"Quando l'uomo è il capitale ..." - nell'ambito della 25ª edizione del Meeting di Rimini dal titolo "Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta" organizzato da Comunione e Liberazione (presso l'Auditorium della Fiera di Rimini, dal 22 al 28 agosto 2004)

Importanza dell'aspetto umano del cosiddetto investimento in capitale umano nella vita aziendale
Ma di solito è argomento affrontato più in termini macroeconomici di politiche economiche
è abbastanza
Raro ancora che dal punto di vista micro economico-aziendale ci descriva e soprattutto da parte degli imprenditori
Cosa voglia dire l'aspetto di investimento in risorse umane per questo conto ero che io faccio sempre una considerazione che dal punto di vista del Bilancio se noi guardiamo l'investimento in capitale umano differenze che l'investimento in tecnologia
Non vediamo questa possibilità di considerarlo come investimento se io mando dieci persone venti persone a formarsi
Non posso fare un ammortamento come in termini di macchine questo lo dico sempre come esempio di un ritardo di di riflessione che arriva fino all'aspetto contabile
Allora questo dibattito di oggi mi sembra molto molto originale nato fu ragionando col nostro carissimo amico Bruno Ermolli che come sapete è uno dei più grandi
Consulenti italiani presidenti di sinergie dica detto facciamo al Meeting un dibattito con per con dei numeri uno su cosa voglia dire dal punto di vista dell'azienda questo investimento in capitale umano
Allora per questo abbiamo invitato innanzitutto colui a cui chiederemo al primo intervento che inquadra il problema lo ringraziamo sia per la presenza che per l'amicizia
E poi l'esempio è il secondo invitato e Massimo Sarmi amministratore delegato delle Poste italiane
Le Poste italiane sono ancora
Un'impresa a capitale pubblico ma che ormai a una logica di mercato rispetto alla all'immagine che si aveva delle poste dieci anni fa vent'anni fa l'idea del grande serbatoio assistenziale
Molto interessante vedere molto per merito dello stesso colossali che cosa è cambiato proprio investendo in persone come questo è diventato uno dei più grandi imprese innovative
Pur rimanendo nel pubblico quindi abbiamo un esempio di questo tipo di una grande impresa
A partecipazione pubblica
E poi forse abbiamo la l'impresa che negli ultimi anni privatizzando più ha innovato più ha costruito più ha generato novità
Io girando un po'per il mondo se ne vedono le le presenze positive un po'ovunque una delle in del made in Italy che piova sostato l'anno scorso in Brasile e c'è una grande presenza di questo quindi Mario Tronco Marco Tronchetti Provera presidente di Telecom Italia e Pirelli abbiamo due dei più grandi gruppi italiani unificati in un'impresa in cui l'investimento in capitale umano è il fattore uno dei fattori più importanti quindi cosa voglia dire in termini privati allora io penso quindi che questo dibattito di oggi sia qualcosa che nasce oggi ma può essere uno dei leit motiv non solo del meeting ma anche dalla riflessione anche per uscire da quella logica per cui piccole belle noi non abbiamo il mito della piccola impresa è una logica che vale per la piccola per la grande impresa il capitale umano
Per questo pensavo avevamo pensato prima di fare due interventi un primo in cui il tema proprio capitale umano e anzi cosa succede come come si sta lavorando in questo senso
E il secondo tema la seconda domanda a bruciapelo sviluppo declino ce la faremo
Questo tipo di innovazione questo cambiamento di aziende virtuose
Sì si inserisce in un panorama tale per cui possiamo pensare a una capacità dell'Italia di uscire dalla crisi di ripresentarsi a livello internazionale in termini innovativi
Primo intervento quindi cominciando da Ermolli può esami Tronchetti Provera poi secondo GE prego
Grazie
Al professor Vittadini grazie per essere qui tutti per un tema che noi riteniamo decisamente importante
L'uomo come fattore della produzione
Io studiava in economia che i fattori della produzione erano natura lavoro e capitale e quindi come forza di lavoro
E poi anche come coordinatore dei fattori della produzione quindi l'homo Faber da un luogo da un lato e l'homo sapiens dall'altro
Siamo passati anche noi aziendalisti attraverso diversi stati lo abbiamo denominato prima forza di lavoro
Poi finalmente risorsa umana intendendo in questo modo non soltanto la forza di lavoro ma anche l'uomo
Con i propri sogni con la propria dei etica col desiderio di giustizia e di bellezza
E poi finalmente capitale umano
Capitale umano inteso in molti sensi
Quando si parla di capitale sociale in un'impresa non si pensa soltanto al valore del capitale
Che è stato versato dagli azionisti ma si deve pensare anche appunto alla capitale umano alle risorse che lavorano in quest'impresa
E le risorse che lavorano in questa impresa devono avere cultura e conoscenza
Questo il passaggio importante perché perché da un certo momento in poi la nostra economia è passata
Diciamo così da un'economia dominata dal capitale finanziario
Aumento economia che invece trova il differenziale competitivo nel capitale umano
La strategia di Lisbona considera la conoscenza come il fattore critico di successo di qualsiasi continente in qualsiasi Paese qualsiasi territorio qualsiasi impresa
Cosa intendiamo per conoscenza naturalmente intendiamo il sapere di un uomo
La metabolizzazione di questo sapere che lo porta a saper fare ed a saper essere
Ecco perché quando parlo anche di conoscenza intendo anche tutti i valori religiosi e non che risiedono e che inducono l'uomo
E motivano l'uomo sempre di più verso la conoscenza il tema bellissimo di questa vostra settimana di riflessione il concetto di via Tor che conquistata una meta né identificati immediatamente altre
è certamente stimolata dalla conoscenza
Siamo della società postindustriale così chiamata perché non sappiamo dargli un nome migliore siamo in un processo di globalizzazione molto spinto
è molto interessante pensare che un certo tipo di prodotto servizio può essere
Progettato
La sua realizzazione può essere controllata in Italia la produzione può essere sviluppata nella costa sud mediterranea io credo molto nell'area del Mediterraneo credo che quelle che mi frequentano lo sanno oppure nel Sud-Est asiatico oppure in Cina
Dove il costo della manodopera è di un dollaro all'ora e in Italia costano adoperare mediamente di circa ventiquattro dollari all'ora
Quello stesso prodotto può essere venduto nel Mediterraneo spesso nell'Est europeo i sudamericani in Cina
I pagamenti possono essere fatti in Irlanda per motivi fiscali
E la contabilità può essere tenuta Damme cauta Houses da una società che tiene contabilità in India
Questo esempio l'ho fatto per far capire che il processo di globalizzazione è influenzato da due fenomeni fondamentali la delocalizzazione
E l'outsourcing cioè il fatto di far fare e di progettare e di controllare ma di far fare fuori
Certamente i paesi in via di sviluppo quelle che saranno tanta forza di lavoro a basso costo sono privilegiati per gli insediamenti produttivi i Paesi avanzati hanno il ruolo di progettare
E di controllare le le realizzazioni siano coerenti con il Progetto
Quindi le società di un'economia post industriale di un Paese avanzato privilegia no sostanzialmente il marketing
La ricerca l'innovazione non solo tecnologica anche l'innovazione nell'organizzazione di questi grandi sistemi complessi stiamo abbiamo siamo in presenza
