"Il sistema delle infrastrutture e il destino dell'Italia: il piano Ten-T, la rete transeuropea di trasporto" - organizzato dalla Federazione italiana lavoratori costruzioni ed affini (Filca), dalla Federazione italiana trasporti (Fit) e dalla Cisl (presso l'Auditorium di via Rieti n. 11)

Se cominciamo ad accomodarci possiamo tentare di iniziare
Se ci accomodiamo vediamo di iniziare il convegno tutti i relatori o quasi tutti sono presenti in inglese
Qualche amico ci aiuta Claudio se puoi dare un una chiamata agli amici che sono fuori
Per entrare purtroppo i tempi sindacali non coincidono qualche volta con i tempi previsti diciamo
Sono più flessibili diciamo
Allora buongiorno a tutti grazie della vostra presenza
Grazie del contributo che potrete dare a questi lavori
La CISL insieme alle sue categorie dei lavoratori del trasporto ai lavoratori delle costruzioni
Hanno deciso di organizzare questo convegno predisponendo un dossier informativo di base e abbiamo chiamato rappresentanti istituzionali rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali
Nonché altri soggetti interessati vario titolo per riflettere appunto sui progetti di rete infrastrutturale trans europea
Che sono i progetti che sono stati recentemente si sono concretizzati con l'accordo politico del Consiglio d'Europa del cinque dicembre del due mila e tre
Che ha individuato con qualche cambiamento rispetto le decisioni del passato in prima progetti prioritari da attuare
Ne ha introdotto nuove regole e strutture di coordinamento per l'attuazione del piano
Di realizzazione della della Rete trans europea un invito ha sporto ora nel momento in cui si compiono scelte importanti
Che si definiscono con maggiore correttezza e con maggiore concretezza le articolazioni della Rete la CISL ha ritenuto insieme appunto le sue categorie del trasporto e delle costruzioni
Di organizzare un momento di riflessione di dibattito di chiamare
I Limp alcuni autorevolissima getti e dintorni locutori istituzionali imprenditoriali
Per offrire il proprio contributo di riflessione di proposte in riferimento a quello che l'Unione Europea sta decidendo
Perché capiamo tutti comprendiamo tutti salutiamo onorevole Costa e il dottor Ferroni
Dall'Ance
Onorevole qui si accomodi si accomodi
Capo invece le organizzazioni imprenditoriali li abbiamo messi in prima fila
Dove se ne aveva a male rigenera il dottor Lupo
La Confindustria lance
Come tutti comprenderemo la decisione assunta dal Consiglio europeo del cinque dicembre due mila e tre
Costituisce un elemento importante per il futuro di tutta l'Europa e di tutto il continente
Perché se è vero che questa avete trans europea di trasporto può rappresentare un volano di sviluppo può rappresentare un'opportunità straordinaria per tutti i territori che saranno attraversati dell'Europa
E a rischio avranno l'opportunità di sviluppi di di di di occasioni di sviluppo Allo stesso tempo se non si procede ad una rivisitazione dei piani di sviluppo dei collegamenti con questa rete
Dei progetti trans europea altri territori rischiano la marginalizzazione nel sistema nel sistema nel sistema europeo per questo ci è sembrato importante riprendere a parlare
Di sviluppo in realtà noi pensiamo che il disagio che attraverso attraversa il nostro Paese ma non solo il nostro Paese il continente europeo il continente europeo me pensiamo derivi essenzialmente da questo rischio di chiudersi in se stesso e di non aver più la capacità di progettare il futuro
Per progettare il futuro corre intervenire su alcuni elementi fondamentali come appunto la progettazione delle infrastrutture materiali e immateriali che rendono appunto competitivo un sistema paese
Che rendono qualitativamente accettabile la vita per i cittadini
è non è un caso naturalmente che
La decisione assunta dal Consiglio europeo secondo noi può rappresentare un'occasione importante per ridefinire l'assetto del sistema logistico del nostro Paese per ridefinire l'assetto
Dei sistemi territoriali e dello sviluppo del nostro Paese un'occasione formidabile per riposizionare diciamo le prospettive le prospettive del nostro Paese i sui destini per questo abbiamo chiamati tanto abbiamo chiede che Amato tanti
Autorevoli interlocutori a parlare a parlare di questo di questo ma di questo progetto
Noi terremo insieme appunto le varie questioni terremo da una parte insieme il lato informativo il lato delle questioni obiettivamente così come si determinano ci sarà l'intervento del dottor Ruta D'Auria che uno straniero che conosciamo da tanto tempo
Ecco presidenti delle cospira che ci ha aiutato a mettere su il dossier informativo
In particolare con l'aiuto della dottoressa Gemma Caterini che ringraziamo e quindi diciamo da una parte mettere insieme le questioni tecniche così così come si presento e dall'altro le valutazioni di natura politica e di natura produttiva per tentare di cogliere questa occasione della Progetto di Rete trans europea come occasione per ridiscutere dello sviluppo del nostro Paese per riporre la questione dello sviluppo da questo Paese
Noi pensiamo appunto che i occorre a uscire da questo dibattito da questo dibattito diciamo molto spesso chiuso su se stesso nel nostro Paese certo in questa materia
Insomma le categorie del trasporto delle costruzioni lo sanno bene occorrerebbe passare dalle parole ai fatti diciamo in modo tale che ci siano opportunità di occupazione e di sviluppo per tante per tante persone per tanti lavoratori
Però appunto noi occorre che riflettiamo sull'opportunità che questo progetto di reti trans europea costituisce per lo sviluppo di tutto il Paese per lo sviluppo di tutto il continente europeo introdurranno brevemente diciamo questi lavori Domenico Pesenti segretario generale della Filca e Claudio Claudiani che il segretario generale della FIT dei trasporti
E poi si erano conclusi i lavori da Raffaele Bonanni segretario confederale della CISL
Con tutti gli apporti contenere i contributi dei nostri interlocutori diamo a questo punto la parola Domenico presenti per la prima introduzione a questi lavori
Buongiorno a tutti diceva giardino che cercheremo di essere presi parlando di grandi infrastrutture europee cercheremo di essere di avere tempi europee anche nell'introduzione tra sempre difficile però ci tentiamo
L'iniziativa che oggi assieme alla fitte alla CISL abbiamo organizzato si svolge in una fase caratterizzata da un'accelerazione dell'impegno degli organismi dell'Unione Europea che si è recentemente concretizzato con l'accordo politico dal Consiglio d'Europa dal cinque dicembre
Sui progetti infrastrutturali prioritari da attuare e sull'introduzione di nuove regole di strutture di coordinamento
Nel momento in cui si compiono nuove scelte sedi finiscono con maggiore concretezza alle articolazioni dalla rete infrastrutturale che si vuole costruire noi riteniamo opportuno che anche i cittadini comuni le organizzazioni sociali e politiche
Tutti i portatori di interesse siano messi in condizione di formulare delle valutazioni e di partecipare queste grandi trasformazioni nelle quali tutti saremo coinvolti
Oltretutto commenta rilevato la vicepresidente dalla commissione Trasporti della UE
Le reti transeuropee costituiranno certamente un elemento motore indispensabile per lo sviluppo economico la coesione europea
Non si possono però allo stesso tempo ignorare i pericoli di una parallela mantenuti marginalizzazione di intere aree individuabili anche tra quelle oggi che non sono segnate da condizioni di crisi
Purtroppo l'Italia sta attraversando una fase segnata non azzarda una certa perdita del dinamismo che sia pure con notevoli squilibri ha caratterizzato per diverso tempo il nostro sistema produttivo
Migliorando il livello di vita dei cittadini
Questo ci crea una forte preoccupazione perché sappiamo che se una società i suoi soggetti collettivi le sue istituzioni diffuso i suoi operatori economici non credo no o non credono abbastanza sull'importanza l'intensità di intervenire
Sulla situazione attuale si rischia di innescare un processo di declino pregiudicando il proprio futuro e la possibilità di crescita
Per fare in modo che i meccanismi economici sociali e politici riprendono slancio
Occorre farsi carico al di là della politica degli annunci e passando dalle promesse ai fatti dall'esigenza che attraversa l'Europa il nostro Paese in modo particolare in maniera trasversale
Una società come la nostra più soggetti e luoghi diffusi di protagonismo e di governo ha bisogno di un'articolata architettura di infrastrutture materiali ed immateriali ed i servizi a rete
Che facciano da piattaforme efficiente ed a motore sinergico per lo sviluppo la nostra aperta produttivo
Riteniamo che così come contenuto nell'accordo sulla competitività siglato tra CGIL CISL e UIL e Confindustria un anno fa
E la ciò che emerge dal secondo rapporto Cirla sulla situazione industriale del nostro Paese
Pubblicato nei giorni scorsi che il vero problema da affrontare è quello di rilanciare lo sviluppo e la competitività del sistema Paese intervenendo in particolare sulle infrastrutture strategiche d'ordinaria che lo riguardano
Ogni giorno che passa avvertiamo sempre più la penalizzazione di indotta dalla mancanza di un coerente insieme dei trafori alpini dalla debolezza dalla nostra rete ferroviaria addirittura sui percorsi più direttamente legati alla nostra relazioni con l'Europa continentale e con gli emergenti sviluppi dall'Europa sudorientale
Ma i veri e propri blocchi quotidiani su decisive tratto autostradale
Anche la neve
Concorre a questo dalle tante carenze per le reti di viabilità delle reti idriche del sistema di protezione del suolo superare tutto questo peraltro non sarebbe ancora sufficiente il paese non ha solo bisogno di infrastrutture strategiche ma anche contemporaneamente di quelle che riguardano i nodi urbani
L'alternativa un impoverimento proprio di quella parte di territorio dove si svolge la vita delle città occorre perciò avere grande attenzione anche per interventi come strade metropolitane parcheggi ferrovie ponti fognature acquedotti impianti di depurazione infrastrutture per l'Energia il per il turismo in pratica tutte le opere infrastrutturali servizi indispensabili per un rilancio delle attività produttive
E che lo stesso cittadino sente come strettamente necessari per superare le carente le carenze esistenti per le quali paga quotidianamente un prezzo altissimo
Sì in termini economici che di qualità di vita
