Assemblea Nazionale della Fiom Cgil (presso l'Hotel Le Conchiglie, viale Gabriele D'Annunzio 247) - (Nota: la registrazione è limitata al solo intervento di Sergio Cofferati)

Ci tiene a non è non ricordare alle compagni compagni mine e i lavori inni al termine nell'intervento Aldini Sergio Cofferati
C'è la riunione nelle
Comitato centrale ne nasce è ricordare Pampanini che invece i lavori nella con i
In scena domani mattina alle nove e mezza abbiano puntuali vista la quantità di interventi che abbiamo ed esce la parola Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Lo so per esperienza personale che in qualche circostanza si rischia anche di dire delle cose banali
Ora per questa ragione non me ne vorrete se
Vi ripeto che il contratto che vi sta davanti sarà per voi un appuntamento molto delicato molto decisivo
E decisivo per
Le dinamiche relazionale contrattuali degli anni a venire
Così come dovete dare per scontato anche questa non è una novità
Stante il carattere la dimensione l'importanza dalla vostra categoria che quello che farete sarà importante per la Confederazione così come per tante altre
Categorie che verranno impegnate nel rinnovo delle loro scadenze contrattuali successivamente alla vostra
Dunque penso anch'io che sia molto importante la discussione che è stata fatta oggi è quella che proseguirà domani
Che sia giusto come vi ha proposto di fare Claudio nella sua relazione affrontare con pacatezza ma con realismo
La situazione data il carattere dei rapporti con le prese i rapporti con le altre organizzazioni confederali
E riflettere sulle ragioni delle difficoltà quelle che sono già vigenti oggi e quelle che si possono prevedere
Emergeranno nell'arco dei prossimi dei prossimi giorni forse addirittura credo che ci siano due aspetti distinti ma che sommano i loro effetti potenziali nel costruire un campo di difficoltà nel tracciare un sentiero impervio per quale pure bisogna passare la prima riguarda le imprese e come ben sapete non da adesso
Anche nella vostra categoria l'idea che prevale oggi nel sistema delle imprese italiane e nelle loro associazioni sui caratteri del modello competitivo al quale fare riferimento al quale connettere le proprie scelte organizzative dall'altra parte abbiamo un terreno più vicino più usuale
Di approfondimento ma anche questo
Proprio perché maggiormente conosciuto forse per qualche verso ancor più delicato è quello che riguarda i rapporti tra noi la CISL e la UIL non soltanto tra voi la fine e lavori c'è oramai in tutta evidenza un'idea di relazioni e travalica dalla singola categoria poi qua e là qualche accentuazione più più vistoso più marcata ma coinvolge anche le confederazioni
Vorrei ritornare rapidamente su alcuni degli aspetti che riguardano il primo il primo blocco di problemi
Ce lo siamo detti più di una circostanza l'abbiam parlato anche in iniziative di approfondimento che avete promosso poi come Ciampi è stato uno degli argomenti che ci è servito a fare dei raffronti dei paralleli anche nella discussione seminariale avviata per arrivare al centesimo anniversario della FIOM per misurare la differenza tra modelli passati e quelli e quelli in essere
è del tutto evidente come una parte consistente delle imprese italiane dopo l'ingresso della nostra moneta nelle euro si è trovata a fare i conti con uno scenario
A volte esorcizzato nel tentativo di allontanarlo e addirittura per alcuni di loro per distrazione un po'sottovalutato non è questo problema un problema che tutte le aziende hanno allo stesso modo per fortuna perché nel periodo precedente ci sono stati comportamenti difformi e alcuni di questi comportamenti sono state anche comportamenti virtuosi
E però invisibile come per la maggior parte di loro
Oggi le questioni della competizione della competitività si pongano in termini diversi da quelli che avevano auspicato
Non vi siete dimenticati che alcune grandi imprese con i grandi imprenditori hanno ripetutamente sostenuto la tesi che era meglio non entrare nell'euro
E aspettar d'aver risolto quel problema di occupazione al quale avevano dedicato pochissimo tempo del loro lavoro precedente
Le ragioni erano facilmente individuabili non erano opere dichiarate
Era la consapevolezza che il sistema produttivo e alcune aziende in particolare avrebbero in una modello di cambi fissi
Dove la svalutazione o non era più di vent'disponibile incontrato delle difficoltà
Delle difficoltà poi difficili da dipanare e da risolvere positivamente anche per le loro stesse esigenze
Da qui l'idea di allontanare il momento della confluenza
Nel nella moneta unica europea e la campagna di propaganda fatta sull'opportunità l'utilità di restare fuori dall'euro
Se si volesse ritornare su quella polemica basterebbe
Chiedere a chi ha sostenuto questa tesi di riflettere un attimo su quale sarebbe la situazione oggi per il sistema produttivo italiano se pur in una fase di iniziale vita difficile dell'euro soprattutto nei rapporti con le altre grandi monete noi fossimo rimasti fuori
