"Postglobal. Religioni, generi e generazioni. Nuove sfide alla democrazia" organizzato dalle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) nei giorni 10 e 11 settembre 2004 (presso il Palazzo del Popolo, piazza del Popolo 1)

Accanto a sé nel intesa
Incominciamo i nostri lavori di questa mattina che sono particolarmente
Interessanti impegnativi anche se andiamo con questa seconda con questa seconda sessione di lavori
Ad immergersi nella sfida delle religioni alla democrazia
Questa seconda sfida circolata nel cuore di una riflessione culturale insieme antica ma su questo non ci soffermiamo oggi non possiamo e soprattutto drammaticamente attuale
Attuale direi
In un primo assenso per l'inquietante appostamento cui assistiamo tra il concetto di democrazia e lo strumento della guerra
Più precisamente per l'assunzione della guerra a strumento di esportazione della democrazia a strumento per la liberazione di popoli oppressi da regimi totalitari
Questo accostamento Cira gela prima di tutto in quanto credenti in quanto artisti appartenenti cioè a un'associazione di cristiani di lavoratori immersi dentro le contraddizioni dentro anche i conflitti che caratterizzano il loro tempo
Ma sempre senza perdere la vocazione di testimoniare e costruire la pace
Un'associazione di cristiani che ha dentro la sua stessa ragion d'essere il suo DNA la fedeltà che è un termine forte la fedeltà alla democrazia un'associazione dunque consapevole della sua particolare responsabilità nell'elaborazione di pensiero in questo ambito anche in vista del contributo da dare al Paese e alla Chiesa italiana non è superfluo ricordare che ci stiamo preparando la Settimana sociale dei cattolici di Bologna
Che avrà per titolo proprio democrazia nuovi scenari nuovi poteri
è un accostamento che stride però quello tra guerre democrazia anche in riferimento alla nostra identità di cittadini italiani
Appartenente cioè ad un popolo che nel momento in cui li acquistava la sua libertà e la democrazia uscendo da un regime totalitario affermava tra i principi fondamentali della Carta costituzionale
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
E mai avremmo immaginato di doverci così a fondo confrontare con il concetto di guerra preventiva
Oggi sulle labbra col nostro sconcerto e con inquietudine suscitando forti inquietudini in tutti noi di più di un capo di Stato
Questa nostra seconda sfida ci porta anche a trattare del tema dei fondamentalismi religiosi e del loro rapporto con la democrazia
Intendiamo qui sottolineare in primo luogo che non si può parlare di fondamentalismo al singolare sottintendendo come spesso si fa l'aggettivo islamico
Fondamentalismo islamico qui assunti anche sospetti sono certo ben presenti a tutti i nomi
Il fondamentalismo abbraccia una pluralità di fenomeni di matrice religiosa presenti all'interno dell'Islam ma anche dell'ebraismo del cristianesimo e di altre religioni ancora
è una chiave di lettura interessante delle ragioni profonde della politica recente degli Stati Uniti è anche quella che ci è stata proposta che ne rintraccia le radici anche nel fondamentalismo religioso del presidente americano
Ma c'è anche un altro fondamentalismo ed è il laicismo quello che vuole sostituire all'idea di Stato laico di Unione Europea laica quella di uno stato svuotato dal religioso
Uno spazio cioè che limita fortemente la possibilità di interazione tra le diversità di dialogo tra le differenze
E di unione europea e questa unione europea che nega riferimento alle radici cristiane dell'Europa nella sua costituzione
Cita a questo proposito un brano interessante della lettera che il Consiglio delle Chiese cristiane di Francia ha inviato al presidente francese Chirac
Prima dell'evoluzione che poi conosciamo bene che ha portato alla l'approvazione della legge sullo sfoggio dei segni abiti con i quali gli alunni manifestano stessi vilmente l'appartenenza religiosa
Dicevano le chiese di Franza compito della laicità non è quello di costituire degli spazi svuotati dal religioso
Ma di offrire uno spazio in cui tutti credenti e non credenti possono trattare di ciò che è accettabile e di ciò che non lo è
Delle differenze nel rispettare delle derive da impedire e queste nell'ascolto reciproco senza far tacere le condizioni e le motivazioni degli uni e degli altri un'attenta e senza storia perimetro a Cannes
Tutto ciò avviene in un tempo paradossalmente in cui le religioni stanno dimostrando invece di poter giocare un ruolo grande per la pace per il dialogo tra i popoli per la fraternità
Anche contro il terrorismo
Fedeli ciascuna allora signore
E per questo fedeli alla sacralità dell'uomo
Il cardinal Custer Presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani si espresse recentemente in questi termini forti non possiamo difende la vita dell'uomo e la pace solo attraverso parole piene
Le religioni si devono svegliare e devono attivare le proprie risorse spirituali di resistenza alla violenza terroristica
E tale le tale presa di distanza chiare pubblica dal terrorismo e ciò che molti giustamente si aspettano oggi tantissimo
Non possiamo fare a questo gruppo
Portare anche la condanna chiara e pubblica di Giovanni Paolo secondo do contro la guerra in Iraq
E ancor più gli appuntamenti che dagli anni Ottanta promuove
Con tutti gli esponenti delle religioni ad Assisi
Un ultimo cenno che credo per noi attivisti posta estere importante per lui nostri interlocutori anche dare un po'un'idea del cammino che stiamo cercando di proporci
Gli atti a febbraio
Nel prossimo febbraio faranno un grande pellegrinaggio a Gerusalemme
In questa città martoriata che da una parte e città crocevia di conflitti ma è anche luogo della speranza del dialogo tra le tre religioni tra le tre religioni abramitiche
Cardinal Martini sempre molto recentemente un articolo apparso su su Repubblica parla di Gerusalemme come città d'amare vi leggo proprio solo in ultimo per prima di lasciare la parola i nostri interlocutori interlocutori qualche passaggio
Non c'è problema di risonanza mondiale che non tocchi in qualche modo questa città o che non possa essere considerato a partire da questa città
In particolare oggi emerge a livello di dramma apparentemente insuperabile la capacità di una convivenza pacifica e promozionale tra i diversi si tratta di imparare a condividere lo stesso territorio e le medesime risorse pur nella diversità delle culture tradizioni e religioni
Chi abita a Gerusalemme sacche vi sono qui a livello di piccole realizzazioni tanti sforzi dei tentativi di dialogo di incontro di comprensione di riconciliazione di perdono
Tra i quali quelli dei familiari di vittime del terrorismo appartenenti sia alla comunità israeliana crea quella palestinese
Noi in Terra Santa andremo anche ad incontrare queste esperienze queste testimonianze e credo oggi possano indire anche sostenerci nell'avvio di questa riflessioni del dibattito di questa mattina
Come vedete dal programma abbiamo tre relazioni la relazione introduttiva
E su questo tema della sfida delle Regioni alla democrazia affidata a Massimo Cacciari che credo non abbia per questa platea bisogno di presentazioni
Tre
Credo che nell'applauso ci sia anche un po'come dire il ricordo della bellissima relazione dell'anno scorso proprio qui a Orvieto di Massimo Cacciari
Filosofo abbiano imparato a conoscerlo prima come sindaco di Venezia e poi in tutte le altre
Occasioni di impegno
Pubblico ante del nostro Paese
Andiamo poi interlocuzioni due voci
Una che proviene dal mondo islamico e l'altra dalla dal mondo cristiano dalla nostra Chiesa italiana
Che sono le voci di Khaled Fouad Allam anche lui presente
Nye già precedentemente sociale Ago insegna
Al all'Università di Trieste e anche all'università di Urbino
E scrive anche su Repubblica quindi stiamo di Platì ormai a anche un trarlo a leggerlo con grande interesse
E poi monsignor Paglia vescovo
Vescovo di una diocesi qui vicina della diocesi di Terni
E anche animatore guida illuminata della Comunità di Sant'Egidio con la quale tanto tante iniziative condividiamo e tante aspirazioni e speranze condividiamo in particolare in questo tempo
Ecco io allora lascio la parola a loro incominciando con Massimo Cacciari
Ma io credo che tutti abbiamo una una sensazione no
Perché certi termini certi
Certi nomi stanno sempre più diventando flatus vocis
Ci sembrava di sapere cosa
Significavano quando ci interrogano perché gli definiamo non sappiamo che dire se siamo onesti con noi stessi
Un po'come ad Agostino capitava col tempo
E questi nomi sono nomi però
Decisivi se noi riusciremo rapidamente a ridefinirle a rideterminare play facendo igiene in un linguaggio che ormai sta diventando sempre più chiacchiera demagogia retorica
Difficile difficile anche combattere questa
Questa epocale battaglia contro un terrorismo
Che non ha più nulla a che vedere con il terrorismo
Che eravamo abituati a definire fino a
Dieci quindici anni fa
E sono un po'tutti i nomi chiave
Libertà nazione democrazia
Che cosa
Che cos'è un soldato che cos'è la guerra oggi
C'è una confusione babelica del nostro linguaggio
Le parole diceva
Con l'autore
Tedesco le pongo le parole stanno diventando porse spugne possono assorbire tutto democrazia
Democrazia The diventando la parola posa per eccellenza ci può mettere dentro tutto una spugna
Tutti sono democratici
Fino a una generazione due generazioni fa definiva ancora un'area vi era chi diceva
In Occidente parlo nei nostri Paesi di non essere democratico di non condividere elementi essenziali della tradizione democratica e chi oggi più non è democratico
Democratici ha un'età di tutti
Ma quando una parola è diventa universale cessa di definire eccesso di determinare cessa di denotare
E occorre ride terminarla perché intorno a questo termine si possa capire chi oggi e democratico chi oggi non è democratico
E quindi si aprirebbe un un discorso che non posso neanche lontanamente pensare di affrontare in dieci minuti che riguarda una critica della democrazia
Critica nel senso letterale del termine
Cioè un'indagine non volta a dissolvere il concetto Marri fondarla critica in questo senso
E invece ne abbiamo paura di sviluppare questa critica
Perché non sappiamo dove andare a parare certo perché perché le vecchie terrà ferme sono state abbandonate non c'è dubbio diciamo
Se non in alto mare certamente molto lontani dal dalla costa dai porti che conoscevamo
E quindi teniamo di affrontare questa navigazione temiamo di affrontare il pericolo di una Ri determinazione di questo termine acquisiamo tutti giustamente così affezionati
E però dobbiamo capirlo amministriamo capire ma il termine diventato una spugna
Il termine è buono per tutti non definisce più alcunché
Che cosa significa che cos'è quale deve essere la nostra mentalità oggi per definirci democratici
Quale deve essere la nostra capacità di innovare per custodire la democrazia non si conserva niente semplicemente conservando
Semplicemente resistendo sull'acquisito non si resiste ad alcunché
Un organismo qualunque di qualunque genere biologico politico si custodisce si conserva quando in grado di innovarsi alle sfide dell'ambiente non quando si chiuderà a fortilizio allora primo dopoguerra inesorabilmente spazzato via
Questa è una legge della vita centra fa
Noi pensiamo di conservare semplicemente la democrazia saremmo i suoi peggiori nemici
Come la ignoriamo
Sulla base di quali idee
Come riarticolino ammise il potere all'interno
Come modifichiamo tutte le sue procedure anche quella di voto so che ne avete parlato l'altro giorno anche quelle dico perché no
Non ci deve essere nulla di intoccabile quando si parte con grande esperimento di questo genere di fronte ad una sfida ambientale così radicale certa così radicali
Una sfida che vuole proprio spazzare via le nostre democrazie
Perché questo è una delle finalità anche evidenti di questo terrorismo no ridurre ogni forma di garanzia al nostro interno fintanto che davvero la democrazia diventi puro flatus vocis
Una pura e semplice procedura attraverso la quale vi siamo chiamati di quando in quando ha delegare tutto ad élite oligarchica ma questo è talmente evidente talmente palese che nel disegno del peronismo di spunti della democrazia attraverso una un meccanismo di catastrofi intermedi interne inclusione dei suoi meccanismi
E allora questo il primo punto
Noi abbiamo bisogno di una visione realistica della democrazia attuale
Che ne sappia denunciare come fanno i buoni medici anche i impietosamente tutti i mali senza nascondo né alcuno
E poi una terapia innovativa
Una critica critica significa questo
L'elemento appunto di analisi realistica dell'ASS dello stato di salute e una
Una una nuova votano la nuova mappa per quanto pericolosa per quanto avventurosa verso una sua ridefinizione questa è la sfida che abbiamo che abbiamo di fronte nella consapevolezza
E qui giungo nel tentativo molto pane Carpio
Di raccontarmi qualcosa nella consapevolezza che democrazia
è un prodotto storico
E che non si può disincagliare una re come fossi un idea
La tonica dal suo contesto reale no democrazia è una un regime politico che nelle sue varie forme comunque deriva da una grande svolta epocale che l'Occidente ha conosciuto
Noi lo chiamiamo razionalizzazione chiamiamolo secolarizzazione
In generale si potrebbe definire così in modo molto schematico un grande processo di liberazione sì liberazione
Dell'individuo dell'individuo
Non c'è niente da fare la radice della democrazia è individualistica ci piaccia o no
Una grande liberazione sì signor liberazione dell'individuo d'ogni vincolo di ordine eccettuate di ogni vincolo di ordine corporativo
Ma questa liberazione dell'individuo da ogni vincolo di ordine ci attuale corporativo eccetera è indissolubilmente collegata a quello che sociologi politologi stoici eccetto l'ho chiamato mai da un secolo e mezzo processo di secolarizzazione cioè non è districarmi del processo di liberazione dall'individuo da un processo di venir meno di esaurimento nelle nostre società
Di quei principi ordinatori
Di ordine metta politico e metafisico che avevano retto la diciamo l'Occidente la res publica Christiana fino alla grande svolto umanistico rinascimentale saremmo degli illusi a pensare di poter distinguere le due dimensioni le due dimensioni sono inscindibili
Saremmo
Ciò chi a pensare di poter come dire da un lato applaudire a criticamente il processo di liberazione dell'individuo da tutti i vincoli di carattere certo vale corporativo eccetera eccetera e dall'altro di via ma non mi va bene
La dissoluzione di quel principio ordinatore sui cui si reggeva la repubblica cristiana decolli sono usciti
Storicamente filosoficamente concettualmente sono assolutamente due facce dello stesso processo e della stessa medaglie
Non solo ma saremmo anche
Diciamo molto ingenui a pensare che questo processo di secolarizzazione razionalizzazione è un processo come dicono molti miei colleghi
Filosofiche e anche credo colleghi sociologi di foie gras sia un processo in cui si afferma un relativismo dei valori
No
Bisogna intenderci certo se per relativismo intendiamo la critica di solvente di cui principi ordinatori Feller tra il sui dicevano il bene il buono il vero
Su cui si orienta a vanno
Un po'tutte le società europee
Fino alla grande svolto umanistico rinascimentale se intendiamo perché l'attivismo questo va be'possiamo anche intendere così ma attenzione
Il processo di secolarizzazione razionalizzazione è per sua natura un processo universale questo un punto essenziale per capire
Cioè è vero che combatte ogni per dirla in modo molto sintetico tirannia dei valori
è vero
E quindi che da questo punto di vista può essere inteso come relativismo e la democrazia sarebbe da questo punto di vista il regime politico che meglio esprime anziché esprima il suo compimento questo processo no
Processo per cui appunto tu critichi e di soldi ogni virgolette tirannia dei valori però attenzione che questo processo si intende
E non può non intendersi se non come un processo universale cioè la democrazia nella sua strettissima connessione allo sviluppo di quel rapporto sociale compresso sociale non produttivo
Che da un secolo e mezzo chiamiamo capitalismo nella stretta connessione con tutto ciò e quindi con un'economia di mercato eccetera eccetera che fa tutt'uno con quel processo di liberazione dell'individuo di cui parlavo
Non si intende non può non intendersi secondo la sua stessa natura se non con un processo universale
Cioè la straordinaria potenza che mette in campo questo processo di liberazione dell'individuo dal punto di vista culturale tecnico-scientifico
è in questo quadro che si inseriscono i grandi successi della tecnica e della scienza dalla cultura occidentale
Sul piano sul piano planetario tutto ciò è universale per sua natura cioè non può arrestarsi in termini locali non è localizzabile è universale cioè diciamo allora il paradosso
è un relativismo universale e non può non essere tale
è la sua logica cioè non può avere non può trovare barriere ostacoli eh sì relativo nel senso che deriva da un processo di secolarizzazione razionalizzazione che libera l'individuo da ogni da ogni dogma da ogni Doni da ogni di fissità
Lo vende lo rende davvero ubiquo nella sua tendenza fondamentale ma nello stesso tempo questo che l'attivismo è paradossale
Perché per sua natura Dead intendersi come universale
Cioè questi idee questi vere sono debbono dispiegarsi sono destinate a dispiegarsi universalmente
Poi che la potenza di questi de la straordinaria potenza di questi dei rispetto anche a tutte le altre culture non ammette localizzazioni non ammette determinazioni locali
E quindi siamo di fronte ad un a questo
A questo straordinario è tipico della civiltà occidentale il gioco tra
Liberazione dell'individuo relativismo dei valori lotta ad ogni dogmatismo direbbero i filosofi no lotta ad ogni tirannia dei valori
Lotta a tutto ciò che che si presenta come già dato acquisito eccetera e nello stesso tempo assoluta pretesa all'universalità di tutto ciò
E quando dico universalità intendo non soltanto l'accettazione come dire ideologica filosofico di tutto ciò ma la vigenza di questo orizzonte di di valutazioni
Sull'intero pianeta
Sull'intero pianeta
La globalizzazione di cui si parla sì certo si presenta oggi in termini assolutamente inauditi ma è nella idea ed è assolutamente illeggibile in idea e assolutamente rigide in mente fin dagli inizi di questo processo
E tutti i più grandi interpreti di questo processo non sempre dette sempre riconosciuto oggi ci si presenta diciamo così in Rete ma in mente è fin dall'inizio in modo assolutamente chiarissimo per spicco evidente
Che cosa
Comporta
Tutto ciò
Se combiniamo appunto il discorso critico nel senso che mi sono spostato di indicarvi iniziale a proposito della nostra democrazia che ripeto è nient'altro che il regime al momento che finita sui dei diciamo
Presenta nel modo più compiuto il processo storico coach cercato di
Di schematizzate no in modo più compiuto
E secondo me per intendere né proprio tutto anche il valore
Bisogna riferirlo a questo quadro generale per Gallone comprendiamo tutta la complessità e come dire se non altro stiamo attenti a non chiacchierata una coppa
Che sa sarebbe un grande risultato
Che cosa significa che cosa comporta se mettiamo insieme queste due queste due questioni allora
E se le vediamo nella situazione attuale cerco di stringere quanto più possono ma le questioni sono un po'complicate come capirete
Cioè con la democrazia
Può la democrazia
Può essere capace la democrazia attraverso un suo radicale ripensamento
Nel senso di un suo rafforzamento oggi è attenzione non una critica ripeto questo essenziale non vorrei essere frainteso nel senso prego indebolirla manda
Innovare la
Per
Perché Possa oggi di fronte alle sfide che si presentano un po'alla democrazia attraverso questo suo radicale ripensamento
Di vedere ripensare anche
I fondamenti
Propriamente relativistici proprio della sua idea
Perché è essenziale questa domanda perché è del tutto evidente io ritengo e sono contento di essere qui a discuterne proprio con foie da questo popolo è del tutto evidente che
Una un
Relativismo universale e cioè quell'idea cui prima facevo riferimento per cui da un lato la democrazia è liberazione dell'individuo individuo attenzione e nello stesso tempo
Questa liberazione delle palme dell'individuo deve valere
Su scala planetaria globale
E quindi vi è implicita nella democrazia questa questo questi da questo fine
Diciamolo all'Agostino con pelle intraday bisogna che tutti entrino nella democrazia
Con pelle intraday come Agostino diceva degli eretici
Già che siamo costretti ad entrare
Se non lo capiscono per conto loro bisogna salvare le con le cattive
Se la democrazia si presenta comunque questo aspetto con questa facies
Non mi chiedo neppure se
Sarà l'arma vincente l'idea vincente nelle prossime e possibile generazioni che condurranno che saranno
Che condurranno la questa svolta d'epoca ma mi chiedo se riusciremo davvero a custodirlo in modo efficace al nostro interno
Cioè io penso che dobbiamo proprio ripensare a questo popolo al alla radice a questo a questa a questa a questo assetto relativistico universale dalla democrazia
E contemporaneamente perché questa è la domanda
La stessa domanda in modo diverso porrei anche alle religioni no
Né oggi parliamo è stato parlato prima delle religioni come fattore di pace ma come le immaginiamo
Spesso a me pare che l'immaginiamo come fattore di pace nella misura in cui pensiamo o speriamo che esse possano
Ridursi quanto più è possibile a
Faccenda individuale
Diventare quanto più possibile cosa del nuove
Oppure come sarebbe bello se ci fosse una sorta di metà religione universale
Nessuno lo dice esplicitamente ma è l'aria che corre
è il senso comune
Non siamo tutti credenti non siamo tutti tendenzialmente naturalmente religiosi
Cercare appunto l'unità in questo relativizza andò tutto
Era in attività l'ho tutto in una chiavi individuale
Da un lato quindi accentuando il relativismo proprio della forma democratica e dall'altro in qualche modo contaminando la stessa testimonianza religioso di queste
Di questo stesso relativismo io credo
Che
Questo
Lo dico in modo molto drastico a volutamente provocatorio questa non è che l'altra faccia del fondamentalismo
Queste tendenze così diffuse
Non sono che l'altra faccia del perché ma perché anche se a livello di pensiero
Potremmo anche concepire questa dimensione puramente relativa puramente nel senso letterale in differente no in cui in questo spazio ogni punto equivale all'altro minuti lui occupa lo spazio al limite del proprio cuore ed è imperfetta convivenze cui Systems con tutti gli altri
L'effetto pratico inesorabile di questa concezione e quello per cui noi diventiamo tanti detti
Non c'è non non ci piove soprastanti diritti
è la ghettizzazione dell'individuo nato a Nizza azione estrema e la conseguenza successiva e altrettanto inesorabile è che traghetti c'è non confronto ma scontro guerra
Quindi è necessario a mio avviso rispondere alle sfide non accentuando
Questo il punto e il paradosso su cui vorrei condurre un po'a meditare ragionate non accentuando quella tendenza universalistiche universalistico universale globale che come dicevo
Ma in qualche modo proprio un controcanto una contraddizione rispetto a questa tendenza
Ma come si fa
Ci sono le possibilità al nostro all'interno di una democrazia di pensata
Di questa
Ci sono testimonianze di questa possibilità perché non possiamo inventarci delle possibilità nei a un operiamo all'interno della storia all'interno di un linguaggio e quindi non non ci si inventa niente si rimescolano le carte che abbiamo
Eh io credo allora partiamo invece dalle religioni io da tempo vado insistendo nell'idea che nelle religioni questa possibilità c'è cioè l'idea
Che i le diverse testimone ci limitiamo al all'aria ci interessa cioè alle religioni abramitiche a quelle
Che oggi sono in campo che oggi sono in discussione
Qualsiasi linea relativistica non sarà che l'altra faccia del fondamentalismo e e e alimenterà il fondamentalismo
Alimenterà quelli accuse no che le nostre società la vostra democrazia è inevitabilmente sarà piccante è inevitabilmente Antea
Per limitarsi soltanto al piano puramente tipologico filosofico ma con tutte le conseguenze che potete immaginare che questo ai può avere
Quindi
Non certo queste la linea Contu ma qual è allora quella dello scontro tra civiltà
Cioè l'idea dunque che il conflitto cercati seguito mentre il conflitto perché se non ci liberiamo da questi idea non se ne esce
Che il conflitto
Quando sia a confronto
E confronto condotto con la massima radicalità
Tra posizioni
Incommensurabili perché è incommensurabile Paul partiamo dal punto di vista teologico filosofico è incommensurabile ma quale pasticcio volete combinare è stato tentato anche da grandi teologi filosofi anche dal dal mio
Da da da quello da me forse più amato il cardinale usando il CED ma con
Sì certe questioni è incommensurabile
La posizione trinitaria cristiana è incommensurabile con la polizia un'islamica
Cosa vuol dire questo
Che quando io definisco l'incommensurabile vita delle posizioni o contro spesso definito la loro assoluti incomparabili taccio è che non si possono parlare mattinate