In questa direzione il nostro Paese negli ultimi anni ha ricercato il miglior sistema normativo di finanziamenti arrivi e realizzativo per l'esecuzione di opere strategiche
Sta di fatto però
Che nonostante gli annunci la situazione sostanzialmente non è cambiata
Anzi le nostre preoccupazioni aumentano per alcuni segnali non propriamente positivo
Occorre ricordare la pesante arretratezza del Paese nei confronti dei maggiori Paesi dall'aria europea rispetto alla dotazione media infrastrutturale dalla Germania dalla Francia del Regno Unito della Spagna i dati di questa arretratezza non sono nuovi ma proprio la loro notorietà dimostra la gravità del problema che rappresenta ormai una realtà
Nel corso degli ultimi anni tre fasi distinte si sono succedute nelle politiche di infrastrutturazione
Dopo il crollo registrati dagli stanziamenti in bilancio per le spese infrastrutturali nei primi anni novanta c'è stato un recupero dal novantasei al due mila ed una stazionarietà sostanziale di risorse nel due mila e due nel due mila tre
Che contraddice l'impegno del governo nel voler recuperare i gatti infrastrutturale accumulato nel corso degli anni rispetto agli altri Paesi dell'Unione europea
Per questi che ha pronto nell'orizzonte incerto in cui ci muoviamo riteniamo che il progetto per la rete transeuropee di trasporto
Posso a costituire un punto di riferimento essenziale e nuovo per migliorare le condizioni di vita in molte regioni europee ed essere nel contempo fattore importante di coesione economica e sociale anche se non pochi sono i pericoli di una possibile parallela modernizzazione di altre
Negli altri Paesi europei questi temi sono argomento di dibattiti estesi ed appassionati tra le istituzioni le forze politiche e le parti sociali per la pubblica opinione
In Italia al contrario la discussione stenta ad uscire dagli stretti ambiti dalla politica anche per questo abbiamo sostenuto questo convegno per allargare e rafforzare la discussione e le conoscenze
D'altra parte proprio sulla scorta l'accordo politico del cinque dicembre del Consiglio d'Europa
Il nuovo elenco di progetti prioritari di interesse europeo allargato e in una certa misura riequilibrato la Rete integrando le infrastrutture dei dei nuovi Stati membri e migliorando le connessioni con le regioni periferiche sia verso il Mediterraneo sia verso est
è stata superata l'ipotesi iniziale di una concentrazione della Rete all'interno del nucleo forte della rete vittoriale del Nord Ovest europeo in favore di un progetto di sviluppo che si muove anche verso i Paesi dell'Est e verso sud
è stata quindi adottato una strategia assai più equilibrata che risponde alle effettive esigenze di sviluppo economico di mobilità di un Oropa integrata che dovrà coinvolgere tutte le aree territoriali di cui è costituita in concreto i progetti prioritari approvati dal Consiglio che riguardano direttamente loro possono che rivale direttamente all'Italia sono
L'asse ferroviario Berlino Verona Milano Bologna Napoli Messina Palermo
Che include i lavori per la costruzione del ponte di Messina un opera di grande portata che potrà dare un notevole impulso al rilancio di tutta l'economia meridionale
L'asse ferroviario Lione Trieste Koper Lubiana Budapest frontiera Ucraina tale progetto corrisponde in gran parte al progetto appartenente Progetto denominato Corridoio cinque
Ma se ne differenzia in quanto il consiglio ha deciso di qui circoscrive l'area di espansione dei progetti prioritari al territorio dei paesi membri e di quelli candidati rinunciando per il momento al principio dei corridoi paneuropeo
è un progetto di particolare rilievo che coinvolge i grandi nodi intermodali come il sistema portuale di Genova quell'aeroportuale e interportuale di Torino
Il Macro ab di Milano gli interporti di Padova Verona e sistema portuale di Trieste
Terzo Progetto le autostrade del mare
L'autostrada dal mare verso dell'Europa sudorientale che collega il mare Adriatico al mare Jonio e dal Mediterraneo orientale per includere Cipro e l'autostrada del mare dell'Europa su Tokyo occidentale
Mitterrand occidentale che collega Spagna Francia Italia e Malta e si congiunge con l'autostrada del mare sudorientale
Si tratta di progetti di trasporto alternativi su rotte marittime da cui l'Italia potrà trarre grande vantaggio in particolare dalla realizzazione di un'ampia rete di strutture portuali delle aree previste dall'intervento comunitario
E poi credo non si possa non citare anche l'asse ferroviario numero ventiquattro visione Genova Basilea Duisburg Rotterdam e ante vertenze che pur non progetti prioritari a una grande importanza per il nostro Paese
La decisione assunta dal Consiglio d'Europa del cinque dicembre due mila tre può far pensare che finalmente le prospettive per i Paesi della Comunità europea e in particolare per l'Italia
Di realizzare in tempi non lontani questa ambizione ambizioso sistema
Attenti i progetti prioritari devono essere devono avere inizio entro il due mila dieci si stia avviando verso l'accelerazione del percorso attuativo un percorso finora piuttosto stentato
Sappiamo bene che le difficoltà esistono che non sono di poco conto almeno tre ci sembra gli elementi di criticità dell'intero progetto su cui occorre intervenire e da cui dipende la positività o meno della sua realizzazione
In primo luogo il problema del finanziamento delle tenti è senz'altro quello sul quale occorre concentrare l'attenzione e a partire dal libro bianco del due mila e uno che la commissione metteva in evidenza la sproporzione esistente tra disponibilità di risorse ed esigenze finanziarie sia a livello comunitario per i singoli stati membri
Per questo la ricerca di forme innovative di finanziamento per la realizzazione della rete appare quindi a livello comunitario non solo necessaria ma anche urgente
Esistono ostacoli di natura economica e giuridica su cui la Commissione sta il punto intervenendo con la preparazione un libro verde
Con il quale si intende lanciare una consultazione pubblica sulle varie forme di partnership pubblico privato e sull'inquadramento giuridico in diritto comunitario degli appalti pubblici
Per quanto riguarda l'Italia il problema di come far fronte agli impegni derivanti dall'ingente risorse finanziarie occorrenti per la realizzazione di grandi infrastrutture con particolare con riguarda quelle connesse attenti è da tempo oggetto di attenzione da parte del governo che ha definito strumenti di finanziamento specifici per le grandi opere
Il principio generale è quello dell'attivazione di strumenti di finanziamento diversificati che associa i soggetti pubblici e la Società Infrastrutture spara i soggetti privati e gli intermediari finanziari
La Filca dell'affitto
L'affinità
Insieme alla cifra hanno accettato e condiviso la finalità di eliminare gli ostacoli che si presentano puntualmente alla realizzazione delle infrastrutture strategiche al nostro Paese perseguita attraverso la legge obiettivo
L'approvazione del piano delle infrastrutture strategiche duecentoventi interventi per un totale complessivo di centoventi sei miliardi di euro ed una previsione di spesa nel triennio due mila due due mila e quattro di ventiquattro miliardi di euro
è stata accolta quindi come il primo atto di un cambiamento significativo nella politica infrastrutturale italiana
Nella quale venivano offerte certezze sulla realizzazione delle opere individuate ma tutti noi sappiamo che la realtà dei fatti non sempre corrisponde alle dichiarazioni il problema dall'adeguatezza delle risorse finanziarie non è ancora chiaramente risolto
In secondo luogo c'è il problema del rapporto dei progetti della Rete trans europea ai piani di sviluppo da dare territoriale che adesso saranno attraversate
I progetti attuativi dovranno essere elaborati in coerenza con la strategia di favorire lo sviluppo economico equilibrato tra città e regioni tra centro e periferia
Inoltre devono essere oggetto di attenta valutazione le problematiche di natura ambientale e gli impatti sul tessuto economico e sociale dei territori coinvolti
Tutto questo affinché ai nuovi assi di trasporto non si limitino a garantire la mobilità tra grandi centri ma provvedono anche a creare una fitta trama di strutture collettive
Che favoriscono l'intermodalità e la creazione di funzioni logistiche a supporto di tutti i territori circostanti
Qui si apre una fase complessa
Una vera e propria vertenza Litta per le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali
Affinché al Governo nazionale di quelli regionali
Facciano la loro parte ed intervengano con i rispettivi piani di sviluppo infrastrutturale attrezzando il territorio per entrare nelle reti internazionali accrescendone il livello di specializzazione di peculiarità
E garantendo il mantenimento delle identità locali
Occorre perciò a riformulare i piani di sviluppo nazionali e regionali
Perché il territorio va adeguatamente attrezzato con la presenza di nodi e funzioni logistiche che possono costituire un vantaggio nella competizione territoriale ed anche un fattore di innesco di progetti di sviluppo locali
Occorre sostanzialmente cercare di comprendere come sistema infrastrutturale territoriale piena riorganizzato come subsistema del grande asse transeuropee di trasporto poiché quest'ultimo dovrà costituire solo un termine di riferimento per il territorio sia pure di notevole importanza e non certo presentarsi come un mostro autosufficiente che come è stato già detto attraversa e disastri
Su questo tema credo che l'amico prodiani si soffermerà in maniera più dettagliata la terza era di criticità e quella riguardante l'assetto del sistema imprenditoriale che chiama per realizzare e gestire le grandi opere
Oggetto di particolare attenzione di non poche critiche è stata la creazione con la legge Obiettivo del ventidue dicembre del due mila e uno
Della figura del general contratto che il governo intende caratterizzare in modo innovativo in quanto permetterebbe di accentrare la responsabilità di esecuzione da parte delle imprese nelle mani di un unico interlocutore
A tale figura in qualità di soggetto economico viene affidato l'incarico della progettazione per la realizzazione delle grandi opere e viene inoltre riconosciuta a differenza di quanto avveniva con il concessionario tradizionale
La facoltà di appaltare a terzi il quaranta per cento delle opere senza osservare gli obblighi dell'appalto previsti dalla preesistente normativa
Per quanto poi riguarda i subappalti è stato aumentata la quota mensile fino al cinquanta per cento estensibile a qualunque tipo di contratto anche senza manodopera con riferimento al cantiere e non al valore per l'appalto
