Partito di cattolici o cattolici nei partiti?

Allora ci siamo anche questa sera prego
Di prendere posto
Occupata anche lei postilla che sorriso dalla stampa quindi la stampa già
Ha scritto da scrivere ora intervistato che deve intervistare per cui
Allora diamo luogo a questo
Dibattito
Sul partito di cattolici o cattolici nei partiti la singolarità debbo dire di questo incontro non è tanto che i protagonisti sono cattolici tutti ma la singolarità è che una intelligente è bella giornalista
Rula Jebreal
è mussulmana quindi come dire il massimo di integrazione per cui conduce valutando le cose credo dal suo punto di vista con la sobrietà che avete modo di seguire i battiti televisivi che lei presiede a La sette e che mi pare un modo abbastanza intrigante anche per la serata
Detto questo è il benvenuto in maniera molto forte molto amichevole molto cordiale a Francesco Rutelli
E poi
A un non dimenticato amico tant'è vero che era qua in anni passati in una condizione
Diversa dal punto di vista su habitus istituzionali in questo caso il sindacato Savino Pezzotta
E poi e gli diamo il benvenuto perché questa festa è stata sempre credo che sia uno dei motivi per i quali abbiamo un qualche piccolo motivo di insuccesso perlomeno ascriviamo questo l'unico del successo per un grande dialogo anche ieri tra Tremonti D'Alema al di là di opinioni che posso essere insegnate anche questa sera mi benvenuto ringrazia per esse qua a Sandro Bondi
Coordinatore di Forza Italia no questo esordio un esordio da sciocchi e quindi è l'ultimo per il primo per essere chiari
E poi do anche il benvenuto mio vecchio amico è stato come anche per tanti anni sì all'interno da democrazia cristiana poi dopo felicemente all'interno del parlamento anche sul piano istituzionale è stato come dire la scorsa legislatura vice presidente dalla Camera dove venuto a pubblico fiori presidente
Nazionale della Democrazia Cristiana per le autonomie da ultimo che ci rappresenti in questo dibattito per quanto riguarda quello che li immaginiamo pensiamo e quindi quello che pensa l'intero partito dopo
Non il benvenuto ma evidentemente e qua ci rappresenta il senatore Lucio Cusumano peraltro presidente la Commissione agricoltura del Senato grazie e buon consiglio a tutti la parola Lula grazie
Io vorrei ringraziare tutti d'essere qui con noi stasera per questo pubblico straordinario ringrazio l'Udeur che ha scelto
Una come me ha scelto una giornalista scelto abbronzata aggiungo lei mosso il mare che modera proprio un dibattito sui cattolici
E vorrei subito iniziare con una domanda
Che vorrei che tutti i nostri ospiti stasera rispondono perché davvero i mercati finanziari le alleanze internazionali l'Europa tutti oggi spingono i Paesi l'Italia in primo
è il primo Paese
Verso una politica ho perso un agire pragmatico
Allora mi chiede c'è uno spazio davvero per l'inclinazione culturale religiosa di uomini politici perché l'appartenenza le grande scuole di pensiero del Novecento che sono socialismo il comunismo anche la Democrazia Cristiana
Oggi mi chiede se ancora oggi un elemento distintivo capace di influenzare le dice se non politiche di questo governo o del Governo precedente o no fratelli
Bene anzitutto grazie di nuovo la gioia vedere tanti amici qui che attorno alle alle amici dell'UDEUR Clemente Mastella si ritrovano in una festa che era iniziata un po'come la sfida del diventata nel tempo un appuntamento di grande rilievo grazie alla tenacia e alla e alla determinazione dei nostri padroni di casa
Vorrei rispondere alla domanda che al non so se qui il titolo no non è riportato il titolo del del convegno si stava partito di cattolici o cattolici ai partiti
Rispondo un c'è un punto interrogativo cattolici nei partiti
Ovvero sia la vicenda italiana è troppo conosciuta troppo seriamente analizzata perché
Oggi noi possiamo fare un'analisi sulla vicenda
Del dopoguerra e sulle vicende che hanno fatto seguito al dopo caduta del muro di Berlino dopo l'esaurimento di quella vicenda così unica che è stata per l'Italia la democrazia cristiana non c'è dubbio che non ci sarà un partito
Dei cattolici in quanto tali ma che i cattolici oggi rappresentando l'ottanta per cento degli italiani
Ciascuno a suo modo
Si erano parte dei partiti anche dei partiti
Che hanno l'espressione più estrema nello schieramento politico è una realtà ineludibile
E penso che l'Italia repubblica laica l'Italia nella quale è possibile essere cattolici in ogni partito politico
Possa e debba fare riferimento ha radici che sono radici profonde
Ad un cattolicesimo che robusto
Nel sentimento delle convenzioni degli italiani
E che ci sono molti elementi
Torni ad essere una realtà che interpella che attraversa profondamente la nostra società una società che laica quanto ai riferimenti culturali ed istituzionali
E laici Zanetta rispetto ad appartenenze confessionali alla vita pubblica stare trovando molte ragioni e molte motivazioni
Nella sua laicità lo ripeto perché quei valori tornino ad essere espressione non solo di un cattolicesimo di popolo
Di cui è stato il più grande ambasciatore nella società e promotore nella società italiana Giovanni Paolo secondo
Ma se siano nella solita italiana lo ripeto e lo sottolinea ma siano anche incapaci di rispondere a un concerto molto bello che ha espresso il nuovo Papa
Joseph Ratzinger che ha detto di recente la politica appartiene alla sfera della ragione
Uno Stato laico esclude la teocrazia
E l'idea di una politica dettata dalla fede
La fede può illuminare la politica
Ma non si può trasferire il campo politico dalla ragione alla fede queste parole sono parole del Papa
E io penso potrebbe essere parole di molti esponenti lo schieramento che più tradizionalmente si definisce laico nel nostro Paese se noi non confondersi mo'talvolta il fatto che i cattolici sono laici non tutti coloro che sono laici sono cattolici naturalmente ma posto che le radici tra nostra repubblica
Nascono da un Pertile rapporto tra coloro che sono credenti e coloro che sono non credenti e da ora in poi si misurano con la presenza in Italia di molte centinaia di migliaia di persone
Che hanno una fede
Una confessione religiosa diversa da quella cattolica italiano e abbiamo una storia di minoranza importanti quella ebraica che formata da alcune decine di migliaia di persone
E ha avuto ed ha un'importanza significativa nella comunità italiana che ha sofferto grandi ferite non ce lo dimentichiamo mai quando spesso noi diciamo perché
Un Paese come il nostro non può essere distante dalle ragioni del popolo israeliano è anche perché noi abbiamo e portiamo una grande responsabilità verso quel popolo
Perché anche l'Italia la fine
Della dittatura fascista ha collaborato
Con le deportazioni io sono stato sindaco di una città da cui e partito una serie di convogli con più di mille persone che sono andate a morire nei campi di concentramento non lo dobbiamo dimenticare mai noi abbiamo una responsabilità europea
Europea rispetto l'Olocausto che ci deve spingere a sapere che ci sono sacrosanti diritti del popolo palestinese
Ad avere uno Stato era vere una giusta soluzione delle sue aspettative
E sono aspettative nostro di tutti e allo stesso tempo questo non può mai andare a detrimento di un popolo che ha conosciuto la più terribile delle violenze del ventesimo secolo
Quindi l'Italia conosciuto un certo pluralismo religioso sì certo le minoranze protestanti valdesi oggi si misura con la realtà completamente nuova che l'arrivo di già oggi gli ottocento mila un milione di persone che vivono e lavorano in Italia che sono di di religione mussulmana
Siamo un Paese tollerante pluralistico aperti
Siamo un Paese alla Régis sì ma
Vocazione cristiana e cattolica
E vorrei dire che le due cose vanno insieme
Perché la culla
Del pluralismo democratico
Nasce in Europa anche perché l'Europa a questa eredità cristiana
Cristianesimo nasce come distinzione tra il momento secolare
è il momento
Confessionale
Tutta la storia di questi mille e settecento anni di cristianesimo che hanno vissuto in Italia è una storia e realtà di distinzione di separazione non è una scuola una storia di sopra posizione
Ovviamente anche di drammi ovviamente anche di tragedie e ovviamente di differenze profonde
Ma noi siamo pluralisti anche perché abbiamo questa esperienza questa storia allora la mia risposta
Penso sia chiara non rinascerà un partito che sarà tale in quanto vi appartengono i cattolici perché ci sono milioni di cattolici che votano per partiti anche dall'estrema sinistra dall'estrema destra
Ed è bene a mio avviso quel che avviene oggi in Italia cinquanta per cento dei cattolici votano per il centrodestra cinquanta per cento votano per il centrosinistra
