XVII congresso del Partito Comunista Italiano

Secondo me è un capolavoro in questo senso
Qualcuno dice scrive che non siamo che non siamo in crisi
Perché non sappiamo cosa vogliamo perché abbiamo perso la nostra identità
è una vera campagna propagandistica una specie di nuova parola d'ordine forze conservatrici e di chi vuole con l'ottusità insistere su un obiettivo che esso percorre
Messo così il problema è solo strumentale e non è da persone serie discutere con pregiudizi
Come sempre la verità più complessa il problema è un altro e che noi siamo un partito di uomini di donne vere vive pienamente immersi in una realtà in cui viviamo una realtà che cambia muta velocemente viviamo in un'epoca di mutamenti e trasformazioni profonde veloci che riguardano il modo di produrre e la stessa concezione dell'organizzazione della produzione cambia la fabbrica campioni i mestieri e professioni
Cambiano i rapporti internazionali ne hai visione mondiale lavoro cambiano i bisogni cambiano i rapporti fra le persone basta pensare agli effetti positivi
Ma dirompenti per certa spetti prodotti dalla grande movimento delle donne
Tutto è messo in discussione tutto va messo in discussione ma tutto ha bisogno di trovare un nuovo equilibrio un ad un livello più alto di civiltà
Ma questo non riguarda solo i comunisti il cambiamento coinvolge tutti
Forse noi più degli altri cerchiamo di capire che ci interroghiamo
E davanti alle complessità dei problemi noi richiediamo non rinunciamo ma ci sforziamo distinguere ciò che va difeso da ciò che va cambiato e quello che va cambiato vogliamo capire come deve essere cambiato
Non è facile anche perché siamo i più colpiti da questi processi spesso andiamo anche controcorrente
E questo è un titolo di merito perché noi non ci adagiamo alle mode non sottovalutiamo i problemi ma con tenacia on volontà lottiamo per cambiare le cose fa progredire la situazione
Non siamo soli sappiamo che tanti si pongono le stesse domande gli stessi interrogativi
No vogliamo semplicemente dare il nostro contributo fare tutto il nostro dovere
Noi siamo giustamente che bisogna rinnovare la politica
I contenuti i programmi bisogna rinnovare i partiti
Sotto quest'aspetto senz'altro siamo il partito che dimostra con i fatti una maggiore sensibilità una maggior apertura cambiamento al rinnovamento una prova viene anche da questo congresso
Nata ha detto non abbiamo avuto paura di aprire porte e finestre
Nel di guardare anche impietosamente dentro di noi anche queste parole sono coraggiose
Non è una scelta facile né obbligata né è una concessione nessuno era nostra conquista ad un livello più alto di partecipazione e di democrazia
Giustamente è stata fatta la novità è grande è importante e non si tratta solo di un metodo nuovo
E più partecipato ma anche di sostanza politica io personalmente sono convinto che questa trasparenza e dibattito è molto sentita e rispondo alla vera necessità di tutti i militanti è un primo passo avanti
Certe ci pone altri problemi
A cui dobbiamo dare altre risposte
Beh positivo averla introdotta contribuirà la vitalità del partito nel suo insieme
Naturalmente come tutte le novità messa la verifica dei fatti va bene osservata per trarne tutte le conseguenze io non solo per tornare indietro ci mancherebbe
Ciò non toglie che dobbiamo capire approfondire alcuni limiti che sono registrati in questa prima esperienza
è un fatto che la discussione precongressuale si è concentrata molto su alcuni emendamenti
Non dappertutto
Nella mia fabbrica dove lavoro all'Alfa Romeo abbiamo discusso molto abbiamo aperto una campagna politica sui temi congressuali abbiamo discusso molte approfondito quella che per noi è una specie di piattaforme politica cioè la tesi numero uno la come lo concepiamo l'avanzata verso il socialismo abbiamo discusso approfondito problema dall'alternativa del governo di programma
Certe così nel suo insieme e più giusta discussione abbiamo discusso anche degli emendamenti e ci siamo anche espresse ma non si può pensare che tutta la discussione si è incentrata su alcuni su pochissimi emendamenti
Questi emendamenti hanno avuto nel dibattito uno spazio nel complesso più ampio del complesso delle tesi è un dato di fatto
Per me è un dato a cui bisogna riflettere è anche anche successivamente dopo il congresso si è discusso poco come dicevo prima della del punto più importante cioè di come lo vediamo la trasformazione in senso socialista dalla Società in un contesto più ampio informazioni che deve coinvolgere Europa
E se il poco approfondito la proposta dell'alternativa democratica e anche il programma e i suoi contenuti non hanno appassionato molto
Temi e problemi che giustamente qui nel congresso nazionale stanno provando l'impegno e contributo di tanti compagni
è un momento di grande dibattito i problemi sono tante grossi e naturalmente un partito come il nostro vivo democratico che ci siano differenze non è uno stupore anzi è una maggiore ricchezza maggiore forza che abbiamo importante e che i contributi tutti
O contributi di tutti si arriva ad una sintesi ad una conclusione nell'analisi e nelle proposte senza ambiguità senza reticenze
Se c'è un bisogno vero diffuso fra i comunisti
Questo è la necessità d'una chiarezza nel dibattito macchinette decisioni nella chiarezza dell'azione
D'altra parte il maggior democrazia non vuol dire non decidere ma decide insieme cominciando dall'alto e ogni ognuno deve assumersi le proprie responsabilità a cominciare gruppo dirigenza
Natta ha detto
Non abbiamo nessun assillo ministeriale e sono d'accordo né ambizioni di potere anche se non vogliamo avere la vocazione dell'opposizione per la
Una sola cosa ci preoccupa ci assilla i problemi della gente i problemi del Paese e quali risposte dare no facciamo le analisi capiamo comprendiamo esistono possibilità d'avanzamento rischi di arretramento sono presenti
Rischi d'imbarbarimento della società noi vogliamo contribuire ad aprire una stagione nuova per il nostro Paese vogliamo cioè con tutte le nostre forze dare un contributo per conquistarsi un livello più alto di civiltà avendo chiaro fino in fondo Alitalia non andrà avanti se l'Europa il mondo va indietro
Grazie
I compagni della commissione verifica dei poteri sono pregati di partecipare alla riunione della Commissione che avrà inizio fra pochi minuti
Allora la parola dalla compagna Isabella Colonna delegato di Bari
Dopo di lei parlerà il compagno Roberto oltre i
Compagna colonna
Se la compagna colonna non è pronta
Do lettura
Di un ordine del giorno intanto che è stato presentato alla Presidenza dalle compagnie delegate
Del Mezzogiorno
L'ordine del giorno dice il due aprile scorso morì buono morivano sull'autostrada della Calabria cinque braccianti raccoglitrici di olive
Sulla via di ritorno a casa dopo una faticosa giornata di lavoro mentre venivano trasportate come bestie in un pulmino fatiscente
Da un caporale uno dei tanti che sfruttano l'offerta di lavoro di migliaia di donne meridionali
Questo drammatico incidente evidenzia per l'ennesima volta le brutale condizioni di vita e di lavoro a cui sono costrette le braccianti lavoratrici molte delle quali di giovanissima età
Più volte le donne comuniste hanno denunciato il grave fenomeno del caporalato che interessa l'intero Mezzogiorno sollecitando l'intervento fattivo delle istituzioni
A partire dallo Stato per quanto attiene il governo del mercato del lavoro per finire agli enti locali e alle regioni
Il mancato intervento delle istituzioni ha di fatto permesso il permanere il consolidarsi di forme illegali di gestione del mercato del lavoro
Nel settore dell'agricoltura spesso in alcune zone sotto il controllo della mafia e della camorra
Il movimento sindacale il nostro partita partito tutte le forze democratiche e progressiste
Devono assumere in pieno l'impegno di una grande battaglia nel Paese e nel Parlamento e nelle assemblee elettive periferiche che assuma le caratteristiche di una lotta per la civiltà per costruire concretamente alternative capace di sconfiggere queste brutali forme di sfruttamento
D'altra parte solo rompendo questi vincoli medievali a cui ancora sono costrette a soggiacere le donne in contrasto stridente con il livello di coscienza dei propri diritti
Fortemente diffuso nella realtà meridionale è possibile imporre una nuova qualità dello sviluppo del Mezzogiorno e del Paese questa è l'unica forma di solidarietà
Che accettano le braccianti
E Giacomina Belcastro tredici anni e mezzo ancora oggi tra la vita e la morte per diciotto mila lire al giorno le compagnie delegate del mezzogiorno
Credo che questo applauso sottolinea l'adesione del congresso all'ordine del giorno presentato e l'impegno del nostro partito ad appoggiare la lotta civile delle donne meridionali
La parola ora e alla compagna
Isabella Colonna delegato di Bari
Compagne e compagni con questo congresso noi comunisti italiani stiamo compiendo un importante sforzo per ridefinire il nostro ruolo nella società di oggi
E queste a un'esigenza che s'è posta in modo forte in quanto una grande rivoluzione scientifica e tecnologica ha investito la realtà
Modificando profondamente mezzi e metodi di produzione influendo su una nuova stratificazione sociale e sul modo di vivere e di pensare di grandi masse di cittadini
Le forze conservatrici sono già scese in campo lanciando la sfida della modernità sul terreno della libertà economica
Affermando che in questo modo si sarebbe realizzato sviluppò e benessere diffuso
I fatti hanno dimostrato l'errore di questa impostazione ed hanno messo in evidenza che la modernizzazione senza programmazione produce profondi disuguaglianze nello sviluppo
Crea nuove ingiustizie sociali aumentar le tensioni nei rapporti tra gli Stati
Questo è accaduto perché le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche
Sono state usate dalle forze economiche per accrescere il profitto e non per aumentare l'occupazione per creare migliori condizioni di vita e di lavoro
E maggiore libertà per tutti
Alla luce del fallimento del progetto portato avanti dalle forze mio neoliberiste
Risulta chiaro che non solo il socialismo e attuale ma è urgente per superare le vecchie e nuove contraddizioni per realizzare lo sviluppo nella giustizia e nella libertà
L'altezza della controffensiva messa in campo dalle forze conservatrici la gravità dei problemi che stanno di fronte all'umanità e le grandi prospettive che si aprono con il progresso della scienza e della tecnica
Pongo o no i partiti della sinistra di fronte all'esigenza di rinnovarsi di costruire ampie convergenze per garantire il governo democratico dell'innovazione e della trasformazione noi comunisti con questo congresso siamo ad una tappa per fondamentale della nostra elaborazione teorica che è costituita punto di riferimento importante per le analisi e gli orientamenti politici dei prossimi anni
Il primo compito del nostro partito è quello di creare in Europa ampia convergenza e con i partiti della sinistra con il movimento operaio con i movimenti ecologisti pacifisti e con i cattolici
Per superare la crisi economica che ha colpito così duramente l'Europa
Per rendere l'Europa protagonista del processo di distensione della costruzione di un nuovo ordine mondiale di un nuovo rapporto tra sviluppo e ambiente
In Italia l'impegno più forte dei Comunisti italiani deve essere rivolto verso la costruzione di un'ampia unità su una ricca e articolata proposta programmatica
Che punti al rinnovamento democratico delle istituzioni
All'uso democratico delle tecnologie a una profonda riforma dello stato sociale del sistema formativo e informativo e allo sviluppo del Mezzogiorno
Io sono certa che questo sforzo di analisi e di elaborazione che noi comunisti stiamo svolgendo con questo congresso daranno al partito grande forza per rinnovare le sue strutture e il suo modo di far politica
Per rivitalizzare la sua militanza per far crescere la sua forza organizzata e la sua iniziativa politica
Perché è vero che il nostro partito nonostante la forte controffensiva delle forze contro conservatrici nonostante i tentativi di isolamento messi in atto dal governo nazionale
Ha conservato la sua forza continua a essere protagonista di grandi lotte per la pace per la difesa delle conquiste sociali per il superamento della crisi economica e sociale
Ma è anche vero che il calo progressivo degli scritti e dei consensi elettorali la diminuzione della della militanza sono dell'esprit evidenti di una certa difficoltà
Le cause vanno e tante attenta nel tempo esaminate
C'è una crisi che investe tutti i partiti non soltanto in Italia
I motivi sono diversi cioè il fatto che la formazione di decisioni a livello sovranazionale spesso al di fuori delle istituzioni democratiche
Crea una diffusa sfiducia nella possibilità di riuscire ad influire sulle decisioni con l'iniziativa politica
D'altra parte il diffondersi degli ideali borghesi dell'individualismo e della competitività competitività e i processi di corporativi d'azione e frammentazione che investono la società rendono sempre più difficili le sintesi politica
In Italia poi il permanere dello stesso blocco politico al potere ha creato una Rete così intricata e asfissiante di clientelismi moralità e legalità e illegalità
Che i cittadini disperano ormai di riuscire a cambiare questa situazione naturalmente penalizza in modo forte soprattutto del nostro partito che è un partito di massa che vuole cambiare profondamente questa società
E pone al nostro partito un compito grande che è quello di sviluppare la ricchezza democratica della nostra società
Quindi bene facciamo quando poniamo la necessità di un nuovo interno internazionalismo in cui il Partito comunista italiano in piena autonomia e senza pregiudiziali
Ricerche le più ampie convergenze con tutti coloro che si battono per realizzare gli ideali di pace e di giustizia
In modo da riuscire a mutare orientamenti nelle società degli altri paesi nelle forze politiche nei governi degli altri Stati e poter influire sui processi che si determinano a livello mondiale
Queste iniziativa darà forti motivazioni ideali per una forza amento della militanza e dell'aggressione al nostro partito per dare fiducia nell'iniziativa politica
Io sono certa che è una notevole spinta alle alla rivitalizzazione delle nostre organizzazioni di base deriva dalla forte articolata proposta programmatica che con questo congresso stiamo definendo essa darà la possibilità di arricchire la capacità propositiva a tutti i livelli ed in ogni realtà
Di valorizzare competenze di mobilitare tutti i compagni di assicurare maggiore continuità nell'iniziativa
Certo deve essere forte la direzione politica
Efficacemente l'attività di formazione e di informazione
Che il partito deve rivolgere soprattutto in direzioni delle sezioni che devono essere messe in grado di comprendere la realtà in cui vivono di poter organizzarsi per trasformarla
Sarà però anche necessario costruire canali di comunicazione tra le varie stanze del partito istituire forme di consultazione degli iscritti su analisi e proposte di grande rilievo
Io individua nella nostra proposta programmatica alcuni punti su cui è necessario che subito e con forza il partito scenda in campo
In primo luogo l'occupazione e queste è una grande questione nazionale democratica che deve assumere per il nostro partito carattere di assoluta priorità
Non possiamo ormai più limitarsi ad una condanna moralistica nelle forme clientelare con cui i partiti di governo accettano di dare risposte e anche parzialmente ci riescono a questo problema
Necci possiamo solo limitare a difendere strenuamente le aziende in crisi
Certo noi abbiamo un'articolata proposta per lo sviluppo e la qualificazione del lavoro per il governo del mercato del lavoro
Da queste proposte e bisogna partire per mettere in campo una forte continua iniziativa
Per elaborare piattaforme programmatiche zonale per il lavoro su cui creare convergenze e iniziative unitarie c'è poi la questione della sanità che ha una grande rilevanza sia perché è un tema che riguarda il livello di civiltà di una società ma anche perché tocca da vicino la totalità dei cittadini utilizza grandi risorse e a livello gestionale impegna molto il partito su queste terrena una nostra mobilitazione forte necessaria soprattutto in presenza di una controffensiva la riforma sanitaria messa in atto dai partiti di governo
Con la riduzione delle risorse finanziarie con l'introduzione dei ticket con la privatizzazione dei servizi
La nostra iniziativa su questo terreno è stata spesso difensiva
A livello di gestione d'iniziativa di massa non siamo riusciti a fare abbia avanzare la riforma non ci siamo impegnati sufficientemente sulla parte più rivoluzionaria e più nostra della riforma sulla prevenzione che richiede interventi sull'uso del territorio sulla tutela dell'ambiente sul controllo degli alimenti
Ed ora ecco che improvvisamente si scopre non certo per nostro merito che sul nostro territorio e nei nostri alimenti sono presenti in grandi quantità sostanze nocive velenose
Una forte ripresa dell'iniziativa sulla sanità io credo che debba essere preceduta da un grande dibattito che coinvolga tutto il partito
Perché e necessario chiarire il nostro orientamento su questo tema in quanto spesso nelle nostre proposte sono Merse incertezze
Un altro punto su cui urge una ripresa dell'iniziativa nostra è la scuola
Il compagno nata giustamente detto che è una scuola che si propone di fornire ai giovani il più alto livello di conoscenze
Per potersi adeguatamente inserire in un mondo del lavoro che si modifica rapidamente una scuola che mira allo sviluppo delle capacità critiche della tolleranza e del confronto deve essere pubblica e pluralistica
Su questi temi e sulla riforma della scuola secondaria e delle università bisogna riprendere il movimento che ha avuto negli anni scorsi una pausa dopo un impegno di grandi dimensioni biliardi alcuni anni
Questo ci sto lei a questo ci sollecita anche il movimento degli studenti studenti che su queste tematiche ha registrato una forte presenza
Un altro punto programmatico su cui dobbiamo sollecitarlo sollecitare lo sviluppo e lo sviluppo
Di un grande movimento sul problema della pace negli anni scorsi un forte movimento per la pace ha attraversato l'Europa e l'Italia
E di queste il Partito Comunista è stato una parte grande
L'installazione dei missili in Europa in Italia hanno bruscamente arrestato l'iniziativa pacifista anche se essa continua in alcune zone come nella Puglia
Dove a dicembre se realizzato una grande manifestazione unitaria contro la minaccia militarizzazione delle Murge
Particolarmente forte in questi ultimi mesi è risultata l'iniziativa di parte della Chiesa e delle forze cattoliche
Sulle tematiche della pace Pierre rispondendo alle esigenze di concretezza intervengono non solo sul nucleare ma anche sul commercio delle armi sulle fabbriche di e di guerra sull'obiezione di coscienza al servizio militare e sull'obiezione fiscale
In questi ultimi mesi si non sono avere verificate avvenimenti importanti che devono far riflettere c'è l'incontro di Ginevra ma c'è anche l'intervento americano nel Golfo della Sirte il progetto delle Guerre stellari procede a grandi passi mentre l'iniziativa positiva sovietica davanti ininterrottamente ed è di questi giorni l'interruzione degli esperimenti nucleari americani nel Nevada
Sono segnali contraddittori su cui si deve intervenire
E necessario riprendere un'iniziativa del movimento per la pace
Per impedire che l'Italia di riscatto oggetto di militarizzazione dello spazio per sollecitare un ruolo più attivo dell'Italia per la costruzione di un Mediterraneo di pace per la denuclearizzazione dell'Italia e del Mediterraneo
Un ultimo punto programmatico forte che permetterà di interpretare sensibilità nuove e largamente diffuse nella società e mi è partito è la questione ambientale
L'andamento della discussione sull'uso non del nucleare civile nel dibattito congressuale è un segnale chiaro di questo nuovo interessa su questa tematica credo che bisognerà anche arricchire la lavorazione e la proposta grammatica
Comporre colonne sulla questione nucleare io considero molto positiva la proposta fatta dal compagno nata nella reiterazione di una consultazione popolare è una proposta di grande significato democratico che va incontro a forti esigenze presente nella parte più viva della società
L'impegno del partito su questi importanti temi permetterà subito di creare vasti movimenti di lotta di attuare le proposte programmatiche che noi abbiamo elaborato che noi intendiamo comunque portare avanti sia dal governo che nell'opposizione
Di mettere in campo forze e movimenti che creeranno le condizioni per la costruzione dell'alternativa democratica
Grazie
Allora la parola
Roberto Voltri delegato di Pesaro parlerà poi Pietro Ingrao
Dalle nostre tesi e dal dibattito che pervade tutto il partito mi pare emergere diffusa la consapevolezza del momento straordinario che viviamo
La peculiarità della rivoluzione scientifica e tecnologica sta a mio parere in un elemento non sufficientemente posto in evidenza scusami compagno Boltro scusami io vorrei pregare tutti i compagni e le compagne di desistere
Dalle passeggiate all'interno per la sala e dalle conversazioni
O almeno di ridurle al minimo indispensabile grazie
La peculiarità dicevo della rivoluzione scientifica e tecnologica sta mio parere in un elemento non sufficientemente posto in evidenza infatti dopo duecento anni di storia nel corso dei quali l'uomo ribolle realizzato soprattutto rivoluzione energetiche quella del vapore del petrolio nucleare
Raggiungendo il traguardo di poter estrarre dalla materia Energia pressoché illimitate bene dopo duecento anni di rivoluzioni energetiche
L'uomo si appresta oggi a rendere concreto il sogno di costruire l'intelligenza artificiale
La grande rivoluzione dell'informazione ricca di prospettive ma al tempo stesso carica di rischi costruiti così qui sia mio parere un vero e proprio salto qualitativo nella storia del progresso
La società della riproduzione artificiale della forza e dell'intelligenza può divenire dal punto di vista qualitativo la Società Nuova in questa società si debbono espandere oltre misura le funzioni e i valori che sono rimasti all'uomo la conoscenza l'etica la solidarietà la capacità di progettare di programmare la politica
Sino ad oggi abbiamo assistito al tentativo delle forze più conservatrici di assoggettare ad interessi di parte il progresso tentando di legittimare se stesse come portatrici di modernità e cercando con ogni mezzo di accreditare nell'opinione pubblica un'immagine del Partito Comunista Italiano come forza arretrata come forza contraria allo sviluppo
Queste forze conservatrici hanno operato basandosi sul presupposto che l'innovazione e difesa dell'occupazione fossero concetti tra loro antitetici
E se c'è hanno sostenuto il disegno politico incentrato sulla pretesa che la rivoluzione tecnologica richiedesse da un lato la riduzione degli spazi di democrazia
Dall'altro la concentrazione dei mezzi di produzione nelle mani dei grandi sistemi imprenditoriali finanziari transnazionali
Queste forze hanno preteso dagli spalti stati parte cospicua delle risorse necessarie a far fronte agli enormi investimenti per la ricerca e sviluppo
Lo scudo stellare il Progetto S.p.A. e non ne ne una evidente testimonianza questi quindi i termini dello scontro che in ogni angolo dell'Occidente si sta combattendo
Su questo terreno la sinistra e sindacati hanno manifestato in questi ultimi anni i propri limiti e le proprie contraddizioni in questa direzione però si possono aprire per tutti noi prospettive nuove il processo di modernizzazione in atto nel nostro Paese per quanto ho detto è oggi guidato soprattutto dagli interessi di chi produce e commercializza tecnologie
Assistiamo infatti troppo spesso alla diffusione di queste tecnologie soprattutto dove è più facile vendere e non dove esistano reali necessità e allora vediamo un terziario improduttive espandersi informatizzare assi mentre solo per citare un esempio nell'agricoltura sono scarsissimi trasferimenti in materia di biotecnologie e di ingegneria genetica
Fabbriche si robot Tizzano mai grande sistema artigianale dell'imprenditoria diffusa e privo di ogni supporto
La pubblica amministrazione si riempie di computers ma la sua radice idealistica istituzionale la confusione legislativa
Impediscono che la cultura cultura informatica fatta di sì e di no con il proprio contenuto di concretezza e razionalità
Consente agli enti locali una crescita di efficienza ricordiamoci cari compagni e compagne che un ente locale inefficiente non sarà mai un ente locale completamente democratico
Entrando nel merito della realtà da cui provengo le marche che descriverei come la città territorio ai imprenditorialità diffusa ritengo che il nostro sistema produttivo non subirà un processo di assimilazione forzata di tecnologie
Non è realistico pensare soltanto fabbriche automatiche e a produzione nei settori innovativi dello cronica
Nella nostra regione il sistema imprenditoriale diffuso avrà anche nel lungo periodo come elemento propulsore l'intelligenza i mestieri vecchi e nuovi una grande versatilità risorse queste che Paesi come la Germania gli Stati Uniti cercano di ricostruire avendo le perdute dopo generazioni di industria lirismo
Certo ed è presente anche nella nostra realtà la necessità che i mestieri tradizionali si aggiungano i mestieri nuovi soprattutto nel settore dei servizi all'impresa
Ma la nostra priorità deve essere il passaggio dalla fase dello sviluppo anarchico e razionale allo sviluppo di un sistema di democrazia industriale capace di autogovernarsi
Dalla cultura della divisione del lavoro alla cultura sistemica alla cultura cioè del Governo dei sistemi complessi
E a questo proposito credo di poter affermare che le Marche stiano superando la tradizionale collocazione di subalterna e passiva regione di confine la marca appunto
E se invece oggi ricoprono il ruolo importante specifico di cerniera di quella fascia adriatica
Ove pur tra molte contraddizioni ma forse per la prima volta nella storia del Paese sembra spuntino le tradizionali differenze tra nord e sud
Fascia adriatica che pure con marcate diversità mio parere potrà divenire uno degli assi portanti di quella nuova geografia dello sviluppo che in Italia sembra spostarsi al di fuori delle grandi are metropolitane
E non è senza significato che le Marche si collochino ormai stabilmente anche dal punto di vista elettorale come la quarta regione rossa d Italia
Partendo da queste affermazioni rivolgo un invito al partito a riflettere a quanto accade in un territorio emergente ove sono in atto radicali mutazioni
Quali solo per portare un esempio la trasformazione della tradizionale cultura contadina ed operaia in culture imprenditoriale diffusa
Cinquanta mila piccole aziende nella nostra regione con due abitati delle occupati di media
Dico fanno sì che possiamo affermare che il novantasette per cento dell'occupazione del secondario si manifesta nell'imprenditorialità diffusa
Una realtà ad assumere come laboratorio per quel processo di alleanze tra movimento dei lavoratori ceti medi nuove professioni alleanze dalle quali credo possano scaturire le nostre più ricche prospettive politiche
Una realtà che ormai investe sia pure con caratteristiche diverse una notevole parte dell'Italia centro settentrionale un modello sociale produttivo cui guardare anche nella prospettiva di un originale politica di sviluppo per il Mezzogiorno in sintesi
Nella città territorio imprenditorialità diffusa e quindi per analogia in molta parte in Italia modernizzazione non significa a mio avviso la saturazione del mercato con microprocessori
Ma significa governo dei nuovi sistemi complessi con contenuti di efficienza produttività
Versatilità e tecnologia significa altresì rilancio di una forza lavoro che sappia emergere dal lavoro nero dal lavoro sommerso dall'uso improprio della cassa integrazione dal doppio dal triplo lavoro
Una classe lavoratrice che sappia c'è autogovernarsi contrattando in modo non subalterno mobilità professionalità versatilità
La società che nelle Marche in Italia si sta profilando si riempie ogni giorno di più di elementi originali una società ove solo per fare un esempio la mia generazione vedrà modificato il concetto di pensionamento di uscita dal mercato del lavoro
Una società ove il tempo del lavoro diminuirà e commenterà al tempo di vita un tempo di vita che potrebbe essere speso in nuove militanze politiche sociali culturali in un originale disegno di socialità e solidarietà
Un tempo di vita liberato che dovrà essere orientato sempre di più verso consumi intellettuali e sociali e distorto dei tradizionali consumi materiali per evitare che l'espansione della domanda
Crei un ulteriore impoverimento delle risorse ambientali non rinnovabili
Pur avendo le mie radici tecnico professionali nel mondo dell'innovazione tecnologica rifiuta ogni sua idealizzazione immaginando una società che sappia scegliere cosa e come innovare
Cose come conservare una società quindi non subalterna a suggestioni esterne
Va detto però che il grande radicale e irreversibile cambiamento che le nuove tecnologie porta ne porteranno invece a mio parere quello che riguarderà i nostri stili di vita i nostri comportamenti
I rapporti interpersonali la visione del mondo la politica
Ho già parlato degli effetti potenziali sulla liberazione del lavoro e sull'aumento del tempo di vita
Sotto gli occhi di tutti la Società italiana pur tra grandi contraddizioni si discreta si ricompone pare rispettare sempre meno regole e schemi di analisi tradizionali
La grande domanda di trasformazione oggi più che dalla fabbriche dagli uffici parte dalla società stessa dalle aggregazioni in cui l'Italia sempre più si articola per giungere ai contestati i protagonisti della politica i partiti
E a questo punto del mio intervento vorrei dedicare le brevi considerazioni conclusive al nostro partito
Troppa prudenza rigidità resistente ci hanno condizionato nell'analisi dei nostri limiti e degli errori commessi
Rischia di cimentarsi quella tendenza compromissorie conservatrice che vede sempre più il Partito comunista come soggetto di mediazione interna piuttosto che come coraggioso protagonista della politica
Questi argomenti credo debbano occupare molta parte del nostro dibattito congressuale
Ritengo che il futuro del partito comunista dipenda essenzialmente da come il partito saprà anticipare nella propria organizzazione nella propria struttura nella selezione e formazione dei propri dirigenti
Le novità di cui ho parlato in una società dove la mobilità diviene elemento essenziale bisogna costruire un partito che valorizzi attraverso la rotazione dei quadri tutti i propri militanti
Quando i tempi del lavoro si riducono liberando tempi di vita bisognerà pensare a nuovi gruppi dirigenti che nel partito si integrino le tradizionali figure dell'impegno a tempo pieno penso al part-time a periodi sabati cit
In una società dove il lavoratore si troverà a cambiare numerose volte luogo e mestiere ci saranno sempre più uomini e donne anche non iscritti
Disposti a offrire al partito al sindacato alle amministrazioni una parte limitata della propria vita una porzione di esperienza di professionalità di competenze
In una società dove scompaiono le tradizionali carriere un operaio specializzato poco ricoprire un ruolo più importante di un ingegnere non sono ammissibili non è ammissibile che esistano cursus honorum carriere nel partito comunista
Concludo company e company
Consapevole delle difficoltà grandi che ci stanno di fronte masse giusta la nostra analisi che individua nei processi di ristrutturazione in atto grandi potenzialità
Se conveniamo che questi processi nonostante i rischi che comportano sono anche frutto delle nostre battaglie
Se vogliamo essere nella storia e non subirla e necessario che sviluppiamo la nostra azione a partire da negli stessi dal nostro partito dal suo modo di selezionare e formare i gruppi dirigenti
Dobbiamo partire dalla capacità di far convergere sul nostro cammino politico uomini donne idee i fermenti migliori della società costruire una società nuova e progressiva è compito arduo e di grande ambizione al quale non ci possiamo sottrarre va però detto e con questo concludo davvero
Che per conquistare credibilità e alleanze dobbiamo dare prove testimonianza al Paese di essere capaci di introdurre quanto meno nel partito dove dobbiamo fare i conti soltanto con gli stessi
Quegli elementi di trasformazione rigore novità rinnovamento che vogliamo introdurre nella società italiana
Grazie
Allora la parola al compagno Pietro Ingrao
Compagne e compagni
Parto dalla vicenda più attuale
E forse più bruciante
Lo scontro fra gli Stati Uniti alla Libia
Non ho un grammo di simpatia per i Gheddafi
Considero duramente negativo il suo ruolo per la seconda volta però a pochi mesi da Sigonella un concreto materiale a rischio di guerra all'ambito gravemente le nostre sponde vuol dire che sta cambiando qualcosa della collocazione dell'Italia
Vuol dire che gli stessi confini degli impegni NATO diventano pesantemente ambigui nel momento in cui l'aggressività militare americana si dispiega con queste sfide nel cuore del Mediterraneo vi è di più
Noi siamo immersi dentro la questione araba
E intendo qui qualcosa che va oltre la stessa sorte dei palestinesi intendo che tutto le norme tema nord-sud non solo è a due passi da noi ma ci investe il circo in moglie fino a evocare problemi di pace e di guerra
Possiamo chi lo può scavalcare le Alpi non possiamo svincolarci dall'essere coinvolti nella vicenda che deciderà il destino di popoli e di risorse enormi il tema di un nuovo ordine internazionale diventa così un'urgenza prima una vera e propria questione nazionale allora dobbiamo guardare in faccia le cose
La bolletta petrolifera il corso del dollaro permetteranno di allentare la stretta finanziaria il vincolo estero molto probabilmente e di dare spazio a una certa ripresa economica e forse anche un prolungarsi della vita del pentapartito
Ma stanno inasprendo sì le questioni strutturali che segnano la fisionomia la collocazione del Paese nello scacchiere europeo e mondiale e le spaccature che possono derivarne da noi saranno più gravi della società di due terzi di cui ha parlato vederlo
Non sta riemergendo drammaticamente singolarmente vedi l'insorgenza degli abusivi la ferita del Mezzogiorno
Ebbene la sinistra un destino se sarà risalire dalla vicenda congiunturale alla individuazione qui è oggi di questi processi strutturati i nuovi per costruire su di essi una proposta di project
E qui dobbiamo essere chiari con registi
Questo vuol dire prima di tutto un governo sociale dell'innovazione
No non basta un inserimento e un ricambio all'interno delle attuali élites dirigenti è necessaria quella che io chiamerei un'alternativa strutturale è un'alternativa inedita richiama in discussione l'assetto proprietario i poteri dell'impresa la natura dei rapporti fra Stato e società e pone hanno limiti da me il tema della costruzione di una nuova unità politica europea
Che senso ha allora l'invito che ci viene rivolto ad omologare ci ai caratteri di e alle fisionomie delle socialdemocrazie europee
Le forze più vigorosi originali della socialdemocrazia sono tutte dico tutte in fase di ricerca per con netti accenti autocritici rispetto a strategie del passato del resto quando di fronda chiuderci del ciclo fordista e se hanno cercato di reggere ripiegando sulle politiche moderate hanno pagato con due sconfitte come conferma dolorosamente ancora oggi la frana
E allora dobbiamo voltarci indietro o guardare avanti insieme c'è un modello già pronto o invece una nuova riforma da scoprire da costruire
Io credo che sia in atto già e in forme clamorose una lotta di redistribuzione del potere
E credo francamente che la formula meno Stato e più mercato nasconda quando ho bisogno di Stato abbia la stessa grande impresa
E non solo per acquisire i miliardi di cui ha parlato crack ma perché più che mai l'azienda capitalistica della società dell'informazione ha necessità di modellare sui suoi bisogni tutto l'arco della società si spiega così il sorgere di nuove alienazioni
E si capisce anche la ragione di questa crisi dello Stato in fondo dobbiamo dircelo si tratta di andare ben oltre il tipo di compromesso sperimentato nel trentennio con le esperienze di stato sociale no non possiamo nascondercelo stavolta l'obiettivo è più avanzato e la domanda chi governerà l'innovazione chiama in causa sfere del processo produttivo che il compromesso dello stato sociale aveva lasciato ampiamente nelle mani della grande impegno e invece noi siamo chiamati al compito di costruire un potere pubblico che non abbia il vizio dell'Iper statalismo
E si sappia però realizzare una connessione originale tra l'innovazione tecnologica nell'azienda e la proiezione nel territorio
Riesca a coordinare cultura scuola servizi competenze e rapporti col mercato risorse materiali ed ambienti fuori di queste connessioni non si costruisce l'inedito piano del lavoro di cui parliamo per affrontare la cruciale questione della disoccupazione di massa
Secondo me lo stesso sistema dei partiti e in qualche modo messo in discussione da questo conflitto su nove assetti del potere
E qui è probabilmente la ragione non solo congiunturale degli accenti polemici che ha avuto Craxi persona confini e anche la BCE dinanzi a un problema vede mettere in forse il merito di strutture con cui ha gestito per decenni il rapporto fra Stato e società
La stessa arroganza partitocratica e come un miserevole tentativo di supplenza dinanzi all'invecchiamento dello Stato
Non è un segnale al tempo stesso illuminante incredibile ricordate la paralisi scandalosa delle nomine alla RAI non grida ai quattro venti la crisi che stiamo vivendo delle istituzioni io vedo in ciò la ragione urgente di un governo costituente non piace il nove se ne trovi un altro e parlo naturalmente non di un Governo che fa lui la Costituzione ma crea le condizioni politiche pratiche di una riforma parlo di un governo a termine
In cui dopo il periodo determinato necessario per varare le riforme istituzionali essenziali il governo si scioglie e si va davanti agli elettori
Parlo di una riforma del sistema elettorale che consenta agli elettori di essere sia stessi a scegliere
Fra schieramenti alternativi e del resto riflettete compagni
Che programmi potrebbero realizzare i governi di programma
Manzo non so proprio vedere come sia possibile intervenire nelle gigantesche ristrutturazioni in corso su scala mondiale
Con un governo poggiato su strutture ministeriali vecchie di un secolo con un Parlamento bloccato e soffocato da un'inutile sistematico doppio lavoro su un mare di legge di decreti con una pubblica amministrazione arcaica con una rete di Autonomie locali ridotte a canali di erogazione di flussi centrali di spesa con un sistema di relazioni industriali tutto da riedificare persino da ripensare permettetemi la metafora Conte fucili andiamo a questa guerra
E come potremo attrezzare la sinistra la classe operaia lo schieramento democratico
Se non creiamo da ore con urgenza un movimento che si saldi le rivendicazioni immediate la lotta immediata a questi obiettivi di riforma strutturale
Senza di ciò io temo che l'alternativa sia lontana nel tempo
E al di là di ogni intenzione i governi di programma o resteranno sulla carta o rischieranno di finire come dizioni ritardate ridotte dell'esperienza di solidarietà nazionale infine io dico che la sinistra deve essere sincera con se stessa non può limitarsi a civettare con la questione dell'ambiente
O con l'enorme problema sollevato dalla soggezione tra i silenzi
Si riassume deve sapere che queste questioni mettono in discussione parametri regole fondamentali la nozione della vita il calcolo delle risorse il rapporto fra individuo e società
Le tesi parlano Dinoi come parte integrante della sinistra europea e io sono pienamente d'accordo
Ma è improprio e riduttivo ragionare sulla sinistra europea senza partire dal rinnovamento che sta creando canali complessi di contatto
Conforme politiche nuove con nuove forme di far politica ambientaliste pacifiste femministe giovanili
Perciò secondo me un rilancio della sinistra va ben oltre va ben al di là di una pura somma delle forze politiche
Del partito comunista e del Partito socialista come sono oggi
Se fosse così rischieremmo di non raccogliere nemmeno respinte che stanno maturando nel campo cattolico e resteremo al di qua delle frontiere dello stesso papato di Wojtyla ambiguamente ma anche così tenacemente cerca di attingere
Compagni non possiamo farci piccoli nata messo in forte rilievo la grande novità contenuta nel rapporto di Gorbaciov
E certo è un segnale importante significativo che viene dopo lunghi periodi di involuzione ma esso rischia di regredire se non troverà una risposta
E qui dobbiamo parlarci chiaro un ruolo decisivo in questa risposta spetta anche a noi alla capacità dell'Europa di attingere un'autonomia
Per rompere forse il vincolo atlantico no va Berrini pensarne riformarlo nella politica e le gestioni e per un incontro con l'America che matura secondo me può maturare dalla crisi possibile delle logiche neo conservatrice aggressive del regalino
Nata detto parole chiare sulla cruciale questione delle delle Guerre stellari ma perché non c'è mobilitazione perché non va avanti un movimento per la costruzione Digione denuclearizzato eppure c'è uno spazio europeo di alleanze forti su questo terreno in
Noi stessi non imponiamo non li sentiamo come elementi essenziali dell'alternativa
Per spostare per qualificare risorse decisive non solo sul terreno della pace ma nella battaglia per la valorizzazione del lavoro per l'occupazione per il riequilibrio nord-sud
Comprendete dunque che io penso ai nessi necessari di un project
Il fondo il dibattito ci ha detto che i compagni non sono rassegnati a un adeguamento subalterni
Perché avvertono tutta questa altezza dei problemi di una lotta oggi per la trasformazione
Si può aprire un dialogo su questi bisogni e domande
Si può invece chiudere la porta con una facile etichetta di estremismo
Io non volevo cavo non me lo auguro sarebbe secondo me un impoverimento dell'esperienza democratica così ricca nuovo e che io saluto che abbiamo compiuto
Sarebbe un impoverimento della dialettica necessaria in un grande laico partito moderno come noi vogliamo essere
Piaccia o no c'è una forza che chiede di essere chiamata una mobilitazione unitaria a una mobilitazione costruttiva con cui in tutti quanti insieme si lotti per una svolta forte
Sta al Congresso farlo con il suo dibattito con i suoi pronunciamenti con le sue scelte
E lasciato lo dire a me che a volte nel passato fuori anche il critico piaccia o no a tanti nostri interessati consiglieri questo non è non sarà il congresso della Weber leggo irritazione del cancello e
Diciamolo chiaro a certi nostri amici a certi nostri interlocutori all'opinione pubblica di tutto il nostro Paese e io dico di più anche all'opinione pubblica dell'Europa diciamolo chiaro no la terza via non è una parola morta
Essa
Essa rimanda una prospettiva compagni che non abbiamo cancellato che non possiamo cancellare Neda la nostra identità né dalla nostra lotta
Non possiamo cancellare la lotta per la trasformazione della società il lungo difficile e contrastato travagliato fa meno che abbiamo iniziato e che porteremo avanti verso un avvenire verso il socialismo
Compagni proponiamo una breve introduzione di quindici minuti precisi
All'inizio in questo modo alla seconda parte della seduta antimeridiana
Alcune comunicazioni
La presidenza di unione nazionale dei Comuni ed enti montani i pensionati
Della lega della CGIL e della Bovisa di Milano
Due i cittadini Erina Boncompagni è Renzo ossa Poretti
I pensionati italiani del comprensorio di Collegno Orbassano di Valle Susa in via no auguri di buon lavoro al congresso
Va lei pregare anni di prendere posto
Per dare la parola intanto si prepari il compagno Prandini appello delegato di Modena e successivamente alla compagnia
Luciana Castellina delegata di netto sei
O meglio la Rete strano
Io comincio con Prandini disse no Comi
Compagni variano a metterci ognuno al suo posto altrimenti sarà impossibile dare la parola agli oratori
C'è troppo brusio nella sala
Allora diamo la parola il primattore il compagno Brandini amnesia delegato di Modena e per essi denti ed è la lega delle cooperative
Compagne e compagni
Pare a me sia necessario intendere come a fare come affermato nelle tesi
L'alternativa non come semplice dislocazione e riaggregazione di schieramenti partitico parlamentari
Ma come processo che si svolge simultaneamente a livello politico economico e sociale
Occorre fare i conti con i grandi processi di trasformazione che hanno investito la società italiana
E ciò significa fare i conti a quanto è avvenuto in questi ultimi anni prendere consapevolezza dei processi di innovazione
