Rai: un progetto per la ristrutturazione proposto dal sindacato

Ma intanto per prima cosa vi
Ringraziamo chi essere intervenuti
A questa conferenza stampa
Della quale noi
Tenteremo di illustrare una serie di iniziative
Che stiamo mettendo in cantiere
Sul problema della RAI iniziative che
Sono il frutto di una riunione che abbiamo fatto quindici giorni fa
Con tutti i consigli di aziende i rappresentanti sindacali
Di tutte le sedi della RAI
Riunione che si è conclusa con un l'elaborazione di una serie di documenti
Che verranno discussi il giorno tredici in assemblee in tutte assemblee che verranno fatte i posti di lavoro della RAI
E che verranno saranno oggetto di un avvio di una fase di consultazione con i lavoratori
Di confronto foto con l'azienda di discussione con iniziative che di raccordo con iniziative analoghe che hanno messo in cantiere i giornalisti della Rai
E che non ho
Questo insieme di cose
Di proposte
Noi può con pensiamo e abbiamo deciso di discuterle il primo luglio con un convegno aperto alle forze politiche alle forze istituzionali ed anche agli ai dirigenti della Rai
Abbiamo messo in piedi un lavoro di elaborazione è abbastanza complesso
Che riguarda sia i problemi di riorganizzazione della RAI
Sia l'avvio di una fase Interna di elaborazione di discussione con i lavoratori in preparazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto di lavoro che scade nel mese di dicembre
Rispetto al quale noi oggi invieremo all'azienda la disdetta del contratto
Puntiamo ad arrivare nei primi giorni subito dopo le ferie
Alla un approfondimento con i lavoratori e dalla decisione di inviare in tempo utile
La piattaforma rivendicativa con l'obiettivo di poter rinnovare il contratto entro la scadenza del mese dicembre
Evitando se possibile i periodi di carenza di vuoto stanno diventando una tradizione quanto mai negativa dal punto di vista delle relazioni sindacali come controparti nell'insieme del mondo sindacale
Noi però non intendiamo limitarci ad un discorso esclusivamente caratterizzato sui problemi contrattuali
Perché siamo fortemente preoccupati dello stato di degrado nel quale versa la RAI
Stato di degrado che in parte deriva dalla mancata costituzione soprattutto da questo dalla mancata costituzione del vertice aziendale rispetto al quale i ritardi stanno diventando una cosa assolutamente vergognosa e non si riesce a intravvedere in questa fase la possibilità di soluzione
Con un'azienda che si trova ad arrancare in maniera sempre più faticosa nella competizione con un il network privati
Che non è assolutamente in grado in questa fase di attrezzarsi per affrontare
Le nuove competizioni che ci saranno soprattutto se passa
Si passano l'ipotesi di sistemazione di per legge di tutta l'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata così come previsto nell'accordo che la maggioranza di un mese fa
E soprattutto per lo stato di degrado che esistere all'interno dell'azienda dove non solo vengono a mancare funzioni dirigenziali probabilmente parte delle quali non avevano nessun riferimento come esigenze di natura organizzativa e produttiva ma erano concreta dirigenziali frutto di promozione di
Non finalizzate alla produzione non finalizzate effettivamente alla gestione dell'azienda
Ma anche con una scopertura di notevoli carenze negli organici dal punto di vista dei vertici dirigenziali
Pensiamo solo che da tempo noi manca il referente principale il responsabile del personale che è andato in pensione e che non viene sostituito
Dall'azienda togliendo quindi la possibilità di un confronto serio organico al sindacato con una iniziativa che imparentata nel corso di questi anni alla competizione con le realtà nuovi che stavano avvenendo
Che ha mutato radi in parte ma anche in maniera consistente la realtà RAI rispetto a quella che era la RAI nata dalla legge di riformata la legge centotré
E che ha avuto un modo di adeguarsi a
Alla competizione nel modo di a fronte di esistere sul mercato immagini in maniera autonoma in maniera per molto scollegata e non funzionale a un disegno strategico di espansione produttiva e di espansione del servizio di qualità dei Program sostanza la competizione ponga in dei network privati
Avvenuta sedi seguendo la strada e in termini dispetti tipo di spettacolo e in termini di costruzione e dell'intrattenimento più o meno con le stesse caratteristiche a scapito talvolta della qualità e di una funzione che culturale una funzione
Che dovrebbe avere la RAI che invece di sollecitare e dal punto di vista contro culturale dal punto di vista la qualità dei programmi e dal punto di vista di servizi una realtà diversa da quella che invece si sta realizzando noi nei documenti che viviamo citiamo anche alcuni dati su come avviene avviene la trasmissione
I programmi li ha acquistati all'estero che è stata una delle valvole una degli strumenti con i quali la la RAI ha realizzato la competizione
Che sta portando una vera e propria dipendenza culturale nel nostro Paese rispetto a produzioni di tutti i tipi che vengono fatti in tutte le parti del mondo
Ci sono alcuni dati che io che reputiamo quanto mai significativi
In Italia fra tradisce fra reti private e RAI
Si trasmette il settantuno per cento di programmi stranieri quindi prodotti all'estero
Per fare dei riferimenti basti pensare che nel Kenya la lo stato molto diverso una realtà sociale molto diversa dalla nostra lo stato di trasmissione di prodotti stranieri a del sessanta per cento
Del diciassette per cento in Francia del due per cento negli Stati Uniti
Questo dalle dimensioni complessive della problema e produttivo e culturale e di vera e propria subordinazione di quello che avviene pensiamo cosa significa educare intere generazioni di bambini con i cartoni animati
Giapponesi o dare ad altri strati sociali le telenovelas sudamericane
Quindi questo è uno stato di cose rispetto alle quali la RAI dovrebbe aprire un ruolo diverso
Dovrebbe avere un ruolo che esalta la produzione e quindi anche la crescita di un made in Italy culturale che è un vero e proprio patrimonio non utilizzato nel nostro Paese e che invece sta andando per strada complessivamente diverso
Per queste ragioni noi abbiamo ipotizzato
L'apertura di un confronto e con le sedi istituzionali
E con chi oggi c'è alla RAI
Senza aspettare più
Le esigenze che venga ricostruito il vertice che venga fatto un nuovo consiglio d'amministrazione che pure è una necessità per poter far funzionare questa azienda ma i problemi di degrado sono talmente gravi che noi intendiamo aprire immediatamente un confronto con chi c'è
E quindi con questo consiglio di amministrazione che sembra il tribunale abbia comunque abilitato a svolgere delle funzioni con questa struttura dirigenziale che c'è
Sperando che si riesca in questo modo e facendo delle proposte concrete di riorganizzazione dell'azienda
Si riesca anche a creare delle condizioni che permettano di ragionare sul problema della RAI
In termini diversi e quindi non solo con necessita di bilancino degli equilibri politici fra le forze politiche ma si discuta della RAI come di un'azienda che ha la necessità di ristrutturarsi che ha la necessità di di adeguare la propria funzione ai nel nostro paese e quindi un'azienda che venga messa in condizione di poter fare
Anche dei programmi di natura strategica e di delineare
Degli obiettivi sui quali misurarsi
Noi facciamo una proposta
Che tiene conto
Della realtà che si è determinata ad oggi che abbastanza diversa dalla RAI immaginata con la legge di riforma centotré
E che inevitabilmente avrà degli effetti e delle conseguenze
Consistenti qualora diventasse un terreno praticabili un terreno o di possibile realizzazione sostanza oggi la RAI è formata da tre reti
Che funzionano come tre aziende autonome spesso in concorrenza fra di loro
Con tutta una loro tuttora una loro serie di strumenti di supporto di elaborazione di programmazione e di gestione di burocrati e di burocrazie
Che non sono più in grado però di offrire al pubblico di offrire al mercato una offerta di dare un'offerta complessiva che sia tale da coprire tutte le esigenze tutti gli spazi di mercato che la funzione pubblica la realtà pubblica
Può ancora assolvere nel nostro Paese
Quindi noi proponiamo il superamento di questo sistema realizzando sia per la RAI sia per la televisione e per quanto riguarda la radio
Un sistema unico di coordinamento che decida i la programmazione decida il palinsesto
Trasformando l'attuale Concert dell'attuale strutturazione che è in chiamata per reti quindi per come dicevo prima per realtà ad dice aziende che potenzialmente autonome
E spesso in concorrenza fra loro
Anzi articolandola per canali e cioè
Individuare non più una verticalizzazione dell'azienda con le caratteristiche che dicevo prima ma individuare un momento di coordinamento complessivo nell'offerta nello studio elaborazione
Dei programmi e poi avere le le tre reti trasformati in canali come strumento di distribuzione e di articolazione dello prodotto e delle notizie all'interno della RAI
Questo può per questo determina anche la modifica delle strutture attuali di programmazione
E noi proponiamo che venga creato un unico un unico pool che sia in grado di programmare l'insieme dei
