"Donne afgane: il diritto di vivere" - Organizzato dalla Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito dell'omonima campagna (presso Palazzo Marini in via del Pozzetto)

Egli buongiorno a tutti
Abbiamo voluto simbolicamente diciamo questa giornata questa prima giornata della campagna
Per il diritto di vivere delle donne afgane
Come il volto ancora scoperte Toni ma a mio parere di un'intensità e di una sofferenza quasi insopportabili delle bambine afgane nella speranza che loro non conoscano mai la tomba del burqa
Sono tre gli obiettivi che la Commissione nazionale pari opportunità si propone con questa campagna per le donne afgane musulmane che inizia con questa giornata
Il primo obiettivo
è far sentire la voce delle donne la nostra e attraverso la nostra la loro delle donne afgane cancellate resa invisibile dal regime dei talebani ma che ciò nonostante continuano a lottare dentro e fuori l'Afghanistan nei campi profughi
Ma anche degli altri quattrocento in cinquanta milioni di donne che vivono nei Paesi e nelle comunità musulmane
Non è non è consentito e sarebbe un azzardo e perfino vergognoso mettere in parallelo la nostra situazione la loro tuttavia vorrei evidenziare l'assoluta invisibilità delle donne in questo momento anche qui
Nei media a discutere del futuro dell'umanità piuttosto che delle strategie di guerra e di pace ci sono solo uomini
E non perché le donne non abbiano nulla da dire sulla vita sulla pace e sulla guerra ma perché non viene data loro voce le si dimentica come se la loro opinione fosse ininfluente salvo lasciarle il compito concreto di tessere tele di solidarietà di costruire rammendi la dove gli uomini hanno lacerato
Già nel mille novecentonovantotto la nostra Commissione allora presieduta da Silvia Costa
è stata protagonista della campagna un fiore per le donne di Kabul lanciata in tutta Europa dalla commissaria Emma Emma Bonino che ha coinvolto l'opinione pubblica nazionale con una serie di iniziative è una forte incisiva campagna di stampa che ha consentito di raccogliere oltre cento mila firme poi consegnata Mary Robinson alto commissario ONU per i diritti umani
Si concretizzava in tal modo un impegno annunciato con il convegno del primo dei del tredici dicembre novantasette sulle donne i diritti negati per un'azione a sostegno dalla cultura della pace e della promozione
Dei diritti umani delle donne mediante concrete iniziative di solidarietà con le vittime dei conflitti in Bosnia in Albania in Kosovo sollecitando il dialogo con le donne portatrici di pace in Israele e nei territori palestinesi
Oggi noi riprendiamo questo dialogo
Non per parlare a loro nome ma per dare loro voce sotto il burqa parlano e lottano e le loro parole possono e devono oltrepassare il bello
E anche un obiettivo di conoscenza sappiamo poco
Delle strategie di lotta e di regista Enzo delle donne nei Paesi islamici delle loro terribili contraddizioni che si riassumono in questo fatto che la lotta dei fondamentalisti islamici è una lotta basata sulla ricerca di un identità mussulmana a storica concepita prima di tutto come identità minacciata
E poi come ritorno a un passato mitico e che le donne sono ritenute depositarie di tali identità il che legittima il controllo esercitato su di loro
Quindi ogni tentativo di insorgere in difesa degli interessi specifici delle donne è necessariamente un tradimento della nazione della comunità della rivoluzione della religione la cultura insomma un tradimento dell'identità minacciata una collusione con il nemico Esterno
Il controllo delle donne ha un peso così grande nella costruzione dell'identità islamica che quasi sempre ci si ritrova in situazioni in cui sono rimesse a nuovo solo le tradizioni più sfavorevole all'autonomia femminile
E tuttavia anche in questa situazione difficilissima le donne dei Paesi islamici in questi anni hanno lottato e pagato spesso con la vita o con la morte sociale
Dalle teologie della liberazione che hanno sottolineato la distanza tra il Corano e le pratiche discriminatorie della tradizione alla strategia di entrare
Né i fondamentalismi per combatterli dall'interno alla pratica dell'internazionalismo e dello scambio di informazioni che permettono di isolare gli elementi culturali tradizionali che vengono arbitrariamente presentati come parte integrante della religione
Facendo così crollare il mito di un mondo musulmano omogeneo e rendendo visibili le differenze
Quindi la commissione non solo con questa iniziativa
Ma con tutto un percorso di altre iniziative che poi a cui poi accennerò vuole contribuire a una maggiore conoscenza e consapevolezza della situazione delle donne nel mondo islamico
Per dare consapevolezza di come la Società afgane islamica in generale sia estremamente complessa fatta di differenze profonde e di voci diversificate
Spesso e in questa occasione in particolare viene colto nel mondo occidentale solo il lato oscuro della repressione della morte ma è importante anche cogliere lo richiamo di vita
Nella loro durissima lotta condotta non sono ora ma anche sotto regimi di musei pinne dell'Alleanza del Nord e comunque in tutto il mondo islamico per l'istruzione la salute per la vita è spessa
Si espongono al rischio della morte ma lo scelgono per poter vivere il loro piano e la scelta della vita per progettare
Per uscire dalla clausura in cui sono state rinchiuse ma anche dalla chiusura del luogo comune permettere immondo in movimento
D'altro canto è importante sottolineare che prima dell'ascesa dei talebani
Le donne afgane costituivano il quaranta per cento dei medici di Kabul il settanta per cento di insegnanti il cinquanta per cento gli studenti universitari
E anche importante sottolineare che nei periodi precedenti al novantadue il velo non era più obbligatorio e nemmeno e anche c'era l'accesso all'istruzione al lavoro
Questo il primo obiettivo il secondo obiettivo e di manifestare concretamente la nostra solidarietà in questo tragico momento in cui le donne afgane rischiano la loro vita e quella dei loro figli sotto i bombardamenti nei campi profughi
Dando voce e visibilità a tutte le associazioni ed organizzazioni attive sul campo
L'obiettivo è quello di rendere ancora più visibile inserendoli in un contesto unitario di rendere visibili tutte le associazioni e le istituzioni che si occupano della sopravvivenza delle donne e dei bambini che sono in questa fase terribili soggetti in assoluto più a rischio
Con un interesse specifico a focalizzare l'attenzione sull'istruzione delle bambine afgane
E per questo che abbiamo fatto vedere questo piccolo pezzo e sulla salute delle donne
Prima del regime dei talebani il novantacinque per cento delle donne in Afghanistan erano analfabete oggi un'intera generazione Lorenzo e questo non è possibile permetterlo
A questo a Rho orrore si contrappongono le associazioni afgano il raro all'Out dalla sciupata organisation ma tante altre che è necessario sosta né sostenere con forza nel loro impegno per la frammentazione delle bambine
Ci sanno sia clandestinamente in Afghanistan e a parte apertamente nei campi profughi
Con l'apertura di cliniche e ospedali per la salute delle donne
Non c'è in questo momento nessun Paese come l'Afghanistan che abbia sette C sette milioni e mezzo di persone di cui un milione e mezzo di profughi interni che non sono in grado di procurarsi il cibo quotidiano
Questo convegno deve anche servire a premere sulle istituzioni italiane europee e internazionali perché agiscono in ogni sede perché gli aiuti umanitari arrivino nel più breve tempo possibile
In questo senso mi sembra anche importante sottolineare l'iniziativa del governo italiano nell'operazione da Scarpis all'interno della quale dovrebbero partire cinquanta donne medico espressamente per favorire l'assistenza alla popolazione femminile
Il terzo obiettivo e quello di ribadire l'assoluta priorità in qualsiasi situazione e in qualsiasi Paese della necessità della libertà delle donne
Poiché questa libertà è il presupposto di qualsiasi civiltà e di qualsiasi democrazia trascina tutto il resto
In questa fase ancora di guerra guerreggiata ma in cui la diplomazia sta cercando di ipotizzare una soluzione credibile per il dopo guerra in Afghanistan
La questione femminile sembra scomparsa e la presenza delle donne in in un futuro governo nemmeno ventilata
Se è vero che la forzata segregazione delle donne in Afghanistan ha tolto loro visibilità fisica individuale civile e politica
Tuttavia non è detto che esse non operino forme di resistenza e di azione dentro e fuori nei campi profughi come appunto le donne da brava dell'alta di altre organizzazione
Sono donne e giovani risolute intelligenti in ogni caso vanno interpellate costituiscono una possibile classe dirigente dunque con questa iniziativa la Commissione vuole porre l'attenzione dell'opinione pubblica ma anche delle istituzioni l'ONU il Consiglio europeo il Parlamento il governo italiano
L'esigenza di operare affinché i soggetti esclusi a partire dalle donne possono avere voce e potere deliberativo nella costruzione di un Afghanistan libero e democratico
Bisogna pensare a un anche Assemblea costituente dove religione appartenenza tribale siano due tre diversi elementi rappresentativi del popolo afgano ma vi appaiono anche le voci e i soggetti civili che si oppongono al fondamentalismo che si battono per la lecita dello Stato
E con questo spirito di appello alle istituzioni perché si facciano portavoce della richiesta di libertà e di presenza delle donne
I sostegni e visibilità alle associazioni istituzioni che operano in atti concreti di solidarietà di un percorso di conoscenza che la Commissione intende aprire questa campagna con l'iniziativa di oggi
è solo l'inizio nella prossima settimana presenteremo insieme con la casa distributrice il film di Kiarostami sulle catene di solidarietà delle donne africane per i bambini orfani delle inchieste
E ancora con l'Istituto per il Mediterraneo le donne in nero
Il saggio di affida c'è chi era una Gerico una giurista tunisina sui diritti delle donne nei Paesi arabi
Abbiamo anche in progetto una mostra che dia visibilità la condizione delle donne e dei bambini afgani in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati e poi altre iniziative che man mano si aggiungeranno
Io vi ringrazio per essere venuti così numerosi
Do adesso la parola
All'onorevole Casini presidente la Camera dei deputati
Naturalmente ho accolto con piacere l'invito che il presidente della Commissione nazionale per la parità mi ha rivolto di partecipare a questa iniziativa
E vi chiedo scusa se voi sapete che la Camera dei Deputati piuttosto impegnativa
Se subito dopo sarò richiamato ai miei impegni istituzionali ma ritenevo che l'incontro di oggi
Potesse servire a raccogliere il filo delle tante iniziative umanitarie e sociali messi in campo per contribuire al riconoscimento dei diritti civili delle donne
Di Kabul e pertanto ritenevo significativa la mia presenza di qui il ringraziamento per l'invito di qui il senso della mia presenza di questa mattina
C'è stato un passato
Penso alla campagna un fiore per le donne di Kabul lanciata ed è stata ricordata già nel novantotto da Emma Bonino
Cui la commissione nazionale per la parità partecipo attivamente
Penso al Progetto sotto lo stesso cielo realizzato da Amnesty International l'associazione donne in nero
Per sensibilizzare il lavoro di alfabetizzazione di sanità che due associazioni umanitari donne afgane hanno realizzato nei campi profughi pachistani
Penso ancora
E con una particolare attenzione nel momento in cui è in gioco la stessa sopravvivenza di migliaia e migliaia di civili afgani
Agli straordinari contributi di Emergency di medicine senza frontiere della Croce Rossa di tutte quelle associazioni di volontariato che hanno operato in Afghanistan
Per alleviare le sofferenze della popolazione in specie dei bambini dei vecchi delle donne
Un contributo questo dato a rischio della propria libertà personale e della propria vita
Come dimostra la vicenda degli occidentali imprigionati dei talebani con l'accusa di fondo il cristianesimo la cui sorte non c'è purtroppo ancora note come dimostra l'omicidio l'assassinio in queste ore di diversi giornalisti stranieri raccogliere il filo di questa rete di solidarietà per guardare al futuro per ricostruire l'immagine di questa terra
Attraversata da una guerra senza tempo e trascinata in una nuova drammatica prova dall'abbraccio mortale del suo regime con il terrorismo di Bin Laden è un dovere ineludibile
Vorrei dire
Esprimo le mie idee con molta passione e anche
Con un certo spirito di verità cioè credo che anche se ho oggi una carica istituzionale
Non posso prescindere dire quello che penso se no tutti questi interventi sono solo accademia formale nessuno di noi ha voluto e cercato questa guerra
La nostra risposta di guerra gli attentati dell'undici settembre
Alla Cerato profondamente l'anima di tutti
E ci ha mostrato il volto più doloroso della politica
Essere consapevoli di fare una scelta giusta perché senza alternative
Sapendo che questa scelta avrebbe potuto far soffrire civili innocente
Io Rispetto chi oggi critica la guerra in Afghanistan
Condivido la richiesta di mettere in campo tutti gli strumenti politici e diplomatici per sostenere i Paesi più poveri e rendere più equo il nostro pianeta
So che molti fra i nostri giovani
Fra coloro che scendono in piazza contro la guerra credevano in assoluta buona fede che ci fosse un'alternativa possibile
Ho anch'io delle figlie piccole che mi chiedono ma papà perché gli americani bombardano
Probabilmente come loro la pensano tante compagni di scuola anche se sono all'ultimi anni delle elementari alle prime delle medie inferiori
In realtà non esisteva alcuna alternativa
Bene la ben era lì in Afghanistan e l'unico modo per prenderlo era usare la forza
E ancora lì protetto da un regime seppure in dissoluzione in queste ore che lo sostiene
Perché ne condivide la strategia criminale perché si identifica nella stessa concezione integralista dell'Islam una concezione che annulla i diritti e la libertà delle persone e che distrugge qualsiasi segno di diversità
Una concezione peraltro che le donne afgane conoscono bene perché l'hanno vissuto sulla loro pelle
Questa guerra impone degli obblighi a tutti noi
Impone l'obbligo di farsi carico come il presidente ha detto delle disperate condizioni di vita dei civili afgani di coloro che in Afghanistan hanno perso ogni bene
E il nostro Paese non è sempre sordo a queste esigenze
L'Italia è stato del due mila uno il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti per contributi finanziari profughi afgani
Uno specifico contributo i duecentosessantaquattro mila dollari è stato destinato all'assistenza ginecologica toste Pepe ed ostetrica delle donne afgane
Il nostro Parlamento ha chiesto con forza che le operazioni militari non pregiudichino la possibilità di sostenere i civili afgani
è necessario in particolare cogliere l'opportunità data dalla vampata l'Alleanza del Nord per aprire corridoi liberi e sicuri per far giungere viveri e medicinali non solo i soldati ma anche la popolazione civile
Sottosegretario Boniver spiegherà quello che lei stessa affatto immissione in queste zone in questi giorni c'è però un altro obbligo che i Paesi della coalizione contro il terrorismo non possono illudere
Portare a compimento questa guerra
Non possiamo creare un nuovo Iraq ci siamo impegnati in questa guerra per sconfiggere il terrorismo e per abbattere un regime complice con il suo progetto di morte
Questa è una battaglia da condurre fino in fondo perché solo le prospettive di una nuove migliore esistenza potranno ripagare le sofferenze che questa popolazione costretta a subire
Non ho dubbi sul fatto che abbattere regime talebano aiuti la causa delle donne afgane
Negli anni più recenti le donne sono state cancellate
Come questo fil documenta molto bene
Dalla realtà sociale di quel Paese ridotto ad una mera dimensione domestica
Tutti dovrebbero documentarsi e leggere l'elenco dei divieti qui erano e sono sottoposte le donne in Afghanistan
Questo documento ci mostra la drammaticità di una condizione inaccettabile per la nostra cultura accidentale ma evidenzia anche il distacco profondo del regime talebano dallo stesso mondo musulmano giacché in nessun altro Stato religione mussulmana la donna è stata così radicalmente emarginata e sottoposta brutale violenza
Il burqa l'emblema più evidente di questa violenza ma la repressione molto più radicale molto più generalizzata ed estesa ad ogni aspetto della vita sociale
Tutto questo rende bruciante incomprensibile la superficialità di quanti mettono oggi sullo stesso piano il terrorismo e la repressione dei diritti umani con l'intervento militare in Afghanistan
Oggi l'Occidente guarda con apprensione ma anche con rinnovato interesse alla cultura dell'Islam cerca di comprenderne più a fondo le ricchezze dei limiti
Non è solo un dovere morale apre anche un atto di intelligenza a farlo
Mai come in questi ultimi mesi l'Islam è stato presente nella nostra vita
Ed è stato messo a confronto con la nostra civiltà
L'Occidente
Deve interrogarsi sui propri modelli di vita e sui propri valori
Verificando come questi siano stati esportati recepiti da altre culture in particolare dalla civiltà islamica
Pur riconoscendo l'indiscutibile universalità di alcuni dei nostri valori fondanti noi dobbiamo essere consapevole che non sempre è possibile applicare le nostre categorie morali a popoli di altra cultura e religione
E tuttavia il futuro dell'Islam passa attraverso una riflessione Interna che determini un più sereno rapporto tra tradizione e modernità tra cultura religiosa e spirito laico
L'Italia guarda con grande attenzione e considerazione gli sforzi che le società musulmane più aperte dinamiche stanno compiendo in questa direzione
Il ruolo della donna nella società
Il riconoscimento della dignità stessa della donna come parte essenziale del tessuto civile di un popolo è una delle principali questioni su cui si misurerà la capacità di rispondere a questa sfida della modernità
Noi conosciamo bene le difficoltà che si frappongono anche nella nostra società a una piena parità fra sessi conosciamo le sperequazioni nel mondo del lavoro quelle che ancora oggi riserva ma le donne un ruolo marginale nella rappresentanza politica
Non possiamo dimenticare che accanto alla visione inaccettabile che propone la donne a regime talebano
Ci sono esperienze profondamente diverso società islamiche caratterizzate da un grande fermento di idee di iniziative dirette a riconoscere un ruolo più incisivo contributo femminile
Penso ad alcune nazioni arabe governati da regimi laici ma penso anche a quanto è avvenuto negli ultimi anni in Iran alle prospettive pur difficile contraddittorie che si sono aperte si stanno aprendo in queste ore in quel Paese
è di ieri la notizia della Costituzione al Cairo su iniziativa di autorevoli personalità femminili del mondo arabo
Di una organizzazione della donna araba che apra suoi obiettivi il miglioramento della condizione della donna e l'inserimento della questione femminile tra le priorità dei piani di sviluppo dei Paesi arabi
Le notizie che ci giungono dal fronte afgano ci inducono a ritenere che presto sarà possibile ricostruire in quel Paese una convivenza civile
Il nostro compito il compito delle istituzioni e della società italiana sarà di lavorare perché sia garantito all'Afghanistan un periodo di pace e duraturo e un vigoroso lo sviluppo dell'economia
Perché il miglioramento delle condizioni femminili si concretizzi in opportunità di lavoro di reddito e distruzione
In questo modo sarà possibile restituire alle donne di Kabul
Do la loro dignità che hanno sempre preservato intatta con la loro lotta coraggiosa eroica ma una speranza concreta per il loro futuro grazie
Ringrazio molto l'onorevole Casini per questo suo intervento
Molto significativo prima di dare la parola a Margherita Boniver
Volevo leggere ci sono lo giunti quattro messaggi
Il messaggio di Kofi Annan il messaggio di Nicole Fontaine messaggio di Romano Prodi il messaggio di Silvio Berlusconi
Liti lui sconforto
Leggo innanzitutto adesso il messaggio di Kofi Annan nel saggio la riunione della Commissione Nazionale Italiana parità sullo stato della donna in Afghanistan
Per me è un grande piacere mandare un saluto affettuoso a tutti i partecipanti a questa importante riunione organizzata dalla Commissione Nazionale Italiana per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna
Affrontare la situazione della donna nell'Afghanistan sarà una priorità per qualsiasi ruolo futuro delle Nazioni Unite in quel Paese
Negli ultimi anni il trattamento delle donne e delle bambine in Afghanistan è stato un affronto ad ogni principio di una
Come tanti di voi sapete da molti anni che le Nazioni Unite sostengono l'Afghanistan e soprattutto le donne afgane già nel giugno novantasette ho fatto un appello specifico per l'adozione di misure atte ad assicurare che i diritti delle donne fossero rispettati come diritti umani
E che le donne avessero un ruolo crescente nello sviluppo dell'Afghanistan
Nonostante i decreti dei talebani
Non coraggiosamente proseguito nel mantenere unite le loro famiglie per i profughi per gli sfollati o semplicemente all'interno delle loro case le donne continuano a provvedere al cibo e si prendono cura dei figli e degli anziani
Le Nazioni Unite appoggiano iniziative specifiche che sono diretta emanazione della comunità afgana un esempio quella delle donne afgane a Farrakhan datare karateka Bulla Darmian
Che rischiano la propria vita per stabilire scuole clandestine nelle loro case per poter assicurare l'istruzione per le bambine
In sostegno del tali iniziative nel luglio del due mila l'Unicef organizzato corsi di formazione per venti maestri a domicilio
