"Tra cultura e Made in Italy. Immagine e identità dell'Italia di oggi all'estero" organizzato nei giorni 3 e 4 marzo 2000 (presso il Salone di rappresentanza della Cassa di Risparmio, Palazzo Pepoli, via Castiglione 10)

Un debba intervenire su comunicare l'Italia oggi quindi non tocca a me intervenire lordo faro in conclusione voglio soltanto
Dare benvenuto a voi prima di tutto perché ascoltate poi a noi pellicciai interverranno per esporre le loro ragioni
Ringraziare evidentemente le autorità presenti sia quello di risale sia queste al tavolo e prima di passare la parola nel fornire un'immagine mi sono detto
Che stavo pensando a uno oggi e le caratteristiche che noi pensiamo poco poco squilli sentiamo poco dell'Italia
Sono i punti abitati pesante al Ponte Vecchio ecco il Ponte Vecchio con qualche lodevole eccezione credo ce ne sia uno in Inghilterra
L'Italia è uno dei pochi Paesi che ha conservato punti su cui si divide cioè dove ci sono botteghe
Dove ci sono appartamenti
Cioè
Siamo il solo Paese che ha mantenuto i i luoghi di comunicazioni dentro cui si abita in qualche modo invece in quasi tutti gli altri Paesi la Francia per esempio Inghilterra
Hanno distrutto queste abitazioni hanno lasciato il ponte tecnico intorno e non su questa metafora
Credo che i sistemi di comunicazione guardano abitanti ma su questo naturalmente vi spiegherò o stile alcuno ha compreso né capito
Lo spiegherà come una propria parabola bene allora io devo ora passare la parola per i saluti
Né in ordine a dovrei a Vittorio Prodi e Marina deserti però io preferirei forse che sia Massimo Marras cicche direttore G. cultura italiana e nostro ospite passare la parola
Allora ringrazio mio nuovi partecipanti al convegno Dole ben tenuto ai relatori in particolare al ministro Fassino che arriverà alle cinque
Al presidente Prodi all'assessore deserti
Con grande piacere dopo la parola al presidente Prodi
Grazie
Grazie a tutti voi per essere intervenuti qui
Siamo
Un po'
Nella
Occasione veramente che ci viene offerta per cercare di capire
Non per fare una battuta ma chi siamo e dove andiamo
E in particolare non solo lui come Italia ma anche noi come comunità locale
Ormai c'è un protagonismo delle comunità locali che viene ad essere molto importante molto interessante
Un po'
Credo che sia riflesso di questa cessione di sovranità che gli Stati nazionali stanno facendo a organismi sovranazionali
E che in qualche modo riporta alla alla luce alla superficie
Una una struttura antiprotagonismo locale
Regioni Province e Comuni che sono un patrimonio della nostra capacità di partecipazione alla struttura per la nostra pubblica amministrazione
E io vorrei anche sottolineare questo ruolo che penso che dei autonomie locali avranno nella
Anche nell'allargamento della unione
In particolare con gemellaggi dei vari che si possono in tessere fra le Autonomie omologhi e che possono essere in questo modo addirittura prese per mano verso l'Unione
Proprio perché in questi casi il credo ci sia da fare un lavoro e cercare di farlo in fretta
E naturalmente tutto questo deve essere aiutato da un lavoro da un lavoro di tessitura di una nostra identità anche le Autonomie evidentemente fanno parte di questa identità
Noi abbiamo già degli strumenti importanti che
Risiedono all'estero e che quindi
Ci possono aiutare in questo lavoro di pensiamo di cercare di metterci di osservanti da fuori
E perché noi abbiamo certamente un senso della nostra identità ma la percezione nostra da parte delle comunità con cui vogliamo entrare in contatto
Diversa dalla percezione molto spesso ecco diverso dal percezione che noi abbiamo e quindi mi sembra che sia importante sentire tutte queste voci
Di
Responsabili degli istituti di cultura all'estero
Responsabili anche ti del
Dell'Istituto del commercio estero Express on Sunday Livio delle ambasciate e dei consolati che naturalmente dobbiamo cercare di fare sempre più strettamente
Voce
Concorde della nostra presenza italiana ma anche antenna di
Quello che
Si aspettano gli altri popoli da nord come ci chiedono come ci percepiscono quali sono cioè i punti di forza su cui noi possiamo contare i anche i punti di debolezza da correggere
E chiaramente ci sono degli stereotipi che noi dovremmo anche combattere ma combattere non contro contro l'argomentazione ma combattere con delle proposte più più più seria e più stretti un strutturate di quanto non sia quella percezione
E quindi
Vedere riprendere questo come anche un un un un punto di partenza per una presenza coordinata all'estero tenendo conto di tutto quello che appunto i nostri potenziali interlocutori
Possono i si aspettano da noi
Chiaramente il ci sono poche cose che nel mille il cittadino medio degli altri Paesi conosce dell'Italia e forse ancora meno conosce di Bologna
Quindi anche questo dovrà essere dovrà essere considerato il modo approfondito ecco però noi possiamo realmente fare fare tutta una
Una serie di cose per migliorare la nostra capacità di colloqui ori anche di penetrazione dei nostri prodotti come risultato di una incorporazione di una nostra cultura di una nostra immagine né i nostri prodotti
Quando io penso diciamo a delle cose che possono essere caratteristiche viene in mente di aziende che adesso sono una scala mondiale ma che sono nate da una cultura artigianale molto forte una identità io penso
Alla all'azienda Max Mara la mamma e la madre di Achille Maramotti e una maestra di tale
E quindi con questa capacità di di dare illustro delle cose fatte per bene finite bene artigianalmente con gusto e con passione la stessa cosa si potrebbe dire della perla
L'idea di partenza di una busta Aia colloqui
Ma
Che e e quindi poi naturalmente con dei figli intelligenti hanno saputo dare la capacità di riprodurre questo questo gusto delle del del dell'oggetto ben fatto come d'altra parte anche nelle calzature in tanti esemplari che potevano quindi trovare questa collocazione all'estero
E quindi noi io per per lo meno misto anche preoccupando dell'altro di della incorporazione di una cultura nelle nostre merci che vanno fuori
Ecco che allora parlando di metalmeccanica mi viene in mente
E di una io sono stato molto colpito da un amico che aveva che avveniva o un'azienda di meccanica fine
Con cui ho lavorato tantissimo fatto degli oggetti impensabili perché ci sono sempre stante delle mani Doro
Questa persona chiuso la fabbrica non è più riuscito
A trovare persone con queste capacità professionale
Io credo io mi sono sentito impoverito ma di cultura
Perché
Vedo a rischio una capacità di realizzare prototipi
Cose che nessuno ha mai pensato prima che possono nascere qui perché c'è un conto perché potenzialmente c'è un contesto di ideatori e di realizzatori
Se
Ci azzecchiamo dei realizzatori
E qui veniamo anche a compromettere la capacità di parlare attraverso nostri prodotti con tutte le altre
Sto con tutte le altre nazioni quindi questo mi sembra che sia tutto un po'un rovello di di pensieri qui ci mancava altro che la provocazione di Fabbri sui sui ponti additati allora quindi come si fa ad abitare i ponti i ponti e come e si possono rendere abitanti nuovi ponti della della tecnologie dell'informazione quindi perché siano vivi perché nel passaggio delle persone delle cose ci si possa anche aggiungere qualche impressione qualche qualche tocco Candy sono è una metafora che così sarebbe molto molto invitante ma non credo che sia il caso di insiste perché dovevo fare solo dei saluti e mi rendo conto che invece ho esagerato io chiedo scusa ma voglio parlare su voglio veramente salutare e tutti gli intervenuti perché credo che questo proprio sia l'occasione per una presentazione reciproca e questo impegno che noi dobbiamo mettere a Bologna di e capire come i il e il colloquio deve essere forse non lo dovrei dire io sto provincializzato pensato su scala più su scala globale ecco perché mettendoci nei panni degli altri noi vediamo il nostro mondo ma gli altri che comprano oggetti li compro da tutte le parti del mondo e che quindi dobbiamo metterci in quegli occhi che guardano i nostri prodotti ma che ne hanno già visto degli atti
Ecco quindi questa ormai apertura che noi dobbiamo avere costante ecco costante perché se io vedo un rischio nella nostra società che quello di un'auto soddisfazione
E allora a quel punto lì e siamo finiti in pochi anni proprio perché e l'accelerazione che adesso hanno i processi è talmente forte che ha anche le cadute sono ancora più ora quindi o ci diamo una mossa come si dice oppure rischiamo di scomparire perlomeno di scomparire da quel fronte d'avanzamento in cui noi siamo in questo momento nel nostro Paese e anche fra le regioni le comunità più
Prosit propositive anche in senso generale nel mondo grazie per essere intervenuti e quindi passo la parola al dottor marca scelte malattie per il presidente prima di dare
Scusate all'assessore deserti devo scusarmi perché spesso l'assenza pesa di più dalla presenza nel senso che devo presentare il ministro plenipotenziario Cilento in sostituzione del ministro Dini che non è qui per un impegno internazionale
E con la presentazione degli altri relatori strappato nel corso della introduzioni successiva
Adesso la parola scritta si sono e cultura
Grazie dottor Maracci grazie di avermi invitato in quest'occasione che Mita modo di fare alcune considerazioni alcune delle quali poi sono già state anticipate dando del presidente Prodi devo dire che sei made in Italy è il titolo di questo incontro è il titolo il tema di quest'incontro ecco che allora finalmente senza alcuna remora e senza più nessun pudore possiamo parlare di prodotto Città di prodotto cultura di città come prodotto di universo mercato e di cittadino non solo utente fruitore ma anche il consumatore
Che sono termini che nutriamo dal marketing è che sono quei termini che sono ormai un codice per vendere
Se quaestor è l'obiettivo allora bene che si parli con in termini di che si ritiene che esigenze richiedono anche se naturalmente su questo punto io credo che ci siano molti distinguo da fare in molti punti interrogativi da tenere in considerazione in quanto valutare e la cultura per esempio in termini di quote di mercato secondo me sarebbe estremamente pericoloso ed estremamente deviante
Quindi penso che alcuni elementi del mercato del prodotto nel mercato vadano tenuti in considerazione ma che si debbano usare dei fortissimi correttivi
Street comunque si parla di un mercato della cultura nel mondo beh medi mite abissi made in Europe per forza meriterebbe perché ciascuno ha qualche cosa da vendere e nuovi forse partiamo
Molto avvantaggiati perché beh perché abbiamo il quaranta cinquanta per cento del patrimonio storico culturale architettonico mondiale
E quindi abbiamo più prodotto abbiamo più cose da vendere abbiamo una maggior tradizione da vendere però non siamo certamente i primi a partire anzi siamo un po'in ritardo
è un paese come l'Inghilterra e partito molto prima di noi a promuovere il il prodotto Inghilterra inteso sia come cultura sia come prodotto sia come prodotto di alta gamma anzi è come il prodotto il leader prodotto di nicchia
L'insegnamento dell'inglese ma ho dei dati che sono di Kissin e non mi risulta che alcuni anni fa forse forse la la maggiore industria inglese forno a oltre un milione di addetti vale che insegnavano l'inglese nel mondo quindi questo è un dato che deve far pensare non credo che potremo mai andare all'inseguimento di quel tipo di risultato però certamente siamo molto avvantaggiati rispetto ad altri Paesi
Ma per quale motivo per quello che ha detto c'è abbiamo il patrimonio ma abbiamo anche un efficacia
Straordinaria che fa parte io penso del nostro DNA che quell'efficacia a cui accennava forse il presidente Prodi quando parlava delle nostre aziende meccaniche qui abbiamo un esempio per la Ducati o Max Mara o altre però se entriamo in questo il pensiero allora ecco che l'efficacia nostra non basta dobbiamo parlare di efficienza e quindi dobbiamo parlare di programmazione di progettazione culturale talvolta al mercato culturale mondiale
E come ne possiamo parlare ma non possiamo parlare lamentando eccetera degli strumenti che non abbiamo ma tenendo presente che gli strumenti che noi vorremmo avere che sono quelli che non so dice i ministeri degli Esteri eccetera
A delle qui le forme si parla da tantissimo tempo in realtà non vengono a mio avviso subire delle riforme ma devono semplicemente diventare degli strumenti adattabili esattamente come chi ha un prodotto sul mercato
Nonna rinnova totalmente Illy proprie catene di produzione e la distribuzione e il marketing ma si adatta di volta in volta cercando di migliorare quell'elemento critico che in quel momento il mercato richiede migliorare quindi io più che parlare di riforme degli enti preposti alla promozione strutturali alla promozione dei prodotti vorrei parlare di elasticità e di managerialità questa mattina ho partecipato a un concorso convegno scusate sulla man ascendente della cultura ecco questo è forse il tema il cultura è uno dei il delle attività in cui si richiede un approccio manageriale
A Bologna noi abbiamo molti strumenti che forniscono questo tipo di figura professionale e che a mio avviso devono semplicemente essere affinati focalizzati verso un obiettivo
Nel momento in cui si creano delle figure manageriali ecco che si devono creare quelli criteri di valutazione delle performances culturali a cui accennavo prima
Questi devono creare senza alcun timore poi di essere valutati perché questo è il senso Della
Del del del mercato della cultura nel quale se la premessa è giusta noi vogliamo muoverci
Nessuna paura e quindi di analizzare ciò che si sta
Mai tenendo presente alcuni criteri appunto alcuni correttivi che sono quelli che la cultura deve comunque essere integrazione che la cultura deve comunque essere spesso un unico che non è la mossa più frequentate quella che a maggiore valore e che l'obiettivo e quello comunque di dare voce alle idee alle espressioni dell'intelligenza e della genialità e credo che se c'è una cosa che è sempre stata riconosciuta all'Italia sia quella di non mancare di menti intelligenti i di menti geniali
Permette al Governo prendo dei vini della conversazione terrestre era il nostro accordo
Dunque dove passare la parola ministro Cilento apparve ministero agli affari esteri naturalmente come
Direttore del dibattito farò una piccola osservazione preliminare che mi sembra necessaria in questo caso
Bene perché è un insieme di merci diventi un patrimonio ci vuole qualcosa
E il mercato forse non basta nessuno ha mai dimostrato che il mercato è riuscito articolare le merci gli oggetti il patrimonio e che ci sia un patrimonio ci vuole un riferimento ad una generalità cioè un'immagine cioè noi siamo quello che siamo e quello che facciamo ma anche cd finiamo in qualche misura per quello che siamo ecco perché in qualche misura a parlare di politica culturale importante significa il modo con cui noi ci auto rappresentiamo e ci presentiamo agli altri così come noi vorremmo essere
Per loro
Si mette che c'è ancora una metafora con cui passerà subito la parola al ministro Cilento vorrei ricordarvi Alice al di là dello specchio
Ricordate Alice vede se stessa nello specchio cioè specchio serve per dare a se stessi all'immagine dello appena passa dall'altra parte tutto è leggermente diverso e bisogna comportarsi diversamente
Allora ecco ministro passo la parola lì
Il prezzo di questo
Grazie professor sono praticamente lieto di poter portare il saluto del ministero degli Esteri e del Ministro Dini
Ai partecipanti a questo convegno tra cultura e made in Italy
Un apprezzamento particolare deve essere quelli volto agli organizzatori del convegno che hanno saputo centrare i lavori su un tema di così attuali interessa
Se molti sono i fattori che ispira non determinano impongono a uno Stato moderno la necessità di avere da attuare con tempismo e mezzi adeguati una determinata politica estera
Appare infatti ormai ineludibile è necessario considerare la cultura uno dei fattori determinanti insieme a quello geopolitico economico militare della politica estera che può e deve svolgere l'Italia
Occorre beninteso formulare subito due precisazioni come premessa di ogni ulteriore discorso
Anzitutto si deve consegnare la cultura nel suo senso più vasto
Antropologicamente intenso ossia la maniera in cui una determinata popolazione in un certo momento dalla sua storia e del suo divenire realizza la propria idea di civiltà instaura nei confronti degli altri fuori dal gruppo un proprio sistema originale di tradizioni di pensiero e di valori
E questo il senso da dare al termine cultura da parte di un ministro degli esteri in quanto esso incide fortemente nell'interazione fra i membri della comunità internazionale
Abbandoniamo pertanto la nostra inveterata tradizione di considerare la cultura quasi esclusivamente nel suo aspetto umanistico è sua nativo non componente primaria ma quasi sempre occasionale cornice
Inoltre la politica estera e non solo estera antitaliana
Non può più essere pensata e praticata partendo da una visione dei problemi esclusivamente nazionale ma deve realizzarsi secondo direttrici che tengano conto in primo luogo di una dimensione di una responsabilità europea
Ed è proprio in questa dimensione operativamente intensamente europea
Che la nostra cultura così come quella dei nostri partner europei assume un ruolo ancora più importante per la definizione e la difesa della nostra identità nazionale
Che questo sia chiaro nella unificazione europea dovrà consolidarsi e non essere diluita in una indistinta galassia culturale rigidamente anonimamente continentale
Non posso a questo punto non prendere atto anche in una felice coincidenza tematica e temporale