Le offerte di prodotto della delle produzioni della RAI che poi al proprio interno possa articolarsi con gruppi a cascata
Con momenti specializzati di elaborazione dichiarazione di costruzione dei programmi
In modo tale che questo poi permetta anche di realizzare una pianificazione della distribuzione sui canali e quindi di permettere di offrire a fasi di mercato che si individuano che sono presenti nelle nella realtà sociale del nostro paese di offrire una una dimensione completa e quindi un'offerta completa tale da coprire tutti i potenziali seguenti di mercato così come di fatto poi avviene in realtà con
I sistemi di sul bordo di formazione attraverso la stampa quotidiani la Stampa della stampa periodica
Un discorso lo facciamo anche per quanto riguarda le testate televisive e radiofoniche
Noi proponiamo in questo senso
Pur non volendo interferire su un problema rispetto al quale i giornalisti della RAI
Hanno anche loro molto da dire e sui quali noi cercheremo un confronto ocellari la possibilità di svolgere iniziative comuni
Che coerentemente al superamento delle reti
Anche per quanto riguarda le testate
Si vada ad momenti di unificazione intanto per tutti gli studi uffici e per tutte le strutture che fungono da supporto ai vari momenti e informativi delle testate
Né diciamo in termini molto schematici che proponiamo il superamento l'unificazione delle testate
Questo non significa realizzare ad esempio un unico telegiornale che venga trasmesso pari pari alle nelle nei tre canali
Significa invece è stato poi non sarebbe possibile anche ragioni di legge significa invece mettere a disposizione degli delle informazioni sui tre canali degli strumenti di supporto che siano che siano diciamo di natura orizzontale mettere in condizione tutte le testate di poter usufruire allo stesso modo dei sistemi di produzione
Della dell'azienda
E nello stesso tempo di programmare sì questo sia a livello centrale con un coordinamento che veda presenti anche i direttori
Delle delle testate di programmare il tipo di uso il di servizio che viene offerto attraverso i tre i tre canali
E mi spiego
E lo ripeto perché è una parte molto delicata che corriamo rischio non venga capita noi non vogliamo fare l'unico telegiornale non proponiamo che venga fatto l'unico telegiornale
Proponiamo che per fare i vari telegiornali vengano messi a disposizione i servizi le riprese
Le notizie e che poi questi vengano o ai limite realizzati individuando sui tre canali delle scelte di mercato ad hoc
Qualche qualche realtà potrebbe essere più propensa a un certo tipo di utente
Che più volto ad avere informazione di natura che so sportiva
O di natura della cronaca qualche altro altri settori chiamati al mercato hanno necessità di informazione più allargate e dal punto di vista economico dal punto di vista di degli affetti sociali altri settori hanno la allora hanno
La necessità di notizie maggiormente approfondita dal punto di vista culturale di quello che avviene
E questo anche a seconda degli orari nei quali viene messo in trasmissione informazioni significa
Dare a nostro parere con questo strumento di programmazione una possibilità alla RAI di rispondere
Nelle ore diverse del giorno e alle fasce diverse di richiesta del mercato ad una informazione
Più completa che trovi la possibilità di penetrare maggiormente all'interno altra società
Ci rendiamo benissimo conto che quando parliamo di questo significa fare una dura battaglia per scontrarsi con una distribuzione dell'informazione
Nella RAI che risponde a criteri di lottizzazione e invece imporre un tipo di
Gestione di programmazione della informazione che invece risponda alle esigenze presenti nella società esigenze di mercato e quindi esseri mettere rara in condizione di aprire anche dal punto di vista dell'informazione
Teniamo presente che se quando passerà la legge di riordino anche i network privati potranno dare la informazione daranno informazione il mio diretta
E sicuramente non andranno con vincoli di lottizzazione politica ma la daranno per avere una maggiore penetrazione all'interno della all'interno del mercato che c'è nel nostro Paese quindi o la RAI riesce in tempi rapidi ad adeguarsi a prepararsi ad affrontare questo tipo di realtà
O in hindi inevitabilmente anche il valore rapporti il capacità di penetrazione dell'informazione della RAI è destinata a subire un nuovo o peso un nuovo contraccolpo in questa direzione
In tutto questo ambito che quindi presuppone una grande ristrutturazione una grande riorganizzazione della RAI che dovrebbe puntare a ridurre tutte le forme burocratiche di gestione dell'azienda per valorizzare e rilanciare al massimo le produzioni si inserisce anche il problema delle sedi
Periferiche
Che a nostro parere pur nell'ambito di questo strumento di programmazione complessiva dovrebbe essere realizzato non da una singola persona malata
Un'équipe
Anche le sedi periferiche dovrebbero essere rappresentante all'interno di questo coordinamento generale che decide il palinsesto
E dovrebbero poi a seconda delle caratteristiche delle specializzazioni che ci sono e delle caratteristica che culturali presenti nel territorio avere degli spazi
Produzione di programmazione e di trasmissione di prodotti di prodotti figlie
Il in sede in sede locale
Tutto questo deve determinare la possibilità anche di ieri riequilibrare
All'interno dei vari centri di produzione della RAI incarichi di lavoro
E
Una maggior specializzazione dei centri di produzione
Sommata all'incremento della produzione della RAI dovrebbe anche permettere una possibilità maggiore di commercializzare e all'interno e all'estero i prodotti
Costruiti
Dall'azienda RAI questo vale per la parte dello spettacolo ma questo potrebbe valere anche per la parte relativa alla informazione rispetto alla quale la RAI potrebbe diventare momento di supporto anche alla realtà
E di televisioni e di radio locali o di network mettendo a disposizione vendendo parte così come fanno le agenzie Lanza e altre agenzie che esistono sulla carta stampata mettendo a disposizione uno strumento di supporto generali
Con questo noi ci rendiamo conto di non aver fatto una grande non aver fatto una proposta dettagliata in tutti i suoi aspetti
Non spetta certamente al sindacato
Fare le proposte organizzative o di ristrutturazione dell'azienda al dettaglio questo spetta ai consiglio d'amministrazione spetta ai gruppi dirigenti della RAI noi indichiamo alcuni grossi filoni
Attraverso i quali vediamo la possibilità di un rilancio della informazione pubblica e del ruolo pubblico nell'emittenza radiotelevisiva e questa è una parte del discorso
Sulla quale affronteremo
Un confronto con i lavoratori nelle assemblee e sulle quali intendiamo aprire rapidamente confronto con i partiti con
I gruppi dirigenti comma l'attuale consiglio d'amministrazione con la direzione
Della RAI
Importante sarà dal nostro punto di vista se riusciamo a far capire soprattutto i lavoratori direttamente interessati all'interno della RAI la gravità della situazione attuale i pericoli ai quali vanno incontro anche le loro quote anche le loro condizioni anche nel loro la loro sicurezza dal punto di vista occupazionale se non c'è una una sterzata brusca
Ma in direzione di una politica di sviluppo di questa di questa azienda non è affatto pensabile una concezione
Di lavoro di tipo ministeriale all'interno della RAI perché se le cose continuano ad andare in questo in questa direzione ci possono essere consistenti pericoli anche per l'occupazione all'interno di questa azienda
Per quanto riguarda la struttura i problemi per contratto
Noi vogliamo aprire una fase di riflessione con i lavoratori
E prevediamo
La individuazione di alcuni grandi segmenti i problemi
Che poi dovranno essere approfonditi e dovranno essere discussi e e dovranno venire trasformati una vera e propria piattaforma rivendicativa
Il primo problema che però noi intendiamo porre è quello della regolamentazione dei rapporti e delle relazioni sindacali all'interno della RAI
Perché parallelamente a questo degrado nella gestione dell'azienda c'è anche una segmentazione dei rapporti
Di natura contrattuale con il sindacato che porta una caduta di potere di intervento complessiva
E d'altra parte porta al formarsi all'interno dell'azienda di una serie di
Elementi non governati con un disegno strategico che portano alla creazione di io le chiamo cordate di natura para politica ma che poi rappresentano uno strumento di gestione vera anche delle relazioni sindacali interne all'interno della RAI
Sostanza noi proponiamo
Di
Riprendere in mano il protocollo ieri
E vista riportarlo all'interno della RAI adeguando e caratterizzando sulla
Realtà di questa impresa
Definendo quindi
Una serie di strumenti di partecipazione del sindacato dei lavoratori alle scelte e alle scelte di programmazione esperienze positive che noi abbiamo in altri settori attraverso la discussione preventiva con il sindacato del piano d'impresa di realizzare
Sistemi che coinvolgano il sindacato nel momento in cui sorgono i problemi e si fanno le scelte all'interno della RAI
E non esclusivamente coinvolgano il sindacato singoli gruppi di lavoratori quando queste scelte sono già state prese e Pietro e vengono realizzate all'interno dell'azienda