Un'altra iniziativa importante sostenuto dal programma per alimentazione mondiale rappresentata da i panifici gestiti da donne a Kabul Jalalabad avverate Kandahar
Che permettono a vedove di contribuire alla sicurezza alimentare l'economia familiare e contemporaneamente assicurano loro un'autonomia finanziaria
Inoltre tante donne afgane rischiano la propria vita per operare nel settore alimentare fornire cure mediche o semplicemente fare da interprete per il personale dell'ONU
Queste sono alcune manifestazione della resistenza delle donne afgane degli sforzi le Nazioni Unite per continuare ad appoggiarle
Siamo impegnati per assicurare che i diritti delle donne siano interamente integrati per intero nel processo di costruzione della pace durante la prima fase del post conflitto e anche nei processi a più lungo termine di ricostruzione e sviluppo sviluppo
Per riuscire nello sforzo di ridare la donna afgana il ruolo che le spetta nel futuro della sua società avremo bisogno della cooperazione del sostegno di gruppi e associazioni come le vostre vi auguro ogni successo nei vostri lavori
Lei può restare ancora con noi ce ne siamo già colto un pochino perché mi sembra
Va bene allora dà la parola al governo dice che non lo scopriamo
Poco
Va bene allora dalla parola Margherita Boniver la ringrazio molto per essere intervenuta
Cara Marina non sono io che ringrazio tutte e la commissione per le pari opportunità per avermi dato l'occasione che stamattina deve essere con voi
Di avere un franco scambio di idee su quello che potrebbe essere il quadro politico e nel quadro politico il futuro ruolo delle donne in un Afghanistan che apparentemente sembrerebbe liberato dall'orrendo regime talebani le notizie di questa mattina
Dicono che sono entrate le truppe truppe per la verità molto molto scarse dei mujaheddin dell'Alleanza del Nord fin dentro a Kabul hanno conquistato il la lo porto farebbero intravedere una rapida soluzione perlomeno sul campo ma militare ma io credo che non si è mai abbastanza cauti quando si parla di una situazione così complessa e attorno alla quale parlo soltanto dall'aspetto militare abbiamo avuto fino adesso io credo delle delle notizie assolutamente inadeguate
Un po'per la cesura militare che naturalmente doverosa in un momento di conflitto
è un po'perché abituati come siamo a vedere le guerre indiretta sulla Cnn questa volta la guerra indiretta non c'è stata accettata soltanto il bombardamento delle immagini viaggia dirà la la Cnn diciamo del Quartararo
Tutto questo semplicemente per dire dell'importanza di questo nostro momento di riflessione e io sono anche molto grata al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini che con la sua presenza ha voluto veramente sottolineare l'impegno non soltanto umanitario ma anche politico
Del parlamento su una questione che appunto non credo a parare i tolta
Come si sperava in modo chirurgico in fretta Penta vittime civili con addirittura con una soluzione politica che possa dare stabilità un Paese che è stato l'Afghanistan devastato oramai da oltre ventidue anni di guerra ininterrotta per le difficoltà che riguardano proprio la soluzione politica
Con la quale si è strettamente collegata beninteso la la condizione futura della donna afgana perché mi sembra evidente che quello che ha forse più colpito da un punto di vista dell'immagine noi occidentali è stato proprio questo vedere questa lunga sequenza di di di di non persone coperte da tracce polverosi la questa burqa infame
Questa bara di di cotone anzi di di nylon io ne ho comprata una Peshawar
Ma evidentemente anche per le donne coprirsi è costoso sono costrette a coprirsi e non potrebbero neppure uscire loro tuguri e questo parlo anche delle rifugiate che sono nei campi profughi sul confine colpa che fanno bene la burqa oggi che costa pochi centesimi
Che mi è stato regalato dalla rappresentante del dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite proprio a Peshawar è fatta di una sorta di di di stoffa di nylon molto dottrinale plissettata macchina
Naturalmente io e anche le tonalità che erano con me l'abbiamo indossato per pochi istanti ed è un esercizio utile nel senso che non si riesce neppure a respirare
Questo questo questo modo di di di coprire le donne in questo modo di impedire loro quel l'esercito di quel sia essi atto umano alle donne afgane insomma ma è abbiamo sono diventate un po'dell'esperto per delle lunga sequenza di proibizioni che è stata loro inflitta in questi anni un crescendo parossistico
Grottesco e fare latitante
Per cui alle donne proibito uscire da sole alle donne proibito lavorare alle donne proibito insegnare alle donne predetto curarsi
Alle donne naturalmente proibito che so io
Camminare fare ombra e con la propria ombra coprire l'ombra di un uomo se va
I diritti negati non sono soltanto i diritti diciamo un anni fondamentali diritti di espressione sono sono diventate queste queste proibizioni
Un cumulo così sconvolgente per cui è difficile parlare dell'attuale condizione delle donne afgane come una condizione umana è una condizione suburbana
Queste persone sono considerate alla stregua molto inferiore degli animali domestici che sono probabilmente considerati quasi un bene più prezioso
Queste donne afgane sono di un coraggio assolutamente straordinaria e basta militare il sito internet della Rawa
Oppure basta conversare con qualcuna di loro magari di quelle che sono riuscite a scappare dall'inferno talebano per comprendere fino in fondo che il loro spirito non è stato piegato
Da dalla dal regime dei talebani e quindi io considero che è un assoluto imperativo morale politico ed economico
Da parte delle società come la nostra e l'Italia lo ricordava prima il presidente Casini è il secondo contribuente per quello che riguarda gli aiuti umanitari per i profughi afgani
Un imperativo dicevo affinché quando si troverà una soluzione politica quando si apriranno finalmente i tavoli dei negoziati per dare un Governo afgano
Un Governo accettato dalla maggior parte della popolazione un governo che posta far risorgere una nazione dilaniata da ventidue anni di guerra attorno a quel tavolo
Quanto meno simbolicamente ci siano le donne dell'Afghanistan io mi rendo conto che sembrerebbe quasi velleitario oggi chiedere
Questa condizione minima perché è una condizione minima
Muta è un pensiero audace ma non c'è nulla di più
Attraente di più seducente dell'audace anche in politica e io penso che questa Commissione che so convegno faccia non bene faccia benissimo apporre sul tavolo la grande questione del riscatto delle donne che non sono soltanto in Afghanistan umiliate ore Preste o i cui diritti sono negati proprio alla base sono molto di più io penso che sia un compito che condivido totalmente quello di rimettere al centro anche del dibattito
Però c'è su guerra non guerra
E quant'altro la questione dei diritti delle donne quindi considerate mi veramente al vostro fianco in questa battaglia che non deve assolutamente sembrare velleitaria una battaglia sacrosanta io credo che con la nostra tenacia otterremmo dei risultati
So che il presidente poi se ne è allontanato
Chiama al tavolo del consigliere Brandolin che parlerà a nome di sostituzione del nostro ministro Prestigiacomo
Ecco
Aveva riprendiamo
Da dove li prendiamo io penso che dovremmo darci una tabella di marcia perché
Mi sembra che come sempre i tempi il militare vanno più veloci dei tempi politici i tempi politici sono
Rallentati per tutto l'affaire di questioni che sono estremamente complesse che possono essere riassunte fondamentalmente
Il mutuo tre concetti di base molto comprensibili
Da da chiunque ovvero la difficoltà estrema di trovare una sintesi efficace non soltanto delle varie diversità delle varie etnie delle varie tradizioni di cui è ricchissima la nazione afgana ma di farle poi diciamo risalire ad un discorso coerente
Abbiamo avuto in questi giorni la possibilità di entrare in contatto diciamo con tutti i maggiori attori per lo meno sulla scena di oggi per una soluzione politica democratica per l'Afghanistan del dopo talebani a cominciare dall'anziano ex monarca afgano che risiede in Italia da trentadue anni
Dai diversa attorno al quale potrebbe esserci un diciamo un movimento abbastanza vasto e abbastanza riconosciuto
Un consiglio supremo composto da persone provenienti dalle varie etnie
Si riuniscono e in quanto meno costruiscono un'entità politica riconoscibile con la quale la società occidentale insomma gli altri Paesi possono dialogare e questa è una delle ipotesi
Naturalmente sono ipotesi e poco altro perché il Lecco re lontano dal suo Paese da oltre trent'anni Beppe gol tutti e due pur avendo diciamo la etnia giusta
Appartiene lande Durrani e quindi è Ash tun però rimasto troppo lungo assente dalla scena politica dell'Afghanistan
Poi ci sono evidentemente le preoccupazione che non possono che essere condivise di paesi confinanti ma al tempo stesso anche molto fragili come il caso del Pakistan il quale dice in modo molto molto chiaro che un governo ostile al proprio Paese al partita non sarebbe accettabile
Vi sono poi legami potenze che confinanti o meno la Russia la Cina vorranno avere anche loro
Un'orecchio per quello che riguarda il futuro assetto politico de in tutto questo beninteso le donne non esistono
Non esistono abbiamo visto visto credo che abbia colpito ognuno di noi quella straordinaria immagine quella Assemblea dei messaggi che si è svolta a Peshawar
Circa due settimane fa dove in una grande salone di fronte al saggio fra i saggi Pierri galileiani
Si erano radunati circa mille Signori Vito straordinarie turbanti e ancora più straordinario Barbetta
Beh io ho guardato con molta attenzione le immagini televisive non c'era una sola donna presente all'Assemblea non dico al tavolo dei negoziati
Questo per dare l'idea di come la Società per addizionale afgana con intervalli oramai sì dimentica del lungo nel nel nel passato negli anni settanta quando proprio sotto l'ex monarca Zahir Shah le donne avevano conosciuto una certa apertura una certa libertà che poi hanno dovuto rimpiangere per oltre ventidue anni
Ma la donna afgana assolutamente non esiste come interlocutore civile come interlocutore politico ed è su questo io credo che noi dobbiamo lavorare lavorare alacremente velocemente e anche dandosi
Una diciamo un obiettivo concreto proporrà quello che io suggerisco pro al di là beninteso delle nostre buone intenzioni
Al di là anche della straordinaria generosità di cui l'Italia si è fatta portatrice perché se si vanno ad assommare
Le cifre che sono state già destinate per l'emergenza rifugiati Afghanistan soltanto in questo due mila uno si arriva a una cifra veramente ragguardevole
Sono soprattutto le grandi agenzie dell'ONU a beneficiarne ma non solo ci sono anche delle organizzazioni non governative che hanno presentato dei Progetti mirati proprio alla condizione della donna comunque sommando tutte queste cifre serviva circa un cinquanta sessanta miliardi destinati a fine esercizio nel due mila uno
Per alleviare naturalmente non per risolvere il dramma umanitario che accompagna antiche precede di di gran lunga questo non dobbiamo mai dimenticarlo
Il dramma umanitario afgano non inizia il sette di ottobre con di interventi mirati militari angloamericani iniziato molto tempo prima con la guerra fra e mie che succede alla ritiro delle truppe sovietica nel mille novecentottantanove
Con la preda del potere e il controllo del novanta per cento del territorio da parte dei talebani che sono e difficile secondo me chiamarli islamici questa è una è un più che una regressione addirittura una versione parla frizzante di cui non si è mai visto un uguale neppure nel mondo islamico moderno che ha non soltanto conculcato come ormai sappiamo fino alla nausea i diritti fondamentali delle donne e della popolazione in generale
Ma che ha fatto vivere nell'indigenza più completa circa un quarto nella sua popolazione perché un quarto d'ora popolazione afgana da molti anni sopravvive a stento grazie all'aiuto umanitario internazionale
Quindi su questo quadro si è poi naturalmente tutto è andato peggiorando inevitabilmente ma
Su super suo peggioramento noi dobbiamo non soltanto cercare di arginarlo e cercare di portare aiuto questo nostro dovere assolutamente elementare però dobbiamo anche guardare al dopo e il dopo come diceva giustamente Marina Piazza
Dalla terra soprattutto del nostro tentativo fortissimamente voluto di dare finalmente una voce a quella parte della popolazione alla quale è stata tolta da molti decenni la voce delle donne afgane
Comunque sono a disposizione per qualsiasi Progetto anche di missione sul luogo un domani all'indomani della guerra proprio per poter avere un incontro ragionato con le rappresentanti donne di quella parte della società afgana che è stata
Obliterate grafemi
Grazie Margherita Boniver e io credo che siamo in perfetta Symphonic Cindy sintonia con il fatto come dire di in questo momento in questa fase proprio di portare come dire la voce e delle donne all'interno dalla ricostruzione democratica del nuovo Afghanistan lo abbiamo preparato anche un appello che leggerò poi alla fine proprio su questo che poi le consegneremo diciamo e mi sembra
Importante diciamo la sua proposta anche di una missione proprio per appoggiare questo
Prima di dare la parola al Consigliere Prato lì vorrei leggere
Molto velocemente però mi sembrano importanti due messaggi del presidente Prodi e di Nicole Fontaine
Il messaggio del presidente Romano Prodi mai come in questi drammatici giorni i destini delle donne si intrecciano con la storia del nostro continente
Ne è ammonimento l'immagine stessa delle donne afgane
La speranza è proprio che dalla difesa dei diritti umani soprattutto dalla lotta per la garanzia della libertà e dell'autonomia delle donne in tutti i Paesi nascano Progetti capaci di trasformare le condizioni di vita di uomini e donne nel segno di una libertà che porta anche più giustizia
L'Europa è fortemente impegnata in questa prospettiva ed è convinta che nuove voci e nuovi ruoli delle donne costituiscono una risorsa determinante per il cambiamento
La tutela dei diritti delle donne in tutte le aree difficili dal mondo dei Balcani al Medioriente l'Afghanistan ha sempre costituito un asse prioritario della nostra azione sociale e umanitaria
Il mio ringraziamento va perciò a tutti coloro che hanno organizzato l'iniziativa di oggi a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti sempre difficile di frontiera emessa vengono presentati la prospettiva comune anche delle difficoltà dell'oggi resta quella del dialogo tra le culture e le religioni perché sia possibile la pace e la convivenza di tutti i popoli
Decora il messaggio di Nicole Fontaine per le donne afgane
Tengo in particolar modo congratulare gli organizzatori di questa cooperativa armi con gli organizzatori di questa iniziativa destinata ad attirare l'attenzione sulla sorte delle donne in Afghanistan
In particolare ringrazio la presidente la commissione Pari opportunità Marina Piazza per il suo impegno in difesa delle donne la situazione delle donne in Afghanistan un tema che mi tiene particolarmente a cuore
Dall'arrivo dei talebani al potere a Kabul l'Afghanistan è scomparso nelle tenebre i diritti più elementari delle donne sono negati le donne subiscono maltrattamenti non hanno diritto di lavorare sono ridotte l'accattonaggio se non hanno marito non hanno accesso all'istruzione scure sanitarie quando la comunità occidentale aveva un po'dimenticato le sortite l'Afghanistan io ho preso l'iniziativa lo scorso aprile di invitare il comandante Massud al Parlamento europeo
In quell'occasione comandante Massud ha lanciato un appello alla pace e la libertà questo appello purtroppo non è stato inteso qualche settimana più tardi il Parlamento europeo ha ricevuto tre donne afgane espatriate clandestinamente dal loro Paese per testimoniare la loro situazione
Mi ricordo di questa frase terrificante che ci hanno lasciato era come se noi fossimo morte comandante Massud ore morto dopo gli orribili attentati dell'undici settembre le relazioni internazionali sono completamente sconvolte e l'attenzione attenzione ormai concentrata sull'Afghanistan e sul regime talebano che protegge i terroristi di brillanti oggi in più dell'orrore del regime talebano siamo interpellati dagli enormi problemi umanitari che si delineano i primi a soffrirne sono le donne i bambini gli anziani giungono le testimonianze allarmanti di questa situazione
Io credo che la priorità oggi debba essere quella dell'aiuto umanitario perciò la creazione di corridoi umanitari è indispensabile ma dobbiamo anche pensare al domani nella prospettiva del dopo talebani con un governo stabile e democratico evitando il ricorso a interventi esterni
Formula le speranze l'incoraggiamento che le donne possono trovare il loro posto in queste nuove strutture democratiche
Io credo che credo che l'abbiamo già detto ma mi sembra importante assolutamente importante pensare che questa giornata
è un appello molto forte perché siano fatti più aiuti umanitari diciamo per lui ma anche una riconoscimento come dire della forza della resistenza della solidità di queste donne che hanno diritto a partecipare al governo prossimo del loro Paese credo che questo sarà l'obiettivo
L'unità
Che ci porta il saluto del ministro Stefania Prestigiacomo che come sapete ha avuto un bambino e non può essere qui in questi momenti
Appunto in primo luogo primo luogo mi corre l'obbligo di ringraziare appunto a nome del ministro Stefania Prestigiacomo che come ha ricordato siete non può essere presente per via della sua recentissima maternità ringraziare la Commissione parità e pari opportunità e la sua presidente Marina Piazza per aver organizzato questo appuntamento sui diritti negati alle donne afgane
Crediamo che su questo tema a parte poche coraggiose anche se qualificatissime voci che qui sono state ricordate
Ci sia stato troppo silenzio in questi anni e in taluni casi forse anche l'indifferenza come spesso accade per le tragedie molto lontani da noi
L'attentato dell'undici settembre e la guerra in corso hanno acceso i riflettori dell'opinione pubblica internazionale sul dramma delle donne di Kabul un dramma che oggi nessuno può
Dire più ignorare
Il ministro Prestigiacomo mi ha incaricato di trasmettervi il suo apprezzamento per questa e per tutte le iniziative in corso che abbiano come obiettivo il recupero di condizioni umane per le donne afgane
E per tutte le persone che in varie parti del mondo vedono negata e offesa la propria personalità
In questo ambito si inserisce e la campagna di raccolta fondi di sensibilizzazione sociale e civile intitolata il volto della libertà la campagna che sarà presentata in anteprima al Maurizio Costanzo Show il due novembre scorso punta a raccogliere fondi che saranno consegnati all'Agenzia ONU un fa che in questo momento sta attuando un programma di emergenza per le donne e le fanciulle afgane
Nostro obiettivo e attivare una sensibilizzazione diffusa su questo tema
Per questo abbiamo realizzato uno sporto che bisserà presentato stamani e che andrà in onda
Su tutte le reti nazionali pubbliche e private sia per gli un brevissimo il crudo Elenco solo trenta secondi di ciò che vietato alle donne di Kabul
Una denuncia forte sulla negazione del diritto di essere delle afgane per le quali chiediamo solidarietà noi condividiamo tutte le iniziative messe in campo in questi giorni e in queste ore per soccorrere le donne vittime dei talebani
E che oggi vive in un paese in guerra o affrontano le privazioni della esistenza da profughi
Le condividiamo perché riteniamo che seppure l'Occidente ha peccato talvolta di disattenzione nei confronti di queste popolazioni e delle macroscopiche violazioni di diritti umani che in queste zone del mondo venivano perpetrate
Oggi si Possa e si debba comunque intervenire per assicurare a queste persone
Queste donne la sopravvivenza prima e in prospettiva una dimensione umana e il diritto all'istruzione prima assicurazione contro la violenza delle alle conoscenze contro la sopraffazione
Il governo ha deciso di scendere in campo in queste settimane con una una propria iniziativa umanitaria svolto nella libertà per l'appunto che si aggiunge alle altre istituzionali che l'Italia attraverso il ministero degli Esteri oggi qui autorevolmente rappresentato la sottosegretario Boniver
In collegamento con le altre nazioni e le organizzazioni sovrannazionali il volto della libertà ha però un intento ulteriore di collegamento tra il sentire della classe dirigente del Paese ed i cittadini
Un intento di soli De Rita ma anche di sensibilizzazione l'intento di dar voce alle forti istanze di partecipazione attiva che giungono dalla gente scossa da quanto accade in Afghanistan e che vuole partecipare in prima persona dare il proprio contributo a questa causa di civiltà per questo chiedo da parte del ministro
Alla Commissione parità e pari opportunità a tutti i presenti di aderire alla campagna il volto e la libertà
Chiediamo una divisione attiva con suggerimenti proposte per una lunga campagna che si dipanerà da qui all'otto marzo
In questi mesi organizzeremo una serie di iniziative pubbliche e appuntamenti sui media avremo bisogno di molti spazi molti testimoni al tutta la collaborazione attiva possibile per accompagnare i nostri temi la nostra battaglia civile fino all'otto marzo del due mila due che credo tutti dedicheremo alle donne afgane vorremmo insomma che attorno al volto la libertà crescesse una sponsorizzazione diffusa che unisse tutto il Paese in un comune sentire umano e solidale
Vi ringrazio ancora a nome mio e del ministro Stefania Prestigiacomo e vi lascio alla visione dello sport grazie e buon lavoro
Allora passa brevemente per illustrarvi la Campania naturalmente a una campagna parallela la nostra sembra che sia importantissimo che più soggetti possibili facciano più campagne possibili lo vediamo un momento poi leggerò l'appello