I danni gli effetti negativi di fasi precedenti soprattutto quelle che abbiamo conosciuto all'inizio degli anni Novanta col svalutazioni consistenti della moneta che hanno penalizzato la parte più povere del Paese si sarebbero ripetute
Dunque i nuovi confini della competitività vengono affrontati con affanno da una parte delle aziende italiane sia quelle che producono beni sia quelle che producono servizi nel caso dei servizi c'è a volte la difficoltà ulteriore
Di fare i conti col mercato il mercato tante volte auspicato e poi poche volte ricercato perché in più d'una circostanza invece di liberalizzare si è cercato di accelerare i tempi delle privatizzazioni pur necessarie con il tentativo messo in campo di sostituire monopoli pubblici monopoli privati
Anche lì c'era
In trasparenza il tentativo di difendere un sistema di rapporti relazioni e soprattutto di modelli competitivi precedentemente acquisiti
E che oggi non sono più riproponibile
Per questo da qualche mese in qua sono ritornati visibili in ogni circostanza forti tensioni redistributive
Perché in questo quadro
E indispensabile per molte imprese riorientare assente e trovare nuove ragioni per recuperare una capacità competitiva che si è persa che alcune di loro non hanno mai avuto
L'aspetto Anbar ancor più paradossale perché nel mentre per rispettare i parametri di Maastricht il processo di risanamento dei conti dello Stato e di conseguenza la messa in ordine dei fondamentali delle colonie italiane avvenuta
L'inflazione non soltanto si è ridotta sensibilmente ma anche in una fase difficile come quello attuale per le dinamiche del greggio non è riesplosa
E tra i tanti paralleli che si fanno le vengono messi alcuni da molti commentatori economici ad esempio quello che porterebbe a verificare come anche in una fase di parziale ripresa dell'inflazione in Italia
Questa ripresa sia stata sensibilmente inferiore a quella di altri Paesi di riferimento si parla spesso a proposito e a sproposito dalla Spagna la Spagna è un Paese che ha avuto una ripresa d'inflazione assai più rilevante di quella che ha toccato il sistema economico italiano
La scelta del modello che poi è ulteriormente resa urgente e difficile
Anche dalle condizioni con le quali interi settori o grandi aziende stanno nel mercato europeo e poi anche nel mercato globale
Avviene di norma secondo due distinte e opposte tendenze
Una lo Stato minoritaria l'altra maggioritaria quella minoritaria e quella di chi guarda la qualità come fondamento del modello competitivo
E pensa alla qualità dei propri prodotti dei modelli organizzativi che sceglie della struttura produttiva e si impegna guardate che assume la qualità come riferimento vuol dire avere anche un orientamento culturale che non sempre nell'impresa è riscontrabile
Qualità vuol dire formazione vuol dire ricerca vuol dire innovazione vuol dire essere capaci di scegliere modelli organizzativi che valorizzano le risorse umane
Vuol dire avere disponibilità di risorse da investire in ognuno di questi capitoli ma vuol dire anche pensarci per tempo addirittura nelle fasi di difficoltà e di flessione del mercato scommettere
Sull'inversione di tendenza che arriverà successivamente
La pendenza maggioritarie vice un'altra è quella che pensa che di chi pensa che la competizione debba avvenire esclusivamente agendo sulle dinamiche di costo ridimensionando i costi tutti
Io non arriverò mai non l'ho mai detto perché non lo penso ad affermare che il ridimensionamento delle dinamiche di costo non sia importante per un sistema industriale oltre che per una singola zie
Siamo un Paese che ha avuto in tempi lontani oramai anche difficoltà in alcuni settori perché le dinamiche del costo del lavoro non il valore assoluto ma le dinamiche del costo del lavoro erano troppo vivaci troppo cede emettevano in difficoltà noi da un lato cioè la possibilità di avere dei risultati sul piano delle retribuzioni e delle tutele e le imprese dall'altro perché la permanenza di colori stato chiamato opportunamente il cuneo fiscale
Cioè un livello di pressione fiscale e contributiva elevata generata dei documenti alla capacità competitiva del sistema e ai vantaggi che potevano derivare anche per i lavoratori
Però non si può
Salvo scontare poi difficoltà rotture e conflitti pesanti agire come stanno cercando di agire alcune settori e una parte rilevante ha detto maggioritaria e mi son convinto delle imprese italiane
Perché i costi
Sono fisco contributi
Dinamiche salariali
Ma sono anche protezioni diritti perché le protezioni diritti hanno un costo che è redistribuito come sapete tra chi lavora e le imprese
Allora se si sceglie come alcuni vorrebbero fare un modello di competizione
Basato esclusivamente sulla capacità di dividere sistematicamente i propri costi complessivamente intesi succedono le cose che vediamo ciò davanti agli occhi di tutti
Perché in alcuni settori siamo in presenza di un livello così alto incidenti mortali sul lavoro ed infortuni gravi
Perché non c'è capacità di progettazione la sicurezza delle persone va pensata fin da quando si scelgono tecnologie impianti
E perché c'è un ridimensionamento delle spese per costi fissi che sono quelle destinate spesso alla salvaguardia della sicurezza delle persone