Le organizzazioni sindacali propongono di fronte alla realizzazione grandi frusta infrastrutture
La linea della contrattazione preventiva ovvero di quella di un negoziato che di volta in volta organizzi anticipatamente tutte le funzioni che attengono a realizzazione dell'opera
Parliamo delle modalità di organizzazione della produzione del disegno dei modelli di orario di turnazione gli assetti logistici degli occupati le questioni collegate alla sicurezza alla regolarità e alla qualificazione professionale dei lavoratori
A fronte del riconoscimento di questo strumento il sindacato le costruzioni non si è opposto al modello del general contractor restano però alcuni dubbi che solo nella pratica delle esperienze potranno essere fugati
Ci riferiamo al fatto che l'implosione del sistema delle costruzione negli anni novanta e conseguenti processi di ristrutturazione successivi hanno tagliato la testa alla struttura dall'offerta in edilizia
Oggi abbiamo circa quattro o cinque in prese che possiedono i requisiti previsto del sistema di selezioni per le grandi opere infrastrutturali e accanto ad esse abbiamo la diffusione di una larga fascia di piccole e piccolissime imprese che rischia di essere attraversate solo marginalmente
Da questi progetti di sviluppo di infrastrutturazione del Paese
Per questi in prese riteniamo che solo la via dell'aggregazione sia quella più opportuna per superare la tradizionale frammentazione dell'offerta nel settore delle costruzioni
Servono consorzi e aggregazione per analisi strategica del mercato per strutturare il sistema delle imprese edili nel nostro Paese
E questo è una sfida ed un nuovo terreno di confronto per le parti sociali del test del settore sindacati e organizzazione degli imprenditori
Restano fondate poi le nostre riserve
Sulla creazione dei general contractor come entità collettive cioè consorzi di aziende che raggruppano le imprese del settore solo per salvaguardare la presenza nel mercato dell'impresa di costruzioni italiane
C'è da chiedersi infatti quali garanzie esistano che tali consorzi si avvalgano di te non lo GE sistemi di gestione avanzate che reggono il confronto con altre imprese internazionali
Così come a nostro parere sarebbe bene cercare di fare chiarezza su quali responsabilità sul piano tenni quel gestionale sono chiamati ad assumersi questi soggetti ed infine per pressi perplessità suscita la facoltà del general contractor di affidare subappalti ad altre aziende a trattativa privata
Con il rischio di escludere imprese più qualificate ma che non dico dispongono dell'advisor giusto
E per rispondere a questi nodi problematici
Che come fitte fitte insieme alla CISNAL abbiamo ritenuto di mettere intorno ad un tavolo i più autorevoli rappresentanti delle istituzioni delle associazioni imprenditoriali dalle società di gestione per irrobustire il dialogo sociale riavviare verso obiettivi di sviluppo una concertazione che non solo risponde i problemi che abbiamo posto in evidenza ma ridia vigore al futuro ai destini del nostro Paese
L'idea siamo Domenico per la introduzione che ha incominciato appunto a esplicitare i problemi che noi intravediamo
Perché delle questioni critiche che vanno risolte e diamo la parola a Claudio Claudiani per la introduzione che si soffermerà di più sui temi dello logistica segretario generale dell'affitto della CISL
Ma buongiorno a tutti questo convegno indubbiamente costituisce un'occasione importante anche per gli autorevoli interventi previsti per riprendere e puntualizzare
La nostra proposta per lo sviluppo e la competitività del sistema Italia nel momento in cui si registra qualche significativo punto fermo sui progetti infrastrutturali di collegamento del territorio
Europeo previsti dal piano TNT
Così come illustrato dalla relazione di Pesenti dobbiamo infatti ancora una volta ribadire l'importanza e l'urgenza nel nostro Paese di una politica organica dei trasporti e della logistica
Che partendo dai necessari interventi infrastrutturali mette insieme corredi la funzionalità del sistema di mobilità merci e passeggeri con una coerente politica industriale del territorio
Purtroppo va evidenziato ancora una volta è la latitanza del governo nazionale delle istituzioni regionali
In quanto risulta accantonate a una politica di programmazione a livello di sistema dei trasporti e di riorganizzazione complessiva della mobilità
La conseguenza
Che pur ponendo si emana molteplici interventi infrastrutturali segna il passo la indispensabilità di qualificazione del comparto
Rimane al palo la costruzione di un sistema logistico di mobilità efficiente efficace
Ed economico diventa problematico cogliere le sfide ma anche le opportunità che il nostro Paese derivano dalle politiche dell'Unione Europea dal suo allargamento a venticinque Paesi
Risulta perciò
Più attuale che mai la richiesta del sindacato confederale di una revisione forte dell'agenda politica del governo
Con la definizione di un organico impianto di politica economica e industriale orientato alla competitività del Paese a sostenere i processi di crescita produttivo e dell'occupazione
A invertire una prospettiva di ulteriore declino impoverimento del Paese di peggioramento
Delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori dei pensionati e delle loro famiglie
Il primo italiana ha avuto negli ultimi tre anni un andamento decrescente fino ad arrivare vicino allo zero l'occupazione che prescelte cresce per la maggior parte solo flessibile con salari più bassi
Che consentiranno solo con la diffusione di fonti integrativi contrattuali pensioni superiori a quella sociale
Ciò coinvolge circa tre milioni e mezzo di giovani e determina diffusamente tensioni sociali e grande insicurezza il rinnovo dei contratti di lavoro e ovunque il ritardo nonostante la contrattazione nazionale e aziendale
Non ridistribuiti ska Nori rispettivamente pillole incrementi di produttività
I salari fanno fatica a recuperare l'aumento dei prezzi del valore reale delle pensioni decresce annualmente oltre la stessa inflazione nel mentre Capitalia rendite aumentano la loro parte di di torta
Il contenimento dei prezzi affidato nei fatti all'affievolirsi della domanda in sostanza il sistema economico nazionale in questa fase prelevare risorse in basso accentua l'indebitamento ma non produce sviluppo e non distribuisce equamente gli oneri della non crescita
è una fase che penalizza in particolare il reddito fisso salari e pensioni occorre diciamo corre rilanciare con grande forza e convinzione concertazione politica dei redditi il sindacato non può accettare Virga per competitivo che separa l'Italia dei principali Paesi dell'Unione Europea sia affrontato battendo la strada
Della mortificazione del fattore lavoro e della divisione sociale che è la strada appunto di tutte le ricette neoliberiste di una globalizzazione esasperata a senso unico
Se la perdita di competitività dipende come indicato anche dalla Banca d'Italia da un freno strutturale alle esportazioni per il modello di specializzazione concentrato nei segmenti di domanda meno dinamici e nelle industrie a minor
Contenuto del come logico e più esposto alla concorrenza dei Paesi industriali emergenti non basta a sostenere la domanda interna con una finanza più o meno creativa come ancora una volta è stato fatto dalla finanziaria due mila e quattro
è necessario invece porre mano alle ragioni profonde del declino della nostra economia
Il calo al minimo europeo per la specie ricerca innovazione firmata venti anni all'un per cento del PIL le disfunzioni della pubblica amministrazione dei servizi tra i quali appunto i trasporti
Il nanismo delle imprese industriali la cui dimensione media scesa al sei virgola tre addetti mentre cresce l'indebitamento di quelle grandi la limitata presenza di prodotti ad alta tecnologia la conta
Contrazione della domanda interna in particolare per l'alta inflazione rispetto agli altri Paesi
Dell'unione europea e per la carente dinamica degli investimenti industriali e delle infrastrutture
La diminuzione delle esportazioni cresciute tra il mille novecentonovantasette al due mila due del sedici per cento mentre quelle di Francia e Germania rispettivamente nello stesso periodo del trentuno e del trentotto per cento
La nostra poco proposta intende liberare valorizzare le energie precetti senti anche se nascoste nella società promuovendo una matura società del sapere e delle informazioni che renda possibile
Farci posizionare sulla fascia più alta del mercato internazionale
Puntando al circolo virtuoso delle innovazioni degli investimenti e delle infrastrutture dello sviluppo delle imprese del lavoro e delle varie realtà territoriali che compongono quella europea
Va forse rivisitato e attualizzato quanto a suo tempo proposto già dal Libro bianco di di allora ai governi europei affrontando i nodi che lo avevano bloccato ma recuperandone
L'intuizione dell'ulteriore fase dello sviluppo per i paesi europei si gioca soprattutto sul piano dell'innovazione di nuove strategie organizzative di prodotto di supporto logistico delle infrastrutture e dei servizi e dei trasporti della valorizzazione dei vari territori
In questo quadro si inserisce la scelta
O di puntare sulle infrastrutture al servizio della mobilità in Europa
Perché nel rapporto tra logistica sviluppo produttivo
I trasporti diventano cruciali per far fronte alla quantità crescente e alla qualità nuova delle movimentazioni di merci e alla mobilità delle persone
Per questo motivo trova il pieno sostegno del sindacato il progetto di delle reti transeuropee alle quali ha lavorato il gruppo Van Miert
Per definire le priorità infrastrutturali nazionali da comporre in un disegno di erede estratti di reti europee occorre infatti accanto all'eliminazione indispensabile
Dei colli di bottiglia interni a ciascun Paese tener conto che i traffici incontrano strozzature soprattutto alle frontiere in particolare quelle naturali fatte di montagne di mare
Da qui l'importanza di considerare anche le priorità di ricostruzione sistemazione delle reti dei nuovi Stati membri senza peraltro dimenticare lo diciamo soprattutto guardando la valorizzazione e la crescita del sistema Italia
La funzione alla quale sono chiamati i Paesi mediterranei nella loro nella nuova collocazione geopolitica
In questa chiave va subito sottolineato un limite proprio dal punto di vista dell'aria metriche
