53ª Assemblea dell'Associazione degli Industriali di Piacenza (presso il Centro Congressi dell'Università Cattolica)

Se vogliono accomodarsi
Ci sono ancora dei posti più avanti per il Signore associate signori ospite
Grazie a tutti per essere intervenuti grazie per aver accelerato nella pretesa di possesso dei posteri e a questo punto al presidente parenti completa preghiera la seduta pubblica dalla nostra cinquantaduesima assemblea
Volevo andare a pranzo Bahman detta di legge perché altrimenti avrei combinato qualche disastro per cui vediamo così spero solo che non vivo aumenti attesi
Sono gli occhiali
Viviamo lei Cantù allora illustre Presidente autorità gentili ospiti colleghi a tutti un cordiale benvenuto
Colgo l'occasione per trasmettervi saluti del presidente a cani che non potendo essa fra di noi ci ha mandato un telegramma
è un onore per noi la presenza di D'Amato pre alle sue prime uscite pubbliche in una città di provincia nella veste di presidente della Confindustria
Credo sia un segno di cambiamento e attenzione alla realtà locali costituite prevalentemente da piccole e medie imprese che sono il tessuto portante dell'economia nazionale
Intendeva essere particolarmente Breve per lasciare spazio ad Amato che si darà sicura che ci dirà sicuramente cose molto più interessanti relativa il quadro nazionale
Per parte mia foto alcune brevi riflessioni sulla difficoltà di fare impresa oggi in Italia poi possiamo ai problemi più specifici del nostro territorio
Sappiamo come sono andate le targhe insomma abbiamo ascoltato il messaggio forte e chiaro di Fazio tutti dicono che non si può più aspettare ma qui non si muove foglia
Di riforme strutturali non vogliamo sentir parlare e mentre il calo di competitività del sistema Italia e sotto gli occhi di tutti siccome ci chiudiamo in un guscio e speriamo che si vada bene
Sembra che il nostro Paese trovi la coesione K che qualcosa di importante solo quando è pressata da un pericolo grave ed irreparabile
Come se a noi non fosse dato di costruire il futuro ma solo di rappezzare il presente con provvedimenti tardivi e incompleti
Per il momento l'Italia rimane una bella documentata che non ha nessuna voglia di svegliarsi
So che il gettito fiscale nazionale va bene e la cosa mi fa molto piacere però quando ho visto l'incidenza delle imposte sul bilancio della mia azienda il piacere andata via subito avendo sentito dire che lì quel che erano diminuite mi aspettavo di vedere negli affetti
Ho poi capito che da una logica di prelievo sul reddito si è passati ad una logica di prelievo sui costi
L'Iraq si paga anche sui costi del personale e sugli oneri finanziari
Lì si paga sull'IRAP sull'ICI sulle auto sui telefoni sulle spese di rappresentanza sulla Monte sulla manutenzione e via di seguito
Il risultato è che gente o nazionali Pepe aumentato nei primi quattro mesi di quest'anno del settantasette per cento
Sono contento per le casse statali mi domando però se un così massiccio prelievo l'Imperiese sia utile per lo sviluppo del nostro Paese
Senza contare che la Costituzione chiede tutti di contribuire in base al proprio reddito non ipocrite costi si parla in questi giorni dell'evasione fiscale dell'impresa la nostra posizione è chiara consideriamo l'evasione una grave mancanza di un dovere primario costituzionale ed un pericoloso fattore distorsivo dalla concorrenza
Pensiamo anche che un sistema fiscale meno complicato e ispirato ad una logica meno punitiva potrebbe aiutare molto a contenere il fenomeno
Gran parte delle forze politiche si dichiara per il federalismo fiscale per arrivare ad una maggior responsabilità nella spesa pubblica noi condividiamo questa impostazione la nostra tendenza alla concretezza ci impone però alcune considerazioni
Finché la spesa dei vari enti pubblici territoriali veniva finanziata da un debito pubblico che pareva poter peso senza fine si poteva sempre sperare che le nostre che le nostre spese le pagasse qualcun altro
Se invece le nostre spese le dovremmo pagare noi come vuole la logica il buon senso
Dovremmo considerare con preoccupazione la tendenza emersa negli ultimi tre anni di un aumento dei dipendenti pubblici sul nostro territorio e la contemporanea stabilità degli occupati nel settore privato
Di questo passo la competitività del nostro sistema produttivo piacentino potrebbe essa compromessa perché una cosa è certa sia fermeranno i sistemi economici dove il rapporto pubblico privato raggiungerà la massima efficienza
Danni le forze politiche si dichiarano a favore della semplificazione amministrativa
