"Dialogo per lo sviluppo" - organizzato da Alleanza Nazionale (presso il Teatro Massimo, via Perasso)

Problemi come fa a frenare come fa accelerare e come affrontare i propri problemi sociali quindi attenzione a sottovalutare il fenomeno
Pone una questione enorme noi oggi ci accorgiamo dopo che abbiamo fatto per tutti gli anni ottanta i tagli alla produzione siderurgica in Europa per cui ci siamo fatti le quote abbiamo tagliato una soluzione siderurgia convinti
Che l'Europa non potesse più produrre Sid acciaio e che vi era meglio andare la comprai da altre parti ci accorgiamo oggi che il problema che abbiamo in Europa che non produciamo sufficientemente acciaio
Perché la domanda che sta crescendo in Cina consuma tutto l'acciaio che c'è nel mondo e quindi dobbiamo ripensare ai nostri investimenti in siderurgia quindi pensate dove ci troviamo adesso
Ci sarà una condizione nella quale da un lato siamo alle nella fortissima concorrenza sui prodotti più classici nostri del made in Italy non parlo del della patologia dalla contraffazione perché sono convinto che proprio quel problema si risolve più la Cina entra nel mercato globale più interessata essa stessa
A non utilizzare questi problemi che sono i suoi voleri sorbirsi risolti e saranno risolti nel breve periodo il problema vero è che c'è una fortissima concorrenza di qualità anche su prodotti tecnologicamente avanzati anche sulle fasce alte
E dall'altra parte si pone comunque però un'opportunità per tutti che c'è un pezzo del mondo che prima non cresceva e che oggi cresce che può portare quindi una crescita importante per tutto il resto del mondo se la si coglie però dobbiamo fermarci un attimo a ragionare cosa vuol dire coglierla
L'abbiamo presa in più chiuso le cokerie perché ci siamo voluti come dire
Togliere lo sfizio che in Italia ne possiamo permetterci di non avere carbon coke perché noi dobbiamo essere più puliti degli altri qui possiamo non avere produzioni che da questo punto di vista possono essere discutibili dal punto di vista ambientale oggi non c'è più copie ci poniamo il problema di come ricomincerà a produrre copie
Nel mondo perché e in Italia anche perché il problema della produzione di Cork in Italia diventa un problema strategico cioè l'Italia rischia di impoverirsi se non fa più acciaio non fa più Kock non è una una questione come dire soltanto di arricchire un'azienda o l'altra è che rischiamo di togliere tutta una filiera importantissima per noi che dell'automobile checché delle macchine
Del delle macchine utensili eccetera eccetera che la vera nostra a d'apparato e capacità industriale che se noi perdiamo rischiamo di perdere citiamo
Nello stesso tempo ci accorgiamo anche di un'altra questione vero tutore è stato detto collocarsi sulla fascia alta le tecnologie la ricerca sono tutte cose importanti se non le dico non perché non ci credo ma perché se ne parla molto siamo tutti quanti d'accordo però un'alta pressione molto importante che la perdita di
Competitività del sistema europeo e la mancata crescita che c'è in Europa è data soprattutto un crollo della produttività nel nostro Paese e in Europa e questo crollo della produttività non è nelle aziende manifatturiere
Dove la produttività e continua ad essere alta in Italia è più alta che negli altri Paesi
Ma è tutto quello che avviene a valle della del cancello della fabbrica
Noi crolli diamo in produttività in tutti quelli che sono i servizi industrializzati i sistemi di trasporto la logistica il la distribuzione la grande distribuzione la piccola distribuzione cioè noi abbiamo un crollo da Mario di produttività laddove si gioca oggi la vera questione della globalizzazione
Quando un mercato si globalizzare il problema più importante per le aziende italiane è abbastanza secondario dove si producono considerate che non abbiamo una percentuale sul nostro PIL di produzione manifatturiera industriale molto più elevata noi italiani di quanto non ce l'abbia gli Stati Uniti cioè gli Stati Uniti in percentuale del PIL producono meno prodotti manifatturieri quanto la produce l'Italia quindi è probabile che l'Italia in futuro produrrà ancora meno
Ma il settanta per cento degli americani lavorano da noi lavora soltanto il cinquantacinque per cento degli italiani perché perché gli americani hanno sviluppato negli Stati Uniti come in Gran Bretagna come in Olanda come in molti Paesi avanzati un modello di sviluppo
Che si sa che sta trovando la sua ricchezza la sua fonte di reddito in tutto quello che è intorno all'industria manifatturiera che non sono i servizi tout-court ma che sono tu ad esempio ma in Italia siamo per fare spero un grande progetto di infrastrutturazione del Paese
Bisogna trovarsi occuparci dopo che l'avremmo fatto speriamo che l'abbiamo fatto
Di fare in modo che ci sia un'industria della logistica che faccia funzionare bene la circolazione delle merci in un mondo che si globalizzate
Non è importante dove si produce ma importante che la merce arrivi tempestivamente al mercato il mercato siamo noi
Come sono i mercati cinesi voi saremo tagliati fuori non tanto perché ci copiano le ceramiche ma perché abbiamo un sistema di trasporti assolutamente inefficiente e quando dobbiamo andare a fare logistica dobbiamo dare a chiedere come è successo a Gioia Tauro
A agli operatori dell'Estremo Oriente di venire a investire da noi perché non abbiamo questa struttura e questa cultura produttiva
Fra queste sono le questioni che lo dico sembra che son parlano d'altro no ma intorno a questa questione cioè a come sarà nei prossimi dieci anni lo sviluppo in Italia dobbiamo ragionare
E io penso e lo dico in maniera molto sebbene abbia messo fuori da Bergamo avete fatto l'accordo su mezzi
Benissimo
L'accordo su mezzi che era la fabbrica più efficiente in Italia il il lavoro a Melfi cosa quattro volte e mezzo più di quanto non così in Polonia non non stiamo parlando di in Polonia si paga la metà meno Della metà delle tasse che pagano le imprese italiane
Il problema della nostra competitività non ce lo facciamo riusciamo a gestirlo sui costi cioè non lo gestiremo mai non riuscirò mai a battere la competitività non dico della cima della Polonia su questi sugli investimenti manifatturieri
Ma nostra vera partita ce l'abbiamo se non riusciamo a sviluppare in modo completamente diverso dei settori produttivi quali noi non ci siamo proprio cioè nei quali l'Italia non ha neanche cominciato ad investire
Allora da questo punto di vista è molto importante creare le condizioni e questo lo sviluppo deve servire a questo perché ci siano come dire l'attrazione di investimenti dall'estero e la capacità di poter sviluppare sotto tutti i profili finanziario industriale della cultura manageriale della ricerca dell'innovazione questo tipo di attività che sono l'unica salvezza per il nostro futuro altrimenti noi rischiamo brutto ora per poter far questo io credo che innanzitutto dobbiamo metterci d'accordo se quello che io sto dicendo il vero non è vero perché magari invece si pensa che il problema sia un altro che il modello di sviluppo deve essere uno di altro genere ragioniamo allora ci si capì magari si capisce pure perché non riusciamo a dialogare qualora non si riuscisse
Però se è vero quello che sto dicendo io credo che alcune questioni siano molto importanti la prima il problema del recupero di produttività è un problema molto importante ne abbiamo bisogno
Sa c'è chi dice che gli immigrati sono una risorsa dobbiamo prendere più immigrati dal suo io penso che gli italiani sia innanzitutto una risorsa cioè noi dobbiamo fare in modo che ci siano più italiani che lavorano più italiani che studiano più italiani che facciano
Perché non può non è possibile pensare che un Paese abbia il la davanti a sé un futuro forte se pensa che il grosso della sua attività venga da paesi da da persone di altri Paesi lo si vede cioè i Paesi che hanno l'adrenalina dentro ad esempio
La Cina ma gli stessi Stati Uniti vedono credo nello Roggiolani credo investono su di loro non rinunciano
A fare in modo che i loro giorni siamo più competitivi più forti più formati e che partecipino delle attività e della e dello sviluppo di queste di queste attività allora pensare a questo vuol dire riuscire a costruire diciamo così a capire quali sono le esigenze che noi abbiamo dal punto di vista degli strumenti per poter far ripartire per poter far ripartire l'economia di incentivi e di tutto quello che c'è intorno a queste cose credo che parleremo in un rapido giro di tavola
E che riguarderà soprattutto il Mezzogiorno
Però è evidente che bisogna mettere in condizioni i soggetti che investono in Italia e i soggetti che voglio noi vorremmo che venissero investire in Italia
Di poter avere delle condizioni sufficientemente favorevoli sotto il profilo dei rapporti con l'amministrazione pubblica dei rapporti della gestione del mercato del lavoro del rapporti con con il fisco che siano tali per cui non sia non conveniente venire Italia cioè riuscire a creare delle condizioni di minimo di competitività
Per poter fare in modo di poter attrarre questi investimenti
Da questo punto di vista tutti gli snodi che sono stati toccati oggi soprattutto all'intervento di Maurizio caso sono snodi che non non sono a prescindere da alcune decisioni politiche importanti ha ragione Maurizio molto anch'io penso che sia molto importante avere un settore pubblico efficiente non affido
E non penso di più di affidare il futuro dello sviluppo del nostro Paese al settore pubblico però è è certo che in base a leggi di bilancio dello Stato oggi ci sono quando si parla di ventuno miliardi di trasferimenti alle imprese palle impresse
Che un qualcuno dalle prime pagine giornali dice basta bisogna tagliarli alla dentro questi ventuno miliardi sarà vedere conosce
Perché questi ventuno miliardi sono composti da sette otto miliardi di Investimenti che fanno le ferrovie Lanna sulle Poste eccetera
Sono fatti da cinque miliardi di euro di soste di di le spese in conto corrente delle ferrovie del del del dei trasporti locali delle poste dell'ANAS eccetera eccetera cioè sono sostanzialmente contributi al conto economico perché queste aziende non perdano poi parliamo tanto di Risanamento papà questa il problema vero richiamo quattro miliardi di euro
Quando invece diamo agli incentivi industriali agli incentivi industriali cioè quelli per fare gli investimenti diamo poco più di sei miliardi di euro
Allora se dobbiamo mettere a posto queste cose qua dobbiamo fare in modo che quella spesa nella mia nel pubblico
Se la spesa che funzioni perché se noi non facciamo attraverso ad esempio gli investimenti pubblici una politica industriale che faccia crescere l'Italia e l'impresa italiana ma da quelli investiti pubblici noi impoverì diamo il sistema produttivo nazionale e noi facciamo una cosa che non funziona cioè i francesi non non hanno non ne hanno molti dubbi a dire dove devono essere messi i soldi come le imprese pubbliche come imprese private devono riuscire a far crescere la loro economia
Solo noi ci poniamo degli obiettivi e degli strumenti che non funziona da questo punto di vista abbiamo delle leve importanti di investimento bene queste leve di investimento possono essere un motore importante per la politica industriale
Dall'altra parte
Abbiamo la possibilità di razionalizzare queste risorse e fare in modo che probabilmente si Possa evitare di distorcere queste risorse perché quello che voglio dire un pubblico efficiente è importante e il pubblico efficiente richiede delle scelte tu
Farai dell'INAIL sicuramente un istituto efficiente se però fai delle scelte cioè di lavoro di produttività di qualità di professionalità che devono essere prese che non possono essere elusione su cui il sindacato Bellina ed essere d'accordo con te per poter arrivare a questo gli obiettivi altrimenti tu rischierà di non per l'uscita di raggiungere quegli obiettivi lo dico perché e vengo alla questione velocissima la questione del delle forme del nostro dialogo io credo che noi abbiamo un problema fondamentale adesso l'interesse generale e noi vogliamo dialogare con i sindacati confederali e non vogliamo dialogare con forme di rappresentanza corporativi aziendali
Perché riteniamo che sia indispensabile in questo momento che chi parla di queste cose abbia a cuore l'interesse generale
Perché chi non all'interesse generale a cuore ma a cuore soltanto il proprio stipendio la prova busta paga la propria quantità di lavoro il giorno dopo ma non capisce che magari perseguendo e non sa capire
Che perseguendo l'obiettivo magari racchiudere l'azienda nella quale si trova quindi lo salva per tre anni e poi dopo si trova disoccupato invece abbiamo bisogno in questo momento di avere degli interlocutori che capiscano questo tipo di cose
E questo è l'interesse generale
E nel capire queste cose però dobbiamo metterci d'accordo sul fatto che questo interesse generale vada riconosciuto generica reciprocamente
Tra chi rappresenta le imprese chi rappresenta i datori di lavoro e chi rappresenta i lavoratori sapendo che la che ci conosciamo reciprocamente perché reciprocamente conosciamo il nostro modo di di dialogare non credo in nessuna forma di
Di di rappresentanza
Definita per legge io ho vissuto all'interno di una grande amministrazione comunale del Comune di Milano a Milano ci sono
Per un milione e mezzo di abitanti ci sono sessanta consiglieri comunali e per venti mila dipendenti del Comune di Milano ci sono centocinquanta membri delle RSU
Questa non è roba che funziona le decisioni non sia Scala prendere in questo modo non è vero che questo ha portato nella pubblica amministrazione un buon livello di dialogo basta vedere comandato i costi la pubblica amministrazione come sono andate le retribuzioni tra la pubblica amministrazione
Dico questo perché credo che sia molto importante invece se dobbiamo stabilire regole se dobbiamo stabilire forme di dialogo dobbiamo farlo condividendo alcuni obiettivi di fondo è evidente che a questo dobbiamo riflettere
Io non credo che sia una cosa urgentissima io credo che sia importante farlo ma bisogna farlo anche bene nel senso che dobbiamo evitare di smontare un sistema che ha funzionato fino adesso per rimontare un altro che magari può funzionare male
E dobbiamo anche renderci conto che ci deve essere un modello diverso io capisco il ragionamento che fa Guido Bolaffi sugli artigiani e non penso che il sistema e Guido Bolaffi adottato degli artigiani posso essere minimamente utilizzato se non fosse in parte su qualche cosa sul sistema dell'industria
Allora credo che questo sia una cosa importante da dobbiamo avere anche dei sistemi flessibili cioè possono anche avere dei sistemi che si modificano che per esempio credo che sia stato un errore applicare il ventidue luglio novantatré
E il nostro se agli assetti contrattuali nel pubblico impiego dove è noto che il primo e secondo livello contrattuale sono infatti un unico livello che sta all'idea perché quella si riferì soldi decide la legge finanziaria
E quindi tutto ciò non ha dato quei quelle leve sul secondo livello che avrebbe potuto dare invece che ha dato invece nel settore privato credo che da questo punto di vista la flessibilità possa portare a dei risultati migliori grazie
Grazie allora
Visto che in questo primo giro sono emerse delle questioni di grande rilievo di ambo i di grande importanza avevamo dubbi distinto l'ho visto gli interlocutori
Cambiamo un attimo la scaletta nel senso che andiamo a finire la possibilità di fare una prima riflessione e poi riprendiamo rapidamente facciamo un giro adesso Alemanno onorevole Poli Bortone sul Sud chiede a sì io metto per economia dei tempi tutti doverosi e sinceri ringraziamenti saluti mi sembra di tutta evidenza che il come neri questa sera un convegno importante sia per la qualità degli ospiti sia per la serietà con cui stiamo affrontando temi che sono estremamente delicata
E a dimostrazione del fatto che non è una manifestazione di tipo elettorale elettoralistico anche se cade in una campagna elettorale in Italia è stato si vota qua
Sì sempre per cui diventa difficile trovare periodi in cui non c'è l'incombenza delle urne a dimostrazione di questo fatto c'è anche credo il modo con cui stiamo svolgendo i lavori non sono comizi sono riflessioni con la volontà di contribuire a quello che l'interesse generale
Io ho tratto da in molti interventi tutti certamente di qualità alcuni spunti per delle considerazioni che rapidamente
Vado ad esporre partendo da una affermazione
Perché il dialogo
Non è
Mi sembra che sia evidente una
Furbata non è una tattica non è un modo per prendere tempo non è un éscamotage dialettico eh
Per noi di Alleanza Nazionale
E mi auguro che possano essere quanto prima lo dico anche agli amici che hanno posto questo problema per tutto quanto il governo di cui convintamente facciamo parte una scelta obbligata
Cioè il dialogo in questa fase è una scelta obbligata è una necessità per molti aspetti
Per quale ragione