E la chiesa e fuori dalla tenzone tra le parti la chiesa rivolge il suo magistero alla totalità della popolazione lo esercita nei confronti dei credenti
Ma ciascun credente segue il suo itinerario al di fuori di un comando esterno secondo la propria ispirazione secondo la propria personale responsabilità
Ecco
Messaggio ultimo che vorrei dare queste tuttavia la convinzione religiosa non viviamo una stagione nella quale
A mio avviso è giusto non venga ostentata
Cioè che non diventi motivo di una esternazione
Strumentale
Allo stesso tempo la convinzione della persona
Non è da confinare
In un recinto privato
Vedete
Una certa sfida che viene oggi
Dalla parte del fondamentalismo che utilizza per il terrorismo una motivazione religiosa
Insopportabile
Sul versante islamico
è noi siamo portatori di una fede forte
I cristiani
Oggi sono portatori di una convenzione debole
Io penso che se con una distorsione grave ci possiamo misurare e questa
Io penso che questo messaggio estremisti cos'è una negazione di quella parte enorme di messaggio di civiltà ed anche di tolleranza di cui è fatta la grande parte l'esperienza musulmane
Credo che noi non dobbiamo come qualcuno ha fatto negli ultimi anni
Ritrovare le ragioni di una convenzione cristiana e del suo rapporto con la sfera pubblica
Per contrapposizione all'estremismo fondamentalista che ci minaccia è il più grave degli errori significherebbe accettare in pieno l'idea di uno scontro di civiltà
E la nostra intelligenza di europei e la nostra saggezza anche di laici cattolici
Deve portarci a respingere questa estremizzazione che è la negazione stessa della distinzione tra la sfera pubblica
E la convenzione da persone allo stesso tempo però dico
Non dobbiamo credo in nessun modo avere paura del fatto che le convinzioni di un cattolico possano non ostentata non oggetto di una contrapposizione e tanto meno di un fattore di identità
Velleitaria mente o irresponsabilmente da connettere a questa idea di un ineluttabile scontro tra civiltà la convenzione del credente però sta nell'arena pubblica
Non sta solo del Foro privato
Nello spazio privato a questo ci interpella
L'esperienza dei più grandi cattolici democratici del nostro Paese io so
Voglio dire a Bondi
Lo lo dico polemicamente Mario dico scherzosamente che più volte Berlusconi si è autodefinito erede di De Gasperi
Non è stata molto felice come espressione visto che l'altro giorno
Ha detto di aver avuto una definizione ricevuto attenzione molto lusinghiera
Dal fondatore
Di CL da don Giussani ecco io penso che ognuno di noi potrà avere avuto qualche critica e magari qualche benedizione dall'uno o dell'altro o dall'altro delle grandi fonti ispiratrici
Della politica
Ed è la fede
Tuttavia convengo su una cosa
Contanti che stanno discutendo in queste settimane
Non è giusto
Limitare la convinzione religiosa allo spazio privato
Perché appunto nella distinzione della responsabilità
Be'oggi obiettivamente sappiamo che più che mai certe motivazioni che sono motivazioni morali
Si confrontano e si misurano con le scelte del tempo e io penso che in questo senso l'esperienza di tanti cattolici
In ciascuno dei loro partiti e in ciascuno dei due schieramenti può molto alimentare una politica che torni ad essere alta Nobile
E degna della grande tradizione di questo nostro Paese
Vorrei dare subito la parola Sandro Bondi richiederli che come ha detto Rutelli ci sono cinquanta per cento di cattolici che votano a destra altre cinquanta per cento che votano a sinistra
C'è una base di valore comune quella sulla vita su abbiamo visto la battaglia congiunta quella sulla fecondazione assistita dal il diritto ai figli a Porto tutte questi temi c'è anche una convergenza lo chiedo anche a Bondi sui grandi temi che riguarda non solo l'Italia in questo momento male all'umanità intera chi sono i temi della sicurezza temi dell'immigrazione
Temi legate anche la politica internazionale i cattolici di entrambi gli schieramenti possono davvero aiutarci a De centra in queste grandi sfide
La ringrazio molto per questa domanda che mi consente di
Precisare innanzitutto che io sono venuto qui molto volentieri ringrazio davvero del gentile invito per un confronto Veron confronto autentico confronto utile
Non mi interessano le polemiche
Silvio Berlusconi non è De Gasperi e Silvio Berlusconi
Io dà una risposta identica a quella dell'onorevole Rutelli
Sulla questione del della presenza dei cattolici nella vita politica italiana non ci può essere più un partito dei cattolici è chiaro questo a tutti noi
Ci possono essere dei cristiani dei cattolici
Dei credenti come ci sono in tutti i partiti politici e in entrambi
Gli schieramenti politici
Come ha detto
Grande intellettuale cattolico come Pietro Scoppola
Possiamo passare dalla democrazia cristiana
Ai cristiani per la democrazia ai cattolici per la democrazia ai cattolici per la solidarietà ai cattolici per la pace
Ai cattolici che possono contribuire da posizioni politiche diverse al bene comune della nostra nazione del nostro Paese
Io credo che
I cattolici possono dare un contributo in tre modi in questo momento politico
Innanzitutto cercando di confrontarsi fra di loro
Possibilmente di collaborare fra di loro anche fra coloro che appartengono a schieramenti politici diverso abbiamo visto abbiamo dimostrato che questo è possibile in Parlamento
La legge sulla fecondazione medicalmente assistita è stata approvata da un largo schieramento i parlamentari appartenenti a entrambi gli schieramenti politici
Costituito non soltanto da cattolici ma anche da laici
Anche quei laici credenti di cui parla molto bene
Pezzotta
Io penso che i cattolici possono dare un contributo ulteriore alla vita politica italiana in due direzioni
Quella di rendere possibile in Italia un vero bipolarismo
Non un bipolarismo selvaggio un bipolarismo armato ma un bipolarismo in cui entrambi gli schieramenti si rispettano e si confrontano non sulla contrapposizione ideologica o sulla demonizzazione reciproca ma si confrontano sui contenuti come avvenuto anche in questo hanno della vita e nella vita politica parlamentare del nostro Paese
Dobbiamo dare un contributo anche sulle questioni bioetiche ma su questo ci torniamo
Il secondo il modo in cui i cattolici possono dare il loro contributo
E quello di aprire un confronto non soltanto all'interno del mondo cattolico ma un confronto tra laici e credenti tra laici e cattolici oggi queste a mio parere è la sfida più importante la sfida più difficile
Una sfida possibile
Il confronto la comprensione e la collaborazione tra laici e cattolici per la difesa della vita innanzitutto
E per la tutela della dignità della persona
Da questo punto di vista non ci sono differenze antropologiche fra di noi fra i cattolici che militano nel centrosinistra o i cattolici ferito nel centrodestra come ingenuamente ha detto la senatrice Binetti
Ci sono differenze politiche di scelte politiche non differenza antropologica
Anzi c'è una unità sul piano dei valori almeno su quelli fondamentali
La terza sfida dei cattolici a mio parere
E quella di combattere o meglio ancora non di combattere di confrontarsi con quella che io chiamo la cultura laicista
Non la cultura laica
La cultura laicista
E quella che a quella cui ha fatto riferimento nel suo intervento anche anche l'onorevole Rutelli cioè quella posizione che pretenderebbe di confinare la fede
Religiosa dalla fede cattolica nell'ambito della sfera privata
Se noi accettassimo questo punto di vista questo significherebbe la cancellazione di tutta la storia e l'esperienza del cattolicesimo democratico nel nostro Paese
Io penso soltanto a due grandi figure che anche la sinistra
A cui anche la sinistra costruisce un piccolo monumento la immaginetta
Don Lorenzo Milani
La Pira come sarebbero comprensibili queste figure del cattolicesimo democratico se la loro fede religiosa cattolica fosse stata confinata nella sfera privata come giustamente ha detto Rutelli sarebbe comprensibile
Dobbiamo combattere questa cultura laicista e poi dobbiamo Kultur combattere anche la cultura laicista laddove questa cultura che era presentata in gran parte della sinistra italiana questo il punto fondamentale e anche in parte della destra
Anche in parte della destra
Cioè una cultura
Che come ha detto come ha scritto Pezzotta in un bellissimo articolo sul Riformista è una cultura che si fonda sull'individualismo e sul radicalismo dei puri diritti
Lo ha detto anche anche d'onda Enzo Bianchi
Priore bianche
Parroco il priore di Bose nel suo liberissimo libero la differenza cristiana come vede Rutelli ci sono dei cattolici che non intendono la loro fede come uno scontro di civiltà
C'è una complessità anche nel centrodestra c'è una complessità di Forza Italia che va tenuta presente e va rispettata tra comprese
Anche Enzo Bianchi ha scritto nel suo libro