Ma intanto la vita quotidiana delle nostre imprese è soffocata da una della giungla di adempimenti burocratici tale da far impallidire al confronto le più odiose angherie feudali
Un esempio per sperare
Voi avete a caso un televisore utilizzate certamente un telecomando
Dalla vostra poltrona devi al televisore spuntate lettere cioè lo spazio che un bene di tutti ma non pagate nulla in modo che e non dovete fare alcuna domanda
Se però un'impresa che utilizza un telecomando per governare una buona macchina operatrice allora fermi tutti per prima cosa bisogna chiedere l'autorizzazione al ministero delle Poste in carta da bollo e attendere la risposta alcuni mesi poi bisogna informare la questura per motivi che sfuggono alla per alle persone normali come me
Poi si deve chiedere l'autorizzazione a las allegando gli elaborati tecnici del fornito poi si deve versarli che cinque mila annue per ogni apparecchio trasmittente eliche cinque mila non è per ogni apparecchio ricevente
Se manco un versamento sono due milioni di multa più penale ogni cinque anni per ogni apparecchio tutta l'istruttoria va ripetuta
Pensate
Volete un altro esempio voi sapete che l'impresa che scuotono l'Iva per conto dello Stato e verso lo al fisco quando un cliente non pagata che insolvente la logica vuole che l'impresa perda la sua parte e lo Stato la sua cioè l'Iva
Per tanti anni invece l'impresa hanno dovuto sostenere anche la quota parte dello Stato quando infine una direttiva europea ha comandato al nostro Paese di correggere questa ingiustizia
Che se nella disparità di trattamento all'interno della comunità cosa ha fatto il nostro fisco una bella circolare ministeriale ha spiegato che l'Iva può essere sì recuperata ma solo dopo che viene chiuso il fallimento
In Italia i fallimenti si chiudono dopo dieci o venti anni così il principio salvo e le imprese sono al punto di prima ditemi voi ci si può affrontare la competizione globale con questa mentalità
Eppure questa è la realtà della vita quotidiana delle nostre aziende
E non me ne voglia D'Amato se faccio una riflessione critica sulla passata conduzione della Confindustria siamo un'associazione dotate di uomini e di mezzi ma i risultati sotto l'aspetto della tutela dell'impresa sembrano veramente modesti
Perché sono convinto che se correttamente informato anche Bertinotti che oggi sia organizzato il benvenuto sarebbe disposta ad eliminare questa assurdità
Però che intanto siamo tra gli ultimi in Europa come capacità di attrarre investimenti esteri e tra i primi come difficoltà a fare impresa
Con questo fisco e questo burocrazia il nostro primato è destinato a durare e si può ben capire la sensazione di sollievo espressa dagli imprenditori italiani quando vanno ad operare all'estero
Nell'anno che è trascorso si ha avuto per l'economia piacentino un andamento mediamente soddisfacente anche se rimane la sensazione marcata che il nostro territorio non riesca a cogliere tutte le opportunità che sarebbero alla nostra portata eccone alcuni motivi
La cronica carenza di agli industriali elevato prezzo conseguente alla scarsità dell'offerta che arriva persino a duecento mila lire al metro quadrato sono il primo forte ostacolo lo sviluppo
Le nuove aziende devono lesinare al massimo la superficie dello primo insediamento e se hanno successo si trovano subito rinchiuso impazzì troppo angusti per cui poi devono fare altri insediamenti e quindi costi che espone non son più competitive
Occorre accantonare quella mentalità per cui ogni metro quadrato sottratto l'attività agricola è una specie di Takato mortali di cui non sono uscito Guariento acconto
La verità è che l'Europa e afflitta da eccesso di produzione agricola e si spendono somme ingenti per finanziare la messa a riposo dei terreni il così detto se passai e limitare in questo modo le eccedenze
Intanto vale allora usare un po'più di spazio per migliorare la qualità della vita nelle nostre fabbriche
Ricordiamoci che una volta nelle fa poiché vi erano molti operai che poche macchine o l'operatore può controllare più centri di lavoro contemporaneamente per cui la carenza di spazio diventa anche un fattore di stress e di pericolo
La stessa cosa vale anche per le abitazioni private vivere in casa anche modeste ma con un minimo di spazio di silenzi diverte è un'esigenza sentita da molti è che non deve essere repressa
Questo appello che volgiamo i pubblici amministratori e pianificatori del territorio
Intanto con la collaborazione della missione provinciale della Camera di Commercio e dei sindaci presentiamo oggi un primo catalogo delle aree Titti veramente disponibili per insediamenti produttivi
