L'informazione

Noi Piero Ostellino direttore del Corriere della Sera
Anche Daloui vorremmo essere aiutati attraverso domande
Proposizione di interrogativi a me renderci conto in maniera più chiara in meno confusa
Di alcune problematiche che questo meeting e ha voluto centrare
E che la stampa italiana in questi giorni a in modo notevolissimo documentato
E prima di iniziare
Con le domande al direttore del Corriere della Sera io
Vorrei riprendere un breve spunto che ci viene dalla proprio da come i giornali hanno parlato in questi giorni stanno parlando di questo meeting su tamburi bit messaggi
Molti hanno hanno parlato di di un processo ai mass media che da questi palchi sarebbe stato intentato alla stampa
Italiana non era e non è nelle nostre intenzioni processare nessuno
Sì abbiamo proposto un tema
Così stimolante soprattutto per chi ha a che fare
Con le comunicazioni di massa e perché appunto vorremmo rompere una una cappa di di scetticismo odi tranquillità con cui normalmente siamo
Sottoposti a a quello che oggi è un autentico bombardamento di informazione e di comunicazione
E vorremmo poter capire renderci conto del peso
Di condizionamento e di contributo
Che i mezzi di comunicazione di massa hanno della nostra società
E lo vorremmo fare anche per non essere ulteriormente costretti a deglutire senza assimilare
Ciò che quotidianamente ci è proposto suggerito o imposto più o meno velatamente
Ed è per questo che siamo lieti di avere con noi il direttore del del più importante
Quotidiano italiano
Che ha grande ed enorme responsabilità sulla informazione
Che viene data l'opinione pubblica
E a lui vorremmo poter rivolgere dal palco e dalla platea alcune domande io
Togliere ogni indugio e inizierei con con qualche domanda
Che parte proprio dal dal tema di questo meeting
Tamburi Beatty messaggi cioè il contenuto fondamentale della comunicazione umana
Che fin dalle epoche più antiche ad oggi costituisce un fattore è un elemento fondamentale nella vita dell'uomo
E al direttore del Corriere della Sera vorrei porre una domanda molto generale e cioè cosa cosa si intende cosa intende lei per darla esperienza professionale di questi anni per comunicazione e quali sono le condizioni per una comunicazione che possiamo dire
Vera autentica
Ma innanzitutto io credo che
Voi è chiaro che un pochino di
Pudore nel dire nessun processo
Alla stampa non è il nostro proposito fare un processo alla stampa i mezzi di informazione in Italia io credo che invece la stampa sia sottoposta quotidianamente
E il processo
Determinato da coloro i quali vanno a comperare a non comperare il giornale di cioè è rappresentato dal mercato noi siamo sottoposti quotidianamente ad un processo se la parola processo ci spaventa
Me personalmente non mi spaventa
Chiamiamolo in un altro modo ma diciamo così che tutti i giorni siamo sottoposti ad un esame
E mi pare che sia giusto così perché il vero sovrano il vero padrone
Dei giornali in fondo è il pubblico che li acquisto no il successo di un giornale determinato
Dal numero dei degli elettori che lo acquistano dell'autorevolezza della credibilità che a questo giornale
E quindi perché non processo a me sta bene l'idea del processo
E mi sta tanto bene che ritengo addirittura
Che voi siate stati addirittura troppo indulgenti in questi giorni
Se c'è una cosa che mi ha colpito
Io ho seguito il meeting attraverso i giornali e quindi non mi assicurò che siano la verità quello che hanno riferito
Comunque se c'è una cosa che mi ha colpito
E constatare come nel corso di un dibattito un collega abbia definito un uomo politico italiano duopolistico nefasto ed è scoppiato a quanto mi dicono un applauso un certo consenso poi ha definito un monsignor un altro collega definito monsignore
Una specie di rappresentante
Del diavolo ed è scoppiato un altro applauso comunque un minimo di consenso io credo che prima di far scoppiare l'applauso sarebbe stato invece necessario chiedere a questi due colleghi perché l'uno ritenesse questo uomo politico un uomo politico nefasto e perché l'altro definisse questo monsignore una specie di succedaneo del diavolo
Per una ragione molto semplice perché io non credo che i due colleghi siano due colleghi superficiali che si limitano alla battuta di spirito
E quindi se
Molti di voi
Avessero chiesto perché di entrare nei particolari empirici cioè di dare delle prove concrete che l'uno nefasto e l'altro più o meno il rappresentante del diavolo
L'uno avrebbe spiegato qual è il rapporto tra personalità e potere politico magari citando l'altro dallo che ne so si sarebbe dilungato sicuramente in un'analisi critica della politica estera italiana rappresentata in in questo momento da questo uomo politico e avrebbe portato delle prove sia in termini di politica interna sia in termini di politica estera
A suffragio del fatto che veniva definito nefasto questo definiva nefasto questo uomo politico peraltro avrebbe magari portato delle
Avrebbe disquisito sul i rapporti tra finanza vaticana finanza internazionale sulle sui rapporti tra finanza praticare l'Ambrosiano si sarebbe addentrato in un'analisi della finanza italiana finanza vaticana avrebbe spiegato in qualche modo temono rappresenti il diavolo e l'altro sia un un uomo politico nefasto
O no
Io penso che sarebbe stato più utile anche perché io mi ricordo che è stato un periodo della nostra storia
In cui da parte di una certa cultura politica
E da parte di un partito politico sì aveva l'abitudine di definire pidocchi Rivermen scarafaggi eccetera i propri oppositori o per lo meno le le persone che non piacevano
Senta spiegare quei perché fossero pidocchio inermi vermi eccetera eccetera e poi si è scoperto magari trent'anni dopo che i pidocchi ai vermi avevano ragione avevano visto meglio
Silone non era poi quel pidocchio che Cindy si immaginava era un signore che aveva visto bene nel trentadue che cos'era l'Unione Sovietica insomma
Ecco io devo dire che diffido delle definizioni troppo sintetica e quell'uomo politico è nefasto quel monsignore un diavolo eccetera che preferisco sempre che si portino delle prove empiriche
E per evitare di restare ad un livello di un eccesso di astrazione io da coloro i quali fanno il processo mi aspetterei che di fronte alla definizione di un uomo politico quale che sia il giudizio che qui si dà su quell'uomo politico si dicesse ma perché quali sono le prove concrete empiriche
Che si fanno definire nefasto quell'uomo politico quali sono le prove concrete empiriche che ci fanno definire succedaneo del diavolo quel tale monsignore ecco io credo che il processo alla stampa italiana debba partire all'informazione italiana della partita poi sì è stato detto qui anche da eminenti personaggi che la stampa l'informazione italiane sono menzognere non sono non sono credibili non sono attendibili perché sono
Condizionate dal potere politico del potere economico io non credo che questo sia il difetto della stampa italiana qui e leggo la risposta
Io credo che se c'è un difetto della stampa italiana sia quello della superficialità e la mancanza di approfondimento
è facile dire che tizio è uno stupido Caio è un prevaricatore quell'altro è nefasto e via di seguito senza portare delle prove tempi il signor Nixon è stato costretto alle dimissioni non perché i giornalisti abbiano detto che conduceva una politica nefasta ma perché è stato provato aveva commesso
Dei reati che non erano
Lusinghieri per il presidente degli Stati Uniti ecco io vorrei che la nostra stampa la nostra comunicazione fossero queste cioè meno legate alle astrazioni meno legati ai luoghi comuni
Meno legate alle battute anche se le battute possono far sorridere ed è giusto che sia così
Ma più alle prove concrete le prove empiriche quindi maggiore umiltà da parte dei produttori di informazione nella ricerca costante non di definizioni astratte ma di prove concrete empiriche nella realtà
Di quello che dicono a mio avviso la nostra stampa ancora ad un livello mostra la nostra informazione è ancora un livello eccessivamente elevato di astrazione
Sì risponde sempre la domanda perché ai grandi prove programmi ideologici Pan filosofici e non si sente mai alla risposta come cioè come in concreto qui subito ora si deve gestire si deve amministrare la vita
Degli uomini quindi comunicazione a mio avviso soprattutto per un grande giornale come quello che io dirigo deve essere innanzitutto quella di fornire al lettore delle prove concrete degli elementi concreti di giudizio in modo tale da consentirgli di farsi una propria opinione
Sui problemi che sono affrontati presepe in questi giorni si è parlato molto di partitocrazia si è parlato molto contro i partiti
Ma ancora una volta a mio avviso non si è scesi a livello di analisi sistemica
Di come funziona un sistema politico e di quali sono i condizionamenti di cui soffrono gli stessi uomini politici come i politici non sono dei marziani che sono scesi sulla terra
Sulla Terra Promessa sul paradiso in terra popolato da uomini perfetti da elettori esemplari portatori di una cultura politica
Straordinariamente più evoluta degli uomini politici con i politici sono siamo lavori sono figli della società e della cultura politica nella quale sono cresciuti non sono né peggiori né migliore di noi sono esattamente come noi
E quindi partire dal presupposto che noi giornalisti siamo migliori di loro oppure noi cittadini
