"Quale futuro per l'aeroporto?" - organizzato dai Democratici di Sinistra (presso l'Expo Leonardo da Vinci, via della Scafa 143)

Sta nell'anno
Allora
Allora
Sì
Il compagno Mario Guerci se può cortesemente
A dire qui sulla presidenza allora abbiamo questa iniziativa organizzata dai DS e dalla Federazione romana dei DS dalla dal celibato dell'organizzazione del tredicesimo Municipio del con dai compagni del comune di Fiumicino e dalla sezione aeroportuale dei DS su come deriso dalla volantino in maniera molto schematiche semplice per ragionare insieme su quale futuro per Fiumicino Porto
Dico subito che abbiamo inteso organizzare quest'iniziativa a Fiumicino città e non è vero porto per sottolineare un aspetto molto semplice che tutti abbiamo negli occhi ma che sicuramente i fatti di questi giorni dell'azienda l'Alitalia e tutto ciò che è avvenuto alle in Adr in tempi scorsi probabilmente può togliere e cioè che la crisi dell'aeroporto di Fiumicino
Non solo a un'immediata ricaduta su tutti i lavoratori che possono essere licenziati o attraverso la precarizzazione del lavoro
E quindi in sicurezza ma questa un'immediata ricaduta su una parte importante dell'Area metropolitana romana e cioè l'area l'aria del litorale quindi tutto l'indotto il commercio le tantissime imprese che ruotano attorno all'aeroporto
Qui con me c'è Nicola Zingaretti del segretario la federazione romana richiesta cui fra un istante cedo la parola per una introduzione
C'è mio Magalli che appunto il segretario della che la sezione ero portuale dei DS c'è Cesare Damiano che è il nostro responsabile nazionale per i problemi del del lavoro cioè il senatore Esterino Montino
Senatore DS che è membro della Commissione trasporti punto del Senato trasporti e lavori pubblici cioè Mario Guerci che al segretario generale della Filt CGIL Roma e Lazio io lasci subito la parola a Nicola Zingaretti
Quella
Di questa sera
E la prima di una serie di appuntamenti
Che con questa sera iniziamo
Che come DS di Roma vogliamo fare stiamo organizzando
Nelle varie aree della città
Lo definirei un Piaggio sono l'area romana
Nella città e in provincia
Un viaggio in quelle aree produttive in difficoltà
E quelle aree e qui centri produttivi sui quali è utile tornare anche con un messaggio di presenza politica di denuncia politica e di chiamata delle forze sociali produttive degli amministratori
A riprendere un'iniziativa
Per intervenire su questi stati di crisi per far sentire meno soli i lavoratori per denunciare gli errori che sulle aree e nel merito di questi comparti produttivi si stanno facendo
E per unire
Tante piccole realtà in una comune visione di rilancio dello sviluppo e dell'impianto produttivo della città
Quindi vorrei solo brevemente dare questo quadro del perché questa sera siamo qui dopo di me Esterino nel merito della crisi dell'aeroporto di questa parte
Del litorale dirà meglio peraltro esserino a nome della segreteria seguirà tutto il comparto del litorale
Come diciamo un contributo che ne vogliamo dare di attenzione valorizzazione dei problemi di questa parte
Del Lazio
E quindi a me il compito di
Chiarire e collocare questa tema dell'aeroporto di Fiumicino di questa parte produttiva dell'aria romana dentro un quadro più generale
Primo è evidente
Che la situazione che sta vivendo l'avevo porto non è un problema locale
Non è un problema marginale non è un problema soprattutto locale collegato a una vertenza dei soli lavoratori delle lavoratrici coinvolte materialmente
La vertenza per Fiumicino e non è neanche un tema che riguarda solo
Tutti quei comparti produttivi legati all'indotto sull'aeroporto di Fiumicino
Il tema dell'aeroporto e dello sviluppo di quest'area è una grande questione nazionale
Che io credo peraltro impatta sull'idea di sviluppo che noi abbiamo e che alcuni non hanno
Dell'intera regione Lazio e probabilmente un'idea di vocazione di sviluppo dell'intero Paese
E anche per questo c'è bisogno di unire le forze
Di rendere chiari i mesi collegamenti tra tanti avvenimenti che stanno caratterizzando Montoya molti centri produttivi del Paese
Di un Paese che questa destra le politiche si stanno portando avanti stanno distruggendo
Dico distruggendo ed è qui la forza anche di collegare la vertenza Fiumicino quadro locale nazionale
Perché quando dico un Paese che
Il cui apparato produttivo sta subendo di colpi duri
Voglio sottolineare che il tema oramai dell'Italia dell'economia italiana dei comparti produttivi del tema dello sviluppo e la difesa del lavoro per la difesa dei salari
Non è più solo le Gabriele alla lettura dei dati ogni mese dello zero uno in più o in meno di inflazione con lo zero virgola cinque in più o in meno di produzione
Siamo in una situazione molto più drammatica
Che quindi irrisolvibile se la si affronta
Un po'come uno spezzatino oggi parlo a Fiumicino della crisi del rapporto domani parlerò sulla Tiburtina della crisi del comparto audiovisivo
Dopodomani discuterò del perché Roma ha perso l'Agenzia Aerospaziale
E poi magari facciamo un convegno sulla crisi di tutto il comparto e la produzione
Agricola in questa regione
Non capire meno troveremo le soluzioni
Più di avere chiaro quello che sta accadendo e quali sono i contorni veri dentro
E le responsabilità dentro le quali queste situazioni di crisi vivono e crescono dico questo perché la struttura della crisi
Di questo paese del suo sistema
Produttivo
è qualcosa di profondo e non marginale
L'Italia oggi non esiste
Non è in grado di incidere in quei settori
Di mercato del commercio di manufatti nel mondo
Che sono i confini i comparti commerciali in grande espansione
Penso al comparto
Dell'alta tecnologia della telefonia della i fari
Cioè di tutti quei beni di consumo che stanno conquistando del mercato mondiale sempre più spazio
E sono sempre più importanti l'industria tecnologica dell'alta tecnologia nell'ottanta rappresentava il diciannove per cento del commercio dei manufatti
Nel novanta dieci anni dopo si è passati dal diciannove per cento al trentun per cento
E quindi stiamo assistendo all'allargamento enorme
Di questo comparto di settore e di prodotti nel mercato mondiale in questo trentuno per cento in questa fascia di competizione commerciale l'Italia semplicemente non esiste
A circa il due cinque per cento di questo comparto contro l'otto virgola otto per cento della Germania contro il cinque virgola otto per cento della Francia o addirittura il diciannove per cento degli Stati Uniti d'America
In questi nuovi settori l'apparato produttivo industriale di questo Paese
Non esiste oggi pedalino out per starci
In maniera radicate di prospettiva per il futuro e mentre in Germania il governo Schroeder quattro anni fa
Proprio per recuperare un gatto di competenze su questi settori andato in India
Ad assumere apportare in Germania il personale qualificato per recuperare uno out su settori strategici sui quali la formazione l'investimento è essenziale
Come ad esempio la Germania ha fatto noi conviviamo con delle leggi finanziarie che colpiscono proprio i settori produttivi del sapere dell'università della ricerca facendo diventare questo due per cento di presenza dell'Italia in questi settori addirittura un obiettivo da difendere perché non possiamo crescere
E l'altra fascia del rischio del declino del Paese
E che se non esistiamo nei nuovi settori di produzione
E a assistiamo con una certa
Diciamo paura alla sciatteria con la quale non si capisce quanto sia importante produrre ricchezza investendo lì
Nei settori tradizionali
Di produzione del mercato italiano quello meccanico dell'abbigliamento dell'arredamento del Desailly
Dell'industria diciamo che ha fatto e ha creato la ricchezza di questo Paese
L'Italia è sempre meno competitiva perché nuovi mercati si affacciano
Nuovi Paesi competitori insediano quei prodotti e quindi se li nei settori alti non esistiamo nei settori tradizionali
Se nel novantasei l'Italia su questo comparti rappresentava il quindici per cento del mercato mondiale
Nel due mila e due dal quindici siamo scesi all'undici e quindi c'è una forbice un Paese che non ce la fa a produrre ricchezza nei nuovi settori e strangolato dalla competizione internazionale dei settori tradizionali
E quindi un'industria un'ipotesi di sviluppo di creare lavoro
Che ha queste caratteristiche e rispetto alle quali non c'è uno straccio di politica industriale di ricerca di una vocazione per questo Paese
Uno straccio di politica della formazione che investa sui settori dell'intelligence per recuperare questo stato di cose
E infine e ce lo metto perché non è altro dalle crisi che stiamo vivendo
Tutto questo avviene in un paese che convive con una crisi della finanza
Che è quella sotto gli occhi di tutti oggi con il caso Parmalat
La crisi Parmalat ad esempio non è una crisi industriale come lo fu quella di Cirio
La morte o l'aver colpito in maniera così grave una delle più importanti industrie agroalimentari del mondo non ha come fondamento una crisi industriale di quell'azienda un problema di competitività di quell'azienda
Alla sua radice innanzitutto una crisi finanziaria