Se quello diventa il tuo riferimento esclusivo
Come impresa e inevitabile poi che
La distribuzione dei comportamenti su voci fondamentali come ci sono anche quelli degli investimenti manutenzione protezione ridimensionando sì apre spazi a tanti
Disastri per le persone negando loro il diritto fondamentale di poter lavorare serenamente senza mettere a repentaglio nella vita e nella salute perché anche gli infortuni invalidanti
Non sono poca cosa se voi guardate in trasparenza dove come accadono gli incidenti più gravi arrivati in fretta questa conclusione
Ora è evidente che noi abbiamo interesse a stimolare spingere sollecitare una scelta di modello competitivo alto che abbia il suo riferimento nella qualità
Perché le ricadute dell'altro modello sono tutte prevedibili e prevedibilmente negativa ho fatto l'esempio
Cioè cosa capita sul piano dalla sicurezza ma anche i diritti i diritti hanno un costo
Quando le aziende italiane si schierano come ha fatto Confindustria con i referendum radicali sul mercato del lavoro addirittura immaginando di poter Conte
Avvenire ha delle regole europee o quando sostengono un referendum come quello per la cancellazione dell'articolo diciotto
Beh lo fanno mischiando ragioni
Politiche il carattere dei rapporti e delle relazioni ancora una volta con ragioni di costo
Io credo che sia importante avere tra di voi ben chiaro che di questo si tratta
Avevo chiaro vuol dire cercare poi di trovare di volta in volta gli elementi per contrastare questa tendenza
Alcuni dei fatti di questi ultimi giorni sono la riconferma di queste tensioni redistributive che però hanno come fondamento quello che ho provato sommariamente a descriverlo
Abbiamo parlato più volte questo misi metà ulteriori approfondimenti guardate che poi la qualità presuppone politiche selettive
E anche luoghi distinti dell'esercizio della rappresentanza e del potere contrattuale perché se voi davvero discutere di formazione innovazione o di organizzazione del lavoro non c'è un luogo contrattuale soltanto anzi devia vere un luogo vicino il più vicino possibile l'azienda e dall'altra parte un livello redistributivo il regolatore lontano che oggi è il contratto nazionale e tendenzialmente diventerà sempre di più
La dimensione europea con auspicabilmente dei contratti europei di settore
Accompagnati da una regolazione legislativa delle condizioni di lavoro che permettono in Europa la libera circolazione delle persone con la possibilità di scegliere per loro di lavorare dove
è necessario dove possibile
I costi invece sono sinonimo di uniformità indistinta di interventi e di politica
La polemica di questi giorni sull'IRPEF perché non vorrei che fosse apparsa qualcuno una ragione come posso dire eccentrica rispetto ai nostri problemi alle cose di cui stiamo parlando oggi
No è perfettamente condensa e devo dire dal mio punto di vista se le soluzioni sono alcune coerenti con le cose di cui stiamo discutendo
La legge finanziaria che il Parlamento sta varando
Redistribuisce quello che i giornali hanno chiamato il bonus fiscale cosa abbiam detto fin dall'inizio queste risorse devono essere usate da un lato per stimolare il sistema produttivo ad un'ulteriore crescita che abbia però come fondamento anche tratti visibili di qualità la richiesta di incentivi per la formazione per la ricerca per l'innovazione aggiunti anche interventi orizzontale
Qualcuno se ne dimentica ma nel testo iniziale che andato le camere c'è anche la riduzione di due punti
Della dell'IRPEG un punto nel due mila e uno de due mila e due un punto nel due mila e tre intervento orizzontale così come c'è la diminuzione programmata per tre anni del costo del lavoro attraverso la fiscalizzazione dei contributi
Di maternità
Dello zero otto per cento all'anno
A questo interventi a questi per reti orizzontali si aggiungono quelli selettivi abbiam detto però il governo bisogna fare la stessa cosa in misura più che proporzionale per le famiglie lavoratori dipendenti i pensionati perché in un sistema per fortuna bassa inflazione e però con consumi interni
Più bassi del prodotto interno lordo che è tornata a crescere c'è uno spazio che si può coprire con vantaggio per tutti stimolando i consumi attraverso una riduzione strutturale della pressione fiscale in modo tale che gli italiani che lavorano quelli che hanno lavorato da qui in avanti cominciò a pagare meno tasse ieri la Camera ha votato la parte relativa diminuzione dell'IRPEF è una buona soluzione non conclusiva io penso che si sia necessaria come
Proverò a dirvi subito
Immaginare ulteriori e successivi interventi
Il tutto si regge perché siamo davanti ad una ad un punto d'equilibrio tra quello che si fa per il sistema produttivo e quello che si fa per stimolare consumi e migliorare le condizioni per le famiglie e per le persone
L'equilibrio è importante non risorse che vanno alle aziende escludendo gli altri soggetti
E non contrarietà acché si riduca la pressione fiscale
Quelle politiche sono politiche di sostegno all'economia che è tornata a crescere ma anche esplicitamente di selezione abbiamo indicate criteri selettivi anche tra di noi nel sistema di interessi che rappresentiamo non abbiamo detto tutti pensionati
