XVII congresso della Democrazia Cristiana

Contare i nodi dell'invecchiamento
Studi ricerche documentazioni e proposte finalizzate alla formulazione di linee indicative per una politica sociale nazionale sono state fatte dagli organismi internazionali a partire dal mille novecentosettanta nel mille novecentosettanta il Consiglio d'Europa emanato delle raccomandazioni richiamando l'attenzione sui contenuti della carta sociale d'Europa e del Codice europeo di sicurezza sociale
Un successivo documento è stato ma nato nel mille novecentosettantatré questi primi e assai significativi documenti purtroppo lo sono stati divulgati sufficienza e le raccomandazioni sono state disatteso
Nel mille novecentottantuno il Parlamento europeo elabora un primo documento indicativo delle priorità di politica sociale individuate nella pensione minima sufficiente nel pensionamento flessibile nella casa nei servizi sociali nell'attenzione agli anziani immigrati anche questo autorevole intervento entra ben presto nella raccolta storica senza produrre almeno nel nostro paese concrete iniziative nel mille novecentottantadue il ministro del lavoro e della previdenza sociale costituisce un comitato nazionale per i problemi della terza età
Con compiti di studio ricerca per la formulazione delle linee direttrici di una politica nazionale sui problemi dell'invecchiamento della popolazione
Il compito primario del comitato era quello di redigere un rapporto sulla situazione italiana e di formulare le proposte per una serie di interventi coordinati a livello nazionale ed europeo
Di questo Comitato purtroppo non se ne ha più notizia e la sua attività e improvvisamente cessato nel mille novecentottantadue a Vienna l'Assemblea mondiale sull'invecchiamento indetta dall'ONU ad onta il piano di azione mondiale sull'invecchiamento la presenza massiccia di qualificate rappresentanze all'Assemblea mondiale di Vienna ha permesso di attirare l'attenzione del mondo intero sui gravi problemi che incombono sulle persone anziane è stato poi dato mandato alla commissione per sviluppo dall'ONU di intraprendere ogni quattro anni a partire dal mille novecentottantacinque un esame dell'applicazione del piano di azione e di formulare proposte di aggiornamento del piano stesso
Purtroppo le risposte del nostro governo almeno a tutt'oggi non sia alcuna notizia
Nel settembre mille novecentottantacinque il Consiglio d'Europa covo che i Paesi membri per un colloquio sui problemi socioassistenziali di grandi vecchi ne scaturiva un documento di indicazioni preziose
Ancora una volta non adeguatamente portate a conoscenza degli amministratori e degli operatori impegnati in tale compito
In questi contesto di iniziativa internazionale e presenti attivamente anche il nostro Paese
Ma la necessità che la politica per gli anziani faccia capo ad un organismo governativo
Capace di coordinare studiare realizzare i piani di intervento in redazione il bisogno di questa fascia di popolazione non ha ancora trovato adeguata attenzione nel nostro Paese e neppure si è concretata l'esigenza di dotarsi sul piano nazionale di una legge quadro sui servizi sociali che consenta
Di razionalizzare i vari tipi di servizio all'interno di una visione organica ove l'autonomia locale possono svolgere un ruolo da protagonista insicuri riferimenti le regioni hanno prodotto una nutrita legislazione che però ha creato forti disparità di trattamento tra regione e regione
Senza una politica coordinata a livello nazionale
Senza una programmazione nazionale e regionale senza direttive per adeguati impegni finanziari a livello regionale e comunale
Senza direttive tese a garantire una certezza di intervento sociale a livello nazionale si moltiplicheranno sempre più iniziative isolate senza risolvere i problemi e creando inutili aspettative
I comuni si trovano di fronte a vecchie e nuove marginalità di un contesto sociale che non ha risolto pienamente il soddisfacimento dei bisogni materiali e la qualità dei servizi alla persona e alla famiglia
Gli operatori pubblici privati risentono di questi condizioni di fondo oltre che di una chiara definizione del loro status e del logorio di un confronto continuo con la realtà in evoluzione
E urgente promuovere una riflessione sul ruolo che devono assumere oggi servizi socio assistenziali esile e sulle modifiche di carattere strutturale operative e finanziarie che si rendono necessari
Una riflessione che deve coinvolgere gli operatori le forze sociali i cittadini organizzati nelle forme di volontariato e di solidarietà
Una riflessione che non deve essere episodica ma deve porsi come Baldazzi per il processo di programmazione dei servizi a livello nazionale
La successiva e conseguente linee dovrà riguardare il superamento dell'attuale assetto di servizi perlopiù orientati al momento riparatorio e di regola articolate secondo categorie di di assistibili
Il movimento anziani
Della Democrazia Cristiana avverte l'esigenza di una considerazione più globale delle esigenze della persona anziana ed alla famiglia
Attraverso servizi decentrati ingranato di farsi carico delle situazioni difficili e di dare adeguate soluzioni utilizzando servizi specifici per problemi specifici
Questo nuovo approccio potrà esser realizzato attraverso un più adeguato intervento finanziario dello Stato che da lungo tempo trascura questo settore
Ma anche e soprattutto attraverso un più ampio utilizzo della solidarietà civile che si sta manifestando con grandi divertita e sicuramente in grado di favorire una migliore qualità di rapporti sociali
Oggi siamo di fronte ad un'evoluzione profonda di comportamenti e di attese da parte degli anziani in particolare emergono una articolazione crescente dei bisogni sociali
Una aumentate richiesta di servizi qualitativamente elevati sempre più su misura secondo logiche che favoriscano la famiglia
Una sempre maggiore richiesta di servizi sia pubblici che privati con la possibilità di scegliere le soluzioni più adatte alla particolare situazione si tratta in definitiva di far sì che l'azione dell'intervento pubblico per le politiche sociali
Passi da obiettivi di assistenza obiettivi di benessere e di sviluppo compensi con logica forte e decisa sia le aree di povertà tradizionale sia quelli di nuove povertà qui rispondere con strumenti adeguati
Sviluppi strumenti di politica sociale ispirati ad una logica di scelte di combinazioni di soluzione molteplici in modo da rispondere i bisogni di un'evoluzione di una società articolata
La Democrazia Cristiana ha il dovere di promuovere le opportune iniziative perché alla popolazione anziana sia nato quanto è necessario per una vita dignitosa sia garantito il diritto alla vita
Il diritto al godimento di frutti di un lavoro svolto per la crescita dell'intera società
La Democrazia Cristiana e pertanto in ogni sua iniziativa politica legislativa
Deve considerare la presenza degli anziani
E deve tenere presenti i problemi che si pongono in relazione alla famiglia alla salute alla casa aggredito al tempo libero allo sport alla cultura alla protezione sociale all'occupazione
La democrazia cristiana deve essere la forza politica che più e prima delle altre riflette su questi problemi convocando le altre forze politiche ad un confronto per definire insieme le strategie e gli strumenti delle nuove politiche sociali occorre prendere atto del ruolo che compete agli anziani nel sistema sociale culturale economico e politico
Operando per un loro coinvolgimento di una piena partecipazione bandendo ogni concessione dell'intervento dello Stato che consideri soltanto il problema sotto il profilo strettamente previdenziali sanitarie assistenziali
Gli anziani sono una forza e una presenza politica alla quali partiti
Devono dare ascolto il ritardo nella elaborazione di una cultura politica che rispetti gli interessi di questa forza veramente nuova può essere pericoloso per il nostro partito e per l'intero sistema politico
Viva
Grazie
Do la parola a sorride cent'
Sorride c'è presente
Sono nei guai
Ora dò la parola Sabattini non è presente
Do la parola rumor non è presente il senatore Giacometti è l'unico presente non cent'
Ecco onorevole Senatore Giacometti io sono nelle in difficoltà hanno no alcuna persona da poter far parlare
Tutto
Mia sorella convenne
Signor presidente
Signore amici congressisti
Questo è il quale politica c'è un quali identità per la Democrazia cristiana quale strategia per uscire dalla crisi che investe non soltanto il nostro partito alcuni fondamenti stessi del modo di concepire il partito di operare nella politica
Non è semplice rispondere a questi interrogativi
Siamo indubbiamente nella fase di transazione più delicata è cruciale
Perché si è appannata la vecchia immagine del partito pluralista
Dell'espressione in cui si ritrovavano laici cattolici progressisti liberali e conservatori
Inoltre legittimato il Partito Comunista diventare alternativa
Abbiamo anche visto appannarsi nostro stesso modo di differenziarsi radicalmente dal Partito comunista e sui temi essenziali della libertà
Delle relazioni internazionali della natura stessa del nostro pluralismo
Il tentativo di rinnovare sul vecchio ceppo libera il cattolico con forti connotazioni sociali e popolari
Introducendo una disponibilità a riconsiderare la stessa presenza dei cattolici nella politica
E le ragioni della nascita e dello sviluppo della democrazia cristiana
Non hanno ancora trovato una adeguata sistemazione nel concettuale
Ne pratica poiché i sono venuti a mancare in questi anni i punti di riferimento cui per anni eravamo abituati
Non ci sono innanzitutto le distinzioni nette tra progressisti e conservatori
Poiché i ogni partito e via via venuto a cercare altre connotazioni
Abbandonando spesso come hanno fatto il Partito socialista il Partito comunista
Alcuni presupposti essenziali
Quali la lotta di classe e le contrapposizioni sul terreno economico e sociale
Ma è mancata soprattutto alla Democrazia Cristiana
Attaccata sul piano ideologico con i referendum sul divorzio e sull'aborto e su quello politico
Con la sempre più marcata negazione della sua funzione nazionale e quindi di partito guida delle compagini democratiche
La capacità e la duttilità di muoversi su un terreno così minato
Il grande partito popolare delle lotte contadine e operaie
Il raggruppamento cui si riferivano i ceti medi
Non è riuscito ad elaborare tempestivamente negli anni cruciali del cambiamento del vento del mille novecentosessantotto un nuovo metodo e nuovi programmi
Non sarò certamente io ad elevare contestazioni o critiche alla segreteria e alla linea politica del segretario
Anzi
Sento il dovere dello sforzo compiuto da De Mita specie dopo il mille novecentottantaquattro
Di essersi fortemente impegnato su due fronti
Il primo di aver interpretato fedelmente la linea politica emersa dal congresso del mille novecentottantaquattro
Che Forlani e Pisani a e Bisaglia ne sono stati i fedeli assertori
Il secondo di avere portato una ventata nuova nel partito contrastando il frazioni ritmo delle correnti
Un'opera che deve continuare con l'impegno di chi crede in tali azioni
Sappiamo perfettamente che risultati elettorali delle politiche del mille novecentottantadue
Come si è sostenuto in altre occasioni
O quelli delle europee del mille novecentottantaquattro non sono certo addebitabili a questo o quali esponente o dirigente del partito
Ma ciò che ritengo pericoloso anzi disastroso
è il continuo richiamo che si fa la fase di rinnovamento che sarebbe in atto mentre noi constatiamo
Giorno per giorno che le basi essenziali all'interno del partito cioè il dibattito il confronto tra le diverse esperienze sui temi generali dello sviluppo delle società
Non accenna ad alzare il livello il profilo rimane quindi assai basso
Non vi è dubbio che è figlia rinnovamento ha un aspetto che mi amano così generazionale
è una valenza invece tutto interno alle capacità di produrre non soltanto idee ma anche progetti precisi su problemi essenziali
La prima obiezione non è riferita il metodo al modo di procedere
Che ci interessa relativamente anche se sotto altri profili importante
Ma riguarda la necessità di essere assolutamente chiari e comprensibili
Sotto questo aspetto era giusto e doveroso sollevare la polemica soli giunte
Così come chiarire i problemi sulle pensioni la riforma sanitaria la finanziaria
Dobbiamo scrollarci di dosso infatti l'abitudine
A volere a ricercare a tutti i costi l'accordo e l'intesa per salvare il governo
Ma questi problemi e a queste norme questioni ci si accosta a mio avviso
Con una diversa mentalità e con accenti profondamente differenti
Sono anni che il partito socialista e il Partito socialdemocratico per non parlare del partito repubblicano agiscono a livello locale indipendentemente dal quadro generale
Voler cancellare questa realtà non significa dare ragione a Martelli
Bensì occorre ricondurre in maniera razionale ed organica il dibattito che in corso nel Paese e tra le forze politiche
Sferrare un attacco senza avere alcuna possibilità di replica o di conclusioni positive significa in realtà
Accettare la sconfitta o consegnarsi alla mercé degli alleati avversari implorando la loro clemenza
Non è più tempo ci rendiamo perfettamente conto
Delle scelte drastiche definitive dei riscontri o delle lotte frontali
Un margine di duttilità e opportuno conservarlo
E riteniamo che se nella sostanza è stato giusto ed opportuno porre in maniera drammatica il problema della compatibilità
Tra le ha alle alleanze a livello centrale e quelle locali
Oggi si pone il problema di definire la nostra strategia e nei confronti degli alleati e verso l'opposizione
Sappiamo perfettamente
Che il Partito Socialista ha cavalcato in questi anni le attira della conflittualità nella speranza di metterci in crisi
O di ereditare l'opposizione alla funzione di centralità finora assolta dalla Democrazia cristiana
Non vi è dubbio nemmeno che su questo terreno di scontro
La Democrazia cristiana da una parte e apparse titubanti incisa se dare battaglia e lo scomodo alleato
O se invece accettare una regola del gioco più flessibile e comunque in grado di svelare il bluff socialista
Da Democrazia Cristiana in queste condizioni non può andare soltanto l'attacco non può contribuire ad innalzare steccati insomma rotabili
Nei confronti degli alleati e del Governo poiché ciò avrebbe come conseguenza
La rottura degli esiti equilibri della maggioranza con conseguenze catastrofiche
Si deve invece nell'operoso ricucire le ragioni in positivo
Che devono portare a sostenere una politica di coalizione il cui asse portante resta ed è la Democrazia cristiana con i suoi uomini con la sua forza e con la sua esperienza
Essere partito oggi non significa soltanto darsi un'organizzazione
Ma significa soprattutto anche dare delle risposte ben mette all'operaio e il contadino
Allo studente all'impiegato al professionista alla donna il commerciante quali sono le nostre proposte in ordine allo sviluppo della società
Poi potremmo anche parlare dei massimi sistemi
Ma se non risolviamo i problemi concreti della gente
Se il nostro partito è assente ENI Gamberini snodi vitali come si forma dove si forma il consenso
Allora possiamo certo lasciare a chi altri Pascoli non sul nostro terreno
E che l'opposizione assume i toni sprezzanti le capacità di minacciare da vicino gli equilibri politici del sistema
è giusto quindi il richiamo del segretario politico ad una strategia comune tra i partiti della maggioranza
Ad un impegno che diventi anche nel dibattito quotidiano
Motivo di coesione e di rilancio di una porta a forma comune
Ma guardiamo anche a salvare le nostre identità
Apporre con grande concretezza sul tavolo del dibattito politico
Le grandi questioni del risanamento e delle linee di soluzione
Non esistono ovviamente ricette miracolistiche
Ma se lasciamo che il Presidente del Consiglio socialista
Si arroghi il diritto di proporsi come colui che ha risanato l'economia del Paese magari consentendo poi ai suoi amici ministri dirigenti socialisti di metter in dubbio se non alla berlina ogni proposta Democrazia Cristiana
Dobbiamo allora anche rivendicare
Che il risanamento è stato possibile per la compattezza della Democrazia Cristiana per la sua capacità spesso inascoltate di definire rigorosamente la linea economica per uscire dalla crisi
Un partito quindi che deve urgentemente scoprire il sociale
La sua vocazione popolare
La sua base che è fatta di tante esperienze e di tanta saggezza
Ma deve guardare anche all'Avvenire consapevole che l'assetto democratico del Paese si giocherà sulle grandi coalizioni
E non già sui personalismi e sui protagonismi
E che perciò il Partito Comunista Italiano può diventare temibile perché con la sua forza aggregante
Può mettere in crisi la maggioranza del pentapartito
E invogliare altri partiti a compiere scelte disastrose per la democrazia
Dobbiamo tenere fermi
Ma non immobili problemi dell'alleanza
Ma nello stesso tempo la Democrazia Cristiana
Ha davanti a sé una sulla strada da seguire
Riproporre con forza il Paese il nuovo pluralismo sociale
Reinventare dalle basi una nuova ricostruzione
Diventare partito non soltanto di ceti emergenti ma anche dei pensionati degli studenti
Dei disoccupati ed è l'ancora vasto mondo dei ceti medi
Che cercano certezze e non pensano che la società italiana deve per forza somigliare a quella dei socialisti mi più o meno reali
E per quanto riguarda
La soluzione è la definizione di questo congresso
Io credo che a fronte
Delle dispute
Delle presunte polemiche
Che alcuni organi di stampa stanno esaltando in questi giorni
Ci pare di Lovere richiamare
Il segretario del partito
A proseguire sulla strada che gli ha indicato
Fin dal mille novecentottantaquattro
Impegnandosi con la sua relazione anche in queste circostanza
Ad arrivare finalmente
Al superamento delle correnti
Per dare alla Democrazia Cristiana un volto unitario indispensabili alla maggiore credibilità
Al Paese
è uno sforzo non indifferente
Personalmente
L'onorevole De Mita io non lo ha votato nel mille novecento e ottantadue
L'ho votato nel mille novecentottantaquattro perché mi sono reso conto
Della bontà delle iniziative che in quel momento Elia in un Ciatto al congresso
E devo dire che
Come amico del sì del compianto senatore Bisaglia
In quel momento
Abbiamo riconosciuto agli onorevoli dignità
Una strategia di grande respiro politico
Una strategia che né i fatti ha dato una dimostrazione significativa
Non soltanto nel Ricupero elettorale dello scorso anno
Ma una iniziativa politica di grande respiro
Che ha trovato consensi anche al di fuori dell'ambito della Democrazia Cristiana
Perché se riconosce che il disegno politico sia un disegno politico che sia data ai tempi attuali
Di una fase di grande convulsione all'interno delle forze politiche
E il tentativo oggi
Da parte di una componente della sinistra della Democrazia Cristiana
Quella di volere non dico contrastare ma quanto meno condizionare lo sforzo che sta facendo il partito e segretari in particolar modo credo
Che non possa essere accolta Manzi
L'auspicio è che questo congresso in definitiva trovi attorno al segretario politico la propria unità e identità di vedute
Per consentire alla Democrazia Cristiana
Di essere maggiormente credibili nei riguardi del contesto sociale nei riguardi delle forze politiche
Nazionali e internazionali
Perché non possiamo non riconoscere e questo non è patriottismo di partito che questo Paese
Non può essere governato senza o contro la Democrazia Cristiana
Attestazioni in questo senso ci vengono
Propinate giornalmente
Da ambienti di carattere internazionale
Su diciotto soprattutto gemme più il termine stanno per scadere grazie presidente o capitato a colmare questo vuoto sapendo che non c'erano altri concorrenti prima di me Pini per la per svolte un'azione favorevole al congresso ci sono ci sono altre otto
Ci sono
Soprattutto credo che lo sforzo che stiamo facendo per quanto riguarda il risanamento della nostra situazione economica siamo riusciti a conciliare il concetto
Dello sviluppo con quello dell'occupazione anche se la stessa purtroppo attraverso processi di riconversione e ristrutturazione viene sempre messa più in pericolo ebbene io credo che la linea di politica economica del ministro Goria
Suffragata dalle testimonianze governative a livello nazionale e internazionale debba essere proseguita perché credo che questa sia la strada
Che possa portare veramente a risanamento della nostra situazione economica d'altra parte se noi consideriamo che l'inflazione dal diciassette per cento è scesa al sette per cento
Se devo visto oggi i nostri conti con l'estero bilancia commerciale
Diversa da quella dello scorso anno con dei risultati altamente positivi
Sì vediamo che capitali stranieri continuano a venire investire all'interno del nostro Paese
Vuol dire che c'è una credibilità profonda
Per la nostra situazione economica e quindi noi possiamo raggiungere ancora
I livelli di alcuni anni orsono
Che hanno determinato il famoso miracolo economico e che hanno visto il nostro Paese annoverarsi nelle riunioni di Tokyo tra le sette Paesi maggiormente industrializzati ecco perché io e chiudo Cho presidente grazie credo che in questo congresso sia congresso di una grande svolta per la Democrazia cristiana perché ritengo che lo sforzo che sta facendo il partito a tutti i livelli debba essere assecondato per dare certezze alle nostre popolazioni e per consentire a questo partito di essere ancora il punto di convergenza di riferimento come lo fu ai tempi di di Gasperini
Che attorno alla sua elezione credo non possiamo discostarci Marika vitale il solco delle tradizioni storiche che hanno fatto della Democrazia Cristiana un partito pluralista solidaristica impegnato nella difesa di principi di moralità di costume e di socialità grazie grazie sul
La parola all'onorevole Soro dice
Si prepari l'onorevole Sabattini
Dove avevano il mio intervento inauguriamo
Cari amici
Il tema congressuale
Impone un approfondimento
Dei processi sociali in atto
Un'attenta interpretazione
Delle loro cause
Per pervenire alla elaborazione di una proposta politica globale che contenga obiettivi e prospettive operative ma tutto ciò conforme alla natura popolare democratica nazionale di ispirazione cristiana del nostro partito
L'obiettivo del congresso
E soprattutto quelli calandosi nella realtà politica del nostro tempo
Di approfondire le premesse le condizioni e i contenuti delle scelte politiche
Uno sforzo necessario
Non solo della Democrazia Cristiana ma di tutte le forze politiche
Penso arrivi finire le regole della governabilità
Ed adeguato dove alla Società trasformata convinti ormai che la semplice occupazione delle istituzioni che tra l'altro non funzionano da parte dei partiti non sciolgono i nodi politici del Paese
Il nostro rifiuto ad un'ipotesi politica che richiamasse quella della solidarietà nazionale
O peggio del cosiddetto compromesso storico
La constatazione che non esiste un'alternativa generale alla Democrazia Cristiana incentrata sul Partito Comunista Italiano
E quindi il nostro anno all'ipotesi di un'alternativa di sinistra
Le contraddizioni evidenziati in questa fase congressuale
Nel governo di programma proposto dal Partito comunista italiano nascono dalla consapevolezza che tale ipotesi non rispondono alla domanda della nuova società
Non si rinnova il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche
Non si risolve il problema della governabilità reale del Paese
Accomunando sui o alternandosi politicamente nella gestione di un potere riconosciuto in crisi
Nel contempo però bisogna rendersi conto
Alla luce proprio degli avvenimenti politici di questi ultimi anni
Che la maggioranza relativa dei voti non basta da sola a mantenere alla Democrazia Cristiana la funzione di guida e di elemento equilibratore della vita politica nazionale
Per poter svolgere questo ruolo occorre molto di più
Occorre una proposta politica globale che serva non soltanto a conservare i consensi di parte e magari ad ampliare ma anche a suscitare il confronto fra tutte le forze sociali e politiche e abbia un più entrare gli orientamenti e le decisioni su di una tale capacità propositiva si è lungamente basata la centralità democristiana
Dalle idee ricostruttive di Alcide De Gasperi
Al piano Vannoni per la piena occupazione e il Mezzogiorno alla linea politica elaborata da Aldo Moro per il centrosinistra
Tali proposte
Sia pure con gli immancabili limiti riuscirono ad improntare il dibattito politico e culturale del tempo
E a tracciare prima il cammino della ricostruzione e poi quello della trasformazione del Paese dall'economia agricola artigianale nella moderna economia industriale
Oggi il passaggio ancora più ardito alla società postindustriale esige un nuovo tracciato
Un progetto generale di sviluppo che assegna una direzione di marcia ed obiettivi concordanti all'economia alla società e alle istituzioni
Bisogna dunque dare alla Democrazia Cristiana
Una politica all'altezza dei tempi
E alla politica la missione che l proprio così come diceva Moro di governare il presente
Di sentire il futuro e presagendo allo di inventarlo
La relazione del segretario nazionale De Mita
Ritengo contenga gli elementi essenziali di una proposta politica globale
Rivolta al Paese
Inaugurando così la stagione di una democrazia cristiana propositiva
Capace di ricandidarsi nella sua funzione di forza centrale dello schieramento politico nazionale
Non per posizione geometrica predeterminata ma per essere stanziale capacità propositiva
Rimane però la grande questione democratica che oggi le forze politiche sono chiamati a risolvere e che è rappresentata dal come affrontare la crisi del potere in atto
Ripetiamo
Che essa non si risolve cambiando o integrando la gestione del vecchio potere ma piuttosto ricostruendo le ragioni di legittimazione del potere spesso attraverso un processo politico di rinnovamento reale della vita e del funzionamento delle istituzioni
Si avverte la necessità di recupero del concetto di una connessione diretta e chiara fra investitura popolare e gestione del potere
Non è possibile come più volte ha sostenuto De Mita
Raccogliere il consenso su pregiudiziali e schemi ideologici astratti per poi gestire il consenso così raccolto sulla base di pure accordi di potere tra i partiti
E questa una delle regioni del distacco tra società e politica e quindi della vita e del funzionamento delle istituzioni
Ma elezione diretta del sindaco
La predeterminazione delle alleanze politiche
La convergenza su di un programma amministrativo prima dell'appello elettorale locale sono tutti i problemi che dovranno trovare soluzione immediata
Per poter garantire stabilità amministrativa
Funzionalità ed efficiente alle amministrazioni locali e quindi salvaguardia delle istituzioni democratica né si può continuare ad immaginare il pentapartito come passaggio per l'alternativa di sinistra facendo prevalere gli elementi di dissociazioni di litigiosità rispetto a quelli di aggregazione aumentando così il senso della provvisorietà e dell'indeterminatezza politica
La riscoperta di un modo di essere insieme del pentapartito per affrontare in una visione globali globale i nuovi problemi del Paese
La ridefinizione della linea nuova strategica da offrire alle forze politiche dal pentapartito
La determinazione di comuni regole di comportamento per evitare i rischi di una maggioranza chiusa e distaccata incapace di aprire un aperto confronto col Partito Comunista Italiano
Soprattutto sulle grandi questioni istituzionali
Sono tutte domande alle quale abbiamo il dovere di dare adeguate e soddisfacente risposta
Ma come dare queste domande
Con la paziente ricerca di quella terza fase a cui Moro pensiero faceva riferimento negli ultimi tempi
Una fase scriveva Moro
Ancora allo stato magmatico che sembra delinearsi come un sistema di più fluidi rapporti elettorali
Come una più libera ed articolata relazione di forze politiche
Nessuna delle quali egemone
Che abbiano finalmente trovato un'intesa di fondo intorno ai grandi temi della nuova economia della riforma delle istituzioni e del rafforzamento della democrazia
Occorre quindi oggi
Un salto di qualità nel modo di far politica
Con un confronto scrupoloso esso errato tra le forze politiche sociali intorno ai problemi decisivi
Delle riforme istituzionali della guida delle trasformazioni post industriali della costruzione della pace
Cercare quindi un sistema più organico di equilibri politici essenzialmente affidato alla convergenze alla divergenza delle singole posizioni su principali problemi realizzare così una democrazia matura stabilite per regole universalmente accettate e rese vitali dalla libera competizione di proposte politiche diverse
Ed è in una situazione siffatta
Che forse ieri immaginava Moro e oggi immaginiamo noi il compimento della terza fase con la Democrazia Cristiana è il Partito comunista finalmente restituiti alla funzione di partiti tra loro naturalmente alternative
Ma con quale partiti
Vivere la stagione politica che stiamo vivendo cioè quella terza fase indicata da Moro come faticosa transizione crescita verso una democrazia più maturo
Dobbiamo purtroppo prendere atto che i tradizionali organi di rappresentanza
Di direzione e di governo dei partiti non sono più sufficienti
A recepire e ardente al Petrarca le spinte e i bisogni nuovi della società
Perché essi sono espressione di una realtà sociale e politica sostanzialmente diversa da quella attuale
Ma nonostante vederti colta del presente
Ritengo che vi siano dappertutto energie culturali e politiche sufficienti per rompere i vecchi schemi e produrre l'effettivo rinnovamento della politica italiana
Occorre pertanto anche per il nostro partito
Un salto di qualità una nuova capacità di comprendere le trasformazioni avvenute nel Paese e di esserne interni Petri con una capacità nuova culturale e politico
La DC in questo nuovo processo può essere agevolata
In quando le sue intuizioni sono confermate dalla storia
Ne sono testimonianza
La crisi della dimensione di massa la riscoperta delle valore della persona umana la ricerca di un auspicabile solidarismo
L'affermazione del primato della società civile il nostro pluralismo
Il nostro dunque deve essere non un rinnovamento ride ma un rinnovamento di comportamenti interni ed esterni
Ed è sempre Moro
Da segretario nazionale del partito
Che ci ricordava nei suoi convegni di studio di San Pellegrino
Quando di fronte alla crisi del partito in quel momento diceva ai democristiani di allora
Bisogna superare diceva Moro la concezione di un partito troppo adagiato su talune certezze ideologiche e sull'abitudine del potere
E ancora a proposito delle correnti egli richiamava i democratici di allora
Occorre quindi diceva
Saldare l'impegno politico con quello culturale riconducendo nel contempo le correnti interne ad occasioni di dibattito politico
Evitando la loro degenerazioni in gruppi di potere ed arbitrari selezionatori della classe dirigente
Ed infine
Sembra quei convegni di San Pellegrino con Moro segretario nazionale del partito egli affrontava il discorso del rinnovamento e delle alleanze interni di partito
E diceva
Operare quindi un rinnovamento anche per le alleanze interni
Non seguendo la logica degli accorpamenti di potere
Bensì quella più appagante significativa delle intensi Deaglio dei progetti politici e programmatici per una società più matura e moderno
Caro segretario nazionale
Alla luce di tali insegnamenti
Noi riteniamo utile per il partito
E moralmente doveroso raccogliere la tua esortazione
A ricercare le più ampie convergente possibile politicamente omogenee intorno ad una proposta complessiva che noi vediamo codificata dal contenuto della tua relazione
Capace di dare risposte nuove ai problemi nuovi presenti nel partito
Il ritrovato collegamento
Con il mondo cattolico
E le forze sociali
Il voler saldare l'impegno politico con quello culturale il tentativo di ricondurre le carte le correnti ad occasioni di dibattito
La sperimentazione di un metodo in via diverso per selezionare la classe dirigente basata sul consenso periferico
Sono tutti momenti di ricerca che noi auspichiamo possano trovare reale riscontro nell'immediato futuro completando e consolidando così il rinnovamento iniziale
Per la realizzazione di una democrazia cristiana a dimensione del nuovo che emerge dalla Società italiana
Grazie onorevole Soda c'è la parola all'onorevole Sabattini dirigente del dipartimento enti locali
Signor presidente segretario cari amici delegati
Il mio compito è quello di
Sottolineare in questa sede alcuni degli aspetti che riguardano più da vicino quello che è uno dei temi essenziali di questo congresso
Così come è stato sottolineato dalla relazione introduttiva del segretario politico il tema cioè delle Autonomie locali
Mi è particolarmente gradito farle in un'occasione in un momento in cui il nostro congresso è presieduto dall'amico Triglia cioè dal presidente di una delle più prestigiose delle associazioni dell'autonomia cioè lanci
E questo mi dà modo di rivolgere un saluto a Luís così come a tutti gli altri nostri amici impegnati nelle associazioni delle Autonomie
Che portano avanti con impegno sacrificio un compito di testimonianza all'interno di queste associazioni unitaria dove però debbo dire
Il ruolo e l'identità della democrazia cristiana non sono sacrificate da questa essenza unitaria di queste associazioni
Dove cioè
La voce della Democrazia Cristiana e particolarmente sentita e valutato
Dico che questo del tema delle Autonomie locali è un tema centrale di questo congresso
Perché vi sono una serie di ragioni che convalidano questo
Io voglio qui telegraficamente riassumerle perché fra l'altro queste cose che io mi permetterò di dire fra poco sono contenuti in un ordine del giorno che sottoporvi sottoporremo alla votazione degli amici congressisti
Però io credo che non si possa non ricordare qui innanzitutto
Che se centrale il tema delle Autonomie locali dovrà innanzitutto perché per la Democrazia cristiana da sempre la scelta delle autonomie locali non è una parte della sua strategia
Ma in realtà esprime la ragione ultima quella più vera e più forte dell'essere del nostro partito
Il Partito della Libertà abbiamo detto è il partito delle Autonomie lo abbiamo ribadito anche nell'ultimo nostro programma elettorale prima delle elezioni del dodici maggio
E vi è anche una componente di identità ideale storica politica della Democrazia cristiana che si identifica nel tema delle Autonomie locali e non ho più bisogno di ricordare le esperienze di Sturzo dei popolari il nostro radicarsi nella realtà
Delle comunità locali
Questa consapevolezza però cari amici
Che potrebbe sembrare una indicazione teorica in realtà ha costituito il punto di forza della nostra presenza nelle recenti amministrative
Perché il nostro impegno in quell'occasione non è apparso come un dato occasionale od elettoralistico
Ma come la risultante di un discorso programmatico globale capace di coinvolgere i grandi temi del governo di una società in mutamento
Tanto più potremmo dire
Terremo fede alla nostra natura a quella natura del partito così ben messe in evidenza nella relazione di De Mita tanto più saremo in grado di radicarsi profondamente nel mondo delle autonomia locale
Ma vi è un'altra ragione per la quale dobbiamo ritenere centrale questo tema in questo nostro congresso
La ragione è che nel governo delle trasformazioni della nostra società nella proposta di governo così come è stata enunciata nella relazione introduttiva un ruolo centrale spetta proprio al sistema delle Autonomie locali
Che può vivere una stagione nuova di straordinario rilievo dopo la deludente esperienza delle giunte rosse
Quando parliamo di governabilità di definizione di nuove regole di ricerca di nuovi equilibri tra potere e responsabilità di risanamento della spesa pubblica di servizi efficienti
Di tutela delle zone deboli di spazi per il pluralismo tutti questi sono temi e problemi che trovano la prima e fondamentale in sede di verifica nelle autonomie locali in definitiva il grande tema stesso del funzionamento delle istituzioni non potrà dirsi convenientemente tutti sufficientemente affrontato se per ipotesi si trascurasse la dimensione autonomiste
E in terzo luogo amici
Perché non dirlo
è centrale a questo congresso il tema delle Autonomie locali perché la vicenda elettorale del dodici maggio ha riproposto la Democrazia cristiana un ruolo centrale nel mondo delle Autonomie
E badate bene questo risultato è il frutto di una serie di scelte e di iniziative che vanno ricordate perché non sono state affidate al caso ma valutazioni precise di carattere politico e culturale
In primo luogo questo successo è stato conseguito perché è stata scelta una linea politica di alleanze e sostenuta con convinzione da tutto il partito come ha ricordato ieri il segretario
Portata avanti a livello di governo centrale con coerenza e continuità dalla nostra delegazione guidata dall'amico Forlani
Ciò ha consentito alla Democrazia Cristiana legittimamente di porre il discorso sulla coerenza delle scelte locali rispetto a quelle nazionali
E questa si è rivelata una strategia giusta anche se è stata solo parzialmente accettata in maniera discontinua dalle altre forze politiche di governo cioè la scelta di chiedere che prima delle elezioni si dichiarassero le eventuali e le alleanze per governare gli enti locali
So bene che questo è stato oggetto di una polemica voi tutti la ricordate ma essa non era né un fatto tecnico né una pretesa di arroganza
Si inseriva invece in un più complesso discorso sul funzionamento delle istituzioni e su un corretto rapporto fra cittadini e partiti
E io son convinto che aver posto questo problema è stato comunque un fatto positivo che ha dato maggiore credibilità alla democrazia cristiana cioè la fedeltà
Dichiarata anticipatamente alle alleanze non ha penalizzato la DC ma credo le abbia giovato sia in termini elettorali
Sia in termini di
Accordi post elettorali con le altre forze politiche ma vi è poi un altro elemento vincente dobbiamo qui sottolinearlo il dialogo che siamo riusciti a instaurare con la gente in tema di programmi sia quello nazionale che quelli locali
Che hanno saputo cogliere le esigenze e le richieste delle tante comunità quartieri città Province Regioni ed hanno saputo operare un rilancio del tema delle autonomie locali come questione viva ed aperta di interesse generale
Determinando una partecipazione alla campagna elettorale oltre che dei partiti di forze sociali di associazioni dello stesso mondo cattolico quale raramente avevamo visto in passato
E i temi in discussione hanno riguardato le questioni essenziali che attengono alla qualità della vita alla costruzione delle strutture locali a misura d'uomo a come rendere più vivibile la dimensione comunitaria
Ecco perché vi è stato questo momento di grande tensione questo rilancio del tema delle Autonomie locali nella realtà della campagna elettorale perché abbiamo saputo proporre modelli serie validi credibili
Ed ecco perché contemporaneamente è stato punito il modello della sinistra al governo degli enti locali perché esso non ha retto alla prova dei fatti
E al giudizio conseguente degli elettori essendosi rivelato illusoriamente libero
Ed avendo determinato non lo sviluppo ma la paralisi e la decadenza delle nostre comunità locali
è caduto il velo della demagogia e della illusione non è bastato mettere come si diceva
Trionfa misticamente le settantacinque nell'ottanta la vicina all'opposizione
Quelle creare il modello nuovo alternativo nel governo delle città questi modelli sono tutti miseramente falliti ad oggi noi stiamo in qualche modo rimediando alla battuta d'arresto decennale
E tanti grandi centri piccoli e medi del nostro Paese hanno subito per colpa di questa illusione
E vi è stata poi anche perché non dirlo cari amici la scelta degli uomini dei candidati
Perché non riconoscere che nei nuovi criteri usati si è cercato di dare concretezza ad un nuovo meccanismo di selezione della classe dirigente secondo giudizi di trasparenza di onestà di capacità certo ancora in misura non del tutto soddisfacente forse in modo non sempre omogenee d'organico
Ma il rinnovamento vi è stato ed impegno delle nostre strutture periferiche
Sostenuto dal segretario e dalla direzione
Ha finito con il consentire di presentare la scelta degli elettori quasi sempre le persone giuste per garantire la ripresa di un dialogo che in non pochi casi e si era interrotto per la nostra scarsa credibilità
Tutto questo
Ed altro ancora c'è Uto ha portato il dodici maggio ad un voto positivo per la DC
E poi ci ha consentito ancora di trarne risultati di grande rilievo perché la riconquistata forza elettorale della DC specie nei grandi e medi centri il quadro della solidarietà con i partiti di governo la bontà della nostra proposta programmatica ci hanno consentito di tornare al governo di una regione
Ma il Piemonte al governo nella maggioranza di tante province di tanti capoluoghi da Roma Milano Torino Venezia Bari a Genova Palermo Parma Piacenza ha parlato ancora e tanti altri
Che se dovessimo metterci qui a leggere in quest'occasione nell'elenco dei comuni delle province nelle quali la Democrazia cristiana è tornata
Con una funzione di guida una funzione di maggioranza io credo che non basterebbero probabilmente i quindici minuti che sono affidati a ciascun oratore bene amici questo va bene l'idea al cielo
Perché siamo sempre capaci di piangere sulle nostre sfortune o sui momenti che non vanno bene
Ebbene abbiamo almeno anche qui una impennata d'orgoglio di riconoscenza che va innanzitutto ai protagonisti di queste battaglie se siamo riusciti a tornare a determinare nella Democrazia cristiana un grande partito delle Autonomie locali
E quindi non è fatto solo certa o per orgoglio di partito
Questa affermazione però per la soddisfazione sì di aver superato il periodo buio durato dieci anni della emarginazione della DC
Per aver messo fine a questa sorta di ostracismo che c'aveva condannato all'opposizione quasi che la Democrazia Cristiana non fosse riconosciuta legittimità e capacità di guida dei grandi processi di trasformazione dell'autonomia
Ma lo ricordiamo
Perché se siamo usciti da questo punto
Se oggi il saluto della città di Roma e portata al Congresso da un democratico cristiano questo lo dobbiamo alla nostra capacità di proposta di impegno
Alla nostra linea politica ed è giusto riconoscere questo merito
Riconoscerla tutti i protagonisti di questa vicenda dai tanti nostri amministratori dirigenti periferici di partito al segretario del partito
Che ha saputo condurre unitariamente la Democrazia Cristiana ad affrontare questo difficile e decisivo passati
Ricordiamo queste cose anche perché se ne deduce che la Democrazia cristiana oggi più che mai gioca la sua credibilità sul tema delle Autonomie locali
Giustamente il segretario
Nella sua parte finale a parte finale della sua relazione esprimeva la preoccupazione perché la disponibilità ritrovata nella pubblica opinione
Impone la necessità di costruire rapidamente uno strumento di partito per continuare il dialogo con la gente e per coltivare l'attività della nostra classe dirigente negli enti locali
Ma per ottenere questo risultato occorre che ci sia un partito unito e capace di elaborazione programmatica anche in questo senso dunque
Ma appoggiato lo sforzo in atto del segretario per ottenere il massimo di unità e di efficienza possibile e l'augurio è che questo congresso possa conseguire questo risulta in secondo luogo dobbiamo essere consapevoli è importante la qualità di rappresentanza degli enti locali la quantità di rappresentanza della Democrazia Cristiana e gli enti locali
Ma ancor più importante è la qualità di questa rappresentanza e la capacità di proposta di dialogo con la gente che sapremo sviluppa
E qui
Cari amici delegati consentitemi solo telegraficamente lasciando poi ai documenti all'emozione alle cose che sono state già dette da tanti altri colleghi di ricordare telegraficamente
I tre o quattro punti sui quali noi chiediamo con forza che tutto il partito si impegni per i prossimi mesi
Intanto c'è un'esigenza fondamentale è stata già detta la ribadiamo
Detta in modo chiaro continuo proprio anche da quegli amici delle associazioni dell'autonomia alle quali ho fatto riferimento prima le associazioni e le Autonomie dagli amici delle regioni avete sentito quali ieri l'intervento anche dell'amico Guzzi
Perché ci si batta con impegno innanzi tutto perché la riforma delle Autonomie Locali posso andare avanti
Devo dare atto di quanto hanno fatto alcuni amici con molto impegno per questo obiettivo io voglio ricordare qui non solo il ministro Scalfaro ma anche il suo sottosegretario Ciappi D'Amico Mancino e tutti gli altri che hanno collaborato in questo senso
Ma occorre che il partito senta tutto intero questo peso
Che questa è una svolta fondamentale per il buon funzionamento non solo delle Autonomie locali ma del misero sistema globale delle istituzioni del nostro Paese e la prima conseguenza del dodici maggio
Della ricollocazione della DC al centro del tema delle Autonomie locali deve essere un forte impegno del nostro partito su questo terreno esprimiamo quindi il nostro consenso
Perché siamo stati noi stessi in qualche modo a determinare queste linee portanti del testo in discussione al Senato siamo stati parte
Della determinante nella nella estensione di questi di questo testo ma ci impegnamo anche a dare il nostro contributo perché la legge recepisca altri elementi atti a rispecchiare meglio il dettato costituzionale sulla linea dell'autonomia come valore generale delle nostre istituzioni Eric riaffermiamo ancora
Io affermiamo ancora qui in questa sede come è stato fatto anche questo con molta sensibilità dal segretario politico la riproposizione del tema dell'autonomia impositiva per gli enti locali e per le regioni
Si tratta e lo ribadiamo
Non tanto e non solo di un'operazione economico finanziario ma di un modo per ristabilire un giusto equilibrio tra potere e responsabilità dunque uno di quei temi fondamentali ai quali si fa riferimento quando si parla delle nuove regole del gioco
Per dare trasparenza agli atti e alle scelte degli amministratori diciamo subito che la caduta della cosiddetta tassa che noi abbiamo in cui ci siamo molto rammaricati che abbiamo stigmatizzato e di cui il PCC ha le maggiori responsabilità non deve bloccare questa scelta alla quale la Democrazia Cristiana Annette grande importanza e ci sarebbe da dire ancora
Sulle vicende dell'ultimo decreto sulla finanza locale su quello che sarà necessario fare per tempo per questo argomento
Auspicando che tutto il Governo ma anche alcune ministri che fino ad oggi obiettivamente non sembra hanno agevolato il nostro discorso in questo tema e tanto per non essere equivocato ministri non appartenenti alla Democrazia Cristiana si rendano conto che non si può eludere il problema
Di una più corretta impostazione della finanza locale e nell'ambito di questa debba esserci anche il ritorno dell'autonomia impositiva voglio ricordare
Un successo una conquista che abbiamo avuto ai tanti amministratori qui presenti
Lo status degli amministratori locali
Sappiamo bene non è una legge che avremmo voluto noi è il risultato di mi di una serie di compromessi con altre forze politiche correzioni e miglioramenti saranno sempre possibili
Ma è un atto doveroso di riconoscimento dell'attività spesso umile e silenziosa onorevole esuberi Pinilla preso da concludente ma tutti sappiamo quanto difficile
E che riguarda i tanti e tanti amministratori nei confronti dei quali credo che il congresso non posso non rivolgere un saluto fatto di apprezzamento di gratitudine altre cose
Riguardano la politica dei servizi ma sono costretto a chiudere e consegnerò naturalmente il testo alla presidenza
Politica dei servizi
Che però rimane uno dei punti essenziali perché dal giudizio sul modo come la DC saprà gestire servizi pubblici che dipenderà la nostra capacità
Di mantenere ad allargare il consenso e qui il discorso è molto ampio perché impone anche i criteri di innovazione criteri che tengono conto della fitta trama dell'impegno dell'ente locale in tanti e così decisivi
Delicati settori che attengono alla qualità della vita vedovo corre in modo particolare qualificare la nostra presenza nelle istituzioni e cuori delle istituzioni dando spazio alla partecipazione al volontariato
E vi sono poi ovviamente in questa trama di impegni
Quelli che riguardano le scelte sulla casa sui trasporti sulla sanità altri forse ne parleranno la scuola la tutela dell'ambiente e la crescita della sensibilità sui temi culturali solo annunciare debbo presidente ma senza entrarvi
Addentrarmi dell'argomento sul tema delle regioni che abbiamo sempre ritenuto in tutti questi anni essere uno dei temi fondamentali ai quali la Democrazia Cristiana
Deve dedicare il massimo dell'attenzione perché e nella regione lo snodo essenziale del rapporto fra Stato Parlamento ente locale ed il corretto funzionamento di questo organismo la nostra
La concezione della regione rilanciata e l'unico modo con il quale possiamo dare effettivamente una risposta a problemi di funzionamento delle istituzioni le viene ovviamente di conseguenza il grande tema della regionalizzazione del partito
Sul quale ci siamo occupati più volte ecco amici
Questo è il salto di qualità che sta davanti a loro
Questo congresso deve servire a dare a tutti noi la consapevolezza di questo obiettivo di quanto esso sia soltanto permettetemi però di sottolineare che qualsiasi sforzo rischia di essere inutile se non c'è lui la coscienza di quello che significa lo ripeto ancora una volta per la DC la scelta delle autonomie locali
Non una scelta di un settore la scelta strategica di fondo del nostro modo di essere nella Società ripensiamo le esperienze di scultori popolari
Ripensiamo la storia della città come la sapeva ripensare La Pira ripensiamo nostra Conte per la politica come servizio il nostro essere personalistico e comunitarie vedremo che qui è il nostro primo impegno
E allora
Desidero alla fine anche ringraziare quanti hanno collaborato amministratori dirigenti di partito personale del Dipartimento in modo determinante in un periodo così difficile deciso perché la DC facesse fronte in qualche modo ai grandi problemi alle difficoltà che avevamo avuto abbiamo avuto in questo periodo e devo anche ringraziare gli amici dirigenti insieme a metà Santa Citerio che vedo qui presente a Nenni a Belfiore eccetera che hanno portata avanti un impegno del dipartimento e hanno consentito di far fronte almeno in parte ai tanti compiti alle tante esigenze
Ma ma anche lei ha un dovere di testimonianza e di verità se non sottolinearsi innanzitutto il sostegno la solidarietà che sono venuti dal segretario politico per la sua particolare attenzione e sensibilità a questo così rilevante aspetto dell'impegno del partito
Parlare l'onorevole Romani
Cari amici caro Segretario no no no
Ho apprezzato limita tu hai frequenti richiami alle case dal suo tempo e dalla sua esperienza ci separano un lungo tratto di storia il mutamento di profondi che ma le sue intuizioni contengono intatta la loro attualità no
Il rifiuto nei confronti di rigide gabbie ideologiche entro cui forzare gli assetti della società oppure ordinare i flussi della storia Haber Frosinone e che i grandi valori
E le spade dell'ispirazione cristiana possono offrire un considerevole approvo alle grandi speranze e della società
La collaborazione con forze politiche di diversa ispirazione ma convergenti su comuni valori di libertà e di democrazia la ricerca infine di garanzie di sicurezza
Per la salvaguardia della pace integrazioni sovranazionali per assicurare l'organico sviluppo l'influenza unitaria dell'Europa democratica
Proprio su queste intuizioni agli albori della Repubblica e li integrò l'amabilità astuzia ma del partito popolare facendo della Democrazia cristiana un partito nazionale punto di raccolta e di sintesi di quella varia e diversa realtà nella società italiana
De Felice il partito centrale dello Stato
Ma in politica una conquista non diventa mai un dato storico stabilmente acquisito
Oggi per noi lo è meno che mai sia stato da quarant'anni in qua la concorrenza si attesta proprio su quell'idea portante
Che ci insediò al centro della società italiana la nostra concezione popolare nazionale quindi pluralista e non classisti chiaramente contrappose le forze della sinistra tradizionale anche il Partito Comunista non accettano più di riconoscersi nelle ragioni stesse dalla loro generiche l'assist e tutte rivendicano la rappresentanza della composizione varie e molteplici e dalla Società nazionale e questo è il dato culturale e politico di oggi
Non ci dispiace certamente di avere avuto ragione ma dobbiamo prendere atto che ormai tutti giocano sullo stesso campo
E che sul campo si conquista la contestata centralità del proprio ruolo
Non ha senso quindi irrequietezza irritazione verso i partiti quello socialista specialmente che più vi aspirano anche se in Veneto i toni arroganti di Martello e quelli percettivi di Ghino di tacco sono obiettivamente irritante questa coalizione l'abbiamo voluta nomi e l'abbiamo voluta per senso di responsabilità verso il Paese
Al qual proposito penso che quanto meno si teorizza sull'alternanza più si evita di fare di una anomalia politicamente motivata una regola da osservare
è fuor di dubbio che la logica democratica assegna al partito di maggioranza nella coalizione la guida del governo
Ed è non meno fuor di dubbio che quell'anomalia non sarebbe tollerabile se fosse utilizzata con la finalità di emarginare la Democrazia Cristiana o di preparare formule alternative alla coalizione certi la concorrenza in essa c'è la tendenza di ciascuna componente piuttosto che a fare una politica coordinata ed organica di coalizione e a trovarsi un proprio spazio politico il più ampio possibile
Ma un dato comunque mi pare difficilmente contestabile
E il pentapartito il massimo di raccolta di forze convergenti delle fondamentali ispirazioni democratiche libertarie occidentali che offre il panorama politico italiano
Che la stabilità da esso garantita al governo del paese ha consentito rilevanti progressi
Se è un difetto ci possiamo attribuire e di non avere sufficientemente messo in lì in luce che ne siamo stati noi noi veri protagonisti
Ma ora dobbiamo affrontare quel blocco di problemi in cui è la chiave dell'assetto di lunga durata del nostro Paese
Passione economiche internazionalizzazione era di calibrazione tecnologica del sistema produttivo stato sociale aggiornamenti istituzionale una giustizia giusta chiarezza e continuità nella politica estera non mi addentro in ciascuno di essi perché considero esaurienti le analisi e le proposte fatte dal segretario De Mita
Al noto soltanto che ognuno di questi problemi nel mondo del tempo nuovo investe un metti alla prova la nostra coerenza buoni valori portanti i poli di riferimento nativi della nostra cultura
La persona umana suo posto la sua responsabilità i suoi diritti particolarmente alla vita e alla sua accettabile qualità
Nelle aggregazioni comunitarie a cominciare dalla famiglia che sono il suo habitat naturale
E che sempre
La società nazionale e quella mondiale porteranno in sei segno della contraddizione
Quello dello sviluppo che la direzione di marcia della storia e quello delle vecchie e nuove povertà che sottende M. arginare io creo accentua con il suo stesso avanzare
Tocca a noi
E per questo sta in luglio immaginare proporre soluzioni coerenti con la nostra ispirazione umanistica e cristiana
Che contribuiscano a realizzare quali che siano i mutamenti e le evoluzioni una società nazionale e mondiale giusta e vivibile
è questo il nostro modo di garantire le ragioni della coalizione al di là della quantità che misurano la in grado di investitura popolare valorizzare la nostra capacità di proposta sulla quale mediare
Ma poi esprimere una comune responsabilità globale per il bene comune e lo sviluppo del Paese
Così anche si affronta correttamente il rapporto di tutti e di ciascuno con la De membro dell'alleanza con l'opposizione
Le conclusioni del congresso comunista non sono stati esaltanti
Natta non può negare che il prevalere alla fine della concezione centralistica dell'unità del partito ha ridimensionato e sterilizzato alcune ipotesi di studio evoluzione di mutamento che pur erano emersi
Ma qualcosa di nuovo si sta muovendo nel partito comunista
Sarebbe certamente augurabile per la compiutezza della democrazia italiana più un grande partito popolare di opposizione si integrasse in quella sinistra europea di cui dichiara di voler far parte
Oggi in effetto però non ne vendiamo ancora sintomi significativi che non siano petizioni di principio
Ma un dialogo sfigurato aveva tenuto a fare con la sua evoluzione va incoraggiata il rapporto democratico dalla maggioranza nella sua globalità e l'opposizione non esclude affatto
Che questa sia chiamata a dare il contributo di idee e di suggerimenti proprio del suo ruolo per fronteggiare le sfide che investono il destino dalla nazione
Per partecipare al ripensamento della regole che sono state elaborate con l'apporto di tutti nella Costituzione
Nessuno si scandalizza poi sia una componente della maggioranza ipotizza in prospettiva un suo diverso rapporto con il Partito Comunista ciò che non è possibile senza un rovinoso fra fra frantumarsi della fiducia reciproca fra gli alleati
E che si faccia della coalizione la pedana era un salto solitario verso un rapporto con essa che ne infanga la solidarietà
In questo quadro si pone il problema del partito
Segretario politico fin dall'inizio dell'iter congressuale mi ha fatto in tema più significativo è impegnato del congresso
Ed ha fatto cadere l'accento particolarmente sulla selezione della classe dirigente
Chi può negare in via di principio e dove ciò si verifica che sottrarre la selezione della classe dirigente
A criteri di mera fedeltà HP ricorrenti degradate a Società di mutuo soccorso è un criterio selettivo auspicabile necessari
Ma attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca
Perché un partito democratico e popolare la democrazia cristiana nel caso e un organismo complesso e delicato con una sua storia una connaturata tradizione di eletti con un ventaglio di componentistica autenticamente politiche che corrispondono la varietà e complessità della società che rappresentiamo
Queste non sono clientele o sudditanza dei a Baroni ammiccanti promesse o minacce
Sono una ricchezza animatrice del dibattito politico e un alimento della nostra riflessione e della nostra fantasia creativa
Non ci sono almeno per mia esperienza riflessione molte alternative alla gestione interna di un partito democratico io non saprei davvero suggerire
Un altro metodo politico efficace di animazione del partito
E quindi di fisiologica emarginazione delle scorie legate alla gestione clientelare del voto e dell'iscritti e quello del dibattito aperto
Di un dibattito diffuso provocato fino alla radici della nostra struttura organizzata che va tutta ripensata nella prospettiva in cui si sta definendo il nuovo assetto della società italiana
Lì e l'innesto diretto
Del partito con la Società Reale con quei mondi vitali quello cattolico in primo luogo che sono il nostro naturale alle proprie e lì che si forma in un rapporto diretto il giudizio e quindi l'apprezzamento della ripulsa della proposta democratica cristiana
Se è di rinnovamento quindi sedia rianimazione politica del partito si parla la prima cosa da fare è sollecitare tutte le voci del partito ad esprimere liberamente se stessi
Si formino pure maggioranze e minoranze non solo e non necessariamente raccolte intorno a schemi più vasta mente correntizie
Ma intorno ai problemi e Silvia soprattutto spazio alla collegialità del dibattito e della decisione in cui garanzia di unità democratica e lassù e la leale accettazione da parte di tutti della decisione maggioritaria
Per questo e giusto che a tutti i livelli ovviamente soprattutto al vertice si affermi l'autorità gestionale del segretario anche la collegialità dialettica della decisione
Non è un problema di contrappesi
Ma di democrazia operanti tanto più feconda e persuasiva quanto più partecipato anche per te segretario politico
Nella tua intervista caro De Mita sulla Democrazia cristiana hai ricordato l'angosciosa solitudine della decisione
Nessuno può capirli meglio di chi ha avuto per un lungo tempo travagliato seppure ricco di storia la tua stessa responsabilità
Ma essa è certo alleviata
Quando ha la sua base lo spessore di un dibattito che raccoglie i media di opzioni presenti nel partito e alla fine interpreta una volontà di sintesi e di scelte maggioritariamente espresso dibattito libero da per pecore chiarita responsabilizzata sono anche il modo proprio di rinnovare continuamente intorno al partito l'interesse la fiducia della società
Condivido Dimitar la tua opinione che la democrazia cristiana deve essere il partito della società il suo interprete presso le istituzioni
Il consenso acquisito con il potere istituzionalizzato e fragile perché quando il potere viene meno quel consenso non infrequente venti e si attenua o si trasferisce e qui poco è subalterno perché legato inevitabilmente ha domande corporativi a sottili condizionamenti a giochi corrosivi e sempre deteriori di dopo con Taddei non è su questo consenso che può reggersi il Partito popolare nazionale che deve sempre con corretta autonomia esprimersi in termini di sintesi globale
Esprimere le aspirazioni di una società in evoluzione
Avendo presenti i valori che ci ispirano legittimano la nostra presenza politica sono quelli i capisaldi che garantiscono una in premessa coerente ed apprezzabile
La premessa etico politica su cui si costruisce la linea politico-programmatica e ci consente di non contraddirla o di sport Ciarla nella sua attuazione
Una era politica che tu caro Segretario politico ai correttamente ed efficacemente sostenute e difesa e che trova una conferma nella tua relazione per la quale Diodato e qui confermo la mia adesione
Mi par giusto
Associare a questo tuo generoso ed intelligente impegno quello di Arnaldo Forlani Interpreti per spicca due che nasce per le ragioni
Delle ragioni della Democrazia Cristiana in un'altra delicata e non facile a responsabilità di governo
Ho apprezzato vivamente il cui impegno De Mita
Di imprimere al partito un impulso piolo riconduca fuori da conventicole e furberie contrattualistiche
A riconoscersi nella recuperata tradizione di un pluralismo di riflessioni di valutazioni di proposte che ne sono il lievito vitale queste no non possono essere compresse o frustrate senza fare violenza alla incomprimibile natura democratica del partito e alla ricchezza della sua creatività progettuale
A te spetta di essere il garante e l'animatore del dibattito
Farti carico delle sue proposte
Della collegialità decisionale
Di una rianimazione periferiche in cui a tutti i livelli emerga una classe dirigente che faccia una scelta qualificante trasparente senza sottinteso
Servire il partito e arricchire e dei suoi valori l'avanzata civile del Paese
La stagione che si apre ed innanzi a noi
La stagione che si apre innanzi alla nostra previsione e immaginazione
Cari ai mezzi assai Biffi
Impegnativa suggestiva
Ma se lo vorremo se sapremo moderno nel modo giusto ottava estere una nuova Camembert stagione storica della democrazia cristiana
La parola all'onorevole Prandini
Modera
Volevamo
Chi chi l'aveva ammesso l'aveva ammesso la Mittel amici il venti
E dovevo detenuti Dino amici del congresso
Il confronto l'analisi politica di questa fase di trasformazione sociale e di evoluzione ci impongono ancora una volta di essere all'altezza della nostra tradizione fino in fondo
Con la coscienza che la politica e complessità
Con il senso che la storia di ciascuno di noi nella milizia del partito ha un peso
Con la sensibilità e il rispetto l'attenzione verso il ruolo e la funzione di ciascuno di questo nostro grande partito di popolo
Con coraggio con concretezza credo che dobbiamo farci carico dalle ragioni del cambiamento e della trasformazione che avviene intorno hanno guidare questo contraddittorio processo di trasformazione con un partito che va verso il futuro guardando tenacemente al passato
Alle vecchie liturgie tattiche ai modelli organizzativi asfittici alle aggregazioni o meglio alle disaggregazioni interni e in generale al nostro tradizionale mordono di far politica è sicuramente impossibile
Ad altri spetterebbe guidare la trasformazione del Paese se non raccoglie Simo fino in fondo la sfida del futuro
La proposta politica delineata dal limite
Contiene questa vitalità questa voglia di far politica
Lo slancio e la speranza indispensabili che ci permettono di andare avanti
Di concorrere a precisare e approfondire questo processo di aggregazione questo processo di coesione anche all'interno del partito
Un progetto di rinnovamento serio del partito
La promozione di un nuovo il più giovane gruppo dirigente possibile
Sì riusciremo a dare anima a questo processo di aggregazione che è partito dal livello regionale ed è entrato in questo congresso come il fatto di maggiore novità
Da qui la disponibilità raccordare il nostro impegno la nostra comune sensibilità ad un'unica iniziativa nazionale che trovo oggi il punto di incontro nella sollecitazione del segretario politico
Nell'attuale situazione politica la democrazia cristiana
Tutta la Democrazia Cristiana deve fare un salto di qualità nella sua capacità di comprensione oltre che di servizio ma soprattutto di guida del Paese
Il punto d'incontro della mia riflessione con il segretario del partito non è tanto e solo il problema dalle correnti
Della nuova aggregazione dal nuovo metodo a predicare dal partito il punto di incontro e soprattutto sul problema dello Stato
Quelli che nel capitolo dal suo ragionamento si chiamano la nuova statualità e la rifondazione del potere
Lo Stato non sono soltanto le istituzioni certo è anche l'equilibrio e la coerenza delle istituzioni lo Stato e la politica internazionale
La distribuzione del reddito lo sviluppo economico lo Stato e la libertà o meglio le libertà cioè un'organizzazione dalla comunità politiche
Nei rapporti tra lo Stato come sintesi degli interessi della comunità politica e la società come manifestazione degli interessi degli ideali civili e i cittadini come titolari di libertà
Si pone il problema del partito della Democrazia Cristiana e dal suo progetto politico fondato su valori unificanti capaci di nuova eticità
Che superi le tensioni corporative e scomposti arrivismo
C'è bisogno di una nuova cultura di un nuovo impegno incentrata intorno alla solidarietà al valore della responsabilità personale del dovere
Al gusto dell'impegno al valore del sacrificio alla cultura della vita al pluralismo alla tolleranza al valore dell'efficienza contro lo spreco
All'apertura internazionale contro gli egoismi o le Paure nazionali
Una democrazia cristiana liberata dalle tentazioni del pragmatismo è impegnata a dare forza ideale alle singole scelte del progetto politico articolato intorno al progetto per l'occupazione
Una vizi pertanto impegnata nel prosieguo della lotta all'inflazione nel contenimento della spesa pubblica nel riequilibrio dalla bilancia dei pagamenti nella selezione degli investimenti a favore di una ricerca
Ed è l'innovazione tecnologica
Tutto ciò deve essere finalizzato a una politica attiva del lavoro part-time flessibilità degli orari di lavoro superamento del sistema di collocamento contratti di solidarietà salario d'ingresso nuove sinergie
Frasi stemmi educativi e sistema produttivo solo così si può umanizzare
Dare efficacia e credibilità alla nostra moderna concezione di Stato sociale e quindi ridare legittimità alle istituzioni
Siamo tutti consapevoli la riorganizzazione dello Stato delle istituzioni cioè la definizione delle regole del gioco è un terreno su cui devono convergere tutte le forze politiche che hanno dato vita alla costituzione questi complessi problemi sul tappeto richiedono respiro strategico forza progettuale ideale non solo alla democrazia cristiana
Ma all'intera coalizione di governo
L'alleanza di pentapartito va fatta funzionare fino in fondo
Non basta una continua verifica tra vertici si deve realizzare in tempo una seria composizione di strategia di strategie talvolta diverse
Non abbiamo più tempo da perdere amici del congresso per prendere atto che oggi un partito dalla sinistra esprime il Presidente del Consiglio
Che questo partito si è posto il problema dello Stato assumendo anche il sogno una funzione nazionale
Da ciò dovrebbe derivare
Che una rinnovata collaborazione pentapartito è auspicabile anzi opportuna agli stessi fini dell'evoluzione del sistema politico ma stando nelle regole
Non cambiandone la seconda dall'utilità del momento
La stessa proposta di un patto di governo pre-elettorale
Risponde certo le regole del gioco per la democrazia ma dovrebbe essere avanzata attribuendole il significato era presente alleanza di governo non è legata a un tipo di preside a un tipo di presidenza
Ma quanto di comune i cinque partiti avvertono come necessario e utile per risolvere i problemi muta nobili della trasformazione la politica come ci ha insegnato De Gaspari è l'arte del possibile e dunque anche il per per il pentapartito non può che costituire la nuova alleanza democratica in una certa fase la cui durata non è determinabile per volontà di questo o quel leader ed è ancorata a un determina una determinabile evoluzione
Prego o gelosie da manifestare
Questo partito comunista è ancora troppo figlio dall'ideologismo
Anche quando come al congresso di Firenze compie uno sforzo apprezzabile di riflessione sulla propria funzione storica sulla propria collocazione internazionale sulla necessità di dotarsi di un'organizzazione interna meglio collegabile dei processi di cambiamento in atto dalla società
Continua a presentare una linea di indeterminatezza che ha che ha due soli riferimenti precisi
La difesa piuttosto critica dal vecchio patrimonio di lotte e la sua alternatività alla Democrazia Cristiana
Non è una democrazia cristiana negare il cammino per il partito comunista compio sul terreno di una certa revisione è il Partito comunista italiano che si esalta per antiche battaglie
E quando ha chiamato al dunque di uno assente in politica estera per esempio scambia la causa della pace per un comodo neutralismo
O in politica sociale s'attarda nella difesa delle rendite di posizione che non creano un solo nuovo posto di lavoro
Certo un terzo degli italiani non possono restare condannati nell'attesa di un obiettivo che non si delinea all'orizzonte
Ma sta soprattutto a chi li rappresenta e cioè al Partito Comunista Italiano creare le condizioni positive per quel perché quel risultato venga raggiunto
Il leader del partito comunista avvertito
E la trasformazione pone problemi seri a tutti i partiti obbligando anche il Partito Comunista a una revisione alla cosiddetta laicizzazione
Ma poi torna indietro a rivendicare come ha fatto nel recente congresso nazionale alla diversità comunista
Il carico cioè di errori commessi in questi quarant'anni accusando gli altri la Democrazia cristiana in particolare di non voler riconoscere l'apporto comunista
Lo sforzo che invece compie Cuesta Democrazia Cristiana anche in questo congresso è rivolto a liberare la lotta politica dagli ideologismi ed ai propagandisti
E questo sforzo si coniugale con l'insistenza del discorso sulle nuove regole del potere
Ricorre Castro e collocare la Democrazia Cristiana
A livello della sua rappresentatività popolare è un'aspirazione naturale per tutti gli amici della Democrazia Cristiana
Ma per fare questo la Democrazia cristiana deve offrire suggestioni e sicurezza al sistema politico e alla elettorato
La sua frammentazione interna ha reso impossibile la creazione delle suggestioni politiche e la garanzia delle condizioni di sicurezza
Il superamento della logica del correntismo deve a un tempo garantire la dialettica democratica
Il pluralismo una corretta selezione della classe dirigente secondo il criterio dal valore della professionalità dell'impegno e della capacità di lavoro
Di fronte a una società che muta rapidamente
Bisogna porsi in modo serio il problema dalla modalità organizzative occorre efficienza rapidità di risposta selezione attenta mai faziosa di classe dirigente rappresentativa delle diverse sensibilità presenti nel partito
Ciascuno di noi
Porta in questo congresso lo spirito di servizio e con essi e con esso i segni di un'esperienza vissuta all'interno la Democrazia Cristiana
Non credo che noi dobbiamo rinunciare alle nostre memorie politiche alle nostre amicizie perché in tal caso Noemi rinunceremmo alla nostra identità
Un partito nazionale è storia dal popolo e non puoi immaginare di continuare la storia facendo il deserto dalle intelligenze
Ma non è questo il arriva dal nostro congresso non è questo l'impegno e l'obiettivo della nuova aggregazione
Il dibattito ha dimostrato quanto sia avanti e diffusa la consapevolezza che dobbiamo cambiare
Ma dobbiamo cambiare insieme questo segretario è frutto anche della tua tenace quasi ostinata battaglia
Noi noi non ti abbiamo mai lasciato solo nei momenti difficili gli amici che nell'autunno scorso si sono incontrati a Sirmione
Avevano raccolto la provocazione la sfida che tu avevi lanciato nel settembre dell'anno scorso ti abbiamo detto allora
Che se tu fossi andato avanti con coerenza ci avresti trovato al tuo fianco
Tu sei stato di parola e noi amici che in questi anni hanno condiviso con Forlani un comune impegno deneghiamo atto e come vedi siamo contenti per fare la nostra parte di lavoro
La parola all'onorevole Granelli
Come si chiama visto
Da un amico cancellato il cancello non Granelli uno giudiziari
Presidente
Caro De Mita amici
Io sono convinto che l'accentuarsi del confronto interno sui problemi che riguardano l'assetto del partito
Sia estremamente importante
Perché alla Democrazia cristiana è una grande forza politica che trova nel suo assetto di libertà nel rispetto interno tra le persone
Nel primato delle idee nella costruzione delle maggioranze delle minoranze politiche la garanzia stessa nei confronti del paese
Tornerò su questo punto
Ma mi sembra che verremmo meno al nostro senso di responsabilità se dimenticassimo che anche in questo congresso noi non dobbiamo parlare soltanto dei nostri problemi interni ma dobbiamo parlare col Paese
Dobbiamo parlare al complesso delle forze politiche sulla base della nostra identità e di contenuti precisi per conquistare sul campo e non in atti
Già di scadenze da calendario il diritto che alla democrazia cristiana come partito di maggioranza relativa di tornare ad essere la guida democratica del Paese e nelle istituzioni
Questo ruolo non possiamo attendersi dello come riconosciuto da nessuno
Dobbiamo conquistarono gli stessi e dobbiamo conquistare lo so riqualificando con forza la volontà di servire il Paese come spetta ad un partito popolare democratico e riformatore
Mi pare che la parte più importante della relazione di De Mita sia proprio in queste ore nell'invito al partito a riflettere
Ad approfondire a mettere a punto una piattaforma programmatica meno appiattita sul governo ma più aperta alle evoluzioni future
Garante certo della continuità della legislatura secondo la sua scadenza naturale ma capace di guardare anche oltre di influenzare gli elettori per la prova che ci attenderà quando andremo a delle elezioni politiche generali
E questo invito di De Mita a rinnovare noi stessi a cambiare anche mentalità e costumi a trovare nelle questioni programmatiche ideali e politiche il nuovo terreno di confronto interno e di composizione o di ricomposizione degli equilibri di partito deve essere accolto fino in fondo
Anche la sinistra del partito deve accogliere questo invito
Perché sarebbe sbagliato immaginare che la sinistra in questo congresso
Debba puntare soltanto alla difesa della sua esistenza
Alla sua sopravvivenza in pratica
Senza essere invece più legata al di là delle persone dell'organizzazione ha una funzione di stimolo di incoraggiamento di sviluppo
Dal partito in generale che essa ha sempre svolto nella vicenda del nostro partito ed è il nostro nome movimento
Noi sappiamo che le cose cambiano e cambiano anche nella Democrazia cristiana
E sappiamo cari amici che nella storia del nostro partito
Dossetti Vannoni Marcorè e tanti altri sono stati Diversi tra di loro ma hanno sempre contribuito a
Indicare al partito con spirito di umiltà la strada coraggiosa di un futuro più impegnato più forte dal servizio
Della democrazia italiana