Perché viviamo in un momento in cui a questioni strutturali si sommano delle questioni congiunturale
Le questioni congiunturali sono quelle di tutta evidenza al di là del giudizio che si può dare sulla capacità del governo di guidare il Paese in questa fase credo che tutti anche i nostri avversari quando sono intellettualmente onesti debbano partire da un dato congiunturale
Noi abbiamo attraversato la più grave crisi economica che l'Occidente ha vissuto negli ultimi trent'anni
è l'effetto opposto undici settembre dico congiunturali perché e non c'è notte tanto buia da impedire al sole di risorgere prima o poi si uscirà da questa congiuntura pesantemente
Ma accanto alla congiuntura pesantemente negativa
E che riassumo in una semplicissima considerazioni di tipo quantitativo numerico il ritmo di crescita che era previsto da tutti gli osservatori
Nazionali ed europei
E che onestamente lo stesso Giuliano Amato prevedeva nell'ultimo DPEF presentato dal centrosinistra tre per cento di crescita annua per tre anni non si è registrato in Italia non si è registrato in un Paese europeo non si è registrato negli Stati Uniti
Dopo l'undici settembre abbiamo attraversato e siamo alla fine
Di una fase economica di congiuntura pesantemente negativa stagnante ma proprio italiano è altro
Perché accanto ad una congiuntura negativa c'è una
Questione in qualche modo strutturale che rischia di aggravarsi ancor di più
E spiego rapidamente a che cosa mi riferisco noi abbiamo una a un divario rispetto ad altri Paesi di triplice natura c'è un perdurante squilibrio territoriale
Anche qui credo che addebitare al governo attuale la responsabilità sia più esercizio comiziale propagandistico che fotografia della realtà
L'Italia è cresciuta nel dopoguerra in modo difforme al Nord rispetto al Sud evidente banalità che però va ricordata perché lo squilibrio territoriale nel momento in cui perdura
E come dirò di qui ad un attimo si va a situare in una competizione che quella cui faceva riferimento anche Parisi adesso vale a dire di tipo continentale e nell'ambito della globalizzazione dell'economia
Può causare delle conseguenze ancor peggiori rispetto a quelle che abbiamo conosciuto nei decenni Kakà alle spalle
Accanto allo squilibrio territoriale c'è nel sistema Paese Italia nel nostro nella nostra patria una serie di squilibri economico sociali
Dico soltanto un elemento che credo non meriti commenti
Si discuterà forse lo facciamo nel secondo giro della riforma fiscale sulla quale stiamo ragionando io ho scoperto faccio ammenda per l'ignoranza con enorme sorpresa ma anche con raccapriccio
Che in Italia l'aliquota del quarantacinque per cento IRPEF
Cioè quell'aliquota che si applica ai redditi dichiarati o percepiti superiori ai settanta mila euro sapete quanti cittadini riguarda cinquecento mila in una platea di trentotto milioni e mezzo di contribuenti sono cinquecento mila coloro che hanno dichiarato un reddito superiore ai settanta mila euro
è evidente che non è la realtà del Paese
è evidente che non solo c'è l'evasione ma che c'è uno squilibrio economico e sociale
Ma accanto ai due elementi squilibrio territoriale squilibrio economico sociale amici miei stiamo vivendo una fase di profondo squilibrio demografico
Non è questa la grande novità rispetto al passato e squilibri territoriali li conosciamo squilibri economico sociali li abbiamo combattuti li combattiamo ma lo squilibrio demografico rischia di essere l'elemento di profonda e ahimè negativa novità
Non perché da destra si pensi ancora che il numero e potenza ma unicamente perché per puntare alla qualità e per puntare al futuro delle già delle altre generazioni bisogna innanzitutto attivare delle politiche che consentono all'Italia di avere un futuro
Io sono preoccupato per molti elementi ma la preoccupazione maggiore nel fatto che noi siamo la società più vecchia Europa
Possiamo recuperare sullo squilibrio territoriale possiamo recuperare sullo squilibrio e sul divario economico sociale ma quando c'è un trenta a crescita zero che purtroppo non è contingente non è l'effetto paura post undici settembre ma è strutturale antico beh allora lì io vado a situare il rischio declino non nelle politiche che di volta in volta si fa se a questi elementi aggiungiamo gli altri che sono emersi seppur rapidamente nel primo giro di interventi derivanti dal combinato disposto di due processi storici che stiamo vivendo
La maggior e a mio modo di vedere irreversibile integrazione comunitaria
E la fase anche si reversibile o comunque di lunga durata della mondializzazione dell'economia
Beh abbiamo un ordinario estremamente preoccupante
Perché ai problemi nazionali i tre squilibri
Sommata alla congiuntura negativa in uno scenario che faccio solo qualche esempio
Porta ad un mutamento profondo di quelle che sono le regole di quelli che sono i canoni tradizionalmente intesi nel passato di intervento
Mi riferisco ad esempio pensando alla Comunità europea al fatto che a differenza degli Stati Uniti
In Europa ancora oggi è impossibile affrontare una congiuntura economica negativa con interventi dell'economia pubblica con aiuti che Bruxelles Ball immediatamente come aiuti di Stato
Tra i tanti esempi che si fanno della differenza tra Europa e Stati Uniti
Esempi importanti poi per capire perché l'America parte prima di noi beh credo che l'esempio più calzante sia nel fatto che gli Stati Uniti dopo l'undici settembre per risollevare l'economia hanno pompato iniezioni massicce di dollari puntando soprattutto su alcuni settori quindi capitale investimenti pubblici noi abbiamo un Europa che al contrario ritiene per regolare
La competizione per evitare che vi siano slealtà tra i vari paesi membri dell'Unione che l'intervento pubblico in economia sia tassabile Ball ambito e come un intervento negativo
E c'è di più
Non è soltanto la impossibilità in questa fase
Di fronteggiare i deficit di fronteggiare i k che abbiamo elencato prima con interventi pubblici questa è la fase in cui una politica di deficit spending cioè faccio più spesa pubblica nel tentativo di rianimare un'economia stagnante è impossibile
Come se non bastasse viviamo in un momento in cui nella mondializzazione dell'economia fanno irruzione i nuovi soggetti
Non entro nel dettaglio dico soltanto che quando si parla della Cina a mio modo di vedere occorre valutare entrambe gli aspetti è un fenomeno
Imprevedibile per molti aspetti tanto mi piacerebbe che i cultori della economia liberale e di mercato rispondessero ad un quesito che almeno personalmente non riesco a risolvere la Cinelli a dimostrare che in questa fase storica anche il paradigma per il quale se non c'è libertà politica non c'è crescita economica rischia di essere messo in discussione
Perché io non so se durerà dieci quindici o venti anni so soltanto che quello è un sistema
Ancora totalitario con una dura repressione senza pluralismo politico senza pluralismo culturale però cresce del nove per cento annuo e a un numero di ricchi che maggiore di tutti i riti che stare in Europa la Cina è un mercato con duecento milioni di ricchi c'è già chi prevede che quella che qualche tempo fa fu l'invasione dei giapponesi in Europa che venivano perché forti di un'economia in qualche modo solida e quindi erano un elemento anche per la nostra produzione di qui a qualche tempo sia soppiantato dal fenomeno cinese orbe in tutto questo amici me
Si può pensare che per guidare fenomeni di questo genere e ovviamente potrei fare tanti altri esempi sia sufficiente l'azione di chi del governo del Parlamento del sindacato dell'impresa
Per noi il dialogo è una scelta obbligata proprio perché di fronte a fenomeni estremamente complesse di fronte a fenomeni per molti aspetti nuovi
Di fronte a fenomeni che rischiano di esporre il nostro Paese ad una condizione di oggettiva difficoltà non solo nella competizione ma anche nel a rimanere ai livelli in cui siamo arrivati fin qui bella assunzione di responsabilità
Di tutti coloro che sono in qualche modo portatori di legittimi interessi diventa un obbligo
Per noi il dialogo è un'assunzione di responsabilità
E badate quando dico assunzione di responsabilità non mi riferisco al fatto che poi con le parti no il Governo quando punta al dialogo magari c'è B poi firmiamo l'accordo
Certo se si firma un accordo tanto di guadagnato ma l'assunzione di responsabilità c'è anche quando non si arriva ad un intesa
Perché per l'assunzione di responsabilità noi intendiamo innanzitutto la necessità l'obbligo di indicare delle priorità
Assumere responsabilità bollire in un contesto così difficile che ogni soggetto sindacato impresa governo e e manca manca un interlocutore a questo tavolo il territorio
Perché tra i tanti elementi di novità rispetto al passato non c'è solo la devoluzione di quote di sovranità da Roma verso Bruxelles
C'è una scelta che l'Italia ha fatto e che ha fatto con l'altra legislatura quindi con un altro governo non è un problema di centrodestra centrosinistra c'è una questione che ha fatto irruzione
Nei nostri dibattiti che il federalismo che l'autonomia e il governo dei territori la difficoltà di individuare con certezza i luoghi in cui si prendono le decisioni allora i soggetti deputati a prendere le decisioni
Parlamento governo regioni comuni sindacati ambienti dell'imprenditoria nel momento in cui dialogano tra di loro beh direi che automaticamente poi si assumono la responsabilità ad esempio di indicare le priorità
Ad esempio di
Avanzare proposte che poi siano la logica conseguenza della priorità che si fa indicare
E da questo punto di vista il dialogo non può che essere strutturato non può che essere continuativo non può che essere qualcosa di più di un metodo
Io non lo non lo derubrica Reja metodo perché altrimenti c'è sempre il rischio poi di utilizzarli in ragione dell'interesse al momento dialoghi io credo che sia l'unica risposta che una società consapevole delle sfide del futuro da di fronte a problemi che sono problemi per davvero di enorme rilievo
Certo ovviamente il dialogo presuppone alcuni requisiti
Presuppone la capacità non solo di parlare presuppone la capacità di ascoltare
Perché nello stesso momento in cui c'è un confronto che parte
Dalle assunzioni di responsabilità l'indicazione delle priorità la individuazione delle ricette su questioni che sono questioni davvero di carattere epocale beh non si tratta soltanto di saper formulare proposte
Si tratta di saper recepire le altrui proposta
E in ogni caso
Un dialogo così concepito alza il livello medio del dibattito vogliamo dire così secondo me alzi il livello medio della società italiana
Perché uno dei problemi della nostra società e anche quello della deresponsabilizzazione mi che sono un problema della politica dire sempre colpa di un altro è uno dei problemi che forse alla nostra società da questo punto di vista io credo che il tema che pur si è affacciato perché l'opposto saggiamente Pasquale all'inizio della rappresentatività dei soggetti possa tranquillamente essere un tema in secondo ordine
Perché sono convinto che un dialogo così concepito finisce poi per rafforzare la capacità dei soggetti di essere a loro volta rappresentativi per certi aspetti il problema che oggi hanno i sindacati è il problema che hanno avuto e hanno i partiti
Perché se siamo in una fase post-ideologica siamo entrati nel terzo millennio c'è la globalizzazione dell'economia c'è
L'integrazione europea che preme alle porte de dobbiamo abituarci anche culturalmente a pensare che quegli schemi attraverso i quali si dei colava hanno gli interessi legittimi e si determinava la dialettica che può essere anche conflitto sono schemi che meritano di essere aggiornati
Il soggetto partito come il soggetto sindacato come il soggetto che rappresenta i legittimi interessi dell'impresa può ancora oggi essere concepito esattamente come prima concepito qualche anno fa credo che sia un ulteriore elemento di riflessione che attraverso un dialogo come lo stiamo concependo qui quest'oggi e come vorrei lo concepì se il Governo nella sua interezza può trovare una soluzione dico solo che forse l'ultimo riferimento di attualità ma qualcun'altro credo ci sarà poi quando si parla del Mezzogiorno che il dialogo così inteso non è un impedimento alla decisione
Perché a volte ho l'impressione che per ragioni tattiche per ragioni magari commesse più alla merito della questione di cui si
Discute che alla strategia di sia del dialogo della concertazione condivido quello che dice Pasquale non importa come lo chiamiamo importante capiamo bene di cosa si tratta Possa diventare il pretesto o l'alibi per non decidere
A meno che la decisione non sia gradita
Qui mi riferisco in particolar modo agli amici sindacale
Il dialogo a mio modo di vedere così concepito serve al di là del fatto dicevo prima che si arrivi all'accordo o che si certifichi una diversa valutazione
Ringrazio coloro che hanno dato atto al vicepresidente del Consiglio di una certa azione in due momenti di dialogo due momenti che però riprendo partendo dal presupposto che un momento di dialogo si è concluso positivamente un momento di dialogo si è concluso con lo sciopero quindi si è concluso negativamente
Quello che si è concluso positivamente è stato il protocollo il quadro d'insieme il filmato sull'Alitalia
Dove almeno noi abbiamo colto una capacità del sindacato di assumere la responsabilità di mutare anche una posizione molto consolidata perché la crisi Alitalia non è che l'abbiamo risolta
L'abbiamo però messa su un binario per continuare nella metafora relative ai trasporti che forse consente di arrivare in stazione perché perché il sindacato per la prima volta accetta di discutere seppure a certe condizioni
Non solo di come gestire gli esuberi non solo dei piani industriali mazzette di discutere dell'assetto proprietario della compagnia e non è una svolta da poco è una forte assunzione di responsabilità
Ma vi sono stati anche momenti di confronto in cui non si è arrivati all'accordo si è arrivati a lo sciopero da parte dei sindacati
Ma anche nel momento in cui si è andati alla divaricazione
E mi riferisco proprio a confronto sul tema Riforma delle previdenza vi è stato un secondo me è reciproco motivo di accrescimento
Io non ho alcuna esitazione nel dire che se il dialogo si percepisce così
Certe faticoso ci vuole l'unità di stare ai tavoli ci vuole la capacità di ascoltare ci vuole la capacità di proporre ci vuole queste problema del governo una posizione unitaria
Quando lo si concepisce così il dialogo poi non è determinante se al termine c'è l'accordo o c'è
L'assunzione di responsabilità in questo caso sindacale dello sciopero
Perché comunque sì migliorerà quello che è l'oggetto del confronto
E la ragione per la quale capisco la protesta ma non condivido
Sulle pensioni ci siamo confrontati Nesi
Dalla riconfermando sulle pensioni il Governo attratto delle utili valutazioni che sono giunte al sindacato
Penso ad esempio al fatto che il TFR trattamento di fine rapporto liquidazione potrà andare nel secondo pilastro integrativo soltanto se c'è il consenso del lavoratore non è cosa da poco
Oppure penso al fatto che entrando in quel caso dialettica con Frank con Confindustria dal confronto voi uscita anche per il governo la consapevolezza che era meglio stralciare dal testo iniziale
Quei provvedimenti per la decontribuzione e inseriti in un altro provvedimento allora
Il dialogo non è necessariamente o si è tutti d'accordo non si decide il dialogo va perseguito anche quando dopo aver dialogato non si trova una intesa
E se è così io credo che non sia motivo di scandalo il fatto che il governo poi abbia deciso al Senato
Di avvalersi di uno strumento tecnico qual è il voto di fiducia per porre fine ad un momento di dibattito parlamentare che non è arrivato all'improvviso ma avuto mesi e mesi
Di confronto e di approfondimento alle spalle
Da questo punto di vista e mi fermo
Io credo che l'esperienza di questi tre anni di governo abbia dimostrato che nei momenti in cui si riesce a dialogare al di là dell'esito del dialogo c'è un arricchimento che poi ha dei vantaggi per tutti
è la incomunicabilità che crea il problema e la presunzione di poter decidere senza confronto da parte del governo ho la presunzione a volte delle parti sociali di poter impedire al governo di assumere decisioni che spettano a chi democraticamente espressione della maggioranza dell'Italia
Siccome e mi fermo
Siamo a metà della abbiamo due anni davanti credo che anche un convegno come questo dimostri ma soprattutto il tema del convegno dimostri che se vogliamo affrontare la seconda parte della legislatura con l'interesse di tutti
Di sfruttare appieno qui segnali di ripresa che ci sono al di là di quel che faremo sulla riforma fiscale al di là di dove andremo a reperire le risorse per compensare il minor gettito è sempre comunque utile