Conto corrente postale novantasette interruppero dodici importo dell'IVA
Chimico gli italiani pieno di persone iniziativa promossa dal ministero per le Pari opportunità
Scusi
Premette la forse c'è stato un problema tecnico eventualmente le caso mai se lo risolviamo con lo rimandiamo più tardi volevo leggersi ringrazio moltissimo Margherita Boniver per aver partecipato con i nuovi
Veniamo
Andiamo avanti questa campagna assolutamente
Adesso io leggo
Allora prima di passare alla seconda sessione volevo leggere il messaggio del Presidente Berlusconi Gentile Presidente ho ricevuto con molto piacere il suo invito ma sono purtroppo impossibilitato a partecipare alla conferenza sui diritti delle donne afgane
Desidero tuttavia testimoniare la mia adesione a un incontro che ha risvolti umani e politici molto importanti
L'undici settembre scorso i terroristi non hanno voluto colpire soltanto gli Stati Uniti al popolo americano ma hanno voluto terrorizzare intimidire tutto il mondo libero e democratico
Per questo la risposta delle democrazie di tutti gli uomini liberi del mondo non si limita a un'operazione militare eppure necessaria mai fondata sui valori comuni della civiltà e del rispetto dei diritti dell'uomo
L'odioso trattamento riservato del regime di Kabul alle donne afgane rappresenta la conferma più emblematica che l'azione che stiamo conducendo contro il terrorismo e contro il regime fondamentalista dell'Afghanistan che lo protegge
è una sacrosanta battaglia per la difesa della libertà
Potete per favore uscire un momento osserva c'è qualcuno che avrà e per l'affermazione dei diritti fondamentali dell'uomo ovunque siano negati conculcati e vero benché l'azione militare intrapresa dalla coalizione internazionale contro il terrorismo sia mirata a colpire circoscritti obiettivi militari
Le donne afgane sopportano le sofferenze più gravi per sé e per i loro figli
L'azione contro il terrorismo non può cessare prima penso non sarà sconfitto definitivamente ma nel frattempo corre aprire anche un altro fronte questa volta umanitario a favore delle popolazioni civili e delle donne afgane
Il nostro Paese impegnato in primis ci sia sul fronte militare che su quell'umanitario del soccorso le popolazioni civili
Sono certa degli italiani e le donne in particolari sapranno offrire anche in questo impegno una testimonianza nobile di fronte al mondo con viva cordialità Silvio Berlusconi
Siamo adesso al tavolo Pia Locatelli che introduce e coordinate
Queste seconda sessione per noi importantissima
Che diciamo di confronto visibilità sostegno solidarietà a tutte le associazioni e organizzazioni non governative che in questo momento
Lottano proprio per portare aiuti alle donne i bambini alla popolazione dell'Afghanistan
Sono molto contenta di questa iniziativa
Sono contenta perché mi dà un senso di continuità continuità con il lavoro che abbiamo fatto con la passata commissione di parità perché insieme di fatto guidate da Silvia Costa abbiamo lanciato una campagna
Che aveva un significato il significato della denuncia un fiore per le donne di Kabul per una denuncia per la negazione dei diritti delle donne
Abbiamo continuato a seguire a volte da lontano a volte da vicino quella situazione
E adesso
Lanciamo una seconda campagna siamo contente perché questa è una campagna caratterizzata dalla speranza non casualmente parliamo di donne afgane il diritto di vivere perché vogliamo che lo sguardo sia al di là della guerra e non l'abbiamo visto che qualche voce di speranza c'è
E vogliamo fare in modo che queste voci esplodano
Questa speranza c'è l'abbiamo vista l'ho vista ma l'abbiamo vista con altre amiche che sono qui
In Pakistan
Dove ci siamo recati l'altra settimana
E in una delegazione inventata da Luisa Morgantini che qui in sala quelle ci racconterà
Abbiamo passato una settimana in particolare nella provincia di Peshawar
Una provincia da dove arrivano le immagini delle dimostrazioni pro Bin Laden una Provincia abitata da tanti artigiani
Perché quella provincia che ha un milione settecento mila profughi è una provincia invasa dagli afgani
Diceva che eravamo una delegazione di parlamentari alcune parlamentari italiane
Una parlamentare europea appunto Luisa Morgantini
Alcune giornalista che sono in sala alcuni fotografi e rappresentanti di associazioni donne in nero immergersi Amnesty International
Tante donne e alcuni uomini che non si sono sentiti a disagio con noi e tante posizioni nei confronti di queste vicende della tragedia della guerra
Eravamo tutte rispettoso delle posizioni degli altri e proprio per questo dispetto credo che siamo riuscite a fare un buon lavoro
E a vedere il lavoro che hanno fatto che stanno facendo le donne afgane perché volevamo periodo vicino dal punto più vicino possibile all'Afghanistan siamo arrivati quasi allo scadere tassa alcali per TAS
Che quello che viene definito il reggae entrata Afghanistan proprio il la porta dell'Afghanistan dove la strada della migrazione delle persone dei popoli
Adesso siamo in tanti a conoscere la situazione dell'Afghanistan
Tragico una tragica situazione quindi non sta a raccontarla
Voglio solo ricordare due cose tragicamente stupide che gli aspetti e i talebani hanno fatto perché i talebani hanno tentato di colpire le donne non capendo che colpendo le donne colpito all'intera popolazione pensati divieto di andare a scuola per le donne e il divieto di lavorare
Era un divieto che ovviamente colpiva tutta la popolazione perché la maggior parte delle insegnanti erano donne quindi impedendo loro di lavorare impedivano i bambini di andare a scuola
Perché i talebani soprattutto stabiliti così tragicamente stupidi
Io però voglio ricordare una cosa già Margherita Boniver l'ha detto ma voglio ricordare che le disgrazie di quel Paese non sono iniziate con i talebani purtroppo sono molto più lunghe e sono iniziate almeno ma già era un Paese molto molto arretrato almeno più di vent'anni fa quando c'è stata l'invasione dei sovietici e poi quando c'è stata la lotta dei mujaheddin contro i sovietici di Scurati
Poi il governo di Najibullah
Poi il governo Rabbani e poi e poi la guerra tra i musei quindi finché tra le varie fazioni dei mujaheddin sono prevalsi i talebani che sono appunto una strana una strana razza delle strane persone come diceva era nostra sottosegretario
Questa arrivo dei talebani ha solo peggiorato una situazione ha solo peggiorato la situazione di un popolo che era già distrutto vi do solo due cifre
A l'isola più alta mortalità infantile del mondo un bambino su quattro non arriva ai cinque anni la media dei Paesi in via di sviluppo e di un un bambino su dieci una bambina su dieci
E poi la speranza di vita e di quarantatré quarantaquattro anni la media dei Paesi in via di sviluppo e di sessanta anni quindi già in una situazione disperata loro sono a questo livello
Poi soltanto meno di un terzo della popolazione accesso ai servizi sanitari rudimentali missili
Però meno di un terzo e poi soltanto il dodici per cento delle persone in Afghanistan hanno accesso all'acqua potabile poco più di una persona su dieci ed è per questo che i bambini vogliono l bambino vogliono di morbillo di diarrea
Questa è la situazione
Quindi dicevo che i talebani hanno solo peggiorato una situazione chi era già tragica
E per le donne era ancora più tragica
C'era stato prima dell'avvento dei talebani
Un'altra situazione tragica perché vorrei ricordare che anche l'Alleanza del Nord che adesso viene in qualche modo guardata con speranza
Dagli occidentali ecco l'Alleanza del Nord attratta dalle donne esattamente come i talebani non dimentichiamoci e dobbiamo ricordarci di questo perché se noi pensiamo di costruire insieme a loro l'Afghanistan
Dobbiamo sapere con chi costruiamo il Paese
Perché non si cambia improvvisamente testa cultura e atteggiamento nei confronti delle donne teniamo presente queste lo dico anche al nostro governo che è stato così attivo nel tentare di costruire una situazione teniamo presente questa situazione
E vorrei soltanto dirvi brevemente due cose perché ci piace che chi ha lavorato sul campo posta posta raccontare la propria esperienza vorrei solo dire due cose per quanto riguarda questa questa settimana
Per me indimenticabile che mi ha segnato nel corpo nel senso che è stata molto faticosa ma molto più nell'anima
Era un viaggio che io volevo fare volevo fare già tre anni fa quando avevamo fatto con Silvia Costa questa campagna un fiore per le donne di Kabul e con sindaco sta bene ha pensato di andare là
E l'ambasciatore Dimaio c'aveva aiutato ce l'ha dato informazioni consigli Cereda anche sconsigliato di andare dal momento in cui non li voleva mandare perché c'erano cinque anche tanti gratia
E poi siccome siccome non c'è mai fine alle situazioni tragiche nel momento in cui lo stavamo partendo per visitare quello che si poteva visitare la privato il terremoto e ci ha fermato
E quindi ringrazio ancora desta l'ambasciatore De Maio al quale poi darò la parola
A dicevo che cosa abbiamo visto in questo viaggio abbiamo visto tanti profughi ma tanti ma tanti ma tanti perché pensate la metà della popolazione afgana sono venticinque milioni e i movimenti all'interno dell'Afghanistan le città si svuotano perché hanno talora dei bombardamenti e la gente vampate assicura aveva da un posto all'altro poi ritorna
Ne cade la popolazione
E di questi il milione di di badanti
Milione mezzo premono sui confini e però continuano a premere perché c'è questa chiusura impermeabile delle frontiere
Perché perché i sei Paesi circostanti non vogliamo ospitare nessuno non voglio ospitare più nessuno
E vorrei dire una sola cosa a proposito del Pakistan un altro paese che non è amicissimo delle donne perché in questa settimana di permanenza Ra dopo dire Lou andazzo Zanella e tante altre che erano insieme
Non abbiamo visto avvenne in giro non ci sono domande che circolano in Pakistan
Eppure la situazione così tragica per loro come in Afghanistan
A dicevo
Questo Paese ha è stato generoso con i profughi afgani perché ospita quasi tre milioni di profughi pensati
Però milioni e se pensate che il Pakistan a un terzo della sua popolazione che al di sotto di un livello di nutrizione normale questa accoglienza vale il doppio
Ed è per questa ragione che bisogna che la comunità internazionale si faccia carico di questa situazione non lasciando la solo sulle spalle del Pakistan perché inevitabilmente la situazione dei profughi afgani peggiorerà
E dobbiamo agire e dobbiamo agire con stretta abbiamo incontrato la rappresentante dell'Unicef a Islamabad abbiamo incontrato rappresentanti dell'alto commissario per i rifugiati se non si interviene in questi cinque sei giorni
L'inverno vi arriva trend stimo improvvisamente e sarà una catastrofe e altri cento mila bambini oltre quelle di uno su quattro moriranno perché non siamo pronti con con le tende con i nipoti
Accoglienza
Pare che adesso trenta campi siano stati resi autorizzati dal governo pachistano sulla border line quella zona incerta che non si capisce bene se si Afghanistan Pakistan ce lo auguriamo
Soltanto due cose ancora rapidissime perché perché poi saranno le altre partecipanti a questa legazione raccontare
Le altre rappresentanti o altri rappresentanti di associazione che operano sul campo
Volevo dirle che la cosa che più mi ha impressionato in questo viaggio è appunto la voce della speranza
Rappresentata da alcune donne noi abbiamo in particolare incontrato le donne di Raia
Abbiamo incontrato le donne bianca
Abbiamo incontrato alcuni intellettuali degli umani stati spezzate di dell'Università di lavoro
Ma queste donne giovani di Rawa gli OutKast
Sono state quelle che hanno reagito con una prontezza e anche con un rigore e con una furbizia ai divieti dei talebani organizzando una rete di scuole clandestine in Afghanistan immediatamente
E poi vedendo che la situazione era tragica anche nei campi profughi si sono trasferite anche nei campi profughi e questa rete si è diffusa anche lì
Stanno facendo un lavoro bellissimo incredibilmente utile e posso dirle due sensazioni fortissime che ho avuto dalla visita a queste scuole
La consapevolezza delle bambine di avere un privilegio di frequentare la scuola
A Prodi una consapevolezza assoluta si sentivano fortunate ed anche orgogliose
E la seconda cosa è questo per dare merito alla corte queste donne
Molto giovani perché erano ragazzi di venti ventidue ventitré ventiquattro venticinque anni
La trasformazione che io ho visto nelle bambine che frequentavano quella scuola
Una con una trasformazione nel senso di consapevolezza disse capacità di relazione con gli altri scioltezza e disinvoltura delle relazioni
E queste ragazze da ottanta e più sciolte disinvolte tanto più a lungo avevano frequentato queste scuole quindi veramente un lavoro di empowerment di queste donne
Che sarà utilissimo per la costruzione dell'Afghanistan del futuro e a proposito di costruzione del futuro Afghanistan
Lo ha già detto la nostra Presidente Marina Piazza lo ha ribadito anche la la sottosegretaria non ci siamo preso un impegno con queste donne ovviamente di sostenere tutte le associazioni che operano sul campo talentosa emergenziale Karaś
Tutti quanti che vorremmo far da cassa di risonanza di queste attività perché tutti quanti possano sostenere queste associazioni e questo è il primo impegno ma il secondo impegno importantissimo
Noi vogliamo che queste donne possono avere voce nelle negoziazioni per definire l'assetto del futuro Stato democratico dell'Afghanistan
Non è possibile che queste donne siano escluse non è possibile perché in un Paese povero come l'Afghanistan una ricchezza una ricco una risposta tanto importante da Besta sprecata
Non è possibile c'hanno già provato i talebani a tentare di rendere invisibili queste donne Noè faremo di tutte perché queste donne abbiano voce perché se ci saranno le donne ci sarà sicuramente in Afghanistan democratico e migliore
Grazie
Ecco adesso siamo in questa seconda parte del della nostra iniziativa che ho tentato di introdurre parlando di alcune esperienze che io ho fatto insieme a tanti altri che qui con noi stanno a e c'è una una serie di presenze che forse scombinare in un poco dell'ordine perché ci sono alcuni impegno di alcuni relatori amici
Che impongono dei dei cambiamenti di ordine per questa ragione do subito la parola all'ex ambasciatore in Pakistan e Afghanistan
Il nostro amico Enrico Di Maio che ci ha aiutato nel passato e che continua ad aiutarci grazie
Sono molto contento e orgoglioso di essere qui
Ma io a dire la verità non sono soltanto un ex sono anche
No ve lo dico perché io quello che sono adesso sono coordinatore per l'Afghanistan ministero degli Esteri quindi per me
La giornata di oggi è una giornata importante
Perché se le notizie che ci arrivano sono giuste
Kabul liberata
Questo un grande valore ha un valore militare ma anche a un grande valore simbolico
Significa forse l'inizio della fine davvero dei talebani
Di un regime
Che
Ha creato un'immensità di problemi
Anzitutto
Creato affatto dell'Afghanistan un centro internazionale
Del terrorismo con tutto quello che né ahi noi conseguito
Quindi la caduta di questo regime un fatto di straordinaria importanza
Bisognerà tuttavia biliare a che
Il vuoto politico creato
Dalla eliminazione dei talebani
Sia riempito
In maniera corretta
E accennava la sottosegretario Boniver poc'anzi
C'è quindi
Un ex sovrano lontano da quel Paese da tanto tempo ma che nella gran confusione dell'Afghanistan che non è una confusione
Recente ma è una confusione come è stato appena ricordato
Abbastanza antica lunga nella grande confusione dove ci sono tanti signori della guerra
Occorre che ci sia occorre o crede di inventarlo se non esistesse occorre una persona al di sopra di tutti gli altri
Se voi guardate quello che sta succedendo adesso in Afghanistan
Nella parte settentrionale
Le città sono tendenzialmente liberate da certe persone
Persone che sono identificate
Così Mazzarri Sheriff è stata conquistata da Dostum
Costume è un signore della guerra
Era l'arte sarà verosimilmente liberata da un certo Ismail Khan
Un altro signore della guerra
L'Alleanza del Nord il cui nome corretta fronte unito è il fronte più disunito che esistono non sono uniti
C'è il rischio che dopo a vere sconfitto i talebani si distribuiscano di nuovo
C'è il rischio di una ripetizione di quanto è accaduto dopo la cacciata dei sovietici
Ma
Questa volta però mi pare che noi occidentali e gli americani in particolare
Abbiamo capito che
Non bisogna andar via dopo avere eliminati nemico
Noi andammo via
Quando i sovietici furono aperte cacciati e poi ne è seguito il che ne è seguito
Questa volta mi pare che non sia questa l'intenzione allora
Non vogliamo andare via
Vogliamo
Quindi assistere
Per la formazione di un governo che sia
Rappresentativo
Di tutti gli afgani
Voi qui a Roma perché qui a Roma che è successo poco più di un mese fa avete assistito alla
Formazione all'inizio
Di un nuovo organismo che si chiama Consiglio Supremo di cui ha fatto cenno la sottosegretaria ecco quella dovrebbe essere
Una sorta di
Gran consiglio che riunisce tutte quante le etnie
Afgana
Da quello dovrebbero derivare poi tante altre cose ivi compreso
A mio avviso
Un piccolo esecutivo che dovrebbe francamente recarsi in queste città liberate rappresentando tutti gli afgani e non soltanto i signori della guerra che hanno conquistato queste città
Questo sembra un passaggio piccolo ma in passato di fondamentale importanza
E speriamo che ci si riesca
Scusatemi però sto parlando in generale tiene un convegno diverso e mi scuso con la presidenza di questo io siccome mi pare che il titolo di questo capitolo sia testimonianza
Grazie tutto sono molto contento di essere in questa sezione perché
Una sezione dove ci sono organizzazioni internazionali organizzazioni non governative
Di cui mi sono occupato nella mia precedente
Incarnazione quando era agli esteri ed ero il coordinatore multilaterale per la cooperazione e quindi sono sono organismi e sono persone che in gran parte conosco
Il
Per Hunter arriva dal nostro soggetto
Io qui guardando questa lista per esempio vedo emerge anzi bene voi sapete che l'ospedale è che adesso è stato riaperto ma veneta aveva qualcuno che il con molta maggiore competenza di Medolla parlarne
Fu a suo tempo chiuso detta di Bari ma perché perché
Strada
Non per e visto
Non ha eretto un muro un muro di divisione nella mensa fra donne ed uomini era una tenda credo poco più questo era il grande crimine commesso per cui fu chiuso il
L'ospedale
Ha perfettamente ragione la Pia Locatelli quando dice stiamo attenti non pensiamo che con la partenza di dei talebani la condizione delle donne in Afghanistan cambierà
Io sono a riguardo molto pessimista
La condizione della donna nella parte contro la dall'Alleanza del Nord
Più o meno uguale
Credo che possono andare a scuola sì ma insomma voglio dire in buona sostanza è uguale a quella di un Paese islamico molto arretrato
Molto semplicemente così
Per cui
Le donne che devono sempre andare in giro con questa burqa che tra l'altro la
Ma abbiamo una visione un po'parziale comunque delle della situazione se voi andate in campagna in Afghanistan il burqa non ci sono
La burqa la costa cittadina
è il momento in cui la donna si mostra gli altri che deve essere completamente
Coperti
Ma la donna che lavora evidentemente non quando sarà la burqa non potrebbero
Ma comunque tante
C'è questa incredibile situazione che si voi se organizzazioni come le vostre sennò non vediamo
Ah va rischia di riprodursi come prima si rischia di non di non cambiare assolutamente nulla
Un po'di condizionalità dell'aiuto al riguardo credo che non ci starebbe male
Condizionalità significa certa ma per carità adesso dobbiamo andare incontro a tutte le le esigenze umanitarie urgenti che sono immense però voglio dire
Certe e dispari bus
Perché non aiutare coloro di più coloro che
Annualmente
Il problema della discriminazioni credo
A questo proposito volevo dire che sul Consiglio superiore vi do una una notizia buona su questo Consiglio Supremo di cui si terrà la prima sorta di parlamentino Parlamento nei centoventi persone
Per quanto riguarda la parte come dire pashtun
Più del venti per cento del dei dei membri a dei candidati o quindici o venti non mi ricordo sono donne
E se ne parlavamo ieri con un
Con un collega del Dipartimento di Stato americano palme parlavamo con io l'entourage dell'ex lei che ha fatto questa lista e c'è già quindi questo riconosci mentre in qualche modo di un ruolo futuro della donna
è vero però che oggi non c'è non c'è
Ma perché così questa è la situazione in generale in quella parte del mondo non era a casa del Taliban e non ci illudiamo magari fosse a casa dei talebani non è così
Come giustamente ricordava la Pia Locatelli anche in Pakistan e io posso testimoniare perché sono stato quasi quattro anni insomma le donne
Si vedono assai poco insomma non
E salvo dieci eccezioni che sono dieci cessioni splendida spendere donne favolosa
Ma le altre sono assolutamente silenzioso e reclusa a casa anche spesso donne della buona borghesia donne che si presentano in società eccetera ma sono chiari chiaramente
Rimesse al marito ed emessa da una società vedo che ho finito il tempo scusate iniziamo il debito senza nuova storia che mi scuso a ma
Siccome
L'Afghanistan una una materia che mi interessa molto
Mi perdo un po'quando ne parlo comunque vi ringrazio ancora gli faccio i miei migliori auguri un volo la grazie
Io mi scuso in anticipo con tutti i relatori e tutte le relatrici ma dovrò essere molto severa perché
Perché se no rischiamo di finire pro
Quindi adesso dalla parola Daniela Colombo presidente di Eidos
Un'associazione che tutte noi conosciamo io vorrei riconoscere un merito particolare ad Aidos
