Assemblea Nazionale delle elette e degli eletti: "I parlamentari regionali, per la coesione istituzionale, per l'antica e la nuova identità degli Italiani"- organizzato dalla Conferenza dei Presidenti dell'Assemblea, dei Consigli Regionali e delle Province Autonome (presso il Teatro Argentina, largo di Torre Argentina)

Signore signori
Aperta l'Assemblea nazionale delle elette e degli eletti nei Parlamenti regionali
E delle province autonome
Sono al tavolo della presidenza il presidente coordinatore della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea dei Consigli regionali e delle Province autonome Riccardo Nencini
Il presidente e vice coordinatore Attilio Fontana
Il presidente del Congresso delle Regioni
Roberto lucane la più giovane Consigliere e letta nelle assemblee regionali italiane
Elena Donazzan che presiederà i lavori di questa Martini
Prego
L'uditorio di levarsi in piedi per una breve esecuzione dell'inno nazionale il maestro Claudio corsi dell'Accademia di Santa Cecilia
Assume la Presidenza della seduta della mattina la consigliere Elena Donazzan
No
Signor presidente onorevoli consiglieri è un onore per me dardi il benvenuto a Roma nella capitale della Repubblica
E sottolineare il valore di questo vostro incontro
Importante in questo momento in un momento di trasformazione di passaggio
Di grande rilievo per il futuro delle istituzioni del Paese
Penso che anche da appuntamenti come quello di oggi possono venire contributi necessari per superare l'inquietudine le incertezze che inevitabilmente accompagnano ogni passaggio di questo tipo io penso che poco fa ascoltando l'esecuzione del violinista di Santa Cecilia l'inno nazionale
Tutti quanti noi abbiamo rivissuta questo credo sia grande merito al Presidente della Repubblica che oggi pomeriggio sarà qui con voi aver riacceso
La consapevolezza del valore e dell'orgoglio del nostro essere italiani
L'idea che la nostra identità e l'identità di italiani
E che il processo di costruzione di un nuovo Stato federale avviene all'interno senza mettere in discussione questa identità alla quale tutti siamo fortemente legati
Il sistema delle autonomie territoriali
è stato rivoluzionato dalle grandi riforme costituzionali che sono state approvate in questi anni
Penso che alcune di esse siano particolarmente rilevanti e penso che siano un patrimonio che dobbiamo salvaguardare
Penso alla legge costituzionale del novantanove che con l'elezione diretta del Presidente la ragione aperto la via ad una vera autonomia statutaria per ciascuna regione
E penso alla più recente legge costituzionale del due mila e uno confortata paga referendum popolare che ha segnato il concreto avvio il concreto avvio della riforma federale dello Stato sulla quale però vorrei dire approfittando della presenza e quindi il ministro Buttiglione presidente Diego oltre che di tutti voi
Che dobbiamo con molta forza e con molta determinazione combattere un rischio
Il rischio che vi sia nella attuazione della riforma del titolo quinto vi sia una grande confusione nei ruoli e nelle responsabilità
E che invece di affermarsi un principio fondato sull'idea del governo di prossimità cioè sull'idea del governo più ravvicinato possibile ai cittadini
Si vadano moltiplicando centralismo io voglio segnalare dal vivo di un'esperienza di frontiera come inevitabilmente l'esperienza di sindaci che sono quelli che potete immaginare soprattutto in una città come questa la scelta fatta di due milioni e seicento mila abitanti in una città grande
Otto volte l'altra città più insomma più importante del Paese che è Milano
Dal vivo di questa esperienza il rischio di una moltiplicazione dei livelli di determinazione delle scelte amministrative molto forte
Io penso che quella riforma sancisca con abbastanza chiarezza i diversi livelli di responsabilità affermi con nettezza che il comma a chi spetta il compito di svolgere una funzione di indirizzo e a chi spetta il compito di svolge una funzione amministrativa
E che la confusione di questi due livelli può portare e io lo avverto come un rischio questo rischio vorrei per parte mia in questo saluto non formale consegnare la vostra attenzione
Considero questo rischio un rischio molto forte perché può portare ad una condizione di corto circuito nei processi decisionali di cui a fare le spese sarebbero in primo luogo i cittadini che sono i più interessati
Ad una rapida e trasparente assunzione di decisioni da parte delle realtà nelle realtà locali
Io penso che noi dobbiamo partire dall'intesa interistituzionale che è stata assunta qualche giorno fa il trenta maggio
Piuttosto che cominciare a pensare a continuare a pensare di riformare la riforma attiviamo intanto una riforma che c'è trovando gli elementi di concretizzazione dei principi Inessa afferma
Al tempo stesso io vorrei dire che noi siamo entrati in un nuovo ordine dal punto di vista dei sistemi elettorali nel corso di pochi anni che seppure in maniera contraddittoria e con un differenza di sistemi tre diversi livelli
Però sancisce il principio della responsabilizzazione accompagnata dall'investitura diretta di chi è il capo dell'esecutivo e però a questo si deve accompagnare questo lo posso dire sulla base di una lunga esperienza parlamentare ma anche di un'esperienza di consigliere comunale
Si deve accompagnare una forte sottolineatura del valore delle assemblee
Ora è chiaro che la legittimazione diretta può portare anche ad una rivisitazione del bilanciamento tra le due funzioni a scapito della seconda cioè quella delle assemblee locali ma questo sul lungo periodo
Diventa pesante anche per chi ha responsabilità esecutiva e di governo
Io penso che noi dobbiamo nel momento in cui confermiamo come abbiamo credo ragione di confermare la validità di una scelta fondata su un principio maggioritario e bipolare che ha consentito complessivamente nel Paese una stagione di stabilità sconosciuta la memoria degli italiani noi dobbiamo però al tempo stesso di affermare la centralità politica istituzionale dei consiglieri
Essendo chiaro che questa va definita all'interno di un ambito di rinnovamento di funzioni primo luogo la potestà normativa
L'autonomia statutaria regionale non è più quella dell'inizio del mille centosettanta e ancora più radicale cambiamento che ha investito la funzione legislativa
C'è un lavoro enorme da fare ma devo anche cambiare i metodi della legislazione l'organizzazione dei lavori in Assemblea in Commissione persino gli apparati professionali di supporto per i Consigli regionali
Questa è la grande sfida che dobbiamo affrontare se si vuole navigare con piena consapevolezza nello spazio aperto dalla riforma costituzionale
Dell'autunno scorso che sicuramente attribuisce a chi ha responsabilità di governo responsabilità del tutto originali ma attribuisce al tempo stesso funzioni che sono
Gli ambiti che sono definiti con chiarezza ai i consiglieri già l'altro fronte oltre la potestà normativa sul quale lavorare necessariamente la funzione di controllo
La democrazia maggioritaria l'investitura popolare del capo dell'esecutivo richiedono la necessità di assemblee più attenta efficace ed attrezzata per il controllo in questo contesto un'attenzione speciale
Anche se non esclusiva riguarda i poteri dell'opposizione
Il sistema delle autonomie regionali e locali proprio perché presenta ovviamente in un panorama abbastanza diversificato di maggioranze politiche alla possibilità e la responsabilità e qui sta il valore di questo nostro incontro di indicare una matura evoluzione nella nostra cultura democratica rafforzando simmetricamente i poteri di governo le funzioni di controllo delle opposizioni così si fa una democrazia dell'alternanza non esiste alternanza quando non vi sono a tutti i livelli poteri simmetrici
E infatti non ci sarà guadagnato per questo o per quello schieramento politico che in una realtà sarà al governo in un'altra sarà all'opposizione
Senza questa sottolineatura della qualità della vita democratica di ciascuna istituzione
Infine
Fatemi dire concludendo ciò da cui ho preso le mosse e cioè la necessità che vi sia un rapporto corretto tra Regioni Province
E gli enti locali e i comuni certamente non vi sfugge la preoccupazione alla quale ho fatto riferimento prima per rischio di un nuovo centralismo regionale
Ne abbiamo parlato tante volte col presidente Ghigo e con gli altri presidenti di Regione
I nuovi poteri e nuove giusta visibilità politica dei governi regionali possono rischiare quasi fatalmente di spingerli ad occupare spazi amministrative
C'è una letteratura molto vasta di casi nei quali l'ambito di responsabilità dei governi finisce col travalicare i propri confini e con l'assumere responsabilità che sono proprie della dimensione comunale
Che è la dimensione inscritta nella storia di questo Paese questo è un Paese che conosce le regioni da trentadue anni conosci comunità molte molte molte centinaia di anni
Ed è nell'armonia di queste due dimensioni la non sovrapposizione delle responsabilità nella distinzione dei compiti che sta il circuito virtuoso che può fare una democrazia trasparente efficiente e morte
Io penso che non abbiamo bisogno di regioni forti che sappiano legiferare bene e di comuni forti che sappiamo amministrare le proprie comunità con efficaci Totti autonomia
E i consigli regionali impegnati oggi l'elaborazione dei nuovi Statuti nella prima stagione legislativa successiva alla riforma hanno responsabilità primaria disegnare questo nuovo equilibrio ed è per tutto questo
Signor presidente onorevoli consiglieri regionali
Che io credo davvero che la vostra assemblea sia molto importante del per tutto questo e con questo spirito che a nome delle donne e degli uomini della mia città auguro alla vostra riunione di ottenere il massimo del successo
Grazie onorevole Veltroni
Invitiamo ora il ministro per le politiche comunitarie l'onorevole Rocco Buttiglione a portare qualche saluto
Il ministro Buttiglione a causa di impiego istituzionali successivamente sarà costretto a lasciarci per questo anticipiamo il suo intervento
Signor presidente anzi signori presidenti signori consiglieri io oggi ho l'onore di portare a voi non solo il mio saluto ma quello del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che impossibilitato a partecipare
Tuttavia non sottovaluto affatto il grande rilievo l'importanza di questa occasione
Saluto il presidente Cossiga che oggi
Viviamo un un momento
Di particolare accelerazione della storia ed è dentro questa particolare accelerazione che si colloca oggi la vostra riflessione
E il tempo di una riforma federale dello Stato italiano iniziata ma tutt'altro che compiuta ancora l'undici dall'essere compiuta è il tempo di una riforma federale della costituzione europea
Preferisco è usare l'espressione riforma della costituzione europea piuttosto che l'espressione
Prima determinazione di una Costituzione perché noi abbiamo in realtà di già una Costituzione europea di fatto
E i lavori della Convenzione hanno la funzione semmai di semplificarla di aggiornarla di migliorarla ma costruiscono sulla base di una eredità che deriva dal lavoro
E più di una generazione di europea
Dobbiamo ripensare profondamente l'idea che abbiamo dello Stato
E qui io credo abbiamo prima di tutto una questione fondamentale il tipo di statualità
Che noi vogliamo realizzate
Nella tradizione del pensiero occidentale c'è un'idea dello Stato che ha origine custodiale
Per la quale lo Stato nasce quando il cittadino agli & alla totalità dei suoi diritti dello Stato per ricevervi poi di nuovo dallo Stato sulla base delle determinazioni dello Stato
Il modello Sogliano tradotto coi in realtà politica dai giacobini prevede la Repubblica una ed indivisibile che si divide
Al poi al suo interno in dipartimenti
Si articola sul territorio mai fondamentalmente un unico soggetto più reame addirittura che la singola persona
Questo modello che ha lungamente dominato nell'aria continentale d'Europa soprattutto in quella più esposta agli influssi della cultura francese
Subisce una rottura per certi aspetti drammatica con la nostra riforma del titolo quinto della costituzione
Dietro la quale al di là delle controversie politiche che l'hanno accompagnata credo che ci sia una spinta di tutta la società
Italiana verso una diversa concezione dello Stato una diversa concezione di democrazia vorrei rifarmi e qui a un altro grande del pensiero politico occidentale il crollo
L'uomo la persona non aliena tutti i suoi diritti e nemmeno quando si sposa e fonda una famiglia nella famiglia viene a tutti i suoi diritti quando fonda il Comune
O il Comune nella regione con la Regione dello Stato sia in Vienna non solo quelli eletti che sono necessarie a garantire il funzionamento della comunità di ordine superiore per curare degli interessi legittimi e dei beni politici che la comunità di ordine inferiore non è in grado di tutelare per suo conto
Una rivoluzione giuridica ed è anche una rivoluzione politica dove siamo nel mezzo di questa rivoluzione giuridica e politica
Come voi ben sapete il Titolo quinto della Costituzione
Riconosce un diritto originario della comunità di ordine inferiore
E ci regala una struttura istituzionale in cui regioni è stato
Certamente ma per certi aspetti anche meno direttamente Regioni e Province Province e Comuni
Sono e qui baratti fra di loro lo Stato non è più la Repubblica la Repubblica d'insieme lo stato e uno degli elementi che compongono
è una rivoluzione di grande portata lo stiamo cercando di vivere all'interno di questa rivoluzione
Naturalmente la rivoluzione incompiuta
Se posso fare una critica alla struttura attuale intenda nostro sistema costituzionale
Noi manchiamo di una chiara determinazione
Dei poteri di indirizzo e di coordinamento dello Stato
E difficile immaginare che questi poteri non siano implicitamente contenuti nel titolo quinto anche perché corrispondono a tuttora tutto Ina giuridica
Degli Stati federali anche di quelli che non li nominano o non li regolano esplicitamente
Nella loro Costituzione tuttavia su questo noi registriamo una incertezza che dovrà in parte essere colmata dalla prassi
Indirizzo e coordinamento che non vuol dire
Controllo e subordinazione in modo da assicurare la coerenza dell'insieme
Ne in un ambito limitato abbiamo fatto alcune prove in materia di legislazione comunitaria introducendo la nota clausola di flessibilità e cedevolezza della legislazione nazionale rispetto alle legislazioni regionali ma il medesimo tema viene poi riaffrontato dal collega la Loggia in ambito con modalità più ampia ed è stato oggetto di ampia discussione il presidente Ghigo ricorderà
In conferenza stato regioni
è un tema
Per certi aspetti decisivo per assicurare la coerenza
La coesione istituzionale voi scrive
E io mi auguro che voi possiate dare su questo importanti contributi e un importante sostenga
Ma la coesione non può essere solo un fatto giuridico l'indirizzo e coordinamento non deriva semplicemente dal fatto che si riconosce allo Stato un potere che sarà comunque sempre
Da esercitare nel confronto nel dialogo con le regioni
La coesione dette deriva anche dal fatto che
Esiste una coesione politica e la coesione politica trova il proprio l'uovo fondamentale nelle assemblee regionali provinciali e comunali
Perché le assemblee regionali provinciali e comunali rispondono al medesimo corpo elettorale a cui risponde
L'Assemblea nazionale perché queste assemblee sono formate dai medesimi partiti che hanno responsabilità di governo
Nazionale e perché in sede di Assemblea sì esercita un livello di discussione che consente di meglio appropriare all'interno del dibattito della singola regione o della singola provincia o del singolo Comune
La dimensione che va al di là delle sue frontiere viviamo in un mondo sempre più interpellato voi vedete gli Stati nazionali non sono in grado di esercitare la loro sovranità se non insieme
Come ho avuto modo di dire l'altro ieri a Berlino riporta oggi la Frankfurter Allgemeine Zeitung
Tanto più le regioni tanto più le Province tanto più comuni sono tenuti ad un lavoro insieme
E qui si aggiunge un'altra dimensione
Il federalismo quello che c'è e quello che vogliamo completare
Implica naturalmente la fine del vecchio modello corso gli hanno giacobino e una importante caduta dei poteri di controllo dello Stato
Questo inevitabilmente deve esaltare la funzione di controllo del assemblee regionali
Nel momento in cui i controlli giurisdizionali sì dello Stato si indeboliscono
Se vogliamo che essi non siano sostituite da poteri impropri
è necessario che si riappropri non fino in fondo le assemblee locali del loro potere di controllo perché esiste una sfera propria della politica
La quale e sottoposta a un ultimo definitivo controllo che il controllo del cittadino
La riduzione del controllo burocratico
La riduzione dei controlli centralistici deve essere accompagnato da un rafforzamento dei controlli delle assemblee
Locali
E questo porta inevitabilmente a toccare la grande questione con la quale voi siete confrontati che quella della autorganizzazione Interna delle regioni
Se la vecchia idea di sovranità cade
Se riconosciamo che nessuno è sovrano in modo assoluto se non Dio in cielo e cittadino nell'ordine politico se pensiamo
Che la sovranità si divida qualitativamente in modo che a suo modo è sovrano lo Stato nazionale ma anche l'Europa ma anche la Regione ma anche la Provincia ma anche il Comune
Se accediamo alla idea di questa divisione qualitativa del concetto di sovranità allora inevitabilmente noi dobbiamo riconoscere la capacità di autorganizzazione delle regioni cosa che l'abbiamo fatto ed essa si determina attraverso gli statuti il dibattito sul visto tutti è un momento importante di valenza direi costituzionale
In essa voi dovrete temperare l'esigenza della unità d'azione dell'esecutivo e l'esigenza della stabilità dell'esecutivo Laura
E dall'altro l'esigenza di garantire questo pieno rafforzato controllo democratico nelle modalità che di volta in volta scegliere voi sapete che la coalizione politica di cui presente governo espressione è una posizione politica che pone fortemente l'accento sul presidenzialismo e sul federalismo
Il presidenzialismo la funzione di garantire l'unità della nazione
Il federalismo il contrappeso al pericolo del potere
Centralistico dello Stato
Questo fa riportato anche nelle assemblee regionali secondo le misure la misura che la vostra saggezza deciderà ricordando che il rapporto non è necessariamente lo stesso al centro che alla periferia
L'elemento presidenzialisti concentrò la funzione di garantire l'unità nazionale
A livello delle regioni questa funzione non ha la stessa pregnanza non garantisce l'unità nazionale garantisce però l'unità di indirizzo dell'esecutivo la sua stabilità
Spetterà a voi trovare i necessari contemperamento di queste due
Efficienza e infine l'Europa
è un tema fortemente sentito quello della Europa delle Regioni
è un tema che so essere molto popolare fra di voi è un tema che il Governo italiano assume come linea direttiva della sua azione in sede europea non vi nascondo che incontriamo importanti difficoltà
Incontriamo importanti difficoltà perché gli Stati europei sono organizzati in modo diverso alcuni hanno un ordinamento federale altri non lo hanno anche se il tema delle comunità locali guadagna peso nel dibattito politico anche dalla Francia
Per tradizione il paese più centralista d'Europa
Noi siamo favorevoli a rafforzare il ruolo delle regioni all'interno dell'Unione Europea in ogni caso cerchiamo di anticipare questo in conformità con la riforma federale associando strettamente le regioni alla formulazione della politica europea del governo noi riteniamo le regioni debbano partecipare anche alle trattative
Quando vi siano materia di loro competenza esclusiva e perché no anche quando vi siano materie di competenza concorrente individuando insieme con la conferenza Stato-Regioni una composizione della delegazione del governo guidata dal governo naturalmente ma con la partecipazione delle regioni che possono e devono prendere la parola quando direttamente chiamate in causa
Stiamo lavorando a creare un sistema di partecipazione delle Regioni alla fase ascendente della normativa comunitaria
Riteniamo che la struttura statuale che noi vogliamo siano struttura statuale che implica la partecipazione delle Regioni alla politica europea sulla base dell'ordinamento italiano
Che dipende da noi e nella misura in cui la Convenzione riuscirà a darsi uno statuto costituzionale europeo delle regioni anche sulla base dell'ordinamento europeo
Queste le questioni davanti a dei quali ci troviamo il governo e profondamente interessato al vostro dibattito alle vostre deliberazioni alle vostre scelte noi pensiamo che elitaria
Sia una comunità di comunità
Che confluiscono sulla base sulla storia comune di una cultura comune del libero riconoscimento di un comune destino
Come nel contenuto in quell'inno che abbiamo ascoltato all'inizio fratelli d'Italia
Noi certi auspichiamo unitaria più libera e più fraterna in cui sia possibile conciliare dentro una grande sintesi nazionale
Le contraddizioni che ci sono in ogni comunità nazionale creando giusti equilibri fra le parti sociali giusti equilibri fra le componenti territoriali
Giusti equilibri fra le componenti generazionali
Perché solo all'interno della comunità nazionale
Oltre i suoi confini dell'Europa che andiamo costruendo può la persona umana trovare la piena espansione dei suoi diritti delle sue capacità e andare incontro al suo destino
Buon lavoro
Grazie onorevole ministro Buttiglione sale intanto al tavolo della Presidenza l'altro vice coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali non l'onorevole Guido Lo Porto
Ha chiesto di intervenire il Presidente Francesco Cossiga che salutiamo e ringraziamo della presidenza siamo lieti di invitarlo a portare il professor
Mi permetto di chiedere cortesemente a voi colleghi di fare in modo di non disturbare con il treno della suonerie dei telefonini l'assemblea togliendo la suoneria spegnendo il telefonino grazie
Vi sono molto grato perché
Mi avverte permesso senza che ne abbia un titolo specifico Vetrella verrebbe mette la parola
Ho presentato il mio conto convenzione
Non mettere in imbarazzo nessuno perché in questi giorni
Diciamo sono persona imbarazzante anche se poi letteratura posso parlare ad Arcore pensammo e così via
L'ordine contento che io vado gli unici titoli del G otto che parlava del sonno
Del fatto di essere sardo
Di vede le mie radici politiche oltre perché nella mia professione democratico cristiano e cattolico liberale numero legato
In una famiglia dalla quale nel momento in cui mi sono candidato della democrazia cristiana
Essendo stato per un certo periodo incerto si scrive il nome Democrazia Cristiana o al Partito comunista italiano questo progetto non sono
Deve aver lasciato da quelle che problemi otto indicherò dieci onorevole sostato sempre legato cioè alle radici
Del Partito Sardo d'Azione
Da alcuni di voi tutti partiti saldi dal Partito comunista villa nella Democrazia cristiana
Soprattutto Hamilton ai socialisti
Allora dettato e che aveva avuto certamente il Partito sardo d'azione fondato da mio zio Camillo Bellieni perché ha avuto il suo leader carismatico ed Emilio Lussu
Avevo avuto l'assoluta ed i suoi precedenti diciamo teorici pensiero di un altro grande sardo anch'esso soltanto due adottivo Antonio Gramsci
E l'altra titolo piove diverse cattolico liberale
E non posso dimenticare
Che il Risorgimento la prima ispirazione del Risorgimento
Specialmente fino a quando il Polo ridurre l'infortunio spedite da
Di piglio uomo
Ciò ha tagliato fuori proposto dall'Italia
Pur rivelando fortemente L'Unità
Scintille e morale del Corpo nazionale
La partecipazione alla prima partecipazione dei cattolici al movimento Brunetta nazionale
Come la Sardegna
Ha sacrificato la sua identità di Stato nel mille ottocentoquarantasette rimettendo nelle mani di Carlo Alberto la sua indipendenza
Dopo che Cesare Balbo al mattino alla delegazione degli intellettuali saldi e da Moratti giustamente dell'Internazionale aveva detto
Fuori non si attiva qualcosa Predil qual è l'irlandese
Combattono da quattrocento
Per cui uscivamo dividere noi sardi
Che in realtà come so benissimo come come se la razza volesse essere Falessi come momento fondamentale la lingua o la geografia come scrisse il suo bellissimo libro suo assurdo in onore di Sigmar la Sardegna non dovremmo essere italiani Marche invece Chamot italiani come dedito bugie mondo disse degli svizzeri a chi gli faceva obiezione ma comprende si considera di nazionalità svizzera
Mentre ce lo svizzero francese lo svizzero tedesco lo svizzero italiano lo svizzero la Dino c'è il cattolico ce scaltri lista ce risulta dall'utilizzo il miliardo
Lunedì sette perché la Svizzera una nazione più favorita
Cioè una nazione formata da personale che credo dispiace gravi così come sono gli Stati Uniti d'America un americano perché crede nei valori della dichiarazione d'indipendenza
Nei valori della Rivoluzione americana nel valore della libertà della costituzione americana per cui bruciato se permettete siamo più italiani di Fukui perché favorisce italiani in quanto siete nati in Italia dolci acque italiane perché abbiam scelto volontariamente l'Italia sacrificando una indipendenza di cui perfino sotto il regno d'Aragona e il Regno di Spagna abbiamo goduto per quattrocento anni
Detto tappato identici mentre gli aragonesi Empoli gli spagnoli hanno sempre rispettato il nostro Parlamento regionale non hanno nessun mai
Imposte senza il consenso degli stabiliti dal legno
Insomma voglio di stabiliti dal premio notiamo vai
Non gli hanno mai
Non l'hanno mai convocherà che una ricompensa è stata quella di aver fucilato non pochi soldi
Tra cui un mio amico don effigie otto o no
Succi lato perché ufficiale ma appartenente alla Giovane Europa sugli spalti
Del castello di Chambéry buttato in una fossa comune dalla Julio Grondona brulicava BAT Granatieri
Buttate dello stesso fosse stato pochi scattato per l'amicizia di François Mitterrand qualche anno fa potrebbero Kardashian vedi si dà corso al socialista ammise per la prima volta montata su questa cosa successo due punto due
Questa notte sapendo ringraziando per l'invito che con con il volto
Io ho fatto un sogno
Ho fatto un sogno che saremmo finiti Eugene dodici e siamo qui tutti in galera
In galera perché in galera in Italia si impedisce molto spesso insomma
Che saremmo finiti in galera per ci saremmo vi sareste trasformata in e io mi sarei associato dell'unica un freddo possibile assemblea costituente del Nord
L'Italia è un Paese immobile
Adesso vi è la moda di un federalismo
E ciò che il governo io sono come voi sapete io mi considero un uomo di sinistra democratica senza casa senza patria
Un uomo di sinistra democratica un riformismo senza casa e senza un quattrino
Se uno studente quando il semiologo fosse venuto a dirle che è il federalismo quello propinato con la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione dal centrosinistra
Lo offre invitato a ritirarsi
Se lo avrei invitato ritirarsi se dopo aver letto gli ultimi Carlo
Quelle che nascondono a Bossi per non farlo giocare suo
Emessa dal leader che il centro sinistra quello che solo a voce ventenne polo privato il centrodestra
Non gli avrei dato neanche il prezzo del judo ritirarsi ma puramente e semplicemente l'avrei bocciato
Però
Vi è una grande tradizione
Si può chiamare tutto questo federalismo in analogia a quanto avveniva nei grandi delle grandi abbazie quindi accessi
Dell'anno mille quando la battere volendo mangiare carne difendermi
Facevo porta della Carmen e dice fa ridotte Baptiste Zoppi scenda e così avviene perché il governo di centrosinistra di centrodestra modestissimi rimedi di decentramento amministrativo per cui per l'Inghilterra ormai rispetto al non uno Stato federale specialmente dopo le ultime dichiarazioni del governo laburista che dividerà in Regione dello stesso Inghilterra
La stessa Francia un governo super federalista
Però
Perché mai il mio forte ordo Nico D'Alema io sono presidente onorario del proprio gruppo lo sponsor Galliano
Come Giuliano Amato
Poiché Berlusconi hanno ormai come si può dire da tempo
Sfidato imitato
Con grande concorso anche di giuristi democratici almeno l'abate del Coni
E hanno battezzato tutto questo sul controllo produzione
Bei Borgetti le auto battezzati abbiamo detto egoista e botte supplisce questo è il federalismo del quale oggi si parla
C'è la moda del federalismo come intestata alla moda delle riforme istituzionali ma voglio ricordarlo
Non vi è il rango ovvero nonché il ceo Ness che si costituisce di centro di destra o di sinistra sono i miei non l'hanno detto ma i miei contavano poco perché un oracolo maggioranza credo adesso dal programma del riformismo
Adesso non sapevo
E sono convinto dopo il fallimento dalla commissione Bozzi dopo il fallimento dalla commissione dalla calamità cosiddetta qualunquista Tribute
Dopo il fallimento dalla commissione presieduto pazienza del danno da da Ciriaco De Mita
Dopo il fallimento della commissione di cui ha un poco dalla costa
Io mi chiedo se una riforma dello Stato
Non posso partite solo e soltanto da un'attività costituente dei così
Io non credo che l'Italia si possono trasformare
In uno Stato federale noi abbiamo prodotto un'occasione il Risorgimento è nato come risorgimento per uno Stato federale
Sia quello di marca cattolica
Dal Giubileo primario fulmini Cesare Balbo
Sia quello di marca laica
A Catania
A afferrati poi naturalmente i miracoli della storia si sono sposati insieme
Vittorio Emanuele secondo e Mazzini
Tramite essendo raramente Cavour e abbiamo avuto uno Stato nazionale
Che in realtà è stato l'allargamento del Regno di Sardegna e la persistenza della questione meridionale
E una dimostrazione del mondo perlomeno con cui è stato fatto Cardazzo
Questo non sono gli occhi cioè un club sardo Antonio Gramsci
Io non credo così come ebbe il coraggio di dire Giuliano Amato uno volta durante la presentazione di un libro che l'Italia si possa trasformare in uno Stato federale
Anche perché sono stati federali Lista Tentorio non riusciranno quando vi è una uguale consapevolezza di di identità specifica da parte di tutte le regione mentre un ideale
Credo però che possa esser come la Spagna anche essere governata dal fascista sbarre possano essere sì fascista letale
Ecco per voler tetto corsia veloce qualcosa color come anche perché quando a Bilbao
Io vissi il fascista ad amarla e il mio cuore Piero De Gioia perché l'Assemblea bel piatto lo del grande teatro dell'Opera de Bilbao sciolto impiega punta
Quando mi nominarono amico del popolo basco
Ho preso gli applausi comprendono gli applausi qui però ecco io chiamo Axa siamo onesti
Fascismo luogo dove siamo adesso alla giusta ma è una cosa troppo nobile
Perché i ragazzi falangisti benché totalitarie erano repubblicani e sindacalisti rivoluzionari
Mentre questo Tucci Sordello dodici osserva marocchina del generale Francisco Franco e custodia
Osnago cioè sottomesso
Dal Partito popolare europeo e il più antico e glorioso Partito Democratico Cristiano il Partito nazionale basco
Cresce appresta a varare una legge liberticida e cosa che io non ho mai avuto il coraggio di fare di anche nazisti
Ha definito un otterrebbe la missione morale e intellettuale
La pastorale dei vescovi baschi di Spagna e di Francia contro il terrorismo molto economica soluzione del possibile che non è quella poliziesca che lui detesta
Della questione tragica del terrorismo basco neanche Kevin Bales neanche Hide d'anche dietro il si sono mai sognati di definire il lettore pastorali di Scialpi invece lui di cui tra l'altro lo castigliano
Atti di dare una missione morale e intellettuale
E così via
Ecco io vi invito a considerare sto io credo che voi dobbiamo per renderli istituzionale mi permetto di consigliare questi vostri incontri
Perché io credo che Usseglio regionali debbono e possono avere una grande pari
Nella riforma costituzionale
Perché le della riforma dell'Europa perché l'Europa o sono all'Europa delle infrazioni
Ma dovrà essere anche l'Europa delle Nazioni del senza patria la caccia all'ordine la Sabelli delle nazioni senza Stato la Catalogna alla Sardegna sbarco
E manda un grosso aiuto all'amico rappresenta qui il parlamento basco
O altrimenti l'Europa diventerà una cosa senz'anima e senza spese
Ricordate il richiamo di Ombretta una grossa responsabilità
Fondazione persuasivo nel medio-lungo
Chiamiamo intervenire presidente della regione Piemonte onorevole Enzo Ghigo in qualità di presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni
Forse
Qualcuno ha dimenticato gli occhiali
Beh
Prendere la parola dopo un intervento come quello che l'emerito Presidente Cossiga ha svolto in questa assemblea non è sicuramente cosa facile anche perché non è mia abitudine esternare in maniera così aggressiva di conseguenza io cercherò di direi di cogliere alcune cose interessanti
Che condivido alcune altre non se ne voglia il Presidente Cossiga non sono invece da me condivise del suo intervento credo che la cosa più stimolante
Perché lui ha voluto rappresentare credo dandoci anche un importantissimo riconoscimento dico dandoci perché chiaramente io mi considero prima presidente ma poi è indubbiamente consigliere facente parte PLI assemblee il fatto che il Presidente Cossiga ci abbia di fatto stimolato a immaginare o pensare che la vera assemblea costituente di riforma in questo Paese possono essere gli statuti regionali è uno stimolo è un'affermazione che indubbiamente non può che farci e darci un grande e significativo stimolo io però devo anche nello stesso tempo oltre a ringraziare i presidenti dei consigli e delle assemblee regionali tutti è salutare tutti i miei colleghi consiglieri
Ringraziare presidente nel ciniche Mina gentilmente offerto l'opportunità e l'occasione di venire a rappresentare qua in questa Assemblea la posizione il pensiero dei presidenti di Regione
Quelli che giornalisticamente qualcuno chiama governatori ma che in realtà sono che vogliono essere solo esclusivamente anche se solo che è riduttivo presidenti delle loro regioni allora questa
Questa vostra riunione è è importante e sì conti diciamo viene organizzato in un momento particolarmente significativo un momento nel quale ci sono dei temi in campo che ci devono necessariamente vedere pronti a un
Franco e anche le cose che io dirò saranno Franca un franco confronto