Ringrazio i presidenti Squeri Gatti nonché i Cindy si per la collaborazione
Ricordo ancora che la nostra provincia circa centocinquanta chilometri di fonte autostrada autostradale completamente trascurato una vetrina troppo importante per non essere utilizzata
Basti pensare alla se Brescia Milano alla tratta devono a Venezia a tanti altri esempi di tratta otto sul autostradali divenute l'asse trainante dello sviluppo territoriale
Abbiamo poi una carenza di infrastrutture che smorza la valenza strategica della nostra posizione baricentrica rispetto all'aria più sviluppata del Paese
La tangenziale su il ponte sul Po alla sua navigabilità e Lario porto commerciale
Forse non potremo fare tutto in una volta ma come per la Fiera alla fine siamo riusciti ad Accorsi e lavori che proceda nuova speditamente
Con la stessa determinazione dobbiamo realizzare anche gli altri obiettivi
La tangenziale sud dovrebbe essa completati in parte con l'opera è collegata l'alta velocità e del resto con l'aiuto dell'Anas
Per la tangenziale nord si dovrebbe completare a brevi il Progetto per passare poi alla fase che all'iniziativa
La navigabilità sul può ad Isola Serafini è un preciso impegno dell'ENEL e occorre farlo rispettare
Il ponte sul Po e l'obiettivo di rilievo e va perseguito con ogni di con decisioni in ogni sede
Per passare dalla sponda piacentina quella lombarda e viceversa gli automezzi devono purtroppo ancora attraversare il centro cittadino intasando lo difatti per inquinamento
Per poi non parlare degli automezzi pesanti che non possedendo non potendo passa qui se non prendo l'autostrada devono andare a Mosca sta San Giovannino Sannazzaro per andare in territorio lombardo
Un territorio che ambisce ad essa nel polo di autotrasporto e logistica non può fare a meno di una rapporto commerciale
Per cui si vada a fondo sul discorso San Damiano se però questo discorso non è percorribile per vari intoppi siccome oggigiorno quello che conta di più è il tempo bisogna pensare a un'altra localizzazione e poi partire decisi
Il ministro dei Trasporti Bersani piacentino conosce bene questi problemi e speriamo che posso fare qualcosa
Non è un invito al clientelismo il nostro territorio ha un alto tasso di contribuzione alle finanze pubbliche e non si vede perché debba rimanere così arretrato nelle infrastrutture
Occorre però che i partiti politici e gli enti interessati lascino perde di veti incrociati
E si badi al soldo con sano pragmatismo
Penso sì anche giusto mettere tra i fattori di stagnazione anche un aspetto culturali tipico dell'imprenditoria piacentina
La poca propensione a fare sistema abbiamo molte piccole aziende con prodotti validissimi ma il nostro carattere troppo individualista il legame troppo stretto con la famiglia impediscono spesso il decollo verso dimensioni maggiori
Così molte realtà promettenti sono andate verso il declino e sono confluiti in aziende più grandi con i centri direzionali altrove
Si deve però anche precisare che molte aziende piacentine sono andate fuori territorio mantenendo qui centri irrazionali e se facciamo un bilancio poi menti bilancio positivo perché sentivo
Siamo quindi condannato quando afferma che si fino a dove è stato in qualche modo possibile affermare che piccolo è bello ormai non è più così globalizzazione new economy avranno l'effetto di potenziali sistemi già forti e di deprimere quelli deboli
A meno di rovesciare la situazione con uno sforzo immane
Una recente ricerca condotta da alcuni studenti della facoltà di Economia che ci ospita ha evidenziato un'interessante novità
Oltre tre ai tradizionali punti di forza nelle produzioni meccaniche nei trasporti nella cui alimentare la nostra provincia mostra un elevato indice di specializzazione anche per le aziende di informatica
Ritengo che ciò sia dovuto in parte anche le prime benefiche ricadute Melli delle delle istituzioni nuovi corsi di laurea proprio in questa università che alla nostra che la nostra associazione ha da sempre appoggiato
Aggiungo che proprio qui ho applicato sto centro di ricerca sull'applicazione dalla telematica le organizzazioni alle organizzazioni e alla Società diretta dal polso Domenico Ferrari
Grazie alla sua collaborazione all'appoggio della Camera di Commercio e della Banca di Piacenza stiamo mettendo a punto un portale che presenti le aziende piacentine e l'accompagni nella transizione verso il mercato elettronico