Proprio pochi mesi orsono nel luglio scorso il Ministro degli Affari estero organizzato un convegno del quale sono usciti recentemente agli atti quasi sullo stesso argomento di questo incontro di oggi pomeriggio e dal significativo titolo la cultura italiana e politica un'affermazione questa senza alcun punto interrogativo e non più una domanda volta ad esprimere in modo garbato quell'incertezza di fondo che ha caratterizzato il mondo la produzione culturale in Italia fino a poco tempo fa incertezza sul ruolo effettivo e la valenza plurima che la produzione culturale può espletare nel più vasto contesto delle relazioni bilaterali fra l'Italia e gli altri Paesi
Una volta eliminata questa incertezza possiamo sostenere con convinzione anche la promozione della cultura italiana all'estero è per sua natura coerente ancillare alla diplomazia
E possibile pertanto parlare di una vera e propria diplomazia culturale che diventa parte inscindibile così come la diplomazia economica della politica estera italiana
Facendo leva sull'incomparabile patrimonio culturale del Paese essa concorre infatti a rafforzare l'immagine dell'Italia nel mondo assecondando la cresciuta proiezione politica italiana nello scenario internazionale
Lavori tracce del nostro patrimonio artistico letterario alla nostra creatività
E delle nostre realizzazioni scientifiche e tecnologiche contribuisce ad offrire all'estero un'immagine valide moderna del nostro Paese e delle nostre potenzialità con ciò offrendo un valido sostegno ad una migliore affermazione la nostra economia
Per la nostra industria che in definitiva anche la nostra azione politica la diplomazia culturale serve anche per aprire nuovi spazi di collaborazione in aree geografiche particolarmente delicate dove assolutamente necessario adottare strategie integrate in cui la cultura interagiscano con la politica e con il mondo degli affari
La diplomazia culturale concorre inoltre accampati capitalizzare il ruolo delle comunità italiane e di origine italiana
Nonché dei milioni di Talos fornito allo fino al mondo
L'Italia fuori d'Italia che con il suo attuale prestigio sociale ha già aperto significativi varchi nel modo di vivere prima etnicamente rigidamente compatto di molti Paesi e in molti settori dei consumi alla cucina
Dal cinema alla moda
Si deve infine alla diplomazia culturale se si è riusciti a porre su un piano concreto di dialogo e di iniziative interculturali la cosiddetta diplomazia dei valori all'ordine del giorno delle agende di politica estera
Su di un piano generale una coerente azione diplomazia culturale deve essere improntata a una logica di sistema fra dimensione culturale quella politica ed economica
Per seguendo ogni utile raccordo fra il mondo culturale quello economico in primo luogo sul piano delle più significative manifestazioni di presenza italiana all'estero
A livello di strutture ciò si traduce di Sully cultura sempre più correlati al più vasto insieme delle strutture della pubblica amministrazione e del sistema paese nel suo complesso
Mi riesce più facile poter fare queste considerazioni proprio qui nella città di Bologna e nella regione Emilia Romagna
Che almeno nell'ambito italiano non sono seconde a nessuno nel campo della promozione culturale intesa nel senso forte del termine e a vasto raggio con tutte le implicazioni socio economiche di maturità civile che tale attività comporta in questa città in questa regione
Notte e sommosse e anche studiate in tutto il mondo per il loro modello socio economico basato sulla intraprendenza individuale la flessibilità iniziativa a tutto campo della piccola imprenditorialità capaci nel contempo di restare fedeli e anche di rivalutare le tradizioni io ero rizzare gli aspetti più significativi del proprio cospicuo patrimonio storico artistico e di proiettarsi all'avanguardia in sofisticati campi di eccellenza
In questa città in questa Regione appare chiaro come tra la cultura intesa nel senso più ampio cui prima accennavo e il mondo produttivo si sia attuata un'autentica simbiosi
Che pare tradurrà in senso pragmatico il vecchio adagio secondo cui sapere eh potere
Per produrre e diffondere ogni produzione bisogna anzitutto sapere produrla e il sapere la cultura è una condizione essenziale del fare produrre svendere
Il vero made in Italy e quello che si sa Italia la gestione dell'economia sul scala locale e nazionale parlando sempre nel senso ampio è alto del termine
Evidentemente uno degli aspetti essenziali della politica di un Paese e non siamo della vita dei processi economici senza un aggiornamento continuo della ricerca e della creatività
Tra cultura economia politica non può e non potrà dunque esservi giusto posizione ci deve ci può essere solo convergenza
Lesto fra cultura economia e politica acquista poi per noi italiani una valenza ancora maggiore per il ruolo di grande potenza culturale che internazionalmente si conosce all'Italia e in considerazione del peso economico e politico
Che nell'attuale contesto internazionale ormai acquistato il nostro Paese
Preso concludere il mio breve intervento con questa considerazione negli ultimi anni miti culturali non fondati coniugando sia spinte nazionalistiche ed etniche hanno esasperato il culto della diversità e della individualità fino a configurare talvolta vere e proprie guerre di cultura anche in aree geografiche sviluppate e a noi vicine
Per noi italiani deve essere motivo d'orgoglio il fatto che in Italia
La cultura sia efficacemente servita per valorizzare l'immagine del Paese ma mai in maniera ristretta e sciovinista Ikea e sempre con l'occhio rivolto ai diversi sistemi di valore nelle diverse tradizioni
E sempre esercitando una funzione di fonte rispetto alle altre civiltà e alle altre visioni della vita grazie
La ringrazio ministro io avevo previsto per ciascuno venti minuti e
Mi avevano detto GS letteralmente ferocia del mantenimento noi invece lei ha anticipato quinta
Qualche modo ha reso inutili mia prospettata decisione ma il dovrebbe torna cosa molto importante vorrei sottolinearlo insieme a tutte le altre beninteso
E oggi si dice molto che la gente non va più in chiesa la domenica ma la chiuse cioè che in qualche modo nel museo ha sostituito una sformati sacralità laica qualche morto
Tanto meglio rispetto a quello che sta tornando come sacralità integraliste e sacralità come come potrei dire
Basse livello tipo new age false new age ben venga questa sacralizzazione patrimonio culturale
D'altra parte delle difficoltà sui provare a dare dal presentazione diciamo culturale dello Stato italiano all'estero non vanno sottovalutate non si tratta soltanto della ministro ci penso
Sa benissimo le complessità della questione delle diversità enormi delle culture ma anche all'interno dell'Europa bisogna citare un esempio che mi aveva molto colpito
Nel novantacinque ci fu una riunione a Parigi interessante di tutti gli specialisti di cultura europea ci volevano fare qualcosa intorno al mille novecento quarantacinque
Cioè
Tutti volevano in qualche modo dire qualcosa sulla fine della guerra il cinquantenario della fine della guerra con grandissima sorpresa gli spagnoli dissero che per loro il quarantacinque non era una data significativa
La Spagna non aveva fatto la guerra Petrova ma che quarantacinque era certamente molto importante per l'Europa ma certamente non per loro
E quando abbiamo citato insistere dicendo comunque l'Europa eccetera la risposta agli spagnoli fa molto divertente era che sentivano maggiori affinità con tutta l'America latina che con la Bulgaria
E gli era era in grande difficoltà approvarli il contrario
In altri casi voglio dire che anche all'interno Europa verrà i vicini più vicini quelli che parlano le lingue più prossime alle nostre in realtà abbiamo problemi di differenza politica culturale legata alla contemporaneità al passato molto più grande di quanto immaginiamo ecco perché l'impegno della cultura italiana all'estero
Considerando e rogito Rita così complessa va bene io penso Maracci fisse permetti
Io direi visto che il ministro Fassino arriva alle cinque io passerei subito la parola alla sezione che intatta del ruolo degli Istituti italiani di cultura nella comunicazione dell'immagine dell'Italia sì se è d'accordo c'è l'introduzione
Mordono ma non non ponesse fine balia credevano almeno per sarebbe avvenuta prima del ingegnere preparata nei anche barriere scusami non ammesso
Passo
Certo
Allora la scuola cultura italiana dal mille novecentottantadue diffonde la lingua la cultura italiana all'estero
La sede a Bologna in un'ala di questo stesso palazzo Palazzo Pepoli qui segnava una lingua organizzano programmi per stranieri visite incontri e dibattiti su vari temi secondo gli interessi specifici degli utenti stranieri per offrire un panorama ampio della vita e della cultura di oggi
Se l'italiano non è una lingua veicolare non possiamo competere con l'inglese
Ma non è una lingua dalla memoria al contrario una lingua rigettata con una forte morfologia in grado di digerire italianità Handley in numerosi prestiti inglesi di provenienza americana
La nostra storia e il dinamismo della nostra società ne legittimano la crescente richiesta nel mondo
Chi impara l'italiano lo fa per il piacere l'italiano la lingua di cultura senza rinunciare alla sua funzione referenziale rivendichiamo il tratto musicalità la nostra lingua
Quel tratto sensuale femminile per cui occorre il già citato annebbiato secondo cui Carlo quinto affermava di parlare l'italiano alle donne
Lo spagnolo per rivolgersi a Dio il francese agli uomini e il tedesco al suo capanno
Non è rispettoso per i tedeschi in quanto il cavallo dell'imperatore godeva di alta considerazione
Carlo quinto fu incoronato a Bologna nel mille cinquecentotrenta da cavallo tra il ventinove e il trenta Bologna fu capitale della diplomazia come oggi lo della cultura
Se non fosse un'iperbole potremmo dire che Carlo quinto definiti i popoli del suo impero assegnando a ciascuno di essi una virtù proprio attraverso la lingua
Nello stesso modo e per esperienza rileviamo che c'è un posto dell'italiano nella molteplicità dell'assunzione degli idiomi
Nell'ambito delle iniziative per voi l'unicità della cultura del due mila a fianco di cultura italiana per l'insegnamento della lingua è in atto il centro di documentazione per stranieri
Volto a soddisfare le diverse per specifiche esigenze di professionisti imprenditori o di turisti stranieri che vogliono esplorare la situazione italiana nel proprio ambito di attività
Attraverso contatti diretti e personali
Per esempio un architetto scandinavo troverebbe interessantissimo un cantiere di ristrutturazione a Bologna
Se avesse la possibilità di accedervi
Procedure materiali interventi tecnici sogni esotici per lui che lavora di solito con il legno
Oppure operatori sociali vitale per turismo trovata presso il Centro di documentazione per stranieri la possibilità di visitare una struttura di sostegno psichiatrica rendersi conto personalmente dei pregi e dei difetti della legge centottanta che chiuse i manicomi
Si può si possono fare molti altri esempi medico può può visitare un reparto ospedaliero un tecnico un'azienda
Il sito di documentazione per stranieri e cultura italiana costituiscono quindi oggi sul territorio nazionale a Bologna città escluse per dai circuiti turistici consueti
Un'agenzia in grado di procacciare i contatti necessari a uno straniero
Per entrare nella propria realtà professore nella realtà professionale locale settanta attraverso la propria si tratta di un luogo dove si intreccia una rete di lingua e cultura che mostra la vita italiani in tutte le sue temporalità ossia le diverse espressioni storiche ma soprattutto in quello di Erna oggi
Questo convegno di inaugurazione organizzati in collaborazione con l'Assessorato alla cultura della Provincia di Bologna parte da questa constatazione
Esiste nel mondo una consistente domanda di italianità
Esista nel contempo un'ampia offerta potenziale di diversi ambiti che riguardano arti e mestieri costumi tradizioni produzioni vita sociale che si sa antropologico diciamo cultura italiana
Edifici e dunque documentare questa cultura all'estero tanto che nel corso del convegno di Roma la cultura italiane all'estero e politica del luglio novantanove presso la Farnesina organizzato dal ministro mattiniero per gli affari esteri è stato dichiarato che nelle biblioteche di Londra e di New York l'Italia si trova descritta solo come un Paese degli anni cinquanta non vi è dunque una rappresentazione dell'Italia di oggi il nostro convegno si propone allora una riflessione sul finalità strumenti e canali di diffusione dell'immagine dell'Italia all'estero questo è un compito non facile perché come sostiene Ernesto Galli della Loggia c'è una difficoltà nell'assumere la nostra identità nazionale
A questo proposito dice Furio Colombo che non è qui per altri impegni
Noi stessi siamo i distruttori dell'immagine del nostro Paese noi stessi non riconosciamo la nostra identità con sufficiente energia eccolo sufficiente orgoglio quel tanto di orgoglio che non c'è bisogno che sia sciovinismo che poteva rivendicare
Nel corso della prima sessione di oggi promuove l'Italia all'estero
Verranno approfondite le politiche e gli strumenti di promozione con le testimonianze appunto dei ministeri interessati
Non c'è un nesso evidente tra cultura economia e politica
è noto che il peso politico di un Paese e che la sua forza di penetrazione economica
E commerciale dipendono anche dall'immagine culturale che sosta darsi se nel passato i mercati si conquistano con le guerre oggi si intrecciano relazioni commerciali con la comunicazione ma su questo rimanda l'intervento di di Paolo Fabbri che magari che poi mi smentire no
Si fanno italiano nel mondo di italianità con i suoi componenti economiche produttive ma per il rilancio della cultura italiana nel mondo è necessaria la riorganizzazione degli Istituti italiani di cultura di questo parleranno Gioacchino Lanza Tomasi e Pietro Roselli
Bisogno di qualificare il personale rafforzare i ruoli dirigenziali bandire concorsi per reclutare giovani qualificati
E per soddisfare differenziate richiesta bisogna incrementare accordi per l'insegnamento dell'italiano nelle scuole straniere anziché in quelle italiane che costano troppo rispetto alla spesa per iniziative culturali
Infatti si spende uno per la cultura e otto per la retribuzione degli insegnanti
Nelle scuole italiane all'estero accanto Istituti italiani di cultura riorganizzato in modo agile Emilia gergale occorre favorire strutture leggere e diffuse
Proprio come cultura italiane il centro di documentazione per stranieri che non costano ma della cultura fanno un'attività fiorente
Il modo di vivere italiano anche se per noi difficile apprezzarlo e molto richiesto nel mondo
Arte socialità vino cibo moda design ma anche inventiva intraprendenza flessibilità di pensiero e di azione che sono stili forme più difficile a comunicare ma costituiscono la cultura d'impresa
Un patrimonio di attitudini per questo abbiamo la relazione di Guidalberto Guidi presidente di Ducati Energia e membro di Confindustria
In tutte le culture dovrebbe mostrare più coesione in altre nazioni banche camere di commercio grandi imprenditori intervengo in modo massiccio all'estero per sostenere la propria cultura
L'Italia dovrebbe capire che proprio la cultura fa parte integrante della produttività
Da un'inchiesta condotta su un campione di turisti stranieri dal Touring Club
Risulta che l'Italia tenderà nei prossimi anni ha un'elevata crescita di turismo infatti il settantacinque per cento degli intervistati dichiara che l'Italia è il Paese più interessante ma poi preferisco andare in Francia che ha il doppio del turismo dell'Italia perché all'offerta turistica e migliore
Occorre quindi un marketing del sistema Paese fondato su diversi canali di diffusione di vendita del prodotto culturale e turistico su questi argomenti interverrà Stefano Landi
Nel corso della seconda sessione di domani
Verranno analizzate le caratteristiche economiche produttive e culturali del territorio bolognese
Se oltre duecento anni fa perché faceva tappa a Bologna seconda città per importanza dello Stato Pontificio ma ancora relativamente chiusa e provinciale unicamente per ammirare i dipinti della celebrata scuola bolognese del Carracci e della Venini Céline circa negli stessi anni il respiro cosmopolita della città era ancora legato per esempio l'intensa attività in campo musicale oggi Bologna e forse conosciuta fuori dei confini nazionali presso i punti di eccellenza in campo produttivo professionale universitario più che per la sua pur ricchissima tranne di musei e distrutti Tuzzi ogni culturali
Su questo tema si è articolato gli interventi e la tavola rotonda di domani
L'assessore Marco Maci Autelli presiederà interverrà interrogandosi su cosa pensano di noi gli stranieri sui patrimoni sulla relativa offerta turistica succo e potenziare l'offerta rendendo conveniente il turismo culturale attraverso il distretto delle attività culturali
Seguiranno gli interventi di Aldo Bonomi del CNEL per per il distretto del piacere la zona europea di massimo consumo di beni voluttuari nel senso di luoghi di intrattenimento come ristoranti discoteche ritrovi vario genere
E l'intervento ci sarà domani dei Roberto Curti direttore del Museo del patrimonio industriale che parlerà in specifico da tre a due della tradizione produttiva di Bologna
Il i lavori di domani entreranno poi nello specifico del tema con la tavola rotonda presieduta da Carlo Cambi direttore di Repubblica Biagi
Nel corso delle quali protagonisti economici Adriano Turrini della lega delle cooperative e Daniele Vacchi diretti dirigente Tin ma Paolo Trevisani responsabile del turismo per Bologna due mila si confronteranno sotto lo sguardo esterno del sociologo tedesco Petrarca al Mar Nero