Perché io leggo e vedo e alcune diciamo piccole nel sì piccoli segnali li abbiamo anche avuti dagli interventi fatti questa mattina
Che non dobbiamo dare tutto scontato che ci sia questa grande ondata
Così positiva
Nei confronti della riforma in senso federale dello Stato che non ci sia più questa grande attenzione nei confronti delle regioni che quello che io definisco sindaca ma istituzionale stia producendo degli elementi di grossa frizione tra Comuni Province regioni Stato ecco dimenticando
Che proprio nel novellato articolo della costituzione della nuova costituzione del titolo quinto tutti questi livelli di governo sono parte integrante dello Stato sono tutti sullo stesso di Bello e credo che questo sia un elemento dal quale indubbiamente dobbiamo trarre delle grosse e relative considerazione allora vedete
Proprio perché il panorama esterno è un panorama che non è più Fertile stato Fertile secondo me per un certo qual Periodo oggi abbiamo un po'un'ondata di ritorno ora proprio perché questo è quello che io percepisco noi dobbiamo necessariamente imboccare una strada una strada che è quella del dialogo dialogo viale
Noi dobbiamo parlarci parlarci parlarci perché abbiamo questa responsabilità abbiamo la responsabilità di costruire attraverso un confronto un confronto sincero quella nuova fase che del signor Presidente Cossiga identifica e di questo io sono orgoglioso in una nuova fase costituente del nostro Paese perché il legislatore ha demandato ai Consigli regionali attraverso la costituzione degli statuti il nuovo modello
Di organizzazione del nostro dei dei vari livelli di governo del nostro Paese perché noi non solo dobbiamo organizzare nel nostro livello di governo ma dobbiamo organizzare quello nei confronti delle Province e dei Comuni
Delle autonomie funzionali dei cittadini che rappresentiamo dobbiamo organizzare il livello di rapporto di questo insieme di soggetti con il livello di governo centrale e lo dobbiamo fare attraverso gli statuti di questa stagione
Naturalmente una stagione molto ricca e anche però molto difficile
Noi in questi giorni e così faccio subito un'entrata a a piedi uniti alla Schnellinger come si poté per adesso visto che siamo in tema di campionati di calcio per chi ha già qualche anno come me ricorderà che tipo di intervento forse
Voglio dire che non abbiamo commissionato un sondaggio abbiamo consegnato un sondaggio che renderemo pubblico credo adesso nella Conferenza dei presidenti
Quando avrò la possibilità di rappresentarlo ai miei colleghi nel quale ci siamo domandati come d'altro canto c'eravamo domandate nel novantotto cento attraverso un sondaggio prima quando abbiamo fatto chiaramente tutta il percorso a sostegno della legge che ha poi portato alla legge costi di riforma costituzionale elezione diretta dei presidenti abbiamo chiesto agli italiani che cosa pensano dell'elezione diretta dei presidenti
Il risultato è chiaramente è un risultato che e e decisamente superiore rispetto alle nostre aspettative decisamente superiore di circa di dieci punti a quello che avevamo realizzato nel mille novecentonovantotto perciò si può dire non cito la percentuale comunque immaginate che si è alta
Perché comunque in crescita rispetto a quando in un certo senso si erano buttate le basi per questa importante riforma costituzionale
Allora ma io voglio naturalmente dire che queste bene benedette lezione diretta dei presidenti che noi riteniamo riteniamo e credo che questo possa anche essere compreso da voi in maniera assolutamente netta debba essere un punto fermo in tutte le discussioni
Dei
Delle Commissioni Statuto
Perché perché riteniamo non si debba tornare indietro perché riteniamo che la rappresentanza diretto a elezione diretta del Presidente sia un elemento di stabilità è un elemento di certezza quale i cittadini
Si sono ampiamente ricca nel nel quale i cittadini sono ampiamente riconosciuti
D'altro canto d'altro canto riconosciamo che sappiamo perché viviamo comunque
La vita delle nostre assemblee che esista il problema di riequilibrare i rapporti e i poteri tra i presidenti di giunta e i consigli
Questo è un dato di fatto infatti quando io mi riferisco al dialogo al dialogo al dialogo intendo chiaramente quel tipo di percorso non metto come condizione
Se qualcuno intende mettere in discussione segreta non c'è dialogo
Dico riteniamo che l'elezione diretta sia un elemento fermo sul quale i presidenti delle Regioni hanno chiaramente un'idea ben precisa ma nello stesso tempo siamo ben consci che bisogna necessariamente trovare quelle forme di riequilibrio che permettano alle assemblee regionali che sono assemblee legislative
Di interpretare il loro ruolo in maniera più ampia più completa e senza quella diciamo forma passatemi questo termine
Di frustrazione legislativa che mediamente almeno mi sembra da di cogliere parlando con tanti colleghi di varie assemblee regionali in questo momento è un po'l'elemento di diciamo
Che unisce
Il malessere che serpeggia all'interno della sempre regionale
Allora io voglio dirvi che da parte dei presidenti delle Regioni c'è la totale disponibilità a intraprendere con la rappresentanza
Dei vostri consigli questo serrato dialogo nel tentativo di risolvere quei problemi che solo so sono essere oggetto del vostro continuo dibattito
Il primo è il più contingente anche perché temporalmente richiede una veloce soluzione è quello della rappresentanza nella commissione bicamerale della bicamerali
Questo è un tema compreso un tema difficile è un tema che voglio dire non viene solo affrontato perché lo io voglio dire chiaramente in modo esplicito nessun presidente del Regione pensa di avere il tempo per andare o costantemente in una Commissione bicamerale che lavora
Un certo numero di giorni alla settimana però esiste questo mi dovete permetterlo permettermi di rappresentarlo un tema di come dire di creare una rappresentanza zoppa mi spiego meglio
Se
Come qualcuno sostiene esisterà rappresentanza tra governi che si esca esplica nella Conferenza Stato Regioni per gli esecutivi regionali in rapporto al esecutivo nazionale voi dite esiste invece una rappresentanza legislativa che deve trovare una sua rappresentanza attraverso i consigli regionali
Bene questa è una tesi chiaramente che ha le sue valenze e che può naturalmente
Essere valutata è considerata però nello stesso tempo bisogna anche comprendere che nella bicameralina vengono discussi disegni di legge che sono stati decisi nella Conferenza Stato-Regioni che devono necessariamente avere la certezza di trovare a nome delle Regione la stessa tipo di posizione nell'ambito della bicameralina e poi io dico stiamo attenti a non dare
A questa bicameralina questa è una mia affermazione che permettetemi di fare un significato definitivo in quanto voglio ricordarlo in questo percorso difficile
Per raggiungere un federalismo completo ha ragione Presidente Cossiga
Non so se ci sia stata una forma di miracolo di trasformazione ma comunque nessuno di noi pensa che quello sia un federalismo compiuto è un piccolo passo avanti insieme ad altri che
L'attuale governo ha messo in cantiere che ci dovrebbero portare in un certo numero di anni a raggiungere una riforma in senso completo poi la vorremmo chiamare federalista la vorremmo chiamare in un altro modo ma quello che c'è rotto che il nostro Paese ha bisogno di una riorganizzazione non vogliamo neanche chiamarla riforma dobbiamo riorganizzare i poteri del nostro stato in modo da rendere l'amministrazione pubblica più efficiente questo il nostro Obiettivo
Questo richiede tempo richiede grande senso di responsabilità richiede equilibrio tutte cose che io ritengo sia importante saper interpretare e sono sicuro che sia i consigli sia i miei colleghi presidenti al di là di qualche intemperanza ma questo è ovvio la comunicazione prende un po'tutti
Si sia con assoluta possibilità di segnare una strada comune per raggiungere un obiettivo che non può essere che quello di procedere spediti a la definizione dei punti fondamentali degli statuti degli principi che questi statuti di dei principi ispiratori degli statuti e naturalmente di quei meccanismi che credetemi sono complesse e difficili perché è proprio una carta costituente pensate
A quante cose dovremmo tenere quante cose dovremmo tener presente nello stendere questi statuti in rappresentanza del Comune avventata alle Province le camere di commercio
Che tipo di modello di diciamo rappresentanza della società civile vogliamo rappresentare in questi statuti io credo siamo di fronte a un compito estremamente complesso e difficile allora io ritengo che al di là
Delle considerazioni visto considerato che anche l'attuazione del Titolo quinto e in parte avviata perché l'intesa istituzionale è un documento importante
Il disegno di legge La Loggia che probabilmente oggi vedrà in conferenza unificata un parere di massima prenderà il suo corso e voglio ricordare a tutti voi che quel disegno di legge ha un aspetto fondamentale
Può piacere non piacere può trovare degli elementi condivisibili non dite simili ma un aspetto fondamentale che si impegna in un anno a essere applicato
Dal momento in cui il disegno la Loggia diventerà legge il avrà tempo un anno per applicare i trasferimenti in buona sostanza su quelle materie esclusive e sulla definizione del rapporto con la concorrente avrà tempo un anno per fare leggi quadro DPCM e quant'altro
Allora vedete che questo percorso che è stato difficile
Questa riforma del titolo quinto che non a tutti piace ma che comunque rappresenta un primo passo verso una riforma dello Stato non voglio neanche più chiamarla riforma federale una forma dello Stato credo siano cose decisamente importanti e significativo allora noi che ruolo dobbiamo giocare in questa in questa partita torno a dirlo il Presidente Cossiga ci ha dato un ruolo cerata ruolo importante sul noi dobbiamo sapere interpretare questo ruolo costituente
Dobbiamo sapere interpretare questo loro costituente che è tutt'altro che semplice e difficile
Torno a ripeterlo dobbiamo saper mettere da parte
Anche quelli cui ismi di ruolo che sono legittime perché non c'è nulla di
Tra vagante nell'immaginario nel pensare che qualcuno abbia il desiderio di rappresentare anche in senso corporativo
Una categoria politica piuttosto che un'altra è bene credo che tutte queste cose io so che in parte naturalmente Nencini condivide questo percorso ovviamente composizione suo mature
Diverse nel merito nel merito di alcuni argomenti ma sono sicuro per come conosco il Consigliere della mia regione che sono chiaramente quelli che conosco meglio
Ma come ho avuto modo in questi anni di conoscere altri consiglieri regionali beh sono sicuro che le regioni le assemblee regionali sapranno interpretare questo ruolo sapranno creare questa situazione felice costituente e di riforma del nostro Paese sapranno rappresentare le autonomie di ogni loro singola regione nell'interesse nell'intento non di creare tante piccole regioni o tante grandi regioni che gestiscono in senso particolare le loro caratteristiche
Ma per dare un contributo Attraverso le regioni alla crescita del nostro Stato che credo sia comunque è sempre l'elemento che nelle nostre battaglie nelle nostre considerazioni dobbiamo attenere come fatto grazie
Ringraziamo il presidente Enzo Ghigo per il saluto il contributo che ha voluto dare a questa Assemblea sono terminati così gli interventi di saluto e apriamo i lavori dell'Assemblea nazionale degli eletti delle elette nei Parlamenti regionali con l'intervento del coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali l'onorevole Riccardo Nencini presidente del consiglio regionale della Toscana
Grazie buongiorno grazie presidente anche per il suo intervento
Io saluto con loro ricomprendendo ciascuno di voi e ciascuno di noi le elette gli eletti che hanno preso posto nel Teatro Argentina
Le autorità naturalmente il sindaco di Roma Veltroni se il presidente Chicco
E lo faremo stasera con
La dignità
Formale ed informale che possiamo usare il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ha ha colto immediatamente l'invito
Che un mese fa ci rivolgemmo per essere presente a questo incontro
Esattamente come l'amico Enzo Ghigo anch'io metterò rapidamente con una relazione molto breve i piedi nel piatto
E li metterò facendo però tre
Strettissime finestre
L'incontro di oggi non è un incontro di giuristi
è un incontro di lavoro ma di donne e di uomini che fanno politica dentro le istituzioni quindi non sentirete argomentazioni giuridiche
Tortuosi Issime per giustificare una posizione la posizione quella che ci deriva dall'ordinamento statale italiano qui ci sono elette ed eletti dalle donne e dagli uomini delle regioni d'Italia con voto libero segreto e democratico
La seconda finestra non intendiamo stamattina accendere fuochi polemici nessun fuoco polemico
Ma non si fraintenda l'educazione con la fragilità non si faccia l'errore di fraintendere l'educazione istituzionale con la fragilità
La terza considerazione ed è un'opinione personale
E che chi è qui e quindi mi rifaccio alla coppia che non è
Totti Vieri semplicemente chi Gonin cinico precedenti ciclistici peraltro non calcistici
Io immagino che questa coppia debba giocare nella stessa metà del cane
Non ci sono due metà nel campo del campo
Da una parte i consigli e le assemblee legislative dall'altra parte gli esecutivi e quindi i governi
La partita sul federalismo va giocata per chi è qui
Nella stessa parte del campo avendo dall'altra parte del campo lo Stato centrale eccetera eccetera eccetera e poi proverò
Il presidente Ghigo ha usato in apertura del suo intervento l'amicizia che mi legano i mi consente anche se il di usare un linguaggio assolutamente informale
Ha usato ripetuto per tre volte il termine dialogo dialogo dialogo
Enzo piemontese
E quindi io non ho capito bene nella sua Piemonte sita riuscita educata ma rigida
Dopo le tre sottolineature dialogo dialogo dialogo su cosa debba attenersi il dialogo
A me pensata più ho pensato più a una battuta che era tradizionale di fra Dolcino rivolta alle assemblee elettive penitenziali uscite penitenziari cinte penitenziari città
Perché se c'è necessità di confronto che bisogna capire quale la materia del confronto e il documento approvato ieri sera all'unanimità dal Congresso delle Regioni lo sottolineo io tre volte all'unanimità
Perché la posizione raggiunta ieri sera una posizione corale ed unanime su i principi fondamentali che appartengono a devoluzione federalismo bicamerale eccetera eccetera eccetera
Assunta da ogni schieramento ed ogni schieramento politico ha rappresentato nel Congresso delle Regioni che naturalmente dai presidenti
Dei consiglieri regionali Italia
Il titolo del convegno è coesione istituzionale
Niente fuochi polemici ma mettere in evidenza
I ruoli il ruolo delle funzioni delle assemblee legislative nel tempo della riforma per tentare e questo potrebbe essere un sottotitolo equilibrio ed efficacia al federalismo italiani
L'anno scorso ricorreva l'anniversario
Di Carlo Cattaneo
Ha avuto molti meriti e immagino che il primo dei suoi meriti sia stato quello di scrivere in una frase la fotografia dell'Italia di allora ma per molti versi anche dell'Italia di oggi
L'Italia scrisse Carlo Cattaneo altro non è che la somma di città e di contato
Ce l'ha ricordato stamattina il sindaco di Roma Walter Veltroni
Quando ha detto che non c'è tradizione regionalista in Italia ma l'Italia
Paese l'azione di municipi
E quindi di moltissimi localismo
Centocinquanta anni dopo le possiamo dire che a struttura naturalmente cambiata ma
La struttura ciclica sociale italiana si richiama ancora oggi in testa quella economica a forme di localismo detti pluralismo che sono la storia la memoria e lì radici di questo paese straordinario
E se questa è la storia l'articolazione del potere dei poteri della cultura di cui ciascuno di noi obbligatoriamente portatore
Un altro sindaco Cacciari già sindaco ci ha ricordato ci ricorda spesso che l'Italia è arcipelago età cultura dell'arcipelago non è un fiume e un arcipelago
Vorrei citare anche De Rita ma sta nella stessa filiera di Cattaneo di Cacciari e di moltissimi anni
Ora se questa è la fotografia condivisa dell'Italia quella dell'arcipelago dei localismi
Di un Paese che ha il novantacinque per cento di imperiese che hanno meno di dieci dipendenti novantacinque per cento di imprese con meno di dieci dipendenti
Ottomila comuni ciascuno dei quali ha uno statuto risalente fra il dodicesimo il quattordicesimo secolo ciascuno
Noi non possiamo costruire istituzionalmente un quadro che non tenga conto della efficacia di questa storia e della validità di queste radici la coesione istituzionale si può articolare in molti modi noi abbiamo prescelto ieri in questo modo
Questione istituzionale vuol dire concepire un sistema articolato e non piramidale
Tra enti locali Regioni e governo centrale vuol dire bilanciare le funzioni dentro le regioni fra legislativi ed esecutivi
Vuol dire dare forma rapidamente rapidamente rapidamente
Alle competenze conferite dalla riforma alle regioni
Vuol dire correggere istituti quali la Corte costituzionale il servizio radiotelevisivo pubblico
Vuol dire dare ed avere certezza per la nascita di una camera delle regioni vuol dire e te l'ultimo punto valorizzare il ruolo delle regioni in Europa
Cominciamo dei punti sui quali siamo d'accordo gli statuti nessuno contesta che la sovranità delle assemblee legislative regionali sugli statuti sia sovranità io non metto altri aggettivi
La sovranità non è agenti badile
O ce l'hai o non ce l'hai o c'è o non c'è
In questo caso l'ordinamento è chiaro si parla di sovranità
E questa appartiene alle lette e dagli eletti che si riuniscono in un organismo che si chiama consiglio regionale
Ne possiamo interpretare la stagione costituente attuale in due modi
Da una parte come succedeva come suggeriva il Presidente Cossiga
Facendo cioè di quest'occasione temporale istituzionale una vera stagione costituente
Cioè dando un taglio istituzionale nuovo agli statuti delle regioni italiane
L'altro invece l'altro taglio un taglio vorrei dire molto più ovvio
E destinato sul piano temporale a morire prima addirittura probabilmente prima di nascere
Mi limito a citare alcuni titoli fatta salva la sovranità che condivise
Dovremo parlare di diritti di terza generazione perché già ne parla la Carta di Nizza già staranno dentro la Convenzione europea una volta che avrà scritto
Dovremo pensare alla promozione delle collettività locali probabilmente attraverso consigli delle autonomie locali che alcune Regioni hanno già
Dovremo pensare a un sistema di regole ispirate alla sussidiarietà verticale di governo e orizzontale con riferimento al pubblico al sistema pubblico e rapporti con il privato
E poi soprattutto
La cosa la dico vorrei sottolinearlo non so quante volte ma non ha valore la sottolineatura
Una chiara definizione dei poteri legislativo di controllo terzo di Indirizzo quarto di rappresentanza
Una ciascuno ritiene che siano poteri delle assemblee legislative quindi quando ne parli ti ascoltano come se tu dicessi una straordinaria banalità
Passa però attraverso indirizzo controllo rappresentanza e potestà legislativa uno dei molti forse il modo supremo per tentare quella forma di riequilibrio fra esecutivi e da sempre le
Elettive
In ultimo la trasformazione dei consigli regionali
In parlamenti regionali
Io qui avrei una prima domanda
Una prima domanda per il ministro la Loggia
Immagino che qualcuno Dinoi la riformulerà stasera la presente il ministro per gli Affari regionali
Ne ho una però invece per il presidente dico
Che qui e quindi può non di corrispondere riprenderà la parola Enzo questa sera ma sicuramente ascoltare
Noi siamo in ritardo sulla definizione dei nuovi statuti ed il ritardo
Del quale siamo in non unicamente ma in larga parte responsabili
è un peccato originale che ci portiamo dietro
Ci sono troppi ritardi diffusi ancora né i lavori delle Commissioni Statuto nella istituzione delle Commissioni Statuto
Quindi se un suggerimento quest'oggi si può dare e pm imprimere rapidità dell'uscita nei lavori sui cardini degli statuti regionali
Le domande
è stato siglato l'ultimo giorno di maggio il penultimo era un giovedì
L'intesa ispiri interistituzionale
Della quale noi ieri abbiamo discusso allungo
Ci siamo soffermati su una domanda
Se l'intesa interistituzionale siglata
Metta ognuno in mora i poteri e le funzioni di natura legislativa che appartengono all'assemblea legislative
C'era una propensione a giudicare la firma una sorta di invasione di campo
Ma correttamente siccome c'erano pari ieri non univoci legate all'interpretazione dell'accordo
La decisione presa è stata di mettere un punto interrogativo di chiedere naturalmente a chi ha siglato presidente di quel qui il ministro la Loggia sarà qui nel pomeriggio
E sono i due protagonisti della figlia
Al ministro La Loggia invece
Dovremo chiedere dopo una serie di incontri l'ultimo una settimana fa
Dove troviamo spesso condivisione per le nostre posizioni
Spesso condivisioni non ascolto
Condivisioni per le nostre posizioni
Che ora se si condividono le posizioni anche delle assemblee legislative occorre battere un colpo perché chi è qui non appartiene alla categoria dei frati Zoccola
Girare per i ministeri
Per portare sempre la stessa posizione che quella del confronto RAI circa del dialogo dello spendersi per trovare un luogo istituzionale che ascolti e faccia propri le opinioni condivise
Ecco questo non appartiene alla categoria dei frati Zoccolanti e nessuno di noi si può trasformare in quella
Categoria
Il secondo punto
Riguarda invece ed è
Il piattone quali ammesso i piedi giustamente giustamente il presidente Ghigo
Riguarda l'articolo centoventidue della Costituzione delle disposizioni attuati e qui si tocca un nervo scoperte
è un nervo scoperto che ieri sera ci ha fatto discutere a lungo del Congresso delle Regioni
Ma dopo aver discusso a lungo ci ha fatto assumere una posizione corale ed unanime anche su questo punto
Io comprendo i sondaggi comprendo la posizione dei presidenti
Che mi ostino a chiamare come da Costituzione presidenti delle giunte regionali
Vorrei però che i presidenti delle giunte regionali ascoltassero anche non un'opinione
O per lo meno non solo un'opinione
Ma ciò che l'ordinamento
Prevede
Perché ci sono le opinioni e ci sono le opinioni che si fondono sull'ordinamento
Il testo del ministro La Loggia ha sollevato non appena conosciuto
Polemiche di varia e diversa natura
Furono già oggetto di una serie di contestazioni in punto giuridico da parte di Roberto Lupin e che ha coordinato e benissimo questa conferenza prima di me
Quel testo è stato oggetto di convegni quel testo è stato oggetto di varie discussioni discussione di moltissimi dibattito
Noi abbiamo ritenuto è scritto e discusso davanti al presidente della Commissione
Competente al Senato
Più o meno quello che ora io vi dico in tre righe
Porre come principio fondamentale quello dell'elezione diretta del Presidente della Giunta
Obbligando anche alla contestualità tra l'elezione del presidente delezione del consiglio
Significa porre le condizioni per una pesante ingerenza non sulla materia elettorale ma sulla materia di governo punto h
Possiamo aggiungere
E immagino che vada articolata una risposta più dettagliata
Perché se è questo il punto caldo e qui accanto alla politica e alla politica nelle istituzioni bisogna dotarci anche di argomentazioni di munizioni giuridiche
Di munizioni giuridiche
Il principio della contestualità che lì si prevedeva e infatti la consacrazione giuridica della regola simul stabunt aut simul cadent
In quanto unica inscindibilmente la permanenza in carica dei consigli regionali alla permanenza in carica del Presidente dello show
Questa regola a non può essere imposta a priori da una legge ordinaria in mancanza di norme costituzionali che gialla ripeta
Il comma cinque lo ricordo dell'articolo centoventidue non dispone alcuna contestualità fra le due elezioni nessuna contestualità fra le due elezione
Be
L'articolo quattro del Progetto codifica
Una forma di governo particolare escludendole altre ci ingerisce così in una materia che riservata all'autonomia statutarie
La nostra convinzione il nostro convincimento è che si sia in questo caso in presenza di violazione del primo comma dell'articolo centoventitré e dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Oltre che di una arbitraria modificazione di quanto disposto al quinto comma dell'articolo centoventidue
Ricordo infine uno che vengono escluse forme di governo nel caso di tipo parlamentare o presidenziale puro alla statunitense mentre si esclude la permanenza di un sistema di tipo assembleare come quello in larga parte previsto dagli statuti vigenti cioè in vigore
Il sei giugno del due mila due oggi
Due l'articolo quattro
è pericoloso anche per le ragioni per le regione a statuto speciale quindi non per chi vi parla toscana ma per quei signori che sono seduti là detto il Presidente Martini il Friuli ed altri
La mia domanda è la seguente elettrico rapidamente se questo quadro permane
Di confronto apprezzato ma non tenuto
Di condivisione delle opinioni ma di confronto istituzionale mai certo
Di giustificazione giuridica
Delle posizioni che ora ho ricordato se permane questo quadro politico e legislativo
Come possiamo anche stupirci
Di ciò che adottano le Commissioni Statuto
Della Calabria
O del Friuli
O delle Marche cui consiglio
Regionali mi pare sia un consiglio con D'Alema
Lavoro tutto teso a restituire centralità alle assemblee legislative
Prevedendo separazione dei destini fra l'organo consiliare il Presidente della Giunta
Ma rischia di essere uno stupore infondato se non si tiene conto delle prime tre parti
Delle cose dei
Come stupirsi ancora se si tenta di reagire ad una forma equivoca
Diviso lamento il depauperamento delle assemblee legislative
Anche con marchingegni giuridico istituzionali costruite appositamente per limitare i danni
Di una gerarchizzazione che penalizza la rappresentanza
Prova a mettere anche le mani nello stesso piatto della minestra e aggiungo alle cose di ieri la mia di opinione
La mia opinione e che debbano essere confermate da una parte e stabilità dei governi e governabilità
E che il mantenimento dell'elezione diretta non solo sia un'offesa
Ma se una cosa fondatissima
Che chi vi parla condividere
Però però va ribadito il convincimento che accanto alla salvaguardia del principio della stabilità e della governance Bata anche inserito un altro criterio
Ne cito uno
Benissimo separare
Benissimo prevede il principio del ricorso alle urne in caso di sfiducia
Politica al presidente
Sbagliato aggiungo prevedere il ricorso alle urne in caso di impedimento personale da parte del presidente
In questo caso dell'ente a Cartago dell'entità Cartago non hanno nessun valore e non si giustifica
Qual è la ragione per la quale un presidente eletto direttamente per impedimento personale di varia natura per scelta personale
Ci sarà vivaddio un Cincinnato potrà esserci di nuovo Cincinnato
Qual è la ragione politica per la quale deve abbattere contestualmente un'assemblea eletta con voto libero segreto e democratico
Tenere assieme in questo caso questo binomio
Trovo cosa poco condivisibile non soltanto qua dentro
Ma poco condivisibile in molti altri diversi luoghi istituzionali
Tralascio la parte
Che riguarda il rapporto delle regioni e l'Europa verrà svolta poi successivamente in maniera più approfondita e la parte che riguarda il servizio pubblico
Radio televisivo sarà più più tardi il ministro Gasparri che ne parlerà
Con maggiore precisione
Roberto lume
Due ultime questioni invece sulle quali rapidamente concludo
Bicamerale per gli affari regionali
Dobbiamo essere grati al presidente il senatore Mancino
Perché senza tirare la materia come trippa
Come trippa anche il diritto si può tirare come trippa
Ma confermando in questo caso la saggezza
Ha portato con il suo comitato con il comitato che vi prego ha presieduto
A stabilire il principio che i rappresentanti delle Regioni in seno alla Bicamerale allargata per le questioni regionali debbano essere eletti dalle assemblee regionali e dalle assemblee
Delle Province
Auto
I presidenti delle giunte regionali ritengono che possa aprirsi una sorta di ferita un vulnus
Parlando col presidente dico
Non si trattava di un incontro riservato immagino di poter dire lui ha parlato della prima parte dell'incontro fra l'altro in maniera assolutamente condivisibile quanto a la questione bicamerale
Io aggiungo la seconda parte dell'incontro
Perché se questo principio viene condiviso che siano cioè le assemblee legislative a decidere chi le rappresenta
Nulla osta che scelgano il presidente della Giunta regionale possono naturalmente scegliere anche il presidente della Giunta regionale
E l'assemblea pro che chi che decide chi inviare a rappresentare
Nulla osta che se il presidente della Giunta regionale per ragioni se non dovesse rappresentare la sua regione in quella in quel luogo in quella sede
Nulla osta
Che possa essere previsto come previsto in altri casi l'audizione del presidente in quella Commissione per questioni rilevanti per la sua stessa regione
Quindi salvare anche il principio per il quale non c'è separatezza Massi col ma quella che potrebbe essere intese considerata come una feriti
Concludo rapidamente
Ricordando un'ultima questione la seconda delle due
Abbiamo chiesto a gran voce che si apra finalmente un tavolo di consultazione istituzionale
Io sono convinto come lo ero all'inizio di questo intervento che chi è qui gioca la partita nella stessa metà del campo
Che siamo di fronte ad una rivoluzione copernicana
Può essere poca cosa come dice il presidente Corsica ma rispetto al punto di partenza e molta corsa
E siccome molta cosa rispetto al punto di partenza
Quanto a materie quanto a denari più voluti alle regioni che diventava opprime nell'esercizio della potestà legislativa prime nell'esercizio di questa potestà
Un tavolo di concertazione e di consultazione istituzionale diventa
E la nostra opinione obbligatorio
Un tavolo dove sedere per affrontare la complessa vicenda della rapidità
Nella individuazione delle materie e secondo
Rapidità incertezza
Nell'affrontare i nuovi che ancora devono essere sciolti quanto alla devoluzione di materie competenze alle Regioni
E lì non possono stare soltanto i presidenti degli esecutivi
I devono stare anche rappresentanti del legislativo
Noi l'un contro l'altro armati in cagnesco come diceva un grande poeta toscano ingiusti
Ma giocare esattamente la stessa partite ha quindi attirare esattamente nella stessa nella stessa porta
La sovranità
E dunque l'autonomia delle assemblee legislative nella Prodi nella predisposizione delle carte statutarie
è un valore non soltanto per noi ma per tutti e per i tanti organi delle regioni
Per tutti gli eletti innanzitutto siano essi consiglieri senza alcun grado consiglieri con funzioni di direzione politica istituzionale
Presidenti dei consigli e delle su
Questa autonomia è stata allungo richiesta ed ora che è stata conquistata
Non è passato ancora molto tempo non può essere assolutamente sventura
E anzi questa autonomia il pilastro primo su cui fondare l'Italia delle Regioni nell'età del federalismo
E chi è qui non intende né buttarla né sentir Serra limitare
L'obiettivo nome mantenendo la stretta questa sovranità sì lire i presidenti delle giunte
E se mai
E cito volentieri una battuta non dal Sen fuggita ma detta di proposito del Presidente della Repubblica
E semmai il modo per eliminare una durevole e riconosciuta zoppia istituzionale
Potrebbe essere sollevato un'obiezione
Come fanno alcuni giuristi l'obiezione potrebbe essere rischiate di fare tanti Statuti Arlecchino
La risposta all'obiezione può essere la risposta non è nel diritto in questo caso ma la risposta è sempre in questi casi nella politica sempre nella politica in questi casi ma anche il diritto
Chi è qui cioè se pensa un tavolo di concertazione di consultazione permanente tra gli organi competenti in questo campo
Io immagino che sappia anche poi come manipolare la materia nelle rispettive regioni di appartenenza
Chi è qui è sempre pronto al confronto mi rivolgo volentieri al ministro Buttiglione che ha avuto sempre per noi un occhio attentissimo
E che è qui in quanto ministro ma in quanto rappresentante anche del governo
Chi è qui signor ministro non appartiene alla categoria dei ribaltoni 'sti c'è stato un Presidente di Giunta non ricordo di quale regione ma probabilmente a fine intervento riuscito a ricordarlo
Ci ha definiti il ribaltonista i
Ora il trasformismo è una delle è uno dei pilastri ci piaccia o no della vicenda politica italiana dal mille ottocentosettantasei impone forse anche prima potremmo citare molti esempi
Saggi in elezioni comunali che si tengono domenica al nord al centro i al sud
Chi è qui non appartiene a quella categoria
Di ribaltoni Isma'non ci appartiene
Se dobbiamo sottoscrivere come abbiamo fatto ieri due cardini quello della stabilità degli esecutivi e della governabilità l'abbiamo sottoscritto senza discuterne un minuto
Però però
Siamo convinti che l'istituzione Regione non sia e non è un'opinione un organo burocratico che parlamenti regionali si compongono di elette ed eletti scelti con voto libero dei cittadini
Chi Parlamenti regionali non possono essere ridotti al nulla o al poco dei consigli comunali e dei consigli provincia
Che i parlamenti regionali ed ho concluso non sono un intralcio al libero dispiegarsi belliche delle idee ma
Non ricordo in conclusione il luogo tutte le idee e quindi le decisioni diventano la legge
Grazie vuole
Presidente Nencini ora apriamo il dibattito sulle problematiche dell'Assemblea
Già molti colleghi sono iscritti a parlare il primo intervento è quello del presidente del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna Antonio la Forgia seguirà l'intervento
Del vicepresidente del Consiglio della Sardegna Sanna prego il presidente La Forgia di voler intervenire
Il c'è il vicepresidente Sanna Lina
Che altro
Non si sa se spegnersi nella linea salire serve
Presidente vicepresidente Sanna
Est si prepari allora se il presidente La Forgia non entra in teatro il presidente delle Marche Minardi
Buongiorno porto i saluti del presidente serventi che purtroppo non ho potuto partecipare a questi lavori
