Vita nuova, vita felice. Oltre l'utopia, per una storia nuova

Dello spirito
Tu
Bene così composto il tavolo dei relatori io ringrazio tutt'e poi presente a Roma ma hanno
Durante l'interventi io ringrazierò anche personalmente tutti gli intervenuti possiamo quindi iniziare i lavori di questa sessione della nostro convegno
La relazione
Di apertura
Del presidente Oliverio
E gli altri interventi di ieri
Hanno indicato l'ipotesi di fondo al centro dei nostri lavori
Questa nuova sessione costituisce una delle aree di esplorazione di approfondimento
Provo a esporla
In estrema sintesi
Facendo ricorso alle parole con cui l'ha espressa il presidente nella sua relazione
Il benessere delle persone e quello delle comunità non dipendono solo dalla quantità di reddito disponibile o dall'incremento di PG
Ma si fondono anche su beni relazionali
Non monetari come la sanità la sicurezza l'istruzione l'ambiente
La cui disponibilità rappresenta insieme con quella delle istituzioni giuste un contributo diretto alla promozione della felicità degli individui ma anche a un formidabile supporto per lo sviluppo
Il titolo di questa sezione rappresenta nei suoi due termini essenziali la società del benessere una indicazione una guida per la riflessione che ci aspetta
Anzitutto il primo la società
L'ambito dalla riferirsi dalla mostra di flessione sarà quello della relazione del confronto tra individuo individui e gruppi nel sociale
Avendo ragionato ieri pomeriggio sui luoghi della relazione più stretta interpersonale persona famiglia comunità i rapporti corti così come li ha definiti Luigi alici
Il secondo termine dalla nostra sessione di oggi è quella del benessere l'idea di benessere non è certo estranea alla riflessione economica e politica anzi né in un qualche modo il centro l'obiettivo tutte le decisioni di politica economica sono orientati implicitamente o esplicitamente a un benessere sociale da massimizzare in presenza di vincoli di tempo di risorse di tecnologia
Lo stesso Termocal Fast pay
Con i relativi servizi le istituzioni le politiche sottolinea come sia entrato in tra i compiti dello Stato almeno delle società occidentali nel secondo dopoguerra quello di rispondere ai bisogni di benessere di tutti i cittadini riconoscendo le risposte a tali bisogni come diritti sociali di cittadinanza
I fattori che contribuiscono al benessere delle persone in diversa proporzione combinazione sembrano però raccogliersi in due categorie
Alla prima
Appartengono fattori che sono abitualmente considerati pertinenti alla sfera economica e quindi alla competenza la responsabilità delle forze sociali e alla dispiegarsi delle loro dialettica interna inflazione disoccupazione crescita ma anche reddito salute istruzione
Le trasformazioni che stanno venendo nella società anche sul piano delle aspettative della percezione della realtà da parte delle persone ci suggeriscono però la necessità di un un ampliamento del concetto di benessere
Viene così a costituirsi una seconda categoria di componente del benessere alla quale appartengono elementi di natura affettiva sociale relazionale
Anche la scienza economica ha cominciato a prendere in considerazione questa visione e a raccogliere elementi per una sua verifica
Sta crescendo così un filone di studi che documentano per esempio come la differenza
Di reddito pro-capite tra il nord e il sud del mondo non si traduca in un appare pare parallela differenza di felicità percepita
Quest'ultima non sembra dipendere dal livello assoluto di reddito ma principalmente da due altri fattori prima di tutto
Dalla propria posizione economica rispetto a quella media della società in cui si vive in secondo luogo dall'affetto dall'effetto del reddito sul tempo speso nelle relazioni
Il cosiddetto tempo relazionale
Proprio per questo ci parlerà il professore Leonardo Becchetti al cui contributo rimando sensato perché ci aiuti a capire meglio il senso di questo nuovo filone degli studi economici
E le relative implicazioni pratica
C'è poi un ulteriore passaggio
è sempre l'osservazione empirica dei fatti sociali che ci segnala il crescere di una fargli legata serie di comportamenti collettivi
Che uniscono ha una marcata connotazione etica una rilevanza economica che non può più essere ignorata
L'esperienza del consumo critico del commercio equo solidale del microcredito dalla Banca Etica del turismo solidale ma anche quella della responsabilità sociale dell'impresa
Ci mostrano come tanti cittadini e lavoratori stiano concretamente praticando con i loro comportamenti quotidiani una diversa connotazione del modo di consumare di produrre
Proprio della sobrietà come stile di vita e come virtù civica in grado di rendere più sostenibile nostro futuro ci parlerà Simone Morandini
Il nostro secondo relatori di oggi
Dunque
Vogliamo tornare a riflettere sulla società del benessere
Sappiamo bene che ci sono seri problemi anche nel nostro Paese per assicurare livelli adeguati o almeno insufficienti di risposta a bisogni fondamentali delle persone in termini di reddito
Di sicurezza del lavoro distruzione di saluto
Perseguito incattivisce strati di popolazione e per non piccole are geografiche
Sappiamo che il problema economico più care del nostro Paese in questi mesi è quello di aiutare il nostro sistema a uscire da una lunga fase di stagnazione ed incipiente declino
Siamo
Perciò fortemente interessati al dibattito politico e alle scelte che si concretizzeranno nelle prossime settimane attraverso la legge finanziaria
Siamo perfettamente consapevoli dei vincoli della finanza pubblica
Sappiamo che le trasformazioni economiche sociali e demografiche impegneranno impongono interventi seri in termini di spesa pubblica
Sappiamo però anche che negli anni del governo del centrodestra è stato realizzato in Italia un trasferimento di reddito che il ministro Tremonti
Ha definito gigantesco
Dall'Est tasche dei re dei ceti popolari percettori di reddito fisso a quelli dei ceti che hanno avuto accesso alla rendita finanziaria o che hanno potuto
Trasferire in un aumento dei prezzi al consumo gli aumenti dei costi
Questo trasferimento ha detto lo stesso Tremonti è stato di dimensione analogo solo quelle che avvengono in occasione di eventi bellici
Non c'è bisogno di nutrire sentimenti di vendetta né di pensare misure punitive antistoriche
Ma perché non dovremmo aspettarci dal governo di centro sinistra una politica economica che abbia il segno dalla difesa dei ceti popolari anche di un riequilibrio
Dei carichi sociali
Siamo dunque impegnati a cercare strade nuove e più adeguate per la difesa e la promozione dei lavoratori nei nei nuovi contesti senza però rinunciare alla chiarezza del confronto sociale senza sottrarci
Alla realtà dei fatti economici e politici
Questa consapevolezza ci accompagna mentre ci accingiamo a sottoporre a verifica in un contesto di riflessione e di studio come questo
L'ipotesi che abbiamo formulato
Se sia possibile e utile
Anche per noi superare un'accezione di tipo che nomi cistico del benessere stesso e quindi dello sviluppo e della crescita per far posto a una concezione più complessa e articolata
Quella di un benessere che risulti dall'interagire di più fattori quelli strutturali economici ma anche quelli relazionali affettivi sociali
Dalla misura in cui queste ipotesi dovesse essere verificata si aprirebbe una prospettiva nuova nella quale inserire l'azione dei soggetti politici economici e sociali quali il sindacato la stessa impresa
Un ulteriore riflessione potrebbe aprirsi sul rapporto tra vita lavorativa e benessere
La crescente produttività del lavoro dalle moderne economie ha ridotto il tempo dedicato la vita relazionale
Perché lo si sceglie o perché non si può farne a meno molti di noi si trovano nella condizione di non avere più tempo
Il rischio della società iperattiva e perciò quella di diventare estremamente poveri
In termini relazionali
Già
In altre occasioni
Come associazione abbiamo ruoli riflettuto sull'erosione di società di socialità che sta interessando il lavoro sul rischio che il lavoro perda la sua capacità di essere un'esperienza
Che contribuisce ad arricchire la vita delle persone piuttosto che a consumarla
Una società è un contesto lavorativo povero di relazione oltre ad essere più infelice
Rischiano di diventare anche meno produttivi perché la ratio estrazione del tessuto sociale impedisce di creare legami di fiducia tra le persone
Essenziale anche
Per le relazioni economiche su questo di flessioni
Su
Sono queste le riflessioni alle domande che ci hanno spinto a mettere a tema quest'anno nel nostro incontro di studio la connessione tra economia relazione sociale come fonte di benessere e dire che Exa collettiva
Ossia per rispose per riprendere l'espressione al presidente Andrea Olivero nella sua introduzione di vera felicità pubblica
Diamo quindi la parola al professore Leonardo Becchetti
Per la sua biografia personale ricordo solo pochi elementi e ordinario di economia politica presso la facoltà di economia dell'Università di Roma Tor Vergata
Dal due mila e cinque e presidente del Comitato etico dalla Banca Popolare etica
Collabora con numerose riviste italiane internazionale
Il concetto di felicità e come economicamente sostenibile a cui farà riferimento chiami in causa la necessità di un'azione politica volta a massimizzare non in assenza di bit
Di beni economici quegli altri beni che sono in grado di dare un contributo
Determinante al benessere delle persone e alla loro felicità come diciamo del linguaggio del nostro convegno
Il professor Becchetti anche coordinatore europeo delle comunità di vita cristiana lo ringraziamo per la presenza
Per il contributo che ci vorrà dare e diamo la parola
Grazie a tutti voi grazie soprattutto anche al presidente Andrea con cui abbiamo intanto ragionato di questi temi quindi possiamo dire che
Posso dire di sentirmi a casa in questo contesto
Io vorrei dividere in quattro parti la mia breve relazione la prima è la prima parte cerca risponde la domanda perché è importante studiare le determinanti della felicità e soprattutto di rispondere a diciamo le obiezioni degli scettici meglio partire subito da qui e ha scritto un articolo quest'estate sulla voce
E poi ci sono state una serie di commenti dei lettori potete leggere e questi commenti hanno fatto emergere quelli che sono le principali obiezioni e quindi esserci
Citandomi nel rispondere a queste obiezioni le ho messe anch'io a fuoco il secondo punto è i dati c'è una
PDCI su questionari rivolti a migliaia centinaia di migliaia di persone in tutti i Paesi del mondo
Che da diciamo di risultati molto stabili sulle determinanti della felicità e quindi è molto interessante
Capire quali sono questi risultati il terzo punto appunto la felicità cambiare quelli che sono gli abiti puliti economica cosa vuol dire parlare di felicità economicamente sostenibile e che rapporto c'è tra questo concetto la produttività la crescita del PIL eccetera
L'ultimo punto alcune proposte di politica economica sei proposte che trovate anche oggi sull'avvenire in seconda pagina un editoriale
Sviluppate assieme a Giuseppe Gallo che segretario generale della Fiba-Cisl un sindacalista appassionato di felicità e di responsabilità sociale
L'obiettivo di queste proposte quello di io dico uscire dalle pagine della cultura no perché il tema della felicità temo molto bello però finisce
Nell'inserto domenicale del ventiquattro ore o nelle pagine tra culture invece non ne vogliamo la nostra ambizione portarlo dalle pagine de la cultura a diciamo le pagine interne quindi nelle decisioni concrete di politica economica
Iniziamo subito
Col primo punto b noi c'è un una questione interna nostra degli economisti per cui importante studiare la felicità
C'è un vizio antropologico dall'economia c'è un modo di vedere la persona che non ci piace non ci soddisfano lo chiamiamo lo sguardo avvilente
è uno sguardo avvilente sulla persona scherzando io dico ai miei studenti mai così nei fatti l'economia che ne insegniamo all'economia di zio Paperone la psicologia di zio Paperone
Se noi il modello economico di cosa parla di una persona che è un consumatore compulsivo più consuma cioè più arricchito più consuma più felice questo è nei fatti dei modelli
E per esempio non esistono i beni relazionali quindi di fatto se io devo prendere questi modelli
La l'homo economico russo e deve scegliere tra mangiare una pizza dieci euro con gli amici e mangiarne una nove euro da soli sceglie la seconda soluzione perché perché i beni relazionali non fanno parte della sua felicità questo vi sembra una cosa banale non è banale perché da questi modelli nascono le politiche sei beni relazionali non sono né i modelli non sono neanche nelle politiche
Quindi dobbiamo cambiare i modelli
Molto bello quello che dice Senna su questo dice l'uomo l'home con obbligo se lo diceva già negli anni settanta è un folle razionale
Perché è un folle razionale perché si centra solamente su uno degli elementi dei momenti della vita dalla persona che ovviamente esiste ed è importante che l'auto interessa
Altri due elementi fondamentali che guidano le nostre scelte non esistono questi altri due elementi sono la simpatica e il commitment simpatico dire passione per l'altro
Committente vuol dire dovere morale facciamo anche delle cose per dovere morale anche se non sono nel nostro stretto interesse
La realtà di tutti gli studi della felicità e anche negli studi sperimentare un altro filone interessantissimo ci dimostra che non è così che assieme al SerT interest gli uomini usano altri criteri la reciprocità la passione per l'altro il dovere morale
Allora perché gli studi della felicità se prima come diceva anche Stein le cose che contano non si potevano contare e quindi era impossibile dire qual erano gli elementi che facevano la felicità dell'individuano avevamo tutte queste informazioni
Oggi e quindi si post urlava un certo tipo di uomo appunto Roma economico USA oggi con gli studi possiamo dire guardate lo l'uomo non è fatto solo di questo ma anche di queste altre cose quindi uno degli obiettivi della rifondazione
Dell'antropologia dell'economia reputo nascono nasce la cultura tutto qua
Vediamo dunque cosa ci rende felice
Ovviamente la teoria l'economia la felicità è molto importante soprattutto per i politici i politici hanno il vincolo del consenso degli elettori è chiaro che fare una politica che si basa su un'ottica paternalista che cozza con le determinanti della felicità individuale può avere degli effetti controproducenti anche per la per il successo del politico stesso
Le obiezioni la prima obiezione possiamo fidarci della felicità dichiarata la risposta è ovviamente si ci sono dura serie di filtri di controlli da utilizzare che noi tecnicamente conosciamo ma risposte si ci sono molti studi di carattere medico che dimostrano che c'è una correlazione molto forte tra felicità dichiarata e salute
Equilibrio ormonale salute cardiocircolatorio eccetera attitudine al suicidio
Troverete molti lavori di questo tipo caso più clamoroso è lo studio sui diari le suore americane fatto da psicologi negli anni Sessanta avevano isolato due gruppi un gruppo di suore che aveva una visione molto
Ideale e ottimista del proprio lavoro e un gruppo invece grava una visione più cupa il gruppo con la visione ideale ha vissuto sette anni in più in media nel tempo
Quindi c'è una relazione molto folla felicità dichiarata è importante io dico sempre sulla felicità dichiarata possiamo ingannare il nostro interlocutore ma non possiamo sbagliarci se noi siamo sinceri come stessi diciamo di essere felice nessuno può venire vicino tu non lo sei la visita è una è un qualcosa di soggettivo
L'altra l'altra obiezione questa è quasi un di che che capita qualche volta anche nei nostri ambienti immediatamente quando si parla di felicità ecco lo statalismo voi volete
Lo Stato che controlla tutto dalla culla alla bara B non tranquillizziamo subito queste persone non c'entra proprio nulla cioè gli studi della felicità non hanno non dicono più stato meno Stato non hanno nulla a che vedere con questo
E questa obiezione parte da un'ipotesi sbagliata non esiste lo Stato neutrale
Lo Stato incide eccome sulla felicità vedremo gli effetti della disoccupazione dell'inflazione sulla felicità delle persone
Le politiche del fisco le politiche dalla famiglia quindi cosa vuol dire è evidente che lo Stato incide non è detto che gli studi la felicità ci dicano che ci debba essere più stato meno Stato
Per esempio possono esaltare il ruolo della società civile dei vostri interventi quindi spesso ti fa quest'obiezione vuol dire che qualcuno che non ha approfondito il tema
Punto tre questa è un'obiezione forte quella dei separatisti cioè quelli che seguono sapete che l'umano dice Mariella la sapienza si rompe c'è il big bang dei saperi oggi purtroppo abbiamo tutte sfere di sapere estremamente specializzata abbiamo gli specialisti che non sanno parlare tra di loro non sanno dialogare tra loro e e lo specialista dice no no io queste sono altre materie io mi devo occupare la mia materia lo spendi la felicità non ci piace perché mette assieme tutto mette assieme Sociologia Psicologia perché l'uomo è completa ovviamente un tutto
E la risposta per velivoli specialisti sono come gli esperti dell'acceleratore uno e qui la macchina sia sospetto dell'acceleratore quindi faccio questo ma guarda anche al finestrino usa pure il sereno no io sono l'esperto dell'acceleratore quindi ti darò le policy per l'acceleratore perché
Il capite bene che oggi quello che conta è l'integrazione delle discipline e delle prospettive
Altra obiezione possiamo fidarci di cui delle persone questo non piace molto interessante che aleggiava ieri l'intervento di Riccardi nell'intervento del professor Licitra dice ma in fondo ci possiamo la felicità ci possiamo fidare anche noi cattolici sia un po'perplessi su questo vi voglio tranquillizzare subito le persone sono incredibilmente mature nelle loro risposte da quello che viene fuori si capisce se vogliamo una sorta di DNA relazionale della persona
Per cui non esiste felicità per usare le parole di ieri se il terzo non è nel nostro orizzonte
Se non c'è l'altro nella nostra prospettiva e poi perché dovremo decidere noi e non chiederà perché non dovremmo avere fiducia delle persone e molto interessante che veramente fuori questo questo DNA questa sorta di legge naturale
L'altra obiezione quella di Senna rapidamente riceverci anche lo schiavo felice no la persona che è talmente priva di diritti che non è in grado di rendersi conto diciamo di di di di poter migliorare la propria vita e quindi è felice come ci poniamo di fronte a questa persona
Noi andiamo a vedere quello che dice la gente media sicuramente vedrete le risposte non sono da schiavo felice ma parlano di cose come educazione sanità eccetera mi anche questa obiezione può accadere
Il problema delle separazioni delle sfere del sapere vi faccio solo alcuni esempi per capire perché gli esperti dell'acceleratore sono molto pericolosi per esempio nel campo il rapporto tra economia ambiente esperto economico dice dobbiamo consumare di più
E si preoccupa magari meno del problema dell'esaurimento delle risorse l'esperto ambientalista dice dobbiamo consumare di meno
Chi ha ragione ovviamente devono integrare i loro saperi vedete producono delle ricette assolutamente in contraddizione l'uno con l'altro devono integrare lo sapere devono studiare sistemi per creare valore economico in maniera più socialmente ed ecologicamente sostenibile
Il rapporto tra produttività spiazzamento delle relazioni l'ho accennato anche prima l'economista che guarda solo alla produttività non si accorge che certe ricette di polli si possono spiazzare o distruggere la qualità dei beni relazionali e caso bellissime pro delle serie ogni tanto c'è questa tentazione no ecco siamo poco produttivi aumentiamo i giorni di lavoro e per e quindi io scherza dico andiamo verso il modello del povero Pessotto che aveva fatto due anni era due anni che non faceva le ferie e forse ci sarà qualche correlazione tra la sua diciamo tra la sua reazione ha difficoltà che aveva vissuto nel mondo del lavoro
Che purtroppo l'ha portata a quel gesto il fatto che due anni che non andava in ferie pensare c'è un articolo di Zucconi bellissimo su Repubblica l'altro giorno dove dice
Che le imprese americane cercano di spingere i dirigenti ai dirigenti andare in ferie perché si accorgano che la produttività cala e cioè che c'è bisogno di un momento di sacco di riposo beh non lo capiamo benissimo che ci ricordiamo spero che tutti abbiate fatto le serie di come eravamo stanchi a luglio come siamo un pochino più freschi adesso
Basta un po'di buonsenso
Alla fine il tema della produttività l'economista che non esperto di acceleratore pensa la produttività solo in termini di bastone e carota ancora una visione molto cupa molto taylorista la produttività oggi nelle moderne in prese è fatta di motivazioni intrinseche è fatta di Trust fatta di fiducia di capitale sociale
Perché bisogna lavorare insieme su problemi complessi e quindi la teoria dalla felicità ci aiuta anche in questa rifondare
Diciamo la qualità della vita in azienda con effetti importanti sulla produttivi
I risultati rapidamente questo forse lo volete un po'meno ve lo racconto comunque
Ma il dilemma qual è l'abbiamo detto prima perché c'è così poca differenza
Tra cioè perché piatta di reddito pro-capite del paese del nord e sud del mondo non si traduce in un eguale gatta di felicità queste la questione al di là poi di qualche elemento folkloristico molto difficile fare i confronti tra Paesi sapere che in alcune indagini
In Igeria anni sono più felici tra tutti i Paesi eccetera quando andiamo nei singoli Paesi il problema è molto difficile ci possono essere dei bias culturali che distorcono questi risultati però di fatto questo fatto generale Sisters il gatta di reddito non corrispondano e quale Gatto di felicità
Qualche spiegazione questo lo spiazzamento dei beni relazionali questa è l'Italia in alto vedete il consumo di beni relazionali per classi di reddito come vedete al crescere delle classi di reddito non c'è un aumento del tempo
Terzo punto vedete il rapporto tra felicità e reddito in Italia
Assolutamente non lineare
C'è tutta una spiegazione io la chiamo la malattia di Bo molla cioè di fatto noi oggi diciamo non abbiamo tempo ma è un'espressione sbagliata perché il tempo la giornata dura ventiquattro ore oggi come un secolo fa
Il problema è che oggi il costo del tempo libero ma intanto c'è un'ora di tempo sottratta al lavoro è diventata molto più cara perché il costo di questo ora di tempo è il Salaria cui rinunciamo tutte le cose a cui rinunciamo lavorando e questo riduce la nostra capacità di cooperare per la vostra creazione di beni relazionali
Altri risultati importanti questi veramente di prego di prenderli seriamente perché se vengono fuori veramente da tantissimi studi in tanti Paesi
C'è una uno non lo hanno messo ma ve lo dico le le donne sono generalmente più felici degli o sono significativamente più felici degli uomini
Non so perché ma lo spiegherete
C'è un effetto positivo è significativo della salute ovviamente cioè un effetto positivo dell'età sulla felicità a parità di salute c'è un effetto molto robuste significativo della pratica religiosa
E che si dimostra anche essere molto importante nel ridurre l'effetto negativo degli sciocchi che uno nella vita
Cioè l'effetto positivo del tempo relazionale e cioè l'effetto negativo degli sciocchi che capitano nella vita quindi disoccupazione separazione divorzio effetto positivo del matrimonio
Ripeto questo su settanta Paesi del mondo centinaia di migliaia di persone
Il paradosso reddito ricchezza da che dipende dai adesso non entriamo troppo nel nel filosofico ma per l'accenno
Dipende da lo spiazzamento delle relazioni l'abbiamo detto prima
Dipende dalla contraddizione tra Consorte stimoli recitò Schio famoso economista parlava di questa società troppo opulente hanno troppi Conforti conforta riducono la nostra capacità di investire in beni armi che quei beni che ci danno la felicità ma che richiedono uno sforzo nostra capacità di sforzarsi si riduce la rincorsa tra aspettative risultati cioè ciò che conta nella felicità è il rapporto tra le aspettative quello che raggiungiamo a raggiungere un certo livello alza immediatamente l'asticella dell'aspettativa e questo riduce la felicità per ciò che abbiamo già raggiunto purtroppo gli choc positività non a riassorbirsi e quelli negativi no
Qui sono solo alcune battute su alcuni elementi ovviamente il dato quantitativo ed appunto prendete le relazioni positive e negative però per farvi capire questo l'abbiamo misurato Sutta su novanta mila persone la disoccupazione il Duce del quattro sei per cento la probabilità di dichiararsi molto felici questa il senso di quel numerino
La una separazione alla luce del quattro otto per cento
La salute non è stato fortissimo lì si parla di salute media salute alta su quasi quindici per cento vi potete leggervi distruzione ovviamente è un altro fattore fondamentale che aumenta la felicità
E anche il capitale sociale
Andiamo un po'nel concreto della macro economia inflazione disoccupazione spesso i policy maker usano il cosiddetto Misery Index Misery Index pesa uno a uno inflazione disoccupazione il gatto di benessere di un paese dato dalla somma del tasso di inflazione del tasso di disoccupazione per gli studi sulla felicità ci raccontano una storia completamente diversa per le persone
Il coro il rapporto tra il costo di un di un per me un punto in più di disoccupazione un punto più di inflazione tre a uno c'è la disoccupazione pesa tre volte di più
E pesa molto di più ma ci pare ovvio e pesa molto di più per le persone nella fascia intermedia di età
E pesa molto di più nei Paesi dove lavoro flessibile nei Paesi dove loro e flessibile il costo della disoccupazione e doppio io dico una persona legge il giornale se vede che c'è una recessione sa che il suo posto di lavoro è a rischio
In particolare con i nostri club Colli in Italia un aumento di un punto in più percentuale di disoccupazione aumenta diciamo
Fa passare trecento uscire trecento mila persone dal gruppo dei molto felici e ha offerto dallo zero sette zero sei per cento sulla popolazione negli nei paesi ad alta flessibilità del mercato del lavoro l'effetto doppio più dell'un per cento
E beh qui sì ci lanciamo anche qualche interpretazione probabilmente le istituzioni ne tengono conto il fatto per il quale
La Fed molto più attiva nel perseguire l'obiettivo anche la crescita dello sviluppo della Banca centrale europea e il fatto per cui visti il Regno Unito non è entrato nello nell'unione monetaria
Può possono spiegarsi anche con questo accesso rispondono a quelle che sono le esigenze dello cittadini dei paesi ad alta flessibilità del mercato del lavoro lotta alla disoccupazione un problema ancora più urgente dei paesi con una demografia
Molto diciamo con classe comune la popolazione più anziana e con un mercato del lavoro più rigido
Ci se ne preoccupa di meno
Qui ovviamente ripeto non non entriamo nella questione Philips eccetera io semplicemente dò dei dati poi è chiaro che molte volte per combattere la disoccupazione bisogna tenere l'inflazione bassa c'era c'era livido solo i dati degli effetti sulla felicità