Più c'è una cultura
Che si fonda su un individualismo libertario
In cui ciascuno e invitato a vivere secondo il proprio desiderio e ogni desiderio se la scienza e la tecnologia lo permettono va realizzato ma trasformato in un diritto cioè io
Ho il desiderio il capriccio bisognerebbe dire di avere un figlio magari oltre i settanta anni e questo desiderio deve diventare un diritto
Una copia omosessuali al desiderio io dico il capriccio di avere di poter adottare un figlio questo desiderio deve diventare un diritto questa è la cultura
Dell'individualismo libertario che purtroppo alligna fortemente nella sinistra italiana lo dice uno vogliono dirlo perché non ho mai nascosto è un fatto di onestà intellettuale che ha militato da cattolico del Partito Comunista Italiano
E che ha molto apprezzato l'intervista di Rutelli alla Repubblica
Come cattolico
Ho visto con speranza il dialogo allora fra il mondo cattolico il mondo e la tradizione comunista
Ho seguito con entusiasmo anche compromesso storico come cattolico
Ma allora non c'era questa cultura dell'individualismo libertario nella sinistra italiana c'è oggi
E giustamente e guarda caso l'onorevole Rutelli è stato costretto quest'estate a citare niente di meno che Togliatti
Per invitare la sinistra italiana
A comprendere
La realtà del cattolicesimo italiano
Ha dovuto citare addirittura Togliatti
Questo è il segno di una difficoltà di una reale che esiste nella sinistra italiana oggi dichiaro col mondo cattolico lo vediamo su tutte le questioni all'agenda del Paese
Dalle questioni della vita
La bioetica delle copie
Il diritto di fatto e su altrettante altre questi rapporto con la Chiesa cattolica e mondo cattolico c'è una difficoltà a dialogare oggi con la sinistra italiana che è un arcipelago di forze politiche
Ma unite sulla base di questa cultura di perdite l'individualismo libertario che non ho mai fatto parte dalla sinistra italiana
è un è un motivo di riflessione questo come è potuto accadere che nella sinistra italiana di Togliatti come ha detto Rutelli di Enrico Berlinguer
Vietato Bufalini eccetera Obiang ignorato oggi questa cultura esattamente l'opposto della cultura
Cattolica liberale che si fonda che ha una concezione della libertà come come legata alla comunità come legato alla responsabilità
Questa è la cultura cattolica la cultura liberale
Ecco noi vogliamo confrontarci su questo
Io sono convinto che in questo momento del come cattolici possiamo dare un contributo grande contributo alla vita politica italiana
Dicevo il bipolarismo
I cattolici non sono portatori di una cultura dell'odio ideologico
I cattolici non sono portatori della cultura della demonizzazione no sono portatori di una cultura del rispetto del dialogo del confronto con tutti con tutte le religioni anche con tutti i partiti politici
E quindi possiamo dare un contributo a superare questo bipolarismo selvaggio in cui non c'è rispetto reciproco è confrontarci sui contenuti e io dico a partire dal contenuto fondamentale oggi
Della vita
è questo che ci interpella oggi il magistero della Chiesa cattolica la difesa della vita e non ho dubbi che su questo noi saremo uniti anche appartenendo a diversi schieramenti politici ecco
Grazie a Bondi però mi dispiace davvero forse sono quanto gli USA in questo lei non mi ha risposto alla domanda di base la mia domanda era una su questi temi sapevamo tutti che c'è una convergenza sui valori della vita sulla difesa della vita
Ma sui temi che davvero sono e in questo momento al centro dell'attenzione sono temi di politica internazionale temi come la scuola c'è un ministro del gruppo il partito di Rutelli con partito cattolico un Ministro della della scuola dell'istruzione pubblica la sua riforma come cattolico come ministro che appartiene a un'ala cattolica dall'altra parte sarà anche condivisa dalla vostra parte dei cattolici che state al a destra o no questa era la
Io chiedo scusa pensavo come Rutelli di partire da una premessa generale ma non ho alcun problema rispondere nel merito ma anche qui devo fare una premessa
La premessa è questa siccome si parla di riforma della scuola dell'università la riforma del mercato del lavoro alla riforma della sulla lotta all'immigrazione clandestina quale deve essere il nostro atteggiamento come cattolici qual è nel mio intimo il mio orientamento personale
Non è possibile in un paese che quando cambia un governo si mettono in discussione tutte le leggi approvate dal governo precedente
è una follia è un'assurdità
In nessun Paese del mondo accade questo
Nessun Paese del mondo sarebbe governabile ogni volta dettagli un Governo il Governo che vince le elezioni tanto più del dieci per venti mila voti si propone di aggiornare tutte le riforme pago approvato dal governo precedente tanto più se sono riforme
Essenziali come quella della scuola che riguardano insegnanti gli studenti il mondo dell'impresa quei del mercato del lavoro quindi io parto da questa premessa
Certo che io difendo la rete la riforma Moratti abbiamo provato nella passata legislatura io non mi scandalizzo che questo governo voglia approvare una nuova legge cambiare questa legge sulla scuola sull'università apportarvi modifiche
Non mi scandalizzo purché non si voglia abolire abrogare cancellare completamente questa riforma che io credo sia una buona riforma quando questo governo verrà in Parlamento con delle riforme di correzione di ammodernamento di questa legge non rinunci
Non c'è metteremo contro in maniera pregiudiziale come voi ci siamo messi contro in via pregiudiziale avente o l'intendimento di questo coro di modificare la legge Bossi-Fini
Come non ci mettiamo contro in maniera pregiudiziale o anche la volontà del Governo di Montecitorio la legge sul conflitto d'interessi
Vediamo i contenuti
Certo è che se si vuole abolire
Una legge soltanto perché l'ho provato a Berlusconi non ci stiamo anche perché vogliamo dimostrato viceversa
Che noi siamo disposti anche a lavorare con il governo quando consideriamo che quello che propone il Governo come ministro Mastella proposto sull'indulto sulla riforma della giustizia ci sembra positivo
Sulla pubblicità destra recitava ne abbiamo dato un contributo fondamentale senza del quale forse questo governo non avrebbe potuto assumere quelle decisioni in campo internazionale che aveva in animo di assumere
Certo abbiamo delle riserve delle preoccupazioni ma credo che sia normale questo da parte dell'opposizione quando ricordiamoci
La sinistra non ha fatto nessuno sconto al governo Berlusconi nei cinque anni passati forse voi ricordate una sua un solo punto su cui l'opposizione ha votato a favore delle proposte dal governo Berlusconi mai mai ma tutto questo o anche sulle cose in cui il Parlamento dicevo siamo d'accordo solo perdere proponeva Berlusconi dobbiamo essere contro ecco questo nome la mostra mentalità la mentalità del Nolli moderati di Forza Italia
Grazie a Bondi io
No no capisco al sta dando però il fatto che ci sia oggi è un confronto e non una non a casa posso dire a casa del ministro Mastella che un cattolico dall'altra parte forse anche a una prova di dialogo una prova anche di accoglienza
E di apertura anche alle vostre ragioni prendere la parola adesso a Pezzotta e chiedere a lui l'immagine che è venuta fuori dall'intervento del vicepremier Rutelli ed a Bondi un'immagine di cattolici che abbiamo tutti noi di persone moderate buoniste persone propensa al perdono ma mi chiedo davvero e lo chiedo perché anche la lega si dichiara cattolica e i cattolici italiani cattolici che fanno politica che sono impegnati nel sociale
Tutti hanno questa questa radice moderata propensa anche all'accoglienza la solidarietà però la lega in questo caso qui fa parte di questo gruppo cattolico o appartiene altri o fa parte di altri tipo di valori che sono si dichiarano molto cattolici però molto conservatori in questo caso qui cerca mi chiedo noi purtroppo lo dico purtroppo faccio parte vengo da un mondo che ha una malattia enorme che siamo estremismo islamico
La questione dei cattolici in Italia una questa dei cattolici moderati come li definiamo tutti noi o c'è una componente invece radicale
Mi riferisco alle posizioni estremiste ecco
Un po'dura
No io la prima cosa credo sia doveroso da parte mia ringraziare l'onorevole Mastella risulta per l'invito
Non è molto usuale in questi tempi invitare un dibattito politico chi non ha ruoli politici come sottoscrittore presto sia un segno di grande amicizia di grande attenzione
Ma io sui cattolici vorrei fare alcune distinzioni e poi arrivo rispondere
Alla domanda che mi è stata posta
Ma il mondo cattolico non è una cosa che si può definire in termini semplici
è una realtà estremamente complessa
Io credo che in Italia ci sia una grande vitalità del cattolicesimo sociale
