Difesa comune europea - org. dalla Margherita (presso Sala del Cenacolo, vicolo Valdina 3a)

Allora buongiorno sono Roberto Giampaolo vi illustro brevemente di cosa si tratta in questo momento diciamo di lavoro perché abbiamo immaginato di incontro con la stampa come Margherita
Per
Per riflettere sui temi della difesa europea anche perché ieri c'è stato un fatto diciamo importante che su cui non intendiamo riflettere
è un è questo momento voi sapete diciamo abbiamo introdotto questo modo che speriamo piaccia anche alle persone incentivi relatori esperti che abbiamo a cui abbiamo chiesto di di partecipare a questo incontro perché riteniamo che sia importante non solo che la leadership della Margherita offra la sua proposta
Ma anche che questa venga maturate messa a confronto immediatamente quindi in una sorta di work in progress diciamo
Come voi sapete questo non è un fatto isolato nel senso che non è un'iniziativa isolata della Margherita perché già il tredici febbraio a Torino
Avevamo prima della della guerra in Iraq che avevamo immaginato una riflessione sull'esercito europeo non solo sul discorso della della guerra ma proprio del problema più complessivo della sicurezza
In Europa vista con l'ottica della sicurezza del cittadino europeo che quindi è difesa ha intelligenza se vogliamo anche molto prevenzione e anche il lavoro dopo che ne spesso fatto anche dal volontariato civile dalla Protezione civile Petta
Immaginando questo cammino è stato seguito dalle posizioni che la Margherita tenuto da una serie di riflessioni che peraltro saranno raccolte in un libricino molto agile perché siamo preparando che qui è terra insieme oltre le posizioni espresse dalla Margherita anche una serie proprio di materiali di lavoro di cui sicuramente adesso qualche qualcuno spetti parlerà perché come voi sapete anche nella Convenzione europea presieduta da Giscard Estensi sta discutendo si è discusso nel gruppo Barney una serie di posizioni che portano poi alla riflessione politica sull'Europa
Quindi questo è l'intento alla fine Francesco Rutelli
Come leadership diciamo da Margherita presenterà un pochino quelle che sono le le proposte proposte peraltro che senza togliere la suspense diciamo
Posso già dire che sono anche molto propositive rispetto al semestre europeo di presidenza italiana nel senso che poi quello che è avvenuto ieri a Bruxelles e richiama per forza se c'è o no una capacità di reattività politica rispetto a a quello che c'è in campo insomma nel senso che del dopo Iraq fa parte anche la riflessione che gli europei concreti possono fare
L'idea quindi è di essere molto agile che immaginiamo anche su anche su altri temi diciamo di fare altri tipi di incontro di questo tipo così diciamo veloci in cui si può dire anche qualcosa diciamo fuori vedenti questo lo chiediamo soprattutto al direttore rimesse Caracciolo al vicedirettore dello IAI l'Istituto Affari internazionali greco di di di essere diciamo espliciti diciamo anche sulle sulle proposte sue nostre posizioni Sergio Mattarella che introdurrà l'onorevole Sergio Mattarella non c'ha non ha certo bisogno presentazione oltretutto ha toccato con mano le le gioie e dolori diciamo della della difesa italiana debbo dire considerando alcune gestioni attuali più le gioie forse in quei in quel momento ma sicuramente con una visione che certamente rivolta al discorso generale europeo le chiederei proprio a Sergio Mattarella magari di cominciare
E con anche Luís come agli altri interlocutori lo lo faccio diciamo chiedendogli anche qualcosa nel senso che sicuramente già contenuto nelle cose che voleva dirci
Ieri il vertice di Bruxelles se non viene vissuto come alcuni hanno fatto anche un po'ma debolmente come il fronte antiguerra ma se viene vissuto come una sorta di cooperazione rafforzata
Che ha una sua tradizione nell'Unione Europea
Ecco non è forse un primo passo a cui anche l'Italia anche altri paesi potrebbero unirsi in un editoriale sul roba di ieri proprio me
Ne ne accennavi ecco
Questa interpretazione delle dell'incontro di ieri come può essere vista al di là dell'utilizzo per per per la politica contingente
Sì rispondo volentieri e a mia volta poi vorrei proprio nello spirito di questo incontro con sopra scritto da parte di un tavolo
Porre alcune domande
Ai due Esperti con cui cui abbiamo chiesto di di fornirci alcune riflessioni suggerimenti idee ponendo alcune anch'io alcune domande su queste iniziale Di Giovan Paolo e abbozzando su qualcuno anche qualche ipotetica risposta
Che a mio avviso potrebbe saldata
E sereni tentato di iniziare dicendo c'era una volta come si usava nelle favole prima che venissero ne avesse tolto lo spazio dal dei videogiochi
C'era una volta un momento un tempo in cui la NATO
Funzionare in maniera straordinariamente intensa con grandi prospettive
E contemporaneamente la difesa europea nasceva nelle sue prime configurazioni e prospettive in maniera più veloce di quanto si pensasse all'inizio
Non è più così eppure non è molto tempo fa
Tutto si è svolto nel decennio tra il novantadue e il due mila e uno
Poco tempo addietro non è più così perché non è più così
Perché risponde alla domanda di poterglielo Paolo
Il questo vertice a quattro
Che si è svolto ieri tra francesi tedeschi belgi e lussemburghesi ha avuto una reazione così controversa e sovente così dura da molte parti
A differenza di quello che ebbe per esempio il vertice di Saint-Malo nel dicembre novantotto tra francesi e inglesi
Il vertice buona quattro ma due addirittura da cui Corona quella spinta e la proposta decisiva per far partire l'iter per la difesa europea per il per le la configurazione del Corpo d'armata per interventi come si dice il tipo di del di Petrarca
Perché è cambiato il il clima
Beh e l'undici settembre
Oppure questo stato soltanto l'altra domanda che rivolgo un un fattore di accelerazione di qualcosa che già c'era si era si stava già delineando è stata accelerata dalla dall'unità gli avvenimenti così drammatici esecrabile sofferti dell'undici settembre
Per fare un esempio dubbio chiunque sia stato a quell'appuntamento annuale che a Monaco di Baviera l'aver Kunde
Sa che c'erano durante il il periodo tra difesa europea nascente o di questo in cui si parlava del suo prospettive
Un consenso dell'amministrazione americana
Qualche diffidenza dubbio perplessità da parte di molti parlamentari americani senatori
Presenti alcuni congressi presenti erano con molti dubbi e con molta diffidenza e dopo che la Francia già allora ma c'era un consenso di fondo
Il clima è cambiato con la ognuno un'impressione impropria sono i nostri esperti con la nuova presidenza americana
Io personalmente ricordo
Nel primo incontro con Russell appena diventata appena assunta dare forza alla difesa da parte nostra Stati Uniti potrà Monaco
Nell'incontro che gli ho fatto alla le considerazioni etiche che faceva svuotava intorno interrogativo
Perché dobbiamo condividere compiono pena tecnologia avanzata che nostra
Era un mutamento di atteggiamento
Che era prima dormire settembre la perché vi sono questi queste condizioni diverse
Perché questo vertice è stato così controverso certo la ferita della Della vicenda era che non è
Soltanto troppo recente è ancora aperta attuale come dimostra il travagliati Simo dopoguerra il travagliati Simo
Molto di di essere delle vicende irachene ancora in questi giorni
E si tratta di paesi che hanno che si sono collocati nel fronte contro la guerra tutti e quattro ma sono anche quattro dei sei Paesi fondatori dell'Unione
E quindi con un appuntamento importante