Mediterranea infatti con il Progetto di rete europea in nuovi Paesi componenti l'Unione europea diventeranno territorio per grandi arterie di transito stradale ferroviario fluviale
Mentre vi è il rischio che i Paesi dell'aria sud dell'Europa vista la loro posizione finiscano per essere emarginati dal movimento di merci e persone in carenza di infrastrutture di trasporto in via in grado di fluidificare i traffici
Dai verso i Paesi dell'aria centrale dell'Europa dai verso i Paesi che utilizzano il Mediterraneo come via dei trasporti
In generale apprezziamo e sosteniamo la scelta di puntare su grandi infrastrutture di interesse europeo per disegnare una rete funzionale alla crescita economica allo sviluppo dei vari territori
Riteniamo però indispensabile che si riconsideri la questione del baricentro di sviluppo dell'Unione Europea che spinge a spostarsi essenzialmente verso l'asse Est e Ovest a nord delle Alpi
E non basterà
La creazione dei corridoi plurimo Dalì tra i quali il corridoio cinque per invertire totalmente questo rischio
Ci sembrano maturi i tempi per affrontare questa tendenziale ipotesi cominciando a pensare che loro OPA
Non potrà più essere legata a un solo baricentro intorno al quale far muovere l'intero flusso dei traffici ma sarà necessario realizzare bit
Più varie baricentrica e con una concezione ampia del sistema dei trasporti
Occorre pensare ad una sana competitività tra aree e accanto all'aria nord e che coinvolgerà i paesi al di sopra delle Alpi bisogna sostenere fin d'ora
Una riga sud e che investirà tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo i loro rapporti con l'Africa
Dopo diversi secoli di abbandono occorre che la funzione del Mediterraneo anche per l'Europa venga riscoperta senza pregiudizi valorizzando lo sbocco decida di paesi sul mare colmando il loro deficit di infrastrutture di trasporti
Per quanto riguarda quelli marittimi ferroviari stradali
Serve dunque stringere alleanze per risolvere la carenza di infrastrutture dei trasporti nelle aree metri
Meridionali dell'Europa per conquistare gli investimenti cospicui necessari in primo luogo per rivolti specializzati dei Paesi mediterranei del Mezzogiorno d'Italia per intercettare nelle aree del Sud è la funzione del trasporto marittimo di cabotaggio
Per consolidare ed equilibrare il trasporto delle merci realizzando una ripartizione adeguata dei traffici tra strade rotaia
Impiegando la tecnica multimodale
Se si tiene conto di questa esigenza
Che evidenziamo e sollecitiamo alle istituzioni europee al Governo italiano si possono condividere ancor di più i criteri seguiti per la declinazione delle infrastrutture di interesse europeo
Il progetto di Rete europea se accompagnato
Da un riequilibrio baricentrico verso il sud dell'Europa può rappresentare una grande opportunità che l'Italia deve saper cogliere per inserirsi in un contesto di dinamismo economico con respiro sovrannazionale
Fondamentale per uscire in modo duraturo e stabile dalla crisi di competitività del nostro sistema economico non si tratta perciò di rivendicare soltanto delle decisioni e degli interventi degli altri Paesi dell'Unione europea
Quanto anche di superare con decisione ritardi del nostro sistema infrastrutturale a servizio della moglie mobilità fermo nella sua configurazione funzionalità complessiva alla fine degli anni sessanta
Ciò al fine sia di riqualificare il nostro sistema di mobilità di logistica sia rivalorizzare i vari territori nella loro potenzialità produttive e di sviluppo sia per cogliere i frutti di migliori collegamenti in tre europee perciò indispensabile accanto la politica di nuove infrastrutture attivare una politica del territorio in grado di favorire una minore intensità di trasporto a parità di beni prodotti è una ottimizzazione dei servizi alla mobilità e della logistica
In chiave di integrazione riequilibrio tra il modo di e di miglior raccordo tra gli insediamenti
Territoriali agricoli industriali turistici ad Urbani l'avvio operativo dei grandi progetti e infrastrutture europee va accompagnato in Italia da scelte interventi d'investimento adeguati per quanto riguarda le piattaforme logistiche il quadruplicamento i ferrovieri le varianti autostradali di valico appenninico e potenziamento ineludibili degli attraversamenti alpini il rilancio del sistema dei porti il portare
A sistema la moltitudine degli aeroporti
In definitiva un piano organico selettivo di opere a cui vanno legati indirizzi e politiche trasportistiche di grande respiro sostenute da mirati interventi in chiave industriali e di crescita sociale ed economica dei territori
Ciò che si sollecita è una grande svolta a partire dalla valorizzazione reale della posizione dell'Italia nelle Mediterranean Breve essenziale puntare sulle autostrade del mare per rendere competitivi sia il trasporto marittimo
In particolare ma non solo quello conta e neanche il trasporto ferroviario delle merci con linee terrestri ferroviarie dei dedicate in grado di collegare inficiare efficacemente costa meridionale costa settentrionale europea
Per far ciò occorre anche ridare ruolo all'azienda ferroviaria nazionale come vettore come integrazione di servizi logistici
Ruolo che è tuttora marginale anche dentro la stessa azienda rispetto a quello oppure importante di progettazione affidamento di opere infrastrutturali l'obiettivo all'indirizzo del sindacato è stato sempre quello di favorire gli investimenti infrastrutturali garantendo periodicità e continuità del suo ai flussi finanziari tempi certi progetti definiti in ogni dettaglio
Patti nazionali internazionali grande affidabilità
Occorre tuttavia prendere atto che è una rete integrata dei trasporti si costruisce attorno oggi attorno a modelli avanzati che non si esauriscono in realizzazione di forte impatto sul territorio
Ma debbono avvalersi in modo forte e imprescindibile
Di tecnologie collegate al trasporto la mobilità coniugare in altre parole l'hardware dei traffici con il socio fu software dei Progetti della gestione della programmazione
L'innovazione più necessaria oggi è proprio nello sviluppo nell'applicazione nella dimensione delle nuove tecnologie applicate ai trasporti
In altri termini nella interazione delle reti tra quella rigida materiale costituita da strade autostrade e ferrovie aeroporti porti e centri di logistica con quella delle reti di comunicazioni
Con i satelliti gli apparati tecnologici la gestione integrale diversi vettori in un quadro organico e complessivo di mobilità e di offerta di trasporto per merci e passeggeri il fare in Rete
è la sfida più impegnativa dal punto di vista progettuale pensa offre ricadute mediare investimenti non troppo onerosi
Capaci di produrre forti cambiamenti nella struttura nella gestione dei trasporti adeguando in modo sensibile l'offerta commerciale e quindi il prodotto trasporto alle necessità di una clientela sempre più diversificate flessibile coniugare questi due elementi significa determinare un modello innovativo di politica dei trasporti tanto a livello nazionale che europeo
Cogliendo appieno le opportunità di una forte integrazione sia logistica che organizzativa
Di una intermodalità orientata sulle diverse necessità della clientela una informazione in tempo reale capace di adeguare flessibilmente le necessità di trasporto la domanda soddisfatta
Questo scenario di breve periodo consentirebbe grandi economie di scala e si presenterebbe come nuovo motore di sviluppo di opportunità sia per l'occupazione stabile e qualificata
Sia per nuovi servizi sia per un uso più intelligente degli spazi e dei flussi di traffico orientando lette analizzando le non in un senso di registico bensì come risposta alle richieste dei vari segmenti di mercato
Informatizzare ad esempio le redini trasporto urbano per i passeggeri
Permettere dilava luogo ad
Va be'c'è un uso oculato di sistemi di vivo se ha letto satellitari informatici ed informativi significa trasformare in profondità sistemi complessi di trasporto siano essi ferroviari sotterraneo stradali di superficie
L'integrazione tra le reti informatiche delle diverse imprese che gestiscono traffici merci e mobilità delle persone consentirebbe una sorta di rivoluzione copernicana dei sistemi di trasporto a parità di dotazioni infrastrutturali con una qualità efficienze quantità di servizi nettamente più elevati e con costi inferiori a partire da quelli dovuti ad ingorghi
Nessuna rete oggi purtroppo dialoga con le altre disperdendo così tutto ciò che di positivo viene l'integrazione
Dalla puntualità fino ad arrivare ai prezzi al cliente
Interventi di politica dei trasporti ma anche modelli avanzati di gestione profondamente difformi dal tradizionale finalmente capaci di presentarsi con quel mix di novità
Che renderebbe i diversi vettori dal treno l'autobus alla nave
Elementi propri di un sistema economico moderno ed avanzato riducendo l'impatto che ogni sistema di trasporto finisce per produrre sul territorio nelle città o sulle strutture produttive
La riorganizzazione del sistema dei trasporti e della logistica con l'utilizzo di nuove tecnologie molte informazioni ha il pregio di richiedere investimenti non troppo onerosi
E rappresenta il primo passo nella costruzione di una complessa catena del valore che permetterebbe di cogliere sui territori le ricadute delle grandi opere infrastrutturali in termini di insediamenti produttivi
Verrebbero così positivamente moltiplicati i fattori di sviluppo di investimenti a medio lungo termine
Capaci di ridisegnare le grandi direttrici di traffici accentuandone l'importanza con il fine dichiarato di creare attorno alle nuove infrastrutture Mammano che vengono completate un sistema già notato perfettamente strutturato
Senza attardarsi in ulteriori fasi di esercizio
E con positive ricadute sui cittadini e sul sistema industriale
Il mondo del lavoro e in prima fila per non farsi sfuggire le innovazione attorno alle quali Siri costruisce il futuro lo sviluppo per il sistema dei trasporti
E per tutti coloro che a diverso titolo lo alimentano e vi partecipano l'opportunità che deriva l'Italia dal Progetto di rete europea rende ancor più pressante attivare una politica industriale dei trasporti e della logistica
Volta ad assicurare il riequilibrio tra in modi e sinergia tra i vettori il rispetto dell'ambiente il miglioramento della qualità della vita
Per questo motivo
Intendiamo qui rilanciare una richiesta già espressa più volte occorre avviare un confronto serrato tra governo imprese parti sociali per definire un
Necessarie azioni sul versante delle infrastrutture ma anche gli interventi di riqualificazione riorganizzazione