Proviamo a pensare anche nel Mezzogiorno
Quanti sono
Le persone il movimento di le associazioni
Che stanno lavorando all'interno la società civile
In termini di promozione umana
In termini di creazione di nuove sperimentazioni del campo dell'economia nel campo del lavoro
Cioè io direi che quando ragioniamo del mondo cattolico occorre distinguere
Tra un cattolicesimo sociale che è il luogo primario della presenza dei cristiani perché lì dove ci sono le persone i loro bisogni le loro esigenze le loro necessità e la politica perché se no facciamo una grande confusione
Ora noi in Italia
Per fortuna che per fortuna nella società italiana abbiamo un cattolicesimo sociale estremamente vitale
Che vive nell'associazionismo vive nei movimenti vive nel sindacato mila e cioè in quell'espressione della società civile dove maturano
Le esigenze e i bisogni le speranze delle persone io su questo direi che la politica deve essere un attimino più attenta
Mi sembra che ci sia una sottovalutazione di questo impegno perché viene considerato prepolitico quando ha un modo diverso di fare politica
E se noi guardiamo la realtà italiana diciamo che questa è una realtà vera
Vitale
Che avrebbe tante cose da poter dire da stimolare anche alla dimensione politica ma il cattolicesimo sociale in questo Paese è un cattolicesimo vitale vivo
Ed è lì che forma e forma nuova classe dirigente perché sperimenta nella relazione nei rapporti con le persone
Nell'organizzare cooperative nell'organizzare elementi di accompagnamento di cura cioè c'è una vitalità nuova che fa anche intravedere diciamo questo segno di speranza che continuiamo a mantenere e a mantenere dentro la realtà
Allora questo sia
Vi siamo il primo elemento quando parliamo di mondo cattolico che noi dobbiamo accogliere perché è l'elemento diciamo
Popolare nella dimensione cattolica nel nostro Paese cioè quello che sta dentro la società civile in mezzo alle persone con legge con la gente le organizzati e le fa andare avanti
Per quanto riguarda la dimensione politica
Ma io credo che noi siamo anche per il mondo cattolico in una fase in una fase nuova
Noi veniamo da una tradizione culturale politica
Che è quella del cattolicesimo democratico
Dove abbiamo imparato e soprattutto dalla lezione di Aldo Moro che la politica fa per farsi
E noi dobbiamo pensare che siamo a un'altra fase voi vi ricordate la prima la seconda la terza fase
Io direi che siamo dentro una quarta fase che interpella il mondo cattolico e i cattolici su quale tipo di esperienza possono giocare all'interno della dimensione politica
E credo che sia questo il tema vero su cui ragionare
Noi siamo come cattolici obbligati a fare i conti con la realtà per quella che
Io non so se siamo moderati
Ora ricavi ma abbiamo una visione che deriva così da da un dato di fede
Che è quello dell'incarnazione noi abbiamo l'obbligo di incarnarsi nelle realtà per quelle che esse sono non per quelle che desideriamo o ci piacciono
Allora dobbiamo fare i conti con la realtà attuale per quella che essa è
Io credo che in questo Paese dare una serie di condizioni per una serie di sul di situazioni esista una sfida antropologica
Cioè non è chiara per tutti allo stesso modo qual è la visione dell'uomo qual è la visione alla persona qual è la visione della relazione tra le persone
Sicuramente il benessere una serie di cose hanno accentuato gli elementi di un individualismo hanno scombinato la composizione sociale delle classi delle aggregazioni Ceroni ha moltitudine più che
Identità diciamo individualista dalla quale bisogna tenere i conti allora c'è
Oggettivamente una questione antropologica che tipo di uomo pensiamo come lo pensiamo come lo vediamo e su questo io credo che qualche problema che riguarda le condizioni dal concepire del nascere del vivere e anche del morire qualche elemento di distinzione di diversità nella visione dell'uomo hanno ma ce l'abbiamo
E non a caso il papà di Benedetto sedicesimo ci dice
Che noi possiamo sicuramente agire sul terreno della politica attraverso le mediazione ma ci sono degli elementi che per un cattolico che sta in politica sono indisponibili
Ed è questo è un insegnamento che la possiamo dimenticare o far finta che non esista perché se facciamo finta che non esista non siamo coerente con un'appartenenza dobbiamo tenerne conto
E tenerne conto fino fino in fondo
Ma occorre dire anche che è una visione dell'uomo come quella che noi di cui noi siamo portatori e cioè di una centralità irriducibile della persona cioè di un nuovo personalismo è quella che ti fa Leggere
Interpretare la storia e la nostra presenza dentro la storia perché non siamo fuori non c'è la fuga mundis per quanto ci riguarda dobbiamo essere dentro tenendo conto della realtà in cui siamo
Allora la domanda che viene mentre per quanto riguarda il sociale è chiara la composizione e se c'è bisogno ancora di un partito di cattolici
Guardate io ho sempre il timore dalle nostalgie
Io credo che l'esperienza politica del partito unico o del partito dell'unità dei cattolici sia stata una grande esperienza
Purtroppo troppe volte demonizzata tante volte cancellata
Ma questo Paese è così è cresciuto
è diventato un grande Paese perché qualcuno in questo Paese ha scelto una certa linea politica ha scelto una certa presenza ha scelto di fare alcune cose io rivendico questa storia come storia positiva
Come storia importante per me
Per la cultura politica di questo Paese
Oserei dire che se non facciamo questa operazione noi continuiamo a raccontare delle storie è chiaro che c'è una dimensione i cattolici io dico con sofferenza almeno per quelli che io ho conosciuto
Per la situazione in cui si trovavano in questo Paese hanno dovuto farsi parte ed era un cattolico farsi parte non è mai una cosa semplice perché la cattolicità lo obbliga a non farsi parte
Farsi parte è stata un'esigenza una sofferenza per la necessità di costruire la democrazia di tutti attesta il grande merito che noi cattolici dobbiamo rivendicare
E guai a noi se non abbiamo l'orgoglio di aver costruito in Italia la democrazia per tutti anche per coloro che osteggiano che voleva andare da un'altra parte questo è il tema vero da dove partiamo però oggi c'è noi proprio perché abbiamo conquistato la democrazia per tutte perché il sistema democratico nel nostro Paese non è in discussione non possiamo più essere parte
Dobbiamo discutere e io credo che questa sarebbe una discussione interessante di come stare nelle parti
E credo che questa sia la domanda che ci viene come stare nelle parti
Allora l'unità dei cattolici oggi si fa nella chiesa non in un altro posto
Non in politica e avere questa distinzione è importantissimo
Molto importante e chiedo alla mia chiesa di parlare di predicare di dirmi quali sono i parametri gli orientamenti che io assumo laicamente nel mio impegno politico
Guai a me se dicessi rivesto di tacere i miei testi sono obbligati a parlare perché è un loro obbligo è un loro dovere è una necessità che io come cattolico
Detto questo avrà la responsabilità di come stare in politica e mia
E me ne assumo tutta questa responsabilità me l'assumo per lasciare la libertà
Alla mia chiesa di poter esprimere i suoi giudizi le sue valutazioni
E io nella politica agire tenendo conto delle indicazioni delle cose che mi vengono diciamo al magistero che non è una relazione come tante volte alcuni laici dicono di subordinazione ma di comunione
Che è cosa diversa dalla subordinazione è una relazione di una cosa molto più importante che dovrebbe significare il senso profondo del nostro vivere impegno sociale e l'impegno politico dobbiamo fare i conti col bipolarismo
Decidere come stare in politica
La prima cosa è che nessuno di noi può arrogarsi stando in politica di scomunicare altri che in politica fanno scelte diverse dalle mie
Quello di fare scelte diverse dalle mie eh
Non lo si disse al convegno di Palermo nel novantacinque è una è una condizione che risponde alle responsabilità che ognuno assume come stare in politica
Guai a noi perché ogni tanto vedo che c'è chi dalle etichette da cattolico grado ed cattolica del tentativo io ricordo
Che è un grande cattolico come Beppe Donati diceva si sta in politica da penitenti
Si sta in politica da penitenti no da supponenti purtroppo io trovo tante volte che questa supponenza c'è allora io sto da una parte sono il più bravo cattolico nel mondo no saremo tutti giudicati allo stesso modo e almeno alla fine si dedicheranno allo stesso modo altro che se stava da una parte o dall'altra mai verrò giudicato dei miei comportamenti dall'assunzione dalle mie responsabilità ed ha come sto in politica
Il mio problema
Oggi quale non è che uno che una parte dei cattolici stiano da una parte e altri stiano dall'altra non è un problema