Ed è questa funzione non la difesa di un raggruppamento che noi non possiamo assolutamente abbandonare cioè non appiattendo tutto all'interno del nostro partito quello che invece deve essere divo evitare secondo lo stesso
Invito che ci viene dal segretario del partito
Quindi anche la riflessione interna
La scomposizione o la ricomposizione alla nascita di una dialettica la formazione di una maggioranza deve far leva su delle funzioni nuove e vitali edere collegarsi ai problemi veri reali del Paese
Io mi soffermo soltanto su alcuni per rapidità il segretario De Mita ci ha ricordato nella sua ampia e importante relazione che vi sono delle trasformazioni nella Società interna e internazionale
Che rischiano di far diventare il superate tutte le nostre riflessioni interni
Non c'è dubbio che la realtà muta e muta in maniera prepotente in maniera rapida
E anche per questo è un po'semplicistica
L'attitudine di quanti ritengono che una volta approvata una relazione in un congresso si sono risolti una volta per sempre tutti i problemi
No alla relazione indica una linea di marcia
Pone dei problemi invita alla riflessione alla discussione ma poi giorno per giorno scadenza per scadenza problema per problema che deve crescere
La coscienza dal partito è la capacità di interpretare il nuovo guidandolo anziché esserne trascinato
Quindi queste trasformazioni devono essere viste con molta attenzione come una spinta considerevole ai nostri mutamenti interni
Mi riferisco soltanto a quella per la quale ho avuto modo di dare qualche contributo negli ultimi tempi
Le trasformazioni scientifiche e tecnologiche cari amici congressisti cambiano la realtà italiana e quella internazionale
Ma dobbiamo stare qui molto attenti perché le nuove frontiere della tecnologia
Le possibilità dei cambiamenti che sono addirittura rivoluzionarie rispetto alla società industriale che pure abbiamo formato non sono una tendenza univoca e sicura verso il benessere verso il miglioramento della società
Non è vero che il progresso scientifico e tecnico è invulnerabile e contiene soltanto una speranza sicura di felicità per l'umanità
La caduta dello scialle in genere
La tragedia della centrale di Chernobyl e stanno a dimostrare
Che c'è di fronte al progresso tecnico e scientifico non si ritorna a capire che il primato è dell'uomo dell'intelligenza darà ragione dalla capacità di governare il progresso affini di un nuovo umanesimo anche queste però
Formazione che pure di grande importanza potrebbe tradursi in una sconfitta in un'alienazione non era il caso che gli uomini oggi sono più insicuri e meno sei
I ricchi di fronte alle possibilità di un progresso tecnico e scientifico forse troppo esaltato in termini illuministi G. che non appartengono alla nostra tradizione
Del resto guardiamo le cose in casa nostra
Se il progresso sia tecnico e scientifico
Dovesse essere cavalcato nell'illusione che risolve da solo tutti i problemi
Non dimentichiamo che esso potrebbe portare addirittura a una riduzione da una base produttiva a un aumento dalla disoccupazione soprattutto dal Mezzogiorno soprattutto tra i giovani con una conseguente esplosiva sui rapporti sociali e sui rapporti politici
E quello che si dice
Per le trasformazioni tecnologiche e scientifiche si può dire per tante altre cose
Ma sembra nel richiamo ai problemi dal paese cari amici
Vorrei ricordare che assieme queste grandi cose che cambiano e che esigono anche a noi a noi tutti di riflettere di cambiare la nostra posizione ci sono problemi antichi che rimangono cari amici noi non possiamo condividere
Un eccessivo ottimismo che ogni tanto sentiamo esprimere dai comunicati stampa di Palazzo Chigi
Certamente il governo una lotta contro l'inflazione ha raggiunto dei risultati positivi li ha raggiunti nel senso di responsabilità della coalizione
Li ha raggiunti per la stabilità di governo diciamo tra parentesi per quella stabilita che sarebbe stata conquistata anche molti anni prima nella Repubblica
Se i ministri che hanno collaborato con i presidenti democratici cristiani fossero stati leali e solidali come sono stati i ministri democratici cristiani a confronto dell'attuale governo
Ma nonostante tutto a Puerto non possiamo affidarci all'ottimismo non possiamo dimenticare che siamo giunti al massimo storico dalla disoccupazione
Sono quasi due milioni e ottocento mila i disoccupati
E fra questi la metà i circa i due terzi e hanno presentato da Giovanni dai quattordici ai ventinove anni la metà di questi disoccupati e data dalla disoccupazione femminile
Aggiungiamo a tutto questo i cassintegrati il doppio lavoro l'insufficienza sociale che esiste nel Paese e quindi ha paura che il progresso tecnologico aumenti ancora di più questo tanto di disagio per dire che un partito come la Democrazia Cristiana
Deve farsi carico dalla trasformazione tecnologica ma non in termini di efficienza bensì in termini dice giustizia perché i problemi dalla disoccupazione bene eguaglianza e della solidarietà
Devono essere prima dall'utilizzo strumentale dal progresso scientifico e tecnico per l'efficienza
Del sistema produttivo
Quindi dobbiamo sotto questo profilo allora ricordare e ricordare con chiarezza che il nuovo che il nuovo riformismo il nuovo riformismo sollecitato dall'onorevole De Mita e soprattutto questo e si estende anche ad altri problemi a quelle internazionali
Voglio dire solo una cosa perché poi farò alcune considerazioni sul partito e concludo
Una sola cosa cari amici
Non operiamo distinzioni artificiose su di noi
Tutta la democrazia cristiana ha ritenuto e ritiene che la solidarietà atlantica e l'impegno europeistico sono i punti fermi e dalla nostra politica internazionale
Ma essere coerentemente europei e conseguentemente atlantici
Avere un'alta considerazione dell'alleanza con gli Stati Uniti non significa essere sempre d'accordo con tutto e su tutto quello che alla grande nazione americana
Può fare dal contesto dei problemi internazionali
Quando Zaccagnini ci esorta a ricordarsi
Della pace
Della necessità di procedere verso il disarmo da risolvere i problemi dei conflitti locali attraverso il negoziato come altri grandi dalla democrazia cristiano da Moro Fanfani ci hanno insegnato nel corso di vicende drammatiche
Ci indica una strada di leale solidarietà internazionale che coerente con le nostre identità ideali ecchimosi impegni politici di collocazione nei rapporti mondiali
Ma cari amici per arrivare alla conclusione
Dei problemi che ci interessano più da vicino
Come può la Democrazia Cristiana
Su questi contenuti importanti
Impostare quello che è necessario cioè il rapporto con tutte le altre forze politiche a cominciare dalla coalizione di governo la quale un'alleanza seria che noi difendiamo
Ma non può essere l'ultima spiaggia non può essere la formula che ci imprigiona
Non può essere soprattutto un'alleanza che viene accettata soltanto se la Democrazia Cristiana rinuncia a giocare il suo diritto dovere di tornare in tempi politici giusti alla guida dal Governo dalla Repubblica come spetta al partito di maggioranza relativa
Così come il confronto col Partito comunista
Noi non possiamo lasciarlo a giorni alterni a Spadolini o a Craxi perché è un grande partito come la Democrazia Cristiana
Deve uscire in campo aperto nel confronto con i comunisti senza gettare vasi di intese di governo abolendo i problemi dallo Stato dalla democrazia dalla Società della crescita
Dei grandi partiti popolari
Noi non siamo
Come l'onorevole Martelli che critica il bipolarismo
E poi sembra accettarlo nella concezione curiosa
Quello di disprezzare il bipolarismo ma quali di riservarsi di fare gli Accordino con Mori con i comunisti perché i socialisti pur senza poter rimangano sempre accento dalla situazione nazionale
Quindi occorre su questo punto occorre su questo punto molta chiarezza
Ecco perché e mi rivolgo proprio chiudendo
Chiedo scusa agli amici ho scritto
Sul popolo un articolo abbastanza ampio che riassume una parte degli adesso trascuro rispetto alle iniziative che la democrazia cristiano dovrebbe riprendere ma vengo al problema del partito
Il problema che per me non esiste se non hai collegato a questo dovere di far riprendere la Democrazia Cristiana nella direzione di una grande protagonista della vita della vita nazionale ebbene se guardiamo ai problemi del partito i problemi di questo congresso le questioni reali sono tre
Abbiamo bisogno di una leadership autorevole e coraggiosa l'abbiamo avuto nel segretario De Mita al quale sembra abbiamo garantito il nostro appoggio leale e lo riconfermiamo anche nel nell'esistenza di di diversità su qualche punto in questo congresso
Il il Paese
E soprattutto i partiti che collaborano con noi cioè si illudono di interpretare le nostre divisioni interne come un modo per sei varare il leader dalla Democrazia cristiana dal suo partito circoleranno perché il partito è guidato va un segretario che ha l'appoggio generale
Di tutta la Democrazia Cristiana
Quindi abbiamo la leadership una leadership riconosciuta e prestigiosa
Abbiamo una piattaforma programmatica meno appiattita sulla situazione di governo che riapre un dibattito interno importante e su questo di battito dobbiamo formare una maggioranza una maggioranza che sia limpida trasparente che avviata che non possiamo pensare si improvvisi
Io sono d'accordo che quello che è accaduto
Ma i congressi regionali non va assolutamente sottovalutato sì alla periferia del partito amici che sono stati su posizioni diverse hanno trovato la via dell'intesa vanno incoraggiati porti a questa intesa sia reale e non sia opportunistica
Io condivido le osservazioni pertinenti fatte da Martinazzoli su questo punto ma non si può pensare che il nostro partito diventi il partito degli vende il partito dalla Confederazione regionale il nostro è un grande partito nazionale nel qua alle per fare le maggioranze occorre anche alla circolazione delle idee e le idee chiedono di abolire le correnti di potere ma di rivalutare le pendenze dei pensiero come elemento vitale dalla vita dalla Democrazia cristiana quando noi diciamo che siamo disponibili a partecipare lealmente alla maggioranza che non solo ha diamo preclusioni nei confronti di nessuno ma che vogliamo entrare in questa maggioranza non portando il nostro passato nonna mostra Nostalgia ma la funzione o lei che ancora dobbiamo svolgere distinguono dal partito su questi problemi noi non vogliamo porre per preclusioni o fare delle difficoltà Gorizia diamo Salt tanto che si discuta e si continui a discutere che la maggioranza sia un processo avviato anche se non è concluso malato e porti avanti nella chiarezza delle idee
E non si cerchi di sminuire le posizioni che cercano con intransigenza di difendere questi valori
Carlo De Mita lasciamolo dire io trovo troppa enfasi in questo congresso Perti addirittura esalta la posizione dell'ex come una posizione encomiabile rispetto a tante altre
Forse voi lo sapete cari amici
Ci sono tra noi amici che per ragioni loro hanno cambiato nella storia dal partito molte correnti e molto posizioni e può anche darsi
E può anche darsi che siano che siano sollevati da questo peso nell'approdare finalmente a qualcosa che non è più una corrente ma che a ragioni di maggiore stabilità
Ma noi siamo sempre stati da una certa parte al servizio dal partito
Non vogliamo come diceva bar che cosa mai essere degli ex vogliamo contribuire come siamo dalla nostra storia con la stampa taglia formarsi la maggioranza interna del partito
Vogliamo dare a De Mita questo sostegno che è un sostegno vero
Attenti cari amici una volta eliminata la dialettica delle idee come diceva Zaccagnini ieri c'è il rischio di maggioranze che si compongono per individualità e c'è il rischio di tornare una situazione pericolosa
Nella quale ciascuno pensa per sé nella speranza che De Mita provveda per tutti e questo sarebbe un devoluzione gravissima dalla vita dal partito perché non metterebbe le idee ma gli interessi personali alla base la maggioranza
Ecco ho concluso caro Presidente la ringrazio dalla tolleranza gli eredi Martinazzoli ha avuto una parola importante in questo congresso quando ha fatto riferimento alla necessaria generosità per superare le prove
Cari amici avremo prove durissime nel Parlamento negli enti locali nel Paese e abbiamo il dovere dell'unità dell'unità forte e solida costruita sulle idee e abbiamo il dovere di essere generosi
Per la verità ho tanta amicizia con l'amico Martinazzoli per dire che ieri mi sembrava un po'unilaterale il suo appello alla generosità
Noi vogliamo essere generosi ma anche chi ha grandi responsabilità di guida deve essere generosa e capire nel fondo le ragioni no preclusive Masi in genere che si pongono per formare una maggioranza seria nel partito
Se saremo tutti generosi cioè non butteremo nel cestino le nostre storie passate per essere più liberi verso un nuovo che è molto carico di trasformismo gli opportunismo serviremo ancora una volta la Democrazia Cristiana
E la democrazia che stiano sarà protagonista nella vita del Paese nel suo sviluppo
Come consentire
Conoscenti perfino togliere di e
Comunico all'Assemblea che il termine per la presentazione delle liste è fissato per le ore ventitré di oggi secondo
Le votazioni per il segretario politico
Si verificheranno domani a partire dalle ore tredici fino alle ore quindici terza le votazioni per il Consiglio nazionale avverranno dalle ore sedici alle ore venti di domani passiamo la parola all'onor ministro Darida
Caro presidente
Caro Segretario cari amici
Il diciassettesimo congresso ha un compito essenziale consentire alla Democrazia cristiana di attrezzarsi per affrontare adeguatamente e responsabilmente gli anni avvenire
Si tratta di passare come giustamente ha detto De Mita nella cui relazione mi riconosco pienamente
Dal partito di mediazione al partito di proposta caratterizzando ce oltre che per la capacità di equilibrio per la capacità di propulsione di ricerca di gestione delle realtà nuove e giusto allora corrispondere alla richiesta di unità rivolta dal segretario al congresso
Proprio perché non siamo più il partito tutto ma una parte sia pure fondamentale decisiva della Società italiana e per questo dobbiamo essere fortemente uniti nella proposta e nell'azione politica
Questo obiettivo è raggiungibile solo se riusciamo a saldare le nostre radici
Con il tessuto nuovo che la società produce attraverso le trasformazioni del sistema le innovazioni della cultura del costume
Si deve operare un collegamento forte d'organico fa il mondo da cui proveniamo è vero e quello verso il quale ci stiamo dirigendo
In questo quadro di recupero di valori non va disperso credo lo specifico apporto che il filone cristiano sociale ha tra verso il contributo di Dossetti di la Pira di Lazzati e più a lungo ampiamente di Fanfani ha dato alle scelte e ai comportamenti del partito
Fin dall'inizio con la scelta delle riforme con l'apertura al centrosinistra
Con la scelta convinta della partecipazione l'opinione politica che sia riconosciuta nel senatore Fanfani ha fornito il punto di incontro politico fra le ragioni della società industriale e i principi del solidarismo e dello stato sociale
Dalle scelte per l'agricoltura per la scuola per la casa per l'impresa pubblica a quelle per la pace per il dialogo internazionale il filone cristiano sociale insieme ad altri ha operato qualificata mente per indirizzata in senso innovatori l'azione politica della Democrazia Cristiana senza smarrire alcuni fondamentali indirizza
Oggi in una fase di grande trasformazione delle strutture produttive
Di evoluzione del corpo sociale e di fusione fra i ceti tradizionalmente presenti in esso
Anche dall'esperienza iniziata con Dossetti possiamo trarre elementi validi per l'incessante rinnovamento del partito
Il collegamento con quelle radici e ancora di vitale importanza il problema che abbiamo davanti è quello di mantenere e garantire i connotati umani dello sviluppo la Società italiana sta vivendo una fase di forte crescita mio capitalistica
Il passaggio alla dimensione postindustriale
Avviene come in tutte le società avanzate dell'Occidente in primo luogo in termini di espansione economica con forti connotazioni edonisti che materialistica
Con una conseguente perdita o almeno attenuazione di valori con un indebolimento delle ragioni della solidarietà e delle radici spirituali della vita
In Italia paese di origine non porti sta non potest antica coniugare lo sviluppo dell'economia di mercato una San ma guardi a dei principi del cristianesimo dell'Umanesimo e del personalismo cristiano e compito particolarmente complesso
Di fronte a questo quadro mantenere fermo il riferimento ai principi cui si è spiegata l'esperienza cristiano sociale significa impedire che il progresso trasformi tutto in macchina e tutelare la dignità della persona umana
L'orientamento cristiano sociale significa appunto questo usare la politica come la più alta sede democratica per preservare i connotati Chris piani dello sviluppo ne discende che il partito deve sottrarsi sia dal rischio di farsi scambiare con il braccio politico della gerarchia ecclesiastica
Sia quello di essere il partito americano fra virgolette ovvero il partito del neocapitalismo
Anche adesso resta valida per noi una terza linea che supplica in avanti le due strettoie e propone una sintesi equilibrata fra il mondo dei valori e quello dei numeri fai di dover essere elesse che spontanei stile
Dunque noi sentiamo che profondamente attuale questo orientamento e lo riproponiamo con una lezione valida per l'oggi e per il domani
Così come non possiamo dimenticare escluse le rivendicazioni del popolarismo in alternativa sia visioni integralisti che sia visioni disancorata ed ai valori del cristianesimo
Se questo è il baricentro ideale della nostra politica bisogna trarne rigorosamente le conseguenze e chiarire innanzitutto a noi stessi che va evitata sia una politica di rassegnazione dell'accettazione acri la dello sviluppo e dei suoi problemi ad e sui rischi sia una politica di tipo dirigistico che pretenda di imprigionare in un busto di acciaio il costo delle cose e finisca così per soffocare il fermenti di vitalità che caratterizzano il panorama umano e sociale del Paese
Torna ancora una volta a riproporsi l'esigenza di un programma serio paziente operativo
Non immutabile rigidamente predeterminato ma neanche labile inconsistente la questione nucleare costituisce un mese in più da manuale in proposito non possiamo né restare inerti di fronte al rischio che le centrali mettano a repentaglio la nostra vita
Né accettare l'assurdo di una fuoruscita dal progresso attraverso una scelta di regressione
Anche in questo caso la scelta obbligata
E insieme l'unica intelligente quella di lavorare aumentare i margini di sicurezza di un modello di sviluppo cui non possiamo che in un Ciani e continuo uno sforzo di programmazione rigorosa e ci assicuri nelle condizioni migliori l'energia di cui abbiamo bisogno
Questo modo di procedere che trascende la questione energetica deve essere materia di intervento del Governo
Ma anche di azione legislativa è propositiva della Democrazia Cristiana
Un'azione che è sempre più necessaria anche su molti problemi di fondo ripetutamente enunciati ma ancora privi di una definizione di un efficace azione riformatrice
Mi riferisco soprattutto a due grandi tematiche il risanamento dell'economia e la riforma dello stato sociale e delle sue strutture assistenziali e formative circa il primo punto va detto che non possiamo adagiarci sui risultati positivi e si sono realizzati soprattutto per la caduta del prezzo del petrolio e le riposizionamento del dollaro entrambi gli elementi che possono modificarsi indipendente mente dalla nostra volontà
Tra il dato che l'inflazione è scesa al sei per cento il che rappresenta certo un buon risultato e il dato che il debito pubblico sta superando il prodotto interno lordo la nostra attenzione non può non fermarsi al secondo elemento
Inutile indulgere ad atteggiamenti ottimistici abbiamo dinanzi all'olio risolto l'immenso tema della revisione dello Stato sociale
Tema che condiziona da più di un decennio la vite italiana e che richiede una risposta politica complessiva e tempestiva e una risposta difficile anche perché ancora troppo fragili sono nel nostro Paese le basi dell'equità e della giustizia sociale
E d'altra parte non possiamo dimenticare che per alcuni aspetti in Italia l'assistenza si è trasformata in assistenzialismo e la tutela di alcuni diritti fondamentali in garantismo talvolta parassitario
Occorre dunque una strategia ostinata il paziente di revisione legislativa e di programmazione di interventi amministrativi per ridurre le arie de los Recco e dell'inefficienza senza colpire i ceti meno abbienti e senza penalizzare i modi che ormai stanno diventando drammatici l'occupazione giovanile
è un compito estremamente difficile ma ineludibile per qualche aspetto ne abbiamo fatto esperienza anche con il sistema delle partecipazioni statali
Chi ha riflettuto forse più di ogni altro le incertezze e gli sbandamenti le deviazioni complessivamente conosciuti dal paese
La crisi del sistema dell'impresa pubblica anzi è stata forte lo specchio più fedele degli squilibri degli anni settanta
Fortunatamente una cultura politica ed economica che ha però via via ripensato Wolin metodi e funzioni della presenza dello stato dell'economia ha dato l'avvio ad un sensibile cambiamento così l'impegno finanziario di lo Stato per i fondi di dotazione sia ridotto e si va riducendo ulteriormente e i conti economici degli enti di gestione stanno migliorando mente i criteri di efficienza di redditività e di innovazione si vanno affermando in modo diffuso si tratta di risultati dei quali dobbiamo essere orgogliosi ed è una linea che dobbiamo portare avanti con rinnovato vigore applicandola a tutte le strutture dello Stato democratico il risanamento della spesa pubblica e condizione essenziale anche se non sufficiente per la modernizzazione dello Stato e degli apparati sociali attraverso cui esso si esprime è certo che senza risolvere affrontandolo finalmente in modo diretto
Questo problema non sarà possibile fornire allo sviluppo basi solide dobbiamo dobbiamo anzi convincerci in via definitiva che l'intera dinamica del quadro politico si gioca su questo tema dico di più è giunto il momento di con l'utile che il rapporto di collaborazione democratica assenso e si pone questo traguardo come obiettivo centrale
Non è più possibile marciare in una direzione di ambiguità e di anomalia in cui il Paese il re a lei si espande economicamente con un trend caratterizzato da un'incredibile effervescenza della Borsa venti il Paese legale lo Stato conoscono così alti livelli di indebitamento l'alleanza del pentapartito reggerà nella misura in cui avrà come baricentro la soluzione di questo problema
Su questo tema e su questo terreno sull'azione di sulla soluzione di questi problemi che con un'azione riformatrice propositiva paziente la Democrazia Cristiana la può vincere la concorrenza del progetto socialdemocratico non astratte dispute su chi a destra a sinistra dunque ma un forte operoso confronto succhi e e più a Van infine l'interpretava i reali bisogni del Paese in questo senso vince la sfida degli anni futuri la Four Za politica che più attrezzata ad interpretare nel modo bit molto più moderno i bisogni della società italiani in questo senso dobbiamo responsabilmente augurarci che il Partito Socialista vinca la sfida nei confronti del partito comunista e che la Democrazia Cristiana
Vinca la sfida con i problemi di questi anni affinché sappia essere un grande partito popolare il partito del Paese una prospettiva del due mila e di a questo progetto che indirizzato lo sforzo del segretario De Mita
E a questo sforzo va assicurata l'adesione di tutto il partito se il diciassettesimo congresso comporrà con fermezza la base delle sue conclusioni politiche e del confronto fra i partiti questo da atto la Democrazia cristiana Franco una volta dimostrato di avere le qualità di garante del sistema democratico e di qui da responsabile si cura per la nuova fase di sviluppo che dinanzi alla società Italiana
Desidero esprimere in conclusione come ieri ha già fatto Bubbico agli amici del congresso una leale convinta adesione all'invito di De Mita ad un delicato complesso ma necessario passaggio
Attraverso il congresso ad una confluenza in una vasta azione non per stare in quello che è stato definito semplicemente ente il listone perché questo sarebbe una ripetizione del precedente congresso ma per costruire insieme la risposta la Società e ai problemi che prima ha ricordato per andare avanti verso la costruzione insieme di un partito adeguato ai tempi nuovi e al particolare impegno della Democrazia Cristiana
E può avvertire tutti i delegati che oggi la seduta è unica è cominciata alle nove andrà avanti fino allora notturna di sopravvivenza e generale
Quindi questa perché ne teniate conto andiamo adesso a dare la parola all'onorevole Rognoni presidente del gruppo dei deputati democristiani
Fermezza numero no
Amici delegati
Gran parte del dibattito congressuale ha riguardato e riguarda il problema del partito e la sua articolazione interni
De Mita giustamente ritenuto di collocare questo problema a livello dei problemi forti
Ed è una giusta collocazione
Tutti siamo preoccupati che il partito sia all'altezza dei compiti che oggi la convivenza democratica gli assegna
Nel contesto di una società complessa e ricche di espressioni esigenze giudizi come mai lo è stata e si capisce
La gente cresce
L'associazionismo ai movimenti sono lire approvare la vitalità di una società adulta
La domanda di rappresentanza non è in crisi c'è ma richiede un'offerta assai più sofisticata di una volta anche per i limiti e la discrezione che la gente pretende oggi dalle forze politiche
Giusto dunque questo dibattito sul partito e sulle sue articolazioni interni
Per quanto mi riguarda vorrei partire dalle cose che ci uniscono sulle quali è difficile dissentire
Il partito ha bisogno di libertà di vasto dibattito di rispetto delle varie opinioni
E bene ha detto De Mita che nel partito non è in discussione le esistenze in sé di correnti di opinione diverso
Ma la corrente di opinione e molto più della semplice sommatoria di opinioni casualmente comuni su argomenti disparati la correnti di opinione e anche col suo in tutine di atteggiamenti comuni di sensibilità che si manifestano lo stesso modo di consenso o dissenso omogeneo su fatti che accadono solo speranze e indignazioni comuni
Corrente di opinione anche scuola comunque è un ritrovarsi collettivo
Queste realtà e la coscienza di queste realtà non devono andare disperse
Certo siamo noi invitati ad essere tranquilli perché si dice possiamo perdere quello che abbiamo non quello che siamo
è vero ma non sono in gioco le persone qui c'è un preciso dovere della politica da assolvere
Se c'è una corrente di opinione nella quale ci sentiamo coinvolti per il gioco imprevedibile sempre aperto del dibattito abbiamo il dovere di portarne il contributo al partito
Consegnarlo alla sua progettualità alla sua azione arricchendo il complesso dei dati necessari per la sua linea e il suo in diritto finali
Tutto questo è politica e a espressione collettiva se così non fosse noi tutti qui dentro per assurdo avremmo titolo di esperti che offrono le proprie prestazioni al partito ma invece tutti nessuno escluso siamo forza forza politica ieri Galloni ha ricordato per legittimare l'attualità della sinistra politico democratico cristiana
E non sembri un paradosso le sue antiche battaglie e ha fatto bene perché in quel momento Galloni poneva una questione di metodo
Quale sarebbe stata amici la storia dalla Democrazia cristiana
Se la sinistra come il centro del nostro partito non avessero fatto le loro battaglie facendone non si fossero presentati come forza come forza che si dispiega a vantaggio nell'interesse del partito
E la forza e i suoi leaders ed è naturale molto più naturale di quanto non sia popolare ricordarlo qui ora ma ci sono altre cose sappiamo che la realtà attuale delle correnti storiche inadeguate non tanto inadeguata perché la DC divenuta parte
Parte sfidate sfidante secondo la bellissima espressione usata da De Mita assume dissente sudiste per intero un ruolo che prima era Dell'Era e porre in l'ha detto ieri Galloni in verità pare anche a me e che il partito sia stato sempre parte una tra le tante interpretazioni degli interessi generali del Paese
E le correnti all'interno del partito a loro volta sempre sono state altrettanti suggestioni perché si arricchisse e definisse queste interpretazioni
La inadeguatezza delle correnti storiche oggi non statuine sta piuttosto nel fatto che esse per tanti aspetti sono il segno di antiche contrapposizioni su problemi e passaggi centrismo centrosinistra la solidarietà nazionale che ora mai abbiamo lasciato alle spalle la dislocazione del personale politico democratico cristiano entro le correnti queste correnti sembra così per tanti impropria una diversa dislocazione si imporrebbe ed è questo un primo problema anche se minore perché ognuno su questo terreno può far
E quello che vuole salvo il giudizio degli altri ma è comunque un problema la cui soluzione non può che essere affidata al dibattito sui temi della politica di oggi e ha la forza dei suoi effetti
Questo noi lo sappiamo
E per tutti i beni ha detto De Mita quando nella sua relazione ha osservato
Che nella situazione in cui viviamo gli interessi non sono statici ma il movimento
Non riconducibili quindi a schemi rigidi né di ideologia né di gruppo e ha aggiunto chi la consuma che la scomposizione la ricomposizione dei gruppi
E degli schieramenti interni è dunque un punto di partenza obbligato ma anche un processo continuo
Sono d'accordo
Ma noi tutti sappiamo anche che la scomposizione dei gruppi e la loro ricomposizioni schieramenti nuovi ovvero lo statu quo possono anche essere una variabile indipendente dal dibattito e dei suoi esiti
Possono essere cioè il risultato di un calcolo o di un istinto
L'istinto dalla sopravvivenza o il calcolo del vantaggio nel senso che la corrente viene utilizzata come rete di sicurezza
Come appoggio pedana di lancio per incarichi e posti da un lato e dall'altro come strumento dell'esercizio del proprio potere
è un uso questo perverso dalle correnti sul quale da tempo si interroga il partito
Ma sono un uso è una pratica controlli i quali non è un rimedio di per sé la scomposizione dei vecchi gruppi perché è urgente pratica riproducibili Sempre anche nelle nuove aggregazioni
Come l'erba Gramigna che compare dovunque
è qui che si pone il vero problema
Un problema che si colloca su diversi versanti sul versante del dibattito innanzitutto
Che ha frenato da questo sistema inquinante
E che talvolta lo distorce in relazione a quelli che sarebbero i suoi esiti naturali e corretti
E poi sul versante della selezione della classe dirigente ed è l'immagine che alla fine il partito offre di sé al Paese
è il problema del rinnovamento del partito uno dei problemi centrali della segreteria De Mita
La soluzione non può che essere indicare i cercata nel dibattito e nei comportamenti
Il dibattito può scomporre e ricomporre e comportamenti forti severi possono rimuovere o precludere l'accesso ora
Paint your life ma non si possono affidare i comportamenti scusami ci sono alcune cose che e se cambiate possono favorire i comportamenti virtuosi Martinazzoli ha ricordato fra le cause che hanno portato al degrado dalle correnti il fatto che essi hanno occupato spazi di gestione lasciando vuoti o quasi gli spazi di elaborazione
Condivido rilievo ma è un rilievo che può essere mosso anche i partiti nei loro rapporti con le istituzioni
Troppe volte i partiti hanno invaso di invadono spazi di gestione che sono proprie dell'istituzione secondo i compiti e Fini loro segnati dall'ordinamento se è così questo modo destra dei partiti si partecipa fatalmente a idrogeno tiene conto ho visto un'articolazione interni essi non si sottraggono alla tentazione può lavorare
Per così dire alla definizione di un prodotto cui sono indirizzate abusivamente le cure e l'azione degli ordini rappresentativi del partito
Bene amici
E queste una spirale che deve essere spezzata riducendo le regole la quantità di potere che legittimamente correttamente è nelle mani dei partiti e restituendo il resto ed è molto alle istituzioni
La domanda di potere che in questi casi sarà la dirigenza
E ai vertici di partito tra l'altro è così sproporzionata alle risorse disponibili per la sua soddisfazione
Da indurre qualche considerazione aggiuntiva sullo spreco di tempo di energie e di tensione che come tutti gli sprechi trova già dalla disfunzione del sistema motivi di profonda immoralità
Ecco dunque che cosa dobbiamo fare
Per evitare il rischio che dietro l'angolo si trovi sempre un processo di involuzione dei gruppi
è importante lo dobbiamo fare anche per queste ragioni secondario ma tutt'altro che rivelando irrilevante oltre per quelle primarie di restituire cioè all'istituzione
E ai partiti i rispettivi campi di attribuzione
Ma c'è un altro problema che la degenerazione delle correnti da correnti di opinioni aperti in vere e proprie fazioni
Porta con sé ponendo problemi e sai severi la formazione della classe dirigente
è un problema che De Mita sente giustamente in modo particolare
Dobbiamo sottrarre il partito la logica dell'indicazione correntizio di gruppo
Qualunque sia il livello di queste indicazioni quello regionale o quello nazionale e qualunque sia l'area di mandato e responsabilità per cui l'indicazione necessaria
è qui in queste indicazione bilanciata secondo la consistenza dei gruppi e delle correnti che si consuma la insostenibile non leggerezza del sistema il suo peso greve ma qui amici del congresso non può soccorrere una riduzione anche drastica del numero dei gruppi e chi poi la dispone l'alleggerimento del sistema se provoca guasti i minori non elimina gli inconvenienti
La corrente di opinione si salva proprio se ed in quanto non si faccia sotto a prenotarsi per ottenere posti e Poteri
Se non pretenda assoluta simmetria tra partito e istituzioni o meglio fra partito con le sue articolazioni e la rappresentanza del partito nelle varie aree di governo del genere di mandato istituzionale qui veramente occorre una rivoluzione del costume
Era anzitutto una rivalutazione un rispetto delle competenze degli organi statutari
Segreteria direzione gli odi le direttive dei gruppi parlamentari con l'avvertenza aggiuntive rispetto questi ultimi di una loro autonomia nei confronti dello stesso partito quando queste prevista delle regole della nostra convivenza
Certo la indicazione che così si imputa agli ordini e legittime del partito non potrà non essere informata quella prudenza che è fatta di saggezza e di realismo che deve presiederà ad ogni atto politico di grande responsabilità
Quella prudenza che fa marciare in avanti le cose e il cui esercizio non è sanzionato altrimenti che dall'apprezzamento o non apprezzamento delle scelte nell'ambito di quella che possiamo chiamare l'opinione pubblica del partito e non solo di quello
Se poi questa prudenza fosse riconosciuta per ulteriore bisogno di garanzia come propria di alcuni saggi riuniti in comitato ad hoc sarà l'esperienza di Ricci si ride giusta o no al se dà risultati positivi o no
Ecco caro Segretario una riflessione per la soluzione di alcuni dei tanti problemi che tu hai posto in merito al riordino interno dal nostro partito
è un contributo che ci permette noi otteniamo di assecondare il tuo sforzo per superare divisioni paratie contrapposizione artificiosa
Proprio nell'unico modo possibile e cioè predisponendo ci con la memoria e la progettualità che abbiamo a un dibattito franco senza predeterminazione di esito anzi con tutta la imprevedibilità del confronto e del dialogo
Nel nostro partito come in ogni partito soprattutto di largo radicamento sociale
Ci sarà sempre una posizione di sinistra come una di centro e se volete una posizione di destra Maugham magari potrà succedere succede
Che chi è stato a sinistra nel passato non lo sia più adesso in uno scenario diverso di fronte a battaglie problemi DiVersi
Ma che è una posizione di sinistra come del resto una di centro debba esistere mi sembra naturale è un fatto ecco il contributo nostro per dare al partito ordire in diritto e di gestione funzionali alla proposta politica e programmatica che ci accingiamo ad approvare su questa proposta politica e programmatica vorrei fare una breve riflessione su un punto particolare
Nel trattare il capitolo dell'ispirazione cristiana del nostro partito
De Mita detto che nello sforzo di ristrutturazione di di rilancio del partito
Non possiamo lavorare sulla base di una fiscale preoccupazione volta ad assicurare una sorta di distinzione giuridica
Tra i diversi ruoli i ruoli cioè e le funzioni che sono propri della dimensione religiosa di quella culturale in generale e di quella politica
Io mi rendo conto della straordinarietà del momento ma attenzione a non creare delle brecce in un capitolo in un caposaldo dell'impostazione del partito in questo delicatissimo campo
Mettere in riga tutte le espressioni del mondo cattolico diversamente impegnate in ruoli e funzioni diverse non sembra giustificato neppure in un momento straordinario
Per ragioni di principio accerto ma anche per ragioni pratiche la confusione infatti è sempre nociva
I noi c'è un'antica consuetudine di attenzione per queste doverose distinzioni ed è bene dunque esprimere
C'è anche una riflessione di durerà Ale ed è questa
Io ho apprezzato in modo particolare l'insistenza con la quale il segretario ha richiamato più di altre volte la necessità del programma e degli obiettivi di governo come ragione dall'alleanza Penta partiti
è un fatto che più c'è convergenza sui contenuti programmatici e più il disegno politico complessivo si consolida
Non credo perciò che sia un male ripiegare dalla strategia politica del pentapartito intesa come strategia comune cinque partiti che non c'è
Ad una strategia intesa come forte tensione verso il raggiungimento dagli obiettivi di governo a questo modo tra l'altro si librano potenzialità ed è partito dal governo importanti come ci ha ricordato ieri Zaccagnini
Il governo con l'alibi di strategie politiche da salvaguardare non ha più ragione di a c'è Tare mediocri compromessi rovesciando sul Parlamento compiti difficilissimi di mediazione e tensioni ardue da governare
La coesione programmatica nel governo diventa così essenziale decisiva il partito a sua volta acquista più scioltezza nel confronto e nel dibattito
Politiche in relazione ai problemi del Paese che non sono ancora sulla questa distinzione fra piano del governo e il piano dei partiti è sempre stata Carrà don Sturzo e via via nel dibattito interno care alla sinistra del partito in particolare
Sì a questo risultato perciò avesse contribuito anche quattro osservazione fatta presi in questi anni da alcune parti
Bene vi sarebbe una ragione di più per accorgerci come si ripeta di fronte a scenari nuovi un discorso certo non esclusivo ma tipico dalla sinistra democratico cristiano
Cara Mickey si è concluso da poco la verifica di governo ai gruppi parlamentari essa non è ancora arrivata nel senso che i gruppi non sono ancora stati coinvolti
Come del resto lo conferma la lettera indirizzata a qualche giorno fa da presente il Consiglio al presidente del Senato
Che ciò sia stato un bene o un male qui non lo voglio giudicare dico solo che molto tempo è trascorso da quando la verifica si è aperta e questo è già un dato negativo
Nel merito anche in congresso il segretario ha ribadito che la verifica fra i segretari dei cinque partiti ha portato all'impegno di continuare l'alleanza fino alla fine della legislatura
E alla definizione del programma di governo fino all'approvazione dalla prossima legge finanziaria
Se è così la celebrazione del nostro congresso il dibattito come si è svolto si svolge sulla piattaforma politico-programmatica del segretario
Non sono certo fatti che possono insidiare l'accordo dalla verifica anzi ne costituiscono un preziosissimo supporto
Anche per l'integrazione di aggiustamenti che nell'azione concrete di governo e nel confronto parlamentare potranno o dovranno essere portati i gruppi parlamentari sono pronti a fare la loro parte
Con quella lealtà che pur in mezzo a tante cose difficili e fra queste voglio ricordare l'anomalia di una maggioranza parlamentare in cui il gruppo più consistente non esprime il Presidente del Consiglio ha consentito vi è di appoggiare un'azione di governo duratura è positiva l'alternanza come scadenza pattizia la guida del governo ha interessato assai poco i gruppi parlamentari
E si sono abituati a considerare e valutare autonomamente l'azione del governo per quello che fa e quello che non fa e così la sua iniziativa legislativa e attraverso il sindacato di controllo la sua azione amministrativa e attraverso i poteri di indirizzo la su capacità programmatoria e di attuazione dell'indirizzo medesimo
La salute o la crisi del governo è stata vista dei gruppi e lo sarà sotto talco sotto questo angolo di considerazione
Un angolo che in definitiva sembra essere quello più corretto e che ricorre in ogni caso come regola in tutti i parlamenti grazie
La parola all'onorevole Donat Cattin
Chiaramente si
Caro Presidente
Non posso dirle caro Segretario politico perché non c'è
Io mi raccomando
Soprattutto al
Allo spirito di comprensione
Perché non sono un ragazzo dal coro
Il giudizio
Sulle indicazioni di politica interna
Internazionale ed economica della relazione del segretario
è già stato espresso da amici pochi della sinistra di forze nuove
Che hanno ottenuto la parola Merlo Napoli Volpe
Fare acuti Bono Alberti e più compiutamente
E profondamente da Sandro Fontana
Veline
Le linee generali enunciate sulla politica interna ed internazionale
Lo ripeto anch'io a scanso di equivoci
Sono danno voi giudicate positive
Perché rispondono nei loro cardine
Aldo una linea e apposizione che sosteniamo da anni
E che abbiamo affermato in particolare nelle evenienze specifiche
Anche quando non sono state applicate del tutto o in parte
Esistono all'interno di quel giudizio generale
Marsili problematici
Differenze anche accentuate specie sulla politica economica o sociale
Qui siamo però in una sede politica
Significativa ma sommaria
E non cercherò il pelo nell'uovo anche se il più d'un caso si trattò di più di un terzo
Politica delle alleanze
Si propone la continuità
Dell'Alleanza democratica
è quella che volevamo nel mille novecentosettantanove che è prevalsa congresso nel mille novecentottanta e non servono esorcismi e contorsioni
Per cambiare i fatti è quella
Se ne propone ora il passaggio a correzione
Si recupera come ha detto ieri Gerardo Bianco
In un intervento molto aperto il concetto di coalizione
Noi dal settembre del mille novecentottanta che abbiamo battuto questo chiodo
Trovando dapprima solo dei i nostri dirigenti poi il partito socialista
Per arrivare di conflitto in concreto fino alla negazione di ogni intesa strategica con la DC
Sentenziato Abdallah immarcescibile sapute sarà dell'onorevole Martelli
Abbiamo anche sentito l'indiretta autocritica sulla conflittualità
Forse Congo una nostra speranza che sia valido anche per questa materia il motto Non è mai troppo tardi
Eppure
Il lupo perde il pelo
Con l'autocritica sono stati gettati nella relazione anche elementi di scontro
Che stanno producendo i loro effetti con una buona volontà nella stessa direzione esercitata va un'altra parte
Pure danni noi chiediamo la democrazia cristiana di uscire fuori dalla gestione
Della nera congiuntura nell'ambito della politica reale ci sono documenti scritti pubblicazione discorso
In particolare della politica economico sociale di darsi e dare respiro recuperando quella dignità progettuale
Che è venuta perdendo col declino del suo potere
Gli ultimi atti
Furono nell'arco del centro sinistra
Ricordo Fanfani della nazionalizzazione elettrica
Le regioni
E se permettete lo Statuto dei lavoratori
Non a caso
Queste due ultimi atti di riformismo
Portano le firme di gatto Emilia cioè di due uomini della sinistra di Forza Nuova
Nel documento che abbiamo preparato per il Congresso
Ricollegandosi a lavoro culturale politico di questi anni
Abbiamo speso uno schema
Su questa materia fuori della produzione tecnica della Banca d'Italia oppressa guidata
Nel partito abbiamo trovato fino a ieri riscontro soltanto dalla buona volontà di Gallone
Nelle ultime espressioni tra virgolette chiuso regolate cristiano sociali di
Piccoli
Di galloni soprattutto
La premessa al secondo volume degli atti del convegno di Chianciano dove De Mita è stato invitato da Zaccagnini per l'autunno prossimo all'altro convegno della reazione
La traccia esposto dal segretario
A finalmente una impronta di proposta e di iniziativa
Se l'introduzione del concetto di volontà Visco
Che si stacca dagli spiriti neo liberisti
E come non farlo dopo Tokyo dopo che gli stessi reaganiana
Hanno cambiato strada
Quelli spiriti neo liberisti che accompagnarono nel mille novecentottantadue il nostro segretario
All'Assemblea allora privilegiata della Confindustria
Poi ci sono le finalità centrali
Occupazione e Mezzogiorno sono la linea
La centralità della lotta contro la disoccupazione segretario la enunciò anche nella direzione del febbraio del mille novecentottantacinque
Quando dopo il sorpasso dell'ottantaquattro in vista delle regionali amministrative
Lancio un appello all'unità di gestione del partito
Fuori
Della gestione eravamo soltanto noi miseri
Abbiamo accolto l'invito proprio per quel cambiamento di posizione come finalità
Le politiche in verità non sono cambiato
è cambiata la congiuntura internazionale
Ma noi vogliamo anche dopo l'enunciazione di oggi vogliamo ottenere accesa la speranza che virtù cristiana
Su quelle finalità
Come sui mezzi dedicati per raggiungerle
Al contrario dei mezzi indicati per raggiungerle su quelle finalità noi Romagna
Dirò poi quali siano i margini del dissenso
Politica internazionale
La preoccupazione da noi espressa
E per la verità non gradita al
Di uno spostamento nel Mediterraneo dell'intera si essenziale dalla Repubblica
Trova risposta piena nella relazione
In verità quella preoccupazione stava già rientrando
Perché alcuni comportamenti anche del Presidente del Consiglio
Sì sono venuti ratifica ha fatto bene comunque il segretario politico
A richiamare la funzione quarantennale per la DC
Al governo eccome partito
Il sostegno della centralità dell'alleanza atlantica
Che con un equilibrio garantisce la pace è un'operosa partecipazione alla soluzione di conflitti locali
Le quali forse ha spinto
Involontariamente un po'al di là del necessario
L'America va bene
Quella di era inganni specie
Noi la vediamo abbastanza in sintonia coi vescovi americani pur non essendo affatto clericale
E non pensiamo mai ad una scelta di civiltà
Forse non intenzionalmente emergente
Come cristiani come laici non la potremo condividere
Rimane da in chiave in ogni caso che compiendo ed amichevole dispetto
Per l'appassionata azione di Giulio Andreotti
La linea del segretario
La linea del segretario esposta lunedì e nella parte politica non dogmatica
La nostra linea politica
Di sempre
E dissipa il timore di una democrazia cristiana
Disponibile ancora una volta per trasformismi italiani sul piano internazionale pazienza i trasformismi interni mentre proprio mentre piovono gli allineamenti sinceri o meno in Tieri o a mezza gamba e si rivendicano anzianità emeriti
Il paese è nell'Occidente e senza facili economie e ironie
Deve tenersi aggrappato alle Alpi secondo il detto di Ugo la Malfa
Siciliano
Lavorando perché non mantengano come altrove in confini divisa l'euro
In sostanza
Per queste parti a me è venuto in mente proprio sentendo la relazione
Uno scherzo è abbastanza recente di Di Lillo no quello
Che ricordava l'altro congresso non dovevo della ditta sentito Donat Cattin no leggevo
E mi è venuto in mente che De Mita leggesse terza fase
L'attenzione ai movimenti compiuti
è in corso
Nel partito comunista
Per quanto
Guardinga
E da rivolgere più che alle speranze e agli ammiccamenti ai fatti e a verifiche reali
Avrebbe dovuto essere secondo noi
Più penetrante e meno negativa nel giudizio
In quindici giorni come mai la vita
Siamo un po'passati dall'equatore al Polo
Le risposte ad una voglia di dialogo
Che avrebbe dovuto attraversare metà
Della relazione
Al congresso
Sono state dure ed allora
La metà è diventato un po'di meno
Si direbbe che siamo
Ai toni da preambolo dovuto
Si badi bene
Il preambolo del Congresso ottanta è odiato ed esorcizzato perché ruppe un disegno
Ma è un documento laico
Premette senza s'dubbio giudizi di valore e sui principi che rendono alternativi due partiti da Democrazia Cristiana il Partito comunista
Come correttamente afferma il segretario
Ma si rifà le condizioni politiche Allo stato degli atti tanto che allora
Tra il tre a mollare Fanfani e me ci fu una divergenza perché noi pensavamo
Che di fronte a profondi cambiamenti dello stato degli atti da parte del Partito Comunista avremmo anche potuto cambiare posizione senza passare attraverso un congresso
C'è chi fa allo stato degli atti che non rende possibili accordi di potere
Di fronte ad una avanzata notevole in direzione della laicizzazione
E fin fuori dalle porte della socialdemocrazia europea del Partito comunista
Noi ripetiamo che per la democrazia italiana
Il salto dei comunisti
Sul terreno della cultura e della prassi democratica occidentale senza margini di riserva e di sottinteso
Sarebbe un evento di straordinaria rilevanza
Dobbiamo notare che la relazione del segretario abbandona almeno per questa volta
La litania della democrazia incompiuta anche perché chiarisce rispetto con sezioni
Che abbiamo vi battuto nel passato che non spetta affatto Annoni il compito pedagogico di preparare l'alternativa di altri
Ma non è questo oggi il
Ma non è questo oggi il problema
L'alternativa
Come tale e almeno inattuale come quella laico socialista sotto il profilo politico
Sono tuttavia disegni non da esorcizzare anche essi ma da tenere presenti approfondire
Come ipotesi elaborate da altri interessi politici
Da altre culture che hanno aspetti ambivalenti
Allo scopo di porre in concorrenza disegni di calibrare avviare le linee che coinvolgano la DC in funzione centrale
In coerenza con valori e principi della nostra natura e della nostra storia
Ben lontani da volersi esibire a giudizi per esaminare altri con una tradizione che la sinistra sociale della di sia vissuto
Sul terreno suo proprio nell'unità d'azione
E nel promuovere una legislazione che ha voluto sopprimere la discriminazione del lavoro noi chiediamo del pari alle differenze politiche ai valori ideali convergenti o contrapposti
Chiediamo al diritto di tutte le forze
Ad aspirare al governo e a governare chiediamo anche al nostro diritto di scegliere con coerenza
Esistono parametri sostanziali
Per verificare il nostro comportamento i rapporti con le altre forze politiche
La prima discriminante la politica internazionale siamo perfettamente d'accordo col segretario con l'assunzione dell'alleanza atlantica da non posso votare ridurre alla norma venendo poi la concezione democratica non di centralismo del partito e vediamo di non dare alibi in questa direzione
Per non
Parlare della mentalità e della cultura proprie del quadro sociale dei d'economia libera integrata nella programmazione
E dell'incardinamento senza riserve d'eccezione sui valori e negli istituti liberaldemocratici che l'Occidente ha creato in un lungo ed alterno trascorrere di anni e di secoli
Ormai patrimonio non datato e di inalienabile della libertà
Ieri italiani devono avere la certezza al di là dei dibattiti di questo congresso di altri dibattiti che è la democrazia cristiana è comune a venire nelle trasformazioni sociali e tecniche e di fronte a confluenze verificate di forze politiche nell'area della democrazia occidentale
Ma è la democrazia cristiana di sempre nell'affermazione della libertà e delle libertà
Tale affermazione della libertà
A reali e sostanziali
Non può fare a meno perde l'equilibrio democratico della società nazionale
Delle forze sociale dei lavoratori
Il di per dipendenti organizzati in sindacato nonché di quel vasto settore popolare in quanto e fin che li rappresenta
Che si raccoglie nel blocco intorno al Partito Comunista
Noi riteniamo che la linea di fondo del partito per oggi e per domani
Debba sostenere e agevolare ripeto il consenso a questa indicazione di De Mita
La il Paese il rilancio dell'Alleanza democratica
Ma con questa concreta attenzione
La relazione è tornata ripetutamente
Mi è parso persino con un certo gusto non amichevole
Sulla terra dei capi centralità della classe operaia
Gli aspetti della prestazione del lavoro stanno cambiando
E la Mode nobilita sociale sta diventando puntando più intensa
Ma saranno ancora molti decenni intellettuale è possibile è prevedibile un mondo in cui salariato ha dimensioni imponenti
E il lavoro dipendente in varie forme informe cambiate sarà prevalente nella popolazione attiva
La crisi economica e le trasformazioni tecnologiche radicali e gli errori politici del sindacato hanno cambiato e quasi ribaltato
Negli ultimi sei anni i rapporti di forza nel quadro sociale
La spinta della ristrutturazione tecnologica induce significativi settori del mondo imprenditoriale alla linea reazionaria che vuole svuotare addomesticare o quasi cancellare i sindacati
C'è qualche resipiscenza né i responsabili maggiori ma c'è un vasto strato uno Stato forte magari piemontese che mira decisamente in questa direzione
Nello stesso tempo i nuovi modi di produrre decentramento è quello Stato piemontese che avrebbe preso l'Alfa Romeo ma pur di cancellare da sé Pomigliano
Nello stesso tempo
I nuovi modi di produrre il decentramento
La riduzione del lavoro industriale sostituito da servizi all'impresa prestati con modalità e rapporti diversi da quelli tradizionali l'incessante cambiamento delle professionalità dei punti di potere dalla società industriale e post-industriale
Cioè erano sempre nuove interessi e gruppi di pressione limitandone altri il sindacato di massa deve trasformarsi in una diversa organizzazione
Per via deve ritenere necessaria anche per l'avvenire
La presenza vive responsabile
Democraticamente ordinata e libera da condizionamenti
Dell'organizzazione sindacale globale
In grado di esprimere i grandi interessi della società dei lavoratori dipendenti nel loro complesso
Quando quella espressione del lavoro venisse meno nella sostanza se non nella forma
La stessa politica rischierebbe di essere frantumata sul terreno del corporativismo e delle lobby Ignazio Venetico scontro
Esiste perciò il dovere non soltanto della pensione ma del sostegno al sindacato confederale che non esca al cresca Manera forze d'indipendenza
Con la riconoscimento della sua funzione unificante e dell'essere fattore essenziale dell'equilibrio democratico per escludere il privilegio il il doppia dominio di ceti privilegiati e rispetti
E per sbarrare la strada del ritorno a gestioni oligarchi che se non addirittura a autoritarie del pop poté
Sarebbe un obiettivo raggiunto se il sindacato avesse un confronto abituale aperto col partito
è stato fermato io mi auguro che diventi tale
Non verrebbe tuttavia mai meno la nostra modesta funzione all'interno del partito
Di gruppo impegnato soprattutto nella rappresentanza dei valori e degli interessi di quanti traggono principalmente dalla prestazione del lavoro alla dipendenza di terzi sostentamento la ragione di essere cittadini
Poiché il sistema economico non li pone in una situazione di privilegio
Poiché ancora oggi una iniquità strumentale
Alimentata di da chi ne ha interesse contrapporre occupati e disoccupati Sud e nord del lavoro qualsiasi errore sia stato commesso
Poiché non di assistenza delle voci
O del senso di portare sulle spalle un carico superfluo hanno bisogno le classi ancora subalterne
E quella parte di essa che è disoccupata ma di riscattare la loro condizioni con le proprie mani come propri e poi la notte di affermare di grande insostituibile servizio che vendono collaboro Anthology molto disagevole a rischio
E a rischio sì che esso è pagato persino per l'esposizione alle radiazioni nucleari salutato
E sul nucleare
Nonostante il puramente vincolo esterno
Della bilancia economica
Non si può rimanere inattesa di sicurezza internazionale
Bisogna agire chiudere il notoriamente pericoloso che esiste in Italia avviene una pausa che consenta di verificare la sicurezza
Altrimenti ci troveremo di fronte a realtà referendarie Chezzi richiameranno alle ragioni degli uomini
Da questa Avella si da questa relazione
Persuasi che alcuni ceti siano particolarmente per difendere da difendere
Da questa relazione del segretario sono scomparsi di evasori fiscali e contributivi
I datori del lavoro nero
Le ricchezze costruite sull'illecito e sull'abusivismo non parlo dei senza casa che ne so se la sono costruiti una
Ma dei ricchi di palazzi che hanno costruito parecchio dietro l'ombra dei senza casa
I pirati
Delle discariche e delle cave e le schiere non limitate che attraversano come toga antinquinanti il terreno di soldato dalla parte operoso e onesta del setto dei minori produttori
Bisogna che ci ricordiamo anche di questo
Per non scadere appare tetto di consenso che cerca il consenso dove lo trova ad ogni costo
Merito legare tutti questi elementi politici
Non mi suona sempre limpida
Lo ripeto adesso la moneta battuta per la parte economica sociale della relazione
Siamo a ritocchi congiunturali
Senza colazione nella struttura del pubblico che va male del privato che va bene
Della Bonsegna UFO via e della disoccupazione a tre milioni se non nelle parole
Il mille novecentottantasei
Sarà hanno di aumento della disoccupazione
I dati che si indicano anche ieri sera da Gloria
Sono per gli anni passati del rientro feroce sulle spalle del lavoro
Quelli più attuale del processo internazionale BBC inflazione
Ripeto il suo mite di Tokyo
A sollecitare una ripresa una ripresa estensiva
In Europa principalmente nella Repubblica federale che è timida difendere le sue posizioni nazionaliste che e in Giappone
Noi non vedremo tornare altra occasione di riaggiustamento permanente del sistema
Non con una deflazione del passato
Né con la sistemazione finanziaria dei costi d'impresa a livelli di produzione stagnante
Ottima come sistemazione finanziaria must pessima per la sproporzione stagnante come finora è avvenuto
In conseguenza dell'obbligo fatto dall'autorità monetaria
Per i difetti che il sistema produttivo a Congo un moltiplicatore delle esportazioni ogni volta in cui cresce la produzione alla domanda
In questi anni il Paese ha mancato
Di qualsiasi grande nuova iniziativa sei rimasto soltanto Berlusconi
E in più
E inoltre
I venditori di fumo dei metri cubi della speculazione edilizia
Che in più d'un caso da Bagnasco gliela abbiamo sostenuto
Sono anche rari i nuovi prodotti il ciclo offre oggi l'opportunità di far crescere la base produttiva e l'occupazione
Ma è necessario
Non me l'Apologia di un passato che anche alcuni meriti pochi
E molti demeriti per noi che lo vediamo dalla parte dei lavoratori
è necessario un mutamento effettivo delle scelte di politica economica e di bilancio
E l'avviamento di politiche industriali che mancano che rallentino il vincolo esterno non per il periodo congiunturale ma nella struttura
Le politiche che individuiamo non le posso richiamare in breve se esposte nel documento allegato alla lista
Che io raccomando concederò la commissione per le mozioni
Puntano a una forte incidenza sul passivo della spesa pubblica attraverso l'attivazione di un principio d'un valore che è caro la nostra storia nostra tradizione quello delle Autonomie
Le Autonomie locali e le Autonomie socia
L'altra soluzione per i servizi sociali è dare un servizio scadente il poveri e manda
Il non poveri sotto la tosa delle assicurazioni privata non capisco non capisco
La mia mentalità e limitata sono come Moro che nel corso al ventotto febbraio settantotto non capiva De Mita
Non capisco cosa voglia dire privato sociale sono stato e sono a bersaglio della statizzazione
E me ne ricordo bene per essermi opposto quand'ero al ministero del lavoro
A quel bel regalo che partito da Mario ma sono anche della privatizzazione
La nostra tradizione vuole che un organico sviluppo del sociale obbligatorio Helios omnes sia una risposta radicalmente diversa
Dalla nuova legge dei poveri introdotta attraverso una
Legge finanziaria del mille novecentottantasei che qui non ripeto in un giudizio pesante
Con le forze sociali cadute nella Paviola
E delle per le quali si è lamentato un po'in ritardo per la verità qui Marini l'altro ieri
I grandi servizi sociali dello Stato moderno non vanno dati ai poveri ma hanno darti a tutti perché tutti meno quelli che non hanno i mezzi che devono anche riceverlo
Contribuiscono già a pagarli e devono nell'autonomia amministrarli in equilibrio
Deregulation e amministrazione pubblica se molte vecchie regole sono saltate devono saltare
Ma illusoria la prospettiva
Di una compressione numerica della pubblica amministrazione nello Stato moderno
Guarda per gli Stati Uniti guardato l'Inghilterra guardate qualsiasi altro Paese
Applicatela Zannini che tutti hanno approvato all'unanimità e che ferma dei danni
L'amministrazione deve diventare viva efficiente non è possibile pensare ad una sorta di distruzione dell'amministrazione
Le ragioni del rigore sterno sulla finanza i pagamenti sono prevalentemente interno
L'internazionalizzazione indispensabile per colmare grappe produttivi
Ma l'azione politica non può rimanere inerte di fronte al suo cammino
De vecchi foni Hogan raccolti concetto
Operante ed effettivo di interesse nazionale
E le partecipazioni statali non possono rimanere schiacciate nella loro graduale smobilitazione
Il mezzogiorno le aspetta
Come il veicolo di ripresa di sviluppo
Perché il Mezzogiorno non può essere soltanto un'aria di servizi il Mezzogiorno ancora da attraversare un periodo della industrializzazione
Una certa quantità di quattrini
Manca di un disegno organico di internet
Vuole ancora sottolineare Mandelli politica sociale un corsetto per essere chiaro
Quando noi pensiamo di sostenere la famiglia sul piano economico
Dobbiamo fare il rovescio del passato anche recente
Gli assegni alla famiglia monoreddito che abbia un reddito inferiore al milione a queste e elemosina non è sostegno alla famiglia
è un residuo del clerico moderatismo
Di elemosina abbondante verso il parroco per farla restare salvandosi l'anima nonostante i peccati non solo di carne su questa terra
E la Wandissima elemosina il poveri ai poveretti anche questa per salvarsi la o è l'avversione all'istituto familiare
Contraria al dettato costituzionale
Il sostegno economico deve essere dato la famiglia come tale non alla povertà assoluta
D'altra parte i fondi si erano e abbiamo lasciato che venissero adoperati scorrettamente
Per mantenere delusione
Che la previdenza potesse non essere previdenza ma rugiada celeste
Ma questo congresso in cui il segretario offre
Una piattaforma di politica interna ebbe internazionale da approfondire che però accettabile
è stato indetto soprattutto telo un cambiamento radicale del partito
Se cominciato col sistema elettorale e io rimando a modo mille novecento e settantuno
Si è passati e per i blocchi regionali
Preordinati nell'incontro del segretario dei suoi uomini
Con l'iniziativa nazionale della corrente del gol
Nel mille novecentottantuno noi ci siamo sciolti
E siamo rimasti insieme perché eravamo gli unici sciolti
Del mille
Nel mille novecentottantadue
Nella piattaforma un istituto passato in desuetudine per quanto previsto lo Statuto perché non è stato presentato insieme alla candidatura come doveva
Nella piattaforma De Mita trovo l'elogio delle correnti rispetto al partito
Oggi in verità
Vediamo gli unificate idolo Tay poi perimetri chiamarsi Giuseppe si chiamino Antonio Gava o Michele Frenzy da domani
Non è che
Non è che
Beato importanza non hanno nemmeno importanza che crescono all'ombra dell'infaticabile trasformismo dispotico e sto un dato del tutto secondario
Quale
Qual era già fatto una confessione pubblica che perché cominciato dicendo da trasformare una banca Baite rotonda
I Nu una barca ha fuso per avere maggiore forza di penetrazione non so dove
Ha messo
Alma ha messo il caso anomalo sentito chiamarlo così dico sempre tra virgolette di Andreotti
Impinguato Salaria Zaccagnini anche se degradata nelle funzioni come nota giustamente Galloni ed io preferisco noi tutti abbiamo detto infatti partenza non abbiamo problemi in partenza le funzioni che Galloni rivendica per sé e per noi
Questa manovra di cambiamento che va sotto il nome di soppressione delle correnti
Non so come sia quando la mettiamo così
Ma
Non possiamo non mi inquadrarla
Nella lettura che abbiamo fatto a della storia del lupo democristiano del cattivo Lupo democristiano
Capivo benissimo che i capi democristiani intorno a me
è tra virgolette firmato Ezio Mauro
Pensavano di aver man mano ormai cotto
Gli si leggeva in farsa
Quello prende un'altra volta le elezioni europee e lo facciamo fuori
So benissimo di essere stato riconfermato più per l'opinione pubblica che per il partito ma poi l'elezione europee sono andate diversamente da come qualche capo corrente a s'aspettava
Abbiamo riconquistato le giunte nelle grandi città abbiamo letto fossi un miracolo dicevano gli uni un disastro pensavo io perché proprio in quei giorni ho capito che le di di si stava raccogliendo più di quanto meritava se non si decideva a cambiare ben presto sarebbe ripiombata fondo un'altra volta così ho deciso come fare questo congresso
L'altra volta era rimasto fermo ad aspettare la guerriglia altrui bene questa volta dovevo muovermi in anticipo si trattiamo in quegli anni all'interno del partito io non volevo far la guerra a nessuno il cattivo Lupo democristiano e Cappuccetto rosso naturalmente
Io non volevo fare la guerra a nessuno e nemmeno intendevo favorire un ricambio traumatico con un nuovo gruppo che manda H Asa i vecchi capi e prende il potere la Presa di potere
Volevo soltanto semplicemente alzare il pesante coperchio delle correnti e lasciar parlare la gente
All'inizio di altri si sono spinosi sono spaventati perché non hanno capito poi hanno visto che in giro per il partito la gente non rispondeva più al di ordine di corrente e allora hanno scatenato l'offensiva può trovando le tutto
Prima l'idea di una mega alleanza formalmente neutra ma in sostanza contro di me può il processo di cambiare progetto di cambiare le regole per l'elezione del segretario quindi le idee a Forlani Anna
Adesso che siamo alla fine
Di far finta di niente mettersi tutti insieme come si è fatto tante volte in passato
So benissimo questo è grave
Che i socialisti sul certe manovre vizi che hanno contato e magari le hanno anche aiutato
Da dicembre in poi Terme sono stati mesi durissimi mi sono trovato sono Forlani che poteva fermare fin dall'inizio certe manovre soltanto alzando un diritto questo questo fa lo stesso non la fa forse non tardi piccoli lasciamo stare Fanfani ha detto subito che gli andava benissimo ma poi si è comportato come la Chiesa all'epoca dello Stato Pontificio al suo lembo di potere territoriale
Al suo
Voi
Non voleva rinunciare solo Andreotti ha saputo resistere a certe sirene
Io so benissimo valori fischiate cosa del segretario amica mia
Io so benissimo
Io so benissimo che è sempre stato pronto a farla leghista come non mi spaventa la sua alleanza con Comunione e Liberazione passo l'inchino perché so che è una cosa contingente già mezzo consumato
I miei amici della ragazza che alle c'erano d'accordo su tutto alla fine hanno avuto paura anche loro paura di non guidare più il nuovo processo che si mette
Va in marcia io pensare questo Galloni che ha paura di una collega sto genere siccome lo conosco da tanti anni mi sento un pochino offeso per loro
Qualcun altro mi ha aiutato fuori dalle pezzi è la chiesa è un bel rapporto a proposito di psicodramma all'interno di un gruppo dirigente di parti congiura
Il giorno intervistato Gava il vero Maometto della situazione
Azienda
Azienda a congiura e nessuno smentisce da quello che ci riguarda noi non abbiamo mai esitato a dire a chiare lettere
Che il sistema presidenzialista non si va anche se lo abbiamo votato
Nel mille novecentottantuno un'ingenua presunzione che tutti
Nell'in Congo ingenua presunzione che tutti fossero Zaccagnini
Abbiamo visto invece
Che per
Un accenno a mancanza di carisma Kevin corso nell'altro congresso
Se e qualcuno che si è messo a studiare il partito al guida carismatica
E a dire soprattutto
Che
Gli impegni
Vi è imperdonabile ipocrisia di questi anni
Collegata alla guida personale
E a vivere radicato a destra e a manca
La necessità di liberare lo Stato dall'occupazione dei partiti e agli averle intanto resa più fare risolvendo
Indisponente quasi sempre o frequentemente incompetente talvolta massonica spesso di con sopperire
Perciò noi proponiamo vogliamo proporre nuove regole per lo statuto su questa materia il consiglio dei saggi
è sempre una cosa interna di partito non è uno spostamento
E poi qualcuno gli faceva notare che basterebbe che sia segretario il Misasi di turno perché tutto rimanga come prima
Le nomine
è già affermato nel testo approvato dalla Assemblea nel mille
Novecentottantuno vanno affidati agli organi istituzionali devono essere determinate dagli stessi
Occorre anche che il cittadino possa averne chiare a conoscenza
Posso avere
Una corte rigorosa di appello rispetto alla idoneità
Così per quello che riguarda il segretario
Noi non pretendiamo
Un capovolgimento dal presidenzialismo
Ma conosciamo presidenzialismo e presidenzialismo
Se e un presidenzialismo senza regole
Senza contrappesi senza tempi di durata è il presidenzialismo autoritario che noi vediamo sviluppato in tanti Paesi
è una cosa che somiglia molto al centralismo democratico
Se il presidenzialismo democratico è sempre a regole norme tempi contrappesi di potere di controllo
Queste
Indicazioni credo che siano importanti anche se noi
Non omettiamo di dare un peso a quelle che segretaria fatto rispetto al funzionamento del Consiglio nazionale diviso in sezioni e se Della Seta sono le proposte che non li abbiamo avanzate nel febbraio del mille ottanta ottantacinque ovvero piccoli al momento in cui accettammo accogliamo l'appello per andare non avremmo rifiutato ugualmente la solidarietà l'abbiamo detto
Allora ad una battaglia decisiva come a quella del mille novecentottantacinque dell'amministrative regionali ma erano proposti davamo stato noi allora e che oggi vengono di nuovo alla
Mary segretario Coni Dinoi il partito se lo sono fatto combatte
Alessio della famiglia per non parlare della propria vita
Per cui talvolta il sia scade
Presi da qualche sconforto mondi vecchiaia ma per episodi meno commendevole
Di considerare fortunati quelli che allora si hanno lasciato cadendo nella lotta
Non siamo continuamente lì a far finta di riprendersi la giacca come usava una volta al Foro Boario comperò non compero me ne vado sto quanto false tracce
Né a minacciare il ritiro in famiglia o agli studi
Noi siamo militanti
Combattente non si ritireremo
Il partito è non sto di uomini liberi e uguale
Di tutti noi che siamo pieni di difetti di incapacità se volete di peccati e poi che noi chiediamo ancora nel peccato
Ma che possono dire è il mio partito se hanno una forte tensione ideale una fede nei valori e dei prezzi più
E non sto come dei Dogon sei come dei regionalisti come di Totti ma deve essere nostro nello stesso modo
Se è vero
Che si punta trasformando in partito all'americana
Il partito di una elette del potere che organizza gruppi più o meno
Dove rinfresca Attilio che impinguato i
Compra vende incarichi giornalistici alla RAI di qua di là
Un partito che il segretario considera nella sua attuale dirigenza come il lupo cattivo un partito ideato magari nei salotti con Scalfari e compagni
Non parliamo dei stampe troviamo i riscontri non parliamo di stampa e televisione poiché oggi voi vedete e leggete lo spettacolo da regime
Che viene dato da una parte notevole in questi giorni
Direi che e questo partito ci disturba un po'però non ci induce a ritirarlo
Noi non siamo nati
Abbiamo capito
Nome incidente l'avvertimento degli applausi prolungati sì mia Spadolini e dei fischi poi ritratti astrarsi
Possa il tutto del partito di Scalfari
Che sarebbe
Un grave errore
Vedere come è fatto nell'interesse della democrazia cristiana
La cosa più grave di questa trasformazione è un'altra che il capo della Lombardia sia Tabacci oppure ballare i
Ha un suo rilievo ma secondario
Come al Governo se i beni culturali ci sta chi c'è oppure si va il mio amico Prandini omettiamo Santuzza credo che l'Italia nemmeno quella culturale cambierà d'una virgola
La trasformazione
Non è la soppressione delle cure
E se sono state casomai ridisegnate
Fu un premio a quelle parlando Cong rispetto di ricerca del consenso
E punizione quelle di indirizzo politico e di ricerca culturale e di iniziativa
Che cosa ha detto Gallo
Anche se poi rientrasse il richiamo della foresta si facesse sentire come norma prevalente
Sappiamo benissimo che esiste un'altra frantumazione in correnti gruppi clientelari inutile nocivi ma nella storia del partito se altro per fortuna
E non bisogna mai chiedere di cancellare a nessuno
Nella propria storia personale nel soprattutto la propria storia di partito la storia no vale solo per ieri vale per oggi e per domani è un partito che non la rispetta
è un partito che non la rispetta nella sostanza è un povero Patti
Ho detto
Va detto che non si possono schiantare
Ha detto che Alloni che non si possono schiantare gli unici potenziale di innovazione di un partito i gruppi che nella sua storia hanno lanciato idee e programmi originalità
Oltre ai galloni Granelli allori persino Pietro Scoppola
L'uomo di indubbia intelligenza per quanto ci divida Davide sembra essersi persuaso che la democrazia cristiana avrebbe bisogno di una maggioranza costituita dalle due sinistre e dalla parte più moderna dei moderati
Altrimenti esse nel Partito popolare diventerà una cantilena
Che gli studiosi del folk politico raccoglieranno nei loro albi questi sono processi politici non vincoli da regole
Delle regole a disponibilità delle mutevoli situazioni che cosa c'entra l'egemonia democristiana che ha bisogno di correnti di pensiero d'opinione e la decide che niente a parte che deve essere
Monolitica e monotematica il Partito comunista
Nel momento in cui si realizzi sa
Discute l'abolizione che emergono mano mano dopo mezzo secolo di centralismo differenziate
E il nostro segretario
Ascolto queste correnti le ha valorizzate più di Natta
Non serve
Chiamare dentro Sturzo e De Gasperi nuove Fanfani
Forse sì Fanfani di Trento che vuole non voleva la lista della base nemmeno De Mita in vista
L'attenzione alla disoccupazione e tirare in mezzo la chiesa che ha difeso la persona il segretario
Mentre in un ordine nuovo male di laici noi dovremmo soltanto difendere le libertà della Chiesa e non chiedere mai nemmeno per le persone alcuna difesa dalle qui
Questa riduzione del partito che minaccia di spiazzare ogni diversità di cancellare la storia
è pericoloso
I comunisti il nuovo centralismo l'hanno giustificato poi una giustificazione etica ecco una giustificazione storica
è un partito che attende la rivoluzione nel momento in cui non si crede più molla rapidamente il centralismo
Nel caso nostro questa giustificazione etiche storica non esistenti
Esiste quello che scrive Gianfranco medio ho finito finito
Esiste quello che scrive nel mille novecentottantasei Gianfranco Miglio
Ed esiste quello che ha scritto nel settantuno Aldo Moro ha scritto Gianfranco Miglio al centro al vertice che lo stesso
Può trovarsi un numero ristretto di uomini
Questa situazione anzi normale perché nessun leader vive da dice da solo
Ma anche in tal caso il numero ristretto di uomini agisse sinergicamente soltanto se accetta in modo sufficientemente stabile
Le decisioni prese abitualmente abitualmente da uno di loro la razionalità del pensiero dell'azione sempre individuale
Non è un prodotto collettivo può essere soltanto condivisa
Consentire significa del resto accettare qualcosa proposto da altri
La forza traente delle valutazioni proposte a credere
Come le verità di fede delle decisioni assunte non dipende normalmente da verità oggettiva
Ma nasce dalla capacità persuasivo dalla posizione legittima di chi assume quelle valutazioni e quelle decisioni al limite importante è che ci sia chi decide non come decide ciò che conta è la presenza della funzione