Concluderà domani la tavola rotonda Enzo Sacchi Rolli
Che con il suo lavoro di architetto a Bologna in Italia all'estero costituisce un esempio della capacità di aprire un dialogo con i luoghi anche all'interno delle culture altrui con la con l'architettura la cultura assume il significato più ampio di lingua comune di ricerca senza fine di avvicinamento al diverso mantenendo la propria identità
Al termine domani si svolgerà la festa di inaugurazione del Centro grazie
Mi domando cosa sarebbe successo se sapessi saltato Gropello fatto dato che ha tracciato il quadro completo delle nostre giornate della giornata di domani Minc posso sottolineare uno ancora uno dei punti importanti che ha messo a fuoco fin dall'inizio il problema della lingua italiana
E della relazione complessa fra lingue nell'Europa di oggi sappiamo numerosissime difficilissime già sua estensione più importante di quanto ne stesso non crediamo e le difficoltà che questo crea nella cultura europea non soltanto rispetto a noi dovrei dare un soltanto un esempio non più di un anno fa è successo una cosa molto curiosa in Francia
E Europa aveva il Consiglio d'Europa aveva deciso cosa del tutto ragionevole per gli italiani una legislazione di estremo rispetto per le lingue locali
E per diciamo i popoli con una loro proprio qua
E questa disposizione europea andava accettata con con un'ovvietà de tutte le legislazioni
Dei Paesi appartenenti alla Comunità europea
Salvo che il presidente Chirac interrogato il Consiglio di Stato francese sull'ammissibilità di una legge di questo genere per la ragione è molto semplice che questo avrebbe il presupposto la presenza del cosiddetto popolo corso cioè a lingua corsa e l'esistenza di un popolo corso ora ci sono dunque
Delle leggi europee che l'Italia è già pronta sia nella sua pratica sia nella sua legislazione ad accettare altre che pongono problemi politici di straordinaria complessità
Aggiungerei un con un dettaglio che forse interessante far conoscere per regioni curiose c'è una crescita considerevole per esempio in America e particolarmente in California
Dell'insegnamento la lingua italiana a domanda il perché
Anche perché la California non è una zona di immigrazione è molto semplice
Perché non me la popolazione di lingua spagnola Pola Cino americano
Ed essendo dal le due lingue morfologicamente culturalmente molto vicina questo significa un aumento in America
Dico una domanda di lingua e di cultura italiana indumenti lattine
Trovo che questa
Esperienza sia molto interessante significa che l'Italia in qualche modo unico l'italiano Murolo giocare si oso dire nel lettino
Cioè l'intreccio mattino
Oggi consistono programmi linguistici molto efficaci
Che sul piano della diciamo del riconoscimento di una lingua non per parlato da ma per ascoltarla consentono tra le venticinque e le quaranta ore una compressione Siva di tutte le linguette vaccini
Cioè vedete cinque grandi lingue latine ha fatte metà centinaia di milioni di persone e quindi strategicamente interessante che questi corsi che insegnano tra venticinque quaranta ore sono corsi di Bettino
Sono corsi e cioè di quanto le singole lattine hanno in comune come base trovo che stava esperienza interessante e e di piena venire
La l'esportazione della lingua italiana SIT si farà non solo come lingua italiana ma anche come lingua lattine fra le lingue netti ma credo che sia un esempio che arricchisce il dettaglio anche se contestabile
Per altri versi puntualmente richiede scelte politiche Crespo io qui mi trovo il leggero imbarazzo perché non so a chi vengo dalla parola o da una parte
Il Presidente un'educazione rigida
Guidalberto Luigi che dovete intervenire domani perché interviene il che dall'altra parte c'è
Come vogliamo mantenere la rare l'ordine Massimo forse potremo continuare seguendo l'ordine quindi
Possiamo forse sia Da Rin
Braccato
Davvero è arrivato per ultimo d'accordo molto per il secondo un principio della fila come si dice va bene io direi che in questo caso inteso dalle parole tutto al professor Lanza Tomasi allora va bene allora dunque compiacciamo il gruppo del sul ruolo degli Istituti italiani di cultura nella comunicazione dell'immagine dell'Italia che prevede l'intervento del professor Gioacchino Lanza Tommasi resta di Palermo e Di Pietro Roselli che il direttore dell'Istituto italiano di cultura di Monaco
Una breve premessa questo caso sono in grado di farla e sono in grado di farlo per ragioni del tutto privata ma forse comunicabili che sono stato direttore dell'Istituto culturale italiano di Parigi tra il mille novecentonovantadue e mille novecentonovantasei
Ma questo è come si dice
Di francesi dice Pesce minio piccolo errore di percorso
Mentre invece questo non è stato il caso di Gioacchino Lanza Tomasi che rientra ora all'Università di Palermo ma dopo avere per quattro anni gestito l'Istituto italiano di cultura di newyorkesi passo la parola d'altra parte il giacchino
E molto conosciute in questa città e credo che molti di voi riconosceranno con piacere la sua voce di ritorno
Scusi questo grazie patologica resta presentazione degli altri angolo via che è sempre una certa
Mia bene accolto molto amato
E direi che l'intervento passando seria meno adesso
Arriva degli appena
La parola passa agli operatori sul campo gli operatori sul campo ritengo levano mostrare
Sia i ruoli che spero di assolvere come divergenti di questi istituti sia anche le potenzialità e le difficoltà che si incontrano e è vero vi è un problema che si dibatte da qualche tempo ma che antico era che ha portato a una prima riforma nel mille novecentonovanta
Su come inserire istituti all'interno del nostro
Organigramma statale
E ritengo che questo problema sia parzialmente attento e lo è in quanto che le funzioni le attese che si ripongono gli istituti sono via via cresciute
Originariamente io non sono di ruolo gli istituti ma penso dalle informazioni assunte che sia stato così la formazione di questi istituti
Principalmente rivolta la diffusione della lingua italiana so dirvi per esempio riferita a New York e che si è giunti a una presenza all'interno di questo fabbricato di proprietà dello Stato fino di trenta persone fra cui
Vi erano sette otto a detti e una diecina di insegnanti di lingua italiana che operavano in scuole superiori o nelle università si è formato un precaria cioè buona parte di questi insegnanti arringa indicare rivendicato successivamente un passaggio al ruolo che è stato fatto accordato con la riforma del novanta unitamente a un passaggio delle degli istituti nella giurisdizione degli esteri da quello all'allora Ministero della Pubblica Istruzione
Contestualmente istituti si sono dedicati solo l'operazione culturale in alcuni casi anche all'insegnamento della lingua per adulti il che non è avvenuto nulla Stati Uniti negli Stati Uniti non vi è mai costato quasi mai
Insegnamento di una lingua e anche quando gli è stato ha avuto dimensioni molto ridotte
E quindi istituti soprattutto quelli delle due grandi città quello di Los Angeles e quello di New York erano visti come i promotori nel civiltà americane e quindi una potenza economica anche americana di i massimi prodotti culturali del nostro Paese
Detto questo non si può dire queste tipicamente italiano per questo riconoscimento fosse riconosciuto fosse diciamo garantito presso l'uomo della strada devo anzi dirvi che e questo anche il tipico del nostro Paese non c'è un Paese molto fratto molto dialettico
E quindi
Penso ad un italiano di cultura media assedi parlano che cosa è successo negli istituti di cultura all'estero
E mi potrebbe rispondere se ha letto i giornali che le cose non sono andate per il meglio esempio Franco Zeffirelli non manca ogni volta che passa di degli istituti sono inutili andrebbero chiusi
E Vittorio Zucconi gli fa crollo successivamente con un suo intervento sulla Repubblica
Istituti devo dire in verità invece sono realtà complessa e questa complessità essi hanno anche cercato di difenderlo
La cultura italiana fortunatamente presente all'estero anche senza gli istituti ma la funzione degli istituti può essere fondamentale per rendere più agevoli i collegarsi ore collegamenti fra le istituzioni del nostro Paese
Ad esempio per snellire gli accessi ad un sistema di beni culturali si difese d'una forte centralizzata burocrazia
Questo è un punto che si pone subito appena si sbarca negli Stati Uniti perché io apporti dei musei o delle università col nostro Paese sono turbati da una massima incomprensione del nostro sistema burocratico
Vorrei dirvi anche e bisogna accettare veste lei le indagini statistiche per quello che sono cioè non bisogna prendersela se i rilevamenti sono negativi perché sono certo un invece di quello che il Paese che di commissione utili Commissione desidera riuscite
Per esempio un indice che appare sul New York Times con una certa ricorrenza mettiamo due tre volte alla no per e che serve ad indicare quale è la facilità di commercio di relazioni con gli altri Paesi si basa su due punti il tasso di corruzione e il tasso di burocrazia
Ora dal tasso di corruzione al primo posto abbiamo la Nigeria all'ultimo posto la Danimarca e devo dire che il nostro Paese malgrado le traversie che ha che conosciamo non sta tanto male perché si colloca verso il sessantesimo ma rosa di circa centoventi Paesi
Quando si va alla burocrazia la cosa se invece si inverte perché il nostro Paese si trova fra i primi quindici Paesi per l'ostacolo burocratico
Quindi questo è è un certo senso un dato oggettivo e che opera all'interno degli istituti se mi può anche rendere conto abbastanza in breve tempo
Un punto Caretti Rizzante delle poi vorrei fare anche un una sorta di informazione comparativa sugli altri istituti delle nazioni europee che opera che sono attivi a New York un punto caratterizzante corrieri altri nazioni è una separazione anche la istruzione linguistica da quelle delle attività culturali vere proprio nel Goethe Institute e nelle agli Oscar senza un visto di Cervantes l'estetica culturali sono complementari alla presenza dei corsi di lingua crea un avvenne fornita biblioteca specialmente di letteratura e saggistica contemporanea
Per cui quei Paesi non si trova una situazione che si diceva di anni cinquanta per i paesi hanno veramente una un aggiornamento costante
I compiti di promozione culturale per questi altri che hanno questo grosso Centro di informazione distruzione linguistica sono affidati ad altre organizzazioni che possono essere sezioni distaccate specializzata dei consolati
O nel caso che la Francia ad un servizio diplomatico selezionato che arruola molti esperti dall'Accademia dall'università grazie ad un sistema di mobilità orizzontale all'interno della pubblica amministrazione
Ogni sistema i suoi pregi e difetti quel che può essere considerato che solitamente il problema alla produzione culturale è stato edemi maggiori Paesi occidentali oggetto di ricerca di una programmazione responsabile e professionale
Programmazione significa mete precise che si può manifestare sotto forme affatto diverse ad esempio i francesi sono imbattibili sul piano per la penetrazione a livello umanistico nelle università i servi scritto Io e te la passo adesso situati a New York
Finanziano quattro quattro dagli Stati Uniti e i contatti fra gli istituti di istruzione universitaria francesi americani sono curati passa i normali visti divisi per competenze
Questo dato il risultato che la ricerca filosofica critica economica storiografica sociologica francese di oggi oggetto di studio negli Stati Uniti mentre quelli italiana e di fatto sconosciuto
I settori universitarie si è uno dei tanti compiti affidati agli istituti ma appunto per la sua natura specialistica bisogno di personale apposito e di una dedizione costante nel tempo mentre gli istituti sono sostanzialmente organizzatori di eventi i nostri istituti hanno quindi una presenza che si può dire di tipo generalisti come e in questo sono più affini anche se più ricchi degli istituti dei paesi dell'est europeo che a quelli delle grandi nazioni occidentali
Va considerato anche che piccoli paesi occidentali quali Austria Svizzera Danimarca
Ad esempio operano secondo indizi proprio specialistici Austria Svizzera secondo me hanno a New York i migliori i più efficaci istituti di cultura programmati esclusivamente quali vetrine culturali supportati dall'intero arco finanziario dei rispettivi Paesi
Mentre i danesi hanno sviluppato un iniziato in via riservata è speciale che si occupa di promozione del design'di danese come notazione sì ma sta per la direzione fra le sei maggiori gallerie di Copenaghen il caso
Danese appunto esemplare è limitato anche se si vuole ma indica quello che il titolo il nostro convegno la promozione del made in Denmark a livello e di Christchurch
Ma adesso ricordare che Furio Colombo purtroppo oggi assente aveva sulla base della sua esperienza di direttore New York presentato un disegno di riforma degli Istituti che prendeva in considerazione alcune esigenze l'Istituto di cultura quale promotore del made in Italy culturale
Premetto che queste esigenze specialmente sentita laddove l'istituto si trova ad operare in un grande centro internazionale e deve quindi distinguersi da una casa per la cultura italiana di supporto all'attività d'una rappresentanza diplomatica quali avviene nelle capitali minori
I risultati che se ne sono potuti entrare specialmente dopo direttori di chiara fama avevano rapporti con la società e le istituzioni nella sede sono stati soddisfacenti per l'immagine i contatti stabiliti ma non sia andato molto oltre queste perché in tale circostanza il direttore ha svolto le funzioni di console per le questioni culturali ed ha potuto essere di supporto alle presenze italiane già in atto e suggerirne a volte di nuove si resta però nei limiti di un supporto generale a tutte le possibili iniziative ed ha un rapporto di simpatia che si estingue con la cessazione del mandato
Per passare a un suggerimento propositivo è opportuno conoscere le strutture preposte alla promozione culturale in Italia
Istituti hanno svolto fino a riformare il novanta una funzione promozionale orientata soprattutto verso l'insegnamento Orlando
Spettacolo ed arti visive sono state negli anni Ottanta promossi generalmente accesso grandi progetti affidati dalla Presidenza del Consiglio o dal ministero degli Esteri ad Agency e specifiche nella musica ad esempio il cd queste Indirizzo prosegue tuttora
La Presidenza del Consiglio e il ministero decidono alcuni interventi più utilitari che vengono finanziati e gestiti da agenzie specifiche di solito estranei alla Rete gli istituti la quale interviene marginalmente quale supporto
Anche se le ambasciate gli istituti inviano richieste specifiche manca una via istituzionale una tavola dove queste vengono esaminate confrontate
Istituti ed ambasciate hanno come interlocutore la direzione generale delle relazioni culturali la quale ha una limitata disponibilità di fondi e non possono presentare progetti al dipartimento dello spettacolo alla presidenza del Consiglio
Questi invece ricevo ogni più oggetti a volte danno l'incarico dei progetti ad agenzie esterne istituzionali o meno come possono essere i teatri lirici e di prosa
Senza che gli organi periferici intervengano in fase propositiva
Operando in un istituto si ha l'impressione che lo Stato ma voi consideri l'organo periferico delegato alla programmazione culturale ma un punto di appoggio di secondo livello che non ha competenze adeguate a progettare interventi culturali di rilevante importanza
Nello spettacolo cioè anche stabilito dalle regole del supporto finanziario di fatti possono accedere ai finanziamenti il dipartimento gli operatori lo spettacolo o agenzia ironico rotondo i progetti ma non posso accedervi gli istituti o le ambasciate
Questo per esempio il mio caso ha significato dopo un primo anno io sono riuscito ad avere un finanziamento che è stato Circuit alto accessi incidentale Spartivento lo spettacolo ma ha potuto ripetono negli anni successivi
Perché l'allora di per direttore del dipartimento ritenne questa un'irregolarità
Quanto riteneva che l'istituto non è l'organo delegato a questo tipo di attività
Nel progetto Colombo la questione non è affrontata tanto come un problema di primogeniture ma come quello di una migliore utilizzazione delle risorse e delle competenze
E difatti il progetto prevedeva un direttore generale delle relazioni culturali che ho coordinasse le istanze competenza dei ministeri interessati estere i beni culturali ricerca scientifica i quali tipo che hanno una propria direzione le relazioni culturali con l'estero
E vi sono anche tutti i cationico distruzione Arlon domande
Vi è una commissione di operatore che attiva all'interno del ministero dei beni culturali e una commissione di funzionari la direzione del regime generale relazioni culturali alla competenza invece al ministero degli Esteri
Il tempo e luogo non si prestano a entrare nei dettagli quel che posso affermare la mia esperienza di direttore pro-tempore l'istituto di New York e che il successo dipende in primo luogo dall'iniziativa personale e non dalla struttura pubblica in cui sono stato inserito un fatto che può essere secondario per chi proviene dall'esterno d'amministrazione ma che invero frustrante per chi invece opera al suo te interno difatti vuoti di organico fra gli addetti agli istituti raggiungono il quaranta per cento
Non sono stati banditi concorsi da dieci anni e quindi Lita McEnroe personale e sui cinquantacinque anni
Gli addetti non sono incoraggiati e tenuti all'aggiornamento professionale
I funzionari dei dette Institut vengono inviati al festival cinematografico di Berlino e alla rassegna di cassa ma i nostri addetti non hanno alcun hub obbligo facilitazione a frequentare la Biennale di Venezia
