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31 ottobre 2001 - Emma Bonino è intervenuta alla trasmissione Shukran del Tg3, incentrata sull'attualità della questione afghana, dalla discriminazione nei confronti delle donne alla reazione internazionale al terrorismo.
La leader radicale ha anzitutto sottolineato come il problema principale non sia costituito dalla guerra ("siamo tutti contrari"), ma dal fatto che da tanti anni in Afghanistan c'è "un'oppressione totale nei confronti dei cittadini afghani".
Emma Bonino ha ricordato le proprie denuncie in tempi non sospetti del pericolo internazionale rappresentato dall'Afghanistan, … rispetto alle quali si sarebbe potuto sicuramente fare qualcosa prima, ma la comunità internazionale, come per il Kosovo, ha ignorato la questione.
Oggi però, dopo gli attentati dell'11 settembre, "non si può lanciare un messaggio al mondo per cui si possono fare attentati impunemente in qualunque città della terra".
Sbagliata l'equazione terrorismo-povertàEmma Bonino ha contestato l'idea per cui il terrorismo sarebbe l'arma dei popoli poveri: "Non mi risulta, visto che bin Laden possa essere considerato tutto tranne un povero, che di tutto si sia occupato tranne che dei poveri, così come i kamikaze erano esponenti della buona borghesia egiziano-irakena.
Credo che si tratti piuttosto di una lotta di potere, uno scontro tra regimi istituzionali, tra dittature a sfondo religioso da una parte e le democrazie dall'altra".In ogni caso, per Emma Bonino l'obiettivo di Osama bin Laden non è l'Occidente ma "i musulmani moderati".
"Non credo - ha affermato - che i terroristi pensassero di far cadere il governo degli Stati uniti ma che pensassero di mettere in imbarazzo proprio coloro che vogliono praticare una strada democratica per cui l'Islam è una religione".
I terroristi, insomma, utilizzano, come i crociati molti secoli fa, "la religione come strumento di potere".Per quanto concerne la violazione dei diritti umani fondamentali in Afghanistan, la leader radicale ha evidenziato che "la burqa è solo un simbolo".
Le donne "non possono uscire di casa, non possono lavorare, le ragazze non possono andare a scuola.
Si sta creando una generazione di nuovi analfabeti e una dissoluzione di tutte le conquiste che pure con molto sacrificio le donne avevano ottenuto".
"Il problema - ha aggiunto Emma Bonino - è come si reagisce ad un regime dittatoriale che opprime il suo popolo e minaccia la sicurezza internazionale".
I radicali "desaparecidos" in LaosEmma Bonino non ha poi mancato di fare riferimento all'arresto dei 5 radicali, tuttora "desaparecidos", in Laos per denunciare la sparizione misteriosa di 5 studenti laotiani che hanno manifestato pacificamente per la democrazia e la libertà.
"Lottare per i diritti umani è sempre un rischio ed è sempre difficile, ma proprio per questo ne vale la pena".
La leader radicale ha anzitutto sottolineato come il problema principale non sia costituito dalla guerra ("siamo tutti contrari"), ma dal fatto che da tanti anni in Afghanistan c'è "un'oppressione totale nei confronti dei cittadini afghani".
Emma Bonino ha ricordato le proprie denuncie in tempi non sospetti del pericolo internazionale rappresentato dall'Afghanistan, … rispetto alle quali si sarebbe potuto sicuramente fare qualcosa prima, ma la comunità internazionale, come per il Kosovo, ha ignorato la questione.
Oggi però, dopo gli attentati dell'11 settembre, "non si può lanciare un messaggio al mondo per cui si possono fare attentati impunemente in qualunque città della terra".
Sbagliata l'equazione terrorismo-povertàEmma Bonino ha contestato l'idea per cui il terrorismo sarebbe l'arma dei popoli poveri: "Non mi risulta, visto che bin Laden possa essere considerato tutto tranne un povero, che di tutto si sia occupato tranne che dei poveri, così come i kamikaze erano esponenti della buona borghesia egiziano-irakena.
Credo che si tratti piuttosto di una lotta di potere, uno scontro tra regimi istituzionali, tra dittature a sfondo religioso da una parte e le democrazie dall'altra".In ogni caso, per Emma Bonino l'obiettivo di Osama bin Laden non è l'Occidente ma "i musulmani moderati".
"Non credo - ha affermato - che i terroristi pensassero di far cadere il governo degli Stati uniti ma che pensassero di mettere in imbarazzo proprio coloro che vogliono praticare una strada democratica per cui l'Islam è una religione".
I terroristi, insomma, utilizzano, come i crociati molti secoli fa, "la religione come strumento di potere".Per quanto concerne la violazione dei diritti umani fondamentali in Afghanistan, la leader radicale ha evidenziato che "la burqa è solo un simbolo".
Le donne "non possono uscire di casa, non possono lavorare, le ragazze non possono andare a scuola.
Si sta creando una generazione di nuovi analfabeti e una dissoluzione di tutte le conquiste che pure con molto sacrificio le donne avevano ottenuto".
"Il problema - ha aggiunto Emma Bonino - è come si reagisce ad un regime dittatoriale che opprime il suo popolo e minaccia la sicurezza internazionale".
I radicali "desaparecidos" in LaosEmma Bonino non ha poi mancato di fare riferimento all'arresto dei 5 radicali, tuttora "desaparecidos", in Laos per denunciare la sparizione misteriosa di 5 studenti laotiani che hanno manifestato pacificamente per la democrazia e la libertà.
"Lottare per i diritti umani è sempre un rischio ed è sempre difficile, ma proprio per questo ne vale la pena".
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