Delle esigenze di modernizzazione
Della ristrutturazione del sistema imprenditoriale
Dell'affermarsi del mercato internazionale ed all'interno di esso della funzione dominante dei processi finanziari della ricomposizione del corpo sociale con la diminuzione del lavoro manuale ed in particolare del peso della classe operaia ma anche con l'emergere di nuove marginalità e soprattutto della disoccupazione di massa
Per la sinistra
Affermarsi come forza di governo significa conciliare due esigenze che si presentano come contraddittori
Da un lato la difesa delle proprie tradizionali basi di consenso degli strati
I più deboli e sfruttati
Del lavoro in quanto espressione alta di una società avanzata ed insieme la capacità di porsi come interprete credibile e convincente delle esigenze di sviluppo di innovazione di modernizzazione che la società complessivamente esprime la crisi della sinistra in Italia ed in Europa è stata nel non riuscire credibile a coniugare questi due aspetti insieme
Ne nel poterli sin una sinistra che rinunciasse al suo compito storico di valorizzazione del lavoro e di difesa degli strati più deboli cesserebbe di essere tali
Ma una sinistra che si limitasse solo a questo si ridurrebbe a nobile testimonianza incapace tuttavia di incidere significativamente sui processi reali
E questo allora il significato che va dato all'affermazione che noi comunisti ci sentiamo parte integrante della sinistra europea
Non la sottolineatura di un dato banalmente geografico e nemmeno la richiesta titubante di ammissione ad un club dal quale saremmo escluso
Ma il riconoscimento pieno e senza riserve di una sostanziale omogeneità di problemi di esigenze di possibilità di soluzioni di difficoltà e di speranza
Le tesi individuano opzioni di fondo linee di approfondimento
Esigenze ma non percorsi definiti o ipotesi concretizzabili in Progetto qui si colloca all'ora
La possibilità e la capacità del Partito comunista di raccogliere le spinte che la Società esprime di dare corpo e voce politica ad esigenze aspirazioni diffuse
Le tesi abbandonano una distinzione
Che era scolastica ed ideologica pur presente ancora all'ultimo congresso
Fra vecchi e nuovi movimenti per porre in tutta la sua complessità il problema di un rapporto più fecondo fra sintesi politica economia società qui il fondamento dell'esigenza di un rinnovamento delle forme e dei contenuti della politica
Qui anche il punto di snodo e può rinnovare il rapporto tradizionale fra partito e cooperazione
Un partito rinnovato un rapporto rinnovato che può essere indicato in alcune questioni essenziali
Come estendere il nostro radicamento presso strati sociali il cui ruolo è destinato ad essere decisivo come i tecnici
E la realtà delle professioni
Come offrire da sinistra una sponda credibile a tutto quel mondo di piccoli e medi imprenditori di artigiani di lavoro autonomo è stato un fattore essenziale di tenuta e di sviluppo come estendere e consolidare forme diffuse di democrazia economica
E dal centro di tutto una questione di fondo
Come fare dalla valorizzazione del lavoro in tutti i suoi aspetti
L'elemento non di una pura operazione di difesa di interessi legittimi ma di un ampio dispiegamento delle possibilità positive di sviluppo e di modernizzazione di tutta la società
A tal fine più volte in questi anni
Abbiamo sottolineato la necessità di una grande intesa riformatrice
Che abbia come centro le questioni dello sviluppo del lavoro dell'innovazione
E che veda convergere su questo terreno il movimento operaio tradizionale e quell'area imprenditoriale diffusa che è cresciuta prepotentemente negli ultimi anni
Anche assumere pienamente questa prospettiva come una componente essenziale del processo di costruzione dell'alternativa significa per un partito come il nostro riconoscere senza riserve
E valori come la capacità di iniziativa l'efficienza la modernizzazione non sono patrimonio solo dei nostri avversari
Ma già oggi sono pratica reale di larga parte della nostra attività quotidiane
Della nostra elaborazione del nostro impegno soprattutto nelle regioni in cui più forte più estesa e consolidata e la nostra influenza
Anche per questo
E anche per questo
E noi comunisti
Legittimamente e credibilmente possiamo affermarci ancora di più come partito di governo e contemporaneamente mantenere intatta la nostra caratteristica di forza autenticamente popolare e di sinistro
Su questo terreno l'elaborazione del Partito comunista incontra i problemi e l'elaborazione della lega delle cooperative
La lega delle cooperative si è affermata in questi ultimi anni come protagonista della vita economica italiana
La sua crescita si è realizzata e si realizza attraverso la costruzione di impresa e moderne e la sua estensione in tutto il territorio nazionale
Ma la sua crescita il suo ruolo non possono essere ridotti ad un fatto puramente aziendale
La nostra elaborazione che pone molti centro dell'ultimo congresso sulla necessità di concorrere alla costruzione di un terzo settore Autogestito dell'economia
Pone insieme i problemi dell'impresa e più precisamente i problemi dell'innovazione dell'efficienza della competitività con i valori della solidarietà e della socialità dell'impresa cooperativa
Obiettivi e valori che sono posti al servizio dei soci e dunque con la centralità nella vita delle nostre imprese cooperative dei problemi e del lavoro delle persone
La riconsiderazione di una presenza cooperativa
Lungo tutto l'arco delle prestazioni dello Stato sociale
Oggi si propone pone risposta moderna che garantisca l'efficienza senza cedere nulla sul terreno di conquiste storiche del movimento dei lavoratori
Come si vede dunque
La CELTA ormai decisa e senza Riserve che la Lega ha fatto di muoversi e misurarsi sul terreno dell'impresa e del mercato non solo è riducibile ad un fatto puramente corporativo o aziendale
Ma essa è riconducibile direttamente a questioni politiche di fondo e sono poi quelle con le quali si deve misurare inevitabilmente una sinistra che voglia essere credibile forza di governo
Su questo terreno muta inevitabilmente il rapporto lega delle Cooperative partiti
Non più scontato strumento di consenso o di sostegno al contrario il movimento cooperativo può diventare punto di aggregazione economica di un'area più vasta di ruoli ed interessi imprenditoriali
Terreno di verifica di una sperimentazione coraggiosa sul terreno della democrazia economica e dell'iniziativa sociale
La stessa caratterizzazione unitaria del nostro movimento
Che è valore che abbiamo difeso per tutti nei momenti più critici dello scontro a sinistra
Può diventare in questo contesto non più semplicemente una nobile tradizione un po'logora ma uno dei terreni di confronto e di incontro sui punti significativi fra le diverse forze della sinistra
E confortanti segnali di disponibilità in tal senso non sono mancati nel corso di questo ultimo anno
Vanno questi segni innovativi raccolti e rilanciati sia sul terreno dei contenuti che su quello politico
Lo snodo su cui tutti questi punti confluiscono e quello del programma condivido l'indicazione del governo di programma come proposta praticabile in funzione di uno sviluppo dell'alternativa
Ma essa la proposta del governo di programma presuppone la costruzione di un programma che non sia né un semplice assemblaggio di proposte su vari argomenti ne è un'operazione del solo partito comunista
Si tratta allora questione ben più complessa
Di delineare in termini chiari i connotati i propositi le opzioni di una sinistra che si ponga come credibile forza di governo
Capace di difendere gli strati più deboli
Ed insieme di cogliere le aspirazioni di quella gran parte della popolazione
Che vuole vivere meglio in un Paese più efficiente più moderno capace di accettare fino in fondo la logica dei processi di innovazione di competizione internazionale
Ma proprio per questo di governarli e di indirizzarli
Una proposta quindi quella del governo di programma che comporta iniziativa e non semplice appesa
Non si può attendere e il processo di esaurimento del pentapartito continui e giunga ad uno sbocco definitivo
Ma è necessario che già oggi
Ci sia iniziativa in grado di distinguere all'interno della quale schieramento di governo ruoli atteggiamenti prospettive che non sono tra di loro omogenei per le diverse forze politiche che ne fanno parte e per le diverse responsabilità che via via assumo
Già oggi senza mettere confusione tra i ruoli di opposizione e di governo
Ci deve essere consentito di cogliere verificando convergenze su valori su programmi sua analisi in primo luogo col Partito Socialista Italiano ma anche con gli altri partiti di democrazia Lai
Intesa in questo senso
Possono essere in grado di meglio concorrere alla costruzione del Governo di Program in questo modo si riesce a dare una dimensione alla costruzione del governo di programma che non è di pura tattica parlamentare
Ma assume il significato della verifica di ogni possibile convergenza fra forze politiche forze sociali ed economiche diverse sul tema di fondo di garantire governare lo sviluppo del nostro Paese nei prossimi anni
Si tratta dunque di un obiettivo grande che va costruito con pazienza con fermezza con apertura
E non può essere compito del solo partito comunista nel veicolo mascherato di nuove egemonie
Ma terreno reale di confronto costruttivo fra le forze politiche economiche e sociali diverse che manterranno la loro diversità la cooperazione e non solo disponibile ma interessata per un processo così ipotizzato
è interessata per convinzioni democratiche per interesse all'avvio e dal successo di un processo che vada verso un ulteriore sviluppo democratico del nostro Paese
Convinti come siamo
E solo la ripresa di un'iniziativa riformatrice può garantire un pieno e descrittivo sviluppo del movimento cooperativo del movimento dei lavoratori della democrazia nel nostro Paese
Grazie al compagno Prandini che ha parlato quattordici minuti ha ora la parola la compagna Luciana Castellina delegato di vecchi
Si prepari il compagno Alberto Nino delegato di Aosta
Compagni e compagne
Come sapete in questo congresso io ho acquistato un'improvvisa inattesa e anche un po'scomoda note Rita per via di un emendamento che è stato aspramente a volte discusso
Non varrebbe la pena tornare ora e qui sull'argomento
Se il fatto che quell'emendamento ha riscosso un consenso notevole
Non fosse stato assunto dalla stampa e a volte è interpretato da qualche autorevole compagno come il segno che in questo partito
Sopravvivere ebbe una diffusa resistenza dogmatica una in compensata Nostalgia della vecchia appartenenza di campo
Che oggi ambiguamente si intreccerà ebbe al nuovo pacifismo
E tutto ciò in quanto vedrebbe negli Stati Uniti l'impero del male io legalismo come espressione organica ed esauriente di quel mondo e dunque indicherebbe l'impossibilità di una politica attiva ed autonoma di pace
Anche all'interno dell'alleanza atlantica e l'impossibilità di cogliere contraddizioni e di individuare opposizioni non marginali nella società americana con le quali intrecciare un dialogo fecondo
Insomma quel consenso al mio emendamento avrebbe offerto l'immagine di un partito poco credibile perché ancora condizionato al suo interno da una base rozza e da una sinistra estremista sento dunque e non solo il bisogno ma il dovere di chiarire che non di questo si tratta perché la sostanza del mio emendamento non è quella che le si è voluta attribuire né ovviamente quella su cui i compagni e le federazioni che l'hanno votato hanno fondato il loro consenso
è possibile come ha detto il compagno Pajetta in un'intervista
Che forse chi ha redatto le tesi sia se espressi in modo tale da non farsi capire così come altrettanto possibile aggiungo io che molti di coloro che il mio emendamento hanno così aspramente condannato non è abbiano inteso il senso
Insomma che non ci siamo reciprocamente capiti
Me lo auguro perché se così fosse potremmo arrivare ad intenderci in questo congresso
Ma onde evitare ulteriori incomprensioni
Vorrei qui tornare a sottolineare ciò di cui il resto convinta al di là di questa o quella possibile formulazione
E cercherò di farlo nel modo più semplice una sola parentesi per bandire dalla discussione le caricature
Nessuno di noi è così sciocco e dunque concedetemelo neppure io e compagni che hanno senso venuto il mio emendamento sono così sciocchi
Vede notificare la storia e l'attuale realtà americana con il reggae animismo e dunque di negare l'utilità di rapporti con quella società
Ebbene il primo punto che vorrei tornare a sottolineare e che l'idealismo non mi pare un fenomeno politico congiunturale
Ma una realtà più corposa con cui dobbiamo e dovremo fare i culti
Non solo perché si tratta dell'espressione più esplicita di una tendenza generale profonda rispondere alla crisi con il darwinismo sociale la militarizzazione dell'economia tendenza che incontra c'era un atto oggi prime serie difficoltà
Me ancora tendenza egemoni in Occidente
Ma perché ecco il punto questa tendenza assunto nella realtà americana un alone tutto particolare in quanto corrisponde agli interessi profondi di una classe dominante che è anche il centro di un sistema imperiale
E perciò ha avuto la possibilità di costruire un modello di di ristrutturazione economico sociale
Riversando un il costo su altre regioni del mondo perché può utilizzare Tor Centola in chiave conservatrice una radicata tradizione culturale individualista
Perché può contare su una forza militare che dal nazionalismo un ben particolare spessore
Per questo a differenza di quanto accade altrove il legalismo è riuscito a consolidare negli Stati Uniti un blocco di consenso e per questo è particolarmente difficile
Se non vi contribuiscono forze contraddizioni Esterne il coagularsi di un efficace opposizione
Per questo si pone a noi come un appello
Italiani e comunisti un problema complessa
A differenza degli anni settanta la superpotenza che in questa fase torna ad assumere il ruolo più arrogante ed aggressivo nel mondo
E quella che guida l'alleanza militare di cui siamo parte e il sistema economico integrato che ci condiziona
E a differenza degli anni Cinquanta l'egemonia di questa potenza impone una politica economica
è un tipo di relazioni esterni Ovest nord-sud che non stimola ma ostacola lo sviluppo produttivo e democratico del nostro continente
Trarne conseguenze semplificate tipo usciamo dalla NATO
Sarebbe sbagliato ma soprattutto velleitario e incipit direbbe di usare per una nuova politica di pace le contraddizioni evidenti che regga Nismo già sta producendo
Ma ciò non toglie nulla anzi accentua la necessità di un'autonomia più netta dell'Europa e della sinistra europea rispetto alla politica americana le sue scelte concrete alla sua iscrizione generale
Perciò in relazione ad un'analisi concreta e collocata nel tempo ecco il nocciolo dell'emendamento io credo che noi abbiamo il diritto e il dovere di chiedere alle altre forze democratiche la stessa autonomia di giudizi e di comportamenti che noi abbiamo dimostrato rispetto all'Unione Sovietica
Che poi
Che è poi mi pare compagni quanto ha detto il compagno nata quando ha affermato che noi non facciamo alcuna Scelta di Campo
Ora può darsi compagni che questi giudizi siano sbagliati
Ma è del tutto indiscutibile che essi non hanno nulla di rozzo e di minoritario perché anzi essi sono condivisi da una parte grande della sinistra europea non comunista
E anzi badate spesso il dibattito su questi temi assume in grandi partiti socialdemocratici centralità anche maggiore che da noi come è facile verificare in tutti i convegni e documenti di tali partiti e persino in alcuni loro scritti interviste pubblicati sull'Unità nell'ultimo inserto domenicale per esempio o anche oggi
Non solo tali orientamenti sono la base di un movimento per la pace molto esteso e che coinvolge forze religiose importanti e anche non di sinistra
Ne tali posizioni hanno nulla di ingenuo di ideologico non sono insomma una generosa di Nunzia priva di concretezza politica perché anzi essi si basano sull'analisi dei fatti da cui deriva una non utopica
Ipotesi politica e caso mai mi pare partito americano intendo dire le forze più atlantista e dello schieramento politico europeo a peccare oggi di ideologismo
Vi chiedo perciò compagni di riconsiderare la nostra discussione su questo argomento in modo laico sereno alla luce di ciò che è accaduto nella realtà
In pochi mesi sono intervenute nella situazione mondiale alcune novità di enorme rilievo voglio brevemente riferirmi alle tre principali
Il congresso del piccolo innanzitutto
Al di là degli elementi positivi tutti però ancora da vagliare da capire soprattutto un dato sembra evidente
La svolta avviata sembra nascere dalla necessità oggettiva di una società che non può più svilupparsi se non allenta il peso del riarmo e se non produce riforme ciò che avviene con ferma il nostro giudizio passato
La necessità voglio dire che il Pci aveva sottolineato di una svolta radicale e dunque l'utilità di averlo espresso quel giudizio
Ma se abbiamo contribuito a produrre una novità tanto più sbagliato sarebbe non cogliere le condizioni nuovi che essa crea per l'iniziativa nostra e dell'Europa
In realtà ciò che accade in Unione Sovietica offre una grande occasione
Perché apre la strada ad una politica di disarmo alla soluzione negoziale di alcuni conflitti e potrebbe anche produrre le condizioni di un nuovo rapporto economico fareste da ovest dell'Europa
E di un allargamento dell'area di scambio senza dei quali una ripresa dell'economia europea e dell'occupazione è impensabile
Non vedere questa possibilità sarebbe dal punto di vista nazionale e non solo come sinistra assurdo ma certo altrettanto sciocco e non vedere
Quanto difficile sia concretizzare queste possibilità l'esperienza dimostra quanto sia arduo per l'Unione Sovietica aprire una nuova fase storica
Proprio se è vero io penso sia vero ciò che noi diciamo
E cioè che un nuovo sviluppo economico comporta riforme politiche democratiche di potere molto rilevanti è chiaro di quale portata sono i documenti di mutamenti in discussione
E allora mi chiedo è pensabile chi si si realizzino senza che maturino quindi danno un interlocutori senza che si aprano spazi senza che si creino controparti credibili in Europa e nel mondo
Per questo compagni oggi una svolta in Europa nella politica internazionale militare ed economica e insieme molto più realistica ma anche molto più urgente
In secondo luogo la politica americana dopo Ginevra
Nessuno può negare il senso generale degli avvenimenti che hanno fatto seguito a quell'incontro e che proprio in queste ore sembrano ulteriormente drammatizzare
La Sire in Nicaragua l'Africa australe lei stia i test nucleare
I fatti indicano la volontà reaganiana di un rilancio dello scontro
Non si tratta di qualche intemperanza da tutto traspare la volontà di mantenere alta la pressione in tutti i settori come condizione per mantenere alta la spesa militare per comporre le contraddizioni sociali interni
Per arginare una nuova spinta a sinistra nel Terzo Mondo per restringere gli spazi interni alla spinta riformatrice sovietica per riaffermare una supremazia tecnico-scientifica sull'Europa
Altrettanto significativa compagni mi pare la debolezza dell'opposizione interna agli Stati Uniti intendiamoci
Qui certo non solo sopravvive ma anzi si radicalizza un movimento di contestazione alla politica reaganiana e basti pensare alla recente lettera pastorale sulla povertà
E al movimento per la pace e di solidarietà col Terzo Mondo
Ma consentitemi di dirlo avendo avuto in questi anni l'opportunità di essere ospite di numerosi convegni e manifestazioni di tali movimenti americani
Che io so anche che la prima richiesta che a noi europei dai sì ci viene
è proprio quella di segnare un attimo incisiva nostra autonomia dalla politica del loro Paese
Richiesta si badi che non proviene certa da frange estremiste lo stesso senatore Fulbright un anno fa si dice meravigliato in un suo discorso tenuto a Francoforte del Silenzio della passività
Dell'Europa rispetto alla politica reaganiana
Se tuttavia compagni
Parlo
Di debolezza dell'opposizione interna americana e perché al di là di questi movimenti balbettante subalterno appare oggi quello schieramento politico democratico
Che in passato ha invece giocato un ruolo decisivo e che oggi se è vero che si oppone a certe scelte più estreme di Reagan non sembra però in grado di contrapporre un diverso disegno strategico
Insomma magari non con i contrasti ma il regime sandinista
E quasi tutto il congresso americano purtroppo abolirlo comunque rovesciare il nome di un diritto alla supremazia americana nel mondo che non viene seriamente messo in discussione
E se è vero che l'Europa appare talvolta riluttante a seguire la Lega nelle sue più spregiudicata operazione non possiamo negare che tutto ciò è ben al di qua del minimo necessario
I governi accettano passo dopo passo le studiai l'opinione pubblica non coglie la gravità della situazione non lotta
Lo sottolineo compagni
Perché il mio emendamento ben più che il testo delle tele manca un milione si proponeva di correggere un orientamento reale
Che finisce fatalmente per condizionare i comportamenti pratici
C'è stata poca mobilitazione riconosciamo sulla Sirte in solidarietà Nicaragua dove pure l'invio di berretti verdi segna proprio l'escalation più temuta poco alla volta c'è stata
Contro l'FBI così come certi segni di diffidenza verso i segnali così importanti con il movimento
Di l'obiezione di coscienza vengono che vengono da tanta parte del mondo cattolico ebbene compagni ho calcolato male il tempo anch'io con il compagno lama e quindi taglio
Volevo accennare soltanto compagni
Ho un'unica questione
Ancora questa vicenda del prezzo del petrolio compagni quella che sembra una manna per noi oggi vista da una nube congiuntura politica ebbene si rileva come uno straordinario trasferimento di potere di risorse dal Sud verso il Nord
E lì viene fuori una forma nuova imperialismo con la quale dobbiamo fare in conti allora ecco il disarmo ecco una politica nuova collocazione dell'Europa sono importanti anche
Da questo punto di vista ai dal punto di vista di una nuovo sviluppo dell'Europa
Ebbene compagni
Io credo che per questo
Per questa questione disarmo superamento dei blocchi sia oggi l'elemento più chiaro più realistico più forte per costruire un arco di alleanze per caratterizzare l'alternativa ed essenziale a definire la nostra ed essenza
Essenziale a chiarire che quando diciamo che il PC è parte integrante della sinistra europea
Non compiamo con trent'anni di ritardo le scelte di Saragat
Ma portiamo il nostro contributo di storie di idee
Unendo la quelle delle altre forze della sinistra europea
Ad un processo Inedito ma già in atto di fondazione di una nuova Sinistra Europea che non assume più nella fedeltà all'URSS ma nemmeno l'atlantismo come scelte di civiltà come parola primo parametro costitutivo
Molti anni fa compagni se uno non solo criticava questa o quella scelta dell'URSS ma sosteneva che se quelle sbagliate scelte sbagliate venivano fatte doveva esserci qualcosa nel sistema spesso che non andava bene
Veniva subito indefinito anticomunisti abbiamo superato quello schematismo noi stessi come PC nel suo complesso
Abbiamo analizzato quanto di sistema c'era nelle concrete vicende sovietiche senza per questo demonizzare l'ultrà vedendo la come realtà in cambiamento doveri morali capire nel vecchio stimatissimo rovesciando lo e cioè considerare antidemocratico e antimeridiano
Chi dice che nella concreta politica americana emerge qualche aspetto di sistema ecco perché mi pare ragionevole non dico il mio emendamento compagni Macciotta in più generale ha spinto molti compagni a votarlo
Compagni anche per la storia politica travagliata ma non credo in seconda che mi porto dietro non ha la minima pretesa di avere ragione su questo o qualsiasi altro problema
Anzi devo dire che nulla era più lontano dalle mie intenzioni o speranze che contribuire a creare qualche elemento di tensione all'interno del partito
Se avessi ritenuto ritenessi che l'osservazione fatta
Fossero i Verri Silvio stravolgenti come qualche compagno di aggiudicate della linea dell'ispirazione di un partito nel quale sono per convinzione e non per rassegnazione tornata avrei fresco
Ma
Ma mi è parso giusto compagni
Portare al nostro dibattito anche il contributo di un'esperienza di una sensibilità magari un attimo unilaterale maturate in questi ultimi anni in particolare in una parte rilevante del movimento della pace italiano ed europeo e di portarlo ad una ricerca comune e che io credo possa essere unitario
Com
Compagni e compagni vorrei richiamare la vostra attenzione
Compagni e compagne vorrei richiamare la vostra attenzione su un fatto alla compagnia Castellina ha parlato diciannove minuti invece di quindici io non ecco se voi aggiungete ancora altri applausi andiamo avanti vi faccio notare
Eh no andiamo avanti nel tempo
Vi faccio notare cari compagni che poi siamo già al vennero dite ai nostri lavori
E se no manterremo il tempo stabilito da voi con la votazione del Regolamento
Arriveremo a sabato in cui ci saranno compagni che non hanno parlato e naturalmente avranno anche quei compagni ragione
Di essere irritati per non aver potuto esprimersi
E vi raccomando quindi distare nel tempo stabilito
Il gruppo consiliare del PC della Regione Toscana sottoscrive lire sette milioni ripeto sette milioni
Quale contributo per sostenere le spese del congresso
Che era presenterà una grande scelta di rinnovamento e di ulteriore sviluppo del partito come tutti ci auguriamo allora ora la parola il compagno all'interno Tonino Telegatto d Aosta si prepari il compagno Turci Lanfranco delle delle k.o. di Bologna
Compagnie e compagni le tesi che io sono alla base della nostra discussione congressuale hanno avuto una convinta adesione in Valle d'Aosta esse costituiscono con la relazione del compagno data
Un quadro di riferimento nuovo di grande valore per un partito che guarda alla società come oggi ai suoi fermenti ai suoi bisogni e propone una convincente in linea riformatrice
Compagni per cortesia vi prego di fare il silenzio
In questo breve intervento voglio votare all'attenzione del congresso i nodi che hanno più interessato il dibattito nella mia regione una regione piccola ma ricca di tradizioni democratiche autonomistiche
Una
I alle diverso
Per queste ragioni con grande interesse
Sono seguite in primo luogo le nostre scelte europee la nostra visione dello Stato la nostra attenzione alle problematiche delle minoranze etnico linguistiche
Oltre ovviamente alle nostre proposte per governare lo straordinario processo di cambiamento economico e sociale che investe il nostro Paese non credo sia un caso
Che gli interventi dei delegati provenienti da regioni di confine
Abbiano sottolineato più di altri il valore e la grande potenzialità della nostra scelta di essere parte integrante della sinistra europea
Si avverte infatti nelle regioni di confine
Il bisogno di una Europa prima di tutto protagonista della distensione e di nuove relazioni mondiali ma anche come area di scambio di culture
Di conoscenze tecnico-scientifiche di esperienze politiche che possono fare dell'Europa il centro promotore della trasformazione tecnologica e di un più alto livello di convivenza civile
Questa necessità
Molto sentita nelle regioni a statuto speciale come la Valle d'Aosta per chi li vivono
Minoranze etniche e linguistiche che hanno legami storici culturali e tecnici correzioni al di là del confine
Il bisogno che noi sentiamo
E quello di un rapporto effettivo con le diverse realtà culturali dell'Europa
Bisogna tener conto che sul piano culturale si sta sviluppando una concezione dell'Europa articolata ed armonica organizzazione di autonomia basata sul superamento dello Stato nazione la sinistra in Europa è da tempo parte integrante di questa tendenza e del dibattito che attorno ad esse si è sviluppato
Superare i confini nazionali rapportarsi allora Oropa alle differenti correnti ideali politiche culturale vuol dire anche per le minoranze che esistono nel nostro Paese
Rifiutare di essere un momento di provincialismo e di conservazione per essere invece fattore di internazionalismo e di progresso
Occorre che il Partito Comunista Italiano riaffermi anche in questo congresso il suo impegno per la tutela delle minoranze per rispondere a bisogni che sono radicati e sentiti
Il bisogno soprattutto di identità personale ma anche rispetto di principi di eguaglianza di pluralismo espressi nell'articolo due della Costituzione
Laddove si garantiscono i diritti fondamentali dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociale in cui svolge la sua in cui si svolge la sua personalità
Sono questioni che si collocano nel quadro della battaglia più generale per i diritti civili che recuperano valori ente identità culturale
La difesa delle minoranze etniche e linguistiche è ormai patrimonio delle nostre proposte
Delle della piattaforma del nostro partito ma noi sentiamo l'esigenza di sviluppare una più precisa e puntuale iniziativa in tal senso
Innanzitutto per evitare che questi argomenti siano strumentalizzati da chi pratica una sorta di culto della minoranza come qualcosa da mettere sotto vetro da conservare staticamente o che peggio alimentano forme di apartheid con richieste separatiste che qua e là purtroppo vengono avanzata il secondo ordine di problemi
Che voglio affrontare riguarda il nesso tra i problemi istituzionali vale a dire il raccordo tra Stato e Regione in rapporto agli attuali trasformazioni che investono la struttura economica e sociale
La nostra regione
è una delle regioni che più hanno conosciuto in questo ultimo decennio una trasformazione assai profonda dell'assetto produttivo della conta composizione e della distribuzione della forza lavoro
è in atto in Valle d'Aosta un processo di vera e propria de industrializzazione con un calo netto dell'occupazione industriale
I cambiamenti a intervenuti nell'assetto produttivo sono allora volta causa ed effetto di altrettante
E profonde modifiche avvenuti nei rapporti sociali nelle condizioni di vita nella scala dei valori e nella creazione di nuove fasce di precariato di emarginazione di povertà
Gli interventi nei settori legati alla speculazione sulle aree
O dalla rendita con guasti irreversibili causati al territorio hanno rappresentato in questi anni l'impegno maggiore di una imprenditoria locale e di capitali esterni impedendo in tal modo
Un'opera di riqualificazione dell'agricoltura del turismo di della difesa del territorio
Si verificano in sostanza nella nostra regione quei mutamenti che interessano la Società del nostro Paese con una accelerazione inedita
Un cambiamento
Da cui nessuno esce uguale come prima cambiano i soggetti cambia l'articolazione del mondo la del lavoro che si presenta con nuove protagonismi e con nuove articolazione
Il governo di una società che si presente in questo modo con tanta dinamicità che muta così rapidamente ha bisogno a nostro avviso di uno Stato riformato profondamente nella sua struttura
Non crediamo sia possibile governare e dirigere con rapidità
Dei processi economici e sociali caratterizzanti da tanta flessibilità da una così marcata diversità da zona a zona del Paese
Con una articolazione dello Stato ancora centralistica o centralizzata con statici elementi di rigidità e di burocratismo
Io credo che noi dobbiamo riproporre la questione di una profonda riforma dello Stato aumentando colposamente
La responsabilizzazione delle Regioni sì superando una situazione di stallo caratterizzata da un decentramento monco e incompleto
Senza regole e con grande apertura
Dobbiamo studiare e valutare con un approccio nuovo anche le esperienze di nuovi rapporti tra Regione è stato che si stanno realizzando in altri paesi europei purtroppo anche il dibattito che si è aperto nel Paese e sulle riforme istituzionali ha lasciato in secondo piano questa esigenza
E apparso che gli unici cambiamenti da effettuare dovrebbero interessare unicamente le strutture centrali dello Stato mentre la questione delle autonomia
Autonomia è apparsa in un certo senso subordinata e secondaria
Il problema stesso della rapidità delle decisioni
Prego è stato presentato come una sorta di esigenza esclusiva del centro
E del dello Stato
Non è
Crediamo che una concezione centralizzata dello stato non sia affatto moderna sia anzi una concezione vecchia e da superare
La strada da scegliere è quella di un forte rilancio del ruolo delle regioni anche per dare una risposta effettiva ad una domanda di autogoverno che cresce nella società
Riteniamo inoltre che senza questa risposta si concederanno nuovi spazi a spinte localistiche o a strumentali tendenze separatisti l'esigenza di uno Stato riformato in senso regionalista è molto sentita in Valle d'Aosta per la sua forte tradizione di autonomia
Vogliamo superare una concezione dell'autonomia che è oggi
Presente nella nostra regione
Fatta di mediazione corporativa con gli organi centrali dello Stato
Fatta di ricorrenti affermazione di principi ma vuota nei contenuti
La Valle d'Aosta per la quale noi operiamo
Non è una regioni isolate da indifesa delle sue specifiche rivendicazioni
Ma e l'evento elemento attivo della riorganizzazione complessiva su basi più solide della democrazia
Una valle in cui partendo dagli insegnamenti della sua storia
Ci sia ESP e cresca un generale motto di rinnovamento economico sociale
Una valle che forte della sua collocazione geografica diventi un centro di raccordo di confronto Co come le componenti più avanzati della cultura europea
L'autonomia sostanziata quindi di contenuti e ciò particolarmente importante oggi
In un momento in cui si fa via via più grave l'attacco centralistico alle autonomia
Il problema delle raccordo tra la Regione e lo Stato è stato uno dei nodi centrali della nostra discussione
A noi interessa apporre qui
Un possibile ruolo delle regioni a statuto Speziali nella sperimentazione nello sperimentare un nuovo Ras rapporto tra lo stato e la realtà
Regionale
L'esigenza è collegata alla necessità di ridefinire la specialità a fronte di un processo di omologazione e di equilibrio paralizzante
Utili indicazioni in tal senso sono venute da illustri studiosi che hanno l'opposto una maggiore disciplina
Una maggiore nette con maggiore nettezza una individuazione dei compiti dello Stato da una parte della regione dall'altra è questa una ipotesi che noi sosteniamo
Nella sostanza nella sostanza
Ci pare giusta l'esigenza di superare una impostazione imperniata sullo ritaglio delle competenze statali attribuiti alla Regione
A favore di una più precisa definizione dei compiti dello Stato nelle regioni lasciando all'autogoverno regionale le scelte relative all'organizzazione della vita democratica e sociale del proprio territorio
Su questi temi
Noi siamo impegnati su questi temi noi crediamo che con forza debba svilupparsi la nostra iniziativa per uno Stato
In cui ci sia maggiore democrazia una più larga partecipazione una effettiva possibilità di difendere le ricchezze e le diversità che nel nostro Paese esistono grazie
Grazie al compagno alder prima di dare la caparra Hall al compagno Turci vi sono alcuni messaggi
Il primo proviene da leopoldo Elia presidente emerito della Corte costituzionale
Auguro molto cordialmente e che al congresso fiorentino esprime orientamenti idonei promozione compiuto Sviluppo sistema politico italiano
Il secondo proviene da Vincenzo a captati is vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati
Ne leggo soltanto un passaggio
L'associazione magistrati è impegnata perché i giudici i soggetti alla legge
Non pratichino in indebite supplenze perché sì o no al massimo responsabili ogni esercizio di potere deve essere accompagnato dal massimo di responsabilità
Fatta sempre salva la loro indipendenza
La prima garanzia di correttezza e responsabilità ai tappa dalla critica dell'opinione pubblica
Che per fortuna in Italia è molto vivace e dalla massima possibile trasparenza istituzionale
La seconda redatta da un Consiglio Superiore della Magistratura nella pienezza dei poteri che la Costituzione gli assegna e da un sistema di responsabilità disciplinare che sia più effettive ed incisivo rispetto a quello attualmente esistente
L'associazione magistrati è certa che il Partito Comunista sosterrà queste riforme con lo stesso impegno sinora manifestato nell'interesse dei cittadini e della democrazia italiana
Vi è un successo un altro messaggio
Dei lavoratori del sindacato italiano unitario di polizia
Che sono presenti tra gli invitati avrebbero dovuto parlare al congresso e su richiesta della Presidenza hanno inviato invece un messaggio sempre per guadagnare un po'di tempo i lavoratori del Sindacato italiano unitario di polizia presente ai lavori del diciassettesimo congresso
Rivolgono ai comunisti italiani un fraterno saluto memori delle lotte condotte insieme negli anni del terrorismo per la difesa dello Stato e delle istituzioni democratiche
Lotte che comportarono il pesante contributo di sangue di molti operatori delle forze dell'ordine di magistrati e anche del compagno Guido Rossa
In
In quei drammatici e terribili anni fu scritta una delle pagine più nobili della storia del Paese
Che vide il popolo le masse dei lavoratori universale forze di polizia ai magistrati nella difesa della Democrazia
L'augurio e la speranza che pare impegno è pari forza possa ritrovarsi per combattere alla criminalità mafiosa che opprime intere popolazioni del nostro Mezzogiorno il SIULP cioè il compianto segretario del PC onorevole Berlinguer definì sindacato di servizio per tutta la collettività
Auspica che il PC pongo un rinnovato impegno per la piena attuazione della riforma della polizia degli apparati di sicurezza
Nello spirito della legge centoventuno per contrastare l'autonomia la separatezza dei corpi che segna pesantemente la efficienza dello Stato italiano
Auguri amici del PTCP per i vostri lavori auguri per il vostro partito e per quello che è il partito potrà fare per il Paese e il suo popolo ringraziamo di questi messaggi
Infine
Vi è un ultimo messaggio inviato direttamente al compagno Natta dal senatore benigno Zaccagnini di cui
Dò lettura di un passo che ci sembra il più significativo
Io credo dice Zaccagnini a una svolta profonda nell'evoluzione della nostra vita democratica
Un severo ma grande sforzo e il forte impegno culturale
è indispensabile
Per non rifiutare il nuovo ma coglierlo ed animarlo perché non solo non si sia Torino Manden la novità si amplino in modo sempre più diffuso
Profondo e concreto i grandi comuni valori umani che animarono la resistenza e sono fondamento della nostra Costituzione
Nova etto Bettera un grande impegno culturale indispensabile perché la politica continui la sua nobiltà civile è umana responsabilità di tutti ma specie dei grandi partiti popolari
Ringraziamo anche il senatore Zaccagnini di queste sue parole
E ora la parola al compagno Turci Lanfranco delegato di Bologna
Sì però si prepara il no per l'intervento lei lavoratrici in lotta della Standa
Compagnie e compagni
Desidero innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per la relazione del compagno nata essa costituisce un effettivo arricchimento della nostra linea politica
Per l'efficace ripresentazione netta e senza incertezze di alcuni dei nodi decisivi su cui si era più concentrato il dibattito
Mi riferisco in particolare alla concezione della nostra politica internazionale
Al rapporto con la sinistra europea
E al modo in cui è stata presentata l'identità del partito
La relazione costituisce inoltre un più netto sviluppo in confronto alle tesi sui temi della nostra democrazia interna
è questo un punto decisivo di grandissima rilevanza politica
Non basta infatti un forte rinnovamento della nostra linea politica se non si accompagna anche a un ripensamento serio del nostro modo di essere
Senza di ciò potrebbe aggravarsi la tendenza a perdere ulteriormente i contatti con la società
A chiuderci in noi stessi
Nella nostra auto amministrazione con il rischio di un declino che potrebbe anche non essere traumatico ma che tuttavia a pericolosi presupposti nel calo elettorale organizzativo in atto dal mille novecentosettantasette
E oggi ha evidenziato dal rapporto problematico con importanti aree culturali progressiste della nostra società
Avere che guardano a noi con uno strano intreccio di rinnovato interesse e di persistente scetticismo questa campagna congressuale segna sicuramente con il suo svolgimento un passo avanti nella nostra vita interna di partito
Ma proprio per questo si deve procedere oltre nella definizione delle forme della democrazia e nel cambiamento di un certo costume politico che deriva dalla prassi del centralismo democratico
Credo infatti che alla luce dell'esperienza di questa campagna congressuale
è legittimo domandarsi se nel futuro invece di una schermaglia ambigua su certi emendamenti
Qualora se ne presentasse l'ho i presupposti non sarebbe meglio per la trasparenza e la democraticità delle nostre scelte misurarci su opzioni più nettamente distinte
Ci si deve abituare a procedere sempre più con opzioni precise
E su quelle volta a volta decise a maggioranza quando occorre senza timore di determinare fratture insuperabili e senza temere che le posizioni che restano in minoranza si organizzino secondo logiche deteriori di corrente
Tanto più se non ci fosse non si costringeranno i sostenitori di quelle posizioni all'emarginazione
Non metto con ciò in discussione l'esigenza di cercare l'unità più ampia nel partito l'esigenza stessa della mediazione quando la sintesi si è abbastanza chiara e operativa
Non è questo il punto il problema però è che
Vi chiedo scusa compagni
Non c'è dubbio diciamo che per ottenere questi risultati questa mediazione questo unità superiore o coda anche spirito unitario e senso di responsabilità
Mi padre però che la relazione del compagno nata abbia detto con chiarezza
Che non si deve scambiare il senso di responsabilità con il tatticismo con la confusione delle lingue con la committenza confusa di politiche diverse e contraddittorie e la conseguente paralisi operativa
è un problema prima di tutto di chiarezza e di efficacia della nostra politica
Ma più ancora è un problema di principio di grande attualità politiche
Quando ci si interroga sulla crisi della partecipazione anche nel nostro partito e necessario infatti prendere atto che caduta l'attesa mitica di un salto storico cui tutto sacrificale oggi fare politica anche nel PC richiede più democrazia più laicità
Più responsabilità più possibilità di contare nelle scelte più gratificazione culturale e moda
Per questo credo che dovrà cambiare anche il metro di valutazione dei nostri quadri misurando Rita la capacità di assumersi le loro responsabilità
Con rigore morale e intellettuale misurando lì anche dai risultati del loro lavoro su cui troppe volte si sorvola tanto più quanto sul Milan
E certamente anche dal loro senso di responsabilità dallo spirito unitario quando però non si identifichi la ricerca una ricerca sistematica e ha criticato del punto di equilibrio volta a volta prevalente o conveniente
Care compagne e compagni se vogliamo dare un giudizio complessivo sullo svolgimento della nostra campagna congressuale non possiamo nasconderci che un rischio l'abbiamo corso e non ce ne siamo del tutto sottratti
Intendo il rischio di guardare più al nostro interno ai nostri equilibri e i nostri emendamenti
Che al rilancio del nostro rapporto con la società e con la politica soprattutto con quella grande Aria di forze sociali e culturali di progresso che è vasta diffusa e solo in minima parte trova rappresentanza nel nostro quadro attivo
Ci sono novità e potenzialità importanti che vanno colte con attenzione e con rapidità di riflessi penso ad esempio ad un fatto sintomatico due anni fa
Uno studioso liberale attento e acuto come tale End of parla dell'offensiva conservatrice dei processi politici in atto in Europa
Come di una svolta storica vera e propria come di fine del secolo socialdemocratico
Ebbene nel dicembre scorso un giornale autorevole come l'Economist non c'è altro sospetto di simpatie per la sinistra ha potuto dedicato un saggio importante alle nuove vie per il socialismo e affermare che dopo dieci anni di eclissi per i socialisti dell'Europa occidentale stanno rinascendo le speranze
E che il recente ottimismo viene dal riconoscimento degli errori passati e dall'abbandono di vecchie certezze
Quel saggio concludeva significativamente così i socialisti potrebbero ancora vendere agli anni Novanta nell'Europa occidentale un decennio neo socialista anziché posto socialista
A me pare che anche in Italia si stia affermando un nuovo clima politico culturale dopo anni di difficoltà di divisioni di vere e proprie sconfitte
Parlo di un nuovo clima di una nuova temperie politico-culturale piuttosto che di un fenomeno già effettua il mento e politico
