La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri

Oggi c'è bisogno di un impegno politico alto
Che si è citato il muto creativo e non tradizionale
Che può diventare addirittura più efficace che in passato quando esisteva un partito di riferimento
La caudine spessi al numero settantacinque è stata più volte citata in questi giorni
Ci ricorda che i cristiani sono chiamati ad assumere piena consapevolezza che la propria speciale vocazione laico nella comunità politica
Sviluppando in se stessi il senso della responsabilità e la dedizione
Vocazione ad essere attenti all'impegno politico ci sono poi coloro che sono chiamati a svolgerle esplicitamente un ruolo istituzionale ai vari livelli
Che io mi permetto di richiamare
Alcuni elementi
Che caratterizzano l'impegno di un cattolico politico oggi oggi è sempre è un testo che è stato già pubblicato una decina d'anni fa lo riassumo brevemente
Il lavoro politico
A livello personale esige innanzitutto la gratuità dell'impegno
Che significa
Il suo essere cioè disinteressato nei confronti di ciò che estraneo al servizio politico
Ad esempio l'arricchimento personale l'acquisizione di potere o di influenza e sociale la conquista di notorietà
L'impegno del cristiano in politica poi esige lo stile delle beatitudini è emerso nei lavori di questa settimana cioè la mitezza
L'umiltà la moderazione e comporta il coraggio di testimoniare attivamente i valori ideali che lo ispirano che in un dato momento storico possono anch'io risultare minoritaria
Ciò significa che bisogna cercare il successo la riuscita nei confronti degli avversari come condizione per l'affermazione di una strategia di un programma di una linea ma che il successo non può diventare un fine valido per se stesso
Altrimenti si cade nella logica del machiavellismo
Vuol dire quindi che la riuscita ha significato in quanto riguarda non il singolo individuo ma un valore ideale
Il bene comune da realizzare
Che soltanto può dare senso all'azione politica
E infine
Implica la realizzazione di una prassi
Finalizzata no no al conflitto ma alla riconciliazione delle parti
Vale a dire alla ricerca di ciò che unisce prima di ciò che di lì
Implica anche la presenza di una carica profetica
Che dovrebbe esercitarsi sia come funzione critica nei confronti dell'esistente
Sia in un'apertura al nuovo al futuro
Che oggi e spesso soffocata da un pragmatismo senza slanci che senza respiro
Ecco questa breve introduzione vuole avviare gli interventi di questa tavola rotonda
Su i rapporti tra cattolici e temo che la CIA
E do per primo per prima la parola alla professoressa Anna che non Chierici Vals
La quale e conosciuta in ampi settori specialmente nel Nord Italia una ricevuto vari premi la professoressa che ha una formazione di base giuridica ha pubblicato molti lavori soprattutto sulla legislazione riguardante il ruolo le funzioni
L'organizzazione che la banca centrale
è è stata perciò per più di dieci anni governatore centrale della banca polacca
Dal novantuno al due mila uno
Oggi e vicepresidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo che ha sede a Londra
E mi sia permesso un'aggiunta alle sue qualità accademica
Cioè il fatto che pur nelle difficili condizioni in cui che oggi che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Polonia
Non ha mai manifestato non ha mai mancato di manifestare la propria fede cattolica
La parola quindi alla professoressa che non sedici balzo
All'amico
A pareggiare
Ma è stata ed altri italiano
Ingresso
Ad Amman
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Ringraziamo la professoressa Anchievici false che ci ha portato la testimonianza
Europea e soprattutto dei Paesi che sia perché sono appena entrati ma anche la testimonianza dei problemi dei cattolici che sono gli stessi nel mondo occidentale
Ci ha detto che la scoperta fatta dai polacchi che la democrazia non è soltanto diritto al voto ma comporta problemi molto più difficili i problemi che la democrazia vive oggi a cominciare da quello demografico
Il quello degli anziani e poi i valori nella vita
La ringraziamo per la sua testimonianza
Do quindi la parola al professor Giorgio Campanini che non ha bisogno di presentazioni essendo uno degli massimi esponenti del movimento cattolico ci
Grazie
Ho intitolato il mio intervento che in qualche modo voglio cercare di tirare le file di questo importante interessante dibattito di questi giorni
Il futuro della democrazia e le responsabilità dei cristiani
Terrò conto avendo partecipato alla settimana rinviarlo su inizio
Delle indicazioni che sono emersa su molti dei problemi che fronterossa anche se devo dire alcuni aspetti che oggi cercherò di mettere in luce sono state soltanto sfiorati neppur numerosi interventi la tesi che il cercherò di fondare non certo con la pretesa di dimostrarla
E che la democrazia che italiana sta attraversando una fase dedicata per il sommarsi di tre fenomeni strettamente fra loro collegati
Ma stagnazione economica
La minaccia terroristica
L'invadenza basso mediale e il conseguente spegnimento
Almeno in gran parte del nostro comunità di quella dinamica della società civile che è stata fino ad anni recenti in parte ancora la grande
Ricchezza civile del nostro paese
Consolidare e a rafforzare la democrazia significa misurarsi con queste sfide e auspicabilmente superare
Circa dieci anni fa in un saggio che ebbe allora bastano risonanza fra Dahrendorf
Poneva con forza quello che a suo giudizio la il problema fondamentale sul quale si sarebbe misurata la capacità di tenuta della democrazia in Occidente
Quadratura del circolo sarebbe stata la conciliazione fra benessere economico coesione sociale e libertà politica conto del rischio di optare per il benessere economico la coesione sociale abbandonando la libertà politica
Viceversa
Oggi ci attende in qualche modo una nuova che riversa quadratura del circolo
Salvaguardare e rafforzare una democrazia
In tempo di stagnazione
In tempo di terrorismo e il tempo di invadenza mass media
Perché ritengo si possa parlare vi stagnazione
Con qualche stupore per il fatto che lo pura ampia analisi dei temi economici che è stata fatta abbia lasciato in ombra questo parte perché molti osservatori ritengono che l'attuale fase non di crisi che è parola abusata ma di oggettivo rallentamento dello sviluppo del nostro Paese
Non sia legata a fattori congiunturali provvisori ma venga da lontano probabilmente sia destinata a portare lontano
E tutto questo per
Alcune fondamentali ragioni in primo luogo
La constatazione degli affetti negativi anche sull'economia prescindendo dalla dimensione etica del problema del declino demografico la storia ci dice che tutte le società in declino demografico
Le società che non sono state capaci nemmeno di a riprodursi corrono seri rischi anche dal punto di vista della dinamica Economic
Basterebbe ricordare da un lato i sempre maggiori investimenti necessari per colmare lo squilibrio fra popolazione giovanile e popolazione anziana
E dall'altra parte gli affetti culturale di lungo periodo troppo spesso valutati
Delle entrate in scena nella nostra società per la prima volta nella storia da centinaia di migliaia di anni di una popolazione di figli unici
Cioè gli unici tendenzialmente e per protetti auto referenziale
E ascoltando le belle parole che sono state dette ieri sulla necessità di recuperare una cultura della fraternità
Mi domandavo se questa cultura della fraternità sarà recuperabile in una società popolata come sono le nostre società i figli unici
Il secondo fattore notissimo e quello dell'ingresso nel mercato mondiale e dunque anche nel nostro mercato di nuovi soggetti
I quali Paesi emergenti che aspirano a sedersi e si pone al tavolo della prosperità
Che noi cerchiamo di respingere è stata ricordata in questi giorni una politica agricola discutibile cerchiamo di respingere elevando barriere
Ma che probabilmente troveranno prima o poi il loro posto sul mercato e conseguentemente ridimensionato rendimento si onerando anche la quota di mercato che spetta al nostro Paese
E fra parentesi non si può essere terzo non visti auspicare lo sviluppo del terzo mondo e nello stesso tempo fare dell'Europa una fortezza chiusa di fronte a coloro che bussano alle nostre porte
Ancora si può ricordare la forte dipendenza energetica del nostro Paese da altre aree
Dipendenza energetica più c'è anche decidessimo oggi una politica di fonti alternative potrà essere corretta nel migliore dei casi solo fra un decennio e aumento del prezzo del petrolio significa trasferimento di risorse dal nostro ad altri paesi e infine cioè il problema immenso nel quale certo non ho la pretesa di entrare nello sviluppo
Sostenibile e dei limiti che non può non incontrare un'economia industriale matura come erano
Il secondo fenomeno del terrorismo anch'esso a mio avviso tutto
Lasciato sullo sfondo di questo dibattito
Interessa anche Paesi democratici per una duplice ragione da una parte inevitabilmente sono destinati addormentare gli stanziamenti diretti o indiretti per la sicurezza
Sicurezza Interna si calcola che il cinque per cento dei bilanci e dei grandi magazzini sia speso impersonale di sicurezza in telecamere più o meno occulte
Ma la stessa cosa succederà primo Paese minacciato che si sente minacciato dal terrorismo che moltiplicherà gli apparati repressivi
Spenderà assorbe ingenti per gli armamenti
Per le telecamere per la polizia magari per i riscatti se il fenomeno prenderà piede
Ma quel che è peggio al di là del risvolto economico oppure non trascurabile per terrorismo e che anche qui la storia ci dice che tutte le volte che una democrazia ecco si sente minacciata le libertà civili sono in qualche modo a rischio
Aumentano i controlli aumentano i blocchi frontiere aumentano le espulsioni di coloro che non sono degenerati
Col pretesto magari che si possono rappresentare una minaccia terroristica in altre parole i tempi di una democrazia assediata o che si sente assediata non sono tempi felici per lei libertà