L'iniziativa è aperta anche ad artigiani commercianti agricoltori e alla Coop alla cooperazione in modo da offrire compagno una panoramica completa del sistema Piacenza ed anche per questa via una spinta verso la dimensione interna internazionali di cui ha bisogno un'altra ricerca sull'economia locale infatti in collaborazione dell'università di Economia con una con l'appoggio e l'aiuto dalla Cassa di risparmio di Parma e Piacenza
Altre cose buone ci aspettiamo dalle per Turatto verso la caserma dalla neve di una sede distaccata del Politecnico con l'avvio del corso di laurea in ingegneria dei trasporti
Clinton ritengo compito primario per la nostra associazione difenda le fa conoscere le ragioni dell'impresa e del libero mercato come via maestra per un vero progresso sociale ed economico
Credo però che debba anche essere gestita senza perdere di vista il il rapporto costi-benefici dei nostri associati in quest'ottica abbiamo promosso alcuni inizio iniziative che qui brevemente ricordo
Per la prima volta in Italia è stata proposta la vaccinazione antinfluenzale in azienda con il duplice scopo di ridurre i costi per la malattia sia per le nostre in paese che per il sistema sanitario
E qui caro amato ti devo dire che al tuo vicepresidente Tognana che anche mio concorrente un giorno le incontrato a Bologna ha detto cosa facevamo Piacenza bene il giorno dopo su il Sole ventiquattro Ore c'era scritto Treviso quali Minitalia fa la designazione però d'ora in poi non abbiamo più niente altro vicepresidente
Possiamo dieci soddisfatti dei risultati sette mila ottocento ore di malattia risparmiate che corrispondono una minore incidenza del ventisei per cento sia vivo si è avuto un minor numero di episodi e soprattutto è diminuito di molto alla durata media
Devo qui dare atto al sindacato di correttezza e di avere compreso l'utilità di questa iniziativa perché se l'impresa hanno risparmiato in denaro i lavoratori hanno guadagnato in salute che come si sa è un bene ancora più prezioso
Abbiamo costituito poi un consorzio per l'acquisto dei mezzi e le perché anche dovrebbe portare già dal mese prossimo ad un sensibile risparmio per i principali consumatori stiamo verificando la possibilità di fare altrettanto per il gas e la telefonia
Sarà sapete bene che il nostro Paese non brilla serto per cultura di mercato le privatizzazioni sono tardive procedono a rilento e con poca attenzione
Al pericolo della formazione di cartelli che ci porterebbe dalla padella le braci occorre quindi assume ogni possibile iniziativa per diversi Zarja la concorrenza
Abbiamo dato vita ad uno sportello unico interno all'associazione per assistere gli associati né alle prese con i meandri della pubblica amministrazione ministro azione invito qui nuovamente a utilizzare questo nuovo servizio
Attraverso le nostre a susseguirsi e for Pina
Portiamo avanti un'importante opera di formazioni qui Piacenza ed a costi contenuti nell'ultimo triennio abbiamo tenuto duecentoquarantatré corsi con sei mila partecipanti per ventidue mila ore di formazione
Noi imprenditori non abbiamo il dono dell'infallibilità umanamente non siamo né meglio né peggio di qualunque altra categoria economica il ruolo da lui svolto però è centrale
Oggi più che mai l'impresa il passaggio obbligato per la costruzione di un futuro migliore
Io stesso e se osserviamo i treni dei pendolari in partenza ogni mattina da Piacenza possiamo ben comprende che si deve fare di più
Ma il destino delle nostre fabbriche non dipende solo da quello che succede in pieno si cancelli
Nella competizione globale c'è bisogno di tutti Pubblico e privato si giocano la partita nella stessa squadra e dalla stessa parte siamo riusciti a entrare nel torneo più importante d'Europa ma il bello viene adesso
Non serve fare melina ma occorrono azioni rapide e profonde noi siamo pronti e potete star certi che faremo la nostra parte
Adesso allora do la parola al mio Presidente essa cade piuttosto proposto
Cari colleghi sono molto lieto di essere qui a Piacenza per due ragioni la prima perché questa è un'associazione nella quale ci sono tanti amici alcuni di vecchissima data
Tanti ottimi colleghi importanti fornitori Dine come imprenditore quindi vecchi rapporti solidi di buon lavoro e di buona amicizia e sono anche molto contento per aver ascoltato la incisiva e determinata relazione il vostro presidente
Che con taglio il piglio deciso a ribadito accentuato alcuni degli aspetti che recentemente nell'assemblea di Confindustria di qualche giorno fa ho avuto modo di trattare rilanciando il tema della competitività che rappresenta la grande sfida che abbiamo davanti a noi e che non possiamo assolutamente perdere e quindi in questo mio intervento oggi pomeriggio desidero parlarvi
