinguo con i sei ma preoccuparsi di che cosa farà quella di che cosa farà quell'altro
Un atteggiamento che probabilmente star della formazione anche di un gruppo dirigente mi riferisco al mio partito ai DS ma che in genere non ha non è evitato le scissioni e arte potenziati i progetti innovatori che si era riuscita a mettere in campo
Ora io per esempio ritengo io spero che dal seminario di Orvieto della prossima settimana emerga qualche indicazione non sulla data di fondazione del partito democratico
Perché questo potrebbe anche non essere importante la Mancina ieri faceva delle considerazione molto acute sul legame tra fondazione del Partito Democratico è questione della leadership
Anche se io penso che portare fino in fondo quel ragionamento potrebbe portare alla distruzione del progetto partito democratico perché la questione della leadership opposto prodiane ancora più spinosa per dirne uno della questione del socialismo o dei termini eticamente Sensi ora io penso che da Orvieto venga qualche indicazione sulle tappe sul percorso perché c'è molto scetticismo inciso io frequento un po'le associazioni riviste e anche in questi associazione che sono nate con questo scopo di unire i riformisti partito della costituente dell'Ulivo eccetera eccetera e poi la Federazione dove Scoppola
Stilo il Regolamento eccetera eccetera cioè un senso un po'di sfiducia di scoramento di stanchezza
Cioè la gente è stufa di aspettare di giochi e giochini che ovviamente
E dove la sensazione è evidente che non ci sono grandi
Come dire non ci sono grandi dissensi politici in ballo ma che si cercano pretesti dissensi per questioni di collocazioni di potere all'interno del nuovo partito io per esempio riterrei una battuta d'arresto se da Orvieto la prossima settimana uscisse fuori l'idea della federazione perché francamente questo mi sembrerebbe ridicolo visto che l'abbiamo fatto un anno e mezzo fa ed è finita come è finita con una cabina di regia che non si è mai riunita e con questa federazione che non è riuscito a prendere una posizione unitaria sul nulla se non ricordo male
E vengo all'ultima questione
La questione che si è molto discussa quest'estate
Ma che secondo me non è stata impostati in maniera corretta e cioè la questione del socialismo
Che su questa questione noi dobbiamo intenderci
Perché attinente diventa una questione sollevata un problema reale viene quest'trasformato in una questione artificiosa per bloccare o rallentare il processo
Perché se si pone una questione di fatti cioè il campo delle forze progressiste d'Europa per lo più organizzato nel campo socialista nulla quaestio questa mi sembra una questione evidente è evidente che il nuovo partito dovrà fare i conti con questo campo ma se la si pone invece Comuna questione ideologica
Come rivendicazione di una sorta di primogenitura su alcune tematiche beh io non sono d'accordo
Non sono d'accordo perché penso che un nuovo partito in Italia abbia senso e il vero tema secondo me questo anche se Siegfried gerarchizzare opporsi ripenso nei rapporti all'interno della famiglia De libertà uguaglianza solidarietà
Noi
Le componenti fondamentali che dovrebbero dare dita
Al nuovo partito sì sono cimentata lungo storicamente in Italia con i due temi dell'uguaglianza e della solidarietà il nuovo partito secondo me deve fare un salto di qualità se volessero una cosa nuova se non vuole essere soltanto l'incontro tra gli eredi di muore Berlinguer come piace piace dire a qualcuno perché se sarà solo questo sarà poca cosa noi cioè dobbiamo nuovo partito deve assumere fino in fondo l'orizzonte del liberalismo cioè
Che la libertà e condizione e infine degli altri due termini della triade dell'uguaglianza e della solidarietà se non faremo questo non faremo un partito nuovo
A mio avviso
E consentitemi di terminare con
Una sorta di simulazione retrospettiva
Ci si domanda spesso ci viene continuamente sollecitata questa domanda è una risposta sul perché quali siano le ragioni storiche e politiche
Del partito democratico anche da parte di autorevoli come mente attori questa domanda c'è stata posta che qui ieri in qualche intervento
Beh io risponderei con una simulazione retrospettiva anche se so bene che la la storia non si fa con i se e con in mano
Andiamo guardarmi indietro al diciotto aprile del novantanove a quando si votò la prima volta per abolire la quota proporzionale Della le sul sulla legge elettorale
Quel referendum che perdemmo per un soffio
Beh immaginiamo che nella primavera del novantanove fosse stato già in campo il progetto del Partito Democratico
I popolari allora guidati da Marini
Avrebbero fatto campagna per l'astensione col per il timore di sparire
E anche una parte forse maggioritaria dei DS e si sarebbe scarsamente impegnata su quel referendum con il timore che fosse il cavallo di Troia per il partito democratico io credo di no io credo che noi quel referendum l'avrei molto vinto e sfido chiunque sia qui dentro che fuori a dirmi che vincere quel referendum continua avrebbe significato risolvere almeno al settanta ottanta per cento il problema della transizione italiana dalla quale spetta alla quale ci diamo mettiamo sempre che è una transizione che non finisce mai di transitare quindi io credo che ci sia una necessità storica e politica del sistema del partito democratico in Italia ci sono difficoltà resistenze ma credo che ci dobbiamo impegnare tutti dei modi e nei termini in cui ciascuno di noi capace per conseguire questo obiettivi questo obiettivo altre soluzioni per la questione italiana io non ne vedo se non quella di tornare indietro grazie
Ora la parola Francesco Formenti
L'ultimo degli interventi
Associata e libertà
Eguale ore daremo la parola a Ugo
Io mi trovo più a parlare non solo a titolo personale ma anche in rappresentanza del coordinamento regionale della Regione Emilia Romagna di Libertà eguale
Ne parlo perché è un'esperienza che secondo me è stata molto positiva anche se un'esperienza ancora in una fase di rodaggio e quindi necessita ancora di molto lavoro per poter proseguire
Però ne parla in termini positivi anche perché i temi di cui abbiamo parlato oggi e ieri ieri l'altro quali la gerontocrazia
Il problema è soprattutto legati al partito democratico non possono mai essere dei primi completamente slegati al modo di organizzare il nostro e dalla nostra associazione
Il nostro ottimismo politico
Se scindiamo le tue cose o se pensiamo che semplicemente possiamo risolvere i problemi del partito democratico o del futuro della sinistra liberale italiana
Faccio in un convegno all'anno ad Orvieto dove ci si ritrova una bellissima kermesse
Si discute anche in maniera vivace proponendo delle soluzioni ai problemi che sono all'ordine del giorno anche molti intelligenti interessanti ma se non pensiamo anche di riportare questa esperienza sul territorio e quindi a livello locale
E in qualche modo di essere parte partecipi di quel processo di costruzione anche ai protettori a di una sinistra liberale che si è poi anche il motore riformista
Del partito democratico o di un'altra entità in qualche modo costituisca il motore di sviluppo anche a livello locale credo che la nostra associazione rimarrà sempre un bellissimo luogo di dibattito
Circolo quasi ellenico ma niente di più
Quindi la nostra critica una critica costruttiva cioè quello che proponiamo è di riattivare c'è un pochettino sia a livello locale sia a livello nazionale a livello nazionale in qualche modo riprendendo anche quella tradizione che c'aveva unito anche per moltissimi anni era quella di presentare dei dei verso sui singoli argomenti come la Finanziaria ma così come la politica internazionale e che riunivano a Roma magari non tutti quanti ma una parte anche importante l'associazione a livello locale riprendendo quei temi che sono all'ordine del giorno anche nella lotta politica per la costruzione del Partito Democratico quindi la realizzazione dei gruppi unici quindi di temi legati anche a quale riformismo vuole in qualche modo portare avanti il Partito Democratico stesso e quindi i temi della finanziaria i temi del rapporto stato Società
Quindi la nostra critica è una critica che vuole in qualche modo essere anche un una critica che stimola che porta avanti ottimistico in qualche modo
Il tema centrale di Orvieto è stato sicuramente non solo perché lui era in qualche modo all'origine ma anche perché diventato cui il fulcro del dibattito il Partito Democratico
Con riguardo al partito democratico i problemi che noi poniamo come fondamentali sono questi
Dal dibattito è emerso fondamentalmente che c'è una soluzione che viene proposta anche dall'Associazione per il Partito Democratico tragitti in particolar modo che quella di concentrarsi sul tema della governance
Che in qualche modo però significa anche delegare una grossa fetta del lavoro alle diplomazie dei due partiti di maggioranza del partito democratico e quindi i DS e la Margherita
Dall'altro lato emerso poi il problema del cosiddetto piano industriale cioè dei contenuti della politica del partito democratico
E anche questo è un tema scottante però il concentrarsi eccessivamente su questo aspetto rischia di mettere in secondo piano il fatto che contenuti senza una lotta politica per in qualche modo portarli avanti farli percepire al Paese sia attraverso i mass media ma anche a livello di territorio diventa difficilissimo
Infine emersa quella che è la posizione che dal nostro punto di vista ma anche dal mio punto di vista è probabilmente la posizione che oggi da qualche cosa di più ciclicità una linea guida anche per fortuna il partito democratico più efficaci che quell'appunto della lotta politica
Con un leader che in qualche modo se ne faccia anche il promotore primo questa lotta politica
La critica che io mi sento di fare a questo tipo di impostazione solo questa è evidente che in un sistema bipolare come quello nel quale noi intendiamo in qualche modo agire politicamente la questione della leader del partito de la leadership del partito democratico è strettamente connessa anche la questione della leadership per il governo
Più i tempi si avvicinano alle scadenze elettorali e quindi al termine anche ci satura partendo dal presupposto in questa legislatura possa essere guidata sempre dallo stesso capo del governo
E chiaro che i temi della leadership diventano strettamente urgenti e il tema del Partito Democratico potrebbe anche essere messo in secondo piano ecco perché la proposta che noi riteniamo anche più efficace da questo punto di vista eh
Una lotta politica che in qualche modo credo unanime all'interno del quale il leader possa emergere una maggiore facilità ma soprattutto che sia un leader che ha ben chiaro che cosa non intendiamo per il partito democratico
E quindi il tema del timing in qualche modo anche della lotta politica diventa fondamentale non solo quello delle tappe le tappe chiaramente presuppongono già che ci sia un Progetto dietro che abbia una sua organicità
Ma il problema anche dell'agire subito o dell'attendere ed è in questo senso che secondo me ritorna utile molto una grossa fetta degli argomenti che sono state poi utilizzati
