L'Unione, le sinistre e il governo locale

Allora buonasera a tutti
Ringrazio Nichi Vendola di essere qui con noi come potete notare purtroppo non è presente il sindaco di Roma Walter Veltroni
Per motivi
Diciamo seri che adesso vado a leggere
E comunque insomma noi andremo avanti lo stesso nel senso faremo questa chiacchierata con con Nichi sugli argomenti che avevamo prefissato
Vi leggo la lettera del sindaco caro Massimiliano come già ti ho detto per telefono stasera non potrò essere alla vostra festa e intervenire al confronto col presidente della Regione Puglia mi amico e compagno e Nichi Vendola
Sono molto dispiaciuto per questo ma nel pomeriggio sono stato invitato a partecipare a un'intervista indiretto al telegiornale della tv araba Al Jazeera che va in onda alla stessa ora per presentare l'importante iniziativa che si terrà domani in Campidoglio si tratta commissari della presentazione della rivista di dialogo interreligioso e multiculturale che terremo in aula Giulio Cesare alla quale parteciperanno il cardinal Poupard d'Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso
Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e l'Imam della moschea summit Salemme alla presenza anche di Andrea Riccardi della Comunità di Sant'Egidio
Del segretario generale del Centro culturale islamico Abdallah Ruben e del presidente della comunità ebraica leone Paserman
Si tratta di una nuova importante occasione per riconfermare rilanciare il ruolo e vocazione di Roma come grande capitale di pace e di dialogo a partire da quello tra le religioni
La presenza dei rappresentanti delle tre religioni monoteiste
E ancora più rilevante in un momento in cui si avverte il bisogno di rafforzare questo spirito di confronto dialogo incontro e accoglienza che in questi anni abbiamo consolidato attraverso diverse iniziative
Per questo ho ritenuto utile accettare l'invito di Al Jazeera sono queste le motivazioni che non mi consentono di essere con voi
Ma sono certo che potrete comprendere e condividere le motivazioni che mi impediscono di partecipare ad un confronto di grande interesse
Tra due esperienze di governo che ci vedono protagonisti
Quella della Puglia guidata da Vendola a sostegno della quell'elezione ricordo partecipai manca mini a manifestazioni davvero entusiasmanti e quella di Roma che insieme abbiamo contribuito a far crescere e consolidare
Si tratta di un'esperienza quella romana che è riuscita in questi anni a tenere insieme politiche di sviluppo e solidarietà coesione sociale dialogo con tutte le realtà in un'idea di città comunità al quale la vostra forza politica saputo fornire un contributo ricco ed originale di salda e leale collaborazione
Sono certo che non mancheranno altri momenti di dibattito altre occasioni di confronto come questa che era in programma stasera inviate caro Massimiliano Annig al vostro segretario politico Franco Giordano a tutti voi il mio carissimo saluto
Walter Veltroni
Noi lo ringraziamo della lettera
Chiaramente ci spiace
Per l'assenza perché insomma anche lui gli ha fatto qualche chilometro per arrivare fin qui però insomma comprendiamo le motivazioni noi intanto appunto saluto anch'io Franco Giordano il nostro segretario nazionale che in prima fila sembra un fatto importante
Avevamo previsto all'inizio di questa iniziativa
Volevamo dare c'è stata chiesta dai i compagni da alcuni centri sociali in particolare del centro sociale Acrobax la possibilità di leggere una lettera aperta alla città
Dopo insomma i noti fatti di di Focene Noemi siamo contenti di dare questo spazio quindi chiamerei le due compagne nel centro sociale che devono leggere la lettera e poi magari la commentiamo M noi
No in questo intervento abbiamo delle cose da dire no no siamo sicuri che chi è qui
Vuole sapere pretende di sapere la verità ne siamo qui in qualche maniera per raccontare però
In verità avremmo voluto porre a questa Assise all'attenzione dei convenuti alla città un'altra storia
Avremmo voluto raccontarvi delle difficoltà e della gioia della lotta quella che facciamo ogni giorno in questa città in questo laboratorio sociale permanente la lotta per il diritto all'abitare che spesso ci contrapponiamo quei progetti di sviluppo metropolitano che non vogliono affrontare né tanto meno risolvere il problema della casa
La lotta degli spazi sociali per una cultura alternativa e non mercificata che viaggia dentro l'informalità e le relazioni territoriali lontana dalla società dello spettacolo che costruisce un'altra lettura del mondo
La lotta contro la precarietà vera catastrofe sociale di questa nostra contemporaneità che produce solitudini frammentazioni sociali drammi esistenziali
Per i cani forza-lavoro metropolitana mai riconosciuta come ricchezza sempre intesa come massa di sfigati
La lotta per un reddito garantito come riconoscimento della produzione sociale diffusa come strumento di rottura del ricatto del lavoro precario e sottopagato come diritto universale di cittadinanza
E ancora la lotta a fianco dei migranti con le fasce deboli di questa città per l'emancipazione contro il sessismo contro il proibizionismo carcera ante contro i luoghi comuni per una nuova socialità fatta di partecipazione protagonismo
Avremmo voluto raccontarvi quindi delle lotte tante che vivono in questa città costruite con difficoltà dal basso lontani dalle luci dello show dentro gli angoli angustie spesso silenziosi di questa metropoli
Avremmo voluto denunciare le mille difficoltà che emergono nel non incontrare risposte concrete a problemi materiali dall'altamente materiali e dannatamente sempre rimandati
Avremmo voluto raccontarvi delle nostre verità
Ma in verità dobbiamo racconta di un'altra storia
In cui anche qui la verità dobbiamo farla emergere con forza assalto al centro sociale Forte Prenestino Centocelle un gruppo di quaranta neo fascisti entra il forte con catene e bastoni
Un compagni viene accoltellato alla gola sarà operato di urgenza fortunatamente la recessione sfiora di qualche millimetro la vena giugulare una verità che abbiamo dovuto cominciare a ricostruire a partire dalle pagine dei giornali
Che bollavano la morte di Renato a Focene come una rissa tra balordi non è stata una rissa è stata un'aggressione scrivono islamici in una lettera aperta alla città non solo perché la verità che sappiamo ci parla d'altro ma perché Renato non era un balordo
E fino alla festa io ragazzo stava fa qui andare da Roma a me
è bastato questo bene prologo ad anticipare i quaranta secondi più sconvolgenti della vita di Renato
Otto coltellate
Un alla coscia le altre al petto di cui al cuore
Quaranta secondi che lo hanno ucciso davanti all'aula la sua compagna a Paolo ferito anche lui da una coltellata alla schiena
Quaranta secondi Nannucci sommo chiunque
Tutti uniti
Ma non è di Renato non solo di lui che vogliamo parlarvi stasera
Vogliamo parlarvi dei tanti chiunque di come stia cambiando la destra estrema da qualche anno ha dato vita ad un rilancio forte dell'iniziativa dagli Stadio dipinti occupazioni detenuto conformi dalle produzioni di circuiti alternativi musicali iniziative cosiddette di carattere culturale
Sta costruendo una buona storia della destra sociale nuovo che va indagato il contrastato trentuno gennaio una coppia gay viene aggredita sull'autobus da due fascisti che dopo averli picchiati li costringono a scendere nessuno interviene destra
Estrema destra tessuto sociale il quale allarmante e lo chiediamo da due anni poco il nostro grido è stato spezzato dalla morte di Renato
Ora non è più tempo di avere il fiato corto ora è tempo di verità ora è tempo di decidere di assumere una posizione di denunciare rendere pubblica una realtà che questa città sta vivendo
è tempo di dire la verità tutti nessuno escluso
E di costruire quello spartiacque necessario isolare chi in questa città ha costruito e sta costruendo campagne di oggi violenza revisionismo storico avanzando le tesi della supremazia e che nell'uso della lama vedono il risultato dell'imposizione marzo scritte nazifasciste ed escrementi umani sul circolo della Margherita a San Basilio
Quattordici maggio Appio-Tuscolano due militanti di estrema destra aggrediscono accoltellandolo alla natica un ragazzo che si trovava all'esterno della sezione DS di San Giovanni la destra estrema messo in campo tutte le iniziative possibili
False associazioni culturali ha messo in campo Lodi magliette gadget una moda un parlare d'un linguaggio che attraversa molti giovani e giovanissimi dei nostri territori
Ha messo in campo false battaglie sociali tentando di imitare l'iniziativa di lotta che ci ha sempre contraddistinto come sinistra
Ha aperto relazione interventi nel mondo dello sport nelle curve degli stadi che vediamo esprimersi in questa città sempre più spesso con simboli di morte a attivato una richiesta la riscrittura della storia chiedete troppo simili torturati un i torturatori
Ventinove marzo a Guidonia una quindicina di fascisti tra cui due esponenti di Alleanza Nazionale aspettano la candidata di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria che Silvia un comizio elettorale
Insulti e lanci di finocchi costringono la polizia ad intervenire oggi con la morte di Renato in questa città si è prodotta quello che da tempo andavamo urlando
Di un nuovo modo di agire che aggrega proprio tra le fasce più marginali di questa città
In quel mondo fatto spesso di disoccupazione in territori periferici dove la contraddizioni sono più aspri e dove il terreno dell'iniziativa politica ormai è stato abbandonato da anni o si è trasformato in attivazioni civile perdendo il legame con le contraddizioni materiali