Ed il primo contatto con il medley The Dixie forma appunto in questi spazi vuoti
Al fondo di questa disattenzione vi è invece una disattenzione nell'opinione pubblica dal Parlamento che la rappresenta in materia
I numeri indicati dal professor Maracci sono eloquenti il rapporto fra investimento culturale d'investimento per la diffusione della lingua stanno nel rapporto da uno a otto a New York questo rapporto di cerca una tre
Un miliardo per l'istituto due per la diffusione e l'italiano a livello di scuole primarie un miliardo per il liceo italiano
Questo dipende dall'attenzione dedicata ai supporti all'emigrazione nel cui ambito rientra l'approdo al prodigalità nel campo dell'insegnamento dell'italiano
Ma anche qui le opinioni degli organi periferici non hanno influenza a differenza di quanto è avvenuto nei maggiori Paesi europei
Gli ultimi due direttori dove vedete Fausti New York hanno suggerito e convinto il proprio governo a ridurre progressivamente il supporto all'insegnamento al tedesco nelle scuole dell'obbligo
E a concentrare le risorse a livello d'istruzione superiore ed universitaria
E va anche considerato che il tedesco era quando si è fatta la rivoluzione americana vi è stato un dubbio se la lingua della nuova nazione dovesse essere il tedesco e l'inglese perché i tedeschi erano come popolazione più numerosi gli inglesi inglesi erano invece più numerosi come classe dirigente
La stessa politica è stata attuata dai francesi la tesi che ha portato a queste scelte si basa sui modesti esiti per gli interessi del Paese conseguiti il mantenere la conoscenza parlata di una lingua laddove le famiglie non l'hanno trasmessa
E sull'opportunità invece di offrire l'insegnamento di una lingua al momento delle scelte professionali
La lingua come veicolo dell'elemento culturale di una nazione e non la lingua come testimonianza di un'appartenenza entità
Ma le nostre direzioni didattiche mettono sempre nuove bandierine sulla scuola tutti Stato come si chiama Bavaria in cui opera il consolato all'istituto
Dove la fornitura di un computer assicura l'apertura di un corso di italiano mentre poco o nulla possiamo fare a livello di college per il mantenimento dell'italiano parlato nei corsi di Italian Studies che sempre più diventano accorsi diciamo di cultura italiana
Effettuati d'inglese
Qui sta politica per l'emigrazione sospinge d'altra parte anche i grandi interventi diretti dalla Presidenza del Consiglio gli ultimi due anni hanno visto un forte flusso finanziario per manifestazioni in Argentina e Brasile e prossimamente le manifestazioni in Australia
Manifestazioni indubbiamente di grande successo e cioè Hashim anti rassicuranti rispetto alle grandi collettività italiana negli atti la presenti
Ma che non tengono conto del fatto che è facile operare nei Paesi sottosviluppati sottosviluppati o di debbono identità culturale è difficilissimo operare nei Paesi sovrasta risultati di forte orgoglio culturale
Quando mi dicono che New York è la capitale del mondo
Si indica anche che quanto avviene a Newark risonanza in tutto il mondo Jorge un rischio indispensabile del made in Italy lo ha capito futuro
Maltempo stesse un carciofo spinoso e difficile da sfogliare come possiamo dire di essere presenti a New York se Strehler vi è stato un avo due volte soltanto se Ronconi una le nostre istituzioni liriche e sinfoniche mai eh sì abbiamo presentato soltanto due mostre degli o di arte contemporanea negli ultimi dieci anni
Se non manteniamo una cattedrale animus cool che è la porta d'accesso ad una ricerca europea dagli Stati Uniti se non abbiamo una sede commerciale ed espositiva dall'editoria italiana
Siamo presenti con la moda il cibo a livello museale con il cinema l'arte medievale e moderna
Ma le tante dismissioni di opere d'arte contemporanea da parte dei musei americani stanno ad indicare che non siamo inclusi nelle future prospettive di un mercato d'arte globale
E le incomprensioni non mancano in Generali livello dirigenziale delle istituzioni culturali ed accademiche americane nutre forti spesso ingiustificate perplessità sull'affidabilità alle nostre strutture culturali
Il che può anche tradursi in occasionali furibondi attacchi Dusty andare a leggersi due articoli dedicati da Oprah news al Teatro alla Scala nell'ultimo nel luglio del mille novecentonovantanove
Vari Paesi europei hanno affrontato il problema dopo la presenza culturale all'estero con l'istituzione di un orso Moretti
Un organismo incaricato di coordinare competenze e risorse queste da noi sono ancora frazionate fra Dipartimenti e dicasteri
Mentre proprio la caratteristica di radunare utilizzare competenze diverse e renderebbe opportuno che la promozione culturale sul modello francese operasse a livello di mobilità orizzontale all'interno la pubblica amministrazione
Queste stanze non sono state presi in considerazione nella ultima riforma del ministero degli Esteri che va anche detto sul piano le risorse il ministero degli esteri non è il primo operatore culturale all'estero
Istituti su una rete capillare ma non sono gli organi propositivi referenti per i grandi eventi questi sono promossi dalla Presidenza del Consiglio e dal ministero dei beni culturali con il parere di merito del ministero richiesti
Già adesso le iniziative più incisive hanno origine in questo dicastero che sarebbe opportuno che all'interno dei beni culturali si formasse un dipartimento di riferimento dove possono trovare conciliazione competenze opportunità di indirizzo politico
E il reperimento delle risorse anche al di fuori dei fondi pubblici il che termine esperienza non è impossibile e questo per poter dar corso ad una programmazione mirata ad a lungo termine
Forse non sono detti forte potrebbe anche attenuare l'evidente differenza fra l'Italia e gli altri grandi Stati gli operai i quali si presenterà agli appuntamenti culturali comune identità compatta in cui fianco a fianco con lavoravano il pubblico ratificato
Il primo passo e quello di via accostare gli italiani alle istituzioni scusate se torna l'esperienza di Newark in questa città risiedono quasi dieci mila nostri concittadini insediatisi nel secondo dopoguerra per migliori occasioni di lavoro
Sono la cosiddetta fuga di cervelli ed il flusso non si arresta
Pochi fra loro hanno un rapporto con l'istituto con il consolato molti anzi mostrano una certa diffidenza la si nota per esempio nel fatto che gli amici ti chiamano sempre quando vogliono un rinnovo del passaporto pensando che il consolato siano inferno metri consolato un servizio molto chiaro ed efficiente ma è così dire
Una incomprensione direi storica per la nostra comunità
Eppure questi dieci mila sono l'Italia migliore il loro successo professionale potrebbe essere determinante per l'affermazione di una nostra identità culturale
Non sono una comunità ma sono l'Italia quando francesi o bresciano una mostra al Metropolitan sì presente il governo la finanza le professioni la cornetta
Alle nostre inaugurazione il personale diplomatico e spesso solo e la nostra identità pare quale somma di individui intraprendenti ma a livello collettivo dispiegarsi i singoli mezzo no ma strutture assente
Oppure ho constatato che non è impossibile coinvolgere identità diverse in un frangente
I maggiori successi che ho avuto sono dipesi da collaborazioni fra l'istituto ed enti locali quello a cui diceva poco fa il presidente Prodi e la flessibilità una nuova flessibilità delle autonomie locali
Comuni province regioni che hanno raccolto l'adesione anche d'impresa e di competenze all'interno del loro in tutto il territorio e delle istituzioni accademiche sul territorio
Se vogliamo un salto di qualità questi raccordi sembra una via maestra
Ma a livello di governo e di grandi città per esempio l'anno due mila consolato sta promuovendo cerca con tutte le forze di promuovere un rapporto diretto New York Roma
Roma anche una grande città abbiamo oggi soprattutto tutto un'azione burocratica di controllo e banconote luoghi dove si elaborano proposto ed uffici preposti al supporto esterno vitali più
Ringrazio molto Gioacchino Lanza Tommasi
Non lo farò commenti particolari perché ho avuto qualche esperienza simile alla sua anche se effettivamente l'esperienza in Francia Parigi e altrimenti diverso a questo secondo me importante da mettere a fuoco cioè e una omogeneità dei dei dei criteri di rappresentazione politica del Paese e nello stesso tempo necessaria ma non come dire
Non facile da eseguire e può essere ottenuta più per un coordinamento miope che per una organizzazione definitiva
Voglio dire tuttavia che nelle difficoltà che ha sottolineato la giacchina la ratio Tommasi potrei aggiungere la rispetto per esempio ad altri Paesi come ha sottolineato la politica culturale francese e il problema un problema cruciale pelosità traduzione il sostegno alle traduzioni di opere di testi italiani certo non è la parte più importante della nostra cultura ma certamente importanti di un sostegno importante alla traduzione specie dato difficoltà che noi conosciamo per la nostra lingua
Vanno sottolineate credo che in questo senso un sostegno alla traduzione dei grandi testi potrebbe essere per esempio fatto con una con un'efficienza di immagine molto grande anche per chi volesse investire su questi ma questo è un ultimo un secondo
Proprie
Però non vorrei sottolineare anche qualche fatto molto positivo Istituto culturale italiano di Parigi perché che ci stacchi evidentemente conta sul piano culturale in Europa a aveva nei campi la più grande biblioteca non specializzata in Francia di lingua italiana
Nonostante molte difficoltà e incomprensioni attualmente l'attuale direttore istituto
Culturale italiano di Parigi il professor Corsi a ultimato al riordino e la informatizzazione di tutta la biblioteca è un merito istituti culturali italiani di aver reso accessibile un vera risorsa della cultura italiana
Nei nostri obiettivi anche quello del mio che è stato fatto non c'era catalogo conservatore anche su internet si può essere anche accessibile c'è un programma eccessive le anime interne è una biblioteca disordinata qui da Dio
E poi il mio che altre biblioteche sono molto bene ordinate quindi direi forse non essenziale salvo per alcuni settori storia dollari
Dunque ci sta si tratta come vedete nello stesso tempo di luci e ombre come sappiamo ma danno anche sottolineati alcuni risultati questi dare io ora subito la parola Pietro Roselli giù direttore dell'Istituto italiano di cultura a Monaco
Grazie e cominciano subito con alcune considerazioni sulla parola immagine per definire il ruolo o i ruoli che gli istituti italiani di cultura possono svolgere
Per soffermarmi poi sull'Italia sull'identità italiana nell'Europa di oggi sul comunicare proprio per gli istituti sui pubblici cui essi si rivolgono e in particolare su quello degli italiani all'estero
Consultando qualche dizionario si può notare che solo recentemente immagine può intendersi anche come un modo di presentarsi per assecondare il più possibile i gusti e desideri del pubblico
A questa lettura della parola immagine corrisponde la funzione vetrina degli Istituti italiani di cultura una funzione più che legittima e duttile ovviamente sotto certi aspetti anche criticabile ma certo non unica perché vi sono altre funzioni proprie degli istituti di cultura come vedremo tuttavia immagine e anche rappresentazioni concreta e sensibile di cosa ho idea astratta e da qui credo possiamo arrivare la funzione di informare svolta dagli Istituti italiani di cultura a volte anche con una propria biblioteca più o meno ricca ma ora soprattutto collegandosi con altre forme di forme con altre fonti di informazione già esistenti
A volte e l'istituto stesso produttori i dati di informazioni ovviamente attinenti le proprie attività
Si tratta dunque in questo caso di fornire servizi una funzione non sempre facilmente conciliabile con la funzione vetrina
Forse lo stesso effetto accattivante si ottiene nel dare appunto informazioni
Come lo si ottiene offrendo corsi di lingua qualificati a prezzo non eccessivo come pure naturalmente nel presentare manifestazioni culturali può collaborare con le istituzioni locali alla loro realizzazione
E tuttavia un terzo modo di intendere le parole immagine riferito alle attività proprie degli istituti di cultura si tratta direi così di lavorare su una immagine contrasti tra reale anch'essa quella che dell'Italia sia del Paese nella realtà dove gli istituti italiani di cultura dove l'istituto di cultura opera immagine che nasce dal gioco di tanti fattori i rapporti storici interessi comuni e quelli divergenti
Le proiezioni che ognuno fa nell'altro e dell'altro e quindi gli e Chivu gli equivoci gli stereotipi che riaffiora la ponte anche dopo le targhe secolari
Tutto un lavoro di reciproca conoscenza secondo la prospettiva che credo si chiami interculturale molto seguita per esempio dal Goethe Institut
A proposito del quale devo dire che le ultime vicende italiane
Alludo alle chiusure di alcuni siti scongiurate in extremis sono state interpretate come prova della percezione in Italia dell'attività delle degli loro istituti diete come fornitori di servizi
Non riuscivo altrimenti a spiegarsi diretto le reazioni dell'opinione pubblica e gli aiuti ricevuti localmente
A questo punto vorrei soffermarmi un momento sull'identità ovviamente quelle italiana è un termine indispensabile un contesto interna d'Inter culturale per intendere meglio cosa riflette l'immagine che vogliamo comunicare di un dato Paese
Veramente mi è capitato di votare ma forse sbaglio che solo recentemente si è ricominciato a parlare e a scrivere tanto sull'identità italiana basti pensare appunto alla collana del Mulino diretta da Ernesto Galli Della Loggia come mai non sarà perché si comincia avere una percezione più concrete e più completa degli altri e quindi di se stessi non sarà perché qualcosa dei rapporti con gli altri Stati ovazioni sta cambiando
E quindi sta mutando forse anche qualcosa nel rapporto dell'Italia di oggi
Con il suo stesso passato non ci saranno per caso incertezze su come si collocherà l'Italia e quindi la sua cultura nel futuro
E che conseguenze ci sarebbero per gli istituti di cultura vediamo un momento cosa fanno altri istituti stranieri analoghi posso dire solo qualcosa sugli istituti francesi tedeschi spagnoli secondo quanto ho potuto apprendere operando a Monaco
Impegni Goethe Institut il problema di rapportare la sua azione all'Europa e molto sentito
Chi vi sia anche una preoccupazione di non apparire come gli ultimi difensivo difensori di uno Stato nazionale e con un esempio di politica dell'immagine
Non stupisce conformemente alla sua attenzione del Goethe Institut a contrastare gli stereotipi negativi di cui la Germania e spesso ancora vittima più interessante invece mi sembra il fatto che il Goethe Institut dopo aver tentato di aprire una sorta di proprio ufficio a Bruxelles presso la Comunità europea
Abbia recentemente conferito al suo istituto di Bruxelles il compito di studiare e coordinare i rapporti anche operativi di tutti gli istituti dite per quanto riguarda i programmi culturali e linguistici dell'Unione Europea
è anche vero che in Belgio si è recentemente costituita un'associazione che riunisce le associazioni istituzioni nazionali europee che operano in questo campo
è appena il caso qui di ricordare qualche differenza fra i Goethe Institut Istituti italiani di cultura non solo la struttura indipendente con istituti in Germania oltre che all'estero con la propria centrale a Monaco di Baviera
Ma soprattutto la accentuazione data alla centralità dei temi che interessano il Paese ospitante l'approccio interculturale la competenza dell'istituto dite all'estero per i progetti di inziative chi si realizzano in Germania stessa
In collaborazione duramente con centrale corso posso poi comunque aggiungere che da diversi anni due tre quattr'anni e in atto una forma di collaborazione fra i TTT Institut in Italia e gli istituti italiani di cultura in in Germania
Di cui che punto c'è stato anche recentemente il dieci undici febbraio un convegno a Roma dal titolo Germania Italia una relazione particolare
E io intitoliamo appunto al il filo mette gli istituti di cultura francesi ho letto soltanto un documento di lavoro del collega che opera a Monaco e mi pare vi sia qualcosa di nuovo cioè il tentativo di superare le frontiere nazionali con delle regioni europee
Direi virtuali nella fattispecie si tratterebbe di allargare in alcuni settori specifici
Il teatro nel caso di Monaco l'azione di un istituto culturale francese al di là della zona di competenza
Includendo territori dei paesi vicini fra di loro più omogenei e comprendendo altre novità un territorio francese un'idea molto lontana dagli schemi in cui operiamo ma che indubbiamente tende a europeizzare le attività prima sono bilateralità
A proposito di istituti
Di cultura spagnoli c'è da dire che la Spagna ora una struttura la rete degli istituti Cervantes anche loro con la sede centrale in patria che ha profondamente innovato l'organizzazione precedentemente precedente avvicinandosi al sistema Goethe Institut
Proprio grazie a un'altra innovazione programmatica quella che affida ai Cervantes il compito di essere attivi anche nell'ambito della cultura ispano-americana
Il problema quindi dell'ripensamento dello Stato nazionale soprattutto in rapporto all'Europa poco si pone
Devo però ricordare che l'altro settore tradizionale incrinò però gli istituti di cultura italiani e quello della lingua cioè l'insegnamento italiano come lingua straniera o come lingua seconda
Non posso però soffermarmi su questo settore secondo alcuni il più importante anche per mancanza di tempo nel ricordare