Il mio problema è la visibilità del mio stare in politica
E io non credo
Che noi possiamo stare in politica individualmente separati sottoterra
Bisogna pensare a quali sono le forme con nei modi con cui si sta visibilmente in politica con cui si crea classe dirigente che abbia questa cultura che abbia questo pensiero che sta dentro la politica se no veramente facciamo delle confusioni
Taziano delle confusioni io credo che sia arrivato il momento anche in termini più progressivi anche in termini di forme nuove della dimensione politica di decidere in che modo in quali forma noi stiamo dentro la dimensione della politica deve però è un di Vaticano non do suggerimenti non compete a me non è compito mio
Dico solo che l'invisibilità della presenza cattolica in politica non serve né ai cattolici né a questo Paese soprattutto non serve a questo Paese che ne ha bisogno perché se è vero che la reggeva Rutelli
Di una presenza visibile dai cattolici c'è una necessità ma anche qui distingue
Faccia anche qui un'altra distinzione perché ci sono dei cattolici che hanno una modalità di pensiero che ma sa anche stare individualmente singolarmente in qualsiasi schieramento il mio problema
Riguarda una parte dei cattolici i cattolici democratici
E i cattolici democratici non sono una cosa così sono il frutto di una cultura di una presenza che è quella che è stata e nel nostro Paese che non è comparabile con la cattolicità
Ma è quella cultura che ha tentato io credo in termini positivi una mediazione tra il dato di fede e la presenza politica dentro la società io credo che questa è la cultura che non può scomparire quali possono essere i come diceva Sturzo nel nel novecentocinque poneva il manifesto di Caltagirone ci sono dei cattolici che stanno da una parte e altri che stanno dall'altra per carità
Ma il problema della loro visibilità dalla loro capacità di incidenza ed una incidenza che non sia singolare e individuale credo che questo sia l'elemento e chiari chiede poi più dove richiede anche un ripensamento della laicità io credo che ci sia veramente una sfida
Una sfida sulla laicità in questo Paese
Noi viviamo in una condizione di una visione della laicità che è ancora quello dell'Ottocento
Che ha attraversato il Novecento è arrivata a noi e che pensa che l'unico modo di essere laici sia quella di distinguere il ruolo diciamo di fare una distinzione tra il il ruolo dello Stato quello del del della religione io credo che questo non sia più attuale e pertanto la la la la dimensione di fede la dimensione religiosa è ridotta un elemento privato
Noi dobbiamo costruire una nuova laicità che tenga conto che le religioni sono un fatto sociale
Perché lo Stato può anche essere agnostico laico ma la società civile non lo è mai e gliele esperienza di questi giorni ce lo dimostrano
E ogni qual volta noi neghiamo il ruolo sociale alla religione scattano i fondamentalismi gli integralismi le reazioni cioè quali ripensare una nuova laicità che riconosca
Il fattore religioso come fattore importante per le società
Perché diventa l'elemento che può in una società che tende al multiculturalismo alla punti religiosità può favorire quegli elementi per gli elementi di confronto e di dialogo qua io
Non lo so bene che cosa significa moderato
Io credo che noi non abbiamo bisogno di etichette
è chiaro che noi non abbiamo una politica aggressiva
Abbiamo il dovere del rapporto del rispetto verso gli altri
Abbiamo però un bisogno di fondo che è sempre quello che dobbiamo stare comunque sempre dalla parte più deboli perché questo è un imperativo che vale per tutti i cattolici e che non è il mercato che regola i rapporti mai qualcosa altre una politica che assume la solidarietà
Assume l'amicizia come elementi di determinazione di discriminazione allora questo sia oggi il tema vero che noi come cristiani dobbiamo dobbiamo riassumere in questa pungente in questa congiuntura
E in questo modo il che vuol dire
E non discuto molto se devo superare il bipolarismo meno anche perché per superare il bipolarismo bisogna passare attraverso il bipolarismo
Non c'è alternativa allora io voglio che i cristiani che hanno scelto diversamente da me di impegnarsi in politica
Giochino la loro partita della situazione attuale nelle condizioni attuali con determinazione con chiarezza e con visibilità
Grazie
Grazie a Savino Pezzotta vorrei ricordare a tutti voi che nel centro congressi Telese Terme in questo momento c'è un dibattito interessante un'altra stanza
Quali strategie risorse produttivo per le sfide comuni circa comunitarie la droga elementari vorrei crea chiedere invece al senatore Stefano Cusumano un'altra cosa noi abbiamo assistito a tante ai funerali di Giovanni Paolo secondo alle masse di persone che sono riversati su Roma l'elezione del Papa nuovo
Però mi chiedevo e me lo chiedo perché è davvero venendo da un'altra parte del mondo dove la base popolare quella che detta le scelte politiche detta proprio le scelte politiche mi chiedo
Venendo in Italia ho visto moltissimi uomini cattolici nei partiti un moltissimi esponenti politici importantissimi
Che hanno una radice cattolica che dichiarando di essere profondamente cattolica cattolici
Anche un'alta finanza cattolica però mi chiedo
Il potere cattolico agisce ancora in rappresentanza di una base popolare
Penso che il grande magistero di Giovanni Paolo secondo abbia segnato in maniera netta e chiara
La storia della chiesa cattolica l'abbia profondamente esaltata
Anche nella riscoperta della ditta del magistero etico della chiesa
Esiste certamente
Il potere della Chiesa
Ma è un potere che
Vive nella condizione
Della mutevolezza delle fasi di governo della Chiesa stessa
A seconda dei papà antichi hanno interpretato storicamente i filoni culturali di questo grande magistero con delle distinzioni che sono chiare ed evidenti
E che hanno trovato un punto alto di riaffermazione della spiritualità e di i di di indebolimento delle ragioni del potere della Chiesa con il papato di papa Montini quelle è stata la fase di avvio
Di un'esaltante stagione della Chiesa cattolica che ha interpretato nell'accezione del cattolicesimo bresciano le linee fondative di un nuovo umanesimo politico l'umanesimo politico risacca Maritain
Che ha saputo attualizzare la carità e la legalità
Nel più alto segno del solidarismo cattolico ho trovato spunti interessanti nella recente riflessione che al nostro segretario nazionale ha fatto sul Corriere della Sera
Nella commemorazione di Ruffilli c'era la lettura positiva e mirabile di una nuova progettualità istituzionale
La ricerca del bene comune contro il male e la ricerca soprattutto di un percorso che esalti la cosa pubblica rispetto al rischio della collusione
Che stagioni di populismo o mode corrosive di prima plebi plebiscitario Isma'possono mettere in discussione gli istituti di democrazia partecipata
è una sorta di saldatura tra la funzione dei cattolici nella società nazionale e non soltanto nazionale della funzione dei cattolici all'interno delle istituzioni
C'è una felice commistione che allega
Il ruolo dei cattolici nella costruzione del processo di integrazione europea rispetto ai rischi di una società dista calata e dissacrante
Recuperando l'attualità di una tradizione millenaria e mettendo al centro i cattolici anche nella vicenda della costruzione europea
Il forte patrimonio di valori e d'idealità di cui parlava Francesco Rutelli e che segna il tempo non della Costituzione di un partito di cattolici ma la riscoperta del ruolo fondativo dei cattolici nella solita nazionale e nella società europea questa è la sfida che ci sta davanti
Ma per fare andare avanti questa sfida cari amici di Telese occorre fare chiarezza anche all'interno delle forze politiche non è possibile che ha dentro una forza politica si agitino culture contrapposte
Perché caro Bondi mentre tu leggere probabilmente Marx io leggevo Ferrari e Donati
Che tu possa diventare l'alfiere del cattolicesimo politico mi sembra un po'un eccesso possiamo semmai trovare linee di compatibilità sulla linea della coerenza che ha scelto di ricercare Clemente Mastella quando sulla fecondazione assistita
Ha creato il limite ed entro il quale si costruiva il Progetto dei Popolari Udeur eccetto in questa ragione
L'anche alla condizione di un partito che ritrova le sue radici e la sua modernità ma la radice e la modernità del cattolicesimo politico deve trovare ragioni di chiarezza anche nel panorama politico nazionale
E il panorama politico nazionale esige la riscoperta del valore dell'intergruppo che è stato fatto alla Camera sulla sussidiarietà
Non bastano gesti di episodicità programmatico legislativa per esaltare il ruolo dei cattolici