Alcuni elementi paradossali perché l'attenzione alla felicità cambia completamente il ragionamento dalla politica economica
Presa io mi faccio alcuni paradossi adesso veramente questi prendetele anche un po'con no per sono un po'dei paradossi B secondo questi dati un individuo che passa dal quinto al massimo decine di reddito ma si separa un effetto nullo sulla felicità le due cose si compensa
Rimo Dal livello medio livello massimo di reddito ma mi separo
Se aumenta il reddito pro-capite accompagnato da una riduzione del tempo speso relazioni l'effetto può essere addirittura negativo perché dato che quello che conta è soprattutto il reddito relativo e non assoluto un aumento generale mantiene inalterate le distanze attenzione ovviamente qui dobbiamo però dire un'altra cosa che
L'aumento del reddito pro capite se nell'ottica del risalgono niente sostenibile ci crea nuovi più risorse che noi possiamo spendere
Per il miglioramento di quei beni che a metà nostra felicità quindi abbiamo più risorse di guerra quindi ovviamente la creazione di valore economico è un vincolo ineludibile all'attività economica
Per esempio se l'aumento ecco questo lo dico dopo se l'aumento del reddito pro capite si realizza con interventi di bilancio che riducono la qualità della salute Giano disoccupazione l'effetto negativo sulla felicità
Se l'aumento del reddito pro capite usato per migliorare la qualità della salute e ridurre la disoccupazione l'effetto positivo
L'effetto di una tassazione distributiva è positivo
Allora qual è il problema oggi secondo me e questo la scala di valori che viene fuori dalla vulgata economica una scala di valori non corretta
Al primo posto c'è la creazione di valore per l'azionista Kay che qualche volta viene confusa con il PIL alcuni tendono a confondere queste due cose nella creazione di valore per l'azionista intanto non ha niente a che fare con la crescita economica uscita economica e la torta del PIL la il valore dell'azionista è una fitta di questa torta ci sono situazioni in cui ci può essere più crescita e meno valore per l'azionista che ci sono tanti modelli di imprese che non hanno come obiettivo quello dalla creazione di valore per l'azionista
Uno dei paradossi per esempio la microfinanza la microfinanza allarga la platea di coloro che possono accedere al credito creare e creare ricchezza
Quindi realizza le pari opportunità e lo sviluppo ma ovviamente non per far questo si carica dei costi e quindi riduce la propria capacità di fare profitto
L'altro paradosso
Sembra quasi che l'accidente sia più importante della sostanza si parla sempre dell'azionista del consumatore ma l'uomo azionista l'uomo consuma da essere azionista e l'essere consumatore è una parte accidentale del nostro essere
Ciò che è più importante per la felicità individuale l'uomo lavoratore l'uomo portatore di relazioni queste due cose contano di più però fateci caso spesso provate a ragionare su ciò che si dice si propone spesso la sostanza viene messa dopo l'accidente e poi ci sono molti casi beffa quando si parla di tutela di benessere del consumatore ma di fatto anche last lo stress diciamo della massimizzazione del ROI la tuta del consumatore non vanno affatto d'accordo
Che quando c'è asimmetria informativa il tentativo della magari dell'impresa stressata dal mantenimento di un certo standard da sarà quella di cercare il più possibile
Di vendere clienti qualcosa che comunque fa aumentare il profitto ma magari non li soddisfa del tutto
Pensate a mi manda RAI tre eccetera eccetera le telefonate recepite tutte le sere per le vendite di pacchetti
Allora
Quindi c'è bisogno di un nuovo indicatore che incorpora una visione un avvilente dell'uomo che metta l'economia al servizio dalla persona
Io lo chiamo la felicità economicamente sostenibile quindi cosa vuol dire vuol dire massimizzare
Realizzare quelle condizioni che gli studi ci dimostrano rendere le persone degli infelici perché parlo di economicamente sostenibile perché non voglio essere accusato
Di mancanza di rigore io sono assolutamente per il rigore quindi ci vuole rispetto delle interdipendenze delle compatibilità economiche il debito estero anche una forma di egoismo intergenerazionale quindi non possiamo venir meno ai nostri impegni
Però all'interno di questo quadro un conto è avere come fine ultimo quello della creazione di valore economico a cui sacrificare ben superiori e un conto è considerare la creazione di valore economico come un mezzo che ci consente di realizzare questi obiettivi
Un altro articolo bellissimo Galimberti lo sta dicendo da un po'qui fa tutti questi sinti terrificanti della produttività
Come valore ultimo finale dell'azione umana raccontando le testimonianze al processo di Norimberga dei nazisti non la risposta sempre io ero efficiente io sto facendo il mio dovere quindi evidente che la produttività non è un valore ultimo è un valore penultimo ci si deve anche domandare
In che direzione si va
Adesso quindi come come mettere insieme tutte queste cose come rifondare il welfare abbiamo dei vincoli ovviamente imposti dall'integrazione globale dei mercati
Come tener conto di queste tre preferenze dei cittadini come mettere assieme tre problemi in fondo lotta alla povertà al degrado ambientale qualità della vita e felicità
Nella responsabilità all'economia della responsabilità sociale ci può dire qualcosa
Perché è molto importante adesso in estrema sintesi l'arresto l'economia la responsabilità sociale rende i cittadini protagonisti quindi un passo in avanti nella democrazia economica la democrazia economica fa un passo in avanti
Quando noi non votiamo solo nelle cabine elettorali ma votiamo anche con il consumer risparmio tutti i giorni
Lavora alla rimozione delle cause dei problemi e non solo agli affetti è l'immigrazione lo dicono tutti gli studi economici nasce tale differenza di benessere qui se non lavoriamo magari con i progetti sul lago solidale con gli aiuti allo sviluppo con gli interventi loco per ridurre questa distanza anche la spinta ai processi migratori si riduce
Una cosa che in particolare ci tengo a dire a agli amici del sindacato
I consumatori socialmente responsabile non sono un'alternativa ai tradizionali strumenti di azione sindacale sono degli alleati
Sono degli alleati preziosissimi perché per recuperare quel potere contrattuale che si è indebolito quando i mercati sono diventati globali avete visto la storia dei call center non mediatamente l'impresa quando c'è un aumento di costo del lavoro minacciano la perdita di posti di lavoro è una minaccia concreta perché possono andare a produrre da un'altra parte raspare call center c'è anche per della lingua italiana e mezza vedere se la minaccia credibile no però in genere la minaccia e credibile allora come si recupera questo potere contrattuale
Le imprese non hanno bisogno le imprese transnazionali non hanno bisogno delle maestranze locali no possono andare da un'altra parte però hanno bisogno dei consumatori e dei risparmiatori
Quindi è molto importante negli altri Paesi questo si è già capito se molto avanti il più grosso fondo pensione etico è il fondo pensione degli statali californiani fondo CalPERS è un fondo che gestisce una quantità
Di di denaro che è superiore al PIL del Portogallo va nei consigli di amministrazione cerca di portare avanti le mozioni a favore quindi la tutela del lavoro dentro le imprese si fa anche con questi strumenti alleandosi ai consumatori
Ovviamente la responsabilità sociale interviene nella direzione giusta sul gatto di salari tra nord e sud del mondo
E questo K che oggi crea tutto il problema
Con il commercio equo e solidale noi cerchiamo di spostare il migliorare le condizioni di vita di salute
Nei Paesi del Sud del mondo quindi di favorire questo processo di riequilibrio dei salari verso l'alto perché poi vogliamo un processo di riequilibrio verso l'alto e non verso il basso
Ho l'altra cosa strutturale della responsabilità sociale che supera il conflitto tra lavoratori e consumatori e dico sempre il vecchio conflitto tra lavoratori e impresa e oggi si trasforma l'impresa risponda ai consumatori il conflitto da esterno e dentro di noi
è tra il nostro essere consumatori che chiede prodotti a basso costo
E e tra il nostro essere lavoratori che diciamo paga quando il costo basso è realizzato con una maggiore precarietà del lavoro
Rispondere anche al ministro Bindi ieri la responsabilità sociale di Uta la famiglia evidentemente nei criteri di responsabilità sociale d'impresa abbiamo detto c'è quello del come l'impresa
Tratta gestisce la forza lavoro quindi è evidente che già questi elementi ci sono
Le proposte le trovate anche sulla seconda pagina di Avvenire sull'editoriale in maniera veramente sintetica
La prima questa non costa nulla la tracciabilità sociale della filiera pensate che gli studi dimostrano che il quaranta per cento
E la popolazione dei Paesi più ricchi è disposta se si trova su uno scaffale di un supermercato a votare per il prodotto più socialmente sostenibile a parità di prezzo pagando qualcosa di più quaranta per cento
Perché questa quota oggi non si raggiunge se non in pochissimi casi
Ci sono dei casi incredibili nella Svizzera il quarantanove per cento delle banane su una cosa o l'Italia in Inghilterra il quattordici dodici per cento di caffè macinato equo solidale quindi stiamo andando in quella direzione
Però perché questo quaranta per cento potenziale non diventa effettivo
è molto semplice perché la domanda è una domanda virtuale non hanno domanda reale nessuno trova i due prodotti su un supermercato nessuno è in grado di saper di sapere con certezza che quel prodotto ha un rating sociale più alto dell'altro allora è molto semplice
Aumentiamo l'informazione creiamo più informazione aumentiamo la scelta miglioriamo la capacità di scegliere consapevolmente dei consumatori
Obblighiamo ad avere delle informazioni sul rating sociale ad ospitare informazioni sul rating sociale i punti vendita più importanti in quel modo il consumatore dovrà scendere il costo è nullo
Però il provvedimento importante
La morale fiscale questo è un punto molto importante io credo che una delle dei del
Dei lasciti più gravi del centrodestra è quello di avere distrutto capitale sociale cioè di avere distrutto proprio
Questa la capacità dei
Avrebbe ridicolizzato il concetto del pagamento delle tasse incredibile la storia di quest'estate della della della rivolta di Briatore contro veramente ridicola allora
Kant cerchiamo di cambiare questo concetto per aiutare quei aiutiamo questo processo la tassa di scopo è molto importante perché avvicina i cittadini i contribuenti alla alla all'utilizzo diciamo che si fa di quei soldi faccio degli esempi per esempio collegare l'ICI con i fondi per la prima casa cioè sapere che io magari pago una tassa forte sulla seconda casa ma questa tassa è un contributo di solidarietà per chi non ha la prima casa oppure legare imposta di successione a fondo per le pari opportunità cioè dare a tutti l'opportunità di accedere al credito all'istruzione e quindi poter creare reddito nonostante quelle che sono le condizioni iniziali
Punto tre questo detto quegli Antonella Ruggiero magro fra lo scritto prima
Può uno scoglio arginare il mare persona proposta che ne facciamo sempre
Eliminiamo queste
Eliminiamo i sussidi all'export sui prodotti che fanno concorrenza con i Paesi del sud del mondo veramente una cosa vergognosa e un prodotto che non ne vale cento lo vendiamo a cinque in Uganda
Spiazzando il prodotto locale perché abbiamo un sussidio di novantacinque all'export veramente
E ancora più vergognoso della del dazi sull'importazione spesso sono prodotti qualche volta non sono neanche in concorrenza con i nostri in questo modo ridurremo i costi dei prodotti agricoli inquiniamo di meno e sicuramente consentiamo a molte più persone dei paesi del Sud di uscire dalla soglia di povertà
Evitiamo di fare come giapponesi dove i dazi sono talmente alti che regalare la frutta è un regalo che si fa la fidanzata nel giorno del anniversario
Detto questo
Punto quattro la Tobin tax volontaria la
Ovviamente sapete tutti che ci sono dei problemi quasi insormontabili
Per mettere una tassa sulle transazioni finanziarie che altro non è che una tassa progressiva non è niente di sconvolgente
Dovrebbero aderire tutti i Paesi si aderisce un solo Paese i fondi vanno da altre parti eccetera allora facciamo un'altra cosa creiamo uno schema di contribuzione volontaria un'impresa può decidere come già molte imprese fanno in altri campi di devolvere una una quota minima delle proprie transazioni finanziarie per obiettivi di utilità sociale possono essere fondi per la battaglia contro le malattie tropicali possono essere addirittura un fondo per il riacquisto del debito pubblico addirittura possiamo fare
Un servizio al Paese
Quale sarebbe il vantaggio per le imprese di fare questo bel quello di aumentare la propria reputazione nei confronti dei cittadini e di aumentare la motivazione dei propri lavoratori di beh sono motivazioni non molto forti
Niente affatto oggi il cinquantadue per cento delle imprese nei diciotto Paesi più sviluppati
Fa bilanci sociali e cerca di promuovere la propria responsabilità sociale di fronte risparmiatori non essere socialmente responsabili oggi può comportare un grosso rischio per le imprese anche interni di risarcimento eccetera
L'ultimo punto gli ultimi due punti Beppe il cuneo fiscale era usiamolo anche per le imprese sociali per chi fa microcredito riconosciamo il ruolo importante di questa iniziativa per la promozione della questione sociale dello sviluppo ed equilibrio del rapporto tra nord sud e infine come già succede in altri Paesi
Facciamo delle pubblicità progresso sulla responsabilità sociale e certe volte ne pensiamo di essere più furbi più cinici realtà siamo solamente un po'più arretrati da un punto di vista culturale grazie
Grazie al professor Becchetti diamo ora la parola a Simone Morandini che si è presentarlo si è laureato in fisica presso l'Università di Firenze
Ed è docente di matematica e ferite fisiche appresso il liceo Morandini di Venezia
A questa professione alla sua formazione squisitamente scientifica
Unisce competenze e interessi su tutt'altro versante
Ha conseguito il dottorato ad esempio in Teologia presso l'Angelicum di Roma
Si occupa a Venezia di teologia e e ecumenica
Collabora con l'ufficio dalla CEI per i problemi sociali e del lavoro partecipando a un gruppo di lavoro per la responsabilità verso il creato
Cioè gli operai a capire cosa intendiamo con i il concetto di sobrietà
Mostrandoci come questa rappresenti una STET uno stile di vita è una virtù civile necessari
Per conseguire un maggior benessere sociale e contribuire a salvaguardare l'ambiente in cui vediamo
Prima di tutto desidero ringraziare chi mi ha invitato tutti voi che mi ascoltate sono tematiche che mi affascinano ogni volta che ne parlerò seguimi Mingardi scoprire qualcosa di nuovo
Certo il titolo che mi avete proposto è un titolo così potrebbe fare una specie di assemblaggio di espressioni un po'obsolete
Parlare di sobrietà parlare di virtù sembra di essere riportati in un'altra era in un altro contesto culturale ma non credo che mi diate chiesto una riflessione archeologica che mi abbiate chiesto di interrogare la sapienza degli antichi
Anche perché io propongo un percorso decisamente diverso mi pare infatti che proprio oggi proprio in questo contesto in questo tempo la sobrietà possa e debba essere pensata come componente costitutiva io lo stile di vita responsabile
Entro la città che abitiamo
Come virtù personale e civiche assieme
Come data rilevante per il nostro vivere politico invito dunque a seguirmi in un percorso articolato ma spero lineare che cercava di fare interagire saperi diversi in modo costruttivo
Non c'è dubbio certamente dobbiamo guardare alla classicità perché la troviamo una bella figura di una moderazione eticamente motivata contrapposta all'ingordigia dell'attività dell'avidità egoistica
E qualcosa che Chiara molte delle grandi tradizioni etiche classiche
Che individuavano innesta una condizione essenziale per una vita buona
So possiamo guardare alla tradizione biblica il profeta Amx che polemizza contro chi gode senza misura delle ricchezze dimenticando il vivere comune il povero soprattutto e il Vangelo troviamo la parabola del ricco stolto condannato perché Chimenti cotti la caducità della ricchezza
Oppure possiamo guardare alla tradizione classica della Grecia dettagli buonismo che in qualche modo caratterizzava il giusto mezzo
è una prospettiva che resterà viva in tutta la grande tradizione diciamo di avvicinare forse
Volentieri bene così
Ottimo
è una prospettiva che resterà attiva in tutta la grande tradizione cristiana anche fino al Medioevo
Mi portavano la citazione il libro del piada Jolanda che registrava i prezzi del chiaramente le piazze a Firenze nel Trecento quindi lo strumento di una società commerciale in qualche modo stava sotto il segno di un comando divino
Il troppo avviare non ti faccia peggiore
Ma è un'istanza che troviamo anche in altri contesti culturali io mi limito qui a citare ma se ne potrebbe citare molti l'esempio del mondo islamico
In cui c'è l'istituzione dello staccato e quella tassa sociale che ogni credente ogni musulmano è tenuto a versare per i poveri se il suo patrimonio supera una determinata soglia sono elementi evidentemente che colga accomunano contesti culturali diversi qui l'idea è che per realizzare una vita buona occorre moderazione occorre distacco nel rapporto con i beni occorre essere attenti a non lasciarsi catturare occorre essere disponibili a e la regia delle al povero che si trova nel bisogno mentre viceversa
La volontà di appropriarsi di tesaurizzare semplicemente come fine a se stesso viene di per sé colta come carica di ambiguità Equino che ha ho anche una traiettoria economicamente problematica tutta la lungo periodo di condanna dell'usura di fatto di ogni tipo di presto il denaro a interesse
Che ha caratterizzato la tradizione cristiana fino al Medioevo il tempo Egidio
Si diceva non si può lucrare sul tempo
Abbiamo dovuto superare prende le distanze anche da questa figura ma evidentemente quello che è interessante e che e all'opera qui una visione della sobrietà
Caratterizzata da una nitida percezione del limite come categoria etica rilevante forte per l'economia che lo sappiamo era caratterizzata segnata profondamente dalla finitezza
E le risorse disponibili da una disponibilità di energia rigorosamente limitata nelle dinamiche dell'ecosistema naturale
Qui in un certo senso potremmo dire che all'Inter di questa figura sobrietà oltre e prima ancora che virtù da praticare liberamente
Era condizione per la vita
Prima ancora che per la vita buona per la vita tout-court
Si trattava in sostanza di non consumare arditamente oggi ciò che sarebbe stato necessario per la vita di domani
La mia vita quella della mia famiglia quella comunità di cui faccio parte quella del povero che potrebbe domani presentarsi alla mia porta
è una prospettiva che ispirato letti che l'educazione di innumerevoli generazioni io penso ancora mio padre uomo proveniente dal Trentino che incarna così nell'immaginario una forte prospettiva di sobrietà
Ma che pure nel corso del secolo appena concluso è stata come come dire condannata l'inattualità come se fosse divenuta semplicemente rilevante cos'è cambiato cos'è che ci fa sentire distante questo orizzonte certamente c'è il sorgere della tecnica tecnica scientificamente fondata c'è il sorgere il diffondersi della società industriale
Il passaggio dall'economia del legno del ferro all'economia del vapore dell'acciaio e poi del petrolio dell'atomo delle biotecnologie c'è una crescita della disponibilità di energia
In una misura precedentemente del tutto impensabile
Qualcosa che ha trasformato le nostre esistenze
Ponendoci nella condizione dell'abbondanza un'abbondanza magari relativa un'abbondanza non equamente ripartita ha un'abbondanza che nelle società industrialmente avanzate
E condivisa sostanzialmente e questo ha un riflesso anche nel motore pensiero vi siete accorti non pensiamo più secondo le categorie per etica classica il centro dell'editore la modernità e la libertà il patto ASS per la libertà
Piuttosto che lo sforzo per realizzare una sobria frugalità
Cioè come dire una stretta relazione fra il mutamento delle Toschi sunto della vita quotidiana
Il mutamento della riflessione etica sembra quasi che una prospettiva centrata sulla sobrietà pietà erodersi il proprio contesto materiale
Non a caso l'etica della modernità a un altro focus non più la virtù non più la sobrietà non più il giusto mezzo ma piuttosto la giustizia il problema della distribuzione dei beni i beni materiali temi civili come realizzare un'entità in cui bene siano presenti misura accettabile per il maggior numero di persone
Attenzione allo spostamento rilevante questa non è più un'etica centrata sulla prima persona sulla vita buona del dio come soggetto morale personale ma al centro sono in relazione la terza persona in un certo senso il ciascuno secondo il linguaggio di Porretta la qualità la visibilità dell'esistenza per il massimo onore persone ed è uno spostamento significativo c'è una forte tensione utopica che per esempio nel secolo appena concluso animato grandi masse grandi forze sociali
Stato un riferimento ideale significativo però
Però contemporaneamente negli stessi anni un altro spostamento Niro pensato meno tematizzato una forte attraversato la nostra società
La qualità della vita vive ormai ricercata ed Offerta se
A me qui ed ora nella loro qualità e nella loro quantità e l'orizzonte della società dei consumi disarmante una società che fa della creazione di bisogni sempre nuovi quasi insaziabili un vero e proprio motore dell'economia
Che irride talvolta all'etica della sobrietà come a quella della giustizia che dire allora della sobrietà in questo con testo
Oggi la sobrietà compare in primo luogo con un dato descrittivo nelle indagini sociologiche sui comportamenti di consumo leggevo qualche giorno fa quella prodotta dalla gioca
Sobrietà e quella in primo luogo forzata quella dei soggetti a basso reddito non è una virtù ma è una condizione di sofferenza
Pre duplicata per non poter essere consumatori in una società centrata sul consumo cioè un libro uscito alcuni anni fa era il secolo della Foro oggi transitiamo sembra verso il secolo del consumo
Oppure la sobrietà e associata configurazioni un po'antimoderno un po'conservatrice un po'puritana da indistinte dallo stile caratteristico di una società affluente
In questo senso la sobrietà coprire con un problema
In un'economia che non è più centrata sulla soddisfazione dei bisogni esistenti ma sulla promozione
Del desiderio ricordate quella pubblicità che un paio d'anni fa circolate le nostre visioni grazie si diceva che faceva una spesa abbondante senza guardare cosa ci fosse dentro quei sacchetti
Al contrario
La figura della madre o del padre di famiglia che gestisce con oculatezza il ménage familiare lavorando sulle limitate risorse disponibili questo è Awacs questo non compare nelle pubblicità
Non stupisce allora il ruolo della pubblicità per costruire una vera e propria figura antropologica l'uomo consuma spacco ostruito con una saturazione del desiderio che va ben al di là delle dinamiche cose che sono in parte naturale
Il desiderio del prodotto ma ha suscitato sostenuto fino all'acquisto
E poi rilanciato in modo tale che la delusione che ogni acquisto fatalmente porta con sé i nessun prodotto riempie di senso come promette di fare ma tale delusione possano essere scoperta di un altro prodotto che di nuovo siamo invitati ad acquistare è una dinamica che investe ormai di diverso il settore della società non sono più solo le madri di famiglia a cui si rivolgono le pubblicità vi sarete accorti i maschi sono un target interessante di consumatori i bambini
Tutti devono essere soggetti di consumo
Delle proprie dinamiche di seduzione
Perché il consumo mai un vero proprio status symbol una condizione di possibilità apparentemente per un'esistenza significativa potremmo dire consumo ergo sum parafrasando pensieri ben più alti
L'esistenza quale se ornata di beni
La sobrietà si direbbe in Veneto fa miseria
è una figura antropologica dicevo un uomo che Fife di emozioni e che usa il consumo di beni per tener vive le sue emozioni le sue passioni sempre più povere
Il consumo e il consumo di esperienza la pubblicità quand'è che è efficace quanto associa alla pasta Barilla uno stile di vita familiare per esempio scusate per la pubblicità non voluta
Il consumo sembra quasi assumere lo stuolo di strumento di creatività per l'assistenza personale come se attraverso di esso ci fosse fornito uno strumento per trasformarla sembra di nuovo in modi così originali liberi creativi personali
Tutti liberi di scegliere tutti felici di scegliere
Tutti quanti la stessa Coca Cola altra pubblicità non desiderate possibilmente in quantitativi abbondanti però la società dei consumi insomma tende a come dire colonizzare
Appropriarsi quelle figure della vita buona a saturare i propri prodotti anche le dimensioni più personali dell'esistenza le dimensioni più intime
Pensate a quanti carrelli delle nostre madri di famiglia sono pieni di porcherie che piacciono tanto i nostri bambini però
Non Rizzo ante capaci di offrire felicità a buon mercato che sembra rendere superflua ogni interrogazione ulteriore sul senso perché tornare a parlare di sobrietà in un contesto così strutturato così organico
Io credo che
Un fatto che segna questi anni la transizione di questi anni è un ritorno all'etica
In Italia spetti una rinnovata interrogazione su cosa dire effettivamente sapore la vita l'emergere di pratiche anche in campo economico mossi da valori ce ne parlava Becchetti le indagini sono numerose una riflessione che torna a interrogarsi sulla dimensione morale come logo qualificante per il nostro essere sociale civile a peso d'autore come declinare gli Onassis Amartya Sen citato responsabilità
Parola chiave la responsabilità per l'altro che mi sta di fronte e la responsabilità per il contesto sociale in cui è collocato e la responsabilità per il mondo naturale in cui abita quest'ultimo
Un'etica del tu
Del mi sta di fronte non la prima persona non la terza persona ma la seconda persona sta qui al centro la relazione ce le può cadono tanti nella giornata di ieri a partire da qui dalla relazione io tu si può ripensare la virtù si può ripensare la giusta
Tizia si può ripensare il rapporto con i beni l'etica allora diviene paradigma ermeneutico diviene invito al discernimento alla lettura della realtà intorno a noi quel duchi Mazzei di Paolo romani dodici
E allora la lettura della società dei consumi non può non evidenziarne alcuni elementi contraddittori pur senza misconoscere sia chiaro non sono un anti moderno Nostalgia de la candela
La società dei consumi ha portato qualità della vita per noi e tuttavia e tuttavia è vero che questa forma la società dedite al consumo è stata detta
Sottolinea le diseguaglianze
I beni sono beni fatti per il consumo e per il consumo privato in questo contesto che diventa necessariamente fattore posizionale gerarchizzata ente il consumatore segno di distinzione
è una società che favorisce i conflitti