E vorrei partire facendo alcune considerazioni sulla riforma del titolo quinto dicendo da subito che sicuramente non è il federalismo attesi annunciato però e un qualche cosa di preciso di definito di acquisito e che quindi non possiamo neanche continuamente come spesso si fa
Minimizzare hanno dovremmo invece puntare tutti quanti in Italia attuarlo in tutte le sue componenti
La legge costituzionale numero tre del due mila e uno ha caratterizzato in senso marcatamente regionalista il processo di revisione costituzionale
Lo Stato insieme alle regioni e alle Autonomie locali è una componente della Repubblica scompare il limite delle materie con la conservazione del numero chiuso dalle stesse persistono competenze trasversali dallo Stato
Come la determinazione dei livelli essenziali circa i diritti civili e sociali e tutta una serie di materie come industria commercio agricoltura divengono oggetto della competenza esclusiva delle Regioni
La potestà legislativa statale regionale è soggetta ai medesimi limiti scompare l'interesse nazionale
Sul piano dei controlli legislativi Stato e regioni si trovano su un piano di parità riguardo all'impugnativa di leggi già promulgate dinanzi alla Corte costituzionale
E previsto un quorum aggravato qualora le Camere delibere in senso difforme rispetto al parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali integrata da rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali
Ma nessun cenno si fa alla funzione statale di indirizzo e di coordinamento lo Stato perde la disponibilità a generare dall'amministrazione
Scompaiono i controlli dello Stato sulle regioni e delle regioni sugli enti locali le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni ma lo Stato dispone di una competenza legislativa esclusiva in materia di funzione fondamentale degli stessi
Scompare infine il parallelismo tra funzione legislativa e amministrativa per cui lo Stato non dovrebbe più esercitare funzioni amministrative locali al di fuori delle proprie competenze legislative esclusive
Riguardo agli squilibri economico e sociale del Paese manca il riferimento alla valorizzazione del Mezzogiorno e delle isole già previsto dall'articolo centodiciannove della Costituzione e infine riconosciuto alle Regioni un potere estero certamente di fronte a questa riforma si determineranno dei problemi nella fase di attuazione come anche il dibattito già iniziato qui stamattina dagli interventi precedenti dimostra dicevo si determinano problemi nella fase di attuazione della riforma come peraltro ammesso recentemente in luce l'associazione italiana dei costituzionalisti
Ci sono naturalmente ci debbono essere dovremmo votare per questo ulteriori prospettive di riforma
Innanzitutto l'obiettivo di assicurare un'organica partecipazione delle regioni alle scelte legislative statali garantendo contestualmente l'irreversibilità del processo riformista
Va perseguito attraverso l'istituzione di una seconda camera espressione delle assemblee legislative regionali
La garanzia dell'autonomia legislativa regionale richiede poiché una componente della Corte costituzionale sia espressione delle regioni
Mentre una partecipazione più incisiva dalle stesse all'elezione del capo dello Stato contribuirebbe al rafforzamento del ruolo nell'ordinamento dalla Repubblica si procede così alla costituzione di una Repubblica federale e deve essere chiaro che nel complessivo impianto costituzionale i due soggetti sono la Repubblica le regioni mentre a livello interregionale operano con funzioni risorse proprie le Autonomie locali
I rapporti Stato-Regione non devono esaurirsi nella dialettica governo giunta regionale ma implicare stabili collegamenti istituzionale tra Parlamento e consigli regionali realizzando così l'aspettativa di un Parlamento diffuso
Significativo sarebbe a questo proposito oltre alla previsione di cui all'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila e uno introdurre nei regolamenti dalle Camere
Della Camera una norma che contempli l'audizione di rappresentanza dei consigli regionali
Presso le Commissioni parlamentari di merito
Circa la coesione del federalismo fiscale andrebbe riservata una quota del totale dei tributi erariali proporzionata la potestà adesso espressamente riservate
Mentre la quota restante a sarebbe assegnata ai Comuni alle Province e alle Regioni per garantire uguali diritti fondamentali
Legati alla prima parte della Costituzione e adeguati servizi ordinari su tutto il territorio nazionale
Attraverso la propria quota di tributi erariali lo Stato dovrebbe predisporre allo scopo di conseguire l'obiettivo dell'equilibrio economico e sociale del Paese
Strumenti che assicurino lo sviluppo con particolare riferimento alle aree strutturalmente più deboli in particolare il Mezzogiorno e le isole sino al raggiungimento di una completa autosufficienza finanziaria
Ma siccome provengo da una regione
A statuto speciale voglio conclusivamente fare alcune considerazioni
Per quanto attiene appunto le regioni a statuto speciale in particolare sulla nuova formulazione dell'articolo centosedici della Costituzione
I primi due anni e commi dell'articolo centosedici confermano forme e condizioni particolari di autonomia le attuali regioni differenziate precisando che la Regione Trentino-Alto Adige costituita dalle Province autonome di Trento e Bolzano
L'articolo dieci della legge costituzionale numero tre del due mila e uno dispone inoltre che sino all'adeguamento dei rispettivi Statuti dilemma Orlando e norme di detta legge si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano
Per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampia rispetto a quelle già attribuite
Si tratta di un articolo che a livello di fonti costituzionali evita l'attribuzione delle funzioni in tempi diversi tra Regione di diritto comune e quelle differenziate penalizzando queste ultime a causa dei tempi e delle procedure delle procedure propria delle norme di attuazione
Sto concludendo
E da seguire da segnalare l'articolo otto dallo schema del disegno di legge recante disposizione per l'adeguamento dell'ordinamento dalla Repubblica la legge costituzionale numero tre del due mila e uno
Si prevede in attesa delle modifiche statutarie le commissioni paritetiche previste dagli Statuti regionali
Di delle regioni differenziate delle province autonome individuino le ulteriori materie spettante alla competenza legislativa regionale sulla base dell'articolo dieci della legge costituzionale numero tre del due mila e uno
Definendo anche le risorse umane i beni mezzi strumentali e finanziarie
Non sono invece precisate a livello costituzionale le Regioni le ragioni dalla specialità che giustificano nell'attuale ordinamento il permanere delle regioni differenziate cioè complessivamente le peculiarità di carattere internazionale etnico storico linguistico culturale e geografico e insulare
E proprio in relazione a tale specificità che devono essere fissate negli statuti che vanno attribuite idonee potestà
Sia a livello legislativo che amministrativo e organizzativo anche in deroga alle competenze statali previste dalla Costituzione fermo restando l'impianto dei massimi organi costituzionali dalla stessa contemplato
Non è stato inoltre prevista alcuna statuizione che riconosca alle autonomie speciali il potere statutario attraverso una norma che attribuisca alle assemblee legislative
L'esclusivo diritto d'iniziativa circa la revisione degli statuti con la garanzia che solo attraverso il consenso su un identico pesto trattare gli organi consiliari
E le Camere sarà possibile riscrivere
Gli statuti stessi anche nella considerazione della natura pattizia e anche pre costituzionale che riguarda taluni di essi e infine voglio segnalare un caso che per noi sardi
Emblematico l'anno scorso il trentuno di luglio il consiglio regionale ha approvato una legge con la quale chiedeva l'istituzione o decideva all'istituzione dell'assemblea costituente sarda e scandaloso che a un anno di distanza il Parlamento nazionale ancora non si sia pronunciato su questa legge della Sardegna grazie
Anna
Diamo con l presidente delle Marche del Consiglio regionale delle Marche Minardi a intervenire io chiedo ai colleghi che intervengono di adottare il regolamento il Parlamento europeo massimo cinque minuti grazie
Ma io interverrò soltanto su un tema
E cercherò di stare nei cinque minuti
Siamo quasi a metà legislatura
E possibile ormai trarre un Bilancio dell'esperienza dell'elezione diretta del presidente della Regione questo è il tema che cercherò di approfondire rapidamente nel tempo che mi è concesso e certo che oggi si intravvede un affievolimento dei processi di verticalizzazione
Che hanno contrassegnato gli anni novanta vissuti alla ricerca della stabilità
E altrettanto certo ormai che il sistema attuale rappresenti un punto di compromesso che non può rimanere
Oltre
Questo sistema evolve o regredisce
è importante individuare allora alcun alcuni punti critici per suggerire delle azioni da intraprendere
Il modello di governo fin qui realizzato non si configura come parlamentare né come presidenziale
La sua forma ibrida contiene in sé alcune contraddizioni che ne minano la validità la prima come si evita lo scioglimento del consiglio sui presidenti improvvisamente decide di cambiar vita
Come si garantisce la realtà del Presidente alla maggioranza e dal programma
Perché se il presidente commette reati che lo rendono incompatibile con la carica ricoperta il consiglio si scioglie voglio ricordare brevemente che negli Stati Uniti d'America la morte di Chennedy e l'impeachment di Nixon non hanno causato nuove elezioni
La contraddizione dunque figlia dell'attuale nostro sistema mentre esiste la possibilità di affrontare correttamente e risolvere il problema anche mantenendo la scelta presidenziale
La seconda non è vero che il sistema decide meglio
Le riforme fin qui realizzate hanno avuto il pregio di stabilizzare le istituzioni ma hanno disegnato un nuovo modo di prendere le decisioni che ha mostrato dei forti limiti
Mi pare che questo modello nell'intenzione di rafforzare i cosiddetti governatori in realtà li abbia indeboliti
Perché le aspettative suscitate dall'elezione di retta non sono state pari alle decisioni messe a disco alle risorse decisionali effettivamente a disposizione
Gli addendi aboliti anche perché li ha esposti direttamente al confronto con gli interessi organizzati senza alcuna mediazione
Non è dunque vero che assegnando chiaramente la responsabilità individuale ad una persona si decida meglio
La decisione resta un fatto politico
Poiché le valutazioni sulle diverse possibili soluzioni giudizi sull'accettabilità dei rischi sui compromessi tra valori o Fini richiedono essenzialmente valutazioni politiche io non sono mai individuali
Governare non è solo decidere
E anche individuare e selezionare i bisogni analizzare il problema e le possibili soluzioni valutare l'accettabilità dei rischi definire gli indirizzi decidere e gestire la decisione
Valutare la coerenza dei risultati con gli indirizzi
Gran parte di quelle funzioni una volta erano svolte dai partiti
Ed ora vanno redistribuiti all'interno del sistema della rappresentanza tra i vari soggetti poiché la funzione dei corpi Inter intermedi non è certo finita con la crisi dei partiti anzi essa ci pone il problema di come colmare il vuoto lasciato di evitare sovrapposizione di impropria assunzione di competenza ed ai vari soggetti codificare assegnare queste nuove responsabilità fa parte del nostro odierno compito
La terza nell'attuale sistema il rapporto tra Esecutivo e Consiglio è squilibrato
Ci corre oggi il rischio grandissimo che consiglio finisca per essere svuotato di funzioni non solo dalla elezione diretta del Presidente
Ma anche dal sistema della rappresentanza territoriale e sociale che fa concertazione e che definiscono puntualmente come delibere i propri patti con l'esecutivo
Lo stesso consiglio delle autonomie se avrà la esclusiva funzione di dare dei pareri preventivi sul ciò che deve decidere la Regione può concorre inoltre ha lo scopo se ci faremo tentare in poi da una proliferazione disse di istituzionali per dare risposte
Istituzionali Abdullah necessita di rappresentanza crescente potremmo anche chiudere i consigli regionali e far morire di soffocamento la democrazia
In definitiva la qualità del modo di prendere decisioni che poiché la finalità delle riforme istituzionali in futuro dipenderà dalle scelte che faremo
Da un'adeguata e fisiologiche articolazione dei rapporti tra Regione e sistema delle autonomie locali e funzionali
Da una sana dialettica tra i vari soggetti della rappresentanza che hanno la massima espressione del Consiglio regionale
Da un riequilibrio del rapporto tra gli stessi
Organi della regione
Se l'elezione diretta del Presidente a certe condizioni la condivido personalmente ma su questa sarà si svilupperà una intensa discussione nei prossimi mesi se resterà l'elezione diretta del Presidente è necessario rafforzare l'autonomia del Consiglio procedere ad una netta separazione tra esecutivo e consiglio
Potenziare le funzioni di consultazione indirizzo e monitoraggio del consiglio alcune delle quali possono essere condivise con l'intero sistema della rappresentanza informe sperimentali
Serve a mio modo di vedere una nostra iniziativa della conferenza dei presidenti specifica su questi temi
E anche riscatto nei tempi interviene ora il presidente dell'Assemblea siciliana onorevole Lo Porto che è anche vice coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali
Grazie presidente e colleghi amici
Non credo si tratti solamente
Come del resto
è stato giustamente
Detto
Il riequilibrare i due organi quello esecutivo e quello legislativo
Oggi pregiudicati e dalla introduzione dell'elezione diretta del presidente della Regione
E anche questo è un problema che dobbiamo affrontare ma non solo perché
Nello scenario complessivo del sistema regionale italiano vi sono delle specificità
Vi sono
Delle specialità
Peraltro molto giustamente sottolineata nell'intervento del rappresentante della Regione Sardegna anche mi ha preceduto fermento che io condivido
Allora il grande problema che abbiamo di fronte al livello di organo collegiale del sistema rappresentativo regionale italiano è duplice
Condivido riequilibrare i due rapporti perché in questo momento
C'è una forte significativa incidenza vantaggio
Di un presidente eletto a sovranità popolare rispetto
Ad un Consiglio regionale che nel caso della Sicilia se mi permettete eleggiamo il Parlamento di antica data
Ma non solo quello c'è anche il problema di preservare il proprio questa specialità
Che fa della Regione Siciliana una regione a statuto speciale ma la più avanzata credo di potere dire in termini costituzionali sicuramente la più storicamente antica rispetto al sistema ordinamentale e costituzionale Italia
Perché
Da siciliano
Non posso perdere di vista cercherò di non farlo né oggi né domani come del resto non l'ho mai fatto ieri
Il bisogno di una politica organica complessiva legata alla cultura dell'unità nazionale legata al concetto del bene comune dell'interesse generale
Ma un problema che riguarda in particolare i siciliani che riguarda me in rappresentanza dell'intero Parlamento siciliano e quello di guardare alle modifiche intanto al Titolo quinto dalla parte seconda dalla Costituzione così come è stato evaso dalle Camere nazionali
Fra qualche giorno fra qualche mese anche al cospetto delle modifiche alla modifica che le due camere si apprestano a realizzare
Perché alla Sicilia con me alle altre regioni a statuto speciale
Non venga sottratta questa specialità e questa specificità che storicamente è stata supportata da ragioni profondamente condivisa oggi rese fruste nel banner qualora sia necessario si accettasse il principio della omogeneizzazione generale
Con la conseguente perdita di specificità di specialità dei nostri statuti regionali
Le modifiche ed è al quinto titolo dalla parte seconda della Costituzione votata dal provate da una stretta maggioranza parlamentare
Aprono un nuovo scenario
Si è trattato dalla prima grande riforma
Della nostra Costituzione
E la si può ritenere consequenziale alla riforma già varata sull'elezione diretta dei presidenti delle di Regione e sull'autonomia statutaria delle regioni stesse in tal modo si è provveduto a completare il quadro costituzionale
Inerente alle Autonomie locali attribuendo alle stesse il loro compito di essere innanzitutto delle autonomie visto e considerato che adesso hanno una serie di prerogative polveri non più subordinati alla volontà centrale alla volontà statale
Questa riforma è stata presentata come una riforma federale dello Stato
Ma diceva giustamente il presidente Cossiga qualche momento fa
E il federalismo quello che si è introdotta a livello costituzionale
E federalismo quello che andiamo discettando da qualche anno a questa parte partendo dalla scuola del il dell'indimenticabile professore Miró sino ai nostri giorni
E federalismo quello che ci accingiamo a proporre al livello di riforma costituzionale
A parte le considerazioni che io condivido il Presidente Cossiga circa in requisitoria indispensabile della specificità per organizzare e costruire coordinare un'organizzazione federalista della Repubblica c'è anche un elemento che a questo punto manca come elemento essenziale di realizzazione di un sistema federale
Se secondo l'esperienza comparata la riforma non ha previsto un elemento assai significativo tale da connotare portamento il federalismo
Si tratta della seconda Camera rappresentativa delle sole Autonomie territoriali
Una Camera delle Regioni per intenderci in grado di coagulare interessi territoriali all'interno di un unico organo decisionale del resto questo argomento è stato già affrontato è stato indicato io non faccio altro che citare coloro che mi hanno preceduto avendo essi stessi rivendicato questa forma di affiancamento al potere legislativo centrale di un organo rappresentativo di tutte le realtà locali centrali regionali temo che il presidente e Michele Contrini a sollecitare di concludere io capisco che ci sono esigenze di tempo che mi impediscono
Di completare il mio ragionamento che avevo affidato a qualche cartella sicché leggerla tutta non mi è possibile io colgo l'occasione però per confermare
La
Adesione incondizionata sicura e convinta dell'Assemblea regionale siciliana al grande sforzo che stiamo compiendo come Conferenza nazionale dei Consigli regionali italiani ad esse noi contribuiremo
Con tutto il nostro portato di esperienza storica e di capacità
Culturali grazie grazie presidente lombardo
Anche per la comprensione nei confronti di questa presidenza invito il collega chiede sì
Ad intervenire
Del consiglio regionale del Piemonte
Raccomandando sì raccomandando intenti grazie
Grazie molte questa assemblea mi sembra che sia la prova che esiste un grande slancio una grande con finzione
Un grande impegno nel continuare sulla strada della riforma del nostro Stato che non ci sia una caduta di tensione
Oltre cinquecento consigliere regionale riuniti
Qui a Roma i responsabili
Ormai di gran parte del potere legislativo di questo Paese
Che eserciteremo
Nelle varie regioni e province autonome con questo binomio di unità all'interno dello Stato nazionale e di autonomia
Per la capacità di esprimere nelle varie regioni le particolari condizioni economico-sociali
Trovo slancio quindi non un riflusso
E penso che per mantenere questo slancio
Si possano almeno dal mio punto di vista individuare dei punti fermi dai quali non tornare indietro
Già raggiunti nel processo di riforma uno di questi punti penso parecchie importante sia quello già raggiunto circa la stabilità dei governi ho l'impressione che questo elemento decisivo e importante in onda nel moka razzia sia oramai acquisito da tutti in modo stabile
Nessuna proposta sulla strada di una ulteriore definizione dei rapporti istituzionale della riforma deve essere intesa
Come
Tentativo di rimettere in discussione questo punto fermo la stabilità dei governi e un bene comune è un interesse collettivo è un punto da difendere
E questo non vuole essere da alcuno messo in discussione il secondo punto fermo
E quello relativo alla piena libertà delle regioni dei consigli regionali
Di decidere comunista a tutti la sento istituzionale la forma di governo e il ruolo dell'elettorato nell'elezione dei consigli regionali
E se rimettiamo in discussione questo elemento allora mi sembra che tutta la costruzione di riforma dello stato di qualcuno chiama federalista e viene rimessa in discussione allora abbiamo scherzato
Mi sembra che questo sia un altro puntò il Congresso delle Regioni ieri l'ha scritto chiaramente dicendo ogni regione uscita ricco attorniano nell'ambito dell'unità nazionale a decidere liberamente cosa fare nei nostri statuti e dei nostri tempi due punti fermi
Ci sono invece nel cantiere della riforma progetti ancora da costruire opere in corso difficoltà da superare
E su queste punti fermi non possiamo metterne soprattutto da un punto di vista centrale e ad esempio la forma di di elezione
Del presidente della giunta penso che non sia un punto fermo è un punto da discutere e un punto da risolvere che ogni regione
Troverà
Il modo di di risolvere o di compiere delle scelte ma è un punto in discussione insieme ad altri devo dirle che se guardo questo punto problema di come eleggere presidente della Giunta regionale all'osservatorio che ho avuto io mi sembra che almeno in Piemonte questa elezione diretta abbia provocato non certo
Prosciugamento e abbia un po'inaridito il rapporto politico e funzionale con il Consiglio regionale l'intero rapporto è stato sminuito parecchio e la riflessione che vi propongo e la seguente
Certo dobbiamo riequilibrare il potere il ruolo del Consiglio con uno della Presidente della Giunta ma per riequilibrare questi potere e necessario questa la riflessione che e vi offro forse è necessario creare un legame tra il presidente della giunta e il Consiglio regionale oggi questo legame non c'è
Il Presidente della Giunta non è stato non ha avuto la fiducia dal Consiglio regionale nella chiesta né questo la data
Il Presidente la Giunta non ha presentato un programma in Consiglio regionale che quindi non è stato a né approvato né corretto questo elemento è un elemento di sofferenza nei rapporti tra potere i ed è anche un elemento che forse impedisce in quanto manca un legame interni impedisce anche il crearsi di quei le funzioni di controllo che insieme ad altre tre funzioni ricordate da Nencini
Fanno parte di un equilibrio dei poteri quindi costruire un legame democratico tra le due funzioni penso sia una condizione necessaria per affrontare in modo diverso questo temo della della riforma delle regioni che vede questo tassello come un tassello in discussione grazie
Grazie al collega
Chiamiamo ad intervenire il presidente della provincia autonoma di Trento il collega Cristo Follini
Porto il saluto dalla Provincia autonoma di Trento e voglio recuperare solo alcuni concetti che ritengo essenziali che conosco come condivisi dalla maggior parte dei componenti del consiglio che presiedo
A parer mio se c'è un motivo comune un filo conduttore di questo dibattito di questo giornate di lavori questo non è tanto d'ordine giuridico costituzionale quanto piuttosto di carattere istituzionale e politico sta nella nostra presa di coscienza collettiva unitaria gli assetti di fronte ad un momento davvero cruciale della vita delle nostre regioni dei nostri consigli
Edito per svolgere di conseguenza un mandato sarà impegnativo di fronte ai nostri cittadini
Abbiamo oggi davanti a noi tanti e tali problemi da affrontare e da risolvere come non è mai successo credo in tutta la vita del regionalismo italiano
In questi ultimi mesi ci sono condensati adempimenti di impegni di forte impatto e di straordinario interesse
Le recenti riforme costituzionali e nel fatto prendere ridefinito anche se non compiutamente spesso in termini ambigui incompleti
I tasselli fondamentali dell'ordinamento regionale in un contesto istituzionale statale e locale che risulta complessivamente rivoluzionato nei suoi principi cardine principi cardine
La nostra agenda politica si è fatta pesante e urgente porre mano a quel pacchetto di ingegneria istituzionale i cui contenuti fondamentali sono stati autorevolmente posti all'attenzione di questa Assemblea sono Vernotico
Pare a me che sia utile possibile necessario raccogliere i suggerimenti e le provocazioni che ci sono venute da più parti
Per dare continuità e forze politiche all'esperienza che stiamo vivendo oggi riuscendo davvero a fare della nostra conferenza un punto di riferimento generale per la trasformazione ed il rinnovamento dello Stato verso est
Istituzioni
Penso ai nuovi statuti ma soprattutto le leggi elettorali sulla forma del governo che per le regioni e province tutto speciale sono l'obiettivo forse più importante urgente da raggiungere
Anche per affermare in pieno l'autonomia elettorale che alcune discipline transitorie dello Stato hanno obiettivamente compromesso
E il ruolo dei consigli del regole della loro attività e l'ampiezza delle funzioni dei poteri che tutti noi concordiamo di valorizzare incrementare dipenderà in buona misura anche dalle scelte di fondo che si faranno in sede elettorale
E nella definizione della forma di governo posto che cambia assai il ruolo dell'azione di un'assemblea legislativa collocata ad esempio di fronte ad un presidente eletto direttamente dal popolo
Rispetto al caso di un presidente nominato dallo stesso Consiglio
Come detto
Le regioni a statuto speciale e se si trovano oggi davanti a un difficile momento se non interveniamo con coerenza e tempestività
La riforma del Titolo quinto dalla Costituzione o almeno una parte di essa potrebbe comportare un'oggettiva omologazione delle regioni depotenziando
Le autonomie speciali anche in quei contenuti innovativi che sono stati da poco introdotti nei rispettivi statuti l'unica strada per uscirne bene quella della valorizzazione al massimo per le specificità e le peculiarità di ogni singoli ordinamenti agendo sugli statuti sulle norme di attuazione sui contenuti strategici della forma di governo e di politico ordinamentale
Su questo punto un coordinamento delle speciali può essere utile soprattutto per impostare le strategie di carattere generale
Ma è chiaro che ogni Regione conosce i propri punti di forza di originalità di differenziazione e si vanno ulteriormente rivitalizzata i anche adottando linee di intervento originali e innovative
Sto pensando a un'azione di recupero delle specialità ad ampio raggio che richiede in prima battuta e prima di ogni sforzo di genere statutario un'analisi critica è uno sforzo culturali innovativi
Per i quali si deve ricercare la massima condivisione fra tutte le forze politiche
Si tratta di un'occasione unica e direi quasi un obbligo istituzionale cui non possono non possiamo sottrarci pena l'appiattimento e la perdita progressiva delle dimensioni e caratterizzazione delle nostre specialità
In questo contesto il Trentino Alto Adige della particolare strutturazione delle due province autonome e di un sistema autonomistico fortemente articolato e radicato sulle Province ci parità può offrire un esempio significativo dei temi delle opportunità e dei vantaggi ma anche dei problemi e delle difficoltà che si incontrano quando si tratta di lavorare formule di autogoverno originali
Coniugando le esigenze storico-culturali specifiche per le popolazioni locali
Con i principi generali proprio di un regionalismo Rizzato
L'ampia tutela delle minoranze linguistiche esistente nella nostra realtà il riconoscimento di forme peculiari di auto-governo storicamente consolidate
Un particolare aggancio internazionale ormai giuridicamente riconosciuto questi sono come ben sapete i tratti essenziali della nostra autonomia
Partendo da una riflessione su questi punti che potremo verificare la tenuta complessiva delle regole statutarie vigenti in funzione di un loro aggiornamento arricchimento in questo contesto anche per la nostra realtà assume particolare significato la questione di un rapporto equilibrato tra il livello del popolo detto il piano del governo è quello delle assemblea legislativa
Questo mi pare debba essere il nostro compito nostro obiettivo prioritario e questa assemblea può essere utile occasione per prenderne coscienza
Interviene ora il presidente Cota del consiglio regionale del Piemonte
Devo dire che anch'io
Traggo spunto
Da alcuni interventi in particolare dall'intervento del presidente Cossiga
Che ci assegna questo ruolo costituente
Devo dire che il ruolo costituente i consigli regionali se lo sono già visti
Assegnare dal legislatore costituzionale del novantanove quando è stata prevista la
Possibilità da parte dei consigli regionali di dotarsi di nuovi statuti
Dico la possibilità perché questa previsione non è obbligatoria da un punto di vista strettamente giuridico a mio avviso è invece obbligatoria da un punto di vista politico nel senso che è per i consigli regionali una
Ottima buona
Forse buona occasione per esercitare
La propria autonomia
Per esercitare la propria autonomia e al limite anche per cercare di forzare un po'in quello che è il processo politico in atto oggi è un'arma quanto meno che noi abbiamo a disposizione come Consigli regionali e questo vale anche nei rapporti
Con i Presidenti della Giunta in quello che da molti viene considerato un braccio di ferro tra consigli e presidenti delle giunte ecco in questo braccio di ferro ovviamente ci sono diverse carte che si possono giocare per ridisegnare i ruoli per ridisegnare certi equilibri e lo statuto è una di queste carte io dico non obbligatorio perché
Perché certe volte quando vedo
Quando vedo i problemi che ci sono nella discussione dei nuovi statuti e quando vedo il tempo che non è inesauribile
Prima della fine di questa settima legislatura ecco io penso che ci voglia qui oggi
Una riaffermazione forte della volontà di arrivare a fare dei nuovi statuti di approvare questi nuovi statuti prima della fine della settima legislatura perché siamo un po'indietro io qui lo devo dire la regione Calabria vedo che ha già licenziato un testo tutte le altre Regioni tutti gli altri
Consigli regionali sono in questo senso un po'indietro nei i lavori delle varie commissioni e quindi prevedo che ci vogliano ancora dei tempi per arrivare all'aula da ad arrivare all'approvazione però gli statuti sono un passaggio fondamentale
Poi altre due considerazioni una legata al più generale legata alla trasformazione in senso federale
Dello Stato al processo che stiamo vivendo visto che su questo tema ci sono stati diversi interventi ecco la trasformazione dello Stato in senso federale certamente un processo che richiede degli atti
Una successione di atti
Io dico che in questo momento c'è questa consapevolezza e si sono adottati degli atti importanti
Atti che prima non erano stati adottati e io quando dico prima non penso soltanto alla polemica sulla riforma del titolo quinto della Costituzione che non è stato un passaggio veramente in senso federale io sono sempre stato molto critico su questa riforma del titolo quinto perché ne vedevo i problemi sottesi
Vedevo che si concreta va e che creava molti no di poi difficili da sbrogliare e sostanzialmente perché io ho sempre sostenuto un modello di ripartizione chiara delle competenze tra lo Stato e le Regioni cioè il modello della competenza esclusiva tipico dei sistemi federali Allo stato stacco esto alle regioni invece sta stanno queste altre materie questa è la via a mio avviso da seguire e oggi mi pare che ci sia questa convinzione
Anzi se non sono certo perché ho visto le proposte che sono state fatte dal governo e che sono in discussione quindi si sceglie la via dell'attribuzione delle competenze esclusive qualche un passaggio importante ma quando penso alla diciamo alla situazione di estasi di stallo io mi riferisco soprattutto a quello che è successo indietro negli anni
Ho sentito l'intervento del presidente lo porto la Sicilia ha avuto già subito nel mille novecentoquarantotto la sua autonomia le altre regioni ordinari hanno dovuto aspettare trent'anni per nascere quindi c'è una disattenzione storica rispetto ai problemi del federalismo i problemi delle regioni ancora quando queste regioni sono nata nel mille novecentosettanta
Poi per anni il centodiciassette della Costituzione è stato lettera morta per anni fino ad arrivare all'altro ieri se consideriamo l'altro ieri il processo di trasferimento amministrativo e ieri la il processo che ha portato poi alla riforma del titolo quinto della Costituzione quindi questo è un passaggio sia da sostenendo un passaggio che
Dell'attuale ma è un passaggio che adesso a
Chavisti arrivare ad uno sbocco quanto meno ad arrivare ad una grande consapevolezza
Ecco poi un'altra considerazione attiene invece ai ai diversi ruoli che al ruolo che devono giocare i consigli regionali e al rapporto che devono avere i Consigli regionali con le giunte ma sul ruolo dei consigli regionali ecco uno spazio politico noi dobbiamo conquistarselo questo è indubbio
Certo qualcuno ce lo può assegnare però noi dobbiamo far sentire la nostra voce come stiamo facendo devo dire negli ultimi negli ultimi tempi con la conferenza per esempio dei presidenti dei consigli regionali e Rocco alla creazione del Congresso delle Regioni prima non si sentiva mai parlare
Lei presidenti dei consigli regionali e dai consiglieri regionali oggi consigliere regionali sono considerati de I parlamentare a tutti gli affetti ed è cresciuto il loro ruolo politico questo il vero è cresciuto anche il quarto punto risultato di questo processo che è in atto però il nostro spazio politico dobbiamo conquistarselo non è una cosa che si chiede
Così data dall'alto
E quando invece ai rapporti con i presidenti delle giunte e alle considerazioni così che ho sentito fare sul problema dell'elezione diretta si arrivo problema del perché diventa difficile o facciamo degli interventi scusate già precostituiti per cui questo questa giornata di oggi serve per un'operazione di comunicazione oppure dobbiamo lasciare lo spazio anche ragionamenti altrimenti facciamo una giornata tutta impacchettata e quindi lei travestimenti prese concludo concludo ragionamento ai il mio ragionamento era sul problema della elezione di retta dai presidenti
Delle giunte ecco il problema dell'elezione diretta è cosa diversa rispetto al problema del presidenzialismo o non presidenzialismo dei poteri dei presidenti delle giunte