Aida se è stata l'associazione ai prossimi elfica successione italiana donne sviluppo è stata non l'unica ma una delle pochissime associazione che ha continuato ad occuparsi dell'Afghanistan anche quando non era più di moda e quindi la ringraziamo per questo
Grazie crea
Io so che ciò pochissimi minuti perché piano avvertito sei sei per quanto in una notte
Coevorden prende in previsione di quei sto fatto un intervento scritto che abbiamo messo nella cartella dell'Aidos e che è una specie di Bignami un po'di quella che la storia
Della condizione femminile avviamenti tre quattro cartelle quello che si può fare
Perché la condizione femminile non è nata con i talebani voglio dire non è una conseguenza della guerra
E dei diversi regimi che si sono succeduti negli ultimi trent'anni quanto è una delle cause stesse e non la minore della guerra civile
Quindi non è adesso ne stiamo vedendo era conquistata ammazzare esseri pare ha conquistato Herat dalle corrispondenze le donne gettano il burqa sì getteranno il burqa però sa continueranno a essere completamente invisibili
Quindi non bisogna dimenticare che
Le donne in Afghanistan sono definite con una parola né a chi sei atto da mi son vissute nata anni fa nel settantadue quindi conosciuto in Afghanistan ha molta Arcai condire neanche
Medioevale perché era Prêtre sempre per il due mila anni fa Paese bellissimo se chiudo gli occhi voglio dire per fortuna non vedo le bombe vedo altri paesaggi e altri visti altre persone
Però ecco
Questa parola vuol dire stupide alla nascita
Ed è questa la definizione delle donne che continuerà che la usano tutti la usano i talebani e la usano
Il i mujaheddin dell'Alleanza del Nord voglio dire ecco e quindi da più grosso pesa tra l'altro si può fare un uomo d'altra parte anche da noi di chiamarlo donna interamente ce ne andammo farà quindi volevo dire
Storicamente l'Afghanistan Paese tribale patriarcale in cui la donna è una delle risorse delle risorse con la come la terra il bestiame
Anche il suo il suo lavoro la risorsa lavoro donna e di proprietà dell'uomo la donna non viene mai pagata per il lavoro che fa in ambito domestico e quindi
A in queste tre pagine ho riassunto un po'a quella che è la situazione che cosa è successo
Perché la guerra civile tutte queste rivoluzioni non dico che sono nate soltanto per le donne ma è stato uno dei motivi principali Bilotta e i talebani non hanno fatto altro che applicare il pasto uguali era il codice tribale dei pashtun proprio alla lettera voglio dire più che erano cose che in Afghanistan si conosceva
E il burqa come diceva giustamente l'ambasciatore De Maio
Diciamo sì a noi è servito per darci un'immagine di questa siamo a
Annullamento della donna ecco però a volte protegge ha protetto le donne voglio dire ecco quindi cioè ci sono tante cose bisogna un po'approfondire sta cercando cioè anche la nostra tanta di solito frontali
è stato più volte ricordato qui appunto che le donne sono invisibili e purtroppo sono invisibili anche oggi nella movimento cioè nel momento in cui si ricomincia a parlare
Di una setta afgano e si parla della Gerit calorica della tribù
Del della Assemblea delle tribù le donne nell'assemblea delle tribù non ci sono
Non ci sono e non ci saranno voglio dire questa è la cosa grave è la cosa più grave ancora che anche nel sistema delle Nazioni Unite non si pongono il problema
Io questa notte mi sono scaricata do letto il documento dalla Banca mondiale la Banca mondiale sta preparando una riunione a Islamabad
Di di
Azioni con rappresentanti di azioni umanitarie che hanno lavorato che lavorano in Afghanistan non è campi profughi e alcuni li chiamano Nola già boh Afghan s'cioè afgani che conoscono la situazione
In tutto il documento di base in quella già individuato una strategia si protone strategia economica sanno già di quanti fondi c'è bisogno sanno già come hanno
Cioè tutto c'è una ricca in cui dicono si dovrà tener conto delle questioni di genere
Una riga su un documento una trentina di pace
Allora voglio dire su questo noi dobbiamo prendere un'iniziativa e quindi la proposta di Aidos oggi una proposta che noi rivolgiamo alla Commissione parità chiediamo il vostro sostegno è che il governo
I tagli hanno
Finanzi possibilmente attraverso un trust Standa all'unità M l'unità M il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione che molto ha lavorato sui diritti delle donne
Una conferenza una conferenza che vedrà la partecipazione di donne afgani impegnate nell'organizzazione le reti in Pakistan e negli altri Paesi
E apre una parentesi e la chiudo subito e purtroppo come sempre le organizzazioni delle donne non vanno d'accordo
Lottano son l'un contro l'altra armata però voglio dire nonna ambiente inoltrarle forse riusciamo a farle dialogare
E di uomini afgani io vorrei chiamarli alleati cioè consapevoli che condividono l'obiettivo di una società più equa e un certo numero poi di osservatorio da osservatrice internazionali
Che intendono collaborare alla futura ricostruzione del Paese
Una conferenza tecnica per elaborare insieme una strategia che permetta il coinvolgimento delle donne nelle attività di riabilitazione di sviluppo del Paese in tutti i settori
Una volta raggiunta la pace però come dicevo prima non bisogna il la comandante Massud in una delle ultime interviste che ha dato un'intervista molto bella
Che ha pubblicato è il di questo mese
Dice le donne hanno due nemici da sconfiggere la guerra la cultura ecco questa bisogna tenerlo presente né si può andare lì con un bel nera
Femminista voglio dire ci sono bisogna trovare gli entri poi INPS Aidos pensabile noi siamo un'organizzazione di cooperazione allo sviluppo specializzata
Punto su quanto cerchiamo di migliorare la condizione
Delle donne dei Paesi del Terzo Mondo ne abbiamo identificato due
Entro imponenza il primo ovviamente quello dell'istruzione non è che ce lo siamo inventato no voglio dire
Cioè chiaramente l'istruzione è la prima primo passo voglio dire per portare le donne ad una consapevolezza ma voi sapete che l'istruzione bisogna darla per almeno quattro cinque anni possano analfabetismo di ritorno serve assolutamente niente
Quindi noi abbiamo sostenuto dopo la campagna che avevamo fatto di informazione con Deborah Compagnoni a sua se vi ricordate quell'immagine K arsa sui giornali
E con i pochi fondi privati che abbia raccolto anche in collaborazione con le donne in nero
Abbiamo prima ha sostenuto una scuola informale fondata dall'attenzione aula di cui parlava Aprilia
E una rete di classi all'interno dell'Afghanistan ha poi questo progetto è stato in parte sussunto dalla cooperazione spagnola danneggi spagnoli dal municipio
Di Barcellona e quindi noi siamo passati adesso ad un altro progetto che è un progetto che noi potremo finanziare soltanto con fondi privati
Abbiamo istituito un fondo
Per l'istruzione delle bambine delle bambine afgane
Per dare delle borse di studio alle bambine Accra africane per contribuire a costruire progressivamente ma luogo nuova leadership femminile afgana io non nego l'importanza delle scuole informali sono estremamente importante sono assolutamente necessaria però non danno un certificato non POR mettono poi alle donne che escono di
Accedere anche al sistema moderno dell'economia
Quindi noi abbiamo quest'anno ha un cachet Elton le prime diciotto bambine tra le bambine più intelligenti più capaci più impegnate della scuola informale e sono state iscritte nel sistema delle scuole
Private pachistane
Un sistema inglese che per mera per allora di studiare e di avere poi un diploma riconosciuto
Ne abbiamo avute subiamo esperienza di questo abbiamo fatto un progetto analogo in India e dopo sette anni le prime due ragazze quest'anno da uno Slam di Calcutta
Sono stati iscritti all'università quindi noi speriamo
Dica abbiamo incominciato a un questi diciotto bambine in quest'anno però l'anno prossimo ed è questo lo scopo della nostra raccolta di fondi
è quello di permettere cento duecento trecento a bambine di accedere a un sistema scolastico serio ecco perché tra l'altro purtroppo mentre in India noi possiamo lavorare attraverso il sistema scolastico
Pubblico indiano perché un ottimo sistema scoprimmo un buon sistema scolastico in Pakistan questo non si può fare se uno vuole avere una buona istruzione deve andare in una scuola privata
Noi abbiamo anche quindi dicevo questo è stato finanziato da partner privati noi continuiamo a cercare finanzia del Parma e della senso una società di consulenza internazionale e noi continuiamo a cercare fondi privati per questo progetto
Aldo spera non è impegnata solo nel settore dell'istruzione voi sapete Cai grossa da molti anni il punto focale in Italia dello ne spieghi proprio per il lavoro
Che noi stiamo facendo di un approccio integrato listi con la salute riproduttiva ne abbiamo esperienza di lavoro nei campi profughi in Palestina in Giordania in America Latina e anche in Asia
E
Devo dire abbiamo fatto riteniamo quindi che l'offerta di servizi per la salute riproduttiva siano un altro fondamentale interi Point per cambiare
La situazione delle donne afgane e sedi tengono tutti i primati negativi delle donne nel mondo hanno un tasso di fertilità di sette virgola tre figli per donna
Hanno mille settecento morti su cento mila tale
Nascono cento sessantacinque bambini morti ogni mille Bindi e un bambino su cinque muore durante i primi cinque anni di vita
Quindi noi su queste abbiamo chiesto Lunerti è il fondo delle nazioni unite per la popolazione insieme all'Alto commissariato per i rifugiati
E l'amore messe a un programma speciale con delle linee guida molto articolate per lavorare proprie situazioni di emergenza quindi abbiamo chiesto al ministero degli esteri di finanziare
Con il fondo questo Fondo speciale per permettere alle donne di avere accesso per dare le donne servizi
Di salute riproduttiva vi voglio dare un altro dato abbiamo calcolato che c'è più di un milione di donne incinte oggi nel Paese sono donne che hanno abortì spontanei
A volte abortì non spontanei sempre nell'intervista di jella ho quasi finito sempre nell'intervista di jella
A Massud per la prima volta hanno intervistato essa giornalista francese intervistato anche la moglie e la moglie di Massud diceva alle donne
Hanno troppi figli e si mettono delle pietre pesantissime sul ventre
Per per termini
Voglio dire cioè non possiamo ignorare ci sono abortì precotti e c'è bisogno anche di dare loro anticoncezionali e anche la pillola del giorno dopo perché le violenze e gli stupri anche nei campi profughi sono codificati voglio dire ecco su questi però noi abbiamo avuto in passato l'appoggio del commissario Bonino
Mi dispiace che Emma Bonino sia qui oggi perché è stata una delle prime a denunciare la condizione delle donne sotto i talebani e anche ad agire come commissario problemi
Quindi ci sono altri enti prova interna ecco la nostra proposta è quello che il Governo italiano innanzi questo momento assembleare diciamo Bam momento
E di pertinenza chimica per dare proprio per elaborare una strategia di come si può entrare di come si può operare grazie
Vorrei
Campi profughi sono una realtà tragica di cui abbiamo avuto notizia in questa visita ai campi
Perché le donne e i bambini si spostano dall'Afghanistan al sole la Sunday mariti a casa a controllare le case e quindi le violenze gli stupri sono all'ordine del giorno anche nei campi profughi ed è una una tragedia alla quale dobbiamo porre fine come possibile
Adesso darei la parola
Facendo un cambiamento d'ordine a Maria Pia Garavaglia la presidente dalla Croce rossa italiana che tante volte è stata con noi è stata con la Commissione accompagnandoci in queste nostre iniziative sostenendo cinque grazie per questa aiuta
Una pausa lo faccio anch'io alla Commissione parità se consentite perché sta dando continuità istituzionale e la cosa non è di poco conto ad un lavoro cominciato dall'altra Commissione quindi ha molto significato questo fatto perché deve crescere anche tra di noi
Una sensibilità che non si è recata sono le immagini emotive dei telegiornali per essere io un organismo che interviene soprattutto grandi conflitti con grande amarezza dirò Meno male che adesso c'era la guerra in Afghanistan perché noi c'eravamo anche prima quando nessuno si ricordava che c'erano gli americani e le americane
Per rispettare i sei minuti parlerò a slogan Maria Piero Catelli mi capirà voi pure perché le donne si capiscono in fretta
Il primo punto lo posso saltare a piè pari perché sia l'ambasciatore e non poteva essere che così Daniela Colombo hanno benna inquadrato il problema
Kabul nulla poi è effettivamente caduta
Ma ciò che accadrà da ora a fra qualche giorno può solo impensierire ci di più nondimeno
Ma va in Inghilterra in croce rossa e mezzaluna rossa non può fare politica per noi le vittime sono vittime tutte quelle di tutte le partite che altrimenti non potremmo intervenire quando venisse meno la confidenza delle parti in campo
Voi vedete che io vado in giro con grande orgoglio con la Mezzaluna Rossa oltre che la Croce Rossa
Perché come vicepresidente internazionale della Croce Rossa questa mezzaluna l'apporto adesso addirittura con arroganza se volete perché solo chi può capire le differenze può farle valere
Il problema delle donne in Afghanistan e in molti Paesi islamici
è un penso che dovremmo portare noi da quando c'è la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo non c'è un uomo donna sulla pelle tra che anche a sua insaputa non è titolare di quei diritti ma non sono diritti che si possono iniettare con le iniezioni ai vaccini
Sono legati a movimenti culturali
Prima un po'en passant ci è stato detto che qualche volta il burqa difende per Pri perfino ma il burqa anche un fatto simbolico le donne in molti Paesi poveri islamici
Si stanno proteggendo con una cultura che Cavedon Omo SR la loro cultura penso hanno avuto mai il confronto quella è la loro storia personale
Allora il fare in modo che il rispetto della donna all'interno del quadro della dignità di tutti gli uomini e donne
Faccia passi avanti significa profittare anche di un momento di grande sensibilità del pianeta per fortuna
Per far sì che il primo Kia esperienza e tra presidi da politica come il caso della Commissione parità che può spingere sul Parlamento e sul governo
A fare in modo che ci siano progetti che realizzino gli obiettivi che abbiamo seguito finora allora soldi non persone in Afghanistan
IMI irachena in India ci devono andare quelli che sanno cosa vanno affare
Inventarsi romanticamente di andare a fare l'infermiera o l'ostetrica in Afghanistan si dica non abbia rispetto delle persone che abitano la chi è la Emergency cioè ai docenti Kitchen sa perché oso dire questo c'è una preparazione che che esige la nostra umiltà innanzitutto di sapere dove si va a fare che e con chi si ha a che fare
Perché il rispetto anche il rispetto della identità degli altri
Se mai RAI venga degli altri ha avuto delle sovrastrutture quelle dobbiamo lentamente erodere allora i campi purtroppo sono una nostra Charles
Voi sapete Piero Catelli ha detto poco fa i pachistani nella loro generalità perché loro Angela due milioni di profughi entro stanno tentando di tenere in otto chilometri al di qua o al di là non si capisce di chi è quel territorio tanto è un territorio disgraziato
I campi perché non vogliono tenerne seri nel Paese sperano che appena l'Afghanistan si agibile di ricacci lo dirà
Allora ci sono moltissimi profughi che non vanno nei campi vivono al di qua i campi vanno dagli amici parenti e sono nascosti essi stessi quindi le donne nascoste ma anche gli uomini nascosti
Per cui sono però in territori più agibili ecco perché si può agire anche politicamente con le azioni non governative con la volontà reati e si va lì a fare le scuole
Sì per fare i pozzi per esempio perché siccome due milioni di profughi greci sono già non andranno a casa forse più però lì non c'è acqua quindi altre organizzazioni che hanno meno specializzazione di quelle che diamo sentito fino a poco fa possono dare soldi per fare Pozzi la si nettizzazione Dell'Acqua vuol dire salvare le vite
Niente colera niente DR niente altre malattie e vaccinazioni
Per cui aiutare chi saggia come aiutare i scusa di affinché si possono spendere la così diventano un volano per rimettere in moto lo sviluppo
Terzo la formazione informazione davvero di chi aiuta come ho detto molto sommariamente chiedo scusa la formazione di chi per ora è fuori dall'Afghanistan e davvero dobbiamo formarla affinché torni a casa
E noi donne e chi vorrà aiutare le donne perché se aiuteranno le donne o aiuteranno la democrazia
Quando aiuti una donna
Responsabilizzi una che ha a che fare con l'allevamento di un figlio entrati il figlio in queste si cultura è elementi importanti
Sia di Caras salute degli altri alimentato e degli atti anche degli uomini quindi quando diventa protagonista la donna lo diventa oggettivamente anche nell'atto di sociali allora sulle donne su cui noi possiamo lavorare
Dobbiamo fare un'operazione Africa insieme con loro poi le mediatrici culturali dei loro sorelle quindi quelle che sono già fuori
Che ci vedono che riusciremo a far studiare con noi
Diventeranno loro i tramite ci saremo noi un qualche corto circuito lo creeremo e quindi una qualche rifiuto perché le donne o di parlare tra di loro perché non sono nascoste non possono lavorare non posso dare ma non posso fare nemmeno tra di loro anche questo è un fatto di clandestinità
La socializzazione dei problemi delle donne è pure un problema per quelle donne per cui per quanto potremo sul momento formativo è strumento so a assistenziale sanitario vediamo quaranta
Siamo primi che pensate voi
Quale comunque quaranta di questi luoghi
Nei quali quando riusciamo davvero operatrice della Mezzaluna Rossa per fortuna avevamo già prima altrimenti faremo avute più le donne preferiscono avere a che fare con queste però il numero maggiore di operatori della Mezzaluna Rossa sono
Uomini
Noi cerchiamo in qualche maniera Ginevra di far capire che Sire diversamente ma per esempio io sono arrivata stanotte da Ginevra dove c'era l'assemblea mondiale stavolta non c'era la Mezzaluna Rossa afgana come la facevamo da vere con due mezze e mezze lunette che facciamo arrivare un nord e un Kabul
Perché in ogni Paese può esserci una sola società di Croce Rossa eccetera dell'integrità della società o venivano tutte e due o non c'era modo di avviare l'Afghanistan questa volta quelle non son venuti quei Kabul come venivano se solo uscivano da Kabul venivano e quindi non abbiamo avuto l'Afghanistan con noi però per noi ovviamente e perché terreno di conflitti e perché ci sono questi premi legati la dignità per tutti al rispetto per le donne è un impegno che non verrà mai meno e quindi staremo sempre al fianco di chi in questo testo impegno spenderà se spesso la vita i soldi grazie
Ma io voglio ringraziare Maretti avrebbe Ravaglia per due ragioni
Ovviamente per il lavoro che sta facendo per l'intervento che che qui ci ha raccontato ma anche perché per il suo sforzo di essere qui oggi perché veramente arrivata questa notte per Ginevra e allora apprezziamo particolarmente questa sua presenza
E vorrei raccontare una cosa a proposito di Clini che lei ha fatto riferimento è un mezzo sorriso parlando di cliniche non siamo andati a visitare una Clini Keenan un campo
Molto modesta molto ordinata e abbiamo chiesto al medico quale fosse il bisogno primarie immediato che ne potevano soddisfare sapere cosa c'ho chiesto cemento
Abbiamo avuto un attimo di esitazione ci ha spiegato che aveva bisogno di pavimentare con il cemento il pavimento di questa piccola clinica per impedire la diffusione di microbi germi tutto quanto c'ha chiesto cemento questa è la situazione delle piccole cliniche dei campi profughi
E adesso darei la parola Luca Lo Presti che rappresentante di Amnesty International che ha fatto parte c'è accompagnato in questa delegazione
E Luca Lo Presti è il responsabile italiano per la zona per la Regione asiatica di Amnesty International grazie per essere qui appena appena arrivata anche lui da Milano tutti sempre di corsa siamo
Buongiorno a tutti come diceva Pierson appena tornato anche non solo da Milano ma anche dalla è un lavoro di ricerca che offre tratto per Amnesty International nei campi profughi in Pakistan è un lavoro che noi
Strutturalmente effettuiamo in maniera diciamo periodica e e quindi niente di eccezionale per quello che riguarda anche questo momento del mio viaggio ero ero sullo stesso era con la delegazione per rammentare abbiamo avuto modo di confrontarsi chiaramente ho fatto un lavoro assolutamente indipendente come uso da parte di Amnesty International
Chiara che trovandomi in quest'ambito dovendo parlare di diritti umani dovendo parlare di donne pensa che la voce poi delle associazioni umanitarie che si adoperò in maniera più precisa proprio per portare un aiuto immediato possa risultare il più incisiva mentre a me risulta anche difficile spiegare in ai profughi il vero scopo dell'esistenza di Amnesty International perché se la vogliamo vedere in senso molto generale e quasi utopistico c'era la nostra mi era sarebbe quella di rendere disoccupate tutte le associazioni che parla a questo tavolo e che si occupa di di aiuti su questo sui crimini effettuati nei vari Paesi
Per cui ecco cioè io spero che non debba convincere anche voi insomma nell'utilità di Amnesty International durante questo mio viaggio e di ricerca sono stato molto fortunato perché ho trovato la massima la massima assistenza il massimo aiuto da parte di un'associazione locale ci tengo a sottolinearlo so che è già stato detto però tengo a sottolineare che è un'associazione umanitaria di fatta da ragazze afgane molto molto giovane che si adoperano per i diritti umani è anche questo può sembrare un paradosso
Di questi tempi intendo
Grazie al loro supporto questa associazione si chiama Outcut credo sia già stata nominata ma vale la pena ricordarlo neanche Rawa
