"L'amico quotidiano, fra industria e libertà" - in occasione dell'uscita del libro "La fabbrica delle notizie" di Vittorio Roidi (presso la sede FNSI, Corso Vittorio Emanuele 349)

Siamo
Eccoci qua oggi oggi parleremo
A poco a poco questo tavolo dovrebbe poi arricchirsi di personaggi parleremo di una grande e antica fabbrica che fa dei bulloni un po'particolari ma molto importanti per reggere insieme la nostra società
Una fabbrica che entrò in crisi all'inizio degli anni novanta anni di penitenza in quasi tutti i settori dopo quell'opulenza gridato negli anni ottanta
Eppure entra in crisi nonostante che la merce la merce che producesse
Continuasse a funzionare anzi addirittura un tifone inaspettato aveva ridato mercato e vigore a quei bulloni quel tifone si chiamava Tangentopoli quei bulloni si chiamavano e si chiamano notizie ma la fabbrica lo stesso andò in crisi forse anche per saturazione del mercato le notizie erano diventate troppo inizia una fase di rigetto e poi il fast food della tv inizio ha sfornato le sempre di più a getto continuo così in quegli anni dal novantuno al novantacinque giornali italiani quelli che Vittorio Roidi chiama la fabbrica delle notizie andarono giù persero un milione di acquirenti speravano di superare la quota sette milioni si ritrovarono l'arrancare
Sotto i sei e soprattutto siano so una brutta aria era l'aria della recessione adesso il vento è cambiato il bilancio dal punto di vista degli editori e positivo però la parola chiave sembra non essere più notizie la parola chiave sembra essere pubblicità per la prima volta infatti i giornali italiani fanno ricavi più con le inserzioni pubblicitarie che con le vendite molti investono pochi comprano e pochi leggono
Buongiorno da Andrea Vianello occasione la presentazione del libro di Vittorio Roidi per discutere un po'a fare un po'di analisi
Su i nostri giornali hanno chiamato un giornalista della radio moderare in modo da avere le mani più libere partiamo da qui partiamo da questi dati economici per aprire questo piccolo dibattito per capire come mai gli amici quotidiani come richiamo il titolo del dibattito siano amici un po'più lontani
Quasi poco più che conoscenti gli ultimi dati della Fia che presentati se non sbaglio proprio qui
Un paio di settimane fa dicevano cinque milioni novecento mila copie di giornali vendute in media nel mille novecentonovantanove gli ultimi dati dell'Istat dicono che i lettori di quotidiano sono in calo dal sessantadue per cento del mille novecentonovantatré
Al cinquantanove per cento di oggi in quell'occasione il direttore generale della FIEG Sortino
Disse ma il problema non è quello della qualità e sono masochisti ci giornalisti
Che vogliono parlare vogliono porsi il problema della qualità oggi faremo i masochisti ci chiederemo come stanno i nostri quotidiani si offrono il piatto giusto fino a che punto l'intreccio storico dell'industria editoriale italiana con i poteri economici e politici
Limiti la forza d'impatto di questi nostri giornali con una bella cartina torna di tornasole cartina che stiamo vivendo in questi giorni cioè la campagna elettorale
In atto e nella fase più calda e più tesa saluto intanto che è già sul palco dicevo altri poi merci raggiungeranno
L'autore del misfatto e cioè il libro che ci permette di discutere oggi cioè Vittorio Roidi e qui invece alla mia sinistra Enrico Menduni che docente di teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo a Siena ma anche in uscita con un libro per Carosi sulla professione del giornalista e che insomma
Ci mette peraltro anche lui giornalista quindi mascherato da professore va resta anche lui giornalista io voglio subito coinvolgere Vittorio trovi di per chiedergli alla mia premessa iniziale se i giornali fanno più utile in questo momento con la pubblicità che con la loro ragione primaria cioè quello di essere venduti e comprati bisogna inizia sempre come bisogna iniziare a preoccuparci come giornalista
Ma io devo dire che importante non è che si preoccupi dei giornalisti perché i giornalisti se si preoccupano
Lo fanno come qualsiasi categoria che vede perennemente in crisi un'altalena insomma il proprio settore problema che si preoccupi dei lettori
Questa era è la questione cioè tubicini fabbrica sempre in crisi è vero questo è un settore che pur essendosi molto sviluppato e sono diventato l'industria ormai con le caratteristiche insomma del sistema industriale ormai siamo fuori dalla dal dall'artigianato dall'impresa di tipo familiare
Sono quasi tutti S.p.A. giornali con insomma dell'ente non solo delle radici storiche ma anche delle strutture industriale delle proprie però o vanno convento sia la pubblicità aumenta i giornali fanno utili Siragusa diminuisce i giornali
Cominciano a licenziare vanno in crisi fino a pochi mesi fa esisteva una legge che consentiva di mandare a casa la gente i se si lamentano
E finché gli editori la penseranno come Sortino e dispiace che sia assente ma io li ho invitati se non vengono gli assenti hanno sempre torto peggio sarebbe molto piaciuto
Litigare con un po'di gente invece non litigo con nessuno insomma pronti litigò con gli amici che che sono venuti cioè finché gli editori la pensano come sortito dicono che il problema non è quello della qualità e che sono i giornalisti che sono masochisti euro si masturba non sulla qualità dei giornali non si va da nessuna parte
Infatti io non che speravo tanto non parla del libro in realtà nel libro ho pensato di intanto di dividere il tema e vedere cosa fanno gli editori cosa fanno i giornalisti cosa fanno i lettori cosa fanno i direttori i direttori
Strana qui magari ne parleremo anche un po'manager auto quindi l'editore è sostanza il pilastro fondamentale non c'è giornale evidentemente se non c'è imprenditore finché l'imprenditore la penserà in quel modo
Evidentemente i giornali italiani saranno quelli che sono renderanno meno gode invece di vendere di più che è quello che sta succedendo
Adesso noi voi oggi troveremo anche modo di di vedere come un importante cambiamento legislativo cioè la nuova legge sull'editoria ma in qualche modo insomma finisce poi per per cambiare uno dei promotori di questa legge e e qui ha poca voce però vediamo se poi insomma con sforzo di udito riusciamo riusciamo anche coinvolgerlo Menduni
I dati sulle vendite dei giornali sono dei dati insomma che dimostrano che c'è un po'di disaffezione basta dire che anche stavolta è tutta colpa della televisione se gli italiani non comprano che
Questa è una crisi strutturale
Ossia i dati della lettura in Italia sono gli stessi temi non centotrentanove
Diciamo che nel periodo in cui si sono affermati giornali rimasta nel mondo nel mondo civilizzato cioè a fine Ottocento l'Italia è stata assente da questo processo per una serie di fattori di Bari
Il principale dei quali e la povertà e l'analfabetismo del Paese all'epoca quindi i giornali c'erano ma non erano impresse che attraverso la loro indipendenza potessero costruire la loro autonomia
Erano diciamo delle parti nella galassia politica questo dato è un dato strutturale
Quindi il giornale quando è arrivata la radio non ha non ha fatto una piega perché la radio è arrivata in Italia in un momento ancora di una relativa ristretto ristrettezza della capacità di acquisto dei
Delle persone calcolate che la radio fino al mille novecentotrentanove aveva in Italia meno di un milione e mezzo di abbonati il boom della radio è stato dato dalla guerra che ha diventava una necessità primaria avere la RAI ma sostanzialmente i giornali non sono stati danneggiati dalla radio con con con la quale infatti hanno un rapporto molto cordiale con il prelato è scritto anche questo i giornali sono stati danneggiati dalla televisione perché in Italia la televisione ha preso uno spazio che in altri Paesi d'Europa e difeso dal quotidiano di massa scura avendo la televisione però migliorato con la situazione di analfabetismo
Quindi ha permesso in realtà di creare degli oneri finanziari riecheggia due questi lettori cioè la televisione in Italia è più importante che in altri Paesi perché ha fatto il mestiere che altri non avevano potuto ho saputo fare
A questo punto quindi il giornalismo italiano
A cui tutti vogliamo tanto bene che si è intrecciato con la nostra vita
Però aumentato endemico di mancanza di indipendenza perché le sue basi materiali
Non sono stati tali da poter sviluppare un forte quarto punti un potere che ha sempre costruito le sue fortune in un dialogo cortile con l'istituzione oppure coi potentati economici del Paese colpa per il solo che glieli proprio con qualche giornalista ma gli analisti che poveracci diciamo che cosa dobbiamo fare il giornalista scrive cerca di fare Uggetti diamo l'esempio più classico che anche in questo libro è citato con grande dovizia
Si chiama il giorno che gran bel giornale gioca più che passa il tempo più ci rendiamo conto che lì c'è una specie di archetipo del giornale mode
Più direi più che andiamo avanti e più ci rendiamo conto di come li fosse contenuto magari in maniera discutibile un pacchetto di soluzioni per il giornale che ci sta tutto Giordo
Oltre a essere così brillante così lucido eccetera eccetera per anche i giornali figlio d'diciamo dell'economia e della politica meno loro intreccio abbastanza stretto ed è stato anche un giornale che ha venduto tanto ma non ha mai fatto una linea di utile
Possiamo dire che comunque la grande mito dell'editore puro in realtà in Italia non è mai esistito ma forse non è che esistano anche all'estero no cioè mi sembra che in tutti gli Stati Uniti ci siano solo due giornali sarebbe ridicolo editore puro che saranno io al Times e Washington post nel libro di Vittorio viene citato un'analisi graffito malus un organismo indipendente che studia libertà di stampa
Abbastanza impietose forse inaspettatamente impietosa per la maggior parte dell'opinione pubblica usciamo con un giornalismo agli ultimi posti libertà di stampa non perché
Ci sia diciamo rischio per i giornalisti non perché stiamo sotto regime ma perché l'intreccio con i poteri economici della
Però è cruciale però così entriamo nella materia diciamo del del contenuto del giornale del condizionamento al contenuto del giornale lo impegna anche quella che è stato detto no pesa moltissimo però diciamo che che prima tu dici non c'è l'editore puro
Su questo è un problema da da spazzare via cioè su come questa è una questione dopo che che non esiste più e si perdono nelle nei manuali nei libri pagine e pagine per parlare di questa storia che invece non esiste perché non perché l'editore puro in realtà non c'è mai stato e quindi non è che probabilmente ed è un difetto insomma forse se Paolo Serventi Longhi c'avesse al tavolo della trattativa contrattuale un editore che pensa soltanto a agli utili cioè a vendere il giornale per lui sarebbe anche più facile
E sarebbe più facile per i giornalisti qui ci sono dei colleghi che lavorano in un'azienda come quelle di Caltagirone Editore nuovo come tale puro
