"Situazione e prospettive del settore dell'energia" - presentazione dell'indagine conoscitiva sulla situazione e prospettive nel settore dell'energia a cura della Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera (presso sala della Lupa di Palazzo Montecitorio)

Tanto lavoro la volevo ringraziare per questo suo partecipazione ringrazio tutti i convenuti
Presidente Casini ci rivolgevamo un saluto e poi
Impegnato in altre situazioni di equilibri noi continueremo i nostri lavori dopo questo suo in virtù risoluto
Ha parlato sempre così
Buongiorno a tutti
Saluto il Presidente della commissione onorevole Tabacci tutti i convenuti
Credo che l'indagine conoscitiva sulla situazione e le prospettive del settore energetico che la decima come attività produttive la Camera ha deliberato il nove ottobre del due mila e uno
Abbia costituito un serio lavoro un lavoro impegnativo si è sviluppato nell'arco di cinque mesi attraverso più di venti audizioni che hanno coinvolto tutti i principali soggetti non solo italiani operanti nel comparto
Un lavoro importante
Prescindendo da valutazioni di merito che non mi competono
Perché consente una riflessione seria e compiuta riguardo un settore chiave per rendere l'Italia più moderna e competitiva
Sono quindi Ietto che la Camera dei Deputati ospiti questo momento di riflessione pubblica
Che potrà da un lato garantire alle conclusioni tale lavoro un adeguato livello di conoscenza anche fuori dalle sedi parlamentari
Dall'altro realizzare un'occasione di confronto tra soggetti istituzionali esponenti politici e operatori del settore
Sono state esaminate le questioni connesse al processo di liberalizzazione in atto a livello comunitario
E volto a pervenire ad un mercato unico europeo dell'energia con i progressi compiuti al recente Consiglio europeo di Barcellona ma anche con le persistenti a simmetria fa i mercati nazionali
Sono state affrontate le prospettive aperte nel rapporto tra Stato Regioni ed enti locali
Dal nuovo riparto di competenze in materia di energia conseguente alla riforma del titolo quinto della Costituzione
Sono stati approfonditi i temi relativi al soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale e quelli del contenimento del costo d'energie
Gli uni e gli altri
Essenziali per garantire in una prospettiva temporale non limitata il benessere dei cittadini e la competitività dalle imprese italiane
è stato infine valutato a quale punto si è aggiunto il processo di liberalizzazione del mercato nazionale Gia avviato scorsi anni
E quali passi restino ancora da compiere quali aggiustamenti possono rendersi oggi necessaria vorrei sottolineare solo due aspetti di ordine generale evidenziati nella parte propositiva del documento che mi sembrano da tutti condivisibili
Il primo riguarda la nostra vocazione europea
E la convinzione che un'organica politica energetica italiana deve restare ancorata a una dimensione europea ad un mercato europeo finalmente compiuto ed omogenea
Il secondo concerne l'attuazione della riforma del titolo quinto della Costituzione
Rispetto al quale il documento evidenzia l'esigenza di una riflessione sulla formulazione delle nuove norme costituzionali in materia di energia
Esprimendo peraltro il convincimento che sia opportuno procedere una sollecita attuazione del disposto costituzionale
Con il concorso delle istituzioni regionali al fine di garantire in modo uniforme le diverse parti del territorio nazionale e di valorizzare nello stesso tempo le competenze regionali e locali
E a questo proposito voglio dire che proprio in queste ore il presidente Mancino incaricato dal comitato composto dalle Giunte Regolamento di Camera e Senato di completare un lavoro istruttorio su questo punto particolare ha inviato al presidente del Senato e a me una relazione conclusiva di questo lavoro
Per concludere mi sembra di poter affermare che il pregio maggiore del documento approvato dalla decima Commissione sia proprio quello di costituire la base per un confronto aperto un dibattito approfondito
Senza tabù ma anche senza prese di posizioni pregiudiziali sulla situazione e sulle prospettive di un comparto che incide profondamente sulla qualità della vita dei cittadini sul lavoro dell'impresa sulla competitività del Paese nel suo complesso
L'auspicio è che il lavoro svolto possa contribuire anche grazie agli ulteriori stimoli che scaturiranno dall'incontro odierno
A definire le linee di un intervento in primo luogo legislativo che consente all'Italia di affrontare le sfide della competizione in un mercato unico europeo l'energia grazie
Signor presidente
Un ringraziamento sentito a lei che ci ha onorato
Della sua presenza
A me il compito di introdurre i lavori di questo nostro convegno che
Avviene a conclusione di un'indagine conoscitiva che è impegnato molto dei molti dei presenti
Ad essa non è mancato il contributo Della vicepresidente della Commissione europea De Palacio del commissario Monti
Ad essa hanno lavorato in maniera seria i colleghi parlamentare di tutti i gruppi
E alla fine c'è stato una vasta sostanziale convergenza su un documento
Che fissa dei punti importanti
Sui quali
Io credo il Parlamento e convinto di poter costruire un aggiornamento dalla politica energetica del Paese che come è ovvio non non parte da zero sono presenti
Qui alcuni ministri importanti che nel loro tempo Bersani ha letto hanno dato certo un contributo significativo abbiamo trasmesso questo documento al ministro Marzano
Che lo tradurrà entro il prossimo quindici maggio in un disegno di legge organico così come ha richiesto il Parlamento con un ordine del giorno approvato incostanza di discussione
Del cosiddetto decreto legge sblocca centrali
Richiamo rapidamente i punti sui quali il documento conclusivo afferma
E puntualizza alcune posizioni che sono essenziale presidente Casini ha richiamato la dimensione europea
Io faccio riferimento a Barcellona
L'Italia intende proseguire sulla via della liberalizzazione dei propri mercati era legittima aspettativa che siano superate rapidamente ora che in Francia si è votato
Talune gravi e pesanti asimmetriche
C'è in noi
La convinzione che il pieno e convinto ancoraggio alla costruzione europea rappresenta il presupposto giuridico istituzionale per la elaborazione di una rinnovata e organica politica energetica nazionale
Secondo punto il ruolo delle autorità indipendenti e in particolare quello dell'energia elettrica e del gas
Noi riteniamo che abbia svolto un appunto una fondamentale funzione di regolazione del comparto
Consentendo tra l'altro l'avvio delle trasformazioni imposte dalla disciplina comunitaria
La indipendenza e l'autonomia delle Authority ed in particolare per lui comparto che ci interessa di quella dell'energia vanno salvaguardate come richiesto dall'ordine del giorno alla Camera dei deputati approvato
Il diciannove dicembre scorso proprio in occasione l'approvazione la legge finanziaria
Certo la funzione di Indirizzo compete a Parlamento e governo
Si tratta di non confondere i piani
Si rivendica al Governo e al Parlamento indicazione delle scelte per la politica energetica nazionale
Ma c'è bisogno di un'autorità di regolazione
Che non dagli indirizzi fa altro garantisce che le regole del gioco siano chiare per tutti e che siano correttamente applicato
La sede del nella quale il Parlamento fissa
Gli orientamenti in politica energetica può essere il Documento di programmazione economico-finanziaria
Attraverso la verifica dei ruoli istituzionali l'andamento dei fabbisogni energetici
La verifica dei risultati conseguiti e le iniziative da assumere e lì che va collocata la scelta di politica energetica dell'interesse generale del Paese
Terzo il peso dell'energia in Italia
Come tutti loro sanno
L'energia è determinante per la crescita economica
Oggi nel nostro Paese arresto un fattore di penalizzazione rispetto ai competitori e proprio in costanza di un processo di liberalizzazione che ha avanzato
Il che fa conseguire
Una cosa che può non far piacere
Ma che ci sveglia da qualche sogno
Che la liberalizzazione da solo non basta
Anzi se i costi restano alti permane il rischio di un processo di delocalizzazione dell'impresa
Cioè che i nostri imprenditori siano costrette costretti a scegliere altri terreni sui quali avviare l'euro iniziative imprenditoriali
Perché le ragioni di debolezza sono riconducibili alla forte dipendenza nella struttura degli usi interni per l'Energia da petrolio e metano oltre l'ottanta per cento aggravato da una elevata incidenza fiscale rispetto alla media europea
E gli altri Paesi europei la produzione elettrica e dipendente per il settanta per cento dal nucleare e carbone
Sarebbe come dire
Se noi dovessimo affidare ad un artigiano la costruzione di un oggettino
Fissassimo
La regola che deve essere fatto in oro piuttosto che in ferro
Possiamo liberalizzare il mercato e l'oggettistica ma è difficile che quello costruito con una lega di ferro
Costi
In maniera appunto
Tale da da reggere
Il mercato a confronto con quello poco ecco noi abbiamo un'energia
Elettrica del nostro Paese che sembra prodotto d'oro rispetto a quella che viene prodotta in altri Paesi quindi ci sono altri prezzi alti costi dell'energia
Un elevato grado di dipendenza dagli approvvigionamenti esteri una vulnerabilità del Paese rispetto alle aree di provvigione amento e quindi conseguentemente una debolezza del mercato interno
è necessario l'azione correttiva anche sul piano delle politiche fiscali ad esempio pensando all'abolizione graduale della carbon tax
Quarto il quadro delle competenze costituzionale ne ha parlato il presidente Casini
Noi solleviamo
Un motivato allarme sul punto
Il nuovo centodiciassette
Secondo la mia opinione
Crea molti problemi e va corretto
In particolare in riferimento alla distribuzione l'azione dell'energia comporta delle contraddizioni che rendono difficile la gestione dalla rete sul piano nazionale ma intanto intanto il centodiciassette c'è e va applicato tenendo conto dei profili di competenza statali questo mi sembra essere il punto sul quale
Il Parlamento può essere chiamato a costruire un lavoro positivo nel rapporto con le regioni
Ci sono i profili di competenza statale che sono indiscutibili la tutela della concorrenza
La tutela dell'ambiente
La tutela della sicurezza la tutela delle prestazioni concernenti la garanzia dei diritti civili e sociali tutti questi intersecano le problematiche regia
è necessario pertanto indicare procedure istituzione di raccordo tra Stato e autonomie locali
Ai fini della definizione con atto legislativo statale dei principi generali che possono regolare la materia se non facciamo questo rischiamo di mettere davanti alla Corte costituzionale
Una quantità
Di causa di contrasti
Che renderanno impossibile una qualsiasi iniziativa
Lo stesso decreto sblocca centrali
Non è esente da rischi di questa natura quindi vuol dire
Che noi dobbiamo
Ricostruire le base di un'intesa senza la quale sarà difficile far conseguire una politica energetica efficiente vale anche per altri campi ma mi pare di poter dire che il centodiciassette su questo punto determina delle condizioni di grande allarme
Quinto
Completamento della liberalizzazione incremento dell'efficienza del mercato interno
Al fine di evitare aumenti tariffari che diversamente appaiono inevitabili con me recentemente
Abbiamo dovuto constatare dalla delibera necessitata del dell'autorità
Quindi la cessione della terza Genco la borsa elettrica
La cessione di ulteriore capacità da parte dell'ENEL fino al raggiungimento del cinquanta per cento
Ma anche qui
Fissando un principio
All'interno di un arco temporale definito perché diversamente
Sarebbero del tutto corretti come sono i richiami dell'autorità antitrust
La previsione di aumento dei consumi totale di energia che tutti i principali istituti hanno fornito ci dicono che dal due mila al due mila dieci l'incremento sarà almeno dell'otto per cento
Ma la dinamica degli investimenti e l'industria energetica non è in linea con la futura domanda potenziale con rischi conseguenti sull'adeguatezza dalla futura offerta sulla possibilità di un'effettiva apertura dei mercati sulla modernizzazione sviluppo delle infrastrutture specie nel Mezzogiorno
Concludendo ci sono delle iniziative da assumere
Che dovrebbero essere le iniziative portanti
Del testo che ci attendiamo dal Governo
Pieno rispetto per il protocollo di Kyoto e per le politiche ambientali non è un richiamo retorico è una precondizione
Utilizzazione pulita del carbone attraverso nuove tecnologie che consentono la produzione di un gas confrontabile con il gas naturale e qui sono necessari gli impianti di rigassificazione
Che hanno un valore strategico e pertanto vanno individuati sul territorio e realizzati
Un uso avanzato del carbone opporre tra l'altro un tetto alla dinamica dei costi dal gas naturale perché se così non è
Se questo uso non viene introdotto in maniera adeguata
Il rischio è che i prezzi si stabilizzino sul materiale più prezioso
Impianti di rigassificazione sono strategici per la rimodulazione delle fonti di produzione
Il ruolo delle fonti rinnovabili
Quelle vere e oli che o da rifiuti non quelle finte
E questo significa che va rivisto il sistema degli incentivi distinguendo l'uso degli stessi a favore di quelle vere e negando che quelle finte
E in misura tale da non compromettere l'obiettivo di ridurre i costi
Si deve sapere il ruolo delle fonti rinnovabili essenziale ma spesso concorre a crescere il costo reagiva prodotto non ridurlo
E abbiamo fatto una riflessione sul nucleare
Questo ha dato origine a qualche polemica esterna ma più Commissione non abbiamo avuto la sensazione di queste polemiche io ribadisco
Che la riflessione sul nucleare che la Commissione ha proposto è stata utile perché era misurata
Ed equilibrata
Ed era rivolta ad un Paese il nostro quindici anni dopo un voto referendario
Cui non ha fatto seguito una sorta di obiezione di coscienza sull'energia nucleare tante
Che gli italiani più o meno consapevolmente ne consumo una quantità enorme di quella prodotta ad esempio in Francia
E allora siccome non siamo di fronte ad un'obiezione di coscienza
E non si tratta neppure
Di riaprire Torino o Caorso
Abbiamo però porci il problema di come l'Europa continui a ritenere già prodotta dal nucleare come una fonte primaria ce lo ha ribadito la vicepresidente noi Loyola de Palacio
Non dico che abbia usato anche una qualche ironia ma mi è parso di capire che era pure questo che c'era con le sue parole rivolte al nostro Paese
Questo ha due conseguenze
Il primo la prima conseguenza che noi non possiamo negare PCI
Di seguire con grande impegno attenzione i progressi della ricerca in materia di energia nucleare
E quindi
Vanno attentamente e seguiti e valutati
Ed è giusto dare una spinta all'ENEL per una crescente internalizzazione in questo campo ma non solo all'ENEL anche agli altri operatori
Aprendo la possibilità di partecipare
Ai nostri operatori nazionali in Europa rispetto a progetti industriali produzione di energia elettrica nucleare alcuni dicono ma non è competitivo ma non compete alla legge stabilire se competitivo no
Compete alla legge fissare dei principi che consentono i nostri operatori di essere presenti poi valuteranno loro nell'ambito degli equilibri tra costi
E ricavi
Se sia o no opportuno partecipare ad un'intrapresa in Slovenia piuttosto che in Croazia o in Cechia ma non può essere la legge che inibisce una partecipazione di questa natura
Diversamente le ha simmetria e noi gli aggiungiamo
A quelle che già esistono nel contesto europeo mentre lo abbiamo ridurre gradualmente per annullarle queste sono alcuni degli elementi che abbiamo fissato nella relazione conclusiva
E che sottoponiamo alla vostra attenzione
L'incontro di oggi come avete visto ed ho concluso
Si svolge adesso con una serie di interventi molto qualificati e ringrazio tutti i relatori presenti
E quindi
Io mi fermo qui e darà immediatamente la parola
Alla professor Giuseppe Tesauro presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato grazie
Anzitutto grazie
Alla commissione
Per avermi dato la possibilità di esprimere di nuovo
L'avviso della l'Autorità per la concorrenza
Lasciatemi esprimere anche sincero vivissima apprezzamento per il lavoro svolto approfondito Complesso utilissimo
Vorrei qui soltanto sintetizzare
Partendo dalle attuali modalità di funzionamento del mercato dell'energia
Così come disegnate
Molto bene nella indagine
Quelle che sembrano ancora essere problematiche irrisolte in questo mercato
La liberalizzazione del mercato dell'energia elettricità e gas naturale sono state promosse a livello comunitario come è noto dalle direttive novantasei novantadue novantotto tre
E sono improntate ad un criterio di sussidiarietà in senso se volete atecnico da un obiettivo minimo di apertura alla concorrenza
Ciò ha consentito
A ciascuno Stato membro dell'Unione di scegliere misure diverse
Per quanto riguarda spetti anche decisivi dell'organizzazione dei singoli mercati nazionali
Così da determinare un processo diversificato difforme nel superamento degli originali assetti monopolistici dei mercati energetici nazionali
E di conseguenza se volete un'accentuazione delle divergenze in particolari fra alcuni Stati quanto alle condizioni di accesso nei mercati
La segmentazione geografica che ne è derivata è indubbiamente tale da impedire il pieno sviluppo di una compiuta aperta concorrenza su scala europea
Un primo aspetto importante dunque l'ancora scarsa integrazione
In un'unica area economica
Questa situazione accentua
I rischi e alimenta i sospetti perché tacerlo di coordinamento e di collusione tra i principali operatori nazionali tuttora significativamente protetti
Da un insufficiente grado di interconnessione interoperabilità delle reti e dei sistemi nazionali di trasmissioni
A quelli internazionali si sommano tuttavia anche limiti nazionali che contribuiscono a deprimere il pieno dispiegarsi degli effetti attesi dalle liberalizzazioni
Soprattutto sotto il profilo dei benefici in termini di progressiva riduzione dei prezzi ed il miglioramento della qualità dei servizi la dipendenza energetica dall'estero che nel caso dell'economia italiana è particolarmente stringente
Non può costituire da questo punto di vista una giustificazione degli scarsi risultati fino ad oggi conseguiti
Se mai dovrebbe stimolare l'adozione di misure che mettano le imprese che già operano sul mercato e anzitutto gli ex monopoli
E quelle che intendono entrarvi nelle condizioni di competere il più possibile ad armi pari
E da questo punto di vista che vanno segnalati gli aspetti che caratterizzano il mercato nazionale dell'energia
La forte dipendenza del paese dagli approvvigionamenti energetici rende necessario
Un processo rapido di integrazione su scala continentale addirittura mondiale del sistema di approvvigionamento ed in particolare dei sistemi di trasporto
Questa esigenza e questa circostanza
Rendono ancora più evidente uno dei problemi centrali del settore
La separazione tra proprietà e gestione della rete di trasmissione di energia elettrica e della rete di trasporto del gas naturale
E infatti sebbene con modalità diverse in entrambi i mercati è stata fatta la scelta di non procedere ad una separazione strutturale delle attività concorrenziali
Importazione e vendita per il gas naturale importazione generazione vendita per l'energia elettrica dalle attività no concorrenziali in quanto monopoli naturali
Trasporto e stoccaggio per il gas naturale trasmissione e distribuzione per l'energia elettrica
Essenziale per raggiungere l'obiettivo di far coincidere proprietà e gestione indipendenti delle reti
è un ripensamento della struttura che mantiene i legami proprietari in capo all'operatore ex monopolista in posizione ancora dominante nelle varie fasi della filiera
Anche la regolamentazione potrebbe svolgerà un ruolo rilevante almeno nella fase di transizione verso un mercato realmente libero e strutturalmente separato nelle diverse fasi ad esempio introducendo i codici di Rete per l'accesso alle infrastrutture
I problemi ancora esistenti nelle fasi della filiera elettrica in regime di monopolio naturale hanno evidenti implicazioni sui mercati che dovrebbero invece o potrebbero
Essere in concorrenza
Principalmente i mercati della generazione e vendita di energia elettrica e quelli dell'approvvigionamento della vendita di gas naturale
Le restrizioni nella Rete infatti è la mancata integrazione almeno continentale
Limitano lo scenario competitivo ai confini nazionali e rendono del tutto ipotetico almeno nel breve medio periodo lo sviluppo di un unico mercato europeo
Tutto ciò non può che avere implicazioni immediate sul grado di concorrenza o meglio sulla capacità degli operatori di esercitare il potere di mercato rispetto ai concorrenti ed ai consumatori
Queste considerazioni conducono ad un altro aspetto che attiene alle caratteristiche strutturali del mercato sia elettrico che del gas naturale
Connotato ancora da un elevato grado di concentrazione associato ad una notevole asimmetria dimensionale con riferimento all'energia elettrica non rilevante vantaggio
Nella tipologia degli impianti a favore delle imprese ex monopolisti
Nonostante l'introduzione di tetti cosiddetti Antitrust fissate calcolati in modo diverso il con diverse conseguenze su ciascuno dei due mercati
Le imprese che di fatto di diritto hanno dominato e tuttora detengono una posizione dominante su tali mercati dal lato dell'offerta
Sono in grado di limitare la crescita dei nuovi competitori
Condizionando la transizione dalla precedente forma di mercato monopolista ad un oligopolio in cui la concorrenza non sia tale da pregiudicare il potere di mercato delle imprese degli ex monopolisti
Solo una ulteriore riduzione del grado di concentrazione del mercato assicurata da anche da misure come quella di calcolare ad esempio il tetto sulla capacità di generazione nel caso dell'elettricità
Possono consentire il raggiungimento di assetti di mercato più coerenti con gli obiettivi del liberalizzazione
