Il Ministro della Giustizia Castelli non inoltrerà alla Presidenza della Repubblica la domanda di grazia di Bompressi

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha deciso di non in rare la richiesta di grazia nei confronti di Ovidio Bompressi al Presidente della Repubblica ne parliamo con Guido Calvi senatore dei DS e avvocato noto avvocato penalista Bongiorno senatore allora dal punto di vista tecnico intanto il Presidente Ciampi può comunque dare la grazia a Bompressi a prescindere dalla dalla iniziativa di Castelli spiega anche perché
Non è assolutamente esatto dire che non rinnova ultrà il ministro ha semplicemente una David fruire
E l'istruttoria per poi alla preghiera per la Repubblica che e è libera di decidere come ritiene più opportuno cioè non c'è nessun vincolo rispetto alle a le scelte del ministro in questo caso va detto primo che l'istituto e la grazia di un istituto appaia antico che era un potere regio darteli prestato conosciuto questo istituto ed è rimasto anche nell'età repubblicana con fortissime limitazioni sì proprio perché questo è un potere e in qualche modo altera la divisione dei poteri Indipendent Repubblica
Ora come ben trattato e in tutte le democrazie occidentali
è un potere che viene usato con grandissima di repressione soltanto in casi eccezionali il ministro ha semplicemente la possibilità di Eastwood porta ad istruire
E in questo caso raccolto il Parini pretende giudice di sorveglianza e della procura generale di Milano
Per lui la pratica è terminata quindi appare ieri vincola ampi né tanto meno non trasmette questi sono non ha questo potere il ministro infine Ettore perché tale pubblica può decidere naturalmente a prescindere cavallette relazioni tecniche prova assai gravi del ministro ecco a
Ora valutiamo ecco la seconda domanda era questa le valutazioni politiche delle esternazioni del ministro che ha fatto alcun esplicito riferimento al G otto
Qui qui trovo straordinariamente gran
Anche l'affermazione del ministro la censura che gli è stata mossa ovvia non consentiva pendente la Repubblica di decidere
Ora assolutamente in non venire ha ragione il ministro il direttivo ha detto conosce poco la costituzione
L'aspetto assolutamente grave invece
E nella motivazione con cui il ministro ha voluto legittimare in qualche modo la sua posizione inutile tanto non deve assolutamente decidere nulla non ma Pompili decisione perché poche repliche opere pubbliche abbiamo detto
Che ha voluto dare
Va verso questa dichiarazione politica in qualche modo ha voluto ma tale un'opinione dell'esecutivo in questo debbo dire e a e l'attuale tra ordinaria mente grave perché in qualche modo tenderebbe a vincolare o ad influenzare il presidente Arrigoni questo è di una gravità inaudita quello quello la dichiarazione del ministro e ancor più grave fatto equity denota anche una come dire una totale assenza di sensibilità istituzionale di comprensione degli istituti lo Stato di diritto
Penso che il ministro
Ha voluto dai
Politica e per di più contingente a un istituto non ha nulla a che fare con il contingente come te un giudice decidesse di condannare perché come dire il clima politico non contente la soluzione
è questo lo trovo grazie perché è uno dei meno no
Pone che veramente creare sconcerto e impegno un'ultima cosa dal punto di vista politico ieri abbiamo raccolto il parere di Franco Leone che è stato sottosegretario alla Giustizia il governo
L'Ulivo però ha da rimproverarsi qualcosa
Modi in cui ha gestito la vicenda della grazia chiesta da Bompressi perché diceva Corleone in sostanza si è preferito soprattutto in campagna elettorale non affrontare la questione
Guardi
Corleone esprime un parere dall'interno essendo stato egli sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia mi sembra giusto e io la devo dire noi
Come Renato ho possiamo Oliver
Un atto che abbiamo presentato in particolare il senatore Fassone apre
E i rapporti e Quetta e tuttora in piedi
E quindi vorrei ribadire il fatto che
Sarebbe opportuno che il ministro concludesse la sua istruttoria rapidamente non so se abbia
Fatto quali atti siano stati compiuti comunque concludete questa istruttoria e consente al Presidente della Repubblica di esprimersi hanno