La stessa legislazione carismatiche è una giustificazione generalmente creata a posteriori e si basa il più delle volte sulla futura
Questo spiega perché i sistemi politici che funzionano nella loro fase ascendente fruiscono di una Morotti ossia carismatica
Quando raggiungono lo staff di o della normalità adottano se possono qualche forma di modo che non sia istituzionale diventano pluralisti ci soltanto quando entrano nella fase del declino e della di soluzione
Modo diceva nel mille novecento soltanto uno sono contrario al passaggio sia pure graduale da una gestione liberale ad una più fondata sull'autorità e aggiungeva
Quando anche si giungesse ad una semplificazione
Non si può essere affatto sicuri che cadranno come si dice i personalismi
Per far luogo a serie convergenza
Con l'alibi di una siffatta disposizione cogente
è facile che si costituiscano più che vere aggregati politici cartelli elettorali tenuti insieme da una necessità momentanea destinate a dissolversi come frequentemente accaduto
Può darsi che alla deprecata moltiplicazione delle correnti segua l'articolarsi dei gruppi in correnti interne destinate a rendere ancora più fluida ed incontrollabile la vita del partito
Si finisce dunque per toccare con mano che il problema è politico e non organizzativo che l'unità impossibile per costrizione può solo scaturire da una comune convinzione da un comune senso di responsabilità
Questi elementi unificanti se li si potrà fare giocare esistono e cose simili rispetto alla democrazia diceva Tomaso Taccuino del dei regimi né principal parlando appunto della democrazia
Oggi vince medio
Noi che non abbandoniamo lavoreremo perché nella persuasione del di dibattito alla lunga Libia Aldo Moro grazie
Lapa no la canapa no la all'onorevole Andreotti
Rengo
I delegati di prendere posto e riprendere ad ascoltare con grande silenzio e attenzione
Cari amici
Terrà
Le celebrazioni
Alcune più importanti altre meno
Sì anche un quarantesimo anniversario
Che parte dai gruppi giovanili e che trova Donat Cattin mi a parlare sempre l'uno dopo l'altro delle manifestazioni di partito
Se non ci fosse
Il nostro fedelissimo alfiere ci sentiremmo i più anziani Ferrante
Io non considero
Negativo il fatto
Che a differenza del passato questo congresso
Non si trovi dinanzi a scelte Esterne
Che hanno spesso polarizzato l'attenzione
Più sono gli altri che nessuno
Vi sono stati i congressi che si parlava solo degli altri partiti
Come chi si appresta ad un matrimonio chi vuole impedirlo parla molto dei possibili fidanzati
E questo è invece un momento di riflessione e di metodo
Di una riflessione programmatica e strutturale
Che io reputo
Assai utile per il partito
E che non dobbiamo sciupare non solo qui in Congresso
Ma dopo il congresso con vecchi o con nuovi errori
Lo stesso rapporto della Democrazia Cristiana
Con le altre forze politiche
Io ritengo che debba essere analizzato
Separando bene lei convergenze congiunturali
Dalle prospettive in un certo senso di affinità fondamentali
Nella congiuntura la congiuntura l'abbiamo sperimentato spesso è molto lunga
Prevale il problema della difesa della libertà
Mentre nella costruzione dei modelli
Emergono le differenziazioni sociali
E la tipologia delle rappresentanze politiche
è una distinzione
Da non dimenticare nel discorso sempre difficile
Sui partiti altri
Non potendo per questo congresso
La stampa produrre l'immagine di uno scontro gladiatori io
E di fronte alla candidatura questa volta pacifica di Ciriaco De Mita
Certi giornalisti si sono attardati
Sul divagazioni extra corporea
Qui
Qui al Palazzo
Dello sport
Si revoca l'anima della DC
Anima senza strategia ha scritto Piazzi
Le due anime incalza dalla Repubblica un po'liberisti un po'solidaristico
Le anime diventano tre secondo Proietti nel Corriere che chiama in causa perfino Shakespeare e Pirandello
Ma per il manifesto il congresso è alla ricerca dell'anima del partito
Enzo Carra
Nel tempo prescinde invece dalla conta delle anime e vede quattro leader alle prese con la nuova DC ma stamane il tempo
Per non essere fuori di questo giuoco mediani dico torna a parlare di anime in pena e rinnovamento
Tuttavia
A me non dispiace questo richiamo all'anima
Perché ci aiutano ad allontanare una tentazione che c'è sempre
Di confondere modernità e robotizzato Silone
La politica è anche tecnica e come
Ma non può mai essere solo tecnica
Questo non lo capirono agli inizi della nostra esperienza
Dei partiti ricchi di uomini di enorme prestigio
Ma che non avevano delle radici
E pensavano che i partiti popolari
Dovessero esser lì un po'come era l'Arar il campo per comprare i pezzi di ricambio a tenere calda la situazione fino a che le forze tradizionali dovessero ritornare
Però alle prime elezioni
Questi partiti alcuni per fortuna alcuni uomini inverse scelsero strade di partiti che ne assicurarono ulteriormente alla vita pubblica il prezioso apporto questi partiti si sciolsero come la nube al sole
E io credo che un partito cristiano come il nostro
Si può oggi ispirare come non mai
Ad un bellissimo monito del Concilio secondo cui
Le gioie e le speranze
Le tristezze e le angosce degli uomini di oggi devono essere le nostre e nulla vieta di genuinamente umano che non trovi ecco nel nostro cuore questa non è tecnica queste politiche
Che cosa
Impietosa
L'Italia al cui servizio siamo e politicamente cambiata
Ci fu un giorno che sfuggiva molti
Nel quale i nostri avversari tradizionali mutarono d'incanto il loro tema di fondo
Per anni forse per un paio di decenni noi eravamo il partito dell'immobilismo
Da un giorno all'altro si dice ma la società italiana è talmente cambiata che voi non potete più essere la guida quindi gli immobili visti avevano provocato questo profondo cambiamento
Noi crediamo noi crediamo e
Vado per son mica
Che vi sia stata e dobbiamo dirlo con orgoglio collettivo
I singoli debbano essere umili il partito no eccome dobbiamo dirlo
Che
Gli è stata
Una trasfusione negli altri partiti
Di nostre idee Magherini dai più una volta duramente contrastate
Il classismo
La versione al Patto Atlantico
La denigrazione della comunità europea definita un club di privilegiati e diritti tanto per fare i tre esempi più incisivi sono ricordi lontani
Motivo quasi di sorpresa all'orecchio dei giovani
Del resto è sintomatico
Leggere la saggia proposta di Luciano Lama pensionato
Del quale peraltro non dimentico la coraggiosa cooperazione
Insieme
Agli altri sindacati insieme a carnitina benvenuto negli anni ardui della lotta al terrorismo e alla tempesta economico-finanziaria
Ma è un testo
Che noi possiamo veramente leggere
Con profonda soddisfazione
Anche il colloquio tra i partiti è divenuto di regola più sereno e articolato
Da parte nostra continuiamo e dico continuiamo perché furono ingiuste antiche accuse
Ah non ha vere l'arroganza del potere
E in una coalizione a guida non nostra lavoriamo con identico è semmai con maggiore impegno oltre perché
La lealtà
è divisa politica e morale di cui andiamo fieri
E chiediamo a tutti per la DC soltanto il rispetto teorico e Paratico
Che un partito come il nostro si è conquistato e su cui non è disposto a transigere interverrebbe
Noi dobbiamo costruire insieme con altre forze
Basti pensare alle accennate
Modifiche
Mi auguro migliorative alla Costituzione che richiedono maggioranze molto consistenti
E dobbiamo anche forse rileggere alcune cose
Che a mio giudizio andrebbero male
Affidate ad una
Decisione di referendum
Che sconcerta porterebbe forse del disorientamento mi ha mi riferisco
Specificamente al discorso sulla magistratura
Noi gli
Che veniamo dalla Costituente ricordiamo bene perché
Noi lasciamo la magistratura completamente fuori
Di ogni influsso di carattere Polito diciamolo pure perché poi gli studiosi sono bravissimi nel trovare dopo tutto una serie di
Specificazioni e di spiegazioni teoriche la verità che noi avevamo il timore che vincessero nelle elezioni e i socialisti e i comunisti che stavano insieme socialisti e comunisti aveva il timore che vincessimo noi abbiamo retto
Con una specie di patto silenzioso lasciamo almeno la magistratura al di fuori
Di quella che sarà la configurazione
Del
La configurazione del parlamento prossima e delle governo prossimo certo nessuno però pensava che dando autogoverno alla magistratura
E non si desse un Governo alla magistratura e questo è il problema non
Sto a
Indugiare mi su questo tema naturalmente anche i magistrati sono uomini vi sono uomini prima
Da una catena ricordato
Che esiste il peccato e
Anche i magistrati possono essere dei peccatori però dobbiamo stare attenti io credo ad evitare da un lato generalizzazioni
E dall'altro una esasperazione di posizioni dell'opinione pubblica
Che certamente non aiuta chi ha il senso
Dell'ordine democratico non di un ordine autoritario ma di un ordine fondato sul consenso e sulle reciproche garanzie rispettate
Quando si cammina insieme parlo dei rapporti con i partiti
Ci si conosce meglio
E si superano forse anche incomprensioni
Non faccio storie private
Palazzo Chigi
è un palazzo dove
Ci può essere un solo inquilino e quindi quando io c'ero chi aspirava ad essersi è chiaro che puntava contro di me la procura delle sue possibili polemiche
Ma lavorando insieme
Si vede che si può veramente servire lo Stato come e non è una cerimonia come il giuramento che noi facciamo quando si assume un incarico di governo
E quando io ho visto Craxi
Mettere la sua firma la riforma del Concordato con la Santa Sede
Non solo non ho avuto Nostalgia per le incompiute prima seconda terza e quarta bozza
Ma ho pensato che Guido Gonella avrebbe Giolito più degli altri
Cancellando l'amaro di quel venticinque marzo mille novecentoquarantasette
Quando i socialisti rifiutarono il loro voto alla menzione costituzionale dei Patti del laterano
Io mi auguro che anche per la vera libertà delle scelte scolastiche
Non tarderà il giorno della convergenza
Così come si è da tempo fenici mente realizzata in quasi tutti i Paesi democratici a cominciare da quelli dell'Europa comunitaria
E l'esperienza quotidiana si dice anche che nella attuazione dei programmi di aiuto ai Paesi in via di sviluppo
Degli uomini appartenenti ad altri partiti
Scoprono quello che noi conosciamo già da tempo scoprono le emissioni scoprono il volontarismo di tanti giovani cattolici scoprono questa presenza ispirata
Questa presenza ispirata ad un ideale
E noi sappiamo che anche su questo che si possono dissipare incomprensioni
E costruire delle affinità e delle convergenze
Vorrei soltanto citare su questo punto che dobbiamo tenere una particolare attenzione ad una polemica che è in corso e che animata da giovani che hanno l'esuberanza delle età anche se qualcuno ha un po'moltiplicata ma
Parlo delle polemiche di Mani Tese parlo di alcune polemiche piuttosto dura che poi hanno portato anche al qualche cosa che noi non possiamo accettare certamente come la
Obiezione fiscale
Di
Togliere una percentuale nella dichiarazione dei redditi
E destinarla ad altre cose la percentuale delle spese della difesa non possiamo accettarla sul piano dello Stato perché se questo domani si affermasse chi non è soddisfatto delle ferrovie
E va in automobile toglierebbe la parte del bilancio delle ferrovie chi mai scuola privata toglierebbe il bilancio della scuola pubblica allora veramente
Avremmo
Avremo una confusione
Avremo una Anarchia e mi sono permesso di dire un giorno che anche se all'assistente ecclesiastico all'Anarchia resta sempre l'Anarchia e noi non possiamo accettarla insomma il tema chiave dobbiamo però
Dobbiamo però a tenere conto della ispirazione arrossito non in senso polemico ma in Senza di grande comprensione nel quadro dei problemi che questi giovani e questi organismi
Agitano ve ne sono alcuni su cui noi dobbiamo farci
Più attenzione per esempio il cercare di portare avanti citiamo
Riusciti quasi alcune volte ma poi si ripiomba in basso le leggi sulla trasparenza del commercio delle armi ed altre leggi che giustamente danno una preoccupazione
A chi ha una concezione globale della vita
Devo
Andare avanti ho voluto citare solo questo che ancora è un fatto piuttosto isolato
Ma che noi dobbiamo io credo rimuovere con questa possibilità di un discorso leale e costruttivo e non soltanto dicendo non ci piace quello che voi fate e quello che voi dite
E la collaborazione con forze diverse
Noi la troviamo anche nella comunità
Largamente nella comunità con omini e partiti di estrazione politica diversa dalla nostra
Guardare con una certa commiserazione
Chi in una notte decisiva del negoziato per l'ingresso della Spagna del Portogallo mi chiese candidamente
Perché mi impegnarsi tanto per fare entrare altri due capi di governo socialisti nel Consiglio europeo
Chi ha avuto la fortuna di lavorare con De Gasperi non rischia mai di essere vittima di meschinità del genere insomma
E dell'insegnamento
Ed è l'insediamento di De Gasperi anche ad essere l'intatta guida nella collocazione estera dell'Italia
Aiutata da una presenza di italiani nel mondo oggi davvero ingente e qualificata
Il dialogo con un apporto qualificante
Di tutti i Paesi ai grandi negoziati delle superpotenze
Una coscienza
Appassionata della pace
La sicurezza
La mobilitazione degli scienziati perché copre Rino tutti insieme il messaggio di ieri dice ad abbattere le frontiere
L'aiuto per i Paesi ancora lontani dallo sviluppo
L'ansia per i milioni di creature fragili ed affamate tutto questo in una piattaforma di solidarietà occidentale
Che ne costituisce la garanzia e d'illuminare i contenuti anche a tutela dei diritti umani
Io mi stupisco qual volta che qualcuno sembra eccepire
Perché come non c'è acque Tamoil ieri dinanzi al razzismo antiebraico e non accettiamo oggi riserve sulla sicurezza di Israele
Così non Chuck vediamo dinanzi all'idea che ancora per decenni e senza alcuna prospettiva generazioni di palestinesi possano essere condannati a vivere
Possono essere condannati a vivere
Se può chiamarsi vita nei campi dei rifugiati a partire da quelli più drammatici del tormentata territorio del Libano di cui ci ha parlato qui uno dei delegati stranieri
Europa e Stati Uniti devono lavorare insieme al riguardo
Non sottovaluto nei sopra maluccio certe polemiche e preoccupazioni attuali
Dell'opinione pubblica americana verso l'Europa e non solo verso l'Italia
Sì è stato disertato il Festival di Cannes e se in Israele lamentano come noi la rarefazione del turismo di Oltreoceano
Ma non sono che i piccoli Marie mali passeggeri in un orizzonte a lungo collaudato nella storia
Le nostre relazioni con gli Stati Uniti si poggiano sul rapporti di popolo e di governo attraverso fitti contatti anche con il congresso con le università cose meravigliose comunità di origine italiana
I lavori da Torres
Dei presidenti pro tempore non sono mai stati da meno né ammirati né seguiti perfezionato
è qualche cosa di molto più profondo
E stiamo attenti a non creare
Magari involontariamente
Degli equivoci al riguardo vi è un intreccio fortissimo di rapporti che negli ultimi anni ha avuto una grande accentuazione in cooperazione organiche
Contro la droga contro la mafia contro la criminalità in genere
Io credo che anche nella lotta al terrorismo abbiamo molti spazi in cui poter efficacemente impegnarci in modo coordinato accenno solo perché è un problema importante ce lo troveremo nei prossimi mesi
Nel futuro dobbiamo dare molta attenzione al negoziato per il commercio internazionale
Per evitare brusche contrapposizioni mercantili e pericolosi conflitti di interessi specie nel campo dell'agricoltura e della comune cura per gli interessi dei Paesi più poveri
Oggi la DC è conosciuta di più anche in America e credo che questo lo dobbiamo
Non è in piccola misura
Agli amici del Salvador del Guatemala della Repubblica Dominicana che hanno aiutato
Che hanno aiutato dopo avere dato un contributo di sangue eccezionale
A far comprendere che questa è la strada attraverso la quale tramite il consenso si costruisce un sistema democratico
Non ho molto tempo e vorrei quindi solo accennare
Che
Non è nuova una certa polemiche Interna in materia di politica estera
Quando Gronchi
Vedendo con una certa intuizione
Che le colonie stavano finendo
Faceva venire da noi ferrata basse ed altri dirigenti della liberazione tunisina algerina
Quando Fanfani
Attraverso la Pira in questo caso era il suo braccio secolare
Quando Fanfani
Non accetto quella che sembrava una convinzione di ferro cioè che mai vi sarebbe stata una possibilità
Di colloquio tra il resto del mondo tra il mondo occidentale e la Cina
Anche sul dialogo arabo israeliano
L'accentuazione quando sembrava fosse quasi
In qualche cosa di estraneo o comunque una specie di Obi l'accentuazione sulla attenzione per l'America latina quando
Fu creato l'Istituto italo latino americano vi furono critiche
E vorrei dire anche nei confronti dell'amico Colombo che ha fatto degli sforzi enormi per cercare di avviare attraverso
Attraverso
La dichiarazione di Venezia
Una soluzione per il problema dei palestinesi
E attraverso la dichiarazione di Stoccarda
Quella unione europea se sono obiettivi che ancora non si sono realizzati nessuno può credere che quel lavoro sia stato
Un lavoro inutile scendere volte chi semina e chi raccoglie ma semina deve essere fatta e la semina e della Democrazia Cristiana come
Pone
Forme
Come fulcro della stabilità politica italiana
Giustamente sottolineata dopo quarant'anni di Repubblica
La DC si allieva dei successi conseguiti sul piano economico con un taglio all'inflazione quasi insperato Marguareis secchi crogiolarsi non l'hanno ricordato molti amici
In una soddisfazione pericolosissima
Non solo per alcuni dati che possono esser provvisori ma per un indebitamento fantastico che da solo dà già una grave preoccupazione
E noi non possiamo essere soddisfatti non mi fra intendete amici
Ma dopo anni di una lunga indiscriminata filippica contro il consumismo oggi ricorre troppo spesso questa citazione dell'Italia come una società del benessere
Questo non è giusto e questo non è vero generalizzando questo concetto non parlo solo della percentuale di disoccupazione che tuttora preoccupanti avvilente
Ma dell'effettivo stipendio il salario di una grande maggioranza di lavoratori che da solo è impari specie
Specie nelle grandi città al costo effettivo della vita è prima di tutto dell'abitazione
Il riassetto economico e monetario anche se da noi un punto in meno crudele che altrove si muove con una spietatezza che non può non allarmare
In Inghilterra la chiesa anglicana allevato il suo grido di dolore sulla nuova povertà
E negli Stati Uniti d'America
Amico Donat Cattin in questo certamente non c'è concordanza come non ci fu nemmeno nel documento sui missili
La Conferenza episcopale non c'è concordanza tra vescovi dell'amministrazione
La Conferenza episcopale ha reso pubblico un documento molto critico sulle tendenze neo capitalista e di certo revisionismo della politica sociale
Non possiamo sottrarci ad una meditazione su questi punti
Che non è davvero che le ricade come non è che dedicate chi applaude al cardinale di Manila se sospinge Marcos ad andarsene in esilio o ai cardinali cileni che si schierano apertamente contro la dittatura insomma so bene
So bene come il Governo
E talvolta anche le singole persone
Possano avere la tentazione di adeguarsi alla benevolenza di quelle voci che rispecchia una della pubblica opinione i risvolti magari su conoscenti di certi grandi interessi
è una tentazione da respingere almeno da noi democratici cristiani e nessuno abbia paura si sopravvive bene nel partito senza cedere mai a queste tentazioni dove dove cercarlo
Nella prima legislatura noi pagammo
Elettoralmente alla fine
Le reazioni contro le riforme
Che la DC aveva promosso dando certezze e speranze ai contadini alla gente del Mezzogiorno e imboccando la strada della giustizia tributaria e di una programmazione economica ordinata e per l'imperatrice
Qualcuno pensava forse con l'amaro voto del giugno del cinquantatré
E con l'estromissione governativa dei calcoli di aver cancellato i nomi di segno di Campiglia di Vanoni dalla storia della DC e della nazione ma non è così
E se siamo ancora forti lo dobbiamo a quelle scelte illuminate il promettente
Giustamente ricerchiamo aggiornamenti e più valide risposte alla società che cambia qua non possiamo mai ha fatto bene De Mita dirle a ripeterlo
Oscurare il nostro essere popolare
E da un tipicamente cristiano
Io sarei molto cauto
Nell'accettare la ricorrente diagnosi di un distacco tra la DC e la società civile se così fosse mi dite voi come avremmo raggiunte conservato la maggioranza relativa dei voti per quarant'anni e dieci elezioni generali perché
Non è affatto
Non è affatto in contrasto a questo rilievo con l'appoggio a De Mita nella ricerca di strutture più adeguate del partito forse si potrebbe con analogia ricordare
Perché disse Giovanni ventitreesimo aprendo il Concilio altra è la sostanza dell'antica dottrina del deposito un Fini dei ed altra la formulazione del suo rivestimento
Ma non si tratta di dar vita ad una nuova Democrazia Cristiana
Ma di liberare noi individualmente dalla ruggine
Che ricordando un ammonimento di Sturzo e delle persone e non dell'idea che resta evolutiva nella sua continuità
Vi sono stati già in passato sforzi
Importanti
Cito l'apertura agli esterni
E ieri ho sentito con piacere
Quanto ha detto Formigoni di questi esterni
Riflessi esterni
Di questi
S Ernie che
Non sono a cercare di fare
Digerire da Democrazia Cristiana da chi democristiano non è ma di farla comprendere e quando questi esterni
Fra l'altro esprimendo
Quei tanti giovani che nel momento della dura persecuzione e non è preistoria quando si cercava nelle scuole nelle fabbriche di impedire
Impedire
Che si potesse pensare come uno riteneva giusto nella propria coscienza di pensare
Hanno ridato fiducia nell'avvenire e non a caso insieme ad altri giovani ma ci danno l'enorme soddisfazione che ha sempre oltretutto
Una riflesso importante nel mondo di vedere dei consigli universitari una grande prevalenza di coloro che non hanno paura di dichiararsi cattolici e democratici
Il ritardo
Anche lo sforzo
Di De Mita e del partito per integrare l'aggregazione su base territoriale
Con quella legata agli ambienti professionali e di lavoro
è stata una iniziative e idee
Un processo importante di rinnovamento e di continuo aggiornamento del partito e sono processi veramente agli antipodi con nella divisione delle correnti
Il tarlo delle correnti qual è stato è stata la e l'ultimo argomento che tratta tranquillizzo tutti insomma il tarlo delle correnti è stata la spinta
A mettere l'accento su quello che divide
E citati spesso dalla pubblicità concorrenziale e da una interessata propaganda avversaria che ama passeggiare sulle nostre vere o presunte crepe
Le correnti certamente fanno del danno
Perché non accrescono se sono concepiti in questo modo non accrescono i consensi ma crescono i motivi di dubbi e gli argomenti per dir male del partito e della sua unità l'abbiamo visto tra i nostri democristiani all'estero che per fortuna quasi tutti hanno resistito a questa penetrazione
Di correnti quando vi è stato un inizio di presenza delle correnti vi è stato un gran rigetto immediato e questo a un suo grande significato
Lui le correnti non devono esistere
Nei gruppi parlamentari
Quand'ero presidente del gruppo una volta ebbi un rimprovero dal segretario del partito pro tempore
Perché avendo dovuto assegnare un certo numero di relazioni importanti e dare degli incarichi
Per una pura combinazione perché erano giovani che stavano dei a lavorare ad avevano voglia di farlo vi era una forte prevalenza
Di quella che non era in quel momento la maggioranza del partito e a cui De Mita era molto legato idealmente insomma cioè e e io mi rifiutai di accettare
Questa presta così un po'di cicchetto quasi militare
Guai se ne i nostri consigli comunali guai se nelle nostre regioni nelle rappresentanze entrare in questo modo noi veramente ci roviniamo il professore
Posso dire
Con i miei
Con i miei quattro amici posso dire che non abbiamo mai peccato in tal senso
Considerando che gli avversari sono fuori della DC e non dentro ed evitando
Ed evitando ad esempio i convegni più o meno termali ai quali ero rimasto sorpreso in un primo tempo che il nostro segretario assistendoli potesse dar l'impressione di dare una legittimazione va poi in Passion mente adesso ha capito
Che non si trattava
Di una benedizione
E non sarò certo io a dir male di un sacramento ma dell'estrema unzione delle correnti tre
Forse
Forse proprio perché non abbiamo avuto questo incontro al capezzale noi riteniamo di non aver bisogno di cambiamenti
Per continuare ad appoggiare l'azione di De Mita
Il quale sa bene
Il quale sa bene che nel suo faticoso lavoro di recupero democristiano
Ha trovato sempre i noi un appoggio spontaneo permeato di convinzione e di amicizie altolocate oltretutto chi non capisce
Che il successo del segretario politico il successo della Democrazia cristiana e di tutti
Mostra
Dimostra
Dimostra di avere bisogno di un riciclaggio radicale
Per concludere vorrei dire che trentacinque anni or sono alla mia età si passeggia qualche volta nel parco delle Rimembranze quando giugno cinquantuno per la prima volta le correnti avevano fatto capolino nella DC
Preoccupando molto De Gasperi io presentai al Consiglio nazionale e l'ho qui
Un ordine del giorno per richiamare all'osservanza dell'articolo novantuno dello Statuto che vietava il formarsi di gruppi tendenze o frazioni organizzate vinsi la battaglia senza combatterla
Perché tutti i firmarono l'ordine del giorno ci mette il fisico e tra i primi e tra i primi Dossetti settant'anni che pure si radunavano i nomi hanno sempre il loro destino in via della Chiesa Nuova insomma
Detto
Del tetto
Ordine del giorno io mi impegnavo la direzione a far rispettare scrupolosamente tale norma assicurando nel contempo cito testualmente
Ogni possibilità pratica per una sempre più sostanziale affermazione del costume democratico del partito qui mi pare che stia il problema
L'unità della DC prima di essere un fatto strutturale e organizzativo
Un fatto spirituale e morale basato su una ricerca di tutto ciò che può essere utile al partito e alla nazione e sul rispetto di tutti
Guardando alle qualità e non alle Giubbe e alle casacche esso
E quando
Affinché tutte e quando
Vi sono momenti ho finito
Mi sono momenti di verità
Nei quali si sperimenta che così
Nelle tremende settimane della tragedia di Moro
Attorno a Benigno Zaccagnini non ci furono le correnti ma ci fu il partito
E quando
E quando in una lieta domenica dell'estate scorsa De Mita invitò deputati senatori e i grandi elettori democristiani
Una volta constatata la rinuncia del presidente Pertini
A ridare alla Repubblica un presidente democratico cristiano nessuno penso alle correnti e scegliendo Francesco Cossiga provocando no
Provocando
Provocando quella elezione a primo scrutinio
Che allieta o gli italiani impressionò favorevolmente il mondo e per la prima volta si fece uscire a testa alta da democratici cristiani dall'aula di Montecitorio promettente
Questo
Ero stato d'animo obiettivamente unificante con cui son venuto al diciassettesimo congresso
E non ho mai dubitato
Che la democrazia cristiana ne trarrà nuova lena per continuare a dare il suo prezioso servizio alla nostra patria accanto a Ciriaco De Mita
Prego i delegati di prendere posto perché dobbiamo ricevere il saluto di un grande amico della Democrazia cristiana dell'America Latina ammicco Valdes a lui la parola
Comune
Caro amico
Segretario generale De Mita
Caro amico Presidente piccolini
Caro amico presidente Fanfani
Amici
Porto il saluto
Dai democratici cristiani del Cile che lottano per la libertà
Questo
Questo è il quinto congresso nazionale che attendono sempre ho trovato qui motivi di ispirazione di fede Vialli al tie principi da una intelligenza politica che è difficile trovare un altro Paese
Da voi c'è una linea il storica di servizio all'Italia
Che ammiriamo molto che viene da De Gasperi da Moro
Grande amico
La Pira
Tutti quelli che hanno fatto il partito
E che hanno contribuito ad eccessivamente alla grandezza di questa nazione italiana
Veramente voglio dire a voi
Che la Democrazia Cristiana italiana è un grande una mirabile partito politico
Saluto
A tutti gli amici cari
Al presidente Cossiga con tanto rispetto al Presidente Fanfani
Al presidente ministro Andreotti al senatore a Roma ora piccoli al Forlanini
Granelli italiani rognone di Berna Solana Bonalumi
Tutti quelli che sono stati al Cile che o sono stati che noi nei tempi difficile e anche dei tempi Giorgio sui
Ma voglio ringraziare i questa mattina personalmente particolarmente al segretario da metà che ci ha fatto sentire l'amicizia calda è la solita vita vera
Amici
Governi confortante sentisse membro devono esperto una famiglia politica
Quando se ne soffrono alle persecuzioni e più atroce
E si vive nella lotta che qualche volta sembra senza uscita
Perché la DC è una definizione politica
Ma da voi come da noi è un fatto culturale se appartiene alla Lindsay
Si ride se la ride se non respira Esagramma
Sono cui a Roma come un Omo che vede del buio
Colpiti fisica moralmente dal dittatore
Sia mogli Perini endemici
Dal regime
Perché la DC e civile e la forza più forte
Tanti dei nostri sono caduti per sempre
Tanti abbiamo
Coro sotto le carceri le torture le colpe fisiche
Adesso o per essere qui con voi
Siamo accusati di essere traditori al nostro Paese
Ma questi sono i prezzi
Per mantenere viva la fiamma della libertà
E sostenere la dignità della nostra patria
Vi posso assicurare i cari amici
Piera Democrazia Cristiana Cilena e all'avanguardia del tutte da lotte
Per la libertà
Siamo maggioranza
In tutte le inchieste
Al di là del quaranta per cento
Abbiamo la direzione de tutte le grande federazione dei lavoratori de tutte le operazioni di studenti de tutte le associazioni professionisti e dei contadini
De tutte le federazioni del trasporto della maggioranza dalla società simili
Il nostro come il vostro è un partito popolare democratico nazionale di ispirazione cristiana
Per ritrovare la libertà
Costruire la democrazia
Ma nostra responsabilità non era soltanto una lotta contro la dittatura
è un lavoro per
Pare di nuovo il più Stutthof ossia del politico distrutto dalla dittatura
E abbiamo organizzato l'Alianza Democrática poi l'accordo nazionale adesso
L'Assemblée a della civiltà che ha unito finalmente a tutti ci lei di tutti cileni adesso si muove l'insano e voi Beretta ed Empoli vesti prossimi cosa importante nel civile
Noi dobbiamo fare
Una nuova repubblica abbiamo per questo il sostegno del popolo
L'appoggio che noi troviamo dei principi
Cristiani
Abbiamo la capacità tecnica abbiamo da Esther Beer esperienza del passato
E abbiamo soprattutto la sofferenza di tredici anni che sono stati pesanti
E duri
Ma abbiamo bisogno dalla vostra solidarietà
Avevo bisogno de sentirci vicini
A tutti il partito
Perché la Democrazia Cristiana italiana come la mondiale
Ha bisogno di avere una visione delle etica de il problema della libertà nel mondo
Dal problema della giustizia nel mondo ed al problema della pace nel mondo
Cari amici i vostri dibattiti ripetono molto innovazioni temi
Adesso non abbiamo correnti
Non c'è spazio per correnti nel cd abbiamo una sola lotta perché al partito è veramente unito come ha detto Andreotti non soltanto nella forza fisica e soprattutto non lo spirito dalle alta di incipit delle alta al popolo e neve alta per la libertà
Cari amici
Io vi prometto io vi giuro cui a Roma che vinceremo pagherà libertà sembra Rizzi
Ritroveremo per dire di che la democrazia cristiana Cile da a Stato degna dai nostri gommoni ideali
E avremo anche allora il nostro studio che ha buoni la prima volta l'ho visto
Collalto volendo così vogliamo vedere anche il destino del Cile grazie
Avversari obbligatoria
Ringrazio a nome di tutti i delegati e l'amico abbaglio intensa per le sue parole il suo saluto lo ricambiano con il nostro ai io affettuoso augurio per il pieno successo dalla sua battaglia incide
Prego di prendere posto per ascoltare quello che ci dirà in materia molto importante il senatore Carli a lui la parola
Caro Presidente
Cari delegati
Il mio contributo al dibattito di questo congresso
Sarà una testimonianza
L'onorevole Andreotti
Si è accostato al Parco delle Rimembranze
Io vi indugia però più lungamente
Il cinque gennaio mille novecentoquarantasette
La missione presieduta dall'onorevole Alcide De Gasperi raggiunse e Washington pare Oporto nazionale
Facevo parte di quella missione
Assistetti ad alcuni dei colloqui del presidente
Egli riceveva telegrammi da i prefetti delle città italiane che lo informavano della mancanza di farina e del timore di tumulti
Senza assumere atteggiamenti suppliche voli il presidente ottenne che fossero presi provvedimenti
Per assicurare la continuità dei rifornimenti
Ma soprattutto egli volle che in quella circostanza
Si stringesse ho rapporti fra l'Italia e quelle fra le istituzioni internazionali
Che nel corso del tempo
Avrebbero contribuito al processo di ricostruzione nella libertà mi riferisco in special modo
Alla partecipazione dell'Italia al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale
Scusa Canelli marzo scusa che finita in un momento di tempo per richiamare i colleghi chi né e vorrei stare in aula si metta seduto e smetta di passeggiare perché mi pare che l'argomento LA qualità dell'oratore invitino a fare molta attenzione
Grazie nel marzo mille novecentoquarantasette con un provvedimento avente forza di legge
L'Italia accettò gli obblighi nei confronti del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale
Quegli obblighi consistevano in un complesso di regole che sono quelle che disciplinano l'attività di un'economia di mercato aperta al mondo internazionale
Se nel corso del vertice di Tokyo è stato possibile
Raggiungere il risultato della creazione di un gruppo di sette
Al quale l'Italia partecipa ed è stato possibile
Ottenere che l'Italia partecipi in determinate circostanze al Gruppo dei Cinque
Decisione che con ragione è stata accolta con esultanza dall'opinione pubblica
Ciò dipende dalle decisioni che furono assunte in quel lontano mille novecentoquarantasei
Immaginate che cosa sarebbe accaduto
Se non fossero state assunte se l'Italia si fosse chiusa in un isolamento quale quello voluto dalle forze di sinistra che in quel tempo si opponevano a questo indirizzo
Quelle decisioni comportarono la conseguenza
Che l'Italia assunse un complesso di impegni dai quali dipendeva discendeva alla reiezione dell'economia collettivista verso la quale molte forze politiche spingevano
Nel mille novecentocinquantasette
La democrazia cristiana obbedendo alla stessa ispirazione
Spinse verso la partecipazione dell'Italia al mercato comune
Anche in questa circostanza
Forze della sinistra o si opposero o mantenga un atteggiamento di indifferenza
Ma De
Ne derivò
Un complesso di impegno
Ai quali non ci possiamo sottrarre dai quali discende un rafforzamento
Degli impegni in materia Dias creazione all'interno del nostro Paese di un'economia di mercato disciplinata da regole quando si dice economia di mercato non si dice affatto un sistema scevro di regole al contrario l'economia di mercato le presuppone e presuppone regole ferree
Il nostro Paese è un Paese che non ha attuato tutte le disposizioni che discendono dagli obblighi assunti nel confronto del mercato internazionale
Nel mille novecentosettantotto
L'Italia assunto la decisione della partecipazione del Sistema monetario europeo
E questa è stata decisione che si situata lungo la linea che parte dal lontano mille novecentoquarantasei
Questo complesso di impegni sono parti integranti dell'ordinamento istituzionale dello Stato italiano ed vincolano senza possibilità di sottrarmi essi ad accettare comportamenti che sono i comportamenti propri dello stato di diritto
Quando si dice Stato di diritto
Non si intende meno meramente dire Stato di diritto in conflitto in contrasto con lo stato sociale
Al contrario
Lo stato di diritto presuppone lo stato sociale lo stato sociale presuppone lo Stato di diritto entrambi sono il modo attraverso il quale si appresta un ordinamento giuridico
Inteso ad assicurare condizioni di uguaglianza per tutti
Oggi si afferma da più parti che siamo entrati nel periodo della delegificazione
Della deregolamentazione
Della direi violation
Con queste espressioni
Non s'intende affatto il passaggio ad un sistema privo di regole
Si intende che debbono essere abrogate tutte quelle che si sono andate a cui lo pigliando nel corso degli anni e che sono in contrasto con l'esigenza di una società moderna come quella che sia andata articolando nella società italiana
Certo
Nel nostro Paese nel corso di questi anni
L'amministrazione pubblica non è stata adeguata
Probabilmente anche sotto il profilo del numero dei dipendenti alle esigenze di uno Stato moderno
Ed io credo che oggi si offra la grande occasione
Per dar corso ad un processo di riforma della pubblica amministrazione che non è stato attuato nel corso dei decenni e che abbia come obiettivo quello di dotare questo Paese
Di attrezzature amministrative
Che si io non conformi alle esigenze della società qual è il sale
Forse nel corso degli anni Cinquanta
Nel corso degli anni sessanta
Noi che il fumo
In diversi livelli in posizioni di responsabilità
Come Termoli errore di concentrare tutte le energie
Nel promuovere
Il processo
Di produzione di cose
Forse in quegli anni il centro di gravità
Si spostò più verso l'avvenire che verso l'essere
Forse furono commessi
Furono commessi e errori
Che ebbero qualche parte nel provocare le reazione le reazioni sul finire degli anni sessanta e sul principio degli anni settanta
Mi è accaduto di ricordare
Che quando nel mille novecentosessantasette
Fu decisa la costruzione di una fabbrica statale di automobili nel Mezzogiorno d'Italia io espressi un parere negativo non perché credessi allora
Come credo come non credo oggi che lo Stato si è incapace
Di svolgere attività economiche efficiente
Mi sembrava non opportuno
Che lo Stato producesse automobili prima ancora di aver dedicato tutte le risorse disponibili
All'apprestamento delle infrastrutture senza delle quali nessun progresso economico è possibile
Nel corso degli anni Cinquanta
Quando fu impostato il grande programma di costruzione autostradale
La cultura di sinistra del tempo
Considerò che quel programma rappresentava un atto di ubbidienza ai grandi monopoli del Nord
Ma che cosa sarebbe accaduto
Se le distanze fra il Mezzogiorno d'Italia e il resto del Paese non fossero state accorciate
Non è forse è accaduto che lo sviluppo industriale delle regioni meridionali in larga parte si è situato proprio lungo le autostrade
Ricordo questo episodio
Esclusivamente per trarre la conclusione
Che è una politica dell'occupazione che non sia occupazione effimera
Presuppone che l'infrastruttura sociale sia adeguata alle esigenze di province
Nelle quali si attende un progresso si attende l'accelerazione di un processo di sviluppo
Continuo a credere
Che questo sia il momento proprio perché la consente la situazione interna ed internazionale
Caratterizzata dall'attenuazione delle pensioni sotto le quali la nostra economia è stata permanentemente compressa credo che questo sia il momento nel quale si possano di Aron grande process
Di opere pubbliche
Che munisca hanno il Paese delle condizioni necessarie
Perché sia un assunte iniziative che garantiscano la continuità dell'occupazione
Ho accennato agli errori commessi
Nel corso degli anni cinquanta e sessanta e ho creduto di individuarli del peso forse eccessivo dato allo sviluppo dell'attività produttiva e non invece ad uno sviluppo adeguato
Dell'infrastruttura sociale
Ed identifico in questi errori
Il tentativo di correzione violenta compiuto nel corso degli anni settanta che si è espresso
Nella dilatazione della spesa pubblica ad un ritmo grandemente eccedente quello dell'entrata e che si è espresso nella formazione di imponenti disavanzi del settore statale
Condivido l'opinione che è una delle cause del dissesto sia dare il PCI recare nella circostanza
Che è stato promosso un processo di accentramento dell'entrata
E di distribuzione dei mezzi ad opera dello Stato con conseguenza con conseguente deresponsabilizzazione
Degli enti locali
Degli enti ai quali è affidata nelle diverse forme e affidato nelle diverse forme il compito dell'assistenza sanitaria
Debbo però
Constatare
Che l'esigenza di una correzione dei disavanzi della finanza pubblica
Esigenza nella quale concorre l'interesse di un grande numero di italiani
Oggi i titoli del debito pubblico sono diffusi fra milioni di famiglie
E di indagini recenti sembrano indicare che gli interessi riscosse su di essi concorrono alla integrazione di redditi di un grande numero di famiglie comprese le famiglie dei pensionati
Il problema della difesa del debito pubblico è un problema che interessa milioni di italiani
Ma la soluzione di esso non può non essere cercata se non attraverso provvedimenti con i quali si riduca il ritmo di espansione del disavanzo pubblico
Ed in questo senso io credo che l'attuale ministro del Tesoro
Meriti rispetto
Per la fermezza con la quale ha difeso il tentativo di restringere il disavanzo nonostante sia stato attaccato da ogni parte anche dall'interno del proprio partito
Certamente ciò no non ha agevolato il suo compito
Ma occorre riconoscere che l'urgenza del reperimento delle situazioni contraddice delle soluzioni contraddice l'esigenza delle soluzioni per fare
Qualche progresso è stato compiuto il presidente del Senato ha costituito una commissione a a quale ha affidato il compito di avanzare proposte al fine di adeguare le procedure parlamentari alla esigenza di farsi che la legge finanziaria sia una legge nella quale si rispecchi non le esigenze di app soddisfacimento dei bisogni fondamentali ai quali lo Stato dà corpo a vedere ma nello stesso tempo l'esigenza fondamentale di far sì che il disavanzo non di Gori più di di che due terzi del risparmio finanziario degli italiani
Tutte le democrazie parlamentari hanno attuato provvedimenti in questa direzione
Nonostante il nostro Paese sotto molti aspetti abbia conquistato posizioni
Che inducono gli stranieri ad osservarlo con ammirazione
Nonostante che il nostro Paese avrà compiuto progressi
Vi è un campo nel quale pochi o forse nessun progresso è stato compiuto ed è quello della finanza pubblica
Ed io credo che questo sia il momento nel quale il grande passo in avanti debba essere compiuto al fine di farsi che proprio in un momento nel quale le condizioni economiche tendono al miglioramento sia qui quella mutamento istituzionale che garantisca che dal mutamento traggano profitto
Tragga profitto la maggioranza degli italiani
Ciò richiede
Nonostante da più parti si afferma il contrario cioè si affermi il contrario
Che una quota maggiore del risparmio finanziario oggi divorata dal finanziamento disavanzo pubblico sia posto al servizio del finanziamento di attività produttive
Sono in prossimità del limite del tempo assegnatomi e consentitemi una riflessione di ordine generale
Ci si chiede da più parti
Le ho fuori a diffusa forse eccessiva
Dipende dal calo del prezzo del petrolio
Dal calo del cambio del dollaro
Dipende da Presidente del Consiglio dai ministri dai partiti
La mia risposta è sì dipende dall'effetto congiunto di queste circostanze
Ma a mio giudizio dipende soprattutto da un'altra circostanza
Che gli italiani nella loro qualità di lavoratori dipendenti autonomi professionisti imprenditori sono stati e sono nella condizione di trarre profitto da questo mutamento
Richiamandomi alle considerazioni iniziali di questa esposizione ciò è stato possibile perché nel corso dei decenni nonostante qualche discontinuità di comportamento
La democrazia cristiana ha svolto la funzione di assicurare l'avanzamento costante verso quel tipo non dico di economia quel tipo di società della quale l'economia parte
Che garantisce alcune libertà fondamentale
Ed io credo che guardando avanti
Questo sia il momento nel quale la democrazia cristiana
Gli uomini più responsabili di essa devono assumere le grandi decisioni
Di farsi che quel processo che ebbe inizio quarant'anni or sono di costruzione
Dello stato di diritto dello stato sociale dello stretto legame fra l'uno e l'altro quel processo sia portato sia portato finalmente a compimento grazie
Grazie senatore Carmina
La favola Franco Malfatti
Caro Presidente caro segretario
Cariani si
Dobbiamo compiere
Cara segretario dobbiamo compiere uno sforzo per realizzare il massimo della convergenza su di una linea politica chiara
Lasciando alle spalle tutto ciò che di artificioso superato inutile cioè nel nostro dibattito
Base condannato per conseguenza mio giudizio lo sforzo del segretario De Mita in questa direzione
E va colta come valida la sua redazione
Per quanto mi riguarda in questo momento di
Riflessione del nostro partito
Credo che possa e debba essere necessario rimuovere alcune mezze verità o luoghi comuni
Che circolano sulla vicenda politica italiana che anche nella modificarsi mantiene tuttavia degli elementi
Di continuità
Vorrei quindi cominciare da la politica dalla solidarietà nazionale
Che fu concepita e realizzata in circostanze straordinarie
L'emergenza sul piano dell'ordine pubblico delle tensioni sociali
Della crisi economica e fu composta da molti
Elementi uno dei quali fu senza dubbio
E lo voglio sottolineare perché non sempre viene tenuto presente la fermissima volontà di evitare le elezioni anticipate che avrebbero radicalizzato ulteriormente la lotta politica rischiando di cancellare il Partito socialista e le forze intermedie
Che invece come sottolineo Moro nel suo ultimo discorso tutti conveniamo essere vitali nel nostro Paese
In altre parole la politica della sorella nazionale non fu mai concepita da noi nella indifferenza o addirittura nella ostilità
Verso i partiti intermedi laici e verso il partito socialista
E che cosa troviamo alla fine di questa politica
Alcuni ritengono che termini l'impulso propulsivo della politica di solidarietà nazionale a causa della pregiudiziale anticomunista posta dal preambolo al nostro quattordicesimo congresso
Ma questa ricostruzione interessata finisce per non rispettare neppure la cronologia la politica di solidarietà nazionale finisce invece più di un anno prima per esclusiva responsabilità del Partito comunista
Che ne giudicò per se stessi o eccessivo il possibile costo politico ed elettorale
Il Partito Comunista dopo le elezioni che seguirono in conseguenza di quella sua decisione e ti infatti perse sia Rocco nella sua orgogliosa diversità ed in aspri lo scontro con la Democrazia Cristiana arrivando ad identificare il nostro partito con la questione morale
L'attuale strategia dell'alternativa democratica dei comunisti a questa origine
La presa d'atto della svolta comunista ricorderete tutti lo slogan
Pretestuoso o al governo Olla opposizione che fu il primo passo per approdare poi appunto alla politica di Alternativa democratica e il no della partecipazione dei comunisti al governo che ci ha visto sempre concordi in questi anni secondo le varie posizioni nell'articolato democratica il partito che abbiamo sempre concordi su questo specifico punto
Non significava affatto che si volessero inseguire non ci sta quali disegni di restaurazione
Forlani nel suo intervento a quel congresso disse con chiarezza che nessuno di noi pensa che si possano più facilmente risolvere i problemi della democrazia in Italia tornando indietro attraverso la esasperazione dello scontro politico
E proseguì affermando con notevole coraggio che dire mai i comunisti al governo è sbagliato irragionevole lesivo rispetto ad una strategia complessiva della democrazia cristiana
Ma aggiunse anche e sarebbe difficile dargli torto che sarebbe stato altrettanto irrazionale ed autolesionistico escludere le alternative
Non far nulla disse perché le alternative nascano e peggio ancora lasciarle morire quando veste vengono alla luce
Così il problema della partecipazione del Partito comunista al governo veniva ricondotto come oggi si dice ad una dimensione laica e cioè nell'ambito di un giudizio di opportunità politica
La ripresa della collaborazione con il Partito socialista e con i partiti dai suoi a sua volta ha significato
E tuttora continua a significare lavorare per superare quella crisi dei rapporti tra noi socialisti e di partiti laici che nel suo momento più acuto aveva fatto prevalere in questi partiti in modo pericoloso come disse Moro la ragione della indifferenza del non impegno sulle ragioni della solidarietà che sono parole testuali erano invece felicemente prevarrà prevalse del giro di tanti anni
Significava in sintesi lavorare per realizzare in un quadro politico nuovo un'alleanza di progresso ed anche perché non dirlo per evitare il nostro pericoloso isolamento certo si aprivano si sono aperti anni difficili
In cui doveva risultare risultato che il dialogo tra questi partiti poteva inquinare anzi con la ipotesi del nostro fatale tramonto
Certo in conseguenza di questa ipotesi poteva affermarsi il desiderio della divisione delle spoglie della Democrazia Cristiana
Ne dobbiamo tacere la nostra ferma opposizione nei confronti di chi volesse considerare l'attuale collaborazione come un passaggio verso l'alternativa di sinistra
E questo non certo per la volontà di eternit Zare attuale formula di governo ma solo per la constatazione evidente chi è insensato ritenere che una politica possa concludersi con il suo contrario e da vere egualmente il successo
Quanto vado descrivendo tuttavia sarebbe la caricatura della politica di solidarietà democratica
Nell'attuale collaborazione tra noi socialisti e gli altri partiti di democrazia laica a fatalmente in piombo nelle ali
E d'altra parte sarebbe irragionevole sottovalutare l'importanza di rafforzare questa collaborazione tra le forze della tradizione riformista del nostro Paese
Quando è urgente cogliere fino in fondo de opportunità di una situazione economica migliorata sul piano interno ed internazionale dopo oltre dieci anni di guai certo Amico Andreatta senza un ottimismo irresponsabile ma certo valutando in pieno opportunità che oggi cominciano a manifestarsi e che ieri non c'erano
Come è un fatto comune tra noi e tra i cinque partiti laici la volontà di questa di condurre questa politica in modo aperto all'insegna del confronto anche con i comunisti
Con due solo otto sole precisazioni a questo riguardo il Partito Comunista all'opposizione non è sinonimo della classe operaia all'opposizione
Gli stessi risultati sul referendum della scala mobile per ultimo lo stanno a dimostrare quindi non sono consentiti su questa materia nei qui voi sì nei complessi di inferiorità
Così come è un errore ritenere che senza il Partito comunista italiano non si governa
Si può governare certamente insieme al Partito Comunista per libera scelta politica ma non si deve essere costretti comunque all'intesa con questo partito perché altrimenti si finirebbe per vivere in una situazione di permanente stato di necessità assembleare al limite del ricatto
Ed è certo auspicabile che si trovino punti di convergenza e di intesa con l'opposizione ma non al punto di dovere accettare qualsiasi pasticcio o alternativamente di doversi votare all'immobilismo o alla ambiguità
Con queste nuove strane regole dell'unanimismo noi non avremmo potuto aderire al Patto Atlantico nel promuovere dal primo momento la unificazione dell'Europa
Vogliamo lavorare inoltre per ostacolare una prospettiva inquietante di involuzione della lotta politica italiana e mi riferisco al problema dell'alternativa
La vicenda italiana dall'Unità ad oggi è percorsa da un elemento comune
Sia ai tempi dell'Italia dell'uninominale e dei notabili
Sia in quella in quelli della proporzionale dei partiti
Nella nostra democrazia ha finito per prevalere la logica della coalizione e quindi per non radicarsi naja logica dell'alternativa che invece propria dell'esperienza storica politica di altri paesi
Non sollevo questo problema per riaprire vecchie polemiche
In casa nostra ma perché il massimo partito di opposizione esprime oggi la sua strategia con la parola d'ordine dell'alternativa democratica
E lo stesso Partito Socialista Italiano ad un certo punto della sua vicenda interna ha lasciato aperta la porta per l'avvenire all'alternativa di sinistra
Anche se ha subordinato questa ipotesi al realizzarsi di un diverso rapporto di forze elettorali e politiche all'interno della sinistra
Non condivido queste prospettive che anzi considero rischiose per lo sviluppo democratico del Paese
Chi punta al semplicismo dello schema bipolare dell'alternativa punta infatti ad una situazione in cui il partito comunista per ridimensionato che possa risultare sul piano elettorale finirebbe per essere pur sempre in una posizione decisiva
E in cui la democrazia cristiana dovrebbe necessariamente essere spostata a destra regalando con ciò paradossalmente alla destra una forzati essa non ha mai conosciuto
Il paradosso ulteriore poi è che simili prospettive verrebbero solo a dividere il fronte delle forze storiche del riformismo Italia
è piuttosto quello di accrescere la cui visione per rimettere sui binari il riformismo
Ciò richiede di compiere due operazioni
In primo luogo è necessario battere le seduzioni neo conservatrici che vorrei definire la grande illusione dei nostri tempi
Una illusione grande ed importante se addirittura ha determinato l'equilibrio politico l'asse politico di alcuni Paesi fondamentali dell'Occidente penso agli Stati Uniti stessi penso alla Gran Bretagna penso
Recentemente più recentemente alla Francia
E poi nello stesso momento per riprendere la strada del riformismo è necessario liberarci dal riferirmi dal riformismo falso che si è accumulato in tutti questi anni
Certo la politica riformista entrata in crisi anche in conseguenza della crisi economica mondiale che arrestando lo sviluppo accendendo la inflazione allargando a dismisura l'aria della disoccupazione
Ha messo in discussione le basi finanziarie dello stato sociale e alcuni modi tradizionali di intervento dello Stato nell'economia questo è certamente vero
Ma è giunto il momento di riconoscere che da noi le cose si sono complicate nel corso degli anni settanta e cioè nel periodo nel massimo spostamento a sinistra del nostro Paese
Fare un processo in blocco a quel periodo è certamente sbagliato
Ma tuttavia è un fatto che la nostra tradizione migliore riformisti GA
Che portò l'Italia la soglia della piena occupazione si sviluppo avendo sempre la preoccupazione di assicurare l'equilibrio tra l'accumulazione per lo sviluppo e la redistribuzione del reddito
Questa classica lezione basti pensare ah Vannoni negli anni più recenti ai quali mi sto riferendo non fu invece rispettata sicché risultarono privilegiati gli interessi protetti spesse volte troppe volte a scapito di disoccupati
E c'è da aggiungere che si fecero anche molte leggi che oggi lo stesso Partito Comunista riconosce come non gestibili leggete quanto a questo riguardo scrive sull'esperienza della solidarietà nazionale nel suo libro di ricordi senatori Chiaromonte
Sul piano istituzionale sempre in quel periodo e senta evidentemente volere buttare via con l'acqua sporca il bambino senza con questo voler dire che tutto fu sbagliato tuttavia è anche da riconoscere credo oggi a consuntivo che sul piano istituzionale invece che adattare alla nuova e più complessa realtà la macchina dello Stato assicurando ad un tempo efficacia e rapidità controllo e partecipazione
Vi è chi ha puntato sull'esecutivo più debole possibile
Contrapponendo con un procedimento che è del tutto artificioso in una democrazia parlamentare al Governo la centralità del parlamento
E pertanto e portando poi in concreto questa falsa centralità a scomporsi nella pratica nefasta dell'assemblearismo
In un forte appesantimento burocratico e garantista non solamente sul piano nazionale ma anche sul piano regionale e anche arrivando ad attenuare sensibilmente la trasparenza del procedimento legislativo un male oscuro che a mio giudizio prosegue e forse si aggrava nella organizzazione dei lavori parlamentari del nostro Paese
Se però il compito del nuovo riformismo deve essere di rimettere le riforme sulle gambe questo non significa affatto che allora si dei Benna curare l'età della Controriforma
Sono profondamente convinto che convinto infatti che non è volgendo le spalle alla nostra tradizione riformista Ica che si può risanare sul serio come è urgente la finanza pubblica nel riformare con serietà come è necessario lo stato sociale
Non vi è solo la risposta moderna che superi le distinzioni fra destra e sinistra vi può essere la risposta moderna di destra vi può essere la risposta moderna avanzata e di progresso
E per quanto mi riguarda sono molto perplesso
Che la politica delle fasce di reddito in materia di prestazioni sociali che anche ieri è stata sostenuta dall'amico Coria sia gestibile che risulti equa e in sintonia con un sistema fiscale moderno costruito sulla progressività
Sono convinto che si debba spendere meglio eliminando i tanti troppi sprechi della spesa pubblica
Ma che sia illusorio o almeno imprudente affidarci alla facilità di spendere meno nel campo della spesa sociale e degli investimenti
Penso che sia urgente costruire una risposta ricorre mistica ai problemi che la nostra società
Sapendo come ci dice Goria che anche se presto cresceremo nei prossimi cinque anni ad un ritmo del tre quattro per cento del reddito all'anno questo non sarà tuttavia sufficiente per ridurre gli attuali livelli di disoccupazione
E da ciò nasce quindi l'urgenza di un progetto organico che apra con realismo e quindi nel rispetto dei vincoli economici e finanziari maggiori prospettive di lavoro Progetto che a tutt'oggi non c'è ritengo che dobbiamo apprestare per tempo tutti gli strumenti per rendere vivibile una sul situazione in cui il numero degli anziani e degli anziani soli crescerà
In cui sarà ingente il numero delle persone che si avvia verso la mezza età senza avere mai lavorato
In cui aumenterà il numero di coloro che termineranno la loro esistenza terrena nelle strutture sanitarie e non in casa propria
E aggiungo il più delle volte ovviamente delle strutture sanitarie pubbliche in cui si diffonderanno sfortunatamente tante forme di emarginazione in cui sarà necessaria una accresciuta attenzione e nuove forme di intervento per la famiglia
Reputo che il risanamento delle aree urbane degradate specie nel Mezzogiorno così come la prosecuzione di un indirizzo di riequilibrio territoriale di settore mantengono un grado di assoluta priorità
E penso che nessuno possa immaginare che si possa destinare nella modernizzazione del Paese dalle grandi reti infrastrutturali e dei servizi alla ricerca scientifica
Voglio dire avviandomi alla conclusione con questi semplici accenni che la risposta neo conservatrice resta muta rispetto ai problemi più esplosivi dei prossimi venti anni
E che è necessario che il riformismo quello vero recuperi anche nel nostro partito il tempo perduto
Se noi dovessimo acquisire panni non nostri od anche solo se mi offrisse IMO la impressione commetteremmo con ciò due errori
Non saremo capaci di risolvere i problemi reali che ci attendono
E nello stesso tempo favoriremo proprio la radicalizzazione della lotta politica con il rischio di indebolire il centro nella contrapposizione della destra e della sinistra della conservazione con il progresso ma la credibilità della Democrazia Cristiana come forza di centro che guarda a sinistra
Come Partito popolare che rifiuta di incarnare il ruolo di polo conservatore richiede insieme all'accresciuta capacità di iniziativa un'accresciuta presenza nella realtà sociale del Paese
Sono convinto che vi sono seri problemi aperti in casa nostra e consistono soprattutto nell'appannamento della nostra credibilità l'esigenza di rinnovamento nasce in primo luogo qui
Non tanto sua e perché non ci siamo adeguati dei metodi organizzativi e di presenza politica alla società che cambia
Ma perché troppo spesso siamo cambiati noi in peggio con un sistema non sempre felice di selezione di cooptazione della classe dirigente
Con un rilasciamento talvolta dei nostri modi di presenza nella vita amministrativa e politica del Paese con una deroga diffusa alle regole statutarie fino ad arrivare in specifiche i notissimi situazioni alle degenerazioni del tesseramento inquinato
La condizione del rinnovamento
E dunque la rigenerazione del partito
Io sarò con tutti coloro che daranno il massimo di importanza e di priorità al ripristino completo delle elementari regole di vita democratica al nostro interno ovunque se non risultino rispettato
Con chi ritiene cioè che il rinnovamento non è possibile se non è preceduto da questo ripristino da questa rigenerazione
Non reputo decisivo sapere se tutti coloro che sono interessati a ripristinare le regole al nostro interno sono nelle liste unitarie regionali oppure no
Ciò che conta sarà mettere insieme chi lo vuole fare e chi lo vuole fare sul serio
Grazie
La parola all'onorevole Mannino
Signor Presidente io prendo la parola e non me ne abbia soltanto per esprimere la mia protesta
Considero una scortesia che personalmente potrei sopportare
Il fatto che il presidente Fanfani mi abbia voluto relegare in questo orario
Io sono sicuro di non avere molte cose importanti da dire in questo dibattito non ho la presunzione dei baroni e meno che mai quella dei principi so soltanto che dovevo portare qui la voce
E la opinione della Democrazia Cristiana siciliana può darsi che a taluni amici della bici questo non interessa ciò mi induce a ritirarmi e a non continuare il mio intervento
La parola all'onorevole Siccardi
Cari amici
Non ce n'è bisogno temi Franco
Succede nei congressi
Di poter parlare e a me è capitato a delle Aule piene e succede invece di capitare in un momento
In cui giustamente gli amici delegati vanno a riposarsi un po'
Ma d'altra parte il compito che noi qui abbiamo è quello di portare un contributo e in ogni momento questo contributo resta agli atti e quindi può essere significativo essenziale
Io volevo contribuire alla relativa indennità per un aspetto che riguarda la politica della difesa dal momento che sono nel partito la persona a cui è stato demandato da qualche anno il compito di rappresentarlo presso l'amministrazione della Difesa
Ho notato nella relazione indennità un giusto valido
Giudizio
Sulla essenzialità nella nostra politica estera del Patto Atlantico
Il Patto atlantico è e resta nostro punto fondamentale è un contributo della democrazia cristiana la politica estera italiana io ricordo ancora quando essendo noi giovani
De Gasperi rileggendo una nostra rivista giovanile ci disse di fronte a qualche nostra intemperanza
è finita per l'Italia all'epoca dei giri di valzer dobbiamo avere una politica estera che si afferma salde dignitosa
Ciò nonostante
Dobbiamo dire che c'è un cambiamento
E montati sono mutate alcune condizioni essenziali nello scenario del Patto Atlantico
è mutata la natura e la credibilità della deterrenza atomica e mutata la natura della minaccia è mutata l'importanza del nostro paese per il contributo che ha dato che dà e per la sua posizione strategica
Il compito storico secondario per la verità rispetto alla difesa all'Europa di difendere la soglia di Gorizia
è un compito che resta importante
Di fronte alla minaccia di un attacco che viene da Est ma oggi quel compito appare inserito in un conto
Sto di una minaccia che non è così incombente come lo era trent'anni fa e che data la non credibilità ad una deterrenza atomica non la claque non credibilità di un attacco generalizzato dell'Est verso l'Occidente a pare oggi alquanto improbabile appare invece più probabile la minaccia di una guerra indiretta e noi gli abbiamo subito il nostro Paese ha subito l'esperienza di una guerra indire
Ha subì ito all'esperienza del terrorismo una Guarente retta che può essere condotta da terroristi isolati da iniziative di Stati che alimentano il terrorismo datti di pirateria
E questo soprattutto nelle zone dove si è creata un'attenzione e una Flint una frizione nelle zone una delle quali oggi si chiama il Mediterraneo dove noi viviamo
E dove noi siamo presenti questo comporta nuovi compiti per il nostro Paese li voglio subito enumerare prima si apre uno spazio nuovo per una iniziativa di disarmo ossia nucleare che è il più urgente moralmente e politicamente
Sia per un'iniziativa di disarmo convenzionale e questa è una cosa di così alta importanza
E così valida nel consesso internazionale ha delle conseguenze così rilevanti che io credo che la democrazia cristiana debba studiare e fare propria i seriamente proporre attraverso i suoi uomini una iniziativa di disarmo nucleare naturalmente controllata naturalmente bilaterale
Ma che sia giunto il momento di fronte alle nuove proposte di Corbaccio offre di fronte alla non credibilità della deterrenza atomica in Europa quello di prendere questa iniziativa
Secondo contro
Un ripensamento della funzione politica e strategica del nostro Paese
Della sua funzione di membro dell'Alleanza atlantica che vive nel Mediterraneo
Questa nuova funzione anche il compito di aggiornare modificare alcuni schemi della NATO che risalgono agli anni Sessanta ma nato a degli schemi anche culturali che sono essenzialmente Nord atlantici
Nei quali veniva affidata all'Italia Paese non del tutto affidabile negli anni Quaranta e Cinquanta dobbiamo ricordarlo un compito secondario l'Italia in questi anni in c'è stato un elemento determinante del Patto Atlantico la sua scelta per esempio per i missili medi i missili di teatro è stata una scelta che ha fatto sopravvivere l'alleanza tra e cresciuta d'importanza ma soprattutto è cresciuta la sua funzione non tanto il riferimento alla soglia di Gorizia e quindi a un attacco massiccio che venga da Este che abbia superato la lingua slavi ma è importante la sua funzione sia politica nel Mediterraneo per il rapporto che ha con i Paesi arabi e con tutti i Paesi del Mediterraneo ossia
La sua importanza strategica perché è un ponte dell'Europa verso l'Africa e l'abbiamo notato in questi giorni quindi questo nuovo compito
Mi hanno si deve tradurre in iniziative vale a dire in cambiamenti delle procedure della mentalità della NATO in un nuovo atteggiamento nei confronti della strategia
Da operare
Di fronte al terrorismo forse se avessimo avuto questa funzione se avessimo svolto questo compito sapessimo preparato la NATO ai questi nuovi compiti non ci sarebbero sta
Altri quegli equivoci e quegli incidenti che si sono verificati in occasione del bombardamento americano delle basiliche terzo punto una legge promozionale
Come quella che è servita negli anni Settanta l'ammodernamento delle forze armate italiane oggi necessaria
Io credo che bisognerà spendere circa cinque mila miliardi nello spazio di alcuni anni forse di tre anni
Per dotare le forze armate di strumenti adeguati alla nuova minaccia per garantire il fronte subito strumenti per vedere di individuare l'eventuale attacco a sud pensa alla nostra reiterata ora la necessità di alcuni aerei radar per e spingerlo penso al numero dei nostri intercettori che in questo momento stazionano sul canale di Sicilia che sono certamente insufficienti o per lo meno che hanno dei turni che potrebbero portare a dei gravi a delle gravi défaillance nato i più agili e la capacità di mobilità per alcuni reparti tutto il nostro schieramento nelle Nordeste italiano non ha quella capacità di mobilità essendo uno schieramento difensivo che invece dovrebbe avere se l'attacco ci venisse portato in altre parti delle nostre coste
Questo significa anche
Un potenziamento tecnologico perché l'indipendenza nazionale è strettamente proporzionale al nostra capacità tecnologiche industriale per fortuna l'Italia oggi Unindustria capace di mantenere anche da s'
Sola la possibilità di difesa e di sicurezza del nostro Paese e lasciatemi qui esprimere l'apprezzamento e la stima assieme al vostro saluto per le forze armate per i giovani soprattutto i ragazzi di leva impegnati nel compito di vigilanza nel Canale di Sicilia che oggi sono un esempio di dovere compiuto con serena coscienza e con tranquilla forza grazie grazie
Iscritto a parlare Bernini è presente
Era iscritto a parlare consegna all'intervento alla presidenza lo ringrazia per questo all'amico onorevole Carlos la parola ora ad Andrea
Caro Presidente Triglia
Cari amici
Anche a me era venuta la tentazione di rinunciare all'intervento e di consegnarlo alla Presidenza
Ma anche la logica organizzativa del congresso che consente di fare arrivare all'esterno la propria voce solo se effettivamente l'intervento viene pronunciato
In aula mi ha indotto a utilizzare magari in maniera ridotta il tempo a mia disposizione
Per sviluppare insieme una riflessione che tra l'altro aggiunge anche se in questo orario scopo nudo in compagnia di un collega più illustre come Malfatti
Di un altro amico l'onorevole ci cardini fa per cui non mi considero in qualche modo un discrimine nato
Ma solo uno che per
Occasionali motivi organizzativi si trova a parlare in una ora diversa da quella che in qualche modo era programmati
Io voglio dire poche cose ed esattamente queste
Che noi siamo oggi in al termine ormai nell'ultima giornata dei lavori di un congresso che continua a dibattere a discutere
Su quello che si è subito manifestato come il suo tema centrale
E cioè il tentativo di pervenire a una ricomposizione Interna dopo anni di continue scomposizioni e di riaggregazioni soltanto occasionali anche se politicamente motivati
Da tempo questa esigenza si è avvertita all'interno del partito soprattutto da parte di chi ha sempre ritenuto inutile insufficiente adagiarsi sulle certezze degli equilibri esistenti
Anziché osare il nuovo e sfidarlo in quello che di positivo poteva dare alla vita del partito e questo condono convincimento che sia largamente diffuso nella democrazia cristiana reclamava in maniera decisa una iniziativa che ci facesse pervenire ad un assetto diverso nella organizzazione e nei comportamenti tanto da porci nella condizione di essere più in grado di competere con le altre forze politiche che sono apparse talvolta anche per la loro minore consistenza elettorale più flessibili più mobili maggiormente in grado di raccogliere la sfida dei tempi nuovi
Su questi temi
Ci confrontammo già all'assemblea nazionale del mille novecentottantuno io ebbi l'onore di far parte del comitato ordinatore allora riflettendo non solo sulla ridefinizione dell'identità storiche di ideale del partito ma prefigurando in qual che modo la costruzione di un modello di partito che se fosse stato opportunamente portato a termine probabilmente oggi ci avrebbe consegnato una diversa realtà una diversa conditio e di salute del partito al centro in periferia non siamo riusciti ad utilizzare tutte ed integralmente le spinte positive dell'Assemblea nazionale per esempio non riuscimmo a risolvere il nodo del tesseramento
E oggi di tanto in tanto stancamente finiamo con il riparlarne per eliminarne le degenerazioni ma cari amici sarebbe come voler s'Venier e un incendio provocato da un'esplosione atomica con deliberanti noi nei confronti del tesseramento molto spesso ci comportiamo in questa maniera
Abbiamo tutti provato disagio per il permanere della logica dei gruppi organizzati ridotti sempre più sostanziale ente a pacchetti azionari da spendere nelle trattative congressuali o per assicurarsi quote di potere interno
Zaccagnino ieri ha ben detto che le idee non richiedono premio ricompense ma quante volte troppe volte è accaduto che ci riprese ci si predisponesse di più alla considerazione della forza interna chiede l'ascolto della proposta e della valutazione delle capacità quante volte si è avuta la sensazione diciamo la verità al centro e in periferia che la possibilità di avere voce di partecipare alla vita vera del partito fosse riservata a chi aveva o era in una grande corrente o almeno avesse indovinato per tempo la giusta combinazione congressuale vincente e tutto questo lo dico a galloni che bisogna smantellare e la logica della mera contro la l'azione del potere interno la regola delle garanzie per il dopo come condizione degli atteggiamenti del prima che deve essere definitivamente bandito nessuno credo vuol buttar via insieme con l'acqua sporca anche il bambino
Ma dobbiamo stare attenti ormai a non trovarci di fronte ad un'acqua così sporca e contaminata che restano poche possibilità di salvare la vita anche al bambino se le correnti nazionali fossero ancora quel che erano ho dovevano essere strumenti per garantire e sviluppare la dialettica interna per raccordare meglio il potere alla società allora non avrebbe senso smantellarla ma guardiamoci in faccia amici chi può dire che ormai sono questi sto e non soltanto una sorta di rete di protezione interna una specie di Stato assistenziale interno alla bici burocratizzato dalla volta autoritario che fonda la sua legittimità e la sua capacità di vita
Io sulla protezione dei difetti che sulla esaltazione delle buone qualità e dei parenti e così è sia per le cosiddette correnti di pensiero
Che per quelle personali una distinzione fittizia caduta da tempo che in maniera falsa viene riproposta in questo nostro dibattito allora noi avremmo voluto sperimentare abbiamo voluto quelli che Dinoi hanno manifestato questa disponibilità un nuovo modo di determinare aggregazioni all'interno
Nel corso del nostro dibattito sono emerse anche gelosi e di identità correntizie ridotti ormai a simulacri che trovano più che nel passato che nel futuro le ragioni del loro permanere
Di fronte alla necessità di inventare modi nuovi per assicurare i raccordi essenziali alla vita e alla natura del nostro partito non vedo ragione di esitare bisogna riportare al centro della nostra azione i nostri iscritti e al centro della nostra attenzione l'elettorato sono state sperimentate su questa strada le cosiddette aggregazioni regionali è un dato nuovo perché disperdere lo perché non partire di qui certo tenendo conto che anche esse sono nate come momento di confluenza di correnti e di gruppi e forse non per impulso esclusivo della periferia ma anche terrà principi messaggi di ricomposizione avviati al centro ma è certo
C'è anche esistono ormai è vanno valorizzate come un dato positivo da sfruttare per lo spirito innovativo per la spinta innovativa che possono determinare certo qua e là nascono perplessità c'è chi teme ad esempio io che accada nel partito quello che accadde nella storia della feudalità una volta entrata in crisi la nobiltà di sangue amico Colombo quella vera spadroneggiano dappertutto signorotti lo Cali che non avevano in realtà titolo né di sangue né di altra natura se non quelli di essere fedeli al sovrano iniziò così la storia degli abusi e delle perversioni feudali
Ma non è questo ma non è questo che noi vogliamo e questo quello che intendiamo smantellare come ricordava ieri sera anche l'amico Mattarella
E a Martinazzoli che ieri ci diceva che nessuno di noi è il nuovo da contrapporre al vecchio che sarebbero gli altri meno male che giunge anche da lei questa sorta di invito io dico che ha ragione il vecchio e il nuovo ho coesistono in ciascuno di noi anche perché in ciascuno di noi prodotto storico in qualche modo del vecchio anche se tende al nuovo ma è anche vero che se ha una proposta nuova si contrappone solo il diniego il rifiuto senza farsi carico di elaborarle una diversa e alternativa allora viene il sospetto che abbia star preoccupazione non è una determinata soluzione nuova ma il nuovo in sé certo più rischioso del vecchio e quindi necessario ora muoverci nell'ultima fase del Congresso per portare a termine questa girata di pagine a questa capitolo nuovo che noi intendiamo scrivere perché l'elettorato possa percepire i segnali di novità interna emersi all'interno della Democrazia cristiana abbiamo avuto da un'inchiesta Doxa Corriere della Sera l'illuminazione che l'opinione pubblica è più attenta un modo a nostro di ricomporre la vita interna di partito di quanto non lo era prima ed è più attenta a queste cose che non magari ai soliti temi della politica dei contenuti della politica degli schieramenti quindi avverrà oggi dato l'adesione alla relazione del segretario significa poter guardare solo se la Cida in maniera globale cioè se di questa relazione da questa relazione non si espunge come un far do incidentale l'ultima parte che si ride che si riferisce all'articolazione alla organizzazione del partito che è condizione per che il progetto politico e la proposta programmatica della Democrazia Cristiana possa trovare in qualche modo una realizzazione nella società