Un nuovo modo di agire che produce l'identità linguaggi e nuove pratiche di azioni che sembrano rispondere alla rabbia che moltissimi individui covano verso le difficoltà della vita e della società
Ventisette aprile all'altezza del capolinea autobus salveranno quattro cinque fascisti aspettano due compagni identificativo che tra loro c'era di che dovrebbe noto dj reggae che giungono a piedi dalla Tiburtina
Li colpiscono all'improvvisa in testa in altri parti del corpo con spranghe e bottiglie di vetro i compagni che riportano tagli ed ematomi vari questo non avviene solo a Roma inevitabili diciamo che questo non avviene solo a Roma
A giugno il Gay Pride di Catania è stato interrotto perché un centinaio di neofascisti ha bloccato il corteo
La polizia ha deviato il percorso ed ha costretto il Pride di interrompere il suo cammino così come a Milano dall'omicidio di Dax ad oggi gli accoltellamenti non si contano e potremmo andare avanti per ore anzi per venti mesi e centotrentaquattro aggressioni otto agosto nella notte di lunedì otto agosto due mila e sei ignoti hanno tentato di incendiare i locali del centro sociale la strada sito in via passino ventiquattro Garbatella
Primo ottobre un gruppo di fascisti interrotto con un lancio di bottiglie un incontro a Tivoli al quale partecipava Haidi Giuliani
Il due settembre scorso qui a Roma mentre eravamo in corteo per ricordare Renato e per rompere il silenzio fascisti hanno assaltato il centro sociale di materia e la sera alla stazione Tiburtina hanno tentato un assalto ai compagni venuti a Roma dalle altre città d'Italia
Lei prima dunque che attraversa il Paese un clima pesante che ha bisogno di risposte urgenti ancor di più ha bisogno di verità
Sei aprile
All'improvviso mentre molte persone erano in fila all'esterno per entrare in discoteca alla fette del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli
Un vero e proprio comando Dina neo nazisti armati di chiavi inglesi e catene avvilente mente aggredito quattro ragazzi di cui tre i volontari del circolo è uno straniero
Urlando insulti e creando il panico
Due dei ragazzi feriti più gravemente sono stati portati al pronto soccorso e poi dimessi con prognosi di sette e cinque giorni noi non accettiamo che questa città ospiti tolleri faccia finta di niente sigilli dall'altra parte di fronte a tali realtà
Denunciando tutto ciò e raccontando come dove passa la legittimazione il rischio di essere additati come quelli che fanno le liste nere
Purtroppo l'unica lista nera che conosciamo e questa infinita raccolta di aggressioni che quotidianamente dobbiamo riscontrare in questo Paese come è possibile se non per calcolo politico mera ignoranza che da coloro che denunciano un meccanismo di legittimazioni silenti possibili denunciati
Il bello è che molti di questi inconsapevoli personaggi che hanno partecipato a iniziative luoghi come Casapound rivendicano con totale tranquillità la loro partecipazione raccontandoci di aver avuto a che fare solo con bravi ragazzi
Come è possibile che non non si lei di altrettanta voce che denunci la fanno politica e culturale e molti personaggi pubblici stanno dando a queste organizzazioni
Oggi bisogna parlare dire la verità non avete paura rompere il silenzio venti maggio un ordine ad alto potenziale ha parzialmente distrutto i locali del centro sociale Astra diciannove nel quartiere del Tufello
La carica d'esplosivo sistemata all'esterno della sede ha fatto saltare la porta d'ingresso causando ingenti danni alle strutture interne
Solo il caso ha voluto che all'interno non ci fosse nessuno
Un'ora prima infatti nella sala erano presenti decine di persone che assistevano alla proiezione di un film c'è bisogno di sentire le nostre parole le parole di tutti c'è bisogno di rimettere al centro la verità e cioè che non c'è spazio per questi personaggi
E questa città non può ospitare il mausoleo alle Fosse Ardeatine il masochismo museo dell'asso ai commi è una cisti così come non si può continuare a raccontare la favola degli opposti estremismi delle bande rivali dei balordi
Renato non è morto per una lite tra balordi perché Luís non era un balordo noi non siamo una banda
La logica della guerra permanente nella guerra del terrorismo
La logica della guerra permanente dalla guerra al terrorismo entrata nelle vene e quando le verità si fanno scomode ci pensa la paranoia trovare le giuste risposte
Oggi bisogna parlare non avere paura a rompere con l'idea che la democrazia significhi equidistanza o indifferenza ammantata da una finta tolleranza ventuno aprile
Aggressione all'interno della facoltà di Scienze politiche di Roma Tre seconda in cinque mesi
Due studenti di Scienze politiche mentre attaccavano manifesto che invitava la partecipazione all'iniziativa per il sessantesimo anniversario della Liberazione
Hanno subito una violenta aggressione alle spalle da parti di diversi militanti di Azione universitaria e Azione Giovani
Uno degli studenti ha riportato un trauma la mandibola guaribile in cinque giorni la nostra verità l'abbiamo continuato a ripetere il due settembre scorso in piazza chiedendo alla città di schierarsi di prendere parola di rompere quella idea di legittimazione verso la destra estrema che si è creata nel tempo
L'abbiamo urlata in tutti questi giorni nelle diverse iniziative politiche nelle teste di liberazione rinascita sui palchi delle notti bianche stasera qui
La continueremo ad urlare sabato ventitré a Fiumicino portando un fiore a Renato in una manifestazione pacifica e di massa
Fin da ora denunciamo qualsiasi tentativo di provocazione che miri a far degenerare la manifestazione del ventitré noi saremo a Fiumicino in tanti indichiamo tutti voi affinché questa storia non venga risolta all'italiana con gli insabbiamenti e le tesi degli opposti estremismi
Per il giugno dopo scena al Parco di Aguzzano Monte Sacro una ventina di compagni tra cui molte ragazze che stavano festeggiando un compleanno sono stati caricati dalla trentina di fasce a volto coperto da caschi
Armati di mazze chiodate catene bottiglie insulti sputi bastonate e bottigliate
Dieci feriti all'ospedale tra cui quattro capi traumi cranici e una prognosi di venti giorni chiediamo dunque che sul clima che si vive in questa città ci si esprima
Conosciamo un'altra città quella delle lotte sociali della società civile dell'autogestione dell'autorganizzazione dei sindacati della solidarietà delle associazioni di quartiere culturali
Una città che devi sapere e saper parlare che non può fare a meno di leggere i segnali che arrivano anche dai muri di questa città ventiquattro giugno
Cinque ragazzi e due ragazze all'uscita di un concerto a Casal Bertone sono stati aggrediti da una decina di fascisti a volto coperto armadi con spranghe di ferro bottiglie
Cinque punti all'arcata sopraccigliare sinistra un punto sul cranio contusioni ematomi sulla schiena bottiglie spaccate sul volto e in testa lo scorso ventotto ottobre
Un migliaio di neofascisti provenienti da tutta Italia sfilarono a Roma
La città fu invasa di manifesti che recitava lo ventotto ottobre marcia su Roma arrivarono a piazza Venezia e con le braccia tese verso noto balcone urlarono dolce dolce
Quest'anno la storia si ripeterà
Già da oggi lo diciamo
Facciamo del ventotto ottobre la marcia antifascista su Roma
Ostruendo iniziative in tutte le piazze del centro e della periferia una giornata di memoria di informazione di lotta affinché Roma non sia di nuovo violentata dalle camicie nere e dal nostro assordante silenzio
Due ottobre
Due ottobre di notte tra Campo de'Fiori piazza Navona viene aggredito un immigrato del Bangladesh di ventisei anni da nove estremisti di destra che lo insultano negra di Imèr da Europa gli europei
E lo picchia logo di tirapugni in metallo cinque neofascisti vengono fermati dai carabinieri avevano tra i quindici e i diciassette anni
Chiediamo dunque che si riprenda la parola
Che ci si interroghi comporta sulle cause politiche sociali di questo clima
Che si attivi una capacità di interpretazione di intervento che si torni a raccontare la storia non solo come fredda memoria ma la contemporaneità dentro la quale la storia si inserisce ventotto agosto due mila e sei alle cinque di mattina all'uscita di un iniziativa regga sulla spiaggia di Focene
Tre compagni sono stati aggrediti a freddo da due individui chi ha ucciso Renato è sceso dalla macchina con il coltello in mano ed ammirato direttamente al tetto
Otto colpi quaranta secondi indossabili da interrotto dal silenzio è interrotto di nuovo da un urlo che chiedo a tutti di dire la verità
Io chiaramente comincerei da qui
Saluto Stefania che ho visto che la mamma di Renato che sta avvenendo spesso qui alla nostra festa in questi giorni
Incontrato pochi giorni fa il presidente della Camera Fausto Bertinotti il Consigliere insieme
Questa battaglia per la verità anche dentro un processo che sarà comunque un processo difficile io chiedere anni di di cominciare da qui ovviamente intrecciando un dato che viene fuori cioè violenza politica e dimensione sociale
E l'età spesso di queste persone è tornata in uno degli ultimi episodi che loro raccontavano e torna anche nella vicenda di Renato dovevo raga uno di questi ragazzi a diciassette anni l'altro diciannove
Partire da quello che hanno letto insomma le sensazioni che Prodi
Be
Credo che ho la stessa emozione che avete tutti voi
A cui innanzitutto vorrei rivolgere visto che mi capita di rado il saluto e l'abbraccio la gioia di poter dire compagni e compagne Cabello ritrovarvi bello ritrovare il mio partito
A cominciare
Dal segretario Franco Giordano
Duro perché
L'amicizia il sodalizio politico
Tra me e Franco Giordano
Nasce da una storia come questa come quella di Renato
Noi avevamo vent'anni speravamo in una stagione