Ricordiamo che usi il sistema presidenziale per eccellenza e cioè il sistema che in vigore negli Stati Uniti è un sistema dove l'elezione del Presidente degli Stati Uniti non è una elezione indiretta in senso stretto
E cioè dia un'indicazione e poi successivamente una conferma attraverso la elezione da parte del congresso quindi non innamoriamo ci di un diciamo sistema e soprattutto non confondiamo il problema dell'elezione diretta con il problema del presidenzialismo con il problema
Della distinzione netta tra il ruolo di governo e cioè il ruolo dell'esecutivo e vuole invece di controllo
Del Consiglio regionale che il ruolo di di controllo politico da un lato e il ruolo legislativo dall'altro grazie presidente
Conclude questa fase di dibattito il presidente del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna La Forgia salutiamo intanto l'arrivo della ministro onorevole Gasparri ministro delle comunicazioni
Inviterà assalire selvaggio è se accomodata accomodarsi al tavolo della Presidenza mi permettete di ringraziare il presidente Pallini
Però insomma
Grazie
Osservazione che evidentemente risulteranno più assertive che argomentate verrà la ragione dei tempi
Su alcune delle questioni che sono state oggetto del nostro dibattito questa mattina
La prima
Io sono convinto che la modifica dell'ordinamento che è stata introdotta con la riforma del titolo quinto non ha trasformato l'ordinamento della Repubblica in un ordinamento federale
Credo che occorra altro ancora molto altro se si vuole procedere su in quella direzione
Sarei però
E ritengo necessario constatare che l'innovazione che è stata introdotta è così corposa da provocare
E beh insomma un impegno da richiedere un impegno molto robusto molto serio per corrispondere al innovazione spesso
Seconda osservazione che in qualche modo contiene anche una invocazione rivolta fuori di noi
Lo ha detto Cota la potestà alla piena sovranità statutaria come rivendicava Nencini nella sua relazione introduttiva
è stata consegnata siamo in
Ritardo
Nel esercitare questa sovranità sicuramente questo ritardo dovuto ad un atteggiamento sapiente saggio di prudenza e di riflessione
E però non può essere questa l'unica giustificazione
Ciò che io sento necessario e che si rompa il silenzio assoluto nel dibattito politico e culturale nazionale attorno a queste questioni
Non non è accettabile neanche interpretato con me Rispetto atteggiamento di rispetto nei confronti dei poteri sovrani dei consigli regionali
Consigli regionali sono assemblee politiche non vivono nel vuoto pneumatico sono immerse nel processo
Politico istituzionale del nostro Paese le questioni di cui ci dobbiamo occupare nella riscrittura degli statuti o delle costituzioni regionali finalmente
Sono così rilevanti in scena e così pesanti per le conseguenze che possono indurre sull'insieme dell'ordinamento che assolutamente necessaria una io questa esigenza la sento molto forte
Una apertura di dibattito politico e culturale che coinvolga anche il livello nazionale le forze politiche nazionali il Parlamento nazionale
Altrimenti per continuare a usare questi paragoni calcistici che vanno ovviamente di moda in questi giorni e rischiamo di giocare in uno stadio vuoto
Non c'è nessuno sugli spalti a guardare
E non è narcisismo è che abbiamo bisogno di sentire un'attenzione per dare il meglio
Di noi stessi su questo punto
Ancora l'ultima osservazione torno nessun alto uno e torno su quella che ci ha appassionato un po'tutti
E anche qui
Prima ancora e più ancora che formulare una media preferenza che pure viene non nasconde però faccio appello ad una esigenza di metodo che direi forse qualcosa di più di onestà intellettuale nella discussione
Io sono convinto che la definizione della forma di governo per le regioni sia appunto e lo ribadisco ancora consegnata alla piena sovranità dei consigli regionali
Credo quindi che sia possibile e assolutamente legittimo
Ritenere così pieno di controindicazioni e così pericoloso per le funzioni di rappresentanza la strada che è stata intrapresa con la norma transitoria del novantanove data tornare vertici suggerire la necessità di tornare ad una forma di governo parlamentare nelle regioni che è convinto di questo secondo me fa assolutamente bene a dirlo e ad argomentarlo apertamente
Ciò che mi sembra meno convincente sono tentativi surrettizi con alto alto tasso di ipocrisia
Che cercano o tendono a pervenire a questo risultato senza dichiararlo e quindi senza sottoporsi ad una trasparente discussione
Io sono piuttosto convinto viceversa
Che la scelta di un'investitura a suffragio universale del presidente della Regione sia una scelta che debba essere mantenuta perché possono essere Anco perché può ancora essere sottoposta a verifiche e a perfezionamenti
Nelle due strade possibili
Che fanno parte della discussione che fortunatamente sul piano scientifico c'è ed è
Piuttosto robusta
O lungo l'ipotesi di io robusti lire molto fortemente nei consigli il ruolo della opposizione Attraverso ovvero le prerogative dell'opposizione un vero statuto dell'opposizione
Così che come autorevolmente persino si sostiene
Diciamo la linea di demarcazione tra potere legislativo e potere esecutivo si sposta dentro l'Assemblea tra una un Governo con la sua maggioranza da un lato e una opposizione dotata
Di prerogative rafforzate dalla oppure ed è questa quella all'ipotesi che io personalmente suggerirei di approfondire al massimo in una discussione appunto non solo nel chiuso dei dei nostri consigli
Vedete appunto sulla scorta so di mescolare cose piccole con cose enormi ma sulla scorta del modello statunitense che è stato evocato se non sia possibile immaginare una forma di governo che combini l'elezione a suffragio universale
Del presidente della regione con una elezione contemporanea ma disaccoppiati tale della assemblea dividendo restituendo la divisione dei porte ripeto sono già al di là dei cinque minuti sono soltanto osservazioni di metodo insisto però sulla esigenze sulla responsabilità che abbiamo noi questo è l'augurio che faccio dagli stessi di promuovere un allargamento della discussione nella consapevolezza anche guardate
Lasciatemela fare quest'ultima osservazione nella consapevolezza che i problemi che stiamo affrontando sono così complesse
E l'approccio che stiamo tutti tenendo i diversi attori in campo stanno tenendo sono approcci che stanno faticando a manifestare quelle forme di coesione istituzionale che abbiamo messo a titolo del nostro del nostro convegno che un qualche rischio che gli anni del tentativo della trasformazione federale siano ricordati dal popolo italiano ex post come gli anni delle locuste un qualche rischio cioè
La forza
A conclusione dei lavori della mattinata all'esame del tema scatto regioni e comunicazione interviene ora da presidente il venti Presidente del Consiglio regionale della casta il presidente della Congresso delle Regioni
Presidente Nencini
Signor ministro
Colleghi ed amici presidenti
E consiglieri
Dopo aver
Parlato
Circa venti mesi
Anche e soprattutto a nome vostro
Devo dire per me grande gioia
Vederli vedere quasi metà degli eletti per le nostre assemblee dei nostri Parlamenti regionali
Riuniti in un solo giorno in un solo luogo
E la gioia di vedere che
Un lavoro
Fatto in nome e per conto delle nostre assemblee ma soprattutto per la democrazia parlamentare delle nostre regioni
Segna oggi
Una tappa importante con tale condivisa
Segna oggi
Anche in qualche modo una svolta
Per la quale gli interventi di questa mattina hanno dato ampia testimonianza
In questo momento
In questo passaggio
Non poteva non fare capolino
Un tema che nell'anno zero
In questa nuova
Epoca di questo nuovo ciclo per le nostre regioni
è diventato un tema d'eccellenza
Perché il vero collante
Della società moderna perché lo strumento principale di accompagnamento dello sviluppo delle nostre società
Il tema della comunicazione
Meno di un anno fa la carta costituzionale è già stato ricordato
Mi permetto di
Battezzare questo sistema ha comunque creato pari ordinamento
Parità da Stato Regioni
Enti locali ma anche disposto che allo stato compete oggi solamente di stabilire l'ordinamento della comunicazione
E che l'attuazione dei principi in materia di comunicazione compete anche a queste nostre regioni non lo dice
Naturalmente l'utente
Lo dice Enzo Cheli che è presidente dell'autorità garante delle telecomunicazioni parliamo quindi di qualcosa di cui siamo tutti colleghi
Responsabili in prima persona di una musica di cui abbiamo modi
E strumenti
Comporre e suonare le nostre
Questo richiamo vorrei accompagnare una sottolineatura che mi pare
Utile
Ed è che due grandi spazi politici in questo nostro continente sono oggi in forte ascesa
Le regioni e l'euro
E stranamente entrambi hanno un forte deficit comunicativo
Entrambe segnano il passo anche nella coscienza della gente facciamo eccezione per quanto riguarda nostro paese con alcune realtà
Soprattutto in alcune regioni a statuto speciale tra le quali se riesco con orgoglio anche la mia
Che hanno forte senso
Storico della loro identità ma complessivamente dicevo che giorni carenti di questa coscienza
Identità regionale
Pentita quindi che suonano vuote deboli anche perché oggi non sono accompagnate da strumenti comunicativi coerenti
E conseguenti
I nostri territori
I nostri sistemi economici
Le nostre
Culture
Le nostre società hanno urgente bisogno di un sistema radiotelevisivo che sia anche al luogo misura
Accanto mi editoria una tecnologia dell'informazione e della comunicazione che li sostengano
E vi rovino di linfa quotidiana nel loro agire
Purtroppo qui sta il paradosso
Mentre molte delle nostre regioni hanno già istituito organi di governo del sistema delle telecomunicazioni a livello regionale questi sistemi ancora non esiste
Questi sistemi non esistono anche perché il servizio pubblico radiotelevisivo e tuttora
Sostanzialmente ancorato alla dimensione nazionale eppure è il sistema
Regionalizzato ad essere fattore vitale di modernizzazione oggi delle nostre regioni come lo fu vent'anni fa la rottura del monopolio pubblico sul sistema radiotelevisivo
Noi non vogliamo però che questa trasformazione
Signor ministro avvenga colpi di sentenze della Corte costituzionale come avvenga tende vent'anni fa
Quella del passaggio dal sistema pubblico ad un sistema misto radiotelevisivo vogliamo accompagnare insieme allo Stato con senso di responsabilità e intelligenza questo processo
Colleghi consiglieri parliamoci però chiaro
Se qualcuno pensa di fare uscire le regioni dal ghetto comunicativo
Solo per ritagliarsi un po'di visibilità
Come consiglieri o assessori
Nei telegiornali come tanti piccoli cacicchi alla García Marques vuol dire che non ha capito nulla di ciò che serve oggi alle Regioni per Trichet
Abbiamo mettere la giusta parte non il tutto naturalmente ma la giusta parte del servizio pubblico radiotelevisivo e delle nuove tecnologie della comunicazione al servizio delle regioni per dar voce al nostro sistema territoriale
Perché rappresenti se stesso all'interno e all'esterno se perché si racconti perché costruisca
La sua identità
Perché comunichi all'esterno la propria esistenza regioni e identità debole e identità non comunicata sono regioni senza futuro
Di questo processo che poi l'anima anche del processo regionale in atto parlamenti regionali sono il cardine sono il pilastro della garanzie vigilanza come lo è il Parlamento nazionale
Rispetto al sistema radiotelevisivo nazionale
Notevole ministro Gasparri
I giorni scorsi incontrando il nostro coordinatore presidente Nencini espresse un significativo impegno di apertura del dialogo con i consiglieri a giornali e sul nuovo contratto di servizio con la RAI
Credo che sia un passo molto importante
Ma credo crediamo che occorra guardare anche più lontano
Vuole oggi un progetto coraggioso largo condiviso
Che affronti anche il tema di una partecipazione diretta delle Regioni all'azionariato della RAI
Un suo contributo riassetto distributivo ed anche al riassetto della produzione dell'intera azienda
Per metterla in linea con il nuovo assetto istituzionale e con il nuovo quadro politico e culturale del Paese
D'altra parte pochi mesi fa
Ricordiamo tutti sul finire della scorsa legislatura il Parlamento è stato a un passo dal varare una riforma sul sistema radiotelevisivo dal famoso
Oggetto
Mille centotrentotto che avrebbe assegnato alla Regione la nomina di due consiglieri di amministrazione della RAI di cui uno
Ad iniziativa dei consigli regionali
Abbiamo allora salutato quell'iniziativa come una apertura di credito prezioso
Ma come altre purtroppo non ha avuto seguito
Il rinnovo del consiglio di amministrazione della RAI
Si è consumato secondo un rito ventuno
Non è questione di pietire spazi di potere
Questione di associare invece subito in modo forte permanente le regioni al governo del sistema comunicativo l'associazione stretta
Garanzia di convergenza di intenti di sforzi su un terreno che è più delicati e complessi che si possano immaginare
Gubernatis non esca asfaltata
Cuper ma non est asfaltata storcere hanno un po'la bocca il sinistri ma tutti capiscono a che cosa mi riferisco
Siamo chiamati infatti
A concorrere a portare il nostro modesto apporto ma utile direi decisivo in questo momento apporto al governo del sistema delle delle comunicazioni con un senso alto della nostra funzione di consigli regionali in un processo difficile impegnativo io credo che qui qui si vedrà se sappiamo guardare lontano
O se il campanile si fa bello e ci impedisce di guardare oltre i nostri confini grazie
Grazie presidente di un ente inizia ora ad intervenire il ministero delle comunicazioni onorevole Gasparri
Ringrazio il presidente Nencini presente governo è tutta la organizzazione che vede la convergenza dei consiglieri regionali dei consiglieri e dei presidenti
Nelle assemblee per questo occasione di confronto che peraltro come ha ricordato il precedente governo è stata preceduto
Da un incontro che ho avuto con il coordinatore dei Presidenti dei Consigli regionali Nencini per analizzare alcuni temi di comune interesse e non volendo fare discorsi diciamo
Aulici o maccheroni ci che ci distolgono dei punti concreti vorrà andare subito su due questioni di comune interesse e poi se mi è consentito come soggetto politico anche un'osservazione sul tema
Di attualità che riguarda poi i processi di riforma che tutti viviamo
Primo problema per quanto riguarda l'informazione la RAI il servizio pubblico
è ovvio che c'è un'aspettativa potrei dire prima Presidente va in diceva regioni devono essere presenti con quella riforma che non si è fatta vedremo se si farà
C'è un un assessore regionale presente nella il consiglio d'amministrazione della RAI ma questo lo dico come battuta per dire che comunque il la cultura dei territori in questo Consiglio amministrazione in qualche misura era presenta perché nessuno ne abbia il monopolio né una persona da sola possa rappresentare tuttavia colgo anche questo aspetto insomma di e singolare mi pare che tra l'altro consigliere
In causa continua a essere assessore
Regionale quindi questo dimostra un'apertura che presenteremo non si del Parlamento nazionale non ce ne sarebbe stato forse opportuno che ci fosse ma non è questo l'oggetto dalla nostra analisi noi abbiamo uno strumento importante come governo e come ministero delle Comunicazioni per orientare indirizzare l'attività del servizio pubblico che il contratto di servizio
Che è stato già citato dal presidente come anche l'unico atto reale il resto poi la moral suasion è la polemica il dibattito che tutti ci vede protagonisti su che cosa vorremmo vedere o non vedere
Dal servizio pubblico contratto di servizio e quel rapporto che poi indica come dire in termini generali strutturali dove debba essere indirizzato lo sforzo dell'azienda pubblica e di quel servizio pubblico che
Resterà esistere e resistere ancora per molto tempo
Processi di privatizzazione di trasformazione certamente sono nella prospettiva delle scienze del nostro Paese io stesso Liao spiegò ma tuttavia ritengo che per un certo periodo
Una presenza forte del servizio pubblico ci sarà e anche quando processi di privatizzazione della RAI si dovessero avviare immagino che un nucleo di servizio pubblico come negli altri paesi europei comunque resterà per svolgere semmai quelle funzioni più pertinenti al servizio pubblico e lasciare l'attività di carattere commerciale in altri ambiti ma sono processi
Come dire lunghi complessi che nella scorsa legislatura nazionale non ebbero un esito positivo tant'è che la legge che lei citava fu discusso a lungo ma non vide mai la luce noi speriamo di poter guidare un processo di riforma anche del servizio pubblico e dell'emittenza nel suo complesso tuttavia tuttavia insomma parliamo degli impegni che a legislazione vigente dobbiamo affrontare gli altri
Li vedremo quando matureranno dello credo che col servizio pubblico del contratto di servizio con il servizio pubblico debba dare maggiore spazio alla cultura e territorio
E credo che non soltanto la conferenza delle regioni presidenti delle giunte che pure saranno coinvolti
Ma anche il coordinamento la presidenza dei presidenti delle delle assemblee quindi consigli debbano essere partecipi in questo processo di ridefinizione del contratto di servizio questo è l'impegno che ho preso con il presidente Mancini e che ribadisco in questa sede concreti soggetti che hanno chiameremo a discutere sono molteplici
Non ci sono solo i Consigli regionali come non ci sono soltanto le giunte regionali
C'è la Conferenza dei rettori ci sono i rappresentanti del terzo settore ci sono tante realtà che vogliamo coinvolgere nella stesura del nuovo contratto disservizio farlo in maniera molto trasparente e motivati inizieremo questa trattativa
Contratto di servizio scade il trentuno dicembre
Del due mila e due il nostro obiettivo è avere già dal primo gennaio del due mila e tre un contratto di servizio firmato cosa che nel passato non è mai accaduto veniva sempre rinnovato
Ben al di là della scadenza e proprio per questo Loggia avvieremo questo negoziato tra il governo e la RAI
Coinvolgendo questi soggetti non recati alcuni ma ve ne saranno anche altri istituzionalmente
Interessati ciascuno per la sua parte al nuovo contratto di servizio è ovvio che il terzo settore organizzazione del sociale sono più interessati alla programmazione che riposa riguardare è ovvio che la conferenza dei rettori o altre istituzioni della cultura la vostra nazione saranno più interessati appunto dagli aspetti di pertinenza
I consigli regionali le presidenze dei consigli regionali quadrato immagino anche le giunte regionali saranno interessate alla presenza non solo dell'attività istituzionale
Delle giunte e dei consigli ma anche alla presenza meglio organizzata delle culture del territorio e quindi noi il primo luglio
Tenevo primo appuntamento di carattere nazionale per avviare pubblicamente insieme a tutti questi soggetti ovvietà che insieme all'ordine dei giornalisti a tanti altri vi risparmio l'abilità di tempo la lecco dei soggetti ad altro titolo
Saranno interessati e coinvolti al rinnovo del contratto di servizio e vedremo anche
Il coordinamento dei presidenti deve assemblee dei consigli regionali e dei Parlamenti
Qualcuno che ha questo titolo che oggi viene usato in media spesso improprio ci sono pure i parlamenti regionali altri sono ancora consentirne dei Consigli regionali può
Nell'ambito di altre riforme assumeranno altre denominazioni ho già hanno assunto altri poteri e quindi io credo che si debba coinvolgere nella discussione anche questa grande realtà di democrazia di partecipazione
E che questo non riguarda ho visto delle dichiarazioni delle osservazioni che Geri ha fatto il presidente Mancini solo i centri di produzione le strutture però io credo che la RAI ed è una struttura federalista della sua organizzazione
Rispetto ad altre strutture radiotelevisive alle sedi regionali
A le testate giornalistiche regionali ha quindi una sua dislocazione una parte importante
Del servizio pubblico e dislocata sul territorio ed è organizzata in ragione della presenza sul territorio quindi credo che sia naturaliter ancora di più di ieri destinata ad un interlocuzione forte
Con le realtà che sul territorio per scelte di riforma costituzionale fatta
Ed altre che si annunciano destinato a svolgere un ruolo sempre più importante tra l'altro presidente quindi la le considerazioni che anche ieri ha rinnovato il presidente Mancini e lo ringrazio anche per aver dato atto della disponibilità del governo del mio ministero al riguardo
Come dire siamo pronti a recepirlo in quest'occasione il primo luglio tutti interverranno e daranno il loro contributo di idee
Siamo noi che attendiamo in questa prima occasione di recepimento distanze di proposte e suggerimenti da parte vostra anche sulla base dalla discussione che questi giorni state facendo proposte suggerimenti per la discussione che poi proseguiremo
Dal primo di luglio fino alla fine dell'anno quando poi dovremo stipulare noi la Rai questo contratto di servizio neanche può il problema prevede la privatizzazione dell'apertura della RAI ad altre realtà
Io tempo fa e ho visto il Presidente aveva ripreso questo accenno sostegni è offerto questo elemento discussione al precedente consiglio di amministrazione della RAI
Che lo fece proprio che una delle vie dell'apertura della RAI a dimensione di mercato non può essere solo quello della privatizzazione di pezzi di azienda di rete di canali maggiore la dell'apertura al territorio
E quindi io penso che si debba riflettere ho detto più volte ho visto ripeto che è stato recepito dal precedente consiglio di amministrazione
Come se ad esempio mantenendo pure il controllo cinquantun per cento della RAI Holding delle strutture del territorio in una fase iniziale aprirsi
A consigli regionali a istituzioni locali a fondazioni si parla molto del destino delle fondazioni che cosa devono fare con queste risorse a privati locali a privati locali per una partecipazione che diventi anche azionaria
Questa idea io medesimo lanciato e che in qualche misura ho visto coincidente con il pensiero espresso la prevenzione può essere uno degli argomenti di riflessione che poi ci porti a delle decisioni e in sede di legislazione nazionale ma anche in sede di discussione di riflessione per il contratto di servizio con l'azienda con il suo nuovo consiglio di amministrazione credo che sia una delle vie
Di parziale e progressiva privatizzazione o diverso assetto proprietario della RAI perché questo caso parlando di regioni o di fondazioni
Forse il termine privatizzazione potrebbe essere ambiguo perché interpretazione ci si riferisce a una cessione a soggetti privati qua in questo caso parliamo soprattutto poi le regioni o altre istituzioni del territorio
Di realtà istituzionali che non sono privati quindi credo che questo processo debba essere investigato debba essere discusso per evitare anche a chi come me il territorio il solo ruolo di quello che può e deve chiedere la telecamera per l'evento la situazione quindi un ingresso più trasparente non gestione ravveda rende maggiore
Dignità e maggiore titolarità di diritti alle realtà del territorio i modi e le forme ritrova approfondire studiare rinnovazione forte perché se poi si rivendicano spazio addirittura titolo di parziale profeta già calcolarsi degli oneri e dei doveri attenzione scaricheremo volentieri
Quote e problemi anche insomma poi ci sono i precari ci sono tanti problemi bisogna rivendicare Bergoglio dire dei diritti ma bensì conto che poi ci sono delle aziende che hanno delle loro complessità dei problemi e quindi credo che anche nel vostro interesse sia discuterne con attenzione ed evitare insomma che poi uno possa rivendicare diritti ignorando anche l'altra faccia tra medagliere purtroppo c'è come tutte le grandi realtà
Quindi credo che su questo e poi sul piano dei contenuti dell'informazione della valorizzazione del lavoro dei consigli regionali
E anche dell'attività della politica debba esserlo dal servizio pubblico presentato in maniera diversa notare questo riguarda anche il Parlamento nazionale al governo nazionale
Spesso i programmi di informazione dalla testata per i servizi parlamentari
Offrono informazione presentati la maniera che difficilmente come dire attira l'attenzione dello spettatore perché parliamo sempre di radio di televisione che devono essere fruibili da parte del telespettatore che non possono può diventare una pura operazione pedagogica che alla fine col telecomando di cui molti si dimenticano l'esistenza un clic è uno passa a vedere un'altra cosa
Ecco credo quindi che il tema del federalismo deriva riforma in questo senso del servizio pubblico sia ottima importante anche devo contratto di servizio che debba vedere
Insieme alla Giunta anni
E assemblee consigli parlamenti e presidenti delle regioni coinvolti nei modi e nelle forme che a partiremo dal primo luglio negli incontri successivi definiremo su questo credo e quindi oltre questa chiara volontà non ci sia molto da aggiungere non possono cogliere l'occasione per
Per invitare i Presidenti delle Assemblee tutti i membri delle assemblee a ripetere sulla legislazione delle comunicazioni
Ci sono poteri concorrenti ma attenzione
Ha proprietà corrente sui temi dell'elettromagnetismo
Che si stanno affrontando con una follia
Basata sulla scarsa informazione scientifica
In questo Paese si va a monte
Non so se c'avete fatto caso non si parla più del buco d'ozono da alcuni
O luogo zona è stato chiuso da qualcuno
Cosa che io mi auguro ma non ho avuto notizia
Oppure adesso con le strade che ci saranno solo l'abbronzatura e si tornerà sugli organi di informazione tra tutti a riparare popoloso hanno avuto un periodo di grande moda
Della retro magnetismo letto il mondo con iniziative normative fatta anche ad alcune regioni assolutamente infondate scientifica
In contrasto con la legislazione nazionale correggi tutti i paesi del mondo con il buonsenso colorata della scienza scusate la franchezza ma ho il dovere di dirlo questo va detto con chiarezza tanto è vero che molte leggi sono state impugnate sono oggetto di discussione tenete conto che la legislazione nazionale italiana prevede parametri che sono tra i più bassi del mondo anzi monsignor Basile
E nessuno intende modificarlo verso l'alto
Se l'Italia si è data dei parametri bassi e motivo di vanto del nostro Paese attento alla salute attento a i rischi presunti o reali per le persone perché lo sviluppo economico la tecnologia non devono mai prescindere
La rispetto alla salute dei diritti della persona
Che sono valori come dire priorità attenzione però perché molti casi sono state varate e spesso devo dirlo sono maturate nei consigli con emendamenti discussioni anche io insomma faccio parlamentare del pranzo asiatici anni insomma conosco i meccanismi
E in molti casi questo ha portato a un contenzioso tra governo centrale
Consigli regionali giunte regionali
Credo che si debba guardare ripeto ci sono studi tutto era dura ma stessi al Governo l'abbiamo affrontati ulteriori organi l'organizzazione e mondiale per la sanità organi nazionali hanno offerto una base di conoscenza scientifica che noi tutti come legislatori come membri di assemblee io stesso Sereni sostano membro dell'Assemblea
Del Parlamento dalla Camera credo che tutti abbiamo il dovere delegiferare di una consapevolezze o su questo faccio un appello a con l'approfondimento su queste materie
Noi stessi sulla base della legge obiettivo che ha indicato nella telefonia di terza generazione l'adesione digitale terrestre
E nella larga banda delle sfide che abbiamo inserito in una legge obiettivo perché possono garantire sviluppo ricchezza Alitalia come le altre reti stradali autostradali o le strutture portuali ci sono trenta miliardi di euro di investimenti legati a questi settori pari a sessanta mila miliardi di vecchie lire che odio occupazione sviluppo in tutti i territori in tutte le regioni in tutte le città
Quindi dalle su questi temi che vengono affrontati giustamente dalle assemblee regionali una
Come dire una volontà di approfondimento ulteriore perché poi l'opinione ovviamente il contrasto ed è è il sale della democrazia quello più neanche passare attraverso un vaglio
Diciamo scientifico su temi così complessi
Sui quali ripeto l'Italia la sua legislazione nazionale già garantiscono i parametri di sei volt su metro che sono i più bassi esistenti nel mondo e quindi credo che da questo punto di vista ridare non debba modificare questi parametri
Mandare al di sotto vuol dire impedire impedire la connettività le comunicazioni parlare dopodiché se i cittadini volessero sperimentali
Alcune normative in termini reali vedreste che affetti sulla vita delle persone ma sul turismo cento alcune regioni hanno fatto tre leggi che se fossero applicate
Impedirebbero di telefonarsi di molta gente andrebbe casomai da altre parti del mondo in altre regioni un appello vedete molto sincero ma sentito su questo tema fermo restando il rispetto delle competenze di ciascuno ma la necessità di evitare una legislazione che poi allontani dall'Italia Investimenti tenete conto che in questi settori le aziende che operano anche quelle
Tra virgolette italiane sono aziende multinazionali se la legislazione diventa troppo complessa inapplicabile di lotteranno i loro investimenti innanzi post del mondo
E questo può avere conseguenze sullo sviluppo sull'occupazione sulle aspettative che anche non solo i governi nazionali ma credo anche tutti coloro che insomma si occupa di politica hanno mandato da parte dei cittadini credo che vogliano rispondere sul piano dello sviluppo ed occupazione anche su questo il nostro ministero aperto al confronto
Con i presidenti delle assemblee con i consigli insomma
è un po'Complesso confrontarsi con ciascuno ma nelle sedi opportuna si può fare per dare tutta la base di informazione di approfondimento e di confronto pronti a cambiare idea se valgono si dimostra fondamento scientifico di alcune scelte ma pronti anche a fornire argomenti non dico a far cambiare idea ma fornire argomenti su queste basi lo sottolineo perché su questo Consiglio regionale si impegnano molto si cimentano e spesso ripeto
Sì prendono decisioni a volte giusti a volte anche sulla base di suggestioni o come gioco dell'emendamento dello scavalco l'assemblea con un trasversalismo totale quindi non è una osservazione che faccio dopo di una parte politica la quale pura partendo da questo punto di vista il trasversalismo è totale quindi garantisce la terzietà da questo uso del mio intervento ultimo
Argomento ecco che c'entra poco con le comunicazioni vanno introdotti due ma solo telegrafico
Io mi auguro si sta riponendo molto in questi giorni gli sviluppi ulteriori delle riforme che non si abbandoni la via del presidenzialismo credo che si sono dati c'è una regione in particolare che sta andando verso una riforma io sono stato eletto parlamentare in quella regione della Calabria che francamente farebbe fare dei passi indietro il ruolo dei consigli è importante il bilanciamento dei poteri
Tra le giunte e i consigli è un fattore fondamentale così come il bilanciamento dei poteri tra i governi nazionali i governi regionali
Tra il Parlamento nazionale di le assemblee regionali in Europa certamente siamo in una fase in cui bisogna un po'tutti riprenderci le misure cedere anche pezzi di sovranità e certamente quello nazionale le assemblee nazionali
Ne prendono atto e lo sanno perfettamente così come tutti abbiamo perso della solita verso l'alto nei confronti dell'Europa tuttavia fare dei passi indietro sulla via dell'elezione diretta
Dei presidenti delle giunte regionali sarebbe a mio avviso tenendo conto del fatto che un po'fuori tema però credo che sia un tema di grande attualità
Un grave errori fortemente ognuno ha il potere di assumere decisioni che la riforma costituzionale affida alle assemblee regionali ma credo che farebbe
Fare dei passi indietro paese grazie anche nello nazionale semmai
C'è da uscire dall'ipocrisia nelle ultime elezioni politiche abbia avuto una sorta di elezione diretta del primo ministro insomma con scritto sulle schede economie tutto mancava solo una norma che ratifica asse un'aspettativa dei cittadini
Credo che i cittadini meccanismo dell'azione diretta lo apprezzino vorrebbero esteso ad altri livelli io mi auguro che non si facciano dei passi indietro violenze ognuno è libero di assumere le decisioni che riterrà grazie molto
Ringraziamo il ministro Gasparri per la sua presenza e per il contributo che ha voluto dare i lavori questa Assemblea un attimo di attenzione per una breve comunicazione ai servizi al segretario generale serissimi scusate ma un attimo d'attenzione
La seduta del pomeriggio prevede la presenza del Presidente della Repubblica
La presenza del Presidente della Repubblica prevede
Dispositivi di sicurezza particolari
Non sa non è possibile trattenere borse valigie in teatro
E bisogna anche i partecipanti portino con sé le borse e al pomeriggio le tengano presso il loro posto ogni borsa
Che non è presso il posto di chi siede sarà oggetto di attenzione degli artificieri
Di conseguenza bisogna che le borse siano accompagnate alle persone
Solo i cineoperatori possono trattenere le borse presso la segreteria
Grazie segretaria si concludano così i lavori della prima parte la sessione antimeridiana di questa Assemblea vi do appuntamento puntuali per cortesia alle ore quindici
E mi permetto di fare i complimenti a chi ha voluto e organizzato queste questi lavori questa assemblea anche perché siamo riusciti a far parlare quindici oratoria un violinista
Tutto
Della vita del nostre istituzioni sia un momento in cui noi abbiamo il dovere di rappresentare in modo chiaro alla paese la nostra volontà di uscire da questa situazione di incertezza nella quale ci dibattiamo da tempo
E di trovare finalmente la strada per affrontare quelle riforme che attengono alle istituzioni in senso più ampio alle istituzioni nazionali ma che attengono soprattutto alle istituzioni delle nostre regioni
Ho ascoltato con molto interesse con molta attenzione
Questa mattina la serie di interventi autorevolissimi ed è altissima qualità che si sono succeduti e ho preso con grande ho ascoltato con grande soddisfazione per per quanto riguarda l'intervento del presidente Cossiga questo invito a far sì che questa nostra riunione possa essere l'inizio della fase costituente