Che per quest'anno è meritato una considerazione diversa da quella e divenne il fronte antiguerra che si unisce
Anche i timori di una sì che ne uscisse o per qualcuno forse le speranze anche questo la domanda che faccio
I timori per qualcuno forse le speranze che da quel vertice a quattro uscisse una configurazione a difesa europea come alternativo del pittura contrapposta alla NATO
Sono vani sono fugati dal dal comunicato dalle dichiarazioni
Per dire sapientemente e deliberatamente è marcatamente ostentati
Il richiamo alla storia comune tra Stati Uniti ed Europa ai valori all'Enza Li Galli condivisi
Alla priorità strategica fondamentale rapine che costituire rappresentato dal rapporto transatlantico per l'Europa
Hanno fugato quei timori o quelle speranze anche il ministro degli Esteri italiano che era stato molto bravi piuttosto tralasciando il giorno prima ieri è stato piuttosto misurato e meno tranchant di quanto sia stato
Neppure ipotizzati Rizzi si è trattato di vecchia e nuova Europa
Secondo uno schema di buoni e cattivi a seconda che poi se n'è assunto il rispetto alla guerra
Però ed è un'altra domanda ecco che che a mio avviso viene mossa è provocata da questa da questa dal vertice di ieri
Devono ancora essere le valutazioni
Gli atteggiamenti il
Dico il confronto il dialogo Denton europea condizionati o guidati dalla dice dalla querela che nota alla dell'atteggiamenti assunti rispetto ad essa
Evidente questo le accantonati da ma occorre lavorare per il futuro esperienza
Avendo uno sguardo più lungo per capire le motivazioni ciò che stava avvenendo e le proprie intuì le prospettive di sviluppo
Perché se fosse questo il tema ancora predominante andrebbe forse fatto riflessione ed è un'altra domanda che rivolgo sì questo se la querela crono abbia scoperchiato il vaso di Pandora
Con tutte le sue imprevedibili conseguenze
E se questo non o menta all'esigenza il bisogno di una difesa comune europea
Rispetto al pericolo di crisi o di destabilizzazione inchinare Cile all'Europa
Sì non si deve prendere ne prenderà atto
Che in quest'ultimo anno è come appare come sovvertito dalla tradizionale concezione delle relazioni internazionali coltivate agli Stati Uniti per decenni e decenni
E chi è questo aspetto anch'esso comporta l'esigenza di una difesa comune europea
Come dirò in stretta collaborazione con la NATO
E poi
Sono di ancora dei giorni scorsi le tante dichiarazioni che quindi che prima e dopo il suo il suo distacco dal Dipartimento alla Difesa Perry
Manda interviste orticole l'ultimo rende trecento in questi giorni definendo ONU e NATO socialmente come delle o reazioni superate stantie ormai sostanzialmente quasi riferire chi e e Penta Lando del unica risorsa consistente nella nella
Dell'alleanza dei volenterosi
Ecco la che chiedo quali sono i veri pericoli per la NATO
Sono tra paventati da difeso europee a e delle sue prospettive
O non sono piuttosto la scelta definire strategie decisioni di guida di indebitare interventi in maniera esclusivamente nelle nelle mani nella nei romani come hanno scelto di sono uniti in questo recente periodo
La condizione del terrorismo che nata dopo l'undici settembre con condotta un grande sagacia è stata però coltivata e corrette configurata con una costellazione di rapporti bilaterali con gli Stati Uniti
Impossibile che divenga una serie dei sogni collegiali
Farà questa scelta
Di non condivide adesioni ma di assumerle h associandoli coloro che poiché vi consentono
E quello che comporta appunto la teoria che per tante ed altrettante volte un elaborato della delle coalizioni che mutano da da occasioni in occasione tra per questo
A me pare ed è un'altra un'altra ipotesi proposto un'altra spiegazione proposta la riflessione Jong Di Nardo
Perché non venga convegni per Natale non venga messa in solaio dalla dalla concezione delle coalizioni che nascono e mutano a seconda delle circostanze e delle occasioni
E vi è un grande bisogno difesa comune europea anche per salvaguardarla nato rafforzando le capacità militari europeo
Chiedo se questo non si è anche la domanda che appare come farà incassare che a me per età un po'retorica l'interesse dell'Italia
Mi pare che questo sia lo spirito dal altronde dalle tra levatrici ampia io responsabili dei sei Paesi fondatori dell'Unione
è l'ultima domanda che pongo anzi la penultima
La Gran Bretagna ovviamente indispensabile
Da questa prospettiva
Quale quali possibilità vi sono che questa prospettiva si realizzi
Con con il coinvolgimento della Gran Bretagna il documento dei quattro documenta perfetto
Un documento rimesso al Consiglio europeo
Si è è stato che volevo rifare un documento chiuso una proposta rigida
Contiene delle cose interessanti a me fare
Anche quella di una di un di un coordinamento di un raccordo tra i Paesi europei perché Vito duplicazioni tra di loro oltre ridarle con la Nanda rispetto alla NATO della difesa europea comune
E questa evitando che ciascun Paese pensi potere svolgere coprire tutta l'intera gamma delle capacità militari cosa che è impossibile mentre se possibile all'Unione nel suo complesso
La domanda che faccio come giudicano i due punti che sono i più diciamo zitti meno definiti quello prende il comunicato del del documento del di ieri
Quello che riguarda la clausola difesa comune europea è quello che riguarda il quartier generale
Evidente che c'è sempre stata nella costruzione prospettiva difesa europea un certo margine di elasticità nel rapporto con la NATO
Nella consapevolezza che non che questo rapporto imprescindibile e assolutamente indispensabile anche per un duplicare capacità militari che sono difficili da conseguire
E anche per una collaborazione transatlantica che nessuno vuol mettere ovviamente né in discussione ne indebolisce
Ma
E e il i rapporti erano solo se si è sempre pensato che in buona parte fosso rimessi poi la politica la collaborazione alle circostanze al buonsenso al rapporto di collaborazione altra tra alleati ecco qual è il la il ruolo che può giocare lo difesero prima rispetto a questo rapporto con la NATO più delle dell'esigenza di ricerca di capacità militare adeguate che sono indispensabile per l'Unione se vuole affrontare la stagione che si profila che è già iniziato
Un'ultima considerazione quanto questo richiede come pare che richieda un aumento delle risorse destinate alla difesa
Quanto è possibile immaginare che il
La difesa europea riesca a contribuire a determinare una migliore spesa dei paesi dell'Unione
Mettendo a fattor comune delle capacità delle risorse e delle dei mezzi finanziari e quindi facendoci spendere meglio coprendo meglio utilizzando meglio le spese ampie che già fanno il peso e l'unione ma con rendimenti del tutto insufficienti
E però anche quanto necessaria come pare che vengono aumentate le risorse destinate alla difesa da pesi l'Unione
Se non si vuole se si vuole con le svolgo un volta svolga un ruolo e che la politica di difesa e di né ed extra comune abbia un contenuto realmente praticabile
Questa è una contea dove che va fatta io credo personalmente penso che vada fatta anche nei confronti il centrosinistra
L'ha fatta anche di confronto di questo povero dalla maggioranza perché rivuole ricordare che nel due mila e uno
Il bilancio della difesa in Italia prevedeva rispetto al PIL un rapporto di uno virgola zero novantadue che non era molto tre piuttosto poco
Ed era ancora insufficiente la insufficiente ma oggi a presenta un rapporto di uno virgola zero cinquantadue e diminuito in due anni in quei due anni è sceso il bilancio della difesa
Ora questa esigenza apposta perché programmi come l'Eurofighter