Uomini della strada e sono milioni di loro è semplicemente un atto di presunzione non suffragata da una verifica empirica della realtà
Ad esempio un anno fa o qualcosa del genere è un uomo politico
Italiano sostenne che avrebbe ritirato tutti i suoi rappresentanti dagli ioni sale sanitarie locali è passato un anno son passati due anni quest'uomo politico
Non le ha ritirate ma non credo che non abbia ritirate perché allora era in malafede o perché sia un cattivo uomo politico la perché sicuramente allora era in buona fede può ad un certo punto ha scoperto che se avesse cercato di ritirare i propri rappresentanti da Unione sanitaria locale non sarebbe più segretario del suo partito
Il che vuol dire che c'è una forte correlazione tra vertice d'un partito e base quindi tra vertice d'un partito e Società e quindi alla stessa società che condiziona quel
L'uomo politico se ci si limita soltanto ad osservare il comportamento dei vertici dei partiti e sì a una
Rappresentazione distorta dalla realtà c'è una correlazione diretta tra partiti e società e quindi questa correlazione va individuata senza criminalizzare gli uni e gli altri ma semplicemente facendo un esame di coscienza anche noi anche noi elettori anche noi cittadini anche noi giornalisti tutto qui
Dopo
La regola aurea della informazione della comunicazione la documentazione dei fatti
E infatti questo è uno
Degli assunti fondamentali che questo meeting sta sta sostenendo e verificando attraverso il contributo di decine di personalità del mondo della cultura dell'informazione della scienza
Ma al non le pare che
C'è un modo di presentare o di selezionare i fatti che non è disinteressato
Perché parlare di una cosa piuttosto che di un'altra
Implica una valutazione mi spiego questa mattina sul suo giornale ho letto interessante contributo di Salvatore Sechi e mi permetto di riprenderne un breve passaggio sul quale mi interessa venuto suo parere
Dice secchi l'anno la società che fa notizia è ancora quella che irrompe con la rivolta o con la perversione
La società che non fa notizia e quella di chi soffre ama o si prodiga per gli altri ma in un coro d'ombra
Arriva in prima pagina il rumore anche sei Bava da recita come quella dei partiti degli evasori fiscali
Non il silenzio di chi pratica la solidarietà o è schiacciato da una grande pena
Non le sembra che la vecchia regola aurea di di di tradizione inglese dei fatti separati delle opinioni vada in qualche modo corretta in questo senso
Ma io credo che
Anche questo dei fatti separati dalle opinioni sia una specie di mitologia del giornalismo
Anglosassone del giornalismo italiano d'un certo periodo
Cioè i fatti in quanto tali non esistono infatti esistono in quanto correlate l'uno dall'altro da un rapporto di causa ed effetto
E quindi si tratta da parte del giornalismo d'individuare questo rapporto di causa ed effetto
Io faccio sempre un esempio che spero che non annoierà l'uditorio soprattutto quelli che magari hanno già sentito
Cioè si dice che
Il giornalista dovrebbe essere il più obiettivo possibile anzi dare un'informazione obiettiva
Perché in questo modo si fornisce un'informazione corretta
Io credo che informazione oggettiva obiettiva in quanto tale non esista e non esiste nemmeno da parte di quello strumento assolutamente oggettivo non sovraccaricato da pregiudiziale di ordine biologico come può essere la la la la telecamera o come può essere una cinepresa e l'esempio che io faccio sempre questo
Se noi con una telecamera riprendiamo la vita di un campo di concentramento
All'interno del quale i detenuti sono in continua Rivolta inalberano cartelli inneggianti alla libertà
Cercano di scappare vengono palesemente vessati dalle guardie del campo
Insomma se noi rappresentiamo la vita di un campo di concentramento all'interno del quale palesemente non c'è libertà palesemente i detenuti di questo campo sono in continua rivolte aspirano continuamente ad una libertà che non riescono a raggiungere cercano di scappare da questo campo manifestano organizzano manifestazioni vengono picchiati siano rappresentiamo questo campo di concentramento attraverso una telecamera e successivamente attraverso la stessa telecamera rappresentiamo campo di concentramento all'interno del quale invece i detenuti lavorano in modo disciplinato
Nessuno si rivolta alle guardie del campo non li vessano almeno apparentemente nessuno picchia nessuno nessuno cerca di scappare nessuno in alza cartelli inneggianti alla libertà
La nostra prima reazione emotiva guardando la rappresentazione di questi due campi di concentramento ripresi dalla stessa telecamera e di pensare che il campo di concentramento più duro sia il primo cioè quello dove i detenuti sono in continua Rivolta inalberano cartelli di protesta e cercano di scappare vengono versati palesemente dare qualche del campo mentre in realtà al campo di concentramento più duro è il secondo all'interno del quale non c'è nemmeno la possibilità di manifestare contro le vessazioni delle delle guardie del campo e non vengono esplicitati comportamenti come coercitivi delle guardie del campo
Derisione trasferiamo questo apologo al telegiornale di tutte le sere vediamo che spesso questo telegiornale ci dalla rappresentazione di quanto avviene in Paesi autoritari neo fascisti chiamiamoli così dell'America latina si vedono migliaia di persone che camminano lungo la strada che protestano che che che percorrono le strade delle città si vedono
I camion della polizia che di
Che lui disciplinano addirittura che li picchiano che che che che riversano si vedono persone che innalzano cartelli inneggianti alla libertà chiedendo maggiore libertà si sente il telecronista che con voce emozionata racconta che i giornalisti
Contrari a regime sono stati imprigionati si vedono idranti dalla polizia che in affidano i dimostranti addirittura i poliziotti che picchiano
Che picchiano i dimostranti
Ebbene la voce del telecronista che racconta questa realtà è giustamente
Emozionata e giustamente indignata sia dal punto di vista morale sia dal punto di vista politico perché effettivamente in quei Paesi la libertà e coartata non c'è possibilità di manifestare
La propria autonomia personale e collettivo
Poi il telegiornale passa ad altre rappresentazioni si vedono le le le le le immagini della vita nei paesi del socialismo reale e non succede nulla di tutto questo la gente cammina tranquillamente per la strada
Non c'è nessun poliziotto che picchia nessuno è la stessa voce del lo speaker non è così emozionata come quando descrive quei Paesi nei confronti dei quali giustamente lui manifesta la propria emozione la propria indignazione
Ebbene noi siamo mossi da maggiore indignazione siamo più mobilitando di politicamente e tant'è vero che andiamo in piazza più facilmente contro quei Paesi ma giustamente del resto perché è giusto rivendicare maggiore libertà è maggiore
Dignità per l'uomo in quei Paesi e siamo assai meno mobilità Pini quando si tratta invece di muoversi nei confronti di quei Paesi all'interno dei quali il cittadino cammina tranquillamente per la strada telecronista che ci racconta la vita di questi Paesi non è così emozionato
Eppure forse c'è ancora meno libertà in quei Paesi dove la gente cammina tranquillamente per la strada di quanto non ce ne sia negli altri
Ecco dove anche la telecamera che pure si presume non condizionata da pregiudizi di natura ideologica finisce con l'essere fuorviante
Finisce con l'essere portarci su una su una strada non dico sbagliata o comunque una strada distorta rispetto alla realtà la funzione del giornalista credibilità al rapporto di causa ed effetto tra questi fatti e cioè spiegare che ci sono dei campi di concentramento all'interno dei quali
C'è una maggiore disciplina perché c'è una migliore coercizione non perché si è nemmeno perché ce n'è di più
Ecco questa è la funzione secondo me del del giornalista c'è quello di individuare i rapporti di causa ed effetto dividere i rapporti di causa effetto non significa confondere i commenti con i fatti perché sono ambedue fatti quelli rappresentati dalla telecamere però evidentemente sono fatti che rappresenta qui oggettivamente come si dice obiettivamente da quell'obiettivo con la p minuscola
Con una con una p sola del della telecamera o della cinepresa ci portano su una cattiva strada si portano la strada diciamo così fuorviante rispetto alla realtà internazionale
Quindi l'oggettività in quanto tale non esiste esiste in quanto sia sia la possibilità o meglio Sister imparzialità in quanto sia la possibilità di correlare i fatti l'uno con l'altro di spiegare qual è la natura di questi fatti che non significa appunto
Dare un giudizio sovrapporre un giudizio la realtà ma significa fornire altri elementi empirici cioè verificabili nella realtà al lettore piuttosto che al allo spettatore della della rappresentazione televisiva fornire degli elementi empirici perché si è in grado di valutare correttamente la realtà che gli viene prospettata questa è la funzione del giornalista e quindi il concetto di oggettività e di obiettività riferito all'informazione è un concetto estremamente abile
Proprio perché e ambigua persino la cinepresa la telecabina
Questo significa allora che
Non non è tanto in discussione lo strumenti