Non puro ma ancora un problema si della sua blu purezza il problema è quanto all'Unter Essa fare un bel giornale e vende quel giornale quanto lo sa fare questa è la questione quanto gli editori sanno fare gli editori podisti discutiamo dei giornalisti
Di quanto sanno fare i giornalisti dei direttori di quanto sanno fare i direttori ognuno si quindi la sua dell'Ettore di quanto il lettore sa fare il lettore sa fare il consumatore del del giornale o colpevole
Forse meno colpevole però però è un consumatore di giornali vecchio non abile che non studia il mercato insomma i consumatori italiani secondo me sono cresciuti se devono andare al supermercato a comprare una bottiglia d'acqua minerale
Scelgono conoscono guardano l'etichetta nel giornale non scelgono non conoscono è vero che per mille cinquecentouno ire
Che sono un terzo di un pacchetto di sigarette va bene qualsiasi cosa
E però non scelgono e insomma io invece sostengo che se il lettore Miglio cura
Insisto su questo se il lettore migliore e più acculturato è più preparato
I giornali saranno costretti a migliorare i giornalisti sanno così da farlo meglio se lo lo spettatore televisivo il consumatore di televisione migliora cambia canale spegne protesta no non guarda certe Baggio no è che bisognerebbe e anche quello un sumo quindi il consumo questo il problema che ciascuno migliori sono possiamo dare la colpa solo l'editore che un cattivo editore quello se ha comprato i giornali perché gli fa comodo avervi tutori
Devo coinvolto allora subito Paolo Serventi Longhi che ci ha raggiunto
Analizziamo oggi come territorio tutti i ruoli e le singole responsabilità però siccome c'è il convitato di pietra che sono gli editori io voglio coinvolgere un Paolo Serventi perché avevamo incitato in apertura la dichiarazione di Sortino va be'insomma sta qualità
Non fate i masochisti perché invece è giusto che la RAI è un po'di filosofia riguarda è stato molto utile per me tornare infine che la presentazione del rapporto della dello il tettuccio sullo stato dell'editoria in Italia
Perché si sono parlati tra di loro si parlavano io sono ospite quindi ascoltavo effettivamente il clima era se no ne o fuori Co molto sostenuto dal punto di vista positivo
Perché sostanzialmente e alla piccola inversione di tendenza positiva sulla numero di copie vendute c'è ormai la registrazione di un consolidamento di un aumento esponenziale pubblicità
Sarà dovuta alla strutturazione del pubblicità radiotelevisiva io non lo so
Sta di fatto che i conti dei giornali sono molto migliorati
Tant'è vero che i grandi gruppi editoriali hanno fatto investimenti sul multimediale io cosa ho detto hanno fatto investimenti in maniera troppo cauta
E non li hanno fatti sulla qualità hanno fatto investimenti di tipo strutturale
Facciamo degli esempi a caso
Il giornale grande giornale romano profondamente consolidato nella realtà cittadina
Ha deciso dopo altri Lupo editoriali di come dire lavorare sovente netto sull'on line
Ma l'ha fatto cercando di investire sulle strutture tecnico-operative produttive
Cercando di ricavarne degli utili dal punto di vista pubblicitario commerciale ma spendendo il meno possibile sulla qualità dell'informazione specifica per il mezzo perché c'è il mezzo del sull'on line come dire di supporto comunque viene a essere complementare rispetto al giornale di carta stampata
Ma nicchie operazione affatto per lanciare il suo portale commerciale ha sostanzialmente cancellato l'identità delle due testate del gruppo prendendo le come dire criticabili ormai questo verbo si può stare tranquillamente soltanto dopo aver essersi interfacciati con il portali do dico questo
Non solo perché Vittorio ha lavorato per tanti anni questo giornale sono qui dei colleghi di questo giornale lo dico perché questo è il modo il piglio con cui l'editoria italiana
Profondamente in pura al novanta novantacinque per cento
Vive la trasformazione la vive soltanto con come un veicolo in qualche modo di arricchimento comunque di consolidamento degli attivi e non lo vive comune arricchimento del prodotto dal punto di vista informativo
E quindi dalla capacità di trasmettere di comunicare su terreni e con strumenti differenti
E quindi come dire l'innamoramento per le televisioni di innamoramento per l'on line
Di fatto si traducono poi e queste il rischio in un tempo però amento complessivo della qualità dell'informazione io io su questo sono preoccupi vogliamo al procuratore un attimo
E voglio chiedere siam partiti dal dato che la pubblicità da più ricavi in questo momento ai giornali rispetto alle vendite allora sul contenuto
Lettere i tre settori principali della pubblicità sui giornali carta stampata sono delle comunicazioni automobili e moda si può fare informazione vera su settori che contano più del lettore
Ma sei voglio dire io faccio il sindacalista mette un po'in imbarazzo perché per tocca parlar male dei direttori pari no voglio dire qui anche per questo siamo qui anche siamo sopra vogliamo dirci le cose come stanno è difficile oggi fare ma non soltanto in questi tre settori fare un'informazione davvero davvero autonoma e libera
Con gli interessi e intrecci di interessi che i nostri editori hanno gli interessi determinati dal lavoro che fanno la primo lavoro che fanno i nostri lettori interessi con e i clienti pubblicitari tenesse in rapporti politici rapporti penso soltanto alle difficoltà che al tempo a parlar male di senza
No io chiedo ambientale io faccio l'esempio del veterano caso Versace c'è qualche giornale che ha indagato più di tanto su un omicidio chiedo per paura delle querele o forse perché anche è uno dei maggiori investitori pubblicitari dalla
Questa però è un è un campo che ci dobbiamo prendere noi giornalisti sulle spalle ci mettiamo pure i giornalisti sulle sputi direttori sulle spalle nel senso che sono di no sono sono nostri
Non è che se no se li regaliamo all'editore diciamo il direttore è un uomo dell'editore abbiamo chiuso insomma no ce ce li siamo tagliati da solo insomma Bergamo CDA
Quindi questa è questione nostra non è che si l'inchiesta non si fa sul giornale è certo per gli intrecci di cui parla Paolo cioè per il fatto che l'azienda e in qualche modo legata a a tanti Campiti settori leve di potere del Paese
Per cui non non fa piacere all'editore che lo si faccia con l'inchiesta
Però diciamocelo francamente io credo che i giornalisti italiani siano fra i più liberi che ci sono al bond otto prima citavi la Freedom House cioè affido mouse fa ogni anno un'analisi per scoprire quali sono i Paesi in cui giornalisti sono più liberi
Io però dall'interno delle redazioni sostenga questa libertà esiste il problema è di esercitarla se non la eserciterà inutile che poi il Parlamento cioè Giulietti al limite che la garantisca in base alle leggi no oggi questo Paese la libertà per i turisti c'è bisogna prendersela adesso sentiamo Servette magari poco poco
Dialogare paura riusciamo a sentire non credo che tutti i liberali ma Veltroni anche se fossi molto totalmente impreparata la strada s'avvicina voglio chiedere a mentale restiamo gesti il lettore lo sente questo mancanza diciamo
Di possibile autonomia da parte del quotidiano somma è una dei motivi di disagio non sente il giornalista pienamente dalla sua parte pienamente al
Dai lettori operazione ci sono molti divi lettore fra l'altro vi pregherei i smettere di dire il lettore perché io e il lettore e diciamo sottintende una visione generalista Pubblico che è la negazione di quello che oggi è proprio l'editoria o meno specializzazione e mi riferisco anche a quello che diceva
La FIEG che presenta il rapporto dell'avventura cioè Resta salute dell'editoria non è solo un fatto motivi pubblicità
è un fatto di nicchie di i ludico e tra l'altro la pubblicità lo gradisce in modo particolare reti nego questo
Ma lettore non esiste ci sono vari tipi di lettori ormai sicuramente è una buona io sicuramente
Opinione una parte dei lettori dopo ritiene il giornalista una figura assolutamente indipendente pensa che sia un uomo di mondo che come molti altri fa qualche compromesso penso che questa sia un'opinione corrente credo anch'io che il giornalista sia molto libero in Italia
Don per fare la solita elegia del giornalismo d'inchiesta da tutti questi riparte oggi ho dovuto amico-rivale il regionalismo inchieste tutti piangono per i quattro cinque metri qualche evento pronti accompagnata fuori questi conti però un vero nemico di questo tipo di approfondimento giornalistico è l'organizzazione produttiva perché se uno scalino descritti dove vive di agenzie
Dove vive in telefonate sul cellulare apolitici macchine
Il tirolese vado così o con l'agenzia fotocopiata cioè fotocopiata taglia crolla oppure con l'agenzia più due battute ricoperto più due battute di quest'altro più qualche cosa abbiamo scritto l'altro giorno e poi abbiamo dovuto tagliare voglio dire c'è una concezione ormai stanziale veste tale persona quotidiana
Perché ma non è colpa del giornalista pigro e che una volta una a un prezzo al giorno quando e certi giovani neanche quando deve fare ripassare decisi notizie non è che puoi guardare in Guatemala attigua a seguirla il trenta col traffico perché neanche ce l'ho ma salvo poche firme che poi sono quelli che fanno l'articolo colle e confessioni del tassista del barman dell'Albergo dei giornalisti quindi c'è un fatto di organizzazione produttiva che infatti che questo tipo di approfondimenti non si svolgano sul giornale professor ritorniamo sulla parte organizzati volevo dire una cosa ci sono altri mezzi leggo la tanto vituperata e l'intervento se uno vuol sapere qualche cosa di Versace troverà che ci sono vari siti internet dopo la o il libero nicchia bisogna imparare a distinguere voglia affidabile quell'emendamento ovunque anche nei giornali della visita le fidanzate ovunque sempre soprattutto le fidanzate e Seriate allora siccome dobbiamo sfruttare il filo di voce che andrà via entro pochi minuti di Beppe Giulietti lo salutiamo il polacco però ci sarà un intervento grafologico fuori allora
Cioè ho citato l'ultima legge sull'editoria parecchio e abbiamo un attimo se sta legge sull'editoria in qualche modo cambia le cose anche sotto questo punto di vista
Di possibili e intrecci che hanno storicamente rappresentato il nostro mondo del del Belgio dai carta stampata Beppe
Non ce l'ho detto io non sono stato minacciato sono sono preso l'influenza prova a parlare lo stesso
No io sono venuto
Intanto però perché
Sono in queste stanze con Vittorio Roidi e tanti altri amici non serventi ed altri insomma
Abbiamo ragionato su questi temi per anni
Mi ha colpito perché una
Dei capitoli del libro è dedicato proprio la riforma dell'editoria
Noi siamo specialisti c'è un sia in politica sia una professione per invocare per decenni qualche cosa poi quando arriva non discutere non parlarne una patta al tutto per scontato io ricordo che la prima volta che si scusa di riforma fu Nell ottantuno settantanove ottantuno