Abbiamo indicato le tipologie
Non abbiamo detto tutti i redditi salvo il fatto che l'IRPEF ovviamente lavora su tutti i redditi ma abbiamo provato a chiedere non ci hanno dato retta Maccieri torneremo sull'argomento che attraverso la decontribuzione dei redditi più bassi si cominciasse
A dare per quella via un vantaggio salariale anche a quote di lavoro povero
Dunque i criteri di selezione sono indispensabili
Come fondamento di un'idea di competizione che alla qualità fa riferimento che cosa fa Confindustria
Risponde con precisione quasi chirurgica
E dice
Non basta anzi
Dice non va bene
Bisogna ridurre
Di dodici punti l'irriverente
E USA argomenti mistificatoria come quelli del vantaggio per il Mezzogiorno e del contrasto all'eversione
Le compagnie compagnia Mezzogiorno sanno che la riduzione dell'IRPEF con il Mezzogiorno non c'entra nulla
Perché inizialmente quella riduzione varrebbe per le aziende meridionali ma in un arco di tempo breve si generalizza
Voi che siete qui siete l'espressione di aziende che sono in prevalenza al nord dunque quell'intervento non stimolerebbe nesso un investimento nel Mezzogiorno voi conoscete un padrone che investe risorse ingenti nel Mezzogiorno per un vantaggio fiscale di un paio d'anni
Presentate ma io non ne ho mai incontrati
Dunque si tratta di uno un'idea di trasferimento robusto parliamo di risorse che stanno tra i trenta e i quaranta mila miliardi
A vantaggio delle aziende così come sono e dove sono dislocate dunque a vantaggio del nord e contro il Mezzogiorno
Men che meno c'entra con l'emersione perché se c'è un'azienda che lavora in nero lo fa per lucrare una posizione competitiva con quella che invece lavora rispettando leggi e contratti se tu riduci le condizioni di pressione fiscale per tutti allo stesso modo quelli non si muova non emergono
Se vuoi che emergano gli devi dare dei vantaggi perché si adeguino agli altri progressivamente
E la logica dei contratti di gradualità ed è la logica che stanno i provvedimenti sull'emersione che il Governo è riuscito a farsi approvare a Brussel dopo oltre un anno dalla firma del Patto di Natale
Dunque siamo davanti ad una mistificazione Mezzogiorno emersione che poi si scopre facilmente i danni prodotti non sono stati piccoli visto che all'interno della maggioranza hanno preso corpo anche emendamenti che sostanzialmente riflettono questo
Questo questo intento
Noi abbiamo criticato aspramente quest'idea di Confindustria credo che sia giusto continuare a a spiegare che è un'ipotesi che sta contro il mezzogiorno e non c'entra niente con l'emersione anzi la lascio esattamente così così come era prima
E però è un intervento su meccanismi redistribuite redistributivi futuri molto consistente è figlia di quella logica di chi vuole competere riducendo costi e basta
Io credo che negli anni a venire sarebbe cosa giusta quando si discuterà delle nuove finanziarie valutare insieme come abbiamo sempre fatto quali sono le risorse disponibili e decidere quanto deve andare ai pensionati è lavoratore dipendente le famiglie quanto a sostenere il sistema dell'impresa sempre con lo stesso criterio
Selettivo addirittura penso che per quanto riguarda alcune fasce deboli sul piano del reddito le strade da battere siano quelle della decontribuzione per lavoro povero e del fisco negativo per quanto riguarda invece le pensioni di palco di poco valore
Perché
Quello che è stato chiamato con termine orribile il fenomeno degli incapienti è un fenomeno distorsivo che c'è nel sistema previdenziale italiano perché ci sono persone che hanno pressione bassa
Gli sgravi gli sgravi le detrazioni fiscali
Sono come sapete attuate da un certo rivale in avanti loro non arrivano a quel livello di reddito ergo quando si agisce come si è agito sulle detrazioni loro non hanno capienza e non hanno vantaggi
Per dare un vantaggio queste persone ci sono solo due strade o usi criterio diffuso in altri Paesi europei dell'imposizione negativa fai finta che anche per loro siano utilizzabili per intero
Quegli sgravi e gli dai il valore delle delle detrazioni in buono da spendere si chiama Pisco negativo oppure veri aumentare le loro pensioni
Aumentare le loro pensioni vuol dire aumentare la spesa previdenziale e creare una difficoltà o una sofferenza alla spesa previdenziale
Aggiungo che si agisce sulle pensioni
Chiedi solidarietà verso persone che hanno lavorato e non hanno avuto i contributi versati parliamo di questi e non di altri
AGCI con una forma di solidarietà che caricata soltanto su chi paga i contributi previdenziali cioè su una parte dalla società se invece gli dai vantaggi fiscali equivalenti la solidarietà va su tutti anche su quella parte
Che essendo ricca di suo non ha bisogno di pagare contributi di alcunché
Lo stesso vale per quanto riguarda la decontribuzione una fascia di lavoro povero
Che rischia di restare tale per come è strutturato il sistema produttivo ha bisogno di essere aiutata secondo me in quel modo varrà per il futuro ma quando avremo la possibilità di discutere