Questo significa trovare degli sì dei sistemi di contrattazione e di rapporto con l'azienda che abbiano una loro regolamentazione
Sostanza significa me mettere ordine ai sistemi di contrattazione presente all'interno della della azienda
Individuando su questo e internet possibilità di intervento concreto del sindacato sull'organizzazione del lavoro e anche possibilità di contrattazione di parti
Di incrementi salariali che non sono quelli del contratto ma che devono essere legati a fattori obiettivi e concordati di produttività e di presta connessi strettamente a una prestazione che abbia caratteristiche commesse alle esigenze effettivamente produttive
E oggi all'interno della RAI assistiamo a fenomeni a norme di di uso di gestione del lavoro straordinario non programmato non contrattato non discusso con il sindacato
Che non sempre è connesso esigenze produttive vere e proprie ma il più delle volte è una gestione all'interno dell'esigenza di governabilità dei gruppi dirigenti della RAI di gestione del consenso di acquisizione del consenso
Di gruppi di lavoratori con quote consistenti anche di prestazione che vanno a stravolgere i parametri che noi ad realizziamo legati alla professionalità con i rinnovi rinnovi contrattuali attraverso questo uso distorto abbiamo quindi dei fenomeni
Quanto mai disgregante anche delle possibilità di gestione del sindacato all'interno dell'azienda e abbiamo anche dei fenomeni che favoriscono forme di micro conflittualità e che potenzialmente hanno in sé i germi dell'ingovernabilità dell'azienda
Quindi il problema è quello di individuare
Uno strumento Davis una serie di strumenti che permettano di razionalizzare i rapporti sindacali
Permettano di dare certezza al tipo di rapporto il tipo di diritto di contrattazione su tutti poi i processi aziendali che ci sono
E riteniamo che questo diventi uno dei punti fondamentali della vertenza contrattuale che deve essere che è strettamente connesso poi disegni de riforma e di ristrutturazione dell'azienda
Per quanto riguarda gli altri contenuti noi pensiamo ad una piattaforma rivendicativa
Che affronti i problemi della professionalità
Dell'organizzazione del lavoro e in questo ambito anche i problemi che sono nati di identificazione dei quadri
Che affronti i problemi dire ricco strutturazione del salario
In modo tale da poter individuare e delle scale parametrare e che con le connesse alla organizzazione del lavoro siano in grado di rispondere alle a i problemi di professionalità di prestazione
In stretta connessione con il rilancio delle del aspetto produttivo
Della RAI
Questi sono i grandi filoni poi nei documenti che noi vediamo è specificato anche nel dettaglio il contenuto delle ricche delle possibili richieste
E salariali tuttavia i due elementi in questa fase più importanti riguardano il confronto sulla palinsesto sulla riorganizzazione
Dell'azienda da una parte e dall'altra riguardano l'apertura la necessità di avere il consenso dei lavoratori per affrontare con l'azienda il confronto sulla normalizzazione la regolamentazione dei rapporti sindacali
Se noi riusciremo nel giro di tempi rapidi
E nel rapporto con i giornalisti a costruire detto anche prima Moretto solo adesso perché sei arrivato
A costruire un inizio iniziative comuni quindi a imporre un cambiamento di rotta la tenda allora noi avremo creato anche le premesse che ci permetteranno di affrontare gli aspetti li chiamo tradizionali del rinnovo contrattuale ma in un'azienda
Che in qualche modo ha cominciato ad attrezzarsi a pensare al futuro e quindi a programmare in termini strategici la propria la propria esistenza se questo non ci riusciremo evidentemente
Significa che le volontà disgregazioni vicini presenti
Nel nostro Paese avranno avuto la prevalenza ma allora per la Rai più che per il contratto di lavoro sì
Presupporre hanno tempi quanto mai duri quanto mai difficili rispetto ai quali noi oggi forse non abbiamo ancora né noi né tutti piena consapevolezza
Ci sono delle domande su su qualche aspetto qualche questione sollevata
Senta il sommergibile sulla
Ma una precisazione cioè siccome di recente su tutto una serie di problemi molto importanti per per il Paese voglio dire come il nucleare o anche la politica estera eccetera se visto che diciamo il il ruolo tradizionale di creatore di consenso dei mass media tipo la televisione eccetera non sono poi così determinanti in quanto ci hanno vediamo il Paese reale che è schierato
Su un su una certa linea mentre i mass media battono su una linea completamente diversa in particolare anche la delizia anche se poi la televisione di Stato ha avuto qualche apertura anche per i non nucleari eccetera va be questo è solo un esempio
Quello che voglio dire io è questo c'è mi sembra che la vostra proposta sia parta da una base voglio dire serie la va uno sforzo serio però ho l'impressione appunto che molte molte concezioni stanno per essere superate cioè anche io fino a poco tempo fa pensavo ad esempio che questo può essere importante poco importante quello che penso io però voglio dire è una testimonianza pensavo che il servizio pubblico radiotelevisivo si potesse come dire poggiare anche su determinati meccanismi di mercato cioè potesse fa svolge solo di servizio pubblico anche con tutta la la la produzione o oltre diciamo di pubblicità con l'acquisizione di pubblicità comma se fosse un una una Rete o una serie di reti televisive private ho l'impressione però che
Questo sia diventando sempre più un fatto problematico cioè da da da affrontare corre vorrei capire voi che cosa ne pensate di questo punto cioè la centralità del servizio pubblico può continuare a essere tale
Con il mercato pubblici e con la concorrenza pubblicitaria come capo bici da come assenze fosse diciamo un una rete privata cioè mi limito a questo perché possiamo ai problemi essi si allargano troppo voglio dire
Cioè ripeto non è non è una non è un'annotazione polemica però vorrei ultimamente come libero sul nucleare sulla politica estera su tutto a Seriate il problema abbiamo visto il Paese reale schierato da una parte e la televisione di Stato in questo caso perché è chiaro che quelle private non si occupano così approfonditamente di questi problemi cosicché vaga secondo determinate spinte più o meno concentriche o o altro ecco questo
Poi
No no l'argomento che ha posto
Talmente vasto
Che richiederebbe un convegno però propria provenienza
Proviamo proviamo a dare proviamo a dare una risposta
Beh sulla prima questione c'è credo che sia è un dato esatto ma per lo meno di studiosi della comunicazione
Fanno tutti rilevare che i mezzi di comunicazione o non hanno un immediato riflesso sulla formazione volontà popolare
E quindi ha ragione tu Chernobyl eccetera non non c'è immediatamente riflesso
E quindi anche sulla formazione presente delle volontà elettorali
Però tu pensa che io riferisco sempre
Gli studiosi dei mass media
C'è un bambino cosa significa formarsi sulla da una parte la scuola che non lo fu
Dall'altra la televisione che lo format sulla base di quelli che ci risponde indicato sui cartoni animati giapponesi i giapponesi tra parentesi non vedono più ma li vendono
Bene allora c'è un problema grossissimo che non è solo l'immediato della volontà ma della formazione complessiva del cittadino
Cioè noi siamo in Italia di fronte presenti a dei ragazzi che non conoscono niente di questo Paese ma conosco tutto quello che avviene e non può non avviene perché tutta tutta finzione
Che avviene in altri Paesi come organizzato poliziotto americano come l'astronave giapponese queste qua vedo dei mass media
E cedo che poi sulla base di questo colle col formarsi delle generazioni si formano anche volontà popolari si esprimono volontà popolare il modo di consumare
Detto motore consumare perché qui si pone la la questione vera c'è la pubblicità la pubblicità come tutti come in tutto questo settore ha bisogno di una regolamentazione in un credo che stravolga
Che possa stravolgere alcunché anche nel campo dell'informazione eccetto che se presente come avviene nei giornali
C'è la pubblicità nascosta sono giornali con fatti con intere pagine che dovrebbe paiono pari generazionali ma in realtà sono parcelle pagate bene qui si c'è un problemino
Cioè proprio di professionalità
E c'è un problema più grosso di quale tipo di regolamentazione diamo alla pubblicità nel nostro Paese è uno dei pochi paesi dove non ci sono regole
Dove l'unica regola è una grave ritengo che del best debba essere abbattuta che quella della non concorrenza per la pubblicità c'è uno può dire
Male della pubblicità che falla cosa che invece avviene in altri Paesi dista anche un interesse e un dibattito pubblicità
Allora come in questa situazione la RAI può mantenere la centralità
Le cose che che ha detto Cisco io voglio siccome sono estremamente complesse volo cerca di riassumere noi poniamo
Un'esigenza d'un esigenza duplice
Nel senso che in tutti questi anni è sempre stato detto che la RAI deve essere un'azienda e non è un mistero
Affermazione su cui tutti sono d'accordo
E questo è un primo dato il secondo dato è che danni si discute da tre anni si discute su quale consiglio di amministrazione noi proviamo a spostare le domande
Cioè diciamo d'accordo che la rende nessun ministero ma un'azienda proviamo a dire quale azienda deve