Noi infatti in questi giorni non abbiamo posto in alternativa i tamburi ai bit non abbiamo fatto una scelta di campo abbiamo sottolineato come entrambi sono strumenti che nella nella lunga storia della della vita dell'uomo sono stati scelti sono stati inventati per esprimere in maniera adeguata un contenuto significativo
Quello che allora capisco che è in discussione l'autenticità o la serietà di ciò che è comunicato
Proprio per questo c'è un'osservazione che può sembrare banale scontate anche un po'puerile ma che mi sento di fare perché questo significa allora che
La comunicazione ecco è in qualche modo condizionata tutti ne facciamo esperienza lei stesso con l'esempio della della medesima cinepresa che riprende due situazioni diverse e spesso spesso non accade spesso accade gara la cinepresa riprenda una sola situazione questo che è ancora più difficoltà
Significa che la comunicazione oggi lo e tutti lo vediamo è condizionata spesso si dice manipolata
Uno di questi fattori è senz'altro quello che chiamiamo il palazzo
I palazzi del potere
Una domanda
Invece vorrei farle e quanto contano i palazzi del potere
Per un giornale per i giornali quanto quindi condizione
Ma
Io credo che il giornalista italiano abbia una una forte vocazione all'autoflagellazione
E quelle che sono che sono carenze su due vi sono carenze sue professionali che sono carenze sue di attrezzatura concettuale per valutare la fenomenologia sociale e politica che poi dovrebbe riferire
Tenda a trasferirle all'esterno ed altri ad attribuirle a pressioni indebite da parte del palazzo politico o del Palazzo economico
Io credo che la pressione del palazzo politico del palazzo economico
Salvo forse alcune eccezioni non sia poi così forte da condizionare giornalista quotidianamente quando redige proprio articolo io credo che a condizionare fortemente il giornalista e quindi a manipolare in qualche modo sia pure inconsciamente l'informazione
Sì è il tasso di preparazione di professionalità del giornale
è vero che il mondo politico tende a condizionare di esercitare una pressione sul potere di informazione ma che il mondo politico tende a massimizzare il proprio potere e questo fa parte della fisiologia della politica
Si tratta semplicemente di stabilire quanto la società civile è in grado di opporre la propria autonomia dal potere politico
Ora in un quadro istituzionale liberal democratico come quello del nostro Paese e in un quadro di Autonomie
Di centri di informazione come si può costituire all'interno di un sistema liberaldemocratico come il nostro io credo che le possibilità di incidere da parte del potere politico sull'informazione quindi di manipolarlo si vadano progressivamente riducendo
Fintanto che i giornali erano
Passivi avevano i conti economici in rosso dipendevano dei crediti delle banche che a loro volta in qualche modo sono dipendenti o condizionate dal potere politico evidentemente gli editori avevano qualche cosa da pagare
In cambio delle sovvenzioni in cambio dei crediti che potevano ottenere ma Mammano che cresce la capacità autonoma anche dal punto di vista economico
Dei mezzi di comunicazione alle spalle dei mezzi di comunicazione ci sono dei gruppi
Economici finanziari che possono godere di una relativa se non assoluta sempre maggiore indipendenza dal potere politico la capacità di autonomia e di indipendenza dei dei mezzi di comunicazione vada crescendo
Nei Paesi di democrazia liberale più maturi nel nostro
I i mass media in generale godono di una notevole indipendenza rispetto al potere politico proprio perché godono di una notevolissima indipendenza
Sotto il profilo economico ma non solo
In termini di cultura politica cioè si concepisce il rapporto tra società civile e società politica in termini tale da riconoscere alla società civile sera autonomi autonome di organizzazione di manifestazioni rispetto alla società politica
Da noi questo accade a mio avviso accade molto di più di quanto non accadesse
In passato oggi la possibilità da parte dei giornalisti di essere effettivamente più autonomi indipendenti di quanto non fosse nel venti o trent'anni fa anche ha ragione della crescita della cultura
Politica del nostro paese della consapevolezza e autonomia della società civile rispetto a quella politica i mass media godono di una maggiore autonomia noi abbiamo la sensazione che non sia così invece in realtà così vasta prendere al mattino alcuni giornali
Dalle edicole si constata quanto questi giornali abbiano suonino
La stessa musica magari con toni così profondamente diverse da rivelare una notevole articolazione nella processo informativo italiano
Certo che se noi immaginiamo che
L'autonomia l'autonomia e la libertà di stampa si era presentata dal fatto
Che all'interno dei giornali ci siano rappresentate tutte le voci de los magari dello spettro politico italiano e magari proporzionalmente ai voti
Che hanno raggiunto questi partiti nelle elezioni questa non è un'autonomia libertà di stampa è un'altra cosa e lottizzazioni
Ciascun giornale ha il diritto di rappresentare la voce che meglio crede poi sarà il mercato a decidere se quel giornale appetibile non appetibile elettori quindi le ha per esempio del pluralismo che corre all'interno delle testate è un'idea che è stata messa in giro giustamente molto intelligentemente dall'opposizione la quale avendo meno
Capacità di essere influente su una stampa su quel su su mezzi d'informazione che e se Donati ed essendoci sviluppati all'interno d'una società borghese ospitavano
Ben raramente delle istanze delle domande rivoluzionarie attraverso il meccanismo del pluralismo ha cercato di introdursi all'interno anche di di di di di di di di strumenti di comunicazione che invece avevano natura
Prevalentemente borghese io non sono mai riuscito a capire la ragione per la quale se io restassi disoccupato
Paese Sera o L'Unità non mi offrono un posto di lavoro ma giustamente perché io non sono un marxista quindi non vedo la ragione perché dovrebbero firme un posto di lavoro mentre se io non assumo rivoluzionario dicono che sono uno che fa delle discriminazioni
Ma io non facendo giornale rivoluzionario ma perché dovrei assumere un rivoluzionario
Esattamente per la stessa ragione per la quale loro non a suo nome che non sono marxista ma se loro non a suo nome fanno benissimo che fanno il loro mestiere se io non assumo rivoluzionario faccia una discriminazione beh signori allora si tratta di intendersi sul termine di lottizzazione se lo chiamiamo lottizzazione egemonica come la chiamano i comunisti allora va bene è un'altra cosa
A questo punto c'è spazio per interventi di domanda dal pubblico io pregherei le persone che vogliono rivolgere domande
Al direttore di accostarsi al palco dove c'è un microfono ed è possibile per tutti sentire
Le domande
Che sono contentissimo il definizione che ha dato il direttore Ostellino sull'autonomia però sono un po'anche sbalordito perché è un direttore letta ha detto i giornali si fanno sganciando dal potere dei suoi condizionamenti
Più in là il giornalista ripieno di curiosità e di gusto
Un vicedirettore Panza invece ha detto
Oggi gran parte della vittoria quasi tutta è in mano ai venditori di titoli azionari gruppi finanziari e così vengono a mancare le condizioni di libertà del giornalismo
Più il sempre Panza ha detto alla giornalista italiano testuale
Frega assai poco di quello che fa
Poco consapevole del suo mestiere di aiutare ad essere liberi ora io non credo che sia soltanto un problema di caratteri e l'uno ottimista l'alto pessimista Ostellino che dice a questo proposito o un'altra domanda è questa
Un giudizio è un'ipotesi di lavoro verificata confrontandola con nella realtà no un pregiudizio è una verità a tutti i costi
Io ho visto Gerosa gelosa scrive nella premessa al libro di Formigoni che un giornalista sanamente laico entra nel problema con la volontà e l'umiltà di voler capire
Che abita invece di leggere in questi giorni articoli sul meeting che non lo vogliono capire soltanto spiegare
Ma io partirei dalla definizione di di di Pansa che il giornalista e poco consapevole del mestiere di essere
Non c'è un signore che che consenta agli altri
Di essere ogni giorno più liberi
Ma io credo che
Il mio amico Pansa abbia toccato un tasto delicato della nostra professione
Ma l'abbia toccato fortemente condizionato dal fatto di di essere o di lavorare all'interno di un giornale che in qualche modo è ipnotizzato dal Palazzo
è vero che il giornalista
Alle volte e poco consapevole del mestiere che fa parte del mestiere
Dice Didier di facilitare il compito agli altri di essere più liberi
Ma il giornalista deve essere necessariamente questo
Il giornalista al quale aspiriamo probabilmente è questo
Ma giornalista può essere anche un sacco di altre cose
Io mi ricordo che quando ero a Mosca come corrispondente del Corriere
E spero che la Polo conserva esemplificare quello che sto dicendo venne a trovarmi Pajetta
Se no a casa mia parlammo discutemmo eccetera
E io gli feci presente che insomma
Le le le perplessità che c'erano nel nostro Paese di confronti
Del partito comunista nascevano dal fatto che forse non non si dava un giudizio del Partito comunista positivo in termini di vocazione al pluralismo
E Pajetta che è un uomo intelligente spiritoso
Mi rispose c'è quanti preoccupare
Dice noi siamo così pluralisti che il giorno in cui saremo al potere metteremo in prigione e tutti quelli che non sono pluralisti