In questi due giorni a sostegno della tesi che i partiti d'oggi sono difficilmente capaci di affrontare anche i temi legati alla società moderna quali diritti individuali quali il problema da affrontare la crisi della politica
Cioè il pre principale anche questo
Da un lato c'è la cooptazione dei partiti e da questo punto di vista credo che ci sia un accordo abbastanza unanime che soprattutto dentro ai DS la Margherita una certa fetta del ceto politico diventi tale non tanto per merito o non tanto perché in qualche modo emerga dal basso ma perché chi è al vertice fa comodo di avere quella persona lì piuttosto che un altro
Ma è altrettanto vero che quando questo avviene se non c'è nessuno che lo fa notare state pur sicuri che non esiste entità soprannaturali che lo faranno fare a noi
E quindi il problema anche della dimensione etica che quella che caratterizza anche le origini del socialismo diciamo liberale nella seconda metà del secolo sono fondamentali quando fondamento quando Capitini e Calogero in qualche modo formularono quel bellissimo manifesto liberalsocialista dissero misero come punto fondamentale che le riforme non devono soltanto piovere dall'alto ma devono essere qualche cosa che in qualche modo viene partecipata
E lo stesso vale anche per i processi di costruzione di un partito non è il problema del partire dal basso come proponeva salvati costituendo diciamo del dei numeri delle cioè del partito democratico qua e là ma il problema in qualche modo all'interno anche delle organizzazioni esistenti di fare una lotta politica è serrata in qualche modo di ritornare a essere rompiscatole fino in fondo
Io molto spesso sento dentro in particolar modo i DS questo tipo di atteggiamento c'è una disciplina di partito e quindi sì si deve essere rompiscatole fino al momento in cui la disciplina di partito però non viene messa in discussione
Ma di fronte a degli atteggiamenti di comportamenti che in qualche modo mettono in discussione la natura stessa del nostro modo di fare politica il fatto anche di inalberarsi ed in qualche modo trascendere andare oltre a quelle che la disciplina di partito
O quelle che son delle regole in qualche modo di conformismo che sono abbastanza diffuse deve diventare un master non deve diventare un'opportunità una scelta perché altrimenti diventiamo pur partecipe anche noi stessi di quel tipo di comportamento che di atteggiamento
Ora non voglio ridurre tutto a un problema di natura etica è chiaro che il problema è più complessa però il problema sta anche nel fatto che l'attivismo politico soprattutto attivismo politico dei giovani deve essere un attivismo in qualche modo che non può essere mosso semplicemente da un'idea di ingegneria politica
Ho anche da un'idea che è composta da un insieme di valori
In qualche modo è qualche cosa che fa parte che Chicchi che emerge anche da una sorta di sentimento comune e diffuso anche di volontà di cambiare le cose che ci sono non perché vadano spesi vadano malissimo qualche sfottò si può sempre andare meglio qualche morto
Termino dicendo che altri elementi che devono costituire parte di questa lotta politica sono sicuramente alcune cose che in qualche modo sono state gettate nello stagno
Negli ultimi anni ma che in qualche modo non hanno ancora attecchito fino in fondo le scuole di formazione politica se ne è parlato tanto
è chiaro che di fronte ad un progetto che non ha delle linee così chiare e di fronte a titubanti tante idee politiche politici costruire costituire una scuola politica qua e là sembra quasi un progetto velleitario ma lo è altrettanto anche costituire delle cellule qua e là di un di un embrione diciamo di un di partito democratico
Su questo spetti e sul fatto anche che le culture in qualche modo riformiste del nostro Paese possano con contrasti molto meglio all'interno di un processo di carattere culturale che non ha interno di un carattere di di un processo di carattere prettamente politico
è chiaro che noi ne facciamo la nostra forza e quindi le scuole di formazione politica diventano importanti
Alcune di queste esperienze sono state lanciate hanno già una loro struttura come esempio Ulivo a Bologna
Ma si deve ancora capire in qualche modo dove andranno a parare fine saranno in qualche modo anche le persone che ne trarranno in qualche modo esperienza da questo tipo di di iniziative
Dall'altro lato alcun atto esperienze sono state fatte come esempio Ferrara durante la festa dell'Unità stata proposta spoglio formazione politica che ha avuto un discreto successo
Io dico questo non possiamo limitarci a fare una critica in qualche modo da
Saccenti docenti universitari dobbiamo entrare anche nel mezzo delle questioni io vi ringrazio
Alla parola Ugo Intini
Ogni daremo la parola Enrico Morando per la
Grazie ormai tutti gli anni ci vediamo qui è un piacere
Ma la Rosa nel Pugno e in difficoltà dopo grandi aspettative e speranze
Io credo che si debba difenderla rilanciarla perché questo e nell'interesse del sistema politico la Rosa nel pugno è una semplificazione del sistema politico
E nell'interesse del centrosinistra e del Governo
Perché i radicali non più agganciati alla Rosa nel Pugno liberi potrebbero diventare più scomodi per la coalizione e per il governo
Io non vedo grandi problemi politici per la Rosa nel Pugno non abbiamo grandi contrasti politici abbiamo un problema organizzativo semplice ma difficile da risolvere
In sostanza i radicali i voti
Ma non hanno struttura sul territorio non hanno militanti i socialisti andati militanti hanno una struttura hanno le sezioni come un piccolo partito di massa Manno meno voti
C'è il rischio che la Rosa nel Pugno diventi un partito bicefalo e cioè un partito che al centro e Rosa nel Pugno e in periferia nelle Province e nei Comuni resta SDI
Quindi dobbiamo strutturarlo sul territorio
Ma dobbiamo strutturano sul territorio senza che i radicali sentano il pericolo di essere in qualche modo fagocitati dalla piccola struttura che pure c'è dello stile questo il nostro problema io spero che lo risolveremo
Un problema politico
Molto serio ci potrebbe essere la Rosa nel pugno ma non credo che ci sia
E nascerebbe se qualcuno non fosse disponibile al dibattito sul Partito democratico non fosse disponibile a considerare il partito democratico come una prospettiva da perseguire
Noi in questo dibattito ci vogliamo essere ci interessa penso che ci debba essere la Rosa nel Pugno tutte non si deve distinguere tra i socialisti buoni dei radicali cattivi ci vogliamo essere tutti e spero che i radicali non si stima ci vogliamo essere e pensiamo di portare un patrimonio utile
C'è stato un grande dibattito sul socialismo quest'estate
L'ho detto Strauss Kahn hanno detto un po'tutti in fondo il socialismo moderno
Si basa sui principi e sui valori non sulle ideologici pragmatico concreto e al tempo stesso fondato sui principi per Silone diceva queste cose cinquant'anni fa quando contrastava il socialismo scientifico così si diceva allora la ideologia la dottrina sostenendo che socialismo si basa semplicemente su principi morali e quanto a concretezza Nenni e Saragat sempre cinquant'anni fa dicevano case scuole e ospedali contro l'impostazione dottrina
Oggi si dice seguendo la moda di Blair che socialismo deve essere liberale deve essere liberalsocialista io penso che la Rosa nel Pugno sia liberalsocialista anzi abbia proprio questa caratteristica perché in qualche modo noi dello SDI rappresentiamo una tradizione socialdemocratica e Pannella rappresenta la tradizione come si sa della sinistra liberale e il liberalsocialismo non è stato inventato oggi c'è lungo filo di storia che tiene insieme socialisti chiamavano l'idea liberale e liberali chiamavano l'idea socialista da Gobetti dai fratelli Rosselli a Giustizia e Libertà al Partito d'Azione dove stavano insieme ai socialisti come Lombardi o De Martino e liberaldemocratici come la Malfa sino all'esperienza libri Lab liberal socialista lanciata nella seconda metà degli anni settanta da Pellicani da Craxi io stesso feci competenza erede liberale un libro che si chiama Val di Blardone per propagandare il liberalsocialismo
Si teme che il partito democratico sia l'incontro semplicemente tra postcomunisti e post democristiana bene un apporto liberalsocialista fornito dalla Rosa nel Pugno può essere un antidoto a questa prospettiva pericolosa
E soprattutto
La Rosa nel pugno
Nel dibattito sul Partito Democratico poche alla questione della laicità
Che è un nodo da sciogliere
Non esiste al mondo partito socialdemocratico democratico liberale progressista che da decenni non abbia scelto a monte la laicità non si può sfuggire a questo tema
Il tema della laicità d'altronde non è un problema dell'ottocento e diventato negli ultimi tempi il grande attualissimo problema del mondo moderno
Anche perché non c'è soltanto il fondamentalismo islamico
Quello lo vediamo tutti i giorni c'è il fondamentalismo ebraico un tempo si andava a Gerusalemme si visitavano i quartieri dei fondamentalisti ebraici come fossero una curiosità folcloristica adesso condizione del governo sono molto potente c'è il fondamentalismo cristiano un tempo si andava alla domenica mattina negli Stati Uniti si accendeva la televisione ci si divertiva a vedere i predicatori protestanti ridicoli oggi sono diventati potentissimi e condizionano pesantemente l'amministrazione americana
La laicità e necessario nel mondo di oggi per tutelare la pace basta leggere i giornali
C'è il rischio di una guerra tra gli opposti fondamentalismi religiosi di una guerra di civiltà e proprio la laicità degli Stati dell'opinione pubblica e l'antidoto a una guerra di religione e di civiltà
La laicità riguarda la pace nelle nostre metropoli che sono multietniche ormai in tutto il mondo multiculturale e multireligiosa e e soltanto una recita cioè il rispetto delle regioni di tutti e dalla cultura di tutti su un piano di parità consente che si evitino conflitti tremende e la scuola e la base di un'educazione laica che consenta di rispettare le opinioni religiose di tutti la laicità riguarda il progresso economico perché oggi il progresso no economiche legato alla scienza e non c'è scienza senza libertà di ricerca non c'è libertà di ricerca senza laicità oggi come ai tempi di Galileo
La Rosa nel pugno e d'accordo come evidente sulle linee generali della politica che voi portate avanti che porta avanti il centrosinistra e inutile ripetere ciò su cui tutti sono d'accordo lo ripeteremo con la voce più bassa mentre i partiti importanti ripetono con la voce più alta io penso che la Rosa nel Pugno posso fornire al centro sinistra e al Partito Democratico un apporto diciamo così specializzati
Che nasce dalla sua storia
Dalla sua tradizione dallo swing mozione anche dal suo elettorato che in parte un elettorato nuovo che abbiamo visto in quest'ultima campagna politica
Io penso che l'apporto della Rosa nel Pugno possa essere quello di un partito che si pone come il partito della laicità ne ho parlato prima dei giovani della scienza e delle libertà individuali