Della riforma istituzionale del nostro Paese e credo che sia un'occasione che non dobbiamo perdere un'occasione che non dobbiamo assolutamente lasciarci scappare
Ho ascoltato anche con attenzione l'intervento della presidente Ghigo
E o apprezzato la sua dichiarazione di aprire un dialogo costante e proficuo tra i consigli e le giunte
Sono contento di aver ascoltato questo perché forse la prima volta in cui c'è un'apertura così ampia nei nostri confronti ma vorrei anche capire quale sia il tipo di dialogo che i presidenti delle giunte vogliono avere nei nostri confronti con noi
Innanzitutto sono dispiaciuto del fatto che in questa prima occasione nella quale avremmo potuto iniziare questo dialogo purtroppo una delle due parti
Da parte dei presidenti delle giunte non sia stata oggi rappresentata se non per un concerto per un breve periodo dal Presidente Ghigo e questo non mi sembra un modo corretto per iniziare un dialogo
Ma
Ma credo anche che non sia questa
Non sia il momento di assumere un atteggiamento soltanto polemico nei confronti dei presidenti delle giunte credo che la nostra serietà istituzionale ci debba indurre fare riflessioni
Serie che portino a questa sostanziale cambiamento istituzionale che noi tutti chiediamo
Perché fino ad oggi dicevo non abbiamo visto una grande disponibilità nei nostri confronti se è vero come è vero che non più tardi di una settimana fa
In occasione della riunione dei presidenti delle giunte
Le disse le la delibera che hanno assunto è stata di assoluta e completa chiusura nei nostri confronti tutti gli argomenti
Che erano all'ordine del giorno hanno avuto una risposta nella quale non si teneva in nessuna considerazione le esigenze che i consigli regionali avevano più volte Espresso intendo riferirmi per esempio al discorso della Bicamerale
Presidente Ghigo oggi ha detto una cosa vera Ammannati ha taciuto un'altra altrettanto vera
è assolutamente vero che esistano due impostazioni differenti un'impostazione delle giunte che vedo nella rappresentanza l'unico motivo terre ai giusti ficcare il motivo fondamentale per giustificare che sia comunque il presidente dalla Giunta di indicare chi deve andare a far parte dalla commissione e dall'altro esiste invece l'altra teoria quella sostenuta dei presidenti dei consigli secondo i quali esiste una rappresentanza più ampia e soprattutto esiste la considerazione che in un organo composto da poteri legislativi debbano sedere
Designati dal dai Consigli regionali ma ha dimenticato di dire che questo argomento è già stato affrontato ed è già stato deciso dalla commissione presieduta dal senatore Mancino
Il quale senatore Mancino è venuto riferirci in occasione del nostro presidente congresso che la commissione appunto aveva ritenuto che nella Commissione
Nel nella bicamerale per le questioni regionali dovessero sedere di rappresentanti dei consigli allora se questo è il modo di dialogo ed è è un dialogo un po'univoco è un dialogo nel quale si cerca soltanto di Darfur sfogo alle esigenze e le richieste di una parte e non a quelle delle altre perché se il presidente Ghigo oggi ha ricordato ha fatto riferimento a un sondaggio di cui ha già dato io gli esiti e la cosa mi lascia stupefatto tenuto conto che sempre in occasione della loro riunione del trenta maggio sera proposto di effettuare un sondaggio per verificare la posizione favorevole dell'opinione pubblica mi sembra strano che oggi ha sei giorni di distanza ci siano già stati gli esiti
Di questo sondaggio ma se ciò è vero io posso dirvi che nella mia regione è stato effettivamente fatto un sondaggio ed il settantacinque per cento degli intervistati ha dichiarato
Che i consigli che le assemblee devono essere rivalutate perché le assemblee devono essere indicate e sono viste dalla gente come luogo
Di tutela delle minoranze come il luogo di effettiva espressione delle democrazie
Ma io spero che quindi con oggi sia iniziato una fase diversa
Che con oggi si possa iniziare finalmente ad avere un dialogo serio che con oggi si possa effettivamente costruire insieme questa nuova
Forma di istituzioni che riteniamo assolutamente non più prorogabile rinviabile
Non vi sono dubbi non voglio ripetere quello che è già stato detto ripetutamente questa mattina
Siamo in presenza di una zoppia istituzionale che assolutamente non più accettabile siamo in presenza di una situazione di squilibrio che rischia di avere una deriva di scarsa democrazia siamo assolutamente dell'opinione che si debba arrivare ad una conclusione di questa problematica anche perché c'è poi un'ulteriore considerazione che ritengo di dover sottolineare io credo che questa affermazione di voler creare dei dei contrappesi in nella odierna situazione
Sia ben difficile da realizzare in presenza di questa che è una formula sicuramente ibrida
Il ministro Gasparri questa mattina ha parlato di presidenzialismo ma con l'attuale situazione istituzionale il presidenzialismo ha ben poco a che vedere
A ben poco in comune con il presidenzialismo quella oggi vigente
è una forma che non ha nulla a che vedere con il presidenzialismo ho poco a che vedere con il presidenzialismo allora io credo che si debba fare una valutazione più approfondita per cercare di capire se sia emendabile
Questa questo tipo di
Costruzioni istituzionale o se invece questo tipo di costruzione istituzionale prescindendo dal fatto che si sia per un governo per presidenziale o parlamentare se questo tipo di forma istituzionale non debba essere rivisto fin dalle base ma credo che
Entrando più specificamente nel merito di quello che era l'argomento del quale io debbo parlare credo che si debba noi esaminare gli scene Ari che attualmente sono in essere e che presiedono rinnovo degli statuti
Innanzitutto io credo che si debbano iniziare a sgombrare il campo una serie di limitazioni che attengono alla mancata definizione di alcuni nodi fondamentali del federalismo per esempio la mancanza di una Camera federale una Camera federale che deve essere deve avere il ruolo di rappresentatività dell'articolazione territoriale del Paese ed un compito di verifica e di mediazione tre gli interessi nazionali quelli sub nazionali interessi questi ultimi che trovano un loro primo livello di riferimento articolando il Paese nelle tre grandi aree socio economiche del Nord del Centro e del Sud
La mancata previsione di una diversa composizione della Corte costituzionale l'argomento questo assolutamente insuperabile
E noi riteniamo che sia fondamentale che si inizi ad avere anche una rappresentanza regionale all'interno dell'organo supremo
E poi bisogna fare qualche considerazione anche alle due forti
Alle
Quello che la legge costituzionale tre del due mila e uno ha introdotto e alla fragilità che questa norma ha determinato nell'assetto istituzionale io sono convinto che ci siano delle difficoltà a trovare attuazione per esempio
All'esercizio dalla potestà legislativa concorrente da parte delle regioni
La non chiara i univoca definizione dall'autonomia finanziaria
La non chiara delimitazione del principio di sussidiarietà verticale tra Stato Regioni Città metropolitane Province e Comuni
I limiti della norma costituzionale sono poi anche ed è già stato richiamato questa mattina collegati agli atti sono altresì collegate agli attuali meccanismi procedure di partecipazione delle regioni allo sforzo di integrazione europea
Da questo punto di vista le istanze re giornalistiche federaliste
Trovano una difficile attuazione a livello europeo e sicuramente la nostra partecipazione ben diversa rispetto alla partecipazione dei lender tedeschi o delle regioni bene
Con una speranza e direi con una soddisfazione sulla base delle recenti affermazioni fatte dal governo è anche la modifica di quella proposta di legge sull'applicazione dell'articolo centoventidue sulla contestualità dell'elezione fra Presidente della Giunta
Il Consiglio regionale sulla quale appunto il Governo adatto ampie assicurazioni circa la volontà
Di una modifica
Si tratta quindi di
Iniziare Ari considerare questa zoppia istituzionale che esiste nel squilibrio tra poteri tra Giunta consigli
E si inizia anche io credo si dovrà anche iniziare a valutare il discorso della cosiddetta rappresentanza perché se è vero che la Costituzione indubbiamente dichiaro in maniera esplicita che la rappresentanza debba essere solo in capo al presidente dalla Giunta io credo che ci debbano essere delle considerazioni sulle quali meditare
Per vedere se non sia opportuno invece anche in questo anche da questo punto di vista di addivenire a una riequilibratore e presente intendo riferirmi alla Corte costituzionale
Il Consiglio non è nelle condizioni di poter andare a difendere una legge che Possa essere stata promulgata e che magari non possano essere stata apprezzata dal Presidente della Giunta
Il caso per esempio della la recente sentenza dalla Corte costituzionale che ha bocciato il la delibera del il Consiglio regionale della Liguria che non che intendeva definirsi non più Consiglio regionale ma Parlamento nel momento di ci deve far riflettere perché il Consiglio non ha avuto la possibilità di una propria costituzione per difendere le ragioni che avevano portato a una scelta di questo genere
Nessuno contesta come dicevo prima e la rappresentanza delle politiche regionali resti in capo al Presidente della Giunta
Ma non si può contestare
Che il mille letti nei consigli regionali abbiano un ruolo direttamente legato alla loro funzione di rappresentanza del corpo elettorale
è un fatto un fatto sul quale dobbiamo appuntare la nostra attenzione e che non dobbiamo assolutamente mettere in secondo piano
Io credo che
In questo momento non si possa fare non si debba essere assolutamente tranchant nel dire che il rivedere l'impostazione fin qui data alle riforme istituzionali debba essere necessariamente considerato come un passo indietro
Io non sono d'accordo con il professor Barbera il quale ha sostenuto questa tesi io credo che si debba trovare un equilibrio tra gli organi e tra i portieri che costituisce l'essenza stessa della democrazia
E non sono neppure d'accordo con le affermazioni fatte da alcuni presidenti che andò addirittura definito uno scempio istituzionale le scelte assunte dal la commissione dalla Commissione Statuto della regione Calabria credo che sia un momento di riflessione la proposta non sia assolutamente uno scempio vedo più grande lo scempio di questa ibrida forma che non ci consente di a vere un effettivo riequilibrare i poteri tra Giunta e Consiglio
Io dicevo tra diceva questa mattina Vincini io sono personalmente per l'elezione diretta del del consiglio del Presidente della Giunta io non sono assolutamente così sicuro di essere d'accordo con ma non sono neppure sicuro di essere d'accordo con l'ipotesi contraria io sono assolutamente sicuro che come dicevo prima come oggi la situazione è sicuramente una situazione errata sbagliata dalla quale dobbiamo con la massima urgenza uscire e credo che sia motivo di seria riflessione cercare di trovare una soluzione che sia diversa dall'attuale
Io credo che tutti quanti abbiamo visto nel recente passato
Che un eccessivo parlamentarismo Possa creare dei problemi ma credo anche che l'odierna situazione possa portare ad un Cesare Isma'che guarda con fastidio all'istituto dall'istituto parlamentare e che alla lunga e sicuramente il più profondamente dannoso
Della stessa malattia che vorrebbe curare nessuno di noi chiede o crede che si debba vedere con favore l'instabilità
Un ribaltonista mo'nessuno di noi vuole ritornare a questo tipo di passato ciascuno di noi vuole però ritornare ad una situazione nella quale i consigli si riappropri lo di quella dignità
Che è tipica delle democrazia
Credo anche che ci siano dei passaggi fondamentali che dovranno essere a breve percorsi per riprendere il discorso del riforme istituzionali uno è sicuramente quello della legge costituzionale sulla devoluzione
Che può essere un momento importante di ripresa e di svolta
Nelle nostre riforme un altro era quello a cui ho già fatto riferimento della nascita sollecita della Commissione parlamentare per le questioni regionali nascita composizione che dovrà essere portato avanti nel senso di quanto è stato stabilito dalla commissione Mancino
Un altro passaggio decisivo al fine di verificare una reale volontà di procedere sul processo
Sulla via del processo federalista dello Stato italiano è il disegno di legge recante disposizioni per l'adeguamento della Repubblica la legge costituzionale diciotto ottobre due mila uno numero tre
Anche su questa iniziativa governativa vi è stato da parte dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle province autonome la predisposizione di un documento e di una serie di osservazioni
I nodi ci sono stati evidenziati spero vengono posti all'attenzione ed esaminati dal Parlamento nazionale corso dell'esame del progetto di legge governativo anche qui vi sono una serie di puntualizzazioni che vanno fatte
Nancy tutto sui limiti posti alla forte sta legislativa regionale dalla mancanza di una legislazione statale sui principi fondamentali delle materie di legislazione concorrente
Carenti prevede adeguate soluzioni appaiono poi le norme relative alla partecipazione delle Regioni al processo di integrazione europea lo svolgimento di attività in materia internazionale
Voglio soltanto dire che in questo questo punto il Consiglio regionale della Lombardia anche su impulso dalla Commissione per l'integrazione europea sta elaborando una iniziativa legislativa che affronti adeguatamente la materia superi i limiti della legge la pena
Consiglio regionale sta altresì elaborando con i parlamenti del Baden-Württemberg Catalogna ed evitare genetica con altre quindi nell'ambito della cosiddetta associazione dei quattro motori una proposta di lavoro per inserire nell'ambito dalla convenzione quei principi che diano sostanza riconoscimento diretto alle ragioni del ruolo di partner dell'euro dell'unione europea
Con alcuni specifici diritti connessi a tale ruolo come quello di adire direttamente alla Corte di giustizia sui conflitti di competenza con l'Unione
Per quanto relativo infine alla riallocazione delle funzioni amministrative tra stato le Regioni gli enti locali occorre sia dato spazio alla legislazione regionale di ridisciplinare le funzioni da assegnare agli enti locali sulla base dei principi di sussidiarietà differenziazione adeguatezza tenuto conto del differente livello demografico e territoriale delle articolazioni istituzionali subregionali
Collega Fontana devo scusa
Concludo precedenti a chi nel Pd io vorrei soltanto concludere richiamando quello che ha detto il Presidente Ciampi in una recente visita nella regione Friuli-Venezia Giulia
Ha dichiarato che c'è molto da fare
Arrivare alla riforma le riforme istituzionali sulla via del cambiamento io credo che questo tanto da fare sì anche compiendo nostro fare
E credo che quindi noi dobbiamo essere sicuramente più propositivi dobbiamo assumerci un ruolo importante dobbiamo cercare di riappropriarci di quegli spazi che purtroppo in questi ultimi anni ci sono stati sottratti
E credo che si debba si possano iniziare un dialogo costruttivo a condizione che questo dialogo
Costruttivo venga portato avanti in maniera assolutamente paritetica tra noi
Gli poteri esecutivi perché nell'ambito di una simile di una effettiva democrazia deve essere riconosciuto lo stesso dello stesso valore agli organi esecutivi e agli organi legislativi grazie
Grazie presidente von Palma
Del Tre Fontane anche vice coordinatore della Conferenza dei presidenti piacere richiamare alla tribuna l'onorevole Elisabetta Alberti Casellati che Presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionale
Prego presidente
Nel nel contempo sia permesso segnalare a tutti i presenti la presenza fra noi
Del presidente Napolitano rappresentanza del parlamento europeo e dei giudici della Corte costituzionale Gian Maria Flick che del professor Ugo De Siervo neo giudice della corte costituzionale
Prego presidente
Grazie presidente grazie dell'invito e grazie a voi tutti qui presenti
Sono ormai passati circa sei mesi dall'entrata in vigore della legge costituzionale numero tre del due mila e uno che ha riformato il Titolo quinto della parte seconda della Costituzione
La mia convinzione radicata e che le modificazioni apportate da quella legge costituzionale non abbiano ancora avviato a sufficienza quel rinnovamento
Delle istituzioni e delle istanze territoriali
Che era stato giudicato a gran voce necessario
E ciò nonostante il forte impegno e la costante attenzione del governo che ha già presentato in Parlamento due disegni di legge uno costituzionale e uno ordinario
E un terzo alla conferenza Stato-Regioni
In particolare non è stata ancora attuata quella parte della riforma
Che era ed è stata giudicata non solo una una delle innovazioni più significative ma anche un fondamentale banco di prova del processo di coinvolgimento delle autonomie territoriali
Nel procedimento di formazione della legge statale
Io mi riferisco naturalmente alla possibilità prevista dall'articolo undici della legge costituzionale numero tre del del due mila e uno che la commissione parlamentare per le questioni regionali sia integrata con rappresentanti delle Regioni
E di altri enti locali e che in questa composizione integrata esprima appare ieri superabili soltanto dal plenum parlamentare a maggioranza assoluta
Una riflessione comune sullo stato di questa attuazione può essere utile
Non solo per valutare ciò che è stato fatto ma anche per riflettere sul futuro cammino
Senza che questo costituisca una sterile polemica
Il dato forse più immediato anche se non è reversibile nel medio periodo è quello che l'impianto istituzionale che la legislatura in corso si trova a gestire è inadeguato
L'insegnamento eh
Che riforme affrettate
Come quella del Titolo quinto della Costituzione che aprono più problemi di quanti ne risolvano
Non pagano in termini di consenso non aiutano a migliorare le istituzioni e quindi non consentono maggiori e migliori servizi ai cittadini
Oggi è necessario che sia lo Stato che le regioni assumano presto e bene importanti decisioni grandi scelte che sono altrettante grandi sfide
La prima sfida è quella delle competenze
I livelli di governo di tutte le interi entità territoriali che costituiscono la Repubblica devono operare all'interno di un quadro certo
Dove tutti istituzioni e cittadini sappiano chi faccia cosa
La competenza significa prima di tutto piena responsabilità di fronte agli elettori
Non è tollerabile qui alcune indeterminatezza che non potrebbe non essere pagata dal disorientamento nella migliore delle ipotesi o dal danno nella peggiore delle ipotesi dell'agire quotidiano
Di lavoratori
Imprenditori professionisti consumatori utenti in una parola la gente
La seconda sfida e quella delle risorse un'equa distribuzione di risorse è preliminare a qualsiasi riforma strutturale
A qualsiasi assunzione di responsabilità a qualsiasi attività perseguita nell'interesse dei cittadini
Vanno qui evitati due rischi opposti uno il rischio di un livello distesa deciso a ciascun livello territoriale nella pur necessaria autonomia complessivamente incompatibile con gli impegni assunti con i partners europei
Due il rischio di un livello tributario intollerabile nel suo complesso se imposto da ciascun livello territoriale ignorando l'esperto di cumulo in capo al contribuente che non va dimenticato e nello stesso tempo cittadino del comune della Provincia della regione e dello Stato
La terza sfida e quella delle norme
è necessario che gli enti dotati di poteri legislativi le Regioni e lo Stato coordinino
L'azione normativa in un sistema che garantisca da una parte il diritto dovere del governo nazionale di dare attuazione al programma approvato dagli elettori
Dall'altra consenta alla libera e responsabile determinazione delle regioni per quanto riguarda la propria comunità
Nel concorrere a definire il quadro di regole
Stato Regioni ciascuno nel proprio ambito non possono praticare l'immobilità dei veti reciproci non possono creare la confusione della reciproca invadenza
Le condizioni di convivenza devono essere trovate prima nel coordinamento non dopo nel contenzioso
Di fronte a queste tre importanti sfide la prima e più importante domanda che va posta e se gli strumenti previsti
Dalla modifica del Titolo quinto siano pronti per raccogliere e naturalmente vincere quelle sfide improcrastinabili
Ciò che appare al almeno al momento è un quadro caratterizzato da un grado di indeterminazione degli strumenti ancora troppo alto
Dove neppure i vaghi i termini della maggiore competenza delle regioni competenza ancora fortemente intrecciata con quella dello Stato sono di piena intelligibilità
Non è mia intenzione e per la verità neppure mia abitudine tornare indietro e rimpiangere il passato
Ma deve essere chiaro che il punto di arrivo di una riforma è un assetto costituzionale dove la legislazione statale assicuri gli elementi essenziali della comune convivenza civile e sociale
E le comunità regionali e locali assicurino la più confacente gestione di servizi un proficuo andamento dell'economia è un'ordinata gestione del territorio
Gli strumenti i posti a disposizione per questo ordinato assetto istituzionale dalla legge numero tre del due mila e uno sono stati identificati in modo affrettato
Ed ora in fase attuativa mostrano tutti i loro limiti tali limiti tuttavia devono essere superati un forte stimolo può giungere dallo stesso mondo delle Autonomie io credo che spetti a dense inviare un messaggio forte e chiaro di coesione istituzionale come recita il titolo di questa conferenza
Le contrapposizioni sono fisiologiche nella dialettica politica ma non sempre giovano altrettanto alla dialettica istituzionale ci sono fasi in cui esse specie in un quadro costituzionale ancora confuso ed approssimativo devono essere superati per guardare verso il nuovo
Penso ad esempio all'integrazione dei rappresentanti delle autonomie all'interno della Commissione per le questioni regionali
Troppo a lungo l'attenzione è stata centrata sul punto se ad integrare la commissione parlamentare dovessero concorrere rappresentanti dei Consigli o piuttosto degli esecutivi
Questa a mio avviso non è il principale problema sul punto e forse non è neppure un problema
Quando all'inizio dell'anno sono stata udita
Nella mia qualità di presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali di fronte al comitato paritetico ho suggerito che i rappresentanti delle Regioni fossero semplicemente determinate dalle regioni stesse
Indicando nello Statuto la sede più adatta per tale determinazione
Mi sembrava e mi sembra una soluzione equilibrata rispettosa degli assetti interni delle regioni e soprattutto con forme ad una nuova mentalità che mi auguro si espande e diventi prevalente
Che non vi è alcun bisogno in un sistema di autonomia e di soluzioni uniformi nei mezzi purché venga garantito il coordinamento degli obiettivi e l'equivalenza essenziale dei risultati
Non è mentalità federalista ritenere che siano le strutture statali a decidere cosa è meglio o peggio per le regioni
Le Regioni non devono chiedere che lo Stato faccia questo le regioni lo possono olio e lo devono valutare al loro interno e la sede propria per le regole di queste valutazioni
Devono risiedere nei loro stessi statuti che io spero si pongano nel futuro come vere e proprie costituzioni regionali
Vorrei soffermarmi un attimo sulle questioni dei nuovi statuti e non solo evidentemente perché dà il nome a questa parte della nostra sessione pomeridiana ma soprattutto perché considero la questione cruciale
La legge costituzionale numero uno del novantanove che ha novellato e ruolo il contenuto la procedura di approvazione degli statuti regionali e come la legge numero tre del due mila e uno una legge di riforma del titolo quinto approvata nel corso della presente presidente del G frattura ma con tempi e metodi che hanno assicurato ben più ampio dibattito e meditazione
Il risultato che si è determinato credo
E stato di primaria importanza il presidente eletto direttamente dall'elettorato regionale che si voglia chiamare o meno governatore si è affermato come figura di riferimento
Grazie a quella legge nel quadro politico non solo regionale ma anche nazionale
Questo
Risultato tuttavia non è stato imposto dall'alto in modo unico ed irreversibile la stessa legge costituzionale
Numero uno del novantanove ha dato la possibilità che le regioni decidano diversamente ed ha indicato appunto nello statuto e nella leggere le elettorale regionale gli strumenti per eccellenza
Elette ed eletti dei consigli e delle assemblee regionali hanno davanti a loro un compito importante un adempimento fondamentale l'identità della Regione
E con essa l'interazione con le istituzioni dello Stato dipenderà fortemente dalle scelte statutarie dei consigli e dalle assemblee
Nello Statuto questa è la soluzione che appare come ho detto più probabile
Potranno prevedersi procedure auspicabilmente agili ed attenta per esprimere le forme di partecipazione all'interno del Parlamento nazionale
L'augurio comune e che questo possa farsi al più presto tuttavia nelle prossimità del giro di boa della consiliatura regionale pochissimi statuti forse uno solo risultano veramente vicini al traguardo dell'approvazione definitiva
Benché molte iniziative risultino avviate di alcuni casi si disponga già di testi redatti con cura ed attenzione
In quasi tutte le regioni a statuto ordinario il quadro fondamentalmente di riferimento e quello definito nel diversissimo contesto dal punto di vista politico e costituzionale del mille novecentosettantuno
So bene che le regioni sono state a lungo a loro volta in attesa della definizione di provvedimenti di riforma o durata di attuazione di competenza dello Stato
Va premesso che il Governo ha di recente meritoriamente ormai adempiuto sulla gran parte dei punti la questione eh e resta di volontà politica
La riforma delle statuti prevista fin dal novantanove e la riforma della Commissione bicamerale prevista dalla più recente legge del due mila e uno condividono così lo stesso destino di appesa
Il rischio di questo contesto da una parte confuso e dall'altro indefinito e che l'unica su istituzione realmente coinvolta
All'interno del nuovo assetto istituzionale finisca per essere la Corte costituzionale attualmente siamo in una fase ancora preliminare
Le questioni di costituzionalità provenienti dalla magistratura in via incidentale sono state restituite per una nuova valutazione della materia del contendere le questioni sollevate dalle regioni in sede di conflitto di attribuzioni
Sono invece sull'agenda della scorta in molti casi si tratta di questioni sollevate dalle regioni in cui esecutivi sono sostenuti da forze politiche all'opposizione nel Parlamento nazionale
Su di esse la Corte si deve ancora pronunciare e qui si corrono davvero
Elevati rischi da un punto di vista istituzionale
Le questioni sostanziali come le tre sfide che ho ricordato poc'anzi devono essere affrontate in Parlamento insieme all'autonomia non di fronte alle corti contro le Autonomie
La democrazia parlamentare nel nuovo assetto della Repubblica non può non coinvolgere anche le regioni
C'è il rischio non teorico che si scarichi sulla Corte costituzionale un imponente serie di Ricucci i ricorsi che hanno alla radice essenzialmente questioni politiche e questo non è interesse di nessuno che accada
La sede più opportuna e quella politica e l'approccio più proficuo e quello preventivo
La soluzione a portata di mano e quella che fa perno sulla Commissione parlamentare per le questioni regionali
La rapida attuazione del disposto dell'articolo undici è interesse comune e molte sono le testimonianze autorevoli a riguardo
Il governo con la voce del presidente Berlusconi ha dichiarato nella sede istituzionale del Consiglio dei ministri dell'undici aprile due mila e due l'esigenza attraverso le camere di attuare
Il più rapidamente possibile il disposto dell'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila e due
Le regioni stesse e gli enti locali il più sedia e documenti formali hanno auspicato che fossero celermente rese possibili le condizioni della loro partecipazione all'interno delle strutture delle procedure parlamentari
E in questo stesso senso mi pare si stia orientando anche l'accordo interistituzionale firmato il trenta maggio scorso la necessità di realizzare l'integrazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali è stata auspicata da una pluralità di voci
Esperti ed esponenti delle istituzioni dell'economia dell'università in una recente serie di audizioni svolte in Senato sulla riforma del titolo quinto
Sono in dirittura d'arrivo i lavori del comitato paritetico istituito nell'ambito delle due giunte del Regolamento di Camera e Senato dei rispettivi presidenti si prospettano soluzioni equilibrate però la maggior parte da me suggerite e condivise
Sia nella scelta delle fonti sia nella pariteticità delle componenti parlamentari e territoriali sia come ho detto nei meccanismi di nomina sia per l'ambito delle competenze
Auspico tuttavia che gli aspetti di funzionalità non siano sottovalutati
Sia da parte del Parlamento che da parte delle istituzioni regionali i meccanismi di riunione di dibattito di Scelta di espressione dovranno essere fluidi funzionali ed efficaci
Speriamo tutti di poter partire certo ma anche di arrivare lontano
Ho concluso un dibattito nella precedente precedente occasione proprio con voi
Auspicando che il decollo del nuovo assetto costituzionale
Fosse seguito e monitorato da una torre di controllo attenta DAT ed attrezzata e questa torre di controllo forse da collocare nella commissione per le questioni regionali
La fase di decollo forse potrà ancora ritardare in assenza di strutture deputate a monitorarne l'esito felice
Sarà solo quando le autonomia giungeranno all'interno del Parlamento che sarà veramente iniziato il viaggio della nuova repubblica grazie
Grazie presidente Alberti Casellati la ringrazio anche per la continuità la sui di prima con la quale segue i nostri lavori sia in sede di congresso che oggi in sede di assise generale
Potrei chiamare in apertura del dibattito quindi sulla questione statutaria la collega Alessandra Zendron presidente della del consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Si prepara al collega Plinio
Presidente e il gregge colleghi egregi colleghi Gentilini ospiti possiamo vedere attraversiamo aspetti noi a Roma o se loro sono aspetti nostre io voglio provare rispettare i tre minuti anche perché non siamo i garanti dei tempi di solito
E però
Appunto e non avendo un cinque minuti fa cinque arresti
A una
Ad esempio per i cinque minuti e proverò a concentrarmi anche per rendere più facile l'ascolto in così come in un pomeriggio di pomeriggio a concentrarmi su due o tre punti che mi sembrano importanti nel dibattito che avviene sia all'interno della Conferenza dei presidenti del Congresso delle Regioni enti mi mi sembra che anche oggi siano emersi dal nostro delle relazione che avevamo sentito degli interventi che abbiamo sentito
E il primo diciamo del lo spunto da cui parto è questa parola identità che abbiamo trovato sia nell'invito che abbiamo sentito un po'ogni tanto questa mattina ripetere
A un tema un po'delicato io credo che in questa parola c'è qualcosa di non detto su cui forse opportuno dire qualcosa e io me la sento proveniendo da un anno regione anzi da una provincia dove vivono diversi gruppi linguistici piano fondato anche un assetto istituzionale facendo molte discussioni e che riguardano l'identità io credo che qui abbiamo sempre sentito parlare di identità degli italiani identità regionali eccetera Gamper mia conoscenza l'identificazione più forte che avviene e che c'è in Italia è quella municipale quella con i Comuni però quello che credo sia importante dire che la o importante per me e che la politica non dovrebbe avere come proprio obiettivo
Nella creazione e nella rappresentazione di i i presunte o esistenti identità a parte la tutela delle minoranze lui Stich grigio eccetera che esistono la al a livello diciamo minoranza a livello nazionale io credo che sia invece essenziale riconoscere anche diciamo nei livelli locali la pluri cultura Litta
Che può essere l'unico punto di riferimento dell'identità altrimenti diciamo ci sono delle persone che si sentirebbero rappresentate e altre che non lo sarebbero quindi l'obiettivo della dell'ordinamento deve essere quello di sviluppare la cittadinanza
E un patriottismo
Nazionale e regionale a mio parere deve essere rivolto diciamo a quello che e tiene insieme i cittadini di un determinato territorio
E quello che unisce può essere solamente l'insieme dei diritti e dei doveri e cioè la cittadinanza non può essere un'appartenenza o di sangue o di lingua io credo che non sia inutile dire questa cosa vorrei
Dire che su questo c'è una grande letteratura una grande discussione noi abbiamo la proposta fatte nella Germania ancora divisa da Jorge Anna a Bahamas on filosofo della politica che ha proposto la il patriottismo della Costituzione come unico elemento di unità e diciamo a livello il motivo della popolazione di lingua tedesca io l'ho proposta ad esempio nella provincia di Bolzano come sentimento di riferimento un patriottismo dello statuto che la nostra Costituzione locale
Come diciamo uno strumento per potere permettere l'identificazione di tutti i cittadini diverso gruppo linguistico
E potrebbe essere anche di religione diversa attraversa diciamo in qualche cosa che che unisce e questa diciamo è diciamo la premessa ma poi il resto non sarà proporzionalmente lungo per dire che le riforme che devono essere fatte che il sistema si stanno ponendo devono avere come obiettivo quello di avere più democrazia
E la democrazia significa più partecipazione sia nella rappresentanza nel nell'Est nell'esprimere i bisogni sia nel prendere le decisioni
E e quindi in in per diciamo potere prendere le decisioni per avere una partecipazione migliore noi non possiamo pensare di fare uno Statuto uguale in tutte le regioni ma dobbiamo adattare a quelle che sono le esigenze di ogni luogo le istituzioni democratiche ad esempio le regioni a statuto speciale hanno degli Statuti speciali io vorrei qui