Civili
In sostanza e in sintesi siamo di fronte probabilmente alla fine di un lunghissimo ciclo che sia iniziato per i nostri Paesi col mille novecentoquarantasei
Peraltro cinquant'anni abbiamo avuto Avati tassi di prosperità
Però oltre cinquant'anni salari e stipendi redditi sono costantemente aumentati probabilmente questo ciclo per alla fine ma ecco qui il paradosso ed ecco qui il problema della democrazia
E il sistema delle attese
Ciò che i cittadini si attendono dal potere politico e dunque dalla democrazia continua a essere questa continuata e ininterrotta
Prosperità c'è una diffusa attesa di costante e prosperità
C'è la diffusa sensazione che si passa ritornare al modello di sviluppo che abbiamo e sperimentato
A partire dal mille novecentoquarantasei
Ma in questo modo si corre il rischio che il sistema dell'arte non corrisponda alla realtà delle cose e qui si aprono gli spazi per quel populismo
Al quale documento preparatorio lucidamente dedica alcuni importanti passaggi
Che ha il suo brodo di cultura proprio in questo terreno cioè nel contrasto fai l'aspirazione dei cittadini e la capacità di sotto il fango e da parte dei governanti
Varianti ricorrentemente tentati e questo vale per i governi di destra come per i governi di finestra di elevare il livello del promesse
Promesse che ragionevolmente non possono essere mantenute
E quando le promesse non possono essere mantenute
La vedeva populistica diventa pressoché inevitabile e i segnali di questa deriva populistica ci vengono viva l'Italia
Dall'Austria dalla Germania dalla Francia da pressoché tutti i paesi occidentali il mio timore e questa deriva populistica si accentuerà a mano a mano che si determinerà non sempre più forte divario
Fra le promesse
Le realtà la realtà grande cosa
Molto è stato detto
Fu terzo problema che sta sullo sfondo di questo cambiamento della democrazia circa l'invadenza Marx mediale circa
L'ingresso degli scenari della nostra vita politica
Di una democrazia diciamolo pure
Vi facciata se non proprio di una democrazia della faccia gli scenari della politica mondiale si stanno popolando di ex attori di presentatori di conduttori televisivi che come si dice bucano il video
Ma bucato il video dietro il rinvio rimane il ruolo tutt'
Sembra che le belle facce contano assai di più delle idee dei progetti ecco perché tra parentesi permettetemi una battuta il mio eventuale destino in politica è già segnato in partenza
Parafrasando
Nato ha detto che Napoleone si potrebbe dire che ogni popolare conduttore televisivo a nel suo zaino se non il bastone di maresciallo almeno vola medaglietta da parlamentare
Di qui a rischio che la mia democrazia sì sostituisca alla democrazia
Tanto più
Quando si pensa alla povertà
Delle altre fonti informative che pure ci sono ma che sono scarsamente utilizzati la recente relazione parlamentare sul nuovo disegno di legge per l'editoria
Ci dice che i lettori dei giornali mitralica sono cinquantotto sul mi volle al sud centodue in media in Italia contro una media europea di duecentosettanta lettori
Questa sfasatura fra messaggio
Per le visivo
Elettori di giornalista indicare sostanzialmente un degrado del di battute democratico dato che si accompagna a una limitata presenza
Dei cittadini nei livelli in cui effettivamente si fa politica e non semplicemente si assiste alla politica come ad uno Petacco
Quali sono le possibile risposte a questa crisi qual è la possibile quadratura del Cerri
Credo che occorra prima di tutto un mutamento di mentalità
Passare dal primato della quantità dei beni al primato della qualità della Vito
Puntare su due grandi valori la sobrietà e la giustizia la sobrietà per evitare di essere stritolati da quella deriva consumistica denunziata con acute
E lucide parole va Giovanni Paolo secondo veniva Centesimus annus
Giustizia per consentire una equa ripartizione di risorse che già oggi ci sono largamente sufficienti a eliminare le sacche residue di povertà
La paletta è stata per secoli per millenni una necessità inevitabile
Oggi è una scelta politica perché noi abbiamo in Italia
Risorse necessarie
Eliminare definitivamente la povertà solo che lo vogliamo per il Terzo Mondo il discorso è diverso ma in Italia la povertà e scandalosa proprio perché testo potrebbe
Essere evita come sono conclusivamente sullo sfondo di questi cenare troppo rapidamente tracciati
I compiti le responsabilità dei cristiani
L'invito riprendendo i titoli contenuti di due importanti è un poco dimenticati documenti della Conferenza episcopale italiana dei primi anni novanta
Educare alla legalità e si leggeva nel testo praticare la giustizia
Educare la legalità e evangelizzare il sociale educare alla legalità e alla giustizia
Come fondamento dell'istituzione della democrazia come impegno quotidiano per la costruzione del bene comune come la formazione alla tolleranza al rispetto al dialogo
E lancia nella nel sociale come presenza attiva e responsabile tanto nella società civile quanto nelle istituzioni
Nella consapevolezza che ovunque e dunque anche nell'ambito della vita politica ci può essere cristiani è sicuro annunziare la buona
Notizia sull'uomo
Come a realizzare questo servizio è difficile stabilirsi bisogna tuttavia a partire dal rispetto dell'allocazione dei ciascuno come ha ricordato una volta Dossetti riprendendo dal resto uno dei racconti di sassi di non si deve dire agli uomini quali il rio debbano percorrere perché c'è una via in cui si Servedio con lo studio e un'altra con la preghiera una col digiuno è un'altra mangiando
Ognuno deve guardare su quale via lo spinge il cuore che poi quella via scegliere con tutte le sue forze
E proprio per questo diceva Dossetti occorreva continuare con decisione e senza tentennamenti il servizio dei credenti
Al bene comune anche per le vie bella politica
Qual è allora la conclusione questo è troppo rapide
Riflessione
La domanda che ci si potrebbe porre e come mai non si grida da una certa cultura laica e lo si sussurra da certa cultura cattolica
Perché mai i credenti dovrebbero preoccuparsi del futuro dell'IVA democrazia non potrebbero continuare a celebrare tranquillamente nello liturgie e ad accendere vengono candele
La migliore tradizione cristiana ci ricorda che le cosiddette piccole speranze delle speranze della politica sono in realtà strettamente seppure sotterraneamente negate
Alle grandi speranze
Rallenterà di ogni ente ha opportunamente ricordato in apertura da monsignor chiari Negri tra le altre cose in un passo non tanto frequentato anche perché perché il CIPE questo documento
Afferma che i cristiani nello stesso tempo sono contenuti nel mondo ma contengono il mondo anzi costa
Piani come custodi del mondo il mondo ci interessa e luogo della nostra santificazione della nostra salvezza le piccole speranze alla fine sono grandi speranze
E come ha scritto una volta di grande cantore della speranza cristiana Sciarra vedi non spirituale dorme nel letto dal campo del temporale
Letto da tanto precario e provvisorio come precari e provvisori sono i cristiani
Non una lussuosa ed elegante dimora
Letto da campo dal quale sia possibile levarsi speditamente
Per camminare sulle strade del mondo e dunque anche per i tormentati sentieri della politica con i fianchi Cinti e nella certi gruppi vincerne accese
Ringraziamo il professor Campanini per il suo appassionato intervento
Egli ci ha sottolineato come viviamo tempi di una democrazia assediata
Nello stesso tempo siamo alla fine di un link di un lungo ciclo esiste una diffusa attesissima di prosperità
Insieme la nostalgia del vecchio modello di sviluppo
A tutta questa situazione la risposta della classe politica e diversificata
Do la parola quindi al professor Ornaghi che tutti conosciamo ecco rettore dell'Università Cattolica
Grazie Simone
Funziona sempre inerziale brevissima eccellenze autorità tutte gentili signore e signori le trasformazioni della democrazia
Quelle più manifeste e quelle che magari in maniera meno visibile stanno già operando la tempo
Rappresenta una questione essenziale per comprendere verso quali orizzonti stiano muovendo i regimi politici occidentali
Costituiscono anche un tema che necessariamente deve affiancare ritengo se così posso dire che debba preliminarmente sostenere ogni riflessione sul ruolo possibile auspicabile che i cattolici italiani intendono svolgere nella vita pubblica e politica non solo italiani ma europea
Le osservazioni time presto svolgerà siberiano pertanto l'ordine dei due problemi
La prima è una rassegna sintetica dei principali cambiamenti di fronte in mezzo ai quali si trovano oggi la democrazia
Successivamente alcune personali considerazioni sul contributo che i cattolici possono offrire all'interno di questi cambiamenti e nella prospettiva di riuscire a orientarmi
Terza e doverosa premessa infine le considerazioni mie risulteranno enunciati in forma dal volto talvolta sin troppo semplificata
Più che le ragioni di tempo ciò e conseguente alla scelta di concentrare l'attenzione su alcuni dei principali risultati esposti appunto in forma sintetica delle ricerche dei più recenti studi sui mutamenti dalla democrazia
Quali dunque i principali cambiamenti in atto nei sistemi democratici
Insieme le trasformazioni si può analiticamente distinguere in tre grandi aree di tensione
La prima i mutamenti che sostengono verso un ridisegno nelle loro principali funzioni e nei loro reciproci rapporti
Delle istituzioni che storicamente sono venute componendo l'assetto politico costituzionale della democrazia dell'Otto e Novecento
La seconda i fattori di cambiamento rispecchiarsi espresso direttamente innescati da quei processi che sempre più sembrano determinare una sorta di introversione o cardio di nuovo così autoreferenzialità dalla classe politica
La terza il mutare delle aspettative della società nei confronti prima ancora che delle istituzioni politiche del ceto politico della stessa politica o più esattamente delle visioni di politica sin qui prevalenti e più diffusamente praticati