Su questo apriamo il confronto e così come proviamo a dire a cosa deve servire consiglio di amministrazione
Scatti che deve essere non riteniamo più né meno che deve essere letto perché ci siamo anche scocciati
Vogliamo invece dire a cosa deve servire consigliere al ministero
Allora su queste domande si smuove la nostra su queste risposte si snoda la nostra proposta
Quando parliamo di unificazione delle due testate sappiamo che facciamo una proposta che è sconvolgente rispetto all'assetto attuale della
Ma noi riteniamo che sia l'unico modo per valorizzare la produzione il modo di produrre in questa azienda
E quindi noi facciamo una proposta che di fatto unifica tutta la programmazione
E trasformiamo vogliamo trasformare questa azienda che oggi sono tre strade
A volte ne sono prestare sono come le convergenze parallele sono tre strade che non si incontrano mai in un'unica autostrada alla quale si accede attraverso le casse
Ma i caselli sono valide
Credo che questa immagine forse serve a capire come vogliamo come vogliamo muoverci voglio fare un esempio concreto
Cosa significa l'unificazione delle testate
Non significa fare un attestato ma significa fare
Cominciare a prevedere la grande l'uso ovvero della di questa grande risorsa che l'informazione
Significa nome stabilire che il telegiornale fatto sulla base di aree politiche che poi tra l'altro
La cosa è diventata anche singolare insomma non vale più del meno queste ma insomma il né che ci sono delle aree politiche sulla base del quale si fanno le testate significa fare un telegiornale sulla base di gente
E del fatto che l'editoria in questi anni è cambiata e da dieci anni la RAI da quando è stata fatta di riforma sembra fuori del processo e vittoria non esiste un telegiornale che abbia lo sport e ho visto un telegiornale che abbia l'approfondimento non esiste un telegiornale che ha dell'economia
Quando ci sto diceva di mirare al mercato io faccio l'esempio si può fare un telegiornale al mattino benissimo si faccia telegiornale al mattino ma a chi si deve rivolgere telegiornale del mattino rivolgerti guarda la televisione al mattino soprattutto alle donne e ai pensionati
Perché questa è la realtà del nostro Paese le donne che sono le prime S. stateri cacciate dal posto di lavoro e sono lì casa allora telegiornale deve riguardare le donne
E i pensionati
Non c'è un telegiornale economico guardare cosa succede nella borsa cioè un fenomeno ormai in cui i grandi giornali italiani tutti hanno le loro pagine economiche telegiornale c'è Laura qualche servizio sulla Borsa vogliamo che si faccia può essere un telegiornale economico possono esservi Rimini gli approfondimenti all'interno di un solo telegiornale
Si faccia questa cosa è possibile che il più grande giornale che vende evitare sinoviale sportivo la e la RAI con tutto lo sport che permette non abbia un telegiornale sportivo
E ancora e ancora una domanda
No trasporti con il far mi riferisco a un telegiornale come non voglio fare nomi per far pubblicità giornali ma comma uno prevede ecco una cosa seria rotocalco sportivo va bene
Va bene quindi
Parlare io mi riferisco a la Gazzetta dello Sport e cioè telegiornale che fa la Gazzetta dello Sport
Io io mi preoccupo della Prodi non dei conti o della produzione io mi preoccupo della produzione
Fra
C'è la RAI scusa
La si materie la RAI un'azienda radiotelevisiva un'azienda televisiva è caratterizzata dal fatto che produce immagini allora questo tipo di struttura di telegiornale non produce più immagini produce notizie come fossero come può come fanno le agenzie
Vogliamo discutere queste cose o no
Questo abbiamo posto c'è buona o di far sì che il telegiornale il venga prodotto ci siano sempre meno fotografie e che il giornalista possa fare il suo lavoro e il lavoratore il tecnico possa fare quello per cui sarà assunto in questa fase cioè produrre immagini e quindi creare possibilmente anche posti di lavoro
Non è questo il problema delle di fondo del nostro paese della produzione
E allora è un altro esempio
Si può pensare al fatto che ci sia un telegiornale o una struttura che fornisce delle news e le fornisce a tutti i faccio degli esempi da sottoporre al dibattito
Perché non capisco perché la notizia che si dal televisore al che danno le agenzie non può dare la RAI non può essere la RAI che fa una sua agenzia radiotelevisiva
E che quindi poi vende anche prodotti commercializza mette a disposizione delle piccole private che sono schiacciate da grandi detto che quando arriverà
E questo processo se arriverà questa legge ce ne vogliamo porre un problema di questa natura
E quindi bisogna poi fare unificare il palinsesto e non si può fare un telegiornale un un quarto alle otto e un alle otto la sera
Sono ripetitivi sono doppioni
Poniamo quella di questo tipo lo vogliamo discutere con i lavoratori
In questa assemblea che vogliamo discutere confrontarlo con le forze politiche con gli operatori che stanno dentro la RAI che sono dei giornalisti e tutte le altre forze e forse potremmo anche ritira fuori una vecchia idea che poi era anche
Uno degli impegni presi dalla RAI è quella di fare la conferenza di produzione
è un impegno dove c'è scritto che ogni anno la RAI dovrà fare una conferenza bella RAI allora faccia la conferenza di produzione
Comincia a definire qual è il suo piano di impresa riveste il punto
Ormai i grandi gruppi editoriali operano tutti su grandi piani territoriali la RAI non ha un piano d'impresa primo punto del Nord la nostra richiesta per il contratto è un piano di impresa dove ci sia la possibilità per i sindacati lavoratori di discutere prima
Fare una trattativa preventiva e non a posteriori su quello che avviene nel Lazio
Dal
Non lo so
Sono Marco Taradash di Prima Comunicazione volevo porre una serie di questioni intanto osservazione cioè mi pare da un lato così mi pare positivo il fatto che il sindacato sfugga un po'a quelli che sono i tempi dell'attualità dell'attualità che si protrae che prima sembra essere
Indifferente poi in realtà alla al passare del tempo facendo la proposta che la scavalca completamente per separare un merito però comporta anche mi sembra un rischio e cioè che si facciano delle proposte che vanno forse un po'troppo al di là della realtà
E comincia a definire il mondo della luna quando ancora non ci sono magari neppure gli aeroplanini micron non dico di gente non Crivelli con Lelli che per sollevarsi da terra
Quindi ho un dubbio però più sulla metodo che il sindacato ha scelto di fare questa proposta e carattere così generale
Poi un dubbio di merito anzi un paio di dubbi di merito sulle proposte che vengono formulate perché non riesco a vedere la consequenzialità il nesso tra le proposte e gli obiettivi che si colgono che si vogliono raggiungere
Nel senso che a sentire adesso Cardullo anche viaggi Visco non riesco a capire come i progetti di unificazione delle delle reti e delle testate possano comportare il raggiungimento degli obiettivi giusti che vengono proposti
Cioè mi pare che per la RAI si proponga un metodo Berlusconi in realtà si propone semplicemente di Berlusconi Zare la RAI nel senso di adottare il metodo vincente che adoperato Berlusconi
Nelle su due tre reti quello di avere una supervisione generale delle reti e poi di dislocare
Sui vari canali gli ingredienti a seconda del target a cui Berlusconi si tende ad arrivare ora questo metodo può essere anche vincente
Sul piano del mercato però è un po'difficile secondo me
Che per un'azienda che voglia anche essere servizio pubblico sia così facilmente ottenibile un risultato che vada al di là del semplice conseguimento dei dati di ascolto che è un è una cosa importante non è l'unica a cui la RAI vuole arrivare
Tra l'altro poi non so neppure quanto dato che è un po'più macchinoso la proposta di che voi fate di quella che viene che opera dentro Berlusconi che non riesco a capire bene come l'unificazione cioè come questo
Collegio che deve distribuire programmi fra le fra i vari canali Fossa non essere quell'organismo accentrato che voi dite di volere di voler eliminare perché in realtà è un collegio sarà anche College non sarà organo monocratico però a dei poteri che sono assolutamente autocratici per dir poco nel senso che tutta la programmazione viene decisa in questo unico organismo che poi però mi pare che si rischi di perdere quello che è un elemento potenzialmente positivo della della concorrenza in Terna in mentre non per per per fare un unico blocco invece di pensare a un organismo che magari posso avere dei poteri sulla palinsesto
Qualcosa di simile a quello che viene le agenzie con quelli che mandano poi nei in un in Rete le notizie una specie di super redazione che posso appunto eliminare gli inconvenienti del palinsesto di qui a creare però un'unica sostanzialmente un'unica Rete che poi abbia questi enormi e potete questa enorme capacità di programmazione mi sembra che ci corra
Più preoccupato sono ancora per l'unificazione delle testate cioè mi sembra che il discorso e faceva Cardullo di del TG sportivo del TG economico del TG non so che cosa
