Manifestazione di apertura della 6ª Festa Nazionale di Alleanza Popolare - Udeur dal titolo "Ritorno alla politica. La terza Repubblica?" (dal 30 agosto al 5 settembre 2004, Telese Terme)

Sesta festa
Nazionale di Alleanza popolare UDEUR
Invito
Fernando Errico
Ecco lo Bruno Casamassa
Senatore Filippelli
Il volume dai fatti di Rosarno riprogrammati
Allora se ci accomodiamo
Anche perché
Vorremmo iniziare
Con
Un pensiero
Al giornalista
Enzo Baldoni
E
A tutte le vittime
Della guerra in Iraq e non
Dedichiamo
In silenzio un pensiero e una preghiera
Con il saluto anche a tutti i nostri militari impegnati
Nel mondo in Iraq in particolare
Nella
Guerra
Un pensiero è una preghiera prima di iniziare
Bene
Benvenuti a Telese
Eccoci all'inizio della stagione delle grandi questioni rinviate
Siamo agli esami di riparazione essendo settembre
Di un governo che ha rimandato a questo mese la soluzione dei problemi che avrebbero dovuto essere risolti per tempo
Settembre due mila e quattro
Sarà decisivo per il nostro avvenire democratico
Qualcosa nel sistema non ha funzionato
Classe politica imposta dall'alto elettori chiamati solo a dire sì o no
Alle scelte dei vertici dei partiti
Mancanza di dibattito discussione
Confronto in una parola assenza della politica
Emblematico quant'è successo prima dell'estate in Parlamento
Dove la lega che esalta proprio rigide celtiche ha insultato violentemente e alzato le mani contro alcuni deputati
In particolare una giovane donna giustificando che le bambine non sono adatta le Aule parlamentari
Dove evidentemente per qualcuno non si deve parlare e le mani si devono alzare ma per motivi diversi dall'espressione del voto
A quel deputato
E a tutte le donne che subiscono violenza va la nostra forte solidarietà
Anche per questo motivo bisogna ritornare alla politica
E questo è il tema della sesta per sta di Alleanza Popolare Udeur
Qui a Telese
Le feste di partito restano uno dei modi più partecipati con cui si esprime la dialettica democratica e noi non ci rinunciamo alla festa del nostro partito
Non rinunciamo cioè al dibattito tra noi
Come non rinunceremo mai a confrontare le nostre ragioni con chiunque altro
E questo certamente democrazia e queste certamente politica
Ritorniamo a far politica nostro segretario nazionale ha scelto questo tema lungimirante come sempre
Insieme dobbiamo far politica con pari dignità ricercando le ragioni che possono unire quanti hanno la volontà di far parlare
Esprimere ad ascoltare i cittadini dare una rappresentanza proporzionale alle loro opinioni farli contare
Non come accaduto alle migliaia di risparmiatori truffati che aspettavano giustizia non sono stati ascoltati
E l'Italia sul mercato internazionale è stata declassata
Il fatto è sintomatico dell'incapacità di questa seconda Repubblica di essere davvero cosa pubblica e non privata
A quei risparmiatori gabbati dedichiamo il nostro impegno testimoniato peraltro anche da una pubblicazione che verrà distribuito in questi giorni che rappresenta l'impegno in tutto l'arco dell'anno
Del nostro partito negli interventi del nostro giornali campanile
Sì la Seconda Repubblica non c'è stata e non c'è
Tornare a far politica politica significa tornare a dibattere nei partiti e se torna la dialettica nei partiti le classi dirigenti crea un cittadini
Con la politica con i partiti torna la democrazia quella della Terza Repubblica perché diciamocelo della seconda proprio non se ne può più
Buon lavoro buon lavoro a tutti io passo la parola
A
Gli altri amici di partito che brevemente daranno un saluto e passeremo poi ai nostri convegni grazie mille
Cari amici a nome della segreteria provinciale dell'UDEUR di Benevento porgo il saluto a tutti gli autorevoli ospiti e a tutti voi che qui stasera siete convenuti ad aprire questa festa che riporta di nuovo Telese al centro del panorama politico nazionale
E di questo io sono grato all'amico segretario nazionale volevo Clemente Mastella e a tutto il gruppo dirigente nazionale che ha voluto continuare nella tradizione dimettere Teresa è una cittadina del sud una cilena del Sannio al centro della proprio motivo politico perché il Sud oggi è trascurato da un governo che pure ha vinto qui ma chi ha dimenticato il giorno dopo tutte le promesse fatte ha contribuito a scavare ancora di più
Il solco che già divideva il nodo dal sole
Noi oggi con grande attenzione puntiamo la
Nostro Vito
Verso questi problematiche che ci investono e sulle quali anche qui a Telese confrontandoci in maniera serena e razionale cercheremo di dare delle risposte
Ritornare alla politica la politica con la P maiuscola alla politica che consenta ai tanti cittadini che alle ultime elezioni europee non hanno espresso il proprio voto non andando a votare votando scheda bianca il ritorno alla politica voi questo è il nostro credo politico questo è il senso anche di quel centro moderato che noi stiamo giustamente rincorrendo dando tempo
E rispetto al quale invitiamo tutte le altre forze politiche
A ragionare di centro a ragionare con Noemi superando antiche divisioni
E antiche anche rivalità perché mettendo insieme le nostre forze non portando il cervello all'ammasso come è avvenuto sulla lista unitaria ma collaborando su un progetto politico forte
Noi possiamo ritornare davvero a quelle che sono stati gli insegnamenti di Sturzo e De Gasperi del quali abbiamo pochi giorni fa celebrato l'anniversario della morte rispetto a queste cose noi a Benevento siamo orgogliosi come gruppo dirigente di ospitare di nuovo questa festa
Voglio ringraziare qui gli amici della segreteria tecnica organizzativa che hanno consentito che questa festa iniziasse in tempi e nei modi che voi stessi avete modo e potuto vedere quindi un ringraziamento particolare a Maria Antonietta don Giovanni Bozzo soprattutto Franco Trunfio che l'animatore un po'di questo gruppo
Gli amici che lavora per raggiungere risultati farà giungere al partito risultati importanti
Con questo pure con l'augurio che si possano qui svolgerle momenti sereni di contratto di confronto e costruire soprattutto un progetto politico forte
L'augurio di buon lavoro a tutti e soprattutto un grazie per essere qui stravincono questa sera a iniziare questa nostra presta grazie
Cari amici a voi tutti che qui questa sera
Partecipate così numerose alla manifestazione di apertura della festa del Camparino campanile rivolgo il mio più affettuoso e sincero saluto
Un doveroso saluto inoltre a tutte le autorità istituzionale politiche nonché ai rappresentanti delle altre forze politiche che ci onorano della loro presenza
La sesta edizione della festa del Campanile così come è stato in passato rappresento un appuntamento di particolare rilevanza
Non solo nel Sannio
E nella regione Campania ma non lo scenario politico nazionale
Un momento di confronto e di dibattito che contribuisce a definire il progetto politico che l'Udeur Alleanza Nazionale Alleanza Popolare intende sottoporre all'attenzione dei cittadini
Il tema della festa ritorna la politica la Terza Repubblica è sicuramente un argomento di grande attualità
Che induce a qualche riflessione
Credo che per affrontare almeno in parte il tema proposto bisogna riflettere sull'attuale fase politica piuttosto convulsa e sulla possibilità di varare una riforma politica istituzionale
E necessario dunque che la politica torni ad essere intrinseca alla vita
Non per conformare l'assistenza ma per aderire esista la politica alle istanze della vita
è fondamentale a mio avviso ritrovare la ragione morale della politica perché e in questo radicamento che la politica giustifica il suo potere rende feconde le sue competizioni e significativa la sua lotta riprendere insieme il percorso su cattolicesimo democratico
Secondo la tradizione del Partito Popolare di Luigi Sturzo prima
E della democrazia cristiana di Alcide De Gasperi e Aldo Moro dopo
Costituisce un impegno morale cui non possiamo sottrarci l'esempio di Alcide De Gasperi di cui solo qualche settimana fa abbiamo commemorato i cinquant'anni della sua scomparsa
Deve illuminare il nostro cammino
Coerente fino in fondo con i propri valori e principi Alcide De Gasperi coltivo
E riuscì a comunicare una visione alta della politica in democrazia
Chiamata ad interpretare ed orientare i cambiamenti guardando soprattutto all'interesse futuro del Paese
Sono convinto che in una democrazia e fondamentale insostituibile il ruolo dei partiti anche se non è così semplice nell'attuale sistema politico italiano ridefinire il ruolo dei partiti
Io ritengo che il nostro sforzo deve portare ad un disegno politico
In cui il confronto diventi protagonista della stagione politica
E indisponente sa bene ritrovare quella passione per la politica che in passato si esprimeva attraverso i partiti c'è dunque un cammino da fare
Non il ritorno ma nemmeno la discontinuità rispetto al percorso compiuto o la smemoratezza verso le ragioni che storicamente hanno motivato il punto di partenza
è indispensabile scegliere la giusta via
Se altri considerano oggi che strade diverse siano più utilmente percorribile Alleanza popolare Udeur sostiene che solo una lunga fedeltà orrende l'attuale e significative le ragioni dell'origine
E dunque indispensabile costruire insieme una soggettività politica
Con l'orgoglio di stare nella contesa politica nelle alleanze e dei contrasti con un profilo rigirare e nel segno di una riconoscibile continuità dobbiamo riconoscere che in questi anni il sistema bipolare non ha prodotto risultati soddisfacenti bensì ha contribuito ad alimentare la litigiosità tra le forze politiche pertanto è auspicabile un sistema proporzionale che determinerebbe una rapida ricomposizione di quelle culture che governo l'Europa
Il risultato sarebbe quello di una sana democrazia dell'alternanza puntata su alcuni su alcuni grandi partiti di massa
E su pochi altri minori e con una governabilità che non divora la libertà del Parlamento
Un modello dunque alternativa questo bipolarismo fatta da due recinti all'interno di ciascuno dei quali vivono e prosperano contraddizioni di ogni tipo
Insomma no ad un bipolarismo elettorale e si ad un bipolarismo politico formato da partiti di massa capaci per la loro forza il loro consenso
Di dare rappresentatività e stabilità al sistema democratico non che vitalità e governabilità all'istituzione repubblicana quando si parla di terza Repubblica
Penso innanzitutto ad un governo autorevole che si presente con una squadra che svolge la sua funzione con correttezza e professionalità
Penso ad una politica della moderazione dove le parte andavo liste assolvono i loro compiti nel contesto di un dibattito serio fatto di confronto sulle idee e non di attacchi personali fatto di dialettica e di mediazione delle parti gli accordi pacifici e democratici
L'auspicata terza Repubblica dovrebbero
Rooney impronta fresca rinnovata alla politica italiana
In due a vi sia spazio e sufficienza per la maggioranza e l'opposizione
Un'impronta capace di dar voce all'esigenza della collettività nell'ambito di un dialogo moderato e costruttivo ricco di provvedimenti che riescono a conquistare la fiducia e l'attrazione dei cittadini così da realizzare obiettivi precisi a priori nell'ambito una sana dialettica politica
Questo l'orientamento politico nazionale e quello che asso auspico Silja aggiunga anche all'interno del consesso politico campana che ho l'onore e lo l'onere di pensiero
Anche le scadenze fondamentali per l'attuazione di quanto affermato dal nostro dettato costituzionale sembra ormai lontani
Mi riferisco all'approvazione dello Statuto regionale
Bere l'autentica affermazione dell'autonomia dell'organo regionale
Di potere assegnate dalla nostra Costituzione del rispetto dei principi della sussidiarietà e della differenziazione
La Carta costituzionale e il segno evidente il processo di riforme costituzionale prova della revisione statutaria il suo momento di dibattito più difficile per la complessità delle scelte del nuovo modello l'istituzione regionale
E ha sempre chiamato ad approvare e che per tale ragione
Richiede necessariamente un alto grado di partecipazione e di condivisione qualificato
Spero che la ripresa dei lavori dell'Assemblea Consiliare sia all'insegna di un nuovo Calciopoli che vede tutti rappresentanti regionale democraticamente eletti
Animati dalla ferma volontà di un confronto politico moderato il Sion a esempio l'immagine per la comunità campana del più alto impegno politico e sociale che noi tutti siamo chiamati ad assolvere il momento storico che viviamo è senza dubbio difficile
Ma tocca soprattutto a noi impegnate nelle istituzioni
Di ricercare le soluzioni più idonee soluzioni tese a dare risposte concrete ai cittadini campani
Innumerevole problematica attendono una risposta e dobbiamo essere in grado con l'azione politica con la mediazione e soprattutto con grande senso di responsabilità
Di individuare le scelte per meglio rispondano alla nostra cultura alla nostra storia alla nostra appartenenza ad un grande partito di centro
Concludo affermando che oggi più che mai Alleanza popolare Udeur
Mostra di essere un partito che si pone obiettivi chiari e precisi obiettivi capace di contribuire alla crescita democratica ed allo sviluppo del nostro Paese
Gentile signore
Autorevole ospitare amici
L'apertura della festa nazionale del partito
Mi offrono opportunità graditissima di poter ringraziare pubblicamente Clemente Mastella
Per avermi voluto nominare dirigente dell'ufficio organizzativo nazionale
è un atto di stima
E di considerazione che registro nel mio cuore e di cui io sono devotamente grato
Sono a conoscenza della responsabilità dall'incarico ed è lavora chiama spetta spero che non deludere la sua aspettativa ma spero di non deludere le aspettative dei colleghi e dei dirigenti gli hanno mi hanno incoraggiata da accertare questo incarico
Così impegnativa ma così prestigioso
Spero soprattutto devo deludere tutti voi
Con il quale spero di potermi ad incontrare il prossimi anno per festeggiare un aumento dei consensi al nostro partito
Da voi mi aspetto suggerimenti consigli collaborazione solidarietà e perché no un pizzico d'affetto