Credo che molti dei presenti solo ricordano c'era Piero lo stile
Si iniziò a parlare alla legge sull'editoria in quella stagione c'era il problema della dolcissima crisi molti giornali stavano per chiudere c'era stata la vicenda P due cioè nel tracollo del Corriere della Sera e quella legge fu concepito secondo me in modo corretto proporre difetti venuto fuori dopo una legge ipocrita Mazza debiti c'è il problema era chiudere i debiti e consentire alle aziende di partito
Questa legge sull'editoria
è stata discusso a lungo
Una semplice mi si domandava nata io sono uno di quelli che non crede che una legione dei giornali né migliore né i giornalisti più libri sono delle autentiche sciocchezze
Una legge bisogna chiedere se la legge consente la nascita di nuovi giornali se consente un mercato più aperto il mercato più chiuso poi come ci ha molto bene Vittorio lo condivido
La libertà non è assicurata lena un decretone da una legge c'è una legge che dice siete liberi
Quindi io la legge sull'editoria non ha questo problema non si pone a questo obiettivo si poneva il problema di accompagnare il cambio il passaggio tecnologico soprattutto nell'era dalla multimedialità di centinaia di imprese italiane
E quindi il senso di questa legge qual era uno modificare l'articolo uno la legge precedente stimoli ancora nell'ambito dei giornali e dei periodici il libro la multimedialità non erano neanche citati torni interi comparti che restavano fuori c'era il problema di allargare di comprendere settori erano rimasti tagliati fuori questo è il primo
Il secondo punto era quello di cercare di uscire progressivamente dai soldi dati a pioggia
E di introdurre un premio ciò per coloro che innovano che presentano progetti cioè consentire un accesso facilitato al credito al credito d'imposta alle aziende grandi medie e piccole che intendono completare la trasformazione tecnologica
Arrivare ad un ciclo produttivo completamente nuovo utilizzare tutta la gamma delle tecnologie a disposizione per far sì che le nostre imprese non siano imprese rattrappito e chiusa
Mi pare che questo obiettivo sia stato colto
Contemporaneamente evitando di massacrare una piccola media azienda che se fosse stato tagliato immediatamente ogni forma di contributo sarebbe stata massacrata
C'era un problema di rivedere gli ammortizzatori sociali
Perché è chiaro che qualunque modifica produttiva rischia di far uscire delle persone questo lavoro delicato dove Salice quarantacinque anni non è la possibilità non solo di essere come dire sostenuto ma anche di avere una capacità di a alfabetizzazione professionale permanente non rientri è stata una richiesta avanzata dal sindaco a lungo questo punto è stato mi pare ha recepito l'ultima questione che a me sta sta a cuore e il tema della costruzione il tema della promozione alla lettura
Il libro di Vittorio secondo me interessante per alcuni aspetti
Perché ci segnala alcune questure su cui siamo ancora molto lontani ripeto io non mi interessa far Pro Pace la legge ritengo che sia una buona legge avuto consenso mi pare positiva vedremo come funzionerà
Potrei dire anche i limiti della legge secondo me diventerà legge che la semplificazione amministrativa ancora troppo debole che andava deregolamentata andava semplificato ulteriormente la vita delle imprese
Forse andava messo la parola sullo statuto dell'impresa giornalistica
Cioè andava maggiormente precisato che nel rapporto tra azienda e sindacato le aziende che ricevono contributi se non rispettano le regole se fanno ricorso al lavoro nero se non rispettano il lavoro precario se hanno un uso strumentale del precariato
Debbono come dire decadere immediatamente questo è già previsto dalla legge mai abbiamo vissuto vicende drammatiche da qui gli amici del Messaggero con violazione se ricordo bene con violazione delle norme contrattuali che poi alla fine non comporta alcuna soluzione se non il ricorso alla magistratura quindi forse per la parte poteva essere ulteriormente sviluppata la parte probabilmente chiudo
Che mi c'è forse dovrebbe essere ripresa degli avventori dirlo a Paolo se si riuscisse a fare un po'un approfondimento seminario dopo le lezioni va in campagna elettorale e tutti gli altri mentre l'approfondimento sulla legge sull'editoria mi pare che in punti che restano aperti da ad affrontare solo uno
La promozione diciamo della lettura la legge introduce per la prima volta un fondo specifico d'intesa con le fondazioni bancarie per lo sviluppo e la promozione dell'abitudine alla lettura del libro del giornale nella scuola
Cioè si pone il problema di accompagnare l'alfabetizzazione dei nostri ragazzi sia quella tecnologica e nuovi alfabeti sia quella tradizionale
Io ritengo una iattura questa divisione tra vecchia Alfa vecchi e nuovi alfabeti tra la nuova economia la vecchia economia la ritengo frutto di analfabetismo di stupidità di moda
Di una incapacità di saper leggere i processi profondi innamorandosi di volta in volta o diventando Dusi conservatori o diventando persone che dimenticano che la nuova economia si fonda su un processo di transizione
E si fonda sul possesso degli alfabeti
L'autonomia non è solo autonomia dei giornalisti l'autonomia del cittadino si fonda sul pieno possesso degli alfabeti sulla piena capacità di leggere sulla piena capacità di avere di alfabetismo tradizionali la libertà passa per una conoscenza piena delle lettere dei numeri sia con le tradizionali o no Enrico hai fatto parecchi studi su questo ha l'impressione che più che la censura più che il bavaglio al quale io non credo preferisco un pessimo giornale mio avversario ad un giornale quindi penso che prima che non sia quello della costruzione degli alfabeti questo la legge lo prevede
La legge consente sperimentazioni regionali consente intese con l'ordine il sindacato consente anche di integrare gli insegnanti tradizionali con nuove figure professionali per fare un ragionamento di abitudine alla lettura
Questo è un tema che in genere non affrontiamo mai che invece trova anche sensibilità tra gli editori trova sensibilità nel mondo della scuola
Consentitemi di fare un ragionamento profondo lo dico anche ad Andrea che cura la trasmissione con molta attenzione questo tema della gli abitudinari alfabeti alla lettura la legge oggi lo consente penso che vada fatto
Con molta passione
Un altro spunto che cita il libro di che cita il libro di Vittorio un aspetto che la formazione dei diciamo del lettore ma in modo non pedagogico sono modo moderno l'altro fremente quello della formazione dei giornalisti
Ora di togliere una di quelle persone che insieme ad altri animato e sta animando le scuole di giornalismo che un'antichissima
No c'è una vecchio dibatto tra chi sostiene ma non ho per anni ho sentito dire giornalisti più impreparati sono e meglio è questa una professione che non deve avere i requisiti di base c'è una un'autorizzazione la dannunziana tutta romantica che poi non faceva i conti con la professione che cambia con un mondo che cambia con delle lingue che cambiano in cui cerco di avere l'intuito ma devi anche coltivarlo
Mi pare ecco questo tema se c'è una cosa una sconfitta di questa legislatura quindi optato criticamente del nostro lavoro mi viene più facile ragionare criticamente che non positivamente la mancata riforma dell'ordine dei giornalisti
Questo credo nel settore dell'editoria sia dello Stato il limite di questa legislatura
Dove si oscillato perennemente tra richieste di devastare gli ordini professionali e richieste di conservare tutto come in genere quando i due estremismi si sposano la delibera la liberalizzazione totale la conservazione totale prevale la conservazione per cui sia in materia di una nuova idea dell'accesso alla professione sia in materia di deontologia c'è stata una sostanziale stasi io sono tra quelli contrario ad un intervento legislativo sulla professione del giornalista
Credo che meno interviene Parlamento sulla professione meglio non credo che spetta al Parlamento perché pericolosissimo quando Parlamento incomincia ad entrare ogni giorno nei campi dell'autonomia dalla libertà del segrete dei diritti
Però e chiudo su questo il Parlamento
Deve proseguire il confronto il prossimo Parlamento su questo tema perché la questione dell'accesso nausea deontologica non sono due questioni minori
Ho la sensazione che occorre uno scatto però anche dal Parco tra professione molto forte per incalza
Cioè ci sia un rapporto dialettico
Da che cosa mi riferisco alla questione deontologica in particolare e giusto dire permanentemente sbagliato qualunque intervento legislativo io lo condivido
è necessario però che sia dimostrato con molta forza che il diritto alla rettifica per un senza Dio vale esattamente come per Giulietti
Che il diritto all'immagine per un senza Dio vale esattamente come per Berlusconi che l'inquinamento tra pubblicità informazione un elemento di corruzione nella vita pubblica io Donato Bruno Tucci a tanti altri amici di avere avuto
Una grandissima attenzione volevo chiudere su questo vecchio nel libro in questo nel precedente libro di Vittorio c'è sempre stata una fortissima attenzione al tema della deontologia dell'etica
Non in modo moralistico non nella forma del bavaglio panel forma della consapevolezza dell'autore con la da nel nel segno della libertà non so se sono chiaro sono due approcci all'arrivo alla deontologia uno censorio in cui ciascuno di noi ripropone la sua pedagogia al Paese
L'altro le professioni che ragionano su se stessi a partire dal soggetto più debole non del soggetto più forte dal quale partono
Mi piacerebbe che su questo ci potesse essere fuori dalla competizione elettorale un confronto tra le scuole di giornalismo le poche persone che hanno riflettuto in questa direzione come forze politiche tutte per trovare come dire un elemento non dico di di intesa nel senso peggiore le intese peggiori tra politica e giornalismo sono quelle sotto banco quelle fondate sulla minaccia ma in modo trasparente
Il cui Parlamento dice io non intervengo solo per le delicate ma dall'altra parte si dice io invece propongo questo ecco io penso potrà più grandi sconfitte
Anche mia nella mia attività del del nel sindacato dei giornalisti chiuso su questo perché abbiamo parlato in questa sala io ricordo che noi avevamo raggiunto una grande intesa tra tutti noi per il Giurì di autodisciplina
Un'idea che era nata proprio in queste sale portata con grandissima forza da Vittorio Mele presidente alla frazione dalla stampa condivisa da tutti vedete questo è un dato dovremmo riflettere non c'era opposizione si votava l'unanimità
Non c'è opposizione politica non c'è opposizione nella profusione ma quel giuri non è mai nato
Evidentemente quando qualcosa non lascia a tutela del cittadino consumatore vuol dire che l'opposizione non si manifestano ma esistono e sono forti ce lo dirà che la cultura del rispetto diciamo è in minoranza