Le fregate italo-francesi
La i programmi satellitari indispensabili sono sono vanno coltivati se si vuole fare l'OPA abbia un ruolo e questa è un'altra domanda che pongo tutti elementi che in fondo contribuiscono a vivere poteva coltivatore che faccio che il occorre ripristinare un clima europeo perché parta la difesa comune indispensabile sapendo che questo è un propellente decisivo l'integrazione politica Rocco ore scioglierà il nodo politico di fondo del parla di difesa europea
Una è un unione che sia a carattere comunitario o a carattere intergovernativo
Questo quesito in Italia non è ancora sciolto e il quesito posto dal divisa del ministro Ruggiero
Una convinzione di Europa comunitaria politicamente integrata o l'Europa intergovernativa
Questo finché non sarà sciolto questo quesito non sa che la polizia italiana e per un Paese che tra poco diventerà potente di turno non è un problema da poco
Grazie Sergio Mattarella io una buona ma cattiva notizia vedere i nostri due interlocutori pietre rimesse
E il vicedirettore dello IAI e cioè che nella prossima mezz'ora
Avete avete modo diciamo di di dire la vostra mai a molto libera ma che sarebbe più volte interrotti come televisione diciamo nel senso che vi aiutiamo anche ad essere più sinceri perché abbiamo bisogno posso contributo alla fine Francesco Rutelli gara ampolle le linee su cui si muoverà la Margherita anche in rispetto del prossimo semestre diciamo di presenza l'italiano quindi rilancio le domande che Sergio Mattarella fatto sulla base anche di un'esperienza concreta e vi chiedo subito iniziamo magari da Caracciolo
L'incontro di ieri è stato un vertice degli antiguerra può è una cooperazione rafforzata per cui può andare nella nel nel nel nel nel nella direzione del che indicava Sergio Mattarella e sette come noi riteniamo possa andare in quella direzione quali sono gli elementi che l'aiutano a costruire qualcosa e non a rimanere un giorno isolato iniziamo con Caraccio
Credo che alla riunione dei quattro di ieri sia stato in termini tecnici un residuato post-bellico nel senso che è stata un'iniziativa intanto largamente voluta incentivata dei belgi
Più ancora che dai due maggiori Paesi che vi hanno partecipato a Francia e Germania con una Germania che palesemente ha cercato di diluire al massimo il senso dell'incontro di smarcarsi
Dai francesi e con una Francia anche piuttosto imbarazzata visto che Chirac a tenuto a dichiarare che non era una riunione anti-NATO quindi non darei un eccessivo peso
A questo incontro mentre sicuramente penso che al di là di questo incontro il tema di un Paolo di difesa europeo
Resterà comunque in modo più o meno approfondito al centro delle nostre discussioni nei prossimi anni il problema che io vedo il problema di fondo è che si affronterà spesso questo tema in modo un retorico tecnico ma senza legarlo un progetto politico
Cosa che evidentemente rende la discussione superflua perché se noi immaginiamo di poter costruire un qualcosa di significativo dal punto di vista militare uno strumento militare più o meno
Efficiente senza avere chiarito quale sia l'autorità politica che può determinarne l'impiego evidentemente
E possiamo fare un esercizio diciamo intellettuale ma non creiamo nulla di impiegabile concretamente facciamo l'esempio della guerra all'Iraq
Se ne avessimo potuto disporre per esempio della famosa Forza di intervento rapido cosiddetta europea dei famosi sessanta mila uomini che poi prevedono ovviamente molti di più a causa delle turnazioni che avessimo deciso di impiegarli nella guerra all'Iraq come l'avremmo impiegati certamente un generale spagnolo le dell'impiegato in un modo un generale tedesco in un altro quindi somma
è chiaro che se non si affronta il per la questione del progetto politico il resto è abbastanza aviatorio aggiungo solo una parola
è chiaro che in questo momento c'è una esplicita prima era implicita adesso esplicita politica americana che punta disaggregare l'Unione europea quindi a utilizzare le risorse in ambito europeo che sono in qualche modo compatibili con quelle americane utili alla strategia americana e a punire quei Paesi e quelle risorse che invece non sono compatibili o non sono utili
E quindi dobbiamo immaginare che qualsiasi tipo di progetto europeo sarà accolto con una forte reazione da parte americana nella misura in cui gli americani penseranno che è credibile
Se penseranno che chiacchiera naturalmente non faranno niente se penseranno che si sta costruendo qualcosa di credibile lo sa voteranno e questo credo che sarà visti i rapporti di forza sarà un fattore da prendere in considerazione
Grazie allora dottor Greco del vicedirettore dello IAI la stessa domanda con la Giunta Sergio Mattarella faceva riferimento al fatto che quasi puntigliosamente ieri nel comunicato si faceva riferimento al rapporto con la NATO un solo una foglia di fico o effettivamente risponde a queste coerenze anche
Dove dirò subito dopo più precisamente che in realtà il documento contiene alcune punti ci sono di novità rispetto per esempio le proposte franco-tedesche la convenzione che in effetti pongono dei seri problemi per quanto riguarda il rapporto con la NATO
Sono dei punti nuovi che certamente sono registreranno un'opposizione ce lo sappiamo da parte di alcuni Stati europei proprio mentre per la maggioranza degli altri stati europei quindi c'è un problema effettivo anche nelle posizioni concrete specifiche in questo documento
Cioè per voler allora entrare dentro il merito per documento diciamo io distinguerei fra due tipi di proposte
Fatte da questi quattro Paesi primo è sono proposte che sostanzialmente la convenzione sta già discutendo sulla base delle proposte del presidio che sono incorporate nel proposte avanzate dal Presidium mi riferisco per esempio
All'agenzia che dovrebbe appunto promo identificare le capacità comuni in materia di difesa promuovere maggiori sinergie eccetera anche se quindi non è chiaro se questi quattro pensano al tipo di proposta esattamente è stata formulata presidio lo spesso riguarda naturalmente quei la Forza di reazione rapida che c'ha un progetto europeo in atto
E e poi ci sono una serie di nuove proposte che riguardano lo sviluppo di capacità militare di difesa
Sostanzialmente di proiezione esterna che non sono che non con non possono porre dei problemi tecnici ma certo non dei problemi politici maggiori mi riferisco per esempio la proposta di creare una forza di protezione
Dalle dalle minacce batteriologiche chimiche nucleari o la proposta di una forza per l'aiuto umanitario evidentemente questi insieme di proposte non pongono a mio avviso dei problemi politici invece
Ci sono due CD serie di questioni invece più rilevanti
E che dicevo a sono ancora novità rispetto a proposte franco-tedesche in particolare si propone in questo documento di avviare un processo per creare una capacità di pianificazione militare è una quindi anche delle strutture che consente una pianificazione degli interventi una pianificazione per eventuali appunto azioni europee e secondo un dei comandi scrissi ipotizza l'avvio della creazione di comandi separati particolare per quanto riguarda le capacità di trasporto aereo ora queste finora invece l'accordo
Fra l'Unione europea e la NATO fra i paesi europei Stati Uniti fatto era di usare per queste due dimensioni cioè la pianificazione e il il comando nel caso ovviamente di azioni nei quali non partecipa direttamente gli Stati Uniti e strutture della NATO questo non ne esclude naturalmente non esclude già oggi che ci possano essere reazioni europee