Questa è la cosa dobbiamo ficcarsi in testa il conflitto non è il mega attivo
Il negativo è indetto in negativo la separatezza la morta separatezza quello ai negativo
Il conflitto sei e confronto e positivo è la vita
Halloween comparabilità incommensurabili tacciono esce il suo primo mondo misura
E Possa razionalmente mettermi insieme queste due posizioni non significa che non possono parlare e la grande teologia e filosofia analogica
E dopo Mina nel pensiero cristiano tempi dominante fondamentali tradizione Bzö Cristiano Maggioni trovo anche nell'Islanda ma che ritrova anche nell'ebraismo
Bisogna far leva su su un pensiero analogico non astrattamente giudicante classifica Antei misurante laddove non ho la misura c'è la guerra cioè lo sconto no
C'era comparazione la comparazione c'è la congettura c'è il gioco in cui io mi avvicino avvicino
La tragedia delle nostre democrazie è che non per in base a tutto il discorso che ho fatto prima che non sopportano la distanza
La distanza tutto uno la coazione all'unità dei domina
Al di là uguaglianza che indifferenza e la vostra tragedia di aver tradotto libertà come uguaglianza
Invece il pensiero analogico un pensiero della vicinanza ci avviciniamo sempre concettualmente posizioni incommensurabile seduto non so la misura dogmatica che dice ecco
Ma un pensiero che avvicina e avvicinando mantiene la distanza
Un avvicinarsi che custodisce sempre in sella a distanza
Questo nelle religioni c'è quest'idea bisogna farla vinyl fondi più conforta con più decisione completezza bisogna finalmente capire che la grande filosofia moderna e contemporanea a queste idee smetterla
Con questi discorsi tela filosofia contemporanea irrazionalismo e relativismo eccetera invece valorizzare tutto questo lei già lunedì questi filosofi
Invece Diana andati nizzardi c'è tutto questo nelle grandi tradizioni teologiche cristiane
Non c'è nella democrazia
Non c'è un politica
Oggi in politica non c'è questa idea
E allora la grande funzione che potrebbero avere davvero le religioni
Discutere di questo baratto incerto io
Cristiano e lungo islamico siamo incommensurabile dove che possiamo decidere chi ha ragione
Io ritengo di aver io credo fermamente nella mia posizione lui nella sua detti ci mettiamo fai detti oppure me ne frego indifferenti polizia cosa me ne frego della Trinità degli anzidetti e tace pensiero debole e via dicendo
Tette altra faccia del fondamentalismo perché quando mi presento all'Islam con questo discorso cosa vi devo dire Seriate io
No non hai nulla a che fare con me è impossibile avere con te nessun rapporto
Eh cosa vuoi delle mie società divengano come la tua ma ma ma ma perché
Invece Ana Lucia avvicinarsi congettura
Qui sta questo seghetto dei grandi del pensiero analogico teologico bisogna
In qualche modo che nei loro termini dopo limiti d'impatto in parlino
Anche le democrazie
In alto in altri termini concludo avevo cosa significa questo
Che noi usciamo dalle rischio dello scontro di civiltà soltanto se riusciremo a vedere il conflitto il confronto nei termini propri
E cioè soltanto se riusciremo a sopportare la contraddizione
Ma sopportarla non nel senso che è un fardello di cui mi carico perché laddove io sento la contraddizione con un peso è chiaro che ne voglio liberale
Sopportare nel senso davvero della tolleranza cristiana e della grande tradizione mistica sua
Togliere portarmi in alto vuol dire tollerare
Portare in alto
Non
Alzare innalzare su nulla contraddizione sapere che la contraddizione
Cioè il gioco di due è superiore alla posizione mica la posizione sua e noi portiamo in alto la contraddizione è sopra di noi stalla contraddizione
Io ho la mia posizione è lui la sua sopra di noi ed il nostro contraddirti
Togliere la contraddizione
Se la democrazia non impara a questo
Non solo non sarà forte abbastanza da vincere il terrorismo ma sarà così debole da implodere
Da implodere
Perché ormai all'interno delle nostre società ci sono gli stessi problemi che ci sono su scala globale non c'è più un centro e periferia al centro la periferia solo appartenuto avremo capito spero almeno questo
E allora questa questione è una questione di politica internazionale o di politica globali abile politica impermeabile politica tout court
E di atteggiamento con quale dobbiamo affrontare le sfide e questo o in altri termini per citare
Isaia Berlino
Quando parlava appunto dal dramma del confronto di valori e diceva è pura utopia volerlo superare
L'universo diceva non è un gioco di pazienza
Di cui cerchiamo di mettere insieme i pezzi
Sapendo che esiste un disegno e uno soltanto esattamente come stiamo ragionando noi politicamente
In cui tutti devono inserirsi no questo è un dogma diceva il grande liberale ma liberale Isaia Berlino
è un dogma diceva quest'idea
Per il confronto di valori che il dramma del confronto di valori sia questo questo questo questo gioco a incastro
è un dogma quest'idea che contraddice tutto il nostro essere ricerca diceva accerto noi dobbiamo scegliere dobbiamo scegliere
Non possiamo chiamarci fuori dalla scelta acquisiamo Elista quell'altro dobbiamo scegliere
Ma proprio questo dover scegliere faticoso drammatico dover scegliere
Ci obbliga nei confronti dell'altro
Perché quando io scelgo dico qua sotto
In questo in questo momento stesso che mi che mi decido è in quel momento stesso avverto con più intensità di drammaticità la mia relazione con l'altro fame perché appunto se io ho deciso deciso rispetto all'Ulivo Rispetto a Luís
Di fronte al suo buon gusto
E allora questo momento di decisione che contraddice ogni facili indipendentismo relativismo e ciò che maggiormente obbliga nei confronti dell'altro
è il momento in cui io riconosco l'altro come essenziale la mia identità perché altrimenti appunto non deciderei e questa decisione invece costa questa decisione in qualche modo giungo a dire mi rende colpevole no
Ma se noi ragioniamo su voi stessi con la necessaria serietà radicalità quando ci troviamo in una situazione in cui dobbiamo scegliere
E diciamo ci costa sceglie ci costa perché ma perché appunto il dover scegliere mi rende in qualche modo colpevole nei confronti di tutte le altre possibilità che non ho potuto scegliere
E qui sta la responsabilità ecco il senso di responsabilità la devo avvertire non possono scegliere ma divento responsabile quando scelgo rispondo ha tutte le possibilità conosce il rispondo e li riconosco perciò li riconosco nella loro possibilità nel loro valore
E io credo che la democrazia debba imparare a ragionare in questi termini
E rapidamente per imparare ragioni critiche e che le religioni possano diventare davvero fattori di pace se esplicitamente conforta direi addirittura con violenza no perché non è dei violenti pur avendoli Benedetto
Con violenza
Richiamare i politici alla loro responsabilità perché ad ottimo questo punto di vista perché ragionino in questi per se le religioni fanno questo diventeranno uno straordinario fattore di pace e uno straordinario fattore non di rimescolamenti di carte all'interno dei regimi democratici ma di una nuova idea di democrazia
Svolgendo il mio accomandita di passare il microfono L'Unità Mortara salutare il ministro Pisanu prezziario aggiunte che ringraziamo Malta
RFI Panahi
Anche lui chiamate in causa è l'ascolteremo tra bene in dialogo anche con il nostro presidente io a destra pasto la parola monsignor Paglia
Che vedemmo fare senza segni con il capo A di Attanà diventi passaggi che ci ha offerto Massimo Cacciari ne approfitta per a per ringraziarlo davvero perché ci ha fatto alzare anche
Pazzini semplificazioni non possiamo permetterci queste proprio perché anche così nel nostro piccolo anche il nostro è un compito molto importante oggi ogni partiamo subito la parola monsignor Paglia per proseguire nella nostra riflessione
Grazie questo grazie per in Consob ma in questo modo Cacciari ecco riscrive anche un po'la spiritualità delle ACLI
E ci permette di essere anche violenti contro il ministro no ma e no io oggi per
Dunque io a me fece impressione qualche mese fa perché sta sotto gli occhi di noi tutti
Una frase di Mario Luzi
Il terzo millennio non poteva iniziare peggio di così
Peggio di così
E noi potremmo aggiungere che dopo gli ultimi fatti di Beslan
Il male ha superato ormai anche la soglia di se stesso Cacciari direbbe indicibile sì oggi anche il male indicibile
E in questo indicibile del male che ci avvolge
Sbalzato
Come una lama avvelenata quell'affermazione di Bin Laden occorre rispondere con le armi al dialogo
E sappiamo che purtroppo non è solo una provocazione
E tuttavia raccoglierla significherebbe legittimare nulla
Rendendo la parte di quel terribile semplificato schema
Huntington ogni anno del conflitto delle civiltà
Semmai è più giusto quel titolo di quel pachistano londinese Tariq Ali che parla invece di scontro dei fondamentalismi
Le civiltà non si scontrano by si sono scontrate
Si scontrano gli uomini che in modo estremo e violento vivono semmai spezzoni di cultura parlare perciò per fare un solo esempio di conflitto di civiltà tra Islam e cristianesimo identificato poi con con l'Occidente
Significa essere di una ignoranza abissale
Sono mille quattrocento anni decano insieme mille quattrocento certo abbiamo fatto le Crociate ma abbiamo anche commerciato abbiamo dialogato abbiamo costruiti torri genovesi a Istanbul abbiamo costruito mezzo Palermo certo
Sullo scontro di civiltà purtroppo affonda le radici nel demone della paura
Un demone che non è affatto innocuo perché spinge verso le reazioni esasperate e portate atteggiamenti unilaterali che esasperano i conflitti il dialogo inveisce
Ha la forza della pace
Anche se oggi ha subito come una grande gelata
E non a caso assieme alla pace
Sembra che nessuna trattativa di pace faccio progressi mentre la violenza alla rottura dei negoziati la guerra delle identità alla forza delle armi siano diventate le regole quotidiani anzi la cultura dominante
E c'è una sorta di delegittimazione del dialogo nel campo dei conflitti
Ma tale del regime delegittimazione è quanto mai pericolosa
Bisogna evitare la reductio ad unum
Del male del pianeta al problema terroristico
Questo vuol dire che il terrorismo va combattuto senza tregua
Ma in modo intelligente
Il ministro ha una storia politica lunga qui nel Paese faccio un esempio come si diceva una volta Haddon Minenna
Il terrorismo italiano
Non l'abbiamo sconfitto bombardando l'Italia
Il terrorismo con globale che è diverso da allora non lo sconto ICI avremo bombardando il mondo
Ma attenzione
Mentre si deve combattere il terrorismo e con decisione
è un è necessario urgente porre una grande attenzione e Cacciari lo ricordava conosciuto in tutto il suo intervento porre una grande attenzione all'impegno
Per costruire la convivenza tra popoli tra culture tra civiltà tra religioni diverse
Infatti supponiamo che farà un anno noi sconfiggeremo il terrorismo
Resta in piedi le trentacinque guerre dimenticate resta in piedi il drammatico divario tra Nord e Sud resta in piedi l'AIDS che continua inesorabilmente a falcidiare milioni di vittime soprattutto resta in piedi io il problema del futuro che appunto la convivenza tra culture popoli FI di DiVersi
è questa la grande sfida di domani che però dobbiamo affrontare sin da oggi
E l'unica strada per la convivenza tra diversi
è solo il dialogo
Il dialogo
Però non come qualcuno lo ritiene una sorta di banale ingenuità o di banale cedimento
Un
Un prete ortodosso rumeno mentre stava in carcere di concentramento diceva io vado su tutte le furie
Quando presentano il cristianesimo Comuna sorta di facile cedimento al male
Come se i cristiani con una male interpretata porgervi del porge l'altra guancia debbono lasciarsi beffare dal male
Non è vero il dialogo non è né ingenuo nel banale è una via complessa
A tua difficile
E l'unica comunque per la pace
La condizione umana è ormai definita dalla coabitazione tra i diversi o dalla vicinanza e sappiamo che la convivenza tra diversi la democrazia poi anche non è facile
Le differenze all'interno della mondializzazione inducono versi individualismi responsabili tribalismo i difensivi nuovi fondamentalismi
C'è gente
Che si sente aggredito e spaesata di fronte a nuovi vicini Leon Montreux troppo grande e quindi si lascia prendere dalla paura del presente e del futuro
E costoro facilmente chiedono alle religioni di proteggere la loro paura magari con le mura della diffidenza
E nascono così fondamentalismi di varia natura che come fantasmi pullulano e inquietano crescono fondamentalismi di carattere etnico o nazionalista che giungono appunto anche fino al terrorismo
E tali fondamentalismi in genere hanno il marchio dell'odio
Se non della lotta al diverso religiosamente o etnicamente ama fatto sempre impressione una constatazione che oggi il cappello un noto studioso
Dell'Islam il quale a proposito del libro di Huntington uno scontro di civiltà diceva
Gli islamisti lo adorano
Portare acqua al loro mulino
Le due civiltà sono incompatibili
Dunque il mondo musulmano ha ragione ha ben ragione di rinchiudersi in un alterità radicale rispetto all'Occidente
Nel contesto della multietnicità del mondo le religioni acquisiscono senza dubbio una nuova responsabilità certo prima chi c'era chi diceva che sarebbero scomparse poi nonostante le religioni e se sono rimaste e assumono un compito non leggerino
S contribuendo in modo determinante nel definire l'identità dei popoli sono poste oggi di fronte ad un bivio
O favorire l'incontro tra i popoli diversi e quindi anche la democrazia
Uno approfondirne i fossati
Conosciamo i drammi i drammatici affetti di questa seconda scelta basta pensare ai Balcani
Nei quali non c'era guerra di religione
Ma le religioni hanno messo benzina sul fuoco io personalmente scusate questa io sono riuscito a incontrare Dakar AGCI a Milosevic lambello vince h a Tudjman e a convincerle ad accogliere il Papa una cosa sola non son riusciti a fare nei Balcani
A far camminare in una stessa strada un vescovo ortodosso e un vescovo cattolico
E va bene purtroppo così
E non erano neppure guerre un del cosiddetto conflitto di civiltà
Visto che noi occidentali abbiamo combattuto assieme a fondamentalisti islamici contro gli ortodossi cristiani ortodossi quindi che lo scontro di civiltà era
E la guerra tra Iran e Iraq scontro di civiltà
Necessario
Che le religioni si incontrino
Perché la mutua ignoranza tra di loro porta all'inasprimento
Tanto che i responsabili religiosi isolati si trovano tra volta costretti in orizzonte troppo nazionalisti e a supportare fondamentalismi etnici o nazionali
L'incontro tra le religioni fa crescere la stima reciproca
Fa scomparso a comprendere che nelle tradizioni religiose
Ci sono fondi dei santità di fede di spiritualità ma basti pensare alla tradizione su Fini o mistica dell'Islam all'all'Aci
Un algerino è stato crocifisso dai suoi corregionali islamici perché predicava l'amore
Per questo è stato messo sulla croce
Gli incontri tra uomini e donne di religione che si sono susseguiti negli anni a partire dal mille novecentottantasei quando Giovanni Paolo secondo radunò i capi delle dei delle d'religiosi delle chiese cristiani
Cristiano e delle grandi religioni mondiali e li ha radunati
Ad Assisi a Roma non sarebbero venuti questo lo dico per gli umbri politici umbri che non hanno il coraggio di mettere San Francesco
Nello Statuto che persino Capitini aveva scelto come emblema della della non violenza comunque sta una parentesi che mi permetterò di ripetere in un altro momento
Questi incontri che la Comunità di Sant'Egidio ripetuto ogni anno hanno messo in rilievo l'utilità
Non solo la necessità l'utilità della reciproca conoscenza l'ultimo incontro fatta a Milano è stato particolarmente significativo perché dalla condanna del terrorismo fatta da tutti in edicola inequivocabilmente
Sia però unito sia giunti anche ad un incredibile dibattito sul nuovo umanesimo e lo stesso stare insieme
Dei cinquecentocinquanta personalità religiose e laici e credenti e non credenti in trentasei dibattiti trentasei forum
Con migliaia di persone è stato uno deve infatti Cacciari che mostra una possibilità
Del convivere
Ebbene io credo che questo incontro
Non vuol dire un facile ellenismo e tanto meno trovare quel minimo comune dei minatori religioso che è assolutamente impossibile comunque sarebbe irresponsabile e io sono totalmente d'accordo
Totalmente d'accordo con quello che diceva Cacciari
Dialogo non è abolizione delle diversità
Non è una marmellata facile nell'arte paziente di ascoltarsi di capirsi di riconoscere il profilo umano e spirituale dell'altro
è un'arte della maturità delle culture delle personalità e dei gruppi tetto perché noi rischiamo di rendere questo mondo contemporaneo e infantile
Con determinate reazioni
L'unilateralismo è sempre figlio della paura dell'ignoranza l'incontro invece tra le religioni favorisce quello tra i popoli così come la loro divisione favorisce conflitti
Faccio un esempio
Se i cristiani
All'inizio del Novecento in Germania non fossero stati divisi
Tra protestanti e cattolici e fossero state Fini
Veramente fedele al Vangelo ma voi pensate che Hitler avrebbe avuto così facile il suo saliti al potere e il suo proporre leggi
Naziste
Pensate che sarebbe stato più facili certo la divisione tra le religioni favorisce il conflitto tra i popoli
Ecco perché dobbiamo tutti concentrare i nostri sforzi nervi apprendere di praticare l'arte del convivere che per secoli è stata possibile
E ma come ogni arte richiede disciplina interiore studio conoscenza comprensione reciproca stima superamento di pregiudizi
E ricerca anche di valori condivisi perché no insomma richiede l'esatto contrario della semplificate pericolosa teoria dello scontro tra civiltà
La differenza che c'è tra le religioni è sacrosanta
Non solo non ci deve scoraggiare e tanto meno impaurire
Essa è parte permettetemi quindi dirlo da credente del disegno stesso di Dio
Ha un valore religioso
La diversità delle religioni
Lo stesso racconto di va bene
Interpretato sotto questa pressione storica perché la Bibbia non è un libro astratto ma anche interpretato sotto pressioni storiche
Ci mostra questo valore l'Autore sacro capitolo decimo del Libro della Genesi presente anzitutto la tavola dei popoli sparsi nel mondo
Nel capitolo undici
Dice che gli uomini volevano farsi un nome solo per non disperdersi
E decidono di costruire a Babele una torre come manifestazione
Di questa unità di popoli e di lingua
Di fronte a questo disegno degli uomini
Dio scende e li disperde su tutta la terra confondendo le loro lingue
Ed io
Che ha voluto la diversità
Contro il disegno dell'uomo di costruire un'unità
Non è solo una realtà della storia
Ha un senso religioso e a dire che noi oggi siamo chiamati e io in questo l'accolgo le parole di Cacciari siamo chiamati a creare una teologia della differenza
Che non c'è
Mentre è molto gettonata la teoria la teologia della comunione
Che poi il problema di Severino
Che è fissato con il principio di non contraddizione
L'autorità
Delle stesse identità nazionali
Non sta nell'omologarsi cosa peraltro impossibile ma nel sapersi incontrare aggregare le razionare conservare se stesse nello scambio ed è qui a mio avviso che c'è quel grande segreto europeo che non è una civiltà
Ma San Gregorio Magno quando Roma era ridotta a macerie e stavano venendo i barbari che non avevano la stessa identica civiltà dei romani Gregorio Magno disse passiamo ai barbari
Accolse
Non è che disse facciamo la vecchia
Accolse barbari Ellington boh nella dialettica perché negare questa Europa che è stata è e deve restare plurale
E purtroppo non so esprimerti lo e questo è il dramma
Dell'Europa
La fede
Ma anche la ragione
Debbono diventare cultura di riconciliazione e di dialogo ossia un modo di vedere largo un modo chiamare senza confini un modo di vivere che non riduce le cose ai propri schemi non mentali
Perché il discorso dell'individuo rischia
Non solo rischia di ridurre il mondo al sei
Di quelle crisi relazionare nelle famiglie le crisi relazionali nelle società nei Paesi dovunque
Mentre siamo chiamati ad aprire la mente il cuore
E quindi credenti e non credenti
Dobbiamo vincere quell'abitudine ad essere sensibili solo a quello che ci sta vicino
O a commuoverci sola quello che ci tocca per ignorare ciò che è lontano da noi
Ti faccio un po'il prete ma comunque permette il prezzo
Il dialogo
E anche una mente per un cuore ospitali a ciò che non ci tocca direttamente ecco perché l'Africa è nostra siamo africani
L'ignoranza funziona dall'egoismo l'ho già detto
E nell'ignoranza appassiscono l'amore la generosità alla guida c'ha la passione il sogno di un mondo
Il sogno di un mondo di pace la carta europea è nata morta perché senza soldi
Tanti Statuti delle nostre regioni nascono morti perché non hanno passione Secondo nascono già morti sono degli abortisti
La forza del dialogo spinge invece ad uscire da sé
Per recarsi nei cuori degli altri
Al fine di ieri e di creare una cultura della pace è quel che fece Francesco d'Assisi quando in tempo di crociata si recò dal sultano a Damietta e Cusano quando lo chiamarono cardinale
Non era già quindi non lo potevano togliere quando lo chiamarono per
Fargli predicare la crociata Croce Cusano scrisse un piccolo libro il De Pace effimeri per dire che non era contro che non avrebbe fatto che era un'idiozia
Esso Francesco ad Mietta non è che andò a fare compromessi di fede
Andò a dibattere
A scontrarsi c'erano Dalia doveva passare sul fuoco
La dire la dialettica parte del diario
E quel che noi chiamiamo oggi lo spirito di Assisi ossia l'avvicinamento dei diversi mondi religiosi sulla via del dialogo del confronto serrato forte ma è l'unica via
Per questo
Il dialogo non deve aver frontiere
E per noi cristiani
Deve anche comprendere il noto precetto evangelico dell'amore per i nemici lo accenno appena in un mondo come l'attuale l'amore per i nemici non è solo una questione etica per eroi
è una questione politica
Perché l'amore dei poi per i nemici vuol dire che noi siamo chiamati ad essere responsabili del nemico
Sconfiggere l'errore fermare il nemico ma cambiare anche il suo cuore
Non siamo chiamati allo sterminio degli uomini
Ma a cambiarli e a bloccare il mare questo sì
C'è una convinzione di fondo quindi il Vangelo in questo senso anche questa dimensione deve entrare nella politica
C'è una convinzione al fondo del dialogo che nel cuore dei popoli e degli enti delle persone
Ci sono gli ideali per la convivenza ed anche forze cieche violente
Certo
Atenagora un grande credente cresciuto nel crogiolo dei Balcani vissuti negli USA e poi eletto patriarca ecumenico a Istanbul diceva
Tutti i popoli sono buoni tutti i popoli
Anche perché se tutti senti
Messina o messianico e l'altro si sente diabolico
Per Luigi Toselli diavolo
Tutti i popoli sono buoni ognuno merita rispetto e ammirazione
Ho visto soffrire gli uomini tutti hanno bisogno di amore
Se sono cattivi forse perché non hanno incontrato il feromone so pure che esistono forze demoniache oscure che a volte si impossessano degli uomini e dei popoli ma d'amore di Gesù è più forte dell'inferno
Così la situazione ebbene
Sconfiggere le forze violente e liberare quelle del bene fa parte della difficile arte del convivere del dialogo che tutti dobbiamo apprendere e praticare e va dalla fine per questo però c'è bisogno di più fede
Di più religione non come diceva Saramago dalla al dopo il l'undici settembre
Scrisse
E a un attentato che nasce da troppa religione no
Nasce da poca religione e anche da poca ragione
Qui mi fermo dopo che la città mi fermo per non invadere il campo questo di più
Di più fede di più ragione noi quando eravamo giovani ci dicevano il supplemento d'anima vi ricordate nuit delle ACLI
De Petro questo di più deve trovare attente sia i laici crede che i credenti ad ambedue chiesta una maggiore audacia perché reale praticare già da ora una convivenza anche nel dibattito sin da ora dobbiamo mostrare che è possibile vivere gli uni accanto agli altri e non gli uni contro gli altri
E qui la radice della democrazia ma soprattutto l'unico futuro possibile del nostro pianeta e permettetemi di concludere dicendo che l'arte del dialogo
Fino in fondo e praticabile sullo da chi in qualche modo uso questo termine applicando l'anno i cristiani
Solo chi alla forza di San Francesco ma dobbiamo aprirci alla perché non abbiamo scelta
Solo chi ha la forza di San Francesco può intraprendere la via del dialogo io so per noi cristiani per voi delle ACLI che cosa vuol dire essere santi
L'amico Santaniello
Una volta in un dibattito se non chiese riecheggiando cambi ma per noi atei cosa vuol dire essere santi e comunque questa tellurica vera seria domanda per salvare il mondo di oggi grazie
Grazie non signor taglia anche per averci indicato delle vie concretamente si chiamano
Di passare la parola ad Allam riprendo alcuni termini che fanno riecheggiando qui oggi dialogo dialettica contraddizioni
Anche il conflitto
Sulla base però aggiunto beige Ceglie aree che ci mette in relazione con l'altro e che quindi diventa la strada possibile per la convivenza per la pace e per il dialogo Perna
Per i multipli questa società anche non può essere che più che multi mitici e talvolta anche questa rilettura di Babele oggi