Il settore dell'energia elettrica si presta ad alcune interessanti osservazioni al riguardo
Osservazione che la stessa indagine conoscitiva lascia trapelare in particolare il ruolo che avrà la borsa
In termini di capacità di esercizio di potere di mercato
In assenza della Borsa
è evidente che NL in grado di fissare le condizioni di fornitura di energia elettrica ai clienti liberi e ai clienti vincolati
Inoltre in assenza della Borsa è sempre l'operatore dominante a svolgeremo attività di dispacciamento con conseguente rischio di comportamenti non proprio competitivi tra operatori potenzialmente in concorrenza
Questo senza la borsa
Con la borsa
L'accentramento delle negoziazioni dovrebbe invece favorire lo sviluppo di un mercato trasparente in grado di mettere in diretta competizione le offerte attraverso l'asta in ogni ora della giornata
Dovrebbe
Tuttavia l'esistenza di un'offerta molto concentrata
Ah simmetrica nella tipologia degli impianti detenuti
In particolare solo ENEL dispone della gran parte degli impianti di piccola
E nella dimensione degli stessi impianti comporta il rischio che l'operatore dominante continuerà ad esercitare il suo potere di determinare il prezzo direttamente o indirettamente
Da qui l'esigenza non solo di rispettare la scadenza che il Governo ha fissato nel mese di ottobre due mila due per attivare la borsa ma anche di procedere come riportato nelle stesse conclusioni dell'indagine conoscitiva e sostenuto da più voci
Anzitutto ad ulteriori riduzioni della capacità di generazione di ENEL rispetto a quelle previste dalla normativa vigente
E in secondo luogo all'avvio dell'acquirente unico
Soggetto in grado di rendere operatori attivi anche i clienti vincolati
Queste considerazioni introducono un'ulteriore questione che attiene ai comportamenti dei principali soggetti presenti sui due mercati
Le imprese la pubblica amministrazione
Per quanto riguarda le imprese il perdurante vantaggio dimensionale degli ex monopolisti assicura loro un potere di mercato che può alimentare la tentazione di comportamenti vietati dalla legge
L'Autorità sta conducendo in proposito due istruttorie
Per verificare e speriamo di no
Se nel Danny abbiano abusato della loro posizione dominante nei rispettivi mercati
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione anche a seguito del nuovo testo costituzionale che probabilmente avrebbe meritato una più lunga sedimentazione
Si pone il delicato problema dell'armonizzazione fra gli indirizzi adottate in sede centrale e di poteri esercitati dalle regioni qualche voce
Arriva dalla Sicilia
Non ci lascia evidentemente indifferente
L'Autorità ritiene indispensabile che si prosegua con decisione lungo la strada avviata dopo il recepimento delle due direttive energetiche
Il cui disegno considera un punto di partenza e non certo di arrivo del processo di liberalizzazione del mercato dell'energia in un Paese che alla storia energetica dell'Italia
Il suo compimento non può lasciare impregiudicate misure volte ad aprile dal lato dell'offerta condizioni di effettiva concorrenza che possano giovarsi di una piena accessibilità alle reti anche con il concorso di Investimenti privati
In questa direzione l'autorità continuerà a fornire al parlamento e al governo il contributo che la legge dei richiedenti grazie dell'attenzione
Va avanti presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas
Grazie presidente mi associo immediatamente
Al plauso
Per questa indagine
Per il merito che ha di avere il posto al centro dell'attenzione il problema energetico e per il metodo
Che
Sottolineato praticato
Ed è quello di un approccio sistematico basato sull'ascolto attento degli attori
E che poi produce
Un risultato conoscitivo da cui scaturiscono le ragioni per le decisioni da adottare
E così più fondata la speranza che la politica energetica assuma i migliori un'impostazione lungimirante
Questo è vero per tutte le decisioni politiche naturalmente ma in un settore nel quale gli investimenti hanno redditività così differita è particolarmente importante che l'approccio sia lungimirante
E in passato l'analisi del passato come si ricava anche proprio da questa relazione
E spesso
Il passato è stato caratterizzato da decisioni non felici
Per il modo nel quale sono state adottante perché non sufficientemente meditativo verificate nella loro coerenza con il quadro generale della politica
Io credo che anche in questo senso debba essere fatto tesoro dell'esperienza del il modo nel quale il nostro Paese
è uscito dal nucleare
E anche il modo nel quale è stato affrontato il problema del sostegno delle fonti rinnovabili con quel provvedimento CIP sei del novantadue e poi con il suo i ulteriore irrigidimento in una comma della legge quattrocentottantuno del novantacinque
Quindi la base questa relazione innanzitutto e certamente per una buona legge che necessaria
Non solo per una legge però non non sono tutto le leggi
E allora sul da farsi in legge e più in generale vorrei richiamare pochi punti
In primo luogo
E doverosamente il contesto europeo
Non è mai eccessivo il richiamo perché noi stiamo vivendo e ciascuno per la sua parte
Collaborando a creare una trasformazione
Nel senso della liberalizzazione che non vi sarebbe se non fosse stata scelta decisa impostata a livello europeo con due direttive che non sono pienamente sufficienti ora appare all'esperienza e che saranno quindi integrate da una nuova direttiva l'apprendimento e progressivo i per il i processi sono necessariamente in definizione mamma hanno che e che le cose si realizza
In questo senso la relazione è molto chiara
Ma un punto non è ovvio il richiamo all'Europa è quasi banale ma poi si viene a un punto che non è ovvio
La scelta della liberalizzazione del mercato europeo è qualcosa che noi
Subiamo a danno dell'interesse nazionale pur di stare nell'Europa o è qualcosa che in sé sostanzialmente positivo ai fini proprio dell'interesse nazionale io credo che se noi guardiamo ha un interesse nazionale rappresentato dall'insieme dei soggetti imprese esistenti produttrici nuove imprese produttrici imprese consumatrici altri consumatori
La liberalizzazione appare come un fenomeno certamente positivo
Le cautele
Che devono essere adottate che sono chiaramente indicate nella relazione non dovevano farci scivolare nell'atteggiamento di una liberalizzazione subita o di un mercato europeo subito
Non c'è solo l'attuazione delle direttive e la nuova direttiva ci sono comportamenti da costruire vorrei ricordare notare che di fatto in questi anni sono cambiati radicalmente gli atteggiamenti delle imprese degli operatori
E cito un fatto piccolo
Forse ma che è frutto di grande lavoro
Dal mese scorso
è stata eliminata in Europa
La tariffa di transito
Qualsiasi tariffa per il transito dell'energia elettrica oggi una compravendita tra un paese nel paese contigue trattato allo stesso modo di una compravendita che attraversa uno due tre I Paesi
Per a passare dal venditore al compratore
è un fatto e ha dietro un pazienti Simo lavoro
Di collaborazione tra i gestori delle reti di collaborazione tra i regolatori di collaborazione tra questi i ministeri la Commissione europea che ha sempre tenuto impulso
E questo è un piccolo risultato di un regime transitorio non pienamente ancora soddisfacente ma che segna una svolta netta nei confronti del passato si è aperto un dialogo si sono create delle sedi europee nelle quali questi problemi si discutono e ci saranno
Regimi europei di trattamento delle congestioni ci sono i passi per costruire il mercato e la regolazione di questo mercato
Secondo punto la riforma costituzionale certamente nel sesto e nel settore energetico ha introdotto rischi ma anche opportunità
Se il problema naturalmente di ridisegnare le funzioni dei vari livelli a cominciare da riconoscere il livello europeo
C'è anche un problema credo di metodo occorre che le decisioni prese i vari livelli siano coerenti fra loro e siano coerenti con le scelte di fondo compiuto ecco perché certe iniziative come quella richiamato dal collega Tesauro della Regione Siciliana preoccupano perché è necessario a qualsiasi livello siano prese le decisioni che non contraddica non le scelte di fondo ora mi permetterei di richiamare una possibilità di adottare rigorosamente un metodo di decisione che consiste nel dichiarare prima quello che si andrà a decidere nel pubblicare
Le decisioni che ci si appresta apprendere prima che siano prese perché un metodo di questo genere che metodo che vige di fatto a livello europeo e che nel piccolo della regolazione non cerchiamo sempre di seguire consente di disinnescare prima i possibili conflitti le possibili contraddizioni e quindi di compiere quel lavoro di armonizzazione che comunque necessario anche qualora i le funzioni fossero riassegnate con chiarezza cosa che peraltro è difficile prendeva tempo
Terzo punto la regolazione che sicuramente sta prioritariamente a livello di Stato nazionale in tutta Europa questa è una scelta accettata e compiuta
Ha implicazioni europea importanti la Commissione sta costituendo un gruppo consultivo delle dei regolatori delle autorità di regolazione
E a naturalmente un'attenzione alle realtà locali
Abbiamo naturalmente molto apprezzato
I passi della relazione che richiamano l'indipendenza
Del del regolatore non tanto per un amor proprio ma perché il lavorarci ci ha convinti che la fiducia degli operatori e degli investitori è fortemente è strettamente legata al vedere che la tutela delle regole e dei soggetti a prescindere dalla loro forza contrattuale
è meglio garantita si è affidata a un soggetto a ciò dedicato e non necessariamente richiamato alle mediazioni quotidiane
Della politica peraltro le prerogative parlamentari e governative sono chiarissime
Crescere concreto noi stiamo
Attendendo e sollecitando indicazioni relative ad esempio alla tariffa sociale dell'elettricità per la quale certamente la scelta fondamentale è un orientamento politico e che però noi riteniamo di poter poi attuare con strumenti coerenti con l'impianto generale del sistema tariffario della regolazione
Nella transizione è stato riconosciuto all'ENEL un trattamento tariffario su indicazione che veniva dal di dal decreto dal dal documento di programmazione economico finanziaria del governo
Stiamo valutando con il ministero delle Attività produttive il regime a cui assoggettare i terminali di rigassificazione del che di di del gas naturale liquefatto
E e abbiamo avuto in questo anche un importante contributo dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato proprio perché qui c'è un compito molto delicato con il quale anche stiamo discutendo con la Commissione europea di equilibrio
Tra un regime di libero accesso alle infrastrutture di rigassificazione che sarebbe coerente con il mercato ma che non riconoscerebbe un sufficiente interesse degli investitori per cui non si farebbero i terminali
E un regime di capacità riservata che si è spinto all'estremo sarebbe contraddittorio con il con il mercato europeo e e quindi la ricerca di un equilibrio che non può non implicare anche valutazioni politiche
Quindi una Serena
Chiara posizione di riconoscimento e anzi di attese di indirizzi e orientamenti per quanto attiene alla politica energetica nel caso la politica sociale
Anche una gelosa difesa del compito che abbiamo che garantisce coerenza dell'impianto regolatorio e stabilità di questo impianto e tutela dei soggetti meno
Caro meno dotati di potere di mercato
Quarto punto non c'è solo la legge ci sono realizzazioni la borsa elettrica richiamata dal dal collega presidente Tesauro
Per la quale è non giova
Richiamare la disparità di potere di mercato al fine di rinviarla perché non è il rinvio della Borsa che risolve il problema del potere di mercato mai all'interno delle regole della Borsa che vanno trovate le garanzie di correttivi e le salvaguardie
E senza tutti senza prezzi trasparenti determinati da un sistema borsistico è difficile che possa essersi generalizzato accesso dei soggetti al mercato
è difficile per dirla con cose pratiche che il gestore della rete possa avere un criterio per decidere quale energia elettrica far passare in presenza di una congestione se non si può decidere di far passare quella che a prezzo più basso quale altro criterio si usa
Altre operazioni
Proprietà e gestione della rete elettrica
Ma ancora andando verso una liberalizzazione universale totale come nel darsi al prossimo anno
Una coerenza tra i reggini dell'elettricità e Derrida se regimi di salvaguardia per i piccoli clienti
Che potranno doveva trovarsi danneggiati al momento della liberalizzazione essere messi in condizione di non poter esercitare una libertà di scelta astratta ma che non viene loro concretamente offerta e quindi questi sono molte cose a cui nel nostro ambito stiamo lavorando e che devono essere realizzati in parallelo alla formazione di un nuovo testo legislativo per concludere
Un tema che deve sempre restare sotto la nostra attenzione
La scelta di un mercato liberalizzato e quindi la scelta di tutta la concorrenza possibile stante la singolarità delle reti
è una scelta che nel concreto è tutt'altro che ovvia e scontata
E noi la dobbiamo verificare quotidianamente per non essere quelli che si riempiono la bocca di un modello concorrenziale e che poi vivono con un modello completamente diverso
Dobbiamo verificare la praticabilità
E allora non deve scandalizzare il fatto che uscendo dal monopolio si vada per un periodo a una situazione nella quale poche imprese
Fanno il bello e il brutto tempo ma l'importante è che questo che è un dato di realtà non si consolidi in un unico podio stretto e collusivo ma che le imprese anche se poche siano stimolante da una possibile continua
Concorrenza attuale potenziale ma effettiva nel condizionare i comportamenti e questo non è una cosa facile e ovvia e per questo occorre che sia continuata
Quell'attenzione e quello sforzo di analisi che è così ben testimoniato da questa relazione e da questa indagine
Grazie professore
Parola Franco Tatò amministratore delegato di ENEL
Desidero anzitutto esprimere il mio apprezzamento per l'indagine promossa
Dalla commissione Attività Produttive che ha reso possibile la discussione ampio e approfondita sui temi dell'energia
A questa Commissione va riconosciuto il merito di avere compreso l'esigenza di avviare in tempi molto rapidi una riflessione sull'assetto globale del sistema costituisca la base di un nuovo orientamento della politica energetica nazionale
Le conclusioni dell'indagine indicano chiaramente di interessi coinvolte e la necessità di un cambiamento di rotta
Ancora più necessaria in quanto anche altri Paesi se non lo hanno già fatto stanno io io intanto la loro politica energetica un esempio lo avevo visto con l'amministrazione Bush
Che è entrata in carica in corrispondenza con l'esplosione della crisi californiana
Ha fatto dell'indipendenza energetica uno dei suoi obiettivi prioritari
Del resto la mareggiata maggior ragione per il nostro Paese un Paese in cui sistema energetico a differenza di quello statunitense fragile ed esposto a rischi derivanti da una eccessiva crescente dipendenza da pochi Paesi non sempre stabili
Inoltre l'evoluzione del contesto geopolitico internazionale dopo i tragici eventi del dell'undici settembre rende ancora più urgente l'esigenza di ampliare le nostre opzioni in termini di fonti di collocazione geografica
L'attuale mix di fonti per la produzione elettrica è sbilanciato verso l'olio combustibile abbiamo già sentito
Un combustibile costoso è soggetto al cartello di pochi paesi produttori
Come evidenziato dalla Commissione ciò rappresenta la principale causa della differenza di prezzo dell'elettricità fra l'Italia e il resto d'Europa
Nei prossimi anni sostituiremmo l'olio combustibile con i gas naturale
Nessun altro Paese europeo registrerà in futuro un simile livello di dipendenza da un'unica fonte
Soltanto il Regno Unito utilizza Galia statuale quasi in ugual misura a quello dell'Italia
Con la differenza che al contrario dell'Italia soddisfa il suo boy fabbisogno con la produzione nazionale a breve distanza dalla costa
La scelta che stava compiendo a favore perché statura ridotta dal paese di un parco più moderno efficiente e ambientalmente compatibile
Ma vedo che portano anche in questa sede essa darà un contributo molto modesto alla riduzione del pezzo del Gia il costo del Gia non si riduca in maniera consistente o come nelle ambizioni anche del governo
Semplicemente con la trasformazione degli impianti a olio combustibile
Impianti a ciclo combinato
La commissione ritiene che un maggior impiego di carbone di in prospettiva un ricorso al nucleare possono rappresentare soluzioni strutturali e le criticità del sistema italiano
Tale impostazione alla duplice virtù di toccare il cuore del problema e di emanciparsi da vecchi luoghi comuni che hanno penalizzato gravemente il nostro sistema economico
In questa direzione nella già avviato concretamente alcuni grandi progetti infrastrutturali
Intendiamo infatti realizzare due impianti di rigassificazione di gas naturale liquefatto per diminuire il rischio geografico e riconvertire a carbone doghe Motion due grandi poli di produzione
Per ridurre significativamente i costi di generazione il medico del parco italiano
Noi possiamo impegnarci a ridurre del dieci per cento del costo dell'energia elettrica con queste operazioni
Ma questo non significa visto che non siamo non più del cinquanta per cento del sistema che tutto il sistema costerà al dieci per cento di meno
Le nuove tecnologie consentono di bruciare il carbone con impatto ambientale minimo e comunque non superiore a quello di altri combustibili puliti
Inoltre alle maggiori emissioni di anidride carbonica derivanti dall'incremento nella produzione la produzione del carbone saranno compensate dal maggior ricorso alla produzione da fonti rinnovabili in tal modo e nel consoliderà la sua posizione di leader mondiale nel settore dell'energia verde
Quella vera e rispetterà gli impegni di riduzione delle emissioni che ha sottoscritto il protocollo col ministero dell'Ambiente trent'anni fa
Intanto come evidenziato dalla Commissione condizione indispensabile affinché il carbone trovi un maggiore utilizzo è il superamento la carbon tax uno strumento iniquo inefficace e distorsivo
Ma condizionata che tanto necessaria che il Governo centrale eccoli territori si assumono la responsabilità
Di consentire agli operatori legalizzazione di opere indispensabili a migliorare la competitività del Paese ne facciamo grande progetta la trasformazione a carbone o chiuso se non ci sono organizzazioni questo è un punto di prima
O la conclusione dell'indagine a Parlamento e governo si presenta l'opportunità di avviare la seconda fase dalla liberalizzazione del mercato
Conferendo un assetto organico e coerente ai due mercati convergenti di elettricità e gas
Noi ci auguriamo che da che foga vengano definite rapidamente e senza compromettere i risultati già ottenuti o lasciando incompiuti i processi di cambiamento già intrapresi
La fase iniziale dei processi di liberalizzazione avviata è stata segnata da una patologica situazione di grave incertezza normativa regolamentare
Che ha mirato che ha minato non solo il valore dell'impresa ma anche le prospettive di sviluppo dalla concorrenza
I mercati finanziari hanno ripetutamente lamentato l'assenza di un quadro di riferimento certo e stabile e un rischio crescente di over violation cioè di arbitrarietà delle decisioni e imprevedibilità delle decisioni
Il provvedimento volto a snellire le procedure di autorizzazione delle centrali contribuisce a delineare il nostro Paese al resto dell'Europa
Siamo tuttavia persuasi che fino a quando le regole non saranno definite di strumenti del mercato non saranno operanti gran parte dei progetti di cui tanto si parla resteranno sulla carta
Chi investe numerose centinaia di miliardi
è un impianto di generazione di energia elettrica ha bisogno di poteri a valutare i tempi e la misura del ritorno del capitale in questo momento questo non è il caso e quindi di finanziamento di questi impianti risulta a nostro avviso estremamente problematico rischioso
A tal fine occorre superare la confusione sulla responsabilità dei diversi soggetti chiamati a intervenire o che autonomamente intervengono innovando in rappresentanza di se stessi
Più volte gli indirizzi espressi dal Governo attraverso il DPEF sono stati disattesi per autorità
Mentre gli organismi regolatori sono intervenuti investendo scelte di fondo della politica energetica alcuni interventi possono essere definiti un tentativo di modificare la legge per dire con la troviamo sarebbe pertanto necessario
Dotare le istituzioni governative e parlamentari di nuovi e più efficaci strumenti di indirizzo nel contempo meglio definire gli ambiti di competenza delle autorità
Il previsto trasferimento alle Regioni dei poteri in materia di energia può solo complicare ulteriormente la gestione del sistema elettrico che ha una dimensione almeno nazionale mentre si parla del sistema elettrico europeo con tutti i limiti diciamo che abbiamo sentito
Il decentramento dal rappresentare un appagato sale controtendenza in un contesto di progressiva integrazione dei mercati almeno come intenzione Adria del quale unico risultato
Una perdita di efficienza una grande complicazione procedurale e quindi un aumento di costi complessivi del sistema
Liberalizzazione
Significa mercato
C'è qualche resistenza ad ammettere questa equivalenza e c'è sempre qualche buona ragione per non creare un mercato affidato alle sole regole dalla competizione
La difesa di alcune categorie di clienti la corretta dimensione dalla capacità di generazione l'equità dei prezzi
Anche noi con i passaggi del documento della Commissione
Percepiamo su questi temi parecchie situazioni
Siamo convinti che anche nel settore elettrico sia possibile operare secondo leggi di mercato