Ecco io non credo che sia obbligatorio essere pluralisti non credo nemmeno che sia obbligatorio per il giornalista essere un missionario che tende a ad una missione salvatrice nei confronti dell'uomo di migliorare l'uomo ciascun giornalista è quello che la sua coscienza gli detta non deve essere necessariamente un missionario un santo come è stato detto qui ho un signore che ha una missione di liberazione del prossimo e il giornalista il testimone del suo tempo sulla base delle convinzioni dei valori che porta dentro la testa
Dopodiché è che un giornalista di cultura liberaldemocratica come sono io o come è il mio amico
Giampaolo pausa ritiene che il giornalista dovrebbe essere dovrebbe tendere ad essere un giornalista che facilita il compito agli altri a conoscere di più e quindi ad essere più Tonelli prioritari sono perfettamente d'accordo
Ma questo non deve essere un un una prescrizione dettata da un decreto legge perché se no finiamo col mettere in prigione tutti quelli che pluralisti non sono
Cioè io sono dell'opinione che se uno vuol fare un un giornale hitleriano stalinista purché non non violi il Codice penale il Codice civile sono fatti suoi cui se quel se il pubblico non lo compra tanto meglio ma sarà il pubblico che darà il giudizio di quel giornale che è un cattivo giornale
Perché hitleriano perché stalinista non perché per decreto legge dobbiamo essere tutti liberali perché allora non siamo più liberale se per decreto legge stabiliamo che dobbiamo essere tutti liberali
Anche qui per esempio ieri mi pare ho letto sui giornali ancora una volta spero che non abbiano travisato quello che è stato detto
Va dicendo integralismo per carità l'integralismo ora cosa condannabile eccetera
Sì è una cosa condannabile dal punto di vista di un come come dire di un liberaldemocratico che ha una cultura incline allo spirito di tolleranza
Ma negli Stati Uniti d'America la tolleranza dello spirito di tolleranza nasce anche dal confronto di diverse integralismi mormorii qua veri non sono dei dei signori con un grande spirito di tolleranza sono degli integralisti ma non c'è nulla di male che lo siano
Per il semplice fatto che il confronto tra integralismi DiVersi
Che si nasce la dialettica la libertà all'interno di un paese c'è nessuno pretende che all'interno di una l'università retta dai mormoni si insegni anche quello che dicono i quattrini si Propagandhi quello che dicono i quadri o viceversa
Però uno è libero di scegliere sulle l'università dei mormorii quacchero di qualsiasi altra università perché vive e agisce all'interno di una società autenticamente pluralista
Che non obbliga tutti ad essere pluralista che consente anche la gente di essere integralista quindi ripeto dal punto di vista mi io che sono un uomo di cultura liberaldemocratica va be
Io sono per uno spirito di tolleranza più più ampio di quello che non sia quello di un integralista ma non mi scandalizzo che ci siano degli integralisti a confronto rispettive fatto gli integralismi a confronto sono anche essi il sale della democrazia ad una società fortemente fortemente articolata e quindi anche qui nessun Complesso se uno crede formalmente fortemente a qualche cosa non abbia il
La paura il timore di mostrare che crede fortemente in quel partito
Perché non c'è nulla di male
Purché non voglia per decreto legge costringere gli altri a credere
Fermamente altra tanto fermamente le cose in cui crede a luglio questa è una società di democrazia rivelare regolata da regole del gioco che consentono a tutti di essere pluralisti o quanti pluralisti a secondo dei loro gusti personali
Quindi il giornalista e poco consapevole secondo me il giornalista non è che sia poco consapevole giornalista è prigioniero di una gabbia dentro la quale l'ha messo un eccesso di garantismo nei confronti dei giornalisti
Il giornalista oggi è un signore
Il giornalista oggi è un signore che ha la spocchia del libero professionista e le paure dell'impiegato del catasto questo alloggio i giornalisti italiani
è un signore che dovrebbe rendersi conto che la professione migliorerebbe automaticamente
Se ci fosse una maggiore libertà di mercato maggiore movimento all'interno della professione del giornalista l'unico che può essere licenziato al Corriere della Sera sono io io la Colò considera una cosa giustissima che il mio editore se non gli piace più mi cacci
Mi sta benissimo ma cosa che non capisco e perché gli altri duecentoventi redattore del Corriere qualsiasi puta nata facciano non possono essere licenziati
Ora io credo che i giornalisti dovrebbero chiedere maggiori garanzie economiche cioè maggiori garanzie di fronte alla possibilità che l'editore dica non mi stai più bene ecco di qua una forte liquidazione che ti consenta magari per un anno
Di cercarti un lavoro senza morire di fame ma che lo possa fare
A quel punto giornalista non sarebbe più un signore che ha la mentalità dell'impiegato del catasto con tutto rispetto per l'impiegato del catasto
Questo è il difetto della nostra classe giornalistica c'è una classe giornalistica che è diventata impiegatizia che non si assume la responsabilità che non ha l'umiltà di cercare di ricercare
Nessuno si assume questa responsabilità per il semplice fatto che costa fatica perché dovrebbe farlo se non corre nessun rischio in termini di competitività all'interno del mercato giornalisti
E quindi cominciamo a rivedere le bucce a quella che è la nostra struttura organizzativa e professionale
Quindi il giornalista non è un signore che si è adagiato perché
è condizionata dal potere politico perché servo del potere politico perché è dimezzato no perché il giornalista non corre nessun rischio ad essere libero nessuno
Perché qualsiasi cosa faccia non viene mai cacciato e quando lo si vuole spostare da un posto all'altro di solito lo si promuove
E quindi per carità i giornalisti non corrono rischi ad essere liberi
Secondo me sarebbe molto più giusto che corre solo qualche a questo punto si assumerebbero maggiormente le loro responsabilità ma non se ne assumono oppure quando se quando si mettono a Dante ad entrare dentro un problema
Pensano dice va be
Se scrivo una sciocchezza se scrivo una cosa sbagliata
Se ad un certo punto faccio una gaffe clamorosa chi pagherà il direttore perché tanto a me nessuno mi vuole bene cominciamo a stabilire il senso di responsabilità la gerarchia
All'interno di una società libera consiste anche nell'assumersi delle responsabilità vogliamo l'autonomia
Vogliamo una maggiore libertà all'interno dei giornali vogliamo discutere col direttore delle cose che facciamo benissimo associamo a questo la responsabilità e i costi i prezzi da pagare non saremo più dei signori adagiati di fronte alla realtà non saremo più dei signori che non insegnano agli altri ad essere
Ad essere più liberi perché cominceremo ad essere più libere innanzitutto
Noi stessi
Pansa aggiunge che l'editoria è oggi in mano i gruppi finanziari che in qualche modo la condizione eccetera eccetera
Questo Pansa lo dice soprattutto perché lavora in un giornale in cui c'è una coincidenza tra editore e direttore e quindi si presume che questo assicuri maggiore autonomia maggiore libertà al giornalista io francamente non lo credo
Non lo credo sul piano empirico il piano storico
Sulla base della esperienza degli altri Paesi non lo credo sulla base della mia esperienza personale malata sulla base anche di colleghi che lavorano in giornali di proprietà diciamo così di gruppi finanziari anche se la stessa Repubblica in qualche misura appartiene a questa categoria
Non lo credo per una ragione molto semplice perché l'editore innanzitutto non fa giornali tutti i giorni in secondo luogo l'editore individua una cornice ideale
All'interno della quale poi direttore di giornali sui giornalisti dipingeranno quotidianamente il quadro della realtà sociale e politica è evidente che vivendo in un Paese
Di democrazia liberale
E vivendo in un Paese che crede nel mercato nel capitalismo è difficile che un gruppo finanziario assuma come direttore del Corriere della Sera piuttosto che dalla stampa del Messaggero un signore che chiedere la che crede nella collettivizzazione dei mezzi di produzione
è chiaro che non assumerà mai un signore che crede che i mezzi di produzione debbano essere socializza a questo fa parte delle regole del gioco all'interno di una società pluralistica nessuno impedisce ad altri giornali
Di nascere di prosperare di svilupparsi e di vendere invece promuovendo la socializzazione dei mezzi di produzione
Cioè non capisco la ragione per la quale il signor Ranieri dovrebbe fare dei giornali in cui si dice che ideale della società nella quale si deve vivere quella di socializzare la figlia non riesco proprio a capire perché
Ma questo vuol dire che il signor Ranieri condiziona quel giornale no significa semplicemente che si signora Agnelli scegliere i direttori o scegliere i redattori comunque sia sceglie una un'organizzazione del suo giornale che sia in qualche modo dal punto di vista della cornice ideale
Omogenea al suo alla sua concezione della società ma questa è una cosa ripeto del tutto normale ora io sono due anni e qualche cosa che mi che dirigo il Corriere della Sera
Ho cambiato già due proprietà perché prima era in mano alla gestione del Banco Ambrosiano quindi come si dice in mano alla finanza cattolica