Quella degli anni settanta
In cui l'impazienza aveva scandito l'orologio del nostro l'impegno della nostra militanza
E anche per noi ci fu un battesimo di sangue
Vedremo
Uno dei più giovani della nostra generazione è uno dei più passionali
Benedetto Petrone comunista di Bari Vecchia ucciso sotto i colpi della lama dei fascisti
E quello fu
Un punto nel quale precipitava
Perfino un'età
Non solo politica ma anche sentimentale
In cui si dovevano fare rapidamente i conti con tutte le nostre adolescenza il sangue la vita la sottrazione di questo bene irripetibile singolare che la vita piangere uno dei nostri piangere
La perdita diciamo di questa straordinaria vicenda che era molto fatta anche di allegria di passioni dure ma la morte interrompeva quella sequenza
I compagni che hanno parlato hanno proposto il tema
Di queste aggressioni in questa sequenza di questo stillicidio livido e funereo
Nel quadro di un'opera di proselitismo
Che è capace di reclutare tra i giovani e giovanissimi
Punto più in cui è tante del racconto che abbiamo ascoltato eletta di molti degli aggressori quindici anni sedici anni diciassette anni
Un reclutamento che mira
Sulla età immediatamente successiva all'adolescenza e che guarda soprattutto alle aree del disagio alle grandi periferie urbane e sociali
E cerca quindi di portare ecco questo è il punto sul quale io credo che il discorso che innervato nella richiesta di verità si deve fare analisi politica
Altrimenti finirebbe
Paradossalmente per noi soltanto in una richiesta pur sacrosanta di interventi repressivi
Ma noi dobbiamo essere in grado di interrogarci su che cosa si produce in quel margine in cui il vuoto di identità riesce ad abbracciare una identità così accade accartocciata e violenta
Così
Vitalistica mente mortuaria se posso usare un linguaggio letterario
Cioè che cosa significa il bisogno di identità i nonluoghi spappolate i frantumati e polverizzati
Del vivere comunitario il luoghi senza qualità appunto la periferia delle città e la periferia sociale quella in cui la precarietà non è soltanto un contratto di lavoro di Merv da ma il senso intero della tua vita la precarizzazione dell'intero percorso esistenziale una vita in cui le fratture dissenso si moltiplicano perché tutto è fratturato
Nel tuo spazio negli spazi del vivere associato e nei tempi e della tua vita comunitaria qui c'è un punto
E forse qui c'è il lavoro politico
Che noi dobbiamo svolgere
L'antifascismo di oggi credo che molto la capacità di leggere
Cosa c'è oltre quel margine di leggere nelle forme del disagio attenzione non per costruire una rete di ammortizzatori sociali
Io sto
Penso così da comunista
Credo che il punto è leggere il disagio
E legarlo alle forme del lancio perché quello che noi dobbiamo cambiare e innanzitutto la struttura dell'agio perché e questo tipo di aggio questo tipo di opulenza che è garantito di tanto di faggio
Che partorisce e riproduce dappertutto
E poi credo che c'è davvero il frutto avvelenato di una stagione in cui ha dominato il grande blob rispetto ai rendiconti con la storia
Con la storia d'Italia diceva la ragazza
I torturati e i torturatori sono stati guardati con uno una incredibile equidistanza e mescolati in questo cocktail di effimero che appunto un blob ideologico
Che non è frutto soltanto della sciatteria per esempio della sciatteria della sinistra
Che ha ridotto tante volte l'antifascismo alla fotografia illiquidità delle celebrazioni retoriche e non lo ha fatto vivere come riacquisizione possesso critico della storia
Ecco io credo che c'è un punto che riguardi anche la cultura è una battaglia importante
Una battaglia che dobbiamo ingaggiare noi
Non dico sul terreno militare
Dico sul terreno sociale sul terreno politico e sul terreno culturale ogni frammento di marginalità reclutato dalla destra
Indica una nostra insufficienza una nostra chiusura politici scettica
Non abbiamo avuto il tempo di muoverci dai nostri luoghi separati per raggiungere quel margine e annunciare noi la buona novella di un riscatto sociale
Che non si fa con le croci celtiche e inneggiando a Mussolini
Io ringrazio Niki ovviamente la federazione di Roma di Rifondazione sarà questa manifestazione il ventitré e continua a seguire questa vicenda perché appunto ci parla di un di un evento specifico ma ci parla anche di una metafora
Diciamo negativa della nostra città e quindi vogliamo continuare ad indagarlo
Adesso cambieremo porgo mento ricomincerà e un po'dall'inizio
Quattro cinque mesi di governo Prodi passaggi difficili l'Iraq e l'Afghanistan il Libano DPEF del decreto Bersani
Insomma ti chiedo di esprimere un primo giudizio complessivo sull'operato del governo
E poi cosa si aspetta un amministratore locale di una regione rispetto alle scelte sia della Finanziaria ma più in generale
Che un Governo nazionale dovrebbe fare per appunto per rafforzare questi nostri ragionamenti sulla cultura la comunità ai servizi sociali welfare di comunità locale eccetera
Ma io
Considero naturalmente prematuro il tempo dei giudizi complessivi
Siamo a pochi mesi di esperienza di governo ci sono dei segnali che considero straordinari incoraggianti ci sono dei segnali che considero timidamente positivi ci sono dei segnali che invece
Vivono diciamo in una atmosfera di continuismo rispetto a quel mix di riformismo il liberismo che è stato un po'il cocktail ideologico del centro sinistra in altre fasi della nostra storia
Devo dire che la discontinuità più importante dal mio punto di vista io parlerò senza peli sulla lingua dicendo quello che penso dall'osservatorio particolare mio che è quello di una regione che considera strategico il proprio ruolo nel merito e Ragno
Dico che la discontinuità nella politica estera il fatto più rilevante del governo Prodi
Lo dico perché
Noi nel giro di pochi mesi con un pressing intelligente e anche molto sagace dal punto di vista tattico ma forte dal punto di vista degli obiettivi
Abbiamo rimescolato le carte dei rapporti di forza mondiali così penso io o abbiamo cominciato a farlo avevamo una soggezione
Clamorosa dell'Europa
Al mondo mono polare governato dall'amministrazione Bush e dalle teorie della guerra infinita dall'attività diciamo istituzionale purtroppo dei teocon
Avevamo un mondo che metteva i brividi dietro la schiena perché pareva governato senza contrasti efficaci
Da quelli che si presentavano con una Bibbia nella mano destra e con un revolver nella mano sinistra un'immagine
Davvero inquietante
L'Europa
Perduta nel suo lungo letargo il Medio Oriente abbandonato nei suoi troppi incendi
Le vicende
Dell'Iraq a confermare sia pure in una distrazione generalizzata della politica quanto fosse stata sciagurata l'idea di rispondere al fondamentalismo dei terroristi con il fondamentalismo della guerra
Questo era il quadro così a me pare
La scelta è stata quella di movimentare questo mappamondo
E noi oggi ci troviamo con l'operazione di interposizione
Fatta dai nostri soldati
Il Libano e concordata
Negoziata con le parti confliggenti
Un'azione che ritorna a mettere in campo il significato dell'ONU e del diritto internazionale
Un'azione che può essere esemplare di ciò che è necessario fare a Gaza di ciò che è necessario fare per rompere il muro di solitudine e di disperazione del popolo palestinese cioè è un'azione importante
Che cosa vedo
Vedo un forte protagonismo dell'Italia che compie un miracolo quello di svegliare l'Europa che è tornato non ancora nelle forme determinate di cui c'è bisogno ma che torna a svolgere un ruolo che torna essere presente vedo i primi germi di un mondo multipolare e questo a me pare uno orizzontale significativo
Che dobbiamo rivendicare anche come uno dei portati più maturi della presenza del movimento pacifista delle lotte contro la guerra infinita
Questa è la cosa che personalmente
Mi piace di più
Ci sono stati dei tentativi anche importanti significativi del governo Prodi di indirizzare nei confronti delle sacche di privilegio
L'opera di bonifica sociale e di bonifica economica di cui c'è bisogno
Cominciare a discutere di come colpire la rendita cominciare a colpire le zone d'ombra della evasione e dell'elusione fiscale
Tutto questo è stato fatto con altri alcuni segnali parziali
C'è un terreno che però
In qualche maniera più complessivo ed è il terreno della manovra finanziaria
Il terreno nel quale noi dobbiamo non attraverso qualche messaggio cifrato ma in forma limpida e generale spiegare al Paese che noi stiamo finalmente colpendo
Coloro che si sono arricchiti nell'epoca del liberismo e che stiamo riparando i danni che hanno subito porzioni rilevanti di ceto medio levi ceti popolari nell'Italia degli ultimi cinque anni
Il messaggio
Deve essere forte e chiaro
Io capisco
Che c'è bisogno di rigore
E anche quando interloquisco a partire dagli interessi della mia regione sapete una grande regione del Sud quattro milioni e cento mila abitanti è una Regione tra le più significative tra le più dinamiche
Io sono disponibile a sedermi al tavolo con il governo col ministro Padoa Schioppa o col minimo con la mini viceministro Visco
Per affrontare insieme il tema assolutamente gigantesco degli sprechi della dissipazione di risorse della mancata qualificazione della spesa pubblica
Non sono disponibile invece
Ai Magi dare una teoria di tagli generalizzati
Che nel nome astratto di un rigore che assomiglia
Un po'paurosamente allo stesso rigore teorizzato da tutti i teologi del liberismo finisce per colpire i servizi alle persone i servizi sociali e la struttura dei diritti
E io mi aspetto anche se posso dire così
Non una piccola guerriglia tattica sul tema del lavoro e dello sviluppo
Badate deve rischia ogni volta di essere una disputa nominalistica questa cosa la aboliamo