Considero più da vicino il primo tipo di trasformazioni anche perché essi hanno un grado di percezione collettiva diverso nei differenti Paesi
Nelle democrazie di solito considerate più mature e con assetti istituzionali profondamente radicati in quanto costruiti via via nei secoli oltre che legittimati da comportamenti civici altrettanto secolari
La percezione di queste tensioni al cambiamento e normalmente meno alti
Viceversa in altri Paesi e il nostro è certamente fra questi la percezione della positivo opportunità o magari della necessità di un diverso sistema istituzionale
Appare più elevata tanto in frazione di classe politiche quanto in strati più o meno estesi dell'opinione pubblica
Certo l'andamento di questa percezione può risultare carsico tutti abbiamo in mente il destino contorte controverso delle riforme costituzionali
Ed è un andamento soprattutto determinato dalle contingenze delle dinamiche interporti
Tuttavia è sola presente il segnale rilevante delle sfasature e talvolta delle incoerenze tra un sistema politico istituzionale e i cambiamenti in atto nella democrazia
In effetti le spinte verso un ridisegno e un ammodernamento delle istituzioni dei sistemi politici democratici
Istituzioni va ricordato il cui archetipo o i cui archetipi furono elaborati realizzati per società che lentamente uscivano dallo stato di ansia recinti e stavano solo entrando nella prima età della rivoluzione industriale
Sono queste spinte un dato comune pur con intensità diverse appunto con percezioni diverse appresso che tutte le democrazie contemporanee
Un comune dato che nelle democrazie dell'Europa continentale sempre più viene reso evidente dal non facile processo di integrazione istituzionale e di costituzionalizzazione dell'Unione Europea
Solo qualche esempio la classica tripartizione separazione tra i poteri nella sua pratica attuazione quotidiano si mostra in affanno non soltanto da noi
Così come è opportuno sottolinearlo risultano questioni comuni e le democrazie europee sia la necessità di incrementare il grado di prontezza ed efficacia decisionale dell'esecutivo
Necessità specularmente connessa a quella che il Parlamento riesca a salvaguardare la sua caratteristica di luogo di rappresentanza fondamentale dell'intero Paese
Sia l'esigenza di una nuova articolazione di poteri e funzioni che si liberi sempre più dalle maglie dell'antica centralizzazione statale
Stava più breve perché sono già stati ricordati dal professor Campanini sono più breve rispetto al secondo ordine di trasformazione stato sottolineare come giustamente professor Campanini ricordasse che ciò che spesso si chiama deriva populista
Ho la tentazione mio populista nona questo o quel colore ma secondo autorevoli studiosi sarebbe appunto specifica di alcuni elementi odierni della logica democratica
Lo stesso modo il fenomeno che sembra ci abbia così sorpreso quella della personalizzazione del potere attirava già all'attenzione in Francia di autorevoli studiosi cito uno per tutti l'abito all'inizio degli anni sessanta
Resterebbe il terzo ordine di problemi ma proprio perché la fondata consapevolezza delle trasformazioni
Delle aspettative della società nei confronti della politica è strettamente legata al possibile auspicabile ruolo dei cattolici su questo ordine dei cambiamenti richiamerà l'attenzione tra Prete
A questo punto infatti credo sia doveroso rispondere al quesito che sembra sorgere immediato dalla registrazione dei mutamenti sin qui indicati revocati e che non di rado in questi ultimi tempi ha costituito il punto d'avvio per argomentare la convinzione che stiamo vivendo la crisi una crisi quasi ineluttabile della democrazia
Ma è davvero così
Davvero per formulare in termini espliciti l'interrogativo è storicamente ragionevolmente fondata la costituzione di una crisi strutturale della democrazia
E specifico in un modo che ancora una volta sarebbe del tutto è sorprendentemente anomalo rispetto agli altri Paesi democratici di quell'italiana
Soprattutto può questa assunzione quella di una crisi strutturale tra democrazia rappresentare la base politicamente feconda nel breve periodo e lungimirante su quello medio
Per formulare quelle idee nuove quei Diversi concreti itinerari di efficace azione che cattolici italiani vanno cercando
La tentazione di ricorrere all'immagine della crisi si ripresenta insistentemente sotto molteplici panni e per ragioni il più delle volte contingenti o di parte
Ma è una tentazione a mio giudizio la quale occorre resistere
Le trasformazioni in atto nella nostra come nelle altre democrazie
Non scandiscono il rapido declinare di un assetto storico che abbia in un qualche tempo non precisato realizzate in via definitiva un qualche modello ideale di democrazia
Ne sono le decelerazioni improvvise e impreviste di una forma compiuta di sistema democratico le trasformazioni rappresentano e comportano invece il tentativo da parte delle democrazie di tutti gli odierni regimi democratici di adeguarsi e corrispondere ai sempre più interconnessi mutamenti internazionali lì a quelli interni tra istituzioni e società
Da questo punto di vista la formula della crisi della democrazia alle spalle una storia molto più lunga di quanto molte prese di posizioni odierne lasciano sospettare solo per restare nel ventesimo secolo
Solo per restare al ventesimo secolo è sufficiente pensare come negli Stati Uniti al principio del Novecento il ruolo delle grandi corporations dei poteri forti fosse inteso come una minaccia la democrazia
In termini opposti ma non meno allarmati a quelli utilizzati alcuni decenni dopo per criticare nel Pd operano indegno di un altrettanto insidioso pericolo per le basi della democrazia
Per quanto attiene al Vecchio Continente la crisi della democrazia assunto di volta in volta la specchio di una inefficace democrazia formale
Di una democrazia autoritaria o illusoria opera arrivare fino al dibattito contemporaneo di una democrazia ridotta la struttura scheletrica di un insieme di procedure formali se non persino per qualche autore di una vera e propria post democrazia
E così il dibattito sulla crisi della democrazia pare costretto ripercorrere gli stessi binari di quel dibattito alla fine sterile sulla crisi dello Stato riproposto ciclicamente per tutto il Novecento
Per valutare l'assetto di una democrazia la sua stabilità era sull'efficienza la sua capacità di consentire a crescere nel tempo partecipazione inclusione e invece sempre più indispensabile saper capire le trasformazioni in atto comprendendo le nei loro interrelati piani interno e internazionale
I regimi democratici contemporanei appaiono effettivamente in bilico
In bilico tra un sistema di tradizionale generalizzata protezione la società forme di welfare State
E gli odierni aspettative sociali spesso confuse talvolta contraddittorie di maggiore libertà e al tempo stesso di efficaci garanzie per le parti che compongono la società in bilico tra l'assetto internazionale definito dopo il quarantacinque un assetto che a tre lustri dal crollo del blocco orientale rimane ancora indefinito nei suoi contorni e instabile nelle sue basi istituzionali
Insomma le democrazie contemporanee sono in un precario equilibrio si potrebbe dire ricorrendo a formule un po'logore ma ancora sufficientemente chiare
Tra la percezione è sempre più diffusa e magari inquietante che occorre rischiando innovare e le comprensibili propensioni a conservare tutto ciò che risulta o appare vantaggioso e che pure indistintamente avvertiamo minaccia
Solo dopo aver cercato di comprendere in quale direzione si muovano le tendenze in atto e quali ne siano non solo gli elementi di pericolo rischio ma anche e soprattutto di positive opportunità
Nel riarticolare rivitalizzare i rapporti spesso iscriviti incerto tra società e istituzioni e politica
Il formulare l'insieme delle difficili e però indispensabili domande sul ruolo dei cattolici nel presente e nel futuro della democrazia italiana cercando una risposta altrettanto difficili ma anche altrettanto necessarie
Diventa allora un atto non vanno c'è un atto che illusoriamente io sin troppo stancamente surrogati un impegno politico non più definibile è realizzabile in modo gratificante o almeno soddisfacente
Non possiamo non dobbiamo disdegnare di occuparci della politica quotidiana
Ah partendo ci dietro il paravento di alibi o anche di giustificabili ragioni ma ancor più non possiamo non dobbiamo rinunciare ad alzare lo sguardo considerando le trasformazioni che sovrastano e già stanno disegnando il domani del Paese
I cattolici sono una parte una parte costitutiva ed essenziale di questa democrazia
Una parte che lungo la storia e per la storia stessa del Paese
Da sempre ha dato voce al tempo stesso ha contribuito a far crescere di esprimere i valori più duraturi le convinzioni e le aspettative di miglioramento e più diffuse
Che hanno scandito il tempo intessuto la vita di ogni giorno di quella realtà che sinteticamente e del tutto appropriatamente possiamo esprimere sia col termine di società sia con quello di Coppola
Siamo una parte che consapevole di questa grande responsabilità e altrettanto
Consapevole che nella democrazia in cui nessuna componente può essere minacciato minacciare viene delegittimato delegittima tradizione di esistenza delle altre
In democrazia il perseguimento del bene comune richiede concretamente quotidianamente il dialogo la capacità di persuasione la forza dell'esempio
Di richiede non meno del confronto sereno inverno se necessaria della serrata e leale competizione mi chiede perché il conseguimento del bene comune in una democrazia è il risultato nei contenuti e secondo le migliori forme possibili di una condivisione e deve essere per sulla struttura un bene il più possibile condiviso
Nel cercare di formulare idee utili per il presente e per l'incombente il futuro della nostra democrazia