Successivamente invece sono intervenuti la Montedison la Gemina eccetera eccetera beh io devo dire che entrambe le occasioni né quando c'erano i banchieri del Banco Ambrosiano cioè la finanza cattolica
Ne dopo quando è intervenuta la cosiddetta finanza laica in qualche modo associata la finanza cattolica nessuno ma è venuto a chiedermi a dirmi quali lei dovrebbe sostenere Tizio piuttosto che Caio fare un giornale a favore dei socialisti piuttosto che i democristiani o dei repubblicani o che ne so
Nessuno è venuto mai chiedermi questo ma non perché si sarebbe sentito da metti Reno sul piano della moralità ma perché non sarei capace perché non non sarei capace a fare un giornale diverso da quello che io penso che debba essere il mio giornale la cornice ideale e quella nella quale si identifica la mia cultura politica con quella dei miei editori in linea di massima
Poi dopodiché all'interno del quadro ci sono delle cose che piaceranno più o meno o addirittura non piaceranno affatto i miei editori ma non per questo il mio editoriale cinque minuti pensano di cambiare direttore quindi anche qui il condizionamento economico ma dove sta ma questi signori tutte si pensa si immagina che questi signori tutte le sere telefono al direttore del giornale per dirgli come fare il giornale ma la
Io mi sono sentito dire
Da uno degli editori appena
Subentrato nella proprietà del Corriere della Sera lei faccia gli interessi del suo giornale che farà automaticamente gli interessi dell'editore Marie-Thérèse creditori in che senso nel senso che alla fine dell'anno io ti faccio trovare un bilancio fortemente attivo non solo io ovviamente
Mi faccio trovare un giorno un giornale che rappresenta un quadro politico un quadro ideale che è quello della democrazia liberale nella quale si identificò l'imprenditore in Italia Oggi che voglia
Operare liberamente nel nostro Paese il punto e basta da quel momento i miei editori non li ho più sentiti
E quando li vedo li vedo per discutere sugli investimenti del giornale non sulla linea dei giornali nessuno mai mi ha chiesto niente la stessa cosa credo che capiti al direttore della Stampa operi credo che capiti al direttore del Messaggero quindi anche qui i gruppi di pressione ma cosa vuol dire
I gruppi di pressione si si compensano l'interno di una società così come Sico di una società democratico-liberale come si compensano
I diversi giornali che ciascuno dei quali rappresenta una sua una sua concezione del mondo sulla base di coloro i quali lo fanno sulla base delle idee del direttore sulla metodologia dell'informazione che lo ispira punto e basta
Dopodiché ogni tanto può capitare che direttore d'un giornale venga cambiato ma questo fa parte dei diritti dell'editore se l'editore non ha il diritto di cambiare il direttore del giornale ma allora che cosa ci sta a fare
Così come cambia l'amministratore delegato della propria azienda esattamente allo stesso modo quindi anche per criminalizzare quelli che stanno alle spalle dal punto di vista finanziario dei giornali mi sembra veramente un falso problema riconduciamo il problema la nostra competenza più specifica
Cioè la competenza di noi giornalisti io credo che il tasso di autonomia e di libertà
Dei giornalisti sia direttamente proporzionale al tasso di competenza dei giornalisti
Perché a me non piacciono i tuttologi per il semplice fatto che almeno in qualche cosa non saranno competenti finivano col dire sciocchezze
Sì io vengo mandato a coprire come si dice in gergo omaggiarlo giornalistico un congresso di cardiochirurgia scriverò delle sciocchezze oppure dovrà affidarmi a qualcuno che mi spieghi che cosa diavolo stanno dicendo per via di cardiochirurgia non capiscono molto
Se vado ad assistere un congresso di politica internazionale è più probabile che io sia autonomo che non mi debba poggiare a qualcuno dei congressisti perché mi spieghi che cosa diavolo stavo dicendo perché riesco a capirlo da solo
E nel momento in cui gli ho questa mia autonomia critica di giudizio sono anche un giornalista libero quindi direi che in gran parte dipende dalla nostra capacità di essere autonomi ma intendendo con questo la nostra capacità di essere sufficientemente preparati delle cose di cui ci occupiamo in modo da parlarne osservarle nella maniera più autonoma e critica possibile questa è la libertà di stampa secondo me
Non vorrei aver letto male nei giorni scorsi Corriere della Sera se così mi corregga subito ma non vi ho trovato neppure una lirica sulla scorta Goffredo Parise scrittore giornalista colpito do un ictus come è noto morente passato spettacoli chiederle perché si non sia un modo corretto questo di fare informazione tenuto conto se non mi sbaglio che Parigi è stato negli anni scorsi ho studiato
Come dire rispetto alla alla privarsi di questo nostro di questo nostro collega
Cioè noi abbiamo ritenuto di fare questa scelta in questo senso cioè se il personaggio è un personaggio così pubblico come può essere un pacco con voi se il Presidente della Repubblica che coinvolge complessivamente tutti i cittadini allora il fatto è talmente pubblico
Che merita in qualche modo di essere
Ha raccontato giorno per giorno anche se questa agonia dovesse essere tanto lunga uno scrittore che in fondo è un uomo privato anche se
Ha un minimo di incidenza pubblica
A mio avviso ha diritto anche la sua prima pezza nel convento nel momento in cui nel momento in cui sta morendo
E devo dire la verità questo non per criticare nessun collega nessun giornale l'agonia di Parise in presa diretta magari raccontata attraverso le donne che gli sono state a fianco e che sono al suo capezzale
E gli amori di queste donne per Parise è una cosa che mi lascia un pochino perplesso sotto il profilo non diciamo né morale non sotto il profilo semplicemente del Goncourt è una valutazione strettamente personale è una valutazione sulla quale abbiamo riflettuto noi del Corriere della Sera pervenendo alla conclusione che Parise deve essere lasciato in pace devono essere lasciati in pace soprattutto i suoi familiari che lo circondano in questo momento
Doloroso deve essere lasciato in pace a percorrere la sua strada così come come il cielo riassegnato ecco quindi è una scelta che abbiamo
Nel suo intervento ha parlato di correlazione tra vertice e base parlando anche dei segretari dei partiti no
Ecco nel caso della informazione
La correlazione sono dal punto di vista del lettore che compra
E in esempio
E nei giornali esiste il vaticanista che il pendant della
Preferito del giornalista parlamentare del tre mila euro
Ho cioè tutto sommato un giornalista che farà cronaca de della chiesa ma come intesa come collega del palato alla stessa stregua degli altri
Di fronte alla alla dimostrazione di un popolo che sente il fatto religioso anche se ambiguamente ma l'ultima accusa delle il d'accettazione di insegnamenti religiosi lei quanto spazio da all'informazione religiosa vere e proprie
A fa pulsare in tempo anche tramite il giornale quello che il popolo sei
E
E specialmente dopo questa questo fatto integra il rito quando spacci intende dare un altro un'altra così lato Play ha parlato di tuttologi adesso
Perché secondo lei
Sulla cardiochirurgia occorre essere occorre essere competenti e sui fatti rinchiusi in genere i giornali sparano anche
Titoli un po'così
Cioè anche chi fa cardiochirurgia può sparare
Voi era una domanda in confidenza un direttore di giornale
Su di fronte a un grosso fatto prima di sparare in titoli in prima pagina
Sente qualche altro direttore in positivo e in negativo ecco dal punto di vista elettore questo qua tra
Prevede domande
Ma io credo che il Corriere si è uno dei giornali che presta maggiormente attenzione in Italia ai ai ai problemi della religione comunque sia della religiosità degli italiani
Sono d'accordo con lei che la l'attendente l'inclinazione soprattutto passata parlo del mio giornale ma parlo anche degli altri forse quella di circoscrivere i problemi della religione a alla alla cronaca del Palazzo tra virgolette cioè ai vaticanisti
Credo che questo sia un difetto dalla nostra cultura politica
Non solo per quello che riguarda il Vaticano per quello che riguarda tutto il resto cioè da noi prevale ancora un certo formalismo giuridico
Anche nelle cronache in base alle quali vengono in base al quale formalismo giuridico vengono analizzati e vengono riferiti soltanto in Congo comportamenti istituzionalizzati cerchi in qualche modo attengono ad una istituzione questo è profondamente sbagliato
Cioè quello di riferire soltanto i fatti che sono previsti dall'ordinamento giuridico quale che siano dalle istituzioni quale che sia fa sì che la nostra stampa per esempio nel periodo del sessantotto nel periodo la rivoluzione culturale cinese in tutti i momenti in cui ci sono stati dei comportamenti sociali che uscivano dalla norma
Istituzionale dalla norma prevista dal comportamentale dall'ordinamento giuridico non siano stati compresi dalla nostra cultura politica e quindi anche dei nostri mass media questo è un errore gravissimo
Quindi la mia preoccupazione come direttore di giornale e quella invece di osservare anche dei comportamenti che non rientrano necessariamente nelle istituzioni che non sono formalizzabile istituzionalmente ma che attengono alla società civile a quei movimenti spontanei