Sedendosi intorno a un tavolo come si fa di norme queste circostanze si potrà dire per le imprese così per i redditi da lavoro da pensione in quell'altro modo
Scegliendo lì l'equilibrio e
Le condizioni anche tecniche per realizzare i vantaggi annunciati se tu impegna adesso per allora
Quaranta mila miliardi di risorse beh può capitare che quando arrivi al dunque scoprì che c'era un solo quei quaranta mila e sono già stati assegnati oppure addirittura che non c'erano neanche che quaranta mila e per rispettare quell'impegno devi togliere qualcosa a qualcun altro è un'alterazione redistributiva inaccettabile per questo la contestazione all'idea
Di quell'intervento non una contrarietà a ridurre la pressione fiscale guai vogliamo pagare meno tasse anche noi non soltanto le impresa
Ma chi propone quella soluzione
Lo fa avendo in mente che i processi redistributivi devono agire esclusivamente su quel versante mi sono provato a fare una piccola provocazione caduto nel vuoto come capita spesso ho detto un giorno
Sapete cosa interessante se le imprese italiane fatto salva la distribuzione della finanziaria
La quantità di risorse che ma loro non non viene messa in discussione ma sarebbe un bel segnale di volontà innovativa se un punto dell'IRPEF venisse trasformato in incentivi alla formazione dunque sempre soldi che vanno all'impresa ma invece di avere una finalità trasversale indistinta
Dovrebbero avere una finalità positiva e mirata
Ma risposto non solo ma risposto in malo modo gli altri hanno fatto vita neanche di sentire perché questo è il sentimento chiamiamolo così lo si potrebbe definire in altro modo che prevale oggi in Confindustria
Quando pensano però di alterare meccanismi redistributivi in questa forma non penso non soltanto al fisco oppure
A a interventi che riducendo i costi delle protezioni o dei diritti assumono il carattere odioso che abbiamo più volte commentato penso no a tutte le forme distributive
Figuratevi se non pensano alla contrattazione collettiva
Difatti lo stesso problema si ripropone pari pari sulla contrattazione ed è abbastanza sistematico non è nuovo capisco di dire una cosa che non è originalissima ma e che tutte le volte che una grande categoria voi più di altri perché come ricordate Federmeccanica era contraria all'epoca in questo bisogna dire che ci hanno anche una certa coerenza
I due livelli contrattuali sono sempre stati particolarmente ostici tutte le volte che ci si avvicina ad una scadenza contrattuale
Ci riprovano poi avendo esigenze diverse a volte contrastanti tra di loro non è sempre la contrattazione aziendale o il contratto nazionale in discussione
Da un po'di tempo in qua l'attenzione però prevalentemente si sposta sul contratto nazionale le forme con le quali si cerca di cambiare natura al contratto nazionale anche quelle non sono uniformi
Ma io
Quando si hanno esigenze strutture e e dinamiche diverse all'interno dell'azienda cc arrovella a cercare la soluzione più efficace per garantire i propri i propri interessi però se guardiamo alla polemica di queste di questi mesi
Ci sono ma due due cose in campo via molto nette l'avete commentate dalla discussione di oggi
Una è quella di togliere efficacia al contratto nazionale
Una parte non dice più via il contratto dice però il contratto con funzioni marginali
Poi sappiamo tra di noi che la sostanza non cambia particolarmente vorrei però non ci sfuggisse che se il contratto progressivamente si svuota delle sue funzioni
Perde la sua efficacia redistributiva solidale
Perché l'unico strumento che ci permette di dare devi delle risposte e debole i forti per contratto
E senza il contratto questo elemento per noi risolutivo della solidarietà va a farsi benedire sì che scompare il contratto se nel contratto diventi una sede nella quale al massimo si affrontano i problemi normativi
Con tutta probabilità poi l'ipotesi di questa natura potrebbe portare a a di De un po'un po'confuse il salario minimo
Come come in altri Paesi
Dico confuse perché il salario minimo in Francia è figlio di una di un sistema di relazioni nel quale non c'è il contratto nazionale
Io dubito che sia efficace
Perché per avere una sua efficacia deve essere basso
Quando evaso non risolve i problemi ai quali si dice lo si vorrebbe orientare però è un problema di altri da noi avrebbe oggettivamente il segno dell'alternatività rispetto al contratto
Poi c'è chi invece dice in esplicito che il contratto nazionale è finito deve essere superato l'annullamento del contratto nazionale anche qui comporta delle ricadute molto consistenti e molto gravi ancora una volta salta la solidarietà ma guardate che cambia anche il modello di relazioni e di rappresentanza
Soggetti che non sono titolari di poteri contrattuali nel medio periodo non vivono
Una categoria nazionale senza il contratto nazionale
è un livello di struttura che si indebolisce progressivamente
Adesso per passi successivi un'ipotesi di questo genere non dico che è esattamente l'idea che viene prospettata
Dal centrodestra con i contratti individuali apparentemente diversa ma può portare lì può portare cioè alla