Se il bene ad essere consumato privatamente non può che essere Emilio o
Di altri
Non a caso
Si dice che
Si è pronti a difendere il proprio tenore di vita sesso viene messo a disposizione in discussione
Che siamo tutti i compiti per le risorse energetiche o per le risorse idriche risorse che anche soltanto settanta anni fa per un furto pensare come illimitate sono sottoposti a una pressione che la rende invece preziose
Soprattutto poi questa crescita vertiginosa del consumo distrugge la sostenibilità ambientale su questo ritenuto dire due parole di più
La società abbia dei consumi consuma gli stock di risorse per sostenere i flussi di consumo
è uno stile una forma di resistenza un po'analoga a quella che disegnava un ministro dell'Economia qualche anno fa
Esortiamo italiani a ipotecare le loro case per sostenere l'economia per sostenere i consumi ho trovato demenziale questa proposta che per fortuna non ha avuto seguito ma e questo che stiamo facendo noi
Ne stiamo utilizzando per esempio le risorse energetiche sono cresciute su Sky su tempi che era una scala geologica per sostenere una società che ha secoli forse decenni dinanzi a sé consumiamo beni ambientali in misura assai superiore ai tempi di rigenerazione la natura e pensiamo poi al mutamento climatico
Pesa sulle rive tutti eppure non sappiamo farvi fronte in modo efficace Italia che si è stata con il protocollo di Kyoto dei target precisi di riduzione delle emissioni di gas serra
Aumentato le proprie emissioni in questi anni
E se pensiamo che in questi stessi anni sono entrate nella società dei consumi con forza
Realtà come la Cina e l'India che tradizionalmente associano l'immagine di sobrietà in parte forzata in parte culturalmente elaborata che non sta più da nessuna parte
Da chi dobbiamo riconoscere che questo tipo di dinamica rende molto fragile la vita sul nostro pianeta
Non la vita buona non la vita felice la vita tout-court
Responsabilità allora
La sobrietà come stile di vita
Ognuno di noi personalmente a da rileggere il proprio stile di consumo non per una sobrietà che nasca dalla necessità ma per la la scelta di chi liberamente assume un commisurare i propri consumi alla prelievo di risorse una progenie in cui gli inquinanti sostenibile
A una giusta condivisione dello spazio ambientale perché il limite condizione strutturale della nostra vita soltanto se le assumiamo le nostre pratiche possiamo renderla buona e felice
Che vuol dire allora sostenni sobrietà sobrietà intanto non può che essere pensato come elemento di uno stile di vita
Non esiste un gesto sobrio esiste solo una pratica continuativa della sobrietà un sobrietà felice che ognuno di noi dovrà costruire personalmente interrogandosi su quali consumi posso modificare ridurre per ridurre il suo peso sull'ambiente
Quali beni sono realmente necessarie quali stanno nell'ambito del piacevole forse talvolta dell'inutile in alcuni casi del nocivo persino beni cosiddetti
Ma attenzione
Accanto a questa forma di perseguimento della sobrietà una sorta di ecco sufficienza viene talvolta chiamata in piace sottolineare che una sobrietà per il nostro tempo deve contemporaneamente declinarsi nel segno della e questi censo ci sono bisogni e che come dire dobbiamo sottoporre a questo il rasoio di Occam
Ma ce ne sono altri che sono irrinunciabili sono guadagni della modernità qui non vorremmo rinunciare a chi di noi ad esempio rinuncerebbe all'illuminazione notturna che ci consente di lavorare di estendere nostra vita familiare
Però non è la stessa cosa illuminarci con una logica la cinquecento fatta oppure con una lampada ad alta efficienza che di fatto il consumo aventi è solo un esempio e non intendo farne più di tanti perché poi su indicare una prospettiva
Non è la stessa cosa d'altra parte spostarsi sistematicamente in macchina o invece servirsi ovunque possibile dei mezzi pubblici
Trump o metro entro le città treno per le distanze più lunghe
Ho accolto con estrema soddisfazione
Vedere un Presidente del Consiglio che quando è possibile opportuno si sposta in treno
Eravamo abituati ad altre figure che magari prendevano l'elicottero per acquistare le sigarette se vogliamo parlare di una sobrietà come di una sorta di ascetismo si tratta di una forma curiosa
Che sono in alcuni casi a motivazioni religiose
Che non nasce da scarso amore per il benessere quota disprezzo per i beni materiali ma da un amore appassionato per la terra e per i suoi abitanti per la giustizia della sostenibilità per una sobrietà felice intelligente
Ma voglio concludere a fianco concludere segnalando che la responsabilità per la sua vita non è solo fatto personale
C'è una corresponsabilità che dice che la sobrietà e anche virtù civile io non penso tanto ad arricchire la società civile di cui Becchetti ha detto molto bene condivido tutto
Ma
A quelle integrazioni tra istituzioni società civile soggetti economici che sempre più sono necessarie perché la sobrietà sia possibile cito alcuni ambiti se ne potrebbe prendere in considerazione molti si potrebbe dedicare analisi io posso solo fare cenni
La questione rifiuti per esempio
Attenzione per la raccolta differenziata importante ma il problema è ridurre consumi che producono rifiuti
E che esistano prodotti pensati e costruiti in modo tale da non generare il massimo di rifiuti come accade adesso e la questione della dematerializzazione della produzione di ricchezza di benessere una vita buona per i cittadini informe sostenibili e solidali questo evidentemente impegna su vari versanti le istituzioni e la costruzione di politica
Per la gestione dei rifiuti ma anche ad una dimensione educativa nei confronti dei cittadini ambito scolastico evidentemente in primo luogo percorsi rivolti agli adulti mio comune Venezia un interessante progetto il cambio resti così detto che ci aiuta due dimensioni da un lato aiuta a vedere il valore dei beni ambientali a considerarli preziosi dall'altro offre conoscenze indicazioni che ne rendano possibile la discordia diffusione di pratiche di sobrietà
Ma dall'altro terzo elemento indica figure di benessere non centrate fondamentalmente sui beni materiali ma sull'immateriale un il materiale consumabile ma in modo non individuale fruibile forse più che consumabile la cultura il sapere personale i beni culturali collettivi la fruizione dell'ambiente naturale le relazioni sociali Ceprano Becchetti
Beni che fanno buona la vita ma con un impatto ambientale generalmente basso
Ma ancora vorrei citare una responsabilità delle istituzioni per promuovere l'efficienza energetica di materiale nell'edilizia
Certamente il problema sarà di costruire nuove centrali possibilmente con energie rinnovabili e possibilmente coniuge non inquinanti ma il grosso problema la grossa sfida e quella di consumare meno energia senza per questo
Ridurre il livello di soddisfazione ride bisogni Alto Adige oppure la Germania poco più oltre offro degli esempi eccellenti
Con riduzione dei consumi di energia per comfort termico elevato
Tutto questo è qualcosa che possiamo chiedere al cittadino ma che senza un supporto per istruzioni non cresce
Come è possibile che cresca una mobilità sostenibile ultimare che voglio citare
C'è una dimensione culturale la macchina e per molti una sorta di oggetto di culto un piccolo guscio ma c'è anche la necessità di costruire le condizioni
Perché il trasporto su macchine non sia più quasi l'unica forma di trasporto per gli italiani
Certamente sono necessarie le misure restrittive specie nelle grandi città che hanno cominciato a farlo in alcuni casi ma canta questo corre far crescere l'efficienza dei servizi pubblici
Reti adeguate soddisfacenti
E questo vale a maggior ragione per gli spostamenti tra le città
Io sono un fautore del treno
Ma alle volte di fronte a carrozze sporche
Una toilette per un treno di cinque vagoni le altre rotte ci scusiamo
Di fronte a treni che incamerano ritardati superiore all'ora e le coincidenze che saltano sistematicamente è difficile chiedere ai cittadini di essere sopra i loro spostamenti
Penso in particolare ai treni non penso che i grandi treni attacca ma i treni dei pendolari per esempio quanto tempo lavoro si perde
Credo che un'organizzazione di lavoratori dovrebbe fare oggetto di una lotta civile responsabile per una sobrietà buona la qualità dei nostri treni
Fare diverso evidentemente Capena evocata moti semplificazione
In molti casi vi sarete accorti ho sottolineato l'esigenza di una convergenza tra un orientamento alla sobrietà personale e donazione delle istituzioni
Non sto invocando lo spettro di uno Stato etico che impone comportamenti personali ai cittadini
Sto chiedendo una politica che sappia dare ai cittadini la possibilità di vivere la loro responsabilità per le generazioni future nel segno della rispolvera sostenibili
Potrei finire qui voglio solo dire che tutto questo che ho detto adesso così sul piano di un'etica politica condivisa acquista forse una profondità nuova se lo guardiamo in un'ottica più locale in qualche modo allora ecco
La cura per la sostenibilità diventa l'amore appassionato per la creazione di Dio la ricerca di un nuovo stile di vita diventa lo stile della conversione che sacche un'altra vita è possibile
Un altro mondo è possibile perché al cuore della realtà c'è una novità Pasquale che invita e permette anche a noi la novità nella storia ti ringrazio
Grazie a Simone Morandini e permettere prima di passare alla seconda parte del lavoro di questa mattina di salutare alcuni ospiti
Saluto in modo particolare
Cristina attuati segretario generale della Fabi
Con lei sempre dalla farvi c'è anche Lando Sileoni già segretario nazionale
Che salutiamo ringraziandola per la sua presenza anche Maria Prodi assessore regionale all'Istruzione le pari opportunità dalla Regione Umbria
Diamo ora la parola
Ringraziandoli
In modo davvero caloroso per aver accolto il nostro invito
E per aver accettato di portare un contributo la nostra riflessione chiedendo loro di reagire se lo ritengono anche alle sollecitazioni che sono venute questa mattina
Diamo quindi la parola gli altri ospiti presenti
Intorno a questo tavolo
Abbiamo Giorgio Santini
Che e segretario confederale della CISL nonché da sempre particolarmente vicino alle anche lì sostituisce Raffaele Bonanni
Impossibilitato a intervenire questa mattina
Ringraziamo e salutiamo Giorgio Epifani cogliamo Guglielmo Epifani segretario generale dalla CGIL
Eppure
Anche a Luigi Angeletti che segretario generale della lui
Permettetemi di ringraziarli in modo caloroso anche perché abbiamo sottolineato ieri che affrontare il tema che ci siamo posti è un tema delicato anche nuovo per un'associazione di lavoratori come sono le attuali
E poterlo affrontare
Insieme ai responsabili massimi della organizzazione sindacali con cui è abbiamo sempre avuto fin dalla nostra nascita adesso affine affine da settembre a Como celebreremo l'anniversario di Achille Grandi e particolarmente io credo particolarmente significativa e molto importante che la voce della
Organizzazioni segrete sindacali italiane ci possano davvero aiutare in questo
Con noi c'è anche Matteo Colannino che presidente del Gruppo giovani imprenditori
Riteniamo ci rispetto alla nostra riflessione molto importante quanto anche dal mondo dell'impresa le osservazioni e le indicazione certo ci possono essere un
Ringraziamo pure Tiziano Treu senatore Tiziano Treu
Prima ancora ieri
Il ministro ha ha frequentato de anche di abbiamo avuto modo di fare lunghi percorsi e poi da ministro ma ora è qui con noi come presidente dalla Commissione lavoro del Senato
Grazie per la sua presenza quindi abbiamo una interlocuzione direi molto importante significativa e che per noi estremamente grazie a tutti voi seguiremmo l'ordine
Se va be'nell'ordine del programma e quindi a Giorgio dapprima
Innanzitutto un
Un caro saluto alla a tutti voi ringraziamento
Alla presidenza delle ACLI per questa per questo invito un saluto anche da parte del segretario generale che purtroppo non può partecipare
Vorrei subito entra nel merito
Assumere come ha fatto relazione di del presidente Olivero e poi anche interventi di questa mattina relazione di questa mattina
Il tema della felicità
A livello soggettivo livello anche però poi pubblico come dice Olivero come chiave interpretativa o se volete
Finalizzazione anche del dell'azione umana dell'azione collettiva più generale
Ritengo sia una dimensione molto feconda
Molto fare vita
Ma credo anche dobbiamo dircelo
Pone anche una serie di passaggi
Molto impegnativi
è un tema affascinante un tema evocativo tema che anche una funzione di smuovere o come l'orizzonte che
E apposta lontano e però ci fa muovere la sua direzione ma è un tema che ha una carica di appunto implicazioni
Per realizzarsi per avvicinarsi
Che vanno secondo dal mio punto di vista valutate e analizzate insieme
Il nome credo questo lo possiamo dire con molta forza di quella visione di quel valore centrale della della persona umana all'interno di quel
Personalismo comunitario che credo rimanga pure in questa tumultuosa trasformazione anche così la riflessione sull'uomo sulle sue prospettive rimanga sempre la dimensione più convincente cioè quella di una persona che è centrale ma diventa centrale intanto in quanto si misura e vive all'interno di una di una comunità
Dicevo ci sono i passaggi impegnativi per andare in questa dimensione
I riflessi le suggestioni emerse anche dall'azionista mattina sono infinite
E sono state anche da voi sottolineate con grande adesione dal punto di vista proprio della partecipazione al dibattito e le riflessioni se ne possono scegliere molte io non scelgo alcune faccio solo alcuni esempi e su questo vorrei incentrare un po'il ragionamento
Partendo da una prima constatazione
Il tema del benessere
Parafrasando un po'potremmo chiederci fu vera gloria
Cioè effettivamente
La società del benessere la nostra
Sicuramente alcuni parametri indiscutibilmente ci dicono che siamo una società del benessere
Che si sono elevati
Standard di consumi standard di di economici parametri
Però e questo è è vero in assoluto
E questo sicuramente ha segnato un salto rispetto ad epoche precedenti
Credo però che noi da qualche tempo diciamo sicuramente dell'ultimo decennio
Siamo entrati in una fase proprio della trasformazione anche storico economica
Che credo mette in discussione anche questa
Concezione questa idea questa struttura del benessere
Credo che
Anche l'osservazione semplice dei fenomeni dei dati che vengono citati anche dei materiali di che hanno preparato questo questo vostro importante appuntamento ci dimostra come effettivamente esistono ormai dentro questa concezione
Del benessere soprattutto quantitativa esistono forti profonde incrinature
Sia dal punto di vista delle conseguenze diciamo così sulle persone quindi sulla soggettività sia dal punto di vista anche
Della dimensione strettamente quantitativa del benessere stesso
Dicevo alcuni esempi alcune riflessioni
Non possiamo prescindere e io parto da qua dal tema del lavoro
Noi dobbiamo essere
Attenti dobbiamo essere anche rigorosi
Nel valutare questo tema
Per esempio e un maturo uno con maturato la convinzione
Che questa società alla nostra società prodotta da voi collettivamente ha smarrito
La concezione l'idea della centralità
Del lavoro
Pensate solo per un attimo l'estate che abbiamo ormai alle spalle
Solo due fotogrammi di questa nostra estate
Diversissimi
Lo schiavismo nella raccolta dei pomodori in Puglia
Dove schiavismo non è una parola esagerata
Idea che evoca
Ingiustizia antiche ataviche
E però pur sempre nell'agosto del due mila sei in Italia
E per altro verso la vicenda controversa complicata
Dei call center che ci dice
Senza entrare nello specifico che ci dice un'altra verità
Molto complessa con cui fare i conti
Che in quella che noi pensavamo nel luogo dell'innovazione nel luogo della modernità
Non esiste
Come sarebbe come dire quasi immediato pensare quasi logico pensare non esiste automaticamente spontaneamente
Una evoluzione è una concezione positiva del lavoro
Ecco due esempi tra i tanti che potremmo scegliere
Tra i tanti che in qualche modo sono il segnale di questa epoca dell'incertezza
Forte in cui è entrato anche la dimensione del lavoro che consideriamo credo lo diceva bene Becchetti comunque la dimensione
Fondamentale della libertà della dignità di ogni persona e quindi presupposto poi non è detto che sia sempre così anche della felicità
E anche della sua del suo benessere diciamo integrale
Allora da questo punto di vista a me pare che quel passaggi uno di quei passaggi su cui dobbiamo misurarci
E purtroppo non è scontato perché la centralità del lavoro è stata sostituita lo ricordava adesso Morandini dalla centralità del consumo in maniera generalizzata
Noi dobbiamo cercare interrogandoci innanzitutto come movimento sindacale perché ovviamente compete a noi ma non è solo un problema ovviamente che riguarda noi di come è possibile riproporre non tanto in astratto una centralità di un lavoro che magari non esiste più perché siamo come dicono tutti gli studi dal lavoro ai lavori siamo una società che ha molto aperto anche questa dimensione diversificata articolata di lavori ma come riuscire a farli diventare a ricostruire quel ciclo positivo per cui la dimensione del lavoro diventava la base per un progetto di vita che a sua volta diventava la base per un progetto di relazioni diventava la base per quella che è la dimensione in cui la nostra generazione la nostra generazione ha costruito anche molta parte della sua prospettiva della sua e quindi qui esistono tematiche che sono da un lato molto importanti ma vorrei dire anche d'altro lato abbastanza disconosciute nella realtà dei fatti
Voi avete riflettuto giustamente come anche il sindacato negli anni scorsi sulla flessibilità sostenibile
Cioè su come riuscire a chiudere questa contraddizione appartata la flessibilità del lavoro ricollegando la dimensione anche della sostenibilità delle persone
Vuol dire allestire a livello sociale quelle tutele con le nuove tutele
Gli ammortizzatori sociali la formazione permanente le politiche attive del lavoro che Diano effettivamente uno slancio e una possibilità di realizzazione di questa dimensione importante
Del lavoro vuol dire accettare e far vivere non comunque puro parametro economico ma invece come una sorta di imperativo categorico sociale quello stimolo che ci viene dalla dall'Europa del settanta per cento
Delle persone che lavorano ripeto non con un parametro
Freddo e distaccato ma come la precondizione la condizione perché ci sia quella possibilità di collegare alla vita delle persone attraverso il lavoro anche adeguati livelli di servizi sociali
Di previdenza di assistenza di sanità distruzione che sono i presupposti fondamentali per quella integrità della persona di cui parlavamo prima
Qual è il problema parliamoci con franchezza queste cose che non sono nuove ovviamente io le ho le assunte non sfondano
Non sfondano
Non sono priorità nell'agenda politica lei al centro le in periferia
Se voi provate ragionare come facciamo quotidianamente e nelle nelle nostre realtà nazionali regionali provinciali riuscire a realizzare per esempio un sistema di ammortizzatori sociali un sistema di per il reimpiego dei lavoratori la possibilità di dare valore effettivo alla formazione permanente
Sono battaglie importantissime che molte persone portano avanti ma che non riescono a diventare ancora elemento di una sfida più generale e più forte e più di valore per la società come invece dovrebbe essere allora credo che si tratta proprio di per lui ricco ricomincerà ricongiungere uno di questi figli del percorso dell'individuo verso quella dimensione di felicità
Soggettiva e pubblica di cui si parlava ripartire da questo e riuscire a richiamati zar la centralità del lavoro di come si crea il lavoro di come lo si tutela in questa stagione così complicata di come lo si valorizza e di come lo si accompagna in termini di responsabilità del soggetto ma anche di costruzione di opportunità forti per le persone altre due riflessioni e concludo
Avete sentito questa mattina e ed è molto importante quello che hanno detto sia Becchetti che Morandini
Disegnare alcune traiettorie possibili di un nuovo sviluppo
O di una concezione diversa dello sviluppo
Ecco questa è l'altra dimensione importante noi cosa ci dice la teoria
Così dicono gli studi
Noi siamo in una fase delicatissima
Delle dei sistemi economici quella in cui in particolare il nostro Paese dall'economia della produzione che è stata sicuramente fino a vent'anni fa il motore
Si passa all'economia dei servizi all'economia della conoscenza zio auspichiamo
All'economia del territorio il valore dell'ambiente all'economia sociale anche qui auspichiamo che si arrivi che si arrivi a questo
Anche in questo caso non sono passaggi neutri
Non sono passaggi Freddi sono processi sociali dolorosi
Il ridimensionamento ad esempio che
Fino a un certo punto è fisiologico ma dobbiamo in modo avvertito sapere che non può avvenire all'infinito per la dimensione della produzione dovrà restare la dimensione importante casomai quale produzione come ecco però questo ridimensionamento dei settori portanti
Ogni punto in meno della Pro di produzione industriale solo drammi sociali per le persone per i territori ne abbiamo ancora tantissimi nel nostro Paese che sono dentro questi processi allora qual è il problema
La concezione di una appunto impresa di un'economia socialmente responsabile quella di ricollegare questo elemento di trasformazione che è in corso che è avvenuto prima che da noi in altri Paesi e che per certi versi ha una sua traiettoria però non è neutrale e non è diciamo così
Secondario il modo con il quale si accompagna questo cambiamento allora queste azioni la le la la moralità fiscale la tracciabilità sociale delle filiere come veniva detto la capacità di vivificare questi nuovi settori in cui l'economia si stanno diciamo così riorganizzando ripeto può avvenire in queste dimensioni di una progressiva implementazione tra livello economico livello sociale o può venire come sta avvenendo purtroppo invece nel nostro Paese anche con modalità fortemente contraddittorie
Le difficoltà le grandi difficoltà per esempio che hanno i sistemi di micro impresa nel nostro Paese a reggere questa sfida e quindi il fatto che poi scaricano le loro condizioni di difficoltà tutte sul fattore lavoro sull'economia sommersa o sui bassi salari e sulle condizioni di lavoro stesse
Le poche prospettive questo avviene per esempio anche in quel mondo dei servizi che ormai il settanta per cento dell'economia e che non è tutto lustrini anzi
è molto Terzariol povero terziario poesie ormai chiuso in una nicchia di poca prospettiva ecco governare queste trasformazioni con forte impatto anche con le associazioni dell'impresa e per avanzare verso quelle frontiere appunto certamente l'innovazione ma anche di costruzione di collegamento tra il futuro dell'impresa il futuro le persone che ci lavorano in un'ottica di responsabilità è una seconda grande sfida non facile
Che ci permette poi di ricollegare l'elemento che abbiamo e da ultimo concludo pensiamo
Al sociale in senso più stretto
Una battuta perché non voglio farla lunga una battuta conclusiva
L'invecchiamento della popolazione o se preferite io preferisco l'allungamento della vita
Ci ha colto di sorpresa
E come se fosse avvenuto senza che l'insieme dei soggetti istituzionali economici sociali se ne fossero accorti
E però sta producendo la serie di risultati una serie di conseguenze che ricadono poi pesantemente sulle condizioni di vita innanzitutto dei soggetti anziani ma come sappiamo anche si collegano immediatamente con la vita delle famiglie ogni famiglia italiana
Che vive il problema ci sono tantissime per esempio di dover assistere come il giusto e naturale
Che sia le persone anziane i propri cari si trova ad affrontare una sorta di Odissea quotidiano economica ma anche organizzativa tempi di lavoro tempi di vita la conciliazione impossibile far fronte alle rette far fronte alle spese che diventa effettivamente l'elemento che avvelena
Taglia con una lama la vita delle persone all'ora perché non pensare
Proprio a come riorganizzare seriamente anche in chiave economica a partire da una ovviamente seria seria impostazione fiscale no lo Stato fiscale come si diceva che è stato purtroppo smantellato chi invece o il patto fiscale che deve essere riportato al suo dato originario cioè il fisco serve per la qualità dei servizi e la dimensione data ad una consapevolezza comune che si va in quella direzione per organizzare quella quella felicità collettiva o pubblica di cui di cui si parlava o almeno i presupposti perché possa darsi ecco su questo allora
Domandiamoci se queste c'è anche qui la percezione
Guardate io non direi che c'è questa percezione perché due fatti la vicenda delle badanti esplosa qualche anno fa
E lo Stato penoso
Del livello con cui organizzata l'assistenza degli anziani nel nostro Paese pensate una qualsiasi casa di riposo e al fatto che quel lavoro per chi ci lavora considerato l'ultimo dei lavori da cui tutti scappano
Ci dice che nella gerarchia dei valori sociali
Delle nostre istituzioni Cuesta dimensione relazionale di cui parlava Becchetti non è assolutamente entrata e allora lì si tratta seriamente
Proprio come sfida collettiva di riuscire a costruire risposte organizzate nelle istituzioni all'interno dei degli stretti margini
Nella sanità e di tutti i servizi che sono collegati quella possibilità di rispondere socialmente a queste a queste sfide a cui io concludo con queste tre dimensioni quindi molto come vedete molto terra terra molto materiali ma chi sono dal mio punto di vista il passaggio attraverso il quale quel tema della felicità può essere ricollegato e può essere nuovamente vissuto come un valore con un obiettivo
Se nel dopoguerra i nostri padri in condizioni ben più difficili hanno trovato una motivazione per ricostruire questo Paese e l'hanno trovata perché il lavoro le tre attività economica era collegata al miglioramento della loro vita delle loro condizioni di vita
Ecco questo nesso si è perso dobbiamo ricostruirlo e dobbiamo ricostruire in questa chiave
Di beni sociali di beni pubblici di infrastrutture sociali che a nostro avviso sono quelle che determinò poi le condizioni di una realizzazione della persona e di una realizzazione anche delle nostre comunità ringrazia
Grazie a Giorgio Santini ora la parola a Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
Voglio innanzitutto ringraziare
La presidenza al presidente delle Acri per l'invito
Confermare
La la stima
E l'affetto con il quale in tanti in tanti campi di attività e di lavoro la CGIL le ACLI quotidianamente se ritengono impegnati
Confermo anche che il che il dibattito di questa mattina i temi di questa mattina
Diciamo non sono temi attuali
Se riferiti alle modalità e alla sfera
Dei contesti entro il quale normalmente noi noi operiamo
Ma credo d'altra parte che anche questo sia il buono di queste occasioni perché se queste occasioni servissero soltanto
A ognuno per ripetere qui quello che normalmente dice nell'ambito e nella sfera della propria responsabilità e di lavoro
Sarebbe per tutti ma le assicuro anche per me è un po'un po'sciocco venire qui a Orvieto a dirle quello che penso della Finanziaria e del lavoro