La parola lei grazie
Sì
Primo punto
Per me è ovvio difficile astrarmi
Nel contesto nel quale
L'umanità attuali avvolta vale a dire per me
I momenti le ore in mesi le settimane tragiche che sta attraversando il mondo
E prima di iniziare
Vorrei dire che le mie parole i miei pensieri
E anche il mio cuore perché si è parlato anche la rescissione della necessità di utilizzare il cuore come fa settore portante
Di un futuro dialogo
Mi pensieri vanno dunque via non lo dimentichiamo a questi due ragazzi
Che sono figlie della nostra nazione
Che sono ragazzetti
Credevano credono a una più umana umanità
A questa ragazza irachena che è scomparsa
E tutti quelli
Che sono morti femminile che muoiono
In nome e poi di una cosa
Semplice e complessa
Che non ha nessun'altra alternativa
Come diceva Massimo
Che la democrazia ma ho le democrazie compiute
E poi le mie parole va no anche
E ho anche il mio sguardo si può avere anche ancora oggi uno sguardo vanno ovviamente a per questi angeli questi tombini divenuti angeli
Della scuola di Beslan
Qui siamo anche noi
E se anche noi
Abbiamo avuto anche la nostra
Sì premi che ha sì la prendiamo come paradigma ecco
Il tutto ciò che può essere un trittico
All'urbana umanità ecco peso le mie parole le peso mille volte
Ecco credo che ciò che è avvenuto
Anche nella scuola di Beslan mi è capitato due giorni fa
Di fare un programma per La sette dove ho potuto purtroppo ascoltare leggere la testimonianza di una maestra che ha vissuti queste ore drammatica
Vestita ma purtroppo il petto peso le mie parole
è un po'la nostra ospite
Perché dico questo
La come Massimo la beni benissimo intuito ecco
E che l'attuale fase
O evolversi
Del terrorismo di matrice islamica
Non è più ormai un semplici terrorismo
Che rivendica una forma di dialettica politica nel quale ci potrebbe essere come in ogni sedimenti e politico
Un aspetto negoziale ecco
Questo terrorismo oramai assunto e palla qualcuno che lavora da oltre vent'anni leggendo Nizzardo questo tipo di letteratura politica radicale politica del radicalismo islamico
Ormai
Una nuova forma o la forma del ventunesimo secolo del totalitarismo
E questo non bisogna sottovalutarlo
Non bisogna sottorete valutarlo perché di fronte a un fenomeno Ottocaro più complesse oggi perché un totalitarismo che esci completamente da un quadro stretto Stato-nazione ma all'interno che voleva all'interno di un quadro un po'come il mercurio agli un quadro globalizzato e modernizzato sì noi non prendiamo coscienza che siamo di fronte a un ha un
A questo tipo di di totalitarismo credo che difficilmente troveremo le capacità interiore ma anche le strategie adeguate
A lottare contro questo questo fenomeno e e credo che fa bene a definirlo come tale il perché sinora non partiamo da questo presupposto
Non viene meno nel nostro stesso di dialogo e soprattutto viene meno come mi è stato chiesto la stessa nozione e capacità che potrebbe avere queste società a costruire o anche per loro uno spazio democratico perché il loro totale rispetto per gli sposi si situa geopoliticamente parlando epistemologicamente parlando come antitesi totale e totalizzante acciocché per essenza
La la democrazia
E gli aspetti e tirrenico quella costruiamo le speranze fondative per noi iniziamo sui processi
Democratici
O sulla questione della del dialogo della relazione fra
Strame la democrazia
Più in là
E con l'alterità come lo potevi definire Derrida UE al diciotto
Come fa anche
Massimo
Credo che spesso comunque noi tendiamo a fare uno sbaglio
Uno sbaglio che ha delle conseguenze
Spiacevole
E che purtroppo tendiamo
Ecco a in un certo senso a a concentrare le nostre capacità a iniettare ecco processi positivi soltanto misurandosi con la dimensione ecco delle scritture ecco
Del corpo dei testi di lista cosa dice il Corano cosa dice l'attraverso profetica cosa dicono le scuole giuridiche
E questa omini prose presenza ecco del
Del del testo del corpus dei testi del sistema la rivelazione come come mediazione umanitaria storia di queste società ci impedisce di
Di vedere poi tutto sommato chi e ci soggetto profondo di questa articolazione
E il soggetto profondo di questa articolazione non lo dimentichiamo mai sono gli esseri umani e nel mio caso ovviamente sono i musulmani
Mi fratelli in umanità e indifesi
E tutto questo ci impedisce di spingere ragionamento su
Da dove vengono cosa penso no
Cosa sono le loro gioie le loro dolori cosa sperano cosa pensano ecco
E tutto questo è un po'annebbiato oggi da da questa dimensione che spesso ci impedisce
Non mi dico voi diceva Massimo e dire di entrare in profondità in questa di pensione che la dimensione analogica
C'è anche uno delle fonti del diritto islamico il T ASS l'analogia Querci profondamente lati della filosofia medievale
Il islamica insisterebbe oggetto di un altro se semina seminario
Dico questo perché parlando semplicemente del Corano ad esempio come lo fanno ad esempio
Tutti quelli della rete lirismo esami coppiette tendono a vedere soltanto una dimensione della dimensione della guerra del conflitto della violenza eccetera dimenticano ovviamente volontariamente questa dimensione analogica
Ad esempio nel gioco delle due verità
Presente nella dimensione
Della rivelazione coranica cioè
La ferita nella storia che si incarna nel nei processi storici
Facci inevitabilmente della nostra fragilità delle ossa credenze delle nostre debolezze le nostre sconfitte e poi la capacità ecco possiamo trovare un meno questo non lo so
A trascendere la la la verità stessa la verità storica stessa per averci Garcia a a alla fruizione stessa di questa dimensione analogica
Che la verità nel nel momento in cui questa abilità poi
Scompare della sua dimensione storica per essere una verità di tipo universale ma questa stessa verità universale ha bisogno come il sangue ecco prima di essere persona
Ecco ha bisogno ecco di questa verità storica
Ecco e queste due dimensioni ecco come una specie di gioco complesso di ascensore che vanno su e giù su e giù in modo continuo ecco attraversano tutto lo diverso ecco del sistema della rivelazione
Ecco perché troviamo nel Corano ossia degli elementi sarà anche violente ma anche dei momenti in cui la verità universale trascende da questa potenza potente ingerenza storica ecco quando e il versetto percorrano dice ad esempio il versetto Vergassola cinque della luce
Ecco un albero un Ulivo né d'Oriente nelle d'Occidente oppure un altro versetto che recita così ecco Abramo non era né un ebreo neutri cioè non un musulmano era un puro ecco
Ecco e dice questo destino ecco
Dell'umanità cioè la capacità democratica e anche e quelle di essere consapevole comunque ci sono due momenti che non sono soltanto contigui ma che sono complementari
Ecco e questa completa complementarità trova la sua fondatezza nell'esigenza stessa della storia e dunque della differenziazione che si
Che risolve e che dovrebbe risolvere la sua dimensione violente attraverso il suo passaggio nella dimensione universale ecco
Però questo è presente nel nell'involucro del Corano però sono lì sì domani più devono sapere
Leggerlo
In teoria iniziali sono qui i musulmani
Perché dico questo perché sino ai facciamo astrazione di tutto questo ecco qualunque sistema della liberazione
Si svuota da se stesso
E diventa mela cosa dice
Ecco codici di condotta Procida strada oppure codici della morte
Dell'orrore come lo fanno
I movimenti del radicalismo islamico
E dico che questo perché spostando la mia riflessione
Poche parole che posso volgere oggi
Non più soltanto sul sistema della rivelazione Mossul esseri umani come diceva che spiega sa se degli esistenti
Gente che piange e chi ride che al cuore che batte che ha paura che si intimidisce che si innamora eccetera
Sino ai non lo aggiorniamo non prendeva in conto tra virgolette in questa materia prima che sono gli esistenti
Ecco
La democrazia cade
Cade
Comune Dal Sasso
Ecco dalla montagna e sprofonda ecco nell'assurdità nel caos nella violenza
Oggi no
E dico questo perché mi pare evidente questo il problema dei Paesi islamici
Non c'è democrazie ce la democrazia non è soltanto più volte ho detto l'ho scritto anche sulla Repubblica
Magari solo questo la democrazia non è soltanto alternanza del potere politico sistema di voto rappresentatività eccetera ma le democrazie una sta cosa che ammessi fondamentale senza il quale in ordine d'arresto
La democrazia e essenzialmente anche educazione
E educazione educazione a essere un uomo
O donna o bambino
Educazione essere un uomo ride uomo nel senso dell'umanità
Educazione sull'uomo proprio di nuovo come diceva benissimo Massimo nella differenza
Ma nella differenza non come moltiplicazione del principio di potenza e di violenza
La differenza
Come acqua allo stesso desiderio dell'umanità Kia
Nella vicina sì alla democrazia
L'altra volta quattro cinque giorni fa citavo proprio il testo di un grande scrittore egiziano Tascio sempre morto nel mille duecentosettantatré che fece questo famoso viaggio
In Grecia ad Atene qual è il suo ritorno in Egitto fuochi ministro alla Pubblica istruzione negli anni cinquanta
E scrisse questo questa bellissima preghiera si chiama preghiera l'Acropoli nel quale
Soltanto il passaggio da fra difficoltà davanti alla Croccolo
Ecco i monumenti della Grecia antica era proponibile sfuggirono così queste dimensioni versa Rizzante ecco della libertà e la dignità come dimensione fondativa dell'educazione ad essere l'uomo
E probabilmente le nostre società
E le società nel mondo arabo islamico
Hanno perso questa dimensione ecco della mula sarà in arabo la Moon hazara e la dialettica all'educazione ecco come si faceva a Baghdad del tempo dei califfi abbasidi ecco intorno al un Cisi molto si mosse con loro e col verbale Kashima la casa l'Accademia
Della Sapienza dico questo perché uno dei drammi e della nostra umanità di non so che conta un po'rallenta
Ecco oggi che rende più complicato la prospettiva ecco di uno stesso orizzonti di speranza meno il nostro compito di di riscatto di studiosi e anche di andare in quel senso
E gli empi impedire questo
Questo ciclo perverso ecco del di una certa dimensione della politica e che poi mentre assistiamo a a un divorzio che il divorzio fra politica e cultura
Non c'è politica senza cultura e non c'è cultura senza politica
Dico cultura ovviamente hanno il senso e il cuore
Di sistemi di conoscitivi eccetera medico cultura cultura nel senso e coltelli continuo interrogarsi di fronte all'altare del continua la continua necessità a trovare dei dei vettori porta dei sistemi ecco dei valori su quali l'articolazione politica può avere la sua vera e autentica dimensione quando la politica si misura quella dimensione dell'alta
E quando la politica accompagna monitora in un certo senso dei processi inediti nella storia e l'accusa complicate logiche in
In funzione dell'istriano questi processi sono inediti
Sono inediti
Sono idee inediti per una serie di motivi su questo
Sul quale non ho molto tempo per
Dilungarmi però l'elenco soltanto la prima cosa che pongo una cataratta crema del del dibattito e che
è ovvio che c'è ma non è soltanto da dal delitto in Torres che ha iniziato a questo
Dal già l'inizio del Novecento esiste una crisi profonda per non dire una guerra la correttissimo lo dice diremo ermeneutica all'interno del mondo musulmano
Su due metodi ma anche i due modalità di Thaci pile quali il rapporto fra religione e società
Tutto ciò che è avvenuto in Algeria vecchia è avvenuto anche in Afghanistan eccetera alla citazione anche irachena sono dei metaboliti sismico di questo conflitti che appaiono sul volo sul posto
E sul rapporto che esiste fra religione e politica sia denso lirismo che non lo sciismo
Ecco la riduzione dei problemi più facile e nello sciismo berlusconismo perché ci sono delle istituzioni c'è una chiesa lo sciismo su un'isola nel suo disco no
E tutto questo si coniuga comunque con l'interrogazione della della democrazia oggi nel mondo nel mondo arabo islamico e non solo
Vale a dire che mi sembra ovvio che comunque la question religiosa nelle sue varie dimensioni urta in pieno
La questione democratica
Perché le dimensioni e la fede caricaturista non tocca soltanto la dimensione della rituali Istica
Ma tocca delle persone fondante sulla libertà che sulla dignità
Le donne i bambini la libertà religiosa
Ecco ci abbiamo un versetto del Corano che recita così l'altra fase di cioè nessuna costrizioni mazze in materia religiosa e però non c'è nessun Paese musulmano a parte la Turchia
Tu che accetta la libertà religiosa religiosa azioni proprie regioni posso farlo
Non posso farlo sarei condannato
Occhetto in pieno ecco a chi sono i processi di democratizzazione e di di democrazia
E poi siamo tutti e ovviamente il peso della storia questo non possiamo analizzare questi fenomeni così complessi senza invitassi quella dimensione la dimensione della storia e anche di una storia recente G8 e la storia del Novecento cos'è stato la storia nel mondo arabo-islamico durante il Novecento vale la storia di un mutamento profondo a società di oggi e completamente diverso ad esempio dalla società
Di mio nonno di mio bisnonno
Si sono ridotte dei sistemi di relazione cranica tribale cioè è venuto di più il principio di acculturazione
Ecco tutti elementi che hanno portato e che hanno fatto crescere l'andamento della crisi profonda all'interno del mondo islamico c'è una crisi sociale una crisi politica una crisi
Anche di architettura ecco e della complessità sociale in questi in queste società
Due cose vanno dette ecco che potrebbe definire ciò che sarà un po'nello scenario del ventunesimo secolo Verselloni andiamo a guardare ad esempio così è stato
Ovviamente sono riassunti superficiale poi ci sono tantissime altre cose però avveduta così come un aeroplano che costerebbe così e con la storia di questo pezzo del mondo durante il Novecento componimenti e la storia del Novecento per il mondo arabo e promuove islamico e la storia g un inedito linguaggio politico che il linguaggio dello stato della nazione
Però torno alla problematica complessa però non mia lunga su questo allorché la nazione e siffatta Occidente sulla base di un paradigma che il paradigma dell'individuo e dunque Rizzoli svolge libertà relazione nel mondo islamico nel mondo arabo si è fatto su un altro paradigma sul paradigma della comunità perché l'individuo era assente
E rappresenta libero marginale ma non fondativo come masse storica come masse Massa sociologica
Nel panorama nel del Novecento la nazione si è fatto su questo paradigma molto ambiguo molto e che etico che ha obbligato indirettamente a privilegiare un certa identità religiosa nella sua relazione alla Poli
Alla politica ecco perché tutti i pesi islamici definiscono la religione islamica otto mi ero lì John vistato o dello Stato Thereau tutto Novecento la posizione dello Stato
Polito logicamente sociologicamente parlando
E quando noi andiamo a guardare le conseguenza di questo metabolismo storico sociale nel mondo arabo islamico possiamo soltanto dire che spesso lo Stato nel mondo islamico si è costruito contro la sua propria società perché è impedito dei processi necessari a definire al passaggio fra comunità individuo o al menti Chimento di un equilibro fondativo fa identità comunitaria identità individuale
Ecco dunque tutto poema dei diritti pieni delle discriminazioni ora c'è una al mondo femminile eccetera eccetera non entro nei particolari
Però lo Stato è stato costruito non ci sono più felici
Non c'è più per il fatto cosa sarà adesso la storia del ventunesimo secolo e credo te questa question time occuperà per buona parte della almeno della metà del del nostro secolo appena iniziato cioè l'intervento secolo una grande questione perché non è soltanto ovviamente è una questione di ingegneria costituzionale o di architettura politica magari ma città non avremo tutti questi problemi ecco la grande questione qui sono i democratici
Per tutto il mondo islamico perché anche le conseguenze enorme
Enorme si musulmani non vogliono decadere ecco nella loro fine della strada loro storia perché è stato anche per loro fra la fine di Baghdad e l'inizio e la caduta dell'Impero ottomano sulla fine hanno vissuto per tre secoli e mezzo la fine la loro storia e teso anche lì queste queste parole
Ma questo la così inedita o che di questo fenomeno ecco proprio perché viviamo in dimensione direi di una collettività internazionale per utilizzare la parola globale Monti Arkestra utilizzata oggi questo i musulmani non lo possono più fare Tassone
Perché non si hanno più soldi
Non si io sono qua con Massimo colui sono qua sono italiano europeo ma sono arabo Demus ma assumo pienamente questi multiple identità posso predilige alle unità sono cittadino italiano e mi considero un figlio di questa nazione maggio sì voglio aiutare il mio Paese e l'Europa non posso farlo da sola
Ho bisogno di voi
Ecco perché il dialogo S esce comunque che lo vogliamo uno della sua dimensione strettamente di confronto testuale
Per toccare direttamente la carne dell'umanità
E si tratta di nuovo lo ripeto insisto spesso su questo su delle esistenti definisse Humanity si possono toccare e si possono di ammazzare fra di loro purtroppo ma ci si possono che accarezzare
E la grande domanda lei e come io posso accarezzare l'altro quando l'altro diverso io ho bisogno di oggi di una dimensione politica
E questa è la politica che deve fornirlo però la politica deve ascoltare anche la cultura senza la quale la politica diventa mera gestione del quotidiano enorme innovazione ecco delle sfide del ventunesimo secolo
E dunque di piombano ad esempio a chi si e se può sembrare retorico ma non lo è
Acquisto del Mediterraneo ci ritrovare uno spazio politico adeguato
Per questi pesi e sovrapposte dell'Occidente da e del e dell'Europa ma che non possono entrare perché di un punto l'Europa va comunque per conto suo tre che però hanno bisogno
Gi spazi di mediazione nel quale la parola di esclusione non sia fondativa passi eliminato dal vocabolario la politica
Come costruire dei ponti istituzionali
Ecco su questo la mia idea poi le palle otto in in altre in altre serie diretto ecco la democrazia la democrazia anche questa dimensione ecco e questa dimensione carnale nel quale i processi storici intere urgono ecco
La tragedia della storia grazie
Giovedì grasso di questi approvati le dicevo però nel mondo a questi bambini Angeli diversa
Grazie anche a far da Allam soprattutto per averci così ha ricordato che sono gli uomini e le donne sanno i musulmani cristiani di carne e sangue alterna dov'era prendere ad essere uomini e donne la differenza che vuol dire
Nel rispetto dell'altro nel riconoscimento del bisogno dell'altro
Persone che si possano possano decidere di uccidersi ma anche decidere di accarezzarti con un'espressione molto bella che ha usato per noi
Ma il nostro lavoro non termina qui c'ha raggiunto il nostro presidente perché la ricerca prosegue con l'incontro con il ministro Pisanu
Credo che molti di quelli che
C'erano l'anno scorso al nostro incontro di studi proprio qui ad Orvieto
Abbiano colto come dire un filo che continua nella nostra riflessione
Quel filo nasceva dalla domanda che ci aveva posto quei il cardinale Tonini
Ce la faremo ancora a vivere insieme
E le parole oggi di Massimo Cacciari di monsignor Paglia e di Khaled Fouad Allam non sono che uno uno svolgimento di quel di quel tema che in qualche modo tutto da scrivere
E credo che questo sia il tema che ci accompagnerà nei prossimi anni
Sia in quel radicale ripensamento come ci ha sollecitato Cacciari
Della democrazia pensando che le regole non sono tabù
Il problema sono i fini
Così come le riflessioni che ci hanno portato qui monsignor Paglia Khaled Fouad Allam
Facendoci capire come quell'espressione che il Papa ha utilizzato ad Assisi
Trova
Nella concretezza anche del lavoro quotidiano che queste persone svolgono le loro diverse
Responsabilità
Trova un filo conduttore che potremmo riassumere così
Al terrorismo senza frontiere
Rispondiamo con il dialogo senza frontiere
Ecco allora che qui si colloca anche il l'incontro con il ministro degli Interni Pisanu lo ringrazio innanzitutto per l'equilibrio con cui gestisce questo incarico
Dedicato all'interno delle responsabilità del nostro Paese
Ma anche per questa sua presenza non fuggevole
E quindi con un intento insomma di di cogliere le sfide le domande
Che una realtà come le ACLI vuole porre a un interlocutore istituzionale
E forse singolare ma non tanto perché ce l'ha detto prima Massimo Cacciari
Che in fondo i confini fra politica interna in politica estera sono saltati non c'è più il centro e periferia
è singolare che durante il semestre di presidenza italiana
Forse l'iniziativa di un rilievo e avremmo chiamato un tempo di politica estera magari un'iniziativa credo anche per volontà dello stesso ministro che non è andata sotto i riflettori
Forse è stata la la più importante iniziativa di politica estera se vogliamo dirla con i termini tradizionali
E credo che riprendere il filo di quella ragionamento di quella proposta
Che il ministro ha ha sviluppato in modo da far sì che il dialogo tra le religioni
Non sia confinato
Ma detto cacciare nel privato
Qualcosa del cuore
Ma invece diventi parte integrante del tentativo di dare una risposta a quella domanda ce la faremo ancora a vivere insieme
Credo che sia la strada che appena abbozzata iniziata
Che occorre percorrere
Ci sono altre due questioni che vorrei mettere all'attenzione del ministro allargando un po'il quadro ma in fondo i temi sono tutti legati
Il primo questa sollecitazione fatta dal suo collega adesso potremmo dire ex collega ormai commissario europeo Rocco Buttiglione nel settimane estive
Avendo avuto modo di incontrare incontrarlo anche di recente
Avete letto tutti di questa sua proposta apparentemente provocatoria
Cioè quella di estendere il diritto d'asilo anche alle persone se trovino in situazioni di disperazione di estrema povertà
è evidente che compare subito l'obiezione ma come faremo a tenerli tutti
Visto che i poveri disperati non sono in numerose infinitesimale
Però il ministro l'altro giorno mi ricordava un passaggio della sollecitudine ora i socialisti e diceva ciascuno viva sulla propria terra nella propria patria però dice quando e come vediamo sotto gli occhi
Molti non hanno più né terra né patria
Nat qualche terra una qualche pazzia devono trovarlo perché la loro dignità essenziale di persone non venga messa in discussione
Forse solo l'apertura di un problema ma nel nostro nelle nostre categorie del diritto
Riconosciamo l'asilo se uno è oppresso da un dittatore
Ma non abbiamo la categoria per comprendere quelle situazioni dove altrettanto la dignità della persona e radicalmente cancellate
Il terzo Laterza sollecitazione che voglio fare al ministro riguarda la legge sull'immigrazione o il tema dell'immigrazione
Lo faccio dicendo le cose con la solita chiarezza anche con la solita diciamo senza ad urlare senza gridare come nello stile delle ACLI
Anche perché ma il ministro lo sa perché ci conosce
Abbiamo vissuto sulla nostra pelle quello che è stata l'identità profonda di questo Paese che è stato un'identità di un paese di emigranti
Le ACLI sono hanno accompagnato hanno vissuto hanno lavorato hanno costruito diritti tutele promozione
Per tanti e tanti nostri connazionali quasi una ventina di Paesi fuori dall'Italia
E quindi sentiamo questo tema ancor prima delle nostre viscere prima ancora che dalla nostra ha ragione
Quelle viscere che sono state messe in tensione dal cambio di un Paese che nel giro di quindici vent'anni da da un paese di emigranti è diventato un Paese che accoglieva immigrati
Un cambiamento tutt'altro che facile
E proprio perché abbiamo dentro questa sensibilità e direi questa storia
Diciamo al ministro che un tagliando per la Bossi Fini ci sembra un po'poco
Forse c'è bisogno forse tolgo il forse di una revisione profonda
Non nel senso di fare una legge all'insegna del buon cuore
Non è un problema di buon cuore
è un problema di immaginare gli strumenti e le modalità per cui quel cambiamento che il Paese ha vissuto sta vivendo
Anziché essere esorcizzato ingigantito ho risolto nelle Paure
Trovo invece gli strumenti ragionevoli
Non solo nel contesto italiano ma nel più ampio orizzonte europeo
Per poter essere affrontato perché e non devo certo insegnarlo io il ministro questo tema ce l'avremo di fronte non nei prossimi sei mesi nei prossimi due anni ugualmente nei prossimi vent'anni
Considerate le cause che sono all'origine dei fenomeni migratori
Ecco allora che qui si pone anche tutto il tema del rapporto con la comunità islamica il ministro recentemente ha al nel Corriere della Sera a diciamo aperto la possibilità di un dialogo di un incontro con una consulta che rappresenti le diverse realtà
Del mondo islamico in Italia che come abbiamo detto dalla giornata iniziale è diventato la seconda comunità religiosa del nostro Paese
Così come ci sono alcune questioni che ci stanno particolarmente care come quella del tema dei ricongiungimenti familiari
Visto che il tema della libertà delle persone di formarsi di vivere con la propria famiglia lo revochiamo in tutti i campi in tutti i momenti a destra e a sinistra