Ho la sensazione che forse vada ripresa per i capelli quel ragionamento e provato a fare basta io vi ho studiato fin troppo diciamo giusto prima di procedere solo il senso del mio intervento comunque la grazia Vittorio che ha scritto questo libro che per me è un bel libro
Grazie qui colleghi ce ne sono ancora
Perché continuano a riflettere sulla professione io non credo a quelli che dicono oggi la memoria dura sessanta secondi e la si affida io vengo dalla tv ma diffido da una cultura solo televisiva
Da una riflessione che dura quaranta secondi dalla riflessione che si fonda sulle battute il figlio la sensazione che per costruire occorrono anche momenti un po'più serio un po'più pesanti se non a caso affidati anche alla carta stampata libro giornale
Io non vivrei volentieri di una società che si fonda se solo su internet sulla televisione
Il libro del giornale non sono uno strumento del Medioevo implicano una scelta in edicola una scelta in libreria implicano uno sforzo implicare un altro meccanismo di costruzione della della propria identità io ho la sensazione che come dire non siano mondi residuali ma siano mondi di libertà da conservare gelosamente poi ciascuno scriverà quello che di Parma opportuno ma riportate si conservino queste foto
Allora grazie per ragioni etiche avrà bisogno di una confezione tutti di sicuro Cellina intanto vedo arrivare lo invito a raggiungerci sul parco sul palco incitato Bruno Tucci che lì giù sempre nel nella nella tappa di avvicinamento però abbia parlato Beppe Giulietti di alcune cose da fare dopo la campagna elettorale selvatico lui inserire subito e così magari sollecitazioni di Giulietti sulla sollecitazione del Giulietti anche per cercare di dimostrare che qualche volta riusciamo anche a non essere d'accordo due cose una sulla quale siamo d'accordo la questione della legge sull'ordine vedo Bruno Tucci come dire anch'io vengo sollecitato la questione del Gesù l'ordine è diventata io dico per responsabilità di una maggioranza del Parlamento notti beh stessi abbattuto con le unghie e con i denti che ha accettato le sollecitazioni più conservatrici provenienti dalla categoria dei giornalisti ha di fatto determinato questa situazione poi Bruno dirà se è vero o no
La legge sul l'ordine dei giornalisti non esiste più per quanto riguarda l'accesso alla professione
Perché c'è il caos il praticantato tradizionale dei diciotto mesi nelle aziende non viene più esercitato i giornalisti passano attraverso anni anni di precariato e vendono riconosciuti tali professionisti dati ordini regionali e fanno l'esame professionale
Non si può andare avanti così
Il rapporto con le università e sporadico ci sono le le scuole riconosciuto dall'ordine vi sono le convenzioni che si stanno realizzando tra l'ordine nazionale di università il sistema delle università
Ma il sistema oggi è totalmente nel caos
Nel sud non c'è una scuola tranne quella di Cassino che è quella più meridionale che io conosca non esiste la possibilità per un giovane di diventare giornalista attraverso una scuola riconosciuto dal board
Ma vi sono decine di migliaia di precari e pochissimi professionisti del sud parlo del Mezzogiorno per per dire quella che era una realtà di fatto allora o noi
Categoria facciamo e cominciamo a urlare su questo Astrid l'Area dire così non va bene è anche colpa nostra è anche colpa di una parte di nuovi o noi diciamo questo con chiarezza o arriverà a un certo punto un registratore
E dirà decido io ma magari di gol certo punto ma decido io o come cavolo fare accesso deontologia
Come regolare i rapporti tra cittadini e il mondo del giornalismo e buonanotte ai suonatori l'autodeterminazione e l'autoregolamentazione non ci saranno più l'altra questione che volevo sollevare da quella dei internet
Rispetto all'attuale rispetta la legge sull'editoria un minimo di preoccupazioni sulle interpretazioni che mio amico Vannino Chiti ha dato della questione della legge io ce l'ho
Perché come direttive che vanno registrati e vanno regolari regolati solo i siti che chiedono le sovvenzioni dallo Stato mi pare un'interpretazione fortemente riduttiva
Io sono per riconoscere per come dire tra i vedere delle forme di regolazione per tutti coloro che fanno informazione in modo giornalistico ristrutturato
Sono per un'interpretazione che poi chiederemo e del come dire un dibattito che faremo dopo le elezioni perché ho la sensazione che in qualche modo risente un po'del del clima elettorale eccetera ma non è pensabile che venticinque venti venticinque mila operatori sul web che chiedono libertà assoluta di informazione
Possono aver ragione su un'interpretazione legislativa che dovrebbe essere leggermente differente scusabile ebbero all'altro questo problema volevo proprio proprio una ventina di giorni fine copre gli occhi alla attivamente anche vedere le coscienze di chi chi lavora nel campo delle allora chiamato in causa più volte idiozia Marco io gli faccio la domanda perché mi pare che ci sia un problema che serventi appena sollevato il caos e di responsabilità diffuse parte giornalisti posso fare un invito passo così che può sembrare strano fatto da me causa dobbiamo litigare un polverone
Ci dobbiamo incassare un po'calcolato trovarselo sembriamo tutti a vinci
Probabilmente lo siamo pure io devo e voglio dire stipendi avevano però io voglio litigare se no non non mi diverto appoggi facili sì Moltrasio dica sul dunque noi mi spiace scusi mi scusate nessuna realtà leggermente in ritardo ma mi ero ampiamente giustificato con Vittorio perché c'erano gli esami dei ragazzi che devono fare l'esame di Stato
Mi riallaccio per Sarre essendo arrivata tardi mi scuso anche con Giulietti perché l'ho sentito poco però
Su una frase di Giulietti vorrei cercare agganciarmi per cominciare questo mio brevissimo intervento
Ha detto io sono contrario che il Parlamento intervenga meno male perché il Parlamento non deve mai intervenire già interviene spesso e troppo spesso nei confronti dei giornalisti speriamo che almeno per quanto riguarda la riforma dell'ordine intervenga ma intervenga anche sentendo noi giornalisti
Io dico sempre che sentiamo nulli presidenti di ordini l'esigenza di una riforma dell'ordine perché è una legge del sessantatré
Voi pensate quanta acqua è passata sotto i ponti dal mille novecentosessantatré ad oggi
Io posso dire che il Milan centosessantatré ahimè già facevo il giornalista e lo facevo già da qualche anno
E quindi so perfettamente che cosa significava il giornalismo nel mille novecentosessantatré che cosa significa oggi io scrivevo con una macchina Olivetti dopo di che avevo tutto un processo per mandare il mio pezzo al Messaggero allora lavoravo per mandarli in tipografia adesso fa un computer e Button pulsantino da tutto via quindi pensati quanta quant'è evoluzione c'è stato quindi la riforma dell'ordine se noi siamo con una legge del sessantatré è chiaro eh sentiamo nuovi l'esigenza però siccome c'è stato un referendum che è stato indetto da qualcuno che voleva addirittura abolirci
Io dico questo punto siccome il la la gente ha detto no forse magari con l'assenteismo ma ha detto no
Se ci sarà una riforma dell'ordine vogliamo mettere lingua su questa riforma dell'ordine poi diamo dare dei suggerimenti non dico vogliamo dare degli insegnamenti ma dei suggerimenti sì
Perché è come se si facesse una riforma sanitaria senza sentire i medici è stata fatta ed è stata sbagliata tant'è vero allora io ritengo che sanno che ho dovuto cambiare
E su questo noi dobbiamo essere esigenti al massimo insomma no nostra voce ci deve essere faccio subito subito dopo faccio arrabbiare Serventi Longhi Paolo naturalmente in amicizia
Porrei parlarvi un momento ha ragione Paolo Serventi quando lui quando dice che non ci sono più praticantato in i giornali ma il praticantato io non so dire
Nel nostro ordine sono sedici mila iscritti quindi pensate quanti sono e sono molti mi molte migliaia anche i professionisti noi arriviamo solo a fare praticantato in ufficio perché i praticanti nel vero senso alla parola non ce ne sono quasi più quasi più
Siamo dovuti intervenire adesso è inutile che faccio nomi ma siamo dovuti intervenire pesantemente presso emittenti
Addio fonico televisive ma anche presso giornali giornali che andavano tutti almeno siamo intervenuti pesantemente facendo tutti i praticanti tutti praticanti in ufficio
Non ce n'è più uno ma vi dico sinistro stagione a dirlo diciotto venti ventidue quindi ha ragione Paolo quando dice che questa è un'esigenza che dobbiamo sentire tutti perché è impossibile arrivare a questo punto si deve arrivare attraverso Micelli non esita attraverso le scuole giorni mi so benissimo benissimo io ad offrire questo è un piccolissimo fiore all'occhiello
Che vorrei sottolineare che noi siamo stato l'unico ordine che ha fatto una scuola pubblicati giornalista abbiamo fatto non è una convenzione con l'università di Tor Vergata perché a Roma c'era una scuola di scuola di giornalismo che era per carità una scuola ottima che forma anche ragazze che era la luce però non ha ma una scuola privata
Dove si piangano ahimè essendo una scuola di emanazione di bigliettoni siamo riusciti dopo non vi dico quanti sacrifici burocratici siamo riusciti a creare questa scuola il giornalismo di Tor Vergata
E abbiamo i frutti questi ragazzi vengono preparati nel giro di due anni
Insomma arrivano all'esame di Stato dopo una laurea perché sono soltanto laureati arriva poi c'è Vittorio che Laura quasi a tempo pieno ma insomma lavora le con grande frequenza all'università che buonissima che è quella di di Urbino insieme con il collega Rizza
Però su questo questo sarà dice giustamente Paolo
L'unica Cassino ma io non credo che neanche sia riconosciuta Prodi
Perché Cassinone e provincia di Frosinone quindi sarebbe sotto la mia giurisprudenza
E io purtroppo questa scuola c'è no presso le scuole riconosciute all'ordine la LUISS la lunghezza che è stata riconosciuta recentemente e Tor Vergata quindi Cassino sarà una scuola però è una di quelle tante scuole io purtroppo vedo il fiorire vespe stasera no no assolutamente
Vedo il fiorire di queste scuole che tirano fuori i soldini
Ai colleghi e poi purtroppo questi colleghi non hanno nessun addirittura l'altro giorno c'era un fogliettino messo per la strada in cui diceva
Venite a frequentare questa scuola c'è una convenzione con l'ordine giornalisti diventate pubblicisti noi abbiamo dovuto mettere sotto provvedimento disciplinare questo collega che è un pubblicista non faccio nomi naturalmente per carità
Questa è una truffa bella e buona è truffa truffa
Perché se tu dici ad una persona con lo specchietto delle allodole diventerà pubblicista attraverso degli articoli e poi non ha nessuna convenzione con questa scuola ditemi voi dove arriviamo quindi noi sentiamo una forte esigenza di regolarizzare anche in questa materia
Arriviamo al punto che mi sta molto a cuore
E su cui vorrei spendere una parola che forse farà sobbalzare Paolo però me lo consentirà
Internet on line
