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I Radicali esortano il Vaticano ad accogliere i 13 terroristi palestinesi asserragliati nella basilica a Betlemme Roma, 8 maggio 2002 - "Terroristi? Prendeteveli in Vaticano" questo lo slogan dello striscione che Daniele Capezzone, Marco Pannella e altri esponenti radicali hanno esposto oggi in Piazza San Pietro, nel solco delle campagne anti-clericali ed antifondamentaliste che negli ultimi anni i radicali hanno ripreso con sempre più intensità negli ultimi anni.
Connivenze tra fondamentalisimi clericali e terroristi "Non c'entrano le nobili tradizioni vaticane in termini di ospitalità ed … esuli, qui c'entra la sostanziale connivenza tra fondamentalismi clericali e quello terrorista" ha dichiarato Marco Pannella alla stampa presente in piazza San Pietro.
Il leader radicale ha poi ricordato come, a ddifferenza di tutte le altre chiese, sia rappresentato all'Onu come uno Stato, e sottolineando la contrarietà radicale a questo status giuridico della santa sede presso le nazioni unite ha poi aggiunto: "Se lo Stato Vaticano vuole ospitare dei terroristi, lo faccia a casa sua".
Capezzone, L'Italia non è camera di ratifica del Vaticano Dal canto suo Daniele Capezzone ha ribadito che per i radicali "non c'è nessuna ragione valida per cui l'Italia debba ospitare presunti terroristi palestinesi" aggiungendo altresì che non esiste nessuna valida ragione "per cui il governo Italiano debba essere trattato come camera di ratifica delle decisioni prese dai cardinali, dai palestinesi con la mediazione del senatore Andreotti".
Al contrario Capezzone ha esortato il governo italiano ad agire in sede Europea per chiedere conto dell'utilizzo del "fiume di danaro" giunto all'Autorità Nazionale palestinese, di cui - ha accusato il segretario radicale - "molto poco è servito a garantire libertà di quei popoli e molto, troppo è servito per finanziare attività terroristiche e criminali".Per quanto riguarda i terroristi, invece, la comunità internazionale e il governo italiano dovrebbero assicurare loro un processo giusto, e se colpevoli, una condanna.
Connivenze tra fondamentalisimi clericali e terroristi "Non c'entrano le nobili tradizioni vaticane in termini di ospitalità ed … esuli, qui c'entra la sostanziale connivenza tra fondamentalismi clericali e quello terrorista" ha dichiarato Marco Pannella alla stampa presente in piazza San Pietro.
Il leader radicale ha poi ricordato come, a ddifferenza di tutte le altre chiese, sia rappresentato all'Onu come uno Stato, e sottolineando la contrarietà radicale a questo status giuridico della santa sede presso le nazioni unite ha poi aggiunto: "Se lo Stato Vaticano vuole ospitare dei terroristi, lo faccia a casa sua".
Capezzone, L'Italia non è camera di ratifica del Vaticano Dal canto suo Daniele Capezzone ha ribadito che per i radicali "non c'è nessuna ragione valida per cui l'Italia debba ospitare presunti terroristi palestinesi" aggiungendo altresì che non esiste nessuna valida ragione "per cui il governo Italiano debba essere trattato come camera di ratifica delle decisioni prese dai cardinali, dai palestinesi con la mediazione del senatore Andreotti".
Al contrario Capezzone ha esortato il governo italiano ad agire in sede Europea per chiedere conto dell'utilizzo del "fiume di danaro" giunto all'Autorità Nazionale palestinese, di cui - ha accusato il segretario radicale - "molto poco è servito a garantire libertà di quei popoli e molto, troppo è servito per finanziare attività terroristiche e criminali".Per quanto riguarda i terroristi, invece, la comunità internazionale e il governo italiano dovrebbero assicurare loro un processo giusto, e se colpevoli, una condanna.
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