14 SET 2002

Iraq: Berlusconi, Italia alleata leale. Bush, un'altra chance per l'Onu

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 55 sec

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Bush esorta l'Onu a dimostrare di contare ancora, "merita un'altra chance", ha detto delle Nazioni Unite.

Berlusconi ha definito "l'Italia un alleato leale e ascoltato"Roma, 14 settembre 2002 - Oggi a Camp David, in Virginia, il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha incontrato il Presidente Usa George W.

Bush per affrontare il tema di un possibile intervento militare in Iraq.

Prima dei colloqui i due hanno incontrato la stampa.Nota di particolare rilievo la sferzante battuta che Bush ha lanciato all'Onu.

Il presidente americano, ad un giornalista che chiedeva per quale motivo
"dare un'altra chance a Saddam Hussein visto che ha già violato per 16 volte le risoluzioni delle Nazioni Unite ha replicato che "in questo caso è l'Onu che merita un'altra chance" per fare qualcosa.E' giunto il momento per le Nazioni Unite, ha insistito, di "mostrare di avere la spina dorsale" e di "mostrare la sua autorevolezza".Berlusconi, gli italiani ricordano il sacrificio degli americaniSilvio Berlusconi ha assicurato che "l'Italia è un alleato leale e fedele, e anche rispettato e ascoltato degli Stati Uniti, cui la mia gente porta una riconoscenza profonda perché deve alla generosità di questa grande democrazia la sua libertà e il suo benessere"."Gli italiani - ha aggiunto - ancora ricordano che, oltre mezzo secolo fa, grazie al sacrificio di tanti giovani americani, l'Italia e l'Europa furono salvati dal totalitarismo"."Considero la bandiera degli Stati Uniti non solo la bandiera di un Paese, ma un messaggio universale di libertà e di democrazia", ha aggiunto il premier italiano.

"Parlerò al presidente Bush con sincerità, come si parla a un amico", ha confidato.

"L'obiettivo è raggiungere una posizione comune con gli Stati Uniti"."L'Italia - ha concluso Berlusconi - svolge il suo ruolo, insieme ai partner europei e al comune amico Vladimir Putin".Il Presidente Bush ha poi confermato l'arresto dell'esponente di Al Qaida Ramzi Bin al-Shibh, uno dei pianificatori del'attacco alle Torri Gemelle: "Abbiamo catturato uno dei pianificatori e degli organizzatori dell'attacco dell'11 settembre.

Daremo la caccia ai killer uno a uno - ha aggiunto Bush - saremo forti e instancabili, finché la minaccia non sarà stata eliminata".Bush, Berlusconi giunto alle mie conclusioniIl presidente americano aveva detto oggi, in un intervento radiofonico, di "apprezzare il pubblico appoggio" del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, uno dei leader - aveva aggiunto - che "condividono le mie conclusioni sul regime iracheno" e cioè che "Saddam Hussein si è auto-incriminato"."Dobbiamo batterci per la nostra sicurezza e perché lo richiede la dignità umana.

Per tradizione e per scelta, gli Stati Uniti si batteranno.

La comunità mondiale deve fare altrettanto", ha aggiunto il presidente Usa.

Bush ha quindi invitato il Congresso degli Stati Uniti e l'Onu a prendere una posizione decisa contro l'Iraq, avvertendo che "milioni di vite e la pace del mondo" potrebbero essere in gioco.Sabri, ritorno degli ispettori in cambio della fine dell'embargoDa parte sua sempre oggi, in una lunga conferenza stampa a New York, il ministro degli esteri iracheno, Naji Sabri ha proposto che l'Iraq è pronto ad accettare che gli ispettori dell'Onu sul disarmo tornino a Baghdad, ma solo se le Nazioni Unite revocheranno l'embargo internazionale."Chiediamo il rispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza - ha detto Sabri - sulla stabilità e il riconoscimento della sovranità, e chiediamo che cessino le continue aggressioni da parte degli aerei americani e britannici contro la popolazione irachena in corso da oltre 11 anni".Il ministro ha negato che l'Iraq stia ponendo delle condizioni per il ritorno degli ispettori, e ha ricordato che, a suo avviso, "gli ispettori sono il frutto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e chiediamo il rispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza.

Ma le risoluzioni affrontano anche altri argomenti, non solo quello del ritorno degli ispettori".

leggi tutto

riduci