Non non ne facciamo come dire un tema solo per qualche occasione
Ecco credo che affrontare queste tematiche che certamente presentano quella complessità e quella radicalità della sfida da cui è partito
Massimo Cacciari per noi delle attrici o per una realtà che ha una chiara identità da un punto di vista religioso è anche cercare di mettere in campo questa identità come una risorsa
Perché questa transizione questo cambiamento che il Paese sta vivendo possesso una transizione perché a tutti siano assicurati dignità e diritti
Anche qui non è un discorso di buon cuore ci sono già in campo le nostre realtà di servizio
Il nostro patronato il nostro ENEL abbiamo già un contatto quotidiano
Adesso con l'immigrazione
E vorremmo anche che chi ha responsabilità istituzionali
Avesse trovasse come adesso sta facendo il ministro il tempo anche con una forma strutturata come peraltro la legge prevede articolo non applicato dalla legge
Di ascoltare chi in qualche modo tutti i giorni si misura come la difficoltà a gestire questo cambiamento
Lo ripeto è un tema che non sopporta estremizzazioni radicalizzazione grida in giganti venti delle paura
Richiede invece di cogliere queste tante diversità che sono ormai dentro casa nostra
Come qualche cosa che certo ci suscita ci può suscitare paura come nelle diversità ma anche ricordando che le civiltà non nascono dallo scontro nascono sempre dall'intreccio
Dal mettici amento delle culture lo ha detto benissimo qualche settimana fa il cardinale Scola le civiltà nascono tutte da questa intreccio da queste culture che si incontrano anche nella dialettica anche nel conflitto
E questo il nostro intendimento è anche questo il senso con cui operiamo tutti i giorni
Adesso non la faccio più lunga e lascio la parola volentieri al ministro
Quando è stato indetto questo convegno nessuno Dinoi
Forse immaginata
Che l'evoluzione della vicenda i perché in una per quanto più direttamente ci riguarda
Avrebbe conferito una così bruciante attualità
Al dibattito di stamattina
E questo è è un dato di fatto che mi mette in difficoltà non solo dal punto di vista il motivo
Ma
Per l'obbligo che io ad essere cauto
E prudente
Aggiungete a questo la ricchezza l'intensità
Delle quattro orrore Ärzte relazioni chi abbiamo ascoltato e inoltre lei amichevoli provocazioni
Del vostro presidente e vi rendete conto
Delle mie difficoltà
Per fortuna
Non debbo concludere questa discussione
Ma soltanto svolgere un intervento cercando di
Rispettarne
E valorizzarne per quanto nelle mie possibilità i contenuti
Ma voglio prima rispondere come dire a caldo
Alle domande divo
Dico subito che naturale
Che a due anni
Dall'entrata in vigore
Una legge
Complessa
Come la Bossi Fini abbia bisogno di una verifica accurata
Per valutare alla luce dei risultati ottenuti
Ciò che va bene e deve essere rafforzato ciò che non va bene e Pepe essere corretto
Personalmente
Io che non ho fatto questa legge
Ho cercato
Via applicarla
Con fermezza e con umanità
I risultati conseguiti in questi due anni
Mi inducono a ritenere che si possa considerare complessivamente Poseidone positiva anche se non certo esente da critiche questa esperienza
Tra i risultati positivi ricordo innanzitutto la regolarizzazione di circa settecento mila immigrati clandestini che lavoravano in nero
Ai quali
è stato consegnato un permesso di soggiorno un contratto di lavoro
Una posizione assicurativo
Il ricordo
L'argine che è stato posto alla immigrazione clandestina
Con la consapevolezza
Delle tragedie che essa comporta
Danny traffici turpi
Che essa alimenta
Consentendo
Ad un crimine internazionale è sempre meglio organizzato di realizzare
Un cifra d'affari annuale che si calcola in miliardi Diego
E tenendo in Coppa conto
Infine
Delle paure
Che l'immigrazione clandestina suscita nelle opinioni pubbliche europee
Alimentando razzismo e xenofobia
Come il sonno della ragione
Anche la paura genera mostri
Naturalmente sono pronto
Ad affrontare
In maniera esauriente
In qualsiasi sede legati vogliano offrirmi una riflessione sulla legge sul fenomeno che tanto coinvolge la storia e la cultura degli atti Dosso bene
E il sentire comune degli italiani noi siamo un Paese
Che dalla unificazione italiana impone nel girondini un secolo ha mandato in giro per il mondo ventisette milioni di immigrati
E solo dopo il lei mille novecento sessanta settanta
Quando
Il Pd procapite italiano
Ha superato si è avvicinato si è posto al di sopra della media dei piedi allora censiti solo allora abbiamo cominciato a diventare metta di immigrazione raccogliendo fino ad oggi
Quattordici milioni di immigrati il bilancio delle migrazioni italiane e quindi ventisette milioni meno quattordici milioni e basterebbe questo dato
Per il indurci ad affrontare il problema con una certa comporta e compostezza e spirito costruttivo al di sopra delle
Banalità e delle faziosità
Di questo bipolarismo immaturo e a tratti selvaggio
Dunque non e vado la domanda caro Bubba mi offro ad onorarla in maniera più approfondite
Quanto alla questione sollevata da Buttiglione
Io credo che sia una intelligente provocazione che però va posta con molta maggiore cautela in Europa perché
Riconoscere lo status di rifugiato
A causa della condizione economica e sociale significa cancellare la nozione stessa del rifugiato
Io vi ricordo soltanto che durante il semestre di presidenza italiana
Insieme ad altre cose in materia di immigrazione ho cercato di franare la direttiva sul diritto di asilo
Ho raccolto una bozza che se non ricordo male conteneva duecentocinquanta quattro riserve
In sei mesi sono riuscito a ridurle a trenta Marla direttiva non sono riuscito
A portarla all'approvazione perché si è ammessi voluto farlo sapere avrei dovuto accettare un testo che era indietro rispetto alle legislazioni
In essa questo per dir così quale
L'atteggiamento della Europa e dei paesi europei in materia di immigrazione
Ripeto dunque caro Bova parliamo comunque anche di questo ma riservando alla discussione
Tutto il tempo necessario perché io da solo senza avere un millesimo del esperienza delle ACLI avrei in materia molte cose dati
Vengo ora
Alla
Pungente e persuasiva esortazione
Di Massimo
Cacciari
Rivolta
Ai politici
Con l'invito
A prendersi concretamente le loro responsabilità
In materia di dialogo e di contrasto al terrorismo
Io
Cerco di raccogliere con onestà intellettuale
Ma anche con senso di responsabilità politica questa esortazione
E dovendo la buttare in politica video certe occorse non toccanti non suggestive come quelle che abbiamo finora ascoltato
Nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Unione io ho posto all'ordine del giorno come ha ricordato Bobba dei ministri degli interni europei
Il DM il tema del dialogo interreligioso
Proponendolo
Come dire sotto due Aspesi
Da un lato come fattore di integrazione e di coesione sociale nei Paesi europei a forte immigrazione islamica
E dall'altro lato
Come strumento efficace per la costruzione della pace nell'aria Méditerranée
Debbo naturalmente chiarire anche se noi non ce n'è bisogno che ovviamente lo Stato non può entrare nel merito del dialogo interreligioso
Deve soltanto incoraggiarmi
Favorire il confronto tra donne e uomini di diversa fede con la convinzione
Che dialogando le donne e gli uomini imparano a conoscersi a capirsi e a rispettarsi
Penso
Che le istituzioni abbiano il compito di promuovere il possibilmente dal basso a partire dai Comuni dalle amministrazioni provinciali dalle prefetture
Le condizioni per lo sviluppo del dialogo
Sapendo che si tratta inutile nasconderselo di avviare un processo che non sarà Brad né semplice né a Jack Ford
A questo fine
Posso dirvi che sto predisponendo una circolare
Contenente istruzioni di carattere operativo a tutti i prefetti italiani
L'obiettivo anche sulla base di esperienze fatte in altri Paesi specialmente in Inghilterra e quello di promuovere ad ogni livello la nascita di gruppi multietnici e molti religiosi per il diario
Penso che l'iniziativa ossa trovare adesioni e vasto sostegno al di fuori delle istituzioni nella realtà così ricca
E varia del libero associazionismo italiano
Vorrei ancora chiarire che l'iniziativa della Carta europea sul dialogo interreligioso il ludico come una nota di ottimismo
E nata appunto in Europa
Nonostante la sede istituzionale
Forse più attenta alle magnifiche sorti e progressive della moneta unica piuttosto che alla forza uniti fa dei valori religiosi
Posso anche aggiungere però
Anche con un leggero fremito di orgoglio
Che la carta
Nonostante tutte le resistenze è stata poi adottata
Dai capi di Stato e di governo
Taluni dei quali forse volevano giustificarsi per il no incomprensibile che avrebbero detto al riconoscimento
Delle radici cristiane dell'Europa e poi i contenuti di quella carta sono interrati
Nel piano d'azione europeo e per la lotta al terrorismo dopo Madrid e da ultimo nella dichiarazione congiunta Unione Europea Stati Uniti d'America sulla lotta al terrorismo
Quella targata
Afferma tra l'altro testualmente che il dialogo interreligioso può aiutare le nuove generazioni di europei ad esitare gli errori del passato
Va da sé
Che si allunga agli errori del comunismo e del nazifascismo
Insisto con questa
Sottolineatura riprendendo spunti che son venuti dalle relazioni
Perché il nazismo e comunismo non sono soltanto
Come è stato detto
Gemelli eterozigoti concepiti
E alle fatti il luogo
Ma sono anche
Fratelli maggiori del radicalismo islamico
Il quale
Il quale come ha scritto di recente John Gray
Sebbene pretenda di essere anti occidentale
E formato tanto dalla ideologia occidentale quanto dalle tradizioni islamiche
Al Qaeda e un prodotto degli stessi ideali moderni e anti occidentali che essa pretende di Abate
Tocca a noi cristiani come naturalmente a tutti gli uomini a tutte le donne di buona volontà
Trasmettere ai giovani
A tutti Gionfalo
I valori della tolleranza del pluralismo e della centralità della persona umana
Valori che appartengono con eguale intensità al patrimonio spirituale delle tre grandi religioni monoteiste
La tenda del dialogo del rispetto reciproco e della pace
La tenda che secondo l'attività nel destino del Mediterraneo
Deve sempre a vivere un lembo alzato per chiunque voglia entrare
E quel lembo dobbiamo alzarlo Novi per i primi sapendo di compiere anche una precisa audace e rischiosa scelta politica
La recrudescenza del terrorismo islamico in queste ultime settimane ha riaperto il tema del dialogo con l'Islam ma come dialogo tra gli Stati
E le collettività musulmani
Il terrorismo
Islamico è ormai un terrorismo globali
Le sue organizzazioni sono le carte da una ideologia universale
La sua arma più potente e la stessa religione islamica
Che però però viene usata per un fine che riguarda poco molto poco il destino dell'uomo
E molto invece la conquista del potere
La conquista del potere e il vero scopo del terrorismo di matrice islamica
Che in questa luce ci si mostra per quello che un fenomeno politico di natura totalmente e irrimediabilmente eversivo
Questo è vero per i Paesi islamici che col terrorismo hanno dovuto fare i conti per primi
Ma è anche vero per re lei Società europea forte immigrazione
Dove negli ultimi quindici anni sono venute emergendo sparute minoranze violente che c'era e Tano diga egemonizzare la grande maggioranza degli immigrati musulmani
Proprio questa egemonia
è uno dei temi cruciali
Che dobbiamo affrontare sette come ho appena detto il problema e politico e in quanto tale richiede risposte politiche
Queste risposte
Fanno cercate partendo secondo me da una elementare verità
E la verità e che oggi
La stragrande maggioranza dei musulmani
è fatta di moderati
Mentre gli integralisti e gli estremisti sono solo una piccola parte dei frequentatori delle moschee e delle scuole coraniche
E questi a loro volta sono una parte assai esigua
Della comunità di immigrati islamici in Italia si tratta al massimo del cinque per cento
E allora per noi italiani il problema la questione principale e come dare voce al novantacinque
Per cento è come scegliere gli interlocutori più idonei per aiutarci a capire le loro esigenze è costruire insieme un il processo di integrazione
Un processo lo ripeto
Che non può poggiare soltanto sulla tolleranza e la conoscenza reciproco e anche qui bisogna essere chiari
Perché tolleranza e conoscenza reciproca sono condizioni necessarie ma non sufficienti
Occorre anche la disponibilità ad accettarsi reciprocamente
Che occorre ancora di più
La disponibilità a riconoscersi in un minimo comune denominatore di valori e di norme condivise
La sacralità della vita umana
Le regole fondamentali dello stato di diritto le regole della nostra casa Democratic
Deve essere il chiaro a tutti
Che la casa democratica come la Società aperta ed è aperta a tutti in ma è è chiusa ai faziosi agli intolleranti
Per loro non c'è
Non deve esserci posto
In nessuna società democratica
I nostri interlocutori dunque sono tutti gli islamici moderati
Gli immigrati che vengono da noi nel rispetto delle regole per lavorare e migliorare le loro condizioni diritto
Anche per questo noi dobbiamo fare quanto è possibile
Per sottrarre questi immigrati alla emarginazione sociale all'isolamento culturale a tutte quelle condizioni di rischio nelle quali alligna la mala pianta
Dell'estremismo e della violenza politica indiscriminata
Il nostro correlatore
L'immigrazione islamica in Italia non è una realtà così consolidata e conosciuta come quella francese
Io sono stato invitato di recente
Da un intellettuale musulmano a seguire la figlia
Della Francia
Ma
La realtà musulmana francese altra cosa la prima moschea di Parigi mi pare il chi è del mille novecentoventi
Quanto ancora ecco risale ancor prima ha quasi un secolo di vita
Esiste già seppure fra tante contraddizioni e punterà alle violenze della R. islamizzazione ma comunque esiste già un Islam francese
Fatto di cittadini francesi di religione islamica che parlano perfettamente il francese frequentano le scuole pubbliche possono accedere ad importanti
E cariche pubbliche
Di recente è stato nominato il primo prefetto di origine musulmana non si contano gli IAT letti
Musulmani che militano nelle organizzazioni sportive francesi e sono diventati dei Bignamini di tutti i francesi
Certo in queste condizioni non fa meraviglia
Che il Consiglio islamico
Francese sia stato costruito secondo uno schema
Eletti
Solo in parte elettrico
La situazione italiana è diversa
Da noi è ancora scarsa l'organizzazione delle collettività islamici
Il larga parte costituite da persone entrate illegalmente nel Paese poi regolarizzati
Da noi
E molto più accentuato il Clara Halter il plurale delle comunità
Che rende assai problematico l'uso dello strumento costituzionale dell'intesa
Da noi il Leo autorità statali io per primo non sono non sanno ancora dire se hanno una conoscenza sufficientemente approfondita di questa magmatica
Realtà
E proprio la consapevolezza di questo stato di cose
Che mi ha spinto a porre il problema della creazione di uno strumento che possano aiutarci a comprendere a conoscere meglio la realtà del mondo
Islanda
E ad individuare i problemi veri della integrazione
A questo dovrebbe servire la Consulta islamica
Che tengo a ribadirlo non è
Non vuole e non potrebbe Meyer essere un luogo di effettiva rappresentanza dei musulmani italiani
Al contrario Essahyi almeno nelle mie intenzioni soltanto un organismo di carattere consulti
E in quanto tale formato da personaggi di mia fiducia che sceglierò per essere chiaro tra musulmani di lingua italiana di sicura fede democratica e di profanata lealtà istituzionale
A queste persone chiederò pareri e orientamenti per affrontare una serie di questioni di notevole rilevanza ai fini
Non della assimilazione non dell'assimilazione ma dell'inserimento nelle nostre società degli immigrati islamici
Non mi riferisco soltanto alla scuola al mondo del lavoro e del tempo libero ma mi riferisco per esempio anche all'assistenza religiosa nelle carceri negli ospedali
Alle aree di sepoltura islamica nei nostri cimiteri alla macellazione delle carni
A tutte quelle pratiche religiose che sono entrate nel normale costume di fitta
Degni di dei nostri immigrati
In conclusione e naturalmente mi riferisco ecco questo non volevo trascurare lo al tema cruciale della formazione degli Imam
I quali devono parlare italiano
E dare garanzia assoluta
Di rispetto della nostra identità nazionale e dei nostri ordinamenti giuridici e politici
In conclusione
Io credo
Che questa sia la via dei per da percorrere se vogliamo favorire
Anche con l'approvazione della legge sulla libertà di culto la nascita di un Islam italiano non dunque di un Islam in Italia
Non una collettività chiusa in se stessa e potenzialmente ostile
Ma una collettività
Aperta ed integrate
Fatta di cittadini italiani che parlino di tale mi italiano che si riconoscano nelle nostre leggi che rispettino la nostra identità religiosa e culturale
Con la certezza che noi rispetteremo la loro religione e la loro cultura
Io so benissimo so benissimo che si tratta di un cammino incerto
Lungo aspro
Ma proprio per questo dobbiamo imboccarlo al più presto possibile
E di buon passo
Tutto questo ma non spaventati chiarito premesso come si dice
Nelle nei rituali parlamentari
Voglio arrivare concludendo
A
Chiarire una questione che negli ultimi tempi mi è stata posta quasi in termini di sfida
Quella di dire con chiarezza chi sono e dove stanno gli islamici moderati
Mi sembra di avere chiarito fino a questo punto che almeno per me
L'Islam moderato e precisamente l'Islam del dialogo possibile
E allora
Se non vogliamo nasconderci dietro la questione semantica
Possiamo tranquillamente affermare
Che gli islamici moderati in Italia e in Europa sono rappresentati
Dai frequentatori pacifici delle moschee e da quel novantacinque per cento di immigrati che non frequentano né moschee né materassini centri culturali islamici e sono venuti qui per cercare pane e lavoro
E col sincero proposito di rispettare le nostre leggi e i nostri ordinamenti
Io non mi interrogo perché non sei rete
Sono i loro orientamenti politici
Mi basta sapere che proprio per la condizione di vita che hanno scelto essi sono oggi tra due fuochi
Quello del fondamentalismo islamico che pretende di a Moggi e Monique Zarlino e quello bella islamofobia che lei perseguita alimentata dall'estremismo
è naturale che essi vogliano allontanarsi dall'uno e dall'altro fuoco
Per vivere in pace nella società che li accomuna sono dunque questi islamici moderati
E per quel che ho appena detto sono loro i nostri naturali gli alleati nella lotta al terrorismo e alla violenza politica
Basta saper parlare con loro e soprattutto saperli ascolta
Parallelamente
Io considero moderati
I governi Dei Paesi islamici che hanno le laicamente il realizzato la distinzione tra religione e politica
Affrontando anche per questo
La più dura direi tale devastante aggressione del terrorismo islamico
Anche qui
Non mi interrompe almeno per ora sul tasso di democraticità dei loro ordinamenti ne passò al vaglio della mia cultura politica i loro comportamenti né sottopongo ad esame preventivo gli orientamenti della loro politica estera osservo soltanto
Che ancora più di nuovo essi sono esposti alla minaccia del terrorismo islamico
Più Dinoi ne hanno patito l'aggressione e più di noi sono dunque gli interessati a contrastare e sconfiggere la minaccia terroristi ecco perché considero questi governi come naturali alleati
Dell'Italia dell'Europa e dell'intero Occidente nel tentativi fu di dare una risposta compiutamente politica al terrorismo internazionale
Anche in questo caso si tratta di trovare il terreno politicamente più propizio caso per caso per dialogare realizzare con loro le necessarie intensa
Concludo davvero
Noi dobbiamo
Prendere atto che in Europa ci sono diciassette milioni di
Islamici un milione
In Italia
E questo vuol dire per non citare altri feriti religiose
Che ormai
La diversità religiosa e una dimensione ineliminabile delle società europee
Come tutte le diversità
Essa può essere fonte di arricchimento reciproco e di comune elevazione morale e civile come ci ha spiegato monsignor Paglia
Ma proprio per questo sarebbe un errore imperdonabile è una colpa
Inesplicabile
Se noi il riducessimo ha motivo di contrasto o peggio ancora di conflitto
Sono convinto che la democrazia europea si rafforzerà
Se è riuscita a creare le condizioni migliori per una vera integrazione degli immigrati laboriosi e pacifici la base di partenza il pluralismo
è stato detto in tanti modi lo ripeto anch'io il pluralismo è il fondamento & rinunciabili di ogni democrazia
E quello religioso caro monsignor Paglia lo è più di ogni altro
Ma quest'ultimo il pluralismo religioso per essere fecondo deve sapere rispettare la bellezza e la peculiarità di ogni fede
Ce lo ha ricordato qualche mese fa l'Imam dell'Università Cattolica Giorgita un il primo al mondo a ricoprire un incarico di questo genere egli ha sostenuto che necessario celebrare la diversità delle feriti e intervenendo
Sulla pazzesca questione delle crocifisso nelle nostre scuole
Ha detto io mi batto
Per il mantenimento del crocifisso perché il crocifisso giustifica la mia presenza integrale l'altro
Non vuol dire dimenticare la propria identità aggiungo io vuol dire affermarlo Contra
Ricordo peraltro che l'identità plurale è una caratteristica delle
Come chiamare dell'immigrazione musulmana europea e segnatamente di quella italiana sia sul piano religioso su sul piano ideologico culturale ali giuridico delle provenienze nazionali non c'è Islam più plurale di quello italiani mi vien difficile immaginare che un Islam plurale non possa essere pluralisti osservo da ultimo che lo stesso Corano
Descrive bene il pluralismo quando afferma testuale ad ognuno di voi abbiamo assegnato una figlia
E un percorso
Se Dio avesse voluto
Atto di voi una comunità uniti ma ciò non per profanare qui in ciò che FIAT dato
Gareggia atti dunque nelle opere buone che addio tutti tornerei
Egli vi informerà delle cose per le quali ora siete in discorsi
Se sapremo essere tolleranti e pluralisti
Nel nostro approccio alla questione Islamic
Il sogno unipv di Abramo sarà alla portata del momento di storia che stiamo pisello lo credo profondamente
Tre cose brevissime conclusi
Aspettiamo la convocazione al ministero
Adesso abbiamo detto solo in
Neve battuta sulla legge l'applicazione ai problemi le domande le questioni che incontriamo
La seconda che la città di queste consulte presso le prefetture
Deve essere accompagnata Ugo a cerchi concentrici più ampi nella società civile
Università perché si formi pensieri e azioni modalità comuni noi stessi da più di dieci anni a Modena facciamo ogni a non incontrò cristiano musulmano che in qualche modo anche il frutto di questa cultura che sta maturando
Nostro patronato ACLI ci sono ormai operatrici e operatori che vengono dal mondo che parla la lingua araba e che vengono dal mondo musulmano solo l'intreccio di quelle persone che qua dall'AMCI ricordava costruisce quel tessuto connettivo vitale
Della democrazia
E in ultimo credo anch'
Che gli aspetti anche simbolici sono essenziali per per dare forma a questo itinerario e non H caso stasera alla piazza del Campidoglio a Roma nel momento in cui sarà fatta memoria delle vittime dell'undici settembre ci saranno leader
Religiosi cristiani
Mussulmana ebrei saranno poi presenti
Anche nella giornata di domani dove concluderemo il nostro incontro sempre a Roma con la giornata l'interdipendenza
Chiudo con un pensiero che traggo dal Papa Giovanni Paolo nel messaggio inviato alla Comunità di Sant'Egidio a Milano quando dice di io stesso oggi indica una nuova strada da percorrere con coraggio il nome di Dio e pace
E chi usa il nome santo di Dio per benedire la guai il terrorismo maledice anche la causa per cui combatte e si allontana da Dio e ripete il Papa nessuna guerra santa solo la pace e Santa
A Sala buon appetito
Possiamo ossia possiamo iniziare se vi accomodate
Diamo il via ai lavori del pomeriggio che come avete visto anche questo questo sì sono molto intensi
Abbiamo o meglio avremo con noi cinque ospiti
Alcuni sono già arrivati altri arriveranno a momenti
Invito anche le persone che sono all'esterno della struttura addentrare ci sono ancora posti quest'oggi
Possono venirsi accomodare in sala
Bene diamo Quintiliano
Ai lavori appunto di questo pomeriggio
Presto sarà con noi anche la signora ministro Stefania Prestigiacomo
Sono già con noi come vedete la mia destra Giuliano Amato
Anna Maria mattoni alla sinistra
Paola
Paola Bignardi
Maria Rita Lorenza
Grazie il cuore di essere qui con noi questo momento di riflessione insieme
La sfida che affrontiamo nella sessione di questo pomeriggio e tra le tre che abbiamo messo al centro dell'attenzione nel nostro incontro di studi quella che per prima è stata posta nelle nostre democrazie
Il ministro delle Pari opportunità che sarà qui tra noi tra pochi minuti star rappresentare l'importanza del tema nelle istituzioni
Eppure a ben guardare il lavoro fatto e ancora ampiamente insufficiente
E negli ultimi anni non solo non sono stati fatti passi in avanti
Ma si è addirittura tornati indietro
Se osserviamo al mondo intero ci accorgiamo della qualità del problema
I due terzi degli analfabeti sono donne