Di Telecom Italia siamo in presenza delle poste italiane stiamo parlando
Di centotrenta centoquaranta mila dipendenti per Telecom ma è di centosessanta o centosettanta mila dipendenti per le Poste italiane S.p.A. ecco quindi ecco perché l'innovazione
Non è solo tecnologica ma deve essere anche gestionale e organizzativa
Le imprese devono essere imprese leggere nel senso che devono essere prontissimi né a rispondere repentinamente al cambiamento molto spesso la deriva per modificare
Il proprio orientamento al mercato è una deriva troppo lunga il mercato non aspetta e si rischia di essere obsoleti e fuori mercato
E poi soprattutto queste imprese tra economia post-industriale devono avere un capitale umano adeguato
Ed è qui il problema importante ad avere un capitale umano adeguato dà vita poi anche a una valutazione evidentemente di tipo finanziario perché il capitale umano è difficilmente valutabile finanziariamente proprio perché c'è una componente diciamo di risultato finale che deriva date le materie prime che non sono solo evidentemente il sapere ma sono anche diciamo così i valori etici di cui l'uomo è comunque totale
Pensate io facevo un esempio soltanto sei mesi fa per dimostrare quanto siamo passati dalla produzione di beni pesanti
Alla produzione di beni pensanti prendevo ad esempio il barile di petrolio
Ed euro abituato a dire che nel barriere tra il petrolio c'è un cinquanta per cento di conoscenza e un cinquanta per cento invece di prodotto hardware
Devo dire che con i valori del il prezzo del barile al petrolio in questo periodo c'è una grossa componente di accise c'è una grossa componente di speculazione politica ed economica e poi c'è certamente anche
La conoscenza ma questo vale anche per il mais dove si dice che il settantacinque per cento è conoscenza in un quintale di mais
Devo dire che il professor Vittadini mi ha fortemente impressionato perché ha curato la realizzazione di un libro che io mi sono metabolizzato che
Capitale umano la ricchezza d'Europa dove lui porta il suo sapere e anche un importantissimo paragone confronto di dati statistici per esempio fra la Comunità economica europea
E gli Stati Uniti i tre fattori della produzione capitale finanziario risorse fisiche e e capitale umano
Sono fortemente disposte nei dati tra Stati Uniti e unione economica europea
Per esempio le risorse finanziarie incidono come fattore di produzione negli Stati Uniti per il ventuno per cento
Nell'Unione Europea incidono per il trentotto per cento siamo ancora abbiamo ancora delle propaggini di civiltà del capitale del capitale finanziario
Le risorse umane
Incidono nel fatto come fattore produzione negli Stati Uniti per il settanta per cento e conseguentemente per i dati che vi ho detto prima
Nella Unione Europea per il cinquanta per cento quindi il capitale umano è il fattore determinante del successo delle economie più avanzate
Devo dire che questo discorso è un discorso che vale anche quando entriamo non soltanto nella moltitudine ma anche nell'individuo
Perché anche l'individuo in questa economia postindustriale ha perso moltissimo e certezze la prima certezza che ha perso la certezza del posto di lavoro
Almeno per una grossa parte evidentemente dei lavoratori questa certezza
è finita ci sono delle incertezze sulla pensione in compenso si è allungata la vita media dell'uomo e quindi anche tra individui la sfida può essere vinta soltanto con il sapere e con la conoscenza
E se vero che è così allora dobbiamo pensare che il capitale umano deve essere
Evidentemente istruito formato e tenuto aggiornato lungo tutta la propria vita dal punto di vista dalla conoscenza
Gli USA investono moltissimo nella formazione delle élite trainante della loro confederazione e diciamo del livelli medio e medio alti dei lavoratori
Questo investimento enormemente più forte in formazione e Dino ricerca che hanno gli Stati Uniti rispetto alla Comunità economica europea a due effetti immediati
L'attrazione dei migliori cervelli che vanno negli Stati Uniti a specializzarsi e approfondire le proprie conoscenze da un lato e dall'altro lato hanno la possibilità di disporre dei migliori cervelli del mondo per le loro imprese e quindi per continuare aumentare il gap di competitività con l'Europa e con gli altri continenti
Quindi la lotta che si prefigura per quanto riguarda la Comunità economica europea e io dico per l'Italia perché è chiaro che l'
E teniamo prevalentemente a questa è una lotta molto importante
Stiamo parlando della lotta per la formazione per l'aggiornamento del capitale umano ed è una lotta che deve avere una sua visione una sua missione molto precisa ed un metodo e in primo luogo quando parliamo di lotta per la formazione io dico siamo tutti coinvolti
Sono coinvolte certamente le imprese e certamente coinvolto lo stato e tutti coloro che devono partecipare come guarda caso anche questa bellissima vostra realtà prova ne sia che Vittadini ci si è già impegnato
Io credo che la formazione
Deve essere per poter arrivare alla determinazione di una missione dobbiamo avere una visione però sistemica complessiva dobbiamo porci delle domande
Di quale formazione hanno bisogno le imprese
La pubblica amministrazione le public utilities
Come sviluppare un'offerta al porno formativa adeguata e meritocratica
Che consenta di cambiare di evolversi al cambiamento del bisogno
Se ogni cinquant'anni come lo si dice lo si ripete molto spesso l'uomo che conosce il Duomo che è formato perde il cinquanta per cento dell'utilità della propria conoscenza per effetto del Duce dell'obsolescenza
Della evoluzione quindi come fa ad aggiornarsi come fa essere formato permanentemente a essere aggiornato permanentemente
Ed ecco che quindi questi a questi tipi di domande che fanno poneva per le doppie che scaturiscono dal libro che Vittadini ha presentato io dico che tipi di risposte noi possiamo dare
E devo dire che il vostro fondatore don Giussani ha dato una risposta molto importante dal punto di vista della visione del fenomeno formativo necessità dice lui una introduzione alla realtà
Non di non dobbiamo fare una formazione ideologica dobbiamo fare una formazione realistica una formazione per l'oggi
E se dobbiamo fare una formazione per l'oggi dobbiamo conoscere molto bene il fabbisogno dell'oggi intendiamoci bene come voi sapete
Io sono un consulente svolgo questa attività da tecnico anche nell'interesse del Governo io a scanso di equivoci dico che sono assolutamente d'accordo con quello che il ministro Moratti ha fatto e sta facendo in termini di riforma della scuola
Dico semplicemente che mancano però degli strumenti
Che la società civile che il sistema economico deve fornire per evolvere anche il fenomeno della nostra scuola sia essa pubblica sia essa privata
E quindi in termini di metodo è necessario che ci sia un istituzione una struttura che analizzi il bisogno di formazione del sistema economico
Che ne forgia contenuti nel continuo posto che il bisogno di formazione e la cultura e la competitività
Pone evidentemente sempre dei bisogni nuovi
Che le verifiche l'efficacia dei percorsi formativi come facciamo a vedere se in effetti le nostre università sono in grado di forgiare uomini che servono subito all'impresa così come sono stati formati e anche le nostre scuole superiori
E chiede termini anche la probabilità di assunzione che la risorsa formata è nelle condizioni di avere perché questo certamente il discorso