E nel far corrispondere a questi dei comportamenti coerenti e azioni ampiamente condivise si esplica a mio personale giudizio il principale contributo dei cattolici italiani
Un contributo che non può che essere nei suoi fondamenti e nelle sue prospettive essenzialmente e autenticamente culturale
A ben guardare infatti il funzionamento stesso della nostra società e le stesse Geometria istituzionali o costituzionali della nostra democrazia
Ah se più che di venire moralistica mente contrapposte e Lodati o criticate a seconda della momentanea convenienza partitica
Hanno bisogno per crescere e migliorare insieme di essere comprese simultaneamente alla luce di una convinta e convincente visione culturale
So bene che culture culturale per il largo uso che se ne è fatto rischiano di risuonare come termini vuoti se non talvolta irritante
Eh sì dallo però recuperati attualizzati nella loro radice nel loro significato più autentico
Una visione culturale non è il rinchiudersi nella riserva di una concezione apparentemente prepolitica che in realtà si propone di far prevalere con argomentazioni spesso Pseudo morali una politica ideologica
Né può essere lo strumento per trasformare il volontario impegno nell'ambito sociale
In una nuova forma di aggregazione contro questa o quella delle mutevoli maggioranze di governo mutevoli
La cultura invece riporta la volontà di capire senza nessuna presunzione elitaria le attese le domande i bisogni e perché no le paure e le inquietudini della società e di un popolo
Comporta poi la capacità di arrischiare nuovi dei nuove categorie per pensare e per agire esige infine l'umiltà e la pazienza dell'esempio non solo per i pochi ma per tutti
Nei decenni a noi più vicini larghe quote della classe politica italiana
Hanno fornito la singolare dimostrazione
Di poter coltivare al tempo stesso una costante conflittualità interna notevolmente superiore va aggiunto alla polarizzazione esistente nel Paese incanalata nelle competizioni elettorali
E quella complessiva sostanziali introversione di cui si diceva
Personalmente ritengo che i cattolici non possano semplicemente delimitare il loro spazio operativo attraverso un'ulteriore accrescimento di questa conflittualità
E credo anche che sia politicamente dannoso già nel brevissimo periodo
Continuare a voler giustificare il ruolo dei cattolici con premesse che dietro le prime apparenze di argomentazioni morali si rivelano in realtà vere e proprie posizioni pur del tutto legittime e magari comprensibili però natura partitica
Penso invece che il nuovo auspicabile contributo dei cattolici alla vita politica possa e debba prendere avvio dal forte impegno culturale
E dalla piena consapevolezza che se i cattolici sono una risorsa vitale per la democrazia italiana
La politica e la democrazia proprio con le trasformazioni che stanno conoscendo con i rischi ma anche con le positivi opportunità che stanno manifestando siano esse stesse politica democrazia una risorsa per l'azione dei cattolici a vantaggio l'intero Paese
Grazie professor Ornaghi soprattutto dalla grande capacità di rimanere nei tempi ristretti che viviamo questa mattina
Egli ha fatto prima come abbiamo ascoltato una brevissima panoramica sui cambiamenti in atto nelle democrazie
E poi invitato i cattolici italiani dicendo dobbiamo alzare lo sguardo sulle trasformazioni in atto nel Paese
è il contributo principale che indici invita a dare è quello di un convincente contributo culturale
E in fondo si situa nella linea del messaggio del Papa che ha invitato a fare una politica alta da parte dei cattolici
La ringraziamo per questo
E do subito la parola conclusiva di questa tavola rotonda sua Eminenza il cardinal Tettamanzi il quale ci parlerà da pastore ma se è permesso a un vecchio antico studioso di teologia morale anche di teologo
Buona domenica a tutti
Il testo dalla mia relazione nella sua completezza sarà messo a disposizione così che mi è dato ora di tralasciare qui e là alcuni passaggi di per sé interessanti ma chi devono essere decisamente cancellati per il tempo penso che non sia facile affrontare in una maniera sintetica la questione Cattolici e democrazia
Peraltro occorrerebbe affrontare contestualmente anche l'altro grande capitolo che potremmo intitolare cattolici e politica
La politiche infatti Ernest allo strumento fondamentale per costruire la democrazia
Non c'è democrazia senza politica
Certo senza una politica di qualità
Partiamo da qui per dire subito allora che e democrazia e politica sono necessarie
Leggiamo nell'enciclica Centesimus annus la Chiesa apprezzo il sistema della democrazia in quanto assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche
E garantisce governati la possibilità sia di eleggere controllare i propri governanti sia di sostituirli in modo pacifico ove ciò risulti opportuno questa è la limpida affermazione dell'enciclica
Ma ci chiediamo qual è oggi in particolare la situazione reale
Quella che oggi noi viviamo democrazia autentica
Dovremmo chiederci se è reale tale possibilità di partecipazione dei cittadini
E se il potere da controllare sta tutto nelle mani di chi governa quando sta sempre più spesso altrove
Il prevalere del potere finanziario tecnocratico e mediatico
Che spesso esprimono e concorrono a consolidare una concezione culturale distorta se non errata dell'uomo e della società
Come pure il prevalere del potere di alcuni indebiti oligarchie minacciano la democrazia
Caricano ingiustizia spengono la solidarietà riducono la libertà imitano la le possibilità di tutti feriscono il bene comune più radicalmente rinnego dalla verità dell'uomo
In questo scenario emerge una volta di più l'irrinunciabile necessità di affermare di salvaguardare e di realizzare il primato della politica
Una politica degna ovviamente di questo nome
è principalmente il compito della politica ricostituire mantenere una democrazia reale sostanziale
Una democrazia cioè che oltre ad essere un metodo sì presente ed è riconosciuta come un valore decisivo per esprimere la stima e l'apprezzamento di giudizio di verità e di bene sull'uomo
Mi pare che toni di grande attualità
La domanda cruda e provocatoria che Maritain così esprimeva nel quarantanove mille novecentoquarantanove il popolo deve essere risvegliato oppure utilizzato per essere risvegliato come fatto di uomini o frustato e trascinato come il bestiame
Anche oggi dopo decenni di riconquistata democrazia c'è da chiedersi con estrema libertà io Nesta
Dei nostri simili
Di tutti i nostri simili pensiamo che si tratti di UA mini o di bestiame
E ancora è possibile rendere vera e dare consistenza reale all'affermazione citata dalla Centesimus annus
Più concretamente noi oggi nel nostro Paese in Europa a livello internazionale possiamo controllare i nostri governanti e chi sono davvero i nostri governanti
Si tratta di domande che interpellano tutti noi
Ci cattolici e non in particolare però interpellata la coscienza del credente
Sì perché la fede cristiana non è estranea non è separata tanto meno non è contrapposta alle problematiche sociali e politiche in generale
Nello specifico non può essere estraneo o indifferente alla questione della democrazia considerata soprattutto nelle sue basi e nelle sue esigenze propriamente antropologiche
Penso che nell'attuale situazione storica ha fede cristiana è chiamata a recuperare anzi a rilanciare la sua tipica e originale identità
Essa è una fede incarnata nella storia totalmente immersa nel mondo ad allo stesso tempo e testimonianza libera e coraggiosa del Regno di Dio e dei suoi valori
Quella della chiesa dei cristiani allora è una presenza da vivere insieme e inscindibilmente nel segno della incarnazione ed alla profezia
In questo senso il magistero sociale della Chiesa che si basa sul Vangelo di Cristo come annuncio del mistero di Dio sia insieme dell'uomo dalla sua dignità personale della sua vocazione trascendente ha detto molto moltissimo
E l'ha detto in modo molto preciso e articolato
Desidero però fare una sottolineatura sulla quale penso utile riflettere
Questo magistero non va inteso solo come il magistero per la comunità cristiana e per tutti gli uomini di buona volontà
In modo più adeguato nella sua elaborazione questo stesso magistero fa tesoro delle riflessioni dell'esperienza dell'apporto delle diverse componenti nella comunità cristiana
Dunque in qualche modo in qualche modo il magistero trae lumi sollecitazioni concretizzazione i aperture sempre nuove anche dalla comunità cristiane dalla sua vita
Più precisamente tra è tutto quaestor da quello umana esperienza che illuminata dal Vangelo innerva la vita della stessa comunità cristiana
Ce l'ha ricordato esplicitamente il Vaticano secondo con l'affermazione che il magistero nasce e viene lavorato sub luce Vangeli e Truman esperienze
Qui voglio parlare prevalentemente dall'aspetto positivo della democrazia
Anche se tutti siamo consapevoli che la sua attuazione storica presenta anche tentazioni difetti e vizi
Come la deriva collettivistica populista liberista relativistica
Come la distorsione derivante da una politica fatta prevalentemente di immagine
E ancor più il rapporto talvolta distorto della democrazia con la verità
Dal momento che non sempre il consenso popolare decide in e verità e per la verità
E che addirittura si ritiene che l'agnosticismo e relativismo sia dei presupposti fondamenti più sicuri della democrazia spesso
Ma a più radicalmente trasversalmente tentazioni difetti e vizi nel modo di dare corpo oggi alla democrazia
Derivano da una riduttiva o addirittura falsa concezione dell'uomo della sua vita dalla sua sessualità nella sua relazione con gli altri con il mondo con Dio
Pericolo cioè da una inadeguata o da un'errata Antropologia che finisce per impoverire l'uomo che persino talvolta per distruggerlo
Sono tutte questioni che lasciamo sullo sfondo cerco perché vogliamo concentrarci sul bene prezioso della democrazia in particolare sul modello di una democrazia partecipativa
