"Dopo Seattle: nuove regole democratiche per l'economia globale" - convegno organizzato presso la sede del Cnel - via di Villa Lubin

Siamo tutti possiamo cominciare
No la le cedo subito la parola naturalmente non c'è bisogno di presentarla il professor Giuseppe De Rita e qui con noi benvenuti a tutti per questa giornata di riflessione sul dopo si attuano una piattaforma che ha presentato un documento a partire dallo scorso mese
Di febbraio che sta progressivamente e sviluppando le sue riflessioni su quattro gruppi di lavoro quattro panel forse potremmo chiamarli
Le presenteranno oggi loro punti di di di di riflessione prima di iniziare sul primo gruppo dedicato alla democrazia e alla cooperazione allo sviluppo dovrò coordinare
Abbiamo una introduzione
Di Ermete Realacci e un saluto naturalmente del professor Giuseppe De Rita che molto gentilmente ci ospita prego
Ma io devo dar veramente solo un saluto
Che con dichiarazione di interesse la nostra istituzione per i temi che andrete ad approfondire
L'interesse non soltanto da ospitante i quali siamo oggi non abbiamo alcuna
Responsabilità se non ospita dove ma una interesse che va anche oltre a ospitare anche sui costi tali da sempre il segno di una istituzione aperta non chiusa
Interesse da dove viene viene da un fatto che negli anni passati è ricorso molte volte
Ogni tanto ci sono dei processi di accelerazione che creiamo una sorta di squilibrio sociale di squilibrio economico di squilibrio culturale che a quel punto rischi anche ricreare
Mancanza di coesione sociale rottura sociale
Questo vi sia per lei è apparsa una delle cose più evidenti qua e più emblematica di questo fin e secolo di accelerazione e di reazione
Allo squilibrio creato dall'accelerazione
Questo nella storia del mondo la storia e la stessa società italiana possano trovare decine di esempi di momenti di accelerazione che creavano una turbativa generalizzata
Nelle culture degli atteggiamenti degli interessi Seattle ha creato questa realtà firmo scuri
Ed è inutile dire come dice un vecchio studio sullo sviluppo Liebman che lo sviluppo è comunque uno squilibrio continua perché bisogna pagare il prezzo degli squilli
Così come inutile dire con un premio Nobel italiano foto
Che la storia e incolla sempre in avanti è una sorta di capacità di andare in avanti che però crea poi nei problemi di paura di cadere in avanti e quindi crea addirittura dei meccanismi muscolare in ciascuno di noi
Particolarmente disagiate
La verità è che nel momento in cui avviene un'accelerazione tutto il corpo sociale entra in fibrillazione
Accelerazione degli scambi internazionali significa che ormai un corpo sociale praticamente planetario sa che qualche cosa qualcuno dei paesi soffre qualcuno mette assieme a vantare l'accelerazione
Nei processi di uniformità dei meccanismi di produzione di tutti beni pensiamo all'ultimo discorso un po'banale su una cioccolata sappiamo che ha effetti su nel corpo sociale planetario su tre quattro cinque dieci Paesi comunque c'era
L'aumento lo sviluppo dei cibi transgenici certamente crea non soltanto una fibrillazione del corpo sociale dal punto di vista Geroldi geopolitico ma dal punto di vista addirittura umano personale di paura
Così come la clonazione così come tante altre cose
Sia per le è stata forse fin dagli ultimi anni una realtà
Emblematica di questa capacità di squilibrare e fibrillare squilibrare fibre naturalmente la risposta non può esser quella di continuare lo sviluppo senza tener conto la fibrillazione o di restare nel panico e quindi continuare nel anche qui nella fibrillazione continua la la reazione giusta è quella di fra virgolette concertare un un modo di fronteggiare la
La fibrillazione fronteggiare l'innovazione un modo di considerare il processo di sviluppo non come una rottura di schemi precedenti ma come una provocazione a ripensare ai ruoli
Cioè c'è un tipo di responsabilità storica che bisogna in qualche modo accettare che quello della domanda risposta si pone una domanda nuova bisogna saper rispondere
Senza chiudersi in vecchi schemi ma senza accettare supinamente gli squilibri che vengono considerati irrequieti il rinuncia
Poi naturalmente tutto questo a delle dei nature
I tempi ideologia del futuro di difesa dell'ideologia passa pesante nelle nature di
Di iper e sviluppo più o meno fanatico come a delle venature via idealismo ecologico coi razzista altrettanto fanatiche però questo bisogna eliminare il ponte ragionare sulla dimensione c'entra
In fondo questo lavoro che oggi continua viene ha una sua prima condensazione di per lavorare su quattro temi tutti insieme governo e mezzi parti sociali mi sembra sia un modo serio di affrontare i problemi di mettere sul tappeto e di uscire la la provocazione dalla fibrillazione che finora mi sembra ampia segnato questi ultimi mesi in questi ultimi anni cercando anche un po'di unità unità nazionale unitamente a una nazione unita all'interno dall'Europa sappiamo tutti che in Italia sul Seattle siamo un pochettino
Da un punto di vista delle posizioni ufficiali prudente e sappiamo tutti che in Europa eravamo arrivati astratto come posizione comune adesso ognuno riprende una parte di sua libertà tutto questo comporta una attenzione costante dico ripeto una frase non va più molto di moda comunque l'attenzione costante concertata
Una risposta che non sia né di panico né di fibrillazione
Il mio finito il mio saluto restituisco la presidenza e vado da un'altra parte nella sala accanto a fare un altro saluto perché ormai la mia il mio mestiere è quello del saluto attore più che spero grazie
La ringraziamo per questo suo saluto molto perché è entrato naturalmente nel merito del nostro convegno e ci ha dato anche già delle chiare indicazioni facciamo su su quindi subito nostro questo slogan che cosa
Ci piace molto lo sviluppo comunque uno squilibrio continuato credo che dobbiamo parlare di questo dove comunque forse sta per ci piaccia o non ci piaccia abbiamo a che fare con questa cosa
Cedo subito la parola a Ermete Realacci che ci introduce presentandoci i contenuti del della nostra piattaforma e in quattro gruppi di lavoro su quale in seguito ci concentreremo prego
Questo nostro è un incontro di lavoro in un confronto aperto non solo con il governo spola interverranno esponenti del Governo oggi pomeriggio ma anche con tutti quanti sono interessati a questo tema
Quindi io Volpe in tono con il tipo di incontro vogliamo preparare promozione Breve perché magari è più utile se nonostante l'intensità dei relatori previsti riusciamo a trovare lo spazio per confronti più serrati nel corso degli questa giornata di lavoro
Ha ragione il professor De Rita nel dire che si attaglia ancorché maniera la prego è stata in parte anche una reazione alla velocità dei cambiamenti in corso ma c'è stata anche una reazione alla direzione dei cambiamenti in corso
Credo che quello che accomuna le forze che hanno prodotto diciamo questa prima piattaforma questo appuntamento
è la convinzione che sia a tre sia stato le proteste desiata siano stati un evento positivo
Che hanno segnalato diciamo limiti che stava imboccando l'OMC nella definizione diciamo delle degli accordi degli sviluppi futuri e che hanno dato voce a soggetti che dentro quel tipo di accordi dentro quel tipo di dinamiche
Non potevano fare in qualche maniera sentire la loro voce
Già in vari incontri che si sono succeduti dopo si è attenuto anche noi e Legambiente hanno sollevato questo problema al Congresso in molti appuntamenti
Fra le forze che han detto questo appuntamento
Si era creata la al tempo stesso la convinzione che quel tipo di positiva dinamica che si era vista in azione nei giorni di Seattle e che aveva avuto anche un ecco estremamente salutare liberatorio nella dell'opinione pubblica quasi una boccata
Di aria fresca diciamo nel dibattito sulla globalizzazione sui mercati eccetera al tempo stesso aveva un forte limite
Era cioè una casuale in parte reazione chimica
Costruita sulla polarizzazione contro l'appuntamento di sciatteria che però faceva fatica a rimettere assieme quelle forze che più o meno erano stati coinvolti in quella protesta in un tentativo di piattaforma in positivo
Questo diciamo è stato lo sforzo che ne abbiamo fatto lo sforzo che hanno fatto i sindacati CGIL CISL UIL AFI AGESCI Arci Legambiente cose successe Ics USP ed altri
Non per sostituirci ad altre iniziative in corso altre ne nasceranno penso all'azioni fatte anche da Lilliput aste blindarsi attacca a tutti questi network che nascono intorno a questi temi
Ma perché ci sembrava importante che forse rappresentative di mondi diversi che alludevano al tipo di forze che si erano incrociate nella protesta di Seattle potessero costruire una piattaforma
Al di là del momento della protesta che tornerà pure perché altrimenti il rischio che un po'si corre che tranne singoli temi ci si rincontra il quando c'è un bersaglio no
Si fa l'appuntamento quando c'è il feticcio
Spesso giustificatamente da criticare ma non ci sia un'azione che entra nel metabolismo delle singole organizzazioni e che fa proprie quelle che erano stati i fermenti positivi di quell'occasione da questo punto di vista è è penso che sia anche da segnalare che una cosa di questo tipo per quanto mi risulta ma per quanto risulta anche ad altri
Unica nel panorama mondiale cioè non c'è nessun posto
Nessun Paese significativo del mondo ammesso che l'Italia sia un Paese significativo quest'diciamo la nostra in cui dopo la potestà di Seattle c'è stata una piattaforma comune di forze così varie che tenesse assieme i sindacati e pezzi della società civile
Questo indica appunto una strada da percorrere ma non è di per sé garanzia né dell'efficacia della nostra riflessione
Ne della efficacia delle iniziative che interventi intenderemo prendere a valle di questa riflessione perché ecco da questo punto di vista Odilon franchezza
La sede Aurica del CNEL