Questo clima è segnato dalla rinascita della speranza sinistre si nutre di una cultura riformista riformatrice o meglio di una cultura che crede nel riformismo con le riforme si ispira a un socialismo di tipo etico un socialismo fondato sui valori
Le forze e le iniziative che alimentano questo clima sono un'Italia puntano su una sinistra di governo sulla sinistra finalmente vincente sulla sinistra infine matura in quanto abbia saputo misurarsi in positivo con la sfida neo liberale di questi anni
E aprire un dialogo una interazione positiva con i nuovi movimenti per l'ambiente con quelli pacifisti femministi e per i diritti civili
Come rispondere a queste sollecitazioni a queste nuove potenzialità approfondendo io credo ancora più la strategia dell'alternativa e del partito di governo per l'alternativa
Si tratta di rendere chiaro che l'alternativa non è un processo a tempo indefinito non è la transizione verso nuovi indefinibile i modelli sociali e politici
è un progetto politico reale
è la proposta di un governo impegnato su unità delle forze riformatrici di sinistra
Costruibile oggi in questo quadro istituzionale anche se dall'informale
Con questi interlocutori politici anche se da lì dislocati i nuovi schieramenti a condizione di determinare nuovi rapporti di forza anche espressamente elettorali prima di tutto a favore del PC e del Psi
La processualità della costruzione dell'alternativa deve misurarsi con questi nodi scendere nel concreto
Va pensata come costruzione di un appuntamento anche elettorale su cui commisurare tappe intermedie preparazione di programmi e di obiettivi economico-sociali quantificabili
Fino prefigurazione di candidati alla funzione di governo e di leadership
Questo è il significato della proposta di sperimentare forme di governo ombra in Parlamento dei principali enti locali di cui ci parlava ieri anche compagno prodotta
Anche questo può essere il significato del nostro esistente richiamarci alla sinistra europea anche così si rianima la democrazia e la dialettica politica e si rinnova il rapporto istituzioni società ma come potremo compiere questo tratto di cammino le iniziative politiche parlamentari che riassumiamo nell'indicazione di governo di programma sono giuste soprattutto se ne sottolineiamo la direzionalità principale verso il partito socialista
Ma ancor più decisiva è una nostra più compiute coerente maturazione a partito di governo
In ogni nostra funzione non solo nelle aule di governo regionale locale che ci sono rimaste ma prima ancora nell'organizzazione delle lotte nel rapporto con i movimenti nell'esercizio dello stesso ruolo di opposizione
Non possiamo e non vogliamo limitarci a difendere le nostre trincee
Accontentandoci intanto di sfruttarle per quello che si può la vendita dell'opposizione Magalli riscaldando ci danno con la protesta e sostenendo lo stomaco con i magri pasti che passa la cultura dell'emendamento per usare un'espressione
Del nostro amico Filippo Cavazzuti
La convenzione programmatica proposta la compagnia nata mi pare che abbia questo significato
Con essa noi abbiamo l'ambizione di vicolo calci al centro dello scontro politico e sociale rilanciando noi la sfida riformista al Partito socialista alle forze popolari cattoliche era e forse modernizzare anti del partito repubblicano e di altre aree laiche
Piccolo calci al centro otto ponendo il tema del programma riformatore definito insieme da comunisti socialisti ed errate forze di sinistra laiche e cattoliche ma come si fa maturare
Meglio più compiutamente la nostra cultura di partito di governo
Cosa vuol dire in confronto al nostro dibattito congressuale
Vuol dire in primo luogo supera ogni condizionamento dico il conservatorismo presente nelle nostre file nel nostro dibattito congressuale un conservatorismo statico passivo dannoso anche quando si nutre di una memoria storica nobile e idealmente forte ma più importante ancora e misurarsi con un insieme di posizioni
Che si nutrono di valori pacifisti femministi ecologici e dunque sono cresciute su un humus culturale più nuovo e più valido e pur tuttavia tendono coltiva una visione dell'alternativa in qualche modo solo movimentista e prepolitica
A questa parte dei nostri militanti ed era più vasta opinione di sinistra
Dobbiamo dire con franchezza che il radicalismo sociale quello ecologico con la pacifista non sono ancora una politica di cambiamento
Per evitare che diventino la corazza ideale dentro la quale consumiamo il nostro isolamento e la nostra sconfitta
Occorre che si maturino cultura di governo per contribuire a definire una linea politica più ricca e all'altezza dei tempi il partito di governo deve alimentarsi di questi valori forti non può farne a meno
Ma deve tradursi appunto in politica
Nulla allora è più lontano dal vero della caricatura del partito di governo come un partito pragmatico tutto efficienza e magari perbenismo tutt'altro
Il problema vero e di armare la proposta di governo dei valori sempre validi della tradizione socialista e democratica del movimento operaio
Dei valori della libertà della solidarietà e della giustizia sociale rivissuti nell'ambito di un nuovo compromesso fra Stato e mercato di una nuova fase dello stato sociale
Contemporaneamente questa proposta
Deve interpretare quei valori nuovi come quello di uno sviluppo economico in sintonia con l'ambiente e quello di una statualità capaci di riconoscere e promuovere un maggior protagonismo sociale e di perseguire obiettivi e finalità di interesse collettivo
Informa compatibile con una più forte dell'inflazione personale degli individui
Questo discorso dei valori deve animare le lotte e le proposte del nostro partito deve calarsi in una politica si proponga il vincolo esplicito della praticabilità dei suoi obiettivi e dunque del loro carattere di governo deve calarsi nella prassi di un partito che se si vuole dire schematicamente dovrebbe essere capace di concepire il cambiamento nell'ottica del Governo prima ancora che di concepire il governo nell'ottica del cambiamento
Solo in questo modo ne possiamo parlare dei movimenti anche criticando nelle unilateralità
In quanto appunto siamo capaci di interagire
Con le loro aspirazioni più profonde di liberazione di pace di nuova qualità della vita e insieme siamo capaci di portarle sul terreno colposo e solido della politica delle alleanze del Governo il nostro problema dunque oggi
Di partito della sinistra europea
Non più di partito della Terza Internazionale neppure di partito in cerca di legittimazione il nostro problema è questo
Affermare un'identità solida complessa e articolata
Forte abbastanza per motivate adesione passione politica
Ma anche sufficientemente comprensiva dalla lega di consensi e non ridursi invece bandiera di riconoscimento e di auto consolazione di una parte minoritaria è separata della società
Questa a me pare la scelta decisiva che stiamo compiendo su queste cose si misura dall'esito del nostro congresso nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Grazie al compagno Turci allora la parola data ora a una delle lavoratrici lotta dalla Standa
Cari compagni e compagni voglio ringraziare da presidenza del congresso a nome di tutti i lavoratori della Standa dell'opportunità che ci avete offerto di esporre la drammatica situazione che stiamo vivendo rivolgiamo un caloroso saluto a tutti i partecipanti a questo diciassettesimo congresso del Partito Comunista Italiano
La Standa società del gruppo Montedison è la più grande azienda della distribuzione commerciale in Italia occupa attualmente sedici mila dipendenti su tutto il territorio nazionale la prevalenza della manodopera è femminile sono dieci anni che la Standa non riesce a risanare sì nonostante i grandi sacrifici che lavoratori hanno dovuto accettare
Circa un mese fa il gruppo Standa ha fatto sapere di non essere più interessato ricorso della cassa integrazione guadagni creata apposta nel commercio per questa azienda del mille novecentottantuno
E di voler procedere a due mila novecentodieci licenziamenti due mila duecento sono concentrate nelle regioni meridionali
Successivamente l'azienda si è rifiutata anche di sedersi al tavolo delle trattative con le organizzazioni sindacali e non si è neppure presentata al ministero del lavoro
Noi vogliamo portare alla vostra attenzione la gravità di questa situazione che a nostro giudizio va al di là dei limiti di una vertenza sindacale pure all'interno dell'azienda più importante della distribuzione in Italia le implicazioni delle decisioni di questa azienda della Montedison sono gravissimi per tutto il movimento sindacale per il significato che rifiuta trattare assume oggi nello scenario di nuove relazioni sindacali e alla soglia del rinnovo dei contratti nazionali di tutte le categorie
Inoltre l'esito di questa vicenda e seguito con grande attenzione da tutti i gruppi della grande distribuzione italiana per le ovvie ripercussioni che porterebbe che potrebbero derivare dal mantenimento della stata di dallo stato di crisi dal ricorso ad ulteriore cassa integrazione dall'attuazione dei prepensionamenti tutto ciò nel momento in cui tutte le aziende del commercio e le loro organizzazioni promette non migliaia di posti di lavoro la Standa in un colpo solo e decidendo da sola ha voluto annullare di fatto tutto quanto previsto negli accordi anche recentemente sottoscritti il sindacato e i lavoratori non accettano di trattare il licenziamento
Dove esistono concretamente le condizioni non solo per salvaguardare l'occupazione
Ma anche per un suo possibile sviluppo a condizione che ci si impegni e sia il programma di investimenti e di sviluppo già concordato
La lotta dei lavoratori della Standa prosegue oggi con lo sciopero di tutta in tutta Italia e con due grandi manifestazioni nazionali a Napoli e a Milano sappiamo bene che dovremmo continuare la lotta fino al momento in cui l'azienda si deciderà a discutere seriamente le proprie intenzioni
Cari compagni Company ci sentiamo di chiedere al diciassettesimo Congresso del Partito Comunista Italiano e al partito che rappresenta milioni di lavoratori italiani una solidarietà politica attiva a tutti i livelli e se possibile
Sì possibile un preciso ordine del giorno del vostro congresso sulla vertenza stanca e le sue implicazioni sarà necessario continuare un coinvolgimento di tutti Gritti i gruppi parlamentari perché il governo si assuma in pieno la responsabilità che dicono hanno e si adoperi per risolvere questa drammatica situazione
Chiediamo infine che illuministi disimpegno nelle amministrazioni locali perché si faccia ovunque ordini del giorno in appoggio lavoratori della Standa vi ringraziamo di nuovo e vi rivolgiamo più fervidi auguri per i vostri share sette
Il diciassettesimo Congresso del Partito Comunista Italiano denuncia alla gara ben motivata manovra attuata dalla Standa
Condit due mille novecento licenziamenti che colpiscono soprattutto alle donne e Mezzogiorno e condanna l'atteggiamento arrogante di questa azienda che rifiuta il confronto con le organizzazioni sindacali e la stessa mediazione ministeriale
Il diciassettesimo Congresso del per del Partito Comunista Italiano impegna tutto il partito a sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Standa
Con ogni iniziativa necessaria dai consigli comunali al Parlamento con la prosecuzione della raccolta di firme tra le donne e i cittadini
Perché la stampa richiede la Standa receda dalla sua posizione intransigente e si avviino le condizioni
Di una riqualificazione della rete distribuiti IVA per lo sviluppo dell'occupazione in particolare dei giovani e delle donne
Per onorare il diciassettesimo Congresso del nostro partito
Occorrono quale veterana ed ex garibaldino della guerra di Spagna Larsson ma di un milione di lire Gino Morellato di Losanna
A
Cerca ottimo
Ha ora la parola l'accompagna al How Alberici Aureliana delegato di Pistoia
Si prepari compagno Pajetta Giancarlo delegato di Modena che sarà l'ultimo intervento della mattinata
Io credo compagne e compagni
Che questo sia un congresso importante
Non solo per il nostro partito ma più complessivamente per il Paese
Lo dimostra mi pare tra l'altro la qualità e l'ampiezza del nostro dibattito l'attenzione della stampa nazionale internazionale
E anche la presenza e l'attenzione di molte forze politiche un congresso che vuole sviluppare un'intensa riflessione sui compiti e sugli obiettivi che il nostro partito deve darsi in questa complessa fase storica
Una riflessione critica in primo luogo che abbiamo voluto avviare come diceva già il compagno nata dalla relazione anticipando il congresso
Una anticipazione
Che
Non è stata dettate determinata dall'angoscia degli insuccessi elettorali
Quanto piuttosto anche di fronte a quei segnali di difficoltà
Dalla necessità di fare fronte ai profondi cambiamenti
Ha rapito mutarsi della vita politica e sociale in Italia in Europa nel mondo anche a dispetto al nostro precedente congresso
E più in generale di fronte alla crisi ormai palese dei nostri strumenti tradizionali di interpretazione della realtà
Di una realtà in movimento di una realtà che non è soltanto Spagna azione riflusso ma è anche ristrutturazione riorganizzazione cambiamento
Ciò significa per il Partito comunista affrontare questioni di grande rilevanza che a me pare percorreranno l'insieme delle nostre proposte di tesi la relazione del compagno nata il quale ha richiamato con grande forza e chiarezza le scelte qualificanti del nostro dibattito congressuale
Scelte compagne e compagni che non erano scontate all'inizio di questo dibattito congressuale
Basterebbe pensare alla discussione
Che ha assunto a volte caratteri da autocoscienza più che dal dibattito politico
Sulla identità comunista sulla stessa possibilità di esistenza del partito comunista in una società in cambiamento
Tre dunque mi paiono gli obiettivi su cui si è sviluppato il dibattito su cui si misura il nostro confronto odierno
Primo affrontare e confrontarci con i grandi problemi aperti nel mondo in Italia
Di fronte ai cambiamenti ma anche alle contraddizioni drammatiche sempre più laceranti della nostra epoca
A partire dal grande tema della innovazione e della modernizzazione del suo impatto sull'ambiente sulla produzione sulla vita di dei singoli individui
Secondo rilanciare la nostra iniziativa di fronte alle politiche conservatrici le forze della destra nazionale internazionale non sono rimaste al palo hanno dato risposte di conservazione
Che non sono state soltanto un puro ritorno al passato anche se le stesse politiche neoliberiste oggi già cominciano a mostrare segni di inefficacia di inefficienza
Proprio perché lo stesso capitalismo sempre meno mi pare in grado di risolvere i problemi e le contraddizioni che esso stesso richiama produce
Terzo affrontare o meglio tentare di affrontare il problema difficile di un rilancio della sinistra in Italia e in Europa consapevoli che anche essa presente assegni gravi di crisi e di scollamento
Poiché sono venute meno antiche certezze non sono più utilizzabili le categorie tradizionali attraverso cui anche noi abbiamo tentato di comprendere e di agire sulla realtà
Basterebbe pensare a rapporto non più automatico tra Investimenti e occupazione
Alla caduta dell'idea di più Stato uguale più democrazia alla crisi anche dei modelli più avanzati del Welfare State
Un rilancio della sinistra compagne e compagni
Che io credo ha bisogno soprattutto di una grande riforma culturale e morale
Del recupero di idealità e di valori non come scrive molta stampa per il regno dell'utopia
Ma perché questi derivano dalla critica moderna e dal rifiuto dei falsi valori
Della società capitalistica delle sue ingiustizie della sua solitudine della sua alienazione della stessa mercificazione degli uomini e della loro vita
Solo grandi e affascinanti questi obiettivi certo molto difficili
Ma oggi abbiamo un bisogno primario anche culturale
Di misurarci con questi cambiamenti
E dobbiamo davvero fare uno sforzo fare un grande salto culturale
Politico e comprendere che per fronteggiare la sfida che deriva dai processi contraddittorie Complessi della crisi ma anche della modernizzazione del Paese
E sempre più indispensabile per noi per i comunisti superare ogni forma di ideologismo e superare una concezione della politica fatta tutta sulle sigle sugli schieramenti
Sapere invece esprimere nuove grandi opzioni fare chiare scelte di contenuto e solo su queste discriminanti costruire nuove politiche nuove alleanze
Problemi delle donne
Da qui deriva a mio avviso una delle proposte più rilevanti e più nuove delle nostre tesi insieme alla nostra collocazione nell'ambito della sinistra europea
E all'attenzione al prevalere dei programmi
E cioè la convinzione che oggi per superare il Gatti tecnologico per collocare l'Italia al livello dei Paesi più sviluppati è necessario operare per una innovazione complessiva di sistema
Un'innovazione che non può essere affidata alla centralità delle intese
Ma che comporta al contrario il superamento di ogni visione economicistica e industriali Istica dello sviluppo che rilancia il bisogno di un processo di rinnovamento profondo dello Stato
Della pubblica amministrazione dei servizi un vero e proprio salto di qualità nei sistemi complessi dell'istruzione della ricerca della formazione perché oggi compagni e compagne io credo non possa esserci nessuna concezione dello sviluppo se non c'è un rapporto organico una sinergia tra tutti questi fattori DiVersi
Qui si pone a mio parere la questione più grave e più importante
La domanda quale innovazione per quali obiettivi chi guida questi processi se vogliamo un'innovazione socialmente guidata e orientata è indubbio che ci troviamo oggi in una fase nazionale e internazionale
In cui stanno davanti a tutte le forze politiche produttive più dinamiche alle forze culturali intellettuali e scientifiche domande strategiche sullo sviluppo e sulla qualità dello sviluppo
Ma è altrettanto indubbio che l'aspetto più sconvolgente
In questa fase della storia della vita degli uomini
è costituito dal crescere dall'espandersi dalla pervasività della scienza e della tecnologia dai processi di innovazione in tutti gli aspetti della ditta sociali culturali individuali
E dalle contraddizioni laceranti e drammatiche che essi comportano insieme però alle nuovi grandi potenzialità che forse per la prima volta nella storia dell'umanità e degli uomini
Potrebbero se dirette a questo fine
Rendere attuale l'obiettivo di superare la divisione tecnica del lavoro poiché in conseguenza dello sviluppo tecnico la scienza diviene fondamentale forza produttiva e lo stesso lavoro immediato si riduce progressivamente ad una proporzione sempre più esigua rispetto al lavoro scientifico generale Rispetto all'applicazione della tecnologia
è evidente che ci troviamo cioè di fronte ha implicazioni così rilevanti che mettono in discussione gli assetti della produzione
Ma anche dell'organizzazione sociale del rapporto fra tempo di lavoro e tempo di studio frattempo diritto è tempo di lavoro fra studio e lavoro
E dunque ha aperto una grande sfida che pone al centro i temi della ricerca della scienza della formazione dell'uso della tecnologia
Contro ogni ipotesi di subordinazione internazionale e di divisione subalterna del lavoro per un uso della tecnologia che promuovono lo sviluppo equilibrato per superare il concetto che ha sempre punito le realtà più deboli del nostro Paese come il Mezzogiorno di uno sviluppo per settore forti e puntare invece su interventi trasversali
Che operino sull'insieme degli aspetti della vita umana
Sociale istituzionale se i caratteri della società moderna solo sempre più segnati dal possesso meno di conoscenza dall'uso delle tecnologie dai sistemi formativi e informativi come richiamava la stessa relazione del compagno nata la riforma e la riorganizzazione dei grandi apparati della ricerca della formazione dell'Università
Non sono dunque per i comunisti ma anche per il Paese
Nell'ipotesi di innovazione di sistema un solo punto di un programma
Ma solo aspetti vitali strutturali di una strategia di sviluppo capaci di orientare l'innovazione verso obiettivi di crescita qualitativa per l'insieme della società
Ma anche per la libertà dei singoli individui
Per queste ragioni è necessario invertire in Italia l'attuale tendenza all'emarginazione e alla dequalificazione dei sistemi pubblici distruzione di ricerca dell'università
In questo quadro appare in tutta la sua povertà culturale e in tutta la sua debolezza strategica l'attuale politica del governo pentapartito
Quella dell'istruzione dell'università è stata certamente una cartina di tornasole della mancanza assoluta di una maggioranza di governo
Di fronte al movimento degli studenti la cronica carenza di riforma di questa maggioranza è apparsa lampante la politica del governo e del ministro della pubblica istruzione senatrice Falcucci è stata ripetutamente bocciata dal movimento nelle strade del nostro Paese nelle scuole dalla nostra battaglia nel Parlamento dove solo il ricorso ripetuto ai voti di fiducia ha salvato sulla legge finanziaria per le tasse scolastiche e sull'insegnamento religioso
Il ministro Falcucci e forse lo stesso governo
Ma se è vero che il voto di fiducia ha salvato il ministro Falcucci attraverso un'imposizione della Democrazia Cristiana subita dalle forze laiche del Governo
Esso non ha nascosto la debolezza di una politica di parte di un ministro e di un governo che non ha esitato ad abdicare nei confronti dei valori dello Stato laico e di una squadra veramente
L'una lista e laica di fronte alle pressioni confessionali
Intorno alla questione dell'insegnamento della religione sappiamo compagne e compagni che grande è stato il dibattito anche lo sconcerto nel mondo della scuola e nel Paese comparse tempo l'accaduto
Quasi discipline scaduto
Sappiamo che sono emersi anche tra noi voci pareri e critiche nei confronti dello stesso concordato
Ciò mi pare più che legittimo perché la questione del rapporto fra Stato e Chiesa è di grande delicatezza
Ma io credo che oggi noi dobbiamo continuare una battaglia forte già avviata nel Paese nella scuola e nel Parlamento che tende a fare gli obiettivi di libertà i diritti di tutti anche quelli acquisiti con il nuovo concordato
Per queste ragioni dobbiamo dare una risposta ferma e precisa alle proposte di Previtali privatizzazione della scuola presentate dall'onorevole Martelli
Noi siamo certamente per un confronto con tutti ma queste proposte non sono legittimate oggi a dare soluzioni positive ai problemi della scuola italiana
Io credo che un partito come il nostro abbia la possibilità di rilanciare un'iniziativa sulle questioni della scuola e dell'università
Ed essere la dove oggi si studia dove oggi gli uomini e le donne ricerca no elaborano intellettualmente perché questa è la grande sfida che abbiamo di fronte in questa fase di profondo cambiamento
Grazie alla compagnia Alberici prima di dare la parola al compagno Pajetta era invito tutti i delegati a compilare con attenzione il questionario che hanno trovato nella cartella il questionario proposto nell'urna
Che i compagni troveranno all'ingresso della sale il questionario deve essere detto di consegnato improrogabilmente entro le ore venti di sabato dodici aprile
Allora ora alla parola il compagno Giancarlo Paietta
Cari compagni compare
Noi viviamo l'umanità intera vive un momento difficile che potrebbe farsi pauroso
Noi comunisti non dobbiamo certo nascondercelo noi dobbiamo guardarci dal minimizzato bisogna capire agire guidati dal coraggio dalla volontà dalla ragione
E io credo che il nostro congresso lo abbia voluto fare rabbia
Saputo considerare questo comune impegno improrogabile
Lo ha fatto nelle sue tesi nel dibattito nella discussione vivace che lo ha preparato lo ha sottolineato con forza e con chiarezza
Il compagno nata nel suo rapporto e l'accoglienza del congresso in qualche modo già è stata un voto di approvazione a questa politica
Ci sono a cresciute sia crescono i pericoli le preoccupazioni ce lo dicono anche i più recenti avvenimenti con le preoccupazioni dobbiamo intenderlo si manifestano processi contraddittori nelle preoccupazioni ci sorreggono per risolverle le lotte che sono in atto e che noi vogliamo organizzare Ginevra non può essere stato soltanto una grande illusione
è stato un apertura disperante e dietro quelle speranze ci sono delle forze delle organizzazioni c'è fra le altre anche la nostra volontà certo c'è la parola e la politica di Reagan ma noi abbiamo avuto anche il voto della Camera dei rappresentanti c'è stato il ricevimento dei contrasti da parte del Presidente degli Stati Uniti
Ma è giunta e sia pure come esitazione avrà pure avuto un significato la notizia degli esperimenti atomici e approva delle contraddizioni la smentita nel giro di ventiquattro ore
E abbiamo avuto però d'altra parte incalzante e paziente è ferma la proposta di pace del compagno Corbaccio sì compagni chiesta dalla Sirte come incidente che avrebbe potuto diventare più pericoloso e anche come atto di aggressione
C'è il terrorismo che ancora fa delle vittime ma noi abbiamo oggi e lo abbiamo più d'una volta ricordato su molte visti ogni della politica italiana
In estera
Una politica che abbiamo approvato e sulla quale in qualche modo il peso nostro ha potuto farsi sentire
Il movimento per la pace e non vi è meno sono masse popolari sono chiese sono governi in forme diverse che manifesto questa loro volontà il sindaco di queste città ha ricordato come si scrivesse e i
Insieme sui muri pane e pace possiamo fare di più sì noi facciamo di più
Oggi che una scritta sui muri
La nostra politica pesa sulla politica estera italiana e la politica estera italiana è andato subendo dei cambiamenti che noi non possiamo deve assicurare nel fare un'analisi della situazione
Vi ricordate cos'è stata durante la guerra dei sei giorni e siamo arrivati alla riconoscimento quasi ufficiale comunque al ricevimento del suo capo
Dell'olio il compagno Yasser Arafat
Questa politica che si è manifestata va al momento dell'Achille Lauro a Sigonella fino alle recenti vicende diplomatiche
E io credo che noi non vogliamo ero essere considerate mosche cocchiere se diciamo che abbiamo cominciato anche qualche anno prima
E se ci facciamo notare che anche oggi più che una scritta sui muri conta il peso del nostro ragionamento del nostro voto la nostra
Cautela ma nello stesso tempo nella nostra permette
Oggi c'è un problema che si pone perché qualcuno pochi hanno creduto di potere semplificare che
Quello della appartenenza all'Alleanza atlantica
è un problema essenziale nella difesa di zone di autonomia nella difesa dell'indipendenza e direi persino dell'onore nazionale ebbene anche un problema che deve essere esaminato concretamente perché già si pone e già si è affrontato
Secondo le situazioni secondo i Paesi in un modo vari noi abbiamo avuto un referendum in Spagna
Se noi non consideravamo da approvare con un sì ma un referendum non dimentichiamolo nel quale sono comprese un le clausole che noi vorremmo e che noi vogliamo che non dimentichi il governo spagnolo
E vorremmo che suggerisce o qualche cosa anche ad altri governi al governo italiano
Noi abbiamo la Grecia che ha una posizione particolare abbiamo la Norvegia che ha dichiarato il suo rifiuto ad a vere sulle sue terre delle armi atomiche
Ecco quindi che oggi il problema si pone in un modo nuovo quello di come ci si sta di come si opera di come si pesa tenendo conto anche di queste forze e tenendo conto del problema
Che qui è stato posto dell'Europa come un insieme
Di un'Europa che non muore rompere l'alleanza ma non la trasforma in soggezione
E la presenza così numerosa di movimenti di compagni
I compagni socialisti di ogni parte d'Europa il saluto del presidente l'emblema
Ci dicono che l'Europa come tale vuole farsi sentire e non essere soltanto un pezzo di un'alleanza militare
Di fronte agli Stati Uniti si sono i no ripetuti di Reagan
Ma noi dobbiamo pure ricordare se è vero come ha detto il compagno nata che qui Reagan non amici abbiamo da chiederci ma negli Stati Uniti Reagan ha soltanto degli amici
No io credo di no e quando ho ricordato il vuoto della Camera dei rappresentanti l'ho ricordato come un momento che può esprimere il pensiero di una nazione attraverso le contraddizioni forse gli arretramenti
Attraverso il peso grossolano di una presidenza ma che può farsi sentire anche comune mento per cui
Considerato come interesse generale il problema della pace e della indipendenza nell'America centrale
Saluto di qui i compagni sandinisti che si sono battuti e che si battono
Perché le loro armi
Faranno parla pace
Sparano per l'indipendenza non certo
Credo che sarebbe persino ridicolo accettarlo come argomento per minacciare i grandi Stati Uniti che oltretutto sono anche così lontani da Managua
Noi ricordiamo
Le contraddizioni ricordiamo non dimentichiamo le aggressioni a Grenada ci sono stati dei morti le minacce a Cuba hanno pesato e nel Mediterraneo ancora marcare i colleghi della stampa
Per tredici morti i libici non c'è stato neanche un metro alloggio perché i morti
Rilevando Aldo incolore divertito
Da quello che voi della lite voi potete anche dimenticare
Noi non vogliamo dimenticare il fatto che non approviamo questa o quell'azione politica
Di Gheddafi non ci fa certamente confondere un'azione politica non ci fa confondere nemmeno la condanna di certe solidarietà con l'intervento armato
Con quello che dobbiamo chiamare
Un massacro
Ecco allora quali sono i problemi che hanno agitato il nostro partito ecco i problemi del movimento della pace chiedevano animarci e farci guardare più in là il dibattito nel partito è stato largo sincero democratico
E stato qualche aspetto anche tumultuoso è stato per qualche aspetto anche fatto di reciproche incomprensioni e qualche volta disse per ismi o di passioni che hanno confuso il problemi della ragione con quelli del scontro noi però dobbiamo dire che questo dibattito è stato in generale
Alimentato dalla volontà di risolvere problemi che nessuno nega o propone con animo diverso anche se le proposte che emergevano non coincidevano
La queste preoccupazioni che vanno nello stesso senso devono trovare il modo di esprimersi in un modo qui per cui tutto il partito
Prima ancora o dopo aver detto tutto insieme quello che deve dire operi e certi di fare in modo che altre forze con Luís lo considerino un'avanguardia
Dall'altra parte ben diverso è il contrasto nel pentapartito
No non si tratta di discussione sugli emendamenti e diverso alla politica e quando poi si trovano d'accordo dopo avere verificato non l'accordo ma dove il contrasto ecco che allora noi possiamo parlare con tutto il rispetto per i nostri invitati di un compromesso che sa anche di pateracchio
Per questo io credo che in questi giorni vedendo la diversità del nostro partito che non ci allontana dal resto del azione ma ce ne fa anima e avanguardia
In questi giorni noi abbiamo avuto gli occhi di tutto il Paese l'attenzione degli uomini politici della stampa aperti a guardare con interesse al nostro congresso
Non si può rispondere soltanto con lo schieramento con le formule con l'esclusione
Aprioristica
Bisogna discutere e questo è il centro della proposta del governo il programma sulle cose eliche bisogna misurarsi
è lì che ci misureremo eliche condurremo e vinceremo insieme con gli altri la nostra battaglia
Cari compagni allora noi non possiamo accontentarsi va al di là del congresso soltanto delle parole dei leader ci vuole il partito intero nella propaganda per l'allarme per il comprendere ci vuole la presenza di massa anche nelle varie e persino nelle non condivise formulazioni e forme di lotta dobbiamo operare nel Parlamento e sul governo
Ecco quello che noi dobbiamo fare mi permetterete di chiudere ricordando che in questa città di Firenze al teatro della Pergola
Si indicò il compagno tagliati che cosa doveva essere il partito nuovo un partito che parte dall'analisi della situazione reale
Che ricerca tutte le alleanze possibili e che vuole il concreto operare
Il concreto operare guardiamo al presente poco realismo queste le analisi e lavoriamo il possibile ville
Non vuole
Dire perdere nulla del possibile
Il possibile non è cedimento il possibile concretezza
Di un'azione che ha superato mille difficoltà che con realismo ci permetterà di andare avanti di superarle e di ottenere vittorie
Compagni la seduta riprende alle ore sedici
I primi iscritti a parlare sono già commosso Riccardi Modena
Daniela romani di Tivoli Colajanni Napoleone di Torino la delegazione del Piemonte si riunisce in questa sala alle quindici e quindici
La seduta è chiusa
Il professor Cesare Mirabelli vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura ha inviato un messaggio di buon lavoro
Il sindaco di Macerata dottor Carlo Cingolani ha inviato un augurio di buon lavoro vi ringraziamo calorosamente
I veterani
E il partito
Presenti al congresso
Hanno sottoscritto quarantacinque quote sociali della cooperativa soci dell'unità vi ringraziamo
Con grande calore
Nel congresso sono già state sottoscritte oltre mille quote sociali per un totale di undici milioni duecento mila lire
Negli appositi stand si possono sottoscrivere le quote di adesione alla cooperativa soci dell'unità tutti i compagni sono invitati a farlo con generosità
Riprendiamo ora il dibattito dando la parola per il primo intervento di questa seduta
Al compagno Giacomo speaker delegato di Modena è segretario generale della Confesercenti
Le tesi la relazione al congresso del compagno nata hanno sottolineato con forza un dato economico generale che era andato affievolendosi in questi ultimi anni
Il dato cioè della programmazione la sua assenza è l'esigenza oggi di riprendere una battaglia politica e culturale
Per vincere lo slogan più un mercato meno Stato
Ciò è tanto più urgente per tutto il mondo della piccola e media impresa
Che vede scaricare su di sé le contraddizioni dello sviluppo della crisi di cui parlava il compagno nata quando indicava il triplice effetto negativo della ristrutturazione industriale
Per certi aspetti ristrutturazione all'innovazione è più difficile e complessa per la piccola impresa di qualunque tipo essa sia in quanto se non vi è un ambiente esterno che le fornisca le conoscenze
Essa non è in grado di svilupparsi di rinnovarsi di misurarsi con il mercato come si dice se in Emilia in Toscana
Se come si è detto il caso Prato ciò avviene per questo motivo perché la piccola impresa regge perché c'è un ambiente un humus intorno che la fa sviluppare e Sensi ancora insistono ampiamente sulle alleanze sociali oggi che sono naturalmente in termini nuovi rispetto al mille novecentoventisei del congresso di Lione o della dichiarazione programmatica del mille novecentocinquantasei
D'altronde i risultati elettorali ultimi evidenziano il problema delle alleanze sociali e politiche come il nucleo centrale della nostra proposta di alternativa e più in generale sulla capacità del nostro partito
Di avere rapporti positivi non solo con i ceti medi tradizionali
Ma anche con tutto quello di nuovo che viene avanti nel mondo del lavoro autonomo
Tema centrale in questo della alleanze che spesso è stato esaminato anche all'interno nostro con superficialità quando anche con fastidio
Il problema principe quello delle alleanze dunque perché in questi ultimi cinque anni non è ozioso ripeterlo trasformazioni inimmaginabili hanno scosso il cambiato la produzione ma particolarmente immutato tutto il mondo del così detto terziario
La distribuzione commerciale l'artigianato i servizi più svariati sono stati investiti da queste trasformazioni tecnologiche che ormai riguardano tutti i settori della nostra economia
Come si è risposto a questi mutamenti qual è stata la linea che il nostro partito concretamente apposto agli imprenditori
Questo mi pare l'interrogativo a cui necessità a dare una risposta puntuale non ideologica
Perché da come saremo capaci di guidare questi processi dipende lo sviluppo economico del Paese nel suo complesso dalla disoccupazione di massa ai problemi del Mezzogiorno
La centralità dell'impresa dei suoi problemi e soprattutto le sue prospettive non è uno slogan ma è oggettivamente un esigenza d'un mondo in trasformazione
Con il quale ci si misura solo se l'innovazione e la ricerca la professionalità vincono
Sono temi a cui il partito non deve guardare solo con i convegni con quello come quello molto importante certamente di Bologna o diffidenze sul turismo ma deve fare i conti ogni giorno
Infatti l'innovazione ha un valore decisivo non solo nei processi produttivi ma anche nei prodotti e nei servizi offerti al consumatore
Al processo produttivo va quindi aggiunta una cosa sempre maggiore di servizi di consulenza interno esterno all'azienda
Senza dei quali il rischio di insuccesso il veramente alto ecco perché nelle fabbriche negli uffici della produzione nelle piccole e medie imprese sono cambiate tantissime figure professionali
Allora è evidente che l'innovazione non è solo l'introduzione di nuove tecnologie ma è un rimescolamento complessivo e generale del modo di produrre di distribuire prodotti non sono più possibili risposte e quindi alleanze come ha fatto la Democrazia Cristiana in questi decenni fondate sull'assistenzialismo il clientelismo il protezionismo l'evasione fiscale
La legge Visentin il suo iter è stata la cartina di tornasole dei guasti prodotti in tutti questi anni da un sistema che ha fondato un suo consenso su molti ceti sociali con protezioni corporative
Invece che con una politica complessiva di sviluppo duttile elastica che si adegua e mutamenti economici alle concorrenze più sfrenate di altri Paesi in diversi settori
Mi rimanda mi domando come rispondere a questi e a tanti altri esempi di concorrenza sfrenata
Per esempio l'ingresso dei giapponesi nella produzione di strumenti musicali nella produzione di Hi Fai nella produzione di porcellana hanno messo in crisi intere aree economiche del nostro Paese
Appunto come rispondere a questi atti anti altri esempi di concorrenza sfrenata
Cui il protezionismo o invece con uno sforzo comune Pubblico e privato di innovazione
Si ripropone in termini nuovi diversi dal passato se il nostro partito è capace di proporre soluzioni adeguate a questi processi di trasformazione se concretamente siamo in grado di saper coniugare un minimo di programmazione di Fulvia e sempre più bisogno e il mercato cioè se vogliamo essere protagonisti di quello che avviene oggi non solo in Italia ma in tutta l'Europa occidentale
Questo mi pare non riguarda solo il nostro partito ma le organizzazioni professionali anche il sindacato come ci ha ricordato ieri il compagno Pizzinato
Riguarda gli enti locali insomma riguarda se una cultura adeguata ai problemi che abbiamo di fronte si è creata nella sinistra la conoscenza della realtà è certamente uno dei principi classici del marxismo
Ed occorre conoscere davvero una società complessa ed articolata come quella in cui viviamo e le nostre risposte non possono solo attardarsi solo diciamo problemi biologici
Ma oggi cosa proponiamo presente a quell'indistinto ma talmente complesso che è il mondo del terziario che produce già oggi la metà del prodotto interno lordo e che occupa il cinquanta oltre il cinquanta per cento dei lavoratori dipendenti
Che tipo di capitalismo e la piccola e media impresa artigianale commerciale turistica di servizio
Allora il problema principale
Credo sia quello di consolidare certamente le alleanze tradizionali estenderle alle centinaia di nuove professioni autonome che sono venuti avanti
Ma estenderne consolidarne nella realtà odierna indicando proposte autonome del partito che possono essere anche in contraddizione con alcune di queste categorie
Comma ma con un respiro politico adeguato che indichi il futura questi ceti vi è molta inquietudine malumore tra questi ceti poiché sostanzialmente sono venuti al pettine alcuni Lodi che ripeto la politica democristiana aggrovigliato in questi anni basti pensare a quelli del fisco alle pensioni di cui parliamo da oltre dieci anni e ancora per i lavoratori autonomi non siamo niente alla sanità
All'epoca non è per i negozi dopo la sentenza di ieri della corte costituzionale
Si tratta mi pare di sciogliere questi nodi senza farsi colpo come Zahri per responsabilità non certamente i nostri e indicare i noi prospettive di certezza per lo sviluppo
In sintesi i temi della piccola e media impresa debbono essere considerati temi di politica economica generale e non relegati ai margini del dibattito e poi delle scelte
E possibile per il secondo paese turistico mondiale come il nostro
Non avere una politica economica per lo sviluppo vera di questo settore una politica pubblica ad ogni livello di investimenti che poi si ricollega mi pare alla qualità della vita di ognuno di noi
Su questi temi il ruolo delle associazioni democratiche per lo meno della Confesercenti
è nelle tesi sottolineato mi pare troppo positivamente nel senso che in un mondo così variegato e per certi aspetti lontano dalla nostra cultura tradizionale necessita un lo sforzo più grande dei comunisti ed è inderogabile una crescita qualitativa Pericu queste organizzazioni divengano davvero soggetti politici autonomi
In grado di rappresentare questi ceti oggettivamente dunque offrono mia pluralismo professionalità per essere presenti sul mercato solo per questo
Sono i cardini su cui lavorare in queste associazioni perché si pongono di fronte ai temi della crisi non con chiusure settoriali o corporative ma con scelte che possano contribuire al risanamento del Paese
Io credo che la conclusione dei lavori del nostro congresso può essere davvero il segno di un mutamento di un salto di qualità nelle proposte del lavoratori e nel lavoro
Verso settori decisivi della società i quali sono interessati disponibili come sottolineava nell'Inter nella relazione il compagno nata ad un'alleanza per il lavoro e lo sviluppo del quadro di rinnovate relazioni industriali e di un effettivo governo democratico dell'economia
Ringraziamo il compagno speaker che ci ha consentito cinque minuti in più dei nostri lavori
La parola adesso alla compagna Daniela romani delegata di Tivoli si prepara il compagno Napoleone Colajanni
Compagni
Condivido la valutazione contenuta nel rapporto del segretario generale
Relativamente allo svolgimento di questa campagna congressuale
L'esperienza ricca che ci sta alle spalle
E che qui a Firenze ci apprestiamo a concludere rappresenta per la passione che ha caratterizzato il dibattito politico
Per l'ampiezza del confronto soprattutto per la limpidezza in cui esso è stato vissuto certamente non un fatto nuovo per il partito
Ma sicuramente un grande passo in avanti nel metodo di discussione come nel merito dei contenuti
Non si può negare che questa campagna congressuale per la sua impostazione attesi sia stata anche molto faticose
L'esercizio della democrazia non si è esaurito nelle Assisi congressuali al momento del voto
Ma è vissuto concretamente già da prima
Nelle innumerevoli iniziative pre congressuali delle sezioni con assemblee seminari
A volte anche letture collettive delle tesi stesse per mettere in condizione il maggior numero possibile di compagni di sapere perché cosa poi nei congressi si sarebbe votato
E cioè scegliere nel merito della linea evitando fraintendimenti o possibili equivoci
Una grande prova dunque
E di fronte agli inevitabili puntuali peraltro logici tentativi di distorcere o deformare le posizioni espresse nelle tesi stesse da parte dei mezzi di comunicazione
è stato giusto rispondere con quell'enorme sforzo soggettivo e quotidiano che gli anelli intermedi i quadri del partito hanno saputo con intelligenza sensibilità apertura profondere
Non guardiani delle tesi quindi ma parte attiva e attenta le espressioni sia delle diverse e vive sensibilità presenti in questo partito sia le opinioni differenziate sia al consenso vasto che si andava costruendo
C'è da dire comunque e credo che questa sia la sede giusta che questo sforzo giusto nostro
Deve rimanere e diventare sempre di più sforzo collettivo per tutti ad ogni livello anzi con maggiore peso in rapporto proporzionale al peso degli incarichi di partito che ognuno di noi ha ricevuto in questa organizzazione
Esplicazione piena e reale della democrazia fatica Ascierto
Ma compiuta convinti di poter camminare sicuri su questa strada con grande passione e con rinnovato busto per la politica spesso proprio in occasione di questa campagna ritrovato
Firenze come sintesi nuova che raccorda la discussione e questo sentimento questa voglia profonda di ricerca e di definizione unitaria della vigna è una risposta importante ed attese
Già in rapporto a questo congresso il dibattito e sono sicura gli atti che seguiranno si muovono in questa direzione
Oggi stiamo realizzando passi in avanti molto importante sulla strada della ridefinizione