La tagliamo in due la riformiamo la depuriamo e ci incartiamo tutti quanti in una disputa nominalistica nel nome della quale l'Italia discute i giornali parlano di quale la forza e l'intenzione del leader numero uno rispetto al leader numero due sull'oggetto che rimane misterioso io vorrei per piacere accantonare questa disputò alchemica per me incomprensibile
Per discutere di che cosa è accaduto nel mercato del lavoro
Riformare
Abolire
Aggiustare la legge Biagi vogliamo provare a cominciare a raccontare che cosa è da due punti di vista il lavoro nel mercato del lavoro attuale da due punti di vista badate io lo considero interessante
Non solo affrontare questo tema straordinario dal lato del lavoro cioè dalla soggettività del mondo del lavoro in termini di precarietà
Il caporale lato che produce schiavismo nelle campagne della mia regione è soltanto la punta di un iceberg
La malattia con la febbre alta che chiama in causa però una patologia generale perché tutto il mercato del lavoro per le giovani generazioni gestito dal caporalato sotto forma di multinazionali sottoforma dei contratti
Che soppiantarono il lavoro dalla sua storia novecentesca di costruzione della civiltà del lavoro
Il lavoro come diritto di cittadinanza il lavoro con il suo corredo di diritti fondamentali
Questo è accaduto torna il lavoro come merce grezza
E naturalmente questo è lo scandalo
Vorrei poter discutere di questo se mi permettete anche dall'alto di quello che quando ero soltanto un deputato di Rifondazione comunista più agevolmente potevo chiamare l'avversario di classe
Ma è l'avversario con cui io per ogni giorno mi devo misurare nelle mie scelte di governo il sistema d'impresa e io al al sistema di impresa lo dico io che ho fatto in Puglia
Una legge che il primo tentativo di svuotare sostanzialmente la legge Biagi la legge sull'apprendistato professionalizzante che naturalmente ha avuto l'anatema di Confindustria del Sole ventiquattro Ore Corriere Walter
E di tutto il mondo possibile immaginabile
Ma io voglio chiedere al sistema di impresa se non c'è un problema anche lì
Nelle sue ambizioni di crescita nella sua retorica di vincere le sfide della globalizzazione perché il lavoro sporco il lavoro dequalificato il lavoro precario
In una struttura del sistema di impresa che descritta come voi tutti sapete dalle forme di un capitalismo debole ancora e ancora tendenzialmente familiare e da un sistema di impresa iter frammentato nella sua stragrande maggioranza
è riuscito Fini Onno avvincere la famosa sfida della globalizzazione
Impegnandosi soltanto a massacrare le tutele sociali e avendo il privilegio di poter fare ciò che voleva con il costo del lavoro i lavoratori sono usciti più soli
è un'intera generazione non conosce l'idea del lavoro come prospettiva di vita ma lei riprese hanno guadagnato qualcosa
Al di là del guadagno di tempo termine diciamo di epifania delle della finanzino anzianità azione dell'economia
Il sistema di impresa è andato Onno a sbattere io nella mia regione
Ottantenne aziende in crisi
Ci sono aziende in crisi che chiude chiudono subito i battenti
Ci sono aziende in crisi che invece nonostante la crisi permanga danni non chiudono i battenti quelle che non chiudono i battenti sono le aziende che hanno operai ad alta qualificazione
Che hanno investito in formazione e in elevamento del sapere produttivo
Una fabbrica così non puoi chiuderla in ventiquattro ore e ricostruirla in ventiquattro ore in un Paese dove la manodopera la compri diciamo molto a buon mercato
E allora la formazione permanente e la stabilizzazione del lavoro
Io vorrei buttar via lo tra i piedi al mondo confindustriale come uno dei temi meno stupidi relativi all'implementazione della capacità competitiva di un sistema cioè
Io che non sono innamorato della parola competizione
Diciamo che sono innamorato della parola cooperazione che penso che l'ideologia della competizione assoluta ha dentro di sé un'attitudine necrosi la nei confronti del genere umano che foriera di sciagure devastazioni e che penso che l'orizzonte che dobbiamo ricostruire è quello degli umani cooperanti dei popoli cooperanti degli stati cooperanti
Ma
Mi prendo sul serio ed entro nel vostro recinto dove siete a cavalcare i tori della competizione dico vi siete rotti le corna
Perché intervenire sul costo del lavoro e non intervenire sulla qualità delle forme di produzione dei processi produttivi e sulla qualità dei prodotti via reso competitivi al ribasso ma alla fine via sconfitti
Allora su questo punto io vorrei che il Governo discutesse in maniera meno criptata Ippoliti cistica cioè vorrei che Rutelli
Per dire
Di Francesco Rutelli no dico parlasse di questo e vorrei che il confronto tra i moderati i riformisti e i radicali nella coalizione di centro sinistra fosse meno
O nella nel simbolico no una serie se Bertinotti e Giordano dice abrogare la legge Biagi allora
E più Figo per un moderato dire no riforma parziale
E tutto diventa una discussione sul simbolico io vorrei per un attimo accantonare il simbolico e discutere della materia cruda del lavoro e del non lavoro e dico se il lavoro in un'Italia in cui ogni anno
Ci sono un milione di incidenti mille duecento morti e venti mila feriti quanto una guerra
Torno alla prima parte della domanda e quindi della risposta sulle sulla politica estera
Appunto queste stime si sono stati gli anni della globalizzazione della guerra preventiva permanente delle scelte unilaterali degli Stati Uniti dello scontro di civiltà
Secondo te oltre alle diciamo alle politiche statali quelle che stiamo vedendo insomma anche qua alcuni elementi di grande positività come anch'io credo come sta bevendo sul Libano
Con delle potenzialità perlomeno in nuce
Esiste uno spazio per gli enti locali cioè per le città tu parlavi dell'Europa mediterranea io penso che esista un Europa Mediterranea fondata sulle città sulle comunità locali
Le comunità locali secondo dei debbono e possono fare esclusivamente amministrazione locale oppure c'è anche lì una grande potenzialità di cooperazione sociale di pace preventiva permanente di di collaborazione di scambi tra talenti progetti e cioè io penso che questo è un nodo centrale se vogliamo ricostruire una convivenza vera che non sia soltanto mediata da l'elemento simbolico dello Stato ma che riparta appunto dalle città
Guarda
Ti rispondo con due osservazioni assolutamente differenti
Le città hanno innanzitutto il dovere di intervenire
Con politiche di inclusione e di accoglienza
Relativamente ai lavoratori stranieri
Ai cittadini spesso costretti a quella clandestinità che non è una libera scelta di uno straniero ma che uno dei prodotti più perversi di una certa idea della globalizzazione lecita per fare politiche inclusive devono affrontare con la stessa fortezza
Con cui hanno affrontato il tema del risanamento dei centri storici devono affrontare il tema epocale del risanamento delle periferie perché non soltanto noi
Parigi
L'Europa l'Occidente e assediato
Da una proliferazione di periferie
Che sono il luogo di residenza più squalificato e anonimo
E c'è una periferia della periferia che il getto drammaticamente dolente in cui vivono i migranti io credo che noi
Tu ricorderai piani Urban con cui in Europa si sono costruite dove si è riuscito a farlo politiche di risanamento al centro
E avevamo tanti centri storici penso alla mia città Bari che erano la prima periferia
Oggi noi dobbiamo aggredire le periferie e costruire lì
Gli elementi fondamentali di una società multietnica e multiculturale perché altrimenti i nostri rischiano di essere discorsi buonisti Ettore e di non incidere sul terreno dei rapporti materiali
Poi le città devono organizzarsi attenzione devono fare quello che dici tu
Lo fanno troppo e troppo male
C'è una dissipazione di risorse in una miriade di iniziative di cooperazione o di politica estera tra virgolette delle città
Che rappresentano uno spreco puro
Perché hanno bisogno di essere coordinate in una rette che renda significativi i singoli episodi di cooperazione e noi dobbiamo individuare i terreni su cui cooperare io per esempio sono felice perché in questo momento il mio governo sta predisponendo gli strumenti per essere la regione pilota per la ricostruzione dell'agricoltura
Dell'archeologia nel Libano appena finiranno le ostilità perché quella Michel mi sembra una scelta concreta ma perché il Libano e storicamente un interlocutore del pezzo di Mediterraneo che la Puglia
E allora bisogna dare un significato altrimenti o facciamo i venditori di tappeti
O facciamo i venditori di effimero
Noi dobbiamo se possibile centralizzare di più
Il senso di una politica estera che deve essere la costruzione della Rete multipolare
E poi coordinare meglio per qualificare meglio le iniziative delle città che possono essere soprattutto le promotrici di quei ponti di dialogo di convivialità che sono assolutamente indispensabile
Su questo terreno tu sei
La mia regione
E l'unica Regione in Italia che guarda in due parti differenti per ragioni fisiche per ragioni geopolitiche guarda la costa sud del Mediterraneo e guarda oltre l'Adriatico i Balcani
Su questo noi vogliamo giocare la partita fondamentale della nostra agenda di governo non so se mi spiego
Posso intrattenermi un attimo su questo tema il Mediterraneo amici e compagni è un mare da cinque secoli in forte crisi depressiva
è un mare che si è seduto sul lettino dello psicanalista e non si è più rialzato da quando vi è stata la scoperta dell'America e la crisi delle grandi repubbliche marinare il Mediterraneo
è diventato un piccolo mare tendenzialmente infiniti Cantet
