Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente vediamo le notizie di oggi
Il in Finlandia funghi frutto ricche frutti Bosco radioattivi notizia ripresa dalla di dall'agenzia Adnkronos
Sì ma in pericolo un
Esce su tre dal Corriere
Si era ponte sullo Stretto un pronta la cordata italiana per la costruzione del ponte dal Sole ventiquattro Ore tempio Sole ventiquattro Ore nella stessa pagina
Articolo frutto c'è a trentasei anni dal terremoto del Belice molte famiglie vivono ancora nelle baracche pesci sei miliardi di euro a lire attuali a Euro attuale opere
Rabei acquedotti qui viaggia il paradosso questo dal Corriere della Sera
Chernobyl in Finlandia punti e frutti di bosco ora agli atti frutti Bosco funghi carne di alce del Sud dalla Finlandia contengono livelli
Il Fini di ceci ore aggettivo di disperso sì dopo il disastro nucleare di Chernobyl nel mille novecento ottantatré
I livelli più alti sono stati rilevati in un fungo commestibile che si chiama lattari Ocampo Curatolo Arif
Ieri il quotidiano un quotidiano finlandese secondo il quale i livelli avrebbero superato quelli raccomandati dall'Unione Europea
L'autorità finlandese per la sicurezza
Versioni e nucleare che ha condotto il che
Se non ha tuttavia vietato il commercio dei prodotti selvatici come il Pd limitandosi a consigliare di non mangiarne troppi il pericolo principale non riguarda i livelli dice Ezio contenuti in in ogni singolo prodotto ma il livello radiativo che si può acquisti
Che dal cibo che si mangia ha spiegato Rita anni
Nel capo del laboratorio ecologico e alimentare dell'autorità che ha analizzato i funghi altri prodotti raccolti da dipendenti dove quotidiano nella regione di Tampere questo dal l'Adnkronos appunto alla dal mille novecentottantasei ancora oggi appunto in Finlandia succede qui
Era vediamo leggiamo solo una parte clima in pericolo una specie su tre
Il rapporto pubblicato su nei Cure Sloan un rischio anche per l'uomo
No allarme rosso per il futuro del pianeta secondo un rapporto pubblicato ieri dall'auditorio le riviste scientifica Matthew i cambiamenti climatici dovuti all'effetto SR avrebbero portare all'istituzione di un milioni di specie in navi e vegetali entro il due mila cinquanta oltre un quarto o peggio quasi un terzo degli animali e piante che oggi abitano la Terra potrebbero scomparire nel nulla nel giro di poco più di quarant'anni
Minaccia senza precedenti alla biodiversità del pianeta emerge da questo studio il più vasto e rigoroso
Virtuale realizzato fino ad oggi l'équipe del professor Pete Thomas dell'università di lì russo a chi da un lato al computer le reazioni ai cambiamenti climatici di Berna mille centotrenta specie animali e vegetali
Fiori alberi mammiferi uccelli rettili la per falle altri invertebrati sparsi in sei regioni rappresentanti il venti per cento della superficie terrestre tra il Messico l'Australia il braccio il sud dell'Africa e l'Europa gli scienziati hanno ipotizzato tre diversi scenari cambiamento climatico piccolo medio e drastico in base ai dati raccolti
Il pannello intergovernativo sul cambiamento del clima delle unite secondo cui l'effetto serra aumenterà la temperatura media globale da uno virgola quattro cinque virgola otto gradi centigradi entro il due mila cento
La conclusione alla quale è arrivata l'équipe di Thomas è tutt'altro che rassicurante mentre lo scenario più grave per il restituzione del trentasette per cento delle specie vegetali e animali del pianeta quello medio ipotizza l'istituzione del ventiquattro per cento e quello minimo del diciotto per cento
Se ne desume secondo network che l'unica ma di salvezza della specie
E ridurre le emissioni di gas nocivi
Responsabili dell'effetto serra rendendola abitato più accogliente l'articolo prosegua lungo trattando appunto delle varie specie e varie specie e poi appunto della possibilità di salvezza ma abbiamo dato appunto un quadro diciamo di questo surplus
Adesso passiamo
A cose italiane passiamo all'asciutto
Al Ponte sullo Stretto il Consorzio pronta la cordata italiana il Consorzio per l'opera sullo Stretto sarà guidato da Impregilo e Astaldi
Avranno quote del trenta e del venticinque per cento ma diciamo che ci saranno pure altre solo vetri il consorzio piano per il ponte sullo Stretto questo lo abbiamo ripreso dalla Sole ventiquattro Ore si delinea ormai rende articolari sarà guidata dai due più grandi imprese di costruzioni italiane Impregilo e Astaldi con quote hanno rispettivamente dal trenta al venticinque per cento e avrà Ranieri nel colosso americano parto son e nella giapponese ai che anche un fornitore torri principali e le travi d'acciaio del ponte sospeso più lungo del mondo Lacan
Nota del cinque per cento ciascuno e portare un contributo decisivo nella fase progettuale e quella tecnologica la scelta dei materiali il consorzio non ha ancora un nome in una struttura organizzativa che dovrebbe aprire al vertice oltre i denti e un amministratore delegato operativo
Ormai definite in the lista dei costruttori italiani che ripartisce era hanno un ruolo di primo piano con una partecipazione intorno al nove dieci per cento spetterà anche a condotte Pizzarotti i al mondo cooperativo naturalmente che sarà rappresentato da CCC e Cmc
Tre anche con quote minori probabilmente intorno al tumore per cento anche le imprese del gruppo Gavio Techint e maxi qualche piccola sottese pur con la possibile attribuzione delle quote ma nella sostanza la situazione il mondo dovrebbe cambiare fino al momento d'agosto fu nel consorzio presta subito dopo la pubblicazione del bando di gara per il general contractor unico questo l'articolo abbiamo letto dato solo un accenno abbastanza lungo e di Giorgio Santilli ripeto sul sulle ventiquattro ore e proprio sotto questo articolo