Che sono propri della della società civile ecco la ragione per la quale il Corriere della Sera
Almeno sotto la mia direzione da un uno spazio più ampio di quanto non facesse in passato ai problemi della religione della religiosità diciamo così i problemi di di natura etica di natura morale anche compreso quello della della della dell'insegnamento della religione e affidandoli non solo al vaticanista cioè l'uomo del Palazzo delle istituzioni ma anche a giornalistiche
Non si occupano istituzionalmente delle istituzioni
Che regolano la vita della della comunità dell'oggi religioso
Lei mi dice e io sono contrario ai tuttologi e così come dovrei richiedere la competenza per chi va ad assistere ad un congresso di cardiochirurgia dovrei chiedere la competenza a chi si occupa di problemi della religione sono totalmente d'accordo
Ma la ragione per la quale
Noi abbiamo qualche difficoltà a parlare di cardiochirurgia o di fisica nucleare o di chimica e perché e persino di economia Sirchia ci dice che il l'economista abbia nei confronti dell'ingegnere lo stesso complesso di inferiorità che ha laureato in scienze politiche nei confronti dell'economista cioè c'è sempre un complesso di inferiorità nei confronti di qualcuno che ci impedisce di parlare di quell'argomento
Ecco
Diciamo così che si parla meno spontaneamente di quegli argomenti perché richiedono una preparazione specifica maggiore e noi riteniamo presuntuosamente presuntuosamente che si possa parlare di sistema politico di religione
Con la stessa disinvoltura con la quale se ne parla al bar Commercio o con la quale se ne parla su uno scompartimento di prima classe in attesa di arrivare a destinazione
No non è vero le scienze sociali mettiamoci dentro anche la religione la Regione secolarizzato regione così come si storicamente realizzata sì concretamente espressa richiedono una preparazione specifica quindi io sono dell'opinione e quindi sono d'accordo con lei che chi si occupa di problemi del sistema politico piuttosto vedere regione debba essere uno specialista esattamente come quello che si occupa di cardiochirurgia
Ma per quale ragione noi dovremmo dare ai lettori un tipo di informazione è un tipo di commenti che sono più o meno quelli ai quali per verrebbe già elettore da solo senza bisogno di
Del del del dello strumento dei giornali dovevo dare lettore qualche cosa di più e qui doveva conoscere di più di quanto comunemente sarebbe in grado di conoscere l'uomo della strada allora sì che siamo credibili
Cioè se mandiamo ad un congresso qualsiasi di politica internazionale piuttosto che di storia della Regione non so di che cosa uno specialista riusciremo a dare delle informazioni più corrette più attendibili più credibili
Di quanto non darebbe mandandolo daremo a mandando l'illustre generico e quindi come mandiamolo specialista ad assistere ad un congresso di cardiochirurgia perché no dovremmo trovare degli specialisti o per lo meno delle persone sufficientemente colte
Perché scrivono di religione questa presunzione c'è ancora l'interno dei giornali ed è una presunzione sbaglia
Ed è una presunzione assolutamente sbagliato io sono accusato di essere un signore che ha introdotto all'interno del giornale troppi professori professorini non è vero perché ce n'è più o meno quanto c'è negli altri giornali io sono accusato di questo perché lo dico esplicitamente cioè non ho paura di dirlo
Perché quando devo far scrivere uno di cardiochirurgia fattucchiere uno che se ne occupa che lo sa quando faccio scrivere uno di sistema politico cerco di far scrivere un politologo sufficientemente attrezzato quanto faccio scrivere uno di religione spero di poter far scrivere qualcuno
Sufficientemente attrezzato se non lo sono fatte per aumentarne purissimo
Non mi sento con gli altri direttori
Io credo che ciascuno
E sufficientemente bravo da sbagliare in proprio per per non sbagliare collettivamente
Una volta credo che ci fosse questa abitudine forse qualche direttore ce l'ha ancora non soffro di complessi di insicurezza non mi chiedo mai che cosa faranno gli altri giornali ma cerco di fare io il giornale che ritengo migliore
Quindi non mi pongo questo problema
E soprattutto ritengo che questo sia un fatto positivo perché così e l'avete constatato anche implica mente i giornali oggi sono molto più articolati e diverso di quanto non succedesse in passato
Una volta mi ricordo allo stesso Corriere della Sera a mezzanotte il corrispondente da Torino del Corriere della Sera telefonava al al Corriere della Sera quali erano i titoli di prima pagina della Stampa di modo che correda la sera si sapesse
Regolare inserite ribattuta
A sua volta il corrispondente della Stampa da Milano
Telefonava a Torino alla stampa quali erano i titoli di prima pagina del Corriere della Sera constatando che c'era difformità ciascuno dei duelli cambiava per farlo uguale all'altro ritorna vogliono essere diversi perché si cambiavano di nuovo ecco questo è una cosa che non facciamo più
Io insegnò revisione aziendale all'Università di Roma
E facendo l'esame di tutti i bilanci quello più in quelli più incomprensibili sono i bilanci del quotidiano
E questo anche un modo di fare informazione
Sono i comprensibili non per colpa vostra perché la colpa dello stato che ne ha fatto un modello un tantino più elastico il più elegante per poi farne un modello ultimamente fa le cose più ripida antiche esistono in tema di bilanci
Che dire
I vostri bilanci non dicono assolutamente niente
No non so come lei conclude a segno rosso in giallo in bianco
Poi mentre per istinto ma ci dove si legge il suo bilancio proprio fatto ultimamente quadruplicato
Non posso dire che il vostro bilancio sia un bilancio positivo come è possibile che sia negativo ed il vostro bilancio nomini informa
Non è te la necessità non sente la necessità di informare autonomamente visto che c'è una legge dello Stato talmente carente di ciò che economicamente la vostra situazione perché questo cosa comporta comporterebbe che
Chi al pregiudizio
Ho detto preoccupato nei vostri confronti che è servito un padrone
Infatti almeno che tipo di di rapporto avete con questo padrone poi un altro un'altra un'altra considerazione che questa
A me capita facendo revisore le aziende di verificare quindi empiricamente uno stato strumentale particolare
Le sacche riorganizzazione competerà tutte più o meno nelle aziende
Che il piccolo quello che sta sotto se devo mandare un'informazione a un altro che so Luís la giusta diversamente da come parti e viceversa quando l'informazione sale viene aggiustata perché appaia buona a chi deve arrivare questa aggiustati o di informazioni non può succedere nei giornali
Terza cosa
Io ho visto che ha chiuso il giornale si è preoccupato del demonio
Ma qui la prima informazione che noi diamo che Gesù Cristo risorto dai morti non le pare che questa sia una cosa ancora più difficile apprezzare tenga presente in un demonio
Ma per quello che riguarda i bilanci chiari io credo che il problema sia una questione di regole del gioco stabilite dallo Stato ed è una questione che riguarda più gli editori che i direttori di giornali
Se l'editore
Rendesse più espliciti i propri bilanci probabilmente sarebbe meglio esattamente come accade per qualsiasi altra azienda cioè la Montedison piuttosto che la FIAT Olivetti o falsificata quindi io sono dell'opinione che i bilanci anche dei giornali dovrebbero essere chiarissimi cederebbe ci dovrebbe capire esattamente se il giornale ci guadagno ci perde
Quanto ci guadagna e quanto ci perde negli altri Paesi esiste quindi non vedo perché non dovrebbe venire da noi però non è una cosa che dipende da noi ma ripeto dipende dalla legge dello Stato e dipende dall'editore
Stila il bilancio di fine d'anno d'un giornale io personalmente come direttore di giornale posso auspicare come auspica lei che i bilanci dei giornali siano infinitamente più chiari io non essendo un esperto in materia non Licio leggere quindi non sono in grado di leggere in modo corretto bilancio e posso semplicemente fare un ufficio l'auspicio è che siano più chiare
Mi auguro che la legge che regola
La pubblicazione dei bilanci in Italia diventi soprattutto per i giornali visto che i giornali almeno in parte continuano a essere sovvenzionati dallo Stato Riker richiede ai giornali una una trasparenza tale da giustificare anche le sovvenzioni che lo Stato che lo stato dica
Informazione che parte dall'alto che oppure che parte dal basso che in qualche modo arriva deformata
è chiaro che questo è il pericolo però maggiormente il giornale ha una struttura verticalizzata più il giornale ha una struttura verticalizzata cioè tutto risale al direttore e tutto dipende dal direttore e più questo pericolo e grave se la struttura del giornale e più orizzontale e cioè ci sono livelli di responsabilità Diversi ma ciascuno al proprio livello di competenza a
Una autonomia molto forte questo pericolo è minore
Una delle riforme che io ho fatto al Corriere della Sera appena arrivato è stato quello di organizzare la struttura del processo
Produttivo del giornale
Come sono organizzati i grandi giornali americani che sotto questo profilo a mio avviso sono quelli che corrono meno rischi in questo senso e c'è una struttura molto più orizzontale