Ma l'eccesso di correttivo di riguardi potrebbe portare a un mercato apparente dettero diretto nell'interesse di pochi
La funzione del mercato è quella di fare incontrare domanda e offerta non è più complicato di questo ciò significa però che un mercato ben funzionante in un mercato ben funzionato i prezzi possono non solo diminuire come si vuol far credere ma anche aumentarle
E di questo il pubblico alle imprese devono essere informatiche coscienti
In questo senso le migliori garanzie vengono dalla creazione di un mercato semplice aperto e competitivo
L'eccesso di vincoli di regole non produce concorrenza ma al contrario tende a distorcere il comportamento degli operatori e favorire scelte inefficienti
Ciò ha testimoniato anche dal risultato di anni di mercato artificiale del prossimo vissuti rancore povertà oggetti privi di rischio
E sottratti alla concorrenza sono stati premiati con profitti elevatissimi un fenomeno che ha probabilmente frenato lo sviluppo di inglese è in grado di proporsi quali credibili concorrenti all'ex monopolista
Anche per questa ragione sarebbe opportuno evitare che in futuro sopravvivono due mercati uno competitivo l'altro sovvenzionato è questo il caso perché sulla Borsa elettrica solo metà dell'Energia introdotte dirette sarà contendibile
C'è un mercato largamente illiquido
Oggi il mercato elettrico vivo una intima contraddizione
E nel
Viene accusata dai suoi concorrenti ed regolatorio abbiamo sentito anche oggi
Di essere troppo ingombrante
Ed è nel contempo chiamata supplicare numero alle carenze del sistema continuando a svolgere nei fatti un improprio ruolo del servizio pubblico tutta la Chiesa come del sistema e in capo averne
è necessaria quindi non si parla di eccesso di capacità perdiamo quota di queste persone
è necessario uscire senza indugi dall'attuale impasse avviando quanto prima la borsa elettrica
E superando le che l'esistenza ad accettare il modello di borsa disegnato a suo tempo nel decreto di riforma
C'è chi pensa che ne voglia approfittare della sua posizione rilevante non certo dominante dimenticando che la borsa è lo strumento più trasparente ed efficace per rilevare eventuali comportamenti anomali
La prima cosa magari antica la trasparenza dei prezzi chi offre che cosa che penso quando la Commissione ha proposto di riedificare a proprietà e gestione della rete di trasmissione ritenendo fondate le tesi secondo cui la separazione non garantisce l'immortalità e difficile
Il sistema ciò non è vero a nostro avviso come dimostra l'esperienza di questi anni in cui non abbiamo diciamo rilevato gli ho particolari problemi
Devo corregge professor pesavo e nel non fa il dispacciamento delle centrali lo fa il gestore
E non ha comunque contraria a intervenire sull'assetto del sistema di trasmissione
A condizione che il punto di arrivo sia del tutto analogo a quello delle reti di trasporto del gas
Non vediamo perché deve esserci una situazione differente
Mi sembrerebbe altrimenti è tutto incomprensibile una decisione così evidentemente asimmetrica
Come peraltro è quello sui gassificatori una proposta rigassificatori
Mentre si vorrebbe unificare proprietà e gestione della rete elettrica in capo ad un soggetto talmente indipendente nel calo del gas quelle sono mantenute pieno controllo il principale operatore del settore non hanno criticano constatazione
I mercati di gas ed energia elettrica sono convergenti per definizione
In Italia
E ci sono più convergenti che altrove ci si può dire in quanto come abbiamo detto circa sessanta per cento elettricità verrà prodotta bruciando gas il corso di questo combustibile era presenterà una decisiva leva competitiva nel mercato dalla generazione il costo del combustibile significa costo del combustibile alla fonte il costo del trasporto il combustibile che in Italia incide in maniera particolare quindi infrastruttura che va tenuta sotto controllo in modo trasparente
Tutta
è necessario costruire anche in Italia un vero mercato del gas ma è necessario evitare di confonde Mereghetti distribuzione con la vendita come si fa spesso quando si parla di questi temi sia per esercitare per il gas
La distribuzione è un monopolio regolato e la rete elettrica una remunerazione inferiore di quasi il venti per cento rispetto per l'Africa streghe ridistribuzione del grasso sulle moderne ridistribuiamo anche gas
Nel caso del gas inoltre ad un apparente maggiore contendibilità del mercato finale corrisponde la pressoché totale chiusura dei segmenti alti della filiera dove la posizione dell'incombente non è stata minimamente minimamente attaccata al processo di riforma
De documento dalla Commissione viene ipotizzata l'introduzione della nuova soglia antitrust alla capacità di generazione che di fatto se dogado nell'obbligo perenne di ulteriori dismissioni
è un orientamento a nostro avviso difficilmente comprensibile
Alla luce delle norme vigenti del processo di apertura del mercato di ciò che avviene in Italia e in altri settori in Europa in cosa regia
Questo tipo di taglio di capacità non è stato chiesto a nessuno
L'unico caso in Europa è l'ENEL
A cui si è chiesto di ridurre la capacità e si continua a chiedere di che dovrà capacità
Il provvedimento è l'idealizzazione al mercato prevede una soglia appaia cinquanta per cento dell'energia elettrica immessa in rete questo è già precedentemente
Oggi con largo anticipo rispetto alla scadenza prevista
E dopo la dismissione di due-tre tra società di generazione di energia scesa al di sotto di tale limite
Né in Italia nel settore del gas delle telecomunicazioni né un'Europa nel settore elettrico liberalizzazione significato il ridimensionamento dall'operatore dominante Messiaen ridistribuita la crescita
In molti mercati europei anti assistiamo a processi di concentrazione sempre più spinta a volte anche agli operatori più grandi più competitivi
Quando non a misure anche è chiaramente protezionistiche quale quelli in preparazione in Germania già mercato molto protetto
Se questa tendenza dovesse consolidarsi ENEL che in Europa è la seconda azienda e che ora è già la quarta rischia di diventare un operatore totalmente marginale noi non valutiamo negativamente il fatto che due grandi imprese europee abbiano direttamente e indirettamente partecipato
All'acquisizione delle due società di generazione delle non vogliamo fare un caso di partecipazioni bancarie con vogliamo però capire qual è l'orientamento del Paese su questo tema
E indipendentemente dei migranti mille megawatt in più o in meno perché qui stiamo parlando di cose molto più importanti
E vorremmo che l'orientamento venisse spesso nelle sedi istituzionali proprie
Cosa dobbiamo fare
Qual è il nostro futuro
Dobbiamo configurati come liquidatori dell'impresa riduttori di un'attività economica oppure come sviluppatori di un'impresa di un'azienda non lo so bisogna saperlo
Crediamo che a questo punto diciamo così le sedi istituzionali devono esprimersi proprio nel quadro che stiamo trattando
Facciamo una considerazione già oggi la Spagna che qualche anno fa non esisteva nel mercato all'automobile produce più automobili dell'Italia l'ho letto con sorpresa qualche giorno fa l'Asia mi sembra che abbia in Italia una quota di mercato di poco del trenta per cento Missoni al professor Tesauro
Per libera scelta
Come desidera che quell'attori ma non mi sembra abbia voluto aumentare la sua quota all'estero
Non credo che Endesa Italia fa ormai concorrenza Endesa in Spagna
Come vedo molto difficile che Italenergia faccia concorrenza ed efficienza Germani
E nemmeno noi ci andremo fa concorrenza Germania
Francia ma per motivi completamente diversi
Perché è molto difficile se non impossibile abbiamo provato
E nelle uno dei pochi grandi gruppi italiani dotato forse ancora per poco
Di adeguate risorse finanziarie e gestionali
In grado di partecipare attivamente all'adeguamento e alla modernizzazione delle grandi infrastrutture del Paese
Rinunciare a questa opportunità
Saga de un'occasione persa
La competizione fra i diversi sistemi Paese che sembra segnare ancora questa falde unificazione europea esige a nostro avviso l'impiego attento delle risorse
Una transizione ordinata al mercato e una intelligente difesa di ragionevoli interessi nazionali grazie
Grazie
Parola al microfono collegato dell'ENI voglio Mincato
Desidero innanzitutto unirmi Macchi mi ha preceduto per esprimere il mio apprezzamento alla Commissione attività produttive per il lavoro svolto in maniera così
Articolata e approfondita
In tema di energia e per l'equilibrio complessivo delle conclusioni che sono contenute nel documento che è stato presentato le quali
Offrono spunti importanti per la ricerca di soluzioni che in ogni caso saranno estremamente delicate per il futuro assetto energetico del nostro Paese
Credo che il richiamo alle delicatezza di ciascuna soluzione sia chiaro a tutti
Il nostro Paese e da un lato abbiamo sentito fortemente dipendente dalle importazioni
Per il suo fabbisogno di energia e dall'altro si è dato le riforme più avanzate in tema di apertura dei mercati
Riforme che implicano l'affrancamento dalla garanzia energetica fornita nel passato
Da assetti di mercato che con pregi e difetti hanno egregiamente assolto il loro compito ossia nel gas sia nell'energia
Gli spunti più importante del documento della Commissione riguardano appunto gli equilibri da tenere presente nel percorrere affondo il transito da un sistema monopolistico Pileggi come lei ne o di fatto come lei mi a un aperto a uno aperto e concorrenziale vorrei riassumere in breve partiamo dalle a simmetria nella regolamentazione dei diversi mercati dell'Unione Europea
A cui il documento documento dedica un intero paragrafo il quattro due giungendo alla conclusione che sino a quando non sarà realizzata un'effettiva parità formale e sostanziale del livello di apertura dei mercati in tutti i Paesi membri
Non è da escludere che si presenti la necessità di iniziative a tutela delle condizioni di reciprocità tra operatori
Questo è un rischio nonché storico è un fenomeno strutturale legato non solo all'ingelosire nazionali
Il desiderio di ciascun paese di difendere i propri campioni nazionali tranne l'Italia
Ma soprattutto al contenuto necessariamente minimalisti Co.
Delle stesse direttive dell'Unione Europea che lasciano ampi spazi di discrezionalità ai singoli Paesi consentendo loro di aprire il minimo possibile come ha detto
Presidente pensavo
In Italia invece ha varato regole che nessun altro Paese contempla ne ricordo solo alcune relative al gas naturale
Nel due mila e tre tutti i clienti compresi quelli civili saranno liberi
Al contrario alla recente conferenza comunitaria di Barcellona
Il paesi europei hanno trovato un faticoso accordo in extremis per rendere illeggibili e quindi liberi soli clienti industriali e nel due mila e quattro
L'Italia è l'unico Paese ad avere ventuno il classi di tetti per gli operatori del gas settantacinque per cento all'immissione in Rete e cinquanta per cento
Di me e della quota di mercato l'Italia è l'unico Paese dell'Europa continentale ad aver imposto da separazione
Societaria indiscriminata
Della rete del trasporto del gas
La Spagna ha imposto la separazione societaria le imprese che forniscono soltanto clienti idonei e l'Italia infine è l'unico Paese continentale inoltre la Spagna ad aver imposto un accesso regolato e non negoziato alla stessa retti trasporto
Lei mi sia immediatamente adeguata tutte queste regole nel caso della separazione societaria della rete del gas si è spinta oltre il dettato della normativa
Avviando la separazione proprietaria mediante il collocamento in Borsa del quaranta per cento del capitale
In proposito alla richiesta che l'ENI venda anche il restante sessanta per cento
Va detto che perché si possa realizzare un'operazione di questo genere
Occorre che il nuovo assetto di mercato del gas si sia consolidato
Abbia definito con chiarezza e sperimentato positivamente le sue regole in modo completo ossia nel trasporto sia nello stoccaggio
La strategia di disimpegnarsi dalle attività regolate
è già stata annunciata dall'ENI al mercato fin dal due mila quindi due anni fa
Ma si faccia attenzione a spingere sulla tesi del fare presto per il solo gusto di fare presto prima che i problemi di fondo del nuovo sistema siano risolti nonostante il lavoro enorme intelligente
Che è stato portato avanti in questi anni dall'Authority non abbiamo ancora un completo con sistema arrotato
In ogni caso le ha simmetria europee sono lì e pensano come macigni impedendo alle imprese italiane di andare in Europa c'è stato cenno anche nel nelle parole Franco Tatò mentre quelle europee possono entrare nel nostro Paese e sono entrato
L'importanza di questo tema è riconosciuta da tutti a parole ma per ora non è stato fatto niente di concreto
Il nuovo quadro delle competenze costituzionali sia stato accennato sia dal professor Tesauro sia dal professor Ranci e non mi vorrei soffermare così facciamo prima
Recuperiamo un po'di tempo per
Mi vorrei fare soffermare invece sulle carenze delle infrastrutture di approvvigionamento e di adduzione per il gas nel nostro Paese
è la parte del documento che pone l'accento sulla necessità di garantire nuove infrastrutture di trasporto del gas naturale adeguate a soddisfare la crescente domanda italiana di questa risorsa
E vero l'Italia avrà bisogno di nuovi gasdotti Ittiri gassificatori
Per disporre del gas necessario allo sviluppo dell'energia termoelettrica e alla crescita dei consumi civili e industriali
Nel passato ci ha sempre pensato lei mi realizzando investimenti di dimensioni colossali che nessun operatore privato ha mai pensato di fare anche se non esistendo alcun monopolio legale ben avrebbe potuto realizzarle
Oggi l'ENI non può più farlo
In ragione dei tetti imposti dei provvedimenti di apertura del mercato adottati in Italia per effetto dei quali il progetto per la costruzione del metanodotto
Che collegherà la Libia l'Italia sarà l'ultimo contributo dell'ENI all'irrobustimento delle infrastrutture di importazione di gas verso il nostro Paese
Con quest'opera all'ENI ha terminato
I suoi investimenti in materia di adduzione di cassa al nostro Paese pertanto la costruzione di nuove infrastrutture di importazione dovrà essere compito di operatori differenti dalle mi pena il rischio di carenza di approvvigionamenti di gas naturale il cast libico il metanodotto dalla Libia porterà otto miliardi di metri cubi di gas ed è un progetto che complessivamente vale cinque miliardi e seicento milioni di dollari
Non soltanto il tubo ovviamente
è dunque essenziale che i nuovi investitori abbiano la certezza come diceva prima Franco Tatò di poter impiegare le nuove infrastrutture fra cui mettono Tottoli d'Italia
Per le proprie importazioni cioè la certezza di poter avere il ritorno degli investimenti che fanno non nostro caso si deve essere la certezza di poter utilizzare questi investimenti queste queste opere che vengono fatti con gli investimenti
E quindi deve aver la certezza di poter impiegare le nuove infrastrutture per le proprie importazioni e per la durata dei relativi contratti di lungo termine potendo godere di un e quali diritto di prelazione nell'accesso al sistema nazionale del trasporto
Nessuno stipulerà contratti per l'acquisto di gas e realizzerà infrastrutture di trasporto internazionale senza la certezza di poter poi accedere al mercato nazionale
Analogamente per impianti di rigassificazione
Questo tipo di doppia riserva deve essere garantita sia sull'ampia disponibilità della nuova realizzazione da parte di chi vi investe sia sull'accesso al sistema nazionale di trasporto per un ugualmente ampia capacità
E arrivo alle conclusioni
Tutto ciò detto voglio anche aggiungere che l'ENI non ha alcuna intenzione di sedersi a guardare se i suoi competitors saranno disponibili Ono a realizzare le nuove infrastrutture
Lei non ha mai voltato le spalle al Paese in questi anni
Anche quando è stata spinta da forze non sempre disinteressate a ridimensionare il suo peso a ridurli la sua presenza o addirittura a uscirne
Ci siamo gettati nella competizione internazionale fedeli è un codice genetico che è fondato sullo spirito di frontiera e lo abbiamo fatto con grande successo
Oggi siamo una grande multinazionale dell'energia ma siamo e restiamo italiani
Per questi motivi
Desidero annunciare che nell'ambito del suo nuovo piano strategico l'ENI sta definendo opportunità di investimento che aumentino le capacità di trasporto dei gasdotti internazionali esistenti
Tenuto conto ovviamente delle compatibilità tecniche ed economiche pur sapendo che di queste maggiori capacità di trasporto non potrà usufruire nemmeno di un metro
Il nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione di nuovi operatori capacità di trasporto addizionale accostati in meno elevati di quelli derivanti dalla costruzione di infrastrutture completamente nuove il prossimo piano strategico dell'ENI inoltre programma importanti investimenti sulla ricerca e lo sviluppo quelle veste noleggi spella rigassificazione off-shore io accennato
Il ministro Torre delegato dell'ENEL cioè per la costruzione di impianti di rigassificazione al largo delle coste
E quindi come minimo impatto ambientale e grande flessibilità nel convincimento che questo opzione possa essere utile utilmente sfruttato dal nostro Paese ed ai suoi operatori nei prossimi anni senza che per ciò un metro cubo di gas possa essere commercializzato a valle dall'ENI
Ancora una volta vogliamo essere proattivi
E favorire con ogni mezzo la pluralità degli operatori e dell'offerta interesse primario dell'ENI è che ci sia un mercato ordinato e aperto
Sappiamo che il nostro futuro si giocherà tutto nella capacità di continuare a espandersi nel mondo
Sfidando la concorrenza diretta di imprese internazionali con le quali soltanto pochi anni fa sarebbe stato impensabile confrontarsi
Lo abbiamo fatto con grande successo nel recente passato e continueremo a farlo pur rimanendo legati all'economia italiana
All'Italia e al Parlamento
Chiediamo soltanto di valutare con oggettività ed equilibrio il problemi reali dell'apertura del mercato energetico nazionale in particolare per il gas per non mettere inutilmente a rischio ciò che di buono è stato costruito finora grazie
Tormentato diamo la parola al dottor Umberto Quadrino vicepresidente di Italenergia
Ringrazio per la presenza per confermo che l'orientamento dalla commissione a proposito deve che in assenza di reciprocità nel cuore dei francesi restano stabilizzate anche se questa non è una soluzione al problema ma così è diamo atto ai soci italiani avverrà fino a terzi finora onorato questo impegno
Certa lo ringrazio presidente di questa occasione e ringrazio mi associo al ringraziamenti che tutti quelli che mi hanno preceduto hanno già Espresso sul lavoro della Commissione
Trovo l'analisi è stata svolta molto completa sulla materia estremamente complessa equilibrata nelle conclusioni e con una mirabile intenzione di sintetizzare degli indirizzi programmatici alle quali le autorità competenti sono certo sì ispira l'anno nella politica futura
Avendo i i relatori che mi hanno preceduto toccato molti dei punti che sono stati percorsi dalla relazione vorrei semplicemente soffermarmi su alcune punti topici che sono stati evocati questa mattina
Il primo è sicuramente quello della mercato europeo e delle sue a simmetria e dobbiamo chiederci effettivamente se ci troviamo di fronte ad un grande progetto che porterà l'Italia essere parte di un mercato europeo
Oppure se l'obiettivo di avere in Europa un unico grande mercato
Sì è un obiettivo di lungo termine ma non dei prossimi anni indubbiamente quello che colpisce non so sono non sono soltanto le asimmetrie di carattere legislativo che pure sono state sottolineate e che pure sono importanti
Ma
Le situazioni di fatto esistenti sui vari mercati
Che sono frutto di scelte di politica energetica del passato
E concepibile quindi immaginare che in Europa si stabilisca un grande mercato interconnesso con un aumento della capacità di interconnessione da paese a paese
Per cui l'esportazione da un paese all'altro si è effettivamente possibile senza i vincoli né di natura fisica né di natura normativa
E questo qualcosa che e nell'immediato futuro immaginabile ed è qualcosa a cui tutti gli operatori devono spendere come politica aziendale personale
Bene vedendo la situazione europea ci rendiamo conto che non solo esistono delle barriere fisiche che sono ben note alla circolazione della produzione di energia elettrica
Nell'ambito europeo ricordo i vincoli fisici dell'Italia della Spagna dell'Inghilterra della Scandinavia
Limp Ingoli fisici che a oggi sono sicuramente in qualche modo modificabili ma non certamente superabili in toto si può immaginare che l'importazione
Italiana che già oggi e al più alto livello di tutti i Paesi europeo possa ulteriormente essere incrementata di qualche punto percentuale
Ma non è certamente immaginabile che i problemi del costo dell'energia in Italia o dalla disponibilità energetica
Italiana vengono risolti attraverso l'importazione che peraltro avrebbe anche dei vincoli di carattere fisico
Lo stesso dicasi per altri Paesi europei che hanno barriere fisiche simile alle nostre ecco guardando poi al problema del costo che l'altro fattore di competitività fondamentale vediamo che la diversa storia economica dei vari Paesi che è stata ben ricordata anche questa mattina ha portato alcuni Paesi di dotarsi di strumenti di produzione che hanno intrinsecamente un costo
Più basso di quello che può essere il costo italiano
Professor Ranci citava il caso dell'artigiano con il un oggetto dolore un oggetto di ferro sono due oggetti che magari hanno lo stesso uso ma difficilmente potranno essere competitivi sul mercato europeo Allo stesso modo ecco noi oggi per una serie di problematiche storiche ci troviamo in Italia a produrre ha dei costi che sono più elevati di quelli degli altri Paesi europei