Semmai esiste una condizione dentro la quale dobbiamo trovare le ragioni dalla coerenza politica dei cattolici nella società nazionale
Grazie
Vorrei chiedere adesso pubblicazione
Rispetto a questi temi cattolici ripartiti la comunicazione fra i vari gruppi cattolici vinta Biscari menti chi invece di questi cattolici dichiara di voler difendere la vita anche Hakan volante alcuni dicono insomma pur di difendere le nostre ragioni la nostra vita ma anche il nostro credo
Da un intasamento un'altra religione siamo disposti anche a bombardare siamo disposti invece a
Lei
Che appartiene a un'area politica particolare
Pensa che ci sia invece una base di comunicazione fa infatti si può costruire
Non adesso nel futuro una base di comunicazione non solo si temi della vita ma anche sui temi fondamentali che occupano in questi giorni una base comune
Si può partire a discutere di questi di questi valori
Ma io penso che
Anche oggi
Sì emersa con grande chiarezza
L'esigenza di recuperare fra i cattolici
Una tela un tessuto per riprendere un discorso che abbiamo interrotto dieci anni fa dodici anni fa
E mentre ascoltavo gli interventi dei miei amici sul palco io mi chiedevo ma ma perché io devo essere alleato di Bossi avversario di Mastella
Perché noi ci troviamo in una situazione di bipolarismo io ritengo falso io non è che sia contrario al vicolo bipolarismo sono contrario a questo bipolarismo
Perché è un bipolarismo che falsamente che artificiosamente ha ammesso nello stesso schieramento partiti
Che spesso hanno posizioni ideali contrastanti e hanno messo impolitico versi partiti che invece hanno delle comunanze culturali e spirituali intenso
Allora è chiaro che nessuno parla più del partito dei cattolici
La libertà di opzione del cattolico in politica ormai acquisita dal Concilio ecumenico praticato scolastica non secondo e nessuno vuole risuscitare l'immagine del partito dei cattolici così come fuori discussione il problema della laicità
I democristiani sono sempre stati
Hanno sempre rivendicato la laicità della loro azione il primo segretario della Democrazia cristiana un sacerdote del Murri fu scomunicato perché non intendevo obbedire ai diktat della chiesa
Che molti di voi ricorderanno l'atteggiamento quelli nei confronti del Papa quando il Papa voleva il Vaticano voleva fare la lista con la destra e invece de Gasperi con grande dolore con grande sofferenza rivendicò l'autonomia in politica
Del cattolico quindi noi non abbiamo preoccupazioni di laicità che anzi imbocchiamo e che anzi rivendichiamo
Così come quando parliamo di cattolicesimo politico non facciamo una questione di religione
Noi facciamo una questione di valori di identità di visibilità e di appartenenza
Allora io mi domando e vi domando ma è pensabile che il mondo cattolico continui a dividersi fra due schieramenti contrapposti
Correndo il rischio e anche forse qualcosa di più di vedere il cattolicesimo politico depotenziato
Perché separati ognuno nell'ambito del proprio schieramento noi corriamo appunto
L'evenienza di dover sottostare e dover accettare Poloni che non sempre sono compatibili con la nostra storia e la nostra tradizione
Lo dico pensando a casa mia innanzitutto perché ho parlato di Bossi
E per un cattolico non è facile
Avere una posizione contigua e concomitante con quella della lega
Su una serie di versanti che vanno dal problema che lei mi poneva della cultura dell'accettazione di chi Dl in Italia alla ricerca della vita del pane che fugge dalla guerra dalle malattie
E non credo che ci sia un cattolico che voglia respingere equestri questi fratelli di voglia respingere con le armi o con una
E già menti di violenza non credo che esistano Cazzoli ieri questo cattolici di questo tipo
E quando esponenti della Lega
Assumono e affermo no cose che vanno in questa direzione più o meno
Io ho sempre di più mi sento distante
Da una coalizione che fra l'altro credo esista sempre meno ma soprattutto mi pongo il problema del perché il mondo cattolico non debba ritrovare una unità di intenti da studiare da verificare come diceva Pezzotta
E al di là degli schematismi passati per cercare di far valere all'interno della società italiana alcuni valori che rappresentano la storia e la tradizione della nostra cultura
Vedi Bondi tu dicevi che hai trovato e stai riscoprendo
Nel la sinistra anche la più radicale una sorta di individualismo politico è vero
E questa è la conseguenza e non mi voglio inoltrare in un discorso più compresso ed è questa è la conseguenza di un ribaltamento dialettico che si è verificato nella sinistra quando
Morto morta al la speranza di felicità costruita su un soggetto collettivo per la caduta del muro di Berlino la sinistra ha incominciato a riversarsi in formule che tendono a collocare la felicità nella soddisfazione di tutte le pulsioni individuali
Però la mia preoccupazione non è tanto dove finirà questa strada della sinistra
La mia preoccupazione io te la dico con molta amicizia con grande rispetto e con molta franchezza
è che questo individualismo politico affiorante nella sinistra a mio avviso occorre rischia di andarsi ad incontrare con una sorta di individualismo personalistico e politico che c'è in alcuni ambienti della Casa delle Libertà
Io questo debbo constatare perché non c'è dubbio che sia vero quanto più volte ha scritto sorge vizi che individualismo e collettivismo sono due facce della stessa medaglia ed allora come noi non possiamo accettare non abbiamo accettato il collettivismo come noi non abbiamo combattuto e abbiamo battuto così come noi non possiamo fare una sorta di individualismo politico così
Non possiamo neanche accettare perché divenne ideologia il mercato è uno strumento al servizio dell'uomo
Può essere uno strumento di progresso e di sviluppo e di liberazione ma può essere anche uno strumento di oppressione e di emarginazione
Ed allora
Quale ambiente lei ha detto sono alcuni ambienti anche hanno questa tendenza nella Casa delle Libertà vuole
Direi di quegli ambienti ma quale ambienti si riferisca esattamente ma non c'è dubbio parlato del lego ha parlato anche di settori di parlo anche di settori di Forza Italia che io anche nelle ultime battaglie ma insomma nelle ultime battaglie referendarie
L'ultimo referendum e quello sulla procreazione assistita a che cosa abbiamo assistito abbiamo assistito a un certo momento ad un avvicinamento supposizioni coincidenti tra una sinistra
Libertaria e radicale e una destra è un centrodestra che invece poneva la libertà tra virgolette della persona come punto centrale quindi hanno deciso di votare sì
Cioè in sostanza troppo spesso anche alle anzi soprattutto all'interno della Casa delle Libertà io sento parlare di libertà di libertà ma di una libertà senza verità e non esiste una libertà senza verità perché allora la libertà senza verità diventa una formula di edonismo politico è individuale che estrarrà dica i valori della nostra tradizione e noi stiamo correndo questo rischio
Noi cattolici che ci dividiamo che mi richiamo un po'da una parte un po'dall'altra
Chiediamo vite abbiamo dato vita forse imprudentemente ad una sorta di sorgenti e soggettivi politici che cercano di ricollegarsi alla storia della democrazia cristiana
E difficilmente ci riescono
Noi invece credo che abbiamo il dovere di fare un tentativo non tanto di riprendere a dialogare perché lo stiamo facendo ma io credo che sia giunto il momento di tentare di dare una definizione istituzionale a un tipo di relazione politica e culturale fra tutti i per i i partecipanti al mondo cattolico fra tutti i partiti schierati da una parte o dall'altra
Per far sì che pur mantenendo ognuno di noi la propria collocazione politica perché non dobbiamo andare a inciampare sulle vicende politiche del governo della maggioranza delle opposizioni perché lì corriamo il rischio di uno frange mediato ma lasciando andare le cose come stanno andando poi vedremo
Ci saranno e passaggi politici importanti fasi elettorali ma lasciando questo settore
Da parte io credo che ci sia uno spazio importante per riprendere non solo a Lovere ma a strutturarci in una sorta di federazione culturale e politica
Che ridia non solo visibilità ma che via sostanza ad un cattolicesimo politico sta correndo il rischio di essere fortemente depotenziato e questo è il mio augurio grazie grazie mille
Vorrei fare un'ultima domanda a tutti loro e con delle risposte molto veloci e questo l'ultimo giro vorrei dare subito la parola Sandro Bondi così risponde anche alle questione che ha posto Kübler Fiore e chiederli
Vedo che questa platea di averla fatta vitati donne e metà di uomini e soprattutto di donne qua la ringrazio davvero ad essere qui con voi stasera
Sappiamo tutti l'impegno a delle donne nella sua città e soprattutto nel mondo cattolico
La politica in Italia
