"La cultura della destra" - organizzato nell'ambito della Fiera del Libro (presso il Lingotto)

Credo che che nel nostro Paese si faccia largo uso di di concetti e di categorie
Che proprio per il grande spregiudicato uso che ne facciamo acquistano dei contorni sfumati molto nebuloso insomma in realtà non sappiamo bene
Di cosa stiamo parlando e questo naturalmente alimenta la confusione il rumore di fondo di equivoci né polemiche
Come sempre e meglio capire prima e sapere primati di affrontare un dibattito questo cd ci dicevamo molti mesi fa con con Marcello Veneziani
E di qui appunto l'idea di organizzare questo incontro
Per capirne di più sia chi si riconosce già in questa cultura sia che in questa cultura non si riconosce
O o ne sa poco
Ed ecco quindi il il tavolo che che vado a presentare le devo devo leggere dei fogli perché le le avvio di biografie dei nostri relatori sono sono molto nutrite
A destra il professor Dino Cofrancesco si è formato riconosce come suoi maestri Rai Moro a Isaia parallela e Max Weber
A lavorato molto sul pensiero liberale europeo dell'Ottocento soprattutto francesi inglese Tozzi il e mail la sulla teorica federalista sui miti politici sulla destra totalitaria
Con particolare riferimento al fascismo italiano sul pensiero conservatore e ancora sulla funzione degli intellettuali nella società contemporanea quindi come vedete uno spettro di temi molto molto ampio
Dal novantotto e direttore del dipartimento di Filosofia dell'Università di Genova fra i suoi scritti intellettuali e potere capitoli di storia della cultura italiana del Novecento il linguaggio della politica
Domenico Fisichella professore ordinario di scienza della politica alla Sapienza di Roma l'università Cesare Alfieri di Firenze e alla Louis di Roma
Nel novantasei è stato eletto al Senato nelle liste di Alleanza Nazionale bene divenuto vicepresidente è stato recentemente rieletto sempre al Senato
Costituzionalista scatto relatore di numerosi disegni di legge riguardanti le riforme istituzionali come l'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e l'autonomia statutaria delle regioni
Ha pubblicato fra l'altro lineamenti di scienza politica e elogio deriva monarchia
Marcello Veneziani no salto non soltanto Gian Enrico Rusconi che e qui e qui alla mia destra professore alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino e ha pubblicato numerose ricerche sul militarismo prussiano il totalitarismo nazista e i campi di sterminio
Della sua nutrita bibliografia ricordo almeno il caso Austria capire la Germania se c'è siamo di essere una nazione l'esistenza del post fascismo come se Dio non ci fosse Einaudi due mila uno
E nella cosiddetta disputa dei revisionisti sulla sulla verità delle camera a gas dei campi di sterminio ha curato l'edizione italiana di Germania
Il passato perché non passa lo leggiamo frequentemente sulle colonne ente la stampa
Marcello Veneziani
Scrittore giornalista e studioso di filosofia vive a Roma e autore di vari saggi processo all'Occidente fine dell'Italia la rivoluzione conservatrice in Italia sul destino sinistra e destra l'anti novecento
Proprio in questi mesi di padre in figlio logico della la tradizione presso la terza
Come editorialista del Giornale del Messaggero e scrive anche sulla stampa
La mia breve presentazione terminata ringrazio molto i i relatori di aver voluto aderire al nostro invito grazie a voi tutti di essere qui e buon ascolto
Sì io ringrazio Ernesto Ferrero e devo subito confessarvi che nella veste di coordinatore sono piuttosto scoordinato riesco con difficoltà pensarne come moderato figuriamoci come moderatore
E detto questo aggiungo subito che cercherò di fare una presentazione di scenario del tema della cultura di destra
Cercando di lanciare come dire delle sollecitazioni che potranno essere liberamente Accolti o meno dei tre relatori che seguiranno a questo mio breve intervento spero che avremo la possibilità poi di fare un secondo giro di repliche più treni più incisivo in cui poter in qualche modo riprendere i fili interrotti del giro precedente
Ma io partirei da alcune considerazioni sulla cultura di destra e cultura della destra innanzitutto l'espressione cultura di destra stranamente un'espressione storicamente abbastanza recente coniata direi dopo il Sessantotto
E questo mi sembra un elemento piuttosto curioso dopo il Sessantotto si parla propriamente di cultura di testa prima c'erano naturalmente riferimenti abbastanza ampi ma banchi a contesti culturali e politici
Da un punto di vista proprio intellettualità di destra
Credo che uno degli elementi più importanti su cui poi vorrei sottoporre alla vostra attenzione
Come elemento di contraddizione direi che c'è una sorta di forbice per la cultura delle destre che caratterizza un po'e della croce e la delizia della cultura della destra
Cioè se facciamo riferimento generico alla cultura della destra intesa come forma mentis come valori comuni come mentalità
Parliamo di un fenomeno che viene ritenuto come largamente maggioritario e nel nostro Paese e direi più vasta mente in Europa
Molti autorevoli studiosi e intellettuali cito uno tra i tanti Umberto Eco sostiene che ci sia una larga diffusa cultura della destra intesa in senso appunto estremamente lato come un idem sentire
E come a fronte di questo idem sentire idem pensare della destra che forse molto più ristretto e qui c'è la contraddizione di questa forbice ha una cultura della destra estremamente diffusa nel nostro Paese fa riscontro una cultura di destra c'è una intellettualità di destra largamente minoritaria marginale nel nostro Paese ritenuta in qualche modo al di fuori dalla dall'establishment culturale del nostro Paese che lei più vasta mentre dei sistemi democratici occidentali come un fenomeno di opposizione come un fenomeno estremamente ridotto ecco a questa contraddizione forse può far seguito una contraddizione più vasta se inquadriamo la cultura della destra nell'ambito del novecento
Se guardiamo ai grandi autori del Novecento se guardiamo anche alla grande produzione della cultura politica del Novecento
Troviamo molti dei nomi eccellenti di questa cultura che si possono in scrivere in modo più o meno improprio nell'ambito di questa cultura della teste
Così come se viceversa facciamo riferimento a grandi movimenti popolari a grande sensibilità diffuse possiamo parlare di una sorta di destra profonda che esiste nel nostro paese
Quello che manca sono in qualche modo i quadri intermedi della cultura di destra cioè l'organizzazione della cultura non è mai stata appannaggio della destra
I ceti medi dell'intellettualità non sono mai stati appannaggio della cultura della destra impiegati di concetto diciamo così della cultura non appartengono al modo della destra
E credo che questo paradosso questa duplice forbice può forse già introdurci all'interno del tema della cultura dalla destra questa cultura da un verso ripeto minoritario tra l'altro mi maggioritaria
E con queste contraddizioni relative alla storia del Novecento e ai vertici del novecento molti dei vertici del Novecento nella letteratura nell'arte nel pensiero nella cultura politica appartengono a figure eminenti del pensiero di destra
Manca invece appunto una organizzazione culturale della destra manca una presenza diffusa della cultura per credo che questo sia già una elemento di riflessione che sottoporrò appunto all'attenzione dei nostri i nostri interlocutori e possiamo così tentare anche di scomporre un po'la definizione di cultura della destra io credo che ci sia un cultura dalla destra in senso stretto che una cultura che si è pensata come cultura militante e che da questo punto di vista è stata speculare la cultura militante della sinistra
Con un certo tasso di Ray contraddittorio di organicità rispetto alle scelte politiche cioè l'intellettuale organico è stato una figura raramente presente a destra con grande contraddizione
E quindi questa cultura militante pur essendo fortemente militante non è stata mai organica ad un paesaggio politico e soprattutto ad un partito politico
C'è poi la cultura della destra in senso lato che una mentalità che sconfina in una sensibilità che può definirsi incerti versanti cattolica
In certi gli altri liberale in certi altri nazionale in senso lato e questo tipo di cultura al contrario si pensa e viene pensata non come cultura militante ma esattamente come l'antitesi alla cultura militante
Cioè tutto ciò che non accetta di organizzarsi in cultura tutto ciò che non intende partecipare a un partito degli intellettuali appartiene direi così in senso lato a questa definizione impropria chiediamo di cultura della destra
Dico impropria perché larga parte di questi esponenti
A torto o ragione inseriti in questo ampio calderone rifiutano la definizione di cultura della destra
E poi c'è probabilmente un terzo fenomeno quello che Pasolini definiva della destra sublime cioè di una sorta di destra che vive nel cuore della sinistra che vive nel cuore della cultura
Progressista io penso anche a ad alcune radici e pulsioni di autori come Pasolini come Cesare Pavese
Penso se andiamo nel campo dell'arte cinematografica Luchino Visconti una sensibilità conservatrice diffusa ma si potrebbe poi ritrovare anche in autori che sono più propriamente concentrati nell'ambito della cultura politica che poi sarà l'argomento diciamo su cui ci soffermeremo anche per la formazione e la sensibilità dei tre relatori che abbiamo qui al tavolo e quindi c'è questa terza cultura di destra sommersa aggiungerei anche una cultura della destra mimetizzata all'insegna di una forma di Nicodemi insomma
Cioè come Nicodemo andava a trovare Cristo di notte c'è una cultura che e in fondo di destra ma non vuole darlo a intendere
Ritenendo che appunto questa dissimulazione onesta come scriveva Torquato accesso al accetto nel Seicento