E questo perché la scena del mondo è stata segnata dal protagonismo dell'oceano Atlantico e dal crescente protagonismo economico degli Stati Uniti d'America
Oggi accade che entra in campo se posso usare questo lessico berlusconiano entra in campo un nuovo mare l'Oceano Pacifico
Le economie della Cina del Giappone e dell'India
Fanno il cinquantacinque per cento di tutta l'economia mondiale e quindi col peso
Di questo nuovo mondo in cui c'è non soltanto una mirabolante crescita del
PIL ma anche scelte strategiche sulla frontiera dell'innovazione naturalmente con tutte le contraddizioni atroci che voi conoscete la società cast tale che permane in India
Con i paria cioè gli il mondo degli intoccabili
La dittatura che c'è in Cina dittatura del partito unico il liberismo selvaggio in un match abbastanza incredibile ma detto tutto questo è sceso in campo un altro mare
E il mare e l'Oceano Pacifico ha rimesso in equilibrio l'asse del mappamondo così succede che il Mediterraneo
Torna a emergere torna emergere e in questi giorni stanno raddoppiando il Canale di Suez
Nel due mila dieci volenti o nolenti Mediterraneo entra nell'aria di libero scambio accadono dei fatti una nave
Dalla Cina risparmia cinque giorni avvenire nel porto di Taranto piuttosto che ad andare nel porto attrezzatissimo di Rotterdam cambia tutto questo
E aggiungo il Mediterraneo il mare nel quale una grande civiltà
Si è fondata si è sviluppata non è stato un idillio è stato una sequela di guerre di conflitti nel nome delle religioni monoteistiche che sono qui
Nate che qui hanno la loro culla I figli di Abramo si sono scannati ognuno per il suo Dio ma abbiamo degli appuntamenti importanti proprio perché riemerge il Mediterraneo
Ecco io credo che noi dobbiamo pensare noi stessi io dico di me di questo pezzo di mezzogiorno dalla Puglia ma in generale del sud
L'orrore
Con l'ottica di una periferia rancorosa
Ma con l'ottica di essere la piattaforma dell'Europa
Che si tuffa nel merito erario l'Europa è crepata
A un certo punto
Non solo per via di una costituzione scritta da qualche tecnocrate o da qualche giurista in separata sede
Senza che una Costituzione
Venga battezzata diciamo così dentro un grande processo democratico partecipato e popolare era una Costituzione senz'anima e poi litigavano i grandi protagonisti dell'Europa su chi dovesse pagare il prezzo delle new-entry dell'Europa a venticinque oggi hanno paura di poter allargare l'Europa i Balcani come doveroso fare e hanno qualche terrore nei confronti del tema della Turchia
Noi dobbiamo dire che li sta crepando l'Europa e l'Europa non è un'entità geografica appunto dal nostro punto di vista Bell alternativa al pensiero unico bell'idea di una storia quella lì tanti Fregoli
Lei quali dall'Illuminismo alla resistenza al nazismo
Si sono sedimentate culture
Che hanno consentito un compromesso sociale che hanno consentito forme di welfare tra le più avanzate del mondo l'Europa può essere il continente che risponde alla guerra infinita con la politica
Della Pace infinita insomma ecco io penso al sud
E di e di questo voglio parlare con Prodi
Non vorrei soltanto parlare di fiscalità di vantaggio vorrei parlare dei molti cultura Lita di vantaggio anche perché noi abbiamo sconfitto il centro destra non soltanto perché boh
Ma l'abbiamo sconfitto su questo terreno e nel Mezzogiorno d'Italia badante avere un'altra prospettiva culturale no
Marcello Pera tento di reclutare noi pugliesi al Manifesto per la nuova leva militare per la difesa della purezza del pensiero occidentale
E noi rimanemmo un poco sconcertanti
Perché nelle nostre chiese ci sono ancora le scritte in arabo Kennedy inneggiano ad Allah
E nelle nostre città si parla ancora il greco antico e noi prendiamo le madonne bizantine e l'Oriente ce l'abbiamo dentro la pancia e non sappiamo che cosa sia
Questa civiltà occidentale così così cattiva
E io domani mattina quando torno a Bari
Se mangio quello che spero di mangiare se avrò tempo di mangiare mangiano qualcosa che mi ricorda
La cultura araba cioè noi siamo questa mescolanza e qui c'è stata diciamo la peculiarità della nostra storia ma qui c'è il nostro destino c'è la nostra missione cioè la nostra vocazione ecco mi piacerebbe
Nel centro sinistra
Discutere meno di cose che io non capisco più perché non ho tempo di occuparmi di quelle cose
E vorrei discutere di questo d'Europa
Mediterraneo Mezzogiorno d'Italia un'altra idea dello sviluppo che cosa significa un'altra idea dell'economia visto che una certa idea dell'economia non solo ah scorticato viva la pelle di tante persone ma non ha neanche fatto crescere la ricchezza e il prodotto interno lordo che loro vivono come dei totem come dei feticci assoluti
A proposito di cose che dovremmo di cui dovremmo discutere meno c'è insomma gira un disegno di legge definito Lanzillotta sui servizi pubblici locali
Che secondo noi insomma non definisce in maniera molto precisa l'idea di pubblico
Mi sarebbe piaciuto chiederlo anche anzi farla anche al sindaco questa domanda insomma al di là del disegno di legge che poi collegato al decreto Bersani sulle liberalizzazioni
Mi piacerebbe fare invece un ragionamento più generale che riguarda la campagna o l'idea dei beni comuni che anche come Rifondazione abbiamo portato avanti ma ancora più nel profondo cioè cos'è il pubblico
Qual è l'idea di pubblico che abbiamo nei quali sono i beni comuni che vanno sottratti al mercato
Intanto
Anche qui
Si può avere il piacere di fare un bilancio di dire come sono andate le privatizzazioni che si sono fatte si può parlare di Telecom da qualche parte approfondendo il discorso cioè noi è vero
Siamo negli inguaribili infantili perché siamo come si dice malati di ideologia quindi eravamo nemici delle privatizzazioni no c'hanno dipinti così loro erano invece quelle realisti quelle
Ecco siccome hanno vinto loro in quella stagione e le hanno fatte alcune e poi
Loro le hanno fatte mica tutti perché in Germania in Francia non le hanno fatte tutte per esempio nei settori strategici delle telecomunicazione o dell'energia da noi sono stati più realisti del re ma un visto che le hanno fatto si può fare un rendiconto
Si può fare un bilancio
C'è un momento nel quale uno può verificare se il privato rispetto al pubblico
Garantisce servizi migliori e meno costosi o rischia di succedere il contrario
Che a volte accade che avvenga che ci sia la fine della privatizzazione un servizio che per il cittadino e meno efficiente e più costoso vorrei fare la prova della verità
La prova del nove altrimenti se ci riferiamo a quel tavolo con lo stesso spirito del mille novecentonovantotto
Noi che in questa esperienza di governo a tutti i livelli
Abbiamo scommesso tutto e ci crediamo fino in fondo e sappiamo che abbiamo il dovere di governare ma abbiamo il dovere di cambiare la realtà contemporaneamente perché altrimenti
Se inseguirsi quel cambiamento fuggendo dai luoghi del Governo osé governati mo'dimenticandoci della missione del cambiamento in entrambi i casi noi avremmo fallito il nostro compito fondamentale quello che ci è stato affidato non solo dai nostri elettori
Ma da una parte grande delle speranze del popolo italiano
Allora questa questa premessa per dire possiamo discutere
C'era un tempo in cui
C'era la divisione del lavoro non noi non avevamo decisa veramente ai riformisti le mansioni di governo ai radicali le mansioni di testimonianza lirica del disagio sociale
In Puglia e accaduto improvvisamente che questo schema si è spezzato
E non vi dico di quanto ne soffra
Si è spezzato perché io personalmente non intendo dedicarmi
Alle mansioni di rappresentanza lirica del disagio sociale
Io intendo cimentarmi in una gara delle idee con i riformisti
Sul terreno della trasformazione dei rapporti materiali e della qualità della vita
Degli uomini e delle donne di Puglia pensando che una prospettiva radicale risponda in maniera più efficace ai bisogni che ci sono e faccia più bene alle dinamiche dello sviluppo
In questo quadro non si può più
Giocare non ci si può più gingilli Lare
Con il tema dei beni comuni con il tema del pubblico o siamo in grado di assumere la difesa dei beni comuni la loro valorizzazione l'individuazione
Dei beni comuni come uno dei punti qualificanti del campo del centro sinistra
Oppure il centro sinistra
Diciamo così diventa un guscio vuoto un'etichetta magari frizzante a Porta a Porta ma insignificante oltre la porta di casa di tanta gente che sta aspettando invece qualche altra cosa
Qualche altra cosa allora
Beni comuni acqua ecco
Ma come è possibile
Che io possa accettare l'idea
Di privatizzare l'acqua
In una regione come la mia
Che sull'acquedotto ha costruito
Su questa grande opera che ha duecento anni di dibattito che la precedono ha costruito il principale vettore di incivili mento delle nostre popolazioni è stata la principale forma dello sviluppo
Come si può immaginare poi fra l'altro che duecento anni ci son voluti per pensarlo e magari venti giorni per distruggerlo come grande azienda pubblica io non posso vendere l'acqua
Perché l'acqua serve per
Far vivere le persone
E io penso che noi dobbiamo vincere la sfida di dimostrare che siamo in grado di gestire con efficienza una azienda pubblica che fa del bene pubblico dell'acqua la propria missione fondamentale
Badate vivo in una regione dove l'acqua non c'è più
In una regione nella quale se noi non interverremo con il misure radicali nei prossimi trent'anni comincerà come in tutto il Sud il processo di desertificazione della Terra pensate
Nella mia Puglia le tre falde
Fondamentali ci sono ormai depauperate quasi del tutto la falda del Salento per dire una falda molto importante negli ultimi trent'anni sia abbassata di livello di quaranta metri