Io l'ultima cosa sulla quale volevo riflettere queste mi è capitato in questi anni di tenere la responsabilità della formazione del partito ho avuto la possibilità di girare l'Italia di parlare contanti i giovani e se oggi forse è vero che è un segnale nuovo Cida non dicendo di parlare a nome di qualcuno io credo di poter fare uno strappo in questo caso dicendo vi a nome di tutti questi giovani oltre undici mila che hanno partecipato ai nostri corsi che se non si rimette in moto e in periferia e al centro l'Elite e noi non possiamo trova e se noi non troviamo un modo nuovo di selezione di qua della classe dirigente corriamo il rischio di un lavoro
Parzialmente inutile perché il criterio prevalente continuerà ad essere quello della fedeltà e non quello della qualità il mondo giovanile a esigenza di un fare politica che parta dal basso che coinvolga attese e bisogni dell'AGEA The comune con radici nel vissuto occorre la consapevolezza che sono i frammenti di storia di ciascun uomo a salvare la grande storia umana non una rifondazione dai vertici della politica nazionale operata dall'alto e quello che ci vuole per la Democrazia Cristiana ma una capacità di sviluppare un'iniziativa a partire dai piccoli progetti locali del territorio a partire dal piccolo vissuto del quartiere della città della regione sempre più decisivo per quel che riguarda i grandi temi della politica mondiale perché temi come l'ecologia la qualità della vita il territorio sono competenze delle amministrazioni locali e quello il motivo per il quale abbiamo dato grande rilievo a un'azione di formazione per gli amministratori locali l'azione di promozione l'impegno sul territorio la presenza d'opinione l'impegno negli organi collegiali della scuola la presenza nelle università nelle strutture del decentramento a me sono già micro realizzazioni politiche fortemente formative di tirocinio in grado di far rinascere dal basso dal grande politica composta di motivazioni di etica e di esperienza quella grande politica che noi speriamo di poter continuare a fare nella democrazia cristiana facendo partire da questo congresso un vero progetto politico di rinnovamento ma nel quale il rinnovamento non sia l'operato come uno slogan ma diventi la maniera naturale non la logica dell'emergenza della Democrazia Cristiana con la quale la Democrazia Cristiana vive il suo tempo vive il confronto con la realtà vive la sfida degli altri partiti è capace di resistere alla competizione e di disegnare una nuova pagina importante della storia del nostro Paese
Grazie grazie doveva alla favola condominio
E in sala bond
Nell'ordine consegnato alla Presidenza tris comunque grazie facciamo
Figura ora il nome di barba
è presente in aula
Norme per
Così
Perché si
Allora sospendiamo per trenta minuti
I lavori del nostro congresso che verranno quindi ripresi alle quindici e dieci
Dopo questo breve ripresa alla parola per l'intervento l'onorevole Barbaro
Caro Presidente e cari amici del congresso
Questa nostra Assemblea asciutto soprattutto negli ultimi giorni
Toni di particolare elevazione spaziando su una serie di argomentazioni che avevano costituito il tessuto connettivo della relazione del segretario politico l'onorevole De Mita nella quale dichiaro anch'io di riconoscerli
Una relazione finalizzata a ricostruire un reale unità programmatica della Democrazia Cristiana
Facendo in modo calandoci tutti nel vivo dei problemi nazionali regionali e locali
Si dia una mano al processo di sviluppo della democrazia cristiana
Come è stato ben detto a cui il recupero di validità del partito su posizioni moderne sul luogo
Per proseguire quell'opera di rinnovamento che deve essere però positivamente portata avanti
Io penso che ricerche costante preoccupazione debba essere soprattutto quella di sforzarci di comprendere i profondi cambiamenti intervenuti nella società e di confrontarsi con essi
Si impone una nuova cultura della trasformazione per capire fronteggiare la segmentazione e frammentazione socia la domanda di unità e di direzione di marcia il senso del futuro
Occorre un rinnovato senso della storia di continuità tra presente e futuro e quindi l'unica risposta alla domanda politica più o meno consapevole di radicalmente di unificazione
Trattasi nel nostro caso come è stato anche autorevolmente ricordando dall'onorevole Piccoli dall'onorevole Gava una cultura antica rivisitata rinnovata aggiornata diffuso ed è la disseminazione di nuove idee rinnova le antiche aspirazioni alla libertà e alla giustizia
Si riapre allora qui in questa prospettiva uno spazio per la politica
Questa società che cambia rivendica momenti di autonomia
Quindi mette in crisi i vecchi schemi eventi comportamenti politici avanza anche del profondo una nuova domanda di politica richiede pur sempre un momento di unificazione di coordinamento
Dobbiamo predisporre un disegno politico lungimirante che Lombardia non solo conquista momentanea del potere ma si preoccupi piuttosto di raggiungere gli obiettivi di crescita economica e di elevazione sociale
Adeguati al buoni livelli culturali ai nuovi bisogni
La nostra cultura la nostra esperienza sono finalizzate all'elevazione del luogo e arrendere all'uomo centrale rispetto ad ogni evoluzione dobbiamo quindi far maturare nelle posizioni politica del partito la capacità di pensare in modo nuovo la nostra struttura economica e il nostro sistema di impresa a nostro struttura sociale la qualità della nostra convivenza collettiva nel senso stesso delle istituzioni in cui viviamo a nostro la vita civile
Un elemento su tutti deve rompere a mio avviso tra l'altro quella tradizione ormai in avanzato stato di obsolescenza
Di una manifestazione che stava e sta ancora subendo il gol votate in di un cerimoniale senza nessun costrutto
Occorre cioè un vi versa Moro di affrontare la questione meridionale il degrado delle città del Mezzogiorno e dei grandi agglomerati urbani
Certo se no però preoccupante della disoccupazione
Costituisce uno dei fulmini essenziali su cui dare l'attacco per la risoluzione del problema meridionale ma certamente anche alla luce della nuova legge
Le modalità d'intervento vanno bonificate si tratta in sostanza di costruire un sistema efficiente ridistribuzione delle varie funzioni residenziali produttive direzionali e terziarie essenziali e di tempo libero
E delle reti e dei servizi per il loro reciproco collegamenti
Deve uscire
Da questo congresso deve uscire dallo sforzo unitario della Democrazia Cristiana degli anni immediatamente avvenire è un grande progetto adeguato alle aspirazioni e alle istanze dell'uomo della Società degli anni due mila
A mio avviso Richard a ripetere lo sforzo e fu compiuto con grande benemerenza nel ricordo di uomini altissimi dalla Democrazia cristiana
Nel mille novecentoquarantacinque nel riproporre un Progetto pre contenta accogliendo nella progressiva riduzione
Sull'area o della Moggi veneta socio economica e non permetta più ai partiti ai sindacati di rappresentare meri interessi esclusivi di categorie più facilmente organizzava i portare avanti il discorso del solidarismo il discorso essenziale ed urgente della posizione della Democrazia Cristiana
In questa prospettiva il sunto dev'essere elemento centrale dell'iniziativa politica
Per questo lavoro ci sia adoperato il Perù incerto il superamento delle correnti
Superamento alla al quale ero aderisco Secondo l'invito del segretario
Pur ritenendo che quanto il buono quanto di culturalmente attivo guanto di stimolante posso arrestare di questa nostra esperienza personale debba concorrere a questa costruzione di una DC più unitaria più forte e più avanti compasso dei tempi
Io deciderò fare qualche ultima breve considerazione attenendomi scrupolosamente al tempo assegnato
Si è detto che la democrazia cristiana è il partito dei valori valori aggiungerei indisponibili a dir rinunziarvi
E il partito dei valori e perciò se il discorso deve essere fatto sui contenuti est adesso era chiaro dobbiamo scontrarci con le ferree leggi dell'economia
Anche stamattina è stato detto con particolare autorevolezza
Sul terreno dei valori noi cattolici democratici pur convinti della tolleranza del rispetto delle opinioni diverse
Dobbiamo affermare che esistono valori perno indisponibili per i quali ci batteremo senza risparmio
Mi riferisco alla difesa della vita delle vite alla battaglia contro l'eutanasia contro le nuove emarginazioni
Contro la droga contro la proprietà contro una pratica immorale dell'ingegneria genetica che rischia di creare mostruosità oggi inimmaginabile
Su questo principio etico fondamentale che è la premessa di tutti gli altri essenze a dispetto virtuale tutto sarebbe perduto passa senza titubanze la nostra proposta per il domani
La richiede anche l'avvento della società postindustriale della quale si è parlato un avvenire il quale può essere indirizzato verso la strada della robotica già azione ho perso le staffe della maggiore spiritualità
Noi dobbiamo impegnarci per questa seconda strada
Noi dobbiamo impegnarci perché questa struttura tipica composta da professionisti tecnici scienziati
Queste tecnologia portanti
Come l'elettronica informatica la biogenetica le tecnologie internet e intellettuali perché gli attori sociali centrali di queste attività e saranno i tecnici le donne i giovani gestori dalle informazioni di intellettuale sappiano scegliere per i i possibili vantaggi morali di questa innovazione e sono l'istruzione di massa l'accessibilità delle informazioni il tempo libero la riduzione dell'incertezza
è stato parlato di autorevolezza di guidare la Democrazia Cristiana ed è stato parlato di collegialità
E vorrei riportare una testimonianza
La le ultime indagini sociali e sociologiche
Si legge che nell'ultimo decennio ossia assistito nella nostra Italia a una esplosione della soggettività
E bisogna prendere atto che i comportamenti individuali hanno sempre più una radice di tipo soggetti
La società moderna si caratterizza per un'alta soggettività
Nel lavoro come nell'attività d'impresa nello sbarco nel consumo anche dei comportamenti legali regolati dalle norme politiche e religioso
Inoltre la nostra società diviene sempre più complesse fame frammentata
E si muove inarrestabile mentre ma non sempre Summers suo dove ne dispone di una cultura dal processo della direzione
Questa società cari amici dal Congresso chiede senso perché da solo non ce lo può dare e questo lo richiede alla politica lo richiede anche ai partiti politici
Non richiede grandi condottieri che Duilio
Ma persone pensatori che accompagnino politici che sappiano accettare l'innovazione incanalare l'evoluzione sociale senza sentirsi Ade minacciati
Ecco perché io penso che anche questo aspetto questo più approfondito spaccato della società delle sue disponibilità delle sue attrezzature delle sue tendenze
Di via anche a noi la consapevolezza di realizzare questa unità intorno al segretario politico intorno all'impegno collegiale della Democrazia Cristiana
La parola a professor Troisi dottor sorrisi
Cari amici dalla relazione generale del nostro segretario risulta evidente che il recupero da parte della DC
Delle sue autentiche radici popolari è una scelta necessaria
Per rispondere alla crisi delle costruzioni sociali edificante dallo stato del benessere rispondere questa crisi con un cambiamento non con una rinunzia all'uso degli strumenti di politica economica
Un interessante verifica di queste tesi e a mio avviso rappresentata dalla legge il primo marzo ottantasei numero sessantaquattro
Che regolamenta l'intervento straordinario e che si caratterizza due decisioni pro d'per due novità profondamente coraggiose ed innovativi
La prima è che lo sforzo di intelligenza delle profonde trasformazioni economiche viene indirizzato verso riforme istituzionali elaborate non nella facile illusione di una società opulenta che più non esiste
Ma nella realistica considerazione
Del problema tipico delle società industriali quello delle richieste sul prodotto nazionale e quindi quello delle compatibilità
La seconda novità e che vengono respinte suggestioni neoliberiste di stampo reaganiano thatcheriano
Per una più moderna forma di intervento pubblico infatti il provvedimento nel prendere atto che esistono amare che ormai danno prova di autonoma capacità di sviluppo concentra solo in questi i trasferimenti pubblici e l'impiego diretto dello Stato invece riserva la saldatura tra capacità risorse locali
Nelle aree nelle quali una nuova imprenditorialità ha saputo esprimere una evidente propensione a risparmiare ad investire da queste due Negrita
Deriva uno dei connotati estremamente moderna dell'intervento straordinario che si articola in opere pubbliche al servizio dello sviluppo e dell'attrezzatura del territorio incentivi allo sviluppo economia con particolare riferimento agricoltura al terziario all'avanzamento tecnologico all'industria all'assistenza tecnica alla formazione
Ma soprattutto per la prima volta nella storia dell'intervento straordinario viene riconosciuto un ruolo decisivo al sistema creditizio
Vorrei però precisare che questa novità
Non è certo quella contenuta dal famoso articolo otto quello dell'uniformità sul trattamento articolo dovuto da utenti col colpo di mano del Partito comunista l'articolo tecnicamente e culturalmente arretrato
Perché mentre una legge una legge quindi non non ti Oria definisce il credito attività di impresa questo articolo lo si Ostini si ostina ancora a considerarlo come se fosse un servizio pubblico
Propone di risolvere il problema della storica arretratezza del sistema creditizio meridionale determinando il prezzo del denaro come se fosse il prezzo del gas delle poste dei francobolli e dei telefoni
Ecco un'altra prova di come il Partito Comunista sa rispondere solo in termini ottocenteschi ai nuovi problemi della società industriale invece in altri ben cinque articoli di questa legge
Esistono delle scelte nuove e coraggiose
Che consentano di dare al sistema creditizio visto come impresa non come servizio pubblico
Il ruolo di autonomo complemento della politica di sviluppo del Mezzogiorno mini metrò ricordare la possibilità per le banche
Di partecipare alla dotazione che degli enti finanziari per lo sviluppo del Mezzogiorno all'accordo di programma la fine del monopolio della locazione finanziaria gioco data l'estensione delle competenze del Medio crediti regionali agli incentivi per servizi reali innovazioni tecnologiche ricerca scientifica
La concessione della garanzia sussidiare dello stato nella misura del cinquanta per cento in favore dei Consorzi fidi le agevolazioni concernenti le emissioni di prestiti obbligazionari la possibilità di ricorrere infine addirittura ai medio crediti regionali per finanziare le iniziative che non trovano copertura da parte dell'Agenzia il nuovo organismo cioè che sostituisce la cassa
Tutte queste disposizioni mirano ad un unico obiettivo
Tramutare il circolo vizioso in un circolo virtuoso per cui il sistema bancario possono recepire le sollecitazioni all'ammodernamento che gli vengono della struttura produttiva e quindi diventare una struttura di reale sviluppo del territorio
E allora una conclusioni da questa legge si aprono per i banchieri degli operatori economici per gli amministratori locali ampi spazi di manovra
Dai quali può derivare indubbiamente una migliore efficienza gestionale per il sistema creditizio e quindi una sua reale capacità di ridurre il divario nell'onere dell'Inter dell'intermediazione
Ma vorrei concludere ricordando che la caratteristica di questa legge e proprio l'assenza di ulteriori vincoli per la finanza pubblica
Cioè viene rifiutato ricorso la spesa pubblica si propone una figura completamente nuova quella cioè della banca pubblica che si ricapitalizza non gravando però sul bilancio dello Stato
Ma ponendo il senso di imprenditorialità degli operatori economici al servizio dell'impresa bancaria chiamandoli a realizzare una proficua dialettica nella gestione e consentendo all'esterno un controllo di mercato sui risultati aziendali conseguiti siamo di nuovo di fronte dunque ad una nuova figura di banca che rappresenta il simbolo del passaggio da una mentalità rivendicativa
I soldi dallo Stato alla Mezzogiorno d'una mentalità di tipo propositivo che chiede maggiori spazi di libertà di impresa
Ora io concludo ricordando come questa legge che dobbiamo all'impegno civile del ministro De Vito sta a rappresentare come anche con un governo direzione socialista
Anche in un tema difficile quale quello del ruolo del credito nel superamento degli squilibri e regionali e possibile una proposta alternativa
A quella del riformismo socialdemocratico e a quella del riformismo per principi del partito comunista che risponde con uno sproposito quale quello dell'articolo otto e questo è un risultato che va al di là dello Stretto limitato argomento del Mezzogiorno che mi disse interessa tutto quanto il partito perché tutto il partito opera in un sistema che e impegnato in un difficile passaggio da una mentalità di tipo rivendicativo ad una mentalità di tipo propositivo
Io quindi chiedo che l'appello Carmen sul Mezzogiorno presentato prima del congresso sia votato dall'Assemblea
Perché perché questo documento perché questa legge ci ricorda una sola cosa che il recupero dell'identità del popolarismo struzzi hanno degasperiana nei confronti di quello marxista è una scelta necessaria necessaria affinché il confronto la sfida dialettica tra la DC e le varie forme di socialismo
Diede risultati migliori per l'edificazione di una comunità realmente civile e democratica
Ringrazio
Colori
Trolese dichiara vizi vizi vicepresidente del suo risparmio di Puglia do ora la parola l'onorevole scarlatto si prepari l'onorevole tesi
Cari amici signor presidente
Mi si consenta di cominciare il mio intervento con una battuta
Io fui investito da questo quesito sei stato a Fiumicino
Sei stato al Sundance hanno
Sono giovane non ho bisogno di passare le acque
E direi che in questa provocazione c'è il senso dell'iniziativa dell'onorevole De Mitri il quale ha il piacere del rischio il gusto della trasgressione
E ha deciso di interrompere una convivenza difficile
C'è una vecchia affermazioni del gol secondo il quale importante per un politico non è risolvere i problemi ma saper convivere con essi
Ebbene io ritengo che la nostra convivenza con le correnti esiga una separazione per incompatibilità di carattere
è una incompatibilità ormai maturata al cospetto dei tempi
Era ormai improduttiva le correnti sono state un tempo distillerie di idee di progetti
Ora non si distilla più niente le cantine sono vuote o al massimo piene di metano
Oggi c'è da raccogliere il richiamo della politica politica il governo degli uomini e delle idee e un congresso seleziona gli uni e le altre questo congresso situato tra quello socialista e quello comunista è chiamato a raccogliere le risposte del secondo e a porre le domande al primo
Il congresso comunista è un fatto importante serio ha rappresentato una trasgressione rispetto al vecchio anatema di Amendola secondo il quale la IPCA una Chiesa che non conosce concili innovatore
Si sono verificati alcuni fatti importanti come ha detto Gava e finito il profeti ISMU della società perfetta destino uniforme
Si è preso atto
Della impossibilità di interrompere il declino della centralità operaia si è preso atto dell'impossibilità
Di tutto prevedere tutto definire e tutto prescrivere il nome di un'utopia
Il pc è uscito finalmente dal guado nel quale era straziato tra le sconfitte del socialismo reale le Utopia nel socialismo surreale
E paradossalmente il suo percorso per quanto meno drammatico e traumatico evoca quello del comunismo cinese
Chi non ricorda le aberrazioni e la rivoluzione culturale e poi lo sbocco pragmatici stinco di Deng che si impernia tutto sulla frase non importa che il gatto sia bianco o grigio l'importante è che prenda i topi è una frase di un efficientismo Giscard diamo di un cinismo tutto mercantile
Ecco allora che di fronte a questo atteggiamento che sigla se classe erto secondo il quale il plug-in pragmatismo e fase suprema del socialismo
Noi non dobbiamo fare altro che accelerare grazie alla nostra egemonia culturale che è presupposto per l'egemonia politica accelerare dicendo questo processo di superamento del residuo problema di cinismo comunisti
E in questa direzione che si muovono le forze motrici della storia che sono i popoli e le proprie classi dirigenti
Solo un ENI Peleggi Co può rifiutarsi di camminare in questa direzione che è la sola del divenire possibile la nostra democrazia
Vi è poi il prossimo congresso socialista
Di al quale occorre porre una domanda
Mi pare che esista un dilemma tra governo Craxi e dottrina Craxi
Il primo offerto risultati indubbiamente positivi e sola lettura di dati obliqui e per questo può farlo fuorvianti può determinare un giudizio di disvalore
Occorre però
Porsi in termini dialettica ci rispetto al Craxi pensiero che a mio avviso contiene qualche tossina qualche veleno antisistema
Le sue frequenti manifestazioni di intolleranza rispetto alle stroncature parlamentare
Il suo atteggiamento di dico rossa compressione rispetto al voto segreto
E anche qualche provocazione irridente come quella che giustificò legittimo la lotta armata del popolo palestinese con un irriverente paragone a Mazzini ebbene tutto questo a mio avviso qualche vago sapore destabilizzante
Beh è poi la questione della proposta referendaria che è questione molto seria
Sulla quale occorre indulgere alla riflessione
Questo è un Paese nel quale la giustizia è amministrata nel nome del popolo italiano
Ma che non risponde più alla sensibilità del popolo italiano
Abbiamo una popolazione carceraria di quarantaquattro mila detenuti di cui circa ventisette mila sono in attesa di giudizio
è un numero allarmante
E come se non bastasse la metà di questi ventisette mila a dibattimento viene assolta il che vuol dire che un detenuto su tre in Italia per disse un periodo di custodia ingiustificate
Questi sono dati statistici da terzo mondo giudiziario
è evidente
Che a fronte di questo occorre una riflessione matura profonda e ricca
Ma la responsabilità civile non è una risposta è una rappresaglia
Occorre in primo luogo tipici Zare il precetto e la sanzione la responsabilità disciplinare e poi meglio selezionare i giudici oggi si fa un test psicoattitudinale per selezionare un impiegato di banca
Ma basta un concorso meramente teorico per accedere in magistratura
è un buon giurista può non essere un proprio un buon giudice
Può non essere provvisto di quella sensibilità di quell'equilibrio di quella saggezza
Di quel tanto di distacco e di partecipazione che sono di fatto buon giudice di uomini delle loro debolezze della loro perfettibilità
Amici
C'è poi questo associazionismo diffuso e viscerale che si appropria di tutto e penetra ovunque che non rispetta neppure il segreto della camera di consiglio che sottrae al giudice
Quel la gelosia profonda di quel foro interno che è la propria coscienza
Associazionismo che tende a rivendicare Sempre ma rispettare mai il vincolo dell'indipendenza e dell'imparzialità
L'indipendenza dei giudici amici e come la fedeltà coniugale chi ne parla troppo ha qualcosa da farsi perdonare
Di fronte a questa proposta
Quella referendaria
Noi rispondiamo
Con la controproposta come ho detto della tipizzazione del precetto e la sanzione responsabità disciplina e prendiamo atto che anche l'attacco
Al potere giudiziario appartiene a quello strano bagaglio di diffuso appropriazione delle istituzioni che sembra essere un retroterra della casacca socialista
C'è questa vena presidenzialista un po'gollisti che ha che ha avuto con Pertini un interpretazione bizzosa e paternalistica al Quirinale a contrarsi un'interpretazione sofisticata e snobba Palazzo Chigi
Amici
Anche questa attitudine alla plusvalenza dell'utilità marginale dei piccoli numeri per cui quel poco più del dieci per cento
Finisce per avere un valore sempre decisivo sempre determinante è un modo per alterare il fulcro della democrazia che è il numero
E infine questa voglia di rendere tripolare il firmamento politico nazionale
Non può ignorare la questione comunista e la questione democristiana o sperare che l'una divo Rila tra non è questo il senso il fondamento dell'alternanza
E ora uno sguardo severo e preoccupato alle cose di casa democristiana
Io ho ascoltato e apprezzato l'iniziativa del di Demi
De Mita poteva diventare segretario attraverso la logica convenzionale
è entrato il segretario
Rispettando eventualmente la logica convenzionale
Ma col gusto della provocazione chiede che dopo aver scontato la propria rielezione si decreti il trionfo della propria proposta innovatrice
Su questo c'è lacerazione c'è conflitto
Vi sono le correnti vi sono i gruppi vi sono le leadership ha detto Andreotti questa mattina
Che umili devono essere i singoli il partito no
Ma se l'umiltà e dei singoli la superbia e dei gruppi che tendono evidentemente ad appropriarsi della logica di gestione del partito
Venite a mio avviso non vuole sostituire all'oligarchia baronale una mondo grazie imperialistica o Cesaro papisti
De Mita chiede di poter porre incoerente sintesi politica gli approdi individuali
Alla congiunzione finale del partito
Ecco perché ci chiede uno sforzo di aver di adesione orgogliosa e spontanei uno sforzo di emancipazione di affrancazione
E questo deve avvenire senza Inter intermediaria senza senza
Soltanto imprigionando sì
In questa logica tradizionale in questo vetero correntismo noi non avremmo capito il senso di questa svolta congressuale certo attorno a questa iniziativa non bisogna muoversi con adesione messianiche
è una frase cara Hamas a Martinazzoli non esistono liberatori esistono uomini che si liberano
Ma occorre anche dire che il tentativo di smussare il senso la proposta con sovrapposizioni strumentali e tatticismi che non è utile a nessuno
Ecco mi sto accorgendo diffusamente accorgendo
è una specie di velo che stacco prendo come una coltre ovattata il rito congressuale
Che si creano strane aggregazione e aggregazioni che superano il dato focale che è la solitudine del politico che deve fare da contrappunto alla solitudine del leader una solitudine con le proprie intuizioni le proprie lacerazioni le proprie rabbie le proprie rivendicazioni
I propri errori e soprattutto le proprie sconfitte
E del resto è insieme ad affermare che l'uomo è veramente libero quando è su
Quanti di noi
Delegati parlamentari o altro
Partecipano a questa assise congressuale con questa gelosa custodia del proprio sentiero solitario verso la sintesi politica quanti di noi hanno rifiutato il modo la cinghia di trasmissione che rappresenta il proprio momento catapultare rispetto all'assise congressuale e decidono Dassi
Attraverso un colloquio a quattr'occhi con la propria coscienza
Ecco
Questo è un momento di riflessione importante che può se non altro liberare dal rapporto finale dal quale scaturirà la segreteria la proposta politica sui cui si impegnerà la segreteria ecco ripeto da questo potrà comprendersi il dato conclusivo celebrativo e Qatar Pizza di questa assise congressuale
Amici io temo che possono emergere un rapporto fatto di legami sottili di lacci vischiosi odi rancori Sordi
Non sarebbe un risultato produttivo
De Mita nello scorso congresso
Chiese un mandato di fiduciario ha vinto da un'adesione plebiscitaria e si ritrova una maggioranza neppure tanto opulenti questa volta chiesto l'adesione di una maggioranza omogenea e convinta e rischia il plebiscito
Ma sei la viscido e sottoposto a condizioni sospensive
Se il plebiscito non è tornito da un minimo comune denominatore sei plebiscito è portato più di diffidenza che di fiducia
Non di abbandono di slancio ma di precauzione di prudenza di cautela
Allora la vittoria o la sconfitta di ognuno non sarà stata la vittoria o la sconfitta di tutti
Mi piace concludere con un monito prima a me stesso e poi a voi tutti
Caro ammalato
Bis vincite qui vincendo vincite sei su di INCE due volte chi nella vittoria vince anche se stesso
Grazie
Grazie all'amico scarlatto diamo ora la parola all'onorevole Pizzi si prepara ma tu
Caro Presidente cari amici del congresso
L'intervento è un punto un contributo di approfondimento alla relazione
Del segretario soprattutto della parte che tocca direttamente la mia esperienza il suo collaboratore della responsabilità che ho avuto
Come dirigente del Dipartimento scuola e ricerca però prima
Di affrontare questo tema
Credo solo poche parole
Che riguardano in pezze il tema che si è riaffacciato nel nostro congresso fin quasi un po'a diventare dominante rispetto ad altri ad altri problemi che per me però sarebbero più importanti e decisivi
Non risolvo ponendo mi una domanda
A che cosa serve riaprire un dibattito sulla validità delle correnti e rivendicarne il ruolo storico
Perché cari amici se si tratta di un discorso di principio e l'abbiamo sentito anche stamane da autorevolissimi amici che se ne intendono molto ti di correnti di commissioni ghanese sano bastava guardare le latte
Quindi
Sappiamo come è facile nel discorso di principi trovarsi tutti d'accordo sul fatto che un grande partito democratico vive sulla dialettica del confronto interno
Ma se questo discorso presuppone la sopravvivenza degli attuali gruppi
Che hanno lo sappiamo bene
Ormai poco significato politico
Allora questo discorso c'è attarda e ci immobilizza
La difesa degli assetti esistenti diventa una battaglia di retroguardia che ci riporta indietro rispetto ai passi compiuti avanti avviando un processo
Così come è stato avviato con tutti i limiti che appartengono sempre a qualsiasi fatto processuale però un processo che tanto difficile quanto però indispensabile per il partito
Cioè non mancano i rischi
Il pericolo che ha guai vecchi se ne sostituisca uno dei nuovi così come ci è stato ricordato anche ieri dall'onorevole via Collalto dall'onorevole piccole ma quale ricerca a costruzione
Del nuovo e immune da rischi
E forse
Proprio nel riemergere di tendenze a conservare vecchie commi di abitudini possiamo intravedere l'aspetto più grave di una crisi che
Soprattutto di caduta nella tensione morale
Un partito che vuole guidare il cambiamento della società io credo che si renda credibile all'esterno quando dimostra anche di saper cambiare innanzitutto se stesso
Personalmente e chi mi conosce lo sa bene non da oggi sono impegnati in questa direzione a Bologna
In Emilia Romagna abbiamo lavorato per creare le condizioni di nuove ampia aggregazione intorno ad una proposta politica
Precisa
Ed è per questo che non ho difficoltà a dichiarare qui di fronte al Congresso di riconoscermi pienamente anche per quanto riguarda il rinnovamento del partito nella relazione del segretario politico
Si chiede al nostro congresso di esprimere un alto profilo però di capacità progettuale
Si chiede al nostro partito di dimostrare che possiede una cultura di governo adeguata alle profonde trasformazioni che sono davanti a noi
Io credo e proprio dai discorsi anche di stamane quelli più autorevoli abbiamo difficoltà a riconoscerlo che la democrazia cristiana
Può anche legittimamente rivendicare un ruolo centrale del governo del paese in ragione dei meriti storici dell'ampiezza dei consensi popolari che ne fanno ancora il primo partito italiano
Ma penso però che sono soprattutto le risposte che riusciremo a dare alle nuove domande della società alle attese della gente
Queste saranno
Quelle che legittimano oggi la nostra ambizione di essere protagonisti della nuova fase di sviluppo democratico
La politica di risanamento economico in cui abbiamo avuto certi una parte determinante
Consente grazie ad una favorevole congiuntura internazionale di chiudere la lunga stagione dell'inflazione di guardare ad una nuova stagione di sviluppo
Ma dobbiamo essere consapevoli
Che è un secondo miracolo economico quale quello promosso negli anni cinquanta sessanta dei governi a guida democratica cristiana
Non può che poggiare su basi solide esso non può essere misurato cioè soltanto sulla base di indici parziali
E contingenti come l'euforia del mercato azionario per la verità un po'scaduto in queste ultime ore in cui si intrecciano fattori economici reali ma anche speculativi
Uno sviluppo stabile dipende dal grado di innovazione e di competitività del sistema Italia nel suo insieme come condizione per potere continuare a sedere alla pari al tavolo dei paesi più avanzati dell'Occidente
Dipende dalla ripresa dell'occupazione con l'apertura ai giovani di opportunità concrete dal superamento di persistenti squilibri tra aree progredite dare arretrate
Dal prevalere della dignità e della solidarietà umana sul nuovi dolorosi fenomeni di emarginazione
Un grande partito democratiche nazionale non può non farsi carico della complessità dei problemi della società postindustriale
Delle nuove domande di libertà e di giustizia
Un grande partito popolare di ispirazione cristiana non può privilegiare gli interessi di chi ha già lavoro e benessere
Ma deve porsi in primo luogo dalla parte dei più deboli assicurare anche della nuova fase di sviluppo una eguaglianza di opportunità ed è in questa luce che io ritengo che il nostro congresso non potrebbe definire la propria proposta strategica di vasto respiro che il paese attende dalla Democrazia cristiana così come c'è stata formulata nella relazione del segretario De Mita se non ponesse in primo piano i problemi della formazione e della Scienza
Come ogni uscirebbe infatti l'Italia
A vincere le straordinarie sfide del Duemila senso una ricerca si identifica strettamente collegata ai grandi processi di innovazione tecnologica e senza sulla scuola ed una università pensate a preparare il personale umano che è indispensabile per dirigere gestire questi processi ai fini del bene comune
Alle soglie del terzo millennio
La ricerca e l'istruzione sono più che mai decisivi decisive fabbriche di risorse alle quali va attribuito un'assoluta priorità anche sotto il profilo degli Investimenti
Bisogna perciò far confluire su questi settori nuovi mezzi finanziari
Incoraggiando anche l'investimento privato cioè ma soprattutto bisogna levarne il livello di produttività recuperando criteri di efficienza e di competizione qualitativa
Dando maggiore spazio alla sperimentazione premiando il merito malore forse questi in fondo della stessa domanda che c'è Espresso il movimento degli studenti dell'ottantacinque
C'è molti scienziati colore nero
Gli scienziati italiani onorano il nostro Paese all'estero ieri abbiamo sentito qui il premio Nobel assegnato recentemente
Il nostro amico il fisico Carlo Rubbia
Ma il nostro obiettivo deve essere quello di valorizzare i cervelli di cui disponiamo nelle nostre università dei nostri centri di ricerca nazionali introducendovi anche energie nuove
Questo fondamentale obiettivo è incompatibile con ogni forma di burocratizzazione e di appiattimento del sapere
L'incentivazione di una ricerca sintetica finalizzata allo sviluppo dei sito di rilievo strategico la costruzione di un sistema scolastico basato sul pluralismo e sull'autonomia sul decentramento e sulla partecipazione sono queste le risposte che dobbiamo essere in grado di dare alle nuove pressanti domande della Società
La libertà e l'autonomia della scuola ampiamente ricordate nella relazione del segretario politico
Come responsabile comunità educativa che si affianca la famiglia
Nella formazione integrale della persona sono tra i valori forti della nostra tradizione politico-culturale sono tra i temi più cari al pensiero stufi hanno il nostro compito attuale è di rapportare questi valori all'impegno di un moderno popolarismo per il quale la scuola deve rimanere istituzione di massa recuperando però alti livelli di qualificazione
Non abbiamo in questo campo da prendere lezioni da nessuno la recente convergenza di altre forze politiche
Come il Partito Socialista Italiano su alcuni nostri posizione è anche il risultato della nostra lunga coerente battaglia per la libertà della scuola
Condotta non con slogan improvvisati ma con precisi richiami al dettato costituzionale ai diritti dei genitori degli studenti all'interesse dell'intera comunità sociale
Cari amici non ci deve preoccupare che i socialisti ci scavalchi non su questi temi anzi ci dobbiamo rallegrare che altri siano pervenuti su posizioni politiche che noi da sempre abbiamo difeso spesso in condizioni di isolamento
Ciò che ci deve preoccupare è semmai la pretesa dei socialisti DS nel loro a gestire posizioni che culturalmente storicamente sono anzi tutti e tre le nostre e io vorrei anche che questo se lo ricordassero anche quelle aree del mondo cattolico che tanta apertura di credito fanno mostrato
Verso le novità scolastiche dell'onorevole Martelli
Il fatto che altri siano approdati all'idea del pluralismo e dell'autonomia
Ciste Imola compiere ulteriori passi avanti in direzione del riconoscimento del ruolo del servizio pubblico svolto dalle scuole e dalle università non statali abbiamo più volte ricordato
La piccola fatti recentemente scomparso quante volte ci ha ammonito di non usare il termine università private università non statali perché identicamente rivolti ad assolvere una funzione pubblica nella società
Si deve stimolare quindi ad accelerare i tempi per una sostanziale riforma dell'amministrazione scolastica
E queste un punto centrale che ancora oggi è strutturata unica nella Comunità europea secondo un modello centralistico burocratico di vecchio stampo napoleonico
Queste secondo dove la strada per realizzare un sistema integrato di servizio scolastico che ottimizzi le migliori energie educative presenti in una scuola statale in quella non statale e a vicini al governo della scuola all'utenza e alle sue esigenze
Sarebbe illusorio immaginare di risolvere i problemi dell'occupazione giovanile esclusivamente attraverso la scuola e tuttavia non c'è dubbio che diritto allo studio diritto al lavoro vanno di pari passo che scuola e mondo del lavoro non possono camminare su strade diverse
Un partito con la Democrazia Cristiana che giustamente rivendichi il merito di aver realizzato una grande conquista sociale e civile della scolarizzazione di massa
Deve pertanto riflettere sul dato inquietante dei circa seicento mila giovani che ogni anno escono precocemente dalla scuola e dall'università
Spesso privi di un minimo di qualificazione per l'inserimento del mercato del lavoro
La necessaria correzione di rotta passa attraverso un'offerta distruzione più diversificata ed articolata tanto più che ci stiamo muovendo nella prospettiva dei no frammento dell'obbligo a sedici anni
D'altra parte e questo è direi l'aspetto di fondo più politico della questione su che ci sta di fronte la disponibilità di accesso a quello che si usa definire il sapere tecnologico diventa in una realtà sempre più deboli dominata dalle tecnologie dell'informazione presupposto non soltanto di promozione immobilità sociale ma anche di democrazia sostanziale
Non dimentichiamo che oggi in Italia sette persone in cerca di prima occupazione sui dieci
E sia chiaro
Che è destinata ad accentuarsi seguiti piazze dannati della rivoluzione tecnologica con i mutamenti che induce nelle figure professionali non corrisponderà una tempestiva modernizzazione del servizio scolastico
I nuovi programmi della scuola elementare la riforma della secondaria superiore i nuovi ordinamenti didattici del dell'università
Sono altrettanto importanti tasselli di un mosaico di interventi legislativi indirizzate a questo scopo
Ma essi possono produrre effetti positivi
Sul sistema soltanto se saranno accresciuti gli spazi di autonomia e di responsabilizzazione soltanto se gli atenei avranno effettivo potere
Di autoregolamentazione e gli istituti di istruzione superiore la facoltà di autogestirsi
Entro certo norme generali dettate dallo Stato e il compito di rispondere direttamente agli utenti dell'efficienza del servizio loro evoluto sensibili ora
Due pagine
Soltanto se ci sarà un ampio coinvolgimento della comunità scolastica
A cominciare dai docenti cui è affidato certi un insostituibile ruolo di guida dell'aggiornamento formativo che richiede però anche la rivalutazione della professionalità rispetto a criteri di qualità Rispoli dell'anno
Ci pare quest'ultimo proposto che il nuovo contratto di lavoro rappresenti l'occasione più immediata per introdurre miglioramenti economici anche differenzia
E questa è una linea che viene portata avanti dalle stesse organizzazioni sindacali confederali autonomi a favore proprio dell'impegno qualitativo dei docenti
E cioè con fatti concreti non sono contro convegni e tavole rotonde che si risponde le giuste attese espressi dal movimento degli studenti ottantacinque alle preoccupazioni delle famiglie italiane
Per il futuro dei loro figlioli alle legittime richieste degli operatori scolastici
Ultima cosa e ho finito
è quella che riguardi costi inevitabili del miglioramento del servizio scolastico universitario
Gli oneri finanziari non possono ricadere esclusivamente sullo stato ma richiedono anche una partecipazione dell'utenza secondo principi di equità che tengono conto cioè del reddito sia del merito altrimenti mettendo sullo stesso piano i figli dell'industriale quello dei suoi dipendenti si crea solo da situazioni di ingiustizia contrastante con il diritto allo studio
Invece noi vogliamo rendere sempre più reale questo diritto non soltanto uniformando le provvidenze già previste derogate dalle regioni con metodi
Talora discriminatori ma sommando ad essi premi speciali ed altre agevolazioni per gli studenti meritevoli
Cari amici sono queste le linee di fondo sulle quali la democrazia cristiana si caratterizza di fronte ai problemi del sistema formative sin tipico
Della saldatura tra scuola università e ricerca che rappresentano la vera ricchezza del nostro tempo col mondo produttivo e sociale risiedono molte delle speranze per il domani delle certezze per i giovani
Sulle nuove frontiere del sapere si giochi in larga misura il futuro dell'Italia la possibilità di governabilità avviamento a misura dell'uomo
Credo che la democrazia cristiana non può non deve rinunciare ad essere politicamente protagonista di questo cambiamento grazie
Grazie presidente
La parola Ammaturo
Signor presidente grave Ricci
Mi pare che il dibattito congressuale
Stia smentendo in modo abbastanza clamoroso
La polemica basta che aveva presieduto la celebrazione del nostro congresso
Quella polemica secondo cui nella preparazione del nostro diciassettesimo congresso
Il partito dimostrava i limiti propri del del suo impegno tutto rivolto a risolvere i problemi della convivenza interno del rinnovamento interno ma sostanzialmente assente dal dibattito politico senza una proposta per i problemi del Paese
Era una polemica pretestuosa
Su cui si impegnavano non soltanto le altre forze politiche ma anche settori non trascurabili interni al partito e talune frange le più combattive dell'associazionismo cattolico
La relazione del segretario e gli interventi che hanno caratterizzato il dibattito in questi giorni hanno fatto ampia giustizia di questa polemica
E di riconoscimenti non sono venuti non soltanto da questa tribuna ma anche dalla stampa d'informazione
Si è parlato di un grande progetto si è addirittura osservato che De Mita avrebbe presentato un programma di con me di governo fin troppo dettagliate
Grande merito della relazione è stato a mio avviso quella di aver raggiunto non molto a quanto già il partito nelle sue espressioni politiche istituzionale aveva precisato nei mesi scorsi
Ne è emerso un ragionamento organico
Di quanto la democrazia cristiana Staggia realizzando proponendo come testimonianza di una presenza e di un impegno che soltanto il pretesto di una polemica poteva non far vedere deve tuttavia essere chiara la consapevolezza che l'esistenza di una proposta non esaurisce l'impegno di un grande partito come la democrazia cristiana
Due esigenze si pongono oggi come impellente
La necessità di un approfondimento adeguato e Contino dei temi della proposta e la esigenza di tradurre la proposta in un messaggio dell'intero partito di tutte le sue articolazioni territoriali istituzionali nei confronti della società
Ma è il nostro partito attrezzato a questo impegno nuovo
Si ripropone dunque il problema del partito
Che emerge come un passaggio strategico dell'impegno politico dei democratici cristiani
Non esiste infatti alternativi
Fra un impegno sul metodo rinnovamento del partito è un impegno sul merito la proposta politica
Di fronte a questi problemi era indispensabile mettere in moto un processo
Che quanto meno creasse le condizioni per costruire un partito adeguato alle esigenze di oggi alle esigenze di una presenza operativa nella società mutata della fine del secondo millennio
Il tentativo di mettere in moto un processo si è concretizzato nella iniziativa delle aggregazioni regionali
Che come tutte le iniziative al limiti e rischi ma sicuramente il pregio di aver realizzato l'avvio di un movimento all'interno del partito
Di fronte a questa iniziativa
Dopo tanti anni di predicazione sterile sulla esigenza da un lato di vedere la periferia che assumeva una movimento di cui si lamentava l'assenza
E la necessità di trovare forme di novità dopo questa iniziativa abbiamo ascoltato da diversi amici
Fra l'altro dal vicesegretario Fontana che tutto sarebbe inutile e sterile perché l'iniziativa sarebbe stata imposta dal segretario nazionale del partito alle singole Regioni alle singole realtà locali
Su quali fatti per quali motivi con quali ragionamenti l'amico Fontana vive a queste conclusioni non è dato sapere
Quello che invece a me segretario regionale della Toscana è chiarissimo è che i fatti nella nostra regione ma certamente non soltanto nella nostra regione
Segnano una vicenda assolutamente diversa dal commento pregiudiziale di Sandro Fontana
La democrazia cristiana ha preso coscienza soprattutto con le elezioni amministrative del mille novecentottantacinque
Della sua scarsa capacità di incidenza nella raccolta del consenso
Della sua scarsa capacità di costruire una alternativa al potere del Partito comunista
In una regione pesantemente egemonizzato dal partito comunista
Dove questo partito è forza di conservazione tanto per quanto concerne gli assetti economici superati non a caso la Toscana ed ha ragione
Dove è più difficile che altrove l'impatto dell'assetto produttivo con la innovazione tecnologica quanto di un inadeguato assetto infrastrutturale perché la Toscana paga ancora lo scotto ad un ideologismo anti motorizzazione di venti trent'anni fa
Che è stato per quanto tempo l'espressione più rozza del vetero comunismo
Una regione nella quale trionfa il burocratici Isma'comunista come strumento di controllo sociale ed è caduto il tradizionale livelli livello dell'impegno culturale di una regione di antica nobiltà non a caso in Toscana si afferma l'immobilismo politico nella staticità dei consensi il Partito Comunista perde meno che altrove la democrazia cristiana guadagna meno che altrove
E in quello delle alleanze nella perdurante alleanza tra Partito Comunista e Partito socialista
Una Toscana dunque il ritardo rispetto all'evoluzione presente nelle altre regioni e ne confermi risultato referendario che segna uno dei livelli più alti dell'intero Paese del sì all'abolizione del decreto sul costo del lavoro
è di fronte a queste constatazioni che la democrazia cristiano toscana si è posta con diverse occasioni anche ufficiali il problema del partito
Delle modalità per rendere più incisiva la sua azione ed è in questa ottica che la nostra capacità di costruire l'alternativa in Toscana di creare collegamento con la società
Di assumere una iniziativa politica adeguata che abbiamo ritenuto di individuare nell'assetto interno del partito uno degli elementi di ostacolo per un rapporto positivo con la società
Per un impegno adeguato sul piano della proposta politica
Le antiche correnti l'antico dibattito ha da tempo ceduto il passo ad un sistema in larga parte personalizzato attorno a un leader non distinto per tesi politiche ma qualificato sul piano delle fedeltà personali
La prassi costante della unanimità e della gestione e della proposta politica dimostrarla inconsistente
Ma politica delle altre articolazione dei gruppi interni la preminenza dei problemi della gestione interna
Tende a fare dei gruppi
Non già strumenti di collegamento come erano le antiche correnti erano collegate con gli interessi che operavano nella società
Con le aspirazioni che nella società si esprimevano con le tendenze culturali che alimentavano il dibattito nella società
Ma come oggi non più con nel collegamento con le realtà esterne come un ostacolo al rapporto con la realtà che ci circonda
In questa riflessione noi toscani come altre Regioni abbiamo incontrato l'appello del segretario
E abbiamo risposto sviluppando la riflessione avviata realizzando un processo di aggregazione difficile non privo di contraddizioni che sono proprie di ogni processo reale
Con le difficoltà le fatiche talvolta alle sofferenze anche personali di ogni processo che è un processo vero
Di fronte a questa esperienza mi chiedo perché tanta insofferenza verso l'iniziativa di della periferia per tanto tempo invocata invano predicata
Forse la periferia deve rimanere terreno di conquista dei singoli gruppi come lei è stato per tanti anni nel nostro partito
Perché tanta insofferenza verso quelli che vengono chiamati capetti locali quando chi oggi polemizza su questi aspetti
Ha dimostrato ottanta paterna protezione per i capetti locali dei singoli gruppi che avevano ben altra funzione da svolgere all'interno del partito l'onorevole Gerardo Gerardo Bianco chiedeva ieri sera che un partito che si impegna a garantire spazi di libertà nella società non possano un garantirgli al proprio interno e questa mattina l'onorevole Donat Cattin
Affermava che il partito è di tutti nella condizione di uguaglianza che è propria di tutti gli iscritti al partito è verissimo
Ma occorre precisare rispetto alla nostra esperienza passata anche recente libertà che cosa si a cosa si riferisce la libertà e a cosa si riferisce l'uguaglianza
La libertà per chi e la libertà bachi
L'assetto dei vecchi gruppi non favoriva accerto la libertà del dibattito e ognuno chi abbia un minimo di esperienza di vita del partito sacche questa affermazione è ampiamente provata
Non vorrei che si confondesse la libertà dei gruppi con la libertà nel partito degli iscritti dei quadri del partito
Cari amici chi polemizza con il cesarismo di un sistema dominato dall'elezione diretta del segretario e quindi fondato sulla autorità di un segretario diretto direttamente dal congresso
Non può dimenticare che è ben altro
Cesarismo è il pugno di ferro nel governo interno dei singoli gruppi che ha sperimentato la vita interno della democrazia cristiana
Per chi
Per chi cari amici come me proviene
Da una esperienza toscana fiorentina
Le considerazioni che ha svolto qui l'onorevole Galloni
Sono state motivo di disagio
Per un rapporto di antica e affettuosa stima e per la continua e costante ammirazione per la stupenda dimostrazione di Nesta intellettuale e morale
E Galloni ha sempre saputo offrire anche in questa occasione anche a chi come me
Non condivide le tesi che egli ha sostenuto
Ma proprio per questo debito di riconoscenza verso quello che è un fratello maggiore periti ha iniziato più tardi a far politica
Credo che mi sia consentito di fare un'osservazione
Alle tesi dell'onorevole Galloni
Nel momento in cui la democrazia cristiana tutta la democrazia cristiana
Rivendica come parte peculiare importante della sua esperienza politica
Da De Gasperi a Moro
La capacità di definire una strategia politica che abbia riguardo come partito di governo come partito nazionale non soltanto alla strategia della democrazia cristiano dei partiti di governo ma alla intera evoluzione del sistema politico con nazionale nel momento in cui si fanno queste affermazioni si rivendica questo merito
E nel momento in cui la sinistra diviene classe dirigente del partito non si può la classe dirigente non farsi carico della evoluzione dell'intera democrazia cristiana
Andando ben oltre il problema specifico della identità formale della sinistra democratico cristiano
La quale comunque non è non può essere la teca delle memorie antiche ma è sinistra come insegnava Pistelli quando è provocazione al movimento quando è essa stessa motore del movimento all'interno del partito
L'iniziativa delle aggregazioni regionali non è un punto di arrivo
Non si deve fare il partito dei lender come temeva Granelli e io credo che siano da sottolineare da condividere questi timori
Ma occorre partire con un processo che superi quanto di vecchio c'è e che da tutti riconosciuto come tale
Non vogliamo fare il partito dei lender ma forse se nella realtà regionali il partito anziché essere una formula vuota un'etichetta che non riesce a svolgere funzioni politiche riesce ad essere capace di interpretare le aspirazioni che nelle diverse realtà regionale si esprimono e a dare risposte ai problemi regionali è l'intero partito che ne guadagni assumere il rischio del movimento
Non lo so se imprudenza o se è prudenza di fronte ai problemi che noi dobbiamo affronta
A me ha fatto impressione
Leggere tempo fa
Alessandro Manzoni
Salutò il conte di Cavour dicendogli
Signor Conte lei ha dell'uomo politico le due più grandi qualità la prudenza e l'imprudenza
Ci sono i momenti nel quale fa parte delle capacità di chi fa politica anche essere imprudenti ma di fronte allo stato in cui è il partito di fronte alla necessità del movimento
Pur riconoscendo che ogni esperimento che parte che ogni esperienza che parte ha di fronte a sé l'incognita del suo dispiegarsi mi chiedo serie più prudente stare fermi in una situazione del quale si riconosce tutta la negatività
O invece avere il coraggio di affrontare il mare aperto la sfida di un futuro che tutti noi riconosciamo difficile ma nel quale per il quale riconosciamo indispensabile contributo di una nuova Democrazia Cristiana
Ha facoltà di parlare l'onorevole Gitti
Cara Presidente cari amici del congresso
La relazione del segretario
Offre una piattaforma di impegno politico che ha ricevuto dal dibattito
Vivace e ricco chiude le previsioni che si erano fatte vivace e ricco anche nelle asprezza detto avvolto sgradevoli che ci ha dato di stato consentito di registrare sta male
Ma anche questo fa parte della verità di un dibattito congressuale
Dicevo ha ricevuto relazione una sostanziale conferma io credo che questo sia quello che importa quello che è significativo per noi per l'impegno che ci attende e questo sia significativo per gli altri partiti che vogliono guardare a noi senza pregiudizi ombrose suscettibilità e soprattutto si è significativo e importante
Per i cittadini e per gli elettori che guardano la Democrazia Cristiana
Ma vi è una riflessione che vorrei riprendere che percorre l'intera relazione del segretario del Mit
Che a me pare meriti di essere sottolineate sviluppata poiché essa risponde a un bisogno diffuso
Di motivazione e insieme ci consente di percepire la potenzialità che pur in una stagione difficile esiste per il rinnovamento dal ruolo della Democrazia Cristiana
E si tratta di passaggi che sono otto arresto emersi nella esemplare intervento nell'esemplare testimonianza che l'amico Benigno Zaccagnini che ancora una volta ieri ha voluto Darzo
Essa consiste nello sforzo di riproporre non in modo astratto e acritico ma attento alla nuova complessità sociale i riferimenti ideali i principi le motivazioni le finalità che hanno contraddistinto l'esperienza più alta storico politica dei cattolici democratici
Principi e motivazioni che debbono stare alla base di ogni azione politica anche nella indispensabile modernizzazione come si usa dire oggi che voglia parole essere sempre dalla parte dell'uomo
Principi e motivazioni che possono consentire in un quadro sociale ed esistenziale profondamente mutato
Segnato da grandi inquietudini sul piano interno e sul piano internazionale
Una rinnovata capacità di risposta della politica per quanto le compete nei limiti e nelle responsabilità che le sono propri restituendo in questo modo significato e qualità l'azione della Democrazia Cristiana
Non si tratta non si può trattare amici di un'astratta predicazione di un'astratta declamazione che sarebbe puramente retorica viene io credo diffusa e in qualche modo comunque
Dentro di noi e fuori di noi la consapevolezza delle novità straordinarie che i cambiamenti hanno prodotto e produrranno dentro il grande processo di trasformazione e vi è io credo in special modo
La consapevolezza che i cambiamenti hanno posto in crisi le culture politiche tradizionali dei partiti
I modelli stessi di riferimento cioè il sistema politico istituzionale in difficoltà tanto sul versante della legittimazione della rappresentanza quanto su quello della capacità di indirizzo e di governo
Con i rischi gravi
Di divaricazione fra processi sociali tecnologici e scientifici e i processi politici
Di una riduzione di ruolo di un impoverimento dà il senso della politica dal venir meno di una regola ordinatrice che sia di garanzia e di effettiva promozione umani
C'è innanzitutto avanti a noi il grande complesso pesante problema di una rifondazione dello Stato sociale
Non dimenticando mai che non lo potremmo fare proprio in questi giorni che ricordo nel quarantesimo anniversario della Costituzione italiana non dimentichi manco dimenticando mai che si tratta però di operare nel solco di una indicazione costituzionale esigente
Di un disegno aperto che in modo particolare i costituenti cattolicodemocratica si hanno contribuito a definire e che occorre aggiornare secondo una linea che essi di severità ma anche di maggiore e più e più fondata giustizia
Occorre
Per affrontare
Il
Esserne consapevoli che dentro questa crisi
Viene insieme alla necessità di questa riconsiderazione a rifondazione dello Stato sociale
Vi è un aspetto assai importante di crisi dello stato di diritto dalla legge delle imparzialità
Del potere legale
Ma provate a chiedervi amici da legati quanti decisioni vere quante decisioni che contano sono prese non nelle sedi legali ma fuori delle sedi legali
Fuori da qualunque controllo democratico a un problema che riguarda il nostro Paese ma riguarda il mondo dal processo di interno teorizzazione che stiamo facendo
Occorre fare quindi i conti con questi problemi con queste questioni generali
E si tratta per noi di un'esigenza particolarmente stringente
Proprio perché l'ispirazione cristiana
La dimensione popolare che vogliamo rifondare in un nuovo popolarismo chiamati ad un continuo rinnovamento occorre affrontare queste questioni anche perché le nostre difficoltà
La nostra crisi che vi è stata e in parte ancora vive c'è pure può trovare motivazioni specifiche talvolta contingenti partecipa però e lo vorrei dire soprattutto agli amici di forze nuove all'amico Sandro fontane a Donat Cattin partecipa di una generale difficoltà della politica
Di una generati al difficoltà del sistema dei partiti della vita delle istituzioni e quindi c'è richiede accerto risposte specifiche dentro di noi poi inseriscono risolta solo se si colloca appropriatamente dentro una necessaria e difficile opera di ricostruzione
Dei rapporti fra cittadini partiti e istituzioni cui noi dobbiamo e possiamo recare il peculiare contributo della nostra ispirazione personalistica e solidaristiche
Lo Stato abiti delegati lo Stato democratico così come è venuto costruendo così
E la sua necessaria riforma il suo necessario adeguamento ai tempi e alle esigenze nuove e in qualche modo il crocevia obbligato per poter ricostituire una capacità di proposta di azione politica adeguata
Ed è Cuesta amici la via per incontrarsi davvero con i problemi della gente
Per saper dare e costruire per garantire
Risposte persuasive riconoscibili secondo una scala di priorità e di valori alle attese all'inquietudine dei cittadini è particolarmente dei giovani attese inquietudini che non basta evocare ma rispetto alle quali occorre anche definire costruì dagli strumenti perché le risposte possono essere dato
è un compito certamente difficile
Poiché non si tratta qui di fronteggiare
Un appannamento occasionale
Una caduta di ruolo che pure gli è stata e di cui è espressione la perdita della guida di governo io voglio ricordare questo fatto
Perché questo è il segno di un mutamento nel modo stesso di svolgimento dalla forma di governo nel nostro Paese la perdita di governo anche se dobbiamo essere consapevoli il ritorno della democrazia cristiana la guida di governo non sarà il risultato
Di una rivendicazione di tipo sindacale ma richiederà di ricostruire ridefinire un ruolo una capacità autentica di proposta che non è mai data è risolta una volta per tutte
Tanto più in un tempo e conosce ben poche certezze e molte precarietà
E che esige risposte semplici e sicure quanto più pone domande difficili e domande complesse
Ma anche questo dobbiamo avere il coraggio di dire alla gente perché la politica e anche verità rispetto della verità e quando non è possibile dare le risposte occorre avere il coraggio di dire alla gente i limiti delle capacità di dare risposte alle loro esigenze
De Mita giustamente ricordato qui
Alcuni successi importanti di questi ultimi due anni che hanno consentito un'inversione di rotta
E ha giustamente ricordato un miglioramento complessivo della situazione
Anche a livello economico a livello sociale pur restando problemi inquietanti come quelli della disoccupazione di lunga e delle della inoccupazione giovanile eppure io vorrei dire qui come tutto sia precario
Se si guarda agli ultimi mesi
E se guardiamo ancora questi giorni io non posso anche per il ruolo che rivestono non ricordare qui il passaggio di una finanziaria votata miracolosamente a colpi di fiducia
Non ricordare quel problema Couto il quotidiano
Dunque apporto al che si fa sempre più difficile fra Governo e Parlamento
Fra governo e la sua maggioranza e rispetto al quale io credo che i risultati della verifica abbiano bisogno di Ben-Hur altri approfondimenti e di ulteriori passi in avanti
Ebbene me lo consentirai segretario De Mita che pure non c'è glielo riferiranno abbastanza stupefacente
E si svolgono a verifica nell'arco di oltre un mese e mezzo
Senza nessun reale coinvolgimento dei gruppi parlamentari cioè di coloro che poi sono chiamati a operare a sostenere e a sorreggere l'azione del governo
Solo il ritorno alla capacità di una forte iniziativa politica Popper rare un reale rafforzamento delle intese e della prospettiva riformatrice di governo e insieme può animare un confronto non rituale non puramente evocato
Ma incalzante con il Partito comunista sulle grandi questioni nazionali che non possono trovare disattento un partito che ha una grande rappresentatività a livello sociale e conseguentemente delle grandi responsabilità
Ora in un ruolo diverso da quello dalle forze di maggioranza
La strada che abbiamo davanti e quindi amici assai dura e tutta in salita
E dobbiamo percorreva in un equilibrio di alleanza difficile
Che richiede insieme moderazione insieme determinazione
Con compagni di viaggio che non sono più quelli di un tempo dal centrismo dal centrosinistra e questo dobbiamo
Capirlo dobbiamo rendercene conto e che intendono operare con noi in una un rapporto che esprime quasi fisiologicamente un tasso di competitività
Che è tipico di una fase che non conosce equilibri consolidati tanto sul piano sociale che sul piano politico
Ed è in questo quadro rispetto a questo sforzo di elaborazione di una proposta forte di un'iniziativa forte della Democrazia Cristiana
Io intendo a collocare la proposta e il segretario del mito e Acqui ripresentato dopo la fase regionale e che qui nella sede congressuale va verificata e va ulteriormente
Precisata la proposta per una svolta
Per un cambiamento del modo di essere di tutti dentro il partito superando i gruppi chiusi in funzione di di una più alta capacità di rappresentanza e di iniziativa
Questa proposta io credo che possa avere con il contributo limpido dei tutti un significato forte posso rispondere a un'esigenza diffusa fortemente sentita
Rispetto alla quale credo se sono legittime in qualche modo sono anche doveroso interrogativi e precisazioni come quelli posti ieri dall'amico d'Arda dall'amico Calloni non mi pare però nel giusto né coerente rispetto a quello che è un po'tutti accaduto di dire su questo tema negli anni passati e soprattutto nel corso dall'Assemblea nazionale economi pare né giusto né coerente ipotizzare preconcette contrapposizione
Terzo credo che occorra intendersi con molta chiarezza
Non si tratta non si può trattare di cancellare ma non sarebbe in alcun modo possibile che non vedo come potrebbe essere possibile
La specificità dagli apporti le articolazioni del dibattito della proposta politica delle sensibilità ove esse vi siano ove esse esistano realmente
Non si tratta certo
Di azzerare la storia dentro il partito dei gruppi e dalle correnti
Storia che non è tutta uguale anche qua e ci sto occorre ricordare non si tratta amico Gerardo Bianco di comprimere o costringere non è naturale dialettica ma io credo se questa proposta ha un senso se riesce a liberare a comporre insieme ad aggregare
Per un lavoro una boro secondo tutte le energie libere disponibili dentro il partito rompendo le cristallizzazione di potere il contrattualistico esasperato la lottizzazione deteriore che sia andata consumando
Ma certo occorre anche rifuggire
Dall'enfasi e dalla mistificazione
Dagli appiattamenti di comodo e dagli opportunismi consapevoli fra l'altro e dovremo di venirlo sempre di più
Che è la più alta misura di unità di ricomposizione che oggi si esige non è a sostegno di un progetto in sé compiuto in seconda chiuso me a sostegno di un processo che si tratta di avviare di costruire insieme
E a sostegno di un proposito alto di lavoro di ricerca di proposta che richiederà applicazione intelligenza fatica vigilanza quotidiana
E ancora occorre credo essere consapevoli che siamo certo ai primi passi e che anche per sono la misura il modo di gestione di questo processo
è essenziale perché esso sia davvero autentico è un processo veramente liberatore di energie nuove e di dibattito e di proposte nuove dentro il partito
E perciò credo
E il nuovo modo di essere dentro il partito non possono non essere allegato a un'ipotesi che deve divenire sempre più concreta di riforma del partito e che già è possibile delineare in questo congresso ma ancora di più
Io credo che per rendere anche trasparente di intenti che d'arresto sono nello spirito delle enunciazioni contenute nella relazione del segretario
Ci dovrebbero già compiere fin d'ora gesti concreti sul tema così essenziale così fortemente sentito dalla gente e dai nostri iscritti Vagnozzi elettori
Nella ritorno dai partiti a cominciare dal nostro partito nel corretto alveo costituzionale di strumenti di rappresentanza di espressione
Degli interessi dalla sensibilità della gente dalle attività dalla gente non e strumenti di gestione del potere la gestione del potere si colloca altrove
Questi dati concreti possono ripeto essere fatti fin d'ora possono essere enunciati e compiuti fin d'ora restituendo ai vari livelli istituzionali
Tutto il potere è possibile che si può restituire ai livelli istituzionali
E quindi operando in questo modo una riduzione della posta che costituisce l'oscuro oggetto del desiderio alla ragione prima dei gruppi chiusi
Dalla lottizzazione dentro il partito
Ma non vi dice nulla Mizzi a vicenda dalla RAI TV
Dove da anni non riusciamo a esprimere il vertice dal consiglio di amministrazione
Di un organismo di questa importanza in un settore di una delicatezza di questo genere ora io credo che si ridarà assieme al partito di alcuni compiti e questi compiti fossero attribuiti alle sedi istituzionali probabilmente anche le soluzioni
Potremo raggiungerlo
è in quest'ambito io credo che occorra e si imponga la necessità di riconsiderare attentamente e anche il rapporto fra il partito e i gruppi dagli eletti ad ogni livello
Dal livello parlamentare a livello regionale a livello comunale a livello provinciale perché non si può concepire che i gruppi che rappresentano il partito nelle istituzioni
Siano una pura longa manus del partito e non non riescono ad esprimere un momento di autonomia nelle scelte negli e negli indirizzi è un momento di articolazione importante significativo di una nuova forma di partito
E occorre poi io credo che sia importante farlo
Che sia onorevole collega profili Terme termino sono ultime tre righe grazie
Occorre poi e credo che sia nell'interesse stesso di colui che è chiamato a guidare il partito con il meccanismo dall'elezione presidenziale
Che la riflessione sul bilanciamento che non è come pensa mi è parso di capire l'amico
L'amico Donat Cattin una contrapposizione o la creazione di una sorta di contropotere in un potere di bilanciamento leale fra principio presidenziale organizzazione complessivo del partito
è un problema reale ed è necessario che compia significativi e concreti passi
Anche per poter apprendo affrontare in modo più articolato il modo tipico più produttivo più costruttivo più costante il rapporto con le diverse realtà esterne innanzitutto con quelle che partecipano dalla nostra comune ispirazione cristiana
So bene amici delle formule le formulette come qualcuno la chiama di per sé non sono mai risolutivo
So bene amici che vi sono risposte politiche che appartengono alla politica va male qui
Perché si dice per i temi istituzionali serve la volontà politica ma servono anche nuove e più adeguate regole il Governo della legge rende migliore governo dagli uomini
Queste cose grazie facoltà di parlare il professor ritocchi
Da Lucca capitale del volontariato
Dove abbiamo tenuto solo pochi giorni fa il quarto convegno nazionale del volontariato italiano
Onorato dalla presenza del capo dello Stato Francesco Cossiga che vi ha tenuto un grande discorso di alto valore culturale e civile
Porto la piena adesione a quanto De Mita detto in ordine allo stato sociale alla sua crisi e alle modalità di fuoriuscita dalla crisi spessa
Finalmente la democrazia cristiana affronta così il tema centrale accanto a quello dell'occupazione della problematica sociale politica di oggi e dei prossimi anni
La crisi dello stato sociale è infatti una questione che incide direttamente sulla pelle della gente e che ha quindi a che vedere anzitutto con il dovere primario della giustizia e della solidarietà
Ma è anche il problema che ha a che vedere direttamente con il consenso e con la crisi del consenso del nostro partito
Che allo stato sociale aveva legato buona parte della sua identità come ha ricordato giustamente De Mita e chi di noi non ricorda le accuse di assistenzialismo rivolti alla Democrazia Cristiana
E che oggi paga per il primo l'insoddisfazione crescente della gente verso i servizi pubblici
Si sta infatti verificando un paradosso e c'è la crescente forbice tra l'incontenibile aumento della spesa sociale è una parallela crescita dell'insoddisfazione dei destinatari di tali spese
E a ciò si aggiunga colmo dei colmi la grave scontentezza e crisi d'identità degli stessi operatori sociali
E tutto questo è ancora più grave perché non riguarda tanto lo Stato centrale quanto e soprattutto il potere locale
Quegli enti locali che sono stati quasi assenti in questo dibattito congressuale ma che costituiscono la frontiera più esposta del partito quella in cui si gioca gran parte della sua credibilità e della sua tenuta nei rapporti con la gente
La riforma dello Stato sociale costituisce un impegnativo banco di prova di molte delle proposte dei miti anni
Anzitutto questa tematica pone tutto il partito
A tutti i livelli in contatto diretto perché sul piatto sul piano dei valori e dei principi con il mondo cattolico particolarmente attento alla problematica sociale
E si recupera RAI da questo punto di vista il forte richiamo a ripartire dagli ultimi
Contenuto nel bellissimo documento dei vescovi italiani di qualche anno fa su problemi del Paese che avrebbe richiesto ben altra attenzione da parte del mondo aspra inoltre permette di verificare in concreto cosa voglia dire ritenere superato lo schematismo destra sinistra per sostituirmi quello tra conservazione e progresso
E come sia possibile e doveroso senza iattanza e provocazioni
Accusare su questo punto il Partito Comunista Italiano di conservatorismo di costituire oggettivamente una forza di conservazione a difesa del vecchio ormai indifendibile
Il PC è arretrato su questi temi sul piano della bonaccione culturale e politica
Troppo legate all'ideologia e vecchi slogan quasi in folle in sé e tuttavia troppo a lungo subiti da tutti anche da molti di noi
Del tutto pubblico e del tutto gratuito per tutti
E soprattutto sul piano dell'ideologia pratica dei propri amministratori ed operatori
E basti vedere a questo proposito il divario tra la nostra proposta di legge sul volontariato e quella del Partito comunista
Ma il tema della crisi dello Stato sociale sarà anche la verifica più concreta della capacità di incidenza del partito nuovo voluto da De Mita
Affrontare questa tematica e governare nel cambiamento può essere fatto solo da un grande partito popolare democratico nazionale di ispirazione cristiana
Che abbia una cultura e un preciso e condiviso programma politico
Sia consentito un richiamo autocritico ai passaggi che questo tema ha avuto nella DC in questi ultimi anni
Vi fu anzitutto una elaborazione solitaria del segretario del partito quasi una provocazione culturale intelligente e coraggiosa ma anche un po'imprudente ed unilaterale
Quella del tema della riprivatizzazione del bagno del mercato dell'intervista a Repubblica di di alcuni anni fa
Tale proposta pur volutamente fraintesa schiacciata nel dilemma pubblico-privato interpretata in chiave di liquidazione dello stato sociale
Ma essa poteva e doveva essere ripresa e rilanciata non nell'ottica del privato speculativo ma in quella del privato sociale
E veramente mi meraviglia che stamani Donat Cattin abbia detto di non capire cosa voglia dire privato sociale è un segno di vecchiaia mi sia consentito
Privato sociale che è privato come soggetto gestore ma pubblico come finalità
E che si esprime anzitutto nel volontariato ma anche nella cooperazione nell'associazionismo nell'autogestione della risposta ai bisogni
Il Presidente Cossiga Lucca ha ricordato ironicamente come vi sia nel nostro Paese il panettone di Stato ma se consideri ancora privato il grande fenomeno del volontariato
Oggi la proposta di De Mita su questi temi è esemplare dal punto di vista politico e culturale ma essa è solo di De Mita non ancora del partito né a livello nazionale né tanto meno a livello locale
In quali leggi è emersa questa nuova prospettiva quali ministri si qualificano su di essa che io conosca solo Zamberletti non a caso amato e popolare
In cosa si differenziano su questi temi gli amministratori regionali e locali della DC rispetto agli altri partiti
De Mita suscitato un grande applauso quando a proposito delle usure auspicato amministratori che partono dal bisogno della gente e non dalle assunzioni dalle promozioni o dalle forniture
Ma quale riforma delle uso l'abbiamo appena avuto dalla nostra maggioranza e dal nostro ministro
La scelta di pretesi tecnici per la gestione delle usure ha delegittimato da una parte i politici anche come portatori dei bisogni della gente e dall'altro gli operatori interni alle usure spesso occorreva ed occorre invece valorizzare al massimo il ruolo e la responsabilità degli operatori sanitari
E dare agli organi politici il compito di rappresentare domande le attese della gente con compiti non di gestione ma di indirizzo e di controllo
Ma siamo in grado di spezzare questa complicità attuale che fa comodo sia al potere clientelare degli amministratori di tutti i partiti non solo della DC sia la deresponsabilizzazione degli operatori stessi
E il tema non riguarda solo le uso delle ma tutti i servizi pubblici e il potere locale in generale
Abbiamo accettato un modello di amministratore locale a tempo pieno
Gestore di ogni decisione concreta e questa è la radice del problema dell'occupazione delle istituzioni da parte dei partiti della degenerazione clientelare talvolta della stessa corruzione diffusa
Occorre tornare la distinzione tra conti di amministrazione di gestione propri dei funzionari dipendenti e conti politici di indirizzo e di controllo
