Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente oggi una breve rassegna stampa su Energia e ambiente vediamo un breve sommario Italia ultima in Europa per l'elettricità da rifiuti
Dal Sole ventiquattro Ore il ventisei settembre lei nella abbatte le emissioni sempre lo riteniamo dal Sole ventiquattro Ore ponte sullo stretto di Messina amministratori e delegato della società Ciucci dice l'obiettivo è quello di giungere a un costo zero per lo Stato ancora ponte sullo Stretto il vicepresidente della Banca europea per Investimenti dice la banca finanzierà il ponte sullo Stretto solo Juan lo e se ci sarà un piano organico delle infrastrutture in Sicilia e Calabria dal Corriere della Sera delle e con un mia non ci chiediamo ma allora chi lo paga a questo punto vediamo ancora acqua Palermo le bollette più care clima senza tagli CO due la terra diventerà più calda di le gradi dal notiziario ambiente dello Lanza una lettera non pubblicata al foglio degli Amici della Terra sulla crisi finanziaria di British energico e allora cominciamo da questa prima notizia al Sole ventiquattro Ore l'Italia ultima in Europa per l'elettricità dai rifiuti l'Italia dietro
L'immondizia ma in discarica invece di essere usata per produrre elettricità appena il sette per cento dei rifiuti viene trasformato in chilowattore la media europea e il venti per cento e per l'Italia arrivare a quel venti per del voto di sufficienza sarebbe già un successo invece del petrolio il più grandi impianti sono oggi quello di Brescia ASTM spara cinquanta megawatt avviato nel novantotto di cui abbiamo parlato qui in una trasmissione radio radicale in Mila no anch'essa cinquantanove megawatt avviato nel due mila che bruciano i rifiuti come gli inceneritori ma producono energia come le centrali elettriche sì invece della discarica ottocento quelle regolari
Ma non ci sono dati sulle discariche abusive rifiuti troverebbero la strada alla produzione di energia e l'Italia potrebbe risparmiare duecentoventi milioni di euro l'anno
Sono i codici sono i costi per smaltire la spazzatura ma l'immondizia se bruciata può sostituire il petrolio acquisti acquistato all'estero per fare marciare le centrali elettriche un inceneritore di buone dimensioni evita l'acquisto di sessantotto mila tonnellate di petrolio Van no fa risparmiare undici virgola cinque milioni di euro l'anno
Ma Giuseppe Bencini vicepresidente della Federambiente l'associazione Cispel Confservizi
Chailly delle municipalizzate di nettezza urbana e presidente dell'azienda milanese Amsa Italia aggiunge
Il presidente della Federal ambiente Berro finisce in discarica più dell'ottanta per cento dei rifiuti contro una bad in media europea del sessantuno per cento e il trentanove della Svezia
Se venisse realizzata la quindi c'è una quindicina di impianti che potrebbero portare l'Italia un livello medio europeo non Mario eccellenza però si risparmierebbe un milione di tonnellate di petrolio l'impianto migliore dal punto di vista economico e ambientale non è il piccolo inceneritore di ambito provinciale immensi dimensioni piccole rendono meno efficienti sistema ambientale l'economicità ne l'invenzione tutta italiana del CDR il combustibile derivato dai rifiuti un ibrido fra i rifiuti selezionati carta plastica legno e la raccolta differenziata ideale il grande impianto lo ha detto l'analisi del Politecnico di
Illustrato a al convegno sulle strategie per il recupero di energia da rifiuti solidi urbani organizzato a Milano da Federambiente il grande impianto può produrre elettrici da in modo conveniente il vantaggio economico c'è anche se non si fa ricorso agli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili inquinando poco ma migliore rendimenti sei vapore prodotto viene sfruttato dopo la produzione di elettricità anche riscaldare interi di Romeo Bunny sostituendosi a centinaia di canne fumarie è il caso appunto di Brescia dove trecento mila utenze appunto vengono riscaldate dall'azienda che brucia praticamente rifiuti e Carbone adesso diamo un'altra notizia sempre dal Sole ventiquattro Ore lei nell'abbatte le emissioni diminuiscono sostanze inquinanti sprigionate dalle centrali ENEL il e aumenta l'impegno nel breve periodo a immettere in atmosfera meno rifiuti industriali dopo aver investito in campo ambientale quattro miliardi di euro negli ultimi dieci anni lei nel pronta attuare un piano di trasformazione delle centrali che richiederà un intervento finanziario pari a chi a tre miliardi si tratta annunciato il presidente di di una sfida impegnativa per i prossimi anni