Senza di voi quasi solo sforzo sarà sicuramente vanno considerò questo impegno un aspide sono convinto che con voi il prossimo anno appunto potrebbe festeggiare l'annuncio che la sfida è stata vinta che il partito menta di consensi
Che si è diffuso sul territorio nazionale che si errati radicato al Nord alla regione del Nord dove e necessarie che si sia forte sia presente per diventare il nostro partito una forza nazionale
Per poter contare di più e per poter difendere meglio gli interessi della gente del sud di cui siamo gli unici rappresentante del confronto di un governo omissivo è inadempiente
Il dipartimento organizzativo nazionale un'importanza fondamentale per il rilancio del consolidamento del partito sul territorio e l'ultima competizione elettorale evidenziato che la ove esistono le strutture territoriali il partito va bene
Laddove le strutture non ci sono il risultato è insoddisfacente
Clemente Mastella e caraibici già consegnato un partito del concepito salvamento collocato al centro degli schieramenti con una sua identità con valori chiare condivisi con un ruolo ben definito e con un ceto sociale da rappresentare
Un partito vivo dinamico con il suo progetto un suo programma
Noi che siamo al cresciuta attorno a luglio e grazie al Lugli che Luigi riconosciamo abbiamo il dovere di fare il resto
Di continuare a questo suo progetto del realizzare un sogno nel suo sogno il nostro sogno un partito diffuso organizzato territorialmente ai vari livelli
Che abbia i suoi rappresentante istituzionale i suoi responsabile di collegio provinciali sono il coordinatore di College camerale senatoriale
E i suoi il Comitato provinciale e regionale
E allora volta sappiano formare ed essere classe dirigente che sappiano attivare il partito impegnando lo sui temi dello sviluppo e su quelle relative alle più forte nell'udibile esigenze della società
Che sappiano a creare Farnace re gruppi di impegno politiche in ogni realtà significativa
Dal punto di vista economico e sociale
Nel partito e che sogniamo
Che Mastella vuole che a noi e che hanno riserve che gli alleati rispetta che gli avversari temo no
Non ci può più essere spazio per l'evasione per inefficienza peli appiattimento e per reazione di chiusura nei confronti di chi vuole entrare di chi chiede ad aderire ai valori ai programmi di cui siamo portatori
Dobbiamo aprirci alla società interpretarla guidarla anticiparla nelle richieste lei bisogna nelle esigenze nelle speranze
Le liste dovranno essere caratterizzata dalla presenza di persona autorevole credibili capace d'un forte impegno politico e sociale
Ma l'organizzazione sarebbe poca cosa se non ci fosse una giusta tensione ideale e morale se non ci fossero amore dedizione e spirito di servizio ricchezza di contenuti politici
Ebbene l'affetto del partito a tutto questo è un momento di rigenerazione un tuffo nella grande politica è un doveroso contributo alla ripresa del dibattuto Polito e da dopo la pausa estiva
Ritengo che quest'anno il contributo che il nostro partito dalla Repetto dibatto politico veramente qualificato se si pensa e teme che saranno dibattute Energia federalismo globalizzazione dicendo dialettale popolare la giustizia
Il trasporto pubblico e la riforma delle pensioni alla Gasparo dopo un anno alle riforme istituzionale se si pensa alla alle personalità che saranno presente e per tale Pezzotta Angeletti
E poi tutti i politici polline lotte Rutelli farsi né Bondi eccetera D'Alema Prodi protagoniste della vita nazionale
Ritorna la politica la Terza Repubblica non ci pare un tema di fantascienza o fantapolitica e comunque sia o comunque vadano le cose noi entriamo a pieno titolo nelle battuto politico e vogliamo continuare a parteciparvi
Per restare vada protagoniste con un partito portamento organizzato per essere credibile e più legittimato e più incisive dall'interesse da questo mezzogiorno e altre pensano di colpi calpestare
Impunemente cava invece contro mia ma dipenderà da presentare con orgoglio convinto di rappresentare una risorsa una reverse una vera risorsa soprattutto mamma per l'Italia per l'Europa grazie
Grazie al senatore Filippelli allora iniziamo il primo dibattito declina colonizzazione due punti una disastrosa verità
Parte dei moderare Roberto Napoletano vicedirettore del Sole ventiquattro Ore
Intervengono ministro Giovanni Alemanno presidente dalla commissione Attività produttive Bruno Tabacci l'onorevole Enrico letta l'onorevole Paolo Cirino Pomicino
Dottor Guglielmo Epifani segretario generale CGIL dottor Savino caps Pezzotta segretario generale CISL
Dottor Luigi Luigi Angeletti segretario generale UIL e dottor Diego Della Valle presidente del gruppo Della Valle
Pronto
Prego tutti i partecipanti di prendere posto sul palco
Qua
Ecco
Voglio che sorse come fare qua
Dice qui c'è Alemanno
Vedrà che non è
Temevano il prezzo
Qualche c'è Alemanno
Mi sembra ce l'abbiamo fatta via sul tema
Ma soprattutto per loro
Allora io dare inizio i lavori di questa tavola rotonda il tema e declino e colonizzazione una disastrosa verità
C'è anche un punto interrogativo che praticamente la risposta
Non è complicatissima
Io voglio solo dire due proprio due due parole due quindi introducendo questa tavola rotonda e volevo solo ricordare che quando si parla di declino
Di non avere bene a mente che declino e di oggi
Ma il declino anche di ieri e dell'altro ieri se non si cerca di fare degli errori di impostazione e volendo
Dire una una cosa che spesso mi viene alla mente come immagine che penso che tutti possono cogliere che cos'è il declino
La cosa che più mi colpisce
Se due o tre domande retoriche spesso io mi pongo la scuola eh per i professori o per gli studenti
Gli ospedali sono per i medici o per i malati cioè se io dovessi prendere un punto da cui far partire il discorso sul declino competitivo di questo Paese
Partirei proprio dalla scuola dall'università ed alla ricerca se c'è una cosa
Io per esempio prendiamo diciamo anche le scuole elementari no all'inizio se un ragazzo è il primo della classe in Inghilterra e guardato con ammirazione con rispetto da noi il primo della classe considerato secchione
Questo Chavin quasi si vergogna un po'si nasconde questo secondo me è un punto importante perché se noi vogliamo creare una cultura dell'eccellenza una cultura competitiva dobbiamo già con i nostri figli trasferire questa cultura competitiva
Quando si parla di dice che spesso si parla indistintamente di ricerca si confonde ricerca cori dove azione che su un altro punto molto forti nell'innovazione bisogna dirlo con chiarezza si sono molti pittori che hanno sbagliato hanno fatto altre cose ma nell'innovazione applicativa
Le imprese italiane non hanno confronto al mondo quello che manca per la ricerca voi fateci caso ogni tanto un italiano vince un Nobel per la ricerca
Non è molto su non accade molto spesso però ogni volta che vince quel Nobel lo vince per una ricerca fatta all'estero
L'ultimo esempio di rigidi Nobel vinto con una ricerca fatta in Italia risale alla fine degli anni cinquanta con Giulio Natta che inventò il polipropilene ISO tattico cioè la plastica le vaschette la mo'plan e cambio il nostro modo di vivere
Quindi quando parliamo di declino parliamo di qualcosa che viene da lontano ma che richiede oggi una risposta con forte con forza alla voce scuola la voce ricerca
Alla voce pubblica amministrazione alla voce mercato finanziario cioè un impegno diciamo Complesso e Artico
A lato
Allora io vuole iniziare proprio così con l'onorevole Tabacci vi volevo chiedere se questa è la situazione
Ed è una situazione di difficoltà
C'è oggi una classe dirigente in questo Paese in grado di dare una risposta all'altezza di una sfida così impegnativa così delicata
Ho visto che ad Acerra ci sono state manifestazioni
Molto insidiose
Ora non entro nel merito della vicenda specifica
Però è pensabile che un Paese serio mandi sui rifiuti in Germania
Mi pare che non sia pensabile cui nella risposta può essere quella che ho visto da qualche parte dice non si deve fare qui e neppure la non si deve fare
Non può essere questa una risposta di responsabilità e poiché è a queste iniziative voglio dire
Finiscono per partecipare in tanti sotto le diverse spoglie magari perché pensano di incontrare qualche consenso elettorale fanno una cosa diseducativa
Una cosa che non aiuta un paese civile a fare le sue battaglie corretti i rifiuti vanno collocati ce ne siamo trasformarli in un'energia produttiva meglio non vedo perché dobbiamo mandare in Germania
Ma potremmo poi
Pensare ad esempio a quello che è accaduto nei mesi scorsi sul tema del risparmio
Dove sono stati gabbati diverse centinaia di migliaia di risparmiatori adesso sembra che è andato via Tremonti al al risparmio
Non c'è no sembra che non ci dà più pensare che il problema si sia risolto automaticamente ma la questione c'è
C'è un ruolo di responsabilità di un sistema che è andato dall'accorperò duo Overmars fino all'autorità indipendenti nessuno di queste escluse come è stato certificato nelle indagini parlamentari adesso le banche hanno rimesso in testa il cappello
Dei degli invincibili e dicono che loro sono state vittime del sistema
Sono così vittime che il dottor Bondi mi pare ha presentato già nei confronti di alcune banche straniere una serie di di causa di grande entità queste non erano vittime erano partecipi dell'intrigo in larga misura pure si fa fatica anche a distinguere su cose che sono ovvie
E quindi una vicenda come questa che non può essere ridotto all'autorità di tanti e di Tonna
Ma che coinvolge un sistema nel suo complesso non si riesce ad affermare perché sul piano parlamentare poi ognuno è condizionato dall'iniziative più diverso
L'Alitalia guardate che si parla oggi commissariamento possibile non vedo altra strada ma questo era già maturo un anno fa
E che l'abbiamo fatto in questo anno in cui ci siamo bloccati la responsabilità di fronte un'azienda che non è gestita che è finita fuori mercato che distrugge ricchezza
Però qual è la la risposta che è venuto fuori dove sta dissenso con precise
Ho sentito dire da Montezemolo facciamo squadra ma qui mi pare che la squadra non c'è proprio
Ognuno pensa a fare i fatti propri
E la cultura degli interessi
Particolari e quella che vorrebbe farsi prevalere sull'interesse generale interessi generali non sono più un fatto
Di cultura generale quelle che conta e il far prevalere il proprio interesse particolare questo il grande limite in cui è collocata USA italiana politica compresa
E oggi ci avviamo ed ho finito
Per cui la risposta è
Se questa classe dirigente c'è batta un colpo ma la vedo in grande difficoltà
Nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica era parso che stesse arrivando nuovo avvenire in realtà siamo finiti nella confusione più enorme più credibile siamo di fronte oggi ad una manovra economica in cui Effetti
Sono tutti da decifrare è stato mandato a caso un ministro ancora venti non si è capito in quale contesto è avvenuto a quell'operazione e ora i numeri però non è che sono automaticamente andati in equilibrio ora che con come si fa ora come si fa come si fa a guidare un Paese nel quale nel quale quasi un terzo delle economia in nero
Voi sapete di cosa stiamo parlando
Allora se il venticinque per cento e l'economia in nero come si fa a fare un discorso sulla equa tassazione
Come si fa a parlare di riduzione delle aliquote se esse sono virtuali non sono di quota reale
Perché basta che voi guardate che detta qualsiasi massaia che nel corso della sua giornata magari arriva dal contatto con l'idraulico fino a quello con il notaio quando magari c'è da fare un trasferimento di natura immobiliare quant'è la parte che sta sotto il tavolo
E con una parte così rilevante che sta sotto il tavolo come si possono ipotizzare delle manovre economiche che siano improntate al principio dell'equità
Della serietà è chiaro che tutto quel però quando si affronta un tema di questa natura scappano tutti scappano si dileguano non c'è nessuno che dice no questo voleva cioè e basterebbe cominciare a dire
Che si affronta il nodo della detraibili per detraibilità per cui ogni interlocutore che ho di fronte
è ad un tempo quello che mi dà una prestazione ma anche quello al quale io posso esigere una fattura perché a mia volta la la scarico basta mettere in campo un meccanismo così
Che allora si esce dalla da queste operazioni fantasmagoriche per cui dice faccia una le analisi di settore ma cosa nati di settore
Il settore è una presa in giro io io pretenderei che nel mio paese ognuno pagasse in relazione
Quel principio dalla progressività ognuno paga assimilazione al reddito che produce ma questo non è possibile questo non è un fatto veritiero credo che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani non paghi relazione ha reagito realmente prodotto in in relazione a raggio presunto e allora questo nuovo qui siccome riguarda il centro la destra la sinistra si preferisce evitare e si va avanti con i trucchetti
Ho finito pensiamo al tema dell'energia
Guardate noi abbiamo legalizzato nel corso di quasi di questi ultimi quindici anni ho ho visto che c'è un'intervista di Pecoraro Scanio regalò l'Oscar del queste cose non sapeva benissimo si è ben guardato al denunciarlo
La la vicenda clamorosa dei CIP sei il CIP sei sono i finanziamenti dati dallo Stato alla ai alle cosiddette false energie rinnovabili
è una un giochino da sessanta mila miliardi in quindici anni quattro mila miliardi all'anno ovviamente
Questo è servito per alcuni petrolieri non è servito certamente per far nascere una cultura delle energie alternative con una condizione per renderci autonominò ci siamo implementati
Diciamo in una sudditanza votata dal petrolio uscendo dal nucleare facendo tutta una serie di politiche come se fossimo dei signori
Per i quali non si dovrà porre il problema di avere energia sufficiente per garantire lo sviluppo e oggi stiamo qui a guardare come fanno le cicale non come dovrebbero invece fare le formiche quindi conclusivamente il declino è un