I giovani
Io credo che parlare di giovani oggi significhi parlare innanzitutto di meritocrazia di meritocrazia perché i giovani sommo schiacciati
Da un Paese che non tiene conto dei meriti
Guardiamo l'università
L'università è un posto
Dove i ricchi studio no a spese dei poveri cose spesso inutili
I perché se si guarda la composizione sociologica dell'università si vede che gli studenti sono per di più appartenenti per lo più appartenenti alle classi medio alte
Studiolo cose spesso inutili perché studio quello che vogliono non quello che serve al Paese e studio la spesa dei poveri perché pagano delle rette che coprono il dieci quindici per cento del costo io lo studente quindi si paga con i contributi di tutti in particolare con i contributi di quelli che nell'università non fruiscono e cioè le classi medio basse
E possibile andare avanti così non credo credo che nell'università ci vorrebbe una forte dose di meritocrazia ci vorrebbe meritocrazia e apertura nelle professioni perché le corporazioni le chiudono a vantaggio dei figli dei corpora ed escludono gli atti anche contando del paese ci vorrebbe meritocrazia nelle aziende e del sistema economico ma diciamo la verità
Questo l'unico paese al mondo dove l'associazione dei giovani industriali detta la morale e le linee guida all'intero paese ma chi sono i giovani industriali in Italia sono i figli dell'industriale
Così
I Gardini di Tronchetti Provera sono diventati dei grandi industriali per straordinari meriti
No perché hanno sposato la figlia di Ferruzzi era figlio di Pirelli è così
Questo
Va beh sudamericani non va bene in Europa anche negli Stati Uniti
è un tema che riguarda i giovani e anche quello che riguarda la lotta che si prepara una lotta non più di classe come si diceva un tempo ma di classe e cioè di classi diretta parlo al problema delle pensioni
Io penso dunque che avendomi un adeguato giovanile che questi temi li sente possiamo dare un contributo su questi argomenti e sul tema della scienza
Noi possiamo essere
Qualificati come il piccolo partito della scienza in un Paese che hanno centri
Alla scienza
Un paese a un friendly perché il Paese non per la divulgazione scientifica ma della cultura letteraria giuridica dei legulei dei finti intellettuali e se andiamo avanti così finiremo per importare ingegneri indiani
Penso che siamo il partito delle libertà individuali noi abbiamo ritenuto per generazione che la libertà importante fossero libertà politica ed è così ma oggi specialmente i giovani hanno molta attenzione alle libertà individuali la libertà di scegliere il proprio stile di vita
I propri costumi purché non si Moccia agli altri
Se un tempo all'inizio del Novecento Parigi è la ville Lumière che attirava intellettiva tutto il mondo era anche per questo e così Amsterdam Londra Barcellona progrediscono più rapidamente perché sono città dove c'è uno stile di vita libero
Ecco io credo che la storia liberalsocialista e concludo possa dare questo apporto al Partito Democratico attenzione ai tempi della recita dei giovani della scienza delle nuove libertà che sono le libertà individuali in questo dibattito ci vogliamo essere vi ringrazio eremo se ci accoglierebbe prendendo
L'apporto radicale come un apporto positivo anche se talvolta scomodo se poi vorranno togliersi fuori ruolo è un'altra questione spero di no
Allora la parola riformulando per le conclusioni del nostro dibattito
Allora io
Mi prenderò il lusso di fare qualche osservazione magari un po'cosparsa riprendendo alcuni degli spunti che sono venuti dalla discussione e posso farlo senza che il nostro convegno ne riceva un danno in termini di organicità della sua proposta
Perché noi a questo convegno abbiamo presentato prima di tutto letture relazioni quella di Martin a proposito di lotta alla gerontocrazia e quella di D'Amico sul tema del partito democratico che definiscono con grande nettezza e per questo io credo sono state così diffusamente apprezzate
Una posizione
Di coloro che si raccolgono in questa associazione sui temi aperti per quello che riguarda la prospettiva politica del Paese cioè la la l'agenda di governo del paese e sul tema della costruzione del nuovo soggetto politico
E tanto più posso farlo perché poi a queste due
Relazioni
Anche alla luce degli interventi che qui si sono ascoltati noi abbiamo potuto presentare e concluderemo i nostri lavori con cinque documenti molto Brady
Di si direbbe in in gergo politichese di posizionamento
Sulle su tutte le questioni più controverse che caratterizzano in questo momento il processo costituente del partito democratico
Ne ha parlato salvati Dondoli prendo ma il documento che presentiamo circa la proposta che rivolgiamo al seminario che si terrà in questa stessa sala a proposito speriamo che un po'di spirito di questo tipo Zaza tra virgolette a leggi anche alla prossima settimana su questa
Su questa su questa sala
Le proposte del documento tra virgolette salvati che voi avete visto a proposito della elaborazione di una Carta dei principi del partito democratico mi sembrano assai significative
E lo voglio dire perché diciamoci la verità se c'è un intellettuale in Italia che è stato quello decisivo per aprire e poi sviluppare e poi sistematicamente implementare il processo di costruzione la proposta del partito democratico questo intellettuale si chiama Michele Salvati
E io debbo dirlo qui perché mista sullo scomodo da alcune settimane io trovo clamoroso che i TIR ingenti che hanno convocato il seminario della prossima settimana non abbiano affidato a Michele Salvati la relazione
E la carta dei valori
Io non voglio non voglio togliere nulla naturalmente non voglio togliere nulla al valore alla qualità
Dell'intellettuale che faranno le tre relazioni tutte tutti e tre
Amici nostri e
Io sono certissimo presenteranno a quel convegno delle relazioni che in larga misura saranno convergenti con le cose che qui abbiamo detto nel corso di questi tre giorni e con le cose che sono scritte in quei documenti
Tuttavia questo punto del riconoscimento del contributo offerto da una personalità come Michele Salvati e alla iniziativa per il partito democratico diciamoci la verità e quello che ci ha copywriter
E riconoscente gli Omo senza farci sudare insomma è una cosa ovvia perché serve al progetto del Partito Democratico che ci lavoro
Fino quelli che ci credono di più poi ci lavoreranno anche tanti altri ma quelli che ci credono di più ci devono lavorare per il bene del Progetto
Detto questo
E quindi detto che per quello che riguarda i temi contro per esempio gli orologi azione qui di affrontare il tema di riprendere il tema della collocazione internazionale del nuovo partito io considero che quel che emerge da interventi come quello di Umberto Ranieri
Quel che emerge dalla perì perché abbiamo presentato è
La soluzione a meno che non si voglia ad agitare pregiati si voglia agitare pregiudizialmente questo tema per usarlo come una clava sulla testa di quelli che vogliono fare il partito democratico ma se si discute nel merito i pregiudizi non funzionano poco fa Stefano Ceccanti che diciamo un'autentica miniera statuto non so come si fa diciamo via gli ha presentato Hubertus mi ha portato un pezzetto di carta nel quale c'è un articolo comparso ieri delle dichiarazioni di questo Baio lucciole sapete chi abbaia lungo quello che è stato il partito ecco fondatore di questo partito liberaldemocratico europeo con Rutelli la Margherita italiana eccetera a questo gruppo sono iscritti
Tutti i i i per esempio i parlamentari europei popolari che si sono riuniti
Quindi sono andati anche a questo convegno di Chianciano eccetera insomma ve la faccio breve qui Marilù dice chiaramente di essere a favore dei matrimoni omosessuali municipio e delle adozioni per le coppie omosessuali do tanto per dare l'idea questo solo cosa dimostra dimostra che non bisogna agitare questa roba come una clava in testa all'altro e bisogna disco
Tutte le seriamente per Riad sarebbe come se adesso io mi mettessi a dire ma come scrisse come fa esistere Ugo la Rosa nel Pugno
Nessuno ha sollevato questo problema va perché perché bisogna discutere di questi temi bisogna confrontarsi come fa se fosse veramente una cosa insormontabile
Il tema della collocazione internazionale come farebbe a esistere come s'avrebbe potuto nascere la Rosa nel Pugno visto che nella Rosa nel Pugno ci stanno coloro che a dimensione europea sono collocati nel PSI e e gli altri che sono collocati nel nel nel Partito liberaldemocratico europeo
Ma non è argomento non nel modo insomma bisogna discutere nel merito il tema della collocazione internazionale è un gran del nuovo partito è un tema difficile un grande tema
Su cui bisogna che si sviluppi una iniziativa politica come propone il nostro documento elaborato da Francesco da Francesco Tempestini
Come ha detto ieri Umberto Ranieri una iniziativa politica che non può essere non si può pretendere determini i suoi sporchi prima di
Fare il primo passo della costruzione del partito democratico perché esattamente la costituzione in Italia in una grande nazione europea del partito democratico
è una componente di quell'iniziativa politica che consente anche alla dimensione europea di strutturare bipolarismo di strutturare il bipolarismo perché ha aperto il problema di strutturare il bipolarismo europeo
A fronte del fatto che mentre lo schieramento conservatore si è profondamente strutturato a dimensione europea profondamente strutturato con la innovazione del PPE
Invece sul versante di centro sinistra la strutturazione tarda al punto che
Qualche anno fa i due gruppi PSE e PPE e avevano un un analogo gruppo numero di parlamentari europei
E oggi invece il PPE ha un terzo di più di parlamentare del Partito del socialismo europeo non perché così siano andate le elezioni
Ma perché è così si determina il risultato complessivo in forza dell'iniziativa politica appunto che hanno preso dal lato del centrodestra
E perché non dovremmo assumere un'iniziativa analoga per un grande fronte progressista dentro il bipolarismo europeo a dimensione europea ed per quale mai argomento non si dovrebbe dire ciò che oggi ha ripetuto stamattina come Giorgio Tonini e cioè che ovviamente la sei
Di quello schieramento di quel soggetto del bipolarismo dal lato europeo dal lato del centrosinistra è il PSI ma che senza un processo di innovazione a cui la formazione del Partito Democratico in Italia può dare un contributo determinante
Quella
Diciamo ristrutturazione non potrebbe non potrebbe avvenire il tema è quello della iniziativa politica non della enunciazione del problema per considerarlo un ostacolo insormontabile e lo stesso discorso vale
Per le cosiddette questioni eticamente sensibili che non riprendo e così via
Allora
Vengo invece quindi a queste osservazioni sparse ora
Come sempre come sempre è accaduto qui
In realtà nel corso di questi anni noi
C'è c'è stato il nostro miglior rinnovarsi del nostro impegno diciamo la verità sei anche del nostro entusiastico impegno a favore del partito democratico
Ma