Che è un pochino anche una sede narcotizzato in te per tanti dibattiti non deve far pensare che stiamo parlando di una riflessione che astratta poi dalle politiche c'è il nostro obiettivo è che a valle della riflessione hanno oggi abbiamo ci siano non solo delle risposte da parte degli interlocutori principali modo del governo ma anche delle iniziative sui temi che ci stanno a cuore
Quasi quae come
Precisato e nella Breve piattaforma iniziale e nella più estesa piattaforma che sarà prodotta in occasione di questo appuntamento ed utile vi è presente già nel titolo stesso la nostra convinzione è che si tratti di avere delle nuove regole democratiche per governare il processo di globalizzazione dell'economia qui devo dirlo con franchezza appunto per per dare anche più efficace al nostro confronto
C'è anche un dibattito letto anche
Gli articoli di Martone di Meloni sul manifesto dell'altro giorno su se sia o non sia l'OMC la sede di queste regole sicuramente l'OMC non è esaustiva delle sedi internazionali però non credo che sarebbe utile da parte nostra
Rifiutarsi su tutti le sedi che sono aperte
Di di tentare di influire un processo un processo di democratizzazione perché altrimenti noi potremo costituì costruire in astratto una sede perfette autorevolissima che però non abbiamo assolutamente la forza di attivare quindi invece a vere degli obiettivi per ognuno
Dei punti che vogliamo in qualche maniera influenzare importante per stare dentro anche processi in corso anche perché e questa è la convinzione che credo accomuni tutti un processo di globalizzazione senza regole e quanto di peggio si possa pensare
Cioè l'assenza di una sede in cui in maniera trasparente e democratica le regole vengono definite in cui soprattutto le regole definite per quanto riguarda i mercati si incrociano con le esigenze che sono legati delle alla coesione sociale e la salvaguardia dei diritti dei cittadini dei lavoratori alla salvaguardia ambientale trovarle sedi in cui questi insieme di questioni vengono affrontate è indispensabile per evitare invece che ci sia un meccanismo selvaggio in cui ognuno fa un po'quello che gli pare
Da questo punto di vista i punti che sono oggetto della nostra riflessione che sono anche al centro della della del tipo di discussione che andremo a fare
Sono quelli classici il terreno per l'appunto oggetto della prima discussione
Delle delle regole delle sedi delle forme democratiche di trasparenza
Voglio essere chiaro non se de trasparenza e democrazia non sono di per sé garanzia del fatto che si vada nella giusta direzione
Come sappiamo benissimo come abbiamo visto anche nei giorni si atto ad esempio alcune delle domande che vengono da una parte dei paesi in via di sviluppo non è esattamente in sintonia con quello che non sta a cuore per esempio vengono da alcuni di quei paesi delle domande anche di dumping sociale
Che hanno lo stanno bene diciamo quindi democrazia trasparenza ma anche pressione dell'opinione pubblica dei soggetti in una direzione che richiede una maturazione dell'insieme diciamo delle delle forze in campo a partire da quelle che lo possiamo influenzare di più
Per il mondo del lavoro le organizzazioni della società civile e poi le tre grandi questioni
Riaperte diciamo la clausola sociale
Cioè il fatto di a vere un pacchetto minimo di diritti cui sottomettere in qualche maniera il commercio internazionale il come e
E voglio da un pacchetto minimo i diritti che non significa per così dire come hanno a volte per come come
La preoccupazione che esprimono a volte nei Paesi in via di sviluppo non si dica sotto me ridurre la card la competitività di questi Paesi in gabbia Handley regole troppo difficili da rispettare per loro ma significa veramente garantire dei diritti minimi
Che sono anche delle forme diciamo di
Indice di che di Indirizzo diciamo dello sviluppo che permettono di evitare le distorsioni più gravi la clausola ambientale
Cioè il fatto non solo di introiettare le politiche ambientali dentro la definizione delle regole di mercato ma in qualche maniera di subordinare le stesse regole di mercato all'idea interessi di carattere generale come sono quelli dell'ambiente
Non è un caso che alla fine della fiera Monti Orsi si è raggiunto un accordo sugli OGM
Che rappresenta sicuramente un passo avanti che sarebbe stato secondo impossibile raggiungere in una sede come l'OMC quella corde ancora insufficiente per esempio come e ribadito la nostra piattaforma non non integra
I prodotti alimentari nel nel tipo di norme che sono state fissate per le materie prime alimentari per per le produzioni agricole
Però sicuramente un passo avanti un passo avanti che sicuramente non sarebbe stato possibile
In una sede come l'OMC quindi si tratta di trovare anche del una una di trovarla Maria in cui incrociare subordinare le regole di mercato agli accordi che in altra sede vengono definite c'è un problema che riguarda e questo è stato ben affrontato una efficace campagna la questione del debito dei Paesi in via di sviluppo problema che ovviamente chiama in causa anche
Le regole democratiche di questi paesi le finalizzazioni di questi Paesi siamo in una sede
Di gente che orientate su questi temi quindi evito di fare l'elenco degli indicatori drammatici di squilibrio che dal mondo ci arrivano perché sono a tutti noti e tutti sappiamo quanto sia impensabile un mondo in cui quattrocento persone sono più ricche del quarantacinque per cento tra popolazione mondiale c'è un mondo che non possiamo accettare e altri indicatori vanno in questa direzione si tratta però di passare da queste ragionamenti condivisibili ha di massima delle politiche concrete sulla riduzione del debito qualche passo è stato avanti è stato fatto anche nel nostro Paese troppo poco
In particolar modo le forze cani detto questo appuntamento
Presentano anche a queste in questo appuntamento una richiesta di accelerazione del Paesi particolarmente sotto stress in questo momento faccia ecco come il caso del Mozambico in Mozambico ha una situazione debitoria
Abbastanza consistente ma non mostruosa pelose l'ordine duecentosessanta duecentosettanta milioni di dollari
A una usa una no scusate brucia al Santo almeno settanta mila dollari esso è la cifra necessaria per risanare i danni che il Mozambico subito
Il che fa capire anche quante prove il Paese per capirci perché pensare a quanto Consoli alluvioni in Italia c'è non so l'alluvione in Piemonte è costato quattordici mila miliardi in proporzione capite si capisce anche da questo diciamo quanto poco basterebbe per dare una mano per a questi Paesi a tempo se si è molto ambigua un indebitamento per cui ogni settimana credo abbia due milioni e mezzo di raduni delle e mezzo di dollari di di
Uno e quattro di dollari di indebitamento di di di di oneri per questo indebitamento credo che un'accelerazione nei confronti del Mozambico di cui l'Italia potrebbe essere
Portatrice è una richiesta che possiamo fare senza altra ministro Fassino magari concordandolo con il Portogallo che ha sul Mozambico diciamo con il Mozambico rapporti e anche qualche responsabilità diciamo particolare potrebbe già rappresentare una una una un segnale in questa direzione c'è infine e mi avvio rapidamente a concludere la questione che noi riportiamo in questo nel nostro appello della Tobin tax o di forme in ogni caso adesso senza essere vincolanti all'un per cento ma di forme di vincolo regolamentazione dei Mercédès del diciamo del delle del dei trasferimenti internazionali di ricchezza
Sostanzialmente della finanza finanziarizzazione dell'economia mondiale
Che ha raggiunto livelli straordinarie
Si parla ogni giorno circa mille ottocento miliardi di dollari che passano da un paese all'altro mila ottocento miliardi di dollari è una volta e mezza il Pd italiane più di una volta e mezzo il PIL italiano annuale quei sono masse ingenti di denaro che spesso nella loro irresponsabilità producono crisi impoverimento i che sono alla base di tanti di quei fenomeni che a loro volta si presentano sotto forma di immigrazione di povertà
Di fame eccetera oltre a produrre anche ricchezza però il problema è che non è proprio pensabile un mondo in cui tutto ciò avvenga senza regole
Basterebbe citare atto in proposito rispetto alle pulsioni di tanti ultra liberisti a piede libero una intervista fatta nel febbraio scorso dal presidente della Banca d'Italia Fazio che non è sospettabile di velleità antimercato diciamo
Che a una domanda del direttore del Corriere della Sera De Bortoli in cui diceva insomma il mercato il mercato non è una risposta a tutto chiedeva de Bortoli e Fazio rispondeva
Assolutamente no e le faccio un solo esempio l'ecologia il mercato non pulisce il mondo se mai lo sporca questo lo ha detto Fazio
Vale per l'ecologia vale per lo sviluppo dei Paesi vale per tante altre questioni la Tobin tax o come la si vorrà chiamare
Allude alla necessità di creare delle sedi democratiche sovranazionali in cui gli interessi generali vengano salvaguardati
Ultimo due considerazioni dobbiamo fare questo
Soltanto per per bontà per amore di una giustizia sociale eccetera
Sicuramente sì questa è una spinta per molte delle associazioni di organizzazione qui si muovono paese alta c'è anche un nobile egoismo dietro le nostre proposte che per questo hanno dovrebbero essere veramente il centro dell'attività anche dei nostri governi perché tanti dei problemi che noi ci troviamo ad affrontare a valle
Pensiamo ai flussi migratori pensiamo agli squilibri nello sviluppo alle tensioni anche di Paul conducono a volte a guerre agli atti agli aspetti ambientali planetari sono figli diciamo di una della del non ha affrontare su un piano globale questi deve quindi no alla fine ci ritroviamo a dover gestire alle nostre frontiere dentro di noi ogni onere per l'aria che mangiamo cibi che incrociamo eccetera questo tipo di questioni che non hanno una sede in cui vengono effettivamente affrontate e in cui viene garantito diciamo uno sviluppo in cui la difesa dei Colturi dei valori dell'economie locali sia la base di una ricchezza futura
Questo è evidente in generale per il mondo evidente poi in particolare per l'Europa adesso
Anche del De Rita alludeva alla vicenda del del del cioccolato no cioccolato prodotti tipici alimentazione un tema sociale su cui c'è una fortissima sensibilità nell'opinione pubblica europea soprattutto