Nel senso che questa occasione stimolano anche le riflessioni in quello che a me pare sempre essere glielo dico davvero con sincerità
Il grande pregio di di queste occasioni di lavoro cioè provare a far riflettere
Sulle risposte che tu pensi di a vere
E provare in ragione di queste nuove domande capire cosa invece può essere fatto di più di me
Io vi confesso il primo pensiero ascoltando le due relazioni è stato quello di chiedermi se nella mia lunga vita di sindacalista
Il tema della felicità sia mai apparso in qualche discussione ad esempio in Terna
E luoghi di lavoro i comitati direttivi della CGIL e vi confesso
Che ricordo solo una persona molto molto anche in particolare
Che ogni tanto interveniva quando ero in Kategoria e ricordava sempre che nella Costituzione americana differenza della costituzione europea il termine della felicità degli individui era considerata come un valore fondante
E che poi ritroviamo nella dichiarazione di indipendenza
Degli Stati Uniti
Questo perché
E a una risposta del perché ad esempio se riflette scandaglio nella mia memoria non incontro tante volte questo termine questa parola questa questa semantica
è nasce dal fatto che non solo noi ma il sindacato confederale per sua definizione e più portato a occuparsi delle domande connesse a problemi
Che di affrontare una discussione serena e distaccata suo rapporto ad esempio tra condizione di lavoro e felicità
Noi siamo cioè spinti dall'urgenza talvolta di bisogni drammatici a a dare risposte a persone che in quel momento
Non sentono dentro disse comportato positivo collegabile alla felicità
Quante vertenze quanti lavoratori preoccupati quante persone che stanno per perdere il posto di lavoro quante lotte che non danno nessun risultato quanti anziani ti ferma non ci ferma dicendo non ce la facciamo ad arrivare alla fine del mese e potrei continuare
Con l'elenco con l'elenco che voi potete immaginare
E d'altra parte se se penso anche a quello che
Che mi è capitato di questi ultimi due giorni vi confesso che anche lì problemi sono di altro segno ero Pesaro l'altra sera ha voluto vedermi a tutti i costi una una una donna una signora nelle Marche delle Marche
La signora di quarant'anni che ha avuto il figlio la settimana prima uccisa da una pressa un ragazzo di vent'anni una madre di quarantacinque anni e col marito mi ha voluto a tutti i costi vedere per dirmi
Che lei non si rassegna che per una madre perdere un figlio così è la più grande delle sventure che può capitare che lei avrebbe fatto di tutto
Per dare una mano perché questo fenomeno delle morti nel lavoro non cadesse nel dimenticatoio e in più
Mi ha insistito nel chiedere che non fosse cancellata la memoria del figlio
Non mi poneva solo un problema c'è un problema che riguarda soltanto e altre persone no questo mio figlio questo mio ragazzo che è uscito di mattina con la sua moto mi è tornato morto con la testa schiacciata da una pressa di ottanta per me vale la pena di spendere la mia vita per ricordare il mio ragazzo
Oppure lo ricordava già già Giorgio
Questa inchiesta che ho definito agghiacciante dell'Espresso sul caporalato in provincia di Foggia
Io vi prego davvero di
Se per caso non
Non abbiate ancora letta di leggerla perché
Ci apre uno squarcio su una condizione di cui noi sappiamo ma che davvero ripropone in un lembo della nostra Italia una forma di nuovo schiavismo di nuovi schiavi e di nuovi schiavisti che assolutamente riconducibile ai fenomeni che due trecento anni fa in tante parti del mondo si realizzavano nello stesso modo
E quindi per questo dicevo che incominciare ragionamento di oggi con con una vita adesso parlo per me non voglio generalizzare
In cui poi incroci giorno dopo giorno queste questioni e affronti queste questioni ti CRA è un problema che apre che apre giustamente un terreno di riflessione di riflessione nuove
Eppure oppure
Se guardando alle grandi trasformazioni di questi di questi ultimi anni
Quelle ad esempio che hanno portato settore di lavoro perdere tante decine di migliaia di lavoratori sia quelli che vedi era presenti sia i tanti assolutamente invisibili che sai che perdono lavoro e magari non lo trovano più
Oppure a questo fenomeno dilagante del precariato
Che si scarica prevalentemente ma non solo sui giovani e che naturalmente pone domande c'è richiesta di certezze di tutela di sicurezza
E fanno vivere a tanti la condizione del precariato
Come una condizione di infelicità permanente perché il punto più pesante di questo precariato non è il suo essere oggi come esperienza transitorio di lavoro
Perché in questi termini probabilmente c'è sempre stato può avere una sua logica di accettabilità anche individuale no
E nel pensare che il futuro per te può essere un futuro in cui la tua condizione di lavoro di oggi si ripropone senza speranza di cambiamento senza possibilità di cambiamento per questa assenza
Questa assenza di fiducia nella nel cambiamento che genera una parte consistente dei caratteri moderni di questa instabilità e di questa insicurezza
Poi mi capita
Che presentando l'inchiesta dell'IRES anche qui qualche giorno fa un campione molto molto rappresentativo delle diverse tipologie di lavoro
Una delle inchieste dopo quella fatta dei DS sei o sette anni fa diciamo più attenta ai problemi alle condizione le domande dei lavoratori di oggi ti accorgi che c'è qualcosa che ti costringe a riflettere
Perché da questa inchiesta molto rigorose molto attenta e esce fuori ad esempio che una parte consistente di lavoratori si dice soddisfatta del proprio lavoro
Quell'idea che parlo per me io ritenevo fondata di avere cioè una maggioranza di opinioni e di
I e di situazioni legate a un sistema prevalentemente di insicurezza di precarietà di preoccupazione mi si è rivolta nel fatto che invece c'è una maggioranza di lavoratori che si dichiara soddisfatti
Della propria condizione di lavoro
Poi naturalmente ben guardare meglio nei dati e ti accorgi che questo avviene perché rispetto alle altre inchieste del passato quella quota molto larga di lavoratori che alla domanda se è soddisfatto del tuo lavoro rispondeva abbastanza dove ovviamente l'abbastanza era un modo che lo potevi tirare in un verso o nell'altro questa quota si è ridotta crescono i lavoratori che si dichiarano soddisfatti e cresce
La polarità opposta cioè il numero delle persone che si dichiarano particolarmente insoddisfatto
Ma questa questa inchiesta ti mette sotto sotto sotto gli occhi una realtà del lavoro che sta diventando molto più complessa di come ad esempio tu fino al secondo prima pensavi di interpretativa
E allora sulla base di questo proprio un po'ragionare e poi magari ti accorgi che tipo render conto del perché esiste anche una parte di lavoro su disco di lavoratori soddisfatto
Pensi a cui settori o quelle attività che non conoscono crisi
Pensi a tutte quelle trasformazioni del lavoro che non sono in maggioranza ma che pure esistono dove rispetto a condizioni di lavoro più pesanti oggi ai condizione di lavoro migliori
Pensi a tutta quella fascia in cui di lavoratori in cui ad esempio vertenze importanti le vinte pensi poi al dunque e credo che questo valga praticamente per tutte le cose di cui abbiamo parlato questa mattina
Che poi la felicità e sempre il combinato di due Stati assolutamente contrapposti
Perché tu puoi essere felice per le cose che in quel momento ritieni che ti fanno felice tranne poi discutere quali sono queste
Ma ci può essere una felicità che ti nasce dal fatto di credere possibile che dall'infelicità del presente e tu puoi uscire
E ti rende felice il fatto di concorrere a un'ipotesi di cambiamento che ti renda per il futuro felice e questo già costituisce rispetto alla tua infelicità un passo in avanti se non fosse così cito uno ma ho visto nei vostri nei vostri testi citati gli altri non capiremo la serenità del Diario di Anna fra in una situazione di assoluta costrizione di assoluta libertà di assoluta precarietà di assoluta a stento imminenza del pericolo
La straordinaria serenità di quel diario ti dice che talvolta c'è dentro di tette persone
Che uomo te donna ti Giovanetti anziano una risorsa che tipo arrendere se non felice almeno sereno rispetto a quello che il tuo rapporto con la vita il tuo progetto tipi
Naturalmente
Riferito al rapporto tra felicità il lavoro se io dovessi dare una risposta su cui cosa può fondare un legame non effimero
Io penso che questo possa essere rintracciato in tutte quelle condizioni o in tutte quelle aspirazioni per le cose che dicevo
In cui si afferma
O in cui tu lotti per affermare il principio in base al quale il lavoro il lavoratore non è soltanto mai un mezzo ma è anche sempre un fine
E cioè tutto quello che riporta centralità la dignità della persona che lavora io non penso che il lavoratore sia solo un film
Ma trovo assolutamente sbagliato
Come talvolta alle culture liberiste determinano che il lavoratore sia sostanzialmente solo un mezzo solo una cosa che puoi prendere spostare dilatare cacciare senza alcuna responsabilità nei confronti che la persona che lavora merita a prescindere dal suo livello professionale da dove è collocata la sua azienda dalla produttività medio del settore media di territorio o tutti i ragionamenti che spesso sentiamo sentiamo
Poi naturalmente convengo
Con la prima delle relazioni
Quando dice correttamente che nel mondo di oggi il lavoratore non è più soltanto lavoratore semmai lo è stato nel passato
E che oggi lavoratore insieme molto più che nel passato tante altre cose assieme in fondo
Lavoratore all'inizio all'inizio noi festeggeremo i cento anni della CGIL il primo ottobre mille novecentosei pensando a quei lavoratori manuali era complicato immaginare che quel lavoratore fosse anche risparmiatore
Avevano sì e no
La possibilità di oppure le cose che mi ha raccontato ieri sera a Trieste dove l'esperienza degli anni cinquanta il ragazzo ha quindici anni andava a lavorare per portare a casa delle cinque mila euro delle cinque mila lire che guadagnava al mese quattro mila e cinque la famiglia se no nessuno mangiava
Lì era un lavoratore di fatica che provvedeva a se stesso e alla famiglia lì non era risparmiatore ma nel tempo
Un lavoratore diventato anche risparmiatore
E nel tempo un lavoratore diventato anche sempre di più consumatore ed è vero che nella condizione mia identità delle persone che lavorano oggi convivono tranquillamente più identità più interessa e talvolta il lavoratore senza saperlo talvolta si talvolta nomi mette uno di questo interesse contro l'altro perché poi c'è una forza oggettiva
è vero che poi lo dirò che bisogna educare il consumatore ma non c'è dubbio
C'è un lavoratore che produce camicie di cotone nel momento in cui va a comprare una camicia di cotone prodotta in Cina in condizione di libertà di bassi salari di schiavismo moderno compie qualcosa che gli è utile come consumatore ma compie qualcosa che non gli è utile dal punto di vista di lavoratore forse più generale di cittadino
Del nostro mondo
E e che quindi proseguendo questa scala di conflitti interni tende a rendere meno forti le grandi certezze di un tempo e talvolta le grandi appartenenze di un tempo e costringe a fare i conti in maniera difforme diversa con le tante forme diverse in cui si esprime la sua condizione nella nel mondo Dio
Ma se è così
Allora
è evidente che la risposta a questo rapporto tra felicità lavoro in un lavoratore che ha insieme tutte queste cose
Risiede da un lato insiste Isso e in quello che nella forma associata sindacato movimento o altro può fare per cambiare e ma dipende anche in grande ragione in grande misura dalle politiche pubbliche che si fa
Voglio dire che tanto più sono complesse le interdipendenze tanto più e inevitabile
Che le politiche pubbliche abbiano un fattore decisivo nell'orientare il ridurre o ampliare i termini di questa felicità
E quando dico questo non penso assolutamente ha una logica puramente redistributiva monetaria o quantitativa
Perché anzi se dobbiamo guardare bene le esperienze che abbiamo in corso in Italia
Reddito monetario da solo non è in condizione di risolvere tutte le domande o tutti i problemi che ci sono perché sempre più beni sociali beni relazionali servizi alle persone servizi alle comunità hanno un ruolo maggiore di qualsiasi possibilità di reddito disponibile
Noi siamo impegnati da anni in questa battaglia per il fondo
Per i non autosufficienti e va da sé che in una società che invecchia come invecchia la nostra se tu non assume questo come un valore fondante del rapporto tra una politica pubblica la condizione di queste persone
Tu incrocerà il sempre più persone che non sapranno come affrontare questo problema e questa
Condizione
E aggiungo da questo punto di vista che non c'è soltanto
Il fondamento di giustizia collegata a un'idea di giustizia fiscale o redistributiva come fondante di una specie di etica pubblica che può portare una felicità pubblica
Ma c'è anche il suo posto cioè come leggi una giustizia fiscale filiera ha una capacità di spendere bene quello che i cittadini contribuiscono a formare e a determinare una qualità della SPISAL un'efficienza della spesa
Una come posso dire
Una spesa in grado di intercettare non privilegi ma sempre più quelle che sono le vere domande i veri bisogni e da una società che cambia di volta in volta si può
Questo naturalmente riflettendo a queste politiche pubbliche
Bisognerebbe però che questo ragionamento che questa mattina si è fatto fosse incorporato sempre più in queste politiche pubbliche dove il viceversa la logica dei numeri il primato dei numeri il primato
Solo quantitativo è diventato in questi anni il la cultura dominante io parlava adesso con Luigi io davvero non sopporto più questa banca europea
Vanno un po'la banca europea vere soltanto a mente una cosa una cosa una cosa questi tecnocrati bravissimi per carità ma non possono pensare all'Unione Europea unicamente nei termini di una cosa perché c'è quasi una scissione
Tra i numeri e quello che dietro i numeri ci sono perché dietro ogni numero c'è una condizione
La condizione personale una condizione di aree di interesse una condizione di territori di Città di comunità e quindi quando si parla strettamente di numero si fa un torto al fatto che dietro ogni numero c'è qualcosa
Così come per lo stesso motivo
Non sono convinto non sono stato non lo sono sono anche un po'preoccupato del modo con il quale la legge finanziaria di di questa stagione si sta formando io non riesco a capire per quale motivo
Si debba creare allarme in sicurezza questo senso in cui tutta un taglio in cui tutto è un dare il potuto andare mai anche capire come si affrontano invece la parte positiva di una politica di bilancio che aiuti le persone le famiglie i lavoratori e quindi anche da questo punto di vista nella formazione di una di una politica pubblica di una responsabilità pubblica bisogna stare attenti
Perché a persone che vivono nella loro quota l'incertezza del momento anche trasferire in continuazione solo segnati in allarme di preoccupazione di instabilità secondo me non fa il bene delle nostre comunità per questo
Ho usato questa espressione
Rigore dal volto umano
Per dire
Che non mi piace l'idea che esistono i rigoristi e non rigoristi
Se c'è bisogno di fare un risanamento della finanza pubblica il sindacato italiano non solo la CGIL non si è mai opposti ma un conto è fare risanamento della finanza pubblica un conto è considerare il rigore come una categoria a prescindere dalle persone da cui si rivolge delle operazioni in cui interviene o delle scelte che propone questo rigore dal senso ma
Infine l'ultima cosa
E che
Il rapporto tra politica la sfera pubblica delle decisioni
E la felicità
Implica naturalmente
Che la sfera pubblica sappia intervenire per raddrizzare il rapporto tra la felicità privata al benessere privato e la felicità pubblica al benessere
Anche qui noi per anni
Abbiamo avuto di fronte a noi per tante ragioni anche come segno distintivo di una di una cultura di un'epoca l'assoluto primato del benessere individuale della felicità individuale
E qui non non si scappa
La costruzione di una come la costruzione di un'etica pubblica anche la costruzione di una felicità pubblica implica
C'è una parte della felicità dal benessere individuale venga
Come si dice con una pessima parola ma non me ne viene un'altra sussunto in una logica in cui assume anche il primato della felicità pubblica intesa come felicità di tutti dove il tutti
Sta non solo questo o quel gruppo di interesse ma anche questo o quell'altro non solo questa generazione ma anche le generazioni che verranno non solo la ricca Padania ma anche la Locride o la situazione che c'è in quel territorio e mi fermo così questo è il senso allora così ci si può opporre
Il tema anche di come orientare lo sviluppo di come rendo orlo economicamente sostenibile di come renderlo ambientalmente sostenibile di come renderlo socialmente sostenibile
Perché naturalmente poi il discorso alla fine si chiude si chiude tutto
Per questo Bellegra
Ciò determina dato questa possibilità di riflettere e alla fine come si vede
Fare questo è anche un modo per
Incontrarsi e per capire che e stamattina ce l'ho vi dico vi dico la verità ancora molto più chiaro come talvolta quello che sembra distinto si incontra senza distinzione
Grazie grazie a Guglielmo Epifani ora la parola a Luigi Angeletti segretario generale della UIL
Qua io voglio ringraziare fare dei complimenti
Ringraziare per l'invito i complimenti per l'argomento che
è stato affrontato
Quando l'ho visto il titolo nell'invito
Non sono riuscito a non pensare di fare delle menti dei complimenti dubbi
Primo perché
Un tema che noi non abbiamo mai affrontato
Parlo di Noè intesi come organizzazioni sindacali tranne due anni fa guida canta
Raymond colpo di genio titolare il primo maggio con la sull'amore
Il secondo perché questa riflessione
Viene da un'organizzazione come la vostra
Noi normalmente e cerchiamo di discutere di finalizzare la nostra riflessione il nostro lavoro su temi su valori come la giustizia sociale
La solidarietà
L'uguaglianza
Finanche la libertà
Ma non parliamo mai che la cosa più importante della nostra esperienza umana
Cioè la felicità
Come se incide vergognasse come se ci fosse uscì dovrebbe essere
Una separazione tra l'aspetto pubblico l'esperienza pubblica delle persone e la loro esperienza privata
In realtà
Non essendoci questa separazione perché la persona è una e non può avere delle relazioni personali felici e una condizione sociale ansiogena tragica o preoccupante
Evidente che anche la nostra azione quotidiana la nostra iniziativa il nostro lavoro nostra iniziativa politica
In realtà cerca
Di commentare
Le condizioni o di creare le condizioni perché una persona sia felice
Che cosa è se non ciò
Lo sforzo che noi facciamo quotidianamente o che proviamo a fare
Di ridurre la paura
L'ansia la preoccupazione delle persone che lavorano
Si potrebbe dire adesso non perché io sia del tutto convinto di questo
Apparente come dire collegamento
Ma la nostra società
Italiana
Quarant'anni fa o anche cinquanta anni fa
Le persone cittadini pur essendo notevolmente più poveri
E non vivendo sicuramente in una società del benessere
Probabilmente erano molto più felici soggettivamente parlando di quanto lo siano oggi
Se ci interroghiamo a questo apparente paradosso
Probabilmente la domanda risposta
E che oggi troppi persone
Troppi si preoccupano che sono angosciati
Dall'idea di dove
Perdere qualcosa
Cioè di a vere un futuro peggiore del presente
Perdere il posto di lavoro diventare quinti improvvisamente emarginato dal punto di vista sociale anche dal punto di vista del proprio reddito del proprio livello di consumi
Perdere la salute
Invecchiare
E avere una situazione nella quale sia il più poveri e più bisognosi
E siccome poi l'idea che invecchiare si per come dire strettamente connesso all'idea di una per via della salute che si anni negli anni più giovani
C'è l'ansia
Di a vere
Una condizione collettiva
Di poter far fronte a queste maggiori preoccupazioni
E noi siamo una società che ossessionata
Ansiogena
Quasi terrorizzata adesso se questo
Il termine francamente oggi recessivo
Dal nostro futuro
E nemmeno coloro che sono più giovani che quindi vedono queste condizioni
Più in là protratti nel tempo
Riescono a come dire ad essere meno ansiogeni
A me semi non sia meno ansiosi
Perché secondo me accade questo perché la società e soprattutto le le Lizza la classe dirigente politica
Non sa
Rispondere in termini positivi
Anzi
Non fa altro che emettere messaggi negativi
Invecchieremo
Vivremo più a lungo nella condizione di anziani non abbiamo i soldi
Per pagare le pensioni
Abbiamo più bisogno di cure
Non abbiamo i soldi
Per garantire l'assistenza sanitaria un livello adeguato gratuita
Il nostro livello di vita
La cosiddetto lo così lo stato sociale
Non è sostenibile
Il messaggio che ci viene inviato è non è soggetto insostenibile confligge addirittura con le regole
Dell'economia di mercato
Confligge è in antagonismo alla crescita
E in antagonismo alla globalizzazione
Il mantenere questo standard di vita nelle società europea europee
è in antagonismo con la riduzione delle delle sperequazioni tra Nord e il Sud del mondo
Questi sono i messaggi che vengono di impianti
Che ci vengono inviati
Noi dovremmo
Cercare di interrogarci se
Tutto ciò è vero
Cioè se questi messaggi negativi che ovviamente non aumentano il tasso di felicità né individuale né tantomeno collettiva
Siano ragionevoli cioè siano fondato sì effettivamente sono razionali
Ecco io penso che noi dobbiamo riflettere su questa domanda e io cerco di dare una mia risposta
Sul fatto che in realtà questi messaggi
Non sono effettivamente a nazionali
Prima questione
In mille colori nero colonia di mercato
La diffusione del benessere
è semplicemente la conseguenza di un accrescimento della ricchezza o è anche un fattore dell'accrescimento della ricchezza
Noi viviamo spesso senza rilevarne la l'aspetto positivo in una società come dire dei consumi
La maggior parte di noi ivi compresi voi
Lavora
Per produrre beni di consumo
Pubblici o privati che si siano ma beni di consumo e solo il venti per cento dei lavoratori italiani produce lavora per produrre beni d'investimento
Quindi la nostra è una società che si fonda sui consumi
Ma fondandosi sul gol quindi le nostre aspettative di ricchezza di posti di lavoro migliori più stabile c'era c'era si basano sul fatto che la qualità
E la quantità dei consumi
Tendenzialmente non diminuisca
Tutto ciò che è avvenuto nel mondo negli ultimi venti anni in termini di cosiddetta globalizzazione
Più o meno accelerata negli ultimi dieci quindici anni
Non ha fatto altro che produrre
Un enorme incremento
Di persone che consumano
Quantità e qualità di beni e di servizi che prima non si potevano permettere questo fatto
è stata non solo la conseguenza dello sviluppo di paesi come la Cina o come l'India ma anche la causa
Quindi in realtà la diffusione del benessere e il potente fattore
Della sua crescita
Quando noi sosteniamo che una società competitiva è una società
Più coesa ho una società coesa è sicuramente una società con più competitiva apparentemente sembra che sosteniamo un puro slogan del tutto strumentale
è un po'demagogico ad uso come dire del un ruolo del sindacato e della nostra azione
Io vorrei s'cercare di dimostrare che questo non è
E che in realtà l'affermazione è intrinsecamente vera
Oggi noi su sosteniamo giustamente che viviamo una società la conoscenza due la quantità e l'importanza economica
Del lavoro manuale e tendenzialmente
Decrescente
Quello che economicamente conta
è la quantità di conoscenze e la quantità di persone
Che hanno un certo livello di conoscenza
La il trasferimento
Del in termini economici delle conoscenze di una persona
Ai fini del raggiungimento della creazione di un valore di una ricchezza non è la nono non persegue lo stesso scopo lo lo stesso mezzo dello stesso strumento del quale si fa il lavoro fisico per produrre un determinato bene
Perché la differenza fondamentale
Per dirla con una battuta erano il lavoro su ma l'uguale ripetitivo lo facevano pure gli scismi
Cioè occorreva un tasso di applicazione di partecipazioni di intelligenza di coinvolgimento assolutamente basso
Per trasferire
La conoscenza delle persone in ricchezza occorre
Partecipazione
Coinvolgimento
Idea sì
Non antagonista non separata
Dal luogo di lavoro dal lavoro che fai
Una riduzione come non si era mai vista nella storia del lavoro umano della linea azione
Fa la persona il suo lavoro
Per questi motivi solo una società solo una società coesa
Partecipa
Dove le persone che si sentono persone con diritti
Funziona diventa produttiva e competitiva
Per questo motivo
Le società che crescono di più
Quelle commentano la produttività
Sono paradossalmente secondo un pensiero sbagliato paradossalmente ma in realtà le società nelle quali le persone si sentono più cittadino più parte più possessori di diritti quelle più coese
I tassi di siccome il tasso di crescita di un'economia dipende dal tasso di produttività
Cioè dal fatto che del rapporto tra i diritti i soldi che si impiegano i soldi che si ricavano
Nelle società del Nord Europa il tasso di produttività è stato di gran lunga superiore
A quello delle società come la nostra
Il tasso di crescita la loro economia enorme
Se paragonato alle società meno coese dove c'è magari anche meno stato sociale
E si e anche se si fa un'analisi seria e non strumentale del livello di crescita delle economie asiatiche
La risposta la motivazione non è l'assenza
Di stato sociale o i bassi costi della manodopera anzi avviene il contrario
Perché tutto è relativo lì la manodopera tende a crescere
E l'inclusione
Nella società del benessere di decine di milioni di persone ogni anno di più
Che produce crescita che produce aumento di produttività
Ometto delle loro conoscente quindi aumento dell'economia quindi non c'è nessuna contraddizione
Non è vero che lui siamo destinati a vedi a scegliere tra veder scomparire il nostro modello sociale
O veder scomparire il nostro sviluppo economico e la nostra ricchezza
Questo è su questo messaggio è sbagliato
Quindi io credo che si possa realisticamente non demagogicamente oppure in maniera opportunistica
Sostenere che nella società della conoscenza nell'economia della conoscenza
Il benessere delle persone soggettive colto e collettivo è strettamente connesso alla possibilità di farle funzionare di farle crescere di farle sviluppare
Noi abbiamo un deficit culturale
Non una contraddizione economica
Il problema delle società occidentali EUR soprattutto di società europee è un deficit culturale e l'incapacità che abbiamo
Di analizzare ciò che sta avvenendo e coglierne tutti gli aspetti positivi
E noi siamo prigionieri della nostra paura
Non del mondo che sta cambiando
E anche quest'altra apparente contraddizione che vivono i sindacalisti e i sindacati e a e ovviamente anche i propri associati quella che di qui veniva richiamata tra no tra il produttore e il consumatore
è una cosa che è già avvenuta
Più di venti anni fa in Italia
E trent'anni fa negli altri Paesi più avanzati del nostro ed è avvenuta quando il mercato non è stato più dominato dei produttori ma dai consumatori e ne parlo al passato perché già avvenuto
L'epoca né in America negli anni Trenta cioè la famosa battuta che testimoniavano siccome sicuramente il ventesimo secolo è stato fai tante disgrazie è stato sicuramente dal punto vista economico il secolo dell'automobile no