Noi leggiamo tutto ma diciamo comprendiamo i dati che sembrano interessanti dando uno sguardo appunta questo rapporto ambientale dell'ENEL c'è da segnalare che le emissioni di anidride carbonica sono diminuite del quattro per cento rispetto al due una dell'undici per cento rispetto al mille novecentonovanta
Vede solforosa gli ossidi di azoto sono calati dell'undici per cento in un anno nel cinquantanove del settantuno per cento rispetto al mille novecentonovanta
E adesso andiamo a vedere il ponte sullo Stretto l'amministratore delegato Ciucci o mista dove la società appunto sullo stretto di Messina
Dice riguardo al piano di finanziabilità che l'obiettivo è quello di giungere a un costo zero per lo Stato nonostante l'advisor avesse indicato una quota del cinquanta sessanta per cento tocca rigo delle casse pubbliche e ma noi ci chiediamo ma chi paga ma sentiamo che cosa dice sempre sul Corriere della Sera economy il vicepresidente della Banca europea degli Investimenti che fin e anzi ha praticamente già a ad oggi il e la Banca europea investimenti finanzia un terzo delle infrastrutture in italiano il Corriere chiede il ponte sullo Stretto la Bay lo finanzierà solo quando questo vicepresidente si chiama in italiano Massimo Ponzellini la Bay lo finanzierà solo quando ci sarà un piano organico di sviluppo infrastrutturale di Sicilia e Calabria
Non si può investire sei miliardi di euro per fare un ponte per andare in in una regione dove la capitale Pale mo'a interi quartieri con l'acqua dure dove le ferrovie praticamente non solo non ci sono e la rete stradale insufficiente il ponte è una grande opera che va decisa annunciata mandi ivi esserci un programma serio per risolvere prima gli altri problemi strutturali quindi dice prima gli altri problemi strutturali di Sicilia e Calabria quanti soldi potranno a rivale dalla Bei delle opere pubbliche in Italia la Bay finanze circa un terzo degli investimenti per infrastrutture in Italia ad esempio giovedì scorso va be'approvato un prestito da un miliardo di euro a favore della TAV per il completamento della tratta Roma Napoli e l'avanzamento dei lavori sulla Milano Firenze quali sono i punti critici ancora affrontare chiedono ancora acquisto vicepresidente della Bei servono ulteriori prassi Veloso mento delle procedure
Dice le norme introdotte dal Nardi sono importanti ma non sono sufficienti comunque appunto il dato interessante di questa intervista dice no va bene non finanzierà ma il punto è lo stretto finché non saranno fatte le altre strade infrastrutture e allora non li vediamo ancora ma chi lo paga questo punto sullo stretto
Vediamo un'altra notizia appunto che riguarda sempre la Sicilia acqua Palermo le bollette più care
Carenze distributive servizi disomogenei e livelli di dispersione in alcune regioni drammatici questi risultati indagine curata dalla Musso gruppo sui costi dell'acqua in quattordici Paesi tra europea ex ed extra-europei nel due mila due il costo medio della quintali è risultato di settantatré virgola settantotto centesimi di euro al metro cubo
Con un leggero incremento rispetto all'anno precedente rispetta la media e mi hanno la città meno cara d'Italia con un costo di ventitré ventisette centesimi di euro al metro cubo mentre Palermo è la città dove la Cargo sto di più
Centocinquantasette virgola cinquantadue centesimi per metro cubo praticamente quindi tre mila lire al metro cubo e quindi verso non avendo voi la possibilità di organizza di usufruire praticamente dell'acqua almeno per in estate