I giudizi sulla nostra storia e sul suo intreccio profondo con la storia della democrazia italiana che tanto Dinoi porta il segno oggi sono in equivoci
Le tappe fondamentali di ioni l'ottavo congresso le ricordava nata ma anche questa compagna una tappa
Le intuizioni e le concrete scelte politiche che questo partito ha avuto ed ha fatto sotto la direzione e sotto la guida del compagno Enrico Berlinguer oggi assurgono a sistematiche impostazione la questione all'ordine del giorno e ruolo nostro e più complessivamente della sinistra in Italia in Europa Perulli mancia della controffensiva contro l'ondata conservatrice
Il PC non oggi fa la scelta europea non oggi parla del ruolo nuovo dei partiti dei movimenti del sindacato e di un rapporto nuovo tra di loro
Ma in questo congresso l'individuazione così puntuale e precisa del sistema di interdipendenze di interconnessioni
Di una sfida e quindi di un futuro comune che travalica i confini nazionali ed in particolare caratterizza questa parte del mondo l'Europa appunto è netta e chiara
C'è qui io credo lo sviluppo ad un punto alto di livello adeguato alle profonde novità in atto che arricchisce di molto l'elaborazione originali togliattiana della via italiana al socialismo
Oggi qui e ora con questi orizzonti e con i grandi compiti che ci derivano da questa consapevolezza e dall'urgenza di dare risposte al Paese dobbiamo misurare le nostre capacità
Le tesi il rapporto il dibattito hanno già ampiamente sottolineato l'esigenza di leggere di capire di intervenire con grande capacità progettuale
All'interno dei processi di trasformazione candidandosi a pieno titolo al Governo di essi e del Paese
Molte sono le difficoltà su questo di terremo prima di tutto l'unità a sinistra ma anche del nostro modo di essere come partito come Conte intelligenza collettiva che deve pensare e che deve operare
Inutile nascondersi e certo non sfuggiamo a questo nodo anzi lo esaltiamo e lo poniamo al centro come leva che la nostra epoca è caratterizzata da una grande complessità sociale
Fortemente segnata da vecchie e da nuove contraddizioni da quella che è stata definita una nuova rivoluzione
Di fronte a tale complessità e ricchezza spesso la politica nella sua moltiplicità di espressioni rischia di essere per la gente
Ho una complicazione continuata od una rincorsa dei continui e spesso sofisticati cambiamenti in atto
Non credo all'ipotesi del Censis di un campo della politica che si vada restringendo
Fino alla ricerca di quella che viene definita auto consistenza e addirittura ad un suo progressivo distacco dallo Stato e da meccanismi del governo mi sembra che la realtà si muove in senso opposto
Sono convinta contrario ma soprattutto è contrario ma soprattutto sono convinta che mai come ora occorre allargare gli orizzonti e confini
Credo comunque che l'urgenza di rinnovamento e di allargamento dei confini della politica debba essere concretamente perseguita in un'opera costante e continua di rinnovamento di tutti i partiti compreso il nostro ma non da oggi diciamocelo
Dobbiamo dire che questo congresso si muove da concretezza politica questa nostra impostazione
Ma concretezza vera si realizza e si esprime solo ad una condizione
L'unità sostanziale di tutto il partito nelle analisi e nelle iniziative politiche e di massa organizzando le forze nuove interessate al cambiamento tanto numerose nel nostro Paese
Assieme alle forze di quella classe operaia che non è affatto sparita come ricordava nata e che oggi sempre di più
Deve sapersi coniugare alle forze della cultura dell'intellettualità alle nuove figure sociali frutto delle profonde trasformazioni in atto
Partito notata erto rifuggendo agli ideologismi che sono inevitabilmente totalizzanti battendo le chiusure settarie e gli arroccamenti
Ma ciò
Di cui io credo non abbiamo certamente bisogno è una sorta di partito contenitore
Questa impostazione che apparentemente può sembrare più moderna più rispondente alla cosiddetta segmentazione della società sicuramente più suggestiva non è meno realmente avanzata ne ha aperta
E invece ha un'impostazione priva di rispetto per i ruoli altro prima di tutto di quelli dei movimenti autonomi che tali devono restare e anzi crescere sempre di più
Sugli innumerevoli terreni in cui si esprimono le esigenze e le sensibilità umani impossibili da ricondurre ad una organicità di partito
Di movimenti autonomi ha bisogno la democrazia il Paese
Mi rendo conto che la complessità sociale e politica può suggerire al perseguimento di questa strada come la via più semplice ma tale complessità proprio perché complessa ha bisogno di tutti i soggetti di tutte le forze disponibili a scendere in campo
C'è bisogno oggi sempre di più di tutte le autonomie tra le quali l'autonomia dei partiti del nostro partito
Abbiamo bisogno oggi che il nostro partito diventi di più un partito sintesi questo il nodo vero
Nancy segui menti destinati a fallire dei movimenti neon logora omologazioni socialdemocratiche i movimenti e gli altri partiti esistono già d'Italia ha bisogno dei comunisti
Questa non è una formulazione di principio
è il primo è in primo luogo una sfida a noi stessi
Il Congresso apposte sta ponendo le basi affinché questa condizione si realizzi pienamente il respiro è alto le analisi puntuali il Progetto e robusto
Da lunedì ci attende il compito dell'attuazione unitaria di questo grande lavoro collettivo
Questa esigenza che del paese e quindi dei comunisti è l'unica alternativa reale
A quelle risposte che intendono proporre la semplificazione di quello che è stato definito il cesarismo di contro alla complessità sociale alle difficoltà non si risponde con i semplici ismi questo non è il governo ma illusione di governo dei processi ne possiamo consentire che la complessità che genera sfiducia tra la gente
Che indica la via facile dell'arrangiarsi di fronte all'incertezza dei referenti
Costituisca la linfa che nobilita e dà dignità
A quelle campagne contro i partiti che finiscono poi per generalizzarli anche su altri terreni come ad esempio la questione morale su quei compagni io credo che non si possa e non si debba minimamente abbassare la guardia
Un partito sintesi organizzato e di massa non è la via più facile sono convinta ma è quella giusta tutto il resto la nostra organizzazione dipende da show
è giusto porsi il problema di come rispondere alle specificità
Dall'organizzazione del partito dei medici entri che sono la parte più consistente del tessuto urbano del nostro Paese
E che è una è un grande problema nazionale perché proprio in queste realtà le trasformazioni sono più consistenti
All'istituzione di forme nuove di consultazione ma compagni definendone bene gli ambiti del che può essere un'arma a doppio taglio alle riunioni periodiche dei segretari di sezione
E di federazione
Giusto snellire
Garantendo però c'è il tetto al certezza di direzione
Occorre andare avanti su questa strada con coraggio e senza schematismi
Competenze qualificazioni attaccamento al partito
Concretezza e di legalità ha ragione nata questa non è solo un'esigenza politica
Questa è la condizione perché noi uomini e donne comunisti
Sì viva appieno questo io intendo per gratificazione la grande esperienza umana e politica che ci deriva dall'appartenere ad un partito reale soggetto di cambiamento ma che mezzo nella lotta e nella battaglia per
La parola al compagno Napoleone Colajanni delegato di Torino
Seguirà Michele Ventura
Io credo compagne e compagni
Che è nata abbia fatto con forza la sensazione dell'importanza del nostro congresso dalla posta in gioco per il Paese per il movimento operaio per il partito
Mi convince anche la nettezza con cui il segretario del partito
Ha fatto riferimento alla necessità di novità
Nella elaborazione dalla nostra linea
Novità che si attendono quanti sentono l'attrazione della nostra tradizione della nostra forza
E contemporaneamente continuano ad interrogarsi sul nostro conto
Per lungo tempo ci siamo mossi con un obiettivo che Togliatti enuncia con chiarezza
Far contare le classi lavoratrici nella direzione dallo Stato
Per questo abbiamo lavorato con successo
Ma trentacinque anni sono passati dal discorso su Giolitti
E la condizione di oggi ci impongono un obiettivo diverso
Le classi lavoratrici per effetto di una evoluzione sociale di cui anche noi siamo stati fattore determinante hanno cambiato è profondamente la loro natura
Per potere far riprendere al Paese nel suo cammino occorre operare cambiamenti profondi e per questo occorre governare non solo contare nella direzione dallo Stato
Occorre un governo che cambi le cose
E per questo occorre certamente sapere cosa come e con chi cambiare
Non è vero che esista un far politica che possa prescindere dalla necessità di operare a queste scelte
Solo per le forze che si muovono all'interno della situazione così come
E possibile fare politica senza scelte mi pare che la politica tra virgolette che si fa all'interno del pentapartito messi alla prova più evidente e per noi questo non è possibile
Per un governo dal cambiamento c'è certo un limite oggettivo
Oggi per questo governo non esiste né una potenziale maggioranza nei numeri nemmeno sulla carta e non esiste nemmeno un sistema di rapporti politici tener dalla per radici nato l'obiettivo
Io
Sono convinto che da questa situazione non si può uscire adoperando una formula invece di un altro
Né mi pare credibile che nel medio periodo formule come il governo di programma possono avere effetti pratici e che ci sia una prospettiva abbastanza vicina per andare al governo
E non riesco a vedere l'utilità politica di avanzare una proposta di cui si sospetta in partenza la scarsa praticabilità
Ma questo non significa rifugiarsi in un'opposizione che rifiuti di assumere certe responsabilità
La sola via percorribile oggi per costruire nei fatti una nuova maggioranza di governo
Mi pare è quella di un'opposizione
Che mentre deve essere pronta a cogliere ogni elemento positivo nell'attività del governo come già facciamo
Sia saldamente ancorata ad una indicazione strategica generale nonché ad un programma concreto che tenga conto dei limiti della situazione se ne faccia carico
Così e con il contributo concreto dell'iniziativa della notte e possibile aggregare forze interessate al cambiamento
Anche se collocate diversamente rispetto al governo attuale
Ora
Mentre mi paiono chiari alla nostra posizione alla nostra proposta in relazione alla collocazione internazionale del nostro partito del nostro Paese
Mi sembrano assai meno elaborate le proposte in relazione alle istituzioni e dall'economia
Dobbiamo affrontare i difficili problemi della definizione di una programmazione compatibile con il mercato perché con il liberismo non si esce dalla crisi annata l'ho dimostrato con chiarezza
Mentre ha fatto fallimento
La concezione amministrativa della pianificazione
Dobbiamo vedere come si conciliano democrazia ed efficienza né alla riforma delle istituzioni e tutto ciò cercando di evitare errori commessi nel passato
Senza espedienti ideologizzate anti come la programmazione dalla domanda o l'illusione che la partecipazione assembleare sia una soluzione per la gestione dello Stato
è importante definire il programma ancora più chiaramente di quanto abbiamo fatto
Perché a questo è collegato un problema politico che a me pare assai rilevante
Il governo del cambiamento non può essere il governo del tutto e subito
Il Paese non può cambiare ricordo
Occorre un'azione protratta nel tempo durante la quale costruire i nuovi canali istituzionale fare i conti con la congiuntura con i condizionamenti irreale
Fare i sacrifici necessari prima che le riforme possano dare risultati
Occorre sapere che nelle concrete condizioni dell'Occidente capitalistico e possibile realizzare il cambiamento soltanto attraverso graduali riforme
Questo discende in modo fare realmente stringente dalla nostra scelta per la democrazia parlamentare che definitiva
E questo significa che il cambiamento può andare avanti solo coinvolgendo in qualche modo forse diverse
Non c'è altra dia si può sempre perciò respingere questa valutazione
Ma in questo modo si affermò una linea di danza
Linea che pure ha una sua coerenza la linea di un progresso affidato alla contestazione del sistema da parte di un'opposizione permanente e può certo affrontare problemi e migliorare le condizioni della classi lavoratrici
Ma che rimarrebbe pur sempre all'interno del sistema
E oltretutto una tale linea rischierebbe di essere foriera di distacco dalle stesse classi lavoratrici non essendo all'altezza delle esigenze poste dalla situazione del Paese
Quanto alla strategia generale penso che dovremmo dare esplicitamente l'indicazione che lavoriamo per l'unità delle sinistre è per un governo del sinistre credo perciò che certe formulazioni almeno questa è la mia opinione debbano essere ripetute
E mi chiedo anche se la stessa formulazione dell'alternativa democratica sia sufficientemente rigorosa e se non valga la pena di rimeditare anche su queste
Evidente che quello che si intende per sinistra si potrà definire attraverso il confronto sui contenuti
Ma sono convinto che alla indicazione governo delle sinistre debba essere esplicita questa non è una scelta pregiudiziale di schieramento
è la conseguenza della constatazione che se volete e del senso comune che non tutte le forze politiche democratiche sono interessate nella stessa misura al cambiamento e che ci sono forze conservatrici che non per questo diventano automaticamente antidemocratiche
La prospettiva di un governo delle sinistre comporta certamente uno scontro politico di ampia portata
Ma vogliamo forse cambiare il Paese senza scontro
Gradualismo e riformismo significano realtà del cambiamento
Non sono BNP Faccini né indolori
E alla fin fine potrebbe anche risultare che il signor rifugiarsi all'opposizione potrebbe essere la cosa più comoda
Dire che essi mira ad un governo delle sinistre
Sarebbe però velleitario demagogico se non si facessero i conti con dei condizionamenti reale che pure sono molto forti
Un governo delle sinistre non può e se è una palingenesi che porterebbe alla spaccatura del Paese
Se volessi essere questo sarebbe spazzato via impietosamente magari da quelle stesse Gallo hanno eletto
Perché è un governo delle sinistre sia possibile mi pare necessario che si adempiano due condizione
La prima è una scelta esplicita ed una pratica coerente per la gradualità e le riforme per ribadire che non è che non c'è altra via e così Daria le necessarie garanzie la seconda e un rapporto positivo con la Democrazia Cristiana
Un rapporto con la democrazia cristiana non può essere un rapporto di governi
Perché un po'al governo avrebbe al suo interno troppe contraddizioni
Per portare avanti il cambiamento di cui c'è bisogno
Ma un rapporto con la DC un lavoro comune sulla democrazia su questioni come la politica estera del paese e indispensabile per mantenere il quadro democratico entro cui si realizza l'alternanza nel governo
Io credo che non dobbiamo affatto sottovalutare
Che oltre alle comprensibili resistenze dalle forze che si oppongono al cambiamento
Questa strategia incontra resistenze non indifferenti
Anche al nostro interno
Governare significa scegliere urtare interessi
Una strategia di governo anche quando è portata avanti dall'opposizione non può soddisfare tutte le domande tutte le richieste
Invece almeno a me sembra qualche volta il tentativo di mettere assieme tutti i motivi di opposizione ha permesso che fossimo identificati composizioni sostanzialmente corporative
Creando delle contraddizioni avvolto clamorose tra le nostre enunciazioni programmatiche la pratica politica
E c'è un'altra questione
Io sono convinto del fatto che al nostro interno ci siano anche delle resistenze politiche di carattere generale
Di tipo massimalisti quei ma anche movimentisti con che pur sono profondamente radicate nella storia del movimento operaio
Ma che oggi rappresentano un ostacolo maggiore per l'attuazione di una strategia credibile
Queste resistenze si manifestano in posizioni sostanzialmente settarie anche quando non rivestono le forme del settarismo tradizionale sono posizioni che portano qualche volta all'isolamento a sostituire all'iniziativa politica con la propaganda
E non solo non si oppongono al corporativismo ma lo coprono con una fraseologia di sinistra
Abbiamo combattuto abbastanza per dare coerenza alla nostra proposta politica e per superare queste resistenze
Io penso di no
E quindi darete due questioni fondamentali
Quella della proposta politica e quella della vita interna del partito si intreccino strettamente tra di loro
Penso che non abbiamo combattuto a sufficienza
Perché per la preoccupazione di divisioni interne abbiamo esitato ad affrontare certi nodi reali
E ricercato uno unità che qualche volta è risultata fittizia o realizzata soltanto attorno ad una formula sono anch'io convinto senza riserve
Del fatto che la ricerca dell'unità
Deve essere il carattere dominante della vita del partito
Ma se questa non deve essere una semplice espressione verbale si tratta di aver fiducia nella maturità del partito
E lavorare per con quest'aria uno unità attorno ai compiti che la realtà ci pone superando le resistenze che pure ci sono in una sintesi più elevata
Alla cui realizzazione partecipino tutti i militanti
E non soltanto il gruppo dirigente
Altrimenti avremmo debolezza nell'iniziativa politica
E ad essa farebbe da puntuale risvolto la gestione burocratica del partito il rischio che si corre e che la ricchezza e il contenuto innovatore della ricerca delle proposte vengano annullati nella realtà della pratica
Non possiamo affrontare i nodi che abbiamo al nostro interno senza un dibattito aperto senza un confronto schietto di idee chiamando le cose con il loro nome e per far questo non c'è bisogno di correnti
Un nuovo gruppo dirigente che pure è tempo che venga avanti non può essere all'altezza della situazione se non si misura esplicitamente con queste corsie
E un gruppo dirigente non può essere cristallizzato buono per tutte le politiche tutte le situazioni
Occorre che ci sia un rapporto continuo con gli organi eletti un uso continuo della capacità critica una possibilità di modificare decisioni prese di verificare la composizione dei gruppi dirigenti cambiando quando c'è da cambiare
E questo dipende dalla capacità di ognuno di noi di poter intervenire con la propria convinzione con il proprio impegno per questo è nata l'ho detto con forza
Abbiamo bisogno di continuare ad andare avanti nel rinnovamento dalla nostra vita interna
Non solo con nuove regole scritte
Ma anche superando concezioni che per ammiccante che siano nella nostra storia hanno fatto il loro tempo
Ed oggi sono causa di ritardo per il pieno dispiegarsi di tutta la capacità del partito per il pieno impegno di tutte le sue intelligenze
Bisogna superare
Una concezione dell'unità
Che può portare il senso di responsabilità oltre il limite in cui esso rischia di diventare autocensura
Quando ho sentito fare all'esaltazione dall'autocensura
Mi sono chiesto quale forza di attrazione Possamai esercitare quale ideale Possamai offrire alla gioventù d'oggi che assetata di libertà
Un partito che non combattesse a fondo il conformismo considerandolo pericolo esiziale per la propria identità
Sono convinto che per l'interesse del partito si o meglio che un compagno possa sbagliare nella libertà di pensiero e di parola purché sia pronto a correggersi servire convinto dagli argomenti
Non dall'autorità di chi
Io credo che questo congresso
E la discussione che l'ha preceduto con la ricchezza dei contributi anche in forme non rituale che all'acconto disegnato possa segnare una tappa importante di questo rinnovamento
Si tratta di un lavoro complesso e difficile e mette in gioco convinzioni antiche e sentimenti profondi dei militanti ma non possiamo fare a meno di affrontare alla realtà
La nostra storia che forse occorre far conoscere di più alla nuove generazioni ci ricorda come si debbano affrontare le crisi a sciogliere i nodi che i fatti inesorabilmente ci pongono nell'indimenticabile mille novecentocinquantasei a molti lo hanno ricordato
Sapemmo guardare all'avvenire e uscire in avanti da una crisi che aveva colpito profondamente tutto il movimento operaio internazionale
Oggi il mondo intero e con esso il nostro Paese e con esso il movimento operaio il nostro partito attraversano un periodo di intenso cambiamento
Come si uscirà da questa crisi non è scritto da nessuna parte
Dipende anche da noi
Dipende dalla nostra capacità di essere forza reale di cambiamento dalla nostra volontà di respingere ogni pigrizia intellettuale di saper comprendere fino in fondo quello che vogliamo essere è quello che è in noi stessi vogliamo cambiare solo così
Potremo dire di avere fatto tutto il nostro dovere verso i lavoratori verso il popolo italiano perso la causa della libertà del socialismo
Ha ora la parola il compagno Michele Ventura delegato di Firenze il vice sindaco della città
Compagne e compagni con la decisione di anticipare il congresso abbiamo sollecitato il partito ad una riflessione straordinaria
Analisi dei mutamenti intervenuti nella società e la elaborazione di una prospettiva politica credibile questo è apparso l'assillo fondamentale
Si è discusso molto del nostro isolamento e dei contraccolpi che abbiamo avuto nel tenere nell'estendere le alleanze sociali
Credo si debba guardare con equilibrio e senza forzature a questi dati
Non mi convince ad esempio l'evocazione della situazione francese
Porre la questione in questi termini non aiuta a capire la realtà
Di processi politici che hanno differenziato le due esperienze
Non possiamo accettare che venga quasi misconosciuta l'originalità di una elaborazione teorica che è passata attraverso una capacità straordinaria di lettura dei mutamenti strutturali e sopra strutturali della società
Attraverso un uso al tempo stesso libero e rigoroso dell'intera tradizione storica del movimento operaio
Questo ha consentito a noi di intendere e rappresentare ad un alto Cradle gli interessi nazionali e di non scadere mai nel nazionalismo
Per questo è necessario guardare alla nostra storia senza impacci
Mettere la nostra tradizione tra le cose che non devono più essere pronunciate non significa solo scadere nell'empirismo
Ma è qui vale anche a mantenerla intatta pure in ciò che in essa deve essere superato
Intatta a disposizione del dogmatismo e dell'estremismo
In particolare non possiamo dimenticare che in questi anni il prestigio internazionale del partito sia cresciuto con la deve con la direzione di Berlinguer
Credono ossia retorico affermare
Che l'Europa progressista ha parlato a se stesse al mondo combo rantola e con Enrico Berlinguer
Così si spiega in che senso oggi si possa rivendicare la piena appartenenza con le nostre peculiarità alla sinistra europea
Essendo del tutto chiaro che la nostra scelta europeista si propone come decisivo superamento dell'ideologia conservatrice
In quanto si basa su una concezione di un ruolo dell'Europa teso a favorire nuove relazioni internazionali tra Est e Ovest e tra Sud e Nord
Per essere all'altezza di questo compito l'Europa deve rinnovarsi al proprio interno secondo un avvio così una visione non mio pre dei propri interessi
E in effetti si fa sempre più evidente il pericolo costituito dal persistere e dall'aggravarsi del sottosviluppo sia interno che internazionale
I frutti avvelenati dello squilibrio ribellismo sociale diffusione della delinquenza organizzata terrorismo
Mostrano sempre più chiaramente il collegamento tra la difesa delle condizioni di vita i livelli alti dello sviluppo e la necessità di una nuova qualità estensiva dello sviluppo medesimo
Anche in questa prospettiva si ripropone l'attualità
Della parola d'ordine dell'austerità intesa non come compressione unilaterale di vita degli strati popolari
Ma come sviluppo e razionalizzazione della socialità e dei rapporti con l'ambiente su questi cardini deve affermarsi una nuova civiltà europea che è condizione della sua effettiva unità politica
Ad esempio è il mio P ER considerare come un'occasione per l'Europa un fatto come quello della caduta del prezzo del petrolio che ha destinato ad aggravare gli squilibri tra Paesi sviluppati e sottosviluppati
E aiuta a eludere il problema di un rinnovamento e modificazioni del nostro livello di sviluppo occorre peraltro occorre pensare come ha detto nata nella sua relazione ad una visione dei processi mondiali
La sola sottolineatura della civiltà occidentale non è sufficiente a una falsa modernità che non consente di vedere tutte le interrelazioni che esistono tra le varie aree rischia di rendere meno incisiva
La nostra azione per un nuovo rapporto tra nord e sud è in questo ambito che l'Europa può oggettivamente stimolare un concorso positivo delle grandi potenze
La stessa questione di un rapporto nuovo con le correnti democratiche progressiste degli Stati Uniti
Passa attraverso contenuti precisi e definiti saldando la necessità dello sviluppo con quella della pace
L'apprezzamento che abbiamo manifestato per le recenti iniziative internazionali
Dell'Unione Sovietica e non siamo stati soli sono la dimostrazione
Che il nostro partito deve mantenere la capacità di parlare di dialogare con tutti senza complessi apre e preoccupazioni perciò che è stato già detto la relazione di Natta ha tracciato il perimetro dell'edificio del partito che deve corrispondere alla nuova fase che sia aperta nel Paese
La costruzione dell'edificio no per la concreta fatta di cose concrete
In questo congresso stiamo definendo il progetto architettonico di queste di fiction
Per questo non mi convincono le critiche di chi ci rimprovera di non aver avanzato chiare opzioni programmatiche non può sfuggire a nessuno
Che le innovazioni di metodo e di elaborazione che stiamo realizzando con questo congresso sono di straordinaria importanza
La più precisa definizione dei contenuti per singoli settori è compito della conferenza per il programma oggi stiamo ragionando non solo per noi non sono noi dobbiamo cambiare
Vi sono questioni che riguardano tutte le forze di progresso del Paese il rinnovamento della sinistra coinvolge tutte le forze che si richiamano a questa tradizione ideale
Il presidente della Confindustria
Lucchini ha esaltato in questi giorni i risultati raggiunti dalle imprese
Vi è stata sicuramente una ripresa del meccanismo di accumulazione un processo di ammodernamento tecnologico si è affermato
In alcuni settori sia cresciuto il grado di competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali
Ma nello stesso tempo si è prodotto un processo di corporativi già azione
E di frantumazione nei rapporti sociali che costituisce uno dei maggiori freni per una politica di progresso
Il dinamismo politico e la direzione politica vitali processi risulta oggi fondamentale la spontaneità dei meccanismi non è di per sé più sufficiente Craxi al congresso della CGIL sia assunto degli impegni è auspicabile che lui stesso e il Partito Socialista Italiano sappiano mantenere compito nostro è quello di saper offrire una sponda unitaria erri unificante ciò mi sembra ancora valido in una società pure complessa come la nostra
Il lavoro il Mezzogiorno l'ambiente sono le priorità che abbiamo posto a base del nostro programma
In questo ambito il Mezzogiorno si presenta come la chiave di volta per un nuovo sviluppo
Ma occorre dissero con grande franchezza nella fase preparatoria di questo congresso
Del Mezzogiorno abbiamo parlato poco occorre recuperare il Mezzogiorno ha grande questione nazionale
Da questo dipenderà la possibilità di passare dal primo al secondo tempo dall'accumulazione alla redistribuzione della ricchezza per un nuovo sviluppo produttivo e sociale
La stessa questione morale trova qui uno dei suoi snodi decisivi
In questo ambito il profitto non può essere l'unico misuratore dell'efficienza
Ma anche l'efficienza non può essere un fine in sé al centro dobbiamo porre la soddisfazione dei bisogni e lo sviluppo in relazione a questo
Dell'essere sociale degli uomini
Le nuove tecnologie da sole possono accrescere le distorsioni efficienti Istica e l'illusione di un recupero di autonomia
Non è solo l'esigenza del lavoro per la sussistenza sono anche le condizioni più generali di vita degli uomini in realtà i processi vanno nel senso di una più elevata integrazione sociale
Certo solo come esempio basta riflettere sull'importanza crescente che avranno nella produzione della conoscenza le banche dati
Si tratta di sapere quanto di questa socializzazione avrà per la generalità degli uomini forma attiva o passiva di diffusione o di concentrazione del potere
I temi della qualità e dei fini sociali del lavoro acquistano rilievo centrale nella sensibilità delle nuove generazioni e nel movimento delle donne
In una fase come l'attuale di elevato sviluppo della ricchezza e della ricco e della cultura di massa
Da ciò deriva che l'uguaglianza per la libertà non rappresenta più un obiettivo sufficiente all'interdipendenza sempre più stretta dell'azione e delle condizioni di vita degli individui uguaglianza per la libertà dunque ma anche libertà per una nuova qualità della vita sociale
Una libertà di cui devono essere protagonisti non solo gli individui
Ma anche le istituzioni democratiche le forze della cooperazione dell'associazionismo e dal volontariato
Che devono intervenire sul mercato e nel mercato per promuovere un riequilibrio sistematico la produzione di beni e produzione di servizi e di condizioni sociali Done ad una funzione più razionale dei beni
Tali esigenze comportano una riflessione attenta sulla democrazia sostanziale
Una visione alta della democrazia riguardo a ciò che e non è effettivamente democratico occorre mantenere aperto un dibattito con la società con le varie molteplici forme in cui essa è costituita e nello stesso tempo rendere più stringente il confronto politico a sinistra in primo luogo con il Partito Socialista
Per avanzare per affermare nel Paese l'alternativa democratica offrendo un terreno positivo l'incontro
Anche a quelle forze cattoliche che non si riconoscono nella staticità degli attuali rapporti politici e sociali non sono estranei a questa dimensione di movimento gli enti locali
In beni ha detto molto bene in rapporto alla complessità del governo di una città la ridefinizione dei metodi e dell'azione di governo è per noi oggi un nodo non rinviabile
Nelle elezioni amministrative abbiamo subito un colpo severo
Ma vorrei ricordare a tutti noi che il Partito comunista continua ad essere il primo partito in grandi città da Bologna a Firenze a Napoli a Genova Torino a Venezia e a Milano
Si è scelta la via del pentapartito non solo per il rotolamento delle giunte democratiche di sinistra che sicuramente vi è stato ma sulla base di un disegno politico e di una scelta centralistica
Molte amministrazioni di pentapartito mostrano già notevoli difficoltà
Una ripresa di rapporti positivi con il Partito socialista e con le altre forze di progresso potrebbe consentire di dare a queste città programmi a governi adeguati e di fornire a dimostrazione concreta di una positiva evoluzione dei rapporti politici a sinistra
A Firenze nella maggioranza che si è costituita il clima politico è buono siamo impegnati nella definizione di un nuovo modo di essere
Del Pubblico nelle sue relazioni con l'iniziativa del PRA privati un concorso che può nell'ambito di una cornice generale
E di una difesa degli interessi di tutti i cittadini risolvere questioni annose di questa città e del suo territorio la Giunta di Firenze ha nel programma la sua motivazione essenziale
Le sue fortune sono affidate all'effettiva capacità di realizzazione di governo ciò comporta un impegno ed una responsabilità che deve essere avvertita da tutti nello stesso modo questo vale per gli amministratori e per il partito pur nell'ambito delle rispettive autonomie
Compagne e compagni con questo congresso abbiamo compiuto un passo innanzi il partito esce da questa prova sicuramente più attrezzato per dare continuità a un libero e democratico dibattito interno le sedi del dibattito culturale e politico devono essere distinte ma non separate questo è uno dei nodi del nostro pluralismo che è più urgente sciogliere
Dobbiamo saperci avvalere delle competenze ma questo comporta anche mantenere la consapevolezza della non neutralità dei competenti dobbiamo avere gli strumenti per misurare le competenze
E cioè una coscienza più complessiva
Che le competenze esprimono ed ha ragione Natta nelle nostre file va salvaguardato fra tutti quel legame di solidarietà che non è un bene solo per noi ma per il Paese intero
Come i compagni hanno notato abbiamo introdotto un'innovazione a metà del Congresso il presidente è stato dotato di una campanella la campanella squilla leggermente
Un minuto prima della scadenza del tempo squilla un po'più vigorosamente quando il compagno deve smettere il suo discorso
Ha ora la parola il compagno Roberto Iezzi delegato di Udine seguirà la compagna Lalla Trupia
Il tentativo
Che viene operato in alcuni commenti al nostro congresso
Vi dipinge io ci con una forza in ritardo
Non al passo con i tempi
Delle trasformazioni si rivela maldestro e in una certa misura provinciale
E vero credo che questo vada riconosciuto che ci sono aspetti di nuovo dinamismo nella società italiana
Ne sono testimonianza una certa vivacità imprenditoriale almeno in alcuni settori
E una certa effervescenza finanziaria nelle tesi si sottolinea la contraddizione tra alcuni settori o aziende in rapido sviluppo
E l'arretratezza complessiva del sistema clamorosamente testimoniata dagli avvenimenti più recenti tuttavia credo si debba guardare dagli eccessivi schematismi
I fattori di arretratezza presenti nel nostro sistema
Condizionano anche i settori più moderni e avanzati
Noi non scopriamo certo oggi gli effetti sconvolgenti della rivoluzione tecnologica
Nei sottovalutiamo la portata dei processi di innovazione introdotti da alcune aziende italiane dalla FIAT alla Zanussi
Tuttavia i processi di innovazione non consistono soltanto nella introduzione di macchine automatiche
Ma anche di sistemi flessibili d'organizzazione di capacità tecniche e di conoscenze
Ed è qui che si verifica l'impatto con un sistema formativo arretrato ed approssimativo o con un insufficiente disponibilità di servizi per l'impresa
La stessa euforia borsistica di questi mesi
Nasconde solo agli occhi degli sprovveduti il carattere ristretto e di date quatto dell'intermediazione finanziaria che dovrebbe convogliare il risparmio verso le attività produttive
Anziché al finanziamento perverso del deficit pubblico
Il capitalismo italiano si presenta sulla scena internazionale certa o con aspetti nuovi
Ma portandosi dietro il bagaglio di arretratezza e contraddizioni frutto della particolare storia del nostro Paese
Appare quindi giusta l'indicazione di fondo contenuta nelle tesi e nella relazione
L'innovazione di sistema
La capacità dell'Italia di competere sul piano internazionale in un mercato aperto può affermarsi non per iniziative isolate ma solo nell'ambito di una battaglia complessiva per rendere più moderno il nostro sistema
Non solo l'apparato produttivo ma anche il sistema finanziario la pubblica amministrazione la scuola la ricerca il territorio e l'Energia
Con una ripresa coerente di questa battaglia per grandi riforme di struttura ci proponiamo come la forza della modernità e del cambiamento
Non dobbiamo però indulgere in un ingiustificato autocompiacimento dobbiamo anche noi fare i conti con profonde contraddizioni e con problemi nuovi che stanno di fronte non solo al nostro partito ma all'intera sinistra ne cito solo due
La contraddizione tra l'aspirazione ad una politica di piena occupazione che deve essere al centro della nostra proposta
Ed il governo dei processi di ristrutturazione e riconversione ed ammodernamento tecnologico con i posti anche occupazionali che comporta nel breve periodo
E la contraddizione tra l'aspirazione ad una diversa qualità della vita
Ed i vincoli costi ed i rischi che comporta un rilancio anche quantitativo necessario se si vuole accrescere l'occupazione dell'accumulazione
Noi dobbiamo certo aspirare in sintonia con il dibattito che si svolge della sinistra europea ad una qualità diversa dello sviluppo ma nel nostro partito nella sinistra possono disinteressarsi della fase di transizione rispetto a quella prospettiva dei vincoli e delle compatibilità essa propone ad esempio se si vuole rilanciare lo sviluppo ed allentare il vincolo esterno non si può certo non sostenere una efficace diversificata politica energetica
Sarebbe inoltre sbagliato a mio avviso parco ondivaga e queste contraddizioni e le posizioni politiche che si determinano nel partito senza operare delle scelte che siano il frutto di una battaglia politica e culturale
E chi alternino l'autonomia e la capacità di orientamento del partito stesso e la ricerca dell'unità nell'azione questa capacità di sintesi avanzati di scelte è un presupposto perché l'estrema apertura che dobbiamo avere nei confronti delle altre forze politiche dei movimenti d'opinione non si trascuro meeting subalternità
Questi aspetti mi sembrano decisivi per qualificare il carattere nazionale di governo del nostro partito
Per parassite la proposta di governo di programma non sia solo uno slogan
Ma una proposta che qualifichi la coerenza delle nostre scelte e così consenta di fare politica in una situazione che nonostante la durata del pentapartito rimane aperta a possibili nuovi sviluppi
C'è un rapporto stretto che non va sottovalutato
Tra la nostra funzione nazionale e la nostra scelta europea
Non possiamo ritenere che i problemi dell'Italia vengano risolti dall'Europa di incerta definizione e potenzialità
E nella misura in cui sapremo cambiare le cose in Italia avvicinandola all'Europa che potremmo in collaborazione con le altre forze progressiste del vecchio continente
Dare vita nuove realtà via nuove dimensioni
Una configurazione diversa dell'Europa che non sia quella asfittica e in parte superata dei Trattati di Roma
Potrei essere solo il frutto delle trasformazioni nazionali e della cooperazione internazionale nel quadro della distensione
Le scorciatoie istituzionali si rivelano soluzioni belle ma poco praticabile
L'Europa però nella sua configurazione storica non coincide con i confini della Comunità europea ma si estende dall'Atlantico agli Urali
Ecco dunque l'estrema importanza che assume per noi il mutamento della situazione basata sulla contrapposizione tra i blocchi a favore di una maggiore articolazione duttilità
Delle relazioni politiche e diplomatiche internazionali
Occorre passare a quella che il recente documento della Spd i sulla sicurezza ha definito la seconda fase della distensione
Fra le varie proposte la Spd ripropone quella già avanzata dalla Commissione palme della creazione di un'aria denuclearizzata
Al centro dell'Europa lungo il confine tra i due blocchi
Proponiamo che questa zona venga estesa anche al Triveneto e cioè al confine meridionale dell'alleanza si tratta di una proposta che vuole inserirsi in una trattativa bilaterale fra i due blocchi
Nel quadro di un processo di disarmo bilanciato e controllato
Su questo problema c'è una grande sensibilità nel Friuli-Venezia Giulia anche e soprattutto nel mondo cattolico si può sviluppare un movimento ampio e articolato
Vogliamo anche per questa via affermare un ruolo nuovo per il Friuli-Venezia Giulia regione di confine della Comunità europea e tramite della politica di distensione
Dipende in quella realtà ed in particolare nella realtà di Trieste
Si comprende tutta l'importanza di una politica europea di cooperazione economica di distensione che tenda a superare la frattura storica all'interno dell'Europa
Noi ci siamo battuti
E fatti a livello locale e nazionale i promotori di questa iniziativa per giungere ad una legge nazionale che valorizzi il confine
Come occasione di sviluppo e di cooperazione economica internazionale e ad un programma nazionale di interesse comunitario che si muova nella stessa direzione
Consideriamo la presenza in quest'area delle minoranze nazionali
Quella slovena in Italia e quelle italiane in Jugoslavia e delle minoranze linguistiche come risorse umane e culturali
Il cui apporto alla ricchezza della società sarà tanto più grande quanto più saranno riconosciuti i loro diritti e sarà affermata la loro identità
In questo senso è urgente l'approvazione di una legge della minoranza slovena residente in Italia
Ma una prospettiva di sviluppo per una regione come la nostra aperta ai traffici internazionali per terra e per mare
Non ci potrà essere senza una politica diversa del governo italiano rispetto al commercio estero e all'economia marittima settore quest'ultimo che conosce un degrado sempre più pronunciato
Ed è in questo quadro che il nostro partito si batte per una ripresa della cantieristica Della navalmeccanica e di tutta l'economia marittima
Bloccare ed invertire la tendenza al declino di Trieste e della Venezia Giulia è questo un grande problema nazionale di cui tutto il partito deve comprendere l'importanza compagni
Compagne e compagni delegati noi ci battiamo perché anche la specialità della nostra regione venga raccontata e trovi espressioni nuovo orientamento i politici
Quasi dieci anni fa avveniva il terremoto del Friuli
Da parte delle organizzazioni di partito di tutta Italia
Delle istituzioni delle organizzazioni di massa
Ci fu in quel periodo e in quello successivo della ricostruzione
Un grande e generoso apporto di solidarietà
è stato un avvenimento che ha profondamente condizionato la vita economica sociale e civile culturale delle nostre terre
E nel quale il nostro partito assieme alle altre forze costituzionali ha svolto un ruolo fondamentale
Intendiamo utilizzare questa ricorrenza il decimo anniversario del terremoto
Non per celebrazioni retoriche
Ma per una riflessione sulla qualità del processo di ricostruzione ora che è quasi ultimata e sullo stato della Protezione civile del nostro Paese
Ed è per questo che diamo appuntamento in Friuli ai compagni che con noi hanno partecipato alle fasi dell'emergenza e della ricostruzione e che ci hanno comportato del loro aiuto e del loro apporto
Compagnie compagni
Ritengo urgente e fondamentale porre al centro del nostro congresso la riforma e il rinnovamento del partito
Una riforma ideale e programmatica come ha detto con forza il compagno Natta
Che ci consenta di consolidare e di estendere i canali di comunicazione i legami di massa con quella pluralità di forze Soggetti culture
Che in una società così trasformata esprimono possono esprimere una nuova grande spinta al cambiamento
Il nostro congresso potrà dirsi in buona parte riuscito si saprà guardare e progettare il futuro in particolare se le forze più giovani della politica
Le nuove generazioni e le donne troveranno in noi interlocutori estensibile
Il partito coerente con cui confrontarsi in cui riconoscere quei valori ideali e quei programmi concreti
Per cui poter dire con questo partito vale la pena
La nostra forza è la nostra identità
Sì sono alimentate di due caratteri peculiari
Tenere i piedi per terra e cioè la concretezza della politica il conoscere ripartire dalla vita quotidiana
E insieme pensare e usare l'impossibile o meglio quelli che altri definiscono impossibile tenere i piedi per terra oggi vuol dire per una forza della sinistra europea governare i processi di innovazione creando un nuovo lavoro soprattutto per i giovani le donne e il Mezzogiorno perseguire con tenacia traguardi verso il disarmo e la pace
Difendere l'ambiente dal degrado e dalla distruzione estendere dare spazio a nuovi diritti di libertà a nuove soggettività a nuove domande di democrazia
Questi sono i problemi e le aspirazioni quotidiane concrete
Di larga parte della società italiana
Che arricchiscono e mutano la definizione stessa di sinistra sono questi terreni a cui è rivolto lo sforzo innovativo la ridefinizione programmatica delle forze più vive di quella sinistra europea di cui ci sentiamo parte integrante insieme forza peculiari
Ma lui non dobbiamo smettere di pensare e usare l'impossibile ognuno di noi la gran parte dei comunisti sicuramente le donne comuniste
Hanno scelto di stare in questo partito di spenderli cento non tutta ma tanta parte della propria vita anche per questo
Perché vogliamo che crescano imprimono le idee di un socialismo in cui finiscano vecchie e nuove oppressioni e povertà
Si sviluppi il massimo della democrazia e delle libertà individuali in cui la stessa idea dell'uguaglianza si arricchisca del valore delle differenti un socialismo in cui le relazioni umane tra l'uomo e la donna tra generazioni diverse si fondino sulla parità e sul rispetto delle diversità
Il movimento operaio e socialista è nato ed è cresciuto proprio perché ha saputo partire dalla vita quotidiana ma è spesso insieme una grande superiorità etica
Oggi la sinistra il nostro partito debbono riconquistare su valori nuovi laici e moderni insieme a un'incisiva capacità programmatica una rinnovata superiorità etnica
Dai giovani dalle donne e dai movimenti più recenti deliberazione viene prepotentemente questa domanda la politica e alla sinistra
Non dobbiamo permettere che questa domanda venga catturata
Dalle forze più integraliste conservatrici o che si spenga Essien Franca nell'individualismo che nella rinuncia
E questa concezione alta della politica che animato e anima l'impegno tenace difficile di tante donne a difendere a denti implicare pienamente la legge sull'interruzione volontaria dalla gravidanza
Per continuare a sottrarre la porto la clandestinità
Ma anche e soprattutto per liberare le donne dalla porto per questo abbiamo voluto e oggi difendiamo quella legge che pene ricordarlo al ministro Degan
Ha avuto il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini italiani
Importanti
Principi e valori di libertà
Hanno spinto e spingono le donne i loro movimenti a chiedere dopo sei anni di lotta e di rinvii parlamentari
Una legge contro la violenza sessuale che elimini un fenomeno dilagante terribile di violenza contro la persona e la libertà individuale
E questo sono questi impegni delle donne comuniste ma devono essere impegni di tutto il partito
Il compagno nata ha giustamente insistito sull'urgenza di uno sforzo programmatico
Ed è proprio sui programmi sui contenuti su opzioni scelte concrete che dobbiamo e possiamo spostare conquistare
Forze alleanze costruire lotte nel Paese per superare il pentapartito e costruire l'alternativa
Il disegno politico su cui è nato il pentapartito
E cioè l'isolamento dei comunisti è oggi più incerto
Il pentapartito si fa forte della sua debolezza è un po'come quei matrimoni che durano sono sulla base di reciproche convenienze delicati e si alimenta Rutelli dei litigi delle incomprensioni
Naturalmente rendendo infelici tutti quelli coinvolti in un simile ménage familiare
Sia chiaro che noi comunisti
Non sono non siamo coinvolti in questo mi nasce ma non abbiamo nessuna vocazione all'infelicità
Anzi se oggi quel disegno moderato e di isolamento dei comunisti è in crisi e perché non abbiamo rinunciato a lottare con coerenza e se oggi appare possibile riaprire un confronto tra noi e i compagni socialisti
E anche perché abbiamo combattuto contro quel disegno con coerenza e tenacia
Dobbiamo saperlo ciò che ha diviso la sinistra non sono le diatribe superficiali o i reciproci pregiudizi ma un'analisi diversa sulla società italiana e sulle sue prospettive
Sul modo di praticare di concepire la politica la vita democratica e nelle istituzioni
Un dialogo nuovo a sinistra tese poi Lula partire dalle cose dai contenuti ed ai programmi
La proposta di governo di programma è giusta
Sì sulla base dell'effettiva coerente priorità dei programmi attive nel Paese suscita lotte e non si riduce al contrario di se stessa il con chi anziché su che cosa non può e non deve essere intesa come la scorciatoia tattica dell'alternativa democratica che è ben altra cosa implica un'estensione nuovi rapporti di forza innanzitutto della sinistra e nel Paese
E un rinnovamento profondo dalle stesse forze politiche
Un programma in un programma di alternativo e decisiva assumere il diritto al lavoro delle donne l'inedita straordinario tenta di lavoro che viene dalle donne dal nord al sud Italia è uno dei fenomeni più culturali e rilevanti dell'Italia di oggi
Alla presenza sociale delle donne all'ingresso di nuove professioni alla tenace ricerca del lavoro con un diritto e non solo come necessità in cui investire competenza e creatività
Si accompagna la femminilizzazione della disoccupazione e della povertà
Abbiamo definito con il termine doppia presenza questa volontà e questa spinta nuova delle tonni a vivere un'esistenza sociale e individuale ricca nel lavoro nella famiglia senza discriminazioni e subalternità
L'obiettivo della piena occupazione deve voler dire per noi comunisti occupazioni di tutti e per tutte noi pensiamo che questo non pensiamo che questo sia ovvio non è è sempre stato così le scelte della legge finanziaria di quest'anno volta demolire le basi costitutive dello stato sociale
L'assenza di proposte specifiche per creare nuove opportunità di lavoro creano oggi disuguaglianze forti tra uomini e donne e tra le donne stesse assumere nel programma dei comunisti il diritto a favore delle donne come grande discrimine e oggi forse nuziale per costruire quell'alleanza per il lavoro e lo sviluppo di cui parliamo nelle nostre noi donne comuniste abbiamo deciso di Parma è questione essenziale della nostra iniziativa tra le donne e per la costruzione di una nuova il forte contrattuali ITA politica delle donne italiane
Il lavoro delle donne una grande discriminante tra una politica di sinistra è una politica di conservazione
Ma significa per noi saper superare una concezione economicistica e produttivistica
Industrialista e quantitativa dello sviluppo
Ed è questa un'altra riforma necessaria della cultura politica dei comunisti
Il nostro programma e lotta per il lavoro dello sviluppo
Che sia anche delle donne per le donne diventa strategico superare la divisione sessuale dei ruoli nel mercato del lavoro nella famiglia frutto di una cultura patriarcale che resiste concepire nuove relazioni tra lavoro e vita
L'organizzazione del lavoro e organizzazione sociale tra nuove opportunità del lavoro e riforma dello stato sociale tra tempi di lavoro e tempi di non lavoro tra produzione e riproduzione umana sociale proprio perché le donne non possono scindere la propria identità trasferirà produttiva e riproduttiva tra lavoro e famiglia
Ma vogliono stare in entrambe con la propria diversità e senza discriminazioni e sei rappresentano uno dei protagonisti sociali e politici
Più antagonisti e alternativi
Una forza che si batte non solo per il sei
Ma anche per gli uomini che in questa scissione tra lavoro e vita
Rischiano di vedere in Pepe impoverita la loro stessa umanità
La scoperta della comune oppressione di sesso che ha dato forza politica all'antagonismo del movimento femminista negli anni settanta rimane ancora valida ma deve oggi essere combattute rimossa non solo nei rapporti tra i sessi
Ma nei rapporti sociali e politici
E questa la condizione perché diventi più forte visibile contrattuale la lotta di liberazione delle donne
Perché la rivoluzione femminile cambi la politica ai rinnovi la democrazia
Le donne disse Enrico Berlinguer che fu straordinario intelligente interlocutore Telethon italiani
Sono portatrici
Dieci cento division e anche di proposte che indicano soluzioni nuovi problemi che interessano tutti gli esseri umani nei rapporti tra loro
Soluzioni che esigono un intervento in campi e modi nuovi dello Stato delle istituzioni del governo locale e centrale
è una forza quella delle donne che esiste diceva Berlinguer alle suggestioni dello scetticismo e al vizio del burocratismo ed è ricca di slancio ideale e di concretezza e cari compagni e compagne
Possiamo e dobbiamo continuare ad essere e ad essere di più il partito politico italiano che nei principi ma soprattutto nei fatti riesca ad assumere in tutte le sue implicazioni ideali e pratiche
La ricchezza e la novità della rivoluzione femminile
Una ricchezza che in questi anni si è sviluppata
Tante forme di aggregazioni sociali e culturali delle donne e che rivela soprattutto una diffusa inedita presenza sociale non solo nel lavoro ma in tutte le forme in cui si esprime la società e a partire dai movimenti dei giovani tanta strada l'abbiamo già percorsa e lo dobbiamo soprattutto alla lotta di grandi dirigenti come fu la cara compagna Adriana Sironi
Da questo congresso dobbiamo a non uscire con un nuovo grande passo avanti nella democrazia interna del partito
Questo significa cento libero dibattito garanzia del dissenso ma significa molto di più capire che il partito è cambiato che in esso vivono tante differenze
Di cultura e di esperienza politica
Che stesse vengono valorizzate concorrono a costruire le scelte e le sintesi nel partito non sono una minaccia ma una grande ricchezza democratica le donne comuniste
Sono era presente hanno questa grande potenzialità per queste dobbiamo dare tre vedere strumenti e un peso politico nuovo delle donne comuniste dentro il partito
In questo senso vanno le esperienze positive del gruppo interparlamentare delle elette e i coordinamenti nelle istituzioni locali
In questo senso e ho finito va la proposta scaturì però la settima conferenza di istituire una commissione del Comitato centrale sui temi la liberazione l'autonomia non è separazioni l'autonomia è una delle strade con cui vogliamo rompere un altro separatismo
Il separatismo maschile rispetto alla cultura e valore generale delle idee di emancipazione e liberazione il venticinque per cento questa soglia minima ho concluso ci ha fatto molto discutere
Abbiamo voluto porre un problema di democrazia
E abbiamo fatto bene i nuovi comitati federali hanno non più il diciassette per cento delle donne ma quasi il venticinque per cento ho detto finora dobbiamo rinnovare ci e cambiare
Non ho ancora detto dobbiamo conservare e io credo che abbiamo da conservare una cosa che ci distingue una caratteristica che è nostra quella di concepire vere la politica compassione tensione morale
Se guardiamo cosa edotta la politica questa passione non è poca cosa
Manteniamo questa passione questa tensione morale e compagni e compagne
E insieme i piedi per terra e il realismo della politica e questo che ci fa dire che vogliamo faccia dire a tanti e a tante con questo partito che sceglie di non accontentarsi
E che vuole cambiare vale proprio la pena
Ha la parola il compagno
Luigi Sardi delegato di Genova seguirà il compagno Pietro di Siena
Care compagne e cari compagni l'analisi che noi facciamo nel nostro documento congressuale
E che nate altri compagnia un autorevolmente ripreso afferma che nelle aree avanzate del capitalismo viviamo oggi una fase di profondi cambiamenti di strutture in cui rivoluzione amento tecnologico appare essere il più incisivo e gravido di conseguenze dopo quello della prima rivoluzione industriale
In sé considerati i caratteri della rivoluzione tecnologica in corso rappresentano la via di uno straordinario potenziamento ed allargamento in parte prima non immaginabile delle facoltà
Degli individui umani che si rispetta si riflette su ogni aspetto del loro attività materiali e spirituali e quindi anche nelle loro capacità produttive e si costituiscono un'occasione storica per la promozione del lavoro di un lavoro più libero e creativo di nuove forme del lavoro associato diviene attuale è fondamentale per un'azione riformatrice l'obiettivo del superamento di certe divisioni tecniche del lavoro e delle forme più oppressive dei governo del lavoro dipendente
L'elemento fondamentale è sicuramente l'innovazione che modifica e trasforma i prodotti ma che incide in maniera rilevante sul modo di produrre
Anche perché l'impressione che si trae dalla fotografia della società e quella di un Paese in mezzo al guado della rivoluzione tecnologica
Genova che è una città che spesso anticipa i processi in atto nel Paese è per molti versi in mezzo al guado nell'arco di pochi anni dall'ottantatré ad oggi è mutata profondamente la struttura industriale
Il porto oggi non è il porto di allora
Sono cambiate le tecnologie l'organizzazione del lavoro e diminuita l'occupazione così l'Italsider l'Ansaldo la stessa presenza delle partecipazioni statali si è qualificata diversamente nella nostra città
Nell'ottantatré si affermava che era necessario ridimensionare settori obsoleti tagliare la siderurgia investire solamente sul nuovo vi era qualcuno che pensava che le nuove tecnologie
Fossero fondamentali e buttava a mare come zavorra le strutture pesanti dell'economia cittadina
Genova città laboratorio era e rimane a questo proposito un'importante cartina di tornasole per quanto riguarda il comportamento delle partecipazioni statali per comprenderne il peso la volontà il ruolo che possono svolgere nell'intero Paese
è interessante e credo vada fatto comprendere bene però quali sono i problemi che la rivoluzione tecnologica ci ha posto davanti
E anche in questo genere un laboratorio interessante
Anche da questa città e dalle mie esperienze di tecnico dell'Ansaldo voglio tentare un ragionamento
In più in primo luogo l'automazione la prima innovazione ha mutato profondamente il modo di produrre
E questo processo ha indotto trasformazioni significative se prima si automatizzata un processo statico oggi una delle caratteristiche fondamentali del produrre diviene la flessibilità la possibilità di mutare nel ciclo il prodotto da software buttando i programmi senza mutare l'hardware
Cioè senza mutare le macchine di lavorazione solo questa possibilità consente di rispondere rapidamente alle esigenze di un mercato che cambia altrettanto se non più rapidamente
Ma se la flessibilità e l'automazione diventano fondamentali
Occorre cambiare anche l'organizzazione del lavoro e questo sta avvenendo
Avviene perché funzioni che una volta apparivano secondarie rispetto alla produzione quali la commercializzazione la progettazione la finanza oggi vanno assumendo carattere primario
L'esempio del prodotto detersivo il cui costo è collegato per due terzi alle attività di commercializzazione di pubblicità e solo per un terzo a quelle connesse con la sua produzione è sintomatico l'individuazione di nuovi modi di produrre la stessa trasformazione delle aziende che valorizzano nuove funzioni tendono a modificare anche l'organizzazione del lavoro
I vecchi modelli taylorista ICI legati una concezione meccanica estatica del ciclo
Non reggono più nel momento in cui una logica nuova la flessibilità e l'automazione divengono a carattere fondamentale di un'impresa moderna
Ciò induce la nascita di figure nuove tecnici quadri ricercatori che assumono un nuovo ruolo nell'impresa e divengono strategici nel conseguimento del
Del degli obiettivi dell'impresa stessa
è indispensabile rispetto a questa fascia di lavoratori scriviamo in una delle nostre tesi operare per una nuova unità del mondo del lavoro
E d'altra parte i processi che prima ho delineato tendono a rendere più omogeneo tutto il lavoro nella grande impresa muta lavoro anche soprattutto lavoro operaio muta l'impresa mutano le caratteristiche della contraccolpo della contraddizione di classe
Diviene sempre più necessario operare per individuare nuove omogeneità
Nuovi valori in cui grandi fasce di lavoratori possano riconoscersi io allora la trasformazione indotta dalla rivoluzione tecnologica in atto tende a riportare l'uomo l'individuo di nuovo al centro dei processi di produzione
Ciò non significa che ci troviamo di fronte a un lavoro liberato ma solo a condizioni nuove del lavoro dipendente
Da una parte di per ripeto occorre operare per una nuova unità dei lavoratori dall'altra individuare valori nuovi
Professionalità e creatività possono rappresentare nuovi valori unificanti
Professionalità che va intesa come capacità nuova di rispondere alle complessità del lavoro professionalità che può diventare criterio per un nuovo inquadramento unico
Creatività che significa capacità di rispondere alle sollecitazioni nuove cui sono sottoposti i lavoratori nelle impresa che si trasforma
Anche in questo Genova che è stata la culla l'attuale inquadramento unico presenta specificità nuove è in questa città che vengono sperimentate nuove forme dello di organizzazione del lavoro è in questa città che si svolgono lotte come quella dei mesi scorsi che hanno visto coinvolti miniere di tecnici di quadri di pro di figure professionali nuove
Ecco
Senza
Quindi ma
E che il bisogno di un nuovo inquadramento sia fondamentale è indiscusso pena la restaurazione del potere
Delle direzioni aziendali
Introducendo dicevo che ci troviamo di fo in mezzo al guado della nuova rivoluzione tecnologica ebbene allora osservare quali siano le altre conseguenze che essa induce prima di tutto gli effetti positivi la rivalutazione dell'uomo delle sue capacità della sua intelligenza provoca la possibilità di costruire e far nascere e sviluppare nuovi nuove impresa ciò perché diminuisce per certi versi la quantità di capitale mentre diventa fondamentale il fattore umano
è questa la possibilità di costruire un nuovo terziario tecnologicamente avanzati
La diffusione dell'imprenditorialità l'attenzione alle nuove impresa l'individuazione di uno spazio crescente per le imprese cooperative sono elementi importanti le nostre tesi sui quali mi trovo profondamente d'accordo
Ma le conseguenze dalla rivoluzione tecnologica sono ancora altre da una parte lavoro più libero nascita di nuove imprese
Dall'altra l'emergere di lavoro dequalificato di lavoro con caratteristiche addirittura pre industriali e ancora più preoccupante la crescita del tasso di disoccupazione
è questa una contraddizione grave l'esemplificazione di una nuova pesante polarizzazione che si riflette anche nella polarizzazione geografica del Paese
Un paese in mezzo al guado un Paese spaccato che vede accrescere le distanze fra nord e sud fra lavoro e non lavoro fra garantiti e non garantiti
Un Paese che lasciata senza regola in balia la deregulation indotta dal neoliberismo mostra le sue difficoltà appare inadeguato alle sfide che la rivoluzione tecnologica pone
Qual è il livello di risposta della sinistra quale quello del nostro partito la scelta operata nelle tesi nella relazione del compagnia nata di una risposta a livello europeo è l'unica adeguata
Le dimensioni della sfida sono infatti a livello mondiale
Dicevo prima di flessibilità di trasformazione ma cambiare stato l'individuo anche e se l'impresa necessita di trasformarsi di rendersi flessibile cosa succede dell'individuo anche l'individuo in mezzo al guado spariscono le certezze o meglio le vecchie certezze
Una volta il lavoro rappresentava una certezza oggi il passaggio di Stato da lavoro hanno un lavoro o da lavoro un altro lavoro è una le una realtà e se cadono le certezze fondamentali muta anche il rapporto dell'individuo con lo Stato e con la politica
Muta l'impresa diminuisce il tempo lavorato diminuisce per l'introduzione dell'automazione delle trasformazioni del lavoro maltempo liberato rischia di trasformarsi in ozio o in dispendio inutile
Che utilizza o i dispendio inutile
Che sprecato per il consumismo è necessario trovare risposte nuove alle esigenze del tempo liberato
Occorre comprendere come questo possa diventare produttiva produttivo in senso nuovo per la società e per l'individuo spesso e d'altra parte non è forse vero che in questi anni si è allungata notevolmente la vita media degli abitanti di questo Paese e che oltre al tempo liberato degli occupati occorre anche pensare al tempo di non lavoro dei pensionati sorgono si sviluppano esigenze nuove cresce la necessità di rinnovare profondamente il sistema dei servizi
Ciò può avvenire se e solo se quella cosa che noi definiamo stato sociale che significa previdenza sociale servizi sanitari servizi scolastici grandi servizi della città viene riformata e rilanciata
No rilancio può avvenire solo se si rilancia l'accumulazione e le esigenze nuove i nuovi bisogni possono essere un nuovo volano di sviluppo passando attraverso uno stato sociale riformato profondamente uno stato sociale che sia in grado di rispondere pienamente alle nuove esigenze emergenti un esempio per spiegare meglio questo concetto la scuola la formazione sono un compito dello stato sociale
Di più occorre ridefinire il prodotto pensare la formazione come qualcosa che consenta un inserimento reale nel mondo del lavoro
La ridefinizione del prodotto nello stato sociale significa una trasformazione del modo di intendere i servizi
E d'altra parte perché mai alcuni tra cui Formigoni e Martelli proporrebbero la privatizzazione di una serie di servizi se l'impresa formazione se l'impresa servizi non sono poi anche fonte di profitto
Ma è possibile
Pensare che uno Stato
O sarà entra e più produttiva questo servizio e questo vale per la scuola ma non solo per quella il discorso può essere esteso ad altri servizi all'intero Stato sociale
Che va finalmente pensata come impresa al fine di aumentarne la produttività e le qualità del prodotto
E si badi bene la qualità del prodotto in questo caso significa qualità della vita dei cittadini
Perciò occorre uno sforzo di progettazione di governo che solo la sinistra può essere in grado di affrontare anche questa trasformazione deve essere frutto del mutamento tecnologico e perché la sinistra si è finalmente forza di governo e necessaria che si rinnovi la politica innovare il governo dei processi innovare applicare pienamente la democrazia innovare la politica significa per certi versi esaminare la produttività della politica stessa
E non è facile definire la produttività della politica anche se è facile giudicarne il prodotto il Governo le decisioni ma quante costa decidere quante decisioni si riescono a prendere
è questo del decidere non è forse un problema di democrazia che troppo spesso anche Grazia la conventio ad excludendum e si manifesta nei confronti del nostro partito rischia di essere la ridotta un insieme di riti formali e poi la produttività va manifestata anche nell'applicazione delle decisioni delle leggi in alcuni casi quanto ai basta questa produttività abbiamo una legge che tutte per la tutela delle acque è una delle più severe in Europa ma fenomeni come quello di Casale continuano a presentarsi in questo Paese
Si tratta perciò di innovare profondamente le istituzioni a tutti i livelli dall'autonomie locali al Parlamento
è necessario però perciò un grande disegno di trasformazione anche istituzionale
E il nostro partito deve essere uno dei soggetti fondamentali nel processo di riforma ma perché ciò venga si tratta anche di innovare il partito e questa è una richiesta che si leva forte
Nelle sezioni ed anche in quella in cui sono segretario si leva sempre più spesso il desiderio l'aspirazione di contare di più
E i nuovi soggetti i quadri tecnici ricercatori ma anche i giovani e le donne sono fra coloro che vogliono contare di più quelli che vogliono contare ancora di più ho quasi finito
Ma cosa significa questo che vuol dire contare di più lasciatemelo dire a rendere più produttivo il nostro partito abbiamo due scelte fondamentali davanti a noi l'esigenza fondamentale a cui risponde
L'esigenza fondamentale è quello del lo sviluppo pieno della democrazia e già questo nostro congresso è un grosso passo avanti democrazia che significa anche rendere più trasparenti i modi in cui si formano le decisioni favorendo la discussione negli organismi dirigenti e delegando meno gli organismi esecutivi d'altra parte occorre sviluppare un'azione concreta nell'attuazione delle decisioni un'azione che necessita talvolta di maggiore pragmatismo ma contare di più significa anche per molti aspetti
Occhio che occorre rispondere al nuovo bisogno di rivalità bisogno che non esiste solo nelle nostre sezioni nel nostro Paese ma più in generale in Europa scriveva un'autorevole rivista inglese sorge un bisogno nuovo di socialismo
E questa non è solo un'esigenza concreta ma ne fa manifestazione del bisogno di idealità di scegliere da che parte stare rispetta la grande contraddizione del nostro tempo la pace la guerra capitale e lavoro lo sviluppo e l'ambiente l'uomo e la donna sono per molti motivo di militanza di partecipazione di adesione al partito stesso
Rilanciare l'idealità non l'ideologia intesa come capacità di decidere di schierarsi può essere un'occasione di rilancio del partito
L'onorevole Paola Galli ottimi del movimento democratico si scusa con noi per non poter essere presente al congresso per improrogabili impegni all'estero e ci manda auguri di buon lavoro
Messaggi di saluto e augurio di buon lavoro ci sono giunti dal circolo immigrati ieri è stato e dall'Associazione Carlo lì il levi di dieci e dalle sezioni del partito comunista italiano il dieci dall'Assemblea dei partigiani della sezione Romagnoli del San Donato di Firenze
La sezione Togliatti di Modica centro in provincia di Ragusa
Annuncia di aver raggiunto il centocinquanta per cento del tesseramento mille novecentottantasei
Il compagno Rosolino Cottone ex partigiano della trentunesima Brigata Garibaldi di Val Ceno Parma
Ci annuncia che nei giorni tre quattro e cinque di aprile ha diffuso novecento sessantaquattro copie de L'Unità e invita tutti i compagni ad intensificare il lavoro di diffusione dell'unità
Ricordiamo ai delegati non impegnati questa sera nel lavoro delle commissioni che alle ore ventuno si terrà in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento
Il concerto dell'Orchestra dei ragazzi della scuola di musica di Fiesole saranno eseguite musiche di Vivaldi dice Hindemith di Bartók di Beto Franco
Ha ora la parola il compagno Pietro di Siena delegato di Potenza seguirà il compagno Silvano Andriani
Il compagno Natta nella sua relazione aggiustamento per Tito
Nell'introdurre la parte del rapporto relativa ai problemi economici e sociali del Paese dei processi di internazionalizzazione che hanno investito ed investono l'economia la società e la stessa vita politica dell'Italia
Si tratta di un punto di osservazione importante dei processi in atto nel Paese
Assunto nella relazione rinata mi sembra più nettamente di quanto sia stato fatto dalle tesi e gravido al mio pari re Edipo sibili sviluppi positivi
Del resto l'urgenza di comprendere a fondo e tempestivamente il contesto entro cui si colloca e la portata delle innovazioni in corso nel relazioni produttive nei servizi nella tecnica e nella scienza
La loro influenza sulle relazioni soci anche il senso comune la stessa vita politica essenziale ce lo ricordava ieri Rodotà
All'osso Orso nostro di ricerca e di comprensione del nuovo
Costituisce questa è la mia opinione
La ragione d'essere di fondo dell'anticipazione del congresso
Ma anche perché si tratta di una difficile impresa la causa obiettiva di mare essere d'inquietudine di diverso segno che hanno attraversato l'intero dibattito congressuale
D'altra parte
Se non si partisse dall'interno al nazionalizzazioni in atto e da un'analisi non sommaria che tuttavia è tutta davanti a noi
Del posto dell'Europa occupa in essa la nostra scelta europea e le scelte che io condivido
Così ricche di implicazioni politiche culturali ideali di essere parte integrante della sinistra europea verrebbero affidate quasi esclusivamente al Complesso di valori e tradizioni pur rilevanti che appartengono alla cultura e alla storia antiche e recenti di questa parte del mondo
Sarebbero cioè affidate al passato invece che al presente e al futuro e alle novità che ci si impongono e che vogliamo affrontare non mi pare che questo ordine di problemi sia ininfluente sulle scelte che dobbiamo fare nella nostra stessa azione politica quotidiana
Si pensi ad esempio al Mezzogiorno d'Italia
E a come i processi di internazionalizzazione che hanno investito l'economia del Paese in forme diverse al nord come al sud abbiano impresso un'accelerazione al divario tra nord e sud dell'Italia
Forse senza precedenti
Il Mezzogiorno è a un punto critico sembra dopo un secolo che la metafora di Giustino Fortunato sulle due italie acquisti oggi pregnanza e consistenti
Il divario tende a divenire qualitativo riguarda non solo gli indici economici ma i costumi la tipologia stessa dello sviluppo urbano le istituzioni oltre che la scienza la diffusione del sapere e i processi formativi e informativi
Si pensi ormai per esempio all'abisso che esiste tra il concreto funzionamento delle autonomie locali al centro nord e al sud dove ben oltre le amministrazioni comunali infeudati da mafia e camorra i rapporti tra Giunta e Consiglio la pratica permanente delle deliberazioni di Giunta con i poteri al Consiglio
Oltre ogni ragionevole urgenza
L'estensione del sistema delle concessioni e del libero ribasso negli appalti pubblici
Stanno portando ad una modificazione vera e propria della costituzione materiale del sistema delle autonomie locali
Che sono parte non certo secondaria della vita statale e del rapporto tra i cittadini e istituti
Azione
Nel Mezzogiorno
Si pone in sostanza una questione che attiene all'identità della nazione che tocchi i caratteri della democrazia italiana nel suo concreto sviluppo proprio guardando al Mezzogiorno quindi mi sembra appaia evidente che le scelte neoliberiste dell'ultimo quinquennio
Lungi dall'investire solo le politiche redistributive fino ad allora perseguite tra spesa sociale salari e profitti
Hanno in Italia come altrove inciso nella struttura della società e del sistema politico
Stanno investendo cioè con giganteschi processi di ristrutturazione le basi stesse dall'accumulazione
Vengono al pettine i nodi del che cosa del come e del perché produrre
Questa è la sfida alta con cui si trova ha di me a doversi misurare la sinistra europea
Quindi il carattere principale del passaggio d'epoca acque Hinata ha fatto riferimento nella relazione
E tutti inscritto a mio parere dentro il rinnovato primato che assumono i temi dell'accumulazione su quelli della ridistribuzione per fare avanzare i necessari processi di socializzazione e questo investe lo stesso tema del governo delle innovazioni del loro carattere e del loro Indirizzo ma allora con i problemi della convocazione di un nuovo sviluppo la sinistra si deve amici mentale
Questo è il vero guado dal pulmino che noi noi dobbiamo attraversare l'aver tentato l'aveva tentato molti anni fa ormai è un ricco bello Enguerrand col suo discorso sull'austerità
Con formulazioni che oggi in verità i appaiono del tutto insufficiente
Eppure non si può sfuggire a questo compito per questa via io vedo due conseguenze ineludibili
E a me sembra del tutto trascurate nelle tesi congressuali
La prima è che intervenendo qui in Europa sulle basi dell'accumulazione si aprono in maniera forte io ne sono convinto
Il tema della terza via di un nuovo socialismo come bisogno storico come sbocco positivo a quando di moderno avanza nella società europea
La seconda è che noi non possiamo eludere il nodo delle trasformazioni che hanno investito investono l'economia americana e giganteschi processi di riconversione che la riguardano
E le loro connessioni con la mondializzazione in atto delle relazioni economiche e il Complesso delle sorti dall'umanità
La nostra discussione congressuale sui rapporti con gli Stati Uniti se non a questo al fondo potrebbe divenire ben misera corse
Oscillante tra due limiti opposti tra un malcelato desiderio di legittimazione oppure la diffidenza conservatrice verso le novità della nostra politica
Qui non si tratta di mettere in discussione la tradizione democratica
Presente nella società americana
Ne tuttavia di esaltare la più del dovuto
Nei io credo voglio dirlo con chiarezza di mettere in discussione il fatto che una forza come la nostra che vuole governare l'Italia nell'ambito delle alleanze attuali come noi vogliamo fare
Deve porsi il problema di definire un rapporto con di governo e più in questo sia gli Stati Uniti d'America
Il problema è un altro
E al riguardo il nostro giudizio sul posto e sul ruolo della risposta reaganiana alla crisi avviata a fine decennio scorso a nel quadro delle modificazioni strutturali e delle contraddizioni mondiali
Qual è la portata delle contraddizioni dei conflitti che da essa derivano per le altre parti del mondo
Quali idee nuove e di sviluppo e non solo le quale nuova politica adesso deve contrapporre la sinistra europea
Anche qui voglio tornare ad un tema di fondo della nostra iniziativa politica attuale
Ancora una volta al Mezzogiorno non solo parte debole del Paese che ha bisogno di equità e giustizia ma questione fondamentale che attiene alla struttura della società italiana
L'obiettivo della piena occupazione ricordato qui in particolare ieri dal compagno lama
Che io pensando in Basilicata e a tutto il Mezzogiorno può diventare la chiave di volta di una nostra rinnovata iniziativa politica meridionalistica
Corre il rischio non solo di diventare impraticabile ma di non suscitare che è una domanda passive subalterna noi l'abbiamo visto in questi anni una richiesta di soluzioni che vengono esclusivamente dall'alto se tale obiettivo viene posto più o meno esplicitamente più o meno consapevolmente in maniera tradizionale
Nell'ambito cioè di una improponibile politica keynesiana della redistribuzione
La lotta per la piena occupazione deve diventare lotta per il lavoro cioè per un rinnovato suo processo di valorizzazione che allarghi il Po Cetto spesso dei beni da produrre
Che faccia entrare per così dire nel mercato il soddisfacimento dei bisogni fondamentali individuali e collettivi dell'esistenza umana
Nell'andare alla radice delle cose quindi io vedo il vero rinnovamento del PCI e trovo che questo nostro andare in gamba aperti
E senza vie tracciate questo nostro osare a sperimentare nuove prospettive legittime anche le differenze esplicite che ci sia uno tra di noi certi sarebbe assurdo pieno a voi che riteniamo obiettivamente possibile il superamento di vecchie divisioni nell'ambito della sinistra europea attraverso il confronto e per l'obiettiva lezione delle corse
Poi pensassimo che debbano necessariamente cristallizzarsi le divisioni EC attraversa cioè del tutto assurdo
Se si ragiona con spirito aperto senza far prevalere ragioni puramente interne di equilibri e di rapporti
Allo stato del dibattito congressuale non so se noi saremo in grado in questi giorni di formulare quella sintesi superiore di cui parlava nata nel suo rapporto
Certamente un processo può è aprirsi con questo congresso a cui tutti dobbiamo concorrere per cambiare e rinnovare e fare più forte il Partito Comunista Italiano
Ma compagni che mi pare stia prepotentemente emergendo in questo congresso
Ed è quella del programma
Il compagnone del resto nella relazione
Che io condivido pienamente
Ha rilanciato un'ipotesi l'ipotesi di una convenzione programmatica
Ed in fondo per far tornare come si dice a soffiare il vento delle riforme e necessario definire un progetto riformatore
Questo è un problema di tutta la sinistra europea
Ed in effetti la quando a livello mondiale
Sono diventati prevalenti ideologiche e politiche neoliberiste
L'innovazione tecnologica è stata principalmente indirizzata soprattutto da una parte ad accelerare una razionalizzazione spontanea
Dell'impresa che in effetti risparmia lavoro e crea disoccupazione
E dall'altro soprattutto negli Stati Uniti
Al potenziamento di una politica di armamenti anche attraverso il crescente impegno dello Stato
Il vero paradosso dell'esperienza reaganiana
E che proprio il governo che più di tutti ha ostentato un'ideologia liberista
In effetti ha potenziato il ruolo dello Stato nel processo di accumulazione ed espanso l'intervento pubblico
Non di meno Stato si tratta ma semmai di una più netta caratterizzazione classista della funzione dello stato e dell'intervento pubblico
La gestione neoliberista della crisi produce nel tempo Effetti struttura anti sulla conformazione del sistema
Sull'uso delle risorse sull'orientamento della tecnologia sull'organizzazione della società e del potere effetti che rappresenteranno nodi duri da affrontare per dare alla crisi uno sbocco positivo
Detto tutto questo mi pare che resta fra di noi la domanda
Se siamo o non di fronte al possibile declino dell'ideologia e delle politiche neoliberiste
A me pare molto evidente il processo di logoramento dell'esperienza neoliberista non voglio richiamare adesso tutte le contraddizioni che sono esposto nel tennis
Ed è possibile una sconfitta politica del regalis
Tuttavia non mi pare che si tratta fra noi di dividerci fra ottimisti pessimisti
E non si tratta neanche di sedersi sulla riva del fiume per aspettare il passaggio del cadavere del legalismo
Perché potrebbe invece arrivare la catastrofe qui effettivamente non ho paura a usare questo termine
Visto che siamo diciamo già la minaccia a una minaccia di guerra a ottanta chilometri dalla Sicilia e visto che siamo al limite di una guerra commerciale di tutti contro tutti
Il punto è che un possibile secondo fallimento del mercato di per sé non darebbe nuova legittimazione all'intervento dello Stato
E un possibile insuccesso del neoliberismo di per sé non significherebbe una vittoria delle sinistre è sempre possibile anche un'ipotesi il ritorno di ipotesi neo centriste di tipo tecnocratico
Anche questo discorso ci porta allora alla questione del programma
Non si parte da zero in Europa
E del resto
Interpretare come mi pare che alcuni fanno il nostro dichiararci parte integrante della sinistra europea
Come una specie di salto sull'altra sponda secondo me falsifica semplicemente i termini della realtà
è vero noi stiamo cambiando e credo che non dobbiamo sotto a Cerro
E non soltanto perché da molto tempo abbiamo smesso di avere come riferimento il modello sovietico
Ma anche perché ora noi stiamo esprimendo un giudizio sostanzialmente diverso sull'esperienza socialdemocratica
E d'altro canto se usiamo l'espressione è stato sociale vuol dire che riconosciamo la dignità di un'esperienza riformatrice a quello che ieri chiamavamo ancora capitalismo monopolistico di Stato un'altra category
Ma al modello di sviluppo dei decenni passati
Noi e non solo noi abbiamo mosso critiche sostanziali
Che riguardavano il livello di alienazione del lavoro umano
Prodotto dall'organizzazione taylorista del lavoro l'impatto distruttivo sulle risorse di un certo consumismo
Il
Rinnovarsi di un costante squilibrio fra nord e sud queste critiche questi limiti solo banali
E d'altro canto da considerazioni analoghe
Era partito gonne Armir dal che fu uno dei padri fondatori della cultura dello stato sociale nel mille novecentosessantadue per arrivare alla conclusione della necessità di andare oltre lo Stato sociale anche la socialdemocrazia sta cambiando
Cos'è il piano mai tenero se non un tentativo originale di socializzare il potere economico e controllare l'accumulazione
E il piano Brant a segnato una modifica profonda del modo con cui l'Internazionale socialista considera il rapporto col Sud del mondo
E bisognerebbe ricordare che il movimento sandinista e quello salvadoregno sono affiliati all'Internazionale socialista e da questa sono stati sostenuti e non soltanto politicamente
Poi ci sono le elaborazioni più recenti delle spedendo il labor Party dunque senza voler riaprire vecchie polemiche noi non ci siamo dati appuntamento apatico testé
Semplicemente perché siamo tutti oltre il palco del tema ci stiamo
Ci stiamo incontrando in un punto nuovo più avanzato anche sesso e certamente sistemato lungo il percorso che porta al socialismo
Entro lo spazio segnato dalla storia dalla cultura dalla democrazia dell'Occidente europeo
Il fatto più importante che cresce la consapevolezza dell'esigenza di una maggiore unità fra le forze della sinistra europea
Perciò io non credo che sia giusto la posizione di quanti sostengono che occorre concentrare la nostra attenzione solo sui mutamenti possibili a livello nazionale dando per immodificabile per noi il contesto internazionale
Al contrario
Proprio la modificazione di quel contesto facendo leva sull'Europa e sull'unità delle sinistre deve essere una componente fondamentale di un programma di alternative
Io sono convinto che mentre storicamente il processo di unificazione dell'Europa ha avuto per protagonisti i partiti leaders conservatori ora che il meno conservatorismo europeo e bloccato dalla sua subalternità
Alla cultura liberista la sinistra all'opportunità storica
Di considerarsi e di candidarsi a diventare essa protagonista del rilancio dell'Europa della Costituzione dell'Europa in un soggetto politico Houghton
Vi sono poi naturalmente i problemi enormi che attengono la specificità del caso italiano che io non voglio analizzare
Ma che ci riconducono anche questi al problema del programma di alternativa ed anche ed anche ai problemi dell'attualità politica
Noi abbiamo cercato
Di dare a questi problemi anche sul piano immediato una risposta con la proposta di governo il programma
Della quale mi vada mi pare che vada soprattutto rispetto alla quale vi pare che vadano soprattutto sottolineate come il compagno nata fatto due giuste esigenze
L'una e per noi la necessità di mantenere una iniziativa politica
Che ci impedisca di diventare i fatti strumentalizzare da questa o quella componente della maggioranza di governo e l'altra
Che è quella di spostare l'attenzione dagli schieramenti appunto al programma
D'altro canto la proposta di governo costituente che in quanto tale io non credo sia praticabile ha tuttavia avuto il merito indiscutibile di proporre come centrale
In una in operazione programmatica la questione istituzionale che a mio avviso è un nodo ineludibile di qualsiasi programma di alternative
Ma ora tenuto conto di come si è svolta la discussione forse possiamo domandarci se per caso in mancanza ancora di una adeguata elaborazione programmatica
L'aver fatto forse troppo frettolosamente precipitare quelle esigenze giusto in formule di governo non ci ha portati in qualche modo a continuare a confrontarci portò sto che sui programmi sugli schieramenti
E non ha dato a qualche bell'ingegno
La possibilità di lasciare intendere che in qualche modo noi stavamo cercando un'alternativa all'alternativa
Ma non ci sono alternative all'alternativa non lo sappiamo
E credo che ferma restando l'esigenza di un'iniziativa politica immediata
Noi dobbiamo concentrare in ogni caso il nostro lavoro non di prede al momento in un impegno di ricostruzione di strategie
Di modelli organizzativi dei dati delle culture con le quali operiamo nelle aree del nostro insediamento tradizionale ed in quella delineata dall'emergere di mo'nuovi movimenti e nuovi disordini
Anche qui torna il discorso del programma
Inteso come è stato detto come non come somma di tutte le nostre proposte ma come capacità di organizzare le intorno ad alcune idee forza ad alcuni valori che danno il senso del tipo di Società e di sistema politico che vogliamo creare il tono a un asse che ne verifica le coerenze reciproco
Ecco però io credo che ci sia anche un altro problema
Non siamo vergini su questo terreno programmatico
Negli ultimi dieci anni noi abbiamo promosso l'elaborazione del programma a medio termine
Dei materiali per un programma di politica economica della carta per la pace e per lo sviluppo e anche lo stesso discorso sull'austerità in fondo era un discorso programmatico ma se oggi ci ritroviamo di fronte di nuova l'esigenza di impegnati sul programma e di fronte a queste evidenti insoddisfazione dobbiamo pur chiederci cos'è che non ha funzionato
Nel nella nostra passata elaborazione
Il compagno nata rilanciando l'idea di una convenzione programmatica ha già in qualche pare in modo individuato una strada nuova
L'idea che un programma di un programma inteso come processo coinvolgente più forze politiche sociali ma per quanto riguarda più direttamente il partito io non credo che si tratti delegare qualcuno il solito gruppo al compito di fare un programma il terreno del programma deve essere invece un'occasione per modificare la conformazione dei processi decisionali di tutto il partito per far sì che la lavorazione sia il frutto di uno scambio continuo fra specialisti ricercatori dirigenti quadri e militante
Per superare la sfasatura crescente che si è venuta a creare dopo la scelta giusta nostra di stimolare nella nostra area un pluralismo culturale
Che in effetti c'è ed Enrico ma che risulta in molti Pai molti casi molto se la struttura del partito si mostra impermeabile diciamo così al confronto al dibattito culturale e anche ai dissensi a a schierarsi né di Sensi culturali che nascono nel corso di questa elaborazione
Questo discorso ci porta già alla questione del partito e del suo modo di lavora io sono proprio convinto che la questione del programma e la questione del modello organizzativo del partito sono due facce della stessa medaglia
Noi siamo arrivati a questo congresso straordinario non solo in conseguenza delle ultime sconfitte elettorali
Ma per fra fronte a una tendenza più grave dell'ultimo decennio
Dieci anni fa noi rappresentavamo il cinque trentacinque per cento dell'elettorato e la nostra influenza politica era tale da costringere la DC a fare maggioranza Connor
Il sindacato era sulla cresta dell'onda l'esperienza del decentramento politico ed è giunta ai governi di sinistra in piena ascesa
Oggi la realtà è assai diversa e spesso opposto
è il dato più preoccupante e il nostro ritardo nel percepire il mutamento e nell'adattarci
Ritardo anche rispetto ad altre epoche quando di fronte a mutamenti e a crisi drammatica e noi abbiamo mostrato una tempestiva capacità di risposte
è vero nessuno ha mai scoperto o ridefinito la propria identità contemplando sì nello specchio
Però se bisogna ricollocarsi nell'ambiente nell'acqua nel quale ci troviamo e questo noi stiamo facendo occorre anche guardare a se stessi