Ci sono le carte quindi io parlo sulle carte non parlo tanto per sbandierare of affari millantato credito
Fin dai tempi in cui era ministro di grazia e giustizia il ministro l'ex ministro Diliberto
Insieme con il segretario dell'ordine che la signora Cinzia Romano mandammo per sottolineare questo grandissimo problema
Perché era un problema che ci cadeva addosso ci cadeva addosso il problema dei siti on line per cui se noi non fossimo intervenuti
Velocissimamente saremmo stati travolti come in parte lo siamo stati dal fiorire di emittenti private e poi siamo in Endemol intervenire come sindacato un'Associazione stampa romana come ordine per cercare di mettere un po'd'ordine scusatemi
L'accusativo con l'oggetto interno in queste in queste realtà
Diliberto fece promesse tante promesse non si ordina nulla è cambiato il ministero siamo lì andati di nuovo dal Ministero
Dal ministro Fassino il quale devo dire o dopo molte pressioni qualche cosa ha fatto adesso fortunatamente o sfortunatamente una cosa è stata raggiunta con il nuovo contratto di lavoro
Cioè abbiamo raggiunto l'obiettivo
Di avere aggiorna
Devono avere una registrazione Aime e chi che cascava fino diceva il Signore e perché
Casca l'asino perché molti siti sono
Anonimi
Le dico uno che i giornalisti conoscono tutti il barbiere della se un giorno mi telefona una signora gentilissima
E mi disse io sono corrosi fa del barbiere della sera vorrei chiederle un parere su una determinata cosa che non sto a dirti
E dissi signorina lei mi sta telefonando sul mio telefonino privato quindi violando una termini una determinata prime sedie quella del cellulare
Sacchi sono sa il mio nome mio cognome e la mia carica io so che lei Rosetta che potrebbe essere una qualsiasi signorina
Che batte viale inizia viale Tiziano li devi dire come si chiama di cognome che incarico fatte che cos'è se no io prego
Chiudono solo imboccate via non ci sono mancava scusami Claudio proprio non sono non sono dovrebbe essere
Potrebbe essere scuso Carla per l'acqua per la se non mi dice queste cose io con lei non parlo naturalmente per tre giorni di seguito il barbiere della sera mi attaccato violentemente eccetera
Però
Però Paolo però
Se noi da una parte e facciamo il contratto di lavoro cercando di sistemare e dire organizzare questi siti
Perché molti giornalisti e lo stesso Vannino Chiti sottosegretario alla presidenza del Consiglio dando un'interpretazione sbagliata della legge perché io la legge la conosco a memoria danno interviste al barbiere dalla sera
Ma questi signori viene una contraddizione in termini
Io do un'intervista ad un sito anonimo che non riconosco che non so chi sia ma neanche per idea nullo dopo
Prima riconosco in questo sito prima si registra se no per me è una tanto per dire per per casa è una pubblicazione clandestinità non esiste non c'è
Noi abbiamo messo per una sola volta un collega sotto provvedimento disciplinare perché sul barbiere della sera
Faceva e credo faccia non lo so una rubrica siccome aveva violato la una determinata a norma che era una norma deontologica l'abbiamo chiamato e ho cercato di strappare a questo signore chi fossero i signori dietro al bambino che la sera cioè io non lo so io telefono questi mi prendono la cosa Marano
Dico siccome tu sei stato anche nel ministero di grazia e giustizia aveva ricevuto aveva anche un incarico in questo ministero mi fa piacere che tu dai un intervista essendo stato nel ministero che diciamo così sovrintende
Il e tutto il tutto il tutto l'apparato giornalistico i vegliardi fai pure una rubrica fissa allora su questo caro Paolo bisognerà mettersi d'accordo perché assolutamente impossibile una cosa del genere
Io ho chiesto l'altro giorno quando Vannino Chiti ha dato una intervista al bar viene dalla sera dicendo non è vero che i siti devono essere tutti registrati devono essere registrati soltanto quelli che prendono come si chiama la sovvenzione eccetera eccetera che non c'è scritto da nessuna parte non c'è scritto da nessuna parte io vi invito a leggere la legge che è quella del prodotto editoriale così si chiama
Che sottopone tutti i prodotti editoriali alla legge del mille novecentoquarantotto non ci sono Christie le testate debbono essere registrate tutte altrimenti sono clandestini
Allora prego valori e
Allora io vi invito tutti i colleghi tutti
Per ma non vorrei che poi anche il segretario dell'azione la stampa ma dalle sei le interviste alla con tutto l'affetto che ti do capiamo la convocazione di comunicare diventato il sito anti Federazione della stampa gli han certo votare va be'è ovvio che attraversa il tenente ragione
Perché ci sono stati dei nuovi colleghi che hanno formato delle correnti che si sono serviti Ittihad barbiere della sera mente questa è una cosa assurda io vi invito turbi inviterei tutti i colleghi ma tutti quelli che sono in sala e quelli che sono fuori ah non può andare più avanti in questa maniera perché se no noi non capiremo grazie all'intervista per esempio della sera
Allora seguendo perfettamente
Prima si rispetta no
Magari non voglio dire una cosa al verde Padalino a casa perché questo non è mica un problema di Paolo Serventi io finalmente riesco a litigare con Bruno Tucci con quale volevo litigare da tre sono pure Tagliarini credo da quando lui come presidente dell'ordine del Lazio rimbrotto maravedí perché intervistava a Domenica in D'Alema
Non solo dal lui disse
I giornalisti devono fare i giornalisti
E quindi Madia non può intervistare dal va allora io non voglio paragonare Mara Venier al Barbiere di Siviglia dice Lidia Grassi perché non me ne frega assolutamente niente io voglio distinguere fra chi è giornalista e chi non lo è
Voglio vivere in un paese in cui letture apposta io insisto sulle torture e io l'ho capita la precisazione di Menduni
Però questo dipende da lettore il telespettatore deve distinguere fra Mara Venier
E Bruno Vespa Mara Venier è una signora che fa un mestiere
Che non c'ho bisogno di qualificare la conduttrice
Norme intrattenimento non mi interessa non è una giornalista
Ma può parlare con Massimo D'Alema poi Berlusconi continuo quando vuole
La differenza sta nel fatto che i riletture il telespettatore deve capire la differenza
Io francamente non sono stato d'accordo sul fatto che noi giornalisti in quel caso Bruno Tucci abbiamo detto a mare Vertu con D'Alema non puoi parlare è perché questo è quello che poi fa dire a Pannella Sidibé abolire l'ordine dei giornalisti perché solo loro vogliono essere titolari di questo questo è un Paese in cui grazie a Dio chiunque parla con chiunque e dice le strombazzate più grandi
E può dire alla televisione italiana ventiquattro milioni di chiazzate
No perché siamo un Paese liberissimo posto io dico che siamo liberi viene tolto milioni infatti erano di più sovietici erano centoventiquattro poche esperti il problema è che il lettore sappia chi è giornalista e chi no
Il barbiere della sera non sono giornalisti siamo mi telefona Rosetta io parlo molto volentieri con Rosetta ma come parlo molto volentieri tanto c'era mia moglie avesse andata via con molte ragazze
Che non so se sono giornalisti o no non me ne frega niente se quella è una giornalista non gli dico evidentemente quello che molti voglio dire
E se sono la Federazione della stampa il comunicato perché non lo devo dare la possibilità il problema è che il barbiere della sera non è una testata giornalistica non sono giornalisti sono dei cialtroni che fanno delle indiscrezioni che fanno di pettegolezzi possano degli dei cialtroni anche interessanti anche curiosi pure io lo apro perché è uno dei requisiti cui ciò che ci fa alcune informazioni che sennò non avrei no
E spieghiamogli queste cose a quelle poche persone dice utilizzava che non sono giornalisti ma la questione editoriale di uscire per vedere se c'è un Paese più avanzato di altri giornalisticamente parlando e di stabili più avanzato di altri
E chi sono i giornalisti i giornalisti devono essere dei professionisti della notizia
Che hanno la qualifica la preparazione e l'addestramento la deontologia le norme che rispettano le regole stabilite dal presidente dell'ordine che li caccia se non le rispettano questi sono i giornalisti gli altri sono dei cittadini che possono fare quello che vogliono perché c'è la libertà cioè l'articolo ventuno dalla ci sono ma non sono giornalisti
E questo non è che lo stabilisce il segretario della federazione russa allora siccome il clima si accentra troppo io farò solo il vigile urbano perché devo per replicare Paolo Serventi e poi voleva intervenire penduli però io prima voglio di stuzzicare un attimo Bruno Tucci perché mentre parla la vittoria scritto
Accerto che feriscono a che scopo Luca nove Luttazzi
Allora io una no no cioè attenzione allora no intervenuto sul Luttazzi come nel secolo c'è palesemente le norme certa che siamo intervenuti allora
Io non voglio ci mancherebbe voglio litiga con Vittorio perché le farò una quarantina d'anni che ci conosciamo però dibattere su Luria messo il l'accento sulla questione di Mara Venier dove effettivamente non intervenimmo ma perché intervenisse
E certo che Mara Venier alla per l'articolo ventuno dalla Costituzione può dire tutto e il contrario di tutto ci mancherebbe
Però attenzione
Mara Venier ha tra parlava attraverso una trasmissione contenitore che raggiunge circa sei sette milioni di ascoltatori
E parlava con dei politici che non era soltanto D'Alema sciando Berlusconi sciando Fini eccetera eccetera
Qual era il punto dove pipe per il quale noi siamo intervenuti
Perché la Mara Venier faceva delle domande a questi signori dopodiché questi signori rispondevano tutte quelle famose cose che dice nel suo titolo il signor Celentano e che non voglio rispondere perché su voglio sottolinea perché sono una persona educata
A questo punto la signora Venier se il signor Berlusconi il signor D'Alema o il signor Fini
Dicevano delle non verità chiamiamoli così non avrebbe potuto mai replicare perché non è una giornalista ma non solo giornalista ma non è una giornalista politica attenzione
Attenzione cioè addirittura si deve essere specializzati nello specializzato perché è chiaro che un giornalista politico è in grado di dibattere dire guardi signor Berlusconi
Che lei o signor da lei non era il tradizionale e poi nell'attimo aspettare viene ai preparativi militari aspetta un attimo ma aspetta un attimo vita che ho già fatto corto fatto ti ha fatto parlare
Ma perché non era per una difesa corporativa
Ma era per la difesa dell'utente cioè di colui che ascolta di colui che senta l'intervista e che magari è fuorviata da una risposta a cui la signora Venier o la signora Fiorella Minervino come Capri osé che amava e l'altra che faceva intermedia sette non sa non avrebbe saputo replicare
Era soltanto per questo che noi intervenivamo per cercare di riportare le notizie nell'ambito della notizia per cercare di riportare un po'di di di di interne in favore della persona che ascoltavo che vedeva di farmi capire qual era la verità o qualcuno oppure a quella che si avvicinava di più alla realtà