Solo nove capi di Stato e tra i primi ministri sono donne
E sono dati tra tanti che si potrebbero citare e anche se guardiamo al nostro Paese non ci attendono buone notizie
Pur essendo cresciuto notevolmente il numero di donne che lavorano e che hanno raggiunto posizioni importanti nel mondo del lavoro
Anche se con differenza rilevante entrare area del nostro paese come ha fatto rilevare una recente indagine
Del nostro istituto dell'Iraq fa
Dicevo tra il mille novecentonovantatré e il due mila tre sono sensibilmente diminuite le donne parlamentari il cui numero complessivo inferiore al dieci per cento delle assemblee
E anche nei comuni non è diverso con soltanto l'undici per cento di donne sindaco nei Comuni con più di quindici mila abitanti
Ma non vogliamo oggi limitarsi ad affrontare questo aspetto
Come avete notato si è scelto di parlare insieme del problema tra uomini e donne non è un caso che sia io voleva appunto della presidenza
A a presiedere questa sessione
La sfida dei generali
Interrogazione talmente le donne ma anche gli uomini
La democrazia come abbiamo lentamente imparato UE per tutti o non è
Abbiamo scelto di parlare di generi di assumere questo termine non in modo assoluto ma critico senza prescindere da un dato di natura senza volersi associare
A quanti tendono a cancellare le differenze tra i sessi o a ridurla a semplice Effetti di un condizionamento storico-culturale
Vorremmo quest'oggi seriamente a riconoscere i conflitti ancora aperti e complessi nella nostra società
Ma provare a insieme immaginare il superamento della rivalità tra i sessi
Non si tratta tanto infatti di avanzare rivendicazione di un generale ma di rileggere alla democrazia come luogo di incontro tra i generi
Ne vorremmo che uomini e donne qui pensassero insieme la democrazia
Lo dico senza ambiguità una politica senza le donne non è politica umana
L'attuale democrazia con il predominio assoluto di un solo genere non è ospitale per nessuno non per le donne ma neppure per gli uomini
Ecco perché diviene urgente ineludibile se vogliamo ridare vigore alle nostre democrazie porre il tema della conciliazione di tempi stili luoghi della politica
Ed ecco perché abbiamo chiamato oggi vi ringrazio ancora di cuore persone impegnate in attività differenti ma tutte decisive per la governance del nostro Paese
I già citati l'onorevole professor Giuliano Amato che è stato presidente del Consiglio ed è uno dei padri della nuova carta costituente europea
La dottoressa Anna Maria Artoni che e presidente dei giovani imprenditori vicepresidente di Confindustria
Che appunto ha lavorato opera in per appunto la promozione delle donne nel mondo del lavoro
La dottoressa Paola Bignardi presidente dell'Azione cattolica associazione a cui siamo legati da un'amicizia vorrei dire fraterna che ha vissuto nelle scorse settimane un'intensa esperienza spirituale associativa allo metto a cui personalmente o attraverso i mezzi di comunicazione penso molti di noi siano stati vicino
Maria Rita Lorenzetti Presidente della Giunta regionale dell'Umbria
Da lungo tempo parlamentare della Repubblica
Che vive
E affronta anche come amministratore non solo come politico ma anche come amministratore appunto l'essere donna
Al servizio della cittadinanza
Ci raggiungerà appunto
La
L'onorevole ministro Prestigiacomo che appunto e ministro le pari opportunità parlamentare e imprenditrici
A loro vogliamo chiedere a ciascuno per il proprio ambito d'impegno
Di spiegarci come interpretano questa sfida così importante per il nostro futuro li ringrazio
Partirei dall'onorevole Amato
La questione di cortesia di a di ordine alfabetico e in questo caso coincide anche con la cortesia lasciamo
L'ultima parola le donne d'altra parte sapete capiamolo i luoghi comuni ma insomma così che naturalmente
Bene vi ringrazio io proverò brevemente a toccare
Tra i punti
Chi sono i seguenti se davvero
La democrazia
Abbia bisogno di entrambi i generi ormai li chiamiamo così e la gente non capisce perché si chiamavano sessi in italiano poi non so se siamo diventati tanto puliti da non poter usare neanche per la parola linee generali
è una
è una traduzione che in italiano significa molto del Gender inglese insomma da dal tant'è che diciamo che comunque se sia un elemento caratterizzante come veniva ora detto della democrazia la compresenza paritaria di maschi e femmine
Se
Serra alla a far funzionare avremo quello
Entrambi
Se per averli entrambi abbia senso promuovere l'eguaglianza attraverso quelle che si chiamano azioni positive
Che poi sono delle protesi legali che cerca mo'transitoriamente di sostenere ciò che altrimenti non si reggerebbe finché superato l'ostacolo si riesce ad andare diciamo con metodi naturali
E infine vorrei brevemente toccare un tema che molti amano scansare
Chi è quello posto dal cardinale Ratzinger se la famiglia
Fondata sul coppia
Sia o meno un ingrediente essenziale di una società che fu
Primo punto francamente
Talmente contraddittorio che permangono delle diseguaglianze tra i sessi da mettere proprio in discussione le fondamenta stesse bene abbiamo
Cioè sembra che noi non riusciamo ancora a renderci conto chi è possibile dire cicche la nostra nome una democrazia
Per questa sola è semplice ragione ci offendiamo ci domandiamo che cos'è forse non è un regime fascista forse non è un regime totalitario forse non è un regime autoritario
Ma è di sicuro un sistema non democratico perché viola quella che la direi il tratto di identità irrinunciabile di una democrazia che quello che c'era si
Con un cittadino indipendentemente da una serie di condizioni tra cui il senso è uguale a qualunque
Guardate che la società del cioè il il mondo è stato cambiato nel corso dei secoli attraverso questa lei lei va la lenza
Sì del principio che tutti gli esseri umani furono creati uguali
Nella storia dell'umanità in fondo ha cominciato a cambiare questo lo ammettono tutti laici o religiosi che siano quando le le le due prime grandi religioni monoteiste ebraica e cristiana hanno costruito insieme
Il principio che prima non esisteva
Secondo cui tutti gli esseri umani devono riconoscersi come i quali in quanto sono tutti figli dello stesso Dio fatti ad immagine del medesimo
Questo implica diciamo come principio una fede religiosa non può disossato uno per qualche parte mai stato questo principio
Che ha fatto entrare nella storia l'idea che tra noi greci e i barbari non è ammissibile il confine che noi greci abbiamo stabilito tra noi stessi bar
Dovrà
Questo l'esistenza di quel confine era assolutamente compatibile con le regole della civiltà greca da quando è arrivato il messaggio in particolare cristiano va detta la verità ma è anche Giuda Ico
Entrata una contraddizione nella storia
Tutte le volte che qualcuno era greco rispetto a qualcun'altro che rimaneva Barbara Rossi creava una contraddizione
E qualcosa necessariamente doveva entrare in moto perché la contraddizione venisse eliminata e così poi ricordate che appunto c'è una Costituzione che quella americana che di sicuro una delle più belle che siano mai state scritte che fondata sul principio che Odorici un Mambelli Nuer qui ai piedi qualche tutti gli esseri umani furono creati eguali però però i neri non lo erano erano addirittura schiavi mentre questa parola veniva scritta in quella stessa società e le donne
Erano assoggettare tutti maschi
La democrazia riesce ad essere tale quando elimina questa contraddizione sia chiaro
Giustamente la democrazia viene definita non come un mondo realizzato ma come un potenziale che tocca a noi saper realizzare
C'è sempre un dislivello
Terrà ciò che una democrazia contiene indizi e le realizzazioni concrete che noi siamo in grado di darne e tuttavia e in quanto i dislivelli vi siano noi stiamo inneggiando alla democrazia
Negare il principio che ogni essere umano è uguale all'altro significa negare la democrazia
Seconda questione
Che se volete
La stessa problematica ma vista in un'ottica perdonatemi utilitarista in un'ottica in un'ottica di efficienza primo argomento che ho svolto
è un argomento come dire di principio
L'argomento ineludibile della eguaglianza fra nove
Il secondo argomento è che una democrazia non è in grado di funzionare come dovrebbe essere violato il principio ci sono delle conseguenze che non attengono soltanto
Alla violazione dei diritti che vengono mi sconosciuti
Ma è l'intero sistema che cominci a funzionare fa al summit
E quindi per usare il linguaggio non dei filosofi ma degli economisti
Una Democrazia occhi viola l'eguaglianza i quindi ragguagli Anza di genere è una democrazia che diviene inefficiente
Non funziona perché
Perché una democrazia forte è un sistema preferibile ad altri in quanto attraverso i meccanismi che ha di riconoscimento dei diritti o che dovrebbe avvenire
E di autorappresentazione delle voci perché in democrazia ciascun a titolo ad esprimere le proprie domande le proprie preferenze attraverso questi meccanismi
Pone sul tavolo di chi decide tutte le questioni che hanno ragione di essere risolte perché sono questioni quali sono non lo possiamo sapere a priori sono quelle che consideriamo questioni
Sono quelle che nell'ambito di una comunità organizzata appaiono come
Questioni non risolte
Allora se le nostre voci sono abilitati ad esprimersi si sono ascoltate i sono raccolte all'ora non si creerà nessuna sacca di insoddisfazioni complesse
Di frustrazioni da essere ignorati ma ci sarà comunque quella discussione quella decisione che avrà funzionato se tutti saranno stati presi sul serio ebbene è evidente
Che un sistema
Virgolette democratico nel quale la donna
Non è in condizioni o di esprimere le proprie domande o di essere partecipe della stesura dell'ordine del giorno di coloro che rispondono alle domande quello è un sistema che ha bloccato per metà
O che vede le questioni che ha di fronte e che deve risolvere con un'ottica che ha un'ottica partigiane parziale e l'ottica della cultura degli altri
Bastano pochissimi esempi possono sembrarvi retorici ma essenziale fargli
Insomma il ricorso alle armi che è una questione problematica per tutte per mille ragioni viene visto dalla donna che molto più madre di quanto l'uomo sia padre
E questo non c'è nulla al mondo che non posso eliminare fino a quando non renderemo incinte i maschi
Cosa che però la tecnologia non esclude mio amico cardinal Tonini teme che possano inventare anche questa
Però sarebbe divertente ci sono alcuni film che già si ce l'hanno resa divertente questa storia mamma papà in cinto anche Mastroianni buonanima restò incinta in un film se non ricordo male ma sola a parte questo la donna che è molto più madre di quanto l'uomo sia padre
Immediatamente reagisce all'ipotesi dell'uso delle armi ponendo sul tappeto il rischio della vita per i figli in una colpirmi in sistemi politici a cultura maschile
Questo è addirittura oggetto di ironia si sa non si possono usare le armi perché poi al primo soldato che muore le madri cominciano a protestare ma chi ha detto che le madri abbiano torto quando cominciano a protestare se i figli muoiono in guerra chi l'ha detto che abbiamo letto potrebbe far sì che siano loro a dovere
Siano loro a sapere a valutare meglio di altri i costi dei benefici
E questo è un punto importantissimo questo è un punto importantissimo
Probabilmente tanti interventi che abbiamo avuto sì noi ci fossimo trovati con
Assenti decisionali con una maggior presenza femminile forse la cosa sarebbe andata diversamente ma io voglio fare un altro esempio se volete più terra terra
Che mi è già capitato di fare che riguarda le nostre esperienze più vicine insomma io sono tra quelli che pensano
Che se una oggi in Italia qualcuno ha nel bilancio pubblico dei soldi a disposizione e questo non è molto chiaro se c'è ancora qualcuno che nel bilancio pubblico a dei soldi a disposizione francamente ma a
Assumendo che via via io sarei portato a dire che piuttosto che ridurre cd qualche centesimo l'IRPEF a tutti quanti se garantissero il pieno tempo a scuola i nostri bambini sarebbero molto di me farebbero molto di
Allora
Può darsi che io abbia una sensibilità femminile che io sia una donna mancata mamma allora meglio così ma certo in un sistema decisionale in cui ci fossero più donne
Che decidono questo tipo di alternativa verrebbe valutata diversamente da come e oggi valutata
Il che vale anche per la gestione delle impresa come a me è capitato proprio con quel giovane signora bionda che vedete alla mia sinistra che è molto brava
Della della raccomando perché io sono vecchio Reja giovane io io prima o poi insomma mila vero ritorno lei ha davanti molti anni e vale la pena che gli abbia ma ci siamo trovati a discutere insieme
Ecco del problema dei servizi
Chi è dobbiamo avere sul territorio tenendo conto della crescita dei bambini del dell'evitare l'esclusione dei più piccoli eccetera
è stata lei per prima a dire lei che gestisce il prese che più che non
L'asilo di impresa serve l'asilo del territorio
Perché tutti i bambini e non soltanto quelli delle donne o dei padri occupati riescano a socializzare in queste strutture collettive
Può darsi che lei sia soltanto intelligente ma io sono pronto a pensare che se lei fosse maschio forse era vedrebbe in modo parzialmente diverso ecco che qui c'è
Questa attenzione alla eguaglianza di tutti i bambini e non soltanto all'o sgravi pare i propri lavoratori o proprio lavoratrici del peso dei
Terzo punto è una leva di democrazia l'eguaglianza di genere
Quindi oltre ad essere un principio essenziale di democrazia
Oltre ad essere un principio necessario per farla funzionare in modo efficiente e anche una leva per accrescerla per farla venire
Non c'è dubbio che i la storia vicina e lontana ce lo dice
La nostra storia ormai un po'lontana del sessantotto ma in sostanza il Sessantotto fu
Nella sua avvera sostanza nella sua vera essenza
La ribellione delle donne contro diseguaglianze strutture gerarchico autoritarie che negavano i loro diritti impedivano la famiglia fondata sull'affetto
Anziché la famiglia fondata sulla gerarchia del capofamiglia non è un caso che il vero miglior frutto poi gira gira del Sessantotto fu quella riforma del diritto di famiglia e tutto quello che ha perché ha accompagnato questo qua
Che
Che è stato raggiunto in Algeria pochi giorni fa
Perché dell'agosto la legge
Nuova il Codice di famiglia nuovo algerino voluto dalle donne algerine che rimuove certo degli ostacoli all'eguaglianza
Che noi formalmente nel sessantotto non avevamo più cioè il fatto che il marito lo sceglie il papà o il fratello maggiore
In questo
è una cosa che sta venendo meno oggi in Algeria noi non l'avevamo già più nel sessantotto però avevamo che sull'educazione dei figli sulla scelta della residenza esso tante altre cose
Era il capofamiglia per definizione il maschio quello che che che doveva decidere ora i la democrazia è fondata sulla convinzione
E sull'intesa e sul consenso è fondata sull'autorevolezza non sull'autoritarismo l'autorevolezza e morale non è suprema zia o gerarchia giuridica
Ecco de in sessantotto ha ha creato nei rapporti tra i sessi questo tipo di domanda e di aspetta
E questo è secondo me una delle leve più potenti
Che potremmo avere a disposizione o che potrebbero avere a disposizione le società islamiche per arrivare ad assetti effettivamente corrispondenti alle ragioni della democrazia
I diritti delle donne sono forse la parte preminente
Della democratizzazione delle società Islam
Non a caso ancora vi accorgete bene ha fatto il governo italiano a mandare una donna
Per questa tragica vicenda di queste nostre due ragazzi una donna che si sta rivolgendo ad altre donne
Per le quali è senza senso
Che siano state rapite queste due ragazze
Tragicamente
Esistono dei maschi per i quali ciò non è senza essere
Ma ecco qui vedete queste Ittiti intersecarsi tra diritti e sostanza delle soluzioni
Le azioni positive possono servire
A volte dispiacciono
Appaiono in qualche modo diminutivi e riduttive
Ma ma a volte possono essere necessarie quando siete in una fase di transito e la consorteria degli interessi precostituiti riesce a fare da tappo o da precluso
Non ha senso l'azione positiva la quale dica assume in ogni caso una donna purché sia don subito
Ma certo l'azione positiva rancori dice a parità di
Dovendo scegliere Scelli in base a questo è da ritenere legittima come illegittima è stata ritenuta negli Stati Uniti altrove ed è da ritenere utile io ero inizialmente contrario alle quote in politica mi sono convinto che era necessario introdurle sia pure come misura transito con norme che dico no puramente e semplicemente non pre costituiscono il risultato perché questo violerebbe la volontà degli elettori ma per le liste dei candidati
Nessun sesso sia rappresentato per più di una data percentuale con una sanzione per i partiti e i gruppi politici che non rispetti no questo equilibrio
Vorrei che una misura del genere non durasse internamente
Vorrei che poi potesse camminare e sono convinto che camminare beh sulle sue gambe
Ma appunto io ho sempre pensato che per i veri riformisti il miracolo che conta non sia la moltiplicazione dei pani anzi miracolo pericolosissimo per certi
Perché poi insomma chi fa i miracoli lo fa senza pagare la farina ma il nostro problema è che noi non li facciamo i miracoli e qui diventa disavanzo moltiplicazione dritta Kristel pronti
Problema che
Che chi lo fece due mila anni fa francamente non aveva ma a vuoto l'altro miracolo fatto senza miracolo ma quello che noi dobbiamo saper realizzare è alzati e cammina
Però noi non possiamo fare il miracolo per farla passare
Noi dobbiamo creare delle condizioni pratiche concrete per farlo alzare dopo che si sarà alzato dovrà camminare sulle sue gambe le donne riusciranno a camminare sulle loro gambe
Non dimenticate che questa cosa bella sotto rappresentanza politica delle donne e quanto di più ormai intollerabile esista in un Paese nel quale ai massimi livelli dell'istruzione arrivano con risultati migliori dei maschi donne in maggioranza Cuesta e la verità avrei detto le nostre università ormai un amore hanno più donne che maschi e queste donne sono migliori dei maschi
Il maschio come è noto è più infangando
Il maschio come è noto tende non è che le donne siano perfette ecco c'era una sciocchezza del femminismo che diceva che le donne introducono solo amore bontà perché non sono competitive Nostro Signore le perdoni per una bugia così clamorosa perché le donne sono competitive
Però non c'è dubbio che insomma affrontano le difficoltà prendendo le direttamente il maschio possibilmente la gira e questo infatti si vede dalla politica l'Ulivo alla Casa delle Libertà aggirare l'ostacolo da aggirare usanze che siamo maschi possiamo fare
Allora camminerà però la protesi temporanea essenziale un ultimo punto e mi scuso
Ma che voglio solo sottoporre alla vostra attenzione
Ed è questo che una una democrazia secondo la nostra Costituzione non soltanto una comunità asse di individui maschi e femmine muniti tutti di pari diritti
Ma è anche una comunità s'di comunità trans una comunità di formazioni sociale è un antico principio chiedi matrice culturale cattolica ma che è stato accettato in realtà da tutti è che tutti riteniamo implicare quella che è l'ossatura fondamentale del sistema
Oggi
Una domanda che ci che ci troviamo davanti a S. la famiglia io io dico lo dico io non necessariamente quella fondata sul matrimonio dell'articolo ventinove
Ma la famiglia fatta da un padre e una madre dei figli
E ancora la consideriamo ancora una formazione intermedia essenziale per la
Funzionalità della nostra società e l'equilibrio dei rapporti fra di noi
Io interpreto in questo senso
Le domande che ci ha posto il cardinale Ratzinger questo istante davanti alle quali invito i cattolici a non schierarsi con loro necessariamente e i laici a dire Ratzinger il solito reazione
Ecco merita una attenzione profonda e uno
Cioè
Merita
Merita un attenzione profonda da parte di tutti perché la domanda che Ratzinger pone nella società del nostro tempo per mille ragioni
Si stanno creando canali di RAI
Porti molto diversificati se volete aiutati anche dalle tecniche dalle tecnologie che consentono di fare artificialmente ciò che ai tempi dei nostri nonni si poteva fare sono in natura
Se no non succedeva
E lei i e in una fase nella quale
Il rapporto tra i sessi è diventato più difficile perché il maschio era abituato a rapporti di dominio
E tende spesso a ritrarre anzi davanti al rapporto con una donna che non è più disposta ad essere dominata dallo stesso tempo la donna
Vive una stagione di libertà che in più circostanze le fa ritenere tra il fastidioso il superfluo avere un maschio di tutto
E con la domanda di Ratzinger io la riassumerei così
Possiamo pensare ad una società nella quale il rapporto maschio-femmina
è tutto esaurito dal rapporto d'amore tra una madre e un figlio
Oppure c'è bisogno di ricostruire il rapporto tra D'Amuri dei tra ma una società ha bisogno di Adamo intesa e non soltanto di età e dei suoi figli
Ecco questa la domanda che Ratzinger apposto è una domanda enorme che cosa dire dei punti veri e che va a un nodo cruciale di questa evoluzione peraltro naturale giusta sacrosanta che ha portato verso l'eguaglianza tra Dinoi
Ma a questo punto come sempre ci pone davanti ad un bivio perché nella storia degli uomini il bene e il male non sono mai separati a priori via via che la nostra storia prosegue si presentano davanti a noi come dei bimbi
E noi dobbiamo fare delle scelte
E queste sono uscente che abbiamo tutti davanti ho finito
Ringrazio
L'onorevole Amato per queste queste riflessioni credo che finestre momenti stimolanti ringrazio anche in quest'ultimo riferimento alla lettera del cardinal Ratzinger che penso sia stata discussa anche in maniera superficiale e approssimativa troppo in queste in questi mesi passati
E che invece giustamente va ripresa con quell'attenzione e proprio per quella domanda così complesse che a cui non si può dare una risposta facile e scontata
Vorrei ora dare la parola al la dottoressa Anna Maria Artoni
Partendo proprio da una riflessione che faceva l'onorevole Amato
Che appunto la grande domanda ce la donna affronta in modo diverso taluni aspetti della vita questo ero l'affermazione in una certa misura no leggendo
Anche la sua esperienza
Sì chiediamo e forse anche nel mondo così complesso
Dell'imprenditoria esiste questa possibilità di interpretare al femminile la professione e poi la propria vita
Buon buon pomeriggio a tutti e grazie ovviamente per l'invito devo dire che io condivido
I ragionamenti di che ha fatto onorevole professor Giuliano Amato proprio perché ha evidenziato quelli che sono i temi e il tema principale legato proprio alla democrazia
E ha evidenziato anche molto chiaramente
Anche soltanto l'accenna hanno che l'altra metà della parte democratica anche la la democrazia economica cioè la partecipazione delle donne all'interno del del mercato del lavoro e comunque all'interno di quel circuito che il circuito dello sviluppo del Paese
E oggi infatti io penso che propria difficoltà delle donne a entrare comunque a far parte ancoraggio di questo circuito sia una delle storie più più evidenti che ci sono oggi nel nel nostro paese ma comunque ancora in generale in Europa
E
Io sono convinta che la presenza di vari generi cioè di entrambi i generi ma in generale che il tema dell'inclusione sia
L'elemento che può spingere l'economia del ventunesimo secolo a ad andare avanti a costruire un nuovo modello di economia
Che consente poi a tutti di sopravvivere in una competizione che sempre più globale e quindi anzi è poi quello è l'unico credo vero segnale di civiltà e di sviluppo che veramente si può dare né a maggior ragione oggi è importante parlare di questo ed è importante parlarne proprio anche all'interno del mondo del lavoro
Il il fatto che l'upupa azione femminile sia un problema che va al di là di quella che è un rapporto tra sessi e sicuramente dato anche dal fatto che esiste una relazione diretta tra la partecipazione femminile al lavoro e la diffusione del benessere cioè i Paesi nei quali la diffusione e quindi la percentuale delle donne occupate è superiore
Sono anche molto inferiori i disuguaglianze diseguaglianze lenta nel Paese spesso e dato che da questa
Diciamo considerazione di tipo economica o eticamente deriva anche un'altra considerazione di tipo più strategico cioè investire a favore delle donne vuol dire investire direttamente proprio sul benessere e sulla diffusione della ricchezza dell'intera società
è evidente che in una famiglia monoreddito si vide meno bene di una famiglia buone un doppio reddito quindi e proprio per questo motivo che l'attenzione in principale nodo della dell'agenda politica si deve concentrare proprio in questa direzione
E storicamente purtroppo l'Italia e l'Europa lo dedicato poco a questo tema sicuramente negli ultimi anni
Del passi in avanti si sono fatti questo lo dimostrano anche i dati che vedono crescere e il numero delle donne occupate in modo in modo forte però purtroppo siamo ancora molto lontani da un obiettivo fissato a Lisbona che vede l'occupazione delle donne al sessanta per cento
Fissata appunto dall'Europa che dell'Italia veramente molto indietro tre che siamo