Non trovi nessun nessuna possibilità maggiore voglio dire di essere effettuato al momento in cui si va dall'unificazione testate voi dite che non è più il giornale unica queste chiaro però evidente che l'unificazione del delle testate significa un'unica direzione perché se non significa queste averne se no se io a questo non posso non significa nulla cioè si è soltanto mettere a disposizione degli strumenti creare dei pool su determinati temi eh va be'ci son diceva qualche qualche forma di pool di questo tipo c'è ma non significa unificazione delle testate significa un raccordo tra le e testate
L'unificazione delle testate come voi la proponete se questo riproponesse quale proponete un altra cosa io suggerirei modestissimamente di cambiare l'intitolazione della
No io suggerisco per la comprensibilità no ma io faccio dei discorsi di carattere giornalistico cioè per la comprensibilità giornalistica della proposta suggerisco di cambiare il nome non ha un no
Danza sconvolgente è abbastanza complessa io devo esaminarne i vari passaggi riuscire a capirne qualche cosa
Ultima questione che volevo porre volevo sapere il rapporto appunto col sindacato giornalisti RAI come si pone se l'avete già consulta nato se avete delle reazioni da parte dei giornalisti tra RAI che voi esplicitamente nelle parole Cesco implicitamente questa proposta
In pratica mettete in moda
E se anche quanta parte lavoratori attualmente presso per notizia di carattere il generale rappresentano le varie considerazioni all'interno della grazie
Poste comprese anche le domande sono
Io vorrei partire da una premessa la premessa era questa
Allorquando la legge di riforma decise la divisione della RAI
Per reti
Ci trovavamo in un momento in cui sostanzialmente vigeva il monopolio radiotelevisivo
La logica della concorrenza e del pluralismo e la specificità proprio di un servizio pubblico in realtà si muoveva dentro un'atmosfera in cui non c'era sostanzialmente
Già allora quindi tempo non sospetto prima ancora del settantatré il sindacato aveva espresso alcuni dubbi
Sull'opportunità di una divisione fortemente caratterizzata per autonomia e di reti
Nel senso che dal punto di vista della logica generale di azienda e di rispondenza tra gli obiettivi del servizio pubblico gli strumenti adottati questa soluzione non pareva essere la più opportuna garantire le linee di indirizzo generale che il servizio pubblico dove
L'esperienza di questi dieci anni ci ha confermato in quella impostazione che ripeto risale ormai a oltre dieci anni a questa parte in secondo luogo ne abbiamo verificato come la presenza ormai consolidata diffusa
Dell'emittenza privata attraverso la forma venne work determina una questione nuova
Rispetto alla quale anche il problema di come funziona si trasforma agisce la RAI non può essere più soltanto risulta nei termini tradizionali tant'è vero che la delegificazione dell'articolo tredici relativamente a questo punto voluta da tutte le forze politiche fa capire che il problema di un assetto strutturale dato alla RAI in un periodo in cui aveva sostanzialmente una posizione non oppone oggi vari considerate posti mentre
Abbiamo cominciato a ragionare sul coordinamento dei palinsesti faccio notare che per quanto riguarda la radiofonia la questione dell'unificazione del coordinamento dei palinsesti metà sì è un fatto operante e abbiamo sviluppato coerentemente a questa logica di riprodurre un meccanismo di unificazione a monte cioè di progettazione di programmazione di investimento fosse l'idea guida sulla quale ragionare rispetto al nuovo modello della RAI perché lo faccia
Potrei dire c'è ad esempio la grande questione dello spreco di risorse che è uno dei grandi problemi che ha oggi la RAI e una delle questioni che non si può risolvere se non si affronta contestualmente il modo con il quale si programmano le scelte produttive gli investimenti sui contenuti del palinsesto e la programmazione fare e che cioè il problema di un coordinamento unico nella programmazione dell'offerta
Fatto salvo si troveranno tutti molti di garantire pluralismo e concorrenza rimane comunque una delle questioni decisive se vogliamo aprire un'azienda modellata ristrutturata in termini produttivi e per così dire industriali e che c'è qualcosa che riguarda la tipicità del servizio pubblico e spesso i compiti generale
C'è qualcosa che riguarda il fatto che la RAI deve comunque poter restare complementare menta questa scelta anche sul mercato ma c'è sicuramente un problema
Che sia che si voglia spingere l'accento più sugli obblighi che gli derivano dal servizio pubblico
Sia che si voglia assumere la questione del mercato comunque che uno come uno dei dati con i quali la RAI deve fare i conti non c'è dubbio che il problema dell'efficienza della produzione della produttività resta una delle questioni costa così come diciamo noi il problema del rapporto tra ricavi e risorse senza del quale non siamo assolutamente in grado di proporci la trasformazione dal ministero in azienda
Una forma del ministero che comunque in maniera strisciante e continua ad operare da qui la nostra proposta di superare il concetto di rete per affrontare il concetto di Canale questa impostazione queste le intenzioni può essere che rispetta questa impostazione poi tutti i passi conseguenti
In termini di strutture da unificare di strutture da lasciar divise di risorse umane e professionali
Come dire di di di di di logiche di storie consolidate all'interno della RAI determinò un'area di confronto una problematica molto complessa e molto difficile ma ci pare fuori dubbio
Dell'impostazione abbia una sua logica una sua coerenza appunto come abbiamo detto è un'impostazione che noi noi riteniamo di dover esaurire nella nostra proposta ma partendo dalla nostra proposta di sottoporlo al dibattito e discussione innanzitutto a quanti hanno responsabilità e dove ieri di ripensare l'organizzazione dell'azienda
Per quanto riguarda la questione della telegiornale mi pare che è stato chiarito in maniera molto netta che noi non intendiamo proporci sotto quel termine l'idea di un telegiornale di un paio di giornale unico
Anche perché è possibile che un telegiornale radio giornale unico assommino tutti i difetti dell'attuale situazioni senza magari averne qualche vantaggio
Ne partiamo coerentemente all'impostazione avuta sulla discorso del superamento delle reti a un discorso di superamento dell'attuale situazione di telegiornale
Rispetto ai quali noi osserviamo che sono telegiornale sostanzialmente simili collocati in fasce di ascolto assolutamente simili
Assolutamente spesso Inter secante se che non rispondono all'esigenza di a vere una programmazione unificante che può andare sul discorso dei generi gli approfondimenti della specializzazione potrebbe andare ad esempio su un discorso di complementarietà di linee editoriali
Che può essere anche una scelta che senza mettere in discussione le questioni come dire del pluralismo però affronta la questione del pluralismo in un'ottica da giornalisticamente assolutamente corretta
In cui diversi telegiornale ad esempio si differenziano per gli editoriali specializzazioni diverse
Che se ha si parlava ad esempio di questo telegiornale economico finanziario ma son tutti esempi ripeto rispetto ai quali vogliamo sviluppare una problematica emorragia naturalmente questa questione dell'informazione impensabile che non venga vista se non anche in un raffronto con i giornalisti i quali per quanto ci risulta per conto loro stanno ragionando su un problema di riordino dell'informazione partiva dalle posizioni
Che più volte hanno espresso in un loro documento nel quale hanno anche diverse ipotesi talune delle quali si avvicinano anche a questa esigenza
Che noi poniamo e naturalmente l'avvertenza che noi formuliamo testualmente l'informazione non possono essere come dire tutti i nostri evidentemente
Non possono essere anche al limite tutti i giornalisti in quanto essendo servizio pubblico il problema delle forze che sono interessate
Ai compiti istituzionale sul servizio pubblico sono parimenti titolari una possibilità in più il dovere rivendichiamo l'intervento
Questione per quanto riguarda la nostra la nostra forza organizzata delle tre confederazioni sindacali io credo che possiamo fornire i dati non abbiamo nessuna difficoltà
A fornire i dati precisi sulla nostra sulla nostra consistenza organizzativa
Mi pare se non ricordo male che non voi le tre organizzazioni confederali tutti tetre ha fatto avrà presentiamo attualmente circa quattro mila cinquecento
Cinque mila sono mobilitate ma si possono tranquillamente a bere
Iscritti nel corpo dell'azienda l'azienda tredici mila cinquecento dipendenti di sul bisogna togliere il mille trecento vedo giornalisti
Di dieci numero di dirigenti che mi pare che assommi a diverse centinaia dopodiché si può fare anche un rapporto più convegno esatto sulla totale della rappresentanza sindacale
Occorre anche ricordare che azienda c'è tradizionalmente un forte sindacato autonomo nasce come sindacato dei tecnici e nel tempo consolida
La sua punizione fino a diventare il sindacato aziendale o non più soltanto
High tech
Comunque rappresentiamo un'area che mediamente si colloca intorno cinquanta per cento dei lavoratori
Della
Per libri
No la domanda brevissima
Io risparmio intermedi di Gigi economici di dell'unificazione di strutture di servizio
Qualcosa
Ma noi non è che abbiamo quantificato in termini precisi questa cosa anche perché evidentemente il nostro ragionamento