E allora eccola proposta che io sto coordinando per una elaborazione voluta
Certamente dal ministro Moratti e voluta anche dal presidente dell'Unioncamere e dalla Camera di commercio di Milano Sangalli
Mettere appunto un osservatorio sul fabbisogno formativo per il sistema economico
Che risponda alle domande che mi sono posto prima cioè che voi sapete la realtà delle camere di commercio camere commercio sono un ente pubblico funzionale
Territoriale nel senso che noi abbiamo una Camera di Commercio ogni provincia
E le camere di commercio sono gestite di fatto da rappresentanti del sistema economico da rappresentanti delle associazioni di rappresentanza degli interessi
Abbiamo i rappresentanti della Confindustria della Confcommercio del mondo bancario assicurativo del mondo cooperativo dei sindacati
E quindi sono certamente lo strumento dello Stato periferico a livello locale più idoneo a rilevare i fabbisogni di formazione del sistema delle imprese per dare quella formazione realistica che risponde colpo su colpo ai mutamenti che ci sono perché detta proprio nostra formazione
Attuale è un po'rigidi Ina è un po'rivolta al passato deve essere rivolta alloggi e al domani senza fare voli pindarici
Ecco che quindi la mia proposta di oggi quella che di volgo avori e che di fatto una proposta che è stata già fatta propria dal ministero alla Pubblica Istruzione della ricerca università
E dal sistema delle Camere di commercio è quello di Matera appunto a livello provinciale
Questi osservatori
Che poi collaboreranno anche nell'elaborazione dei contenuti informativi che mutano nel tempo
Che verificheranno l'efficacia di questa della proposta formativa che loro hanno indotto
E che saranno anche lui con delle condizioni di verificare qual è la risposta poi della domanda di uomini formati e quindi quello sarà poi insuccesso o l'insuccesso dell'iniziativa
Io credo che questo tipo di attività serva a tutto il sistema dell'impresa serve certamente a sistema delle grandi in prese
Serve certamente al sistema delle piccole e medie imprese e qui vorrei dire che con tutto il rispetto per le grandi imprese che qui sono ampiamente rappresentate
Io credo molto anche nel sistema delle piccole e medie imprese italiane e dico quindi ancora che il piccolo è bello se naturalmente bene interpretato esattamente come nel Grande
Io dico che per le grandi in prese
La formazione che oggi c'è non è sufficiente le grandi imprese collaborano molto loro stesse con la ricerca ecco la formazione
Formano quindi dei talenti
Che molto spesso per spin-off diventano magari imprenditori ed escono alla grande impresa per creare la loro piccola media impresa e quindi svolgono in questo senso anche una funzione sociale
E e dico quindi che una formazione più idonea per le grandi imprese dovrebbe avere argomenti del tipo fortemente meritocratico la capacità di assunzioni di responsabilità per esempio
Nel Ménez è insegnata da qualche scuola io
No a me non risulta che ci siano il metodo per la prese delle decisioni cioè noi diamo folto delle formazioni per materie ma non facciamo invece quella formazione generalista che servirà alle nostre imprese
Pensate in imprese con centosessanta centosettanta mila dipendenti all'importanza della comunicazione fra individui all'interno dell'impresa quella che noi tecnici chiamiamo comunicazioni Terna
Qual è la formazione data nella capacità di comunicare sia all'interno che all'esterno dell'impresa
E così potrei andare avanti nel mondo della piccola impresa idem
Devo dire che c'è scarsa attenzione nella formazione per la piccola impresa io sono un fortissimo sostenitore della piccola media impresa organizzata in filiere o in distretti industriali
Perché perché in questo modo l'impresa aumenta di dimensione nel senso che che la molecola aumenta il dimensione e trova una sua dimensione
Nel mercato globale
Sia operando nel presso il patto che ritaglia o che certamente anche esternalizzando sì e allora chi insegna ai piccoli e medi imprenditori o coloro che aspirano a fare questo il marketing internazionale
Che vuol dire anche formazione dei diversi quadri l'internazionalizzazione
Importantissima per diventare grandi
Chi insegna loro la cultura del confronto del benchmark si insegna le tecniche di outsourcing perché dopo che le piccole imprese si sono raggruppate in molecole in distretto industriale in filiere beh certi tipi di servizi devono essere messi in comune possono essere esternalizzati economicamente ecco tutte queste cose mancano così come manca un rapporto fra il sistema delle imprese e il sistema della pubblica amministrazione
Molti sanno che io mi sono occupato per tanti anni anche di problematiche di formazione nel campo della pubblica amministrazione che è certamente un altro un'altra tessera del mosaico e voglio completare
Con questo il mio primo intervento non so se sono stato nei tempi chiedo scusa se non lo sono stato
Ecco io da vent'anni sosta un sostengono la tesi che la formazione del dipendente pubblico non può e non deve essere fatta da un ente che monopolizza la formazione e guarda caso da un ente statale
Io sono un ammiratore della Scuola superiore della pubblica amministrazione
Delle diverse scuole per i prefetti della scuola Vanoni per esempio nel campo ma devo dire che il fatto che uno stato che dovrebbe essere pianificatore che dovrebbe essere controllore e regolatore si metta anche ai erogare il servizio mi sembra decisamente che sia uno stato che non in non è in grado di far nascere un'offerta in questo senso
E in questi vent'anni le nostre università si sono attrezzate le società di consulenza con armi e si sono messe adoperare per evitare che si insegnasse soltanto la gestione per norma nelle scuole pubbliche
Della pubblica amministrazione anziché la gestione per risultati
E quindi la mia visione di quello che dovrebbe essere la Scuola superiore della pubblica amministrazione o le scuole pubbliche per la pubblica estrazione e la visione di coloro che dovrebbero ricercare
Confrontarsi con le altre pubbliche amministrazioni mondiali metterà a punto dei contenuti formativi
E trasferire questi contenuti formativi al mercato che opportunamente regolato dovrebbe erogare questi tipi di servizi con quella sana competizione che consente di emergere
Chi ha qualità e chi è nelle condizioni di rendere questa formazione al giusto prezzo
Purtroppo durante l'estate faceva caldo evidentemente io sono un fedele assertore di questo governo e voi lo sapete
Ma nel decreto tagliaspese me lo sono segnato qui il numero centosessantotto del dodici luglio due mila quattro è contenuta una un disposto che prevede che per tutti i dipendenti pubblici senza eccezioni
Per i fabbisogni di formazione ci si debba riso rivolgere prioritariamente che poi vuol dire soprattutto
Alla alle scuole la scuola superiore dal pubblico in stazione alla formazione e a questi tipi di scuole
Devo dire che questo tipo di discorso dice che poi in via subordinata solo nel quale caso che queste scuole non siano in grado di adempiere
Alle
Enormi domande che certamente riceverebbero
Allora solo in quel caso ci si può rivolgere al mercato il quale indipendentemente dalla qualità che presterà questo lo dico lo aggiungo io deve fornire queste prestazioni a prezzi assolutamente inferiori a quelli
Delle scuole pubbliche
Ecco io devo dire che credo che da un governo liberale come