Senza lusso di queste capacità della NATO soprattutto appunto le capacità che sono nel quartier generale della NATO che sono capacità di pianificazione di comando non lo esclude però altra cosa invece creare delle strutture europee di comando o di pianificazione perché questo pone il problema che l'americana sempre opposto
Di duplicazione eventualmente appunto di separazione dite Capri in come si dice ora è come quindi valutare queste proposte che sa un po'da questi del presepe controverse e naturalmente sono proposte controverse nuota quindi creano una divisione e i quattro Paesi non si sono preoccupati del fatto che non c'è un consenso e non ci sarà
Né all'interno della convenzione nel futuro prevedibile su queste proposte perché sono chiaramente delle proposte che attendono e a creare problemi alla ai Paesi che ritengo invece che
La NATO deve continuare a offrire queste capacità ed un europea deve fondarsi deve affidarsi a queste capacità innate
D'altro canto però questi Paesi pongono un problema che un prima o poi dovremo discutere e cioè che succede se appunto e l'Unione europea decide di intervenire e o per un veto americano o per ragioni di opportunità per ragioni tecnico come volete non è possibile fare affidamento alle capacità strutture di comando identificazione della NATO
Sarebbe auspicabile in questo caso ci fosse si possedere capacità europee già disponibile che ci fosse ci ancora parità di lavorare in comune questo è il problema che viene posto anche perché di fatto quest'accordo UE e NATO che viene non europea Stati Uniti di fatto che viene presentato a volte sotto un risvolto tecnico ha una dimensione politica chiara da di fatto una possibilità di veto agli Stati Uniti laddove queste strutture di comando e di venire queste capacità rivendicazione sono essenziali per le azioni militari azioni militari azioni proiezioni Sterna
Secondo punto quindi e qui pongo diciamo il problema mi sembra non non vi è una foglia di fico ma comunque queste dichiarazioni vanno però almeno considerato in questo contesto secondo punto problematico politicamente e che alcune queste iniziali sono alcune di queste punti del documento sono delle iniziative prese da questi quattro Paesi cioè questi quattro Paesi si impegnano a sviluppare fra loro aperti agli altri
Allora il problema politico e come si concilia come si qual è il rapporto tra queste iniziative a quattro o lentamente a tre e lei e cooperazioni rafforzate che adesso si stava discutendo all'interno della Convenzione cioè che adesso soprattutto per quanto riguarda la difesa voi sapete il Praesidium ha presentato una proposta molto importante di estendere le cooperazioni rafforzate Gressoney Chiappero chiamate operazioni strutturate anche al campo della difesa
Allora sarebbe logico che anche una logica istituzionale tutte iniziative per quanto riguarda la difesa e la sicurezza dei divenissero assunta in questo contesto dell'Unione ma questo non sembra il caso di queste iniziative c'è di fatto vengono annunciate che queste iniziative ci saranno ovviamente è un problema comunque di processo perché niente esclude che poi lanciate in questo contesto non istituzionale non devono europea poi vengono assunti all'interno di una copia però registro che è una delle novità fondamentali
Che stanno emergendo all'interno della Convenzione questa estensione delle cooperazioni rafforzate fra Pieve che era l'ovazione rafforzate adesso vengono chiamate operazioni strutturate al campo della sicurezza e difesa che rappresenta una un fatto abbastanza rilevante
Anche perché come sapete invece in precedenza fino a Nizza la Gran Bretagna si era opposta a questa ipotesi è l'unico Paese mi sembra che a Nizza si fosse opposto e quindi è un passo avanti significativo anche per quanto riguarda la posizione della Gran Bretagna
Adesso bici sarebbe dalla proprio mentre mi fermo a questo
Va bene missione doveva ritorno a Caracciolo
A posto una questione che al cuore anche della convenzione nel senso che oggi abbiamo Solana che l'Alto rappresentante ma abbiamo anche un commissario dell'Unione europea che si occupa delle relazioni esterne che gli spalti
Basterà avere un unico rappresentante come tutti immaginano che esprima la politica estera perché fino a prova contraria almeno per le nostre storie anche di questo paese la politica di difesa deve esprimere anche una politica estera è una forma diciamo
Che rafforza una politica cioè basterà avere l'unico rappresentante per sciogliere i dubbi degli Stati Uniti d'America circa il numero di telefono cui verrà visto che tra l'altro i numeri i numeri dei prefissi sono mentali essendo venticinque
Beh credo che era se è una domanda retorica certamente non basterà
D'altronde solo noi la nostra fantasia riusciamo a immaginare un ministro senza governo cosa di questo genere
Chiaramente
Qui il problema è chi rappresenta questo rappresentante la la nostra esperienza che questi rappresentanti che appunto dovrebbero rappresentare qualcosa di più di se stessi in genere non rappresentano molto di più perché i singoli Paesi hanno interessi politiche approcci completamente diversi fra loro che diciamo la cronaca di tutti i giorni ce lo conferma compreso
Questo incontro che probabilmente non passerà alla storia
Ma che conferma che ormai i ragionamenti nell'ambito dell'Unione a quindici ancora di più nell'ambito della venticinque
Avvengono secondo geometrie variabili cioè secondo degli aggrega mente aggregazioni di te di gruppi di Paesi che trovano delle comunanze nessun dossier piuttosto che su un altro e sul resto dei dossier invece sono su posizioni differenti
Prendiamo il caso della Polonia che sarà nostro gradito partner a partire dal prossimo anno alla Polonia stava spedendo una brigata in Iraq la Polonia ha partecipato seppure in maniera poco più che formale alla guerra e quindi fra l'altro avrà anche una sua rappresentanza nel nella struttura che regge
Reggerà l'Iraq fino a che non lo prenderanno in mano d'iracheni la Polonia con i primi soldi uno Paese compra taglieri americani e così via
Quindi è chiaro che dobbiamo ragionare come stanno ragionando in questo momento i francesi tedeschi ed altri sulle possibili aggregazioni d'altronde il nostro ministro degli esteri l'ho detto anche lui
Se questi si mettono d'accordo fra di loro vuol dire che non ci metteremo d'accordo con gli altri specialmente con gli inglesi con gli spagnoli qui questa è la logica
E questa logica deriva dall'atteggiamento è una risposta può essere sbagliato può essere giusta ma una risposta a un atteggiamento americano i quali americani e questo pare fondamentale capirlo avranno ormai rotto con il concetto stesso di alleanza
Hanno un'idea dei partner che è un'idea unicamente funzionale rispetto alle loro esigenze le loro strategie non è un concetto in cui c'è uno scambio
L'ultimo che c'ha provato Blair ma non è che ne sia uscito particolarmente bene nel senso che la sua capacità di influenza essendo praticamente diventato un ministro del gabinetto bus è stata piuttosto limitata anche perché ha scelto la parte perdente dell'amministrazione in questa fase cioè quella di paura quindi abbiamo oscilliamo tra le velleità Franco belghe così con i tedeschi un po'a rimorchio e le velleità blairiani di poter avere un ruolo nei confronti dell'America
Se pensiamo di potere surrogare questa debolezza attraverso il solito percorso per cui si crea un'istituzione una commissione un rappresentante ci prendiamo in giro io credo