Legata a una banda di malfattori che su quella azienda speculato in un sistema finanziario però che ha permesso queste speculazioni e queste truffe e quindi il testo elemento della crisi
E caratterizzato anche di una presenza di difficoltà in quei mercati
Col sistema finanziario e del credito che fa acqua da tutte della
E allora richiamando voi
Perché se è questo il problema italiano
E cioè quello di mettere in campo un paese ne avremo bisogno di coesione sociale
E quindi di chiamare il paese ha un grande patto per il rilancio produttivo industriale dell'Italia che quindi richiede la concentrazione il dialogo con il mondo del lavoro per coinvolgerli in un grande progetto di sviluppo
Avremmo bisogno di politiche pubbliche l'investimento che guardino agli interessi generali Hendon agli interessi particolari
E invece non è ad esempio il caso di Fiumicino
E dell'aeroporto di Fiumicino paghiamo la subalternità una destra di governo che è legata più all'ideologia culturali secessionista di una parte consistente del governo che privilegia non sulla base di scelte strategiche ma di interessi tribali quasi la poca oggi Olimpiadi vere qui ho visto sull'Ansa che il sindaco Veltroni ha dato mandato agli avvocati del comune di denunciare penalmente il ministro della Repubblica Bossi dell'ennesimo attacco fatto ieri in Parlamento in quanto ministro
Contro Roma ladrona ma non è un problema solo culturale
In quell'atteggiamento di questo governo
Nasce l'humus il brodo culturale e politico che poi mette delle scelte
Permette di offendere l'aeroporto di Fiumicino rispetto al gruppo
Malpensa permette di mettere in discussione investimenti produttivi della RAI su Roma per trasferirli a Milano permette di fare uno scambio tra l'Agenzia satellitare a Roma e l'agenzia agro alimentare a Parma permette di cancellare
Totalmente i finanziamenti della legge Roma Capitale permette
Che nelle pieghe della Finanziaria tutto quello che ci sono gli investimenti su quest'area produttiva possa essere cassato
Da il primo emendamento fatto da un deputato conservatore del nord perché tanto al via e lasciapassare di un humus culturale
E quindi non avremo bisogno di politiche pubbliche investimento finalizzate all'interno vocazione strategica del Paese
E che quindi renderebbero chiaro quanto sia folle il progetto industriale le scelte che stanno facendo rispetto ad esempio raro porto di Fiumicino ed
Occorrerebbe una classe dirigente di questo Paese che si impegni sulla riscoperta di una vocazione produttiva dell'Italia in questo di una valorizzazione di questionario di Fiumicino
Io ho finito per questo questa Assemblea parte di un viaggio per denunciare questa condizione per far sentire una presenza politica per denunciare che peraltro come colpita due volte
Colpita come parte capitale dell'Italia governata
Da un governo che non ha questa visione strategica saluto al compagno
Epifani
Che ringrazio anche per aver accettato l'incontro assoluto rivelare l'importanza delle cose che siamo dicendo e quindi è colpita come capitale di un Paese che a questa classe dirigente e come città e area metropolitana e aree industriale che paga la presenza di questo governo
Quindi siamo qui le cose gola dirà esserino gli impegni che ci prenderemo sono impegni politici
E anche impegni materiali che noi ci prendiamo e che chiediamo saranno forti sono forti se collocati dentro questo forte e chiaro impianto politico grazie
Grazie grazie a Nicola
Prima di dare la parola destino Montino io voglio salutare Giancarlo Bozzetto consigliere provinciale dei DS che oggi qui rappresenta il gruppo e dei DS voglio salutare i compagni dei Comunisti italiani di Rifondazione comunista dello SDI dei veneti la presidente dell'Assobalneari Simonetta Mancini
La parola Esterino Montino
Ma dopo ma l'intervento di Nicola
Che affrontato
Tema
Più complessivo generale inquadramento
Dir la crisi che stiamo attraversando dentro lo porto nella compagnia di bandiera
Insieme ad altri momenti di crisi della città e dalla Regione
Io mi concentro punta fondamentalmente sulla questione dall'aeroporto
E le questioni del trasportare
Oggi
Pomeriggio era all'ordine del giorno dalla Commissione ottava la commissione lavori pubblici e Trasporti del Senato
Il la ripresa della discussione su due provvedimenti importanti
Quello del piano industriale della Alitalia e
La seconda discussione del provvedimento o il decreto legislativo
E le linee programmatiche del governo sulla privatizzazione della della della stessa Alitalia
Ora dobbiamo sapere che la discussione su questi due provvedimenti una discussione che chiami in causa non soltanto la dirigenza Alitalia
Ma chiama in causa direttamente il governo perché noi siamo di fronte a due provvedimenti sia il piano industriale dall'Alitalia sia il
Programmava la
L'ipotesi di iniziare il processo di privatizzazione della stessa Alitalia con due documenti che sono appunto approvati dal Consiglio dei ministri approvati da questo da questo governo
Ora il piano all'Italia e noto vita Alitalia sostanzialmente è un documento estremamente generico non c'è un piano industriale una cosa
Molto così anche abbastanza Somalia molto generica non approfondito non è certamente un piano industriale
L'abbiamo detto più volte anche in altre iniziative che abbiamo fatto dentro lo porto durante la manifestazione dei lavoratori appunto che sia tenuta con il corteo davanti al terminal
Internazionale bene siamo di fronte a un documento a un piano un progetto che non è un piano industriale
La cosa precisa l'unico elemento preciso del piano industriale Alitalia
è esclusivamente il provvedimento del licenziamento di due mila e settecento persone tutto il resto è un resto completamente molto generico
Primo di impostazione per il futuro senza un'analisi seria
Sulla stato della crisi della compagnia di bandiera
Senza alcun provvedimento in particolare senza sviluppare una linea che soprattutto guardi al futuro in termini di ripresa in termini investimento di una crisi cento del mercato anche internazionale
Del trasporto aereo e anche di altre compagnie di bandiera ma in particolare una crisi particolare della nostra compagnia di bandiera
Quindi quello che manca nel piano di assetto nell'Alitalia sostanzialmente
Le idee chiare vecchia
Basta pensare e questo staff manageriale dell'Alitalia nel giro di tre anni ha presentato ben tra i piani industriali ogni anno siamo di fronte a un piano industriale
Che peggiore e che prende atto di una situazione di peggioramento che continua e Citibank
La stesso lo stesso documento le stesse linee che ci il governo ha presentato che stiamo discutendo
Sulla sull'ipotesi di realizzazione della dell'Alitalia anche questo anche queste inserite né in questo contesto e collocate appunto in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando
C'è il pericolo che l'operazione prima di azioni dell'Alitalia significhi
In questa fase una svendita della nostra compagni il master cioè crisi dove l'Alitalia perde
A Berzo del mille nel due mila ente cioè l'anno passato
Che appena passato circa ottocento miliardi nel due mila e due
Ha perso quattrocento miliardi ora aprire oggi in questa situazione senza avere una prospettiva di rilancio un'ipotesi di privatizzazione di un pezzo consistente
Del capitale pubblico Alitalia significa non accetta metterla la merce di un mercato che è un mercato completamente viziato e che in qualche modo può suscitare anche ipotesi speculative che
Non sapremo dove queste possono arriva
Ora accompagnava la crisi la nostra compagnia di bandiera abbiamo una crisi della dopo
Della politica portuali
Della politica è un po'portuale di il non solo del governo ma anche del sistema di gestione dell'aeroporto
Sì è molto frazionato da soprattutto in quest'ultima fase in questi ultimi anni il la gestione unitaria dell'aeroporto si erano mai polverizzata completamente
Con la registrazione di forti di servizi all'interno la lo porto un problema legato alle compagni il rapporto legato alle compagnie di bandiera le compagnie Generali con il sistema dei servizi aeroportuali
Con una sorta anche sotto l'aspetto contrattuale
Di una ormai completamente vero con la regolazione continua di un processo che andava avanti
Soprattutto per molti persone molti attenti molti lavoratori centinaia e centinaia di piccole di piccole imprese che anche al di fuori da un meccanismo contrattuale
E quindi da una garanzia degli stessi lavoratori oggi si presenta e si colloca questa realtà aeroportuale con una realtà estremamente precaria estremamente
Appunto viziata da un processo di privatizzazione completamente non governato
Se noi teniamo conto che la restano portuale romana è una realtà aeroportuale che si colloca in un territorio come questo quello del litorale
è vero che impressi lo ricordava prima Nicola
Sulla crisi del trasporto sono riflessi internazionali e nazionale
Tuttavia stiamo parlando di una realtà che ha una ricaduta sul territorio estremamente pesante come questa ci sono circa cinquecentocinquanta mila