Così ridimensionata nei compiti operativi ma valorizzato nella sua funzione propria di rappresentanza della gente la funzione politica tornerà ad essere insieme più credibile e più umana
Perché disumana una politica a tempo pieno per centinaia di migliaia di persone divenuti professionisti della politica
Mentre chi fa politica deve continuare ad essere presente nel mio posto di lavoro debbano impegno culturale da associativo
E questo sarebbe importante anche per avere più donne all'interno delle stesse istituzioni pubbliche
Questa dell'amministratore a tempo pieno è una proposta concreta dei comunisti che hanno prema di sistemare i loro funzionari
E noi l'abbiamo subita cercando di rispondere con amministratori solo pubblici dipendenti impoverendo così radicalmente la nostra rappresentatività
Occorre rovesciare questa impostazione
Ma chi aiuterà agli amministratori in questo enorme compito di guidare la pesante macchina dei servizi sociali di cambiarle senza fermarla di migliorarne la qualità senza aumentarne di numero
è che al tema del partito e il tema delle alleanze sociali del partito che vanno verso l'associazionismo e il volontariato in particolare
De Mita più volte ricordato come il movimento
Forma più alta di partecipazione
Devo dire a Castagnetti che è intervenuto su questo tema che il volontariato italiano non è romantico e non è minore degli altri paesi e non è solo un fenomeno del Nord gli studi dal Formez hanno dimostrato la sua presenza viva nel sud è già oggi e lo diventerà sempre di più una grande forza di cambiamento della società e delle istituzioni
Certo deve essere aiutato ma in termini di libertà
Ecco perché la proposta migliore quella fiscale cioè quella della deducibilità del reddito di quanto destinato a questa finalità dei cittadini
Questa proposta è nel nostro Paese rivoluzionaria tale da sovvertire gli schemi del rapporto pubblico privato è stata introdotta dal Concordato
Con la Chiesa cattolica e può e deve essere generalizzata per tutto l'associazionismo secondo la proposta di Bassanini e Scotti ricordato da Rosa
E sarebbe un correttivo forte anche una visione troppo semplicistiche di Renica del rapporto tra partiti e Società nello sforzo di rinnovare il partito e di superare nello stacco dalla società talora simpatizza troppo il processo di crescita della società stessa presentandolo tutto come lineare tutto positivo
Questo non è vero in realtà siamo di fronte a una società frantumata e dispersa spesso con forti tendenze corporative duramente ride indicative
Non facilmente raccordati da una visione politica ispirata a criteri di giustizia e di progresso
Una società corporativa quindi che si aggrega per interessi o per temi singoli spesso infatti Zanchi dalla sua e assolutizza anche alla radicale con fiammate estemporanee su presunti effimeri valori
E con una permanente durezza degli interessi precostituiti
Una società quindi cui è spesso funzionale una semplice gestione del potere senza nessuna volontà di cambiamento
Magari accompagnata da qualche concessione alla politica come spettacolo e alle emozioni effimere come sia e Craxi sanno fare così bene
Ecco per noi l'importanza estrema dell'ancoraggio al mondo cattolico andare oltre alla realtà dell'associazionismo e del volontariato
A persone cioè che fanno della gratuità del servizio agli altri e della giustizia il proprio scopo di vite
E tuttavia anche questo non basta vi è la necessità assoluta della politica il bisogno della vera politica
Perché anche le esperienze più vive del volontariato dello stesso mondo cattolico rischiano di restare settoriali parziali più basati su istanze etiche che su proposte generalizzabili
Occorre quindi passare dal dalla frammentazione dal settore all'istmo dall'episodio go alla globalità e all'autorevolezza che sono la proposta politico costituzionale può dare questo è il compito della politica con la P maiuscola che deve fare la DC e il cinquantesimo di umanesimo integrale di Maritain che ricordiamo quest'anno deve essere una coincidenza non fortuita per rilanciare un progetto cristianamente ispirato che sia in grado di dare una risposta politica ai problemi del Paese della gente
E che riprendendo la citazione di Moro fatta da De Mita
Recuperi una tensione ideale che animi dia un significato umano ed appagante all'Elenco altrimenti arido insoddisfacente delle cose delle top delle troppe cose da fare
Grazie
Ha la parola
L'onorevole Dimitrov del pentito pena io bulgaro lo salutiamo con molto affetta essendo no istanti per esempio al congresso bulgaro
Uno e sei anni prima che li come angeli custodi apprezzate
Signor presidente
Egregi amici
Con profondo compiacimento adempio o piacevole incarico di portare a voi partecipanti al diciassettesimo congresso nazionale
Dopo articolo Democratico Cristiano Italiano è per vostro tramite a tutti gli iscritti e sostenitori da un vostro partito disse allora chiedo consiglio delle Ivo abbiamo Partito Agrario Botero
Dei suoi centoventi mila iscritti nella repubblica popolare di Bulgari e personalmente devo dirigente da un altro partito Petter tange
Una presenza per la prima volta di una delegazione abbiamo nostro partito contadino ad un congresso devo democristiani italiani espressione della nostra stima verso le tradizioni democratiche dopo altro partito
Verso i suoi grandi meriti nella lotta contro il fascismo Eneo edificazione di una nuova Italia moderna e democratica
E se è l'espressione anche dog grande significato che noi attribuiamo ai rapporti con i o Partito Democratico Cristiano Italiano ed è la nostra convinzione che questi rapporti si consiglia verranno e si svilupperanno anche piena Venere
Consentitemi regalare una bandiera da un nostro partito alla Democrazia Cristiana come simbolo dell'amicizia Pradè noi
Ha la parola il senatore Bompiani
Gentile Presidente
Kharja amici
Presidente del Congresso senatore Fanfani c'ha invitato ad offrire apporti concreti che servano a definire la nostra linea
Il segretario onorevole De Mita nella sua ampia relazione
Non ha mancato di sottolineare punti nevralgici della sanità e dell'assistenza sociale
In una visione evolutiva dello stato sociale
Ritengo opportuno nel breve tempo concesso a questo mio intervento offrire qualche riflessione circa le linee della politica sanitaria del nostro partito
Quali sono stati i suoi consigli contenuti quali le linee possibili di sviluppo per raccogliere questo nuovo modello di Stato c'è un segnale che ci viene indicato
Con l'inizio di questa legislatura la rinnovata assunzione di responsabilità nel settore sanitario acconsentito alla democrazia cristiana un'intensa opera riproposizione legislativa
Debbo dare atto al ministro della Sanità di avere nei settori più delicati dell'assistenza
Presentato il pensiero del governo attraverso specifici disegni di legge
Gruppi parlamentari democratico cristiani hanno risposto generosamente e lealmente
Le commissioni di merito dopo aver terminato le rispettive approfondite indagini conoscitive sullo stato della sanità nazionale
Hanno avviato la discussione di numerosi provvedimenti sino all'approvazione di molti di essi abbiamo alle spalle ormai leggi di grande rilievo
Mi riferisco ad esempio alla legge che ha riassorbito il ruolo una gran parte del personale precario avviandomi peraltro alla ripresa dei concorsi
Alle leggi che hanno operato a difesa delle cosiddette professioni emergenti gli odontoiatri ad esempio per il riconoscimento dei titoli della comunità europea e tante altre ancora
Sottolineo il valore fondamentale della legge di programmazione sanitaria voluta tenacemente dalla Democrazia cristiana
Che avvia alla redazione dei Piani sanitari nazionali e regionali
Alla ristrutturazione della rete ospedaliera
Al riequilibrio della medicina di base
All'attivazione di azioni programmate coordinate nei settori più delicati della sanità ad esempio tutela della salute dei lavoratori lotta alle malattie cardiovascolari neoplastica tutela dei nefropatici cronici sviluppo delle pratiche dialitiche e di trapianto
Ed infine allo sviluppo di progetti obiettivo dove trovano armonico compimento esigenze sanitarie ed esigenze sociali
La tutela della salute della donna della salute nell'età evolutiva
Va tutelata la salute degli anziani della salute mentale la prevenzione degli handicap la prevenzione delle tossicomani
Sul piano della formazione la nostra azione costante sviluppata in tutti questi anni ha portato ad una profonda revisione del curriculum formativo del corso di laurea in Medicina e Chirurgia che finalmente si adegua le moderne esigenza della professione
Ma se questi sono aspetti positivi molto c'è ancora da fare
Ebbene affermarlo in tutta sincerità
Con la cosiddetta miniriforma delle ULSS abbiamo appena avviato e molto timidamente
Quel processo di riforma istituzionale essenziale della sanità
Sul quale anche l'onorevole De Mita si è espresso con grande chiarezza
Se alla riduzione del numero dei complimenti componenti del comitato di gestione
Non saremo capaci di far seguire la trasformazione dei comitati stessi in consiglio di amministrazione
Ed una efficace ristrutturazione degli uffici di direzione dotandoli di autonomia tecnico funzionale non avremmo fatto altro che un'operazione gattopardesca e potremo riproporre in sospiri porremo riporre in soffitta l'ipotesi della trasformazione dell'Unità sanitaria locale in azienda speciale dotata di competitività e di efficienza
Siamo stati i primi a proporre in Parlamento un provvedimento di revisione organica del modello istituzionale ed organizzativo dell'Unità sanitaria locale
Se dopo l'approvazione della legge quadro di programmazione nazionale
Non saremo capaci di proporre in Parlamento la legge di finanziamento specifica per il servizio sanitario nazionale
E l'elaborato del piano con gli standard di riferimento sarà vanificato quello sforzo di razionalizzazione della spesa che abbiamo compiuto nei primi tre anni della vigente legislatura la sanità va governata con efficacia dei risultati con efficienza di gestione
Ma anche con equità e questo non è semplicemente un concetto di tipo etico ma assume un significato scientifico
In un momento di difficoltà di bilancio posso anche ritenere sufficiente lo stanziamento del sei per cento del prodotto industriale lordo per le spese di gestione corrente della sanità
Ma mantenendo attuale lo stato dei servizi di cura se non saremo capaci di trovare risorse addizionali da investire nella prevenzione primaria ci troveremo sempre impreparati in quell'opera di tutela della salute oggi resa più ardua dall'inquinamento ambientale dal mancato controllo degli scarichi industriali e civili dalle sofisticazioni alimentari
Dai rischi della produzione chimica ed elettro nucleare e da tanti altri fattori che arrivano ormai alla gravità di avvelenamenti di massa
è un compito prioritario ed ineludibile
La sanità deve rivendicare il suo posto anche nella politica ecologica
Né può essere estraniata può entrare in conflitto con rispetto ad altre pur meritevoli iniziative di tutela generale dell'ambiente
Anche per attrezzarsi alla riabilitazione occorrono ulteriori investimenti
Ma il problema della sanità non è semplicemente finanziario
Se non saremo capaci di avviare assoluzione la riforma delle scuole infermieristiche e dei quadri sanitari intermedi che già da tre legislature si dibatte in Parlamento mi chiedo quale prospettiva di miglioramento culturale potremmo chiedere all'assistenza
Ma soprattutto mi domando quale apporto concreto stiamo offrendo a sostegno di quanto vi è di più specifico della nostra anima popolare e solidaristica
Mi rivolgo cioè a quella ricerca di modelli di cui ci ha parlato non avevano Andreotti stamani
Mi chiedo con quale ne regia sosteniamo le grandi proposte dalla Democrazia cristiana
Relative ad una tutela concreta degli handicappati allo sviluppo della prevenzione e al recupero di tossicodipendenti
All'apprestamento di criteri di assistenza più aderente ai bisogni dei malati e dei minorati psichici necessitanti riabilitazione prolungate e non l'attuale stato di abbandono
All'opera paziente da svolgere nelle scuole nei consultori per lo sviluppo di un'azione di educazione profonda umana al corretto esercizio della sessualità nei giovani
Per il rispetto amorevole verso la vita concepita per la generosa donazione di organi affine di trapianto
Per la tutela del bambino ospedalizzato
Per l'affermazione dei diritti del malato
Per l'affettuosa solidarietà di tutti verso la vita umana che si spegne
A quale grado di verifica parlamentare sono pervenuti questi nostri disegni di legge e con quale energie l'abbiamo sostenuto
Che significato avrebbe proporre un compiuto sistema di assistenza socio sanitaria per ciascuna di queste condizioni come abbiamo fatto già da più legislature
Se almeno gradatamente non fossimo capaci di trovare consensi sulla nostra linea
E tradurre tutto questo in opere o non fossimo capaci di reperire i mezzi necessari
Magari con un fondo di solidarietà nazionale o con altri accorgimenti che i tecnici della finanza sapranno indicarci
Oggi è venuto forse il momento della verità su questi problemi
Per noi in particolare ma per tutti i cattolici impegnati in politica indipendentemente dall'aggettivo la legge prevede infatti i Progetti Obiettivo punto d'incontro programmato dell'anno se e non risolte questioni del rapporto fra la sfera sociale la sfera sanitaria
Questa può essere la nostra linea d'azione
Ma deve essere validamente finanziata
Le nostre strutture le nostre vite competenze ai nostri uomini le nostre donne nostri magnifici giovani sono chiamati ad operare in questo contesto la nuova segreteria dovrà sapere valorizzare questo patrimonio di risorse umane
Io credo fermamente nell'opera dei volontari nel settore sociosanitario
Fuori di questo paese versi popoli in via di sviluppo e dentro questo Paese nelle miriadi di iniziative silenziose
Organizzati in gruppo o singole o spontanea
Che di fatto e amaro constatarlo oggi ancora suppliscono ciò che la gente vorrebbe dallo Stato senza un corrispettivo riconoscimento ed un congruo
Sostegno finanziario
Tuttavia va richiedermi anche perché abbiamo saputo sviluppare una rete così efficiente di volontariato per il recupero dei tossicodipendenti ed altrettanto non abbiamo saputo fare per gruppi di volontariato a tutela della vita nei consultori pubblici o per assistere i morenti negli ospedali o a domicilio
Infine voglio affermare che la comunità professionale scientifica italiana e pronta a collaborare con la sanità pubblica la medicina italiana dato sempre proprio di competenza di umanità di cultura vuole impegnarsi per la ricerca per il progresso scientifico ed assistenziale nel nostro Paese alla pari con gli altri Paesi
La si liberi dagli impedimenti burocratici e dalla soffocante tutela dei politici
Si dia vera autonomia alle facoltà medica gli istituti sanitari di ricerca
Si ristruttura i su ampi vero respingono ampio respiro tecnico il ministero della Sanità
Sì da operare come supporto culturale autorevole di una comunità scientifica
Si sviluppi un costante dialogo con le regioni titolari dell'organizzazione assistenziale
Sì rifondi no gli ospedali sul modello internazionale dell'efficienza si affronti il problema dell'organizzazione sanitaria delle aree metropolitane metropolitane sindaco Signorello
Sì distruttori su base più ampie
Anche il rapporto di rappresentanza delle categorie sanitarie degli organi di programmazione nazionale regionale della sanità
Si restituisca dignità alla professione medica avvilita
Ormai dalla disoccupazione crescente si trovino i mezzi per realizzare una formazione specialistica ed un aggiornamento periodico a Mapello europeo si riscopre e si favorisca infine un nuovo umanesimo della medicina solo allora la democrazia cristiana potrà sostenere di aver compiuto per il Paese un'opera storica di adeguamento della sanità alle esigenze del nostro
Ha la parola lombardi
Sì certo
Guardi
Non c'è decaduto alla parola l'onorevole Mazzotta
Caro Presidente amici delegati
La relazione di De Mita
Da a mio giudizio indicazioni precise
Non è qui poche non generiche e definisce una linea politica complessiva della Democrazia Cristiana
Che io giudico obiettivamente condivisibile
E non vorrei per la verità
Che nessuno ne volesse
Se dico che in questa relazione trovo tante care cose
E tante care cose di casa
è importante per il partito però al di là di polemiche certo enfatizzate ma anche esistenti ancora perduranti
è importante per il partito che su di essa si possa realizzare una larga convergenza di consensi
E vorrei sottolineare qui
Perché ritengo sia utile soprattutto per il giudizio che dall'esterno verrà dato su questo nostro congresso
Che anche da parte di esponenti di liste
Che non si troveranno nella lista che farà riferimento diretto al segretario nazionale
Si è manifestata si è espressa questa convergenza di consenso su un indirizzo
Obiettivamente fino a poco tempo fa questo non sarebbe stato possibile
E basta ricordare le polemiche anche dure
Che in passato i congressi sì è vero su problemi di indirizzo politico di orientamento sui contenuti
Di indicazione di alleanze
Per capire come questo elemento di novità sia importante sia grosso per il partito
Questo fatto io credo può dare autorevolezza ed efficacia all'azione della democrazia cristiana e deve quindi essere valutato con soddisfazione
Non conti more o con angoscia
Quasi che ancorché qualcuno temesse di non essere più incomprensibilmente divisi
E nell'insieme politicamente confusione in espressivi
Detto questo voglio limitarmi a due considerazioni ovviamente Brady
Anche perché questa coda di dibattito congressuale impone oltre i limiti di tempo una brevità di buonsenso
Una considerazione vale per l'interno
Concordare su una proposta valida per l'attualità per questa fase politica
E concorrerà meglio definirla ad arricchirla non rappresenta io credo nel sconfitte né rinunce per nessuno
è un risultato positivo per tutti ed è il segno dei tempi il fatto
Che uomo mini che si riferiscono a grandi filoni d'impegno politico
Che hanno fatto la storia del nostro movimento possono oggi ritrovarsi su proposte condivise di lavoro comune quando sanno e vogliono correttamente interpretare i caratteri problematici di un'epoca
Che conosce profonda edificazioni nell'organizzazione sociale nella struttura produttiva nella cultura politica e che vive l'esperienza diffusa di internazionalizzazione di fenomeni di comportamenti di problemi
In una realtà che conosce una velocità e una intensità di cambiamenti positivi e negativi che mai in passato avevamo conosciuto
Per le cose che possiamo fare in questo Paese in quest'epoca concordiamo quindi molti su una proposta comune
Mi pare che questo sia un fatto anche perché ho finora ascoltato molte interpretazioni di questo fatto giudizi su di esso
Ma non ho ancora ascoltato per la verità proposte diverse
E quindi credo utilmente cerchiamo di apprezzare insieme l'utilità e il valore di quello che comunemente siamo riusciti a costruire come proposta complessiva di questo congresso
Mi ha colpito però nella discussione che da questa tribuna si è svolta in questi giorni la frequente insistenza su di una preoccupazione
Essa riguarda il timore che il riconoscimento ufficiale della crisi di gruppi esistenti posso ridurre mortificare la dialettica interni
è ovvio che tutti non possiamo non condividere l'esigenza di arricchire e rendere più degno è significativo il dibattito nella Democrazia Cristiana che in questi anni non è stato né elevato nel significativo
Ma questo sforzo necessario passa attraverso io penso la rottura di schemi organizzativi che costituiscono da tempo un vincolo alla libertà all'autenticità del dibattito
Sarebbe sbagliato ovviamente pretendere per ragioni strumentali o polemiche e vi può essere anche questo pericolo
Il superamento di correnti che sono portatori di tesi e di proposte politiche
Ma certo nessuno di noi a nessuno di noi sfugge che molte correnti molti gruppi molte aree sono sopravvissute fino ad oggi ancora oggi sopravvivono
Solo se il dibattito al loro interno non si apre e restano unite solo se i loro aderenti si impongono il silenzio con la disciplinata moderazione laddove questo accade e può darsi che non accada ovunque nella democrazia cristiana ma in molti luoghi accade il superamento penso sia doveroso
Certamente ciò non è che un punto di partenza di un processo nuovo chiede da costruire e che ci trova complessivamente arretrati impreparati
Il segretario e la guida politica che uscirà da questo congresso avranno un compito di grande rilievo
Di guidare con equità con intelligenza con acqua con apertura con larghezza con rispetto un processo che è di tutti e deve essere di tutto il partito
Se si vuole che questo processo di superamento non sia soltanto un gioco congressuale transitorio ma sia un processo utile per la maturazione l'ammodernamento complessivo della democrazia cristiana
E io credo che nessuno voglia però in questo e vorrei in questo modo dare non una risposta ma un riferimento all'intervento dell'amico piccoli
Essere portatore eterodiretto di mode strane capaci di modificare un sistema di valori di principi su cui si fonda la ragione della nostra presenza politica
Si tratta di fare ben altro
Abbiamo l'obbligo se vogliamo meritare la funzione di guida del Paese di sapere individuare gli strumenti le norme e le regole capaci di ottenere il massimo di efficienza di solidarietà storicamente possibili
Con la mente aperta a cogliere quanto di nuovo accade si manifesta nella parte del mondo
Che si modernizza e si sviluppa e della quale facciamo parte della quale vogliamo continuare a fare parte
Guai io credo a non riflettere sul fatto ad esempio che innovazioni avanzate adottate vent'anni fa nella fase di costruzione dello stato sociale secondo il modello socialdemocratico se difese oggi nella loro intangibilità
Continuerebbe ad avere soltanto gravi effetti regressivi
Occorre che insieme ci sforziamo di conoscere in molti casi non conosciamo Cirri abituiamo a discutere senza chiusure senza sospetti senza classificazioni preconcette senza etichette senza gelosie ideologiche
Tenendo conto che siamo misurati dalla qualità delle proposte delle decisioni che sappiamo prendere non degli aggettivi più o meno gratificanti che noi assegnamo loro non basta definire le proprie posizioni popolari e progressiste
Se per ragioni di arretratezza culturale diamo indicazioni che erano popolari e progressiste venti o trent'anni fa
La seconda considerazione riguarda gli aspetti del nostro congresso
Sulla politica del Paese in questa delicata e preziosa fase di possibile rientro accelerato dall'imputazione di possibile riprese
Io credo che il Congresso debba avere anche un momento di consapevolezza e di soddisfazione per il risultato che in qualche modo certamente riusciremo a conseguire di larga convergenza su un'ipotesi su una proposta politica percorribile chiara
Una larga convergenza su una proposta di questo genere non potranno un favorire il consolidamento della coalizione il rilancio dell'azione di governo
Ricordiamo bene amici del congresso che ottantasei ottantasette sono anni preziosi per utilizzare al massimo condizioni favorevoli che la congiuntura internazionale oggi consente e che si possono aiutare nell'opera fondamentale della battaglia importante decisiva a favore dell'occupazione
E ricordiamo ancora che per ottenere reali solidi risultati è indispensabile procedere con maggiore impegno e con un'azione di governo più efficace
Ad una vero risanamento del bilancio pubblico
Ciò rende tanto per essere precisi e sarà il problema che ci troveremo davanti appena chiuso questo congresso
Ciò rende indiscutibile l'importanza certamente decisiva delle leggi finanziarie del mille novecento ottantasei del mille novecentottantasette
Dobbiamo allora sottolineare far comprendere bene i nostri alleati alle forze sociali alla pubblica opinione
Che non possiamo consentire la ripetizione dell'esperienza di sbandamento della maggioranza che abbiamo vissuto nel corso della Finanziaria dell'anno passato e che non possiamo ritenere compatibili con gli interessi del Paese
Ipotesi di crisi politica o di elezioni anticipate per l'ottantasette
è necessario che i partiti della maggioranza rispondano alle esigenze del Paese riducendo il livello della conflittualità confermando le ragioni della coalizione e impegnandosi al massimo per il miglioramento dell'azione di governo
Se si riflette su questo appaiono certamente immotivati io credo i toni polemici di alcuni dirigenti socialisti sul nostro congresso
Certamente tanto immotivati quanto furono inopportune infantili i fischi del pubblico rivolti al Presidente del Consiglio nel primo giorno dei nostri lavori va però rilevato che i fischi attori del primo giorno erano uomini della strada e uomini comuni
Mentre i dirigenti del Partito Socialista sono responsabili politici e si pretenderebbe quindi da loro un giudizio più equilibrato meno passionale
Meno organizzato meno massivo
Presentiamo quindi in questo modo le nostre decisioni possibili
La capacità del congresso di realizzare un'ampia maggioranza su una proposta politica quella data da segretario dei mica De Mita che dal partito io credo una linea chiara e definita
Sottolineiamo l'efficacia di questa proposta per il consolidamento di un quadro stabile di alleanze politiche e per la predisposizione dei linee programmatiche adatte a ridare efficacia all'azione di governo in una fase diversa rispetto a quella che determinò il programma di inizio di questa legislatura
La piena disponibilità della democrazia cristiana ad operare solitamente con gli alleati di governo fino al termine della legislatura e per continuare nella prossima all'attuazione di un programma di risanamento e di sviluppo che certamente ha bisogno di tempi di medio termine non di tempi di breve termine
Consideratemi
Avendo concluso l'intervento soltanto una piccola notazione
Riferita
A due interventi io credo molto apprezzabili
Perché sempre apprezzabile
Una posizione di dissenso di distinzione gli interventi dell'amico Fontana e di Donat Cattin di stamattina
Io penso che tutti abbiamo questa preoccupazione come iscritti
E come uomini della Democrazia Cristiana
Che questa fase di forte inevitabile accentramento di poteri
Non abbia elementi di negatività ma possa trarre il meglio dalla Democrazia cristiana
Però credo che bisogna anche nel elaborare proposte nel suggerire critiche avere alcune considerazioni doverose
E io lo voglio fare con la stessa chiarezza con la quale l'amico da una catena parlato questa mattina io stimato molto le cose che ha detto
Dobbiamo considerare che questa fase di accentramento non capita casualmente il risultato dell'azione di sgangherata mento del partito che le correnti hanno realizzato
E vorrei ricordare che alcuni elementi certamente negativi e preoccupanti che possiamo conoscere non nascono oggi ma sono stati costruiti negli anni passati e questa la conseguenza di quegli elementi e di quelle situazioni
Secondo è indubbio
Che in ogni processo politico
Complesso difficile in qualche maniera conflittuale anche se positivo
Vi possono essere elementi di verità e di trasparenza nelle decisioni politiche e li possono anche essere elementi di strumentalità e di opportunismo
Ma anche qui vorrei ricordare che segretario avrà un compito difficile dovremo aiutarlo tutti con l'onestà e con la sincerità
Oltre che con la disponibilità avrà il compito difficile perché forse in questi ultimi anni la qualità umana della dirigenza del partito non è migliorata
Ma anche su questo rendiamoci conto di un fatto che indica precise responsabilità
Se ci sono potenzialità cortigiane queste sono state determinate da chi ha inventato le corti e non è possibile che si lamenti
Che di fronte alla tentazione o la possibilità di corti più vantaggiose ci siano movimenti e ci siano turismi organizzati andava gestita la formazione la selezione di classe dirigente di questo partito diversamente da come è stato fatto negli ultimi anni
I dati negativi che oggi noi riscontriamo come pericolo e come a rischio di un processo comunque positivo è indispensabile per la Democrazia Cristiana
Per la sua efficacia verso l'esterno e per la sua compattezza Harper la propria riorganizzazione Mascot uno da quanto è stato fatto nell'organizzare correnti sostenute da tesseramenti non vere organizzate con mezzi non sempre trasparenti capaci di selezionare nelle rappresentanze istituzionali più fedeli non certamente i più meritevoli con spostamenti
Né i sottosegretari atti nei ministeri negli assessorati negli enti nelle nomine non di persone capaci a persone meno capaci ma di persone che rispondevano agli ordini del capo
è bene che chi ha avuto questa responsabilità insieme a tanti altri meriti che nessuno disconosce perché sono l'elemento che ha costruito anche la forza di una democrazia cristiana che porta e non è venuta dal nulla è venuta dall'azione di tanti uomini ai quali dobbiamo rispetto
Ai quali dobbiamo riconoscenza
Ma chi fa osservazioni critiche sui rischi
Di sbandamento di comportamento partecipi a ridurli ma sappia di non essere estraneo alla responsabilità di averli prodotti
Grazie la parola il senatore Rutelli
Cari amici
Non parlerò delle questioni giustamente il più palpitante per il congresso quelle che riguardano i rapporti interni
Anche perché è abbastanza noto che Cecco ruandesi le pratiche fa parlerò di questioni che attengono ai rapporti esterni della DC e che credo non prive di qualche importanza
Appare sempre più diffusa la sensazione del porsi delle questioni istituzionali
Con una sorta di deserto dei Tartari dove si attende qualcosa che non succede mai in effettui molte volte sono state calate le reti
Nel mare delle riforme istituzionali non si è fatto con la commissione Bozzi lo abbiamo fatto noi promuovendo incontri con gli altri partiti con i gruppi parlamentari lo ha fatto la maggioranza durante l'ultima verifica
Eppure fino ad ora la pesca non è certamente stata miracolosa
Trovano spazio così il disincanto e lo scetticismo aumentano gli inviti ironici o polemici a smetterla di inseguire a farfalle e ad impegnarsi invece a far politica
Sembra rafforzarsi comunque la convinzione della impossibilità ed alla fine della inopportunità
Di modifiche incisive da La sette istituzionale eppure a ben guardare qualcosa si muove risulta smentita la tesi corrente che per una riforma del sistema elettorale dalla forma di governo occorrono guerre rivoluzioni o catastrofi
La Francia Grecia Inghilterra sono lì a dimostrare da ultimo come una maggioranza determinata possa cambiare anche le regole elettorali e modificare i rapporti fra gli organi dello Stato smentita risulta pure la tesi che dà noia accantonando le riforme organiche
Sino ad ora progettate la situazione istituzionale rimanga immobile
Le recentissime vicende della prima approvazione della legge sulla Presidenza del Consiglio e quelle relative alla revisione dei regolamenti parlamentari permettono di constatare come quasi per forza stessa delle cose si stiano mettendo in moto mutamenti istituzionali
Tali vicende però mettono in luce anche come il mancato inquadramento degli interventi riformatori in un segno organico anche se graduale posso togliere incisività e razionalità ai mutamenti introdotti il rischio vero è il prevalere di composizioni di basso profilo per così dire fra le esigenze della maggioranza e quelle dell'opposizione
Per la difesa di rendite di posizione e fine a se stesse
Resta così
E grave la possibilità di sbandamenti
Per forme di presidenzialismo e forme di assemblearismo costa contrastanti con la logica di un governo parlamentare razionalizzato secondo il disegno della Costituzione sia pure adesso da perfezionare
A questo ha cercato e cerca di far fronte alla Democrazia Cristiana
Con la proposta le forze presenti in Parlamento di avviare davvero a conclusione gli approfondimenti e comuni in materia di riforme istituzionali dandosi carico dei messi delle compatibilità fissando le priorità e i contenuti definitivi
Dei diversi interventi
Non si tratta di inseguire una globalità in impraticabile o d'un perfezionismo inconcludente si tratti invece di proporre dei concordare un processo riformatore realistico e lungimirante assieme
L'obiettivo deve essere quello di affrontare le disfunzioni nei rapporti fra governo parlamento in magistratura non tiene i rapporti fra poteri statali e poteri locali
Il che richiede di rafforzare ognuno nei compiti specifici secondo l'indicazione ineludibile del grande costituzionalismo europea d'anglosassone
E questa la via per aumentare l'autonomia propria dei pubblici poteri nei confronti dei partiti
Con il ridimensionamento degli interventi di questi ultimi nella gestione
E con il potenziamento della loro funzione queste assi insostituibile di Canale per la partecipazione popolare alla determinazione della politica nazionale ed è questa la via per mettere partiti ed istituzioni
Al servizio davvero dei cittadini della maturazione dei loro diritti e doveri
Della crescita e della loro capacità di autogoverno con la sanzione della loro posizione di arbitri ultimi dalla vittima
Della vita democratica a tal fine la Democrazia Cristiana intende continuare nell'opera di chiarimento dei punti di convergenza dei punti di divergenza con le altre forze di politiche
Con il Partito Comunista è da approfondire l'aspirazione in comune fin dalla Costituente e cioè l'adeguamento delle regole dalla liberaldemocrazia
Alle esigenze di una democrazia sempre più partecipato dal popolo sia pur poi con il contrasto a proposito del ruolo del partito e della concezione dell'autonomia non si può però seguire il PC nella spinte ricorrente a piegare le riforme istituzionali ad una specie di scorciatoia per l'arrivo di quel partito al governo
Questo non può che essere affidato alla capacità di acquisizione degli indispensabili consensi elettorali e politici
Non c'è un problema di legittimità per il PC in questa Repubblica che ha contribuito a fondare ha da consolidare c'è un problema di affermazione come forza di governo
Che va conquistata sul campo dell'elezione dalla politica
Ed a tal fine non serve ed è fuorviante
Sul piano della logica costituzionale istituzionalizzare un Governo di programma nella veste o di governo assembleare o di governo presidenziale
Serve invece la predisposizione da parte di quel partito di una proposta politica capace di aggregare un consenso adeguato
Con i partiti dall'area laica e socialista il grande punto di raccordo è stato ed è la disponibilità a valorizzare le acquisizioni comuni alle democrazie occidentali a proposito delle garanzie della libertà della regola di maggioranze dalla portata dell'alternanza
Nonché degli ultimi sviluppi a proposito del nuovo costituzionalismo e della deregolamentazione anche qui però non si può seguire tali partiti
Quando ipotizzano una specie di primato non si capisce bene come legittimato per gli attuali poli in termini di rispetto agli attuali poli maggiori con un impiego poi talora strumentale dell'istituzione delle riforme per l'affermazione di una capacità di movimento a scapito degli altri in vista di una propria centralità quasi a prescindere dal consenso
Non si può certo semplificare per decreto il nostro pluralismo multipartitico multipolare legato alla storia del Paese e destinato a durare a lungo
Si vuole invece sollevare il problema delle regole per un più corretto ed efficace funzionamento dello stesso
Vanno battute le spinte ad un pluralismo quasi alla libanese in cui tutto rischia di esserlo subordinato alla conservazione delle posizioni acquisite dalle singole forze e delle relative rendite
Bisogna fuoriuscire dalla ricerca di centralità vecchie e nuove di maggioranza e di opposizione
Comunque reversibile da spezzare il circolo vizioso di una battaglia per il potere sempre meno correlata all'assunzione di responsabilità
Poi verificate rispetto alle istanze del Paese
Ciò porta infatti ad una conflittualità endemica del Governo e del Parlamento con la riduzione alla fine della capacità di direzione da parte dell'intero sistema politico
Ci si deve muovere nella linea del pluralismo delle democrazie avanzate spesso vede un'effettiva mobilità politica oltre che sociale con tutti i partiti stimolati ad adeguarsi
Alla società in cambiamento senza predisposizioni definitive di ruoli di maggioranza o di minoranza male ma con il collegamento degli stessi al consenso ricevuto dei cittadini
Ciò richiede che tutte le forze espiano nel mare aperto delle novità della grande trasformazione
Con la riarticolazione rispetto a queste delle proprie tradizioni ideologiche e delle proprie prassi operative ma richiede anche che tre che tutte le forze avviene in comune la bussola di regole condivise per la competizione in ordine alla guida del Paese
Per la formazione e il funzionamento della collezione di maggioranza per la determinazione della responsabilità e della verifica delle stesse da parte degli elettori il fine della riforme istituzionali e quindi è appunto quello di perfezionare le regole anzidette facendo chiarezza nel rapporto partiti i cittadini e dando trasparenza rapporto partiti e istituzioni
In questo senso si muovono le indicazioni fornite dal segretario nel suo intervento in esso significativamente le riforme istituzionali diventa un passaggio centrale
Di una proposta politica del partito forse questo tendiamo a dimenticarci euro in ordine sia i compiti di governo sia le responsabilità per il consolidamento dell'intero sistema democratico
Anche per poter stringere meglio accordi dentro la maggioranza e con l'opposizione occorre adesso che la democrazia cristiana proceda sanzionare
Negli organi appositi compiutamente le proprie proposte in tema di bicameralismo differenziato e di delegificazione di sistema elettorale revisione dei collegi di pubblica amministrazione e giustizia
Di stato sociale spesa pubblica e in proposito va completata l'attività di chiarimento e di decisione avviate negli ultimi anni da parte del Consiglio nazionale della direzione dei gruppi parlamentari
E vanno proposta promossi presti convegni di studio già politica predisposti sulle istituzioni dello stato dei servizi sociali e sul governo dell'economia e dell'impresa pubblica il che è fra l'altro potrebbe consente di dare una reale collagene collegialità nell'elaborazione della linea
Della partito con la valorizzazione di tutti gli apporti individuali e collettivi fra l'altro anche di qui potrebbe venire un contributo per l'avvento nella conduzione del partito
Tra posizione fra governo autoritario e governo democratico non si può essere che a favore di quest'ultimo
Anche se occorre poi un esecutivo forte ma forse il problema vero è quello di bloccare i guasti del Governo oligarchico anche per la guida del partito
Alla fine del quarantennio dell'Italia repubblicana la di tipo a guardare con soddisfazione all'opera compiuta
Quasi un grande capolavoro per consolidare una democrazia difficile attorno a regole condivise per la garanzia della libertà civile e politica
E per la promozione dell'uguaglianza favorendo l'eliminazione della diversità in materia delle sinistre marxiste
Ma un grande passato non basta da solo per un grande avvenire adesso la DC deve dimostrarsi capace di fare la propria parte per accrescere la fluidità di una democrazia pluralista in una società complessa
So impone una razionalizzazione del rapporto partiti istituzioni cittadine
Che consente una distribuzione di compiti di decisione di controllo di programmazione di partecipazione
All'altezza delle interdipendenze ormai sistemiche per così dire fra Stato e società ed in connessione poi all'ulteriore articolarsi nella democrazia post industriale del nesso fra regola del compromesso e regola dalla maggioranza
Anche in questo diventa preziosa la ricchezza di stimoli dell'ispirazione cristiana e se aiuta a prendere coscienza della necessità della complessità
Di un perfezionamento ecco continuo dei valori fondanti ed è la modalità di funzionamento della democrazia con il coinvolgimento di tutte le forze disponibili
E spinge soprattutto a non farsi bloccare da difficoltà anche gravi valorizzando sempre per dirla con Moro prudenze Fantasia realismo è utopia grazie
La parola all'onorevole Cristofori
Signor presidente amici congressisti
A me sembra che il dato più vero di questo dibattito congressuale
Si sta concludendo sì
Sia
Che sta esprimendo sì dal partito come del resto ricco in notevole parte avvenuto ai congressi regionali
Uno spirito profondamente unitario forse il congresso da molti anni a questa parte
Chi sui contenuti questo al di là dei Problemi
Che c'erano e rimangono aperti dei modi di formazione della volontà politica e del dibattito in all'interno del partito sui contenuti dei programmi sull'iniziativa
Della Democrazia Cristiana noi dobbiamo verificare una forte convergenza che ci arriva dalla periferia fino a questa sede
Stiamo quindi per rieleggere un segretario
La cui proposta programmatica
Interpreta per alcune problematiche aspirazioni indicazioni pensioni presenti in larga parte nella base del partito una linea che ha trovato una sua recezione
Altresì dei militari nel cogliere i fermenti deve identificare le trasformazioni della società italiana
Propone nella sua relazione ed è abbastanza difficile trovarle nelle relazioni passate dei segretari
Sì più risposte precise a domande che vengono dalle grandi forze sociali
Indicando linee che sono destinate si è reale se realizzate a trovare un consenso nel Paese e una grande attenzione fuori dal nostro Paese entrare
Le nazioni che il collo i collaborano per lo sviluppo della democrazia per il mantenimento della pace
Dopo due congressi nazionali
Impostati dalla Democrazia cristiana per nel evenienze storiche sulla difensiva
Il segretario è stato nelle condizioni per il quadro che è maturato nel Paese e per la situazione interna del partito
Di tracciare una linea chi ci può riportare all'attacco e alla potenziale capacità di riprendere con più vigore il nostro ruolo di punto di riferimento dell'intero Paese
Altresì credo che la candidatura unica di De Mita non rappresenti un fatto diminutivo dalla nostra dialettica interna
Ma il segnale di una
Convergenza consapevole che è maturata nel partito da quando decidemmo l'elezione diretta del segretario
è la prima volta che ci troviamo in questa circostanza e appare quindi rilevante per la credibilità stessa della democrazia cristiana chieda i delegati emerga un consenso che a mio parere tanto sarà più vasto tanto più consentirà alla Democrazia Cristiana di avere forza nel suo discorso nel Paese
Distinguo volutamente questo fondamentale atto politico del congresso di sostegno alle indicazioni essenziali e alla fiducia sulle capacità del Segretario di gestirle
Dagli apporti di ognuno di noi e che ognuno di noi è chiamato a rendere per assicurare un cammino più spedito
La città la soddisfazione di questa convergenza non è sembrato che in molti momenti di questo congresso
Ci abbia portato ad una Euphoria che non ha ragione di essere nel mi sento di sottoscrivere alcune dichiarazioni
Così ottimistiche sulla situazione del Paese così come si sono state tracciate da alcuni autorevoli rappresentanti del governo
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che siamo ancora in una risalita difficile
Piena di molti ostacoli e che non sono sufficienti i propositi per accrescere i consensi ma occorrono le testimonianze infatti il congresso può anche essere questo una tappa decisiva per la nostra risalita per raggiungere la cima
Ma la nostra questo sarà possibile se la nostra offensiva sarà chiara e intellegibile nei Progetti e si vedrà cade calare nella vita del Paese
Se nella consapevolezza delle collaborazioni difficili ma necessarie quei partiti alleati lasciando da parte le polemiche sulle piccole cose
Può rom porremo dei robusti paletti non sguardi Kabili sullo svolgimento delle grandi tematiche
Nelle quali spesso nel passato e anche nel presente le mediazioni ci hanno costretto ad abbandonare valori che sono irrinunciabili per la ragione di essere del nostro partito
Se nel dialogo permanente con tutte le forze politiche accentuerei volto un nostro confronto con il partito comunista e questa mi è parsa una parte non sufficientemente ripetuta
Nella relazione limita in termini di competitività e in posizione di forza facendoci garanti di libertà sostanziali e determinando in questo modo come ci ha insegnato a Moro
Il cambiamento e lo scoppio delle contravvenzioni nell'area di votazione del Partito comunista
Ci siamo scolati di dosso solo una parte del fardello che ci portò alla sconfitta elettorale dell'ottantatré
E i manovratori di quella l'idea che determinarono la sconfitta ogni tanto riemergono ed Elia mi sono riemersi anche nel congresso in contraddizione palese con una linea programmatica del segretario
I disegni di grandi ristrutturazioni efficientissimi che del partito non si sono realizzati
E probabilmente sono di difficile attuazione anche per il futuro
Il rinnovamento ai metodi di gestione dei criteri di selezione della classe dirigente ha proceduto ma di per sé è un percorso lungo
E non sarà comunque decisivo se non significherà contestualmente il recupero pieno nell'azione politica da lei scrisse dalle ispirazione cristiana del partito
Credo che al di là delle polemiche sugli schieramenti su quello che risulterà da questo congresso l'insegnamento che qui c'è venuto da Zaccagnini
Che ha indicato in Libano di reali per il quale il nostro partito può acquistare maggiore credibilità sia sulla linea sulla quale noi poi dobbiamo tramutare le nostre proposte
Ci sono terzo segnali di ripresa di consenso i successi non sono mancati ma siamo ancora molto lontani saldare un porto colpo d'ala che ci riproponga
Realmente sostanzialmente come la forza cui credere per la ripresa del nostro Paese
Tutto ciò avviene perché c'è lo sforzo di cambiare corso ad una concessione su cui si era seduta la Democrazia Cristiana
Una concessione
Prevalentemente amministrativa della politica
Ma a me sembra che questo sforzo significativo per legare la politica la nostra cultura la nostra proposta alle ispirazioni ideali dalla Democrazia cristiana
Abbia da percorre ancora un lungo cammino il contenuto
Della relazione del segretario si muove in questa direzione
Anche se ci sembra debba essere più marcata la nostra collocazione nel confronto con le altre forze democratiche
Che non può essere quella di un partito per la democrazia pura come la intendono alcuni partiti e laicisti e pone in sostanza i più deboli in balìa dei più forti
Ma per una democrazia sostanziata dall'anima cristiana
E quindi per un modello di sviluppo della società liberatasi da ogni condizionamento ma come insegnava Aldo Moro Nonda la sua dignità dal suo dovere dal vincolo di solidarietà
Nella capacità di fare emergere questo discorso con estrema chiarezza
E sgombro da ogni incertezza Stati la chiave di questo congresso per rinsaldare vincoli più profondi colare a Cattolica con le forze sociali qua dei giovani
Molto spesso per cercare il nuovo sembra prevalere io l'ho avvertito anche in questo congresso il primato delle formule e delle tecniche creatrici della ricchezza sulla funzione ragione di essere del nostro partito
E Moro individuava come dato di fondo nella liberazione nell'affermazione del del della dignità dell'uomo
Non ci sono contrapposizioni tra la ricerca delle prime è il è il nostro motivo ispiratore
Ma la la posizione di tale le prime posizioni possono anche essere le peculiarità dei partiti laici mentre il secondo il motivo di riferimento all'uomo era la ragione di sopravvivenza e di ruolo della Democrazia Cristiana
Il nostro approccio allo stato sociale è e deve essere diverso da quello di altri partiti dove il tutto si riduce ad una razionalizzazione dei servizi in termini puramente di convenienze coro
Ka
Per noi lo Stato sociale è lo spazio nel quale si rendono concreti i diritti dei cittadini in un sistema di economia di mercato uno spazio in cui viene esaltato il valore della famiglia
La proposta del segretario è puntuale e rispondente a questo disegno ma per essere credibile occorre cancellare onorevole De Mita
Alcuni recenti indirizzi che noi abbiamo dovuto subire nelle leggi finanziarie non lo ha ricordato ieri Marini
Non per tornare al passato che in molte strutture superato ma neppure per annullarlo senza sostituirlo con il nuovo equità ha ricordato la tutela della famiglia come dato permanente essenziale del nostro impegno citando la tutela degli assegni familiari sostegno ai portatori di enti di handicap
Ebbene per quanto si riferisce agli assegni familiari
Non si può dimenticare che in due anni è stato quasi distrutto questo istituto la cui tassa è ideativo di decine di migliaia di miliardi
E prende avvio solo in questi giorni il progetto dell'assegno sociale di cui è relatore Tina Anselmi
Le linee sulle quali si impernia la manovra fiscale è una linea che stava divenendo sempre più penalizzante per l'unità della famiglia
E quindi l'indirizzo sulla redistribuzione del reddito dopo che si muove in senso opposto ai valori che diciamo di difendere Ermanno Gorrieri si domandava ieri su Repubblica se ciò è inconfutabile dipende dalla DC
O da una nuova identità del Psi e nel primo caso come nella DC possono ancora di coloro stessi la base popolare e quell'area cattolica sensibile ai valori della solidarietà ai problemi della famiglia
Attendo una risposta dal segretario ma no otto
Che è una serie di fischi spiacevoli e sgraditi in questo congresso
Credo che non abbiano avuto il significato di esprimere un si o cordoglio di partito ma di sottolineare che su alcune sei questi oli essenziali bisogna cambiare nell'azione del Governo
Abbiamo avuto
Ho quasi concluso
Abbiamo avuto nelle piazze
I ciechi sordomuti gli handicappati
Per decisioni incomprensibili è in direzione opposta Larini partito
Non premia avere modificato queste decisioni perché il conto la paghiamo sempre noi lo paga sempre la Democrazia Cristiana è il merito va allo posizione
Nel mille novecentottantatré
Abbiamo perduto molti voti per decisioni inique sulla previdenza che abbiamo recuperato solo in parte nell'ultima consultazione amministrativa
Con un'operazione che rischia di vanificarsi e di creare altre più per i penalizzanti delusioni se non la portiamo a termine
Abbiamo combattuto per due anni a sostenere una normativa sui fondi integrativi
Liberalizzare i teli prime precisazione sempre ecco del governo assente o contrario forse dovevamo aspettare il presidente di Montedison Schimberni
Con una iniziativa in linea con la nostra proposta prego aprirsi ad un consenso nessuno si è nascosto mai i problemi finanziari ed economici della previdenza gravi nel presente e più preoccupanti per il futuro lei dice la DC
Ha indicato con rigore che si dimostrerà anche pesante per i lavoratori le soluzioni abbiamo esatta di unità da De Mita una direzione del partito che ha fatto delle scelte alle quali gruppi parlamentari si sono attenuti strettamente e che possono anche su queste scelte di venire più incisive
Ma siamo stanchi di sentirci fare i conti sugli studi legittimi ma interessati delle assicurazioni
E chi predica il rigore dalla tribuna che gode di alte retribuzioni e a Fondi integrativi pagati dalla collettività
Abbiamo scritto regole più rigorose ma è due modifiche profonde proiettate nel tempo abbiamo immaginato gestioni pubbliche come ha ricordato De Mita
Con l'impostazione imprenditoriale e moderna autonomia esaltando il pluralismo
E di piena responsabilizzazione finanziaria dei protagonisti
Che oggi sentiamo molto spesso attaccare come avviene nei confronti dei lavoratori autonomi
Qual è l'intendimento di emarginare aree importanti della impresa dalla previdenza per sottrarre vuoti alla Democrazia Cristiana perché questa è la ragione e concludo
Io credo che sia giusto quando De Mita scritto dalla relazione ribadendo l'esigenza dell'equilibrio delle gestioni previdenziali al netto delle prestazioni assistenziali che vanno a totale carico dalla finanza pubblica
E questa una linea vincente ma che comporta un'accelerazione della riforma dell'assistenza mi auguro il suo riadeguamento alle possibilità del Paese
Ma mi auguro anche che fra pochi giorni quando questo questo questione sarà posto sul tappeto la risposta del governo sia positiva
Se così non sarà dovremmo dubitare del ruolo che la Democrazia Cristiana dice di avere lei congressi e che non è in grado poi di realizzare nella sua testimonianza nell'esecutivo grazie
Alla parola il professor leopoldo Elia
Caro Presidente caro Segretario politico amici delegati
Ritengo doveroso fornire al partito in questa Assise aperta dalla relazione così ricca ed impegnata di Ciriaco De Mita
Un brevissimo contributo che si rifà alla mia esperienza di studioso partecipe delle vicende istituzionali
La Democrazia cristiana si è sforzata con molteplici iniziative
Di avviare su binari costruttivi i lavori della commissione Bozzi per le riforme delle nostre istituzioni e poi per valorizzarne gli esiti anche se questi non sono stati
Per responsabilità di più di una componente all'altezza delle speranze concepite al termine della precedente legislatura
Preferisco dunque occuparmi del buon uso che si dovrebbe fare
Da parte di tutte le forze politiche
Di alcuni strumenti che già oggi la Costituzione offre e che si prestano anche ad un impiego meno confacente alle loro finalità e dalle condizioni normali della loro messa in opera
Mi riferisco a titolo d'esempio più volte richiamato da questa tribuna ai tre referendum promossi dal Partito Radicale dal Partito liberale e dal partito socialista
Nessun processo alle intenzioni d'altronde le operazioni referendarie sono già partite e dunque le rapidissime considerazioni che farò valgono piuttosto per l'avvenire
La Democrazia cristiana nella sua lunga esperienza ultra quarantennale cominciata il governo subito dopo la Liberazione non ha promosso in buona sostanza che un solo referendum quello del due giugno mille novecentoquarantasei fortemente voluto da De Gasperi contro le obiezioni assai determinate che provenivano anche da suoi amici autorevoli basti citare il nome di Scelba
Altrimenti il nostro palco partito si è sempre schierato per il sì o per il no su iniziative referendarie promosse da altri
In definitiva la Democrazia Cristiana non ha mai ceduto al fascino che indubbiamente esercita in talune circostanze il ricorso all'arma del referendum
Che per un partito presente nelle responsabilità del potere governativo consiste appunto nell'apparire e nell'essere a un tempo partito di governo e partito di lotta
Ma questo duplice modo di apparizione
Che divide l'agire di una forza politica da un lato negli organi costituzionali
E dall'altro nella comunità dei cittadini elettori liberando le energie che si esprimono con immediatezza se presenta per un partito
Tutte le suggestioni della Presa Diretta con larghe fasce popolari non dovrebbe escludere all'inizio una valutazione di congruenza e di proporzionalità
E infatti nel caso dei tre referendum è troppo grande il divario tra la semplicità o la semplificazione del sì e del no
Dal de il segno positivo o negativo richiesto nel giorno del voto
E la estrema difficoltà e complessità dei temi proposti e più particolarmente di quello attinente alla responsabilità civile dei magistrati
Né di ieri una proporzione tra le attese suscitate dalla parola d'ordine della giustizia giusta e le abrogazioni sottoposte alla decisione dei cittadini
Quale che sia l'esito delle prove referendarie
è inevitabile un grado assai elevato di frustrazione
Per la distanza enorme che separa i mezzi disponibili e le grandi finalità additate ai votanti per motivarne la decisione
Superare la soggettività politica acquisita come si asserisce dalla magistratura
Risanare la macchina giudiziaria
Porre le condizioni per una maggiore trasparenza dei metodi e dei comportamenti della politica sono obiettivi talmente ambiziosi da richiedere più ponderate valutazioni di razionalità pratiche
Prima di essere proposti al giudizio degli elettori
Anche la volontà di esercitare una forte pressione sul Parlamento non riduce le difficoltà intrinseche ad un legiferare positivo in materia tanto delicata
Ciò non significa peraltro che le assemblee legislative non debbano compiere ogni sforzo per superare gli ostacoli finti incontra un breve cenno ora allo strumento elettorale
Qualcuno si è meravigliato che nella sua relazione l'onorevole De Mita abbia ritenuto aperto il problema di garantire agli elettori
Non solo di scegliere quale partito preferiscono ma anche di esprimere per quale governo si manifesti la loro indicazione
Tale meraviglia è davvero singolare
Infatti tutta l'esperienza europea negli ultimi anni è orientata in questo senso il caso limite è rappresentato dalla Repubblica federale tedesca la cui legge fondamentale
Prevede il famoso voto di sfiducia costruttivo in altre parole ciò significa diventare espressamente il Parlamento a multare in corso di legislatura cancelliere formula di coalizione
è quanto avvenne nel mille novecentottantadue a favore della cd UE del suo leader contro ebbene si è ritenuto opportuno subito dopo provocare un'auto scioglimento del Bundestag
Per ottenere l'investitura elettorale a favore delle nuove fate la nuova formula di coalizione tra democristiani e liberale
Del resto già il presidente Saragat con i suoi mandati qualificati in sede di incarico di governo aveva ritenuto di collegare formula di coalizione e risultati elettorali
Ad ogni modo e giusto tenere in maggior conto in ossequio al principio democratico la entità dei suffragi raccolti da ciascun partito in sede di prova elettorale anche all'interno della coalizione di governo
E se i finti la Democrazia cristiana ha dimostrato un massimo di senso di responsabilità altro che squilibri ed egemonia nell'alleanza
Non ponendo mai come è stato detto dal vice presidente del Consiglio onorevole Forlani condizioni ultimative
E dopo rigo attendersi che anche nei riguardi della democrazia cristiana sia adottato un trattamento di reciprocità
è vero che non mancano politologi e filosofi della politica che House spiccano la iscrizione perpetua della Democrazia Cristiana all'associazione dei donatori di sangue
E vengo alla forma partito
Il mezzo della Costituzione il mezzo che la Costituzione offre ai cittadini per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale
è innegabile a mio avviso che l'attuale distacco dalla società
Della forma partito in Italia sia dovuta in larga misura alla estesa violazione dell'articolo quarantanove della Costituzione
Secondo il quale i partiti politici dovrebbero limitarsi a determinare o a code terminare l'indirizzo politico dello Stato
E l'indirizzo politico amministrativo nelle regioni e negli altri enti locali
Come sapete si è andati ben oltre e a partire dalla Liberazione ma con notevoli estensioni successive
Si è affermata la prassi della designazione di partito in tutta una serie di uffici e di enti che prima del fascismo erano sottratti a queste ingerenze
Realizzate ora attraverso interventi di autorità politiche centrali
Basta citare le presidenze delle camere di commercio o le presidenze delle Camere di risparmio per queste ultime è sufficiente rammentare
Che la Commissione economica istituita presso il Ministero della Costituente e presieduta dal professor De Maria
Raccomandava nel mille novecentoquarantasei che i presidenti e i vice presidenti delle casse secondo le risposte pervenute alla commissione e di pareri espressi
Dovessero tornare ad essere eletti dai consigli di amministrazione tra i loro componenti è inutile poi citare le unità sanitarie locali più volte evocate a questa tribù orbene è proprio dalle nomine di questi enti che dovrebbe cominciare il rientro dei partiti nell'argine negli argini dell'articolo quarantanove della Costituzione
E la Democrazia cristiana dovrebbe farsi portatrice di questi proposte dimostrando senso dello Stato e senso del diritto
Ben venga dunque l'Assemblea organizzativa qui da più parti autorevolmente ASP auspicata che oltre chi ai problemi di riforma statutaria potrebbe dedicarsi anche alla questione alla quale sto accennando
Non si tratta di una questione morale o solo di una questione morale
Anche se fin dal mille novecentosessantacinque e con riferimento a tutti i partiti e non alla sola democrazia cristiana avevo denunciato il pericolo che i partiti anziché qualificarsi per la ispirazione
Finissero per caratterizzarsi in termini di occupazione
L'occupazione in tanti rappresenta un insieme di interventi sentiti come prevaricanti nei confronti della società civile
Che tenta di affrancarsi da simili servitù ormai prive di ogni giustificazione e anzi tali da ritardare notevolmente i normali avvicendamenti
Si tratta di una gravissima questione istituzionale
Perché se i partiti non inizieranno un progressivo rientro dalle designazioni lottizzate nelle sedi improprie la squalifica che corre sotto il nome globale di partitocrazia
Colpirà
Come già colpisce anche quelle designazioni che avvengono invece nella sede propria e che sono comuni a tutti i Paesi di democrazia occidentale
E assurdo criticare la designazione da parte dei partiti dei ministri o di titolari di uffici fiduciari in alcune cariche politico amministrative
Ma se non si riduce l'esorbitanza nel campo del Petrone già amministrativo si rischia gettando via l'acqua sporca di perdere anche il bambino
E c'è anche un altro aspetto che va sottolineato quando il gioco si fa troppo pesante e pericoloso bisogna ridurre la posta del gioco temperamento l'accanimento dei giocatori
Del resto come potremmo dare forza e credibilità
Al processo di riduzione della gestione
Pubblico burocratica dello Stato sociale se non sapessimo affiancarla da una iniziativa di dei partiti d'azione che valorizzi le capacità professionali
Sulla questione morale Ciriaco De Mita nella sua recentissima intervista sulla DC ha risposto ad Arrigo levi che si trattava di un problema di comportamenti ma a mio avviso i comportamenti sono destinati a migliorare nel tempo si spera
Con il lento mutare del costume e della mentalità ma quello che i partiti possono e debbono fare fin d'ora
Per riacquistare credito
è promuovere la modifica di leggi e regole che aprono il varco alla partitocrazia cattiva a quella che si pone in irriducibile contrasto con l'articolo quarantanove della Costituzione
Non sono d'accordo
Con Bobbio quando afferma
Che il nome e la vicenda partitocratica sia Anna siano nate in Italia perché nella nostra democrazia parlamentare
C'è stata la persistenza di un partito al governo per tutti i quarant'anni della Repubblica
A parte il fatto che quando Maranini lancio il nome della cosa eravamo solo alla prima al nelle prime legislature repubblicane
Il danno da lottizzazione partitocratica si presenterebbe come dimostrano gli esempi di Regioni e Comuni governati dalle forze di opposizione a livello nazionale
In termini non differenti se si arrivasse ad un sistema caratterizzato dall'alternarsi al governo di coalizioni di partiti interamente diverso l'assetto della democrazia difficile italiana può aver reso più vistosa e certe deviazioni ma non può aver cambiato le cause del fenomeno
Il discorso che vengo facendo e meno ingenuo di quel che sembra
Gli obiettivi che propongo possono costituire un test significativo per mettere alla prova partiti i moralizzatori e sostenitori della liberazione delle istituzioni dalle sopraffazioni lottizzate Ricci infatti l'appello al rientro si rivolge a tutti i partiti nella maggioranza e nell'opposizione anche se si indirizza innanzitutto alla iniziativa legislativa della Democrazia Cristiana
Mi pare tanto più necessario procedere in questo senso in quanto l'assunzione nei posti di lavoro degli enti pubblici ancora per non breve tempo insufficienti di numero
Dovrà essere legata a criteri di merito e non ha favorito che discendano dall'altro
Come disse Moro all'assemblea di Sorrento nel mille novecentosessantacinque non è il rigore che è intollerabile ma l'ingiustizia e qui consentitemi una nota a piè di pagina
Traggo la citazione dal terzo volume degli scritti e discorsi di Moro edizione Rossini l'iniziativa più importante
La resa in questo campo insieme ai seminari storiografici organizzati dall'Accademia Aldo Moro
A queste iniziative così benemerite per la ricostruzione della storia del nostro partito va il nostro apprezzamento ed il nostro incoraggiamento
E perché
E perché
Caro segretario politico trascurare gli effetti benefici che il rientro avrebbe nella vita interna dei partiti e perciò anche nella vita del nostro partito
Non si può fare a meno di avviare quest'opera se vogliamo togliere l'acqua in cui si muovono le correnti di potere o meglio si muove il potere delle correnti
Anche in sede locale del resto la partitocrazia dovrebbe essere ridimensionata costituendo burocrazie regionali più preparate ed autonomia
Ciò darebbe maggior forza al tentativo di creare il nuovo come ha giustamente chiesto il segretario politico senza ricorrere a metodi vecchi resterebbero gruppi legati da orientamenti caratterizzanti da tensioni ideali maturate nel passato ma capaci di proiettarsi sui problemi del presente con sensibilità originali
Infine amici le affinità elettive non si cancella no ed era questo io credo il senso delle parole che ho ascoltato in questi giorni
Oltre che da altri da galloni da Martinazzoli da Zaccagnini e da Mattarella
Amici dobbiamo ricordare quarant'anni di Repubblica e di vita democratica avvalorata dalla formazione di corpi politici elettivi con riflessioni pacate
Senza autocompiacimento individuali ma con l'orgoglio collettivo di aver contribuito come democrazia cristiana alla costruzione di un grande Stato sociale di diritto
Dimostriamo anche in questa solenne circostanza di saper migliorare l'edificio e soprattutto di saper riformare noi stessi grazie
Grazie alla parola
L'amico Lusetti delegato nazionale dei gruppi giovanili
Cari amici
E sempre difficile parlare dopo un'autorità morale del Paese qual è il professore via cerchiamo comunque come giovani di raccogliere il significato della sua esperienza e di proiettarla nell'impegno politico
Cari amici io parlo a nome dei giovani ma non dei giovani rampanti di cui si parla in questi giorni sui giornali parlo a nome dei giovani veri dei giovani ventenni dei giovani del Movimento giovanile della Democrazia Cristiana
Purtroppo i giovani del Movimento giovanile hanno parlato poco in questo congresso perché la presidente del congresso è stata molto avara con noi ci ha delegato nelle ore notturne
Noi però riteniamo di avere molto da dire dentro la Democrazia Cristiana noi riteniamo che è necessario ascoltare i giovani per costruire il futuro
Cari amici questo congresso è stato convocato per chiarire la linea politica e per esprimere una seria e qualificata proposta politica nel Paese
Ma credo che questo congresso sia stato convocato soprattutto per parlare alla gente comune per parlare ai lavoratori ai giovani alle donne agli anziani agli emarginati
Qui dentro cari amici si parla forse un po'troppo di equilibri interni e troppo poco dei problemi concreti noi vogliamo parlare dei problemi della gente
Io credo che con questa prospettiva e con questo ampio orizzonte del mondo giovanile debba fare i conti oggi la Democrazia Cristiana per rilanciare la sua iniziativa politica
Esiste certamente un sommerso giovanile che ricompare in modo discontinuo a livello istituzionale e ne è un esempio il movimento dei ragazzi dell'ottantacinque
Ma cari amici certamente non prevale tra questi giovani un'opzione politica sistematica e ideologica
Emerge però nei giovani un ragionamento orizzontale sul piano delle priorità sul piano dei bisogni e sul piano della ricerca dei valori
Ed è con questi criteri che va valutato il fenomeno dei ragazzi dell'ottantacinque
Si tratta certo di un fenomeno precario perché l'identità politica non è prioritaria rispetto all'esistenza ma si tratta pur sempre di un fenomeno di crescita delle cocente individuali e comunitarie
Il problema cari amici sta nel gestire ugualmente queste scintille di partecipazione giovanile
Questi giovani orfani di figure educative hanno bisogno del sostegno politico e culturale di quei movimenti come il nostro che concepiscono la storia non come il vivere alla giornata ma con una quotidiana ricerca progettuale
Cari amici io credo che lo dico alla segreteria del partito la posizione dell'intelligenza sta
Nella pazienza del non a ritenere il fenomeno giovanile effimero anche se in fondo probabilmente lo è ma nell'andare fino in fondo in un mondo giovanile in gran parte ancora inespresso
Ma non è il movimento giovanile DC che deve rispondere a queste istanze è il partito e la Democrazia Cristiana con tutta la sua autorevolezza che deve fornire una risposta politica alle serie ed esigenti richieste dei giovani
Per questo cari amici il così detto bravo Lusetti cosiddetti bravi giovani democristiani Vito che sono bravi
Vogliono fare un po'di provocazioni a questo congresso per vivacizzare un dibattito che almeno nella fase precongressuale è stato un po'la conico diciamo subito
Diciamo subito
Diciamo subito all'onorevole Andreotti vogliamo ricordare ad Andreotti che in questi ultimi anni come nei grigi e Buy anni settanta non c'erano solo i cattolici esterne la DC a lavorare nelle scuole
C'erano anche
Cari amici c'erano anche i giovani democristiani interni al partito a lottare dentro la scuola per la libertà per lo studio contro lo strapotere arrogante le sinistre
Ricordo ancora
Ricordo ancora all'amico Andreotti che ha militato nei gruppi giovanili che negli anni settanta molti studenti anche cattolici si vergognavano definirsi democristiani ma noi senza
Noi senza tanto clamore e senza protagonismi con molta umiltà eravamo fieri di essere giovani democristiani e di lavorare nella scuola per fare crescere la democrazia
Cari amici
Non dovremo certo limitarci a risolvere problemi di equilibrio interno in questo congresso magari attraverso la somma algebrica di gruppi sottogruppi
La sfida deliziose tesi mo'congresso e molto più ambiziosa si tratta di decifrare da una parte i contorni di una chiara ed omogenea linea politica e dall'altra di definire il ruolo e l'identità della DC negli anni novanta
La DC per troppo tempo ha smesso di fare cultura politica per gestire il potere o per fare affari è ora di dire basta con la politica degli affari
Questo i poli politica
E svolte in funzione della cooperazione di potere è svolta per costruire privilegi per percorre le vie preferenziali questa politica degli affari non è altro che il mercato della compravendita e sappiamo che la campagna acquisti non c'è solamente le canzoni cari amici questa politica degli affari comporta una ridotta credibilità morale della classe politica e noi rifiutiamo questo tipo di politica perché crediamo invece negli affari della politica cioè nella risposta della politica ai bisogni della gente
Cari amici bidoni della gente solo il lavoro per i giovani la lotta contro il dissesto ecologico la ricerca della pace il risanamento della scuola lo sviluppo del Mezzogiorno e la lotta contro le tossicodipendenze su questi temi si fanno gli affari della politica ed è su questi temi che si devono celebrare i congressi dei partiti
Dalla vicina
Devono partire le risposte attraverso il Parlamento e il governo guardando un po'di più alla società e al funzionamento delle istituzioni
Per questo abbiamo portato come movimento giovanile una serie di emozioni in Congresso per costringere il Congresso stesso ad esprimersi emozioni sono sul nucleare e sull'occupazione e sul commercio delle armi sulla pace sull'obiezione di coscienza
La riforma del servizio di leva sulla selezione della classe dirigente
Vogliamo dire subito la presidente del congresso che noi vogliamo che queste mozioni vengono discusse in Congresso in onda rinviate così naturale per chiudere le solido cassetto
Entriamo quindi nel vivo dei problemi anzitutto l'occupazione e lavoro per i giovani la vera piaga del mondo giovanile
Rifiutiamo le politiche decisionista e dirigistiche in campo economico
Rifiutiamo i monetari ismi di stile thatcheriano ti considerano il tasso di occupazione una variabile come le altre
Rifiutiamo anche che da micidiali indiscriminati della spesa pubblica come rifiutiamo lo smantellamento di quella grande conquista democratica che lo stato sociale
Cari amici ma chiediamo a Craxi dopo i trionfalismi di Tokyo dove il lavoro per i giovani cominciamo a chiedere lavoro cominciamo chiedere risposte concrete sul piano politico per garantire occupazione al mondo giovanile
Cari amici queste linee di tendenza ci vedono contrari non solo per il dichiarato segno conservatore e per l'ispirazione antipopolare che li sottende
Ma anche perché semplificano la complessità di un sistema che invece proprio per la sua natura articolata non tollera scorciatoie non si può pontina continuare a bluffare sulla testa della gente
Alle grandi accumulazioni finanziarie devono conseguire consistenti investimenti per creare occupazione e lavoro
Così sull'ecologia
L'obiettivo non è contenere i danni ambientali ma di prevenirli ed abbiamo avuto un esempio con il dramma di Chernobyl non basta più
Formulare dichiarazioni simboliche esprimere auspici proclamare aspirazioni ma occorre pensare a giudizi più precisi a scelte operative e ad azioni concrete
Certo non possiamo tacere lo sa lo sdegno la più ferma e assoluta condanna verso l'atteggiamento irresponsabile colpevole del governo sovietico
Che ha sottratto attraverso un voluto Silenzio le informazioni sulla reale portata alla sciagura intendendo le adottivo di misure preventive
E stiamo però anche la nostra solidarietà alle popolazioni dell'Ucraina così duramente provate e alla gente si adesca dove scolpito dagli effetti dell'esplosione di Chernobyl
Anche il nostro Paese
Il cari amici ci obbliga a riflettere sulla l'inadeguatezza di anguste visioni nazionali sull'urgente sull'urgenza di un ordine internazionale che promuova e tuteli l'uomo e l'ambiente
La politica cari amici è chiamata a comporre le dinamiche dello sviluppo con il fondamentale diritto alla possibilità di futuro delle generazioni presenti e prossime è meglio cari amici un progresso lento ma rispettoso dei diritti dell'umanità più un progresso dominato esclusivamente dalla legge del tornaconto e non da un ordine etico certo perché è per noi cattolici è importante il primato dell'etica dei valori umani sulla scienza e sulle sue scoperte cari amici dovevamo poi presentato alcune mozione con le richieste abbiamo in questa moto in questa nostra mozione invitato il governo a stanziare adeguate risorse finanziare per la ricerca scientifica al fine di individuare nel dire alternative come ci ha detto ieri il professor Rubbia
Chiediamo che siano disattivati tutte le centrali nucleari che non garantiscono misure adeguate di protezione chiediamo che comunque vengono riconsiderate le norme di sicurezza per le centrali nucleari nel nostro Paese e chiediamo che si aggiunga anche una riflessione sul piano energetico nazionale cari amici anche la libertà della scienza dei limiti che devono essere individuati nel rispetto della dignità umana che per un credente significa rispetto della creazione
Destinata ad essere dominata dall'uomo per la sua elevazione morale per la sua elevazione materiale per la sua crescita e non per la distruzione
Così come il tema della pace drammaticamente importante in questi giorni nessuno ha ricordato per ottantasei è l'Anno internazionale della pace e in questo anno dove abbiamo rischiato una guerra dalle dimensioni inimmaginabili
Dobbiamo riuscire a coniugare politicamente la profezia non violente lei cristiano con la mediazione storica
L'attenzione al Terzo Mondo e all'area mediterranea non è in contrasto con la scelta atlantica anzi
Ma soprattutto questa scelta è una scelta d Europa diceva De Gasperi che se l'Europa unita la pace sicura ebbene noi crediamo nell'Europa e vogliamo recuperare questo concetto degasperiana
Cari amici dobbiamo smettere sì smettere di ricordati dell'Europa soltanto durante le elezioni per il Parlamento europeo l'Europa unita è una ricerca quotidiana sia sul piano politico che sul piano sociale
Certo i conflitti del mondo sono ancora tanti le sofferenze le violazione dei più elementari diritti umani e non possiamo qui non sottolineare la nostra solidarietà a Val desse al popolo cileno per le lotte contro il regime di Pino OSCE a questi nostri amici si Leni perché pagano col carcere o con la vita la loro fa del TAR alla democrazia e alla libertà