Grazie l'altra domanda per Greco e questo prima se ne è parlato e tra l'altro anche Sergio Mattarella ovviamente ne aveva accennato e quindi ritorno su quella domanda
Questo tipo di cooperazioni però di fatto esistono già oggi nel senso che io adesso non mi faccio l'evento ma è una cosa che analizzando i documenti del per costruire questo volumetto insieme esistono già Bari euro corpi con comando multinazionale sono dislocati in vari posti
C'è l'euro corpo con Germania Belgio Spagna Francia Lussemburgo ma ne esiste anche Roma Foro per esempio forse mai più in Spagna Francia Italia e Portogallo c'è un gruppo europeo a cui partecipa anche l'Italia ce la divisione multinazionale ci sono anche forze multinazionali specifiche per esempio la forza anfibia italo-spagnola quella britannico olandese
Voglio dire tutte queste forze messe assieme se ci fosse una responsabilità politica al di là del pessimismo realistico o del realismo diciamo di Caracciolo non potrebbero costituire visto che già operano insieme già sono hanno comandi unificarli spesso non potrebbero costituire l'ossatura della delle fornendo una di una forza europea che sia ovviamente secondo anche quanto detto ieri uno dei piloni della NATO
Ma
Diciamo
Questa esperienza demente sono importanti si sono due problemi che però rimangono
Primo problema e che comunque gli europei mancano di alcune capacità fondamentali e cruciale in alcuni settori come il trasporto aereo l'Intelligence sono ben note oltre naturalmente ci sono anche elementi quantitativi oltre che qualitativi ora queste forze queste iniziative non hanno contribuito molto limitatamente molto marginalmente a diciamo creare una capacità comune che possa in qualche modo favorire una maggiore proiezione apriva il maggiore proiezione esterna dell'Unione
O dei Paesi europei questo il primo problema cioè rimane un problema che è stato accennato già da Mattarella molto chiaramente di risorse di impiegare delle risorse per avere delle capacità che attualmente duro per i non hanno che in assenza delle quali non sono in grado di effettuare quel tipo di interventi che sono gli americani al momento possono fare
O che gli europei possono fare solo con gli americani
Secondo problema e che quello che invece si sta discutendo duramente sta discutendo anche il problema delle risorse dei di queste obiettivi comuni di rafforzamento delle degli strumenti militari anche nazionali e quindi anche i criteri di convergenza per quanto riguarda queste capacità
Secondo problema invece come queste iniziative si collocano rispetto al contesto dell'Unione Europea questo il punto centrale però ora sono iniziative che largamente si sviluppano all'e sterno
La proposta che piene dalla convenzione su cui ho richiamato già in precedenza l'attenzione e di introdurre questo meccanismo delle cooperazioni strutturate che consentirebbe ad alcuni Paesi non quindi a tutti i quindici o venticinque quanti saranno di attuare delle iniziative chiaramente limitate solo fra alcuni Paesi che per esempio possano comprendere anche questi aspetti della di cooperazione militare però devono essere iniziativa importante se iniziative che vengono poi condivise
Al Conte nel contesto dell'europea cioè siano aperti e che abbiano anche un appoggio politico da parte degli organi decisionali dell'Unione questo è lo sforzo che si vuole fare
Ovviamente adesso si parla dei di forze multinazionali ha molto più importante sono iniziative sono state lanciate nel campo dell'integrazione per quanto riferito negazione dell'invettiva quanto riguarda le capacità militari
Queste sono molto importanti di fatto la proposta dell'agenzia è stata avanzata dal presidio Palmira a istituzionalizzare interno numero P. è un'iniziativa dei già in atto fra alcuni Paesi limitati l'idea è di a vere cooperazioni fra gruppi di Paesi quindi non fra tutti ma appunto nuclei di paesi che poi siano aperti al contributo di altri e che possano però rimanere all'interno del contesto di un'europea non siano separate quindi abbiamo anche il sostegno politico attraverso la decisione specifica del Consiglio dell'Unione
E aggiungo per tornare un po'sulla domanda cruciale delle capacità di politica estera che nella nelle proposte avanzate due assi di un ci sono alcune cose
Interessanti che riguardano non solo i cinque questo nuovo ministro degli esteri in particolare il fatto che questo ministro degli Esteri ha una capacità espone iniziativa in materia di politica estera cosa che adesso a e non a Solana
E che soprattutto il la catena di comando della politica estera verrà semplificata notevolmente almeno pare perché questo ministro degli esteri sarà presiederà anche il consiglio Affari Esterni relazioni esterne dell'Unione
E questo consentirà quindi anche di unificare gli strumenti della politica estera oggi esistente sotto un unico comando proprio come sapete
Questa figura pone altri problemi istituzionali che riguardano il rapporto soprattutto fra Commissione Consiglio ma almeno lo sforzo va in questa direzione e aggiungo poi un ultimo punto
Che si è allargato non moltissimo in maniera significativa la possibilità di ai decideremo di politica estera con la maggioranza qualificata all'interno del Consiglio in particolare quando ci sia una proposta congiunta da parte della Commissione e del ministro degli affari esteri si può decide con la maggioranza qualificata e se rimane
Questo nuovo criterio per stabilire a maggioranza qualificata che ha proposto anche il Presidium la novità sarebbe rilevante anche se rimasta questa per questa comunque clausola che i singoli Stati possono accavallarsi all'interesse nazionale quindi evitare comunque che si passi al voto a maggioranza qualificata
Grazie voleva fare una domanda batto cittadini voi vi faccio una domanda tutti e tre uguale per tutti chiudiamo con Francesco Rutelli
Prego sono anche anche da qui le scenografie
In maniera informale
Favore il prime farà domanda a fare una piccola premessa e il problema riguarda soprattutto la capacità di pianificazione comando e l'identificazione la minaccia cioè la
A quel punto classico da cui si parte per ogni operazione vi spiegherò come esempio tanto per capire cos'è un quartiere generale la NATO aveva un Consiglio dei ministri quali prendeva delle decisioni strategiche
E tutti gli anni faceva le sue soglie Mornago realtà faceva le sue prove di funzionalità della comunicazione fra i governi della comunicazione fra i governi al comando generale
Tanto per capire di che si tratta
Ho partecipato a queste come sottosegretario la difesa queste
A questi a queste però questi esercitazioni che facevano parte della politica da deterrenza perché dovevano sapere che i governi della NATO erano pronti ad intervenire di fronte a qualsiasi evenienza e il tipo di problema che ci si poneva era non so mobilitazione degli eserciti del Patto di Varsavia al Germania aveva quarantotto ore di resistenza alle truppe Prima Divisione aerotrasportata americana arrivavano dopo una settimana si doveva o non si doveva lanciare la bomba atomica questo poi era il succo della questione e naturalmente l'uso della bomba atomica era era un fatto politico che voleva l'accordo fra i governi questo è il quartiere generale
E confederale quante operativo ma questo è il cervello che sta alle spalle del quartiere generale questo è il punto che viene posto dall'iniziativa francese