A detti tra lavoratori diretti indiretti e indotto e così via se questo lo collochiamo dentro una realtà che è in crisi anche altri settori si fanno sentire penso per esempio alla stessa agricoltura assetto dalla zootecnia in questa in quest'area che è una delle
Delle aree romane più importanti
Del settore primario del settore agricolo o altri momenti diciamo di crisi economica che stiamo attraversando certamente la situazione non è semplice e si presenta come una situazione estremamente preoccupante estremamente dramma
Ora il problema è cosa fare cosa qual è quali iniziative adotta
Ma io avrei penso che già l'abbiamo fatto lo stiamo facendo una discussione anche incomincia parlamentare la prima questione è quella di ritirare il piano industriale
Ripeto non è un piano industriale
L'Ulivo l'unica elemento chiaro è il licenziamento di due mila settecento persone
Ora non è sufficiente
Che ci sia un periodo di ripensamento tra l'altro questo dimezzamento sta per scadere cioè quello del mese di gennaio
Del resto mi sembra che anche la trattativa il confronto governo all'Italia e sindacati non sta portando a nessun tipo di risultato
Credo che sia giusto che la sinistra il nostro partito penso anche in movimento il generale ponga il problema con estrema chiarezza cioè la chiarezza di un piano cioè e inaccettabile un piano che non si può discutere
E quindi bisogna chiedere non solo l'Italia ma in particolare al governo che ripresenti riformuli un piano sulla base di un confronto democratico sulla base appunto di una discussione nel merito dei provvedimenti insieme appunto alle varie commissioni parlamentari ma in particolare insieme alle parti sociali alte
Al movimento sindacale quindi credo che sia questo noi dobbiamo avere una iniziativa grinta del resto è la nostra posizione anche in Parlamento e noi l'abbiamo che lo farla vivere per farla vivere
A tutti i livelli
Ritengo che anche il provvedimento sulla privatizzazione dell'Alitalia collocato in questo contesto per i pericoli che questo comporta soprattutto per il futuro c'è un processo di aggregazione dentro in un periodo dove altre questioni e stranamente grosse enormi c'è un'azienda in estrema difficoltà credo che noi anche su questo dobbiamo un attimo stoppare il processo e vedere come ricollocare anche questo processo in un ambito Dini uno sforzo anche parlamentare da parte dello Stato a tutti i livelli per un rilancio complessivo non solo del del settore che altro
A queste diciamo interconnessione diretta con diciamo a livello internazionale e così via ma anche di settori che sono strettamente collegati al sistema de e al rilancio del trasporto ai la terza questione che noi dobbiamo porre quella di riunificare di aprire processo per unificare le politiche di gestione all'intero corpo
Questa separazione netta tra le compagnie il sistema aeroportuale questa
Frazionamento spappolamento ormai che abbiamo la rata Taro portuale questa
Non garanzia anche di migliaia e migliaia di lavoratori che si sentono ormai ai margini escluse da un processo appunto di governo della
Ed il lavoro all'interno del sistema aeroportuale che questo noi dobbiamo aprire diciamo una fase di ripensamento discussione di collegamento diciamo tra le varie realtà concludo con un'ultima battuta
Che è quella che riguarda chiamo in causa direttamente lo staff dirigenziale
Delle aziende in particolare della vita
Ora è credibile
è credibile a sinistra
Per i lavoratori in generale
Che questa dirigenza Alitalia
Ogni anno presenta un piano pluriennale di sviluppo un piano industriale
E regolarmente
Il piano industriale che viene presentato
Appunto
Viene completamente
Che modo stracciato
Dai fatti e dalle appunto dai conti definitivi
E conclusivi dei singoli anni gestione ora solo nel due mila e due l'Alitalia tra il due mila uno due mila due l'Alitalia sala capitalizzata per circa due mila miliardi di vecchie lire
Due mila miliardi di vecchie lire in due anni sono completamente finiti
Diritti
L'anno scorso ripeto
Abbiamo avuto un risultato di ottocento miliardi di debito
L'anno prima di altri quattrocento la capitalizzazione solo di poco tempo fa questa capi delegazione gettata alle ortiche
Ora credo che il problema si ponga e si ponga con estrema seguita adesso si tratta di capire i tempi siate di capire il CIPE il provvedimento ma penso che questa dirigenza Alitalia non è nelle condizioni non sia nelle condizioni di essere all'altezza di una situazione di crisi come questa e quindi si porrà si pone necessariamente un problema di svolta anche in questo senso grazie
Grazie
Non Montino allora adesso abbiamo previsto una se di interventi contenuti di lavoratori precari che rappresentano diverse
Situazioni della dell'Alitalia dell'Alitalia dello dello sport in generale pardon
C'è Daniele Satana proprio dall'Italia
Intanto saluto al segretario nazionale della FIT CISL Trasporti Claudio Genovesi il segretario nazionale la Filt CGIL Roberto Scotti
è una situazione articolata per salire
Buonasera a tutti
Prima di iniziare vorrei fare un appunto sul discorso che ha fatto il senatore Montino prima riguardante i duecentocinquanta miliardi dovere di solidarietà che abbiamo pagato due operai di ognuno di noi ha pagato quattordici giornalisti unitarietà e questi soldi non si sa che fine hanno fatto adesso posso cominciare con il vescovo senza un appunto per ricordare grazie
L'Alitalia è una delle poche aziende italiane ormai rimasti si sta operando per il suo ridimensionamento per poi affidarla come già avvenuto per molte altre aziende a mano straniera il vero interesse delle compagnie che si dichiarano va astenersi di Alitalia sembra essere costituito dal suo mercato consistente se si considerano i potenziali utenti di nazionalità italiana sparsi nel mondo nonché le possibilità di sviluppo che il mercato del trasporto aereo a in Italia rispetto a quello di altri Paesi
Il tentativo di ridimensionare Alitalia fu già tentato senza successo con le eccezioni Schisano e riverso nel novanta
A vantaggio di altri vettori europei
Oggi la gestione Mengozzi dopo aver tradito tutti gli impegni di sviluppo e potenziamento della compagnia rischia con la sua politica rinunciataria ragionieristica di compromettere il patrimonio aziendale
A vantaggio dei piccoli operatori emergenti e di compagnie aeree straniere concorrenti
La pochezza imprenditoriale del management Alitalia è motivo di frustrazione per le maestranze che esprimono professionalità compiute evitando mondiali come Vilardi e personale di terra
Per cinquant'anni all'Italia e sale trasportare io nel nostro Paese il personale delle nuove compagnie che si affacciano in questa attività è spesso di provenienza d'Italia
Le conoscenze acquisite hanno contribuito fortemente a sviluppare questa tipologia di trasporto
Disperdere le conoscenze di questa grande azienda italiana una delle ultime rimasti significa voler accelerare il processo di venditori deindustrializzazione del Paese come già avvenuto nella FIAT
Impianti tecnici di Fiumicino costruita attraverso gli investimenti con i soldi dei contribuenti
Sono impianti di ordine prima in Europa e costituiscono una ricchezza per la collettività
La politica industriale dell'attuale management rischia di trasformarli
Sono stati i centri di costo per poi divenire attività che danno ricavi con lavorazione controversi oggi rischiano di essere trasformare in archeologia industriale
Infatti non si vendono più commesse che permetta all'organo utilizzo non si fa una politica commerciale per acquisire i lavori di manutenzione anzi si tende a densa finalizzare anche la lavorazioni primavera mobili
Senza spiegazioni apparenti e senza dover render conto al Paese del perché di certe decisioni che oltretutto si legano strettamente la grande questione della sicurezza con Ed Harris la situazione a prescindere
Tutto questo non significa Semioli inadeguata imprenditorialità la non volontà di misurarsi con la sfida della qualità e della competitività di via pervasa questo compito
Risultato e che si parla di esuberi nell'area tecnica
E ciò nonostante il sacrificio dei lavoratori addetti che hanno invece creduto e scommesso sul progetto di sviluppo e hanno contribuito con il loro sacrificio al contenimento del costo del lavoro oggi più bassi in Europa uno dei più bassi d'Europa
Il lavoro negli impianti di Fiumicino certificato da autori di internazionali in materia
Come fare girare di eccellenza e non si comprende perché questa grande capacità dei lavoratori italiani più volte riconosciuta non vengano valorizzare attraverso una organizzazione della produzioni che rilanci gli impianti e garantisca lavoro nel Paese
Il processo di esternalizzazione a partire dalla dismissione della di aziende rappresenta un altro esempio della rinuncia a mantenere e rafforzare una catena del valore che unisca valorizzi e controlli prodotta Alitalia
Più facile vendere i lavoratori e loro attività per fare cassa
Per i management Alitalia questo sembra essere troppo difficile preferisce non intraprendere non sa operare in una dinamica di vero mercato e nonostante le gravi le dichiarazioni in questo senso cerca di nascondere la propria incapacità dando responsabile ai lavoratori e al sindacato che li rappresenta