Al la bonifica alla panificazione della rappresentanza collettiva
Che viene dicono loro sostituita da un grande atto di libertà che quello del rapporto individuale tra una persona la sua azienda
Libertà per chi tra due disuguali libertà per il forte il debole si adegua seguono se non soccombe
Io non non assegno queste intenzioni a tutti quelli che ragionano del superamento del contratto nazionale qualcuno ci pensa in esplicito altri forse non se ne rendono conto dico che però potrebbe essere questa la inevitabile tendenza e da che mondo è mondo strutture importanti senza un ruolo negoziale non sono in grado di dare efficacia la loro attività
Credo poi che in un sistema come quello che l'Europa ci prospetta i livelli regolatori devono essere considerate con attenzione ma sono quelli che abbiamo già individuato
Una dimensione redistributiva pari al mercato oggi il contratto nazionale in futuro il contratto europeo e dall'altra parte l'azienda
Guardate che questi meccanismi non sono soltanto pericolosissimi per noi possono diventarlo anche per le imprese
E possono generare poi conflitti tra le imprese che ancora una volta si scaricano sulle persone che lavoro perché quando tu non è uno strumento regolatore la competizione tra l'impresa e cambia
Mutando i criteri della competizione poi la ricerca del punto più basso di attestazione per produrre e per vendere diventa sistematica
Io penso che per questo si debba dare tutta l'attenzione che abbiamo dato al mantenimento del contratto nazionale nelle sue funzioni consolidate
Io vi prego di non sottovalutare questo aspetto
Non si dica e tradizionale sì c'hanno provato tante volte ci riproveranno ma non è una ragione per avere noi qualche distrazione
Il contratto per noi a questa efficacia e a questa importanza
Voi per questi motivi bisogna fronteggiare opinioni che sono in campo dei nostri cugini della CISL e più che da noi il per dir la verità
Ed è il secondo propri problemi dei quali opportunamente si sta discutendo anche questa Assemblea cosa fanno loro partono da un'esigenza condivisibile che quella di dare maggior tutela contrattuale alle persone che lavorano
Sarebbe importante se questa esigenza non si limitasse alla ricerca di luoghi dove contrattare ma si guardasse anche al merito
Perché ad esempio un po'di attenzione sulla qualità della contrattazione in ogni livello anche quello decentrato
Non non sarebbe male voi avete qui denunciato l'esistenza di tanti fenomeni distorsivi di alcune forme di flessibilità che diventano precariato
Di alcune modalità con le quali si negozia e non si perde efficacia perché non c'è più la capacità o la volontà da parte di tutti di affrontare temi spinosi come sono quelli dei riconoscimenti professionali oppure quelli dei modelli organizzativi
Però partendo da questa esigenza condivisibile no della maggior tutela
Si arriva ed un'altra esigenza non peregrina quella di una quota crescente di rapporto tra dopo le crescite di salario rapportata alla produttività
Lo ha detto Claudio è un argomento che so appassionato di esattamente come passione guardate che la distinzione tra potute produttività redditività sul piano dei comportamenti contrattuali enorme
La redditività e cosa sulla quale torno se in grado di intervenire con la contrattazione la produttività e il fondamento dei modelli organizzativi che puoi e devi negoziale
Se il riferimento alla redditività la tua capacità di incidere contrattualmente oggettivamente si indebolisce si allontana se il riferimento alla produttività invece hai un ambito nel quale i salari gli orari e le convenzioni di inquadramento le comete professionali sono efficacissimo
Queste due esigenze vengono portate ad una conclusione sbagliata sbagliata da parte di dici sul e di mi pare in maniera un po'meno esplicita da parte di un comunque adesso al di là dell'attribuire a uno
Una quota di di di di errore o o meno
Guardiamo un attimo la sostanza io credo che sia importante avere anche nella contrattazione dei differenziali non quelli che sostiene Tommaso Padoa Schioppa la cosa è stata sorprendente perché so essere l'una persona attenta
E mai mai banale nel anche nel valutarne giudicarle cose che riguardano noi
Però la tesi oggi che i differenziali territoriali in materia di salario sarebbe la soluzione ai problemi meridionali e priva di fondamento
Intanto come sapete bene voi per primi esiste già una differenza tra il livello medio di retribuzione al Nord e quello sul dunque se quello fosse risolutivo non avremmo il problema del Mezzogiorno ancor di più ci come le gabbie salariali ci son già state se quello era il meccanismo che unificava i due estremi del Paese non avremo la divaricazione di oggi
Invece quando c'era le gabbie salariali si sono costruiti gli elementi divaricazione più forte
Io credo che siano altre le ragioni sulle quali intervenire per avvicinare il sud al nord
Per quanto riguarda le dinamiche salariali i differenziali vanno misurati laddove si generano le condizioni di diversa produttività non per territorio