Ce n'è un altro siglato nella ricostruzione dal sei miliardi e nella Valle del Belice strutture incompiute a trentatré anni dal terremoto in Sicilia molte famiglie vivono ancora nelle baracche questo appunto ripeto il Sole ventiquattro Ore no liberazione un manifesto sei miliardi di euro per ricostruire il Belice senza riuscirci sono gli stanziamenti complessivi destinate alla Valle Siciliana distrutto dal per la moto che uccise quattrocento persone tra il quattordici e il quindici gennaio del sessantotto Il Sole ventiquattro Ore punto di oggi ripercorre i trentatré anni di storia dell'intervento nel Belice e fa il punto sulle risorse messe a disposizione dallo Stato l'ultima tra è stata approvata con la Finanziaria un impegno di cinque mila milioni di euro per quindici anni che serviranno agli enti locali per contrarre un mutuo l'obiettivo e terminare una di costo scivolone che sembrava senza fine e anche questa volta resterà incompleta
Tolti gli interessi sui mutui rimarranno circa cinquanta Semily milioni di fondi insufficienti secondo i sindaci dell'aree che stima un fabbisogno dieci volte superiore
Eppure il calendario e fitto di interventi per il Belice anno dopo anno le leggi e gli altri provvedimenti
Nato a valle due virgola visti diciassette milioni di euro una cifra che si replica con la rivalutazione fino arrivare a sei miliardi di euro
Stanziamenti a valori attuali attualizzati era già stata fatta a metà degli anni novanta
Dalla Ragioneria generale dello Stato il quella cifra negli ultimi anni si sono aggiunte nuove somme in parte con gli impegni per i mutui problemi tali come quello deciso una finanziaria del due mila e quattro
La cui ricostruzione stata complessa fino dall'inizio va be'questo sappiamo IPO Blair mini della Sicilia all'articolo ripeto il lungo ma questo appunto è significativo che era sotto l'artico del ponte sullo Stretto e ancora Pepe su questa strada dal Corriere della Sera diminuiscono i giorni fa strade acquedotti e quindi da gettare addosso
Opere infinite il calvario della ionica le mulattiere intorno a Melfi la di Gary Sinise inutili data l'articolo di Carlo Vulpio sul Corriere affidassero sia mai percorsa la strada statale jonica numero cento sei meglio nota come Taranto Reggio Calabria non si può capire fino in fondo cosa significhi produrre commerciare comunicare studiare insomma vivere al sud sono quattrocento chilometri di piena d'ascoltare senza condizioni condiziona alé in cui l'unico sollievo e la vista del mare non per nulla la statale centosei guida la classifica Iwata Dashi frattura delle dieci strade più pericolose d'Italia per rischio di incidente e tasso di mortalità
Anche a causa dell'imprudenza di chi guida scelto ma soprattutto per colpa della strada hostess che tortuosa asperità ingannevole e si infila dentro una fine di paesini da me in Montegiordano Marina a Brancaleone confine di TV o di auto che l'italiano in due a ogni ora del giorno tutti i giorni e un'entità da Palermo e non lo strada che si interrompa ci Palù ricomincia a cinquanta chilometri più avanti poco prima di Sant'Agata di Militello dopo l'obbligatoria arrampicata fin dentro la strada principale di Santo Stefano di Camastra
Vale un master in politica dei trasporti ok Pallottini su una specializzazione nella questione meridionale
Del ventunesimo secolo perché questo uno dei dati più scritti più paradossali oggi nel Mezzogiorno d'Italia
Rispetto all'altra Italia le autostrade informatiche ci sono ma non ci sono le strade e le ferrovie che servono
Gli acquedotti sono sufficienti quelli esistenti non godono di buona salute così che rispetto al nord e in tutto il minimo votato anzi peggiorato deve rimanere in ambito stradale e ferroviario ora purché e qualcosa se la provincia di Matera sempre in base alla graduatoria acidi frattura quella in cui si muove di più a causa di incidenti Pratali e che tra le prime dieci province italiane che fanno registrare
Il maggior numero di incidenti mortali ci sono Foggia Taranto pellicce
Viaggiavano ma ma gli uomini viaggiano viaggiano male gli uomini e viaggiano male le merci e che per esempio prendere prendere un treno che percorre la linea ionica e un poco come tuffarsi in un film western per la tratta Bari Licci il treno è uno solo poiché da una vita che si attende il doppio binario che non c'è
Pelosità della totale Bari Matera o l'ex mulattiere acconciato alla men peggio in forma di strade come quelle che circondano la zona industriale di Melfi sono esempi visibili di una doppia emarginazione in quanto Arena per non è e in quanto meridionali eppure sono are in cui ci sono grandi complessi industriali come la FIAT una schiera di fabbriche di salotti che fanno difetto o ancora decine di piccole e medie aziende a cominciare da quelle agroalimentari
Che non sono mia cistite né impervia Nick tecnologicamente arretrate e che Pires gli acquedotti qui l'articolo appunto
Continua citando il fatto dell'acquedotto pugliese appunto il cui più grande d'Europa che perde quasi la metà dell'acqua che trasporta o il canale
Dal fiume Sarmento appunto a vicari senese in Basilicata la più grande d'Europa che però non è
Tata con completata opere non impossibili necessarie e tuttavia puntualmente Vanes senti come miraggi benvenuti nel nuovo suture sparati voi Carlo Vulpio sul Corriere della Sera però appunto si fa il ponte sullo stretto di Messina
Con questo chiudiamo trasmissione di oggi è un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia
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