Solo ricordare che ad esempio nella regione Trentino Alto Adige esiste una speciale credo unica competenza è in materia di organizzazione del giudice di pace che ha dato dei frutti molto buoni
E per cui c'è addirittura diciamo il la giustizia che chiede che questa materia riorganizzazione dell'amministrazione della giustizia
E faccio proprio subito a prendere la totale rispetto delle prerogative dei Poteri
Possa essere data alle regioni per questa però mi permettimi dei io promessa di essere breve però di fare un accenno anche è un tema che mi sta molto a cuore e cioè il fatto che per potere
Diciamo a migliorare la partecipazione bisogna anche allargare il ai soggetti fino adesso esclusi la partecipazione alla politica
In primo luogo credo che il soggetto più evidentemente escluso in Italia dalla politica sia la metà della popolazione che sono le donne e qui sono stati fatti passi avanti molto forti con la modifica dell'articolo centodiciassette
Nella costituzione prima ancora la riforma degli statuti speciali che richiede credo in un'interpretazione corretta e giusta e che sappia riportare da questo punto di vista l'Italia nell'Europa civile
La vera parità di accesso non di risultato ma di accesso
Nelle liste elettorali non stiamo facendo la legge elettorale in lega Zendron scusami no Camillo sono lo sono nella che io vincessi tardi chiederti di chiudere per rispettare la possibilità anche di altri colleghi di esprimersi grazie inerente le chiedo scusa su questi
Concludo dicendo che il diciamo il fatto di cioè
Le Regioni ma nelle altre regioni a che vede invece cercare di allargare i soggetti che partecipano a questo anche secondo quanta si può vedere nelle libro bianco del dell'unione europea grazie presidente Zendron
Collega Plinio
Credo prossimo intervento la collega Caterina Dominici della regione Trentino Alto Adige
Anche al collega Plinio rivolgo l'invito diano tenersi gli enti amici testimonianza cari colleghi consiglieri regionali molto brevemente per ribadire un concetto che io ritengo sia condiviso da tutta l'Assemblea
E cioè che l'incontro odierno che andrebbe sistematizzato con cadenza annuale e che deve produrre al termine io credo una risoluzione impegnativa per tutti
Costituisce oltre arresto anche una importante occasione per ribadire alcuni lo hanno già fatto
A metà cammino la necessità di intendere questa settima legislatura regionale come una vera e propria legislatura costituente e quindi come un momento fondamentale per far fare a partire oggi tutti quanti insieme
Un nuovo e più forte impulso nella direzione della sovranità pelle assemblee regionali che non deve essere solo ed esclusivamente un'enunciazione di principio ma deve essere un qualcosa di realizzato nella quotidianità
All'interno dei nostri consigli regionali e quindi nella direzione della redazione finalmente dei nostri statuti che sono d'accordo con la collega è Zendron non devono essere assolutamente né degli statuti Arlecchino né degli statuti fotocopia né degli statuti d'andare ad acquistare presso la più vicina Stanga
Ma devono essere le carte statutarie fondamentali che corrispondano ai valori alla tradizione e alle esigenze vende singole popolazioni ovviamente nel quadro riconfermato e riaffermato della unità nazionale e io credo che la considerazione e il riconoscimento e cena stamane pervenuto da una personalità di assoluto valore culturale come il presidente Cossiga debba essere una ulteriore sollecitazione nel momento in cui ci si riconosce uno ruolo costituente fondamentale deve costituire un nuovo impulso a lavorare e a lavorare bene in questa direzione allora sotto tale profilo io credo che occorra sottolineare come i ritardi che qualcuno ha fatto rilevare nella elaborazione dei nuovi statuti vedono le regioni solo parzialmente responsabili in quanto alcuni di questi ritardi la maggior parte di questi club ritardi
Sono in larga misura ascrivibili anche alle problematiche connesse con la applicazione nuovo Titolo quinto della Costituzione
Se infatti le Regioni hanno palesato timidezze istituzionali del colonialismo nella cogliere gli spazi che di fronte a loro si sono aperti dopo l'entrata in vigore
Della legge costituzionale numero uno del mille centonovantanove numero tre del due mila uno è anche vero questo va detto che l'assenza di norme transitorie di prima applicazione delle nuove disposizioni non hanno consentito un avvio immediato delle stesse con il risultato di creare incertezze di rendere necessaria la presentazione di proposte di legge di riforma o di integrazione di aver favorito la costituzione di istituti la cabina di regia notorio in prima battuta che peraltro non hanno visto assolutamente protagonisti come i consiglieri peggio nei consigli regionali e neppure il parlamento nazionale e sotto quest'ultimo profilo particolarmente importanza da parte delle assemblee regionali deve essere attribuite è stata ricordata da molti oratori che mi hanno preceduto giustamente alla commissione bicamerale per le questioni regionali nella nuova composizione che vede proprio coprotagonisti i rappresentanti di nomina regionale che è con buona pace del signor presidente Diego gli piaccia o non gli piaccia proprio per la intrinseca natura e la intrinseca funzione
Di questa Commissione bicamerale dovrà vedere dai rappresentanti regionali non già di nomina regia viviamo viva Iddio in regime repubblicano bensì eletti dalle assemblee regionali all'interno delle sovranità delle singole assemblee regionali e allora io credo che questo organismo al di là del rivendicazioni troppo frettolosamente qualcuno ha bollato come corporative
Può essere uno uno strumento particolarmente importante anche sotto questo profilo è un merito attraverso il quale secondo il principio del parallelismo delle funzioni
I Parlamenti regionali possono autorevolmente ufficialmente esprimere la loro rappresentanza all'interno del Parlamento nazionale consentendo così lega ma anche e concludo che alle assemblee
Di dare il proprio contributo perché il nuovo riparto dei poteri fra Stato centrale regioni possa concretamente divenne divenire un disegno compiuto
Ricomponendo prima di tutto un equilibrio tra esecutivi e assemblee che riesca a coniugare esigenze d'apparenza contraddittoria contemperare la necessità del fare presto con la necessità del fare bene
E correggendo in tal modo quella che lo stesso capo dello Stato ebbe modo di autorevolmente definire come una zoppia istituzionale e per concludere sia in questa estrema franchezza consentito
A fronte della recente sentenza della Corte costituzionale che ha annullato la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria avente oggetto l'istituzione del Parlamento della Liguria
Auspicare in sintonia con quanto ribadito da una risoluzione unitaria della recente Conferenza nazionale dei presidenti di Venezia
E con la stessa opinione espressa in merito dal ministro per gli Affari regionali onorevole Enrico la Loggia a che venga unitariamente introdotto nei nostri IST e dei nostri statuti piaccia o non piaccia alla corte costituzionale la dizione Parlamento regionale ciò non solo perché è così avviene un po'dovunque
In Europa ma anche in quanto espressione perfettamente consona al nuovo quadro costituzionale
Laddove è stato e regioni sono tutti enti titolare di sovranità popolare e di tale sovranità partecipano in via indissolubilmente complementare fra di loro a nessuno può sfuggire come non siamo assolutamente dinanzi a una questione meramente lessicale bensì ad una fondamentale questione di sostanze di principio a cui non intendiamo assolutamente nel rinunciare e Adam ed applicare quanto più a contare saremo anche come Parlamenti regionali tanto più a contare alla fine saranno i nostri concittadini grazie
Grazie collega premio
La Consigliere Caterina Dominici
Prego collega
Grazie alcune rapidissime considerazioni prima di tutto ci auguriamo che questa non sia stato che questo non sia un convegno di di confronto di elaborazione di idee ed elaborazioni
Di programmazioni future Marzio un momento di confronto al quale seguano
Elaborazioni concrete per tutti noi naturalmente che partecipiamo e per tutti quanti ci rappresentano all'interno del Parlamento dato che minuti sono pochi le considerazioni voglio porre proprio contenerli
Non dico in forma sentenze USA naturalmente ma ultra mente sintetica
Nell'ambito delle della riforma istituzionale sicuramente è stato convalidato un principio fondamentale ribadito nel corso della giornata e cioè il rapporto ristretto
Tra tra democrazia fra democraticità e rappresentatività
Lei varie istituzioni dalla cellula primaria dello Stato che è il Comune al Parlamento dai Comuni alla Provincia alla Regione al Parlamento Allo stato in senso generale
Sono momenti fondamentali nubili fondamentali dell'articolazione dello Stato in quanto tali pertanto ritengo Reed riteniamo un po'tutti debbano avere la loro dignità
Paritetica paritaria il comune come la Provincia alla Provincia alla Regione come il Parlamento se questa erra presentati dita reale questa rappresentatività soltanto può essere dei sintomo e testimonianza di democraticità
E allora in questa in quest'ottica che nella provincia di Trento dato che i colleghi devono sapere che nell'ambito della regione Trentino Alto Adige
Noi abbiamo le due province di Trento e di Bolzano
Equiparati se così si può dire ai poteri all'articolazioni
Agli statuti delle regioni nelle altre parti d'Italia ho detto che sono sintetica quindi non sto ad articolare particolare Giaretta
Quindi la provincia di Trento la provincia di Bolzano hanno poteri di regione in quanto a norme statutarie rieleggibilità dei propri organi
E se attualmente la seconda parte della mia considerazione date le premesse se attualmente con una norma punti
Transitoria in provincia di Trento lo stato sicuramente a soppresso una sua invadenza in sostanza approvando una norma elettorali
E che prevede la nomina diretta del presidente ma questo può essere naturalmente un'espressione anche dell'asta dello stesso ente locale ma quello che a noi è sembrato un'ingiunzione
è e non sia stata lasciata all'espressione di popolo né alle espressioni
Della deve del del consiglio provinciali colleghi inoltre Giulio Gorla l'ultima considerazione è questa e che inoltre si sia uno strapotere del secondo questa norma
Del futuro eventuali presidente per questo noi ed è la proposta che faccio una parte di di considerazione normative e una parte di proposta
Di proposta la proposta che alcuni di noi come sapete c'è un partito autonomista ci sono vari partiti autonomisti
La proposta che noi abbiamo fatto è la seguente
La nomina indiretta del presidente e l'introduzione di una proposta di nomina proporzionali colpi elezioni col sistema proporzionale con una soglia naturalmente
Programmata il cinque prevista il cinque per cento
In modo da garantire quella che ha definito nell'introduzione rappresentatività popolare Diretta
Rappresentatività delle minoranze rappresentatività bilanciata ed equilibrata delle varie espressioni
Del popolo e della popolazione grazie il mondo che quella norma dello
In modo che quella norma che si è tanto ripetuta
Dello sì molte lo stavo utilizzeremo il cadente
Non sia tale da travolgere l'istituzione quando un presidente per vari motivi o sfiduciato e cade
Ma che di fronte al collega siano emotiva molto lungo per la proporzionale io chiedo che ci sia un rapporto diretto con la popolazione per questo per governare meglio la nostra gente
E le nostre collettività noi siamo qui proponiamo e discutiamo grazie grazie grazie collega Dominici
Pregherei a questo punto la presidente Silvana Amati
Coordinatrice dei presidenti delle Commissioni Statuto
Delle diverse assemblee regionali e a suo tempo ci permetterà di ricordarlo presidente anche della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali di prendere la parola
Credo che sarà anche in qualche
Modo coralmente in rappresentanza del coordinamento fornire il punto di vista a chiusura quindi del dibattito sugli statuti in questa parte del programma dell'assise degli eletti delle elette prego presidente Amati grazie
Sì io parto dallo faticoso lavoro che le Commissioni per lo statuto delle riforme istituzionali stanno conducendo in Italia ci siamo
Incontrati con alcuni colleghi anche nella pausa di questo importante momento d'incontro proprio perché volevamo riflettere sulle tante questioni che sono state qui poste quest'oggi con forma garbata e spesso con incoerenza dal punto di vista delle regole delle norme e siccome poi a queste ci si richiama sovente ecco forse bene sottolineare anche questo dato
Io devo e voglio mettere in luce i nodi centrali della complessa elaborazione perché continuiamo a sentirci dire che siamo in ritardo che non si lavora a sufficienza quando voi tutti sapete benissimo che è mancato
Per anni un punto fermo costituzionale che consentisse un lavoro produttivo e venti vede veramente costruttivo alle nostre commissioni così come diverso ci sono stati tempi di fondazione delle stesse Commissioni per lo statuto però non è vero che non ci sono testi in elaborazione si sta lavorando con tranquillità e serenità perché quello che si chiede
Un atto Complesso e pieno di responsabilità che quindi come ogni cosa in democrazia merita un tempo di riflessione
Spesso quando manca il tempo di riflessione i risultati lasciano segni visibili l'autonomia statutaria delle regioni e una grande risorsa che può consentire a ciascuno di costruire il proprio assetto istituzionale in aderenza alle diverse specificità
Si dice che manchino modelli rigidamente imposti dall'alto e che l'unico vincolo posto dalle nuove norme costituzionali sia appunto l'armonia con la Costituzione
In definitiva quindi il limite di osservanza costituzionale dovrebbe comportare che le Regioni non altro possono fare se non riferirsi alla vigente forma costituzionale di governo che in Italia è solo quella parlamentare è chiaro che questo è un segnale una forzatura però una forzatura tra le tante che noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle
Perché crediamo che non si debba intaccare il principio della tripartizione dei poteri che come è noto vie è segnato con molta forza in quest'ultimo periodo quando si parla di magistratura ma che certo non ha un minor valore quando si parla di equilibrio tra il potere esecutivo e il potere legislativo si nota dunque una macroscopica contraddizione che nasce da un dato di fatto lo Stato centrale non è stato in grado per motivi diversi di riformare se stesso
Mentre la modifica costituzionale parziale realizzata con la legge uno del novantanove proprio in quanto parziale è nei fatti contraddittoria rispetto a un quadro di norme ancora del tutto inalterato
Molti giuristi hanno notato che nella riforma del novantanove i profili di maggiore ambiguità
Sì collega no all'elezione popolare del presidente della Giunta regionale indicata come soluzione preferita ma non vincolante per i futuri statuti l'ambiguità e doppia
In quanto per un verso si consente agli statuti di stabilire modalità di elezione del presidente diverse
A suffragio diretto per altro verso si regola la sfiducia che può colpire il Presidente della Giunta regionale con una disciplina così dettagliata che finisce per non lasciare alcun significativo margine di scelta all'autonomia statutaria regionale
Il rischio evidenziato è quello di una compressione dell'autonomia regionale che passa attraverso una scelta del legislatore centrale in grado di omogeneizzare tra l'altro le forme del Governo regionale
La volontà centralista di interferenza è assai evidente ed è tale sia dimostrata anche in atti concreti
Voglio ricordare ad esempio il ricorso del governo del Presidente del Consiglio dei ministri posto davanti alla Corte costituzionale avverso la deliberazione legislativa statutaria approvata
Con due successive votazioni conformi a maggioranza assoluta dal Consiglio regionale delle Marche
Con tale ricorso il Governo ha chiesto la dichiarazione di illegittimità costituzionale su una deliberazione statutaria che interveniva con una norma stralcio transitoria sulla forma del governo regionale
Volevamo contrastare segnare con forza come spreco istituzionale la norma che sancisce lo scioglimento del Consiglio per morte impedimento permanente del Presidente della Giunta
Era la stessa disposizione costituzionale contenuta all'articolo cinque comma due che autorizzava il legislatore regionale nell'esercizio della sua nuova potestà statutaria
A porre eventuali deroghe alla regola certo barocca aut simul stabunt aut simul cadent
La Corte costituzionale deve ancora esprimersi su questo dato ugualmente davanti alla Corte sta il ricorso abbiamo quindi lavorato evidentemente del Governo nazionale sulla dizione Parlamento delle Marche
Affiancata la dizione affiancata non sostitutiva affiancata la dizione Consiglio regionale delle Marche che come è noto a tutti contiene esclusivamente qualcuno qui diceva non esclusivamente comunque contiene un alto valore simbolico che è per noi irrinunciabile perché noi siamo alla ricerca di una valorizzazione delle assemblee legislative che è ormai difficile da realizzarsi
In un quadro io dico nazionalmente imposto che tende a sacrificare i luoghi della decisione parlamentare regionale e forse non solo quelli parlamentari regionali sempre più o condizionando di fatto la scelta sulla valore del Governo e dei governi in un sistema sempre di più di tipo monocratico
Si è ormai ben lontano dal promuovere quella democrazia decidente democrazia capace di assicurare insieme la rappresentanza
I diritti l'efficienza del processo decisionale che dovrebbe basarsi su un ruolo nuovo delle assemblee elettive
Siamo di fronte a un rischio per noi chiarissimo della sterilizzazione della rappresentanza
Che neutralizza quel poco o quel tanto che ogni democrazia offre al potere popolare la volontà del legislatore centrare sembrerebbe essere stata quella di omologare l'Italia alle grandi democrazie occidentali
Che ha i suoi con il tentativo di perseguire un modello di democrazia di indirizzo che ha i suoi esempi più chiari nel sistema tedesco e americano qui stamattina il presidente La Forgia si riferiva al modello americano
E che si infrange però colleghi e credo che qui poi lo sappiamo tutti
In pratica su la norma transitoria che di fatto vanifica entrambi i modelli è infatti ripeto a tutti noi noto che il sistema tedesco prevede nel Parlamento l'elezione del presidente
Della Camera regionale e che nel sistema americano il Parlamento a forte vita autonoma assai lontana dal simul stabunt simul cadent
Al di là delle dichiarazioni prevale un'impostazione che potremmo continuare a riferire centralistica
Che vorrebbe far realizzare in ogni regione una concezione di Premiership telegrafica orientata al cesarismo plebiscitarie svolte
Per noi la più lontana da una cultura costituzionale italiana alla quale siamo molto legati
Di queste impostazione è dimostrazione anche il disegno di legge governativo che tratta delle disposizioni di principio in attuazione all'articolo centoventidue primo comma in materia di sistema elettorale
Qui si pone con legge ordinaria quindi siccome i ricorsi sono tanti forse l'attenzione di modifica di una no Torno a costituzionale con legge ordinaria dovrebbe anche questa far gridare allo scandalo e questo non succede nelle sedi dovute
A dicevo appunto si propone con legge ordinaria una ulteriore limitazione dell'autonomia statutaria regionale quando si prevede la contestualità dell'elezione del Presidente della Giunta regionale con il rinnovo del consiglio
Quanto di più lontano da quel sistema americano che pure potrebbe essere un esempio da prendere in considerazione
Ancora una volta una forzatura è una indebita ingerenza nelle scelte statutarie in materia di forma di governo che costituisce peraltro una palese con la violazione della disposizione contenuta al primo comma dell'articolo centoventitré della Costituzione
Che indica nello Statuto regionale l'unica fonte competente a disporre della forma di governo regionale
Tutto ciò esplicita fino in fondo il ruolo subalterno cui si relega il compito delle assemblee elettive che certo lasciate sole
E non sappiamo che siamo una forza a parole non lo siamo stati ed è difficile esserlo nei fatti
Lasciate sole
Non avranno la forza di contrastare l'emergere di un potere degli esecutivi che progressivamente oggettivamente le marginalità e doppie anche le dichiarazioni
Di questa mattina del presidente dico stiano in una logica conservazione di un percorso avviato che dà un segno forte a questa tendenza
In questo caso il disagio della rappresentanza già immerso nei Comuni nelle Province e ora nei consigli regionali io credo resterà e non dubito che coinvolgerà
Presto anche il Parlamento nazionale restano poco credibili i differimenti sulla ricerca di nuovi equilibri tra poteri peraltro notoriamente impraticabili perché tutti cozzano
Sul sistema transitorio così rigidamente Espresso come l'ho raccontato
Solo teorico il verbale resta infatti il potere di indirizzo e controllo
Quando neanche la vita autonoma delle assemblee e garantita
Ecco io credo che tutto questo vada segnalato con forza e messo a conoscenza dei garanti della Costituzione quindi in primis
Del presidente della Repubblica e che come qualcuno qui diceva a queste gridi di dolore che anche qui quest'oggi abbiamo seguire sentito possono in seguito seguire fatti altrimenti evidentemente il risultato sarà quello già dato vi ringrazio
Grazie presidente Amati
Questo intervento chiudiamo quindi la sezione del dibattito
Che riguardava la democrazia parlamentare i nuovi statuti alle nuove autonomia vorrei chiamare ora in apertura della sezione relativa alle regioni all'Europa il presidente del consiglio regionale della Calabria Luigi Fedele
Prego Presidente Fedele
Grazie presidente
Colleghi signore e signori ci sono momenti decisivi nella storia del Paese dei popoli oggi io credo che l'Italia le regioni sono una parte fondante dell'Italia democratica stia vivendo uno di questi momenti
L'Europa sta rapidamente cambiando ma nella scomposizione dei suoi assi tradizionali dobbiamo tuttavia sempre fare attenzione a non trascurare i diritti dei cittadini e la loro partecipazione democratica come categorie di valori imprescindibili
La democrazia non è mai un fatto acquisito va conquistata giorno dopo giorno con impegno e determinazione secondo il divenire dei contesti storici
In questo ventunesimo secolo apertosi anticipatamente con la caduta del muro di Berlino nell'epoca della globalizzazione dei rigurgiti del terrorismo internazionale
La sfida più importante che l'Europa davanti e quella di conservare quelle libertà e democrazia per le quali i suoi padri storici stanno strenuamente lottato hanno lottato di far nascere una nuova patria coincidente con l'Unione europea
Il cui grado di civiltà si misurerà anche nei diversi gradi di decentramento che ciascuna realtà sociale riuscirà ad acquisire
La piena realizzazione della libertà dell'individuo esige Autonomie partecipazione maggiori e queste ultime sono meglio garantiti e quando lei stanza dei consigli regionali vengono ascoltate poiché esse concretizzano la partecipazione dei cittadini ai grandi processi istituzionali in atti nominato nel mondo
E convinzione dei presidenti dei consigli regionali che la partita che si gioca a Bruxelles nel quadro della Convenzione europea in vista della riforma dei trattati comporterà cambiamenti profondi e duraturi non solo per le istituzioni europee
Ma anche per le nostre istituzioni nazionali
Una riforma significativa dei trattati essenziale per preparare l'Unione europea alla nuova fase della sua storia apertasi nell'ottantanove con la caduta del muro di Berlino
Proseguita con il Trattato di Maastricht del sette febbraio novantadue e che si concluderà nel due mila e quattro con l'allargamento dell'Unione ha un elevato numero di Paesi d'Europa centro orientale
L'Unione europea deve compiere passi significativi verso la maturità abbiamo una moneta unica moriamo i primi passi con una politica estera e di difesa comune
Cinquant'anni di storia comune di pace e di prosperità nel contesto della guerra fredda incerto ma anche in un clima di cooperazione del tutto nuovo nella storia europea tanto da arrivare appunto autonomo né da unità l'euro
Ma come accrescere la legittimità democratica e la trasparenza delle attuali istituzioni
Ciò che cambierà nell'Unione a ampliata e riformata e il modello stesso su cui l'Europa assieme all'operato i meccanismi democratici di formazione delle decisioni e delle leggi saranno e dovranno essere rafforzati
è impensabile che i meccanismi attuali creati e concepiti per l'Unione a sei possono sorreggere un'unione composto da ventisette Stati come sarà dopo che tutti i Paesi candidati avranno fatto il loro ingresso
Nel quadro delle riforme la forte dimensione burocratica della Commissione europea sarà maggiormente soggetta alle scelte della politica
Anche il fortissimo peso dei governi individualmente presi con l'astensione del voto a maggioranza l'estensione può da maggioranza si ridurrà
Nell'Unione allargata la forza di ogni Governo nazionale non sarà più nel suo Paese individuale nel suo diritto di veto ma nella sua capacità di influenzare il Consiglio europeo con un comportamento federalista da membro della Camera Alta
Ci sarà un ruolo più ampio del Parlamento europeo sempre più con legislatore dell'unione insieme al Consiglio e maggiore responsabilità della Commissione europea dinnanzi al Parlamento europeo e consiglio
Con il rafforzamento della partecipazione alle decisioni cambierà anche il ruolo dei Parlamenti nazionali
E dell'insieme delle istituzioni e dei paesi membri e non a caso che il numero dei rappresentanti dei Parlamenti nazionali nella Convenzione europea e così ampio
L'Unione deve oggi ancorarsi in modo profondo alle strutture dei paesi membri essere uno dei soggetti del sistema complessivo della governance di tutti i soggetti che decidono legiferano e contribuiscono alla formazione delle leggi
Di qui
L'attenzione crescente delle istituzioni dell'Unione alle regioni e in modo particolare alle regioni con competenze legislative
Il Consiglio europeo con la dichiarazione Dellai Camp di ha fatto esplicito riferimento il Comitato delle Regioni alla ricerca di un suo ruolo riconosce la funzione propulsiva proprio di quelle regioni che detengono il potere legislativo e non è un caso che desse osservatori alla Convenzione nominati dal Comitato delle Regioni ben cinque provengono da regioni con competenze legislative
La Commissione europea ha dal canto suo si confronta danni con l'elaborazione di politiche che si devono adattare alla diversità organizzativa istituzionale dei paesi membri
Il Parlamento europeo infine ha riconosciuto la necessità di intrattenere relazioni stabili e dirette con i Parlamenti regionali europei
Tirando le somme il rafforzamento della partecipazione democratica e l'interazione tra le istituzioni di tutti i livelli costituiscono uno degli elementi fondamentali delle riforme europee per questo il tema delle regioni con competenze legislative dei rispettivi Parlamenti regionali è un tema centrale
Il problema vero allora e come far sì che le regioni con competenze legislative siano riconosciute come soggetto all'interno dei trattati europei considerando che l'impostazione che stiamo dando alla riforma e quella di una federazione Stati-nazione
Questo desiderio di libertà nella propria autorganizzazione che noi stessi condividiamo e ripetiamo a nostra volta nell'organizzazione statutaria delle regioni non risolve però alcuni problemi che lo stesso Consiglio europeo riconosciuto con la dichiarazione di like an
Il Parlamento europeo ha ribadito la questione con la relazione Lamassoure che però non è riuscita a proporre una soluzione accettabile
Vi è un problema di concezione e di applicazione delle politiche se non si tiene conto delle regioni con competenze legislative e vi è un problema di peso specifico se si pensa che alcuni dei Paesi candidati all'adesione sono grandi quanto alcune regioni europee
Noi crediamo che nei trattati si debba pervenire ad una qualche forma di riconoscimento per le Regioni con competenze legislative lasciando intatto il principio di libera organizzazione interna degli Stati
Per esempio il Comitato delle Regioni deve essere probabilmente rafforzato e la diversità della sua rappresentanza interna meglio articolata bisogna rappresentarvi sia i Parlamenti sia i governi regionali e bisogna dare uno spazio specifico alle regioni con competenze legislative anche nel funzionamento stesso del Comitato
Inoltre bisogna assicurare che il sistema delle competenze che con tanta fatica stiamo costruendo nel nostro Paese non sia oggetto di stravolgimento senza che il Parlamento nazionale i nostri consigli possono almeno esprimere un'opinione
A Madeira
I Parlamenti regionali europei hanno chiesto che venga introdotto il diritto di ricorso alla Corte di giustizia nel caso in cui alcune competenze regionali venissero indebitamente sottratte
Dall'unione e non nel non rispetto del principio di sussidiarietà
Anche all'interno della Convenzione europea si sono levate voci in in tale direzione
Ma già con il disegno di legge La Loggia e la revisione della legge La Pergola si dovrà trovare il modo in Italia di permettere l'avvio di un ricorso italiano alla corte di giustizia su iniziativa regionale in caso di violazione o mancato rispetto di competenze
Il nodo tuttavia resta
Se di Federazione di Stati-nazione stiamo parlando il ricorso alla Corte di giustizia dovrà essere presentato a livello nazionale e all'interno del nostro Paese si dovrà formare la decisione di ricorrere per esempio nell'ambito della bicameralina
L'obiettivo del riconoscimento delle regioni come soggetto all'interno dei trattati europei resta sullo sfondo come ineludibile necessario e dovrà trovare una sua rispondenza nel testo finale che la convenzione preparerà
La soluzione che proponiamo è semplice permettere rispettare quanto i governi nazionali e il nostro capo dello Stato hanno sottolineato i colleghi presidenti dei consigli stanno infatti esaminando l'ipotesi di proporre una norma che preveda l'obbligo da parte dell'Unione Europea di rispettare lealmente le costituzioni degli Stati membri
Rispettare le costituzioni nazionali significherebbe infatti rispettare anche l'articolo circa centodiciassette della nostra Costituzione
E di fatto riconoscere il giusto livello di attuazione delle politiche il sistema legislativo regionale i Parlamenti regionali l'autonomia statutaria e l'organizzazione delle competenze
Il riconoscimento dell'atto fondamentale della Repubblica quello costituzionale non comporterebbe la rottura del principio della Federazione di Stati-nazione
In questo modo non capiterebbe più che il commissario per le politiche regionali in visita da noi trascuri le Aule consiliari
La produzione legislativa terrebbe conto sin dall'inizio della diversità del territorio dell'unione e la concezione delle politiche ne avrebbe giovamento è evidente anche con risparmi economici e minori complicazione nell'attuazione
In questa partita che riguarda sia il ruolo dei Parlamenti regionali ma anche quello dei governi regionali sarà utile fare lavoro di squadra i consigli con le giunte ma anche il Paese nel suo insieme
Dal canto nostro dobbiamo lavorare sinergicamente per il Parlamento nazionale ma anche con i governi regionali
Il presidente Claudio Martini nel suo intervento al Congresso delle Regioni nell'aprile scorso ci ha offerto ampi segnali in questo senso ma occorre che ora diventi portavoce di tutti
Il ministro Buttiglione cioè inserite nell'Osservatorio da lui creato
Noi stessi abbiamo avviato un ampio programma di animazione dibattuto sulla Convenzione
Che coinvolge ventidue consigli regionali e delle Province autonome che ha già prodotto sondaggi d'opinione riunioni e dibattiti consiliari e le prime risoluzioni politiche come quella di Torino sulla partecipazione regionale ai lavori del Consiglio
E quella di Venezia sul futuro dell'Unione
Siamo sicuri che anche i rappresentanti italiani della convenzione faranno la loro parte nell'interesse del Paese e sapranno dare ascolto e voce alla domanda delle regioni italiane
I banchieri prova si profilano già prima dell'estate con la sessione della convenzione del ventiquattro e venticinque giugno prossimi con le audizioni del comando delle regioni del tre luglio e con i lavori della Commissione per gli affari costituzionali del Parlamento europeo
Dunque abbiamo l'onore di avere qui oggi il Presidente Giorgio Napolitano
Ci aspettiamo di essere sostenuti con forza e chiarezza anche per portare la voce dell'Italia insieme alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali europei a Brussel il ventotto e ventinove ottobre prossimi
Anche perché nel due mila e tre anni decisivo per la riforma dei trattati l'Italia avrà insieme la presidenza della CALRE e dell'Unione Europea
Da quanto detto emerge chiaramente la necessità che i Consigli regionali e tutti i consiglieri regionali si impegnino sul tema europeo
Partecipando ai forum dibattuto sulla convenzione mettendo in connessione le riforme italiane statutarie e costituzionali con quelle europee
è una partita troppo importante per non tentare con tutte le forze di vincerla e lo spazio politico esistente sufficientemente ampio da non permettere che si lasci cadere il tono del dibattito e la nostra attenzione
Diceva un grande scrittore latino americano borghese che la pampa argentina non è un luogo fisico soltanto ma una serie di processi mentali ebbene anche noi siamo dell'avviso che spesso i luoghi fisici non siano soltanto ciò che appaiono le regioni sono sia luogo fisico momento di raccordo indispensabile tra le istanze della società e la politica che processo mentale
Processo mentale della democrazia italiana ed europea che esse non vivo non ci fosse o venisse turbato provocherebbe in riemersa mente il depotenziamento depotenziamento dell'intera democrazia grazie
Grazie Presidente Fedele
Colleghi vorrei nel chiamare alla tribuna il presidente Antonio Martini presidente del consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia pregare tutti voi di prendere quanto più rapidamente possibile posto ciascuno al posto assegnato
E anche ricordare colleghi ai presenti l'opportunità di spegnere i telefoni cellulari ricordo che fra circa un quarto d'ora sarà presente il capo dello Stato