E che ha molto a che vedere sul tipo di sviluppo che abbiamo in mente per la nostra economia per la nostra cultura per la nostra qualità dello sviluppo diciamo
E che e chiama in causa anche regole internazionali che sono la difesa della tipicità la difesa delle produzioni locali
La difesa anche la proprietà intellettuale che va estesa anche ai prodotti tipici quadrotti culturali vi faccio un esempio per alleggerire un po'la discussione non so se lo sapete ma attualmente c'è in corso
Una vertenza giudiziaria che arriverà alla alla credo a luglio in una in confronto ai alla collina all'alla Corte europea fra il Consorzio del Parmigiano Reggiano che consorzio molto serio che Charlie disciplinari molto serie che cos'è un grande formaggio di guidare si dovrebbe essere fiera e la Kraft
Che è aumentato il prodotto parmesan Anna
Che non ha nulla a che vedere nel con il parmigiano reggiano che lo produce in tutto il mondo Ciaccia e non è affatto detto che il Consorzio Parmigiano Reggiano possa vincere rispetto alla parmesan
Che in Australia in Germania in altri Paesi spaccia un prodotto dell'altro ora capite bene che è veramente ridicolo un mondo in cui la multinazionale che trova igiene
Nei paesi in via di sviluppo lo può brevettare
E invece prodotti che sono frutti di secoli della cultura dell'uomo e anche di regole rigidissime perché parmigiano reggiano è così buono anche a perché a perché ha delle regole di produzione che sono molto più rigide
Di tanti altri formaggi per quanto riguarda l'alimentazione le mucche c'era c'era eccetera
Deve essere in qualche maniera aggredito da un mercato senza regole questo credo che sia l'insieme anche degli interessi che lo dobbiamo schierare su un fronte di una risposta positiva si attardi e quindi non è e e che quindi può allargarsi molto al di là degli stessi protagonisti della protesta di si atterrà e su questo terreno e finisco io credo senza fare delle dell'Euro nazionalismo che l'Europa abbia molte carte da giocare
Perché in questa logica in cui il mercato non è l'unico Dio
Ma in cui valori come la coesione sociale e la diversità culturale
La costruzione del superamento delle barriere del passato perché nostro continente bene o male sì applicato a sgozzare si nel corso di questo secolo diciamo no e c'è anche qualcosa e anche di recente ha prodotto su questo terreno l'Europa alle carte in gioco per costruire un percorso in cui salvando la propria anima e la e la propria cultura diventa anche uno strumento utile per un processo diciamo di umanizzazione
Dei deve della globalizzazione che è un po'il centro alla fine delle nostre dei nostri interessi grazie
Ringraziamo il rappresentante di Legambiente Ermete Realacci che speriamo possa restare con noi per il dibattito che si terrà più o meno tra un'ora
Prevediamo il dibattito alla fine del primo gruppo di lavoro
Visto che ha detto di sì
Ne approfittiamo e procediamo subito con il primo gruppo naturalmente siamo tanti naturalmente e fortunatamente siamo tanti tanti soggetti e tanti tante culture che hanno approfittato approfondito uno l'altro aspetto di questa questione che stiamo affrontando di conseguenza abbiamo la necessità di restringere il più possibile i nostri interventi
Il primo gruppo di lavoro
Non ho dimenticato di dirlo prima perché mi competeva dirlo adesso sono rappresentante del COCIS che una delle federazioni gli organismi non governativi italiani
Naturalmente abbiamo deciso di coordinare questo gruppo perché quella della cooperazione internazionale e l'aria della nostra maggiore competenza
Vi proporvi proponiamo di ascoltare il punto di vista del del ministero degli affari esteri qui rappresentato dal consigliere Claudio Spinelli che pregherei di venire alla qui alla tribù una e in aspettiamolo ne corre Marco Pezzoni mi sembra di non averlo ancora visto
Rapporteur alla Camera per la legge di riforma sulla cooperazione internazionale del nostro Paese che come sapete è stata licenziata lo scorso anno già dal Senato grazie arrivato stata licenziata lo scorso anno al Senato grazie anche alle fatiche del senatore Boco ed è naturalmente a tutti gli altri che ci credono e ci hanno creduto e sono tantissimi
E adesso come dire spetta all'onorevole Pezzoni che ci dirà un po'come il Parlamento vede in questo momento questa questa questione permettetemi due parole
Molto semplici il mondo globalizzato non può fare a meno della cooperazione internazionale partiamo da questo
Principio da questo presupposto non può fare a meno della cooperazione internazionale anche se bisogna dire la cooperazione non ha registrato successi clamorosi e quindi dobbiamo porci subito la seconda domanda di quale cooperazione stiamo parlando che rapporto c'è tra questa cooperazione e le altre grandi questioni
Dello sviluppo del sottosviluppo di quelli che una volta si mi ha chiamato nei rapporti nord sud ma che oggi sono e il problema della globalizzazione comprendendo anche i Paesi dell'Est eccetera
Quale cooperazione che rapporto dunque con il debito che rapporto con l'affermazione dei diritti umani e della democrazia
Che rapporto con la questione l'enorme questione delle dei diritti e del lavoro
Che rapporto con la questione della formazione per non ne sta restare nell'ambito di attività relegate al puro assistenzialismo questi sono i temi che verranno trattati in questo primo panel
Che corrispondono a i nostri relatori che vi presenteremo volta per volta nel cedere loro la parola la parola al consigliere Claudio Spinelli ministero a fari esterni
Grazie vi porto il saluto non solo mio ma anche quello del mio direttore generale il ministro Petrone che non ha potuto partecipare oggi perché sta accompagnando il ministro degli esteri in una sua missione in Cina in Corea del Nord e la prima missione tra l'altro in Corea del Nord di un rappresentante del nostro governo
Dopo l'apertura delle relazioni diplomatiche con questo Paese
I temi che voi sottoponete alla nostra attenzione sono molto vasti quindi cercherò di concentrarmi su quello che il nostro terreno più specifico di azione e cioè la cooperazione allo sviluppo
E vorrei toccare in particolare due temi che poi penso possano ricollegarsi all'insieme delle problematiche del dopo Seattle una problematica e quella della coerenza che vedo tra le varie politiche che vengono perseguite
E la seconda e quella della ottica dei paesi in via di sviluppo che la mia direzione generale deve tenere conto in primo luogo e quali sono gli obiettivi strategici che la cooperazione italiana si pone in questo momento
Momento di passate ho qui accanto a me il relatore del disegno di legge di riforma
Della cooperazione italiana ma se mi consente un secondo l'onorevole Pezzoni le linee strategiche che sono alla base del disegno di legge di riforma sono già a un punto di riferimento centrale della nostra azione attuale quindi noi cerchiamo di muoverci in un'ottica coerente con la direzione che il Parlamento sta prendendo e tra l'altro è in piena coerenza con quelle che sono gli orientamenti internazionali ai quali l'Italia sia detta in genere sul terreno della cooperazione allo sviluppo i paesi non possono procedere da soli pena quel rischio di inefficacia cui accennava prima il presidente di questa sessione che sul quale io sarei meno pessimista di Luís nel senso che i successi della cooperazione non sono forse clamorosi
Ma sono consistenti e uno dei terreni principali su quali i paesi che fanno cooperazione allo sviluppo sono impegnati adesso è quello della misurazione dei progressi
Che effettuano i paesi del terzo mondo sulla via dello sviluppo
è un'azione questa della misurazione che si muove sulla base di una collaborazione
Tra la Banca mondiale tra le Nazioni Unite e l'OCSE stesse quindi direi che la comunità internazionale nelle sue diverse espressioni quelle che rappresentano i Paesi avanzati e quelle che rappresentano i Paesi in via di sviluppo
Si pone seriamente
Il problema di rispondere a quella che è una domanda che è ricorrente qui da noi cioè se i fondi che noi spendiamo per l'aiuto allo sviluppo producono effettivamente dei risultati
L'obiettivo centrale della nostra politica di cooperazione attualmente e quello della riduzione della povertà nei Paesi in via di sviluppo
Questo è un obiettivo comune ormai all'intesa comunità internazionale è stato fatto proprio dalle Nazioni Unite è stato fatto proprio dalla Banca mondiale e ovviamente anche da tutti i Paesi dell'Unione europea
In questo orizzonte strategico vi sono alcuni terreni che sono stati individuati come quelli più importanti ai fini della la raggiungimento dell'obiettivo strategico che quello di dimezzare la povertà assoluta entro l'anno due mila quindici
Dimezzamento che viene fatto in prendendo come anno di riferimento il mille novecentonovanta
E tra l'altro al prossimo il G otto vi sarà un rapporto presentato congiuntamente da gli organismi internazionali a cui accennavo prima sui progressi verso questo obiettivo che sono stati effettuati da partire dal mille novecentonovantasei quando questa strategia è stata adottata
Obiettivi e terreni principali di intervento per il conseguimento di questo obiettivo sono stati individuati innanzitutto nell'educazione e nella formazione questo è stato un primo terreno fondamentale sul quale vincono indicati come centrale per il conseguimento dell'obiettivo di lotta alla povertà
Secondo terreno viene che indicato è quello della problemi di genere sul ruolo essenziale che le donne rivesto non in particolare nei Paesi in via di sviluppo per la promozione dello sviluppo
Il terzo terreno è quello della sanità e del salute riproduttiva terreno centrale i problemi che per esempio la e dispone attualmente in Africa sono una delle cause che essenziali di ritardo anche dello sviluppo quindi la centralità dei problemi sanitari in molte circostanze
E infine le tematiche ambientali che sono collegate ai problemi di sviluppo sostenibile