Dialogare sempre comunque utile confrontare le posizioni e sempre comunque utile al sistema Paese tenere un filo aperto un dialogo che passa ovviamente attraverso il reciproco riconoscimento dei ruoli ma passa credo dimostri proprio questa manifestazione attraverso la capacità di ascoltare oltre che attraverso la legittima presunzione di poter proporre
Allora facciamo un rapidissimo giro sul Mezzogiorno non per confermare il fatto che il Mezzogiorno è marginale rispetto al dibattito ma perché molte delle cose che ci siamo detti sono come dire
Relative anche a questioni che nel Mezzogiorno rispetto al Mezzogiorno debbono trovare approfondimenti d'accoglienza allora io per rendere no agevole
Il confronto rapido
Farò solo una provocazione
La provocazione questa e ho avuto la sensazione a un certo punto
Che ci trovassimo di fronte al di là della destra e della sinistra
Rispetto ad una ciò all'una sorta di come vogliono vorrei definire per per sintesi per brevità di pensiero unico meridionale un meridionalista
Nel senso io do la sensazione che a un certo punto tutti fossimo d'accordo che per fare politica nel Sud cresce sviluppo del Sud bastassero le tre cose che abbiamo sostanzialmente conosciuto negli ultimi anni
E c'è bassa sulla contrattazione negoziato un po'migliorata
Bastasse una un credito d'imposta non coperto soltanto con l'obiettivo di crescita al tre per cento mai realizzato
Bastasse la quattrocentottantotto
Io personalmente mi interrogo e mi chiedo se se se veramente questo o solamente questo
O se forse non è il caso di affrontare di approcciare diversamente il tema ed il problema tenendo conto di quello che ci siamo detti che stiamo nell'epoca dei governi che contano le regioni non sono vere per l'utilizzo delle risorse europee
Che contano i sistemi i sistemi locali che contro le pubbliche amministrazioni che conta al sistema dell'autonomie che conta il territorio del conto alla comunità locale che conta la cultura la cultura dello sviluppo locale contano i nuovi soggetti
Che sono che sono entrati in campo insomma
Che che c'è dentro si una una una crescita anche una certa vivacità una capacità di cultura civica che nel corso di questi anni si è determinato si è determinata forse però questa sorta sempre per brevità e quindi rischia di banalizzare la valutazione l'analisi questa sorta di un polarizzazione di tutte le questioni che riguardano il Sud
Sulla sulla contrattazione negoziata senza distinzione alcuni tra gli strumenti che hanno funzionato su quelli che non hanno funzionato e l'insistenza sul tema degli automatismi e sugli effetti salvifici della quattrocentottantotto
Fossero diciamo le grandi questioni e che quindi riducevano il tutto ad un problema di quantità di risorse come se poi non posso grande problema del fatto che le Ferrovie dello Stato
Non investivano nel Mezzogiorno se non il sei sette per cento anche nei alcuni governi lo dico come fatto statistico
E come se non fosse un problema l'assenza di una banca dati progettuale del Mezzogiorno come se non fosse un problema la incapacità di organizzare un'Offerta localizzativa e di territorio rispetto all'attrazione d'aria come se non fosse un problema il tema delle politiche di mobilità delle persone
E dei delle imprese quindi bene
Al di là di questa sorta di riferimento diffuso e generalizzato
Che ha bloccato il confronto del dibattito sul Mezzogiorno
Forse abbiamo all'occasione
Per fare di necessità virtù e quindi di rimettere in discussione alcune questioni senza pensare che esistano tabù intoccabili sapendo che bisogna riequilibrare speso iniziative sapendo che bisogna accompagnare i processi localizzativi soprattutto gli investimenti industriali verificando però come emerge anche alla luce di alcune riflessioni che il mondo delle imprese fa che dice riecheggiando a mio avviso
Alcuna riflessione che più volte ha fatto il capo dello Stato su questi termini
Problema mobilità problema del fare sistema
L'obiettivo di fare sistema
Se l'obiettivo è di fare sistema
E di fare sistema sul piano territoriale le politiche di contesto l'incrocio tra politiche di contesto locali grandi investimenti di carattere nazionale
Se dobbiamo in un qualche modo cercare di incrociare l'offerta di territorio con l'investimento produttivo se dobbiamo fare selettività nel Mezzogiorno perché non è detto dobbiamo fare semplicemente Investimenti a mezzogiorno
Ma dobbiamo fare certi tipi di investimenti e quindi determinarsi
Rispetto agli obiettivi di politica industriale non solo di strumenti diciamo di
Di di di politica industriale
Se cioè non è reato il momento di uscire da questa sorta di
Pensiero unico meridionale
Non lo dico per per per provocazione
Diciamo così e forse solo nel caso che iniziamo a anche a ragionare del riordino e degli incentivi finalizzati a affermare quelli che più e meglio fanno sistema
A come determiniamo offerte di territorio localizzative nell'ambito della della trazione gli investimenti internazionali
E nazionali importanti di come facciamo politiche di mobilità senza badare cose diceva Parisi che sostanzialmente è quella di dire
Investiamo sul capitale umano del Mezzogiorno perché per investire sul capitale umano bisogna fare istruzione bisogna fare formazione bisogna fare ricerca ma questo aprirebbe già un capitolo insomma chiudo la provocazione poiché abbiamo un Paese che ha
Da una parte e per stare nell'ambito nazionale ben sapendo la limitatezza di questa riflessione di questa considerazione poiché abbiamo un Paese che ha da una parte diciamo esigenza di crescita
Ti filiera di delocalizzazione di ampliamento produttivo e che però non ha spazio e ha problema di manodopera e dall'altro abbiamo
Territorio e capitale umano vuoi vedere che l'incrocio di queste diversità diventa una risorsa e questo squilibrio che nel nostro Paese si avveri se si fanno politiche anche in questo caso di coesione e di coesione nazionale può diventare una grande potenzialità per il sistema per il sistema Paese
Possiamo iniziare a discutere in maniera diciamo meno legata ad alcune questione alcuni
No obiettivi e magari anche incentivi e riordino e quant'altro può diventare un tema che si affronta senza per questo essere accusati per forza di trazione nordista
E senza che magari è una questione che culturalmente è stata trascurata nel corso nel corso di questi di questi anni diventi invece una sorta di stagione da da recuperare perché quella è stata una bella stagione per il Sud il che è vero in parte
Ma non mi pare che risolva i problemi della differenziale di crescita di quel mezzogiorno
Ha bisogno fatto questo rapidissimo disorganico diciamo
Intervento
Che però credo dia il senso di una di una di una di una posizione diciamo di una
Di una di una linea io inizierei da da da da Maddaloni e poi proseguiamo dando ovviamente la parola alla Poli Bortone al ministro al ministro
Ah io direi che
Alla tua provocazione ma squallore aggiungerne una una condurremo Graziosi mi ascolti
Riusciamo ad uscire dai complessive l'imperatore medesimo libro viva cellulite complesso dell'imperatore un libro che vi suggerisco di cervo lì quando parlava della Trieste mitteleuropea ancora
Italiana ma complessato culturalmente dalla forza attrattiva del potere forte politico diciamo Austroungarico
Sì ho sentito riecheggiare anche nel tuo intervento ma scappa mi devo una risposta con l'altra mia provocazione se ce ne sarà te
Investimenti industriali io vorrei parlare
Maria Chiara
Con come dire
Con la mostra comunità politica
Di quale modello di sviluppo vogliamo per il Mezzogiorno perbacco
Perché si ne parlano anche con ministro Alemanno credo lunedì scorso oramai
E di case ci siamo visti tre quattro occasioni in Camera di commercio lo ricorderà lunedì scorso dopo ci vediamo il venticinque per la pizza insomma voglio dire
Altre iniziative
Io posso anche al ministro Alemanno
Lo pongo attivo Bongo al Presidente Fitto insomma per capirci quale modello di sviluppo si pensi Danon De Giorgio
Dice la domanda delle domande perché io dico e rivendico con come dire il senso di responsabilità non corporativo
A precisa però che questo non sottile ha parlato prima andiamoci a studiarlo Stato etico della corporazione Perrini nella comuni suo vino vigente è una è è la mala parola per me ha un significato etico di grande valore anche perché non dimentico le mie origini culturali quindi ma visto che oramai si intende la terminologia come dire convenzionale ci porta a dare una espressione negativa di questo termine parola uso in questa accezione e dico non per una rivendicazione come dire corporativa debba diciamo del settore di rappresentanza ma io credo che al Mezzogiorno
Come modello di sviluppo non si possa non pensa
A guidare una centralità non certo assorbente Pasqua ma sicuramente è prevalente
Di un modello di sviluppo
Vocato alla valorizzazione delle funzioni terziarie e turistiche di questo territorio al di là poi dall'appartenenza delle della rappresentanza sindacale che diciamo associativa sicuramente alla nostra
Assolutamente diciamo significativa su questi settori
In non solo
Nel nostro territorio ma a livello nazionale ecco questo il problema questo il tema su quale confrontarci perché se da questo vi ne siamo convinti ne siete convinti poi a scalare ne discendono anche gli atteggiamenti utili e conseguenze
Come dire gli atti e gli atti agli atti gli atti e gli atti fruttuosi di questo tipo di impostazione perché questo ci deve far aiutare assai come dire a recuperare quella sorta dinamismo imprenditoriale chi vive questo mezzogiorno
Perché questo ci porta poi a parlare anche Pasqua della politica degli incentivi che non è proprio su queste voci mi ero molto accogliente questi bruchi convenzionali a contrattazione negoziare un buon migliorativa
Credito d'imposta da quattro torna tra favola quattro otto otto marchi la vogliamo vedere se la quattro otto otto applicativa al Mezzogiorno e ai settori nostro riferimento dati alla mano diciamo tanto per parlare della quattro otto otto
E snocciolare anche un poco di cifre perché con le cifre poi insomma si danno atti conseguenti
Sostanzialmente la principale di un impianto faccio una provocazione e quindi possiamo intervenire per finanziare la riforma fiscale saccheggiando la quattro otto otto cosa dice Confcommercio commercio dice che vanno riequilibrati con meccanismi idonei funzionali tardi incentivi sul sistema ricordi qualificare la botta imponente ma solo un tema in campo politico ma poi la butti scusami Gianfranco ma io dico un'altra cosa scusami
E e sicuramente può diciamo
Questi sono punti come dire di convergenza noi vogliamo li valorizziamo nel dialogo ovviamente nei confronti differenziato di parti che sono portatrici di interessi diversifichi Boy la politica deve essere sì sì ma per parati quattro otto otto
I numeri ci dicono che l'ottantanove per cento dei finanziamenti andate all'industria
Il nove per cento al turismo il due per cento commercio mi sembra che sia una chiave di lettura Jo politica fin troppo chiaro c'è uno squilibrio evidente penso se è vero come è vero come ne possiamo ben sub ha una vocazione prevalentemente
Come dire terziaria turistica e giusto non per compiacere la presenza di chi è seduto alla tua sinistra anche agricola
Ricercatrici scusami e terreno potrà avere no io parlo perché la mia prima interpretazione estremamente sintetico o un credito di imposta sul tempo rispetto a qualche collega come dire
Altrettanto come dire rappresentativo quindi mi mi prendo quindi inutile mi ero volutamente accorti nel primo internet questo mi sembra che il tanto per fare dei quattro otto che sia un chiaro come dire sintomi lo strabismo politico che penalizza diciamo una politica seria sul Mezzogiorno andiamo poi a selezionare i patti territoriali in grado di funzionare consentendone diciamo un una sua applicazione pratica c'è un problema grave che affligge il Mezzogiorno ancora non risolto del credito
Perché non pensare mi sembra un una proposta meritevole di un approfondimento quella avanzata diciamo in altra sede da Gianni Alemanno quando parlava di ipotizzare una banca di sviluppo organismo specifico di come dire di start-up per mettere sul mercato le imprese non in termini assistenziali perché quella vicenda ci è lontana e non ci interessa a assolutamente ecco
Andiamo a verificarsi scusami Pasquale sono disorganico ma come dire per a volo d'uccello bloccare alcune questioni
Andiamo a riguardare rivisitare anche l'appoggio di sviluppi danni
Che per come come dire si sta un punto ponendo io credo che debba meglio puntualizzare un suo una sua attività di accompagnamento e tutoraggio le piccole e medie imprese sostenendo che lo start-up in questo noi riteniamo
Che la funzione sia ancora lontano dagli standard qualitativi e quantitativi ed operativi soddisfacenti
Un attimo penultimo dei ma penultimo tema
Investimenti io credo dobbiamo leggere il territorio
Ne parliamo sempre ne parliamo molto
Ma alla fine gli atti non sono conseguenti e vorremmo che in questo governo perbacco su abbiamo fatto come categoria un investimento
Sul quale abbiamo fatto un investimento quest'investimento diciamo di fiducia fosse reciproca ATO quando noi parliamo di leggere il territorio del Mezzogiorno riteniamo che si debba valorizzare appieno va lavava la questione del turismo
E francamente non ci sta bene una turismo anche a livello di responsabilità governativa spezzatino
Uno spezzatino
Non è vero Gianni Alemanno ne parlavamo l'altro giorno io ho denunciato anche se tu seguisse l'agricoltura non giusto un un settore spezzatino
Non si capisce bene poi alla fine chi decide e se qualcuno può riassumersi la funzione decisoria non decide niente
Un turismo ok come dire
Ha difficoltà a coniugarsi in termini di capacità di attrarre investimenti anche esteri per creare come dire situazioni importanti anche in termini occupazionali verso le nostre zone
Un turismo che avrebbe bisogno si parlava prima di Catalogna o di qualche altra zona non ricordo si parlava di un'altra zona
Animata provincia spagnola presa ad esempio di funzionalità e di immediatezza della Société des spunti di di decisione un turismo che avrebbe bisogno di risposte rapide delle procedure urbanistiche
Massicci piani di recupero per ricupero per restituire qualità aviaria compromesse a cominciare da quelle costiere
Un turismo che i verifica come dire una sperequazione nella sua capacità di stare di competere sul mercato soprattutto adesso che abbiamo l'apertura venticinque Paesi e su questa questione ci giochiamo gran parte delle nostre capacità diciamo in camicia
Diciamo cioè di di di di traffico in entrata che poi rappresenta come dire un elemento importante significativo nella nel della diciamo nel nella banca bilancia diciamo dell'export dell'importo
Per le questioni economiche del nostro della del del mostro del nostro Paese anche a ragione del fatto che altri Paesi hanno voi come dire concorrenti e comunque parte di sistema industriale di non sopravviva esiti Tunisia o quant'altro parlo di Francia per esempio hanno ridotto le aliquote
Hanno ridotto le aliquote diciamo o
Io dell'IVA per capirsi sui prodotti della ristorazione sui prodotti alberghieri sui prodotti del turismo congressuale e non ci troviamo già in partenza in una condizione di di svantaggio per non parlare poi delle problematiche
Al turismo interconnesse rispetto alle questioni infrastrutturale dove oramai e termino davvero Pasqua
Le linee diciamo di scorrimento sono linee non lo si faccia ma solamente orizzontale il milione e Slovenia la Sicilia la sua Puglia Poli Bortone dove sta
In questa comprensione europea
Lei sa di che cosa sto parlando i delitti e le vie di scorrimento e non ci troviamo completamente diciamo e in parte dagli atti fuori da questa cosa dulcis in fundo il problema di legalità e di sicurezza che purtroppo
Dallas vanno dall'Istat è un problema che incombe in maniera ancora forte nella percezione diciamo comune è un problema che ancora importa comporta forti Investimenti ecco presidente Fini se tu mi dicessi
A fronte diciamo di qualche sacrifico di qualche riequilibrio della politica di incentivi perché non gli incentivi per gli incendi l'andiamo anche a vedere quali incentivi vengono spesi quale non vengono spesi quali attraverso meccanismi di spesa molto farraginosi finiscono con essere spesi ritorno al nord un'altra volta ma non per fare una politica nord-sud o ma è così e di vi dicessi
Puntiamo ad investire in termini di finanziaria
Dei soldi in più per assicurare in maniera precisa puntuale come dire visibile fruttuosa il tema della sicurezza che per le nostre zone la precondizione per fare impresa voglio dire il delitto di Valenza Po efferato per
L'imprenditore mettiamo Valenza Po un gioielliere
Tutti uccisi morti ammazzati un fatto bruttissimo prima pagina fatto efferato ma si conclude in quella vicenda qui da noi la questione
Dico dalle nostre parti non parlo solo diciamo della mia città a vita Napoli ma credo che mentre grandi parte mezzogiorno il problema della sicurezza criminale è una precondizione per poter fare impresa non è un fatto
Uno scotto criminoso punto