L'ultima parte dei nostri lavoro si preparano anche i colleghi Toselli i colleghi Zoppolato e Toselli per i loro successi di intervento il Presidente Martini prego gentili colleghe cari colleghi
Signori presidenti
Presidente Napolitano intanto lei auguri
Tutti sappiamo del suo difficile lavoro
Lavoro verso la costituzione del Parlamento europeo
Auguri e lei
E invece auguri di non lavoro all'ex ministro Flick
Siamo preoccupati di questo contenzioso che aumenta
Sintomo di una malattia non può al Paese continuare a vivere in queste incertezze non può la gente non sapere lo spazio del diritto
No baruffa dondolare Braula vicenza chi la dalla Giunta algida e quant'altro questua il Paese deve dare certezze ma il diritto non si può se poi al vertice vanno avanti questa cosa diceva una volta mi sembra suo collega via le cose piccole da fare ma dare certezze a questo
A questo Paese e quindi veramente a lei e ai suoi colori colleghi poco lavoro e facciamo tutti in modo che ha abbiate poco
Poco lavoro io in apertura
Argentina Argentina piazza Argentina Palazzo son riportare a contesta diede il messaggio
E tutti i consiglieri d'Italia
Ha grande Paese amico dell'Argentina tu che sarai per un senso di solidarietà nei prossimi giorni la giù
Che torni l'equilibrio che torna il diritto che riparta questo grande Paese il ruolo che i paesi di civiltà latina hanno nel mondo che non sono soltanto il cortile degli amici americani certo un equilibrio nuovo dopo ma torni la pace la giustizia in Argentina lo diciamo da questo nostro
Bel teatro Argentina
Senza che siamo messi là sia ancora un un passaggio gli osti giorni qua
Non riesco a ragionare specialmente perché ho visto quante lezioni vere noi che pensiamo di essere i primi della classe prendiamole a tutti l'ultima l'abbiamo presa ieri dai massari hanno avuto la notizia l'altro giorno
Di crociera capitato la Giunti quelle torri piantato le loro comunque mandato il di più
Non mandato il superfluo andato il loro opprimere la loro vita di due mesi
Mi sembra ritornare mie storie giovanili a Berna no questo vuol dire la solidarietà nominati in più amici europei non attengano sigla Sarin cefalea
Se non diamo un senso ovvero un'ingiustizia risorta nel mondo tentati assenso alla democrazia che senso ha questo nostro essere tutti quanti assieme
Questi deve essere il moto anche per un ragionare assieme questo vuol dire essere legislatori al di là del Parlamento non Parlamento rappresentante
Delle nostre piccole patrie
Anzi allora in attesa che arrivi il Presidente Ciampi del qua salutiamo
Caro blu vengano Nencini io mi trovano un grande imbarazzo in questi mesi quando arriva il capo dello Stato l'altro giorno io avevo il due giugno sta grande festa di tutti gli italiani a Redipuglia
Non si erano invitati i consiglieri regionali
Ma viva dio ma mi sembrano tutte le ultime robette questo protocollo del Quirinale questa roba dei prefetti vanno superate il consigliere regionale Vallo chiamate quando arriva al Capo dello Stato o capo dal governo vicenda ufficiale non sarà mica gli ultimi arrivati questo io l'ho scritto a Ciampi anche voi
Scrivetelo
Solidarietà grazie presidente Cossiga capiamo il tuo slancio
Il tuo essere sardo come certo ci potrebbe essere l'essere siciliano di qualcuno l'essere Anna ma specie la Sicilia io vedo i miei amici e poi
Del dell'Alto Adige hai voglia se non li capisco come capisco certo la mia gente la sua minoranza slovena
Come capisco la mia regione che non sa più trattino perché certo un muro è caduto ma nella mia città di Gorizia c'è ancora col muro impieghi è certo paghiamo ancora tutti assieme chi fece la guerra chi attaccò la Jugoslavia tutte queste cose
Ecco perché cosa questo che in effetti si va avanti in questo quadro così nel ricco e e diversificato terzo di quelle bandiere prime alte ma anche dalle altre portano dei patrimoni di storia comune in un qualcosa di nuovo che l'Europa che si misura a livello di regioni compiacere vediamo la proposta dopo queste commedie un po'inglesi della devolution
Noi preparare un po'più italiano mi sembra che mi sembra che
Anche adesso dove in America leggevo ieri ormai la lingua prima mi sembra sia lo spagnolo vediamo nome molte da una bella lingua anche noi abbiamo di di capirci dicevo anche all'Inghilterra adesso va verso la dimensione
La dimensione regionale mi sembra che la Francia stessa vada su queste dimensioni io ho dei rapporti alle volte con i miei colleghi dell'Estonia della
Lituania del Paese sul sud al nord
Sembra che il modello sia questo comune Dominici comuni come interesse
Comuni di un territorio di media dimensione
Rossi e questo ci crediamo è chiaro che noi in questo quadro lontano essere i primi prese al tema dei parlamenti nazionali e quant'altro e allora partecipare a questo quadro in cui si fissano le regole non si può fare l'abito oggi non sapendo poi chi lo calcia rassegno coi miei ai centoventi g io coi miei novanta di adesso quindi non è un voler impuntarsi le battaglie che vedere di cui ci parlava oggi Colico Mancino
Con gli eccessi del Parioli dove opero solo una cosa per preparare largo perché non citare un è possibile
L'Europa delle piccole patrie pur ovviamente a tutti quanti essendo legati alla grande patria chi non riconosce come fatto positivo della nuova carta costituzionale il senso di Roma città
Certo con un fiore diverso come citare Madrid con un altro fiore diverso Città di Parigi con un altro più ore
Diverso
Ecco io avevo scritto il due nove da da portarvi come contributo ma
Taglio per lasciare anche che che recitano con rime possa prendere la parola sapendo che alle cinque arriva il signor Presidente
Non possiamo capire che nessuno può fare più la sceneggiata abbia visto con compiacimento ma anche un po'con amarezza
I discorsi fatti l'altro giorno con l'americano e con l'uso di Italia Oggi leggevo prima sul giornale puntini sempre preoccupato perché la NATO arriva fino al suo confine
Vediamo allora di capire di non voler fare noi i primi della classe sapere qual è la politica internazionale come noi possiamo parte partecipare
A una politica internazionale che senz'altro deve essere politica di pace non c'è quella non c'è e niente io nella mia regione
Mi trovo a essere appunto la Regione forse più speciale in questi in questi anni di prospettiva pensate voi che cosa vuol dire
Ecco come la chiamano la delocalizzazione
Dilati cosa vuol dire per un Friuli col muro protetto che pagava quindi debiti una guerra non voluta quella che che adesso
Il tema più importante che non abbia ragione l'inquinamento ma una parte mi teneva per esempio
Da dall'Isonzo inquinato perché la Slovenia non a quelle regole
Perché la Romania non a quelle regole dichiaro che i miei amici parenti e non possono farlo Abdallah forestieri soltanto in Romania senza regole è chiaro quindi che anche su tutti gli argomenti bisogna arrivare avendole regole
Comuni
Allora io finisco finisco
Dicendo che il significato del nostro incontro di oggi perché quello è di essere una prima Assemblea nazionale di sicuro cari Presidenti vedete al di là delle presenze in modi studiate le un po'come si possono poter studiare ma capisco anche un significato culturale del messaggio oggi il Presidente Cossiga
C'è da consolidare i valori della democrazia parlamentare
Che cosa sia veramente la cultura del federalismo per contribuire a un discorso di coesione istituzionale perché in effetti
Un malato bisogna metterlo da parte diciotto di coesione quindi istituzionale affinché si possa passare in Europa Colico nella mia regione da una cultura della con la Resistenza a una cultura avverrà convivenza per una cultura della coesione
Penso possano essere laboratorio il messaggio che i nostri piccoli parlamenti novantenne durante i Consigli regionali possono dare in questo passaggio come diceva Moro delicato significativo cari amici buon lavoro
Grazie presidente Martini pregherei il collega Toselli vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte
Di prendere posto alla tribù
Credo che sarà l'ultimo intervento del collega mi pare abbia rinunciato
Collegato accusato all'intervento
Grazie presidente risoluto con molta cordialità unitamente ai colleghi consiglieri della Regione Piemonte e saluto quindi tutte le assemblee delle regioni
Italia perbene che oggi ci sia incontrati
Per porre una questione certamente importante riferita al riequilibrio tra l'esecutivo ed il legislativo ma che si sia parlato soprattutto di aver informato dello Statuto
Io credo che una riforma di uno statuto delle nostre regioni
Non possa don tener conto della società civile che non è rappresentata nelle istituzioni invece noi rappresentiamo una società civile ricca di associazioni culturali e di volontariato
Associazioni giovanili
Pensate un sondaggio della comunità europea patto tra i giovani di età tra i diciotto e i trentacinque anni
Hanno decretato una latitanza di informazioni rispetto alle tematiche europee e un individualismo esagerato a dispetto dell'associazionismo un individualismo che io personalmente comprendo se si vuole raggiungere un obiettivo nella propria professione ma che non
I giovani non partecipano invece all'associazionismo attraverso il quale si possono discutere di temi sociali economici culturali per la crescita delle nostre comunità
Allora noi come Regione Piemonte
Ci siamo organizzati infine dal lontano mille novecento ottantasei con la Consulta regionale europea e compie pensate bene venticinque anni e quindi e dalle prime mosse intenzioni d'Europa che la Regione Piemonte sensibilizzare le coscienze dei cittadini piemontesi
Abbiamo cercato e mi avvio alla conclusione
Dissensi indirizzare le nostre comunità locali i nostri mille e duecentosei comuni sui temi decisi dai capi di Stato al vertice di lana che enti al fine approvino attraverso un ordine del giorno approvato a luglio in un anno all'unanimità presso il nostro Consiglio regionale lo stesso quindi inviato in mille duecentosei comuni alla fine gli stessi provveda allo all'approvazione dopo avere un dibattito dopo aver aperto un dibattito nelle comunità locali
Piccole o grandi che siano e allora mi avvio alla conclusione mi auguro che tutte le regioni di Italia da voi rappresentate
Sappiano con la sensibilità che vi è che ci si è propria sensibilizzare x i cittadini la società civile le associazioni giovanili di volontariato e culturali
Alle fine che la nuova costituzione federale europea non veda protagonisti sono le istituzioni ma la società civile
Non vi è differenza fra società civile e di istituzioni perché noi siamo istituzioni perché eletti dalla società civile e abbiamo il dovere di rappresentarla coinvolgendo la nelle forme che maggiormente riteniamo opportune
E l'opportunità ci è data dai forum
Che si vogliono istituire in ogni regione al fine di raggiungere una custodia azione federale che sia rappresentativa di tutto il paese grazie buona giornata a tutti
L'attesa
Il capo dello Stato pregherei tutti di prendere posto
Vuole salutare la presenza tra noi il presidente dell'Anci
Leonardo Domenici che ci ha raggiunti premerà fra poco
Il Presidente dell'UPI
Lorenzo RIA ringrazio
Che vive la sua presenza
Abbiamo il presidente della Corte dei Conti
Taveri
Che vi saluto
L'incontro che abbiamo avuto non molto tempo fa tanto la settimana scorsa
Abbiamo alcuni alcuni rappresentanti delle forze politiche vedo in sala l'onorevole Cossutta che ci ha fatto l'onore di essere presente anche nei lavori di questa mattina
Onorevole Boselli
E altri parlamentari che si sono avvicendati qui durante la giornata e che ringrazio collettivamente nell'impossibilità di farlo individualmente e per non far torto naturalmente a nessuno
L'apertura dei nostri lavori
Il presidente Nencini
A
Illustrato sinteticamente un documento che il Congresso delle Regioni nella sua sessione di ieri
Adottato unanimemente per
Puntualizzare la posizione dei consigli regionali in ordine a varie tematiche che sono state richiamate nella giornata odierna
Congresso delle regioni lo ricordo è l'organismo chicco Presidenti dei Consigli regionali hanno voluto creare proprio per allargare il dibattito e Andone partecipe rappresentanze consiliari di maggioranza e di minoranza
Si tratta di un documento
Relativamente breve
In arrivo
E nell'attesa dell'arrivo del Capo dello Stato anche i colleghi mi suggeriscono l'opportunità
I darne lettura
è presente
Capello Riccio quello
In attesa di poter avere il testo di questo documento che
Speriamo
Mi pervenga presto volete salutare anche la presenza del capo della delegazione italiana del
Al Comitato delle Regioni d'Europa l'onorevole Isidoro Gottardo
Congresso delle Regioni riunito a Roma il cinque giugno due mila due
La seconda sessione due mila due presso la Sala del Mappamondo Camera dei Deputati adottato con integrazioni la dichiarazione di Venezia punto primo riforma delle carte costituzionali delle Regioni
La sovranità delle assemblee elettive regionali e assoluta nella stesura dei nuovi statuti avendo come unico limite i principi costituzionali
Ciascuna Regione deve essere libera di adottare la propria legge elettorale la propria forma di governo è inoltre importante sottolineare che nell'ambito della succitata autonomia va ascritto anche il diritto delle assemblee regionali di adottare per i Consigli regionali la denominazione di Parlamento
Per le medesime considerazioni si ritiene che tale diritto di autonoma denominazione consenta di utilizzare per gli organi esecutivi regionali la qualificazione di governo regionale
Punto due bicamerale si conferma il convincimento che i rappresentanti delle Regioni in seno alla Bicamerale allargata per le questioni regionali
Dovranno essere eletti dalle assemblee regionali e delle Province autonome anche in considerazione di una linearità costituzionali
Che vede nella Bicamerale un organo di natura parlamentare
Senza rappresentanze degli esecutivi
In tal senso
La Conferenza accoglie con favore le espressioni del presidente Nicola Mancino con cui ha esternato tale orientamento sottolineando l'importanza di dare vita ad un luogo di solidarietà istituzionale che abbia al centro
La competenza sulla legislazione concorrente
Servizio pubblico radiotelevisivo
Si ribadisce la necessità
Territoriali favorendo la caratterizzazione di una rete radiofonica e televisiva in senso dichiaratamente federalista che avviene i parlamenti regionali nella loro funzione legislativa il punto di riferimento normativo
In questo contesto dovrà essere adottato il sistema di vigilanza che faccia ricadere nell'ambito delle assemblee legislative regionali le garanzie di pluralità imparzialità e completezza dell'informazione
Si sottolinea inoltre la necessità che il processo di riorganizzazione societaria dell'azienda RAI preveda la partecipazione delle Regioni
Riforma federalista
Va completato al più presto la riforma federalista contenuta nel disegno di legge costituzionale d'iniziativa governativa relativo alla devoluzione di competenze esclusive alle regioni
Il trasferimento dovrà essere accompagnato da altri importanti misure quali la previsione di un conseguente sistema fiscale regionale che garantisca la disponibilità di risorse autonome senza aggravio della complessiva pressione fiscale
La partecipazione delle Regioni all'elezione dei giudici della Corte costituzionale
L'istituzione di una Camera delle Regioni
Titolo quinto dalla Costituzione si ravvisa la necessità ed urgenza di adottare tutti i provvedimenti legislativi i regolamentari di cornice atti a chiarire gli aspetti dubbi presenti nel titolo modificato
Signore e signori il Presidente della Repubblica
A questo caloroso applauso
Che la raccolta è il senso
Profonda gratitudine con la quale l'assemblea delle elette degli eletti e consigli regionali dell'Assemblea
Siciliana sono e delle province autonome di Trento e di Bolzano sono vogliosi di averla
Noi che di poter
Condividere con lei
L'ascolto di alcuni autorevoli interventi che adesso seguiranno vorrei salutare insieme alla sua presenza quella delle rappresentanze del Governo
La Camera del Senato che sono qui presenti
Richiamare per primo alla tribuna
Il Presidente Giorgio Napolitano presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo
Signor Presidente della Repubblica cari amici dell'Assemblea nazionale
Ted elette e degli eletti dei Parlamenti regionali nelle province autonome ringrazio vivamente il vostro presidente per l'invito che mi è stato rivolto e svolgerò qualche rapida considerazione dal punto di vista della funzione che svolgono il Parlamento europeo
Penso sia sufficientemente chiaro a tutti voi
L'obiettivo che si propone e che d'altronde le hanno attribuito il capi di Governo e di Stato nel consiglio di latente la convenzione sul futuro dell'Unione
In pieno svolgimento a Bruxelles in questo momento è in corso una nuova riunione di quella importante Assemblea in qualche modo dopata
Di un potere costituente anche se come sappiamo l'ultima parola per la revisione dei trattati spetta alla conferenza dei rappresentanti dei Governi degli Stati membri una Conferenza intergovernativa che si riuniranno i ci auguriamo un tempo utile per consentirne la conclusione durante il semestre di presidenza
Italiana
Nella seconda metà del due mila e tre l'obiettivo per dirla in modo più sintetico e quello di portare l'Unione europea
Il suo sistema istituzionale la sua capacità di intervento al livello richiesto dalle nuove missioni che l'Unione è chiamata ad assolvere e dalle attese dei cittadini
Attese non solo nel senso della soluzione dei problemi più fortemente avete avvertiti per i quali si sollecitano da parte dell'Unione ma egualmente nel senso di una trasparenza legittimità e controllabilità del processo di formazione delle decisioni di una leggibilità e riconoscibilità degli obiettivi e delle procedure che costituiscono condizione essenziale per rendere consapevoli e partecipi i cittadini
Sì non ci sfugge perciò e in modo particolare non sfugge al Parlamento europeo queste infatti corretto quel che va riformato nel modo di funzionare di decidere di crescere dell'unione europea
Quel che tuttavia ci trova dissenzienti che ci preoccupa
Diffondersi di rappresentazioni tendenziose e fuorvianti della realtà dell'Europa comunitaria quasi assimilata
Altro burocratico omologante e caricature
Lungo questa strada ci si può solo mettere in contrasto con quella invocazione di più l'Europa
Che pure viene da tanta parte dell'opinione pubblica come dimostrano anche le recenti rilevazioni delle dell'Eurobarometro può indurre ad atteggiamenti difensivi ho rivendica Dini che a mio avviso non debbono caratterizzare nessuna istituzione né il Parlamento europeo nei Parlamenti nazionali nei poteri regionali e locali rispetto al dibattito che si sta svolgendo in seno alla convenzione
In effetti io sono profondamente convinto della necessità di un pieno riconoscimento in questa fase e anche nel Trattato fondamentale o costituzionale
Che Sissi a cui si sta lavorando nella convenzione del ruolo dei poteri regionali e locali nel processo di costruzione europea
Si tratta di un problema di prima grandezza politica istituzionale che va anche al di là di quel che si dovrà e potrà sancire in quel testo costituzionale in quanto si deve considerare fondamentale l'apporto delle regioni e degli enti locali ma in questo senso la leva più grande è rappresentata proprio per la loro presenta attività e per la loro vicinanza ai cittadini dal
Dai consigli quindi non non solo e non tanto dalle giunte regionali e dei consigli comunali dei consigli provinciali
Meglio associare i cittadini alle scelte di sviluppo della unione europea
Vorrei mettere in evidenza come il Parlamento europeo si stia muovendo nel senso di questo riconoscimento e stia avanzando abbia già avanzato una serie di proposte concrete attraverso una risoluzione
Di recente adottata in sessione plenaria sulla ripartizione delle competenze
Siamo persuasi che va rafforzato il principio di sussidiarietà e di proporzionalità a cui si aggiunge per particolare sollecitazione del Comitato delle Regioni anche il principio di prossimità questo richiamo la necessità di garantire il pieno rispetto di questi principi ha valore in quanto sollecita un'accurata individuazione e selezione degli interventi da compiersi a livello dell'Unione
Sul piano legislativo e su altri piani senza cadere in eccessi di inclusività e di centralizzazione
E credo che questa sia la chiave del rapporto presentato dal collega Lamassoure e come ho detto di recente approvato dal Parlamento europeo
Con grande rigore si indicano quali sono i campi in cui dei baritono debba mantenersi riconoscersi anche con alcune importanti innovazioni la competenza propria dell'Unione
In quali altri campi si debbano invece sancire competenze condivise
Anche sottolineando una distinzione che non è stata finora sufficientemente chiara tra funzione legislativa e funzione esecutiva evitando che le direttive che vengono su proposta della Commissione non dimentichiamolo mai ma solo su proposta della commissione che portano tutte il segno di una piena corresponsabilità dei governi rappresentati nel Consiglio e dello Parlamento europeo attraverso l'esercizio del suo potere di codecisione legislativa
Non entrino in aspetti applicativi e in dettagli tecnici e non debbono competere alle decisioni della unione ma che debbono affidarsi invece ad altri livelli di decisione
Sia
Al sia al di fuori delle istituzioni dell'Unione che sia in modo particolare sul piano nazionale e anche sub nazionale credo che tuttavia questa questione estremamente delicata della delimitazione delle competenze
E della differenziazione delle funzioni legislative ed esecutiva debbano essere intese debbano essere perseguite senza mettere in ombra la necessità di portare avanti il processo di integrazione
Senza concedere a spinte
Verso una rinazionalizzazione di politica che invece solo in una dimensione europea e attraverso il metodo comunitario possono concepire sì e risultare efficace d'altra parte credo che sia consapevolezza diffusa tra i cittadini come il ruolo dell'Europa sul piano mondiale per la pace per la costruzione di un ordine più giusto e anche la causa della sicurezza in Terna
Dell'unione e dei suoi Stati membri non possano non essere oggetto di una iniziativa a livello dell'Unione non possono formare materia di politiche di dimensione europea comunitaria
Delle
Affermazioni che credo possano interessare voi tutti sono già contenute nella risoluzione io appena richiamato
Sì sostiene che i testi fondativi dell'unione con chiaro riferimento al prossimo trattato costituzionale non possono in ignorare il ruolo di partner che hanno oramai assunto un ruolo crescente specialmente si dice
Enti territoriali dotati di competenze legislative che esistono in quasi la metà degli stati membri
Mi quali il recepimento della legislazione comunitaria diritto interno dipende in alcuni casi dalle autorità decentrate mentre la gestione dei programmi comunitari comunque dipende almeno altrettanto dalle Regioni e dei Comuni quanto dal potere quanto dal potere centrale
Nello stesso tempo si afferma un principio su cui io voglio richiamare l'attenzione spetta agli stati membri promuovere nel quadro dei rispettivi ordinamenti costituzionali
Un'adeguata partecipazione delle regioni e i processi decisionali e di rappresentanza nel settore degli affari europei di ciascun paese senza dimenticare necessario un ruolo dei poteri locali e in modo particolare dei comuni
Non spetta cioè all'unione europea decidere le forme in cui a livello nazionale
I poteri regionali e locali vanno esercenti vanno associati sia alla consultazione
Volta a guidare i rappresentanti degli Stati membri nella fase ascendente di formazione delle direttive dell'unione sia poi nella fase di recepimento e digestione attuativa
Di quelle direttive e di quelle e di quelle politiche
E credo che egualmente significativo sia quello che egualmente è stato affermato al Parlamento europeo
Ribadendo che si debba istituire come obbligo costituzionale il rispetto del principio di sussidiarietà
Con la riserva anche c'è stata in questo senso una proposta già delineata con la riserva anche di una possibilità di ricorso in via giurisdizionale
Per un controllo preventivo del rispetto dei principi di sussidiarietà
E la norma legislativa la legge comunitaria debba essere adottata su iniziativa esclusiva della commissione dai due rami del potere legislativo Consiglio e Parlamento ai quali incombono le scelte politiche mentre la norma di applicazione fissata per legge
è di competenza del potere esecutivo che incombe a seconda dei casi alla commissione a un'agenzia europea specializzata agli stati membri o infusione dell'ordinamento costituzionale degli Stati ritorna questo concetto ai loro enti territoriali mi sembra che ci sia delimitato quindi con chiarezza un ambito diverso di responsabilità per il riconoscimento del ruolo effettivo dei poteri regionali e locali nel processo di costruzione nel processo di costruzione europeo
Sosteniamo sosteniamo anche che l'unione debba mostrarsi aperta alle proposte degli stati membri volti a meglio associare il loro rispettivi enti territoriali alla preparazione e se del caso al recepimento delle regole europee si è incaricata la commissione per gli Affari costituzionali da me presieduta di elaborare una relazione speciale su tale questione tenendo conto del parere e messo dal Comitato delle regioni e voglio dire
Avendo ascoltato poco fa l'intervento del del presidente Cerere del consiglio regionale della Calabria che abbiamo tenuto conto del parere recente del Comitato delle Regioni anche lasciando cadere una ipotesi che come gli ha ricordato era stata formulata nel precedente nella precedente versione di quel rapporto e che faceva riferimento all'attribuzione di uno speciale status di regioni partner abbiamo lasciato cadere questa ipotesi perché non era ancora matura una elaborazione riconoscibile in tutti gli stati membri
Del concetto di regioni dotate di competenze legislative e appariva peraltro arbitraria questo era stato appunto il rinvio del Comitato delle Regioni dare a ciascuno Stato membro
La facoltà di designare le regioni aventi diritto a questo speciale status giuridico istituzionale noi abbiamo Paesi in cui non esistono ancora regioni dotate di competenze legislative sarebbe stato abbastanza rischioso
Dare a quegli Stati membri la possibilità di designare in qualche modo non sulla base di criteri oggettivi regioni che comunque fossero dotata dello stesso status riconosciuto alle Johnny con competenze legislative in alcuni in alcuni Stati membri abbiamo anche voluto fare la nostra parte
Proponendo l'inserimento nel regolamento del Parlamento europeo le disposizioni necessarie a consentire ad una rappresentanza dei Parlamenti regionali
Aventi capacità legislativa di partecipare regolarmente ai lavori della commissione competente in materia gli affari regionali
Ispirandoci ad una prassi già sperimentata con buoni risultati
Sono persuaso che le condizioni per
La piena collaborazione anche tra assemblee regionali e Parlamento europeo si possano efficacemente stabilire credo che presupposto debba essere appunto nostro sentirci coinvolti al di là anche della questione delle competenze
Che spettano a ciascuna istituzione pienamente coinvolti in un grande disegno in qualche modo anche di Rifondazione dell'Unione Europea in prospettiva del suo storico allargamento ad est
Un programma un processo un Progetto di Rifondazione che sicuramente significhi rafforzamento delle sue basi di legittimità democratica e di sostegno dei cittadini grazie
Grazie Presidente Napolitano grazie anche per la costante attenzione con la quale a seguito dei rapporti con le assemblee legislative regionali in questi anni vorrei pregare il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze Leonardo Domenici i prendere la parola nell'attesa
Chi via e si avvia al suo intervento
L'assemblea degli eletti e degli eletti saluta
La presenza del vicepresidente della Camera onorevole Publio Fiori
Del presidente della Commissione affari costituzionali del Senato senatore pastori del ministro Enrico la Loggia del vicepresidente della Corte costituzionale il presidente Massimo Vari e del segretario generale del Quirinale consigliere Gaetano ci fu prego fondamenti signor Presidente
Signori presidenti di assemblea
E i consiglieri regionali io vi ringrazio di avermi invitato a prendere la parola come presidente dell'Associazione nazionale dei comuni a questo vostro incontro questa Assemblea
Che si colloca in un momento particolarmente delicato del processo
Attuativo della riforma del nostro coordinamento
Soprattutto avendo come sfondo
La non semplice attuazione della riforma del titolo quinto
è un lavoro faticoso c'è qui il ministro la Loggia anche oggi siamo reduci da una non semplice riunione della conferenza unificata
E mi rendo conto naturalmente anche dei problemi problemi anche di natura politica collegati proprio alla attuazione della riforma del nostro ordinamento e del titolo quinto pur tuttavia quella riforma dopo il referendum dell'ottobre scorso
è pienamente entrata a far parte
Della nostra Costituzione
E tutto sommato io pur comprendendo
La difficile
La complessa possibilità di trovare convergenze politiche ricordo anche lo ricordo anche nella mia precedente esperienza di parlamentare che molti degli articoli e dei contenuti di questa riforma del titolo quinto furono a suo tempo votati anche larga maggioranza dalla stessa Camera dei deputati e quindi io spero che tali si possa partire per attuare questa riforma avendo quello spirito di leale collaborazione che sempre deve informare l'attività delle istituzioni
Proprio a questo proposito io credo che rappresenti un traguardo importante quella intesa interistituzionale
Che è stata definita nella riunione della conferenza unificata dello scorso trenta maggio e che vorrei dirlo è un po'il frutto anche della iniziativa che fu Presa dalle associazioni degli enti locali arrivando anche ad abbandonare ad un certo momento polemicamente il tavolo della conferenza unificata
Ma che io ritengo questa intesa appunto un risultato importante positivo
Che credo quindi possano essere di per sé una buona base per riprendere il processo riformatore
Noi abbiamo avvertito in alcuni momenti come comuni italiani
Di vivere una fase in cui esisteva e talvolta forse ancora esiste
Il rischio di un risse urgente centralismo statale
E di nuove forme di centralismo regionale l'abbiamo detto non per spirito polemico ma proprio perché riteniamo che oggi sia necessario fondare il rapporto fra le istituzioni
Sul presupposto della pari dignità
E su e non su una logica di sovraordinazione o subordinazione Nonda su una logica piramidale
Ma su una principio su tre principi anzi direi che sono fondamentali quello di sussidiarietà di adeguatezza e di differenziazione delle funzioni
In questo senso io ritengo particolarmente importante che l'intesa del trenta maggio abbia definito con chiarezza
Se mi si passa l'espressione la necessità di guardare attentamente e a ciascuno di noi per evitare invasioni di campo e per quanto ci riguarda
Per ribadire difendere quella che è la funzione fondamentale dei comuni nel nostro ordinamento cioè quella di vedere attribuita ai Comuni la funzione amministrativa la gestione amministrativa
Credo che qui ci sia uno spazio importante di lavoro proprio anche rispetto e con i consiglieri regionali penso al tema degli statuti
Che richiedono evidentemente un forte coinvolgimento del sistema degli enti locali in ogni regione per la loro elaborazione
Penso alla importante attuazione di un aspetto della riforma costituzionale che preveda in ogni regione la istituzione dei Consigli delle autonomie locali come punto di confronto essenziale nei confronti delle regioni da parte appunto dei comuni per le Province delle comunità montane
Ritengo anche che l'altro aspetto di grande importanza su cui è necessario oggi operare attivamente per arrivare a un compimento oppositivo
Di questo obiettivo riguarda la istituzione della commissione bicamerale
Che sia integrata dai rappresentanti del sistema delle autonomia so perché di questo oggi si è parlato so anche dell'impegno dei parlamentari presenti in questa direzione ma mi auguro che effettivamente da questo punto di vista oggi sia possibile mettere in campo una forte volontà politica e istituzionale determinata perché di questo risultato abbiamo effettivamente bisogno ritengo anche che oggi risulti di fondamentale importanza per noi per i comuni italiani
In una fase in cui certo non risulta agevole gestire i nostri bilanci comunali riprendere il cammino del federalismo fiscale
Noi abbiamo bisogno di risorse meglio redistribuite sul territorio
Abbiamo bisogno
E questo noi proponiamo di raggiungere pienamente l'obiettivo della compartecipazione a grandi tributi erariali abbiamo bisogno di vedere realizzato un sistema Bereguardo perequativo favorevole ai territori più svantaggiati abbiamo bisogno di questo vogliamo discutere apertamente con il governo
Di per lì vedere i termini di un patto di stabilità
Economico finanziario che certamente noi vogliamo tenere ben presente e rispettare così come è avvenuto negli anni passati quando i comuni italiani
Dettero un contributo molto importante per l'ingresso in Europa del nostro paese ma
Questo patto di stabilità che si chiama appunto patto deve avvenire i requisiti di un confronto e di un accordo reciproco e non tanto quelli di una in posizione come purtroppo è avvenuta con l'ultima legge finanziaria
Ma federalismo fiscale non deve significare nemmeno certo più tasse altrimenti noi corriamo il rischio di inviare un messaggio sbagliato e contraddittorio ai nostri cittadini
E proprio ai nostri cittadini vorrei dedicare l'ultima parte di questo mio breve intervento o alle volte la sensazione che nelle nostre discussione noi si finisca per smarrire quella che è la finalità avvenire di questo processo di riforma forse perché presi anche dai nostri tecnicismi e delle nostre pure importanti discussioni nelle sedi istituzionali
L'obiettivo fondamentale io credo debba essere riconfermato è quello di portare il più possibile vicino Dessì vicino ai cittadini il governo la gestione amministrativa le istituzioni
In una logica di sviluppo