Ha particolare potere nel confronto di media soprattutto della televisione la televisione la Rai in questi anni abbiamo assistito a una andamento di alcuni programmi soprattutto che hanno mai sono state molto criticati dalla società civile ma anche da Intra mischiare mente soprattutto politici
Che abbiano una deriva trash tutti l'hanno criticato però venivano giustificate davvero nel nome dell'auto Italia nome del Cerba pur di fare Scerra mandiamo in onda in televisione qualsiasi cosa i giornali che pubblicano
Signore sempre più scollate insomma c'è una invece c'è una tentativo secondo lei Bondi ho un'idea di per cominciare davvero a cambiare arginare questo fenomeno se vuole rispondere prima quello che
No io rispondo volentieri alla sua domanda non ho capito il tema delle donne se capisco bene come
Informazioni sì
Ma io voglio ripetere le cose positive se mi permette tema delle donne molto semplice io ho scritto un libro anche un anno fa che si intitola politiche potere femminile
Per dire che le donne sono la novità più importante della politica e saranno sempre di più una vita più importante della politica per due ragioni fondamentali che hanno che fare anche con quello
Che discutiamo oggi perché le donne sono nella storia di questo secolo soprattutto del secolo scorso un secolo caratterizzato dal dominio delle ideologie le donne hanno colto prima degli uomini il male oscuro delle ideologie
E le donne hanno criticato prima degli uomini le ideologia il male delle ideologie come l'ha chiamato Giovanni Paolo secondo il secolo passato e soprattutto le donne hanno visto in alternativa all'ideologia il valore della vita
Che hanno costruito un'attenzione più che al passato e più che al futuro come tipico della mentalità della cultura prettamente maschile hanno concentrato l'attenzione soprattutto al presente
Al momento presente come locazione
Di costruire una civiltà diversa una civiltà dell'amore le donne hanno una
Concentrato sempre i l'orientamento nel presente
Non è nel proiettare desideri nel passato del futuro nel presente ed è nel presente che si costruisce la politica per questo io credo che le donne per la loro avversione naturale alle ideologie
Quindi alla lontananza dalla realtà e dalla concretezza
E per la loro attenzione nella politica al momento presente la concretezza possano davvero portare nella vita politica quella novità positiva che è mancata finora se mi per permette rapidamente
Di dire quello che penso su tre punti che ha affrontato il Dottor Pezzotta che a me sembrano meritevoli di un approfondimento
Se non ce la faremo questa sera avrò modo in altri momenti anche sui giornali di riprendere perché mi sembrano interessanti mi ha detto
Come stiamo nelle parti ecco come cattolici stanno nelle parte mi sembra questa una questione importante
Io penso che
Ne possiamo portare un novità se saremo capaci di stare nelle parti come cattolici
Da questo punto di vista è chiaro che come emerso anche oggi nonostante le differenze le diversità
Che ci sono più elementi in comune
Tra Forza Italia tra l'Udeur tra la Margherita tra parti dei Democratici di sinistra di quanto non ce ne siano ad esempio tra la Margherita l'Udeur o parti dei Democratici di sinistra con altri partiti della sinistra radicale ed estrema
Mi sembra un fatto obiettivo una constatazione banale questa questo non significa che dobbiamo cambiare il bipolarismo cambiare le alleanze così come si sono realizzate in questi ultimi anni significa però stare
Nelle parti nelle alleanze e negli schieramenti politici come cattolici e cercare di far valere una coerenza delle nostre scelte ideale
Io sono d'accordo con Pezzotta quando dice riferendosi all'esperienza del cattolicesimo democratico
Che appunto lo spirito e la esperienza più alta del cattolicesimo democratico in Italia è stata la capacità di mediare tra l'esperienza della fede
E l'esperienza della mediazione del compromesso nella vita politica nella storia
Questo è vero
Ma io credo che noi siamo di fronte oggi e delle questioni talmente importanti
Che noi certamente dobbiamo come cattolici cercare la mediazione e il compromesso nella vita politica
Ma dobbiamo mantenere una coerenza di fondo rispetto alla nostra fede rispetta la nostra convinzione religiosa rispetto alle nostre scelte ideali ecco sulle questioni concrete
Fino a dove arriva la mediazione fino a dove è giustificata la mediazione e compromesso
E fino a dove noi veniamo meno alle nostre scelte ideali e qui e su questo punto di equilibrio che dobbiamo trovare un intesa
Nella nostra coscienza come cattolici e poi nella nostra vita politica perché e chiudo l'esperienza cristiana l'esperienza di cattolici non è soltanto e qui mi differenzio da amici che combattono al mio fianco non è soltanto un sistema di principi il cristianesimo non è soltanto un sistema di principio sistema di valori cristianesimo è una testimonianza ragione Pezzotta è una testimonianza personale prima ancora che politica
è una dovere che abbiamo di coerenza nei confronti della nostra coscienza prima di tutto prima ancora che rispetta la nostra scelta politica
Grazie Sandoz Bondi coordinatore di Forza Italia Rutelli anche lei è una battuta proprio sulle donne sul sul modello femminile
Davvero cori modello in questi anni non è legame donne impegnate nel sociale o politico ma sono magari per certi aspetti le veline e ha detto una battuta le veline però una battuta vorrei da lei anche su il perché se ha rallentato anche dalla formazione di questo Partito Democratico vostro perché ai cattolici della Margherita hanno paura di sedersi eventualmente diventato un gruppo politico nel Partito socialista europeo nel nel gruppo socialista o ci sono altri motivi
E il tema femminile meriterebbe una discussione
Ad hoc è una grande grande
Questione che riguarda anche delle scelte io
Credo che ognuno di noi debba tra l'altro cercare di tradurle in scelte concrete
Il governo non ha un numero di donne sufficiente rispetto alle promesse e gli impegni che aveva preso anche se questo è frutto di anche una complicata per complicato assetto nove partiti
Penso che dobbiamo darà atto di una cosa io l'ho detto in altre circostanze e lo dico sinceramente anche le votanti
Amministratori che sono qui quando ho fatto una esperienza da sindaco avevo dalla mia giunta credo il maggior numero di donne che fossero presenti in una giunta la grande città è risultato è stato notevolissimo un ottimo apporto di governo di responsabilità un punto di vista estremamente
Qualificato concreto e anche di una visione utile ad un concorso
Collegiale
Adesso debbo dire che qui avete puro a presidente del Consiglio regionale che è una signora che vorrei citare per il nome che porta Lonardo naturalmente non per il nome che che le che si è aggiunto nel tempo
Perché ha dimostrato di di di saper fare quel mestiere indipendentemente dalla dalla esser moglie
Ma al di là di questo posso dire e consigliare i miei colleghi amministratori ripeto che son qui
Se si può fare una scelta positiva
Che permetta più donne di quante sono dei esercitarsi nella responsabilità pubbliche questa positivo ionizzato farlo non vedo particolari meriti per questo nelle scelte nel designazione che ho fatto
Sono state più numerose le donne che non gli uomini nella esperienza di di di ministro e soffrendo ora però vedo tutta la difficoltà vi faccio un esempio concreto stamattina ho ricevuto a Venezia Roma mezza stamattina
Le delegazioni dello dell'Agis e della Anica che sono le due grandi associazione modo il cinema vede produttori e delle degli esercenti
E sono entrate nella stanza dove ci riunivamo ognuno dei rappers delegati rappresentava un'associazione dei distributori Bad dei diversi mondi tecnici del del cinema
Sono entrate circa venti persone hanno tutti e venti
Maschietti
Questo per una scelta di ciascuna delle associazioni ho visto nella brilla la Confindustria
Nella l'assemblea da Confindustria c'era tavolata de
Dei
Presidente comunque la leadership la presidenza c'erano diciassette persone una donna
E così via
Il problema non riguarda strettamente la politica voglio dire riguarda il cursus honorum al CRI il la realtà di selezione riguarda la Società italiana quindi io penso che non dobbiamo essere demagogici in questo dobbiamo essere
Consapevoli che si tratta veramente di una ricchezza che si può conquistare ma che riguarda la politica solo in una misura persino inferiore alla rappresentanza che c'è in vari mondi
Espressivi di categorie produttive eccetera quindi Consiglio di approvare in questa legislatura una legge che renda vincolante