Come la lingua sia strettamente connessa all'identità o che nell'arcipelago Europa di Massimo Cacciari hanno diritto alla propria lingua tutte le isole
Veramente una domanda che mi sono posto al mio arrivo a Monaco è stata se lavorare in Europa contasse di più che non fuori Roma vi è infatti una contrapposizione fra un istituto che open Europa o in altre zone appunto come detto prima culturalmente avanzate
è un istituto che opera in contesti più lontani sono stato a Tripoli circa quindici anni fa e credo di poter dire che l'istituto di cultura fascisti in assoluto poco ma che quel poco poteva essere fatto solo dall'istituto
A Monaco invece in assoluto l'istituto fa molto ma la sua quota nel panorama culturale a carattere italiano della Baviera e di Monaco non è certo preponderante
Da qui l'alternativa astratta ma significativa e più utile un istituto come quello di Monaco
O come quello di Tripoli ingegnere si sostiene e lo credo anch'io che sono utili tutti e due e che devono esistere entrambi sebbene con caratteri diversi
Ma quando l'Europa si unisce cadono le frontiere si moltiplica i rapporti si affermò programmi culturali europee non saranno in tutti gli istituti dati cultura proprio in Europa
In realtà
A me sembra che il lavoro aumenti proprio perché non con l'avvio di un processo di integrazione culturale o quanto meno di un processo che vede moltiplicarsi le collaborazioni punti di contatto di Scampia
Le richieste di informazioni culturali l'utilità degli istituti aumenta
Qualche spunto per dare un'idea degli spazi aperti mi risulta che nelle scuole europee non si insegni né una storia nella letteratura europea con qualche buona ragione indubbiamente meno è probabile che sia vivi prima o poi a qualcosa del genere
è un compito che richiede ben altre competenze ben altre forze energie e strutture di quelle che di cui dispone o a cui può attingere un istituto di cultura ma si ha un'idea di quanto impegnativo e importante possa essere un contributo sia pure modesto di un istituto ideali culture e di chi lo sostiene Italia in questo campo posso aggiungere come mi è stato fatto osservare D'Anna
Dalla dall'ufficio culturale dell'ambasciata italiana a Berlino che l'anno scorso durante la presidenza europea della Repubblica federale tedesca si era proprio posto
Il primo incontro no come prioritario nell'ambito culturale di scrivere un libro di storia europeo promette la cosa non è stata fatta perché troppo difficile però e il segno appunto molto marcato di un'esigenza
Soffermiamoci ora
Un momento invece su altri aspetti riguardanti l'insegnamento della lingua seconda e non voli parla dei corsi d'istituto degli istituti di cultura ma è soltanto per dire che questo e a volte sono chiamati a contribuire presenta delle commissioni di lavoro per preparare dei programmi no contribuire alla prevenzione di programmi e ci manca il il personale qualche volta è possibile farlo e ma il più delle volte no appunto
Io
Questo per dire appunto richiamarmi alla alla proposta ennesima articolo della corriera sera di Tullio De Mauro che appunto
Ospita da
L'impiego di di a Expedia detti di induisti dici comunque mi sembra che ci sia un attenzione e una sensibilità in questo campo
Abbiam rifletterci poi appare evidente cosa di cui il Ministero degli Affari Esteri peraltro più che consapevole che in Europa le attività degli istituti generi cultura deboli in parte coordinarsi con i programmi culturali dell'Unione Europea
Altrimenti le risorse di cui disponiamo di cui disporranno
Almeno in termini relativi diventeranno sempre minori e ridotta l'efficacia delle loro iniziative
Anche qui c'è spazio per nuove professionalità perché accedere un programma europeo richiede una competenza e l'impegno che va al di là delle possibilità attuali almeno la maggior parte dei casi del personale attualmente disponibile già impegnato in troppi e diverse funzioni
Prima di concludere con un altro tema forte e permettetemi una sorta di divagazioni anch'io mi sono chiesto a volte Nacchia vale una bellissima conferenza in un istituto magari con un ottimo pubblico rispetto a un'apparizione televisiva
Istintivamente direi che è meglio per lo scrittore per esempio cinque minuti di presenza televisiva di un programma passabile
Che in un'ora in una savana più acconcia per la conferenza L'incontro con il pubblico ebbene anche su questo ho qualche perplessità
Da una parte abbiamo la crescita esponenziale delle comunicazioni di massa caratterizzate nonostante alcuni prescelti collettività Anna uniti direzionalità e dal carattere anonimo spersonalizzare
Dall'altra l'importanza crescente delle public relations
Indubbiamente per esempio una serata con lo scrittore in carne ed ossa ecco la possibilità di porgli delle domande di vedere come reagisce di osservando che i nostri occhi e non con quelli delle telecamere di affidare la nostra mente il montaggio di ciò che si vede e si sente
Dovrebbe valere qualcosa di più che essere spettatori di un programma televisivo certo il pubblico numeroso o meno
Fra sarebbe troppo
I Cervantes non sono solo il rapporto con lo Stato spagnolo da cui dipendono ma anche con il mondo culturale Hispano americano non si potrebbe tentare qualcosa di analogo in prospettiva verso gli italiani all'estero proprio sul piano culturale
Per parte mia voglio fare presente come alcuni fenomeni assolutamente da non ignorare che caratterizzò le comunità non trovo un termine migliore italiani all'estero il processo che porta alla emancipazione la coscienza della propria identità personale o di gruppo comporta necessariamente basta pensare per analogia l'età dell'adolescenza
Una presa di distanza non accentuare le differenze lo stesso tempo un bisogno di riconoscimento ti stima di aiuto
A questa emancipazione a volte
E ben pronunciata la bozza a volte questa emancipazione ben pronunciata ed ecco nascere per esempio
Evidenti poiché la comunità all'estero non pochi aspirare nel momento che coscienti e dissi
Di farsi tramite dei rapporti fra i due Paesi se non fra i due Stati riguardando i rapporti culturali evidente che gli istituti di ogni cultura in genere siamo portati per reazione a rivendicare il loro ruolo dopo rispetto a quelle che sono considerati magari considerate magari delle pretese locali ma che sono invece su legno avvolte di fenomeni assai complessi
Non solo gli istituti da di cultura per la molteplicità dei loro compiti certo comparisse non definiti nel termine cultura per non parlare della loro figure giuridiche amici seriamente non sempre chiara
Il ribadisco il necessariamente sto solo a presentare agli occhi delle comunità un pizzo di stato di cui finalmente appropriarsi o quanto meno gestire
Scelto il momento in cui l'Italia da Paese di migrazioni divenuto pensi di migrazione occorrerebbe riflettere medicalmente su questi temi
Ma per concludere anche nei confronti delle comunità italiane credo sia appropriato l'approccio interculturale
Quindi rispettare il loro turno autonomia attività cui offrire collaborazione ricordando sempre che contrazione del Leicester in fatto di italianità anche uno solo dei moltiplicatori
Che posso essere validi ed efficaci come altri moltiplicatori oltre a volte possono essere anche attori anch'essi di una scimmia culturali italiano non rigidamente chiuso in confini peraltro ormai assai più permeabili di prima grazie
Ringrazio molto per credo che questa esperienza che era differenti e spero che avrete sentito molto utile quindi il confronto tra chi con me danzato Masi
è stato diciamo così uno degli elementi della società civile pro tempore direttore G. con sì tutto culturale italiano all'estero e chi invece come Roselli è invece un funzionario
Della stabile che ha una lunga costante esperienza all'interno del Ministero degli Affari Esteri credo che valga la pena di sottolinearlo tristezze sono complementari e ricchi di insegnamento
Traggo due conclusioni curiosa se mi permettete la prima è che il confronto con gli altri ci tornerò può essere molto utile se per definire che cos'è la cultura del nostro paese cioè e nel confronto con l'altro che con per così dire l'immagine ritorna ed è un bene ha suggerito questo indicazioni sulla televisione cioè in generale sul problema della relazione cultura e mezzi di trasmissione che molto diverso fra Paese e Paese
La Francia una severissimo impegno rispetto a quello che si chiama diciamo l'impegno culturale della televisione di Stato finanziata accertato riguardo alla cultura
Direi che la nostra televisione risentì meno questo peso istituzionale
Un però dato indicazioni anche molto interessante rispetto a una struttura del ha di un Ministero della cultura
Ho ho incontrato sempre per parlare molto concretamente un giorno in cui c'era un incontro tra già clown che Veltroni quando Veltroni
Anzi fu ministro della cultura dei beni culturali e mi scuso beni culturali Eolie Japan diceva a Veltroni ma della televisione fa partire porno del ministero della cultura come in Francia
Risposte no parte investito della comunicazione risposta Milan allora non contate niente
Questa frase e forse eccessiva però lo fa su cui riflettere
Una delle possibilità nel confronto con un altro Paese poi non abbiamo le nostre ragioni che che sono difendibili naturalmente è quella di pensare in maniera articolata il ministero dei Beni culturali che non sia soltanto un ministero il patrimonio ma un ministero né la capacità di trasmettere implementare diffondere provocare i venti attraverso i grandi media di trasmissioni di cultura ma questo è un problema sui quei politiche va posto è un giorno c'era il ministro della Comunicazione e mi è capitato alla Salone del libro di del sud cioè pescando classi avuti alberi di non di chiedere le sue dimissioni ma certamente di che affrontasse il problema naturalmente
Per la provocazione che non fu raccolta beninteso per quanto credo che abbia le sue valori secondo punto che mi sembra di grande importanza sotto il gatto Roselli la questione
Degli italiani all'estero una cosa su cui credo che anche l'Ansa Tommasi corde quel particolare tipo di comunità che la comunità il italiana negli Stati Uniti potrebbe intervenire con interesse magari se c'è un dibattito potrà accadere
E poi però al momento confronto
Di recente in Europa la Francia spinge verso gli diedi un'eccezione culturale cioè di un confronto diretto con gli Stati Uniti per quanto riguarda la cultura che eterna partì il tipo economico e chiaro
E d'altra parte anche di tipo si vuole di tipo culturale evidente che noi non possiamo fare la stessa cosa
Non c'è nessun faccio un esempio non c'è nessun cineasta francese che si chiama Cimino
Che si chiama franche Capra che si chiama non lo so Scorsese d'accordo cioè e così chiaro che il confronto dell'eccezione culturale scopone per la Francia perché la Francia ha esportato i propri in intoppi emigrati nel proprio impero coloniale e non e in altri Paesi
Quindi è evidente che per quanto ci riguarda anche il la questione dell'eccezione culturale italiana
Di cui si parla molto va posta in modo radicalmente diverso
In un Paese come il nostro che ha ed in Canada altro bellissimo esempio una grandissimo peso
Aggiungo un dettaglio molto divertente a Toronto una delle più grandi città aggiudicazioni italiana un giorno incontra tra gli italiani i quali non sapevano la lingua italiana
Però come dicevo non mangiavano italiano vestivano italiano eccetera eccetera ho provato a chiedere ad un amico francese consigliere Lester francese una persona che non parla francese questo messo a ridere
Prima letteralmente
Cioè Bush il problema come vedete e complesso e difficile bene io credo che questo tema è un tema su cui ritorneremo presto io
So che il ministro Cilento diceva di avere organizzato partecipato ad un dibattito proprio su questa questione spero che in questa occasione ci sia stata qualche nuova idea sia registrabile
Nella nel dibattito e possa quindi avanzare procedere in una ridefinizione della politica culturale italiana all'estero suona c'è con molta coerenza dal punto di vista il programma un intervento che ha a che fare in qualche modo sulla diciamo così sul made in Italy nel senso studi stretto della parola turismo e Hill alla produzione industriale almeno così credo io da lì quindi nell'ordine la parola giorno Alberto Luigi Guidalberto scusa l'Alberto Guidi presidente della Ducati Energia Bologna e consigliere incaricato di Confindustria e subito dopo a Stefano Landi che il direttore del Dipartimento del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Guidalberto Cucci grazie
Non preoccupatevi perché vedo la stanchezza aleggia sui vostri può non ho niente di scritto
No vorrei fare alcune considerazioni alcune considerazioni su questo sul tema di oggi che se non mi sbaglio eccome promuovere dell'immagine l'immagine dell'Italia di oggi all'estero
Ecco io credo che vada posta una domanda e subito dopo si debba dare una risposta qual è l'immagine dell'Italia all'estero
Vorrei fare una premessa io sono tra coloro che pensano che questo Paese stia cambiando da alcuni anni stia cambiando insito nel concetto di cambiamento c'è quello di miglioramento
Ecco detto questo però
Credo che se si vuole tentare di fare qualcosa per migliorare la il del nostro Paese la vendibilità all'interno resterà un altro Paese sedeva a partire da una valutazione scientifica il come siamo vissuti ne sono arrivati io sono trentacinque anni che faccio circa centocinquanta ore di volo all'anno quindi più o meno io vivo metà del mio tempo fuori da questo Paese ci metto
Ho lavorato in in Francia negli Stati Uniti in Sudamerica
Noto paese a cavallo tra gli anni settanta e ottanta all'aggiunto forse il punto più basso
Di accettazione da parte del paesi esterni cioè per dirla in poche parole il cielo da vergognarsi a dire di essere italiana
Questa la considerazione da cui dobbiamo partire quindi oggi il nostro Paese ancora vissuto malissimo all'estero
Questa è la mia esperienza personale
Nostro Paese il Paese che conosciuto fuori per Pavarotti le canzoni napoletane la mafia
La Ferrari quando vince
Ecco più o meno è questo quello che noi siamo
E questi io voglio dire il pensare a questo spirito di ricostruzione e credo che sia indispensabile se si vuole tentare di dire qualcosa io li devo confessare che le relazioni l'ho sentito prima tutte di altissimo livello e però mi mi sono sentito un po'come un pastore sardo invita l'altro a l'inaugurazione di un di una mostra sul Seicento ecco io non è l'Italia che io conosco non è così
Scusatemi signori ma non è affatto così io dieci anni fa per poter vendere macchine movimento terra fatte molto bene di ottima qualità e con un ottimo prezzo in Germania ho dovuto cambiare nome l'azienda e ho dovuto mette un nome tedesco perché l'Italia non lo voleva
Questa è la realtà che io vivevo tutti i giorni continua a vivere la cultura italiana all'estero e ripeto io ci vivo
E finita con Morandi
Forse nella letteratura con Alighieri forse nella nelle espressioni artistiche credo con l'opera italiana la canzone che voi sentite di più più conosciuta fuori salvo qualche eccezione ancora O sole mio polare non c'è nient'altro
Io io ho anche una spiegazione a questo il momento in cui lo Stato il pubblico da noi come in Francia
Ha cominciato a diventare il mecenate a diventare il Lorenzo il Magnifico della situazione è chiaro che
è stato più facile cercare di accattivarsi la benevolenza dell'assessore di turno del ministro di turno piuttosto che tentare di competere in questo mestiere difficile che la produzione artistica questo per dirvi che io sono convinto che questa sia una delle cose su cui noi dobbiamo lavorare noi oggi completiamo coi nostri prodotti con Paesi Opel Corsa manodopera è un ventesimo rispetto al nostro
Non riusciamo più a Karachi il sistema Paese di supporto ai nostri merci e prodotti o altrimenti noi saremo tagliati fuori
Il fatto che noi abbiamo strade sicure una burocrazia che funzione una magistratura che funziona è fa parte del fattore competitivo di un Paese
Non ci dimentichiamo presto
Il mercato oggi non è solo a parole è veramente globale
Non esiste il mercato etico perché non esiste il consumatore etico ognuno compra il televisore migliore che costa meno di miglior qualità e che meglio mantenuto
Allora se voi guardate l'andamento degli insediamenti stranieri in Italia gli ultimi dieci anni in un cimitero voi andate a rischi pollo vicino Amsterdam
Andate a Barcellona o Madrid o a Parigi Malombra e voi trovate dall'aeroporto alla città tutto un fiorire di insediamenti di imprese straniere
Sì da noi l'inverso che interferire fuggono dal nostro prezzo
Nell'ultimo periodo si è fatto molto si è cominciato a fare molto e se non lo dicono che c'è qui mio amico Vittorio Prodi però Colle del presidente Dini gli ultimi governi se è stata una l'ho rinnovata attenzione
All'immagine del nostro Paese all'esterno
Ripeto per la prima volta ho cominciato a partecipare a missioni
Con Prodi e con con gli occhi in via dico io non voglio adesso localizzato che non vorrei che qualcuno pensasse che sto facendo
L'inizio del cambiamento nel nostro Paese è cominciato col governo Amato a mio giudizio nel novantadue ecco da quel momento abbiamo cominciato a pensare che le cose così non potevano continuare
Io credo che lo dico perché non è ancora arrivato gliel'ho detto tante volte ministro Fassino siano le migliori ministri del Commercio con l'estero che abbiamo avuto forse migliore
Comincio a vedere una diplomazia che comincia a occuparsi che pensa che non sia vergognoso tentare di supportare le nostre aziende quando prendono però io per troppo tempo ho visto i nostri diplomatici più attenti assegnare i posti a tavola che accompagna la nostra gente
Questo è un mondo senza dubbio che sta cambiando quando però noi sosteniamo che sta cambiando