In una situazione economica estremamente delicata edifici
In una situazione di trasformazione dell'economia mondiale
Che vede sicuramente il nostro Paese è collocato in una situazione di debolezza perché da un lato non riesce a sfondare sui settori più alti quelli che oggi si mi hanno la dimensione dell'economia a a certi livelli e dall'altro è insidiato
Dalla giusta necessità di Paesi come la Cina l'India il Brasile di emergere
Noi siamo cioè in una fase in cui bisognerebbe assumersi veramente dalle grandi responsabilità
Io credo che in parte termini diversi dal punto di vista sociale dal punto di vista economico dal punto di vista delle condizioni di vita ma dal punto di vista della svolta possiamo pensare di essere quasi a una fase com'è bella che si era presentata al momento dalla ricostruzione di questo Paese
Dove bisognava trasformare un Paese dal paese agricolo un Paese industriale
E che pertanto necessitato era messe in campo delle grandi responsabilità allora che hanno fatto diventare questo ti senti la settima potenza economica del mondo io credo che noi siamo più o meno nella stessa condizione
Perché possiamo rischiare sì non avviene questo fatto che questo Paese
Vadano deriva sicuramente abbiamo il vantaggio di essere aggrappati all'Europa
Ma un conto è rimanere aggrappati un conto è essere propulsivi dentro la dimensione europea ora il rischio che noi rimaniamo aggrappati solo perché sono state fatte alcune scelte ce l'abbiamo tutto di fronte in questo senso io credo che oggi il sia il tempo
Della responsabilità ma esiste responsabilità senza partecipazione
Allora questo sistema politico questo sistema economico favorisce gli elementi della partecipazione io credo che senza la partecipazione emozione contabilità
Perché ognuno se non è coinvolto se non può portare qualcosa di sé
Sì non può far valere
Non può assumere la responsabilità
E dov'è che io credo che uno degli errori più grossi che la politica ha fatto che questo Governo ha fatto negli ultimi tempi si è stato quello di superare di abbandonare
Quell'elemento di coesione sociale dal punto di vista del metodo ma soprattutto dal punto di vista della politica
Chiedo alla concertazione che quella di individuare degli obiettivi comuni su cui far convergere insieme al Paese oggi
Paradossalmente ci troviamo in una situazione di non concertazione con un più ampio bisogno di conservare di individuare degli obiettivi però la concertazione richiede il superamento dei tanti corporativismi perché le possiamo anche correre il rischio
Non solo di un corporativismo sindacale
Ma anche di un corporativismo dei ceti produttivi che per difendere se stessi si mettono insieme tanto devo pagare altri
E dov'è credo che non abbiamo proprio bisogno di che questo concetto la responsabilità sia messo in campo e faccio due o tre esempi
Ora noi abbiamo detto nel giudicare il Documento di programmazione economica e finanziaria che finalmente
Ci diceva una verità
E abbiamo anche aggiunto che forse era un dirci la verità ancora un po'ottimistica
Ma se dico una cosa del genere
Devo anche dire come cerco di nuovo perché se è vero che ci sono responsabilità del governo di una politica economica che non ha funzionato tutti errori che abbiamo messo in campo è altrettanto vero che quanto riconosco che questo Paese ha un buco come quello che l'ora e che bisogna fare una certa manovra economica anche io sono chiamato ad assumermi rispetto a questo responsabilità e non solo io
Perché possiamo anche fare una polemica tra di noi in arrivo
Possiamo anche fare la polemica la colpa di chi è la colpa io vorrei che si cominciasse a ragionare come si fa
L'Italia pensioni Modena rivoltegli come si fa arrivo come si fa e credo che sia uno delle sfide che noi abbiamo di fronte all'Italia
A parte il dibattito virtuale che avviene in questo Paese
E che è la vera il vero scandalo perché su temi di questa natura ovvero dell'Alitalia dove si giocano le prospettive di una grande azienda
Che ha una dimensione diciamo così di rapporto che rappresenta il Paese poi nella dimensione internazionale continuare a di batterla così come si dibatte sui giornali fa solo danni
E bisogna essere chiari fa solo esclusivamente danni
Il sindacato ha scelto la strada del confronto in modo molto chiaro
Che non ci siamo sottratti la stiamo portando avanti
Io ritengo che sarebbe sbagliato che si vada verso un commissariamento
Perché commissariamento toglierebbe alla rappresentanza ai lavoratori come abbiamo visto anche in altri casi la possibilità di incidere sulle scelte perché poi a quel punto il commissario agiscono fanno e tengono conto di altre più di altre priorità
Noi siamo per cercare una soluzione un accordo sappiamo che ci sono dei costi da pagare
Cercheremo di pagarne il meno possibile ma soprattutto a quello che ci interessa
Quello che ci interessa è salvare questa azienda salvare più occupazione possibile ed evita di slancio qua si tratta di entrare nel merito ora l'azienda al punto in cui ha deve presentare il piano industriale
Se non c'è un piano industriale se discutiamo almeno se si fa il prestito non si fa il prestito ma per cosa si fa in prestito qual è il piano industriale noi vorremmo discutere il piano industriale con la volontà di volerlo gestire no di abbandonare il campo perché questa è la responsabilità che noi vogliamo mettere in campo
Sui modelli contrattuali ah io non dico nulla di nuovo
Noi almeno la mia organizzazione dalla dal Milano
Centottantanove che ha dice che bisogna cambiare questo modo cioè dal mille novecentonovantotto che dice che bisogna cambiare questo modello contrattuale
Una scelta che abbiamo ribadito nel congresso del del due mila e uno che continuiamo a portare avanti con coerenza e che oggi diventa più essenziale
Noi ci siamo trovati
A tentare un confronto con Confindustria
Confindustria ha presentato un una bozza di documento
Nel quale si diceva
Bisognava entrare nel merito di questa questione magari han detto che siamo pronti a entrare nel merito di questa questione
E lodigiano chiedendo anche per una possibilità
Se invece partire a settembre si può partire a dicembre ma occorre fissare un momento in cui si parte perché se no perdiamo un'occasione già ho visto che stiamo perdendo un'occasione perché da qualcuno sta dicendo e ma forse non è importante no è importante
Perché se voglio uscire da una situazione di moderazione salariale
Che oggi o o mi metto a fare la rincorsa salariale
Oppure troppo uno strumento che possa arricchire i salari e gli stipendi ma che non incentivi ma che non incentivi rifrazione
La proposta della CISL e chiara è quella di rafforzare il modello decentrare non abbiamo mai detto ed è una banalità
Che qualcuno non dovrebbe neanche scrivere per non offendere la Pro la sua intelligenza che le vogliamo sbaraccare il contratto nazionale vogliamo dare a contratto notare il suo ruolo
E donne dovrei per quelle aziende per cui non si fa ma questo è l'unica strada che noi indichiamo e se non c'è questa sì non ce l'avete Lapo l'opportunità di avviare un confronto su questo io credo che diventa tutto più complicato
Perché per le altre cose che devo mettermi d'accordo per cosa andare a chiedere al governo lo facciamo in una mezza mattina
Il problema è quello che scambiamo tra di noi e quello che facciamo tra di noi io credo che questo sia dei rammento necessità si come si riconosce
Visto l'intervista al vicepresidente di Confindustria che i salari stanno perdendo di potere d'acquisto io credo che l'unica strada per uscirne sia questa noi abbiamo perso un'occasione e poi io dico non ho bisogno di ricominciare il confronto con Confindustria Confindustria deve rispondere
Rispetto al documento verrà presentato alle osservazioni che noi alla guida abbiamo fatto
E io sono ancora in attesa di una risposta
Perché io sono in attesa di una risposta da parte di Confindustria rispetto alle osservazioni che Hopa
E per via credo sia ormai una via fare pace la facciamo l'Italia meglio cerchiamo pure convergenza o dobbiamo dire quando questo confronto inizia sulle pensioni
Io non so se quello che dico piacerà molto però vivono momenti in cui bisogna dire le cose per quelle che sono
Noi abbiamo fatto una battaglia
Per impedire che passassero
Una riforma del sistema previdenziale così come passata che abbiamo ritenuto sbagliato
Perché vesto abbiamo fatto bisogna anche dire che non l'abbiamo vinta
E questo guardate non è un problemino secondario lo metto come elemento di riflessione
E dal mille nove tento sessantotto che per la prima volta ritiene che un governo decide di mettere le mani sul sistema previdenziale senza un accordo col sindacato
Io credo che questo sia un segnale di svolta vero
Ora il problema che si pone al sindacato
Adesso che il danno è fatto
Noi ci mettiamo in campo per correggere il danno e facciamo una proposta migliorativa emendativa di quello che ha fatto il Governo o no
Siccome ho visto che anche se dovesse vincere il centrosinistra una gran voglia di ripristinare le pensioni com'era non c'è allora è meglio che rimetta in campo io per vedere se è possibile correggerlo
Ringrazio Savino Pezzotta
Ma mi viene richiederà Enrico Letta ma sulle pensioni quello suo fa notare che comunque ovviamente ognuno fa la sua parte
Però mi pare che aveva perché voi come sindacato che eravate battuti per gli incentivi a rimanere in servizio mi pare questa parte la riforma funzioni
Cioè c'è andata meno gente in pensione per il momento
Ma io volevo chiedere Enrico Letta visto c'è un richiamo molto forte di Pezzotta alla responsabilità ai modelli contrattuali ma dico l'opposizione
Da questo punto di vista è in grado di dare una risposta vera la classe dirigente dunque abbiamo iniziato questo dibattito sulla come si può attimo fare in modo conciliare i diciamo
Una nuove relazioni industriali nuovi modelli contrattuali vero recupero la produttività con questa pressione forte che comunque persiste da parte di Bertinotti su lavori socialmente utili e su una come dire posizione
Più d'assegno sociale
Ma io comincio la risposta a domande napoletano con una premessa politica alla quale tengo molto la premessa politica è questa
Berlusconi
è il maggiore sconfitto delle elezioni europee
è il maggiore sconfitto perché il suo partito politico ha perso l'otto per cento dei voti dalle politiche alle europee
Dopo le elezioni europee si è aperta una crisi politica al termine della quale la mia analisi
è che Berlusconi nella sua coalizione è uscito drammaticamente rafforzato drammaticamente aggettivo che aggiungo con spirito fazioso all'analisi che invece vuole essere la più oggettiva possibile
Cioè dopo un mese e mezzo di crisi politica alla fine nel centrodestra è venuto fuori che Berlusconi sarà il candidato premier la prossima volta
è venuto fuori che lei alternative a Berlusconi sono state purtroppo ridimensionate
è venuto fuori che rispetto a questo confronto a questo scontro quella di coalizione di maggioranza che noi ci troviamo davanti non è una coalizione di maggioranza che come il giorno dopo le elezioni sembrava è pronta a sbriciolarsi dopo qualche settimana
Se le cose stanno così
Per il centrosinistra si deve aprire una stagione e io spero che questo autunno sia questa stagione e lo dico con grande speranza a Clemente spero che la festa
Di A.P. Udeur sia il momento nel quale si comincia nel centrosinistra ad avere questa consapevolezza
Una stagione rispetto alla quale dobbiamo andare verso le elezioni politiche sapendo che le elezioni poi all'incontra di come si pensava qualche settimana fa le elezioni politiche sono tutt'altro che tinte in partenza
Sapendo che la partita
Tutta da giocarsi ed è politicamente difficilissima
E che se la partite politicamente difficilissima noi la vinciamo esclusivamente se sul programma diciamo cose
Importanti moderne riformiste e innovative al paese se andiamo soltanto mettendoci insieme più che siamo e meglio è
Mettendo facendo il minimo comune denominatore delle cose che pensiamo noi le lezioni lo dico oggi a un anno e mezzo delle elezioni lo dico oggi un anno e mezzo la lezione se andremo così le perderemo se andremo con uno sforzo
Innovativo sul programma sulle cose
E allora su questi temi noi ci giochiamo tutto secondo me ci giochiamo tutto
Perché ci giochiamo tutto perché
Gli italiani hanno votato Berlusconi pensando lo sviluppo quanti italiani hanno votato Berlusconi pensando allo sviluppo nel Mezzogiorno quanti italiani hanno dato credito a Berlusconi immaginando che gli avrebbe dato sviluppo
E noi ci troviamo oggi la necessità a quelli italiani di dire qual è l'idea di sviluppo nel Mezzogiorno innanzitutto perché fu lì che perdemmo le elezioni nel due mila uno qual è l'idea di sviluppo nel Mezzogiorno non abbiamo in testa
E alla se le cose stanno così di fronte a un Paese che rischia il declino
A me non piace nella retorica del declino cioè tutti quelli che nel nostro centro sinistra dicono che l'Italia da tre anni a questa parte sta tra con Lando e non mi piace però nemmeno la retorica dell'ottimismo tutti quelli che dicono che le cose vanno bene che non bisogna parlare di declino no il rischio esiste il rischio esiste
Come si fa ai evitare questo rischio affrontando i problemi per come si sono
E lei affetta dalla spaccare una declivio
No invece l'elicottero è stato utilissimo perché
Così ho preso il caffè
Come lo come lo si affronta secondo me sapendo che oggi rispetto al nostro futuro al futuro immediato la ripresa della capacità produttiva del Paese passa attraverso alcune scelte molto secche io
Siamo tanti quindi voglio essere molto sintetica la risposta ma
La prima risposta
Non vi sembri contraddittorio
La prima risposta per far ripartire l'economia e soprattutto il sistema industriale italiano passa attraverso l'affrontare alcuni nodi del nostro stato sociale cito soltanto i titoli per brevità
Come possiamo immaginare noi oggi