L'Italia si muove strettamente in questo quadro e vorrei fare osservare che a partire proprio da quest'anno l'Italia e la cooperazione italiana hanno cercato di fare un passo in avanti decisivo
Infatti la povertà è una
Lei e la lotta alla povertà non è una novità di quest'anno è sempre stata al centro delle politiche di cooperazione Italia però diciamo che l'obiettivo povertà era un obiettivo dice trasversale che centrale nel senso che una serie di programmi settoriali avevano una componente molto forte di lotta alla povertà ma non era la povertà l'obiettivo strategico cent'a partire dalla programmazione delle attività dell'anno due mila che abbiamo approvato nel mese di febbraio scorso
E tenendo conto che in Parlamento e in discussione il disegno di legge sulla cancellazione del debito ai paesi in via di sviluppo abbiamo cercato di fare insieme al ministero del Tesoro un'azione congiunto
Che non di giungesse questi due aspetti essenziali
La riduzione del debito e la cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo è un passo essenziale come il dibattito internazionale di questi tempi dimostra ma un passo incompleto se non c'è un altro vuole che lo accompagni
E che quello del intervento sul terreno nell'ambito di strategie precise di lotta alla propria questo il quindi tenta attivo che la cooperazione italiana sta facendo di affiancare immediatamente a un disegno di legge che dovrebbe produrre i suoi effetti rapidamente se sarà rapidamente approvato e su questo noi compiamo vitaminiche
Con il nostro programma specifico di attività sul Perrino che coinvolge
Sette aree geografiche essenzialmente tutti i paesi che sono considerati prioritari dalla cooperazione italiana
Coinvolge visto che l'esempio è stato fatto prima anche il Mozambico dove per quanto riguarda il nostro Paese il problema del debito lo si può considerare di fatto già risolto
L'Italia insieme a tutti gli altri donatori bilaterali del Club di Parigi ha già deciso di sospendere il pagamento del debito da parte del Mozambico e questo sia per il debito nei confronti dello Stato sia anche per la parte di debito che pur sempre nei confronti dello Stato ma originato da debiti commerciali
Il punto essenziale per esempio per Paesi particolarmente poveri come il Mozambico e quello di affiancare a un fatto che se non rischierebbe di rimanere in molte circostanze un fatto puramente contabile cioè la cancellazione di debiti inesigibili una strategia attiva e di sostegno a una
Programma nazionale di lotta alla povertà nel caso del Mozambico l'Italia ospiterà il ventisei Apprentice sei e ventisette aprile prossimo una conferenza di donatori proprio per esaminare le necessità del Mozambico dopo le catastrofiche alluvioni che ha subito ma al di là del fatto tutto sommato contingente del problema Mozambico che però è molto emblematico di quelli che sono i problemi dei paesi in via di sviluppo
Esiste la necessità di dare contenuto in Italia in questo senso cerca di fare la sua parte alla orizzonte nuovo che anche organizzazioni come la banca mondiale si sono date recentemente il fatto che
Iniziativa per la riduzione del debito sia collegata strategia della lotta alla povertà ha in qualche modo portato la Banca mondiale su terreni che per lei erano nuovi e che sono estremamente dei tassi estremamente significativi per chi si è occupato di aiuto allo sviluppo
Il passare da una concessione dello sviluppo in base alla quale quello che conta è in fondo la crescita economica e che poi in qualche modo riesce a a scendere anche alle fasce meno favorite della popolazione
Concetto che è stato a lungo prevalente nella filosofia della Banca mondiale per una strategia che invece adesso mette al centro
A partire inizialmente come condizionalità per la cancellazione del debito ma poi di fatto anche Pirelli programmi in positivo per i finanziamenti futuri
L'esistenza di una strategia di nazionale di ciascun Paese in via di sviluppo di riduzione della povertà è un passo avanti significativo
Come tutti i passi avanti non sono definitivi e quindi hanno bisogno di un processo di accompagnamento ed è in questo processo di accompagnamento che sia pure un un soggetto non particolarmente forte sul piano della cooperazione internazionale come l'Italia
Non particolarmente forte perché purtroppo i nostri stanziamenti per l'aiuto allo sviluppo sono tra i più bassi tra i Paesi occidentali
E quindi la capacità di influire non sempre ma anche in parte si misura non solo sulla qualità e sulla ragionevolezza di quello che si dice ma anche sulla capacità dei finanziamenti che si riescono ad impegnare sul per ciò detto il ruolo che noi ci proponiamo e di in particolare nei Paesi con i quali abbiamo ovunque consolidato rapporto di cooperazione e quello di cercare di influire nella di fruizione di questi quadri generali e queste strategie generali di lotta alla povertà dandogli una dimensione che non sia soltanto macro economica come la prassi e la lunga abitudine della Banca mondiale potrebbero condurre apportare ma di cercare di inserirvi dentro quegli elementi che derivano dalla nostra stessa esperienza in materia di lotta alla povertà che sono state sempre caratterizzate
Da un appoggio su quel modello che di qui anche Seattle su altri terreni è un esempio cioè il modello tripartito in cui al dialogo tra governi
Si unisce un una associazione molto marcata anche delle società civile quindi delle espressioni della società civile dei sia del Paese donatore sia del Paese beneficiario
Per usare una terminologia vecchia direi di I tra i due partners piuttosto il partner del nord del parco
Vengo poi al secondo punto che quello della coerenza l'aiuto allo sviluppo di per sé e qui ha ragione il nostro presidente quando parlava anche di
Esiti a volte insoddisfacenti che perché l'aiuto allo sviluppo da solo anche se consistente non è uno strumento capace di invertire una tendenza negativa che derivi da un quadro di relazioni internazionali non favorì
E qui nasce il tema della coerenza che da parte dei Paesi OCSE
è un tema molto difficile ma sul quale qualche progresso è stato realizzato recente
Lo scorso anno il Consiglio dei ministri dell'OCSE adottato un documento sulla coerenza delle politiche che è stato un primo passo avanti coerenza delle politiche Sensi al mente tra politiche commerciali e politiche di sviluppo ma non soltanto il discorso attualmente si sta notevolmente ampliando
E attualmente in sede OCSE si sta lavorando alla predisposizione di un check-list sulla coerenza delle politiche che tocca in primo luogo la tematica della coerenza tra politiche commerciali politiche agricole dei Paesi occidentali che le esigenze dei paesi in via di sviluppo
Ma in realtà si allarga anche su tutto una serie di altre tematiche che sono quelle ambientali quelle che sono poste adesso dalla Biotecnologia quelle che derivano dalla tutela dei diritti umani sul mondo del lavoro eccetera e quindi che in qualche modo un strumento di lavoro per cercare di dare ai singoli Paesi alle organizzazioni internazionali un punto di riferimento internazionale come un punto di riferimento internazionale vogliono essere gli indicatori di sviluppo sui quali come dicevo prima si sta lavorando per potere
Uscire diciamo dalle valutazioni unicamente
Balzate su esperienze parziali ma partire da anche da numeri pure essendo i numeri sempre suscettibili di diverse interpretazioni
Sotto questo profilo della coerenza per quello che riguarda noi italiani in generale questo tocca quattro quattro terreni principali
Il primo perno della cooperazione ovviamente della coerenza interna nei programmi che noi attuiamo
E noi in genere ci troviamo di fronte a un problema che è soprattutto quello della non dispersione degli aiuti quindi della loro concentrazione
Il problema è anche questo un problema difficile perché con risorse modeste e domande crescenti
La cooperazione italiana si sente rivolgere in questo periodo che un periodo di rilancio che ha coinciso con il dibattito molto vivace da quando in Parlamento c'è una legge di riforma e questo ha aumentato la domanda nei nostri confronti
E come dico risorse limitate
è un altro tema che a noi giapponese problemi di coerenza e quello di contemperare interventi settoriali nei paesi in via di sviluppo con strategie più generali di sviluppo del Paese
Poi abbiamo secondo terreno un problema di coerenza tra le varie amministrazioni dello Stato
Anche qui qualche progresso sul terreno della coerenza tra le varie amministrazioni dello Stato impegnate sul terreno dalla cooperazione ce sta
Ci sono dei progressi con i i rapporti tra Esteri e Tesoro e accennavo che il terreno della legge sul debito è un terreno estremamente importante di confronto
E di miglioramento della coerenza dell'azione tra noi e il ministero del Tesoro
Ma vi è stato anche con il ministero del Commercio estero e credo che il ministro Fassino il documento che ha lasciato quiz sono un
Dimostrazione segnale di questo lavoro che sta facendo il governo italiano per cercare di dare maggiore coerenza la sua
Poi vi sono altri due terreni di coerenza il terreno di coerenza e con gli altri Paesi donatori questo è un lavoro che si svolge principalmente nei Paesi in via di sviluppo stessi
E è un lavoro anche qui in fieri e qui forse figli segnali positivi sono ancora minori al di là della indicazioni di buona volontà e infine un ultimo terreno estremamente importante dove invece si possono registrare dei progressi almeno per quello che riguarda noi mai anche più in generale e quello della coerenza anche degli stessi Paesi in via di sviluppo
Su questo punto un'osservazione che
Mi viene spontaneo di fare sulla base dell'esperienza di lavoro nostra e quello che quando si chiede coerenza ai paesi in via di sviluppo poi su terreni per loro estremamente difficili mondo del lavoro la sostenibilità ambientale e così via
è importante che non s'vengano percepite come una condizionalità negativa se non fai questo non avrai quest'altro non avrai concessioni commerciali se non rispetterà i questi standard
Falliscono queste condizionalità poste in senso negativo la nostra esperienza dice che falliscono falliscono dalle situazioni di conflitto alle situazioni diciamo anche non conflittuali ma socialmente difficili