Credo che non ci possiamo dimenticare il punto di partenza nella situazione attuale
Io sono convinto che un assessore ai beni culturali o di una provincia di un comune sia più importante
Del l'assessore all'industria
Oggi ripeto si vende sistema paese
I nostri musei le nostre opere d'arte come il può essere speso il tempo libero sono fattori competitivi
Naturalmente tutto questo richiede delle tre condizioni un Paese dove l'ordine si è assicurato così posso girare per le strade e una burocrazia che sia completamente diversa da quella che abbiamo oggi che si regge solo per lo sforzo
Di pochi ultimi grandi servitori dello Stato
Tutto il resto temo non sia più riformatrice grazie
Dunque io quando avevo letto il nome Gelli di Guidalberto Guidi e me ne ho sbagliato
Mete mi scuso ancora non si fanno errori sui nomi non sapevo che vicino a me avevo un pastore sardo e il quale si sente in questo momento all'interno di una mostra del Seicento
Tuttavia io sono convinto che la sua opinione e di grande interesse noi evidentemente ma spero che anche le nostre siano ordini interesse nel per lui cioè evidente che frequentiamo ambienti intensi e quindi tutti abbiamo tendenza a vedere all'interno di interlocutori
Tra cultori differenti diversi campi di cultura la sua rappresentazione iniziale dell'Italia
Pavarotti cosa eccetera mafie compagnia mi sembra francamente eccessiva e credo che esso sarà molto utile eventualmente discutere con lui anche con voi se abbiamo in grado oggi di
Sostenibilità
Faccio due osservazioni brevissime
Sono anch'io convinto che la cultura conti moltissimo e che conti moltissimo anche quello che è stato detto molto giustamente la quantità di culture incorporata negli oggetti
E la quantità di patrimonio non un fisico cioè patrimonio non ne incorporata stili oggetti che unità Abbiati caratterizza il nostro Paese
Sovvenire non accetto molte obiezioni che sono state fatte credo però che ci sia Unamuno specie di di semplificazione
Cioè ho l'impressione che la sua immagine viene d'altra parte da da grandi mercati ecco cioè ho l'impressione sono stato per caso in Lituania forse non per caso scattano i versanti divini o se invece di settembre davvero sono molto sorpreso al contrario dall'interesse
Verso la la cultura italiana a livelli ed intendimenti di ricerca e intirizziti sono stupito da quando avvistato a Zagabria per esempio
Dall'interesse straordinario per le attività culturali cioè non penso che per la drammatizzazioni discorsiva sia molto utile dire
Che prima era un assoluto disastro e che adesso le cose vanno certamente meglio mi serve molto bene per discutere credo però che sia un largamente giustamente discutibile aggiungono altro problema e non di dettaglio noi io credo che ci sia un problema di ordine sociale del nostro Paese e questo ordine di socialisti anche un problema di di maniere l'ordine sociale Quistini in cultura
Essenzialmente non si costruisce dall'esterno quindi la il problema di culture ordine sociale vanno i insieme e l'ordine sociale questioni di maniere
L'altro paese è stato il Paese paradossalmente dove gli in maniere sono stati pensati di più dal Cinquecento in poi a nostre una grande cultura degli Manieri dal corto inciampa Busacca Stilicone
Alla è una cultura d'élite senza dubbio ma questa cultura delitti a un grande ruolo ha avuto un grande ruolo al mondo e quindi va in qualche modo sottolinea allora coraggio le terribili semplificazioni sono utile per la discussione
Vediamo se come continua con l'intervento di Stefano Landi direttore del dipartimento di turismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ho fatto però un piccolo errore di etichetta mi perdona prima di darle la parola Landi
E è arrivato il Piero Fassino che il ministro per il commercio con l'estero dopo l'intervento di tanti sarà il suo turno
Toglierò poco tempo al fondamentale intervento del ministro perché mi pare che qui si tratti di condurre a sintesi
Due polli che sono solo astrattamente disgiunti che sono il polo della cultura cultura il polo della cultura materiale che si chiama anche in gergo produzione io ho una visione molto personale ma come dire che trovo spesso anche condivisa del senso dell'identità nazionale della cultura che può essere se vogliamo esemplificata da questo oggetto che spesso mi porta alla bocca che un sigaro toscano come quello che fumava mio nonno come quello che fu una mio babbo
E che è fatto di tabacco Kentucky perché la nostra cultura materiale e cultura cultura è fatta di contaminazione ed è fatta di rivendicazione perché questo è il toscano quello che noi affermiamo essere con unico contrasto possibile dei cubani miglior sì io ero al mondo
Io ho un approccio assolutamente economico anche se e poi mi come dire mi condivido in pieno e al massimo rettifico lei osservazioni da Alberto Guidi rettifico soltanto perché da studioso di marketing qual è il mio mestiere originale sono solito prima fare una indagine e poi dire cosa pensano gli altri
Ma d'altra parte devo anche dire che Guidi ha sottolineato alcuni tratti di quello che gli italiani pensano che gli stranieri pensino dell'Italia scusate ma il passaggio è faticoso lo devo ripetere
Ciò che noi pensiamo che gli altri pensino Dinoi l'immagine riflessa in uno specchio
Io come ben sanno i suoi Fassino
Sono oramai tre anni che il convoglio dove tutte le va be'non sta a me dire quanto sono risorse del dipartimento che dirigo in un'operazione che si chiama diagnosi dell'immagine dell'Italia nel mondo
Che è già sfociata in un libro che questo si chiama la marca Italia e che sta adesso in fase di aggiornamento per l'anno due mila
Perché penso che non c'è nulla di peggio
Che quello che noi pensiamo degli altri che pensano di noi
Per il gioco di parole di prima bisogna saperlo
Perché se non lo sappiamo ci basiamo su il sentito dire sulla nostra percezione sulle nostre vergogne nazionali o se le nostre potenziali vanità nazionali ricordo quando mi occupavo più di turismo Nino di attività produttive
D'altra parte ricordo anche che nel passaggio nel frattempo dalla convocazione di questo convegno adesso
C'è un passaggio fondamentale perché io non sono più della presidenza del Consiglio ma sono del ministro dell'industria e da qui a un anno sarò del ministero delle attività produttive che comprenderà il commercio estero la comunicazione tanto per restare al rimesso a Julio fondamentale delle carte
Di cui stiamo parlando di cui abbiamo fatto cenno anche poco fa negli interventi che mi hanno preceduto
Dicevo in questa in questo mio ruolo in questa in questo passaggio necessariamente solo terminologico io penso che lo dobbiamo interrogarci e fare analisi di un effetto fotografia più che non soltanto di una effetto di autorappresentazione
Scherzo scherzavo prima sul termine turismo perché ricordo dei carichi di voi noi io sono nato a Bologna anche se poi ho vissuto altrove e sono quindi parte di un effetto come contaminazione come tanti di noi
Il
Io non non c'è una statistica riguardo si sa che nel mondo ci sono sessanta milioni di italiani
Probabilmente non si sa che al a spanne circa il due terzi degli italiani hanno cambiato nell'ultimo secolo la radice della loro appartenenza geografica nel nostro Paese
Ed è un fenomeno incredibile non so comparabile con altri popoli quali popoli che non abbiano avuto traumi più grossi dei nostri io ero rimasto colpito qualche tempo fa da un articolo che fosse di ecco e che parlava del fatto che prossimamente avremmo avuto una generazione di euro e non più soltanto di italiani al momento attuale solo perché ognuno fa la fotografia della realtà che approssima
Né io l'ho cinque nipoti tre sono fidanzati o sposati con stranieri per avere fatto dei corsi Erasmus o di altro tipo in giro per l'euro
E quindi mia madre che ha subito l'occupazione tedesca a un genero tedesco e un bisnipote che si chiama Eric e quindi trauma scioccante per la mia famiglia ma certamente è un un episodio
Del dell'evoluzione multiculturale che riguarda chiaramente il nostro Paese dicevo questo elemento
Io credo che debba per darci un'idea della rappresentazione più fondata in più fondata possibile e d'altra parte che le banche far e se mi permettete irrompere con tutta la forza del pastore sardo il tema del mercato nel tema della cultura
Altrimenti io forse un po'i termini ma ho paura che la cultura resti ideologia e il mercato porti le scelte le risorse le intelligenze altrove
Da questo punto di vista io penso che invece la nostra cultura
Sia una componente fondante del nostro patrimonio di identità si chiama lo hanno chiamato proprio così io lo cito perché patrimonio identitario credo sia la modo giusto per definirlo
E che questo patrimonio identitario sia alla la CIT io non uso termini miei perché penso che sia corretto dare attribuire patrimoni identitario definizione che ho preso da Donzelli che è uno dei più innovativi editori del nostro Paese e che questo patrimonio identitario sia d'altra parte la mattina la massima esplicazione di quella che io in gergo di marketing chiamo la marca nazionale e che il professor Raimondi
All'epoca presidente dell'Istituto dei beni culturali dell'Emilia Romagna invece definì con estrema concretezza in modi di vita
Del nostro Paese o dei nostri regioni o delle aree del nostro penso che la partita qua i nostri modi di vita che sono puri
La nostra cultura quella che ci portiamo e per certi versi anche quella che comunichiamo e che quindi viene recepita Dinoi sono in definitiva la marca dei nostri prodotti
Marca negativa se è vero che in alcuni casi chi bisogna cambiargli nome per riuscire a venderli come città proponeva Guidi
Un attimo fa relativamente a un altro Periodo è un mercato che ci guardava con particolare sospetto marca straordinariamente positiva se è vero e cito l'aneddoto contrario uguale e contrario che due anni fa a Pechino è stato sorpreso un venditore fraudolento di prodotti marcati Italia e non prodotti in Italia
A cui i clienti hanno richiesto il rimborso del prezzo perché non aveva nessuna importanza la prestazione del prodotto cioè che i capi di abbigliamento che loro si mettevano addosso fossero utili all'abbigliamento ma era per loro devastante l'idea che non fossero stati prodotti in Italia
Quindi attenzione perché l'effetto della marca forse è vero che sono passati dieci anni e che c'è una distanza fondamentale tra la Germania e la Cina
Ma comunque sia credo che la marca sia in definitiva il più potente patrimonio che noi abbiamo tra un po'cercherò tra pochissimo cercherò di dimostrarlo con dei dati ma credo di poterlo affermare complessivamente perché la rivendicazione dell'essere prodotto ho vissuto ornato con creato ho ideato Q passato per l'Italia da elemento negativo diventa invece potente valore aggiunto dei prodotti questa è la constatazione che noi traiamo facendo il mestiere piccolo che facciamo noi di venditori di turismo
Nessun prodotto turistico prodotto in Italia che non avesse il marchio Italia avrebbe un giorno di vita sui mercati
Nessuno
Nel nostro piccolo mestiere parliamo degli altri non lo so forse non è così nella meccanica di precisione forse non è così nella chimica pesante ma penso che nella stragrande maggioranza dei prodotti l'essere italiani è un valore
Dobbiamo interrogarci su questo tema perché se è vero come giustamente ricordava Guidi che altri fattori di competitività sono strategicamente
E in lungo in una logica di lungo Periodo negati dal nostro Paese per motivi di vario genere che non sta a me sottolineare ne sottolineo solo però il nostro paese ha un sistema sociale
Ne paga i costi questi corsi si trasferiscono sui prodotti io rivendico io e sono italiano e nel mio paese quando uno si ammalò cade malato per la strada lo porta in ospedale non gli chiedono la carta di credito nel mio Paese
Io rivendico il fatto che questo avvenga e accetto il fatto che nei prodotti costino di più anche per questo ma allora pretendo che siano marchiati Italia
Perché anche questo è uno degli elementi da marca Italic io voglio sia conosciuta nel mondo
Ritengo quindi che la marca sia un vantaggio competitivo
Cito molto rapidamente alcuni dati di questa ricerca di queste due ricerche sono Antonio novantanove nel luglio presenteremo l'edizione del due mila ricerca che terrà conto anche di questo straordinario fenomeno mondiale e medio logico
Mi scusi Paolo Fabbri il termine molto brutale Emidio logico che ci sta coinvolgendo che il Giubileo
Per la quale cosa in questo momento quando ci sono celebrazioni religiose dell'importanza dell'apertura della porta santa la notte del ventiquattro dicembre due miliardi di stelle spettatori nel mondo lo guardano
Che credo valga il triplo di Luna Rossa il doppio di una finale di Coppa Campioni e così
L'Italia è conosciuta nel mondo da un quarto dei cittadini del mondo ivi compresi i cinesi gli argentini canadesi e i colleghi europea
Litanie conosciuta perché straordinariamente perché è un luogo di vacanza
Non perché mafiosa e questo io mi permetto di emendare l'immagine chi guidi pensa che gli altri abbiano Dinoi con l'immagine che invece di noi hanno davvero Litani conosciuta come luogo di vacanza in primo luogo in prima battuta è conosciuta come luogo dello sport e dei personaggi dello sport come secondo elemento e conosciuta perché il luogo della cristianità e del Papa come terzo elemento e conosciuta come luogo della cultura dell'arte delle città d'arte al quarto elemento solo al quinto e ricordo
Sulla quinto per fortuna conosciuta per fenomeni di delinquenza
Forse questo è un portato di di alcune contingenze che ricordava anche quindi ma credo che sia un elemento del quale dobbiamo favorevolmente essere impressionati coscienti da una parte e anche rime indicativi del perché sei ci siamo scollati do sono stereotipo così negativo dobbiamo soltanto che rivendica
D'altra parte ricordo un altro passaggio fondamentale di questa rilevazione che non è non perché l'abbia commissionata mio dipartimento ma comunque che è una indagine campionaria mondiale rappresentativa su qualcosa come diciotto mila interviste quindi a un certo una certa affidabilità dicevo l'Italia è chi amata da chi l'ha conosciuta che da chi mi ha solo sentito parlare altro elemento sul quale ritengo si possa beh giocare la visita in Italia la conoscenza diretta la conoscenza dei prodotti della cultura materiale degli italiani che è poi ci sono poi i modi di vita degli italiani anche il modo in cui trattano i loro territori è un'ulteriore valore aggiunto
Chi se ne va dal nostro Paese ne parla meglio di chi non c'è mai stato
Che qui c'è un gioco di rispecchiamento distorto alle volte corrotto con i media che però è un gioco che non possiamo non tenere presente
Ad esempio siccome abbiamo fatto a un attimo fa riferimento alla Storta lo sport un oggetto di cui si parla tanto ma che non motiva neanche uno spostamento di persone a livello planetario
Al di là di pochi casi i quaranta tifosi del Leeds che erano in treno con me ma che poi alla fine per una partita internazionale sono stati mi pare tre mila tre mila cinquecento a muoversi oramai gli sport sono fenomeni esclusivamente mediatici non più partecipativi
Le quantità stimate di partecipanti agli eventi sportivi sono sistematicamente disattese al basso e oramai tutti gli enti sportivi vivono di sponsorizzazioni non possono più vivere di biglietti venduti non questo in Italia ci ha preso una bella sberla con i mondiali di Italia novanta su questo che credo siano state all'ultima e operazione in cui si pensava che qualcuno sarebbe venuto a riempire gli alberghi
Adesso possiamo chiudere la pagina addirittura mai tanto il mondo il mondo mediatico accende la televisione anche alle quattro di notte pur di vedere la sua bella del cuore veleggiare
Degli sponsor infatti Bertelli non certo ha messo il suo nome sulla vela per andarsene Oakland qualche mese e d'altra parte in un credo che vada invece rivendicato come altre cose perché tra l'altro credo sia anche vero come è il caso di Bertelli Rewind una rossa che sia molta più immagine mediatica se si perde bene che se si vince male come dicevano oggi alcuni giornali nel senso che molto peggio come dire essere padroni scorretti del mondo che non essere invece come Sir Lipton che correttamente partecipava pur perdendosi
Questo è uno degli elementi che compone di nuovo l'immaginario nazionale compone di nuovo
Come dire è uno dei tanti da sé di un pane di un pianoforte che noi qui oggi abbiamo soltanto vissuto e accennato suonare
Perché c'è tra i tanti tasti abbiamo sentito ad esempio Istituti italiani di cultura e mi pare che la contraddizione tra terrà una conferenza di un autore e una presenza su un televisione sia la composizione meramente apparente e il mercato che ricompone la contraddizione e dice che gli autori infatti vanno gli istituti di cultura e poi vanno anche nelle televisioni e poi vanno anche e scrivono anche i testi delle pubblicità
Nel notoriamente questo è la contaminazione tra i generi mi pare sia un fatto assolutamente diffuso
Per dire nel prodotto cinematografico fatto quotidiano
No io penso ad esempio che uno degli elementi più forti della nostra identità nazionale in questo momento viene colto da alcune regioni ma poi sarà percorsa piano nazionale probabilmente da un'iniziativa Inter
Intersettoriale e quella delle film Commission per dirne una
L'Emilia Romagna ha già il suo catalogo di film commission io ho visto oggi perché è stato presentato nei giorni scorsi il catalogo del film commission toscani altre regioni si stanno muovendo beh è evidente che l'Italia un luogo straordinario dove venire a girare film non non soltanto per gli italiani ma anche per gli stranieri
Non a caso alcune delle più importanti pubblicità perché questo è un po'l'occhio del mercato della cartina di tornasole si vanno proprio a localizzare i luoghi dell'italianità