Di quali sono le opportunità che abbiamo a portata di mano
Quali sono le sfide che dobbiamo saper cogliere e quali sono le riforme che dobbiamo saper fare
Le opportunità che abbiamo a portata di mano e che rappresentano davvero un'occasione importante per il nostro Paese
Ognuno di noi conosce molto bene stiamo vivendo una fase di straordinaria congiuntura internazionale che finalmente ha incominciato a agganciare anche l'economia interna che sta dando segni abbastanza positivi non del tutto soddisfacenti non ancora in linea con quanto sta accadendo all'estero
Non sappiamo ancora per quanto tempo duraturi ma sicuramente l'economia italiana sta incominciando a dare dei segni più positivi
Dall'altro lato abbiamo un'economia che è diventata davvero integrata davvero più globale
Con una cosiddetta new economy nuove tecnologie riforme economia della Rete diciamo così che rende tutto più vicino tutti più a stretto contatto con una pressione continua perché i prodotti divengano sempre migliori e prezzi sempre più bassi giorno dopo giorno
Rimescolando completamente gli assetti di mercato e mettendo ciascuno di noi in una condizione al tempo stesso di grande rischio di grandi opportunità
Come capita quando i mercati cambiano
Chi è
Nel mercato corre il rischio di uscire e chi non c'è a tutte le opportunità per entrare
E dal momento che ne come imprenditori siamo portati a vedere sempre più le opportunità
Piuttosto che non i rischi io credo che noi dobbiamo con grande consapevolezza renderci conto che abbiamo davanti a noi una straordinaria occasione
Di conquistare nuove quote di mercato di consolidare questa fase di crescita di recuperare quel processo di marginalizzazione che negli ultimi anni ha visto purtroppo il nostro Paese le nostre imprese andare indietro rispetto ai nostri competitors internazionali
L'Italia ha perso
Quindici anni fa una grande opportunità che ci è costata la grande crisi degli anni novanta quindici anni fa avevamo condizioni di quadro internazionale di quadro domestico abbastanza simili a quelle di oggi avevamo una forte congiuntura internazionale
Avevamo anche qualche risorsa interna che ci avrebbe consentito di fare riforme strutturali se solo avessimo avuto le condizioni politiche soprattutto la consapevolezza degli attori politici istituzionali e sociali per fare questo tipo di riforma
Erano gli anni in cui ci consideravamo con la Gran Bretagna per vedere quale dei due Paesi fosse più forte quale fosse la quinta potenza a livello internazionale lo ricordate tutti facciamo grandi esercizi muscolari con la Thatcher
E mentre noi ci be'avevamo all'idea di aver superato la Gran Bretagna la Gran Bretagna silenziosamente ma decisamente in tempi brevi ha fatto grandi riforme
E nel corso di pochissimi anni
Un Paese che aveva un debito pubblico superiore all'Italia più stato nell'economia dell'Italia
Un tasso di sindacalizzazione dedita del mercati del lavoro superiore all'Italia e in più
Una crisi di imprenditorialità che l'Italia per fortuna non l'ha mai visto e sperimentato in pochi anni quel Paese riuscito a mettere in moto un processo di crescita così forte così duraturo i cui risultati sono davanti agli occhi di tutti
Noi abbiamo pagato le mancate riforme con tutta la crisi degli anni novanta abbiamo rischiato il crack finanziario
Siamo stretti sia stata siamo stati costretti a una politica di risanamento finanziario durissima con un aumento dalla pressione fiscale un crollo verticale degli investimenti pubblici
Un forte rallentamento dalla capacità di crescita del nostro Paese un'accentuazione del divario fra Nord e Sud una marginalizzazione delle nostre imprese che costretti a rimanere piccole per potere essere flessibili e competitive hanno perso quote di mercato negli scambi internazionali
Ed è proprio questo il punto rispetto al quale dobbiamo con grande incisività tutti quanti noi fare un'operazione di maggiore consapevolezza nel Paese sulla portata dell'opportunità che abbiamo davanti a noi
Se non saremo in grado oggi in questo momento di accentuare e di accelerare le riforme necessarie
Per diventare davvero competitivi il costo che noi pagheremo sarà quello di non riuscire a capitalizzare una congiuntura positiva e di andare nuovamente in una fase di crisi di recessione che margine l'azera ancora di più il nostro sistema produttivo
Il mercato integrato la globalizzazione l'economia della Rete
Hanno reso tutto più piccolo e più vicino