Intorno alla poco più del quaranta per cento se non se non sbaglio quindi e le gli interventi in questa direzione devono essere ancora molti devono essere forti e non possono non comprendere l'intero sistema politico quindi mi aggiungo anch'io alla una delle considerazioni fatte prima sul tema delle quote perché pur essendo anch'io un po'perplessa inizialmente nel credo nel mercato e quindi credo nella logica della domande Offerte quindi nel merito della capacità ma è evidente che quando c'è una percentuale così bassa di donne che partecipano l'attività politica è necessario intervenire per far sì che ci sia invece la opportunità di aumentare appunto il numero le donne quindi credo che sia questo che credo che sia stato questo un passaggio estremamente importante e che non può non mi auguro anch'io che preveda un periodo Breve di questo di questa di questa modifica per vedere poi aumentare notevolmente il numero di donne in modo automatico e non in modo accompagnato
Sperando poi di togliendo la invece la situazione non ritorni come prima questo ovviamente dipenderà molto da noi soprattutto e nel mercato le donne nel mercato del lavoro le donne purtroppo occupate sono ancora troppo poche
Oltre ad essere poche in generale soprattutto le donne che hanno diciamo le donne in età più matura con il le le donne che hanno più di almeno più di cinquant'anni dove tra l'altro era anche una forte componente culturale tutti diva appunto di di di vederla donne impegnate al mercato il lavoro oggi comunque sono ancora moltissime
Troppo ancora troppo numerose le donne che lasciano il mondo lavoro la nascita del primo figlio
E questo è e continua ad essere un problema forse il problema più importante
E come dicevo prima è sicuramente un elemento culturale che spinge a occuparsi principalmente della famiglia e quindi anche questo è un tema che sul che occorra parecchio tempo ovviamente per per essere sono attizzato e comunque per modificare quelli che sono gli atteggiamenti e comportamenti
Ma è comunque ancora forse un po'troppo forte in Italia la tendenza a pensare che sia la donna che se debbo occupare della propria famiglia e chi sia proprio soltanto un affare privato e tra l'altro se poi facciamo delle guardando le ricerche nell'analisi del del tempo dedicato in generale di delle donne che lavorano in più che hanno e che hanno anche famiglia le donne lavorano in più degli uomini dalle nove di quindici ore la settimana quindi questo vuol dire che il carico
Delle donne con famiglia che devono anche lavorare diventa diventa difficile da da sostenere e quindi come poter intervenire quando la maternità ma non solo l'assistenza agli anziani sono il problema principale delle donne che si entrano nel mercato del lavoro perché poi insolito si fanno figli nella nella prima parte ovviamente della vita ma ci si deve occupare dei propri genitori e la propria famiglia nella seconda parte
E quindi è evidente che gli strumenti che devono essere militare messe a disposizione devono essere diversi ma devono essere legati soprattutto ai servizi quindi è soprattutto lì che si deve investire
E indubbiamente ultimamente ci sono stati dei segnali che se commesso vanno nella direzione giusta cioè gli aiuti economici gli incentivi all'Ascoli secondo figlio che promette sono estesi anche al primo la volontà di andare alla direzione di investire mettere a disposizione degli aiuti per la costruzione degli asili nido ma bisogna fare molto di più ma questo non basta lei è impresa e tra l'altro nel nostro Paese sono piccolissime sono piccole e quindi faticano anche a trovare delle soluzioni di questo tipo
è sempre più importante Andrade Rizzi nella direzione invece di investire sul territorio quindi le imprese si che collaborano all'interno di un territorio e quindi insieme si stringe una grande alleanza proprio sui servizi dedicati al servizio delle al proprio al a sostenere alle donne a lavorare tra l'altro anche qua delle statistiche dicono che investire sulle occupazione delle donne di fatto genera lavoro ovviamente perché più si lavora più sono anche i servizi e quindi i lavori che devono essere creati terrei consente alle donne di lavorare quindi lavoro che genera lavoro credo che se non ricordo male nessun cento donne in occupati in più si possano creare quindici
Posti di lavoro in più quindi insomma paradossalmente è un meccanismo virtuoso e quindi credo che anche il proprio per questo motivo si debba investire in questa direzione
Anche qui però credo che non sia sufficiente e cioè che degli asili nido ok abbiamo tutti i servizi a supporto ma sono necessarie anche i servizi di trasporto del territorio perché la mobilità a maggior ragione oggi
è un altro dei problemi principali dell'accompagnare il bambino nell'orario giusto prima di andare in ufficio
Ma anche delle politiche del della giusta nel tempo anche questo è uno dei degli a spetti che ritengo siano
Perché anche di impresa con delle nuove esigenze del mercato del lavoro e quindi l'avvicinare questi questi due mondi in modo costruttivo anche qua dialogando e non è cercando di di i conflitti Naturally trovate le soluzioni sono certa che possono portare dei vantaggi
Alle in prese ma anche alle persone occupate lenta dell'impresa cercando appunto di conciliare dei lavori che vuol dire soltanto l'impresa flessibile vuol dire che anche l'asilo deve avere gli orari che siano ragione riterrei poter consentire alla alle alle alle donne di stare all'impresa il poter lavorare quindi sicuramente dei ragionamenti in questo senso sono sempre più importanti anche perché poi e lì che si che si deve lavorare poi l'investimento personale che le donne possono fare cioè quello di studiare di più investire sulle proprie competenze e questo è il la prima il primo elemento ma che oggi e già viene fatto buon Dante mente cioè le donne studiano di più le donne sono sempre più formate sono sempre più preparate
E se il livello di formazione personale e più elevato
Sicuramente è più facile anche arrestare il mercato del lavoro o comunque ritornarci dopo ma anche questo è un altro aspetto importante cioè il momento in cui si rimane a casa per la gravidanza comunque per la nascita di un figlio
Anche qui nel momento del reinserimento lenta ma l'impresa è necessario proventi investire in formazione perché il tempo corre le imprese hanno necessità di investire sempre di più di essere sempre più qualificata e quindi perdere un anno può essere effettivamente un problema se poi non si investe nella formazione delle persone che rientrano nel nel mondo del lavoro
Nel mondo dell'impresa invece segnali sono positivi cioè mentre dell'occupazione che nel mercato lavoro inciso e di dipendenti le donne continua a essere ancora poco nel mondo dell'impresa sono moltissime le donne che creano impresa soprattutto le donne che hanno né meno di di quarant'anni cioè dai trenta denso M fino ai ai trentanove anni addirittura sono circa il quarantuno per cento tra donne e uomini e donne che creano che creano nuove imprese e quindi è un numero estremamente interessante tra l'altro lo si può vedere anche nel mondo la rappresentanza nel Movimento Giovani Imprenditori a parte che hanno scelto un Presidente donna ma anche il la classe dirigente
Del regionale o territoriale comunque composta da un trenta per cento di donne quindi effettivamente il mondo dell'impresa sta cambiando più rapidamente questo prato che sia un segnale assolutamente positivo
In generale anche per avviarmi la conclusione io penso che investire sulla donne quindi la donna sia la vera protagonista dei dei dei prossimi anni e proprio nell'evoluzione delle società e proprio perché anche all'interno dell'impresa
Come in generale all'interno delle delle società non le donne non alzano la spada anche in questo caso le donne hanno degli atteggiamenti più concilianti più costruttivi arrivano dritto al punto quindi portano una serie di valori che non devono vedere l'annientamento delle Mico Manzi il credo che lo stare insieme quindi le a vedere i in donne e uomini in un giusto equilibrio all'interno del del del mondo del lavoro sia un è un punto di forza perché integra e valorizza sempre di più differenze e peculiarità di entrambi i generi come del resto persone più giovani persone meno giovani cioè io tanto si parla del passaggio razionalizzano e l'impresa io penso che invece la grande
Il la grande fatica che allentano interessi deve fare quello delle vede R coesistere più generazioni riuscirà a prendere il meglio di ciascuno perché da una parte c'è una grande esperienza una grande capacità una grande conoscenza
Del mercato dell'impresa stessa e di patrimonio di valori e dall'altra c'è tutto quel che nuovo purtroppo invece oggi si tende a buttare via una cosa o l'altra e quindi non si investe molto sul futuro o sulle o sul patrimonio che che si possiede
E l'altro elemento credo che sia l'altro elemento fondamentale cercare di ragionare nella direzione le donne non parlando più di diritti e non solo di diritti perché quelli bene o male voglio dire li abbiamo in una democrazia e i diritti ci sono
Ma di valorizzazione delle differenze perché nome le donne comunque non sono uguali e il la una volta capito questo che sembra forse una banalità forse si riesce a dare anche delle risposte diverse a domande che per forza sono diverse grazie
Ringrazio la dottoressa Pattoni credo che ci abbia dato alcuni spunti molto molto interessanti anche qualche segnale positivo questo aspetto che ha deciso proprio in conclusione su questo miglioramento rapido
Della situazione rotondo del mondo e l'impresa un segnale al punto che dobbiamo cogliere che sappiamo appunto che non è facile portato trasportare nel mondo della politica ma che può essere certamente deve essere utilizzato
Credo anche che sia importante sottolineare quanto veniva detto rispetto ai servizi alla persona
Richiamo parole che perno gli attivisti sono importanti Chongwang apportate dunque il far comunitario molla il legame con il territorio quali importanti servizi per accompagnava le tombe dell'ingresso nella permanenza del mondo del lavoro e ancora il tema della formazione che veniva citato anche qui richiamo i nostri la nostre campagne sui diritti
Formativi individuali che anche in questo caso ma anche per le donne potrebbero essere una risorsa preziosissima
Dopo ora la parola alla presidente nazionale dell'Azione cattolica Paola Bignardi voglio cogliere anche l'occasione per salutare ringrazia monsignor cambia sì Colombia sia l'assistente generale dell'Azione cattolica che è qui con noi
Come come ho già detto stiamo vivendo una stagione bella in questa fase tra le associazioni al mondo ma il canale che la loro presenza qui tra noi
Che una cosa anche importante che ci arricchisce
Che ci fa davvero contento
A Paola Bignardi chiediamo in particolare avere una riflessione riguardo intanto al mondo e l'associazionismo anche noi abbiamo difficoltà a questo riguardo e poi
Riguardo a come nella noi cristiani affrontiamo stiamo affrontando iniziamo ad affrontare e a volte questo questo tema
Ringrazio anch'io del dell'invito che mi è stato rivolto ad essere presente qui non solo per l'interesse di questo dibattito ma per l'interesse a quell'altro dibattito che riguarda i rapporti tra le associazioni ecclesiali in questa fase della vita della Chiesa italiana
Che è un dibattito un confronto un dialogo che sta conoscendo una stagione di di straordinaria ricchezza e di particolare valore
Parto da qualche considerazione relativa proprio al mondo dell'associazionismo alla alla realtà di fatto che si registra potendo fotografare
Un mondo associativo quello dell'ambito che io conosco che quello ecclesiale
In cui mi sembra che sia possibile cogliere tanti dei dati di
Come dire di presenza troppo silenzio osare troppo defilata della donna spesso a fronte di realtà in cui la cui composizione ampiamente femminile parlo per non parlare dei problemi di casa d'altri della mia associazione dell'Azione Cattolica che è una realtà nella quale di aderenti sono costituiti per il sessantacinque per cento da donne
In cui
Moltissime sono le donne che hanno impegni di responsabilità nei livelli più di base della vita associativa
L'Azione cattolica e radicata nelle parrocchie e moltissime presidenti dell'Azione Cattolica parrocchiale sono donne
Eppure via via che si sale nei livelli della responsabilità dal livello parrocchiale a quello diocesano livello regionale fino a livello nazionale
La presenza delle donne si di rata progressivamente
Questo è un dato che mi sembra che negli ultimi anni si sia persino accentuato e che ci fa pensare sul rapporto tra la responsabilità e la donna nella Chiesa ancora prima che nella società
Io peraltro che sono presidente donna di un'associazione in cui ci sono uomini e donne
Sono la prima presidente donna in cento erotti anni dalla storia dell'Azione cattolica
Se no
Ciò
Quanto l'esperienza di una donna nella responsabilità
Nella responsabilità nella Chiesa ma anche al di fuori della chiesa quanto ci siano attrezzi particolari che una donna paga
Proprio legati al suo essere donna ma d'altra parte bisogna che qualcuno cominci perché si possa dire
Che è possibile giocarsi e giocarsi da donne perché credo che il prezzo che non possiamo pagare e quello di rinunciare al nostro essere donne per stare nella responsabilità
Eppure pressoché più facilmente potrebbe rischiare di esserci chiesto
Allora
Vorrei vorrei che ci fermassimo brevissimamente a ragionare dopo questi dati di realtà che sono quasi che fanno pensare a ragionare su un dato antropologico che quello originario che è quello che ogni tanto fa bene guardare perché ci restituisce l'orizzonte di fondo
Ed è quello che appartiene mi permetto di citare che appartiene alla cultura ebraica e cristiana che nel racconto della creazione
Sì dice di un Dio che crea l'uomo a sua immagine che lo crea maschio e femmina
La Sapienza ebraica e poi quella cristiana ha riconosciuto nell'origine nella struttura costitutiva dell'uomo un'attualità
Il genere maschile e femminile sono facce della stessa realtà umana che non può essere concepita se non come duale
La relazione tra i diversi si radica nella consapevolezza però di una profonda unità di una originaria similitudine
Dice Adamo nel racconto della Genesi della donna e carne della mia carne rossa delle mie ossa per dire che esiste un elemento di uguaglianza nella diversità che avvicina senza confondere i due diversi
Però davanti ai ma le prime parole che Adamo pronuncia evidenzia no la consapevolezza di un altro elemento costitutivo dell'umano che è la relazione la necessità di creare legami con l'altra persona necessità che si sente eh se resta insoddisfatta rende l'uomo e rende la donna meno uomini meno donne la relazione con gli altri è necessaria e fondamentale edittale
E pare che il testo biblico registri
Come nelle prime parole di ad Adamo ci sia il riconoscimento iniqua dell'alterità di un alterità di cui non può fare a meno e un alterità grazie la quale la vita diventa autentica perché trova nella relazione l'alimento necessario
Ecco allora mi pare due movimenti sono nella struttura originaria
Dell'essere uomo idonei a riconoscimento dell'uguaglianza tra l'uomo e la donna e al contempo il riconoscimento di una ineliminabile differenza
I due centri non possono fare a meno di riconoscere l'uguaglianza che li avvicina di riconoscere un elemento fondante che li rende uguali
Questo elemento fondativo e la dignità umana cioè il valore irrinunciabile di ogni persona
Che fa sì che sia impossibile che l'uomo si costruisca un'identità da dominatore
L'uomo può dominare tutte le creature disporre di lo
Uno ma non può dominare la donna che ha una dignità pari alla sua
D'altra parte il riconoscimento della differenza in primo luogo dalla differenza di genere sia colta come costitutivo dell'umano si rivela una fonte di umanizzazione
Perché sono nella relazione con questa differenza posso dare pienezza la mia umanità esprimendo la mia realtà di essere di relazioni
Dopo non può fare a meno di partecipare alla relazione con ciò che è altro da sé e raggiunge pienezza completezza quando crei un rapporto
Con l'altro perché ha una identità interpersonale dialogica portata naturalmente allora che l'azione se diciamo che ciascuno è portatore della stessa dignità
E degli stessi diritti
Cioè se in ciascuno va riconosciuto un valore irrinunciabile allora occorre allo stesso tempo considerare che ciascuno occorre considerare anche che ciascuno è portatore di una differenza
In primo luogo di genere cioè portatore di una unicità
Si crea una tensione fra riconoscimento che ciascuno è uguale all'altro nella dignità ma nel contempo e portatore di una differenza che lo rende unico
Questa tensione mi pare che sia relativa anche alla questione che viene a messa tema nel momento in cui si parla del rapporto fra democrazia e donna e uomo
Come coniugare rispetto del diritto di ciascuno di essere rappresentato in questo in quanto cittadino ma nel rispetto della sua diversità di genere
Credo che
La rappresentanza politica debba trovare una strada per arrivare a far sì che la differenza di genere si possa coniugare con il diritto alla rappresentanza
Dopo queste considerazioni di carattere
Così antropologico quelle che riguardano un po'l'orizzonte ideale del nostro pensare tre dalla nostra cultura
E in particolare
Nella cultura di quanti
Tra noi sono cristiani penso che si possa fare qualche altra considerazione di carattere esistenziale parlando prima dell'associazionismo ho citato la difficoltà del rapporto tra a tra la tra la responsabilità e la donna ma penso che ci sia anche un rapporto particolare che oggi può essere utile mettere a fuoco un altro rapporto critico che quello che riguarda le donne e la politica
Io parto dalla considerazione che esiste mi pare anche anche suffragata dai dati esiste una lontananza tra le donne la politica
Ma
Si riesce a chiedersi perché c'è questa lontananza tra le donne la politica non certamente perché le donne non abbiano attitudine a occuparsi della vita della comunità occuparsi della vita della città a cercare il bene comune
Ma forse dico un po'provocatoriamente anzi in maniera provocatorie anche un po'volutamente provocatoria per pensare per
Cercare di di sollecitare una ricerca
Anche per per noi donne
Ma anche per la politica
Forse non sarà che questa lontananza tra le donne la politica a una delle sue origini nel fatto che agli occhi del cittadino comune la politica è percepita come lontana dalla vita
Una donna che alle prese con i problemi della casa del lavoro
Della cura del tenere insieme nel modo meno conflittuale possibile le generazioni sente che
Questa quando la politica è lontana da questi temi quando il dibattito politico sembra non tenerne conto onori uscire interpretarli
Allora col senso dell'essenziale che la contraddistingue alla fine si rassegna a restare fuori e questo accentua le lontananze e impoverisce la politica
Forse i nostri contesti associativi dove è ancora possibile fare esperienze dirette di partecipazione del prendersi a cuore
La del prendersi a cuore contesti realtà che sono di tutti
Dove è possibile fare esperienze di democrazia di base e dove possibile confrontarsi in maniera diretta sui problemi dove possibile costruire ancora
Percorsi verso obiettivi comuni forse possono essere delle risorse molto importanti
Per una crescita
Della vita democratica del nostro Paese certamente credo che le donne alla democrazia del nostro Paese possano dare un contributo che in quanto donne
Servirebbe lo metto al condizionale servirebbe ma può servire deve poter servire a dare alla nostra democrazia un carattere meno stanco un carattere più aderente
A un modo altro di interpretare la fitta ed interpretare la convivenza a uno stile più rispettoso della persone e mi soffermo in particolare su questo aspetto che può apparire marginale
Ma che penso nella sensibilità di una donna si può comprendere come marginali non sia
Credo che oggi la politica la credo che oggi la democrazia abbia bisogno di mostrare che è anche stile cioè che è anche cultura
Uno stile una cultura democratica
E quella che sa conservare dei confronti sui temi divide alla vita restando aderenti ai temi che sa portare ragioni che sa conservare come anima il confronto la tensione verso il bene di tutti
Nella libertà da personalismi o da piccole questioni
Che talvolta acquisti generano
Mi pare che le donne a
Uno stile di vita democratico possano dare l'apporto di un rispetto profondo per le persone per le diverse posizioni per
Per per gruppi che rappresentano interessi che rappresentano sensibilità e opinioni diverse
Per noi non so se dire cristiani o se dire donne
Mi chiedo se sia possibile una democrazia che nella libertà dello scambio che nella libertà del confronto sappia conservare un folto più fraterno
Mi chiedo se sia possibile che lo stile del confronto democratico possa contare su relazioni reali tra le persone in dialogo tra loro sui grandi temi con la severità che momenti come questo chiedo
La democrazia deve essere per forza conflittuale deve essere per forza un confronto duro o non deve essere piuttosto il superamento del conflitto prima nello stile
Attraverso lo stile che si propone ecco credo che le donne con il senso dell'essenziale con il senso mi pare abbastanza asciutte provato
Delle poche cose importanti credo con il loro dissenso delle relazioni penso che possano dare un contributo proprio per
Aiutare la nostra democrazia devolvere verso forme umanamente più intense più rispettosa e più vere più più umane
Purché ripeto quello che ho detto prima in un passaggio
Purché non debba non debbano pagare
Per questo il prezzo di annullare la l'originalità della loro esperienza di donne purché non debbano uniformarsi ai a modelli che e sono prevalentemente maschili annullare culturalmente la differenza non significherebbe un mondo di uguali ma significherebbe un mondo di omologati e di questo credo che non abbiamo bisogno
In questo senso credo che
La
Causate la partecipazione delle donne e anche causa degli uomini e anche una causa degli uomini è una causa della nostra società e quella della qualità della Società di domani grazie
Grazie Paola Bignardi
Credo solo due brevi osservazioni la prima credo che le ossa quanto veniva detto sull'azione cattolica sui dirigenti Azione Cattolica
Sì estendibile ahi noi anche alla nostra associazione abbiamo fatto alcuni sforzi negli ultimi anni siamo riusciti ad avere un po'più di donne tra i nostri dirigenti a livello provinciale e regionale
E anche a livello nazionale ma i passi da fare sono importanti laddove lo abbiamo fatto però
Ci siamo resi conto che la qualità
Della nostra associazione migliorava e di molto
Passando la parola Maria Rita Lorenzetti alla presidente Regione Umbria girò le giro immediatamente alcune delle domande le considerazioni che faceva poc'anzi Paola Bignardi
Intanto lei ha avuto esperienza ha esperienza sia come parlamentare sia come amministratrice
E quindi questa lontananza delle donne apolitica
E davvero appunto dovuta al fatto che la politica diciamo la politica nazionale troppo lontana invece come amministratrice la donna si sente più vicino ai problemi e anche quindi più a suo agio questa la prima cosa è poi le donne riescono a effettivamente dare uno stile più rispettoso a imporre appunto una cultura democratica che guarda al bene di tutti al concreto
Ai vitale quel conflitto duro che veniva appunto poc'anzi citato
Monte intanto essendo l'unica presidenti di regione donna sono la dimostrazione di questo è un segno di questa democrazia zoppa
Uno uno dei segni di quelle percentuali di quei numeri che la dicono lunga sulla rappresentanza e sul deficit di democrazia
Il punto di partenza che le arie hanno dato a questa disco a queste discussioni sono stata presente anche ieri e la necessità di rigenerare la democrazia
Credo che tutti quanti siamo d'accordo io non entro dentro questa cosa la declina in modo diverso rispetto alle domande che mi sono state fatte
E dice documento di uno dei documenti di Bobba per superare la mia di mediatizzazione della politica la personalizzazione della politica alle possibile spinte pubblicitario
Siamo tutti d'accordo
Come fare che cosa fare e la definiamo da questo versante del deficit di democrazia derivante dalla mancata rappresentanza delle donne per quello che dovrebbe essere però io parto da una cosa perché ho sentito da un'affermazione prima di entrare
Entrando così nel merito
Che cos'è un conflitto
Un conflitto non significa per forza violenza
Un conflitto è un conflitto fra diversità e fra differenze non necessariamente fra nemici
Un conflitto significa riconoscersi reciprocamente
Senza considerarsi nemici da battere adesso la dico come si diceva una volta venendo io da quelle
E quindi il conflitto cioè
Bisogna capire come lo definiamo come dire aggiorniamo come discutiamo
Anche per superarlo certamente anche per trovare la soluzione certamente però evitiamo di pensare che
Questo non ci sia o evitiamo anche noi di aggirarlo
Io lo dicevo pochi giorni fa anche ieri sono tante cose insieme o cominciato molto presto la mia vita sociale il mio impegno sociale è iniziato in Azione Cattolica