Che abbiamo Giovanni che hanno voglia di investire di rischiare quando per responsabilità di tutti nel nostro Paese un milione di giovani tra i venticinque e i quaranta anni tra i venticinque e i quaranta anni con i contratti di collaborazione coordinata e continuativa vivono ogni sei mesi ricontrattare andò la propria precarietà e non essendo in condizione di guardare al futuro con un minimo di serenità
Come facciamo a guardare a un futuro sereno se le persone della mia età della mia generazione quando immaginano di mettere al mondo dei figli
Il primo conto che devono fare esse hanno a disposizione quattro nonni tra i sessanta e i settanta anni per tenere il bambino perché soltanto due bambini su dieci nel nostro Paese vanno all'asilo nido
Come si fa a immaginare che il lavoratore nel nostro Paese sia persona che guarda con fiducia al suo futuro quando in Italia gli ammortizzatori sociali su alle protezioni per chi perde il lavoro esistono soltanto per chi perde il lavoro per licenziamenti collettivi
Se uno perde il lavoro e alla sfortuna oltre che di perderlo di perderlo da solo senza perderlo insieme altre mille persone
La collettività la comunità non li da niente
Ho citato tre titoli per dire che o noi affrontiamo rapidamente questi temi che sono i temi che servono a dare fiducia a danno l'idea alla gente che c'è una comunità che pensa ai problemi che fanno sì che oggi
Tante categorie di persone che dovrebbero essere il motore del paese guardano ai sei mesi non guardano ai cinque anni
L'Italia degli anni Cinquanta l'Italia che ha fatto il miracolo in cui economico il miracolo industriale ha fatta di gente di classe dirigente di lavoratori che sapevano che le prospettive erano prospettive con obiettivi lunghi medio-lunghi oggi come si fa a vivere con i tre mesi sei mesi davanti e questa è secondo me oggi la questione chiave accanto a questa ce la seconda grande questione e vado rapidamente a terminare
Che la questione del sapere che ho oggi diamo una regolata al futuro della nostra industria con l'intervento della politica io sono un liberale un liberista convinto
Ma dico che oggi il nostro sistema industriale
Ho la politica affronta il tema del futuro del sistema industriale italiano oppure la concorrenza dei cinesi degli indiani del resto del mondo che oggi si sta facendo concorrenza a costi molto più bassi dei nostri ci terrà fuori da tutto
Ma vogliamo parlare dico una parola sul turismo la più grande industria nazionale lasciata a se stessa senza una politica nazionale sul turismo
Vogliamo dire che su questi temi o esiste una nostra capacità di rimettere in piedi una
Politica industriale oppure non andiamo da nessuna parte termina dicendo
Riprendendo l'introduzione di Roberto Napoletano faceva una citazione sulla scuola Roberto alla Roberto ti faccio ti dico questo devi leggere un libro che è uscito quest'estate che io consiglio a tutti perché
Ah mi ha fatto molto riflettere durante le è stato un libro durò per certi versi si chiama
Una barca nel bosco
è un libro che racconta questa storia la storia di un bambino che parte da un'isola del Sud come piccole isole del Sud
La maestra di scuola capisce che questo bambino è un genio in una possibile sua vocazione che quella del latino
Questo bambino piace il latino
E convince i genitori pescatore il padre casalinga la madre a fare grandissimi sacrifici per mandarlo a studiare al nord
Perché soltanto facendo questi sacrifici cui potrà diventare quel grande latinista che potrebbe essere
Grandi sacrifici dei genitori vanno al Nord
Essi fanno veramente un grande sacrificio per farlo studiare alla fine in queste scuole del Nord poi l'università insomma tutta la storia la faccio breve qual è
Era solo di questo bambino che per riuscire a farsi accettare dall'ambiente della sua scuola dalla classe
O i dall'ambiente degli amici delle dell'università
Il suo più grande obiettivo è quello di smetterla di prendere dieci a scuola che ogni v'
Sta che piglia dieci a scuola la classe lo isola perché mette in difficoltà tutti gli altri e tutto il corpo dell'insegnanti fa di tutto perché questa lui piano piano capisce si fa furbo per essere accolto ed accettato finisce per arrivare finalmente a prendere
Un tanto sospirato sei continua regolarmente a prendere sei finché alla fine non riesce ad abbandonare il latino del quale era veramente un genio ad aprire un bar
Questa storia purtroppo dura traumatica sa in parte la storia del nostro Paese io sogno un Paese che riesca a fare andare avanti tutti ma a dare un sistema scolastico un'istruzione che riesca a capire i talenti
E a investire sui talenti perché il nostro Paese avrà un futuro se investirà sui talenti se il nostro Paese non investirà sui talenti e punterà sull'omologazione tutti uguali finisco su questo
Il nostro Paese non andrà da nessuna parte soltanto con una forte cucina
E un investimento sui talenti non ce la faremo e solo così riusciremo a battere una concorrenza dei cinesi e degli indiani che se cerchiamo di battere soltanto sui costi
Non andremo da nessuna parte Diego Della Valle le sue scarpe lei riesce a vendere in tutto il mondo perché sono scarpe uniche perché la capacità di innovazione la capacità di metterci la linea la capacità di metterci il brand alla capacità di metterci un qualcosa che evoca
Un prodotto migliore degli altri non la batterà nessun concorrente cinese quello è il modello che noi dobbiamo mettere se non facciamo così il nostro Paese industrialmente non avrà un futuro grazie
Ringrazio Nicoletta leggerlo sicuramente una barca nel bosco
Posso solo dire che
Siamo perfettamente d'accordo
Ovviamente non
Devo dire che su questa cosa mi è venuto in mente ho detto non citerò questo libro scritto io ma insomma presentando quest'estate mi sono a un certo punto c'era Giuliano Amato come ha detto una cosa non simile molto simile a quella che ha detto Enrico Letta Aito io lo dico diciamo al popolo mio però ricordo che era Antonio Gramsci che metteva in guardia
I poveri dai dischi di classe di una scuola di massa e dequalificata questo è un punto strategico importante cioè effettivamente per far ripartire un Paese bisogna farlo ripartire dalla scuola mettere tutti nelle condizioni investire sui talenti altro riferimento mi è piaciuto molto poi su questo do la parola a Diego Della Valle perché secondo me viene bene in questo momento e del riferimento al turismo
E qui voglio dire una cosa così che che spesso anche questa ne è venuta in mente in questo periodo che qualche imprenditore avvertito ha sostenuto e sottolineato cioè noi in Italia siamo il Paese che ha più grande patrimonio
Lo storico culturale e turistico al mondo però non abbiamo veramente fatto niente
Cioè la Fontana di Trevi non l'abbiamo trovata Colosseo pure agli Uffizi cosa abbiamo fatto noi
Se uno va effettivamente in Francia ma è a Parigi c'è la Tour Eiffel cioè però c'è anche Disneyland per cui se noi andiamo a Parigi magari avendo ognuno dei bambini sta un giorno in più quindi anche questa effettivamente qualcosa che richiede una risposta da parte del paese e all'interno di questo Paese ha certamente un ruolo importante nell'impresa e allora io volevo chiederle
A Dego Della Valle che rappresenta appunto questo un restiamo ad imprese che esportano si confrontano nutrizione globale notavamo partiti al declino fino a che punto c'è responsabilità dell'ente dove finisce responsabità dell'impresa e dove inizia quella del sistema
E come a questo punto bisogna avere coscienza della situazione in cui siamo come davvero ripartire venuto in mente lo diceva bene anche Pezzotta prima proprio dalla responsabilità
Quello che
Che oggi però insomma non è più tanto importante sapere cosa ma sapere come
Come fare per andare avanti
Minuto devo rispondere capace anche mezzi fatti una lista della un po'Kenneth
Prendo che sta facendosi perché se l'economia quindi mi preoccupa ancora di più l'analisi che ha fatto e che manca di un fatto poiché nella parte finale Tabacci mancare la soluzione io m'aspettavo dieci punti e poi una soluzione invece non rimandato con dieci punti in meno e magari la soluzione me l'ha poi in privato io penso che le cose che ha detto Tabacci laconica se siano vere un po'estremizzato mi rendo sempre il bicchiere mezzo vuoto e mai mezzo pieno
Qualche banca non si sarà comportata bene ma non si può negare che in Italia ci sia una categoria di tanti
Anche giovani se vogliamo di primissimo ordine
Montezemolo dice facciamo la squadra Montezemolo è il nuovo presidente di Confindustria porta e non è l'unica cosa che ha detto che mente ma porta un segno forte che è quello di dire la coperta è molto corta se non facciamo squadra se ognuno non si siede con la ragionevolezza
Nel cercare di trovare delle soluzioni che forse non saranno le migliori per chiunque totalmente ma che saranno un pezzo di miglioramento alla volta per tutte le parti sociali non si va da nessuna parte
Io credo invece di senza sembrare Biancaneve di di dire che oggi c'è un vento nuovo
Un vento nuovo diciamo anche dettato forse dalla situazione abbastanza pesante in cui il nostro Paese si trova e questo non è un ragionamento che ha che fare con la politica le conseguenze per cui oggi ci troviamo queste condizioni partono da molti decenni fa quindi stacchiamo lei
Per un momento da un'analisi politica facciamo solo un'analisi pragmatica no oggi c'è una condizione per cui il nostro Paese
Corre il rischio di non essere più competitivo cosa si può fare per domani mattina no per i prossimi tre anni perché è tardi
Per vedere come
Step by step possiamo riportare il nostro Paese all'essere competitivo nelle cose che dovrà fare non è detto che potremo continuare a farle tutte
Ma stabilire quali farle e come farle ecco allora a questo punto io credo che la logica di fare squadra sia basilare perché se le parti sociali sindacati e gli imprenditori e il governo quando serve non si siedono intorno a un tavolo
Con la convinzione precisa di fare delle cose in tempi brevissimi
Che aiutino
Ad avere salari migliori per i dipendenti perché è innegabile che oggi un operaio con uno stipendio fa fatica ad arrivare a fine mese fare quella proprio nella logica delle cose ma è altrettanto vero che le imprese italiane oggi per una serie di lacci e lacciuoli imposti la competitività se la giocano
Anche questo è un fatto altrettanto chiaro io ho l'impressione che se non ci sia questo modo di e diciamo così di vedere e in con forte spirito collaborativo le soluzioni apprende sottolineo avrebbe se non sono a breve non servono più sarà fatica andare avanti in questo senso intanto il fatto che ci sia la volontà di farlo se c'è da parte di tutti mi pare un passo avanti importante assolutamente diverso da quello che si prospettava fino a qualche mese fa
La caduta di responsabilità io non sono d'accordo nel senso che invece quello che vedo oggi
è una pretesa di coscienza parlo come imprenditore privato è ovviamente anche ho molti amici e colleghi che conosco che fanno questo mestiere c'è una presa di coscienza forte che le cose debbano essere affrontate con decisione e il mondo dell'impresa libero e indipendente
Che non è stato mai sostenuta sovvenzionato dallo Stato per la verità queste cose le ha sempre fatte e per la verità ne ha sempre fatte con un forte accordo anche con i lavoratori e le proprie aziende perché io obiettivamente al di là un po'di gioco delle parti spesso non ci sta male
Delle imprese diciamo così fortemente tonica e reattiva di questo Paese ho sempre visto una collaborazione forte non ho mai visto una divisione né di parte degli classi perché questa è la verità e quindi mi pare che sì in questo senso ci sia un terreno disponibilissimo a vedere attuare una politica diciamo così di costruttiva collaborazione fermo restando che ognuno poi si occupa del impropri intere che oggi però sono gli interessi di tutti
E questo deve essere un punto chiarissimo poi
Le certezze che noi abbiamo sono le seguenti ripeto parlo da imprenditore che tutte le mattine della pagnotta se lo deve guadagnare e parlo di una categoria di colleghi che sono vicino a me che hanno gli stessi problemi ma abbiamo una nazione che
Per motivi ripeto che partono da decenni fa arrivano fino a ieri mattina non è competitività son competitiva sotto l'aspetto dei costi
Non è competitiva sotto l'aspetto dei servizi e della logistica
Non abbiamo una situazione una struttura che sviluppi incentivi la ricerca e l'innovazione c'abbiamo tutta una serie di problemi gravi che ci mettono in condizioni spesso di alzare le mani
Allora chi sta nella parte più alta del mercato riesce ancora a stare in Italia chi sta nella parte più bassa ha già dovuto alzare le braccia e si è dovuto delocalizzare e delocalizzando significa che i nostri in che i nostri dipendenti in Italia perdono un posto di lavoro ma soprattutto significa che perdiamo quella che è la cultura produttiva perché si dove si delocalizzano spesso piccole imprese che facevano del know how di tradizione familiare tramandato la loro vera ricchezza quando un artigiano chiudere
Perdiamo un'azienda che non riavremo più uno nell'impianto chimico che lo chiudilo riaprì perdi una famiglia che da tre quattro cinque generazioni faceva un mestiere allora come risolvere queste cose in tempi brevi perché la parola tempi Borelli a mio avviso il
Dove noi dobbiamo focalizzarci delle grandi soluzioni dei grandi dibattiti dei grandi ragionamenti se non portiamo a casa tre o quattro concerti in tempi brevissimi non serviranno annulla
Allora ci sono mercati emergenti che ci stanno non attaccando noi che stanno facendo il loro mestiere
Endor i loro prodotti in giro per il mondo le dobbiamo fare in modo che diventano con pari dignità nel senso che rispettino le regole
E poi dobbiamo anche fare in modo di vedere se possiamo essere noi gli interlocutori loro sia in entrata che in uscita per fare questo le imprese tipo le mie molte altre solo far da solo
Apre i loro uffici verso le loro denaro ma queste imprese non rappresentano poi quantitativamente l'ossatura vera dell'Italia delle
Piccole e medie imprese che in effetti se non vanno con dei progetti e dei programmi che gli vengono preparati sopra non arriveranno mai da nessuna parte
Quindi a chi ci governa oggi ai sindacati e a chi oggi guida la Confindustria la raccomandazione