L'obbligo di candidare e di eleggere una parte di don rappresentativa la società italiana poiché nella dinamica chiamiamola così automatica questo non avviene e perché lo ripeto c'è nato una bella sensazione Idone che si chiama di cinquantadue che ci ricorda che noi siamo M quarantotto di cinquanta d'ordine che le donne sono cinquantadue per cento della società italiana
E
Che ricorda anche che si tratta di prendere decisioni facciano crescere questa coscienza ma ci vuole anche una normativa che la imponga aggiungo è un bene per la società italiana che questo avvenga
Berlusconi vuole partita da molti no no è un bene questo avvenga porta porta dei dei dati positivi Partito Democratico sarò molto molto breve perché credo a questa prospettiva ci credo perché
Reputo che in Italia non dobbiamo andare verso un'aggregazione che permetta ai grandi filoni
Democratico riformisti
Che hanno segnato la maturazione della democrazia italiana di incontrarsi e di diventare baricentro un punto di riferimento efficace per il governo del Paese
Non è questa la sera per la sede per parlarne ma è una convenzione penso abbiamo articolato e motiveremo ancora di più con le settimane con i mesi che ci aspetta e io vorrei che i valori di cui noi parliamo questa sera i riferimenti di cui parliamo che stasera siano parte di questo partito democratico e nascerà
è una scelta importante penso anzi che sia indispensabile
Vedete
Noi abbiamo oggi una società italiana dicevamo è emerso un po'in tutto questo dibattito in cui c'è un ritorno di religiosità di attenzione al fattore
Religioso
Per alcuni è una scelta fai da te
è crescente il fatto che sulla segretario per altri è una scelta magari un po'più come posso dire di ripiegamento identitario
Per molti la tradizione cui se riferito nel suo intervento Savino Pezzotta beh è una riferimento laico verso la responsabilità pubbliche
Motivato e non in ritirata rispetto a un sistema di valori
Ciascuno può chiamare a suo modo cattolicesimo popolare cattolicesimo democratico cattolicesimo sociale ognuno di questi aggettivi porta con sé storie
Significative ognuno ci si leggerà c'è un cattolicesimo liberale che in parte li attraversa tutti
Però quali sono i riferimenti
Che io penso debbano entrare nel partito democratico
Quei riferimenti profondi della società italiana
Una visione della libertà personalista
Una forte autonomia
Dei corpi intermedi cioè di una società che cresce liberamente
Una visione positiva del mercato non antimercato una visione positiva del mercato come fattore di civilizzazione
Della nostra comunità anche se non come dominus non come padrone delle scelte
Che tocca la politica regolari
E infine e questo è il tema più critico
Più sensibile
Una etica del limite di fronte al potere straordinario della scienza date
Ecco grandissimo tema che però attenzione non riguarda solo i cattolici non confiniamo i cattolici una posizione di minoranza della società italiana non solo perché non lo sono ma perché questi sono valori condivisibili
Anche da parte di tanti che cattolici non sono che credenti non sono un fatto molto importante è il tema del ventesimo secolo non voglio rubarvi auto tempo ricordo solo questa riflessione
Su che io ho citato prima la Shoah l'Olocausto su che cosa il ventesimo secolo si è mostrato nel suo volto più feroce
C'è stato il totalitarismo ideologico
C'è stata anche l'aberrazione che poi si è tradotta nel nella Zizi modi immaginare che la rigenerazione di un popolo avvenisse attraverso l'omicidio generalizzato a questo arrivato l'uomo noi in questa terra in Europa nel cuore della civiltà non è accaduto è accaduto alla generazione
Diciamo all'epoca dei miei genitori
Non stiamo parlando delle guerre di religione o di propositi
Di follia assurda criminale parliamo del secolo in cui siamo nati
Allora la politica oggi secondo me sbaglierebbe tutta la politica sbaglierebbe sì
Non accettasse l'idea che alcuni limiti nel rapporto come tu dicevi
Tra il momento di inizio e di fine della vita in particolare debbano essere posti
Non è il l'individualismo l'abbiamo scelta complessa appunto laica e secolarizzata
Non è individualismo riconoscere il diritto quando è finito l'amore il matrimonio ad un divorzio non è individualismo una nuova serie di diritti sociali ed umani che si sono affermati nel ventesimo secolo e sono fattore di condivisione
Lo è la pretesa di dettare a mio avviso dallo spazio pubblico una sorta di indifferenza verso le scelte che riguardano l'inizio e la fine della vita e questo comune a mio avviso credenti e non credenti ma certi cattolici
E se son vere le cose che diceva
E qui lo voglio citare concludendo Kia il motivo di essere davvero il fondatore e ciascuno ci si riconosca come crede
Della cultura
Dei democratici che sono cattolici e diceva De Gasperi ecco il tema che continua a interpellarci oggi tutti e che interpella era tutti negli anni che vengono i cattolici che sono in politica ma lo ripeto
Anche i non credenti diceva De Gasperi
Marzo cinquantaquattro litri tre mesi prima che nascesse nascessi io quindi
è un'altra storia un'altra generazione no
No sono parole che ci interpella l'anno tra cinquant'anni quando non ci sarò più quando ci daranno miei figli miei nipoti spero
Diceva venti marzo cinquantaquattro fra la nostra passione di giustizia sociale tra il nostro senso acuto e vivo di fraternità fra la nostra sede del regime democratico
E la concezione morale cristiana della vita non vi è contraddizione l'una e complementare all'altra anzi l'uno è condizione dell'altro ecco io penso che si debba oggi riprendere questi riferimenti e questi valori
E riceva Bondi ho citato Togliatti ne hanno citato gli atti con cui o molto meno a che fare assai meno che fare rispetto al pensiero di ti ho citato poco fa persino voglio dire
Non l'ho citato come un riferimento l'ho citato come un esempio di chi aveva capito in quegli stessi anni alla metà degli anni Cinquanta che con i cattolici bisogna poi in politica bisogna fare un compromesso
Ma bisogna fare un compromesso non tanto per il potere
Quanto perché si comprendeva qual era la forza e il radicamento di questi valori nel profondo dalla Società italiana questi valori si sono ancora si sono aggiornati la società è cambiata
Ma non si sono smarriti io sono convinto che rappresentano ancora oggi un punto di riferimento che ci permetterà come stasera di dialogare anche riscontrati di confrontarci però sempre civilmente perché sappiamo che lo facciamo non restando distanti
Dalle attese e dalle motivazioni della larga maggioranza del popolo italiano vi ringrazio
Ringrazio moltissimo il vicepremier Rutelli ministro della di beni culturali
Io vedo un appuntamento davvero l'anno prossimo tutti qui insieme in questo posto magari non sono qui a Modena non sono la Savoia ascoltare le proposte le cose vorrei un commento veloce per i tre ospiti sono rimasti su quali sono gli obiettivi
O le sfide di cattolici per l'anno prossimo questi sfido possiamo lanciarle oggi noi società civile sorvegliavo per questo dai politici da chi fa parte dunque un po'dirigente
I partiti che saranno portate amante applicati
Pensata
Secondo lei quali sono le sfide più importanti per quest'anno ma io credo che la sfida di un principio importante per quest'anno che sta di fronte diciamo a tutti sta di fronte al Paese non è un tema che riguarda solo i cattolici ma ai quali i cattolici possono apportare
Una dimensione diciannove etica
Credo sia quello di quale futuro noi prepariamo per le nuove generazioni
E quando dico questo dico una cosa semplice
Possiamo continuare con un debito pubblico come quello che abbiamo facendo finta che non si sia e scaricarlo sulle nuove censure nuove generazioni
Oppure abbiamo il coraggio di affrontare la questione come investimento sui giovani io credo che questa sia la sfida etica dobbiamo mettere in campo che significa rompere quel corporativismi
Che significa rompere con i propri interessi particolari che significa avere un'idea di Paese il progresso di futuro
Grazie Savino Pezzotta
Pubblica Fiore
Ma la mia proposta è il mio sogno e quello più elettorale
Cioè io auspico e proporrò che tutti i partiti che Siri conoscano nei valori e negli indirizzi del Partito Popolare Europeo presenti no insieme le liste per le prossime elezioni europee
Grazie Stefano Cusumano
Una nuova politica per la famiglia
Con più risorse per rimettere al centro il ruolo fondamentale della famiglia ma l'offerta nazionale
Una finanziaria che rimuova il tarlo di risorse carenti che dia più assistenza agli anziani agli emarginati è soprattutto ricrei una condizione di servizi sociali al passo con il terzo millennio
Grazie davvero tutte mie ospiti Perelli batterista serve grazie davvero il padrone di casa
Mastella legnatico gonfiore ringrazio davvero tutti l'invito a restare perché Tiziana Ferrario del TG uno intervista invece il ministro della Difesa Arturo Parisi
Grazie davvero a tutti voi