La via che come operatori di cooperazione da risultati lenti faticosi ma più sicuri e quelli della condizionalità positiva nel senso che gli aiuti vengono per poter essere all'altezza di fare determinate cose un piccolo esempio e quello che la cooperazione italiana fa sostenendo una istituzione con sede in Svizzera per consentire ai paesi in via di sviluppo di utilizzare le opportunità giuridiche di difesa dei propri interessi in sede di Organizzazione mondiale del commercio
In molti casi e un problema di consentire piuttosto ai paesi in via di sviluppo di aprire le capacità tecniche ed amministrative di
E se preventivi di rispettare determinati standard piuttosto che arrivare con una condizionalità negativa che lascia sostanzialmente il tempo che trova
Cubo ancora trenta secondi per un aspetto che noi riteniamo estremamente importante della azione che la cooperazione italiana sta svolgendo in questo momento
Ed è quella dei vari soggetti che in Italia accompagnano il nostro lavoro
Il comitato direzionale della cooperazione che si è svolto venerdì scorso
Ha approvato delle linee guida sulla cooperazione decentrata italiana quindi per quello che riguarda l'aiuto pubblico italiano
Massimo di coerenza possibile all'azione complessiva che il governo e le Autonomie locali regioni e comuni che manifestano una crescente vitalità sul terreno della cooperazione
Dicevo sul piano della coerenza e dell'efficacia dell'azione nostra congiunta
Quindi abbiamo adottato questo documento di linee guida che un documento nostro documento interno della ministero degli esteri ma che è stato già oggetto di un'ampia consultazione con le regioni e con i comuni
Che che si propone di rafforzare la coerenza della nostra azione su tre terreni
Il primo associando le Autonomie locali
Alla predisposizione di quello che un documento base della nostra cooperazione cioè la relazione previsionale e programmatica che il ministro presenta al Parlamento come accompagnamento alla legge finanziaria ogni anno
L'associazione sistematica delle Autonomie locali
Nella predisposizione di quelli che sono i programmi Paesi vera nei Paesi principali della nostra cooperazione
Che un ultimo ter Reno che è un terreno completamente a petto quindi non mi aspetto risultati immediati ma ci siamo posti il problema che è quello della valutazione dell'efficacia degli interventi finanziati dalle Autonomie locali un altro principio che ci siamo dati e quello del cofinanziamento oggi come oggi come amministrazione siamo contraria linee finanziarie dedicate alle regioni
Che o ai comuni la cooperazione decentrata deve dimostrare nella associarsi acquistavamo nostri interventi di essere in grado di portare i di offrire qualcosa in più rispetto a quello che offre il governo offrono altri attori
E tenuto conto anche della situazione finanziaria attuale riteniamo che il principio fondamentale sia quello della ripartizione dei costi e quindi del cofinanziamento il nostro impegno è sostanzialmente che quanto maggiori sono i finanziamenti che le Regioni i Comuni mettono in campo tanto maggiore sarà il cofinanziamento da parte dello Stato che quindi ci sia un equilibrio complessivo
E un riconoscimento dello sforzo degli Enti locali sotto il principio della l'accrescimento del cofinanziamento statale quanto più maggiore il finanziamento regionale
E il terreno più interessante
Di lavoro può essere quello in collaborazione con alle organizzazioni internazionali noi abbiamo dei programmi di lotta alla povertà che vengono più spesso chiamati di sviluppo umano ma sono in sostanza dei programmi di lotta alla povertà
Ed è in questo ambito che e più agevole e più produttivo fare uno sforzo comune per che danno anche la possibilità di una vasta presenza delle autonomie locali
Ultimo punto è ovviamente quello delle ONG
Le ONG sono un partner che ha un ruolo molto ampio all'interno dei nostri programmi e
Ritengo che anche nel campo delle leggi si stia ci si stia muovendo nella direzione di un crescente che razionalizzazione e coordinamento
Noi lasciamo la massima libertà alle ONG che ci chiedono dei finanziamenti per quello che riguarda la scelta dei paesi e dei terreni di impegno
Però fatta questa premessa di carattere generale l'esempio del Mozambico viene nuovamente a proposito
Questo non ci impedisce di avere un dialogo molto serrato con alle ONG di e con le federazioni per cantare una razionalità complessiva maggiore efficacia maggiore concentrazione anche agli interventi che le iscrizioni G. promuova grazie
Ringraziamo consigliere Spinelli speriamo che anche lei possa rimanere un'altra mezz'ora perché il dibattito per le domande che ci saranno su questi punti molto interessanti
Purtroppo non ero al corrente della l'ultimo comitato direzionale sulla questione della cooperazione decentrata sul documento guida che è stato approvato ma spero ci si no no no stavo negava facendo dell'osservazione del mi giustificavo perché perché naturalmente forse sarebbe stato opportuno o una presenza della cooperazione invece Toys che anche se del Roma e quindi poteva in questo caso decide il suo punto di vista su queste questioni ma speriamo che tra pubblico ci sia qualcuno che possa farlo
Cederei la parola al al consigliere Giorgi della rappresentanza italiana Ginevra
E mi scuso con gli altri relatori come potete vedere i posti a questo tavolo sono poche in particolare con Andrea Amaro con Luca De Fraia
Dovranno a seguire intervenire a seguire dell'onorevole persone tedesco prego qui
A stesse consigliere Spinelli si sia sacrificato se Andrea Amaro dell'ISI istituto al singolare
Prego
Vorrei ringraziare
Calorosamente gli organizzatori del convegno per avermi dato l'opportunità
Di intervenire su su su un tema che al centro dei lavori dopo Seattle che si svolgono a Ginevra
Io vorrei preliminarmente a ricordare una cosa né l'accordo istitutivo dell'OMC raccordo di Marrakech del novantacinque
Mette al centro degli obiettivi
Nella parte iniziale dell'accordo la promozione della piena occupazione la crescita degli standard di vita la promozione dello sviluppo sostenibile
E il l'obiettivo altresì di assicurare ai Paesi di sviluppo
Una crescita soddisfacente
Vale a dire che gli obiettivi
Del sistema quale erano nelle intenzioni dei governi che firmarono cinque anni fa
Gli accordi prevedevano proprio la commozione delle cose di cui si sta discutendo adesso e questo lo dico perché solo per sollecitare una riflessione al riguardo
Il
H il sistema va aiutato nei contenuti a produrre quei risultati
Il problema è un problema di metodo è un problema di contenuti ma non di sistema il sistema è ingrato deve essere al posto in grado di promuovere quelli quegli obiettivi ora
Il nell'ente di si tratta di un sistema che produce ha prodotto anche dei benefici non solo dei problemi
Quando mi riferisco a questo mi riferisco alle intenzioni di chi lo inventò quello adeguò una qualche decina di anni orsono
Quali erano questi obiettivi sono problemi di un lunga esperienza secolare che dimostrava che a volte le politiche
Economiche e commerciali nazionalista aggressive protezioniste eccetera producevano dei gravi Effetti di stabilità sul sistema sulla pace detto questo ovvio illa illa il la situazione attuale quale è emersa a Seattle a sollevato quegli interrogativi a cui ha fatto inizialmente riferimento il presidente De Rita
Che cosa qual è il bilancio che si può trarre in maniera estremamente sintetica in questi anni il commercio internazionale
Ha prodotto
è cresciuto ad un ritmo più elevato del PL in tutti gli ultimi cinquant'anni vale a dire è stato il motore di che è stato un motore di crescita economica
Tuttavia
Quando si passa dal problema della creazione di crescita la distribuzione di crescita all'interno dei singoli Paesi che fanno parte del sistema e tra Paesi il quattro diventa molto più scoop
Il commercio internazionale in parte come in termini tecnocratici scusate mi si dice è un gioco a somma positiva dove tutti guadagnano un po'e in parte un gioco ahimè a somma zero dove quello che guadagna qualcuno abbia perso da qualcuno quindi Izzo certi squilibri sono interni
Al sistema commerciale multilaterale e quindi bisogno percorrere delle politiche che consenta
Di riducono di minimizzare gli effetti negativi
Di questo un modello di crescita
Secondo secondo osservazione che cos'è l'OMC i in molto brevemente l'OMC per essere chiari è un sistema normativo
Non è un'istituzione che fa delle politiche
Su come può essere il caso ad esempio delle grandi istituzioni finanziarie internazionali era non c'è un bordo che si riunisce e che ogni anno decide sulla base di regole semplici e chiare che cosa fa
è un sistema di regole estremamente penetrante
Che regola quasi tutte le atti le attività economiche del sistema il la
Questo Nemo né modifica la natura rispetto alle percezioni generali che vi sono al riguardo
Le norme queste norme dico estremamente pervasive il sistema o sistema flessibile ma anche pesante son decine di migliaia di pagine di accordi che entrano nei dettagli più più modesti
Però le regole ripeto sono pronto da un negoziato fino do una grossa tocca a governo
Quindi sono regole concordate
Cosa sta succedendo che di fronte ai problemi
Che registriamo
In una fase di il grande cambiamento economico molti non si riconoscono più nelle regole o hanno difficoltà ad applicare
Il caso tipico è quello dei paesi in via di sviluppo
Paesi in via di sviluppo dicono
Le regole che abbiamo adottato sono regole
Per noi ormai penalizzanti mi riferisco a quelle alle regole che già esistono in materia di proprietà intellettuale in materia di investimenti in materia di gestione delle dogane
E quindi
E sono regole che vanno a vantaggio solo dei Paesi più ricchi
Quando da parte dei Paesi industrializzati
Si pone l'obiettivo di allarga che il campo delle regole e si entra nel cuore
Dei problemi che qui vengono giustamente sollevati l'ambiente il lavoro lo sviluppo la creazione di molti Paesi in via di sviluppo è quella di dire voi attraverso queste regole volete tutelare i vostri interessi economici
E cercate di soffocare la crescita di competitività che abbiamo è una disco
Simone è una discussione ripeto ben conosciuta ma la la indicò perché
Il sistema per per farne uno un paragone
Che aiuti a a capire la cose con bus sì tratto un po'della discussione che nei sistemi interni sia a volte tra quando si parla di regolamentazione economica tra diciamo liberisti oggi e dirigistica sono col dibattito molto più complessa Doni PVE stavolta si trovano da a sostenere le tesi liberiste
In certi casi ed in altri esattamente all'opposto
Il la quadratura del cerchio
In queste in questa situazione diventa estremamente difficile mi rifaccio al caso del del cioccolato che invece è un un esempio come dire positivo nel momento in cui ad esempio si introduce una regola
Si è potenzialmente restrittiva
Della libertà del commercio internazionale cioè rispettare la regola le la la provenienza la qualità
Per ragioni
Che per noi sono essenziali
Si è anche detto si favoriscono i paesi in via di sviluppo per esportano arcaica cioè c'è una sinergia positiva
Tra
La regola a tutela del consumatore
E la capacità e l'opportunità che viene Offerta ai paesi in via di sviluppo di esportate un logo prodotto
Ecco come in concreto in certe situazioni il dilemma
Delle regole viene superato
La
I io nego due parole solamente per aggiungere
In estrema sintesi
Qual è lo stato del negoziato che abbiamo in corso a Ginevra
Ma direi che il trauma di Seattle non è stato ancora superato
C'è una spinta
A Alda cercare a cercare di riprendere le fila di un discorso partendo da basi molto prudenti
Se però contemporaneamente una spinta ad accelerare
Io credo che le condizioni in questo momento non siano
Particolarmente positive
Si sarà probabilmente ci sono alcun proprio due problemi fondamentali quello dei pensieri sviluppo quello delle riforme istituzionali che bisogna dello amicizie bisogna affrontare e quando mi riferisco alle riforme istituzionali vorrei mettere al centro e su questo chiudo l'esperienza che siamo ci troviamo oggi qui a ad affrontare io credo che illa questo tipo di incontri abbia una triplice valenza fondamentale la prima
Dal mondo delle ONG viene una spinta formidabile a cercare coerenza
Fra commercio sviluppo ambiente la composizione di questo convegno lo dimostra i governi stessi hanno bisogno di tutto questo perché la logica delle organizzazioni internazionali spesso egli e di operare in in maniera settoriale talora persino contraddittorio
La seconda e ritorno alla al mio al a quanto detto all'inizio
è che nella diciamo nella globalizzazione
Non non ci sono solo gli interessi dell'impresa e non è solo un problema dell'impresa anche le ONG i sindacati
Sono attori fondamentali del processo che porta uno dei contenuti diversi ma sono contenuti che rispetto agli obiettivi del sistema sono contenuti legittimi e che va allo stomaco Laterza il coordinamento nazionale
Effettivamente vero io credo che questa sia l'unica esperienza che a mia conoscenza di coordinamento nazionale tra
Un panorama così vasto di organizzazioni
Questo nei rapporti con le istituzioni di Ginevra con le riunioni ministeriali eccetera può facilitare grandemente il compito e de un segno di presenza nazionale
Particolarmente significativo altrimenti il dibattito delle ONG rischia di essere condizionato solamente dalla presenza di alcune grandi organizzazioni internazionali
Sette nove sempre riflettono gli interessi di
Di tutti i partecipanti e quindi il è questa un'opportunità di ampliare il quattro
Delle indicazioni che vengono fornite alla allora invece Sessa mi scuso per aver cercato di sintetizzare
Una massa enorme di di situazioni ma spero di aver fornito una qualche indicazione utile e resto a disposizione del se
Vi sono interrogative grazie
Grazie grazie per il suo intervento che c'ha dato degli elementi utili mi in particolare per il gruppo di lavoro sulla riforma sulle nuove regole che si terrà nel pomeriggio e quindi potremmo avere avremo modo di approfondire queste prime indicazioni onorevole Marco Pezzoni va be'rapporto rapporteur sulla bar l'Italia relatore scusate siamo un po'Estero Philippe
Relatore sulla legge di riforma
Per la cooperazione
Sì
Grazie dell'invito è importante che noi oggi riflettiamo con uno sguardo
Globale alle tematiche dello sviluppo economico dei diritti umani e la democrazia
E delle politiche di cooperazione dico subito che non è estraneo a noi che lavoriamo alla Commissione esteri di Camera e Senato
Una visione per qualche modo conflittuale drammatica ma della situazione a livello globale
Non pensiate che il fatto che si cerchi attraverso provvedimenti legislativi invitare una strategia organica complessiva una legge quadro come quella che cerchiamo di fare con la riforma della cooperazione significhi che ci muoviamo al di fuori delle dei grandi squilibri internazionali e il primo contributo che può ridare il punto di partenza è un'analisi di sistema
Dal punto di vista no degli organismi interni
E come riformare gli organismi interni riti o da un lato il ruolo per esempio di Banca Mondiale o Fondo monetario di ruolo dell'Unione Europea il ruolo dell'ONU che l'Agenzia dell'ONU ma invece partire
Da una consapevolezza che siamo in una situazione istituzionale sovranazionale
In cui l'assetto unitario utopistico sognato negli anni quarantacinque quarantotto con questa visione di una centralità dell'ONU
E di uno sviluppo umano e di una global governance che avrebbe alla fine riportato tutto a una strategia politica unitaria
Tutt'altro che reale siamo invece di fronte a un sistema schizofrenico a un sistema rotto un sistema spezzato in cui il divorzio tra questi grandi organismi sovranazionali è andato molto molto avanti
E probabilmente nel breve medio periodo è irrecuperabile
Io penso che sarà bene al prossimo Forum del millennio che si tiene a New Yorker con la partecipazione in maggio della società civile
Internazionale porre prima ancora che ci sia poi l'Assemblea del millennio il summit del Millennio sempre lui oppure saranno presenti tutti i governi del pianeta e poi tutti lei tutte le delegazioni parlamentari rappresentanza Società Civile
Del nostro pianeta
Tentare una rilettura complessiva dell'attuale situazione delle istituzioni a livello sovranazionale perché ho l'impressione che la lezione di Seattle non sia semplicemente quella di aver consumato un'incomprensione
E di aver registrato l'impossibilità o la difficoltà almeno in quel contesto
Di trovare un accordo tra Paesi del Nord e Paesi del Sud
Perché questo io ero presente a Seattle come delegazione parlamentare questo è stato lo scontro vero non come Lodetti media può anche essere utile tra la piazza i manifestanti e le i governi rappresentati all'interno della terza conferenza ministeriale per l'organizzazione mondiale del commercio direi piuttosto che le manifestazioni e le mobilitazioni hanno offerto quella cornice culturale e quel coraggio politico che hanno permesso poi all'interno del confronto tra governi dentro l'OMC
Di come dire fare emergere il contrasto vero tra interessi o letture politiche economiche del sud
Nei confronti dei paesi del Nord perché ormai tutti lo sappiamo nelle penultimo giorno si era già arrivati
A un compromesso molto avanzato tra Unione Europea Stati Uniti Giappone Canada ma è stato proprio come dire lo scontro con i Paesi del Sud del mondo in questo caso c'è quelli emergenti sia quelli in più forte ritardo di sviluppo a impedire la conclusione di Seattle ma questo scontro che è avvenuto all'interno dello nel suo modo commercio ne rinvia ad un altro secondo me altrettanto e forse più importante cioè chi decide gli ambiti
Chi mette i paletti entro cui l'organizzazione mondiale del commercio
Fissa le sue regole e non interviene
Non interagisce non si sovrappone ad altre questioni che sono le grandi priorità per esempio dello sviluppo umano
Della lotta alla povertà della difesa ambientale che altri organismi altrettanto legittimamente stanno in qualche modo cercando di seguire e su questi temi stanno cercando di trovare risposte strategiche
Questo a me pare un punto chiave il fatto cioè che siamo in un sistema mondo dove i grandi organismi sovranazionali si sono differenziati e questo è anche come dire il riflesso di una complessità ovviamente a livello mondiale dell'economia delle istituzioni delle differenze aree geografiche culturali io non credo che sarà mai possibile
Ridurre ad un unico centro planetario politico queste un sogno lì il governo di questo pianeta ormai la global governance si gioca su una pluralità differenziata di soggetti e tuttavia il problema è questo
Che mentre la finanza accorre
Mentre l'economia corre e quindi possiamo dire che anche le istituzioni che in qualche modo hanno a che fare con questi grandi aspetti
Della vita complessiva del pianeta sono più avanti e si sono differenziate penso al fondo monetario e a Banca mondiale e gli organismi di sviluppo che ormai ci sono totalmente Autorizzati dal sistema ONU che è altra cosa che rispondono ad altri criteri ad altre strategie di tipo tecnocratico e che in qualche modo io definirei
Come l'economia politica che in qualche modo interagisce sullo sviluppo più accelerato che ha avuto la globalizzazione l'economia e la finanza
Sono stati dati ultimamente come dire spunti interessanti per quanto riguarda la globalizzazione
E certo il commercio è molto aumentato in questi ultimi anni in questi ultimi trent'anni è aumentato di ben diciassette volte
Ma nello stesso numero di anni la finanziarizzazione il giro di capitali di denaro sopra la testa dei cittadini che abitano sul pianeta è un tentato di centocinquanta volte
Quindi già qui si vede come dire che c'è una forte differenza
Fondo monetario Banca mondiale sono oggi granchio organismi finanziari internazionali che ormai non hanno quasi nessun contatto
Se non forme di coordinamento di collaborazione voluta tenacemente che ne so dall'ECOSOC che il Consiglio di sicurezza economica
Dell'ONU e che tuttavia e corso non ha mai né penso riceverà nei prossimi anni la titolarità