Anche quest'anno questo entusiastico impegno non ci ha portato a mettere l'accento
Sulla strada fatta per diciamo considerare quanta essa sia forse perché bocca e in ogni caso non abbiamo mai fatto così
Non ci interessa questo atteggiamento il nostro entusiastico impegno per il partito democratico voi qui nuovamente lo abbiamo manifestato affrontando le difficoltà e i problemi
Lo facevo anche l'anno scorso per esempio
Lo facemmo anche l'anno scorso vorrei dire
A a a valute che ha detto consecutio Domus bisogna essere un cenacolo di discusso ori che non fa politica beh insomma
Noi un po'di politica nel corso di questi anni l'abbiamo fatta vorrei dire a Baruffi che abbiamo fatta persino con qualche risultato ma voi ve lo ricordate l'anno scorso cosa abbiamo dovuto fare qua
No Bourgeois cioè io mi ricordo di comparti
Diciamo molto vicino a noi che ci seguono con grande simpatia senza condividere magari tutte
Le nostre iniziative che quando io termitai le conclusioni dove rilancia l'idea della lista unitaria mi dissero mai sentiti però poi a un certo punto bisognerà che ti applichi che via picchiate anche a qualcosa di realizzabile perché diciamo non potete continuare così tutti gli anni se vi dico chi è
Di capitis così insomma ebbe e
La lista unitaria non l'abbiamo fatta come volevamo noi
Perché noi naturalmente l'avremmo fatto anche al Senato non avremmo avuto questa brillantissima idea di perdere le elezioni al Senato perché noi abbiamo perso le elezioni al Senato
Per questa ragione vorrei che fosse chiaro solo per questa ragione noi abbiamo perso le elezioni al Senato c'è un'altra ragione
Perché guardate è inoppugnabile l'argomento il noi al Senato abbiamo perso le elezioni
Perché abbiamo perso in Lazio e sistema elettorale quello dato in Lazio e in Piemonte in Lazio e in Piemonte abbiamo perso dello zero virgola zero uno per cento dei voti in entrambe le regioni
La lista alla Camera al quattro per cento di voti in più rispetto al Senato non mi importa del quattro per cento nemmeno del
Tre nemmeno del due e nemmeno dell'uno dice il signore che c'era dietro ieri mattina qua in piazza che vendeva
Ma qualcuno è disposto razionalmente a sostenere che se c'era la lista unitaria nel Lazio alla al Senato nel e in Piemonte non prendevamo lo zero virgola uno per cento in più e se prendevamo lo zero virgola zero uno per cento in più la maggioranza al Senato voterà sì signori di tredici senatori più i senatori a vita
La lettura dei giornali e l'ascolto dei telegiornali tutte le sere
E fatemi dire uno che sta dentro il Senato e lo sguardo al tabellone tutte le volte che pigiamo un tasto non sarebbe quello che è perché abbiamo fatto qui c'è questa situazione al Senato perché non ci hanno dato completamente retta perché se ci davano completamente retta non c'era questa situazione però
Alla Camera
Il risultato c'è stato
E come avevamo detto se ci presentiamo alle politiche con la lista naturalmente questo la propria tre la questione del partito democratico
Ma non ci siamo limitati a questo l'anno scorso dicemmo che si sarebbero fatte se si fossero fatte le primarie si sarebbero tenute dopo dopo pochi giorni avremmo avuto la partecipazione di diciamo qualche milione di persone naturalmente anche lui
Ma figurarsi questa robaccia candidato solo non si capisce quando mai
La verità è come quella volta che ci fu un referendum sulla preferenza unica ma secondo voi del mille novecentonovantuno il settanta per cento degli italiani voleva occuparsi del fatto se si dà uno o due preferenze o tre
No
Impugnò quello strumento per manifestare una forte domanda di innovazione politica del sistema politico e e e andarono a votare in massa per ottenere un un risultato la preferenza unica
Allo stesso modo le primarie
Cerco che avevano quelle caratteristiche discutibili negative che ma sono state interpretate come uno strumento attraverso il quale manifestare una domanda le primarie non potevano essere la risposta
Ma la domanda l'anno manifestata bene diciamo la verità ed è sbagliato dire ci sono quattro milioni che con le primarie hanno chiesto al partito democratico non è affatto vero questo e chi lo dice secondo me sbaglia mai vera un'altra cosa invece quella domanda politica lì che si è espressa anche attraverso quella enorme partecipazione alle primarie una partecipazione che non ha eguali in nessun Paese del mondo nemmeno in quello dove le primarie si faranno si fanno da più tempo e con maggiore strutturazione Successo
Quella domanda lì se si fa il partito democratico cioè se dal lato dell'offerta si corrisponde con una innovazione beh e organizzarvi le in larga misura dentro quel partito
Può avere una risposta positiva io mi limito solo a dire questo cervo che le primarie non dimostrando che il partito democratico
è necessario e avrà successo se si fa dimostrano però che c'è una domanda di innovazione dei soggetti politici anche
E molto orientata all'adozione di nuovi strumenti per la partecipazione politica ne hanno parlato qui molti tra cui Pedone Carville eccetera
Quello a a hanno detto le primarie la risposta con la costruzione del Partito Democratico che usi il referendum interni per il potente la scelta delle cose
Delle posizioni politiche quelle strategiche quelle di lungo periodo eccetera e usi lo strumento della diffusa partecipazione alle leggi alla scelta della leadership
è una risposta importante di tipo strategico che riorganizza in chiave nuova la partecipazione politica negli anni due mila
Ecco
Noi abbiamo lavorato
Nella politica italiana nel corso di questi anni lungo una linea c'è una lite che veniamo riproponendo in maniera cocciuta
Da da molto tempo ma lavorato non presentato inutilmente in convegni senza Effetto politico su questo non sarei su questo non sarei
D'accordo
E
In questo convegno a questo proposito cosa abbiamo cercato di fare
Schumi sul tema del governo del paese
E sul tema della costruzione del partito democratico
Noi abbiamo cercato da un lato di presentare un bilancio
Sono molto stupito che Natale D'Amico sia stato preso per ottimista vuol dire che una volta succede a tutti della vita perché se se c'è uno che
Oggettivamente fatica S io sono un ottimista inguaribile Ballou invece proprio è un pessimista cosmico
Merce e però qui gli hanno detto beh sul Partito Democratico sei stato troppo incline a considerare che ormai il sei risolto
Badate io credo in realtà che su questo punto abbia ragione D'Amico il quale che cosa ha fatto della sua relazione
Ha detto a questo punto il passo è impegnativo è probabile che si faccia
Perché ci sono condizioni tali per cui nel gruppo dirigente della Margherita le quello dei DS possono senza senza perdite sottrarsi all'impegno
Organizzare una ritirata rispetto a quell'impegno
Però ha messo molto l'accento sul fatto che purtroppo estremamente possibile mettiamola così con l'espressione estremamente possibile che si faccia male
E che facendo male non si organizzi una risposta positiva alla domanda che accende la Società italiana dal lato di centro sinistra e che quindi il processo domani possano influire e così via
E lo stesso ragionamento noi abbiamo fatto sul governo
Non abbiamo affatto negato con la relazione di D'Amico che nella prima nei primi mesi dell'esperienza di governo si veda noi segni
Politica estera decreto Bersani
Pesanti significativi e positivi dell'azione dei riformisti all'interno del della coalizione di governo
Ma abbiamo teso a mettere in evidenza che contro questa
Forza si muove nella stessa coalizione
Da tutti i lati e non solo dal lato della sinistra radicale come ha detto stamattina Mantovani una
Forza conservatrice che rischia di tarpare le ali all'azione all'azione del governo
Quindi né ottimisti né pessimisti io credo un'analisi realistica
Che vede i passi avanti compiuti d'altra parte fatemi fare una battuto su questo convegno di Chianciano di cui non so nulla perché non ho assistito eccetera si è svolto contemporaneamente a noi ma
Io trovo significativo
Anche se ha degli aspetti negativi evidenti che comunque ci sia stata una riunione nella quale il tema privati l'ordine del giorno era i vecchi popolari i popolari non la Margherita i popolari come si organizzano commemorando dentro il partito democratico
Badate
Non si può pensare quel che si vuole di questa cosa io penso delle cose che che che dicono che non è quello il modo di organizzare il pluralismo del futuro Partito Democratico pluralismo interno del partito democratico
Però io trovo estremamente significativo che delle persone di solito piuttosto diciamo realistiche come quelle che la si sono riunite
Abbiamo sentito il bisogno di riunirsi per esaminare nonché il tema ma noi al congresso della Margherita presentiamo una mozione contro il partito democratico
Oppure ci organizziamo essendo a favore del partito democratico per fare in modo che la dentro viva una corrente lasciatemi poco del del del vecchio PD
Ripeto ho un'altra idea di come si deve organizzare il pluralismo interno al nuovo partito democratico e credo che
Fatemelo dire l'idea che qui abbiamo implicitamente rappresentato perché qui hanno preso la parola diessini dirigenti della Margherita
Persone che non hanno alcun partito in un mostrando di a vere un profondo orientamento comune
Questo è il pluralismo
Di cui il partito democratico ha bisogno ma
Al di là di questa di questo opinione io trovo particolarmente significativo sul piano politico forse Natale non è stato troppo ottimista se persino gli iperrealisti diciamo alle che hanno organizzato un convegno di di Chianciano si sono mossi nella direzione del
Vediamo come ci organizziamo del nuovo partito badate che la previsione di tutti è che al congresso della Margherita a differenza di quello che accadrà per il congresso dei DS non ci sarà una mozione contro il partito democratico
Questo costituisce a mio avviso un problema
Ma è indubitabile che si tratta di problema diverso rispetta quello che si è proposto degli anni scorsi circa l'emergere di orientamenti
Il maggioritario impone di essere un po'della Margherita contrari a questa prospettiva e difficile non vedere che qui c'è uno spostamento della situazione
Lungo la prospettiva che è quella che abbiamo cercato di delineare all'interno di questo spostamento è forse proprio in forza del della del terreno nuovo su cui ci stiamo spingendo si stanno proponendo difficoltà nuove cioè adesso il cosa deve essere davvero sto partito democratico
Quali forze bisogna coinvolgere nel processo costituente come bisogna che il processo costituente sia
E soprattutto e prima ancora la questione che ha posto Macaluso quale battaglia politica
Nel campo dell'Ulivo del partito democratico e nello specifico campo di ognuno dei partiti che sono impegnati in questo processo bisogna sviluppare sulle scelte politiche sulla innovazione di cultura politica perché questo Partito Democratico sia quello che noi vogliamo questo è il terreno di adesso
E qui abbiamo detto nella relazione di D'Amico abbiamo sentito stamattina l'intervento di Ugo Intini che lo ha ripreso qui noi abbiamo riproposto con forza l'esigenza di avere fin dall'inizio