è un problema come dire di radicamento complessivo rispetto al quale non più tardi di due giorni fa la guardia di finanza viva Cordova
Viva Cordova siamo stati in condizione di poter assicurare diciamo la Guardia di Finanza su su su disposizione della Procura doveva Repubblica di Napoli ha assicurato che vanno in galera soggetti che ma sono episodi iceberg come dire riciclarlo attraverso il sistema del terziario del commercio diciamo denaro sporco quindi buon'ultima la questione della sicurezza quindi sotto questo aspetto se noi decidessimo di investire ne parlava credo prima anche dottor Parisi
Insieme alla così la situazione della legalità una riforma seria hanno se non era lei era qualcun altro degli autorevoli
Fare l'attore la questione della riforma della pubblica amministrazione che per noi è esiziale
Per poter rimanere come dire impieghi pur fra mille difficoltà
Cambiando completamente l'approccio tecnologico di propensione
Di classe dirigente la pubblica amministrazione credo che sarebbero due Investimenti sui quali come dire continuando questa sorta di dialogo a distanza ma ma molto ravvicinato nel caso di specie credo che potremmo sicuramente trovare punti come dire di intesa fruttuosi per le reciproche come dire istanze portate avanti nuovi dal fronte delle imprese e voglio affronta la politica grazie
Grazie
Devo cambiare un attimo la scaletta
Per dare la parola al ministro hanno nel dargli la parola colgo l'occasione per
Evidenziare che ministro Gasparri
Non è venuto per problemi di ordine diciamo istituzionali legate ad alcuni impegni
E coordinatore di AN La Russa come si deve occupare del nord non ci ho curato il sud ma per ovvie ragioni legate al problema la presentazione delle liste con la lega però ha ragione ad essere assente diciamo così
Nel darà però Alemanno conseguire dire solo una cosa labili sia come si è detto prima io sono un sannita e credo che il Sannio sia una di quelle province a proposito di vetro del territorio che non ha per fortuna alcuni problemi diciamo ambientali anzi facciamo il conto lo spot noi abbiamo condizione ambientale dell'attrattiva investimenti nel senso della della dell'ambiente nella sua complessità diciamo tuttavia una provincia che soprattutto sulla questione del tabacco è la provincia che in percentuale era provincia che maggiormente produce tabacco in in Italia e quindi per questa Provincia la questione del tabacco il negoziato europeo è stata una questione ed è una questione centrale è una questione fondamentale
Per cui io il dovere come cittadino di questa provincia di ringraziare il Governo la filiera istituzionale il ministro Alemanno in particolare per questa vicenda del tabacco che per noi significa possibilità
Io mi convenzione ed
Grazie
Allora io voglio dire tra voglio fare alcune brevi riflessioni e poi mi scuserete ma devo corre verso Salerno Lecce una maglia un'altra manifestazione in corso
Se ho sempre Longobardia
Perché Vieri Pasquale è un settentrionale del Sud perché è un longobardo vietato al Sud devo dire che è nata costruita questa immagine capito teatrale della detestava messa in preda ad una parte si deve essere altro alata del teatro in mezzo ad una grande è una grande scenografia allora io ecco volevo dire due cose rispetto al giro precedente che mi permetteva agganciarmi alla questione sul Mezzogiorno innanzitutto
Problema del dialogo sociale la concertazione ecco io a o da quello che è già stato detto vorrei aggiungere un'esperienza che viene indirettamente dal nostro ministero
In questi tre anni da noi il dialogo sociale concertazione non si è mai interrotta
Esiste un tavolo specifico settoriale che al tavolo agroalimentare
E questo tavolo agroalimentare ha continuato a lavorare sempre in questi tre anni senza nessuna lacerazione sterile e senza nessuna frattura ma quello che è più importante
E che questo tavolo agroalimentare ha prodotto ha prodotto alcune come le riforme più importanti tipo la la riforma le quote-latte l'auto come premessa il fatto che al tavolo di alimentare trentotto silente tutte le sigle hanno firmato e hanno sottoscritto quella legge che ha permesso di isolare e in qualche modo
Rendere meno nocivi i Cobas della Padania eccetera che ci facevano pagare da duecento a trecento milioni di euro ogni anno di multe che mio pagata tutta l'agricoltura italiana quindi dal Sud che mio pagati
Dal suo regno Spal pagati splafonamenti dal nord
Quindi questo lo dico perché
Ed euro sociale serve e funzione
Serve funziona
In le e non è affatto una meccanismo che blocca è un meccanismo che può produrre riforme importanti che può produrre riforme importanti i passaggi fondamentali che sono stati realizzati nella nell'ultima fase ultimi quindici anni di della della storia repubblicana sono fasi sono passati e sono avvenuti al tavolo di concertazione
Perché e sono avvenuti sostanzialmente su passaggi di raccordo novantatré indubbiamente ha aperto una nuova fase rispetto alla realtà la politica economica è socia al nostro Paese
E quindi dico che bisogna fare uno sforzo ma dal tavolo agroalimentare diviene anche un altro elemento che elemento diciamo così di merito
Ed ero sociale serve funziona serve a fare le riforme non a bloccare le situazioni ma serve oggi sempre più un dialogo sociale che riesce
A togliere la specificità delle diverse filiere produttive
Cioè noi oggi abbiamo bisogno sia intermediano sociale sia in termini di politiche uscire dalle politiche orizzontali ricerche sviluppo e cioè in termini indifferenziati e cominciare a calarci nelle realtà effettive produttive nei contesti produttivi effettivi su cui sostanzialmente si passa da un dialogo sugli automatismi
Inflazione programmata
Standard a livelli altre cose a fatti che entrò in una dimensione progettuale
In cui si mette dentro il dato creativo effettivo dicono che può essere una politica industriale una politica produttiva questo è il dato che di cui noi oggi dobbiamo abbiamo un senso e dobbiamo avere dobbiamo fare un grande sforzo di evoluzione diamo sociale anche la vicenda
Di Alitalia
Che è stata una vicenda positiva sarà vicenda più positiva
Nei neri sul sul terreno al dialogo sociale sul terreno
Delle risposte a uno stato di crisi è venuta appunto perché il tavolo si è riunito attorno al caso e alla necessità di un'impresa particolare di un dato concreto non di un dato generale o indifferenziato
E così dicasi per altri esempi importanti
Paradossalmente se guardiamo la
La politica il governo di questi ultimi mesi le cose migliori sono state fatte su casi specifici
La la la crisi la crisi FIAT anche la come si fa fronte a dati sì parlato già in realtà anche agganciamo sostanzialmente i problemi produttivi del Paese
Allora questo primo dato cosa vuol dire vuol dire che e bisogna costruire una politica economica che privilegi la progettualità gli automatismi
Dobbiamo smetterla con questa idea
Tardo liberal liberista
Di pensare che lo Stato la pubblica amministrazione la politica si debba ritirare dalla progettualità e si debba limitare a definire qualche regola general generica
Perché in realtà la politica non in senso dirigista cioè di idee calate rigidamente dall'altare e costruita dall'alto ma la politica in senso capacità di dialogo fra classi dirigenti a casa di gente politica con imprenditoriale pura professionale quella sindacale cioè la capacità di entrare nei progetti e decisiva
E su questo ci vuole una capacità della politica di rientrare in queste dimensioni
Progettualità progettualità specifica questo vale soprattutto per il Mezzogiorno
E l'adesione del Mezzogiorno io la la sottolineo non soltanto che siamo qua nel Mezzogiorno io sono cambiato l'Italia meridionale la strada ma io sono convinto assolutamente che su questa questione ci giochiamo veramente la faccia
Ma ce la giochiamo come nazione qui il problema di rilanciare una politica meridionale non è un problema dei meridionali e non è un problema dei di aiutare i poveri meridionali è un problema nazionale
Il progetto nazionale italiano cioè l'idea che c'è dietro l'unità nazionale italiana perché Pietro anche dietro internazione ci sono delle idee del delle del delle delle speranze di progetti gli obiettivi delle missioni L'idea Nazionale tra non si realizza
Se non si risolve il problema del Mezzogiorno
E l'Italia può crescere può fare il PIL può fare crescere il PIL
Oggi soprattutto nel Mezzogiorno non nel settentrione se l'Italia cresce può cresce nel Mezzogiorno e lì che c'è lo sforzo la spinta quindi è necessario rilanciare una politica nazionale un intervento dal Governo
Del delle istituzioni nazionali su questo versante uscire
Sia dalla logica di imporre le cose alla alla al al sud e su questo bisogna dire anche altre cose ma uscire anche dalla Loggia i meridionali lo fanno la società sono regioni meridionali ci penso agli Enti locali stop
Non è sufficiente certo bisogna far crescere classi dirigenti
Nel meridionale bisogna far crescere a pagare con la regia di enti locali ma ci vuole una volontà nazionale perché ripeto è qui che si affronta e si vince la battaglia per ridare senso al nostro progetto nazionale anche l'integrazione europea
E poi l'altro aspetto dicevo
Il modello dove deve crescere come cresce tessuto
Il Sud non deve crescere sui modelli del Nord anche con l'ha detto prima Bolaffi sia pure così a spot potrebbe creare qualche inquietudine io mi sono stancato di questa idea dell'industriale del Nord che devo dire devono essere attratti al sud
Le forze imprenditoriali Sud ce le ha e forse per gli orari da una esce dal territorio sulla società civile al Tour non è tanto un problema di viaggi e di attrarre gli imprenditori del nodo che vengono assunte anche vedere questi imprenditori attratti cinque anni dopo e finiscono gli incentivi le condizioni fare le altre cose prendano essere di vanno e ci lasciano i capannoni Sacchi disoccupazione eccetera eccetera
Il problema di fondo è che il Sud non è un Nord arretrato il Sud è una cosa diversa dal Nord è una cosa diversa complementare del Nord nel progetto nazionale
E questo dato vero reale coso come si può andare a realizzare si può andare a realizzare cogliendo quelle che sono le cose che provengono dal territorio del Nord
Dalla specificità del Nord sulla data strade dal territorio del sud della Società del Sud e fare in modo che questa realtà sostanziate si sviluppi in maniera compiuta
Pensi prendiamo per esempio Santo al discorso turistico
Ma ci rendiamo conto che un vero piano per il turismo del sud
Che riesca stanziamenti a fare Investimenti a fare infrastrutture a fare creazione di lavoro sul sul turismo nel sud non è mai stato fatto noi abbiamo centinaia di di di di di migliaia di chilometri di coste che sono semi disabitate abbandonate a se stesso pura padrona dell'abusivismo devastante e basta
Ci mancano i porti turistici manco le infrastrutture ci mancano piani alberghieri e difficile arrivare al Sud anche dal punto di vista trasportistico
E Rispetto a risorse enormi dal punto di vista naturale paesaggistico quindi un piano per il turismo c'ha provato Sviluppo Italia degli ultimi tempi ma ci ha provato quasi in maniera isolata da sola senza una logica generale da questo punto di vista oppure il concetto stesso del Mediterraneo
Oggi nel Mediterraneo passano il trenta per cento degli scambi mondiali oggi elitarie intercetta i questi scambi soltanto la mia parte quasi casualmente
è stato quasi un caso che noi abbiamo avuto il porto di Gioia Tauro come principale porto di scambio del Mediterraneo e sono quasi un caso che poi porterà nato per altri motivi
è rimasto abbandonato per alcuni anni
Poi a un manager venuta l'idea che poteva diventarlo scandali come potrei scandali contarne ed è diventato il porto principale del veterinario
E sento e se andate in indietro i tre chilometri rispetto a queste a questo punto non c'è niente è un è un fungo isolato che sta lì e non è connesso con nulla rispetto all'entroterra calabrese anzi
Se se parliamo e se vediamo la realtà dei di questo modo sostanzialmente come se la Regione e gli enti locali a tre cose ignori do la presenza di questa realtà che la realtà più straordinarie più importante tutto il Mediterraneo allora
Possibilità di fare sviluppo legato al territorio l'agricoltura l'agroalimentare l'agroalimentare altro dato importante la trasformazione agroalimentare
Del dei prodotti agricoli del Mezzogiorno viene fatta ancora in larga parte a settentrione rifatta ancora in larga parte a settentrione qui dobbiamo lavorare per fare in modo che dall'agricoltura avvenga trasformazione industriale agroalimentare
Il turismo valorizzazione del territorio connesso a questo che è intimamente legato perché uno dei motivi principali del presidente a fare turismo in Italia e perché si mangia bene e c'è questo legame quindi dato del territorio dato locale
Apertura al Mediterraneo scommettere su questo mare scommette su questa ardua che tra l'altro ci qualificanti in Europa l'Italia a ruoli effettivi e reali dentro l'Europa se riesce ad aprirsi a sud si riesce a quegli altri assoluto
Sì però la prima dell'avvio del tabacco
Gli è stato un bel successo italiano ma è stato un bel successo italiano appetita se messa capofila delle della Europa meridionale dell'Europa del Sud ha fatto blocco coi Paesi una per il Sud e ha vinto rispetto a quelle che erano le resistenze e diffidenze le chiusure ideologiche
De paesi del nord Europa
Quindi il dato del Mediterraneo un dato che non è retorico non è astratto è un dato che deve essere una scommessa effettiva del questo mare sarà sempre di più un mare di sviluppo sperando riuscire finalmente a seguire a superare
Quelle che sono le logiche della guerra e Corea sono alloggi dei conflitti
Terzo elemento puntare sui poli industriali esistenti
Esistono dei poli incredibilmente produttive fertili nell'Italia meridionale esista la realtà del mobile esiste a Taranto esiste il polo dell'acciaio sito alla via d'acciaio il polo dell'acciaio
Del del di Taranto è un polo che di eccellenza che ebbe a richieste commesse largamente superiore a quello che può offrire
I poli reali legati a quelle che sono le infrastrutture economica insomma ci sono realtà su cui investire anche la ricerca scientifica la sviluppo tecnologico non va fatto a pioggia
Non va fatto a pioggia non serve a niente incentivare astrattamente all'assunzione di qualche ricercatore da parte di imprese
Bisogna investire con progetti mirati in cui la ricerca si abbini arrendere Fert rende voti dei poli museali che già esistono e che sono forti del tessile nel nella nella campagna altre realtà presenti e operanti
Questo è il dato ma vedete nel Mezzogiorno in questi previe sommari cioè nell'universo nelle due Giotto rinviamo al punto bisogna lavorare sulla progettualità io sono convinto che il sindacato un sindacato confederale
Credo che le vicende anche ultime dimostrano che c'è bisogno desiderato pluralista ma confederale cioè con più confederazioni che siano in grado di rappresentare una realtà generale un interesse generale non la frammentazione sindacale perché poi diventa e lo sappiamo bene la possibile a non avere nessuna sponda regala quindi un sindacato confederale e pluralista
Quindi la anche ISU il risultato immette importante che credo che l'UGL abbia avuto un protagonismo alla centralità vera
Nella risoluzione positiva la data di metri quindi un senato confederale che riesce a dialogare con le forze imprenditoriali col Governo
Sulle progettualità reali Undiano sociale che si articoli per filiere produttive e che entri nel merito dei problemi della concretezza effettiva io credo che anche accordi particolari anche accordi in cui si chiede ai lavoratori dei sacrifici hanno senso se c'è il progetto industriale dietro
Dicevo prima Gioia Tauro già tale nata anche quello del porto già dalle nata anche perché i lavoratori sindacali sono stati capaci di fare un contratto
Di grande disponibilità e di grande impegno di grande sacrificio ma questo contratto c'era dietro un progetto industriale evolutivo che poteva trascinare trainare la realtà del territorio quindi poter entrare in queste realtà chiedere punti di accordo che abbiamo dietro una progettualità reale qualcosa che metta veramente in moto il Mezzogiorno
Io credo e concludo che veramente il passaggio che noi dobbiamo fare e la sfida prima la devo fare molti tavoli al piano sociale
Ma il primo tavolo su cui ci misuriamoci giochiamo
E il tavolo sul Mezzogiorno il patto per il Mezzogiorno d'Italia tante volte reclamato passato Pato al Mezzogiorno se diventa il terreno in cui sindacato industria politica dimostro
I essere in di nuovo in grado di agganciare di addentare la progettualità concreta
Questo tavole questo patto può essere che il segnale che in Italia le cose stanno cambiando e si ritorna sul terreno la produttività dello sviluppo della crescita di quella cioè che sostanze che Alitalia si aspetta dal centrodestra grazie
Grazie grazie al ministro Alemanno
Allora riprendiamo
Rapidamente
Schiavella
Automaticamente per forza perché imminenza sa dirsi sì sì sì