Di affrontare questi argomenti in tempi brevissimi e mettere sul tavolo una possibile soluzione vera che non siano delle parole mettendo da parte un po'lo spirito e la logica delle parti
Per concludere
Parliamo di turismo mazze solo è incredibile pensare che in Italia non ci sia il ministro del turismo poi qualcuno ti spiega che tecnicamente è stato decentrato ci sono le regioni ma questo è assurdo cioè la più grande industria che l'Italia povere
E sicuramente un'industria che nessuno ci potrà mai portare via perché compete non ce la possono portar via Firenze Capri e voglio dire tante decine di altre cose belle centinaia abbiamo in Italia oggi non è strutturata in nessun modo chi spiega un cinese perché dovrebbe venire a vederci qua chi sta raccontando alle scuole cinesi che ne abbiamo alcune delle più belle cose al mondo da vedere si sta formando un nuovo ragazzo di viaggiatori di turisti chi di noi al di là di parole associazioni che non sono servite a nulla se non ad organizzare
Qualche viaggio per i loro dirigenti si è occupato di questi problemi non è stato fatto niente allora io credo che queste siano anche cose che possono essere messe sul tavolo e buttare giù un programma un Progetto in alcune decine di giorni condiviso da tutti possa essere uno dei primi segnali il turismo sarà una nostra grande industria del futuro che nessuno ci potrà toccare
Dove siamo competitivi al mondo che siamo i numeri uno al mondo oggi senza guida ecco allora facciamo fatica come imprenditori a capire e fa fatica anche la gente poi acquisì devono chiedere un po'di sacrifici perché
I sacrifici
Vanno chieste tutti sia chi lavora che che le imprese le dirige se vogliamo uscire da questa condizione tutte queste cose voglio dire la gente disposta a farla se poi vede che vengono ottimizzati anche tutte le possibili no e potenziali cose positive
Io direi
Negatività non ci serve a nulla il realismo ci sembra molto parlare del passato sarebbe poco se non ad utilizzarlo comminare l'analisi che ci deve servire a non sbagliare più
Dieci per cento del tempo lo dedichiamo questa analisi il novanta per cento del tempo alla soluzione se continuiamo a raccontarci perché le cose sono successe e perché le cose non funzionano italiane Alitalia non la cambieremo mai io quello che voglio dire respiro un'aria molto molto propositiva e una grande voglia di fare
Da parte degli imprenditori che molti ce l'ha sempre avuta adesso c'è diciamo un vento imprenditoriale e industriale che la vuole anche far vedere di più ma che voglio dire non è che prima non ci fosse stata io direi queste cose cerchiamo le registrazioni di trasformarla in modo positivo e non facendo finta che poi gira e rigira le cose non cambieranno mai altrimenti mia zia che alla pensione
Stasera a casa cosa dovrebbe fare cosa devo pensare che lei oramai la sua vita la risolta così li potrebbero sono peggio io dico di no
Ci sono i presupposti sotto l'aspetto della volontà di fare le cose adesso con una condizione internazionale difficile lì a cercare di farle quindi Pezzotta Epifani
Confindustria Alemanno e il Governo dovete solo cercare di farlo molto in fretta se riuscite a dare una risposta molto in fretta due o tre problemi non a mille questo è anche un segnale forte perché la gente comincia a pensare che tutti ci occupiamo di loro
Grazie
Grazie Diego Della Valle penso che sia
Arrivato il momento che nel Gugliemo Epifani civica un po'la sua io voglio dire aprendo due ancorati sono oggi al dibatto uno questo affresco immediato mi sembra e Diego Della Valle
Che dice con chiarezza Pimpi Previn coperta stretta quindi bisogna assumersi
Le proprie responsabilità e decidere insieme dialogando c'è la massima collaborazione non ci sono più alibi quindi bisogna però intervenire
Il diciamo in modo diverso Enrico Letta poneva anche sul piano politico un discorso simile nel senso che dice ci dobbiamo guadagnare un consenso dobbiamo fare delle scelte che intervengono su alcuni punti
Che permettono di invertire questa rotta allora io
Mi permetto di aggiungere solo una piccola provocazione
Storica qui Epifani inutilmente
In un contesto totalmente differente
Un altro segretario della CGIL di Vittorio per un anno a cosa che avevo cercato con insistenza perché tutti i vecchi mi dicevano che esisteva Sylos Labini Fo e c'era però non si trovava un documento
E cioè quando ci fu il piano di lavoro
Tutti mi riferivano che dividono aveva detto in cambio di più occupazione di nuovi investimenti nuove opere pubbliche noi siamo disposti anche a rinunciare a una piccola quota di salario
Oggi evidente che bisogna recuperare una parte i salari aumentano i consumi contesto è cambiato però la scelta diciamo aveva una sua veramente una scelta la classe dirigente e mi dicevano che direttore aveva fatto questo discorso questo discorso non si è trovato a un certo punto ho trovato in un resoconto stenografico di un discorso va fatto vi abbraccio a Genova
E nella colpito questa notazione del verbale del resoconto stenografico quando di vittoria va detto queste cose sì annotava tra parentesi applausi applausi applausi allora io penso oggi sito la situazione è cambiata però per la CGIL come per la Confindustria come per tutti per la politica come per chi ha una parola quasi detenuto Paese penso che sia arrivato il momento di fare delle scelte veramente importante
La CGIL riuscirà a fare queste scelte dei tempi brevi chi a cui faceva riferimento Diego Della Valle e alla quale quale va fatto riferimento poco prima Savino Pezzotta
Noi tre anni fa
In una situazione
Che dava dei segni di difficoltà
Del Paese
Ponemmo al Paese il problema del rischio del declino industriale lo chiamammo esattamente così rischio di declino industriale
Quando noi dicemmo questo
Qualcuno ci sorrise
Un ministro disse che il paese era di fronte in realtà un turbo sviluppo
Un altro importante disse ma quale crisi paese di fronte al nuovo miracolo economico
Io rimasi molto stupito da queste affermazioni perché la nostra preoccupazione sul rischio del declino non aveva né caratteristiche politiche né ideologiche né erano campate in aria erano soltanto l'osservazione di alcune tendenze sul periodo lungo
Che in realtà dimostravano esattamente questo
Oggi in realtà compresa questa festa si interroga su questo io non credo che interrogarsi su questo vuol dire favorire una retorica del declino vuol dire non nascondersi gli occhi di fronte alle difficoltà che il Paese attraversa perché tu puoi intervenire per cambiare e poi non rassegnarsi al declino a condizione che conosce esattamente il Paese nel quale vivi
Conosce i problemi che hanno i lavoratori e pensionati conosce i problemi che hanno le imprese e quelli che attraversano le istituzioni
Non c'era sfuggito allora e non ci sfugge oggi che si producono oggi in Italia meno automobili che nel Belgio
Meno automobili che in Spagna meno automobili che in Germania meno automobili che in Inghilterra meno automobili che in Francia e l'Italia un Paese che insieme a questi grandi paese gli Stati Uniti d'America è stato pioniere dell'industria dell'automobile
Non ci sfuggiva che c'è un'industria farmaceutica praticamente colonizzata
Non ci sfugge che in un settore d'avanguardia come la logistica tra le prime dieci aziende che operano in Italia non ce n'è una di capitale italiana
Non ci sfuggiva e non ci sfugge che nella grande distribuzione che è un settore strategico per il futuro
Sia per il calmieramento dei prezzi sia perché orienti i consumi verso i consumatori e quindi intervieni sui siti produttivi
C'è un arrembaggio da parte di capitali finanziari europei stranieri e la nostra presenza nazionale si riduce non ci sfuggiva e non ci sfugge che in Italia non c'è mai stata
Una vera industria dell'elettronica da consumo e civile che abbiamo perso la chimica fine e che nel mondo dei trasporti siamo pieni di problemi sia che si parli di ferrovie sia che si parla di Alitalia sia che si parla di trasporto pubblico locale
Non c'è soltanto il negativo e ne voglio parlare abbiamo anche settori in cui manteniamo un'eccellenza
Ma manteniamo un'eccellenza in condizioni sempre più difficili
E il settore delle banche io riconosco che abbiamo evitato la colonizzazione ma dobbiamo anche sapere che l'abbiamo evitata attraverso una politica di protezione nazionalistica fatta ragione o torto non mi interessa dalla Banca d'Italia
Abbiamo un'industria agroalimentare di qualità ma abbiamo anche avuto i due più grandi scandali finanziari nei due più grandi gruppi italiani
Che fanno sì che se uno di noi va in Argentina in Brasile oggi si sente dire voi siete quelli dello scandalo finanziario di Parmalat o della Cirio
Abbiamo la più grande comparto del tessile abbigliamento e calzaturiero del mondo
Ma è anche un settore che cresce all'anno in media dell'un per cento e cioè il settore industriale che cresce meno degli altri e la concorrenza degli altri dell'Est dell'Europa della Cina e dell'India sarà sempre più forte
Eravamo i terzi al mondo per il turismo
I terzi al mondo per il turismo e ancora quest'anno Rimini ha perso il venti per cento le località di lusso hanno perso il trenta per cento il nostro sistema alberghiero tranne le grandi città d'arte ha avuto grandissimi problemi
Abbiamo poi dei punti di eccellenza una parte della meccanica per fortuna la nostra ENI per fortuna le nostre telecomunicazioni dopo una fase di difficoltà perché ci arrabbiamo
Perché lo sappiamo che il mondo di oggi è più difficile ma vediamo anche in campo esempi in Europa che danno risposte diverse a questi problemi
Possiamo discutere se la logica dei campioni nazionali della Francia è quella giusta
Ma intanto la Francia è leader in Europa dell'amato delle automobili
E leader in Europa e dell'aerospaziale elidere che ne Oropa per quanto riguarda la farmaceutica e leader in Europa per quanto riguarda le tecnologie ottiche e su altre strade la stessa cosa fa la Germania
E anche la Spagna si è messa a correre e la Gran Bretagna le sue risposte restiamo noi i più esposti i più in difficoltà
Se a questo aggiungiamo che siamo il Paese che ha il più grande debito pubblico che non ci consente tante politiche di sviluppo attraverso l'investimento che abbiamo una politica di redistribuzione che negli anni e andata a scapito del lavoro dipendente di pensioni
Perché dovete sapere che in trent'anni la quota di reddito
Che ha perso il lavoro dipendente reddito da pensione del dieci per cento cosa che non è avvenuta nei risparmi Spagna né in Germania né in Francia
E che i nostri salari sono oggi da un terzo alla metà più bassa dei salari industriali della Germania
Si capisce quali problemi noi abbiamo con un'ultima Giunta quando noi avevamo la lira
Tra i grandi difetti della lira
Aveva ovviamente anche un meccanismo di compensazione di questi problemi che veniva utilizzata ed era la svaluta azione
Il Paese diventava più povero impoverì va molto utili cittadini lavoratori e mi prese ma contemporaneamente si creavano quei margini di competitività Katie consentivano di stare sui mercati internazionali
Dopo la grande svalutazione del trenta per cento del novantadue
Non a caso noi raggiungiamo i più grandi tassi di sviluppo di penetrazione al mondo della nostra produzione industriale il punto più alto della nostra produzione industriale l'abbiamo trovato esattamente del novantacinque
Oggi non ce l'abbiamo più per fortuna è così
Ma sapete che cosa succede con la moneta forte non avremo più l'inflazione che si impenna
Non abbiamo più quei margini di recupero se le nostre imprese non ce la fanno le imprese si chiudono prima si poteva galleggiare c'era la possibilità di avere tempo per riprendersi e Siri diventava piano piano più ricchi tutti dopo essere diventati più poveri oggi invece sì è un'azienda non ce la fa chiude
Se il nostro sistema produttivo perde di competitività i lavoratori vanno a casa le imprese delocalizzano e si perde un patrimonio di impresa e di lavoro di occupazione ed identità col territorio chi del quale invece abbiamo bisogno
Cosa c'è bisogno
Se posso dire in generale c'è bisogno di un progetto alto
Se i problemi del Paese sono quelli che sia pure brevemente e schematicamente e me ne scuso sono questi non se ne esce
Con la politica di tutti i giorni col non avere mai una missione un obiettivo con la furbizia coi tatticismi non se ne esce il Paese ha bisogno di a vere
Una il fiato di poter contare su grandi progetti di grande ampiezza di grande ambizione che non vuol dire cose grandissime complicate
Talvolta vuol dire cose molto semplici ma delle quali c'è bisogno per dare alle persone Allen presi e anche alle istituzioni quelle certezze che oggi sono venute meno
Che cosa chiediamo al governo
Io non ho molta fiducia lo dico con chiarezza
Senza polemica ma con convinzione sulle possibilità di questo governo di cambiare le cose
Perché sono convinto che si è pure le responsabilità non sono ovviamente perché questi processi hanno dentro di sé una storia ultradecennale
Del sistema politico e sociale delle scelte che si son fatte nel Paese negli ultimi anni però questi problemi si sono tutti aggravati
Però ci sono quattro o cinque cose che il Governo può fare a cui non chiedo di cambiare con un progetto alto perché non ne vedo la capacità ma al quale chiedo e pretendo che operi per non aggravare questa situazione
E in modo particolare cosa penso penso che bisogna fermare questa discussione sul sistema istituzionale
Noi eravamo anche parzialmente critici sul modello costituzionale proposto dal centrosinistra perché c'erano delle parti che non ci convinceva
Ma non si può opporre a un meccanismo che ancora dei problemi un ulteriore meccanismo che destinato ad aggravare i problemi dal punto di vista delle finanze e dal punto di vista della certezza degli enti
I comuni le province le regioni e lo Stato nazionale
Chiedo che ci sia un intervento una politica per i prezzi
Perché la cosa più strana che abbiamo trovato in tutti questi anni di confronto con il governo