Sia in qualche modo l'unico modo per sopravvivere in un paese e in un dominio culturale largamente egemonizzato da forze antagonista rispetto a quelle della destra
E quindi diciamo che ci sono almeno quattro componenti
Dico culturale di destra una cultura di destra militante una cultura di destra in senso lato che rifiuta la definizione di destra una cultura di destra sublime che sopravvive anche negli anfratti della cultura più impegnata della sinistra e infine a questa cultura
Mimetizzata questa cultura l'insegna del Nico degnissimo che e un po'diciamo la cultura sommersa
Della testa
E i temi della destra saranno meglio scanditi e articolati affrontati dai tre ai relatori che poi seguiranno cioè che potranno meglio precisare in che termini si può parlare di un perimetro di idee e alla cultura della destra
E credo che si debba anche aggiungere un altro elemento che quando solitamente si fa riferimento alla cultura di destra si fa riferimento a un segmento che alle volte rappresenta una forma di giacobinismo rovesciato cioè una setta minoritaria che le volte ama essere separata rispetto al proprio tempo che ama e coltiva la passione per i vinti
E che ha in qualche modo un desiderio di affrontare la realtà in senso antagonista è polemico e questo mi sembra confliggere con gli scenari politici e civili che si aprono nella nostra società
C'è una cultura di destra che vive una specie di ideologia del cordoglio permanente per il mondo che sfumato per il passato che non c'è più quindi una sorta di necrologio ininterrotto che sembra quasi rappresentare l'anima
Direi di questa cultura che ama il suo passato che anima ciò che non c'è più e che vede una contrapposizione radicale tra modernità e tradizione
Ecco credo che questo sia un po'lo scenario che noi ci troviamo di fronte e quindi vorrei al termine diciamo di questa breve descrizione di scenario
Aggiungere anche una notazione che diventa anche una domanda per interlocutori e per i relatori appunto che seguiranno e cioè che nesso dice
Tra quella che a torto o ragione e precisamente o in precisamente definiamo cultura della destra e l'attuale vittoria politica elettorale del centrodestra credo che anche questa sia una domanda che vada fatta e quindi capire un po'immessi c'è un nesso
Ci sono probabilmente delle sensibilità culturale di destra che sembrano essere antitetiche rispetto alla vittoria della destra di oggi io penso ad alcune espressioni
Alcune parole che possono essere parole chiave di questo dissenso quando penso la parola liberale alla parola occidentale o americano alla parola vincente
O non so alla parola popolare
Ho la parola televisivo penso a un contesto di riferimenti che largamente evocano il centrodestra di oggi e invece questi riferimenti non sono gli stessi a cui fa riferimento una cultura della destra
Perché la cultura della destra e critica verso la civiltà di massa critica verso la civiltà televisiva
Critica verso la civiltà liberale e anche verso la civiltà americana quindi capire quali sono i nessi profondi e palesi che ci sono e se ci sono con la vittoria politica del centrodestra in Italia credo sia una buona domanda anche per poter in qualche modo aprire il discorso
Sul nesso tra culture politiche perché mai come in questa fase avvertiamo la lontananza abissale dei percorsi della politica dei percorsi da c.t. e questo è un discorso che non vale naturalmente
Con un riferimento limitato esclusivamente alla destra ma al contrario riguarda il paesaggio che lei la qualità e il tenore il livello della politica in Italia c'è questa separazione della cultura e della politica mi sembra vivere un attenzione abbastanza lacerante nei nostri tempi quindi credo che siano degli elementi abbastanza diciamo importanti per poter in qualche modo avviare una discorso
Aggiungerei anche che chi ha per lunghi anni dubitato sull'esistenza della cultura della destra comincia ormai da diversi anni a fare esercizio di ripensamento
Io ricordo uno scritto di Norberto Bobbio nel quale sosteneva che la cultura di destra nell'Italia repubblicana è pressoché inesistente
Ma proprio in questi giorni è uscito lo stesso saggio di Bobbio raccolto in un libro la scelta il dubbio con una postilla di Bobbio in cui si dice che quello che allora sostenevo in effetti dopo la caduta del muro di Berlino non è più possibile sostenere perché esiste una vivace presenza della cultura della destra nel nostro Paese
E questa è un'ulteriore contraddizione rispetto a quello che si diceva prima a proposito della contraddittorietà di questo scenario cioè di una cultura di destra marginale e minoritaria e dall'altra parte idea invece di una cultura dalla destra abbastanza presente abbastanza viva
Nel nostro Paese
Premesso questo quadro io passerei in cui la parola ai nostri relatori cercando quindi di spendere ognuno un quarto d'ora direi nell'ambito di questo primo giro per Poli riservarci un ulteriore giro
Per ulteriori puntualizzazioni per risposte in modo da consentire un libero e secondo interagire da parte dei relatori quindi chiederei al professor Dino Cofrancesco di avviare questa analisi sulla cultura della destra e e poi appunto procedere con la parola
Presentandomi gentilmente il professor Ferrero ha fatto riferimento alle mie tre grandi passioni intellettuali dice vede berlina
Il Raimondo Aron
Non sono così vecchio da essere stato allievo di nessuno di questi tre e soprattutto non sono così fortunato d'esserlo stato però la loro lettura mia insegnato
Ecco almeno mi ha dato almeno due Categorie della mi
La prima e il senso del pluralismo
La seconda la grande divisione tra fatti i valori
Ecco io penso che nessuno studioso di scienze sociali o politiche e possa ritenersi rispettabile se non si attiene alla stella polare
Della grande divisione
E proprio sul piano dei fatti debbo constatare riprendendo il discorso di Marcello Veneziani
Che la cultura di destra esista un non esista sia qualitativamente pregevole o non lo sia ecco in Italia non solo nella Prima Repubblica ma anche prima non è mai stata pienamente legittima
Basti pensare al fatto che il termine conservatore con lo stesso termine ben più impegnativo di destra non è mai stato rivendicato da nessun grande partito diciamo dell'area di governo
Da nessun grande partito di massa
Eppure nel mille novecentosettantanove un grande scrittore politico immagino
Caro all'amico Domenico Fisichella De Stefano Jacini e scriveva che quando questi si stanno in permanenza nel seno di un corpo politico
L'uno di fronte all'altro conservatorismo il liberalismo formano insieme le condizioni necessarie per la sua salute normale
E sono destinati nell'interesse del progresso civile a prevalere alternativamente questo quando occorre dar mano a un lavoro indefesso di riforme quello quando occorre riparare le forze che per effetto del lavoro si Soglio omologo rare
Ciascuno sorvegliando l'altro impedendogli di trasmutare
Era il fascino del modello inglese al quale erano così sensibili tutti gli esponenti intellettuali della destra storica a cominciare da Marco Minghetti no
Perché quel modello ecco non si è realizzato perché e con la gli intellettuali diciamo così organici di questo modello non sono stati e legittimati
Le ragioni sono tante ma nella sostanza vanno ricercate nei singoli associati attrice fasi cruciali
Della storia nazionale il Risorgimento la realtà politiche degli anni seguiti degli anni prosaici seguiti a quegli eroici dell'unificazione la marcia su Roma
A partire dal mille no ottocento sessantuno il conservatorismo a meno di non definire quelli che gli acini chiamava arbitri fondamenti dello Stato
L'unità d'Italia la legittimità della casa regnante dello Statuto Albertino
Poteva essere solo rimpianto dell'Antico Regime
Nostalgia degli staterelli italiani nemici delle libertà dei moderni e austriaca Humpty
Nessun partito avrebbero potuto definirsi conservatore in questo senso e aspettarsi di essere legittimato quando vent'anni dopo il paese si cimentò con la politica di potenza al pari dei grandi Stati europei la destra finì per identificarsi con i nemici radicali delle ideologie universalistiche
Socialismo liberalismo Manchester diano cattolicesimo sociale
Che con loro buonismo ante litteram che rischiavano di spegnere le energie vitali dei popoli protesi alla conquista degli spazi vitali
Gli esiti disastrosi per la politica coloniale Interna Cristina fecero sì che tutt'al più ci si potesse definire moderati
Termine non incompatibile con un progresso giustizia democrazia ma non conservatori o di destra per la connotazione radicale
Che detti termini avevano assunto sono noti pervenire alla terza fase del nostro dramma gli eventi che portarono alla marcia su Roma
Alla soppressione delle libertà statutarie all'alleanza innaturale con la Germania nazista
Alla catastrofe bellica
Alla luce delle rovine materiali e morali rilasciate dalla dittatura solo una minoranza di nostalgici poteva proclamarsi di destra
Monarchica un in un fascista e così ancora una volta il termine veniva irrimediabilmente squalificato
A ben riflettere tuttavia il fatto che da noi la destra sia stata associata in diversi tempi al Borbone a Christian Mussolini non ha contribuito a fortificare la democrazia liberale
Ne ha produrre quell'alternanza che nei paesi anglosassoni né il più sicuro contrarsi la paura di essere ricacciati in un polo indecente ha fatto spostare verso il centro vasti settori del mondo politico alimentando quel trasformismo parlamentare
Che avrà pure contribuito a tenere in piedi il sistema lo sostenevano Domenico lo ricorda appeal compassione sia Benedetto Croce sia Rosario Romeo ma ciò non ha fortificato la democrazia non è stato un segno della vitalità della democrazia