Voglio dire mira in questo momento più siamo a consolidare una base di analisi più che ad essere poi articolata manca per esempio tutta una riflessione
Che consegue anche a questa analisi che abbiamo abbozzato rispetto alla programmazione la ristrutturazione dell'azienda per quanto riguarda il scrissi supporti tutte le aree che nell'azienda sono comunque presenti e che sono numericamente importanti noi sostanzialmente ci siamo posti un problema cioè un'azienda come questa deve avere e ha un ruolo specifico che è quella di pensare e di realizzare programmi televisivi e quindi voglio dire il nostro sforzo non poteva non partire dalla riorganizzazione del processo decisionale del metodo all'interno dalla struttura dall'azienda con cui questo scopo primario veniva raggiunto
Evidentemente parlare per esempio di unificazione delle reti
In sé potrebbe voler GR o unificazione anche dei supporti e quindi probabilmente anche una serie di analisi relativi all'organizzazione del lavoro e quindi anche ai risparmi per esempio dal punto di vista dei costi non solo gestionali ma anche rispetto a all'attuale organizzazione o potrebbe teoricamente voler dire la possibilità di ampliare determinati investimenti
Il dramma qual è che quando si parla di interno di un'azienda così organizzata e così fortemente autonoma tanto non abbiamo abbiamo definito è schematizzata in tre aziende in una sorta di holding sostanzialmente diventa poi difficile persino ipotizzare per esempio l'incidenza di fenomeni orizzontali all'interno di questa struttura
Per esempio pensare a cosa significa dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche una scelta piuttosto di un'altra all'interno di una conformazione produttiva come quella che esiste oggi ci porta evidentemente a cozzare spesso e volentieri in aree di competenza e di autonomia che non ci consentono per esempio di affrontare queste analoghi problemi in un'unitarietà aziendale
Quindi il nostro problema qual era ad esempio era riuscirà ad avere momenti certi confronto un'azienda organizzati in maniera diciamo più chiara più omogenea richiamando ed esaltando l'unicità dell'azienda
Il che significa evidentemente che all'interno poi vi possono essere e devono a nostro avviso essere sviluppate un senso direi così reale del fenomeno del pluralismo inteso come voglio dire come proprio
Concorrenza nella definizione delle scelte delle idee dei programmi
Mentre la nostra preoccupazione che in fondo lo stesso significato di pluralismo nell'attuale concezione dell'azienda ci porta inevitabilmente ha un ruolo esasperato delle singole autonomia
Che mal si coniuga evidentemente con un ruolo che noi riteniamo in questo momento debba essere un ruolo di proposta serie di proposte equilibrata all'interno del contesto complessivo dell'emittenza
Quindi voglio dire il problema vero quale lei parla di costi e voglio dire di risparmi io non la vedrei così nel senso che probabilmente parlare di ristrutturazione dell'azienda così come ho di nuovo organizzazione così come e molto umilmente ci accingiamo a fare noi
Significa probabilmente anche prevedere delle zone per esempio l'incremento o magari studiare e trovare formulazione nelle quali sia possibile verificare insieme per esempio che cosa significhi cose che voglio dire prima o poi bisognerà pur discutere perché se no si perde realmente il treno
Cosa significa per esempio la storia del satellite quali incidenze a cosa significa lavorare all'interno di un sistema che sicuramente diverso da quello previsto preesistente prima dalla legge di riforma
Quindi in questo senso voglio dire non è che abbiamo ha realizzato uno studio appropriato su questa cosa ci siamo limitati a partire da una domanda fondamentale questo l'azienda che deve necessariamente riscoprire la vocazione il suo obiettivo principale che è quello di produrre e offrire strumenti nel campo delle telecomunicazioni
Quindi a questo punto da qui evidentemente dal dall'affrontare questo problema poi e bisognerà e lo faremo sia con gli amici giornalisti ma anche e soprattutto con i vertici dell'azienda sviluppare un confronto che ci porterà poi anche alle scelte voglio dire ultime quindi poi eventualmente a dare una risposta anche in termini di risparmi e di utilizzazione diversa delle risorse probabilmente
Intanto chiedo scusa per il ritardo quale sono arrivate io credo che credo lei ha ragione messaggino anche Cisco quando sottolineano l'importanza di queste proposte
Però credo non tanto per le proposte insieme che diciamo la verità sono è già qualche anno che queste idee sulla necessità di rivoltare l'azienda RAI circola mi pare che la cosa rende importante che le tre organizzazioni dei lavoratori
Si siano ritrovate ora su queste proposte che comincia a esserci una qualche coincidenza tra riorganizzazione dei lavoratori
Il sindacato dei giornalisti RAI
Forze politiche sociali che riflettono sulla politica delle comunicazioni nel nostro paese questo mi pare il dado oggi veramente nuovo e se vogliamo tra virgolette eversivo rispetto a quello che si è detto esser fatto fino allora
Perché può darsi che quello che avete proposto stamattina sia la luna ma mi pare che l'azienda RAI come continua a funzionare ad esse preistoria quindi può essere un punto di equilibri bisognerà prima o poi trovato
Ecco se è vero questo le due domande che volevo porre sono sulle seguenti
E parto da una constatazione che faceva da ultimo Cis con il problema diceva lui uno dei problemi più grosse che abbiamo e verificare lo stato di consapevolezza dei lavoratori
Cioè mi pare di capire voi vi rendete conto che queste proposte in dando sarà un problema non semplicissimo farle camminare all'interno dei lavoratori stessi della RAI non si può dire con estrema franchezza questo
Ecco non credete che allora un obiettivo così ambizioso anche se ripeto comincia a essere un obiettivo condiviso che quindi può mettere assieme già forse più ampie delle libertà di quello già grande che o rappresentate voi debba finalmente interessare le confederazioni
CGIL CISL e UIL strappandole forse a un'indifferenza a un letargo che comincia a diventare un pochino preoccupante sui problemi
Della comunicazione su quella che è l'industria culturale del nostro Paese e per un altro verso riflettendo un po'all'impatto che sulla Repubblica avuto una vicenda come quella della nube
Di Chernobyl
Che probabilmente ha fatto fare al senso comune un salto in avanti più di dieci anni di convegni e dibattiti su quello che il diritto del cittadino ad essere informato non credete che uno questione di questo genere riformare in modo così radicale servizio pubblico parlare quindi
Di un'informazione rivolta più agli interessi dei cittadini che alle logiche di Palazzo perché la RAI così come adesso risponde una divisione politica delle aziende mentre voi proponete invece un'azienda
Che volti un pochino le spade al palazzo non credete che sia arrivato il momento di porsi con una certa urgenza il problema di rivolgersi
E non solo ai lavoratori ma più in generale all'utenza
Per affermare questo diritto dei cittadini a un'informazione non in modo così astratto ma come presupposto e come legittimazione dello stesso servizio pubblico grazie
Ma sì
Indubbiamente noi riteniamo che
Voglio dire lo sforzo che stiamo cercando di intraprendere innanzitutto come federazione di categoria
Debba probabilmente trovare trova già non solo consenso ma anche iniziative comuni all'interno del dell'intero movimento dei lavoratori e quindi nel rapporto con le confederazioni
In realtà rispetto a questi problemi
La coscienza voglio dire anche all'interno delle nostre confederazioni va via via aumentando voglio dire col passare del tempo e quindi da questo punto di vista nuovi riteniamo che non è da sottovalutare anzi stiamo lavorando affinché questo si realizzi non solo un miglior collegamento tra le nostre federazioni alle confederazioni e quindi il movimento dei lavoratori
Ma anche per esempio studiare specifiche iniziative che consentano per esempio da quel tipo di di podio che indubbiamente più autorevole voglio dire che disponga il movimento sindacale di arrivare anche a un discorso nei confronti dell'utenza e quindi voglio dire del dell'intero programma evidentemente a livello confederale
Certo e importante vedere quello che succede all'interno del servizio pubblico o all'interno dell'emittenza privata
Ma è molto più importante io ritengo in quella sede riuscire ad organizzare in maniera concrete iniziative rispetto all'intero sistema delle telecomunicazioni e quindi per esempio a ruolo non solo delle tv ma anche voglio dire dalla carta stampata delle dei fattori trasversale la pubblicità voglio dire alcuni elementi e di fondamentale importanza
E noi lo diceva lei prima ci rendiamo conto della anche dalla difficoltà se vogliamo nella quale ci muoviamo senso che voglio dire quando normalmente si affronta un problema in questi termini
è necessario avere il consenso quindi è necessario riuscire a crescere insieme rispetto alle proposte che si fanno se si vuole avere qualche possibilità che queste proposte poi si concretizzino
In questo senso è ovvio che il nostro primo sforzo è quello di coinvolgere all'interno del dei nostri lavoratori quindi dei nostri organismi lo stesso tipo di analisi e l'approfondimento a questo tipo di analisi