Io avuto modo di incontrare in terre non è neutrale diciamo dove le donne avevano la possibilità di parlare
Più di cinquanta donne non saprei chi numerarle e poi non ho ancora diciamo sbobinato e materiale non ho fatto la conta ma erano tantissime donne appena arrivate dall'Afghanistan da dove stanno scappando a causa dei di questi nuovi bombardamenti e dico nuovi perché l'Afghanistan e venticinque anni che in guerra purtroppo
Noi ci occupiamo di Afghanistan da sempre e da sempre richiamiamo l'attenzione di tutti sul pericolo che che le persone corrono in Afghanistan e sulla assoluta mancanza di diritti umani che c'è in Afghanistan per cui nostra ricordavi niente di nuovo
L'aspetto molto drammatico che ho ritrovato e che mi ha profondamente colpito durante questo mio soggiorno in Pakistan dove tra l'altro io stavo perennemente con questi profughi
è stato proprio poter vedere da vicino a una guerra più violenta del solito
Ho parlato con donne che mi hanno portato i loro bambini che avevano le guance ancora macchiate da
Dei rigori di sangue che hanno perso dei timpani perché hanno perso l'udito durante i bombardamenti
Ci sono donne che arrivano senza più bambini e mi hanno parlato di tante vittime civili date dalla deflagrazione
Di queste bombe molto potenti per cui ecco c'è voi potete capire la provocazione di Amnesty International è sempre concentrata sulla popolazione civile
E sulle violazioni dei diritti umani
Che avvengono sulla popolazione civile
L'altro giorno faceva una conferenza sulla tortura e mi sono ritrovata a riflettere sul fatto che anche bombardare può essere una tortura chi bombarda può passare da torturatore bisogna insomma fare un attimo mente locale su queste cose
I diritti delle donne sono sei da sempre stati calpestati parliamo dei diritti delle donne queste contesta ma non dimentichiamoci che anche i diritti degli uomini non sono da meno
E io vedo vorrà arrivare donne che sono tra queste donne che intervistato trovato praticamente tutte vedove
Che arrivano veramente portandosi appresso anche figli non loro che trovano lungo lungo il cammino durante la fuga
Siamo siamo molto preoccupati come Amnesty International per quello che sta succedendo all'interno dell'Afghanistan e sul confine tra l'Afghanistan e il Pakistan e per questo noi stiamo chiedendo l'apertura dei confini
Perché adesso io non non non sono in grado di quantificare quante persone vi fossero sul confine
E possono essere cento mila e dieci mila un milione non lo so se erano tantissime persone abbiamo segnalazioni tantissime morti di stenti in questo momento sulla linea di confine del per questo che noi chiediamo agli Stati limitrofi
Che aprono i propri confini per esercitare il diritto d'asilo
Senza peraltro discriminanti razziali e religiose
E via discorrendo
L'ultima cosa che vorrei ricordare perché oggi si è saputo che l'Alleanza del Nord entrata a Kabul e che le donne sempre per sottolineare la voce delle donne perché questo poi la cosa importante oggi le donne hanno dichiarate loro Black day loro giorno nero il ventotto di aprile del mille novecentonovantadue
Giorno in cui in musei d'impresa ero Kabul come oggi per cui siccome la voce delle donne non è la voce della guerra non è la voce dei partiti non è la voce del potere
Pensare che come oggi il ventotto aprile mille novecentonovantadue Mocellin presero a Kabul
E nacque il Black dei cioè la caduta di tutti i diritti delle donne la cosa ci preoccupa e mi preoccupa molto da vicino
Per cui ricordo a voi che forse siete nella condizione di fare qualche cosa di far rispettare questo diritto perché per esempio c'è una una decente legge della dell'unione europea che ha fatto un antico una discriminante in base agli aiuti da fornire
Militari da fornire cioè è stato vietato fornire appoggio militare strategico ai talebani loro alleati mentre è possibile farlo nei confronti dei mujaheddin ecco noi chiediamo invece che questa regola sia in porta ad entrambe le fazioni perché i mujaheddin sono integralisti tanto quanto Black dente novantadue non è un giorno che si possa dimenticare volevo ricordare anche all'Italia che sarebbe il momento fuori di di avere una legge più più ampia sul diritto d'asilo perché abbiamo solo piccoli accenni a proposito di questo
Fa piacere trovare consenso su questi perché è una cosa che non è sottolineavo da tempo e che teniamo a a riportare anche in questa sede
E potrei raccontarvi tante cose ma mi è stato raccomandata di di non di non estendere oltre il mio intervento penso che gli altri interventi che seguiranno saranno particolarmente interessanti
Volevo solo sottolineare questo cioè Amnesty International
Siamo tutti noi
Amnesty International non è un'istituzione che lavora per Amnesty International è nata perché ci sono Paesi dove i diritti umani non sono rispettati noi forse non riusciamo a capire a fondo
Questo concetto perché noi per fortuna i diritti umani gli abbiamo anche quello di via dimettermi una giacca di questo colore dopo ordina Matera cravatta di avere capelli lunghi è un diritto umano ci sono posti dove i diritti umani non sono rispettati
Per cui mi viene spontaneo dire che Amnesty International siamo tutti noi cioè non sono io il presidente o che so io per cui io chiedo a tutti voi me compreso di unirci affinché i diritti umani in Afghanistan oggi ma da ovunque vengano rispettati grazie
A me già l'ambasciatore De Maio aveva parlato del principio della condizionalità aiuti e sostegno a condizione che i diritti delle donne in questo caso i diritti umani che sono i diritti delle donne vengono rispettati
Noi abbiamo già incominciato a lavorare su questo argomento danni perché questo principio della condizionalità è un principio che è stato applicato nel coro delle dei Balcani a proposito di patto di stabilità abbiamo lavorato come Commissione e cercando che questo principio tentando di far rispettare rigorosamente questo principio pare che stia funzionando pare e allora ci impegniamo perché questo avvenga anche per l'Afghanistan
E adesso la parola Luisa Morgantini che non ha bisogno di presentazione perché perché Luisa Morgantini comunque parlamentare europea
La
L'animatrice ma non sa nemmeno più di una le matrici delle donne in nero è un personaggio che tutti noi conosciamo grazie per essere qui
Te grazie si fa sempre una grazie per questa iniziativa ma davvero di cuore
Grazie anche chi prima
Ti toglie vedo Silvia Costa qui aveva fatto un'iniziativa come Commissione pari opportunità ma questa mi sembra particolarmente pregnante perché
In un momento drammaticamente tragico
Io faccio parte
Quell'aria ieri insieme alle donne in nero di quella parte che sabato era in piazza a dire knock-in venne Non in mio nome
Questa guerra questi bombardamenti Non in mio nome una politica che in realtà forse riuscirà a liberarci da qualche terrorista ma sicuramente sta seminando morti e distruzioni
E
Questa cosa l'abbiamo detto in tanti ma soprattutto l'abbiamo ascoltato in tante in tanti anche in questo ultimo viaggio in Pakistan che abbiamo fatto non ripeto le cose da Di Luca lo Presti perché ci ci sentiamo particolarmente in sintonia
E tra l'altro in questo viaggio abbiamo considerato anche il momento nero
Fa parte di quegli uomini consapevoli che assumono alloro fondamento con la violenza o la supremazia ma invece l'aiuto e l'ascolto
E
Su questo viaggio ultimo il Pakistan
Voi sapete come Tonini erano stati Peuterey molto danni pratichiamo la relazione dei luoghi del conflitto cerchiamo di costruire relazioni e ponti di pace fra donne fra le nel conflitto non soltanto nell'ottica del sostegno della solidarietà ma nell'ottica della costruzione di una pratica internazionale
è una politica internazionale di donne che veda e possa vedere utopia ma l'utopia un principio di notte d'insistenza la fine e la libertà dalle violenze e dalle guerre e dalla povertà in questo ultimo viaggio per uno era un viaggio
Che
Voleva vedere lì nella pratica quello che per tre anni abbiamo ascoltato dalle donne afgane
Che sono venute con nuovo in giro per l'Italia per le pale dominio raccolto finanziamenti e fondi per fare quello che poi tutti abbiamo visto davvero concretamente scuole cliniche
Assistenza ma anche e soprattutto per alcune di queste avversarie come la Rawa protagonismo e fare le donne soggetto politico sono le donne che hanno resistito
In questi anni di oppressioni
Alla potenza di tali banche pure indossando a volte il burqa diceva di più purché ci siamo noi insistiamo vogliamo esserci andavano
Nelle case a fare l'alfabetizzazione clandestina fare cliniche che hanno resistito in questi anni sono le donne che ci hanno chiesto e non ho chiesto tutte noi
Non è possibile che sul fusto Muisca un nuovo futuro e se noi siamo nel piccola striscia di futuro nella possibile che il cui se questo futuro senza di noi
Non senza le donne ma senza quelle donne che hanno fatto un percorso politica sono un soggetto politico quelle donne che chiaramente sono espressi in questi anni contro qualsiasi forma di fondamentalismo tali da da dal dall'Alleanza del Nord per alla ai talebani ma anche il fondamentalismo ed estremismo che sono presenti nelle nostre Società che oggi si esprimono anche contro anche contro i bombardamenti pur lacerate
Perché alcune delle donne Rava c'hanno detto i primi giorni quando cadevano le bombe abbiamo pensato forse in modo di liberarci io queste cose le ho sentito dire anche o nel Kosovo
Questi forse il modo di liberarci poi dopo qualche giorno ne ho visto e come diceva lucane per un contratto donne che stavano da Kabul
Che ci raccontava della disperazione dei loro figli persi delle case distrutte dei talebani che comunque li occupavano queste case e quindici diceva hanno però è celato un messaggio vogliamo essere dentro il processo di costruzione future credo che noi dovremmo fare questo ma come Tonini erano e stiamo sostenendo alcuni Progetti con laute anche Corrao e una di queste l'abbiamo visto in funzione credo che a tutti noi è rimasto impresso una scuola per bambini e bambine e non è poco maniera mine che stava insieme
Ma credo che tutti noi siamo tornate con il dolore
Più grande nel vedere il divise gli occhi in questi bambini e bambine era una classe da che andava da il sei ai dodici anni bene questi bambini si alzava alle quattro del mattino quando abbiamo chiesto come raro giornata
Senza salsa alle quattro del mattino comincia a lavorare i tappeti sono profugo alle otto del mattino vanno a scuola alle dieci finiscono la scuola
Tornano a casa a lavorare a fare i tappeti finiscono alle nove di sera poi dice facciamo i compiti mangiano e andiamo a dormire ecco questi bambini non avevano finisco ai sensi del tema questi bambini non avevano luce negli occhi io niente tutti i bambini che ho visto in tantissimi campi profughi anche in Palestina corrono gli altri no Loreno silenziosi e senza forze perché tutta la giornata era in questo modo
Eppure alle donne dell'Outcut e non soltanto alle donne della perché la cosa importante di quest'organizzazione che ha umanitaria né politica però al suo interno anche degli uomini
E questi uomini sono uomini anche loro consapevoli che scelgono di condividere con le donne dell'acqua Progetto in quel caso di aiuto
Ai profughi alle proprie idee ma anche un progetto di vita di democrazia scelga di essere non quelle donne e mi diceva Omar un ragazzo che porteremo sicuramente in Italia ragazzo giovane che lavora con loro INCE
Io e la mia vita ma ti rendi conto che dovevo fare devo farmi cresce la barba non posso cantare devo punire io mia sorella
Anche per me la vita concreta Libania tremende quindi l'auto è una correzione di donne Mecca insieme uomini che lo con loro quindi vogliamo continuare a sostenere l'aut Cai anche Rava con progetti che sono piccoli però li abbiamo visti concretamente funzionare devo dire che sono molto d'accordo con gli aiuti che dovranno essere dati da parte dei governi da parte Governo italiano eccetera
Anche se sinceramente non lo so voi ma io non ne posso più che negli studi ce l'hanno e poi Corigliano uccidiamo e poi vogliamo credo che ci sia davvero bisogno di trovare anche un'altra strada anche se è fondamentale continua a dettare allora il governo italiano ha proposte lanciato aiuti io condivido moltissime delle banche c'è la Boniver però per esempio dal mille novecentonovantanove e su questo io credo che noi dovremo intervenire soprattutto ne che Frattini
Vi è una partita di grano per il governo italiano dovrebbe dare b non è ancora stata data dal mille novecentonovantanove ora c'è una differenza sui fondi stanziati nominalmente e sui fondi consegnare io credo che bisogna rompere gli indugi
E fare in modo davvero con tutti i condizionamenti possibili diritti umani eccetera
Però quando si stanziano dei fondi questo vanno dati mi fa parte della credibilità alcuni anche della nostra diplomazia prudente si vergognano di essere in Pakistan tanto ne abbiamo la diplomazia che è molto attenta molto sensibile gli dover sempre ripetere che no non sono ancora arrivati credo che queste sono operazioni come donne dovremo fare io vi ringrazio molto
Credo davvero che il nostro massimo sforzo debba essere fatto per fare in modo che le donne pane ma intanto il mondo ne abbiamo più subire repressione pressioni
I giornali in questi giorni parlavano di come le donne si tolgono il burqa io stare molto attenta su queste l'immagine queste televisive non è così semplice c'è una tradizione c'è una storia credo che daremo dove fare il massimo tutte insieme perché insieme come donne confina un Progetto di libertà e liberazione per tutto e tutti
A proposito di diplomazia abbiamo l'obbligo noi che siamo stati in delegazione lati ringraziare l'ambasciatore italiano di Islamabad
Il nostro ambasciatore sta facendo un lavoro serissimo di sostegno alle donne consentendo loro di avere dei e alle donne afgane pachistane consentendo loro di avere dei visti per potersi motori d'Europa
Il girare tranquillamente e l'unica ambasciata impegnata seriamente nella concessione dei visti che non sarà una cosa proprio eccezionale
Tutte le altre ambasciate fanno resistenza e quindi l'ambasciata italiana si sta facendo particolarmente apprezzare per questa attenzione nei confronti delle donne dell'organizzazione delle donne quindi un ringraziamento che abbiamo già avuto modo di manifestare ma di nuovo ci sentiamo di Carlo
Adesso dovremmo dare la parola a Teresa Sarti che la presidente di Emergency
Sfortunatamente
Teresa Sarti non è qui con noi e ci ha telefonato ieri sera era angosciati Issime preoccupate perché aveva ricevuto da pochi minuti una
Telefonata da da Kabul stavano bombardando una zona vicinissima all'ospedale
E da ieri sera poi non ha più avuto comunicazioni
è rimasta tutta la notte a Milano aspettando notizie che non sono arrivate e quindi non si è sentita di venire si scusa per questa sua assenza che ovviamente noi capiamo
Ci auguriamo che questa mancanza di comunicazione sia dovuta esclusivamente a difficoltà tecniche e ce lo auguriamo di cuore
Comunque avremo modo di lavorare con Emergency anche delle future iniziative perché queste iniziative l'inizio di un percorso che si svolgerà per tutto l'anno
E allora adesso darei la parola a Laura Boldrini dell'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati dove abbiamo visto Laura diverse volte in televisione perché lei finale poche pochi giorni fa era era infatti stanno e quindi una una voce quasi indiretta da quella situazione difficile grazie per essere con noi grazie a voi di evitato l'Alto commissariato delle aziende per i rifugiati
Dunque sono molto contenta dal fatto che oggi sia detto quello che normalmente si tace quello che normalmente non viene riportato ma ha fatto piacere che sì sì ha sottolineato che il problema della donna non nasce con i talebani perché troppo spesso si legge che se erano stati tali danni a imporre alle donne il burqa e questa assoluta impossibilità a agire nel mondo del del lavoro e dello studio
Ma ha fatto anche per scegliere che sia stato detto che i talebani adesso stanno indietreggiando ma non necessariamente questo è un buon segno
Perché sappiamo bene che chi è sul teatro in questo momento sono i signori della guerra che per dieci anni hanno imposto una guerra civile all'interno dell'Afghanistan
Estremamente sanguinosa una guerra dura che ha portato circa sei milioni di afgani nei Paesi confinanti mai come durante la guerra
Civile c'è stata la fuga dei gli afgani nei paesi limitrofi
Ecco è stato detto che l'Afghanistan una un paese in guerra da ventidue anni quindi abituato alla guerra però non è stato detto che l'Afghanistan è per la prima volta un paese bombardato le cui frontiere sono chiuse
Un paese in trappola chi può oggi fuggire dall'Afghanistan
Per sfuggire solo chi è forte ed è anche ricco perché costa fuggire oggi dall'Afghanistan
Costa cinquanta dollari e se si abita dalle parti di già l'alabarda costa trenta dollari stessi abilità dalle parti di Kandahar e bisogna essere forti perché passare il Cai beh come è stato detto il grande cancello che permette il passaggio tra Peshawar la re la provincia di Peshawar l'Afghanistan significa essere forti fisicamente e quindi riuscire a camminare per giorni attraverso valichi di montagna che sono già innevati
Quindi la situazione gravissima e che la fascia più vulnerabile la fascia più indebolita
E che è composta da milioni di persone ecco quella fascia lì è destinata a rimanere dentro
Non solo sotto i bombardamenti ma anche in una situazione di caos totale i colleghi afgani con i quali siamo in contatto telefonico ci dicono che all'interno delle grandi città ci sono fazioni armate quella mai non rispondono più a nessun ordine in cui civili vengono utilizzati in vari modi non da ultimo come scudi umani
Ci parlano di campi profughi all'interno dell'Afghanistan
In cui si avverte una presenza militare in cui si si nota una presenza militare pesante anche del tipo di artiglieria lanciarazzi quindi gente che si rifugia in questi luoghi in questi campi deve convivere con una presenza militare dove ed è difficile perché spesso questa presenza impone il reclutamento forzato dei giovani sono in corso dei pesantissimi rastrellamenti quindi la situazione all'interno dell'Afghanistan è una sezione totalmente ormai allo sbando
Che ancora una volta penalizza di più donne e bambini si parlava dei rifugiati dei profughi invisibili quelli che sono riusciti a fuggire comunque
Clandestinamente durante queste ultime settimane sono quasi tutte donne e bambini quindi sono donne che un regime vuole invisibili e le copre ma sono donne che anche in Pakistan continuano a esseri invisibili
Se si visita ai campi profughi in Pakistan sono piene di burqa
Perché sono pieni di burqa chi obbliga a quelle donne nei campi profughi in Pakistan andare in giro con il burqa
In teoria nessuno in pratica queste donne hanno la convinzione di fare la cosa giusta queste donne mai negherebbe ero quello che gli è stato detto estere la loro cultura
Quindi oramai tutto ciò si è insinuato profondamente nella nella come dire nella coscienza delle donne quindi il lavoro che dovrà essere fatto non solo e di saper bene che questi signori della guerra che oggi da molte parti vengono acclamati come liberatori
Tanto liberali non sono verso le donne ma bisognerà fare anche un lavoro rispetto alla coscienza delle donne quindi un lavoro graduale per dare alla donna la dignità che ha dovuto perdere e che essa stessa non crede di meritare più
Ecco si menzionano alle vedove il collega di Amnesty parlava delle vedove vero veri sono stata a Kabul a maggio l'ultima volta
Ero stata precedentemente nel novantaquattro e vi assicuro le strade di Kabul oltre che essere piene di macerie sono piene di vedove di donne che fanno l'elemosina perché fanno le mosse da perché non possono lavorare perché c'è l'editto del Mullah Omar che le vuole lontano dall'amore allora fanno le mosse da e questo è per una donna di una cultura islamica una cosa di massima onta questa donna automaticamente viene allontanata dal resto della comunità perché fa l'elemosina quindi questa situazione
E anche come dire umili ancora di più la donna che non potendo lavorare
Deve fare le mosse ITA le mosse Nacciah facendo viene considerata un intoccabile una un reietto no e così i suoi figli colleghi
A
Ecco
Io vorrei dire anche questo però noi siamo qui in questa Commissione vorrei dire che questa stazione delle donne e fede delle donne in Afghanistan ma non è tanto diversa la situazione delle donne in in tanti altri Paesi e la donna purtroppo spesso quella che qua danni a meno di un dollaro al giorno quindi allora che cosa è successo noi donne occidentali ci siamo emancipate abbiamo lottato per i nostri diritti abbiamo fatto le nostre battaglie ora siamo alla pari forse qualcosa di più perché possiamo anche essere madri no
Ma ce le siamo dimenticate quei tre quarti di umanità femminile che intanto non ci veniva dietro perché non potevano venirci dietro
Quei quei tre quarti di umanità femminile che ancora lavorano a meno di un dollaro al giorno che ancora non hanno diritto di mostrare il proprio volto quindi anche noi abbiamo le nostre responsabilità noi donne emancipate del Nord
Oggi ce le ricordiamo queste donne qualche qualche donna più illuminata se le ricordata anche qualche anno fa ma pochissime donne quindi noi nel fare questa riunione dobbiamo sì
Come dire stare dalla parte donne ma dobbiamo fare anche un mea culpa perché anche responsabilità di tutti noi di noi donne specialmente che queste donne afgane ancora si trovano in questa situazione
Quindi mi auguro che in futuro ci sia più attenzione non solo verso le donne afgane ma tutte verso quelle donne del sud del mondo con le donne africane con le donne asiatiche che ancora ad oggi
Vivono questa situazione di umiliazione e di cui nessuno parla grazie