è quella di cui trattiamo una democrazia in cui l'uomo è veramente al centro anzi Haynes centro
Lo è in termini insieme soggettivi e oggettivi
Quella dell'uomo infatti è una centralità deve essere una centralità no nominale ma reale che comporta uso questo termine di venerare
Sì di venerare l'uomo
Dal concepimento fino alla morte naturale nella sua irriducibile dignità personale e quindi è nella sua struttura unitaria di corpo e di anima
Nella sua relazionalità con gli altri con il mondo nel suo carattere trascendente etico e religioso
Ci chiediamo mai davvero Cuesta la democrazia che oggi ci è dato di sperimentare
Sita vera democrazia quando ad esempio le odierne applicazioni tecnologiche in specie le biotecnologie
Invece di rispettare curare migliorare la vita di ogni uomo qualunque sia lo stadio del suo sviluppo la manipolano o addirittura la distruggono
è vera democrazia quelle in cui la differenza la complementarietà e la reciprocità sessuale dell'uomo e della donna non vengono riconosciute e tutelate anche nel loro risvolto sociale e giuridico
Che democrazia è quella in cui la cultura dominante e le stesse disposizioni legislative non riconoscono non tutela adeguatamente a livello sociale economico lavorativo fiscale politico
La famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio
Sono matrimoni ossia suo rapporto stabile e duraturo tra uomo e donna aperto alla fecondità
O addirittura equiparano adesso altri tipi di rapporto di convivenza che non possono vantare obiettivamente la stessa rilevanza sociale e giuridica proprio dalla famiglia
Le domande potrebbero certo continuare ancora
Ma son tutte problematiche che ci mostrano come per un'autentica democrazia e quanto mai decisiva la questione antropologica
La questione dunque come diceva il presidente della CEI il cardinale Ruini
Afferma la irriducibilità della persona umana del resto dalla natura e afferma la sua nativa e insopprimibile trascendenza
Quando tutto ciò non viene gelosamente fermamente salvaguardato e la democrazia a fare le spese
Perché in ultima analisi o in primissima istanza a farne le spese l'uomo
Perché dunque si possa parlare di autentica democrazia partecipativa
Occorre che affondando saldamente le radici in quella visione personalistica dell'uomo della donna che anche peraltro nostra Costituzione fa propria
Siano salvaguardati
Quei due diritti del cittadino che trovò nella democrazia come indica il suo stesso nome la loro espressione
E che nel quarantaquattro Pio dove del cibo così descriveva nel suo Radio messaggio natalizio
Esprimere il proprio parere suoi doveri e i sacrifici che gli vengono imposti
Non essere costretto ad ubbidire senza essere stato ascoltato fra i fermani soltanto in maniera specifica su un triplice bisogno di un'autentica democrazia partecipativa
Il bisogno di tre fondamentali valori a solidarietà a sussidiarietà della legalità
In concreto nessuna istituzione democratica democratica può essere modificata piegati asservita per interessi di parte al di fuori di una prospettiva solidaristica
Al di fuori di una prospettiva rispettosa delle capacità e delle possibilità di intervento i cittadini ed i soggetti che si intendono tra di loro e si completano per conseguire l'obiettivo del bene comune
Al di fuori di una prospettiva di legalità limpida e forte
Senza legalità non c'è stato che senza Stato non c'è democrazia
E i cattolici sono chiamati a stare in prima linea nell'affrontare questa difficile battaglia di frontiera che è il rispetto della legalità
Nelle grandi e nelle piccole cose sono chiamati a concorrere alla rinascita nella coscienza morale e civile nel nostro Paese
E qui giustamente è stato ricordato da professor Campanini quella nota pastorale della CEI in particolare dalla commissione episcopale
Commissione ecclesiale Giustizia e Pace educare alla legalità che a distanza di tredici anni non ha perso nulla della sua freschezza e della sua attualità anzi dalla sua urgenza
Un ulteriore passo
Potrebbe trattare del rapporto tra democrazia e giustizia
L'impegno per la democrazia non è un problema solo interno non è questione solo italiana e piuttosto questione internazionale
Così come la giustizia sociale l'equa distribuzione delle risorse e il principio universalistico su cui fondare lo Stato sociale
Non sono faccende che riguardano semplicemente dei paesi occidentali come peraltro sottolinea con chiarezza e con continuità il magistero della Chiesa
I non era di globalizzazione che a mio modesto avviso il più importante e pervasivo nuovo scenario con cui tutti quanti siamo misurati
E qui non era di globalizzazione quelli ricordati sinora sono temi centrali per tutti i popoli
I vengono allora domanda e anelito legittime e sacrosante di una umanità
Che non può essere tradita della chiesa di ciò che le spetta in forza del diritto e che non le può essere rubato il nome del diritto del più forte
Proprio qui in un campo così vasto e complesso colgono ancora di più la democrazia e l'impegno per essa è un impegno che chiama in causa tutti e nessuno escluso
Mi sia lecito quindi Intini lecito qui ricordare in maniera super rapida alcuni temi che dovrebbero entrare a far parte di una piccola Madonna affatto irrilevanti agenda politica
Che anche i cattolici devono sollecitare con tutte le loro forze e devono concorrere a scrivere e ad affrontare eccoli
Il debito non schiacci debitore
L'accesso all'acqua va garantito a tutti
I beni primari non devono mancare a nessuno
Lo sviluppo deve essere sostenibile
Solo la pace e garanzia per lo sviluppo
Non c'è pace senza giustizia
Non c'è giustizia senza democrazia così come non c'è democrazia senza giustizia
L'economia è strumento per rimuovere le disparità e disuguaglianze non per accrescerli
La conoscenza e la cultura sono essenziali per conseguire a tutti di capire scegliere prendere parte i bambini i bambini di tutto il mondo hanno diritto di giocare pare che affermate condiviso un no deciso alla pena di morte alle torture ma ai maltrattamenti
Tutto questo ha a che fare con la democrazia e ha bisogno della democrazia e della sua forza etica e giuridica
Una breve parola ancora sulla democrazia come un diritti è un bene da condividere solo con le vele richiede alla pace
Diciamo però subito che la democrazia non si impone con la violenza essa ha bisogno di cocenti esazione di educazione di esperienze libere e grande pazienza di dialogo di radicamento culturale
Ogni colture ogni popolo poi si daranno liberamente le proprie istituzioni democratiche
Ciò che si discute dalla esportabili Tao non esportabili tardi alla democrazia delle diverse culture
A me pare che nell'affrontare questa problematica
Sia necessario lasciarsi guidare dalla convinzione che democrazia e libertà sono veri diritti di tutti gli uomini e di tutti i popoli e sono acquisizioni storiche da coltivare e diffondere vero problema allora non è se si tratti di valori esportabili Ivano è piuttosto quello del metodo giusto con metodo cioè che sia rispettoso di ogni uomo di ogni popolo della libertà e della democrazia stessa con cui promuovere appunto democrazia e libertà
Come già detto non può essere il metodo dalla violenza
Queste infatti come peraltro la storia insegna genera altra violenza
Quello da seguire piuttosto e doverosamente il metodo proprio di chi senza ingenuità ma con determinazione e coraggio
Si impegna a porre le basi per una risoluta azione di pace di una pace che come leggiamo dalla Pacem in terris si fonda sui pilastri irrinunciabili
Simultaneamente ed è la verità dalla giustizia dell'amore e della libertà
La pace bisogna che da parte di tutti ci sia una FIAT un'azione ferme perseveranza e per il bene comune ha bisogno cioè di democrazia e di politica non la democrazia reale di una politica di qualità
E questo la condizione imprescindibile anzi l'unica via vera perché degna dell'uomo e dei popoli per poter condividere con tutti il grande bene della democrazia e della libertà
E perché esse diventino patrimonio comune ricchezza per tutti
E l'Europa a tale riguardo in forza della sua stessa storia ha un ruolo sua proprio specifico che chiede di essere onorato
Proprio perché l'affermazione dei vari dei valori dei pro democratici prova storicamente la propria culla nel nostro continente europeo proprio a questa nostra Europa e affidata la missione di essere promotrice di democrazia di libertà e di pace come leggiamo nella esortazione postino tale Ecclesia in Europa
Di essere in modo democratico sia nel rispetto della soggettività ogni persona di ogni popolo e quanto ha ripetuto in continuità e con grande vigore
Giovanni Paolo secondo nei suoi innumerevoli discorsi e interventi sull'Europa
Una per ultima riflessione riguarda la necessità di globalizzare la democrazia per dar vita sia pure che la gradualmente faticosamente ma con decisione a una cittadinanza universale
In un tempo come il nostro in cui si parla tanto spesso di globalizzazione
Dovremmo cominciare ad immaginare democrazia e libertà giustizia e pace come valori universali da estendere condividere con tutti come valori appunto da globalizzare
E lo stesso fenomeno della globalizzazione del sigillo con forza se vogliamo che la globalizzazione sia umana e umanizzante
La sola interdipendenza economica lasciata a se stessa sfoci inevitabilmente i nuove gravi forme di ingiustizia di disparità di squilibrio economico sociale politico
Questa stessa interdipendenza chiede di diventare categoria morale e di aprirsi in questo modo alla solidarietà
Intesa come scrive il Papa nella sull'istituto Ray socialista quale determinazione ferma e persevera ante impegnarsi per il bene comune
Chiede in altri termini esercizio della politica di una politica attenta alla governance che oggi non può più essere attuata solo a livello del singolo Paese