Con dei capi descrive responsabile degli Esteri dell'economia cetacei da come c'è all'interno dei giorni di Dio di giornaletti con i capi di esche che abbiano un'autonomia reale e che siano un po'i direttori del loro piccolo giornale ovviamente con dei livelli poi i successivi di controllo che vanno dal caporedattore in prima al ai vicedirettori al direttore ma non così verticalizzata come in passato
Ritengo che questo sia un fatto positivo
Anche laddove si faccia sapere si dica chiaramente responsabili dei rischi che dove sbagliano poi pagano verranno rimossi il giorno in cui fosse possibile anche addirittura licenziarli come dicevo prima sarebbe il massimo e potremo avere un giornalismo ancora migliore
Per quello che riguarda il demonio
E la la resurrezione di Gesù Cristo devo dire la verità che non sono un competente in materia di e quindi non sono francamente nelle condizioni di poter esprimere alcun alcun alcuna valutazione abbiamo parlato del demonio in modo molto articolato senza demonizzare nessuno nei chimiche affermava l'esistenza Necchi la negava ma in un modo problematico cioè lasciando all'articolista
Il il buonsenso del buon gusto di esprimere liberamente le proprie opinioni perché ripeto è un problema troppo grande per me anche se si dice che il direttore del Corriere sia il Pontefice del giornalismo italiano da non arrivare a a a poter definire correttamente quale potrebbe essere la linea del Corriere intermedie risurrezione di Gesù Cristo di esistenza del demonio
Beh io non avevo altro da chiedere ma
Mi viene da questa affermazione
è il Pernorio
Se uno crede impegno crede nel demonio effettiva Chris il demonio sentieri impervi Hotel Paradiso tecniche un'esistenza cattolica nel tentativo criticamente ma c'è anche nell'aldilà
Ma vedete non è Peppe con voglio dire per porre una l'umanità
è fatta molte volte per
Gli analfabeti comma b
Quindi
Non tutti i giornalisti il domani
I quali credono gli invidio imprevisto e in altre
Ha ben e fatta Timor di Dio decori contadina ibernato me contadine ai figli che studiano e che diventeranno poi o il Waldorf dal Palazzo
Tre sono figli dei contadini
E se non sono privi contadine porterà al palato
Il problema dell'esistenza oltre non nel del sistema dell'attore
Morleo
Bene
Io credo che porta conclude Guede
Fra la polvere
Parlare gente Kiss suda dalla mattina alla sera non più come una volta perché del contadino preposta di
Non ce ne sono un attimo solo abbiate la bontà totalmente intervenuti
Pastori non ce ne sono più neanche
Di conseguenza non ci sono più sulla
Ma per fortuna ancora che dalla gente che vive in campagna
Che lavoro e se fai il coltivatore diretto piccolo corteo è stata letta le patate che colpiva dalle non riesce ad entrambe perché al suo paese dovunque via Calabria o anche nella illustro Lombardia io chiedo di parte
è una cosa importante che domande sul merito dell'argomento da parte
Viene portato davanti Tiziano
La domanda
Allora rientro questo chiudo chiudo per grazia di Dio per grazie a Dio vi sono dei preti analfabeti Cannon fabbricano
Che vivono nei Paesi le porte è che dicono in illo tempore e basta è ricco almeno a volte latino
Tra i punti vengono come meglio potevano e sono più facilitate dicono
Anche Prodi e McConnell va per qualcuno
E per fortuna ricordo degli analfabeti dei contadini e dei fattori della povera gente che crede ancora in video Silone più ci Del Prete ci siano pronti via di giornata
La domanda
Per quale ragione il giornale che torno giornale appartengano a tutti non si interessa di questa parte dell'umanità eccetera
Noi parliamo di tutti
Conosciamo tutti meno che quelli legge Dante Pasinetti companatico la bella o brutta che noi
Consumiamo su una magnifica su una magnifica cosa agli atleti a ma perché non se ne interessa
Adesso la voglio dire grazie bella io
Io ho un grande rispetto per Andreotti un uomo intelligente accorrono tutto
E sa quello che vuole ma possibile che veda solo papi davanti agli uomini per i suoi libri e nonni contadini del tuo Paese
Un'altra
Un'altra domanda pubblicamente l'abbondante con una è una cosa del genere
Variazione abbandonati a dirle
Un'altra domanda
Avrei voluto farla professor Zichichi da da Berlino
Quando mantelle Remo
Gli arsenali atomici
Visto che
Per quei quattro bidoni risente dopo si sedette non sapevamo dove cercare il Veneto dove prevede ripeto metterebbe Stura o
Un'altra un'altra
Viene a dirle dovettero un'altra domanda dopo domanda un'altra domanda un organo domande voglio spedito la televisione la televisione un signore che adesso sta facendo una bella rubrica
Non so villa bei panorami parola faceva per Obama
Alla televisione farà fratello
Monnaie nessuna la televisione Hector giornali
Illustri
Gente
Che vive nel problemi inerenti a terra che nessuno mette cablaggi parlava costruiti ha diretto invece le altre
Il dei degli attori il ritengo vennero non hai mai invitato gli echi fondati viene autore vorremmo
Ma devo dire che è difficile rispondere a tutte queste domande
Si è
Il signore si pone il problema dell'informazione sulla
Sull'agricoltura noi abbiamo una pagina domenicale
E speriamo di assolvere il nostro compito attraverso quella pagina
Sì si pone il problema
Dell'associazione tra ignoranza
Esistenza di Dio
O credenza in Dio
E afferma come afferma che meno male che esistono ancora degli ignoranti che crede rinvio
Io vorrei dire
Che esistono anche delle persone che non sono ignoranti che credono in Dio e viva Dio mi pare un fatto importante
Cioè non assocerei così distrattamente
L'ignoranza con la credenza e con la fede in Dio anti
Io penso invece che sia
Che sia una cosa da combattere
E da e da eliminare
E credo anche che
Più la gente
Acculturata più più è colta e più a mio avviso abbia la possibilità di ricercare Dio con maggiore consapevolezza
Andreotti contadini del suo Paese vi sarebbe chiedono ad Andreotti oggi pomeriggio ci sarà Andreotti glielo chiediamo
Dove metteremo i detriti a topi ci devo dire la verità che non la minima idea
Sulla sul sullo smantellamento degli arsenali atomici discorso diventerebbe troppo lungo
Diciamo così che da quarant'anni il mondo almeno una parte del mondo una gran parte del mondo
Gode anche di un equilibrio strategico dovuto a questo tipo di armamenti mentre gli armamenti convenzionali non sono mai riusciti ad eliminare la guerra e quindi il discorso
Sarebbe molto più lungo per quello che riguarda l'invito a colazione da parte della televisione dei contadini io non ho nulla in contrario ma anche qui la richiesta deve essere fatta secondo me la televisione
Ripeto noi abbiamo una pagina ce ne occupiamo regolarmente
Ma guardi se se il collega della televisione invita dei personaggi noti perché questi espongono le loro opinioni sul sul mondo che li circonda questa è una questione che riguarda che riguarda il il collega dalla televisione in ogni caso devo dire la verità
Che è una tavola rotonda a parte il fatto che io le tavole rotonde e tu tutte noiose ma comunque una tavola rotonda attorno rappresentata dai signori Scognamiglio Pam tasso eccetera forse meno appetibile dal punto di vista del pubblico di una tavola rotonda fatti da personaggi che hanno un'autorità maggiore
E questo mi sembra inevitabile così come mi sembra inevitabile che si faccia a recitare Shakespeare ad un grande attore noto piuttosto che uno preso per la statiche venga recitare Shakespeare insomma la comunicazione anche spettacoli quindi inevitabile che si che si consultino
Nelle tavole rotonde delle persone più note che fanno più spettacolo che sono più note al pubblico che persone completamente estranee poi per quello che riguarda invece l'opinione corrente ci sono i sondaggi d'opinione ci sono le elezioni ci sono una serie di altri strumenti sono le lettere ai giornali
Ci sono le interviste
All'uomo della strada eccetera che consentono di avere un'opinione più diffusa però non non mi scandalizzerei più di tanto
Mi scusi direttore
All'erario
Valuteremo
Ecco io non ho volo permette non non voglio fare una difesa
Ecco no non voglio fare una difesa acritica della classe giornalistica italiana questo lungi da me però mentre ecco le prime elencava i nostri difetti mi è venuto in mente un passo del
L'articolo che Salvatore Teti oggi sul suo giornale il quale dice
Che i nostri giornali soprattutto quelli regionali sono per informazione qualità apertura al dibattito i migliori del mondo ecco io penso che fra questo giudizio ammesso che possa essere condiviso o meno
Diciamo la classe giornalisti italiano messo cinque ci deve
Ma adesso c'è infatti io non dico che la classe giornalistica italiana sia la peggiore del mondo dico che la classe giornalistica italiana ai difetti che ho elencato cui se ci mettiamo a elencare i difetti anche delle altre case di una crisi che si può dare a lungo per esempio gli americani vanno in Unione Sovietica e
I giornalisti americani e ben raramente capiscono quel sistema politico perché non hanno mai avuto rapporti con la cultura russa
Vanno in Cina capiscono molto di più la Cina perché hanno avuto dei rapporti anche storici
Con la cultura cinese quindi succede che le molte corrispondenze americane dall'Unione Sovietica
Veramente siano peggiori di quelle che troviamo comunemente sui nostri giornali
Che la nostra stampa quotidiana soprattutto la stampa regionale provinciale e locale