Tant'è che una crisi profonda quella seguita alla prima guerra mondiale travolse il sistema in pochissimi anni
Eppure a mio avviso dopo più di un secolo Stefano Jacini continua ad avere ragione
Come può sopravvivere un'autentica democrazia senza alternanza di liberal conservatori e di Liberal progressisti
La rinascita della rilegittimazione etico politica della destra a cui l'amico Marcello Veneziani ha tanto contribuito in questi anni
Dipendono in gran parte dai suoi uomini dalla sua capi dalla loro capacità di governare
Nel rispetto della Costituzione e di produrre leggi che incrementi non le risorse dell'intera collettività
Ma dipendono altresì dal tipo di cultura politica che riusciremo tutti a destra e a sinistra
A produrre in questi anni
Bisogna decidere in poche parole se il pluralismo fa preso sul serio o deve restare una semplice arma da rivolgere contro l'avversario
Nel primo caso bisogna innanzitutto liberare il campo dal la idea o dalla ideologia indecente della tolleranza
L'altro infatti non deve essere tollerato
Esprime cose brutte valori arcaici ideologia e regressive ma anche per lui deve valere il principio di Voltaire non condivido quello che dice ma mi batto perché tu abbia la libertà di dirlo
L'altro deve essere riconosciuto nella sua irrinunciabile positività
Nel senso che il suo diritto a esserci e di interesse pubblico
Per dirla con parole semplici posto che la destra si identifichi col senso della tradizione a cui di recente Marcello ha dedicato un libro molto bello di grande piacevolezza
Con la condanna con la conservazione del passato con la fedeltà ai con l'onore quali che siano poi i significati di questi temi
E che la sinistra si identifichi con l'emancipazione degli individui e che le classi da ipotetiche struttura nel mondo sociale
Sapere ricchezza governo sì e pluralisti in senso liberale soltanto ove si ritenga che di entrambe a bisogni il mercato della ma non si può pervenire al pluralismo in questo senso nella misura in cui si è condizionati da una ideologia che a mio avviso avuto elementi deleteri per la qualità della convivenza civile
In questa parte del mondo cioè l'ideologia del progresso meglio la filosofia della storia che sta dietro all'idea di progresso
Siccome il mio tempo volge alla fine ecco vorrei sintetizzare il mio discorso ecco con poche e semplici parole
Cioè quando noi parliamo della crisi dei regimi totalitari Pisistrato il comunismo e con noi pensiamo sempre è stato evocato lo studioso che a cui tutti dobbiamo tanto almeno quanti si occupano di analisi politica Norberto Bobbio ecco una delle dei punti fissi dell'universo mentale di Bobbio e che il comunismo è una brutta cosa
Il comunismo ha prodotto una dittatura totalitaria perché si era anche sbagliato colui nel dibattito con Del Noce
Si è ricreduto pensa che Del Noce avesse ragione eccetera però rimane
Ecco un punto un nocciolo duro e cioè che il comunismo è stata la degenerazione di una bella cosa è stata la degenerazione di una speranza ecco quando invece si parla del nazismo e del fascismo ecco si mettono in luce gli elementi di Fiorenza gli aspetti totalitari degli Stati che si fecero carico di queste ideologica però non si disse la stessa cosa ecco nel senso che quella non è una degenerazione di una cosa brutta
è una cosa brutta e basta
Ecco ora questo significa fuoruscita dal pluralismo
E così si è si rimane nell'universo pluralista ecco quando tutti i valori stanno in qualche modo sullo stesso piano
E con grande era il valore della speranza che animava il comunismo mondiale e che diede
Forza a tanti movimenti di liberazione nel Terzo Mondo
Ecco ma anche dietro i movimenti totalitari di destra c'erano dei valori forti pachidermi valori forchetta il valore della comunità
E così prendendo le ha dicotomia di Ferdinand tennis Gesellschaft e qui Khemais artista e beh che il fascismo era alla degenerazione della comunità almeno in certi aspetti non in tutti e il comunismo ed alla degenerazione della società
Ora quello che e inquietanti ancora oggi nella cultura del nostro tempo e la fatica in cui questo comincia attese a deve essere presente alla coscienza ecco di chi animati grandi dibattiti e culturali del nostro tempo a volte
Ecco io rimango ancora più indignato dal riconoscimento dei limiti del comunismo
All'interno della saggistica tessili fa ai valori per Marx ed edonismo
Ecco di quanto non lo sia davanti all'Apologia pura e semplice del comunismo che si faceva negli anni Cinquanta perché quell'aveva qualcosa di naïf di Gesuino di spontaneo ecco qui invece c'è una sorta ecco di cura omeopatica preventiva e così riconoscono gli aspetti deboli di un'analisi del regime comunista e così buttano a mare quegli aspetti deboli per salvare il nocciolo duro ora per sintetizzare
Ecco noi avremo veramente una cultura pluralista quando metteremo tutti valori sullo stesso piano
Ma non possiamo mettere tutti i valori sullo stesso piano e così il non rinunciamo a quella impegnativa filosofia della storia fondata sul progresso che non è la quintessenza dell'Illuminismo tout-court
Me la quintessenza dell'Illuminismo francese
E che è del tutto estranea invece a quelli luminosi istmo che ispira realmente l'etica liberale dell'Occidente che l'illuminismo inglese che l'illuminismo scozzese
Ecco dove questa idea del progresso e con il necessario quest'idea
Della realizzazione del mondo nuovo e con l'idea che per fare la frittata del ruolo del mondo nuovo
Bisognasse rompere tante uova degli uomini concreti in carne ed ossa non c'è mai stata grazie
Dino Cofrancesco ha richiamato il giudizio diseguale di valore che caratterizza l'interpretazione delle culture della destra delle culture della sinistra con particolare riferimento ai fenomeni storici del Novecento che si sono collegati a queste culture
E quello che Fiore chiamava il beneficio delle pie intenzioni che viene assegnato appunto ad una cultura viene invece negato ad altre culture
Io cederei adesso la parola maggiore Enrico Rusconi per continuare appunto l'approfondimento sulle culture della destra
Sì grazie accetto volentieri l'impostazione ci ha dato veneziani
Perché così coincide con gli appunti che avevo preparato coincide per lo meno facilità
Non tutta la tipologia complicata ma certamente quella di fondo che del suo semplice confusi tra disco un po'esiste uno cultura di destra che è semplicemente il moderatismo centrismo
Che è una cosa diversa dalla cultura di destra con la cultura di destra che tutto punte chiamato militante alludendo
Non intendo soprattutto quella di derivazione dalla destra destra chiamiamola così post fascisti trovo post monarchica ma non vuole dare a questa espressione alcuna significato valutativo
Lasciando sullo sfondo la piena legittimità della destra politica liberale comunque su questo tornerò
Assolutamente d'accordo sul fatto che dobbiamo che non possiamo eludere anzi dobbiamo centrare il rapporto tra la cultura della destra
Io lo chiamo il berlusconismo
Perché quello che sta nascendo è una forma di cultura che certamente non è di sinistra ma certamente non è di destra come dice Veneziani ed è la più grande sfida che viene alla destra
Se io fossi di destra ma come testimone a sinistra anche qua non saprei così euforico per la vittoria di questo Berlusconi sorge una serie di di di di di tensioni di punti di collisione sarà una sfida abbastanza impegnativa e su questo voglio anticipare alcune anticiperò alcune riflessioni
Una cosa su cui non sono d'accordo con Veneziani però è un tema che lui anche in questi giorni sviluppo sui giornali
Del Turco dell'atteggiamento di cordoglio di Mercedes e Lazio dove siamo alla fine del cordoglio
C'è una diffusa euforia
Rispetto a quello che tu pensi troppo tassi vi siano punti di vista diversi allora fatta questa premessa torniamo un po'indietro quali sono questi valori del moderatismo
Comunità solidarietà Tradizione Famiglia
Religione punto di domanda
Stato certamente per la cultura di destra anche librai allo stato oggi un po'di meno ebbene e su questi elementi che e evidentemente esiste una forte competizione con la cultura
Di sinistra a sua volta annacquata perché si è spostata verso il moderatismo
E poi la nuova proposta sintetica che io punto in maniera non svaluta attiva chiamo per Rusconi dirlo perché è un è un modo particolare di di riproporre questo moderatismo aggressivo
Aggressivo mi fa ridere che la cultura molto cultura europea particolari tedeschi continuano a dire che Berlusconi è tante il il primi a del conservatorismo italiano proprio non riescono a capire che se c'è qualcosa di non conservatore proprio questo movimento ma qui e le e l'inerzia del volo del vocabolo no
Tradizione ma quale tradizione religione punto critico perché la destra
Le destre storiche non Leone sempre necessariamente clericali più un punto la famiglia quale famiglia così su questo voglio dire per dire in concreto che sono su questi valori di centro che la destra tradizionale e
La nuova destra non so come chiamarli
Farà dovrà dovrà confliggere poi tu hai detto il concetto di liberale che giustamente osservato era guardato con estrema attenti criticità o distacco dalla destra storica perché c'era per esempio lo Stato mentre nella versione berlusconiana c'è questo liberalismo sostanzialmente selvaggio liberatorio
E lo Stato ha una una quando connotazione negativo insomma in sette mesi la collisione e tutt'altro che scontata nell'esito
Politico e e anche
Di cultura di cultura politica prima volevo però oppure che sviluppa un altro elemento
Metterò a fuoco due altri punti anche qui sempre con l'idea della collisione globale il problema della identità nazionale che in questi anni è venuto fuori come elemento qualificante della testa discorso del patriottismo
Cui poi si è associato l'etnocentrismo federalismo eccetera su cui poi tornerò e il problema del revisionismo storico no