Oggi come affermava Giovanni Paolo secondo nel novantasette alla Pontificia Accademia delle scienze sociali le iniziative politiche dei diversi Paesi non bastano
Occorrono la concertazione fra i grandi Paesi e il consolidamento di un ordine democratico planetario con le istituzioni in cui siano equamente rappresentati gli interessi della grande famiglia umana
Parte integrante costitutiva
Più un'autentica e Kurt cultura globalizzata non è più citazione di giovani Polo secondo è la globalizzazione della democrazia
Ossia la diffusione di essa delle istituzioni che alla garantiscono per i valori che la sorreggono per una piena partecipazione delle donne e degli uomini del mondo alle decisioni che li riguardano
E tutto questo dalla prospettiva di una cittadinanza universale
è questa
Le norme sfida che appare sempre più evidente oggi
In un mondo caratterizzato da un immenso andare di terra in terra da parte di tanti esordio affamati o desiderosi di migliorare la propria vita e quella dei loro cari
Solo quando l'intera società e le sue istituzioni come dice il Papa in Ecclesia in Europa sapranno realizzare un giusto ordine
E trovare moti di convivenza rispettosi di tutti come pure della legalità
In un processo d'una integrazione possibile solo quando di fronte al fenomeno migratorio si riuscirà a dare spazio a forme di Intini di intelligente e accogliente ospitalità che non escludono ma richiedono doverosa controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune
Il rispetto delle leggi e se necessario la ferma repressione degli abusi cito sempre da Ecclesia in Europa
Solo allora ognuno potrà sentirsi a casa propria
Dovunque si trovi
Più nessuno sarà trattato da straniero verrà cacciato e proprio grazie a questo solo allora potrà nascere il cittadino del mondo
Cerco un cammino lungo e faticoso ma che non può essere più riddim rimandato
Infine l'ultima riflessione il contributo delle religioni alla democrazia
Parlato di un impegno dei cristiani sto pensando in questo momento al diciottesimo Incontro internazionale i interreligiosa per la Pace che si è svolto recentemente nella mia diocesi
Velasco delle domande pene faccio visionare in questa in questa Arena del Sole perché non prefiggersi un comune impegno di tutti i cristiani
Anche attorno al valore della democrazia e della libertà
Non sarebbe queste o un modo di sostanziare quell'impegno per la carità e per la giustizia che è uno dei tratti distintivi
Timo vissuto e se i cristiani di tutte le confessioni religiose uniti in questo comune impegno
Riuscissero a coinvolgere anche gli appartamenti appartenenti alle grandi religioni del mondo non sarebbe questo un deciso passo in avanti per l'intero umanità
E per concludere ai cattolici in particolare che cosa resta ancora da fare per la democrazia
Intanto bisogna ritornare alla politica come strumento principe per la democrazia per costruire un bene comune che oramai è una dimensione planetaria
Ma a condizione imprescindibile ritornare la politica anzi per avere il gusto dalla politica e dalla politica da cristiani
è quella di aromatizzare la vita in una forte in una robusta in una rinnovata ed innovatrice spiritualità
Nello stesso tempo è necessario un impegno a tutto campo
Oltre che dalla politica
Ai cattolici e chiesto di impegnarsi concretamente attivamente nell'economia nella finanza
Nel mondo della scienza della tecnologia nella comunicazione e nella cultura in particolare della costante riflessione sull'uomo e sulla sua dignità e trascendenza
Perché la democrazia e la libertà non vengono tradite ma siano sostanziali e vere perché a propria volta non sfigurano mai il vero volto dalla persona umana
Ai cattolici quindi
Presto il mio augurio è sommessamente ma convintamente la mia costante preghiera ai cattolici resta ancora da vivere un impegno forte e risoluto per i diritti della democrazia
I diritti cioè di tutti gli uomini di tutto l'uomo e di ogni uomo
Un grazie sentito per la lezione che ci ha dato
Cardinal Tettamanzi ci avviamo quindi alla conclusione
Di questo nostro incontro rimangono la rimane da l'esposizione della breve sintesi che farà il segretario del Comitato professor Garelli
Di tutti i lavori della settimana
Alle dodici però ci colleghiamo con piazza San Pietro
Per recitare l'Angelus insieme con Giovanni Paolo secondo e subito dopo il Papa darà un brevissimo saluto a questa Assemblea
Riassumo in quattro battute per quel che è possibile naturalmente l'intervento del cardinal Tettamanzi il quale si è richiamato alla necessità di una democrazia sostanziale oltre che formale
Si è chiesto se oggi i cittadini cioè i governati possono controllare i governanti
E i cattolici sono invitati
A vivere il rapporto con la società politica e quindi con le istituzioni nella società nel segno dell'incarnazione e della profezia
E questo è possibile farlo soprattutto in un modello di democrazia partecipativa
In cui l'uomo sia al centro
Una centralità e gli ha detto che comporta di venerare l'uomo nella sua irriducibile dignità umana
Attraverso la solidarietà la sussidiarietà la legalità
è chiaro che così emerge con forza la questione antropologica che ci ha ricordato il cardinale Ruini nella sua introduzione ai lavori
Infine l'arcivescovo di Milano ha esortato al contributo unito delle religioni e non soltanto di cattolici a favore di una democrazia e quindi della libertà
Vissuta in tutto il mondo significa sostanziare
Il dialogo ecumenico di un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra le varie religione
In questi tre minuti io darei in subito la parola al professor Garelli che così così ci fa risparmiare tempo e cominciamo per poi interromperci al momento del collegamento
Sì Lorenzi tutto dire che anche questa mattina sono giunti se la gente delle schede gli interventi che ovviamente non
A cui non do la di persone a cui non do la parola vorrei soltanto richiamarli come contributo dell'Assemblea a una riflessione diffusa
Grana Giancarlo e dell'arcidiocesi di Potenza
Il mondo cattolico è chiamata a coltivare una nuova consapevolezza sociale e politica nella sua base a porre mano a un grande progetto per il nuovo del tessuto sociale del Paese
Marchia Gian Maria dell'anche esche sotto i miei importanza di una ulteriore riflessione sul tema democrazia e formazione
Eugenia D'Accardi del Mac della di oggi Pozzoni
Pozzuoli proposta di istituzione dei consigli diocesani lei cade per l'impegno nel sociale del politico
E poi Salvatore San Martino dall'unità di Palermo
Una riflessione sulla rilevanza del prelievo fiscale a livello europeo a livello interno nella prospettiva federalista
Credo che sia opportuno che il comico comincia
Il
Teste conclusioni
Ovviamente
Attento quando inizierà Angelo interrompe poté confiniamo
La quarantaquattresima Settimana sociale si conclude riprendendo innanzitutto il messaggio del Santo Padre
Che citando la Centesimus annus rammenta a tutti che la Chiesa apprezza il sistema della democrazia in quanto assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche
E garantisse i governati la possibilità sia di eleggere e controllare i propri governanti sia di sostituirlo in modo pacifico ove ciò risulti opportuno non bisogna comunque dimenticare ricorda il papà
I rischi e le minacce che possono derivare dalla tendenza a ritenere
Che il relativismo sia l'atteggiamento di pensiero meglio rispondente alle forme politiche democratiche come se la conoscenza della verità e l'adesione ad essa costituissero
Un impedimento
Il Papa inoltre richiamo alla responsabilità dei credenti nella costruzione della città terrena
Come soggetti chiamati a svolgerà un ruolo di mediazione di dialogo tra ideali e realtà concrete
Un ruolo che talvolta può anche essere io Yaris dico
Gianfranco
Manca l'aria
Ischemia
L'UCR Inca
Nell'ordine
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Carente
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La Caritas di AGEA
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Caritas
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Dicembre insieme e Cicogna vincente Ylenia richiede dei dei paesi
Ed ecco senta ma costante
Allora come stavo dicendo
Queste conclusioni si aprono
Con
Richiamato alcuni passi del Messaggio molto bello che il Papa ha riservato questa settimana sociale
Tra cui il Papa richiama la responsabilità dei credenti nella costruzione della città terrena come soggetti chiamati a svolgere un ruolo di mediazione e di dialogo
Tra ideali e realtà concrete un ruolo che talvolta può anche essere pionieristico teso a indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo gli scottanti problemi del mondo contemporaneo
In tal modo i cattolici sono invitati non soltanto a rendere viva e dinamica la società civile
Ma anche a riconsiderare l'importanza dell'impegno nei ruoli pubblici e istituzionali in quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative
E in quello della politica intesa nel senso alto del termine
A sua volta il presidente della Cei sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini ha ulteriormente delineato il ruolo che i cattolici possono svolgere nella società italiana
Che ormai un sistema aperto in cui essi si collocano legittimamente dal punto di vista politico partitico su posizioni diverse
Senza rinnegare la propria comuni identità e senza rinunciare a dare il loro contributo originale alla vita sociale
Culturale e politica
Tale contributo riguarda in particolare la trascendenza del soggetto umano oggi da affermare e da rimotivare
La qualità della democrazia non dipende soltanto da come si affronta la questione sociale
E dalla soluzioni ai problemi politico istituzionali ma anzitutto da come si affronta la questione antropologica
In quanto la democrazia è inevitabilmente condizionata dal tipo di società di cultura e di concezione dell'uomo entro le quali essa di fatto viene a realizzarsi
In questo quadro
Appare chiaro come il tema della quarantaquattresima Settimana sociale sia pienamente inserito nel progetto culturale orientato in senso cristiano su cui da vari anni è impegnata la Chiesa italiana