Questo si potrà forse per cambiare nel tempo anzi sicuramente cambierà con le nuove centrali e qua parzialmente dissento da da ha fatto tanto quando dice che e difficile che le nuove centrali potranno da sole abbassare il costo dell'energia sicuramente sono uno dei fattori non sono l'unico fattore che potrà portare all'abbassamento del costo dell'energia ma rinnovo del parco
Di produzione italiano sicuramente porterà ad un abbassamento del del costo di produzione ecco però
Le nostre fonti di produzione quelle dei cicli combinati quelli che oggi sono possibili nella legislazione italiana vigente sicuramente non solo competitive con altre fonti che in altri Paesi sono possibili
Come l'energia nucleare come il carbone come l'orimulsion e sappiamo anche quelle che non sono vietate carbone e orimulsion tutte le difficoltà che oggi hanno per avere le autorizzazione
Ora solo un assetto normativo europeo compatibile potrà creare le condizioni per permettere alla gente italiane di avere una vera struttura di costi comprati compatibile competitiva alle per l'Europeo
Fino a quando questo non sarà possibile quindi prevede un periodo di transizione
Sicuramente abbastanza lungo ecco parlare di un unico grande mercato dove gli elettroni si muovono liberamente senza vincoli
Di nazionalità senza vincoli fisici probabilmente equivale a considerare apporre l'industria italiana in una posizione di non competitività europea di carattere strutturale
Quindi il problema della simmetria Parisotto sia dal punto di vista normativo quindi della possibile la flessibilità d'importazione esportazione di energia elettrica ma anche dal punto di vista sempre normativo
Della possibilità di produrre accorti energetici
Competitivi
E quindi ecco il carbone sì avvocato più volte la necessità di ripensare alla nostra legislazione che riguarda il carbone il ripensamento sul nucleare
Molto opportuno in un momento dove tutti i Paesi del mondo stanno ripensando a questa fonte che nel lungo periodo è l'unica che sembra garantire una sufficiente
Autosufficienza energetica
Ecco la necessità di porre mano a i terminali di rigassificazione che sono stati più volte evocati Edison realizzerà il primo terminale di rigassificazione off-shore al mondo
E le autorizzazioni sono sono quasi tutte arrivate come sempre l'Italia non è mai tutto completato ma è quasi tutto regolare
Ricordo anche un piccolo inciso per i terminali di rigassificazione come di tutte le infrastrutture
I i due enti ma ex monopolistici italiani hanno garantito in passato la disponibilità di infrastruttura al Paese la normativa sta cambiando è cambiata questo non sarà più possibile il Mincato ha già ricordato che il gasdotto libico sarà l'ultima infrastruttura che il Paese
Che lei mi realizzerà per il Paese che nuove iniziative sono previste per dotare agli operatori nazionali della possibilità di importazione anche se Leni non potrà usufruirne sono discorsi importanti su cui stiamo iniziando a a collaborare a confrontarci
I terminali di rigassificazione che in questo momento
Sono in progetto in particolare quello dell'Edison prevedono una tempo di utilizzo che ancora non è stato definito che gli operatori vogliono che sia adeguato
A quello del dei contrade gli impegni dei contratti take or pay che hanno generato la necessità di costruire dei contratti Daily terminale di rigassificazione
Questo aspetto della normativa deve essere adeguatamente messo appunto nelle nelle prossime tornate legislative e normative
Passiamo al quadro istituzionale altro argomento che è stato più volte ricordato ecco
Non potrei concordare dei più con a Prato Tatò quando dice che gli operatori di questo settore necessitano di certezza della normativa cosa che in questo momento non è si rischiano
Nel migliore di Europ miliardi due delle vecchie lire in grande quantità su un quadro istituzionale che non è che non è ancora certo e quindi prima legislatore porrà mano a questo capitolo e meglio sarà
La certezza del quadro istituzionale per un operatore come l'edizione per molti operatori che si sono affacciati sul mercato vuole anche dire certezza della legislazione esistente
E quindi di quella legislazione che ha consentito a nuove operatore di affacciarsi sul mercato
Per quanto riguarda la nuova legislazione
Siamo tutti d'accordo che ad esempio incentivi dovranno essere riservate a quelle iniziative
Di vero risparmio energetico che consente l'anno di dotare l'Italia anche di quelle fonti che permetteranno di rispettare i protocolli di Kyoto
A questo riguardo sappiamo tutti che le fonti rinnovabili di per se stesse non sono competitive
Con le le fonti con con la produzione di energia che deriva dal carbone soltanto otto attraverso un adeguato schema di incentivazione si può considerare competitivo e quindi un operatore economico può considerarle come economicamente valida
Concluderei
Menzionando ruolo della Borsa
Il ruolo della Borsa
E quello di far incontrare la domanda l'offerta come ci ha ricordato Franco fatto e quello di rendere trasparente il mercato e quello di rendere possibile il confronto tra i vari operatori per stabilire quelli che sono più competitivi e quelle meno competitive
Indubbiamente nella contesto normativo attuale
Ci sono ancora tante di quelle variabili che devono essere precisate per avere la garanzia che la Borsa appostati sulla Borsa elettrica possano effettivamente espletare il suo ruolo
Fissando dei prezzi in modo competitivo e espellendo gradatamente del dal mercato quelle capacità produttive che non sono più competitive
Incertezze ci saranno sicuramente ma soltanto una sperimentazione sul campo
Del dei problemi che la Borsa potrà portare potrà portare poi a quei correttivi a quei miglioramenti spiegare entreranno tutto gli operatori di avere una borsa trasparente ed effettiva
Sono quindi totalmente d'accordo con il professor Ranci quando dice e al momento di partire dobbiamo nel più breve tempo possibile avviare la borsa e attraverso questo sistema tutto il sistema economico italiano Fava dei benefici vi ringrazio
Occorrono
La parola al dottor Fulvio Vento President Lazio di Roma di compensato vizi
Quando torna
Voglio anch'io associarmi con sincero apprezzamento per il lavoro svolto dalla decima Commissione
Sulla situazione e le prospettive del settore dell'Energia
Questo documento costituisce certamente un valido punto di riferimento per il disegno di legge sul settore energetico nazionale che il governo si è impegnato a presentare entro il corrente mese di maggio
Con servizi che nel corso di una specifica audizione ha fornito alla Commissione occasioni di approfondimento per l'indagine conoscitiva
Intende contribuire anche alla preparazione di questo disegno di legge
Al quale attribuisce grande importanza per risolvere alcuni nodi che il processo di liberalizzazione ha messo in evidenza nella comparto energetico nazionale
Per questo vorrei sottolineare alcuni punti del documento proposto dalla Commissione che mi sembra possano offrire un valido contributo alla soluzione del problema dei problemi del comparto in particolar modo io credo che sia particolarmente apprezzabile e da sviluppare un concetto ripreso anche oggi nella relazione introduttiva che ripropone un corretto rapporto trascina e strumenti individuando come Cine
La messa a disposizione del cliente dello sviluppo del Paese
Di una disponibilità di energia a prezzi concorrenziali e distinguendo rispetto agli strumenti tra i quali esiste la liberalizzazione come uno dei tasti da stonare
Affinché l'orchestra produca una concerto coerente con il fine dichiarato
Quindi esprimo il mio consenso alla posizione espressa dalla Commissione circa la politica energetica nazionale e la sottolineatura relativa alle si asimmetrie nel mercato europeo dell'energia
E certamente necessaria una programmazione energetica
Nel settore del gas ed elettricità
Forse anche qui posso permettermi una sottolineatura che ridare forma e contenuti
A un vero e proprio piano industriale energetico
Renderebbe più agevoli le condizioni per poter perseguire lo stesso per poter perseguire lo stesso fine di una effettiva liberalizzazione di la creazione di una pluralità di operatori in ogni segmento della filiera energetica
Peraltro siamo preoccupati dal fatto che a causa degli ampi spazi di discrezionalità lasciati ai singoli Paesi dalle direttive europee è stato anche qui ricordato le incertezze che ci lascia il vertice di Barcellona
Si possono creare nel nostro Paese situazioni che consentano a operatori stranieri a volte addirittura monopolisti divo vudù di utilizzare le opportunità competitive
Nel nostro comparto energetico nazionale
Occorre dunque intervenire decisamente pretendere la reciprocità e controllare che questo avvenga effettivamente non può crescere un mercato europeo sedi sono queste asimmetrie e questi vincoli
Aggiungo a commento che esiste per quanto riguarda le aziende ex municipalizzate le aziende degli enti locali
Molte delle quali trasformate in S.p.A. e alcune di queste già collocata in Borsa
Un secondo livello di a simmetria che sostanzialmente è conseguente al permanere della un'omelia di uno Stato che al tempo stesso azionista degli ex monopolisti nazionali
E stato regolatore il che ha portato nel tempo all'assunzione di alcune decisioni che dal nostro punto di vista non garantiscono
Allo stato attuale dei fatti una corretto rapporto concorrenziale tra l'universo che in questo momento io sto rappresentando e lei Azzi e i campioni nazionali
Ricordo che lo stesso ha ministro dell'industria aveva assunto nel primi giorni di settembre
L'impegno a riflettere circa il superamento del tetto del trenta per cento posto alle nostre imprese per partecipare alla competizione per le Genco ma tuttora non si hanno segni di vita in questa direzione
Siamo d'accordo nel confermare il ruolo dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas è fissato dalla legge istitutiva
è necessario però che il ministero delle Attività Produttive recuperi appieno il suo ruolo di Indirizzo nella politica energetica del Paese effettuando anche un effettivo controllo sugli operatori presenti nel settore
è necessario comunque che nel provvedimento in studio vengano date indicazioni all'autorità circa il calcolo delle tariffe per la distribuzione di energia elettrica
Che nella fase iniziale si sono basate su dati e nella del mille novecentonovantasette e per i quali non si sono mai avute sufficienti delucidazioni
Mentre condividiamo la scelta di concentrare del GRTN anche la proprietà delle reti atti che dovrebbero essere riscattato utilizzando le normali regole di mercato
Abbiamo una certa perplessità sul ruolo affidato l'acquirente unico tenuto conto che secondo radici dizioni prese nel ricerche vertice di Barcellona al massimo nel due mila cinque tutta l'intera utenza elettrica sarà idonea
Forse bisognerà orientare questo soggetto verso più verso l'azione di calmieratore di mercato che verso la fornitura ai clienti vincolati
Siamo invece d'accordo con la necessità di arrivare nel più breve tempo possibile al funzionamento della Borsa elettrica per il quale però necessario che esista un vero mercato dell'energia
Per questo ci auguriamo che il recente decreto sblocca centrali posso svolgere i suoi e spetti è necessario però che il governo ha di un confronto permanente in materia con le regioni e il sistema delle autonomie locali occorre poi una politica tesa a superare le difficoltà nelle realizzazioni
Degli impianti di produzione di energia elettrica qui vi sono stati prima di me e altri importanti contributi in questa direzione bisognerà forse trovare opportuni meccanismi per superare localismi che spesso rischiano di compromettere la politica energetica del nostro Paese
Sarà poi necessario un altro decreto per bloccare la costruzione delle infrastrutture di trasporto dell'energia elettrica
è necessario anche che una volta unificata la proprietà delle reti Attinà GRTN
Si pensi ad una collocazione in Borsa almeno del quarantanove per cento di questo soggetto rendendo nel contempo indipendenti la società acquirente unico e la società gestore del mercato elettrico per quanto riguarda il fabbisogno energetico bisogna diversificare le fonti non aggiungo nulla quanto è stato già richiamato negli interventi di questa mattina
Una particolare attenzione va posta al problema dello stoccaggio del gas naturale che determinante per un corretto funzionamento del sistema del relativo sistema di distribuzione una particolare attenzione va anche posta sull'attuazione di quanto previsto all'articolo nove del decreto legislativo settantanove novantanove
I tempi previsti perché si possa attuare quella razionalizzazione delle reti di distribuzione di energia elettrica voluta dal decreto Bersani sono ormai scaduti e solo alcune situazioni si sono consolidate
In proposito facciamo notare che mentre le nostre imprese hanno ricevuto nel maggio due mila e uno i decreti di concessione con le relative con detenzioni non ci risulta che nel caso ENEL si sia fatto altrettanto si è quindi creata una situazione grottesca che vede nell'operare senza titolo mentre le nostre impresa che sono titolari delle concessioni sono impedita esercitare il loro diritto
A causa delle difficoltà frapposta in molte procedure di arbitraggio in corso una situazione che va risolta anche attraverso la possibilità di poter affittare il ramo d'azienda ENEL presente nei territori di competenza delle nostre impresa concessionaria
Il disegno di legge in preparazione dovrebbe dare una risposta chiara e certa a questi problemi analoga risposta deve trovare il problema dell'espansione richiesta da alcune aziende nei territori contigui a quelli dove sono attualmente concessionarie
Anche in questo caso dovrebbe valere la procedura prevista per il territorio a distribuzione promiscua
Infine a proposito di simmetria si deve porre rimedio la diversa durata delle concessioni idroelettriche
Portandole tutte al termine stabilito per ENEL
è necessario poi rivedere la politica degli Staind costa eliminare il prelievo attualmente previsto sulla produzione idroelettrica per le imprese distributrici e proprietari di impianti idroelettrici
Per inciso facciamo notare che questo provvedimento va contro gli obiettivi del trattato di Kyoto
Concludo il mio intervento augurandomi che nel provvedimento in studio possono essere accolte le proposte che abbiamo presentato hanno lo scopo di il favorire il consolidamento del mercato energetico nazionale
Che richiede la presenza di più operatori autonomia indipendenti di dimensioni comparabili tra loro e interna
Competizione concludo
Ria chiamando la vostra attenzione esatto che se è vero che esistono nella normativa generale alcune distorsioni alcuna simmetria e chiaramente individuate in questa situazione quindi l'esigenza di fornire agli operatori certezze certezze certezze come già precedentemente detto nel caso delle aziende locali spesso si tratta di realizzare un triplo salto mortale perché alle incertezze esistenti nei singoli settori dell'energia elettrica e del gas
Si aggiungono incertezze di carattere normativo che riguardano l'intero comparto dei servizi pubblici locali che creano se non risolte delle difficoltà enormi a far sì che queste aziende possono effettivamente configurarsi
Come dei operatori dotati di una sufficienza ma sufficiente massa critica nel futuro mercato liberalizzato dei servizi pubblici locali grazie
Grazie
L'ultimo intervento prima di una breve sospensione dottor Salvatore marchi presidente del gestore della rete di trasmissione nazionale
Grazie presidente grazie alla commissione tutta
Intendo fine innanzitutto esprimere una grande apprezzamento e condivisione
Rispetto alle conclusioni
Documento conclusivo della commissione
Della commissione Attività produttive
In particolare l'apprezzamento va alla ripetuto riferimento contenuto nel documento conclusivo alla necessità che il Paese si doti di una politica energetica
è molto importante in quanto sfata il convincimento a mio avviso infondato che il mercato può convivere di spontaneismo e può fare a meno di riferimenti e di progetti di politica energetica
Soprattutto se parliamo di un mercato in cui il prodotto è un servizio con l'attributo pubblico
è un un servizio per il cui mantenimento corrono con Investimenti cospicui e tempi di realizzazione assai
Apprezzamento per una politica energetica capace di individuare opportune soluzioni ai problemi che oggi caratterizzano il nostro sistema elettrico e ce ne sono
Tutti gli oratori che mi hanno preceduto hanno messo in evidenza il Dieppe di costi che caratterizza il nostro sistema elettrico rispetto all'estero non aggiungo di più
Devo aggiungere perché fa parte della missione del gestore della rete che a questo problema si associa anche un problema di riduzione dei margini operativi
Che riguardano la sicurezza del sistema elettrico
E che riguardano la capacità di generazione
Per cui se questi ridotti margini si confermassero e si mantenessero nel tempo noi avremmo una situazione di dipendenza del nostro Paese non solo in termini di energie energie primarie combustibili
Ma anche di capacità non essendo in grado il nostro sistema di far fronte in modo autonomo alla domanda
Ricordo solo per inciso che la riserva operativa oggi che dell'ordine del cinque per cento
Quando l'incremento del dei fabbisogni in termini di potenza l'incremento hanno e dell'ordine del tre per cento
C'è un punto di problema che va risolto
Di questo se ne sono resi compatibile con consapevoli tutti gli operatori i quali magari andando in overflow
Continuano a far pervenire al gestore della Rete richieste di nuove commesse connessioni alla Rete di nuova capacità non dico l'ultimo numero perché e visibile ma siamo oltre i centoventi mila Mw e siamo oltre il centinaio di soggetti
Ricordo che oggi la potenza
Installata del nostro Paese dell'ordine settantacinque mila Mw quindi una richiesta di centoventi mila Mw
In buona parte rappresenta no ballon d'essai lanciati per vedere se ce la faccio
Problemi strutturali richiedono soluzioni strutturali
Io desidero molto brevemente nonno prendo brevissimo tempo ricordare perché il nostro sistema elettrico si è ridotto ad avere costi così elevati
Nel sessanta il nostro sistema elettrico era l'ottanta per cento idroelettrico e il venti per cento termoelettrico
L'importazione dall'estero era marginale
E riguardava esclusivamente la mutua riserva
Il mutuo soccorso
Nel settanta l'idroelettrico ovviamente il buon Dio non lo ha fatto crescere perché un limite e cresciuto il termoelettrico si è cominciata a manifestare l'opposizione agli impianti termoelettrici
Una parte della colpo della responsabilità e da addebitare a chi faceva un certo tipo di impianti che impattava nel territorio questo bisogna dirlo
Ma erano impianti che naturalmente impattavano sul territorio perché mentre l'impianto idroelettrico è collocato lontano dai centri abitati e la Spezia
C'è il condominio vicino che c'aveva gli smart s'è che andavano a sporcare i panni dei condomini vicini e così via di seguito comincio accrescere l'opposizione agli impianti termoelettrici tradizionali
Nel frattempo il nostro Paese si dotava di un suo piano nucleare ricordo a chi anziano come me che c'era un programma che prevedeva venti gruppi da mille megawatt nucleari poi ridotti sia dodici
Immediatamente si manifestò l'opposizione al nucleare e i nuclearisti per sostenere il nucleare dicevano che tanto il carbone era peggio del nucleare conclusione non abbiamo fatto il nucleare non stiamo facendo il carbone
E così siamo arrivati agli anni ottanta in cui la capacità del nostro sistema elettrico non era più adeguata al fabbisogno e siamo andati all'estero a fare i contratti a lungo termine
Anni ottanta contratti all'ora che avevano prezzi di gran lunga superiori ai nostri e che oggi invece ci congratuliamo
Per averli fatti e per averli anche rinegoziati
E così è passato negli anni ottanta arriviamo agli anni Novanta ci siamo all'opposizione cresceva ci siamo inventati il CIP sei
Molto bello ma che sicuramente non serve a ridurre i costi
Cosa questo racconto brevissimo che è storia cosa c'era dietro
C'ha dietro che un'opposizione non risolta agli impianti il elettrici
Si vuole il servizio elettrico però se voi non c'entrate non si vogliono eliminazione stazione questo è un problema politico
è un problema che riguarda quella strategia quel progetto energetico del nostro paese è un problema nel quale per la soluzione del quale le istituzioni
Piuttosto che contrapporsi devono lavorare insieme per risolverlo
Con tutto il rispetto per l'opposizione
Borsa
Certo è la Borsa è una novità come ne è una novità il mercato per no e quindi tutte le novità presentano dei problemi
Ma certamente la soluzione non è quella di rinviare l'entrata in funzione la borsa
Cominciamo facciamo esperienza e mano a mano coi la miglioreremo nel tempo
E io mi permetto di dire che anche se è un problema non è il primo dei problemi quello che vede l'allocazione della proprietà concentrata più o meno
Ma la borsa se deve funzionare deve dare agli operatori la possibilità di esercitare opzioni
Che ora che in Borsa è quella nella quale l'offerta e rigorosamente uguale alla domanda se non inferiore nessuno potrà esercitare opzioni l'unica opzione possibile quell'obbligata
E questo riporta al problema degli Investimenti di avere capacità ridondanti giudiziosa mente ridondante
Veniamo alla Rete giudiziosa mente ricorda
Perché è ovvio che avere ridondanze significa costi così sì riversano sempre verso l'utente lo capiamo tutti questi veniamo alla Rete
La Rete cresciuta nel tempo per sovrapposizioni successive quindi a esigenze di ripianificazione di ottimizzazione
C'è il collegamento lì la connessione con l'estero che per alcuni aspetti sto pensando alla Slovenia all'Austria va potenziata perché quasi inesistente e il gesto della retta programmi investimento in questo senso c'è la Sardegna che è cresciuta ma che vede un collegamento del Sal coi che è del mille novecentosessantadue io c'ero