E diamo la solidarietà anche qui c'è anche un'iniziativa del movimento giovanile in questo senso ai Paesi del Centro America e a tutti i popoli in cui ma anche la libertà in cui manca la vita
Nessuna ragion di Stato giustificano soppressione dei diritti fondamentali di questi di questi popoli perché esiste anche una sacra ragion di popolo
Per chiudere sul tema della pace e anche oggi la nostra mozione voglio porre l'attenzione su un dato il commercio delle armi di cui parlava stamattina anche Andreotti
Da anni si discute sulla nuova legge sul commercio delle armi e molti benpensanti anche democristiani hanno dichiarato legittimo utile produttivo tutto ciò
Ebbene abbiamo scoperto che questa disciplina è legata a un regio decreto del quarantuno e in cui in questo modo viene sottratto al Parlamento il controllo del commercio delle armi
Nell'ottantacinque l'esportazione di armi in Italia a riguardo un fatturato di quattro mila e quattrocento miliardi con due mila ottocento miliardi di fatturato clandestino ma soprattutto nell'ottantadue la Libia è stato il migliore dei nostri clienti
Ebbene cari amici mercanti della morte italiani hanno fornito le armi ai nostri aggressori era padre il terrorismo
Questa non è politica questi occludere affarismo cari amici
E il pezzo che pagano gli onesti cittadini per questo crudele affarismo e la guerra era morto e noi diciamo no ai mercanti di morte noi chiediamo la pace per il nostro Paese e l'obiettivo finale è quello di una seria e credibile riconversione dell'industria bellica
I giovani credono nella vicina come partito del cambiamento ed è appunto su questi temi era partire dal mondo giovanile che il movimento giovanile DC vuole rilanciare una nuova qualità della politica in funzione di una nuova qualità della vita
Ma contestualmente a questa Fari della politica diviene importante il rinnovamento e la moralità della democrazia cristiana
Cari amici il rinnovamento non è solo un vero ricambio generazionale rinnovamento vuol dire mettere rimettere in campo tutte le onestà morali e intellettuali presenti nel nostro partito sono tante come ci ha detto ieri Benigno Zaccagnini
Cari amici rinnovamento vuol dire fare politica in modo diverso
Una classe dirigente nuova deve qualificarsi con un modo nuovo di fare politica una politica capace di dare espressione alle alte tensioni ideali che i giovani possono e debbono esprimere una politica rigorosa coerente e impostata su forti valori Cuesta è la politica del rinnovamento
Perché noi cari amici non vogliamo più nel partito dei notabili nel partito delle tessere
Il processo di semplificazione o di eliminazione delle correnti di potere va costruito ma deve anche essere verificato col passar del tempo e deve anche essere verificato da domani in poi nelle realtà periferiche
Cari amici in certe realtà il partito non esiste dobbiamo dircelo francamente esistono i singoli forse esistono i notabili edizioni pochi volonterosi manca la sintesi del partito
Un partito degno di tale nome deve organizzare i suoi aderenti devo organizzare i suoi militanti e devo organizzare i suoi dirigenti
E successivamente deve radicarsi sul territorio con la gente e con la società
E necessario cari amici individuare nuovi criteri di selezione della classe dirigente che deve essere sempre più sottratta alla delirante logica dei gruppi di potere cari amici l'onestà morale e intellettuale
Elaborazione culturale e politica il dibattito franco leale tra le varie opinioni il laboratorio lo studio l'analisi la formazione la capacità e l'umiltà questi sono gli unici veri filtri che ci consentono di selezionare una nuova e preparata classe dirigente questo e il lavoro politico di oggi nella DC per costruire la società del domani
Chiudo subito
Non basta
Bisogna anche tenere alto ottenere molto alto il livello di moralità nel partito e nel Paese c'è ancora molto da fare nel partito per moralizzare lo fino in fondo
Non si tratta cari amici di moralismo intransigente ma di moralità esigente quella moralità che ha permesso alla di cd riguadagnare le ottantacinque i consensi elettorali
Cari amici e proprio sulla questione morale che si fa la verifica del reale cambiamento della democrazia cristiana su questo tema de la moralità si deve continuare con chiarezza e coerenza se si vuole rinnovare una volta per tutte la Democrazia Cristiana
E infine sull'identità e il ruolo della Democrazia Cristiana e ho chiuso anche se mi dicono che il tempo è scaduto
Vogliamo dire che noi non crediamo nella DC con una forza di moderazione e di conservazione dell'esistente noi crediamo invece nella DC come forza popolare riformista queste la DC per le nuove generazioni
Una DC popolare non moderata una vizi veramente attenta ai grandi bisogni della gente una DC riformista e non semplice amministratrice dell'esistente queste la decide domani cari amici
E vogliamo dire ai riformisti illuminati vogliamo dire ai socialisti che si dicono riformisti è forse riformismo il progetto di legge di Lagorio sull'obiezione di coscienza è un progetto di legge scandaloso che comprime i diritti del singolo
Questi i cari amici
Questo non è riformismo se questo riformismo allora noi democristiani siamo rivoluzionari cari amici non è riformismo quello di Martelli che fa una proposta al giorno poi alla fine tutto è come prima cari amici dobbiamo essere seri sul riformismo
Non è riformismo quello di coloro che propongono il buono scuola quasi che la scuola fosse un prodotto da supermercato cari amici la scuola è una cosa seria la scuola va riformata veramente non ricercata nel supermercato
Così come Gianni De Michelis a tre anni ministro del lavoro
Non ha indicato una politica del lavoro non ha riformato il mercato del lavoro l'ultima segno significa dato significativo che si riscontri su questo piano è l'accordo Scotti di tre o quattro anni fa
Questo è cari amici non è riformismo il riformismo alla tradizione cattolica
Le battaglie di disobbedienza civile dei cattolici sono veramente una battaglia riformatrice e la DC vuole veramente essere un soggetto politico che esprime una progettualità di ampio respiro care amiche ho finito
Spesso e ho delineato e il tracciato politico
Da percorrere perché la democrazia cristiana non è in crisi
Chi parla di crisi sbaglia la crisi non è altro che l'alibi della ritualità della politica ma per le nuove generazioni la politica non è un rito politica vuol dire anche comprendere agire associarsi raggrupparsi da locare
La politica nelle nuove generazioni e interpretata non in termini di dominio ma di libertà
Ma siamo consapevoli cari amici del congresso che la politica consiste anche in un lento e tenace superamento di dure difficoltà da compiersi sempre compassione e con discernimento
Ma noi cari amici cari giovani non ci perderemo d'animo noi non ci arrenderemo nemmeno di fronte agli ostacoli noi crediamo nella politica noi crediamo che la vera politica
La politica deve essere la pianta risposta possibile alle esigenze della gente
E il possibile non sarà mai raggiunto se nella vita non tentasse uno sempre l'impossibile
Con grande forza d'animo e noi vogliamo tentare l'utopia noi vogliamo tentare la speranza noi vogliamo tentare il domani chiudo subito citando visto che Ciriaco De Mita
L'ausilio di prego di ascoltarmi
Ha citato Baglioni a proposito
Degli anziani io voglio citare
A proposito dei giovani una canzone di Francesco Guccini anche quando la Rai censurava questa canzone la canzone si intitola Dio è morto e dove la cantiamo spesso le nostre serate tra giovani con la chitarra
E la canzone dice
Io penso che questa mia generazione e preparata ad un mondo nuovo ad una speranza appena nata ad un futuro che ha già in mano questo per noi vuol dire di tessere infinita speranza e finché carrozzine quel cari amici
Ci sarà in questa nostra società anche solo una scintilla anche solo un frammento di speranza allora saremo sempre in grado di trasformarla in una certezza certezza del domani e certezza del futuro grazie
Avverto all'Assemblea a Berton Assemblea che il presidente della commissione e ordini del giorno
Chiede che nella stanza numero trentasei i componenti della Commissione insieme chi non subito perché bisogna concludere in quella Commissione i lavori esame degli ordini del giorno presentati questo invito riguarda i componenti della Commissione Martellotta e Giuseppe
Chimenti è Dio Campanella Paolo formelle Antonio
Cresci Paolo grosse Niccolò
Tesini Mario sono questi amici e delegati pregati di andare immediatamente e la stanza numero trentasei per terminare i lavori della commissione ordini del giorno
La parola all'onorevole Bodrato
Caro Presidente
Caro segretario abc del congresso
Molti di voi hanno partecipato ad altri congressi in momenti altrettanto importanti della vita nazionale
E ricorderanno certamente contrasti vivaci ed anche clamorose interruzione
Questa Assemblea invece caratterizzata da una vasta convergenza di opinioni
Ci sono applausi per tutti gli oratori
E di questo dobbiamo essergli grati
Dobbiamo augurarci però che questa attenzione rifletta la consapevolezza della fase politica che attraversiamo
E non sia un segno di stanchezza o di indifferenza per le scelte che dobbiamo compiere condivido pertanto la preoccupazione di De Mita
Che alla disponibilità ritrovata nell'opinione pubblica col voto del dodici maggio
Non corrispondano ancora una consapevolezza ed un impegno adeguati ad un compito che non consente disimpegni di alcun tipo
Viviamo una fase attraversata da mutamenti sempre più profondi e sempre più rapido
Un era tramonta ed un nuovo ciclo storico si sta imponendo le ideologie a cui i partiti si sono riferiti per dare risposte politiche al Paese sono ormai travolte dai mutamenti
Lo stesso senso della politica e messo in discussione
Penso alle questioni poste dalla crescente articolazione della società
Nella quale pure si esprime la grande vitalità della democrazia
Ma che tende ad organizzarsi nella logica di interessi corporativi che sono concorrenti alla logica dei partiti
Penso alla straordinaria influenza degli interessi sovranazionali
Che riducono il potere dei governi nazionali e costringono a scegliere con riferimento a nuovi orizzonti se vogliamo che l'azione politica conservi qualche efficace
Ma anche in condizioni così mutate
Non si debbono disperdere i valori che hanno orientato le nostre scelte
Perché le vicende personali di ciascuno di noi hanno significato solo con riferimento alle radici morali del movimento dei cattolici democratici
E restano dentro una storia che in ogni caso qualcosa di più dell'insieme delle nostre vicende personali
Dentro una storia che comprende anche le voci dell'America latina e del terzo mondo che ci ricordano qual è oggi la frontiera nella battaglia per la libertà e qual è la misura vera la misura umana della polizia
Solo in questo modo un partito di ispirazione cristiana resta attuali anche in una società secolarizzata
E può riproporre con la forza
Delle idee le idee di De Gasperi e di Moro di la Pira e di valori
Solo in questo modo la stessa visione laica della politica
Così presente nell'insediamento di Lazzati
Ma oltre a questo insegnamento ricordiamo le amarezze che hanno caratterizzato gli ultimi anni della vita di Lazzati proprio su questi problemi
Non si appiattisce del pragmatismo nella brutale prevalenza degli interessi materiali sui valori umani
Ed aiuta a capire i cambiamenti ed a trovare risposte che siano rispettose dei valori della vita della libertà
Della solidarietà e capaci di mobilitare risorse civili adeguate al grande compito che abbiamo di fronte
Una società che ha superato i limiti dell'ideologia cioè non vuole piegarsi di fronte a nuovi miti resi più forti dal controllo che sanno esercitare sull'opinione pubblica deve fare i conti con la forza di una ispirazione religiosa
Che è alla base della libertà di coscienza e della disponibilità a servire la comunità ed a costruire la pace tra i popoli dando così significato alle democrazie del nostro tempo
Non è quindi inutile ricordare come bene ha fatto dei miti
Quali erano le questioni aperte di fronte al congresso del mille novecentocinquantaquattro
Mentre ascoltavamo De Gasperi dal loggione del movimento giovanile
Capivamo che il discorso sul partito sulla sua funzione e sulla sua autonomia si intreccia necessariamente con l'evolversi dell'assetto sociale e dei rapporti con gli altri partiti
Quel congresso decise di rinnovare l'organizzazione del partito
E di impegnare la seconda generazione in una responsabilità fino allora assegnata alla generazione dei popolari si poneva una rilevante questione politica anche se l'alleanza centrista indebolita dal voto del cinquantatré restava senza alternative e soprattutto continuava ad essere forte il pensiero degasperiana o di un partito di centro che guarda a sinistra
Che opera cioè per fare crescere la democrazia senza accedere a suggestioni massimalista
Ricordo anche il congresso del sessantadue e la relazione di Moro che perseguiva come ostinazione una nuova politica di dialogo con il Partito Socialista
Moro come De Gasperi proponeva l'unità del partito come condizione di forza e di credibilità della proposta democratico cristiana
Ed anche in quell'occasione il dibattito sul rinnovamento si raccordava comune iniziativa politica con una proposta di movimento della Democrazia Cristiana
Da un lato si riconosceva che era interesse della democrazia italiana
Una chiara assunzione di responsabilità da parte dei socialisti
Ma dall'altro lato ci si preoccupava dell'unità del partito poiché adesso sono allegati diceva Moro il primato e la funzione della democrazia cristiana nella vita nazionale
Sono certo più numerosi gli abiti che ricordano il congresso del sessantanove
La crisi sociale e politica pesava anche sul nostro partito
Allora le novità quelle di cui oggi parliamo con atteggiamenti molto più ottimistici alimentavano la contestazione ed il dissenso
E inducevano ad una previsione di imminente crisi del sistema capitalistico e delle istituzioni parlamentari
Allora si discuteva già il nodo istituzionali
Per contrastare una disgregazione politica che in certa misura si rifletteva anche in un crescente disagio morale del nostro Paese
Da quel dibattito cari amici hanno preso le mosse la strategia dell'attenzione la politica del confronto
Che nel pensiero Moro Teo riguardavano in primo luogo i mutamenti culturali e sociali e poi anche i partiti
Con l'obiettivo di contrastare una lotta politica che stava spaccando il Paese per riprendere una strada di convivenza e di crescita nella democrazia
Gli ultimi congressi che tutti ricordiamo sono caratterizzati da un continuo riferimento alle trasformazioni sociali e alle loro ripercussioni sulla forma del partito
Dall'esigenza di rispondere a polemiche spesso pretestuose sulla inadeguatezza della democrazia cristiana rappresentare la società italiana in un periodo di così vaste mutazioni
Dal timore di un orto tramonto e di una nostra sostituzione alla guida del Paese
Le vicende elettorali del settantaquattro e del settantacinque
Hanno in questo senso rappresentato una svolta che ha posto non lo possiamo dimenticare per la prima volta in modo concreto la questione dell'alternativa alla Democrazia Cristiana
Ci sono così delineati equilibri politici più difficili per l'indebolimento elettorale del partito
Ma anche per l'evolversi della politica e dei rapporti del Partito comunista sulle questioni poste dal cambiamento con gli altri partiti dell'area laica e con il partito socialista
Alcune di queste polemiche sembrano oggi lontana
Eppure hanno pesato sulle vicende nazionali ed anche sulla vita del partito ed in qualche modo condizionano ancora oggi la nostra strategia
Ma spiegano anche le difficoltà che più in generale
Hanno le altre forze che pensavano di poter ridurre i problemi del Paese che riguardano tutto il sistema politico alla sola crisi del cosiddetto sistema di potere della democrazia cristiana
O dalla crisi di un retroterra cattolico indebolito dalla evoluzione della società civile e dalla sua secolarizzazione
Anche la riflessione di quegli anni di emergenza e di violenza
E le prove che abbiamo sofferto e superato conta Canini appartengono al discorso sulla identità del partito e sul suo rinnovamento sul ruolo storico della democrazia cristiana
Non voglio certamente dire che il passato conta più del futuro che la continuità nella vita del partito deve prevalere sui cambiamenti
Ma piuttosto che le cose nuove che ci proponiamo di capire e di fare in questo congresso
Sono davvero un importante passo avanti se sappiamo misurarsi con la complessità dei problemi
C'è la nostra è una scelta matura e se in essa si esprime una ragione profonda di crescita capace di mobilitare la coscienza delle giovani generazioni
Io penso che questa sia l'intenzione di Demitri dalla sua relazione emerge una indicazione concreta una convinta attenzione alla complessità della situazione
Ed alla necessità di rendere il partito capace di raccogliere la sfida che viene dalle trasformazioni per governarle per confermare così la funzione della Democrazia Cristiana
Non vi è quindi nostalgica del passato
Nessuno vuole tornare indietro né frapporre difficoltà all'esigenza di andare avanti solo vogliamo farlo davvero senza ambiguità cambiando e non fingendo di cambiare riconoscendo che nuove regole richiedono una nuova e più alta moralità
Dando alle cose e dalle posizioni il significato reale che hanno riconoscendo che quando ci siamo divisi lo abbiamo fatto su problemi reali non supera i testi in ogni caso non mettendo mai in discussione L'Unità vera della Democrazia Cristiana
Abbiamo lavorato in questi anni col segretario per questo obiettivo senza chiedere agli altri amici più di quanto noi possiamo dare senza porre condizioni
Ma piuttosto esprimendo una convinzione e mettendo a disposizione la nostra esperienza e le nostre speranze
L'analisi fatta da De Mita esprime la convinzione che si impone oggi il rinnovamento come scelta sempre più condizionata dai mutamenti della società
E dall'esigenza di adeguare le stesse istituzioni a questi mutamenti
Ed insieme di riconoscere che si sono definiti nuovi rapporti di forza tra i partiti che mettono alla prova l'iniziativa della democrazia cristiana e che sollecitano una nuova unità
Ma l'orizzonte nuovo che si delinea non sfida solo il nostro popolarismo e la nostra capacità di mediazione sociale
Per altri aspetti la società questa società più articolate e più viva e che cresce rivaluta al personalismo il pluralismo il ruolo sempre da noi assegnato alla società civile
Né penso che siano liquidate con la rivoluzione tecnologica e la crisi dello stato sociale le ragioni storiche del riformismo
Di un movimento politico cioè che in diverso modo nell'esperienza socialdemocratica come in quella sociale cristiana
Ha delineato una risposta democratica di libertà alla crisi degli anni Trenta contro il modello collettivista del comunismo ma anche contro la restaurazione conservatrice ed il fascismo
Quando parliamo di nuovo riformismo riconosciamo che l'associata perché la società è ancora cambiata in modo spesso radicale
Sono necessarie quindi nuove risposte e nuovi programmi questo profondo cambiamento ha messo fine al secolo delle grandi fabbriche e della massificazione crescente
Ma soprattutto ha definitivamente sconfitto
La politica di radice marxista che si era opposta al compromesso tra democrazia e capitalismo parlando spesso spregiativamente di riformismo come se si trattasse di una rinuncia alla rivoluzione
Non si tratta quindi per noi di rovesciare un processo storico riscoprendo le ricette liberiste ed attuando ed attenuando così l'idea della solidarietà
Ma di elaborare una politica che in primo luogo contrasti la burocratizzazione dello stato sociale
Recuperi criteri di efficienza che qualificano la società moderna per portare avanti nelle nuove condizioni e tenendo presenti le attese delle giovani generazioni una forte domanda di libertà
Quando il nostro partito si misura con questi cambiamenti e decide di confrontare programmi ed alleanze con una domanda di una società più esigente
Non agita quindi il fantasma della egemonia democristiana né all'opposto quello del compromesso storico
Più semplicemente ma più concretamente mette in evidenza la necessità di disporre di istituzioni adeguate a garantire e promuovere queste innovazioni
Per evitare che una democrazia debole sia travolto svuotata
Da una dislocazione del potere che risponde ad una logica diversa da quella che abbiamo fino ad ora sperimentato
è con riferimento a queste evoluzioni che abbiamo seguito con attenzione il dibattito del Partito comunista
Che non a caso ha registrato pur tra molte resistenze una svolta verso la cultura della socialdemocrazia europea
Comprendendo che la contesa democratica si gioca ormai al centro della società postindustriale
Ma questa svolta deve ancora esprimere quel programma per l'alternativa che dovrebbe permettere un dialogo più concreto tra maggioranza ed opposizione
Giustamente si è fatto notare che c'è una contraddizione tra l'affermazione che è stato abbandonato il discorso sugli schieramenti
E la novità del governo di programma la linea comunista resta infatti politicamente comprensibile solo nella logica dell'alternativa e più precisamente dell'alternativa alla Democrazia Cristiana
Per chiarire questa strategia il Partito comunista ha ribadito la convinzione che la solidarietà nazionale è una politica superata e non riproponibile
Mi riferisco a questa questione non secondaria e per molto tempo presente anche nel nostro dibattito perché viene dai comunisti la conferma l'opinione che abbiamo sempre espresso sulla grande diversità tra compromesso storico e solidarietà nazionale
Tra gli obiettivi proposti dai comunisti e la strategia Moro Teo e sul fatto che la politica del confronto non è mai stata non ha mai avuto come obiettivo la democrazia consociativa
Peraltro non pensiamo che si debba costruire su questa posizione comunista una polarizzazione della lotta politica
Fino ad annullare il valore del consenso che gli elettori danno ai maggiori partiti bloccando in questo modo la vita democratica a vantaggio di nuove forme di trasformismo
A questa difficoltà obiettiva pensiamo quando parliamo di una situazione di necessità come del dato che condiziona obiettivamente anche la maggioranza di governo ed è insieme la forza
Di uno stato di necessità che non riguarda solo la DC e non vincola solo il nostro partito
Ma che per quanto ci riguarda dobbiamo superare con una politica che risponda in modo pieno alle esigenze del Paese
Siamo sostenitori di questa maggioranza parlamentare di una maggioranza quei partiti laici come il partito socialista
Ma non pensiamo che questa maggioranza sia definita o di in qualche modo costretta dalla presidenza socialista
Non ci nascondiamo cioè che Craxi alla guida del governo
Esprime equilibri politici nuovi né il valore della stabilità che si è realizzata col nostro determinante appoggio ai fini di una ripresa dell'economia e del rafforzamento delle stesse istituzioni democratiche
Ma vi sono cari amici contraddizioni che debbono essere evidenziate per evitare un logoramento che deriva anche dalla limitata produttività del Governo e della maggioranza parlamentare
Mi sono comportamenti che creano disagio non riusciamo in particolare a capire
Come si possa conciliare l'immagine decisionista del Presidente del Consiglio
Che spesso si sovrappone alla collegialità del governo e si contrappone polemicamente al Parlamento
Come atteggiamenti spesso pretestuosi e come iniziative referendarie che evidenziano un'anima movimentista e radicale che meglio si adatta ad una forza di opposizione
Queste contraddizioni sono almeno in parte risolvibili solo se saremo noi capaci di una più chiara elaborazione programmatica di una più forte presenza del nostro partito nella società
Di una nostra più qualificata azione nel governo e nel Parlamento
La relazione di De Mita
Sulla proposta programmatica ampia e precisa si pone non a caso così a me pare su un piano più ampio rispetto alla verifica che si è conclusa alla vigilia di questo congresso
Mi chiedo però allora la politica economica non ci appare troppo costruita attorno alle oscillazioni del prezzo del petrolio
Non vi è forse contraddizione tra richiamo alla tradizione di un partito che ha profonda la cultura delle autonomie locali
E le difficoltà che abbiamo anche noi a compiere scelte coerenti sull'autonomia finanziaria dei Comuni e delle regioni
Come è possibile parlare di elevazione dell'età dell'obbligo e nello stesso tempo bloccare la riforma della scuola secondaria senza ingannare i giovani che chiedono una scuola rinnovate moderna
Il ruolo che rivendichiamo per la famiglia
E il richiamo alla solidarietà come si conciliano con decisioni assunte nella definizione della legge finanziaria che hanno visto prevalere l'atteggiamento delle correnti laiche di sinistra del nostro Paese
Mentre attendiamo che maturino i tempi delle riforme istituzionali perché non assumiamo iniziative più limitate ma incisive per fare funzionare la pubblica amministrazione
Dobbiamo dunque per rendere più incisiva la nostra iniziativa
E per dare prospettive in questo modo ad una maggioranza dobbiamo definire in modo più preciso anche il nostro programma e la nostra presenza della maggioranza parlamentare
Non vi deve essere contraddizione tra programma e formula politica
Poiché la politica del partito sedi finisce proprio in questo rapporto
Oltre che nei giudizi di fondo che diamo sulla collocazione internazionale dell'Italia sul nostro europeismo sul valore dell'Alleanza atlantica come scelte di pace
L'Europa a cui miriamo e l'Europa dei popoli non dei mercanti
L'America cui guardiamo e l'America della libertà che sfida il futuro ma è anche la catena di mali che va dall'Atlantico al Pacifico per esprimere un impegno contro la fame nel mondo e contro la povertà
Quanto a quella nuova povertà denunciata con grande rigore dai vescovi cattolici degli Stati Uniti e dalla Chiesa anglicana in Inghilterra
Siamo capaci di concorrere a questo grande disegno e al rilancio della Democrazia Cristiana
Si è parlato cari amici di resistenza e di timori di un richiamo alla foresta delle correnti che contrasterebbe ciò che cerca di nascere con fatica nel partito
Sono polemiche che non vorrei raccogliere ciò che non si può ignorare senza costruire finzioni che poi alimentano inutile confusioni
è che la critica alle divisioni che hanno paralizzato il partito serve per scomporre ma non basta per ricomporre una situazione nuova
Qualche amico ha detto piace non si costruisce il nuovo attorno alle idee c'è il rischio che si costruisca attorno all'interesse a partecipare alla semplice gestione del potere
Fu un partito che vive della ricchezza delle idee e degli spazi di libertà che sa garantire
Deve proporsi anche in questo congresso una unità che sia ancora una volta una conquista
A questa unità ad un obiettivo di maggiore unità qual è quello che ci ha proposto De Mita siamo disponibili comune identità che non vuole marcare distinzioni rispetto ad altri amici
Ma che esprime un contributo volto ad arricchire la capacità di dialogo e di proposta del partito
Non vorremmo vedere tramontare ciò che di positivo c'è nella nostra storia comune ciò che insieme abbiamo progettato ed in cui abbiamo creduto
E vedere sopravvivere ciò che dovremmo invece dimenticare tutti e che ci ha divisi
Esprimiamo quindi una convinzione morale e politica una reale disponibilità a sostenere un processo che punta a cambiare il partito per renderlo capace di guidare il cambiamento della società
Questo obiettivo caro De Mita diventa in questo congresso un impegno per tutta la Democrazia Cristiana per un cammino che abbiamo iniziato insieme e che insieme intendiamo continuare
La parola all'onorevole Presidente della Regione Veneto Bernini
Signor presidente amico segretario in questa parte ormai finale siamo le ultime ore del dibattito congressuale
Prendo la parola penso abbastanza brevemente
Per poco più che una dichiarazione di voto
Dibattito che si è svolto è stato intenso e vasto
I ragionamenti e le motivazioni sono compiutamente svolti e quindi siamo in grado di trarre qualche valutazione
Mi pare che innanzitutto
Si debba considerare come questo nostro convegno questo congresso
Sì si è andato progressivamente sempre più concentrando finalmente sui problemi del nostro partito e sui problemi della proposta politica che il nostro partito fa alla società
Questo risultato che già di per sé è certamente positivo e foriero di molti sviluppi
è stato possibile in questa lunga preparazione del nostro congresso
Nonostante il susseguirsi e la cavalla arsi e di eventi esterni anche straordinari che si sono succeduti in questo periodo di tempo dall'avvio della campagna congressuale che possiamo datare col discorso del segretario a Lavarone
E che si sono susseguiti fra stornando l'opinione pubblica e intervenendo interferendo nel nostro dibattito come non dimenticare episodio dell'Achille lauro e della crisi politica soprattutto sul tema delicatissimo della politica estera che succedette all'episodio medesimo
Come non ricordare difficile dibattito politico lungo che non terminava mai che ha accompagnato la maturazione il varo della legge finanziaria
Questo strumento che di per sé dovrebbe esser riportato nei limiti della sua funzione legislativa
Dibattito sulla Finanziaria che ha rilanciato fra di noi il tema delicato dello stato sociale della sua crisi e della sua evoluzione ed ancora l'episodio della guerra
Nel mediterraneo ed ancora l'emergenza nucleare che ha messo in crisi altri cardini della nostra programmazione economica
E delle nostre prospettive energetiche
E che dire dell'infinite minacce di crisi e di rimpasti fino alla strisciante verifica
Che sia ancora in realtà da compiere che si annuncia ancora foriera forse di un rimpasto
E fino alle recenti interferenze da parte di personalità di altri partiti nel nostro congresso
Quasi imporsi a delimitare il PCI l'ambito del nostro dibattito a precostituire con i loro interrogativi le risposte che avremmo dovuto fornire da questo congresso
In questo abbiamo dimostrato io credo tutti insieme grande maturità
Nel riuscire a proteggere l'ambito del nostro dibattito a difenderlo dalle interferenze a concentrarsi finalmente sui grandi problemi del nostro partito e del suo riordino e del suo rilancio nelle proiezioni per il futuro
E questo è un risultato non da poco ciò è stato possibile
Fondamentalmente perché siamo arrivati in Congresso questa volta con alle spalle già due problemi normalmente tra varianti le assise congressuali
Ci siamo trovati con una linea politica che non presenta motivi di drammi e di lacerazioni
Che non dà dubbio dopo la relazione del segretario che io condivido nemmeno incertezze molte delle mormora azioni più che delle critiche sugli equivoci di una convergenza su un'unica linea politica alla lettura della relazione sono stati compiutamente fugati io non ho inteso
Da questa tribù una di per sé tolto alcune singolari accentuarsi accentuazioni che conferme anche sui punti più delicati
Aspettavamo il segretario al varco
Sulle sue posizioni di politica estera per mettere la parola fine ad un dibattito molte volte pretestuoso ma che c'è accorato perché era destinato ad avere grandi ripercussioni nell'opinione pubblica
L'aspettavamo per sentire definitivamente la sua interpretazione strategica del pentapartito
Il sistema delle alleanze dei rapporti il chiarimento con l'alternativa politica rilanciata dal Partito comunista fino a Firenze
Da questa relazione dal dibattito la linea politica esce netta completa organiche non ha dato luogo forse anche sborsando la passione del dibattito a grandi distinzioni
Il secondo problema che in realtà era risolto quando siamo entrati in Congresso era quello della candidatura a segretario
Con una candidatura unica di De Mita è venuto fuori forse meno l'aspetto spettacolare quello che anche nell'ultima edizione aveva appassionato nella fase finale
Io vorrei a questo proposito domandare ma perché non c'è una candidatura alternativa
E sì che abbiamo inteso discorsi anche autorevoli di dissenso e di opposizione ancorché sempre introdotti dal consenso sulla relazione del segretario pressoché generalmente ma perché chi ha dissentito non ha presentato un'altra candidatura
E se non hanno presentato un'altra candidatura perché allora dare giudizi negativi sullo sforzo generale che accompagna questa di presentazione e che prepara insieme con il documento anche
La conclusione di questo congresso io trovo profondamente incoerente questo
Anche se destinati ad un insuccesso indubbiamente il dovere di testimoniare anche con le candidature e le ipotesi alternative c'era e c'era per tutti
Così siamo potuti abbiamo potuto concentrarci dicevo decisamente sul tema del nostro partito
A molti anni soprattutto da quando la tribolazioni interna sia accompagnata all'insuccesso Esterno alla difficoltà di avere un raccordo riconosciute accettato con una società noi ci siamo progressivamente accordati
Anche se abbiamo tentato molte volte di auto consolanti ci siamo accorti che il nostro partito aveva delle difficoltà a rinnovarsi
E non abbiamo mai trovato uno spazio organico da dedicare tutto a questo fatto che pure è vitale per la democrazia cristiana dopo quarant'anni della sua storia
Il fatto saliente
Su questa strada verso la concludersi della vigilia congressuale è stata la proposta per un concreto anche se è incerto anche se modesto anche se solo incipiente ma un concreto avvio del superamento delle correnti vecchio tema
Ricordato stamattina Andreotti da quanto tempo ne parliamo questa volta anche di fronte agli scettici più decisi dobbiamo riconoscere che un passo deciso
è stato fatto sulla strada del superamento sarà il primo sarà insufficiente però è un passo verso il superamento delle vecchie correnti ed è stato il tema che in fondo ha appassionato di più il confronto congressuale
Di fronte a questo appuntamento
Noi
Noi che avevamo vissuto le precedenti esperienze congressuali sotto la guida di Antonio Bisaglia che io ricordo in questo momento così come
Così come deciderò ringraziare gli altri amici in particolar modo Antonio Gava che ha voluto del pari ricordarlo noi partecipiamo convinti di continuare con coerenza una strada che avevamo cominciato negli altri congressi noi avevamo sempre brevi lanciato la linea politica
Per la convergenza o la divergenza con la linea politica noi avevamo nelle prima candidatura De Mita ha ritenuto di non poterla votare
Ma al congresso scorso con un'intuizione che fu di Bisaglia cioè a dire di una possibilità di con percorrere insieme l'ulteriore strada nell'evoluzione del partito nel suo rinnovamento noi avevamo votato
E abbiamo ritenuto che nella chiarezza della linea politica e concordando anche oggi diciamo nell'impostazione programmatica c'era l'occasione anzi il dovere di aggregarci con quanti condividevano le medesime cose e abbiamo fatto fermamente e con volontà determinata questa scelto
Ci ha convinto che ci convince anche in queste ore
La proposta per una maggioranza congressuale
Che non è contraddittorio con lo sport sforzo per l'unità che non è mai in discussione che appartiene prima di tutto alla coscienza di ciascuno di noi come è stato ricordato
A noi è parso che la proposta per la maggioranza
Che è venuta filtrando nei congressi regionali
Avesse il vantaggio di consentire l'avvio del superamento delle correnti non capirei non capisco come avrebbe se no potuto operare assi se non proprio esposte prospettando un nuovo sistema di corresponsabilità
Anche il problema
Anche il problema della collegialità
Con la proposta della maggioranza viene affrontato e risolto sopra il banco siamo stati autorevolmente richiamati anche dall'onorevole Forlani a trattare queste questioni sotto il bar sopra il banco quante volte
Chi è stato chiesto di
Praticare di porci il problema di condizionamenti al segretario come se fosse questo il tema dei congressi sia nei conventicole piccole sia nelle grandi discussioni
L'unico condizionamento democratico accettabile quello che si forma con delle maggioranze e dei congressi dove ciascuno assume in libertà le proprie scelte e le proprie responsabilità ed è ancor questo il modo per affrontare
Il problema
Del collegamento di una classe dirigente con una proposta politica d'un programma che questo è uno dei congegni di selezione
Se mi permette segretario del partito credo che questo contribuisca di più che nomi immaginare qualsiasi arcana e saggia commissioni interni
Devo anche
Dire davanti al Congresso che insieme ad altri amici io non so quanti stamattina contando i suoi il presidente Andreotti ha detto che erano quattro omicidio quindi quattro amici
Insieme ad altri amici avevamo cominciato prima di questo impegno un esprime esperienze irrigazione
Quella che ha preso per la fantasia dei giornalisti puoi il nome della corrente del Golfo
Qualcuno non ne ha parlato qualcuno ne ha parlato solo per dissentire questa mattina anche l'onorevole Donat-Cattin ha riservato a questa iniziativa larghe ironia che peraltro sarebbe facilmente reversibile ma non hanno il tempo per farlo
Sarebbe reversibile se non altro per dire all'onorevole Donat Cattin che la sua è una corrente che resta sempre tale intatta sia quando cioè sia quando lasciò il mio e questo non mi pare che gli dia il titolo per giudicare dell'evoluzione delle correnti altrui
Cosa fu questo della corrente del Golfo è stato un passaggio lungo questo percorso una prima aggregazione fra i più affini però proiettata nella direzione di altre aggregazioni a cui in concreto poi ci siamo dimostrato subito disponibili d'altra parte non potevamo mica imporre noi lo sceglie amento delle correnti altrui fu una prima aggregazione
Fra Fini ma nell'indirizzo indicato ormai da tutta la volontà direi anche dall'opinione pubblica del superamento delle correnti e poi ci sono stati in questo itinerario i nostri congressi regionali devo dire che alla prima impostazione
Molto scetticismo si era diffuso in tutti anche in me
Circa la possibilità rimando al concreto nei luoghi più vicini ai delegati agli iscritti all'opinione pubblica di riuscire da liste sono da questo livello congressuale preparatorio a costruire un nuovo assetto che superasse le correnti invece siamo riusciti siamo riusciti siamo riusciti dove siamo riusciti a far questo è altrove lo spirito che ha animato questi intese sta riscuotendo ulteriori consensi anche se è sempre accompagnato
E ce n'è qualche fondamento da scetticismo da ironia
Chi non sa
Che per mettere insieme le maggioranze
Regionali siamo partiti da posizioni di corrente
Chi non sa che prima di dichiarare superate queste ci vorrà molta strada e però le tradizionali correnti hanno ritenuto opportuno trovare queste intese non opportuno continuare con delle iniziative individuali e solitario
E il Congresso oggi
Registra
Questa iniziativa verso la sua conclusione
Io ritengo che sia più importante contribuire alla sua affermazione con decisione con convinzione piuttosto che attardarsi a ripete né come una litania i limiti
Io credo che sarebbe un grave errore sarebbe il fallimento di questo congresso se noi oggi tornassimo indietro rispetto anche a questi pur timidi Primi passi
Infatti noi non dobbiamo mai dimenticare che queste esigenze di superamento delle correnti e di nuove aggregazioni intorno a proposta politica proposta programmatica non è stato tanto è solo una esigenza nostra ma la gente ce lo ha chiesto la gente che per un verso che era stufo arcistufa di sentirci impegnati in vecchie beghe interne anzi questo la respingeva sempre di più dalla pratica politica dall'altro invece aumentarla la domanda
Di una presenza politica della Democrazia Cristiana sui grandi temi
Sui problemi
Del Paese quelli veri su quelli della ripresa economica e dell'occupazione vuol sapere come la pensa alla DC soprattutto in un contesto di un governo dove noi non abbiamo la prima responsabilità
Che cosa pensiamo per qualificare secondo i nostri principi l'incipiente ripresa come garantire l'occupazione sulla scuola
E sui problemi della nuova socialità e sui problemi della difesa dell'ambiente su tutti questi problemi l'opinione pubblica aspetta che la DC si pronunci per questo non parlerà più
Che noi ci trascuriamo nelle antiche
Gli altri beh interni
Guai se oggi noi dovessimo interrompere questo
Itinerario caro Segretario
Della tua relazione mi avvio alla conclusione solo un punto voglio discutere un attimo e voglio sottolineare
Ed è il problema dell'impegno della democrazia cristiana per l'attuazione della Costituzione all'INPS nel quadro più generale della riforma istituzionale
Per il particolare delle Autonomie del regionalismo
La questione è stata succintamente posta nella tua relazione
Però correttamente posto
è stata ripresa con piena dignità
Come elemento fondamentale del nostro programma io qui ne parlo non per una rivendicazione corporativa perché sono un presidente democristiano di regioni non per piangere ancora una volta sul neo centralismo purtroppo imperante
E devo dire che da questo punto di vista si potrebbero fare anche valutazioni complessive sul rapporto Governo istituzione non per denunciare ancora una volta le gravi inadempienze che ci sono nel rapporto Stato autonomia mancano le leggi quadro la riforma delle Autonomie la finanza regionale la finanza comunale
Non sono stati eliminati le duplicazioni statali e via dicendo
No neanche per ricordare in modo nostalgico che questo delle Autonomie una delle nostre più peculiari antiche battaglie ma
Per chiedere a te al congresso di considerare come tutto questo
Non è la sopportazione di un bagaglio ormai acquisito ma diventato ingombrante obsoleto e che ci induca a comportamenti rassegnati no la battaglia per l'autonomia è una battaglia moderna
è un'intuizione che sta appena adesso cominciando di svelare tutte le sue potenzialità
Per l'occasione dove si sperimenta di più la maturazione democratica del nostro Paese inceppata a livello centrale mentre nei Comuni nelle Province delle Regioni abbiamo visto l'alternarsi per recentemente con grande vittoria della DC
Nelle città dove prima albergava no
Le giunte rosse
Dobbiamo ricordare che le Regioni sono l'articolazione che consente di seguire con flessibilità alle nuove esigenze della popolazione di cui abbiamo parlato più volte perché si possono percepire più da quel livello che da quello centrale
E persino per la nuova economia la flessibilità regionale quella che aiuta le vie della ripresa che
Il dato omogeneo su statale delle regioni e in fondo
Essenziale per la costruzione dell'Europa
Quindi a uno strumento istituzionale estremamente moderno per questo io credo che sia giusto che da questo congresso noi prendiamo decisamente conforta in mano la bandiera dell'autonomia consapevoli della sua modernità del grande portata e prospettica di questa battaglia
Per questa come per tutte le altre peraltro il discorso torna al partito solo un partito rinnovato può comprendere queste nuove realtà che può risolvere questi problemi
Informo l'Assemblea te i delegati Nenna D'Antonio Manta Montella
Speranza ci altrui considerando la situazione hanno rinunziato a prendere la parola consegnando il testo del loro intervento cito gli esempi buoni se qualcuno avesse voglia vi imitarli inattesa se tra i sessanta iscritti sessantacinque iscritti di arrivare alle una di notte comunque la parola cominciamo a darla alla Mastella
Questo nostro appuntamento il signor presidente
Incrocia combinando lì una serie di motivi e conduce a riflessioni tutte meritevoli di approfondimento e di confronti indicazione
Per quanto mi riguarda probabilmente per scelta incline erano soprattutto sul piano delle vicende di natura domestica
Rileggendo consiglia spetta è il nostro modo di essere dopo e di afferrare la realtà entrando tentando di entrare come partito nell'immagine e nella coscienza della gente
Perciò cari amici del congresso i nostri album di famiglia quelli cui tutti siamo affezionati e nessuno rinnega
Sono per alcuni aspetti la rassegna fotografica di ciò che siamo stati ma nascondono anche le rughe la vecchiaia l'appesantimento il desiderio di S. era un tempo ciò che non siamo più
Non si tratta quindi di montare la guardia rispetto alla testimonianza singola o di gruppo nei discobar mire la propria identità
Nei di mettere in discussione le proprie pratiche di fede i propri convincimenti ma di riconoscere di riconoscere che la testimonianza e la vita di tutti i giorni
Possono essere vissuti esemplarmente in maniera diversa la diaspora delle correnti quindi cui tutti eravamo affezionati
Pur legittima un tempo non ha più senso ciò che si impone invece ciò che la gente richiede alla Democrazia cristiana e le realtà regionali sono espressione sorride Ettore di queste indicazione e il bisogno di parlarsi tra di noi
Di vincere la solitudine di mescolare le nostre esperienze si che i saperi e i dialetti possano diventare lingua comune
Nessuno chiede la estinzione del dubbio della ricerca come accadeva nell'ambito del Partito comunista quando Alicata riteneva che il dubbio non fosse consentito
All'onorevole in grado anzi abbiamo bisogno del contributo libero schietto critico di tutti quanti noi non è il patrimonio storico quindi ad esser messo in discussione quello del quale siamo eredi o fondatori
Ma la sua capacità di nuovo investimento
In termini di speranza si che nessuno perda ciò che si è ciò che ha rappresentato ciò che rappresenta ma faccia partecipi gli altri di questo suo dono prezioso queste quindi l'occasione offerta dal Congresso
Situato non a caso tra il ritorno di un democristiano al Quirinale e l'annunciato ritorno cadenzato ogni vittime delle scade
Sì di un democristiano a Palazzo Chigi quello che non è
Accettabili quello che non è accettabile
è una sorta di versione luterana del Congresso per cui si ritiene che votar De Mita vota De Mita sia abilitati a fare ciò che si faceva lasciando inalterata la fede la simonia la superstizione l'idealità
Ah sì fatti opinioni e tentazioni Chiara amici bisogna dire no
Come bisogna dire no a chi in medicina chi ha pensato a chi ancora ritiene che si vota De Mita perché non c'è di meglio perché sul piano del mercato questa è l'unica scelta quasi imposta l'unica scelta ritenuta possibile
Spero invece che ciascuno di noi recuperi la nostalgia della politica il gusto del rischio e metta da parte bandisca la logica fredda dell'aritmetica
Perciò la questione del partito
Che è una vertenza permanentemente aperta rispetto al Paese un negoziato che non si esaurisce mai un partito che nel suo complesso deve interrogarsi su come entrare nel vivo dei problemi della gente i come esserne la società di quali immagini assumere anche nei confronti delle altre forze politiche e qui si tratta di studiare amici tutti quanti assieme
Come impedire quando capitava all'intero Smooth Gico dove si procedeva con mezze misure a mezza via fino a restando sia dazioni incompiute che determinarono la fine di quell'impero
è vivo in me l'insegnamento del dialogo
Ho tentato di trovare un'immagine per stabilire qual era o che cosa fosse questo sforzo di De Mita
E questa immagine Vivien così
Da due personaggi del dei giusti dica misto di Alberti Amis quando lei chiede la ragazza al compagno rivoluzionario ma in realtà che cosa stiamo facendo
E se così non fosse se quello che tu sostieni caro compagno che con tutto questo agitarsi si arriva dalla rivoluzione al Paradiso Terrestre
Se sono appagati i desideri le speranze una forma dove tutti i grandi problemi sono risolte tutte quante le traversie e le difficoltà superate non si realizzasse
E lui risponde è vero e se così non fosse quante volte nella storia non è stato così eppure abbiamo il dovere di tentare eppure De Mita e tutti quanti noi abbiamo chiare mise il dovere di tentare
Ecco io penso che lo sforzo di rinnovamento
Nel quale ci ritroviamo vada tentato e posso procedere in maniera più spedita rispetto al passato anche perché dobbiamo evitare
Che nel momento in cui il partito comunista appare il rischia di apparire e si presenta con un partito senza linea la democrazia cristiani invece si riduca ad essere una linea senza partito
è la costruzione del partito cui mira a questo tipo di esperienza portato avanti e a cui Dan credito tanti amici di questa nostra Assemblea
Credo invece che dobbiamo duramente impegnarci
Per costruire un partito con una linea dove convivano
La concretezza della rappresentanza e l'ampiezza della mediazione in un confronto serrato tra le domande della gente dalla nostra gente dalla gente del paese le nostre risposte forse anche per questa ragione
Per riflettere su di noi per orientarci per non smarrire il senso di orientamento che molte interpretazioni sul nostro dibattito ci hanno inquadrati e visti quasi iniziali intimistica quasi che fossimo ripiegati
Esclusivamente nel circuito nelle mura di casa senza sapersi rendere conto di ciò che avviene al di fuori ma che cosa occorre fare amici della democrazia cristiana per il partito come costruirlo
Come Sir partecipe di questo grande avvenimento si è parlato di vecchie correnti di aggregazioni nuove di scomposizioni e di ricomposizioni di morte e resurrezione come recita la liturgia polline a mio parere non si tratta tanto di creare nuove aggregazioni
Si tratta di essere partecipi generosamente
Con spirito aperto e d'animo sgombro da calcoli di un nuovo processo di cui si condividono metodi indicazioni proposte
Come il verde cari amici sia termina dalla combinazione di più colori dando vita ad una forma espressiva cromatica
Resa possibile dall'associazione di vari aspetti cromatici così nella Democrazia Cristiana chiunque intenzionato a farlo e il Congresso deve esserne l'occasione può rendersi protagonista di questo singolare metabolismo
Noi siamo in presenza cari amici
Di una doppia centralità e probabilmente anche di una pluralità di alternative
Per questo c'è bisogno di muoversi di riflettere e di dare indicazioni di situarsi di posizionarsi al meglio nelle vicende e nelle col fiato nella vertenza aperta tra il partito del Paese questa doppia centralità e questa pluralità di alternative ripropone una disputa sulle cose sui contenuti sui fatti
Nel momento in cui come è stato giustamente detto ribadito poco fa anche dall'amico Bodrato son caduti filamenti ideologici la contrapposizione all'alternative è stata data da questa realtà nuova
La doppia centralità di cui si discorre porta la Democrazia Cristiana dessert concorrente col Partito socialista
Ma significa anche una possibile alternativa del Partito socialista del partito comunista e al limite dello stesso blocco laico nei confronti della democrazia cristiana
Siamo per utilizzare un'immagine cara l'onorevole Moro quando parlo nella mia Benevento gli uni indifferenti rispetto agli altri come forze politiche
In questa
In questa solitudine che l'inquietudine e la crisi della politica e delle cose e delle vicende italiane
Per questo occorre promuovere la parte nostra come si è fatto un'azione politica in fondo alla quale ci sia la proposta del patto di governo di fronte alla sollecitazione di un patto di governo non si può come ha fatto il Partito socialista o qualcuno meglio nel partito socialista glissare
Assumendo che la Democrazia Cristiana avrebbe una visione biblica e che un accordo biblico e impossibile da realizzare
Il futuro dell'alleanza lo diciamo all'onorevole Martelli che in un'intervista a Repubblica ha detto che questo futuro si disegni in termini squilibrati
Il futuro dell'alleanza non è squilibrato anzi siamo così equilibrati da ritenere che lo squilibrio non ci sia neppure oggi
C'è nella relazione di De Mita una grande volontà di collaborazione nessun inciampo artificioso ci spiace perciò che non si è voluto cogliere tutto questo forse pretestuosamente alimentando alibi e costruendo una polemica il laboratorio
E nei rapporti amichevoli che consentito esprimere anche rilievi franchi
Ciò che invece non faremo mai amici della Democrazia Cristiana perché non appartiene al nostro stile Anna nostro cultura politica né a quella di governo è come recita un motto obbedirgli tacendo
Ecco perché
Noi ribadiamo che la proposta formulata dalla Democrazia cristiana rimane quella dell'accordo pentapartito ed è l'alternativa rispetto al partito comunista
Ma che questa proposta valore e significato se una proposta nella quale tutti i contraenti abbia una eguali umiltà valutazioni energie da mettere da spendere eguali disponibilità d'animo
Quanto al Partito Comunista bisogna dire che negli anni si è stati c'è stata idealistica enfatizzazione della sua specificità nazionali
Da parte dei comunisti si è creduto cioè che l'intreccio fra i ritardi l'anticipazione o dello sviluppo avrebbe creato le condizioni per un inedito esperimento socialista nel nostro Paese di era in questo assunto in questo assunto qualcosa di inguaribili mente provinciale da parte del partito comunista che portava a considerare il nostro Paese
Il luogo privilegiato per un modello istituzionale o particolari una nuova forma di democrazia socialista così si disse diversa dei modelli socialdemocratici come da quelli del socialismo realizzato senza tuttavia fornire altre indicazioni dallo stesso Moro richieste e mai avute
Oggi invece il Partito comunista lei citando prende atto dopo Firenze a fatica
Che la politica e la democrazia in Italia non sono un fenomeno senza eguali ma che qui da noi si disegna una modesta variante di un processo storico mondiali
In questo partito il Partito comunista alla ricerca di se stesse del tempo perduto non vorrei che il vero vincitore apparisse l'onorevole Napolitano
Il quale con l'ipotesi di uno sviluppo riformista del suo partito motiva sempre più la possibilità di un'alternativa reale né i fatti concreta quindi nei confronti della Democrazia Cristiana
Su questo terreno la sfida aperta anzi e da noi sollecitato c'è però i democristiani e chiudo Presidente anche qualche riferimento dallo smarrito se l'azione politica
Ha il dovere di consentire ai valori di cui Cristiano noi cristiano siamo portatori
I penetrare efficacemente nella realtà attraverso strumenti proposte per la promozione umana l'opzione per il cattolico rimane libera
Indubbiamente ognuno e Monaco nelle cose per usare una felice espressione del professor De Rita e di Thomas May
Ognuno e Monaco nelle cose della sua storia io ogni singolo cattolico e monotono e le cose italiane con la sua libertà di scelta a noi però
A noi come democratici cristiani
Rispetto a questo intreccio variegato che vivifica il mondo cattolico non compete assolutamente di guardare soltanto da spettatori
Come democratici cristiani e come partito spetta a noi tutti consentire agli uni agli altri di poterci guardare scegliere senza prevenzioni
Per chi vuole guardarci scegliere in maniera libera secondo l'opzione che ha inteso Conti avendo però la consapevolezza che noi siamo gelosi di un solo dato di un solo valore
Che accanto a quello dell'ispirazione cristiana fondamentale per noi la laicità della politica
Che è un valore
Ma che anche un'esperienza riconosciuta dalla Chiesa italiana da lavoretto in poi e che non è un oggetto da gettare con l'avvento di ipotetici anni nuovi come si usa fare l'ultimo dell'anno quando si buttano dalle finestre di casa
Le cose che ingombrano la vecchia casa
No quindi amici della Democrazia Cristiana
Alla riduzione della DC
A semplice vettore di messaggi etici sarebbe come esporsi al destino i secolarizzati il cattolicesimo scegliendo una strada politicamente minoritaria
Questo è il valore della lecita come rimane anzi ritorna a questo punto il problema del partito perché evidentemente se questo richiamo ad essere un riferimento per il Complesso monto cattoliche italiano
Ciò comporta da parte nostra uno sforzo diretto a costruire il partito non a modello di quello che immagino soltanto i cattolici ma di quello che si con i cattolici ma anche gli altri i mal sguaiata come dice la teologia francese gli uni guardando a noi con una diversità di spirito noi esprimendo una varietà di atteggiamenti di gesti di comportamenti con una fatti allora fattualità sul piano del quotidiano
Che faccia della Democrazia Cristiana il partito ancora oggetto di attenzione di consenso della genuinità degli italiani
Chi si oppone a questo processo e simile come diceva Pistelli a chi si oppone alla costruzione del ponte perché il suo traghetto era e restava l'unico mezzo di locomozione
Noi siamo in realtà amici della Democrazia Cristiana in presenza di un process di un processo che De Mita via
Di una fase in divenire a questo processo possono partecipare tutti con la propria sensibilità con la propria intelligenza l'apertura è larga ma è anche una scommessa è una sfida
Che deve essere accolta da democratici cristiani rispetto ai tempi nuovi della storia nazionale
Ciò che la gente chiede amici del congresso ciò che chiede da noi è che tutta la Democrazia Cristiana con la tonalità metalliche diverse
Parli lo stesso linguaggio dia le stesse risposte insomma una sorta di miracolo della Pentecoste democristiano l'abbiamo fatto e realizzato con Cossiga perché non farlo anche per l'avvenire
Segnalo altri benemeriti dei nostri lavori cioè franchi Britti
Barbieri Priolo russe Vincenzo sarnese che consegnano Lallo il tetto del loro intervento e rinuncerà esporlo all'Assemblea la parola a Silvia Costa
Matulli Baldato utilmente
Penso che non potranno i delegati che associarsi credo anche la presidenza un saluto iniziale che vorrei fare
Per rispetto e ammirazione della loro battaglia in situazioni difficili in Paesi tanto lontano dei nostri mi riferisco in particolare alle donne alcune presenti idealmente altre fisicamente che hanno parlato che hanno portato il soluto qualcuno non ha ancora potuto parlare purtroppo e che vengono da Paesi della terzo mondo da Paesi anche dell'America latina dove ancora la battaglia per la democrazia e per la libertà è una battaglia dell'oggi era una battaglia di quarant'anni fa
Che questo per dire in un congresso che talvolta anche nei reportage della stampa sembrato porre la questione femminile solo come una questione di lamentela di rivincita di passività che laddove ci si batte
Per la democrazia per i diritti della persona e per la libertà le donne sanno essere protagoniste
Penso a cora zona chino pensa consorzio Duarte penso a Susanna Ferreri la vicepresidente radici del Nicaragua che qui con noi in questa congresso nazionale
Quarant'anni fa
Si celebrava qui a Roma il primo congresso nazionale della democrazia cristiana dopo i congressi di Catania di Bari e di Napoli quelli che noi in una pubblicazione che abbiamo voluto offrirvi come spesso nel ricordo di questi quarant'anni abbiamo chiamato i congressi della liberazione
E segnano questo segnarono questi congressi la rinascita democratica del Paese e la forte caratterizzazione delle sue scelte fondamentali da parte della proposta politica della democrazia cristiana
Scelte che allora furono coraggiose sciolto scelte non equivoca scelte nemmeno indolori talvolta solitaria che però hanno garantito il periodo più lungo di libertà di pace e di sviluppo al nostro Paese
Credo che tutti in questo congresso Giovanni e meno giovani siano consapevoli del particolare significato che acquista in questa luce questa nostra assise e delle impegnative eredità che abbiamo il dovere di raccogliere e di trasformare in un'occasione di coerenza e di coraggiosa innovazione ma con un'avvertenza
Che mentre altri partiti sono impegnati e non da oggi
Infatti cosa e rispettabili naturalmente operazioni di revisione ideologica anche profonda e sofferta noi da un abbiamo semmai raccogliere la sfida che viene da un'altra consapevolezza quella di essere come mai come non mai centrale riferimento di valori e proposte politiche largamente condivisi anche da chi storicamente e culturalmente era lontano da noi
Ma di dovermi essere espressione più credibile più adeguata più coraggiose
Se il Congresso che ci per legge che ci precede
Ha visto la disputa un po'nominalistica a mio avviso tra partito di proposta e perde o di di mediazione
Oggi l'interrogativo dominante
Mi sembra quello intorno alla capacità di fare della nostra proposta politica un'occasione di crescita democratica del Paese e di confronto aperto dentro e fuori del partito a tutto campo come si dice
E per individuare gli ambiti ai confini di una mediazione che non sia un fine in sé stessa dell'azione politica
Ma mi pare che non sia più adeguata all'immagine ricordate due anni fa quella che contrapponeva anche se suggestiva
Un palazzo cattivo contro una società a una società buona io credo che il problema oggi
Raccolto da tutti in questo congresso sia quello di dare il quadro di garanzie più alto che dovrà impedire reciproci condizionamenti retta tanti palazzi e tanti grattacieli sulla testa della società civile
C'è dunque tutto questo lavoro e tutti questi risultati tra l'ultimo congresso è quello di Herno
C'è una nuova consapevolezza dopo le elezioni dell'anno scorso le amministrative e referendum sul costo del lavoro che abbiamo ritrovato un nuova fiducia hanno un rapporto di fiducia di dialogo con la società italiane con la pubblica opinione
E io credo che sia interessante verificare un primo dato e cioè che proprio in un passaggio positivo e non in un momento di particolare difficoltà come poteva essere il Congresso precedente
Abbiamo avviato se si è avviato un processo di risposta corale all'iniziativa del segretario politico verso il superamento delle correnti organizzate ormai considerato dalla coscienza collettiva del partito
Più strettoie vincoli che spazi di libertà e di responsabilità diffusi
Probabilmente all'origine
C'è il fatto che abbiamo verificato
In queste scadenze elettorali che solo la solidarietà e l'unità interna del partito possono realizzare la comprensibilità il ricco la riconoscibilità della proposta politica della democrazia cristiana
E che la rinuncia di ciascuno qualche per particolare personale gratificazione o dare spazio insuccesso complessivo del partito
Eppure e questo credo che per onestà e anche per serietà vada detto in questa generale nuova consapevolezza e in questa percezione diffusa del passaggio storico che stiamo vivendo
Avvertiamo io credo cari amici delegati tutti un senso di disagio e un'esitazione che nascono certamente dall'altezza della posta in gioco in questa scommessa chiediamo di fronte ma anche da qualche oggettiva contraddizione
La prima sul fronte in femminile io avrei voluto che non soltanto le donne si interrogasse lo su questa questione in questo congresso e mi auguro che sia l'ultima volta in cui soltanto le donne sanno dove si caricare quasi in una cultura della separatezza di un problema che è culturale che politico che è umano
Sul fronte femminile mai credo Caro De Mita le donne democratiche cristiane hanno ritrovato in modo così compiuto e puntuale nella tua relazione
Tante coincidenze di analisi di proposte di denunce danni avanzati da noi nel partito nel momento femminile nelle istituzioni
Il rilancio per esempio di un più compiuto rapporto fra Stato e società che restituisca alla politica il ruolo di Indirizzo e di rappresentanza
Ma sottragga all'azione diretta dei partiti gli organismi gestionali della pubblica amministrazione restituendo imparzialità alle istituzioni e responsabilità certe ai momenti alti di governo e è da tempo al centro delle analisi e delle nostre proposte
Così come la distinzione fra lo stato sociale
Che senso decente libera la persona da ciò che lei della sua autonomia e stato assistenziale che invece crea anche culturalmente ulteriori dipendenze e progressive iniquità
Qual è quella per esempio di dare a tutti in misura uguale è una distinzione che nella legge quadro sull'assistenza e sul volontariato deve trovare urgente attuazione
Così come il ristabilimento della certezza del diritto a partire da una maggiore attenzione istituzionale della nostra legislazione
E dalla verifica più organica della corrispondenza a tutti i livelli di potere e responsabilità è un'altra delle emergenze democratiche che ci deve vedere protagonisti io voglio citare due dati fra i tanti che si possono citare che a mio modo di vedere ci interrogano con e citerà possono rendere inquieti
Su due diversi fronti da un lato il contenzioso oggi tra cittadini e pubblica amministrazione negli ultimi dieci anni è cresciuto del quaranta per cento
Secondo dato il sessanta per cento dei processi penali nel nostro Paese si chiude con la proclamazione d'innocenza dell'imputato
Bene io credo che siano due temi inquietanti che certo non si risolvono a colpi di referendum referendum che sono inaccettabili soprattutto se proposti da chi alla guida del governo nazionale e la presidenza della Commissione giustizia sia della Camera che del Senato
Ma sono problemi che interrompono ugualmente la nostra coscienza democratici Cristante e che pretendono dalla DC risposte puntuali anche assumendo iniziative straordinarie da parte del Governo e del Parlamento
E così l'attenzione alle problematiche dell'ambiente che però non devono restare legate all'emergenza
Ma ne hanno dopo un a una cultura ecologista Misa antropica secondo la quale la natura va difesa dall'uomo
Ma interpretata l'idea di una luce nuova che consapevole relazione fra uomo e natura
In una riconciliazione con l'esigenza dello sviluppo e delle necessità energetiche questo credo che sia il nostro patrimonio culturale su questo dobbiamo essere meno timidi nella proposta politica
In questa prospettiva nessuna politica
Ha dimensioni sovranazionali come la politica ambientalistica perché è un bene i non rinnovabile che non può essere dominato da logiche di egoistico il mio per sfruttamento
In questa direzione si muove il documento delle donne dici e la nostra mozione a favore di una più accelerata ricerca sull'atomo pulito sulle energie alternative sulle garanzie dal nucleare sull'educazione al rispetto della natura nelle scuole
Ebbene qual è la contraddizione che volevo sottolineare
A fronte di questa visibile Cialente centralità della nostra proposta politica siamo qui a constatare e va detto la perdurante marginalità della presenza delle donne tra i delegati come tre parlamentari come tre dirigenti
Questa certamente è una riflessione comune a tutti i partiti e a tutti i luoghi decisionali del Paese
Anche il sindacato non va estraneo da questo tipo di analisi le cui radici affondano anche per noi nell'esclusione storica delle donne dalla politica ricordiamoci che sono quarant'anni fa fu concesso il voto alle donne anzi ci guadagna il voto Aveto
Nel difficile passaggio per loro anche dal potere informale nella società che hanno al potere formale nelle situazioni che spesso non hanno e certo sappiamo perfettamente che non possiamo scaricare se volete la battuta sulle spalle dell'ultima generazione di uomini tutto il peso di questa contraddizione sarebbe oltretutto un buon astorico
Ma sarebbe grave che questo congresso non raccogliesse tutta la provocazione positiva
E significato politico di rischio per la natura popolare del partito e per l'impoverimento nel processo di rinnovamento in atto che è costituito dalla assenza e dalla Margherita
Delle donne
Un rinnovamento che sia che non si anche Rinnovamento di metodo e di sostanza democratica e quindi che non ampi gli spazi e i riconoscimenti alla soggettività politica delle donne è solo apparente ed è un'occasione mancata
A meno che l'unico modo possibile mi si consenta la battuta resti quello di dar calci e non quello puro elogiato di chiedere in punta di piedi
Tant'è che la delegata io voglio sottolineare non chiede certo per sé ma credo per la credibilità stessa del partito
C'è un'altra possibile fonte di disagio in questo congresso
I che dobbiamo essere sinceri fino in fondo nella percezione cioè che la comune aspirazione e chi vi parla ci ha sempre creduto a superare le correnti
For forte soprattutto in chi ha tanto poco che ha interessato su pronto a spazi per poter estere per riprendere la frase di Martinazzoli si misura però con qualche in coerenza e con qualche furbizia non sempre Caro Segretario le delegazioni regionali ognuno parla per la sua esperienza spiacerà segretario in questo momento non non ascolti non sempre le aggregazioni regionali unitarie
Sono avvenute su base di adesione coraggiose libera personale ma talora di pure somme di gruppi geografici se non storici che possono avere scoraggiato chi pure non si conoscevano se mai riconosciuto nella realtà dove lottizzati riceve le correnti
A quanti come la sottoscritta intendono raccogliere l'invito alla generosità senza tutele cui siamo chiamati e che e a cui aderisce io credo la stragrande maggioranza dei delegati di questo congresso credo che il segretario dovrà e saprà dare una compiuta risposta non come garanzie a qualcuno ma come supremo garante dello statuto del partito
Quanto più l'azione sia pure ormai patologica di supplenza svolto dalle correnti si ridurrà
Tanto più va assicurata la trasparenza e la collegialità della procedura decisionale nel partito e della selezione della classe dirigente
Certo nel nuovo partito non ci può più essere spazio per la riduzione delle sedi istituzionali e collegiali alla funzione di pura registrazione notarile di scelte compiute altrove
Né per l'istituto della solitaria cooptazione senza possibilità di verifica se non a posteriori
Ci deve pur essere una terza via
Sta che restituisca prestigio certezza quotidianità responsabilità agli organismi ordinari del partito uscendo dall'emergenza
Che è figlia della diffidenza verso il partito
Il rinnovamento non credo che Possamai a essere un'avventura solitaria ma può essere soltanto un'avventura un'esperienza collettiva di cui ciascuno è protagonista
Ma precedente a questa osservazione vado velocemente alla conclusione presidente è comunque l'analisi di un problema di fondo che io intendo sottolineare per l'esperienza e per la responsabilità tante volte
Gravosa e molto spesso certamente e che a risentirne i limiti personali e non sono forse personali
E quello di un problema di fondo che mi pare che questo congresso non abbia sufficientemente colto
Siamo certi proprio di fronte a questa scommessa quella di far circolare finalmente le idee non soltanto le fedeltà a questo a quel campo che noi abbiamo il partito abbia omesso il partito tutto in condizione di scegliere responsabilmente non passivamente
Come e dove va adeguato lo strumento partito ai quattro fondamentali momenti richiamati nel bel documento dei funzionari del partito che hanno presentato i delegati della conoscenza dell'elaborazione progettuale del coordinamento con le istruzioni della comunicazione politica
Basta dire ancora una volta quello che non siamo e quello che non vogliamo e cioè che non vogliamo essere un po'd'opinione né un parto di apparato né un comitato elettorale per dire chi siamo io non credo
Se non ci si rende conto fino in fondo che nell'era della comunicazione planetaria i partiti non hanno più l'esclusività della comunicazione politica ma sono soggetti tra i tanti anzi oggetti essi stessi di comunicazione interpretazione manipolazione e avviene qualcosa anche in questo congresso
E che soprattutto sono anche sorge oggetti di potente condizionamento da parte dei mass media noi rischiamo di sfuggire ha un compito centrale alle soglie del Duemila
Se strumenti al messaggio politico oggi finiscono per identificarsi l'attenzione lo strumento diventi importante tanto quanto quello alla proposta politica
Oggi i tempi i luoghi gli spazi linguaggi della comunicazione politica rischiano di essere decisi altrove
Di essere eterodiretti mediati dei mass media spesso mortificati o banalizzati in contenitori inadeguati magari scintillanti e patinati ma spesso senz'anima e poveri
La circolazione interna e esterna dell'informazione la comunicazione in tempi reali
Cari amici è impossibile competere per un partito della circolare con nell'era della telematica questo credo che sia un dato che diventa poi di sostanza della nostra democrazia interna la conoscenza dei dati del problema diventano come dicevo condizione stessa della democrazia interna dei partiti la rivelazione della loro vera natura
Altrimenti l'oligarchia uscita dalla porta rientrerebbe dalla finestra ma senza che sia controllabile dall'interno
La possibilità di comunicare diventa essa stessa la condizione di un rinnovamento giocato sul primato delle idee delle proposte politiche come la proposta che noi accettiamo del segretario politico
Non crede il consenso ottenuto ma in base alla loro conoscenza
Altrimenti ci piaccia o non ci piaccia saremo anche i nomi sempre più prigionieri della comunicazione politica giocata sul protagonismo sull'immagine sul consenso degli editori più che dei lettori è questa una realtà che insita anche se non ricercata da noi nella stessa società della comunicazione quella per la quale la realtà rappresentata prende il posto di quella vissuta
Diventa spettacolo che noi spettatori scindendo esperienza e conoscenza da coscienza e responsabilità
Va dunque raccolto e ho finito con consapevolezza delle nostre accentuate responsabilità la posta l'alta posta in gioco di questo congresso
Neutralizzare dopo la nostra buona volontà ogni possibile furbizia e pigrizia che ridurrebbe la novità possibile in un'inutile trasformismo per un partito che apra spazi alla responsabilità e alla creatività di ciascuno e non è margini chi crede nella possibilità di far politica in modo diverso siamo disponibili a impegnarci e a essere forza di cambiamento
La parola all'onorevole Andreatta
Un po'lunga
Il governo e governabilità non sono la stessa cosa un grande poeta scritto tra la potenza dell'esistenza tra le senza e ciò che ne deriva cade l'ombra perché la vita di lunga il tempo è galantuomo la storia giudica gli atti della politica e trascura il regno dei possibili della politica
Di governabilità in Italia in questi ultimi tre anni ce n'è stata molta e come poteva essere diversamente con la lealtà e la disciplina che hanno garantito al governo il nostro partito i nostri parlamentari che rappresentano oltre il sessanta per cento delle forze della maggioranza
Ma gli è stato anche un accumulo di cultura ed esperienza di governo da parte dei ministri socialisti
La pratica del governo ha smussato le ambizioni e ha ridimensionato le pretese di una cultura politica pericolosamente in bilico tra radicalismo e vetero socialismo di tutto questo non possiamo non dare atto anche perché si tratta del frutto della nostra infinita pazienza
Il
Il giudizio sugli atti del governo sul suo governare effettivo è invece più difficile
è un bilancio che presenta luci e ombre
Il rientro delle tensioni sociali degli anni settanta imposto dalla dura necessità della recessione è stato certamente favorito dal governo Craxi qualche passo nella direzione del risanamento è stato fatto
Molte occasioni sono state invece mancate
Ma soprattutto nello stile del governo si è insinuata una ricerca dell'immagine un metodo che coglie i punti dell'interesse dell'opinione pubblica non la complessità sistemica dei problemi
Un rischio di fratture e di tensioni istituzionali che con il passare del tempo tendono ad accumularsi
La guerriglia tra Palazzo Chigi e le autorità monetarie esplosa in taluni episodi clamoroso
I rapporti tra l'esecutivo e in Parlamento non sono mai stati così conflittuali e rendono più difficile e non più agevole le riforme regolamentari ed istituzionale all'esigenza di un riordino della magistratura testimoni la rapidità dei processi che distingua a presidio della libertà del cittadino la funzione giudicante da quella inquirente
Che fissi i termini della responsabilità dei giudici
Si è sovrapposta una iniziativa referendaria
Che rischia di essere vissuta come intimidatoria da parte dei magistrati
Che sentono la loro solitudine nei processi contro la delinquenza organizzata e in quelli contro i reati commessi da politici e da amministratori troppe operazioni finanziarie
Dal caso SME a quello Mediobanca dalla Telettra alla Rizzoli dalla televisioni all'Alfa Romeo
Sono divenute grandi affari pubblici per interventi prepotenti la cui logica istituzionale appare confusa ma che sembrano di scriverti in un grande gioco di influenza
Si è trovata esposta a problemi nuovi e di vicini la risposta a questo qui è stata sostanzialmente simile a quella dei nostri partners europei
Ma vi è un sovrappiù di emozioni in pericoloso incrociarsi della politica estera con la politica interna una indennità strumentalizzazione della prima a vantaggio della seconda