Se prima un'impresa di dimensioni piccole si dava come orizzonte il mercato nazionale oggi non può darsi che come orizzonte il mercato europeo mercato Rover rappresenta ormai la soglia minima alla quale noi tutti dobbiamo guardare le questo mercato che non fa più prigionieri o lo vince lo perde non ci sono più aree intermedie diventa difficile trovare ormai gli anfratti le nicchie dietro le quali nascondersi perché tutto diventa sempre più trasparente la pressione diventa sempre più forte sul piano competitivo
E allora noi che lo sappiamo noi che ci rendiamo conto ogni giorno di quanto sia più difficile riuscire chiude i nostri conti economici bene
Perché la pressione competitiva è davvero forte abbiamo da un lato il dovere dall'altro la responsabilità di indicare al nostro Paese ai nostri interlocutori istituzionali sindacali sociali culturali
Quali sono le può la qual è la portata competitiva vera di fronte alla quale dobbiamo muoverci e soprattutto renderci conto che i tempi nei quali dobbiamo reagire sono veramente modesti nelle azioni che in questi giorni ci sono state la relazione che ho tenuto alla assemblea di Confindustria
Sono state diverso tipo da un lato abbiamo avuto la relazione della presidente dell'Antitrust Tesauro del governatore della Banca d'Italia
Le stesse indicazioni del Fondo monetario internazionale di qualche ora fa che hanno assolutamente ribadito ripetuto quello che noi abbiamo già anticipato nella assemblea di Confindustria e che voi tutti conoscete molto bene
D'altro lato ci sono stati interlocutori di governo e forze sindacali che hanno detto best industriale esso D'Amato non son mai contenti abbiamo fatto un grande sforzo grande risanamento c'è grande ingratitudine nei riguardi delle cose fatte fino ad oggi
E quindi cogliamo l'occasione per essere chiari qui non è che ci sia più o meno apprezzamento rispetto alle cose fatte c'è semplicemente una completa diversa scala di valori e di riferimenti quali dobbiamo mirare è vero che noi siamo uscendo da una crisi finanziaria durissima e che il Paese si portava appresso il costo il peso di Gravity antichi problemi non risolti e che non resse indossate risolti si sono accentuati via via andando avanti
è altrettanto vero che non possiamo più solamente guardare alle cose da fare
Considerando da dove stiamo vedendo ne dobbiamo guardare le cose da fare considerando dove stanno andando i nostri concorrenti a che velocità nostri concorrenti stanno procedendo
Come diceva il ministro letta durante la nostra Assemblea
Voi guardate il bicchiere mezzo pieno
Dicendo che mezzo vuoto
E il modo in cui io poi ho avuto modo di rispondere a letta e lo ricordo a tutti perché mi sembra abbastanza sintomatico se invece accontentarsi di un bicchiere mezzo pieno solamente perché piena a metà saremo spazzati via dal mercato in un secondo
Il nostro Paese oggi ha bisogno di riempire l'altra metà del bicchiere rapidamente
Perché rapidamente che nostri concorrenti stanno accentuando accelerando capitalizzando anch'essi questa straordinaria congiuntura positiva per diventare ancora più competitivi ancora più forti
E allora questa per esempio accentuata capacità competitiva la stanno giocando molto sui livelli di pressione fiscale
Per cui ciascun Paese con i quali noi competiamo e parliamo di voli dell'Europa occidentale naturalmente
Stanno via via cercando di alleggerire la pressione fiscale su Radio di imprese per accentuare accelerare la capacità di autofinanziamento e di investimento delle imprese per cui anche la Germania sta con grande decisione procedendo in questa direzione
E stanno tutti quanti cercando di vedere in maniera più o meno decisa i livelli di finanziamento e di funzionamento dello stato sociale
E stanno soprattutto cercando di accentuare e aumentare la loro capacità sistemica di essere competitivi
E allora il nostro Paese ha da fare tante cose in punti di ritardo le crisi di competitività sono note a tutti quanti noi ce li risparmiamo inutile elencarle
Però sicuramente dobbiamo essere capaci di reagire a questa grande come dire
Diseconomia che il nostro sistema impone alle imprese
Accelerando un processo di riforme che trova il suo volano fondamentale in tre punti di attacco molto chiaro
Il primo è ridefinire la flessibilità sul mercato del lavoro l'abbiamo un mercato del lavoro rigido che mal si coniuga con tutte le opportunità che l'economia della Rete
Ci offre l'economia della Rete ci offre straordinarie opportunità che possono essere colte solamente se ne sviluppiamo due grandi drivers il primo è quello della conoscenza e il secondo con la flessibilità e con vecchi problemi non c'è spazio per la nuova economia e dobbiamo essere capaci in maniera molto chiare molto trasparente di recuperare flessibilità sul mercato che il più ingessato di tutti in Europa