Non sono stati capaci di fare un piano di emergenza del dopo undici settembre hanno ridotto morire attività e hanno ottenuto un deficit record a fronte del pareggio di bilancio dall'ipotizzato
Oggi insistono su una strada che rischia di marginalizzare Alitalia ancora di più anche la politica delle alleanze sia per i tempi che per le modalità stanno portando la compagnia di bandiera servizio le grandi vettori europei
Per questo diciamo no a questo piano
E propone ricette vecchie che non hanno dato risultati
Se analizzato sioniste esuberi contenente compressione del costo del lavoro
Alitalia ha bisogno di altro e noi giovani soprattutto abbiamo bisogno di conosce il suo futuro perché anche il nostro
Vorremmo continuare a mettere a disposizione della società le nostre conoscenze le nostre competenze l'abbiamo difesa in passato da chi voleva svenderla e continueremo la nostra battaglia
Poi volevo concludere bissa l'occasione la presenza del partitone del sindacato i massimi livelli con un appello
Io vorrei tanto l'aiuto possa aiuto per poter mantenere il mio quello degli altri miei colleghi posto di lavoro
Ma soprattutto vorrei anche un impegno da voi di fare in modo che non si cambi la legge del novantacinque quella sulle pensioni per fare in modo che un domani io come tanti altri meglio Dani possano avere una pensione dignitosa grazie
Grazie ad Aniello
Allora Marco Proietti lavoratori indotto aeroportuale
Sta arrivando
Allora come è stato annunciato che parlerò dei problemi che riguardano il settore dell'indotto aeroportuale
Il settore delle dotato portuale così come si presenta oggi è il frutto del risultato nella liberalizzazione avvenuta negli aeroporti
I grandi club in costanza di esternalizzare il numero centonovantasette quindi sono dei cani
Ligabue quella di emendare le schede senza dipingo emigrante questi sono aggiuntivo agli altri operatori che operano al di fuori del sedime aeroportuale
Come Abela o come piloti attenuante serve nasce
Tutti questi credenza onde quel momento scusate un po'più basso tutti i mesi gardesano comunque è un momento difficile
Il che avviene sicuramente a conseguenza dell'undici settembre
In conseguenza delle scelte le compagnie d'Italia di servizi alla decisione di alcune compagnie aeree
Che adottano il sistema non da chiedere Bellonzi secondo il quale che aderendo all'andata ed editor abbiente nei Paesi d'origine o di questi elettori
Questo è lo scopo di salvaguardare il lavoro e l'attività dei loro paesi di origine
Cosa che invece non fa per esempio l'Alitalia
La Samp che esista un contratto nazionale di riferimento specifico per l'attività di gathering
Le aziende operanti nel settore continuano ristrutturare a chi verrà utilizzato senza fine di stagionali per rispondere a questo tipo di ciclo negativo
Nessuna si sembra porsi il problema del futuro della diversificazione dell'attività la ricomposizione del ciclo produttivo organizzato al meglio
In questo sono facilitati dall'assenza totale di competenze certe dagli enti regolatori
Tutti impegnati ad evitare i problemi e non affrontarli
Al Manzoni Varenne come certe soluzioni e questo perché è proprio l'assenza di regole che consente di vivere nel breve periodo di fare utile per parlare ai momenti di crisi
Per questo il mare porto negli slogan a quello che riguardano un palleggiatore portuale parlava sempre più spesso di prenditori e noti imprenditori il caso più emblematico è sicuramente quello
Tragico recente di Ligabue
Ma l'indotto e oggi è costituito anche da alcuni servizi ero portuali che sono il frutto di esternalizzazioni di attività da parte dei rapporti di Roma di Alitalia
E più di un fortissimo nulla di operatori ecologici gli aerei commerciali e logistiche
Settori che sono caratterizzati da appalti che trova tempi sempre più brevi molto spesso anche di un solo anno tratti sempre più ribasso nei quali si cerca di scaricare soltanto un costo del lavoro sulla qualità sull'efficienza sulla sicurezza militante di narratori tutti i problemi
Questo determina una battaglia continua la discussione infinita si potrebbero citare in moltissimi casi di retribuzioni pagate
Con giorni di ritardo con assegni fuori con assegni fuori piazza difficilmente
Con difficoltà di riscossione
Ma soprattutto il dato che emerge con le più gravida e il il il dato del lavoro nero
Soprattutto se consideriamo che siamo tra stiamo parlando di una realtà come quella rete attuale in cui per lavorare necessario il tesserino Roberto Reale
Tutte queste diverse situazioni la Di Caro molto lunga su come si affronta il problema della sicurezza se assistiamo a grandi proclami sui media
Ma pare a tutela del profitto di piccoli imprenditori senza scrupoli e dietro il senza scrupoli ci postali praticamente di tutto si chiudono gli occhi delle realtà veramente terribili
Quindi secondo me bisogna veramente alzare il tiro la battaglia sulle regole che le nostre federazioni nazionali stanno conducendo la vertenza nazionale del trasporto aereo deve trovare il sostituto ricombinanti
Sponde politiche se occorre anche trasversali per giungere al successo sia sulle regole che sulle tutele in caso di crisi
E questo può essere il caso di ammortizzatori sociali
Le istituzioni devono svolgere un ruolo di regolazione di controllo reale
Sulla trasparenza dell'azione che mantenere portuali e nello stesso tempo le grandi aziende devono inserire nei capitolati per le gare di appalto di rispetto delle leggi e del contratto del trasporto aereo inoltre deve essere previsto un sistema di tutele per i lavoratori in caso di cambio d'appalto
Le istituzioni e le aziende appaltatrici Deborah prevedere strumenti per la verifica della qualità della congruità solidità economica dell'azienda appaltante con l'obiettivo di eliminare in partenza da presenze aeroporto di aziende improvvisati
Imprenditori senza scrupoli dal passato spesso problematico o imbarazzante
Un altro un altro penso in quei problemi richiedono forti interventi e quello delle compagnie aeree straniere il totale del personale impiegato su Roma
Ed ero morto e di circa mille cento lavoratori e lavoratrici divisi in sessantacinque diverse compagnie il settore totalmente sprovvisto di ammortizzatori sociali e particolarmente soggetta a De Gaulle delocalizzazioni che fanno mica relatività verso il Nord Milano verso il Nord Europa
La riduzione del personale soltanto nell'ultimo anno nel due mila e tre è stato del tredici per cento
Compagnie come la vari che canta secca Nadal Sas Air Lingus solo per citare alcuni esempi di grandi compagnie hanno chiuso o ci sono stati allontanate dall'aria romana
Assistiamo in conclusione ad un lento ma sistematico graduale depotenziamento dello scalo di Fiumicino
Grazie Marco Proietti Mario Guerci segretario generale Filt Cgil Roma e Lazio
Bene Wetar dritto stesso periodo
Sì e dall'altro sono anche favorito nell'intervento perché i compagni che mi hanno preceduto in modo preciso e puntuale hanno denunciato
Qual è la situazione
Nel nostro aeroporto qui a Roma
E vorrei partire da una riflessione in rete noi in questi anni e trasporti italiano a Visso Roma Milano protagonista di una pubblica competizione che ancora oggi non tende purtroppo a scemare
Partita sul finire degli anni novanta
Quando ci fu l'alleanza tra Alitalia cappelle la querela giunte ai tempi odierni
E all'interno di un piano industriale della nostra compagnia la questione trova ragione nella tipologia dell'alleanza che vedeva cappelli gemme operare sulla vediamo se Dante ormai vicino alla saturazione
A questo punto il vero conflitto nacque tra Malpensa e Linate
Facendo emergere dei forti gruppi di pressione europei contrari ad ogni ipotesi che potesse disturbare i grandi vettori ormai determinati a consolidarsi come indiscussi Politi attrazione di collegamento degli attività
Proprio per questo in quegli anni ci interessammo unitariamente anche a quei fenomeni meno evidenti ma significativi legali alla migrazione di attività telematiche verso città come Londra e Dublino che erano divenuti e punti di riferimento costante per gran parte delle compagnie aeree europee e statunitensi
Proponemmo quindi alle confederazioni CGIL CISL e UIL insieme a alle federazioni di categoria un documento di approfondimento mi
Carlo di evidenziare come fosse necessario produrre iniziative per favorire lo sviluppo di attività telematiche che pensi che pensiamo siano ancora oggi perfettamente coerenti con la natura e l'ammissione di una città come Roma
Oggi rimaniamo quindi convinti di quell'idea nonostante la successiva individuazione di Palermo come sede del TAR sente di più di Alitalia
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti in un settore come il trasporto aereo può voler dire una situazione completamente diversa per Alitalia
Innanzitutto ha cambiato il partner principale dell'alleanza e sappiamo che Air France non ha problemi di saturazione anzi tenda centralizzare su Parigi molti collegamenti
Lasciando quindi in futuro ad Alitalia il ruolo di vetture di supporto