Quando forte diceva potete comprare qualunque macchina
Purché sia nera del Modello T per spiegare con una battuta paradossale che il mercato cioè si si
Acquistava ciò che si produceva
Il mercato era dominato dai produttori
Quindi anche laddove i sindacati contavano dai sindacati
Adesso da molto tempo si produce su ciò che si vende
Questo ha da ha avuto e da come sono sotto delle conseguenze serie per i produttori cioè anche per i lavoratori
Che producono solo quello che viene acquistato e quando viene acquistato nella qualità e ai prezzi che viene acquistato
Però
Se superiamo questa visione manichea per la quale una persona è si può dividere e spaccare separare
E la rimettiamo insieme e quindi la prendiamo come una persona che ha un aspetto privato a un'anima un'intelligenza delle mozioni e anche degli interessi
In realtà questo cambiamento
Ha migliorato la condizione di anche di quella muratore
La migliorata nella sua dimensione di consumatore
Probabilmente ha un lavoro meno stabile
Probabilmente se produce frigoriferi nei produrrà un po'più in inverno in attesa di venderli in primavera e in estate
E viceversa e quindi avrà un problema di flessibilità o si lavora in una società di servizi anch'essa è ovviamente il suo lavoro nella quantità e nella qualità sarà molto condizionato dall'acquisto dei servizi che le i luoghi se ne fanno ma complessivamente come persona
Dal versante del consumatore ha molti più oggetti molti più servizi molto un po'più di libertà
Questo è ciò che ci deve rendere
Positivi
Il con la constatazione che forse il nostro vero problema e di non avviene una sufficiente struttura culturale per interpretare il mondo che sta cambiando occupi in questa velocità e siamo troppo preoccupati troppo la per circa il senso della paura è una cosa istintiva e naturale che serva a garantire la sopravvivenza
Come DC spiegano gli antropologi
Ma non si può essere dominati solo dalla paura
Altrimenti la nostra dimensione umana intellettuale tende a regredire
No una sensibile che quando un uomo vive in un ambiente che viene che percepisce come ostile la sua capacità di ragionamento tende a ridursi drasticamente più ometta la percezione dell'ostilità più diventa puro istinto
Ecco noi questo è ciò che dobbiamo superare
Dobbiamo avere fiducia
Nelle persone
Alla domanda se si può avere fiducia delle persone
Io credo che non ci possa che essere una risposta affermativa
In primo luogo
Perché non c'è alternativa
Se non a quella di avere fiducia nelle persone
Secondo perché noi siamo dei cristiani
Più o meno
Praticanti ma siamo dei cristiani
E ci sono
Degli insegnamenti e rivoluzionari
Il cristianesimo lo dice uno che più sprovveduto e più incolto qui sui temi Dio logici l'amore
Nel prossimo
Nella nelle altre persone il fatto che Cristo si è fatto uomo
Cioè a
In questo
Quale mitologico quale immagine maggiore manifestazioni di fiducia delle persone
Se non di quello del farsi un uomo e attraverso il farsi uomo ricreare la speranza ne ha stabilizzati non spetta meno io non non fosse e non voglio fare paradossi come dire importanti o eccessivi per la mia
Per la mia capacità e per la mia cultura
Però io credo esattamente in questo che la persona sia veramente la cosa più importante
E il ed è così importante che giustifica tutto ciò che noi facciamo ma è anche così importante da dare grandi fiducia sul fatto che sapremo costruire un futuro milione e non necessariamente soccombere
Grazie e Luigi Angeletti ora la parola a Matteo Colannino chiede presidente del Gruppo Giovani imprenditori
Buongiorno
Io esco
Confortato
Dall'incontro di oggi ringrazio teatri il presidente nazionale Oliver
Il ruolo dei giovani imprenditori di Confindustria
Non è tanto
Quello di scimmiottare
I nostri senior che
Sanno fare
Quello che devono fare meglio di noi
Quanto piuttosto ma non è stato assegnato un compito e chi è venuto prima di me lo ha fatto
Tutti i presidenti che sono di verrà fatto molto bene quello di cercare di
Riflettere in modo anche distaccato
E ricercare anche di correre in avanti di permetterci anche qualche errore
Ma nel correre in avanti
E quindi dicevo esco confortato perché a differenza
Degli illustri relatori che mi hanno preceduto i giovani imprenditori di Confindustria hanno
Pesantemente trattate discusso di questi temi proprio perché diciamo abbiamo la fortuna di non dover essere tutti i giorni sui problemi concreti e reali certamente ci siamo ma anche il nostro spirito è quello di avere una visione e di guardare di alzare lo sguardo oltre l'orizzonte per cui già lo scorso anno
In ottobre dello scorso anno abbiamo parlato di fiducia come motore dell'economia e di felicità come driver decisivo della fiducia
E soprattutto a giugno di quest'anno abbiamo dedicato gli sforzi di un semestre di un anno del nostro lavoro all'uomo all'economia dell'uomo
Dedicando un convegno e il lavoro di un intero semestre
Devo dire che all'inizio siamo stati anche colti
E Accolti
In modo non totalmente convinto rispetto ai temi che ci preparavamo ad affrontare
La radice di fondo della nostra convinzione riteniamo che non sia solo una radice d'auspicio
Che tende a rispondere
Alla
Pensiero fermo che il segretario generale Epifani questa mattina a tracciato e cioè che l'uomo non è
Un mezzo
Noi siamo economicamente convinti
Di questa affermazione
E
Nel nei nostri lavori abbiamo dato questo messaggio che
Probabilmente il Secolo ventunesimo sarà il secolo della conciliazione
Tra l'economia e l'uomo che nei due secoli o nei tre secoli precedenti
Hanno vissuto su binari paralleli o forse sempre divergenti separati da una parte dal fordismo e dall'altra parte dal marxismo
Si sta passando cioè da un modello economico nel quale
Dallo sfruttamento meccanico
E paritario di capitale lavoro tipico della fabbrica delle la fordista
All'esaltazione del fattore uomo come elemento di successo di un'intrapresa e anche dei suoi prodotti
Di questo siamo e sono estremamente convinto anche guardando empiricamente di fronte a quanto sta avvenendo
Sul piano dell'economia non solo italiana ma anche soprattutto fuori dai nostri confini
E cioè la discriminante tra
In prese vincenti o che perdurano nel tempo rispetto alle imprese perdenti che chiudono che falliscono che abbandonano che vengano spazzate fuori dal campo
A nostro avviso sta proprio nell'uomo
Non stavo piuttosto è solamente nel modello dell'impresa tema sul quale ci siamo probabilmente i Persi molto spesso in molti bicchieri d'acqua non credo che sia tanto l'impresa familiare rispetto all'impresa accordò la grande corporation multinazionale
Cito un esempio le prime cinque compagnie al mondo americane dove non c'entra alcuna famiglia non cento alcuni imprenditore ma public companies per eccellenza anzi la seconda compagnia americana United Airlines
Azionista di riferimento sono del fondo pensioni lavoratori sono o in procedura concorsuale o hanno chiuso TWA all'America
Pure in Brasile e quindi non è tanto il modello
Aziende come la General Motors un giorno sì e l'altro pure si apprestano a smentire di essere di fronte al baratro e anche qui non Centrone famiglie quindi
Probabilmente ci sono altre imprese sicuramente altre imprese piccole medie grandi che invece d'altro canto così come le compagnie aeree così nel mercato dell'auto così come in tutti i mercati vincono e altre perdono andando a guardare probabilmente ci accorgiamo che il fattore determinante primo sta proprio
Nell'uomo nel capitale umano ed è per questo che in una rivoluzione che sta avvenendo o addirittura che sia già compiuta di un passaggio di un'economia e da una produzione puramente quantitativa
Ad una dimensione no quantitativa ma anche qualitativa l'uomo la sua capacità la sua intelligenza la sua motivazione
Diventa a mio avviso nostro avviso il fattore determinante
La società del benessere
E la società nella quale l'uomo
è il fattore il driver principale
A due derivante
La derivata prima è
La democrazia economica
Nella quale
Il valore
La creazione di valore
Va dispiegando sì su una pluralità di soggetti sempre più ampia e quindi certamente l'azionista certamente il gli ultrà citate stakeholder certamente il consumatore
Certamente
Tutti coloro che lavorano nell'impresa
E la derivata seconda che sta
Pian pianino con
Anche con qualche difficoltà ma sta entrando in modelli di impresa che stanno non dico vincendo ma stanno lottando quasi ad armi pari rispetto alla globalizzazione e la società o l'impresa della partecipazione
E di questo devo dire con onestà i giovani imprenditori sono occupati negli ultimi negli anni più recenti
Penso quindi che in una Società della partecipazione della società del benessere molto probabilmente il tradizionale antagonismo tra datore di lavoro e lavoratore
Diventerà probabilmente un feticcio di cui liberarsi
Non comprendere che le logiche che presiedono l'economia compra mondiale
Sfuggono passano sopra rispetto a queste logiche significa non comprendere dove sta andando il mondo dove sta andando l'economica
E quindi penso di poterlo dire
Di fronte diciamo a persone che
Così
Illuminate
Che se da una parte l'imprenditore deve comprendere questo deve comprendere diciamo il postulato che l'uomo non è il mezzo dall'altra parte pensiamo che
Il modello di sindacato antagonista tipico appunto dell'era fordista
Sì è un sindacato che sia certamente superabile
Gli imprenditori
Non possono
Non comprendere le loro responsabilità
Non possono non comprendere che responsabilità sociale dell'impresa etica di impresa non può più essere intesa
Come fosse stata fino a oggi come un modo spontanei spicco di approcciare lo spirito d'intrapresa che comunque c'è stato perché di imprenditore famigliare italiano e comunque un imprenditore che è rimasto radicato rispetto alla comunità in cui l'impresa vive rispetto ai lavoratori rispetto alle persone rispetto ai creditori spetta ai fornitori
Ma debba essere qualcosa di più strutturato
La responsabilità sociale dell'imprenditore pone delle basi rispetto a una sensibilità rispetta una bussola
Che è guidata
Da un attrattore che l'etica
Che è la sobrietà che l'antitesi della Rozza ostentazione
Questa mattina si è parlato
Di
Felicità di fiducia anche di famiglia
Di globalizzazione
La globalizzazione
è stata ed è un fenomeno che certamente ha portato o sta portando
Da una parte delle difficoltà intrinseche alla vita dell'imprenditore dell'impresa di tutti coloro che vivono lì prende in prestito
Ma dall'altra parte certamente ha contribuito a diffondere maggiore benessere
Non c'è dubbio che la povertà assoluta sia diminuita in questi
Questo questo decennio di spinta di globalizzazione e non c'è dubbio che la polemica notare l'attiva di quei paesi di quei sistemi imprenditoriali che non hanno saputo
Vivere virtuosamente la globalizzazione quella povertà relativa certamente aumentarle
E quindi di fronte a questi fatti
Probabilmente
C'è questo senso di perdita di cui parlava Angeletti prima
Però
Questo senso di perdita e cioè che probabilmente
La consapevolezza che il futuro dei nostri
Dei figli sia un futuro più difficile rispetto all'oggi
è una consapevolezza che si interseca pesantemente perfettamente con i temi di cui abbiamo parlate che sono stati posti questa mattina diciamo nei lavori di questo convegno al centro del dibattito
Sono convinto che
La fiducia sia un motore
Ho contribuisca a spingere il motore dell'economia avanzate
E sono convinto che quindi sia responsabilità dei ceti dirigenti
Di investire sulla fiducia dei cittadini
E tra
I sette fattori decisivi per la felicità
Delle persone
Vi è
Al primo posto la qualità delle relazioni familiare
Quindi il ragionamento è fiducia
Motore dell'economia
Investire sulla felicità come generatore di fiducia
Un altro messaggio che volevo dare anche di fronte
A un'associazione come la vostra che
Da questo punto di vista è uno straordinario esempio da imitare
Che ha investito nel suo rappresentante supremo in un giovane
Penso che
Ha l'aria di fiducia parlare di felicità parlare di dignità dell'uomo
Non si possa non parlare di patto tra generazione di etica generazionale
Moltiplicando certamente le chance di crescita di molti giovani che non riescono a trovare un proprio slancio sulle donne
Sugli immigrati
Ma patto tra generazioni
Come presupposto di una società del benessere
Significa anche cercare di ribaltare quello schiacciamento
Sociale che oggi sta
In compenso sulla nostra società noi abbiamo una società che ha una base
Molto sottile una piramide rovesciata
E dove la maggior parte delle risorse vengono investite
Per mantenere sotto questa questo vertice della piramide una base che incombe che schiaccia e che dovuta certamente all'invecchiamento della popolazione
E al fatto che si tende ad investire si tende a utilizzare sempre più risorse
Per mantenere questa base rovesciata rispetto ad un vertice più sottile
Noi non possiamo dare delle illusione
Certamente il rigore deve avere un volto umano
Sempre
Ma e quindi per uscire tra i rigoristi e non rigoristi
Io sono convinto che
I due mali più grandi dell'Italia negli ultimi quindici anni siano l'uno nella mancanza di etica generazionale molto spesso si è scaricato sulle generazioni future le mancate scelte fatte oggi
E anche le agenzie importanti di rating FI giudicano non solo il debito sovrano italiano ma anche diciamo la capacità di tenuta complessiva del nostro Paese hanno evidenziato da un anno a questa parte
Una fragilità del nostro Paese nella scelta vittima molto spesso di una trappola del consenso con cui certamente i nostri rappresentanti si trovano a misurarsi praticamente ogni anno
Di fronte a elezioni addirittura con sei sistemi o sette elettorali diverso e la secondo aspetto è proprio quello di
Considerare il futuro e quindi avere un approccio di etica generazionale pensando che alla nostra base ci devono essere certamente
Dei conti che ci consentano di guardare al futuro con più tranquillità rispetto all'oggi io Roach sottolineo ancora una volta sono assolutamente convinto che ricorre debba avere un volto umano che non possa dimenticare
Di impatti che
Queste politiche
Provocano ma
Nello stesso tempo per troppo tempo noi non abbiamo fatto delle scelte riguardassero che guardassero al futuro
Si è parlato anche di morale fiscale
Io
Penso che sia
Molto fastidioso continuare a competere con dei concorrenti sleali
Che
Arte in minima parte
Se guardiamo i numeri impara in in gran parte in parte importante del si parla di un venti trenta per cento l'economia
Troppo profondamente sbagliato continuare a tollerare diciamo una evasione un sommerso di queste dimensioni perché
è concorrenza sleale nei confronti di chi invece paga le tasse è moralmente
Sbagliato profondamente culturalmente ciclicamente sbaglia
Penso però che giudice
La distruzione capitale sociale di cui si parlava stamattina non sia solo un fenomeno derivante
Da c'è
Alternanze di politiche fiscali
Quanto piuttosto anche da un atteggiamento di fondo
Di cui anche noi cittadini dobbiamo assumercene colpe e responsabilità
Perché io penso che diciamo la Società della rendita che oggi va molto di moda
Non sia solo il frutto diciamo di induzione rispetto al potere politico del momento ma sia anche la colpa di una mancanza di cultura del cittadino
Non è molto spesso ci accorgiamo
Di vivere come se il nostro patrimonio nostro stato patrimoniale
Sia così capace così pesante così denso da poter dimenticare che invece lo sviluppo non lo si fa su sul patrimonio che abbiamo sulle spalle ma piuttosto sul conto economico che ogni anno noi dobbiamo portare a casa questo l'approccio anche che il cittadino
Che l'italiano deve superare noi viviamo
Troppo spesso convinti di avere comunque alle spalle un qualcosa che ci protegge per il futuro nella realtà dei fatti quel qualcosa oggi è divenuto diciamo un qualcosa di molto leggero
E piuttosto abbiamo sulle spalle uno zaino assolutamente pesante assolutamente appesantito
Il percorso ahimè non è piatto ma è
Salita
Penso e mi avvio alla conclusione
Che ragionamento iniziale di chi oggi ha presieduto questo incontro e cioè
Sulla necessità di vedere
Indistinto per usare le parole del segretario Epifani
Quello che s'al quello che spesso ci sembra indistinto io penso che
L'economia
Sempre di più
Confonda questi due piani di fattori economici e di fattori relazionali sociali e affettivi
Ed è appunto
L'economia dell'uomo
L'unificazione di questi due fattori in nome della competizione
Io concludo
Con una frase che mi è inutilmente questa mattina e mi si è ricordata di un
Professore universitario che alla fine del corso professor Ferro che tra l'altro oggi è presidente dell'UCI Pat
Ha concluso il suo corso di economia industriale a Verona
Proprio diciamo su
Su questi temi su questi aspetti e lo dico perché
Mi permetto di dirlo perché io mi sento
Non sono persona ospite abilmente felice
Ma anche tutto suo discretamente sobria
Poi c'è certamente essere sempre migliorare ma come dire
Mi sento mi sento mi sento classificato in una in un atteggiamento più sobrio che di altra natura
E quindi grosso però ha concluso il corso dicendo agli studenti che la professionalità la competenza
E l'onestà legittimano il lavoro dell'uomo e i suoi frutti
Diffondono la logica del benessere e non del bene a vere
La logica del possedere per fare al fine di esaltare la capacità e i grandi valori dell'uomo grazie
Grazie a Matteo Colannino per il contributo che ha portato ne approfitto anche per ringraziare per la presenza Francesco Del Sio che è direttore generale giovani Confindustria
L'ultimo
Intervento di questa sessione affidato al senatore Tiziano Treu presidente dalla commissione lavoro del Senato
Grazie a voi io sono quasi un'habituée dei vostri convegni Onorio sempre apprezzati dietro
Sono grato del proprio nella vita nel tempo insomma sono stati delle delle tappe questo lo trovo particolarmente un tema coraggioso
Guardate che ne queste controcorrente non è vi abbiamo parlato in modo come dire
Soft ma e proprio controcorrente
Perché controcorrente nei rischi riguardi della delle ideologia e di comportamenti dominanti che sono passati come dire dal secolo del lavoro
Al secolo per il consumatore ma non quel consumatore sporco responsabile di cui parlava
Becchetti benissimo bensì al consumatore imbonitore al mercato alienato come una compensazione minima dei guai che a sua volta di fronte sul lavoro questa è la quindi l'individualismo non la persona nelle relazioni
Guardate che questa e dominante come ideologia e come pratica nel mondo spesso dipende dalle latitudini ma anche da nove spesso e dall'altra parte noi siamo poco attrezzate perché al all'estremo dall'altra parte insomma si pensa che ancora che si possa sorriso oltre questi problemi con un Welfare State quello che andava bene è stato fondamentale nel secolo scorso ma che tutti noi vediamo che non è sufficiente no non credo deve essere abolito
Anzi da questo punto di vista mi mi ha colpito quanto è stato detto qui che per dire quanto il conto corrente che noi anche i i più sensibili di noi
Quelli che siamo qui penso
Non osiamo neanche porre in questi termini il problema e eccetto se non osiamo può prego il problema in questi termini quindi ambiziosi molto di più
Del Welfare tradizionale se volete è chiaro che no non riusciamo a combattere EK andare avanti quindi
Veramente un tema importante però ecco è anche vero che vedo dei segnali sommati di novità di attenzione al di là delle cose che avete detto cui mi ha mi ha colpito molto ad esempio qualche dato qui di di di di vecchietti che ha ripreso anche oggi insomma come nel mondo ci sia un fermento anche in luoghi insomma molto liberisti di consumatori responsabili di associazioni che si pongono questi problemi che il rapporto tra nord e sud attraverso appunto al comma commercio equo solidale queste sono segnali molto positivi e devo dire devo citarlo perché anche nel dibattito che abbiamo fatto noi reggente politico la costruzione del programma ogni tanto Prodi in particolare pervenutoci do con delle frasi che sono a proposito non richiamo la felicità e anche alla sobrietà non so se l'avete notato lui l'ha fatto più volte
Oltretutto nome io sono un richiamo ma bisogna poi essere sopra e credo che i politici in questo anno molti peccati sulla coscienza Bari non fosse più dell'imprenditore ma comunque ognuno guarda in casa sua ecco
Allora c'è qualche segno c'è qualche segno di positivo nel e mi fa molto piacere e dobbiamo tutti come dire fare tesoro la cosa che che su quale uso della la prima cosa che voglio sottolineare nella novità anche di questo modo di trattarlo è che noi stiamo ancora vittima di questo separatismo di cui parlava dei ghetti per cui per cui non vediamo che questo problema è molto tocca tutto
Della della ditta
Cioè tocca e il modello di sviluppo l'antropologica no perché controlli via di homo oeconomicus
E poi va giù la vita familiare il lavoro come avete detto il welfare e siamo un po'anche quando facciamo molto
Bene il nostro lavoro e cerchiamo di andare in questa dilazione magari inconsapevolmente ognuno lo fa per conto suo e sindacati lo fa per conto loro impresa dei giovani si danno da fare oppure i professionisti della lingua de de che ne so della famiglia lo fanno così e invece noi dobbiamo fa avere il coraggio di vederlo insieme è veramente una rivoluzione scusate questo termine insomma culturale su politica e e e molto è una sfida io credo che e in fondo anche è anche un po'una superamento di tutta la tradizione del secolo scorso curata perché secolo scorso è stato dominato da un'ideologia fordista che era proprio l'ideologia della separazione pochi pensano e tanti eseguono e e e da lì nei consumi e cercava questa io la vorrei che la tenesse in modo sott'occhio
E anzi siccome è così controcorrente facciano una una può un appello ce lo facciamo tra di noi questo dibattito perché non lo portiamo in mezzo
Ai politici Dio qui adesso sono l'unico rappresentante pro-tempore
Delle istituzioni distruzione hanno molto da riflettere su questo come sindacato come l'impresa
Io credo che un dibattito così in mezzo non so al Parlamento da qualche parte istituzionale sarebbe utilmente provocatorio
Seconda riflessione che voglio fare io credo che qui siamo
D'accordo lo abbiamo detto che ognuno cioè questa andare in questa direzione come sviluppare la domanda che ha posto presidente anche che tornata qui come sviluppare i fattori perché non non è che la fa visitare nasce sussulto
Sugli alberi così i fattori che sostengono beni relazionali e quindi che arricchiscono la persona la persona intesa in questo senso ecco questo è una come dire un impegno che riguarda tutti riguarda l'impresa riguarda i cittadini come singoli come gruppi e qui c'è un discorsetto che forse andrebbe approfondito riguarda le istituzioni
E e che l'unico modo se riusciamo a a coinvolgere tutti questi operatori
è l'unico modo per mettere come qui diciamo mettere questi valori queste caratteristiche nuove dentro dentro l'economia dentro della società perché se restano invece come dire appelli generici alla felicità va bene ma insomma
Quelli stranamente adesso ci penso in fondo non è nelle nostre prediche che abbiamo subito quante volte l'abbiamo sentito eppure c'è rimasto un po'sopra la pelle non è andato dentro perché non per colpa di chi predica ma perché questo discorso
Non è entrato dentro nella nel tessuto del dell'economia della società
Ma io adesso non ho non voglio non voglio farla lunga vorrei dire qualcosa su sui compiti soprattutto delle istituzioni due battute perché sulle imprese ha già parlato di imprese ha parlato bene Colaninno vorrei solo sottolineare una cosa sull'impresa siccome delle imprese nel a proposito di imprese si parla molto di responsabilità sociale a mio avviso troppo
Perché diventa una specie di vetrina pubblicitaria no non parlo ritenga Thuram
Ma è così e infatti poi trovate addirittura esplicitamente detto quanto Oren determini di pubblicità essere socialmente responsabile basta vedere bilanci sociali di molte imprese
E quindi non è così perché invece esatto socialmente responsabile vuol dire che fa delle scelte che costano come dice Beckett poi Luis mi ha fatto bene vuole dire costa essere socialmente responsabile non è una passeggiata però lui dice è anche economicamente può rendere economicamente cosa molto importante perché se no poi ci accusa annoiate direzione degli sognatori e quindici ci lasciano subito da parte perché dice no ma vuol dire che c'è una sensibilità nuova le imprese possono recuperare i costi brutalmente avendo più consumatori Wendy anche consumatori più socialmente responsabile oppure sul versante dei lavoratori
Se sono così coinvolgono tutti i lavoratori la partecipazione eccetera cose giuste ma attenzione tutte da fare ancora perché non è che per esempio la ripresa partecipativa in Italia è una realtà nonostante del i sindacati alcuni sindacati lo lo dica non lo preti Chino da decenni io personalmente mi sono occupato di presto data da italiani sessanta è successo non è successo molto quindi ecco insomma c'è c'è da fare e poi e poi non è che deve essere una patina per attutire le rispetto della legalità perché spesso così lavoro nero con l'infelicità di cui parlava di più parlava Epifani violazione sicurezza eccetera
Sui sindacato noti con il
Oltre autorevolissimi che ne hanno parlato di e molto importante come commessi è fatto qui prendere però la questione dalla parte del cittadino anche perché noi siamo stati abituati aprendo all'anno noi ci siamo
Industrialista di aprendolo dalla parte dell'impresa e dalla parte del lavoratore importante prenderlo dalla parte del risparmiatore è una è una cosa nuova relativamente importante perché è vero che consuma citrino consumatore è sempre più importante ma è anche spesso vittima di di manipolazione certo allora se si sottolinea che invece come si dice qui i cittadini responsabilmente possono adottare comportamenti che orientino che aiutino poi le Impresit che aiutino a essere più
Inclini alla ai beni pubblici e quindi è la felicità di tutti beh questo è molto importante io credo che questa è una cosa da approfondire perché Becchetti la sottolineato anche con dimostrazione appunto
Indicazioni economiche parterre Sando ai cittadini i singoli ecco io credo che che sia molto importante invece
Approfondire l'aspetto dei cittadini organizzati perché anche in Italia non abbiamo una tradizione una tradizione ad esempio di associazionismo dei consumatori adesso cominciano a farsi vivi
Come dire gruppi più o meno autentici invece sarebbe importante l'urlo due cose invece specificherà sulle la responsabilità delle istituzioni
Per e filone nessuno pensa di erogare per decreto felicità no siamo lontani da questo però come come avete detto io sottoscrivo l'eclissi
Certe certo modo di governare le istituzioni facilità ostacola
Lo sviluppo di comportamenti cooperativi
Che siano utili alla benessere collettivo
E io direi che è un po'tutta dovrebbe essere la politica economica improntata da questa anche qui non è che lo si fa solo che ne so diamo un sostegno all'impresa sociale no terzo settore come prima cosa che viene in mente
Bene ovviamente magari defiscalizzare i contributi non c'abbiamo anche un disegno di legge su questo
Questo va bene però non non è solo questo
Illy è poiché appunto