Di soggetto super partes capace di essere lui il regolatore dell'economia mondiale
Allora noi dobbiamo avere partire da questa visione come dire differenziate in rotta
Sempre di più l'ONU e le sue agenzie l'venti P tutti quelli che sono gli organismi comuni messi con l'Unicef che hanno come dire una visione universalistica anche dei diritti umani
Hanno gradualmente perso
Un ruolo di come dire governo mondiale del pianeta e sempre più hanno acquisito ruoli importantissimi come quello della prevenzione dei conflitti o dell'affermazione dei diritti umani non a caso le grandi convenzione dagli anni novanta sono state promosse dall'ONU sono le grandi convenzione che per esempio a Copenaghen propongono lo sviluppo umano sostenibile sono quelle dell'Agenda ventuno di Rio de Janeiro sono quello dello sviluppo demografico sono quello praticamente che fissa anche la i diritti e le Pari opportunità per le donne la conferenza di Pechino e così via manca non hanno alcun reale riscontro nelle politiche concrete e nelle politiche strategiche che vengono scelte da questi altri organismi
E dai confermi che in qualche modo si ispirano poi ha un qualche ruolo di Fondo monetario Banca mondiale ruolo assolutamente importante ruolo assolutamente strategico
Si va basti pensare che Banca mondiale è il primo donatore mondiale il primo soggetto di cooperazione allo sviluppo dunque come si fa a parlare di cooperazione e sviluppo senza tener conto di quello che Banca mondiale così
Fondo monetario internazionale proprio quest'anno abbiamo fatto recentemente l'audizione di incontro con i rappresentanti europei
Di Banca mondiale di fondo monetario internazionale hanno elaborato perché si rendono conto del perso consenso una nuova strategia di riduzione e di lotta alla povertà
E questa nuova strategia assai raffinata sicuramente
è consapevole che bisogna darla voce per esempio come dice un loro capitolo principio non solo i governi ma anche alle popolazioni locale ai soggetti locali ma alla fine guardando beni in controluce anche questa politica più raffinate più attenta come dire ante contraccolpi sociali che fanno come dire lei politiche planetarie lasciate al neoliberismo o appunto non governate fino in fondo a difesa
Dei diritti dei lavoratori e dei più poveri ebbene guardando ben in controluce si riscopre che serve ancora per esempio averi fondamentali macroeconomici a posto
Che comunque il board di Banca mondiale e Fondo monetario giudicherà se un Paese cambia la propria legge finanziaria Interna
Fattagli di bilancio perché deve rientrare in qualche modo dentro le convergenze economiche finanziarie che vengono comunque imposte come ultima voce come ultima istanza da Fondo monetario e la Banca mondiale
Dunque c'è anche un atteggiamento più attento ai bisogni anche delle popolazioni bisogno Calì ma comunque non c'è una reale promozione paritaria dei paesi dei popoli delle minoranze
Delle donne e degli uomini del Sud del mondo c'è sempre e comunque
Che la gestione politica rimane ampiamente nelle mani di Fondo monetario Banca mondiale e ancora persiste anche se in una concezione strategica più raffinata l'idea delle compatibilità macroeconomiche dunque dei tagli sociali addirittura c'è la preoccupazione
Che nella zero avvento del debito Esterno possano rientrare quei paesi h i pc che a questo punto saldando sì la politica di riduzione del debito esterno anche a quella di strategia di lotta alla povertà di Fondo monetario Banca mondiale questi Paesi accettano ovviamente anche loro
Di ridurre il debito ma se mettono a posto i loro diciamo bilanci interni e quindi fanno tagli sociale che tra l'altro in un rapporto dell'anno scorso la Banca mondiale ha detto essere spesso arbitrario
Sia del prodotto per almeno una quarantina di Paesi in questi di ultimi dieci anni arretramenti sostanziali per quanto riguarda sanità
Per quanto riguarda formazione per quanto riguarda scuola e possibilità di occupazione oltreché arretratezza sulla salvaguardia ambientale dunque ritorno su questa riflessione un mondo differenziato
In cui il sistema ONU e le agenzie collegate di difesa di Too Many hanno una loro universalità come ha dimostrato anche nel novantatré la conferenza molto importanti di Vienna dove veniva affermato che l'universalità dei diritti umani avevo bisogno di tre principi fondamentali e questi principi fondamentali erano l'indivisibilità
La interdipendenza e la interconnessione non è vero che noi siamo in un sistema di organismi sovranazionali che promuovono come dire la universalità dei diritti con questi tre principi appunto di interdipendenza di interconnessione oltre che di indivisibilità perché interdipendenza interconnessione significano
Che almeno cerchiamo di ricomporre il sistema della Global Governance fissando almeno ruoli differenziati ma ruoli che i governi sanno essere giusto affida affidare per quella determinata determinata situazione per l'Iraq determinato tema piuttosto all'ONU che ad altri organismi
Ecco perché io credo che comunque la riforma interna di questi organismi importante ritiro
Banca mondiale il Fondo monetario internazionale ma c'è bisogno anche di a vere e di ritrovare una visione unitaria a livello internazionale chi lo può fare questo ce l'ho con i governi non è un caso dicevo che mentre l'economia politica è andata avanti
E mentre su queste questioni abbiamo differenze all'interno dei Governi che bisogna portare la luce perché è ovvio che il ministero del Tesoro ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda le deleghe e le linee strategiche da seguire
In Banca mondiale e Fondo monetario internazionale
Poi dirò altrettanto che il ministro al Commercio per per lesto ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda il mitico
Ma il Ministero per gli affari esteri ha un altro ruolo differenziato e ha un suo interfaccia per quanto riguarda il sistema dell'ONU e sistema dei diritti umani non c'è una reale politica unitaria a livello italiano a livello europeo a livello sovranazionale ma qui sono le politiche che devono recuperare un ruolo un ruolo sono i governi che devono recuperare una loro capacità di vedere che queste questioni sono interconnesse e interdipendenti ecco perché è importante
Quindi fissare anche politicamente che a livello globale dobbiamo non solo avere un'economia politica ma anche una politica economica su scala internazionale
La seconda riflessione è quella di costruire una democrazia su scala internazionale questo era democrazia e il punto chiave da cui vorrei partire per dire in tre minuti
Quale è stata il quale la linea che noi dobbiamo seguire per la riforma la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Troppo spesso si è dimenticato che l'economia le politiche economiche la lotta alla povertà hanno bisogno di una nuova chiave di motore
Che dia qualche un ruolo e importanza a quello che si muove nella storia dell'uomo e questo motore è la democrazia
Non c'è dubbio e si io devo dire qual è il punto nuovo di approccio su scala internazionale su scala europea e su scala locale è la democrazia una democrazia che per esempio capisce
Che la cooperazione non può esser solo affidate governi che le strategie sovranazionali debbano in qualche modo prevedere che intervengono anche soggetti in carne ed ossa che sono la società civile che sono le ONG che sono la cooperazione decentrata e un'idea nuova che non abbiamo messo in questi dati riforma della cooperazione del partenariato non come dire dall'alto al basso ma scommettendo
Che contemporaneamente in quei Paesi prioritari che scegliamo non solo i governi ma anche la popolazione la società civile è protagonista di un progetto di cosviluppo prende in mano il proprio progetto di modo che il Progetto che noi dobbiamo avere di cooperazione allo sviluppo non è secondo il modello discendente
Elaborato dall'alto di Banca mondiale o dall'alto di un governo del nord del pianeta ma interviene a livello di partenariato mettendo in moto la imprenditorialità la creatività
Di quella società civile di quel pezzo di villaggio di comunità locale certo dentro ovviamente un ruolo che devono avere i governi dunque questa è la chiave nuove interpretativa
La nostra legge è un pezzo di riforma istituzionale
Non è solo un pezzo come dire che dà un contributo nuovo per esempio attraverso il l'idea dis legamento al fatto che ormai la cooperazione allo sviluppo è altra cosa rispetto alla internazionalizzazione d'impresa
Non ci deve essere collegamento ma non perché l'internazionalismo che le imprese non si importanti ma perché la logica di sviluppo
Dura economia globale di a vere e proprie leggi proprie logiche che come dire aiutino l'economia globalizzata si altra cosa è la cooperazione e lo sviluppo che rispondo invece all'idea
Di essere parte integrante della politica estera in questo caso della nostro paese dell'Italia o dell'Europa
Che agisce in modo da valorizzare i bilaterali italiano
In modo da rendere anche come dire i soggetti sia il Governo sia il Parlamento sia la nuova agenzia che vogliamo realizzare perché rompiamo il modello istituzionale che vedeva tutto concentrato all'interno del ministro agli Affari Esteri la modalità di costruzione
Del progetto politico tra cooperazione il negoziato politico rimane al ministero degli affari esteri mala gestione viene affidato a un'agenzia esterna insieme allo sfregamento insieme a questa rottura
Del modello istituzionale c'è la valorizzazione della società civile da cooperazione decentrata Comuni e Regioni potranno metto nel proprio bilancio
Sospese per poter a vere progetti di sviluppo anche loro con l'idea di partenariato con regioni e realtà locali dunque queste sono alcune questioni
Nuove credo che noi abbiamo o cerchiamo di valorizzare all'Inter una legge che sicuramente miglioreremo in dialogo con i soggetti italiani in una dimensione nuova europea ma ripeto credo che questa serva anche
Per avere una visione unitaria di quella che deve essere poi la proiezione internazionale la dimensione internazionale la politica come contributo anche a cominciare a rispondere al divario enorme che c'è tra nord e sud