Questi secondo me sono i due elementi qualificanti su cui magari questa sera
Possiamo approfondire cominciamo con il problema dell'identità nazionale siete sicuri che il problema del patriottismo costituzionale per esempio identità nazionale è stata
Una un affitto una una
Un successo della destra o non piuttosto una saggia anche se tardiva resipiscenza della cultura dominante di sinistra secondo me
Questo punto va messo va nel suo fuoco cioè il problema dell'identità nazionale o o del patriottismo è venuto fuori in questi ultimi dieci anni
A attorno forse forse una tardiva ripeto maturazione anche da parte della cultura
Di sinistra e in questo momento l'operazione che sta facendo il Presidente della Repubblica secondo me avere alterato il suo valore intrinseco è pare felice tentativo di sottrarre questo delicato problema a ai alle partigianerie delle parti però e qui c'è un però mentre la sinistra una certa sinistra
Sì si è fermata qui può magari non è distintamente
Patriottismo costituzionale eccetera la destra la testa partitica
Entra in collisione chiamiamolo pure alcune sono centrismo leghista e qui è il problema dell'alleanza fra posso dire il partito alleanza nazionale e la lega cioè a un certo punto cioè il pericolo di una ricaduta e tono Centrica
Poi c'è il problema del federalismo ambiguo estremamente ambiguo ecco altri punti in cui la destra sta facendo la destra visitammo tradizionale cioè che viene fuori dalla tradizione
Si scontra con qualcosa di nuovo
Sto semplificando prima quello chiamato il berlusconismo Poli leghismo cioè in altre parole
Dalla dal ventre del moderatismo italiano sono venute fuori degli orientamenti di destra che entrano in collisione con quella tradizionale non so se riesco a spiegarmi se sono plausibile
Convincente su questo punto ma e per contribuire a a complessi ficcare il quadro cioè più che una aveva sceglie la destra e improvvisamente l'esplosione del grande moderatismo che tu all'indice chiamato di destra ma che probabilmente è un'altra cosa
Capisce che in altre parole credo che la destra per gli stessi guai per la sinistra questo punto di vista sta venendo fuori qualcosa
Tra il grande ventre del moderatismo del centrismo so come lo vogliamo chiamare che sta spiazzando le punture di tipo tradizionale da questo punto
Un altro punto
Riguarda il revisionismo storie punto delicato
Molto delicato
Cui la destra pur dire questi ultimi dieci anni perché ragiono grosso modo non più in là di questi dieci anni
Da vedere in qualche modo cambiato mercati cioè oggi si sentono dire scrivere delle cose che dieci anni fa era praticamente impossibile sentirle se non provocando scandalo
Ma anche qui non sono sicuro che stata una forma di vitalità
Da parte della destra tradizionale o non piuttosto una tardiva anche qua lenta tormentata autocritica
Della tradizione non so se voi lo volete chiamare dissi in vista della storiografia ufficiale
Perché revisionismo non certa a torto ovviamente va in una certa storiografia cultura di sinistra sempre un concetto
Ambiguo cioè e tipico quando voi sentite ponte College ed in particolare gli storici professionali io non sono tale quindi posso permette cioè che la prima cosa è che ma certo tutto si può fare rivedere tutto a reti solismo però nel contesto del discorso ritorna un concetto una accezione sospettosa di questa di questa stessa parola no
Quindi i revisori lo storico non è chiaramente non è evidentemente una una un problema da lasciare soltanto ai come agli esperti ai professori e agli accademici con gli studiosi no è un problema molto importante perché ha a che fare punto con riconoscimento dalla propria storia alle proprie radici eccetera quindi l'accenno alla revisionismo storico in questa sede non vuole essere una fuga di carattere
Accademico ma uno dei punti importanti
Di questo di questo ritorno di una so se chiama la di una memoria che era stato in qualche modo anche rimossa che adesso
Il sole
Adesso non voglio soffermarmi in particolare sul dettaglio del Morte della patria Greppi metterebbe in gioco esattamente l'idea un'idea chiave della destra tradizionale che è stata messa in sordina questa venendo fuori
Adesso con lo con con l'operazione uso questa espressione in senso positivo che viene fatta politicamente una politica della storia tra l'altro personalmente non mi spaventa questa espressione
Cioè che si debba fare una riflessione sulla storia per agire politicamente per giustificare
Politicamente idea di patria ecco l'idea di patria è uno dei punti in cui si dovrebbe vedere questo convergere occorre ridere delle varie forme della della destra
Finisco il mio intervento poi mi riservo di intervenire anche in un secondo momento sulla base delle vostre osservazioni
Tornando
Punto alla vittoria elettorale alla alla figura centrale
Del di Berlusconi perché non è non è un fatto di pura
Cronaca o di pettegolezzo
Come dire l'analisi fatta da tutti i commentatori in Italia e fuori Italia che la caratteri una delle caratteristiche centrale di questa tornata elettorale e l'emergere di una persona è stata premiata una persona con le sue con le sue virtù e con i servizi ora che cosa succede
Questo è il presidenzialismo ad esempio di carattere istituzionale il governo forte cui pensava alla testa
Oppure questa iper personalizzazione è già un tradimento di quello che era la mitologia del del governo forte del modello del gol
Berlusconi come ricorda insomma non farlo vogliamo scherzare lo sono se capite se capisce l'obiezione cioè anche qui il presidenzialismo era un'idea fissa della destra politica si trova vincente un personaggio singolare come cavalier Berlusconi domanda ma questa è una realizzazione del presidenzialismo o il o addirittura un inquinamento di questi dei ecco ancora una volta l'idea della collusione dell'impresa
Il populismo un'altra parola che che che circola molto il populismo
Che cos'è il populismo poi di tipo democratico cioè e l'attesa e la pretesa di stabilire un rapporto diretto fra il capo e il popolo in questo caso però il popolo non è quello che sta sotto al balcone o le qui descamisados è il popolo degli elettori
Quindi da questo punto di vista è garantito il meccanismo istituzionale
Sia pure dei lettori che sono stati monitorati i cui col col con l'indagine demoscopica ora per ora giorno per giorno ora il populismo è questo nella nostra versione nostrana appunto e questo rapporto diretto in cui il leader si fa a cura
La cosa più che più mi ha colpito nella nella campagna elettorale di queste dei delle settimane scorse eluso dalla prima persona io farò io dirò eccetera non l'abbiamo accettato come se fosse ovvio
Ma e queste presidenzialismo dello Stato forte dell'esecutivo forte che la destra storica voleva oppure ancora una volta pista introdotto un elemento un elemento di disturbo
Ultimo e finisco tuo stesso accennavi punto
Ricordando che alcune parole liberale occidentale e anche una certa visione su una certa uso dei media esasperato era contrario a una sorta di di etica dalla destra dice qui abbiamo l'apoteosi di questo abbiamo l'apoteosi del populismo mediatico ecco mi fermo qui
Cerco di sintetizzare diciamo
Su alcuni punti
La destra storica secondo me deve pensare bene se il successo di test elettorale di questo di quest'ultima tornata in generale
E davvero espressione o ed avere in sintonia con o con i suoi valori oppure sta uscendo qualcosa
PETA che c'è poi viene fuori il problema della dell'immigrazione apre il problema della famiglia
Che diventerà nei prossimi mesi un problema estremamente scottante cioè che cos'è la faccia lo statuto della famiglia qui che sarà di nuovo una collisione tra valori tradizionale tra valori modernizzati e così via
Poi rimangono sullo sfondo
Tema del revisionismo al tema del patriottismo e poi alla fine
Concentrandosi sul sul presidenzialismo populistico mediatico di Berlusconi appunto all'interrogativo
Se davvero l'euforia per la vittoria nella destra è giustificata oppure se i nostri tale nascendo
Un fenomeno certamente non di sinistra nel senso tradizionale ma qualcosa che sta a scombinare andò tutte le categorie di cui questa sera stiamo parlando grazie
Gian Enrico Rusconi ha invitato la cultura della destra a tenere a freno questa diffusa euforia nei confronti della politica della destra
Al mio fianco c'è Domenico Fisichella che sicuramente il più autorevole punto di intersezione tra cultura e politica cioè tra la cultura della destra e la politica di destra
All'Ulivo Orrei appunto girare queste sollecitazioni di Gian Enrico Rusconi aggiungendo magari un paio di considerazioni sull'onda di quello che diceva Berlusconi a proposito del nodo irrisolto della destra riguardo il tema della patria
Ecco credo che su questo tema sia importante soffermarsi almeno su un paio spetti che io ferocemente cito per poi lasciare la parola al professor Fisichella
E cioè da un verso il patriottismo della Costituzione in effetti non appartiene alla cultura della destra
Un autore molto caro a Domenico Fisichella The Bonaldi contrapponeva la Costituzione alla tradizione cioè il patriottismo della Costituzione sancito da una carta e da un patto al patriottismo della tradizione nato e formatosi
Nel corso di secoli di culture consuetudini mentalità che vengono a permeare un popolo e a crearne il senso più vivo della sua comunità così come dall'altra parte probabilmente l'idea di patria
Non può essere identificata con l'idea che il nazionalismo che confliggere ebbene fette con il localismo
Ma l'idea di patria è un'idea che si svolge come dire per cerchi concentrici dalla patria locale la patria nazionale all'Europa delle patrie di cui parlava appunto The goal