Una politica dei trasporti sostenuta anche dalle regole necessarie da relazioni industriali partecipative orientate a realizzare un forte coinvolgimento del mondo del lavoro
Da un nuovo modello contrattuale spinto verso la semplificazione rispetto all'attuale frammentazione
Verso la graduale ma progressiva definizione di una comune base normativa
Una sorta di Statuto dei lavori per tutti i lavoratori del comparto
In questa complessa ma ineludibile prospettiva è indispensabile determinare una nuova governance del comparto dei trasporti
Tramite la costituzione di un tavolo permanente di consultazione
Tra istituzioni e parti economiche sociali presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti recuperando così visione d'insieme e grammatica comune
Una ripresa di confronto per la programmazione dei trasporti e della logistica e altrettanto urgente a livello regionale e locale
Prima di rivendicare beh io Rita dall'Unione Europea e dagli altri Paesi
Occorre definirle con coerenza come sistema Paese e predisporre tutte le azioni necessarie coordinate dei vari soggetti interessati per la parte di competenza specifica
Tutto questo richiede un coinvolgimento stabile di tutti i soggetti interessati anche per evitare il rischio di lasciare spazi agli interessi e alle iniziative di altri paesi odi imprenditori
Soprattutto di altri paesi
Troppo spesso con i ritardi e le inadempienze del nostro Paese si è dato alibi a quanti nella senso un'unione europea sostenevo nel sostengono scelte strategiche alternative soprattutto
Si è mantenuto e si mantiene l'Italia in una situazione di debolezza e di emarginazione
Salto perché poi si
Da richiamare infine la necessità di un coordinamento sistematico tra i Paesi interessati aveva dei progetti della Rete che realizzi in tempi prestabiliti iniziative di monitoraggio dalle dell'evoluzione del progetto e dei passaggi dalla costruzione dell'infrastruttura il migliore utilizzo con tutte le questioni connesse in ordine all'esercizio l'apporto del lavoro
Ugualmente per una più rapida soluzione ai problemi connessi all'esecuzione delle opere
Tutte assai complesse quali sono quelle transfrontaliere sarebbe utile la costituzione d'identità per ciascuna opera secondo la regolamentazione delle società europee
Ciò potrebbe contribuire anche alla trasparenza dei meccanismi di gestione finanziaria
Giuridici dei progetti il coordinamento delle azioni attuative dei progetti soprattutto quelli transfrontalieri potrebbe trovare un adeguato sostegno attraverso una struttura unica europea
Si tratta di questioni che vanno tutte approfondite che richiedono
Quello sottolineano ancora una volta una presenza attiva anche del sindacato dei vari Paesi che non solo è preziosa ma indispensabile perché la costruzione di una Rete europea e di reti nazionali armoniche
Diventino in concreto la base per dare risposte ai cittadini europei
Di oggi e alle generazioni prossime e per mettere un armonico sviluppo e una forte integrazione di tutte le aree territoriali e di tutti i popoli dell'Unione Europea
Grazie a Claudiani per l'introduzione in questo modo abbiamo completato il quadro introduttivo
Delle nostre valutazione delle nostre proposte prima di dare la la parola
Al Presidente Pozzi provvedeva a Pola dottor Ruta D'Auria
Ma lavorato insieme con noi a sostenere un po'a parte tecnica diciamo e di argomentazione delle questioni che stiamo affrontando stamattina in particolare con la presentazione del dossier che avete ricevuto dalla segreteria prego
Sono convinto che il tema dei trasporti
E probabilmente uno di quelli inutili alle politiche economiche su cui più facilmente il possibile
Confida raggiunge il campo dei sogni o entrare nel merito o affidarli delle responsabilità che probabilmente il settore o questo tipo di politica non non non posso stare
Quindi io vorrei limitarmi a fare alcune provocazioni alcuni domani
Dal momento che bisogna dar merito alla Filca deve messa attorno a questo tavolo
Alcuni protagonisti reali della vicenda di trasporto delle politiche dei trasporti direi in qualche caso anche di vere e proprie stakeholders cioè i soggetti ai quali come si deve il compiuto la compiuta realizzazione dei risultati che ci si propone
Dicevo che ai trasporti si affidano responsabilità convinti assolutamente sproporzionati rispetto a quello che ragionevolmente si può fare nel campo dei trasporti e rispetto a quello che può la politiche trasporti farà da sola
Mi piace ricordare che attorno al mille ottocentocinquanta mille ottocentocinquanta quindi prima dell'unità d'Italia
Usciva un libricino a firma di un ingegnere con competenze economiche dal nome solenne di là rione Petitti dal retro un libricino in cui si sosteneva che e la costruzione d'una Rete ferroviaria italiana sarebbe stata fondamentale per lo sviluppo della economia italiana
E soprattutto della stessa Unità d'Italia che allora non c'era
Sostanzialmente a rileggere le argomentazioni di là rione Petitti da Rovereto ci ritroviamo sostanzialmente nel campo problematico
Che oggi sottende anche alle politiche dei trasporti europea quindi direi sotto il cielo nulla di nuovo salvo che poi ovviamente i trasporti
Del tempo di là rione Petitti da da Rovereto erano ferrovie appena nate oggi invece il problema assai più complicato ma è complicato anche da un'altra variabile
Cioè la Rete ferroviaria italiana più o meno
Dalla fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento fu costruita direi in maniera anche per le tecnologie del tempo abbastanza generosa
Vorrei ricordare che nelle politiche del trasformismo giolittiano
Dare a quel collegio elettorale a quell'altro una linea ferroviaria lungo i termini di scambio che oggi forse potremmo congela onorevoli allora rombo disdicevoli perché indubbiamente era voto di scambio in qualche modo o comunque si dava la linea ferroviaria come uno strumento di convincimento degli elettori
Forse anche oggi avviene qualcosa del genere
Ma il rione per riterrete appoggeranno la costruzione della rete ferroviaria italiana avveniva in un periodo pre keynesiano in cui non era pensabile che tutte le istanze che oggi fanno riferimento alla qualità della vita lo sviluppo
Allo sviluppo economico fossero poste sul carico del bilancio dello Stato possono posta a carico della collettività
Dire che la politica dei trasporti e una delle poche politiche zero per la difesa e l'istruzione che competevano allo Stato unitario oggi lo Stato unitario allo Stato comunitario si deve far carico di un sacco di altre problematiche
Cominciata la politica agricola comune che certamente porta via un sacco di risorse
E allora vediamo un po'di andare nelle il problema il problema è complicato
Non sono convinto che si possa chiedere la politiche trasporti qualunque miracolo e che tutte le politiche dei trasporti possano essere fatte quindi forse qualche scelta va fatta qualche ragionamento
Di fattibilità e di buona volontà forse di essere tentato rapidamente alcuni alcune riflessioni
Dando veniamo al problema dei finanziamenti
Seguirà uno schema che sostanzialmente economico gancio insomma alcuni grandi scusate di presenti volevo dire
Alcune alcune grosse aggregazioni problemi su cui rapidamente cercherò di dire quale mi sembra le questioni
Più difficile da risolvere quindi le questioni quella cui su cui forse il parere degli illustri presenti qui può darci qualche contributo di chiarimento o di speranza
Vale a dire il preludere come finanziamento ora la commissione Van Miert e direi tutte le osservazioni che a questa si collegano
Sostanzialmente pongono per i programmi a solvente prioritari sostanzialmente quelli che fanno riferimento all'ai programmi acquistata
Un dinanzi avendo comunitario che va dal dieci al trenta per cento al massimo quindi non possiamo chiedere all'Unione Europea un finanziamento smisurato il dieci venti per cento
Può essere un fattore di innesco molto importante ma certamente non risolve il problema d'una spesa che indubbiamente rilevante problema
E allora si dicono altre cose come capita di sentirle dire anche rispetto altri combattere politica economica ci facciamo riferimento a che cosa alla finanza privata facciamo riferimento ai ingegnerie più o meno fantasiose ora io prepara quelle consigliate le cui tiene gli esperti qualche lume su questo
Indubbiamente e la politica e trasporti e se non mi dica molto generale cioè che investe scorretti strati Barbablù come dire ceti sociali abbastanza ampi
Dagli utenti dice direi che fanno riferimento
Al al trasporto come consumo a quelli che fanno riferimento al trasporto come produzione a quelli che fanno riferimento al trasporto come semilavorato sto pensando ai lavori della logistica sostanzialmente diciamo l'utenza dei trasporti è rilevante
Ora mettere a carico
Di chi è di chi utilizza le reti di trasporto il costo del finanziamento è un'operazione che possiamo pure usare forse non abbiamo altra possibilità che parla ma significa sostanzialmente rigettare a carico di una categoria sociale molto ampia articolata un costo che potrebbe tranquillamente essere sostenuto la fiscalità generale
Però noi riteniamo oggi questo punto di vista abbastanza diffuso che la fiscalità generale non debbono andare ma debba diminuire quindi a questo mondo vuol dire che il costo dei trasporti in una certa misura vediamo quale va attribuito a chi utilizza le
Ora io non qualcun su questo non voglio dire che debba stare a carico la fiscalità generale o voglio schierarmi io penso che la le le tecniche del project financing non hanno però soltanto un valore in quando reperiscono fondi altrimenti i irreperibili cioè non è soltanto un modo per trovare quel denaro che le casse pubbliche non ha non voglio ma non posso mettere
Serve ad attirare efficienza indubbiamente creare un meccanismo attraverso cui le tariffe finanzino in parte ovviamente
La realizzazione delle reti significa anche definire un meccanismo di controllo sul sistema di efficienza delle strutture che altrimenti in un'operazione così soltanto governata dalla spesa pubblica non potrebbero venire
Però sostanzialmente le linee a cui ci si affida così dal porto d'armi sono quindi la finanza con
L'Italia una quota non trascurabile ma certamente non enorme
La finanza di progetto quando si chiede che i privati si facciano carico attraverso le gestioni di contribuire e sostanzialmente alcune operazioni dei sì di reperimento sul mercato di Fondi quale può essere quelle opera dalla Bei