Vediamo adesso quest'altra notizia che viene interessante perché viene dal Goddard la rivendiamo palla notiziari ambiente dell'Ansa ricordando istituto della NASA e quindi non è una notizia abbastanza seria senza alcuna riduzione delle emissioni di gas serra le temperature globali della Terra potranno crescere di uno due gradi fra cinquanta fra cinquant'anni e più e principalmente una risposta da genti che forzano il clima o a perturbazioni imposte dal bilancio energetico della del in particolare i i ricerche questi ricercatori Ammini americani
Puntano il dito sulle forzature indotte dall'uomo come le emissioni di limite carbonica Emmet danno che intrappolano la la realizzazione di calore della Terra causando il riscaldamento
Il modello climatico utilizzato a podistiche stimolato simulato il cambia Todi temperature globali previste nel prossimo mezzo secolo secondo due scenari di crescita dell'influenza umana il primo che le emissioni di gas serra continua argomentare secondo i ritmi attuali questo scena Mario secondo lo studio porta ad un ritmo accelerato di riscaldamento globale portandoli temperature globali a livelli mai raggiunti durante le passate centinaia di migliaia di anni nello scenario alternativo in cui l'inquinamento atto sferico diminuisce e le emissioni di CO due sono stabilizzate il riscaldamento sarebbe limitato a zero sette anta cinque gradi questa notizia appunto abbiamo ripreso dal notiziario ambiente ed è uno studio della NASA appunto negli Stati Uniti
E vediamo ancora un'altra notizia praticamente è una lettera non pubblicata degli Amici della Terra al foglio che riguarda la leggiamo poi spieghiamo anche alcune cose non solo Edf cioè di F e la società dell'energia francese quella diciamo impallidisce se la pubblica delle centrali nucleari
Ma anche British NRG dice questa lettera in gravissima crisi
Tanto che il governo Brit Nico ha dovuto concedere un prestito di quattrocentodieci milioni di sterline aumentarlo successivamente a seicentocinquanta ed Est tendere di due mesi fino al ventisette novembre il termine per adottare un piano di salvataggio lo scrive il Times del ventisette settembre aggiungendo che senza l'aumento l'azienda avrebbe dovuto entrare in amministrazione controllata e che le sue azioni sono in picchiata a differenza di e di e se cioè la società francese colosso pubblico francese sospettato di investimenti poco prudenti in Sud America
British Energia è stata privatizzata cinque anni fa e agisce in regime di libero mercato ambedue i casi però riguardano in prese saldamente fondata sulla produzione di energia nucleare ciò non potrà che aumentare Lust Ubu ore dell'estensore dell'articolo comparso sul foglio del diciannove settembre scorso da affezione a di lettori ma antinucleari non ideologici ci permettiamo un amichevole SVIM Cazzola questa lettera appunto agli amici della terra al Foglio che non è stata pubblicata perché il foglio appunto il disegno il diciannove settembre aveva pubblicato un articolo
Che parlava della grande crisi finanziaria del colosso pubblico dell'energia le DIEF appunto che era stato o finanziato fortemente da dallo Stato punto perché in grave crisi finanziaria e allora adesso questa lettera chiaramente invece riguarda la british NRG e che però è anche un colosso appunto privatizzato oltre cinque anni ma che produce lo stesso punto energia nucleare ed è anche questo in in questa fortissima crisi e il Governo è dovuto intervenire con questo prestito di seicentocinquanta milioni di sterline una cifra colossale come del resto appunto enti erano in crisi sono in crisi e vengo sostenute pubblicamente di nuovo le ferrovie inglesi questa lettera ripeto appunto
Da questo punto di vista non è stata pubblicata perché il foglio appunto pubblica solo le crisi delle aziende pubbliche e chiaramente magari dà un po'fastidio appunto questo fatto del invece la british NRG è una società privatizzata questa era l'ultima ma breve notizia di oggi e con questo chiudiamo trasmissione e un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia