"Tra cultura e Made in Italy. Immagine e identità dell'Italia di oggi all'estero" organizzato nei giorni 3 e 4 marzo 2000 (presso il Salone di rappresentanza della Cassa di Risparmio, Palazzo Pepoli, via Castiglione 10)

Honda giornata
Dedicata al tema tra culture made in Italy promossa da cultura italiana dall'assessorato alla cultura dalla Provincia di Bologna
Ieri l'apertura sotto la presidenza del professor Paolo Fabbri
Con i saluti delle otto Rita
E un dibattito che ha visto la partecipazione in particolare del ministro Piero Fassino
Del professor Gioacchino Lanza Tomasi
Del professor Toselli dottor Orlandi
E
Della
Delegato del ministro Dini oggi procediamo
Secondo una scansione che vede una prima parte
Alla quale parteciperemo insieme chi vi parla il dottor Aldo Bonomi
Il professor Roberto Curti
Quindi sotto la presidenza Di Carlo Cambi direttore di Repubblica viaggi una platea di ospiti
Cercherà di soffermarsi sul sulla questione
Raccontare Bologna vetrina della città italiana all'estero no intanto nella
Come viatico alla a questa seconda parte intorno alla tavola rotonda ci occupiamo di un'altra questione
Più precisamente connessa alla cultura della produzione identità di Bologna e del suo territorio all'estero
Io diciamo cercherò di condurre questa prima parte dell'incontro e di avviare la conversazione a partire anche da
Una relazione introduttiva
E in come ce l'hai col dire che raramente si dà l'occasione per riflettere su ciò che siamo
Ovvero su ciò che gli altri pensano Dinoi in genere prevale un atteggiamento introspettivo
E quindi consolatorio mai del tutto sincero veritiero Enter bisogna guardare possibilmente in faccia la realtà partendo da un'identità che possiamo ricavare solo dal confronto con gli altri di qui l'importanza e la novità di un incontro come questo di cui ringrazio in particolare Massimo Maracci che è stato l'ispiratore e in gran parte d'artificio
L'azione dell'identità è fondamentale anche per affrontare il tema della cultura e del turismo
Tutti confidiamo
Tra breve negli interventi
Svolge Rando sì Aldo Bonomi che Roberto Corti per parte mia accogliendo l'invito a proporre alcuni spunti per la discussione vorrei svolgere qualche pensierino su un aspetto specifico e più circoscritto il turismo culturale
In riferimento a due questioni l'offerta turistica oltre il messaggio promozionale il rilievo della produzione culturale al di là del semplice consumo
Cercando di porre il tema come si dice con i piedi per terra senza ricorrere alla tradizionale retorica degli auspici una retorica che nel discorso degli amministratori finisce in genere per far riferimento ad opportunità
Ma potenzialità mai meglio precisate che un destino cinico e baro non aiuterebbe accoglierà comprendere a sviluppare mentre il tema è piuttosto inerente al fatto che ciò che siamo dipende da ciò che facciamo e da come ci proponiamo partirà intanto da un episodio personale poco dopo aver assunto l'incarico di assessore provinciale nel mille novecentonovanta cinque mi capitò di partecipare ad alcune fiere turistiche internazionali
Tra cui di tipi di Berlino il Mit Cardi Parigi animato dai migliori propositi colsi l'occasione per stabilire qualche contatto e visita in entrambi i casi gli uffici Enit convenevoli cordialità qualche domanda
Durante gli incontri mi capitò di chiedere se i nostri materiali promozionali fossero sufficienti e adeguati
La risposta che ne ebbi mi sorprese allora e tuttora continua a farmi riflettere fu questa ecco in materiali più o meno vanno bene mi fu spiegato d'altra parte cosa vuole con Rimini l'Emilia Romagna non ha bisogno di promozione si promuove da sé
Ed io come cosa c'entra Rimini con la Regione cosa c'entra soprattutto con Bologna ma si somma Rimini Da Costa non è l'Emilia Romagna
Sia ben chiaro tanto di cappello la costanti personalmente sostengo che invece di continuare a rivendicare un ruolo dalla costa abbiamo tutti da imparare imparare come grazie al lavoro è un po'di fantasia si possano fare turismo inventarsi una chiave per lo sviluppo locale
Proprio a seguito delle impressioni ricavate da qui viaggi avendo constatato una certa debolezza degli strumenti volti a promuovere Bologna il suo territorio
Nel corso del quadriennio novantacinque novantanove abbiamo realizzato un pacchetto di materiali tradotti nelle principali lingue con guide e opuscoli un video cd rom che ancora mancavano a Bologna e che oggi rappresentano almeno un primo biglietto da visita
Per presentare quello che offre contesto bolognese dal punto di vista turistico
Ma non intendo fare qui promozione ho autopromozione voi piuttosto esaminare insieme a voi alcuni risultati della recente indagine promossa dal Dipartimento del turismo per la cura di Stefano Landi che ha partecipato ai lavori di ieri
Secondo i risultati presentati in un libro che ha questo titolo la marca Italia analisi di marketing per il turismo oltre due mila pubblicato dal Touring Club Italiano un lavoro a mio avviso che fa al caso nostro per alcuni buoni motivi alcuni dati che opportuno riprendere innanzitutto questo
Il prodotto turistico è connesso alla marca paese
In un intreccio indissolubile tra ciò che si vende ciò che si propone a partire dal made in Italy per arrivare sino al contesto territoriale del Paese primo meglio in che modo e lavoro di Landi spiega come lui dell'Italia all'estero si parli a proposito di luogo di vacanza sport calcio la figura del Papa il ruolo della Chiesa cattolica cultura e arte delinquenza situazione politica cibo buona cucina clima eccetera
Un'attenzione al primo posto d'Italia come luogo di vacanza al quarto la connessione con il patrimonio artistico culturale al settimo quella con la cucina esplicitamente definita buona quindi vacanza cultura cucina
Sono
Il patrimonio artistico ambientale quello enogastronomico ad essere maggiormente apprezzati in campo turistico intervenuti Strand lista spiritiche italiani dietro le spiagge si trova la verità agli atti trovava più o meno un giornale tedesco qualche tempo fa una relazione importante quella tra culture cibo che come vedremo può a vere a che fare anche con la nostra stessa diffusione di oggi nella graduatoria della notorietà dei luoghi troviamo prima Roma seconda Venezia terza Milano quarta la Sicilia quinta Napoli sesta Firenze
L'offerta turistico-culturale conserva il primo posto secondo la qualità dei vini terza quella dei prodotti nella classifica dei dieci luoghi maggiormente visitati eccelle il triangolo turistico e artistico culturale più tradizionale il così detto
Tourist Dotto
Vale a dire Roma Venezia Firenze anche nella classifica delle mete più desiderati troviamo prima Roma secondamento aperta a Firenze ancora relativamente la ricognizione effettuata presso quattordici Paesi sull'immagine la notorietà d'Italia Bologna risulta diciottesima
Subito dopo Rimini riguarda la percentuale di popolazione che prevede di viaggiare all'estero nei prossimi tre anni ventitreesima sempre alle spalle di Rimini
I primi cinque luoghi di cui hanno sentito parlare gli stranieri nel mille novecentonovantanove sarebbero nell'ordine
Roma Venezia Firenze Milano e la Sicilia se guardiamo le intenzioni di visite nelle regioni italiane l'Emilia Romagna settimo posto dopo Lazio Veneto Toscana Lombardia Campania e Sicilia
Interessante anche l'attenzione della stampa estera verso l'Italia
Tre personaggi al primo posto comprensibilmente e Romano Prodi nella graduatoria degli eventi al terzo inopinatamente il gran premio di Formula uno
Gli altri due passi in cui Bologna viene espressamente citata sono a proposito dei russi perché la considera una meta per lo shopping e in ordine alla notorietà degli eventi fieristici Motor Show
Ed ecco tra chiari elementi di identità e di immagine all'estro del contrasto bolognese il gran premio di Imola lo shopping il Motor Show
Non pretendo di ricavare dalla ricerca del dipartimento del Turismo una specie di istantanea definitiva tuttavia grosso modo la situazione pare questa anche riferimento al tema che stiamo trattando e alla collocazione di Bologna nel panorama turistico e dunque
Gran premio di Formula uno shopping e Motor Show si potrebbe dire fiere commercio battono cultura e arte tre davvero almeno per il momento
Da che si evince una volta di più che non basta dire Bologna è bella venite a Bologna non basta dire che Bologna è una città d'arte
O che nel Novecento ha dato i natali a figure come Guglielmo Marconi Giorgio Morandi e Pier Paolo Pasolini che in parte rappresentano oggi la cultura italiana nel mondo è giusto è necessario ricordarlo ma al contempo occorre costruire l'offerta commerciale
Collegarla ad eventi concreti per promuoverla nel modo più adeguato
Da questo punto di vista il nostro contesto probabilmente non ha ancora dato il meglio di sé
Anche se sono convinto che la partecipazione di Bologna al network delle capitali europee della cultura è in ogni caso comunque vada
Un'occasione preziosa perché Bologna può giovarsi di un numero di contatti senza precedenti per far conoscere alcune delle sue peculiarità in campo culturale
Ma anche questo non basta
Occorre determinare le condizioni concrete del soggiorno prima di tutto pensando ad eventi culturali più orientati verso l'offerta turistica
Quindi affrontando il grande tema del soggiorno senza sfuggire a domande solo apparentemente ovvia ad esempio quali quote della struttura ricettiva dell'ospitalità della ristorazione a favore del turismo culturale e soprattutto a quali Paesi su questo permettetemi un ulteriore piccolo spunto di riflessione non è del tutto vero che a Bologna non vi sia turismo
Sappiamo che relativamente al movimento alberghiero siamo a più di un milione duecento mila arrivi davanti a Bologna in Emilia Romagna e solo Rimini
A quasi tre milioni di presenze come arrivi e presenze non motivati dal balneare Bologna e la prima in Regione e può ancora crescere
Il problema tuttavia è quello del turismo culturale e precisamente dove quando in relazione a quali proposte può aver luogo a Bologna nel suo contesto Littoriale il soggiorno relativo al turismo culturale
La città conta oggi settantasei alberghi che per quattro mila trentacinque camere e sette mila trecentonovantaquattro posti letto tutta la provincia trecentoquarantasette alberghi
Per oltre undici mila camere e oltre venti mila posti letto con un sistema fieristico che secondo in Italia e quinto in Europa con circa venti mila espositori e oltre un milione duecento mila visitatori
Ma con un'utilizzazione media dichiarata delle strutture alberghiere che non supera il cinquanta per cento
E allora prima di tutto occorre inserire quote di turismo culturale che come noto è prevalentemente di nicchia negli interstizi del turismo d'affari congressuale e fieristico è possibile personalmente penso di sì da un certo dal punto di vista basta volerlo ma bisogna volerlo
E quando esattamente inserirlo quando le fiere non sono in funzione specialmente durante l'estate nel periodo natalizio e allora eventi pensati per attrarre calendarizzati momenti opportuni per intercettare l'offerta di posti letto negli alberghi
I quali in tal modo non dovranno rinunciare alle fiere ma piuttosto cogliere l'opportunità per dir così di fare due incassi invece di uno
Quelli delle fiere e quelli del nuovo turismo culturale dopodiché esiste anche un problema di dotazione della nostra struttura ricettiva come peraltro è stato osservato anche di trecento però intanto occorre porsi il problema di utilizzare a pieno regime la dotazione esistente senza mai dimenticare che l'impiego medio delle strutture alberghiere può essere verosimilmente incrementato
La sfida vera consiste nel rendere conveniente l'investimento sul turismo culturale e inutile colpevolizzare qualcuno quando si sa che solo se questo settore saprà dimostrare di essere competitivo potrà impegnare nuovi investimenti anche da parte dei privati
L'esperienza dell'Unione regionale di prodotto città d'arte e cultura affari dell'Emilia Romagna va in questa direzione e non senza interessanti risultati cioè al sospetto che fosse opportuno rammentare senza toni particolare
E tuttavia occorre sapere che Bologna ha di fatto non si rende del tutto contro di rinunciare a inserire nella proposta di turismo culturale alcuni suoi settori di eccellenza
Basta pensare al circuito teatrale tuttora non c'è un'adeguata vendita di poltrone all'interno di pacchetti mirati sapendo che per vendere una poltrona in una rete più ampia occorre impostare un programma compact con capacità provvisionale biennale ovvero triennale e decidere di porre come si dice sul mercato
Quote di poltrone con il necessario anticipo da questo punto di vista trovo di un certo interesse le dichiarazioni del sovrintendente Luigi Ferrari di qualche giorno fa anch'io penso che il Teatro Comunale meriti un pubblico non solo ma anche internazionale
Così come peraltro non c'è ancora un sufficiente trattamento turistico di quello straordinario museo plurale che l'insieme dei beni culturali collocati lungo via Zamboni come giustamente ama sottolineare andrà emiliani in nuce
La proposta di un soggiorno del fine settimana rivolto ad un'utenza italiana ed europea che può essere anche grazie ai buoni collegamenti del nostro rapporto che ha superato i tre milioni di passeggeri l'anno
Di cui almeno la metà internazionali con previsione di un raddoppio nei prossimi anni opportunamente coinvolta incoraggiato imparando anche qui qualcosa non solo dal caso Ferrara
Ma anche da altre città emiliane e romagnole impegnata nel turismo come Ravenna Parma in modo che lo dico con tutto rispetto e la cautela naturalmente ma ciò che emerge è una insufficiente cultura della programmazione
è un'idea della cultura solo pensate per i bolognesi
C'è una forma di Endo Ganja una proposta culturale esclusivamente ad uso e consumo dei bolognesi ripeto lungi da me l'idea di muovere rimproveri a qualcuno non è un problema di buona o cattiva volontà
Ma di un orientamento complessivo del sistema locale al di là delle solite meritorie avanguardie turistiche che pure fortunatamente non mancano siano esse pubbliche o private
Il fatto è che Bologna stenta a proporsi come città del turismo culturale
Perché sin qui è mancata la convinzione dell'opportunità di costruire l'offerta un problema delicato complesso ma tuttavia decisivo perché vendere soggiorno visite concerti eventi significa orientarsi verso un determinato tipo di mercato
E orientarsi verso il mercato culturale vuol dire proporre precise condizioni tra costi e benefici significa essere capaci di rendere conveniente l'offerta commerciale nel duplice senso
Per il cliente per l'operatore privato il ferimento poi alla cultura della produzione tema cardine di questa mattina vorrei ancora aggiungere qualcosa Sutto delineando un dato di fatto il nostro contesto è tuttora prevalentemente orientato al consumo
Lo rivelano tutti gli indicatori sia Istat indagini dei giornali economici Italia oggi prima di Natale il Sole ventiquattro Ore subito dopo Natale ci dicono
Del primato della provincia di Bologna nella comparazione con le altre centotré province italiane in relazione alle attività culturali del tempo libero
D'altra parte il reddito medio pro capite da noi di ventinove milioni Regione di ventisei nel resto del Paese di ventuno ignoto contesto economico è uno dei più sviluppati in Europa e ciò si riflette sui consumi inerenti anche la qualità della vita
A noi mancano tuttavia due elementi tra loro in team intimamente intrecciati da una parte la capacità di costruire più forte proposta di commercializzazione turistica come già si è detto dall'altra un più chiaro orientamento verso le produzioni culturali oltre il mero consumo profittando dei buoni standard di vita
Merita di essere meglio sviluppata la visione della Nuova Economia della cultura impresa Investimenti costruzione del prodotto pacchetti per il soggiorno attivazione dei mercati quindi coalizione di sforzi infine promozione al primo posto dovrebbe essere la Business dia l'idea il progetto originale vincente anche nel campo da cultura
Come si vede l'adagio un po'consolatorio su opportunità e potenzialità cui non corrisponderebbe la realtà non ha molto senso
Prima viene l'intrapresa
Ed è questa che concorre a determinare la realtà di cui stiamo
Parlando anche in questa circostanza quindi una promozione connessa al nuovo protagonismo dei territori che ormai tendono a proporsi autonomamente sul mercato anche internazionale
Pura appoggiandosi alle strutture italiane all'estero siano esse quelle offerte dagli Istituti italiani di cultura dalla rete degli ENIT dalle nostre ambasciate e dei consolati o anche dal tam-tam delle Comunità degli Italiani all'Estero
Come ha spiegato molto bene Guido bar Martinotti
In un suo libro del novantatré il nuovo protagonismo delle città e dei territori sta nell'affrontare l'internazionalizzazione dei mercati con un nuovo impegno promozionale verso l'estero che oggi non necessariamente passa attraverso i tradizionali canali del sistema centrale o del governo nazionale
Anche qui bisogna prepararsi come si usa dire a sfide nuove ed è inutile ricordare ciò che tutti più o meno sanno siamo in presenza di un turismo mondiale che è in continua crescita dall'inizio degli anni sessanta ad oggi i flussi internazionali sono aumentati otto volte
Gli Stati ci dicono che in due nel due mila e venti
Il turismo sarà la più grande industria mondiale e continua specie nei Paesi più sviluppati una radicale trasformazione tra denatalità invecchiamento dalla popolazione nuovi stili di vita
E quella lunga marcia del tempo libero sulla quale richiama da tempo la nostra attenzione il presidente del Touring Club Giancarlo Lunati
Il mercato italiano delle piste beni culturali e dai luoghi di interesse storico artistico nel decennio che abbiamo alle spalle ha registrato il tasso di crescita più elevato le presenze alberghiere sono metà del sette per cento
Nelle città d'arte a fronte di un undici per cento nelle località di mare di undici per cento in più di montagna
Se poi guardiamo alla nostra Regione scopriamo che la percentuale del patrimonio museale dei beni culturali laici e religiosi sul totale nazionale è seconda solo alla Toscana che prima
Però
Nel prodotto turistico culturale mentre noi siamo ben lontani dalle prime posizioni
Scopriamo che nell'anno novantasei il numero dei visitatori paganti e non nei principali musei della Regione è stato di oltre un milione cento mila presenze la sola Città di Ravenna
Con i suoi oltre cinquecento mila visitatori si posiziona come la prima città della regione accogliendo il quarantaquattro per cento dell'intera domanda culturale dell'Emilia Romagna mentre Parma
Con i suoi quasi duecento mila visitatori esprime un valore percentuale pari circa il venti per cento
Ecco a Bologna per certi versi manca la visione della propria identità nel campo della cultura oggi
Un distretto di interconnessioni che vanno dalla comunicazione all'intrattenimento
Dalle attività del tempo libero all'industria culturale in senso classico Dams
Cineteca scuola di giornalismo massima diffusione delle attività del tempo libero case editrici Zanichelli al mulino sistema bibliotecario rete museale attività teatrali e musicali e poi Nomisma Prometeia Cattaneo
Perché no Unioncamere ma anche iperbole cinica
Quella del distretto
è una parola chiave due almeno due volte distretto delle attività culturali e delle produzioni immateriali
Cioè protagonismo del territorio della Rete degli enti locali con una programmazione pluralistica di luoghi di proposte è una sperimentazione avanzata di relazioni tra economia e cultura
Ed è quello che in questi anni da parte nostra abbiamo cercato di esprimere con invito in provincia ma distretto anche nel senso del nuovo turismo culturale non a caso anche non a caso qualche anno fa tentammo insieme a Mecenate novanta di avviare l'idea di un patto di coalizione per un distretto del dipartimento
In quel caso sino a coinvolgere oltre a Bologna le Province di Forlì Ferrara elimini in un sistema volto a raccogliere intorno a sé un ampio spettro di attività e di servizi aventi come comune denominatore la gestione del tempo del non lavoro
Un settore questo di cui Bologna
In cui Bologna può valorizzare la sua storica vocazione come porta d'accesso al contesto policentrico regionale
Grazie alla prossimità territoriale siamo una specie di città Regione una rete di città capitali storiche una coalizione territoriale che sola può tentare di modificare la situazione attuale che vede un incontrastato primato del twist otto
Come spiega ancora il quarto e ultimo rapporto dall'Osservatorio turistico regionale curato da Claudio Pasini e appena uscito in questi giorni nessuna delle città emiliano-romagnole alle potenzialità per proporsi autonomamente sul mercato internazionale città quali Bologna Ferrara Parma Ravenna e Modena
Da una parte godono di una loro autonoma riconoscibilità turistica dall'altra esprimono una funzione di eccellente seconda posizione rispetto alle punte più avanzato
Concludo
Cercando di mettere in evidenza i seguenti punti
Primo il contesto produttivo bolognese in campo turistico deve sapere che non può più adagiarsi sul consolidato sin qui garantito dal circuito fieristico e dagli alti consumi culturali
Secondo dobbiamo prendere atto che il turismo culturale deve svilupparsi in modo fattivo qui è un carattere della nostra identità tra cultura del fare e far della cultura in un intreccio di scambia relazioni tra tradizione e promozione del nuovo
Per conquistare uno spazio accanto tre prodotti già molto maturi come sistema fieristico bolognese la realtà regionale del balneare il primato storico del turismo otto Firenze Venezia Roma una questione che riscontriamo anche nelle esigenze di sviluppo del prodotto città d'arte dell'Emilia Romagna in relazione proprio al ruolo di Bologna come perno del sistema regionale terzo
Se ciò che viene soprattutto apprezzato all'estero dell'Italia e nell'intreccio tra cultura e prodotti tipici Bologna deve sempre più proporsi come un prodotto italiano di eccellenza
A questo specifico punto di vista promuovendo insieme la sua sta storica vocazione culturale
E la sua tradizione enogastronomica puntando decisamente sulla qualità quarto infine bisogna sapere che la scommessa di Bologna due mila e la scommessa di Bologna città d'arte e di cultura e che tale scommessa impegna tutti in questo e nei prossimi anni
è la scommessa sostanzialmente dell'intelligenza necessaria per determinare il passaggio
Dal locale di una nuova produzione culturale al globale della Comer celebrazione turistica
Questo mio contributo evidentemente come forse si è capito cerca di sfuggire alla rituale logica dell'autocompiacimento degli amministratori locali
E forse sulla base anche dell'esperienza vissuta si sforza piuttosto di mettere in luce alcune questioni che io almeno personalmente considero reali su questo e su altro saranno utili le considerazioni gli spunti dei relatori di questa mattina ma insieme ad essi anche le nuove consapevolezze che il nostro contesto culturale potrà maturare proprio nel corso de la programmazione di Bologna due mila a cui questo convegno peraltro opportunamente si ispira
Concludo qui la mia relazione introduttiva e passo subito
La parola intanto al dottor Aldo Bonomi consulente per l'attività territoriali del CNEL che svolgerà il suo
Intervento
Dal titolo per un'economia della cultura l'esempio di Bologna prego Dutto Bonomi
Buongiorno
Ma io
Fa una tesi
Interpretativa
Un po'diverso da quello che l'assessore
La cultura dalla Provincia
Nel senso che io credo
E almeno così io sto studiando questi fenomeni
Che
Bologna una sua identità
Molto forte come città della cultura
Anzi devo dire che
Se faccio un ragionamento
Sulle città italiane credo che
Bologna da questo punto di vista è una città laboratorio
è una città che sviluppa più di altri
Più di altre
Servizi
Forme dei lavori
Mutamento antropologico
Rispetto all'economia della cultura
Ovviamente
Se incominciamo a intendere questo termine
Non più
Come la scissione
Tra
Cultura e sibili sazio
Cioè tra la dimensione della cultura come intellettualità e beni culturali ci capiamo e poi la dimensione del divertimento e del tempo libero
Credo che Bologna è la città che più di altre in Italia è un laboratorio avanzato per i servizi del economia dalla cultura ma intendendosi per economia dalla cultura
Quella che la forma moderna mio giudizio dall'economia alla cultura che
Il mix
Tra una rette e i mezzi di comunicazione per trattare i desideri degli uomini e così io definisco la nuova economia
E credo che
E mi dispiace che Bologna non si percepisca come un laboratorio da questo punto di vista quando tutti i numeri della composizione sociale ci dicono che lo è a mio giudizio
Perché se non si legge Bologna in questo modo non si capisce nemmeno perché a Bologna è concentrato
Una grande parte di quel terziario dei servizi
All'economia dalla cultura che riguarda un intero distretto in un intero bacino
Quello che io chiamo
Il distretto del piacere tanto è vero che a mio giudizio eh sbagliato
Meravigliarsi del perché Rimini viene prima di Bologna
E normale dal punto di vista quantitativo il vero problema è che non esiste Rimini se non ci fosse Bologna
Ma mi par di capire che questo processo non è stato ancora avvertito
Cerco di spiegarmi
Cerco di spiegarmi con un aneddoto e forse riesco a farmi capire
Molto spesso quando noi esaminiamo
I grandi cambiamenti dell'economia le grandi transizioni
Capiamo molto di più
Dalle storie Ideal tipiche o dagli aneddoti
Che riguardano la vita di alcune di alcuni personaggi che hanno caratterizzato lo determinata fase storica
Ne cito tre
Quando Henry Ford disse
Comprino la macchina del colore che vogliono purché nera
Questa battuta di Ermes di Henry Ford e la battuta che ci ha permesso di capire
Il fordismo e la produzione di massa
Vero problema era che le merci furono prodotti in maniera indifferenziate il consumatore doveva comprarle quelle erano
Due
Molti miei amici usano l'aneddoto
Sul fatto che Bill Gates
Inventò la Microsoft
Mentre era un
Disoccupato creativo che campava grazie al salario di assistenza dello Stato dalla California
Qualcuno dice ovviamente bene facciamo anche in Italia il salario minimo garantito soprattutto per quei soggetti che sono al lavoro ai margini dell'economia dalla conoscenza in forma precaria
E che se avessero un'assistenza da questo punto di vista potrebbe potrebbero liberare molto di più
Conoscenza e creatività
Se uno cerca di capire che cos'è la nuova economia
In questa forma molto aneddotica che sto spiegando io forse sarebbe il caso che andasse a guardarsi la biografia di botto Pittman che il signore che ha
Toh l'accordo tra a olio la Rete
E Time Turner i mezzi di comunicazione in America creando la più grande rete
La più grande alleanza della nuova economia
Ora uno va a vedere la biografia di boh Pittman
Scopre che questo signore non è né un tecnologo
Ne è un esperto di comunicazione di massa non è né l'uno né l'altro perché logica vorrebbe che fosse o tecnologo internet o esperto di comunicazione di massa
Scopre invece che questo signore ha vent'anni faceva il disc jockey in una discoteca
A ventitré aveva fondato una radio privata
Poi
Aveva inventata
Dei Prost dei gli spettacoli di intrattenimento per la televisione
E poi è stato uno dei più grandi manager americani
Dei parchi a tema
Per capirci quando parlo dei parchi a tema parlo di Eurolandia le navi Gardaland parlo di queste cose che stanno qua vicino e
Parlo di queste cose di quei luoghi che Marco c'è chiama i non luoghi da questo punto di vista
Grande esperto di parchi a tema esperto in operazioni immobiliari
E scopre che Pittman si avvicina al mondo di internet sono nel novantasette
E quando gli si chiede a Luís
Una definizione delle sue professionalità lui dice fondamentalmente Cluj ha una sola professionalità
Quella di capire i desideri dei consumatori
Allora il vero problema
E che mirano a mio giudizio questa la mia tesi
Esiste
Un laboratorio
Un quadrilatero che sta tra Rimini Jesolo Verona e Bologna
Che dal punto di vista
Poi io chiamo il distretto del piacere
O distretto dell'intrattenimento
Che dal punto di vista
Di quello che ho appena esposto e quella pure a Torino in cui s'impara prima che altrove a trattare i desideri le informazioni i comportamenti dei soggetti
Piaccia o non piaccia questa è l'economia della cultura dentro la new economy
E quando dico comportamenti dei soggetti intendo dire la moltiplicità dei comportamenti dei soggetti
Dai comportamenti radicali estremi che invadono lo spazio della notte
Che credo che sia tutti chiaro a voi che vengono prima sperimentati in alcuni luoghi maledetti tra virgolette che possono essere le discoteche eccetera eccetera e poi giri si ritrova come comportamenti in aree urbane
Oppure
A trattare i desideri degli uomini che sono quelle milioni di famigliole
Che sono molti di più dei cinquecento mila che visitano Ravenna tanto per capirci sono dentro quei dati
Che visitano ogni anno Eurolandia
In cui vanno a vedere la realtà inventati
E dolore io credo che bisogna prendere atto
Che esiste
Un sistema produttivo
è un sistema di impresa è un sistema di servizi
Che sta dietro questa cosa qua
Se noi leggiamo i comportamenti
Solo ed esclusivamente rispetta le tre fiducie figure Ideal tipiche per sempre per rapportarmi ad esempio che facevo prima
Il fordismo con l'opera
La parte
Del capitalismo diffuso con gli artigiani che la parte del turismo con gli albergatori non abbiamo capito niente
Il turismo nella dimensione attuale dell'economia dell'informazione non può essere letto attraverso figure professionali che sono solo quelle dell'accoglienza
Ma va letto attraverso tutte le figure che trattano la filiera delle emozioni e dei desideri dei soggetti
E da questo punto di vista non capire questo a mio giudizio sempre
Significa non capire che nel quadro italiani i laboratori
Dove i processi di lettura di queste fenomenologie è un laboratorio più avanzato e certamente questa asset
Faccio un esempio che non riguarda quest'area discutevo con il mio amico Massimo Cacciari
Del problema di Venezia ad esempio
Tutti quanti si lamentano
Che Venezia non ha un ruolo rispetto all'economia tradizionale del Nord Est è vero
Se uno guarda Venezia Venezia non è un centro di servizi all'impresa i centri servizi all'impresa stanno tutti tra vicenza Treviso eccetera per l'economia molecolare del Nord Est non è Venezia che sviluppa questo ruolo
Tensione però
Venezia e certamente città laboratorio
Dal punto di vista di tutte le fenomenologie del turismo e dell'industria culturale
E quindi giustamente Massimo Cacciari non ha cercato il rapporto tra Venezia e nord est ma ha cercato il rapporto tra Venezia e il mondo
E Bologna invece a mio parere
è una città laboratorio perché incorpora
Nella sua identità tutte e due le immagini
Bologna è una città è un Giano bifronte ma che convive sincretica mente ove convivono sincretica mentre
La sua funzione di città regione per l'asse dei distretti produttivi
Da Carpi a Sassuolo a Parma l'agroalimentare eccetera fino a Piacenza
Ma è nello stesso tempo anche il luogo come si produce quell'economia dalla cultura di servizi per tutto il distretto dell'intrattenimento
Il rapporto
Tra il giallo e questi processi
Il rapporto tra le università e la territorializzazione delle università da questo punto di vista il rapporto con i luoghi in cui vengono prodotti
I servizi per questi nuovi processi Stambolov
E guardate che quando dico queste cose intendo dire che sull'OPA esaminare il ciclo produttivo del distretto dell'intrattenimento
Scopre che i tecnici delle luci i tecnici del suono il ma del suono il marketing la progettazione la pubblicità
Parte da una rete che vada a Bologna Rimini Ravenna Ferrara su tutto pestare acqua
Quindi il vero problema che
Chiudo la prima parte dell'intervento è sbagliato
Scendere
Promettere incompiuti in competizione Rimini apologia ci siamo capiti le due immagini sono intrinsecamente legate
Questo è il primo punto secondo punto
Se è giusto questo ragionamento almeno come a me pare
Se è giusto questo ragionamento la prima cosa da capire
E che
Il distretto delle dell'intrattenimento
Lei su e Autonomie funzionali come i distretti produttivi alle alle nove Autonomie funzionali
Faccio un esempio
Quando parliamo di distretti produttivi capiamo subito tutti qual è la funzione
Del Twitter di Carpi
Ho qual è la funzione la Camera di Commercio
La funzione di queste strutture che sono o la funzione di un di un arrivo portò ad una fiera capiamo subito
Rispetto a questo la funzione della fiera è quello di
Fare le reti lunghe per la commercializzazione delle merci e introdurre nuovi soggetti rispetto a questo
Fare
Servizi per le imprese la Camera di Commercio dare rappresentanza per i nuovi soggetti
Per l'economia dell'informazione non pensiamo che non esistano né autonomia funzionale in Eretz invece no
Prima cosa io sono assolutamente convinto
Che le nuove autonomia funzionale di questa e con di questa economia dell'intrattenimento sta nei parchi a tema
I parchi tematici questo avviene in tutto il mondo da Euro Disneyland in avanti che sono i luoghi che catalizzano
Immagine e venti euro ci possono piacere o non piacere questa una tendenza dico io
Basta vedere i fatti il fatturato di Eurolandia ci rendiamo conto cosa significa questo che Garda
Con una variabile tutta italica su cui arriverò
Però non c'è dubbio che queste sono le nuove autonomia funzionale
Sono cioè quei luoghi che producono servizi e attrazione per tutto il territorio
Il problema non sono più
Gli alberghi la spiaggia il mare solo queste nuove autonomie funzionali
E quindi anche qui
Se guardiamo questi processi dal punto di vista dell'economia la cultura non possiamo pensare che esiste dalla parte i parchi a tema dalla parte e la fruizione del teatro e dalla cultura alta dall'altra
L'economia dell'informazione sta dentro questo ciclo
Un ciclo dentro il quale oltre a questo poi c'è il ciclo dell'intrattenimento e del divertimento fino che raggiunge fino allo sballo estremo principio delle discoteche
Poi c'è il ciclo dalla spiaggia c'è il ciclo la salute cioè in cui fondamentalmente la merce che viene trattata è il corpo nella sua complessità
Il corpo come macchina desiderando
E guardate che la nuova economia non è altro che l'inclusione del corpo come macchina desidera anche dal punto di vista del commercio elettronico in una rete più vasta
In cui attenzione mentre noi consumiamo produciamo informazioni
Perché ormai sempre più
A fronte di una Produzione di merci sempre più orientata al cliente
Il problema vero perché quando uno consumo una merce o consuma un servizio produce informazioni funzionali alla produzione di nuova merce di nuovi servizi
Le con il commercio elettronico non è altro che questo e avere un'informazione in più su quello che è la prova la commercializzazione e o i servizi e produrre dentro questo commercializzazione servizi
Quindi questo problema delle nuove autonomie funzionali e della nuova economia dal
Terzo punto
Se questo è il quadro in primo luogo io incomincerei ad occuparmi di una nuova composizione sociale che viene avanti
Ci si occupa di questa
Economia
Io ho fatto una ricerca io ho seguito con l'assessorato Attività produttiva dalla Regione
Che cosa sono le centocinquantasette mila i centocinquantasette mila lavoratori atipici
Dell'Emilia Romagna se uno li fa vedere dentro questi
Dentro questi
Se noi guardiamo queste questa composizione sociale ci troviamo
Tele operatori
Esperto di marketing esperto di pubblicità
Esperti di nuovi servizi alla persone alla salute norme che si stanno espandendo sempre di più
Che se uno vuole essere un po'raffinato ci trova fondamentalmente tre tipologie di lavoratori
Una tipologia che io chiamerei quelli i lavoratori che sono al lavoro nel ciclo la conoscenza che producono servizi per l'informatica per la pubblicità per il marketing eccetera
Poi ci sono quelli che io chiamo i cacciatori di segnali forti perché se voi andate a fare
L'intervista al direttore artistico di una discoteca e gli chiedete il suo bilancio tentò il direttore artistico d'una discoteca vi dirà
Che Luini inizia la giornata facendo un po'di giri sui siti web
Che danno le tendenze culturali guarderà un po'di giornali internazionali per guardare le tendenze
Nella sua professionalità lui dice che almeno per due mesi l'anno deve andare in giro per alcune aree ad annusare quali sono le tendenze e poi decide quali sono gli spettacoli e i temi da lanciare Cacciatore di segnali forti poi ci sono i cacciatori di segnali deboli Cacciatore di segnali deboli faccio solo un esempio sono quei tre
Stile a Rimini lavorano tre mila pr son tutti gli addetti alle pubbliche relazioni da questo punto di vista e su questo ragionamento basta di uno Meda l'orientamento ormai della fiera di Rimini Night Wave eccetera tutto una serie di tendenze capisce che lì incominciano ad esserci processi di economia rispetto a questo allora io dico in primo luogo se una città avverte di essere un laboratorio è una città dalla cultura ma da questo punto di vista in primo luogo è occuparsi di questa nuova composizione sociale
E incominciare a produrre servizi identità aggregazione per questo cosa che non avviene perché non abbiamo ancora il concetto che la cultura sta da una parte l'economia sta dall'altra
Abbiamo ancora il concetto che il consumo stava la partenza la produzione sta dall'altra non ci rendiamo conto che quello che viene avanti è un mix
Tra informazione produzione è un mix tra consumo e produzione
Quindi e chiudo
Il mio intervento è semplicemente un invito impeditivo come ricercatore ho studiato queste cose e ci sto scrivendo un libro
Ma detto questo a me interessa semplicemente per capire che cos'è l'economia dell'intrattenimento
Ma il vero problema invece per una città che dice di essere e vuole essere capitale europea dalla cultura il vero problema è capire che parte dalla sua identità sta qua
E quindi Bologna che si legge come una città dei servizi
Nell'economia arcipelago dei servizi strategici a quel distretto dell'intrattenimento che ha avuto nella Romagna un laboratorio e che oggi come oggi fa di Bologna la città italiana più avanzata perché a differenza di Venezia che a rapportato questa sua specificità solo Prodi pensiero del mondo Bologna va rapportato progressioni di territorio
Perché la differenza fondamentale
Tra i distretti dell'intrattenimento nostro e distretti dell'intrattenimento che c'è stato in America è semplicemente uno
Che lui
L'artificialità inventa la realtà da noi avviene il contrario la realtà viene sussunta dall'artificialità mi spiego lì hanno bisogno di inventarsi tutto Plinio invece pigliamo la nostra storia e dentro la nostra storia la portiamo dentro un meccanismo di artificialità
I beni culturali che citavi tu prima c'è ad esempio un progetto di parco a tema ce ne sono due
Uno collocato nell'area del Montefeltro Paolo Francesca eccetera eccetera Dante centro la memoria eccetera però ci fa nel parco a tema non è che non basta più avere il castello di Gradara come falso come vero comunque da far visitare vero problema inventare il parco a tema perché dentro questo ormai si va in questa direzione
Come a Cattolica hanno preso le colonie marine del fordismo e del fascismo e nel farlo le navi del mare e il male viene stipulato
Cioè si prende la realtà e con la realtà si produce artificialità
Questo sta avvenendo ma guardate che se voi andate a vedere le economie che mettono in gioco questi processi sono economie di migliaia di miliardi in cui sono in gioco intelligenze saperi e competenze grazie
Bene contributo utilissimo anche per continuare nel in una visione un po'disincantata del dei temi che sono sottoposte alla sua attenzione in
Nel dell'incontro previsto questa mattina non sta a me riprendere né riepilogare ma certamente focus intorno alla all'attenzione che dobbiamo rivolgere alla composizione sociale della Nuova Economia della cultura
E alla rilievo che ha non solo la nostra regione ma l'asse Bologna Rimini mi pare particolarmente particolarmente interessante
Proseguiamo con l'intervento con l'intervento del di Roberto Corti direttore del Museo del patrimonio industriale sul tema in questo caso più orientato verso il prodotto Bologna
Curtis era occupato sia nell'ambito e la sua attività di direttore del Museo del patrimonio industriale anche in riferimento a Bologna due mila
Un'identità industriale con cinque secoli di storia prego
Ho ascoltato con il molto interesse sia relazione dell'assessore ma ci Anteli di apertura sia alle il prosieguo nell'intervento che ne che ne è seguito perché si tratta inevitabilmente indubitabilmente di di problematiche
Che devono ormai riguardare tutti quelli che operano nei settori culturali in particolare i musei io dirigo USA patrimonio seriale quindi in non con il punto di approdo ultimo che è stato o altre cose che sono state richiamate ma tutti ormai si va nella direzione di di riuscire a visualizzare i contenuti che si tratto in un modo che siano il più possibile vicino
Alla comunicazione con il pubblico e grande pubblico quindi è molto importante ma quando Marazzi mi contattò per questo intervento mi chiese ed è questo che io farò di portare a voi la riflessione che all'interno del museo noi stavamo conducendo sull'immagine che da storia industriale di Bologna e del suo territorio fornisce in un periodo tra l'altro molto lungo perché riguarda molti secoli di storia di questo di questo territorio è più complessivamente del mondo
E per questo che io farò
Ma anche considerando però una cosa che penso dopo quello che ho sentito che non c'è dubbio che le istituzioni culturali ho bisogno di collegarsi di potenziare lo strumento di impresa che realizza il modo di presentare questi contenuti ma è dai contenuti che bisogna partire
Ed è sui contenuti che bisogna riflettere perché punto lo ricordava anche l'ultimo intervento in molti casi ne ho visti anch'io ci si deve inventare della realtà
Bologna in questo caso non ne ha bisogno o partire da degli elementi importanti consolidati su questi che vorrei portare l'attenzione lo ricordava l'Assessore Marciante Lino e stiamo organizzando un evento si chiama prodotto a Bologna un'identità industriale con cinque secoli di storia che verrà aperti non curata a settembre di regola si tratta si tratta di leggere
Un lungo periodo di storia industriale della città attraverso prodotti di eccellenza quali sono i poli di eccellenza che abbiamo individuato sono prodotti che si sono affermati in tempo diversi sul grande mercato internazionale
Dietro di loro troviamo sempre eccellenza del sistema impresa del sistema diaria che li ha prodotti e quindi ci sono delle password importanti per vestire come stiamo facendo ricostruire di conoscere l'identità della città in questo settore
Tenete conto che in questo settore rispettato in quello che è stato detto da quelli che mi hanno preceduto e molto importante
Perché intanto partiamo da un dato che abbiamo bisogno qui siccome anche altri Paesi dell'area europea nordamericani tutte le aree più avanzate
Di completare quanto meno di dare una visione il più possibile completo di cultura del territorio
E la cultura di impresa
Da storia industriale di quell'area le relazioni che ne hanno costruito
Il la collocazione nell'ambito della struttura economiche sono aspetti fondamentali che non possono più essere trascurati nel fornire una visione d'insieme
Ed è da questo un poche io volevo partire sviluppando brevemente tre punti di considerazione
Il primo riguarda l'identità di Bologna della storia industriale di Bologna da un punto di vista dal punto di vista del suo posizionamento temporale nella grande storia industriale occidentale
Beh qui c'è da dire che Bologna ha una storia industriale di lungo periodo e quando si si deve manovrare per poi trasmetterla l'identità di un qualche cosa essere nell'immagine di lungo periodo di questo qualche cosa è un peso molto importante
La cita sin dal secolo quindicesimo dà vita dei network quando abbiamo cominciato questo di vita era quasi sconosciuto del vero a Bologna
Tranne pochi circoli ristretti oggi
Tutti ne tengono più conto dicevo a partire da vita un network urbano di industria serica per la produzione di filati di veri ormai studiato approfonditamente dagli storici economici che costituisce un punto di riferimento avanzato
Sia tecnologico che mercantile per tutta la civiltà europea
Quindi Bologna Nunzi dal ricadere nei cose che purtroppo si sentono anche i dibattiti debba visiti oggi sono una gatta Oria che io rifiuto come quelle bolognesi Isma'altro si tratta però di fare delle collocazioni precise nei termini della discussione
E quindi se noi possiamo collocarci anche temporalmente in un arco molto ampio e temporale di avvenimenti è un fatto positivo
Vi risparmio i dati che sono visibili al museo ma anche ormai a volte anni la discussione che si fa su questo argomento ma sono dati importantissimi agglomerati straordinari di potenze e energetiche inerente l'area urbana un'aria di occupati molto ampia su un numero della città che era in quell'epoca intorno ai sessanta mila abitanti quasi più della metà in fondo operava direttamente o nell'indotto di quella produzione
Dando vita ad un'esportazione hanno in alcuni per alcuni anni per alcuni secoli e di quasi duecento mila libbre all'anno considerando la libera bolognese
Corrisponde odio Sirica settantasette tonnellate di filati e veri vuol dire una quantità enorme di prodotto che viene riversato sull'export internazionale che era in tutto il mondo avanzato dell'epoca quindi Bologna si colloca in questo background economico produttivo di grande rilievo però non c'è solo questo nella lunga storia la città che la rende identificabile in modo alto e in modo decisivo
Penso anche al momento in cui
La citarsi de industrializzati questo è un altro fatto molto interessanti coincide con l'avanzamento della rivoluzione industriale ma il modo come recuperare i problemi
Una in modo diverso e nuovo di essere una città industriale ne fanno un altro caso emblematico molto interessante per gli strumenti che ad opera l'uso della cultura tecnica e della formazione
Il modo in cui mette insieme diverse competenze per riorganizzare
Forme di piccola impresa molto dinamiche il modo come individua innovazioni quelli più difficili dicono gli economisti quelle concettuali cioè quelle che introducono prodotti nuovi e via discorrendo quindi già il momento di difficoltà la l'Avanti relegata sostanzialmente nell'arco temporale che sto cercando di per tracciare con un fatto molto importante il transfer tecnologico necessario ad una metamorfosi
Bologna
Ricerche e realizza una metamorfosi ma il punto di arrivo non è meno importante
Perché si sente parlare con una certa frequenza ormai da qualche anno è sabato i distretti ma non dimentichiamoci che questa è una
La questione che dal mille novecentosettanta comincia a prendere il rilievo quando gli studi del Cantini pongono e con attenzione questo è vero che Marcel alla fine dello tot cento aveva già individuato studiando Sheffield che c'erano aree molto dinamiche dove aveva studiato quest'aria
Il coltello inglese cosa voleva dire questo voleva dire che fino a quel momento si pensava la piccola impresa e anche le aree di piccoli intesa come area sommato
Più arretrate che da sarebbero arrivate a dei livelli più avanzati guardando il grande sviluppo che aveva avuto appunto
L'automobile di Ford come è stata ricordata c'è la grande produzione di serie
E di massa
Quindi il punto di approdo sulla grande storia temporanea dell'identità della città e di un modello estremamente dinamico nuovo che viene riscoperto da negli ultimi trent'anni che si trova realizzato anche in altre cita dell'Italia settentrionale dell'Emilia anche dell'Italia settentrionale quindi costituisce un modello
Per il lavoro che stiamo conducendo in preparazione della morte ci sarebbero anche qui come il i dati che ho ricordato della Città dell'Acqua Della Seta anche per le strade difetti esteri ed estremamente interessante una città che imperniata sul settore
Meccanico elettromeccanico e che Pillitteri che copre il settanta per cento delle esportazioni all'interno del quale
Le macchine automatiche la motoristica sono una Polo un ruolo fondamentale e quindi voglio dire consolida anche in questo periodo dei dei dati e dei parametri che la ne permettono di fare un confronto di questo tipo
Altrettanto può importante dove voglio dire avviene questo export attuale perché avviene in gran parte verso l'area dell'Unione Europea
Del resto d'Europa degli Stati Uniti che vuol dire sono prodotti che vanno ignorare industrializzate cioè di aree che hanno già raggiunto determinati livelli per cui trattasi di prodotti ad alta tecnologia questo equità il secondo tratto che emerge dalla tali immaginate la storia industriale la nostra città
Se il primo parlato di posizionamento temporale ora pare il posizionamento economico perché quello che emerge e che altrettanto importante è il posizionamento economico che nel lungo periodo la città avuto cioè in sostanza la città nella sua storia industriale è stata sempre dentro diciamo alle gare di serie A negli avvenimenti che accadevano nel mondo e per mondo va inteso l'Europa fino alla seconda metà del diciannovesimo secolo
Cosa voglio dire voglio dire che a partire dalla e questo è un dato di scoperte di store scoperti sottolineatura gli storici economici a partire anche qui dagli anni Settanta che appartiene fin dalla tenera età comunale Bologna fa parte dell'area forte del continente europeo di un'area che fu fu data anche un nome la blue banana perché partiva da certe città dell'area peritali sedeva raggiungeva l'F hanno e poi si aggancia nella seconda metà del diciottesimo secolo con la Gran Bretagna
Quindi fa parte di questo dorsale europea nella quale avvengono le cose più importanti
Città di questa dorsale vedono realizzare al proprio interno cose importanti strategiche
Per lo sviluppo e la nascita della società industriale nella quale viviamo speriamo continuare a vincere si sviluppò l'urbanesimo la cultura le istituzioni culturali mettono radici fortissime si sviluppo nei grandi
Fenomeni culturali Rinascimento è alto l'economia dei traffici cambiano vite consumi tecnologia viene rinnovata in molti casi peraltro qui Bologna non scrive un capitolo valutare nella scrivo un capitolo centrale perché le macchine del Mulino cassetta sono ha detto ormai storici tecnologica europei solo la tecnologia più avanzata prima della rivoluzione
Industriale anche dal punto di vista tecnologico e meccanico quindi contribuisce con delle con delle con dei con delle perché su su sottolineature molto importante
Stare in quest'area significato partecipare lo dicevo quindi ha delle posizioni
Centrali dello sviluppo economico
Oggi Bologna è collocata nelle aree che vedono lo sapete paesi più industrializzati insieme attraverso insieme del Paese ancora all'interno ma anche come area
Dice la sua indipendentemente dalla posizione il Paese
Ma su questo fenomeno tipico della modello statizzazione lo vediamo le aree di Boston opache Civardi olearia dei distretti appiglio dei dialoghi di letti sia per l'abrogazione per il dialogo dello sviluppo che non Passoni seriamente attraverso
Le politiche più generali o statale nazionale il terzo è l'ultimo punto che emerge da questa identità industriale così interessante
è che le cose che ho sottolineato
Producono
Delle sequenze interpretative del processo indulti introducono russo suggeriscono molto spesso sequenze interpretative del processo di industrializzazione con forti elementi di originalità e di novità
Prendo il più in più emblematico di questi esempi che vorrei fare la rivoluzione industriale cioè noi abbiamo ancora tutti i libri di testo che sono collocati su questo crinale di questa specie di Betlemme cioè di questo miracolo che accade una piccola area dove sembra che tutto accada
E da un periodo buio dominato al lavoro di bottega si passa al sistema di fa
Si passa alla nascita della società industriale in tutte le sue parti
Nulla va tolto alla rivoluzione industriale sociali accade lì ed eliche diventa un fenomeno irreversibile tanto per cui doppio si espande quello però che inducono a capire
Le osservazioni che facevo precedente e che l'identità e il dialogo con gli altri Paesi
Ebbene che siano posti come elementi di confronto è che
Il problema è un pochino più complessa se il Meccano della rivoluzione industriale per molti pezzi e già presente nella dorsale che tratta c'è il sistema di fabbriche l'immunità sette
C'è il footing a un sistema con Bologna son dodici mila le lavoranti contrario personale domicilio in quell'epoca che ricorda
C'è la bottega ma c'è anche la manifattura
I mercati da sento ormai sono uno struttura in Dean previo imprenditore recante imprenditore che organizza un ciclo che già organizzato nella forma capitalistica perché ormai senza l'elemento di coordinamento generale non sta più in piedi sta in piedi come sistema di coordinamento
Quello che non accade che questo sistema non evolve non travolge non cambia integralmente ma stiamo attenti perché tutta una serie di elementi sono
Presente
Lo stesso dicasi anche per gli approdi più recenti
E noi abbiamo avuto una storia economica per molti anni centrata sulla magnifica il Signore della grande impresa dello sviluppo della produzione di massa come unico modello al quale comunque tutti sarebbero
Arriva credo che invece la riscoperta dei distretti che ho detto prima
Pongo in evidenza che ci sono strade diverse ci sono percorsi con soluzioni diverse e questo è un fatto che lascia molto sperare lascia sperare perché vuol dire che ci sono in questo cioè non sono mai definite una volta per tutte
Io mi rendo conto che queste osservazioni forse costituiscono non si attaccano immediatamente
Al alla giusta sottolineatura dell'importanza
Della del della realizzazione di una impresa di comunicazione del
La cultura dell'economia della cultura credo però che gli istituti che i musei che le strutture che pure organizzano
Meglio saranno in grado di organizzarsi in questa in questa partecipazione
Se ancora non le proprie cose sul quadro
Come nel nostro caso che ricevo questo periodo spesso anche perché ci sono oltre altre possibilità oltre al mercato culturale del turismo qui come de soprattutto in Europa ma in America e in altri Paesi qui questi tipi di istituzione che poi praticano la visualizzazione di quelle cose che ho detto sono collegate molto spesso associazioni in un'altra ed in prese con loro operano per consolidare l'identità di un territorio sono collegati con i centri della formazione tecniche
Penso anche nel nostro Paese senza il come darebbe di Pieve del Cadore io penso a Montebelluna o quello che verrà Omegna su certe aree cioè voglio dire c'è anche uno spazio proprio perché abbiamo capito che ormai queste aree
Nella grande epoca dell'internazionalizzazione dialogano complessivamente col grande Trend
Sviluppo che avviene possono sviluppare se hanno serie fondati motivi per esistere dialoghi molto interessanti in quella cultura del territorio che in gran parte completano definire grazie
Bene
Io passerelle consegne
Carlo Cambi direttore di Repubblica viaggi perché Possa aprire a tavola rotonda alla quale prenderanno parte detta Camera Giancarlo Sangalli Paolo Trevisani Adriano Turrini de niente macchine insulta chi Roli
Emily in questo passaggio di consegne fisserei almeno un paio di punti che vorrei considerare di approdo anche della del lavoro svolto in questa prima parte della mattinata
Forse
Abbiamo proceduto con un eccesso di sincronia senza un ex un eccessivo rispetto decide le diacronia prima la relazione
Di Bonomi sull'attualità il futuro del dell'idea di un distretto rappresentativo anche del nesso consumer produzione
Verso una nuova economia della cultura poi lo sguardo anche in parte retrospettivo sul significato che ha che ha nelle nostre radici l'idea del distretto industriale
In ordine anche al lavoro che viene realizzato presso il Museo del patrimonio industriale anche nell'ambito di Bologna due mila con me il Progetto prodotto Bologna be'tutte di al di là delle apparenti incoerente prospettiche o storiografiche
Il il tema è
Estremamente invece consonante tra storia e attualità nel nel fissare probabilmente un un ambito importante della nostra identità culturale in questa relazione cioè tra tra cultura economia
Tra cultura del fare e fare della cultura ecco io direi così
Affidiamo alla agli sviluppi anche del che la tavola rotonda questi stimoli questi cenni queste premesse perché possono essere meglio sviluppate intorno al tema Raccontare Bologna vetrina de la società italiana all'estero in questo modo proporrei a Bonomi e a conti di concederci e di affidare la conduzione a questo punto a Carlo Cambi tratte
Presidente la Camera di Commercio Boselli da non si sa bene comunque
Buongiorno a tutti Miglio sono credo abbia capito Carlo Cambi cercherò di non essere invasivo in questa conduzione anche se meno riesce sempre
Rispettare
Il ruolo del moderatore preferiscono altro ruolo che col provocatorio ma comunque
Vedo il titolo dall'altra tavola rotonda che vede nella società italiana all'estero raccontare Bologna ora francamente credo che avremo altri spunti interventi dei nostri
Relatori perché se ci limitassimo a questo tema
Ma forse ci vorrebbe a questo tavolo Vasco Rossi un ingegnere la Ferrari perlomeno quelli che sono gli stereotipi nel nostro Paese e adesso del mondo io non sono affatto d'accordo che raccontare
L'italianità o se preferite la senza del del nostro la cultura del nostro Paese all'estero passasse messe in vetrina
In questi i tempi apre a proposito mi faccio pubblicità quando pure pubblica viaggi nato per il sito internet di viaggi si chiama www pur e viaggi punto com
Dove fra l'altro c'è uno speciale abbastanza corposo dedicato a Bologna due mila capitale da pubblica europea se volete vedere dovete fare slash demo perché ancora è in intranet e non in internet debutterà fra una ventina di giorni
Sulla rete delle reti ma appunto dicevo nessuno ha sporto questa è una considerazione chiuso convinto che le vetrine non funzionino più si deve avere il coraggio di portare le nostre idee nostri patrimoni culturali nostri patrimoni
Virtuali di immaginari eccetera fuori dalle città assolutamente stupido pretendere che uno venga a Bologna d'acqua percepisca
Che cos'è l'Italia
Benché l'ala può percepire che cosa è stata un'idea nella città di Bologna nel corso dei secoli perché altrimenti gli apparati di rappresentatività di rappresentazione la capacità di dialogo che un singolo territorio dovrebbe avere prassi di vetrina sono infinite
Per esempio è molto molto strano e lo dico a mo'di provocazione verso gli amministratori pubblici di questa città
Che a Bologna non ci sia nessun riferimento visibile immediatamente percepibile all'alto tasso di tecnologia che questa città espresso nei secoli
Noto a tutti che qui voglio dire ITT primi telai per la filatura della seta che hanno addirittura anticipato i telai a vapore
Inglesi che determinarono la cosiddetta rivoluzione industriale sono stati inventati qua
Ma se vediamo appunto agli stereotipi che dicevo prima è abbastanza stupido che a Bologna non ci sia da qualche parte
Una bacheca di vetro comma Ferrari dentro è abbastanza stupito
Che a Bologna non ci sia per esempio nessun tipo di riferimento a quell'agricoltura di qualità che è sempre stata una delle dei master di questo territorio perché pensare a Bologna come lascia come la città ancora municipale che non è capace di oppure di sentivo primo intervento molto interessante che mi sembra più un auspicio che una fotografia la realtà ma dove esiste l'asse Bologna Rimini
Materialmente siete convinti che esista la se Bologna Rimini
Esiste un'autostrada ingolfata basta
Non c'è questa non c'è questo collegamento e purtroppo l'Emilia Romagna ha la caratteristica di essere un territorio
Di città diffuse lungo la via Emilia che non dialogano tra di loro
E questo riferimento a Bologna Rimini è immediatamente con riferimento ammesso che s'che fosse vero che taglia via un'altra parte della regione e un altro collegamento importante
Vanta un dibattito antico Bologna è la prima recita romagnole o l'ultima delle città emiliane
Io mi ricordo che quando arrivai a Bologna per lavorare
La prima volta mi fu spiegato che la Romagna comincia da via San vitale
Ma veramente voi pensate che questo possa essere ancora un modo di rappresentare un territorio e di collocarlo sul mercato turistico ammesso che esista ancora
Tradizione di mercato turistico prima sentivo parlare di economia del turismo e non perché turismo dell'economia
Ci sono delle zone del mondo
E parlo per esempio della Napa Valley e Di Somma
Che hanno inventato un turismo Pietro un'attività economica
La Silicon Valley discenderà assurdo metà di turismo
Perché è diventata un must
Perché ha un'immagine forte
Allora voi mi volete dire che
Una terra che annovera e poi la faccio finita e do la parola agli altri una terra che annovera veramente da Piacenza a Cattolica infinite gambe
Di possibilità di turismo ma inteso non come vacanza non come te campo libero ma inteso come presa di contatto e conoscenza
Questo è il valore nuovo del turismo turismo non si muove per lo meno il turismo maturo il turismo ricco l'unico turismo al quale noi possiamo continuare ad aspirare
Chiediamoci dalla testa che il turismo percepibile in Italia sia ancora il turismo della pensione bella Riva tagliatelle l'ha fatta in casa quarantacinque carte da mille perché non è così
Il turismo internazionale sconta pezzi impraticabili in Italia
Un soggiorno di quindici giorni a Capo Verde
Se parliamo solo di vacanza volo compreso costa un milione e ottocento mila lire
Siamo passati sul mercato mondiale lo dico in tutti i convegni dagli hotel di charme agli hotel di Sharm el Sheikh
Questa la difetti allora noi non possiamo più pensare che il turismo tratto da noi
è quel tipo di turismo lo possiamo pensare in aree marginali del Paese
Ma non ci possiamo fare supera nemmeno l'elemento culturale mio ragionamento programmatico nel ragionamento economico
Trecento che dobbiamo fare è puntare ai turismi di qualità ai tunisini
Di monopolio per così capirci
Nel senso che il leso di Parma esiste solo a Parma ma non perché è un teatro lirico
Perché sostanziale
Un tipo di turismo in grande crescita io vedo lì una ragazza asiatica mi viene in mente proprio questa immagine forte
Io parlando con i giapponesi mi sono reso conto che ci sono due fondamentali motivi per cui vengono in Italia il primo per le griffe
Il secondo per la lirica c'è un tour operator che porta alcune decine di charter di giapponesi
A vedere la scala
A vedere Carlo Felice e perché non a vedere Carlo Di Palma cede mai pensato perché
Perché Regio di Parma ancora avuto una gestione tra virgolette che la sua immagine molto domestica
Allora se Bologna vuole essere la vetrina
Della dell'immagine di questo territorio all'estero dovrebbe esser capace diventare il luogo di rappresentanza di questi turismi
Che vanno dalla Ferrari alle discoteche di Rimini mancherebbe di Parma
Ma anche
Inflazione attivissimo sull'ordine sull'onda l'Arcigola Slow Food al culatello di Zibello
Non c'è nulla di tutto questo in questa città quest'anno ne rappresentante del suo territorio
Sembra grassa rappresentante di se stesse
Siamo nell'anno due mila con Bologna capitale della cultura europea io sono arrivato a Bologna come quasi tutti i week-end e non trovo traccia
Del fatto che da mille anni qui risiede università
Non ne trovo traccia
Mi chiedo di prestare al tema la vetrina
Che tipo di gemellaggio culturale si è stata fatta con la Spagna e con tutti gli altri domini europei che da secoli hanno avuto collegi a Bologna
è chiaro che se la concezione del turismo che ancora non li abbiamo e quella di gemiti spolpo arrivederci e grazie
Tutto questo lei non cale è indifferente si può continuare ad alzare le tariffe del diario del trenta quaranta cinquanta per cento quando si alzava e Cersaie Cosmoprof e dire tranquilli
Finché poi non succede che Hannover
Piuttosto che Siviglia piuttosto che Barcellona piuttosto che attiene ci fanno il loro congresso il loro Polo fieristico e portano via anche quel tipo di turismo
I turismi vivono per sensazioni per emozioni per motivazioni ormai il nuovo per eventi
Vivo perché grossa capacità di comunicare la diversità e l'unicità voglio da questo punto di vista avrebbe un turismo monopolistico assoluto che appunto il turismo culturale
Ma non è tenendo tra virgolette nascosta la cultura
Che si riesce a produrre quel tipo di turismo
Io francamente per Bologna due mila mi sarei aspettato un cartellone di spettacoli che andasse appunto da Piacenza cattolica
Con degli eventi di caratura mondiale cinque mila convegni non servono annulla quello che serve è dire noi siamo capaci di produrre questo tipo di emozioni questo tipo di valorizzazione del nostro patrimonio culturale
Perché non una grande mostra visto che il tema di Bologna e la comunicazione da Guttenberg all'ultimo portati dalla Microsoft
Raccontando
Che guardate caso in tutta questa ingegneria della comunicazione io parlo dell'hardware della comunicazione non parlo della capacità comunica teoria c'è sempre una storia d'ingegno italiano
Forse non tutta bolognese certo non tutte emiliane ma sicuramente l'ingegno italiano
Io sto vedo i miei amici americani che stupiscono quando gli dico
Che il primo computer al mondo è stato progettato dall'ingegnere dirà
E loro sono mentire compiute l'hanno inventato i loro no la prima macchina
Che funzionava al linguaggio binario è è stata inventata da un italiano
E una città che dice di essere la capitale europea della cultura
E della comunicazione non mette in valore tutto questo
Allora che tipo di turismo ci aspettiamo quello dei tortellini surgelati
Non è questa la strada la strada buona per essere vetrina è prima di tutto essere
Vetrina di intelligenze e sulle intelligenze costruire eventi e sugli eventi rafforzare monopoli di suggestione per il turismo usato una pipa incredibile scusatemi
Ma mi piace diventare provocatorio
So che qui gli amici di Bologna due mila che mi hanno inventato mano già depennato dalla grande hanno detto questo chiamiamo mai più con mia grande soddisfazione così mia viso del super trendy passo la parola privo degli interventi
Non ho capito se sia di origine tedesca slava comunque lo pronuncio spero bene edotto il Petrarca Hummer sociologo all'Università di Urbino a lei la parola
Per togliere il mistero io sono tedesco a quindi ha frequentato Rimini no e poi ne parliamo vengo del sud della Germania e vivo da
Tanto tempo mai di taglio insegno a Urbino
Quello le cose che sono state dette stamattina sono indossa antichissime per me
Perché fanno anche tolgono anche una certa ipocrisia che sta fatti sì di occupa e di commercio e fa chi si occupa di cultura come le due cose non avesse un nulla da fare poi venti
Torna dalla finestra sempre alla e comma cioè di trazione anche la più bieca no
è quello che mi interessa veramente questa questo dibattito su come si può tradurre l'immagine dell'Italia in una rivalutazione della marca del made in Italy
Ora in che modo e l'immagine dell'Italia stimola gli scambi tutti ma anche gli scambi commerciale commerciali e quale ruolo specifico
Di Bologna questo mi pare aver capito è il centro della discussione
E devi molto tangibile il problema che nell'immaginario collettivo tedesco ad esempio ma credo parlo adesso della Germania si potrebbe parlare anche dell'Inghilterra o del Giappone o di altri nazioni nelle immaginario politico tedesco l'Italia a un un ruolo formidabile ha un ruolo importantissimo
E attingere poi a questo immaginario collettivo e naturalmente molto importante per chi organizza per riprendere una cosa che si è detto prima i desideri degli uomini e Pertini organizza la la realizzazioni di questi di siti è chiaro che l'Italia è un grande desiderio
E questa non è un questo desiderio ha una sua storia e subisce anche nel col passare del tempo a i suoi aspetti io non voglio annoiarli con la storia per un possibile fare uno dei grandi problemi del rapporto Germania Italia e costituito da un fatto che spesso sfugge agli italiani
Che l'Italia è stato per circa reso sbaglio forse di qualche cenno centinaia di anni per circa mille cinquecento anni il Paese
Punto uno
Cosa vuol dire mille cinquecento anni dai dall'interno di agosto Ficara Augusto fino al dalla nascita di Cristo fino al mille cinquecento in sostanza è stato ininterrottamente e in Paesi più avanzato e poi dopo i cinquecento è avvenuto un lungo e lento e molto contraddittorio declino e io credo una nazione che ha questo bagaglio alle spalle da una parte questa questa grande storia e poi questo leggero e qualche volta anche traumatico declino con piccole riprese e questo questo atta a fare anche con l'immagina col col carattere collettivo di una nazione
I tedeschi hanno una storia completamente diversa quando appunto il noi eravamo su gli alberi più o meno e la nostra storia moderna comincia nel quattrocento cinquecento quindi è proprio una una controstoria una altra esperienza all'esperienza della riforma l'esperienza della ho capito bene prima credo qualcuno ha retto all'Italia cioè ha avuto anche in alimentato quasi tutti gli ingredienti del capitalismo ma mai diventato anche quelli tecnologici ma mai diventato un capitalismo tipo inglese o tipo protestante tedesco olandese eccetera
Queste sono cose che calori importanza enorme
Allora che cosa è accaduto che i barbari cioè noi prima venivamo semplicemente per saccheggiare l'Italia credo che ancora oggi si saccheggia in modo diverso però arrivavamo cioè i barboni sono avvenuti semplicemente attratti da questa ricchezza inaudita
E che cosa materiale e culturale accumulata e sovrapposta sito così sputava per terra c'era un tesoro in Italia c'è Armando c'era
E in modo quasi commoventi tedeschi imperatori tedeschi a Mach de Burgo non so chi è stato una volta sull'Elba cioè l'estremo est
Allora e otto Ottone terza terzo ha portato e sei colonne di marmo da Ravenna
Trasportabile da lì alla il vescovo disillusa ma poi ciascuno si portava qualche cosa un ricordo e questi piccoli ricordi in Germania sono importantissimi et lungo a questi pezzi si sviluppa la fantasia dei tedeschi desiderio e delitti rischi
Quindi c'è questa e questo assalto all'Italia diciamo che era nettamente superiore
Mia moglie milanese e mi non ha mai perdonato a Barbarossa la distruzione di Milano e che ha rubato e per portarle a Colonia dove hanno fatto fatto la fortuna del Duomo di Colonia le ossa e i tre Magi no
E che questo è stato un grande saccheggio che si portano poi la Germania è cambiato l'Italia è cambiato e la Germania ad dimostrato una dinamica intellettuale e industriale completamente diverso Alitalia e allora l'Italia diventava per i tedeschi o qualcosa di archeologico
A cavallo di questo si colloca il viaggio di due vite
Un
Aiutate l'Italia e la sua il suo grande passato dopo di lui contava solo il passato faccio un passo proprio un salto quando sono venuto per la prima volta in Italia nel mille novecentosessanta
Comporsi stagione borsista c'erano gli altri consistevano tutti archeologi
Teolo
Storici dell'arte nemmeno un filosofo cioè tutta roba del passato e all'ambasciata tedesca nel ma lei che cosa vuol fare chi studiato economia in lacca questo un Paese che dopo non si studia nulla di economia vado in America
Io sono convinto che ho fatto benissimo studio venire in Italia ma non solo che l'economia italiana è uno dei fenomeni più interessanti più singolari per un vero studioso si può imparare dal tutto
E questo e la grande idea dell'Italia che l'Italia per me e non credo solo per me è veramente il Paese
Delle possibilità infinite non l'America in questo senso tutto è possibile lo dice ce lo diciamo ogni tanto ma evita il tutto possibile è vero
Nel bene e nel male in Italia tutto è possibile e questo è possibile per la e norme maglietta
Materiale e culturale e climatica dell'Italia è vero che si dice l'Italia per un tedesco il sole più parte credo in ciò stampa ci son qualche motori qualche corsa ma in genere è solo il più alte
Ma questa combinazione una combinazione la miscela esplosiva
Perché ha dato una varietà infinita di tutte le forme sociali tutta l'espressione artistiche
Di di cultura popolare e di cultura aiuta
E nessun altro Paese mi fanno ridere sembra cosa dicono in Italia ci sorge l'ottanta per cento sessanta per cento trenta per cento il patrimonio culturale mondiale non è questo il problema che ci sono qui tanti edifici se ci sono tanti edifici inseriti in una reti non messo in tessuto di cultura viva perché anche Gerusalemme per Gerusalemme
Forse adesso di nuovo torno non cita vivo ma non si sa attende cioè le tre grandi cita dell'Occidente e della cultura occidentale Gerusalemme Atene Roma solo Roma
A prescindere pochi momenti di profonda crisi e rimasta sempre ha una grande altezza e questo è anche il caso di Bologna se ho capito bene Bologna è stato sempre ad altissimo livello
Ecco ecco culturale economica e chissà da quando questo è un corso problema allora i tedeschi che hanno
Il topo gradite vedono in Italia solo il passato vuol dire che non capiscono nulla dell'Italia vuol dire che sono distanti circa vuol dire che amano l'Italia senza capire che forse tutto l'amo tutti siamo senza capire perché si sa ci capiamo Burbridge abbiamo più non lo so comunque la morde tedesche era profondamente basato su una illusione romantica dell'Italia e solo recentemente negli ultimi trent'anni e qui c'è uno studio molto interessante del team ex direttore del Istituto storico tedesco a Roma che ha sulla base delle critiche di o l'analisi delle guide turistiche ha fatto capire come è cambiato la visione
Dell'Italia nel immaginare il politico finalmente i tedeschi dal sessanta in poi si interessano dell'Italia moderna
E capiscono che questa Italia moderna è una sfida una un laboratorio riprendo quello che ha detto Bonomi cioè grande problema
Era che immaginai tedesco romantico era e vedeva in Italia l'antidoto all'industrializzazione cioè gli italiani gli italiani sono sono naturali sono cioè l'estetica contro quindi la cultura industriale
Questo era la visione no la la bellezza contro l'efficienza questo è il grande duello fra le due nazioni noi terrestri sono efficienti italiani sono belli e va bene finalmente si si capisce che le due cose la bellezza senza l'efficienza non non fa come l'efficienza senza la bellezza è una cosa che che finisce malissimo e quindi c'è il in atto da cerca dato dopo la seconda guerra mondiale in sostanza un una revisione del immagine Italia che io trovo ritengo estremamente interessante e qui c'entra anche Bologna
Perché è vero che Bologna e nell'immaginario cioè Venezia Milano Roma
Ci sono ci sono molte città prima Firenze traffico fosse Urbino ancora prima di Bologna non lo so Lovino non lo conoscono
Però Bologna è abbastanza sulla Scala abbastanza in basso e vero
Questo è cambiato parzialmente negli anni sessanta settanta quando questo interesse per la modernità ha trovato non a Roma non a Venezia non a Firenze un suo punto di riferimento ma proprio Bologna
A come come possiamo pensarne bene o male delle delle amministrazioni precedenti ma le amministrazioni precedenti io parlo quelle del PC avevo non certo momento lanciato una sfida di
Creare a Bologna col suo centro storico più vasto in Europa una città moderna Air la sfida della modernità
Dove ci sia dove gli abitanti del centro non vengono cacciati via dove il non la proporzioni non si basi sul fordismo più meccanico dove ci sia una città vivibile che come sia collegata la cultura alta e la cultura popolare c'è tutta una serie di cose che e la sfida per tutti noi perché tutti noi vogliamo vivere in una città di questo tipo poi sappiamo che questo oggetto forse troppo prezioso piantato non voleva don voglio TAR giudizi comunque
Non si è realizzato così come era impostato e questa sfida aperta speriamo in altre amministrazioni ma credo che questa idea di una Bologna laboratorio di modernità
Che tiene del passato quello che del passato ed è giusto da tenersi
E si lancia verso il futuro fa capire che si può avere un alto livello di reddito si può senza essere e reazionario si può avere un alto livello di reddito e sarà aperto verso tutta la cultura si può avere un alto livello di reddito e senza cacciare
E la cultura popolare tutte queste cose con sono ti una sfida le norme interessano moltissimo cioè con per dirlo normalmente il il turismi il turismo più avanzato oggi cerca il tessuto e non più il fatto singolo
Questo vale almeno in generale adesso voglio subito chiudere per non
Però monopolizzare
La
Il mio tempo
Cioè riassume un una frase la mia tesi
La crisi della modernità che viene vissuti da tutti e in personalmente e collettivamente e in modo molto diverso la crisi della modernità trova un laboratorio e una possibile risposta a Bologna
Molto di più che altro a Venezia e che comunque si può fare un ragionamento analogo infatti Cacciari lo sta facendo e nelle città tedesche si guarda molto a queste esperienze delle città italiane ecco tutto qua
Io
Grazie professore
è bello quando uno straniero chi parla così del tuo paese
Perché lei non c'è nato in Italia
Va be'comunque andiamo avanti
La parola ho dato che da Paul Trevisani responsabile promozione turistica
Di Bologna due mila capitale appunto europea
Vogliamo dare una una piccola riflessione giacché siamo qua tra pochi amici vi siete mai soffermati sulle etimologie la parola comunicare
Allora viene dal greco e presa da trasformato dai latini ma il senso di comunicare un munere fortificare insieme in realtà il di essiccamento meno pragmatici i latini allora chimico iniziale assegnavano un altro significato voleva dire scambiarsi doni
All'interno di un uovo fortificato
Noi oggi invece diciamo comunicare così abbiamo comunicato per telefono a me abbiamo perduto significato si che il comunicare cioè lo scambiare esperienze
Il trasferirsi
Idea
Significa creare una relazione strettissima
All'interno di un luogo riservato e che il grande dono è la fascinazione dell'idea
Che l'uomo cambia con l'altro uomo ecco perché io ritengo che quando una città come Bologna che è vero ha ragione il professore
Può essere un simbolo della modernità o della modernizzazione
In parte riuscita in larga misura fallita perché quel progetto il centro storico Pacioli abbaia Zaccheroni non andò mai in porto
Professore forse non sa che ci fu un grande dibattito tra la città di trecentocinquanta mila abitanti e la città della megalopoli Bologna
Siccome però in quell'epoca non doveva mai vincere nessuno quel dibattito nel ma è stato risolto e il problema è che centro storico è in larga misura non vissuto e che le opportunità di sviluppo e la città sono state in larga misura dimenticate ma questa è un'opinione del tutto personale tornavo al tema del comunicare
Perché lo scambiarsi doni è soprattutto consentire al turista che viene di entrare in lui e consentire a lui di avere dal turista l'esperienza come quella che ci dava professore di come ci vede e di che cosa ci racconta di sì
In questo senso turismo alto il turismo d'esperienza al turismo dell'evento un turismo che s'attaglia perfettamente questa città al nostro Paese
Tredici anni di cascina
Intanto volevo rassicurare Carlo Cambi che continueremo a invitarlo anzi inviteremo molto più spesso visto che intanto
Alla capacità di ritenere diciamo vivo il il dibattito l'attenzione della platea
E poi forse anche bisogno di qualche informazione aggiuntiva su quello che stiamo facendo su Bologna due mila quindi insomma questo ci vediamo più spesso forse qualche informazione ulteriore e qualche diciamo elemento fosse e diciamo un pochino più positivo sulle cose che stiamo facendo le potrà individuale scoprire e evidenziare
Ad esempio faccio solo una notazione circa le ha parlato di eventi mondiali beh noi pensiamo di avere tutta una serie di eventi all'interno di pone due mila di grande interesse e non so se siano del del della Scala che e Carlo Cambi definisce eventi mondiali
E
Però mi permetto di fare una piccola somma azione al riguardo se fossero eventi mondiali di quelli che si fanno una volta e poi dopo non si fanno mai più io penso che non sia il l'obiettivo giusto per né per una città come Bologna ma in generale per la logica
Degli eventi e del turismo di eventi sinceramente preferisco una città che in una cauzione così importante cerchi di fare iniziative eventi sicuramente di grande scala di grande importanza di grande rilievo
Ma che poi possano continuare l'anno dopo e successivamente a ripetersi nel tempo
La logica del laboratorio e la logica giusta io penso per una città come Bologna non può essere quella dell'evento appunto
Che non si sa riproporre nel tempo
E però volevo anche
Dire che anche noi siamo molto consapevoli della difficoltà di raccontare Bologna beh un esempio l'abbiamo avuto questa mattina perché
I due interventi che sono stati dopo la relazione di di mazze Anteli
E del professor Aldo Bonomi e il professor Roberto Curti hanno tutti e due ha raccontato un pezzo di Bologna a sembravano due città assolutamente diverse
Sembravano due città che che poppiero distanti
In maniera straordinaria fra di loro e invece stiam parlando detta assolutamente nella stessa città siccome magari qualcuno è arrivato più tardi riassumo i termini S anche se necessariamente in maniera imprecisa
Aldo Bonomi e ricordava appunto che Bologna è è è oggi una città laboratorio in questo distretto
Dei divertimenti del piacere come duello definiva in cui abbiamo questo straordinario dato di centocinquantasette mila livello regionale operatori
Nel settore della povera atipico che Luís ha studiato e che ha riscontrato essere tutti operatori della informazione e della comunicazione del del dei non è né dei network appunto
Riferiti alla cultura allo spettacolo e divertimenti
Tutti operatori che
Famoso popolo delle dieci oggi dodici per cento se non sbaglio
Tredici a Samosata Enzo neanche mezzo non me ne ero accorto
Ecco questo popolo sicuramente è un è un è un popolo che tiene insieme questo distretto perché fornisce punto tutte quelle competenze
E e e anche tutto quella quella vivacità culturale e di proposta perché indubbiamente si tratta di persone che ogni mattina si inventano il proprio modo di propose la Società anche di sopravvivere in questa società non avendo che le garanzie che sono tipiche appunto dei mestieri e tradizionali no
Ora ecco questo è un un tipo di fotografia che si ricordava il professor Aldo Bonomi che sicuramente Bologna c'è la Polonia del danno se la Bologna di tutti questi mestieri che stanno per fortuna io credo che Nendo insieme tanti settori nuovi ma anche una nuova economia che lui ricordava
Però è anche vero che Bologna e anche la Bologna che c'ha descritto Roberto Curti e quando ci ha raccontato tutta la sua storia industriale e e quindi anche questa complessità
Che noi quando dobbiamo raccontare in giro per il mondo ovviamente facciamo fatica a raccontare la complessità di tante epoche tu importanti nove una mostra che ci sarà appunto una grande mostra l'interno di Polo termina sul duecento
Ecco ci porta ancora più indietro rispetto ai cinque secoli
Di storia industriale che appunto curatrice descriveva ci porta un'epoca nella quale Bologna come tutti sanno era una densità più importanti d'Europa
Senza tornare al discorso degli Etruschi e se tali sono anche lì altra mostra importantissimo arrivò nel due mila però questo per dire come Bologna è l'insieme di tutte queste stratificazioni nel tempo di conoscenze di di capacità vidi luoghi che si sono
Diciamo fra cose che hanno saputo anche con convivere perché è vero quello che si diceva sul centro storico che fosse il progetto è in e incompiuto però Bologna anche la città che fosse proprio nella incompiute essa ricordo San Petronio ma nel tentativo trova i suoi valori
Adesso non vorrei fare la metafora di Bologna due mila cioè potassico mila sarà un qualcosa di incompiuto ma che forse proprio per questo sarà fondamentale per Bologna
Perché sarà un tentativo straordinaria appunto di posizionarla in una in una identità in un modo di proporsi diverso da quello che fino a quel momento i cittadini a stessi l'hanno l'anno considerate distrutta
Ecco io volevo
Continuare questo mio ragionamento poteva contando un po'la difficoltà
Di raccontare Bologna noi abbiamo fatto questo lavoro appunto come servizio turismo di Bologna due mila di tentare di raccontare Bologna del mondo esistiti i di tentare di raccontarla nella sua complessità
Perché siamo di penso tutti consapevoli intanto di queste anime diverse no quindi l'anima ludica divertimenti la notte no che poi tradizionalmente la presenza di questi cento mila studenti che indubbiamente sono una città nella città no e dall'altra parte invece la storia la cultura anche con la C maiuscola perché poi Bologna nel mondo quando la raccontiamo e e sono le prime cose che poi vengono a galla sono la storia diversa all'università no sono
I personaggi di Bologna no nel mondo che e poi sono andava al Coni che fu sembra essere poi alla fine il più
Conosciuto fra i nostri
Illustri concittadini a a tanti altri che in qualche modo illustra la nostra storia
Volevo però evidenziare anche in questa difficoltà un punto che ha molto a che fare con la la giornata e anche con il logo e con l'organizzatore di questa bella iniziativa
Che è appunto il centro di documentazione per stranieri cultura italiana
Perché la lingua io penso che per noi sia un elemento su cui riflettere sicuramente ognuno di noi è enormemente affezionato su tutto quelli che hanno che fare con la comunicazione
Insomma con con la nostra lingua
Siamo però anche consapevoli quando andiamo presentare Bolero del mondo che il fatto di usare la nostra bella lingua è un grosso problema proprio perché non essendo lingua strumentale
è una lingua che
Si crea delle difficoltà
Proprio perché
Indubbiamente la lingua italiana nel mondo ovviamente io non sono un esperto ma mi sembra dalla mia esperienza turistica di capire che possa essere un un ottimo tramite per alcune parole dell'arte per i libretti d'opera nove però alcuni elementi Chezzi rendono immediatamente irriconoscibili
Eppure per certi elementi di simpatia o di folklore no certi saluti certi modi di dire all'italiana ma tolto questo poi e noi siamo privi di uno strumento di contatto che enormemente importante quindi sappiamo le rendite di posizione che possono avere altre lingue
Proprio perché giocano nel mondo della comunicazione giocano in caso toccano assolutamente in maniera privilegiata rispetto a noi
D'altra parte raccontare la nostra complessità in una lingua diversa è un'operazione difficilissima
Io credo che solo pochissimi possono riuscire a esprimere il proprio fino in fondo diciamo avendo espresso lo spirito che la nostra cultura anche in una lingua diversa ricordo un'esperienza che abbiamo fatto vedo qui Roberto Grandi che abbiamo fatto a Parigi e straordinaria in cui Umberto Eco raccontò Bologna due mila in Francia in un facesse per quel che ne posso capire io assolutamente straordinario rendendo appunto partecipò un un grandissimo pubblico che era presente non solo delle cose che stavamo facendo ma anche di questo spirito che sta dietro le cose che stiamo facendo
Ecco questo queste però sono esperienze che chiedono questi grandi protagonisti perché si possono svolge diversamente noi un po'paghiamo questo limite
E allora qual è l'arma e la cosa di cui stiamo poi discutendo oggi l'arma è di presentarsi non solo con con le parole ma anche con con i prodotti con il modo di vivere no raccontando noi stessi attraverso tante esperienze e tanti è chiaro che lì poi si scade facilmente nella banalità c'è nel dire Ferrari nel dire e Lamborghini e Ducati ma insomma è anche giusto che sia così perché queste sono tutt'altro che banali taccia sono nostri modi e e cultura alta questa perché è la capacità della della nostra per di produrre
E idea
Tecnologie capacità e i trasformato in prodotti quindi alla fine e questi diventano per noi elementi fondamentali di dialogo e per presentare appunto Bologna nel mondo
Non è un caso punto che due dei progetti più importanti di Bologna due mila siano proprio terra dei motori e la cultura del cibo cultura del cibo che è un altro degli elementi fondamentali anche qui con Carlo Cambi avevamo cominciato un discorso quasi un anno fa lo rassicuro sul fatto che stiamo procedendo molto bene che c'è una rinnovato in un risveglio direi proprio importantissimo del del dei nostri operatori una
Così
Un'attenzione estrema proprio a volere o utilizzare questa occasione per un rilancio di questa nostra immagine nel mondo ma anche di una capacità di una di una saper fare e di un sapersi proporre quindi anche su questo insomma sinceramente penso che a fare alla fine del due mila potremo trovare io spero qualche bilancio positivo e infine voglio proprio citare l'esempio di questa iniziativa che oggi se ricordo bene il programma fa anche ad inaugurare il centro di documentazione per stranieri e cultura italiana perché questa iniziativa è dentro a pieno titolo dentro Bologna due mila
Perché questo è poi esattamente il tentativo di bypassare il il limite linguistico
Mettendo a confronto non solo appunto facendo il il tradizionale importante corso di lingue
Ma un corso che diventi anche un elemento di fa meglio familiarizzazione con il modo di vivere con il modo di operare con il modo di essere
Del
Del nostro territorio e quindi lo straniero che viene qui non ha solo la possibilità di imparare una lingua diciamo neutre astratta ma un la lingua concreta
Che in che a lui interessa particolarmente perché operatore appunto che ne so dell'architettura operatore della medicina o anche operatore della notte adesso pazzo la battuta perché si è parlato questa mattina anche di questo settore importante dei divertimenti no
Cioè ognuno a una lingua che è simile all'altra ma ha degli interessi che non sono simili agli altri
Bene io penso che se dando questa opportunità ai nostri visitatori no
Di avere anche questo momento di approfondimento quindi non solo del di una linguale neutra ma di una lingua vissuta e corrispondente ai propri interessi alle proprie ecco facciamo un pezzettino di quel
Turismo intelligente o o o o di turismo di conoscenza no come lo chiamava Carlo Cambi che e che secondo me è è vero è il nostro vero terreno di sviluppo turistico
E per fare tutto questo però bisogna darsi una molteplicità di strumenti e fare un lavoro direi più in orizzontale che in verticale e quindi ritornandolo battuto iniziale
Se i grandi eventi sono tale da impedirci poi anche come Bazo no di fare tutto il resto delle cosa preferisco fare tutto il resto delle cose e lasciare qualche
Grande evento a qualcun altro che che non ha come noi l'esigenza di valorizzare la nostra complessità grazie
Io non volevo che Trevisani Flinders così tanto
Sia chiaro
Ridere ha bisogno di fare vada sottopelle se non facciamo notte però vedi qua e la diversità fra l'Italia e gli altri Paesi che hanno il coraggio di fare cose
Rivestita sta in questo settore vai a Lisbona dopo del costo
E tu vai a vedere qualche dell'Expo t'accorgi di come c'è stata la capacità parliamo di Lisbona c'è un Paese che nella Comunità europea
Sta a livello di reddito pro-capite capace agitatori ricchezza bla bla bla bla bla molto distante dall'Italia
Hanno avuto la capacità di creare attorno all'Expo
Un'eredità oggi Lisbona ha imparato ad essere città d'accoglienza
Quando io dico grande vento non lo dico perché mi viene in mente che Sipri facessimo l'happening risulti cibernetici del mondo per l'amor di Dio ci sarebbero frotte di turisti no
è vero che quello è proprio tu dice cioè diffondere una specie di previa sistema Enza al turismo è fondamentale perché crearsi sistema fa l'ariete fare però è anche vero che il grande evento
Abituato a misurare atti con l'arrivo di un turismo o se preferisci di una presenza alta e ti costringe a misurarti con quella presenza alta
Cioè il grande disastro del Giubileo parliamoci chiaro dei pellegrini e che sono contento che balla così perché quando gli assessori al turismo di mezz'Italia c'entrava in contatto mi dicevano abbiamo preparato la via Francigena la via Romea la via di mele io dicevo con la prima romana pellegrinaggi non ce la fate quelli sedi prendono se li impacchettano li portano a San Pietro li benedicono l'impacchettamento in mandano via
La la realtà è questa quel tipo di turismo non arricchisce un paese ma non perché nulla sa i quattrini anche per quello ma perché non costringe un paese a misurarsi su accoglienze alte
Alla stupenda espone vedi qualche despota accodi che c'è il più grande supermercato che il Portogallo abbia mai avuto che lo scenario funziona in un certo modo che ci sono otto dieci dodici quattordici padiglioni tecnologici ancora in funzione
Che c'è su tutto l'indotto di ristorazione di accoglienza di capaci hanno infrastrutturato una città che è una piccola città non bastardo posto come direbbe Guccini ma è una piccola città
Cioè
Ha trovato grazie ad un evento importantissimo la forza di recuperare l'orgoglio di sé e ha messo in moto dell'intelligenza allora Bologna non ha bisogno di questo perché ha delle intelligenze stratificate perché ama tecnologia consolidata eccetera eccetera però è vero
Che Bologna ha una sua tra virgolette un suo & statement di presentazione sul mercato turistico su questo non c'è niente da fare
è la verità ecco perché dicevo che i due-tre quanto grandi eventi
Non avrebbe aiutato a creare una città diversa avrebbe semplicemente convinto questa città che può aspirare ad uno status turistico più alto di quello che ha avuto fino adesso questa del significato quello che volevo dire io
Però siccome continua a rubare spazio parole agli altri
Vorrei passare la parola alle abitudini e presidente della cooperativa e che è un altro dei mass dell'Emilia Romagna e potrebbe tutto chissà mai essere anche un'attrattiva turistica
Non una precisazione sono sono responsabile cultura sostituisco Turrini sono sempre presentata denuncia Attolini Lamberto Dini comunque diciamo che lavoriamo strettamente insieme e credo che diciamo la stessa visione di questo dei temi di cui trattiamo oggi quindi penso molto volentieri questo con testo di questo ragionamento perché è un ragionamento che mi porta a pensare che ci siano due turismi di cui stiamo parlando uno quel turismo che è una richiesta fondamentale di un paese come l'Italia che ne fa uno degli elementi anche di entrate di risorsa fondamentale per quello che rappresenta culturalmente Generali Italia ma perché sul turismo l'Italia comunque contante difficoltà e anche in alcuni casi con tanti ritardi di infrastrutture di che pasta però investe nella direzione del turismo diverso è parlare di Bologna perché vorrei e per i i bolognesi qui presenti o per chi conosce l'evoluzione storica di questa città sa che Bologna proprio perché è una città non solo relativamente ricca ma non a caso ricche come citava anche ma centrali nel suo intervento negli indicatori no economici ovviamente la il benessere della popolazione un benessere diffuso molto alto rispetto a ad altri indicatori
Nazionali nello stesso tempo Bologna sviluppato un tipo di turismo l'unico che realmente conosce in tutti questi anni che quell'offerta fieristico congressuale che quello economico
Che ha portato una grandissima ricchezza a questa città come indotto che quindi ne ha consolidato ulteriormente dei risultati in termini economici ma che ha per altri aspetti e su questo anche l'iniziativa di Bologna due mila sta lavorando per modificare in progress con le necessarie gradualità questo contesto ne ha caratterizzato anche il in via esclusiva lo sviluppo turistico quindi direi quasi comprendendo l'altro turismo cioè quello culturale quello legato cioè una valorizzazione più complessiva delle possibilità delle potenzialità che Bologna rispetto agli altri indicatori di cui qui di cui qui si è parlato quindi il laboratorio dell'innovazione della modernità l'incontro fra culture fa diversità la il crocevia dei saperi delle conoscenze anche degli incontri fra diversi aspetti che globalmente ne compongono una qualità riconosciuta poi dirò perché ritengo anche riconosciuta in in giro per il mondo ma perché poi parliamo anche in parte di come Bologna riesce comunicare questo nel mondo e dell'esperienza e quindi anche che sono in atto
E quindi hanno fatto dicevo questo sviluppo del turismo fieristico congressuale economico che ha una grande ricchezza diventato in tutti questi anni anche l'elemento che di fatto ha compresso avanti lo sviluppo
Perché ovviamente se parlassimo di accoglienza lo citava citava cambi il problema dell'accoglienza come occasione anche dentro Bologna due mila in generale ma se parliamo d'accoglienza noi sappiamo che il tema che Bologna due mila deve affrontare oggi è quello di capire come raccordare gli innumerevoli progetti per esempio che sono oggetto di queste iniziative con l'accoglienza alberghiera
Come non sovrapporre Corrent l'attività fieristiche che rappresentano l'occupabilità pressoché diciamo totali in alcune scadenze della possibilità di ospitare a Bologna
Quindi con una difficoltà di valorizzare in positivo no quello che una risposta più adeguata da dare a un tipo di turismo
Che venga a Bologna per la sua grande valenza culturale e che sia legato a sé al specifici interessa per quegli specifici interessa in base ai quali un cittadino di un altro Paese viene in questa città trovando innanzitutto con lo specifico interesse su quale di troppo può può trovare risposte importanti
Sapendo che poi a un contesto complessivamente dal punto di vista culturale dal punto di vista delle capacità che esprime di grande interesse
E il primo elemento di questa valorizzazione che anche gli altri catorci riconoscono e poche università
Che è stata citata per lato ma che fa di Bologna già come passa diciamo a livello internazionale
Un elemento immediatamente conoscitivo verso quale pubblico non verso il turismo di massa perché non vogliamo credo nessuno di noi intende inseguire Venezia Firenze Roma su quel tipo di flussi turistici non credo che i bolognesi vogliano
Come dire il la la marea del del pubblico che gira per la città
Ma vogliono evidentemente un turismo colto tendenzialmente colto non non ha un connotazione necessariamente economica no è una connotazione comunque che dice un tipo di turismo che viene Rispetto determinati bisogni
Rispetto a determinate necessita di incontrare una qualità della vita di un certo tipo un modello logistico funzionale di un certo tipo una sistema di piccole e medie imprese che caratterizzano questo territorio conosciuti in tutto il mondo per questo
Vengono a studiare i modelli di piccola e media impresa a Bologna per capire come sia stato possibile che un teatro un uno sviluppo così importante nell'economia di di così significativo della piccola e media impresa
Così come vengono a studiare non perché sono dirigente della cooperazione vengono a studiare il fenomeno cooperativo come una caratteristica
Che connota fortemente anche questo aspetto se è vero che siamo peraltro da Bologna consulenti per esempio per la Rete delle grandi capitali del malcostume dell'America Latina
L'intero sviluppo cooperative in quegli ambiti rispetta Progetti di rapporti fra Comunità europea e America Latina perché intravedono in quei Paesi
Quindi conoscendo benissimo l'importanza che Bologna in questo specifico settore peraltro intravedono una opportunità da trasferire anche nei contesti dei loro Paesi e quindi lo vengono a conosceva vive per studiare anche nella nostra città
E quindi è importante avere questa distinzione perché evidentemente le politiche che no che vengono mirate anche e i programmi di Bologna due mila che credo siano importanti intensi e rivolti anche differenti pubblici cioè manco mantengano questa caratteristica alta ma di rispondere a pubblici di riferimento DiVersi che possono essere interessati al rapporto con la città rispetta un interesse specifico
Torno a dire per brevità per semplificazione
Che comunque patrono colluttazione Coltano nota una colluttazione generica di interesse per una città questo cerchio limitativo ma è oggi all'altezza di un percorso di avvicinamento anche di Bologna a un intreccio maggiore fra l'economia fieristica congressuale che quella che ho detto dello sviluppo turistico di questi anni e quella del turismo culturale
Perché questi due elementi possono intrecciarsi possono diventare anche si ricchezza di questa città e quindi non contraddirsi ma essere integrati
E perché diventi ma anche un'occasione di crescita economica da questo punto di vista pelato condivisa da una citato la popolazione che ripeto non ha mai vissuto il problema del turismo e quindi c'è anche un investimento importante una scommessa che fanno le amministrazioni pubbliche gli enti che insieme collaborano nel comitato Colonne due mila proporre queste iniziative perché questa sia quella di Bologna due mila un'occasione per consolidare questo dato anche verso la stessa popolazione bolognese
Sempre perché cambi mi posso capire cito per esempio il fatto che questa è una realtà ed ero più in generale in Italia a Bologna in particolare dove non esiste se non con le esperienze al limite della norma l'espediente bed and breakfast
Voi parlate a pensare cosa voglia dire per il turismo culturale
Il rapporto con un la città che ha solo costi d'un certo tipo Chiasso l'accoglienza se non si sviluppa questo
Ma visto dall'alto aspetto vuol dire che culturalmente la famiglia bolognese un cittadino bolognese non è mai entrato nella logica che il turismo così inteso fosse un'occasione di conoscenza di sviluppo perché ovviamente aveva un'altra Rio detta un'altra vocazione di quello che era il turismo chi era appunto quella prevalentemente turistico congressuale che non toccava questi rapporti sociali se non in modo molto parziale molto indiretto
Cioè sulle categorie economiche ovviamente più direttamente interessate avendo l'attività economica questo fondamentalmente quindi credo credo che questo sia un elemento importante così come sia da uno spunto di riflessione su cui poi non volendo togliere troppo tempo voglio interni no sia quello del rapporto quando si promuove Bologna all'estero della appunto del sistema città del sistema territoriale non solo del singolo oggetto di cui la città dispone
Questa esperienza che ho citato prima per altri versi che noi stiamo realizzando in Brasile è interessante credo per ma voglio solo citare perché e espressione diciamo di quello che significhi questo ragionamento che voglio fare
Noi abbiamo una convenzione con una municipalità e non a un gemellaggio è una convenzione che da Bologna nata con una Mocci municipalità che ebbe l'orizzonte nel mio stellari è stato fai più vecchio del Brasile anche più sviluppati
Che ha una una una città diciamo un'area metropolitana due milioni ottocento mila abitanti che vede in noi un aiuto al processo di internazionalizzazione dei quell'aria sapendo che è fondamentale per lo sviluppo di quell'aria
Pensando che la piccola media impresa si è uno degli elementi fondamentali cioè all'apparato di know how di conoscenza che può essere trasferito posso passare da grandi istituzioni culturali che aiutino favoriscono questo quindi l'Università di Bologna in Europa in particolare individua attorno a un soggetto economico lega delle cooperative in questo caso ma in quanto espressione di un mondo più vasto di piccola e media impresa potrà versa l'artigianato o in generale altre forme di piccola impresa un soggetto che favorisca aiuti in questo contesto raggio pensando però che non sia solo da Pato quindi conoscitivo o ecco ma diventi scambio culturale e quindi e scambio di esperienze di coproduzioni nell'ambito specifico alla cultura che oggi riguardano un teatro ci saranno in Bologna due mila esperienze
Dopo che al palato e verranno nella nel nell'esperienza di Bologna due mila
Che diventa scambio dal punto di vista dei rapporti fra le università che stanno studiando per esempio insieme nostro lo sviluppo del turismo cioè i problemi dello sviluppo turistico in Brasile rapportati a come sono affrontati
In realtà come quelle dell'Emilia Romagna di Bologna in particolare
Sono stati trasferiti esperienza e quindi non di titolo come quella di Demo center cioè processi
Di trasferimento tecnologico nei processi di autonoma di automazione industriale si è parlato insieme d'incubazione d'impresa soprattutto che valorizzi Ripa ritroviamo l'imprenditorialità femminile
Per capire si è creata una rete di relazioni e di competenze dei quali questi nostri interlocutori hanno individuato un contesto un sistema territoriale
Quindi chi aveva dentro anche le istituzioni c'era al comune di Bologna c'erano gli assessorati competenti l'attività produttive
C'era la vedova c'è c'erano anche i soggetti istituzionali a fianco di quelli economici a fianco di quelli culturali per valorizzate la relazione da questo nasce sicuramente perché abbiamo presentato Bologna due mila ed e nella sala gremita
In quei contesti c'erano gli interlocutori servono trentacinque tour operator
Brasiliane che volevano però questo tipo di turismo questo tipo di rapporto sviluppare e credo che darà risultati assolutamente importante
Per finire credo molto di più
A una promozione che tenga conto di questi fattori che tenga conto di quella che per Bologna è una è una specificità se volete alcuna prudenza nel movimento c'è un limite a volte che può essere anche un pregio
Se nel contesto competitivo viene giocato nei termini che cercavo lì a cui cercavo di riferirmi grazie
Al competente basta bolognesi stesso ottanta mila studenti Spennati questa qua ma insomma
E e e non si ecco tre le contraddizioni cecità che fa dell'illecita un master una un'industria certezza tra e che non è non è stata capace non non poco per la città ma voglio dire questioni paese che l'ha mai pensato al campus
Certo l'ha mai pensato di aggregare la comunità studentesca ci pensavano i mille duecento quando gli ultrà montagne città montani stavano da una parte all'altra città non esiste il campus non esiste
Ma questo non è colpa di Bologna questa è colpa ti una incapacità di questo paese di mettere in valore le ricchezze materiali che ha questo vale era ecco perché lo dico semplicemente perché aprendo centro d'accoglienza per stranieri mi viene in mente
Una volta che quindi ha insegnato l'italiano anche padre che non si parla italiano nel mondo per una ragione di potenza economica ma anche perché noi vediamo rischi e non la grappa perché se tu avessi fatto la grappa un liquore mondiale e voglio dire che qui come la chiami perché non hai difeso la mortadella sei pronunciata morto il la moto complicato cioè voglio la seconda tutte però io credo che quando la cultura importante sul DC strutturata come distruttiva ha contato il professore
Camere abdica a questo suo ruolo di centralità universale inevitabilmente poi viene colonizzata quanto meno dal linguaggio tecnologico quindi voglio dire il problema di Bologna è di mettere in relazione le sue molte ricchezze fare diventare sistema e sulle singole specificità lavorare per struttura è davvero un'accoglienza a questo va be
Forse è un altro convegno ci vorrebbe intanto quindi ad avere Vacchi che dirigente dell'Ina ci spiega dal suo punto di vista come i tedeschi si accorsero che esisteva l'Italia perché quando gli hanno cominciato a portar via il mercato e le macchine automatiche se ne sono accorti se Alitalia prego
Grazie io
O sento parlare di mortadella negli Stati Uniti la chiamano
Moroni ma chiamerebbero Bologna ma non riescono a pronunciare alla fine Alcamo Poloni
La la mia esperienza non è inerente al settore turistico io vengo darla imprenditoria della meccanica noto che il settanta per cento circa del fatturato l'esportazione della nostra regione
Ha generato nel settore del lusso nel cane e della tecnologia in generale
Negli anni Ottanta ho trascorso più di cento giorni all'anno promuovendo il prodotto tecnologico italiano in Asia in molti altri Paesi
Avvicinare
Non è mai stato difficile portare i miei interlocutori
A capire le caratteristiche vantati dall'altra produzione la flessibilità delle nostre organizzazioni produttive la versatilità dei nostri prodotti e delle soluzioni proposte hanno sempre presentato dei vantaggi competitivi molto significativi
Per la produzione può italiane bolognesi in particolare in quegli anni
è il vero sviluppo però
Sì ha avuto soltanto negli anni novanta
Ecco io qui mi voglio riallacciare a quello che diceva il professor Camera il poco fa
Quando dall'estero sia si intende avere un'idea
Di un posto di un Paese di una città comunque sì a un'immagine
In particolare dell'Italia in specifico di Bologna si va sempre a pensare ad alcune cose molto semplice quando Camera e dice che dall'estro si pensa all'Italia sia un'idea romantica
In effetti quest'idea romantica dell'Italia diventa un po'anche una condanna perché si io propongo qualcosa i diverso che non sia romantico turistico
Posso effettivamente incontrato in grossa difficoltà
Nel corso degli anni settanta ciò nonostante la industria meccanica emiliana e bolognese in particolare per quanto riguarda un comparto specifico che è quello delle macchine automatiche non so quanti qui oggi di voi sarà sanno che Bologna è un po'la capitale mondiale delle macchine per il confezionamento
Capitale mondiale nel senso che qui c'è la più alta concentrazione al mondo di industrie che sanno fare questo tipo di prodotto
Quando negli anni ottanta proponevamo queste macchine all'estero la reazione non si è interlocutoria sempre
Per voi fate macchine automatiche
Non ci sono già i tedeschi che fanno macchine automatiche questa era per noi una grande difficoltà perché in effetti l'immaginario
Occupato dà un'immagine l'immagine di che oggi un luogo in genere tende a occupare colonizzare a escludere altre possibilità quindi per noi c'era questa grande difficoltà
L'Italia in quegli anni soffrirà molto come Masi nel paese di alcuni stereotipi il principale dei quali era proprio questa grande immagine romantica di razionalità che comunque permeava tutta la nostra cultura
Se ricordo bene in quegli anni dell'Italia si parlava come nel Paese dove una pornostar era stata eletta al Parlamento
Dove vi era continuamente parlo degli anni Ottanta propri Piera continuamente questa lotta tra tra uno stato che
Per un criterio di efficienza organizzativa
Potesse generare un prodotto molto complesso dal punto di vista organizzativo come una macchina automatica
Cioè come ci sono le difficoltà che abbiamo affrontato come l'abbiamo reso avrebbe risolto e così semplicemente spostando i termini del problema su quello che è stato poi nel mentre tutti gli anni Novanta il nostro nostro atto vincente diciamo così e cioè
Eri umanizzante o la meccanica
Dire così può sembrare un po'fuorviante in effetti nel prodotto meccanico nella nella tecnologia più in generale quando si parla di valori grandi quando si parla di impianti grandi non è più soltanto il prodotto meccanico in sé come oggetto ma è il rapporto con il sistema produttivo e con i suoi operatori che diventa un fattore strategico
In questo siamo abbastanza riusciti
E siamo riusciti in questo modo aveva un tasso di crescita negli ultimi vent'anni nei fatturati e non sul tipo di industria superiore
A quello medio degli USA e tedesche l'industria a concorrente un po'in tutto il mondo e per mezzo dei tedeschi professor camere perché sono sempre tradizionalmente nostri concorrenti principali
Siamo riusciti a
Quindi a svilupparsi molto e a battere la concorrenza perché abbiamo portato il il la competizione sul piano del rapporto diretto con i nostri interlocutori e del mettersi in gioco personalmente come imprenditore
Naturalmente questo ha fatto sì che
La il nel complesso sistema del mercato della meccanica
Diventasse un mercato quasi di artigianato quindi immaginate di ogni volta l'imprenditore discute il la singola fornitura e la modifica ed è disponibile a modifiche
Che gli impediscono di una posizione standardizzata perché solo in questo modo lui riesce a convincere con un comizio mento personale della capacità produttiva della sua impresa
Grande flessibilità d'impresa grande rinuncia a tutti quelli che sono gli utili diciamo così tra virgolette Ford bisticci della produzione di massa
Però poi di fatto grande capacità di stabilire rapporti e legami molto solidi molto stabili e molto continenti che sono oggi il fattore più importante perché oggi le non si fanno più prodotti
Oggi si fanno clienti io quando sento parla di turismo mi stupisco sempre un po'perché il turismo prima dovrebbe essere un po'alla conseguenza di un de qualche cosa che sta un po'a monte turismo andrebbe visto un pochino come fenomeno statistico
Consequenziale a tutta una serie di consumi di viaggi di di di dia di accoglienza di di soste
Di fruizione diciamo così per usare questo termine
Che in realtà non rende bene l'idea di istituzioni o di capacità ambientali di prodotti ecco perché amiamo della cultura anche chiamavano pure un prodotto io quando sento parlare di Bologna che potrebbe attrarre o di rare che diventano aree dove il prodotto nuovo è questa
Nuove indusse del piacere mi immagino che se tutto questo è affidato alla costruzione di un'industria nuova
Allora qui stiamo parlando di industrie non di cultura quella del piacere o industria nuovo si può funzionare bene possiamo anche aiutarla però alla fine non è turismo
Dal turismo e ci aspettiamo così diverso ci aspettiamo che le per le si venga qui perché qui ci sono dei quali delle qualità delle viti son dei valori che comunque al di là della proposta singolo al di là del parco tematico sono interessanti perché qui si sta bene io se pensa andare in Toscana a fare un giro nel Chianti non mi domando se lì c'è un parco tematico
Penso che lì si sta bene
C'è qualche cosa il mio immaginare che mi attira su Venezia ogni volta che ci vado e senta diversissima da come me l'immagino
Sono ci sono anche altre ragioni
Faccio un po'più fatica a pensare di fare del turismo a Roma perché forse la conosco scappa
Forza conosco c'era chi diceva che Roma era unica capitale del Nordafrica priva di un quartiere europeo
La della il turismo elezioni a Firenze odio insomma è un è un tipo di turismo legatissimo al Rinascimento mai a Bologna e cosa abbiamo da offrire
Allora è giusto dire bene mettiamo in fila le cose che abbiamo Polonia e poi cominciamo a parlarne poi però di fatto si io vengo Bologna perché so che a Bologna o delle cose in termini di relazione
Che non sono la sommatoria della mortadella che il tortellino più la ma che lei l'industria meccanica ma è un è un modo di stare a Bologna che deve essere piacevole sia per il turismo che per il sì per il turista che per il suo abitante
Nello stare nel Chianti che mi accorgo che ci sta bene il Chianti poi magari vado anche a visitare il convento la cappello la Chiesa però è nello starci in un posto che mi accorgo che c'è una qualità della vita tale da essere interessante da far sì che ci voglia stare torna io non la voglio fare lunga comunque su questo tema perché non sono un esperto di turismo
Vorrei dire che dal punto di vista industriale cioè della produzione di ricchezza e nel per quello che è l'immagine nostro prodotto all'estero oggi siamo abbastanza forti
Se abbastanza forte però dobbiamo stare molto attenti io ti faccio una nota che magari non riguarda il tema specifico del nostro incontro di oggi mi scuso di questo però vorrei fare una nota in cui
Affermo che è sempre possibile dal momento che abbiamo dimostrato di esserci deve una vera vocazione come diceva Curti
Per la meccanica ed è giusto che noi ci dichiariamo legittimati a fare tecnologia fare meccanica deve avere dei prodotti tecnologicamente molto forte perché sono seicento anni che ci siamo dietro in questo anche se molti lo sanno
Però è sempre possibile un declino e il declino sempre declino di un sistema non è detiene una sola industria è in declino di un sistema complesso
E in questo momento il sistema è così smembrato e così non è uno degli elementi del sistema da un po'per conto suo
Allora forse la la tenera rammentare le quattro sfide che la città di Balanzone
Non sembra voler Webber un po'alla maniera di Balanzone tutto va bene siamo contenti abbiamo un'ottima cucina abbiate fatto della cucina bolognese molto peggiorata negli ultimi anni e quelle che andrebbe sicuramente protetta per lo meno dalla panna
Non vogliamo vedere che non stiamo facendo innovazione tecnologica vera che quella generata investendo sulle idee e non sul noto non stiamo facendo un'operazione organizzativa che è quella che fa leva sui nuovi stili di vita e sulle nuove motivazioni che non solo sulla mobilità e sui nuovi contratti che sono affatto facile sono faccenda semplice
Ma l'innovazione che fa leva
Sul nuovo stile di vita che sia con i nuovi sistemi curano le possibilità offerte dalla tecnologia e con le nuove aspirazione della gioventù di oggi che non sono quelle che non ci immaginiamo quando decidiamo che oggi offrire lavoro significa comunque avere qualcuno che posso sempre incensare su due piedi
Ne ricordo in questo che oggi quando le persone si è di non lavoro oggi c'è un una stupenda disponibilità di persone giovani potrebbero lavorare
E che voglio dimostrare di essere capaci di lavorare la questione economica sebbene molto importante non è più come una volta oggi le persone vogliono davvero dare il meglio di sé e molto spesso il tipo di organizzazione produttiva che è offerto dal mercato non è adatta
A queste che invece sono delle aspirazioni non sono legittime ma modernissime che consentirebbero nostre industrie di essere più competitiva
La terza cosa innovazione strutturale non è stiamo facendo ed è quella generata dalle alleanze tra l'impresa e l'ambiente
Amministrativo sulla base della produzione di valore e non sulla base sovvenzioni e oggi con queste cose sovvenzione con la pietra filosofale di pensare che sì io metto un po'di soldi
Se il governo spendo un po'di soldi riusciamo a inventare questa pietra filosofale che trasforma dal nulla crea impresa
No questo non è pensabile bisognasse per creare delle vere alleanze tra amministrazioni e imprese sulla base la creazione veramente di valore e non sul fatto che sono ci sono dei fondi disponibili che siano europeo locale
E infine innovazione informativa che io dico per ultima
Ma anche la più importante
Perché l'unica strada
Per affrontare la crisi del passaggio generazionale qui ci sono delle generazioni che stanno finendo c'è una generazione di imprenditori che non è riuscita a trasferirle sue capacità le sue conoscenze alla generazione successiva
Per cui molte imprese vengono vendute non sente di male a vendere un'impresa a un'altra impresa ma se quest'altra impresa un'impresa estera è evidente e possiamo destre saperlo
Dapprima ed è sempre quello che succede che la vera produzione di valore poi si sposterà all'estro e qui rimarranno le produzioni a basso valore aggiunto
E infine se non sappiamo generare innovazione formativa se non sappiamo trasformare nostre scuole in scuole dove si affrontano veramente i temi che sono alla base della capacità dei giovani di diventare Liberi nel mondo economico quindi potenzialmente bevitore però capaci di sapere che cosa succede nel mondo l'economia della produzione
Non riusciremo a impedire lo sfaldamento da cultura imprenditoriale che invece è in atto grazie
Allora io non mi permetto di fare battute perché devo tagliare vi avverto che dopo l'ultimo intervento è predisposto un buffet e credo ricco e spero degno della cucina bolognese cantando dell'ultima siccome dovevamo costruire una vetrina abbiamo pensato di chiamare l'architetto l'architetto Zaccheroni ci dovrà spiegare se questa deriva si può fare come e connivente a lei la parola
Ma intanto bisogna chiarire che io stesso sono stato stupito di essere invitato a questa manifestazione
La mia intenzione è stato a molto chiara all'inizio e lo ha confessato avvenuto mercati
Fare una provocazione
Una provocazione perché nel nostro settore la cultura architettonica in questa città è assente
Noi abbiamo vissuto di rendita non abbiamo voluto periodo Camporosso che ha portato una città decentrata realizzando certamente una delle migliori periferie d'Italia
Abbiamo seppellito Cervellati il quale ha insegnato al mondo come non si Salvemini monumenti ma si salva il contesto dove ci sono questi monumenti l'ha fatto fotografare dal mostrando da uno straordinario fotografo Piemonte tramonti purtroppo deceduto
Il quale con l'aiuto di alcuni vigili teneva lontano le macchine aveva fotografato benissimo quella che dovrebbe essere il centro storico di Bologna
Ma che non lo è diventato perché contemporaneamente non è stato risolto il problema dei parcheggi nel quindi oggi
La l'intera città
Nonostante tutti un turbine inflattivi diventato un uomo incapace
Questo purtroppo
Una provocazione che io voglio fare all'amministrazione fu il volo se noi decidessimo di potere usare le cantine di Bologna per il sistema delle macchine dei residenti sì forse miglioreremo io stesso mi son trovato che non ho potuto farlo perché c'era un arco servì serviva
Ma non serve Margot che nessuno sapere perché si forse e ce ne sono vedrà mai
Perché status stabilito che risaliva ad alcuni di centinaia di anni prima di quando il rocker sto di poter realizzare un apporto macchine
Quindi questi sono ma di queste cose ce ne sono tanto io l'ho parlato tra i più evidente della più evidente
La cultura della città la cultura città siete neanche la cultura della forma della città
Non è soltanto la cultura nella città la cultura della città era una cosa che appassiona il mondo moderno da almeno cento anni
Uno dei testi che sono stati formative per la mia generazione proprio quello che porta il titolo della cultura della città dell'UDC Monforte
Io credo che il sociologo qui potrà
Finito non possiamo più glam
è un testo fondamentale ma perché è fondamentale è fondamentale di
Parte dalla polis
Attrarre
Follis
La metro
E allora o polli
E finisce con la necropoli
E siccome tutto quello che lui ha fatto ha detto ed elezioni che lui ha fatto portano
Ci stiamo ad il mostro di città
Le nostre città delle necropoli
The necropoli dal punto di vista culturale necropoli dal punto di vista umano necropoli dal punto di vista che è quello che Kalvar
Cioè conferenze chiamare
Il piccolo ruolo e che bisogna salvare e bisogni salvaguardare con la
Quali Sica l'uomo può venire schiacciato annullato e quindi considerato morto questo
Tra che ci sia una amministrazione sono ponga nessun corpo
Delusione che dalla quale io volevo parlare abbia
Io
Cambi è stato talmente provocatoria che ho detto e mi ha portato via tutta la frustrazione del
Collocazione perché io
Certo
Però c'è un'altra cosa che non posso fare a meno di
Amministratori sono presenti
Magari in altra sede mi
Non delle spiegazioni quando si è cominciato a parlare
Metropolitana bus
Per la nostra
Il quale
Le metropolitane
Anni fa quindici anni stupendi senta
Per quella che mi aveva
La RAI stavolta cioè ad accettarne
Condensa
Serie di città
Citato poi
Come in
Avanti con un
Mentre a Rotterdam Amsterdam
Come queste città sono
Quando ciascuna
Sono
Nato
Autonome
Nell'esecuzione delle cose decise
Decisione condiviso per tutti
E ho detto free
Metropolitana e pensavo ma quali potrebbe
E pensavo ma il con Bologna
Università
Al centro Fulvio il Po Ferrara
A ottanta chilometri abbiamo un porto sulla deve
Abbiamo in collegamento con tutta la cultura del Nord che di Modena la quale è stata capitale non dimentichiamo Bologna soffre
Non essere state capitale
Bologna
Un tessuto urbanistico bello come quello di modella ma moderna è stata capitale e Bologna hanno e questo si sente si avverte
Quindi ho pensato ma tutte queste città che sono collegate fra di loro ormai dei sistemi autostradali
Se fossero il collega
Una metropolitana
Che cosa sarebbe poter decidere e sapere davvero un porto
Oggi potrei aggiungerne vi
Enti ufficio
Ecco e in
Il fatto
Metropolitan
Allora il confine
Metropolitana
Che non sono stati accettati da tutti i comuni perché Imola li ha rifiutati
Ha detto io non voglio far parte guarda troppo il programma
Sono questi però
Parce dall'
Adesso vi faccio la grazia
Perché e c'è uno
Avevo portato qualche di è positivo ma
Tema sarà un'altra occasione
Il ritardo di
Allora non è
Succo darà eccetera ma ci sono e