Quali però indubbiamente rastrellano risparmio che se vanno alle opere pubbliche non vanno ad altri comparti cioè non ci troviamo in una condizione di risparmio disponibilità risparmio infinite
Do a che conclusioni arrivo che l'ingegneria finanziaria da solo non risolve il problema che le scelte saranno difficili vanno fatte ma che indubbiamente non si può chiedere ai Trasporti di poter essere finanziati nella misura che ci piacere
E passiamo all'altro tema cioè
E quello della possibilità che le politiche dei trasporti risolvano politiche più generali nuvole dello sviluppo
Ilarione Petitti De Lorenzo che ricordavo all'inizio riteneva che la costruzione la rete dei trasporti avrebbe favorito un'Italia unita ma subito l'Italia ricca pervenga del mercato nazionale con argomenti che sono quelli che ancora oggi circolano però sappiamo che quello che il nostro ingegnere riteneva poi non è avvenuto
Perché il Nord si è sviluppato e subito si è sviluppato assai meno
E certamente a conformi sviluppo del Sud sono molto più recenti dei quando il nostro ingegnere non ritenesse quello dei qualcosa non ha funzionato cioè non è bastata la costruzione e la rete dei trasporti perché ci fosse il gruppo economico comunque
Ci sono dei posti in uno sviluppo economico c'è stato e dei posti di uno sviluppo economico ce sta
Allora io vorrei dire
In altri termini quello che è stato sostenuto anche da chi mi ha preceduto
C'è chiaro che la politica dei trasporti è una politica che va concertata non soltanto
Nella fase della sua realizzazione c'è una visione delle infrastrutture mani delle sue connessioni con le politiche più generali oggi una politica dei trasporti come politica di sviluppo in effetti fa paura cioè da sola non è sufficiente però io credo si possa dire con facilità anche attribuire alla programmazione dei trasporti il compito di tutte le possibili concertazioni secondo me fare un salto verso la non fattibilità nessuno in realtà comunque spesso avviene politiche trasporti cioè
Noi sappiamo che quando si sono create le reti di trasporto ci sono dei soggetti dei territori che ne hanno approfittato
Dormitorio non sono capaci di approfittarne quindi che hanno perso oggi ci muoviamo in un'epoca in cui l'epoca del marketing territoriale che vadano opere pubbliche nella competitività territoriale è un problema che riguarda la capacità dei territori dei soggetti degli stakeholders
Partecipare è una partita che si può vincere o perdere anche con la parte politica dei trasporti
Ma non soltanto con la politica del trust
Allora quindi se la concertazione come dieta sporche indispensabile dicevo non la si può chiedere soltanto a chi si occupa di politica dei trasporti
Ma chi si occupa di politica e trasporti possiamo chiedere di concertare di partecipare nel secondo l'esigenza ma in fondo io credo dobbiamo anche lasciarli fare il loro lavoro cioè probabilmente quello che di meglio possiamo chiedere
Agli operatori delle politiche trasporti e quel di esprimere un'efficienza sul tema
Perché molte altre sono le sedi che in cui invece si possono trarre le conseguenze positive delle politiche dei trasporti
Quindi evidente che le politiche dei trasporti per dei corridoi europei debbono essere metterebbe essere l'azione non è più generali tecnologie o filosofie delle politiche del marchio territoriale le quali diciamolo pure hanno una conseguenza immediata
Cioè se pensiamo alla pulite dalle infrastrutturazione di molti anni fa Nadia direi anche di quella degli anni Sessanta e Settanta Lupoli di tipo perequativo cioè ogni territorio dovrà avere un certo numero di cose si riteneva indispensabile scuole fognature l'acqua
E quindi diciamo tutti idrica dovesse riequilibrare le politiche
Bernardini territoriale solo politiche mi dispiace dirlo ma credo sia proprio così Tebe terminano degli squilibri quando sono competitive quando qualcuno è più bravo di altri
Si può limitare a si può tollerare tipo specializzati ci si è provato contanti strumenti dai patti territoriali al però oggi
Diciamo tutti pensano che ogni territorio Padova la sua capacità la sua vocazione su quella debba dei ritardi alla mente ci secondo un criterio che è meglio fare quello che sa fare meglio e non tutto
Approfittare delle condizioni in cui si opera quindi direi che la politica sport dovrebbe essere collegata a questa capacità se vogliamo da giocatori
Di un territorio che anima tutte le sue capacità per potere dare validità alle politiche dei trasporti
Due dicevo però che la politica sport al momento in cui diventa sperequativa allontana in qualche modo chi avrà i benefici da chi ne subisce cose cioè è chiaro che se si fanno le fognature di Reagan che così emotivamente la popolazione disposto a pensare che e la fatica o il costo del tracciato che si apre la strada per tutto sommato porterà un beneficio si somma per l'acqua
Quando si va a opere fortemente concentrato di livello internati e UPEA o internazionale evidente che lo squilibrio la l'indagine
Tra il costo che si patisce
è il vantaggio che si avrà è molto più difficile da capire e più astratto
Se si fa un termovalorizzatore che serve un bacino di trecento mila abitanti è evidente che chi ha il termovalorizzatore patisce un costo che è molto più grande di tutto l'insieme certamente equilibrato e ampio di quelli che ne hanno un vantaggio quindi a una politica di quegli squilibri questo voglio dire questo è il concetto fanno parte delle regole del gioco
Allora quali che conclusione si può arrivare io non non penso a vere ricette quindi non posso arrivare a una conclusione poi risolva le contraddizioni che ho voluto portare
Farei un altro mestiere
Dico però che le politiche la la l'utilità Massimo le politiche trasporti è una politica di serena collaborazione di concertazione di valorizzazione di tutti gli elementi che è possibile portare sul territorio in questo senso io concordo con chi lo ha preceduto
Certamente sono politiche sociali complessive Minutolo Politiche miracolistiche io credo che non si possa chiedere alla politica dei trasporti Despina tramite le cosiddette compensazioni risultati miracolosi per creare quelle opportunità o quell'utilità economiche che forse la politica economica già fa fatica a trovare per se stessi allora
E a che conclusioni possiamo arrivare che probabilmente i tavoli di concertazione le politiche
Che tengono conto dell'esigenza intendo alla fine pagano cioè indubbiamente un costo della non concertazione ma da persona ragionevole cita persone che sanno che tutto sommato non si può ottenere tutto
Io credo che questa sia la grande lezione che gli attori delle politiche trasporti stanno imparando ad un certo perché lo dico io ci sono operazioni di non concertazioni ci andate malissimo hanno fatto perdere tempo state diseconomica nessuno ci ha guadagnato solo giochi a somma negativa
Ci sono invece operazioni in cui la concertazione è stata fatta più avveduta vende con più informazione tutto sommato si è perso meno tempo e se risparmiano di più
Collegando a queste politiche altri politico opportune vedevo all'ultimo punto e poi chiudo subito perché voleva essere beneficiano
Ma l'Italia è in grado di sostenere questa politica de alla capacità di realizzare queste grandi opere
Io credo che anche questo sia in qualche misura mi consentite
La domanda di scarso interesse io credo che la politica l'offerta delle imprese è una politica si costruisce in gran parte sulla domanda se Francia Inghilterra hanno Francia Inghilterra e Germania hanno delle grandissime imprese
E perché il governo tedesco decide che la ricostruzione di Berlino
La fanno un numero limitato di impresa cioè che si arriva a una concentrazione
Che dipende dal modo in cui lo Stato offre questa opportunità io credo che la legge obiettivo tutto sommato vada in questa direzione
Cioè sostanzialmente si creano le condizioni perché si costruisca un'offerta più forte e più capace di competere
Direi anche con alcuni ammorbidimento di stile italiano cioè non si escludono le forme partecipative le forme di aggregazioni soggetti non si punta soltanto da grande impresa generale ma se da un ruolo all'interesse generale con sostanzialmente a me sembra che il disegno complessivo
è un disegno assolutamente accettabile che va nella direzione del rafforzamento del sistema di offerta nazionalmente c'è di più meglio di me potrà dire se è vero o è falso certamente ci sono molte cose che si possono aggiungere
Io credo però che questo è un campo in cui la domanda che trascina e io credo che tutto sommato come sta facendo persone debba nella direzione giusta allora una volta però le politiche per vanno interpretate
Bisogna vedere se poi questo tipo di aggregazioni avranno un carattere in punta all'efficienza pur se non l'avranno oppure se le difficoltà che verranno creato dai tavoli di concertazione che volenti o nolenti si creeranno non seguiranno per porre delle difficoltà allo sviluppo di questo meccanismo di efficienza io penso che la giornata di oggi possa essere utile per dare per costruire questo clima
Contributo piccolo o grande non lo so per dare comunque un'importanza una valenza al tema della non miracolo sita diciamo così dei risultati svolta nelle tre c'è un clima di collaborazione serena in cui si riconoscono gli sforzi fatti da altri ma si capisce anche che non si può chiedere tutto
E che tutto e che probabilmente la politica dei trasporti una politica che io sul territorio con la politica che chiede al territorio uno sforzo che spesso il teatro non capisce
Se il tuo sotto la Manica in gran parte è stata un'operazione finanziariamente economicamente disastrosa e perché le popolazioni del che entra non hanno capito che senza aveva arricchire il Polo londinese qui no chiesto compensazioni hanno fatto perdere tempo così quindi chiedo uno sforzo sociale complicata io penso che anche il sindacato ha molto da dire su questo può fare molto
Così come io credo che una politica dei trasporti che chiusi approfondisca le sue radici ingegneristiche cioè efficiente istintive
Tecnologiche ma in qualche modo si renda conto come già fece Lario vestiti da Pareto
Delle ragioni dei trasporti sono anche ragioni sociali ragioni economiche quindi ragioni più grandi che è un elemento una politica più generale io penso che se questo sarà capito da tutti sembra aver su quella
Scuola di buona volontà un esercizio boa onda collaboratore di buona volontà e nel mondo e quell'esercizio non ma finalistico io credo serva al nostro Paese