Ma son passati quarant'anni e quindi abbiamo messo in cantiere anche il potenziamento del collegamento in corrente continua con la Sardegna e gli investimenti complessivi sono dell'ordine di un milione quattrocento mila euro
In due anni
Anche le difficoltà che caratterizzano gli impianti di generazione si ripetono per le per le linee
C'è la solita linea Matera Santa Sofia duecentosette chilometri e lunga che non può entrare in funzione perché manca la dieci chilometri e questa storia dura per dieci anni
è un problema che va risolto
Il decreto sblocca centrali è stata una mano aspettiamo la mamma che riguardi le linee elettriche
In merito alla riunificazione della proprietà e con la gestione
Sulla quale mi pare che ci sia una universale convergenza io sono ben lieto di cogliere questa convergenza perché volta a risolvere dei Problemi
Problemi che riguardano il tempo reale controllare un sistema attraverso una catena lunga che vede il gestore che decide e gli operatori proprietario dirette che eseguono quindi una gerarchia una catena molto lunga che sta sotto gerarchia Diversi è un problema
Penso solo alla ai problemi che avremo con i decreti previsti io prevedibili che risolvano i problemi della compatibilità elettromagnetica
Ci sono impegni ci saranno i proprietari che decideranno quanti Ampère passare possono passare sulle linee e gestione della rete che ci deve stare dentro perché se sfiora va in galera perché penale
C'è il problema della convenzione che ha richiesto anni
Perché tra i proprietari e il gestore c'è di mezzo uno strumento giuridico
Io sono vecchio del mestiere letti dico e mai avrei pensato che in mezzo tra il di spacciatore tra il controllo reale e proprietari ci posso degli strumenti giuridici
Andiamo in tribunale
E poi gli operatori sanno benissimo quando chiedono alle gestore della Rete di collegarsi alla Rete qual è la trafila
Noi individuiamo lo schema poi lo dobbiamo sottoporre al proprietario di Rete i quali dicono sino dicono i prezzi e dicono anche i tempi necessari per
E qualche ora proprietario direte anche operatore concorrente
Nel piano della produzione questi sono i problemi
A fronte dei quali vorrei capire quali sono i benefici di mantenere separata la proprietà con una gestione l'unico auspicio che io faccio in questo a questo riguardo e che i tempi di delle decisioni siano i più brevi possibili grazie
Grazie ora
Propongo una breve pausa caffè riprendiamo mezzogiorno con l'intervento del colosso dei professori Touati stelle poi ci sono l'annunciato interventi della prima per i gruppi ricorreva al Prado Vito Pier Luigi Bersani l'onorevole Enrico letta non lo molla Massimo Polledri porterà il suo saluto il senatore Pontone che il presidente della Commissione attività avuti dal Senato e concluderà i lavori il ministro Marzano quindi tra pochi minuti ci rivediamo
Prego gli intervenuti di prendere posto
Prego i saluti di rito
Prendere posto riprendiamo
I nostri lavori
Coro momento consolarlo
Darei la parola lo store blocca collaborato attivamente
Con la commissione lo storico uno dei massimi Asper grazie al nostro Paese quindi sul contributo
Era oltremodo interessante lo ringrazio ancora vedere
Di aver accolto il nostro invito la foto statua
Buongiorno a tutti anche da parte mia un ringraziamento non retorico Bruno Tabacci
Per avermi invitato prima all'indagine conoscitiva non capitava da molto che qualcuno chiedesse mio parere
E per la vivibilità Antonucci
Ho apprezzato l'indagine del documento conclusivo perché uno perché ha sfatato luoghi comuni te false illusioni anche sola fatto in modo pacato
Riuscendo anzi a con questo testo a trovare un largo consenso
Ha sfatato in primo luogo almeno io ho letto in questi termini ha sfatato un'illusione e cioè che in campo energetico l'Italia sia padrona di se stessa
Che sia in grado di decidere e che i costi e presti dipendono pensi talmente anzi direi totalmente dal grado di concorrenza
Probabilmente se fosse così non saremmo in questa sala non ci sarebbe stato un indagine conoscitiva le energie non rappresenterebbe
Un problema più di quanto non la rappresenti industrie cioccolatini
Quindi l'indagine è stata tempestiva
Perché è stata condotta prima delle decisioni
Che si andavano e sembrano prendere a Bruxelles a Roma può alianti hanno esporle sulla via di Kyoto
Opportuna perché e basta fare il punto della situazione sugli esiti dei processi di liberalizzazione sui limiti che inevitabilmente questi manifesti
E sui possibili correttivi eventualmente se lo scarto lieve tra i siti Rete spezzati
E lo ha ricordato qualcuno ormai tutto quello che questo vizio mi è stato detto ma comunque e soprattutto un indagine indispensabile
Per ridare alla politica nelle sedi istituzionali e che gli sono propri
Quella centralità che imprescindibile
E banale dirlo ma nei fatti dossier attuato che imprescindibile dovrebbe essere imprescindibile nessun settore
Più economicamente essenziale strategicamente vitale soprattutto di questi tempi come quello energetico
Come del resto lo ha ricordato Franco Tatò
Sempre più altri Paesi a tradizione assolutamente liberale Stati Uniti e Gran Bretagna stanno facendo e nessuno si è levato in quei Paesi contro il documento nessun'esito l'altro sta immaginando un piano energetico nazionale italiano ma il primo atto di Bossi è stato primo atto presentato al congresso estratto nessun NRG tra per la catastrofica crisi energetica americana
Lo diceva sempre fatto scusi se il richiamo troppa le la presunzione dei liberisti e che basta aprire il mercato perché immediatamente ineludibilmente si avrà attribuzione dei costi vi riduzione dei prezzi
Ricordo che nel due mila in America i prezzi del gas in un mercato liberalizzato totalmente e totalmente occorrenza le sono aumentati di dieci volte
Dieci
Nel giro di tre mesi
Da lì è partita la crisi California e oggi coloro che leggono ex post la crisi californiana che hanno l'onestà di ammettere i propri errori consiglio un bell'articolo di Paul Giò scosso
Con Cindy economista americano che ha detto abbiamo sbagliato tutti perché abbiamo liberalizzato nel convincimento
Che l'apertura del mercato significa se inevitabilmente senza alcuna contraddizione il crollo dei prezzi all'ingrosso
Ed è per questo che avevamo posto dei fermi diciamo dei blocchi il presidente Bush quindi gli Stati Uniti hanno ripreso a far politica energetica
Tony Blair ha ripreso questi sono Paesi al di fuori di ogni dubbio da noi alcuni Pasdaran avrebbero vice preteso lo sostengono che la politica in questo caso avrà un solo compito togliersi da parte
Quasi che nelle scelte
Che comunque si prendono non vi fosse implicita comunque una scelta politica che altri no e non Chinea
Tanti rappresentatività responsabilità dovrebbero trenta
Quindi aspartato un'illusione
E perché questa illusione perché purtroppo non siamo non dico padroni in un'espressività anche anzi è un Paese a sovranità ultra limitando
Non siamo in grado di terzi
E discorso da dipendenza che qui molti hanno riportato ciascuno collocati in esilio città dipendenza
Perché come la Madonna come la mamma lo si deve dire
Salvo poi non trarne ma
Le logiche conseguenze
Sono infatti le dinamiche internazionali che dice Dell'Anno del nostro futuro
Non sono le dinamiche interne
Il dominio dell'idrocarburo non sto a ripetere ma varrebbe almeno ripetono molto se da questo questi attraverso presso logiche conseguenze
Il due mila e retro carburi con una situazione in cui anche la produzione interno
E costretta Carrare
Perché non è data la possibilità all'ENI di produrre quel che il Paese potrebbe produrre anche questo servizio
Proietti esso ne facciamo qualche calcolo ahimè bisogna fare
Tra cinque o sei anni massimo dieci anni nell'arriveremo a dipendere dall'estero per il novantacinque per cento
Quindi su cento calorie che si consuma novantacinque per i dall'est
Due ho fatto dei calcoli come tutti i calcoli sono siate son più brave nefanda e gli altri
Di questo novantacinque per cento i tre quarti arriveranno dal massimo da sei Paesi
Quindi per l'Italia sarà ahimè molto più importante quello che succederà all'interno di questi sei Paesi di quello che succederà negli altri venti Paesi europei di cui ci sentiamo e qui siamo perché conterà molto più la dinamica politica e sociale
E quant'altro l'intero di questi Paesi nel decidere il nostro futuro di quanto non succederà a Bruxelles
Il sentirsi europee non ci libera dalle responsabilità che a via e non possiamo pensare anche questa volta che saranno gli altri a toglierci no le castagne dal fuoco
Questi cinque o sei va da sé sono per numero di quattro Paesi quindi questi dati danno conto di qual è la nostra strutturale debolezza criticità
Le ragioni di penalizzazione che ne derivano
Ci danno conto dei s'gli scarsissimi gradi di libertà che realtà abbiamo nel decidere
Segue la via del mercato è fuori discussione
Non è che qui stiamo ritornando per carità ma nacque accusato di essere più ENEL dell'ENEL no
Sostenevo cose mi sia da tolto il gusto di dirlo che sarebbero poi avvenuti
Che sarebbero pervenute che per sei minuti in California meno ma
Peggio per loro voglio dire ma non esime non si libera che anche da noi succede perché le riforme o si fanno bene possono disastrose
Soprattutto riforme che intaccano le istituzioni
Non è un problema professore cresime otto dita di tetti e non tetti e come funziona o delle nostre istituzioni come dialogo le nostre istituzioni e riassetto istituzionale che è rimasto a metà del guado non si sa chi deve fare che cosa non si sa chi comanda e su che cosa
Allora è inevitabile che al di là del posizioni personali sorgono poi infinite contenziosi per quella fine da magistrature che decide di tutto e quindi non sono le idee greco-latina i regolatori negli economisti ne gli opinionisti
Quindi la via del mercato ineludibile e una scritta che il Paese ha preso convinta Lapresa più di quanto l'abbiano preso altri pesi europei e quando nel novantasei si approva la direttiva che accusava unitaria di tutto per sé visto che nei comportamenti reali reale quelli italiani sarà meno perfette più pragmatica Delia
Di tutti i processi di riforma resto un fatto mentre assessore che è accaduto esattamente ciò
Che gli economisti ritenevano accadesse questo sto la mia opinione sugli economisti qui ci sono si sta più sempre più reduce
Ci si guarda al dato centrale delle dinamiche e mercati internazionale
Le tre città gas petrolio il dato reale e che e del paradosso delle liberalizzazioni è una intatto enormemente il grado di concentrazione
Cioè e e legittimo e corretto è auspicabile che i nostri volatori guardi no alle posizioni dominanti interni
Esulta mite strabico il mio cuore non guardare le posizioni dominanti esterne che inducono situazioni interne perché si rischia di guardare il dito e non la luce
Quello che è avvenuto in questi anni e che il mercante di Venezia sono è molto più concentrati paradossalmente di quanto non possono prima
Questo aveva aumentato enormemente
Il potere dell'oligopolio venditore e sta indebolendo enormemente il potere degli acquirenti
Ce ne guardiamo nel settore del gas sulle tre città non lo dico perché ormai si sa in Germania ci sono tre player ce n'erano sette dieci venti Spagna due in Olanda uno va benissimo che vieta il segno sino a venticinque
Si sappia che non è riducendo il tetto che migliorano le cose
Io vorrei che lei ne andasse ad uno per cento
Però vorrei anche tutto il Kosovo vi fossimo vivi a dire avete visto
E mi auguro che viene
Del mercato del gas
Nel mercato del gas internazionale
Sono in quattro quattro i primi quattro venditori di Canossa conto non per il settanta per cento
Qual è il potere negoziale Cai con quattro venditore di gas che applicano tutti le stesse formule
E non è che se si va in due a contrattare ti cambiano la forma quindi non ci si illuda lei ne ha fatto la sua sete l'ha fatto in maniera definitiva
Sicuro
Ma l'illusione per cui se va acquistare uno acquista cento il secondo acquisto novantanove il terzo novantasette lo può dire solo l'economista
L'Economist un po'stupito debbo dire sinceramente
Perché semmai il secondo che più piccolo del prima questa centouno
Il terzo azionista cento tu quindi abbiamo mercato del gas si concentra enormemente il mercato del petrolio si concerta enormemente e noi invece cerchiamo la via del piccolo è bello credendo che anche in questo modo quasi credenziale fosse un il distretto industriale
Non è così
Quel che succede non solo
Che la concentrazione aumenta
E aumenta il potere dei venditori non mente in cui il mercato sta passando decisamente dal mercato del compratore al mercato del venditore
Ma sta anche
Cambiando l'attitudine dei Paesi produttori del gas
L'idea dei regolatori europei anche qua di essere padroni loro stessi sta inducendo una reazione e quindi l'idea di cambiare unilateralmente
Relazione contrattuali che duravano da cinquanta sta uno irritando ed ovviamente i paesi produttori
I quali dicono inoltre che l'Europa no venga da noi offrire collaborazione cooperazione e poi unilateralmente
Pretende di stracciare relazioni contrattuali che sono in essere e che non si possono modificare sul piano nobili esigenza che difende i pezzi consumato per cui di fatto accaduto cose che i giornali non hanno riportato né tanto meno gli economisti hanno osservato che si sono incontrati
Alcuni Paesi produttore di Kamps dicendo a questo punto facciamolo OPEC del gas
Se l'Europa riuscisse in questo intento avrebbe veramente sublimato la sua funzione
Quindi dipendiamo dal gas dal petrolio essi le conseguenze sono nonché qui grandi libertà su un bus che se noi non abbattiamo le mille barriere
è facile dire che si è fatto un monopolio modificando la Lezzi sulle barriere autorizzative che sono cento volte più potenti del monopolio legale perché non c'è neanche concreta di riprendere Cola prima Colemi dice colpa delle
Non lo si prende con le altre vere barriere perché lì c'è un costo politico elettorale
E devi andare attaccare quelle che effettivamente in tedesco e non si crea mercato con un decreto
Si crea mercato consentendo effettivamente rioperare verrebbe alle prese di dispiegare le loro potenzialità di realizzare le infrastrutture tutte cose che sono state egregiamente
Qui dobbiamo creare un mercato consentendo effettivamente libertate intraprese libertà di intrapresa si fisso dei paletti con gli operatori sono liberi di scegliere all'interno di questi paletti cosa non è conveniente cose convegni
Solo disponendo quindi di piena libertà rientra solo disponendo di una forte industria energetica nastri o per nazionalmente radicale
Non entro nel dibattito sulla proprietà no estero non est
Non si è un po'più europei se vendiamo le nostre imprese gli esteri no è un po'meno europei lo facessero anche gli altri mi convincerebbe no
Dico che se non c'è un'industria genetica nazionalmente radicata noi non saremo mai soggetti attivi della competizione internazionali e non saremo mai forti interlocutori di cogliere Ugo Poli da cui di qui siamo totalmente subalterno
Cosa ci aspetta nei prossimi anni
Temo e non pazzo del terrorismo informativo precari sul più pessimista ritengo sempre che un pessimista sia un ottimista informato
Temo che ciò che è accaduto negli ultimi cinque anni
Si replicherà facilmente
Non ci si illude sui bus express del petrolio oggi perché sono l'effetto solo della recessione
Quindi il mondo osserverà nei prossimi anni ciò che ha sperimentato nel recente passato
Compressi non ricordo sotto i dieci dollari e novantasette novantotto oltre i trentacinque piano due mila ancora sotto i venti del due mila uno
L'economia possono reggere l'urto di alti prezzi sono sufficientemente robuste
Le molto meno le economie sopportano come accade oggi le incertezze che sul gioco delle aspettative e sul clima di fiducia deriva dalla loro assoluta imprevedibilità
E dalla repentinità e ampiezza dell'oscillazione del prezzo del petrolio
Questa incertezza questa instabilità
Stanno determinando oggi una forte riduzione della propensione ad investire
I prezzi del petrolio sono aumentate di tre volte
Nel novantasette novantotto ma di investimenti internazionali sono aumentate del dieci per cento
Perché le imprese non credono a prezzi alti e quindi ragionano come se i prezzi fossero a dieci quindici dodici tredici o diciassette donne quindi come se i prezzi possono adesso
Quindi ne abbiamo che la capacità produttiva di petrolio in Libano non sta aumentando
Mentre la domanda solo momentaneamente sedotto per la recessione
Mentre invece appesa in dieci anni di aumentare di venti milioni di Bari giorno
So che i dati dar fastidio ma son quelli che ci impiccano
Una domanda mondiale che aumenti in dieci anni che si è anche l'undici dodici non cambia niente sì di venti milioni di giorno e come se in questo periodo di tempo
Che domani dato il tempo agli investimenti un intero Nordamerica si affacciasse sul mercato internazionale
Provate voi in un piccolo laghetto a buttar giù con una vasca da bagno un sasso gigantesco paese inevitabilmente
Ed è quello che succederà
Perché le incertezze freno Investimenti perché l'incertezza internazionale denunzia testé interni dei Paesi deridere irritazioni sono efficaci se danno agli operatori garanzie sul futuro
Non sono efficaci se impattano negativamente sulla propensione ad investire
E la crisi della California da queste la nel novanta la California aveva un suppose che appassionato tutti vedete che no il problema è uno perché in dieci anni quella capacità produttiva si è completamente a serata due perché nessuno se ne accorge
Quindi quella riforma ha ridotto aumentato i costi di transazione ha ridotto gli investimenti ed è quello che sta accadendo a livello planetario nell'elettricità no nel gas e nel mercato
Quindi la stabilità dei mercati petroliferi se fossi ne e l'aspetto prioritario e che non riduce la TC taxi e false liberalizzazioni eccetera ma non è questo che cambierà il nostro destino e quello che rischia di cambiare in senso negativo
Quindi ridare stabilità un minimo di stabilità
Obiettivo prioritario prima drammaticamente proprietario dopo l'undici settembre e qui non è l'economia e la politica
Che deve dare risposte
Rafforzando la collaborazione che deve essere biunivoca con i paesi produttori è inutile che parliamo di collaborazione poi le decisioni che prendiamo noi a nostro vantaggio alla fiscalità
Enoteche che diciamo compiamo dialogare per intanto mettiamo le imposte e accaparrandosi noi da rendita mineraria proroga
Quindi rafforzare la collaborazione coi pesi produttori facilitare il rientro per le nostre imprese
In quei Paesi dando loro certezza dei diritti di proprietà l'Europa accerto che ha le carte in regola per farlo ha fatto molto
Negli ultimi anni
Né per migliorare i rapporti coi Paesi mediorientali
Le imprese europee quell'italiano un'ampia credibilità questi sono gli asset su cui dobbiamo far conto
Il gioco è vero volgono al termine
Che dal modo in cui sapremo
Consolidare i processi di riforma interni e concorrere sul piano esterno al migliorare il quale internazionale a rafforzare la nostra posizione dipenderà molto dei futuri destinerà nostre economie della nostra indusse della sicurezza del paese
Questa è la posta in gioco e importante che di queste poste in gioco vi sia consapevolezza perché solo se c'è consapevolezza di questi problemi ci sarà quel minimo consenso necessario a fare le cose
Chiudo
Assalto e cosa
Dicendo che mi sembra che la di indagine abbia con grande onestà obiettività posto sul tavolo questi problemi e penso che diciotto bisogna darne atto io apprestamento alla commissione capo d'informazione
Allora evoluto avere più tempo a disposizione per consentire alla all'assemblea di gustare un un intervento più ampio d'uso al tuo
Il quale ha parlato un po'anche dal Pistella quindi Praga lei adesso Aldo Soldi stella di svolgere un intervento rapidissimo perché lo diamo consentire altri interventi programmati da Trinità dei gruppi
Esordisco nella quell'intervento preferirei svolgerlo per titoli tanto alle dimostrazioni mi sembra che per questo uditorio siano in larga parte superiore forse invece può essere utile una ricapitolazione perché l'entità degli stimoli è stata tale che credo ne valga la pena
Tosto che situazioni prospettive che mi sembra una bella formulazioni istituzionale preferirei usare una dizione alternativa di rischi e opportunità perché in fondo è questo il passaggio che abbiamo davanti rischi ce l'abbiamo li conosciamo proviamo un po'a trasformarli in opportunità come in altri paesi è stato fatto io l'ho trovato i cinque che mi sembrano più significativi per titoli
Rischio che le reti non siano adeguate
C'è anche chi sostiene che poi non è tanto vedo io ho difficoltà a seguire questi ragionamenti e nel viso questo rischio è uno dei più concreti e consistenti
Però abbandoniamo questa domanda e parliamo dell'opportunità di espansione di potenziamento che comunque viene fuori se volessimo correre questo
Rischio alternativo di fare più reti di quanti ce ne sia bisogno in Italia ma io credo che questo sia assume inesistente
E quindi perché perdiamo tempo a discutere se poi serve o non serve un potenziamento arreca serve tutte bassa quindi le questioni sono come organizzarci per rendere possibile questo tipo di intervento
Si è provato con la legge obiettivo
A inserire anche questo tipo di investimenti il che vuol dire che ci consapevolezza che è tra le priorità del Paese
Si è fatto un primo passo per quanto riguarda lì nuove localizzazioni con il decreto io credo che la strada fosse dunque complessa di quanto il decreto
Non possa di fatto consentire
E forse farà sì sì anche dimenticati della valenza di politica industriale viene costruttiva che questo tipo di investimenti hanno non ho sentito ricordare e il significato di commessi di ingegneria di attività manifatturiere e di opere civili di mobilitazione di imprenditoria che questo sistema consentirebbe visto che ma chi ha fatto un po'di storia patria perché non ci ricordiamo quello che è avvenuto con la metanizzazione quanta gente ci spiegava che era superflua che erano soldi buttati che avremmo sulla soltanto commessa gli operatori Virginica degli altri paesi ecco allora coraggio fare diversamente credo che adesso si possa e si debba fare altrettanto