Da quando circa quindici anni fa circa il analizzò le determinanti che a suo avviso stavano portando all'inevitabile declino dei partiti di massa
Non molto è stato aggiunto
Rispetto alle sei Pinzi
La maggiore complessità sociale
Il nuovo sistema di comunicazione
Che spiazza quel particolare sistema di comunicazione che il partito di massa
L'aumento dei contenuti tecnici delle decisioni politiche che creano che creano difficoltà alla partecipazione di massa alle decisioni
è possibile rispondere a questa sfida sì secondo me il partito di massa può rispondere a questo spira a patto di cambia
Riformare il partito riformatore questo mi sembra un obiettivo che dobbiamo lanciare con chiarezza da questo congresso
E come potremmo mai pensare che in un mondo in cui tutto cambierà e nel quale noi vorremmo che le cose cambiassero ancora più profondamente l'unica cosa a rimanere immutata dovrebbe essere il nostro modello organizzati noi abbiamo nella nostra storia nella nostra cultura nella nostra esperienza alle armi per effettuare questo cambiamento
Secondo me è possibile farlo per nove occorre semplicemente decidere di farlo scegliere di fare e questa in fondo e la scelta che il compagno Natta ci ha proposto e questa è la scelta che io credo sta davanti a questo congresso
Ricordo ai compagni che sono membri della Commissione sulle strutture del partito che debbono ritirare il materiale che è depositato per loro presso la sede della stessa Commissione al primo piano dietro la presidenza
Adesso se non vi sono obiezioni da parte dei compagni proporremmo una breve brevissima pausa in sala di dieci minuti
Il primo intervento dopo la pausa sarà l'intervento dalla compagna Mariangela Chrysler
Non vi sono obiezioni
Do ora la parola alla compagna Garay Near Mariangela delegata di Padova
A noi pare che oggi sia in gioco come forse mai in passato un'alternativa di incremento o di declino di significato del Partito comunista italiano per la società italiana
Così dice nella premessa della lettera ai comunisti italiani elaborata per iniziativa di alcuni senatori della Sinistra indipendente che invita il Partito comunista ad assumere la pace
Non solo come obiettivo prioritario ma come progetto politico programmatico capace di smantellare il sistema di guerra e di dominio
Che presiede non solo i rapporti internazionali tra gli Stati ma a me pare i rapporti sociali tra gli individui tra i sessi la vita stessa
è un'affermazione che condivido
E sento che ci sono dentro e fuori di noi le energie e le idee la passione perché si realizzi un incremento e non un declino di significato del nostro partito
Ne è testimonianza l'interesse e la vitalità che già si è espressa in questa fase congressuale la volontà di molti compagne e compagni di dire la propria sui nodi di fondo che le tesi propongono la discussione
Il rinnovamento del partito le modalità ai fini dello sviluppo la proposta politica le contraddizioni dell'epoca moderna che mettiamo al centro del nostro lavoro di lungo e di medio periodo
Su due mi voglio brevemente soffermare perché su di esse si è snodato un filo invisibile ma forte che ha legato il dibattito dei congressi provinciali nel Veneto
E perché li ritengo fondanti
Di una politica di alternativa e di un programma di rinnovamento
La pace la liberazione della donna perché la pace
C'è una prima ragione che ci accomuna evidentemente a quanti sento non ansia ma insieme la consapevolezza che l'era atomica pone tanti e tali problemi
Che se la pace fino a ieri poteva essere pensata come utopia oggi è una stringente necessità senza la quale non si può immaginare un futuro
La seconda ragione sta nella caratterizzazione e incisività che il movimento per la pace avuto nella nostra regione
Esso ha coinvolto forze diverse laiche e cristiane
Confermando che il superamento di preclusioni ideologiche
Pur con un confronto a volte astro lei Pera e non mortifica libera e moltiplica energie forze are organizzazioni sociali sindacali politiche culturali e religiose
La terza ragione sta nella consapevolezza diffusa delle popolazioni del Triveneto di vivere su una grande polveriera tonica
Il Partito comunista si pone come forza che persegue lavora perché si realizzi una nuova fase della distensione una cooperazione autentica tra gli Stati e tra i popoli
Ma ciò non avviene lo sappiamo se non riparte un forte ampio movimento per la pace capace di fermare anche le azioni dissennate che in queste settimane sono avvenute
Ma allora come togliere dare uno sbocco alle spinte progressiste pacifiste così presenti e vive che provengono da una realtà come quella veneta ma anche da altre al no fermo senza condizioni che il compagno nata ha ribadito al Progetto dello scudo stellare
E agli inviti decisi rivolti al governo e al Partito socialista dobbiamo care compagne e cari compagni far seguire un impegno di lotta e di mobilitazione
è un punto decisivo questo ma dobbiamo sapere anche che è una vasta azione ideale politica per una nuova cultura di pace
Passa attraverso quelle opzioni di fondo che affermate nelle tesi devono trovare coerenti proposte nell'azione concreta
Tre sono i terreni su cui a me pare dobbiamo affondare e rendere più propulsiva e le nostre proposte
Il primo si tratta di definire con quali proposte garantiamo un vero un intenso controllo del Parlamento sulle scelte di politica internazionale
E promuoviamo forme di consultazione popolare visto che è sempre più cruciale la domanda del che e come vi si decida in questa era nucleare
Il secondo a me pare si tratta di definire con più precisione e lanciare con forza la proposta delle zone denuclearizzata eh
Nel Veneto la proposta di istituire una vasta area denuclearizzata che comprende il Triveneto regioni estati dei due blocchi neutrali e non allineati
Eh già patrimonio di un ampio schieramento di forze sociali politiche e sindacali
L'istituzione di questa area è di grande significato se collegata alla zona proposta dalla Commissione palme e all'area balcanica posta porterebbe alla definizione di una fascia priva di armi nucleari dal Baltico al Mediterraneo
Il terzo terreno c'è un universo di esperienze idee che pone i problemi della sicurezza della difesa della pace e dal sottosviluppo in termini anche diversi da quelli tradizionali legandoli alla qualità della vita
Al modello di sviluppo all'impegno personale etico prima ancora che politico per un cammino di pace
L'appello Beati costruttori di pace ne è solo l'ultima testimonianza
Forme di disubbidienza civile caratterizzano l'impegno di molti giovani soprattutto che sottolineando in modi diversi dal nostro magari legittime aspirazioni di pace e giustizia libertà
Che tendono a saldare la lotta per il disarmo all'impegno contro i mali che affliggono tanta parte dell'umanità
Per affermare diffondere e rendere operativi quei valori che mettono al centro l'uomo la sua esistenza
L'incontro con valori impegni pur diversi da quelli che ci sono propri può essere molto fecondo
La pace e nel Veneto è un terreno su cui più ampio e incisivo può diventare il lavoro la ricerca l'iniziativa può concretamente diventare su proposte concrete valori idee il terreno in cui forze progressiste laiche e cristiane accelerano un cammino comune per l'alternativa
Facciamo la nostra parte fino in fondo care compagne cari compagni perché da questo nostro congresso venga un impulso molto forte per la ripresa di un movimento ampio
Forte Inedito capace di iniziare a costruire quell'avvenire
Di pace lavoro progresso che giustamente diciamo non viene da solo
Molti congressi provinciali
Su proposta delle compagnie hanno approvato importanti arricchimenti alle tesi e al programma
Che già assumevano i contenuti di emancipazione e liberazione della donna come questione fondante di una politica di alternativa
A me pare sia importante che il Congresso li valuti con attenzione
Faccia proprie le lavorazioni della settima Conferenza delle donne comuniste ed al convegno recente
Sul lavoro al quale il compagno Natta ha partecipato in modo per niente formale
Qui lo ha ricordato mi consentirà di dirglielo un po'troppo frettolosamente e glielo ricordo affettuosamente ma fermamente
Se vogliamo sul serio andare più avanti
C'è bisogno di accorciare lo scarto che permane tra elaborazione teorica del partito su questi temi e prassi politica pratica quotidiana
C'è bisogno che le donne comuniste tutte le donne comuniste valorizzando i percorsi ideali culturali DiVersi le diverse collocazioni di direzione di militanza del partito
Riescano a produrre uno sforzo grande di elaborazione autonoma ma capace di fare individuali al partito nel suo insieme programmi iniziative proposte
Che diano risposte alle domande ai bisogni nuovi che stabilmente si sono insediati nel Paese
C'è bisogno ancora che questa autonomia rompa la separatezza che persiste tra il lavoro femminile e il lavoro politico
Più volte in più sedi abbiamo sottolineato che se il Paese oggi è così mutato ciò è dovuto in misura rilevante alle lotte dei movimenti delle donne
Che oltre a una nuova consapevolezza di sé e dei propri diritti hanno affermato come grandi questioni politiche
Temi che sono insieme sociali ed umani
Nella nostra regione più acuta rimane la contraddizione tra la maturazione la modernità della coscienza delle donne più in generale della società veneta
E l'arretratezza culturale politica con cui deve fare i conti mi basti fare un esempio rapidamente
E dal Veneto che è partita l'offensiva moderata conservatrice
Contro conquiste importanti tesi ad affermare la sessualità come valore la maternità come scelta libera e consapevole
L'attacco alla legge centonovantaquattro è lì partito ancora più di un anno fa per iniziativa della Democrazia Cristiana e del movimento per la vita
E l'attacco badate bene non è solo ad una legge il che è già di per sé grave
Ma è anche e che a questa legge che nel Veneto vide un largo prevalere di no nel referendum dell'ottantuno
Ma l'attacco e a quella donna nuova che anche nella nostra regione si è affermato
Determinante lo sappiamo è stato l'impegno del partito dalle donne comuniste per le conquiste legislative
Impegno che io credo è stato premiato
Perché non si è limitato alla difesa di una legge
Ma ingaggiato ha saputo ingaggiare un confronto ideale ampio che ha investito grandi questioni la concezione della vita la maternità e paternità il rapporto tra gli individui e tra gli individui e lo Stato
Proprio in questa fase di crisi di attacco allo stato sociale
Va ripresa una forte iniziativa ideale politica culturale che evidenzia anche le responsabilità di assenza del governo delle istituzioni locali
Specie laddove come nel Veneto molto carente distorto è stato l'intervento in questo campo
Anche nella nostra regione abbiamo assistito negli ultimi anni ha una pressione straordinaria delle donne sul mercato del lavoro
Sul quale bisognerebbe riflettere molto ma che comunque ci obbliga ad assumere il lavoro l'obiettivo della piena occupazione intesa lavorare tutti lavorare tutte come una priorità
Articolate nuove però sono le domande che le donne riversano sul lavoro e sulla propria vita il lavoro come un diritto irrinunciabile accerto ma come campo in cui affermare la propria identità
In cui investire creatività competenza espressività
Il lavoro come tramite per affermare la propria autonomia
Nella famiglia nella società una nuova presenza in entrambe pari libertà responsabilità nella vita affettiva sessuale familiare
Queste domande esigono più ampio opportunità lavorative
Una qualità nuova del lavoro e dello sviluppo un rapporto paritario e comunicante tra il lavoro e le altre dimensioni dell'esistenza individuale e sociale
Rispondere a queste domande
Offrire una sponda politica a tutte le donne che in vario modo sono impegnate nella società è un compito nostro del Partito comunista dalle donne comuniste e significa ridare slancio a una fase più avanzata perché più avanzati sono i contenuti della lotta di emancipazione e liberazione capace di segnare disse le grandi questioni politiche culturali economiche
L'estate scorsa ed ho subito finito mentre si svolgeva la conferenza internazionale di Nairobi una domanda era venuta avanti
L'altra metà del cielo tornerà a volare
Ma io credo non abbia smesso di volare e volerà più in alto visto che ci vorrebbero rubare anche il cielo e le stelle
Ma le donne solo anche l'altra metà della terra
è forse meno suggestivo ma per far decollare una nuova stagione di notte in un momento in cui viene proprio bisogno non dobbiamo smettere di volare
Ma dobbiamo far sentire con la forza delle idee e delle nostre presenze che siamo qui
Su questa terra e vogliamo starci bene in pace senza armi senza violenze senza ingiustizie senza o pressioni su chiunque esercitate
Perché non abbiamo rinunciato e non rinunciamo a pensare ad agire per dirla col compagno nata che non è fatale vivere in un mondo in cui prevalga il più forte il più lento
La Venere rispetto all'essere perché vogliamo agire oggi non domani con idee verità e programmi capace di parlare alla mente e al cuore di larghe masse
Ora la parola al compagno Pietro Folena segretario nazionale della Federazione giovanile comunista
Migliaia
Migliaia di ragazze
Migliaia di ragazze e di giovani comunisti
Stanno seguendo in queste ore compassione alla televisione o attraverso i giornali i lavori del diciassettesimo congresso
Così come analogamente hanno seguito l'intensa democratica fase che lo ha preparato
Che cosa c'è
Nel loro animo che cosa si aspettano da Firenze come vedono questo partito
Io non ho la pretesa di rispondere per tutti loro
Sempre di più nella nuova Federazione giovanile comunista si fanno sentire infatti i contributi specifici autonomi che vengono da gruppi di giovani attraverso le leghe le strutture federate
O quelli che vengono da singole persone attraverso una militanza più larga più articolata più aperta ma vi posso dire da dove vengono questi giovani comunisti
Molti di essi hanno incontrato la Federazione giovanile comunista il partito nei movimenti per la pace di questi anni e soprattutto nella strada nella tenace straordinaria battaglia contro gli euromissili a Est e a Ovest e contro l'installazione day cruiser ha commesso
Qualcuno si attarda nella Nostalgia di quelle lotte io no e qualcun altro ne sotto ne sottovaluta il rilievo la gran parte di loro invece di questi giovani chiede concretamente laicamente di poter fare qualcosa di vero qui e ora per la pace e di rendersi così utile per realizzare il disarmo
E quindi questi giovani chiedono di incontrarsi ancora
E di proseguire ancora il cammino con il partito comunista e con tutte le forze di pace a partire da dalla lotta contro lo scudo stellare americano e dalle manifestazioni europee già lanciate per il prossimo venticinque ottobre
Altri ragazzi in un impegno coraggioso controcorrente spesso da soli hanno conosciute comunisti lottando contro la mafia o la camorra
O nelle grandi risposte contro le impunite stragi fasciste
E chiedono i comunisti del Partito del sindacato delle istituzioni un rinnovato impegno che superi i limiti esitazioni nella lotta di liberazione dei poteri mafiosi e occulti
Tante ragazze sono diventate comuniste perché hanno sentito da parte loro con la lotta di questo partito le possibilità di una propria liberazione ed un'autonoma realizzazione e infine tanti giovanissimi negli ultimi mesi sono entrati nella nuova FGCI proprio perché sentivano il bisogno di dare un senso alla propria esistenza
Perché nel loro cuore volevano cambiare e migliorare la vita qui ora e domani e sentirsi così partecipi di un moto collettivo di solidarietà di giustizia di libertà
Non sono questi i giovani lontani dalla politica ma tanta politica è stata negli anni passati lontana da loro
Chiedono come l'hanno chiesto i protagonisti le protagoniste dei movimenti di questi anni una politica più vicina alle loro esigenze più evidente più chiara più onesta più concreta più ideale
Chiedono un grande rinnovamento del partito comunista come ieri titolava l'Unità
Perché credono che il Partito comunista sia superato decaduto più indietro degli altri partiti ma non diciamo sciocchezze
Chiedono questo rinnovamento invece proprio perché sanno che in ogni fase della storia recente il partito che ha più saputo guardare avanti e cercare il nuovo è stato il Partito Comunista Italiano
E sanno che ogni volta che questo è avvenuto ne ha tratto un giovamento straordinario il partito stesso i giovani la democrazia italiana
Ecco come si sta formando attraverso esperienze originali una nuova generazione di comunisti
Nasce nel cuore di quella nuova generazione scesa in campo di cui parlavamo al nostro congresso di Rifondazione
Qualcuno anche qualche compagno del partito dubitava di quell'affermazione
E in essere accerto contenuto la generalizzazione
Ma ciò che intendevamo dire e intendiamo dire da parte nostra
è che una presunta generazione fatta secondo la stampa
E gli opinion maker di paninari o di Rambo mani di Yuppi o di metallari
Una generazione di questo tipo non sarebbe mai stata capace come invece è stato proprio quest'anno di ritrovare la dimensione collettiva di promuovere grandi movimenti e di vincere una vertenza concreta
Palmiro Togliatti
Venticinque anni fa invitava la FIGC e il partito a non credere che le mode del momento fossero il segno di un'egemonia moderata allora si diceva di americanismo
E anzi sollecitava leggere in alcuni fenomeni di costume un'ansia di libertà
Oggi certo tutto ancora più intricato più complesso agiscono nei fiumi carsici della coscienza giovanile culture e valori diversi talvolta contrastanti opposto
Ma non ci si venga a parlare di un'egemonia moderata tra i giovani eccola quella generazione soddisfatta contenta dell'esistente individualista rivista eccola a Roma il sedici novembre e a Napoli il dieci dicembre
Questi movimenti come il pacifismo l'ambientalismo
L'istanza di volontariato
L'associazionismo la cooperazione sono il segno in questi anni ottanta che le forze che finora hanno governato in Europa
Non hanno voluto la destra o non hanno saputo la sinistra risponderà la nuova materialità al nuovo carattere strutturale della questione giovanile
Si configura con la minaccia nucleare di guerra la disoccupazione la crisi degli istituti e delle finalità formative
L'indebitamento pubblico
E la voragine finanziaria lo spreco di risorse ambientali e il dissesto ecologico si configura quella che io chiamerei una sottrazione indebita
Più compiuta dalle generazioni oggi adulte sul futuro e sull'esistenza di quelle che dovranno esserlo domani
E tuttavia
Una parte dei giovani
Vive pure in questa situazione difficile grandi esperienze positive grandi valori positivi nello studio nella ricerca
Nel poco lavoro che c'è il rapporto più alti e più elevati fra i sessi in tante esperienze di musica e di cultura
Qui si fonda una nuova contraddizione o meglio nella questione giovanile l'intreccio delle contraddizioni vecchie e nuove della nostra epoca
In cui si fonda un bisogno oggettivo di cambiamento e cioè di una fase dello sviluppo della società in cui siano rimossi gli ostacoli materiali esistenziali che gravano sul futuro dei giovani
Un moderno bisogno di socialismo che nasce dalle cose
L'esigenza per esempio sottolineata dalla FIGC di guardare al superamento dei blocchi politico militari come un processo che deve avere tempi politici ravvicinati
Viene dalla comprensione di questo bisogno esistenziale
Ed a tale comprensione viene la volontà collettiva e individuale propria dalla nostra organizzazione di disarmo in tutte le forme possibili con atti grandi e piccoli distanti ed i popoli di individui e di potenze
Insomma quando la sinistra non sa rispondere e fornire una moderna cultura e di riforme questo bisogno di cambiamento dei giovani può prendere altre strade questo è già successo negli anni passati nel nostro Paese e in Europa
Attenzione allora due milioni e mezzo di giovani disoccupati concentrati sempre di più del Mezzogiorno e sempre di più ragazze
Settecentocinquanta mila giovani apprendisti senza sindacato senza tutela
Mezzo milione di giovani corsisti della formazione professionale di cui non si occupa nessuno qui c'è un grande problema forse il principale per i comunisti per il sindacato per la sinistra italiana non c'è da parte dei giovani
Una gran fiducia rispetto
Alle politiche del lavoro della sinistra e dello stesso partito comunista ce l'ha confermato l'inchiesta pubblicata sull'Unità domenica e allora dobbiamo ammetterlo tutti senza reticenze e con franchezza questi giovani hanno ragione a non avere fiducia
Fino ad ora perché la sinistra in Italia e in Europa ha saputo fino ad ora fare per il lavoro poco per loro che cosa avranno pensato i duecento mila giovani di Napoli della mancata adesione della CGIL e dalla Federazione unitaria la loro marcia
E chi rinfaccia ora a De Michelis e al governo l'impegno ripresi ora del tutto distratti
Ecco che allora il tema del lavoro diventa una grande questione nazionale su cui si gioca la funzione nazionale del Partito Comunista Italiano prima su questo tema che non sulla manovra politica
Ecco come l'alternativa io credo possa parlare ai giovani di fronte al fallimento rispetto a loro delle politiche del lavoro e delle politiche giovanili del pentapartito un'alternativa di programma diceva giustamente il compagno nata che nel nuovo compromesso sociale individui l'accresciuto peso quantitativo e qualitativo della questione giovanile e che sia davvero al di là
Di possibili ma coerenti tappe intermedie il primo e principale governo di programma
Si vuole allora un partito comunista che rinuncia a conoscere a criticare razionalmente materialistica mente l'esistente e così a volerlo cambiare o volerlo riformare
O si vuole d'altra parte un partito comunista che si ritiri dalla scena della storia per predicare l'avvento di tempi che forse potevano sembrare migliori un secolo fa in questi modi all'apparenza tanto diversi tradiremmo le aspettative il bisogno oggettivo di futuro e di lavoro di una generazione no qui in questi giorni non si sta celebrando nel congresso del Partito comunista francese dell'anno scorso né la Barbie Godesberg della Spd di trent'anni fa
Questa invece la Firenze del rinnovamento del partito comunista e del lancio di una sfida la sinistra italiana europea per il proprio rinnovamento
E rivoluzionare dell'ottantanove
è stato scritto non prevedevano l'ordine capitalistico volevano attuare i diritti dell'uomo
Quelle del diciassette aggiungerei non prevedevano lo stalinismo l'invasione dell'Afghanistan le limitazioni di diritti civili all'estero volevano attuare i diritti di tutti gli uomini
Scrive Antonio Gramsci
A proposito dell'utopia criticando l'utopia come previsione dei fatti che la previsione invece non deve essere dei fatti ma può essere solo dei principi o delle massime giuridiche
L'utopia o meglio le idealità divengono cioè falsa coscienza se si traducono in modelli da calare artificiosamente sulla realtà dei fatti
Ma al tempo stesso la rinuncia principi ideali a una cultura di sinistra alla capacità di progettare di immaginare di sognare fa diventare modello fuori dalla storia con atteggiamento altrettante ideologico la realtà dei fatti di oggi
La nostra generazione di giovani comunisti non ha fatto in tempo a vedere le bandiere rosse a Saigon che il Vietnam entrava in Cambogia combatteva con la Cina
Appena conosciuto la rivoluzione culturale in Cina e ha visto subito che a causa di quel modello centinaia di migliaia di contadini morivano di fame
Ha saputo ricerche varata la guerra di guerriglia e subito dopo conosciuta la tragedia degli anni di piombo ha visto la Francia rimetterà ore esistere politicamente a Reagan ma poi scendere in guerra con uno scarso senso del ridicolo con due pescherecci gli ecologisti che cosa ha potuto pensare questa generazione del socialismo dei suoi ideali del mondo molti non hanno retto alla mancanza di modelli quando i giovani comunisti siamo andati avanti a volte brancolano nel buio a volte rischiando per strade impraticabili e tuttavia ora completamente senza modelli siamo comunisti e crediamo in ed in ideali socialisti non
Questa è la generazione
Che proprio perché comunista ha raccolto già duecento mila firme perché i sovietici si ritirino dall'Afghanistan ora raccoglie duecento milioni per costruire una scuola in Nicaragua e a luglio dedicherà il suo festival all'Africa e al e alla N Sync
Ci muove proprio quest'ansia morale il socialismo non è solo la redistribuzione della ricchezza con più giustizia mette è questo ma è anche farsi che la ricchezza non sia schiavitù
E ancora della nostra cultura politica il socialismo è anche riforma della coscienza valorizzazione della persona approccio ha un'idea che come mirabilmente diceva il compagno Badaloni e di uguaglianza complessa
Nei nostri valori socialisti e comunisti pienamente trovano spazio alla pari dell'esigenza di giustizia di uguaglianza
La liberazione umana la realizzazione dell'individuo l'arricchimento della persona promossa dal movimento delle donne ridisegnando i tempi e modi stessi della ditta dei servizi del lavoro
E così io credo che con nettezza occorra affermare che il dissesto i colori ecologico o le minacce nuova la salute sono contro questi ideali nostre del socialismo che devono in spera ispirare invece rapporti di conoscenza
E non di distruzione dell'uomo sulla natura
Il socialismo in altre parole visto dalla nostra generazione come la possibilità di attuazione integrale della propria personalità umana concessa a tutti i cittadini
Su questi contenuti la sinistra deve allargare i suoi confini
Per portare in sale pienamente patrimoni religiosi cristiani cattolici patrimoni liberali libertari democratici patrimoni pacifisti ambientalisti dei movimenti delle donne insomma la sinistra europea per cui lavoriamo muove dalle sono dalle sue attuali forme politiche ma può e deve andare al di là di esse
E deve avere il coraggio e l'ambizione di guardare ben oltre le esperienze realizzate quindi l'indifferenza il peso morto della storia vivere vuol dire essere partigiani scriveva Gramsci sulla Città futura noi lo sia
Sì Haute esclude dagli emendamenti e persino chiede non far parte degli organismi dirigenti del partito
Eh sì care compagne e cari compagni per noi contare non vuol dire scambiare sulla pelle dei giovani valori per Paul per poltrone come cinicamente fa Formigoni con la democrazia cristiana come hanno fatto pannelli ai negri con l'area sociali abbiamo detto diciamo e diremo le nostre idee facendo valere le nostre esperienze
Talvolta sbagliando come lo sbagliata altre generazioni e allora ci critiche Rete talvolta criticando vie sollecitandoli a proseguire e a dare più forza più incisività più concretezza rinnovamento vostro
E questo congresso abbiamo portato riflessioni e posizioni dai temi del movimento per la pace la nostra opposizione al nucleare civile concorrenza e con equilibrio
Abbiamo chiesto e avuto dal partito rispetto dell'autonomia quando lo scorso anno si è avviata la nuova esperienza nostra
Oggi abbiamo dato al partito un analogo rispetto che l'autonomia
Si apre così una nuova dialettica seconda ricca come diceva il compagno nata fra generazioni
Ma allora la si smetta anche la parte di certa stampa di chieder c'è di dirci con chi stiamo e con chi ci schieriamo stiamo solo con noi perché siamo solo una generazione ci ha molto siamo solo cioè portatori della sensibilità
Di una generazione che autonomamente fa il suo percorso politico-culturale
Siamo una generazione e non invece la massa di manovra o la fanteria per qualsiasi tipo di manovra politica
I primi risultati del federa divismo contenuti ancora ma positivi a partire dal momento del tesseramento ci dicono che questa strada
è giusta e vogliamo continuare a riformare questo per noi è un pezzo della rifondazione della politica Rifondazione
Non vuol dire prescindere dai partiti politici ma fare in modo che essi i sindacati tessuto democratico ritrovino vitalità allargando la propria sfera di azione ai nuovi problemi concreti della vita dei giovani e della gente qui
Via la questione morale
Ecco compagne compagno concluso davvero il senso del nuovo che stiamo costruendo l'innovazione per noi non è finita e proseguiremo con altre riforme organizzative e politiche e con la creazione di un tessuto democratico unitario tra i giovani
Sì compagne e compagni delegati sì compagno nata noi andremo avanti con le nostre nuove esperienze e sappiate che vi sosterremo fino in fondo in un'opera di rinnovamento e nella delineazione di un moderno partito che la pace della giustizia la libertà Della democrazia di un partito di un moderno socialismo di un partito che sappia parlare
Alla nostra generazione il linguaggio della concretezza e quello della idealità il linguaggio appunto del cambiamento qui ora e domani
Nel presente tra noi ospite del nostro congresso il premio Nobel Daniele Bovet che di
Rivolgiamo un caloroso ringraziamento del saluto a nome di tutto il congresso
Allora la parola il compagno Gianfranco Borghini delegato di Savona
La proposta
Dell'alternativa democratica
Certamente una proposta giusta
E come è stato detto
è una proposta che corrisponde anche ad una grande necessità nazionale
Il fatto è però che questa proposta non ha compiuto nel corso di questi ultimi anni dei passi in avanti significativi e noi ci dobbiamo oggi chiedere il perché di questo fatto
E soprattutto ci dobbiamo chiedere che cosa nella nostra linea di condotta oltre che nella nostra impostazione politica può avere contribuito a questo fatto
Molto probabilmente non c'era aiutati il fatto che quella proposta è stata formulata in un clima per così dire eccezionale noi eravamo all'indomani del terremoto che aveva sconvolto l'Irpinia il paese era investito da un'ondata senza precedente di scandali
E in un contesto così fortemente caratterizzato la proposta dell'alternativa ha finito per assumere un carattere propagandistico ma soprattutto ha finito per caricarsi di significati politici
Tali da renderla assai ambigua basti ricordare che ebbe un certo seguito un certo corso in quel momento una interpretazione dell'alternativa democratica
Come la proposta del governo degli onesti del governo dei tecnici o del governo istituzionale visto in contrapposizione al governo dei partiti
Tutto ciò ha nuociuto alla nostra proposta perché ne ha oscurato il contenuto politico fondamentale
Che era quello di una proposta volta a contribuire qui ed ora alla costruzione di uno schieramento riformatore capace di prendere nelle proprie mani la direzione del Paese
Uno schieramento centrato sulla unità delle forze della sinistra
Anche se ha aperto naturalmente al contributo al concorso delle altre forze democratiche laiche cattoliche
Proprio perché la esperienza della solidarietà democratica
Aveva dimostrato come fosse illusorio
Pensare di potere rinnovare l'Italia con un governo che fosse centrato sulla democrazia cristiana o che avesse nella democrazia cristiana un ruolo fondamentale ma al di là di questo fatto contingente
C'è a mio modo di vedere un'altra ragione più di fondo per la quale la proposta dell'alternativa non riesce ad andare avanti e sulla quale io vorrei richiamare rapidamente l'attenzione del congresso
Per questa ragione lo dico in un modo forse un po'troppo secco
E l'offuscamento
Della nostra capacità e della nostra credibilità come forza di governo e in conseguenza di ciò un certo appannamento della nostra stessa funzione nazionale
Qui
A mio modo di vedere e l'ostacolo principale all'alternativa democratica
Ed è un ostacolo politico che dipende da noi e che non dipende da una sorta di malformazione delle istituzioni modificando la quale si aprirebbe al Partito Comunista
La via del Governo l'alternativa democratica non ha fatto passi avanti cari compagni perché a torto o a ragione
Noi non siamo apparsi come una forza davvero capace di contribuire alla definizione di una credibile proposta di politica economica e sociale e soprattutto di concorrere qui ed ora alla formazione di una schieramento politico riformatore al quale il Paese potesse affidare la propria direzione
Questo a mio modo di vedere e il nostro problema
Ed è qui in questo problema che si nasconde l'insidia e il pericolo di un declino del Partito comunista un pericolo reale
Che a mio modo di vedere noi sbaglieremmo a sottovalutare e il pericolo del del declino non è dato soltanto dai risultati elettorali negativi che pure ci sono state che ci hanno portato a un congresso anticipato ma è dato soprattutto dal restringimento della nostra base sociale
Dal fatto che abbiamo perso la capacità di rappresentare i ceti nuovi che emergono nella società o di conquistare gli strati intermedi dell'elettorato un restringimento della nostra base sociale
Nostra ma anche di quella del movimento sindacale
E non a caso il sindacato con il suo congresso
Ha cercato di rinnovarsi e di darsi non solo delle nuove regole democratiche ma come ci ha ricordato Pizzinato di darsi perché è molto più difficile
Delle nuove strategie arriva indicative capaci di collegare davvero il sindacato alle nuove forze della produzione
Questo cari compagni a mio modo di vedere anche il nostro problema si è parlato tanto di Togliatti in questo congresso
Ed è un fatto assai positivo
Ma proprio Togliatti ci ha insegnato una cosa
è consentita anche a me di ricordarlo Togliatti ci ha insegnato che per un partito come il nostro il partito il declino diventa inevitabile
Se per le ragioni più diverse non importa se sono giuste o sono sbagliate
Se però cessa di agire come una grande forza nazionale di governo alla quale non sono una classe ma l'intero Paese possa fare riferimento e se sotto la spinta più delle pressioni più diverse
Anche di carattere ideologico e culturale finisce però per abdicare alla propria funzione di classe dirigente nazionale
Per ridurre la propria capacità di rappresentanza generale
La propria capacità cioè come ha ricordato anche Reichlin nel suo intervento di ragionare in termini di paese e non soltanto di classe o addirittura di settori più o meno il movimento della Società
Noi non dobbiamo mai dimenticare che siamo diventati la grande forza che siamo perché in tutti i momenti cruciali della storia d'Italia abbiamo saputo agire come una grande forza nazionale eppure nel corso di questi ultimi anni un offuscamento di questa nostra funzione c'è stato
Troppo spesso hanno prevalso spinte settoriali interessi particolari impostazioni unilaterali e tutto ciò ha indebolito la capacità dei comunisti
Di collegarsi e di rappresentare l'intera società e soprattutto di essere in sintonia con la parte più dinamica dell'Italia
Che vuole cambiar
E che vuole avanzare ecco perché a mio modo di vedere noi dobbiamo introdurre delle correzioni in questa direzione
Se noi vogliamo collegarci all'Italia che cambia
Dobbiamo innanzitutto valorizzare appieno
Tutti gli elementi positivi e di novità che sono intervenuti nella realtà italiana di questi anni
L'Italia è cambiata è cambiata anche profondamente ha dato prova di grande vitalità e negarla sarebbe sciocco
D'altra parte se noi parliamo di una possibilità di sviluppo lo facciamo perché vediamo nella realtà italiana le forze che lo possono realizzare
Se me le tesi noi proponiamo al Paese un patto per lo sviluppo e lo proponiamo a forze diverse dalla nostra è perché riteniamo possibile che l'Italia oggi compia un passo avanti sulla via della sua trasformazione
Il punto non è dunque se l'Italia è cambiata o meno il punto su cui riflettere sul quale far riflettere un altro e sono i limiti di questa trasformazione
Le contraddizioni nuove e le ingiustizie le diseguaglianze che si sono creati
La grande fase della ristrutturazione stravolgendo al termine molte imprese grandi piccole pubbliche e private ce l'hanno fatta e questo è un fatto positivo però le basi dell'apparato produttivo nazionale si sono ridotte
L'articolazione in nuove direzioni è stata limitata il grado di innovazione del sistema nel suo complesso
è risultato parziale il vincolo esterno allo sviluppo si è fatto molto più stringente c'è anche nelle nostre fila una curiosa euforia per la caduta del prezzo del petrolio
Dimenticando così che il vero vincolo allo sviluppo del Paese il vincolo esterno non è tanto soltanto l'importazione del petrolio quanto soprattutto la nostra dipendenza tecnologica
Le importazione dei beni intermedi e dei prodotti strumentali la bassa il basso profilo di tanta parte della nostra industria soprattutto la trasformazione che c'è stata messo in luce e questo è il punto centrale che vorrei sollevare nel mio intervento ha messo in luce il vero punto debole dell'Italia e cioè la particolare pochezza e debolezza dello Stato
L'incapacità cioè di promuovere di orientare un processo effettivo di trasformazione e queste incapacità dello Stato a dirigere la trasformazione a oriente darla e anche all'origine
Del progressivo indebitamento del Paese
Questa debolezza dello Stato
E questa pochezza delle classi dirigenti
Certo che non è di oggi
è un fatto in qualche misura storico però diventa drammatico nel momento in cui la possibilità dello sviluppo oltre che la sua qualità dipendono sempre di più dalla capacità progettuale
Organizzativa e gestionale dello stato e non semplicemente dalla genialità dei singoli imprenditori ecco perché nella fase politica attuale
Divengono preminenti le questioni della programmazione democratica dell'economia
Quelli del ruolo nuovo soprattutto ai fini della internazionalizzazione della nostra industria del sistema delle partecipazioni statali quello delle grandi reti dei servizi che dobbiamo modernizzare
Quello della riforma della pubblica amministrazione della scuola della ricerca e così via dicendo divengono preminenti cioè le questioni della qualità dell'intervento pubblico piuttosto che della qualità nella vita economica la capacità effettiva di spingere in avanti il Paese di trasformarlo di ricollocarlo a livello internazionale
Ma queste il terreno ovvero sul quale noi comunisti e la sinistra italiana
Debbono a qualificare la loro proposta programmatica Rispetto a questi nodi che stanno davanti al Paese qui una nuova classe dirigente si fa le ossa e conquista il diritto a dirigere il Paese
Noi dobbiamo recuperare in pieno la capacità di parlare al Paese di rappresentare gli interessi generali dell'Italia e quindi di costruire su questo terreno quell'alleanza riformatrice alle quali affidiamo la sorte e l'avvenire del Paese c'erto
Per rispondere a questi quesiti non è facile
Innanzitutto perché noi non dobbiamo soltanto convincere qualche gruppo limitato di intellettuali ma dobbiamo elevare a questo livello grandi masse di lavoratori
Ma è difficile anche perché ci sono troppe ambiguità anche al nostro interno
E noi abbiamo il dovere politico cari compagni di sciogliere le ambiguità se no noi non faremo i passi in avanti che sono necessarie nove non possiamo e chiudo rapidamente
Consentire che vi siano incertezze sulla nostra collocazione internazionale e nata su questo terreno è stato chiaro in modo inequivocabile
Ma noi non possiamo consentire neanche che vi sia non dubbi sul nostro radicamento nel regime democratico noi dobbiamo richiedere rivendicare tutte le riforme istituzionali e rinnovamento della democrazia che è necessario anche se io personalmente diffido dell'uso di neologismi che non capisco come democrazia di massa
Però un punto deve essere chiaro noi rinnovamento lo vogliamo dentro questo quadro costituzionale su questo terreno consentitemela franchezza su questo terreno non c'è nessuna terza via da aprile
Noi la nostra via l'abbiamo imboccata nel momento spesso in cui abbiamo contribuito a stendere a sottoscrivere la Costituzione da quella via noi non dobbiamo allontanarci nel deviare
Ma è soprattutto su un punto cruciale su questo chiudo
Che è quello dell'unità fra Noè compagni socialisti
Consentitemi di dire soltanto questo che l'unità tra noi compagni socialisti è il perno di ogni politica di ogni e qualsiasi politica che ne vogliamo fare c'erto ce lo ha insegnato anche Togliatti la politica dell'Unità Democratica non si esaurisce nel rapporto con il Partito Socialista ma questo vale per noi e vale anche per i compagni socialisti
Ma non è meno vero però il fatto che l'unità dei partiti storici del movimento operaio e in qualche misura un valore in sé che noi dobbiamo perseguire in quanto tale ed è il punto di partenza per ogni politica di rinnovamento ma l'unità fra noi e i compagni socialisti giustamente è stato detto da vari compagni
Non è un fatto di galateo e sono d'accordo è un fatto di chiarezza
Noi dobbiamo essere chiari sui contenuti della proposta dell'alternativa se l'alternativa
Può essere interpretato come una fuoriuscita non si sa bene da che cosa o come una palingenesi o come una transizione verso modelli non precisati allora l'unità non farà passi avanti se invece l'alternativa viene presentata per quello che essa è una proposta per governare qui ed ora all'Italia
E per far fare un passo avanti al nostro Paese in questo momento allora all'unità si potrà costruire noi dobbiamo dare con il nostro congresso un contributo di chiarezza in questa direzione
I compagni i vigili del fuoco di Firenze e di altre città d'Italia anche hanno svolto volontariamente il servizio antincendi per il congresso
Sottoscrivono lire un milione e per la cooperativa dell'Unità diventandone così Solti fondatori
Ha ora la parola il compagno Politano Franco delicato di Crotone
Cari compagni e compagne
C'è una convinzione confermata dai fatti che mi pare sia stata colta in pieno nella relazione del compagno
Tale convinzione che il nostro Paese
Si trovi ancora in uno di quei passaggi di fase insidiosi Issing
Dai quali ci si può tirare fuori in due modi diversi opposti ho ripercorrendo vecchie strade economiche e politiche
Oppure imboccando nuove vie di modernizzazione e di sviluppo
Per affrontare e risolvere le contraddizioni italiane
In effetti noi stiamo vedendo che niente è scontato
Siamo ad una stretta cioè torna la necessità delle riforme di una svolta politica ma può farsi strada più forte una spinta conservatrice
La sfida aperta dinnanzi ai Paesi industrializzati
E quella di una nuova qualità dello sviluppo
Ritornano cioè le questioni strutturali del Paese e in particolare le due grandi questioni mezzogiorno e lavoro
Ma abbiamo sentito Agnelli sostenere che l'avvenire si gioca attraverso le Alpi
E intanto di fatto sta andando avanti una linea che continua a considerare il Mezzogiorno Zona residuale
A cui destinare soltanto l'intervento straordinario e qualche impianto tipo la centrale a carbone a Gioia Tauro che si vorrebbe imporre tra l'altro senza garanzie sull'impatto ambientale
Senza garanzie sulla Seat per la sicurezza dei cittadini e malgrado un referendum popolare che ha detto no in maniera plebiscitaria
La nostra risposta quella che abbiamo dato dalla Calabria e voglio dirlo ai compagni è stata innanzitutto la risposta di chi non accetta un ruolo marginale nelle politiche di sviluppo
Non una risposta quindi su una linea arretrata
Residuo di una vecchia cultura contadina come si è cercato di fare intendere anche da questa tribuna corti compatti qualche compagno che mi ha preceduto ma espressione di una concezione moderna dello sviluppo
Che pone il problema della qualità dello sviluppo
Basato sui su grandi riforme e su una politica economica che ribalti la posizione subalterna
Del mezzogiorno e di regioni come la Calabria per tramutarlo in leva per profonde trasformazioni economiche sociali e politiche
L'indirizzo fondamentale della nostra politica ha cercato di intrecciare in maniera unitaria lavoro democrazia cultura come aspetti
Integranti di un sistema organico di una battaglia per rompere la dipendenza
Certo
Compagni e compagne d'ai fatti di cronaca di questi giorni
Viene la drammatica conferma come sia sbagliato ritenere che nella lotta per lo sviluppo del Sud o si possa lasciare completamente da parte tutto ciò che viene considerato arretrato a partire dalla realtà agricole
E io permettete me lo voglio ricordare al congresso le donne braccianti le raccoglitrici d'olivo morte il due aprile a Rosarno quelle donne venivano trasportate
In condizioni disumane
Sul carro bestiame del caporale ed ogni giorno percorrevano centinaia di chilometri di distanza per nemmeno venti mila lire al giorno
No compagni non sono una un residuo del passato rappresento no queste cose il tratto di una moderna schiavitù che bisogna spazzare via negli interessi dello sviluppo del Paese
Queste situazioni drammatiche ci riportano ad una situazione di lavoro nero organizzato dalla mafia di sfruttamento di sotto occupazione a cui le masse femminile e giovanile stanno pagando il costo più attivi più alto
In un bell'articolo dell'Unità giustamente
è stato rilevato da la grande solitudine di queste donne e il fatto che la risposta complessiva del movimento non sia stata adeguata all'altezza della gravità di quanto stava avvenendo