Della democrazia di una democrazia più partecipata e più consapevole in questo senso io certamente non voglio qui rivendicare quello che potrebbe essere preso per un primato dei Comuni no non è questo ma voglio sottolineare come in una visione ispirata ai principi
Al tempo stesso dell'autonomia e dell'unità della nostra Repubblica
Che abbiamo avuto modo di ribadire anche recentemente celebrando la festa del due giugno certo la funzione del Comune è una funzione fondamentale
Che sta profondamente radicata nella storia secolare del nostro Paese
Ecco perché io mi auguro che dalle assemblee regionali dai consigli regionali Possa venire un impegno particolare per stabilire
Rapporti diretti più proficui
Più utili e costruttivi citavo prima l'istituzione dei consigli delle Autonomie locali per ottenere dei risultati concreti e perché gli stessi consigli regionali le stesse assemblee elettive regionali possano utilizzare quelli strumenti oggi in loro possesso
Per potere realizzare quelle riforme funzionali anche a valorizzare il ruolo del Comune il Comune visto come entità fondamentale per lo svolgimento e l'esercizio della funzione e della gestione amministrativa se sapremo lavorare insieme in questa direzione
A livello nazionale a livello regionale a livello locale io credo che allora sarà possibile attuare concretamente quella riforma quel processo di decentramento istituzionale
Di ispirazione autonomistica di cui contino esserne profondamente convinto il nostro Paese ha davvero bisogno grazie
Grazie Domenici
Vengo da chiamare perché suo intervento il presidente dell'UPI presidente la provincia di Lecce
Lorenzo RIA
Signor presidente e signori consiglieri regionali
Ho molto condiviso
Le idee e i messaggi che la vostra iniziativa l'Assemblea delle elette e degli eletti nei Parlamenti regionali intende diffondere
Ho condiviso particolarmente oltre ai tre obiettivi di questa Assemblea il tema generale del convegno e gli specifici temi in cui è stata articolato alla discussione
Tale impostazione che molto spesso non si limita a tracciare le linee generali dei vostri punti di vista
Ma fa delle precise scelte di metodo e i contenuti e la stessa identica impostazione che su questi temi ha maturato nel corso di questi anni l'Unione delle Province d'Italia
E una situazione quella che avete delineato che inequivocabilmente arricchisce la posizione regionale di più avanzati contenuti le distanze autonomiste
Se non fosse intervenuta ove per fortuna è invece intervenuta nel corso della conferenza unificata del trenta maggio
L'intesa interistituzionale Governo Regioni e autonomie locali sui temi del federalismo avremmo potuto dire buon franchezza che la posizione dei governi regionali era diversa da quella rappresentata dai Consigli regionali
Quella dei governi tutta racchiusa in una logica neo centralista e di competizione con le Autonomie
Quella dei consigli regionali più autenticamente federalista e ispirata alla collaborazione con Province e Comuni
C'è un vecchio difetto italiano che talvolta ogni Taggia anche le istituzioni ed è il tatticismo esasperato
Cioè l'assunzione della posizione più comoda in rapporto alle aspettative di una maggiore utilità
Noi pone autonomie locali abbiamo due convinzioni
Questo non è il momento dei tatticismi e poi la materia istituzionale e terreno vietato al tatticismo
Le Province i Comuni e le Comunità montane non hanno avuto paura quando è stato necessario di restare soli nella rivendicare il rispetto delle nuove norme costituzionali certi dell'intangibilità dei loro diritti e dell'interesse della Repubblica che tali diritti fossero concretamente riconosciuti
Il tempo è stato galantuomo e l'essere restati soli nella rivendicare la coerenza costituzionale ha fatto maturare intese utili per i cittadini e per il Paese
Lo stesso principio deve ispirare a mio parere le scelte delle assemblee regionali che hanno spazi loro propri intangibili sia dal livello nazionale tanto il parlamento in sede di legislazione ordinaria
Quanto il Governo sia a livello regionale indiano rapporto alle attribuzioni del presidente e della Giunta regionale
Dal mio punto di vista però tutte queste ragioni andavano sviluppate e forse perfino enfatizzate nella fase istruttoria e di approvazione dei nuovi statuti tutti abbiamo riposto enormi speranze negli statuti regionali da riformare
E queste speranze noi vogliamo continuare a coltivare e ci attendiamo da questa Assemblea segnali importanti che dal dibattito sono anche emersi non è una constatazione retorico semplicemente emotiva
Il fatto poi che i veri cambiamenti hanno bisogno di motivazioni lucide e di tensioni culturali adeguate in nessuna parte d'Italia però si avverte il clima di una nuova stagione di regionalismo costituente di un nuovo inizio
Avete definito il Consiglio regionale il luogo delle identità ma il luogo dell'identità sono anche in ogni regione le province e i comuni quale sia il TAR più saggio all'ora di ampliare l'orizzonte
Costruendo una più vasta partecipazione alle scelte da assumere o in volgendo le Autonomie locali
La stessa immediata istituzioni in ogni regione anche in via provvisoria inattesa bella definitiva disciplina statutaria della rispettivo consiglio regionale delle autonomie locali
Avrebbe contribuito non poco ad alimentare in questa delicatissima fase di scrittura degli statuti e di definizione degli equilibri interistituzionali tra Parlamento governo governo regionale ed autonomie locali la indispensabile partecipazione democratica che resta il vero soffio vitale di ogni carta costituzionale o statuto
Non averlo ancora fatto non vuol dire che non si possa fare ora la Costituzione lo consente senza bisogno di altri provvedimenti il senso di opportunità lo raccomanda
Potrebbe essere questo il terreno più fertile per consolidare i valori della devo
Ogni Fontana
Di di Repubblica
Intesa come unici dai sintesi di soggetti equivalenti Stato Regioni Province
Comuni città metropolitane idea tanto caro altresì dal nostro presidente della Repubblica e un'idea irreversibile
Dobbiamo fare nostra quest'idea per uscire fuori dalla sterile logica di far valere i nostri diritti dinanzi alla Consulta
Ma anche un'altra idea e irreversibile
L'integrazione europea potrà avanzare solo se contestualmente si rafforzeranno i luoghi delle identità le Province i Comuni in primo luogo e quindi le istituzioni regionali un'idea ed esperto della loro sintesi
Il nostro imperativo ogive aggregare unire convergere collaborare voi non vediamo altra soluzione né ci sentiamo di indicare altri percorsi
Grazie presidente via vorrei pregare l'onorevole Enrico la Loggia ad intervenire onorevole la Loggia ministro per gli affari regionale
Grazie presidente
Siamo
In un momento realmente conosciamo le della storia del nostro Paese
Penso che
Stiamo procedendo
Con sufficiente prudenza
Mi piace molto
Proprio congresso
La coalizione
La coalizione che è base essenziale
Del convivere civile all'interno dal nostro Paese
Si sono fatti diversi passi avanti
Moltissimi ancora se ne devono fare
A seguito della modificazione costituzionale che di è stata recente al
Io credo di potere oggi dare che è stato fatto un cenno prima
Mi piace di farlo alla preside alla presenza del Capo dello Stato che saluto
In maniera speciale
Ringraziando l'ho sempre
Sua azione di equilibrio di saggezza di stimolo
Segue
Tutti i problemi connessi
Con la attività non solo del governo ma delle istituzioni
Dal nostro Paese
E quindi qui faccio l'annuncio formale
Credo che sia doveroso da parte mia
Del raggiungimento di una intesa interistituzionale
Che per la prima volta nella storia del nostro Paese
Ha visto seduti attorno a un tavolo
Concordi
Lo Stato le Regioni le istituzioni locali io credo che sia un punto d'inizio non certo un punto di arrivo
Che ci consentirà di procedere con quello spirito di coesione
Con quell'armonia con quell'accordo e proprio delle istituzioni
Non solo perché hanno il dovere di procedere in leale collaborazione
Ma perché si è
Maturata la più assoluta consapevolezza che senza questa coesione questa leale collaborazione
Non soltanto non facciamo un buon servizio alle istituzioni soprattutto non ne facciamo uno ai cittadini tutti del nostro Paese
E l'intesa sancisce alcuni punti
Realmente importante
Il dovere dell'interpretazione della legge costituzionale più aderente alla logica del pluralismo autonomistico
E del principio di sussidiarietà quale elemento fondante della riforma
L'impegno la reciproca delimitazione degli ambiti di competenza nell'esercizio delle funzioni legislative assegnate a Stato e regioni
L'avvio condiviso del trasferimento delle risorse finanziarie e strumentali al sistema delle Autonomie da attuare mediante il DPCM una volta che sarà approvato il disegno di legge di attuazione della riforma del titolo quinto il confronto fra Stato e regioni per la costruzione di un coerente sistema di federalismo fiscale per Comuni Province Città metropolitane definendo i criteri per l'attuazione del patto di stabilità interno l'adozione degli interventi legislativi statali e regionali necessari per dare piena attuazione alle disposizioni dettate degli articoli centoquattordici centodiciassette centodiciotto dalla Costituzione
Per consentire l'esercizio delle funzioni statutario regolamenta e amministrative
Spettanti alle istituzioni locali
Questa fortunata coincidenza oggi mi mette nelle condizioni di potere dare un secondo anno
E cioè che il travaglio altissimo in terra del disegno di legge di attuazione del Titolo quinto oggi assegnato un'altra tappa
La Conferenza unificata pur tra mille difficoltà tra posizioni spesso contrapposte che hanno visto trasversalmente interessate tutte le istituzioni partecipanti
Ha comunque
Espresso il parere anche se con valutazioni diverse con proposte emendative
Con alcune valutazioni non tutte positive alcune anzi
E critiche ma in maniera costruttiva perché si arrivi alla emanazione di questo disegno di legge da parte del governo nella più consapevole armonia ma tenuto conto com'è ovvio del competenze a ciascuno spettanti
E in particolare attengono a questo disegno di legge
L'attuazione degli articoli centodiciassette primo terzo e sesto comma della Costituzione in materia di legislazione regionale di potestà regolamentare
L'attuazione dell'articolo centodiciassette quinto comma della Costituzione sulla partecipazione delle Regioni in materia comunitaria
L'attuazione degli articoli centoventitré secondo comma centoventisette dalla Costituzione in materia di ricorsi alla Corte costituzionale
Mentre altri articoli dettano disposizioni di attuazione per l'esercizio dell'attività internazionale delle Regioni
Per l'esercizio delle funzioni amministrative per l'esercizio del potere sostitutivo dello Stato per l'attribuzione di funzioni diverse dal controllo preventivo sulle leggi regionali agli uffici territoriali del governo per l'applicazione di maggiore forma di autonomia estesa la regione a statuto speciale e alle province di Trento e Bolzano
Non è stata un'opera semplice
Credo che soltanto l'elencazione anche Sam meramente ricognitiva
Degli argomenti che sono stati affrontati possono anche soltanto lontanamente a dare la impressione la sensazione di quanto sia stato difficile questo percorso né ci siamo mai fatti illusioni naturalmente che un percorso così complesso difficile potesse arrivare in porto con la unanimità di tutti
Ma si è creato però un dibattito importante all'interno del nostro si è creato dovremmo esserne tutti soddisfatti
Perché qui non c'è e non c'è stata e mi piace confermarlo non c'è stata una politicizzazione degli argomenti ma le istituzioni hanno lavorato tra di loro in armonia rispetto ad affrontare un problema così delicato e complesso
Sicché le forze politiche hanno Fausto per un verso un passo indietro le istituzioni hanno fatto per un altro verso un passo avanti a me pare che questo debba essere salutato come spirito di coesione all'interno del nostro Paese con particolare rilievo con una sottolineatura di cui credo tutti dovremmo andare ed essere soddisfatti
Ma i problemi non si fermano qui
Io voglio naturalmente
Profittare ancora qualche minuto della vostra attenzione per dirvi quanto altro c'è da fare soltanto per brevi cenni
E come soltanto alla fine di questo complicato difficile percorso potremo dire di avere una nuova costituzione
Avrà ridisegnato alcuni poteri avrà risistemato le competenze all'interno del nostro Paese per un verso verso l'attuazione di un più compiuto federalismo per un altro verso nella migliore definizione dei ruoli dell'Esecutivo del legislativo
Allo stesso tempo nella migliore divisione tra i poteri istituzionali dello Stato di nuove competenze e di una nuova distribuzione di responsabili mi riferisco naturalmente disegni di legge già in discussione alla Camera relativi alla devoluzione di alcune materie alle regioni competenza legislativa esclusiva in materia di sanità istruzione sicurezza locale
Mi riferì Sco alla indispensabile oramai credo da tutti condivisa necessità di un ripensamento della riforma del titolo quinto di un vero e proprio il restyling del titolo quinto perché facciamo tesoro delle osservazioni delle critiche che sino ad ora sono state formulate credo giustamente nei confronti di quella riforma evidenziandone alcuni errori tecnici alcuni limiti
E quindi per poter procedere con una maggiore consapevolezza con una maggiore comprensione
Della difficoltà dei problemi verso una nuova riforma anche completi percorso del federalismo nel nostro Paese salvaguardando questo va sempre ricordato del giusto
La unità dal nostro Paese pur nella differente distribuzioni di compiti funzioni e competente
Nella logica di tutto questo ecco che nasce e va affrontato oramai con estrema urgenza il problema relativo alla integrazione della Commissione bicamerale per gli Affari regionali
So che questo è un tema che sino ad ora non ci ha visto tutti concordi
Nonostante diverse difficoltà anche di elaborazione di un testo propositivo e so che questo testo non incontra la soddisfazione di tutti
E certamente ancora bisognerà lavorare
Ed è su questi temi che occorrerà anche e io certo non mi sottraggo a questo dovere allargare il confronto anche con la rappresentanza dei consigli regionali del in rappresentanza dei consiglieri regionali che sono stati eletti nel nostro paese con una possibile indicazione di strategia
Io credo che dobbiamo sottolineare credo che vada sottolineando quello che peraltro sotto gli occhi di tutti e non è contestato né indottrinamento disco dance
E cioè che la separazione dei poteri tra esecutivo e legislativo che certamente fatto consolidato
E irrinunciabile nell'equilibrio dei poteri del nostro ordinamento costituzionale a livello centrale non può che essere ripetuto anche a livello regionale
Nel pieno equilibrio i due poteri esecutivo è legislativo nel riconoscimento agli ultimi l'esecutivo del potere di rappresentanza delle Regioni
Ma non disconoscendo ai Consigli regionali la importantissima funzione che loro demandata in parallelo rispetto al Parlamento nazionale per ogni singola regione credo che questo possa e debba essere una traccia da seguire sarebbe
Pensi strano che ciò che e pacificamente accettato ci mancherebbe altro all'interno dell'ordinamento costituzionale del nostro Paese nella separazione dei poteri tra esecutivo e legislativo
Non possa o non debba essere altrettanto riconosciuto a livello delle organizzazioni regionale
Ma
L'uso che c'è un problema e su questo problema più volte ci siamo intrattenuti
Il riconoscimento per un verso
Del Tel
Proprie più proprie specifiche competenze sei presidenti delle giunte
Ma anche del riconoscimento dalla necessità di un potenziamento di funzioni e compiti che debbono essere nuovamente creati meglio descritti trovando spazio nella formulazione degli statuti
Regionali di ogni regione
Sarebbe ben strano mi sono rifiutato di farlo l'ho continuato a fare che venga dal governo centrale è una indicazione
Non è così ma un po'per non veder venire dal governo centrale
Deve poter si svolgerà un dibattito in sede locale
Deve potersi svolgere da approfondire il dibattito in sede locale
Perché è giusto che ciò avvenga nella maturazione di decisioni che non possono non nascere dal basso
Dalla base dai cittadini che vivono e che operano in quella Regione e dai loro rappresentanti istituzionali nelle stesse regioni
Sarebbe un'indebita invadenza
Proprio nel momento in cui ci avviamo verso un più compiuto federalismo che da parte del governo centrale si diano indicazioni rispetto
Alle scelte da formulare autonomamente all'interno dei consigli regionali nella formulazione del loro rispettivi statuti
Ciò non vuol dire
E non vi possa essere non ragionamento sul quale possa svilupparsi un dibattito e posso dis di svilupparsi anche un confronto e che il confronto non debba svolgersi attraverso attraversando trasversalmente gli organi istituzionali dal nostro Paese
Se questo fosse richiesto
Se questa fosse la decisione allora è evidente che noi non ci tireremo indietro ma non è immaginabile che tutto questo possa avvenire per inizio
Veniva del governo perché io ripeto ribadisco sarebbe un'indebita ingerenza nella autonomia statutaria riconosciuta ad ogni regione
Gli statuti solo la carta costituente della regione
Devono essere preparati
Debbono essere considerati debbono essere valutati secondo le esigenze di ciascuna regione
Non è quella la sede ma la sede semmai può essere la sede politica non è quella la sede ripeto dove può essere sviluppato una sorta di improprio sindacalismo istituzionale faremmo un errore tutti
Lo faremo e non faremmo un buon servizio ai nostri cittadini
Le riforme tutte le riforme hanno come destinatari i cittadini è il miglior servizio che da parte delle istituzioni loro debbano ricevere
E questo non può che avvenire nel rispetto reciproco delle istituzioni che per definizione non litigano tra di loro
Possono litigare alle forze politiche possono esprimere opinioni diverse anche in contrasto ma non certo le istituzioni immanente le istituzioni tra di loro
Voglio concludere questo mio intervento profittando anche dalla presenza del Presidente Napolitano
Dicendo che c'è un esigenza
Che va be'Mammano ogni giorno rafforzando Rossini nella urgenza di trovare una soluzione
L'esigenza è che all'interno dalla Convenzione europea
E quindi preparazione dalla costituzione europea vi sia un cenno ben calibrato quanto più possibile omogeneo che possa affrontare il problema dei rapporti tra Regioni
Stati membri dell'Unione ed Europa che possa costituire quel minimo comune denominatore che possa essere accettato nonostante le diverse organizzazioni costituzionali di ciascun Paese membro io ho già iniziato per la mia parte per quello che è di mia competenza un serrato confronto con diversi colleghi
Che si trovano ad esercitare le mie stesse funzioni all'interno dei governi dell'Unione Europea trovando ascolto sulla necessità non ha ancora la sua soluzione così difficile per la verità da trovare
Ma dobbiamo credo tutti anche su questo sviluppare un'ulteriore fase di ragionamento per la semplice ragione che ciò che non saremo capaci di decidere oggi sicuramente
Si rivolgerà contro di noi in un prossimo futuro realmente questo non ce lo possiamo consentire l'Europa deve nascere anche attraverso una nuova costituzione che tenga necessariamente conto beh in molteplici e variegati rapporti tra i diversi rapporti di equilibrio che vi sono di competenze e funzioni all'interno di ciascun Paese membro a partire dal nostro Paese
Concludo
Con un auspicio
Io credo che
Questo tipo di
Nuovo clima di collaborazione efficace faticosamente abbiamo costruito che vogliamo continuare a far crescere tra le istituzioni del nostro Paese non possa e non debba vedere escluse le rappresentanze dei consigli regionali
Non so
Nel senso che occorre un ulteriore approfondimento quale può essere la forma l'asset ma credo che sia indispensabile comunque trovarla una sede di confronto
Che veda da un canto gli esecutivi nell'ambito delle loro rispettive competenza da un altro cantori legislativi
A rispettare e ha estendere allo stesso tempo le competenze proprie rispetto a quelle altrui
Questo può essere un indirizzo sul quale noi possiamo lavora
Questa può essere la strada per uscire da tanti
Equivoci che sino ad ora si sono manifestati e per trovare nella più assoluta armonia
Per ciò che è possibile
Tra le istituzioni e nelle istituzioni il percorso per fare una un ulteriore passo avanti la creazione degli Statuti regionali così la vedo rappresenterà il consoliderà consolidamento
Della forma federale dello Stato
Ma potrà avvenire con consolidamento soltanto se questo avverrà nel pieno dell'armonia tra le diverse rappresentanze istituzionali su questo percorso io manifesto già da ora la mia piena disponibilità grazie
Grazie ministro La Loggia vorrei pregare onorevole Enzo Ghigo presidente alla conferenza dei presidenti delle Regioni rivolgerà un breve indirizzo di saluto al Capo dello Stato
E nel contempo approfitto dell'occasione per salutare a nome di tutta l'Assemblea delle elette degli eletti l'onorevole
Piero Fassino e numerosi presidenti di Regione
Che ci hanno ci hanno raggiunti il presidente Errani la Presidente Lorenzetti Presidente Formigoni vicepresidente le Puglie copertina che saluto anche nella sua qualifica di
Ex Presidente del Consiglio mi impediva la ringrazio il Presidente Prudente però cercherò di essere brevissimo perché so che i tempi del cerimoniale si sono ristretti
Saluto il Presidente della Repubblica saluto chiaramente l'autorità saluto i colleghi presenti in questa sala
Voglio subito naturalmente pare un breve riferimento
Non nel merito ma solo per rappresentare l'ampiezza dei temi abbiamo sentito il presidente Napolitano abbiamo preso il sentito di sindaci sentito il presidente De province e abbiamo consentito vivo e voi capite che sono tutte interlocuzioni che noi Regioni cerchiamo con qualche fatica è stato ricordato con tanta pazienza di portare avanti perché sono interlocuzione che hanno come obiettivo quello di arrivare ad un processo di riforma compiuto perché quello attuale
E di difficile applicazione comunque non è ritenuto da nessuno particolarmente da noi presidenti
Di regioni un modello completo
Perciò abbiamo il grande compito di applicarlo e abbiamo poi insieme chiaramente a tutti i soggetti che ho citato l'obiettivo di concluderlo di completarlo
Bene però io voglio per brevità nel rappresentare al Presidente della Repubblica quelli che sono i temi oggi sul campo
Oltre a tutti quelli che chiaramente ha avuto modo di raccogliere dagli altri soggetti quelle che riguardano in maniera particolare al rapporto tra
Esecutivi
è consigliere regionale perché di questo questa mattina abbiamo parlato e credo che sia bene che io di questo dica due brevi parole ma chiare e mette in modo che il presidente posso accogliere questa un po'l'obiettivo che mi sono dato un senso
Nella nostra posizione
Poi chiaramente riteniamo che l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni non debba essere messa in discussione perché e un diritto che credo sia acquisito è una riforma costituzionale importante
Fatta nell'anno mille novecentonovantanove perciò riteniamo che il presidenzialismo nella fase statutarie costituente della regione serba debba essere un punto fermo
Questa è una nostra opinione chiaramente riteniamo nell'autonomia degli statuti siccome noi siamo parte integrante dei Consigli regionali essendo consiglieri faremo all'interno di ogni Consiglio la nostra battaglia per sostenere questa tesi questo credo che possa essere criticabile ma sicuramente e un diritto che come consigliere io eserciterò nell'ambito della mia Assemblea
Bene
Detto questo che chiaramente rappresenta un elemento di governabilità e tutte le considerazioni che questo comporta non voglio qua ripeterle perché la platea e altamente qualificata per già conoscerlo voglio toccare l'altro tema e quello della bicameralina
La bicameralina in questo momento la discussione sta prendendo una certa direzione
Questa mattina io nel mio intervento ho fatto alcune considerazioni di una rappresentanza che rischierebbe di essere zoppa nel caso in cui la rappresentanza del dei governi si esplicitasse nella Conferenza Stato-Regione nella conferenza delle Autonomie locali stato città e invece la rappresentanza magari trattando stessi temi che sono stati trattati nella conferenza Stato-Regioni venisse esplicitata da un Consigliere che magari non è perfettamente in sintonia con il Governo regionale o per lo meno non è perfettamente in linea
Questo non significa evidentemente che non esiste una soluzione
O non dobbiamo cercare una soluzione perché io l'ho detto
Il presidente Nencini la poi ripreso nel suo intervento dopo il mio dice sito mai ripetuto tre volte dialogo dialogo dialogo lo ripeto anche questa sera noi dobbiamo ricercare
Fortemente un dialogo perché quello è uno di quei temi sui quali chiaramente e necessario trovare un punto vinco
L'altro elemento è quello della cosiddetta norma di salvaguardia per l'eventuale di partita
Così oggi in conferenza dei presidenti da abbiamo poi definita l'eventuale di partita di un presidente di Regione eletto direttamente dico e la conseguente Cat decaduta del consiglio questo è un problema reale che probabilmente il legislatore nella riforma costituzionale uno mille novecentonovantanove
Non ha saputo non ha potuto
Prendere in dovuta considerazione ma credo che gli Statuti
Possano indubbiamente da questo punto di vista non chiedetemi una soluzione ma se sicuramente da parte dei presidenti la massima disponibilità a collaborare perché questa soluzione venga trovata e ricercata
Perché è indubbio che non si può pensare che a fronte di
Una volontà non politica
Di un presidente di Regione e di dedicarsi altro
Automaticamente possa decadere l'Assemblea eletta direttamente dai cittadini questo credo che non sia giusto e noi su questo siamo chiaramente assolutamente dispone
L'altra breve considerazione che voglio fare e concludo perché è giusto che io lasci spazio Lentini
Per la sua replica anzi lo faccio con con grande piacere e l'aspetto del ruolo costituente che i consiglieri emersi e le che le commissioni di Statuto devono saper esercitare è una grande opportunità avete tutti compreso
Quanto è complesso il percorso che abbiamo di fronte quanto è complesso lo vediamo noi presidenti di Regioni nel dialogo con il Governo per l'attuazione della riforma del titolo quinto il grande lavoro che abbiamo fatto tutti insieme con Comuni Province Comunità montane per stendere l'intesa e sottoscrivere l'intesa
Ma il percorso attuativo del titolo quinto e difficile e Complesso
Bisogna
Tentare di riuscire a realizzare dei modelli che migliori non sistema nonché in realtà lo facciamo esplodere o facciamo sì che poi non tenga più questo è è un pericolo che io sento è un pericolo che invece noi tutti insieme
Senza diciamo eccessivo buonismo mai il senso di responsabilità istituzionale dobbiamo assolutamente ricercare
Perciò io concludo questo mio intervento salutando i colleghi consiglieri e dicendo in maniera chiara al presidente mensili che li rappresenta tutti che noi vogliamo dialogare derogare dialogare
Grazie presidente rinvio compaiono a dare la parola
Non
Solo per una replica ma per l'intervento conclusivo
Dell'Assemblea nazionale delle elette degli eletti al coordinatore della dei Presidenti dei Consigli regionali onorevole Riccardo Nencini
Grazie presidente sarà una un intervento di chiusura molto breve
Io devo ringraziare lo faccio di cuore senza nessuna retorica il presidente Sante
L'ho fatto stamattina lo rifaccio volentieri
Anche da toscano a toscano perché quando un mese e mezzo fa ci siamo rivolti al Quirinale
Manifestando l'intenzione di chiedere a tutte le elette gli eletti nei consigli regionali in Italia sono mille ottanta di partecipare a questo incontro
Presidente La Repubblica c'ha detto immediatamente di sì e ha manifestato immediatamente la sua disponibilità ad esserci
Per noi la sua presenza non è formale io la ringrazio di cuore anche per questo signor presidente
Lei sa bene lei sa bene
Che dall'Italia di Cattaneo sono passati centocinquant'anni ma non sono sono cambiate molte cose ma al contempo ne sono cambiate poche
Poche perché la struttura civiche sociale italiana
Rimasta profondamente ciocche
Una società multiforme multipolare
Dove il localismo dei comuni delle tante aziende il novantacinque per cento delle aziende italiane a meno di dieci dipendenti
Rimasta l'ossatura Virenque dell'Italia
Ne abbiamo parlato a lungo con Leonardo Domenici
Sindaco della mia città peraltro di quanto il municipalismo sia storia e Radice dell'Italia
Per noi l'articolazione del potere dei poteri e cultura e memoria
Questa è l'Italia o non piacere ma questa è la fotografia dell'Italia articolazione del potere e dei poteri e la nostra cultura e il nostro riferimento di memoria e quindi di storia e direttrice
Che qui fa una battaglia signor Presidente di rappresentanza ma chi è qui e regione non è parte di una regione e regioni in quanto eletto
Quindi la rappresentanza non è una battaglia dei consigli regionali e basta è una battaglia politico-culturale
Che dovremmo fare tutti perché il nuovo Stato come è stato articolato di poteri va soprattutto costruito attraverso la rappresentanza
Chiudo ricordando
Il documento che il Congresso delle Regioni ieri ha approvato all'unanimità perché quel titolo di coesione istituzionale
E cosa
E non ci sta soltanto a cuore ma che mettiamo nelle sue mani perché lei è il garante di questa Italia e il garante di questa Repubblica e di questa Italia
Per cui sono istituzionali intendiamo un sistema articolato non piramidale non piramidale vuol dire che dove le competenze le funzioni sono certe ciascuno alle sue
I Comuni hanno le loro competenze alle Regioni da loro lo Stato centrale nessun due
Significa che si devono bilanciare le funzioni dentro le regioni fra legislativi ed esecutivi
Significa dare forma con rapidità alle competenze che ha ricordato il ministro La Loggia conferite dalla riforma alle preciso
Significa scrivere rapidamente nuovista tutti nuove carte piccole carte ma importante carte per le nuove regioni d'Italia
Che qui prevede di inserirvi principi fondamentali che stanno già nella carta
Dei diritti del cittadino varata anni sa
Che è qui e ritiene che le regole ispirate alla sussidiarietà verticale il Governo e il Rizzo Montale pubblico e privato debbano provare diritto di cittadinanza all'interno delle nostre carte
Ritiene anche e ho concluso che la zoppia istituzionale della quale figlia questa legislatura regionale debba essere tolta e l'anatra debba continuare anzi debba iniziare a camminare dritta nella mai per farlo bisogna che la potestà legislativa i poteri di controllo imperizia rappresentanza abbiano la sede certa che loro pro questo direi che il primo no e allora e allora se questi punti vengono articolati gli infissi
Si può parlare con decisione di coesione istituzionale
Le ultime due sottolineature la prima
Noi qui abbiamo ritenuto e riteniamo che ritengo che le regioni debbano giocare nella stessa metà del campo di gioco
Non ci può essere un esecutivo che gioca da una parte e tira in una porta e le assemblee legislative che stanno nell'altra parte il campo e Tirano nell'altra porta
Partita insolita
Che non darmi
Stadio vuoto ha detto stamattina l'amico presidente La Forgia stadio vuoto di fronte a questa parte
Anche noi Presidente dico potremmo fare un sondaggio chiedendo ai cittadini italiani
Vuoi tu un uomo solo al comando io ho un bellissimo ricordo di Fausto Coppi uomo solo al comando
Un po'più a monte però non vuoi tu accanto a quell'uomo eletto direttamente un'assemblea legislativa che abbia poteri forti non è in dubbio sulla risposta a questo sondaggio a noi conviene non spendere soldi per farlo perché avremmo la maggioranza straordinari
Sul campo delle proposte serie
Il presidente Ghigo ha citato tre volte la parola confronto
Noi abbiamo stabilito di accettarlo non si può dire no a chi offre una disponibilità
Ci sono tre punti però che io metto sul tavolo sintesi di molti interventi della qualità degli interventi fatti stamattina il primo bisogna studiare il modo e abbiamo fior fiori di giuristi in Italia per separare il destino
Dei presidenti non parlo dei destino
Politico quando il Consiglio assume una posizione politica responsabile
Parlo di delle varie forme di impedimento personale a vario titolo quelle che ricordava il ministro la Loggia
Il destino di presidenti dal destino delle assemblee legislative in quel caso va separato impellente a Cartago in questo caso non serve
Riteniamo che sia poco giustificato anche sul piano giuridico il dell'entità carta
Secondo
Chi è qui
Non è nel ribaltonista mia ribaltonista né particolarmente nutre favori a tornare al vecchi impedimenti assembleari
Noi stiamo qui confermando dei principi stabilità al punto numero uno degli esecutivi dall'altra governabilità stabilità e governabilità criteri e valori che non possono camminare
Separatamente terzo ministro La Loggia un luogo c'erto noi vorremmo finalmente vederlo rappresentato in una stanza con quattro mura
Un luogo per consultarci ed un luogo per concertare
Perché molte in materia delle quali si sta trattando appartengono anche ha competenze assemblea su questo temo
Identità italiana signor Presidente la somma di questi localismi e di queste diversità una rete di influssi differenti
Di culture che sono tali e sono diventate eccellenze perché si sono bagnate sempre nel loro contrario mai nel loro uguale
Questa è l'Italia della democrazia rappresentativa
E l'Italia che ha bisogno di leadership diffuse è un'Italia che non ha bisogno di solitudini
Grazie signor presidente
Di rimanere al loro posto
Ventenne enzimi accompagna
Il Capo dello Stato
Al quale va il nostro ringraziamento sentito per la sua presenza per il sostegno e l'attenzione che offre alle assemblee elettive Italia
Vogliate cortesemente rimanere ai vostri posti
Per ragioni d'ordine vogliate rimanere ai vostri posti piazza
Colleghe e colleghi non intendo sicuramente prolungare questa riunione
Non è semplicemente esprimervi
Il mio sentito ringraziamento
Per questo importante appuntamento che ci siamo dati che abbiamo onorato insieme
Sulle parole sulle considerazioni del presidente Nencini chiudiamo quindi ufficialmente
L'Assemblea delle nazionale delle elette e degli eletti dei Consigli regionali d'Italia grazie a tutti buona serata