Il fisco
E quindi banche è sempre stato dato a b il fisco siccome è uno strumento fondamentale in cui istituzioni si incrociano coi cittadini
Il Fisco può essere più o meno favorevole
A sviluppare questi beni c'è un fisco a palpabili family friendly
Benevola nei confronti della famiglia bene sì con la famiglia è uno dei fattori di maggiore avete detto di felicità e anche l'infelicità se va male
Purtroppo allo
Ma questo è una cosa importante non l'abbiamo fatto un po'ma ma troppo poco
Il il fisco può aiutare la stabilità del lavoro contrastare la precarietà adesso non voglio fare uno spot il governo ma insomma è uno dei punti fondamentali del nostro programma è proprio quello di dire noi sosteniamo le imprese che assumono in modo non precario
Ecco questi sono cose molto concrete in cui
Le istituzioni oppure Bellis giustissimo sto discorso sulla responsabilità
Nei confronti del dell'ambiente e come dice diciamo sempre lì la prima corsa di politica energetica
Ecocompatibile e risparmio energetico quella prima guardati sono i conti basterebbe sia un po'più attenti ciascuno di noi si può espandere il venti per cento secco subito siccome qui siamo
Vicini all'inverno Dio siamo con la testata medicinali d'inverno e ci parlano di un possibile
Blocco da detiene il sia bene insomma diamoci da fare ma il fisco ovviamente può sostenere il risparmio energetico
Anche sotto forma di di mobilità sostenibile eccetera eccetera ecco faccio non non un continuo ma il fisco è molto importante
Per l'uomo più importante di tutti sempre per non fare fughe in avanti e e che fisco sia normale che vuol dire progressivo e che paghino tutti le tasse e no perché se facciamo questi discorsi e poi c'è trenta per cento che non pagano le tasse e allora va bene e quando no Prodi eccetera continua a dire che bisogna fare una lotta dice Ferrucci addirittura contro l'evasione pensano che sia uno che a Ytzhak il conflitto sociale ma quando mai si tratta semplicemente di chiedere lei nell'applicazione della legge ecco
Fondamentale l'ultima cosa che voglio dire
Quindi le ripeto l'ex le istituzioni hanno responsabilità in molti settori perché le loro scelte direi poi tutta l'impostazione politici sociopolitico socio economica
E l'ho scelte possono favorire ostacolate comportamenti socialmente responsabile quindi sia pure indirettamente aiutare ostacolare questo
Ricerca della felicità dello sviluppo della persona
Look la cosa sintetica che ho sentito dire anche qui che è giusta è che è importante trasmettere messaggi di fiducia perché la fiducia è effettivamente uno degli se ne sono accorti anche gli economisti
Perché proposito di tassi dato che voi dite giustamente che il tasso di partecipazione tasso è Minnelli mi più importante del tasso di interesse ma se voi guardate persino i mercati americani fanno vedere il tasso di fiducia dei consumatori che ormai diventa quasi più importante del tasso dei reazionario di Wall Street o a noi
Non è che possiamo
Influire sul in modo totale però insomma questo è un un impegno non dare messaggi negativi naturalmente sui sono d'accordo con
Con Colaninno è non è che la la fiducia si tende come il nostro predecessore al governo facendo promesse illusorie e poi lasciando la gente con l'amaro in bocca bisogna che sia una fiducia
Appassionata nella trasmissione ma nazionale nei fondamenti e quindi anche il rigore purtroppo ha la sua parte è una parte totalitaria ed è poiché
Gli economisti anche qui ci ricordano la crescita economica non è infine infine lo sviluppo umano sì ma è un vincolo però anzi
Anzi non solo un vincolo io userei vincola è uno strumento per avere quei beni pubblici privati che servono al perseguimento della felicità grazie
Grazie
A Tiziano Treu siamo giunti così alla conclusione di questa sessione di lavoro
Io vorrei
Ringraziare
I nostri ospiti
Direi per almeno per due motivi ringraziamento particolare
Il primo perché francamente rispetto al tema
Avevamo una qualche preoccupazione essendo o anche per noi è un tema difficile perché ci interroga anche rispetto al nostro modo di agire quindi però poteva essere un tema difficile come approccio e ecco a me è parso che tutti gli interlocutori sono entrati nel merito del del dei temi posti e e mi pare anche di rilevare insomma che non è un entrare solo perché c'era tema questo ma anche un'attenzione che possa proseguire
Nel futuro quindi un ringraziamento particolare per questo tipo di attenzione perché secondo anche perché
Mi pare il fatto che abbiate dedicato tutta la mattinata e quindi non abbiate fatto solo un'apparizione
Per segnare la presenza è un altro elemento di cui noi tutti dobbiamo ringraziare
Ringraziamento poi farà ai due relatori
Ci hanno aiutato in modo significativo in questa nostra riflessione e
Penso proprio che di chiameremo ancora per proseguire nel lavoro grazie a tutti e vi ricordo
Vi ricordo che dobbiamo essere puntuali nel pomeriggio alle quindici e trenta qui
Secondo avviso
è importante che ci si fermi alla celebrazione alla Santa Messa delle diciotto e trenta
Ecco
E la messa sarà celebrata in quella magnifica cattedrale che avete già visto e sarà celebrata dalla vescovo che tra l'altro visto che a seguito i lavori in queste due giornate grazie
Il ministro Giuliano Amato salutiamo
Non se la caverà in così facilmente come delle scuse generiche per il ritardo e comunque
Il ministro Giuliano Amato ministro dell'Interno quindi questo dice naturalmente l'ottica molto concreta che noi abbiamo voluto assumere che abbiamo mantenuto mi pare che nel corso di tutti i nostri lavori
Ma se permette il ministro Amato
Noi siamo stati anche molto interessati dal fatto che suo CRI du ultimo libro
Un altro mondo è possibile con un punto di domanda da qui abbiamo estratto precisamente un suo intervento
Infine quel glossario per il prossimo e già iniziato millennio trova posto proprio la parola chiave del nostro incontro felicità e quindi non mi che siamo convinti che l'intervento del contributo che ci darai il ministro sarà assolutamente anche nel merito proprio della nostra tematica
Saluto anche subito i altri due interlocutori
Il professor Giacomo Marramao professore di filosofia politica all'università di Roma per i che salutiamo
Molto piacere
E al quale vogliamo esprimere un particolare ringraziamento perché aveva dei problemi
Familiari e ha voluto essere presente qui con noi cosa che ci riempie naturalmente di soddisfazione il presidente nazionale
Era particolarmente preoccupato di una sua assenza
Professore Marra ma è uno studioso della modernità
Ha proposto nei suoi saggi una revisione un'analisi critica della modernità e del razionalismo occidentale di cui sicuramente la felicità è uno dei delle parole chiave
Voglio ricordare tra le sue opere almeno le più recenti minima temporali a tempo spazio esperienza due mila e cinque globalizzazione filosofica
Potere e secolarizzazione le categorie del tempo
Qui alla mia sinistra o il professore Michele Nicoletti va anche a lui
No però
Sincero grazie per essere presente qui con noi
Michele Nicoletti è professore di filosofia politica
Presso la facoltà di lettere e Filosofia e presso la Scuola di Studi Internazionali dell'Università di Trento voglio ricordare che negli anni ottanta è stato anche presidente nazionale della Fuci
è autore di numerosi saggi e volumi ricordiamo anche per lui
Titoli che sono quanto mai vicini alla all'ottica del nostro convegno la politica come spazio di relazioni homo politico siti dilemmi della democrazia
Naturalmente e qui vicino armeni presidente Andrea Olivero perché in questa fase conclusiva
Il presidente naturalmente sarà degli interlocutori so che in modo particolare poi rivolgerà alcuni quesiti
Al ministro Amato
Molto rapidamente alcune parole ma proprio in estrema sintesi per introdurre questa sessione di lavori
Che ha come tema la città pellicce partecipazione e democrazia un tema che è stato già anticipato nella relazione introduttiva del presidente nazionale Andrea Olivero
Il quale ha puntualizzato due elementi in sostanza né il la felicità e nel cuore dell'uomo il centro della felicità nel cuore dell'uomo di fare pace con se stessi
Citazione da Etty Hillesum con cui gli ha chiuso la sua relazione introduttiva e dall'altra parte però nell'il la felicità è nel cuore delle relazioni fino alle relazioni politiche e istituzionale quindi come dire questa sessione non è né in una giunta Menna ha un atto dovuto verso la politica ma appartiene assolutamente di diritto
Alle otto a di prospettive che abbiamo assunto fin dall'inizio
Nei decidere come dovevamo trattare questo insidioso tema
è anche questa sessione è stata anticipata vorrei dire in modo particolare nei lavori di questa mattina in cui abbiamo messo al centro
Le politiche del lavoro il sistema di Guelfa
Ma in questa sessione anche proprio il punto di sutura preciso che legga l'incontro nazionale di studi anche questo lo ha detto il nostro presidente nazionale nella sua relazione
E che lega l'incontro di studi di quest'anno a quello precedente il binomio Bisio Sacchettoni perché vita buona vita felice non è altro che un connotato fondamentale per noi di quella vita che già dall'anno scorso abbiamo voluto rimettere in contatto o contribuire a rimetterla in contatto con la Police che non vuol dire in senso restrittivo politica ma in senso ampio proprio la dimensione pubblica lo spazio pubblico
Dove si organizzano riforme della convivenza
Crediamo appunto che visura attivo la città felice non sia una fuga nell'astrazione
Crediamo che il riferimento all'orizzonte politico non perde di vista
Quella quell'ottica induttiva che abbiamo assunto come nostra caratteristica nel nostro DNA associativo
Ho in mente anche un passo deriverebbe il libro del ministro Amato
Che si non ricordo male vede proprio nella logica deduttiva uno dei limiti no dell'ideologia quindi i posti ideologico per noi a assunto anche questo significato
Questo per dire come la felicità cui pensiamo è una felicità post-ideologica
Oltre l'utopia in fondo si potrebbe tradurre così
Personale ma non individualistica e fin dall'inizio diciamo così a partire dalle da quelle che widget dice chiamato i rapporti corti
Le relazioni strette a partire dai luoghi delle relazioni della famiglia e della comunità di appartenenza con cui si avverto questo confronto
Questo questa dimensione pubblica e politica nel senso che ho detto viene a coronare e certamente non ha allontanarci
Se non in un senso del tentativo di cercare una sintesi diciamo così un punto di vista sintetico su questa complessa questione
Io do subito la parola al professore Nicoletti
Di cui competenze che prima ho richiamato sicuramente ci aiuteranno proprio a mettere a fuoco ulteriormente questo cuore relazionale della felicità e dunque anche nella politica grazie
Grazie
Dell'invito di questa introduzione
Vorrei offrire qualche riflessione su questo tema del città felice intrecciando lo col tema dell'etica pubblica sarà poi oggetto delle riflessione
Di Giacomo Marramao e poi del ministro
Amato
E questo tema mi pare da affrontare nel contesto di un momento come quello attuale di una società plurale più che sul piano delle questioni concrete su cui spesso
Siamo ricondotti a ragionare sul piano dei fondamenti o per così dire delle condizioni di possibilità
Il primo elemento fondamentale di una città felice e di un'etica pubblica per una città felice
E che una città vi sia
E quindi il primo elemento di un'etica pubblica
E forse da individuare nell'impegno a farsi che una res pubblica
Vi sia ovvero nella costruzione della comunità politica di una casa comune
Un'osservazione banale ma a mio parere necessaria
Perché in realtà come noi dobbiamo costantemente quotidianamente ricordarci la res pubblica
Non è il risultato necessario del mero gregario sì di gruppi o individui in un qualche agglomerato
Ma è piuttosto il frutto di una paziente costruzione
Tenacemente voluta
La città non è qualche cosa che si costruisce da sé
Non per i moderni che hanno sottolineato così fortemente elemento di costruzione
Della comunità politiche ma nemmeno per gli antichi sulla legge dei grandi testi di Aristotele dove ci viene richiamata la naturale socievolezza umana
Però noi sappiamo che se la città non è voluta
Dei suoi cittadini non è edificata sulle virtù da sola non si costruisce
Tanto meno la pace come ci ricordano costantemente i moderni non è qualche cosa cui gli uomini spontaneamente meccanicamente giungono o un ordine giusto
Ma sono cose che si istituiscono
Nel momento in cui sono state volute dall'uomo e questo è essenziale dirlo a quelle generazioni anche la mia che ormai certamente non tra le generazioni giovani hanno avuto la grande fortuna di vivere in età pacifiche e pensano che la convivenza pacifica e giusta liberaldemocratica possa essere qualche cosa di scontato
La prima pietra dell'etica pubblica di una città felice dunque questa volontà che una città sia che una res pubblica sia
Penso su questo se devo ripercorrere
Così alcune pagine fondamentali del passato
Richiamo di Hegel così importante e su questo rapporto tra etica e politica
In cui e che li invita invita
A considerare come
Nel ragionare tra morale sul rapporto tra morale e politica nel chiedere alla politica di essere conforme all'etica si è però essenziale non dimenticare che la sostanza etica come dice Lucio e la città lo Stato la res pubblica
Ha il suo esserci il suo diritto non in un'esistenza astratta ma in un'esistenza concreta
E far sì che lo Stato sia che la polis ossia che la res pubblica sia
E appunto il primo compito ecco far sì che sia data storicamente la condizione di possibilità della politica stessa
Ciò che i greci hanno chiamato policy romani res pubblica l'Occidente moderno stato
Ora rispetto alla res pubblica dell'antichità quella situazione in cui i cittadini di Tristano il destino collettivo come qualche cosa di personale
E le grandi virtù
A cui venivano educate le generazioni erano appunto quelle della dedizione alla causa comune certamente l'Occidente moderno forgiato anche del cristianesimo
Ha imparato a declinare per città felice l'etica pubblica in un modo diverso in un modo che non esiga il sacrificio dell'individuo delle sue convinzioni
Del suo desiderio di felicità personale
La res pubblica moderna cerca invece di edificare una comunità politica sulla base del rispetto della persona e della sua libertà delle sue relazioni sociali che non si esauriscono
Nelle relazioni appunto del città stessa
Ora come costo come si costruisce una città
Nel momento in cui noi ci poniamo il problema della costruzione di una città nelle condizioni del pluralismo forse non è fanno ricordare che la città lo Stato la res pubblica moderna si costruisce anch'essa a partire da un orizzonte plurale niente affatto monolitico
E quello che noi chiamiamo Stato
Cioè la città che ci consente di vivere da uomini liberi ed uguali si è costruito attraverso due processi fondamentali
L'uno quello che Max Weber ha definito come appunto il processo di concentrazione del potere di coercizione
Il controllo di un territorio la garanzia dell'ordine della pace civile
All'interno di un territorio
All'esterno dove uno Stato dove una città si afferma come entità indipendente alla pari degli altri Stati sovrani
Oggi si fa spesso dell'ironia
Sullo stato sovrano moderno un polo sud giudicasse operato
Un po'lo si accusa di ogni nefandezza legata alle degenerazioni effettivamente avvenuta dei nazionalismi o dei totalitarismi che certo hanno visto lo stato come protagonista
Ma non mi pare che laddove lo Stato
Non vi sia ossia di bolle le cose vadano meglio
Pensiamo agli scenari internazionali che tutti noi conosciamo dove non ci sono poteri politici che controllano un determinato territorio
E forse in questa situazione si potrebbe invece recuperare il senso morale del soggetto collettivo
A cui aspirano
A cui aspiravano a cui aspiravamo noi nell'Ottocento cui aspirava Hegel il popolo tedesco un popolo senza Stato a cui aspirava il popolo italiano quand'era un popolo e non aveva uno stato
A cui aspirano i popoli della terra perseguitati verso il popolo ebreo col popolo palestinese popoli la cui esistenza statale
è stata appunto più volte messa in discussione o in molti paesi che hanno subito la colonizzazione essere una città essere uno Stato
Può dire avere la possibilità per un gruppo umano di auto determinarsi
In fondo è essere una città come dicevano gli antichi greci essere liberi
Dispetto ad altri che vivono da sudditi come dicevano orgogliosamente agli ateniesi rispetto ai Persiani
Noi appunto siamo liberi perché ci auto governiamo
Ma questo senso di costruzione di una città di un popolo che prende in mano la sua esistenza di un popolo pluralisticamente inteso non definito ovviamente su base biologica
E nemmeno solo culturale
Ma come entità appunto politiche
La costruzione di una città non è solo legata a questo processo
Di formazione di un potere pubblico sovrani
E anche nello Stato moderno e ciò va ricordato il risultato di un processo di differenziazione del potere temporale dal potere spirituale
Attraverso il quale il potere politico si è reso autonomo dal potere
Ecclesiastico
Alcune belle riflessione di un grande giurista tedesco era sporca perché a fronte riusciranno tra poco in italiano e quello citato all'inizio del dialogo tra Adro ma se Ratzinger
Sul rapporto tra Stato moderno secolarizzazione
Un giurista membro della Corte costituzionale tedesca è uno dei più significativi intellettuali cattolici tedeschi
Che Papa Giovanni Paolo secondo invitava a Castel Gandolfo ci ricorda questa storia dello Stato moderno legato a questo processo di secolarizzazione
Un processo che non è solo una vicenda moderna ma una vicenda anche medievale
Laddove la chiesa per prima
Rivendico la distinzione tra lo spirituale il temporale
Attraverso quella che noi conosciamo come la lotta per le investiture
Si batte per la libertà della Chiesa noi oggi siamo preoccupati della scarsa incidenza della Chiesa nella sfera pubblica qualche volta dovremmo preoccuparci dei pericoli che un'eccessiva ingerenza della sfera pubblica negli affari religiosi ha avuto nella storia bimillenaria della Chiesa come ci hanno insegnato Dante Manzoni Rosmini sui banchi di scuola
Questo processo che ha portato a un'estromissione
Del potere temporale dalla sfera spirituale fino a pochi anni fa i vescovi erano nominati con il gradimento delle autorità politiche
Ha prodotto anche un'emancipazione della sfera politica
Si è prodotta così quella distinzione di poteri ordinati e finalità diverse
Da un lato il fine della salvezza eterna dall'altro il fine del contenimento della violenza e l'instaurazione della pace mondana
Considerata una Bari condizione necessaria per il perseguimento di ogni ideale di vita buona
Rispetto a questo grande tema che le ACLI hanno posto alla nostra attenzione il rapporto tra politica e vita buona mi piace pensare alla politica come appunto strumento di costruzione delle precondizioni
E non certo come strumento indicatore Della vita buona che invece va lasciata alle soggettività nella loro ricerca di un rapporto autentico con assoluto
Lo Stato moderno
è nato appunto
Da questo sforzo di pacificazione di territori insanguinati non dobbiamo dimenticarlo da guerre civili di religione
Quale più drammatico pluralismo quello che era in Francia o in Inghilterra là dove la gente si scusava vicende
Da cui però è nato lo Stato moderno frutto di un rapporto distorto tra religione e politica
Dove si riteneva lecito e anzi doveroso perseguire con mezzi mondani anche violenti il fine spirituale della salvezza dell'anima
Con ciò si faceva torto non solo alla vita spirituale come intesa delle tradizioni cristiane che non può che nutrirsi della libertà e della carità
Ma anche la vita mondana
Perché la pace terrena e l'ordine sociale ne erano radicalmente turbati
L'uscita da questi conflitti e dunque la neutralizzazione dei conflitti religiosi
Porto l'instaurazione di uno Stato di pace che è appunto lo stato civile moderno in cui la pace fu concepita come una condizione di vita definite Nonda determinati contenuti
Madonna caratteristica forma assenza di conflitti da qui e che pubblica la sicurezza della vite civile
E così la politica stessa Sirio riempito
Non come strumento di affermazione anche con gli strumenti della coercizione di una determinata concezione religiosa morale della vita buona ma più semplicemente come strumento umile ma fondamentale che rendeva possibile la convivenza umani pacific e ordinata questo che noi chiamiamo appunto
Città stato moderno quello in cui noi vogliamo abitare
è un processo che nasce da due processi da un lato la liberazione dello Stato dalle pretese dei poteri religiosi di discriminare i cittadini sulla base del loro credo
Di far valere gli strumenti ecclesiastici come la scomunica sul piano civile
Dall'altro lato la liberazione che la coscienza religiosa dell'ingerenza del potere pubblico per città felice si basa su questi due capi sa lo Stato e la coscienza che non sono in contraddizione tra loro ma sono l'uno un elemento che richiama l'altro è proprio la nascita dello Stato moderno affrancato
Da ogni fanatismo che permette il riconoscimento e la tutela delle libertà religiose dall'altro lato è la crescita della libertà religiosa
Che impedisce lo Stato moderno di restare imprigionato nel proprio assolutismo perché certamente anche lo Stato ha subito la tentazione di produrre da sé è un modello di vita buone di imporre i propri cittadini
Di utilizzare gli strumenti della coercizione per creare una omogeneità
L'etica pubblica di una tale città si basa quindi sul criterio di reciprocità
Come ci ha ricordato recentemente Gio Clorox
Questa esigenza di reciprocità
Di rispetto reciproco della libertà Minieri due e richiesta dal fatto che le decisioni politiche di queste città chiamano in causa i poteri coercitivi dello Stato
Che possono limitare la libertà fondamentale dei cittadini
E quindi in una città libera
In cui sono gli individui
Ad autodeterminarsi solo una ragione condivisa
Può costringere i cittadini a determinati comportamenti
Proprio questo elemento tra decisione politica questo legame tra decisione politica e forza di coercizione
Spinge i cittadini ad accettare il criterio di reciprocità e qui Rawls forse con un po'di ottimismo dice che in fondo nessuno può rischiare la propria libertà
Permettendo una dottrina religiosa o morale dominante di perseguitare o sopprimere le altre a proprio piacimento perché questo potrebbe un domani capitare a me
E io non vorrei essere costretto dei poteri pubblici ad abbandonare la mia sì
Ma questo ragionamento consigliano che forse difficilmente si potrebbe applicare oggi a gruppi fondamentalisti che invece sarebbero disposti a tutto
Per in poco usare gli strumenti dell'imposizione pur di vedere prevalere una visione ha bisogno non solo di questa sorta di calcolo della convenienza per cui non impongo a te la mia idea perché un domani tu potresti imporla a me
A mio parere ha bisogno anche di una visione più profonda di natura filosofica ai per chi crede di natura teologica cioè
Ha bisogno di una concezione
Della città che si rade i chili in una interpretazione del rapporto tra Dio e l'uomo tra uomo e uomo come relazione di libertà
Per cui non è solo un calcolo di convenienza quello che noi facciamo nel dire non vogliamo utilizzare gli strumenti della coercizione sia pure legittima
In queste materie perché un domani potrebbe capitarmi qualcosa distante Johnson
Ma perché usare in queste materie gli strumenti della coercizione Mina
Alla base l'autenticità della relazione tra l'uomo e la verità
Mina quella libertà che teologicamente Dio adatto all'uomo quel rispetto divino della libertà umana
Che Dio ha saputo manifestare fino all'ultimo
Fino alla morte del figlio si direbbe in termini teologici che che non si vede per cui perché noi non dovremmo essere in grado di rispettare nello stesso modo
In questo modo divino di rispettare la libertà dell'uomo e di ritrarsi dalla tentazione di usare lo strumento della coercizione si apre appunto lo spazio della parola
E dell'amore che appunto lo spazio della sfera pubblica
E ancora
E qui mi avvio a concludere
Un altro elemento che è fondamentale per questa costruzione in un'etica pubblica della città felice
E il recupero di una dottrina teologica del bene comune
Quella dottrina che ha visto nella convivenza pacifica e ordinata
Di una società umana
Un bene morale in sé
Le grandi riflessioni teologiche sul politico D'Agostino da Tommaso hanno sempre sottolineato questo valore morale della convivenza pacifiche che coordinata in sei della pace secolare
Per cui è
Possibile talvolta doveroso compiere delle rinunce anche sul piano morale la presenza qua del ministro Amato fa venire in mente la bella
Riflessione che lui ha fatto a Trieste sul testo di Jacques Maritain l'uomo e lo Stato proprio su questo punto Jacques Maritain che commentava quel passo così importante di Tommaso taccuino
In cui dice Maritain
Dobbiamo capire che questa legislazione civile potrebbe e dovrebbe permettere o tollerare certi modi di condotta che si allontanano in certo senso dalla legge naturale se la proibizione da parte della legge civile di questi modi di condotte dovesse mettere in pericolo il bene comune
Perché tale predizioni sarebbe in discordia col Codice etico di comunità di cittadini la cui lealtà verso la nazione fedeltà verso il proprio credo morale per quanto imperfetto possa essere importano soprattutto al bene comune
Sia perché avrebbe come risultato una condotta peggiore che disse che la lega il corpo sociale
Per una gran quantità di persone la cui forza morale non è a livello con l'esecuzione di questa proibizione
Quanta saggezza in queste espressioni Tommaso D'Anna ritengo quanta esperienza storica di lacerazioni ideologiche quanto amore per la confidenza pacifica ecco rispetto a questo molte altre cose sarebbero da dire ma mi sembrava qui importante recuperare questo senso
Appunto fondamentali alla base di un'etica pubblica in una società civile in una condizione di pluralismo questo far sì che una presso pubblica ci sia cioè una convivenza pacifica e ordinata tra uomini liberi ed uguali che rinunciano ad utilizzare gli strumenti della violenza nel campo delle idee delle convinzioni per aprire invece lo spazio al dialogo in questo senso penso che poi le altre cose che certamente compongono un'etica pubblica la cura dell'altro
Il senso del rendere conto dell'esercito il potere pubblico il senso della legalità così importante possano appunto nutrirsi da questo sostrato morale vi ringrazio per
No sapevamo che era bravo l'abbiamo invitato precisamente in questa convinzione
Per sicché la res pubblica sia relazioni come relazioni di libertà ragione condivisa siamo proprio sul cammino
Che affidiamo ancora per proseguire in questa nostra riflessione professionalità ma bene grazie di avermi invitato sono molto felice di essere qui con voi uso l'espressione legata a uno dei temi del vostro convegno felicità per l'appunto
E devo dire che
Noi non abbiamo ancora riflettuto abbastanza sulla dimensione di pienezza e felicità che può derivare dalla pratica di forme di relazione
E vorrei molto schematicamente
Poca differenza del collega Nicoletti che ha fatto una relazione molto organica io farò invece una una sorta di seri di telegrammi sarò e non i rischi essere più lungo perché la sera i telegrammi no no no non sarò più lungo sarò sarò più o meno
Sarò contenuto in ogni caso il ministro dell'interno può il ministro dell'Interno può può bloccare la mia
Appunto la mia esposizione quanto ritiene opportuno se essa problemi
Il primo punto di questa mia serie di spunti telegrafici che la politica oggi
Si presenta sempre più divaricato tale da dalla dinamica delle concrete forme di vita e di relazione
Questo è il primo punto ed è una cosa che viene avvertita da molti quella che si chiama
L'autoreferenzialità ho la presunzione di autosufficienza della politica rispetto ai ai contesti dinamici reali effettivi di forme di forme di vita parlo di dinamiche perché queste forme di vita non sono statiche ma sono storiche si svolgono nel tempo
Al tempo stesso poi indichiamo in una società caratterizzata da un coefficiente sempre più elevato di Poli cultura e dirò poi in che senso
Questo diciamo coefficiente di poli cultura e molto male interpretato dall'assoluzione multicultura lista
E la polizza cultura consiste l'emergere di un tema che è legato strettamente a quello che Nicoletti prima diceva
La coabitazione nello stesso spazio
Della democrazia occidentale
Disse oggetti
Che hanno storie e narrative dunque i modi di raccontarsi le proprie storie
Radicalmente diverso dalla storia della secolarizzazione moderna propria delle società ebraico cristiana
Di una storia che fondata sulla separazione netta
Degli ambiti diligenza del della chiesa e dello Stato della religione della politica autonomia della fede per un verso ha autonomia della politica per l'altro
E questa società segnata da questo coefficiente elevato di dipoli cultura come la chiamo io e una società e qui io non faccio altro che riproporre un tema presente in nei miei lavori più recenti è un fenomeno determina un fenomeno al tempo stesso di ibridazione di rigetto espressione Unes secondo un'espressione che io ho adoperato con un amico Angelo Bolaffi è che Giuliano Amato
Ha ripreso nel suo ultimo libro
La sinergia che caratterizza l'incontro fra culture fra religioni nel mondo contemporaneo nella società globale contemporanea determina una reazione allergica un effetto di reazione circa
Io credo che in questo contesto le le proposte che noi dobbiamo cercare insieme di elaborare
Devono essere proposte che vanno al di là dello stato oltre l'orizzonte dello Stato nazione moderno
Devono muoversi all'interno di uno spazio europeo io credo molto nelle pratiche macro regionali
Che e dentro uno spazio globale destinato a non caratterizzarsi nei termini di un superstato volenti o nolenti ciò non accadrà
E che dovrebbe caratterizzarsi come dire facendo progressivamente venir meno le forme di unilateralismo che caratterizzano la politica internazionale fino ad oggi questo è il punto fondamentale niente superstato niente unilateralismo
E in questo orizzonte che noi dobbiamo collocare il problema che polpette posto al centro di questo vostro incontro vita buona vita felice per riprendere un titolo di una libero del mio vecchio amico Salvatore Natoli
Quando si parla di bene in politica e di felicità non si viola
Uno il principio della modernità laica equivoci solo in dissenso radicale dal rosso e da
Alcuni autori che ha rosso si fanno perché nella modernità la politica a sempre inteso perseguire
Il bene pubblico il tema del bene del bene comune la tematica del bene comune
E qualcosa di radicalmente diverso alla tematica del del temi privato o dalla tematica della felicità riparte
Se è vero che la politica non può donde eritrei
Occuparsi del venne privato della felicità privata perché in tal caso sarebbe una politica totalitaria e finirebbe nella minacciando il rischio che Nicoletti prima indicavano una una sfera pubblica che pretende di dire tu puoi credere a questa cosa e non devi invece credere a quell'altro Guagliardi cadere
In una cosa del genere Pedro la politica non può che perseguire una idea Gibellini comune di felicità pubblica qui naturalmente si apre un problema molto serio che Giuliano Amato ben conoscete abbiamo discusso anche più volte la necessità di andare oltre una versione riduzioni istituita delle procedure democratiche del procedura lirismo
Per cercare di cogliere la domanda nel senso che è presente la domanda di senso che è presente in in diversi contesti di vita
Questa domanda dissenso non può essere assolutamente soddisfatta né dallo Stato badate bene nei nei dallo Stato assistenziale come una volta veniva concepito anche nell'ambito della dottrina sociale cattolica
Né dal mercato puramente competitivo
Un mercato non funziona ed è ed è come dire tragico che debbano essere che debbano essere dei degli autori libera su come Amartya Sen e Martha Nussbaum a ricordarcelo un mercato non funziona senza un ventaglio di public schools i beni pubblici non necessariamente materiali spesse volte anche immateriali che sono sottratti per l'appunto al gioco della domanda e dell'offerta del mercato stesso
Questo il primo punto secondo luogo
L'anno la le nostre società democratiche sono caratterizzate da una dinamica conflittuale
Che non è una dinamica riducibile alla dinamica degli interessi la dinamica di un conflitto di interessi
è una dinamica che coinvolge quello che e io stesso ho chiamato
Il quel mio libro comunque con Bolaffi poi un altro libro che si chiama Passaggio a Occidente
Ho chiamato conflitto identitario e ora vedo che anche Amartya Sen tira fuori il tema identità di violenza la centralità del tema dell'identità ma io credo che e non cogliamo
L'aspetto come dire anche più nuovo più inquietante dei conflitti globali contemporanei se pensiamo di poterli di poterli decifrare con la chiave liberale tradizionale un marxista tradizionale cioè la chiave del conflitto materiale del conflitto di interessi
I conflitti del mondo globale contemporaneo hanno un elemento identitario molto forte un elemento identitario molto forte
Sono a loro modo proposte di rispondere a domande di senso anche a volte in modo aberrante
E tutto questo perché è avvenuto è avvenuto perché la politica a come dire abbassato la propria soglia si è uso un'espressione un po'brutale telegrafica la politica siete cultura bizantina
Abbiamo avuto nel corso dell'ultimo ventennio un graduale inesorabile processo dite puntualizzazione della politica anche l'Italia assunto a mio parere delle forme delle forme quasi caricaturali
E allora dal punto di vista più sottilmente diciamo più sottilmente culturale teorico qual è il passo che dobbiamo compiere un passo che gli amici delle ACLI già han compiuto per la cultura da cui provengono
La problema tipizzazione del parla di Martella del paradigma della scelta razionale
Non che non sia fallito per spiegare una serie di azioni umane individuali e collettive
Ma si è assunto come assoluto non funziona più
E già molti anni fa il massimo teorico del pluralismo del Novecento serve sera Isaiah Berlin aveva aveva addirittura parlato della funesta
Dottrina del comportamento razionale stampato
Cioè l'idea che gli individui abbiano un unico comportamento razionale cita cioè l'idea che gli individui si muovono semplicemente sulla base delle preferenze di preferenze
Ma dietro le preferenze ci sono le motivazioni e quando parliamo di preferenze noi cadiamo inevitabilmente del paradosso di Harper Simon celebre premio Nobel esperto di economia e di razionalità amministrativa il quale diceva
Com'è che noi preferiamo le preferenze le nostre preferenze come giungiamo a preferire le vostre preferenze
Quali sono qual è il retroterra motivazionale che ci spinge a fare certe cose non certe altre
E qui naturalmente noi entriamo nel del cuore della criteri spiegazione dei conflitti identitari violenti del molto contemporaneo dove badate bene le religioni sono brandita eh
Come i mezzi d'identificazione simbolica come mezzo identitaria e baracche mentre del le le religioni intese come fonti differite sono il contrario sono invece dei media di dieci delegificazione un esercizio a rinunciare all'orgoglio della propria identità e ad aprirsi all'altro e lilla lilla cesura fondamentale
Le religioni assunte come come diciamo come come corazze come armature identitaria
Per dar luogo a differenza di quelli intatte
L'un contro l'altra armata e non invece le religioni come apertura all'altro
Ecco io credo che il tema che che qui emerga sia quello e sono al penultimo punto al penultimo il telegramma il tema del rapporto tra razionalità e normatività
Nella politica come nella teoria sociale contemporanea
E noi non ci muoviamo soltanto sulla base di schemi di razionalità
Ma anche un reddito ma anche obbedendo agli imperativi di una normatività latente che a volte agisce alle spalle della nostra coscienza
Cioè di cento fa questo non fare quest'altro
A mio parere questo avvio apre apre una prospettiva diversa la spiegazione dei fenomeni sociali e politici
Io credo io sono un fervido sostenitore della ragione illuministica anche se procedo spesso con tecniche strumenti che non sono quelli dell'Illuminismo io sono un convinto sostenitore dell'universalismo della ragione
Ma
Io ritengo che la ragione debba emergere nel suo profilo universale passando attraverso i contesti di vita
E i contesti di costituzione delle identità cioè attraverso gli spazi del senso delle relazioni
Altrimenti la ragione illuministica rimane in qualche modo un aspro come come In the come in dei laicisti minoritari
Nobili ma minoritari che abbiamo avuto in questo Paese
Cito un nome caro a tutti a partire da Norberto Bobbio
è in fondo rimane una sorta di predicare
Di predica laica separata dalla dalla realtà delle relazioni
Io credo che per queste stesse ragioni la nostra democrazia ampia una vitale necessità
Di rivitalizzare la sfera pubblica
E veramente tragico pensare che il paese del delle piazze e delle strade
Il paese della comunicazione pubblica per eccellenza che è stata Alitalia a partire dagli inizi dell'età moderna a partire dal quattro cinquecento che l'Italia abbia ridotto la sua sfera pubblica allo schermo televisivo c'è veramente da piangere
E questo naturalmente è una tendenza che e presente in tutte le democrazie occidentali ma che danno si è sviluppata a mio parere con una con una pericolosa radicalità
E io credo che la pluralità delle dinamiche associative della sfera pubblica sia un fatto un fatto essenziale di vitale importanza
Per correggere una posizione TC Columba umano un autore molto noto nella interpretazione Della globalizzato e di cui ho spesso non condivido le tesi peraltro bisogna spezzare la solitudine del votante bisogna spezzare la solitudine dell'elettore
Che in una democrazia intermittente viene viene chiamato in causa soltanto al momento delle elezioni e non viene invece coinvolto nel processo di formazione
Delle delle decisioni attraverso una rete una rete associativa una democrazia non può vivere senza una rete associativa plurale non può vivere senza un elevato un elevato coefficiente di sapere e di cultura
Cioè attraverso quelle quei beni pubblici materiali di cui parlavo prima ultimo telegramma
Come come intendere la città come intendere la civitas in parte li prendo le cose dette prima
Dall'amico Nicoletti
E qui però dobbiamo partire in maniera coraggiosa da un dato che io chiamo il fallimento
Dei due modelli di inclusione democratica che la modernità ci affidò rappresentati questo spero so che Giuliano e sensibile a questo tema
In primo luogo il modello di inclusione assimilazionista repubblicano
Il cui rischio è quello di Saqqara avvisare la sfera laica dello Stato di renderla sacra di trasformare di trasformare la religione civile ad una sorta di religione laica religione lettere poco credo
Quindi la il fondo la Repubblica come come l'unica L'Unità l'unica religione l'unica vera religione
E quindi il modello assimilazionista repubblicano in qualche modo francese che visibilmente in crisi per l'altro verso la crisi del modello di inclusione multiculturali giusta
Che ha determinato una società dischetti contigui
Di isole culturali autonome autoreferenziali
E che a mio parere in questa versione
Io non esito a definire come il terreno di coltura più propizio dei fondamentalisti
Se e badate bene stiamo attenti a non cedere in Italia la tentazione che da più parti viene di costruire la scuola caro la scuola cattolica la scuola ebraica la scuola islamica la scuola buddista stiamo attenti a non riceverà questo tipo di tentazioni la togliamo insistere ferma restando la possibilità in forma limitata di di dar luogo a luoghi di formazione specifici culturalmente e dal punto di vista confessionale però dobbiamo tener fermo all'importanza della scuola pubblica come luogo di incontro perché il destino di questi soggetti non è quello di stare separati dei propri che ti identitari ma di incontrarsi e di stabilire fra loro delle relazioni e dunque di potersi trasformare ogni il cristianesimo cioè segnato con i Vangeli per la prima volta che ogni identità è in trasformazione che ognuno di noi può trasformarsi basta come dire rinunciare all'orgoglio declino
Ultima veramente quindi che tipo di conclusione il molte se il modello non può essere né il modello assimilazionista repubblicano alla francese del modello multicultura vista abbordabili Scano Stati Uniti e Canada io credo che il modello debba essere quello della civitas
Che è un modello diverso ossia dal modello della polis
Sia dal modello dello Stato nazione moderno che ci sono entrambi i modelli fondati sulla si Ungheria sulla comunità di genus di genere di Natzione di razionalità
La civitas romana e uno spazio inclusivo di una pluralità di nazione s'dice adesso ed è questa universalità della differenza che si costituisce ed è la differenza che consente a Paolo al San Paolo di dire civis Romanus sum
Badate bene e straordinario questo riconoscimento di una universalità che consente a lui di dire per quanto riguarda la città io sono nella universalità romana Civis Romanus e poi ho la mia fede che la fede in Cristo
Badate bene solo questi due aspetti che vanno che vanno tenuti fermi perché io ritengo che questo e l'unico l'unico modello che sia in grado di un che io chiamo universalismo di differenze
Non universalismo dell'identità voli personalismo di differenze che si rispetta o non si riconoscono si relazione l'unico modello in grado di fronteggiare le grandi sfide globali e direi al di là del del bene e del male in politica bisogna andare al di là del bene e del male nel senso che anche se alcuni amici colleghi cariche schivo molto dicono las la città non può fondarsi sull'idea di pene deve fondarsi sull'idea di male secondo un modello agostiniano muteranno obesi diano carico Salvatore Veca di cui apprezzo molto le posizioni siamo in dialogo da trent'anni quindi ci vogliamo bene
E va lui dice no il male io dico né bene né male il politiche bene scartare questo dualismo che va bene per la fede invece
Noi dobbiamo provare a fare ripartire la politica e la nostra idea di città da una teologia politica rovesciata come ha proposto mezzo dall'autorità di coloro che soffrono
Cominciamo a pensare che lo una politica che parta da questa autorità indiscussa
Dalla sofferenza materiale ma anche dalla sofferenza psicologica ed esistenziale delle nostre metropoli e allora io credo che si che si dischiude erano strade nuove per tutti e vi ringrazio
Grazie al professor Marramao biossido Civitas dunque più che Bios Polisse e politica che parta dall'autorità di quelli che soffrono come diciamo noi traduciamo forse almeno in parte la sua idea di no degli ultimi dei deboli
La parola al nostro presidente nazionale Andrea Oliviero
Ok poche note perché non vorrei abbassare il tono di questo dibattito di questo oggi portandolo nuovamente alle questioni della politica più Speaks ma naturalmente non posso non cogliere anche l'occasione di avere il ministro dell'interno
Tra di noi per avanzare alcune sollecitazioni è provare a presentare alcune delle riflessioni che noi abbiamo elaborato in questi in questi mesi e dirà in qualche misura anche perché seppure naturalmente umilmente noi cerchiamo di attuare quanto diceva ora kosovaro Marramao cioè di mettere al centro coloro che più soffrono e da loro partire anche nella nostra analisi politica nostrana esiti proposto e poi per noi non rinunciare a quella sfera pubblica per non demandarlo appunto al mezzo televisivo
Per questo anche mi permetto di portare alcuni spunti legati all'attualità troppo in questo splendido palazzo del popolo che certamente avrà visto nella sua storia tanti di bit dibattiti intorno alle cose concrete
Oltre che ai temi alti della cittadinanza pensiamo come nei nostri in nostri comuni
Questo tema sia stato dibattuto e a quali alti livelli a quale grandi sintesi si sia giunto in via via la nostra storia
Bene alcuni punti concreti
Innanzitutto sul tema dell'immigrazione
Credo che abbiamo tutti apprezzato fortemente la Scelta che il ministro ha fatto in queste ultimi Nesi in relazione alla direzione di marcia
Nell'integrazione la scelta del passaggio verso la cittadinanza
La tappa della cittadinanza come unica tappa che concretamente può dare pienezza dei diritti ai cittadini immigrati che scelgono di vivere nel nostro nel nostro Paese
Ebbene allora alcune sottolineature alcune proposte per raggiungere a questa cittadinanza occupa il termine appunto di un percorso ricco impegnativo importante che ci veda coinvolti che veda coinvolti cittadini
Immigrati che appunto desiderano rimanere qui da noi ma veda coinvolti anche i cittadini italiani e le nostre organizzazioni che si pongono l'obiettivo nel promuovere
Una partecipazione sociale tra tutte ebbene il prima e quella di
Ancora dare forza ai tavoli di interlocuzione con la società civile che si stanno facendo e che riguardano i vari aspetti dell'immigrazione abbiamo apprezzato già alcuni segnali in questo senso che sono giunti in questi mesi
E perché non istituire finalmente io chiedo al ministro anche quella Consulta nazionale sui problemi degli immigrati e delle loro famiglie che era stata prevista dalla legge Bossi-Fini
E ancora riguardo
è un tema chiave per la cittadinanza la lingua
Perché attraverso il ministero della pubblica istruzione non provvederei istituire dei corsi di insegnamento della lingua italiana gli immigrati
Cosa che non si è mai fatta sistematicamente in Italia dove quasi tutto oggi in mano quello che si fa in questo campo al volontariato e come invece si fa ad esempio negli Stati Uniti da molto tempo
Noi a questo riguardo sottolineammo che nell'ambito della formazione professionale poi abbiamo nostro ente di formazione che il principale ente di formazione italiano l'ENAIP
Che ha nei suoi corsi di base oltre il cinquanta per cento iscritti immigrato figlio di cittadini immigrati e quindi come grandi problemi problemi anche punto di vista linguistico e siamo anche una situazione paradossale
In quanto fino a qualche anno sono si prevedeva tra le discipline insegnate Nenni corsi di formazione personale anche la cultura generale che forse quindici o vent'anni fa faceva sorridere ed infatti è stata soppressa ma che oggi potrebbe tornare a essere interessante in quella logica che sta affiorando appunto del creare un humus al Comune un sentire educatrici tanto ai diritti quanto ai doveri di cittadinanza naturalmente noi nei nostri centri e continuiamo a farlo in particolare sui diritti e doveri del lavoratore ma bisognerebbe prevedere probabilmente un allargamento riguarda quelle
E ancora io credo che sia importante promuovere e sostenere l'associazionismo degli immigrati
Questo riguardo il nostro mondo si è attivato la nostra organizzazione stessa ha fatto degli sforzi non di poco conto perché voi sapete quanto è delicato e difficile
Questo ambito ma lo stiamo facendo
E poi credo che sia importante un riconoscimento nel pienezza di ruolo il contributo delle associazioni dei patronati dell'intero processo di integrazione degli immigrati
Quindi dotare finalmente la legge centocinquantadue del due mila uno quella che riconosce esattamente il lavoro dei patronati
Dicevo dotarla dei decreti attuativi che ancora mancano attualmente non è competenza del ministro degli interni se il ministro del lavoro in particolare degli affari sociale che oggi hanno le la responsabilità riguarda i patronati ma questa è una proposta concreta è un'iniziativa che appunto potrebbe essere fatta anche in breve tempo non ci diamo disponibile a collaborare come collaborammo allora per la stesura della legge e ancora sul ruolo del patronato integrazione la regolarizzazione dell'immigrato Governo precedente ha scelto di utilizzare come intermediario per la gestione delle domande relative al decreto flussi le Poste italiane
Ma è proprio necessario che questo continui ad essere un intermediario costante per per questi compiti chiedendo tra l'altro agli immigrati dei contribuiti spesso esosi
Per il futuro per il prossimo rinnovo del permesso di soggiorno e ancora necessario il contributo alle Poste perché non prego concedere ai patronati quella funzione pubblica di identificazione dell'immigrato
Che ad esempio il governo già gli riconosce all'estero ma paradossalmente non in Italia
Un esempio la busta il Kitt che servirà per il prossimo rinnovo del permesso di soggiorno non potrà essere chiusa e spedita al ministero dall'impiegato del nostro patronato che pure conosce l'immigrato perché l'ho aiutato a compilare la domanda
Ma dovrà essere chiuso esperita l'impiegato delle Poste
Ha senso ci chiediamo questo non si potrebbe prevedere una modalità diversa
E ancora ragioniamo sui flussi
E necessario utilizzare per il futuro questo meccanismo
Cioè è utile e necessario legare l'entrata regolare degli immigrati ad una quota che quando viene stabilita già vecchia perché la domanda di lavoro e nel frattempo cresciuta
Perché non superare questo meccanismo e consentire un ingresso in Italia
Per ricerca di lavoro svincolato dei flussi mantenendo o la garanzia di uno sponsor o garanzie precise da richiedere all'immigrato stesso tipo il deposito bancario con la sicurezza di un alloggio
Prevedendo magari anche il prelievo delle impronte digitali dal momento dell'ente al momento dell'entrata tanto più che prima ho poi a farlo saranno anche tutti gli tanti cittadini italiani per la loro identificazione
E poi un'ultima cosa e concludo davvero rapida è veloce riguarda però la vita e la dignità di molte persone del nostro Paese si chiama il diritto d'asilo
In Italia si attende ormai da troppo tempo una legge organica in tal senso
Nei pensiamo che non posso passare un'altra legislatura senza che questa legge venga fatta sappiamo appunto che su questi temi il ministro ha una grande sensibilità e all'UE affidiamo appunto questa questa richiesta grazie
E ora la parola al ministro Amato per reagire a quanto ci hanno detto i nostri esperti e per rispondere alle questioni che nostro presidente nazionale ha concretamente posto sul tappeto grazie
Grazie grazie per avermi invitato perché parco devo dire che tra le cose che mi rendono più felice
Ma sinceramente c'è partecipare a discussioni di argomenti di questo genere
E dovrò fare un assessment finale dove capita più spesso e da voi
Questo non è una sottolineatura che mi viene di fare insomma e quindi apriranno
Hanno questo migliorò
Nel loro curricolo ci hanno che insomma si si possono affrontare questioni ampi importanti venendo da voi quindi vuol dire che voi avete l'abitudine di affrontare questo
Lo considero importante
Non so se risponderò a tutte le domande che mi ha fatto Rivero probabilmente ad alcune Demel rispondere con i fatti più non con le parole del premier che io sono io però in questo momento faccio il ministro
I ministri in genere complicano la vita se stessi e agli altri quando parlano troppo anziché di fare le cose in realtà
Viene
Chi oggi faccia parlare me stesso lasci un momentino al ministro di Enzo mi scuso con le autorità viso porteranno anche se non faccio il ministro Santucci
E vorrei attaccarono in primo luogo alle alle cose che ho sentito sia di Nicoletti sia
Di di di Marramao il e e quello che avevo letto fra l'altro vi ringrazio per aver inserito due pagine del mio ultimo libro
Che servono sempre a rilanciare le vendite insomma chi non l'avesse ancora letto un minimo di curiosità per leggerne di più gli può venire non costa neanche molto edizione Mondadori
Chiedo scusa insomma già che ci sono sarebbero metà di questi è già un bel numero di copie
In però non voglio forzare nessuno ha
Niente
Punto leggendo i brani che avete messo in questo volumetto fatemi partire dicendo una cosa io proprio mi riconosco tutti i problemi che ci ha creato la secolarizzazione tipica delle civiltà prevalentemente cristiano ebraiche
Però francamente non riesco a condividere quelli come Bauman ma non riesco a condividere quelli del male
Li vedo esattamente nella stessa posizione di alcuni amici che ho cominciato a fare in nome del dialogo da quando ho cominciato ad occuparmi di dialogo a leggi tra le civiltà alcuni amici che ho fatto tra filosofie di intellettuali islamici che vivono non in Italia ma nei loro Paesi
I quali con con grande garbo a volte ti dicono ma insomma noi non sappiamo di essere arretrati lo sappiamo che abbiamo bisogno di un passaggio forte di modernizzazione però basta che leggiamo quello che è successo tra voi per rendersi conto che voi ormai siete arrivati al capolinea e lo dicono i vostri filosofia basta leggere Wittgenstein basta reggere i nichilisti e sappiamo che l'Occidente è arrivato non ha più niente da dire
è prigioniero del male che ha creato attraverso la propria evoluzione quindi il futuro siamo noi
Sì rischia si era
Parli con gente che dice per l'amor di Dio non abbiamo nessuna intenzione di imporlo con i metodi di Bin Laden dicono molti
Però accadrà tassi è un ciclo della storia noi abbiamo ancora un passato di cui liberarci con tante risorse positive dentro che faranno futuro
Voi siete approdati al quell'individualismo che porta al nichilismo
Che vi impedisce di poter dare ancora l'impronta ad una civiltà
Queste cose a Maastricht per dire un filosofo egiziano noto anche in Italia che ha scritto che da ultimo quei due volumone sull'Islam
Le ha scritte ma devono moniti e te le dice con fare pure simpatico perché è simpatico ed è una persona molto affabile fra l'altro di frequente capita anche in Italia
Ecco
Non è così non vediamo la nostra storia così e non ci comportiamo come i frati che giravano nelle strade nell'Alto Medioevo sul sostando si nome del giudizio universale che stava arrivando
Secondo quanta storia siamo riusciti a fare da allora e come da allora ci siamo accorti quanta storia vitale ha fatto in tempo durante il quale i sia attraversavano le strade
Predicando il male che stava conquistando il mondo
Guai se non fossimo consapevoli appunto che c'è
Che c'è
Ma guai se vedessimo la nostra storia interamente così certo insomma un ciclo storico in questi termini che porta a ferro adesso quello che dice Bauman terzo quello che diceva Giacomo perso quello che dice Patta mamma
Bovegno Elon il lavoro che ha fatto seguire Apollinaire donne che tempo fa ci ha raccontato in un seminario a Roma e che aveva alcuni dati impressionanti
Non sono Bollinger lo ma anche dai minimi all'Onna
Perché il tender d'invitare gli amici a casa che recessivo in questi ultimi anni negli Stati Uniti
