"Uno sguardo ragionato sul futuro" organizzato dalla Cgil (presso il Tetro Nuovo, piazza San Babila)

Arco
Chiedendo
Di lì vincente
Per esclusione ma credo che lì i tempi che noi abbiamo la nostra discussione sono molto stretti quindi la nostra regia deve essere assolutamente deve rispettare dei tempi se non vedo Agostinelli questo momento in sala se
Se arrivano i possiamo iniziare i nostri lavori
Non so
Vi siete preparati arrivato noi diamo inizio a questi nostri lavori
Sono presenti alcune personalità politiche in sala
Poi di altre daremo notizie sono presenti Federico Ottolenghi segretario dei Democratici di sinistra e presente Ferrari segretario regionale dei democratici sinistra il presente
Graziella Mascia
Portavoce della segreteria nazionale del Partito della Rifondazione Comunista daremo poi notizia di altre presenze nel corso dei nostri lavori noi abbiamo convocato questa nostra discussione per fare un confronto su il futuro della Lombardia
Che facciamo con offrendo uno sconto con dei materiali che voi avete visto il principale del quale questa sorta di manifesto di proposta sistema istituzionale le forze politiche una riflessione della CGIL la Lombardia che vogliamo
I lavori pensiamo di organizzarle in questo modo ci sarà una introduzione che è un po'il filo conduttore di questa nostra riflessione che farà Mario Agostinelli
Segretario generale della CGIL della Lombardia e poi si integra la valle Aranno delle testimonianze di lavoratori pensionati di protagonisti del volontariato e di personalità che abbiamo presenti a questo tavolo e chi vi presenterò nel corso della discussione siccome siamo in ritardo diamo subito
La parola a Mario Agostinelli per condurre il filo di questa nostra riflessione arrivato anche l'avvocato Martinazzoli che salutiamo
Che peraltro invitiamo a salire sul palco con la parola Mario Agostinelli
Una iniziativa
Insolita per cui noi attribuiamo grande valore soprattutto per disegnare da una parte del programma di lavoro del sindacato e dall'altra
Un rapporto forte
Con le istituzioni in particolare quella regionale nella fase che viene definita costituente
Di un nuovo regionalismo
Ne abbiamo titolo
Perché al sindacato lombardo elemento di innovazione
E quindi non parla solo al proprio interno
Quando contratta
Quando estende i diritti nei luoghi di lavoro
Quando parla della qualità sociale
è anche un elemento decisivo
Nella vita sociale
Ormai concerto indirizzi
Confuta scelte d'interesse generale
Parte diciamo così e questo è il senso della riunione di oggi
Parte della lotta civile
Del conflitto culturale della battaglia dite che fanno società e comunità umana
Soprattutto quando siamo di fronte a grandi cambiamenti che potrebbero produrre lacerazione nel tessuto sociale
Ne abbiamo titolo dice
E lo facciamo in assoluta autonomia
Lo facciamo con la nostra esperienza un'esperienza che in questi anni ha vissuto della concertazione a livello regionale a livello articolato con risultati negativi
Lo facciamo anche comici che è un governo debole da parte delle istituzioni in Lombardia e piegato agli interessi che non valorizzino il punto di vista del lavoro sarebbe una sciagura
Non basta questo il nostro messaggio forte che va al di fuori anche di questa sala un confronto sulla trasformazione in cui prevale il caso il punto di vista dell'economia e dell'impresa
Occorre ripartire non dai lavori genericamente ma per i lavoratori e dei pensionati in carne ed ossa per questo oggi abbiam fatto un attivo dei quadri dai loro valori ed alle loro ambizioni
Esercitare un ruolo che oggi ancora non era riconosciuto né per l'innovazione tecnologica produttiva fondata quant'altre mai sulle risorse umane e lo dicono tutti ma non lo praticano
E per un mutamento sociale che tra l'altro riguarda grandi risorse perché Cuesta è la regione più ricca d'Italia sicuramente forse a maggiore malessere sociale
Io credo che ci siano due aspetti
Che
Mutano il quadro dentro cui anche la nostra esperienza si è fin qui svolta
Un primo
Noi ormai assimiliamo attraverso il metodo della concertazione
Che si è articolato anche nei territori in Lombardia
Una consuetudine con il Governo dice non come struttura ma con i temi di governo che rappresenta tutto sommato una continuità con la nostra attività dico contrattazione ma che ci mette in relazione più stretta
Con le istituzioni
D'altro canto noi siamo portatori di pluralismo sociale e credo sono una concertazione attiva è in grado poi di dare pienezza al confronto che si svolge nel sistema maggioritario
Una seconda questione questa rilevantissime
Ci accorgiamo e questa è una novità
Casi di natura per la sua riflessione congressuale
Che i conflitti tra i produttori quelli a cui siamo stati destinati da assente la contrattazione
Da soli
Non segnano abbastanza o non più come prima né i criteri di distribuzione di ricchezza nella qualità sociale
Come dire noi ci accorgiamo che i conflitti più a aspri oggi maturano spesso con le amministrazioni ne abbiamo avuto un conflitto sulla sanità e sul diritto alla salute senz'altro che ha come dire più alto
Degli altri conflitti perfino per il rinnovo dei contratti di lavoro
Il Patto di Milano firmato poi dalla Regione mostra un segno preciso c'è ormai una dislocazione non neutra delle amministrazioni quando lo vogliono rispetta le grandi conquiste del lavoro
E poi noi siamo di fronte a una altra novità
Il governo del processo di privatizzazioni sta portando nella nostra regione
All'uovo di e al controllo di punti delicatissimi
Me ne accedere culture tutto sommato provenienti quasi esclusivamente dall'impresa
Caso disse alla fossa di Fossa stanze
Il caso forse più
Eclatante e credo che soltanto la riscoperta di una funzione centrale del lavoro e di un indirizzo degli atti di governo
Proprio perché questo interesse generale sia al centro
Può riequilibrare una battaglia una lotta che noi pure conduciamo ma che non basta si è chiusa e conclusa soltanto sul versante che ci riguarda
Per questo allora questa iniziativa
Per chiedere
Che la scadenza elettorale l'abbiamo capito non abbia natura puramente fisiologica
Ma rappresenti invece l'anticipo anche rispetto all'opinione pubblica da parte della CGIL io credo anche del sindacato unitario perché non Bardia questa tenuta il forte
L'anticipo di fronte all'opinione pubblica di quali sono i temi imprescindibili perché è un programma politico crei coesione e condizioni di sviluppo che favoriscano il lavoro queste l'elemento di discrimine
Non una campagna elettorale per uno o per l'altro ma una proposta che obbliga uno o l'altro addio sporcarsi adeguatamente
Io ho due brevissime valutazioni sulla retrospettiva poi faccio delle
Brevissime proposte
La discussione le arricchirà e quindi noi abbiamo pensato proprio un processo aperto all'inizio di un confronto per qualcosa che vi prego dovrebbe ricadere fino nei luoghi di lavoro
Seguire se si può dire così una campagna elettorale che sarà difficile
Con la nostra testa con le nostre idee
Con le nostre richieste
Io vorrei tornare su un aspetto
Di cui siamo orgogliosi
C'era una cultura riformista in Lombardia
Una cultura che ha retto tutti gli anni di sviluppo quelli degli anni fino agli anni Settanta
E che è stata travolta non credo in maniera conclusiva naturalmente
Ma da due momenti uno Esterno l'altro interno molto pesanti tuttora nella nostra cultura e nei nostri comportamenti
Da una parte il dissolvimento sia per ragioni internazionali che a seguito di Tangentopoli
Delle forze politiche popolari di riferimento che non è vero che non abbia pesato dall'altra
L'instaurarsi di identità particolaristiche
A base tecnica molto permeata dalla cultura dell'impresa da un individualismo competitivo e quindi diciamo la verità molto presenti nel lavoro anche fra di noi
Disponibile a spinte secessioniste ripieni
Quindi ne Chianti un ruolo nazionale europea su questo cultura che noi abbiamo sconfitto
Con assemblee
Con un lavoro credo ineguagliabile il sindacato unitario ha fatto queste non va bene ha retto il tessuto democratica ha riproposto anche ora il lavoro al centro
Della vita civile
Ora
Siamo una fase nuova si diffonde e questa volta è meglio contrastata forse un ponte strabismo con pulsioni plebiscitarie
Che non passa più da forme di solidarietà che alla base del lavoro
Che se del caso propende più a carità chi ha diritti
E che alimenta una sfiducia in tutto quanto il pubblico che considera sindacato come un ostacolo alla competizione questa cultura non fa solo male a noi fa male alla politica cretina
è una parabola che noi contrastiamo
E io credo che ci sia un passaggio adesso che non dico a caso
Guardate che
La fase ora piena di insidie a un nuovo snodo a tutti chiaro e quello dell'attacco dei referendum ai diritti individuali e sociali delle persone
Attacco che in Lombardia è stato immediatamente sostenuto
Da forze economiche politiche si è schierato tutta la Fed Lombardia
E quindi porta per questi sono naturalmente perché nega il diritto al lavoro che l'elemento fondamentale se c'è il diritto licenziamento non c'è più il contratto e non c'è più il diritto al lavoro
E poi soprattutto e questo vale per la politica si romperebbe se passa quella versione
Quella sera di libertà e solidarietà con con la Lombardia si è sempre presentata agli appuntamenti decisivi che riguardano la direzione del suo sviluppo e questo è uno di quegli appuntamenti
Quindi abbiamo bisogno noi di tenere ferme le due cose
Abbiamo bisogno di trovare il consenso
E quindi costruiremo un grande movimento unitario anche attorno a questo appuntamento lo faremo con l'arcivescovo a Will naturalmente
Noi dovremo
Credo proprio assieme valutare come alcuni mutamenti vi è stato distribuito una serie di materiale perfino troppo
E quindi io non torno su questo macché segnalò la necessità di un governo addirittura di una aggiornamento dalle nostre piattaforme ne dico due o tre brevissime
Non dar via vive il quindici e sette di popolazione c'è il cinque per cento disoccupati al venti per cento del prodotto lordo nazionale ventitré per cento di tutti i depositi bancari che alla seconda
Regione in Europa per prodotto lordo industriale tutto bene no
Non tutto bene nemmeno nel tessuto produttivo il prodotto interno lordo lombardo è in continuo e progressivo rallentamento
Meno di quanto cresca al vento meno di quanto cresca Lazio meno di tutte le regioni europee perché la bilancia dei pagamenti commerciali e in deficit netto
Cioè noi competiamo e questo si capisce sui costi e quindi c'è bisogno di per flessibilità c'è bisogno di attaccare i diritti e si capisce questa c'è bisogno in questo senso allora il Patto di Milano è stato uno snodo decisivo
Di disarticolare addirittura quella che dovrebbe essere la nuova classe operaia qui gli immigrati e di polli a un livello a cui non è mai stato posto
In questa regione l'entrata di nuova forza lavoro gli immigrati che venivano dal Sud prima di tutto partecipavano al processo dopo da pari datati
Noi l'abbiamo conto io credo che la precarizzazione frequente che noi dobbiamo governare abbia ormai aspetti anche patologici quindi dovremo fare una lotta contro la precarizzazione i dati li avete ma sono sorprendenti
Perché credo si debba dire così e questo serve per un programma anche non solo sindacale
Io mi ricordo quando dicevo nei volantini a conclusione e poi portate queste in tutti i luoghi di lavoro ecco non saprei se si può dire ancora così dovremmo dire portate queste in tutti i tempi di lavoro
La Lombardia incessantemente al lavoro
I turnisti sono ormai il cinquantasette per cento di notte lavora il trentaquattro per cento lo straordinario lo fa il ventotto per cento
Io credo allora
Che noi siamo di fronte alla possibilità che l'industria
Il deperimento ambientale e lo spreco delle risorse umane costituiscono un modo un grumo da cui la Lombardia
Esce soltanto peggiorando da una parte del lavoro dall'altra la qualità sociale cioè i due punti due fulcro il su cui si costruisce la solidarietà l'identità del sindacato
Ecco io allora vado rapidissimamente alcune proposte
Noi crediamo che occorra una politica industriale in Lombardia
Una politica che sceglie la vocazione dei territorio di specializza e ricolma
Per quanto riguarda conoscenza e quel che è che dal punto di vista materiale
Dal triangolo industriale oggi si è costruito
Io elenco alcune aziende la Necchi la Belleli l'assalto di IBM la Standa la Gozzini la Polenghi la Marzotto Litta alta
Alcune non ci sono più alcune stanno andando non se ne in una rotta assolutamente irreversibile
Io credo allora
Che andare subito a un progetto di legge sulla struttura industriale e produttiva
Che definisca il rapporto tra territorio e imprese eccellenti sia un segno netto di svolta
Difficile conto dirlo un conto è mettersi a lavorare in questa direzione
Così come
Credo
E questa giunta non ha fatto nulla guardate che negli ultimi quattro anni non c'è uno straccio di legge sulla politica industriale
Sono perfino dileguati distretti su cui avevamo a lungo la farà
C'è un punto poiché riguarda il territorio noi abbiamo voluto ragionare così mettendo delle spunti quasi delle provocazioni ma che danno segno di guardare lontano perché se guardiamo solo gli interessi elettorali probabilmente la partita si chiude
Ma non ci interessa
Milano
E la Lombardia soprattutto non Milano si è trasformata la Lombardia non è più Milano centri
è un problema grande
C'è un problema di strategia di integrazione della città capoluogo che una città non più per certi versi eccellente con una regione che si ricostruisce ma non indipendentemente dal Milan
E non abbiamo ancora la città tutta Bari centrata su Milano
Pensate che se ci dobbiamo spostare si passa tutto dall'interno da Rita di Mila sì da tutti gli
Io credo che
Un punto di vista
Sull'evoluzione di una Lombardia policentrica che guarda verso l'Europa comporti scelte decisive
Per un programma regionale
Se devo essere sincero ne sento parlare ancora troppo poco
Non basterà a stare sul terreno per c'è una discontinuità
Cuesta di Milano e Lombardia è una discontinuità
E la si risolvesse le energie si mettono assieme non si è espresso untuosa mente uno va da una parte e l'altro va dalla
Ancora
Io credo che il sistema formativo al sistema scolastico e universitario
Oggi crescano tumultuosa mentre si sono le università sono proliferate sono dappertutto
Non so se sono diventate università di eccellenza
Non so nemmeno se sono in grado di rapportarsi in modo nuovo con il territorio se non sembra invece semplicemente un decentramento sotto critico non abbiamo bisogno però di qualcosa di più di collegare il lavoro il modello produttivo all'istruzione a tutte al diritto allo studio otto che i buoni
Per le scuole private e poi andare una riflessione
Sull'altro grande aspetto alla natura produttiva che va gli equilibrate risanata ma insisto cogliendo la discontinuità che è in corso e a rischio grande di arretramento poi la qualità della vita
Guardate che occorre una visione c'è un bellissimo
Brando di Hans Blot che dice che le visioni hanno bisogno
Di pianificazione di pianificazione e che noi vorremmo è questa la seconda idea forte che la Regione tornasse a programmare fatta per questo
è un forte regionalismo nel giornalismo costituente con un consiglio che la sede della programmazione non il luogo dove si affrontano una visione contro un altro appunto e basta magari riproducendo lì in modo inverso a quello che c'è al Governo nazionale ce le maggioranze qui sono ribaltate quindi siamo in un defatigante perfino noioso contrasto
Inconcludenti
Che non riguarda l'amministrazione ma le strategie quindi poco comprensibile Città di la cosa che abbiamo davanti
E che un'idea dell'ambiente della mobilità nel territorio
E io insisto molto un autogoverno del tempo
Sono indispensabili per far progredire la Lombardia
Sono però terreni su cui ci si muove in tanti assieme con una grande grande
L'idea di fondo la politica serve al pesto senza la politica questo non ci sia la verità
Non ci si arriva e qui finisco
Primo
Perché siamo di fronte data la spontaneità a un esproprio totale del tempo dei cittadini che non hanno risorse parlo del tempo
Per una socialità adeguata alla loro ricchezza quindi benessere la Lombardia questo nodo grande dette
I tempi però dipendono da come si governa la città da come si organizza al traffico
L'Ade che le nostre indagini dicono che ormai nel potremmo ridurre l'orario di lavoro nelle aziende ma i tempi di percorrenza sono tali per cui la gente non ne trae nessun beneficio
Vita privata della spinta che viene a noi di ridurre un giorno alla settimana per stare a casa per stare accanto
Noi abbiamo sull'ambiente un problema che diciamo quindi io non faccio adesso ripercorro
Ma la sostenibilità che altro esse non armonizzazione
Di tante esigenza che sono in campo e quindi programmazione noi ci troviamo ogni tanto con le sorprese si può entrare in macchina o no con tutto ma perché non pensare a indicatori ambientali preventivi che vengono monitorati anche attraverso la partecipazione di tutta la popolazione
Perché non ritornare sul grande tema dell'Energia in Lombardia il passaggio a terziario significa che noi abbiamo una concentrazione spaventosa di consumi che e non ce l'avevamo chiesto diventano addirittura superiori
A quelli che c'erano delle aziende consuma di più le SGS la Esselunga che è stata aperta a tutte le note con tutte le cose belle luci il frigo le cose di un'azienda media
E noi dobbiamo ricominciare a pensare
Non credo abbiamo bisogno di nuove centrali in Lombardia abbiamo bisogno di risparmi ad esempio e questo si costruisce con un'idea e un rilancio della politica a livello territoriale
Così come finisco su questo noi abbiamo bisogno di non continuare con
Soluzioni per il traffico che rispondono accelerazioni spazi compressi cioè al massimo si riesce ancora adesso tra qui e là maltese poi tutto fermo e poi tutto il
Cioè io credo che bisogna pensare alla connessione tra i tempi di percorrenza lunghi e quelli più brevi
Decelerare se si vuole con meno interconnessioni
Bisogna costruire le strade che indicano percorsi nuovi
E poi utilizzare questa enorme risorsa che sono le reti c'è la possibilità che attraverso la telecomunicazione una parte di quello che si muove si trasporta materialmente possa rimanere
Fermo fino a che viene davvero usufruito
Qui io un ultima grande questione
Le riforme Bassanini assegnano risorse nuove potere alle Regioni addirittura con una compartecipazione fiscale
Dove investe allora la Regione sceglie non può sceglierne nove di cose quattro cinque
Oggi se ne scelti dodici tredici bastava che si chiedesse
E la tutela sociale allora la cura alla persona il diritto all'ampliamento dell'assistenza un welfare locale costruito anche con le enormi risorse
Di volontariato ma con la direzione e la qualificazione pubblica che la guida
Un grande pubblico che interagisce con un privato non un pubblico che spende e che fa una concorrenza dove non esiste
Addirittura sulla pelle della gente
Questo è un nodo grande guardate che è passata una cultura tra i lombardi difficile da invertire ma questo per noi vale la pena di farla battaglie l'abbiam fatta fino in fondo la consegnarono
Noi crediamo
Che le grandi trasformazioni delle struttura familiare demografici addirittura gli anziani e la società multietnica qui una domanda da fare
Stiamo attenti perché negli anni Sessanta i grandi quartieri Gratosoglio così si riempivano di gente chi aveva diritto alla casa
E diritto
Al lavoro
Dove sono oggi gli immigrati e sono duecentocinquanta mila in Lombardia dove stanno
Lì si può considerare continuamente un problema di sicurezza mandiamo
Quando lui ha una grande storia ben altro da dire questo sindacato ha ben altro su cui lottare lo fa
Però guardate che anche i grandi quartieri quelli alla periferia di Milano son diventati tutti insieme quartieri per gli anziani
Senza servizi
Quartiere dove non c'è l'atteggiamento di cura l'atteggiamento di protezione sociale
E noi abbiamo l'occasione perché ha un'economia sociale diventi un grande volano di Investimenti di professionalità
Guardate che in quella direzione si possono fare gli apparecchi scientifici più belli
Il monitoraggio ambientale più articolato formare le competenze dall'università e più interdisciplinari possibile e queste importante non lasciarli isolati su questo tema
Parlando con la gente questi professionisti e quindi creano tessuto democratico
Crescono assieme
Crescono assieme
Ecco io qui io l'ultimissima indicazione
Ormai si parla dei saperi e delle conoscenze la nostra indicazione questa
è possibile queste il salto di questa fase non solo industriale badate oggi è usata solo nell'industria nella finanza
C'è un utilizzo della compressione dello spazio un istantaneità del tempo che usa solo l'impresa e la finanza
La dobbiamo usare noi nostra questa cosa qui
Cioè bisogna comunicare e nessuno può farlo se non una grande rete pubblica
Che non fa solo la Rete fa la Rete fa la formazione e garantisce l'accesso di tutti a queste risorse ci sono grandi conoscenze non da via disperse bisogno strutturarla e c'è grandissimo lavoro da fare per far queste perché si potrebbe lavorare in modo cooperativo
In modo intere connesso e la competizione allora con la con per azione avrebbe davvero il significato di creare comunità di creare competenze interne
Dimettere
Nelle mani dei cittadini ad esempio tutte le informazioni pubbliche che nessuno sa dove ci sono che tra i cittadini pagano e bisognerà poi trovato
Ecco io credo che così si può pensare a una trasformazione della nostra regione trasformazione dove il lavoro è centrale dove noi siamo messi al lavoro
Credo che gli strumenti sono già presenti non abbiamo fatto un grande sforzo in direzione della concertazione
Cioè del richiamo dell'istituzione un rapporto con il lavoro questo tocca a noi l'impresa lo fa già per altri canali per questo non vuole più concertare
Abbiamo bisogno di un modello di partecipazione di democrazia
Che riguarda i cittadini con io dico secondo un modello che è quello della piazza della galleria ecco di andare in galleria cioè idee che non sono solo per gli addetti ai lavori questo vuol dire una candidatura forte
Idee che si diffondono Traverso non i canali di fruizione passiva la televisione ma che interagiscano
In fondo è meglio tutto sommato avere la capacità di fare a meno degli spot però bisogna avere la capacità bisogna sostituirli gli sport e allora se si sostituisce con un grande movimento con una grande partecipazione
E chiudo così con Grandi Progetti
Io credo che la Regione potrebbe mobilitando risorse culturali lavoro impresa volontariato
Individuare cinque Progetti su cui struttura cinque disegni di legge e su cui noi ci impegniamo io credo CGIL CISL UIL perché il lavoro sia centrale
Nell'indirizzare il cambiamento di una regione che ha a disposizione così tante risorse dessero una guida nazionale ecco io chiudo così
Con un atto di modestia noi non siamo più il baricentro della società
Perché è più complesso il modello sociale che disegna la Lombardia che in modo felice si dice scoppia di ricchezza e di paura
Però noi sappiamo che passa ancora dalla lavoro sia quello che c'è quello che manca che cambia che a riposo i pensionati
Il terreno più fertile per una società dei diritti coesa solidale tanto più se si deve cambiare
E dato che noi non vogliamo cambiare nel buio la democrazia la costruzione di questo cambiamento allora noi vogliamo che questo confronto
Prosegua a più voci
Perché anche il nostro sia un contributo che come ogni cosa che si può e si vuole raccogliere arricchisca il contesto dove poi giungerà a destinazione
Grazie a Mario
Tempi che noi abbiamo sono strettissimi lo ringraziamo anche per oltre quelle la riflessione che ha introdotto anche perché è stato nei tempi e saremo rigidissimi con le tante persone che vorremmo far parlare questa mattina
E credo che tutti saranno rigorosamente dentro i tempi per poter concludere facendo parlare tutti noi alternerà in modelle testimonianze delle riflessioni dei lavoratori e dei pensionati con una serie di riflessioni di ordine più generale che solleciteremo i nostri ospiti il primo delle testimonia prima dell'esponente che vorremmo offrirvi per questo percorso di riflessione quella di Alessandro Brunetti
Che è stato per tanti anni nell'esecutivo della Falchi e credo rappresenti nella storia del sindacato lombardo una straordinaria esperienza di lotta operaia e una riflessione di grande valore per Milano e la Lombardia
Grazie
Mi è stato chiesto di parlare dell'esperienza della fase
Della vertenza della Francia
Ci provo anche tenuto conto del fatto che non è semplice rinchiudere in parole quello che è stato appunto una io credo una straordinaria vicenda che ci ha coinvolto noi che ha dentro lavoravamo alla Francia coinvolto
Pienamente personalmente
Comunque
Vediamo un po'
Nella prima metà degli anni novanta la crisi del gruppo dirigente della fatica e giunta a maturazione
Una crisi che non è stata provocata solamente dalle scelte di politica economica che finanziavano la chiusura degli impianti siderurgici per ridurre la produzione d'acciaio
Ma io penso una crisi provocata soprattutto da una perdita di progettualità credibilità e ruolo
Della proprietà e del gruppo dirigente di quell'azienda
Questo insieme di fattori infatti ha reso la barca progressivamente incapace di garantire un futuro i lavoratori
Portandola ad agitare in modo irresponsabile contro le istituzioni recato di centinaia di licenziamenti
In breve la Falchi e con le sue scelte si è cacciato in un vicolo cieco perché da una parte non era più in grado di garantire il proseguimento dell'attività produttiva
E dall'altra non era neanche in grado di chiuderla se non facendo pagare un prezzo altissimo in primo luogo ai lavoratori che avrebbero perso il posto di lavoro
Ma anche alla Città di Sesto San Giovanni che sarebbe stata coinvolta in una vicenda carica di violente tensioni e dall'esito incerto
Io ho molto presente quel periodo in cui era facile fare uscire lavoratori dalla fabbrica ed era praticamente una battaglia farli rientrare cioè perché veniva vissuta come l'ultima spiaggia ogni manifestazione ogni sciopero era come se fosse l'ultimo si caricava di una serie di tensioni che davvero ci faceva preoccupare per il rischio di una deriva estremistica da parte di gruppi di lavoratori
Per questo motivo nonostante voglio dire nonostante le vicende della falda fossero state seguite dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni locali il crollo verticale rapidissimo dell'azienda in qualche misura c'è giunto come inaspettato come prima di quanto forse prevedibile e ci ha costretto in prima persona
Ad un'assunzione diretta di responsabilità è come se in qualche modo il gruppo dirigente sindacale esterno ed interno alla fabbrica si fosse sostituito
Al gruppo dirigente della fine cioè siamo diventati nostro malgrado
Riferimento primo e
Unico di quel gruppo di lavoratori
Per cui come dicevo abbiamo dovuto assumerci direttamente una responsabilità che nel momento in cui ho iniziato a fare il delegato mai avrei pensato di dovere
Di dovere
Assumermi
E quindi abbiamo dovuto costruire un percorso che desse risposte concrete ai problemi occupazionali e contemporaneamente col masse il vuoto
Creato dalla fermata delle attività private un vuoto molto concreto umiltà un milione cinquecento mila metri quadrati di aree dismesse
Nel testo nel cuore di Sesto San Giovanni
Allora il valore della vertenza fa anche sta nella presa di coscienza della inscindibilità di questi due aspetti e l'accordo che abbiamo raggiunto il tredici gennaio del novantasei li affronta entrambi
Il primo aspetto quello occupazionale è un po'quello più tradizionale della nostra attività sindacale
Tuttavia io credo che la creazione di un osservatorio aziendale per la ricollocazione in cui hanno agito congiuntamente istituzioni organizzazioni sindacali e azienda
è stata una risposta efficace che assieme agli altri classici strumenti che si mettono in gioco in questi casi quindi le incentivazioni prepensionamenti mobilità e chi più ne ha più ne metta
Ha contribuito a far sì che oggi l'insieme dei lavoratori della Fai che è stato ricollocato
Io considero questo un grande risultato
Nessun lavoratore è stato lasciato da solo questo noi glielo dovevamo
Il secondo aspetto quello cioè della gestione delle aree dismesse per mantenerne ruolo produttivo è stato invece per certi versi un impegno innovativo per tutti noi
Con l'accordo sia impedito che questi luoghi dove per un secolo si è lavorato venissero consegnati alla speculazione o peggio ancora l'abbandono
Per questo i lavoratori della fine per questo per i lavoratori della fatica voluto dire prendere atto che il mutare delle condizioni economiche sociali di una regione che è tra le più ricche d'Europa
Determina determinava alla fine
Di un modello produttivo B detta così sembra una banalità questa ormai tutti ce lo dicono
Però ma riflettiamo su che cosa ha voluto dire per noi in questo in termini di perdita del senso del nostro ruolo
Di classe operaia centrare
Di perdita del patrimonio professionale acquisito da ciascuno di noi in anni di lavoro
E non da ultimo ed è una cosa che in parte pesa ancora
La rottura di rapporti umani e politici consolidati in anni di lavoro comune
Partendo da questa presa d'atto l'insieme dei lavoratori
Si è impegnata a legare in una gestione collettiva la sorte dei propri destini personali all'esito più generale della vertenza Fali
I lavoratori della Falchi infatti hanno accettato la chiusura degli stabilimenti
Solo quando è stato definito il loro futuro e quello delle aree produttive sestesi
Naturalmente tutto questo è stato ed è tuttora frutto di un processo che vede in primo piano le istituzioni locali ed è stato accompagnato dalla nascita di soggetti adeguati a facilitare la riconversione produttiva della città
Penso in particolare all'Agenzia Sviluppo Nord Milano
Ed è di pochi giorni fa l'abbiamo letto sui giornali la notizia che nelle aree della ex falco concordia
Si insedieranno varie imprese ad alto contenuto tecnologico nel campo della multimedialità
E che l'Università statale ha deciso di trasferire nello stesso luogo il corso di metodologie dell'informatica e della comunicazione per Scienze umanistiche
L'insieme di queste iniziative di quelle che seguiranno ha già prodotto oltre che dei risultati anche delle competenze che devono poter sviluppare appieno le proprie potenzialità
E perciò devono poter contare su istituzioni locali regionali e nazionali pienamente convinte dell'importanza di facilitare questo percorso
Ho molto presente
La fatica che abbiamo fatto per trascinare in questo percorso la Regione Lombardia
Cioè il Comune di Sesto
La Provincia di Milano
L'allora giunta della Provincia di Milano ci sono state di forte aiuto nel costruire questo percorso
La Regione Lombardia in un certo senso si è accodata questa a questa serie di iniziative è stato importante che ci fosse voglio dire che se ci fosse stata come attrice piena forse il risultato sarebbe stato ancora più significativo
Da parte nostra
La sofferenza determinata dalla chiusura della fabbrica
E dalla perdita di quel lavoro
E mitigata dalla convinzione di avere riconsegnato ai cittadini di Sesto un pezzo importante del territorio su cui potere riprogettare il futuro della loro città
Concludo con un'annotazione personale
Nelle nostre fabbriche erano poste
E forse ci sono ancora in alcuni luoghi
Una serie di lapidi con i nomi degli oltre ottanta lavoratori che verrà per aver partecipato agli scioperi del quarantatré e del quarantaquattro contro la guerra e contro il fascismo
Furono deportati e assassinati nei campi di sterminio nazisti
La forza di quelle lotte credo fu quella di avere legato i destini individuali e collettivi dei lavoratori a quelli delle altre classi sociali progettando e costruendo assieme un futuro per tutti
Io credo che oggi in una situazione grazie a dio infinitamente meno tragica e difficile
I lavoratori della fatica pur con le loro fragilità preoccupazioni e difficoltà
Hanno saputo fare tesoro di quegli insegnamenti
E questi li ha portati ad ottenere un risultato significativo grazie
Grazie
Cassonetti proseguiamo in questo nostro percorso dando la parola Giampiero umidi
Che prova a nella sinteticità che abbiamo chiesto a tutti ma sarà sicuramente capace di raccontare un'altra faccia dell'universo dei lavori e che cos'è oggi il mercato del lavoro in quel contesto
Ma io vorrei partire
Una parte del discorso di Brunetti
La ristrutturazione l'affare
Abbiamo fatto un pezzo di percorso assieme
E io ricordo quando parlandoci nei momenti più complicati della vertenza
Ci porrà un problema di fondo
Non fa non far diventare un dramma che reca tre collettivo un dramma la somma di tanti grandi individuali
Finché il problema è rimasto un dramma collettivo siamo riusciti sono riuscite assieme gestiva
Discorso anche perché si trattava di una istituzione di una grande impresa
Si riferiva
A un intervento fondamentalmente di tipo quantitativo
Si trattava di trovare tante possibilità di lavoro
Oggi il territorio di Sesto è cambiato io sto facendo un'esperienza in un centro lavoro e uno dei problemi che mi trovo ad affrontare tutti i giorni
Vieri UE inadeguatezza che in molti casi noi abbiamo rispetto agli elementi di novità per governare questi processi
Al dato quantitativo che peraltro importante si sta sommando il dato qualitativo
Oggi dobbiamo nel momento in cui implementiamo politiche per il lavoro
Essere in condizione di prevederne l'evoluzione l'assenza di una previsione
L'assenza di capacità di saldare
Gli elementi di novità bene faceva promette richiamare le inaugurazioni dell'incubatore nell'area Concordia e va sottolineato questa importante
Vogliamo sapere che questo tipo di scelte di evoluzione comporta un problema di avieri elemento di strumenti di politiche e soprattutto comporta imporsi come tema centrale integrazione di tutti i cittadini questi processi
Il problema non è solo in certe aree come quella si è speso del Nord Milano di cambiamento il cambiamento c'è l'evoluzione c'è il punto delicate come questa evoluzione possa essere di beneficio a tutti i cittadini
E come sia possibile evitare che anche in un processo di evoluzione si creino are di marginalità
Questo è un dato molto delicato molto complesso che noi ci troviamo ad affrontare tutti i giorni che lo stesso tema
Che a mio parere correttamente Agostinelli richiamava all'inizio del suo il suo intervento il tema del lavoro come punto centrale io mi sottolineerei il tema del lavoro come risorse
Il tema del lavoro come elemento non superabile nella costruzione di un progetto di cambiamento di devoluzione la città lombarda come il tema del lavoro oggi si ponga in termini completamente diversi
E completamente molto più complesse di come si poneva tanti anni fa
I precedenti o che fosse in qualche misura sia stato più semplice in un certo contesto il realizzare un processo di smobilitazione di alcuni grandi compressi di carattere terroristico di quanto sia oggi riuscirà a seguire con attenzione e con congruità l'evoluzione della scelta non va da questo punto di vista e quindi mi pare importante introdurre questi elementi l'acqua di qualità e soprattutto di valutare un elemento che a volte sotto stimato i tempi
Si diceva prima all'evoluzione della società lombarda l'evoluzione dell'economia le imprese insediamenti che si sviluppano c'è un problema di adeguamento
Può essere dirimente io posso avere un grande sviluppo una grande evoluzione che determina una grande domanda di lavoro ma se in un'area più o meno diffusa io non sono stato in grado Chievo di realizzare quali interventi che permettano di mettere in fase l'offerta di lavoro con domande lavoro il rischio è che quella fame di lavoro
Beneficiari e nella stessa area dove c'è un'evoluzione ci potesse sperare di marginalità
Questo è uno dei dati più delicati difficili
Io non voglio usare una battuta molto poter fare tutto
Io sono cresciuto in uno stile in una fase nella quali una grande impresa terroristica nella quale lavora considerazioni di rito
Ho imparato negli anni compreso l'ultimo mestiere che sto facendo
Apprezzare il fatto che più che di diritto al lavoro oggi bisogna parlare di diritto al mestiere
In una società in evoluzione in continuo cambiamento
è indispensabile che le sue personali soggetti Abin anzitutto l'informazione in seconda battuta la formazione c'è la possibilità di essere i soggetti attivi e coscienti all'interno dei processi
Io non voglio assolutamente stata mille lesti sulle questione dei lavori atipici o dei neon o del lavoro dei rapporti lavori più o meno garantiti c'è però un nodo
Qual è la libertà di scelte anche la singola persona in grado di fare rispetto a certi rapporti rapporti di lavoro
Questo vale anche per il discorso del lavoro interinale piuttosto che lavora collaborazione cognato continuate così
Se la persona in grado di scegliere
All'interno di questi processi questi strumenti possono assolutamente essere strumenti che danno effetti positivi Massa tra persone travolta da questi processi se non è in grado di scegliere
Se il discorso della flessibilizzazione dei rapporti diventa discorso di pura precarizzazione a questo punto si mette in moto una spirale perversa quella persona tendenzialmente tenderà a uscire
Dal mercato del lavoro
Io sto sperimentando in concreto cioè nel lavoro quotidiano che facciamo alcune affermazioni se volete abbastanza consolidate che già negli anni Sessanta quando c'è una crisi economia come c'è un'evoluzione economica chi rimane tagliato fuori i processi sono le persone che hanno un'età media e difficilmente riescono a ricollocarsi uno dei temi che noi abbiamo oggi di fronte guardate che è un tema che può diventare drammatico che non emerge perché in molti casi anzi in in troppi casi questo problema è risolto Traverso lavoro irregolare
è il problema delle realtà delle persone di una di mezza età che vengono espulsi dai processi produttivi peste un tema centrale
Mentre sul discorso dei giovani una serie di iniziative sono state prese una se però su questo tema io sento concretamente la grande difficoltà
Un'azienda chiede delle persone a parità di capacità di intervento rapido su produttivo sceglie il giovane da persone di cinquant'anni non la cede più
Perché non vada per investire perché non vale la pena perderci tempo più di tanto
Allora è chiaro che esiste questo tipo di processo il dato di capire come si interviene per modifica
Per arrivare a un punto che misteriosa cercavo di partire
Nel mio discorso facendo riferimento a quell'esperienza al territorio parlavo prima l'incubatore così il territorio però io lo vedo solo come un luogo fisico cioè un luogo di rapporti un luogo di relazioni le istituzioni sono degli snodi fondamentali
Non esiste un territorio come pure espressione geografica esistono delle relazioni e la gestione concertata
Delle relazioni diventa l'elemento vincente per lo sviluppo dell'economia locali questo è il nodo centrale all'interno di quello solo in un contesto di questo tipo è possibile che lavoro assuma dignità e possibile che lavoro venga riconosciuto con una risorsa
E non una risorsa al pari delle risorse materiali che vengono date ai processi produttivi ma come una risorsa fondamentale come una risorsa che fa crescere insieme del sistema che diventa elemento essenziale le stime del sistema
Però a questo punto il problema del delle relazioni del territorio e quindi del ruolo delle istituzioni della capacità delle istituzioni don Dino è di essere semplicemente mediatrici
C'era un rapporto un discorso io mi auguro si trova contro disporne l'intervento che faceva Sando prometti prima il ruolo nella vertenza fa delle sedute non è stato un semplice ruolo di mediazione
Non resta che a volte può anche scivolare in un caso e nell'altro a sostegno di una o dell'altra datati ma è stato luoghi direzione ed attuali capacità di immaginare soluzioni che trascende esso la contraddizione
E sulla base di queste esperienze a mio parere è possibile
Ricostruire tutta una serie di strumenti è possibile costruire politiche e possibile in un quadro di chiarezza costruire le condizioni per governare il cambiamento
L'unica possibilità mio parere e concludo preso fin troppo tempo per evitare le aree di marginalità per evitare problemi di integrazione essere in grado di governare il cambiamento ricoverare interni e razionale l'interesse della risorsa principale di questo Paese che rimane pur sempre lavoro grazie
Questa è una faccia del lavoro ce n'è un'altra lungamente raccontata dei dati statistici meno conosciuta dal punto di vista di cosa concretamente il lavoro diamo la parola Alessandro Calanca che è un collaboratore uno dei fondatori di meeting
Che prova anche a lui abbiamo chiesto ovviamente di contenere suo intervento ma credo sia una testimonianza di grande valore di una risposta che il sindacato ha cominciato a dare che tenga insieme un universo dei lavori con le tutele
Insomma fondatore Dini viene sembra pallottole rossa comunque lombardi
Ma io volevo partire
Infermo intervento guardando alcuni dati
Che riguardano e caratterizzano la Lombardia non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo
Nella nostra regione abbiamo registrato nel novantanove settanta mila lavoratore lavoratrici interinali
Sicuramente quest'anno replicheranno perlomeno
E abbiamo trecentosessantacinque mila cosiddetti parasubordinati una brutta parola che però ci fa capire
L'allora non facile definibilità da un punto di vista
Contrattuale anche a volte professionale
Quindi abbiamo una zona di lavoro così detto
Grigio atipico
Mobile molto vasta
Il fenomeno del lavoro
Ripeto cosiddetto atipico
Non è nuovo e eccetto l'interinale ma per quanto riguarda i contratti di collaborazione associazione in partecipazione cessione diritti d'autore partite IVA sostanzialmente imposti al imposte con mono committenza
è un fenomeno che ormai inizia a essere datato
Finalmente anche il il sindacato la CGIL in particolare si è mossa per dare voce rappresentanze tutele a questi lavoratori che fino ad oggi
Non hanno di reti
Dall'altro invece vediamo un vuoto preoccupante da parte delle istituzione a partire dal Parlamento che sta tardando
Vergognosamente di RAI la l'approvazione del disegno di legge Smuraglia guarda caso un senatore proprio milanese
E
Di questo fenomeno in continua espansione in continua crescita
Noi abbiamo da un punto di vista quantitativo dei numeri conosciamo anche parecchio
Nel senso che ormai si sono sono partite diverse indagini da un punto di vista invece più qualitativo delle storie di vita come dicevi tu Cesare prima
Sappiamo molto poco
Noi come CGIL nitidi il ma anche grazie al servizio al Progetto sirena che è stato sicuramente uno dei progetti più il mio innovativi che la CGIL lombarda sta sperimentando
Stiamo cercando anche di capire i bisogni le esigenze di questi lavoratori oltre a capire chi sono questi lavoratori qual è il loro alla loro estrazione professionale da un formativa eccetera
Tre una distinzione tra in questo mondo dei lavoratori atipici tra gli interinali
E sono molto più simili al lavoro dipendente e invece i i collaboratori
Per quanto riguarda gli interinali io parlo in particolare dal mio osservatorio che quello di Mantova della sua provincia abbiamo vediamo che si sta creando un nuovo fenomeno
Più del sessanta per cento dei lavoratori interinali
Chi è iniziata la corsa un'immissione nella provincia di Mantova provengono
Da regioni meridionali ma chiamati apposta per queste per queste missioni per questi lavori temporanei questo che ora sta determinando sta determinando una nuova immigrazione che però è profondamente diversa
Da quella legata al boom economico quindi dagli anni Sessanta perché un'immigrazione che comunque temporanea
Molto spesso non vengono portati al nord mogli e figli resta a cui il
Il padre di famiglia e inattesa che la situazione contrattuale si possa in qualche modo il volto e quindi avere un contratto di più lunga durata però capite bene che questo crea a differenza di quello che successe negli anni Sessanta un certo e straniamento del lavoratore
Temporaneo dal tessuto sociale un lavoratore che però al tempo stesso e alla ricerca di punti di riferimento sia a livello istituzionale se a livello anche associativo sindacale di associazioni del volontariato o di questo tipo presenti sul territorio
Generalmente sono giovani anche con titoli di studio medio bassi e lavoro interinale perlomeno quanto concerne la provincia di Mantova anche se poi il dato è abbastanza omogeneo su tutto il territorio lombardo
Sono del
In atti questi lavoratori a svolge le mansioni di operaio generico
La situazione invece molto diversa per quanto riguarda i collaboratori
Collaboratore in spesso non non parlo ovviamente di quei casi in cui di Eur mascheramento di rapporti di lavoro dipendente con le collaborazioni sono giovani ma non giovanissimi nel senso che solitamente sono laureati o diplomati quindi con un titolo di studio elevato e che svolgono professioni spesso legate alle nuove tecnologie alla comunicazione
Questi lavoratori però si trovano da un lato di fronte a un vuoto legislativo che inizia a essere preoccupante proprio perché non sono sanciti dei loro diritti
Dall'altro si trovano di fronte anche un vuoto istituzionale perché partire anche dalla dalla Regione
Non sono mai stati sino ad ora nonostante i numeri già elencato prima attivati dei Progetti degli interventi mirati sia da un lato per conoscere chi sono questi lavoratori se dall'altro interventi mirati per far crescere la loro professionalità sia sotto un punto di vista formativo
Per esempio per come CGIL ci stiamo battendo in più sedi per fare ottenere a questi lavoratori dei dei crediti formativi e penso che questa possa essere una soluzione che anche a livello regionale possa essere dotta possa essere adottata
Da un'istituzione Regione che sia veramente vicina ai ai cittadini ai lavoratori
Di questo tipo e
Per cui ci auguriamo ecco che questi progetti mirati possono essere una delle prime iniziative che la che la Regione possa possa mettere in campo
Anche perché con la riforma dei servizi per l'impiego io penso che gli spazi
Possano essere molteplici basti pensare che una delle soluzioni una delle proposte meglio che come CGIL abbiamo abbiamo presentato in più sedi per le quale ci stiamo battendo e quella di creare all'interno dei nuovi servizi per l'impiego delle banche dati per i lavoratori atipici che scelgono questa tipologia contrattuale non è imposta ma come diceva il compagno che è intervenuto prima di me
Una volta che c'è formazione informazione diventa un diritto anche poter scegliere la forma contrattuale che più viene ritenuta idonea per una propria progressista professionale oltre che ovviamente economica
Ecco parlavo di queste banche dati create ad hoc per i collaboratori in cui si crea sì
Si creino le condizioni per incrociare la domanda e l'offerta di lavoro
Questi sono esempi molto rare fino ad oggi sul territorio nazionale ma io penso pista la rilevanza che il fenomeno del lavoro atipico che non è sempre lavoro precario anche questo penso che sia una un elemento da da sfatare soprattutto quando è legata a giovani con titoli di studio alti
Io penso che la Regione Lombardia posso dare un segnale molto ma molto importante
Per la crescita professionale di questi di questi giovani si adottasse alcune delle delle idee delle proposte Kyoto che ho menzionato quindi inizierà a pensare come si fa per i lavoratori autonomi a progetti ad hoc che vanno dalla formazione all'accesso al credito anche per questi lavoratori che lavorano con forme contrattuali che non sono quelle tradizionali
Direi che a questo punto possiamo aprire una prima interlocuzione con i nostri ospiti dando la parola al professor regimi mi pare che emerga con forza una domanda insomma che posta da Agostinelli apposta anche da tante delle testimonianze che riguarda la qualità dello sviluppo
Ritiene possiamo chiedere fa portare anche dalle
Possiamo chiedere di siamo stati ingenerosi dando a tutti poco tempo di farci almeno una panoramica insomma del suo punto di vista grazie
Sì grazie
Ma negli interventi che mi hanno preceduto
Abbiamo sentito diverse esperienze di trasformazioni produttive del mercato del lavoro che sono avvenute in questa regione
E la domanda che naturalmente ci si deve porre che mi è anche stata chiesto di di porre come si possono governare le trasformazioni
Del mercato del lavoro in modo da favorire sia alla competitività dell'economia regionale che la salvaguardia delle protezioni sociali tradizionalmente esistono in una regione sviluppata come questa
Quale ruolo possono continuare a svolgere il sindacato le relazioni sindacali
In questo governo del mercato del lavoro
Se avessi un minuto soltanto invece dei sette esami siano stati dati direi come risposta la più sintetica possibile
A mio parere consolidando
L'esperienza di programmazione territoriale negoziata che sono state avviate in DiVersi punti della regione ma forse in alcuni casi chiedendo ai protagonisti sia le istituzioni locali che le parti sociali di cambiare un po'la logica con cui questa queste esperienze sono state molte volte avviate
Chiedendo al alle istruzioni locali alle parti sociali di adottare una logica più decisamente orientata a privilegiare lo sviluppo la competitività della Regione rispetto alla massimizzazione degli interessi di parte
Se mi consentite per un attimo un gergo dopo più tecnico poi promettono lo usano più
Più orientata ad un gioco cooperativo a somma positiva che non ad un gioco solo distributivo a somma zero in cui c'è qualcuno che guadagna e qualcuno che perde invece bisogna orientare la logica al fatto che tutti ci si guadagna
Ora io credo che
Questo vuol dire che da un lato alle istituzioni locali devono essere più capaci di governare le trasformazioni come il consenso su base stabile non soltanto come alcune volte avviene come spesso è avvenuto con la ricerca di consenso solo per ragioni simboliche in alcuni momenti e poi dopo non interessa più
E dall'altro le parti sociali devono consolidare a mio parere quel mutamento profondo di logica di azione di strategia che è già avvenuto ma che non è sempre che non emerge sempre in modo in modo stabile e che ha portati a passare da una logica come dicevo solo redistributiva di compensazioni e di riequilibrio dei guasti provocati dallo sviluppo
Ha invece una logica di sostegno a uno sviluppo purché sia uno sviluppo di qualità uno sviluppo una competitività che deriva dall'aver imboccato una strada alta e non una strada basta lo sviluppo
E quindi occorre essere a mio parere che le parti sociali si facciano portatrici di richieste
Di formazione di servizi sia anche di protezione sociale che però siano concepite presentate ripetono come compensazioni ma come infrastrutture sociali per lo sviluppo questo è il vero punto
Vediamo brevemente cosa vuol dire dal punto di vista del sindacato dal punto di vista le istruzioni purista del sindacato io a mio parere questo vuol dire che ci saranno due grandi obiettivi che dovranno continuare a proporsi una volta appunto superata questa visione puramente redistributiva compensative del proprio ruolo
Dovranno da un lato certamente
Contribuire alla competitività dei propri sistemi territoriali in questa competizione che ormai europea non è più soltanto italiana ed internazionale
Di fronte appunto a questa sfida della globalizzazione dei mercati dell'unificazione europea eccetera perché e da questa competitività che dipendono occupazione e benessere per i lavoratori
Al tempo stesso però do devono cercare di innescare come diceva ricordava Agostinelli nella sua introduzione un processo di sviluppo delle risorse umane di valorizzazione sociale del lavoro
Ora Agostinelli ci diceva che questa seconda cosa la dicono tutti ma poi non si fa in realtà ancora più complicato di così perché in molte ricette che che circolano queste due aspetti sono visti come tra loro incompatibili sono visti come
Impossibilità per entrambi
La vulgata sulla sugli effetti della globalizzazione per esempio ci dice che per poter competere con l'economia americana e così via occorre soltanto deregolazione tagli allo Stato sociale
Occorre quindi un ridimensionamento del ruolo del lavoro e del sindacato e quindi s'valorizzare il lavoro ridimensionare il sindacato
Ora io credo che invece ci sia una grande errore una grande contraddizione in queste ricette perché primo luogo
Senza a risorse umane sviluppate cioè senza alla presenza di una forza lavoro con un'elevata qualificazione e con una elevata capacità di cooperazione anche in azienda
Non è possibile un modello di competitività se no un modello di competitività sul prezzo che te bassi salari e bassa
Alti tempi di lavoro bassa protezione una modello di competitività sul prezzo che evidentemente i Paesi europei non possono vincere con se non altro con i Paesi emergenti su questo sicuramente al di là delle delle ragioni diciamo politiche per cui ci si dovrebbe opporre a questo ma anche da podista economico sarebbe bastato il perdente
In secondo luogo si può anche dire che senza i sindacati o contro i sindacati nei Paesi europei non si riduce significativamente il peso del welfare
Se non ha peso apprezzo di di scontri sociali insostenibili questo lo abbiamo visto
Già con il governo Berlusconi nel novantaquattro lo abbiamo visto in Francia quando il governo Juppé ha provato a riformare il sistema pensionistico senza minimamente consultare i sindacati persino in Paesi molto avanzati come la Germania alla Svezia
La riforma dell'welfare non si ottiene senza una concertazione
E questo deriva in fondo a mio parere dalla dal fatto di non capire che sindacati e istituti di tutela del lavoro in realtà svolgono una duplice funzione svolgono un duplice ruolo da un lato sono dei vincoli per l'economia ma dall'altro sono delle risorse
Io poco tempo ma faccio solo sono soltanto un esempio con il sindacato lo conoscete tutti
Gli imprenditori da un lato ci dicono
Sindacati sono l'elemento di rigidità la contrattazione collettiva elemento di rigidità
Però ah dimenticavo il fatto che i sindacati europei oggi svolgono anche delle cruciali funzioni produttive organizzano la cooperazione nei luoghi di lavoro coordinano la dinamica salariale attraverso le politiche dei redditi contribuiscono alla allo sviluppo delle risorse umane concludono patti sociali quando lo fanno che poi consente una crescita più stabile armonica quindi insomma la stessa cosa potremmo dire per gli istituti per i vincoli ai licenziamenti che un naturalmente un tema caldo ci sono anche di di gli striscioni fuori le raccolte di firme
Anche qui io dico non soltanto a alla diciamo la posizione mio libere neoliberiste della destra ma anche agli amici della sinistra che spesso ritengono che i forti vincoli ai licenziamenti che abbiamo
In Italia siano un elemento di rigidità troppo forte certo sono un elemento di rigidità che la legislazione del lavoro la contrattazione collettiva hanno posto più o meno in tutta Europa
Che è un fattore cioè che limita la possibilità dell'impresa di adattare come sappiamo i propri organici facilmente alla all'andamento la domanda però al tempo stesso coro che dimenticano
E che questi vincoli favoriscono quella che gli ancora tecnico si chiama flessibilità funzionale cioè Ladislav volontà la disponibilità della gente di di di cambiare mansione posto di lavoro per esempio
Se non ci sono dei vincoli contro i licenziamenti la disponibilità a cambiare mansione porto di lavoro per far fronte mutamento la domanda c'è ovviamente molto meno la disponibilità a cooperare e a essere coinvolti negli obiettivi aziendali c'è molto meno
E da parte delle imprese
Se non ci sono vincoli ai licenziamenti non c'è nessun incentivo a investire nella formazione dei propri dipendenti perché se sono dipendenti destinati a rimanere per poco tempo
L'investimento informazione non diventa più un incentivo e invece sappiamo che gli investimenti in formazione è cruciale per consentire appunto una competitività
Economica che sia appunto l'imbocco della strada alta lo sviluppo e non della della strada bassa lo sviluppo
Ecco allora insomma io credo che credo di aver praticamente mio tempo ma se dei diamo dall'alto non dei sindacati ma dal lato delle istituzioni quali sono i limiti che dovrebbero o limitarsi a porre
Io direi che ad al mercato del lavoro alla welfare e così via direi che anche qui
Anche le istituzioni dovrebbero passare dall'idea che i limiti sono semplicemente tutele e che si impongono per ragioni sociali di equità di redistribuzione di protezione la cittadinanza sociale il welfare che era la vecchia idea socialdemocratica nobilissima no
Ma che ormai ha fatto suo tempo cioè non si i limiti non si impongono soltanto per ragioni sociali limiti al ma ad un mercato del regolato vanno imposte anche per ragioni economiche
Pane imposte per ragioni economiche cioè per consentire per costringere delle economie avanzate come sono qual è la nostra regione
A competere non sul prezzo nome al ribasso
Mai invece a competere perché hanno più risorse umane hanno gente più formata da questo punto di vista come dicevo all'inizio persino
La politica sociale deve venire concepita non come una compensazione ma come un'offerta di infrastrutture sociali che come altri tipi di infrastrutture servano lo sviluppo
Bisogna addirittura pensare secondo me in questo modo è anche a sinistra che comincerà a pensare in questo modo se si chiedono asili nido tanto per fare un esempio
Non è soltanto per che questa è una giusta tutela un giusto diritto delle donne e così via ma è anche perché si tratta di un programma che socializza il costo di avere figli e che quindi consente un aumento della partecipazione al mercato del lavoro che è un bene coloro che è un bene pubblico ed è un modo per far funzionare bene un'economia
Ecco insomma adesso io davvero potrei fare mille altri esempi chiudo perché il tempo disposizione scaduto spero di aver comunque che fatto insomma che ha reso chiaro qual è il il succo della della della mia dea
Grazie Marino
C'è un altro aspetto riguardo alla qualità dello sviluppo e riguarda l'innovazione c'è un grande discutere in questo momento l'anima è talmente in realtà di questa di questa dimensione c'è una discussione c'è un'osservazione molto immaginifica noi abbiamo provato a chiedere al perché abbiamo la prossima primi tipo capire quanto in Lombardia quanto esista di questa realtà se questa sì non va via siamo pronti a tutti esistono a condizione per favorirla e poi c'è una dimensione che meno del professor prima più nostra di avviare una riflessione di fondo il su come si lavora nella new economy
Come si lavora nella Rete
E su questo abbiamo aperto e continueremo nelle prossime settimane una discussione su internet e sulla Rete chiedendo e ponendo questo quesito insomma cosa significa la qualità del lavoro nella nuova economia ed è una discussione che seguiremo i proseguiremo per il corso di tutta la campagna elettorale perché la consideriamo una delle questioni grandi per il lavoro anzi prima
Sì non penso di investire tempo a parlare di cosa siano in economia perché Clementi minuti disposizione non lo consentono
Vorrei però sottolineare una cosa importante secondo me Camp
Come è stato detto nell'intervento precedente nella nuova economia
Gioca un ruolo assolutamente importante la competenza delle persone la nuova economia forse ha come caratterizzazione principale quella di
Favorire diciamo uno spostamento da un impiego di forza lavoro inteso nel senso meccanico del termine un impiego di risorse intellettuali
Ecco questa regione non è particolarmente orientata alla formazione
Di nuove competenze intellettuali e questa cosa sta scritta nei numeri anche in aggiunta i numeri che Gian Mario Agostinelli ha menzionato
Nel suo intervento iniziale volevo proporvi questo
La Lombardia è una popolazione che rappresenta il quindici virgola sette per cento
Della popolazione dell'intero Paese
Gli universitari in questa regione sono solo il tredici virgola nove per cento siamo due punti sotto la quella che dovrebbe essere la media nazionale senza neppure tener conto del fatto che questo la regione più sviluppata di altre
è anche vero che in questo Paese
I laureati rappresentano il quindici virgola sette per cento della forza lavoro quindi una percentuale identica a quella che menzionato prima popolazione rispetto colazione totale in Italia
Però è anche vero che questi sono insufficienti bensì tutto questi due numeri voglio dire che noi importiamo laureati in altre regioni
Ma soprattutto vogliono dire che questi laureati sono continua ma è stata largamente insufficienti
Soprattutto se guardiamo al fatto che il PIL circa il venti per cento del PIL nazionale in questa regione e che
Le società di capitali rappresentano ben il trenta per cento del patrimonio nazionale
Quindi in questa Lombardia in questa Regione Lombardia
L'attitudine che abbiamo verso la formazione di competenza competenze è assolutamente insufficiente e inadeguata io penso che questo possa essere parte di uno degli obiettivi dei Grandi Progetti che
Agostinelli auspicava la conclusione del suo intervento
Guardando quali sono i fattori che determinano il successo di uno stato e qui lasciatemi dire ancora una cosa la Lombardia per le sue dimensioni va considerato un piccolo Stato ne abbiamo nove milioni di abitanti in Lombardia come milioni d'abitanti soprattutto comparabili a quelli della Svezia della Finlandia dalla Svizzera
E quindi questa regione va gestita da statisti non da amministratori
L'atteggiamento diciamo l'analisi deve essere un'analisi tipica dell'analisi del governo di uno Stato e non quello del governo di una regione
Questo chiaramente non significa che poi dopo uno debba essere separatista od evoluzionista eccetera eccetera è solo una questione di numeri che io faccio ovviamente
Però se andiamo a guardare a leggere di traverso la storia degli ultimi dell'ultimo millennio
La cosa di cui ci accorgiamo che i fattori che hanno determinato il successo di un Paese rispetto ad altri sono fondamentalmente tre
Il primo è una cultura positiva del lavoro
Ossia il lavoro visto come fatto centrale nella società ha fatto importante di sviluppo per la società e delle persone
Ecco su questo punto penso che in Lombardia abbiamo poco lamentarci chi lavora profondamente radicato nella nostra società e quindi questo non è un punto d'approfondire ulteriormente probabilmente
In questa aula regione in passato ci sono stati son stati presenti due gli altri due fattori importanti e di successo
Uno è la capacità di cogliere e sfruttare le discontinuità
Che si presentano nel mercato la Società nelle idee
Per acquisire vantaggi competitivi durevoli
E l'altro invece il contesto diciamo the gerarchizzata o della società per cui effettivamente chiunque ha l'opportunità di avviare una nuova iniziativa
Sul primo di questi punti capacità di cogliere
Sfruttare discontinuità per
Conseguire vantaggi competitivi durevoli devo dire che abbiamo fatto passi indietro notevoli negli ultimi tempi
Questo fattore che operano in Senato è stato forse il fattore
Diciamo che maggiormente favorito lo sviluppo in Lombardia nel nell'ultimo secolo
Recentemente mi sembra di cogliere soprattutto dall'andamento dei mercati finanziari e questa capacità di cogliere discontinuità sia diventato più che altro un fattore speculativo piuttosto che un fattore di strategia industriale di crescita
Complessiva quindi dobbiamo ritornare un po'alla cultura
Forse dei nostri padri dei nostri nonni
Per quanto riguarda invece il complesso dei gerarchizzata
è vero che continua a esistere una forte propensione all'imprenditorialità in questa regione
Però è anche vero che questa propensione rimane imbrigliata in
A una notevole quantità di regole superflue con questo non voglio dire che debbano essere eliminate tutte le regole per carità esattamente l'opposto solo che le regole vanno aggiornate soprattutto vanno eliminate quelle superflue quelle che sanno solo di burocrazia e non sanno assolutamente nulla
Di incentivo allo sviluppo incentivo al al cambiamento
Per quanto riguarda diciamo tre punti concreti che vorrei sollevare
Riguardo alla
Adeguatezza
Del atteggiamento di questa Regione nei confronti della new economy
Vuole sottolineare
Innanzitutto che in questo momento secondo me manca una corretta percezione di quale siano gli spazi e i tempi della nuova economia
Il cosiddetto Cibber spazio tempo non è ancora entrato nelle nostre vene nel nostro DNA pensiamo che i tempi siano ancora quelli di un tempo
Pensiamo ancora che gli spazi sia in quelli di un tempo si comincerà a lavorare qui questi atti si va nelle nelle regioni limitrofe poi si va negli Stati vicini eccetera
Quindi non c'è sostanzialmente né una percezione chiara del fatto che oggi per competere bisogna competere globalmente da subito anche nelle nuove iniziative
E non c'è una percezione del fatto che i tempi si sono accorciati almeno di un fattore quattro oggi si usa dire che l'anno Webb l'anno internet vale tre mesi in realtà forse fare addirittura meno
Un'altra cosa importante secondo me è che le risorse umane attualmente non sono commisurate alle dimensioni della sfida a me come quantità né come qualità
Nella nuova economia una componente importante sicuramente sicuramente l'infrastruttura tecnologica che va costruita non voglio dire da zero ma
A partire da un da un idea di infrastruttura che sicuramente non è coerente con i tempi
Dell'economia nuova
Qui fatto soltanto un un esempio numerico mi spiace fare questo esempio
Soprattutto dopo avere ascoltato interventi invece di persone che hanno riportato esperienza che sto stanno esattamente dall'altra parte della barricata assolutamente drammatiche
Nel settore delle nuove tecnologie in questo Paese oggi nella sola parte nella sua componente comunicazioni quindi non me l'ha nell'informatica classica ma delle comunicazioni si stima che manchino cinquanta mila
A detti cinquanta mila Esperti
E la stima è che nel due mila tre questi cinquanta mila esperti mancanti diventeranno centotrenta mila esperti mancanti questi sono numeri assolutamente fantastici io fatto un attimo un conto del personale che in tutto il Paese siamo riusciti a formare nelle nel corso di tale licenza dell'informazione dei corsi dall'ingegner informatica
E volendo essere ottimisti non arriviamo a trentacinque quaranta mila e questo su un arco di tempo di venti venticinque anni quindi la nostra capacità di formare persone e dell'ordine del due tre e quattro mila l'anno in questo Paese e ce ne mancano cinquanta mila
E ce ne mancheranno centotrenta mila
E con problematiche queste dimensioni non si può che affrontare con un grande progetto di formazione
Che vada molto al di là delle strutture formative che sono oggi presenti
Nel Paese e nella regione
Prendiamoci conto che
Questo problema che è presente in tutto il resto d'Europa in diciamo
Con dimensioni simili a quelle italiane
è presente anche negli Stati Uniti gli Stati Uniti hanno negli ultimi due anni deciso di raddoppiare il contingente di Green Card carte verdi per consentire stranieri di accedere al loro Paese
Come lavoratori e questo tutto ciò non basta il nuovo diciamo il contingente raddoppiato di green card è stato esaurito a giugno l'anno scorso una cosa assolutamente spaventosa la carenza di personale qualificato che esiste nel mondo
Realtà i punti da toccare ma con lei insistere su quel su quest'ultimo perché il più vicino al mio mestiere
Ecco quello che ritengo sul lato la formazione e che manchi una struttura intermedia fra quella della scuola media e quella dell'università
La scuola media per sua natura non può formare degli esperti che possono entrare subito nel mercato del lavoro oggi
L'università lo può fare in linea di principio ma non lo può fare
Con i numeri che ho menzionato prima e soprattutto poi strutturalmente inadatto a farlo dell'Università punta a una formazione che non voglio dire sia sempre di eccellenza ma è un pochino al di là di quello che serve alla media dell'impresa con questo non voglio dire cancelliamo l'università serve l'università e sembra che l'Università produca quindi numeri che oggi blu produce
Però serve anche qualcosa di intermedio che produca numeri di Esperti che siano dieci C dieci venti trenta volte superiori a quelli che oggi l'università è strutturalmente in grado di
Fabbricare
In questa direzione sicuramente importante di nuovo il ruolo dell'infrastruttura di comunicazione avventure tipo quelle che sono nati in Italia come negli altri Paesi del resto per favorire la circolazione delle idee
E all'interno della classe diciamo intellettuale se vogliamo azioni come quelle che anche la CGIL in Lombardia fatto con le varie esperienze che sono già state menzionate che sono
Di rilevanza assoluta non solo dal punto di vista sociale organizzativo ma anche e soprattutto dal punto di vista tecnologico e vi posso dire che sarò particolarmente felice di invitare alcune delle persone che hanno costruito le infrastrutture di cui vi è stato parlato a tenere delle lezioni ai miei corsi perché non ho assolutamente assolutamente nessuna
Nessun ritegno a dirvi che queste persone sono spesso molto più competenti di molti dei miei colleghi di quasi tutti dei miei colleghi
Ecco queste infrastrutture possono
Favorire
La circolazione delle idee possono favorire la circolazione di conoscenza possono favorire lo sviluppo del dibattito possono favorire lo sviluppo del confronto possono favorire in altre parole la crescita di una cultura collettiva che vada nella direzione della nuova economia
Nella direzione di una definizione comune delle strategie industriali da perseguire in una regione come questa vada nella direzione di un
Maggiore trasparenza anche nella gestione di questi di questi fenomeni attraverso una pubblicazione sistematica costante e quotidiana di tutti gli atti e tutti i numeri tutti i pareri di tutti i discorsi tutte le azioni
Dei nostri politici
In questo settore
Rendiamoci conto che se noi non facciamo quello che ho detto saremmo destinati a soccombere i tempi della nuova economia sono tali per cui il numero di lavori tradizionali che viene distrutto elevatissimo e se noi non riusciamo a rimpiazzare questi lavori tradizionali con lavori nuovi in tempo breve attraverso gli strumenti che ho accennato e molti altri ovviamente me corriamo il rischio di vedere quel cinque per cento di disoccupazione che è un po'il vanto della Lombardia quanto numero molto piccolo rispetto al resto d'Italia vedere salire questo cinque per cento a livelli
Comparabili con quelli del resto del Paese del nostro continente anche perché ricordiamo che l'osso continente non ha problemi molto diversi da quelli del del nostro Paese
E corre meglio dire correremo il rischio soprattutto di vedere poi le migliori menti quelli che hanno più idee più iniziative eccetera migrare all'estero
Inseguiti come sono già adesso da cacciatori di teste cervelli
Provenienti dai Paesi dove la nuova economia già decollata e dove queste testa servono davvero
Per in quanto la loro mancanza rappresenta l'unico vero fattore limitativo alla crescita di quei Paesi
Grazie
Noi a questo punto la nostra discussione cambiamo facciamo un giro d'orizzonte e apriamo un altro versante della nostra riflessione che riguarda i sistemi di tutela e il protagonismo dei pensionati di chi lavora nel volontariato e degli altri
In questo campo quindi la prima testimonianza
La terra Carla Rozzone che lavora nel volontariato
E che credo ci racconterà un'esperienza di grande interesse peraltro vi prego di sostenerla perché Carla e molto emozionata nel fare questo intervento
Grazie
Mi chiamo Carla ha vinto in provincia di Bergamo a Brignano genera data
Un piccolo paese prevalentemente rurale dove tutti conoscono i fatti di tutti
Dove le associazioni tradizionali sono quelle degli alpini da San Vincenzo labilissimo e l'Hajduk dove c'è una casa di riposo con tanta gente del paese dentro
Mi è stato chiesto di raccontare la mia esperienza di volontaria Ouse
Ho detto subito che non mi piaceva mettermi in mostra ma mi hanno quasi obbligata
Mi hanno detto che in questa occasione così importante il mio racconto avrebbe potuto aiutare molti a capire e che cosa fa una volontaria e magari avrebbe potuto convincere chi ha un po'di tempo libero
Spero anzi che la CGIL si convinca davvero perché che per cambiare il mondo sono fondamentali la convinzione la convinzione e l'aiuto di ciascuna singola persona
Dunque faccio la volontaria presso una casa di riposo quella del mio Paese che si chiama ospitali arresi
E infatti ospita più di sessanta persone la metà delle quali nord autosufficienti totali
Tutti i giorni vado in casa di riposo due volte al giorno al mattino verso l'ora di pranzo e alla sera verso l'ora di cena
Il mio lavoro di volontaria è sostanzialmente quello di aiutare a mangiare anzi quello di imboccare un ospite un po'particolare
La persona che aiuto si chiama Teresa ha solo cinquantatré anni e afflitta dal morbo di Alzheimer da sei anni e non è in grado di mangiare da sola
Di solito è rigida morde le infermiere e urla frasi difficilmente comprensibili
In una situazione già di per sé difficile con il personale ridotto all'osso esempi sufficiente quale operatore può appassionarsi al suo caso
Può aiutarla volentieri
Può farla mangiare con pazienza prima che il pranzo si raffreddi
Il mio lavoro e quello di arrivare per tempo di accarezzarlo un po'nel tentativo di calmarla disuso urlarlo a qualche qualcosa per metterla tranquilla di imboccare una piano piano di mantenerla pulita spesso le cose vanno in modo che nonostante gli sforzi mi sputi addosso un po'del suo pranzo enigmi e magari mi urla a squarciagola qualche insulto colorito il più bonario eh tuta andava via
Quando le cose vanno straordinariamente bene e mi rimane del tempo giusto per imboccare altri tre o quattro ospiti
Bene
La gratificazione che mi resta addosso dopo questa giornata
E quella che mi regala qualche volta Teresa infatti magari dopo avermi insultata mi guarda e Milan c'era un vieni ancora domani che davvero mi ripaga
Da lei a me e questo è tantissimo
Faccio la volontaria per questi momenti ho cominciato quando mia suocera è stata ricoverata in questa stessa casa invocavo lei e mi guardavo intorno non ho più smesso
Faccio la volontaria per quel Natale che una ragazza la chiamo così anche se ha i capelli bianchi in case di riposo alcolizzata sempre arrabbiata sempre sola mal viste in paese ed a tutti conosciuta come una che si è divertita
La gente dice che non merita nulla
Mi ha abbracciato piangendo solo perché le ho portato un foulard colorato
Faccio la volontaria per dare una mano al personali che non ha ce la farebbe sono in tre gli operatori che imboccano
Una in più fa davvero comoda
Faccio la volontaria perché questo posto mi mantiene a stretto contatto con i problemi
In una casa di riposo si paga rette da due tre in qualche posto della Lombardia quattro milioni di lire al mese
Ci sono liste d'attese che non finiscono più
Il personale non basta mai e la gente dentro le case di riposo non vide in nessun caso bene
Apro una piccola parentesi per Cofferati e la CGIL
Per me i lavoratori in casa di riposo fanno un lavoro usurante
A queste persone devono pensare la politica le amministrazioni
è o non è responsabilità delle comunità farsi carico di situazioni così
Dell'Auser del mio Paese
Probabilmente avrei fatto la volontaria anche senza usare ma mi è piaciuta questa esperienza ho sempre dato una mano addirittura molti molti anni fa nelle ACLI
Diffonde con L'Unità la domenica e montavo smontavo e curavo la cucine la cucina alle feste dell'Unità
Mi sembra si è passato tanto tempo una forma di impegno diversa lontana eppure sento che oggi il mio impegno è uguale si rivolge direttamente alle persone
Non con un giornale con un giornale di partito ma con qualcosa di più mio qualcosa di diretto chi arriva subito un gesto un'idea un Progetto
L'house è è presente nella casa di riposo con l'associazione anni d'argento
Serviva un pulmino attrezzato anzi servivano i soldi per acquistare un pulmino attrezzato settantacinque milioni
Abbiamo inventato e proposto uno due tre lotteria a premi abbiamo allestito uno due tre volte il mercatino dei lavori degli ospiti
Una domenica ogni due o tre mesi abbiamo organizzato dentro la casa le feste di compleanno degli ospiti distribuendo regali e tranci di torta
La pasticceria del Paese ci mette le torte i familiari partecipano gli ospiti ballano in carrozzella
Alla fine dopo quattro anni mille lire su dopo mille lire abbiamo comprato il pulmino
L'Auser in casa di riposo oggi altre volontarie pure Teresina Pina oltre a me
A due convenzioni con la casa di riposo fornisce due volontari come autisti dal pulmino che porta al cento lo diurno integrato gli ospiti e altri due volontari che fanno manutenzioni al piccolo giardino della casa
Un terzo ambito di collaborazione con la casa e costituita dalla presenza di due o tre infermieri
Della casa di riposo presso il Centro Hauser per provare la pressione glicemia e colesterolo e colesterolo ai frequentatori del centro e anche alta tutta la cittadinanza
Infine l'Auser a due convenzioni con con il Comune chiede la lega nord
Per sei volontari che portano i pasti a domicilio di persone non auto sufficienti da quando scarseggiano i ragazzi obiettori sono gli anziani a fare il servizio civile e per curare la piattaforma ecologica del Paese il comune e della lega nord è vero ci siamo posti il problema
Di incerto dopo quello che dicono nelle campagne elettorali non meritano nulla
Ma come si fa le persone e la gente del paese ha bisogno e non ce la siamo sentita di sottrarsi abbiamo deciso insieme di pensare alle persone più che a colori dalle amministrazioni
Così non mi rimane il tempo per fare la nonna se devo essere sincera non mi interessa neppure il mestiere di donna tempo Pierre no ho cresciuto tre figli ho fatto la mia parte sono dell'idea che anche i miei figli devono fare la loro pur amando moltissimo i miei nipoti
Mia figlia che per che partorirà giorni mi dice che sono una nonna snaturata che trascuro figli nipoti sono orgogliosa di aver tirato su tre figli ma quello che faccio mi sembra valga di più per me prima ancora per gli altri
L'Auser di Brignano gestisce anche un circolo in paese un bel circolo appena ristrutturato
Vicino al palazzo dell'Innominato merita una visita si tratta di un bar e di qualche attività sociali e culturali
E timidamente di dibattito di dibattito sindacale politico
Ecco non posso fare la nonna anche perché è un pomeriggio la settimana sono di turno al bar
C'era
Grazia Carla credo che per cose che ho detto riassumono
Molto bene che cosa significa in Lombardia per molte persone anche per l'Auser e per molti altri la parola solidarietà
Noi proseguiamo in questo nostro percorso dando la parola al dottor Cornalba anche qui per mettere a fuoco un grande problema da Lombardia mi quello della sanità e come si vive anche in ragione delle scelte che ha compiuto la giunta Formigoni il problema della sanità per i cittadini lombardi
Il tema del mio intervento riguarda la sanità lombarda un tema rilevante perché si accinge alla competizione elettorale per governare alla Regione per almeno due ragioni
Una rappresentata dal valore sociale della difesa della salute e l'altra dal peso economico della sanità nel bilancio regionale partire comunque nella mia esperienza di medico che opera in un ospedale pubblico dell'hinterland milanese di medie dimensioni ormai da anni e dal sentimento di frustrazione di avvilimento mista a rabbia che si prova oggi a operare in una struttura pubblica lombarda in declino e destinata ad un ulteriore ridimensionamento
La sanità pubblica per me come da molti medici
Ha rappresentato e rappresenta ancora la scelta più importante per la difesa della salute come diritto di tutti i cittadini per anni abbiamo lottato per difendere ciò che di buono c'era nel sistema sanitario pubblico
E per contrastare il burocratismo gli sprechi la corruzione le clientele che ne l'hanno ridotto a un sistema insopportabile per i cittadini
Per queste caratteristiche negative io non ho alcuna nostra zia per quel sistema sanitario che pure aveva una sua efficacia ed ho accolto con favore le riforme che si sono succedute
Perché rappresentavano il passaggio da un sistema artigianale a uno nuovo più moderno più efficiente
Pur con le dovute Riserve
Sul rischio che le regole di finanziamento del sistema i famosi DRG che la gestione aziendale avrebbero potuto ridurre la salute a merce e la sanità una sorta di mercato
Oggi mi trovo ad operare in un'azienda ospedaliera costituita da quattro ospedali circa mille letti due mila e cinquecento dipendenti quattrocentocinquanta medici
Duecento sessanta miliardi di entrate ma ventinove miliardi di disavanzo nonostante i trentacinque già previsti dalla Regione come ripianamento
Insomma le cose non vanno molto bene
La mia azienda ha perso il cinque per cento dei pazienti negli ultimi due anni ha ridotto la sua capacità di attrazione si dice benché è il piano strategico triennale previsto dalla Regione abbia indicato l'obiettivo di incrementare del cinque per cento il ricovero
Ha ridotto le manutenzioni le riparazioni al minimo della decenza non ha fatto investimenti ovviamente non ha introdotto alcune innovazione non ha presentato alcun progetto credibile di rilancio dell'azienda
Non ha permesso alcun aggiornamento né qualificazione del personale ha infatti ridotto i fondi per l'aggiornamento a duecento milioni per due mila cinquecento dipendenti all'anno
Che sono tutti stati spesi per i corsi obbligatori della sei due sei e sono state persino tagliate le cento riviste che scientifica che giungevano nella nostra biblioteca
In questo contesto la professionalità complessiva di tutti tenderà inevitabilmente a ridursi
Questo andamento negativo e probabilmente comune a gran parte delle aziende ospedaliere pubbliche della Regione infatti i dati contenuti nel Piano sanitario regionale recentemente presenta tu indicano che tra il novantasei e il novantotto l'attività di ricovero nel pubblico si è ridotta del sette per cento mentre il privato aumentato del ventiquattro per cento
Questo risultato negativo è il prodotto di una promozione programmazione regionale inesistente ridotta a sole regole di mercato
E prodotta dalla competizione truccata apre il pubblico il privato il privato può sceglie le patologie più redditizie per cui trascurare
Il privato può permettersi con le allegre regole dell'accreditamento lo regionale
Di livelli di assistenza nettamente insufficiente
E prodotta dalla scarsa qualità dei direttori aziendali nominati dalla Regione
Nel pubblico si perde e non si hanno prospettive
Si perde e non si hanno prospettive perché la Giunta regionale lombarda è soddisfatta dell'andamento della sanità
Perché secondo loro i cittadini possono liberamente scegliere dove farsi curare e la competizione ha fatto emergere le strutture migliori
Tacciono però sul disavanzo che fortemente aumentato sugli opportunismi
Che rasentano l'illegalità su ricoveri inappropriati che sono una quota consistenti stima del livello di ricovero attuale uno studio recente fatto in quattro ospedali milanesi
Dimostra che questo livello di inappropriatezza giunge circa il cinquanta per cento
Pace sulla crescita eccessiva è sospetta dei ricoveri per interventi chirurgici che vanno al di là dell'epidemiologia cioè dalla presenza reale di malattie
Pace sulla scarsa assistenza nelle strutture private i privati producono mille interventi chirurgici con la metà dei medici e con la metà degli infermieri e non è solo efficienza
E allora al sentimento di frustrazione si aggiungono rabbia in calzatura per l'indecenza dalla giunta Formigoni
Che venga sia il massimo responsabile sanità pubblica lombarda ne assegna le risorse le nomine di direttori si dichiara soddisfatto nonostante la caduta di efficienza e di competitività di quelle che dovrebbero essere le sue aziende
Le aziende di cui è il primo responsabile
Permettetemi una metafora per essere più chiaro come può una squadra di calcio non perdere quando il suo presidente il direttore sportivo l'allenatore compiono scelte a favore degli avversari
E si ritengono soddisfatti quando questi vincono la propria squadra per
Nello stadio di casa costoro sarebbe raccordi con tonnellate di uova marce
Ma questo non avviene ed affini partiva e per concludere non avviene perché i sostenitori della squadra non credono più in essa
Perché i cittadini richiedono radicali e consistenti cambiamenti per ritornare a sostenerla
Nel programma elettorale del centrosinistra sanità pubblica deve diventare il primo pilastro centrale
E per essere competitiva e vincente deve essere profondamente rinnovata quindi nessuna Nostalgia nel ritorno al passato ma un grande progetto per rimettere al centro i punti di forza
Dalla sanità pubblica coniugati a una moderna efficienza così come avviene nei migliori sistemi sanitari del mondo e questi punti sono rappresentati dalla tutela della salute dei cittadini come obiettivo centrale del sistema sanitario cioè l'efficacia e la qualità al primo punto non è ricorsa
Rincorsa alla crescita delle prestazioni sanitarie né al taglio ossessivo delle spese
Il secondo punto è la programmazione sanitaria come principale strumento per raggiungere gli obiettivi di salute contenuti nel Piano stralcio sanitario nazionale tra questi i primi sono la riduzione da l'amor Talita la riduzione delle morti evitabili del tasso di morbosità da perseguire con la prevenzione primaria e secondaria e con le terapie di provata efficacia
Sono terreni possibili si può andare per questa strada
La riduzione dei ricoveri impropri delle prestazioni inutili attraverso l'applicazione rigorosa della ma di medicina fondata sulle evidente sulle prove di efficacia e sui protocolli operativi che da essi derivano attraverso il rafforzamento della prevenzione delle strutture territoriali il contenimento dei ricoveri ospedalieri inappropriati attraverso il potenziamento di forme alternative come il day hospital
L'assistenza domiciliare integrata all'ospedale a domicilio il il pacchetti diagnostici ambulatoriale
A questi obiettivi di fondo però occorre associare scelte adeguate per la gestione delle aziende
Questo rappresenta almeno il cinquanta per cento del problema non basta avere dei buoni progetti bisogna poi saperli tradurre inattualità
Bisogna saper gestire bisogna saper fare il cambiamento di gran parte diciamo un degli obiettivi centrali per questo cambiamento deve essere il radicale cambiamento dal quadro dirigente delle aziende sanitario e amministrativo la scelta di nuovi direttori che sia improntato al saper fare
Per terzo la fermezza la fermezza e la serenità nel rimuovere coloro che non sono in grado di raggiungere gli obiettivi
è desolante lo spettacolo offerto dalla dirigenza attuale che nonostante i risultati negativi della propria gestione si auto promuove pre fino sì premia
Credo che questi punti possono contribuire a presentare un buon programma realmente alternativo a quello della destra di Formigoni
E che per questi obiettivi valga la pena di battersi e anche di provare a vincere
Grazie al dottor Cornalba diamo la parola Arturo Grassi dello speaker credo abbia un altro punto di vista importantissimo nelle in questa Regione per le battaglie che ha fatto la spia anche recentemente sui temi che sono gli erano sollevati dell'autosufficienza grazie certamente
Anche io che loro da dieci anni oramai l'ordine sociale
Come molti altri compagni dello Spi Cgil
E vorrei riprendere quel che diceva Agostinelli
I diritti e cioè noi siamo il sindacato dei diritti della CGIL dello Spi Cgil che sta nella CGIL certamente e su questo versante molte di noi quasi tutti noi diciamo tutti non ci crediamo e allora i diritti certamente che hanno levato dalla fabbrica caduto strutturale chiuderle diciamo a Brema certamente ma stiamo nel campo degli anziani anche come dicevano i vigili degli interventi precedenti il capo degli anziani
è una battaglia in cui non lo sentiamo ogni giorno perché siamo sul posto parliamo con gli anziani e prima si portano una miriadi di problemi
Ma ognuno fondamentale sappiamo perdere è un modo diretto la sanità che ha parlato prima provveda dire molto scusa ma non pare una salita
Chiaro l'Europa dei abbiamo superato contro davano manifestazioni scuole sanità come hai portato salita vedove Lombardia caricando i pensionati e non solo i pensionati sulla mia utenza districa eccetera ma non ne parlo
Voglio parlare
Appunto l'altro campo
Di qui non ha voce
Noi abbiamo molti anziani centinaia e centinaia di anziani e famiglie
Che non ha voce
E sono quelli che diceva l'intervento dalla dall'Auser prima che sono gli anziani che sono costrette le famiglie son costretti a ricoverarla dei nelle RSA è giovane le case di riposo
Allora qui ecco dove c'è un punto non si fermano i diritti non arrivano fin lì
La Regione Lombardia
Ha ucciso i diritti su questo terreno come ha ucciso in Comune di Milano
Allora mi mi soltanto qua noi puntiamo per una Regione dai diritti
La regione del centrosinistra le regioni ben diritti paga è questo il punto
Però Sergio le indiretti anche questo campo degli anziani che non hanno molti ostacoli quest'recuperare dove han colpito fortemente la famiglia
Lo diceva prima l'intervento
Le famiglie il parquet all'entrata in questi centri
Gli anziani colpiti al problema all'interno per le cure sanitarie ciascuno sanitaria e del personale anche certamente ma c'è anche la famiglia che cade il diritto che aveva sei mesi prima del ricovero accade verticalmente
Perché entrati in questi centri di quattro milioni quattro milioni e mezzo al mese
Con il ricoverato alla minima abbiamo citato i depositi perché le tocchiamo con mano ogni giorno
Diventa un disastro
Mi raccontava l'altro giorno
Non proprio del mio caso anche per far capire
Racconta un altro giorno nostri scritto vice come suo atto in pensione
Ho dovuto rule ricoverare urgentemente si aggancia aggravato il genitore
Adduttori ancora più il più possibile in ogni caso non è più possibile perché c'è una carica si chiude con il caso figuriamoci è qui un altro campo d'intervenire anche su questo dopo il più possibile unita sotto ricoverare in questi centri bene la liquidazione
Che ho preso alla lavoro in quattro cinque mesi vaporizza la liquidazione viene no invece nascono faccio
E dal problema che valgono faccio
Perciò
Ci sono una serie di problemi di questo tipo che va esaminato molto bene
Perché ci sono quelli che sono ricoverati non più autosufficienti dicevo prima ci sono alcuni casi
Che sono ricoverati al solo tenuto in casa
E abbiamo anche di questi casi toccano con mano
Che Rutelli case
Sacrificando qua H giustamente perché Leo farsa definizione no perfidi
Però assorbito capita così o così
Allora lì come terreni amo
Discutiamo episodio discutiamo losco intervenire con l'assistenza domiciliare integrata si poteva vedere con incentivo alla famiglia discutiamo su questo campo
Come discutiamo sull'attrice o prima per i ricoveri nelle case di riposo non più autosufficiente non su questo abbiamo fatto una grossa battaglia
Come sindacate
Dei pensionati ma dico anche le Categorie perché più istituti delegate
Dei quadri Déco questa battaglia non può essere solo
Dai pensionati
Barca siamo riusciti a sfondare è ridurre le rette
Anche se poi il Comune di Milano per esempio devo ancora istituire l'accordo fatto le rette dal nota siate novantotto e di poca novantanove perché non risulta ancora chiamo istituito le quote
Mi ha fatto lamentazione ultima il dieci di fare di febbraio ma vorrei dire
Che su questo versante
Come è capitato a me per esempio dicevo prima
Io mia madre dovesse ricoverata per questi motivi Radaelli di Milano
Vado contatto quattro milioni al mese
Non è sufficiente la mia pensione equa di mia moglie per pagare quattro milioni al mese
Ho dovuto emigrare andare nel venga dal nell'Emilia
Farò ricoverare nell'Emilia me dimezzato già da più della metà produrrebbero dimezzato il costo proteggendo chilometro andare dove tornare
è penetrato pensate voi
Perciò ho fatto questo esempio e qui questi sono esempi vissuti esempi vissuto in perciò o noi sosteniamo
Figuriamoci con riduttori Martinazzoli
Fino in fondo porca dicevo prima
Ecco quel programma
E si aggiungono anche a questi problemi questi problemi è un programma
Che ci deve portare ai diritti ovvero una regione veramente dei diritti
Che è poi faremo i conti più avanti col Comune di Milano togati persone qua
Il Comune di Milano perciò ecco io finisco qui perché Urbani i tempi ho posto una serie di problematiche il cui noi come contributo sociale che diamo perché siamo più noi volontariato chiaro
Aiutare i pensionate ecco ma bisogna questo comparto all'interno degli anziani
Deve allargarsi laurea
Perché poi
Investe non solo di Angelo anziano inverte a pigione i figli i nipoti eccetera perciò dev'essere deve essere un comparto in cui ci sia tutto il sindacato la CGIL su questo terreno gran
Grazie questo giro di testimonianze abbiamo ora la parola liberamente Diallo
Che credo rappresenterà un'altra un'altra dimensione somma dei problemi che nella Lombardia si aprono e delle risposte che è indispensabile dare grazie via grazie
Richiamo Ibrahim
Ma giallo
Sono nato in Senegal dei genitori i migranti dalla Guinea che vicino un paese vicino
Ho due passaporti senegalese anche qui ne hanno mi sento cittadino gli Enti quei due paesi sono da undici anni in Italia
Dieci anni a Brescia
Sono arrivato che avevo ventitré anni in questo Paese
Io credo che parlare di un fenomeno come quello che riguarda la storia di persone che partono dal loro Paese loro cita loro bilancio d'origine per una ricerca di una vita migliore perché costretti per un motivo o per un altro ci vorrebbero tutta una vita che che cinque minuti quindi ovvio in cinque minuti mi sarà molto difficile entrare e dire tutto quello che io questi undici anni ho vissuto al di fuori diciamo così dalla casa delle mura dalla del mio luogo di nascita del mio ambiente culturale e tutto quello che poi si aggiunge
Cercano soltanto di dare una mia testimonianza su due cose
Partendo da un fatto che oggi come oggi penso che da sinistra a destra centro Est Ovest tutti dicono e tutti si rendono conto che ormai e paesi sviluppati c'è una tendenza che fa sì che aumenti diciamo così le persone più anziane
E diminuiscono diciamo così le persone più giovane cioè ci sono meno nascite elitaria occupa un posto molto molto molto diciamo così in basso nella classifica in questo diciamo Elenco di paesi ricchi che hanno questo andamento demografico
è ovvio quindi che deve essere una questione che deve essere conosciuta e sul quale tutti i giorni
Da non da adesso ma da ormai da un po'di tempo che ognuno di noi deve fare i conti sia per chi e costretto andare via ma anche a chi riceve queste persone
Però purtroppo ancora oggi il fenomeno tende a essere diciamo così
Discusso o per lo meno affrontato sempre in modo molto parziale o più che altro in modo delle volte per interessi che non saprei neanche definire comunque ci sono due parole che su quale io vorrei ripartire con la mia esperienza personale che di solito sono quelle diciamo un po'più
Ma ecco che definiscono e qui si usa di più per rifiatare o per affrontarla o per cercare di risolvere da una parte solidarietà la parola molto grande molto che ha molti significati che può essere interpretato vari morì
Cioè che la parola in un bersaglio voglio dire solidarietà non appartiene a un popolo che sono nato appartiene al mondo intero orchestra Parolo conosciuta da tutti in qui penso che sia vissuta anche sul piano pratico
E la legalità
Ogni legalità ma io dico legalità quindi subentra tutto quello che poi dovrebbe essere controllato Tonio Tondo che
Cominciamo con la prima
Io da undici anni lunghi
Lunghi perché
Ventitré anni oggi ne ha trentaquattro c'è proprio sono anni in cui uno ha tanta voglia di fare tante cioè fisicamente magari anche iniqui uno vorrebbe fare tantissime esperienze la solidarietà che io qui in questo Paese fino adesso
Ho visto o per lo meno come interpretato credo che non ci sia più
Non sia più quella che bisogna dare a chi oggi come me da undici anni è qui in questo Paese o perlomeno deve essere interpretati in altro modo cioè
Una solidarietà che non deve dire
Che io ti accolgo perché sepolcro io ti vengo con ancora buonissimo no
La solidarietà deve significare che tu adesso sei qui in questo Paese di riavere i stessi diritti stessi doveri le stesse pari opportunità di qualsiasi altro cittadino che vive in questo Paese visto che tu lavori collabori ed ecco il calcolo
Questo
Questo quello che manca oggi
Cioè tant'è vero che noi oggi cioè noi e altri che siamo qui da anni continuiamo tutti gli anni tutte le volte a essere messe in discussione cioè
Che manca una cosa fondamentale che quella
Per la fiducia
Cioè quella di sentirsi sempre l'occhio mi
Tu non devi mai sbagliare
Tu devi sempre essere quello che accetta perché tu sei l'ultimo privato non sei di qui
Al di là delle tue capacità intellettuale e morale manuale spirituale cultura
Non non importa non interessa nessuno
Sei sulla carta delle volte sulle leggi vigenti qualche cosa un buon principio enunciato ma in realtà che sul concreto già il bando io
In quanto cittadino immigrato che sono a Brescia da dieci anni mi rivolgo al Comune Miglio di residenza che qua tutti quasi mi conoscono perché sono libero pare anche la famiglia figli che vanno a scuola
Mi presento davanti a un ufficiale a un'aula un impiegato del Comune la prima cosa che mi chiede ma tu ce l'hai il permesso di soggiorno
Cioè questo è è è una cosa un po'delle volte che ti dice sì Picciolo ma dove io ce l'ho qua o la carta di identità qui me l'avete dato voi sono dieci anni che sorridente il Comune non basta
Tu mi devi portare il permesso di soggiorno
O se per sfortuna io l'ho portato a rinnovare perché ogni tanto capita che ne ogni due o tre quattro anni si fino ai ho la ricevuta
Diciamo che menato il figlio altro ieri io lo devo andare scrivere prendere il pediatra
Mi dicono di no
Non posso farlo
Perché prima devo andare in costume aprendo del permesso scrivere mio figlio ma io dico guardi che io sono qui insieme anni questo è nato qua perché allora queste sono cose piccolissime sul piano diciamo così dette così ma che è una è una cosa che
Tutti i giorni l'immigrato che quello che dovrebbe essere poi un attore che deve essere coinvolto soprattutto per poi la gestione dei problemi che poi magari delle volte una presenza sua comporta
Ma se trova già tagliata da fuori di partenza come fa a partecipare se comunque c'è ecco quando poi tutti i presenti dici tranquillamente perché sostegno solo quando ho tutto in regola lavoro
Ti rimandano dieci anni indietro quando eri appena arrivati quando ancora Savi ma integrando il documento ecco questo io credo che però in una regione qui mi rivolgo al eventualmente alla classe politica che un domani io mi auguro
Confermerà questa regione in cui registriamo è la prima come presenza
E non soltanto una presenza così ma una presenza di gente che lavora
Gente che lavora quindi che ha un reddito
Gente che sicuramente non hanno bisogno di quella carità
Le morosità di cui si parla di qui si porrebbe magari pensare che la gente aspetta no
Quindi gente che volontari farsi anche loro un loro
Cioè
Azione uno loro contribuzione per tutto quello che riguarda le politiche sociali economiche dal loro la loro uscita della loro regione del loro quartiere ma o il mio non essere coinvolti allora
Ecco bisogna tornare farsi
Che dall'alto vengono denunciati dei trattini principio molto forti di uguaglianza tra i cittadini immigrati e italiani di pari opportunità male sappiamo bene che poi in realtà quando poi si va alla concretezza quando si va poi all'applicazione concreta purtroppo purtroppo più delle volte non è così chi è che più vicino e che può queste cose a Boeing su bloccarle sono degli enti locali
è ovvio che quindi qui più spero se questa classe politica pensa che questo risorsa come si osa dire è un utile e anche non si può fare a meno perché poi siamo anche in una regione in cui molte molte industrie piccole e medie senza la presenza di questi lavoratori io vi dico io ho lavorato in un'azienda dove a parte il padre e il figlio e la moglie che faceva segretaria eravamo una trentina di immigrati
Se un giorno avevamo deciso di starsene a casa eccolo lì non lo so andava a spararsi questo è poco ma sicuro
Allora
Non vi dico una novità con la regione penso che ognuno di voi chi viene da Varese da Brescia da Bergamo ne avrà visto e ne avrà sentito più di una allora c'è ovvio che qui non si tratta di gente che non si sa cosa fanno
Non si sa dove ci sono
Chi siano no qui si tratta di gente che quindi si sa
Che lavorano che producono allora io credo che deve essere anche una una regione che dovrebbe dare l'esempio poi si dare diciamo così una una modalità di di di integrazione integrazione che una parola un po'pesante questo momento perché può essere interpretata in molti modi che io ho anche faccio fatica a pronunciarla ma direi piuttosto di inserimento normale cioè che venga vissuto la presenza degli immigrati in questa regione ricca
Piena di potenzialità e di opportunità ma con una cosa normale
Senza
Togliere niente a nessuno senza chiedere un assistenziale cioè ogni una cosa che non è chiara e qui arrivo alla parola che è molto più usata che quella della legalità
Allora io lo dico formalmente in quanto immigrati io voglio che chi dice che vicino all'immigrato oggi come oggi come classe politica come organizzazione sindacale la secessione deve dire una cosa molto chiara
Su questo
Che io
Ecco legalità cosa vuol dire
Io immigrato ho commesso una cosa illegale devo essere giudicato su conto della legislazione che di cure colpito dei diritti dell'imputato o di quant'altro ma io non ho commesso niente io non devo essere quello che e sempre sospetta perché si può presume che poco mettere qualche cosa no
Allora chiara il delinquente
Chiunque sia ticket una legge per tutti ad una legge per questi un po'delinquenti immigrati che poi dopo non si riesce a fare vidi con esempio palpando e concreta che oggigiorno abbiamo
La clandestinità vogliamo renderla una cosa di un reato penale ma se lo dica però non è così non è così in questo momento visto che comunque non c'è nessuna legge che lo prevede allora siamo a Milano
Oggi mi sembra anche ieri ci sono centro di via Corelli di detenzione di persone di persone dico persone nordico stabile di persone con una grande dignità umana venga rinchiusa solo perché perché sono senza titolo di soggiorno o si presume che non abbiano comunque rispettato la legge per l'ingresso e il soggiorno in Italia
E come vengono tenuti addirittura ci si dice che bisogna cercare comunque di eliminare quelli sentieri più indecenti
Cosa significa
Quanto allora cominciamo cominciamo avere il coraggio di dire no questa è una cosa non dignitosa inumana non si può
Chi dice che si può va avanti con che si può chi è d'accordo perché lui sa che non si può e non deve dire chiaro perché in questo momento in Italia hanno immigrati siamo facciamo fatica a capire chi è veramente d'accordo su certe cose che nonostante qualcuno sotto a tavola o al battistero è d'accordo ma chiaramente che lo prevede
Cioè questo è con la chiarezza che io chiedo al mondo politico
Soprattutto nel centrosinistra che di qui ha fatto una legge non perfetta su molti versanti discutibile ma comunque è chiara
Per lo meno iniziato un percorso ovvero di una legislazione che vuole puntare su una integrazione reale concreta allora però manca un pezzo molto importante che quel dalla chiarezza su certe cose che sono fondamentali per l'opinione pubblica lo sappiamo tutti quanti
Che non si può tergiversare perché rischia solo di rendere poi dopo inefficace anche le cose positive che ci sono in questa legge oggi abbiamo una grande confusione
Una legge un decreto di flussi che mi fa sessantatré immigrati che possono entrare dall'altra parte la cottura da due-tre settimane hanno cominciato a dare il foglio di via e espulsione a gente che aveva prenotato per la domanda di regolarizzazione ditemi voi come faccio io a dire all'immigrato che vai tu vieni perché ho qui i datori di lavoro che ti fa o le garanzie mando via chi è già qui
E questo è quello che c'è adesso c'è una confusione in cui anche lo stesso immigrato che veramente vuole venire incontro a questa difficoltà di gestire per vedere in qualche modo di aiutare non regge non si riesce a capire come si riesce a uscire allora
Tutto questo perché perché non c'è secondo me
Una reale volontà politica di venire conforme coraggio e affrontare il problema perché non si può dire allora immigrate servono gli immigrati sono qui bisogna regolari si regolarizza ma oggi ma non tra un anno perché poi dopo le tra l'altro centocinquanta tra un anno alla torniamo a capo questo è quello che è successo cominciamo allora fare anche
Poter per poi ecco cominciare concretamente coinvolgendo come primi attori gli immigrati stessi pensiamo anche in una regione di uno a Milano oggi sono sicuro anzi ogni c'è gente di immigrati cui da trenta quarant'anni vent'anni dieci alle quindici anni che hanno tanta tanta tanta voglia tanto e dare ma purtroppo così messi a siamo così da parte nient'aventi diritto di voto
Diciamo anche cioè fattasi partecipe cominciamo con il passivo va bene anche quando però cominciamo lo smettiamola di dire le cose cominciamo a fare noi vogliamo dare alla nostra contribuzione è ovvio che se poi dall'altra parte arriva solo degli schiaffi
Come quello che abbiamo subito ultimamente dal ministero dipartimento sociale che mi fa una una per le quali in cui ci si aiuta le famiglie togliendo oggi top tutte le famiglie immigrate diciannove quelli che avranno la cappa di soggiorno per potranno avere col diritto quattro è sbagliato
Perché non si può evidenziare una una cosa e in quell'altra fare una cosa che incoerente mi scuso per il
Diciamo così carattere vociante ma guardate che se è una cosa prima di tutto che vivo personalmente
Ma su conto Lobo per lavoro vedo gente gente che veramente questo Paese non le vogliono andarsene via vogliono stare qua ecco trouble perché solo qui hanno un lavoro hanno la casa con la famiglia
E non possono per niente e dire domani io prendo le ha pagate e me ne vado perché qui non vi vogliono no quindi cominciamo a prendere atto di questa presenza come si vive senza strumentalizzazione e con tutta la serietà che ci vuole e anche la fermezza quando ci vuole grazie
Ringraziamo di questa testimonianza sono due interventi prima poi guidarla parola mattina sono calati che credo ci potranno ulteriormente dei nostri interlocutori
Provare a fare alcuni elementi di riflessione ulteriore di operai anzitutto la parola a procedure Artoni che credo abbia raccolto più d'uno spunto dalle testimonianze dell'eccezione finora
No io ringrazio davvero vinto aveva invitato
E io devo ringraziare tutti relatore di stamattina che hanno oggettivamente contribuito alla mia visione di certi problemi la mia conoscenza
Mi è stato chiesto di commentare queste problematiche relative allo lo stato sociale a protezione sociale
Però io credo che bisogna da un inquadramento più generale perché quando si parla di protezione sociale non si parla semplicemente di assistenza ma come diceva qualcuno prima di me Regini si parla di qualcosa che connaturato al processo di crescita economica di un Paese
Per cui non è un fatto puramente assistenziali
Oggi però me ci troviamo di fronte
Un grande cambiamento e qui cito molti che mi hanno preceduto
Prima la cottura del paradigma tecnologico c'è un nuovo modo di produrre un nuovo modo di organizzare il lavoro
Il secondo punto che questo fosse uno è stato detto ma è fondamentale
Assistiamo a un forte indebolimento delle capacità di controllo degli Stati nazionali e questo paradossalmente dà molta più importanza l'eco autorità locali e le Regioni via dicendo
Ecco in questo contesto di novità
I riferimenti al passato sono trovi antico i dati sul PIL lombardo quei dati sulla crescita lombarda eccetera
Sono dati retrospettivi che denota una situazione attuale
Oggi dobbiamo chiedo che cosa succederà in futuro
Io è un grande economista che non è la mia diversità dato l'esempio dell'elettricità vetri c'è stato il voto ai primi decenni del secolo
Il del primato igienista che applicata praticamente solo nelle abitazioni senza effetti sulla produttività complessiva del sistema perfetto emerso dopo venti trent'anni quando mondo produttivo recepito queste innovazioni però c'è stato il salto di produttività
E ci avvertiva che sta nel vendere gli Stati Uniti cauto basse Cresti produttività in questi anni adesso ha cominciato a crescere moltissimo fosse Bechis prodotto l'effetto dell'introduzione dottoressa innovazione tipi informatico tecnologico per cui quando parliamo di oggi ripeto non dobbiamo guardare al passato ma dobbiamo proiettarci con falso sul futuro con coraggio in capacità di visione
Io dicevo che bisogna individuare quelli che sono i fattori critici di sviluppo in questo nuovo contesto il primo è già stato sottolineato è quella della conoscenza
La qualità dell'istruzione la qualità deve ricerche soprattutto universitari la i processi di fusione di queste conoscenze
E dire che in questi anni hanno veramente penalizzato queste strutture Papi interni riparo non parlo per la mia esperienza personale che vive in una realtà Ochino privilegiata ma oggettivamente il lo stato di finanziamento delle strutture
Di istruzione superiore al nostro Paese oggettivamente penosa anche per certi ruoli di tipo clientelare che sono state fatte questo è il primo fattore di crescita secondo fattore che ritengo assolutamente essenziale e la coesione sociale in un contesto di globalizzazione
Una globalizzazione vuol dire che se si vuole sopravviva e capacità di adattamento regole dobbiam potevo riuscirà a trovare questo immesso questi due termini
Una premessa globalizzazione ci sono sempre state reali e finanziari buone e cattive
Storicamente giudichiamo le classi dirigenti nella loro capacità di gestire questi processi di globalizzazione pensate all'Italia giolittiana
Pensate a metà degli anni Cinquanta e Sessanta che avviene che è stata investita un processo di globalizzazione drammatico interna e internazionale
Ecco primo punto ritengo un pochino al tema che le è stato affidato renda completamente fuori tema
Storicamente ed è una delle poche evidenze empiriche certe su questo punto c'è stata una forte associazione fra lo sviluppo della potenziale sociale vuole trasferite e apertura economica di scambi con Rossi è una società che rischia che si apre con la destra una società che deve creare al suo interno qualche meccanismo di ipotensione di regolazione l'esempio svedese storie come ancora valido
E per cui i riferimenti pari pari gli Stati Uniti che un'economia chiusa sono perlomeno inappropriati da questo punto di vista
Secondo punto coesione sociale vuol dire a mio giudizio anche stare attenti a un pericolo grande che era implicito in per intervento che mi ha preceduto
Ed è quella di associare l'erosione di certi istituti protezione sociale a fenomeni di apertura sull'estro di immigrazione e via dicendo
Perché poi emergono certi fenomeni politici tutti si spaventano ma questi però i politici ha una ragione precisa Sever maggioranza la popolazione anche le classi diciamo così più deboli associano la loro perdita di stato sociale discendenza sociale a questi fenomeni migratori dell'azione politica vivono prima o poi ma arrivano possono essere anche molto pericoloso
Terzo punto
Ah mi gente importante quando sparì coesione sociale in un contesto globalizzazione queste anche competenza delle regioni è vuoto di iniziativa libero copia in questo caso
La Commissione europea si occupa di tante cose certamente importantissima
A noi ci occuparsi dumping sociale noi invece occuparsi demonizzazione fiscali e questa è una è un vuoto costruttivo diciamo così dell'unione europea molto significativo e molto importante
Ho detto che la coesione sociale contesto di globalizzazione correttamente interpretata nel giudizio un punto essenziale dato punto riguarda la qualità dell'azione pubblica qui torno a quello che si è detto prima che hanno detto Pio molto meglio di me con più competenza sostanziale per quindi in proprio più tenti di ripetere quello che è stato detto
Non è solo dire
Mi darà un'altra delle mie certezze che non fu più ma di trent'anni che faccio questo mestiere
Il rapporto pubblico-privato
Ora studi personale convinzione personale studiati mi hanno convinto d'un fatto
Il privato può svolgere le sue funzioni di
Utilissime di articolazione di progresso di innovazione anche nella sfera sociale solo se c'è un settore pubblico che funziona è pienamente in maniera adeguata
Altrimenti il privato diventa piaccia o non piaccia un fattore di segregazione discriminazione sociale
Le università private possono svolge delle funzioni molto utile alla società nel suo complesso se c'è un contesto complessivo che funziona altrimenti vengono caricati una serie di ruoli che facendo dello capacità specifiche la specie rapporti fra sanità privata e pubblica sono evidenti così si mette in testa che quella che è la struttura pubblica di base delle sono tutelate deve essere un patrimonio collettivo CUP qualunque sia la visione personalità da proteggere altrimenti s'si va incontro a fenomeni involuzione rivoluziona anche gravi come sono
Quelle che sono state testimoniate qui
L'ultima al punto in questi tempi si passa facilmente per conservatori una certa età tendenzialmente secondo osservatori sì io sono prontissimo a riconoscere esigenza di modifica dello Stato sociale
Ci sono tanti aspetti che non esser rivisti
Sul piano presente del finanziamento delle pensioni uscire dal reddito lavoro entrare una logica di reddito complessivo aiuterebbe a risolvere i problemi dei lavori parasubordinati dicendo Sam una modifica diciamo così di riferimento concettuale importante
Quando si parla di modificazione sempre Godai perché Rigoni inglesi che molto spesso insieme all'acqua sporca si buttano via i bambini per cui anche RIM Mino di cautela conservatrice opportuno punto però essenziale che quando si parla di queste cose c'è un problema di conoscenza della realtà che ancora oggi è insufficiente molti fenomeni non sono conosciuti non sono elaborati non sono presentati in maniera adeguata
E vi prego di credere che questo non è è una osservazione oggettiva non è una manifestazione di acidità professorale com'è il mio mestiere
Grazie questa certezza trascinata negli anni è cosa da Toni o confortarlo questa corrisponde l'opinione dei lavoratori lombardi che sono stati oggetti di un sondaggio che la pensano esattamente come Luís sulla questione del rapporto tra pubblico e privato
Darei la parola
Alla dottoressa piazza ponendole un quesito Samantha tutte le testimonianze la riflessione che abbiamo applicato finora emerge quanto sia Complesso conciliare le varie dimensioni delle persone di vita di lavoro
Se non si occupata con contributi di grande rilievo credo ci possa dare un contributo di grande interesse a questa nostra discussione grazie
Va bene allora sempre velocissimamente io volevo ritornare un po'diciamo a questo problema perché la conciliazione nasce da questo cioè in quelli che mi hanno preceduto no parlato di trasformazioni economiche tra fazioni sociali trasformazione dello scenario
E qualche volta noi cadiamo nella trappola del pensare che i soggetti tutto si trasforma ma i soggetti restano in qualche modo fermi uguali
No io credo che ci siano dei grandissimi cambiamenti anche nei soggetti nella soggettività delle persone nella loro vita e bisogna tenerli in molto conto se si vuole come dire andare verso una politica che migliori la qualità della vita
Gli uomini di donne e di bambini di anziani immigrati di residenti eccetera allora io volevo partire da alcuni proprio Flash perché non non abbiamo tempo se non di fare dei flash
Ed è questo prima si è molto sentito parlare diciamo degli anziani delle case di riposo eccetera ma bisogna tener conto che questo è un fenomeno di un'assoluta novità
Le generazioni precedenti non si sono confrontate con questo fenomeno adesso è la generazione degli uomini e delle donne tra i cinquanta e i sessanta anni che devono fare i conti con le loro madri dei loro padri
Che è la prima generazione che vive così a lungo in una situazione in cui anche per dire complessivamente sia lo Stato è stato preso alla sprovvista anche se volesse non vuole come dire mettere in piedi delle strutture ecco questo bisogna tener conto che noi abbiamo avuto un aumento diciamo della durata della vita che è stata esponenziale siamo il paese più vecchio del mondo più vecchio del Giappone più vecchio dell'Islanda c'abbiamo la percentuale più alta
Di persone al di sopra dei sessantacinque anni rispetta i ragazzi di di meno di quindici dunque questo è un dato di cui bisogna tener conto perché è un dato assolutamente non affrontato dalle generazioni precedenti
L'altro dato che cambia la vita adesso c'è Giorgetti
E di cui bisogna tenere assolutamente conto che è un dato eclatante è la aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro
Lo diciamo sempre lo si racconta lo si dice ma poi non se ne tiene conto davvero oggi una giovane donna soprattutto considera ovvio lavorare come la considera un giovane uomo
E considererebbe allora ha studiato perché studia di più mediamente le ragazze giovani
Studiano più dei maschi sono più qualificate dei maschi perché non dovrebbero esercitare la loro professionalità
Ma perché non dovrebbero anche esercitare la loro voglia di avere un bambino a un uomo per esempio si domanda mai di scegliere tra la propria professionalità al proprio lavoro il proprio bambino no
Non si domanda così si deve anche abituarsi a non domandarlo alle donne bisogna tener conto che questo è un dato assolutamente irreversibile che le donne non torneranno più indietro da questo e che saranno sempre più qualificate e sempre di più anche poiché il pubblico
Il settore diciamo terziario non assume più e le donne per quello era per le donne era un settore privilegiato in qualche modo le donne sono sempre più confrontate da una parte con lavori altamente qualificati di tipo tendenzialmente maschile in cui si richiede una diretta di unità di tempo che prima si richiedevano solo gli uomini
E i dall'altra parte e questo non dimentichiamocelo con tutto il lavoro di cui si parlava prima di servizio nelle case di riposo nell'assistenza domiciliare nei settori di servizi alla persona che sono quelli che è vero che l'Unione europea dice che il settore
Della massima occupabilità ma dove le donne sono diciamo e ci vanno perché sondaggi è la c'è la possibilità di fare part-time sarà sempre peggio perché è un prato part-time è sempre più frammentato e ci vanno proprio per conciliare diciamo con il lavoro di cura essendo pagate pochissimo e non essendo lì valorizzate quelle competenze che le donne hanno maturato invece nel lavoro di cura per cui è una specie di paradosso ma questo per dire che non si possono non si può più parlare di donne e di uomini si deve parlare di diversità tra donne e donne di diversità tra uomini uomini tra giovani e anziani eccetera e di questo dobbiamo tenerne conto
E un altro dato da cui volevo partire è che non diminuisce affatto il lavoro di cura nonostante ci siano meno bambini eccetera non ci sono meno bambini ci sono i ragazzi che a ventinove anni suonati
Restano per il cinquanta per cento dei maschi e per il il quarto delle femmine a casa a casa
Di famiglia
Ci sono gli anziani come abbiamo visto non autosufficienti allora partiamo anche da questo dato che cresce sempre di più il lavoro
Di cura e che continuano a farlo sempre le donne perché diciamo c'è un dato che a me pare club tante
Che più del settanta per cento delle donne lavora tra lavoro di cura e lavoro per il mercato Linciano lavoro professionale lavora più di sessanta ore la settimana contro il quindici per cento degli uomini
Allora questo è un dato di cui bisogna anche su questo tener conto non potrà continuare così
E dobbiamo allora tener conto che c'è un radicale cambiamento diciamo dei tempi della composizione del ciclo di vita delle famiglie degli uomini e delle donne e come si risponde come se risponde in genere a questa nuova realtà
Naturalmente colpevolizzando la famiglia perché perché dentro nella Roma entro Zucca tutti abbiamo l'idea diciamo che la famiglia
è lo spazio dell'armonia della felicità ritrovata dove tutti stanno bene i bambini gli anziani da non è vero ci pare Cipro ci può dispiacere ma non è più vero il tempo dalla famiglia a volte più convulso perfino di quello lavorativo
Per cui di questo come dire bisogna tener conto
Perché altrimenti continuiamo a farli vecchio discorso ti dico le donne lavorano
E gli anziani sono autosufficienti chi ci pensa non so gli angeli del cielo probabilmente perché se non sono le donne e gli uomini la famiglia visto che non c'è ci sono liste alle attese in casa di riposo eccetera
Allora mi sembra che il dato nuovo
Sia questo che mentre una volta il tempo della famiglia il tempo della riproduzione era separato anche spazialmente diciamo dal tempo produttivo adesso in due tempi come abbiamo visto per la flessibilità per i turni per la di la tardività eccetera sono strettamente intrecciati
Allora bisogna far fronte come dire a questa novità
E mi pare che il compito sociale dell'oggi sia proprio diciamo far fronte a questa gestione complessa dei tempi
E bisogna ragionare sul tempo che si può liberare e sul tempo che si può andare
C'è insomma bisogna portare diciamo a compimento come o comunque pensarci quelle politiche di conciliazione io preferisco dire riconciliazione dei tempi
Che sono come dire che sostengono la combinazione di lavoro retribuito e di lavoro non retribuito
Per rendere diciamo il conflitto non dico per armonizzare a mio parere non si può armonizzare sono sempre delle cose molto difficili da tenere insieme ma per rendere il conflitto tra i diversi ambiti della vita più sostenibile
E che faccia meno soffrire gli uomini e le donne i bambini in carne ed ossa
Che allora di nuovo
Diciamo non entriamo nell'equivoco di credere che queste politiche mi son chiamati di riconciliazione dei tempi family friendly siano politiche per le donne non devono essere politiche per le donne devono essere politiche per gli uomini e per le donne
E devono essere politiche che non vengono da sole perché l'orientamento crescente al mercato del settore privato lavora contro queste politiche family friendly
Benché diciamo le retoriche del governo come dire e anche delle aziende a volte affermino il contrario quindi bisogna volerle queste politiche cercarle farne un'assoluta priorità politica a e questo anche perché ci sono in atto anche altri fattori che dico brevemente ma
C'è e gli ultimi dati del prossimo rapporto Istat lo confermo uno spanciamento progressivo delle reti di sostegno intrafamiliari e Inter familiari
Non diciamo quella cosa che ha permesso per esempio alle donne di della generazione precedente di entrare e restare nel mercato del lavoro non funzionerà più
Abbiamo le nonne snaturata e giustamente come la Carla lozioni prima cioè le donne che o lavorano ancora oppure comunque non vogliono fare diciamo la cura a tempo pieno allora questo è un problema bisognerà affrontarlo
Diminuisce la rete di supporti pubblici non bastano più
Non bastano più né neppure se fossero efficienti perché sono poco flessibili bisogna trasformarli bisogna metterci insieme tipologie diverse bisogna creare altre cose
Ecco e se queste vero come dire se andiamo sempre verso il perché un peggioramento
Bisogna naturalmente pensare a una maggiore condivisione tra uomini e donne questo è evidente perché se io ho due lavori a tempo pieno
E contemporaneamente devo far crescere i bambini io devo come dire assisterà degli anziani questo non sarà possibile per cui dovremo intaccare naturalmente diciamo delle modalità del lavoro
Antonio ora un bambino va bene allora come facciamo a intaccare questo
Scompiglia hanno le carte all'interno della famiglia cioè dicendo allora adesso gli uomini faranno il part-time e le donne il tempo pieno gli uomini come dire cresceranno i bambini un pochino anche questo perché siamo arretrati simile a questo punto di vista oppure preferibilmente scompiglia ma le carte all'interno dell'organizzazione del lavoro
Per cercare diciamo di sconfiggere l'abilità temporale delle aziende
Perché cercando di portare tutti uomini e donne a una specie di identità multipla in cui nel lavoro di cura né il lavoro per il mercato assorba diciamo l'identità complessiva di una persona ecco io credo che allora da questo punto di vista e questa è la strada e gli strumenti stessi vuole ci sono sono strumenti come dire che si inseriscono con politiche di flessibilità favorevoli ai lavoratori e lavoratrici
All'interno dell'organizzazione del lavoro
E con strumenti e appoggiano il supporti al lavoro di cura per esempio io trovo non ho tempo di parlarne ma trovo che sia molto innovatrice la nuova legge
Turco sui congedi parentali bisogna farne una campagna portarla nelle aziende non è un caso che la Confindustria fino all'ultimo si è battuta contro e se avesse invece questa legge avesse toccato soltanto le donne state certi che la Confindustria non avrebbe alzato un sopracciglio
Ma secondo me cerca di andare nella logica come dire che anche gli uomini partecipano a questa doppia identità allora c'è stata come dire la rivolta ecco io credo che questa legge per esempio
Una delle cose che bisogna assolutamente fare è portare questa legge farla conoscere come dire fare assemblee nelle aziende perché altrimenti resta lì non ci serve a niente come tante altre cose
Grazie alla dottoressa piazze anche Artoni devo dire avviandosi alla conclusione che noi chiediamo scusa ai nostri ospiti nostri traduttori abbiamo contratti tempio interventi troveremo l'occasione per sviluppare ulteriormente le cose importanti interessante che ci hanno detto
Io darei la parola adesso l'avvocato Martinazzoli
Imponendogli questo quesito insomma e poi dandogli l'opportunità di sviluppare credo che molti degli spunti litigano questo spazio e questo porta unità diceva Artoni la globalizzazione il banco di prova delle classi dirigenti
Questo vale più che mai in Lombardia nel non tutte le accezioni lei in ciò che significano le ricadute della globalizzazione sui terreni delle persone sui problemi dei sistemi di tutela sui problemi della competitività direi che se posso sintetizzare il racconto che abbiamo provato a fare della Lombardia ci sono straordinarie risorse e il sindacato è un'interprete straordinario che cerca di stare dentro questo cambiamento
Ecco siccome noi vogliamo essere un attore consapevole che riflette sul futuro nell'accezione che ne dava Artoni
Noi apprezziamo
Una Offerta che fa oggi Martinazzoli al dibattito politico alla società lombarda
Che il problema dei problemi quello di dare un governo alla Lombardia de proprio per il senso politico sociale culturale di questa riflessione crediamo che la sua proposta sono proposta di grande valore per il sindacato lombardo per la CGIL credo di grande interesse per tutti voi prego
Mentre Kara deve essere molto conciso
Anche perché
Come tutti i ruoli desidero che abbia spazio Cofferati per il suo intervento conclusivo
Mentre i nostri ora ricominciano a sollecitare in modo esorbitante di visti gli ambrosiani
E vorrei che non ripercorrere o commentare
Gli argomenti che sono stati sviluppati o suggeriti qui in una mattinata è così intensa di confronto
Quanto di
Siccome il riferimento alla religione stato costante da tutti i punti di vista che qui si sono sviluppati
Vorrei dire da mia versione sul regionalismo se è utile erano se è utile come dovrebbe essere
Utile descriviamo come dovrebbe essere
Quale la cultura istituzionale che occorre mettere
In questo tempo fa giornalistico
Se non facciamo così credo che l'appuntamento elettorale non ne parlo più accurato
Diventa un banale appuntamento tra i tanti che ci riguardano e che non per caso sono sempre più che certa
Noi diremo
Che perché Formigoni e cattivo che il Governo buono Formigoni spiega che governa cattivissimo e lui è buonissimo e finiremo le
Invece credo che c'è un'occasione da cogliere
E che parte appunto da questo primo interrogativo
Il regionalismo o il federalismo come si dice con propri suggestiva e un talento è una risorsa utile alla politica dalla modernità sì o no
La mia risposta è sì
In un tempo nel quale
La lo scenario globale mette in crisi gli Stati nazionali
E della
Secondo lunghezze quasi insopportabile il mercato
Le politiche nazionale
Fanno fatica a ritrovare il loro terreno
Navigano come mongolfiere non è per caso che lo spettacolo che se no scherzo
Non è si diffonde esaltante
Perché la politica oggi smuovendo il rapporto con la Polaris con l'accetta
Diventa soltanto il povero mostro della guerra la guerra per il potere
Non per caso finiscono per chiedersi ansiosamente chi comanda
Se ci fosse un po'di saggezza occorrerebbe chiedersi Cube dieci
Chi vuole ancora ubbidire
In una condizione sociale è sempre più fratturate
Sempre meno aiutato dalla politica ad avere un'intricatissima
E quindi è sempre più renitenti a un progetto all'idea che la cittadinanza vuol dire per ciascuno quali che siano i meriti e bisogni fare o partire alcunché
Perché una storia corale possa procedere il modo che se possibile se siamo capaci le cose nell'attesa della ditta si è un poco più giù e più libertà
Ecco perché allora secondo me nello scenario globale
Dato territoriale emerge come un luogo ritrovato della politica come l'unico luogo che la politica può ritrovare il territorio non detto naturalmente in termini ideologici
Ma detto invece come la relazione tra la politica e l'attività
Se le cose stanno così io credo che conviene peraltro lo dicono anche quindi soltanto in termini puramente adombrati
Cercano di capire bene in che ci sono due chiese due interpretazioni del federalismo che dicono in quest'altro modo da questo punto di vista il conflitto che c'è il conflitto politico ovvero che è in atto
Il federalismo che predicato ai nostri avversari ricco consentitemelo degli avversari non soltanto
E quello che mette assieme secondo me non è mai scesa piuttosto esplosivo perché federalismo una interpretazione esclusivamente economicista
E qui non notevole capacità combinatoria
Mettere assieme la proposta del liberismo nel mercato globale
Egualmente lì assieme agli umori di chi questo liberismo al mercato sotto non lo tolga lo vede come minaccia
Questa miscellanea è una miscela ripeto
Rischioso
E quando alcune parole si Eva quello poi queste parole diventano difficili da maneggiare quando le cose diventano più drammatiche
La mia interpretazione del federalismo e rovesciate
Non è appunto un tema
Economicistico interna politico cioè un tema comune
E io credo che anche il punto di vista politico consente di credere che questa visione più giusto per la ragione che è utile anche all'economia
Vedete un po'il prodotto tendenziale di quelle sinergie liberiste populiste
E quello di un legge un disegno di legge Tremonti che sono ventiquattro ore pubblicato che sarebbe per la verità il contenuto dell'accordo borse Berlusconi
E il federalismo è così
Ad ogni legge finanziaria i presidenti di Regione eletti direttamente consegnando al governo nazionale una serie di elenchi di progetti di infrastrutturazione
Preferibilmente in project financing
Dico tra parentesi che è una bella cosa il project finance ma situate Finance in fase autostrade ma la viabilità ordinaria non la fa questo brevemente solo in testa
E se il Governo recepirà nella sua legge finanziaria questi progetti ritorneranno in periferia senza che nessuna più autorità locale
Nessuna resistenza sociale potrà dire alcunché perché saranno tolte di mezzo autorizzazioni valutazioni impatti ambientali e quel che volete voi
A me sembra che questo sia il federalismo dei federali ai quali secondo me non abbiano subito
Federalismo della società è un'altra cosa ed è l'idea che la competizione globale s'è una convenzione sistemica la regia ma c'è tutto il sistema territoriale funziona
Se funziona il dato dello sviluppo economico
Se funziona la tutela ambientale se funziona la qualità sociale
Cioè una un governo ecco dalla Regione che vuol dire un progetto una visione sintetica
Ora è questa secondo me è quello che non ritroviamo nella nostra esperienza di trent'anni in ragione
Ci sono molti attrezzi culturale immagino che la politica ricostruite ora inventare le spiegazioni sono buone
Le culture sono abbastanza inadeguate rispetto alla provocazione che ci riguardano
Quando Sturzo legge nella Costituzione che c'è gli articoli che riguardano l'istituto regionale scrive sono un realista e quindi sono contento che la parola la Regione si è entrata in costituisce
Però i costituenti per tante ragioni per tanti torti non hanno capito di che si tratta la Regione non è un organismo gli accentramento amministrativo la ragione ha senso se è l'organismo di sintesi politica dell'energia sociale dislocati sul territorio regionale
Questa Regione non l'abbiamo fatta
Questa regione una recente legge costituzionale in qualche modo ci consente di farla quantomeno apre un varco quando dice che le i consiglieri regionali eletti il sedici aprile potranno rifare lo Statuto e rimodella nel governo regionale
Potremmo addirittura farsi regione per regione una legge elettorale
Io credo che questo lo strumento dobbiamo maneggiare per capire se siamo capaci a costruire appunto morendo regionale che vuol dire da un lato autorevolezza politica nei confronti del governo centrale
Anche perché i nostri parlamentari anche i nostri governanti anche i nostri nostre vanno convinte che il federalismo non è una chiacchiera se è sincero è una cultura tanto per fare due esempi
Mi pareva di collegamento tra due persone Toni qualcosa che mi sembra sul miliardo alle sensazione
Non si può parlare di federalismo e poi di privatizzazione come segno di una cosa non andassero insieme non ha nessuna qualche relazione
Non si può assecondare il generale
Che la sussidiarietà come vuole Confindustria stile che va via il pubblico che nel privato
Il federalismo l'autonomia in larga misura le risorse gli strumenti dell'autonomia che sono le nostre fondazioni bancarie le nostre aziende municipalizzate le nostre autostrade prevalenza del capitale pubblico locale questi sono gli strumenti della autonomia
Ora
Che debbano essere messi alla prova del mercato alla concorrenza questo è giusto e questo avrà accettato
Ma che debbano essere semplicemente abbandonati questa la storia dell'autonomia del lombardo
L'azienda dei servizi municipalizzati della mia città hanno voluto i bresciani inizi del secolo con un referendum
è un'azienda che sta sul mercato è capace di fare concorrenza che dà utili al Comune
Che consente a me sta sulle riprese di far pagare di meno la rete degli asili nido e tante altre cose del sociale
Vorrei capire qual è la logica che ci impone di credere
Che se arriva il privato che ha il diritto e il dovere di fare il suo profitto non miglioriamo la nostra condizione e alimentiamo e documentiamo la sfida dell'autonomia e della libertà di autonomia
Secondo esempio
Si parla
Il parlamentare si fa della riforma del servizio pubblico radiotelevisivo
Se uno legge il giornale gli spiegano che i tre canali diventeranno tre società per azioni
Entrati hanno con capitale non prevalente il pericolante
E l'ammissione del servizio pubblico radiotelevisivo sarà di fare concorrenza la televisione commerciale
Io dico che li un servizio pubblico così non sappiamo che farcene
Per la ragione che il servizio pubblico assenso e quello che gli deriva dall'articolo ventuno dalla Costituzione quale c'è scritto che abbiamo la libertà di pensiero
Che abbiamo la libertà di internet il nostro pensiero che vuol dire libertà di pensare non di essere pensati
Ed allora se questo deve avvenire in una chiave federalista che aiuta che succede
Vuol dire che la riforma della RAI dovrebbe essere il trasferimento nelle grandi regioni italiane di strutture non dalle mode vera di un telegiornale regionale
Le strutture che siano capaci appunto di veicolare il pluralismo delle nostre culture e le nostre tradizioni e che non abbia l'ossessione dell'audience
A me pare che un servizio pubblico e così oppure non conviene tenerlo
Dall'altro lato un governo regionale
Che sia consapevole del fatto
Che governa se non gestisce
Se capace di ridurre il tasso di colesterolo burocratico che minaccia di infarto il rapporto tra istituzioni e cittadini
E che badate pertanto i ceti operosi nella ragione per la quale l'ascolto offeso le sirene berlusconiane è un discorso attrattore suggestionato
Allora è chiaro che occorre sbaraccare alla Regione intesa come apparato burocratico
Ed occorre cedere competenze di gestioni ai livelli locali
I comuni le Province
Io dico una parola eccentrica ma mai sentite neanche stamattina può darsi che succede in molte culture una qualche le attività le camere di commercio che sono le autonomie funzionali c'è stata una legge che ha voluto evocare il questo fumo e badate che le categorie delle tendenze corporative tendono indietreggiare a rifiutare il ruolo di queste camere di commercio le canne che per il resto il luogo in cui gli interessi economici parlano con una voce sola con un modo solo che l'unica possibilità di avere un'interlocuzione con le istituzioni
Che non consente appunto una rincorsa corporativa la scelta casuale alla distribuzione contributi a pioggia per fare che
La sua mediaticamente
A me pare che prevalga diamanti lombardi ma questo l'ha detto
Anche nella relazione iniziale
Abbiamo il dovere di capire che nella nostra quantità di PG va bene la disoccupazione non banale altre consentì che ci riguardano sopra sicuramente
Però connesso avete più di me se andate a guardare dentro siamo molto bravi in prodotti sempre più maturi
Siamo molto meno bravi molto innovativi siamo deboli sulla frontiera dalle innovazioni
Ma la competizione con il premier sarà lui altrimenti rimarremmo la retroguardia e se la difficile gestione due allora è chiaro che un progetto di governo lombardi per i prossimi anni vuol dire
Capire come si fa a mettere assieme scolaretti relativa innovazione chiamare a raccolta le dodici università e centri di ricerca e la formazione professionale
Costruire queste sinergie attraverso dimensioni subregionali territori provinciale grosso modo in Lombardia non sono inventati sono storie ogni Provincia una geografia una storia appunto
In questo modo tra l'altro anche sul terreno più proprio del sociale
Riusciamo immagino a ridurre un poco la barocca Gilardi un bricolage assistenziale
Che secondo me comincia a diventare un poco diseguale il Governo fa quello per la famiglia Da Rin giunta proprio alle famiglie il Comune e la Provincia non ci capisce più niente ho l'impressione netta che è un poco di regole occorre mettere in questo rapporto
Di regola
Non delle leggi che andiamo facendo dal Parlamento nazionale ai Parlamenti regionali
Andando in giro in questi giorni parli con l'artigiano col commerciante col
E ti dicono i loro numeri l'artigiano non regge non voluta all'interno di quell'altro leggere molto ambientale
Io credo che le leggi non sono quelle cose
La legge un comando universale
La legge è un'assunzione in terra di responsabilità
La legge dello strumento dalla imparzialità della pubblica amministrazione
Queste leggi sono invece lo strumento della discrezionalità spesso dell'arbitro della burocrazia regionale
Torniamo ai tempi in cui il vecchio Giolitti diceva
Che le leggi per i nemici sia perché non per gli amici si interpretano le da alcune agenzie di questo tipo ci sono anche in questa bella donna
Un'ultima considerazione e qui sì mi faccio un esempio che avete
Più volte nei vostri interventi evocato la parte del Cuna parente di una regione aprirle
In forte
Solidarietà col tema dei tempi di lavoro che abbiamo ascoltato illustrate da ultimo
Io dico che non in probabilmente tra tutte queste novità che riguarderanno
Riguarderanno la lunghezza dei secoli dando le nostre
Non è impossibile che la risorsa l'attitudine femminile sia una delle più straordinarie novità scorreranno questi
Se è così avete sentito lombardi alle donne sfilarono anche più degli uomini Sillaro in un tempo minore che non gli uomini sono più brave degli uomini
Però quando c'è la maternità escono dal mondo del lavoro e il tema della conciliazione tra i tempi del lavoro della cura familiare e credo uno dei temi decisivi delle culture politiche innovative che ci riguardano
Ma dicevo il tema della sanità
Quindi penso che
Senza esagerare senza
Dire che sono deboli ci o meno per Rossini una sottolineatura della circostanza che si sia voluto
Sbadatamente
Imporre ai lombardi con questa legge regionale un manierismo ideologico in base al quale si deduceva che il mercato fa bene alla salute questo è un errore politico clamoroso che dovremmo in ogni modo
Il mercato è una buona cosa
è un ottimo strumento
Del sistema capitalistico nessuno di noi credo non rifiuto
Però il mercato altri compiti non oltretutto il mercato lo vedo una domanda e l'offerta si incontrano negoziano
Il valore di un bene
Ma ci sono beni che sono sottratti al mercato delitti come quello della salute e dell'ambiente non sono negoziabili PM
Ecco io chiedo che mercato e quello che abbiamo inventato in un bar di via
Io c'ho il manuale di economia non leggo un mercato così perché il mercato dove c'è un cliente solo che paga
E dove c'è un cliente sullo che paga secondo me non c'è mercato
Ma dico non c'è libertà perché oggi il malato lombardo è libero di scegliere la clinica all'ospedale e io penso che un malato
Vorrebbe essere libero sceglierla sono molte
E quindi immagino che la competizione che se mai occorreva
Suoi livelli dell'efficienza e della qualità che ci vuole mettere in campo in una competizione tra livelli di eccellenza appunto
Ma in questo appoggio schema pubblico privato
Oltretutto
L'acetone dire a chi
Nella sua modestia credo di star dentro una certa tradizione che ha innervato non male questa ragione il privato della sanità lombarda c'è sempre stato
Solo che non è un privato che investendo in profitto economico
Se volete investire in profitto religioso o spirituale e sociale chiamatelo come volete
Ma la storia dei nostri ospedali lombardi e la misura più adottata la qualità umana lombarde
Ed è la storia di qui anche la polemica anche con il governo centrale
Gli ospedali gestiti da grande consiglio di amministrazione
Dove gli ottimati della città i forti della città consideravano giusto doveroso mettere un po'del loro tempo a vantaggio
Su questa frontiera la più acerba la più delicata
Dalla vita sociale della comunità
La mia idea è che dovremo capire
Se abbiamo forza sufficiente per de di renderlo aperto il problema per restituire alle comunità la responsabilità della gestione di questi luoghi della cura della Sistemi
Oggi voi lo sapete metodo locali fanno parte di assemblee
Temo che le assemblee perché poi la Bassanini tradotto anche una rete regionale dice questa sintassi la Regione sentite le Province
Le province sentiti i Comuni
Ma io credo che i locali non vogliono essere sentiti fanno sapere a chi alla responsabilità di cosa
E invece c'è questo disordine questa irresponsabilità diffusa
Il sistema sanitario lombardo ma non solo l'ombra del più disarmonico che possiamo immaginare regione programmi eroga risorse finanziarie gestisce l'ottanta per cento le strutture sanitarie
Controlla ed è controllata
Ed è gestita di capitale dire intanto intanto Dazieri o supposti mannaggia
Una severa con molti professori tra il mare autorevolissime Nettuno guarda che non sono dirige o supposti perché
Generalmente cambiano come cambia il colore della Giunta regionale quindi non mi sembra ci sono parametri obiettivi
Però si volevano emettono no guarda
Che ci sono anche direttore generale molto bravi
Mi ha fatto il nome di un direttore generale dell'ospedale Maggiore di Bergamo sono ripeto qui
Che dice molto bravo la cosa mi ha incuriosito voluto conoscerlo
Ma quando io l'ho incontrato non era più direttore generale dall'ospedale
Che trattandosi di doversi stemma un parlamentare europeo trombato di Alleanza nazionale c'è stato tutto un gran giro per il quale alla fine il bravo manager verrà fuori ora se le cose stanno così credo che dobbiamo inventarci un sistema che si appunto insieme più se è vero
E più giusto e più armonico
Mi fermo qui
Chiedo scusa se
Le ho proposto alcune osservazioni molto disordinati forse non
Le più significative dal punto di vista è questo convegno forse le più eccentriche
Ma insomma era per dire
Se poi non so se Cofferati meno introverso per dirti guardate che la partita io ma Torquati guardato in giro a loro dal il sindaco eletto mi dice devi fare così così
L'artigiano dice voglio così così l'imprenditore voglia questa strada
Io rispondo guardate che io non sono che presenta ma io sono uno che va in giro a chiedere voti per diventare presidente la
Allora
Che voi che i sindacati per il loro ruolo chiunque interprete l'istituzione poi concerto nel contratto ci mancherebbe altro
Però io so che la storia dal sindacato italiano per come è stata fatta per quello che è
è la storia che è partita dalle insomma che c'è una differenza notte phone
Tra chi quando parla di libertà vuole garantire la libertà dei pochi e tra chi quando parla di leader Tamara garantisce la libertà di morte io dico che oggi
Se queste energie si questa storia si questa ispirazione hanno il coraggio
Possono battersi in questa competizione
Io dico che stiamo in questa competizione
Non per vincere contro qualcuno
Ma perché vinca questa speranza
Che ci riesca sotto il cielo non verde sulla terra in Lombardia
Di fare in modo che il demone di Forte antenne una vita più giusta e più ordinata più libera
Sì prima di dare la parola Sergio credo che non solo noi dobbiamo rassicurare ma lo consideriamo un impegno della CGIL noi non saremo spettatori in questa vicenda politica saremo attori protagonisti sulle cose che abbiamo detto sui progetti che abbiamo definito oggi sono stati degli spunti e dei contributi di grande rilievo
Noi saremo dei protagonisti in questa vicenda diremo la nostra e non sarà indistinta indifferente in questa sfida politica che tocca la vita di persone primo luogo dei lavoratori e dei pensionati io prima dalla parola Sergio
Credo Broli accoglierà anche una
Osservazione Pastore intanto ringraziare tutte le compagne e compagni che hanno lavorato per la riuscita di questa iniziativa e credetemi è stato un lavoro organizzati dal politico complesso e credo vada un ringraziamento
E cercare di collocare le nostre esigenze le aspettative ai bisogni da risolvere delle persone che rappresentiamo in una gerarchia di valori
Per questo poi siamo in grado di distinguere i comportamenti dei nostri interlocutori
Di apprezzarli oppure di ostacolarmi quando i loro comportamenti gli atti conseguenti non ci convincono mantenendo ferma la nostra autonomia da un lato e svolgendo la funzione che adesso diceva Cesare di non neutralità noi non siamo l'organizzazioni non solo la CGIL ma credo che questo sia un tratto componente del sindacato confederale italiano non siamo organizzati nel come qualche volta ci viene rimproverato che hanno astratte collocazioni politiche
Non è il nostro compito non è la nostra funzione
Però siamo l'organizzazione che rappresentando interessi cercando di difendere diritti di risolvere positivamente per quel che a noi dato nei compiti e nelle funzioni di rappresentanza che sono nostri di problemi di tante persone
Svolgiamo
Una funzione politica credo sia anche una funzione quando svolta correttamente di politica alta
In grado di dare prospettive ti stimolare aspettative positive e di creare consenso intorno al lavoro che facciamo noi dei che cerchiamo di di di stimolare nei nostri i nostri interlocutori
Io credo che per questa ragione secondo molto utile alla discussione di questa mattina sono state fatte considerazioni e osservazioni e soprattutto proposte
Che rappresentano la base di un possibile impegno del sindacato in Lombardia e sulle quali poi si misurano le coerenze le volontà dei soggetti istituzionali delle varie forme di rappresentanza
Politica con o sociale con le quali noi quotidianamente abbiamo abbiamo relazioni
è stata importante questa discussione e soprattutto il la riflessione su una rete regione come la Lombardia per tanti motivi molti sono stati elencati
In a me preme sottolinearne solo qualcuno in primo luogo siamo da tempo
Coinvolti non come tanti altri
Non dalle nostre funzioni in un processo assai diverso da quello che ha caratterizzato molta della nostra vita precedente la globalizzazione sta determinando oramai da tempo Effetti consistenti
Che portano ad una necessaria rivisitazione e anche ridisegno delle politiche rivendica chiede al sindacato che pongono al sindacato come a tutti i soggetti istituzionali anche il delicato tema del dove esercitare le proprie funzioni di rappresentanza non soltanto quale merito ancora ancora alle e come la globalizzazione spinge verso una dimensione lontana e quella degli aggregati sovranazionali e dall'altra parte rende più delicato ma più importante è la dimensione vicino a quello del territorio
Intendiamoci non scompare lo Stato nazionale
E però evidente che anche con le prossime consultazioni elettorali con le funzioni nuove che processo di decentramento che ancora non è federalismo ma è un decentramento di risorse di competenze e di funzioni si sono attivate avremmo bisogno noi per primi di definire con maggior precisione
Quali sono le nostre ipotesi rivendicativa quali sono i nostri progetti in queste due dimensioni
Non sconosciute ma non usuali a tal punto dall'essere considerate familiare nella pratica sindacale
Non sconosciute perché organizzazioni territoriali sono nella nostra storia
Ma sono nella nostra storia con funzioni diverse da quelle che possono assumere nell'arco dei prossimi dei prossimi anni le organizzazioni sovrannazionali del sindacato esistono anche esse da tanti decenni ma per funzioni che sono state sostanzialmente legate a compiti di solidarietà
Tra realtà diverse e non ad un esercizio compiuto di potere contrattuale di rappresentanza
Precisa dei bisogni
Delle persone che normalmente si rivolgono al sindacato
Io credo che questo sia non soltanto
Una condizione stringente
Per chi a funzioni di rappresentanza politica per chi devi dirigere istituzioni
Ma anche per chi fa un mestiere diverso come colore la rappresentanza sociale alcuni impegni alcune scelte non possono più essere rimandate nel tempo
Sento particolarmente la difficoltà di a vere
Una dimensione rivendicativa
Il termine può apparire riduttiva insomma intendete lo come somma delle nostre politiche che riguardano non soltanto l'attività tradizionale ma l'intervento che il sindacato può correttamente fare sulla sfera economica e su quella sociale con i suoi interlocutori tradizionali la difficoltà ad avere questa scelta come scelta compiuta nella dimensione sovranazionale
L'Europa
Oramai un luogo assai impegnativo ed efficace
Per gli stati è un luogo frequentato affrontato e molte delle sue problematiche anche efficace mente risolte dalla rappresentanza politica
è un luogo dove la rappresentanza sociale è ancora poco visibile non ha avuto la capacità la forza di costruire la sua visibilità sulla base della dedica della rinuncia di funzioni di competenze
Nazionali verso una dimensione che oramai tende a prevalere
I sindacati europei sono
La somma dei sindacati nazionali la funzione dalla Confederazione europea dei sindacati ha una funzione di rappresentanza e di solidarietà ma ancora non esplicitamente di esercizio negoziale e questo per noi è un problema serio
Non per fortuna non abbiamo le stesse condizioni di difficoltà e di debolezza per quanto concerne la rappresentanza territoriale
Anche se questa stessa rappresentanza va ulteriormente fornita di strumenti e di diritti collettività esercitare nel luogo più più appropriato
Ma in aggiunta a a questo bisogno la discussione di questa mattina
A una un un suo fondamento nel come un'organizzazione con la CGIL insieme alle altre cerca di affrontare e di contribuì alla soluzione di problemi che hanno rappresentato l'impegno nostro
Più visibile e più consistente nell'arco degli ultimi anni
In una condizione nuova
E positiva
L'economia italiana sta tornando a crescere in maniera vistosa importante
Lo dicono le ultime rilevazioni statistiche a conferma di una sensazione che peraltro non avevamo avuto in precedenza anche da osservatori molto empirici come sono quelli di chi deve gestire i rapporti di lavoro
In tante aziende in tanti uffici
Il prodotto interno lordo cresce
Il rapporto tra il prodotto interno lordo il debito è diminuito sensibilmente
Al di sotto delle stesse
Indicazioni
Programmatiche contenute nella legge finanziaria
Abbiamo cioè dopo molto tempo davanti a noi una condizione nuove positiva
Che ha il carattere potenziale di una condizione che può durare nel tempo
Sarebbe molto importante per questo che la politica non gettasse al vento questa occasione
Ma che la utilizzasse al meglio
Noi vorremmo da parte nostra cercare di stimolare
Le scelte più opportune
Per avere un consolidamento di questa tendenza positiva
E di gestire
Nelle forme possibili le ricadute anche territoriali di questi vantaggi
Abbiamo con il Governo nazionale sottoscritto l'intesa nel dicembre del novantotto
Un'intesa fatta di politiche di medio e di lungo periodo sostanzialmente certo non priva come tutte le intese anche di qualche intervento legato all'emergenza del momento
Ma c'è un quadro di politiche che possono aiutare il Paese e i suoi territori a partire da quelle più deboli che sono quelli meridionali accrescerà adeguatamente
Che oggi l'economia italiana abbia la tendenza positiva che ho appena ricordato aiuta ad aggiungere risorse per attuare correttamente e forse anche più rapidamente quelle politiche
Il problema principale in questo quadro di interventi descritti
Rimane però come in larga parte sì ricordato anche negli interventi
Il limite che il sistema produttivo italiano
L'area dei servizi si trascinano per decenni precedenti
Siamo di fronte ad un apparente paradosso di un'economia che avendo sistemato gran parte dei suoi fondamentali torna a crescere
E di un sistema produttivo che può perdere capacità competitiva
Le ragioni l'abbiamo più volte descritte
Una parte rilevante del sistema produttivo ancor più che nell'area dei servizi il fenomeno si è registrato nella produzione materiale dei dei beni
Manca della qualità necessaria per compensare il venir meno delle condizioni che avevano caratterizzato la competizione procedere
L'ingresso nella moneta unica
L'impossibilità ora e per sempre di utilizzare la sua mutazione il vantaggio del cambio
Mette in sofferenza una parte del sistema delle imprese italiane
Ecco la sfida della qualità e la sfida che le imprese italiane
Tutte ma in particolare quelle che producono beni devono vincere
Se vogliono trarre tutti i vantaggi potenzialmente rilevanti di un'economia che progressivamente ha rimesso in ordine una parte importante dei suoi fondamentale
In questo processo che si potrebbe chiamare
Sinteticamente appunto
Della sfida della qualità
Questa Regione ha una funzione primaria
I dati economici della Lombardia sono oggi dati positivi
Ma come ci ricordava il professore torni registrano un passato che può non essere confermato
Il livello della disoccupazione se vogliamo guardare ad uno dei dati più elementare nella politica sindacale di molte delle province lombarde è il più basso di tutti i territori europei
La dimensione della crescita
Interi settori è stata vivace ancora negli ultimi negli ultimi negli ultimi tempi
Ma questa realtà ricca a condizioni che hanno rappresentato senza dubbio alcuno
Il fondamento della sua straordinaria capacità di competere del passato
Ma non destinate a durare astrattamente
Per il futuro senza
Interventi consistenti di ammodernamento di riorganizzazione se la Lombardia si crogiola se sulla situazione in essere commetterebbe un errore grave e determinerebbe effetti negativi non soltanto per questo territorio e per le persone che vivono in questo territorio ma per l'economia nazionale
Diceva Mario nella relazione di qual è il rapporto tra la ricchezza che si produce in Lombardia e la ricchezza complessiva italiana sappiamo per storia passata e per esperienza anche anche di ogni singola persona che qui quanto siano stati importanti molte delle attività produttive e di servizio di questo territorio ai fini appunto di uno sviluppo e di una dislocazione poi di vantaggio tutto il territorio nazionale spero che nessuno più posso immaginare che il Mezzogiorno avrà una chance positiva se nel contempo l'economia italiana nel suo insieme ma in particolare l'economia del Nord non cresce non si rafforza
Questa dimensione unitaria oggettiva
Ha bisogno però di interventi articolati
Quelli destinati a creare le condizioni per il Mezzogiorno per attrarre capitale d'investimenti e quelli destinati a far sì che la locomotiva come si è detto come si è definito e tante volte continui a marciare nella direzione giusta la velocità opportuno la qualità dello sviluppo operano regredire di conseguenza e una verifica come si è fatto in dettaglio anche con l'utilizzo di esempi specifici di quali devono essere fattori competitivi dell'assetto produttivo futuro della Lombardia e nel sistema dei servizi futuro della Lombardia
Occorre qui provare a disegnare una nuova politica produttiva
Non semplicemente
Una politica industriale
Ma un'idea dell'industria innovata in grado di creare aree di
Attività
Collaterali parallele
In grado di generare ricchezza e di creare occupazione
E di creare le condizioni qui perché una parte consistente di questa ricchezza venga poi allocata altrove dove c'è più bisogno
Di avere risultati occupazionali anche ravvicinati di una qualche consistenza
Queste condizioni oggi in parte ci sono in larga parte il compito della politica e di non disperderle
E di usare al meglio gli strumenti che sono stati con a volte anche con qualche fatica individuati
Il problema del cambiamento qui più acuto il più delicato di quanto non lo sia nelle regioni meridionali
Che hanno semmai invece il problema di creare costruire le condizioni per avviare una fase di crescita e di sviluppo
L'innovazione per il sistema produttivo lombardo vale ancor di più
Ingiusto innovata di conseguenza e una risistemazione con un profilo alto di tutta quella parte di servizi che ha consentito storicamente alle imprese lombarde
Anche quando erano prevalentemente imprese manifatturiere
Ho aziende legata alle produzioni di base di essere aziende per quell'epoca modernissime e in grado di creare condizioni vantaggiose per tutti
L'infrastrutturazione la Lombardia è importante
Per il sistema produttivo l'UE ugualmente per le condizioni di vita delle tantissime persone che qui hanno scelto di lavorare
E di vivere per questo sorprende
Sinceramente quando ci si trova di fronte interlocutori anche amministratori o imprenditori che
Guardano con la distrazione che potete ricavare commentando voi senza bisogno di tante elementi di valutazione aggiunta
L'atteggiamento che il Comune di Milano o con la regione Lombardia hanno avuto su quello che ride che rimane e diventerà ancor di più uno degli asset più più importanti del sistema dei trasporti dei trasporti
Italiani non soltanto lombardo
Il modo con il quale c'è stata gestita
Gestite rapporto tra Linate Malpensa
Il provincialismo di chi ha concepito un intervento non in virtù delle straordinarie potenzialità che per il sistema nazionale
E per le connessioni con l'estero questo avrebbe determinato ma dei vantaggi di breve periodo di un territorio in alternativa all'altro si commenta da sola
Faccio spesso quest'esempio perché mi pare non soltanto anche per dimensioni il più rilevante ma quello che dice più di altri della superficialità con la quale spesso si affrontano temi delicati
Il sistema delle comunicazioni
Intesa in senso lato
Da quella parte di comunicazioni che passa per la nuova economia e per le tecnologie che questa introduce fino a quella più tradizionale
è oramai risolutivo per gli assetti economici di qualsiasi territorio
Il profilo qualitativo alto
E la capacità programmatoria della riorganizzazione sistematica delle proprie infrastrutture
Decisivo per moltissimi territori
Insisto paradossalmente lo è ancor di più per quelli che hanno più ricchezza accumulata e investita di quanto non lo sia per quelli che avendo un prato verde possono anche concentrarsi maggiormente sulle cose da fare nuove da aggiungere
E mettere in secondo piano o collocare per interventi di secondo momento quelle da riorganizzare ed a rilanciare
Così come qui risolutivo la quantità alla qualità di servizi alle imprese partendo da quelli materiali
Centri di eccellenza sono stati nella storia dell'industria italiana
Il Politecnico da un lato con la Bocconi dall'alto se vogliamo parlare soltanto di Milano ma il sistema compreso dell'università lombarde è cresciuto offrendo non soltanto
Professionalità
E conoscenza
Ma rappresentando un punto di riferimento anche per per tanti lontani
E non soltanto in questo Paese non trova attenzione
Sul valore che oggi il permanere per fortuna insediamenti così importanti povere per per per il nostro sistema il nostro sistema produttivo
E se vogliamo che in questa realtà nella quale le dinamiche del mercato del lavoro sono più acute
A volte
Difficili da gestire di altri territori non vengono vissute come condizioni negative da tantissime persone soprattutto dei più giovani occorre risolvere qui prima che altrove
Il problema soggettivo del rapporto tra la persona
Il lavoro che gli si va costruendo
Il sindacato non può e non ha mai avuto atteggiamenti di ritrosie ideologica nei confronti delle varie modalità con le quali si creano lavori nuovi oppure con le quali si riorganizzano lavori tradizionale
Ma ognuno comprende che
Il superare
La quota di preoccupazione qualche volta di angoscia che molti giovani hanno nei confronti del lavoro
In virtù delle caratteristiche del lavoro stesso o delle dinamiche che il mercato del lavoro li costringe a fronteggiare e legata alla loro capacità individuale soggettiva di rapportarsi con queste novità
Il sapere la conoscenza
La realizzazione disse
La stima disse è condizione risolutiva
Del rapporto positivo oppure
Negativo con queste dinamiche di mercato del lavoro chissà è in grado di scegliere le forme di flessibilità di mobilità che sono utili
Chi non sa subisce
Forme di flessibilità o di mobilità che per la stessa sua debolezza si trasformano un po'in attività precaria
Quando ho detto prima delle condizioni importanti di saturazione del mercato del lavoro di tanti territori lombardi non ho con questo inteso dire che tutto il lavoro che viene creato in quanto tale alle caratteristiche utili e necessarie
Sappiamo esistere sacche di lavoro precario
Sappiamo esistere sacche di attività non protetta
Sappiamo che nell'uno e nell'altro caso poi il primo fondamento che viene messo in discussione per noi quello risolutivo riguarda proprio i diritti delle persone che lavorano e la loro dignità in quanto persone
Per questo non ci con non non asseconderemo mai l'idea che sia importante creare lavoro purché un'attività vengo offerta e per noi la qualità del lavoro fin dalla fase della sua programmazione è un valore da non dimenticare
Ma siamo altresì convinti che senza una crescita degli elementi di conoscenza della strumentazione la scuola che la formazione continua insieme che consentono ad una persona di diventar consapevole e di sapere
Il mercato stritola
Le persone
Avete sentito qui ricordare da Giampiero umidi quello che oggi un piccolissimo problema sociale io non lo sottovaluterei per la dimensione che ha in Lombardia come altrove
E che però è risolutivo infine del ragionamento che stavo facendo più di tante altre parole
Noi spesso ci troviamo davanti alla difficoltà di persone
Cinquantenni
O poco meno espulsi dal processo produttivo quando sono persone che hanno poca professionalità scarsa conoscenza
Non rientrano spontaneamente nel mercato del lavoro
In virtù del fatto che non hanno un luogo dove far crescere la loro professionalità aggiornare il loro elementi di conoscenza
Questo mi dice di come sia importante
A vere un sistema di formazione continua che non può fare altro che dimensione territoriale e funzioni esplicite riconosciute nelle attività amministrative che una Regione deve mettere in campo
E
Il superamento di quel problema piccolo ma significativo
Comunque dice degli effetti negativi che la mancanza di un sistema formativo diffuso può generare anche in realtà di mercato del lavoro saturo o ritenute forti
Produce il venir meno di uno dei fattori competitivi più importanti per il sistema
Produttivo
Se guardate quel che succede in altri Paesi d'Europa cui in altri territori
E con quote di ricchezza più contenute della Lombardia la loro dinamicità la loro capacità di adeguare agli andamenti del ciclo economico la loro struttura produttiva passa proprio dalla disponibilità
Di questa risorsa quella formativa
Che se usata correttamente riesce da un lato valorizzare le professionalità e le capacità delle persone e dall'altro a creare anch'esso a occasioni di impiego rapido
E non non traumatico perché non sottoposto dei vincoli imposte dalle imprese di tantissime persone
Io non trovo sinceramente che ci sia come vi ho detto un'attenzione adeguata a questi aspetti
Che sono il corollario fondamentale di processi che vanno orientati non secondo l'antica logica
Della programmazione quantitativa definite degli obiettivi che peraltro sia detto per inciso non è mai appartenuta nella cultura politica di questo Paese e neanche all'ispirazione del sindacato ma
Non c'è attenzione per questo corollario che rappresenta invece davvero se stimolato
La forma con la quale un territorio programma la costruzione di integrazioni produttive
Di occasioni economiche che lo rendono competitivo in un mercato globale insieme al restante dei territori del Paese
De la dimensione nazionale alla quale appartiene e soprattutto lo rendono competitivo in un mondo più ampio come oramai è quello dell'Unione europea da un lato e dall'altra parte quello del mercato globale con il quale ci si confronta quotidianamente che lo si voglia o no
Ma c'è di più ed è l'altro aspetto importante della discussione di questa mattina
Un territorio non può non considerare
La coesione sociale
Come un valore quand'è basata su diritti riconosciuti e rispettati ma anch'essa come una grande e straordinaria occasione di crescita e di competizione
Una coesione sociale degna di questo nome garantisce intanto la riconduzione delle dinamiche di conflitto che sono naturali in una società complessa alla loro dimensione fisiologica che non la fa mai scadere nella patologia
E poi assicura contemporaneamente forme di protezione che forme di promozione che sono anche esse
Attività sono anche esse potenzialmente in grado di generare lavoro e lavoro qualificato
C'è una cultura liberista
Confesso che qualche volta il termine pare anche eccessivo perché nella pratica
E riconoscergli una dignità che non ha
Questa sottocultura diffusa in alcuni territori del nord e in particolare
In Lombardia vuole invece introdurre
Trasformazioni cambiamenti che avrebbero come unico effetto quello del di rendere meno efficace facendola regredire la qualità della coesione che tanti anni e con tante difficoltà e contraddizioni si è costruito
Sono stati fatti casi qui
Emblematici
Delle delle politiche sanitarie che vengono proposti
Non ci si ferma a quello per la verità in netta controtendenza con l'opinione degli abitanti della regione l'idea
Di produrre mutamenti che riguardano tutta la sfera
Del del della scuola della formazione l'avete fronteggiate conosciuta
Da vicino in questi in questi mesi in questi ultimi anni
C'è un uso del tutto improprio e ideologico del termine sussidiarietà
Dove come ricordava prima
L'avvocato Martinazzoli verità si cerca di sostituire al pubblico un privato
Che non è nemmeno richiesto di dar prova degli standard qualitativi indispensabili per accedere ad un qualsiasi mercato regolato
La cosa non è soltanto sbagliata ma estremamente pericolosa
Soprattutto quando poi riguarda due sfere come quella della
Dell'attività di cura o di prevenzione
Laddove esiste ancora una vocazione alla prevenzione sanitaria e quando riguarda l'istruzione
Cioè quando il referente è la persona nella situazioni più debole della sua esistenza quando sta male
O dall'altra parte la persona nella condizione più esposto della sua esistenza quando ha bisogno di apprendere e non ha strumenti selettivi cioè il bambino
Ecco questi idea della sussidiarietà va abbattuta
La sussidiarietà che produce effetti positivi che in grado di stimolare anche forme di promozione
E quella che si integra
Con la dimensione pubblica
Che va mantenuta e migliorata ed arricchisce per funzioni definite e sempre sulla base di standard riconosciuti
La sua presenza
Guardavo prima come immagino l'avete fatto voi alcune delle tabelle contenute nel nell'indagine che ci è stata presentata
Io credo sia significativo la risposta che danno gli intervistati ad esempio all'idea di privatizzazione
Se guardate la linea di demarcazione tra quello che viene considerato da non privatizzare se donne in minima parte quello che invece viene considerato utile privatizzare
Avete due elementi distintivi
Intanto
Un'attenzione fortissima per il mantenimento di una presenza pubblica nella sfera di interventi che riguardano la persona
La persona che deve apprendere la persona che sta male deve essere curata
E invece un'attenzione diversa quando sono servizi che devono essere erogati diciamo a persone già strutturate qualunque lì già in grado di difendersi
Ma c'è anche un altro aspetto
La distinzione ha ugualmente netta se si pensa tra guardando il parere degli intervistati quei settori alle aziende che stanno dietro alla qualità che queste aziende propongo
Dove la qualità viene considerata già oggi
Adeguata la preoccupazione al processo di privatizzazione e molto molto più bassa di quanto invece non accada dall'altra parte
Ma perché c'è una resistenza ideologica no
Proprio perché i cittadini lombardi hanno imparato nel corso di tanti decenni a distinguere non soltanto tra il pubblico il privato
Ma soprattutto da privati a privati
E sanno dove esiste un attività
Gestita da privati che a standard qualitativi sufficienti adeguati che qualche volta anche positivi importanti dall'esatto opposto
Ecco perché questo comportamento
Non guidato da orientamenti di nessun carattere ideologico ma come nella storia della cultura lombarda molto pragmatico che guarda alle cose alle cose in essere
Ecco io penso che sia per questa ragione molto importante insistere perché si acquisisca finalmente
Anche dal punto di vista culturale
Non mi sento di dire che si è già così l'idea che le protezioni sociali il welfare
Un welfare territoriale sempre più forte e consistente del welfare erogato centralmente ha per noi questa doppia valenza
Entrambi gli aspetti sono irrinunciabili per un sindacato le forme di protezione di risarcimento verso persone che hanno bisogno di essere difese soprattutto quando sono deboli ma anche una straordinaria potenzialità di promozione
Per la creazione in tutte le varie forme
Di protezione di occasioni economiche che di occasioni di impiego con l'arricchimento che può venire in questa attività dalla presenza di una cultura diffusa come quella del volontariato
Insisto molto nel sollecitare una distinzione in questa descrizione secondo me troppo generiche vaga dell'attività di terzo settore
Ci sono attività di volontariato che merito non grandissimo rispetto ci sono attività definite no-profit che non meritano nella stessa attenzione nello stesso rispetto perché in qualche circostanza non sono solo misurate obiettivi di profitto vero ed esplicito
Ma addirittura prescindendo dagli standard qualitativi finiscono con il produrre
Una crescita di stabilità di preoccupazione e qualche volta anche dei danni materiali alle perciò nella quale sono rivolti
Volevo dire soltanto un'ultima cosa a conferma di come quando la volontà e positiva il confronto poi con le amministrazioni con
Di livelli istituzionali può essere portatore di soluzioni importanti per tutti
Abbiamo commentato proprio in questo teatro molti di voi erano presenti
Questa scelta
Promossa dal Comune di Milano che ha portato ad un orribile accordo
Come l'ho chiamato sono stato rimproverato non ho cambiato idea
Con una città
E una Regione
L'adesione successiva della regione senza che ne avesse né titolo né motivo
La dice lunga sull'idea di autonomia che mantengono poi tra di loro
Sì esatto una forma di sussidiarietà
Non so quanto sollecitato richiesta ma comunque messa in campo
è stata quella un'occasione
Pessima
Però affrontare problemi di assetto di un territorio di una regione se
Si voleva dare questa dimensione
All'area dell'intervento pur di una cita se la si voleva tenere come problematica milanese chiamo strato che mostra sempre di più la corda di un disegno politico che nulla avevano a che spartire con gli argomenti di merito
I ieri è stato firmato una pre-intesa Torino
Sull'assetto futuro di Torino e sugli interventi che l'amministrazione
Le forze sociali imprenditori e sindacati cercheranno ognuno per la sua parte di costruire
L'approccio la conclusione il profilo della soluzione e del tutto diversa da quella che c'è stata propinata Milano
è la riprova che se si vuole si può
Ragionare in grande
Alzando il profilo delle proprie ipotesi di intervento esercitando nella funzione contrattuale oppure in quella concertativa tra soggetti diversi
Lo sforzo per arrivare a delle soluzioni che rispondono davvero alle esigenze di tante persone
Non c'è solo la soluzione milanese
Ci sono tante altre soluzioni come quella costruita prima con la Regione in in Piemonte a conferma che poi non è sempre ed esclusivamente la volontà dello schieramento politico quella che condiziona gli esiti e oggi rafforzata oggi ieri rafforzata da un'intesa da una pre intesa che diventerà poi
Più dettagliate arricchita del Comune di Torino
Lo dico perché alla fine di quella discussione si è riprodotto come argomento polemico nei confronti della CGIL l'idea che noi sia abbia comportamenti che sono condizionati dal chissà quale volontà politica precostituita che immodificabile no
Noi siamo in grado di valutare il merito o almeno ci sforziamo di farlo
Vorremmo tra l'altro essere rispettati anche per questo non solo per questo ma anche per questo
Che siamo stati in condizioni dove abbiamo trovato interlocutori disponibilità attenti di arrivare a realizzare intese considerate utili da tutti
Senza produrre rotture
Con l'idea di promuovere soluzioni di interesse generale
Io credo che questo debba essere lo spirito sempre con il quale non ci ci muove
Deve essere il tratto costante del del del nostro lavoro io credo che quello che è stato descritto che questa mattina le proposte che sono state avanzate gli utilissimi
Supporti che sono venuti da esperienze concrete da come si riorganizza un pezzo della storia industriale
Di questa Lombardia come è stato alla fine con il coinvolgimento delle persone interessate
E non con il loro allontanamento o la cancellazione del loro ruolo fino a come si può provare a dare una dimensione accettabile sopportabile a quella pletora grande crescente di lavoro diverso da quello tradizionale
Ecco io credo che la base delle cose che abbiamo detto questa mattina posso davvero rappresentare il terreno sul quale continueremo la discussione con i nostri interlocutori rispettando quelli che hanno questa disponibilità di principio e
Valorizzando
Quando ci saranno le convergenze che le intese con loro io credo che
Discutere per questa ragione
Di federalismo e di politica del territorio in un'accezione che non vuole la rottura la separazione
Ma immagina una dimensione nazionale con le sue articolazioni
Ed ognuna di queste articolazioni promuove il meglio di sé della sua cultura della sua pratica sia cosa che il sindacato deve attrezzarsi a fare e in tutte le circostanze date continuare a fare grazie
Primati
Andare volevamo trenta secondi a ricordare che il vento oramai terrena in altre direttive in cui faremo il punto delle iniziative in atto e ne programmeremo delle altre
Obiettivo del vento è importante anche per in quella sede ricorderemo la straordinaria dirigente la CGIL lombarda come Antonio Fanzaga che purtroppo è scomparso quindi ha una doppia importanza vuol dire
Va bene