E quindi probabilmente e con il nazionalismo che oggi avviene un corto circuito ma il nazionalismo può dirsi propriamente una ideologia è una cultura della destra o il pool o è piuttosto il frutto di una ibridazione abbastanza originale
Di una provenienza giacobina e una cultura tradizionale di destra ecco mi sembrano sollecitazioni importanti che io vorrei
Girare all'attenzione del professor Fisichella e quindi a lui cedo la parola
Grazie
Ringrazio il direttore veneziani
Non soltanto per le parole cortesi che ha usato in relazione al mio ruolo ma anche per avere richiamato questi due temi che io giudico cruciali questi del patriottismo costituzionale
Poi il tema della nazione del nazionalismo sono cose però appunto distinte come ben è stato detto
E farò Boy qualche rapida considerazione
Adesso vorrei prendere le mosse da due osservazioni la prima è la seguente un illustre storico francese ha scritto a metà degli anni Cinquanta un libro che nella sua prima edizione si chiamava l'ha trovata un France la destra in Francia
Nelle successive edizioni ha modificato il titolo letto quattro en France le destre in Francia prima osservazione della quale poi dalla quale poi tra loro alcune implicazioni seconda osservazione
Nell'opera sulla cultura francese nell'età della Restaurazione Omodeo mette in evidenza la continua intero penetrazione e il passaggio di ditemi dalla destra alla sinistra e viceversa
Il che significa che ci sono probabilmente dei temi che sono specifici del destra o o delle destre dei temi che sono specifici della sinistra e o delle sinistre ma ci sono certamente anche dei temi che per così dire passano da un ambito all'altro
Dei diversi versanti della politica del nostro come di altri paesi
Io ritengo che in Italia noi dobbiamo parlare di destra
Più che di destra e ritengo che noi dobbiamo parlare di destre in relazione alle vicende storiche del nostro Paese
Fermo restando che è sempre difficile
Sapere se il momento culturale che determina il momento strutturale o viceversa oppure se sia un moto di circolarità colbacco fra dato culturale e dato strutturale
Destre in Italia ben certamente abbiamo una destra che si connette
Alla nascita dello Stato nazionale unitario è evidente che questa destra a un cero una certa idea dello stato è evidente che questa destra si pone taluni problemi in ordine al rapporto tra stato e Chiesa
Evidente che questa destra a una certa concezione della società civile
Si può dire la stessa cosa evidentemente della sinistra dell'epoca e se si volesse
Fissare una distinzione di fondo si potrebbe dire che mentre l'approccio cavouriano di libera Chiesa in libero Stato è ancora un approccio
Certamente liberale ma compatibile
Con la coscienza cattolica della grande maggioranza degli italiani e su questo aspetto
Nei tre famosi discorsi che sono stati recentemente ripubblicati a cura di Pirani sul tema appunto di libera Chiesa in libero Stato
E Cavour insiste molto
E il mo'nel momento in cui si sarà superata la questione del potere temporale dei papi si potrà dispiegare nella sua pienezza la libertà religiosa degli italiani che è libertà dei cattolici
La sinistra la sinistra storica così per così dire e sinistra anticlericale e sinistra che lavoro fa per per approfondire il distacco fra lo stato nazionale e la Chiesa cattolica
Poi c'è ovviamente
Una destra
Di tipo autoritario che ha a che vedere con l'esperienza del fascismo
Appunto
Si tratta di cogliere in che misura il dato culturale
Ha influenzato il dato strutturale della emergenza e poi del successo
Di forze politiche di di un movimento prima politico non liberale e poi di un regime a partito unico di tipo autoritario
è chiaro che questo tipo di destra ha connotati almeno parzialmente diversi salita i connotati della destra storica
C'è poi
Una una destra
Che ha a che fare con la esperienza del posto fascismo che aperte lunedì per taluni aspetti risente della esperienza del fascismo per altri aspetti rinvia
Alla realtà istituzionale reggia monarchica e quindi alla tradizione dello stato della costruzione dello Stato per altri aspetti e destra liberale per altri aspetti ancora destra cristiana di ispirazione e cristiana
Quindi una molteplicità di apporti
Che impediscono
Di computer e di concludere in uno unico in un'unica dimensione la esperienza
Della destra della destra italiana d'altra parte non si può immaginare
Che ci sia una coerenza
Di A. cronica
Della cultura di destra
Per corre l'intera storia della realtà nazionale
Posso aggiungere per concludere quella quella Rapid per rapidissimo repertorio delle destre che abbiamo avuto in Italia anche una tradizione di destra di destra controrivoluzionaria legittimista Solaro dalla barca vietata pare li D'Azeglio e così via quindi c'è un compresso di esperienze
Che variano anche con il variare delle condizioni nelle quali la cultura opera va da sé che non si può immaginare che la destra che attiva o le destre che sono attive in una realtà di suffragio limitato
Siano e possono essere le stesse destre che sono attive in una realtà di suffragio universale
Non è possibile immaginare che le destre attive in una società borghese siano le stesse destre attive con gli stessi connotati delle destre attive in una società di massa
Ho che le destre attive in una società articolata in classi
Abbiano completamente a che vedere con le destre attive nelle realtà nella realtà della società postindustriale
Dove la cultura tecnologica informatica delle comunicazioni con certe caratteristiche ha una sua pregnanza che non può essere sottovalutata
Quindi
Esistono varie destre
Così come esistono varie sinistre
Certamente possiamo anche dire
Che la destra italiano le destre italiane abbiano gli stessi guai delle sinistre o della sinistra
Se volessi essere brusco direi che hanno gli stessi guai salvo il fatto che bene o male le destre hanno vinto e le sinistre non hanno vinto ma questo potrebbe essere un dato elettorale meramente congiunturale
Se non fosse che in qualche modo e questo tema per così dire elettorale è stato da più parti richiamato
Tornerò rapidamente su questo aspetto però una un paio di cose ancora vorrei dire una la vorrei dire
Sul tema del cosiddetto patriottismo costituzionale o meglio una prima vorrei dire col tema della identità nazionale non è venuto fuori in questi anni il tema dell'unità dell'identità nazionale Rusconi per quello che riguarda la destra il tema dell'identità nazionale il tema dell'unità nazionale è un tema costante
Delle destre italiane
Quello che è venuto fuori in questo periodo viceversa il tema del patriottismo costituzionale
E io non ho esitazione a dire che questo tema lo lascio volentieri
Alla sinistra alle sinistre se vuoi perché questo tema del patriottismo costituzionale dà l'impressione che le sinistre essendosi accorti che esista il tema del patriottismo ma non riuscendo ad immaginare il patriottismo
Per quello che so è e dei suoi fondamenti culturali non possano
Non possono queste sinistre che immaginare una sorta di patriottismo che si risolve in patriottismo costituzionale la cui fragilità intrinseca però è data da questo fatto che le costituzioni
E dei tempi moderni
Sono di breve durata se non soltanto guardiamo alla esperienza francese nell'arco di duecento anni
Vediamo che la Francia ha avuto cinque Repubblica prima seconda terza quarta e quinta Repubblica con impianti costituzionali diversificati
Ha avuto naturalmente tutto il travaglio delle della esperienza rivoluzionaria può avuto il consolato poi ha avuto il consolato a vita poi ha avuto l'impero poi c'è stata la restaurazione poi c'è stata la monarchia borghese poi c'è stato il Secondo Impero
Beh
Una tale pioggia di impianti costituzionali che se davvero il patriottismo dovesse identificarsi
Con la costituzione questo patriottismo non potrebbe non cambiare connotati ogni pochi anni va unna decina di volte nell'arco di duecento anni con una durata media di vent'anni quindi qualche cosa che deve avere in sé è una debolezza fondamentale che viceversa
Non si riscontra nell'idea di patriottismo
Intesa non soltanto in questa maniera formale ma in maniera ben più profonda così come l'ha intesa una certa destra e così come l'hai intesa per certi aspetti una certa sinistra perché non vi è dubbio che c'è
Un patriottismo di sinistra
Così come c'è un patriottismo di destra e se vogliamo fissare la differenza tra il patriottismo della destra e il patriottismo della sinistra attraverso la lunga durata
E e la distilla distinzione fondamentale ambiti a me pare anche sul anche alla luce di quegli autori di cui richiamava prima su cui richiamava prima l'attenzione il direttore veneziani Bon alte Mestre e così via e che nell'idea di destra e nell'idea di patria
Della della destra è implicito anche e implicita anche la dimensione religiosa
Ciò che connota il patriottismo della destra
E che in qualche modo il l'idea di patria anche a che fare con l'idea del comune sentire religioso mentre il patriottismo
Della esperienza
Rivoluzionaria francese un patriottismo tuttavia
Diciamo così si propone si presenta si propone si impone anche in quella logica di frantumazione del rapporto
Tutta la spirito patriottico spirito religioso che è stato peraltro una costante della cultura europea perché
Questa questo legame tra dimensione religiosa e dimensione patriottica lo troviamo nella polis greca questo legame lo troviamo in tutta la esperienza dell'idea di sovranità sia essa l'idea di sovranità del Medioevo europeo sia essa anche l'idea di sovranità dell'assolutismo regio che porre in un processo che potremmo definire di secolarizzazione tuttavia tuttavia include ancora all'idea
Che esistano dei limiti al potere politico delle leggi fondamentali che il potere politico non può pure nelle aree
Questo è una cosa che che che che che importa perché significa significa che