Nel processo
Costituente che vogliamo avviare la massima apertura
Verso tutte le forze che dichiarano sia pure nel lungo periodo
Di essere impegnate
Alla partecipazione ad un processo di questo tipo
E che magari oggi manifestano diffidenze per il modo con cui si viene specificatamente in questa fase sviluppando la fase costituente e così via io credo che da questo punto di vista
Il l'atteggiamento verso la Rosa nel pugno che è emerso l'atteggiamento verso il progetto del Partito democratico di cui ci ha parlato Intini e l'atteggiamento che c'era nella relazione di Natale verso la Rosa del pugno sono perfettamente convergenti
E che consentono di affermare che esistono forze
Da una parte e dall'altra che intendono porre questa questione come è una questione che non può essere in nessun modo considerata risolta negativamente dal fatto che
Durante l'ultima campagna elettorale la Rosa nel Pugno ha scelto in piena legittimità di presentare sue liste e così e così via
Ora fatta di venire rapidamente detto questo fatto ritenere rapidamente a
La questione del all'agenda del governo ora
Mi pare che emerga confermata pienamente dalla discussione che abbiamo fatto qui
Su quel contemporanea alla presentazione della legge finanziaria da parte del governo sul punto che riguarda il governo una valutazione che era contenuta nella relazione di D'Amico e che è stata molto rafforzata dal dibattito a mio giudizio
L'idea in buona sostanza che questo governo
Sarà per diciamo le vocazioni sportive del suo primo ministro ma è una bicicletta
La bicicletta sta in piedi solo osserva
E più facile mantenerlo in piedi più fa e quanto maggiore è la velocità
Se invece la bicicletta si ferma ci sono alcuni bravi nel suo Glass ma insomma dopo può persino Maspes
Non so chi se lo ricorda doveva partire perché ti vengono i muscoli duri poi non ce la fai non non non ce la fai più ora
Esattamente così cosa si intende per velocità
Andare si intende non fare genericamente delle leggi degli atti amministrativi si intende imprimere una fortissima accelerazione
Nel senso che la talmente in in chiamiamo della rivoluzione liberale
All'azione di governo adesso così mi esprimo verde diciamo per cercare di essere un poco un poco sintetico
E guardate che questi primi mesi di attività da questo punto di vista sono stati chiarissimi proprio direi quasi ti assolvo un carico definiscono un caso di scuola
Certo che c'è il problema numerico di cui abbiamo già parlato Senato e così via ma quello è la manifestazione del problema
In realtà il vero nodo è il governo è in grado di mantenere un ritmo di cambiamento del Paese nel senso della rivoluzione liberale
Tale da realizzare Luca naturale osmosi tra Paese e azione di governo
Che ci consenta di superare le difficoltà numeriche gli abbiamo al Senato
Allora il governo durerà
Va avanti ce l'ha fatta
Il governo invece
Vittima delle contraddizioni interne all'Unione cioè alla coalizione e allo stesso alla stessa compagine di Governo dei conflitti interni alla stessa compare proprio al Governo metterci inteso nel senso conflitti tra ministri
Per cui il processo di cambiamento in quella direzione si blocca
Il governo entra sicuramente in una in una difficoltà difficilmente sormontabile e allora il tema dei numeri al Senato esplode in tutta la sua drammatica realtà
Guardate pesata ai primi giorni dopo le elezioni
Nasce il governo con quelle caratteristiche più di cento membri del governo
Una durissima perché se no ci raccontiamo delle pale lì la sinistra radicale non c'entra niente
Con questa roba qua cui cento
Membri del governo eccetera la sinistra radicale non c'entra assolutamente niente
Lei c'entra moltissimo il conflitto tra dentro l'asse riformista del Governo DS Maria
Viene risolto con la dilatazione
Dei ministri e dei e dei sottosegretari
Cioè si adotta una soluzione che non va nella direzione della rivoluzione liberale scusate mi anche qui sempre in riferimento
Risultato
La luna di miele scompare cioè è l'unico governo nel mondo che non ha avuto la luna di miele perché nei primi cento giorni avuto il portato di questo
Di di questo effetto molto negativo
Legato al modo stesso come sia formato badate ci sono conseguenze importanti
Capisco che solo tecnicalità ma se voi andate chi di voi va a vedere per esempio l'assestamento di bilancio
Che due mila sei che stiamo facendo vedrà che la struttura del governo a cui corrisponde l'assestamento di bilancio non è quella del governo di adesso e quella del governo di prima
Perché il rivoluziona mento delle competenze dei ministeri con portafoglio eccetera è stato tale che alla fine ancora non sono riusciti a adesso il nuovo bilancio è fatto secondo le
La conformazione del governo così come ora ma quello di assestamento due mila sei hanno dovuto farlo
Perché perché alla Ragioneria non sono riusciti a seguire
L'assoluta l'assetto del governo che era stato dato durante la trattativa politica
Direi capisco ma insomma non c'è il commento che possa aggiungere qualcosa non c'è poco che posso aggiungere qualcosa ad un fatto di questa portata no quindi un momento poiché
Un momento di difficoltà la bicicletta era in surplace
Subito il giorno dopo le elezioni
E invece poi abbiamo avuto il decreto Bersani
Abbiamo avuto la politica estera
E abbiamo avuto il DPEF
Io sono convinto che tutte e tre queste scelte tutte e tre sono state scelte in cui la strada del cambiamento è stata ripresa con grande energia e il Paese lo ha capito lo ha capito
Ora
Sulla politica estera è stato detto eccetera si era sostenuto badate il caso della politica estera secondo me e di una
Proprio capacità di comunicare ciò che sto dicendo straordinaria perché si era detto sul resto ci siamo più o meno messi d'accordo dentro questa unione ma sulla politica estera proprio la impossibile nel mondo e veniamo abbiamo
Fatto dei compromessi in quinta in quelle duecentottanta pagine ma insomma non non lo non se ne viene fuori la verità è che
Un atteggiamento diciamo volto all'innovazione della collocazione del paese del contesto internazionale la ripresa di un'iniziativa sul versante europeo il coraggio di affrontare la questione del Libano con quella determinazione
La scelta sull'Iraq accompagnata la fermezza nella scelto sull'Afghanistan
C'ha consentito nel giro di pochi mesi di far dire all'opinione pubblica mondiale io credo
Ma c'è ancora l'Italia
Cioè mi Tonini ha scritto la bellissima cosa su questa Assemblea dell'ONU dove si dice in fondo è un po'questa Assemblea dell'ONU
è una fiera hanno dove ognuno espone il suo prodotto vede l'Italia che da anni non aveva un credito perché i suoi prodotti di politica interna Depositio lamento internazionali erano decisamente scarsi
Dice Giorgio che abbia partecipato quindi se lo dice bisogna dargli credito ma si capisce che è così
Per la avevamo di nuovo un ruolo peso oppure naturalmente non è detto che continui così
E guardate che su questo punto la sinistra radicale qui si è questione di sinistra radicale dentro la la sinistra radicale ha scatenato un'offensiva politica
Ma l'orientamento riformista dentro il governo ha retto benissimo
Ha retto benissimo e anzi ha rilanciato e alla fine la sinistra radicale è stata costretta ad abbozzare adesso ripari ripartiranno sulla questione dell'Afghanistan ma sono stati costretti ad abbozzare addirittura di imboccare atti parlamentari
Diciamo che confermassero quella linea che eravamo il governo era venuto era venuto seguendo non insisto sul punto ma lì c'è stata una boccata d'ossigeno importante per
Diciamo la bicicletta che doveva camminare sulla strada del cambiamento
Così come il decreto Bersani per le quali sono le parole chiave del decreto Bersani le de per per la parte che riguarda le liberalizzazioni ma io dico anche prendiamo le nel prendiamolo del Complesso
Concorrenza libertà
Merito opportunità futuro Giovanni queste sono le parole
Lotta le corporazioni le parole chiave del decreto Bersani sono queste
E assieme
Perché il decreto Bersani non si può leggere solo per i primi nove articoli ma si deve leggere anche per il resto
La mia tesi è che non è vero che il resto contraddica
Perché USA beninteso è ben organizzata lotta all'evasione fiscale è una componente fondamentale di una politica di modernizzazione del Paese
La concorrenza non c'è in Italia finché ci sono imprese che lavorano in nero vorrei che fosse chiaro che se no non ci intendiamo su cos'è la concorda concorrenza implica che le tasse che si devono pagare le paghino tutti e se no la violazione del principio di concorrenza
è totale non ci può essere concorrenza se tutto alberi l'evasione
Quindi la determinazione della lotta all'evasione deve essere fortissima altra cosa è
Cosa ne facciamo dei proventi da lotta all'evasione chiaro che devono essere largamente usati per ridurre la pressione fiscale non per aumentare la spesa Omen ma per ridurre la pressione fiscale subito le tasse le paga regolarmente
Ma la lotta all'evasione che è la seconda parte del decreto Bersani al di là dei tecnicismi è perfettamente coerente con la prima parte che vuole portare concorrenza dove non c'era
Perfettamente con anzi è una condizione fondamentale perché la prima parte si possa si possa realizzare
E così
Quella parte che riguarda gli investimenti sulle infrastrutture che c'è nel decreto Anas e Ferrovie sono sono già dimenticati tutti ma il centrodestra aveva semplicemente trasformato il finanziamento alle Ferrovie dello Stato poi bisogna cambiare
Comunque c'era tre miliardi nel bilancio il centrodestra nell'ultima finanziaria scritto trecento milioni proprio lo zero
A metà anno noi avevamo tutti i cantieri Anas Ferrovie blocca
Ed è chiaro che del grande disegno di modernizzazione del Paese
Che passa per la concorrenza per la contraffatto arte organicamente il disegno di modernizzazione infrastrutturale a partire da porti autostrade del mare
Il degli interessi quindi retrò porti ferrovie strade cioè
Il decreto Bersani perché è stato accolto in quel modo dal paese malgrado le reazioni violentissime che ha suscitato tra coloro che erano direttamente interessati dall'operazione di liberalizzazione
Perché si è presentato come un decreto decreto immediatamente in vigore
Che affrontava i nodi della modernizzazione dell'Italia in una chiave rivoluzione liberale beninteso
E io credo che il consenso che è venuto al governo da quel il respiro del Governo è diventato meno affannoso per questo perché ci raccolse in tale unità con il Paese
Il fatto di aver adottato un decreto ha dato un segno molto importante sul tema di cui ha parlato Fabbrini nella prima il professore Fabbri nella prima giornata ha consentito ad un po'di gente di capire che noi cerchiamo il consenso ma non siamo dentro a quella che fabbrica chiamato la logica consensuali sta finché non siamo d'accordo non decidiamo niente
Il decreto Bersani avuto questo prete
Noi abbiamo una linea e decidiamo dopodiché ci mettiamo al tavolo discutiamo
Personalmente non condivido il giudizio che qui è stato dato sulla storia dei tassisti sui tassisti non abbiamo fatto marcia indietro per nulla secondo me e si vedrà nei prossimi mesi ma