E questa la cosa che trovo sorprendente e per nulla convincente negli argomenti anzi verità gli argomenti manca non poco dei nostri amici soprattutto dalla CISL
Che introducono anche un altro elemento di riflessione preoccupante
Perché nell'ipotesi di modificare l'attuale struttura contrattuale rendere più leggero oppure disarticolare perché ci sono due cose che vengono dette l'uno e l'altro l'alleggerimento del contratto nazionale l'altra la possibilità di deroga
La possibilità di deroga disarticolata ancelle contratto
Perché quando un territorio ci comporta difformemente della regola universale
Il contratto di non c'è più che lo si voglia o no le fette questo ebbene questa modifica
Viene presentata con gli argomenti cioè con per risolvere le esigenze che dicevo condivisibili ma con delle distorsioni preoccupanti
Intanto mi piacerebbe sapere davvero se qualcuno lealmente pensa che il livello redistributivo efficace per difendere le persone che rappresentiamo sia la Regione quando si parla di territorio ci pensa la Regione
Ma viva Dio all'interno della stessa regione compresa questa che ci ospita ci sono differenze territoriali assai rilevante
Non è un caso che l'ultimo contratto nazionale nato quello dei braccianti nasce come evoluzione di contratti provinciali mai regionali
E quando i braccianti non più tardi di quattro anni fa han provato con una forzatura
Che commentammo aspramente negativamente
A reintrodurre l'idea del superamento del contratto nazionale con contratti territoriali poi sono state l'impresa ritornare sui loro passi perché alcune Province oggi confinano e hanno condizioni assai diverse tra di loro
Voi pensate che i braccianti di Ferrara abbiano lo stesso potere contrattuale dei braccianti di Rovigo
C'è un ponte che li divide non è così ma se nessuna conti padroni prima ancora dei nostri amici di CISL e UIL
Perché quel modello di provocava distorsioni nel mercato del lavoro perché si fa il prete a passare da un lato all'altro
Dunque hanno riscoperto loro dopo un esperimento che poteva essere risparmiato che non funzionava
Perché non c'è una dimensione territoriale oggi esaustiva di nessun processo economico il territorio importante ma secondo dei processi economici ha caratteristiche confini diversi tra di loro
Poi si dice occorre che la contrattazione secondo livello che si generalizza diventi un diritto guardate che anche qui c'è un problema non di poco conto si passa dall'esercizio dal libero esercizio di un diritto ad un obbligo in quello schema
Noi è un salto logico sorprendente soprattutto per la cultura rivendicativa e contrattuale di molte categorie della CISL compresa la firma
La libera contrattazione è sempre stato il fondamento per apporto se c'è un obbligo il contratto non è un obbligo
Il contratto un esercizio libero consolidato da una prassi antica se c'è un obbligo a contrattare c'è l'obbligo concludere ci sono una serie di procedure inevitabili che cambiano alla natura del sindacato dite quel che volete ma va così
Io penso che ci sia un po'di sottovalutazione anche di questi aspetti
Quello che poi sorprende
E l'idea che questo modo di procedere o questo modello dove il contratto se c'è è una sorta di Foglia leggera oppure se è disarticolato meglio chissà perché dovrebbe rappresentare una strada che porta alla soluzione più rapide più semplice del contratto
Io penso esattamente l'opposto
Perché se si passa dall'idea della libera contrattazione al vincolo si pone un problema che personalmente non condivido affatto ma dal punto di vista del principio è ben più alto di questo di questo albergo
è una montagna altro che una soluzione era
Di questo si tratta di questo però io credo che non ci sia sufficiente consapevolezza noi abbiamo provato a fare un po'di discussione
Anche con con CISL e UIL non non è che siamo all'anno zero la riproposta di alcuni modelli viene fatta in modo molto semplificato e senza mi permetto di dirla così adeguata attenzione a quelli che potrebbero essere gli effetti immediati gli effetti di prospettiva
In questa situazione data voi e noi
La confederazione siamo chiamati ad un lavoro difficilissimo
Perché si tratta di scegliere
Il punto di equilibrio
In un modello adatto come quello che utilizziamo su due livelli con le loro funzioni in una fase diversa dal passato
Cercando di produrre una discussione che affronti ogni singolo nodo del problema come state facendo qui
Io peraltro credo che il modello contrattuale su due livelli ha già in sé elementi di flessibilità
Che vanno indicati e valorizzati e sono d'accordo con quello che ha detto Claudio nella relazione a proposito del come individuare
La rivendicazione
L'inflazione programmata
Il recupero dello scarto
E la valutazione della dell'andamento di settore
Sta scritto
Nel modello
Poi le valutazioni quantitative sono un'altra cosa ma questi impianto e questo modo di valutare nella costruzione delle quantità i parametri ai quali ci si riferisce è previsto e formale non è un'invenzione
Peraltro aveva quando lo scrivemmo
Una ragione ben precisa ed esplicitata