Forse ancora più polemiche sul rischio o meno che la potenza installata in prospettiva non sia sufficiente e l'indagine ha messo in evidenza che qualcuno dice si rischia domani e qualcuno dice no mai nella vita ci mancherà Totti anzi è stato allora che qui a mio avviso esposte oggi con me lo scordo risposta ovvia e faccia
Come
Di realizzare nuovi impianti
Noi piatti pronti elevate prestazioni perché io capisco tutte le considerazioni di carattere economico contabile è stato patrimoniale e così via ma
A domanda banale
E meglio davvero un impianto che c'ha un rendimento del quarantacinque per cento un impianto di incenerimento del trentacinque per cento una risposta sono e perché no io posso capire che se l'impianto è stato costruito dei ammortizzato è finito il conto economico dell'azienda questo potrebbe giustificare alcune cose mi ha difficoltà a capire perché in generale non abbia senso imbarcarsi in un'operazione che va nella direzione vera della risposta che un po'perché se no con leggiamo Kyoto dicendo viva soltanto il gas punto e basta e cerchiamo di fare ancor di più come spesso in sedi istituzionali si sente leggere sulla dimensione gas
Oppure cogliere una quota pari o qualche cosa di carattere strutturale che abita reticenza e francamente dal punto di vista ambientale la cosa più seria a mio avviso ottenere prestazioni equivalenti
A consumi di energia sostanzialmente più contenuti e questo vuol dire aumentare l'efficienza media del parco centrali
Ci sarà un problema di stabilire chi paga un esternalizzazioni che in caso di esonero trono e questa tipico intervento di carattere tariffario e la quattro otto uno novanta e non a caso prevede che ci sia l'indicazione neutralità politica verso l'autorità che quando a fare conti ci metterà anche quest'anno cerchiamo di avere un conto completo che vede anche in questa direzione
Se no ci convinciamo che viviamo nel migliore dei modi possibili perché c'abbiamo le centrali ad olio combustibile fatte voce ha spiegato ma chi nel settanta io francamente non lo considera il migliore dei mondi possibili
Terzo il rischio crisi degli approvvigionamenti
Anche qui immaginiamo che non ci sia crisi di approvvigionamento
Un rapporto di interdipendenza con i paesi della costa nordafricana ammesso anche che non ci rendessero comici vendono invece il metano è l'olio Congo lo vorremmo avere certamente sì se non altro per quella degli immigrati per il problema degli equilibri demografi complessivi per tutta una serie di questioni allora investire lì io credo che sia la risposta che ripeto fa perdere tempo chi ama discutere se convenga o meno immaginare una crisi negli approvvigionamenti perché indipendentemente le scelte da compiere sono esattamente le stesse
Però qui la questione si divide in tre elementi sempre per titoli
Diversificate provenienze geografiche diversificare le fonti energetiche
Terzo titolo c'è ancora un po'di confusione fra dipendenza vulnerabilità
Cerchiamo di non rimanere in questo equivoco la dipendenza novantacinque può anche essere
Condivisibile la vulnerabilità sessanta per cento e tragica
La differenza essendo la capacità di risposta e le possibili stabilita per cui io non riesca preoccuparmi sul novantacinque per cento di dipendenza
Perché dal punto di vista contabile se fosse tutto petrolio che prendo dal Mare del Nord mi farebbe novantacinque parla benissimo
Se invece è il trenta per cento che prendo dall'Algeria mira un po'meno bene questo concetto bisogna pure che da qualche parte emerga se no delle scritture contabili fanno pasticcio qui c'è un altro pasticcio contabile
Siamo stati bravissimi perché no facciamo l'alluminio no facciamo la gente primario no facciamo la siderurgia e allora viene fuori un rendimento energetico mostruoso non facciamo l'Italia il rendimento energetico uno consumiamo niente
Va tutto benissimo qui le statistiche leggiamolo momenti
Vediamo quali sono i settori sui quali siamo impegnati e quali sono i prossimi specifiche di settore se no alla fine easy investiamo tutto va tutto bene non credo che sia così
Punti tecnologici nuovi terminali nove terminali in qualunque modo certamente a partire dalle mete niente perché ebbene ovvio che costituisce diversificazione di provenienza
Secondo c'è gas che viene bruciato in torcia da un punto di vista ambientale questa cosa qui non lo dice nessuno perché per Kyoto alcune cosa va di moda e altre no
Se togliamo modo di usare gas bruciato attualmente in torcia come sto contestando il TAR buono diversificazione buono che aspettiamo ma Costa e facciamo i conti perbene e vediamo se è vero che costa e quanto costa
Per esempio non si è parlato abbastanza in Italia di Gtl cioè trasformazione in liquido metano che viaggia tranquillo a bassissimo costo del gas bruciato in torcia
Non se ne parla e tabù non so perché invece vorrei che se ne parlasse
Peraltro non sono favole perché uno va in Sudafrica e Nuova Zelanda le vede e si accorge che non sono favole e contribuiscono in questo modo anche all'utilizzo del carbone bestia nera il colore lo frega
Però gassificatore poi trasformati in meta che poi guarda caso un'edizione seduta corretta maggiore efficienza e minori costi energetici ambientali ed economici della vecchia benzina fatta di dischi durante la guerra perché poi stringi stringi
La chimica sostanzialmente quel perché non dovrebbe funzionare
Se non altro per due benefici uno rompe il tabù contro il carbone perché tornando il settanta per cento Carbone programmazione dieci elettrica è un invariato universale e noi siamo gli unici fuori ordinanza rompiamo il TAR il carbone e comunque evitiamo i costi di infrastruttura che erano il vero errore per cui non si è fatto il carbone germe chi perché Polverino diciamo così nelle prossimità delle vecchie centrali a carbone c'era e la gente non lo voleva oggi se gli si spiega che quelle invece metanolo ogni spiega che quello a gas indistinguibile dal gas naturale può darsi che il carbone rientra se non li vuole rifare il Polverino
è difficile che l'opinione pubblica segue
Sul nucleare
Insomma sotto mi sembra questo noi abbiamo lasciato una rendita di posizione e siamo tra coloro che con gli acquisti manteniamo la rendita di posizione mi sembra che faccia parte di una breve ma nutrita lista di motivi per cui non siamo europei
Non siamo europei per il settanta per cento
Non siamo europei per l'atteggiamento rispetto all'uso reazione dell'energia non siamo europei per infrastrutture non siamo ero per la struttura dei prezzi
E poi se abbiamo delle belle direttive che abbiamo recepito per primi e noi siamo quelli che c'abbiamo la più alta quota di apertura del mercato e allora siamo europei perché però perché il mercato in teoria non siamo gli organi per i comportamenti finali allora quest'ultimo rischia
Il rischio che la situazione dei prezzi ci renda non europei ma non solo per i motivi energetici mano europei perché non siamo competitivi e quindi ci sbattono fuori dal sistema ma invoca danno nulla direttiva che non se ne ricorderà più nessuno non metto mai voteranno Maastricht e noi ci siamo impiccati da soli
La velocità mi sembra che la carta grazie
All'onorevole Alfredo Vito rappresentante del gruppo di Forza Italia poi Pier Luigi Bersani se
Onorevole presidente il gruppo parlamentare di Forza Italia esprime soddisfazione per l'indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del settore dell'Energia realizzata dalla commissione dei attività produttive della Camera dei deputati
E ringrazia particolarmente per l'impegno profuso il presidente Tabacci e tutti gli autorevoli rappresentanti auditi
Il settore dell'energia e fondamentale per lo sviluppo economico di qualunque il Paese
E nel sito della referendum nucleare condanna purtroppo l'Italia ai più alti costi di produzione d'approvvigionamento tra i Paesi europei con grave condizionamento della capacità concorrenziale del nostro sistema industriale
Noi non vogliamo in questa sede sponsorizzare il nucleare
Ma vogliamo solo auspicare l'apertura di un dibattito realistico si creino
Che guardi alle esperienze dei paesi che lo utilizzano e che cerchi di valutare con obiettività i vantaggi e i rischi di una scelta senza che il Paese si divida subito emozionalmente immotivatamente tra favorevoli e contratti
A queste difficoltà si aggiungono quelle crescenti di una politica che vorrebbe trasferire alle Regioni ed agli enti locali importanti competenze in materia emergenti
Nel mentre in tutti i Paesi europei più sviluppati si registra l'accentramento delle competenze negli Stati nazionali
Il combinato disposto di questi due questioni rende sempre più difficile l'incremento della produzione energetica imita
Aumentando perciò la nostra dipendenza dai Paesi esteri ed esponendosi altresì a gravi rischi di blackout
Forza Italia giudica perciò molto positivamente il decreto sblocca centrali recentemente approvato dal Parlamento
Che tenterà di rimediare ad una situazioni diventa grave anche per le mancate decisioni dei passati governi l'indagine conoscitiva si è particolarmente soffermato sugli affetti che le politiche di liberalizzazione dei monopoli nazionali
Volute dalla Comunità europea soprattutto a partire dagli anni Novanta hanno finora prodotto ed ha rilevato purtroppo che quasi nessuno degli obiettivi sperati e in questo momento raggiunti
La causa principale del magro bilancio è certamente e stamane tutti gli interventi vi è una comune valutazione la simmetria tra i Paesi europei nel processo di liberalizzazione dei mercati nazionali dei monopoli esistenti
Infatti mentre alcuni Paesi hanno più o meno recepito le direttive in materia o altri come la Francia soprattutto i la Germania parzialmente hanno fortemente ostacolato questa liberalizzazione
Ed anche nell'ultimo vertice europeo di Barcellona hanno sottoscritto un accordo solo dopo un forte ridimensionamento delle ipotesi di partenza della commissione
Queste resistenze devono fortemente preoccupata
Anche per tutti gli anni perché per tutti gli anni Novanta specialmente nel settore elettrico vitali è stato il paese europeo che attua
Con maggiore precisione a volte finanche eccessiva come rilevato in alcuni interventi di questa mattina alle prescrizioni comunitarie
Ed oggi ci troviamo perciò non arrivi alcun peso reale nel mercato europeo dell'energia infatti mentre lei nel di intesa a cui il governo ha rapidamente avviando lo smantellamento della propria posizione monopolistica avvicinandosi gradualmente alla soglia prevista del cinquanta per cento l'amministratore delegato
Questa mattina ci ha detto anche inferiori al cinquanta per cento vedi F. non sono conserva integra la sua posizione di monopolio ben protetta dal governo francese
Ma acquisisce importanti
Posizioni azionarie nelle aziende elettriche di altri paesi per cui è del tutto verosimile che al termine del processo di liberalizzazione dei monopoli nazionali
Gli Stati europei avranno affidato l'energia elettrica ad alcuni oligopolio industriali transnazionali
Dei quali non è né lei né lei né altri impresa italiani faranno parte
Anche perché finora coi soldi delle centrali dismesse Lehner anziché investire nel miglioramento della rete elettrica nazionale o su partecipazioni in Società Elettrica estere ha preferito andare nel mercato delle telecomunicazioni
Le audizioni signor Presidente che abbiamo ascoltato sono state tutte di grande interesse meriterebbero tutte approfondimenti e riflessione il tempo non ce lo consente
Io voglio qui però ricordare in particolare in quella dei sindacati dei lavoratori eletto i quali hanno sottolineato l'altissimo costo sociale circa trenta mila posti perduti di lavoro
Che questo processo a comporta e la Grandi diminuzioni di commesse che hanno messo in crisi un intero settore industriale specialmente nella mezzogiorno vita
Volendo però ai sindacati di che sembra strano
Che tutto questo sia avvenuto senza la loro partecipazione nella loro assente oggi noi assistiamo in Italia ad un momento in cui l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori sembra essere diventato una sorta di linea
Immagino dove tutto si fa un tutto non si fa
E invece nel Land and il sindacato ha avuto un comportamento diametralmente opposto
è stato negli anni passati l'interlocutore forte privilegiato di un'amministrazione aziendale che certamente non lo ha voluto fare
Come suo figlie del resto se non lo avesse fatto allora oggi non riuscirebbe più a farlo diciamo
E una diminuzione del personale necessari per uno
Pera di smantellamento di smantellamento della zia
Indagine conoscitiva ha poi evidenziato invece una più stabile situazione nel mercato del gas dove apparì minore la distonia tra le politiche dei vari stanchi e dove l'ENI pur realizzando notevoli investimenti produttivi in altre aree del mondo non ha proceduto a rapide dismissioni e garantisce per ora una certa stabilità del mercato interno ed una tranquilla risposta al crescente fabbisogno occorre troppe occorrerà però trattare con legni una questione dell'utilizzo della rete di distribuzione le affermazioni
L'amministratore Mincato questa mattina un po'diverse da quelle fatte alla commissione Attività produttive o durante l'audizione su questo punto
Sono per lui tranquillizzanti anche per quanto concerne i problemi che sono legati all'interconnessione la situazione del gas appare comunque migliore di quella di quella eletti in conclusione Forza Italia ritiene che ferma rimanendo la tutela dell'ambiente
La politica energetica italiana debba puntare sulla diversificazione degli approvvigionamenti ampliando l'elenco delle fonti anche per evitare contraccolpi dall'acquisti di crisi in determinate aree del piani
E debba puntare su un maggiore utilizzo del gas questa mattina in tal senso mi pare è arrivata anche da parte dell'ENI un autorevole adesione sia favorendo il completamento della rete di metanodotti sia incentivando l'utilizzazione degli idrocarburi liquidi derivati da metà grazie
La parola all'onorevole Pier Luigi Bersani
Il rappresentante del gruppo DS
Ma io voglio ringraziare entrambi presidente Tabacci questa iniziativa e la commissione tutto per il lavoro
Che ha svolto perché mi pare questa iniziativa di Davide intanto di un Parlamento come posto dove si parla e ci si parla coso non frequentissima di questi tempi secondo perché voglio riconoscere al presidente Tabacci in particolare l'attitudine a non cadere in una sindrome che è piuttosto diffusa anche questo purtroppo del foglio bianco cioè del nuovo inizio
Di una retorica secondo la quale
Diciamo CES sempre tutto da ricomincia daccapo
E che da una piegatura l'idea di bipolarismo
Che fa perdere razionalità bipolarismo si può portare solo un sacco di qua ne viene fuori dal lavoro dalla commissione una operazione che si può chiamare di manutenzione delle riforme
Poiché si ordinaria o straordinaria questo siamo attualmente dell'opinabile
E quindi un lavoro che ci vede mi vede si vede noi forze l'opposizione molto interessati a discutere molto aperti a proseguire il lavoro perché è chiaro che
Siamo nelle nei processi liberalizzazione ogni giorno la sua penna
Noi abbiamo vissuto i giorni nei quali c'era da dare diciamo l'avvio ai Processi ma questi processi vanno implementati manutenuti corretti
Perché si tratta di lavori di lunga di lunga lena
Allora
Certamente la fase presidente abbiamo lasciato dei problemi non non risolti
Esigenze di misurarla prima esperienza per apportare correzioni
E naturalmente nel frattempo sono intervenute anche novità che devono indurre all'iniziativa
Ora io dico subito che sui singoli punti tranne uno sul quale dirò
Che riguarda l'esito del lavoro commissione io
Sono piuttosto d'accordo
E tuttavia ecco dico francamente mentre dove colloquio se me le son d'accordo su tutti i punti nell'insieme anche dopo il dibattito di stamattina io una qualche preoccupazione se no e la dirò
Allora dove siamo d'accordo allora che ci sia il problema strategico l presupporre che rimane fare
Se il problema strategico garantire a diversificare l'approvvigionamento l'articolato senza rafforzare in modo improprio i produttori eccetera eccetera problema che sta su un punto interrogativo grosso come una casa
E non possiamo però ridurre il problema filosofico dal quale poche ricava intanto è anzitutto un problema pratico
Che ci consiglia
Di prendere misure
E poi dirò
Certamente la questione del carbone certamente da questo rigassificatore bisogna trovare il modo di far
No non facendo primi contatti del rigassificatore proposito di distende ecco
Bisogna fare
Così come bisogna far diplomazia economica aveva una strategia Paese
Cosa facciamo
Coi nostri interlocutori
Così bisognerà accettare la ricerca di compatibilità fra i processi liberalizzazione problema strategico ne siamo sempre stati consapevoli quando discutevamo di caso di altro
Può darsi che per una certa fase presidente Mincato non non aveva più in mano a lui solo l'amica non avrà più in mano da solo
Non giocherà da solo ma darà via le carte
Per un po'no sia che si tratti di acquistarsi Tatry trasportare può darsi
Può darsi che il processo quindi a vedere contraddizione degli altri tre cose che ci sia sempre da Montenero anch'esso fa problema strategico problema quindi io non nego residenza ad un tavolo strategico che guardi le compatibilità con processi di liberalizzazione
Ma non son d'accordo a mettere il problema strategico contro il processo di liberalizzazione
Così
Altri problemi
Le reti
Trovare un equilibro più dinamico diciamo del processo di liberalizzazione farle gli avanzamenti le reti dipendenza
Proprietà gestione separazione superarle
Un elemento di aggiustamento possibile il processo di liberalizzazione e io non otto diciamo obiezioni
Perché io ribadisco quello che Hiroshima dato abbia sempre pensato
Per esempio nel campo elettrico sostanzialmente delegificante salvo alcuni problemi di coordinamento normativo il tema proprietà Comital gestione proprietà e gestione della rete
è sempre stato dal mio punto di vista un problema anche qui industriale tra cioè
Noi che traiettorie industriale pensiamo di dare in termini di remunerazione privatizzazione missione a un oggetto che potrebbe esser la Rete o retti
Perché se non siamo sicuri di poter fare tutti questi passi
So di cento privatizzazione cioè non era zio privatizzazione
Un'idea di un soggetto di un asse industriale che non nasca come preda inevitabilmente che possedessero cacciatore o premi se noi non abbiamo risolto questo io pronostico che noi ci troviamo di fronte semplicemente a una ripubblicizzazione di un cosa che sarà conoscendo come conosciamo un po'tutti questo paese complicato che sa prima di darla gli inglesi prima di cose c'è prima dalla data il visto mai rifacciamo un
Una grande e bella
Sento pubblico di gestione possiamo che deciderlo
Io sarei per dire facciamo ma lo so dicendo siamo fermi trecento tensione andiamo avanti però avendo chiaro questo tipo di dico avendo un'idea sul tipo di suo e poi andiamo avanti
Io non ho diciamo difficoltà direttore era di rendere delegificato in quel famoso mi ricordo che col previsti e così
O ancora
La questione dell'evoluzione del ruolo della regolazione mi pare che qui sia il lavoro della Commissione si è stato importante francamente
Utile voglia di no rimettere qualche
Qualche puntino sugli io credo che ci voglia centralità dell'Authority che questa debba essere orientata dissolvere via via nel mercato elementi della regolazione
Quindi deve essere deve esserci questa vocazione a far la cinghia di trasmissione sull'esaurimento di alcune forme di regolazione
Credo in un ruolo sobrio di Governo e Parlamento che dia le indicazioni essenziali nel DPF va bene per su diciamo determinati problemi strategici credo in una funzione e l'Antitrust le funzioni di sistema dell'Antitrust
Per esempio voglio dire io ho visto girare delle norme dove c'è scritto
Diciamo rinunciamo diciamo i tetti per la concertazione però in modo tombale per cui poi latita somma basi più becco ma troviamo qualche altra compensazione perché noi andiamo a toccare un elemento del sistema
Cioè latita deve potersi muovere nelle prospettive quindi in questo Paese qua
Cerchiamo di vedere i quali altri modi solo per per operazioni diciamo non non merita
Poi c'è la questione del del disponibilità un'attenta lettura sul tema della Borsa ultimo l'acquirente unico disponibilità mi tenta di turno va bene ci andrà Corbo guardia però ecco anch'io spendo una parola su questo tema
Noi allora mi ha sempre pensato che include della liberazione per esempio il settore elettrico fossero la pluralità dei produttori e la borsa questi arnica il resto lo vedevi stava facendo al appunto la Rete le cose preferenze
Voglia ripensarci è legittimo non voglia ripensarci andiamo avanti
Andiamo avanti
Perché adesso voglio essere molto sincero dirittura può esserci un pastrano detto da un uomo diciamo o da una punizione da sinistra ma la Borsa è un clou del sistema l'acquirente unico che importantissimo sul prodotto la fase d'avvio non se mai l'abbia sempre concepito come tutti potenzialmente tra seduto
Qui adesso si sta un po'mi sento mettono eccetera quasi ribaltando la questione cioè operazione dovete il perno del sistema e la borsite qualcosa d'ovviare
Prodi misuriamo i problemi vediamo pure per l'amor di Dio ma cerchiamo di non aggirare un tema che è un tema secondo me cardine del processo di liberalizzazione ecco allora quindi tante cose i quali si è d'accordo arrivo la preoccupazione
Che è più una questione di tono che neanche di di sostanza e quindi è più rivolta diciamo un generico futuro visto sul futuro e quale attribuisco responsabilità nessuno
Ecco io non vorrei che la l'enfatizzazione di problemi strategici
La drammatizzazione da questione che pure esiste colpa di combustibile