è quello che si è sin qui manifestato ci si poteva attendere qualcosa di diverso e so già anzi che si sta provvedendo a un emendamento a questo tipo di discorso e che quindi nella prossima Finanziaria spero non rivedremo un'iniziativa di questo genere
Lo dico quindi tutti dobbiamo lavorare tutti e spingere tutti il carro dalla stessa parte stato pubblica amministrazione sistema dell'impresa
E devo dire che Comunione e Liberazione
Festeggia oggi cinquant'anni ha sempre spinto in questo senso verso l'evoluzione del capitale umano
E quindi auguro concludendo questo mio primo intervento che anche per i prossimi cinquant'anni vada avanti con la stessa efficacia a farlo grazie per l'attenzione
Grazie mentre ascoltavo Bruno per tutti le puntualizzazioni fatte sul tema della formazione che può naturalmente riprenderò per la considerazione che mi capita sempre in queste circostanze ma ancora di più
Cioè che sarebbe tanto bello anche in questa posizione più che parlare ascoltare
Perché la cosa che mi piacerebbe più sapere da tutti voi che siete presenti che ne pensate tutti poste italiane e come vedete posti italiani in questo momento
Io spero che anche nell'organizzazione
E di questo congresso poi ci siano dei momenti in cui confrontarsi altrimenti io ne sento proprio la necessità e tutte le volte che incontro una persona casualmente oppure un amico
Poi il il fatto la domanda che mi viene spontanea è proprio questa ma che cosa state vedendo cosa state notando perché è l'unico modo per rendersi conto di questo che che questa grandissima famiglia Bruno ha detto un numero leggermente
Approssimato per eccesso ma siamo centocinquantatré mila poi se aggiungessimo tutte le persone che lavorano con il Gruppo Poste italiane nella quotidianità dello svolgimento di varie attività sarebbero molto di più
Quanto a presenza lo sappiamo tutti più delle stazioni dei carabinieri con gli uffici postali secondi penso solo alle chiese parrocchiali ma siamo quattordici mila uffici postali
E quando ho cominciato semplicemente guardando la prima corrispondenza che arrivava era quasi eravamo sulle soglie dell'estate
La carta intestata di un comune piccolo a piacere di cui non ricordo il nome ma probabilmente c'era solo la carta intestata il sindaco il segretario comunale
E basta che si preoccupava se per la stagione estiva avremmo chiuso o meno il suo ufficio postale e questa fu una prima riflessione
E la seconda quale fu la seconda guardando come si fa necessariamente il conto economico
Notai subito che questa azienda aveva soltanto una prospettiva d'obbligo quella di crescere nella propria proposizione sul mercato proprio se voleva mantenere e migliorare quel livello di servizio che tutti chiedevano tutte le persone e quindi per dirlo
Con una parola collettiva molto grande importante il Paese
Ma vediamo come siamo fatti abbiamo detto siamo centocinquantatré mila poi andandoci a vedere nell'interno
La nostra età media non è proprio quella di una dopo Company perché oscilliamo abbiamo superato abbastanza i quaranta io poi sono assolutamente fuori quota
Quanto a livello di preparazione di profanazione professionale anche qui se ci andiamo a vedere insomma diciamo che negli anni passati forse gli aspetti amministrativi
Erano privilegiati rispetto a tutto quello che sarebbe venuto dopo l'utilizzo di tecnologie la propensione commerciale
La visione strategica il marketing tutte discipline che per un certo periodo e queste storia non furono sicuramente coltivate e sviluppate in questa grande grandissima azienda che è sempre stata
Ma che oggettivamente ebbe dei momenti di riflessione
Ma una forza una soprattutto mi risultò così evidente quella della determinazione delle persone uomini e donne tantissime donne quasi la metà
Delle persone di Poste italiane sono donne nel cercare di valorizzare di rivalutare di far vedere al tutto l'ambito che le circondava nel mondo del servizio nel mondo della vita sociale quello che queste persone
Erano in grado di fare con uno spirito nuovo con una missione nuova che derivava dal fatto anno mille novecentonovantotto la costituzione di una società per azioni
Quindi un soggetto sicuramente con la possibilità di muoversi liberamente nel mercato ma anche con i vincoli che devono avere le aziende per potere esercire questa funzione
E questo poiché il resto è storia i primi due bilanci positivi due mila e due due mila e tre e con la prudenza doverosa anche il due mila quattro che come premessa necessaria serve per poter fare che per poter consolidare lo sviluppo avvenuto fino ad ora
Perché la mia riflessione forse troppo semplice questa quello che ha potuto la buona volontà la determinazione delle persone e che sono grandezze riferimenti e valori fondamentali poi ad un certo punto in un'organizzazione così grande è così distribuita sul territorio
Deve essere sostenuto da aspetti più propriamente di tipo tra virgolette industriale
Cioè sistemi infrastrutture nuovi modi di essere presenti e di essere in terre Lare fra le persone quindi la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti che avrebbero potuto rendere ripetitiva efficace di livello sempre più elevato la qualità dei servizi offerti e la propria efficacia sul mercato
E qui è un'annotazione di tipo generale poste italiane come altre grandissime aziende è un'azienda di servizi forse mi viene da dire
Fra le aziende di servizi e quella in cui il rapporto con le persone con le persone con i clienti è il più diretto il meno mediato dalla presenza di tecnologie e di sistemi e quindi è proprio nelle persone nel sapere delle persone nell'atteggiamento delle persone nella determinazione delle persone che risiede il successo della azienda tutta del gruppo Poste italiane nella sua interezza
E poi andiamo a costituire un'altra premessa per parte del trattare poi il tema che mi sembra più vicino allo spirito di questo convegno c'è quello della valorizzazione del capitale umano e della formazione
Come ogni azienda ogni azienda un proprio sapere a dei propri valori ha delle proprie conoscenze
E tutti quelli che lavorano nelle aziende sanno quanto sia difficile mantenere ed aggiornare questo sapere e ancora più difficile aggiungerne del nuovo e quindi con la consapevolezza del sapere della conoscenza delle azienda e dello spirito di servizio che sicuramente ha da sempre rappresentato uno dei valori forti di Poste italiane
La fiducia che hanno le persone
In Poste italiane
Sappiamo tutti che gran parte del risparmio di noi tutti e affidata a Poste italiane
Oltre duecentotrenta miliardi che fino a qualche mese fa avrei detto un decimo del prodotto interno lordo adesso un po'di meno speriamo nei prossimi mesi che questa percentuale
Sia ridursi ma per dare un numero una cifra un duecentotrenta miliardi dei dei nostri risparmi sono affidate a Poste italiane
Ogni giorno e qui le opere lo vedevo proprio
Le le settimane scorse nel passaggio da un anno all'altro il numero delle operazioni che vengono fatte sulla parte più delicata proprio sulla parte economica che tocca tutti noi stiamo parlando di qualcosa come quindici sedici milioni di transazioni elettroniche
A contenuto economico ogni giorno
E quindi tutti siamo consapevoli e sentiamo la responsabilità di quanto oggi un nuovo modo di lavorare un nuovo modo
Di gestire questa fondamentale attività insieme a tutte le altre di tipo finanziario e non abbiamo visto nella all'ingresso Poste italiane che si presenta con un prodotto nuovo la carta Postepay oggi siamo avvicinandoci a seicento mila carte vendute