E visto che ho scritto questo nome e e le spiego la ragione Luttazzi
Io vorrei chiedere a queste siamo intervenuti anche sul Luttazzi naturalmente voi per un una nota che adesso scritti cercherò di spiegare in due parole vorrei sapere se quella sera al posto di Luttazzi che intervistava il giornalista non mi ricordo come si chiama
Ci fosse stato invece di Luttazzi un giornalista siccome Luttazzi stava facendo piovere sulla testa di chicchessia non mi interessa chi fosse pochi non fosse una serie di contumelie di accuse se c'era un giornalista al posto di Luttazzi diceva ed è la prima regola che ci insegnano quando noi cominciamo a fare la bici di questo mestiere diceva egregio siedono dazi lei si fermi un momentino
Perché siccome non c'è il contraddittore lei non può dire queste cose chiamiamo il signor Prodi validi a cui la sto indicendo un sacco di mascalzonata in come per esempio il barbiere della sera domani mattina potrebbe dire che il brodo vegetale torna a chi mi riferisco atipico che a Quito Elio se non so chi sia
E così gli altri ha posto il signor Luttazzi forse taluni giornalista un giornalista che sale regole di questo mestiere lo avrebbe fermato e non sarebbe successo comunque sarebbe successo molto di meno tutto quel putiferio che è successo ecco perché siamo intervenuti
Ed ecco perché dico che ci devono essere i giornalisti al posto dei giornalisti Edition meno al posto di allora siccome però il tema Luttazzi secondo me ci permetterebbe coi di ritornare anche un po'a parlare del rapporto tra i giornali e la politica perché qualcuno per esempio ha detto dopo la trasmissione Luttazzi che metteva il dito sulla piaga del fatto che il giornalismo per esempio su quegli argomenti non aveva fatto il suo dovere ora ci troviamo però lo dovevo una replica su questo argomento
Al Servette e Amenduni
Che diceva giornalistico per lettera volti io voglio sapere perché saremo travolti quattro parlare Venturi Paolo territorio questo devono ostili niente prego anche poco da quella sera molto affetto che questa categoria che è stata la mia per tanti anni
Però io vi dico che su questa linea voi sarete travolti perché nessun Paese del mondo i siti internet vengono riciclati a
Primo serbo devo anche dire che a me questa legge per quarantotto Lord Butler entrambi ho capito non mi piace neanche l'anno che peraltro coincide con quello in cui io vidi Natali
è una legge pulizia ora è una legge poliziesca e l'ammorbidimento di una disciplina fascista di controllo sui giornali non c'è più l'autorizzazione dei giornali
Ma c'è la registrazione dei giornali è una conversione democratica in epoca scendiamo di una illiberale liberale disposizione precedenti dove ha imparato queste cose alla scuola di giornalismo quando andai a preparati per l'esame da Jordan riconosciuto dall'urna a Urbino tourbillon alcune settimane più piacevole la mia vita
Devo dire io sono assolutamente convinto di questo
Sono assolutamente convinto questo dove su questa strada saremo travolti anche perché quando il barbiere di Siviglia di di grazie della vera potrebbe essere registrato alle isole Comore
Ve ne rendete conto normale parlare di tagli al concerto in Italia su internet alcun senso non ha alcun senso
Quindi questo viene travolto dai fa e vorrei dire anche una piccola cosa e poi Tozzi
Sulla propensione ai giornalisti
Guardate
Prendiamo la questione dei medici l'ordine dei medici io non sono un medico se io mi metto a curare i malati io faccio un esercizio abusivo della professione che è un reato penale
è un reato penale
Però Sirio pressorio una persona che non è giornalista professionista e neanche il pubblicista
Tutelato dall'articolo ventuno la Costituzione fatto scrivere su un giornale anche tutte le mattine
Come Puccini conserverà allora voi vi rendete conto
Che non ci muoviamo su un crinale molto delicata perché per usare un termine contrattuale mentre l'ordine dei medici a un'esclusiva
No non abbiamo mai l'esclusiva
Ok cioè noi
Lavoriamo nei giornali siamo freelance siamo pubblicisti
Ma accanto al nostro pezzo
Su tutte state registrate ex legge il quarantotto può apparire anche tutti i giorni un pezzo una rubrica un punteggio delinquenti ma di una persona che non è alcun rapporto con l'ordine giornalisti questa è una peculiarità della nostra posizione
L'oppressione accogliendo una valenza molto positiva perché diciamo mentre il medico pubblicamente invocare decidete di polizieschi del G ventuno sei medico quindi ti faccio ti denuncio per esercizio abusivo la nostra differenza è tutta qualitativo tutta però stiamo attenti che questa può essere travolta dallo sviluppo tecnologico se non ci arrocchiamo su questi perché è un praticantato
Che ormai non esiste più perché se andiamo a vedere gli ammessi all'esame abbiamo delle punte di ammissione d'ufficio che talvolta supera il quaranta per cento in totale e poi abbiamo gli atti che sono delle scuole di giornalismo e poi vediamo che poi praticanti veri e propri sono circa a occhio qualcosa come cinquecento l'anno quelli che sono praticati nel senso tradizionale del termine allora in questo tutelare nostra posizione professionale dobbiamo tener conto che la tecnologia e l'organizzazione della società distrugge questi il strugge questo
E dobbiamo anche tener conto che viene posizioni e confronti evidentemente alcuni di noi ricavato l'imposizione nei confronti dell'emittenza privata
Io ricordo benissimo perché il la dialettica con i privati nella seconda metà degli anni Settanta era esattamente questo non bisogna riconoscere questi esercizi abusivi queste queste cose illegali a che lì c'era sempre di paragoni con le solite signorine che hanno effettivamente e si trovavano vale viale Tiziano Lerner ha sempre considerato una variante la prostituzione
Poi però quando lo faceva un comunicato stampa e lo dovevamo andare anche a loro carne candidato anche una volta non lo dimenticherò mai di assistere a un comizio di un politico il quale political Siniscalco attraverso il quale visse nel suo comizio no cinque prima no nel pieno centro quell'importo esagitati questo posso anche dire dove estratta Giorgio Napolitano quindi una persona molto compatti Azzariti molto comunque il soccorso bianco nel suo comizio ebbe parole di fuoco nei confronti dell'emittenza privata abusiva parlo del sarà stato il settantasei settantasette
Poi scese e rimise un microfono davanti edilizio onorevole lei cosa pensa
E io mi aspettavo meritocrazia sia ed esilio perché se no chiamo i carabinieri io non parlerò mai con lei invece prese il microfono Maurizio da tempo noi abbiamo sottolineato l'esigenza di importanza farlo un quesito abusivo stile mi prostituivo come se si trattasse dell'inviato dentro il saggio grafico dai microfoni giallonera dello spirito di Thomas quindi Bertha Benz junior noi rischiamo di avere un atteggiamento dove i primi schizofrenia ci siamo noi stessi
Io poi non ho nessuna verità in tasca voglio però questi dubbi di assalto
Allora prima di tornare a parlare di politica deve gli gli tocca a Paolo cambiamento che è anche consigliere Enrico Menduni ha dette delle cose siccome ormai siamo nel clima delicatezza
Non voglio dedicare con reddito godiamoci sarebbe allucinanti ha subito l'onta io non sono proprio d'accordo
Nel senso che invece penso che la legge sulla stampa alla legge del quarantotto la sessantatré
Abbiano tuttora un fondamento che la rilevanza sociale del mestiere che facciamo le conseguenze concrete pratiche sulla società la io caso è legge quarantotto è ma io come dire ci arrivo a leggere quarantotto perché come dire a essendo un sostenitore dell'applicazione delle leggi quarantotto ai interna all'informazione sovrintendente non possono dipendere Jones quarantotto
Tu sai meglio di me che poi la legge sul dal quarantotto fu estesa al settore dell'emittenza e quindi alle televisioni alle radio nelle fase in cui le televisioni le radio si affermarono e quando l'emittenza locale perché perché il legislatore secondo me correttamente individuò evidentemente la necessità di a vere delle garanzie
Anche qualitative io parlo da sindacalista anche quindi di rispetto dei diritti dei lavoratori rispetto a un'impresa che accomuni in tipo di impresa che ha particolari rilevanza son la legge ovviamente sulla legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti
è evidente qual è il problema è chiaro che i contenuti di etica e deontologia e quindi le regole interne il rispetto delle regole sono elementi importanti
Questo non significa che non si chiede si posso si debba impedire ecco io sul perseguire l'esercizio abusivo della professione lo farei in in maniera molto cauta per seguirei soltanto chi come dire fa il giornalista notte e giorno ed vive di giornalismo web vuole risponde non vuole rispondere le regole deontologiche della professione
Io sarei più d'accordo con Vittorio rispetto al fatto di andare a prendere lotta e menu grazie mi è piaciuto proprio devo dire che Luttazzi tra l'altro ha fatto un'operazione giornalistica che nessuno in RAI aveva fatto cioè uno solo un paio di persone in RAI avevano fatto
Quello di recuperare una straordinario documento giornalistico e storico riproporlo rilanciarlo due milioni e mezzo di telespettatori ci sarebbe poi da domandarsi perché mai quel documento era stato tenuto io negli anni avevo subito avuto cognizione in Sicilia in un viaggio con certo giornalista quando intervista Borsellino intervista a Borsellino mente veste bolzanina una cosa assolutamente dirompente poi si può dire che dimostra non dimostra ma comunque a prescindere è un elemento ASS quindi voglio dire nessun vincolo rigido rispetto al far parlare a fare e e che gli altri farcelo anche pezzi del nostro mestiere
Ma difesa rigorosa delle degli standard qualitativi minimi della professione ma non solo della nostra professione perché la nostra professione e dentro un sistema industriale
Questo sistema industriale dell'informazione non può essere lasciato senza regole non può essere lasciato senza elementi che abbiano in qualche modo introducono due binari rispetto ai quali percorre mi permetto di togliermi un attimo l'abito del moderatore rispondere come giornalista RAI al alla insomma obiezione peraltro molto diffusa su le responsabilità del settore giornalistico Rai no su quella sopra i giornalisti od no no c'è no però quello che questa appunto è la mia opinione i moderatori non dovrebbero dirlo ma io dico
è anche vero che quell'intervista a Borsellino era un'intervista nel suo contenuto ampiamente nota agli atti della magistratura raccontata pienamente in tempi Diversi precedenti sia dalla carta stampata
Che dalla televisione io che seguivo il le inchieste sulle stragi di Capaci e di birra media racconta il contenuto di quelle amministrate quattro ha trasmesso in tagli al FAS ma assolutamente solo regimi per no mi permetto solo di direzioni alternatore no no sì però io ti quello che volevo dire era naturalmente fortissima la rilevanza a ammettiamo che sarebbe stato comunque in uffici le considerato sicuramente molto acrobatico per un telegiornale