Pensate che non c'è marca di automobili giapponesi che non riesca a trovare niente di meglio nel mondo che venire a fare
Un filmato in una locanda Toscana o in una via dell'Appennino insomma questo la dovrebbe dire lunga sul fatto che il supporto della marca poi alla fine valore aggiunto anche per chi in questa terra non ci mette nient'altro se non poggia ci coperto allora chiudo su questo tema
Io non devo ovviamente condurre a sintesi nulla
Segnalo che però questo discorso è un discorso oramai maturo presente sul quale si fa riflessione si parli flessione a livello scientifico e credo sia giusto condividere segnalo anche questo però che non c'è verso
Di fare immagine del dell'Italia nel mondo se non facendola passare per l'economia perché sono le stesse cose
Perché io l'ho sudditanza se vogliamo nei confronti dell'approccio culturale ma penso che se non c'è almeno marketing congiunto
Si perde il filo e si perde il treno di quella potentissimo vettore che sono come al solito
Le risorse dell'economia che porta la cultura e che la fa anche diviene generare essere uno dei componenti del nostro immaginario dell'immaginario che proponiamo di noi
Sono
Centinaia di vite da mandar giù per il mondo ringrazio Landis è vero persuaso
All'acquisto del libro sulla laguna di Alitalia Pagliarelli alle archistar altre acquisizioni orari allora non è un dall'è un prodotto marca di quelli che si comprano non è una merce unità è una cosa che serve fare la carcassa di benchmarking dice nel nostro gergo è una base comune di ragionamento
Bene allora niente credo che non dibattito segreto ma forse potrebbe essere esplicita delle cioè l'idea che c'è da una parte la necessità di avere camme col mercato dall'altra parte l'idea della comunità ci sono comunità locali ma anche comunità statali ride e ma anche qualità sopra statali l'Europa per esempio rivendicano
In qualche modo l'idea che ci sia ci sia le distanze che sono non solo istanze di mercato ma istanze che sono non ti promotori mecenati eccetera a dei garantito di una forma di giustizia sociale che si chiama legge sia culturale
C'è una giustizia sociale che l'idea di un accesso alla qualità della vita attraverso la cultura io spero che sia anche in questo senso ma non voglio anticipare che parlerà Piero Fassino che il ministro per il coperchio con l'estero mi ricordo perché i ministri sono spesso molto occupati
Che il tema su cui interverrà sarà made in Italy cultura innovazione immagine come prodotto commerciale per l'estero
Io ringrazio questo invito chiedo scusa
Motivato elogio letterato non ascolta tutto il relatore scontato del suo brillante
Nell'ampio intervento di Lande mi scuso se poi duro ripartiremo un impegno Torino questa questa sera sempre antico ministeriale
Ma intanto
I titoli naturalmente avendo fatto per anni e anni anch'io siamo l'organizzatore di dibattiti sono sempre
Loro natura sintetici la sintesi non può che spesso
Enfatizzare questa iniziare
Se a voi concetti
Ma tra cultura made in Italy un titolo che va interpretato perché non sono poli opposti
Cioè non c'è una cultura in cui c'è un made in Italy che non ha a che vedere con la cultura del made in Italy e parte della cultura di questo Paese vede l'identità culturale di questo Paese
è uno degli elementi di immagine di questo Paese
Come ricordava adesso efficacemente con molti esempi la
Non sono neanche poi così distanti oltre che non solo non sono poste non sono neanche così dista
In realtà
Quando si dice made in Italy e che cosa si ci si riferisce segrete si ci si riferisce al fatto che questo è un Paese nel quale
Ha un particolare valore
Talmente forte da essere diventato immagine simbolo il senso estetico
In fondo che cosa unifica il made in Italy
Il valore dell'estetica
Made in Italy e mangiare bene made in Italy e vestirsi bene il made in Italy e vivere bene in un ambiente gradevole merita merita tutto questo
Quando uno pensa nell'iniziale e poi tradotto in un vestito di Armani piuttosto che in un Brunello di Montalcino una macchina di Desailly di Pininfarina un'altra cosa pensa
A diciamo prodotti che dal punto di vista della loro qualità e della loro fruizione hanno un alto contenuto estetico
E quindi il made in Italy è un elemento centrale dell'identità culturale di questo Paese
Qui si fanno le scarpe in un certo modo perché questa appunto
è un Paese che ha un certo senso estetico un certo gusto estetico una certa storia sta il paese del Rinascimento e questo è il paese di Raffaello e questo è il Paese Leonardo sotto questo questo conta perché se no fare una scarpa non è difficile di per sé se neanche la mia tesi nessun microprocessore
E per il è il prodotto più vile del mondo dal punto di vista materiale
Non è
Non è neanche competitivo in termini di costo fare una scarpa no perché le scarpe di formosa delle Filippine si fanno male a un costo del lavoro che trenta volte di meno non tre volte di meno trenta volte di meno quello del di Italia e perché però se uno va nella Quinta Strada di New altri hanno solo scarpe italiane
Consigliano quelle filippino cioè non è che quella francese solo quell'Italia perché perché c'è un elemento di innovazione di qualità che lui è il gusto il design com'è fatta come trattata la pelle come si presenta
Quindi
Diciamo dire made in Italy significa appunto questo significa connotare l'identità del Paese come un Paese capace di incorporare nella materia e nel prodotto
Un'altra dimensione estetica che poi si traduce in una
Nella percezione di un gran parte dei cittadini del mondo in un fatto come dire in una dimensione estetica che rappresenta
Una alta soglia la qualità della vita
Ora tutto questo noi dobbiamo essere capaci di trasferito di trasmetterlo
Più di quanto non si faccia
L'immagine dell'Italia è un'immagine come tutte come l'immagine di qualsiasi Paese caratterizzata da un certo profilo per noi appunto il profilo essenziale profilo estetico
Noi viviamo questo questa nostra dimensione quasi come come dire una diminuzione
La moda e mondana frase priva di senso puro però nel nel giudizio nel nel nel giudizio di valore dell'opinione pubblica e così parte che mondano deriva dal mondo si appartiene
Non capisco la puzza sotto il naso nei confronti la parola mondano fa parte della nostra vita
Quando uno celebra quarant'anni si veste bene fa una bella festa mangiare bene fu un fatto mondani no cioè quindi non capisco perché la mondanità dovrebbe come dire essere
Avere un giudizio di valore negativo ma a parte questo
La moda essi un fatto mondano ma dietro quella mondanità c'è uno spessore di professionalità di no di sapere e di
Lavoro di innovazione di ricerca di qualità di straordinario valore
Non è vero che sotto il vestito non c'è niente sotto allestito se moltissimo
Così come c'è moltissimo sotto in termini di professionalità di lavoro di capacità sotto la cucina italiana
Così come c'è moltissimo in termini di lavoro di professionalità di saper fare di capacità sotto le taglie diciamo dimensioni del made in Italy
Dal mobile all'arredamento a tante altre
Cioè è una risorsa forte io ho detto
Qualche settimana fa andando a Milano collezioni moda dove sono andato perché ritengo giusto che il ministro del Commercio estero guardare si occupi di Monza
Che la moda e il petrolio italiano che se ci fosse un'OPEC della moda noi ne saremo il presidente
Quindi intanto il fatto di essere un Paese del made in Italy inteso come appunto un Paese che ha un profilo fortemente estetico non va vissuto con una diminutio ma il sito come qualcosa di effimero
Non va vissuta come qualcosa come dire di banale di superfluo
Va vissuta come elemento di forza
Questo non è questo non è
Il Paese non vive questa sua identità comune elemento di forza
Perché perché siamo tutti figli di una cultura industriale siamo tutti figli dell'industria lirismo
Noi pensiamo che l'innovazione ci sia sezioni una volta se c'era una bella macchina stabili stampante che stampava qualcuno un tornio eccetera adesso se c'è un computer
Se si è quella dell'innovazione se lo se lo se quello non se l'innovazione mentre invece fare un buon olio quadrate che richiede una capacità innovativa esattamente come farebbe un computer fare un vestito di Armani richiede una capacità di professionalità di ricerca sul prodotto sul materiale esattamente come a fare un buon un buon torneo
Perché l'innovazione non è qualcosa che appartiene a qualche settore piuttosto che un altro perché se fosse così non si capisce perché l'Olivetti
Ha chiuso praticamente se bastasse fare un processo un microprocessore se bastasse fare un computer non basta dipende il computer fa
In Italia andata terrore latente per la maggiore una tesi del tutto sbagliata
La tesi secondo cui sono i settori maturi i settori non maturi tesi del tutto accademica da astratta perché non esistono i settori ma tutt'
Ho incorporare il massimo di innovazioni incorpora bene in quel settore in questo caso non è maturo oppure non sei capace di farlo in questo caso divenne maturo
Allora intanto questo è un primo Belem prima considerazione un Paese che
Diciamo il Paese l'Italia deve essere capace di essere molto più consapevole della forza economica
Sociale e culturale che esprime l'essere appunto il Paese dell'estetica del gusto e di ciò che a partire da questo profilo deriva
Poi l'Italia detto che tutto questo non è solo questo è questo è l'altro problema che all'Italia
La quale lui come un fatto tutto sommato di mondanità intesa nel senso negativo
L'essere il paese del made in Italy e quindi decadere una potenzialità ed è riconosciuta un profilo che gli ha riconosciuto e poi non è capace neanche di conoscere
Che oltre a questo l'Italia è un grande Paese in tanti altri settori
Qualsiasi cittadino italiano crede che se bisogna comprare una buona macchina per produrre qualche cosa è meglio andare in Germania
Perché l'immaginario Germania l'immagine legata no al produrre in particolare la tecnologia soprattutto meccanica più che informatica no
Nel cinquanta per cento dei settori dei beni strumentali l'Italia il Paese leader nel mondo
Dalla macchina per fare il meccanotessile McCann e macchine per la calzatura le macchine del legno al patto housing alle macchine tipografiche alla componentistica auto
E non è neanche strana se ci pensate di buon senso perché se siamo così forti nella moda
è evidente che siamo anche così forte nelle macchine per produrre quel bene finale no
Sarebbe assai difficile fare dei buoni pro dei buoni prodotti avendo delle macchine per il servizio si capisce priva di senso
Noi siamo nel settore del machinery dei beni strumentali delle tecnologie e meccanica informatica un Paese Forte non siamo un Paese debole
Ci sono imprese italiane che irrompe oggi e li vendono i giapponesi non ricomparve giapponese
Il più grande gruppo siderurgico mondiale
Giapponese appena concluso un'accusa già Angius con il gruppo Techint Dalmine
In cui i giapponesi hanno voluto che i brutti e l'aggio invece si facesse il cinquantun per cento per Dalmine che fosse Dalmine gestire questo enorme impianto siderurgico che il più moderno il più avanzato
Per fare il più banale esempio in questi giorni
C'è poi in Giappone più grande il più moderno stabilimento siderurgico giapponese omaggio ai versi italo giapponese gestito aleggia dall'Italia
Ma questa è un'immagine che il Paese non riconosce visse e che il mondo non ha
Questo è un altro punto che noi dobbiamo mese essere capaci di mettere in campo
E quindi abbiamo diciamo da
Rimettere a fuoco almeno due elementi forti dell'immagine paese che non sono oggi sufficientemente percepiti e quindi giocati in termini forti
Non è come dire non sia piena consapevolezza di tutto ciò che rappresenta in termini di forza appunto il made in Italy
Non si ha consapevolezza che il made in Italy assai più largo di quello che si pensa in realtà noi siamo un grande Paese espressione che nessuno mai usate
Ho visto che c'è anche solo USA e me ne compiaccio naturalmente tanto più che il presidente Repubblica ma in genere e questo è un Paese nel quale uno dice che l'Italia un bel paese
Stava quasi mai sentite dire un italiano questo grande Paese emessi io son convinto che un grande paese e anzi avendo ormai da molti anni anche prima che facesse ministro del Commercio estero
Per ragioni di lavoro l'occasione di girare moltissimo al mondo qualcosa di che mi ha colpito e che c'è un'immagine dell'Italia molto più forte fuori del paese
C'è un'immagine dell'Italia più forte tra nel mondo di quanto gli italiani abbiano disse
E badate questa è un grande problema perché l'altro le nazioni ciò che vale per gli individui se uno non ha consapevolezza visse e meno meno forte
In un Paese che non abbia coscienza di quello che e avere coscienza di quello che si è naturalmente se non si è presuntuosi arroganti significa consapevolezza dei punti di forza e consapevolezza delle debolezze
Ma un Paese che non abbia consapevolezza e coscienza di sé è un Paese intanto che non gioca tutte le carte che ha quindi un Paese obiettivamente più debole
In tutte le dimensioni
è un problema culturale queste cioè un Paese che nelle ricostruire una sua tatuate eccitante ragione scadenza interessante appunto fare dedicare una riflessione ampia e non interventi pochi minuti a perché l'Italia sia un Paese che ha come dire
Ah il rischio costante di una studi di un di una crisi di autostima perché non abbia coscienza di sé ci son tante ragioni una per esempio che siamo un Paese che soltanto centotrent'anni di storia unitaria nazionale unitario sembra una sciocchezza non lo è i grandi Paesi che ha una grande identità che si chiamano Francia o Inghilterra o Spagna sono paesi che hanno una storia unitaria di secoli che hanno dominato il mondo che hanno avuto interi cioè voglio dire no contro tutto questo nostro di un popolo un popolo a dei codici genetici esattamente come un individuo
Conta
No si può in questi centotrent'anni ci mettete anche vent'anni di fascismo con un'esasperata evidentemente logica nazionalistica che ha indotto per reazione contraria nell'immediato dopoguerra no a non essere nazionalisti che era giusto ma negare anche il valore dell'identità nazionale
No
Per cui una parola come patria per molti anni in Italia non è stata più pronunciati nel dico io che sono un uomo di sinistra ma che appartengono a famiglie di sinistra in cui la parola patria sito sempre pronunciata senza averne paura
Ecco tutto questo e poi tanti altri argomenti sorgono ce ne sono molti che spiegano ci son tanti a tante ragioni di natura storica culturale e politica eccetera eccetera tuttavia questo è il dato il Paese è un Paese che ha una coscienza visse minore di quello che il Paese di quello che il Paese esprime io vorrei essere chiaro nel dire questo podio
Ovviamente nomignolo tutte le debolezze di natura strutturale del nostro Paese a tutti i punti di fragilità che sono molti e tuttavia i punti di debolezza i pontili fragilità si superano in quanto uno sia sicuro di sé
Perché se non sei sicuro di chi sei che cosa vuoi e di che cosa hai non sei neanche in grado di superare le tue fragilità le tue debolezze
E quindi il problema di un recupero di coscienza di se questo è il problema fondamentale che il paese di fronte che ripeto non è soltanto è un problema culturale prima ancora che politico ed economico
Questo e finisco spiega perché noi
Non ho sentito quindi non mi è stato detto dei giornalisti una cosa che ha detto quindi mi riferisco solo a questo aspetto inseguiva questo spiega perché per noi per lunghissimo periodo abbiamo avuto diffusa difficoltà strutturale a presentarsi come sistema Paese
Che è un un un limite che abbiamo avuto che oggi cerchiamo di superare ma con molta fatica con molta difficoltà perché non è solo un problema di strumenti un problema di testa un problema di cultura
Gli strumenti ci sono anche
Il problema è che per usare gli strumenti pure avere una concezione sistemica in testa deve avere un'idea di sistema Paese dei e se ne è convinto che giocare sistema di pari al Paese male e quaranta ed è un valore aggiunto ma se invece sei convinto che il tuo Paese non vale non conta non se ne ha anche portato a giocarla USA il è un problema culturale prima ancora che un problema di strumentazione
Allora abbiamo tradizionalmente avuto difficoltà a fare sistema cioè a proiettare sui mercati internazionali non la singola impresa anzi la singola impresa italiana sui mercati internazionali sì vai da molto tempo ci va con una straordinario coraggio
E proprio perché Chivas quasi sempre da sola anzi sì ma con una capacità come dire di sfida e di competizione anche più forte visto che si va da sola e spesso vince
No e spesso ha vinto
E tuttavia appunto noi abbiamo avuto tradizionalmente una difficoltà a produrre una una proiezione di sistema
A proiettare sistema paese per quella ragione che dicevo difficoltà che però è sempre meno accettabile meno sempre meno sostenibile
Perché nella globalizzazione la competizione è sempre di meno competizione soltanto tra singole imprese
E sempre di più la competizione tra sistemi tra sistemi Paese tra sistemi territoriali tra no
E quindi il proiettarsi come sistema Paese è un valore aggiunto di cui un'impresa sempre più necessità
Tanto più questo discorso vale per l'Italia che ha una morfologia della sua apparato produttivo caratterizzato essenzialmente alle imprese di piccola e media dimensione le quali non hanno per una ragione dimensionale dentro di sé tutte le funzione tutte le risorse necessarie per proiettarsi sui mercati
E hanno bisogno di trovare fuori di sé risorse e strumenti di cui hanno necessità che dentro di sé non hanno però e quindi la reale la costruzione e la strategia di sistema è tanto più necessario perché in una competizione globale che esalta l'elemento sistemico offrire alle nostre imprese questa questo valore aggiunto diventa decisivo ed è quello che stiamo facendo quindi lo sa lavorando intensamente