Un riemerge eredi orgogli nazionali
Di cui la sottolineatura del pur doverosa schieramento dei carabinieri a Sigonella è un sintomo preoccupante come preoccupante è stato l'applauso in quella occasione dell'opposizione comunista
Ne è derivato un rischio di frattura tra l'opinione pubblica di qua e di là dell'Atlantico per la prima volta in quarant'anni il filo conduttore di queste forzature non è soltanto il temperamento del Presidente del Consiglio
Il partito Pons socialista considera questa alleanza con un accordo di convenienza
Le cui scadenze non sono fissate sulla risoluzione dei problemi del Paese
Ma sull'opportunità di sfruttare le occasioni per rovesciare un ruolo che essa non considerate quattro le sue ambizioni e alle posizioni che tradizionalmente i partiti socialisti occupano nelle altre nazioni d'Europa
Non spetta a noi fare processi alle intenzioni né sindacare le ambizioni dei nostri alleati
Non possiamo tuttavia non notare che se i piani non sono tenuti distinti se le tesi le ipotesi non hanno ciascuna i loro tempi fisiologici
Se le legittime attese di un partito si confondono con la quotidianità del Governo si insinua una certa atmosfera di sospetto su chi guida allo stesso tempo un partito e di governo di coalizione
Una coalizione di partiti è sempre esigente
Essa chiede al leader di un governo grande equilibrio imparzialità fermezza nel perseguire gli obiettivi comuni ed è diffidente quando gli interessi dei diversi partner sembrano divari Cars
I nostri alleati hanno sempre chiesto ai presidenti del Consiglio dei ministri dal nostro partito che il risultato dell'azione di governo desse un dividendo elettorale ecco quando questo risultato è stato inferiore alle attese nel caso di una elezione le coalizioni sono entrate in crisi come accadde con il primo centro sinistra di Moro nel mille novecentosessantotto
Per la politica economica la partenza era stata corretta
Ma nel mille novecentottantacinque il governo appariva disarmato di fronte ad una situazione che non faceva più passi in avanti
Molti commentatori avevano concluso che non c'era più una politica economica del governo poi negli ultimi mesi la deflazione mondiale ha portato alla rottura del mercato del petrolio e la collaborazione tra le cinque banche centrali ad una caduta non traumatica del dollaro
Il governo cari amici sembra oggi il re della pioggia delle tribù africani quando finalmente arriva senza suo merito la stagione dei monsoni il re
Il re della pioggia che aveva temuto che i suoi sortilegi non salvasse ero dall'ira della tribù oppressa dalla siccità
Sì slancio allora in balli rituali e si pavoneggia per attribuirsi il merito del corso delle stagioni
Si mette addosso i suoi lustrini così come ora il governo decide di affrettare il cambio della moneta
Ma non provveda a scavare fosse o a tracciare canali per conservare l'acqua allo stesso modo noi rimaniamo non equipaggiati se le vicende internazionali per un caso non del tutto improbabile dovessero di nuovo mettersi al peggio
Ma questi argini noi democratici cristiani li vogliamo costruire De Mita ha detto bene il risanamento finanziario è già di per sé politica di sviluppo
L'arresto questa non è una novità nella nostra storia è stata già alla politica di Ezio Vanoni che volle il suo piano per la piena occupazione nello stesso anno l'unico della storia finanziaria del nostro Paese in cui si realizzò un surplus del Bilancio
E lì ci ammonisce ancora
Un disavanzo che non fosse investito in modo da produrre un reddito superiore all'ammontare degli interessi sul corrispondente debito pubblico non potrebbe essere considerato accettabile dal punto di vista economico
A quell'epoca cari amici noi siamo arrivati ad una situazione in cui all'inizio della legislatura avevamo un deficit un debito pubblico di quattrocento mila miliardi alla fine di questa legislatura il debito pubblico sale ampi un milione di miliardi e tende a raddoppiare
Verso il mille novecento novantacinque
Creiamo un problema di giustizia di ingiustizia tra le generazioni
E di risanamento e dunque un'operazione di solidarietà
Che deve svolgersi secondo criteri di un'equa giustizia con la puntigliosa applicazione di quella aritmetica sociale a cui ci richiama tanto spesso l'amico Ermanno Gorrieri
Il disavanzo mole dunque nelle presenti condizioni la leva per creare occupazione
E la politica dell'occupazione è un metro severo in relazione al quale giudicare l'azione delle pubbliche autorità
Non ci sono scorciatoie poiché lo Stato può essere un fattore di produzione o un insuperabile collo di bottiglia che ostacola la grande capacità di iniziativa della nostra gente
Nel mille novecento ventuno
Sturzo lo Sturzo degli anni Venti
Nello spiegare il programma popolare proclamava la necessità di dare un colpo a tutta la congerie demagogica dello Stato produttore dello stato economico dello Stato protettore dello stato assicuratori
E affermava che non fosse lecito buttare il denaro dello Stato così tristi esperimenti bisogna avere un programma di smobilitazione economica dello Stato continuava Sturzo e affermava quanto sia necessaria la libertà economica che tutti invochiamo
Ma che non si ha il coraggio e la forza di restituire al Paese poiché il governo qualunque governo e prigioniero della burocrazia legata anche senza malizia ad una classe di affaristi
Dista
Se
Il liberismo dell'esperienza popolare ci può apparire per qualche verso antico e un poco Soleto
L'esigenza autonomistica ed antiburocratica anche sul terreno economico ci sembra pur sempre attualissima
Il partito è stato coerente
Sui suoi programmi economici ma troppo spesso singoli democratici cristiani
Per opportunismo o per incapacità di comprendere che cosa nel mutato scenario dell'economia era ormai morto del compromesso socialdemocratico e che ne siano degli anni sessanta
Hanno finito per non capire
La Pro la polemica tra l'anima popolare quella rigorista che si è espressa anche nell'ultimo congresso del partito ha indebolito la Democrazia cristiana e per qualche tempo è sembrato che sui problemi non fossimo più presenti
O non fossimo presenti in forma unico alle proposte dei ministri democristiani o di esponenti del partito si sono contrapposte generose quanto pericolosamente inattuali controproposte di parlamentari o di altri esponenti del partito
E l'opinione pubblica ha percepito una sensazione di confusione e di mancanza di guida
La relazione di De Mita su questi punti è stata accolta da universali consensi in un partito che si attrezza per smontare la sua antica tradizione di fazioni
Non ci sarà proposta forte della Democrazia Cristiana se continueremo a giocare tra noi
Accusandoci reciprocamente di essere i rigoristi o populisti come nella logica perversa di una guerra di correnti che sia anche guerra di potere e che non permetta la pacificazione della persuasione reciproco
Riorganizzare un partito democratico senza il gioco delle correnti patrimoniali non è un compito facile che possa essere affrontato con espedienti o con invocazioni moralistiche
Il lo stesso sistema elettorale italiano basato sull'hard e ci sta circoscrizioni e voto di preferenza induce i candidati
Che non possono stabilire un rapporto diretto con milioni di cittadini
Ad avvalersi di collaboratori ed amici che agiscono nell'arena elettorale non nell'interesse del partito ma della personale raccolta di preferenza e si costruisce così il primo blocco del sistema delle correnti
Sottolineo perciò l'importanza del passaggio nella relazione del segretario
In cui si fa cenno all'autoporto unità di ridefinire le dimensioni dei collegi elettorali
Fino aggiungo io anche al collegio uninominale garantendo con opportuni meccanismi una rappresentanza nazionale sostanzialmente proporzionale
Solo la diversità del Partito comunista gli ha permesso ma con quale costo di non avere fazioni nel suo interno
I suoi dirigenti comprendono però che la democratizzazione del dibattito e le conseguenze sistemiche delle leggi elettorali non gli permetteranno di mantenere a lungo questo privilegio
Il problema della modifica della legge elettorale e la prima riforma istituzionale per ridare dignità ed efficienza alla qualità della vita politica
Altrimenti come scrive in questi giorni un acuto giornalista
Se non ci sarà qualche ripensamento nel modo di funzionare della politica essa diventerà un ambiente per sfaccendati o Pepe o per persone senza grandi prospettive
è una prospettiva umiliante per un partito che ha sentito ieri nelle parole di Benigno Zaccagnini il senso alto quasi profetico del mestiere ed è il politico di una grande generazione di democratici cristiani
La lista sulla base delle aggregazioni regionali di cui si è parlato fin troppo in questo congresso non può essere la soluzione definitiva del problema
Esso è un rimedio in pirico trovato dall'incontro della nostra periferia con il segretario per avviare il processo di ridefinizione del dibattito politico dal nostro partito
Per queste essa non può garantire posizioni di rendita o di privilegio perché che si essa funzionerà se è chiaro a tutti che le posizioni nel governo
Nel partito nel parastato nelle partecipazioni statali non solo spoglie da dividersi tra le correnti e tanto meno tra chi si impegna oggi ad iniziare un nuovo cambi essa avrà successo
Se si crea nel partito una nuova pressione per un momento costituente che dovrà essere assicurato dal nuovo consiglio nazionale integrato secondo le finisce esperienze della prima conferenza organizzativa del partito da contributi Esterni
Ancora una volta
Siamo più chiamati a risolvere la difficile equazione tra l'irresistibile tendenza alla burocratizzazione dei partiti politici e la creazione di Circuiti di partecipazione di entrate laterali nella vita politica
Che soddisfino le esigenze di una lettorato popolare così complesso come il nostro e così diffidente verso la chiusura dei partiti
L'aggregazione delle liste regionali avrà un momento di prova subito dopo questo congresso
Nella scelta del Presidente del Consiglio nazionale e dei membri della direzione
Essa fallirà se non saranno abbandonati i meccanismi di compensazione tra i gruppi interni che la compongono e se non ci sarà una ricerca di esemplarità e di eccellenza nei candida non vogliamo essere un partito impresario di potere
Dobbiamo dunque praticare una selezione del personale per gli incarichi del mondo economico culturale e sociale
Che rispetti le responsabilità istituzionali dei democratici cristiani chiamati a firmare i decreti di nomina uovo o a votare nelle assemblee elettive
Queste scelte non debbono mai interferire con le vicende del partito non debbono premiare milizia ripartito o peggio fedeltà a suoi esponenti
Essa deve essere l'esercizio della funzione che dobbiamo sentire davvero come pubblica di individuare le esperienze più alte del mondo delle professioni
Per fornire allo stato competenze indiscusse ed esempi di fermezza e di moralità
Personalmente ho nominato più di un centinaio gli amministratori bancario
Ho subito alcune non molte indicazioni da parte di uomini di rispetto agli altri partiti
Per l'onore del nostro partito e per la dignità della funzione di ministro della Repubblica ho lasciato nella più completa ignoranza il segretario e i dirigenti del nostro partito per tutti i mesi in cui si svolsero le istruttoria Piccoli in cuor suo forse al divieto accondiscese a questa via prevaricazione
Nessun vertice nessun incontro di faccendieri degli uffici cariche ebbero luogo in quella occasione
Chiedo agli amici più giovani chiedo agli amici che sono sbarcati oggi sulle spiagge del rinnovamento
Chiedo anche al segretario del partito quest'episodio è stato una parentesi concessa dalla mia personale bizzarria oppure regola valida per l'oggi e per il futuro
Ecco
Cari amici
Il rinnovamento o non è un pure un rito generazionale
E stile regola trasparenza e soprattutto è controllo delle sottili tentazioni ha figli attive che diciamolo con franchezza sono anche in ciascuno di noi
Amici siamo tutti abbastanza addestrati ai tempi della politica e sappiamo riconoscere il nuovo quando appare e il vecchio quando tramonta
Il segretario del partito chiede a tutti noi un sacrificio Ozzy identità
è una richiesta pesante una rinuncia che costa ma vale la pena di tentare cadrà qualche cattiva abitudine e dovremmo salvare ciò che c'è di meglio nella esperienza di ognuno di noi
E nelle tradizioni delle nostre comuni storiche politiche
Questa è la tua scommessa caro De Mitri e diventa ora anche la mia scommessa non farmene pentire grazie
La parola alla delegato regionale Matulli
Ha parlato nemmeno avete cancellato allora diritto
Amici democristiani
Per mantenermi dei giusti tempi limitati svilupperò le mie riflessioni riferendomi soltanto ad alcuni temi che sono sul tappeto
Nel contesto di un quadro generale che nel nostro tempo si presenta sul piano nazionale ed internazionale sempre più complesso
Il governo politico di questo quadro tra le crescenti domande di libertà della società moderna ed il potere necessario all'ordine collettivo come diceva Aldo Moro e il nodo presente in questo congresso
E la sfida alla soglia del due mila a cui il partito un partito come il nostro deve rispondere
Nella sua relazione relazione di notevole spessore
Il cui impianto complessivo e da me assolutamente condiviso il segretario Ciriaco De Mita ha fornito una sintesi politica e culturale della Democrazia Cristiana che si è rivelata politicamente molto forte
La DC
Non solo ha esaurito le sue capacità evolutive
Recuperando il senso di smarrimento della sconfitta del mille novecentottantatré
Ma dato prova di avere di fronte alle difficoltà pur gravi del presente
Che riguardano tutti i partiti la loro crisi la crisi della politica e delle istituzioni di possedere le capacità per rilegittimare il suo ruolo di centralità nel sistema politico democratico del Paese
Voglio subito richiamarmi a due punti che mi preme affrontare il mezzogiorno e del partito molti si chiedono se esiste ancora il problema del Mezzogiorno se abbia ancora un'attualità la questione meridionale
Molto opportunamente definita ha detto
Che dentro la prospettiva più ampia di un grande processo di valorizzazione delle risorse umane di innovazione va collocata la politica meridionalistica alla quale vanno esclusivamente riservati gli incentivi tradizionali
Di fronte al problema del Mezzogiorno la strategia della Democrazia Cristiana gioca una partita importantissima
Io oserei dire determinante per la sua funzione di forza leader per lo sviluppo del paese me anche per le sue fortune elettorali
Inutile negare che esiste una diffusa resistenza ad affrontare in termini nuovi problemi del Mezzogiorno e si preferisce restare ancorati alle ipotesi tradizionali
C'entrate sul concetto di arretratezza omogenea e di divario economico rispetto al centro nord e sull'idea di un intervento pubblico assistenziale di sussidio
Volto ad affermare contraddizioni derivanti dall'insufficiente sviluppo produttivo dell'area
Si manifesta così una diffusa tendenza ad interpretare la realtà di oggi con le teorie di ieri
Anche se l'intervento pubblico ha progressivamente cambiato il suo segno peraltro la spesa pubblica del Mezzogiorno assolve ancora in gran parte all'uopo spiccatamente assistenziale di allentamento delle tensioni esistenti sul mercato del lavoro e questo non significa che tale ruolo debba restare immutato ma resta un vizio nella politica economica generale il voler confermare un mancato collegamento fra le politiche nazionali
E a cui si attribuisce la priorità del controllo della finanza pubblica e l'intervento per il Mezzogiorno in cui non viene a nove analogamente individuata come priorità quella di una diversa politica della spesa pubblica
Occorre che la Democrazia Cristiana
Ponga al centro del suo già suo progetto politico proprio questo
La politica della spesa pubblica nel Sud è una variabile di grande rilievo e la sua riconversione da un carattere prevalentemente improduttivo assistenziale ad una funzione propulsiva di sviluppo
Assume priorità politica ed economica non solo per il Sud ma per l'intero Paese
Il presupposto che il Mezzogiorno
Costituisca una grande occasione di sviluppo
Occasione che può essere perseguita purché si ponga mano
Con profonde risorse riforme strutturali all'interno dello stato e alla politica della spesa pubblica e dunque a mio avviso deve invidiabile e prioritario in questa fase di congiuntura economica favorevole
E la Democrazia cristiana deve essere punito trainante
E qualificato di questa politica
Nel quadro generale della politica economica di questi anni il Mezzogiorno non è affatto all'ordine del giorno come problema centrale
Questo dato politico va immediatamente ribaltato la Democrazia cristiana del suo congresso deve irreversibilmente fissare questo
Il richiamo alle diversificazioni interni allo stesso Mezzogiorno fatto da De Mita nella sua relazione acquista comunque un valore pubblico e culturale importante per rompere questo schema interpretativo di un Mezzogiorno unitario non solo corrispondente alla realtà delle cose ma pericoloso perché fornisce copertura quegli atteggiamenti politici a quelle abitudini mentali
Che producono ancora
Le rivendicazioni protestatari lamentoso e che non consentono di scrivere la questione meridionale nei termini in cui essa oggi si presenta e non dà spazio ad atteggiamenti che pure sono presenti e che sono propositivi e progettuali
Per la politica industriale del Mezzogiorno vanno privilegiate le azioni promozionali di assistenza tecnica di sviluppo dei servizi reali delle riprese l'istituzione di centri di ricerca applicata azioni in cui vivamente viene espressa l'esigenza da parte delle piccole e medie imprese meridionali il differenziale di sviluppo delle unità locali esprime a mio avviso bene il differenziale dello sviluppo di piccola e media impresa comparabili al nord e al sud
Il che sta a significare che i modelli di sviluppo
Operanti nelle varie aree del Paese sono il significativo amente diverse e che le dinamiche che sembrano coinvolgere il comparto industriale dei centri più consolidati
Dell'economia italiana sono drasticamente diverse da quelle delle aree più deboli
Al sud occorre dunque una politica di intervento estremamente articolata attenta a ciò che emerge ma contemporaneamente attiva dal punto di vista di intervento diretto
La politica industriale per il Mezzogiorno va incentrata su una ripresa riqualificata che tenga conto delle novità di quello che è stata un'ampia diversificazione produttiva una novità rispetto alla politica industriale degli anni precedenti tutta centrata sul tipico nessun siderurgico
La politica di riqualificazione dell'industrializzazione esterna implica anche l'affrontare in termini diversi il tema della riconversione
Che si pone oggi per i grandi gruppi industriali del Mezzogiorno e che sembra andare avanti invece in modo più lento rispetto a quanto avviene nel resto del Paese
Una politica di questo genere impone una grande capacità progettuale a livello di politica industriale nazionale
A tal fine torna ad essere decisiva la capacità di attivare finalizzare direttamente il rilancio dell'industrializzazione del Mezzogiorno degli operatori strategici come le partecipazioni statali
Sulle partecipazioni statali sarebbe necessario svolgerà un approfondito fare un approfondimento particolare
Anche in merito al ruolo svolto ora il vero
Che non si può scaricare scelto su di esse il problema della disoccupazione meridionale
Ma nel suo sforzo di modernizzazione
E nell'azione mirante a conseguire l'obiettivo di un recupero della produttività relativa al sistema e nel lungo periodo l'allentamento del vincolo della dipendenza rappresentato dai flussi di trasferimenti erogati appura integrazione del reddito del Mezzogiorno si ha la sensazione che manchi cioè un piano di transizione adeguato
E che si operi passando da un accesso all'altro cioè dalla mancanza di imprenditorialità alla ricerca di una selvaggia imprenditorialità quasi sempre a scapito degli interessi sociali del sud
Gli ostacoli a modificare le politiche economiche
Per lo sviluppo del Mezzogiorno non solo solo ostacoli Suma che vengono dalla poi pigrizia intellettuale ma c'è il pericolo che il peso della tradizione i fattori vischiosità gli interessi costituiti più o meno diffusi che fanno riga intorno alla prosecuzione degli interventi pubblici così come in trent'anni sono stati organizzati c'è il pericolo
Che tutto ciò generi un movimento di rifiuto per qualunque politica di sviluppo nel Mezzogiorno non solo nella pubblica opinione nei gruppi organizzati del resto del Paese bensì anche dei settori più vitali
Dei cosiddetti ceti emergenti che si fanno strada nell'aria meridionale questo
è il progetto di una politica del rinnovamento di una politica che rompa con la cultura dell'occupazione del potere della gestione del potere come unica espressione della politica
Ma vengo al secondo punto al partito con un'analisi è lucidissima e sicuramente spregiudicata per il leader di un partito di maggioranza relativa de Mita dato con i livelli di coscienza e di consapevolezza ammirevoli una lettura della crisi dei partiti
Nei sistemi occidentali e del nostro sistema politico assolutamente puntuale
Guardando i processi di burocratizzazione di sclerosi che investono i partiti politici senza infingimenti o tatticismi
Con ciò irrobustendo la sua relazione di un valore di rigore analitico che consente alla Democrazia Cristiana di affrontare con slancio con comprensione
Dei fenomeni leghista Lizza azioni al vertice delle associazioni partiti che del nostro tempo
Di oligarchie più portate alla gestione che alla innovazione e quindi adeguate a fronteggiare le esigenze di una società in movimento
Se confrontate alle analisi comuniste emersi ad esempio nel recente congresso di Firenze
E se sono un passo in avanti
In cui come partito possiamo andare orgogliosi e che fanno giustizia della pretesa del Partito comunista
E in genere della sinistra di essere i destinatari di ogni forma di mutamento e di ogni domanda di cambiamento almeno come coscienza di classe dirigente
Lo sforzo analitico
Sottolinea nell'unità del partito il carattere fondante ogni prospettiva della Democrazia Cristiana per proseguire nella sua linea di forza di governo delle trasformazioni sociali in atto e di forza politica capace di accogliere le domande di libertà e di partecipazione ovunque esse nascono ora proprio sulla base di queste premesse e nell'economia di un intervento Breve non possono né diventi evidenziare come rischia di essere pericoloso per il partito
Che proprio la sinistra interno che con grande capacità culturale ha contribuito a consolidare questa sensibilità
I da interpretare il nuovo che si muoveva i si muove nella realtà che ci circonda per poi fornire nuovo partito come produzione di analisi e di iniziativa politica
Proprio la sinistra posta non ribadire il proprio legittimo protagonismo in una felice evoluzione qual è quella che il partito è chiamato a rispondere senza dubbio
Restano determinanti alcuni processi di chiarificazione Interna a cui questo congresso deve portare un contributo inequivocabile
Che in particolare le finisca
Le garanzie strutturali irreali che riescano a scongiurare appiattimenti Vertical legittime qualificanti identità e storie politiche
Di cui farsi portatore o strumentali utilizzi per altri di politiche unitarie per proseguire nella politica di occupazione di sempre
In questa logica devo riconoscere ad Angelo Sanza
Di avere prodotto ieri uno sforzo positivo per identificare proprio nel dibattito assembleare lo strumento di puntualizzazione di perseguimento di una prospettiva unitaria del partito che per quanto riguarda deve a lire della sinistra democristiana uno dei tasselli principali disegnare e articolare un modello di partito che sappia a tappe successive superare i limiti di tutti i modelli aggregativi oramai fuori dai tempi e che riesca attenere il contatto con la società civile e difficile molto difficile
E presuppone un livello di coscienza della crisi dei partiti profondo un partito politico oggi non è e non può essere una cosa sola è un fatto di aggregazione di organizzazione e un mezzo di esercizio di funzioni pubbliche le maggiori una organizzazione tecnica di servizi politici essenziali le liste elettorali una rappresentanza di più svariati interessi
Un Centro di iniziativa politica
Una gestione di mezzi di informazione
I grossi problemi politici del nostro tempo
Che si traducono in altrettanti diritti civili scaturiscono dall'esigenza di interessi generali diffusi e da bisogni culturali profondi dell'individuo o da dimensioni politiche complessive
Problemi ed interessi cioè che non si ottengono all'orizzonte di una prospettiva di solo insediamento sociale o di gestione del potere di qui l'esigenza del nuovo e del cambiamento all'interno del partito
Di un partito il nostro dal ruolo e dalle ambizioni di grande forza di progresso e di sviluppo
Come adeguare il partito nel quale non mancano aggregazioni di potere a questa nuova domanda di partecipazione come farlo divenire del nostro tempo strumento di responsabilizzazione e qui sto il grande sforzo in atto quello del rinnovamento che avviene anche per sperimentazioni successive e per capacità di gestione delle varie fasi del cambiamento oltre che di spinta e di volontà ad attuarlo
La polemica caro presidente Piccoli verso i coordinatori dei grandi centri urbani e su questa prospettiva speciosa e banalizzando per e tutto sommato arretrata
Anche perché nessuno mai ha pensato ai coordinatori come a soggetti politici irreversibilmente insediati ma come strumenti di una transizione di adeguamento nelle realtà più immediatamente complesse come le grandi città
Dove si addensano e si concentra non moltissimi dei nodi della complessità sociale ai anche degli interessi di potere più forte e difficili da sradicare
Si tratta di uno sforzo di sperimentazione
Che va giudicato con serietà e non con qualche battuta ad effetto in sede congressuale
Chiudo sulla piccola parziale messa a punto sulla riflessione che sia andata concretizzando sullo Stato sociale sulla sua crisi mi sembra fuor di luogo parlare di ritiro dello stato sociale tre elementi di analisi vengono generalmente posti in risalto per formulare una diagnosi di crisi dello stato sociale
E adesso si trova di fronte a difficoltà finanziarie insormontabili da spesa pubblica verticalmente crescente la sua efficienza economica e sociale decresce il suo sviluppo e contrastato da alcune mutazioni culturale in corso evidentemente questo processo non può procedere all'infinito anzi sembra di avere toccato il culmine
Esistono ancora margini di manovra per una correzione degli effetti perversi delle politiche sociali possiamo conservare al tempo stesso il prelievo fiscale elevato e la sicurezza sociale
A questo punto il problema perder esclusiva valutazione economica di diventa politico si prefigura la necessità di un nuovo contratto sociale che ponga i cittadini e governanti di fronte alle responsabilità delle scelte e se occorre
Delle limitazioni
D'altra parte
La virtù del mercato nella quale si risolve la proposta liberista e monetarista fare troppo semplificatrice persino un poste dirigistica di qui lo sforzo di individuare linee di un nuovo metodo di progresso sociale
Che superi entrambi le prospettive del riformismo socialdemocratico e del liberismo puro Aldo Moro
Poco prima di morire formulava un giudizio di sintesi del tutto vero e che io faccio mio per concludere e giusto temere che lo Stato democratico per lo Stato democratico dubitare che esso non riesca ad essere strumento istituzionalmente capace di dare alle libertà tutto il suo spazio ma dove c'è come largamente c'è
Da assumere responsabilità avere consapevolezza ed impegno ebbene allora si assumano giorno per giorno le responsabilità che la situazione comporta dissidi allo Stato
A livello politico amministrativo tutto la forza l'efficacia la giustizia che adesso consente all'addio assolvere interamente la sua funzione di salvaguardare ed avvalorare la libertà
Aggiungo e concludo veramente amici questo è il compito della Democrazia cristiana questo è il compito dei cattolici democratici
Alla parola Riboldi dirigente nazionale del movimento giovanile grazie
Ha ragione segretario De Mita quando afferma che nel partito i giovani noi giovani dobbiamo starci con tutti e due i piedi non per occuparlo fin da giovani ma semmai per capirne
I meccanismi e correggere le eventuali storture
è stata scoperta una quinta generazione democratica cristiana preparata serial poco inclini a democrazia anche se il tutt'altro che insensibile ai grandi temi che affascinano gioventù del mondo e non dimentica delle parole dell'arcivescovo Edel Camera
L'utopia si può trasformare in realtà quando sono tanti The pensano la stessa cosa
Già più volte è bene dirlo noi abbiamo dimostrato di esserci e di essere tanti ebbe la grande esperienza del gioco uno a Bergamo ricordata anche dal segretario nazionale De Mita aperto nel partito un confronto nuovo
Più consapevole e non più marginale sulla condizione dei giovani italiani ed in particolare della gioventù democristiano
Nel partito ci stiamo per ascoltare e crescere ma anche e soprattutto io credo per farsi ascoltare e per non sentirci esclusi dalla fase di transizione che il Paese va vivendo
Sullo sfondo di questo scenario naturalmente c'è il cambiamento della DC
Non come slogan gattopardesca del setto ma come processo del quale dopo giorno dopo giorno si costruiscono le condizioni questo diciassettesimo congresso deve tradursi in un banco di prova per una DC alternativa a se stessa
Un modo nuovo di fare politica deve a mio avviso raccordarsi con la società come impegno di nuove soggettività
Meno organica e e meno totalizzanti ma diffuse efficaci in Manenti dentro la mia ogni realtà sociale
Il mondo giovanile democristiano si pone come polo di coesione e di unità per portare nel partito nella società l'impegno la volontà l'entusiasmo proprio dei giovani un punto di forza quindi nel partito del partito e del Congresso
Nella vita interna del nostro partito mi preoccupano le divisioni sui falsi problemi il correntismo fine a se stesso il potere non utilizzata per il bene comune la lotta fra gruppi l'immobilità spesso totale dell'iniziativa politica
Tutti nessuno escluso dobbiamo sentirci responsabili perciò che negativo è stato e per quello che di positivo sarà domani
La polemica ha ragione segretario De Mita sul nuovo e sul vecchio non paga più nessuno
Ciò che valgono sono e saranno sempre di più i comportamenti che tutti insieme andremo ad assumere la gente dalla DC attende segnali concreti e solo i fatti sapranno dare la DC è un grande partito popolare di ispirazione cristiana
Non re riduttivi lì ad uno schieramento di potere chi sceglie la militanza politica a mio avviso deve porsi interlocutore tra grandi e non opportunista tra gli arrivisti
Oggi più di ieri la società ha bisogno di uomini sempre più liberi e forti per il nostro partito di democratici cristiani sempre più decisi e convinti sono certo
Il più grande servizio che si può rendere all'umanità cioè all'uomo
E questo lo dico per primo a me stesso ai giovani ma anche al partito è servire la verità perché la verità è il fondamento della giustizia la verità ci farà liberi
è una lezione che abbiamo imparato dai nostri padri è una testimonianza che vogliamo raccoglie i giovani noi giovani
I giovani della Democrazia Cristiana devono farsi carico a mio avviso di questa strategia del coraggio
Non devono pensare assecondare la volontà dei capi o presunti tali che pure nel partito nel nostro partito esistono in cambio magari di qualche riconoscimento
Se sono convinti di avere delle idee delle tesi da proporre hanno il diritto di sfidare la volontà del Signore non si tratta di disturbare il manovratore ma avendo coscienza della vera militanza all'interno del partito
Si tratta invece di avere la capacità ed il coraggio di sostenere fino in fondo le idee in cui si crede anche a costo di essere identificati nella minoranza profetica in cui credeva Maritain
Allora i giovani vicini
Di oggi
Più che mai sono impegnati in tematiche che non cavalcano tendenze contingenti ONU che culturali da facile consenso e di ancora più facile gestione ma cercano di ricondurre i fermenti emergenti della società ad un quadro interpretativo che chiama in causa le costanti culturali strutturali di essa in questo quadro si inseriscono le mozioni presentate al movimento giovanile e illustrate
E nel pomeriggio dal nostro delegato nazionale Lusetti che noi chiederemo domani vengano presentate e votate in Congresso
Allora i giovani questa generazione di giovani è molto più disincantata forse più delusa ma più riformista e concreta questa generazione vivaddio l'abbiamo affermarlo con forza
Nelle scuole e nelle università nei posti di lavoro fra la gente non solo ha il coraggio di dichiararsi cattolica ma anche caro Segretario De Mita l'orgoglio di sentirsi giovane democratico cristiano
Allora cambiare la politica non deve rimanere soltanto uno slogan cambiare la politica per noi può dire servizio alla persona e dal vedesse e al benessere della società
Uno strumento per la difesa dei diritti umani per la salvaguardia della pace della libertà della democrazia per sconfiggere la droga il terrorismo la violenza e restituire dignità ad ogni emarginato sono profondamente convinto che parla di ci sia prioritario la sua capacità di ripresentare rappresentare le istanze della gente i bisogni più urgenti le speranze dei più poveri
La DC è bene riaffermarlo comporsi e chiaramente non è un partito elitario
è il partito della società ma la stessa democrazia diventerà un rito inutile se lascerà ai giovani soli con i loro problemi
I congressi più importanti della democrazia cristiana
A mio avviso sono quelli dove si è potuto avere un ampio confronto dire il confronto di idee significa che ci siano ampie possibilità di confronto in vista di una sintesi che radici ha sempre saputo trovare grazie agli uomini che l'hanno fin qui guidata il segretario nazionale dei mi dava dicendo hanno i giovani e i giovani
Non chiedete mai che qualcuno li concederà qualcosa ma lavorate create le condizioni per diventare qualcuno e allora segretario che tu ipotesi una gerarchia interna basata non più sulle tessere ma sulle idee
Sono convinto noi giovani democratici cristiani siamo convinti siamo pienamente d'accordo che soltanto attraverso questa operazione il partito potrà spero disastri e rinnovarsi
Ma in questa direzione dobbiamo essere tutti disposti a profonde reale modifiche del nostro stile di lavoro del nostro modo di intendere e di esercitare la professione di politico senza differenze tra Nord e Sud
Non si tratta di programmare ciò che domani sarà un gruppo dirigente rispetto ad altri non deve comunque trattarsi a mio avviso di un rinnovamento con i più amici
Ognuno deve essere messo in grado di affermare le proprie capacità non deve importare quale sia la sua collocazione interna
O ancor peggio la sua provenienza regionale sì o no voglio dire amico di queste o quel personaggio e ciò deve valere per tutti solo così si dimostra incredibile cambiamento di mentalità è un reale senso volontà di rinnovamento
Non è quindi giovani della quinta generazione democristiana e con noi tutta la DC
Dimostra che il nostro partito è un grande partito di giovani e anche un grande partito di giovani ma i nostri bisogni hanno l'urgenza di un quotidiano tutt'altro che facile una verità questa
Cari amici della mancanza di questi anni il nostro partito non può e non deve più di ignorare
A questo proposito condivido in pieno la tesi che tende a eliminare le baronie i possessori delle tessere all'interno del partito evitando però di identificarle con i vertici passati e tuttora presenti
Del partito la cui attenta e scrupolosa guida è stata di stimolo di garanzia di vigilanza l'attività complessiva del partito
Una garanzia di stabilità di rigore morale incurante spesso di interessi personali talvolta scomoda ma sempre coerentemente tesa alla salvaguardia dei valori ideali e cristiani che costituiscono le radici
Profonde della nostra grande storia popolare nazionale di democratici cristiani
E allora come giovani dovremmo poter presso i curare un futuro meno incerto e di immaginare la felicità non come un talento da nascondere ma come un seme da far crescere per la fame di tutti
Mentre stiamo qui ragionando fra noi di politica nell'ampia sede di questo Congo diciassettesimo congresso nazionale
Non possiamo amici non pensare all'Italia dei deboli
Che molti chiamano dei mille volti i problemi dell'emarginazione giovanile delle tossicodipendenze delle vecchie e nuove povertà della solitudine dovranno necessariamente trovare risposte culturalmente avanzate
Ed operativamente vincenti nella prospettiva che proprio la DC nostro partito debba saper progettare un domani meno angosciato e più umano per tutti
E allora questo Progetto dici questo nostro progetto
Non può prescindere dal collocarsi al livello dei più provati a livello delle famiglie dei giovani degli anziani
Sì radici mira realmente a un rilancio socioeconomico che abbia chiara l'idea di una civiltà del lavoro un impegno che il fare politica del democratico cristiano deve certamente conoscere
E praticare allora vorrei concludere ripetendo le ultime parole della relazione del segretario nazionale dei militari che peraltro condivido
Guai se il nostro progetto fallisse
Guai se prevalesse nove uno scetticismo incallito abulico ed impotenti
Guai se per ignavia inettitudine o lentezza accogliere nuovi processi restassimo fermi
Ed io aggiungo guai se questo immobilismo dovesse essere figlio soprattutto della vita e della mancanza di coraggio noi giovani noi giovani DC segretario De Mita presidente Piccoli siamo qui anche per questo per chiedere che il partito non torno indietro
Grazie allo presentato
La relazione scritta dall'onorevole produttivi l'onorevole Giuliano Silvestri ed Enrico Farinone delegato di Milano
Ora la parola il professor Murgia de di leader del Fronte della liberazione o sul piano che porto il saluto dei patrioti oftalmico combattenti per la libertà grazie
Certo
Sì nello Iowa no dello swing in the name of Boston bene se stesse bagni fissi emersi for God
Monster chairman ladies and gentlemen
Andrea De Magistris direzioni ride democratiche ed essendo i mercati porti a filtri
Handy se ne terrà conto quando no nelle valli
Formigoni
Gilioni Paolo che essi forfora di far Stein mense al diatriba Gaston proprio anche negli ospizi giurie svelto
Vite anche io
E andiamo a forza Zidane Faito Asafa Afghanistan
E andiamo a ottobre si registrava Afghanistan
Quindi ma di saper c'è Nichi
Se si dica a bordo ma i cancelli Ivan Finance
Il sacro con il signor Presidente
Cari amici delegati anzitutto vi porto un sincero saluto dei mujahedin afgani l'augurio di buon lavoro
Vuoi amici democristiani egizia d'estate sempre vicini anche nei momenti più duri con il vostro aiuto il vostro sostegno non solamente il morale iniziamo riconoscenti
Il mio ringraziamento anche a nome dei mujahedin afgani per avermi dato ancora una volta l'occasione di essere qui tra voi a portare la voce della resistenza afgana si deve sentire la voce della gente afgana anche se da lontano
Oggi Derrida che sta combattendo
Per la libertà per un ideale quello dell'autodeterminazione dei popoli ideale che proprio di tutti gli uomini Mastrosimone quando da quando tale principio è stato sancito nella Carta delle Nazioni Unite
Contro quel tale carta l'Unione Sovietica ha invaso l'Afghanistan del mille novecentosettantanove
Dell'Edipo assensi ers ormone sensi e che invece hanno Fabiani e stand by the lasciandosi dietro armi decisamente strano vere teste Badia afgane stanti i quali ma essa fa Fabiana Santini Valencia sette e l'otto a Flores destra Chan Enrique la Metis
Dico cantine da organi essenziali al dente ormai tecnica è nel hai e ti diamo anche sotto autisti speech e non eretti olbiesi Odette sapendo in e ma i cantieri
Noi vogliamo quindi fare una storia ripetere cose che già sapete tutti Amici questa non è un discorso politico questo è un appello della popolazione afgana rivolta a voi gente libera lì a tutti i popoli libere del mondo
No io nemmeno
Poi ho l'immensa mordi è troppo intensa gregge lasciandosi forse
Far fronte in abito Alessandro Aragones ancorché in quel
Esiste che lei ha Eddie decenti non mandai
Bach en forcing atti oggi non manda il file viene voi eletti by Russian forse già in Afghanistan che anzi islamico in qualità e quantità dei tempi sovietici hanno calpestato
La dignità umana hanno casa hanno uccido Amati fatta delle atrocità inauditi hanno calpestato il diritto dell'uomo e continuano acqua a fare questa queste sterminio del popolo afgano
Quindici dalla
Bar né niente Strain mostre Sterne interdetti orsetti in regia Scholar spendersi Vaime regia stato mensa bruciano le moschee bruciano le scuole distruggano i bambini donne persone anziane
Entrare intervenendo extra venga ex e Mabetex federativi Dauli dal recente e Inferentia Sheridan ovviamente Decker o no
Oneri ora c'è accennato questo un appello
Un appello Della Portella gente afgana al mondo libero vi preghiamo non lasciate che stermina no il popolo afgano non lasciate che la e il nome dell'Afghanistan sia cancellata dalla dalle dalla carta geografica
Negava al telefono gli americani abbiamo bisogno di aiuti
Umanitari
Sostenne etici favoritismi riconoscimento internazionale della resistenza afgana resta sempre bisognosa di aiuti controllare i tre quarti del Paese sesso frana padrona di buona parte del territorio afgano ha il diritto di accedere in sede internazionale a incontri eventuale trattativa i accordi fatti in merito alla situazione afgana all'interno nel Paese in merito ai propri diorama i cinque milioni all'estero
Il recente incontro internazionale di Torino
Incentrato proprio sul riconoscimento giuridico della resistenza afgana il primo passo in questa direzione
Siete tutti voi che potete ora Premiere con iniziative come la vostra affinché la resistenza afgana finalmente riconosciuta possa fare sentire la sua voce in sede internazionale
E avere il suo posto composto che il suo dopo ben sette anni di lotta contro l invasione iniqua e oltraggio da di fronte allora a una legge morale ad ogni legge e internazionale
Un altro argomento importante sveglio nell'opinione pubblica con un'azione di sensibilizzazione ed immobilizzazione e questo deve essere sviluppato con molta energia
Perché non è vero che le autorità sovietica
Sono indifferente all'atteggiamento internazionale viale azioni politiche che si possono intraprendere in quanto laggiù la giustificazione delle ragioni sovietiche
Si fonda in buona parte specie nei Paesi del Terzo Mondo su una certa immagine progressista che l'URSS vorrebbe mantenere oggi e la resistenza afgana che è disposta con tutto ciò a una trattativa che sia preceduta dal ritiro incontro in fondo il Senato delle truppe sovietiche dall'Afghanistan e del rispetto del diritto del popolo
Afgano all'autodeterminazione senza nessuna ingerenza esterna
L'Unione Sovietica non Polo con tattiche dei Bleus Amati che vela storie ottenere dagli altri Paesi ciò che non non ha ottenuto con la brutalità della guerra e cioè una garanzia internazionale
Per il mantenimento del regime comunista destra creata con l'emanazione e del fallimento di sette anni di guerra sarebbe un riconoscimento indiretto di una barbarica ed una situazione di colonialismo non solo inaccettabile ma anche imponibile improponibile
Da noi siamo noi invece a pretendere garanzie
Noi vogliamo potete scegliere il nostro prodotto Trullo e vogliamo un futuro di libertà e democrazia per il nostro martoriato Paese non chiediamo nulla di nuovo e di diverso di quelle di qualunque altri Paesi un diritto che ci siamo conquistati con la lotta ed il sangue versato
Lessico le sofferenze eleggersi professione così stia per il popolo afgano con l'aiuto di Dio grazie anche la Lazio
Grazie
Consegnato loro la relazione scritta dall'onorevole speranza ma considerando Parodi grazie segnato ancora Antonello giù la parola all'onorevole Mengozzi
Cari amici del congresso
So che non è un fatto solo formale quello di potere prendere la parola come presidente della Confederazione cooperative italiane ugualmente non è di suo la cortesia il saluto che portò a nome delle cooperative bianche ai democratici cristiani italiani
Più che una sintonia c'è una convergenza ed una saldatura con la durata dalla tradizione e dalla storia tra noi tra ciò che essi noi siamo nella vita economico sociale del Paese
E ciò che la democrazia cristiana e nello schieramento delle forze politiche italiane
Se non ci fosse un pregiudizio laicista tanto ostinato quanto infondato non occorrerebbe nemmeno aggiungere che non si tratta di collateralismo ma di una spontanea e coerente corrispondenza tra diverse realtà che agiscono con un'autonomia di funzione
Riferendosi però ad una comune ispirazione per l'attribuzione dei valori cristiani nella vita civile del Paese
E per la salvaguardia di questi valori che nel rispetto delle reciproche responsabilità la democrazia cristiana si è adoperata e io lo ricordo con viva gratitudine perché il nostro movimento riuscisse a superare un passaggio difficile
E a riprendere il suo cammino come avvenuto con rinnovata sicurezza
è un cammino quello del movimento cooperativo che si svolge nella realtà viva del Paese io non intendo sopra dimensionare il fenomeno
Secondo alcuni si tratta di una realtà minore dico subito che la disputa quantitativa ci interessa fino ad un certo punto possiamo affermare tuttavia che la Confederazione cooperative italiane e la maggiore organizzazione cooperativa del Paese
Ma come ha detto il Papa recentemente visitando una nostra grande cooperativa in Romagna il criterio quantitativo non è mai di per sé sufficiente quando si misura dei fenomeni in termini di crescita umana noi visita richiamo discutere qui due giudizi di carattere qualitativo l'uno che ritengo culturalmente infondato l'altro che mi pare non corretto rispetto alla sostanza al dettato della Costituzione
Penso che sia culturalmente infondata una valutazione del movimento cooperativo come di un fenomeno progressivamente marginale fino ad un elenco ineluttabile tramonto per la Berto l'avvento di una modernità destinata a cancellarlo
Questa ipotesi è stata facciate anche da personaggi autorevoli
Persuasi secondo noi a torto che tutto ciò che non è generato direttamente dalla forma del capitalismo è di per sé precario
Ma non ci pare che sia proprio così non ci sfuggono certo i dati del cambiamento e non crediamo per nulla che la società postindustriale sia qualcosa di ostile a noi anzi le ragioni etiche culturali ed economiche della cooperazione si stanno già cimentando anche con le nuove realtà dell'informatica della telematica dei servizi tecnologicamente più avanzati
Nuove iniziative legislative come la legge Marcora e la legge delitto sulla nuova imprenditorialità nel Mezzogiorno
Hanno sollecitato la sfida che la cooperazione nel suo insieme ha raccolto sull'impegnativo versante della nuova occupazione
Si dice che bisogna saper stare sul mercato ed è vero per le imprese cooperativo come per le altre
Ci possono essere tuttavia buone cooperative cattive cooperative ma ci sono anche buone società per azioni e cattive o società per azioni
Non è la forma giuridica dell'impresa che ne definisce la validità giuridica e dunque inaccettabile sbagliata la valutazione del movimento cooperativo come di una sorta di proiezione camuffata un riflesso dell'assistenzialismo e magari come si dice del populismo
Anzi l'appello che De Mita rivolto a tutti i protagonisti della rinnovata vitalità del paese e fra essi alle forze della cooperazione e da noi pienamente raccolto per concorrere insieme a costruire il nuovo e a governare le trasformazioni
Anche noi siamo interessati alla correzione degli eccessi di assistenzialismo anzi direi che non siamo stati secondi ne
Su a nessuno nel sottolineare che una politica cristianamente ispirata dei veri svolge e svolgerà la sua prima preoccupazione ai meno protetti e non indulgere a supplementi di protezione verso chi è già sufficientemente tutelato
C'è oggi una certa cultura dell'efficientismo economico la quale tende ad identificarsi con la legge del più forte mortificando ogni valore della persona e dell'uomo questa è una cultura che noi rifiutiamo
Ecco perché nel richiamare l'attenzione del congresso della DC su questo fenomeno perché secondo me esso sta producendo singolari versioni sulla ICI sull'italiano e paga l'URSS paradossali collusioni di forze eterogenee
Non si pensi ad un diversivo particolaristico se indicò come esempio concreto di questa cultura una proposta di legge di test dirette a colpire il ruolo delle casse rurali ed artigiane del nostro Paese
è una proposta di legge presentata insieme alla Camera da parlamentari del partito socialista del Partito comunista del movimento sociale della Sinistra indipendente del PRC del PLI
Io non so se esistano precedenti dissimili fondi comuni
Ma è significativo che questo avvenga oggi ed è singolare che autorevoli parlamentari comunisti incuranti sia della convivenza coi missini sia della vistosa contraddizione con gli interessi popolari partecipino a simili crociate
Ho citato la cooperazione di credito di credito che alle origini della cooperazione italiana ed espressione viva di importante del pluralismo sociale del solidarismo e quindi della più genuina tradizione del popolarismo cristiano
Riaffermando questa visione sociale siamo consapevoli che non c'è coincidenza tra dilatazione dell'intervento pubblico ed efficacia salvaguardia dello stato sociale
Concordiamo quindi sulla necessità che la relazione De Mita chiaramente indicato di consolidare le grandi acquisizioni di giustizia sociale proprio per aver sulla coraggiosa ristrutturazione dello stato sociale
Non abbiamo timore di una linea davvero vigorosa che conduca al risanamento della finanza pubblica una sconfitta delle componenti interne dell'inflazione
Siamo certi che se non si tratta di una mia di una Miglio prepolitica contabile
Su questa strada si incontra anche l'esigenza del necessario recupero e della indispensabile di redistribuzione delle risorse per creare nuovi posti di lavoro nella società italiana
Se è vero ed è vero che è scomparsa l'illusione dello sviluppo all'infinito allora è tempo di scelte anche di scelte non indolori
Questo significa che bisogna modificare la qualità degli interventi indirizzarsi sulla strada della flessibilità nella concezione stessa del lavoro
Realizzare una più reale centralità della famiglia come soggetto della vita economica e sociale
Cari amici l'impegno più urgente e quello dell'occupazione giovanile e per il modo con cui si manifesta esso si intreccia ancora una volta con la questione meridionale
Un gruppo di personalità tra le quali Giuseppe Lazzati quasi a testimonianza delle sue ultime preoccupazioni cristiane ha lanciato un appello intitolato emblematicamente Alleanza per il lavoro
Una commissione nazionale d'inchiesta sulla povertà in Italia oltre a mettere in evidenza le dimensioni attuali del fenomeno ha indicato una serie di politiche idonee a realizzare una maggiore giustizia sociale
Una più accettabile condizione delle diseguaglianze
La Confederazione cooperative italiane ha raccolto e raccoglie per la parte che essa può compiere sia quell'appello sia l'indicazione per ridurre l'aria delle nuove marginalità
E sei certo che questa linea si congiunge naturalmente con la migliore tradizione e la più genuina identità della Democrazia Cristiana
Grazie
Ha la parola l'onorevole Messori
Presidente segretario amici congressisti
Da tempo dibattiamo il tema del nuovo modello di partito da realizzare per una società moderna ebbene oggi
Questa tematica si è imposta in tutta la sua ampiezza come frutto del processo di sviluppo socio economico del nostro Paese
Sì
Oggi perché oggi più che mai la società italiana e attraversato da un profondo processo di mutamenti politici sociali e di costumi
Per cui la democrazia cristiana deve assolutamente riprendere il ruolo rappresentativo di tensioni morali civili e sociali che nella cultura marxista nella cultura radicale potranno mai offuscare
E per questo che siamo qui a confrontarci
Siamo qui amici congressisti con il peso nelle nostra profonda preoccupazioni che trovano peraltro riscontro nell'estrema precarietà della situazione politica governativa su tutto il territorio nazionale
Senza disconoscere o meglio senza ignorare le pericolosa discende che rischiano di compromettere i rapporti politici internazionali e minacciano paurosamente la sicurezza e la pace di tutti i continenti
Sul fronte del Mediterraneo nonostante l'impostazione di una politica estera tutta protesa a mediare per non compromettere i rapporti commerciali economici e politici con i Paesi confinanti
Sembra più pericolose appaiono le reiterate aggressioni ieri sfida minacciose del colonnello Gheddafi sul territorio italiano
Amici del congresso
Tutti gli attacchi intimidatori pretestuosi si intrecceranno contro la nostra comprovata lealtà alla politico occidentale dove operistica che noi ancora una volta anche in questa sede anzi soprattutto in questa sede ci teniamo a riaffermare con le parole dello stesso segretario politico quando nella sua basta e approfondita relazione sostiene che rispetto alle scelte di politica estera non sono possibili ambiguità o da lineamenti che oltretutto sarebbero estranei allo spirito e alla lettera della nostra alleanza con gli Stati Uniti
Siamo dunque amici congressisti profondamente convinti nel voler fare di questa assise congressuale un'occasione importante per il rafforzamento dell'unità della Democrazia Cristiana
E per tale unità
Sì a meno
Che dura tenace convinto è stato l'assalto alla Bastiglia delle correnti
E altrettanto vero è che oggi maggiormente si ravvisa l'esigenza di una cultura diversa che dia particolare priorità la selezione di una nuova classe dirigente
Ecco perché
In questo contesto
Dobbiamo essere tutti d'accordo nel sostenere l'impellenza di rompere gli arcaici schemi dei gruppi per promuovere più ampie dimensioni politico-culturali
Suffragate da ipotesi di lavoro scaturenti in onda basi organizzative di parte ma da scelte operativa concorrente di quanti si riconoscono nell'originalità di un nuovo metodo di far politica
D'altra parte è stata proprio questa l'impostazione data al Congresso da De Mita ed era questa la tesi dei militanti e di quanti credono nell'opera riformatrice del partito
Analisi critiche
Forse anche interessate hanno tentato di rappresentare questo congresso come una semplice a Palestro dialettica scarsamente arrivarci Zatta dalla presenza di un segretario politico fin troppo sicuro di succedere a se stessi
Londra esso transitoria insomma inatteso di cambiare la guardi alla presidenza del Consiglio
Ieri le valutazioni che non mi sento oggettivamente da condividere
Perché questo congresso rappresenta a mio avviso invece un momento di svolta un tentativo vigoroso per superare gli schematismi del passato nel riproporre sul tappeto le questioni nodali per lo sviluppo del Paese inesperti
La polverizzazione delle correnti appare oggi un traguardo possibile raggiungibile
Ma la solidarietà verso De Mita non deve nascere come il frutto di un falso unanimismo gravido di paura di incertezze non può nascere come un'aggregazione confusa di uomini e di idee
Deve sbocciare intese
Da un consenso chiaro convinto verso un segretario che propone nuove regole del gioco democratico attraverso una nuova originalità che tenendo conto delle singole identità propongo il senso di una diversa partecipazione certo il processo politico appare difficile le logiche legate ai dogmi del manuale Cencelli sono ancora vivi e palpitanti
Ma la posta in gioco è altissima
I rapporti con sociale con i nuovi bisogni emergenti dalla collettività
Richiedono interlocutori nuovi non più baroni delle tessere ma uomini del due mila e nel rispetto del verbo cristiano sappiano modellarsi all'interno di una società in evoluzione
Non sempre la Democrazia Cristiana degli ultimi mesi ha saputo fornire all'opinione pubblica una immagine di pieni efficientissimi
I drammatici problemi del mondo della scuola il mancato decollo della riforma istituzionale le esasperazioni legate alla disgregazione sociale
Le stesse conflittuale dei messa sul caso Rai rinviando sbiadito il senso di una presenza che poteva e doveva trovare una diversa incidenza politica
Sono
L'azione tenace costante di De Mita tutta protesa verso un'analisi attenta e puntuale di ogni fenomeno sociale ha impedito al partito di registrare nuovi contraccolpi i meriti del segretario politico non sono certo in discussione
Una diversa stabilità governativa all'unità del partito la significativa ripresi della DC delle grandi aree metropolitane costituiscono risultati d'indubbio spessore ma ora amici congressisti entra in gioco in questa sfida del rapporto con sociale
è tempo dunque
Che la democrazia cristiana e sappia affrontare finalmente nuove grandi battaglie sociali
Sappia proporre in modo chiaro le sue valutazioni sul nucleare sappia approfondire le stesse tematiche ecologiche sviluppando un diverso modello di vita associativa
Questo congresso non appare quindi un semplice a testa di transizione non potrebbe esserlo non ci sono incertezze attorno al rinnovamento non ci sono né dubbi né preclusioni
Le scelte appaiono quasi passaggi obbligati verso la società disposto solo ad accettare il nuovo rinnovarsi o sparire questo è forse lo slogan più efficaci bisogna
Bisogna rompere le gabbie del passato pagando un costo anche a Rinnovamento nella prospettiva di un partito che riconosco le varie identità che non mortifichi Ness l'uno che Tango bond di un sistema difficile complesso nel quale tutti debbano svolgere un ruolo adeguata alla loro presenza esterno
L'impopolarità le difficoltà di questo processo non debbano far paura cambiare le regole del gioco impone necessariamente una serie di sacrifici
Affrontarli nella chiarezza senza infingimenti e senza va guidato il SISMI può rappresentare un nuovo atto di maturità su quali partita chiamata a pronunciarsi
Bah non è facile che ciò avvenga solo se il partito riuscirà a proiettarsi unito all'esterno verso la società civile con credibilità e determinazione i cittadini si gratifiche era hanno del loro consenso
Che sarà fondamentale per un'azione più incisiva della Democrazia Cristiana nel nostro Paese
I segnali sono confortanti il Partito Comunista Italiano scosso dai risultati elettorali continua a navigare nel mare magnum delle contraddizioni esistenziali
Come di recente Congresso di Firenze ha confermato dell'escussione di Cossutta dal vertice ha ribadito bloccato dalla sua natura burocratiche totalizzante questo partito non riesce a seguire i processi di trasformazione della società non perché non lo vogliamo ma perché non gli è possibile senza mettere in discussione la probabile invita la propria diversità leninista
Non riesce ad esprimere una cultura alternativa di governo senza dover pescare nel passato più Soleto un partito dunque che vive alla giornata il proprio declino senza neppure più le vetrine delle Mani pulite e del buon governo su cui specchiarsi
Alla LUMSA di ciò la democrazia cristiana gioca in questi anni che ci dedicano dal due mila una partita decisiva
è un periodo questo in cui essa devo far maturare ulteriormente la sua cultura di governo il radicarsi in profondità nella società italiana ed europea come in quella parlanti
Per l'accrescimento di questa linea politica occorre dunque l'unità del partito unita però che non deve essere intesa come a freno alla dialettica interna
Sì destra e sinistra sono divenute due concetti in qualche misura relativi non del pesto è diminuita l'entità dei problemi cui far fronte guidare risposta motivate sul piano politico chi è certamente la cosa più essenziale
L'unitarietà della Democrazia Cristiana sullo scenario politico italiano ed europeo l'essere stato partito autenticamente nazionale ed al tempo stesso di ispirazione cristiana
L'essere stato parimenti interpreterei degli interessi e delle aspirazioni delle diverse classi sociali e protagonista nel contempo di trasformazione di progresso
Deriva dalla sintesi delle sensibilità diverse chiedi hanno sempre trovato cittadinanza
Con siffatta consapevolezza
De Mita profondo conoscitore della storia della DC è riuscita a bonificare discretamente il nostro partito soprattutto nei momenti difficili susseguenti alla sconfitta della tenda Trento
E recuperando in questa fase anche altri concetti tradizionali coma la valenza nazionale del partito dell'importanza essenziale di essere la centralità dello schieramento politico italiano
Sono questa premessa non trascurabili amici congressisti anzi queste sono le premesse fondamentali chi hanno predisposto e che porteranno immancabilmente fra poche ore alla riconferma unitarie del segretario politico
D'altra parte l'unicità della candidatura del segretario che succederà a se stesso
La presente non solo l'unicità storica del fenomeno ma rappresenta anche la testimonianza della generale unanime convinzione sulla garanzia che questo segretari sopra di organizzare il partito avviando l'atteso nuovo corso
E sulla spinta del nuovo corso saprà operare un'analisi più approfondita degli effettivi valori individuali sarà cioè valorizzare un uomo politico
Nella visuale dell'Ilva fondamentale potenzialità ancora oggi del tutto inopinatamente trascurate e cioè i suffragi elettorale riportati e lo stato di scienza di cultura di cui ha personalmente depositario
Non sarà difficile al segretario che viene dal popolo poter riconoscere che bisogna dare più spazio a chi dal popolo avuto più consensi Consip fatti presupposti nell'attuale momento politico nessuno può potrà disconoscere
Che oggi più che mai noi dobbiamo sentirci impegnati a svolge un congresso per la Democrazia cristiana e non certo a ridurre la Democrazia cristiana dopo ingresso perché dai valori e dai gli impegni di questa diciassettesima assise nazionale dovrà emerge una DC capace di svolgere un ruolo che non sia di secondaria una bici capaci di affrancarsi dal decisionismo e la che si arriva ai condizionamenti di quei partiti della coalizione che pretenderebbero di parlare con la stessa intensità di luce di chi ha raccolto la maggioranza relativa dei consensi elettorali
Bisogna ricostruire il ruolo carismatico del partito perso tra i sentieri delle fughe in avanti del bipolarismo e della solidarietà nazionale
Ma rispetto a questa esigenza fondamentali
Nessuno potrà disconoscere che la DC che sta celebrando qui all'euro questo diciassettesimo congresso nazionale
Ha già manifestato con gravi segnali di cambiamento elaborando iniziativa politica ad obiettivi strategici con una disciplina tattica tutta protesa a riordinare le idee e le immagini e l'assetto organizzativo del partito
Oggi e doverosa ammetterlo la DC ha individuato e sta approfondendo i modi contenuti dei nuovi delle nuove strategie per la Società italiana degli anni Duemila
Se fosse mancato questo respiro politico il riformismo di Craxi dei corsia preferenziale di Spadolini i referendum sulla giustizia sulla caccia sull'ecologia sull'energia nucleare
Avrebbero potuto determinare un affievolimento dell'azione politica della Democrazia Cristiana
Che avrebbe dovuto necessariamente trovare nuove motivazioni per ricercare credibilità nel Paese aprendo una fase di conflitto elettorale permanente con grave compromissione della governabilità
Quella governabilità che viene ormai da oltre mille giorni garantita in modo fin troppi equivocabile dalla Democrazia Cristiana che per tale pesante responsabilità ha saputo rinunciare anche al vertice di Palazzo Chigi adoperandosi nella ricerca di un di una reale comunità politica economica culturale europea
Ecco perché
Nel concludere questo intervento vorrei formulare con le stesse parole del presidente a Fanfani
Un perde l'auspicio che anche in questo congresso posta prevalere la consapevolezza che per la vita la libertà il benessere e la pace del popolo italiano vale la pena di fare qualsiasi sforzo come Cesar tra la la dedizione il magistero di Alcide De Gasperi non del sacrificio supremo di Aldo Moro
è iscritto a parlare Michelini
C'è
Negli anni
Racconta Havas
Questa mattina un giornalista amico competenza mi diceva
E tu dovresti parlare in un momento diverso dalla sera perché c'è poca gente
Non c'è poca gente e io parlerei personalmente anche se ci fosse solamente uno di voi
Due anni fa in questo periodo i candidati al Parlamento europeo me compreso ero alla mia prima esperienza politica
Non avevo neanche partecipato a un congresso questo il mio primo congresso
Erano in giro per fare campagna elettorale per l'elezione che segnò il recupero della Democrazia Cristiana confermato lo scorso anno nelle amministrative
Due anni di esperienza politica
Due campagne elettorali un invito da parte del segretario politico da me accettato molto volentieri
Un'esperienza esaltante che sarei pronto a ripetere nonostante
Qualche incidente di percorso del resto inevitabile in politica come molti amici di antica militanza mi hanno ampiamente spiegato
Anche se questo non mi esime ancora oggi dal dover continuare a dare imbarazzate spiegazioni all'uomo della strada
Non sono certo alcune amarezze a spegnere gli entusiasmi non si tratta mai di sconfitte ma di esperienze per chi crede in ideali concreti da realizzare
L'importante è esserci con impegno e determinazione
Il programma c'è il segretario politico
Onorevole De Mita lo ha illustrato con molta chiarezza lunedì raccogliendo la sfida degli altri partiti e rilanciando una DC popolare neo riformista insieme principale punto di riferimento della politica italiana
Non voglio entrare nel merito dei massimi sistemi ampiamente trattati dal segretario nella questione
Delle correnti se non per esprimere forse preoccupazione
Dell'impatto sull'opinione pubblica che stenta a capire ciò che rischia di apparire come una rissa interna ma in realtà si tratta di questione complessa e articolata tanto da costituire il nodo cruciale di questo congressi
A tale riguardo ci tengo comunque a esprimere la mia adesione all'appello e alla proposta di Ciriaco De Mita di porre fine all'arida logica correntizia e di potere
Mi preme invece approfondire due tematiche
Quella della politica
Della tutela della famiglia accennata dal segretario e quella dell'ispirazione cristiana del partito del dialogo con il mondo cattolico
Dopo la mia campagna elettorale a Roma dello scorso anno centrata sulla necessità di una politica della famiglia in quanto tale un test elettorale di contenuti estremamente interessante
Ho continuato per così dire a fare campagna elettorale nei mesi scorsi
In tutta Italia verificando questa tematica e recependo le necessità e le speranze delle persone
Dal nord al sud in più di cinquanta città grandi e piccole con numerose incontri anche a Roma incontrando migliaia di persone del resto gli stessi comunisti Giovanni Berlinguer in particolare si resero conto dopo le elezioni amministrative
Di questa esigenza espressa dalla base lo stesso Berlinguer infatti disse al Comitato centrale del Partito Comunista e si riferiva a tutti quei convegni che il Partito comunista lo scorso anno stava organizzando
Stava organizzando su quelle tematiche ricordate il tradimento la coppia disse riferendosi a quei convegni mentre noi parliamo di corna là vicino niente voti parlando di famiglia
E non era una battuta
Perché ripete lo stesso concetto afferrare al Festival dell'Unità
Insomma la famiglia oggi in Italia e nel mondo vuole essere riconosciuta come interlocutrice del dialogo sociale
Se si riconosce per esempio che la parità dalla donna non è solo nominale
Così è necessario riconoscere la famiglia come realtà primaria
è un fatto oggettivo condivisibile da tutti
Perché la famiglia valore umano fondamentale a quindici mila anni di storia e quindi è preesistente al Vangelo cioè è un valore laico nel vero senso dalla parola quindi non è strumentalizzabili da nessun partito
Tutti anzi partiti e istituzioni hanno un dovere grave di sussidiarietà rispetto alla famiglia in quanto tale come del resto è indicato dalla Costituzione italiana ed ha tutte le carte fondamentali dei diritti dell'uomo
Il fatto è che non c'è mai stata tanta retorica sui diritti dell'uomo come in questa epoca così punteggiata da Carte dei diritti
Attenzione la retorica quell'arte per cui in genere le parole non corrispondono i fatti il rischio maggiore della politica ed è un rischio che noi democristiani specie su tali tematiche non possiamo correre
Allora cosa fare
Accettando l'impostazione generale dell'onorevole De Mita mi sento di proporre linee operative concreti queste linee sono
L'attuazione di quel minimo di libertà di insegnamento che hanno già le altre nazioni europee noi siamo molto indietro in questo campo
Una politica fiscale che non scoraggi la libertà di procreare
Non si tratta di imporre nulla ma di dare alla coppia la possibilità di avere i figli che desiderano né più né meno quelli che desiderano
E una politica della casa che permetta il matrimonio e la successiva espansione della famiglia a questo proposito è necessario dare maggiore equilibrio per la donna che lavora al rapporto vita professionale e vita familiare
Una politica sanitaria che riduca o annulli addirittura gli effetti disastrosi dell'aborto legalizzato e incoraggiato in questi anni dai consultori pubblici
Facciamo attenzione al suicidio demografico dell'Europa nel quale l'Italia oggi è in prima linea
E chi se non da dicci deve lanciare questo allarme
La famiglia diventata oggi più che mai quel soggetto sociale autentico che fa superare il falso antagonismo tra l'individualismo borghese e collettivismo del socialismo reale sono modelli del resto al quale nessuno più crede
Soggetto sociale per l'economia e la famiglia perché la famiglia lo sapete volano
Per l'economia con il consumo il risparmio reddito l'investimento e la difesa dell'occupazione tanto da essere oggi la più efficiente agenzia di collocamento
Un'inchiesta del Censis lo scorso anno
Rilevava come nel centro-sud fossero nati negli ultimi Trini sei mesi dello scorso anno
Più di cinquanta mila piccole aziende a livello familiare
Soggetto sociale educativo
Chi non ricorda come in Francia
La spallata la prima spallata al regime di Mitterrand
Gliel'ha data inondate le famiglie che unite assieme sulla piazza più di milioni di persone a Parigi fecero tornare indietro il ministro salari dalle sue idee di riforma
Quindi esso già tre soggetto sociale educativo è soggetto sociale anche per la politica
Si è visto che il recupero delle generazioni del sessantotto si ha avuto nelle famiglie la vittoria sul terrorismo e operano solo meritoria e spesso anche eroica
Delle forze dell'ordine ma anche delle famiglie la lotta alla droga vede in prima linea le famiglie soprattutto le madri
Mentre sono crollate come soggetti sociali le forme arbitrarie come le comuni ai collettivi femminili forse sono forme che hanno vissuto una difficoltà di un'identità rivelandosi agglomerati umani senza consistenza sia quelli eversivi sia quelli folkloristici
Sulla base di queste considerazioni che sono estremamente concrete che hanno spinto i responsabili di altri paesi da Reagan e Gorbaciov da mi tira accolto a un recupero della tutela della famiglia in quanto tale ritengo che sia necessario per cercare di contribuire in qualche modo anche così il fossato che c'è tra il mondo politico il Paese reale
Istituire un comitato interministeriale di coordinamento per una politica di tutela della famiglia nei suoi vari aspetti comitato che dovrà costituire l'embrione
Di un ministero della famiglia o dei servizi sociali come si debba chiamare sul modello di altri paesi europei come la Francia e la Germania
Non rimaniamo indietro rispetto all'Europa si tratta in definitiva di offrire alle famiglie alle persone che la compongono possibilità di libertà concrete non astratte offrire cioè alternative e non imporre scelte obbligata di fatto questa è vera democrazia
Vorrei concludere con una breve considerazione sull'ispirazione cristiana del partito
è un tema di grande attualità specialmente in relazione al dialogo con il mondo cattolico quasi che la DC per la sua stessa identità in questo rischio non avesse le radici ben piantate nel cristianesimo ce le ha quindi non è che si deve parlare di dialogo con il mondo cattolico come sono i fossimo dei protestanti
Penso che le polemiche che ci sono state su quest'argomento siano dovute soprattutto a incomprensioni la mancanza di dialogo tra persone dato che nessuno mette in dubbio la laicità del partito nel vero senso dà la parola
Tra l'ispirazione del Vangelo e l'azione politica c'è la mediazione dell'opinabile e la mediazione è il vaccino contro ogni integralismo integra l'ISMU che vuol dire soprattutto ritenere la propria l'unica strada percorribile vuol dire anche scomunicare altri cattolici
Ed è il vaccino anche contro ogni clericalismo inteso come soggezione alla gerarchia della Chiesa oggi strumentalizzare alle chiese
Nel lì irrinunciabile pluralismo va distinto il piano dei principi dal piano delle applicazioni contingenti sui principi non si media non si può mediare in politica si un vero laico non dopo Matiz ha mai in politica
Non c'è una soluzione cattolica dei problemi della società
Chiunque a qualunque partito appartenga povere una soluzione migliore della tua
Sull'opinabile l'importante riconoscerlo condividere le idee buone degli altri e rettificare quando ci si accorge di aver sbagliato ma per questo ci vuole grande umiltà
Grande capacità di capire gli altri
Qualità umane fondamentali e del resto abbiamo verificato abbiamo ascoltato io con grande interesse visto che il mio primo congresso visto che ho ascoltato tutti dal primo all'ultimo ma ovviamente verificando per primi queste grandi qualità morali nel leader storici
Da Scalfaro a Fanfani ad Andreotti a Zaccagnini a tutti quelli che hanno parlato qualità umane fondamentali per fare sì che la politica torni a recuperare il suo obiettivo fondamentale quello del bene comune cioè di tutti gli abitanti di questa nazione vi ringrazio
Informo l'assemblea della costituzione dei seggi
Prima leggo disposizioni del Regolamento del congresso su questo problema delle elezioni il Regolamento l'articolo settanta decibel
Delegato
E lettini per i congressi regionali sordo assegnati in seggi secondo l'ordine alfabetico
I parlamentari vengono invece divisi in appositi seggi elettorali in ordine alfabetico come pure i delegati dei comitati e delle inserzioni danese
I presidenti dei seggi costituiscono la commissione elettorale nazionale la commissione presieduta dal presidente del seggio il quale sceniche in seno alla Commissione stessa un vicepresidente un funzionario del dipartimento organizzativo della direzione del partito svolge le mansioni di segretario con compiti esclusivamente tecnici i componenti le commissioni possono essere scelti anche tra i partecipanti al congresso o indiretto di parola l'incarico di componente la commissione di cui alle lettere b di presidente di componente il seggio sono incompatibili con la qualità del candidato vediamo allora come sono costituiti i seggi i tredici seggi Nobel per i non parlamentari e quattro per i parlamentari di cui il presidente è stato nominato dal Consiglio nazionale e i componenti integrati dalla presidenza del congresso seggio numero uno presidente Corona Roberto componente Borriello e Giuseppe
Di Gorle Pier Paolo giovati è vero foggiano Antonio segretario palazzetti Carlo e compare ogni libero seggio numero due presidente Saggese Michele componenti Sirone Virgilio Carlini Adriano Braida Claudio Lucchesini Giorgio segretario Mamprin Angelo e opera Roberto seggio numero tre presidente morì Gabriele componenti Grilli Angelo Graziosi Sergio Sabbioni Giuseppe Cirri Alessandro segretario Arras Sabino e Martino far seggi al numero quattro presidente Carletti Vasco un po'Rentis presi il card Paesi labrum Colucci Giovanni Farinone Errico segretario fardelli Giovanni e Pio ossia il bar
Seggi e numero cinque presidente Russello Carmelino componenti da vecchia vincente
Volete stare zitti
Componenti tra vecchie Vincenzo Poma Vittorio Marignani Claudio e ciò fa lo Maurizio segretario Aschieri diremo è cancelliere Olivier seggio numero sei residenti a Roma New York componenti Paladini Maurizio De Felice Ermenegildo Malinverno Andrea RAI da Paolo segretario dell'il correttore Gherardi rimane
