Tra gli argomenti discussi: Bush, Cellule Staminali, Embrione, Finanziamenti, Informazione, Ricerca, Usa.
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Rubrica
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rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso l'ONU
Buongiorno oggi il Senato degli Stati Uniti è chiamata a votare su alcune proposte di legge molto importanti che si occupano del tema del finanziamento della ricerca scientifica sulle cellule staminali
Al voto di oggi del Senato si giunge dopo che un anno fa la Camera dei rappresentanti ha già votato a favore di una proposta che estende i finanziamenti pubblici federali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali anche alle linee di cellule create dopo il due mila uno
La votazione di oggi potrebbe quindi abolire il limite temporale che Bush aveva imposto alla ricerca sulle cellule staminali per accontentare la parte più conservatrice del partito repubblicano
Infatti va detto che nel corso degli ultimi cinque anni la grandissima parte della comunità scientifica ha contestato la legislazione esistente perché delle settantotto linee di cellule staminali per le quali era stato autorizzato il finanziamento
Solo ventidue si sono rivelati no qualche utilità
Oltre a ciò va anche detto che in base ai sondaggi di opinione il settanta per cento della popolazione americana continua a dichiararsi a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali è dunque anche al suo finanziamento
Per questi motivi sia alla Camera che al Senato degli Stati Uniti in sia formata una coalizione che unisce la quasi totalità dei democratici alla parte dei repubblicani e che mira a rimuovere gli ostacoli alla ricerca scientifica
Protagonista chiave di questa svolta è stato il leader dei repubblicani al Senato biblista che il tra l'altro anche un medico
E che si è schierato contro registrazione esistente riuscendo a mettere al voto in questi giorni la proposta di legge superando molte delle resistenze interne al proprio partito
In questo scenario il presidente Bush se la legge otterrà i sessanta voti necessari per l'approvazione come sembra probabile è intenzionato a porre il veto presidenziale
Un potere di veto che va detto Bush non ha mai utilizzato finora nei suoi sei anni di presidenza
Questa scelta è stata considerata a lungo da molti commentatori come poco probabile nella convinzione che Bush non volesse sfidare e il settanta per cento dell'opinione pubblica americana per di più in un anno elettorale
Ma in realtà anche uno dei suoi più stretti consiglieri Carrozzo ha confermato in questi giorni che Bush è davvero intenzionato a porre il veto e quindi a rispedire la proposta alla Camera
L'unica speranza quindi per il disegno di legge di essere approvato sembra essere quella di essere approvato da almeno due terzi dei senatori cioè con sessantasette voti un numero che renderebbe inefficace il veto del presidente e che al momento non sembra irraggiungibile
Per quanto riguarda i repubblicani e quindi si conferma la scelta dell'amministrazione Bush anche in dissenso con alcuni importanti senatori come appunto del Cristo o anche John McCain e cioè con due dei possibili candidati per le presidenziali del due mila otto
Di provare a consolidare il sostegno della parte più conservatrice del partito in vista delle elezioni di novembre
Proponendo ad esempio scelte come questa o come l'emendamento costituzionale contro i matrimoni gay o ancora come il divieto costituzionale di bruciare la bandiera americana
Se queste scelte si tradurranno anche sostegno per le elezioni di novembre sarà da vedere
I sondaggi sembra infatti indicare che l'elettorato americano si è distante da queste proposte ma non va comunque sottovalutato l'effetto di mobilitazione che potrebbero avvenire nei confronti della base Repubblica
Un aspetto di mobilitazione che comunque almeno questo ci pare certo al momento non sembra trovare corrispettivi nelle campagne che sono promosse dal partito democratico
Però oggi è tutto ci sentiamo giovedì alle otto e cinquantacinque Matteo Mecacci
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