E vero ma questa allora ci riporta ad una constatazione politica più di fondo
Al fatto cioè che ormai da più tempo è che queste che questioni come queste
Insieme ai problemi delle trasformazioni nelle campagne sono venuta assumendo via via un peso sempre più marginale nell'azione politica generale almeno a me questo sembra non c'è dubbio che per rompere la dipendenza del Mezzogiorno e di regioni come la Calabria c'è bisogno
Innanzitutto di rilanciare proposte programmi che partano dalle novità della società che getti No Ponte al ponti alle forze emergenti della trasformazione
Nello stesso tempo però dobbiamo sapere intrecciare strettamente
Ciò con una riforma dei rapporti produttivi e delle condizioni di vita e di civiltà nelle campagne con il progetto di un'agricoltura trasformata associata questa è la chiave di volta per un tipo di sviluppo diverso del Paese per l'avvio di una soluzione del contrasto nord o tessuti
Ebbene mentre avanzano allora processi di crisi e di trasformazione il problema principale per noi in questo particolare momento non può essere dunque quello di disperderci o di dividerci su formule di schieramento
Ma ci si richiede come giustamente ha detto il compagno nata di mettere in campo elementi di dinamismo politico che costringano tutti a fare i conti con le questioni reali su cui inevitabilmente si misureranno e si scontreranno
Politiche conservatrici e politiche progressiste
Nello stesso tempo anch'io sono fermamente convinto che quanto più diventa esplicita ed acuta la crisi del pentapartito tanto più il Partito comunista italiano non può rinunciare a fare politica
A dislocare in avanti un confronto-scontro sui nodi di programma che interessano i bisogni di larghe masse
E che lungi dal diplomatico Zahri rapporti tra i partiti deve tendere a spostare oggi i rapporti di forza reali nel governo e nel Paese
In questo senso viene vista la proposta di governo di programma
Certo sulla scorta di errori commessi in passato durante la solidarietà nazionale
Pesano vecchi sospetti è stato chiarito qui bene il fatto che questa proposta politica i contenuti che la qualificano e le linee discriminanti che noi assumiamo
Tendono a modificare quella situazione bloccata che finora ha impedito l'avanzamento di un processo di alternativa
E comunque emerge chiaramente dalla relazione di nata che questa proposta non è un'altra cosa ma deve essere un passaggio politico funzionale alla costruzione di un blocco nuovo di forze sociali e politiche
Avverto anch'io che ci deve essere un limpido e chiaro rapporto con la politica dell'alternativa che deve restare la prospettiva chiara e forte il problema vero è ora semmai un altro
Come facciamo crescere questa proposta e come essa viene alimentata da un forte movimento di massa si tratta cioè di tenere assieme proposta politica crescita di una capacità conflittuale del mo'del movimento proprio per fare in modo che tale proposta si carica caratterizzi come una tappa del processo di alternativa
Ma proprio perché il programma è al centro della nostra proposta politica
Sarà decisivo comunque su come si delineano non solo nostre scelte
Ma le nostre coerenze
In rapporto ad alcuni nodi che consideriamo strategici
Per fare andare avanti un processo di alternativa
A partire appunto da quello del Mezzogiorno che deve essere il primo contenuto di un programma e lo dico non solo perché parlo dalla dimensione del Mezzogiorno ma perché il nodo strategico della situazione italiana
Ed è l'alternativa è così che potrà emergere più chiaramente il carattere di forza alternativa del Partito comunista
La questione meridionale infatti più di ieri si presenta come un punto ben più complesso di una questione economica più di ieri Esteban con riprova delle classi dirigenti e punto cruciale della nostra battaglia e dell'intera sinistra
è una grande questione democratica di uno sviluppo strutturale il politico che non penalizza soltanto il mezzogiorno e dobbiamo saperlo penalizza tutta l'Italia
Perciò bisogna guardare con strumenti di analisi adeguati alla realtà meridionale calabrese l'immagine che per esempio in questi giorni da il Corriere della Sera della Calabria
E di una notte nera in cui tutte le vacche sono nere fuor di metafora fora non emergono le contraddizioni
Le lacerazioni drammatiche ma anche i fatti positivi le forze nuove le risorse quindi non emergono le lotte le responsabilità delle classi dirigenti
Ma più in generale con franchezza permettetemelo compagni debbo dire che non ritengo ci sia la consapevolezza piena della grande partita democratica che l'età che l'Italia ma anche il nostro partito e tutto il movimento si gioca un assurdo e in regioni come quella calabrese questa partita è
Investe oggi più di ieri il ruolo della democrazia e degli strumenti attraverso la quale essa viene praticata
Mi riferisco alle istituzioni ai partiti
Per anni d'dagli anni del centrosinistra fino a qualche anno fa
Su questi problemi abbiamo avuto un partito socialista scettico arroccato sulle alleanze di potere con la Democrazia Cristiana
Sì sono inclinate vecchie alleanze di sinistra si sono costruiti super partiti che sono andati all'attacco di interi settori dell'economia come le dodici delle l'edilizia sì è delegato lo sviluppa i pacchetti industriale alle provvidenze assistenzialistiche
Credo che per il partito nel Mezzogiorno questa sì una battaglia da combattere in campo aperto proprio per le illegalità che ha prodotto nel meccanismo di sviluppo il disgelo dei rapporti a sinistra così come viene configurato da alcuni dirigenti socialisti
Non può non basarsi sui rapporti che la sinistra nel Mezzogiorno
Il patto potere tentacolare della Democrazia cristiana non si batte recide indo qualche tentacolo ma rinnovando metodi e prospettive della politica il suo uso la sua concezione voglio dire
Che pensare a un nuovo sviluppo del Mezzogiorno non basta senza avviare una riforma della politica
Che investa tanto le istituzioni quanti il loro uso il modo con cui esprimono il potere nella gestione per esempio di tante regioni meridionali
Piegata interessi di gruppi e di parte
E che bisogna recuperare ha un ruolo di programmazione e di democrazia aprendo una nuova fase autonomistica costituente se non si vuole scontare una sconfitta storica dell'esperienza regionalista nel Mezzogiorno
E così per l'altra questione della lotta alla mafia alla criminalità organizzata anche qui
Compagni non si tratta certamente più di un fenomeno locale circoscritto circoscrivibili questo tutti ne siamo consapevole significativo è stato l'impegno ribadito per esempio
Dal segretario della federazione di Firenze qui in apertura di questo congresso
Ma a tarda ad affermarsi il concetto di lotta alla mafia come momento qualificante della lotta più complessiva per trasformare modernizzare la società italiana
Il voglia intendere ancora la questione mafiosa come questione criminale
Tutta delegabile ai poteri dello Stato sappia che su questa partita non si gioca non soltanto i destini del Mezzogiorno ma della stessa idea dello sviluppo in Calabria come in Sicilia come a Roma come a Milano
La scelta meridionalista chiami in causa dunque la stessa idea di sviluppo
Così come è stata concepita in questi anni chiami in causa tutta una serie di strumenti di levi istituzionale pubbliche chiamo in causa le stesse nostre cosiddette coerenze meridionalista
Pone compiti nuovi cioè alle grandi organizzazioni di massa al sindacato in primo luogo in questi anni ha allentato l'impegno meridionalista sotto la spinta del contrattacco confindustriale
E invece no il Mezzogiorno è un grande campo in cui il progetto
Di un nuovo sindacato così come è stato sviluppato nell'ultimo congresso la CGIL può misurarsi non esistono patti che tengano senza il Mezzogiorno
E necessario passare dal rivendicazionismo sui progetti residuali del Governo su quello che il governo può concedere per il Mezzogiorno ad una visione complessiva dei nodi della questione
Meridionale
La scelta meridionalista infine compagni chiami in causa anche il nostro essere partito di rinnovamento e di sviluppo
Il nostro essere partito delle alleanze di massa di guida di grandi idee forza
Non mi pare di affermare una novità serico
E molto spesso io penso che i compagni comprenderanno il senso positivo con cui faccio quest'osservazione il partito meridionale ha avuto la sensazione di trovarsi in una trincea di verza rispetta quella del partito nel suo complesso
E di combattere battaglie che poi non hanno avuto pieno riscontro nell'azione politica complessiva
è stata giusta la scelta delle tesi di non considerare il sud da parte come se il Mezzogiorno fosse uno dei tanti problemi e non invece il problema centrale della stessa prospettiva democratica dell'intero Paese
Ma quanta ad esempio nel dibattito che ha preceduto il congresso nelle assemblee congressuali del Nord e lo dico con rispetto del lavoro di tutti i compagni del nord si è parlato del Mezzogiorno
Io vedo in tutto ciò un problema culturale ma anche una più forte esigenza di unificazione politica dei problemi
Il mio non è un richiamo ideologico ma concreto pongo non tanto il problema della posizione del partito su questo quella legge del Mezzogiorno pure importante quanto la questione dell'azione complessiva del partito e dell'insieme del movimento per contributi
Per contribuire a sanare la vera e propria fa tutto a Tura che esiste ormai fra le due aree del paese non solo dal punto di vista economico ma degli assetti civili e democratici il nostro meridionalismo finito
Il nostro meridionalismo e allora ho finito visto che ho finito anche il tempo ha sempre guardato al rapporto sviluppo sotto sviluppo senza pensare che il Sud potesse ripercorre tutte le tappe dello sviluppo capitalistico al nord
Ancora di più secondo me dovrebbero valere oggi problema centrale di fare e di vedere come ricco riuscirà imprimono una svolta profonda nei rapporti tra Stato e Mezzogiorno abbiamo bisogno di mettere in discussione il modello di accumulazione di allocazione delle risorse abbiamo bisogni di riuscire a piegare in senso meridionalista i processi di riconversione di innovazione
Ecco e finisco secondo me era qui all'alternativa allora alla sua realizzazione non c'è soltanto una fitta Rea rete di alleanze da costruire e da valorizzare
Ma un nodo di problemi da dipanare da ordinare in una proposta di programma
Da confrontare con le forze politiche da far vivere nella coscienza dei lavoratori e delle loro lotte c'è uno sforzo grande che il nostro partito deve compiere di rinnovamento coraggioso così come ha detto nate di adeguamento
Delle sue espormi organizzate per riproporsi quindi come grande forza rinnovati frigge capace di mettere ora in campo Soggetti movimenti programmi politiche di trasformazione e di alternativa
Sono pervenuti i messaggi di saluto e gli auguri di buon lavoro dai compagni della Montefibre di Pallanza in lotta da tre anni per il posto di lavoro
La FIOM CGIL di Livorno che si battono per risolvere i problemi dell'industria metalmeccanica livornese e in particolare da quelle delle partecipazioni statali
Prima di dare la parola la compagna bottoni Paola penultimo intervento della seduta
Comunico che la commissione politica si riunirà alle ore ventuno qui nella sala del seminterrato a sinistra dalla presidenza dal punto di osservazione dei delegati
La parola ora alla compagna bottoni Paola delegata di Bologna
La verifica di governo su due punti appare almeno per ora conclusa il pentapartito e confermato e sarà a presidenza socialista
Non è un'alleanza strategica come alcuni esponenti precisavano ovviamente accingendosi a questa verifica
E infatti
I cinque partiti stanno insieme non già per intenti unitari di strategia quanto invece nessuna forte complicità politica nella gestione del sistema di potere
I litigi i dissidi i dissidi le discordie non allentano affatto il nostro giudizio di essere questa una alleanza segnata da forte fragilità politica ma bisogna compagni comprendere appunto e capire a fondo su che cosa si regge e dare alla nostra opposizione più vigore più coerenza più costruttività
Per far pesare la nostra in influenza per strappare quotidianamente risultati che dà la nostra opposizione sappiano dare il senso alla gente che possiamo influire che possiamo pensare che possiamo cambiare
Dando concretezza alla nostra opposizione strappando con continuità risultati grandi e piccoli possiamo aspirare all'unica legittimazione di cui abbiamo bisogno
E cioè quella del consenso della gente
Il rischio seno corso in alcuni momenti anche da noi nei mesi scorsi
Può essere quello di coltivare l'illusione che ogni giorno può essere quello buono perché la sconfitta i voti in Parlamento significhi caduta o crisi di governo
è in generale esteri le artificiosa la contrapposizione tra schieramenti e contenuti e Dio non vorrei incorrere di ma se mi chiedo compagne e compagni come e su che cosa si può spezzare oggi una situazione politica nazionale che per tante ragioni e motivi ci appare bloccata
Ritengo che l'accento con decisione e con determinazione noi lo dobbiamo mettere oggi sui contenuti sui problemi
Per aggregare
La gente per ora aggregarla sulla immutata voglia di cambiare
Per spostare orientamenti e quindi concretamente aprire nel nostro Paese una nuova fase di contrattuali da di iniziativa una nuova fase politica
Le ragioni e l'utilità della convocazione anticipata di questo nostro congresso mi pare stia tutta a cui dare centralità nel Paese all'azione alla proposta politica dei comunisti costruire le condizioni dell'alternativa democratica e cioè rimettere all'ordine del giorno di questo nostro Paese la questione comunista
è possibile dislocandosi pienamente il nostro partito sui grandi temi della nostra epoca la sicurezza era pace in questa in ogni altra parte del mondo
Il crollo del patriarcato e gli scenari inediti dateci da una nuova politica di liberazione dell'umanità
Un nuovo sviluppo secondo il vincolerà risorsa ambientale dando voce all'aspirazione di tanti ad una società si più tecnologica ma anche più umana più colta più giusta
Ci si iscrive alla sinistra europea rinnovando intanto la nostra cultura politica
E continuando la ricerca e l'iniziativa che dà i temi della pace a quelli della liberazione delle donne circolano dopo ci collocano già in posizioni di preminenza in questa Europa
Su questi e su altri temi in Italia è un Europa è necessario decisivo oggi collocare comportare nostra iniziativa politica
Penso all'occupazione
E penso in particolare alla nostra conferenza sull'occupazione femminile che abbiamo svolto nei mesi scorsi e che il compagno nata citava e a quella che il governo si accinge a preparare e che svolgerà nel maggio prossimo
Penso all'occasione data ci dalla congiuntura davvero favorevole del calo dei del prezzo delle materie prime e del calo del dollaro e alla necessità e all'urgenza di una politica per creare lavoro in Italia
Per il Sud per le donne per i giovani
Sarebbe già un grande risultato compagni almeno a mio avviso se mettessimo di porci un anti no rovello
Uno bello fuori tempo oggi e senza esiti
Il rovello che continuamente si chiede se i temi delle donne siano specifici o generali se possono essere aggiunti se debbono stare dentro il quadro generale
Smettere di porci questo assurdo alla bell'oggi significa con determinazione uguale dislocare i temi delle donne assumerli e metterli al centro delle battaglie politiche che ci aspettano nei prossimi mesi
In Italia e in Europa più donne che uomini cercano lavoro più ragazze che ragazzi cercano lavoro
Gli anni settanta
La scolarità di massa il lavoro e la professionalità delle donne si è estesa il matrimonio non più come scelta e vincolo di vita ma come scelta d'affetto da muore
La facoltà di controllo sulla fertilità hanno cambiato lo scenario di vita possibile per le donne cambiando le stesse donne
In partiti può arte sicuramente più sicure disse
E collocate sul Quirinale difficile della doppia presenza quella del lavoro familiare domestico non di mercato e quello del lavoro extra domestico e di mercato le donne non rinunciano a voler cambiare né qua nella sarebbe semplicissimo ridurre in Italia ad un terzo la pressione sul mercato del lavoro basterebbe che quel settanta per cento di donne che cercano lavoro smettessero di farlo ma le donne vogliono lavorare
E nonostante gli attacchi palesi e le azioni dissuasive avente messe in atto dal governo pentapartito compreso pure le azioni davvero dissuasive
Di dislocare sulla via sulla strada della gente nuovi ostacoli nuovi burocratismi e rendere quindi selettivo più tortuoso comunque il raggiungimento dei propri desideri
Nonostante tutto questo dicevo le donne cerca non la voglio e vogliono cambiare
Oggi l'occhio si abitua a vedere donne in luoghi professioni i mestieri modi di vita diversi e questo appare con grande evidenza nella mia regione in Emilia Romagna
In Emilia intatti
Dove si sono realizzate grandi politiche sociali dove esiste il più alto tasso di occupazione femminile e dove pure però il mercato del lavoro si è fortissimamente femminili esatto il sessantotto per cento di chi chiede lavoro in Emilia sono donne
Da queste condizioni più avanzate
Da condizioni più avanzate sul terreno economico sociale e civile e democratico e politico emerge però oggi con l'enorme evidenza un salto un salto di base un passaggio estremamente nuovo
Emerge con evidenza cioè e alla risposta a questa domanda di lavoro delle donne che mette in discussione esattamente la qualità dello sviluppo le sue finalità i suoi obiettivi
A questa risposta non si può che a questa a questa domanda non si può che rispondere con una nuova qualità dello sviluppo così come alle nuove domande sociali
Anche degli ultimi anni
E alle politiche sociali che ha che oggi sono sottoposte a una verifica di domande di maggiore umanizzazione personalizzazione
La risposta non può che essere quella di una profonda rigenerazione dell'esperienza dello stato sociale
Sono proprio le donne a dircelo
Con più forza e più di altri perché le donne sono lo snodo fondamentale di congiunzione tra sfere di vita diverse la famiglia l'organizzazione sociale da produzione
E più di ogni altro soggetto avvertano l'urgenza di una ricomposizione nuova della vita di una sua più elevata qualità
E ancora esattamente a quarant'anni dal voto dal primo voto delle donne
Oggi è di nuovo proprio la democrazia ad aver bisogno delle donne per rinnovarsi
Le donne cioè come abbiamo detto alla settima Conferenza nazionale delle donne comuniste mettono in campo una diversità ma capiamoci compagni capiamoci bene non è una diversità ideologica
E la diversità di cui parliamo non si riferisce alla diversità naturalistica
Ciò di cui parliamo è un punto di vista originale è un punto di vista nuovo un punto di vista che mette in discussione gli assetti economici sociali
Gli assenti i politici gli assetti di potere in ogni campo della nostra società
Abbiamo cercato dalla settima conferenza d'oggi di crearci delle tappe significativa importanti chiedesse non senso a questa nostra acquisizione
E così per le elezioni amministrative dell'anno passato noi ci siamo misurate con le donne con programmi specifici importanti piede contenuti
Però il tema della qualità della vita urbana al tema dell'organizzazione sociale del lavoro dei servizi dei luoghi e della formazione culturale
Così ancora non è stato difficile nei mesi scorsi raccogliere tante firme e svolgere la nostra manifestazione nazionale a Roma sulla Finanziaria proprio sulla base di una piattaforma puntuale
Di critiche di proposte di intervento sulla Filosofia della finanziaria oltre che ovviamente sui punti di evidente attacco alle condizioni di vita e alle conquiste delle donne
E più di recente appunto con la conferenza sull'occupazione con incontro europeo da noi prodotto con le donne dei partiti comunisti socialisti socialdemocratici dell'Europa
Sono state tappe importanti
Non solo di aggiornamento dell'analisi ma per costruire proposte in ogni campo che si muovessero per migliorare la vita delle donne per rinnovare la peculiarità del nostro partito
Di voler essere di più e meglio il partito che sa rappresentare il bisogno e le aspirazioni di cambiamento delle donne
Perciò e finisco compagni
Non può creare equivoci
E non può creare dubbi
La richiesta che viene dalle donne comuniste di moltiplicare nel partito ne senti
E gli strumenti con le quali le donne comuniste possano contribuire nel partito alla costruzione di un programma di alternativa
Il punto molto semplicemente
è che in queste ore prospettiva di lavoro le commissioni femminili non ci bastano più né nell'esame reazioni nei livelli già regionali né al centro del palco del partito
Tant'è che in molti territori dopo aver proposto programmi specifici delle donne stanno appunto nascendo i coordinamenti delle elette per realizzare la loro pratica realizzazione nei compagni può indurre in equivoco il termine autonomia
Caro è importante anche alle donne comuniste anche se di segno diverso rispetto a quello che alla FIGC che la FIGC ha voluto dare al suo dibattiti il termine autonomia lo riprendiamo e loro riproponiamo come la necessità di costruire SD di ricerca di elaborazione di proposte in ogni campo
Quindi la necessità di costruire una molteplicità di apporti attraverso cui davvero contribuire ad una nuova stagione politica una nuova stagione programmatica del partito così come ricordavano la compagnia Trupia e la compagna Grainger oggi pomeriggio stesso
Sono sempre tuttavia molte le critiche e le denunce e i limiti le insufficienze che le donne comuniste fanno a questo partito poiché i compagni lo sappiamo quando si parla delle donne
Lo spirito è forte ma nel partito spesso e la carne che risulta troppo cedevole
E allora ripensando a questo dibattito sull'apporto d'ordine impartito consentitemi un'altra battuta mi viene da pensare che questo tema un po'appartenga alla tendenza numero tre del testa di tango di lunedì e cioè alle donne comuniste questo partito piace molto
A volte abbiamo l'impressione di non piacere gli altrettanto ma l'aspettativa che le donne comuniste hanno in questo partito
Proprio di riuscire ad uscire da Firenze con una capacità nuova di ascoltarci
Di reciproco reciprocamente comunicare di essere insieme alla costruzione di una sintesi di una maggiore unità del partito di costruire il partito del programma e dell'alternativa
Ha ora la parola per l'ultimo intervento della seduta la compagna per rioni Patrizia delegata di Napoli
Sono molto convinta compagne e compagni che possiamo chiedere e anche lavorare in questo congresso
Per avere una riflessione un dibattito in grado di elaborare una sintesi alta intorno ai temi alle questioni poste nelle tesi e presenti delle discussioni di tutti i congressi delle sezioni e delle federazioni
Proprio perché in questi mesi si è sviluppato un confronto largo e vivace che costituisce come ha detto giustamente il compagno nata nella sua relazione
Una grande lezione di democrazia che i comunisti hanno dato agli altri partiti giungendo anche a definire alcune novità di democrazia interna come la scelta inedita del Comitato centrale nella presentazione delle tesi di dare pubblicità al dibattito e alle opinioni diverse esistenti del partito sulle tesi e sul documento programmatico
I comunisti italiani hanno dato veramente esempio di limpida discussione democratica utilizzando con maturità e consapevolezza questi strumenti
Questo congresso voluto anticipato e con caratteri di straordinarietà
Può fare veramente tesoro di questi contributi venuti dalla ricchezza del dibattito precongressuale
Anche per queste scelte intorno al nostro congresso sono convinta che si sono coagulati in questi mesi molte attese e anche molti aspettative dentro e fuori di noi molte sincere altre soltanto in parte
Sarebbe utile mi chiedo di fronte a queste ansie e giunti a questo punto appiattire o rinsecchite la vivacità e le differenze che vivono nel nostro partito
Piuttosto che raggiungere una sintesi che faccia vivere queste ricchezze tenendo in conto ciascuno di noi della sua libertà individuale di confronto e della sua responsabilità politica io penso proprio di no
Se è vero che e la relazione ha sottolineato questo aspetto della nostra discussione
Nostro compito è di allargare sempre il confronto portando il maggior numero di iscritti e di scritte a partecipare e non solo aggiungo io ma anche a contare di più
La scelta della democrazia scelta moderna di un partito di massa come il nostro e per più di un motivo urgente e non più rinviabile
Per esempio penso alle donne comuniste e alla loro richiesta perché si esprima pienamente viva un punto di vista delle donne la differenza sessuale
Che è una leva potente di rinnovamento della cultura politica del nostro partito e perché chissà si affermi ha bisogno questa differenza di più democrazia
E che questa democrazia si traduca in una coerenza piena tra prassi Etiopia per quanto ci riguarda come comuniste in tutta la discussione precongressuale si espresse ha pesato il nostro punto di vista come un filo rosso che dalla settima conferenza si è dipanato e attraversato tutti i temi posti nelle tesi
La pace nel nuovo socialismo l'ambiente il nuovo sviluppo nel Mezzogiorno il lavoro la democrazia
Questo punto di vista parziale sì ma che attraversa il generale deve esserci secondo me in questa sintesi vivere pienamente nelle scelte e nelle iniziative concrete così come nella vita quotidiana del costume e delle regole del nostro partito
La riflessione precongressuale delle donne comuniste
Si è concentrata soprattutto su un punto che fosse qui e credo anche nell'era del della relazione non è stato pienamente conto sul lavoro
Il lavoro desiderato e cercato con tenacia dalle donne e soprattutto dalle ragazze del Mezzogiorno come strumento per affermare la propria autonomia
Per affermare una nuova doppia presenza nella produzione e nella riproduzione
Nelle scelte che il Partito comunista deve compiere e nell'analisi che deve svolgere intorno alla società italiana questa nuova affermazione di ostinato ed orgoglioso protagonismo femminile non è un tassello residuale
Si aggravano le condizioni di vita delle donne specie al Sud tutto più faticoso perché si intensificano gli attacchi soprattutto del governo pentapartito
E la legge finanziaria contro cui testardamente ci siamo battute come donne comuniste lo dimostra
Come guardate comunisti
A questi segnali pesanti aggressivi contro le donne e riusciamo a cogliere sempre proprio a partire da questo osservatorio particolare e nuovo e rivoluzionario vi la ricerca del lavoro dalle donne
I segnali di una ricca conflittualità delle donne l'ostinazione a rimanere in campo a non farsi cancellare e normalizzare
Non solo come segnali di ritorno a un vecchio emancipazione Isma'oppure di una statica dimostrazione di una coscienza di sé ormai già acquisita
Dietro questi segnali secondo me nel mondo delle donne c'è un mare in tempesta c'è la spinta verso nuove professionalità
C'è la pressione inedita sul mercato del lavoro ce la modificazione di orientamenti di comportamenti nella struttura familiare e nella società
Cioè perciò bisogno di un'analisi che ricomponga finalmente una donna spezzata tra l'agire ormai non più condizionato dal movimento politico degli anni settanta e la coscienza di sé
In mezzo sono convinta c'è una nuova contro attualità sociale una forte conflittualità
Da qui può nascere certamente una nuova contro attualità politica delle donne ma in forme inedite e che certo non spetta a noi definire inedita rispetto al passato
C'è una citazione stampata su un libro distribuito ai delegati in questo congresso
In cui Alain Touraine pone un interrogativo che dà il senso di una novità che chi fa politica per trasformare come comunisti non può trasformare non può trascurare
E dice
Non è possibile di fronte all'attuale debolezza dei movimenti sociali parlare non già del loro declino e della loro scomparsa bensì della loro lenta e difficile nascita
Sforzarsi di dare una risposta all'altezza mette comunisti di fronte a un'urgenza fondamentale
Quella di riconoscere la società italiana
Di rimettere in campo le forze del cambiamento a partire giustamente da quel trenta per cento delle ultime elezioni che è fatto di uomini e di donne e dal quarantasei per cento sempre di uomini e donne del referendum
Senza nessun politicismo o complesso di inferiorità
Questo bisogna fare secondo me per rendere credibile l'alternativa democratica per riavvicinare la prospettiva del cambiamento il cambiamento possibile e anche l'utopia
Se questo congresso come scritto nelle tesi
Deve precisare l'alternativa allora dobbiamo leggere la società ritornare nei luoghi della conflittualità sociale indagare sulla modernità di questi anni ottanta segnati profondamente dal decennio passato densi di contraddizioni
Le grandi contraddizioni che sono state già qui ricordate citati nelle nostre tesi
La contraddizione dell'era tecnologica che non fa tornare il conto tra modernizzazione ed occupazione la contraddizione di specie tra la pace voluta e desiderata dalla maggioranza degli uomini e delle donne del pianeta
E la guerra voluta e perseguita da pochi la contraddizione di sesso tra l'oppressione e la liberazione la contraddizione ambientale tra sviluppo distorto che violenta il territorio e il diritto di tutti a un diverso rapporto con la natura
Grandi contraddizioni si che spostano Diamanti il conflitto tra la trasformazione e la conservazione tra la destra e la sinistra
E che si collocano questo sì nel solco di una ricerca della sinistra europea che non si limita più soltanto al superamento della contraddizione capitale e lavoro
Al dualismo difforme rivoluzione
Tra queste moderne contraddizioni si colloca con forza la questione meridionale
Leggere la società meridionale per i comunisti deve significare di affondare le proprie radici di massa
Nel maggio ma sociale di questo territorio
Per riaffermare come dicemmo al nostro sedicesimo congresso
Questo luogo come fondamentale ed originale per l'avanzata dell'alternativa democratica attraverso la liberazione di tutte le forze prigionieri del sistema di potere della Democrazia Cristiana
Mortificate dallo scambio politico dalla logica perversa dell'occupazione del potere dalla presenza della camorra e dei poteri occulti dall'avvilente separazione dell'etica dalla politica
Non fu un caso che proprio nel Mezzogiorno come comunisti definimmo la strategia dell'alternativa democratica che è profondamente io lo credo meridionalista
Dopo il terremoto dell'ottanta e le vicende che misero a nudo
L'assenza la fuga dello Stato da quei luoghi
Operando una svolta che ci portò alla rottura con la solidarietà nazionale esperienza definita se ben ricordo irripetibile
E che ci portò alla definizione della irriducibilità tra la Democrazia cristiana e il Partito comunista
Ma si badi compagni non sul terreno ideologico ma misurata sì sulle scelte di quel partito e sulla sua linea politica sul suo disegno di uscita dalla crisi
Quelle osservazioni io le ritengo tuttora valide soprattutto nel Mezzogiorno
Dove il pentapartito grazie al patto tra la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista annullato esperienze diverse di governo e dove la democrazia cristiana porta addosso pesanti fardelli di responsabilità
Al governo nazionale e in quelli locali di la subordinazione a tutti i livelli del sud al nord
La questione morale che fu allora una bolla potente per la definizione dell'alternativa e tuttora potente e ci sono moltissime ragioni io penso ancora per rivendicare una nostra diversità nel sistema politico meridionale
Per costruire un'alternativa radicale alla DC e al suo sistema di potere
La strategia dell'alternativa democratica
è deve essere il pieno riconoscimento delle complicità conflittualità e di quei soggetti che minano alla base il potere della democrazia cristiana e deve mettere definitivamente in discussione l'idea stessa consociativa nel Mezzogiorno
Con l'omologazione del pentapartito in tutte le città del Mezzogiorno
Si è messo a nudo il saccheggio del sistema democratico l'effetto di resistenza delle istituzioni meridionali occupate dalla DC ad ogni cambiamento l'annientamento di diritti dei cittadini di infiltrazione camorristica nelle giunte il clientelismo e lo scambio politico eretti a sistema la crisi istituzionale e davanti agli occhi di tutti
Le assemblee elettive non sono più di scenari naturali del confronto politico a Napoli si preferiscono le stanze degli affaristi la tutela degli interessi economici personali viene prima di ogni altra cosa
Pena l'immobilismo e l'abissale distacco con la volontà popolare
Il divario democratico prima ancora di quello economico paralizza il Mezzogiorno perché gli toglie la voce e gli sottrae le sedi democratiche
Ed è per questo che nel Mezzogiorno non è più rinviabile una strategia di innovatrice che ponga al centro la questione democratica e che rimetta in moto l'alternativa di metta in campo le volontà ai bisogni degli uomini e delle donne
In questi anni nel Mezzogiorno i giovani e le donne sono stati soprattutto protagonisti di un vasto movimento di ribellione contro la mafia e contro la camorra
La mafia e la camorra ci condizionano molto di più che dal punto di vista economico l'occupazione lo sviluppo civile nelle aree metropolitane
Hanno segnato questa lotta ma soprattutto è stata segnata da una profonda aspirazione radicata nei giovani e nelle ragazze meridionali
L'aspirazione alla libertà
A respirare un'aria più pulita
Quella famosa aria delle città che rende liberi e che crea nuove opportunità di dignità e di comunicazione e che soddisfa la voglia di futuro si ma innanzitutto il desiderio di vivere il presente
Il corteo dei nel corteo dei duecento mila giovani per il lavoro che si è tenuto a Napoli dieci dicembre la cosa che più sorprendeva era la straordinaria presenza di ragazze
Più dei loro coetanei avevano avvertito la necessità di scendere in piazza per il lavoro come rimettiamo in campo queste forze su quali contenuti innanzitutto su un nuovo sviluppo qualitativo che abbia l'uomo e la donna come come figlie per ragazze rappresenta ad una maggioranza e una qualità nuova lì la disoccupazione giovanile e questa presenza smantella le vecchie categorie sulla disoccupazione
Lavorare tutta non è per noi è solo uno slogan ma l'obiettivo dei comunisti e delle comuniste per questi anni Duemila così come lo è stato negli anni passati solo l'obiettivo della piena occupazione maschile
Concludendo vorrei ricordare una frase di Antonio Gramsci degli scritti sul materialismo storico e la filosofia di Benedetto Kruscev egli si chiede che cos'è l'uomo parafrasando questa domanda ci si potrebbe chiedere che cos'è la donna
Le considerazioni che gli fa seguire al quesito sono di estremo interesse
Non è una domanda astratta e gli dice obiettiva
Essa nasce da ciò che riflettiamo invidiano in rapporto a ciò che abbiamo dice tutto ed insisto su cosa siamo e possiamo diventare essenzialmente ed entro quali limiti iniziamo e possiamo essere Fabbri di noi stessi della nostra ditta e del nostro destino
E ciò vogliamo saperlo oggi nelle condizioni date nell'abito odierna e non di una qualsiasi altra ditta
Piero ora un minuto di attenzione per alcune comunicazioni la commissione elettorale si riunirà alle ventuno e trenta nella sede della federazione fiorentina
La Commissione del partito lo statuto si riunirà sempre la prelazione fiorentina alle ore ventuno la sede della Federazione invia Alamanni quarantuno
Ed è per chi non lo sapesse la via a sinistra
Di chi guarda la facciata dalla stazione di Santa Maria Novella lì è anche predisposto un servizio di ristoro
La commissione politica l'ho già detto prima ma lo ripeto si riunisce qui alle ore ventuno nella sala del seminterrato a sinistra della presidenza dal punto di osservazione dei delegati
Comunico anche che la seduta riprende domani mattina alle ore nove i primi iscritti a parlare sono Serri Rino
Gori Paolo Tognoli Mauro la seduta e chiusa autodichiarazioni presidente nazionale dell'ARCI
Grazie perché oggi un po'più faticoso visto che finalmente è arrivata una giornata di sole si preferirebbe prenderlo ma dobbiamo fare il nostro lavoro ieri l'altro compagni e compagni una commissione del Congresso si è riunito si è riunita qui vicino in una casa del popolo all'Andrea del Sarto e stamane alla presidenza ci hanno dato un
Un invito dove si annuncia che in questa casa del popolo si terrà domani il ricevimento di chiusura del nostro congresso
è questo una casa del popolo fondata nel mille ottocento novantotto
E la Casa del Popolo dove nel mille e novecentoventuno è stata fondata la Federazione giovanile comunista
Qui a Firenze
E si può dire che una struttura che ha già attraversato un pezzo della storia del nostro Paese
E lì se ci andate oggi è una struttura stupenda
Grande
Trovate la Polisportiva i giochi la sala ristorante
Le grandi tombola e popolari
E poi c'è anche il gruppo Aci poesia il gruppo dei giovani e altre cose ancora a Firenze e in Toscana ce ne sono tante e anche in altre parti d'Italia e in queste case del popolo
Le difficoltà sono molte a volte c'è anche la crisi ma ci sono anche tante vitalità tanto lavoro di amici e di compagni tante intelligenze popolari che vi si manifestano sul ceppo antico della solidarietà popolare di classe
Nato ancor prima spesso di sindacati e di partiti della sinistra
Si è innestato per certi aspetti ha fatto irruzione
Un associazionismo sempre più esteso diversificato ricco dentro e fuori le case del popolo dentro e fuori dell'Arci o di altre analoghe associazioni è un'associazione è un associazionismo che si forma su piani diversi Complessi quello più noto è quello che chiamiamo del tempo libero della ricreazione
Ma attenzione non è solo questo
è un associazionismo che nasce ormai da nuovi bisogni di cultura di comunicazione di solidarietà
è un associazionismo che organizza e soddisfa interessi concreti con strutture con mezzi per i soci di sporte di turismo di formazione di informazione
E associazionismo che fa assistenza come grandi associazioni toscani penso alle apparso alle o alle misericordia
E associazionismo per i diritti civili contro discriminazioni o emarginazioni come quello degli omosessuali
Sono aggregazioni che cominciano soltanto adesso in Italia di utenti o di consumatori sono movimenti o associazioni che riflettono opzioni etiche contro la violenza per la pace
Per un servizio civile sostitutivo a quello militare per la difesa dell'ambiente o del nostro patrimonio culturale non è più solo questione di tempo libero dunque e non è più nemmeno solo questione di cultura si tratta di un tessuto associativo in forte espansione in cui si organizza una società civile moderna avanzata complessa
E su piani sempre più articolati forse anche per questo
L'associazione che oggi presiedo l'Arci da o per un verso cresce ogni anno di decine di migliaia di soci ma nello stesso tempo conosce grandissime difficoltà
Di organizzazione di governo dovrà trasformarsi ancora al suo prossimo congresso
E vero certo
Vedete che ci sono spinte alla frammentazione chiusure corporative e oggi sotto l'offensiva ideologica del privatissimo della competitività esasperata
Queste spinte sono magari più forti di ieri ma io credo non sono prevalenti
Cui in questo mondo ampio in quest'altro molto civile del nostro Paese rispetto a quello che giustamente nata denunciava come il volto portato dalle classi dominanti quello dei Sindona o quello degli avvelenatori
Qui in questo mondo in questo molto civile c'è un potenziale enorme di rinnovamento che forse non non cogliamo ancora
Proprio per quella certa staticità delle idee della sinistra che Natta denunciava efficacemente nella sua relazione
Sottovalutiamo ancora forse i bisogni diciamo così non direttamente materiali
Come se fossero propri di ceti privilegiati e non diritto dei giovani degli anziani dei lavoratori del popolo siamo troppo lenti a superare i limiti di economicismo di una certa cultura industrialista
O forse ancora una certa concezione statalista propria della sinistra sia quella comunista sia quella di matrice socialdemocratica
E che magari oggi Silvia alimenta proprio per reazione alla all'offensiva all'Eur neoliberista non ci impedisce forse di vedere
Ab giustamente gli spazi enormi crescenti di autorganizzazione di intervento dei cittadini associati su un ampio arco di attività di servizi financo di attività produttive per la creazione di nuove forme di occupazione di nuove professionalità
Pensate solo la dimensione che ha in una società moderna
Anche dal punto di vista persino economico il fatto sportivo o quello turistico quello di altri settori
Giorgio Ruffolo ed altri ipotizzano
La possibilità di un terzo settore tra il pubblico il privato in cui si afferma di più la qualità sociale
E che incrocia insieme consumi e produzione scelte di valore e organizzazione più elastica
Del lavoro
Organo uso delle nuove tecnologie di nuove professionalità e tempo della propria vita dei propri bisogni dei propri diritti quotidiani il compagno Reichlin ha scritto di recente in un saggio su critica marxista che un movimento attuale per l'occupazione non potrebbe che essere anche un movimento di carattere culturale
Questo in sostanza è un aspetto rilevante corposo esteso dell'innovazione cui tutti sicché siamo chiamati a dar con la quale tutti siamo chiamati a misurarci e che non si può risolvere né all'interno della cultura dell'impresa soltanto né tanto meno con le visioni assistenziali e le pratiche clientelari se avete osservato anche il sindacato di recente si è misurato mai con questi temi
Con posizioni che sarà interessante affrontare e discutere da quelle espresse da Giorgio Benvenuto quando parla del sindacato dei cittadini
A quelle che ha riproposto il compagno Pizzinato quando ha ipotizzato l'apertura di sedi sindacali nel territorio anche di sera per un rapporto diverso con i cittadini
E noi tra associazionismo e sindacato possiamo costruire un nuovo patto per affrontare questa dimensione della vita dei cittadini
Queste davvero una frontiera
Nuova di creativa innovazione culturale economica istituzionale che non si presta all'accusa di astratto utopismo
Che è già in parte processo reale e che chiamo misure concrete di riforma di nuova legislazione nazionale e regionale per l'associazionismo di nuovi criteri di gestione del governo locale dei servizi sociali ma anche nella scuola nella cultura nell'ambiente
Si rinnova anche da questo lato lo Stato la pubblica amministrazione si colpisce in concreto la prevaricazione dei partiti la loro tendenza ad occupare la società o le istituzioni
Si fa spazio reale ad una società civile ricca e complessa attraverso la via della dall'autonomia associativa
Su questa frontiera ci sono tante forze nella nostra società e sono già attive avanzate
Una sinistra avanzata riformatrice su questo terreno si incontrano attualmente con le forze i valori di un mondo cattolico che ha un'esperienza ricca complessa diffusa ben al di là
Delle di quale di Comunione e Liberazione
E su questo terreno si ritrovano nuove energie di cittadini davvero senza partito ma non disimpegnati
Disponibili a un impegno civile di pulizia di efficienza di solidarietà a incontrarsi con una politica fatta in modo diverso
Le ACLI hanno lanciato l'idea di una convenzione nazionale sociale
Noi come ARCI stiamo discutendo di una possibile convenzione nazionale dell'associazionismo certo più ormai questi interlocutore l'associazionismo deve e può essere riconoscibile e riconosciuto sostenuto protagonista di una ripresa nuova della cultura dalla trasformazione in questo esso certamente l'associazionismo si incontra con i movimenti essendo pur cosa diversa quello femminile quello pacifista quello ecologico quello per i diritti civili
In parte sì ne alimenta
In parte l'alimento la dimensione associativa duratura strutturata tende a dare soluzioni parziali concrete
Alle tensioni innovatrici alle opzioni etiche ideali che i movimenti producono e che spesso sollecitano in modo diretto
E consapevole a volte in modo intrinseco non credo infatti compagne e compagni
Che al fondo una serie di movimenti siano da considerarsi alla stregua vecchia dell'estremismo anche recente dei gruppuscoli ideologici e nemmeno del Moving del movimentismo protestatari io
Essi sono in gran parte figli di società complesse e articolate dell'Occidente tendono insieme a produrre nuovi valori
Ma anche a realizzare risultati immediati limitati a volte persino troppo in ogni caso e sapendo respingere forzature distorsioni possibili più o meno interessate una politica riformatrice di governo guadagna e non perde il realismo e concretezza dal dialogo aperto con questo tipo di movimenti ed esperienza socialdemocratica in Germania con un movimento complesso difficile come quello dei Verdi ci insegna e non è così da noi