Il fenomeno della erosione delle coste produce il fenomeno della salinizzazione della falda L'acqua è poca quella che arriva dalle altre Regioni noi la paghiamo
La paghiamo alla Basilicata e in questo momento li vediamo un po'con Bassolino e con il Molise che ci chiedono
Di essere pagati anche loro visto che paghiamo la Lucania e io non la voglio pagare perché penso che l'acqua
Arriva dal cielo che non non si può no capisco di dover finanziario cofinanziare le opere idriche Legrand i grandi schemi idrici ma l'idea che devo pagare un tanto al litro l'acqua
Che è come se fosse una proprietà regionale a me mi fan può incassare
E credo invece che dobbiamo investire
In una idea
Che è quella di trasformare
Il più grande acquedotto d'Europa perché quello è l'Acquedotto pugliese
Ne in un grande acquedotto meridionale passare a un'altra fase in cui l'acqua uno strumento di politica pubblica attiva e di relazione tra le Regioni
Posso fare altri esempi che riguardano il governo del territorio bene comune la cassa ecco
Per tornare alla lettura iniziale sullo sfondo del dolore di tanti compagni c'è anche un'epopea di lotte che a Roma si sono fatte si fanno l'occupazione delle case sfitte per esempio il diritto alla casa
Ma vi rendete conto che nel dibattito politico è scomparso da tanti anni il tema del diritto sociale alla casa e che quando arriva all'epoca
In cui devono partire gli estratti allora ci si accorge che esiste un'emergenza nelle città che veramente dramma drammatica
Allora per me che cosa significa bene pubblico vi dico quello che ho fatto perché non devo soltanto chiacchierare devo anche operare
Ho investito duecentoquaranta milioni di euro soltanto sulla riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica delle nostre periferie
L'ho fatto dicendo la logica non è quella di andare a mettere
Le toppe sui buchi no
La logica della nostra progettazione e quello di fare delle periferie
Il nuovo laboratorio urbano
Parliamo per esempio di pannelli solari nelle periferie
Parliamo di nuove forme della socialità parliamo di promozione della cultura
E insite edito il quartiere più disperato di Bari
Quello dove una bambina è morta di fame
Può essere il quartiere in cui non andiamo a fare l'elemosina mandiamo affidare noi stessi costruendo per esempio un centro vicine Mato grafia portandoci un teatro portandoci luoghi che Pechino questo sorti
E giù per cui la periferia o è abbandonata o quando va bene arriva un po'di pubblica pietà non noi dobbiamo fare un altro tipo di investimento la periferia ed è un bene pubblico facciamo di questo luogo
Con una politica capovolta rispetto a quello che è accaduto finora
Dicendo che bisogna rompere il legame
Tra rendita fondiaria e speculazione edilizia che sono i due partiti che hanno costruito una periferia odiosa come quella in cui vive tanta gente aspettiamo questo legame
Beh costruiamo invece un'idea diversa della comunità dell'urbanistica dell'edilizia eccetera ecco su questo io penso che noi
I beni comuni
Anche qui i compagni usciamo fuori dal simbolico scusate ma io
Sono polemico con me stesso perché di queste cose ho discusso troppo astrattamente
Per tanto tempo nella mia vita
Era Roeg consiglio dei beni comuni come ero gonfio di tante altre cose
E noi abbiamo il torto di avere ragione ma di non comunicare la nostra ragione Attraverso non semplificazioni ideologiche
Forme diciamo liturgiche la liturgia dei beni comuni per esempio
Ma attraverso pratiche sociali che individuino i beni comuni e comincino a praticare la tutela e la ricostruzione della Rete dei beni comuni il bene comune fondamentale
E la nostra socialità che è messa a dura prova che ferita che è spezzata proprio da un modello urbanistico siamo sinistra vogliamo discutere di questo
Perché se non lo facciamo ora quando più potremo fare
Proviamo a uscire dal simbolico ai avverto il Guelfa re i servizi sociali della Puglia alle coppie di fatto anche questo una discussione appunto tutta spesso molto ideologica
E però pregnante è viva insomma fra comunque come potremmo spiegare a Prodi
E visto che non c'è anche a Veltroni che insomma importante parlare di unioni civili per persone con vincoli di affettività
Tu sai che io sono molto orgoglioso di questa legge sui servizi sociali in Puglia
Che si chiama
Organizzazione dei servizi
Per la promozione della dignità e del benessere degli uomini e delle donne di Puglia anche nel nome diciamo a un'altra traccia di lavoro politico
Sono molto orgoglioso innanzitutto perché
Anche qui
Noi
Ci siamo divisi
Sul tema del welfare
I riformisti dicevano bisogna cambiare il welfare perché la popolazione invecchia perché arrivano gli stranieri ma inevitabilmente cambiare il Welfare significava
Farlo dimagrire
Tagliarne un pezzo per volta
E noi siccome sapevamo qual era il trucco dei riformisti
Abbiamo difeso l'Uefa
Ma naturalmente c'era una parte di verità in quello che diceva i riformisti la popolazione invecchia ci sono
Soggetti nuovi
Ci sono nuove consapevolezze c'è il tema della differenza di genere che chiede un'altra qualificazione dell'organizzazione dei servizi allora io son partito da qua
E abbiamo detto noi stessi
Facciamo una riforma del welfare in salsa pugliese diciamo proviamoci e abbiamo immaginato una rete dei servizi sociali che rompesse l'idea dell'assistenza come suo paradigma fondamentale faccio l'esempio dei diversamente abili
Nel nostro disegno i diversamente abili non sono il terminale muto della pietas pubblica
Nel nostro disegno la cosa fondamentale non è dare la stampella a una persona che ne ha bisogno quello è il minimo
Dopo che gli ho dato la stampella gli devo dare le chiavi per aprire la porta del suo pieno dispiegarsi di cittadino alla pari degli altri cittadini
E allora noi per esempio in Puglia non soltanto abbiamo comperato
Quattro mila e cinquecento computer che abbiamo portato a casa
Di quattro mila e cinquecento persone diversamente abili perché la stampella indispensabile ma col computer tu puoi guadagnare un mondo di relazioni poi rompere le barriere culturali le barriere della tua giacenza produttiva e siccome il governo
Era ungo che c'era prima su queste cose era un pochino diciamo ignorante ci impediva di poter al
Allargare questa misura ai disabili psichici
Perché probabilmente nei paraggi di Tremonti si immaginava che una persona affetta da sindrome di Down non in grado di digitare su un computer allora noi ci siamo presi l'onere con finanze della Regione
Nonostante le drammatiche difficoltà che abbiamo di finanziare anche il secondo Progetto col quale porteremo il computer a casa anche dei disabili psichici per dare hanno gli stessi l'indicazione di una rotta
Cioè il passaggio il passaggio dalla pietà alla dignità così facciamo per gli stranieri
Stiamo recuperando tutto il patrimonio ex fare fatto
Della Regione Puglia per trasformarlo in quelli che chiamiamo alberghi diffusi
E cioè strutture di accoglienza per i lavoratori migranti perché vogliamo fare concretamente qualcosa per reagire alla volgarità e alla violenza omicida del caporalato nelle nostre campagne
Cioè
Allora non so se è chiaro
Minori a rischio anziani
C'è il problema è costruire i percorsi di autosufficienza di auto valorizzazione insomma dire a me stesso che il mio mestiere lo faccio bene di fronte a una persona che ha bisogno non se lo colloco in una condizione per cui avrà sempre bisogno di me
Ma devo consentirgli di mandarmi al diavolo non deve più avere bisogno di me deve camminare con le sue gambe anche quand'anche vivesse in una carrozzella cioè deve guadagnare autonomia e autovalori trazione
E in questo quadro c'è stata la disputa sulle coppie di fatto
Voi sapete com'è partita
è partita con un anatema reiterato sulle pagine della stampa cattolica nazionale
Con l'ostruzionismo del centrodestra e con un confronto molto molto molto vivace e anche con un confronto interno alla mia maggioranza io me la sono cavata così
Ho provato a cercare di capire che cosa dicevano i nostri critici mi sono letto riletto tutti i documenti della gerarchia ecclesiastica mi sono letto persino i documenti dell'Opus Dei volevo capire fino in fondo il punto di vista del mio avversario in quel caso
Il problema era la famiglia
Ed era l'articolo ventinove della Costituzione che come sapete protegge la famiglia allora io ho pensato di fare questo
Di proteggere la famiglia e di dire a questo mondo che dal punto di vista ideologico all'epoca del mio predecessore Raffaele Fitto imperava il più organico dei familista mi
Però contemporaneamente
Tagliavano i servizi sociali TAC hanno dimezzato i consultori hanno dimezzato gli asili nido
E questi per esempio nemici dell'apporto che considerano un delitto non si accorgevano che nella Regione più neo clericale d'Italia
La Bortot era al primo posto della classifica nazionale perché fa
La vita Tula poi a cogliere non fece Pier Ferdinando Casini con l'acqua santa che diviene a dire quant'è bello far nascere un bambino ma se ci sono i consultori se ci sono gli asili nido se ci sono i servizi sociali
Se c'è la struttura pubblica dell'accoglienza della vita questo è stato
E poi abbiamo guardato l'articolo due e l'articolo tre della Costituzione abbiamo detto i servizi sociali
Non possono discriminare le persone per loro natura sono innamorati dell'idea di di raggiungere l'universalità dei cittadini uomini e donne cioè hanno un carattere di universalismo
Poi sapete in quel quartiere che dicevo prima Enziteto tantissime copie tra le più povere sono coppie di persone su coppie di fatto
Persone separate persone mai sposate sono le più le i nuclei familiari per che hanno più bisogno della rete dei servizi sociali e poi