Una certa visione della politica non è ancora radicalmente posti della della politica e dell'esperienza giuridica non è ancora radicalmente positività nata
Questo se questo è un aspetto
E allora e questo si congiunge vedi il tema del patriottismo costituzionale non no non lo si può porre da una certa sinistra se non nella logica di un apposito imitazione giuridica per così dire dell'esperienza patriottica
Ma la realtà del patriottismo tra virgolette di destra per intenderci per capirci perché poi
Queste distinzioni hanno il significato che hanno e tuttavia nella storia per li rami ci sono queste
Ma il patriottismo il patriottismo di destra rinvia a modelli di autorità a modelli sovranità a modelli di patria
Che non esauriscono nella radicale positività azione dell'esperienza normativa
Il per esempio i rapporti politici l'insieme dei rapporti politici ecco come allora si colgono delle distinzioni per fondamentali ed ecco che certamente esiste una ampia problematicità
Della delle idee sia di destra che di sinistra una pluralità delle destre così come una pluralità di sinistra ma questo non è però un percorso come dire che si può esaurire
Nelle logiche del nelle logiche della della della della della cronaca
La cultura di destra
Moderatismo guarda io io non so
Se dovessi dire sulla base della mia esperienza
Persona che fa anche le campagne elettorali oltre che appare il professore di scienza politica e che vede l'ambiente le persone i cingoli cittadini e che lungo tre campagne elettorali perché tante sono state
Novantaquattro novantasei e adesso ha potuto avere contatti costanti con tanti cittadini per esempio sul tema dell'autorità
Io dico che sul tema dell'autorità i cittadini sono più drastici di quanto non siano le classi politiche della destra italiana
Per esempio
Perché la destra italiana e più frenante le destre italiane se vogliamo sono più frenanti su questo terreno
Mi dica quando devo finire
Sono più frenanti di quanto non siano i cittadini i cittadini vorrebbero atteggiamenti più decisa menti più decisamente di autorità da parte da parte del potere politico e sono
E sono le classi politiche che frenano su queste pulsioni su questi atteggiamenti e su queste aspettative e su queste aspettative
Dei cittadini quindi
Può darsi che ci sia dell'aggressività ma questa aggressività e nella società il ruolo di ruolo delle classi dirigenti della destra italiana in questa fase un ruolo di
Di temperanza rispetto rispetto accerchia certe a certe richieste che viceversa verrebbero verrebbero dalla base
Non aggiungo altro il tema della presidenzialismo della personalizzazione della democrazia di massa
Ma
Personalizzazione certo abbiamo sentito autorevoli personalità di partiti della sinistra già di estrazione marxista definirsi americani
Quindi non lo non non non non vedo ecco non vedo c'è una società che presenta certe caratteristiche
Queste caratteristiche probabilmente in parte sono indotte dai mezzi di comunicazione di massa in parte sono il risultato di pulsioni di tipo democratici spicco populistico
Umanitari istigò ma nello stesso tempo con scariche di aggressività che
Sono nella società stessa
Le classi dirigenti
Sono molto consapevoli di tutto questo è di sinistra di destra io credo anche di sinistra cercano di di
Di temere punti di equilibrio nella società e credo che in questo le destre italiane stiano svolgendo un ruolo non non indifferente
In un quadro che voleva essere di riequilibrio istituzionale
Utile Benso per il nostro Paese ma non era di questi aspetti che volevo parlare volevo stare soprattutto ai temi storico-culturali che sono poi quelli più
Connessi direttamente alla all'argomento di questo nostro dibattito grazie
E il professor Domenico Fisichella posso l'accento sulla varietà delle destre e sulla necessità per una cultura della destra di coniugare il senso dalla parte al senso religioso
Io riprenderei con un ultimo breve giro di cinque sei minuti ciascuno cercando appunto di mettere a frutto queste osservazioni che sono sorte in questa prima parte
E vorrei ricominciare con la Dino Cofrancesco al quale dobbiamo tra l'altro una preziosa è come dire distinzione tra il nucleo concettuale delle culture della destra e nucleo concettuale delle culture della sinistra
Secondo Cofrancesco le culture dalla destra hanno come punto di riferimento l'idea di radicamento laddove le culture della sinistra hanno come punto di riferimento l'idea di emancipazione
Ecco cederei a lui la parola quindi cinque sei minuti ciascuno consentendo anche a me cinque sei minuti conclusivi nel tentativo di trarre una conclusione allusione
Sette minuti
Dunque io sono sostanzialmente d'accordo con quello che diceva l'amico Domenico
Sulla parità delle destre il riferimento al libro dire nere Montero ti ricordo che il libro di temere Mon cambio titolo
Ma rimase sostanzialmente lo steso perché le tre testi e che lui ha limiti incerto perché il contenuto del libro era già plurale parlava già delle più destre francesi e quindi era il titolo sbagliato ma il contenuto evidenziava proprio e c'erano più destra eccetera
Io tempo fa quando mi ero messo in mente di identificare le varie accezioni i termini destra e tradizione ne individua agli almeno dieci
Fortemente distinte i Beer coraggio solo di illustrarne una un lavoro che non servì a nulla tranne che a procurarmi l'amicizia affettuosa di Augusto Del Noce però il problema
Secondo me è un altro e cioè il problema
E che noi viviamo bene o male all'interno di una democrazia liberale che sta diventando sempre più simile alle altre grandi democrazie liberali dell'Occidente
E almeno le elezioni queste ultime elezioni
Hanno avuto questo merito cioè di evidenziare
Ecco attraverso un bipartitismo de facto
Che nel Paese e si era verificata una vera e propria alternanza di governo io credo che sia la prima volta nella storia della repubblica italiana che una coalizione nettamente distinta indipendentemente dai diversi contenuti culturali al suo interno
Ha preso la s'grande maggioranza dei seggi parlamentari alla Camera e al Senato ed è un fatto questo
A mio avviso comunque positivo sia che ci siamo messi al lutto per la vittoria di Berlusconi sia che ne abbiamo giovinetto ora se nell'alternanza
E la quinte e senza della democrazia liberale e non dobbiamo dimenticare
Che la
Cultura
Dei due blocchi chiamiamoli moderati chiamiamoli di destra radicale chiamiamoli
Di destra liberale eccetera la culla nebulosa culturale che sta dietro questi due blocchi e sempre molto varia ma questo è varia anche negli Stati Uniti
Prendete la destra americana negli Stati Uniti è caratterizzata da una gamma molto ampia di posizioni e talora anche molto divergenti l'una dall'altra
Si va dal Jefferson Nismo che sconfina con la Dargaud capitalismo
A chi invece ha un senso forte dello Stato gli stessi lo stesso simbolo di EMI ritorna è un simbolo che viene giocato ora a destra ora a sinistra però sostanzialmente ogni volta che ci sono dei partiti delle coalizioni che si alternano al governo dietro questi partiti e questi equalizzazione i c'è sempre una cultura o un insieme di culture no
La nella sinistra britannica questo e diventa assai Vallese già per il fatto che mia in Inghilterra sarebbe inconcepibile
Ecco che uno che alle idee di Bertinotti costituisce un partito autonomo
Ecco all'interno del laburismo della Bur parte insistono tanti Bertinotti anzi forse gli ultimi Marx leninista di serie convinti
Di Inghilterra stanno nella Bur parti detti Toni Blair dove sono una minoranza
Naturalmente che conta pochissimo ma che non conterebbe nulla e anzi determinerebbe la perdita della Bur partisse si costituisse impartito auto ora quale Hill ancora una volta il grosso problema
Il problema è quello di stabilire se noi abbiamo una cultura politica
E condisce sposta alle leggi stimare queste diverse nebulose politiche oppure se abbiamo ancora una cultura politica
Che davanti atto una coalizione ad una famiglia di culture che vanno da Robespierre dall'ENI Ina passando per i liberali di sinistra al nel caso della sinistra che nel caso della destra raggruppano gli elementi più eterogenea appunto da Bornato al a Gaetano Mosca Vilfredo Pareto a Giuseppe Maranini e cioè ecco dobbiamo vedere se abbiamo una cultura diffusa ecco che sia disposta a riconoscere la legittimità sia dei tanti e diversi valori che stanno in una nebulosa la nebulosa che sta dietro chiamiamolo il partito del progresso sia dietro sia disposta andare anche legittimità a tutte le varie famiglie che stanno dietro il Partito della destra ecco dico brevemente solo una cosa che io condivido e molte cose di quelle che ha detto
Amico Gianna il ricco però è un discorso che vale sia per la destra che per la sinistra c'è anche la destra e potrebbe dire con eguale
Ragione
Però vediamo se un partito di sinistra al governo e veramente e fa veramente le cose di sinistra eccetera però ripeto ancora una volta e non è questo il problema il problema è quello della legittimazione di tutti i valori in conflitto
Sul patriottismo
Costituzionale ma soprattutto sulle tematiche
Proposte riproposte dall'amico Maurizio Viroli dico semplicemente
Che molto probabilmente avranno una funzione positiva per chi fa dell'analisi della politica che vuole essere seria come me come quella che faccio io insomma questo è puro fumo cioè io ho visto l'ultima introduzione di Viroli alla raccolta dei suoi iscritti non dice assolutamente nulla cioè sono Piano dei giudizi di valore va astratti buone intenzioni eccetera dobbiamo essere tutti buoni dobbiamo essere tutti repubblicani che cosa significa essere repubblicani veramente ancora del sostenitore stento a capirlo insomma questa è una cultura questa corrente di pensiero chiamiamola di pensiero sicuramente corrente spero che duri molto breve molto poco come corrente