Grazie a luglio brutta D'Auria per il contributo sempre efficace e importante che dati diciamo alla nostra riflessione al nostro lavoro diamo la parola alla presidente Vincenzo Pozzi presidente dell'ANAS che appunto è uno degli interlocutori importanti di questo nostro ragionamento che andiamo facendo questa mattina
Grazie
Grazie intanto per l'invito gamberetto ha colto con grande con gran piacere con grande stimolo quando me l'ha proposto l'amico Michele Salvino
Anche se poi il rogo dovrà lasciare perché o degli altri impegni a Milano oggi però contenuto veramente molto a partecipare perché penso che comunque un dialogo con con un organizzazione sindacale come la vostra su temi di questo genere sia veramente importante per stimolo nei nostri e nei vostri confronti per un dialogo sempre più aperto è sempre più maturo
La politica dei trasporti come sottolinea il tema dell'importante convegno proprio di oggi della CISL ha un ruolo essenziale per il destino dell'Italia
E per il rafforzamento dalla coesione economica dell'Unione Europea nel novantasei in Parlamento il Consiglio d'Europa hanno introdotto il concetto di Rete trans europea dei Trasporti famoso tema
Sono stati individuati dieci direttrici ultimo Dalì note come i corridoi panna europee di questi il dieci itinerari tre interessano in particolare l'Italia nel corridoio numero cinque non numero uno il numero cinque ed è il numero otto
Il fatto di far rientrare nel nelle in Italia questi corridori è stato un obiettivo fortemente voluto dai nostri politici anche attuali
E ed è stato dichiarando irrinunciabile sia da parte del Presidente del Consiglio Berlusconi che dal Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi
L'Anas in quanto gestore pubblico della rete stradale ed autostradale italiana l'interesse nazionale e al lavoro su cui esso sul chiaramente su delega del governo
Per completare diverse opere riguardanti la viabilità della Rete transeuropee in Italia
Come noto
Il settanta per cento dichiarato più di una volta il ministro Lunardi il settanta per cento del piano dei lavori dell'Anas approvi una valenza sopra nazionale proprio in quanto inserito in questi grandi corridori
Abbiamo detto numero uno numero cinque e numero otto il numero uno e quello che collega l'Europa del Nord quindi per Berlino
E attraverso il cuore dell'Europa si congiunge nel Mediterraneo ha con la città di Palermo
Su questa direttrice insistono alcune opere la posso dare di grande importanza per l'Italia
Potenziamento dall'Autosole l'ammodernamento dalla Salerno Reggio Calabria il ponte sullo Stretto diversi lei chiaramente i raccordi ad esso connessi il completamento della Palermo dell'autostrada Palermo-Messina
Beh l'Autosole ancora oggi
Lei è oggetto di cronaca problemi ne erano problemi deve e il e assolutamente necessario ricostruirla questa vostra
è oggi noi possiamo dire che fermo lo molti lavori sono stati aperti molti cantieri ed in questo devo dire noi come della dell'ANAS abbiamo dato un grosso contributo accelerando in maniera fondamentale è apparsa diverso termine tutto l'iter di progettazione e di approvazione
Io ricordo ho qui consigliere Brandani del consiglio d'amministrazione della NASA che saluto pericolo dell'azione e il nel luglio se non vado errato Alberto del due mila e due approvammo il progetto proprio della variante di valico
Fermo non so da quanto tempo per tutto una serie di ricorsi
Causati da più di una fonte
Sulla Salerno-Reggio Calabria non abbiamo notizie ancora più più importanti oserei dire importanti perché riguarda direttamente noi in quanto siamo noi ente appaltante dentro al tuo dolore di questa grande infrastruttura
La cassa ha investito due virgola cinque miliardi di euro sulla Salerno-Reggio gola Reggio Calabria fino ad oggi abbiamo appaltato tre maxi lotti
Di cui uno da seicento a un altro da ottocentottanta ed un terzo per circa settecento milioni di euro
Il primo è già stato giudicato ed è in corso di esecuzione il secondo se l'aggiudicò giudicato se non sbaglio l'otto di marzo
Quindi ormai fra quattro cinque giorni e quello da ottocentottanta milioni di euro il terzo contiamo di poterlo appaltare a giudicare quindi consegnare i lavori senz'altro entro le strade che entro l'estate
Saranno lanciati inoltre i bandi di gara del rimanenti maxi lotti della Salerno-Reggio Calabria quindi ecco non entro l'estate noi apriremo ulteriori cantieri sulla Salerno-Reggio Calabria per circa settantotto chilometri di arteria
Il ponte sullo stretto il ponte sullo Stretto e un non è più un sogno proprio prima parlavo con l'amico Ercole Incalza
Persona fra il più competenti preparati serie della delle entourage del ministro
Lunardi e mi diceva appunto che a brevissimo dovrebbe essere emesso il bando di gara per il ponte mi parlava di circa due settimane quindi anche su questo ormai contiamo i giorni non più nemesi né gli atti sul Corridoio numero cinque
Fa parlava anche della Palermo-Messina sulla Palermo-Messina un'autostrada in corso di costruzione da circa venticinque anni
L'anno scorso proprio a seguito di un importante summit fatto summit con il Presidente della Giunta più siciliana
L'onorevole o Cuffaro con il sottoscritto e con tutte le impresa interessante
Fu fatto un come dire un un un un un punto della situazione destinato a sbloccare il tutto
Questo il questo il programma che fu fatto l'anno scorso in piena attuazione ed è assolutamente intende con nel rispetto dei tempi programmati possiamo dire quindi con con grande tranquillità e con grande soddisfazione
Che entro l'anno inaugureremo la Palermo messi sul Corridoio numero cinque
Costituisce un grande asse ferroviario ed autostradale
Che l'Unione europea si è impegnata a realizzare per collegare l'Europa dell'Ovest con l'Europa dell'Est sappiamo in corridoio che collegherà da Lisbona con chi erra attraversando quindi l'Italia
Anche questo era un discorso molto ipotizzato sulla carta oserei dire ancora oggi fotografiamo un attimo la situazione
Lo sbloccò del passante di Mestre passatele se è stato aggiudicato l'altro giorno quindi e una realtà
L'accelerazione dei lavori di ammodernamento della Torino-Milano anche questi sono già in corso di esecuzione dei primi quattro lotti l'Asti-Cuneo passivo dell'autostrada
Che Dusty collegherà collega un Cuneo per su questa l'Anas a giallo lanciato il bando di gara per trovare il partner e quindi anche qui ci apriamo in un momento di di il nuovo di partenariato fra pubblico e privato stiamo cercando appunto il parte tramite l'avviso di gara chiaramente europeo per poter completare quindi gestire successivamente insieme
Questa vostra sul Corridoio numero otto
Sì così corridoi costituisce un importante fattore di integrazione all'interno regioni balcaniche e le nostre regioni adiacenti cioè quelle che guardano e la la la l'Albania quelle guardo la Macedonia guardi che guarderà anche guardo chiaramente il il Mar morto
E il collega sul fronte italiano il collegamento su questo corridoio significa potenziare la ionica
Significa terminare la Palermo-Messina significa completare quel tratto di Salerno Reggio Calabria che va da da Reggio fino a Sibari il collegamento Sibari quindi sullo Ionio con Taranto attraversa la strada
La centosei costa scorrimento veloce di cui usciranno i prossimi nel provento nel mese di marzo due maxi lotti per circa due mila miliardi di vecchie lire proprio per poterla potenziare
E di collegamento quindi su Taranto sul Bari e su Otranto proprio per poter dare delle direttrici diversificate a questo corridoio stesso
Altre opere che che non riguardano il corridoio hanno caratterizzato anche se chiaramente la vita dell'Arlas la nostra azienda nell'ultimo anno
Solo un dato su tutti perché non voglio dilungarmi non voglio rubare tempo anche agli altri
Credo in quest'anno abbiamo sfondato il tetto dei sei miliardi di euro di appalti cioè dodici mila miliardi di vecchie lire
Solo per dare un'idea di incremento prendiamo il due mila e uno come punto di riferimento corsa stappa nel due mila e uno l'Anas aveva appaltato settecento milioni di euro
Del due mila e tre abbiamo portato sei virgola tre miliardi di euro questi sono i numeri in percentuali poi ognuno se le facce marzo comunque sono numeri veramente molto interessanti come abbiamo raggiunto questi risultati
Chiaramente con una maggiore efficienza efficace tutta quanta la struttura che ha saputo reagire molto bene ai nuovi alle nuove impostazioni
Del del malato ci ma principalmente grazie anche alle risorse economiche quindi quando sento parlare di questa forte carenza di di di risorse destinate ai lavori pubblici almeno per quanto riguarda l'ANAS lana sono oggi e la prima azienda appaltante in Italia
Beh hanno risolto perché proprio questi forti incrementi non li abbiamo raggiunti e da un lato torno a ripetere collo con la con la nostra efficientazione e dall'altra con le risorse dello Stato rese disponibili
Abbiamo contribuito anche noi con con l'operazione residui passivi incerto se abbiamo preparato delle importanti risorse che sommate a quelle che avete dato decidere finanziarie hanno portato al risultato di oggi
L'importante è quello come ne è sempre stato detto la mia vita professionale non solo e quella di raggiungere risultato e mi sembra che in questo caso sia stato abbondantemente raggiunto
Altri dati di potere dare sulle gare aggiudicate che hanno avuto un incremento di trentasette per cento quindi non abbiamo giudicato grave per tre virgola otto miliardi di euro l'anno scorso e abbiamo consegnato materialmente lavori per due virgola uno miliardi di euro
E così lo potesse immaginare un attimo un grafico no proprio per capire questo effetto di trascinamento di e cosa significa come vanno lette queste cifre e con il potenziamento di alcune strutture dell'anno seguente uno uno un efficientamento tutta quanta la struttura ha permesso con questa nuova organizzazione di poter prima il consegnare le gare che erano in giacenza da da da secondo un iter un molto lungo che è stato fortemente se snellito e svelti
Successivamente abbiamo progettato questa progettazione ha partorito quindi a cascata
Questi due virgola uno e miliardi di euro di lavori consegnati i tre virgola otto miliardi di euro di gare aggiudicate il sei virgola tre miliardi di euro
Di le lavori pubblicati come bandi di gare che quest'anno chiaramente si trasformeranno in lavori aggiudicati e quindi successivamente consigliere il problema dei finanziamenti
è un problema senz'altro importante perché il gli interventi previsti dalla legge obiettivo come citavano i colleghi che mi hanno preceduto solo numeri estremamente importanti in cui anche chiaramente la la partecipazione del del del privato al dovrà aveva un ruolo molto importante