Il secondo aspetto importante quello di recuperare una pressione fiscale compatibile comparabile con i Paesi occidentali con i quali mi ci misuriamo
E qui condivido assolutamente tutti i rilievi fatti da parenti soprattutto per quanto riguarda l'IRAP che ha sparigliato completamente
La comparabilità del prelievo fiscale fra noi e gli altri ma che sicuramente voglio dire rappresenta in termini complessivi di prelievo fiscale sul reddito di impresa un costo Aubenas più alto di quello che formalmente sembra essere
E noi alla fine comunque continuano a pagare rispetto al trenta trentacinque per cento
Di quasi tutti gli altri Paesi occidentali ben più del cinquanta per cento di prelievo fiscale sul reddito di impresa
E il terzo aspetto fondamentale che probabilmente quello che di fatto sintetizza le due riforme prima dette e la ridefinizione dello stato sociale che lo stato sociale che spreca troppo
Non protegge chi deve essere protetto e profondamente iniquo ve lo stiamo qui a dire che dobbiamo tagliare la spesa sociale siamo qui a dire che dobbiamo ridefinirla perché ci sono sicuramente interi pezzi del Paese
Intere generazioni che sono tagliate fuori dei diritti di cittadinanza fondamentale di un paese civile
E ci sono invece protezioni eccessive per ceti super protetti con uno spreco di risorse che assolutamente incompatibile incomparabile in un Paese civile che voglia crescere voglio svilupparsi
Allora quelli che non vogliono ridefinire lo stato sociale che la vogliono lasciare così come non solo non si pongono il problema di rendere più efficiente la spesa che potrebbe essere un interesse delle imprese che oggi finanziano con i loro dipendenti prevalentemente la spesa sociale
Ma non si pongono soprattutto il problema di come renderlo più equo nei riguardi di pezzi interi del paese che oggi sono tagliati fuori da ogni forma di protezione
E allora
Il terreno sul quale noi abbiamo chiamato a confronto il sindacato non è quello della contrattazione o del piccolo scambio corporativo che fa parte del ruolo del gioco delle parti che sicuramente sarà oggetto voglio dire delle normali dinamiche di rapporti fra parti sociali e controparti
è piuttosto quello di aprire un confronto bello e significativo sul tema della illegalità della lotta al lavoro sommerso della ridefinizione di uno stato sociale più equo che non sprechi
E di una recupero vero delle possibilità di includere nel processo di crescita del di sviluppo soprattutto le nuove generazioni che si trovano a dover sei Re di più pagare un costo elevatissimo per il rapporto sempre più squilibrato fra chi produce e chi non produce nel nostro Paese
E poi si ha un bel dire come dicono le agenzie di queste ore
Da parte dei sindacati che i dati i numeri del Fondo monetario internazionale sono sbagliati non fanno testo qua purtroppo i numeri continua a essere gli stessi continuano a essere citati formulati da tutti i grandi organismi internazionali da tutti i centri di ricerca di qualunque colore essi siano anche nazionale
Sono purtroppo i numeri di fronte ai quali dobbiamo misurarci con serietà perché io non ho mai visto un problema che senza essere affrontato si risolvesse da solo ognuno di noi sa della sua vita di lavoro che i problemi o si affrontano o ci scoppiano in mano e problemi come questo coro rischia di saltare completamente nelle mani di tutti quanti noi perché rappresenta non solo una bomba economica ma rappresentano soprattutto una grandissima iniquità sociale rispetta la quale dobbiamo sederci tutti quanti misurare e fare i conti e allora in questo spirito in questo su questo terreno che noi intendiamo aprire un confronto con il sindacato intendiamo farlo in una logica che non sia di assoluto scambio concertativo consociativo ma piuttosto di un confronto vero e serio perché se insieme
In una quella che noi abbiamo proposto essere un'alleanza per la modernizzazione si riesce a mettere in modo da avere un processo di crescita
E di sviluppo economico che generi anche risorse per tirare più opportunità e quindi ulteriore sviluppo anche sociale e civile il nostro Paese a tutte le energie
Umane e imprenditoriali per fare un salto di qualità straordinario per recuperare nuovamente quell'opportunità di sviluppo che quindici anni fa noi non sapremo cogliere e che oggi si ripresentano nuovamente davanti a me
Se diversamente non saremo in grado di mettere in moto un processo di riforme e di modernizzazione vero il nostro Paese pagherà in termini durissimi