E così in realtà non agita problemi seri semmai il problema serio sarebbe il problema tecnico del patriottismo istituzionale cioè quella forma di patriottismo che caratterizza ad esempio i Paesi anglosassoni
Nei Paesi anglosassoni da due secoli ci si sente americani si si sente inglesi perché ci si sente protetti
Dalle istituzioni perché quelle istituzioni fanno corpo con la storia fanno corpo con la Magna Charta fanno corpo col grande compromesso
Del mille settecento cinque ma parlare di patriottismo costituzionale riferito ad una Costituzione come quella italiana che oltretutto fa acqua da tutte le parti mi sembra veramente prestare acqua nel mortaio
Ecco io spero che la destra almeno al Governo
Per certi aspetti sia fedele alla sua divisa del conservare del conservare le memorie del conservare i monumenti del conservare i beni culturali oggi è uscito sulla stampa un bellissimo articolo di Mario Fazio
Il solco di Mattioli i piani del futuro ministro dell'ambiente che a dire la verità mia molto molto preoccupato perché se effettivamente la tutela dell'ambiente dei che dovrebbe essere uno dei cavalli di battaglia
Ecco della destra viene affidata a gente come Mattioli
Allora sont ora John a Gian Enrico Rusconi non si sa se sarà teste se sarà destra ma sicuramente non è sinistra ma certamente è una cosa che ad uno come me può non piace affatto grazie
Posso subito aggiornato in un'ora classe C tre appunto il primo
Trova Rita delle destre d'accordo però insisto
Anche se con un sembrate non non non non condividere che
Il fenomeno legato alla persona di Berlusconi introduce un elemento che scompagina molto sul piano dalla cultura e sul piano dei meccanismi stessi lo dico non per allarmismo e come come analista questo che voglio insistere su questo punto
Punto due a questo punto devo spendere una parola compie maggiore energia sulla patriottismo costituzionale nel quale io mi riconosco ovviamente pienamente anche nel nella descrizione sia pure sulla tenuta in mente
Polemica che che ha fatto Fisichella ma ma su questo adesso voglio subito precisare
Una cosa voglio dire Cofrancesco e tirato in scena Viroli questi pensierini non c'entra niente il discorso del patriottismo costituzionale se vogliamo
In questo Paese entrato nell'ottantasei ottantasette sull'onda nel dibattito tedesco in Germania c'era già nel nel nel cinquantacinque staffa sul patriottismo spendi non c'entra Viroli non centrali con la versione appunto un po'edulcorata non solo è solo fare anch'io il il il pignolo dico guardando dall'avversione
Ok ma lasciamo perdere voglio fare il pignolo Roberto Michels che non era docente di sinistra
Nel nel venticinque quindi vale lettura era già filo filo mussoliniano ha usato l'espressione che assomiglia che però coglie il concetto
Scusate sono di tedesco fare Trax patriottismo il patriottismo del patto cioè non è quindi non è verifica dal problema della Costituzione scritta o non scritta è che ci riconosciamo innanzitutto cittadini in quanto stabiliamo un patto tra pari e non in quanto abbiamo il sangue la cultura la religione comune
Tra l'altro il patriottismo costituzionale così come viene inteso non è contrapposto al patriottismo tradizionale perché ti do atto che polemicamente è nato un po'un po'così quasi quasi su un surrogato del patriottismo tradizionale no al patriottismo costituzionale in questa fase diciamo se vogliamo matura e il patriottismo di cittadini che fanno un patto di lealtà reciproca
Chiedo alzato non sul fatto di a vere
Tradizioni religioni o Olindo comune il che è importante perché per parlasse occorre occorre avere qualcosa in comune ma il fondamento non è l'appartenenza etno culturale ma il fatto che si stabilisce ripeto il patto quindi
Che poi si traduce nella carta una carta fragile una carta che cambia mai questo la sostanza del patriottismo costituzionale
Cittadini che si riconoscono sulle regole che si danno tra di loro non sul sangue che hanno sulla religione che hanno e quindi il City sottoprodotto presepe problema chi ho accennato e che è caduto Marche e concettualmente importante
Della accettazione del degli altri degli immigrati il patriottismo costituzionale non ha nessun problema
Con certe garanzie di cittadinanza reciproca mentre il patriottismo tradizionale chiamiamolo così e te lo centri cocaina certamente il tuo però ecco e e del vostro alleato della lega no assolutamente no
Siamo siamo padani siamo italiani e quelli che ci sono ecco il patriottismo che non vogliamo più e c'è il patriottismo della Costituzione quello che riesce anche a correggere queste cose ripeto non sto polemizzando contro chi sta su questo tavolo ma sul i falsi amici che hanno scoperto addirittura la religione
Non dimenticate perché che Bossi ha attaccato la casta la carta europea perché era considerata antireligiosa giacobina massonica
Perché e questo problema tanto non è un problema nostro è un problema europeo
Cioè se l'Europa diventerà una patria e sulla base di un patriottismo costituzionale certamente un processo riflessivo che scoperte o qualche asso riflessivo però che non medica
Le radici la lingua che sto parlando di religione in cui sono stato educato mica la rinnego però non è quello che mi fa cittadino quello che mi fa cittadino il fatto che sulla base dei dati culturali io stabilisco un patto di realtà Conte su certe regole
Queste patriottismo costituzionale che io sostengo ovviamente che sia di sinistra tanto nella ma non credo che sia di sinistra destra e di tutti non non non di sinistra un ultimo punto e chiudo a voi avete insistito su questo discorso del sentire religioso
Attenzione però perché perché diventerà diventerà importante che cosa perché la il la base comune è la tradizione e la famiglia religione che cosa vuol dire perché a un certo punto la religione diventa una richiesta di certi procedimenti per esempio a livello di legge che non è semplicemente un sentimento religioso è che il nome della religione voi sapete ma non voglio insistere su questo dettaglio
Vengono fatte delle richieste di carattere legislativo in nome della religione che non so sono accettabili che non sono accettabili quindi su questo punto mi confermi negativo se la religione
Diventa un elemento coattivo non un un un un elemento attorno cui discutere no non non mi va bene quindi confermo in qualche modo
Secondo me la validità del patriottismo costituzionale un ultimo punto tu non hai accennato mera sottintesa ma non lo sto facendo polemica dirette perché poi sul sicuro su tanti punti siamo d'accordo
Patriottismo costituzionale vuol dire anche riconoscere da dove è uscita questa carta
Questa carta è uscita da quella cosa che si chiama movimento di liberazione che si chiama resistenza e qui e si ricollega al discorso del revisionismo che primo accennato perché magari meritava di essere ripreso perché tutto si tiene a questo punto
Quindi è una Cesare una carta che esce da una storia certamente una storia che non può essere vista soltanto in chiave settarie partigiana
E qui di nuovo ceto e spero che non sia considerato una specie di adulazione l'operazione che sta facendo Ciampi
Con episodi Cefalonia in cui con una autarchia storiografica notevole ha tirato dentro quell'episodio di lealtà verso la monarchia tra l'altro come inizio della Resistenza
è un'operazione audace storiografica mente ma risponde esattamente allo spirito
Che il patriottismo di quei ragazzi che combattevano contro i tedeschi nome Derregia un patriottismo costituzionale anche se non c'è la Costituzione
Esso sto semplificando ma per dire che che che questo concetto non è positivista positivi Zaha tocco mi dici tu
Almeno così come lo intendo io e questo il chiodo non lo so se questo discorso è un concetto che supera la sinistra o da destra sedi sinistra me lo tengo questo è il mio modo di concepire il patriottismo
Caccia al Fisichella
Ma il collega Cofrancesco ha detto una cosa che ha
Un suo senso diciamo in termini di realtà
Vale a dire la realizzazione dell'alternanza
In qualche modo meccanismo o un processo di arricchimento della democrazia
Però la la linea di tendenza non è così
Unilaterale è monodirezionale
Io colgo viceversa un'ambivalenza nei processi politici
Di questi anni e degli anni a venire
Perché in generale
In generale quindi non soltanto con riferimento all'esperienza italiana
A me pare che ci siano segnali non indifferente di difficoltà delle esperienze politiche democratiche
Di caduta della legittimazione politica
Di talune istituzioni
Di soggetti in qualche modo esterni al processo politico istituzionalizzato
E quindi
Può darsi che la democrazia italiana sia sempre più simile alle democrazie europee però è anche possibile che nelle democrazie europee non solo europee
Siano in moto dei processi che in qualche maniera stanno dando luogo a spinte in chiave di de paura porre di depauperamento effettivo
Delle istituzioni democratiche
Di talune ho molte esperienze politiche soprattutto delle democrazie più mature nelle società più avanzate
E questo mi porta
A collegarmi al tema o ai temi che richiamava il collega Rusconi
Perché intanto il patriottismo del patto non è necessariamente il patriottismo della Costituzione
Così come sai perfettamente che l'idea di patto non è necessariamente l'idea del contratto
Nel senso di di
Un un contratto che fa passare non so dallo stato di natura allo stato di società o che determina una una cesura
Nella storia o fa entrare nella storia
Realtà che prima in qualche modo tali non erano e così via
Quindi l'idea del del patto un'idea che si può riscontrare in una molteplicità di culture politiche non sempre e non necessariamente di tipo democratico
Potrebbe essere del tutto coerente per esempio con l'esperienza culturale di taluni filoni del fascismo
Perché no
E il tema