Noi dobbiamo essere in grado di richiamare queste risorse come le possiamo richiamare
A mio avviso
C'è solo una regola nel mercato privato che deve essere rispettata per poter incentivare quello di dare sicurezza
Al privato che vuole partecipare sicurezze nel rientro del capitale che lui va ad impegnare sicurezze quindi nel nel rispetto del pubblico dei contratti che si vola col privato sicurezza nelle tariffe
Che il privato ipotizzare che il pure il pubblico deve approvare e che deve garantire nel proseguo della vita del contratto stesso
Illa esempi di project financing importanti che stiamo portando avanti proprio in questi in questi giorni solo la BreBeMi la Bergamo Brescia Milano
Un è una è una autostrada vitale per il Nord perché ormai completamente possiamo dire che essa è satura quasi l'attuale A quattro Bergamo Milano Brescia
E quindi è necessario delle vette poter dare corso quanto prima speriamo bene che in ministeri ecco in questo caso la parte pubblica che deve autorizzare il proseguito della del del del dello lo svolgimento di questo affidamento possente in più brevi materializzare questi atti amministrativi per poter quindi veramente passare alla parte esecutiva ormai dell'opera stessa
Abbiamo lotte Venezia al tunnel di Mestre anche qui abbiamo un importante propose di project financing parliamo di otto virgola cinque miliardi di euro
Che insieme allarmi
A delle ipotesi sulla rete
Di project financing sulla Salerno Reggio Calabria ecco noi contiamo come Anas entro il mese di aprile di poter dire la parola definitiva
Approvando o no approvando probabilmente senz'altro sulla Orte Venezia nel il pubblico interesse la pubblica utilità è scontata quindi noi saremo senz'altro di Antalya dichiarare il pubblico interesse su questa sul lei dunque
Ipotesi di progetti finanziati presentateci sulla Salerno Reggio Calabria su un tratto della Salerno-Reggio Calabria per essere ancora più precisi su quello siamo valutando
La lei cercando di trovare gli spunti positivi sia anche nell'una che nell'altra soluzione ipotizzata per poter quindi costruire anche un un eventuale eventuale ripeto lavoro l'étoile avessero inteso anche davanti
Dai colleghi della stampa deve cedere a stampa
Che potremmo andare ad ipotizzare
Il
Arpa brava dall'accenno prima sull'Asti Cuneo
è un classico esempio di partenariato pubblico privato che insieme al Quadraro delle Marche Umbria l'Anas ha costituito la società con Sviluppo Italia per questo questo quadrilatero industriale fra Marche dovuta che riguarda la settantasei la settantasette la strada statale settantasei settantasette
Con la Pedemontana
Che obiettivamente richiede anche qui un contributo da parte del Pubblico privato perché quando parliamo di di di comuni quando parliamo di Province quando parliamo di regioni io le vedo adesso quasi come privati come enti privati
Che con il loro contributo che può derivare anche da un incremento dell'ICI
Posso dare un contributo all'esecuzione di opere Vieri infrastrutturali di valenza in questo caso nazionale ed in particolare riguardanti queste due regioni siamo Arché che oggi passate diverse passati avesse quello che stiamo vivendo proprio in questi giorni l'Anas ha finanziato il passante di Mestre come la finanziato finanziato contraendo un mutuo con ISPA che dovrà chiaramente nel seguire nel momento in cui entra in funzione questo nuovo Passante ma in cambio noi avremo la gestione delle tratte autostradali relativa alla tangenziale di Mestre
Concludo questi sono e qui su questi temi cruciali
Per la nostra nazione e noi come ANAS dobbiamo essere aperti al dialogo doveva essere aperti al dialogo con le parti sociali ed in particolare con i sindacati
Che esercito senz'altro un ruolo di stimolo importante il prossimo nove marzo se non vado errato
Dopo un proficuo confronto fra le parti e si insedierà ufficialmente l'Organismo bilaterale Hamas sindacati
Per quanto riguarda le informazioni sugli investimenti dell'azienda il Bilancio le nuove partecipazioni societarie il contratto di programma triennale i progetti di intervento sugli assetti organizzativi
I livelli occupazionali e le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria
Questo è frutto e la collaborazione con i sindacati e anche un protocollo di intesa molto importante che questo che abbiamo stipulato nel due mila e due se non vado errato sulla Salerno Reggio Calabria
Per contribuire anche ad evitare infiltrazioni sulla criminalità organizzata
Per assicurare la massima tempestività dell'esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali
Ecco abbiamo dato una valenza tale ed un'importanza dalla questo protocollo che questo protocollo fa parte dei capitolati di gara
Succederà contratto che abbiamo bandito perché moderno in maniera tale da a far sapere subito a chi è interessato a partecipare a queste nostre gare che dovrà sottostare ad un certo regime per quanto riguarda la parte occupazionale
Bene
La il la CISNAL
è un grande sindacato un grande sindacato che insieme agli altri confederali ma non solo a partecipa attivamente alla vita della nostra azienda noi abbiamo un confronto continuo importante costruttivo avvolti critico perché non sempre le cose vanno lisce ma è giusto anche ecco che così che così avvenga con me
Mi sottolinea spesso appunto il mio amico professor Brandani che proprio da questo momento di confronto dialettico nascono Boy le forze e le idee che oggi devo dire dopo due anni che ci occupiamo dell'ANAS hanno portato ai risultati che nell'interesse chiaramente della nostra nazione abbiamo registrato vi ringrazio
Grazie presidente promossi per il suo contributo e ora diamo la parola all'ingegnere Ercole Incalza
Che tutti quanti conoscono e consigliere del ministro e personale altamente competente per i premi
Dei problemi di cui stiamo affrontando e interlocutore privilegiato perché soggetto che per primo diciamo ha partecipato in prima linea diciamo ai processi di determinazione di progettazione di programmazione europeo quindi ascolteremo con molta attenzione
Il suo intervento ringraziando nuovamente per la sua disponibilità
Io ringrazio non solo per essere stato invitato ma anche per
Per poter parlare
Ecco di video discutere questa tematica
Con amici persone così care
Io volevo partire da una considerazione
Da tre anni
Sembra attenzione di tutti è legata all'attivazione reale dei cantieri
Ed è legata anche alla realizzazione di reale gli investimenti di opere anche perché l'unico dato vero
Che non trova critiche è che ogni due mila miliardi di vecchie lire
C'è una crescita del PIL dello zero punto zero otto per cui venti miliardi venti mila miliardi di vecchie lire dovrebbero per crescere
Dello zero
Punto due otto quindi Vasile un punto percentuale di PIL
E invece abbiamo sempre zero tre zero quattro
Forse neanche zero
Due sono le cose o sono Bugie
Quello che abbiamo attivato con gli investimenti
Oppure c'è qualcosa che non va
Allora un seminario come questo se riuscissimo alla presenza anche
Di una persona eccome
Professor costa onorevole Costa perché su questa tematica sicuramente
Avrà modo di dire delle cose è capiremmo che cosa sta cambiando e che cosa è cambiato
Anche perché proprio un'occasione come questa del sindacato quindi anche della Filca quel legata alla realizzazione delle opere
E legata a un modello in tutto a otto voci perché
L'offerta di infrastrutture consente alla domanda di
Muoversi in modo più efficiente quindi il PIL cresce
Con la rafforzamento del prodotto interno lordo si crea nuova domanda e si generano offerta e questa spirale potrebbe cresce all'infinito se negli ultimi anni attraverso la logistica non ci fosse stato un ridimensionamento
Di questa evoluzione patologica però che cosa è successo
Che accanto alle componenti della domanda e dell'offerta è venuta fuori un'altra componente che quella legata alla competitività
Ed alla catena del valore del sistema imprenditoriale
E questi fattori non è che non erano di prima questi fattori cominciano ad incrinare questo rapporto
E ho ho questa dicerie quasi sintonia tra aumento del prodotto interno lordo e aumento dell'offerta è omento difetto del e aumento
Dell'investimento
Ma non è chiediamoci per quale motivo e successo o sta succedendo questo
In realtà sono cambiati purtroppo e stanno cambiando i limiti e di contorni che definiscono il teatro dei mercati e il Teatro dell'economia
Quella del noi intenso stiamo vivendo con un ritardo quasi decennale
Il passaggio dall'Europa a sei poi a dodici poi a quindici e quindi già la evoluzione territoriale che è avvenuta quindici anni fa là stiamo capendo e vivendo adesso
Ma stiamo vivendo anche con un ritardo decennale la coscienza della coerenza delle nostre politiche alle direttive comunitarie che pensavamo che la comunità era un'occasione ma non era l'elemento catalizzatore determinante della politica degli Stati che ne facevano parte
Ma ancora di più stiamo capendo con ritardo decennale forse anche fisiologico
Che tutte le forme di politica legata ai consumi e alla produzione sono completamente diversi da quelli che avevamo immagina
Allora se critica io condivido pienamente
Si deve fare nono documento Palmieri ma questo momento di grande strategie pianificatoria perché possiamo criticare quanto vogliamo
Il governo e di partito quello che però questo segmento di rinvenne sezione
Di una volontà a disegnare strategie beh questo è un merito di questo segmento temporale bene se vogliamo però a questo punto essere capaci
Di dare a questo momento una valenza forte dobbiamo avere la capacità di capire
I limiti di questo momento
Prima dare io sono uno dei primi pur avendo partecipato con grande entusiasmo al documento la mia a non essere
Dico entusiasta ma non essere
Innamorato delle reti disegnate ma essere innamorato di quello che nel documento e quindi in quello che la Commissione per il Parlamento
Sta approvando viene detto in modo rivoluzionario
E TAC solo una critica
A questo particolare momento
La revisione che ne facciamo a venti anni
E questo è un limite che deve veramente preoccupati non solo per l'obsolescenza delle intelligenze delle idee che è un fatto direi fisiologico ma soprattutto perché io sono molto preoccupato
Che quello che stiamo disegnando oggi nonché non posso essere attuale a venti anni
Che possa essere a venti anni diverso perché l'assetto Geo con nomi con alla luce di quella considerazione che facevo all'inizio