Dare l'intervista giustificando solo perché c'era il documento so visivo di un qualcosa ampiamente già noto ecco era un'operazione sulla quale io credo di assolvere all'Inter io mi sento di assolvere la la mia categoria particolare cioè la categoria giornalistica RAI però siccome insomma il tema Luttazzi
Forse non coinvolge solamente la televisione coinvolge anche i giornali che erano un po'l'argomento di oggi allora io richiamo in casa Vittorio però e gli voglio chiedere ma i giornali si devono sentire in qualche modo rimproverati
Aldilà delle polemiche politiche sul fatto che sia stato comunque un satiro è un comico a tirare fuori un argomento che ora è diventata argomento di grande rilevanza sulla carta stampata perché non hanno fatto i giornali prima
Eppure quel giornalista giornalista di Repubblica
Ognuno faccia il proprio mestiere
E possibilmente bene
Io sono uno che accusa spesso i giornalisti
Qua c'è Lorenzo Del Boca che io spero venga un momento qua sopra perché fa il presidente della Federazione della stampa e quindi a il compito dice io ne ne so qualche cosa
Di rappresentare tutti i giorni si tagliano
Secondo me la categoria i turisti italiani oggi io sono un libero cittadino non sono iscritto a partiti mi sono iscritto alla Federazione la stampa pubblico come tanti altri sono consigliere dell'ordine ma dice di infima minoranza io accuso i giornalisti italiani
Di essere ignoranti superficiali cialtroni perché nessuno li ha preparati perché non solo gli editori non ce li hanno preparati
Ma non ci siamo preparati e abbiamo continuato a diffondere quelle dicerie assolutamente spregevoli che il giornalista si impara a farlo sul campo c'era otto che si impara farlo sul campo perché come io impara a fare il falegname lo riparo dentro
Dentro la falegnameria non c'è dubbio ma io mi devo preparare devo studiare e invece i giornalisti vengono presi dalla strada
Adesso sembra questo diventato il dibattito su su sulle signorile della strada no ma non c'è dubbio che c'è una similitudine fra luglio e quelle signorine
Il problema è che già visti non si formano allora se i giornalisti non fanno le inchieste se i giornalisti non pubblicano la intervista di Borsellino
E io qui vorrei essere molto spregiudicato su questo quante ce ne sono altre
Interviste di Borsellino di Falcone che potrebbero meritare di essere pubblicati
Dal Corriere della Sera o dal TG uno io non faccio nessuna differenza ciascuno faccia il suo lo faccio bene però lo fa nella sua responsabilità io non mi sento di accusare direttore TG uno TG cinque perché non riprende sei anni dopo un'intervista di Borsellino
Se faccio tv sette se faccio un servizio sulla su su su su sulla mafia
Storicizzato forse riprendo quel riserbo seduce nono ciò nessuna ragione io giornalista di quotidiano per tornare al nostro tema oggi ritirare ponetevi su Borsellino e nessuno mi può accusare quindi ciascuno faccia il suo pianto se andiamo a vedere che cosa è stato fatto contro la mafia dai giornali italiani in questi ultimi vent'anni quanti grandi giornali italiani hanno aperto una redazione in Sicilia
Questo è il discorso
Quanti dei giornali italiani hanno aperto una redazione in Sicilia dove c'era bisogno di informazione democratica approfondita coraggiosa a costo di rimetterci come alcuni giorni sì ci hanno rimesso
La pelle questo è il punto c'è anche qualcuno che aperta c'è anche qualcuno del suo mestiere la fa grazie a Dio io non mi vergogno affatto di far parte di questa categoria metto il dito però sui nostri difetti non sui nostri principi
Sì il problema adesso anche gli aiuti diretti poco se ne parla proprio nel prima che oltre a non aprire non aprire relazioni in Sicilia allora Lorenzo Del Boca c'ha raggiunto presidente Fnsi
Accusa di cialtrona agile accuse anche di essere un po'Proni siccome io dico stiamo in campagna elettorale ma insomma è un bel polso per capire come si sta comportando giornalismo italiano in questa campagna elettorale presidente come si sta comportando
Fa quello che può perché nel giornalismo italiano il giornalismo accerchiato dei cosiddetti poteri forti e all'angolo intimidito imbavagliato
E quindi cerca di grattarsi degli spazi di libertà che gli sono stati negati
Rispetto a questo noi stessi tutto sommato non abbiamo idee chiarissime
Alle quali forse è necessario fare un passo indietro
Posto che la libertà e la libertà che i margini sono margini che mestiere ma devono essere chiusi che le corporazioni devono essere ridotte o o eliminate perché mai un ragionamento del genere non può essere fatto per esempio per i magistrati
Cioè proprio può andare a raccontare che tutti quanti nel diritto di fare i magistrati proponete adesso il Parlamento in grado di fare la giurisprudenza che fa nei confronti dei giornalisti riguarda i magistrati allora perché questo non avviene
Perché la nostra Costituzione nostro parlamento la nostra civiltà prima ancora che la nostra democrazia ha deciso che nelle sentenze c'è anche la democrazia del Paese e quindi queste sentenze le salvaguardia dandogli un'indipendenza massima un'autonomia massima è quasi quasi rendendoli intoccabili non si trasferisce un magistrato se non lo decidono i magistrati non si Vicenzo magistrato se non l'eccezione magistrati e se non ci si rende conto che i nostri articoli più o meno come le sentenze dei magistrati c'è almeno un po'uno Spoon la cartina di tornasole dalla democrazia della libertà e della civiltà del nostro Paese
E non si farà un buon lavoro nei confronti dei giornalisti perché se i giornalisti invece possono essere trasferiti licenziati mal considerati inquisiti messi sotto schiaffo dai cosiddetti poteri forti che sono forti
è chiaro che il giornalista avrà un margine di libertà sempre ridotto e quindi sarà sempre lì a tentare di capire dove soffia il vento
Per avere almeno pochi guai
Io del libro di eroi di apprezzo il titolo supporto
Perché quando si parla di giornalismo si parla sempre di questa professione o romantica
Di chi prenderà ero parla coda che vive nei grandi alberghi che contribuisce alla rivoluzione di Pino ci è contro prima uscì eccetera eccetera invece oggi giornalista è un signore che non arriva a prendere un milione e mezzo
Che non lo prende tutti i mesi
Che non sa se li confermo lo dopo il praticantato la permanenza nel giornale che non sia sui giornali e rimane perché ormai i giornali son sempre meno lo interrompevo quanti Giordano personalizzazioni si hanno aperto una redazione di Sicilia quanti giornali hanno aperto una redazione dove che sia perché i giornali adesso aprono panini con aziende che non sono aziende e che quando gli girano le scatole chiudono le aziende più dalla pubblicità rovinano il mercato e la gente va a spasso
E allora la fabbrica dei giornali è una cosa che evidenzia come la categoria dei giornalisti alla categoria in picchiata
Ed è in picchiata sul piano delle delle delle dei suoi diritti e delle sue consapevolezze
E quindi picchiata nella considerazione della gente e quindi non è nelle condizioni di resistere allora io dico che i giornalisti devo ricominciare a tenersi su la testa raddrizzare la schiena
Però io sono convinto che da soli non ce la possono fare mai se questa società non si decide a dirci che informazione vuole se vuole l'informazione dei guitti
E in qualche modo ci stiamo arrivando
Perché i giornalisti ha capito che non è con le formazioni che si fa carriera ma diventando personaggi e quindi il buon Galeazzi splendido giornalista televisivo se non fai viste code non è successo che ha se il Bronzino meno abile come giornalista televisivo ossia non fa la la caricatura di se stesso non è quello che e quindi quinti Datura mette Fani giornalisti mescolando le due cose
Allora se ne non tiriamo su le braghe è chiaro che strada ne facciamo poca però la società civile ci avete informazioni e vuole se vuole quella domestica atta o se vuole quella cane da guardia del potere non Quarto potere contropotere
Se vogliono che ci continuiamo così noi cani da guardia del potere non saremo mai
Perché siamo sulla strada per esser quegli attori castrati cioè quelli che d'inverno prendono il caldo sul termosifone e Ruffolo piano piano
Però forse un po'di responsabilità anche non nella nostra Caterina possiamo possiamo prenderle in considerazione per esempio vediamo come raccontiamo la politica
Allora legge compenso sul libro proprio di vittoria
Che secondo l'Istat è solo il trenta per cento degli italiani parla di politico una volta la settimana noi riempiamo i nostri quotidiani
Non tanto di politica che forse non è colpa solo dei candidati se parliamo poco dei programmi in questi giorni sui giornali di carta stampata ci mettiamo dentro anche l'informazione radiotelevisiva
Ma parliamo soprattutto di cosa di gossip di lite
Tra Marini e Castagnetti
Lo scopo ormai sui giornali di carta stampata o anche sulla radiotelevisione la fa l'aggettivo usato da
Da un politico Venturi che deformazione questa cioè qualcuno dice perché anche questa è colpa del cosiddetto Milis non oggi Vieri non c'è ma insomma di trasformare il tutto un po'in un contenitore
Rosa dove ci sia dentro anche il gossip e persino nella politica
Ma una volta si diceva cercasi
Nature forti il saluto laddove è più debole oggetti eventi virtuali Calabria dove gli altri una battaglia feroce
Siamo giornalismo dovrebbe forse maggiori capacità di tematizzazione detto questo mi pare ovvio che in campagna elettorale
L'azione del sistema politico
Politico
è una scadenze rituali
Della politica eventualmente sì c'è da dire che molto spesso invece di parlare politica si parla delle chiacchiere sulla politica ma questo è anche un salto produttivo per è un lavoro che si fa bene
I settori telefono va bene sulle agenzie c'è un fatto
Diciamo costitutivo del modo di produrre notizie favorisce questo tipo di che attualmente è oggetto di dibattito culturale l'oggetto di sanzioni amministrative
E allora sul dibattito culturale dice Bruno Tucci cioè possiamo raccontare la politica
Il rapporto OCSE questo luogo eletto dovrebbe avere un ruolo terzo color
No tu hai perfettamente ragione però qui assistiamo a un fenomeno molto strano
Tempo fa lo stesso Romiti che è il presidente della RCS e quindi di più brutto grande gruppo editoriale italiano
Disse che sui giornali si faceva troppo politica perché la politica ha stancato
Ed ecco perché poi in tutti i sondaggi che ne facciamo di marketing anche al al Corriere la sera si vede che la gente così lontana un pochino dalla politica
è lontana perché da un po'di tempo a questa parte tu hai citato il nome che quello di Paolo Mieli si fa politica in una maniera un pochino direi
Insomma non voglio usare un aggettivo forte però insomma un pochino singolare
Perché il mio ritmo poi ha portato tutta una serie di conseguenze