Come ci ha ricordato come l'arcivescovo di Bologna sua eccellenza monsignor Carlo Caffarra l'ordine delle persone deve essere principio regolatore di ogni democrazia compiuta e autentica
Al quale va subordinato l'ordine delle cose l'ordine delle persone costituisce una società nella quale esistono e le condizioni per la persona di fare esperienza del proprio essere romano e di quello degli altri
Non con esperienze estranee l'una dell'altra o contrarie ma come altri se spesso nella sua prolusione
Il professor Casavola ha sottolineato come mai in questo passaggio di secolo
La democrazia sembri talvolta attendere verso lidi Artie strutturati in potere anche non politici cioè economici sociali mediatici o verso governi personali
La democrazia non sopravvisse alla città antica potrebbe non sopravvivere alla nazione alla nazione moderna
Occorre ancorarla a valori in per i tumori che l'assale vino anche nei nuovi scenari del potere nelle nuove forme e nelle forme inedite che andrà assumendo
La globalizzazione
Egli ha anche ricordato la mobilitazione di milioni di persone per la pace in tutto il mondo infatti il rifiuto della guerra entrati in solenni documenti internazionali e costituzionali
Il documento preparatorio
Ha costituito poi un costante riferimento per i lavori della Settimana sociale fornendo il quadro delle condizioni della democrazia nell'epoca della globalizzazione
Oggi si vive una sorta di interdipendenza globale
Per cui le decisioni della vita collettiva spesso superano i confini dello Stato nazionale e risentano di influssi e condizionamenti esterni Esterni si pensa a ciò che succede nel campo della finanza internazionale
Ai rapporti tra sud e nord del mondo alle questioni ambientali alla governance mondiale e così via
In questo quadro nuovi poteri emergono i nuovi scenari si delineano in molti settori della società prima di esporre una sintesi necessariamente Breve dei lavori di questi giorni pare opportuno mettere in rilievo gli elementi di novità e il livello di partecipazione di questa settimana sociale
Un primo elemento di novità metodologica è stato rappresentato dai seminari preparatori che hanno visto la partecipazione di oltre mille persone
In questi giorni poi abbiamo vissuto questo vento in mille duecento persone con quaranta relatori centoventi interventi nel dibattito e trenta contributi scritti su un tema particolarmente impegnativo la settimana è stata in grado di offrire al Paese una serie di interventi di eminenti specialisti e dirigenti di ispirazione cattolica
Che hanno contribuito a rendere vivace ed attuale il dibattito e la riflessione
Segno della ricchezza ed è la pluralità della presenza dei cattolici nella società
Come si sa la settimana secondo i propri statuti ha il compito di analizzare i problemi e le prospettive di prospettare delle linee di intervento
I risultati definitivi verranno come al solito elaborati nel documento conclusivo che sarà pubblicato nei prossimi mesi
Un aspetto emerso in tutte le sessioni e dall'insieme dei lavori una forte esigenza di formazione
A richiesta dalla società
E avvertite in particolare dal mondo cattolico si tratta di una formazione necessaria all'esercizio della democrazia che quindi va declinata nei vari settori per cominciare da quello scientifico per finire a quello politico
Scienza e tecnologia
Nel campo della scienza e della tecnologia si nota un'ambivalenza di fondo tra un'apparente forza delle nuove scoperte nei settori più di frontiera
E l'esigenza di un loro sempre maggior controllo sociale e giuridico
Questa esigenza di controllo può essere percepita dagli uomini di scienza come una minaccia all'autonomia della ricerca scientifica
Come antidoto a un tale pericolo i cittadini devono essere in grado di giudicare con cognizione di causa le tematiche relative a quest'area
In Italia emerge una forte carenza di questo tipo di sapere per cui è necessaria una alfabetizzazione scientifica della popolazione nella scuola ma anche nella società Società Civile
Spesso i mezzi di comunicazione non mettono in evidenza la relatività delle posizioni scientifiche per cui sembra talvolta prevalere una concessione mitica della scienza
I cattolici dal canto loro non sono contro il progresso scientifico e tecnologico ma ritengono che esso debba essere fatto oggetto anche di una riflessione etica che ne declini le finalità e le modalità di applicazione
Scienza e tecnologia si presentano dunque come potere che tendono ad essere autonomi
Inoltre le decisioni più rilevante in questo ambito in genere non vengono prese in Italia ma altrove in particolare nei Paesi a maggior tasso di ricerca scientifica si è applicata sia di base
Ciononostante ciò nonostante che la qualità dei ricercatori italiani spesso non sia inferiore a quella gli altri Paesi occidentali pur nella endemica situazione di minori investimento sia pubblico sia privato nel campo della ricerca scientifica e tecnologica
Infine è stato segnalato che diminuisce in alcuni Paesi occidentali il numero dei giovani che scelgono di impegnarsi nella ricerca scientifica
Economia e finanza
Le aziende a più elevato tasso di innovazione tecnologica sono sempre più spesso impresa e multinazionali o transnazionali
Uno dei risultati più evidenti dei processi di globalizzazione
Tale processi hanno infatti portato da un lato l'indipendenza al grande sviluppo di questo genere di impresa e delle grandi istituzioni finanziarie internazionali sia private le grandi banche sia pubbliche la Fondo monetario internazionale VT nuovo la Banca mondiale dall'altro lato l'indebolimento Dei poteri degli Stati nazionali
La liberalizzazione dei mercati non è stata capace fino ad ora di ridurre le disuguaglianze che emergono anzi in modo amplificato dalla diffusione in tempo reale delle informazioni
Il mercato infatti non in implica automaticamente la riduzione delle ingiustizie sociali
Il perseguimento dell'uguaglianza non rientra tra i fini istituzionali dell'impresa tuttavia non è affatto incompatibile con tali fini
Perseguire la riduzione delle disuguaglianze significa dunque lavorare in direzione di una maggiore democratizzazione dal mercato
L'Unione europea in questo contesto può diventare una sorta di laboratorio in cui costruire nuovi strumenti di governo della globalizzazione
Il suo modello istituzionale è fondato sull'integrazione dei mercati e su un certo coordinamento delle politiche pubbliche
Il suo modello economico è fondato sull'economia sociale di mercato dove le risorse vengono allocate tenendo conto anche dei valori sociali
Perché questo si realizzi però occorre che l'Unione europea
Supera i suoi limiti legati a un un eccesso di tecnocrazia di burocratizzazione è una difesa talvolta non palesi degli interessi dei paesi membri
Essa deve diventare un attore politico e non soltanto economico rimanendo fedele alla sua linea tradizionale di moderazione nei rapporti con gli altri Stati
Tornando alla situazione del nostro Paese occorre purtroppo rilevare che ormai la grande industria esiste soltanto in alcuni settori trasporti comunicazione Utility
Certo restano le piccole e medie imprese e distretti produttivi che però mostrano anche essi qualche segnale di crisi
Un altro rischio che si sta profilando all'orizzonte sono le difficoltà del sistema industriale che possono estendersi anche al sistema bancario
Se non si procede ulteriormente nel processo di concentrazione dei grandi istituti di credito
Per contro a questo livello trova un suo specifico spazio anche alla rete dei piccoli istituti di credito come le banche di credito cooperativo che svolgono una funzione vitale nel finanziamento del tessuto produttivo del territorio di riferimento
Esistono tuttavia già oggi attori economici dentro e fuori il mondo cattolico che iniettano quotidianamente elementi di democrazia economica nel sistema si pensi ad esempio le fondazioni di origine bancaria ora stabilizzate anche dal punto di vista giuridico dopo il fallimento del recente tentativo di statali trarre e se dunque devono rimanere come soggetti di supporto agli operatori del welfare privato o come volano per lo sviluppo economico e sociale del territorio in cui sono radicate
O si pensi ancora alla grande realtà del terzo settore
Che con le sue migliaia di associazioni impresa riesce a rispondere alle sempre maggiori esigenze delle fasce più sfavoriti della società
Esigenza le quale sistema salta statale dell'UE nel far non riesce più a rispondere per ragioni strutturali e non soltanto finanziaria
Le trasformazioni del sistema economico e finanziario hanno inciso pesantemente anche sul mondo del lavoro come c'è stato ricordato i fenomeni di delocalizzazione produttiva se da un lato hanno portato ricchezza
Nei luoghi dove l'industria sono state spostate dall'altro ne hanno drenata dei luoghi da cui sono sparite lasciando disoccupazione nella peggiore delle ipotesi e necessità di ricollocazione dei lavoratori nella migliore
La stessa flessibilità lavorativa oggi tanto diffusa da una parte ha dato accesso al mondo del lavoro a molte persone soprattutto giovani
Ma dall'altra parte ha prodotto anche un aumento del senso di precaria tra di precarietà tra le giovani generazioni
Dunque
Mentre la democrazia politica appare stabile consolidata almeno nel nostro Paese ulteriori elementi di democrazia economica possono essere iniettati nel sistema almeno tre
Possono essere le proposte che i cattolici offrono su questo terreno
In primo luogo occorre rendere al mercato una realtà plurale
Ove possono operare con le stesse possibilità iniziale di successo
Sia le imprese capitalistiche classiche si altri tipi di impresa come ad esempio le piccole e medie imprese cooperative o quelle tipiche dell'economia civile terzo settore volontariato eccetera
In secondo luogo è opportuno introdurre i mercati
Di qualità sociale