Esiste cominciata questo letargo
Questa cerca di od ovviare la borsa e l'enfasi sull'acquirente un un silenzio sugli aspetti industriali
Ma adesso dico cose pratiche c'è quando trattò bizze cosa vogliamo fare nelle sedi insomma dice una cosa molto importante
Per esempio vogliamo che si internazionalisti o no
No non lo so
Perché non o si va messo Sister casi se ne partì se tu vuoi che si alleggerisca il peso di un soggetto industriale cosa eccetera non solo gode di impedire martedì indicano di andare adesso ci sia dentro il nucleare o no eh mica un problema e anche adesso non è che sia un problema cioè fazioni il problema che non consente nel cielo a casa
Secondo nelle strategie di diversificazione
Vogliamo diciamo pronunciare qualcosa non so sì ecco tanto per parlare qualcosa di irrazionale io per esempio penso che mentre ci sono ma dico proprio per a titolo così di discorso da battute non ogni società fa quello non l'ha mai detto quando ero ministro per la Secchia ma insomma mentre fa telefonia ci sono tanta gente che fa telefonia a dalla risposta industriale all'acqua in questo Paese secondo me non ne troveremo molti quanto meno degli italiani per dirne uno
Non è giusto così discutiamo però cioè l'ENEL deve avere le municipalizzate le recenti norme sulle municipalizzate ci hanno consegnato più chiarezza di indirizzo di di prospettiva per queste aziende
Non lo so udito erogati
Allora
Io credo che tutto questo ma esso si presso attesi così si fece e insomma venti fazioni al Foro spese di pessimismo sulla concorrenza
E una qualche atteggiamento di Nostalgia di sfiducia la possibilità che certo dei limiti una situazione internazionali parecchie intera completa posso incidere che intanto è una posizione diciamo che quasi quasi dà l'idea che bisogna col acconciarsi al fatto che ci sia una soluzione oligopolistico e che quindi tutto il sistema di relazioni impresa impresa cliente fornitore eccetera sarà più negoziale che altro
Che concorrenziale dove questo mi pare
Se è così io se voi mai venisse fuori contesto generoso e del Comitato potestà ingeneroso qualche noto in questi anni
Perché se noi mettessimo Siena andamento il prezzo del petrolio
Bilanci degli ex monopolisti e andamento del territorio che poi processo sempre ai ai suoi movimenti interni noi vedremmo che non è che non sono successe delle cose sono successe delle cose
Secondo certo questo questa sfida arriva l'euro
Però
Dipendiamo le sfide europee certamente gli utenti saranno liberi quando il mercato sarà europeo sarà più ha detto due cose conquistare propose amica rinuncia
Non possiamo rinunciarci e qui anche qui pensione io rischio di ripiegamento nove questa cosa noi dobbiamo tartufo contro un pezzo che riguarda secondo il nucleare ma mica per niente perché è un diversivo
Bisogna mo'pure voglio dire ragioniamo vorrebbe nucleare di obbligo vicino a casa mia e Società Nucleare
Ho dato una mano anch'io che ci fosse ragioniamo pur di nucleare ma
Per che cosa con quali costruttori dove vogliamo andare
Perché io penso che abbiamo fatto una scelta storica con un referendum che ci ha messo la situazione di essere fuori sostanzialmente
Va be va be'ho capito lo so la tenuta dello seguito lo so per questa prestatore va be ma noi non parliamo allora sì di o allora questa è la posizione che ha si dica che si vuole aprire il nucleare in Italia
Io per esempio non son d'accordo che poi tutto che che sono né diciamo un ex nucleare instruments nucleare pentito e poi posso spiegare il perché ma rilevante però all'apriamo così
E decidiamo come fa
Questo dire e non dire
Questo dire e non dire in una situazione nella quale noi abbiamo centrista fuori e all'estero possiamo fare qualche vogliamo perché le aziende italiane seguiranno le normative del paese dove vanno
Ecco io non vorrei che qui ci fosse una riabilitazione
Del nucleare per esempio affini Kyoto che ci mette che tira la volata i nostri concorrenti
Io no perché nella situazione in cui siamo siccome noi siamo fuori in questo momento
Prima di maneggiare argomenti del tipo
L'estro Chiorda eccetera bisogna stare attenti che non si piantò con ragione perché secondo me rischiamo di tira la volata ai nostri concorrenti che ci sono soggetti che naturalmente hanno un'altra avevate quindi su questi direi di tenersi un attimo la cautela e vedere invece io tanta simpatia e stima per la de Palacio
Per l'amor di Dio ma non vedo ragioni di ironia io direi spero qualcuno glielo dica dei palazzi comincia a farsi i conti di quanto i sussidi pubblici riceve nucleare infranse li tiriamo fuori poi vediamo come fare
No vediamo come fare assieme
Perché
Io credo che
è troppo tardi per mettersi su quella strada lì
In un mercato le quali se già aperti una dinamica ti competizione proporrà in specie ci sono clienti che a questo punto su quel terreno noi non non quindi fino adesso vado troppo lungo l'ultimissima cosa è su questo discorso del Investimenti ammodernamento
E localizzazioni
Io ne subisce il ministro Marzano sentito
Opinioni sulla questione lo sblocca centrali eccetera
E io io un'altra opinione però dico e perché mi deriva da decenni di di di di diciamo di vita amministrativa eccetera anche Lea livelli territoriali
E non
Cioè non è possibile che si fa sulla riforma il Titolo quinto con riduzione eccetera
E poi non tutti assieme non abbiamo un minimo come dir viticultura di fidi mentalità attorno al tema della creazione di un grande meccanismo cooperativi io non so giurando adesso sulla lettera di quello che è stato scritto proposto Energia
Dottor giurando su questo
Però sto dicendo cosa facciamo
Cosa facciamo è lì che bisogna far dei meccanismi e diciamo di partecipazione efficiente bypassa la partecipazione ci fa perdere un giro io so tutto lo scetticismo guardate che ecco io non ho mai capito perché non si sia compresi in un Paese come questo
Che il territorio una risorsa scarsa e il consenso è una risorsa scarsa sui problemi del territorio perché noi abbiamo la pressione antropica più alta d'Europa
Io non lo so perché questo tema non sia non sia dovranno essere i campioni mondiali di riuso
Perché vicino a casa nessuno vuol un oggetto di una qualsivoglia dimensione e poi inventa problemi di Tumor come ministeri scuole Nikolaevna la né a un fatto comportamentali fisico
Allora uno che pensa di bypassare tutto queste vicende il problema è il rapporto di poteri Stato regione
E
Io sono testimone di di impianti autorizzati con tutti i crismi chiaro d'accordo perfino che la Regione che non si son fatti quella tempo e
Perché veniva il prefetto mia la cosa quello si son fatti quindi determinare il fabbisogno nazionale in modo e non credo che basti DPF una solenne gioco cooperativo è stato regioni su un grande tema nazionale
Un solenne gioco cooperativo determinare il fabbisogno con il solenne gioco Pavia determinare in concorso per regioni al fabbisogno mettere meccanismi di intervento sostitutivo laddove non partono le cose mettervi i criteri che parta dal riuso di quel che c'è senza determinare indichi di posizione senza premiare proprietà assenteista e eccetera eccetera vedendo come fare
Fuori da questa logica
Possiamo farne non posso non si fanno io la mia opinione è che non faceva non lo io dico perché non
Portarlo su questo piano una responsabilità nonché la fiducia la gente son mica voglio diranno i loro problemi tutti quanti come li avremmo noi facciamo deputati gli onorevoli quanti Palmizio accanto però anche l'anagrafe funzioni italiano l'anagrafe funziona se non funziona se non altro soprano da che parte prenderlo la fanno otto mila soggetti
Quindi io credo che anche il sistema energetico inatteso di ripensare alle prospettive costituzionale eccetera vada affrontata immediatamente con un grande solenne gioco operativo perché con meno di questo di queste cento milanese secondo me
Se ne fa ben poco
Grazie no no no no onorevole agricole rappresentanza nel gruppo la Margherita
Poi l'ultimo intervento è stata di Massimo Polledri
Qui è rimasto un orologio non subisce
Niente lo riporta
L'indagine e i suoi risultati sono per parte nostra largamente condivisibili è stato credo un ottimo lavoro utile ci riconosciamo in questo lavoro e sosteniamo l'azione che il presidente Tabacci ha svolto azione utile e che ovviamente deve trovare adesso le sue concretizzazione
Crediamo che la visione che guida le conclusioni dell'indagine
è una visione che in linea con gli interventi che sono stati fatti in questi anni
E da questo punto di vista va nella giusta direzione perché non si può naturalmente giudicare le liberalizzazioni soprattutto nel campo energetico dopo poco tempo bisogna che siano completati una sedi tappe per potere dare dei giudizi
In particolare nell'indagine nelle sue conclusioni ci sono alcuni punti che sono particolarmente importante a nostro avviso ovviamente io sarò andrò per titoli data l'ora ma essendo uno dei pochi privilegiati ascoltati dal ministro credo che voglio cogliere questo opportunità
Il primo punto è quello della prospettiva europea che viene toccata dalle indagini e dalla conclusione e noi condividiamo la linea che il governo ha assunto a Barcellona crediamo che sia stata una linea positiva
E condividiamo le conclusioni soprattutto di quel vertice non sono conclusioni complete crediamo che possa debba in futuro essere fatto un passo avanti ulteriore ma crediamo che quella sia la strada giusta
Secondo punto la necessità di coordinare maggiormente le istituzioni nazionali c'è bisogno di una legge da discutere in Parlamento credo che sarebbe sbagliata la legge delega su questa materia per il riordino del sistema delle autorità
Un riordino sul quale io sarò molto telegrafico la penso diversamente dall'amministratore delegato dell'ENEL su questo c'è bisogno di garantire più indipendenza alle autorità e più efficacia nella loro azione oggi c'è un quadro normativo non completamente omogeneo c'è bisogno di creare maggiore coordinamento nelle autorità tra di loro nel rapporto delle qualità tra di loro c'è bisogno di creare una rapporto che vede il Parlamento presente
In modo più efficace rispetto a come oggi questo avviene questo si può fare con una legge in Parlamento ci sono delle proposte di legge depositate
Non sono troppo diverse tra di loro tanto diverse tra di loro da non farci capire che una discussione in Parlamento potrebbe dare dei risultati utili per tutti
E credo che spingo in questa direzione da parte nostra c'è la disponibilità a lavorare perché su questo se riesco ad arrivare a un risultato condiviso trattandosi di riforma istituzionale
Terzo punto lo sviluppo delle fonti
Della diversificazione delle fonti energetiche e l'incentivo all'uso dell'energia rinnovabile del carbone pulito da parte nostra su questo vie una sostegno alle indicazioni della conclusi Stella le conclusioni dell'indagine della Commissione crediamo che questa politica che in parte è iniziata solo in parte iniziate negli anni scorsi vada perseguita con misure opportune anche di natura fiscale credo che sia da questo punto di vista anni collego e condivido le cose che ha detto Bersani sul nucleare non vado oltre perché credo che sia un argomento che fa aprire polemiche ma concretamente ci fa fare passi poco concreti vorrei che il pass li facessimo sulle altre questioni lo citate prima dal carbone
Pulito alle energie rinnovabili alla diversificazione delle fonti energetiche facciamole veramente perché mi sembra un fatto utile per tutti è importante per tutti
Credo che sia importante definire meglio le competenze statali e regionali
Da parte nostra Biella disponibilità affrontare una riforma se necessario come penso sia necessario nel Titolo quinto su questo punto
E sicuramente vi è la disponibilità anche ad affrontare in modo concreto
Nei rapporti concreti nella Conferenza Stato-Regioni il tema credo che sia importante che il governo faccia una proposta alle regioni che questa proposta trovi un punto di accordo e che su questo ci posso andare avanti nella fase transitoria affinché una riforma della riforma non sia completata
Resta ovviamente urgente ed è la priorità delle priorità a nostro avviso il completamento il completamento delle liberalizzazioni nel campo dell'energia elettrica e del gas
E su questo mi sembra che l'indagine le sue conclusioni sono un fatto positivo
A me sembra che esse possono essere un surrogato di una certa inerzia che in un anno di governo si è vista sulle privatizzazioni non è successo assolutamente niente molti dei temi di cui stiamo parlando nascono dall'ibrido di cui tutti sappiamo esserci nella fase transitoria tra la proprietà degli ex monopolisti la loro azione le loro funzioni finché questa situazione rimane così
è evidente che rimarranno le polemiche che abbiamo sentito oggi sugli investimenti i limiti e gli investimenti io potrei dire l'attenzione consumatori perché poi gli investimenti fatti coi soldi dei consumatori sono evidentemente molto
Facili vanno fatti in un mercato libero perché in un mercato libero voi ognuno se la gioca alla pari ma credo che finché non affrontiamo questo tema e non lo chiudiamo questa partita della privatizzazione
Di questi settori credo che non ne usciremmo e mi sembra che appunto l'inerzia di un anno di nulla sia un fatto molto negativo
Tranne per quanto riguarda il decreto sblocca centrali del quale ne abbiamo agevolato l'iter perché ci è sembrato un decreto utile lo stesso inerzia lo stesso ritardo vale sulla Borsa elettrica vale sull'acquirente unico
Vale sui codici dirette nel gas crediamo che appunto sia assolutamente utile su questi punti
Che invece si arrivi rapidamente a delle conclusioni credo in conclusione che sia utile opportuno questa discussione oggi
Provocata da uno utile è opportuno indagine della decima Commissione e spero che su queste linee sulle linee largamente condivise che la commissione ha appunto stabilito il governo voglia muoversi
Perché se il governo decidesse di muoversi su queste linee troverebbe con lo stesso clima che nella commissione si è verificato in questi mesi è ovvio che se il governo decidesse invece di muoversi su linee diverse come in parte in autunno sul tema
Della ruolo dell'Autorità per l'energia e per il gas era stato ventilato o su altre questioni di questo genere è ottimo
Che il rapporto di discussione di collaborazione su questi temi sarebbe molto più difficile io auspico che invece ci sia un rapporto di collaborazione perché questa materia è una materia sulla quale e credo che sia stato emerso in modo chiarissimo le scelte che facciamo sono decennali ne paghiamo oggi le conseguenze di scelte di quindici anni fa
E le paghiamo oggi quindici anni fa non non saprei nemmeno ricordarmi che governo c'era
Fra dieci anni io mi auguro che ci sia un governo diverso da quello di oggi e quindi saremo tutti impegnati a ragionare su questi temi in una logica in cui tutti dobbiamo vederci
è consapevole della responsabilità che ci competono e crediti credo che questo sia un tema sul quale la necessità di ragionare insieme di arrivare insieme il più possibile insieme a delle soluzioni è una necessità che assolutamente va perseguita il clima di oggi l'atteggiamento del lavoro della Commissione le conclusioni concrete sono veramente credo un'occasione che non va sprecata grazie
Vent'anni per la lega nord
Ci sarà nell'intervento del collega appunto la conclusione del ministro ma
Sì
Non so se nell'inconscio fosse mia moglie questa mattina mi hanno messo una cravatta juventina qualcuno approvava e qualcuno giustamente no lo dico per un paragone calcistico mi sembra che la commissione abbia preparato delle palle gol ghiotte dico le ha preparate tutta la Commissione con tutti gli intervenuti presto speriamo che il Parlamento e il governo riescano assegnare per il bene del Paese
Bene del paese giustamente che ci viene ricordato si pone strettamente in connessione con le scelte dell'Energia
Abbiamo ascoltato parecchie posizioni
Noi però ci dobbiamo porre il problema dello sviluppo allora lo sviluppo energetico
Quale linea politiche di energie noi vogliamo fare non è una variabile indipendente dello sviluppo economico del Paese
Oggi certamente i profitti e la possibilità di mantenere un sistema competitivo dipende anche dall'energia tutti sappiamo che il costo del lavoro non sarà un elemento che potrà dare competitività al nostro sistema a meno che di non agevolare ancora il nero che poi sarà fatto tra italiani sarà fatta da extra comunitari e questo non lo sappiamo ma sul costo del lavoro di sicuro non si porrà
Per il futuro il margine di competitività sicuramente dovremo recuperare posizioni dalla quarantesima postazione che abbiamo e uno degli elementi chiave sarà il costo dell'Energia
E qui poi dovremmo fare delle scelte perché il bello della politica e la capacità e la possibilità di fare delle scene
E dovremmo può scegliere anche dal punto di vista del paese in che direzione andare tra dieci quindici anni giustamente si diceva dove saremo e dove sarà l'elemento importante del nostro Paese
Produrremo ancora automobili
In Europa ci saranno automobili italiane questo non lo so di sicuro vestiremo italiano di sicuro ci sarà una componente meccaniche italiana e allora dovremmo ripensare magari anche le tariffe
Oggi se le tariffe
Delle piccole e medie imprese ESA e sono più care del trenta per cento rispetto alla Candy Presa e dovremmo porci
Un problema vogliamo sostenere la piccola e media impresa perché pensiamo che il futuro la nostra ricchezza sia questo o pensiamo che sia la grande industria energivora e dovremmo fare delle scelte
Così come dovremmo fare delle scelte sociali
Se continuare con una politica di sostegno della famiglia e noi crediamo di sì con tariffe agevolate nei confronti della famiglia o se modificare in qualche modo
Così come restano parecchi altri punti di discussione beh
Per noi applichiamo le le norme
Differenziamo al mercato al nostro interno da altre parti però in Europa questo questo non avviene dobbiamo mantenere una massa critica
Qualcuno l'ha già detto fosse quando ENEL va a fare delle passeggiate in altri campi e magari fosse non con grande successo qualche voce critica da parte della politica si può legittimamente levare
Ma che ci sia una svendita di ieri nell'in qualche modo a favore magari di qualcun altro che prima passeggiava in campo automobilistico adesso pensa
Di passeggiare da un'altra parte
Ecco non lo so anche perché teniamo presente che dobbiamo non tanto solo difendere il l'orgoglio nazionale o quant'altro ma dobbiamo anche pensare ai tre milioni di risparmiatori che in qualche modo si sono collegati a questa scena
Dipendenza di approvvigionamenti estere e in qualche modo dovremmo anche fare delle scelte di sicurezza geostrategica del paese e c'è stato un undici settembre non ci auguriamo che non ci sia un dodici che non ci sia un tredici settembre
Dico però personalmente che le chiavi della mia automobile preferita e chi lo tenesse qualche Paese dell'Est piuttosto che qualche Paese di cui non sappiamo se elementi di fondamentalismo possano in futuro predominare faccio l'esempio dell'Algeria cioè preferiamo il metano dalla Russia o in qualche modo preferiamo continuare a legarsi all'Algeria con gli altri Paesi credo che sarà questa una decisione geostrategica che in qualche modo dovremmo prendere
Giustamente si parlava di differenziare le fonti e sicurezza dell'approvvigionamento e qui ci sarà una grossa responsabilità politica perché tutti diciamo la gassificazione del carbone
Va bene lo diciamo ma poi sul territorio di giustamente Bersani diceva consenso un elemento difficile allora secondo e che ci sia un'amministrazione di centrodestra o di centrosinistra
Si finisce per aderire tutti i comitati che che possono nascere bisogna in qualche modo che si spieghi agli italiani i propri contro il nucleare un altro elemento che è stato toccato
Parlare di nucleare e e difficile per sicuramente la scelta del nucleare credo
Che ci è costata circa una finanziaria se avessimo continuato a produrre nucleare in qualche modo porno ma non può tutto risparmiare una finanziaria oggi però è storico riproporre il nucleare cioè è un un argomento possibile credo di no anche perché dobbiamo ancora smaltire il nucleare vecchio c'è ancora il problema di trovare il sito che ci auguriamo a questo governo possa velocizzare quindi una serie di considerazioni
Sulla competitività del sistema Paese che sono state affrontate sulla differenziazione delle fonti quindi tanti dubbi ma solo le persone non intelligenti non hanno dubbi
Ora è il momento delle scelte questa indagine ha dimostrato il sapere ora la politica il Parlamento il Governo maggioranza e opposizione dovranno dimostrare di saper fare per il bene del Paese
Allora la parola al al al senatore Francesco Pontone che il presidente di una commissione
La corrispondente commi io nel bellissimo del Senato lo ringrazio
Per la sua presenza oggi noi siamo sempre in buona sintonia con i colleghi senatori grazie
Voglio ringraziare il presidente e la Commissione per il lavoro che hanno fatto che è stato veramente un lavoro e Greggio
E questo mio ringraziamento non è formale è sostanziale infatti in pochi mesi possiamo dire che la commissione Attività produttiva riuscite a comporre una nave se approfonditi e la situazione cioè del nostro Paese ed ha formulato anche proposte di grande rilievo su cui si potrà ora sviluppare un'attività legislativa è la dimostrazione di quanto il Parlamento sia capace di affrontare i tanti problemi che sono davanti al Paese e possiamo dire che in questi anni sono state compiute
Molte analisi e realizzati infiniti approfondimenti più diversi ed è più diversi aspetti per quanto concerne vederci chiaro
Soggetti istituzionali studiosi operatori gruppi d'interesse hanno rappresentato la situazione da loro vi angolo visuale fornendo certamente utili elementi di valutazione
Ritengo però che la relazione che ha concluso l'indagine conoscitiva svolto dalla commissione Attività produttive abbia un carattere di completezza insieme direi anche di tensione alla individuazione di soluzioni operative chiosa che non era possibile forse riscontare fino ad oggi ciò dipende essenzialmente dal fatto che la sede parlamentare