Governo e il sistema imprenditoriale per cercare di costruire sempre di più una strategia di sistema Paese cosa significa strategie di sistema Paese significa incrociare intrecciare sempre di più la proiezione del Paese
Dal punto di vista politico con la proiezione del suo sistema imprenditoriale quindi intrecciare politiche estere politica di internazionalizzazione
Fare sistema significa mettere a disposizione delle imprese strumenti che accompagnino assistano sostengano l'impresa e la loro proiezione sui mercati ragione tale che le imprese non vadano da sole ma ci vadano avendo alle spalle una dotazione di strumenti aggiuntivi
Strumenti promozionali come gli studi del commercio estero strumenti assicurativi come possono essere quelli della Sace strumenti per gli investimenti come possono essere quelli grassi meste
Strumenti non solo pubblici ma anche privati come il sistema bancario e qui c'è un punto di fragilità
Drammatico perché abbiamo un livello di internazionalizzazione del sistema bancario che è molto più basso del livello di internazionalizzazione del sistema
Economico italiano ed è un ritardo che si sta soltanto adesso piano piano colmando
Ma che pesa enormemente per il l'incidenza che ha evidentemente la dimensione finanziaria oggi nella globalizzazione nelle nella politica degli scambi degli investimenti
Sistema significa mettere a disposizione dell'impresa è un un processo come dir degli strumenti di formazione per stare sui mercati
Sistema significa mettere a disposizione delle imprese risorse strumenti per l'innovazione e la ricerca perché nella competizione globale un paese a costo del lavoro mediamente alto come l'Italia vince soltanto se punta sulla qualità dei prodotti sull'innovazione cioè non non ce la fa
Non abbia bisogno di fare sempre di più questo che è quello che stiamo che stiamo facendo su molti fronti stesso come qui la seriamente si diciamo descriverlo esaminare ciascuno di questi strumenti come fatto come non è fatto stante il carattere del convegno tuttavia mettere in campo una strategia di sistema Paese oggi essenziale e lo stiamo facendo proprio per fare in modo che la proiezione
Dell'Italia sia una professione sempre più di tipo sistemico e si coniughi sempre di più l'immagine del Paese le sue risorse la strumentazione aggiuntiva che si può mettere in campo ed ha una capacità di presentarsi in termini sistemica di arrivi anche una maggiore forza di competizione e di affermazione
Io credo che
Tutto quello che ho detto
è tanto più vero se noi pensiamo all'accelerazione ho finito all'accelerazione straordinarie che hanno che hanno i processi di globalizzazione basterebbe pensare appunto alla e norme in fasi boom che in queste su questi ultimi mesi ha conosciuto in Italia l'utilizzo delle ditte tecnologie informatiche e di comunicazione da internet in aula
Perché in un mondo in cui si abbattono barriere si abbattano dazi si abbattono dogane anzi ormai con internet si abbattono i fusi orari
Che spariscono anche quelli
Il proiettarsi con questa dimensione sistemica e proiettarsi in questa dimensione di tipo globale diventa assolutamente necessario lenta la condizione per per reggere
E allora io torno alla considerazione iniziale cioè conta come un Paese diciamo la coscienza di un Paese disse
Il modo con cui un paese vive la propria identità la fa la porge l'ha fatto conoscere e la e ne fa un punto di affermazione e e di forza
E quindi io penso che questa sia la questione vera e abbiamo questo questo una responsabilità tutti ce l'ha
Il governo azero al sistema delle imprese ce la per il peso enorme che ha nell'identità del Paese il sistema della produzione culturale
Abbiamo la responsabilità tutti di appunto far acquisire al Paese maggiore consapevolezza della forza che ha e di tutte le risorse di mi dispone perché averne consapevolezza e anche il modo per utilizzarle nel modo migliore sviluppare tutte le potenzialità e quindi diciamo anche assicurare un assicurare più alti benefici grazie
Dunque ringrazio il ministro per questa breve ma devo dire molto appassionante e difesa delle band il primo e il secondo grande Paese sì ho capito nell'ordine cioè che Ciocca sul suo estetica ma in qualche modo anche se la sua importanza
E devo una scusare sia due degli intervenienti sia che sono mancati hanno lasciato però liberi altri significativi elementi per continuare a giudicare il loro intervento io penso dunque sono le sei abbiano cominciato intorno alle tre e mezza credo che Laub minimo di impegno ci porterebbe a un sopportare se volete qualche indicazione che con Massimo Maracci abbiamo dentice avevo deciso di fare e non avrei non può essere il presidente Petruccioli sei uno di quelli che comunicavano attento però molto brevemente di sintetizzare non quello soltanto consentito ma quello che ritengo Primo osservazioni su l'incontro del pomeriggio l'impressione è la seguente ci sono due enciclopedie
Cioè c'è un'enciclopedia che parla in termini di prodotti
Con la coscienza che questi prodotti incorpora un saper fare e c'è un altro Enciclopedia Gigi scorso un altro Lessico se voi volete
Che tenta invece di mettere in evidenza la cultura come culture di soggetti
Come cultura di uomini e di in termini Ciampi e in termini di educazione che di d'informazione
Io non ritengo alternative questi due ipotesi solo che la parola incipiente via contiene la parola ciclo
Non so se l'avete mai notato enciclopedia
Ciclo vuol dire che c'è un punto punto di riferimento centrale il primo guarda dal punto di vista di prodotti
Che incorpora una una cultura l'altro guarda dal punto di vista di cittadini che della loro formazione uno guarda dal punto di vista deriva
Ha come sede il consumo di questi prodotti interni e fuori l'altro guarda al punto di vista della produzione di uomini della produzione di competenze ecco e questo trovo che c'erano queste nei due enciclopedie
Ora voi sapete che li grandi dibattiti oggi il come funzionava il cielo Galileo era piuttosto favorevole al cerchio ora qualcuno corresse dicendo forse non bellissima bensì lì si concili due fuochi speriamo in una futura ellissi una e Melli toppe dia se mi permettete il gioco di parole che sia capace di integrare simultaneamente il fatto che la politica culturale è una politica destinata a formare uomini e che la formazione degli uomini non la dedicheremo al mercato perché credo che meriti quello che si chiama una politica culturale politica culturale e quella che fa l'università la scuola senza la quale non avrebbe nessun senso ma certamente anche in modi di vita e i motivi e persino i ministeri degli affari esteri come loro attività di insegnamento della lingua allora adesso già lasciatemi fare alcune considerazioni molto su è un pc chi viene da qualcuno che evidentemente è stata la parte di quelli che pensano che la cultura si è fatta come luogo di riproduzione degli uomini
Allora siamo semplici in questo
Una definizione di cultura molto interessante è la memoria passata che completa c'è tutto quello che già stato faccio una cultura andata o quel saperi che sono stati trasmessi i permetterti di aggiungere anche che la cultura e anche la parte incompleta cioè che fa parte della cultura il fatto che ci sono delle cose da fare oralmente Stasi patrimoniali Istica e l'accento sull'identità che caratterizzano oggi concerto il tipo di cultura italiana indispensabile quando si pensa ai tipi di ministri che ha potuto esprimere l'Italia e che governavano i beni culturali è evidente che attuali penso dei nomi precisi se li volete Mancino che hanno la signora Eva Parrino ebbene se per caso sapete a questi ministri sicuramente l'attuale accento su una valorizzazione del nostro patrimonio deve essere salutata con un entusiasmo straordinario
Tuttavia non vorrei che davvero noi che pensiamo in maniera progressiva spero a come è fatta la cultura dimentichiamo che la cultura non è nell'identità del patrimonio ma l'apertura su una dimensione di identità avvenire notiamo credo detto con una certa efficienza italiano che ci interessa non è italiano delle grammatiche avvenuto cento è quella lingua che stiamo facendo e che verrà e sulla quale non ci siamo quella si particolarmente responsabili perché l'altra ci sono alcuni grandi drammatici che vanno stabilizzata
Cioè in altri termini gli sembra strano ma su questo credo che la giustizia e la cultura intesa nel segno sul buono della parola sia una branca della innovazione culturale una branca della riproduzione del passato
Cioè che interrogarsi oggi sulla cultura è in e interrogarsi sulla innovazione non sulla identità quello che gli italiani diventano non quello che gli italiani sono stati e che ha cultore della tradizione interessante non per trattenere quel passato ma per indovinare questo futuro oggi studiare l'archeologia in Italia è un modo di pensare in futuro oggi studiarne la nostra tradizione è un modo di pensare il futuro beh mi scuso questi insistenza ma penso che valga la pena per questo che il concetto di rappresentazione cattivo e ha ragione il concetto di immagine cattivo non si tratta di Rat presentare qualche cosa che c'è ma si tratta di trovare qualcosa che c'è e ci sarà quindi non quello che sta allora faccio una lista molto semplice conservare e diffondere non bastano c'è formare creare e c'è animale l'animazione culturale in fondamentale quanto la diffusione non basta la diffusione istituti culturali italiani doposci non limitarsi a trasmettere a diffondere cultura devono essere dei luoghi dove si può oggi ha detto è stato detto molto bene punture cultura e questo secondo punto interessante e con chi Marcolino si parte cioè ci tutti culturali italiani sono luogo eccezionali di esperienza perché il luogo dove può essere prodotta cultura proprio con quelli che magari non so d'accordo sul modo con cui hanno noi gestiamo la cultura cosa che è stata detta nei confronti molto opportuni che sono stati fatti con altri tipi di esperienze
Problema non è a rappresentare
Eh significare e valorizzare e quando dico valorizzare però è chiaro che c'è un problema ma serio non si tratta soltanto di dire opponiamo i beni e i processi no innovazione di pieni ma la passione il processo sino dobbiamo porci la questione se nei diversi campi e dobbiamo dire quali
Abbiamo intenzione di innovare culturalmente io ho preso la lista che mi è piaciuto molto come siamo centri per i vacanze sport religione pittura e couscous Touré architettura del Rinascimento e mafia perché soprattutto bene sarebbero se ho capito bene quello che è stato letto ha fatto la lista me la ricordo bene
Perfetto cominciamo da lì per cambiarla cioè una frase molto carina di un filosofo che c'altre volte non dicono le cose così male e chi dice che prima continuare poi ricominciare J sull'America
Cioè continuiamo e poi ricominciamo cioè
Vacanze sport religione cultura lo scopo dubitiamo culturale cambiare questa gerarchia no mantenerla bene se il problema è che si si vende meglio essi vendere al meglio
Però c'è un problema che si chiama politica culturale senza la quale la politica culturale non ha senso ai reati e quale il campo della politica culturale vestiti certo olio certo macchine per il packaging certamente però c'è lo spazio e la sua gestione scrittura città
Conoscenze collettive mettere delle persone von mirabilmente ignoranti ho visto che i pastori sardi non se la cavano tanto bene nelle mostre del Seicento ci sarebbe la necessità di ritardi a capire che si tratta di vedere una cosa che li riguarda da
Non potrebbe essere interessante come forma diritta espressione artistica non è solo ha fatto un conto che dipingere e suonare uno strumento eccetera sono forme di cultura espressione artistica è uno dei problemi più portanti il prima dell'industria culturale è stato insistito il problema del tempo libero estratto insistito va bene
Allora Pinto di basti dire che il rispetto del patrimonio del fondo mentale però che ci aspetta qualcosa di più allora come fa l'Italia è stato sottolineato sia degli uni che degli altri nella mia ideale Elli tupi di via cioè noi siamo un modello accento ricco l'Italia propone un modello accentra ecco ero molto divertito ho partecipato alle a condizioni di questo Signoretti si chiama ma Sciacca rigore cioè il presidente della commissione di studio per la politica culturale dello Stato francese alla metà degli anni novanta
Signor a uscito come si dice una mail per una rifondazione della politica culturale un testo che sicuramente Cilento conosce che diffuso è un testo di grande interesse
Molto stupito pieno accordo più uno dei problemi fondamentali dei francesi era quello di dare i soldi del ministero della cultura Eintracht cioè ai Dipartimenti culturali in provincia
E in circa dieci anni ecco un altro luogo comune che va smentito la Francia ha messo quaranta per cento dei fondi del ministero della cultura francese alle Province ed è vero quello che è stato detto
Da Rosselli prima che c'è una tendenza in Europa giustamente fondata su fondi nuovi provinciali Francia e Germania a fare con la Polonia con l'Italia certamente nuovi zone di raggruppamento culturale non statali certo sia un modello cento ricco senza dubbio però abbiamo un problema delicato abbiamo il problema
Del la autorappresentazione qui siamo davanti a un paradosso molto in
Santi invece si stanno abbastanza bene sapete hanno un modello centrato e sono convinti che questo modello centrato funziona non funzionare non funzionò come i francesi sono in crisi devastante sulla loro politique capp chi viene chiamata di esportazione della cultura francese all'estero un modello di crisi completa bene
Il tentativo di spostare la lingua francese è oggi una riga davanti a una crisi verticale però
Ragione Gioacchino Lanza Tomasi quando dice che non sulla cultura al non ricevono più sport alla lingua a spacchiamo la cultura francesi perché tengono un più di noi la loro lingua oggi però puntano sulla dimensione culturale è un caso di grande interesse
Varrebbe la pena di sostenerlo non tornerò sulla questione della lingua sia su dette molte cose interessanti torno per concludere alla DIA metafora iniziale che era quella del ponte abitato ti ricordate che in realtà poi avete già per Vito apparteneva già capito il presidente forni immediatamente alla metafora molto trasparente oggi il problema fondamentale trasmettere la cultura italiana all'estero e che non si può fare stando oggi qua dal ponte
E costruendo delle immaginari punti comunicativi a quelli che stanno di là dal ponte bisogna decidere di abitare il ponte cioè bisogno sistematicamente crea fra diversi spesi ma non è necessaria che oggi non più dentro l'Europa contemporanea sarà Stucky delle comunicazioni abitati da entrambi ecco avete sentito alcuni esempi io credo di grande interesse la moda
Non ne ha mai preoccupata ci un esempio clamoroso la dieta Alessi saperi gradita lei si sono persone sono miei amici li posso citare senza problema l'attuale cioè consciamente ditta lessi sono
I cugini comuni signor Bialetti cioè quello che ha fatto una sola caffettiera e quello che ha fatto milioni di caffettiere tutti diversi uno dall'altro sono cugini due esempi molto interessanti nel vero ebbene ma i
Della le istituzioni italiane sono anche italiani cioè l'industria italiana quella bella che esporta all'estero
Ha sempre avuto design di tutti i Paesi dico bene crema non esportiamo bellezza applichiamo importato delle conoscenze
Beh ma non importa questo prima diretta allora problema fondamentale e poi si deliberatamente davanti a un ponte abitato e attenzione perché questo punto abitato lo sta attraversando della gente la quale non ha soldi in tasca per comprare i nomi prodotti e sono sempre di più e portano forme di vita davanti alle quali noi dovremmo interrogarci questi vogliono Kinder ricorda che la mamma albanese con il bambino che piange sbattuta sulla spiaggia dalle parti di Lecce che dice anche il mio bambino il diritto di Kinder cioè sì è molto successo della del prodotto italiano resta scioccante Kinder poi vengono a chiedere anche persone con cui non condividiamo i modelli di vita e di cultura e a cui dovremmo dire cari signori
Ti ringraziamo di essere venuti in questo Paese ma non crediate che sia soltanto perché dovete compravi la macchina che incorpora tutta la cultura italiana ci sono tre forme di comportamento delle forme di relazioni civile dico Livenza molte della quali saremo i primi che dovremmo imparare o ricominciare a imparare che dovremo chiedere ad altri di rispettare poi ed è questo il problema della cultura quanto ma qualcuno dice ci vuole più ordine sociale Picture più punto ora e quindi dovremo costruire una mi permettete un ponte di barche dalle parti di della Puglia che sia anch'esso abitato e in questo la cultura avrà un ruolo fondamentale io chiudo adesso perché so che abbiamo parlato troppo e non c'è niente di peggio che i professori che parla noto che potrebbero non smettere mai e i professori chiudono sempre con delle citazioni
Ed
Se ce n'è falsa però come tutte le citazioni false si è stati inventata false perché c'era bisogno io non mi interessano le dichiarazioni di ieri perché quelle su un vero e basta
Sei forse se la son inventate segno che serviva pare che uno dei fondatori dell'Europa contemporanea
Al dopo a venire visto l'Europa che abbiamo fatto abbia detto se dovessi ricominciare ricomincerà il dalla cultura ma è falso cioè
Vera l'esigenza falsa la citazione grazie
Ringraziamo Paolo Fabbri per la sua brillante conclusione volevo informarvi che è previsto un rinfresco al quale siete tutti volentieri invitanti grazie