Che hanno la caratteristica distintiva di far stare assieme universalità i bisogni dei singoli
In terzo luogo i cattolici italiani dovrebbero contribuire a diffondere i comportamenti di consumo socialmente responsabili
In un momento storico in cui i consumatori possono rendere la produzione dipendente dal consumo
I consumatori devono essere aiutati a diventare consapevole del loro potere di scelta
La scelta dei prodotti e servizi in quest'ottica deve essere basata non soltanto sull'efficienza del prodotto consumato ma anche sulle modalità della sua produzione che devono essere etiche
Democrazia informazione
Uno dei prodotti e al tempo stesso un fattore trainante della globalizzazione senza dubbio il sistema internazionale della comunicazione e dell'informazione nelle sue varie forme dei giornali e alla tv ai new media
Ciò ha prodotto certamente un'abbondanza di informazione di stimoli fors'anche una sovrabbondanza dell'informazione stessa
Il legame dei media con la domanda con la democrazia è strutturale
Perché per poter deliberare i cittadini hanno bisogno di conoscere i temi le situazioni gli attori coinvolti nei processi sul quale si trovano a dover prendere le decisioni
Apparentemente più informazione dovrebbe in teoria applicare un rafforzamento della democrazia
Tuttavia la sovrabbondanza dell'informazione oggi disponibile finisce molto spesso per creare confusione e disorientamento in un certo senso la troppa informazione costituisce la negazione dell'informazione stessa
Secondo alcuni osservatori sia ormai diffuso in molte zone della Società un certo disincanto e talvolta una delusione nei confronti dei media
Non si tratta soltanto del fenomeno delle distorsioni dei fatti ma di fattori che sembra la più profondi rilevano molti osservatori oggi da parte dei media c'è un oscuramento del sistema della rappresentanza
I protagonisti non rappresenta un altro che se stessi nella loro frammentarietà isolata
Sempre più spesso oggi i media si parlano addosso sono i formati comando nel gioco
Ma anche inoltre la dimensione di gratuita insita nei processi comunicativi le notizie sono spesse considerato una merce al pari di molte altre
Tutti questi aspetti sono certamente fattori di rischio nel rapporto tra democrazia informazione ma occorre tenere presente che la riduzione della sovrabbondanza informativa può anche sfociare nella semplificazione dell'informazione stessa
Che è quello dell'informazione un mondo variegato e complesso costituito da media diversi tra loro per logiche pubblicò forma e contenuto TV giornali new media
Che certamente i media influenzano secondo molti l'economia e la politica ma probabilmente l'interferenza maggiore si ha sulla coscienza dei soggetti delle persone
Senza dubbio molto lavoro resta da fare
Il pluralismo va il pluralismo va non soltanto tutelato ma anche a cresciuto sia aumentando il numero delle fonti di informazione sia soprattutto aumentando il pluralismo interno delle varie fonti di informazione
Occorre poi favorire una fruizione responsabile
Di questi mezzi
Democrazia poteri politici e società civile
L'ultimo punto
è importante non dimenticare che l'autonomia del popolo
E meglio difesa sesso ha già suoi vincoli interni cioè si raccoglie attorno a valori fondamentali ed è in grado di distinguere una giro ha corretto da uno che non lo è
Ma questo non può farlo il soggetto collettivo degli individui che invece ha bisogno di un corpo rappresentativo per esistere come popolo
In fondo il popolo come soggetto si costituisce come tale proprio nell'atto di determinazione del bene comune
In questo periodo storico ci sono varie riforme istituzionali in cantiere Consiglio di sicurezza dell'ONU costituzione dell'Unione Europea riforme istituzionali in Italia
In Italia le riforme istituzionali non sono un tentativo di rimettere in discussione il progetto originario dei costituenti perché è talmente ricco da essere molto attuale ancora oggi per molti anni attuare la Costituzione ha significato riformare il Paese
La ridefinizione dei rapporti tra centro e periferia l'attuazione delle regioni i diritti dei lavoratori sono tutti momenti di questa attuazione
L'auspicio è che anche nell'attuale fase di riforma istituzionale
Si arrivi comunque a modificare la Costituzione nel rispetto dei principi contenuti nella prima parte e secondo i disegni caratterizzati da un buon livello di coerenza complessiva e di funzionalità concreta
Come ci ricorda il presidente della CEI su una materia di questa importanza e delicatezza e quanto mai opportuno che si proceda attraverso un consenso più ampio possibile
Ciò che evidentemente presuppone da tutte le parti una reale disponibilità al dialogo e alla ricerca delle intese
Riguarda i contenuti occorre ricordare che il federalismo solidale va concepito realizzato in modo da salvaguardare pienamente l'unità della nazione la solidarietà e la sussidiarietà
Come un'equilibrata ripartizione della responsabilità dei poteri che assicuri a ciascun livello una effettiva possibilità di governo
Oggi in Italia c'è spesso confusione tra la sfera politica e quella civile
Questo significa che la nostra democrazia è sofferente
Non si può sovraccaricare la costituzione politica dei compiti di ieri regolazione della sfera civile il potere civile di evadere le sue costituzioni ad esempio la regolazione dei rapporti all'interno del terzo settore
La costituzione politica moderna riconosce i diritti dell'individuo e dello stato e non ancora gli altri soggetti di cittadinanza i corpi sociali intermedi che stanno tra il cittadino e lo Stato
In Italia nella società civile ci sono soggetti che non si pensano come corpo sociale intermedio autonomo
Ma cerco un un collegamento stretto con lo Stra con lo Stato o con il mercato bisogna invece creare organismi che consentono al potere civile di autoregolamentarsi
All'ultima tavola rotonda hanno partecipato i responsabili delle maggiori associazioni movimenti cattolici presenti in Italia
La loro presenza del loro ascolto reciproco costituiscono un elemento di speranza per la comunità ecclesiale e per il bene del Paese
Nell'esprimere le riflessioni sulle istituzioni democratiche ed essi hanno manifestato con chiarezza la necessità di convergenze nella presenza sociale e nell'impegno politico
Quest'ultimo deve esprimersi in modo creativo e nuovo per offrire un contributo significativo in questo tornante Complesso della società secondo l'ispirazione evangelica
E così è emersa l'esigenza di costituire un laboratorio comune di riflessione di formazione
Ciò al fine o di ritrovarsi insieme attorno specifici progetti condivisi o di ricercare sempre più posizioni comuni su questioni pubbliche
Di grande rilevanza che coinvolgono la tradizione del movimento cattolico al di là delle diverse appartenenze
Obiettivo della Settimana sociale è stata la riflessione sulla democrazia oggi e su contributi e cadesse danni cattolici nei vari settori della vita pubblica economia e finanza
Ricerca scientifica informazione educazione istituzioni pubbliche e così via
Rimane sullo sfondo di questo impegno una serie di temi cari al movimento cattolico tra i quali spicca la difesa e la promozione della famiglia cellula preziosa della società civile
L'approfondimento di questi temi è avvenuto in modo molto concreto all'interno della più generale riflessione sulle condizioni della democrazia
Facendo emerge dalle connessioni con l'economia la finanza il mondo della scienza e della tecnologia le istituzioni l'informazione e così via
Il comitato scientifico organizzatore della Settimana sociale affida ai partecipanti e a tutta la comunità ecclesiale la prosecuzione della riflessione e dell'impegno sui temi esaminati
E in comunione con i vescovi rimane uno strumento di al servizio dei cattolici italiani e della nuova stagione di protagonismo pubblica ed ecclesiale che si stanno vivendo grazie
Il preside da questo punto in conclusione ringraziare tutti i partecipanti per la passione l'attenzione piano mai sono i lavori ringraziare i partecipanti poli alla tavola rotonda soprattutto esprime un particolare ringraziamento alla diocesi di Bologna che ci ha colto fattivamente
A cominciare dal suo pastore monsignor Caffarra e dal contributo silenzioso ma molto operativo di monsignor Vecchi
Concordiamo
Sia
All'uscita si troveranno tutti i documenti concludiamo con una brevissima preghiera guidata dal Presidente del Comitato
Abbiamo pareggiato
Preghiamo è il giorno del Signore
L'orizzonte che abbiamo scrutato è alto e quello della speranza
E abbiamo detto
Che mentre guardiamo questo orizzonte
E rinnoviamo la nostra fede
Nel Cristo
Morto e risorto
Che diventa fermento della vita e della storia ci siamo detti in cammino
Ma non introduca
Sì siamo definiti Pellegrini
Ma non vagabondi e allora ecco il senso dell'impegno che affidiamo alla preghiera
Che mi pare utile accompagnare da
Un versetto del Profeta Geremia chi scrive i agli esuli
In Babilonia
è una lettera stupenda
Quanto Geremia dice
Così dice il Signore
Agli esuli
A tutti i deportati in Babilonia
Fabbricati Carmassi e abitate nei piantate orti e Mangiavini frutti
Ammogliati e di e Dundee alla luce il figlio moglie figliuoli
Fate prendere in moglie ai vostri figli è andata in merito alle vostre figlie e dalla BMW
Anche se figliuoli figliuoli unte possiate crescere così e non diminuire cercate la prosperità del Paese nel quali vi ho esiliato Gutta recante il Signore per Isso perché nella sua prosperità
Sta anche la porta
è un senso annerito del nostro cammino che affidiamo come già abbiamo fatto questa mattina nella liturgia e negli altri momenti intensi di preghiera
A colui da cui viene per noi la forza e qui cerchiamo nella generosità della fede di dare risposta di amore dicendo
Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà comincia lui così in terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazioni ma liberaci dal male
Ambiente
E buon viaggio e buon impegno
Chi
Tra
Qui
Tra
Qui