Come beniamina aspirante quello dico in questa sede perché non non voglio assolutamente qualcuno che mi conosce lo sa molti non mi conoscono quindi pensano che voglia mettermela l'effige non è così tutt'altro anzi
Io sono donna cattolica
Che ha scelto la sinistra per militare politicamente
O cinquantun anni
Mi sono sposata e un figlio
Da quando meno di ventidue anni sono impegnata nelle istituzioni
Non ho finito ho fatto oggi è ho fatto anche Gioventù studentesca e l'ho fatto l'il Sessantotto
Quindi compressi invece sì combattivo e dove combattendo anche contro la gerarchia ecclesiastica di allora e contro le rigidità di allora con tutto quello che che diceva anche Amato all'inizio
Perché dico questo cioè a fine che ci interessa
Perché
Io vorrei personalmente anche l'incarico pubblico che anche le cose che sto per dire non entrare mai in rotta di collisione fra questi mi dimensione di vita
Mai
E qualche volta negli ultimi tempi devo dire che ho trovato qualche problema quindi la necessità la dico così
Una dichiarazione può fatto privatamente che mi sentivo di fare pubblicamente l'ho fatta e questa credo che sia una delle sedi giuste la necessità tante volte
Di ricercare al di là dell'incarico pubblico una sede per me che sono anche cattolica ecclesiali in cui poter discutere
E non sempre semplici perché ha una dimensione pubblica l'incarico pubblico perché comunque tutti i presidenti di regione e non sempre gli è consentito di poter dire alcune questioni in tutta libertà
Da cattolica
Comunque detto questo è il contesto dentro cui io ragiono di tutto questo
Questo il contesto se penso se pensa ultimamente anche la la interlocuzione con il Governo che ha impugnato lo statuto dell'Umbria io ne vorrei ragionare come presidente dell'Umbria ma ne vorrei ragionare anche come donna cattolica
Non mi ha consentito adesso quindi troveremo le forme in altri in altri modi però ecco dentro questo contesto io ci metto tutto quello che sono che sono che sono stata tutto il percorso di vita
Quindi a neanche ventidue anni assessore sindaco parlamentare per quattro legislature da questa legislatura presidente della della regione
Qui ho fatto tutte e due le esperienze non credo che ci sia una maggiore vicinanza
Nel fare la ministra Trichet o nel fare il parlamentare il problema è quanto è vicino alla politica alle istituzioni e come si costruisce tutto questo
Perché la si renda
Vicina attenta nei confronti della vita delle donne quindi le li richiami alla possibilità del
Della dell'impegno pubblico sono convinta di della seconda questione che tu mi volevi cioè lo stile il bene di tutti non sempre perché è un minuto sono anche donne che competitive cioè distretti Julian
Al massimo al di là del bene di tutti
Però noto che nello stile le donne sicuramente
Sanno far nello stile sanno far prevalere l'atteggiamento diciamo di concretezza intendendo per concretezza e Rispetto e l'attenzione alla vita quotidiana le esigenze che da vicino toccano le priorità e la politica vita della vita delle delle persone
E lei dentro tutto questo contesto sempre dico le donne danno più di quello che ricevono
Da dentro questo sta quel deficit di democrazia
Quindi quando parliamo di come si misura la civiltà ed il migliore funzionamento la democrazia dobbiamo capire ne parlavamo anche ieri per altri versi
Che la condizione delle donne le loro libertà di scelta senza essere il polista e questa è una questione su cui Giuliano cioè interrogato a lungo dandoci anche quattro sganassoni alla grande hanno i donne
Senza essere purista che cosa significa cioè l'affermazione dei diritti delle donne come diritti umani universali
La condivisione del potere fra uomini e donne tutto questo misura una migliore o cattiva diciamo funzioni funzionamento la democrazia soprattutto dentro quello che oggi vive la società
Ne discutiamo continuamente
In tanti settori in tanti luoghi i processi di modernizzazione globale mai li chiamiamo tutti quanti con questi nomi che
Ci fanno correre i brividi giù per la schiena di modernizzazione globale in terra vanno la nostra democrazia interrogo l'affondo mutamenti rapidissimi
Pronta a cui
Non si capisce in termini economici politici sociali e di stili di vita
Di rapporti umani e questo rischio insicurezza che c'è
Qualcuno lo alleggerisce qualcuno lo aggira ma c'è si declina in tantissimi modi cento
Allora e nel mentre c'era questo cresce dentro questa
Anche il rischio di insicurezza e quindi dentro questa difficoltà lo si vede la politica addirittura c'è chi investe sull'antipolitica
In queste io dico invece in questa difficoltà della politica del saper parlare da vicino alla ai progetti di vita delle singole persone dei singoli uomini e donne
E costruendolo insieme pur re aumentandola potenziando per la libertà di scelta in tutto questo cresce questo desiderio di avere competenza maggiore e nelle decisioni che riguardano la propria vita cresce
Per tante motivazioni differenti fra loro e perché vedevo la politica in difficoltà e perché cresce questa soggettività però
Noi dovremmo io che faccio politica da sempre sono presidenti di regione
Io uno degli obiettivi che mi sono posta quando comincia la fare il Presidente non solo facendo politica e quello e fare in modo che queste oltre che nel mentre cresce il desiderio di avere competenza maggiore sulle decisioni che riguardano viabilità io parto dalle donne evidentemente tutto questo possa avvenire in un contesto di comunità QS
Non di moltitudine di individui ma che
Dissidi finiscono anche l'opinione pubblica ma di comunità può essere nonché la pensino tutte quante uguale ma in cui i progetti di vita personali individuali possono trovare progetti tra virgolette
Pubblici QD comunitari non chiamiamoli
Come pensiamo meglio possa rendere e rendere l'idea in cui ritrovare lo spazio per se stessi e contribuire a un cammino comune
Queste uno degli obiettivi che io presidenti di Regione mi pongo dentro questo le donne le donne
Come dire soffrono tutto questo e cerca hanno in questo deficit di democrazia in questo oscillare fra punti di forza che le donne hanno e punti di grande debolezza
E quei punti di forza e prova dirli velocemente ingresso massiccio nel mercato del lavoro io ho visto i dati dell'occupazione delle donne in un bene siamo
Ha un tasso di disoccupazione intorno al cinque per cento cinque cinque due
Avvii performances ma migliori sul tasso di occupazione il tasso di attività sono delle donne anche se
Il segno la caratteristica fondamentale della disoccupazione umbra e femminile
Alta scolarità
Quindi ingresso massiccio nel mercato del lavoro comunque anche le professioni ingresso massiccio nell'impresa anche in questo caso io sono orgogliosa di poter dire che in Umbria
La percentuale delle impresse
Femminili è più alta della media nazionale poi diamo a vedere dentro e vediamo esistono problemi di qualità e di
La ricerca del lavoro come fonte di reddito non solo come fonti rendono cui valorizzazione di sei la maggiore scolarizzazione maggior successo formativo le esigenze di politica di welfare
Tese a distribuire il carico di lavoro di cura e welfare sempre più comunitario questo viene soprattutto dalle donne
L'armonizzazione dei tempi l'aspirazione a libertà non solo materiali questi sono i punti di forza
Che via via non di tutte
Tra i punti di forza che via via in questi anni abbiamo conquistato accanto a grandi punti di debolezza quando dicevo le donne danno più di quello che ricevevano
La povertà e soprattutto delle nata femminile la disoccupazione soprattutto depennata femminile il peso quantitativo e qualitativo delle ore lavorate di tutte le ore lavorate dentro o fuori la famiglia sulle spalle delle donne
E in questo contesto che oscilla fra forze debolezza cade la nostra democrazia zoppa in a distanza abissale delle donne della rappresentanza politica istituzionale
I dati sono conosciuti nulli
Quindi non li ripeto ma questo è allora
Giustamente
Presidente Bignardi dice alla politica definire anche il che cosa fare
Che cosa fare
Io sono stata fra quelle assolutamente contraria alle quote
Ma perché sono anche la mia mio percorso divide anche di una donna privilegiata nel senso che io ho avuto la fortuna di una famiglia importante di grande mio padre mia madre e sono state presenti e quindi
Insomma che hanno aiutato questa famiglia larga
La pazienza di un bel marito questa sono arrivare evidente dirlo perché bisognerà pure dirle queste cose è una de una Regione in cui esiste una civiltà stabile e forte in cui servizi la rete dei servizi è una rete vera non
Servizi qua e là a macchia di lo padrone di birra diffusa stabile che si ampia nonostante tagli e quant'altro
Quindi come dire sono sono una privilegiata
E quindi non rappresento una una deroga tutto quello che che accade e dunque io che ero stata sempre contrari alle quote di poche quelle che Giuliano giustamente chiama delle protesi legali transitorie bisogna a vere la forza e il coraggio di dire che servono bisogna farle
Meglio possibile che siano transitorie evidentemente come l'Italia non c'è niente di più stabile che il transitorio vedere quali sono le politiche che accompagnano l'uscita da questa transizione da questa transitorietà
Vuol dire tantissimo io provo a dirle velocemente vado
Il nuovo welfare abbiamo detto la globalizzazione porta con sé anche l'idea della Società di rischio per affrontare tutto questo non da soli quindi incertezza precarietà patite in modo particolare dalle donne
Il lavoro anche per cercare di coniugare e la responsabilità familiare e e la voglia di amorosi e accetta un lavoro precario
La mancata redistribuzione delle responsabilità familiare la limitazione delle libertà di scelta
Nasce un figlio un anziano non autosufficiente in casa la disabilità la malattia l'assenza di servizi non dappertutto nel nostro Paese siano le stesse condizioni
Allora è evidente che tutto questo in terra
Lei interroga la responsabilità di nuove politiche pubbliche in cui l'aggettivo pubblico non significa dipendenti significa interesse pubblico bene comune
Interroga priorità e strumenti che non possono essere neutrali
Perché se sono neutrali significa che producono maggiore discriminazione
Quindi significa ovviamente segnate da grande innovazione
Dicevo per le quote cose può appena detto ma insomma politiche di incentivazione in termini economici delle politiche attive del lavoro del lavoro nella rete dei servizi alla persona nelle opportunità formative concordo moltissimo noi
Ma che sta faccio più propaganda o marketing regione dell'Umbria ma gli strumenti di cui ci stiamo dotati siamo dotati lungo tutto l'arco della vita
Proprio per consentire questa flessibilità che significa ragionare sui diritti e sui doveri
La famiglia cambia dentro questo percorso
Siccome si scarica tutto troppo in ragione tutto quello che abbiamo detto sulle donne sono famiglie più piccole
Più sole
O anche quelli più larghe derivanti dalla fine di una famiglia della ricomposizione d'un'altra famiglia sono anche i più fragili pur essendo Boulanger
All'interno si può produrre benessere forza per trovare le risorse necessarie a fronteggiare gli squilibri vaccinazione insicurezza ma dentro la famiglia e si può trovare anche malessere violenza addirittura come sappiamo disagio inventiamo niente di nuovo
A questo rapporto welfare famiglia
Ieri diceva Gigi Bobba
E tu a me non mi piace chiamare la famiglia ammortizzatore sociale
No anche se riconosco guardare e io sono orgogliosa di poter dire che in Umbria la presenza di anziani dell'intera per questo no però
è il luogo è comunque luogo primario
Delle prendersi cura ma non è un ammortizzatore sociale perché qui poi
Lo dico chiudendo sì confrontano comunque duro e concezioni
I e comunque luogo primario del prendersi cura di tutti quei fiori in Umbria sono molto contento che sia così dentro però un senso della comunità che ancora molto forte non dell'individualismo
E il progetto sociale della regione in questo caso questa è la cosa che io pongo ha dentro di sé è una sfida la scommessa nuovo scandalo non lo sotto ma comunque la crescita queste neanche il nucleo fondante quello che ne abbiamo firmato due anni fa il patto
Per l'innovazione e la crescita e la qualità sociale dell'Umbria la crescita può ripartire anche se riesce a posto unire una curva di qualità
Quindi se investe sulla qualità e sulla questione sociale sul senso della comunità come potente fattore di competitività non di isolamento di individualismo di egoismo che lascia i più deboli
Non promuove opportunità per tutti ma
Potente fattore di competitività che ridistribuisce in modo equo i parametri di questa progettualità sociale innovativa della legge regionale dei piani sociali sono la dimensione comunitaria il territorio la domiciliarità
In cui la famiglia non è solo soggetto destinatario delle politiche ma soggetto produttore di welfare questo è quello che noi quello su cui stiamo scommettendo inserendo nel circuito dell'azione pubblica in cui quel pubblico vuol dire quello che ho detto poc'anzi
In modo tale da promuovere le competenze le responsabilità delle famiglie e delle persone
E delle porte zone pompe componenti le famiglie salvaguardando i diritti soggettivi
Verso i problemi della comunità e viceversa
Ecco perché assumere questa complessità pretende dalla politica affrontare in modo integrato abbiamo detto politiche del lavoro scuola formazione sanità casa fisco
E di fronte alle questioni familiari lo dicevo
Prima chiudendo volendo chiudere
Cioè vogliamo chiamare differenza conflitto non lo so però c'è una forte radicale differenza fra due diverse visioni
Una
In cui si pensa che la crescita sviluppo economico e Uefa deve servire a lenire le ferite che apre lo sviluppo economico e una idea della crescita che non sempre poter conto di tutti
Con la delega molto alle famiglie magari molli tutto con il trasferimento monetario
Che pone al centro la persona
In cui si tenta di coniugare la crescita e la libertà e la responsabilità delle persone delle famiglie
Che significa promuove il far da sé ma non da soli che la rete dei servizi
Dentro questo la donna dentro queste cose che rappresento nel che cosa fare e che è un richiamo alla politica qui dentro c'è tutto lo spazio della responsabilità della fatica e della scelta della politica grazie
Grazie alla France Lorenzetti
Credo che
Siano state dette delle cose molto importanti
Credo in particolare che sia da sottolineare questa centralità della comunità centralità sia appunto per quanto riguarda i servizi ma proprio per dare valore al a ciascuna a ciascun soggetto e credo che appunto il ragionamento che facciamo questo oggi sui generi
Debba essere collocato in questo quadro cioè di un quadro comunitario così come e mi pare che siamo assolutamente in sintonia
Abbiamo proposto come ACLI
Delle politiche proprio per la famiglia questo oggi ne sono state ricordate parecchie
Conto politiche in particolare sui temi del welfare del lavoro della formazione responsabilità famosi familiari che sono tutte legate certamente che pongo la centralità famiglie ma che soprattutto non abbandonò la famiglia ma danno soggettività
Alla famiglia ed è questo un punto importante
Che dobbiamo ancora appunto in verità affermare ribadire all'interno del nostro Paese
Chiediamo in conclusione al ministro la ministro Prestigiacomo
Di darsi un un quadro rispetto al al grande lavoro che già in parte ha fatto e che l'attende viste come abbiamo visto dal dibattito di oggi viste anche le difficoltà la complessità del lavoro che deve essere svolto in particolare sono stati citati quest'oggi
Gli aspetti relativi alle normative parte normative già approvate ad altre proposte che sono state fatte riguardo alle quote
Ma anche a questo secondo ambito che è stato ben evidenziato negli ultimi interventi cioè anche ai servizi che possono appunto servire che debbono integrare il discorso delle quote come diceva poc'anzi da la Presidente Lorenzetti per poi andare a superare
Il momento delle quote che probabilmente non è una prospettiva di domani ma e certamente la prospettiva che tutti quanti dobbiamo avere di fronte
Buon pomeriggio non ha dubbi vi ringrazio le ACLI per avere organizzato questo confronto queste giornate di dibattito su questi trentenni che io sento particolarmente le nuove sfide della democrazia
è soprattutto l'intreccio strettissimo tra i temi delle religioni dei generi e delle generazioni
Ringrazio il presidente Bobba per l'invito che ho gradito moltissimo
è non mi sottrarrò alla domanda del moderatore su quali sono le politiche in atto però credo che anche vista la coincidenza
Con la giornata dell'undici settembre oggi una riflessione sui generi collegata a questi tre temi
Non possa esimersi dal volgere uno sguardo a quello che sta accadendo a quello che sta accadendo nel mondo
Perché incredibilmente la cronaca
A in qualche modo imposto un'accelerazione
Impressionante al protagonismo femminile io ho negli occhi stampate le immagini di Beslan della scuola di Beslan con la donna velata che minacciava armi in pugno i bambini e contemporaneamente madri straziato e fuori piange vano per questa assurdità
Che certamente nessuno di noi riesce a comprendere nessuna coscienza umana può assolutamente concepire
E donne sono ancora le due Simone
Operatrici di pace di solidarietà impegnate come voi in un campo importantissimo spuma su un fronte scottante
Due donne bersaglio del terrorismo e ancora donne le donne irachene
Che protestano in piazza che manifestano per chiedere la liberazione delle due Simone
Ecco siamo tutti segnati dall'angoscia ma certamente questo protagonismo femminile
In un caos perché il caos dei tempi che viviamo
Pone assolutamente a un livello paritario in termini di visibilità la donna all'uomo
E allora io mi chiedo
E chiedo anche a voi ma soprattutto ecco un tema che che mi viene suggerito dei tre temi che avete posto al centro di questa vostra assemblea annuale se le nostre democrazia le democrazie occidentali noi che viviamo nella parte più fortunata del mondo ma che comunque sentiamo la pressione che arriva da questa parte più sfortunata
Stiamo effettivamente facendo quel giusto sforzo di interpretazione per riuscire a mettere in campo risposte nuove risposte più efficaci
Ecco perché mi piace la provocazione che voi avete individuato della democrazia sessuata perché mi piace interpretarlo appunto in una cornice più ampia che scusate mi va un attimino oltre quote essi quote no no questo dibattito che sembra essere il solo dibattito che riguarda le donne le donne impegnate in politica
Per carità io poi parlerò anche di questo figuriamoci se non ritengo l'impegno a favore delle quote banche poi parlerò del processo che mi ha condotto poi a chiedere un provvedimento governativo su questo
Le considero importantissimo abbiamo fatto le modifiche costituzionali
Però ecco io credo che
Oggi sia necessaria una lettura della presenza femminile nei luoghi decisionali politici e aggiungo io anche economici in un'ottica più ampia
Noi viviamo in una fase storica in cui si confrontano sistemi diversi rispetto al passato non c'è più lo scontro storico tra le democrazie occidentali e il blocco comunista
E allora forse è più interessante più importante chiedersi qual è la cifra l'incidenza il comune denominatore sulle questioni di genere che in realtà legga
Queste realtà che sono realtà diverse tra loro perché le risposte che noi dobbiamo mettere in campo non possono essere risposte univoche perché diversi sono i problemi
Se nel nostro Paese il problema oggi è quello della rappresentanza delle politiche di conciliazione famiglia-lavoro
Se oggi il problema è quello di favorire un migliore accesso per le donne nel mondo del lavoro in molti paesi come lire hanno come il Pakistan come l'Afghanistan certamente le priorità e i problemi sono altri
E allora noi dobbiamo fare questo sforzo perché non possiamo pensare di imporre loro la nostra cultura però certamente abbiamo il dovere morale e politico di contrastare tutte quelle situazioni in cui vengono violati fondamentali diritti umani
E principali vittime sono sempre le donne
Io nei mesi scorsi ho avuto un bellissimo incontro forse uno dei più belli incontri che ho avuto dal ministro per le pari opportunità con un esponente proprio di questo mondo il premio Nobel Shirin Ebadi una donna straordinaria un carattere fortissimo
Un il suo un impegno
Eccezionale all'interno dell'università di Teheran una battaglia per diffondere una cultura dei diritti una battaglia e una richiesta di aiuto a tutti i Paesi occidentali di sostegni o per promuovere l'alfabetizzazione di queste donne che nulla sanno e quindi ovviamente senza le conoscenze non riescono neanche a sapere quali sono i loro diritti non riescono a difendersi
è purtroppo ho appreso con grande grande dispiacere del passo indietro che ha fatto l'Iran proprio quest'estate quando una fondamentale legge a tutela delle donne è stata bocciata
Ma ancora ci sono realtà diverte come la Cina come l'India dove la situazione delle donne è ma anche di una situazione estremamente critica ci sono i paesi dell'Africa subsahariana
Che sono Paesi condannati a un'indigenza perenne perché lì ci sono guerre civili fare rossissima
E le donne sono le principali vittime paesi in cui le donne pensate anni in mano il sistema agricolo e il sistema di distribuzione del cibo ma non possiedono la terra e dove muoiono di fame
E poi in quei Paesi è anche Paesi purtroppo cristiani è diffusa la pratica dell'infibulazione
Un altro dramma un'altra barbarie purtroppo anche esportata nel nostro Paese infatti spero che faremo prestissimo ad approvare
Un bellissimo provvedimento che punisce in maniera severa da un punto di vista penale questo questa atrocità questa mostruosità che tra l'altro viene fatta a delle bambine ma ovviamente non basta la repressione dobbiamo compiere uno sforzo perché dobbiamo capire se vogliamo convincere quindi dobbiamo veramente fare un grande sforzo di comprensione
E allora io credo che dovremmo veramente ecco fermarci un attimo e riflettere su queste grandi sfide se ancora oggi comunque in queste realtà sono vittime principali le donne per esempio dell'AIL
Questa terribile flagello che falcidia principalmente le donne se le nostre politiche se le nostre risposte sono risposte
Che sono state in grado di migliorare la condizione di queste donne
E allora
Forse dal mondo cattolico dal mondo associativo la classe politica i governi dovrebbero riflettere sul metodo utilizzato proprio da chi ha fatto della del volontariato della missione in questi Paesi la propria ragione di vita perché
Il doppio il doppio obbligo morale e politico è quello di riuscire insieme a coniugare la solidarietà gli aiuti allo sviluppo della persona umana
E quando le associazioni cattoliche quando i missionari vanno in questi Paesi è uniscono e uniscono alla missione di evangelizzazione anche l'aiuto concreto quello che viene proprio percepito come utile come fondamentale allora forse noi questo metodo dovremmo qualche modo
Imitare cercando di raggiungere questi Paesi con la solidarietà
Con gli aiuti con gli interventi di sviluppo con gli interventi di tipo economico ma anche ma anche cercando di seminare
Qualcosa che possa far nascere democrazia
Si dice sembra io lo condivido che le donne
Sono
Portatrici operatrici di papà di pace questo ovviamente legato al fatto che la donna genera la vita che la donna si prende cura della vita beh io credo che
Proprio perché in questi Paesi con questi problemi sia si sia sviluppata una solidissima rette di donne che adesso finalmente si collegano tra loro
Si stanno battendo per affermare questi diritti io credo che noi democrazie occidentali abbiamo il dovere fortissimo di sostenere questa Rete abbiamo il dovere di promuoverla di coltivarla perché soltanto quando in questi Paesi se che si creeranno spazi spazi istituzionali veri un riconoscimento anche nei rapporti tra l'Occidente e questi Paesi il riconoscere questa rete di donne che si sta battendo per edificare un un minimo di base affinché possa nascere la democrazia possa essere importante
Prossimo anno c'è un appuntamento
Importante per le donne perché sono i dieci anni dalla piattaforma di Pechino ecco quella potrebbe essere l'occasione per sviluppare veramente un bilancio innanzitutto dal
Dagli impegni di Pechino è anche rilanciare una politica che tenga conto di questo enorme dramma perché noi abbiamo non troppo lontani
E veniamo le questioni di casa nostra
Come è noto il l'onore il senatore Amato
Prima del Governo a depositati in parlamento un provvedimento di riequilibrio che punta prevedere delle quote
Quote che non sono un tetto massimo si dice che almeno un trenta per cento di candidature sia riservato alle donne
E questo provvedimento sarà discusso alla riapertura delle Camere proprio oggi ho avuto modo di incontrare il presidente della Commissione affari costituzionali e questo disegno di legge verrà messo prestissimo all'ordine del giorno della commissione del e del dell'aula del Senato a questo progetto è stato associato il Progetto governativo
Che è diciamo un tassello di un percorso che noi abbiamo iniziato in questa legislatura con la modifica della Costituzione che rende possibili interventi di questo tipo e che segue al provvedimento che acconsentito di raddoppiare la rappresentanza femminile in Europa adesso è giusto che questo principio venga esteso per