Adesso no no non voglio e insistere sul punto uno nel non è nemmeno importante farlo quello che io credo credo però e che anche sul terreno del metodo di governo
Sia ci sia stato lì un salto di qualità il consenso la ricerca del consenso non il consenso all'ISMU paralizzante
Di cui ha parlato Fabbrini proprio nella sua nella sua comunicazione
Ora le reazioni contro ci sono state molto forti
Sapete tutti di cosa di cosa parlo sono state molto organizzate intensamente ma paradossalmente la forza di questo orientamento generale
Che è diventato rientra mento di governo
Ha potuto contrastare l'intensità dell'opposizione
Quella specifica categoria sono andati tutti in piazza a quelli di quella categoria
Ma a fronte diciamo della vastità del consenso orizzontale suscitata da un'ipotesi di cambiamento hanno dovuto poi essere disposti a confrontarci a trattare eccetera ma insomma non hanno potuto pretendere
E non hanno infatti ottenuto il regredire
Allo status quo in nessun campo del decreto Bersani abbiamo avuto una regressione alla situazione di partenza sotto l'urto di una iniziativa diciamo così conservatrice
E io credo
Che
Quell'esempio oggi ci fa vedere come paradossalmente poi come è finita la storia del rapporto è finita con quelli che erano interessati avevano cercato di andare in piazza per dire tornate indietro che hanno preso atto che non si poteva tornare indietro che non avevano la forza per ottenere questo risultato
Perché questa volta non hanno trovato nemmeno il partitino dentro la coalizione che ha detto io non voto e quindi facendo facendo bloccare tutto e questo partitino non c'è stato perché tutti hanno avvertito che nel Paese c'era il necessario consenso
E che avrebbero pagato un prezzo se bloccavano
Diciamo in realtà a un certo punto la reazione è diventata del tutto legittima del tutto legittima va bene
Noi abbiamo capito e
No insomma fatichiamo ma
Subiamo
Ma quando arriva il turno degli altri
Hanno detto tutti così guardata andata a vedere le prese di posizione
Quando arriva il turno che so io delle delle il sistema finanziario del sistema de de dei servizi energetici quando arriva il turno dei servizi pubblici locali
Quella reazione è quella di cui noi abbiamo bisogno noi noi riformisti noi che vogliamo cambiare sistematicamente a velocità elevata perché questo adesso ci dà forza
Se noi in primavera affronteremo con determinazione il tema della liberalizzazione della riforma dei servizi pubblici locali
Noi potremo contare sul fatto che nel paese di coloro che sono stati tra virgolette vittima di questo processo di liberalizzazione iniziato
Saranno impegnati con noi nella battaglia politico-culturale per far passare quel progetto che si potrebbe si potrebbe così proseguire c'è la dimostrazione che
Se vai e fine della direzione giusta
Una il vento può venire poi anche da quelli che lì per lì di si mettono contro ti possono sospingere Polito
Cioè c'è la dimostrazione che una grande strategia riformista può progressivamente allargare il suo consenso il problema che non si faccia arrestare
Se no le vele quadre della politica di centro sinistra italiana di cui ha parlato D'Amico ti bloccano
Perché è chiaro che l'azione di governo deve essere anche un poco tortuosa insomma no io
Non non insisto ma vorrei che
Fosse chiaro e i secondo me il DPR
Era figlio elaborato in quel contesto politico culturale era figlio di quella di quell'orientamento
Non ho tempo di riassumerlo voglio ho scritto un po'di cose di cui si di cui si è parlato eccetera e quindi quindi dicono dico però che era chiaro un punto
E il punto era questo nel DPEF
Noi abbiamo un obiettivo la crescita del paese
La crescita nasce da un aumento della produttività totale dei fattori l'aumento della produttività totale dei fattori nasce da operazioni dal lato dell'offerta
Liberalizzazioni e da grandi operazioni che impegnano risorse pubbliche in un innalzamento della qualità e della quantità del capitale del del paese del sistema Paese infrastrutture formazione ricerca e così via
Una strategia dentro l'attuale si collocava con Eric coerentemente l'idea di una stabilizzazione della finanza pubblica ritornata grazie al centrodestra in un'area di instabilità
Attraverso non i tanti ma le riforme qui la discussione tra Padoa Schioppa Giavazzi di quest'estate
è stata al di là dell'uso dello strumento scelto da Padoa-Schioppa cornuto esattamente cosa è quello giusto quello delle Bailey inviate per polemizzare contro l'articolo pubblicato sul Corriere della Sera si usa un articolo del
Sul Corriere della Sera una propria adesso al di là della
La discussione Padoa Schioppa Giavazzi sul punto
Era altro che parole al vento era assolutamente corretta e
Io ho condiviso morbo l'impostazione di Padoa Schioppa perché era quella del DPEF
Non faremo tagli perché se facciamo età la logica dei tagli è una logica che una volta determinatosi nel petto del taglio poiché l'unica cosa che si vede è che quando
Ricominci ricominci da doveri prima
Il taglio e il blocco del turnover il taglio e la chiusura delle finestre imprevidenza quelli sono i tagli quando si blocca il turnover quando riapre la finestra tutta maggiorana campo le riforme
Sui quattro grandi comparti di spesa sono quelle che nell'immediato a differenza del taglio di taglio che da subito ecco cosa chiedeva Java subito voglio sapere quanto tali
Non è questa la strategia giusta certo che bisogna anche risparmiare subito
Ma quel che conta è magari del primo anno attraverso una riforma non risponde attraverso l'unificazione di insegne dato nel primo anno possono contenere posso perdere poco o quasi nulla
Ma quanto ottengo strategicamente unificando queste questi due grandi enti di previdenza pubblica che fanno sì che il costo della gestione del servizio previdenza abbia un peso così grande nel sistema del sistema economico italiano
E il DPEF aveva chiaramente questa ispirazione e persino il tema della pressione fiscale collocato in questo contesto era un tema era un tema diciamo coerente con una strategia riformista
Perché poteva di Rossi esibisse
Nel due mila sette forse ho bisogno di un qualche contributo in più dal lato della pressione fiscale
Perché perché se sono vere riforme non tagli dal due mila otto in poi avrò invece un grande contributo che mi viene dai risparmi da riforme
Questo era il DPEF
Ora non c'è dubbio e vado alla alla alla svelta non c'è dubbio che la legge finanziaria solo in parte risponde a questa logica
Dei quattro comparti di spesa fondamentali noi abbiamo
Due che sono interessati da un progetto di riforma a patto di stabilità interno e
Patto tra stato centrale Regioni sulla sanità
E invece abbiamo obiettivamente su previdenza e pubblica amministrazione una impostazione che ha in cui io non vedo con sufficiente forza una ispirazione un'ispirazione
Riformista e
Naturalmente questo crea una difficoltà anche da quel lato che in questi giorni così oggetto di attenzione cioè la pressione fiscale perché cresce il sospetto la possibilità
Che se non si vedono in campo immediatamente le riforme che nel medio lungo danno un contributo di risparmio crescente significativo
è possibile pensare che il contributo aggiuntivo che nel due mila sette darà
Diciamo verrà dal lato della pressione fiscale possa perpetuarsi negli anni futuri
Così ottenendo un aspetto di di di mantenimento dello status quo cioè contraddicendo l'ispirazione di fondo del Documento di programmazione economica e finanziaria e ciò che più conta mettendo a rischio l'obiettivo della crescita
Perché non è solo questione di l'obiettivo della crescita si può conseguire solo se spuntini ferma la logica ferrea del DPEF crescita produttività totale dei fattori che cresce attraverso interventi dal lato dell'offerta stabilizzazione della finanza pubblica dentro questo contesto Stam l'inflazione che nasce da riforme e non da tali così aumenta la produttività della pubblica amministrazione e per questa via aumento la produttività
Del sistema Paese
Se diciamo no ceti sul punto riforme sui quattro comparti fondamentali e qualche cedimento della Finanziaria c'è
Perché c'è
E termino su questo punto politico rapidamente voglio democratico e chiudo c'è perché durante l'estate cosa è accaduto
è accaduto che non abbiamo avuto
I mini a partire dai ministri e poi via via l'asse riformista del centrosinistra impegnato nella progettazione delle grandi riforme in quei quattro comparti che rendeva così coerente tutta l'epoca e tutta l'impostazione del DPEF in sede di legge finanziaria
Coerentemente attuata
Abbiamo avuto invece abbiamo assistito di nuovo a quella cosa che cambiato quel che c'è da cambiare era avvenuta
Durante la discussione sulla conformazione del governo
Non io i ministri di spesa non da me io ho già dato ma allora non c'è cioè si dimostrava chiaramente che non c'eravamo capiti
Cioè se il ministro uno dei ministri di spesa fondamentale dice io ho già dato
Vuol dire che diciamo
Ha una collocazione del tutto incoerente con quello che c'è scritto nel DPEF dove la frase io ho già dato è incompatibile cioè perché può avere dato quel che vuole il cambiamento si realizza
E dal cambiamento oltre a livelli più elevati di efficienza derivano anche dei risparmi nell'immediato non ti chiedo molto ma ti chiedo di dirmi qual è la prospettiva di medio lungo periodo attraverso il quale recupero produttività
Abbiamo assistito a articoli riunioni dichiarazioni in cui c'erano ministri di un partito che si riunivano per dire ma qui la manovra e punta a carico nostro e non a carico di dei ministri degli altri
Ma e va beh
E come volete che funzioni classe riformista se si tengono ragionamenti se si fanno riunioni lungo questo tra virgolette itinerario logico
E sulla base di questa collocazione politica
è chiaro che poi
L'asse riformista si indebolisce perché si occupa di vedere se diciamo è tutto a carico suo o a carico del vicino non si impegna nella progettazione delle riforme e ne viene fuori una finanziaria che in una certa misura
In una certa misura contraddittoria ora
La finanziaria è stata presentata ieri
E io dico proprio perché non siamo un cenacolo solo di discusso ori ma anche di persone che fanno lotta politica io dico che questo è un terreno di sviluppo della lotta politica
Per esempio continua a ritenere che che so io una bella iniziativa parlamentare per unificare in si da ci sta tutta
Dice non è granché punto non è granché preso a sé ogni cosa non è granché ma se sulla colloqui dentro un contesto dentro una strategia come mi sto sforzando di dimostrare che noi abbiamo fatto in passato e abbiamo fatto anche del presente forse iniziative di questo tipo sono in grado di
Diciamo offrire al governo e ai riformisti che lottano dentro il governo una piattaforma più avanzata anche attraverso la lotta politico parlamentare
Per esempio secondo me bisogna dire bisogna dire ma guardata benissimo c'è questo protocollo sulla previdenza
Che dice entro marzo si dovrebbero arrivare benissimo intanto prendiamo sul serio entro marzo ci vogliono delle conclusioni