In una fase di crescita economica garantire gli elementi di flessibilità che non sono uniformi per tutti io non direi mai che questo modo di costruire riferimento quantitativo anzi non gli ho detto fosse da prendere a riferimento per gli autoferrotranvieri
Che stavano per concludere un contratto e stanotte le imprese hanno cambiato idea per cui ci sono già le quantità definite e dopo aver fissato stabilito quali sono le quantità non le hanno firmato comportamenti che definire singolari e poco
Perché credo che anche quando l'economia cresce ci siano dinamiche diverse da settore a settore
Che per fortuna dell'impresa e nostra le dinamiche in questo settore anzi nei settori perché sono più di uno che qui sono rappresentati siano dinamiche positive lo dicono i numeri che nemmeno loro per la verità si affannano particolarmente a smentire
Perché son lì davanti agli occhi di tutti poi ci sono tutti gli altri elementi di valutazione impropri no meno cassa integrazione più straordinari quelli tradizionali tempi Ricci
Dunque questo elemento di flessibilità nell'utilizzo di quel modello va vescica
Con pacatezza ma non è un'invenzione mi ha sorpreso invece il commento che ho detto prima
Da due agenzie
Soprattutto
Di Giorgio Caprioli poi non non voglio introdurre
Nessuna forma di tisi dialettica di tra la Confederazione la categoria della CISL poi sono già difficili rapporti non ve li voglio complicare ulteriormente però come si fa a dire non bisogna mettere in campo ipotesi che cambia la natura del contratto facciamo la cosa di cui si sta discutendo qui è la conferma della natura del contratto
Quella che piace a loro è l'esatto opposto
Vorrei dirvi con la stessa franchezza
Non ho detto che la scelta è molto difficile perché c'è un equilibrio al quale non si sfugge
Che
Questa difficoltà non si supera col massimalismo rivendicativo
L'idea che dirò di più risolva la difficoltà secondo me è sbagliata
Anzi l'aumento da e non per le ragioni banali che possono apparire appena presentato perché gli altri difendono la loro tesi se più lontano dalla tesi degli altri no rischi di essere più lontano da un livello di comprensione di consenso da parte dei lavoratori
Perché se alzare l'asticella della richiesta fosse una pratica efficace non avremmo avuto tanti problemi negli anni passati e invece non è così
E so benissimo che è delicato e oltremodo difficile l'equilibrio da ricercare
Scelte massimaliste hanno inoltre
L'effetto di liberare tutti dalle loro responsabilità e rischiano di azzerare un sistema di regole che protegge noi te non le imprese
Occorre pensarci
Riflettere intorno anche questi inevitabili effetti secondo me con con pacatezza poi bisogna cercare ed è una ricerca necessaria e faticosa una soluzione unitaria
Non chiedetemi se
è possibile
E contare per intero sulla confederazione
Ho detto all'inizio
Non sono problemi che riguardano soltanto voi anche se voi siete chiamati agli atti formali più delicati vincolante quelli della scelta
Riguardano tutti noi compreso chi vi parla ecco perché che la Confederazione rappresenta dunque in ogni momento per qualunque esigenza
Come si dice con lo spirito di servizio del caso questo credo che la Confederazione cioè dato per scontato
Volevo dire soltanto un'ultima cosa questa prendete la Como
Un'osservazione molto personale
Anche come la la la riproduzione in una battuta di uno stato d'animo
Io credo che quando si discute poi ovviamente alla fine bisogna arrivare a delle ipotesi che siano impegnative per i gruppi dirigenti
Ho sentito qui dell'osservazioni che condivido altre invece che non mi convincono affatto tutte legittime tutte rispettabili c'è una cosa che non si può determinarne i rapporti tra di loro mi coinvolto in questa in questo aspetto della vicenda
Sui principi i mandati devono essere netti e vincolanti
Però per favore lo dico soprattutto ai dirigenti e non alle compagne e compagni
Di fabbrica quando si parla di mandati e si rivolgono questi mandati a un'istanza successiva
Non può valere la logica
Che ci sono dei dati dei bulloni strettissimi c'è il calcestruzzo e si è democratici soltanto se si accetta di impiccarsi con le proprie mani siccome ogni tanto capita anche a me sapete discussione confederale sì fate però che però siccome questo non è pratiche non è costume nei rapporti tra di noi non si tratta di fare niente di particolare di fare semplicemente quello che fate voi tutti i giorni
Quando chiedete un mandato chiedete dei riferimenti precisi e l'elasticità che serve a rispettarlo
Nei suoi fondamentali dopodiché assunzione di responsabilità vuole che si decide sempre insieme ma se la vostra segreteria
Alla fine l'indicazione che fornite quella di un mandato che tale non è perché assume il carattere
L'ho detto prima
Del vincolo francamente impraticabile
Fatto la scelta che no non poté siccome nessuno di voi la vuole quando è chiamato Luís a negoziare forse è utile che nemmeno in questa circostanza la si riproduca pari livello ve la siete reazione
No Lina Mainini appena nata ma finale non è mezza puntuali quella sera invece per le campagne Spampani nel tramitata centrale l'appuntamento è adesso qui adesso ma che viene cinque minuti per fumare la sigaretta e poi qui