Al via a partire dall'inizio di quest'anno è un po'come se la moneta elettronica si stesse facendo strada
E da qui la moneta elettronica come uso e come abilitatore della Thai dei pagamenti su internet e qui ancora in avanti Poste italiane che avendo in casa proprio il sapere la Lettica della gestione del risparmio
Anche l'etica della riservatezza dell'informazione e della comunicazione perché qui viene facile immaginare al mondo postale
E al mondo dello spostamento degli oggetti in generale mettendo insieme questi grandi valori Possa generare valore aggiunto
Cioè possa costituire della frontiera che ormai credo molto vicina del commercio elettronico può sapere
Un ruolo fondamentale un ruolo quasi il di sviluppo e sicuramente di proposizione
Ma allora fatte tutte queste premesse come andare a generare all'interno di queste norme capitale umano che o caratterizzato con due tratti ma significativo per determinare l'idoneità di tutti noi a muoverci con semplicità con chiarezza e con disinvoltura al verso questi obiettivi sempre più Complessi
Sicuramente anche qui andiamo a caratterizzarci con dei numeri bene dal mille novecentonovantotto
Hanno della costituzione della società per azioni ad oggi cioè diciamo giugno di quest'anno sono state erogate tre milioni di giornate di formazione
E quindi questo e indice di dimensione e indice di impegno è indice di come questa attività vada attentamente e studiata e sviluppata cosa che abbiamo fatto e stiamo facendo anche con l'ausilio di Bruno che direttamente
E qui ritorno ad alcune considerazioni che ha fatto durante la sua
Presentazione ha tratteggiato le necessità di questo livello di formazione perché erogare cinquecento mila giornate di formazione l'anno significa per Poste italiane fare in modo che ogni persona abbia la possibilità di accedere ad almeno tre giorni di formazione l'anno
Se pensiamo che ancora oggi alcune persone di Poste italiane vedo nove loro intervento formativo remoto negli anni e che quest'anno abbiamo un impegno quantomeno per citare il progetto più grande
Di estendere la formazione ai quaranta mila portalettere di Poste italiane è questo dall'idea di come debba essere organizzata e strutturata questa attività fondamentale
Ma adesso andiamo a risottolineare alcuni dei principi già detti e a porne altri e di stretta necessità aziendale uno la formazione non deve essere un sapere generico deve essere un sapere che serve e poi vedremo perché
Deve essere un sapere accessibile
Deve essere un sapere mirato mirato operando all'interno dell'azienda
Proprio in maniera assolutamente precisa la tipologia di interventi la tipologia di persone a cui sono dirette la localizzazione le la compatibilità pratica ed economica quindi efficienza ed efficacia cioè la possibilità di fare e di farlo nell'ambito delle risorse generali dell'azienda
Ma poi e qui sono gli elementi nuovi gli strumenti perché gli strumenti per un'azienda così distribuita sul territorio
Sono fondamentali
Uno per tutte la formazione a distanza e anche qui c'è la premessa con l'integrazione che stiamo svolgendo proprio in questi giorni con il grande gruppo che è rappresentato da Telecom Italia
Perché portare la larga banda su tutti gli uffici postali è l'obiettivo di Poste italiane che si sta sostanziato giorno per giorno
E portare la larga banda anche in quell'ufficio piccolo di quel Comune piccolissimo in cui c'è una sola persona di Poste italiane
Che si trova a dover rappresentare alla propria clientela tutto il portafoglio di prodotti di Poste italiane passando dei prodotti logistici
A quelli di risparmio soltanto con uno strumento potente di formazione a distanza e quindi con un presupposto
Che la larga banda può avvenire e può avvenire con il vantaggio immediato di chi usufruisce di questo livello di formazione e delle persone che è su chi hanno ripreso la risposta
Precisa puntuale anche nei punti remoti del territorio
Perché viene da pensare è chiaro che il mio è uno sfondo per ora prevalentemente nazionale ma le nostre persone non sono solo quelle concentrate nelle grandi città dove l'offerta evidente l'Offerta e plurima sia da un punto di vista finanziario sia da un punto di vista logistico
Moltissime delle persone del nostro Paese sono proprio nei punti più lontani più remoti ed è proprio lì
Che serve è utile che le persone abbiano questa possibilità di conoscere e di trasferire la propria conoscenza immediatamente alle persone che interloquiscono con loro
E questo è un aspetto un altro aspetto e quello che viene denominato con una un neologismo anglosassone atti learning ma a me piace richiamarlo un po'con il metodo delle nostre botteghe artigiane
Quando si creava il cosiddetto capolavoro cioè il lavoro il primo lavoro
Che metteva in condizioni un apprendista
Di poter aver titolo a erogare quel servizio avere il riconoscimento di professionalità e affianca questo e anche qui un ruolo fondamentale della formazione quello di ingegneri Zare
Questo primo risultato quindi anche questo prodotto che a via di mezzo fra le erogazione del servizio l'erogazione poterlo replicare immediatamente renderlo fruibile da una rinite così ampia e così basta e poi ancora altri strumenti come laboratori e soprattutto un confronto un confronto con se stessi coi propri omologhi
Con le altre aziende che operano in settori simili proprio con lo spirito di rendere sempre più vicino alla attuabilità e a al modo di poter usufruire rapidamente
Questi strumenti
Ma affianca questi io vorrei sottolineare anche l'importanza che stiamo dando
A due temi che sono assolutamente orizzontali rispetto a questi cenni di impostazione sulla formazioni in Poste italiane
Uno e quello della cosiddetta impiegabili ITA o anche voi avviliti un altro e quello e qui mi riaggancio ad un altro concetto espresso della responsabilizzazione della autoresponsabilizzazione
Facciamo un commento breve sul primo e sul secondo
Sul primo è il sapere è stato già detto il sapere la parte fondamentale per l'individuo a vantaggio dell'individuo e dell'azienda in cui esso opera ma senza sapere non trova immediata correlazione con la necessità dell'azienda è un sapere che rimane fine a se stesso un sapere che rimane sterile
è un sapere che non si può riproporre immaginate il turnover interno di Poste italiane in cui ancora oggi quando si chiude un centro di meccanizzazione manuale
Si rendono disponibili centinaia di posti di lavoro
Sì questo strumento della formazione non mettesse in condizioni le persone
Di riproporre il sapere o proporsi verso nuovi saperi utili all'azienda questo un valore su cui noi facciamo forte riferimento un altro quale azienda di servizi non può funzionare per responsabilità per delega
Affidando alle persone ai vari livelli dell'organizzazione il compito della comunicazione continua il compito della motivazione non soltanto quello del trasferimento del sapere
Quindi nell'ambito dei valori software a metter cena due ancora di fondo che sono proprio quelli gli Perini che ho citato
Motivazione
E comunicazione alle persone
E questo naturalmente con gradualità diverse responsabilità diverse a seconda del ruolo al ruolo più operativo le quasi cento mila persone che ogni giorno si confrontano con le altre persone
Clienti quello proprio di di spiegazione di livello di qualità offerto di modo di fiducia di atteggiamento etico da assumere e poi via via che si risale ai livelli di responsabilità maggiore