E soprattutto entro marzo
Il ministero del lavoro deve fare deve fare l'elenco dei lavori usuranti
Di quelli che devono andare in pensione prima degli altri
Perché se non si fa e sono undici anni che non si fa sapete perché non si fa perché così siamo tutti i minatori siamo tutti i metalmeccanici alla catena è invece non è vero non è vero e non è
Per cui se tu guardi riappare la quota del a cercare di attuare il protocollo senza vere l'elenco degli usuranti sarà possibile per l'ennesima volta che quelli che fanno anche il mio mestiere dicano che sono metalmeccanici abitatori notte
Bisogna creare le condizioni per costringere anche ad un certo punto ad un confronto di merito certo non sarà facile ma
Adesso non faccio l'elenco delle in lizza per esempio nella Finanziaria se ho capito bene c'è una cosa che io considero che io considero di grandissimo peso
Perché nel ridurre il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro e vorrei dire che
L'ambiente di Libertà eguale certamente l'iniziativa è stata della della ministro Pollastrini ma l'ambiente di Libertà eguale qualche contributo in questo senso l'ha dato
Nel affrontare la questione di come sia con Cuneo finisca la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro che cosa che cosa si dice della Finanziaria se capisco bene magari si può approfondire allargare conosce
Per la prima volta nella storia d'Italia si fa una misura che è selettiva si e per una volta è selettiva non secondo una logica categoriale ma secondo una logica di genere di più per le donne di meno per gli uomini è la prima volta che c'è un intervento strutturale di questo tipo
Cioè consapevoli che c'è uno squilibrio di partenza del mondo del lavoro dell'occupazione pesantissimo a favore delle donne
Si fa una cocente iniziativa di squilibrio del dell'agevolazione del vantaggio a favore dell'occupazione femminile
Non solo spero che non si disperda questa iniziativa ma spero che si possa rafforzare perché questo è riformismo nel senso vero
Dopo di di di guardare agli effetti finali così come così come in tutto il campo della pubblica amministrazione guardate io sono dispostissimo ad impegnarmi su questa cosa più sordi più risorse per la conoscenza per la formazione per la ricerca eccetera
Ma a una sola precisa condizione riformisti possono fare questo
Che risulti chiaro tutto quello che si cambia nel campo della scuola della formazione della ricerca perché buttare soldi dentro l'attuale situazione significa buttare soldi dentro un certe comunque
E venti
è difficile perché lì le resistenze conservatrici sono forti sono anche in questo caso non solo della sinistra radicale in termini di rappresentanza politica sono anche dall'altro lato
Però noi abbiamo naturalmente le condizioni per una battaglia perché del paese si avverte che questa risorsa fondamentale la conoscenza la formazione è quella decisiva per il futuro è scarsa e il sistema che la produce non è efficiente
è questo il punto e allora una domanda di maggiore efficienza su questo lato io sono convinto che c'è allora una battaglia politica su questo punto
Sì sì che si può dare ed è la stessa battaglia politica una lotta politica
Che è decisiva anche sul progetto del partito democratico
Qui sono state dette molte cose che condivido
L'intervento di Macaluso da questo punto di vista si può ben prendere come riferimento Nonda riferimento polemico ma come riferimento utile al fine di definire l'agenda anche nostra
Con l'aggiunta che ha fatto Mantovani diciamo al ragionamento di Macaluso cioè attenzione il conservatorismo età molti dati collocato politicamente
Tuttavia anche per il partito democratico no il
Il
Diciamo della fase costituente del Partito democratico ciò che è essenziale una lotta politica cui
Molti interventi immaginato Dino Ranieri hanno dato dei contributi molto importante su un punto che considero decisivo anche le cose che aveva detto Anna all'inizio della nostra della nostra riunione cioè
Attenzione a questo ragionamento che giusta propone del progetto del partito democratico o al massimo rende compatibili le culture politiche di provenienza
Le esperienze politiche le tradizioni di provenienza
Noi dobbiamo riuscire a dare e qui se ne abusa di solito se ne sono avuti molti segni di contenuto di di impostazione generale eccetera
Una battaglia politica determinata dentro i partiti e nel campo dell'Ulivo
Mettendo in discussione la continuità di queste tradizioni e di queste culture politiche questo è il nodo strategico a mio avviso cioè
Benissimo il socialismo democratico è una cultura decisiva per la formazione del Park è una tradizione è un'esperienza decisiva per la formazione del partito democratico
Ma chiarimento politico dentro quest'area
Sulla cultura politica che è necessaria per partecipare davvero dinamicamente a questo a questo processo quando è avvenuto nel socialismo democratico italiano quel che c'è non quello che diede vagheggiato quando è avvenuto
Qui si è parlato Rita riandando è vero agli anni novanta per esempio
Si è parlato di quel congresso dei DS
PDS eccetera in cui ci fu quello scontro poi D'Alema Cofferati ma pochi si ricordano a proposito di chiarezza del confronto e di del dibattito politico su questi nobili di rottura di continuità
Pochissimi si ricordano
Che sapete quando lo fece D'Alema quel discorso
Voi pensate forse nella presentazione della mozione
Ho voi pensate forse all'inizio della relazione del congresso anche quello nazionale dopo che si erano tenuti tutti quelli di sezione di federazione regionale tutto fatto
Almeno all'inizio del congresso nuovo si intende alla fine erano le conclusioni del congresso quello
Ma che chiarimento politico culturale volete fare con questi metodi ma secondo cui Blair quando ha fatto il chiarimento politico culturale col Collodel labour con la vecchia sinistra ha fatto le conclusioni di un congresso dò ha rischiato di perderlo all'inizio non credo perché è così che poi si ottiene il rinvio
A al momento opportuno
Cioè al momento in cui devi tradurre quell'orientamento politico generale in una scelta di governo ti giri indietro non c'è nessuno ma quale riformismo dall'alto
Categoria USA dissi ma già abbiamo avuto un difetto di riformismo dall'alto ma quale dall'altro abbiamo semplicemente avuto difetto di riformismo perché il riformismo è quella roba lì o non c'è proprio
Non è dall'alto dal basso è proprio il fatto in sé allora questo gli atti aiutiamo chiarimento che si può chiamare come diavolo volete
Deve esserci adesso deve esserci nel campo dell'Ulivo
E deve esserci all'interno di ogni partito che partecipa a questo progetto in questo senso
Il Congresso Easter come ripeto io poi qui siamo appartenenti a partiti diversi ognuno si regolerà
Ma il per come li vedo io i congressi di DS e Margherita io spero Rosa del Pugno a un certo punto del percorso e così via e altri eventualmente partecipassero dovrebbero essere compresi nei quali ciò che non è stato fatto in passato almeno si fa del presente per attrezzarsi al nuovo per attrezzarsi alla costituente del nuovo partito
Congressi di battaglia politica non di messe cantate per dire che siamo d'accordo contrario al partito democratico
Congressi di lotta politica cerca anche con la scelta del a favore o contro il partito Democratici mancherebbe altro
Ma congressi dei quadri quel chiarimento che non è stato fatto si fa
E qui sono stati tirati
Diciamo da Parigi o punto di vista i fili di quel
L'alimento esistono tutte le condizioni sia nella Margherita che nei DS perché si sviluppi in questa battaglia politica con esiti importanti incerto
Il nodo di cui ha parlato Claudia Mancina c'è
Ed è l'ultima cosa che voglio dire ho finito dove
In grado di cui ha parlato Claudia Mancina c'è
E vero non può nascere un nuovo partito senza un leader ora qui io cosa penso penso che beh dobbiamo vedere i limiti della leadership dell'Ulivo attuale e però non possiamo negare che se comunque siamo arrivati qua e il progetto è stato preservato questo va detto perché non saremmo obiettivi
E noi siamo abituati ad essere obiettivi anche nello scontro politico magari più aspro
Non deformi amo la posizione dell'avversario per poterla distruggere prendiamo in considerazione quella che è veramente questo atteggiamento liberale no e al contempo vediamo le le le ombre dove ci sono anche un po'le luci beh l'anno scorso noi eravamo qui
A constatare che il processo si era completamente arredata ma vedete non è la storia del partito democratico si era Renato lo slancio riformista del centrosinistra ed è avremo poi ha avuto le prove nella discussione programmatica l'elaborazione di quel programma e in una certa misura persino del risultato elettorale si era venuto progressivamente sono però ad un certo punto ci fu
L'iniziativa di Prodi una classica iniziativa leadership diciamo
L'iniziativa dell'inchiesta che ha detto no si fanno le primarie e dopo le primarie il giorno dopo ha detto facciamo la lista
Se non c'era questa iniziativa di leadership non c'era la lista noi perdevamo le elezioni e lo stavamo qui a discutere del fatto che forse si riapre il processo questo va detto con precise allora da qui io cosa per il poker Claudia Mancina ha perfettamente ragione
Che un atto costitutivo costituente essenziale è la scelta del leader del partito democratico che deve essere nel tempo progressivamente quello che è proposto dal centro sinistra nel suo complesso come candidato Presidente del Consiglio nelle diverse competizioni io che cosa vedo può darsi che si dica che questo la visione modesta burocratica non lo credo affatto io vedo una Costituente dentro cui si decide come noi proponiamo nel nostro documento sullo Statuto
Che il leader del partito democratico eletto attraverso una forma di amplissimo coinvolgimento degli elettori attivi
Vedo che nel due mila sette o all'inizio del due mila otto Romano Prodi viene candidato a fare il presidente del Consiglio attraverso l'uso di quella procedura non vedo né altri candidati nei altre soluzioni
Quella procedura viene usata per eleggere Romano Prodi presidente del nuovo Partito democratico a quel punto costituito
E resta implicito naturalmente che nella fase finale del due mila dieci dei secondi sei mesi del due mila dieci quella stessa identica procedura
Data per ovvia all'interno del partito democratico per adottata verrà usata per scegliere il nuovo leader e il candidato alle prossime elezioni politiche
Credo che non sia diciamo particolarmente complesso quindi sciogliere questo nodo ad una condizione che si sia d'accordo che sistemicamente il leader del nuovo partito viene scelto attraverso quella procedura ampiamente coinvolgente poi resta viene da sé oggi leader ero ero mano Prodi
Ha conquistato questa leadership seconde attivi leadership non con la decisione di qualcuno adesso gli atti di leadership e gli ha fatti ora deve guidare il Governo
E noi naturalmente siamo tutti impegnati a fare in modo che lo faccia almeno io
Naturalmente l'atto costitutivo del partito democratico non può non prevedere l'adozione di quella procedura per eleggere Prodi Presidente