Perché Mieli è stato
Consentitemi lasciatemi punta ma passare questo termine un ante marcia di questo tipo di che spettacolo edizione dalla politica
Mi ricordo quando lui venne a dirigere farete la sera
Diceva noi che facciamo gli inviati
A me interessa quando il signore dice una cosa andiamo e dice magari dà dell'imbecille a Bruno Tucci andiamo a chiedere a Bruno Tucci quello che risponde in maniera che poi si fa una spettacolarizzazione spaventosa
Lasciando da parte quelli che sono i veri contenuti della politica non c'è più la politica sui giornali è soltanto gossip e il contro Bossi per questo ha portato naturalmente ad un contenuto dei giornali che sempre più scadente
Se voi andrete andate a leggere i contenuti dei giornali mi dispiace questo
In questo a in parte ragioni non sono d'accordo con Vittorio quando dice giornalisti cialtroni per carità
Effettivamente anche tra di noi ci sono le mosche bianche ci mancherebbe altro però non è vero ma il fatto è che l'assegno per tentare per carità no nata come viaggiatore quel
No e mi sono gli autori allora voglio dire che a un certo punto
Se poi è purtroppo come diceva giustamente Lorenzo la direzione a darti questi input non ci si capisce più niente perché come diceva Longanesi tengo famiglia allora devo andare appresso a quello che dice il direttore
Perché molte volte io quando vi si è mi si mise detto vai a fare questo servizio no dico questo non lo faccio mi dispiace
Però quanti come me hanno i capelli bianchi se ne possono in fischiare e possono dire no alla direzione sono pochi perché poi troverai sempre più ragazzi che ci hanno trent'anni che tengono famiglia devono mangiare e quindi sono costretti a dire di sì
Però questo non vuol dire che tutti i giornalisti sono cialtroni ci mancherebbe altro questa io
Dico che il giornalismo in Italia non ha niente da invidiare neanche a quelle nazioni che vanno per la maggiore la cosiddetta Inghilterra la cosiddetta si riduce detti Stati Uniti eccetera eccetera perché noi in effetti il giornalismo è fatto con una certa con una certa credibilità nei giornali italiani si trova si trovano anche delle bellissime cose dei grandi reportage la verità è che purtroppo si vanno sempre
Prego giacca e dice e certi ragione perfettamente nel adesso Paolo Paolo Serventi mi uccide però io ai divi concede sta cosa battuta theory
Ci stiamo facendo del male danno gli stessi ci stiamo facendo male danno gli stessi episodi io dico che siamo io faccio ho fatto perché ormai sono un po'sono sono più come dice a fra Cristoforo sono più vicino ai settanta anni sessanta
Però ha fatto l'inviato dal mille novecentosessantotto fino allo scorso anno a tempo pieno
Allora quando siamo andati a fare i sondaggi di Marchetti nel nostro giornale e quindi ma il grosso del più grande gruppo editoriale italiano la gente diceva che leggeva con grande con grande come dire con grande affetto quello che con grande simpatia quelli che era unire portaci commenti le analisi di approfondimenti
Ennio che e che queste cose che da chi vengono fatte mi scuserà il tavolo ma io questa parola devo cominciare dagli inviati che cosa facciamo adesso voi aboliamo la figura del materiale
A Boni diamo la figura dell'inviato ma questa questi queste una cosa che avviene da tanto tempo
Lasciatemi fare anche un altro nome dai tempi di corsia di corsi che hanno cercato no no non è vaga c'è Michele Concina qui c'è un mio amico familiare con
Ma
Pur tra io ormai purtroppo devo detto a questo mistero faccio poco però voglio dire
Quando a un certo punto
Radio e televisione ti martellano ventiquattro ore a su ventiquattro di notizie
Qual è il surplus qual è il plus che può dare un giornale lo può dare soltanto su un'analisi su un approfondimento su un camper su un reportage non ci sono dubbi non ci sono due
E all'assemblea gamma sa creare una categoria che ha sempre fatto ritengo a parte l'eccezione una determini una determinato una determinata Storia del giornalismo secondo me ci facciamo del male
Io lo so che la pensa in maniera diversa
Allora io mi auguro che non sia così e che in futuro vara nella viaggi nella generazione precedente alla mia gli inviati si chiamavano Egisto Corradi Piero Ottone Alberto Cavallari
Etere potrei citare decine e decine la mia generazione affatto è andata un pochino più giù
Perché parte il sottoscritto che non c'entra niente c'era Giampaolo Pansa c'era Oriana Fallaci c'ero Alfonsino Madeo c'è insomma qualche buoni inviato però non avevano i nomi di quelli che ho citato prima
E poi a mano sono andati degradando
Perché nei giornali la figura dell'inviato cioè di questo scocciature
Che come diceva Lorenzo i grandi alberi dei quali rende Verdi bisognava cure del prende l'aereo e ai sette dove i detta perché alle sette era già tardi una volta perché stava con la macchinetta da scrivere io ho passato sette mesi la mia vita a Reggio Calabria con il boia chi molla
Benché pensate che io mi sia divertito in quei sette mesi non credo e non e stavano in Grando Alberto cioè almeno quello almeno
Oltre tra virgolette l'articolazione allora quanto si potrebbe riaprire una discussione sul quadrato ma noi non lo facciamo però chiudiamo chiudiamo con cosa chiudiamo io coinvolgo per chiudere Vittorio perché vezzo agli editori che non c'erano in qualche modo gli abbiamo
Forse non troppo pesantemente però chiamato in causa
Forse chi se l'è cavata per ora indenne sono i direttori i due dovevano essere qui non sono qui per motivi davvero di forza maggiore tra salute e sciopero dei trasporti
Però facciamo finta che ci fossero Vittorio Roidi questa figura due teste come dicevamo per forse però qualche responsabilità ce perché è vero come dice Biaggi che lei alinea stanziate il giornalista parchi c'era lo sciopero dei trasporti abbiamo nel cielo sopra gli autobus no era fonometro non era non era a Roma non era Roma Donato Marra non è riuscito a tornare
Allora dicevo siccome Abbiati diceva che l'unica linea regioni se deve seguire la linea ferroviaria però forse la linea anche delle direzioni ha importanza su quello che è il prodotto appello ai ai direttori che non ci sono per chiudere i lettori
Ma guarda far parlare me dei direttori è pericolosissimo esso stesso dell'organico Gianni ho detto tante di cose purtroppo che penso dico negative ma comunque polemiche
Quindi diciamo che lo sfioro soltanto il problema del Direttore anche perché queste discussione come ovvio Peressutti è venuto lo sapeva che noi giornalisti rischiamo sempre poi di
Non solo parlarci addosso ma entrare nel tecnicismo
Della nostra categoria che dimostra però forse anche la passione che ci mettiamo
Il PRA il direttore il problema secondo me
Vorrei dire quasi nuovo
Nel senso che da ormai quindici anni vent'anni guardo Paolo Edoardo Del Boca non si riesce più a parlare beh no con gli editori perché no no guardo loro perché hanno delle responsabilità nella categoria no perché come tu accenni al tavolo della trattativa con gli editori parliamo di cosa fa il direttore ti stop perché dicono questo un problema minore editore un uomo Mino finito non non c'è discussione
Nello stesso tempo però il direttore ha un grandissimo potere
Nel senso che non ha un potere di vita o di morte ma insomma a il potere all'interno di una redazione sconfinato
In parte è logico lo accennavo prima perché è un mestiere nel quale si prendono decisioni ogni trenta secondi e la piramide del giornale
Deve avere un vertice che poi decide quale che sia la la decisione la fotografia il fondo il titolo di prima pagina insomma
Questo potere deve essere controbilanciato da un grande potere della redazione questa è sempre stata un po'la cosa che io ho pensato e che nel contratto in parte e che il lettore non sa il lettore non sa ma il giornale deve nascere dal bilanciamento fra il grande potere del direttore che ha la possibilità di indirizzare di guidare di chiedere di ordinare eccetera e il bilanciamento di una redazione che poi è fatta di professionisti
E non dieci impiegati ma di professionisti dell'informazione e c'è scritto nel contratto e c'è scritto nella legge il sessantatré che i giornalisti poi sono autonomi sono liberi all'interno della redazione
Sembra una contraddizione no
Il medico lavora nel suo studio da solo il giornalista per il novantacinque per cento lavora dentro una redazione con dei colleghi e con un direttore che ha un grande potere
In realtà se andiamo a vedere come i direttori italiani oggi esercitano questo potere alla guida di redazioni di quattrocento persone titolo cento persone questa è una questione importantissimo della quale non si riesce più a parlare con l'editore perché l'editore ripeto ritiene che allora
Io insisto nel dire e quando si parla dei grandi inviati come si parla di grandi direttori a me non me ne frega niente
Perché voglio sapere questi grandi direttori e questi grandi personaggi del dualismo italiano che cosa hanno fatto per far termini non per pubblicare loro dei buoni pezzi questo lo so che l'hanno fatto mi levo tanto di cappello ma che cosa hanno fatto per migliorare la categoria
Che cosa hanno proposto al posto dell'ordine
Quando si parla di linea politica e Biaggi scherza sul fatto che l'unica linea la linea ferroviaria in realtà è un modo scherzoso per evitare un grandissimo problema
Perché l'anima politica realtà c'è in realtà è una linea politica che non si conosce perché in realtà e e concordata fra l'editore e direttore ed è qualche cosa che nasce giorno per giorno dalla lettura del giornale ma che è una cosa molto importante cioè che cosa appoggia un appoggio contrasta quel giornale e invece nel rapporto fra direttore e e giornalisti poi in realtà questa questione è sempre sottaciuta i joystick non dico sopportano perché fanno a sopportare avendone Bruno io posso dire quel servizio non lo faccio anche ci son presa dipendente so quanto mi può costare e ci sono alcuni in questa sala e non solo in questa sala che lo fanno e che pagano paga anche le conseguenze di questo perché si pagano le conseguenze su tu dici sì al direttore tu fai carriera quelli che sono diventati direttori in questo Paese sono quelli che hanno detto sì
No quelli che hanno detto no allora questa è una delle Coria che molto spesso è cresciuta così o non è cresciuta si è sviluppata così
Allora non è che io voglio fare il censore però uno scriva un libro e scrivere cosa che pensa e io mi sono permesso di farlo visto che uno poi si leva le sue soddisfazioni se poi come libero correggere
Ricordiamoci che i giornalisti in realtà questa possibilità ce l'hanno e poi se i giornali sono buoni camminano sulle gambe dei giornalisti però il sistema è un sistema che zoppica da molte parti cambierà qualcosa l'anno e un piano editoriale del direttore forse si sente qualcosa di più che una
No serie di vaghe promesse ma forse anche un'indicazione che c'è ma come dice Vittorio non allora anche la fabbricare lo dice l'ora della mensa quindi grazie grazie a tutti per l'attenzione