Quello di analisi continua ad
Sulle sue spalle le responsabilità maggiori quello di da un lato di trasferire immediatamente la visione la strategia dell'azienda in opportunità di business
Dall'altro quella di essere sì un capo gerarchico ma anche di essere uno di un team che si allarga e si restringe a seconda delle necessità
Bene per arrivare alla conclusione io credo che se questi due valori l'Empoli a biglietti e la autoresponsabilizzazione saranno da Poste italiane veramente maturati e interiorizzate
Questo ci darà la possibilità non soltanto di formare come stiamo facendo uomini di Poste italiane ma soprattutto uomini che sappiano cambiare poste italiane
E credetemi io credo che in una società che un po'come la nostra induce alla frammentazione e alla separazione il fatto di poter condividere fra tante persone un progetto
Ampio di ampia dimensione ci diano soltanto voglia di partecipare non soltanto rispetto sociale ma veramente si renda CDA quel valore in più quella forza per poter dire abbiamo partecipato Allo completamento allo svolgimento di un'opera grazie
Buongiorno a tutti
Ma mi è particolarmente gradito essere qui oggi il perché
Venendo a questo a questo incontro ho cercato di guardare un po'la storia
Di questi venticinque anni quali sono stati i temi e mai come quest'anno il tema che viene affrontato a Rimini
è il tema che affronta l'imprenditore ogni giorno perché chi davvero
A mani impresa ama fare impresa considera che non si è mai arrivati che camminava riprende ogni giorno e che si è anche il grande privilegio era grande responsabilità
Di partecipare alla costruzione in qualche cosa che va bene al di là della nostra vita e dove se non c'è una tensione morale anche nel costruire impresa in fondo la costruzione dell'impresa è molto difficile che duri nel tempo
Qui io vedo un grande punto d'incontro perché senza valori condivisi io non penso che un'azienda possa di per posso durare nel tempo posso avere un successo
Questi valori condivisi devono ovviamente basarsi sul capitale umani
I valori condivisi permettono di vivere a un'azienda se questo capitale umano a la formazione adeguata a gli strumenti adeguati per poter lavorare sia finanziarie sia tecnologici a soprattutto quella tensione
Di cui ho parlato prima che fa sì che uno abbia dentro di sé il logo l'orgoglio di appartenenza io credo molto venendo da diverse vicende industriali che mi portano a Gela seguire due gruppi che hanno una natura un'origine molto riversa uno il gruppo più morti nazionale fra i gruppi italiani del gruppo Pirelli
Che si è trovato affrontare una gravissima crisi all'inizio degli anni Novanta ogni gruppo che aveva più di cent'anni di storia e che per la prima volta vedeva che non c'era una via d'uscita son trovato a guidarla in quel momento e grazie
Al senso di appartenenza che la gente aveva grazie
Alla volontà di recupero si è riusciti a ristrutturare e allo stesso tempo a innovare riportando il gruppo Pirelli in una posizione di leadership nel mondo oggi le gomme Pirelli lo dico non
Con un certo orgoglio ma con una verifica anche tecnologica sono le migliori al mondo
Questo è un fatto nel mille novecentonovantuno i pneumatici Pirelli erano considerati fuori dal mercato questo è un è un esempio di che cosa gli uomini possano fare
Poi come gli uomini possono fare questo mi pare l'elemento importante da valutare
Lo possono fare prima di tutto se ci credono come ho detto prima siamo di strumenti
Quindi quando mi sono trovato di fronte a un'azienda
La sconfitta dovevo far leva sull'orgoglio di appartenenza appunto sulla storia dell'azienda
E sulla capacità di innovare tutto questo richiedeva selezione degli uomini e talvolta la selezione degli uomini e dolorosa perché bisogna sapere e si ha il dovere di scegliere
Mi è capitato di girare evidentemente per tutto il mondo subito per vedere in faccia a quelle che erano a capo delle diverse unità di Pirelli nel mondo di doverne cambiare molti cercando però di spiegare ognuno i motivi per cui il cambiamento avveniva
E questo cambiamento ha fatto sì che molte persone hanno accettato di rimanere nel gruppo anche in una posizione inferiore a quelle in cui erano non per salvaguardare la propria posizione
Per salvaguardare il proprio stipendio ma lo hanno fatto per contribuire al rilancio del gruppo questo è una cosa che mi ha colpito è parte della storia aprirebbe un giorno
Mi auguro che qualcuno lo scriva perché è stato un esempio etico che aveva alle spalle una storia di una famiglia che aveva dedicato all'impresa la propria esistenza della delicata sempre basando il proprio lavoro su dei valori
Questa è in in estrema sintesi la storia di Pirelli poi in mezzo a tutto questo ci sono le ore di formazione
La focalizzazione sulla tecnologia senza la quale non si produce valore aggiunto e non si può competere questa focalizzazione sulla tecnologia e l'organizzazione del lavoro richiedono metodo
Perché fare l'imprenditore
Entusiasmante
Da un certo punto di vista perché permette di continuare a innovare
Ma l'ottanta per cento del tempo
è fatto tattica il venti per cento è fatto di creatività ci vuole una visione poi bisogna vedere
La capacità di mantenere i piedi per terra il giorno per giorno con grande costanza Non mollare mai l'ha appresa sapendo che il mondo a
Cicli a mutamenti veloci e bisogna essere sempre presenti sempre pronti ad agire in tempo reale tutto questo mantenendo una rotta e continuando a costruire commettono formazione
Sviluppo di rapporti con partner
Attenzione alla concorrenza attenzione ai mercati ai mutamenti dei mercati tutto questo lo si fa avendo uomini che qualità il risultato lo si ottiene se la formazione cioè e se si fa sistema
Perché un altro elemento fondamentale è quello di non immaginare mai che l'impresa sia da sola
Nella società da l'azienda vive con i suoi collaboratori i suoi dipendenti con i fornitori con i clienti con i concorrenti e vive in un tessuto sociale
La un'azienda cresce bene se anche integrata nel tessuto sociale
Restiamo brasiliani in Brasile argentini argentina italiani in Italia questo è quello che il messaggio che si cerca sempre di dare ma per esserlo bisogna partecipare alla vita della società
Un'azienda non può crescere in modo armonioso se la società non crescesse in modo armonioso subisce turbative
Decade in funzione anche dell'ambiente in cui vive e se ha la fortuna
Ho avuto la capacità di crescere anche un dovere sociale c'è il dovere di far sì che la società intorno cresca nei limiti input nei quali l'azienda può agire in modo tale da costruire in modo armonioso diversi pilastri che insieme possono dialogare costruire quella classe dirigente che poi permette al Paese di camminare
Su questo noi abbiamo basato venendo ora a Telecom Italia il nostro progetto italiane che è un progetto che anche dei si basa
Sugli uomini uomini che
Devono essere in grado di dare un contributo nel sociale un contributo nella parte culturale del Paese che molto ha ma dove i privati poco fino a oggi hanno fatto nello sport
Il tutto non solo per un ritorno di immagine rettore immagine basta pagare
Evidentemente si fa un concerto si fanno la del spot pubblicitari ma lavorare nel sociale come azienda
Porta sia un ritorno d'immagine ma crea anche una mentalità all'interno dell'azienda quella mentalità per cui uno si sente orgoglioso di essere parte dell'azienda
E nello stesso tempo permette alla Società dividere il rapporto con l'azienda come un rapporto positivo e il contributo del dell'azienda stessa può dare