Adesso la parola grazie a Marcianise Casadei di Medici senza frontiere
Allora buongiorno ringrazio tutti io sono una volontaria di Medici senza frontiere che ha come sapete è un'organizzazione internazionale
Il nostro mandato è quello di di di occuparci di salute ma soprattutto di testimonianza
Siamo presenti in Afghanistan dal settantanove e vivere vorrei ricordare che l'Afghanistan realtà uno dei paesi con più rifugiati nel mondo sono ciò che quattro milioni i rifugiati afgani
Visto che ci occupiamo di testimonianza e di assistenza sanitaria
Vi volevo leggere un una lettera di una nostra volontaria
Che ormai la la scritta un paio di anni fa perché la situazione in Afghanistan non è grave da dall'undici settembre la situazione ne siamo presenti dal settantanove proprio perché la situazione politica era tale che la presenza di un'organizzazione internazionale doveva doveva intervenire e allora vi vorrei leggere questa cosa proprio per far capire il senso di un di una donna di un'infermiera anche era lì
E e che chiaramente diceva le stesse cose che adesso ascoltiamo per per la situazione attuale
L'Afghanistan che io ho conosciuto per un anno e mezzo in diverse riprese è un Paese magico è sfortunato una regione meravigliosa dell'Asia centrale dove la terra incontra il cielo in una distesa di nudità e di silenzio
Caratterizzata da montagne maestosi ampie pianure e valli aperte e dolci colline
In primavera è un'espressione di vita mille fiori multicolori disseminati su campi color smeraldo
è un magnifico paesaggio dorato in estate dove la polvere avvolge le scene di vita quotidiana dove il colore del grano maturo si confonde con quello delle case di paglia e fango
Delle montagne di rocce sabbia delle strade che si perdono nel nulla
L'autunno era tenne tinta della terra che si riposa dopo il raccolto e l'inverno è un mondo completamente bianco e silenzioso che sembra trasportare le crude vicende quotidiane in un universo leggero evanescente e impalpabile
è il paese dove la realtà potrebbe confondersi col sogno ma dove la guerra è la sola padrona del presente
La sua gente vive da secoli allo stesso modo e per lo più in zone impervie disseminate in villaggi isolati distanti giorni di cammino dagli agglomerati principali
Vive lottando ogni giorno per la propria sopravvivenza di pastorizia e del poco che la Terra produce
Immersa in una società completamente di tipo medievale
Impregnata di tradizioni secolari talvolta per noi occidentali bigotte inaccettabili ed inumane dove spesso il lavoro non lascia i bambini il tempo per giocare
E le donne vengono comperate dal marito e poi reclusa in casa a fare da allevare i figli
Una società senza il minimo legame con il mondo esterno senza una parvenza di sviluppo economico
Senza scuole senza un'assistenza medica di base una società a cui negli ultimi decenni non è stata data la possibilità di cambiare e di essere diversa e di migliorare
In Afghanistan la maggior parte della popolazione molare ancora per le malattie banali la polmonite la diarrea o facilmente prevedibili con le vaccinazioni
Molte donne muoiono ancora per problemi legati alla gravidanza e al parto e molti neonati non riescono a sopravvivere che dopo poche ore la nascita ogni giorno tre persone rimangono ferite mutilate
O muoiono all'istante in seguito allo scoppio di mine ce ne sono dieci milioni ancora inesplose sparse in tutto il Paese e quest'anno ad aggiungere nuove vittima il numero di morti già molto elevato
è la più grande carestia degli ultimi trent'anni che si sta accanendo soprattutto sulle categorie più vulnerabili e la situazione a causa dell'inverno in arrivo e a causa delle conseguenze della nuova guerra in atto sta peggiorando ulteriormente
In mezzo a questa miseria verso la quale non via ribellione ride silenzioso un popolo fiero ed accogliente UA omini e donne generosi solidali coi propri simili pronti a condividere la buona e la cattiva sorte un pezzo di pane una tazza di tè e tutto quello che talvolta possiedono
Gente genuina dove forte è la venerazione per l'ospite da in qualunque parte provenga e a qualunque scala sociale appartenga a cui è riservata pur nella povertà e nella miseria l'accoglienza senza fine senza confine
In mezzo a questa miseria la gente non s'arrende e vive sognando tempi migliori e la pace sopravvivendo in una società distrutta dove le generazioni più giovani non hanno conosciuto che la violenza questa è Anna che è un'infermiera una nostra infermiera che è tornata in Afghanistan perché chiaramente un affascinata da questo grande Paese con delle grosse problematiche
Vi ricordo che siamo presenti nella zona talebana solamente in alcune sedi in alcuni Paesi proprio perché la pericolosità ha fatto evacuare tutto il personale internazionale ma centotrenta volontà staff locale ancora sono presenti e cercano ancora di portare avanti quei programmi di educazione e di educazione sanitaria
Consultare i è un ospedale avevamo perso nel settantanove nella zona del Nord e siamo ancora presenti e in questi giorni probabilmente si riuscirà a ritornare in quelle zone dove comunque ammessa festante al sempre presente
La cosa importante è che chiaramente ne strappa inviato Jacquard di aiuto perché la la cosa più più importante che manca sono proprio l'assistenza sanitaria quindi le medicine le coperte l'inverno status sopraggiungendo
Le tende per coprire questi campi profughi che sono tutti allocati nella zona di confine e la situazione non è veramente brillante
Chiaramente la la diciamo l'aspetto materno infantile perché questo che di cui ci occupiamo veramente
è quello più rilevante le cause di mortalità materna sono emorragie infezioni banali patologia in un Paese occidentale come il nostro dove in alcune situazioni come l'Afghanistan questo momento
Colpiscono le popolazioni più quel mirabili che chiaramente sono uomini bambini e donne
Poi diciamo che non esistono strutture che si occupano dell'assistenza ostetrica e delle complicanze l'insufficiente apporto alimentare molto diffuso dalle ragazze da un riflesso negativo sulla loro capacità produttiva
La maggior parte delle donne afgane partorisce a casa con l'aiuto dei familiari e quindi proprio nel sesso si occupa in realtà di questo di questo aspetto
I conflitti continui spostamenti e il regime politico vigente provocano conseguenze gravissime sulla salute mentale e di categoria a rischio di donne e bambini tutti i bambini hanno assistito ad atti di violenza
E il settanta per cento degli africani a un patto un parente morto per le per cause di guerra sono stati inoltre ben documentati appunto gli effetti sulla salute mentale della politica di segregazione rivolta alle donne
L'inverno in queste regioni impervie sta arrivando e la possibilità di offrire un riparo adeguato è veramente difficile i bambini rappresentano la fascia di popolazione più vulnerabile e solamente nel mese di settembre
Più di due mila bambini sono stati assistiti dei nostri consultori e centri nutrizionali
La produzione alimentare con la Ferrari negli ultimi tre anni e quest'anno è stato coltivato solamente il trenta per cento delle
Terre coltivabili questi quindi a questo è un dato che fa capire quanto nel futuro ci sarà da lavorare soprattutto per riorganizzare nello strato sociale
L'attuale conflitto sta inserendo nuovi elementi in questo dramma che si consuma da anni rispetto al quale la comunità internazionale dovrebbe fare uno sforzo di interpretazione
A questo si può associare discussi lanci umanitari che secondo nel surf non rispondono ai bisogni della popolazione afgana tra l'altro rischiano di annullare lo sforzo che si sta facendo per aiutare chi ne ha bisogno
I principi di neutralità indipendenza e imparzialità base legittima dell'intervento umanitario sono completamente assenti in quest'operazione dell'alleanza occidentale
Come potrà la popolazione afgana sapere in futuro se le offerte d'aiuto umanitario celare un intento umanitario
Io volevo concludere il mio intervento con la stessa cosa che ha detto prima cioè pensiamo a tutte le
Quindi
Naturalmente
Ho soprattutto ecco
L'avvocato
Però
Vuole comunque
E
Più parametri ma quel suo che posso constatare costato nome dell'organizzazione e che una realtà veramente dura in cui c'è il bisogno di tutti noi per poter ridurre la sofferenza umana immane del popolo afgano in questi giorni
Io devo dire anche che di solito da via P. parla poco Davide P. Ruocco programmi il Programma alimentare mondiale parla poco
Ma parla poco anche deve più del solito in questi giorni
Perché impegnato quasi tutti nuovi siamo impegnati in un'azione diretta per una grande operazione in Afghanistan per fare arrivare il cibo necessario ai bambini alle donne in tutto l'Afghanistan
Non dimentichiamoci ed è già stato detto dei precedenti oratori che la realtà dell'Afghanistan di oggi e dura venti anni e più di conflitto
Nessuno ha citato però la siccità degli ultimi tre anni che ha colpito il paese
Noi già prima dell'undici settembre avevamo in programma di iniziare la distribuzione a novembre per circa cinque milioni di persone quindi questa realtà prima dell'undici settembre
Il prete voi stessi le conclusioni quello che la realtà oggi per tutte quelle persone specialmente l'anno fascia del Nord ci sono colpite da questa siccità
Quindi la necessità di intervenire a a questo punto già i numeri sono stati fatti chi parlava di sette milioni e mezzo di persone chi parlava di un milione e mezzo di persone interno di displaced nel Paese certamente numeri grandi immensi a cui noi stiamo rispondendo ora programmando circa cinquantadue mila tonnellate di cibo al mese da far arrivare e qui in Afghanistan
Cinquantadue mila tonnellate possono dire nulla ma bisogna tradurre questo numero in migliaia e migliaia di camion che devono affrontare il territorio dell'Afghanistan per arrivare nelle zone dove c'è bisogno di questo aiuto sarò un po'noioso ma credo che sia opportuno per me dividere con voi questo intervento che il Pam sta facendo in questo momento
Per dimostrarle un po'la difficoltà per poter intervenire in quel Paese
Quando parliamo di milioni di persone che hanno bisogno di aiuto in Afghanistan parliamo anche di una pur di una operazione logistica veramente direi molle senza esagerare il termine biblica a far raggiungere il cibo oggi in Afghanistan significa che non di stanno caricando il loro cibo in vari paesi del mondo queste queste navi
E arrivano ai porti
Di Bandar Abbas di Karachi Jaguar nel sud e che arrivano anche nei Paesi baltici
Là dove da Riga da Tallinn dove viene messo questo cibo sui treni e che i treni devono andare però oltre cinque mila chilometri attraversare la Russa nelle repubbliche centro africane
Per poter arrivare notturna è un istante notte G che stanno nell'Uzbekistan ed Henry iniziare un altro Pontone
La di chemio migliaia di tonnellate in si è parlato di corridoi umani i miei predecessori diverso e poi hanno parlato di corridoi umani
Questi corridoi umani alcuni di loro oggi se ne aprono domani se ne accorgano degli altri alcuni si chiudono è una realtà in cui già si opera
Noi cerchiamo di far sì di poter entrare nell'Afghanistan dal tutti i Paesi confinanti
Ci riusciamo anzi dovrei dire che negli ultimi giorni nelle ultime settimane noi abbiamo approfittato di questa realtà che ci consentiva di muoverci
Anche perché la realtà in Afghanistan è tale che oggi è possibile domani non era possibile
Ieri abbiamo chiuso i nostri trasporti da sola verso il gatto da Quetta perché perché i talebani che stavano ritornando certamente non avrebbero concesso ai nostri camion di andare quindi abbiamo approfittato di questo periodo di tempo e circa cinquanta mila tonnellate nelle ultime quattro settimane sono state introdotto in Afghanistan
E questo anche per poter dare una risposta alle zone montagnose dove non sarà possibile arrivare nei mesi nei mesi futuri durante l'inverno
Vedo che il mio tempo sta scadendo non è stato sufficiente neanche per fare vorrebbe Panorama ma solo vorrei concludere dicendo
Che il Parma e impegnato nell'aiuto
Va in Afghanistan in tutti i Paesi del mondo e nel ruolo nostro verso la donna quello periferico prima la Bertini lei ha imposto come una condizione
Condizionalità lei diceva prima ha imposto con la condizione che l'ottanta per cento del cibo che noi diamo in tanti Paesi
Deve essere gestito dalle donne
Perché non siamo convinti
Perché noi siamo convinti che dando il cibo una madre questo cibo sarà dato al figlio sarà dato alla famiglia e non ventuno abbiamo preso degli impegni seri nel mille novecentonovantacinque fanno alla conferenza di Pechino
Sono lieto di dirvi che questi non sono impegni presi presi sulla carta è una realtà che guida ogni giorno il nostro lavoro
Noi siamo liberi disponibili a una discussione con voi c'è bisogno di fare tanto facciamolo insieme fino a quando in Afghanistan poi Bossi si parte dal mondo
Ci sarà un bambino che come dicevo prima rappresentante del MSREF avrà bisogno di una coperta o del cibo noi abbiamo un lavoro da fare purtroppo c'è tanto da fare possiamo riuscirci se so facciamo insieme grazie
Grazie ad appostare imponente noi sappiamo che il Papa parla poco perché impegnata a fare abbiamo avuto la conferma ascoltando il suo
Il suo intervento che ci ha dato proprio la la sensazione di questa grandezza biblica dell'organizzazione logistica lo sapevamo ma è importante ogni volta ricordarlo prima di dare la parola al al Presidente dell'Unicef Giovannini cariche è stato particolarmente solerte nell'accogliere questa nostra invito la nostra Presidente deve fare una comunicazione che c'è gradita
Dunque volevo dire che sono particolarmente contenta che è presente in sala andammo a lei crede che è una nipote del re annullare la regina Soraya d'Afghanistan
E che è venuta a portarci la sua solidarietà e il fatto ricordarci che per dieci anni c'è stata un'altra vita delle donne diciamo anche durante il regno e che solidale diciamo in questa presenza in questa richiesta di presenza delle donne nel nuovo governo volevo fare una
Volevo anche ricordare che non so se le nomino tutte perché non sono riuscita a individuarle proprio tutte
Ma sono anche particolarmente contenta che sono in aula con noi alcune parlamentari Marina Sereni Laura Zanella Laura Cima Elettra Deiana e sia dimenticata qualcuna Togliani
Albertina Soliani c'era passata e Marco Boato le ringrazio particolarmente alcune di loro hanno fatto parte anche della delegazione in Pakistan e in Afghanistan e hanno deciso anche mi sembra particolarmente importante la costituzione di un gruppo parlamentare di contatto con le donne afgane e di lavorare diciamo loro noi diciamo il ministero eccetera per portare avanti proprio la richiesta della presenza delle donne afgane in un futuro governo la ringrazio anche della sua presenza Silvia Costa che è stata diciamo la prima residente
è stata la prima presidente la commissione che ha
No
Lasciamola finire scusate ho detto la prima presidente della commissione che ha deciso di portare avanti con forza e coraggio a questa non sono così sciocca da pensare che sia la prima benissimo ma con forza e coraggio questo il problema come dire delle donne afgane e dei loro diritti
Grazie grazie presidente
Noi siamo qui per discutere sulle donne africane ringrazio a nome del Comitato dell'Unicef Italia la presidente Marina Piazza ringrazio la moderatrice anche Piera Locatelli
E dovrei fare un'analisi del attenta su quelle che la situazione del bambino il bambino oggi costituisce come la la moto la madre come la donna
Rappresenta un anello importante nella famiglia e quindi è molto importante queste congiungente richieste nelle per formare la società
E vorrei provare a Singapore a fotografare la situazione attuale a partire per esempio dell'istruzione
Che si è detto molto il piano analitico ma ho apprezzato molto le relazione mi hanno preceduto l'unico tipo di istruzione dobbiamo fare i conti con la realtà che viene impartita e quella islamica
Non c'è nessun sistema educativo in Afghanistan
E vi delle bambine addirittura non possono andare a scuola ed anche i baschi hanno opportunità educative molto scarse
Inoltre non esistono luoghi di divertimento Tarchi o campi di gioco i bambini stanno sempre la testa alla ricerca di cibo
L'unico intrattenimento possibile autorizzato e presenziare le pubbliche istituzioni
Se riflettiamo sul futuro di questi bambini credo che qualunque immaginazione pessimistica si è sicuramente inferiore a quello che vi aspetta
La principale ragione di queste situazioni nella guerra non solo quella attuale che certamente aggrava quasi interamente come tutti sappiamo una situazione già tragica ma anche quella che nei fatti devasta da oltre un ventennio il Paese
Dobbiamo quindi immaginare una situazione in cui non c'è alcuna sicurezza per la vita non esistono il diritto di parole di movimento di azione possiamo asserire anche che non esiste il diritto di vivere una vita normale
Questa situazione non riguarda solo le donne e di bambini ma anche gli uomini
Tuttavia e particolarmente drammatica la condizione delle bambine che sono tagliate fuori da ogni possibilità di cura e di assistenza oltre naturalmente che dalla scuola
E consentitemi anche di ricordare un dramma nel dramma quello delle vedove numerosissimi in Afghanistan
Donne che perdendo il marito hanno perso spesso la speranza stesse della sopravvivenza perché non sono non possono lavorare e tanto meno possono sperare di fuggire all'estero
Dal momento che e alle donne è vietato leggere persone
Quindi vediamo un po'qual è lo scenario per nei dati dell'Unicef sette milioni e mezzo di affidargli dipendono dagli aiuti internazionali
Il settantesimo di questi sono donne e bambini circa un milione e mezzo hanno meno di cinque anni
Solo un terzo
Dei bambini e un decimo delle bambine basco OLAF
La mortalità materna abbiamo sentito è altissima a causa della mancanza di un minimo di assistenza
Ogni mezz'ora una donna africana muore di parto di complicazioni che si verificò durante fa
Un neonato su cinque nasce sotto peso e la metà dei bambini africani e malnutrita
In condizioni normali un bambino affiche hanno su quattro muore secondo i nostri dati prima di avere compiuto cinque anni
Il che significa che ogni anno muoiono duecentocinquanta e trecento mila bambini
E questo fare prevalentemente gioco la diarrea la polmonite ed è malattie infettive che si innescano proprio sulla condizione globale dello stato di sanità del Bernina
Quest'anno se gli aiuti non arriveranno è stato ribadito anche da qualche altro subito purtroppo altri cento mila bambini moriranno
A questo punto visto questo scenario vediamo cosa fa l'Unicef e cosa ha cominciato a fare già da parecchio
E consentire di tracciare un bilance che l'Unicef ha già di ciò che ha fatto in terra africana
Sono anzitutto settanta gli operatori dell'Unicef che operano e che continuano a coordinare direttamente in Afghanistan negli aiuti umanitari a partire dalle basi di Kabul gela balla lombarde altri senza baldanza Mazzarri Sheriff Kendal Car
Rifornite da fine settembre
Ad oggi da oltre ventiquattro convogli di camion unisce il tre i Churchill per renderlo intero con voice
Che intorno in Afghanistan da pesce vale questa e questa e dai conflitti né dai confini italiano un pizzerie come il purché meno
In questa settimana altri cinque convogli arriveranno a fai Zabban ai era gialla Bardem materno
Kabul Préval più imprecando
Mentre continua il ponte aereo magari del dal magazzino Unicef di Copenaghen né verso le basi unisce tre nei Paesi confinanti con l'Afghanistan da dove partono Boy convogli
Il ponte aereo ha portato attrezzature potabilizzatore l'acque molto importante questa spetta integratori alimentari i medicinali pediatrici ditte spedisce di pronto soccorso salire idratanti con coperte teli impermeabili e tendenze abiti pesanti per l'infanzia ed altri Jenner acquistati nel Paese confinante che conviene dal punto di vista economico acquistare dei paesi confinanti l'Afghanistan proprio per ridurre i costi di spedizione
Sinora l'Unicef a distribuite nei Afghanistan ed ospedali
All'ospedale e presidi sanitari antibiotici antisettici medicinali e essenziali strumenti chirurgici kit di emergenza sufficiente al fabbisogno di trecentotrenta mila persone per tre mesi
Dose divide Minale cinque milioni di dosi di vitamina e cinque milioni anche di un vaccinazione antipolio
Proprio perché si è visto che queste la l'aria dell'Afghanistan è una delle sacche più resistente alla malattia della polio
Che come sappiamo è stata debellata in tutto il mondo e quindi bisogna forzare un po'di più proprio per avere lo stesso standard degli altri Paesi
Sono state avviate tutte queste delle campagne con la collaborazione di trentacinque mila volontari l'Unicef inoltre ha distribuito agli sfollati e novanta mila teloni impermeabile quarantasette mila capi pesanti per bambini
Cinquantacinque mila coperte oggi solo un bambino su due in affidando dispone di una coperta per coprirsi
Sono state inoltre distribuite decine di migliaia di confezione di tavolette per lato potabilizzazione dell'acqua e di contenitori di plastica e serbatoi per uso familiare
Devo però un ribadire che mancano ancora i fondi per rispondere alle necessità di intensificare la distribuzione prima che il gelo impedisca gli spostamenti è stato sottolineato questo aspetto
E aggravi la precaria condizione piccole che sono sempre vittime di malattie respiratorie spesso reso immortale da sotto alimentazione dal rigore dell'inverno
Sinora è stato raccolto solo il sessanta per cento dei trentasei sei milioni di dollari necessari all'Unicef per assicurare la sopravvivenza dei piccoli africani e delle loro madri
E non parliamo in questa sede degli altri fondi che serviranno sicuramente nei prossimi mesi per consentire ai bambini di riprendere la scuola di base nei campi profughi o dovunque sarà possibile