E quando noi chiedevamo al governo c'è un problema dei prezzi le famiglie non ce la fanno e il ministro che doveva occuparsi dei prezzi ci ha sempre detto ma cosa state dicendo
Non è vero che c'è un problema dei prezzi
Io penso che bisogna dire con altrettanta forza che se non ci sono risorse non ci può essere una riduzione generalizzata delle tasse
Perché quello che tu tiri fuori con una mano la paghi con l'altra mano preferisco meno ma meglio
E il meglio vuol dire
Ridurre il fisco a quelle famiglie a quei lavoratori a quei pensionati che hanno pagato di più
Le scelte di questi anni e aiutare l'impresa come la politica selettiva aiutare cioè di impresa che investe in ricerca in innovazione che usa i soldi per competere per stare sui mercati e non per fare altro
E all'impresa che decide piccola di diventare più grande
Chiedo infine per l'insieme di questi di questi motivi che non sia lasciato a se stesso il Mezzogiorno
Non voglio usare una rettori dal Mezzogiorno negli ultimi anni aveva dato in molte parti questa è una di quelle dei segni di risveglio importanti
Non è cambiando il sistema di incentivazioni anno dopo anno non è cambiando da un giorno all'altro e riducendo i trasferimenti che tu interviene a sostenere
Questo processo perché c'è una parte ancora consistente del nostro Mezzogiorno in cui i problemi del Paese sono ovviamente vissuti con una scelta e una misura molto più ampi cosa vuol dire questo una sola cosa si è parlato di responsabilità
La vera responsabilità oggi sta nel non rassegnarsi a rischio del declino
Nel ribellarsi nel trovare le strade per uscire e anch'io sono convinto che le strade per uscire riposano poi sostanzialmente su una cosa molto semplice
Al fondo di tutte le scelte c'è la responsabilità delle persone degli individui dei soggetti
Dell'impresa e delle istituzioni nel sistema politico dell'autonomia sociale di tutti coloro che fanno di questo Paese un Paese importante
Bene
Tocca alla politica tocca all'etica pubblica tocca la responsabilità collettiva far sì che questa responsabilità individuale sia vissuta come tale
Se le persone si sentono sole si sentono abbandonate
Sì sì devono aggrappare alla rincorsa al conflitto selvaggio se si debbono aggrappare al corporativismo alla chiusura alla pressione per strappare qualcosa questo Paese non esce dal suo declino perché per uscire dal declino devi dare alle persone la possibilità di impegnarsi per cambiare alla responsabilità di fare alla possibilità di fare
Questa al fondo nel modo più complicato più difficili ma anche più semplice per mettere le basi a un grande progetto di cambiamento
Adesso non voglio fare un'eccezione per Epifani però volevo come se l'avesse comprato una prima domanda perché l'avevo già chiesto io se mi
Suo intervento che mi sembra importante perché ha toccato vari punti poi io posso chiedere cosa chiede Epifani alla CGIL cioè qui ci è stato richiesto di dare il PPI privi delle risposte come la CGIL
Il nostro moderatore ha usato una frase di Giuseppe Di Vittorio nel cinquantaquattro credo a un congresso di Genova
Il che dimostra così come la storia la storia della CGIL che la CGIL ha sempre avuto come bussola fondamentale quello della crescita e dello sviluppo del Paese
Il Piano del lavoro fu pensato per dare alle aree più povere del Paese una possibilità di sviluppo dare una programmazione dare una svolta
Negli anni Settanta fu Luciano lama di fronte ai problemi del Paese ad assumersi l'onere di una politica dei sacrifici
Io voglio solo dire che oggi di fronte a questo rischio del declino ovviamente anche un grande sindacato che non può che nella sua grande rappresentanza assumersi anche una parte delle sue responsabilità
Ma voglio anche dire che una parte di questa responsabilità non c'è da chiederlo
Perché una parte di questa responsabilità già è stata messa in campo
Se in questi dieci anni
Se in questi dieci anni quasi tutta la produttività andata profitti e non andata salario se oggi abbiamo quei dati sulle retribuzioni e perché si faccia la scelta di puntare per entrare nell'euro grande problema e processo di risanamento la CGIL con gli altri sindacati è stata impegnata in tutti questi anni nel risolvere casi di crisi aziendali difficilissimi
E potrei enumerare il numero enorme di aziende che si sono salvate grazie alla scelta del sindacato e sacrifici dei lavoratori oggi secondo me i lavoratori
Voglio una cosa molto semplice
Che si riconosca
Il senso delle loro ragioni
Il rispetto dalla loro dignità come lavoratori il fatto di non essere sempre soltanto chiamati a pagare
Per questo aggiungo alle richieste al governo e se c'è un problema di trovare risorse
Non le si trovi ancora una volta su quei lavoratori su quei pensionati che in questi anni hanno tirato la cinghia su quella parte del Paese che non ce la fa
Perché se è vero che il Paese relativamente sia impoverito ma c'è una parte che in questi anni si è arricchite
Non ho nulla da dire contro questo voglio soltanto che quella parte che si è arricchita oggi sia chiamata a pagare di più e al posto di quella parte che alla fine del mese fa fatica ad arrivare
C'è una breve replica da parte mi sembra doverosa da parte dei Della Valle
Se oggi l'impresa
Italiani spesso subordinata
La manodopera il posto dalla manodopera e altro
Vuol dire che il costo dalla mano d'opera è alto e che il denaro non è che se lo mettono in tasca le imprese e non lo redistribuiscono i lavoratori non arrivano a fine mese
è una cosa più che evidente lo vediamo anche altre
Le famiglie parenti che ci circondano che il costo del lavoro è alto per le nostre imprese sono fuori mercato spesso
Più importante nella Prima Repubblica vede siccome può la politica quindi ora penso che abbia un futuro e una seconda Repubblica però insomma certamente voglio dire non si può tirar fuori da questo declino che viene da un da un po'di tempo
In quanto non è di oggi e di ieri ed è l'altro ieri i la Cobo spunto che mi veniva di riflessione perché va fatto riferimento Epifani ha detto certo punto una delle poche cose positive
Che ha elencato e questo lo sviluppo della dei dei telefonini non ridusse le telecomunicazioni piatta anche di c'è è sicuramente stato uno le cose più importanti fatte in Italia
Però io penso che noi siamo il Paese dove c'è mercato più aperto nella telefonia mobile dove abbiamo la più grande concorrenza siamo i più grandi consumatori però non fabbrichiamo più italiane sul telefonino
E questo dà l'idea di come effettivamente ci siamo impoveriti lì da dove dobbiamo ripartire
Sì la festa di Telese una tradizione
Che è quello del linguaggio della
E allora consentitemi di dire di rispondere anche alcune domande
Il declino economico c'è
Le cose dette
Dai Pisani da Pezzotta da letta da Tabacci si condensano in due anni
L'Italia negli ultimi cinque anni
Ha perso un terzo delle proprie esportazioni
Il tasso di crescita della produttività nel quinquennio novantasei due mila uno in Italia aerea dell'uno per cento
In Europa nei paesi con cui pici frequenti ci confrontiamo era dell'uno virgola nove per cento
E naturalmente negli Stati Uniti era del due virgola quattro per cento negli ultimi due anni la produttività del lavoro addirittura unto ha registrato un valore negativo
Il tasso di crescita della produttività che crolla
è l'elemento che determina il crollo della competitività del sistema e quindi la perdita delle delle quote di commercio internazionale che dicevamo prima
Quindi il declino economico cioè devo dire che l'elencazione fatta dai dieci anni mangia se mi consente di due cose
Che nonostante la parlo della colonizzazione questo paese che ancora un grande risparmio familiare e che non è riuscita in dieci anni
A determinare il decollo dei fondi pensioni in grado di garantire quella democrazia economica per la quale molti di noi si sono battuti per dire un a battersi soltanto del governo
Parlo dell'ultimo governo nell'ultima riforma delle pensioni non ha consentito neanche di discutere i nostri emendamenti
Presentati da Fabrice e da dei fabbri GCS per puntare al decollo dei fondi pensioni perché dico questo
Perché quando si immagina che non ci sono fondi pensante che il nostro risparmio familiare
Viene dirottato il nostro risparmio familiare dando per dare un numero che non è un numero al lotto naturalmente accento cinquanta miliardi di euro in ragione d'anno no
La spesa per interessi e di settantacinque miliardi in ragione d'anno cioè esiste un'area che non compra i Bot e i titoli di Stato
Che va ai fondi internazionali con i quali i fondi internazionali pompare no le nostre aziende e i nostri asset produttivi per la cui può l'organizzazione dalla quale parlava e pizza
Devo dirvi anche nelle banche
Se si eccettua il Monte dei Paschi di Siena ed è rimasto che è rimasto pubblico il primo azionista delle grandi banche è sempre una banca straniera il credito al rito per Banca intesa il Santander per il San Paolo per la BNL il Bilbao per il Tabitha lì agli olandesi dell'Abn Ambro e così via
Allora è c'è il declino e ce la colonizzazione
Che cosa fare e poi donne il declino politico
Lo lo dico agli amici della stampa
La manovra di ventiquattro miliardi
Presentata dal governo
Senza toccare pensioni e sanità
Non può che essere fatta con l'aumento delle tasse dove e lo diverta vagiti sa leggere e scrivere oltre di virgolette naturalmente
Dove la riduzione eventuale
Dell'IRPEF parlo delle famiglie
Determina un aumento degli estimi catastali
E quindi il prelievo fiscale sull'aumento degli estimi catastali
Cioè voglio dire il rischio è che da una parte si toglie da una parte si mette o addirittura si creano spazi contabile Alemanno
Per cui si vende un pezzo dello Stato ad un altro pezzo dello Stato
Dove in realtà si tratta di finanzia di genere il nostro bilancio dello stato per cui la Cassa depositi e prestiti sito umbre il dieci per cento ancora dell'ENEL non si copre una parte delle Poste ma in realtà siamo nell'ambito della creazione di spazi contabili non di spazi finanzia e allora che cosa fare
Io non vorrei sembrare semplicistico e lo dico agli amici
Del sindacato le su questo possono darci una mano forte
Ma scusante un'azienda che ha voglia di svilupparsi
E finora
Capacità di autofinanziamento echeggia indebitamente che fa sia una grande ricchezza bloccata nel proprio patrimonio
Fa uno spin-off immobiliare
L'ha fatto lei l'ha fatto l'ENEL cioè invia al Tardini nuove la ricchezza che colloca
Nel proprio patrimonio e quella ricchezza attenti non banale non devi andare ad abbattere il debito come dice questo governo nel documento di programmazione finanziaria le ma
E ti faccio o una un esempio semplicissimo se dove entri
Patrimonio dello Stato
Oppure di partecipazione per un punto dei PIR dodici virgola cinque miliardi di euro se a parti di un punto il debito sai che risparmio cinquecento milioni di euro
Se quei dodici
Di regola cinque miliardi di euro
Tu finanzi come dice il mio amico di Rho Della Valle a breve
L'economia reale finanziando ricerca innovazioni investimenti pubblici ai un ritorno in termini di crescita di PIL tra lo zero otto e l'uno per cento sapete questore significa che in realtà il ritorno erariale di quattro miliardi altro regime certo meglio
Cioè voglio dire se voi e immagine di fare manovre correttive per abbattere il deficit e debito senza immaginare della crescita voi non appartenente nel tempo eterne debito e non precedente
Se immaginate invece correttamente che avendo la sfida della crescita riusciti a contenere anche con la riduzione della spesa corrente naturalmente riusciti a contenere la la il deficit annuale state Poggetto che la crescita di consentirà di abbattere nel prosieguo del tempo il debito e siccome siamo in una fase sirena di tassi internazionale di interessi anche qui le persone che parlano di libertà senza aver studiato immagino che se c'è uno zero venticinque uno zero cinquanta di aumento dei tassi di interesse e questo è uno stralcio per la finanza pubblica questo significa aumentare in realtà per il primo anno un miliardo un miliardo e mezzo di euro e allora iter cosa fare lo hanno detto gli altri non lo ripeto però io appartengo alla cultura cattolica
So che senza soldi non si cantano messe
E allora amici miei tutta l'elencazione dei votanti
Se non trovate le risorse fate un'elencazione sterile io gli ho fatto un esempio e badate bene questa non è una cosa estemporaneo il gruppo dirigente dell'Udeur a fronte di un abbaglio elettorale su questo
Ha fatto una conferenza programmatica lo dico a Enrico Letta
La difficoltà nel centrosinistra mettersi intorno a un tavolo non per disputare delle primarie che arriveranno fra due anni o sul referendum di Bertinotti sul programma che non c'è
è quello di mettersi intorno a un tavolo per dire dico riaprendo a giorni nella finanziaria alla domanda di tiro della radio la domanda dei sindacati noi come opposizione tetti già noi abbiamo delle proposte sulle quali vogliamo anche essere battuti ma ad altre proposte se ci consentite non dal il senso della elencazione dei grandi problemi senza alcuna soluzione concludo
Con un
Riferimento che ha stimolato Pezzotta
Prevede il declino economico
E il figlio del declino della politica
E questo declino della politica è legata alla personalizzazione della politica
Quando Pezzotta detta badate bene che noi siamo dinanzi a una crisi economica talmente grave da farci ricordare quella che era l'Italia all'indomani dell'appello
Ma si mette la risposta complessiva
In quegli anni
I grandi partiti di massa cioè la capacità di avere una politica nella quale si riscoprono le ragioni della ricomposizione di aree politiche omogenee
Che possono voglia anche allearsi
Ma la ricomposizione rispetto alla frantumazione partitica una frantumazione dalla politica come quella che vediamo
Pezzotta Epifani Angeletti non sarà mai condizioni di offrire una risposta alta ecco perché noi diciamo
Sia al centro che alla sinistra
Di ritrovare le ragioni della ricomposizione diari culturale omogenee io lo voglio dire con molta serenità e concludo veramente
Ma nuda e ora ha dimostrato la generosità su questo versante