Una sensazione che si partecipi tutti a un Paese che crede in certi valori e che mette al centro l'uomo e l'uomo ha il dovere
Quando ne ha le possibilità evidentemente ritrasferire le sue conoscenze verso l'esterno collaborando con gli altri questo venendo appunto attere come è stato il percorso ha parlato della crisi di Pirelli che era una crisi industriale una crisi di fiducia nelle proprie capacità dopo perdite che
Nel novantuno non avevano
Erano però allora una cifra enorme oltre settecento miliardi ma venendo a te deve compiere come era una società che aveva fatto le telecomunicazioni Italia che erano fatte di voce la telefonia
Era un monopolio si era trovata navigare nelle acque del privato e nel e del mercato
Purtroppo l'avvento del privato è stato un Avvento che non ha dato stabilità all'azienda ma l'azienda che doveva affrontare il mercato la concorrenza avuto in cinque anni e cinque presidenti diversi
Ha avuto
Una perdita di fiducia nelle proprie capacità di competere si è trovata la telefonia mobile che la parte del gruppo che però si batterà con la telefonia fissa da telefonia fissa non cresceva più si era anche le altre due mondi totalmente separati in più arrivavano le regole le regole che impedivano di muoversi liberamente come prima veniva tutto questo doveva essere metabolizzato bisognava creare una cultura che nel filone di quello che la tradizione di un'azienda che ha costruito le telecomunicazioni Italia e quindi doveva avere l'orgoglio di avere fatto tutto questo
Non la poneva nella logica dell'ex monopolista che si difendeva e basta e che cercava di usare le regole che venivano messe per frenare la per ottenere invece magari delle posizioni di privilegio e questo a
Comportato inserimento di uomini
Uomini diversi che venivano dal mercato dalla concorrenza che si integrassero con quelli che stavano all'interno uomini che venivano da Pirelli che vi hanno vissuto l'esperienza
Che
Insieme a me degli ultimi quindici anni e questo mix fra persone che venivano dall'esterno
Che avevano combattuto tele con dall'altra parte del tavolo come suoi concorrenti persone che venivano dal concorrenza
Più brutale come gente veniva dal mondo dei pneumatici dove non esistono Monopoli dove ogni giorno si combatte sul prezzo sul mercato sulla qualità del prodotto ecco tutto questo portasse a a creare un mix di professionalità che piano piano perché processo purtroppo non può essere così accelerato attraverso la formazione continua anche noi siamo a tre giorni di formazione
Media annua dal due mila e due e attraverso un messaggio che dall'alto ma se vogliamo scende verso il basso e cerca di creare questa questo senso di appartenenza deve però avere anche il ritorno dal basso e quindi degli strumenti per avere costantemente
Quello che il sentiment quello che
La percezione di quello che noi che per quanto si possa fare al vertice di un'azienda non riusciamo a a filtrare oltre un certo livello in aziende che hanno più di cento mila persone riuscirà vere delle analisi di clima che ci possono far capo
Dire quali sono le cose che vengono percepite in modo corretto che cosa la gente pensa che sia sbagliato in un'azienda che ogni giorno riceve settecento mila telefonate a cui deve rispondere che ogni giorno deve installare quindici mila nuovi servizi
Che ogni giorno vede ognuno di coloro i quali rispondono al telefono essere considerato tedesco
Che ogni giorno certamente a alcune centinaia di migliaia di persone che non sono soddisfatte perché avendo
Nel mondo settanta milioni di clienti è chiaro che poi alcune centinaia e migliaia essendo ottimista temo che siano un milione è insoddisfatto e quindi vedere aziende in modo negativo
Fa molto più rumore l'insoddisfazione di un singolo che non quello che considerata la normale soddisfazione di cinquanta milioni e vi garantisco che per me è una sofferenza riceverà ogni mese in cui ci sono alcune decine di righe di insulti a all'azienda io ne sento come se fossero a me stesso e tutto questo mi rimotivare per dire devo far sì che anche questo sia di stimolo e questi sono casi che noi portiamo all'attenzione della gente perché ognuno di noi è l'azienda allo stesso tempo bisogna badare alle tecnologie anche di formazione formazione per come sviluppare le tecnologie
Un esempio per tutti sia Pirelli che Telecom quando mi è capitato di riavere la responsabilità dei gridarle
Predetta vanno l'una e l'altra per un caso circa dieci faceva circa dieci dodici brevetti l'anno
Oggi fanno sia l'una che l'altro come gruppo oltre cento brevetti danno ma questi cento brevetti siamo depositati un elemento in dieci quindici Paesi
Quindi questo vuol dire che ogni anno in dall'Italia mille cinquecento brevetti ognuno dei due gruppi li fa di depositare in giro per il mondo
Questo richiede anche qui formazione e richiede capacità evidentemente di organizzazione
Soprattutto
Bisogna crederci
Bisogna che la gente creda che il metodo che noi diamo sia quello corretto però perché la gente creda bisogna che noi abbiamo sempre costantemente
La capacità di ascoltare coloro che collaborano con noi perché la responsabilità di chi guida un'agenda è soprattutto quella di capire
Perché non non c'è visione
Che possono essere geniale non c'è capacità di inventare un percorso nuovo che reca se la gente non viene ascoltata se la gente non capisce qual è il messaggio e se non si capisce qual è il messaggio che viene dal basso allora mentre noi immaginiamo la formazione intesa come formazione di operai impiegati dirigenti cioè una formazione classe imprenditoriale io penso sia estremamente importante
Noi dobbiamo imparare a capire a capire che privilegia abbiamo se facciamo gli imprenditori a capire che abbiamo un diritto di restituire parte di quello che noi riceviamo avendo il privilegio di trovarci in una posizione di cercare di realizzare di poter realizzare le nostre idee
E quindi solo capendo coloro i quali lavorano con noi secondo me abbiamo possibilità di successo considero che fanno imprenditore sia uno dei mestieri più belli del mondo considero che riuscirà a farlo in un ambiente
Positivo dove la gente si senta coinvolta sia un'esigenza per garantire che questo lavoro non sia fine a se stesso non si attiene al puro risultato economico ma posso durare nel tempo e garantire la vita di tante famiglie che lavorano nell'azienda e per l'azienda grazie
Allora questo primo intervento è ricchissimo
Prenderemo senz'altro una cosa mi colpisce la parola uomo il cambiamento che rispetto al re a al a tante cose che si sentono c'è una disponibilità al cambiamento non attenere uno status quo per questo che allora rivolgo la seconda domanda chiedendo brevità data che
Si è proiettato la prima di più
Una battuta proprio per poi riprenderla e anche se voi qui rimane termiti poter dialogare
Perché andando in giro si potrà anche rispondere all'esigenza di di un feedback
Ma questo disponibilità al cambiamento così articolata come non ho sentito sia nel pubblico nel privato un delle aziende che come abbia sentito stanno innovando enormemente l'idea delle Poste che avevamo qualche anno fa non è Cuesta
Tele con Pirelli due cose che qualunque italiano ha dentro come come
Come questione normale quotidiana fu a non avremmo mai pensato a un maestro questa capacità innovativa di sviluppo è abbastanza e abbastanza per superare quel clima di declino e di crisi incombente che leggiamo dai giornali che sentiamo continuamente ripetere questa la seconda domanda sintetica però vogliamo fare per finirlo in comune