In questo scenario ecco perché tra l'altro vari Visser il una riflessione va fatta sull'alleanza
In questo scenario la grande quantità di aeroporti intorno a Malpensa nel soffocare prospettive di sviluppo anche in termini di internet intermodalità dei trasporti come nel caso dell'alta velocità per esempio
Che invece sa caratterizzando lo sviluppo dei collegamenti interregionali Peraro porti come Parigi Franco Francoforte Bruxelles ed altri i collegamenti tra Milano città e Malpensa non si sono sviluppati a dovere
Linate in infatti è rimasto il vero antagonista di Malpensa
Queste considerazioni che sembrerebbero avere un taglio regionali Sivo in realtà sono parti integranti del confronto intanto con il governo sulla situazione Alitalia Enzo Bianco
Sulle interferenze politiche che già si evidenziarono nella dichiarazione delle chissà Bonomi in occasione della sua nomina a presidente di Alitalia
Mi pare poi che sortì clamori e le regole la vertenza sui mass media arrivo Alitalia sia scivolando su un piano inclinato parallelamente a quanto accade al Paese senza mai guardare a ciò che serve per un reale sviluppo in termini di investimenti di ricerca l'innovazione si prosegue su quella linea suicida di economia virtuale di finanza creativa
Che sanno portando l'Italia ad uscire dalla produzione di qualità in tutti i settori strategici con l'ossessione di Farkas attraverso i tagli si genera un circolo vizioso
Che sa minando alla base il tessuto industriale del nostro Paese
Con questo quadro desolante l'Alitalia s'adegua altrimenti come valutare diversamente la politica di Alitalia su quell'aria dieci alleanza produttiva rappresentata dal dall'aria che la forzatura fatta dalla compagnia durante l'estate attraverso una societarizzazione con Lufthansa ad oggi appare come un grande fallimento non producendo neanche una commessa in più
Così come rimangono in piedi riposi ipotesi di delocalizzare delle attività di manutenzione degli aeromobili della famiglia degli A trecento che insieme però costituiscono il novanta per cento della flotta Alitalia
Che dire poi gli altri processi che vorrebbero la terziarizzazione di molte attività tra cui anche l'area strategica dei servizi informatici
Vedete io qui poi vorrei aggiungere anche perché non abbiamo le carte in regola in quanto non ci siamo mai scelti i gruppi dirigenti di quest'aziende mettere in evidenza il fatto che c'è una rottura tra il gruppo dirigente
E i lavoratori e i dipendenti quel valore aggiunto che era ha rappresentato per la compagnia negli anni passati
E questo non è un pregiudizio politico ideologico viene dai fatti questo gruppo dirigente come qualche compagno ha ripreso nel suo intervento due anni fa aveva fatto un patto con i dipendenti dicendo voi fate i vostri sacrifici noi faremo le nostre scelte perché il due mila e tre sarà l'anno della svolta della compagnia porteremo il bilancio in pareggio nel due mila e quattro sarà la scorta in termini positivi
Credo che il bilancio due mila e tre si chiuda
E all'incirca a intorno ai sette ottocento miliardi di vecchie lire
Rispetto a queste previsioni
Quindi su questi molti temi ben prima del clamore suscitato dalle conseguenze del piano industriale Alitalia per l'impatto sul lavoro
Insieme alle tratte federazioni regionali insieme alla CGIL confederale avevamo iniziato un percorso di coinvolgimento delle istituzioni locali
A Regione e Provincia comune avevamo esposto le nostre preoccupazioni le nostre valutazioni sui possibili esiti delle politiche di Alitalia sull'area romana
Sono certo le nostre iniziative riscuotendo la concreta disponibilità degli enti locali abbiamo dato vita a quel sano protagonismo del territorio indifesa di una realtà produttiva irrinunciabile per il ruolo svolto dal punto di vista sociale ed economico
Come volano essenziale per l'industria del turismo nell'area romana del Paese si aperta così una vera contraddizione all'interno della controparte in cui tutti gli attori cercano di coprire le proprie responsabilità
Ma proprio sul ruolo del confronto con le istituzioni locali vorrei riproporre una considerazione una considerazione già presenti in un convegno unitario fatto a Roma nel luglio due mila tre
Che era l'auspicata realizzazione di una politica nazionale del settore ed in particolare la sia di un piano nazionale degli aeroporti
Deve trovare un momento questo di elaborazione territoriale capace anche di affrontare il tema dell'integrazione della molti modalità per rispondere alle esigenze del trasporto di cittadini delle diverse realtà produttive
In un ambito di compatibilità ambientale certamente non serve costruire un piccolo porto in ogni provincia serve invece un'integrazione tra trasporto pubblico ferrovie caro porti molto più avanzata rispetto a dodici
Purtroppo anche la nostra Regione però subiamo la stessa drammatica contraddizione che settori vive a livello nazionale la mancanza totale di una politica dei trasporti e l'assenza di una sede di confronto in cui definire necessari interventi strutturali di programmazione
La drammatica crisi del trasporto aereo nel Paese si somma con la situazione altrettanto grave per esempio del trasporto pubblico locale che stanno riempiendo pagine e pagine di giornale
Ma una cosa è evidenzia che tutto il settore dei trasporti a subire le conseguenze dei conflitti istituzionali e per cause normativo determinato in particolare dalle linee incoerenti su cui si procede in materia di federalismo
E il trasporto pubblico locale l'emblema sì che c'entra la politica del trasporto pubblico locale livello regionale ed enti locali e per ben tre anni si tagliano risorse in quel settore
Le contraddizioni quindi ritardi le inadempienze dell'impresa e delle istituzioni si scaricò su tutti i lavoratori e le lavoratrici dei trasporti producendo danni insostenibile lo stesso diritto della mobilità
Quindi è evidente che è evidente che all'interno di un simile percorso dovranno trovare spazio tutti i soggetti e le questioni che più contribuiscono a comporre trasporterà la nostra regione
Mi riferisco principalmente al gruppo di Aeroporti di Roma per il ruolo ricoperto con l'esercizio delle concessione governativa per la prossima apertura anche della cosiddetta carta possibile per le prospettive di Ciampino arte lo porto molte volte dimenticato
E il relativo rapporto con le compagnie di lo fosse allo stesso modo dovremo affrontare in particolare scenario in cui si trova ad operare le aziende di catering sempre estremamente connesso alla scelta dei settori orientando il confronto ad accendere i riflettori anche vasto mondo degli appalti che costituisce gran parte del cosiddetto indotto
Non dimenticando mai che e precarietà insita nel rapporto di lavoro dei dipendenti come li chiamava prima il compagno delle compagnie aeree straniere
Sul tema della premialità amore spendere anche due parole è cresciuto in questi anni un bassissimo universo di lavoro precario nel trasporto aereo migliaia di lavoratori che aspettano da anni la possibilità di poter far conto sul lavoro stabile per poter realizzare quanto partendo dalla famiglia costituisce l'esistenza Sissa di coloro che da tempo sono divenuti ultratrentenni
Questo non accade solo nelle piccole aziende magari succursali di società estere proprio dalle grandi aziende del settore Alitalia di è assai rintracciamo un'esasperazione della flessibilità anche in coincide con altrettanta esasperazione dei lavoratori
Nel confronto con le diverse aziende abbiamo cercato di proporre un binomio in cui la qualità del servizio non può essere estranea alla qualità dell'occupazione pensiamo sia necessario continuare su questa strada
Lanciando una campagna sui diritti dei precari a partire dalla stabilità del rapporto di lavoro
è significativo che proprio su questo tema in questi giorni in aziende Comina diede AENEAS siano state programmate iniziative di mobilitazione segnando anche una discontinuità verso il passato
Per concludere cari compagni e cari compagni il noi oggi non paghiamo dazio
Ci sono proposte c'è per esempio il piano nazionale di trasporti che fu elaborato dall'allora ministro compagno Bersani
Possiamo anche ripartire da quel documento che aveva raccolto molti osservazioni fatte dalle parti sociali e dall'impresa non è a questo governo che distrugge che spacca il Paese che reputa l'Alitalia non strategica e quindi da ridimensionare
Che reputa trasporto pubblico residuo sociale che non una risorsa
Far diventare le FS venerdì con Quincy di qualche ministro che della cresce il suo potere personali noi abbiamo l'obbligo politico e morale dico oppure una visione alta del sistema del trasporto
Nel segno dell'integrazione e dell'innovazione della formazione continua verso le nuove generazioni
Per rendere competitivo il nostro Paese e dare un futuro
Fatto di certezze anche alle migliaia e migliaia di lavoratrici che tutti i giorni non Sante l'assenza del governo fanno muovere il Paese
So che è dura è complicata ma abbiamo come dicevo l'obbligo di provarci anche perché sono convinte insieme possiamo farcela vi ringrazio
Grazie Mario Guerci Massimo Betti lavoratore Riedel gestione aeroportuale