Saremo
Ma dico rapidamente perché ognuno dei temi che è stato ho toccato per essere tocca rimettete stile richiederebbe un tempo infinito siccome quando non c'era ho detto delle cose
A proposito del made in Italy rispetto al ministro Alemanno la ringraziamo di aver seguito la la petizione sul Vino Veritas così mentre sta andando via Dino delle cose su su quello che ha detto il su quali sono le difficoltà che gli imprenditori trovano a rilanciare quello che il ministro ha appena detto
Io credo che siamo tutti quanti d'accordo su quello che è emerso che viceministro Miccichè presentava al ministero del Tesoro quando c'era presentazione del Rapporto sul Mezzogiorno che il vero problema sono continua a essere infrastrutture il credito
Ma soprattutto visto che siamo in una regione che non ci spaventa tanto per la sola disoccupazione ma per quel segmento incredibile disoccupazione giovanile fra i quindici e i ventiquattro anni sessanta per cento in questa regione
E siccome anch'io sono assolutamente convinto
Che italiani su una risorsa fondamentale nel processo di sviluppo
Però come Confapi abbiamo avuto un momento di importante di rilancio della nostra comunicazione con abbiamo raccontato quella vera emorragia che il Sud subisce e in termini di risorse umane e risorse finanziarie
E queste sono quantificabili in maniera precisa perché in una ricerca che abbiamo condotto noi a nostre spese
E nella quale abbiamo rilevato che un ventenne costa alla collettività nell'essere formato circa duecentosettanta mila euro
E un giovane laureato circa trecentocinquanta mila facendo media sul fatto che i cambi di residenza i saldi netti rispetto al nord del Paese sono circa settantuno mila dal Sud verso il Nord centoquarantanove mila sono quelli diciamo
Globali cioè e il saldo complessivo netto e settantuno mila e che quindi in cinque anni trecentocinquanta mila giovani del sud si sono spostati nel nord del Paese
Noi per la sola Campania trentanove mila giovani che si spostano in un anno vedevamo che in un anno praticamente su avevamo una perdita e risorse umane di venti mila
Miliardi che era l'equivalente del POR nei sei anni c'è la Campania perdemmo radicalmente questo in maniera rapidissima consideriamo poi un altro piccolo fatto perché l'emorragia di risorse umane
Tampona e e e accompagna un'altra energia che quella delle risorse finanziarie dei miei colleghi in giunta e la Confapi spesso mi raccontano che se non ci fosse risparmiatori del sud alimentare in maniera maggiore discredito in questo Paese
Il no nello il nordici avrebbe difficoltà a investire in maniera massiccia vero
C'è un ciclo finanziare lo dimostrò perfino finalmente i dati alla Banca d'Italia ultimi che dimostra come gli investimenti nel Sud del Paese purtroppo non c'è il rapporto fra raccolta investimenti continua a essere negativo del sud del Paese alla per esempio visto che parliamo di dialogo e di possibilità che il sistema pubblico a di aiutare il sistema privato ne abbiamo detto le banche al sodo non esistono più
Le banche al sud vengono solo che prende le tesorerie provinciali comunali e tesoriere giornali vengono a prendere le istruzioni delle varie quattro otto otto che il buon amico Maurice dice Veltroni non sarebbero a niente
Le banche non hanno l'incentivo a parlare più col sistema privato che noi crediamo di rappresentare il segmento piccola
E allora parte e allora Balcani sia perché non ci inventiamo qualcosa come quella che stiamo inventando in campagna una legge che indicibile banche rispetto rapporto raccolte indie investimenti e che le favorisca per esempio nel concorrere al pubblico in questo senso
Perché il dramma della mancanza di un fare banca serie al Sud non lo diciamo noi imprenditori è un dramma è evidente è un dramma che impedisce poi la trasformazione che si dice agroalimentare avviene più hanno nel nord del paese nel sud ma quando ne abbiamo un deficit di otto ore nel trasporto infrastrutturale
Dal Sud verso il Nord per ci rendiamo conto del perché a quel punto la burrata in questo momento viene prodotta al quaranta per cento nel nord del Paese perché le infrastrutture dalla Puglia la sarò sicuramente confermato successivamente deferenza tutor non aiutano in maniera efficiente il sistema della trasformazione per esempio agroalimentare apre soprattutto mettiamoci d'accordo su una cosa perché quella che chiedevo all'inizio cioè di definizione di allocazione o politica industriale per il per il Paese vale a in maniera ancora più forte ancora più massiccia nel Sud
Perché vedete col federalismo fiscale
Il fatto che tutte queste persone si sporge si spostino a nord del Paese fa sì che nella fase di formazione la fase previdenziale queste persone
Alloggiano nel sud del Paese nella fase produttiva e quindi anche la fase in cui versano imposte sono produttivamente nel nord del Paese allora se nel Sud di questo Paese dobbiamo smontare le industrie farne sostanzialmente scuole università
Case di riposo e perché no ovviamente il massimo rilancio del turismo è ovvio che gli imprenditori per esempio settore manifatturiero ne dovranno in qualche maniera avere conseguenze
E quindi è ovvio che sarà difficilissimo attrarre investimenti di tipo industriale è ovvio che il distretto per esempio
Che noi abbiamo importantissimo quindi San Marco dei Cavoti comincerà ha da dire per le diseconomie di cui stiamo parlando dei problemi sempre più grandi continuano a essere quelli dei mercati
Cominceremo ad a vere una situazione come quella che si è verificata in cui la Cina non ci fa paura
Per quanto riguarda in questo momento la ricerca sono d'accordissimo la Cina dovrà andare a uniformarsi alle regole del mercato mondiale
Ma il problema è che uno swing imprenditore del tessile che siamo a tre Pietro e ultimamente raccontato la cosa più divertente con con la quale io vorrei chiudere il mio intervento
Commissionava magliette in Cina
E quando gli è arrivato ridisegnava le commissiona conigli arrivato un carico di circa cento mila magliette con un buco dietro precisissime tutte quante ha chiesto come messo agli arresti magliette perché il campione l'ha spedito in Cina c'aveva un buco
Ispezione postale i cinesi lo hanno con Saci dura perfetta riprodotto su cento mila campioni si sono capiti dopo sei mesi perché chiaramente la loro capacità in questo senso di limitare il prodotto industriale era talmente forte che addirittura lo dicevano gli abbiamo fatto uno sconto perché il buco era SAR cito perfettamente sui cento mila capi di fronte a un'efficienza di capacità industriale di questo tipo
è ovvio che il fenomeno cinese ci spaventa non per le regole violate ma per la loro capacità di emulare un sistema industriale che per quanto annusano soltanto ma che ora imitano nelle quote di ricerca vorrei chiudere dicendo che in questa regione c'è un assessore assessori Kolaj sia assieme al ministro Moratti ha portato al tre per cento la quota d'investimento nella ricerca
Nel nostro Paese la quota investendo ricerca è molto molto più bassa la ricerca mirata in circuito con le piccole e medie imprese e con le grandi e con le università che noi rappresentiamo questa regione impartiva M a fortissima è dal mio punto di vista l'unica maniera di rispondere efficacemente a quella che se no diventerà una devastazione complessiva e sono d'accordo non ci perderà la faccia sul Paese ci perderà la faccia chiunque crede che ci sia un territorio come questo così forte per energie per capacità che resta totalmente inutilizzato
Grazie allora io adesso do la parola all'onorevole Poli Bortone per un breve saluto e poi
Battuto a tutti
Grazie Q
Anteprima disastri
Sì
Sì esigenza d'acqua è una delle cose delle quali non abbiamo parlato insieme anche al al discorso per esempio dell'Energia perché io vedo sono arrivata a Napoli oggi
Ho detto che se fosse accaduta una cosa del genere nella mia città mi avrebbero crocefissa con sindaco ho visto una città letteralmente in bassa dai rifiuti e mi sono posto il problema per esempio
Del tipo di politica energetica di politica ambientale che si è fatta
E di quanto siamo stati accondiscendenti
Rispetto a certe forzature definiamole così ambientaliste di quelli che ci hanno convinto che tutte quante le centrali nucleari le potevano fare in Francia e in Italia non se ne poteva fare neanche una
Che i termovalorizzatori se sono al centro di Monaco diamo Strama stanno benissimo ma se lo devo fare la mia città o se la deve fare qualcuno nel Mezzogiorno si deve fare un affare da parte di qualcuno il che non è escluso naturalmente che qualcuno
Tenti di fare un affare sul termovalorizzatore
Ma non è neanche detto che sia una buona ragione per non pensare che invece illecitamente e nell'ambito totale della legalità si possa invece si debba costruire un termovalorizzatore per togliere quello scempio anche non so chi dovrebbe incentivare a fare investimenti nel Mezzogiorno d'Italia
Io come Sindaco devo dire anche mi preoccupo innanzitutto
Di dare sostanza indubbiamente ma anche l'immagine di una città che possa essere anche esteticamente
Attrattiva oltre che con una amministrazione abbastanza efficiente io sono arrivata nel momento in cui Castro parlava proprio
Del dinamismo della della pubblica amministrazione che io trovo che sia un fatto importantissimo terre il Governo del territorio convinta come sono
Che parlare di Europa non significa parlare di un fatto lontano ma significa parlare di un fatto vicinissimo al territorio purché si riesca a coniugare governo del territorio ed Europa e per coniugare il governo del territorio con l'Europa occorre che il territorio si anche governato bene
E quindi importantissimo secondo me la funzione che può avere una pubblica amministrazione ma abbiamo il coraggio di dire fino in fondo che cosa non va bene in una pubblica amministrazione
Abbiano il coraggio di dire che come facciamo noi ad affrontare una forte e competitiva progettazione
Per competere con gli altri paesi con gli altri Comuni italiani ma anche gli altri Paesi europei nel momento in cui affrontiamo una
Uno uno la partecipazione ad un bando comunitario beh abbiamo il coraggio di dire che non abbiamo nella nostra amministrazione le professionalità giuste
E allora io mi pongo questo problema
E vi sembrerà un fatto come si suol dire immateriale ma l'investimento secondo me nelle risorse umane è un fatto assolutamente essenziale
La formazione non soltanto di base non la ricerca per la formazione di base
E la formazione di eccellenza sono un fatto assolutamente imprescindibile
Per tentare di fare andare avanti un'amministrazione nella quale ci siamo trovato personale della due otto cinque personale per carità non voglio tracciare niente nessuno avendo io non lavorare assolutamente non è un giudizio negativo
Ma personale se mai dei lavoratori socialmente utili comunque personale che non è venuto fuori da una selezione oculata
Che sia all'altezza di una pubblica amministrazione la quale voglia rispondere alle esigenze del territorio oggi un amministratore deve saper leggere la vocazione del territorio
Capire che cosa va bene nella propria città
Attivare il dialogo perché il dialogo io lo sentivo Gianfranco Fini quale cercava appunto di di definire che cosa può significare un dialogo ovviamente lui faceva riferimento a quello che può essere il dialogo a livello nazionale a livello internazionale ma io mi preoccupo anche del dialogo a livello locale
Per cui se io faccio un contratto di quartiere io attivo come ho attivato il partenariato sociale
Io non posso pensare di dover dire alla mia città soltanto che ho avuto dei fondi e che faccio quello che decido io di fare perché io devo dire la mia città
Posso avere dei fondi se insieme facciamo sviluppare questa parte della città per farne cosa
Per farne nell'ambito di urbana per esempio un percorso artigianale perché perché la nostra vocazione è quella di un artigianato di tradizione
Che non può essere un artigianato di eccessiva commercializzazione quindi svilito nella sua identità ma deve essere un forte artigianato di tradizione
Sul quale io investo perché investo nelle risorse umane perché credo che oggi l'artigiano prima di fare la cartapesta debba conoscere la storia della cartapesta e poi finalmente potrà fare la cartapesta
Della mia città che ha tutta una tradizione dal Settecento in poi mi farai fiorellino che venderà per la bomboniera ma mi farà la statua che può essere un fatto attrattivo
è interessante ed attivo quindi tutte quante quelle forme di partenariato sociale
Che peraltro si debbono coniugare anche con quel vastissimo mondo oggi dell'associazionismo e del volontariato che è presente i nonni nostre città e che rappresenta un fortissimo elemento di sviluppo altrimenti il tema della sussidiarietà orizzontale lo leggiamo soltanto dall'articolo centodiciotto della Costituzione rimane di ma poi di fatto non riusciamo ad attivare assolutamente nulla
Allora
Ci si pone il problema mi ripeto ancora una volta di investire innanzitutto nelle risorse umane ma io mi pongo anche un altro problema
Si è parlato tanto l'avete detto un po'tutti che e deve essere fortissima la progettazione ma abbiamo questa capacità progettuale
O non è necessario per esempio ne parlavo con Fini qualche mese addietro gliel'avevo anche annotato non è necessario per esempio cercare di attivare una sorta di forma di tutoraggio per la progettazione la progettazione non è un fatto da fare a macchia di leopardo a me piace questo a me piace quest'altro
Anche la progettazione e si deve attivare su una base di forte partenariato che innanzitutto il partenariato locale
E poi il partenariato all'interno del nostro Mezzogiorno mezzogiorno aveva ragione Gianni Alemanno Mezzogiorno è ancora inesploso
Nel Mezzogiorno a tantissime capacità a tantissime possibilità di esprimersi ancora purché lo facciamo esprimere come si deve esprimere attraverso le sue identità
Siamo riusciti ad enucleare le identità del Mezzogiorno o abbiamo subito forme di industrializzazione e quando dico questo non è che io voglia perché ho visto che c'era un minimo di sussulto da parte di Parisi sul tema
Delle delle industrie che venivano dal Nord e che prendevano un po'di Soldini dal Sud però Parisi non è noi abbiamo subito
Abbiamo subito e tutte le leggi sulla Cassa del Mezzogiorno la legge sessantaquattro e che la gente veniva da noi prendeva gli incentivi prometteva lavoro si accordava con i sindacati del luogo
Dopodiché non manteneva non solo manteneva i livelli occupazionali ma non occupava neanche la gente in in termini numerici e che aveva promesso di occupare per di più ci creava il problema della cassa integrazione e quindi anche nel reperimento di risorse niente ma anche di INPS con tutti gli squilibri che si sono creati
All'interno della previdenza sociale quando per la cassa integrazione sono stati Dana usati danari che potevano essere utilizzati per l'assistenza e la previdenza e quindi ovviamente con squilibri notevolissimi con questo non voglio dire
Che rifiutiamo l'industria
Ma diciamo che forse possiamo oggi anche selezionare un minimo l'industria come io credo che si debba anche selezionare l'agricoltura non possiamo piantare Soglio girasoli che non appartengono al nostro territorio soltanto perché l'Unione europea ha deciso che ci dà un po'
Di soldi se noi gettiamo qualche seme di girasole ora ci curiamo neanche semmai
Di andarlo a raccogliere ma cerchiamo anche lì di recuperare un'agricoltura identitaria ma quali sono le vocazioni
Locazione del vino
La vocazione dell'Ulivo la vocazione del tabacco per quello che può sì dell'Ulivo de degli ed è degli Olivetti no non la vocazione dell'Ulivo per carità io
Mi mi dispiace ogni volta che parla della Puglia che che è legata a questo tormento degli alberi di ulivo e e poi dopo ecco va bene
Comunque appartiene a partirà la mia vita partirà la mia Puglia appartiene alle produzioni che sono le nostre produzioni identitarie
Cioè siamo capaci anche come classe dirigente siamo capaci oggi nel Mezzogiorno di fare delle scelte rifiutando delle scelte del passato e affrontando delle scelte coraggiose io credo che oggi noi siamo capaci
E voglio dire qui in un momento in cui si parla del mezzogiorno io da meridionale non vedo l'ora di uscire dalle zone dell'Obiettivo uno
Non vedo l'ora perché significherà che finalmente non saremo più zona in ritardo di sviluppo ma saremo finalmente una zona sviluppata
E se abbiamo parlato tanto di esportazioni di menti questa è la seconda generazione da primario dell'esportazione delle braccia adesso abbiamo anche esportato menti oggi non abbiamo più voglia di esportare niente
Io ho visitato poco fa un'industria conserviera dove c'era il figlio del del proprietario il quale era stato a suo tempo un contadino
Adesso era proprietario dell'azienda il figlio laureato alla Bocconi era in azienda sono stata felicissima di vedere una cosa del genere perché significa che finalmente i nostri giovani sanno