Non in fondo ma insieme a tutto questo c'è il diritto a far vivere dentro un recinto di cittadinanza stili di vita che naturalmente nessuno pretende che siano estesi alla universalità dei cittadini ma due persone che si vogliono bene
Due persone che fanno del patto d'amore una bussola per la loro vita due persone che magari si chiamano tutte e due con un nome maschile o tutte e due con un nome femminile hanno il diritto di poter vivere in una condizione
Che non sia PPI discriminazione ecco
Abbiamo fatto così e facendo così e accogliendo fino in fondo l'interlocuzione con i nostri avversari abbiamo disarmato la destra
Sì a un certo punto è rimasta un po'diciamo confusa è sbandata e apprezzato
Come dicevano loro la mediazione del presidente e abbiamo o discusso con la Chiesa sta non in uno spirito di crociata ma in uno spirito di avanzamento anche delle nostre istanze spero che questa discussione possa essere utile anche per le altre regioni mi spiace per la ministra Lanzillotta
Che è un po'a tradimento ci ha provato a mandare la nostra legge alla Corte Costituzionale impugnarla proprio nella parte relativamente ai vincoli affettivi questo diciamo è uno di quei segnali
Che mi gelano il sangue ma perché il centrosinistra come sapete il terreno di una lotta per l'egemonia che passa anche per lo squagliamento di iniziative come quella della Lanzillotta che si commenta basse
Vediamo
A cambiare pagina anche se non era Lanzillotta che a Roma la conosciamo bene è stata la protagonista della stagione delle privatizzazioni dalla Centrale del latte in giù insomma quindi sappiamo di cosa stiamo parlando
L'altro giorno è venuto qua il presidente della Camera Fausto Bertinotti insomma nella discussione abbastanza approfondita
Secondo lui insomma nei prossimi cinque anni la geografia politica del Paese cambierà molto insomma il dibattito del centrodestra il Partito Democratico
E cambiando questa geografia probabilmente cambieremo anche noi cambierà Rifondazione dentro questa grande ed ambiziosa scommessa della sinistra europea
Come come della immagini la sinistra il partito della sinistra europea cosa dovremmo diventare da qui ai prossimi anni
Ma una bella domanda
Intanto
Dobbiamo guardare a noi stessi dobbiamo guardare nel campo degli altri dobbiamo cercare di capire cosa farà questo oggetto misterioso il Partito Democratico quali contraddizioni quali processi
Aprirà
E e la nostra cultura politica
Prima ancora che cimentarsi con formule organizzative
Prima che la ricerca del contenitore
Vale la pena invece ragionare di cosa significa ricostruire un campo della sinistra di alternativa che sia più largo della storia di Rifondazione Comunista
E cosa significa nel momento in cui c'è una parte quella maggioritaria della sinistra che costruisce il proprio e sodo
Dalla dai paradigmi della storia del movimento operaio questo accade diciamo diventi il partito democratico il partito che non ha più riferimenti neppure timidi neanche al socialismo europeo
Una formazione diciamo tra virgolette che si candida ad essere una sorta di finestra neo americana sganciata da i riferimenti materiali al mondo del lavoro
Badate lo dico perché questo prospetta tanti problemi anche per noi
Se noi vivessimo questa stagione con l'atteggiamento di chi si mette a raccogliere tutto quello che avanza
Perché naturalmente avanzerà molto da questo da questa ristrutturazione come se noi avessimo già fatto tutto il nostro cammino beh quello sarebbe un atteggiamento suicida noi dobbiamo invece accelerare
Accelerare il processo di Autori sfonda Tione
Accelerare l'idea della costruzione di un soggetto della sinistra alternativa che abbia come propria scena di azione come proprio recinto l'Europa come minimo l'Europa
Dobbiamo accelerarne la nostra ricerca sulle culture della trasformazione in questa epoca
Dobbiamo accelerare
La nostra emancipazione dalla politica come abbrivio mitologico appunto come culto in esausto del lato simbolico mai approfondimento di merito
Dobbiamo accelerare la rifondazione come costruzione di nuove pratiche sociali
Pratiche della trasformazione che partono da noi stessi perché non possiamo più essere e il grande pedagogo che insegna come si cambia la società magari rimanendo noi una specie di mummia che rievoca le glorie del passato noi siamo un pezzo di questa società un pezzo delle sue contraddizioni
Tutta la politica anche la nostra talvolta contiene perfino un pezzo dei veleni della nostra società per cui dobbiamo essere contemporaneamente soggetto e oggetto della trasformazione dobbiamo mutare noi stessi
Dando a noi come missione
Non quella di cementificare il nostro ceto politico l'ossessione della percentuale elettorale tutte cose importanti intendiamoci
Ma il senso nostro essere un'anticipazione di quella nuova comunità di cui non i classici o Nichi Vendola nella sua testa
Di cui quei ragazzi che magari ti lasciano reclutare dalla croce celtica ce lo mandano a dire in forme nevrotica disperate c'è bisogno di un'altra relazione sociale c'è bisogno di un'altra comunità
Siamo in grado di praticarla noi non solo di evocarla e magari di scatti Sarcina i comitati federali
Su qualunque scontata ma noi siamo in grado di uscire fuori dalle nicchie del partito Fincato
Fuori fuori in campo aperto c'è la rifondazione comunista
Non nella gara sui documenti non nella polemica nominalistica nell'occulto della lite sulla filologia
Ma in questa capacità di essere organizzatori di speranza di essere coloro che conoscono cioè una intelligenza del reale voi dite che è facile no noi siamo un partito
Che più di altri ha a cuore i temi dal mondo del lavoro
Ma quando giro in tante parti del Sud per esempio i compagni che sono bravissimi che sono straordinari nell'evocare il dolore del lavoro
Però poi non ti sanno raccontare niente su come è organizzato un territorio dal punto di vista produttivo
Hanno una conoscenza diciamo puramente evocativa non hanno una conoscenza analitica la nostra frequentazione dei luoghi del lavoro tante volte diventa troppo retorica
E invece dobbiamo riprendere a tessere con lavoro dell'inchiesta e con una nuova pratica sociale questo tema il lavoro e i lavori e come costruiamo gli antidoti alle forme di precarizzazione del lavoro e della vita
Dobbiamo fare questo insomma io penso scusate se lo dico che sono tre le grandi fratture
Su cui Rifondazione deve giocare la propria partita la frattura nel mondo del lavoro appunto tra il lavoro e il senso della vita
La frattura tra le generazioni accorgendoci che questo è un tema politico di primo piano cioè si è determinata e per certi versi è stata costruita una frattura tra le diverse fasce di età
Si comunica solo tra coetanei no l'espulsione degli anziani dalla vita domestica dalla vita familiare la loro istituzionalizzazione è un tema politico
La solitudine dei bambini che non hanno più interlocutori e complici è un tema politico non è solo un posto il tanto un tema del costume
Frattura della tra le generazioni e la frattura nella città tra il centro e la periferia è una generazione costretta a vivere non in un luogo ma costretta vive in una distanza permanente
Il nomadismo coatto
Di questa generazione che cerca lavoro lo prende e lo perde che corre da una parte all'altra perché non ha un luogo di questa generazione
Senza avvolte né padri né maestri
Sono temi di nuova pratica politica io dico che su questo compagne e compagni piuttosto che su come è andata la riunione del Comitato centrale del Partito comunista bolscevico del mille novecentodiciannove
E su questo che dobbiamo
Come dire gareggiare tra Dinoi gareggiare tra di noi
Gareggiare e costruire costruire il partito del nuovo partito come un pezzo diciamo di una processualità sociale alternativa se non facciamo questo compagno
Non è vale più la pena non so se chiaro la politica torna estere o mestiere o un alibi un Obi non lo so un un una fiction un teatrino
Un luogo arido anche se il frizzante pura idoli Tina che non cambia il mondo noi dobbiamo porci il problema oggi oggi per quello che stiamo
Così piccoli ma così vivace così indispensabili
Come siamo in grado di spendere la nostra forza non per tutelare noi stessi e le nostre biografie ma per tutelare quelli a cui abbiamo promesso di cambiare la vita di cambiare il mondo
Questa domanda ho deciso di fartela lo stesso anche se non c'è Veltroni risponderei solo tu evidentemente
E la leggo perché insomma ciò dedicato del tempo mi mi mi dà soddisfazione
Quasi coetanei attenti al mondo cattolico militanti e dirigenti della FIGC e del PC
Ex parlamentari curiosi amanti di cinema arte poesia scrittori giornalisti dell'Unità e oggi amministratori locali per scelte passione ma allora perché militato in formazioni politiche diverse
Beh quelle raggiunse risponde a Veltroni basta se quello che tu hai detto
Insomma insomma
Io devo dire che
Ho molta stima per Walter Veltroni molta amicizia nei suoi confronti
Ho qualche elemento di comparazione
Tra l'esperienza di governo della città di Roma è quella di altre città
E penso diva avere un giudizio estremamente positivo che nasce anche dalla conoscenza di quello che c'è in giro
Ma per Walter Veltroni penso che sia naturale l'approdo per il partito democratico
Egli né una ne farà né oggi come un anticipatore anzi è una come dire uno che lo ha evocato anticipato preconizzato immaginato desiderato prima di chiunque altro
Lui viene
Una variante particolarmente
Vitale particolarmente creativa
Ma
Io
Con tutto diciamo lo spirito autocritico con cui guardo la mia storia i miei trentacinque anni di militanza comunista
Con
L'imbarazzo che provo nei confronti di qualunque Mitologia proposta oggi
Però penso che il partito democratico
Non è lo strumento più adeguato
Né in Italia né altrove
Per governare questa fase della storia del mondo per quello che ci riguarda qui in Italia