Se bisogna essere molto sintetici io per mestiere devo essere ottimista e lo sono anche di natura ottimista io credo nell'uomo
E credo sinceramente che l'uomo
Per sua natura non cambierebbe mai ma quando è minacciato quando il costo adesso
Pensiamo anche quando ha una malattia è costretto a modificare magari anche il proprio corpo a fronte magari interventi chirurgici a questo punto si butta
Io ho la sensazione che dopo la crisi strutturale che noi abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo i nostro paese in mezzo a molte turbolenze ha un accesso di litigiosità abbia capito che deve cambiare
Il governo spesso che ha fatto un sacco di cose buone e ha fatto anche un sacco di capire non ha ancora fatto un sacco di altre cose che noi ci aspettiamo e certamente pronto e sospinto in questi ultimo anno e mezzo di attività a dimostrare che le riforme
Si possono fare poi tutto è perfettibile quando si fa una riforma c'è sempre una serie di categorie di persone che non sono favorite che si mettono di traverso noi non siamo avvezzi alle riforme perché devo dire che negli ultimi cinquant'anni si contano sulle punta delle dita e quindi è evidente che questo inizio questo avvio dall'accertamento è un risultato positivo fa lo zero evidentemente il molto che ci attendiamo
Io credo che in particolare il capitale umano che noi abbiamo dopo le parole del dottor Tronchetti del dottor Sarmi
Nelle grandi imprese ci sia si stia evolvendo io penso che le nostre piccole e media impresa organizzate adeguatamente siano competitive anche nella globalizzazione
E quindi ritengo che con tanto impegno e facendo sistema ed essendo suoi partecipi di un calo della litigiosità che in questo momento anima le forze politiche io credo che non ce la faremo
Io speriamo che me la cavo insomma
Prova a rispondere alla domanda da un angolo cioè mi piace poter vedere il ruolo che le aziende di servizi possono recitare in un ambito più ampio cioè quello della crescita economica che evidentemente si fonda su tanti altri
Elementi e presupposti
A me piacerebbe poter vedere un'azienda di servizi come un senso un sensore attentissimo del mercato
Cioè un'azienda che da un lato media fra quelle che sono le necessità delle persone singole organizzati in aziende in amministrazione e quello che è il portato delle tecnologie che via via si sviluppano
E quindi questo ruolo di azienda di servizi come integratore di sistema che porta vantaggio a se stessa
Al Paese in quanto costituisce infrastruttura e fa da motore ed aggregazione e da indirizzo anche a e qui il più audace la più audace considerazione anche ad una parte industriale che vive naturalmente
Divi indirizzi di logiche spesso proprie ma il fatto di in un'azienda di servizi poter creare del miglioramento nella vita
Privata ma anche nella vita di sviluppo delle altre aziende questo un elemento in cui il nostro Paese a dimostrato di saperci fare l'ha dimostrato
In vari occasione nel tempo e ancora l'integrazione fra le grandi aziende e tutto il tessuto di piccole e medie aziende che formano il cosiddetto indotto può generare quel valore che io credo sia necessaria sia nelle premesse e nelle capacità del nostro Paese
Ma io non voglio fare dell'ottimismo di maniere la mia vita professionale ha dimostrato a me stesso che situazioni di grave crisi si possono risolvere
Anche quando vengono considerate non risolvibile dall'estero
Il nostro paese ha affrontato delle crisi come quella del novantadue dove sembrava che non ci fosse una via d'uscita
è riuscito a entrare nella moneta unica è un Paese che riesce in alcuni settori ancora in essere iter
è chiaro che è un Paese che ha molte complicazioni e un tasso di litigiosità elevatissimo quindi faccia quello che ha detto prima il dottor morte
Bisogna assolutamente che ognuno faccia il proprio mestiere al meglio e prima di tutto parlando come imprenditore un nostro dovere di imprenditori di fare al meglio il nostro mestiere e mi ricollego a quello che ha detto prima Sarmi le grandi aziende possono fare moltissimo per le piccole aziende
Piccole e medie stiamo organizzando in Confindustria un sistema di brevettazione da poter estendere alle piccole aziende che tante volte hanno delle del Grosso valore che non sono in grado di brevettare perché non conosco le metodologie o le temono i costi e quindi perdono del valore possiamo dare attraverso le nostre tecnologie un contributo alle piccole e medie aziende perché possano lavorare meglio ma dobbiamo dobbiamo lavorare insieme dobbiamo rispettando i ruoli mantenendo ognuno perché chi fa l'industriale fa industriale che fa il politico che fa il politico che fa il professore universitario fra il professor Ernesto universitaria
Ma se noi non colleghiamo i diversi aspetti della società nel rispetto come dicevo dei ruoli perché si lavori insieme
E stigmatizzando con forza chiunque delegittima e l'altro stigmatizzando con forza chiunque cerchi la rissa tra il proprio profitto contro l'interesse generale non andremo da nessuna parte su questo bisogna essere
Non fermi termini
L'applauso dice come condividiamo questo questi temi trattati
Che appunto come si deve per un incontro di questo tipo non sono slogan ma sono cose da riprendere tanto è vero che l'aveva pensato di andando avanti di fare delle scuole d'impresa in cui riprendere questi temi dialogando tra realtà di piccole imprese grandi impresa
Io tra l'altro punto quest'idea della Mostra della tecnologia proprio nel senso di mostrare ha come come tutto si sta muovendo dico solo una questione che sta venendo fuori anche dai giornali che è il nostro contributo più specifico quanto detto
L'educazione cioè l'idea che come è stato detto qua
Ci vogliono valori non basta istruzione senza una punizione umana questo duetto sia da da Ermolli che da San Nikita Tronchetti Provera che votivo alla persona che la fa
Capaci di fare sistema di appartenere a un'azienda ma di tener conto di valori sociali di motivarsi al sacrificio di volere istruirsi
Noi contributo più grande dovremo dare è quella di in educazione come già segnato monsignor Giussani come introduzione alla realtà
Non basta istruire non basta formare se non c'è qualcuno che ha una ragione ideale qualunque sia la sua posizione ideale per stare a questo gioco
Per costruita nel lungo per non avere l'idea di un profitto di brevissimo periodi
Questo si fa anche con qualcosa che vien prima dell'azienda che qualcosa che viene molto prima della politica
Che intende la politica come ricerca del bene comune
E che vuole innanzitutto formare uomini che siano pronti a qualunque compito superando quell'antinomia per cui i valori ideali sono non so non protette e le imprese il profitto solo la rapina sempre per noi il valore ideale formare un uomo che è capace di essere a disposizione di chi di chi comanda un'impresa di essere disposto a andare all'estero per per lavorare
Di essere disposto formarsi di essere disposto a fare i sacrifici necessari non solo perse ma perché una un'impresa intera brevetti costruisca questa è la nostra idea di educazione
Che si coniuga bene con una idea di impresa così nuova come quella che abbiamo sentito oggi e penso che nei prossimi giorni potremo approfondire ancora questo tema per uno sviluppo che quindi è ancora possibile grazie rivede