Della religione o attività etnocentrismo immigrazione e così via e quindi anche per esempio il tema dell'unione degli dello degli Stati Uniti d'America
Come Stati come come nazione come grande nazione
Che anche una grande democrazia
Gli Stati Uniti nascono attorno a un nucleo egemone il bianco protestante e anglosassone quindi c'è un dato religioso
Un dato razziale un dato etnico che con nota
Il nucleo attorno al quale nascono gli Stati Uniti d'America e che caratterizza a lungo le classi dirigenti degli Stati Uniti d'America
Abbiamo
Credo titolo per chiederci
Del tutto
Così da studiosi
Che cosa il il patriottismo americano l'idea di nazione americana e fondato è fondata questa idea di nazione è fondata sull'idea del rapporto tra i cittadini
La nazione nella sua generalità
In una sorta di logica in qualche modo di retta senza le intermediazioni perché mai si sta si transita dalla logica confederale alla logica federale perché mai si supera il sistema delle quote
Perché mai si supera l'idea che il cioè tra tra agli Stati si dovesse negoziare e che la politica
Finanza che nona intermediazioni tra la nazione e i cittadini
Ma
Sta cambiando la società degli Stati Uniti d'America
Ormai
Gli stessi studiosi americani parlano
Di una impostazione di una impostazione in qualche modo corporativa
Degli equilibri decisionali di quel Paese ci sono ormai grandissime comunità etniche nelle quali e rispetto alle quali il riconoscimento la identità la sensazione di identità e più forte o tende a diventare più forte
Rispetto alla identificazione con la nazione e allora il discorso della
Di quello che saranno le sorti del sistema istituzionale americano e degli equilibri
Al suo interno fra vent'anni o fra trent'anni diventa un un problema diventa un problema che ha una sua legittimità e allora
Non è non è una questione
I flussi migratori non non c'è nessuna obiezione vedi dice ma cosa c'entra la religione la religione a una sua
Una sua costitutivi Temps
Altri altre esperienze religiose altre esperienze culturali potrebbero non avere
Per esempio le ha e certamente di tipo religioso all'idea
Che c'è una pari dignità degli uomini non è di altro ordine
Non si riscontra nella cultura europea
Questa idea prima
Che ci sia da tra gli uomini e tra gli uomini
Prima che emerga un certo tipo di religiosità un certo tipo di cultura religiosa
E questo e naturalmente un fattore fortemente integrante
Certo
Anche voi ogni cosa che integra esclude anche ogni processo che include e anche un processo che esclude
E nelle cose per il semplice fatto che non è mai stata realizzata
Una
Società universale
Sempre gli imperi nascono quale che sia il fondamento dell'impero nella logica ecumenica universalistica sempre si infrangono quando raggiungono il punto della maggiore loro ampiezza
Questo vuol dire che l'idea di inclusione comporta anche l'idea di esclusione ci sono naturalmente molteplici meccanismi selettivi includenti o escludenti
Nessuno ovviamente immagina logiche ci mancherebbe altro immagina logiche
Razziali o di altro tipo
Tuttavia l'osservazione ci dice l'osservazione ci dice che anche realtà che hanno dato luogo
A regimi politici di tipo democratico
Perché ci sono state due fasi nella vita democratica di alcuni Paesi democratici c'è stata per esempio la fase in cui
La democrazia è stato principalmente un meccanismo per la risoluzione pacifica di conflitti interni
E quindi erano democratici
All'interno ma non democratici nelle loro politiche per esempio di tipo delle loro politiche estere
E poi abbiamo avuto delle fasi nelle quali
La democrazia è stata usata come strumento
Per forme di egemonia internazionale
E tutte queste cose le dobbiamo mettere nel conto per richiamare a una problematicità più ampia
Rispetto a schemi che viceversa rischiano di
Di non farci di non farci cogliere
Nella loro essenzialità questioni tanto complesse tanto delicati
I richiami restano non tenterò di riassumere le argomentazioni che sono state già efficacemente chiare ma chiaramente esposte per i tre relatori sarei stupido e presuntuoso se lo facessi
Mi soffermerò su due-tre punti en passant naturalmente come si vuole ad una conclusione piuttosto affrettata
E dirò subito che uno dei temi che ha evidentemente evidenziato un crinale di distinzione tra le culture della destra cultura della sinistra è proprio nella concezione del patriottismo
Patriottismo della Costituzione patriottismo diciamo che la tradizione dall'altra parte
E probabilmente l'idea del patriottismo della Costituzione trae da un punto di vista storico le sue radici dalla convinzione che in Italia sia nata in qualche modo nel quinquennio che va tra il quarantatré e quarantasette quarantotto cioè tra la resistenza e la Costituzione viceversa le culture della destra ritengono che il patriottismo affondi le sue radici nella storia del nostro Paese e che l'Italia non sia né morta l'otto settembre come hanno sostenuto Ernesto Galli Della Loggia e per certi versi anche Renzo De Felice
Né che sia nata il venticinque aprile o il due giugno ma che presi stesse e che ha continuato ad esistere
Perché il senso dalla patria non è legato a Regini o a forme politiche ma è un sentimento prepolitico una cultura una storia un insieme di tradizioni di abitudini che sostanziano questa idea
I padri ma su questo abbiamo parlato a lungo stamattina con il presidente Violante
E con lo storico Mac Smith
Ecco mi sembra questo uno degli elementi che è emerso di distinzione un altro elemento importante che è emerso
Riguarda proprio l'idea di collegare il senso della patria e la cultura della destra al senso religioso
Giustamente il professor Rusconi a
Dal suo punto di vista ritenuto non necessario questo nesso e soprattutto ha posto la questione di quale senso religioso Inc
E senso collegare il senso civico di appartenenza ad una cultura e una comunità nazionale con il senso religioso
Ecco questo è uno degli elementi invece portanti della cultura della destra qualche anno fa Augusto Del Noce che è stato forse maggiore filosofo cattolico del dopoguerra
Ha sostenuto che e Papa Giovanni Paolo secondo e un esempio di cultura di destra c'era naturalmente voglia anche di provocare in questa affermazione però lascia molto capire uno dei sensi profondi della cultura di destra se noi andiamo a leggere la senza il nucleo della cultura di destra
Forse la proviamo la troviamo in una sorta di
Riferimento etimologico la cultura della destra e l'anello di congiunzione tra il culto la coltivazione cioè tra il senso religioso e il senso concreto dell'era il CIPE il legame con la propria terra con la propria storia e quindi da una parte il realismo della concretezza dall'altra parte l'apertura di una dimensione religiosa e trascendente
Che naturalmente in alcuni diventa anche si manifesta in senso compiutamente cattolico in altri rimane come un'apertura un orizzonte ulteriore credo che questo sia un tratto specifico della cultura della destra che è emersa infine l'ultima cosa che vorrei brevemente notare è questa nota incombente che ha in qualche modo inseguito questo nostro incontro e cioè che nessuno ha la cultura della destra con la vittoria di Berlusconi
Ecco questa a questo riferimento in particolare c'ha richiamato Rusconi
Ed è una riferimento che sicuramente va fatto va affrontato considerando però un paio di cose qui davvero concludo la prima è che bisogna considerare lo scarto che c'è tra la dimensione della politica e la dimensione della cultura
In secondo luogo bisogna considerare lo scarto che c'è tra una cultura della destra come abbiamo visto consegnata dalla storia e dal passato e la sua reale rappresentazione nella concretezza della quotidianità
E quindi vedere che differenza c'è tra fenomeni contingenti che fenomeni permanenti
E soprattutto vedere che distinzione si può cogliere tra un fenomeno politico che ha una dimensione popolare è un fenomeno culturale che ha necessariamente una dimensione in Italia
Io credo che il fenomeno del presidenzialismo sorto accanto al nome di Berlusconi forse non rappresenti propriamente il gollismo della cultura della destra
Rappresenta quello che oggi di occasioni della realtà ci propongono ma suggerirei di evitare quella formula con cui di solito si concludono i convegni sulla destra a proposito della anomalia della destra italiana
Se noi facciamo riferimento alla destra presente di oggi Europa abbiamo uno scenario di destra che sono tutte anomale rispetto all'altra
Se noi consideriamo il centrodestra di Aznar il centrodestra di Colt il centrodestra della Thatcher di qualche anno fa e il centrodestra
Anche dite Golia che ha rappresentato una significativa esperienza troviamo dei tratti che non sono comuni troviamo atlantismo in alcuni anti atlantismo negli altri troviamo liberismo in alcuni ed economia sociale di mercato negli altri
Troviamo una forma di senso religioso abbastanza vivo è una forma laica di concezione dello Stato troviamo insomma culture estremamente diverse troviamo una legittimazione di natura antifascista in decollo e troviamo una idea di continuità nel senso del post franchismo in Alleanza Popolare cioè troviamo destra è diverso è perché carattere tipico delle destre e quello di essere in qualche modo legate al terreno storico su cui sorgono ai popoli a cui fanno riferimento e quindi le anomalie della destra costituiscono un tratto normale delle destre ogni testa e diversa rispetto alle altre quindi pregherei di uscire da questa formula patologica della destra per affrontare con attenzione e anche con se su critico la crescita eventuale dello sviluppo di questa destra in Italia e qui davvero concludo considerando che alle volte come diceva un noto studioso ci soffermiamo troppo quando leggiamo come dire i vini
Sulle etichette e ci sono delle etichette che a volte inebrii hanno più Ghedini ringrazio