è chiaro che è cambiata la minaccia dopo lunghi perché una volta la minaccia era la minaccia sovietica la minaccia di un attacco atomico Poli un attacco di forze terrestri senza l'uso della primo colpo atomico ma la deterrenza serviva fra effettuata che RAI noi useremo la bomba atomica ora questa differenza per la proliferazione atomica non è più valida nel cambiamento si dice guerra unilaterale guerra Provinziano cambiamento del cambiamento della minaccia non c'è più la minaccia di un grande di una sola unica anti agonista potenza atomica ma c'è la minaccia di proliferazione di bombe atomiche di cui nuovi sistemi per identificare la minaccia e per ricomporre
Per loro però quale si è una minaccia sorge nell'ambito della zona consideriamo l'Europa un fatto di potenza regionale nell'ambito della zona geografiche europea
L'Europa è in condizioni di intervenire come nato sì senz'altro no perché c'è già dopo costruì la strumentazione da sola non ancora non ha gli strumenti e tutte anche dei Agrippa le aggregazioni tecniche cioè non hanno valore se non c'è il cervello di comando e se non c'è l'identificazione della minaccia ricordo che uno dei contributi dell'Italia era stato che quando si nominava la la Libia nel nei piani riguardanti le minacce venisse identificata con il nome di un paese del Nordafrica per non nominare la Libia in modo da non disturbare no che era una bella bella trovata di di politica democratico cristiano fa questo di non nominare mai le cose ma nel caso di una di una di una minaccia in queste storie
Morta in caso di a minaccia qual è l'organismo è chiaro che la Francia propone è chiaro che l'aggregazione sta per avvenire attorno a che cosa attorno ai due Paesi che hanno il potenziale atomico
E una cosa di cui ritorniamo alle vecchie discussioni sul trattato di proliferazione del ecco e e e questo e credo che sia la cosa importante da evitare questa è la mia domanda come vita
Che
L'aggregazione diversificata Dell'Oro dell'Europa rispetto alle minacce è chiaro che l'Italia non vorrà mai intervenire per conto suo in Libia ma è chiaro che la Francia non vorrà mai che l'America intervenga in Algeria se uno di questi due Paesi di qualche Aso
Domani costituissero un principio di minacce atomiche
Come fare Lezzi che la risposta sia europea che non si creino
Aggregazioni competitivi all'interno dell'Europa che confidi all'OPA coincidono con una capacità di comando e operativo e con una capacità di identificare la minaccia
Grazie nel nel notare che anche gli amici libici avranno contribuito cambiando il loro nome in Giamahiria litiga maniera da non autenticarsi quindi nell'aula
Una cosa comune diciamo e via rane faccio una domanda veloce Caracciolo greco e anche Sergio Mattarella per ultimo per casa per Rutelli con una risposta secca a questo punto abbia messo le difficoltà
Solo politico cioè come l'Italia l'Europa
Si si dispone diciamo in termini politica estera allora tra
L'obiettivo massimo che il Libro Bianco del ministro della difesa Martino tardi cinque mila uomini di polizia europea quest'anno
E i sessanta mila immaginati ieri in una sorta di cooperazione che può diventare forse strutturata masse se se ne viene
Che cosa si può sperare
Dopo i prossimi sei mesi di Presidenza italiana
Del il semestre di presidenza appunto italiana in Europa
C'è qualcosa che sta in mezzo c'è qualche passo in più che comunque dobbiamo sperare o che è possibile comunque chiedere diciamo questi sei mesi
Tocca a me
Ci sono pagheremo
Ma se ha un qualche senso quello che dicevo prima cioè che non non vale molto creare uno strumento il militare senza una un soggetto politico penso che la prima cosa da fare è quella di immaginare appunto dentro questo ambito ormai sempre più lasco dell'Unione Europea
Eventualmente come si sta in parte già facendo quale nucleo di Paesi vuole diventare un soggetto politico e quale no e quindi io penso che questo valga essenzialmente per i sei Paesi fondatori più forse Austria limite Slovenia e non molto di più
Naturalmente la creazione di un nucleo in automaticamente crea dei satelliti che altrimenti non sarebbe un nucleo quindi è chiaro che di fronte a un progetto di questo genere
Si creerebbero dei contrappesi crebbero delle altre aggregazioni ci sarebbero delle resistenze ma mi pare l'unico progetto che ha una sua qualche possibilità di realizzazione di produrre poi uno strumento militare nel senso che a quel punto lavorando in un senso diciamo così di confederazione
Europea di cui non fossimo parte avremmo poi finalmente quella bandiera per la quale date storie storie da che mondo è mondo un soldato si batte non si può battere per una macedonia di bandiere si può battere per una bandiera allora questa bandiera questo simbolo politico
Sto simbolo nazionale evidentemente deve essere la premessa aggiungo solo una parola
La cosa fondamentale naturalmente è capire poi a che cosa possono servire nell'ambito di un soggetto politico di questo genere delle forze armate perché mi pare che si stiano che ormai e creando dei parametri per cui la guerra la fanno gli americani con diciamo truppe speciali britanniche australiane e poco altro e poi c'è una funzione di teneri qualche modo sotto controllo un territorio di soldato dalle bombe americane che viene gentilmente appaltata in parte anche hanno voi ad altri e ad altri Paesi quindi se noi accettiamo questo tipo di logica è chiaro che non ci interessa costruire delle Brigate super efficienti ammessi mo'va benissimo ammesso che avessimo i soldi per farlo e non ce l'abbiamo non ci vogliamo avere ma dovremo puntare molto di più per esempio sul sui carabinieri
Piuttosto che su delle nicchie tecnologiche che potrebbero qualificarci nell'ambito di un disegno di questo tipo
Grazie greco semplicemente vorrei brevemente rispondere intanto alla domanda è stata posta in precedenza cioè
Io penso che questo problema delegificazione della minaccia di una politica comune del sulle minacce sì un problema generale di politica estera prima ancora politica di difesa militare che manca attualmente una strategia comune dei paesi europea di politica estera complessiva un concetto strategico si è chiamato anche questo il primo problema comincia a trovare il modo per arrivare ad una a identificazione comune degli interessi e anche degli obiettivi al di là di quelli generali che saranno comunque iscritti la Costituzione seconda questione qui caso iracheno che ovviamente fa scuola
La questione centrale e una capacità di reazione comune agli eventi internazionali e qui ci sono alcune piccola novità ma significative nel abbozzati Costituzioni che sono fondamentalmente due
Si dà a questo presidente del Consiglio nuovo cui ancora non si sa bene quale sarà la configurazione comunque la possibilità di convocare il consiglio europeo nel caso di crisi quindi diritto a convocare il Consiglio europeo
Cosa che sarebbe potuta venire presente nel caso dell'Iraq in modo automatico e secondo e rafforzato l'obbligo di consultazione dei paesi membri anche nel Consiglio europeo nel caso di situazioni internazionali particolari
Sappiamo che per la politica estera non ci può essere nessun obbligo sia giustiziabile sottoponibili alla corte di giustizia sappiamo che queste diciamo obblighi scritti dentro un trattato coi si possono chiaramente anche trascurare però molto importante secondo me è questo il punto decisivo avere delle figure istituzionali più forti che possono avere una capacità di iniziativa nel spingere i paesi a coordinarsi fra loro creazione la seconda questione riguarda invece il ruolo italiano ora è chiaro che questo processo di rafforzamento delle capacità militari europee
Processo di lungotevere
Che ha già delle sue tappe che è stato avviato se almeno come spericolato indie compito Ayane seduti accompagnare questo processo durante i prossimi sei mesi e l'altro compito importante far sì che queste proposte più innovative che sono emerse nella convenzione vengono poi raccolte