Per ragioni chiama a che fare con l'organizzazione della vita perché poi scusate che sta piccola perenni sapete perché
Quali sono le ragioni per le quali è di mille sarebbe diminuita negli Stati Uniti va be la frequenza con la quale si hanno amici a cena
E la frequenza con la quale si organizzano nel tardo pomeriggio dei piccoli partiti tanto per stare insieme tra vicini ma un quelle cose da Signori ma quelle cose con
Quattro copie cose quattro tartine
Una è la sono entrambe legate al lavoro al lavoro direi
Una grande conquista che ha sconvolto comunque la società perché lei che lavoro e lavora a distanza
Lui che lavora lavora a distanza il commi UTIN il fare su e giù in macchina
Prende tanto di quel tempo che arrivano tardi sono stanchi non hanno voglia di vedere nessuno secondo lei che lavora dei Pertini enorme fatica fare tartine nessuno ne fa
E allora e allora non si fa e allora non si fa quindi sono
Però dirlo serve a capire sono cose che stanno accadendo negli Stati Uniti come le ha raccontate patte mamma non medica dei no perché io che ci posso fare l'ho appreso la Rustica Luigi
Non è un'indagine è un'interpretazione unica della realtà chissà quante altre se ne possono dare ma ma interessato che Luigi S. queste perché hanno a che fare con fenomeni rimediabile evidentemente non sono non sono fenomeni epocali questi qua non sono
E la vita che rotola
Non è la vita che è inesorabilmente così la sensazione che hai quando sentì dare queste spiegazioni e che vuol dire che c'è qualcosa che rottura
Che forse basta dire svegliati basta dire alzati e cammina allora Ford forse c'è ancora il tempo di farlo ma voglio dire è vero che il ciclo in questo senso c'è
Io in quelli però ora che scherzosamente vi reclamizzava o di me stesso citavo come amo citare molto perché per me una delle donne del secolo ventesimo che ho amato di più Hannah Arendt
E quindi è questo il suo ponte tra felicità pubblica e felicità privata ha le radici della rivoluzione americana quindi questa
Idea iniziale in cui la felicità ciascuno la ricava
Nell'essere apprezzato dagli altri componenti della comunità di cui fa parte de e occupandosi nelle assemblee di villaggio e in altri modi per gli affari collettivi
E la felicità che prova rientrando a casa e constatando che ha tavola c'è un cibo sufficiente a mantenere
La famiglia che si è creato e alla quale lui ha procurato Restucci
Quindi la felicità privata
Individualistico familista se vogliamo è legata ai miei a quello che io ho creato per metà felicità pubblica alla vita collettiva e poi Anna
Ah rende con grande realismo traccia il ciclo storico che escono mette in felicità pubblica dà felicità privata
Da una parte perché era quello che ricordavate entrambi il la negli affari pubblici si allontanano e si specializzano e quindi fuori escono dall'esperienza quotidiana possibile del dell'agricoltore del Montana quando rientra Vassena
Dall'altro arrivano i nostri nonni i poveracci negli Stati Uniti come quelli che stanno arrivando oggi in Italia cosa che troppi italiani si dimenticano dei loro nonni
E quindi persone che arrivano
Che
Che sono sotto il livello delle condizioni di vita sono insopportabili che vivono in quartieri fatiscenti Cary
Entrano da un orribile lavoro per trovare la propria famiglia che vive nell'umidità in un luogo senza luce
Stendendo i panni non vicoletto in cui passano le a quel punto l'idea del quartiere
Descrizione di un ambiente migliore di quello in cui noi teniamo molti immigrati comunque perché si tratta di caverne a volte quelle erano case fatiscenti a New York e a Boston allora
E chiaro che questo nuovo protagonista della vita sociale americana questo immigrato povero
Sì discordanti affari collettivi non ha proprio neanche l'occasione il tempo di pensarci è tutto teso
A dare alla propria famiglia un luogo di vita migliore a poter vivere in un quartiere dove arriva il sole
Appunto a a potersi far vedere certe o anche da degli altri ma non mentre si occupa degli affari collettivi
Ma mentre porta la sua famiglia in chiesa o altrove essendo dignitosamente vestito ed uscendo da una casa per la quale non si vergogna ad uscire
A questo punto vedete che
La gratificazione che sia dal per essere apprezzati dagli altri
è una gratificazione che si è spostata tutta sul terreno del privato io sono gratificato dall'apprezzamento degli altri non perché mi occupo bene degli affari collettivi
Ma perché ho acquistato un uno status sociale perché non ci sono più miserabile che si deve vergognare delle toppe al sedere sue di sue di sua moglie
E della casa in cui vive perché può addirittura cadere un sigaro in bocca mentre cammini
Questa è la storia delle nostre famiglie guarda non è una storia lontana e la storia di numerosi miei sì mio padre era il tredicesimo figlio di una famiglia siciliana e metà di quei figli se ne andarono avviso eredità
Dandoci
Ora
Dice quindi è la povertà che ha sconnesso felicità pubblica felicità privata e la povertà che ha creato l'egoismo e l'attenta e l'attenzione a se stessi non è così
Ma certo la povertà concorso
A a polarizzare l'attenzione su di sé e sulla sopravvivenza della propria famiglia e in un contesto sociale nel quale il metro è la ricchezza
Nel quale il metro sono i consumi nel quale il metro diventa la tua capacità di crescere sempre più in una scala competitiva è chiaro che sia arriva a quella sorta di il Boris del figlio consumatore Enrico che porta l'ho ricordato tante volte il progresso italo-americano giornale che oggi non esce più ma che quand'ero giovane negli Stati Uniti quarantacinque anni fa
Compravo regolarmente
Notando con soddisfazione pura mente onomastica il successo della pasta Amato
Io non ho nulla a che fare con per D'Amato mi tratti chiede e io sono di Rameau siculo incredule di Rameau campano quindi
Tutt'attorno però io stesso provavo orgoglio ero contaminato da questa cosa Amato pasta ma così dove appunto si riferiva dei nostri
Con circa il più che insomma sì col concittadini sì perché sono cittadini italiani da da sempre Dipro Brooklyn e altrove che dice
Nostro concittadino supponiamo che fossi io che non ero era uno studente che tempo Giuliano Amato
Virgola che quest'anno ha guadagnato cinquanta mila dollari ieri sera ha offerto un party eccetera dove addirittura sfidando i Visco dell'epoca
Porre di far vedere come ci si era fermati si dichiarava al proprio reddito sul giornale se lo sapesse Vincenzo che il successo essere ripeterlo dichiarare venti sì che
Sì gli allora Vincenzo favorirebbe l'individualismo riesce così mi dichiarano i redditi attraverso il giornale no e allora scivolate verso questa verso questa e
A questo punto ci potete costruire sopra tutto quello che volete su questo processo di espansione dell'individualismo della libertà che raggiunge anche i ceti inizialmente più poveri
Che dissi greca alle autorità tradizionali le gerarchie tradizionali eccetera e che ci porta terzo la per l'audizione verso il male no ecco che il
Io questa cosa qui e quindi non la vedo così sue ritengo che
Quella connessione tra felicità pubbliche felicità privata che aveva raccolto la in forme di per sé nomi riconoscibili allo stesso modo
Ci sia ancora oggi importante che sappiamo leggere la let la realtà del nostro tempo
In modo appropriato beh intanto
Noi dobbiamo dobbiamo dirlo che questo processo di secolarizzazione di espansione della libertà se ad
E i prezzi coi quali stiamo facendo i conti e sono prezzi anche pesanti io tutto voglio fare fuorché negarli
Ha avuto anche fior di benefici
Ha avuto anche fior di benefici perché intanto
Insomma ha portato quella frase il libero sviluppo della personalità di ciascuno in case in cui decenni prima non aveva mai potuto
Ha consentito a milioni e milioni di persone che non avrebbero mai avuto l'occasione di sbocciare di potere sbocciare
E di avere una loro vita
E di cominciare a scegliersi nella e di avere le loro opzioni di crescere non solo economicamente ma anche spiritualmente di leggere cose che non avrebbero mai potuto reggere
Di aprirsi ad orizzonti ora materiali ma ora anche intellettuali culturali che prima erano assolutamente preclusi già apparsi Omar anzi ad una musica diversa
Da quella che aveva caratterizzato la loro infanzia di apprezzare opere d'arte che prima loro non dicevano niente
Il libero sviluppo della personalità di ciascuno ecco qui
Amartya Sen ha scritto le cose che vanno più di più per la maggiore al nostro tempo ma sono vere e ma è la la lana Nussbaum ha scritto per certi versi anche meglio di lui il dieta il meglio del maestro l'allieva nel far vedere il senso di quelle k direttissime cioè il quello che abbiamo dentro che non sappiamo che c'è e soltanto se viene aperto quel tabernacolo ci si accorge quanto ogni io ci abbia dentro tanto chi potrebbe rimanere nascosto per sempre
Non essere scoperte tomaie quindi che cosa significa occuparsi di un bambino fin dalla più tenera età quale che sia la condizione sociale in cui si trova
Ed evitare che la condizione sociale i costringa quello scrigno a rimanere chiuso per sempre perché questo è quello che la storia ha fatto e continua a fare a tanti esseri umani
La seconda cosa ovviamente ha portato
Certo alla erosione di sudditanza e precedenti
Ma non è detto che le gerarchie sociali siano sempre in ogni caso essenziali
Forse hanno supplito per lunghi secoli della storia ad una incapacità di autodisciplina
Il il quello che più
Fondo esplicitamente lo ha detto è stato Gramsci quando intelligente com'era ha teorizzato un partito che il cervello di analfabeti che ancora non possono decidere da soli
Poi quel partito lì prima di accettare che la gente decidesse testa su una cena messo francamente queste questo
Bisogna dargli atto della sua cautela
Ma ha però c'era c'era quest'idea dentro insomma ecco cioè né di il partito per
In CIPE era in fondo il sostituto della istruzione diffusa che ancora non era arrivata a questo intendo dire
E questo probabilmente Gramsci lo aveva assolutamente chiaro
Ma c'è di più
C'è che il il processo di espansione delle libertà i divi individualizzazione donna fatto venir meno il bisogno degli altri
La felicità come un qualcosa che mi deriva dagli altri e non soltanto da me
Perché se fosse stato un processo di individuazione individualizzazione davvero lacerante del tessuto sociale
Chi di fuga verso l'isolamento di ciascuno davvero nel proprio appartamento alle prese col proprio Bruno Vespa come unico interlocutore che vita
Ecco dopo avrebbe cancellato il bisogno degli altri che io ho per essere felici
Questo non è riuscito a cancello
E questo bisogno degli altri non è soltanto questo lo avete detto giustamente oggi ed è importante e lo sottolineo alla
Alla fine della lezione lo sottolineo come cose importanti che la classe deve ricordare
Che questo bisogno non è solo quello di e godere della propria ricchezza in quanto gli altri si accorgono di quanto sono ricco
Non è solo questo non è solo quello di esibire la ricchezza
Di essere apporto c'è di avere una villa gigantesche
Di fare i vulcani artificiale se
E guardate qui
Se per farsi notare uno deve arrivare al vulcano artificiale attenta ai problemi perché poi dove diavolo va a finire questa correzione chissà s'si può mai sapere ma estroso cose del tutto privato finiana
No no ne discuto ma
Il bisogno io che gli altri si accorgano Titti indipendentemente dalla tua ricchezza a prescindere dall'attore ricchezza
E qui si torna alla saggezza di quello che dici
All'apprezzamento per quello che aiuta
Alle donne il rigetto dell'identità che dentro di te
La il che ci porta alla consapevolezza di quanto è importante
Non far crescere e nella nostra stessa società la frustrazione Olla ostilità chiamiamola semplicemente da identità dei mega
In quanto tutto questo sia vero ed è sempre più vero quante più sono le identità individua
Ali e collettive che o abitano nel nostro spazio come dicevi Giacomo che sono di per sé l'una dall'altra
E chi hanno un fortissimo problema di essere in realtà accetta
Di non essere nega
Vivono una contraddizione enorme alcune di queste identità ad un tempo quelle di chiudersi in se stesse
E di essere accettate e rispettate dagli altri
Per cui se tu sei una ragazza indiana che sta sognando Beckham i tuoi genitori non vorranno nei che tu giochi al calcione che tu sposi uno che non è indiano
Però allo stesso tempo non sopporterà ebbero che per questa stessa ragione la comunità indiana in quel paese o in quella città venisse disprezzata
E allora qui capite che c'è esattamente ancora in forma diversa quella terreni non su cui Hannah Arendt costruiva la felicità pubblica
Il riconoscimento su un terreno che non è privato privato
Ma chi è il terreno di che cosa forze di valori comuni
Forse di valori comuni di accettazione da parte di tutti insieme delle proprie differenze ma di una password che permette di entrare senza essere respinti
La società esiste ancora
Se c'è un dato fondamentale
Che caratterizza culturalmente ma molti Dinoi rispetto agli altri e questa sì che è una differenza
E che molti di noi ritengono che l'essere umano sia un animale sociale
Per definizione interattivo
Io
Ricordo sempre
Quella splendida cosa di Elia s'
Il vescovo di questa diocesi l'ha sentita prima volta dammela ripete anche lui perché gli piacque moltissimo don Vincenzo
La la differenza tra gli esseri umani e le palle da biliardo che quando le palle da biliardo si incontrano poi escono dall'incontro esattamente come erano prima due esseri umani no
Una volta che si sono incontrati qualcosa dell'uno entrato comunque nella
Suscitando non sappiamo che cosa ma è entrato nella
E due palle di biliardo rimangono perfette lucide manco l'impronta c'è dell'altra fa noi non siamo palle tipica
E allora ecco la domanda poi alla fine diventa se è così
Se ci sono questi elementi che non quadrano Comba Oman che non quadrano col male assoluto che in fanno capire che Bollinger Longa è una scelta da dannati irreversibile ma è qualcosa
Che si può rovesciare perché sta privando chi è in quella condizione di qualcosa che tuttora assente
E allora appunto la domanda diventa ci possiamo lavorare ciascuno facendo quel che gli tocca ho detto che era per fare riemergere
L'organizzazione della specificità pubblica senza imporre a nessuno la sua felicità privata ecco non c'è dubbio
Io qui vado a chiudere perché alle cinque e mezzo me ne devo andare non vorrei continuare come ho promesso da solo in ascensore per rispettare i miei tempi
Vado a ai punti conclusivi ma capite come entrano da questi binari verso la stazione di una
Però faccio con con riferimento alle alle esperienze Chievo sottocchio
Ecco questo entrare in contatto delle diversità
Che cosa ci chiede di fare io ripeto arrivare a Lampedusa arrivano da altri Paesi sono storditi sperduti spesso non sanno neanche dove sono
Noi dobbiamo capire chi sono
Dobbiamo parlare la loro lingua
La lingua
Il valore gigantesco della lingua
E la lingua che ci fa ai quali aveva scritto don Milani un titolo famosissimo
Ci accorgiamo che la lingua chi ci fa esiste
Perché arrivano delle donne che sono incinte
Non lo si vede ancora
Sta a c'è lo devono dire se noi non capiamo la loro lingua come fanno a farci sapere quali sono i loro bisogni essenziali in quel momento se sono delle persone che sono arrivate in quanto potenziali rifugiati e ci chiedono io chiedo Asilo e noi non fossimo in grado di capirlo è capitato per l'ho raccontato
Chi è dramma finiamo per creare allora sì che creiamo l'incomunicabilità allora sì che creiamo l'isolamento e quindi la lingua
Per questo per me della cittadinanza la lingua è una cosa importante per questo mi aspetto da Fioroni che già si è mosso da solo appena visto il disegno del di legge sulla cittadinanza
Che metta a disposizione la scuola
E che coinvolge tutti gli istituti che volontariamente lo fanno perché si possa parlare tutti questa stessa lingua mantenendo ciascuno la sua perché una lingua comune è un grande fattore di integrazione
La città
La città della felicità è una felice è una città che non alle isole separate
Io credo al alla capacità del mio Paese
Di non arrivare
Ad a vere inferno delle banlieues francesi
Per che esso che i sindaci e gli amministratori del mio Paese se hanno preventivamente lavorare per evitare che si formino i ghetti
C'è il rischio dell'auto ghettizzazione c'è il rischio dell'auto ghettizzazione ma si possono fare tante cose per evitare
Evitare qua un grande stimolo ad un vecchio ma il rimedio di un vecchio mare italiano il vecchio male italiano essendo quartiere dormitorio
Fatti che oggi è un quartiere dormitorio può diventare l'auto che col formidabile ausilio
Di una proprietà immobiliare che a volte ha pure il coraggio di votare illirica dopo aver i resti Pato decine di immigrati negli stessi metri quadri
Per lucrare vergognosamente il massimo possibile dalla sua proprietà immobiliari può
Avendo fatto questo
Foppa legga perché trova insopportabile la gente che le fa guadagnare tutti questi soldi in realtà il la tragedia di via Anelli a Padova e largamente figlia di questo fenomeno
Quindi stiamo attenti perché a volte siamo noni che creiamo le situazioni nelle quali settima non c'è dubbio che allora i quartieri devono non essere dormitori
Perché ci possa essere una vita con
La scuola è il più formidabile fattore di integrazione che esiste
E io sto vorrò parlare con sua Eminenza il cardinale Scola perché rifletta sul cambiamento dei temi su come diverso parlare oggi di scuola libera come alternativa alla scuola pubblica in un paese nel quale non è più non il problema non è più fosse un famiglia cattolica debba vere l'alternativa tra scuola pubblica e scuola cattolica
Ma il problema è diventato un altro se famiglie di religioni di per sé debbano a bere ciascuna la scuola della sua religione una insegnando Corano l'altra insegnando di Bear l'altro insegnando infrangendo il paradossale risultato
Sarà che i figli di questo Paese crederanno che esistono tre di mentre in realtà ne esiste uno solo chiamato con nomi di terzi e prima ci si arriva a capirlo
E meglio è e tanti problemi e tanti problemi di visibilità
E la forza dei giovani e la forza poi di chi si integra perché i giovani si integrano fra di loro
Ecco loro sono veramente la forza dell'integrazione quanto io dico più volte
Ricco che se c'è una cosa che mi riempie il cuore e quando vado a Londra e New York
Rossen J. avesse in piedi questi bambini che escono dalle scuole
Sembra che li abbia fatti Benetton ma sono naturali sono di colori assolutamente Diversi si tengono per mano giocano scherzano sono la promessa
Della società di domani loro si stanno contaminando si stanno contaminando proficuamente tra di loro
Senza sforzi e tutti i problemi che oggi impediscono a Fassino e Rutelli di fare tempestivamente il partito democratico
Scusate l'intrusione
è eccita e c'è un terreno comune c'è appunto un terreno comune
Che va approvato qui avete fatto bene a portare i testi sulla democrazia deliberativa
Cioè sul fatto che in una società del genere e ciò che conta non è arrivare a votare Mattesi liberare in inglese in Italia mamma in significato inglese
Partecipare tutti il raggiungimento di questa decisione fondamento comune a quel punto lo si trova il bene comune chi è veramente il senso ma riteniamo del nostro tempo
Io mi sono permesso umilmente di dire oggi non ti mettono più all'indice ma si dimenticano di te facilmente
A Maritain è toccato questo destino di essere dimenticato nel momento in cui ha più senso ascoltare quello che diceva
E voglio dire un'ultima cosa nei miei ultimi trenta secondi appunto
Io ho osato
Proporre agli islamici e non riguardano solo solo loro
L'ipotesi di una carta di valori Kendrick dentro quello che noi chiamiamo i valori repubblicani ma io una firma sotto la Costituzione troppo facile che negativa non vogliono discute voglio che si discute appunto
Voglio garantire e garantire a chi ha sollevato il dubbio
Ma non è un'operazione assimilazionista mi è venuto in mente quando tu hai parlato is sai che son d'accordo contee del fallimento del modello assimilazionista
Tutti senza baffi e barba e tutti a capo scoperta riusciamo in nome della religione civile
Io questa carta dei valori per dirvi no
Costruita su tre punti
E ditemi se questi non sono i punti su cui si può costruire un bene comune universale
Quindi da Civitas romana e non un'assimilazione sono solo i seguente dei tre punti
Il ripudio della guerra che è un male chiunque la proclami non esisteva guerra sa primo senta sei secondo punto la libertà di coscienza e irrinunciabile per ciascun essere umano
E quindi la libertà di religione e quindi la libertà di praticare predicare nei confronti di chiunque
La propria religione tuo predichi a me la tua io predico Mattei la mia
Il terzo principio
Che nella famiglia lui e lei sono uguali e hanno la stessa responsabilità nell'educazione dei figli sono questi tre
Allora
Sarebbe stato inutile tutto il bene della secolarizzazione e sarebbe non contrasta aprile il male che essa ha portato se questi tre punti non potessero essere la base di quella universalità di principi
Su cui chiunque potrà riconoscersi nella nostra e spero in altre cittadinanze
Con la Lazio
Io mi scuso come avevo detto generale Derain grazie
Pregherei di rimanere in sala facciamo le conclusioni e e poi concludiamo mat breve tempo i nostri lavori
L'allontanamento e le ultime parole qui tra i punti in particolare carta dei valori che ci ha illustrato il ministro Amato
In realtà costituiscono una degna conclusione del nostro
Incontro nazionale di studi di quest'anno
Volevo però molto brevemente ripercorrere indistinte punti in tre momenti il percorso che abbiamo vissuto in queste due giornate
Per restituire ce l'ho e per rilanciarlo in avanti
Il primo punto ci hanno detto ce l'hanno detto tutti i nostri interlocutori
Che quello di quest'anno che il tema della felicità era un tema coraggioso
E qualche volta si intuiva no che dietro questo complimento c'era lo spiazzamento sicuramente per i temi tradizionali che peraltro non sono mancati delle nostre anche lì
Per cui come dire quel coraggio ha rischiato di essere temerarietà
Ma io credo che a conclusione delle nostre giornate possiamo dire che così non è stato che abbiamo avuto coraggio ma il nostro è stato un coraggioso responsabile
Ho detto nel brevissimo intervento di ieri la responsabilità del pensare che in realtà sempre molto grande
Perché il pensare già un mare e comunque incidente
Io credo che questa responsabilità ce la stiamo assunta tutti insieme prima di tutto il presidente nazionale Andrea Olivero che in effetti no inaugura in qualche modo con questo convegno e questo tema la sua stagione
E ce lo siamo assunti a questa responsabilità insieme
Come gruppo dirigente ma con me tutti quelli che sono stati qui e che continueranno a fare le anche nei loro territori
Nel fare quotidiano perché siamo convinti appunto e non a parole
Che e la relazione no il punto di vista che più ci appartiene e siamo stati confortati in questo direi da tutti gli interventi che da diversi punti di vista da diverse storie da diverse discipline da diverse responsabilità politiche sono venti
Pensare un tema antico come la felicità
E quanto sia antico lo dimostra per chi la già scorse le pagine del sussidio che abbiamo predisposto e che sono intitolate ricorrenti in ascolto dei classici
In modo nuovo
è un'ambizione certamente ma che va ridisegnata questa ambizione
Come più semplicemente tra virgolette creare un ricreare delle connessioni creare nuove connessioni
Come ha detto il nostro presidente nella relazione nella sua relazione introduttiva prima di tutto queste connessioni tra tema della felicità e l'economia
Portare l'ottica della reciprocità nel cuore dell'economia e dei processi produttivi
Creando in questo un nuovo alfabeto anch'e questa mattina interventi mi riferisco soprattutto ai primi due del professor Becchetti e di Simone Molendini mi pare che parlando di economia
Ne hanno parlato veramente con un alfabeto un nuovo perché per riprendere uno spunto del ministro Amato
La lingua è importante ma appunto gli alfabeti poi no sono quei significati che noi diamo le parole
E che probabilmente richiedono uno sforzo ancora ulteriore di condivisione e di ripensamenti
Il privato e il pubblico
Come dire scartando per il primo termine ogni concezione individualistica
E il pubblico scartando ogni ritorno ogni vocazione di uno Stato etico che assolutamente non ci appartiene
Ministro Bindi intervenendo ci ha ricordato ma non ne siamo convinti la necessità lei l'ha definita di una politica Mitelli non significa una politica che non si occupi del benessere anche relazionale
Il privato o il pubblico possono riconnettersi la felicità privata e la felicità pubblica possono riconnettersi
Possono riconnettersi nell'economia possono riconnettersi attraverso la produzione di quei beni relazionali immateriali
Di cui ha parlato e che ci ha ricordato anche il professor Marramao
Anche quest'anno noi abbiamo in realtà ha voluto attribuire un cammino e pur nella continuità con il percorso culturale iniziato l'anno scorso sul binomio Pio settori se però veramente aprire un cammino perché tutti hanno riconosciuto mi viene da dire stranamente che questo è un tema insolito
Forse insolito proprio come abbiamo sostenuto per eccesso di vicinanza cioè talmente vicino talmente diffuso e ahimè anche banalizzato nella società dei consumi che più volte è stata ricordata
Che tuttavia in questi termini con queste ambizioni in questi orizzonti diventa insolito e in questo essere insolito non abbiamo naturalmente voluto essere così originali
Sorprendere spiazzare per fare appunto il colpo mediatico
Ma insolito vuol dire ciò che ci obbliga a ripensare le nostre categorie stamattina Guglielmo Epifani in particolare
E ci diceva come nel suo orizzonte di riferimento appunto poche volte il mio ricorda solo una in particolare
è aveva avuto occasione di pensare alla felicità che pure insomma e quello di cui tutti andiamo cercando no non la ricetta ha sicuramente la strada la praticabilità
La felicità ed uno per l'UDC sicuramente
Non possiamo nasconderci bene l'ha fatto il nostro presidente nella sua relazione introduttiva questa tradisce cristiana
Ed uno che ci è stato consegnato ci ha ricordato monsignor Vincenzo paglia sua eccellenza monsignor Vincenzo Paglia nel suo intervento iniziale
Ma nello stesso tempo è anche opera paziente delle nostre mani e quest'opera paziente delle nostre mani non è meno preziosa
Di poi do uno anzi città responsabilizza ancora di più
Ecco io credo che in quest'opera paziente delle nostre mani
Che
La ricerca di una felicità praticabile sostenibile
Che abbia l'ottica relazionale nel suo cuore ma non in un modo astratto in un modo concreto con tutta la fatica che questo anche comporta
Per le regioni che sono state dette la complessità del nostro mondo il problema delle identità delle differenze ecco io credo che non siamo presuntuosi nei concludere questa nostra riflessione comune che abbiamo dato un contributo importante di cui sentiamo naturalmente la soddisfazione in questo momento ma soprattutto la responsabilità pr il cammino avvenire grazie
Grazie nuovo i nostri interlocutori che sono rimasti con noi professor Marramao il professor Nicoletti l'appuntamento è ora alle diciotto e