Può costituire un momento di confronto tra le diverse posizioni diversi interessi e diventare particolarmente efficaci proprio per la trasparenza che ne caratterizza lo svolgimento chi partecipa a questo confronto e consapevoli inoltre di poter influenzare più da vicino la decisione legislativa ed è quindi portata a farsi a farsi maggiormente carico di alla complessità dei problemi
E delle necessità di dover contemperare le esigenze non sempre unico univoche
A mio avviso la relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva fa emergere in modo evidente la necessità di affrontare quattro questioni decisive relativa alla situazione e alla prospettiva il settore delle noci in Italia il primo aspetto e te l'ho detto subito placcato il Governo è intervenuto recentemente su questa materia
Con un provvedimento di urgenza volto a rendere più sfacciato ammodernamento che la costruzione di nuove centrali elettriche
Ciò si è reso necessario in conseguenza dell'allarme derivante da alcuni momenti di avvicinamento del consumo di energia
Rispetto alle capacità di erogazione
In altri Paesi si sono verificate effettivamente situazioni di crisi molto preoccupanti ed è quindi indispensabile porre in essere tutte le misure più efficienti per evitare che questo si possa verificare anche l'Italia
Le prospettive di crescita dell'economia che tutti auspichiamo rendono ancora più necessario questo intervento
Condivido pertanto quanto viene sottolineato della relazione in ordine all'esigenza di attribuire a stabilità a quanto il Governo meritoriamente ha già realizzato in via di urgenza
La questione si lecca però abbastanza strettamente ad altri due aspetti di grande rilievo Occhetto guida in più valore di Vidal per i politici affrontare
L'Italia è già stato detto abbondantemente diventa quasi totalmente dall'estero per il proprio apporto il cemento energetico egli l'ambiguità del dipendenza permane una utilizzazione al suo tormento apre la mente prevalente di petrolio cas
Mentre tutti gli altri Paesi europei in particolare Francia Germania
Hanno in corso danni Vito tra loro tipo intensità il tuo perduri la percentuale espresso metri tutte d'Italia la dirittura incrementata portando ad ormai al settanta per cento
Ciò è dovuto essenzialmente a scelte di natura ideologica che hanno indotto ad abbandonare il nucleare e ad accantonare il carbone
Non si tratta ora di riaprire un altro infinito dibattito che richiederebbe moltissimo tempo e sarebbe serbi di natura ideologica
Ma di valutare attentamente i quali azioni concrete possono essere attuate per invertire una tendenza che
Si dice e che deve effettivamente preoccuparci
Per questo motivo considero estremamente positivo il fatto che la commissione abbia voluto porre in rilievo per la sua relazione
Questa problematica ed abbia anche indicato alcune ipotesi operativi interessanti e che bisogna approfondire ulteriormente
A mio avviso non può essere sottovalutata tale anomalia italiana anche in relazione agli sforzi che si stanno compiendo in sede europea per superare le asimmetrie cantori si registrò tra diversi Paesi
I quali hanno attuato in modo differenziato e le direttive sul processo utile per il servizio così avviene che ad esempio in Francia alla situazione di mero dipendenza energetica sito bianche il vantaggio derivante dal permanere un soggetto
Pubblico che opera imposizioni sostanziale monopolio e che può utilizzare nel contempo la considerati ingressi in altri mercati dove ci sono feriti delle liberalizzazioni
Ribadisco che questo campo indiscutibilmente competenze della politica
Si avverte infatti l'esigenza di realizzare politiche energetiche in grado di porsi obiettiva anche di lungo termine
Non vi può essere in tale contesto alcuno sovrapposizione di competenze corridoio tipiche dell'autorità indipendente condivido anche su questo punto it che questo punto e viene sottolineato nel documento conclusivo che individua in modo corretto i confini delle diverse attribuzioni e le cause che hanno determinato taluni disfunzioni facendo in questo modo giustizia anche che alcune polemiche di cui non si avvertiva francamente la necessità
Occorre inoltre trovare il modo di chiarire nelle formelle siete più appropriate che la materia della sicurezza dell'approvvigionamento energetico non può che essere affrontato a livello nazionale
Una più attenta riflessione dovrà essere condotto sui possibili sospetti della riforma del titolo quinto della Costituzione a questo riguardo mentis pensabile che vi sia pieno accordo sulle scelte di fondo
Il coinvolgimento delle riceve gli enti locali di grande utilità deve riguardare livelli attuativi e scelto Chirathivat senza mettere a rischio gli obiettivi conclusive
Il quarto aspetto su cui è necessario intervenire è quello di costi dell'energia
Nonostante l'Italia sia più avanti di altri paesi processi di liberalizzazione delle tariffe restano tra le più alte con ripetenti affette negativi per i cittadini e per le imprese
Potrebbe non esservi in questo caso una correlazione diretta tra concorrenza e discese dei prezzi cerchio l'apertura del mercato potrà consentire di ottenere miglioramenti importanti
Ma si ha l'impressione che senza adeguate diversificazione delle fonti difficilmente potranno essere aggiunti risultati parecchi pienamente significative credo che lei insieme delle questioni sollevate rende evidente le l'esigenza di giungere ad un intervento legislativo organetto che fornisca un quadro di riferimento certo che gli ho qualche operatori piacevole necessario De Fazio sul fronte dell'offerta sia che su quello dell'Energia vi sono le condizioni a mio avviso perché un simile interventi sia posti in essere e sono certo che li commis i parlamentari competenti di Camera e Senato daranno un apporto significativo pesci perseguimento di tale obiettivo grazie
Trento il rappresentante del Governo il ministro Antonio Marzano che ringrazio per la sua presenza
Grazie Presidente sono io dovevo ringraziare e dirò subito che
Condivido largamente i con
Tenuto dalla vostra relazione le proposte lo condivido nel merito ma anche nel metodo
Perché questo è un problema
Che va affrontato e trattato
In modo condiviso dalle varie parti
Politica io ho sentito con molto avevo piacere l'intervento dell'onorevole retta e credo anche quello di Bersani precedente anche se l'ho sentito solo in parte mi pare che vi sia qui uno spirito
Che è uno spirito bipartisan qui all'interesse del Paese l'alternanza dobbiamo col per quanto possibile viverla non tanto come esigenza di mandar via gli uni per realizzare la propria venuta ma come responsabilità perché poi
I governi si alternano e quindi i problemi è bene che nell'interesse di
Tutti siano affrontate questo mi rende molto contento e credo che il merito sia in larga parte proprio della iniziativa della vostra Commissione
Giorno come dicevo larghe condivisioni
Noi pensiamo dico molto schematicamente perché il tempo stringe
Innanzitutto che il problema non può essere trattato senza a vere avrà anche gli occhi lo scenario internazionale ecco questo è un problema
In larga parte di politica estera io sono reduce appunto da un incontro
Che si è svolto a Detroit del G otto dell'Energia e non a caso appunto questo incontro e
Ho trovato lì apprensioni anche se non
Così esagerate come qualche volta si legge nella stampa però i i Paesi del G otto
Ci sono impegnati a una con l'
Donazione reciproca questo mi pare molto importante per assicurare la sicurezza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti per evitare un'eccessiva volatilità dei prezzi soprattutto il prezzo del petrolio si è parlato e anche molto importante questo che mi pare uno sviluppo delle conclusioni del G otto giugno di Genova a una ufficio impegnati a un'azione a favore dei Paesi in via di sviluppo la cui domanda destinata a crescere abbastanza consistentemente nei prossimi anni senza una soddisfacente risposta dall'alto l'offerta allo sviluppo e
Questi Paesi sarebbe ulteriormente penalizzati sulla sicurezza Cetto c'è molta apprensione dopo l'undici settembre sopra
Toh governo statunitense è preoccupato e si capisce naturalmente in generale
C'è la sensazione che però il prezzo del petrolio non posso essere più tanto considerato come un politico al Tour uno strumento politico
Non siamo più
Nelle condizioni del primo shock petrolifero
Ormai l'OPEC contribuisce per lo più del quaranta per cento alla produzione di petrolio
I si è messo in evidenza che è vero che vi sono Paesi che hanno una dipendenza dal petrolio ma non sono solo i Paesi consumatori però sono anche i paesi produttori di petrolio che hanno attragga dipendenza dal petrolio che a questi Paesi
Non conviene provocare situazioni recessive deve andare al resto del mondo ideale un prezzo noi economisti temo un prezzo di equilibrio che
Cosa difficile da definire ma un prezzo stabile un prezzo troppo alto provoca recessione un prezzo troppo basso impedisce la ricerca
Sì questa risorsa quindi il prezzo stabile dovrebbe su un po'l'obiettivo
E per questo bisognerà prendere in campo internazionale alcune iniziative
Ci siamo detti favorevoli a un forum permanente sulle regia in cui sia l'incontro fra i Paesi produttori Paesi consumatori
Ma e anche e questo è molto importante è venuto fuori la convenzione
Che occorra una politica di buone relazioni internazionali e una politica di sviluppo una politica di più forte interdipendenza fra i Paesi produttori i Paesi consumatori
La mia impressione anche per alcuni viaggi che ho fatto dei paesi
Produttori di petrolio e che c'è stato un ben poca in cui l'economia era un fattore di
Berra ricordate la battaglia delle materie prime
Oggi è possibile usare l'economia come un fattore di pace se i destini le interdipendenze si infittiscono
E allora questo questo può essere un fattore di caccia e quindi anche un clima favorevole il clima più favorevole possibile
Per quanto riguarda la stabilità delle forniture e dei prezzi del petrolio
Io credo che il limite del cinquanta per cento alla potenza efficiente lorda installata che esaminata la relazione che era anche il contenuto
Entro proposto inizialmente dal governo
E che non è andato avanti perché il Parlamento ha mandato avanti soprattutto le cose urgenti era un decreto legge
Non perché non condividesse questo punto questo sia una cosa che si doveva fare
E che dovrà anche che dovremmo fare dovremmo abolire gli stent costo e la rendita idroelettrica naturalmente cercando sistemi di compensazione per cui poi le società nessuno incise da questi interventi non abbiano a soffrirne
Ma queste cose credo che bisognerà fare le sono proposte dalla relazione sono condivise dal Governo anzi anche questo era l'oggetto di emendamenti sui quali abbiamo deciso di soprassedere ma che saranno sicuramente contenuti
Nel disegno di legge che ci accingiamo a fare naturalmente e importante procedere la costruzione di nuovi impianti il decreto sblocca centrali che mi pare nel complesso abbia ottenuto un'accoglienza abbastanza favorevole dall'Italia dalle varie parti
E anche di per questo ringrazio i due presidenti nelle Commissioni Attività produttive
Efficace abbiamo
Già mi si dice una quarantina di domande di autorizzazione naturalmente non tutte saranno valide andranno vagliate
Domando di utilizzazione di costruzione di nuove centrali
Condividiamo la necessità di riunificare la proprietà e la gestione della rete elettrica
Credo che sia necessario prevedere procedure più snelle per la costituzione di nuove linee di trasmissione nazionale
La costruzione di nuovi terminali di rigassificazione bisogna agevolare snellire i procedimenti bisogna prevedere un quadro del regolamentare certo perché gli imprenditori
La cosa che mi preoccupa di più l'incertezza cioè avviare un'iniziativa senza sapere in quanto i tempi e oltre che in quale modo potrebbe andare a finire un imprenditore serio non lo fa
E quindi qui bisogna fare un quadro regolamentare e tipico per curare il movente di diversificazione
Facile semplice e perché è una questione centrale del settore del gas se non si fanno queste cose settore gas non può
Svilupparsi e non può darsi il contributo che ci attendiamo per la soluzione del problema da una domanda
Credo che sia importante l'avvio della Borsa elettrica e dell'assunzione delle funzioni da parte dell'acquirente unico
La Borsa funziona se c'è concorrenza se non c'è concorrenza la borsa non funzioni
E forse bisognerà anche prevenire almeno
Dopo aver sperimentato il suo funzionamento prevedere potere di ultima istanza per i momenti di crisi queste probabilmente necessario cautelativamente necessario
Pensiamo che
Non tanto l'abolizione della carbon tax ma una sua rimodulazione
In relazione al contributo che danno all'IMI
Sì unì nocive di le varie situazioni sia opportuno io peraltro devo dire che ho scritto una lettera in questo senso al ministro dell'economia
Mi pare un mese dopo ha assunto la carica di ministro e su questo si sa più fanno una riflessione che costato prolungata ma dovremmo andare in questa direzione
Dovremmo
Credo che anche questo è un punto che rifiutano la vostra relazione chiedo dobbiamo perseguire una maggiore utilizzazione del carbone localmente con tecnologie pulite oggi la tecnologia ci mette in grado di utilizzare il carbone modo non preoccupante credo naturalmente lo diciamo tutti che bisogna fare molto per l'utilizzazione delle energie i nomadi deludenti che di dirvi che una delle cose interessanti che mi è capitata in questo visita di Troy che come sapete è una città industriale a tecnologia molto avanzata
Sia stata quella di constatare quanto si sta lavorando su questo
Ricevo e per il regia per le automobili per la luce sono molto amati io non credo che possiamo risolvere il problema del fabbisogno energetico nazionale con quest'sinergie però credo proprio che tutto quello che è possibile fare in questa direzione va comunque fa si tratti del due per cento del tre per cento del cinque per cento del fabbisogno ma comunque sarà
L'energia solare poco utilizzato in questo senso
O per meglio dire lo è ma soprattutto in particolari applicazioni di cui una dimostrazione evita il colore del mio viso perché sono abbronzato però per rispondere anche e questo è un modo di utilizzazione dell'energia solare munto diffuso nel Paese ma dovrebbe andare un po'oltre
Preciso perché c'è stato una domanda maliziosa di un giornalista che questa procedura non è il risultato di una prolungata vacanza è solo che sono stato a Ischia ricevere il Papa intanto senz'
Alfredo e c'era il sole per cui mi sono bruciato la
Dobbiamo andare oltre però questo limitato caso di utilizzazione dell'energia solare che quello delle bruciature
C'è il problema di valorizzare di giacimenti nazionali via di di idrocarburi liquidi e gassosi e di incentivare l'Inter mentre per la ricerca e la coltivazione dei giacimenti mediante ancora semplificazione semplificazione delle procedure
In questo campo
Noi che abbiamo sempre sostenuto la necessità di alleggerire la pressione fiscale caccia sale prese io ho la sensazione che in questi settori questo tipo di settori la preoccupazione maggiore sia un'altra sia proprio quella delle complicazioni di tipo burocratico del i distretti e siccome abolirle non costa può costare la riduzione pressione fiscale abitanti ma questo è un tipo di riforma che non costa e che anzi rende perché se è vero che la deregulation è un fattore di
In crescita accelerazione nella crescita ne derivano effetti benefici anche sul bilancio voglio dire che la prima riforma proprio la prima riforma che dobbiamo fare è in questo come un generale quello della semplificazione amministrativa
C'è un'interessante accenno nella relazione alla compartecipazione di operatori italiani nella produzione
Vi energia nucleare in altri Paesi europei io naturalmente sono molto a favore di questo ed è una delle ragioni per cui
Mi ero personalmente impegnato affinché Lehner potesse acquisire un centrale
Cieca cieca
Cose che poi non si è conclusa ma insomma secondo me
Non hanno a che vedere col nucleare voglio dire con la necessità di entrare in altri campi all'estero diversificare all'estero più possibile
Sono e curare in Italia sta intanto perché le imprese italiane vadano pure a farlo per una ragione molto sì perché se non ci vanno intesi italiane ci va a qualcun altro
Cioè non è che iniziamo la Costruzioni queste centraline altri tre evitiamo notato che si aspetta imprenditori italiani a farlo quindi non c'è ignobile nessun motivo economico per evitare questo
Ma sull'energia in Italia a me piacerebbe che facessimo tutti quanti qui una specie di analisi introspettiva e ci chiedessimo ci ponessimo tre domande non l'abbiamo fatto fino adesso si potrebbe farlo
Una domanda ciascuno di voi gradirebbe una bolletta energetica energetica più leggera
Credo che la risposta sarebbe unanimemente si
Seconda domanda ma la gradirebbe anche se credo che nella a si dovesse costruire una centrale nucleare ICI sarebbero un po'meno numerose vi chiedo proprio di pompa le individualmente questa donna
Ma poi ha la terza e seppellirlo la bolletta energetica fosse necessario costruire una centrale nucleare entro un raggio di cento chilometri dalla vostra abitazione
Quantici avremmo
La prima domanda era unanime sì tutti a favore di una bolletta energetica meno cara qui forse ci sarebbe anche una risposta unanime
Ma
Ma negativa ora come ora credo che questo sia la situazione anche se sono personalmente convinto che latte
è una logica è tale e potrà comunque anche migliorare nell'intervenire da ridurre veramente nel merito
Il rischio ma gli uomini politici si fanno interpreti della volontà del Paese di quello che la gente pensa c'è poco da fare io mi sono trovato in un villaggio a Detroit perché lei gli otto Paesi di precedenti l'Italia scivola ha detto non ci siamo ancora né i tempi non sono ancora maturi gli altri vogliono fare
Però attenti a mo'di interpretare il modo di pensare della gente ci spetta come politici e anche come tecnici una politica di informo di fare una politica di informazione incenso appropriato come diceva lei ma la situazione oggi è questo
Quindi per ora non credo che ci siano le condizioni politiche per fare questo ci costa C. Cost perché una parte del Delta del costo dell'energia rispetto agli altri paesi è dovuto al fatto che gli altri ce l'hanno ebreo non ce l'abbiamo mandare
è chiaro che tappetto politico io da questioni di questo tipo non sia qualcosa rispetto al quale
Rispetto alla quale scrollarsi le scale e comunque la sensibilità politica e a carico degli uomini politici
Quindi vede presidente su questi punti
No relazione e il Governo la penso in modo molto omogeneo del resto io sono venuto ripetutamente in Commissione a parlare con voi di queste cose
La relazione tratta
Molto l'elettricità e il gas è un po'meno del petrolio che invece ci sta muto a cuore per le cose che vi ho detto prima
Io penso che il ruolo del governo in questa materia non possa essere quello di scrivere principi o intirizziti nel DPF
Tra l'altro
Spesso disattesi
Ed il sesso e comunque utile per fare il punto sulla situazione ma sarei favorevole
Alla possibilità che il governo
Presenti in Parlamento
Una relazione annuale
Se volete allegata a Di Pietro ma annualmente così come si è fatto in altri campi per esempio la relazione sui fondi comunitari sugli incentivi perché il governo in questa materia di avere un ruolo devi vero
E qui c'è l'ultimo punto che mi sono iscritto che
La riforma del titolo quinto
Io non mi nascondo che sono preoccupato di quello che è previsto
Oggi materie di energie
Credo che
Per esempio facciamo il caso ha voluto detto anche in Commissione oggi come oggi c'è una Regione ha un deficit di energia e ce n'è un altro che ha invece un eccesso la rete nazionale provvede a compensare l'una con l'altra cosa ma in
A Siena cioè languida del problema non può che essere nazionale certo ci sono molte cose che le regioni possono fare presenta per quanto riguarda le centrali fino a un certo limite di e potenzialità per qua
Do riguardante l'esplorazione accettabile per carità ma mi pare che un quadro complessivo a livello nazionale la politica energetica sia necessario
E quindi punto interrogativo che fare io credo che vi
No quindi pare di essere d'accordo anche con interventi che mi hanno preceduto bisogna trovare intanto procedure
E lunghi sì di di raccordo
Tra stato e autonomie regionali
E attraverso queste cercare di individuare il confine
Fra competenze statali e regionali e poi definire un atto legislativo statale principi già era lì a questo riguardo credo che la procedura corretta sequenza intanto cioè incontriamoci cerchiamo un accordo anche in occasione del dato nella decreto blocca centrali la ricerca cessata si era quasi arrivato a un accordo
Però in prospettiva credo che ci voglia un provvedimento legislativo che sulla base dei principi generali definisca bene i rispettivi ruoli
Spesso sul posso contro temi questo riferimento ci sono stati uomini politici che ci son detti preoccupati della mercato così detto selvaggio ecco facciamo un federalismo funzionale e non selvaggio perché qui se nell'interesse del paese tra l'altro se è vero come dice la relazione che il problema va trattato in una prospettiva europea
E se come è dunque vero oggi per fare una prospettiva mondiale il G otto
Questi sono i ruoli che io penso prospettiva europea addirittura
Raccordo mondiale mi pare naturale pensare che di Baldoni
Il governo nazionale centrale a cogliere quindi una riflessione su questo è assolutamente necessaria e spero che anche questa riflessione
Come quella che ha portato alla produzione di questa splendida relazione sia effettuata con spirito bipartisan Daivari partecipanti grazie
Marco allora dichiaro chiuso questo convegno ringraziando ancora una volta tutti i parcheggi
Qui
Qui
Qui
Qui
Quattro