Quando comma stelle con gli altri amici del gruppo dei gruppi dirigenti ha detto noi dichiariamo la il sistema proporzionale con lo sbarramento al cinque per cento al cinque per cento
Noi siamo un partito tira in Italia l'uno tre per cento
Beh mettiamo in discussione la nostra esistenza
Ma la nostra esistenza non avrebbe senso se non inserita all'interno di una politica nell'interesse generale di questo Paese e l'interesse generale di questo Paese passa attraverso questa ricomposizione
Nella quale noi non vorremmo più vedere
Quello che abbiamo visto negli ultimi nelle ultime elezioni europee dove mentre in ventiquattro Paesi si confrontavano socialisti comunisti e democristiani o popolari perché si vogliono liberali e Verdi
Qui c'erano due grandi liste che si confrontavano Aterno due suo grande Forza Italia e uniti nell'Ulivo
Noi vogliamo il ritorno alla politica alle ragioni dell'unità
Sulla base della quale ciascuno si deve assumere la propria responsabilità voi sapete ritiro dalla valle una persona non solo un grande industriale ma anche una persona molto perbene
E quindi non ha avuto l'impertinenza di dire la domanda che e voleva fare a Tabacci gliela faccio io pensando di di di capire che cosa che voleva chiedere
Diego Della Valle Bruno l'elencazione le tue fatto arriva a una conclusione doveva fare una riga di dire noi usciamo dalla maggioranza
E facciamo quello che ha indicato con la anche a Prodi una ricomposizione di un grande centro alleato una sinistra riformista
Questo è il tema di fondo di una ricomposizione della politica senza della quale consentitemi non avremo quel progetto alto che giustamente richiede sia Epifani che Pezzotta che certamente richiederà
Richiederà il nostro invito Angeletti per quanto ci riguarda
Le nostre idee le abbiamo chiediamo soltanto di confrontarle con altre idee diversamente lo dico a tutti gli amici diffidate
Di coloro che gli ispira un esattamente i guai che ci sono e si fermano alla descrizione dei guai senza offrire soluzioni perché quello è il contrario dalla politica
Vi ringrazio onorevole Pomicino
Do la parola Luigi Angeletti segretario regionale della UIL io devo dire
L'unica cosa ha visto vada messo fu veramente tutto
Se partiti all'inizio
Questo riferimento forte alla necessità chi si faccia squadra ci si mette insieme si diano delle risposte ma qual è lo scambio possibile oggi
Cioè quando c'è un motivo riferimento poggiato punto si è interrotto rispetto al novantatré io ricordo che il primo punto del protocollo firmato e novantatré era la politica dei redditi
Era quello dei salari legati alla produttività sono passati diversi anni perché siamo nel due mila e quattro fino a prova contraria ancora non se ne riesce a discutere
C'è uno scambio possibile oggi quale
Un nuovo scambio se io credo che questa sia la vera questione
Dobbiamo riuscire ad affrontare sfrutta risolvere perché se l'economia crescesse in proporzione ai dibattiti l'Italia sarebbe avrebbe il record mondiale
Avrebbe un tasso di crescita ben superiore a quello cinese però purtroppo l'economia non cresce sulla base dei dibattiti ma sulla base delle scelte politiche che vengono fatte
Prima di dare era una risposta sintetica la questione che mi è stata posta volevo
Fare una considerazione
La crisi
Economica o
La difficoltà della nostra economia
La conseguenza non la causa
Della crisi della politica
Qui io non sono un uomo politico e non voglio
Interferire nel dibattito politico però vorrei fare una considerazione raccogliendo un po'di considerazioni e osservazioni lo ha ascoltato
Che in Italia ci sia una crisi della politica è una crisi della classe politica
Mi sembra una convinzione largamente diffusa
E la risposta che è stata data
Quella del leaderismo
Cioè di concentrare su una persona
Sul campo
Sull'ideale
Le speranze di cambiamento che un Paese normale deve avere per potersi svilupparsi
La conseguenza
La conseguenza
Della crisi del sistema politico italiani
Al quale è stata data una risposta
La politica è stata
Dipinta con tutti gli aggettivi negativi possibili
E a un certo punto la stragrande maggioranza delle persone degli elettori italiani a
Si è convinta che
Se era finita
Lei era dei partiti politici di massa
Se la politica era sinonimo di corruzione di malgoverno
Di inefficienza bisognava
In qualche modo
Porre l'amministrazione della cosa pubblica non solo ad una persona quindi ad un leader ma seguendo un'altra
Cultura quella delle imprese
Quello che è accaduto nel nostro Paese la grande per me illusione
Che è stata esattamente questa
La politica non funzionerà non uscita
Speranze
Se il paese viene ammise la cosa pubblica venisse
Amministrata come viene amministrata un'impresa possibilmente un'impresa di successo
Questo paese conoscerà un nuovo boom economico
L'ho detta in maniera molto semplice ma io credo che sia stata esattamente questa
La storia
Ho la cronaca della vicende politiche del nostro Paese e
Questo ha avuto delle conseguenze non solo sul piano del sistema politico
Più o meno inefficiente più o meno corrispondente alle alleanze le preoccupazioni alle ispirazioni degli italiani ma ha avuto una conseguenza concreta
Nella politica economica che si è sistematicamente sviluppata che è stata sostanzialmente questa
Se
Le imprese se la filosofia dell'impresa
La filosofia vincente il cosiddetto pensiero unico applicabile alla politica l'amministrazione e la cosa pubblica quanto di meglio ci può essere se l'applichiamo all'economia
Cioè se noi abbiamo un problema di diventare competitivi del nostro sistema imprenditoriale di svilupparsi di diventare globale di occupare nuove fette di mercato di creare posti di lavoro di creare ricchezza bisogna che assecondiamo
Questa filosofia meno tasse per le imprese meno lacci meno controlli meno regole
E le imprese ci regaleranno più posti di lavoro sviluppo economia eccetera eccetera
Non è successo
Bisogna che prendiamo atto di una cosa molto semplice non è successo e non è successo per un motivo di sfortunato
Non è successo per una cosa concreta perché questa è una rappresentazione di un Paese che non esiste
Il paese italiano la Nord otto Paesi è molto diverso da questa raffigurazione il nostro è un Paese dove non purtroppo
Purtroppo non esiste
Una quantità di imprenditori così forti dal punto di vista finanziario dal punto di vista imprenditoriale in grado di guidare un paese di cinquantasette milioni di persone non abbiamo molti imprenditori anche molto bravi
Alcuni di essi sono molto bravi ma abbiamo semplicemente duecento duecento In Praise globali e sono tutte medie
Siccome non abbiamo più un delle grandi imprese
Il l'affidare
La soluzione dei nostri problemi economici semplicemente al sistema delle imprese senza la capacità della politica
Dice
Suggerire proporre aiutare a agli pretura fare certe scelte e a non fare altre a non seguirli nelle illusioni
Noi non ne possiamo uscire fuori questa è esattamente la metafora di quello che è accaduto degli ultimi anni del nostro Paese
Questa è stata il vero problema del perché malgrado tutto il nostro Paese non è cresciuto quanto sarebbe stato possibile
E non è vero
Mi permetto di ricordare che non è vero che questo è dipeso da molti dei nodi strutturali con i quali ci hanno bombardato in tutti questi anni il costo del lavoro non solo le retribuzioni nette che sono molto più bassi degli altri paesi ma il posto di lavoro cioè ivi compreso i contributi
E e le tasse
è in Italia più basso degli altri paesi europei simili a noi in termini di dimensioni e dire dico più basso
Questo a dimostrazione OPA in un parliamo di flessibilità perché credo che adesso nessuno possa dire che in Italia il mercato del lavoro non sia flessibile e che quindi esistono dei vincoli di condizionamenti tali la spesa pubblica è più bassa in proporzione degli altri paesi europei il costo del o Stato sociale che tanto unita Antolini messo come dire sua banco degli imputati e dei due punti percentuali più basso degli altri paesi europei
Quindi
Che cosa dovremmo fare
Per riuscire a creare le condizioni per lo sviluppo
Cosa portare tributi Sironi ai livelli dell'Albania
Cioè per questo è il nostro modello il nostro futuro no ovviamente tutti rifiutano questa scelta e se si rifiuta questa scelta bisogna essere coerenti
Cioè bisogna capire e fare delle scelte conseguenti e coerenti che la nostra possibilità di crescita della ricchezza dipende da fattori molto semplici
Gli investimenti
E pubblici e privati e quelli pubblici non possono che essere fatti dalla politica non possono essere di è frutto di scelte politiche quelle che noi chiediamo ripetutamente al governo investimenti privati
E aumenti della produttività vedete noi non possiamo pensare di vivere nel ventunesimo secolo e fare dei ragionamenti di economia come se fossimo all'inizio del diciannovesimo secolo
Cioè che il problema della creazione di ricchezza è una questione relativa della sua distribuzione o della a livello di accumulazione del capitale no
Nel ventunesimo secolo quello che conta l'incremento di produttività cioè ogni cento euro che si investe in un Paese bisogna creare ricchezza superiore a quelli che sono investiti questo è il vero problema il nostro declino sta nelle cifre che ha detto prima l'onorevole Paolo Cirino Pomicino
Cioè il fatto che abbiamo un tasso di produttività
Che la metà degli altri paesi e quindi del lungo periodo implacabilmente che essi diventeranno più ricchi
A parità di capitali che vengono investiti allora qual è lo scambio che noi possiamo fare
Non quello di avere un Paese più povero o di a vere delle persone che vengono protetti di meno e che guadagniamo di meno in cambio di sa che cosa
L'unico scambio che possiamo fare con la Confindustria Abu gli imprenditori e con le forze politiche è uno solo quali sono le condizioni per far crescere la torta
Far crescere la ricchezza di questo Paese e quindi al sindacato bisogna chiedere una cosa non la moderazione salariale
Non accettare
Salari da fame precari o una riduzione delle prestazioni sociali che sono già bassi e i più bassi d'Europa no ai sindacati bisogna chiedere una cosa di far sì che il fattore lavoro
Sia un elemento fornita anche dell'aumento da produttività e che quindi le persone siano messi nelle condizioni di lavorare meglio
E di produrre di più
Questo è il vero problema il la vicenda Alitalia sta tutta qua
Se l'avesse si pensa di salvare un un'azienda come la lì come l'Alitalia riducendo semplicemente i costi sì va incontro semplicemente alla liquidazione dell'azienda all'Italia
L'Alitalia ha un problema che non è quello che il mercato non c'è
Ma che perde quote di mercato
Quindi ha bisogno di aumentare il numero di voli il numero dei tratte il numero degli aerei e deve chiedere al sindacato una cosa sola
Non di avere meno aerei meno piloti meno Stewart deve e quindi ha sempre di più meno meno incassi e quindi inevitabilmente la fine deve chiedere al sindacato una cosa sola in cambio dello sviluppo
Di maggiori aerei di maggior fatturato di far sì che la redditività la produttività sia a livello della migliore concorrenza
Cioè che ogni cento euro che sin verso i dall'Italia arrendano quanto rendono a Lufthansa
Questo è lo scambio che noi siamo disposti a fare questo significa a bere gli interessi del Paese se invece ci si continua a chiedere
Di essere moderati Ray missili di accettare Bondi peggioramento delle condizioni di legge delle persone non è un fatto di estremismo o una questione corporativa è una cosa stupida
Nessuna nessun Paese
Delle dimensioni del nostro può sperare di avere un futuro di uscire dal declino
Semplicemente pensando sì sempre un po'più povero e magari litigando su come questa povertà viene suddivisa
Bisogna fare l'esatto contrario
Questo è lo scambio la Confindustria e ha una grande responsabilità
Non solo deve dal punto di vista diciamo così pratico per gli interessi
Che rappresenta per la quantità di imprese di lavoratori a cui dà lavoro ha una grande responsabilità politica perché è un uno dei soggetti i più importanti che fa orientamento politico ed economico
E adesso è uscito tre frasi che hanno detto i presidenti della Confindustria
Ha detto loro noi a proposito di capacità della nostra industria di essere innovativa
Noi facciamo
Sempre meglio le stesse cose
E ovviamente a lungo andare le stesse cose non si vendono
Bisogna fare sempre meglio cose migliori altrimenti non si vendono e questo spiega la la il nostro arretramento sui mercati internazionali altro che il costo del lavoro
Il nostro sistema imprenditoriale
è fatto da troppi imprenditori che pur di controllare la propria azienda
Solo disposti ad impedire che essa cresca
Perché hanno paura di perdere il controllo e non è la opinione di un sindacalista è un'opinione del presidente della Confindustria l'ultima
Noi abbiamo avuto credi che io sottoscrivo e credo che sia un atto di grande
Coraggio politico da parte presenta Confindustria che dice ogni tanto ricorda questa cosa noi abbiamo avuto molto da questo Paese
E ora che ci poniamo il problema di dare molto o qualcosa di più a questo Paese ecco questo è il nostro problema
Noi siamo assolutamente disponibili affare
Un nuovo accordo una nuova concertazione ma non siamo interessati a riconoscimenti politici
Non ci interessa fare la concertazione per apparire in televisione o per essere riconosciuti come degli Enti interlocutori importanti
Non è questo più il tempo
Che abbiamo di fronte
E non ci verrebbe perdonato un atteggiamento di questo genere noi voglia
Amo fare un nuovo accordo una politica concertazione chiamatela come vi pare
Dialogo sociale non ha importanza purché sia chiaro una cosa a che serve a cosa serve
E per noi può servire ad un'unica cosa far crescere la torta puoi indicheremo su come essa viene ridistribuita
Non ci dovete chiedere di fare delle politico da accettare delle politiche che riducano la torta perché non ci stiamo perché sarebbe un vero danno per questo Paese e poi chiudo
Noi abbiamo bisogno
De la tra di una classe politica perché nessun sindacato nessuna Confindustria può dramma rappresentare gli interessi generali