Le elezioni amministrative e per le elezioni politiche nazionali purtroppo non abbiamo potuto
Prevedere almeno nel disegno di legge governativo
Una misura analoga per le regionali perché le Regioni devono fare tutto da sole e però questo ci preoccupa molto perché le Regioni andranno al voto prestissimo in primavera
è non tutte le Regioni si sono dotate di una legge di questo tipo Lorenzetti Presidente è un'eccezione perché se in Parlamento le donne sono il dieci per cento nelle regioni abbiamo veramente una presenza bassissima
Abbiamo addirittura alcune regioni dove non c'è nemmeno una donna nei consigli regionali noi faremo una battaglia politica
Per quanto riguarda le regionali perché soltanto questo possiamo fare lo faremo assieme alla Commissione nazionale pari opportunità che partecipata da una vostra rappresentante l'amica Fasoli che saluto
Per quanto riguarda le politiche e le amministrative invece noi svilupperemo lavoreremo attorno al disegno di legge del governo è anche dei parlamentari e delle parlamentari
Anche sapendo che potrebbero esserci delle altre modifiche di carattere costituzionale che renderebbero in qualche modo nullo questo nostro intervento nonostante addirittura si parla di modifica della legge elettorale ciononostante io penso che noi facciamo bene ad andare avanti come un treno
Pensando di intervenire a legislazione vigente perché qualunque altra modifica futura
Comunque non potrebbe non tenere conto di un pronunciamento del Parlamento anche solo di un ramo del Parlamento favorevole su questo percorso
Io vi dico che le quote in quel processo il percorso è uguale per tutti a nessuna donna
Fa piacere parlare di quote ci siamo arrivati piano piano perché non ci sentiamo minoranza non vogliamo essere trattati come minoranza eppure una cosa che diceva la presidente Bignardi è vera le donne non si avvicinano alla politica le donne forse trovano più interessante impegnarsi nelle associazioni nel mondo del volontariato
E questo però non è un bene per il Paese per nulla questo è un male
Perché se le donne non si vogliono occupare di politica comunque la politica ad occuparsi delle donne e delle loro cose quotidiane allora noi dobbiamo invece fare in modo che i partiti in parte siano obbligati ad avvicinare le donne
D'altro canto e questo appartiene poi al nostro lavoro
Non legislativo che quello che poi non si vede a Parma che stiamo portando avanti con tutti gli enti locali e che ci è stato anche dando tanta soddisfazione quello di avvicinare il più possibile le donne alla politica con una serie di progetti
Proprio per interessarli
Ecco io penso che le quote non debbano essere un provvedimento che duri per sempre io nel nel mio Progetto voluto inserire dopo due turni elettorali si azzera tutto e si verifica proprio perché credo che nella temporaneità dell'intervento ci sia anche come dire la la possibilità di farlo
Accogliere in maniera anche più ampia da vari dagli altri settori diciamo che non condividono tanto le quote
C'ho le quote per superare le quote perché in una democrazia che non deve essere sessuata perché appunto una provocazione non ci debbono essere quote ci debbono essere le pari opportunità di accesso per tutti e non ci devono essere
Protetti bisogna andare avanti perché devono andare avanti migliori
Per quanto riguarda le politiche
Di conciliazione famiglia-lavoro quindi le politiche che riguardano i servizi
Sociali noi siamo impegnati da due anni questa riforma del settore dei servizi per la prima infanzia che io considero un pilastro nelle politiche di conciliazione famiglia-lavoro non c'è dubbio che questa è una legge fondamentale e che va riformata va riformata perché noi oggi siamo nel due mila e quattro e abbiamo dei servizi per l'infanzia che sono stati programmati del mille novecentosettanta perché la legge quadro di riferimento del mille novecentosettanta
Noi dobbiamo aggiornare perché è cambiato il mondo perché è cambiata la società perché è cambiato il ruolo delle donne nel mondo del lavoro dobbiamo assolutamente aggiornare questa cornice
E dobbiamo pensare che come diceva Anna Maria Artoni se gli orari di lavoro sono flessibili flessibile deve essere l'offerta dei servizi
E non bisogna pensare che quando noi diciamo bisogna fare De Sica aziendali perché questo viene incontro la donna questo significhi la cancellazione di altri tipi di servizi quelli territoriali
Che sono radicati ormai sul territorio ma sono insufficienti allora me dobbiamo potenziare
Resta
Offerta di servizi eh dovremmo anche fare quello che ancora oggi nel Progetto non c'è è che il il mio grande desiderio
Dobbiamo fare una riforma fiscale che consenta di potere detrarre le spese per i servizi sociali per tutti
Soprattutto per i servizi per la prima infanzia cosa che oggi avviene soltanto per i nidi aziendali e non avviene per gli altri per gli altri servizi questo obiettivo che speriamo di potere risolvere nella prossima legge finanziaria
Poi c'è un altro tema e poi concludo che quello relativo
Alla legge sui congedi parentali ne abbiamo parlato anche questa mattina a Gubbio in una seminario di formazione organizzato da Forza Italia
Quella è una legge importante che abbiamo ti ricordi Lorenzetti abbiamo votato insieme nella passata legislatura anche noi dall'opposizione abbiamo contribuito a migliorare quel testo propone un testo molto farraginoso
Ci sono dei punti che sono essenziali perché quando ci troviamo a parlare di politiche di conciliazione parliamo Sempre dei tempi degli orari delle città che sono incompatibili con la vita delle donne che corrono coloro tutti però ci sono ci sono dei meccanismi che hanno reso addirittura impossibile per gli enti locali spendere i soldi che erano pochi che erano stati messi quattro anni fa allora forse bene ha fatto la Sistina spostarli tutti nel fondo sociale però io penso che quella sia una parte da recuperare perché quando si parla dei tempi delle città si chiede al governo la risposta il Governo può mettere a disposizione delle risorse né progetti quali devono fare i Comuni devono fare amministrazioni ecco io credo che questo sia un punto da rivedere ma ogni volta che mettiamo che sono diciamo Cervi arriviamo a dire di volere ritoccare una di queste leggi che sono importanti fatte diciamo negli ultimi dieci anni l'opposizione si solleva in palla per in Parlamento a me piacerebbe invece che su questi temi che riguardano tutti perché non ci sono né asili sinistre asili destra ci fosse anche la capacità di confrontarsi perché veramente a volte i dibattiti in Parlamento sembrano i dibattiti di un Paese che non esiste ecco perché poi forse le donne si allontanano e non sono interessate
Alla politica ecco io spero che le vacanze siano servite a riposarsi a rilassarci e che alla riapertura si possano affrontare questi temi in Parlamento con un maggiore spirito di Concordio comunque con maggiore anche capacità di miglioramento dei provvedimenti quindi vi ringrazio concludo qui questo mio intervento e speriamo di rivederci
Ringrazio di cuore la ministro
Precisa compera quanto ciò detto la ringrazio in particolare per aver allargato l'orizzonte del nostro dibattito per appunto voluto ricordarsi che facciamo parte appunto di una situazione globale
Presidente Amato
Di una situazione globale della quale
è fondamentale che lo sviluppo si accompagni lo sviluppo materiale si accompagni sempre con uno sviluppo umano integrale ovunque e credo che in questa società apposto global come stiamo dicendo in questi giorni
Qui ad Orvieto sia necessario appunto che le conquiste non siano solo di un luogo ma le conquiste siano per l'uomo e quindi per l'uomo e la donna e in tutte le parti del nostro pianeta
Credo anche che sia importante che le cose che sono state dette ricordate quella tanto la proposta
Del riguardante le quote quanto gli altri elementi cioè la flessibilità dei servizi una riforma completa dei sistema del welfare una riforma fiscale lei proponiamo come atti con di essere ancora più coraggiosi proponiamo al governo di inserire il quoziente familiare
Tra le proprie proposte evidente tutto questo richiede riflessione risorse prudenza ma i dati le indicazioni che abbiamo oggi ci fanno capire che il tempo è poco bisogna agire
E ancora crediamo sia giusto andare sempre con maggiore convinzione nella linea della legge sui congedi parentali e delle e tutte quelle norme che acconsentono un accesso Aiuto agevolato
Di entrambi i genitori
All'attività lavorativa e contestualmente che appunto aiutano
Nel momento in cui ci sono figli credo che nel dibattito di oggi per concludere sono ritornati
Tutti i temi che sono stati affrontati in questi due giorni
Si è parlato della crisi delle nostre famiglie della denatalità perché certamente non è un aspetto da poco
Quello del partecipazione che che limite alla passi per azione delle donne il fatto che i servizi
Aveva appunto i bambini
Per l'infanzia sono ancora deboli e il sistema di tutte le complessivo il nostro Paese è ancora fragile
Contemporaneamente
Ed è ritornata anche poc'anzi il ministro Prestigiacomo
Ci sono anche differenze culturali differenze religiose che oggi dobbiamo assumere riguardo a questi temi e in particolare anche al tema della relazione con tra l'uomo uomo e donna
Credo infine che
Ci siamo resi conto via via che abbiamo sentito
Vi ringrazio i nostri interlocutori
Che il tema e complesso che è difficile ma che ci sono anche alcuni segnali speranza vorrei proprio su questo concluderà segnali di speranza che non nascono tanto dei numeri i numeri nel loro insieme sono ancora piuttosto negativi
Ma dalle esperienze di eccellenza dalle esperienze significative che molte donne stanno compiendo e anche lo dico da da uomo anche dalla diffusa oggi consapevolezza che come diceva anche il l'onorevole Amato
O
La democrazia
Per tutti o la democrazia si fonda davvero sull'uguaglianza oppure incompiuta oppure non è quella forma di governo che tutti quanti noi desideriamo per noi e per i nostri figli grazie
Per le conclusioni do la parola al presidente nazionale Luigi Bobba
Sarò necessariamente breve anche perché ha già parlato più volte ma anche per rispettare gli orari
Nella celebrazione Eucaristica alle diciotto e trenta
Ripartiamo dalle donne o meglio da una donna ripartiamo da suora Enrica Rosanna il suo invito figli della risurrezione siete invitati a sognare
Siete invitati ad essere sentinelle che non hanno paura della notte
Che stanno con amore nella storia sapendo che non ci sono risposte facili soluzione immediate ma dicendo io resto
Presto per vigilare nella notte
Perché la notte e notte e per questo occorre
Una cultura del coraggio di saper guardare la notte negli occhi
Con il cuore disarmato implorando in ginocchio quella pace che è dono di Dio ma chiede di disarmare la nostra mente il nostro cuore
Perché
Alla fine dei tempi potrebbe esserci chiesto
A belle dove tuo fratello Caino
La notte notte convertite vi è venite
Abbiamo poi visto il grande affresco
Del professor Deaglio
Un affresco da Bianca perito che il centro del mondo sia spostato
L'Asia
è diventata un elemento decisivo rilevante nello scenario economico non siamo più noi solo Occidente sviluppato a comandare il gioco
Ma allo stesso tempo c'è un ritorno prepotente delle variabili che sembra non avere a fare a che fare con la politica
Le religioni le donne le generazioni
Le regioni un miliardo circa di persone che hanno come diritto a base la legge dalla Sharia
Le donne crescono di più quei paesi dove le donne sono più istruite partecipano di più al mercato del lavoro
Le generazioni
Stiamo rubando brandelli di futuro alle generazioni di domani
Insomma il fine economista ci ha fatto vedere che la storia
Non è guidata solo da variabili economica
Quando sono stato in marzo in Kenya
Padre Pierre lei quello che abbiamo ascoltato ieri sera il comboniano
Mi ha detto una cosa casco e non avevo mai riflettuto dice gran parte degli insuccessi delle organizzazioni internazionali Banca mondiale e Fondo monetario eccetera eccetera derivano da una constatazione semplice
Non hanno mai tenuto conto che in questi Paesi
La religione la cultura sono i fattori più importanti che se vengono ignorati non considerati
Tutti gli interventi sono destinati a fallire
In un certo senso un discorso simile ce l'ha fatto il pur
Se è vero economista Mario Monti
Non c'è solo acqua commerciale
Nella costruzione del Mercatello spazio unico di mercato europeo
Ci sono anche lì nella costruzione di questo spazio unico di mercato dei valori c'è una dimensione etica
Abbiamo poi attraversato queste tre sfide
Sulla generazione abbiamo già detto molto ieri e quindi passo avanti così pure come sulle religioni sul tema che abbiamo affrontato questa mattina
Sulle donne solo tre brevissime osservazioni la domanda l'interrogativo che ci ha posto Amato
La domanda contenuta nella lettera del cardinale Ratzinger
Potrebbe essere riassunta così riassunta nell'espressione di uno scrittore
Singolare per collocazione
Erri De Luca
Che dice di io è uno la vita no la vita e due
E se la politica
Il motivo per cui facciamo azione sociale politica eh per la causa della vita per migliorare la vita di ciascuno e di tutti
Ecco allora che l'affermazione di Paola Bignardi e la causa della partecipazione della donna alla vicenda sociale politica e anche la causa di noi uomini è una causa comune
Perché
Insieme possiamo servire la causa della vita
E però possiamo fare
Anche prendendo da subito un qualche impegno
Hanno osservato
Diversi degli interventi che c'è una distanza quasi come tra la corsa di una lepre è quella di una tartaruga
Fra la rivoluzione che è avvenuta nel mercato del lavoro delle professioni anche delle imprenditrici
Delle dirigenti donne
E ciò che avviene nel campo della rappresentanza delle istituzioni
Gli ultimi dieci anni sono possiamo dire un certo senso un successo rosa dal punto di vista del mercato del lavoro anch'esse rimangono ancora molte distanze e differenze disequità
Ma queste sono significativamente più marcate
Nella rappresentanza nelle istituzioni
E come se ci fosse un duplice registro
E questo registro non avesse trovato un comune passo come se il ritmo
Della realtà sociale del lavoro delle professioni avesse preso la corsa il ritmo delle istituzioni della rappresentanza continua a procedere
Con la solita stanca lenta rotti
Ecco perché credo che sia non solo da appoggiare e sostenere il disegno di legge Amato governo dico così per estendere l'iniziativa che è già stata utilizzata nelle elezioni europee
E forse potremmo anche fare qualcosa di più se le Regioni non lo faranno
Ci pensino i cittadini a premiare quelle forze politiche che faranno ugualmente questa scelta anche se non vincolati da una norma di legge
Perché se la causa comune di servire migliorare la vita di tutti per questa causa val la pena che la partecipazione delle donne diventi meno dissimile almeno differente da quella del gli uomini
In terzo luogo
Questo nostro itinerario culturale
Poi c'era
Stasera e domani
Nella nella città di Roma prima al Campidoglio poi all'Auditorium con la giornata dell'interdipendenza perché c'è una stretta connessione fra questi temi
Vedete i secoli scorsi sono stati secoli dove l'indipendenza nazionale la liberazione nazionale la sovranità nazionale è stata vista come un passaggio obbligato avvenuto negli Stati Uniti in Europa ma anche nel periodo post coloniale
è stata vista come la precondizione
Perché si affermassero i diritti la libertà la democrazia
Oggi
Ci accorgiamo
Che le nazioni che hanno difeso a lungo la loro indipendenza appunto come premessa per uno sviluppo democratico
Stanno imparando stiamo noi imparando che nella libertà nell'eguaglianza nella protezione della tirannia nella sicurezza sul terrore
Sono garantiti unicamente dal principio di indipendenza
Stiamo imparando che in un mondo in cui l'ecologia la salute pubblica i mercati la tecnologia la guerra riguardano tutti allo stesso modo e l'interdipendenza è non un sogno idealistico utopistico ma una concreta realtà da cui dobbiamo ripartire
Non è solo l'undici settembre di cui oggi
Facciamo memoria e che le questioni si sono fatte globali dall'aizza riscaldamento del pianeta dai commerci internazionale la proliferazione nucleare dalla criminalità transnazionale
Alla terrorismo globale
Insomma ci accorgiamo che la nostra libertà è un poco più povera se la libertà non è anche di tutti
E che perché la nostra libertà sia più vera ha bisogno della libertà di tutti
Per questo prenderemo parte anche noi a questo movimento per l'interdipendenza
Non tanto come un disegno visionario ma con una realtà attraverso la quale già incamminarsi verso il mondo di domani che è già nell'oggi
Due infine
Sottolineature di attualità
La prima riguarda la cosiddetta riforma costituzionale
Riforma federale
Credo che sarebbe saggio
Anche nel primo auspicato da momento fa dalla signora ministro Prestigiacomo
Che tutti si fermassero un momento si fermassero le bocce un attimo
è stata fatta una riforma con il consenso di una sola parte politica
Forse in modo un po'affrettato
Oggi paghiamo quella mancanza di un consenso generale attorno a quella riforma è quella fretta
Lo paghiamo con un aumento esponenziale dei conflitti tra le regioni la corte costituzionale
Lo paghiamo con l'assenza di un vero e proprio federalismo fiscale
Lo paghiamo con una divaricazione crescente fra le regioni forti la locomotiva da Lombardia e le regioni più deboli specialmente del sud del Paese
Sarebbe saggio se la politica si desse un time-out un tempo di riflessione
Per vedere se ciò che è stato fatto
Funziona produce i risultati attesi rafforza le Autonomie dell'ICE l'amministrazione riduce i costi aumentar la libertà e la partecipazione dei corpi sociali intermedi
E poi dopo questa verifica da lì ripartire per un eventuale correzione ulteriore correzione costituzionale
Altrimenti c'è il rischio di un'altra riforma approvata in un clima di scontro
Che alla fine
Anziché generare buoni risultati per il Paese sia sommi
Ai problemi della precedente riforma ancora in gran parte disapplicata
La seconda questione riguarda
Gli annunciati referendum attorno alla legge sulla fecondazione assistita
Voi sapete
Che nella storia delle ACLI c'è una certa idiosincrasia per i referendum
Non perché siamo antidemocratici referendum uno strumento previsto dalla dalle leggi e quindi è una forma una delle forme di espressione democratica
Ma crediamo che
L'uso un po'diciamo ridondante di questo strumento
Ne abbia in gran parte svuotato anche la carica di partecipazione democratica sono dieci anni che il referendum non raggiungono più il quorum
Ma crediamo anche che di fronte a problemi complessi come spesso quelli che sono sottoposti a referendum
Il referendum si è un po'come l'usare l'accetta per fare la punta di una matita
E si rischia di rompere tutto
C'è un secondo problema
E che in particolare per il referendum abrogativo totale quello promosso dai Radicali
C'è sottostante una concezione di radicalismo etico per cui nella vita e nella sfera riproduttiva e sessuale
L'unico principio regolatore
Sembra essere l'autodeterminazione individuale con una totale cecità suo ogni altro interessi in gioco e con la conseguenza che ogni desiderio dotato di un minimo di diffusione sociale
Viene automaticamente qualificato come un diritto
Non è una concezione che possiamo accogliere
Non di meno ritengo che l'ex la realizzazione di questo referendum
Non so se sarà una buona avventura per il Paese
Il ritorno di una contrapposizione radicale magari fra laici o cattolici o come si dice fra libertà e oscurantismo non mi sento oscurantiste
Credo dovrebbe far pensare anche le stesse forze politiche
A tentare
Una qualche soluzione che tenendo comunque fermo il principio di tutela del soggetto del terzo debole ovvero dell'embrione da un lato
E il diritto al conoscere la propria identità personale la propria paternità
Eviti una prova di divaricazione del Paese
E non so se posso se sarà
Un contributo ad affrontare un problema radicalmente nuovo certo
Il tema della regolazione
Della vita così come si sta presentando di fronte alla potenza delle tecniche è un tema radicalmente nuovo anche per la politica ha fatto irruzione in questi anni nei Parlamenti e probabilmente anche negli anni a venire
Ce ne sono molti altri diciamo nella lista dal tema degli OGM tanto per ricordarne un altro
Insomma forse bisognerebbe evitare un bipolarismo etico
E cercare nella ragionevolezza e soprattutto nella tutela
Del terzo debole che in una relazione sempre quello che rischia di pagare il prezzo più pesante
Di trovare una soluzione che non ritorni a spaccare
Il Paese
Un'ultima osservazione
La presenza qui di Paola Bignardi la ringrazio per aver accettato l'invito
E anche
Si è determinato fra le diverse realtà associative
C'è stato forse un tempo di attesa dicevamo con Paola Loreto
C'è oggi un tempo di accelerazione
Un tempo di accelerazione che non nona nessuna nostalgica del passato
Ma allo stesso tempo vuole reagire a quella tendenza pervasiva e dominante che ci ha così ben descritto stamattina Massimo Cacciari
Le religione come una faccenda individuale
Una cosa del cuore con magari un'unità religiosa meta individuale relativi Zante tutto
Non ci stiamo
A questa concezione ed è per questo che dialoghi pensieri collaborazioni incontri luoghi tra le diverse realtà associative hanno preso forma
In questi mesi
E hanno trovato anche un punto di visibilità
Come l'emersione
Di una i superfluo se finora sommerso
Certo non mi ha convinto anzi la respingo radicalmente
La lettura che ha dato qualche giornale e tutto questo sia avvenuto per una dolce costrizione della dei nostri pastori della Conferenza episcopale
C'è incerta in certe letture una specie di concezione per cui i laici cristiani devono essere o contro i vescovi o dipendenti dai vescovi
Viva dio abbiamo la nostra testa la nostra maturità pensiamo discutiamo ci confrontiamo certo cerchiamo
L'unità nella fede nella Chiesa ma abbiamo tutta il senso della nostra responsabilità e di prenderci consapevolmente i rischi nel campo che ci ha proprio
E allora inviterei veramente a lasciare alle spalle queste letture a guardare invece a questa stagione come una possibilità
La possibilità che la rete sociale educativa dei laici cristiani in questo Paese sia capace di incidere nell'opinione pubblica nella politica e nelle istituzioni non attraverso la costituzione di un qualche partito unitario dei cattolici disegno velleitario e irrealistico
Ma bensì evocando temi questioni come abbiamo fatto qui come accadrà nella prossima Settimana sociale dei cattolici a Bologna in grado di modificare di riorientare o almeno di interrogare
L'agenda della politica
Non perché i cristiani abbiano la ricetta in tasca
Ma penso che nella storia di questo Paese queste reti che hanno abbiamo sentito l'Azione cattolica più di cento anni le ACLI compiono quest'anno i sessant'anni hanno dentro la loro storia delle risorse delle competenze dei valori dell'intelligenza
Che penso possano ancora essere utili a questa lunghissima e difficilissima transizione del Paese
Dunque nessun disegno con lo sguardo rivolto all'indietro
Ma piuttosto con l'intento di far sì che questa ricchezza non sia mantenuta nelle sacrestie
Che questa capacità sia messe in gioco è anche rischiata perché non c'è nessuna garanzia di successo nell'agire sociale politico
Che tutto questo possa effettivamente concorrere a far cambiare alcune questioni e ne abbiamo viste anche in queste giornate non per noi soli ma per l'intero Paese dentro l'orizzonte europeo e anche
In un orizzonte più grande non a caso perché lavoriamo con tutti in primo luogo con i nostri Fratelli cristiani ma lavoriamo anche con tanti altri come avverrà
Proprio nella giornata di domani nella dichiarazione alla seconda giornata dell'interdipendenza
Quindi non abbiamo paura anzi rallegriamo ci che questo lavoro
Invisibile sommerso che abbiamo fatto in questi anni cominci a generare qualche frutto e che qualche frutto sia un frutto non per noi ma per la nostra chiesa per il Paese
Chiudo veramente con una brevissima frase un invito del nostro caro
Padre Davide Maria Turoldo che mi sembra colleghi idealmente i temi le sfide che abbiamo affrontato in questi giorni e la giornata dell'interdipendenza di domani
Diceva Padre Turoldo
Magari cominciasse con voi si rivolgeva ai giovani magari cominciasse con voi giovani questa nuova cultura della pace
Come se fosse una nuova Aurora
Perché oggi la terra è una cosa sola
Una nave nella quale siamo tutti imbarcati
E non possiamo permetterci che affondi
Perché
Non ci sarà più un'altra Arca di Noè a salvarci
Il mondo è uno la terra è una
E tutti insieme ci salveremo o tutti insieme ci perderemmo grazie e arrivederci a domani
Vorremmo fare un piccolo omaggio alle nostre partecipanti alla al confronto alla tavola rotonda è un piccolo segno di affetto e di amicizia e anche di vicinanza
Alle diciotto e trenta vi è la Santa Messa nel nel Duomo vi invito a portarli con sua personalità per poter iniziare computo Alitalia grazie
Scusa gli avvisi devono domani uno accetta scusate