Più compiuto
Con quest'auspicio quest'intervento nella speranza che servirà asservite al sensibilizzare sempre di più
Non i presenti ma così come passaparola all'opinione pubblica le istituzioni con le quali già che aperto un un da un discorso di collaborazione
Le istituzioni e quindi cittadini verso gesti concreti di solidarietà in favore di due bambine di delle donne africane che hanno bisogno e che non hanno la voce non è stato ribadito anche qualche altra volte e che non hanno la possibilità di rivendicare i loro diritti vi ringrazio
A proposito di gesti concreti di solidarietà non so se avete notato abbiamo fatto scorrere due schermi
è i nomi delle varie associazioni che sono intervenuti e qui è il numero di conti correnti perché se qualcuno vuole appunto fare gesti concreti di solidarietà forniamo gli strumenti per esplicitare concretamente questa solidarietà
A
Adesso è arrivato il momento della testimonianza di donne afgane noi dovevamo avere con noi due donne afgane avevamo prima invitato ora salari e Savoia
Poi soglia e sa fare
Queste giovani ragazze sono tutte ragazze credo abbiano ventiquattro venticinque anni tutti e tre hanno ringraziato per l'invito e hanno detto più tardi
Senta ma di non poter lasciare il loro ma il loro peso i campi profughi in questo momento perché perché il loro aiuto di è assolutamente necessario hanno ringraziato han detto che vorremo vi assicuro che la prima volta che mi capita io una lunga esperienza di relazioni internazionali i giovani donne hanno rinunciato a venire in Italia in un viaggio piacevole di fatto molto piacevole per loro perché trattenute dal dover lavorare nelle loro associazioni è una cosa che mi ha stupito che mi ha commossa e che mi ha fatto capire quanto è profonda la serietà l'impegno e la serietà di queste donne
Siccome
Siccome come dicevo prima però questo è l'inizio di un percorso e siccome mi auguro come credo ci auguriamo tutti che
Questa guerra finisca presto che si possa ricostruire con una certa rapidità una situazione più sereno in Afghanistan mi auguro che prima che finiremo questo percorso noi avremo ore sala Ozoya ossa amava o tutte e tre con noi
è un augurio
Perché vorrei tanto che voi riconosceste ma anche perché se loro vengono significa che la situazione è la è un poco migliorata
E però siccome ci siamo preso l'impegno di queste testimonianze allora siccome nella delegazione c'era nella Condorelli una giornalista che ha seguito la delegazione abbiamo pensato di utilizzare le immagini che nella ha raccolto e abbiamo
Fatto un collage
Di una parte del materiale che poi servirà per fare un documentario meno improvvisato perché in due giorni non si non si improvvisa un un un documentario anche perché sono sono tantissime le le immagini che abbiamo raccolto e allora vedremo attraverso questo filmato alcune testimonianze
Di donne afgane e di donne pachistane perché voi sapete ma è siamo fermate prima del FIB cari per pass
A nell'ha voluto anche dare un poco una ambientare citando immagini di vita quotidiana perché nel contesto della vita quotidiana che si capisce meglio la situazione delle donne
E adesso avremo penso dodici quindici minuti di di immagini
E poi e poi concluderemo questa parte delle testimonianze con un intervento di Nicoletta Polla Mazziotti che è qui con noi e per Grazia e poi dirò cosa sta facendo grazie per questa campagna cosa continua a fare grazie per questa campagna e visto che è stata con noi anche nella precedente campagna
Grazie via voglio ringraziare innanzitutto la
Presidente della Commissione pari opportunità per l'opportunità che viene data al lavoro che io ho svolto in Pakistan la settimana scorsa
E quindi l'opportunità che ci viene data di guardare la realtà delle donne afgane e pachistane
Così come io l'ho raccolta con la telecamera detto questo vorrei però un attimo precisare lasciati un minuto di tempo per farlo
La mia il lavoro quello che io faccio la mia attività
Nel senso che nell'invito che voi avete io sono praticamente indicata come giornalista RAI Med in realtà io ho seguito per conto di Rai metri facendo delle corrispondenze telefoniche
La delegazione di parlamentari e l'ammissione organizzata dalle donne in nero e da Luisa Morgantini
Ho poi però o come dire seguito il filo narrativo e la mia curiosità di cronista
Tra le donne pachistane e le donne afgane io in particolare mi occupo di reti transnazionali di informazione
Vale a dire sia sul piano analitico le metodologie di lavoro dell'informazione transnazionale tra nord e sud del Mediterraneo in riferimento alla costruzione dell'Unione europea e delle politiche euromediterranee
E poi concretamente con nell'ideazione di prodotti di informazione
Mi sono intestardito a danni il mio obiettivo e quello di inserire l'informazione di fare riconoscere l'informazione di genere e quindi l'informazione delle donne oggetto e soggetto di informazione all'interno dei sistemi televisivi pubblici e privati e nei nuovi scenari dell'informazione che si vanno prefigurando che si vanno creando via via che cambiano gli assetti le arie geopolitica con tutto quello che avviene
Che stabilendo
A questo proposito sono responsabile e ci tengo moltissimo perdonati minore parla di me però credo che queste chiarezze siano anche come dire no corrette
Sono responsabile del coordinamento donne giornaliste programmatrice e registe della Coppe Ambra che la Conferenza permane anche l'audio viso del Mediterraneo in creata nel mille novecentonovantaquattro dalla RAI Radiotelevisione italiana
E che raggruppa per l'appunto le televisioni dei Paesi membri dell'Unione europea dei Paesi candidati ad entrare nell'UE e dei paesi terzi mediterranei
La coppia a me una fondazione ha come obiettivo promuovere il dialogo il ruolo dell'informazione nel dialogo tra le differenti civiltà e culture del bacino del Mediterraneo a nord e a sud al suo interno è stata ok
Ho lavorato per creare ed è stata formalizzata l'anno scorso il che è stato formalizzato il coordinamento delle donne giornaliste programmatrice registe
Stiamo lavorando ad una proposta di immagazzinate le donne magazzini di genere
Che già ha avuto la quarto della televisione pubblica francese greche tunisina e che presenteremo nei prossimi mesi con un seminario quali
A Roma e poi alle iniziative della copia ma scusate la breve digressione però la rete consideravo necessaria
Grazie
Allora i materiali in i materiali che adesso vedrete sono tratti da un lavoro per l'appunto che ho fatto
Seguendo la delegazione delle donne nelle di Luisa Morgantini a Peshawar e a Islamabad la scorsa settimana erano con noi pure un gruppo di parlamentari
E dal Pia Locatelli il mio obiettivo di cronista qual era la mia curiosità di cronista
Forse aveva ragione
Questo se desideravo no voglio fare un un quadro di in modo che voi possiate capire bene la mia curiosità di cronista era cercare di capire cercar di capire quali relazioni vere ci fossero poi tra le donne pachistane le donne afgane
Sulla condizione delle donne afgane molte cose sono state dette anche oggi e quindi non sto lì praticamente a ripeterlo ma desideravo capire e comprendere che cosa avvenisse all'interno di quest'aria che
Tagliata da un confine artificiale il confine che separa l'Afghanistan e dal pachistane che ingloba a est del fiume indo una parte di territorio che sono i territori che l'Afghanistan ha perduto nel mille novecentodiciassette
Abitati dalla stessa etnia pashtun che poi voglio dire e quella che poi ha conquistato Kabul tutto quello che è stato detto a livello diciamo politico negli interventi che mi sono stati preceduti o quindi considerato il fiume indo come una sorta di spartiacque ideale
Già il Pakistan è composto da quattro Regioni che poco hanno a che vedere per le culture
Tradizionali tra di loro ma ho considerato il fiume indo come una sorta di spartiacque ideale
Tra una Regione etnica molto omogenea che la ragione che poi inglobata pesce Howard ed un'altra regione etnica che è stato piuttosto ad est e che fa riferimento come cultura e tradizioni
Antiche eccetera all'India
Allora il documentario posso spiegarlo spiegare quello che
Le mie immagini anche a partire da alcune domande che sono venute fuori dal cui analisi che sono venute fuori stamattina
Adesso un intervento che mi precedeva è una delle domande principali che poi si fanno tutti coloro le associazioni che vogliono lavorare sul piano degli aiuti umanitari e dove vanno a finire i profughi che a centinaia o a migliaia in verità un numero esatto
Dei profughi ancora oggi non sia dove vanno a finire i profughi che traversa hanno per mille strade perché la catena delle montagne che separa il Pakistan e dall'Afghanistan e teatro da centinaia e centinaia di anni di passaggi da qui e da lì
Dove vanno dunque a fini di profughi che attraversa da oggi le frontiere chiuse che continua ad attraversare le frontiere chiuse per l'Afghanistan queste scene di vita quotidiana
A Islamabad e questa è cenno che ho voluto mettere dentro sul collegio islamico per le ragazze credo che possa anche far capire un pochino un po'meglio la differenza che esiste tra la scuola Islam scuola madrassa che la scuola per l'apprendimento del Corano mi permetto di dire vagamente uguale e dissimile e dalla dalle nostre i nostri oratori
Va be'si impara così imparava il catechismo quindi la differenza che c'è tra la madrassa e invece la scuola islamica la scuola privata esistono due ordinamenti scolastici in Pakistan la scuola privata di ispirazione religiosa
Che è questa
Vorrei che qui un attimo si bloccasse la e poi la scuola pubblica che fa riferimento all'ordinamento inglese nella scuola privata che abbiam visto prima molte delle fanciulle delle ragazze
Molte delle fanciulle sono di origine africana perché i primi profughi sono arrivati in panchina satanisti in Pakistan scusatemi trent'anni addietro e sono arrivati poi ad ondate complessive conseguenti
E sono arrivate per mille motivi per la guerra civile per l'occupazione dell'Unione Sovietica per la cacciata dell'Unione Sovietica per la siccità per la carestia per mille motivi c'è questo passaggio non dimentichiamo che si tratta di un popolo nomade
Nomade che in Pakistan e per esempio solo il venticinque per cento della popolazione vive in una città il rimanente della popolazione vive praticamente distribuito sul territorio
E l'impressione che ne ho ricavato io come cronista e che tutto il Pakistan o meglio quella fascia settentrionale che abbiamo visitato sia un enorme campo profughi perché Ica ampi profumati cominciano al confine con l'Afghanistan mani abbiamo ne ho visitati anche a a qualche chilometro da Islamabad a qualche chilometro da Rawalpindi
Queste immagini che vedete proprio per risponde alla domanda dove vanno i profughi
Credo che alcuni vadano nei campi
Preparati dalle organizzazioni umanitarie ma altri proprio per quei percorsi per quei Cambini secolari di solidarietà di incontro di conoscenza che ci sono in quest'area
Vanno presso le famiglie Vannoni quartieri dove già abitano proprio a piazza piani e vanno in particolare presso i mausolei dei santi dove esiste una rete di solidarietà
Musulmana perché parliamo di donne musulmane forse una parola che dovremmo anche un pochino no
Declinare adesso vanno praticamente a a vivere presso questi mausolei di santi dove sono praticamente allevate tra virgolette possono dormire possono mangiare allora se facciamo andare le immagini la ragazza che vediamo lì a quattordici anni si chiama
Come faccio facciamo scorrere le immagini
Cabina di regia e lo so però non lo fanno
Ecco lei si calma Azizza a quattordici anni è una profuga afgana la sorella che vedremo tra poco a quindici anni anche lei è una profuga afgana le ragazze erano rimaste orfane del padre ci hanno raccontato negli anni dopo il mille novecentonovantadue dopo il mille novecentonovantadue e vivevano in questo villaggio par Vanna vicino Kabul dopo fra qualche chilometro non so bene da Kabul insieme con la madre con sette fratelli
I bombardamenti
Della dell'ultima crisi internazionale quindi bombardamenti americani hanno ucciso la mamma di Zizza ET apriva e le ragazze sono rimaste sole sono rimaste sole nel senso che poi un elemento della cultura agricolo pastorale fortemente patriarcale che caratterizza praticamente questa zone anche il Pakistan sono andate sotto tutela dello zio
Lo zio aveva già i suoi d'affari come potete immaginare e ha preparato per loro la fuga verso il Pakistan si sono rifugiate presso questo mausoleo e il mausoleo del santo cielo azzurro lattine uscita perché come sapete il Pakistan e tutta quell'aria tranne delle piccole tribù che fanno parte dell'Alleanza del Nord sono sunniti quindi sunniti hanno nella fede popolare
La la sete verso i santi che sono uomini PI dell'Islam
E che venne erano i mausolei creati sulle abitazioni che i santi hanno dove i santi hanno vissuto durante la loro vita ed in particolare il Pakistan e pieno di mausolei di santi Sufi
Quindi questo è il mausoleo dove le ragazze vivono e questa reti di solidarietà musulmana che poi è la stessa per la quale l'unica legge
E c'è in pachistana da quando generale zia a Luca Isella Nizzardo la società pachistana introducendo la legge la sharia accanto alla legge laica
E quindi la sharia pesa poi in particolare sulla condizione delle donne in particolare perché lei mette da una parte sola perché esalta la disuguaglianza presente nel Corano al posto di esaltare gli elementi di uguaglianza questo è il fondamento del fondamentalismo vedete la distribuzione del cibo queste la solidarietà delle organizzazioni islamiche nel senso che poiché l'elemosina e un elemento fondamentale come sappiamo è uno dei pilastri della pratica mussulmana da una parte c'è un prelievo automatico la Zeki atta del due virgola cinque per cento sui guadagni che sarebbe una sorta di IVA
Però a fini religiosi e dall'altra c'è questo come dire personalmente personalmente uomini e donne acquistano ogni giorno il cibo per i poveri per i profughi
Del mausoleo e lo distribuiscono
La stanza del santo il Mausoleo quella e la zona delle donne Latour da la separazione
Prevista dalla legge pachistana e sancita per legge dai pachistani
E il obbliga le donne addivenì Stati separati da quelle degli uomini
E quindi quella finestrella e il luogo e l'accesso visivo delle donne alla preghiera del Santo
Mi piace guardare queste immagini insieme a voi perché poi gli elementi della sete popolare come vediamo sono pressoché identici dappertutto i ceri accessi al Santo
E la preghiera
Ovviamente questo è uno dei luoghi dove vanno tra virgolette perdonatemi il termine a finire
I profughi
Le ragazze in particolare il tendone evita il tenore evitare tutta questa religiosità molto maschile e fatemelo dire non come giudizio però è un'impressione che ne ho ricavato molto ipocrita non evita che poi le ragazze
Siano anche costretta a prostituirsi le due bambine che avete visto sopra io ti faccio poiché la domanda sei leggere una mi risponde Azizza poco poco dice mia sorella sa leggere e sa leggere
Solo il Corano
Successivamente le ragazze mi hanno spiegato che si si sopravvive col cibo che danno al mausoleo ma si sopravvive poco e male quindi si prostituiscono
Sono le cristiane
Come voi sapete tre gruppi di religioni esistono nel Pakistan in quell'area che si avvia a essere una nuova area geopolitica i cristiani e gli indù costituiscono soltanto l'uno virgola cinque per cento della popolazione complessiva
Che è fatta di musulmani settantasette per cento sunniti venti per cento Sciti
I cristiani questi sono i ghetti nei quali vivono il trenta per cento della popolazione pachistana vive al di sotto della soglia della povertà e non c'è quasi differenza con questo campo profughi questo è un campo profughi
Creato ornato sorto venticinque anni addietro e oggi trasformato in una sorta di cittadella
La mia come dire
Commozione
Sono rimasta senza parole vedendo che la stragrande maggioranza dei villaggi pachistani sono simili
A questo vi a questo campo profughi le case son fatte alla stessa maniera di argilla i tetti son fatti alla stessa maniera di foglie di palme essiccate
Età per tutto ovviamente ovviamente
è sufficiente le donne nel campo profughi usano il burqa
Come vedete tiene l'abito tradizionale tradizionale delle donne di quelle parti
E ho saputo poi conducendo così Ranieri indagine di cronista sul territorio
Che al contrario nei villaggi nei villaggi le donne contadine non usano il burqa e hanno cominciato ad usarlo soltanto negli ultimi anni
Come stati come elemento di elevazione sociale lo usano la domenica per andare alle feste perché è una moda che viene dalle città ed è nella città la media borghesia delle donne che ha cominciato ad utilizzare il burqa
In viaggio siamo in viaggio e la provincia pachistana in viaggio verso la città di già lungo gode le
Donne l'associazione Rawa a gestisce questo paga tronfio per poveri per piccoli orfani afgani
Non ci sono molte donne per la strada però qualcuna c'è
E non sono velate
La poppata e il velo leggero che le pachistane dalla parte esista dalla parte esterna e quando passi lindo ente nella zona di Peshawar entri nel regno del burqa
Il fiume è veramente uno spartiacque che separa in qualche maniera dal punto di vista no dell'impatto immediato due mondi dall'altra parte incontri donne che ha abbigliate alla moda pachistano indiana con un velo leggero sulla testa altre senza nulla e altre che sono invece praticamente tutte coperte obbediscono ad un Islam integralista che trova nella famiglia la sua prima ragione
Di esistenza e l'incontro della delegazione delle nostre parlamentari con la con le donne del del Rawa
La ragazza che stiamo vedendo e la figliola di una delle prime militanti del Rawa che come sapete come hanno già detto prima di me
La cui fondatrice è stata per l'appunto assassinata per le sue per la sua battaglia per i diritti delle donne afgane
Queste ragazze figliola di una delle prime militanti del Rawa e in qualche maniera no ha preso il testimone la materia ha passato il testimone
E lei sta al lavoro in questo Alfano è proprio e sta raccontando qui la sua storia di di profuga insieme con la madre le sue emozioni anche del dovere vivere
Lontano e muori dalla sua realtà i ragazzini che noi vediamo sono per l'appunto i piccoli ospiti i profughi orfani
Che Rawa alla qua ai quali row insegna a leggere e a scrivere una cosa molto carina e divertente anche che in un certo senso come dire ironica autoironica
Che le ragazze del Rawa che liberatoria dicevano proprio questo diventa importantissimo vedete questa sorta di teatrino improvvisato sono le ragazze
Hanno messo fuori appunto hanno messo fuori una sorta di teatrino dove impersona noti al Mullah Mohammed Omar
Lo sceicco Osama Bin Laden in alcuni momenti dentro la casa nella grotta dove i due pie preparano i piani di guerra e ci dicevano le amiche del Rawa
Che e liberatorio per le bambine che vengono qui e tonno alla sofferenza nella testa il dolore negli occhi la morte negli occhi eccetera
Assistere ecco ridere una delle cose che era proibita dal regime
Dei talebani cominciare a ricominciare a ridere anche su disse è importantissimo sul piano praticamente anche della liberazione le di risorse
Una cosa una cosa importante che ho imparato
Ecco ci queste invece e la scuola di How Ca'l'altra associazione che abbiamo potuto visitare grazie alle donne in nero di pesce Hour e questi sono i bambini profughi dell'ultima ondata
Dell'ultima ondata sono diversi hanno gli occhi più a mandorla appartengono ad un altro clan ad un'altra tribù delle tribù che costituiscono poi tutto l'altra l'Afghanistan ha solo Lazzari le loro madri
Appena arrivate questa spoletta era una spoletta piccolissima
Erano due tre classi e i bambini seguivano gli insegnamenti della maestra non so come dire queste gli occhi erano separati per la sorpresa di avere una lavagna oppure per la sorpresa di e per la per la commozione di esserci ancora
Però era molto molto commovente al di al all'esterno si svolgevano poi le solite manifestazioni con le quali i partiti religiosi
Pachistani chiamano allora ciliata alla guerra santa i partiti religiosi pachistani
Devo dire
Sino al governo di Benazir Bhutto
Erano piccoli partiti religiosi che facevano ricerche vivacchiava hanno sopravvivevano e facevano riferimento all'isola Matteo bandita che il Wisla ma dell'isolamento per capire i talebani non mi è sufficiente a mio avviso pensare soltanto alla come dire all'organizzazione alla cultura agricolo pastorale tribale molto patriarcale che domina che la cultura di cui fa ma bisogna capire pure il ruolo di questi partiti religiosi Theo van era una regione una città dell'India d'odio musulmani hanno vissuto
Prima della che della separazione del pachistana della creazione del Pakistan e quindi l'Islam dell'isolamento si è ripiegato su se stesso e ha considerato il libro sacro nella sua interpretazione più come dire no lineare rispetto a quello che c'è scritto il proprio praticamente modello di riferimento
Quello che avete appena visto e invece ci tengo moltissimo una scuola coranica
Io l'ho chiamato non solo Brusca questi frammenti di perché seppellita sotto quella coperta di lana che mi hanno dato perché stavo intervistando unica molla qui vorrei staccare perché sono le testimonianze separa la cabina di regia
Una parole poi passo soltanto a passo la parola alle nostre amichevole Africa e alle nostre amiche pachistani volevo dire questo io ho intervistato questo Mullah presto scusatemi un lama uno dei saggi del mondo islamico al Capriglia
Un Mullah moderato nel senso che quella scuola coranica che abbiamo visto rappresenta l'ottanta per cento in qualche maniera delle scuole coraniche presenti sul territorio pachistano esseri moderato non vi rubo più per molto tempo significa che quando gli ho fatto la domanda dicendogli scusi buona Uliana molte mie amiche intellettuali