Seggio numero sette il presidente canzone Giuseppe concorrente mercoledì Luigi sprezzo arrivano Ayrault De Lorenzo Rossi mal di segretario mentis Vincenzo e Mortillaro Roma rosa
Seggio numero otto
Quale vitalizi che al banco della presidenza
Seggio numero otto presidente Rau Seo Claudio componenti Ambrosi Diego diretto Vincenzo Rossi Adolfo Riscone Andrea segretario Pasi Giovanni Ferrante Francesco
Seggio numero nove presidente pizzini Francesco componenti gentili Giuseppe Bettinzoli Virgilio Della Pietra Stefano Dissipio Ivo segretario Marco signori Gianfranco Franchi Maria Pia seggio numero dieci il presidente Ponti Ettore componenti Amatucci Lucio i nessi Antonio deduca Giustino ponti Nazzareno segretario rapitori Giovanni Palomba Samp seggio numero undici il presidente Longo Bruno componenti le
Segretario Girelli Francesco e pescare liberamente seggio numero dodici di Nubira Mario Presidente componente Palmieri Armando Di Biase Antonio Piccioni Claudio Marinacci Francesco Saverio segretario Assirevi Giancarlo Minutolo Roberto seggio numero tredici il presidente ha dei Orio Michele componenti del pm Vincenzo manco Gianfranco Mazzella Vincenzo valligiano Domenico segretario Vernazza Francesco Bechini Luigi ricordo ai membri di questi seggi componenti dei seggi che la votazione per il presidente si inizia il segretario del partito si inizia alle ore tredici domani e termina alle quindici la votazione per il consiglio nazionale comincia alle ore sedici e termina alle ore venti ho avvertito da tutti ognuno dei componenti narratrice ritrovarsi puntualmente qualche minuto prima delle tredici per prender condizioni degli atti e degli stampati sono già stati tutti pronti
Alle venti alle ore ventitré e speriamo di avere penso che avremo la lista dei consiglieri nazionali le liste dei consiglieri nazionali domattina alle nove seduta in apertura di seduta il presidente della commissione degli ordini del giorno dei documenti è riferita sui lavori della Commissione dopodiché se ci saranno decisioni da prendere saranno prese qui per alzata di mano secondo il regolamento e poi passeremo ad ascoltare un discorso del vicepresidente del Consiglio dei ministri onorevole Forlani e la replica e chiusura finale della discussione e del dibattito del segretario politico Ciriaco De Mita ho detto tutto la parola Montella
Caro Presidente dirò anch'io due parole nonostante l'ora tarda
Perché siamo rimaste fra pochi intimi
Credo che in quest'anno in cui celebrano tanti quarantennali
Un partito che tiene il suo congresso dopo quarant'anni di continua presenza al governo del paese
Non posso esimersi
E debba anzi giovarsi di un esame e di un bilancio di questi quarant'anni
Perché non sarebbe possibile vedere il futuro tracciare programmi programmi di contenuto programmi di governo programmi di alleanze
Senza un quadro di che cosa avvenuto in questi quarant'anni
Io credo che i punti più salienti
Di questo quarantennio dalla guerra oggi sono innanzitutto sul piano economico il passaggio del Paese da un'economia di tipo contadino a un'economia industriale progredita ed avanzata
Inserita nel quadro del mondo industrializzato accidentale
Una diffusione dell'istruzione della cultura a tutti i livelli con una grande crescita culturale del Paese in tutti i ceti sociali in tutte le regioni creando così una possibilità di accesso di sempre maggiori fasce di cittadini
A opportunità sia nel campo del lavoro che nel campo della realizzazione della vita sociale
Un'ampia diffusione dei servizi pubblici
Che hanno fatto fronte o hanno tentato di far fronte a esigenze sempre più gravi sempre più difficili di un Paese che cresceva e che quindi presentava maggiori necessità
Sia dal punto di vista dell'assistenza socio sanitaria sia dal punto di vista di tutti gli altri servizi che è dovere dello Stato fornire infine la creazione di pari opportunità per accenti sempre più ampi della popolazione
Per accedere a carriere nel campo del lavoro a soddisfazioni nel campo della vita sociale a una realizzazione di se stessi con l'accesso a sempre maggiori conoscenze
Oggi vediamo un momento di grave crisi ma non è questa una crisi della struttura economica e sociale del Paese
Non è una crisi del sistema produttivo nel sistema commerciale non è una crisi della vita sociale del Paese e piuttosto una crisi di statalismo
Una eccessiva espansione dell'intervento dello Stato della cosa pubblica sia della vita economica che in quella sociale e civile un peso che vediamo crescente dal carico fiscale che ha sempre più sottrae al contribuente sostanze e possibilità che possono essere indirizzate a iniziative produttive al risparmio alla crescita
Una espansione della presenza dello Stato nell'economia produttiva le partecipazioni statali
Viste non più come strumento di presenza nei settori strategici dell'economia ma talvolta viste come strumento di salvataggio di situazioni decotte a livello economico a livello produttivo a livello tecnologico anche lei servizi vi è stato l'espansione al di là forse del dovuto le impostazioni di alcune grandi riforme che hanno voluto garantire a tutti i cittadini tutti i servizi e lo vediamo nel campo sanitario
Ebbene questo eccessivo inserimento dello stato nelle fasi della vita economica e sociale del Paese
Che anche nel campo creditizio un altro strumento importante
Questo è la ragione fondamentale della crisi economica di oggi
Crisi del bilancio pubblico crisi di astinenza direi a livello finanziario impossibilità di accesso al credito alto costo del denaro impossibilità per la piccola e media impresa di vivere e prosperare
Cosa chiediamo quindi oggi cosa chiede il Paese cosa dobbiamo fare noi per uscire da questa situazione situazione che si ripercuote sulla vita parlamentare sempre più in questa risposta assiomatica che di fronte alle difficoltà del bilancio pubblico non vi sia altra risposta se non quella dell'aumento della pressione fiscale l'aumento del drenaggio del risparmio dei contribuenti
Ebbene accerto è la risposta della riduzione della spesa pubblica ma questo è una pura enunciazione se non viene legata a precise proposte a precise possibilità e queste sono il rientro dello stato dei suoi confini la riduzione Della eccessiva sua presenza della vita economica e sociale del Paese restituire spazi di libertà e di autonomia ai cittadini singoli organizzati alle iniziative produttive all'autonomia degli italiani
Dobbiamo anche ripristinare alcuni grandi valori il valore del merito il valore della responsabilità il valore della possibilità di accesso alle opportunità che la società presenta c'è una strana congiunzione fra due ideologie opposte
Ideologia marxista
Tendente per natura all'occupazione di ogni spazio della vita sociale da parte del potere pubblico e una visione non so se chiamarla neoliberista o economicista laica che privilegia ad ogni livello le grandi dimensioni
Vede nello scontro fra le grandi dimensioni economiche e sindacali finanziario politiche la soluzione dei problemi del Paese tendendo a considerare i ceti medi
I commercianti gli artigiani i professionisti piccoli imprenditori
Gli operatori a livello di lavoro dipendente con carichi di responsabilità
Tutti i visti come retaggio di un passato da dimenticare come retaggio di un vecchio regime di un Paese antiquato retrogrado ebbene noi dobbiamo rivalutare il ceto medio italiano
Non solo per una ragione di carattere economico ben sapendo che nella piccola iniziativa sta la reale risposta ai problemi occupazionali
Ma dobbiamo rivalutando e per il loro valore di merito e di responsabilità perché essi sono rappresentativi di quell'impegno che i cittadini hanno posto nei vari campi della donazione
Il ceto medio è in qualche modo il segno della libertà del paese è il segno della raggiunta libertà anche a livello individuale ecco questa nostra cultura che non è una cultura dei bottegai non è la cultura della difesa corporativa di singole categorie ma è la cultura della difesa di un valore che è il valore dell'autonomia il valore della libertà il valore del merito
Dunque minore assistenzialismo minori sprechi più spazio al privato ridurre il campo dei servizi nello spazio del necessario non fornire forse tutti i servizi a tutti
Ma fornire i servizi necessari a chi non ha possibilità di ottenerli diversamente lasciando Foro se al campo del privato la soluzione di altri problemi per chi a questo campo può aver accesso
E allora per queste cose è necessario un partito
Che Interpreti questi cambiamenti del Paese
Cambiamenti che questo partito ha certamente contribuito in modo primario a produrre ma che oggi vanno governati
Con una correzione di rotta senza la quale vi sarebbe la crisi definitiva della finanza pubblica
Vi sarebbe la distruzione di ogni possibilità di accesso al credito vi sarebbe la distruzione di ogni libera e autonoma iniziativa nel campo economico
Un partito dunque attento ai problemi del Paese un partito che sappia nelle sue discussioni interne interpretare questi problemi
Proporre soluzioni credibili e comprensibili dal paese un partito che se deve dividersi in una legittima dialettica lo faccia sulle grandi scelte e non su questioni di pura cucina interna arriviamo ad un congresso dopo molti congressi regionali congressi provinciali sezionali ebbene molte volte in queste sezioni abbiamo visto dei riti poco comprensibili al Paese
Riti forse buoni per risolvere problemi locali di potere o di gestione locale
Riti che hanno avuto una comprensibilità solo per gli addetti ai lavori
Presenza
Di iniziative organizzative a livello di tesseramento spesso avulse da ogni realtà di contatto con la società da ogni realtà elettorale ebbene io credo noi abbiamo bisogno di correggere questi aspetti non tanto attraverso pure i marchingegni del Regolamento quanto attraverso una nuova mentalità riaprire il partito dando maggiore spazio agli eletti riaprire il partito alla società creando maggiori collegamenti con il Paese un partito che nella sua conflittualità necessaria con le altre forze politiche del paese
Abbia piuttosto di vista i contenuti e le proposte comprese e condivise dal paese che non i puri Problemi di tattica e di posizioni rappresentative
E dunque su questo piano che il nostro partito potrà da questo congresso uscire con un reale rilancio che non siano solo parole o solo pura immagine lo spettacolo dire che teorizza la politica come spettacolo
Ma io credo che possiamo accettare questo solo laddove spettacolo sia sinonimo di capacità di farsi intendere
Laddove spettacolo sia strumento di comunicazione comunicazione di contenuti comunicazione dite comunicazione di proposte ma se invece dovessimo diventare puro spettacolo incomprensibile puro aspetto quasi sensoriale credo che perderemmo grande parte di quel grande patrimonio che fa del nostro partito una forza radicata nella società radicata delle sue tradizioni ideali presente da tanti anni e per tanti altri anni ancora al centro delle vicende politiche del Paese
Per un breve saluto alla parola del signor Rossi mansarde sa bene
Farla manda
Se non vorresti
Sì
Mista fra stanza
Vanno dal bordo del gas
I wish to Xpress la France
O declinando duration fronte nata e dove non si riesce a
Paul del Seicento Extended tu delle dei cent'tuttora sospetti indios dei importanti
Andrea tondo ex signor presidente onorevoli viene in nome del fattore ritenevo il nome del Fronte di liberazione organizzazione unificata vorrei ringraziare invito che mi è stato rivolto a partecipare acquisto Congress
Nel novantotto
Se sta unisce
Si è trattato del scritte mai scritti non italiana dice
Per risparmiare tempo adesso evidentemente leggerà il testo redatto in lingua italiana
In nome del popolo eritreo ed il nome del Fronte di liberazione eritreo organizzazione unificata abbiamo l'onore di parlare delegati della Democrazia Cristiana il primo partito italiano
In occasione del suo diciassettesimo Congresso nazionale per il quale formuliamo l'augurio di grande successo e prosperità e attraverso voi il progresso il benessere e la pace al popolo italiano
Ringraziamo ancora una volta il partito democristiano per invito rivoltoci per partecipare a questa importante occasione della vita democratica che ci viene offerto vogliamo esprimere il nostro vivo apprezzamento per le decisioni prese dal partito negli anni mille novecentottantadue e mille novecentottantaquattro per appoggiare la lotta del popolo eritreo
Per il suo diritto alla libertà ed all'autodeterminazione
Le risoluzioni del partito democristiano e le azioni svolte dagli altri partiti italiani hanno avuto un ruolo attivo mettendo in rilievo i nodi della questione Eritrea nella politica italiana ed internazionale
In questa occasione signore e signori vorremmo ribadire il nostro desiderio e gli sforzi tesi a trovare la giusta e pacifica soluzione per la tragedia degli eritrei
Che chiedono quello che hanno ottenuto tutti i Paesi colonizzati che combattono una guerra che dura quasi da un quarto di secolo e che il nostro popolo ha pagato molto chiara con sacrifici umani materiali psicologici
Gli eritrei non hanno cercato la guerra è stata loro imposta quando il paese fu occupato dall'esercito etiopico aiutato da Paesi stranieri e la libertà e di diritti vennero presi venne abolito il Parlamento vogliamo dire con forza da questa solenne tribuna che siamo alla vigilia di una nuova e forse definitiva offensiva la nonna che verrà scatenata prossimamente preparata da circa settecento consiglieri sovietici
Dove contro pelle trasportato e specialisti nella guerra chimica si dovrebbero arrecare ancora più gravi sofferenze all'Eritrea
Noi non vogliamo che questo annientamento a benché venga nel silenzio del mondo in dispregio del diritto dei popoli perciò chiediamo ancora una volta la vostra solidarietà e la riapertura della questione Eritrea alle Nazioni Unite
Dalla sede cioè da dove è nata
La distruzione dell'Eritrea e le vittime umane da entrambe le parti sono state causate dall'irremovibile rifiuto di riconoscere al popolo eritreo legittimi diritti
Inoltre le ingenti quantitativi di armi che l'Etiopia riceve dai Paesi del Patto di Varsavia dalla stessa Unione Sovietica e da Cuba o tra gli aiuti economici elargiti all'Etiopia da Paesi democratici occidentali l'hanno incoraggiata l'intransigenza alla brutalità alla guerra ci dispiace che l'Occidente l'artista aiuti a regime militare dittatoriale dell'Etiopia giacché questi sono destinati alla repressione e dalla deportazione forzata degli abitanti della loro terra
Nel bilancio dell'Etiopia le spese militari sono quasi la metà del bilancio statale
Signori del congresso
Dagli sforzi fatti dagli onorevoli deputati e senatori italiani sia nell'ambito umano che politico rileviamo l'importante appoggio ed un sincero desiderio di porre fine alla tratte in Eritrea in base alle leggi internazionali e non attraverso la guerra
Pertanto speriamo che gli sforzi si rivolgano verso il Governo italiano per convincerlo a riconoscere all'Eritrea il diritto all'autodeterminazione
Poiché si tratta di un principio internazionale e di un caposaldo dei principi dell'Italia democratica
Non si può discriminare protesti principi universali riconoscendo che ad un popolo e prima ancora un altro
La storia passata e recente riconosce alla politica italiana l'abilità e la capacità di essere efficace il mondo che attualmente gravato da tanti problemi è anche testimone della nostra tragedia
E il nostro diritto perciò fare appello all'Italia perché si adoperi in virtù dei suoi obblighi storici morali e culturali che sono più che centenari grazie
Ringraziamo il signor Rossi ma ma sale il sabato che al termine e di confine di religione musulmana di una delle giornate le quaranta giornate di digiuno del Ramadam ha avuto la forza ancora di portarci saluto degli eritrei
E gli dico in Scialla
Che vuol dire che Dio
Accolga la vostra preghiera
Dunque passiamo alla Lombardi
è presente lombardi a lui la parola
Onore senatore lombardo
Caro Presidente
Il partito che abbiamo davanti in questo congresso
Già per molti aspetti diverso anche per il sistema elettorale
Da quello che avesse De Mita nel mille novecentottantadue
Ma non è ancora quello che dovrebbe uscirne alla fine
Il dibattito che in questi anni si è sviluppato
Tra le correnti e il segretario politico più che nella base
E approdato a modificazioni significative della linea politica
Ma i termini di qualche questione essenziale quella del partito esattamente sono rimasti gli stessi
Sulle modificazioni della linea politica cerreto non la relazione del segretario politico in larga parte accettabile anche da chi allora ne dissentiva è stato già detto come pure su quanto resta di differenziazione rispetto a quella linea
Per parte mia aggiungerò che l'accordo sulla politica di equità fiscale
Lascia aperta la domanda del perché sia stata lasciata cadere in sede parlamentare una proposta che pure era nata in sede di partito sul trattamento tributario dei redditi familiari e sulla prevenzione del fiscal drag sì è vero che per molti decenni la società italiana vedrà la prevalenza di lavoratori dipendenti il problema della tassazione diseguale investe le ragioni del consenso verso le istituzioni
E non si riduce solo la questione di riduzione della progressività
Nel settore della giustizia il problema della efficienza del sistema
Non può essere risolto richiamando come è stato fatto questa mattina una sorta di neutralità costituzionale
Quando il malessere del Paese verso i propri giudici tragga ragione proprio dalla separatezza di quel potere e dall'assenza di coordinamento istituzionale efficiente
Il problema non è di rispettare o meno la indipendenza del magistrato che non è né può essere messo in discussione
Il problema e di come l'ordinamento intende assicurare ai suoi cittadini quelle garanzie di libertà dei diritti civili la cui scarsa tutela giurisdizionale insieme alle macroscopiche disfunzioni del sistema e ad una intollerabile insoddisfazione della domanda di giustizia sono il risvolto negativo dei vincoli dello stato sociale per un verso e della legislazione di emergenza dall'altro
Ma il problema centrale di questo congresso la questione veramente aperta resta quello del partito
E su questo rispetto alla relazione del segretario politico non credo che da parte di tutti sia mancata la chiarezza per Martins per parte mia credo che l'amico De Mita sia fermamente convinto che la crisi istituzionale a cui anche noi abbiamo dedicato dal mille novecentottantadue
I nostri convegni di Semenza e di Montegrotto sia risolvibile trasformando lo Stato e i partiti politici a cominciare dal nostro le radici culturali di questa parte del dibattito sono le analisi sulla società complesse in buona parte anche le teorie decisionista di Gianfranco Miglio
Ma quando si parla della Democrazia cristiana e dei partiti e della storia di questo Paese gli schemi culturali non possono essere solo di scuola vi è qualche cosa di più nella tradizione dell'impegno politico di un partito come il nostro
E che qui è stato ricordato negli interventi di galloni di Zaccagnini e di Donat Cattin
E senza del quale nessuna analisi può essere fatta
Se con la nostra storia si dimenticasse il partito del futuro non sarebbe la democrazia cristiana modificata ma pur sempre se stessi sarebbe un'altra cosa nata da un laboratorio politico ma non dalla sua tradizione una macchina per gestire il potere delle istituzioni ed amministrare passando o meno per la liquidazione della società neo corporativa non importa
Ma lontana da quella che e da quello che è stato ma la relazione del segretario politico ci richiama al confronto proprio su questo terreno quando ci ha detto che le correnti si giustificavano quando la DC era egemone nel Paese
E quando cioè essendo il tutto e se ne rappresentavano una parte ora non più perché essendo la DC una parte resta il dovere dell'Unità
Però il nostro segretario politico dice anche che la crisi del rapporto tra i partiti e la società civile impone una strategia istituzionale di trasferimento del potere del potere di governo della società complessa dai partiti alle istituzioni
Le proposte di riduzione della proporzionale
La proporzionale solo in entrata ha detto De Mita nella speranza di avere per questa via delle istituzioni forti
Ed il riferimento al rapporto diretto cittadini governo corrispondono a quel giudizio
E perciò il partito da realizzare per corrispondere ad assetti istituzionali diversi dallo stato dei partiti e necessariamente quello che in questo congresso si vorrebbe che iniziasse a prendere corpo e forma un partito caratterizzato da una forte personale palizzata leadership centrale
Dalla drastica riduzione delle posizioni dialettiche interne del peso degli iscritti e della militanza di base
Dalla predisposizione di un personale politico scelto elitaria mente direttamente legato al leader e dalla sua linea politica dalla costruzione della base di consenso non attraverso la dialettica tra posizioni nazionali ma per il tramite di maggioranza formulate su convergenze regionale
Perché su questo non è possibile trovarsi d'accordo
Perché se è vero che il modello tradizionale del partito di massa è entrato in crisi soprattutto per le modificazioni intervenute
Nel campo della comunicazione sociale delle tradizionali culture politiche
è anche vero che c'è un altro modo per riempire il vuoto di intensità collettivi determinato da quella crisi che non sia la fine di questo tipo di partite
Certamente ha ragione De Mita quando dice che le distinzioni tra destra e sinistra hanno perso gran parte del loro significato perché è vero che nuove alternative sociale nove distinzioni sono andata emergente e se attraversano partiti e grandi soggetti collettivi dividono i gruppi dirigenti dalla base siano i partiti conservatori che in quelli progressisti la crisi di identità investi in Partito comunista come investito la DC
Ma per dare una soluzione a questo problema non bisogna dimenticare che una società complessa proprio per superare la frammentazione ha bisogno di soggetti complessi che ne riducano la complessità e ne esprimono la guida politica se la funzione di sintesi venisse invece affidata come si dice alle istituzioni
E dalle nuove regole la soluzione politica dalla complessità sarebbe una soluzione radicata in una serie di limiti normativi in una soluzione con una minore carica di libertà politica
Se invece con la funzione verrà affidata a rilancio dei partiti e dei grandi soggetti collettivi ad una loro rinnovata capacità di mobilitazione di sintesi
Di scoperta di nuove identità collettiva la soluzione alla complessità troverà uno sbocco democratico nella ripresa di capacità di proposta e di mediazione politica
La nostra difficoltà ad accettare lo schema di riorganizzazione del partito che qui ci viene proposto sta proprio in questo
Che il recupero della capacità di sintesi di mobilitazione di guida politica del partito non può avvenire sia all'interno del partito e perciò non può non essere in un partito di massa e non un partito di opinione non si organizza una vivace ricca dialettica sui valori le domande di alternative
Le contraddizioni della società complesse l'identità culturale e politico del partito
Il problema non è quello di giustificare la presenza di correnti che non hanno più nulla da dire a questa verità abbiamo dedicato con la presenza del segretario il nostro convegno di Semenza
Ma come pare possibile che la scomposizione ma anche la ricomposizione dice il segretario dei gruppi e degli schieramenti possa realizzarsi senza mettere e consentire una dialettica verticale tra le posizioni che si esprimono nel partito
Certamente oggi la maggior parte delle correnti
Decadute anche per una più generale perdita di capacità di proposta del partito nel suo complesso
Celebrano con le aggregazioni regionali
Con le quali hanno messo insieme tutte le più diverse storie politiche tutte le antitesi tutte le contraddizioni delle situazioni periferiche l'ultimo atto al quale sono state chiamate dopo aver avallato logiche spartitorie più di quanto non li abbiamo sollecitati
Sì chi alla fine non si sa bene se saranno deposti i baroni o saranno come poco fa mostrava di temere Andreatta risulteranno moltiplicati stivali bassi resta da vedere se il partito che emergerà da questa operazione sarà veramente il partito nuovo
Il nostro segretario politico ora amico De Mita viene dalla sinistra politica dalla Democrazia cristiana
La rappresentata per anni è stato parte non secondaria della sua storia
Egli sa come ricordava gambe unite a un'intera generazione di democratici cristiani alla quale anche gli appartiene
Si è formata la politica nella convinzione che il sale di ogni esperienza democratica fosse il rispetto delle distinzioni del confronto delle tesi l'unità nella diversità e sa anche che il recupero dell'identità culturale politico che condizione perché il partito questo partito sia messo in grado di governare una società complessa
Non può avvenire senza una continua verifica del suo ancoraggio sociale e della sua capacità espressiva da condurre nel confronto fra linee d'orientamento e nazionali e non soltanto localistici
Un partito invece che tende a selezionare la classe dirigente sulla base declinazioni regionali
Per assorbire a quel livello tutti i problemi di gestione di autonomia sempre più vaste del localismo
Affidando i grandi indirizzi a forti istituzioni centrali a forti leadership personalizzate non è il partito di De Gasperi non è quello di Dossetti e nemmeno quello di Fanfani
è il partito carismatico plebiscitaria una ipotesi culturale non popolare che nasce come rimedio al voto di identità collettive della società postindustriale
Quel tipo di partito potrà anche essere un partito forte attraverso l'aggettivazione del carisma e di un fortissimo unificante controllo centrale ma difficilmente sarà una risposta democratica alla sfida dalla complessità sociale
Io credo che il segretario politico
La cui proposta in questo congresso può significare in larga parte il ritorno della democrazia cristiana la capacità di progetto sarà d'accordo nel ritenere che quella capacità dalla quale dipende la intelligenza di chiarire il futuro sarà possibile solo garantendo la dialettica interna e il confronto delle idee
Segretario provinciale di Milano Antonio Ballarin
Grazie signor presidente grazie soprattutto agli amici che stando a quest'ora
Nonostante la stanchezza della giornata hanno dimostrato e dimostrano che privilegio almeno a loro il dibattito alla formazione delle liste che sempre un vantaggio in un partito che ha molto bisogno di dialogo interno e non è l'ora per discorsi di carica retorica o troppo intellettuale mi limito pertanto ad alcune considerazioni traendo spunto dalla da una fatto triste che tutti abbiamo ricordato in questi giorni che la scomparsa
Di quella grande figura del cattolicesimo democratico che è stato Giuseppe Lazzati e pochi giorni fa Milano che molti dei dirigenti del nostro partito si trovavano per i funerali di Lazzati e io svolgevo questa considerazione che non so se tutti gli Longo si rendevano pienamente conto del fatto che la scomparsa di Lazzati ha in qualche modo segnato il passaggio da un'epoca ad un'altra
E come i quarant'anni che e avevano separato il discorso di Caltagirone di Sturzo dall'epoca della Costituente
Avevano segnato per il cattolicesimo democratico la definizione della propria identità e la costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e masse popolari e come quarant'anni postbellici
Dall'epoca degasperiana fino ad oggi avevano storicamente segnato alla strategia del confronto fra di De se forze politiche la strategia delle solidarietà democratiche delle ricomposizioni tra culture politiche diverse
Così oggi credo che il compito di un partito che guarda al due mila e oltre e di completare la costruzione di una democrazia compiuta costruendo una più profonda unità morale e civile del Paese attraverso l'adozione di regole nuove che interpretino una diversa e più matura sensibilità della società civile ho apprezzato nella relazione di De Mita proprio questo filo conduttore cioè l'insistere non più su oggetti astratti o su queste in quanti tentativi di mediazione ma sulla necessità di regole nuove che siano a condizione o che siano premessa perché la società all'agire su quelli detta
E prende avvio in questo modo una più autentica promozione degli individui e dei corpi sociali
Occorre quindi cercare vie nuove ma essere anche consapevoli che noi non vogliamo appartenere a coloro che vogliono il nuovo solo per rimescolare le carte e a riprendere poi a giocare giochi vecchi né a coloro che vogliono cambiar nome a interessi che nome non possono avere vogliamo piuttosto marciare verso il futuro per costruire un mondo più ordinato e più giusto a superiori livelli di civiltà ecco perché è giusto osservare che occorre guardare al futuro con intelligenza
E ciò significa andare verso il futuro impiegando fatica sforzo di impegno di moralità di idealità
Come ben sapevano Sturzo De Gasperi Moro andare in avanti e anche in una certa misura andare controcorrente
No il futuro non vogliamo limitarci a rincorrerlo vogliamo costruirlo e siamo allora consapevoli che oggi per andare verso il futuro dalla parte del progresso come diceva Sturzo o andare verso il futuro guardando verso sinistra usiamo questa espressione che in fondo usava De Gasperi
Noi siamo consapevoli però che oggi costruire il progresso richiede categorie interpretative riferimenti strumenti diversi dal passato occorre fantasia oltre all'intelligenza occorre trovare soluzioni originali per vincere oggi battaglie sugli ideali che non si sono ancora pienamente realizzati
Dobbiamo per esempio costruire nuovi potere i per i singoli cittadini oggi aperti ha senso di responsabilità maggiore che nel passato
Nuovi poteri per le comunità locali e quando studiamo la riforma delle Autonomie locali
Ho la facoltà impositiva per i comuni o la riforma dei servizi pubblici confonde l'integrazione tra pubblico e privato dobbiamo essere consapevoli che lo dobbiamo fare per redistribuire del potere e creare nuovi poteri per i cittadini
E ha parimenti democratiche nuove opportunità
Non solo per i pochi gruppi emergenti oggi e magari egemoni cioè conservatori domani ma per tutti a partire dai giovani rompendo i monopoli
Rompendo i corporativismi parassiti insidia appartengano essi all'imprenditoria lavoro dipendente al lavoro autonomo e occorrono nuove forme di controllo di controllo democratico da parte dell'opinione pubblica e dei singoli cittadini singoli o associati sulle scelte amministrative sulla gestione dei servizi sulla competenza e sul comportamento degli amministratori
Per aprire queste vie nuove occorre certamente la robustezza
Dell'analisi della realtà e degli strumenti disponibili ma occorre dettano indispensabile la forza propulsiva di una cultura politica che abbia radici religiose
Superato il collateralismo degli anni Cinquanta
Superato il rischio della diaspora la tentazione dell'integralismo la fuga nell'intimismo tutti fenomeni alimentanti si è vicenda tra gli anni sessanta e settanta e fortunatamente lasciati alle nostre spalle
Ora dobbiamo guardare con occhi nuovi alla forza di trasformazione di una moderna sensibilità religiosa sulla vita civile e politica del Paese
La Chiesa istituzionale ha maturato non solo del suo magistero ma dei quotidiani comportamenti e nel rapporto con le istituzioni e con i laici impegnati in politica
Quello spirito maturati sì nel Concilio di rispettare l'autonomia e la razionalità propria di una politica laicamente intense
E i cattolici laicamente impegnati in politica hanno imparato in questi anni a vedere nella chiesa l'espressione autentica di una componente religiosa imprescindibile per ogni autenticazione di promozione umana e sociale
Non è più tempo allora come fa ancora qualcuno con vecchio ostinazione di stare a guardare guadagni investitura a questo o a quel movimento cattolico quasi fossero fazioni contrapposte impiegabili in un'assurda e oggi umiliante lotta interna di partito
Il comune sentire e non userei nemmeno più la vecchia parola confronto il comune sentire oggi o è con tutto l'universo del cattolicesimo italiano io direi internazionale occidentale o non è pochi oggi la sensibilità religiosa maturate su in questi anni post conciliabili presenti in zone così varie e così umanamente ricche
E quella che può darci alcuni punti via chiarimento senza i quali ci smarrire in modo di fronte ad alcuni difficili problemi del presente
Ecco e questa sensibilità ad esempio che ci ricorda che in politica estera
Noi dobbiamo certamente non isolarci mantenere preziose solidarietà solidarietà politiche persino militari muoverci dentro e non fuori l'amicizia con gli Stati Uniti e stare integrati con l'Europa ma tutto ciò non è che lo strumento saggio e realista della politica
Che non deve prendere il sopravvento e farci dimenticare il nostro vero fine ideale la frontiera che per la nostra visione religiosa della vita del mondo resta solo la pace una pace integrale completa fondata sulla giustizia sulla solidarietà sulla dignità di tutti i popoli una pace quindi senza armi e se non fosse quindi per questa religiosa sia di pace quella che guidò ipotetici richiami di la Pira di Lazzati di Dossetti noi non capiremmo perché oggi dovremmo interrogarci senza cadere in astrattezza dell'utopia
Se davvero deve restare senza controlli la produzione soprattutto il commercio di armi da parti del nostro Paese
Ed è questa anima religiosa non confessionale non integralisti Kama umanamente autentica e storicamente vive
Che deve ricordare eccezione usciremo noi ad aprire nuove vie che ricomponga l'opportunità di sviluppo e solidarietà sociali libera
Tai difesa dei deboli competizione comprensione o altrimenti il futuro sarà magari migliore per alcuni aspetti del passato
Ma ogni nuova felicità per qualcuno sarà pagata con le lacrime di qualcun altro
E ancora quest'ansia gli religiosa umanistica armonia tra uomo e mondo che deve aiutarci a trovare sicuri deferimenti su drammatici problemi planetari e la cui coscienza ci ha richiamato la tragedia di Chernobyl
Troppo abbiamo taciuto come democratici cristiani e anche come cattolici sulle conseguenze terribili umane non solo economiche o sanitarie di un rapporto di sfruttamento insensato incontrollato delle risorse energetiche dei processi industriali della gestione dei cosiddetti rifiuti
Rompendo a livello filosofico prima ancora che a livello tecnologico un'armoniosa ricomposizione tra bisogni dell'uomo e leggi della natura
E ancora cari amici la moderna sensibilità religiosa che però fa delle giovani generazioni
Che mostra con vigore l'ansia di porre finalmente una nuova moralità a fondamento di tanti istituti e comportamenti della vita civile e sociale
Di qui l'urgenza di fissare nuove regole di scelta né i dirigenti della vita pubblica di controllo dell'operato di rispetto del primato della coscienza sulle strutture e sulle funzioni di cui l'urgenza di una nuova cultura dei comportamenti che riconcilia la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e in chi li governa
Per questo dobbiamo non solo a condividere ma sostenere attivamente lo sforzo che il limite sta compiendo pur fra tante difficoltà e in tempi che vorremmo magari più incisivi
Per moralizzare rendere trasparente e credibile anche la vita interna del partito
Certa quando si decide sulle persone qualche errore può essere sempre fatto non a caso sta scritto non giudica
Ma l'autonomia della politica e dei suoi necessari giudizi ci spingono a dire che bene ha fatto il segretario di milita ad assumere The già menti fermi anche duro il Massei utili credibilità alcune vicende come quelle della formazione delle liste in Sicilia
E guai se la collegialità giustamente invocata da alcuni
Pare per colmare il divario spesso scandaloso che giustamente Scalfaro e denunciava tra comportamenti personali e ideali che si proclamano
La credibilità personale e responsabilità pubblica che si esercita
Il partito richiede urgenti riforme e la sinistra del partito a cui spetta storicamente il merito d'avere sempre denunciato le di generazioni di un tesseramento distorte non rappresentativo di una selezione di classe dirigente non sempre all'insegna del merito
Delle nomine sottratti oggettive i criteri di professionalità e moralità
Deve non solo condividere ma pone fiducia nel tentativo di De Mita tentativo rischioso certamente non privo di incognite come quello dichiarava un rapporto più diretto tra vertice e base del partito ma che in la strada che va comunque percorsa con coraggio con fiducia reciproca col comune impegno però di porre la politica sempre e comunque davanti alle convenienze personali ieri di oggi e di domani
Se così tutti faremo allora straniera il timore che i vecchi apparati se ne sostituiscano di nuovi Diversi ma nati già vecchi in caso contrario non facendo questo disegno di rinnovamento di coraggiose scelte affiancheremo solo ai molti mali
Certi del passato i mali possibili del futuro ed il partito e prima che il partito il Paese su questo ci giudicheranno
Cari amici
La difficile transizione che la Società che l'Occidente che il nostro Paese stanno subendo generano e non qui tutine senso di solitudine anche paura
Ci rendiamo conto di sentire entriamo in un'epoca in un mondo nuovi abbandonando Como dire il pugile tranquille certezze
Siamo in qualche modo come i pionieri in marcia verso la nuova frontiera o come emigranti verso nuovi ma ancora indistinti orizzonti oscilliamo tale immobile Nostalgia dei ricordi è un'affannosa ricerca del nuovo ma altre volte c'eravamo trovati momenti difficili il cambiamento
E voglio ricordare per tutti perché l'ha ricordato opportunamente Lusetti quegli anni sofferti degli anni settanta quando pareva che con la sopraffazione della violenza al trasformismo una certa politica i tanti nostri avversari volessero por fine alla stessa presenza dei cattolici democratici in Italia
Allora in un momento difficile
Fu la memoria del passato pure ricordo della tradizione il richiamo al popolarismo i suoi valori al suo carattere di coraggiosa forza di cambiamento alla peculiarità del dialogo e del Co affronto portate avanti con la generosa onestà di Zaccagnini a salvare con la coerenza delle nostre radici l'immagine lo spazio per la Democrazia cristiana del Paese
Ora il ricordo non basta più occorre guardare in avanti raccogliere nuove sfide del futuro
Ma dovremmo essere capaci guardando in avanti di guardarci anche dentro capire chi siamo per fare meglio quel che vogliamo trarre da ricordo la forza per il cammino nella notte trarre dal ricordo la speranza che si ricordava la criniera citando Isaia che anche le tenebre potranno cambiare in luce e lady estorte indiretto
La parola Biscardi cerris Carpi
Non c'è sì ritiene che abbia rinunziato Silvestri Giuliano Silvestri
Non c'è rinunzia posto Manfredi in seguito questo consiglio ah no Bosco scusate Silvestri boschi e me li Giua ha rinunziato consegnando il testo
Fabio nello stesso Bonalumi è presente
Ha rinunziato a Rutelli la denunzia Iodice non c'è ha rinunziato Cesarini due chiese coraggio
Benissimo figure di questa
Sappiamo di una
Sappiamo come vanno i congressi e che molte cose si decidono nei corridoi non entrerò in polemiche ma vorrei solo leggervi alcune mi abbrevia di flessioni innanzitutto ritengo una sana dialettica all'interno della DC la garanzia di una gestione veramente democratica essere nella Democrazia cristiana è compatibile con una presenza attiva all'interno delle varie correnti siamo un grande partito che rappresenta una grande massa è giusto che anche le sfumature ideologiche vengano rappresentate ed è in questo ambito che io colloco il ruolo fondamentale dei giovani DC
Quello di inventare il superamento delle correnti di fronte ad un ideale comune
Perché noi siamo giovani e se da un lato la nostra esperienza politica poco consolidata dagli anni è nostro dovere essere avere la coscienza di essere i depositari degli ideali elemento base affinché un partito possa dichiararsi di ispirazione cristiana
Nel mondo giovanile
Incombe il cancro inesorabile della droga seguito dal distruzione sistematica dei valori fondamentali della vita voluta in un recente passato dalle forze marxiste
E come per reazione la cultura giovanile dei primi anni ottanta sei alienata dal sociale non vuole più saperne di politica
E di cultura anche questo è uno strascico ed anche qui dobbiamo intervenire come dobbiamo intervenire nel problema droga
Ed è di fronte a tali obiettivi che dobbiamo sentirci uniti riscoprendo la nostra matrice cristiana
La sfiducia nei partiti la crisi della politica sono ad un livello preoccupante la gente è stufa e non si riconosce più nelle parole non chiare e nelle promesse e da marinaio di molti politici i giovani soprattutto chiedono impegni concreti per i loro problemi e vogliono capire essere partecipi
Si deve ridare umanità
Alla politica ritornare tra la gente è difficile ogni giorno andare avanti con il lavoro che non si trova con la scuola che non funziona con la droga che uccide
Siamo stufi di sentir parlare di minoranze di maggioranze di dosaggi interni
Vogliamo discutere i programmi e i problemi affrontandoli e cercando una soluzione è certo che le belle parole e i nobili intenti non bastano occorrono anche coloro che sanno tradurle
In azioni concrete
C'è bisogno di persone qualificate ma soprattutto capaci ed è in grado di dare risposte ai problemi e dalle istanze della gente
Il partito deve essere la forza più sensibile ai cambiamenti che stanno avvenendo e deve tentare di dar loro una risposta
La democrazia cristiana sulle spalle il peso delle responsabilità cordate lecco per mezzo del voto alla Democrazia Cristiana
E perciò richiesta una coscienza sempre maggiore e quindi competenza perché l'ideologia politica democratica cristiana
Deve e può dare risposte utili quanto necessarie a tutti i problemi del nostro Paese con la sua popolazione e la sua economia
Il lavoro politico dei democratici cristiani e per costruire nella società strutture e istituzioni a servizio dell'uomo
L'assistenza agli anziani la comunità terapeutica per i tossico dipendenti come la cooperativa culturale rendono concreta la richiesta di una vita più umana
Molti di noi partecipano anche a livello personale a questo modo di intendere la politica come il miglioramento e come servizio
è per questo che spero in un cambiamento all'interno della Democrazia Cristiana che significhi essenzialmente riscoprire le origini tendere agli ideali che ispirarono l'impegno politico dei cattolici agli inizi del secolo e che furono posti a fondamento dal partito del Partito popolare
Tre dall'azione e pensiero Di Donna Luigi Sturzo
Si deve ritrovare il contatto con la gente fare proprie
Le aspirazioni dei ceti sociali più umili oltre ogni confine programmare il nostro impegno sociale in definitiva sulla base della nostra coscienza cristiana
Lavoriamo affinché la politica non sia corruzione ma lotta per gli ideali e premiazione
Delle capacità una politica in definitiva intesa come miglioramento eccome servizio ai giovani rappresentano la grande Energia e la grande speranza ma tutti hanno una missione da compiere
La missione di essere migliori gli uni per gli altri e di fare l'impossibile per rendere migliore la politica
Fare anche con fatti piccoli
Ma concreti ben coscienti che le parole non servono se non siamo ciò che diciamo e non ci vergogniamo di annunciare un modo di vivere controcorrente perché sperimentiamo che questa è vera libertà
Dobbiamo fare delle proposte esprimere dei desideri dobbiamo contestare ma solo per costruire se partecipiamo a questo diciassettesimo congresso non stiamo in anticamera fare da codazzo rendiamo ce ne conto abbiamo un ruolo che ci compete
Rendere nuova la democrazia cristiana perché i nostri ideali sono freschi e non puzzano di muffa rendere nuovo
Rendere nuovo il partito significa porre rimedio al male al marcio affrontando in prima persona il problema
Ridete in faccia a coloro che vi parleranno di prudenza di opportunità ha scritto ora Aol Folliero che vi consiglieranno di mantenere l'equilibrio
Approvate o denunciate ma fatelo ad alta voce a viso scoperto non permettete che Sibari intorno a voi siate voi stessi e sarete vittoriosi sappiate distinguere ciò che serve
Da ciò che sottomette
Rinunciate alle parole che sono tanto più vuote quanto sonore non guarì Rete il mondo con dei punti esclamativi dite a voi stessi che la più grande disgrazia che possa capitargli
è di non essere utili a nessuno e che la vostra vita non serve a nulla
Dobbiamo partire dall'uomo per arrivare al cuore dell'uomo con la convinzione di possedere qualcosa che non può e non deve essere soffocato
Grazie
Tenta e generoso
Intende avere Nunziata Di Gennaro
Denunziato Di Biasio
Ha rinunziato Piccirillo
C'è Piccirillo
Non c'è ci sia a voi come faccio
Ringrazio il presidente anni per avermi concesso la parola e i pochi amici che ci onorerà hanno della loro attenzione
E iniziano proprio ricordando avevo soltanto nove anni del congresso dissolvendo
Come partecipai accompagnato da mio padre il ricordo che allora proprio il presidente Fanfani ed è a richiamare la utilità anzi l'urgenza
Che la Democrazia Cristiana ridiventare se partito di valori e gli disse
E non perché rinunciasse alle formule e guardasse ad un pragmatismo che giorno dopo giorno allegasse il senso delle nostre opzioni morale di biologiche ma perché credevamo allora e dobbiamo credere oggi
Nel valore irrimediabile dalla libertà come Strumendo e come metodo che ha risolto una volta per sempre il nostro corretto rapporto all'interno dello Stato italiano
Amici
è tempo che la politica riacquisti totalmente la sua dignità
Ma perché questo avvenga
C'è bisogno che la politica ridiventi degna della vita
Il ridiventare degna della vita significa non rinnegare una storia Marri aggiornarle Ria ammodernarla secondo le domande nuove i bisogni nuovi di una società la quale viaggia su valori portanti che sono perenni perché appartengono all'uomo che ieri come oggi su questi valori esprime le proprie domande le proprie esigenze
Ed è per questo
Che il nostro come partito si identifica in queste quattro fondamentali esigenze
Che lo vuole non partito chiuso da aggressivo non partito di massa ma partito di popolo un partito di popolo carico di senso di giustizia
E per ciò stesso capace di Inter per trarre le istituzioni di incarnare le di renderle proiettando le sacre comprensibili al cittadino
Perché certo ha detto De Mita lunedì nella sua relazione che se è vero che i dirigenti del partito rappresentano un'immagine all'esterno è pur vero che il cittadino da quello comune a quello meno comune
Togliere nella efficienza delle istituzioni il senso della vera libertà
E da allora amici della Democrazia Cristiana questo congresso come tutti i congressi a livello provinciale o regionale avranno un senso se sposterà il dibattito dall'involucri ai contenuti dalle parole ai problemi concreti
Ed allora i propri problemi concreti devono essere il tornante nuovo della nuova stagione democratica la capacità cioè dei partiti
La cui consumazione ideologica è ormai avvenuta di esercitare questa sorta di laicizzazione del confronto tra le forze politiche nel vivo dei problemi reali del Paese
è questa la sfida che guadagna probabilmente o guadagnerà l'approvato di una possibile democrazia compiuta e cioè la capacità del nostro partito di
Rendere meno distante il fossato delle etimologie esercitando oggi nelle nei problemi reali del Paese
Quando amici al congresso del Partito Comunista Italiano il segretario del partito comunista nata ha disegnato il governo di programma non solo come necessità fra diverse testi
Ma dietro a questo disegno del Governo di programma sia netta l'antica e mai abbandonata idea dell'alternativa al sistema di potere della Democrazia Cristiana
Ed allora amici
Qui ha il senso di complessità che l'onorevole De Mita offre a questo concetto
E rompe l'assedio artificioso intorno alla democrazia compiuta alla Democrazia Cristiana Enria sesta la competizione politica intorno alle regole del gioco e dalla cultura di governo
Amici il Partito Comunista nel mentre relegato nel passato la sua ideologia totalizzante
Quasi dà l'impressione di volersi consegnare una ideologia del futuro che non è più rassicurante dell'altra
Perché si è amici il Partito Comunista presente a come leva risolutrice quasi da biologica di una nuova stagione democratica l'alternativa
Noi non tanto per i democratici cristiani quando ha piuttosto a per tutti gli italiani abbiamo il dovere di indagare dello spessore e nella virtualità di questa alternativa
Non è quindi la proposta di De Mita una geometria rovesciata
La centralità della Democrazia Cristiana non è una intuizione geometrica ai invece la capacità di essere centrali nella società no nel palazzo del potere
Ed allora amici del congresso
è importante che questo progetto che l'amico De Mita disegnato negli spazi essenziali
Passa poi giorno dopo giorno nel vissuto quotidiano trovare una incarnazione viva
Perché scrisse De Gasperi nel mille novecentocinquantadue in un quaderno agli enti locali che tutte le teorie si risolvono nella pratica o agli diceva non valgono un fico secco
Ed allora amici
L'opzione democratica si salda in maniera incontestabile all'azione politica
Perché passa questa azione politica nel vissuto quotidiano ritrovare uno spessore etico in uno stato garante morale anch'esso perché sono queste le ragioni che possono trovare una identità comune altrimenti in componibile
Perché se stiamo alle metafore in campo cui pure
Aldo Moro si ispirava
Quella di un liberale il Dahrendorf il quale dice le sue libero al di là della crisi compito dei politici
è quella è quello di mettere l'orecchio sulla schiena del tempo per individuare nuovi segnali e i nuovi segnali noi godiamo individuarli
Coniugando lei sulla sigla del nostro impegno democratico e cristiano
Un impegno amici che laico perché i valori del cristianesimo e i valori dei cattolici democratici sono laici perché sono falliti per credenti e non credenti
Anche se per noi credenti questi valori schierati dalla sede provano certamente ha uno spessore etico maggiore
Ed allora amici
Noi dobbiamo cercare di fare uscire anche il senso della libertà dal suo involucro aperto un segnale dalla sfida reale dei nostri tempi alla sfida quotidiana delle domande che la società civile
Ed in questo contesto amici il governo nazionale
Spesso appare al cittadino comune lontano
Laddove invece solo la province le regioni i comuni la prima linea del sistema democratico perché lui e né il Comune né la Provincia nelle regioni che è cittadino tocca il senso dell'efficienza dello Stato
è quella la carta d'identità del sistema democratico in Italia così come presidente Fanfani i Comuni stanno al cittadino le sezioni stanno al partito
Eccone un organismo non funziona bene certamente se le sue cellule non ha salvato ai propri valori essenziali a dalle proprie funzioni inderogabili
Così un partito la Democrazia Cristiana non avrà efficienza operativa né cultura Dino reale governo dei dei sani della gente se giorno dopo giorno queste cellule dell'organismo della Democrazia Cristiana che sono le sezioni non sapranno essere capaci
Di avere una dipendenza scambievolmente con l'ente locale nel senso che sapranno organizzare un modello di proposta che poi trovano il braccio operativo più immediato negli enti locali
Ed allora amici il Mezzogiorno di cui la Provincia di Caserta che qui rappresento sia pure a tarda ora è parte comprimaria il Mezzogiorno
Espressione di luce di fecondità e non certo di oscurantismo sa che non si può più credere alle favole delle promesse perché è un era tramontata
Gli stessi giganti del meridionalismo ci hanno lasciato una preziosa riserva di energie morali ma oggi il Mezzogiorno
Niente progetti definibili e definiti concretamente attuabili
Ed allora deve uscire il Mezzogiorno da questa sorta di ideologia
Perché sia consegnata l'opzione meridionalistica all'etica dei contenuti Ikea medici significa
Recuperare attraverso gli strumenti che la legge ci mette a disposizione dal piano triennale all'intervento straordinario alla legge De Vito la capacità di uscire da una mentalità di chi chiede perché si possa progettare uno sviluppo che appartenga a tutti perché tutti partecipano alla sua elaborazione e dalla sua esecuzione
Ed allora amici
La capacità progettuale di un partito che deve stare attento perché le presunte affabulazioni neo centriste che l'amico Martelli scarica addosso alla Democrazia Cristiana
Sono null'altro che il tentativo di celare un'esigenza di chiarezza che deve venire dallo stesso Partito Socialista Italiano perché c'è una delegazione socialista si incontra con la regola delega delegazione comunista noi noi immaginiamo che si tratti di un contatto stellare ma anzi ci fa piacere
Ma abbiamo il diritto ed il dovere non tanto per i democratici cristiani quanto per gli italiani di capire il senso di questo nuovo confronto a sinistra
Abbiamo il dovere amici se l'alternativa a cui De Mita guarda non come pretesa ereditaria del Partito comunista non con l'esorcismo di una redenzione ma con la capacità di comprendere il ricambio della classe dirigente in Italia
Non teme annegare ne deve imbrigliare sia amici in una congettura Rita medica perché così
Lo spessore della storia politica
Il valore di una domanda di novità naufragano miseramente
E da allora la proposta della Democrazia Cristiana
Che De Mita razionalmente lucidamente indicato
Ha già trovato un nuovo modo di aggregazione
Perché il fatto che in molte regioni intorno ad una proposta che non vuole certo scorporare la capacità di pensare ma vuole scorporare la capacità di pensare o la volontà di pensare per gruppi o per fazioni
Per comporre invece un'identità pensante dell'intera Democrazia Cristiana
Ed allora amici
Noi dobbiamo consegnare alle nuove generazioni la capacità di governo di questo processo di transizione
Perché occorre dare fiducia per avere fiducia in una nuova generazione che deve essere il trait d'union tra un'agenzia lasciato nel segno di alcune dimensioni rinunciabile non mutabilità ci ha lasciato un'eredità
Che non deve essere rinnegata ma deve essere ravvivata riaggiornata via ammodernata rispetto alle nuove domande della società
Dobbiamo attrezzarci amici perché nella società ci siano collaudati elementi di democrazia e non già collaudati elementi di socialismo come vorrebbe a Craxi e dei suoi amici
Dobbiamo amici attrezzarsi perché ai giovani come diceva Aldo Moro si possa dare a domande magnanima risposta generose
Ed è allora amici questa capacità della Democrazia Cristiana
Deve fare i conti con una realtà una realtà che domanda libertà ma la vera libertà e l'affrancamento dai bisogni perché soltanto così un giovane ed un anziano
Una donna o un uomo un ammalato un povero un rito saranno veramente capaci di scegliere
Ed allora convinciamo ci che non sono più i tempi delle tiepide attese delle Sapienti neutralità quel grido che si solleva dal profondo
Direbbe Pio dodicesimo è un monito chiarissimo per la coscienza di ogni cittadina di ogni amministratore di ogni rappresentante vicino agli enti pubblici
A farsi una mentalità aperta non attrice Ittierre quando deve profondamente cristiano
Ma amici non basta un richiamo generico una enunciazione alla nostra matrice cristiana
Perché la nostra capacità di collegamento con il mondo cattolico non sta in questa enunciazione teorica ma nella capacità di incontrare il mondo cattolico il mondo cristiano
Laddove vi sono i soggetti che più richiedono che la nostra assistenza o meglio la nostra vicinanza la promozione integrale dell'uomo l'interesse per gli ultimi della società che sono poi devono essere i primi della nostra attenzione l'ammalato il disoccupato
Colui che pone una domanda
Sono quelli che devono avere maggiormente vicino alla nostra attenzione
Ed allora con pugni e amo alla luce di una identità democratico e popolare cristiana Pomponi hanno questa nostra identità che però possa esprimersi amici in valutazioni convincenti
Perché la proposta possa trovare un consenso persuaso in una società che cambia che chiede di contare realmente
Che rifiuta amici anche nella sua componente giovanile inviti della contestazione globale ma ancora questa domanda a momenti più solidi a momenti più reali
I giovani oggi sanno che quel vento di contestazione rabbiosa che soffiò negli anni sessantotto settantotto
Ha trovato invece una compostezza di linea di atteggiamenti
Ma questi giovani amici hanno bisogno di risposte soprattutto qui Spada rispetto alla domanda più drammatica che da essi ci viene la domanda dell'occupazione meglio del lavoro
Il lavoro che come ha scritto magistralmente il Papa nell'ala Bore Mexès al censo non è soltanto un modo per sbarcare il lunario ma è il tramite più efficace perché un giovane si avvicini alla società
Quindi una nuova elaborazione del lavoro in termini culturali Kerry ha Granger riconduca la domanda del primo lavoro come pure hanno detto i giovani nel i giovani delle ACLI nel loro ultimo congresso
Sia una domanda di libertà a Brera
E gli adulti e lo stato e la Democrazia cristiana si attrezzi per dare questa risposta
Perché amici qui non ci deve essere un luogo per i desideri ed un luogo per le scelte concrete
La nostra capacità sta nel ridurre il divario fra le astratte proposizioni teoriche le domande reali di una società la quale guarda alla soluzione dei problemi all'organizzazione dei servizi primati a rifondare l'uomo ed allora amici avrà un senso
No non se un Gong resto paventa una leadership o un'altra ma avrà un senso un congresso sia una nuova classe dirigente che abbia certo l'impulso da questa sede
Ma che riconduca poi nelle assemblee regionali provinciali e comunali cioè in quella linea del sistema democratico più vicino al cittadino
La capacità di far sentire il dovere di far sentire che questa domanda di novità sta crescendo ma sta crescendo anche la capacità di una risposta nuova ed allora amici
Noi non chiediamo spazi protetti dalle ideologiche chiediamo piuttosto un impegno con vendo sui nuovi bisogni della società
Ma tutti spetta un dovere da compiere
Giovani e donne anziani o no spetta a tutti il dovere di comporre uno sforzo perché anche la classe dirigente
Abbiamo stimato della critica ma abbia anche la strada la nostra vicinanza nei momenti difficili
Ed allora
Voglio chiudere ringraziarvi dell'attenzione ricordando la frase di Aldo Moro che diceva non durerà altrimenti la stagione della sua alta del mio Gia non durerà egli diceva amici
La stagione dei diritti e delle libertà se non lascerai noi un nuovo senso del dovere il dovere amici di noi tutti soprattutto Dinoi democratici cristiani
Cioè barbiere Angelo
Non c'è Biscardini c'è il sedici
Chiarisca noi è avanti
Presidente grazie
Per avermi recuperato
Cari amici
Il grande movimento di trasformazione sociale ed economica
Avviatosi negli anni settanta
Ha messo in crisi ogni schema sociale e politico che avesse riferimento nella ideologia collettivistica da un lato e individualistica dall'altra
Profondi mutamenti sono intervenuti nei modi di produrre
Di lavorare dividere segnando il definitivo tramonto della società di massa
Ma tracciando altresì uniti un itinerario entro cui si annida il rischio di una scelta individualista di una società fondata sul liberismo economico e sul progressivo disimpegno dello Stato
Le conseguenze negative di una tale di un tale sbocco ricadrebbero su gran parte della collettività
In termini di occupazione e di benessere trasferendoli in un prossimo futuro gli affetti dal piano economico a quello sociale fino a compromettere i valori di fondo di una società democratica
Vanno decifrati i segnali che provengono dal mondo giovanile
Richieste quali la riforma scorsa scolastica
La rivalutazione del titolo di studio la riqualificazione professionale la lotta alla disoccupazione esprimono certamente bisogno ma anche la consapevolezza che i problemi intimi individuali vanno risolti in un contesto più ampio e che la solidarietà non è soltanto un valore morale ma una necessità politica
I fermenti del mondo cattolico sempre anticipatori dell'evoluzione sociale
La militanza talvolta supplente di carenze strutturali indicono altresì una strada in cui l'uomo è antitesi di ogni individualismo egoista
Da qui la grande attualità del pensiero cristiano sociale che affida la centralità dell'uomo come sintesi tra individuale e collettivo il governo del processo di trasformazione della società
In questa visione siamo chiamati nell'ambito di una DC che si riafferma Partito Popolare pluralista
A svolgerle sempre più incisivamente il ruolo che esce proprio di interprete dei più diretti per vocazione cultura e tradizione delle istanze più popolari che assalgono dei gruppi sociali
Di cui la coltivatori diretti la CISL e le ACLI restano per noi in uno con le altre organizzazioni sociali i migliori interpreti Three delle aspettative e delle aspirazioni
E ciò in una visione di insieme che non si appiattisca sul corporativismi ori nascenti collateralismi
Ma che si ponga l'obiettivo di garantire che il processo di evoluzione culturale tecnologico dispieghi i suoi effetti benefici sulla collettività nella sua in chiarezza
E in questa consapevolezza che deve diventare coscienza che si affronta il tema dalla questione morale certe il problema esiste
Ma non può risolversi il moralismo predicatorio fondando tutto secondo una visione illuministica sulle riforme istituzionali
Quanto al profilo interno del partito nessun modello di ingegneria statutaria e normativo per quando sofisticato può avere di per sé un carattere automaticamente risolutori
Il problema delle correnti o meglio della loro degenerazione non si risolverà con la guerra alle correnti che sta caratterizzando questo congresso ed avviato da tempo in periferia
Ma con il ricercare insieme un modo nuovo di riflettere nel partito le istanze di cui ciascuno di noi si fa più direttamente portatore in ragione della propria storia personale e collettiva a questo congresso sono richiesti perciò gesti definitivi per non rinviare oltre l'esigenza di fare del partito la casa di tutti e la sede privilegiata di dibattiti e di decisioni politiche
Subito superando l'umiliante condizione di sede privata di questo o quel gruppo di questo o quel personaggio politico
Più di un osservatore esterno amici
Ha sottolineato la mancanza nella relazione di De Mita di un colpo d'ala di un'anima in grado di mobilitare ed orientare le energie migliori in un grande disegno per le prospettive del paese è vero de Mita non ha mitizzato alcuna specifica questione ed è anche per questo che sembra non emergere un forte motivo ispiratore dell'azione politica democristiana
A me pare di poter dire che i limiti della relazione rappresentano la sua stessa forza dal momento che diviene a prioritario ridefinire il ruolo della politica e delle istituzioni democratiche non era di grandi trasformazioni
Derivanti dal progresso scientifico scientifico che molti mutano radicalmente le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini tutti
Prevale dopo anni di garantismo di garantismo mi l'esigenza di rimettere in corsa l'intero sistema economico e sociale privilegiando nelle forze migliore favorendo favorendo l'emergere di una nuova classe dirigente
Se tutto si mette in moto diventa più ancora ancora più palese l'insufficienza della politica così come vissute praticata e del ruolo e delle istituzioni sempre più incapace di sorreggere una nuova fase di sviluppo
Sullo sfondo emerge perciò il pericolo di una svolta snaturamento del sistema democratico
E il progressivo rifiuto della politica da parte non solo dei più forti ma anche di una parte sempre più rilevante di cittadini
Ai quali asset appare sempre più non come nobile missione di servizio e di decisione ma strumento esclusivo di prevaricazione mortificante della lottizzazione del potere nei confronti della parte migliore della società italiana
E per questo
Che noi abbiamo apprezzato molto l'iniziativa di De Mita nell'affrontare con coraggio il disagio dell'attuale condizione di frantumazione del partito
Che ha nella spesa quotidiana
Negata ogni residua idee idealità ed utilità delle vecchie correnti che hanno tentato di ristabilire ed in parte ci sono anche riuscite
Dopo la sconfitta del mille novecentottantatré la loro logora logica lottizzata dice
La verità perché se morale e politica si scindono l'essenza stessa della democrazia cristiana scompare fino a minacciarmi e la sua stessa sopravvivenza
La visione di mio padre di un partito che affida il consenso elettorale esclusivamente alla frastagliata rappresentanza di interessi
Magari per favorire il più esperto tesi e perdente di per sé e portato un decadimento progressivo dal quale nessuno può ritenersi esente
E soltanto nella elaborazione di una strategia complessiva
Che affronti i problemi posti dalla trasformazione della società con soluzioni equilibrate sul piano sociale che la DC cuore affermare un ruolo portante nel sistema politico italiano e poi ricomporre quella che sembra diventare sempre più
Una dicotomia morale e politiche Amici del congresso
La ricerca delineata da De Mita con la sua relazione sul significato e sui contenuti del solidarismo cattolico
Nella costruzione di un nuovo riformismo capace di difendere le conquiste essenziali dello stato sociale nel nuovo che emerge dalle mutate condizioni per lo sviluppo ci rassicurano fortemente sul pericolo di una rivoluzione conservatrice
Della Democrazia Cristiana così come ci viene prospettato quando non auspicato dal nostro Esterno
Assumerò perciò valore caratterizzante le proposte rivolte a risolvere il dramma della disoccupazione meridionale
Il problema dell'occupazione che coinciderà sempre più con il problema dello sviluppo meridionale caratterizzerà sempre più la politica del nostro Paese le opportunità offerte dal nuovo quadro di convenienze determinato dal prezzo delle materie prime dell'Energia
Rendono attuale l'esigenza di un rapida Regolamento dalla base produttiva del nostro Paese
Il calo dell'inflazione
Il contenimento del disavanzo pubblico anche se non definitivamente risolti hanno ritrovato una tendenza positiva ed incoraggiante cui sta corrispondendo un contenimento dei tassi di interesse in grado di rilanciare gli investimenti
Si aprono perciò concrete prospettive di ripresa per lo sviluppo e perciò dell'occupazione e Mezzogiorno che non è possibile rinviare oltre pena la desertificazione del sud che più di altre regioni ha pagato per intero un po'il prezzo elevato della lunga crisi economica di questi anni
Nel Mezzogiorno purtroppo i casi dell'Enichem della smette Rita sfida dell'Alfa dell'Indesit della Cirio dalla Standa
Solo di tante grave cocente attualità da far temere nel breve termine un'ulteriore prepara bile contrazione dell'occupazione
Le partecipazioni statali e i grandi gruppi industriali che rappresentano buona parte dell'apparato industriale meridionale
Sembrano orientati a privilegiare l'intervento nel settore delle grandi opere pubbliche il risanamento urbano in particolare e nel sistema delle grandi reti
Avanza una cultura politica ed economica dello sviluppo fondata sulla sull'esaltazione del ruolo del terziario avanzato
Dissociata però da opportune considerazioni sulla solidità e sulle prospettive di crescita dell'apparato produttivo al quale necessariamente funzionali l'impostazione delle partecipazioni statali risulta ancora oggi rivolta esclusivamente al risanamento finanziario delle imprese ed anche nella mutata congiuntura interno ed internazionale solo limitative rinunciatario
Tale giudizio appare ancor più bruciante
Se si considera la loro sostanziale estraneità ad ogni iniziativa rivolta a determinare anche nel Mezzogiorno le condizioni necessarie per un processo di nuova industrializzazione guidata dal mercato e sostenuto dagli incentivi offerti
Da nove intervento straordinario del Mezzogiorno
Le partecipazioni statali amici devono riprendere a svolge soprattutto nel Mezzogiorno un ruolo direttamente produttivo con investimenti industriali in quei settori che finora non hanno costituito oggetto di adeguati iniziativa
La struttura produttiva del del Mezzogiorno non può saltare la fase del dell'industrializzazione sia pure non più fondata sulle grandi manifatture
Ma su imprese tecnologicamente avanzate in grado di integrarsi con la realtà più volte più evoluta del nostro apparato industriale l'elettronica l'area un'auto
Piano purché innovative in questo ambito dei partecipazioni statali devono perciò rivedere il ruolo svolto in questi anni per una nove per una nuova e più forte iniziativa imprenditoriale capace anche di a
Trarre gruppi privati nazionali ed esterni in tale contesto assumono un significato diverso ed anche apprezzato
Le stesse dismissioni non fini a se stesse ma propedeutiche al rilancio dell'impresa pubblica sul sentire ero certo difficile ma anche salta ante del nuovo sviluppo del paese incentrato sul recupero di una grande area su cui insiste oltre il quaranta per cento della popolazione nazionale il senso di marcia dell'impresa pubblica e le maggiori convenienze per quella privata così come suggerito da De Mita con il superamento di ogni forma di incentivazione nelle altre aree del paese possono rendere conseguenze anche a breve una ripresa del difficile cammino di riscatto e di emancipazione del Mezzogiorno la stessa legge dell'imprenditoria giovanile se non abbandona
Nata alle manovre clientela Ari può rappresentare una importante occasione di adeguamento dell'offerta non solo negli spazi dell'indotto attualmente ha collocato nelle aree forti del paese ma vuol soprattutto colmare i grandi voi
Esistenti nei servizi qualificati alla produzione agricola manufatturiere del turismo alla luce delle tesi del dibattito precongressuale della relazione di Natta e delle conclusioni del congresso
Di Firenze amici possiamo dire che è nato il nuovo pc auspicato dalle domande precedentemente posto da Aldo Schiavone nella scorsa est date con il saggio per un nuovo pc credo proprio di no se è vero che nate riuscita ad essere grande solo attenuare do nelle ambiguità delle conclusioni le differenze che erano emerse dal dibattito e che avevano lasciato presagire il nascere di un accettato pluralismo e di idee e e di posizioni anche nel Partito comunista italiano ci sono ritrovati tutti alla fine in un in uno stimolo di Pato unanimismo che ha consentito alla vecchia pratica del centralismo democratico già espulso dall'a Porta di rientrare vittoriosamente dalla finestra anche se a mio avviso il richiamo unitario non ha cancellato la contrapposizione dedica radicale che ancori esiste fra la destra riformista
Con cui nata allargato il centro burocratico del partito e la sinistra ancora motivata dalla prospettiva rivoluzionaria della fuoriuscita dal dal capitalismo e dalla NATO le conclusioni risultano perciò a me lingue fumose anche se il nuovo vertice del partito potrà orientarle come sempre in un senso o nell'altro in funzione di una valutazione costante delle opportunità elettorali e di movimento si può e beh allora concludere che dopo tanto rumore nulla è accaduto questo credo non sia possibile dire se non si vuole negare la sterzata che comunque è nata ha voluto imporre al partito rimuovendo le norme remora che Berlinguer aveva introdotto nel rapporto con il Partito Socialista Italiano altro protagonista scomodo della sinistra italiana accerto è stata indicata al Partito socialista la via della necessaria
Redenzione per riprendere un cammino un cammino comune ma con la fumosa formula del governo di programma Amici io credo che se inteso soprattutto inserire un cavallo di Troia nel pentapartito se questa formula non ti
Uova come sinora non l'ha trovata un respiro ed un significato strategico per i cinque partiti che l'hanno in mano che la sostengono il governo di programma conserva così come ha sottolineato il collega franchi un va ore di alternativa di necessità per il partito socialista a partire dalla dalle situazioni locali nel comune obiettivo di spostare a destra la Democrazia Cristiana immaginata così come nome polo conservatore che s'ma trichet i segni e di voti del suo essere Partito popolare e di centro rivolta come ammoniva Degasperi a sinistra e cioè verso il nuovo che emerge dalla società italiana non è mancata poi una interessata e machiavellica difesa dei partiti laici conigli fu il rifiuto di ogni forma riforma elettorale e la difesa critica della proporzionale occorrerà perciò aspettare molto tempo
Per verificare la portata di cambiamenti annunciati nel dibattito ma che non ci è parso scorgere con chiarezza nelle conclusioni congressuali
Per pudore hanno parlato ancora di partito riformatore solo per rimuovere una obbligata riflessione sul riformismo in tal
Tutto continua l'affollamento al centro dei vari partiti e il Partito socialista si riserva di sperimentare a mio avviso i due fornai a suo tempo intravisti dall'acuto onorevole Andreotti ed oggi messi in campo dall'alternativa del governo di programma avanzato dal partito comunista tappa intermedia verso l'alternativa di sinistra che resta il vero unico obiettivo del Partito comunista oggi essermi con sentite di una farti di un rafforzato Partito Socialista Italiano domani
Demida ci ha ricordato che con il dodici maggio ottantacinque si è concluso uno stato di necessità e di emergenza forte del
Successe ricordiamoci del referendum e del ruolo svolto dalla Democrazia cristiana per contrastare in modo netto la manovra comunista rispunta respingendo le lusinghe dell'astensionismo socialiste radi
Carlo
Dei meter è uscito dalla solitudine si è avventurato nuovamente nell'arcipelago democristiana
Per ricondurlo ad una unità ideale premessa indispensabile di un comune progetto politico voglio conferma
Are come richiestoci da da De Mita la volontà di fare del congresso non occasione di scontro precostituito tra le correnti ma sulla ah se dei contenuti della relazione un'occasione di confronto e di intesa per il rilancio del partito a partire dai processi avviati nella periferia questo per
Che sono convinto che alla lunga si rischia di compromettere ogni residua credibilità nella gente voglio dire che anche per questo fondato motivo fior rinuncia nato a denunciare gli articoli gli antichi vizi di un partito regolato sin qui dalla logica perversa delle tessere giustamente denunciata dall'amico Galloni e che ha impedito una ineguagliata selezione della classe di
Vigenti i militanti e gli elettori che ci hanno aiutato a superare l'emergenza col voto del dodici maggio non assisteranno passivamente a questo diciassettesimo Congresso del nostro
Il titolo e noi abbiamo il dovere di corrispondere responsabilmente alla fiducia che ci hanno voluto rinnovare amici abbiamo interesse a riprendere a giocare a tutto
Avendo la consapevolezza che De Mita ha ragione ma che da solo non sarà in grado di produrre quel rinnovamento che però trama e si propone se insieme tutti insieme non saremo capace di superare i riti antichi Antiqua atti di confronto politico ed accompagnare la corposa proposta programmatica di questo congresso con chiare indicazioni per un riavvicinato rinnovamento di strutture d'uomini
Della Democrazia Cristiana grazie
Non era vero
Certa cosa vuoi vedere
A
C'era ancora il
Problema
Avete parlato tanto tempo con poche intere flessione di silenzi a crederci restauro errate Forbes
Possono essere
Che ci siano richiamiamo di non nel silenzio Presidente prima però che io abbia fatto una proposta che è quella di rinviare
Di tre ore quella che era la la data di scadenza per quanto riguardava la presentazione delle liste quindi è una proposta che formule che metto vi chiedo che venga messa ai voti dell'assemblea
No no
Un momento avevo io avevo chiesto un momentino di pausa perché mi aveva un detto che alcune ditte erano state presentate volevo sapere questo ma siccome ancora non si ha avuto la notizia mi pare che almeno su questa proposta che indipendente dalle altre vite concomitanze cosa pensa la Sam Blair diamo a chi approva questo rinvii io
Un momento
Di tre ore mi pare alzi la mano ora voti i contrari
Quattro e approvata grazie aveva detto
Camiceria gigioneggia questo nato nel che dato che adesso sono le undici la ricca undici e dieci la richiesta di tre ore di rinvio porta che l'Assemblea momento tasse dovute montare e mentre sospesa la ripresa della seduta rinviata alle ore due e dieci di questa notte grazie