Ed è ora di farla finita
Che in questo Paese ci sia sempre la tentazione di fare il mestiere degli altri
Inizi indagati le associazioni delle imprese devono fare il loro lavoro euro a presentare i loro interessi vi devo rappresentare in maniera non corporativa di devono per rappresentare i con l'apertura a comprendere quali sono le esigenze degli altri e a fare delle e a mediare le proprie interessi con quelli degli altri ma il Paese deve essere guidato deve essere governato
In nessun Paese del mondo ha mai conosciuto uno sviluppo economico in assenza di una classe politica degna di tale nomi non succede ed è inutile che ci illudiamo ed è inutile sperare che un imprenditore o un sindacalista possa fare il presidente del Consiglio
E guardare agli interessi generali perché porta dentro di sé una cultura che fosse quella giusta
Ecco perché la questione della politica è una cosa che ci riguarda per questo motivo esattamente per questo motivo perché noi abbiamo bisogno di dire a cinquantasette milioni di persone che in questo Paese
Abu sul serio un grande futuro e bisogna spiegargli qual è questo futuro quale scelte bisogna fare
Cosa bisogna scegliere e cosa non si può scegliere e cosa non si può fare ma per far questo occorrono una classe politica occorre che la gente vada a votare e sabbia che vota perché si fa poi quella politica
Ringrazio
Angeletti conclude questa tavola rotonda il ministro Alemanno quindi c'è una domanda che mi pare tutti hanno chiesto questa classe politica e aggiungo di governo perché sì anche le opposizioni l'abbiamo detto ma adesso non c'è la parte del governo perché meglio non sottrarsi
Essa minimo di come dire di adempimento devo dire che o se debba Angeletti a me va tutto mi sembra molto importante quello che ha detto lo scambio eccetera anche se io capisco mi domando sempre sul fatto che comunque
Una cosa che c'è è venuta un po'con questo tavolo tondo Ponente che per colpa mia
Il riferimento corresponsabile sindacato avvertenza importante tipo l'Alitalia cioè di aziende veramente in difficoltà che da troppo tempo si dovrà decidere perché riferimento ai tempi brevi mi sembra più che mai come dire appropriato in questo caso e se il modello che ci viene anche dagli altri Paesi tedeschi francesi dove c'è un problema competitivo forte con la delocalizzazione con i Paesi dell'Est è stato comunque quello a fronte di un piano di sviluppo di ridurre dei salari
E quindi questo è un punto su cui anche la responsabilità della parte sociale fino in fondo secondo me si deve interrogare e su questo vorrei fare pop una piccolissima
Provocazione anche al ministro Alemanno ora anche Confindustria riconosciuto che c'è un malessere sociale e bisogna riconoscere il potere d'acquisto qui bisogna quindi diciamo avvicinarsi più all'inflazione reale
Che cosa significa questo per il governo che cosa significa per i conti pubblici di questo Paese
Allora
Il dibattito sto molto lungo e mi complimento le falangi mastelliani alla compattezza in cui l'hanno seguito dall'inizio
Alla fine
E credo che chi si trova a intervenire per ultimo in questa motivati questo genera più problemi che che facilitazioni proverò a dare un attimo un un elemento di siede sul sul versante economico e sociale poi arrivo al dato politico
Allora a mio avviso ci sono due elementi che fino adesso sono stati poco citati o cita di sfuggita
Che sono e l'elemento progettualità
E l'elemento Europa
Cosa vuol dire
Vuol dire che si è parlato molto di risorse disponibili
E non si è sottolineato che spesso queste risorse
Quando ci sono o non trovano sbocco
Trovano sbocco efficiente e produttivo e però sono dei consumatori comunitari dimostra che la carenza di classe dirigente è una carenza complessiva che tocca il dato politico macchiato
Dato anche dato imprenditoriale quello delle forze sociali alle risorse che sono comunque poche e Silvia soprattutto riuscire a dare un progetto complessivo a questo Paese
Che per troppo tempo per troppi anni non certo dall'inizio ad una nel centro destra si è trovato nella condizione di non se tra la potenza di non avere un
Ma linea guida per immaginare la sua collocazione il suo ruolo in Europa nella economia globale
Oggi di fronte alla rischio del declino la colonizzazione questi teneri emergono per cui finalmente sentiamo parlare di un discorso legato alla qualità
Finalmente sentiamo parlare di un discorso legato le eccellenze
Perché da troppi anni in Italia si parlava in senso esattamente opposto si parlava di quantità
Si parlava di livellamento di qualità Rismondo con di questa capacità di trainare il Paese secondo dei punti di riferimento per i miei guida dei dati su cui si fa sostanzialmente la differenza
Queste realtà sono oggi presenti nel Paese e si possono individuare il dato che a me ha Comito di meno dei tre anni di politica economica di Tremonti e il fatto che questa volontà di individuare
Di saper scegliere insieme queste priorità queste linee guida non è emerso che la scelte vengano fatte più su un dato indifferenziata più sui determini SMI e qual era il suo determinismo di risorse in questi anni se sono messe in campo che non sulle scelte strategiche
Son guardati in faccia fra classi dirigenti locali territoriali imprenditoriale deve dire qui qui la mano pubblica può intervenire perché qua si può fare il salto di livello mentre qua bisogna fare un passo indietro perché non c'è una prospettiva di sviluppo
Quelle prima dato è progettualità io mi aspetto dalla seconda fase del governo Berlusconi perché qualcosa comunque cambiato cioè finito un primo tempo
Non non Splendido a giudicare anche dei risultati non tanto alle europee quanto delle provinciali adesso c'è un secondo tempo che noi cominciamo avendo cambiato una parte significativa della squadra perché al di là dei numeri di ministeri il dato sostanziale e chiede dopo riforma Bassanini gran parte del potere di un governo allegato al ministro all'Economia di questa seconda fase
Noi dobbiamo avere la capacità e avremo la capacità di sfidare tutte le classi dirigenti del Paese nelle realtà sociali realtà sindacali sul terreno la progettualità io non mi aspetto tanto dal sindacato sacrifici sul versante salariale a sul versante sociale perché non farebbe il suo mestiere facendo questo ma mi aspetto
Delle proposte rispetto ai piani industriali
Delle idee rispetto a quelle che sono le prospettive su Alitalia confrontiamoci sulle possibilità di rilancio Alitalia io non voglio rinunciare che questo Paese abbia la compagnia di bandiera non posso rinunciare sapendo che è vero che magari piloti saranno parla di troppo che magari ci sarà qualche problema
Di produttività ma sapendo che dietro le spalle di Alitalia
Ci sono disastri progettuali come la scelta di Malpensa
Quella che siamo andati a fare la la la concorrenza al nord Europa del centro Europa dimenticando Roma dimenticato le scale del sud dimenticando che la vocazione telai di Alita doveva essere completamente diverso e ci sono degli elementi
Che devono essere sottolineate su questo bisogna creare una sfida che permetta di mettere le carte in capo dopodiché posso condividere vistosa patrocino Pomicino dicendo
Questo è il tema di cui sottolinea ormai da qualche tempo questo lo Stato Paglione mani al mente forte e quindi la deve trovare la può trovare risorse
Per quanto riguarda gli investimenti ma questi investimenti prima voglio capire dove vanno a finire voglio evitare che si faccia una giovamento ragionieristico di risorse senza sapere poi queste risorse dove vanno a finire dove vanno a essere giocate
L'esempio del turismo è un esempio recente ASI disarmante
Perché sembra che abbiamo scoperto adesso sembra che adesso il presidente copiosa sta battendo su questo tema
Che ci siamo detti a dei è il turismo è una delle materie devolute alle Regioni da molti anni
è da molti anni diventato fonte per una promozione piccola nana del turismo locale senza comprendere che oggi c'è un giapponese decine di meritare diceva che in Italia non nel Lazio o in mare in Piemonte o in Campania
Quindi questi dati al richiedono una tutela dell'interesse nazionale
Vedete io
Quando sento dire l'allarme sull'attuale progetto riforme federalismo sorrido perché il problema non parte da qua
Parte da quella maledetta riforma del titolo quinto che ha messo sullo stesso piano Stato regioni enti locali
Perdendo il riferimento secondo cui ci deve essere una gerarchia fra le istituzioni ci dev'essere esecuzione sono sovraordinate altre sono sotto ordinate e ci devono essere istituzione che devono presidiare interesse nazionali nell'attuale Titolo quinto non c'è niente di tutto questo
Allora la proposta di cambiamento che stava dalle somme ancora non piace
Ma mi auguro che lavorando sul tema l'interesse nazionale lavorando ad su un'istituzione cerniera come può essere il Senato federale in cui sostanzialmente le regioni vengono richiamate alte ma l'interesse nazionale
A questo discorso non si faccia soltanto un ragionamento emergenziale ma anche un ragionamento progettuale
L'interesse nazionale vale vocato non solo quando si fanno gli errori e le emergenze ma anche quando bisogna individuarne i progetti nazionali su cui andare a cuore lo sviluppo su cui bisogna
Trainare complessivamente il nostro Paese
Secondo termine l'Europa
Qui non si è parlato per niente Europa ecco io vorrei ricordare proprio adesso che sta terminando l'imbarazzante esperienza la Commissione Prodi vorrei ricordare che l'Europa
Deve cominciare a pensare meno all'autoregolazione Interna voi sempre tutto l'interesse e l'Europa è quella di incatenare un Paese membro rispetto all'altro per evitare che si faccia concorrenza sleale uno con l'altro
E a ragionare di prevedere dopo l'emissione complessiva
Qui non è solitario era male
Tutti i paesi membri dell'unione hanno dei problemi la trappola a bassa crescita non riguarda solo l'Italia riguarda tutta l'Europa
E l'Europa è almeno il cinquanta per cento la voglia di sviluppo ed economica e dobbiamo fare allora noi dobbiamo con la nuova commissione col nuovo parlamento europeo
Con le nuove istituzioni con la signora col col della della costruzione europea ragionare di un'Europa politica
E di ragionare di una roba ti abbiamo sviluppo oggetto di sviluppo economico
Non soltanto progetto monetario non soltanto la fobia dell'euro su cui abbiamo sacrificato negli anni passati molto della nostra economia
Ah bene partire dall'euro per fare un ragionamento Obiettivo di sviluppo in quell'Europa sappia assegnare i territori ai Paesi membri dagli obiettivi in cui si vada a fare crescita
E si esca da questa trappola mortale dice da un lato schiacciati la potenza di Stati Uniti e dall'altro lato la crescita la Cina e questo tema dobbiamo Button non possiamo più fare nessun ragionamento economico che sia solo nazionale dove nell'altra Pata medaglia che è una medaglia europea
Prima ha dato politico
Qui abbiamo la seguente situazione come detto qui c'è un governo che a metà arati nel primo tempo la cifratura cambiato squadra e dall'altro lato abbiamo cinque a posizioni
C'è una posizione che non fanno un governo quali sono queste cinque posizioni
Sono posizioni di Mastella la posizione di Prodi la posizione di D'Alema l'opposizione Bertinotti la quinta posizione quella CGIL di cui oggi qualche segnale concreto abbiamo visto c'è da posizioni non fanno un governo io mi auguro che nelle prosegue in questi ultimi due anni prima di andare a verificarsi nelle elezioni regionali elezioni politiche ci sia una capacità di mette le carte in tavola e che sostanzialmente vada a rafforzare la capacità di proposta
Io non voglio non quando ascolto questi ragionamenti sulle formule politiche mi annoio perché penso che ci sia innanzitutto necessità di lavorare sui programmi è un discorso che vale per il governo ma vale anche per l'opposizione perché
Questo anche quello Pomicino ha ragione
La sfida e vedere quali sono le proposte alternative quali sono le proposte in campo e la che si misura una classe dirigente perché noi veniamo da tre anni ripeto che non sono stati entusiasmante di questo governo ma vediamo d'altri cinque anni in cui tre gole di centrosinistra
Non credo che obiettivamente ha proprio fatto molto meglio anzi hanno determinato alcuni errori strutturali di questo Paese che oggi pesano pesantemente sul nostro paese poco deceduti una cosa
Si è citato nel problema
Della del dell'intervento delle vendite di parte delle delle partecipazioni statali per andare a toccare la questione del debito
Ecco io li siccome questo è un tema non solo su dedica manca sulla colonizzazione
Torniamo su questo non sognava ma sarò molto attivo l'intero governo ai evitare le svendite del passato ci sono parti importanti
Delle partecipazioni statali che sono le i gioielli di famiglia ciò sono realtà molto produttive e molto efficienti le fanno cose di eccellenza e fanno vero valore aggiunto che fanno alta tecnologia
Noi sono disponibili a svendere
Per andare a fare a qualche regalo qualche multinazionale o qualche famiglia delle note del capitalismo italiano per poi avere monopoli privati può avere situazioni che sostanzialmente non servono a fare un salto livello alla realtà industriale a capire Isma'italiano io credo che ci voglia un capitalismo più popolare
Credo che il meccanismo dei fondi pensioni altri meccanismi capitalizzazione devono intervenire sulla realtà nazionale per rigenerare il capitalismo di questo paese questo è il grande problema
Non credo che continuando la logica di svendere le partecipazioni statali si riesca a fare realmente questo salto di livello e questo è un tema su cui ci dobbiamo confrontare con chiarezza perché è un dato che non riguarda soltanto il presente ma riguarderà il futuro i nostri figli vi ringrazio
Ringrazio onorevole Alemanno per tutti ottavo punto offerto molti spunti
Prima di dare di fare il cambio mi dicono che c'erano e mito uno le campionesse sestetto rosa della pallanuoto
La invitiamo al palco dove c'è
Va bene diversa vive a Santa Maria capoverso del mi sembra giusto applaudirlo
Proseguiamo con il secondo