Musulmane dicono che gli uomini musulmani hanno ucciso il Corano
Che la disuguaglianza l'oppressione degli uomini sulle donne musulmane non è frutto del Corano ma il frutto del maschilismo lei cosa pensa di questo e non mi ha risposto ebbero
E così noi abbiamo un popolo che in fatto di pastori dei contadini analfabeti che continuare a vivere dai centinaia e centinaia e centinaia di anni all'interno di quella cultura all'interno di quella cultura non è possibile alta relazioni fra i sessi
L'UE poi ha aggiunto un'altra battuta che io riferisco anche per dovere di cronaca perché ho poi lavorato scavato su questa cosa
Significa soltanto la possibilità di ricostruire tutto quello che poi sapete anche ma significa anche la possibilità che viene data ad una società dal suo interno
Di lavorare sulla modernizzazione quindi di lavorare sulle relazioni uomo-donna in una lettura del Corano corretta che fa considerare i talebani eretici
Sono poi a disposizione se qualcuno vuole sviluppare questo concetto perché mi pare fondamentale
Queste la scuola coranica una sorta di catechismo dove i bambini praticamente imparano il Corano dove lo recitano escono dalla scuola coranica quello che non è stato possibile riprendere sono le bambine perché nella classe di fronte erano tutte femminucce alla mia d'da posso intervistare le bambine mi è stato detto di sì ho dovuto però scrivere le domande su un foglio di carta passarle all'UNAMA Lula ma dato l'autorizzazione le bambine hanno risposto Miss data cancellata soltanto una domanda le bambine possono cioè di un anno a possono sposarsi il nostro amico aspira ardentemente avvenire in Germania dove già vive suo fratello e la sua famiglia
Anche le bambine che diventano un lama possono sposarsi e allora gli ho chiesto a partire dalla mia no occidentali ITA posso chiedergli cos'è l'amore e la relazione fra marito e moglie va detto non è una domanda che va fatta alle bambine
Questa è la scuola coranica adesso vorrei che andasse e quelle che sentiremo addetti sono testimonianze di donne pachistane e afgane la prima è Asor Magliana e gir
E lei una giurista perché il problema è l'analisi del diritto islamico per consentire la Cina lasciatemela lì perché le donne di ogni parte del mondo
Subiscono discriminazioni il Pakistan in un certo senso è molto peggio perché abbiamo una supremazia di pratiche costumi tradizionali che sono molto contro le donne
E lo Stato non aiuta affatto le donne è una società feudale le donne sono considerate una specie di proprietà della famiglia
Le leggi sono contro di noi se guardiamo alle nostro diritto di famiglia lo status delle donne quella di produrre i figli e senza avere diritti sui figli è l'uomo che ha l'affidamento dei figli che ha i diritti sui figli
Lei è soltanto quella che dovrebbe essere pagata per il lavoro dall'uomo e questo ovviamente non avviene abbiamo leggi in cui le donne vengono effettivamente arrestato con l'accusa di adulterio anche nei casi in cui affermano di essere state violentate le giovani donne non si possono sposare contro la volontà della famiglia se lo fanno
Molte poche avranno successo altrimenti verranno prese dalla polizia subiranno vessazioni dalla famiglia dei sermoni sulla moralità
Vedete che c'è un'invisibilità delle donne le donne non hanno voce
Nel le vedete che le donne muoiono non c'è nemmeno il diritto alla vita se non c'è nemmeno quello che cosa ci si può aspettare sicuramente stiamo meglio delle donne in Afghanistan ma non poi così tanto meglio
Le chiedo a questo punto che cos'è l'onore l'onore della famiglia quindi l'onore della donna che il pilastro sai la vecchia questione dell'onore c'è stata per molti anni
Ma è stato soltanto quando gli avvocati delle donne hanno con Mincio da portare i casi alla giustizia che è diventato di dominio pubblico e allora c'è stato un grande dibattito perché una delle donne morte era stata uccisa nel suo ufficio e c'è stato un di ito se le donne possono effettivamente prendere decisioni per la propria vita o meno ed è un senso della giustizia molto distorto perché quando chiunque può alzarsi e affermare ed è successo nel nostro Parlamento questa una questione di onore e quindi non ne parliamo nemmeno allora ma che tipo di onore questo
Le persone che parlano di onore in pubblico sono persone molto disonorevole
S
Semplicemente prendere la vita di tua figlia ma che tipo di persona sei che puoi parlare di onore abbiamo anche una legge i per cui la famiglia può perdonare l'omicida
Nella maggior parte di questi casi sono i membri della famiglia d'aver ucciso la donna quindi possono uccidere possano farla franca praticamente c'è l'impunità nella legge un'impunità di legge
Lei esce Kilar è una afgana arrivata a Peshawar da qualche settimana quando l'abbiamo incontrata casalinga a Kabul ha dovuto passare è scappata ha passato praticamente la frontiera con la famiglia era con dava il padre la madre tre bambini il merito è andato a a combattere con l'Alleanza del Nord non sa dove si trova non sapeva dove si trovasse non sa quando lo ripeterà ha raccontato la sua vita la sua vita quotidiana di profuga o meglio di esule in questa me ne lei usava proprio questa parola in Pakistan e quello che mi ha colpito dice chi la è stata questa sua come dire in in un in parte rassegnazione in parte volontà di resistenza e non se non ricordo non so bene dove finisse il più o il confine tra l'una e l'altra e questo mi ha colpito particolarmente come mi ha colpito poi sentendo parlati delitto d'onore io sono siciliana non sono musulmani lo sappiamo da
E una donna sono studiavano a Magda Sas si dal Pakistan da altri paesi da altri Paesi
E poi adesso sono l'Islam ma come tali Carré manca l'Italia come non dando i diritti alle donne e il sacro Corano ha dato tutti i diritti alle donne e agli uomini
E i diritti umani sono sanciti dal Corano ma noi diciamo lo sapete che le donne quando camminano per strada con il burqa masse
Se si sente il rumore delle scarpe possano essere picchiate con dei bastoni bastoni di metallo questo sarebbe l'Islam questo sarebbe il Corano ma non è vero noi sappiamo che questi non sono musulmani
Non vengono dall'Afghanistan
I villaggi i villaggi contadini del Pakistan
Una vita antica uguale sempre se stesse
Eppure tra donne e uomini cioè una libertà che magari non ci sospetta e che e determinata comunque dalla povertà nelle case dei contadini ecco unico questo signore ci apre la porta non esiste separazione e non c'è la porta cioè non c'è separazione tra i luoghi delle donne le lo i luoghi degli uomini ma non è una conquista e piuttosto un effetto della povertà
Sono le stanze dove si vive tutti insieme
I cassettoni della biancheria
La moglie del nostro ospite con i figli una bambina e un bambino la cosa che mi ha colpito qui e che la madre spingeva la ragazzina verso la telecamera la rimproverava altre totalmente perché lei invece si ritraeva allora mi son dette dalla classica ritrosia forse della dodicenne della tredicenne rispetto a un occhio indiscreto non ho colto altri elementi
Queste sono immagini rubate e la vita delle donne dei villaggi contadini erano lì tranquille sorridevano alla telecamera e poi è uscito il solito esagitato maschio dall'interno della casa prima se l'era presa con me dicendo che io non avevo il diritto e non dovevo permettermi di alzare gli occhi sul muro della moschea che era una povera casa tra l'altro però era una moschea e quindi mi ha ignorare da col mio cane Renna cameramen e poi invece a questo punto mentre le donne si facevano ritrarre tranquillamente nella loro attività quotidiana è uscita e e ci ha cacciato fuori dal villaggio solo questo non rubo più tempo al dibattito spero di essere stata uniti
Razionale
Odioso dotta
Spero che questa questa questo documento possa averci aiutato a capire un poco la complessità della situazione
Adesso abbiamo un ultimo importante intervento abbiamo con noi Nicoletta Polla marchio che è una giornalista di grazia
Che ci accompagnerà anche in questa campagna già nella precedente campagna un fiore per le donne di Kabul Grazia ci aveva accompagnate e sostenute avevamo fatto di fatto campagna con grazia
Grazie a voluto accompagnarci anche in questa nuova campagna con una con un'iniziativa molto interessante molto particolare che chiederemo i corretta di raccontarci pirateria
Si sente ecco io vado subito a spiegarvi perché sono qui e perché è un settimanale femminile come grazie sì avvicenda su questo tavolo dopo che in pratica
Avete ascoltato tutte le organizzazioni e istituzioni che sono impegnate sul campo in Afghanistan in questo momento ci siamo chiesti che cosa può fare un giornale in fondo un giornale però semplicemente raccontare informare e quello che stanno facendo un po'tutti in questo momento in un momento in cui l'Afghanistan e diventato l'argomento di attualità noi l'abbiamo fatto prima abbiamo cominciato tre anni fa a parlare di Afghanistan e di condizione femminile in Afghanistan ma non mi sembra questa me la fede nel momento di stabilire dei primati e comunque sì tratterebbe di un privato dolorose un primato tragico perché tre anni fa la situazione delle delle donne in Afghanistan era tragiche difficile quanto lo è adesso e cosa può fare di più quindi un giornale come grata ci siamo proprio interrogati sullo specifico del nostro giornale che è un settimanale e che quindi ha più agio di approfondimento e di ieri pressione che un femminile e che quindi è naturalmente dalla parte delle donne e che è un giornale con una lunga storia alle spalle abbiamo più di sessant'anni di storia e quindi abbiam in qualche modo il diritto e il dovere della memoria diciamo così il diritto e il dovere di ricordare di preservare la memoria di qui è nata spontanea punto l'idea lì pensare a un archivio della memoria per le donne afgane che cosa vuol dire questo vogliamo raccontare la storia le storie delle donne di Kabul l'abbiamo già fatto lo accennava piglia
Prima l'abbiamo fatto credendoci molto tre anni fa abbiamo raccontato la storia di queste donne perché pensavamo che questa importante dar voce a chi non ha voce e prestare in qualche modo la la nostra Voces de a loro senza sostituirci ecco però abbiamo raccolto firme abbiamo organizzato per mesi appunto tutto una serie di iniziative insieme alla Commissione parità di allora
E oggi siamo qui di nuovo per testimoniare un impegno allora abbiamo parlato molto della condizione femminile in Afghanistan in generale ecco io credo che però il il burqa in qualche modo non solo medi
I diritti delle donne afgane ma in qualche modo le cancella le azera ledendo tutte uguali togliendo un volto in qualche modo le rende perfettamente interscambiabili ed equiparabili una all'altra per qui come giornale femminile con un'identità pre Cisa quello che stiamo posti e quello che vorremmo fare e costruire un archivio della memoria raccogliendo ad una ad una le storie delle donne Capone e mi rendo conto che è un un impegno grosso e anche se vogliamo un impegno ambizioso rispetto quale peraltro chiedo anche la collaborazione di tutte le organizzazioni che in questo momento sono impegnate sul campo e che hanno contatto diretto appunto con le profughi e con le donne la in afgani tana ma quello che si vuole fare raccogliere queste storie ricevo ad una dura perché sono tutte storie simili di sofferenza ma ogni sofferenza e di Nesta dall'altra e le vogliamo raccogliere ribadisco ancora una volta ad una duna perché credo che comunque il Dolores è senz'altro il dolore di un popolo intero il dolore di un'intera nazione in questo momento non sta in un dolore che ci riguarda tutti da vicino ma credo anche che il dolore sia prima di tutto un fatto individuale il personale ecco questo dolore personale delle donne di Kabul che noi ci proponiamo tramite questo archivio della memoria di salvare di preservare che cosa faremo raccoglieremo queste storie semplicemente per raccontarle di numero il numero sul giornale ma anche il per conservarle e cercheremo di mettere insieme una documentazione il più ampia lungo dico completa perché credo sia un'impresa titanica ma ci proveremo il più ampia possibile semplicemente per averla e perché post da servire chissà magari di fronte a un tribunale dei diritti violati o semplicemente come memoria io sono brevissima è quasi il fermo qui quello che volevo dire che l'abbiamo chiamato archivio della memoria vogliamo che sia però anche un archivio della speranza ecco raccogliamo queste storie senz'altro per non dimenticare per non ritrovarci qui fra tre anni ancora per raccontare queste storie ma spero ecco che sia un archivio della memoria per non dover mai più raccontare queste storie ma soltanto per conservarle
Ringrazio
Grazie tantissima a Nicoletta formazione ma noi la conosciamo e sappiamo quanto prezioso è stato e sarà il suo lavoro anche per le donne afgane
Allora prima di dare la parola alla presidente Marina Piazza per le conclusioni anzi per la lettura dell'appello che lanciamo e delle conclusioni vorrei
Vorrei citare l'associazione federativa femministe internazionale l'affido come come è stato detto in precedenza noi iniziamo un percorso e ci candidiamo come con missione nazionale di parità ad essere punto di riferimento per tutte le iniziative a sostegno delle donne afgane ecco questa cosa pare incomincia a funzionare già da oggi la FIAT Punto l'associazione federativa femministe internazionale ci ha fatto a vedere l'appello che ha lanciato e che ha rivolto al Segretario generale dell'ONU Kofi Annan e ad un sacco di altri rappresentanti degli delle Nizza azioni internazionali con questo appello la richiede che si è affermato il diritto alla inviolabilità della persona vengono abolite le atroci pene corporali e la pena di morte chiede che nell'ambito delle libertà democratiche si esplicitamente sunto il compito di assicurare pari diritti e due sessi nel campo dell'istruzione e del lavoro della salute del patrimonio la libertà di movimento nella scelta del matrimonio dell'abbigliamento la tutela della maternità chiede infine che i gruppi i movimenti delle donne gare rifugiati in Pakistan a cominciare da RAI dai piatti chiedono libertà e giustizia siano inseriti come parte attiva nella trattativa per un governo che riguarda innanzitutto la loro vita vedete c'è c'è c'è sintonia nell'azione che stiamo facendo c'è sintonia tra quello che ha detto la sottosegretario Boniver tra quello che dicono le donne di affittare l'appello che adesso sentirete letto ho lanciato dalla Commissione letto dalla Presidente dobbiamo incominciare a fare un lavoro incominciare continuare di fatto a fare un lavoro corale sperando come diceva Nicoletta di non ritrovarci qui tra tre anni a a ricominciare daccapo di fatto c'è una grande differenza tra quello che abbiamo detto tre anni fa tre anni fa abbiamo fatto una denuncia adesso incominciamo a distanza di tre anni a vedere una qualche speranza e speriamo di questa speranza possa rapidamente trasformarsi in una realtà più vivibile per le do
Gli afgani la parola valida piazze per le conclusioni io farò delle conclusioni brevissime anche perché oggi non si conclude ma si inizia un percorso questo è davvero la prima tappa diciamo di
Un percorso che vogliamo lungo intenso mi sembra di poter raccogliere diciamo alcuni spunti io tra l'altro volevo anche personalmente ringraziarvi per la vostra non solo la vostra prese Enza ma l'intensità della vostra partecipazione in fondo siamo state qui dalle nove e mezza dal testo insomma senza nessun break e mi pare che questo sia stato anche una visibile manifestazione di attenzione di voglia di fare
Credo che forse diciamo bisognerebbe voglio focalizzare solo l'alcuni spunti che sono emersi durante la mattinata in particolare mi pare diciamo di dover raccogliere link Uto di Margherita Boniver quando dice possiamo insieme vedere a una missione come dire che porti avanti la richiesta formale anche lì in Afghanistan con il nuovo governo per la presenza delle donne credo che un altro imputo che venuto molto forte che dobbiamo assolutamente prendere in modo molto forte diciamo sia sul governo sulle istituzioni eccetera perché ci sia sempre più possibilità per le associazioni non governative di entrare diciamo al più presto possibile e perché questi Ray aiuti umanitari credo che sia questo anche uno dei problemi grossi siano proprio anche come diceva Piano capelli prima siano retti dal principio della condizionalità cioè siano condizionati anche dal mettere come prioritarie donne e bambini io credo che e il nostro obiettivo di stamattina di dare visibilità e col creare una cornice diciamo sulle associazioni che lavorano sia stato positivo abbia avuto un risultato positivo continueremo a farlo metteremo sul sito sia alcuni interventi di oggi sia tutti gli indirizzi delle associazioni conti correnti in modo di noi stiamo aprendo diciamo davvero una un capitolo sull'Afghanistan sulle donne afgane all'interno della del sito della commissione vi pregherei di frequentarlo perché cerchiamo di tenerlo molto aggiornato inoltre
Lo snodarsi diciamo di un percorso di conoscenza a cui ho accennato prima che però vorrei rimarcare ancora di conoscenze di presenza le le cui tappe sono presentiamo la presentazione in anteprima in collaborazione con Bim Bim il film che peraltro ringrazio per averci concesso un piccolo pezzetto di viaggio a Kandahar stamattina che abbiamo con cui abbiamo aperto il convegno l'applauso facciamo
Dicevo in collaborazione come in film la casa distributrice appunto del film di Kiarostami ABCD Africa che presa in teorema perché appunto come dicevo prima sulle catene di solidarietà delle donne afgane africane per gli orfani dell'AIDS è un documentario un film molto bello ed inviterei tutte a venirlo a vedere lo presentiamo in anteprima alle dieci e mezza il venti novembre al cinema Nuovo Olimpia un'altra tappa due giorni dopo la presa l'azione del libro le statue del summit entre les Text e le resistance di affida Cecchini era che è una giurista tunisina sui diritti delle donne nei Paesi arabi lo facciamo in collaborazione con lime vestito do per i mediterranei con le donne in nero e all'lo facciamo la Casa internazionale delle donne questo avverrà il ventidue novembre alle diciotto abbiamo o in Progetto ho una mostra come dicevamo prima in collaborazione con l'Alto commissariato le nazioni unite per i rifugiati ma è ancora un progetto più vago di questi ma se certamente lo faremo vogliamo assolutamente collaborare con un il ministero Pari opportunità per la Campania il volto della libertà a Napoli in sintonia con la Commissione in sinergia con la Commissione si farà una manifestazione importante il dieci dicembre che si chiama anche queste il diritto di vivere mi fa molto piacere su qualcun sottotitolo Sguardi oltre le guerre che sarà introdotta dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino e che ha molte presenze di associazioni di personalità una mostra foto dica anche questa se potete l'invito e noia comunque metteremo tutta la documentazione anche di questa sul sito io perciò un'altra manifestazione come dire che a latere però non così a latere perché aprendo questa questo convegno io dicevo che è vero che sarebbe vergognoso fare un parallelo tra la nostra Seat l'azione la sua azione delle donne afgane ma che in qualche modo come dire anche noi spesso siamo resi invisibili ad averne iniziassimo resi visibili nelle
Nelle istituzioni siamo né lei né i luoghi decisionali per cui noi faremmo nella sala Protomoteca del comune di Roma il trenta novembre alla mattina fino alle due una no la riflessione che vogliamo al più alto livello sugli statuti regionali regionali anche dopo il recente approvazione per referendum e perciò sulle statuti regionali e anche in prospettiva sulle leggi elettorali perché questa par Titta non la dobbiamo perdere e bisogna prepararci fin da ora adesso chiuderei diciamo questa questa prima proprio lo sottolineo proprio che vorrei che fosse considerata la prima tappa con l'appello che vorremmo ho che fosse diffuso e sostenuto da tutte noi lo metteremo immediatamente nel sito della Commissione lo propaga Remo attraverso le associazioni femminili attraverso le commissaria e regionali attraverso le commissari provinciali lo leggo allora appello oltre vent'anni di guerre di campi profughi di costanti violazione dei diritti umani di donne e bambini bambine non sono riusciti a ridurre al silenzio le donne afgane
Il loro coraggio e la loro tenacia meritano rispetto e solidarietà per questo noi Commissione nazionale di parità chiediamo alle Nazioni Unite all'Unione Europea ai Parlamenti italiano ed europeo al governo italiano di operare affinché le donne afgane che in questi anni in questi anni si sono impegnati in situazioni al limite dell'impossibile per impedire che la presenza femminile nella società venisse cancellata possano avere voce c'è il ruolo nella costruzione della pace e di un nuovo Afghanistan democratico in particolare chiediamo la loro integrazione nei negoziati per la definizione del nuovo assetto istituzionale nella costruzione dello Stato democratico e nella ricostruzione
Belli Ca'mentre chiediamo che il loro difficile lavoro venga riconosciuto e valorizzato ci impegniamo affinché queste donne le loro associazioni vengano prioritariamente concretamente sostenute nei loro sforzi contro tutte le forme di oppressione e discriminazione chiediamo che questa azione di sostegno sia prevista all'interno dei piani di aiuti umanitari che la comunità internazionale sta predisponendo chiediamo anche che essa costituì Visco ha l'obiettivo prioritario delle iniziative che le istituzioni le organizzazioni le associazioni e le singole persone del nostro Paese vorranno assumere
Allora speriamo che questo appello porti a dei risultati concreti vi ringrazio moltissimo per la vostra partecipazione arrivederci alla prossima tappa
Dalla