Se riusciamo a dare corpo al servizio civile sostitutivo che accoglie le battaglie degli obiettori di coscienza o se riusciamo a fare una legge efficace contro l'esportazione Donald delle armi della morte insieme con tante forze cattoliche
O se andiamo d'una forte espansione del volontariato di cooperazione con il Terzo Mondo che è un Oropa moderna avanzata delle concepire come un movimento di massa in là sostegno aiuto di questi Paesi
E sulle centrali nucleari quando il dibattito spesso del nostro partito
Aiutato a togliere capperi ideologizzare anti e a portare il terzo il confronto sul terreno economico sociale etico-politico con le proposte di soluzioni positive che nappa impostato nella sua relazione
O ancora sulla caccia
Non vi è dubbio che dietro referendum al di là delle strumentalizzazioni c'è una nuova cultura naturalistica e c'è anche una nuova cultura della non violenza e noi come ARCI abbiamo tentato di risolvere
I problemi che lì dietro ci stanno tentando una nuova soluzione legislativa rigorosa più efficace restrittiva che consenta una convivenza civile spero compagna avviandomi a concludere
Che nessuno pensi che ho parlato di altro o di cose particolari
Questi ed altri temi analoghi sono parte ormai della vita dei problemi
Dei comportamenti di ti di tutti i cittadini
E sono ormai inscindibilmente connessi con l'economia
Con la politica le istituzioni con un programma di governo e di riforme di una sinistra sono anzi un momento essenziale proprio per le forze del progresso ed all'innovazione il compagno un atto lo voglio sottolineare ha detto che l'alleanza riformatrice per l'alternativa democratica non va pensata come un'intesa soltanto tra interessi certa necessaria l'alleanza e l'intesa
Di ceti diversi di classi di lavoratori di tecnici di nuove intellettualità di imprenditori ma anche per questi ceti e classi per questi strati sono essenziali valori bisogni culture
Pratiche sociali che nascono da nuove moderne a volte drammatiche contraddizioni e e arcaiche che attraversano forse più che mai
In ogni altra epoca storica i ceti le classi le generazioni anche la ricerca di nuovi rapporti politici dell'unità a sinistra su questo terreno può trovare energie nuove una certa egemonia
Che la destra aveva acquisito in questi anni su questi terreni sembra anche dal nostro angolo visuale dalla nostra esperienza associativa essere in fasi Di Stasi e dire e forse di declino è possibile una controffensiva della sinistra
Delle forze progressiste un segno di questo nostro congresso che offriamo a tutti senza retoriche declamazioni era volontà nostra dei Comunisti italiani
Di essere parte attiva protagonista creativa di questa controffensiva su ogni piano sociale politico civile ideale
La parola al compagno Paolo Gori delegato di Pisa seguirà Mauro Tognoli
Riferendosi al congresso della CGIL
Nata affermato che questo è scaturito un forte impegno di ripensamento
Di rinnovamento e anzi ha detto di Rifondazione
Ha poi aggiunto che le difficoltà che il sindacato deve affrontare sono assai grandi
Proprio per le modificazioni nematode sugli assetti produttivi
Condivido questo giudizio tuttavia proprio nel richiamo alle difficoltà è implicito il conseguente anche il fatto che il congresso della CGIL non risolve di per sé la questione ne porta automaticamente a concrete ed effettive possibilità di intervento nei singoli processi in atto
Ciò non è automatico perché proprio qui nel luoghi di lavoro che il sindacato registra il suo punto più basso ritardi più grandi
Il problema della evidente obsolescenza dei consigli di fabbrica dell'organismi esecutivi rimane appunto un problema così come rimane un problema la questione della rappresentatività e rispetta queste al modo di essere di organizzarsi di discutere e di decidere
Questioni che appaiono ancora oggi non facilmente risolvibile o comunque non risolvibile in termini nuovi
Vi è una realtà di base è molto datata
Che ancora oggi prevale prevale con nettezza rispetto alla stessa formulazione di ipotesi di cambiamento
Penso all'uscita da un passaggio duro un passaggio che si è concluso con una sconfitta
Ma vi è anche la percezione quasi istintiva prima ancora che sindacale e politica che i tempi e contenuti di una fase nuova restano ipotetici e comunque indistinti
Vi è una contraddizione evidente tra lo spessore dei programmi che attraversano l'apparato industriale e il tasso debole di richiesta dei sindacati
Se avverte tutto intero il peso di una lunga pausa
Non appare chiaro se e da dove ripartire
La battaglia del referendum del resto anche l'ultima che lavoratori ricordino
La lunga pausa che sono un tenue filo ha separato dalla semplice attesa
Una pausa che comunque la si voglia motivare complica la ricerca di consenso rispetto ad un percorso che si individua ancora e comunque in gran parte in salita
La presenza politica sindacale luoghi di lavoro è debole
Ed è debole soprattutto dove sono già avvenuti cambiamenti così radicali che sono più spesso teorizzati che conosciuti
Conta e pesa tutto un periodo in cui il sindacato bersaglio facile di attacchi convergenti
E di una progressiva emarginazione non ha potuto fare il suo mestiere
E non è stato quindi in grado di arrestare il suo processo involutivo verso la cima della piramide
Ne è quella che è stata la naturale conseguenza di questo cioè i fenomeni di progressiva crescente deresponsabilizzazione dei quadri intermedi del sindacato
Anche questo è impedito a sindacati industriali di esprimere le novità che si sono di volta in volta registrate
O si cambia sul campo dentro i processi oppure non ci sarà solo un problema di rinnovamento mancato ma un problema di esistenza stessa lezione Pato industriale
Se permangono questi limiti anche la questione della divisione appare come un fatto astratto e momenti di unità anche sul piano operativo sono insieme precarie non coincidono necessariamente con una ripresa di un'estensione del consenso
C'è un problema ragione Fassino di governo delle flessibilità ma vi è anche un problema di una più grande di una più puntuale individuazione delle questioni che possono suscitare nuovo interesse
Quello che occorre meno è l'enunciazione di un'astratta globalità
Non solo perché ciò introduce un fattore oggettivo di rigidità
Ma anche in quanto è la strada che porta a sfumare a sottovalutare intere questioni
Su tutte quella del salario non v'è dubbio che tale questione se ben posta insieme un fattore unificante è un fatto politico
Primo perché nelle aziende non vi sono solo e soltanto salari bassi e bloccati da anni per gli operai
Ma anche retribuzioni parare di tennis di quadri a livelli quasi sempre non riguardi rispetto alle quote effettive di responsabilità scaturite dono riassetti organizzativi
Secondo perché i parametri retributivi vengono di fatto già cambiati per le concessioni unilaterali delle aziende
Terzo perché non è vero che gli investimenti discendono automaticamente dal risparmio sulla massa di salario
L'ultimo periodo ha del resto dimostra che nella maggior parte dei casi non è stato così
Accanto al Salario vi sono poi
Ma non come fatto a semmai relazione assai stretta le questioni della Crescenza della produttività
è un fatto che queste sono state troppo a lungo un fattore di antagonismo tra operai e cattivo
Efficienza e produttività devono essere assunte come obiettivo comune da tutti i lavoratori
Ciò può accadere se diventano riferimento naturale di ogni proposta a cominciare da quelle sul salario
Vi è un problema di rappresentatività che presenta aspetti nuovi
Un problema che richiamo ormai un sistema di relazioni industriali capace di garantire la democrazia e il pluralismo ed anche la presenza attiva dell'organizzazione dei quadri
Sapendo in ogni caso che non si tratterà comunque di una forma di rappresentatività da acquisì acquisire legittimare una volta per tutte
E ciò è improbabile almeno per due motivi
Primo la crescita di maturità di uno spiccato senso critico tra lavoratori che è qualcosa di più e di più Complesso di ciò che è stato definito sana diffidenza Secondo i propensi i processi di mobilità che non sono più programmate di nemmeno per le imprese
Che non cominci che non camminano verso un definitivo assestamento
Ma che assumono carattere strutturale e permanente
Si determinano anzi condizione
Con forti componenti oggettive che paradossalmente rendono flessibile forse anche riversa la questione stessa della egemoni
Viene meno richiesta di ideologia più richiesta di politiche certe verificabili e questo vale per tutti anche per quanti pensano improbabile restaurazione
Le ristrutturazioni anche quelle più intense
Per le esigenze oggettive di ammodernamento qualitativo che portano in sé non rafforzano de diverse nel modo ineluttabile il potere del capitale sul lavoro
La separazione tra la proprietà anche con orde asiatiche questa assumere quadri dirigenti dell'impresa in tutte le complesse articolazioni si fa sempre più netta
Le nuove tecnologie ma anche nuovi modelli organizzativi non sono un retaggio di chi prende dividendi ma sono sempre più in mano delle competenze e delle intelligenze dei manager dei tecnici e dei quadri
Lo richiede la stessa velocità con cui cambia il processo
Le condizioni di lavoro si determinano sul campo nei luoghi appunto di lavoro anche Romiti nonostante il Lingotto qualche problema ce l'ha i vecchi schermi sono vecchi scavi per tutti
La questione di come si interpreta Bessie incide sul processo diventa fatto decisivo ed è qui il vero terreno della battaglia politica sindacale di oggi e di domani
La questione della centralità operaia può essere mal posta
Sia per quanti le sentenze non la fine sia per coloro che la ripropongono così come o così come è stata ciò che caratterizza questi tempi al passaggio da un modo di lavorare ad un altro da un equilibro tecnologico ad un altro qui nasce o può comunque nascere una nuova e diversa centralità
Quando il governo dà i soldi alle industrie pubbliche e private che siano fuori e prima ancora di un quadro di riferimento di politica industriale non esclude solo e soltanto dal controllo del loro impiego del cassa integrato l'operaio della catena di montaggio ma esclude ben altro escludere interesse stesso alla costruzione di una nuova fase di sviluppo
E quindi la stessa politica economica che viene messa in discussione da processi in atto
Il nostro apparato industriale ha bisogno di fare un ulteriore salto nel suo grande innovativo
Per la gran parte delle imprese anche se non per tutte le politiche dell'ultimo periodo hanno guardato quasi esclusivamente al raggiungimento del punto d'equilibrio mettendo da parte il volume la qualità del prodotto Ibo agente di base di medio e lungo periodo
Quando ciò è stato assunto di fatto come obiettivo prevalente l'unico risultato certo che si è avuto restringimento della base produttiva il break-even non è un punto di arrivo ma una delle condizioni il mercato da solo non risolve ogni problema alla lunga nemmeno per le imprese
è vero che a borse di lavoro non si possono inventare ma è anche vero che questi non vengono da soli
Né si tratta solo di attendere quand'anche fosse così sarebbero tali e tanti guasti in una società di giovani bruciati da tempi così ingrati che è ben altre gravi si confermerebbero il problema
I tempi delle scelte sono questi o ci diamo uno standard teologi questi esser più elevato o la nuova occupazione attenderà ancora
I processi di svelti idealizzazione ma anche di semplice decentramento devono subire una forte accelerazione
La grande impresa deve ripararsi dalle strettoie di gestire la redditività dell'intero processo
Ciò può favorire insieme il rilancio di una rete di piccole imprese di servizi e nuovi investimenti innovativi nella grande impresa
Io non credo all'equazione innovazione uguale disoccupazione di massa
è una valutazione antistorica che piuttosto funzionale a mettere in ombra fuori discussione politico sostanzialmente inerti
O che non hanno ancora potuto esprimere le misure e gli orientamenti necessarie per la guida di processi economici
Un tassello del governo di programma sta anche qui
Cambiare le attuali tendenze non è comunque facile perché non è il caso si tratta di mettere in discussione a sette potere reali
Ed è quindi
Un compito molto difficile il programma e quale sarà il consenso che può essere costruito su proposte credibili e praticabile
Siamo con sé
E nemmeno dei soli lavoratori
In nome di un'astratta purezza perché sono proprio gli stessi lavoratori ad essere profondamente cambiati
Non sono d'accordo con quanti dipingono in nero è negativo tutto quanto avviene nei luoghi di lavoro
Non fosse altro perché era cresciuta la comprensione dei problemi anche di quelli d'impresa ed è maturata la convinzione che dalla soluzione di questi non si può prescindere
La drastica riduzione dell'assenteismo anche se nelle fasi iniziali ha conosciuto carattere repressivi non è solo figlia di questi
C'è un nuovo rapporto con lavoro che non è ancora un fatto politico ma è un fatto un fatto di grande rilievo che non saremo certo noi comunisti a sottovalutare
è anche la dimostrazione che lavoratori sono in grado di accettare la sfida
Quando ci si richiama la classe operaia si aggiunge spesso l'aggettivo tradizionale facciamolo pure
Mando buttiamo via niente di questa classe operaia proprio perché stai in mezzo ad un passaggio storico delicato e difficile che la vede anziane oggetto e soggetto di mutamenti così profondi grazie
La commissione verifica dei poteri si riunisce alle ore undici precise nella sua sede
La parola adesso al compagno Mauro Tognoli segretario nazionale lascia Anna seguirà Giovanni Berlinguer
Compagne e compagni delegati concordo con le scelte di principio
Con le motivazioni alle proposte politiche
Delle tesi e della relazione del compagno nati
Importo in particolare con le proposte sul governo di programma
Sull'apporto da intensificare con le forze democratiche degli Stati Uniti
Sulla collocazione nostra nella sinistra
E nel movimento operaio europeo e mondiale
Ritengo anche io come altri compagni
Che disperdere le novità comprese in queste ed altre scelte
Cindy rifiuterebbe ridurre la nostra capacità di incidere sullo scontro in atto
E svuotare di contenuti la nostra volontà di aprire una nuova fase della nostra politica
Tale accordo mi consente
Anche a costo di essere catalogato delegato di basso profilo
Di svolge da alcune considerazioni su un tema specifico
Quello del rapporto tra classe operaia lavoro dipendente e ceti medi produttivi
Un tema che considero di importanza capitale
E che peraltro implica uno sviluppo della nostra elaborazione teorica una più puntuale proposta politica e programmatica
Una più chiara individuazione delle forze che ci sono necessarie e che sono oggettivamente interessate
All'alternativa democratica e anche alla costruzione di una società socialista che abbia i caratteri delineati nella prima tesi congressuale
Il progetto di tesi e la relazione del compagno Natta sono stimolanti a questo riguardo al aggiornano le indicazioni del convegno di Bologna sulla imprenditoria diffusa
Convegno nel quale le elaborazioni dell'ottavo congresso e quelle geniali formulate da Togliatti nei discorsi ai ceti medi vennero ulteriormente sviluppati
Nella prima attesi
Dopo aver espresso la nostra contrarietà alla statizzazione integrale e a gestioni burocratiche delle colonie
Precisiamo che siamo per una politica di intervento nella direzione del processo di accumulazione
La cui estensione qualità ci siano sufficienti per indirizzare lo sviluppo complessivo dell'economia
In un mercato in cui operino l'iniziativa privata un settore pubblico ed un forte settore cooperativo associativo
Nata aggiunto altre considerazioni in proposito quando ha parlato del ruolo che attribuiamo al mercato e al profitto di impresa
Nell'attesa di ventotto
Dopo aver affermato che la crescita quantitativa e qualitativa della piccola impresa rappresenta una delle più rilevanti novità nella struttura produttiva si afferma che nessuno alternativa nessun rinnovamento di carattere economico sociale e politico può essere promosso in Italia
Senza una convergenza e salde intese tra lavoro dipendente imprenditoria diffusa lavoro autonomo chiedo scusa a compagni per le citazioni ma durante il dibattito congressuale su questi punti non si sono manifestati pubblicamente nel dissensi né proposte di emendamento è stato invece presentato e votato in alcuni congressi provinciali un emendamento che io chiedo venga anche qui approvato
Con il quale si richiede che la parte programmatica recepisca il specifichi meglio le questioni di principio enunciate nelle trincee
Vogliamo curare negli che una certa disattenzione sulle questioni di principio prima ricordate sia la conseguenza di un accordo e non già di un una sottovalutazione del tema come ci è stato rimproverato dai Comuni interlocutori interni testé da alcuni interlocutori esterni
Come il presidente della Confapi e quello della Confcommercio comunque ritengo sia importante che il congresso affronti la questione per recuperare ritardi rielaborazione e soprattutto di iniziativa politica
Credo infatti che in questo campo siano più accentuate le divaricazioni tra le nostre affermazione di principio le proposte programmatiche legislative
E l'impegno concreto e diffuso del partito
Ricordiamoci che anche recuperando questi ritardi dimostreremo nei fatti di essere una forza politica che essa conoscere governare in positivo le novità che si presentano nella struttura produttiva ciò è urgente e necessario perché tutti gli studi e le statistiche dimostrano che insieme a processi di differenziazione all'interno dell'imprenditoria diffusa e del terziario si verifica una crescita ulteriore di queste imprese
Che rappresentano il novantasette per cento delle imprese il sessanta per cento degli occupati il trentaquattro per cento del fatturato
Sicché l'atteggiamento di questi scelti e si contano a milioni
Diviene sempre più condizionante per determinare i punti di approdo di ogni processo politico di ogni confronto sociale
Per dirlo con maggiore chiarezza ritengo che lo stabilirsi di un rapporto positivo tra lavoro dipendente e ceti medi produttivi sia essenziale per creare le condizioni per l'alternativa democratica
Per contribuire all'Europa a respingere l'offensiva conservatrice e costruire le alleanze necessarie per i governi di sinistra e democratici
Il rapporto ceti medi Sinistra Movimento operaio ha registrato e registra momenti di difficoltà in Europa e in Italia
Ne sono un segno anche recenti risultati delle elezioni in Francia e da noi i risultati non positivi sul referendum e soprattutto sulle ultime elezioni penso comunque si possa affermare che questo logoramento non ha raggiunto punti di non ritorno
La partita e l'Europa è ancora aperta come testimoniano anche risultati delle elezioni presidenziali in Portogallo
Per vincerla è necessario che i partiti operai e socialisti
La sinistra aggiornino le loro piattaforme programmatiche
Non diano per scontato che questi ceti rappresentano la tradizione no Nale Vandea e la caccia riservata per le forze moderate e conservatrici in Italia ritengo non debba sfuggirci il fatto
Che quelle organizzazioni che rappresentano questi ceti e nelle quali noi soli siamo presenti sono in continua crescita dalla lega delle cooperative alla Consob coltivatori dalla Confesercenti alla Confederazione nazionale dell'artigianato
Credo non debba sfuggirci il fatto che malgrado le aspre conflittualità verificatisi durante la discussione sul pacchetto fiscale
Tutte le organizzazioni della piccola imprenditoria hanno tenuto un atteggiamento positivo sulla questione dei decimali di contingenza sulla trattativa per la scala mobile
Sul tema della occupazione
C'è infine da tenere presente la positiva accoglienza che queste organizzazioni hanno manifestato verso le posizioni assunte dai gruppi parlamentari comunisti sulla legge finanziaria sulla riforma previdenziale
Su un complesso di proposte di politica economica e di leggi che più da vicino incidono sullo sviluppo e sulla qualificazione di questo tessuto d'impresa
Su questo fronte che occorre insistere
Con la proposta dell'iniziativa per politica avendo presente che qualificare sviluppare queste imprese significa contribuire allo sviluppo dell'economia e dell'occupazione
All'aumento della produttività complessiva anche a garantire la crescita civile e democratica dell'intera società
Nel quadro di ritardi e incomprensioni nella realizzazione di questi orientamenti credo siano da sottolineare alcuni elementi positivi
Intendo riferirmi alle novità che in proposito maturano nel movimento sindacale
Che ha cominciato a porsi in termini nuovi il problema del rapporto con l'imprenditoria diffusa
Rapporto che assume un valore sempre più determinante
Sul complesso delle relazioni sindacali per sconfiggere le spinte alla loro esasperazione o addirittura alla loro messa in mora
Perciò è importante ora che alla inevitabile e giusta attenzione che il sindacato intende dedicare alla condizione dei lavoratori dipendenti della piccola impresa
Si accompagna una capacità di assumere iniziative sui tanti problemi sui quali ha reciprocamente vantaggiosa una intensa tra lavoro dipendente e piccole imprese
Intendo riferirmi alle questioni relative all'allocazione delle risorse oggi troppo concentrate sulla grande impresa al problema dello sviluppo del Mezzogiorno
Alle questioni del costo del danaro io alle politiche tali tariffarie all'uso della leva fiscale alle riforme sociali all'aspetto due del territorio e a quelle più generali
Della progettualità e della programmazione economica che condizionano poiché l'altro gli obiettivi stessi che il sindacato si è dato
Altro elemento positivo è che le Regioni hanno cominciato a porre il problema di avere disponibilità di risorse non solo per garantire servizi
Ma per intervenire in modo preciso progettuale dei processi di ammodernamento del tessuto delle piccole imprese e per l'applicazione della nuova legge quadro per l'artigianato
Ci auguriamo una mobilitazione unitaria
Per la sollecita approvazione delle proposte di legge presentate dai deputati comunisti che prevedano per tale scopo la costituzione di un fondo a disposizione delle Regioni
Il carattere di ampia diffusione sul territorio di questo tipo di imprese i poteri che su queste materie sono attribuiti alle Regioni e a tutto il sistema delle Autonomie locali
Presuppongono che l'impegno e l'iniziativa del partito
Non si esauriscano nel dibattito parlamentare ma tendano ad incidere in tutte le sedi istituzionali da quelle europea quelle comunali dove si compiano scelte di valore per la piccola impresa
Far questo significa anche operare contro tendenze oggettive alla spaccarsi Tura e alla corporativa vi dazione della società nazionale
Causate dal carattere della crisi che ha colpito il paese dal modo in cui si verifica l'attuale fase di ripresa dai processi di innovazione e diritto lo strutturazione in atto
Per contrastare queste tendenze ritengo sia certamente importante che il partito della sinistra sappiano esprimere lucide analisi
Sì utile programmatiche complessive perché fare chiarezza su alcune idee forza è un dato essenziale
Questa capacità però ritengo che possiamo averla quanto più sapremo farla scaturire da precise profonde conoscenze
Da una capacità di generalizzare esperienze concretamente vissute in tutte le pieghe della società nazionale
Esperienze che il partito deve compiere anche direttamente senza delegarla e come spesso accade agli organi istituzionali o alle organizzazioni economiche e sociali per questo ritengo che siano altamente significative ed impegnative le affermazioni contenute delle tesi relative all'autonomia del partito
E al riconoscimento dell'autonomia dei singoli movimenti e delle organizzazioni di massa
La grande scommessa
Che dobbiamo accettare è quella di restare nei movimenti di massa che esprimono le novità e i bisogni e le nuove articolazioni della società
Operando per respingere esasperazioni e corporativismi e soprattutto per far conoscere
Conoscere recepire all'insieme della società lesi giuste esigenze di cui sono portatori
La parola al compagno Giovanni Berlinguer delegato di Roma seguirà Sergio Garavini
Compagnie compagni
Sarebbe facile
Rievocare oggi le immagini e i commenti del periodo giugno luglio mille novecentottantacinque quando fu convocato questo congresso
Immagini e commenti di un partito comunista lacerato è sbandato e per contro
Di un pentapartito unito e duraturo
Sarebbe facile revocarle e oggi capovolgerla per il partito comunista e per l'alleanza di governo
Non so se è stato uno scherzo maligno qualche giorno fa o un atto di sincerità in cui inconsapevole avete inviato alla stampa per la verifica di questo aprile mille novecentottantasei la bozza di programma penta partito del luglio mille novecentottantacinque
Un programma ce la il Governo
Ma noi non ci rallegriamo se l'Italia è mal governata
Anzi sosteniamo e sollecitiamo ogni atto che risponda all'interesse del Paese come oggi vorremmo proprio in queste ore perché l'Italia è il presidente del Consiglio il compagno Craxi e l'Europa intervengano fermamente per arrestare la minaccia americana nel Golfo della Sirte
Ma anche per il partito
La situazione è complessa
Insieme alla soddisfazione per il travagliato lavoro di questi lunghi mesi che ha portato maggiore chiarezza e migliore unità
Merito di tutti
Fra i quali davvero primus inter pares il mio latino non va oltre il compagno Alessandro Natta
Insieme alla fierezza
Di aver scelto
Di fronte alle difficoltà e agli insuccessi come facemmo in altri momenti difficili ricordo il mille novecentocinquantasei
Non la via del borioso isolamento ma quella dell'apertura e del rinnovamento
Insieme a soddisfazione fierezza sentiamo tutti che le prove più difficili stanno dinanzi a noi
Prove non esami
Mi ha preoccupato per ciò sentita dal compagno Borghini
Condivido il suo appello guardare in ogni circostanza all'interesse generale dell'Italia accerto facciamolo hanno gli stessi questo appello a tutti i partiti
Mi ha preoccupato sentire che non possiamo consentire dubbi sul nostro radicamento nel regime democratico nel quadro dalla Costituzione
Su questo terreno i dubbi non sono alimentate da nostre ambiguità
Ma dall'altrui pretestuosa tendenza dei mitra e anche altri a evitare
Visti eliminando il Partito comunista il necessario ricambio alla guida del Paese
Le prove però sono ardue
Cito innanzitutto perché imminenti
Le conclusioni operative anche organizzative del Congresso spesso in cui tutti i misureranno la coerenza nostra tra orientamenti impegni e azioni
Cito le battaglie sociali per migliorare ogni giorno la vita dei cittadini io temo talvolta che l'uso di questa parola
Spinga
A spostarmi magari in un'altra delle caselle della nomenclatura comunista
Tra i miglioristi
O forse non debbo temere questo spostamento
Visto che è un giornale mi ha definitivamente collocato indovinate un po'e pensate quanta fantasia c'è voluta tra i berlingueriani
Per migliorare ogni giorno guai se perdessimo questa spinta quest'ansia per il bene del popolo
Le condizioni di chi lavora di chi soffre e di chi non lavora
A partire dalle grandi contratti stagione aperta dove si cimenteranno le scelte rinnova attrice della CGIL e l'impegno dei comunisti perché si estenda in questa battaglia la democrazia sindacale
A partire dalla correzione dall'aggiornamento dello stato sociale
E delle stesse riforme da noi volute che è la sola via per contrastarne lo smantellamento perseguito dall'attuale governo
A partire dalla lotta nelle amministrazioni locali
Dove i nuovi Penta partiti si vanno logorando assai precocemente
Innanzi tutto a Roma
Ma dove alternative possono maturare solo se trarremo tutte le elezioni dal voto del dodici maggio e moltiplica remote rapporti coi cittadini avremmo programmi e rispondente alle nuove esigenze
Per giungere
Alla definizione di priorità progetti e movimenti
Che siano basati sull'interesse di tutti e perciò unitari
E che siano atti ad ampliare le forze di progresso e anche ai novelli consenso della destra e del centro
Pongo in primo piano l'istruzione la cultura la ricerca scientifica che sta a base di ogni innovazione che non sia soltanto imitativa ma non è così nell'azione quotidiana del partito
E poniamo finalmente in primo piano l'ambiente
Cioè l'Italia
Con la sua struttura fisica le sue coste le sue acque i monumenti le opere d'arte le piccole e grandi città
C'è troppa attenzione forse per il salire o scendere di mezzo punto del prodotto nazionale lordo
O del tasso di inflazione importantissime questioni ma solo per questo si valuta talora il governo
E troppo poca per il devo Bonato geofisico urbanistico e storico artistico del Paese
Percorrendo la via che porta da Roma a Firenze
E a minando la ammirando l'armonia di quanto natura ingegno umano hanno cui costruito
E leggendo sull'Unità uno splendido saluto al congresso di Cesare Luporini a nome della città e della sua storia mi sono domandato con molta angoscia
E non voi
Che cosa lasciamo le future generazioni
Come impediamo che venga disperso un patrimonio straordinario
Che potrebbe vivere come fonte di lavoro e di gioia è che non appartiene a noi ma all'intera umanità presente e futura come custodiamo valorizziamo e accresciamo questa ricchezza dell'Italia
Sì in quarta giornata
Mi sentii
Sul
Mi sentii Roberto
E bitto quelli assume al momento della nascita e che pagherà in termini di servizi di lavoro distruzione di salute di ambiente
Cioè
La
Non sentite
Ma
Che bombardano di avallare
Come compenetrazione competizione dei valori di forme di produzione modelli di vita intendiamo un processo graduale che non travolga
Ma assorba nel socialismo cancellandone le iniquità ogni conquista progressiva della società precedente può darsi che così accada ma questa sicuramente la sfida nei rapporti fra generazioni invece
Nei rapporti fra uomo e donna sono incerto che il quadro è diverso
Generazioni essersi opprimenti
Sono partecipi del dominio ma sono anche interessate nella parte migliore di sé alla trasformazione del rapporto oppressivo e quindi alla crescita comune di tutti
In questa volta i protagonisti debbono avere la propria autonomia
Vedo in tale dialettica le ragioni profonde della scelta che ha compiuto la Federazione giovanile comunista italiana
E dello sviluppo dei movimenti di emancipazione e liberazione delle donne
Prima tumultuosi ora meno clamorosi ma più diffusi
Più incisivi nelle conoscenze e nella vita quotidiana principale forza rivoluzionaria emersa dalla seconda metà di questo secolo è destinata a pesare forse più d'ogni altra in futuro
Vedo perciò quanto possa essere limitativo
Iscrivere d'ufficio nella sinistra europea le nuove forme politiche in cui si esprimono i giovani pacifisti gli ambientalisti le femministe
Comprendo la polemica
Verso chi limita la sinistra assomma e rapporti unitari tra i partiti necessari si ma non esaustivi
Ma tali movimenti hanno origini obiettivi capacità di attrazione che vanno ben oltre la sinistra
Altrettanto i movimenti di ispirazione religiosa
Che crescono nel mondo in Italia esprimono a volte negazione del progresso ma più spesso esprimono valori morali che stimolano gli stessi all'aggiornamento
Accrescono le spinte alla solidarietà umana
E contribuiscono a contrastare forme antiche e moderne di oppressione e manipolazione
Riconoscere la loro validità
Incoraggiava nello sviluppo far sì che si giunga insieme a fasi propositive
E quindi a mutamenti nelle leggi nell'orientamento improduttivi nel costume negli indirizzi della scienza nelle istituzioni è compito nostro del partito e di tutti i partiti
Altrimenti vi è per questi movimenti un rischio di isolamento e di regressione
E vi è per i partiti il rischio di ridursi all'Autore produzione o al sistema di potere
Forse non ho parlato concludo
O forse sì ne ho parlato in altra forma dell'alternativa democratica e del governo del programma se vi fossero dubbi concordo con quanto ha detto il compagno Natta aggiungo che traggo da questo congresso
Non solo la volontà questo c'era anche prima ma confessiamo lo quante ansie incertezze esitazioni in ciascuno di noi negli ultimi anni non solo la volontà ma anche la speranza e la fiducia che su questa strada andremo presto avanti
La parola
Al compagno Sergio Garavini delegato di Torino seguirà Walter Veltroni
La relazione di Natta
Ha riproposto giustamente per una risposta chiara l'interrogativo che ha dominato così il nostro congresso come il dibattito nella sinistra dobbiamo prendere atto che il solo contesto nel quale sia possibile uno sviluppo e quello capitalistico
E quindi il nostro compito è di condizionarlo di rimediare con aggiustamenti parziali le contraddizioni presenti
E dunque stare al governo e già per la sinistra un risultato
Oppure le contraddizioni e i problemi che si pongono sono di tale portata che proprio la ragione di un progresso reale di uno sviluppo adeguato
Tende ad imporre il bisogno di un profondo mutamento sociale e politico di un'alternativa
Nella risposta a questo interrogativo ce la scelta di fondo che qui ci impegniamo a compiere
Una scelta non volontaristica
Che parte da un'analisi da un giudizio sulla situazione che oggi confermano l'alternativa come un'esigenza maturata nella realtà
Non si tratta di dare una risposta ad una crisi complessiva è una stagnazione
Dentro la crisi sono al contrario maturati elementi originali di espansione capitalistica di vivace dinamica economica
Proprio dentro questo movimento della situazione economica e sociale
In ciò che rappresenta per i lavoratori
Maturano bisogni spinte esigenze materiali e culturali di lavoro e civili
Che sollecitano un'alternativa politica e sociale
E la sollecitano non per bloccare le dinamiche in atto e per tornare indietro
Ma perché lo sviluppo tecnologico si realizzi in condizioni sociali e politiche che lo estendano e lo rendano
Fonte generale di progresso
Qui si tratta di confermare e sviluppare una originalità del nostro partito
Tale anche per l'attenzione il dibattito che l'hanno animata
Se l'il ruolo riformatore stia essenzialmente nell'affrontare quelle contraddizioni
Del sistema che stanno fuori dal processo produttivo
O se queste stesse contraddizioni cioè il limite di occupazione di sviluppo civile vadano affrontate partendo dai problemi del lavoro che stanno nel processo produttivo
Su questa scelta c'è oggi una tensione politica e culturale
C'è una forte pressione che si esercita sulla sinistra
Tendente a negare o mettere in secondo piano proprio a questi problemi del lavoro
è mia opinione invece che si presentino una nuova centralità politica e sociale
La cui affermazione contenuta nelle scelte sociali così nette
Che hanno caratterizzato negli ultimi anni la guida di Berlinguer
Sono presenti i termini di una potenziale unità di classe dei lavoratori che riguardano le condizioni materiali ma anche le condizioni di libertà personale e di prospettiva di vita dei lavoratori
Le nuove tecnologie generalizza in una condizione esecutiva del lavoro
Subordinata anche quando Ford formalmente autonoma
Ma nello stesso tempo esigono un livello di partecipazione e di collaborazione
Che viene nel contempo chiesta e negata
L'esasperazione delle concezioni individualistiche che si tende ad affermare si scontra con il carattere in ultima analisi sempre più sociale che assume il processo di lavoro in tutta la società
Si delineano nuovamente allora punti di incontro fra le questioni che sono strettamente del lavoro
Per quelle che riguardano lo stato sociale e più in generale le attività sociali e culturali nella contraddizione fra uno sbocco individualistico e un bisogno di partecipazione e di solidarietà
Una istanza di partecipazione democratica comincia dalla contrattazione si proietta nella gestione dello stato sociale ripropone questioni di controllo sociale e di gestione delle attività economiche
Tende a ripresentarsi l'esigenza di un quadro di programmazione a cui ricondurre la soluzione delle più grandi questioni sociali
L'occupazione nel Mezzogiorno i limiti strutturali dell'economia che il nuovo dualismo fra Nord e Sud esaspera e che efficienze profitti ritrovati dalle imprese non supera
In questo quadro i segni di una ripresa del movimento sindacale unitario
E delle difficoltà nel sistema dell'impresa e di governare le nuove tecnologie senza un minimo di confronto e di partecipazione
La Forza Nuova di movimenti ecologici sono primi frammenti di una realtà sociale che comincia a muoversi
E il cui senso noi dobbiamo cogliere per tempo
Lo stesso movimento degli studenti dell'ottantacinque
Nel modo come si è presentato nella sua coralità
In quello originale capacità di risuonare contemporaneamente in tutto il Paese rappresenta bene anche nella sua ingenuità le esigenze nuove
Che pure presentando profondamente una critica al mondo del lavoro e alle istituzioni esprimono una volontà di partecipazione a questo mondo e nelle istituzioni
Come protagonisti consapevoli chiedendo di disporre dell'Arma democratica di una preparazione adeguata
Questo bisogno di partecipazione attraversa profondamente le classi lavoratrici
E cogliere nella loro originalità i processi di cambiamento in atto nell'economia nella società
Mi sembra problema centrale del nostro congresso
Alla base di questi cambiamenti sta un processo di ristrutturazione
Entro il quale superata la fase più acuta della crisi va emergendo una classe lavoratrice
Con connotati professionali e sociali in larga misura nuovi e con questioni del lavoro anch'esse nuove
Ma non per questo meno acute
è bene evidente il carattere relativo della nuova espansione capitalistica
Sia per la discriminazione che tende a determinare nelle condizioni sociali dei Paesi capitalistici più avanzati condannando nuove condizioni di povertà parte rilevante della popolazione
Sia per l'arretramento drammatico che è stato imposto l'economia di una vastissima area del terzo mondo
Dobbiamo misurarci con queste sue contraddizione con la più acuta fra esse la gravità della disoccupazione
Però proprio a questo fine dobbiamo non è Louder e ma affrontare le problematiche proprie del lavoro in questa fase di innovazioni tecnologiche
Le nuove tecnologie hanno determinato una profonda trasformazione nel processo del lavoro
Nell'industria la fabbrica tradizionale si va profondamente mutando
L'impiego delle macchine la programmazione del lavoro già proprie dell'industria e nell'industria del lavoro produttivo di beni materiali si estendono al lavoro in quanto Progetto in quanto pensiero
Disciplinano la ricerca e la progettazione come la produzione
Programma dei cicli economici occupano i servizi come già la produzione materiale entrano negli ospedali nei centri di ricerca nelle amministrazioni pubbliche
Lungo questo processo si è ridotto il peso dell'industria in senso stretto sull'insieme dell'economia
E diminuisce il peso dei lavoratori prevalentemente manuali cioè degli operai nel senso tradizionale del termine rispetto all'insieme dei lavoratori ma contemporaneamente
Si estende nell'economia nella società e il metodo del lavoro proprio dell'industria moderna trasformata dall'Electronic
In questo senso
Non solo non sono cancellati ma tendono a presentarsi in termini nuovi e su scala ancora più generale che per il passato
Quei problemi dell'alienazione del lavoro dello sfruttamento inteso proprio come differenza fra il prezzo della forza lavoro e la valorizzazione che questa produce
Che tradizionalmente ricondotti all'industria old ci si estendono sempre di più alle condizioni dei lavoratori in tutte le loro collocazioni nel moderno sistema economico e sociale
Sono problemi che si pongono a lavoratori con varie caratteristiche di lavoro e professionale
Il cui livello culturale crescente e la cui condizione di vita consente sollecita esigenze nuove della cosiddetta soggettività
Anche l'analisi degli obiettivi
Di chi si propone una risparmi una istanza riformatrice sono quindi resi più difficili
Come dimostra in particolare il limite del nostro rapporto con le nuove generazioni
Di qui grande rilievo con cui vengono a proporsi problemi di organizzazione e di movimento
In primo luogo il problema della democrazia sindacale
Che vorrei qui considerare in un orizzonte più vasto che comprende l'insieme del movimento dei lavoratori e il partito
Ha una classe di lavoratori fortemente omogenea
Con esigenze elementari da soddisfare
Ha corrisposto nel movimento operaio un modello di organizzazione di direzione fortemente ricondotto all'autorità politica e culturale del gruppo dirigente
In una complessità e articolazione nuova delle classi lavoratrici
Con una estesa soggettività culturale politica dei lavoratori
I problemi di partecipazione e di direzione si pongono ora in modo enormemente più complesso
Per ben più difficile svolgerà un ruolo dirigente
La questione se posta nel sindacato al limite di una crisi
Il suo rinnovamento può essere dato soltanto da uno sviluppo della democrazia al suo interno che permetta queste forze di esprimersi e di farsi ascoltare
Ma il problema di come si libera un movimento partecipativo vi si realizza una sostanza nuova di democrazia in questo senso e di tutto il movimento ed è anche del modo di organizzarsi e di operare del partito
La democrazia non è facile
Né perché ha chiamato a decidere tenendo conto di un più vasto contesto di partecipazione
Netta e chi deve offrire la sua partecipazione a un progetto complessivo che solo in parte risponde alle sue esigenze individuali
Far vivere la democrazia esige di trovare un punto d'incontro fra queste difficoltà
Non si possono usare le sedi di partecipazione come cassa di risonanza di decisioni immodificabile
Nell'istanza di partecipazione può essere usata con uno sbarramento alla formazione di un progetto compiuto nel calo di partecipazione alla vita politica e sindacale c'è evidentemente il fatto che nelle nostre organizzazioni la complessità delle esigenze soggettive culturali presenti nella società
Non trovano ancora una sede adeguata di espressione
Nel sindacato dei metalmeccanici per preparare la vertenza contrattuale
E una nuova fase di iniziative di lotta ci stiamo misurando e scontrando con questa difficoltà
Dobbiamo aprire il più vasto dibattito fra i lavoratori
Che però è possibile solo presentando una proposta unitaria
Ma su questa proposta anche se la riteniamo valida anzi appunto perché il gruppo dirigente ci crede deve essere proposta la più libera discussione critica e i lavoratori vanno chiamati a esprimersi in tutte le aziende l'esito di questo dibattito non è scontato
E si dovrà compiere uno sforzo reale di sintesi per formulare una proposta definitiva che tenga conto delle posizioni emerse fra i lavoratori militanti e poi giusto tornare una verifica dei lavoratori di tutti
Con un referendum sulla proposta definitiva di piattaforma contrattuale
Sono passi difficile ancora limitati che tentiamo di compiere un travaglio intenso all'interno del movimento sindacale
Ma se ci riusciamo il loro significato politico evidente infatti essenziale
Per le sorti del movimento riformatore del nostro Paese e promuovere a partire dal suo interno il più vasto processo di partecipazione
Che è la condizione stessa per una più vasta azione rivolta all'alternativa in termini sia di proposta politica sia di movimento e di Lotto
Ricca della Spica di Livorno ci ha inviato un lungo messaggio di augurio
In questo messaggio si sottolinea il carattere della lotta unitaria che si sta sviluppando da tre mesi e che è culminata nello sciopero generale dell'otto aprile
I lavoratori alle organizzazioni sindacali chiedono che l'Aspica sia inclusa nei piani di sviluppo
I lavoratori alle organizzazioni sindacali chiedono che l'Aspica sia inclusa nei piani di sviluppo dell'Alfa Romeo e che l'azienda abbia un ruolo preciso all'interno delle partecipazioni statali
Chiedono al ministero al governo risposte positive per dare alla spicca nell'ambito della vertenza Livorno una stabilità produttiva che consente il rientro in fabbrica dei lavoratori in cassa integrazione
Il Congresso ringrazia il consiglio di fabbrica ed esprime la propria solidarietà a tutti i lavoratori della Spica di Livorno
La parola adesso al compagno Walter Veltroni delegato di Arezzo seguirà Giorgio Napolitano
Per mesi abbiamo discusso della linea politica delle scelte del futuro del nostro partito
Lo abbiamo fatto accompagnati dall'attenzione costante e dalla severità critica della stampa e del mondo politico italiano
Sotto i riflettori accesi questo partito ciascuno di noi ha ricercato la via difficile del rinnovamento
è stata una straordinaria prova di democrazia dalla quale oggi usciamo DiVersi migliori
Al centro è stato il nocciolo duro della politica la ricerca di soluzioni complesse ad un modo Complesso
La sinistra nel tempo storico della innovazione
Le idee le politiche di riforma negli anni della controffensiva di destra
Di questo per mesi abbiamo discusso e non vi sono precedenti