E successivamente questa sarà la garanzia che la nuovi il nuovo leader sala Cento con una procedura di ampio coinvolgimento democratico identica a quella dotata adesso a me sembra sinceramente una
Soluzione ragionevole di quel problema vero di cui ha parlato di cui ha parlato
Claudio Mancini e voglio terminare come al solito davvero con un impegno di lavoro
Perché appunto si lavora
E noi qui l'abbiamo già definito l'impegno di lavoro perché
Abbiamo detto che noi vogliamo cambiare la porcata
Sì la porcata si cambi la legge elettorale
Se la porcata si cambia ancora una correlazione di D'Amico io non ho niente da aggiungere si è la porcata si cambia in accordo col centrodestra
Sia dovuto un nuovo sistema noi andiamo a quel confronto sulla base della proposta del doppio turno uninominale alla francese che ci sembra la più coerente anche con il Progetto del partito democratico c'è un nesso molto forte ovviamente siamo pronti a vedere altre soluzioni ma abbiamo una preferenza
Stefano ha ha giustamente sacro ricercati a sacrosanta mente criticato questa impostazione per cui sembra che siamo al mercato dice poi c'è il francese poi c'è il tedesco il portoghese noi per carità saremo per il francese ma se volete tedesco no no non si fa così la discussione sui sistemi elettorali noi siamo per una soluzione
Abbiamo detto che la vogliamo concordare col centrodestra se il centrodestra non è disposto a concordare sul nulla
Allora vale il principio il centro sinistra che ha detto che era contro la porcata Ray instauri purtroppo non si può fare Silvio con un referendum altrimenti l'avremmo fatto come al solito siccome un po'lavoriamo da questo ambito è venuta fuori una proposta quando si discuteva la porcata
Una proposta di un emendamento che avrebbe reso possibile un referendum interamente abrogativo dalla nuova legge lasciando in vita la vecchia naturalmente
Non si poteva non scrivere in modo scoperta l'abbiamo scritto in modo scoperto se ne sono accorti che non ce l'hanno ovviamente non ce l'hanno approvato quindi un referendum
Che Ray instauri il Mattarellum al posto di questa legge non è tecnicamente possibile di cui l'esigenza di convergere sulla soluzione Guzzetta non perché ci piace quel sistema elettorale che viene fuori ma perché se nemmeno il centrosinistra è in grado di RAI instaurare un mattarello allora noi non siamo mica disposti ad alzare le braccia dire non se le può far nulla
Allora noi raccogliamo le firme il dieci di ottobre abbiamo già fissato il dieci di ottobre si fa in cassazione depositare così punto e per quello che mi riguarda ma il documento che dice questo non è solo un orientamento milioni quelli di Libertà eguale sono impegnati a raccogliere le firme
Dice che questo disturba qualcuno no noi abbiamo già dimostrato anche in passato che noi vogliamo il partito democratico
Vogliamo rafforzare il centrosinistra ma non siamo disposti su questioni cruciali che riguardano la qualità democratica del Paese a rinunciare in nome di non si sa quali rapporti o accordi politici
Questa legge elettorale va cancellata
E noi vogliamo cambiare io sono convinto che se la raccolta delle firme avrà successo
E badate avrà successo
Spera speriamo di non averne bisogno ma avrà successo se noi condurremo una una profonda battaglia politico-culturale del Paese
Perché norme
Diamo per scontato ci saranno dei soggetti politici che saranno organizzatore dell'astensionismo ormai la storia l'hanno imparata non ci cascano più no di fronte al referendum
La la l'astensionismo militante è quello che aggiunge quel venti per cento che chiude la partita
Quindi noi possiamo sperare di vincerla solo se facciamo una profonda battaglia politico una battaglia politica che si intreccia molto
Con quella per il partito democratico perché c'è un nesso fortissimo ecco perché io considero che anche questa battaglia con sullo sfondo il referendum sia molto coerente con il progetto con il progetto del del partito democratico
E ho finito l'ultima osservazione questa noi
In questo modo intendiamo anche risolvere il problema della determinazione della data del prossimo sciopero dei giornalisti
Cioè decidiamo di fare perché è successo l'anno scorso è successo quest'anno adesso
Annuncio che così Serventi Longhi prende appunto che ventisette scusate il ventotto ventinove e trenta settembre del prossimo anno noi siamo qui a fare l'assemblea nazionale di Libertà eguale vediamo se
Per essere coerenti anche in quella data ci sarà un bello sciopero dei giornalistico pupillo in oggi
Non ci spaventiamo perché siamo sicuri di avere fatto un buon lavoro che servirà servirà
Per non solo per il seminario che ci tiene qua dentro tra qualche giorno che è molto importante ma se mi se servirà secondo me per il lavoro del centrosinistra nei prossimi né nei prossimi anni grazie
Lei mentre sappiamo le mani
Sì anzi esca se non dopo aver espletato anche le ultime due questioni di cui dobbiamo anche se rapidamente credo discutere
E prendere atto anche la prima prima vorrei anche ringraziare ovviamente chi ha ha reso possibile lo svolgimento dei nostri lavori la segreteria direttore di Libertà eguale Antonio Micello gli amici tramite dalla presidenza e tutti voi che avete partecipato ma detto questo la prima cosa da fare è l'approvazione su proposta del presidente del Comitato scientifico del
Comitato scientifico medesimo e della sua composizione la seconda cosa da fare
Dare il mandato ovviamente alla presidenza per l'attuazione degli indirizzi della presentazione formale dei documenti che sono stati oggetto dalla nostra discussione dei cinque documenti che in parte sono stati
Emendati da proposte emendative vostre sono state prese in considerazione ieri sera dalla presidenza di cui vi dopo poi brevemente
Di riferirò brevemente prego Ceccanti
Sì dunque noi abbiamo prima di leggere il nome dico rapidissimamente una cosa abbiamo cercato di seguire criteri siamo coerenti anche con la prima parte la nostra sessione tematica sulla gerontocrazia quindi abbiamo cercato di fare un mix generazionale anche nella misura del possibile un equilibrio di genere
Leggo pertanto gli esiti di questo lavoro istruttorio
Mentre l'ipotesi di comitato scientifico Augusto Barbera Francesco Clementi Salvatore Curreri Sergio Fabbrini Luciano Fasano Elisabetta Guadagnini Pietro Ichino Renato Mannheimer Luigi in mare Attinà Chiara Martini Alberto Martinelli
Stefano Merlini Andrea Morrone Tommaso Nannicini Paolo Pombeni Giovanni Pellegrino Margherita Ravera ira Michele Salvati Fulvio Tessitore Salvatore Vassallo
Se non ci sono osservazioni pare
Approvato la composizione del comitato scientifico
Passerei rapidamente
Al secondo polo
Ieri il de dei cinque dei cinque documenti se solo alcuni sono stati oggetto di proposte emendamento
Documento numero tre blairiana mente detto Peppe numero tre
E non ha avuto nessuna proposta di emendamento l'unico emendamento che era stato proposto sul documento numero uno è stato respinto
Dalla presidenza alla quale avevamo dato il mandato riprenda le considerazioni insieme agli estensori che vi hanno partecipato sono stati dunque emendati i documenti due quattro
E cinque
Diciamo parte alcuni emendamenti di forma che sono stati oggetto emendamenti
Il documento numero due sui dodici indirizzi per lo statuto del partito democratico reca una modifiche al punto quattro al quale si aggiunge che i referendum potranno essere richiesti anche da un polo chimico descritti salvo un giudizio di ammissibilità da parte dei canali
Al punto cinque si è aggiunto che la trasparenza più ampia possibile resta nella formulazione condizione per la vita democratica del partito al punto sei relativamente alla vicino alla questione del ricambio si è così riformulata punto va favorito il ricambio d'accesso dei giovani alle cariche pubbliche e di partito
Queste sono gli emendamenti essenziali gli altri considerare sostanza di forma
Il documento numero tre non lo Stato oggetto di modifiche il documento numero quattro scarsamente nove quindi vado a leggere
La aggiunta finale e diventa il punto tre nel documento numero cinque che ha reca una modifica nel titolo sì intitolò la tre priorità di politica costituzionale ed elettorale per il partito democratico il punto tre e così formulato
Il partito democratico dovrà affrontare con rigore l'impegno per la riduzione dei costi della politica
A cominciare dalla soppressione degli enti inutili e dalla semplificazione dei livelli amministrativi e politici
In questo quadro hanno affrontato la questione dell'eccesso di incarichi retribuiti per consulenze e incarichi rappresentativi fermo restando invece l'esigenza di compensi adeguati alle responsabilità per i titolari di organi o se questo quanto
Così riformulati i documenti vengono dall'appunto consegnati alla presidenza per l'attuazione dei conseguenti
Passi per la loro pubblicazione
Dimmi
Scusatemi come Libertà eguale per legge avevamo invitato genetica una contraddizione che avevamo individuato sul punto tre del documento numero due
Allorquando mentre si parla di Partito Democratico strutturato per ragioni al punto tre invece si prevedono i delegati di quello provinciale allora noi riteniamo questa una contraddizione che va sanata perché secondo l'impostazione contro quanto meno anche per quello che io personalmente ho potuto ho potuto
Togliersi sedici laico allora voi che ti rispetta ripete il concetto
Vai che ripete concerto a ecco allora sei capito corre una risposta su questo del perché cioè io perché dal punto di vista mio è nostro
E i le regioni celesti diventi regionali possono articolarsi come meglio credono sulla base di un'autonomia
Però i delegati che partecipano a livello
Credo di interpretare anche la ragione per la quale poi con Ceccanti ha abbiamo dato una risposta a questa questione non è una contrarietà ma che viene rappresentato alla presidenza su questo punto quanto il fatto che bisognerebbe evitare di entrare più specificamente nel dettaglio delle modalità di funzionamento comunque se si vuole dare una risposta più specifica
Ceccanti
Spiega rafforzando
No scusa sull'cardiopalma scusa scusa personalità io ho l'impressione mantovano il professore scusate ho l'impressione di non essere stato sufficientemente chiaro
Allora il concetto e questo noi partiamo dal presupposto che se il Partito Democratico nasce come partito che struttura di quello regionale scusate però non a metà giugno soccorso
Recapito
Sì allora
Io penso che in questa sede vista la complicazione avessimo il la soluzione migliore sia di togliere puramente e semplicemente provinciali
E già regolamentare il lavoro va bene procediamo parco sono sono anche noi siamo d'accordo cioè questo è quello che volevamo di offerta
Accordo quindi abroghiamo il termine provinciale se non ci sono altre osservazioni diamo per approvati Mieli documenti stessi raccordo dichiariamo chiusa la nostra assemblea degli iscritti nell'anno due mila e sei arrivederci ventotto ventinove e trenta settembre dell'Udinese con il Parco Nuovo Partito Democratico si schiera