Seguire Guglielmo Epifani e poi Cesare Damiano intanto saluto l'assessore Michele Civita assessore provinciale la mobilità l'assessora Amalia Colaceci assessore alla Programmazione urbanistica sempre la Provincia di Roma
Buonasera a tutti
Le gestioni aeroportuali italiane per hanno gestito per anni gestita con criteri pubblici certezze occupazionali contrattuali oggi proprio imperfetto del processo di liberalizzazione dei rapporti e in applicazione delle direttive europee rischiano di diventare un serbatoio di tensioni sociali prefetto della precarizzazione del lavoro sempre più crescente il decreto diciotto novantanove che dovrebbe garantire le protezioni sociali da comandare dalla stessa direttiva europea e oggi ignorato dalle aziende che subentrano gli aeroporti per cui il principio che garantisce l'occupazione e la continuità contrattuale
Quando l'attività viene trasferito ad altro colore operatore aeroportuale non trova né applicazione ed è motivo di destabilizzazione occupazionale
Questa è la causa prima che innesca manifestazioni spontanee lavoratori come quella purtroppo avvenuta venerdì sedici gennaio ed Emilia criminalizzare l'Emilia come grave attentato ai diritti della collettività
Oggi non è pensabile introdurre negli aeroporti forme di liberismo senza regole e pretendere che i lavoratori stessi subiscono passivamente mano invece introdotte tutte le tutele sociali necessarie per un equilibrio di sistema
Nell'aeroporto di Fiumicino l'esperienza vissuta dei lavoratori ex dica pure è un esempio evidente di cosa può accadere in un sistema industriale aeroportuale in assenza di regole la vicenda ex Ligabue che a distanza di due anni ancora non vedo ancora vedo purtroppo cinquantuno lavoratori disoccupati
è solo la punta di un iceberg che può rivelarsi improvvisi rami improvvisamente nelle sue reali dimensioni se non si interviene con competenza e determinazione
La riforma del Codice della navigazione discussione presso la commissione Trasporti conosciuta come riformare umani non coglie su questo tema su questo tema l'essenza dei problemi che abbiamo oggi negli aeroporti
In parte per il trasferimento dei lavoratori presso l'altro presso la nuova società subentrante nella misura che il nuovo imprenditore ritiene purtroppo necessaria
Quindi non in proporzione all'attività rilevata
Questo significa che molti lavoratori potranno perde perde il proprio posto di lavoro o modificare negativamente le proprie condizioni contrattuali e di vita
Nella nostra esperienza rileviamo che nell'aeroporto di Fiumicino la società Adr è già passato attraverso la terza fase del processo di liberalizzazione vale a dire la separazione contabile e legale tra GR S.p.A. che eccezione aeroportuale e Adr Handling che la società di assistenza portuale cosa che in altri aeroporti europei non è ancora motivo di perché che in altri porti europei e ancora motivo di riflessione
Proprio perché si stanno valutando con le dovute cautele gli impatti sociali
Se poi consideriamo la mancanza totale gli ammortizzatori sociali nel nostro settore e non sistema generale del nostro Paese rispetto per esempio rispetto per esempio ai Paesi nordeuropei possiamo avere un quadro generale della gravità della situazione negli aeroporti italiani
Ultima nomina ma non meno importante un tema che tocca prevalentemente i giovani e quello del lavoro precario
Ormai circa la metà della forza-lavoro negli aeroporti grazie anche all'emanazione del decreto tre sei otto utilizzata con contratti a Terni formazione lavoro eccetera e questa situazione va avanti da molto tempo per cui tra questi ragazzi non è concesso nel programmare la propria vita prendere impegni per poter pagare una casa pianificare una famiglia negozi e costruire la pensione
La legge trenta con l'introduzione delle nuove numerosissimi tipologie di contratti non farà che peggiorare nella maniera più assoluta una situazione già drammatica
In questi giorni sono in corso riunioni presso la Presidenza del Consiglio con la partecipazione dei ministeri competenti nel corso dei quali dovranno approva essere affrontate queste tematiche
è nostro auspicio che negli incontri proibiti incontri producano i risultati attesi da tutti i lavoratori aeroportuali i quali chiedono certezze occupazionali contrattuali formative previdenziali come tutti i lavoratori europei
Dell'interesse di un sistema aeroportuale funzionale allo sviluppo del Paese e della sicurezza dei cittadini che ne usufruiscono
Se così non fosse sarà bene che i media siano informati delle ragioni dei Duran
I lavoratori aeroportuali a fare le lotte che stanno facendo e che continueranno a difesa dei loro diritti sentendo come in questo come un dovere di cittadini in un Paese moderno industrializzato
Per un sistema aeroportuale stabile e sicuro dove le responsabilità dei vari enti siano individuabili e le condizioni di lavoro migliorino e non siano inversamente proporzionali alla crescita e allo sviluppo delle compagnie delle società e degli aeroporti
Il sistema aeroportuale in un Paese industrializzato insieme ad altre forme di trasporto contribuisce a produrre benessere per tutti non è possibile accettare l'idea che solo per coloro che lavorano negli aeroporti le condizioni lavorative peggiorino
E non ci sia una concreta redistribuzione della ricchezza prodotta e tutele sociali degna di un paese civile ed europeo
Grazie
Grazie Massimo la parola Guglielmo Epifani
Il tema di questa sera
E cioè la crisi
Dal trasporto aereo
Il piano presentato dall'Alitalia
Le minacce di esuberi
Concentrati soprattutto qui a Fiumicino qui a Roma
Possiamo leggerlo come
In tanti modi
è sicuramente
Figlio di tanti processi di tanti consolidamenti
Ma è soprattutto secondo me è il simbolo di una cosa molto precisa
E cioè del fatto
Lo dimostra
Come problemi economici
Complessi
Come quello rappresentato dalle trasformazioni del trasporto aereo
Richiedono
Un Governo di queste trasformazioni del quale non si può fare a meno
O meglio si può fare a meno
Ma se ne pagano poi tutte le conseguenze
E non penso solo le conseguenze sociali che sono per un sindacato quelle fondamentali primarie cioè la perdita di posto di lavoro
Cioè l'aumento della precarietà l'aumento dell'insicurezza l'assenza di prospettiva per il futuro produttivo e di occupazione
Ma mi riferisco soprattutto al fatto
Che in un'economia moderna
Un settore come quello del trasporto aereo in generale del mondo dei trasporti non è qualcosa di secondario
Non è qualcosa che viene dopo altri elenchi è qualcosa che lega strettamente la possibilità per un Paese per un'azienda per un sistema d'aziende per il lavoro
Per delle comunità di poter contare su un futuro migliore e più c'è
Ovviamente dentro questi processi ho detto si possono leggere molte cose
Un processo di liberalizzazione in parte inevitabile ma altrettanto e questo andava evitato gestito in maniera non positiva
Un management dell'Alitalia che nel corso di dieci anni ha cambiato dieci piani e commesso cento errori
Una situazione in base alla quale comunque la si voglia giudicare quella che quindici anni fa era ancora la settima compagnia al mondo oggi più o meno relegata ad essere una compagnia regionale
E vorrei aggiungere che siccome parliamo di me mercati e siccome parliamo di liberalizzazioni io credo che si comprende che tu sbagli dieci piani e si tu sbagli la politica di liberalizzazione siccome sei in una logica di mercato questi sbagli tu l'indagine
Questi sbagli
Perché gli altri non stanno fermi gli altri crescono vanno avanti chi dettano le condizioni tanto è vero e non credo di sbagliarmi
Che se noi avessimo potuto fare un'alleanza strategica buona cinque anni fa noi oggi non siamo in condizione di farla nella stesso piano di dignità e con lo stesso potere contrattuale
E aggiungo ancora
Che si può dire del sindacato dei lavoratori quello che si ritiene ma l'Alitalia è stato anche l'esempio
Del maggior livello di compartecipazione dei lavoratori al destino dell'azienda
Fino a prevedere per tutti
Una partecipazione al capitale azionario con il proprio risorse e il proprio reddito
Non si può neanche dire che in questa azienda e mancata la disponibilità dei lavoratori e del sindacato a farsi carico dei processi di risanamento e dei sacrifici necessari
Ho detto governo e ritorno al governo
Perché sempre questo sindacato di fronte all'ennesima difficoltà dell'azienda
Ha chiesto oltre un anno fa al governo di mettere mano a un confronto serio su dove andavano all'Italia e su quali problemi si determina abbiamo chiesto di aprire un tavolo sulle politiche di settore perché l'Alitalia e la parte più importante ma non è oggi tutto il settore del trasporto e
E abbiamo chiesto di costruire un piano credibile perché quello che c'era stato presentato come tale come ha detto il compagno che mi ha preceduto in realtà si è rivelato un fallimento
Bene
Il governo aperto il tavolo si è cominciato il confronto si era dichiarato la volontà di fare assieme la costruzione di questo piano