Sia un'ottima stampa io non arriverei a dare il giudizio categorico che da che da sei però che sia un'ottima stampa non ci sono tutti diventerà perfetta a mio avviso perfetta tra virgolette quindi sempre perfettibile il giorno in cui tutti i direttori di tutti i giornali locali non penseranno quando farlo ragionare la sera di fare in qualche modo limitazione locale del Corriere della Sera
Se invece penseranno ai problemi locali e avranno il coraggio di mettere in prima pagina d'apertura ai problemi locali
I problemi regionali i problemi della della città nella quale vengono stampati questi giornali ripeto i giornali locali veramente giornali nazionali questi giornali sarà ancora migliore quindi un rapporto sicuramente c'è
Però a mio avviso manca ancora anche da parte di questi giornali il coraggio che non è coraggio politico nemmeno morale mai coraggio culturale cioè capacità di approfondimento dei problemi
Cioè la tendenza è ancora quella di contrapporre schieramenti partiti uomini e non di contrapporre problemi o soluzioni di problemi
Tendenza aggravata dal fatto che la nostra classe politica per cultura specifica tende a alle grandi astrazioni non tende a rispondere alla domanda come come dicevo cioè non non tende a scendere al concreto qui subito ore
Questo dovrebbero farlo a mio avviso in modo più incisivo i giornali i giornalisti dovrebbe avere il coraggio di andare a fare delle inchieste reali in in blocco sui problemi reali della gente di tutti i giorni e prospettare senza peli sulla lingua
Questi problemi che fare dei grandi discorsi astratti sulla riforma sanitaria
Sull'ideale sistema sanitario in Italia o contrapporre ideali sistemi sanitari ai diari sistemi sanitari è una cosa per cui più o meno approdano tutti andare a fare delle belle inchieste
Magari nella propria città come funzionano in concreto l'ospedale unità sanitarie locali questo sarebbe una cosa
Estremamente lodevole
Andare a vedere come funziona in concreto il sistema fiscale italiano piuttosto che fare delle grandi astrazioni sull'equità fiscale sarebbe ancora meglio e via di seguito
Cioè una classe politica deve essere anche giudicata per il fatto che faccia arrivare una lettera da Milano Torino
In in tempo ragionevole invece che in tre metri
Ecco cioè andare a vedere queste cose concrete i giornalisti
Fuorviato trascinati dal dal ipnotizzati dalla battaglia del palazzo tra schieramenti
Condizionati da una cultura politica di tipo ideologico di tipo filosofico fanno ancora troppo poco questo
Io ritengo che dovrebbero farlo di più
Cioè parlare di più tutti i giorni della gente comune dei nostri problemi dei nostri figli dell'ora di religione piuttosto che dell'ospedale della scuola della sanità del fisco e via di seguito ma in concreto cioè come funziona concretamente
Questo il giorno in cui a tutti i livelli nazionali locale noi giornalisti lo faremo
Avremo fatto un passo avanti nella qualità giornalistica
Io volevo ritornare un attimo al tema della veridicità e attendibilità dell'informazione
Io personalmente non credo che il problema maggiore sia quello di travisamento dei fatti mi pare che tutto sommato questo c'è un caso limite soprattutto in una democrazia
Credo invece che uno dei problemi maggiori uno dei rischi maggiori sia quello della riduzione della notizia o della parzialità della notizia cito a titolo di esempio l'esperienza mia di questi giorni io sono arrivato ieri qua
Dopo aver letto sulla stampa la cronaca del meeting di questi giorni
E devo dire che arrivando qui ha incontrato una realtà che era diversa rispetto a quello che avevo letto che era stilizzata su il tema dibattito sulla libertà di informazione mentre qui è una su tutte gli incontri gli sviluppi l'incontro sul tema tra comunicazione
E delle mostre eccetera in realtà questo era solo un punto di tutto questo fatto di questa notizia
Ecco allora io volevo volevo così che penso che chi legga nega di fatto una cosa diversa rispetto a quello che il mitico cito il meeting a titolo di esempio perché di questi giorni ma trasportabile sull'attenti
Allora volevo chiedere non credo che questo sia veramente il rischio oggi del travisamento dell'informazione e soprattutto se non credo che questo sia segno di scarsa professionalità del giornalista
Perché intravedo in questo atteggiamento la non volontà a confrontarsi con il patto nella sua globalità e affermarsi invece per lo più alle veline o la conferenza stampa che è mi pare riduttivo rispetto a questo
Ma io credo che il primo il signore abbia abbia totalmente ragione
E cioè
La sensazione che ho avuto io leggendo i giornali in questi giorni che riferivano del meeting compreso il mio
è che si sia sovrapposto al Meeting come direbbe un un marxista una sovrastruttura ideologica da parte dei giornalisti che hanno ha finito con l'attribuire al Meeting
Una volontà ideologica che in realtà non c'è
Questa mi pare che sia il limite che emerge
Che emerge che emerge dalle dai resoconti sono resoconti tutto sommato tutti quanti sulla difensiva in termini di grandi astrazioni ideologiche appunto come denunciava il signore libertà di informazione pressione dei dei dei dei gruppi politici o dei gruppi dei gruppi economici mentre e credo che quello che ho detto finora i questo non ora e mezza e mi scuso per la ripetitività il problema centrale della nostra informazione come bene ha individuato
Il signore che mi ha posto la domanda
Inter credo presuntuosamente anche sentendo un po'le cose che ho detto io sia proprio la parzialità dell'informazione
Cioè l'incapacità culturale ripeto non deformata da pressioni esterne ma l'incapacità culturale del giornalista italiano di confrontarsi con i fatti empirici
Senza sovrapporre sempre e soltanto la propria sovrastruttura ideologica cioè il proprio dovere essere o la propria concezione del mondo
Questo è il difetto
La capacità di confrontarsi con i fatti però presuppone e lo ripeto ancora una volta da parte del giornalista una tale di disponibilità di strumenti concettuali che la nostra cultura in generale della cultura giornalistica in modo specifico a mio avviso non ancora
Cioè ripeto la professionalità il livello di prose professionalità e quindi il livello di parzialità l'imparzialità
Dell'informazione giornalistica dipende esclusivamente dal tasso ed a livello di preparazione del giornalista
Io quando sono partito per l'Unione Sovietica fare corrispondente per l'Unione Sovietica erano quindici anni che mi perché che studiavo problemi del comunismo cioè sistema politico
Dei Paesi comunisti e la stessa cosa è valsa quando sono andato in Unione Sovietica
L'accusa che mi sono tirato addosso
Dai miei collettivo da gran parte dei miei colleghi e dalla quale ancora adesso trovo difficoltà a liberarmi
Dici ma quello è un intellettuale quello è uno che legge i libri come se pare giornaliste leggere libri fosse una cosa antitetica c'è chi fa il giornalista deve sapere nulla deve sono specie di lavagna sulla quale gli avvenimenti scrivono
Scrivono i loro resoconti ma no ma più uno dispone di attrezzature e più in grado di capire
Più è in grado di dare un'informazione meno parziale possibile quindi sono totalmente d'accordo con il signore che ha fatto la domanda
Cioè io quello che chiedo ai miei giornalisti e quello di cercare di pervenire di fronte al fatto con la maggioranza frattura concettuale possibile e non con sovrastrutture di natura ideologica di sovrapporre sia pure anche un retino metodologico
Alla realtà guardare la realtà attraverso questa attrezzatura concettuale ma per partire dalla realtà e salire alla se mai se necessario l'astrazione e non partire dall'astrazione e scendere alla realtà
C'è un processo induttivo e non processo deduttivo la nostra stampa ancora troppo spesso parte da un processo deduttivo e alla fine arriva alla conclusione che voi che siete qui e tutti i giorni assistente a quello che succede al meeting di te ma poi sulla stampa non ritroviamo le stesse cose
Non ritroviamo le stesse cose perché il processo deduttivo se fosse induttivo a voi vi trovereste il meeting perché si partirebbe dal meeting si salirebbe invece si parte dalla frazione la libertà dignità per tutti
Ma io credo
Io credo che perché è un fenomeno di comunicazione come ci è stato descritto oggi richiesta è una grande dote che è una lealtà con la realtà
Scusate il gioco di parole ma una lealtà che che sconfigge quel quel terribile pregiudizio che fa credere già di sapere diceva lessi Scar nel qualche degente decennio fa che raramente gli uomini apprendono cioè imparano ciò che credono già di sapere questa è in fondo una delle grandi sfide che da questo meeting dalla realtà che l'ha originata nasce offrire uno spazio in cui poter imparare
Ma per ma per imparare occorre quel realismo quella quella serietà di fondo che ciascun uomo ha in dote dalla natura che è disposta anche a correggere un parere che è disposta anche a correggere una idea
Ma anche non per questo è priva di pareri e di idee
Ma che è appassionato interessato tutto ciò che di positivo si può incontrare per questo lo può documentare
Altrimenti resta soltanto la la cieca e ottusa sottomissione al potere sia esso politico economico finanziario o di qualunque altro tipo
E per questo che ringraziamo
Il dottor Ostellino del contributo che ci ha portato in termini di di chiarezza e di ulteriore comprensione del tema di questo meeting che continua grazie a voi e al direttore