Che possono anche rimanere sul nostro territorio allora un impegno di un partito un impegno di un governo quando vuole investire su un territorio come io sono certa che il nostro governo
Voglio investire nel Mezzogiorno dev'esser quello semplicemente di trovare delle soluzioni per accompagnare il territorio a me non piacciono molto gli incentivi se non sono incentivi monitorati fino in fondo
Allora se uno dà un incentivo deve sapere che quell'incentivo è servito effettivamente per produrre qualche cosa
Basta con gli incentivi a pioggia e basta anche ecco alle quattrocentottantotto io vivo in una città lo dico chiaro e tondo
Nella quale abbiamo avuto danni immani proprio per il cattivo utilizzo della legge quattrocentottantotto e per la pessima presenza della Banca centoventuno che ha preso in giro un sacco di gente
Allora il sistema bancario da un lato
Ma anche perché no ecco forme di persuasione chiamiamola così
Per esempio per tutta quella grande distribuzione che che la grande distribuzione che viene che viene dall'estero le varie per non fare nomi le varie case furono Scianna e via dicendo
Che vengono e non solo veicolano prodotti che semmai con la triangoli
Con la triangolazione sono arrivati in Francia da chissà quale altro Paese
Extra europeo ma comunque
No non garantiscono neanche che vengano veicolati nostri prodotti o che comunque ci sia un uguale scambio di prodotti con altre forme di commercializzazione in altre zone
Dell'Europa ma non ci sono neanche forme di persuasione ad investire sul nostro territorio perché io non conosco ma insomma
L'ipermercato
Il quale investa una quota dei suoi profitti sul nostro territorio ecco forse queste forme di incentivazione definiamole così
Forse le possiamo anche chiedere al nostro governo senza chiedere più assiste
Vita come meridionale perché devono andare a contrattare in conferenza Stato regioni città se per la sanità gli si deve dare qualche centinaia di migliaia di euro in più per venire incontro alla sanità
La consigliera la forma di azione positiva di pari opportunità ma per carità
Bloccata nel tempo brevissimo mi auguro perché preferisco tutte quante quelle forme che rendano auto propulsivo questo nostro Mezzogiorno che ha veramente tutte quante le capacità per esplodere
Grazie onorevole Poli Bortone
Adesso la parola Maurizio Castro poi rapidamente le parti sociali conserviamo Pruzzo la vicepresidente di concludere in orario diciamo ma soprattutto consentiamo di restare in sala a chi senza dalle quindici e quindi le nazioni vedo che noi dobbiamo ringraziamento a chi ci sta ascoltando
Ha preso allora rapidissimamente come prima aveva approfittato del meticciato professionale del meticciato etnico essendo per famiglia mezzo meridionale mezzo e mezzo nordico per aiutare una riflessione agli amici del Sud relativamente a
Un tema che se si vuole affrontare seriamente quello del rilancio industriale economico sociale dello scudo non può essere eluso che pure del modello di relazioni industriali
Adatto ad essere in questo sviluppo economico e sociale propellente il modello di relazioni industriali questo Paese è tradizionalmente giacobino per quello che riguarda l'impianto normativo e sabaudo per quello che riguarda la cultura organizzativa
L'ultimo grande fenomeno di sviluppo economico industriale del nostro Paese nord est
Oggi Steinar ridendo la propria spinta propulsiva proprio perché gli è mancato un coerentemente organizzato e sviluppato sulle specificità locali modello di relazioni industriali non potendo utilizzare il modello giacobino sabaudo ha fatto una scelta che si è rivelata improvvida quella gran a sindacalizzazione del proprio modello di sviluppo
Non esiste un modello Nord destino di relazioni industriali e si vede
La totale assenza di concertazione territoriale di contrattazione territoriale ha portato questo stesso modello la sua prima crisi a tanto spaventarsi di se stesso di fare mettere una legge regionale in cui venivano bloccati tutti i nuovi insediamenti industriali
Che in qualche modo denunciava la sua stessa ragion d'essere alla sua stessa radice
Non c'era l'assistenza propulsiva di un modello di relazioni industriali
Allora bisogna costruire un modello di relazioni industriali sudista
Costruito sulle specificità
Sulle differenze sull'autenticità della dimensione economica e sociale del Sud
Che tra l'altro sono in termini di fondamentali molto migliori di quanto tanta cattiva lat letteratura non faccia credere duecento eroici simil primo non ricordava anche Gianni proporzionalmente oggi
C'è più piattaforma di grande industria nel Sud che nel Nord nessuno ci sono poli importanti dal Petrolchimico l'automobilistico
Ci sono cantieristica erano avevano spazia ci sono addirittura distretti interessanti l'abbigliamento l'accoglimento
Ci sono disponibili saperi importanti a basso costo
Nella mia vita precedente ricordo analisi a livello europeo dalle quali risultava che a parità di saperi
Forniti e generati dalle università europee il miglior rapporto qualità prezzo si aveva il Sud a parità di sapere un laureato del sud costa io quarantun per cento in meno della media europea
Quindi è una straordinaria opportunità uno dieci cento mille Catania con Pistorio la macro elettronici quindi questo mix grande industria
Anche come volano dei servizi
E cultura Traverso università può essere utile insomma serve un modello di relazioni industriali che si allora non più giacobino Maggi Condino
Non più sabaudo mi verrebbe da dire borbonico paura Svevo
Un modello Svevo girotondino allora allora proviamo a passare una proposta concreta rozza come la semplificazione esige una sfida che proprio gli amici colleghi ed ex colleghi di imprese e organizzazioni sindacali potrebbero sperimentare ecco
Deliberatamente dico sperimentare siccome è un tema ideologicamente un po'sdrucciolevole
Partiamo dal presupposto che è una prospettiva laboratoriale cantieristica si faccia una sperimentazione sulle relazioni industriali per il Sud un patto per il Sud ha durata predefinita cinque anni
E vediamo i terreni sui quali sperimentare innanzitutto anche per ricomporre
Certe lacerazioni che inevitabilmente il Patto per l'Italia ha generato visto che adesso c'è un nuovo afflato unitario che sono stato teorico del modello bipolare dire come voglio ricredere voglio anch'io fare
Prospettiva unitaria va bene recuperiamo ad esempio tutte le opportunità per il sud della legge Biagi qualcuno pensa che al sud
Si possano incrementare i tassi di occupazione giovanile i tassi di occupazione femminile persino i tassi di occupazione agli anziani che sono su livelli super uno pay
Se non si fa una sperimentazione concordata forte
Di tempo parziale di lavoro intermittente
Di contratti di inserimento di contratti di reinserimento di apprendistato
Di contratto occasionale
Io credo che non sia possibile allora senza impegni biologicamente troppo stringenti organizzazioni sindacali organizzazioni datoriali una sperimentazione dizione a cinque anni sull'attivazione modulata
Sulle esigenze del territorio e delle comunità che il territorio esprime nel sud e per il Sud
Secondo flessibilità ma non mi interessa tanto
La flessibilità remunerativa guardate che per le imprese del Sud è ancora più importante la flessibilità normativa in materia di ad esempio orari di lavoro e ridicolo che ci debba essere prigionieri di una griglia nazionale pensata per la grande fabbrica fordista di Lambrate
Quando evidentemente i riferimenti devono e non possono che essere altri se ci vuole mobilitare Energia professionale tendaggi occupazionale
La stessa sistema dell'organizzazione del lavoro in quanto esprime culture antropologicamente connotato in modo specificatamente legato ad un territorio non può essere
La stessa della Torino degli anni Cinquanta forzosamente Colonial mente riprodotta
A Pomigliano piuttosto che a Bagnoli piuttosto che a Taranto c'è una specifica cultura proprio in prospettiva comunitari anche nell'organizzazione lavoro follia che famoso TMC due o come dire
Prima ancora che arrivi la FIAT impone un modello di organizzazione del lavoro che pensato su strutture sociali strutture persino ripeto antropologica completamente
Un altro tema anche qui dirà una bestemmia sperimentazione forte attraverso la concertazione territoriale con la partecipazione anche degli enti locali anche delle amministrazioni anche delle forze socialmente strutturata la società civile
Materia non solo di start-up di generazione di nuove aziende ma anche di crisi
Qua perché ritengo dice uno che ha fatto ristrutturazioni severe in tutto il mondo in Cina e gli Stati Uniti in Spagna in Svezia in Germania dappertutto
L'Italia è il Paese dove impossibile licenziare un singolo lavoratore ma il paese del mondo dove è più facile chiudere una fabbrica più facile e meno costoso
Se vogliamo porci un tema d'interesse nazionale dobbiamo porci anche questo tema
S snob in Cina forse ma dipende perché in Cina come noto non si negozia col sindacato ma con il funzionario del partito municipale
Quindi la cosa può essere o molto facile o molto difficile ma comunque lascerò alita il Paese dove con un niente di soldi e con un niente di procedure settantacinque giorni e tre mesi visionario neanche intero è una fra abiti chiusa
Questa fabbrica dove ripeto il singolo Maroni ora non riesce ad esigenze attualmente allora incominciamo a gestire in fase nascente in fase germinale gli start up con apposita normazione contrattualmente definita ma anche in cominciamo a gestire sistemi di monitoraggio di prevenzione e di governo
Delle crisi da dove se si manifesti
Da ultimo e chiudo perché non provare proprio al Sud a sperimentare
Forme partecipative di supporto la crescita economico-sociale la crescita industriale del territorio sulla linea incentivante sulla linea volontaria disegnata
Dalla recente Finanziaria
Che contiene una novità davvero rivoluzionaria per la prima volta in Italia c'è una legge sulla partecipazione ma è una legge che non obbliga che non costringe che non comprimendo prime regge che incentiva che tutela che promo
Pensate le opportunità straordinarie si Stefano Parisi dice che è un caso Romolo mania ecco ebbene sono mono maniaco ebbene sono mono maniaco
Ma sono assolutamente convinto che questo Paese quando avrà la partecipazione non solo sarà moralmente più civile ma anche funziona meglio perché cattivo nessuno mi convincerà Stefano
Che un consiglio di sorveglianza
Alla Parmalat avrebbe fatto peggio di una foto un gran To come diavolo si chiama quella colta di mascalzoni travestiti da società di revisione dei conti
Al ciò premesso cioè
Pensiamo soltanto se l'industria del Sud la piccola industria del sud ha bisogno di crescere di fare il salto dimensionale quali opportunità possono essere dischiusa squadernato dall'utilizzo della partecipazione finanziaria
Quante opportunità possono essere attinte attraverso forme di regolazione modulate sulle esigenze della comunità territoriale imprenditoriale da forme
Di partecipazione alla gestione di tipo organizzativo di tipo istituzionale
Quindi anche sotto questo profilo credo che il Sud abbia la straordinaria opportunità di diventare un laboratorio
E le organizzazioni sindacali per l'organizzazione datoriale per il governo e i governi regionali una nuova prospettiva di sussidiarietà in una nuova prospettiva di finalità
Per scrivere il nuovo codice genetico dell'impresa che cresce perché io sono assolutamente convinto e davvero
Che il Sud sia il luogo il luogo simbolico prima che materiale sul quale si gioca la capacità del Paese di mostrare di sapere attraverso l'innovazione condurre esiti compiuti di modernizzazione grazie
Grazie
Castro ha il pregio di mettere sul tavolo una serie di discussione di problemi anche di provocazioni come è giusto che sia in un confronto in un in un dibattito come quello che stiamo svolgendo
Per Paolo Baretta
E la filiera Della parteciperà
Sorpresa
Il sud esodo di oggi
Non è lo stesso di quindici anni fa e Mora ha fatto molti passi in avanti
Tendenzialmente la cultura politica la cultura giornalistica tenderei a dire la cultura sindacale sono giustamente attente a quanto molto c'è ancora da fare
Ma rischiamo in tal modo di valorizzare poco
Quanto è stato fatto è in termini di marketing in termini attrattività in termini di possibilità di sviluppo dimostrare che che investire al Sud faticoso ma rende quando lo si è fatto può essere una via che aiuta a politiche di sviluppo future
Melfi Gioia Tauro
Natuzzi Manfredonia tutti con i loro limiti e tutti con i loro limiti
Catania Pistorio anche i call center che sono stati restaurati sono tutte cose che negli ultimi dieci anni
Ci sono diverse dalle cattedrali del deserto non hanno risolto i problemi generali del sud contengono grandi limiti ma sono cose che sono riuscite a inserirsi a fil trarsi dal territorio
Questo sistema però è ancora fragile
Allora voglio dirla per aiutarci a riflettere attenzione
Che nel nel buonismo che accompagna in questi giorni
L'accordo su Melfi che abbiamo fatto bene a fare dei giusto averlo fatto
Non si sottovaluti il fatto che questo sistema è ancora fragile
E ha bisogno di essere sostenuto anche da politiche di relazioni sindacali perché reggano un modello che va corretto progressivamente cioè Melfi non è nata per caso
Natuzzi non è nato per caso sono state scelte difficili finalizzate a uno sviluppo occupazionale e produttivo del sud i due limiti in corso d'opera sono stati che quel modello è rimasto fermo
Non si è voluto verso ragioni ulteriori storiche e il nodo che lo aveva accompagnato un intreccio di scambio tra appunto partecipazione flessibilità alla fine si è afflosciato su se stesso
Quindi attenzione perché abbiamo bisogno che si valorizzi ciò che è stato fatto ma si sappia che la costruzione di uno sviluppo del Sud non solo industriale
Non solo industriale ha però anche ancora bisogno di politiche di studi autosostenibile se in qualche modo colgo la provocazione positiva che Paoli che la signora ha fatto prima posso dirla in cui bene non vogliamo aiuti da fuori aiutiamo ci dà dentro anche con politiche siano di auto implementazione e allora in questo senso non è negativo fare accordi che aiutino questo tipo di sviluppo
Sappiamo che le gabbie salariali su un'altra cosa che le abbiamo tolte di mezzo dal gioco del dibattito non è negativo che ci sia un tessuto sociale che si autoalimenta ecco attenzione e questo è un dibattito che non è ancora chiaro secondo osservazione concludo
Riprendo la cosa diceva prima ho sentito anche Alemanno questi ottimi due interventi di opposizione che ho sentito dire Poli Bortone Alemanno politiche pubbliche c'è bisogno di politiche pubbliche
Qui dobbiamo ripensarlo sto dibattito perché negli ultimi dieci anni effettivamente la privatizzazioni per cassa bisognava privatizzare perché prima era si esagerava l'opposto
Però per ragioni legate al debito si è fatto una politica di privatizzazioni necessarie ma oggi c'è bisogno di ripensare un ruolo delle politiche pubbliche che non è la
Stirone
Non è ai panettoni di Stato non è neanche una nuova ieri
Non è nemmeno una nuova Cassa del Mezzogiorno però non è neanche soltanto la Cassa depositi e prestiti non è nemmeno una Tremonti bis a pioggia qui c'è bisogno di politiche finalizzate e allora in qualche modo qual è il ruolo delle politiche pubbliche e questa è un'comuni nel falso le potevo ci metto anche a noi stessi e unì nel vaso rispetto al quale i governi e il governo della seconda parte della legislatura
è chiamato a a lavorare l'ultima osservazione banale banale
A me succede andando a Venezia in Veneto spesso per ragioni familiari
Dico trovare nei bar nei miei negozi dei barbieri i dépliant delle camere di commercio della Slovenia
La Croazia
Del e dei paesi limitrofi e dell'Austria
Viva dio riusciamo organizzare un marketing e propaganda che avrebbe un effetto lo dico anti leghista tra l'altro positivo perché dimostrerebbe nei bar nei comuni né né né i barbieri che c'è un'industria meridionale e un'attività anche istituzionale meridionale finalizzata allo sviluppo
Anche questo aspetto mi sembra ancora sottovalutato
Grazie
Renata Polverini
Perché
Velocissimamente
Vorrei
Mandare un messaggio alla presidente Fini che ci ha detto
Come sempre che disponibile al dialogo che lo ritiene inutile
Ed indispensabile io vorrei aggiungere che per il sindacato credo interpretare anche il pensiero dei colleghi al tavolo è indispensabile anche l'accordo
Quindi dialogo sì ma partendo dal presupposto che comunque si cerca di raggiungere un accordo
Questo lo dico anche perché c'è stato posto il problema della riforma fiscale che stiamo leggendo da qualche giorno sul giornale stiamo vedendo un po'cosa succede a cono e crediamo e lo abbiamo detto
Che si può andare verso una riforma fiscale
Che mantenga i requisiti di giustezza e di equità e quindi diciamo semplicemente che non è compito del sindacato reperire le risorse è compito del sindacato aiutare
Ad individuare canali dove si possono reperire le risorse