In questo senso i documenti che vi forniamo sono già al frutto di una lavorazione dei coordinamenti nazionali della nostra categoria
Su questo sono aperti delle assemblee all'interno dei posti di lavoro quindi con tutti i dipendenti
Della RAI proprio per cercare di creare il clima come come ora il problema vero quale e anche cercare di riuscire a costruire partendo dall'interesse voglio dire dei lavoratori della RAI intorno a una proposta di questo genere riuscire a costruire una proposta complessiva
E questo è il compito che voglio dire come federazione di categoria
Che peraltro si occupano non solo dalla RAI ma anche voglio dire i lavoratori dell'emittenza privata e quindi voglio dire hanno sostanzialmente la titolarità voglio dire per unire voglio dire questi tasselli per ora abbastanza disdire Gatti il nostro problema qual è quello di riuscire a a avere un disegno complessivo che si cali nelle singole realtà ma che tenga presente un'impostazione generale rispetto all'intero sistema delle telecomunicazioni
Impostazione che peraltro noi abbiamo già consolidata nella almeno nel nella struttura portante perché le nostre stesse organizzazioni hanno già avuto un convegno a Milano in cui hanno espresso un giudizio un vero e proprio documento una vera e propria piattaforma così come la definiamo noi rispetto al sistema delle telecomunicazioni e in generale dell'informazione nel nostro Paese noi riteniamo che probabilmente ci sarà anche bisogno di Ri Peuterey analoga iniziativa e possibilmente
A livello confederale quindi voglio dire con il massimo della potenzialità che rispetto a così alle forze dalla struttura che abbiamo riusciamo a mettere in campo
Certo dal cioè la scommessa che noi apriamo in questo momento è passare proporre trovare sedi di discussione appropriata
E creare il consenso intorno all'analisi alle proposte che faccia e quindi su questo c'è evidentemente un cammino da costruire io ritengo non solo da parte del sindacato ma anche con i nostri interlocutori non solo quei colleghi giornalisti dirigenti della RAI perché e fondamentale coordinamento rispetto a queste cose ma ritengo soprattutto un ruolo di raccordo con le forze politiche perché è anche vero che voglio dire in realtà noi
E stiamo partendo con una serie di riflessioni e molte volte la critica di base che ci viene fatta dice va be'voi potete anche a realizzare la migliore delle idee rispetto alla ristrutturazione a ruolo di questa azienda ma se poi non avete chi riesce a tramutare questi input indecisioni e quindi non avete consiglio amministrazione cosa fate
Sì però di fatto siamo in una situazione in cui per questo motivo da tre anni e mezzo in pratica non si fa nulla cioè da tre anni e mezzo si vive alla giornata e quindi voglio dire in qualche maniera a questa situazione
Voglio dire che noi non abbiamo la forza di di modificare perché trova origine molto più complesse
è una situazione che non ci può continuare a vedere voglio dire alla finestra sostanzialmente da qui nasce l'esigenza di costruire un movimento diverso sapendo però che la cosa è difficile ma non per questa riteniamo impossibile anzi
Innanzitutto come dovrebbe essere composto composta questa direzione collegiale
Che dovrebbe poi prendere le decisioni più importanti mi sembra per quanto riguarda la vita dell'azienda
In secondo luogo se questa proposta a come obiettivo quella di indebolire o quanto meno di rendere
Meno importante i potere del direttore generale così come gli è stato attribuito dalla legge numero dieci del quattro febbraio dello scorso anno
Invece seguendo del partitone di risposte forse nell'emulazione
Io mi scuserà se l'avete già detto quando io non c'era una porta Pasionaria Qatar devastante
Per altri ha ridotto all'osso qual è la differenza fra l'organizzazione che voi prefigurate con questa proposta nuova e quella che c'era prima della legge di riforma
Centotrenta
Dunque prima a la composizione rispettiamo la composizione senza per noi non è una proposta ancora per cui siamo scesi nei particolari noi per correzioni sino a arriva arriva calano e ecco noi riteniamo così rispondo pure alla seconda domanda che prima c'era una RAI che veramente era come è stato detto alla collega se n'è andato un organismo centrale autocratico dello era addirittura egemonico era molto monocratico noi pensiamo ad un con ha invece ad un collegio un fate abbiamo anche l'abbiamo che non a caso College c'è un organo di raccordo in RAI purtroppo non non si riesce mai a a definire la funzione di coordinamento c'è sempre a volte quando si parla palco della sequenza sempre la gerarchia no invece noi pensiamo veramente per la prima volta ad una funzione di coordinamento
Di alcuni chili di alcune sempre responsabile dei canali di alcuni che i direttori di testata coloro che fanno proprio come collegio dà ordine da collegio di coordinamento del palinsesto
Con una differenza che credo appunto come se n'è andato prima che se n'è andato non aveva forse afferrato bene
Che pesto collegio no un gran fa il palinsesto con le singole proposte dei programmi questo collegio secondo noi dovrebbe disegnare il palinsesto soltanto per differenziazione nella settimana nel giorno in orari
Delle dei geni dei programmi
Dopodiché si rivolge per riempire questi dice per intenderci i colori il verde dalle otto che cosa corrisponde il verde credo corrisponda un programma culturale storico e storia
Si rivolge per riempire dei libro di programmi questo questo tipo di palinsesto alle strutture programmazione alle quali in piena autonomia e lavorando per tutti e tre i canali sia la Di Fonzo potuto tre canali televisivi fanno proposte di programma e riempiono voi in in autonomia riempiono voi e di dei programmi realmente l'utente va a vedere
Con in più poi tutto un'alta attività mettendosi e riceva da discorsi che hanno fatto prima i colleghi che era quello che non pensare soltanto presenta lavorare quando noi pensiamo al palinsesto non pensiamo soltanto a quello che si mette in onda pensavo sempre a un altro è un altro fatto della RAI che un di un degrado assoluto tutto il problema del magazzino oggi qualunque televisione di tutto il mondo se non ha un grosso magazzino televisione che non esiste
Se se vuole se vuole stare sul mercato per esempio pensiamo che no e che si debba pure lavorare con per non soltanto per la Messa onda settimanale eccetera ma addirittura con una pianificazione pluriennale quindi questo è diciamo in linea di massima il disegno quali sono i poteri e qua c'è tutto il discorso che perché abbiamo tralasciato completamente ma che è chiaro che esiste dei poteri del consiglio d'amministrazione dei poteri del direttore generale
E il discorso noi non ha però già diceva collega Braccialarghe atto a Milano eravamo abbiamo disegnato già un primo progetto presentano attribuiamo al consiglio d'amministrazione potere di direttiva di massima non potere di decisione sul singolo programma dopodiché questo significa addicendo significa determinate cose noi stiamo facendo un discorso che ristrutturazione organizzativa i efficienza dell'azienda diciamo in questo momento l'azienda deve strutturare per espandere il film efficientemente
Per dare autonomia
Alle strutture ora Mazzone quando parliamo sotto la programmazione parliamo di autonomia i operatore culturale della RAI che attualmente non hanno io leggevo un documento gli amici giornalisti rendevo conto
Che scrivevano a una cosa che è la verità non se parla della prima della prima struttura programmazione della prima rete norma se dice la strutturazione dando Giordano la struttura di programmazione di Minoli no perché nome e cognome della persona che certi che c'è dentro il quale molto spesso è diventato il vero proprietario dello spazio che viene riservata ecco ma vogliamo ribaltare questa situazione quindi dall'autonomia e a agli operatori culturale all'interno delle strutture programmazione con le specializzazione esce questure il disegna un disegno che sta da un punto in giù dell'azienda no da un punto in su
Poi abbiamo aperti chiaro e ne discuteremo fra di noi e i tutti i problemi politici che stanno forse un pochino più sopra della proposta di tipo organizzativo che noi stiamo facendo
Io capisco
Le domande che ci vengono fatte cioè addirittura
Quasi fossimo noi dirigenti dell'azienda perché c'è un vuoto completo di tutti tre anni quattro anni ma è chiaro che non avevo fatto un bilancio non sappiamo i costi però può dare un costo se ne prevediamo presente con questa struttura deve che pensiamo sia per le testate sia per le reti di aumentare la produzione dieci per cento con le solite persone questo è un risultato economico di grande valore
Però non so quanto costa e quanto investimento serio
L'altra cosa ma avete fatto una fate una proposta che e che per diminuire il potere del direttore di anni esse ma francamente
Se se noi avessimo ragionato tutti e tre in questi termini saremmo stati ben meschini
E ci chiede la Brancati credo giustamente ma quale differenza share la vediamo di combinare due cose la differenza fra la vecchia azienda e fatto dei di chi ha i poteri e questo e noi proponiamo una struttura che Fucci definiva collegiale c'è una struttura in cui la programmazione di questa azienda viene fuori dalla collegialità dei dirigenti di questa azione