Cioè penso che
Un mix di moderatismo e di riformismo
Naturalmente dovendo qualche volta fermarci a discutere anche delle parole perché si è chiamato riformismo
O in tante cose differenti e contraddittorie tra di loro no perché i riformisti degli anni novanta
Sarebbero stati guardati come diciamo come dei nemici giurati dai riformisti Ibo degli anni Venti degli anni trenta cioè insomma una possono parole che possono significare tante cose differenti ma io
Penso che un contenitore riformista moderato sia un luogo che inibito dalla sua supponenza ideologica
A conoscere fino in fondo la realtà del mondo
Ad analizzare i rapporti di forza a capirne la storicità e la violenza
C'è un luogo che immagina il governo come la costruzione di una serie di ammortizzatori sociali che in qualche maniera possano ottemperare quella ferocia che ha parrucchiere secondo quale impostazione alla dinamica naturale dell'economia io penso che la ferocia non è diciamo portata dalla cicogna dell'economia la ferocia dentro una struttura di potere del mondo di potere nell'organizzazione dei mercati che voglio continuare a guardare da questo punto di vista
C'è ancora visto che hai citato cinema musica e poesia c'è ancora quel verso
Fantastico di Bertolt Brecht che era un martellamento successivo che a me mi dice qualcosa che parla del futuro Brecht diceva
Parlate mi compagni dei rapporti di produzione parlate ma i compagni dei rapporti di produzione parlate ma i compagni dei rapporti di produzione
Cioè non si può immaginare che questo sia il terremo di un economicismo ideologico tanto più nell'epoca della precarizzazione totale del mercato del mercato del lavoro
Parlare dei rapporti di produzione necessario per poter parlare della vita produzione e riproduzione nella loro autonomia sono sempre più intrecciati
E allora ecco io penso che l'orizzonte mio
Non può che essere un altro
Ma lo dico perché con Walter vorrei competere
Poco ma nella modestia dell'esperienza mia ma competere con chi fin chiaramente va veleggia verso l'idea del partito democratico io penso che invece noi dobbiamo costruire
Un luogo come ho detto prima plurale e inedito delle sinistre di alternativa un soggetto sovranazionale un soggetto pluralista
Un soggetto che possa in qualche maniera essere anche un momento straordinario non di difesa mummificato ciascuno della propria identità facciamole vivere le identità no le identità io sono nella mia identità
Tu sei un po'più revisionista di me tutti sei I quest'altro DNA ideologico sei nel campo della sinistra di alternativa Massei cristiano
Massei un un volontario senza tessere o senza ideologia
Santo Iddio io piuttosto che i certificati di buona di sana e robusta costituzione identitaria vorrei la mescolanza il dibattito il confronto voglio imparare
Io
Penso di poter io in quanto comunista dire qualcosa
Ma soprattutto non penso di non dover essere più quello che pensa in quanto partito pedagogo di insegnare tutto a tutti
E giusto che nell'esperienza della rifondazione ci sia anche la pratica del Silenzio dell'ascolto degli altri e del confronto vero delle altre culture ci sono tante cose che erano comuniste doc
Nell'etichetta
Ma non lo erano nel sapore
Ci sono tante cose che non si sognavano nemmeno di dichiararsi comunista ma che avevano un nocciolo duro è una sostanza che assomigliava molto a quello che Marx chiamava il sogno di una cosa
Facciamo faccio l'ultima domanda chiudiamo
Prima devo Anna Magnani appunto
Però ti volevo perché hai parlato di identità una roba grande forse un dibattito faremo un'altra volta però ti volevo regalare una frase di amarsi Hassen l'identità può anche uccidere uccidere con trasporto
Questo è un dibattito che noi di Rifondazione forse dovremmo riprendere l'ultima domanda
Questo è un luogo speciale abbiamo voluto fare la festa qui perché queste al Parco della Resistenza e l'otto settembre del quarantatré
Qui c'è già nella ventinovesimo di degli anni Sessanta del sessanta del governo Tambroni e qua davanti c'è il cimitero acattolico dove riposa Gramsci
Non voglio non ti chiedo di Gramsci stavolta ti chiedo delle Ceneri di Gramsci Sappe so che hai fatto una tesi su Cuasso lini mi piacerebbe capire che ci dice Pasolini oggi sul progresso e soprattutto sulla sulle questioni che abbiamo poi raccontato questa sera sulla nostra contemporaneità
Dunque siccome di qui si potrebbe riaprire il dibattito non penso
Cercherò di dire due corse rapide una sul primo tema dell'identità
Di dire definibili
Di offrirvi due delle citazioni che appartengono alla mia sensibilità diciamo al mio comunismo eterodosso
Una citazione
E vedi Adorno da i Minima Moralia sull'amore
Che in qualche maniera ci rimanda al tema dell'identità amare e scorgere il simile nel difficile
E io quando la dico mi stupisco ogni volta perché mi pare
Che sia una di quelle frasi che si chiuda un intero orizzonte di pensieri lunghi
E l'altra citazione invece di don Tonino Bello che fu il mio vescovo
Dice amare voce del verbo morire
Lo dice dentro un contesto straordinario
Che è quello dell'assunzione della morte in chiave apocalittica come evocazione del tema della conversione
Cioè morire nel senso di cambiare radicalmente di uscire da sé no
Lasci finire no lati la
Mistica
Noi
Credo che abbiamo subito la violenza dell'identità
Che gli altri ci hanno proposto in chiave perfino militare
Noi però dobbiamo fare di più
Dobbiamo recuperare per noi stessi l'identità non come una saracinesca non come una porta blindata come un lucchetto
Ma come una ricerca come un fascicolo come un costruirsi e penso che in questa identità
Lo spazio per l'altro non debba essere mai precostituito
Ma debba essere uno spazio aperto
E più faticoso talvolta è più doloroso ma penso che sia indispensabile io credo che ognuno di noi
Si è chiamato a fare questo mestiere nell'età del dei fondamentalismi di tutti i fondamentalismi quelli d'Oriente e quelli d'Occidente e penso che contro i fondamentalismi
Il recupero del tema dell'ascolto dell'altro dell'etica del volto dell'altro su un tema importante
Prima questione seconda questione Pasolini
E poi le ceneri di Gramsci cioè due temi punto siamo qui
Sino al cimitero
Ma il io devo non volete loro delude arti ma penso che non ebbe molto frainteso quei versi di Pasolini
Che Gramsci di al al al alle Ceneri di Gramsci
Diceva delle cose dure no diceva che sono contro di te
Sono contea alla luce della ragione ma sono contro di te nelle mie buie viscere
Perché perché la passione politica è una cosa esterna
Rispetto a quella cosa interna e viscerale che e la passione estetica e più che gli scritti di Gramsci
Quello che mi commuove diceva Pasolini in un'altra parte
La palpebra lieve di Ilaria del Carretto che farebbe la principessa mi pare che erano scolpita da Jacopo della Quercia nel sepolcro di Lucca cioè
La lei ebano la marmorea bellezza il tema del caso ecco io credo che Pasolini
Guardasse in qualche maniera con orrore
Al tema del cambiamento pur evocando lo
Nella misura in cui presenti Iva nel cambiamento una minaccia a un mondo primigenio o un mondo di una grande infanzia di una grande innocenza dove c'erano ancora i dialetti
E i corpi dei ragazzi che non erano in ma significati dall'omologazione che non erano tutti griffati
C'è una suggestione straordinaria in questa critica della modernità in questo orrore della modernità
E questa suggestione la dobbiamo raccogliere
Però non possiamo trarne una conseguenza politica
Noi contro questa modernità
Non abbiamo da costruire rimpianti di un'età dell'Oro che non c'è mai stata dobbiamo costruire un altra modernità dobbiamo fare la fatica di immaginare praticare un'altra idea della modernità
Io amo Pasolini ma non amo il pasoliniani
E non amo il Pasolini fermo cioè mi piace la straordinaria poesia che racconta il dramma di quanto difficile conciliare il mondo della razionalità e quindi il tema del cambiamento che significa cambiare anche la propria disciplina mentale il la propria formazione mettersi in discussione
Insieme al tema invece di chi difende con le unghie e con i denti il proprio status di intellettuale grande borghese quale Pasolini era c'è in questa contraddizione una grande Poesia
Una a una umanità una verità certo che rimpiango Pasolini quando penso accusa la letteratura il giornalismo ci hanno propinato negli ultimi anni
Alla volgarità che progressivamente si è impadronita
Erano gli anni in cui anche la politica discuteva degli scritti costa corsari poi sono venuti gli anni invece in cui abbiamo discusso degli sgarbi quotidiani e quindi c'è stata una
Una una regressione è un declino ecco però
Io penso che il nostro modo di amare
Deve essere quello riconoscere amare non significa imbalsamatore Pasolini ci serve soltanto se ne cogliamo le contraddizioni se ne vediamo la carne viva se
Ne troviamo le ferite se lo sto ricitiamo se lo collochiamo in un tempo se cambiamo l'operazione Grande che tenta di fare se lo usiamo come un santino in epoche in cui tanti ritratti li abbiamo dovuti togliere per i nostri muri non funziona
Io avere te ho una parete nuda
Preferisco appendere i segni degni delle mie regressioni coloristiche adolescenziali
La parete nuda non è un'assenza di passioni o un'assenza di storia ho attraversato trentacinque anni di vita politica con Franco con altri compagni e compagne
Ma la parete nuda non indica il fatto che ho smesso di sperare ho smesso di credere
Indica il fatto che ho smesso di sentirmi arrivato
Voglio ricominciare a camminare perché oggi penso più di ieri che il comunismo non è una risposta pre cotta ma è una domanda aperta non è quello che abbiamo camminato ma quello che ancora abbiamo camminare grazie