Questa occasione mancata perché nel frattempo noi continueremo a marginalizzare ac e continueremo a perdere sempre di più quote di mercato e si ha un bel dire che le imprese italiane sono flessibili sono intelligenti sono competitive sono fatte da imprenditori che dedicano la loro vita lavoro con grande incisività e con grande determinazione ma sia noi mancano le masse critiche fondamentali per conquistare i mercati per fare innovazione per fare vera ricerca per fare veramente nostro mestiere fino in fondo noi da questi mercati diventiamo sempre prima generali ed è questo la partita del Paese non può perdere perché non la pagheremo solamente nei commi prese la pagheremo tutti in termini di mancato sviluppo e di mancato benissimo
E allora è su questo che dobbiamo insieme cercare di far crescere la consapevolezza del paese e dobbiamo soprattutto essere molto attenti a comunicare bene all'esterno
Che Confindustria si sta facendo promotrice di un'alleanza per la modernizzazione che si gioca tutta in tempi stretti
Perché la prospettiva è che naturalmente la Banca centrale europea a questo surriscaldamento dell'economia non può che rispondere attraverso l'unica leva che ha in mano quella dei tassi di interesse
E dal momento che i nostri fondamentali competitivi non sono colline degli Stati Uniti le della Gran Bretagna e perché la nostra struttura di costi è rimasta alta un aumento dei tassi d'interesse con il rischio di far nel breve periodo riabilitare questa congiuntura positiva e quindi di farci disperdere quelle condizioni anche economiche di quadro che sono indispensabili perché siano investite in vere riforme strutturali
Certo siamo tutti consapevoli del quadro politico e il quadro come dire istituzionale e quanto meno complesso siamo la fine di una legislatura
C'è una conflittualità molto forte all'interno del Parlamento
Questo governo si tiene in piedi su mandato del presidente Repubblica per fare il referendum i referendum sono stati fatti con l'esito che tutti conosciamo
Mancano pochi mesi alla chiusura della legislatura
E necessario di fare rapidamente le leggi elettorali e soprattutto introdurre meccanismi che garantiscono stabilità e governabilità
Più ancora che definire quali siano i meccanismi di East istituzionali di ingegneria istituzionale che non è cosa nostra e non ci interessa io penso che sia importante senza cadere nei calcoli di ragioneria politica che ancora meno ci interessano definire con grande attenzione la necessità che qualunque sia la maggioranza che governerà il Paese nel corso alla prossima legislatura noi abbiamo bisogno di stabilità e di governabilità
Non quindi solo riforma elettorale ma riforma di stabilità per la stabilità e per la governabilità questa è la condizione fondamentale
Fare lezioni senza questa ridefinizione sarebbe molto grave sarebbe però ancora più grave perdere un anno nel lo spazio di tempo che ci separa dalle prossime elezioni continuano a non fare le riforme
Perché questo è il tempo che ne abbiamo davanti per fare queste riforme e tutte le altre che ci servono
E quindi assolutamente indispensabile che non grande attenzione chi ha interesse alla modernizzazione pongo l'accento e accende i riflettori su quanti oggi ostacolino il processo di riforma istituzionale ed è letterale perché una partita che ne non possiamo perdere
Perché una partita sulla quale ci giochiamo il futuro competitivo delle nostre imprese ci giochiamo soprattutto il futuro di un Paese che ossa nel diventare più moderno essere più competitivo e accelerare anche la crescita del suo benessere sociale e civile
Io sono convinto che lei oggi ci sono sono convinto che il momento è positivo sono convinto che se siamo in grado di catalizzare
Quelle forze che nel Paese come noi sono consapevoli che questa è la partita da giocarsi qualche cosa di positivo si possa anche fare
Però con grande responsabilità dobbiamo essere determinati e non dobbiamo indulgere più in piccoli scambi con piccole e anche rischia di sembrare duro come dire traccia nel rapporto con la controparte sindacale piuttosto che non con il sistema politico istituzionale
Io credo che noi dobbiamo con determinazione rappresentare questa esigenza perché noi che corriamo il rischio ogni giorno di perdere la partita sui mercati siamo i primi ad avvertire i segni di quello che sarà il mancato cambiamento
E dal momento che sappiamo quanto costa non vogliamo che il Paese tali questo prezzo grazie
Abbiamo abbiamo terminato i nostri lavori nostra Assemblea ringrazio tutti i partecipanti ci possiamo comoda foniche spero abbiano preparato qualcosa grazie