Nella Conferenza intergovernativa nel caso servisse sotto presidenza italiano comunque che facciamo strada in questi in questi mesi
E però importante questo è un punto politico e che l'Italia sia d'operi a diciamo ricomporre questo quadro europeo che attualmente divise che rimane che diviso dopo questa proposta e qui sottolineo che sarebbe un errore gravissimo se noi ci perdessimo questa disponibilità che è stata ribadita durante e dopo la guerra della Gran Bretagna di Blair in particolare a fare dei passi significativi avanti nel settore della politica estera e anche della difesa che ha già ricordato
Siccome è chiaro che
Soprattutto nel settore della difesa non si può fare a meno Gran Bretagna bisogna trova tornai a un contesto comune fare insieme questi passi avanti quindi
Si spera come diceva prima Caracciolo questa sia una parentesi che sia un retaggio della guerra che così vada avanti
In modo diverso e quindi io per dire che bisognerebbe comunque prendere le distanze di iniziative che si colloquia al di fuori di questo contesto istituzionale condiviso grazie ringrazio tanto esperti allora Sergio Mattarella ce la fa in questo campo questo governo a dare qualche risposta ma io voglio solo aggiungere una considerazione alla
A quanto già detto adesso da carcere Perego sulla sui profili politici
Partendo da uno dei dei punti più con più discusse di questo documento a quattro il quartier generale
Qual è oggi la situazione a condizioni in cui si è mossa l'Unione rispetto a iniziative difesa comune
Io un comitato politico
Vi è sotto di questo Comitato militare composto da rappresentanti dei dei capi delle forze armate dei singoli Paesi e poi vi è il Comando del Corpo d'armata per le missioni umanitarie pretenderlo
Quindi una Bozotti quartier generale cosa propone il vertice a quattro riprendendo sorge azioni che sono poi diffuse naturalmente
Un partito assaggio ad uno di Bergamo dimensione rigorosamente intergovernativa qual era questa come troppo ricca questo militare
è una limitato limitato impegno operativo al per il corpo d'armata dei sessanta mila uomini decisi nel nel due mila ad una dimensione più comunitaria
Intanto con la cooperazione rafforzata tramortita da numerosi Paesi un certo non soltanto a questi quattro ecco questo è un passaggio il primo passaggio politicamente importante e significativo che si avrebbe per la difesa tra difesa pulite difesa comune passano due da una dimensione meramente intergovernativa dove diventano è più impegnata
Più verso quella comunitaria che la cooperazione rafforzata il più possibile condivisa naturalmente l'auspicio che l'Italia si si impegni in due direzioni partecipando
Come paese a questo sorta questa prospettiva
Non tirandosi da parte e con la Presidenza sviluppando il più possibile questo tema quella stagione apposto in evidenza come tema prioritario per l'Europa la sua fragilità in tema di politica estera e di difesa
Se la presidenza i terrazzi contro assegnasse a quella che spinge all'EUR l'Unione a darsi una forte dimensione difesa comune farebbe un sulle Bureau lo in più importante è storicamente significativo
Ci auguriamo che lo faccia ma questa vostra regola sollevazione che va che va fatta e che auspichiamo venga raccolta
Grazie ringrazio utile la parola Francesco Rutelli che presenterà anche lei proposta qualche riflessione grandissimo Soroberto Giovampaola ringrazio
Greco Caracciolo per per averci stimolato e Borso d'una la riflessione che Sergio Mattarella aperto
Da par suo faccio qualche considerazione in linea con l'impostazione via asciuttezza che è stata data a questo questa riflessione a caldo nelle ore successive un appuntamento comunque significativo
Io penso che l'Italia debba far parte del nucleo promotore di una unione europea della sicurezza della difesa
Credo che in una situazione che tutti giudichiamo insoddisfacente il cambiamento non può che nascere da una iniziativa
Quindi è legittimo criticare naturalmente l'iniziativa dei quattro di ieri
Ma non si può contrapporre all'iniziativa alla lagnanze guadagna Anza la constatazione che le cose non vanno bene non si va lontano
Sappiamo che il punto di partenza sono stati ben sviscerati l'Europa
Spende oggi Paesi europei circa il sessanta per cento della
Complessivamente di quella che la spesa dagli Stati Uniti disponendo secondo l'ultima votazione di un dodici per cento circa della efficacia militare e che il rapporto per quanto riguarda ricerca e sviluppo per la difesa ricerca in particolare di otto a uno rapporto aggiornato
Beh abbiamo situazione insostenibile
Tra l'altro con alcuni amici da Margherita romana il Mario Ajello promuoveremmo una iniziativa tra una settimana
Nella del comparto la Tiburtina per dialogare con gli operatori delle aziende c'è anche questa dimensione estremamente concreta
Impegnate nel settore la difesa
E delle tecnologie connesso allora siccome il problema è certamente quello di porre fine a duplicazioni e sprechi inefficienze propri di quanti sono Sergio undici eserciti verso giù Europa azioni con consiglieri neutrale mi pare fosse non possono essere undici diventeranno una ventina con l'allargamento
E l'idea che non è Hunt andiamo tra un anno con una ventina di eserciti che fanno come se niente fosse ciascuno autonomamente
Una propria funzione evidentemente impensabili naturalmente si tratta di scongiurare queste duplicazioni e sprechi e inefficienze
Vengano amplificati da un'iniziativa separa in questo debbo dire la frase che ha detto ieri Power
Ovvero c'è bisogno di più forze armate europee una struttura più densa e meglio armata e non di più quartieri generali lo condivido cioè se l'alternativa fosse contrapposizioni strutture anzi che un concetto nuovo questo sarebbe un errore
Io penso che posso storico dell'Italia debba essere nel nucleo promotore della cooperazione
Strutturata come si è detto che significa cooperazione ad hoc
Più che cooperazione rafforzata
Della difesa europea
L'interesse storico dell'Italia e nella realizzazione di una forza europea di difesa strettamente integrata con gli Stati Uniti e senza duplicazioni rispetto alla nato e nella prospettiva di ridefinire
Missioni
Beh l'alleanza fra
Penso che politicamente l'Italia abbia oggi una possibile funzione storica
Nelle riavvicinare in questo progetto non si è detto in tutti gli interventi penso sia molto importante
Paesi promotori
Dell'iniziativa di ieri Gran Bretagna la maggiore potenza militare europea
Che lo ha ricordato che qua manifestato disponibilità maggiore tutti i mesi altrove ho scritto Sergio Mattarella in una articolo che tu citavi ieri su Europa
Il vero passo in avanti è stato fatto la difesa europea è stato l'accordo il sandalo fra Francia promosso fondamentalmente tra la Francia e Gran Bretagna
Non dobbiamo
Replica Luciano c'è stata un'accelerazione è stato per quell'atto di volontà è stato
Nel novantanove non mi ricordo ma novantotto novantotto e dunque si tratta di non disperdere questa potenzialità bisogna che i promotori l'Italia è sempre stata tra i promotori dell'innovazione europee Italia è stato tra i fondatori la cieca comunitari carbone e l'acciaio Italia è stata tra i promotori dell'unione economica e monetaria
Forse l'operazione
Difesa sicurezza si può paragonare in questa fase più a Schengen dal punto di vista istituzionale
Proprio perché si tratta di una procedura che riguarda alcuni Paesi ma qui si tratta di guardare oltre ecco non ha strutturare un pezzo di cooperazione senza gli altri o contro gli atti