Poi l'Alitalia è scomparsa per sei mesi ed è riapparsa con un piano quello che conosciamo che ha un piano sostanzialmente di riduzione dei ricavi di riduzione dei costi e di riduzione del personale
Ora e proprio questo piano
Che ancora nella riunione di fine dicembre noi abbiamo chiesto che fosse cambiato in profondità
Da questo punto di vista non vedo alternative
Con la presentazione ieri da parte di tutte le organizzazioni sindacali
Di come andrebbe costruito un vero piano di rilancio e sviluppo dell'Alitalia sono in campo due ipotesi
La prima quella presentata dall'Italia
La seconda quella sostenuta dai sindacati
Quindi o Alitalia cambia in profondità il suo piano e tiene conto delle obiezioni e delle impostazioni del sindacato propone oppure non c'è modo
Di fare accordo e questo riguarderebbe diciamo noi ma soprattutto secondo noi non c'è modo di dare all'Alitalia quel futuro di cui invece c'è bisogno
Io credo che questo vada detto con assoluta chiarezza dove sono Diversi due piani nella logica nell'impostazione
Il piano dell'Alitalia parte dal fatto che si continuano a perdere risorse impone proporsi ancora di ridurre i volumi De Rica
Pensate che oggi all'Italia un fatturato che è molto più basso di quello che aveva tre anni fa quattro anni fa cinque anni fa e allora è evidente che se tu invece di crescere diminuisci
Poi non puoi pensare di risolvere il problema del tuo futuro così come una grande compagnia come l'Alitalia dovrebbe essere in condizioni di rappresentare e poi va da sé che se tu non cresce diminuisci lavoro diventa minore
E di maggiore precarietà perché non è dato
Che un'azienda va indietro e lavoro e l'occupazione Possa dentro questo schema
In più ha un programma che prevede l'esternalizzazione
Come si dice alzarsi
In molti campi alcuni dei quali sono assolutamente discutibile
Perché dare fuori l'informatica l'handling le manutenzioni quando tutto questo ti porta si è noto a risparmiare qualche miliardo delle vecchie lire ma in cambio ti preclude la possibilità di crescere perché ad esempio come sappiamo la nostra compagnia di bandiera nel terreno delle manutenzioni era ed è un modello per altri mercati per altre compagnie di bandiera perché rinunciare
A questo lavoro a questa professionalità ha questa capacità perché rinunciare a questi profitti o c'è dietro questa rinuncia altro
Ad esempio
Gli accordi non scritti con le compagnie con cui tutti dovresti sposare prevedono che questo lo facciano gli altri e non te perché anche questo va messo in chiaro
Se si può cambiare il piano vuol dire che non ci sono già accordi fatti e quindi si può discute
Se non puoi cambiare il piano col dire che quegli accordi che impediscono di ascoltare le opinioni del sindacato ma se così
Come può l'azienda pensare di sfuggire
Allo scontro con l'organizzazione sindacale con lavoratori
Come può pensare di rinunciare allo sviluppo di consegnarsi in un accordo internazionale in cui è soltanto Laterza delle pedine neanche quella più rilevante e contemporaneamente avere il consenso dei lavoratori del sindacato
Questo ovviamente non è possibile
Il programma che ha avanzato il sindacato invece diverso
Punta prova a puntare nelle condizioni difficili dei mercati ad ampliare il fatturato ad ampliare le possibilità della crescita puntando come puntano tutti grandi vettori innanzitutto allo sviluppo del mercato interno
Perché vale per l'Alitalia quello che vale per la FIAT è quello che verrà che valeva ai doveva valere per Parmalat
Tu non cresce a livello internazionale se non sei forte intanto nel tuo Paese e l'Alitalia ha cominciato a perdere quote peso innanzitutto all'interno del nostro paese
Va da sé da questo punto di vista che non basta solo un'azienda che decide ci vuole una politica di settore
Perché ogni anno porto nuovo che nasce siamo accento credo sedici in Italia vuol dire concorrenza a basso costo sulla compagnia di bandiera
E mi domando che modello di sviluppo è quello che ti fa amare porto dietro ogni giardino di casa quando la politica moderna dei trasporti dice
Che devi pensare a una rete di apporti essenziali organici in rete tra di loro e poi all'intermodalità con le altre forme integrate di trasporto
Ovviamente per fare questo ci vuole qualcuno che pensi in una logica di sistema
Per fare questo ci vuole un'autorità pubblica che decida per il Paese un piano rinnovato dei trasporti per fare questo ci vuole una volontà di sistema e l'impegno a costruire
Se il governo
Abbandona il settore se il Governo lascia fare se non si occupa di queste questioni come per la verità di molte altre questioni allora poi non ci si può stupire
Che prolifera rapporti dappertutto il trasporto ferroviario in difficoltà il trasporto pubblico locale non ne parliamo abbandonato a se stesso la compagnia di bandiera nelle condizioni in cui sta qui questa famosa disputa sui grandi abilità Eliana
Ridotta a una situazione davvero incredibile
Voglio solo dire su questo punto perché è stato oggetto di vecchie questioni tra Roma e Milano tra Fiumicino e Malpensa tra Malpensa e Linate in cui ci spiegò qualche
Importante esponente della Lega Nord dell'importanza di privilegiare il Nord rispetto a Roma che in questa logica non è che c'è qualcuno che guadagna e l'altro che per
Perché è risultato che ha perso Malpensa e ha perso Fiumicino e guarda un po'
Guadagnano Yaron porti che stanno al nord delle Alpi e guadagnano gli Area porte che stanno al di là del Tirreno nell'assenza di una logica di sistema effettivamente
Intelligente il rischio e che Malpensa non ce la faccia e chi Fiumicino vada indietro
Questo la dovrebbe dire lunga su altri terreni
Sul modo con il quale nell'economia moderna in un sistema come quello dei servizi va costruita una logica di sistema e va bandita una logica di lotta di campanile va bandita una logica di ognuno contro l'altro
Perché non è con la via aperta vuol dire con la fine perde l'uno e perde l'altro e perde soprattutto il Paese e per i lavoratori perdono le loro prospettive di lavoro e dire
Voglio aggiungere soltanto altre tre questioni
La prima
Noi siamo impegnati in una trattativa che riprenderà domani
Per le ragioni che ho detto difficile
L'Alitalia fino a oggi non ci sente
Il suo amministratore delegato e il teorico della linea più oltranzista sul piano
Noi dobbiamo
Battere questa impostazione e far cambiare idea all'amministratore delegato
Secondo per fare questo ci vuole che il governo non sia neutro il governo non può offrire solo delle stanze di un ministero
E da questo punto di vista voglio dire a voi con quello che vado dicendo in giro la cosa che più mi colpisce anzi la cosa che più mi indigna
Perché io non riesco mai a vedere quel ministro che dovrebbe essere titolare dei problemi dei trasporti assumersi mai la responsabilità e quasi mai sedersi al tavolo
Io non lo posso scordare il ventinove dicembre mentre eravamo al tavolo delle trattative tutte avevamo mezzo governo e ministro ai Trasporti è stato dieci minuti e poi è sparito
Potevano sparire gli altri ma non lui
Visto che lui è responsabile di questo settore visto che Daloui dovrebbero dipendere in questa fase di confronto che si riapre domani qualche intervento sull'azienda per farle modificare il Piano e la terza questione
Il trentuno gennaio del due gennaio è previsto un punto di verifica trentun gennaio non può essere il termine di questa trattativa perché non ci sono le condizioni perché solo da domani forse se l'azienda è disponibile si può aprire un vero confronto la tratta
Iva deve andare avanti per tutto il tempo necessario
Per cambiare questo piano e dare le garanzie che al Paese ai lavoratori debbono essere da e va da sé che finché c'è questa trattativa devono restare fermi anche i provvedimenti di carattere
Organizzativo occupazionale
Io credo che bisogna fare questo per due motivi dapprima perché c'era l'esasperazione che cresce
Ma si vede
Qui a Fiumicino innate porto tra i lavoratori con i riverberi che ha nell'economia del Paese sul diritto delle persone a potere muoversi secondo sicurezza e secondo certezza
E in secondo luogo perché noi parliamo
Di un'attività di servizi io vorrei che su questo riflettessero coloro che scrivono i piani
In un'attività di servizio nella quale conta molto l'organizzazione e la professionalità e la risorsa umana tu non puoi far finta di fare contro le persone con le quali devi fare
Perché puoi provare
Mali menti una situazione nella quale l'azienda alla fine non ce la fa più a risollevarci
E questo è il pericolo vero che abbiamo di fronte hanno non ci possono dire o così o l'azienda fallisce
In un'azienda dei trasporti o tu ascolti le regioni e le ragioni di chi lavora in questa azienda e con queste persone stabilisci
Un percorso che senza nulla responsabilità
Però consente di condividere un passaggio anche difficile e lo fai per dare prospettive oppure ti consegni al caos oppure ti consegni a qualcosa
Che non è degno di essere vissuto nell'interesse dell'azienda dei lavoratori e nel Paese ne siamo in questo passaggio
Ed è per questo
Che penso iniziative come queste possono essere soprattutto utili per evitare è una vicenda come questa sia solo o il frutto di una lotta tra i lavoratori e l'azienda o il frutto del disagio di milioni di passeggeri