In merito alla richiesta di grazia nei confronti di Sofri
Ma io ebbi a dichiarare l'ho letto anche oggi sui giornali
Che
Il impaurire i raccordi non positivi in particolare quello della procura generale l'anno questo è anche comprensibile attendo la procura generale
Ufficio inquirente che ha condotto le indagini poi ha richiesto la condanna
Il top completa
Del processo ora Tosi a Milano e può avere FIAT e a
Ministro parlino di perché
Ritenevo opportuno in infatti applicata la Repubblica mentre sollecitando nuovi atti istruttori il ministro attuale non ha ritenuto di dover fare nella sua totale libertà di decisione perché
Il non credo ci sia nulla da rimproverare
Siamo stati noi in qualche modo come dire i protagonisti politici
La ricetta ritorni al
Allora prego professore grazie allora al senatore dei DS Guido Calvi e noi allora parliamo proprio con Elvio Fassone anch'egli senatore dei Democratici di sinistra Bongiorno senatore sassone quel giorno dunque lei insieme e a ad altri due suoi colleghi nello scorso mese di ottobre ha presentato un una domanda di grazia per Adriano Sofri
Sì per le è stata un'iniziativa assunta dalla allora senatrice Salvato
E dall'allora senatrice Scopelliti unitamente a me più che una domanda di grazia in senso strettamente tecnico deve far l'Arci appunto di una proposta di una sollecitazione nel senso che noi come soggetti estranei non siamo titolati a presentare una domanda però il Codice prevede appunto che anche del delle persone spara a me al condannato al difensore ai congiunti possono farlo grano e la pochissimo tempo dopo la decisione che concluse a questo punto irrevocabilmente la vicenda giudiziaria cioè il dieci ottobre scorso quindi il
Ministero il ministro della Giustizia Castelli dovrebbe fra virgolette a vere fra le mani anche quest'altra pratico oppure no ma Ghirelli si per uno perché per noi l'abbiamo ovviamente rivolta
All'ex Presidente della Repubblica ma gli uffici del Quirinale la trasmettono per l'istruttoria ministro della giustizia e non avete avuto nessuna informazione però di quale è sia allo stato attuale dell'iter
No io per riguardo non ho sollecitato e non ho chiesto
Può fiducia che l'istruttoria si è in corso ecco con noi l'abbiamo fatto leva proprio sulla peculiarità della posizione di Adriano Sofri illustrando appunto la funzione della alla luce dei benefici penitenziari no quindi individuando la grazie proprio come l'Istituto residuo quando i vari istituti penitenziari non possono funzionare come in questo caso e facendo leva sul lunghissimo tempo decorso sulla lunghissimo tempo decorso dal fatto ovviamente non c'era che ormai sono ventinove anni sul soprattutto sul percorso di vita di Sofri tutti questi in questi decenni sebbene dall'inflazione
Possibilità tecnica per il Presidente della Repubblica c'è dunque sia per quanto riguarda Bompressi perché la lesione del ministro Castelli non
Un preclude niente per quanto attiene le prerogative del capo dello Stato sia per quanto riguarda dunque Sofri si la decisione del Presidente della Repubblica ovviamente è del tutto sua Hawthorn
Ma è discrezionale secondo parametri collaudati anche la la caccia ovviamente non è una decisione arbitraria ma risente appunto delle finalità dell'istituto ma se questa è la sua domanda il capo dello sta
Assolutamente libero di decidere come ha valutato le dichiarazioni di Castelli
Rese ieri proprio sul caso Bompressi ha fatto riferimento anche ad un clima che in questo momento non non sarebbe ben sposato con la grazia nei confronti di chi è stato condannato per l'omicidio di un di un poliziotto in questi giorni in cui la polizia è sotto accusa per il G otto che cosa vuol dire
Ma queste sono valutazioni politiche che lascia totalmente al ministro io da giurista
Non ricordo a me stesso come usa dirsi che la grafia risponde a finalità esclusivamente diciamo umanità arie penitenziari e cioè il concederla o meno deve avere riguardo principalmente alla situazione del condannato sia pure nei rapporti con le vittime nei rapporti con nelle sue relazioni molteplici ma lordi da era oggetto di valutazione la situazione del condannato
Grazie era Elvio Fassone senatore dei DS magistrato già membro del consiglio superiore della magistratura