Proponiamo una una struttura in cui i dirigenti abbiano il potere di dirigere cosa che non avveniva nel passato ce n'era uno solo che invece poi c'erano i marescialli che dirige
Proponiamo una struttura dove ai quadri venga garantita l'autonomia del della realizzazione operativa
Di ciò che viene deciso proponiamo una struttura in cui la decisione e vive sul decentramento
Perché l'azienda di oggi non è più quella diritti dieci anni fa è un'azienda che c'ha vinto un set
Cioè i centri di produzione così come sono organizzate c'è ventun serie quindi proponiamo tutto un ragionamento nuove diverso per esempio per quanto riguarda la pistola ad altezza vette il decentramento si è limitato alla Terza Rete per noi non è così non era così quando abbiamo discusso la riforma licenziamento era un'idea di azienda nel suo complesso
Quindi questa è la diversità netta con quello che era che era nel passato ci viene chiesto ma questa è una proposta che imita modello Berlusconi per questi dati non lo invitiamo aspetti S. modello Berlusconi fosse un modello d'impresa che va bene
Perché dobbiamo buttarlo via non so modello FIAT se le crea profitti cioè la specializzazione nel giro dalla cioè dovrebbe deve essere eliminata mai preoccupati hanno interessa solo fosse hanno interesso nazione ecco al consiglio azienda
A noi interessano due dati del servizio pubblico e vorrei e che su questo ci si intende sette
Scusa ci interessano due date del servizio pubblico il servizio pubblico ha un problema di ascolto
Ha un problema di ascolto non è vero che non ce la non è questo il tabù per cui si chiude una cosa saggia pochi ascoltatori ma sarebbe singolare che ci fosse un servizio pubblico e poi l'ascolto c'era Berlusconi no Seveso Publicola un problema di ascolto
E il sei e l'altro asse su cui si deve lavorare che il servizio pubblico deve produrre informazione quindi conoscenza culture spettante queste l'altro e l'altro asse del servizio pubblico
Le nostre proposte
Sono proposte
Tutte aperta la discussione ovviamente non vogliamo disegnare un'azienda se no ci candideremo potremmo anche farlo alla presidenza o meglio la direzione generale tanto candidati ce ne sono tante uno più uno B anche Lucio razzi credo che sia potrebbe essere un potenziale candidato ma non lo vogliamo fare
Come
Realizzata vanno dove non vogliamo e non vogliamo farlo cioè avvertiti richiamo è un fatto positivo che la riunione dei Consiglieri aziende i nostri coordinamenti abbiano approvato questa linea che dal tredici
Diventerà elemento di dibattito fra i lavoratori
Proponiamo degli obiettivi attraverso i quali gli organismi preposti devono disegnare un'azienda chiediamo che l'azienda faccia un piano d'impresa così come l'ha fatto la Rizzoli così come lo fa la Mondadori e che sappiano tutti che diavolo fa questa azienda
Può essere che una proposta nostra sia e quant'è sono delle idee tutte da verificare ma questo è il senso che vogliamo dare sono proposte che guardano alla luna beh guardate che qui si cammina e teme di anni luce
E se è vero questo ragionamento delle tecnologie che sconvolgono continuamente non abbiamo né l'esempio nel settore industriale b dove in un anno è cambiato tutto si è veramente andati sulla Luna e voi stessi che c'è lavorate con il presente del lavoro all'Ansa sanno che che si va sulla luna magari ci si va male
Beh io credo che probabilmente a volte anche andare sulla luna può stimolare per per andare arrivare non magari non la luna ma arrivarci vicino invece di rimanere piantati con i piedi su una terra che per la RAI è sempre più una terra bruciata
Poi sostanza noi facciamo delle proposte giornalisti RAI ci stanno lavorando
Vogliamo sfidare chi avrebbe il compito e il dovere di farle realmente
Se comincia a fare il proprio mestiere e se ognuno comincia ad assolvere rispetto alla RAI propri ruoli le
Magari ci facciano delle proposte che vanno in senso diametralmente opposto a quello che hanno detto no ma ci diano la possibilità di confrontarci e di costruire qualcosa per la RAI questo è il senso delle nostre dei nostri orientamenti
Sì ne approfitta del fatto che per il momento non ci sono altre domande
Fare qualche riflessione ulteriore intanto due domande sono state poste uno ma rispetto a prima della riforma
Non si sta riproponendo un modello che alcune analogie mi sembra che la una risposta
Sì beh diciamo che oggettivamente la domanda implicava anche quest'altra domanda insomma
E ma intanto va be c'è da dire che siamo consapevoli che le forme organizzative non hanno il primato rispetto alle volontà politiche quindi anche la nostra proposta sappiamo bene che se non è inserito quattro di volontà politiche
Diciamo così sull'autonomia dell'azienda sulle volontà di gestione anche sulle capacità poi rischia di risultare svuotata nei fatti io vorrei voglio solo ricordare che però le condizioni sono ampiamente cambiate rispetto a quei tempi nel senso che prima della riforma per esempio e per questi sindacato si batte non tanto per l'articolo tredici con la divisione reti e testate è stato ricordato
Il sindacato si è battuto perché l'azienda fosse più trasparente più efficiente perché era inefficiente si aprisse al Paese
E per questo sono stati ottenuti risultati importanti sulla legge centotré per quanto riguarda diciamo così il controllo e l'indirizzo del Parlamento con la conseguente riformulazione del ruolo della del consiglio di amministrazione
Vorrei ricordare un episodio a quei tempi un membro del consiglio d'amministrazione che chiedesse un bilancio alla direzione generale e poi si accorse dopo qualche mese che gliene che gli era stato dato un Bilancio vecchio di tre mesi mestiere e questa era la situazione a quei tempi
Non parliamo poi di accentramento qual è qual erano le condizioni dell'accentramento quindi a questo punto di vista già per per le condizioni generali mi sembra che stiamo parlando di altre cose per tutta la nostra proposta in rete
Ah ci diciamo così punta un miglior funzionamento il servizio pubblico per vedremo anche in quale aspetti e a una maggiore efficienza e trasparenza nell'ambito del di una trasparenza complessiva del sistema
Si è detto anche ma a a questa cosa ricorda il sistema Berlusconi che su queste è stata data una risposta nebbioso pertinente è chiara vorrei solo aggiungere per esempio un fatto che le private complessivamente rispetto a una prima fase si stanno ritirando si sono ritirate abbastanza sul locale ecco lì c'è uno spazio che doverosamente deve essere coperta se è meglio per quanto riguarda il rapporto con il Paese l'apertura RAI al Paese che attiene al ruolo del servizio pubblico quindi anche su quello noi siamo impegnati a fare un proposte assai precise già alcune indicazioni le abbiamo date
Sullo stato di consapevolezza dei lavoratori o meglio di consenso io ritengo che sono noi riteniamo che proprio i lavoratori che rappresentiamo siano i primi interessati a questo tipo di trasformazione anche radicale delle strutture organizzative
Del ruolo quindi dei lavoratori anche in termini di poi di professionalità perché si tratta abbiamo detto di una situazione di degrado che non lascia che lascia pochi spazi diciamo così all'autorizzazione piena delle delle professionalità
A io è già stato detto del rapporto con le confederazioni
Per quanto riguarda questa questione volevano conseguire un segmento di Chernobyl il i problemi che ha posto sul piano dell'informazione eccetera e quindi come noi ci poniamo il problema del diritto dei cittadini non di una visione tutta interna
A diciamo così del servizio pubblico
Ma a
Qui una una considerazione
C'è anche se desta ho detto ci confronteremo con i giornalisti con a fondo su queste questioni però ci sembra che già per gli incontri avuti fino adesso c'è un'esigenza di di spostare dalla quantità alla qualità
A diciamo così tutto il sentimento della della informazione proprio per vedere fare in modo che non prevalgano più quelle servitù
A diciamo così all'esterno dell'azienda che vincolano la possibilità di svolgerà un ruolo di servizio pubblico rende relativo proprio a quei diritti dei cittadini parliamo di accentuare di più o l'aspetto degli approfondimenti d'altronde è la nostra proposta
Di riorganizzazione è tagliata in questo in questo senso in questa insomma in sintesi
A noi abbiamo la sull'esigenza di una produzione nazione di audiovisivi mi sembra che questo esce abbastanza chiaro dai dati che abbiamo dato prima per quanto riguarda il nostro Paese che la RAI debba avere un ruolo centrale in questo senso risulta dal fatto che il più grande apparato di produzione culturale di tutto il sistema compreso quello cinematografico
Dispone circa il cinquanta per cento delle risorse che queste risorse sono oggi bloccati
Dall'attuale sistema organizzativo e produttivo in gran parte anche in gran parte anche da questa divisione netta chiedere a tutti i livelli degli di reti e testate si pone il problema per l'azienda di sbloccare queste risorse per per svolgere anche questa centralità oltre quella di servizio pubblico di cui abbiamo parlato mi sembra che tutta la nostra impostazione va in questa direzione
Almeno l'obiettivo l'impegno è quello compresi
Sarà
E
Forse