Ma diventi nella coscienza larga nel Paese uno dei crocevia i fondamentali per capire se di fronte a noi c'è il declino con la possibilità di risollevarci
Grazie al compagno Epifani la parola per le conclusioni al compagno Cesare Damiano
Ma intanto vorrei ringraziare
Tutti per la partecipazione soprattutto Guglielmo Epifani per la sua presenza del suo intervento io vorrei collegarmi
Alle ultime parole che lui ha detto perché davvero noi ci troviamo di fronte a una situazione nella quale simbolicamente questa vertenza
Può segnare un'idea di sviluppo del Paese oppure la rinuncia di questo paese a muoversi sul terreno della qualità e della difesa della sua struttura industriale guardate noi siamo in un momento particolarmente difficile nel quale l'insicurezza cresce fra i cittadini fra i lavoratori insicurezza di chi ha messo il risparmio nei posti sbagliati pensate alla Parmalat
L'insicurezza di chi ha un salario messo in discussione o il salario insufficiente ormai lo sappiamo molte famiglie dichiarano di non riuscire a di arrivare alla conclusione alla fine del mese con i redditi esistenti
Un attacco allo stato sociale una situazione di complessi l'insicurezza in questo io credo non c'è soltanto una mano del destino cinico e baro è vero ci sono scelte precise da parte di un Governo che anche in una vertenza come questa
Dimostra un atteggiamento di disimpegno o di neutralità che assolutamente controproducente rispetto alla situazione di un settore così strategico
Ed è anche vero che il nostro sistema industriale nel sistema industriale ormai severamente colpito potremo andare come si sa indietro nel tempo ma assistere al fatto
Che settori strategici e fondamentali non penso soltanto al comparto aereo
L'informatica alla reo nautica civile l'hi-tech che la chimica ormai sgretolato all'elettronica di consumo la crisi dell'automobile rappresentano
Quella che
Il professor Luciano Gallino ha detto in un suo per il libro la scomparsa dell'Italia industriale noi siamo di fronte a questo rischio di scomparsa cioè un'Italia industriale che diventa l'Italia delle grandi opere
E io non credo che il ponte di Messina o da altre grandi opere potranno sostituire il tessuto industriale e dare il futuro che compete all'Italia dal punto di vista della nazione industriale ora il comparto aereo
E sicuramente uno
Dei settori strategici del nostro Paese un Paese ultraliberista come gli Stati Uniti a questo settore dedica parecchio sostegno e io li tiene in questo settore un nerbo fondamentale per il progresso della nazione
E credo che quando parliamo di sistema ero puntuale delle infrastrutture parliamo di parte complementare parliamo e non a caso come partito abbiano voluto fare qui questa iniziativa di un profondo impatto sul territorio
Perché il declino di questo settore ridimensionamento
Dell'Alitalia da una parte dello scalo di Fiumicino dall'altro in questa situazione un impatto formidabile col territorio coinvolge migliaia di famiglie nell'occupazione e nel reddito
E allora è giusto quello che hanno detto con le organizzazioni sindacali che in questo hanno dimostrato tutte le sigle sindacali anche quelle di carattere professionale una straordinaria umiltà che la situazione può essere affrontata se mettiamo alcune questioni
Non solo quelle delle relazioni sindacali ma soprattutto quelle delle scelte industriali e quelle di una prospettiva del sistema del trasporto aereo
Sono d'accordo con quello che dicevano tutti che ha detto Guglielmo dobbiamo fare in modo che il sindacato possano svolgere una trattativa
E che il piano venga ritirato e che venga ovviamente ritirato il problema dei licenziamenti
E che si possano andare ad una trattativa con il tempo necessario che abbia come obiettivo quello di arrivare ad un piano condiviso
Perché altrimenti il rischio e quella di avere una situazione di estrema tensione soprattutto di danno incalcolabile per quanto riguarda per quanto riguarda il Paese
E allora
è chiaro che noi ci troviamo di fronte ad una situazione che è a un bivio delle prospettive diverse
Perché se Alitalia diventa un operatore di nicchia in mano agli stranieri questo avrà un impatto negativo su tutto il sistema del trasporto aereo mentre Alitalia può estranee
Ed è l'unico vettore italiano in grado di competere a livello globale nella logica delle alleanze
Se più vicino diventa una sorta di appoggio più deboli degli astri pareti di Amsterdam
E questo significa ridurre la forza lavoro di Alitalia ridurre la forza lavoro degli Aeroporti di Roma declassare lo scalo aderendo in investimenti bisogna dirlo da quando ci sono i privati
Gli investimenti sono di diminuiti siepi futura disatteso il piano d'impresa presentato dal Consorzio Leonardo che era tra i documenti delle gare di appalto
Questo evidentemente porta ad una situazione di inevitabile declino io e non possiamo accettare che si agisca soltanto sul versante del costo del lavoro come usano oggi i manager e le imprese del resto abbiamo dei dati per così dire incontrovertibile alcuni già venivano citati sul fatturato il peso del costo del lavoro di Air France il ventisette per cento della cappella e nel trenta per cento quello dell'Alitalia inferiore intenti quattro per cento e non si può vivere
Soltanto di outsourcing di societarizzazione ogni o di precarizzazione del lavoro e non si può come è stato fatto il giustamente c'è stato una rete risposta di lotta dei lavoratori
Violare l'articolo quattordici dell'attuazione della direttiva della Comunità europea del novantasette relativa al mantenimento dei livelli occupazionali quando le società passano di mano
Perché se passa questo principio viene messa in discussione la tenuta occupazionale di una situazione che a questa Grande importanza
Quindi io credo che questi siano come si dice i problemi essenziali sui quali dobbiamo concentrare la nostra attenzione
Noi come partito
Non vogliamo che questi incontri importanti siano soltanto gli incontri una tantum dicevano i compagni che in precedenza è stata già fatta un'iniziativa della mensa dell'aeroporto a contatto con i lavoratori questa è un'iniziativa che ha un carattere diciamo così più territoriale però dovremmo cercare autonomamente come partito di dare un nostro contributo in termini anche di continuità cioè contribuire con le nostre proposte per aiutare la lotta sindacale unitaria a conquistare il punto essenziale evitare i licenziamenti ma soprattutto conquistare un piano industriale di prospettiva sia per quanto riguarda le rapporto sia per quanto riguarda Alitalia
E per questo io credo che ovviamente
Nei tempi giusti si tratti di prevedere una continuità di questa discussione una sorta di conferenza di produzione
Sul problema che riguarda Fiumicino e l'Italia è soprattutto rilanciare una discussione sulla questione del piano
Generale per quanto riguarda il trasporto aereo io sono molto d'accordo lo dicevo all'inizio quando Epifani diceva il trentuno gennaio c'è
La trattativa ma non può essere il punto limite e conclusivo
Noi dobbiamo aiutare questa prospettiva
La prospettiva è quella di continuare una discussione
E continuare una discussione che avete un piano industriale che sia condiviso perché soltanto attraverso la definizione di un piano industriale di conseguenza possiamo avere un risultato
Di carattere occupazionale e allora per quello che ci compete
Come partito non solo siamo e saremo vicini alla lotta dei lavoratori ma dobbiamo costruire un'alleanza politica e sociale
Che non chiuda questa vertenza dentro una situazione drammatica data o una situazione isolata questo e anche il compito di un partito come il nostro dei partiti del centrosinistra della sinistra che possono insieme
Aiutare questa vertenza ad avere la giusta rilevanza nazionale che compete a un problema come quello del trasporto aereo
Perché una nazione moderna nella quale l'elemento dei servizi nella quale il brillamento strategico dei trasporti della mobilità
E uno degli indicatori essenziali della qualità dello sviluppo non può pensare che questo sia un problema di ordinaria amministrazione se sapremo fare queste apre ma come abbiamo fatto oggi
Continuare una discussione e un confronto e soprattutto agire sul piano sociale come otto unità del sindacato sul piano politico le interpellanze
Parlamentari una capacità di costruire delle alleanze io credo che noi possiamo dare la mano ad una situazione sicuramente molto difficile ma soprattutto dare continuità alla nostra elaborazione perché è una battaglia che si vince è una prima tappa quello che noi dobbiamo dire dobbiamo fare e anche costruire una porta e prospettiva rielaborazione su un settore che io continua a ritenere cruciale per lo sviluppo di questo Paese
Grazie accompagna Damiano l'impegno che ha preso e anche il nostro impegno a continuare questa notte non finirla qui nei prossimi prassi settimane cerchiamo di costruire una vera iniziativa ancor più forte nel sedime aeroportuale che vada incontro un po'le ultime parole che c'è stata effetto qui stasera con la sera tutti grazie