Ecco perché bisogna recuperare apporto con la Gran Bretagna e contribuire alla costruzione di fiducia
Con i Paesi dalla dell'allargamento in questo senso il semestre italiano sarà un banco di prova decisivo perché Italia arriva tra due mesi a presiedere l'Europa in questo contesto dopo-guerra in Iraq
E come si risponde a queste esigenze da tra i vostri interventi sono venute indicazioni molto interessante
Penso che l'iniziativa di una difesa europea per essere espliciti non debba essere
Rivale degli Stati Uniti non debba costituire nessun velleitario contrappeso della potenza americana che non debba peggiorare
Duplicazioni e sprechi attuali ma favorire integrazione cooperazione interoperabilità da questo punto di vista vorrei portare un punto di dissenso rispetto alcune espressioni ieri riportate dal presidente francese Chirac
Noi non possiamo essere promotori di un multipolarismo che faccia
Dell'Europa uno dei soggetti in competizione
è chiaro che noi ci misuriamo ci misureremo con un mondo complesso che certamente non sarà unipolare sarà ricco di asimmetrie vedrà la prevalenza strategica americana
Sarà destinato a veder crescere nel medio termine nuovi soggetti di statura globale in primis la Cina ma non si può essere credo d'accordo con Chirac che definisce insiemi
Gli Stati Uniti l'Europa la Cina l'India e altri soggetti cita anche Medioriente perché Europa e America sono per parte loro un insieme politico e cultura
Non ci sentiamo parte di un'alleanza con gli Stati Uniti che un'alleanza strategica che non si può non si deve mettere in discussione
è un'alleanza che ha configurato e configura era questo l'ho detto Blair una polarità
Certo non deve essere un polo imperiale
Non siamo d'accordo con la trasformazione di questa polarità in polo imperiale anche perché non ce la farebbe questo mondo complesso a gestire ciò che
Il mondo presenta come Problemi crescente non potranno questi problemi essere ridotti ad un un ma
Neppure dalla straordinaria prevalenza militare americana io credo non lo confermiamo che l'unilateralismo
è illusorio non porta lontano
E che proprio alle istituzioni multilaterali occorre dare forza attribuendo loro più autorità più strumenti e più efficaci più efficacia
Diciamo che la leadership americana per molti anni sarà assicurata nella realtà dei fatti
All'inizio ho citato ma secca realtà dei numeri si tratta ora di rafforzare al più presto la capacità europea non fuori ma dentro l'alleanza se non vogliamo che l'Europa sia insignificante
Ho letto l'altro giorno una
Tre giorni fa
Un editoriale di FAS sulla Herald Tribune
Che riferendo di una conferenza
Euro-americana sul futuro relazioni transatlantiche così riferiva le opinioni
Così sintetizzava le opinioni americane sull'Europa un'Europa economicamente stagnante
Demograficamente in declino
Militarmente irrilevante
Ora di fronte a questa sintesi che brutale ma autentica questa è l'opinione che c'è nei confronti dell'Europa nell'attuale amministrazione americana
Nei nostri confronti
Non è che si può dicevo all'inizio contrapporre una lagnanza si deve mettere in campo un'Europa capace di agire
Perché non sfugge a nessuno che l'accusa poiché traduce queste opinioni
Già apparentemente sensibile gentili che ho così riassunto questa triade critiche che in realtà l'Europa sia parassita
Non si voglia occupare per niente gli aspetti difficili della sicurezza che ho promesso a Lucio Caracciolo trazione cito non altro un'altra occasione a proposito della contrapposizione tra Europa di Venere
E America di Marte
Della
Portata portare avanti questo ormai celebrato saggio di Keegan
Vorrei ricordare da Romano
Che il più grande condottiero militare Astoria Giulio Cesare si reputava discendente di Venere
E che alla vigilia anzi nell'annunciare la forse le sue più importanti successi militari la battaglia di Farsalo contro Pompeo sì rivolse invocando Venere
Vincitrice nel lusso Victrix vinse
E
Dedico poi a Venere vincitrice nella forma di Venere genitrice il tempio
Di Oro e Marmo che costruì di fronte al quale poi sarebbe stata letta la sua statua nel Foro di Cesare che un sindaco di Roma recentemente ha scavato
E restaurato mentre il tempio di Marte Marte Ultore Marte vendicatore lei lo avrebbe voluto fare ma non è riuscito a costruirlo e lo ha
In realtà realizzato ironia della storia in grande pacificatore che fu Augusto fatto tento di Marta sta
Nel tecnicità del Foro di Augusto dirimpetto al Tempio di Venere
Venere vincitrice voluto da Cesare prova battuta
Per Donatella ma ci tenevo a farla
Sì però fa a farla concludendo ecco concludendo
Mi pare che
Possiamo riassumere in sei punti le nostre proposte grappe contengono anche una sfida positiva verso il Governo
All'indomani dell'incontro di
Brussel e perché l'Italia abbiamo suo funzione positiva Italia interessi
Precisi
Nel multilateralismo
L'Italia l'interesse storico nell'Europa
L'Italia a una affinità antica culturale nuovi compiti per un'alleanza per rimodellare nel ventunesimo secolo alleanza Atlantico perché l'atlantismo del secondo dopoguerra
Non c'è più e richiamarsi è questo
Fa solo perdere tempo
Cambiato l'orizzonte dobbiamo difendere un orizzonte nuovo i nostri valori
I nostri interessi che lo possiamo fare dando forza e credibilità all'Europa è rafforzando contestualmente la partnership transatlantica rafforzare l'Europa e rafforzare la partnership transatlantica non sono due scelte in alternativa
I sei punti che riassumo concludendo ringraziando tutti voi spero di non essermi prolungato
Troppo
Sono sono questi primo l'Italia deve far parte del nucleo fondatore
Di questa unione europea della sicurezza della difesa
Nei termini che ho detto e non ci ritorno secondo l'Italia deve accrescere il bilancio per la difesa
Sin dalla prossima legge finanziaria io credo che l'opposizione debba essere pronta disponibile a farlo
Terzo l'imminente presidenza italiana dell'europea deve dare il via come previsto ad Helsinki nel novantanove alla forza di reazione rapida europea il corpo d'armata di cui si è parlato formato da sessanta mila uomini operativi
Quarto l'Italia deve approvare con i suoi rappresentanti della convenzione
Le formule innovative e anche qui più volte citate presentate per la pezzi della politica europea di sicurezza e difesa e le deve difendere convintamente nella Conferenza intergovernativa
Quinto l'Italia deve concorrere alla rapida nascita dell'Agenzia europea per la ricerca e gli armamenti
Ricordo è questo obiettivo è stato approvato a larghissima maggioranza al Parlamento europeo nell'importante rapporto morì io che è stato approvato un mese fa
A larga maggioranza
E questo Obiettivo dell'agenzia europea a mio avviso dovrebbe essere legato
Alla inserimento del suo bilancio nel bilancio dell'Unione
Proprio per garantire in questo senso corresponsabilità e trasparenza infine di fronte alla eventualità di ritiro delle forze NATO
Dalla Bosnia Erzegovina
L'Italia deve rendere disponibile le proprie forze
Perché ci sia un impegno europeo ad un graduale subentro di una forza europea in Bosnia Erzegovina sapete questo è avvenuto nella Repubblica ex Macedonia
è una piccolissima forza fosse messo in rilievo ma è stato un fatto importante per la prima volta ci sono delle stellette europea che operano ovviamente col supporto NATO
Ma questo cammino è iniziato e io penso che debba procedere
Coraggiosamente perché ce lo impongono le scelte davanti a noi e d'altronde l'alternativa è agire ho lagnarsi credo sia necessario ucciso
Vi ringrazio grazie a tutti buona giornata