Certo ribadiamo comunque quello che abbiamo sempre sostenuto che non è possibile ma qui credo ed ho sentito che c'è un impegno del vicepresidente incidere sulla spesa sociale o sulla spesa ciò socio sanitaria come la vogliamo chiamare
E credo ed aggiungo che non sarebbe sbagliato
Se qualora il governo intendesse procedere sulla riforma fiscale aprire quel famoso tavolo e cominciare veramente a discutere in termini concreti di quella riforma del welfare che comunque indispensabile secondo noi
Per tutto quello che ci siamo detti fino ad oggi a partire proprio dal Sud
Un Sud e faccio soltanto ad una piccolissima riflessione che io credo e questo è emerso mi piace che non ha più bisogno di quegli interventi a pioggia peraltro non l'avevamo sostenuto nell'ultimo tavolo a Palazzo Chigi proprio di riforma del sistema del Mezzogiorno
Crediamo quindi che ci vogliono interventi mirati ma crediamo e siamo convinti che nulla cambierà se continuiamo a vedere questo problema come un problema di una parte del Paese e non dell'intero Paese
Questo lo dico concludo velocissimamente perché troppo spesso anche rispetto ad altri problemi specifici come quelli dell'occupazione femminile dobbiamo convincerci che il sud allo stesso modo un soggetto di un Paese più vasto e quegli obiettivi appunto di occupazione che passano anche per l'occupazione il femminile di sviluppo di un Paese che passa per lo sviluppo del Sud non possono che essere considerati un problema appunto nazionale vorrei concludere dicendo che il sindacato può dare un contributo a questo purché non si parli e non si insista troppo esclusivamente su un modello di sviluppo che passa per una riduzione del costo del lavoro il sindacato ha dato disponibilità
A
Passare ad un successivo
Livello di contrattazione che quello territoriale ma io credo esclusivamente su quelle voci che compongono il salario che hanno un diretto rapporto con il territorio mantenendo un impianto di garanzie di tutele nazionale
Concludo agganciandomi un po'a quello che diceva Parisi e che poi ha detto anche Castro ne siamo convinti che tutto passa sicuramente per quello slogan
Più italiani che lavorano io aggiungerei più italiani che lavorano con un lavoro di qualità ed assistito
Anche soprattutto se è un lavoro flessibile e qui mi ricollego a quello che diceva Maurizio Castro c'è bisogno
Di molte tutele di molta assistenza di un accompagnamento culturale proprio per utilizzare al meglio quella flessibilità che oggi la riforma Biagi ci mette a disposizione
Grazie Nerozzi
è vero
E rispetto ma cosa che diceva prima vice presidente del Consiglio non siamo interessati a discutere sul squilibrio demografico riteniamo una cosa importante per il Paese ovviamente forse per motivi diversi
Bravo i suoi dico tre cose casa
Precarietà
Attenzione alle condizioni di lavoro di Melfi si è parlato di tante cose un mare rivendicazione un avere punti di raccordo e che la paternità entrasse cubano e le altre
Fabbriche FIAT e il premio di produzione per una fabbrica al venti per cento femminile il giovane è una cosa importante
Seconda questione
Molte delle cose
Che ha detto il ministro Alemanno
Sommo condivisibili anzi oltre alla condivisione
E siccome io non dubito
Lei non è stata intellettuale della discussione di oggi
C'è però un problema come che fra queste cose
Ho molte delle cose che ha detto in passato sottosegretario Viespoli e la realtà c'è un divario enorme
E questo è un problema ha un problema nostro che osserviamo ma è un problema vostro
Perché e vero
Che il Sud
Tutti i contanti sud del suo sviluppo è stato uno sviluppo articolato
La contrattazione territoriale orizzontale confederale oserei dire per capirci è stata importantissima però come avete di sviluppo anche con sacrifici perché il mondo del lavoro ha fatto
Erano in questi ultimi quattro anni l'ultimo del centro sinistra e i tre attuali
C'è stato un regresso di quel differenziale fanno del suk negli anni precedenti c'era stato
Perché che tipo di Mondello incentiva SDI incentivazione si è detto di qualità si è detto per obiettivi così non è stato la categoria che è stata più premiate in questi quattro anni
Scusate quella nobile
E l'indispensabile dei dentisti rispetto un certo tipo di incentivazione
Cosa c'entra questo col modello produttivo
Dei tifosi
Per le assunzioni poi
Altra questione Gioia Tauro un patrimonio di questo Paese le ferrovie sono dieci anni che non si stava collegando ramo dieci chilometri che non si collegano dispetto
A Gioia Tauro
Dieci anni dieci chilometri
E questo e sistemi infrastrutturale di collegamento fra Tirreno Adriatico che è indispensabile per esempio per la Malthus perfetto per me
Non completo
Le Ferrovie non arrivano a me
Ci mancano quattro cinque chilometri entrando queste son problemi reali
E allora
Su questo tutti noi saremo giudicati
Ma non saranno soprattutto chi governa
Ultimissima questione
è vero che c'è una ricchezza nel Mezzogiorno io non vorrei distinguere fra sabaudi Georgia convinto del secolo è qui
Poi chiede che perché tutti e due volte sì io no io sono per il modello emiliano finiva per far fronte a questo punto di vista socio altri modelli nella testa
Ma
C'è una risorse umane importante
Determinato a tante ragazze e ragazzi da un livello di scolarizzazione alto
Ci sono condizioni economiche peraltro nelle grandi periferie
Nel Mezzogiorno drammatici drammatici
Come il pubblico interviene su queste io sono molto d'accordo con le cose che diceva prima Castro prima ancora in mano
Ma voglio dire a tutti non lo voglio dire anche a mio amico Stefano Parisi
Con cui abbiamo fatto qualche processo di liberalizzazione le ferrovie tedesche francesi possono arrivare a Salerno sotto un ogni interessa quindi non ci arriva le nostre si fermano i confini
Abbiamo fatto qualche volta no problema problema europeo non proverà Nozza
Lo dico a te perché quando si parla di liberalizzazioni attuale dei condimenti io penso che anche sui processi di liberalizzazione bisogna riguardarci
E riguardarci soprattutto non per non farli ma per farli con regole diverse per farli soprattutto rispettoso ed una realtà che ha bisogno di un intervento pubblico finalizzato più forte
No sentiamo sentiamo subito Barrichello
No ci sono molti stereotipi in Italia del PRA Confindustria dovrebbero insomma io penso che le liberalizzazioni quando non sono reciproche ecco perché questo che cos'è successo in Europa quindi bisogna guardare all'Europa non non a quello che è successo all'Italia i processi di liberalizzazione che sono stati fatti in Italia
Ma son stati fatti peraltro non guardarmi perché cosa i fatti da un governo di centrosinistra e quindi no figura di però dico soltanto che cosa potenti perché se no se sì sì stereotipi tentare abbiamo fatto degli errori io penso che in Italia rispetto ai processi di predazione
Sono stati fatti degli errori che bisogna verso i quali potrebbe andare a guardare bene con con serenità perché il problema e quello di essere forti per poter andare negli altri mercati non essere deboli di perché dobbiamo e quindi essere occupati da altri questo sarà la questione degli anni novanta non la questione
Di un altro periodo su questa questione deve fare una riflessione un pochino più approfondita
è vero
Dopodiché l'altra cosa è voglio dire non faccio l'intervento che credo sia molto più interessante sentire vice presidente Fini siccome però salite delle cose sugli incentivi primo in Italia licenziati o se non ci sono più non è vero che ci sono incentivi a pioggia non ci sono più perché tutti gli esiti incentivi che ci sono si incentivi selettivi
Secondo la quattro otto otto tant'è vero che fa dei bandi si valuta le singole domande dice che abbiamo Johnson più da molti anni non non va non di recente Secondo siamo d'accordo su tutti va rivisto l'abbiamo scritto in quel ruffiano inutile accordo che abbiamo fatto tra Confindustria esangue ruffiano
Accordo tra Confindustria Cgil Cisl e UIL però è l'unica proposta che c'è stata in Italia negli ultimi ventiquattro mesi quindi sarà sangue Sara Rossi avrà meno c'è stata una roba sua qual era utile confrontarsi invece che toglierlo e metterlo nel cassetto
Come
Sì purtroppo li ho sempre nel cassetto credo però speriamo che vivi proprio un pochino meglio però noi ci siamo non c'ho mai sottratti a dire rivediamo gli strumenti che ci sono Primo siamo d'accordo sul fatto che si possa fare un fondo unico benissimo perché è utile che ha dove abbiamo fatto con la finanza al due mila due ha funzionato
Però vice presidente Fini dobbiamo metterci a quello su una cosa primo gli incentivi non so una schifezza ma su una cosa che possono essere data è consentita dall'Unione Europea
E ebbene farli usarli in modo efficiente e non è una vergogna uno ruberia delle aziende eccetera eccetera
Il fenomeno di prendi i soldi e scappa lo si può si è molto ridotto rispetto a quanto non avvenisse con legge sessantaquattro lo si può ulteriormente ridurre passare un'amministrazione efficiente
Che capisce che quando approva un Progetto perché questo lega essere finanzia Megale si sono gli stessi esiti identici strumenti provando a regalasse a scappare
Con i soldi dopo che prese i soldi non scappi una volta che fatto quell'investimento ecco si può fare anche in Italia basta fare la buona amministrazione di cui parla Maurizio Castro
Terzo i trasferimenti alle imprese sono tanti lo dicevamo prima su una piccolissima parte sono quelli che vanno ad investimenti produttivi
Gran parte sono inefficienze coperte dalla stando alla dai dalla finanza pubblica da parte di imprese pubbliche non efficienti e molta parte sono investimenti pubblici che sono utili tanto più se fosse utilizzato in modo in modo flessibile
Ma la cosa importante che siccome che che seri che non sono affatto d'accordo sul fatto che non devono venire le imprese del Nord allora l'impresa del Nord comunque le imprese che investono nel Mezzogiorno va bene se non è un sistema italiano insiste
Anzi le imprese c'è credo ci sono imprese nel mezzo nel nord perché sono operai che sono Inter imprenditori se non c'è l'impresa diverse diverse difficile che nasca la cultura imprenditoriale
Allora non nasce dalla pubblica amministrazione o dai forestali nasce dalla dalla dal dall'impresa dal prodotto nasce la cultura imprenditoriale si alza e di servizio che industria manifatturiera ora però siccome noi l'Italia è l'ultimo Paese in Europa nella graduatoria della capacità attrazione di investimenti e noi checché se ne dica dobbiamo fare gli investimenti e se dobbiamo fare investimenti l'unico luogo dove c'è spazio per fare investimenti nel Mezzogiorno
E siccome molte imprese italiane stiamo decidendo di delocalizzare credo rendere attrattivo Mezzogiorno è cosa buona e giusta rendono in modo efficace credo che sia ancora più importante però
Vice presidente Fini rendere attrattiva preso già bisogna avere certezze cioè bisogna spiegare all'investitore di Benevento milanese o tedesco che il lo strumento di incentivazione che c'è esistere stabile nel tempo no che ogni sei mesi campi Primo secondo bisogna avere un flusso di investimenti adeguato alla domanda di di di investimenti che c'è e questo oggi non c'è capiamo ci son problemi di finanza pubblica però mellotron fare molto di più rispetto a quanto facciamo
E soprattutto non ci possono essere così lunghe interruzioni cioè bisogna evitare di fare manovre di cassa attraverso le riforme siccome faccia una riforma passiamo da un sistema un altro per due anni non si spende più una lira sono diciotto mesi diciotto mesi forse diciotto mesi più brutti più duri
Dell'economia italiana negli ultimi trent'anni in cui in questi diciotto mesi non si sta erogando più una lira per investimenti in nuovi nel Mezzogiorno perché sono stati bloccati i banditi bando del due mila tre è ancora bloccato
L'ultimo bando l'abbiamo fatto eco del due mila due e che è stato e che è partito con con i progetti successivi a grazie a cose che esso che riguardano esclusivamente esigenze di cassa perché di strutturare ovviamente dietro non c'è niente allora
Siamo disposti a far tutto credo che il sindacato sia d'accordo abbiamo scritto nell'accordo famoso di rivedere gli strumenti però il l'idea che nel due mila e quattro quando l'economia sta andando come sta andando noi in questo momento non abbiamo uno strumento uno utilizzabile per incentivare gli investimenti non funziona
Allora facciamo tutto le riforme eccetera eccetera però il problema è che bisogna far perché ci sono che domani nove mila domande giacenti oggi della quattro otto otto di investimenti nel Mezzogiorno e queste rimangono giacenti
Fino a quando fino al due mila cinque e questo è un peccato perché vuol dire
Rassegnarci ad avere una crescita molto bassi
Io mi limito a dire semplicemente questo
Devo il Mezzogiorno le piccole imprese non soltanto l'artigianato le piccole imprese che sono questa è l'unica polemica che faccio col mio amico Stefano Parisi in pubblico l'accordo l'accordo che avete scritto
E che è rimasto lettera morta e rimarrà lettera morta
Perché voi non rappresentate nel Mezzogiorno la maggioranza delle imprese e loro non rappresento la maggioranza dei lavoratori dipendenti
Non potete fare un accordo te lo dico del lavoro dipendente nel settore privato certamente no rappresentate
Certo lo dico io e in ogni caso e in ogni caso il agricolo e il in ogni caso non per questo dico perché c'è stato un atto di superbia antimeridionalista Patechi palati nome del mezzogiorno e le piccole imprese venete fuori
Perché non avete neanche avuto in un momento in cui e Stefano Possati c'era la più alta polemica con la Confindustria e la CGIL sull'articolo diciotto
Si scopre all'improvviso mentre noi facevamo i protoni anch'nella discussione con la CGIL la Almeria sull'articolo diciotto si fa un accordo per lo sviluppo del Mezzogiorno
Io penso che no no non è quell'appunto il clima si sarebbe è un problema in cui mezzogiorno era strumentale Fanti
Assolutamente comunque chiudo il problema etico se vogliamo se vogliamo fare un intervento no semplicemente che conosco il Mezzogiorno anche perché come Pasquale Viespoli Saia qualche anno quello passato e so perfettamente che cos'è che cosa sono le imprese della Campania o della Puglia
O della Sicilia
Quindi e chiudo perché nel premeva sottolineare questo punto il Mezzogiorno
Al di là degli stereotipi e delle cose anche un po'facile che ho sentito dire
Ha di fronte come avvenuto in altre epoche storiche oggi una possibilità
La possibilità è quella di di puntare effettivamente molto più di quanto ha fatto in passato
Sulle sue strutture interne la classe dirigente interno un modello cooperativo e non frammentato che è la vera debolezza che ha messo il Mezzogiorno nei confronti nel resto d'Italia il federalismo
E la strada sulla quale questa si può giocare
Il contratto che noi abbiamo fatte un contratto che dalle parti sociali
Ai presidenti delle Regioni
Del Mezzogiorno la possibilità di intervenire decidere come si stabiliscono gli accordi che livelli di accordi si fanno che livelli di non aumenti salariali si possono anche fare per giudicarli al all'occupazione e comunque sia per dieci per decidere quale tipo di sviluppo si può quindi concludo perché e molto tardi del Mezzogiorno oggi
Alla possibilità di confrontarsi con la sfida dello sviluppo internazionale essenzialmente ritrovando
La dire una compattezza di classe dirigente interna che quella che secondo me rappresenta la condizione non sufficiente ma necessaria per consentire a un'aria di così a confrontarsi con i problemi li abbiamo discusso stazione
Grazie
Solo una battuta prima di dare la parola al vice presidente del Consiglio un ringraziamento innanzitutto per tutti i partecipanti io credo che sia stato un confronto lungo ma c'è stato un confronto utile un confronto positivo un confronto qualificato
Animato anche la diversità di posizioni di opposizione
Macché dimostrare la ricchezza diciamo del pluralismo rappresentativo all'interno del nostro sistema Paese
Aggiungo soltanto che io se dovessi chiudere con un auspicio
Io auspico che ci sia molta mobilità molta mobilità delle imprese
Perché questo significherebbe che il Mezzogiorno ha accresciuto la sua capacità di attrattività
E la sua capacità di legare lo sviluppo tu propulsivo con i nuovi investimenti che arrivano perché questo è l'unico modo per fare sinergia per fare crescita e per fare sviluppo abbiamo esigenza di scelte anche di politiche pubbliche che aiutino l'accompagnano questi processi abbiamo bisogno di migliorare le politiche di contesto per rendere possibile l'attrattività nelle aree meridionali
Sapendo che abbiamo un'articolazione sociale su questo davvero chiudo
Che come dire è il nostro modello paese
Con tutti i suoi limiti e con tutti i suoi difetti anche con la sua grande vivacità abbiamo un'articolazione del sistema istituzionale che somiglia molto al sull'articolazione del sistema delle imprese
Abbiamo
Un numero enorme come diceva Bolaffi di soggetti piccoli che rappresenta una grande vivacità
Abbiamo un'articolazione istituzionale fatta non soltanto delle grandi aree metropolitane ma dei piccoli e piccolissimi comuni questa stratificazione e dal punto di vista sociale e dal punto di vista istituzionale
Ha bisogno di accompagnamento perché a sua volta deve crescere in qualità deve crescere innovazione deve crescere in competitività credo che il governo e la politica si debbano porre questo obiettivo soprattutto se lo debba porre una forza politica che ritiene di avere un forte radicamento meridionale nel quadro di una sua riconosciuta cultura e dimensione nazionale grazie a tutti la parola vicepresidente del Consiglio
Sì come come ricordava Pasquale il dibattito è stato certamente utile e costruttivo ma ahimè anche lungo e quindi siccome non ho alcuna intenzione di apparire un sadico limiterò al minimo indispensabile le mie
Visioni con un certo rammarico perché come forse era prevedibile nel secondo giro sono usciti tutta una serie di stimoli suggerimenti anche di critiche com'era naturale di grande interesse quindi il rammarico è nel non avere il tempo a disposizione per tentare di svilupparle e per tentare di dare anche qualche indicazione quindi vado per flash chiedendo scusa anticipatamente della dello schematismo anche dal ragionamento parto da una a considerazione che avevo fatto nel primo intervento che è stata richiamata da molti degli interventi vale a dire la necessità più che di guardare a quel che è stato e quindi con tutte le reciproche lamentazioni e qualche volta anche con Hillary in faccia arsi delle responsabilità la necessità di guardare avanti
Ma siamo a metà della legislatura non ho alcuna difficoltà a ribadire anche in questa sede quello che ho detto in altre occasioni
Sono personalmente convinto del fatto che la priorità del governo nella seconda parte della legislatura debba essere esclusivamente quella di tutta una serie di interventi per fare in modo che vi sia maggior competitività del sistema Paese
In altri termini noi abbiamo la necessità dopo un triennio in cui io rivendico l'azione del governo io sono orgogliosamente vicepresidente del governo
Noi per tre anni abbiamo avuto un onere in qualche modo imposto un rigore finanziario che per noi era doveroso
Perché se avessimo allentato
Quel rigore se avessimo ceduto anche attenti a certe sollecitazioni a tentazioni
Non solo delle parti ma anche le turistiche poi partiti vivono di consenso no e non fossimo stati molto molto attenti al controllo dei conti pubblici
Beh in presenza di quella crescita rallentata di cui ho parlato all'inizio e in presenza di uno stock di debito ereditato del centosei per cento beh se noi fossimo arrivati alla situazione in cui si trova oggi Francia e Germania
Non al limite del di Warning ma molto oltre lo sforamento tre per cento deficit-PIL noi saremmo scesi nella graduatoria della competitività del sistema Paese negli ultimi diventa i primi tre anni sono stati purtroppo tre anni di politica di rigore finanziario
Abbiamo davanti due anni
Io non dico che bisogna abbandonare rigore finanziario mai due anni prossimi venturi devono essere gli anni dello sviluppo
Della competitività degli investimenti per determinare una maggior crescita complessiva dell'economia
In questo contesto è chiaro che il problema del Meridione è un problema come è stato detto non dei meridionali ma di tutti gli italiani
E condividendo buona parte delle cose che sono state dette sulla necessità di interventi infrastrutturali però qui lo dico a chi è stato critico gli interventi infrastrutturali il Governo si è limitato soltanto a prospettati nel programma con cui ha vinto le elezioni
Sì anche industria atto per avviarli
Perché la legge obiettivo è una realtà perché alcuni grandi interventi soprattutto nel Meridione e non penso al ponte penso interventi per l'alta velocità
Penso al raddoppio dalla Salerno-Reggio Calabria penso agli interventi per rendere meno periferico di quel che geograficamente perché nostro Meridione e purtroppo doppiamente periferico nell'ambito nazionale
Nell'ambito europeo pure in presenza di quella rigoroso a condizione obbligata dall'andamento dell'economia di controllo dei conti quei provvedimenti quegli interventi non ci siamo limitati ad annunciarli li abbiamo avviati poi è chiaro che
Non si chiede ancora la concreta realizzazione ma chi ben comincia da questo punto di vista a metà dell'opera e allora condividendo buona parte
Delle cose dette sulla necessità delle infrastrutture sulla necessità di una corretta amministrazione
E pubblica sulla necessità di una politica del credito non se ne è parlato per un'altra delle tante questioni concentro il mio riferimento finale ad una osservazione
Sulla quale ho un'opinione leggermente diverso da quella che mi sembra la opinione prevalente vale a dire che
La competizione in questa fase debba necessariamente essere una competizione nell'ambito del sistema paese mi spiego più chiaramente
E rispondo spero di rispondere tento di rispondere in particolar modo a fare attenzione a non fare nel due mila e quattro una sorta di meridionalismo revanscista nei confronti del Nord
Attenzione a non pensare ad una politica meridionalista come ad una sorta di politica leghista contrario perché questo secondo me sarebbe un errore di prospettiva gravissimo switch-in
Oggi la competizione è per anche per aree geograficamente contiguo
Personalmente non trovo assolutamente nulla di scandaloso il fatto che in Veneto vi siano i dépliant della Camera di Commercio di Rubbiano di Sagat che tra l'altro è una delle conseguenze del venir meno delle frontiere è una delle conseguenze di quell'integrazione europea di cui abbiamo parlato
La Lombardia si dice compete con la Baviera non è che compete con la Sicilia e allora e doveroso pensare ad un Progetto Meridione ad una strategia meridionale
Che sia nell'ambito ovviamente dei nostri interessi nazionali ma che sia situata all'interno di quella grande realtà che l'Unione europea e cerco di spiegare questo concetto
Il meridione d'Italia è doppiamente periferia perché anche periferia dell'Europa
Ma il rischio vedo vero che io vedo in prospettiva non è tanto quello della incapacità della politica nazionale
Di guidare i prossimi due anni con gli interventi per rilanciare la produttività sicuramente si farà
Io credo che si farà a sufficienza per garantire in questo tranquillo tranquillizzo Confindustria nessuno pensa che gli incentivi non servano più siamo tutti dell'idea che bisogna discutere sulla la reale portata in termini di produzione di richiesta di quegli incentivi non si può pensare i finanziare la riforma fiscale
Tagliando saccheggiando come ho detto prima scherzosamente a Maddaloni i fondi per riprese o i fondi per
Il Mezzogiorno ma to To ciò detto tutto ciò premesso la vera grande questione non è cosa faremo col dialogo confronto qualche volta un conflitto nei prossimi due anni di legislatura per una politica di competitività di produttività per una politica che dia in qualche modo respiro all'economia nazionale secondo me la sfida è altra e diverso e più impegnativa
Come riusciremo a portare nell'Unione Europea venticinque perché attenti la geografia da questo punto di vista significativa l'Europa è diventato una grande aggregazione anche di tipo economico io spero di venga quanto prima anche un soggetto politico ma l'aria di espansione della Europa è inequivocabilmente verso est
Tranne Malta e Cipro dei dieci Paesi che sono entrati il primo maggio scorso nell'Unione Europea otto sono Paesi centro sta quindi immensi
Seriamente l'impegno
Di una politica nazionale in cui ognuno è chiara ma chiaramente chiamato esercitare il suo ruolo Governo e Parlamento le forze sindacali sarà anche quello di far capire in Europa che sarebbe un colossale errori di miopia
Pensare che lo sviluppo dell'Europa sia necessariamente o esclusivamente verso est
Mentre al contrario sarebbe azione di grande lungimiranza pensare ad uno sviluppo e ad un'attenzione dell'Europa verso sud
Ma non ma non per a vere nel meridione d'Italia più risorse europee perché altrimenti spostiamo a Bruxelles quella logica piagnone assistenzialista
Del cappello in mano che il Meridione d'Italia ha subito nei decenni passati no io non dico convincere l'Europa guardare a sud perché poi arrivano più risorse per il Sud
Lo dico per ragioni che sono molto molto più profonde
Perché oggi il rischio di conflitto come dimostrano anche le vicende nelle quali siamo tutti quanti immersi non viene più destra
Non c'è il conflitto ideologico con Mosca oggi capisco di conflitto viene verso il Sud viene nel confronto con l'Islam viene dal rischio del Rachel paesi ricchi tra cui noi europei e Paesi poveri
Allora l'attenzione nei confronti del Meridione d'Europa e quindi del Meridione d'Italia che è periferia dell'Europa
è un necessità se si vuole evitare
Non tanto la marginalizzazione quanto se si vuole evitare che non vi sia quella centralità quel baricentro direi geo politico prima ancora che economico che l'Europa si deve dare nei confronti del Mediterraneo
Nei confronti del Medioriente nei confronti del rapporto con l'Islam nei confronti dei Paesi del Maghreb
Io immagino dico forse una cosa un po'eretica che la vera prospettiva del Meridione d'Italia ma inteso come Meridione d'Europa non sia tanto qua
Benedetti un giorno disse ma noi dobbiamo buttarci nel Mediterraneo scavalcare le Alpi io credo che se si è profondamente convinti che l'Europa è una entità
Indissolubile e destinata a crescere e non si torna indietro
Il destino del nord e del sud Italia e in qualche modo diverso perché avremo un Norditalia necessariamente portato a scavalcare le Alpi ma avremo un Sud Italia e Sud Europa inevitabilmente portato a destra della Pontificia ponte il primo momento di confronto con tutto quel mondo mediterraneo
Che in qualche modo si affaccia al pari del nostro Sud sulla bacino del mar Mediterraneo quindi un rapporto dell'Europa e del sud Italia ma non da soli
Con la Grecia con la Spagna
Nei confronti di tutta quella fascia mediterranea in cui è evidente che l'interazione
Deve privilegiare alcuni settori produttivi
Io non immagino minimamente un Sud Italia che sia una sorta di florido di California dell'Europa e chi conosce l'America sa che magari arrivasse ma adesso dalla Florida alla California
Del dell'Europa non lo disprezzano affatto ma dico florido California inteso come paese delle vacanze inteso come paese del mangiar bene inteso come paese
Con le sue inenarrabili bellezze culturali il Meridione e tutto questo ma in una prospettiva strategica deve essere qualche cosa di più cosa deve essere deve essere la porta dell'Europa nei confronti del Nord Africa
Nei confronti del Medioriente nei confronti di quel grande Medio Oriente di cui si sta discutendo in una prospettiva che non sia soltanto quella
Della conflitto iracheno ecco da questo punto di vista io credo che ripensare non solo a quali incentivi ma quali strategie
è inutile che si continui oggi anno di grazia due mila quattro a dire ma al divario tra la Calabria il Friuli-Venezia Giulia è un divario
Cresciuto è un divario che non tende a calare perché credo che sia inevitabile noi dobbiamo essere quelli europei quegli italiani europei che rappresentano il punto di riferimento di tutti quei Paesi in particolar modo nordafricani
Che nei confronti dell'Europa necessariamente dovranno interagire e sempre di più sarà nel futuro
Ecco perché
E lo ha detto bene il ministro Alemanno che non ha fatto un discorso da oppositore ha fatto un discorso finalizzato no no spartano
Un discorso finalizzata a mettere in evidenza che il Meridione ha certamente ereditato delle situazioni diciamo pesanti di arretratezza ma oggi ha delle potenzialità enormi se ovviamente è Meridione
Se cerchiamo ecco concludo così se se cerchiamo ancora oggi di prendere un modello che quello diciamo dello sviluppo oltre il Po e di calarlo del Sud come chiamo un errore il che non vuol dire che non debbano venire le imprese
Le imprese io vorrei che venissero nel Sud
Da qualsiasi parte del mondo ma il problema non è quello problema è come pensare il Meridione ce lo dobbiamo riagganciare al resto dell'Europa del centro nord o lo dobbiamo vedere come l'avanguardia di un'Europa verso sud la mia risposta eh ovviamente la seconda
Questo passa per un potenziamento non solo dei siti produttivi passa per un potenziamento di quelle che sono le risorse scientifici e culturali del Meridione
Se la spina Amici miei del prossimo futuro Occidente e Islam
E non guardo al di là della
Convegno perché dobbiamo in qualche modo cercare di capire le linee di tendenza
Se il confronto è nord sud del pianeta ricchi poveri Occidente e Islam Amici miei il Meridione
è anche in termini storici anche in termini culturali l'avanguardia dell'Europa che capisce il suo contraltare non che lo considera altro tasse
Io credo che un investimento serio nel Sud
Sia un investimento dico una e regia in tutte quelle lingue che sono le lingue con le quali si veicola non solo il mondo degli affari ma si veicola anche una certa gerarchia di valori in quell'area
Non possiamo pensare che una esperienza ad esempio come l'Università Orientale di Napoli appartenga al passato perché semmai appartiene in prospettiva più al futuro
E partendo ecco direi da questa da questa traccia che ovviamente non posso che lasciare molto generica il mio la mia speranza ma anche il mio impegno
è fare in modo che non solo nella politica nazionale ma nella politica europea si comprenda la centralità
Per concludere con un slogan e quindi con un'affermazione apodittica noi dobbiamo rovesciare in qualche modo quello che la carta geografica pensare non ad un sud periferia ad un Sud marginale ma rovesciando la carta geografica pensare ad un Sud che diventa centrale
Noi siamo noi meridionali d'Italia o in evidenza noi siamo sud se l'Europa la si pensa unicamente verso est
Diventiamo al contrario non sud ma elemento centrale se pensiamo ad un'Europa proiettata più verso il suo Meridione in questa visione strategica
Non è indifferente ovviamente quel che si riuscirà a ottenerne in sede comunitaria circa alcuni interventi di carattere pubblico e l'ultima osservazione che faccio
Io non contesto ci mancherebbe altro la necessità di interventi pubblici per una politica industriale per una politica volta a sviluppare le capacità produttive del paese ma attenzione perché se non cominciamo le autorità comunitarie
Della necessità di considerare al di fuori del parametro tre per cento alcuni Investimenti B non c'è ha ritenuto che non riusciremo mai ad avere le risorse necessarie e sufficienti per dar vita politica prodotti da questo punto di vista
Qual è l'esigenza strategica italiana ai meridionali per è una sola infrastrutture e ricerca la grande battaglia è quella di convincere l'Europa
A privilegiare nella scelta degli investimenti che vanno al di là del tagliola tre per cento deficit-PIL ciò che in qualche modo può essere funzionale ad un'attenzione verso sud sarà una battaglia durissima
Quella che ha fatto le mando sul tabacco sarà nulla rispetto alla battaglia che si prospetta nei confronti ad esempio di un asse franco tedesco che ha una strategia sia politica ovviamente di tipo diverso soprattutto la Germania guarda i grandi mercati dell'Est
I grandi mercati dell'Est non hanno il problema delle infrastrutture
Perché uno dei pochi lasciti positivi del vecchio regime socialista è stato proprio quello di un sistema viario ferroviario autostradale aeroportuale ovviamente obsoleto ma molto più competitivo di quella che è la situazione italiana
Il confronto interesse nazionale e interesse comunitario si sposterà a Bruxelles
Su queste questioni e puntare sulle infrastrutture e sulla ricerca diventa interesse nostro è interesse di un'Europa attenta su perché la ricerca questo su questo credo che si sia tutti d'accordo
Perché il nostro sistema produttivo purtroppo
Sarà di piccole e medie imprese che hanno un'enorme capacità di espansione non si può chiedere la piccola nell'impresa di investire sulla ricerca
Sulla ricerca investe la grande impresa
Ancora una volta il confronto sarà tra un asse chiamiamolo euromediterraneo e un asse che è situato in Germania verso est la Germania un sistema industriale che non è di piccole e medie imprese e ancora di grandi gruppi industriali
Se andiamo in Germania dice ma perché l'Europa non considera gli investimenti sulla ricerca investimenti che non vengono computati nel rapporto tre per cento deficit-PIL la Germania risponde giustamente perché il suo interesse nazionale e altro
Ecco l'interesse nazionale questa è la conclusione
Vediamoli in una logica non mio
Vediamo l'interesse del Sud non in una contrapposizione col Nord ma vediamo l'interesse del Sud e quindi l'interesse nazionale in una logica più ampia che quella della piena integrazione europea perché quella è una realtà dalla quale non possiamo più precisi
Alla fine sono stato masochista