Al quale si risponde non solo con l'economia ma si risponde anche con la costruzione di una democrazia su scala internazionale
Grazie
Abbiamo dobbiamo recuperare un po'di tempo Andrea Amaro rappresentante dell'istituto sindacale per la cooperazione
Ci
Di fronte a questo se vedo il preventivo richiamo del presidente ovviamente
Ritengo sia giusto ridurre al minimo a questo punto il dibattito il mio intervento per fare solo alcune considerazioni
La prima è questa se il problema della globalizzazione finanziaria ed economica è un problema di regole e quindi regole per la realizzazione di obiettivi occorre
Avere presente due elementi fondamentali quali priorità
E quale est problema di sostenibilità
Per quello che riguarda le priorità
Io credo anche se può sembrare una sottolineatura in fatica ma non lo è nemmeno la luce il dibattito di oggi che la priorità di queste regole debba essere l'obiettivo di lotta alla povertà
E il problema della sostenibilità
E quello di un uso razionale compatibile delle risorse che delinei appunto un modello di sviluppo che sia un modello di sviluppo coerente e sostenibile
Su questi punti il contrasto
Che si è delineato assegnatele un contrasto che viveva viveva prima e dopo e vive dopo
Come elemento quotidiano di scontro e di lotta politica per quello che riguarda le scelte economiche sociali dei governi e delle istituzioni internazionali sarebbe ipocrita affrontate nel ragionamento così complicato nascondendo gli elementi di differenziazione profonde e le contraddizioni e le coerenze
Che si stanno manifestando in ordine a questo tema
Un tema è un obiettivo che deve puntare ad una valorizzazione piena delle risorse di tutti e per realizzare questo deve rimettere in discussione delle forme di organizzazione e di divisione mondiale del lavoro recuperando anche qui non qualche mediocre devo più o meno significativo aggiustamento
Ma recuperando anche qui una scala di valori e di priorità profondamente diversa
Questo ragionamento non è un ragionamento utopica un ragionamento via mistico
Senza affrontare la questione in questi termini i problemi dello scontro e del conflitto saranno problemi sempre e vi è più crescenti
Non si può pensare ad un congelamento delle distanze che oggi si padano paesi sviluppati da paesi meno sviluppati o da paesi in via di sviluppo
Non si può pensare ad un congelamento delle ingiustizie profonde che stanno dentro una logica di scambio sul piano economiche finanziario fra mondo industrializzato e il mondo in via di sviluppo
Non è pensabile delineare un modello senza tener conto che questo modello in linea di principio deve e può poté vedere che nel giro
Del tempo necessario ci saranno Paesi che oggi siedono Fly al tavolo dei più potenti più sviluppate che non ci saranno più e ci saranno Paesi come ad esempio Sudafrica Brasile o India
Che forse ci saranno antiche giusto che ci siano
Una visione diversa è una visione tra l'altro a mio avviso anche del tutto impotente perché tende a
Congelare
Una situazione profondamente inaccettabile e quindi anche profondamente contestata
Per quello che riguarda ovviamente una politica di questo genere la cancellazione del debito è uno strumento di importanza decisiva
L'importanza decisiva
Se inserito soprattutto in un quadro di regole nuove e diverse se finalizzato alla realizzazione di interventi nei campi dell'istruzione della sanità sei condizionato
Ad una riduzione dell'utilizzo delle risorse derivanti Rispetto al problema della crescita degli armamenti
Io credo che tutto questo ragionamento e termino su questo punto per andare bene in mente alla conclusione che su tutti questi problemi ci sia stato
Nella rapporto fra
Governi nella conferenza di Seattle e anche all'interno
Delle forze che hanno creato quell'importante mobilitazione che ha contestato
La Conferenza di su obiettivi si sia stato il si sia ancora un elemento profondo di ambiguità e mi voglio spiegare nessuno potrà mai convincere Paesi in via di sviluppo
Che l'atteggiamento con cui vengono rivolte certe osservazioni o certe richieste a cominciare dall'applicazione delle regole sia un atteggiamento sincero
Se contemporaneamente non ci sono delle misure di politica economica finanziaria e commerciale
Che danno la sensazione che i Paesi svenuto sviluppati sono intenzionati da questo punto di vista cambiare registro e offrire delle condizioni concrete di confronto paritario
Non si può difendere
L'agricoltura europea
Ho altri interessi consolidati tutti perfettamente comprensibili di e che però non si può pensare di difendere questo e nello stesso quindi non accettando di abbattere le barriere doganali che ancora danneggiano l'esportazione dei paesi in via di sviluppo verso di l'Unione europea e gli Stati Uniti da medico altri paesi industrializzati e pensare di essere credibili
Non si può praticare una politica che richiede fortemente la il rispetto di regole fondamentali e sacrosante senza spiegare come nelle
Prospettive si riorganizza la divisione del lavoro qualsiasi Paese fra questi paesi in via di sviluppo che ha la possibilità di conoscere l'esperienza di accumulazione capitalistica nei Paesi industrializzati certamente può sostenere che quelle regole e quelle scelte
Che oggi vengono contestate sono state alla base della ricchezza dei Paesi industriali occorre quindi porsi il problema di nuove regole ma anche una nuova sede nelle quali queste regole vengano discusse e assunte il problema quindi di come decidere e di chi decide
E da questo punto di vista e termino perché il tempo a mia disposizione è scaduto ci sono certamente alcune misure operative che richiamo soltanto non c'è c'è un problema preliminare di controllo dei flussi finanziari speculativi
Attraverso anche uno strumento come la Tobin tax del cui entrate potrebbero anche essere utilizzate a sostenere proprio questa politica di sviluppo occorre
Vorrei vedere profondamente gli obiettivi e le regole della politica di cooperazione sia multilaterale che bilaterale
Da un punto di vista quantitativo e io qui il rilancio di fronte alla mediocre risorsa che l'Italia spende in cooperazione rilancia l'obiettivo dello zero sette per cento
Ma soprattutto occorre trovare nella cooperazione
Una capacità di mobilitazione di risorse finanziarie e umane diciamo da società civile a società civile non perché non sia importante una cooperazione fra gli Stati una cooperazione tecnica
Ma perché il problema dello sviluppo se è anche il problema di democrazia
è soprattutto il problema di una società civile in grado di organizzarsi per determinare un cambiamento ed un controllo sulle scelte delle istituzioni e della politica non ha più tempo una sola considerazione per chiudere
Io penso che nessuno si può fare illusioni circa
L'ha compiuto la complessità di un ragionamento di questo genere però nessuno può pensare che attorno a questa operazione di verità sia possibile
Continuare oltre in operazioni invece di ambiguità di confusione di analisi e proposte del tutto approssimative incoerenti qui siamo ad una svolta o cambiando le regole sembra fondamentali del rapporto fra mondo industrializzato e Monte in via di sviluppo altrimenti gli elementi di contrapposizione
Di conflitto e di contrasto resteranno anzi si implementando fino a diventare in molte situazioni e realtà assai pericolose
Grazie Andrea scusa per il tempo ma purtroppo dobbiamo recuperare chiedo scusa anche a Luca De Fraia che invito al qui coordinatore della campagna sdebitarmi sì per un millennio se
Setto quindi sono sicuro che Ferrari
Uguale
Allora nostro presidente civili ha richiamato la brevità
Avevo preparato un'esposizione
Potesse dare conto un po'di che cosa la campagna sta evitarsi che cos'è la campagna Jubilee Tuzzato a livello internazionale
E che c'entrasse cercasse di centrare il tema della questione democrazia e sviluppo
Chiaramente invece no però concentrarmi su poche cose essenzialmente cercherò
Di
Produrre secondo me ed è chiaramente chiarimenti necessari sono gli elementi che sono stati ripresi fino adesso
Chiaramente fa molto piacere che finalmente la questione la cancellazione del debito sia evidentemente è diventato un patrimonio comune un elemento di riferimento costante
E questo sicuramente un grande successo grande successo appunto di coloro che da anni hanno lavorato su questo tema si sono spesi
E be quindi molto importante che oggi ci troviamo a discutere a valutare di un disegno di legge che per parla di cancellazione del debito
Francamente io non riesco a essere tranquillo o non sono stato affatto tranquillizzato dalle parole del rappresentante del Governo
Ma questo secondo me purtroppo la situazione che i fatti situazione cioè di non tranquillità che i fatti ci spingono una
Ma considerato
è bene ricordare che il disegno di legge ha che attualmente rappresenta la posizione del governo un disegno di legge che considera la cancellazione di crediti considerati già persi dal nostro governo
Ovvero quei crediti che già oggi non producono ripaga ambienti ovvero i paesi che non pagavano potrebbero continuare a non pagare ma soprattutto i paesi che Padovano potrebbero continuare a pagare
Se oggi si parla di una modifica di questo disegno di legge se oggi ci sono dichiarazioni commissioni esteri dichiarazioni del Presidente del Consiglio che parla di un'estensione rafforzamento di questo provvedimento e grazie all'azione della società civile
E questo probabilmente ora quindi residenti cosa significa o di che cos'è il rapporto tra democrazia e sviluppo
Ovvero attraverso gli strumenti della democrazia gli strumenti della partecipazione riusciamo quando come società civile ci organizziamo riusciamo a lavorare in maniera lavoro efficiente efficace riusciamo a cambiare le politiche le politiche del governo
Su questi voglio insiste
Perché è frustrante dover ammettere che abbiamo bisogno avuto bisogno di grandi eventi mediatici per ottenere questi spostamenti queste modifiche annunciate per il momento
Perché il disegno di legge o comunque i contenuti di questo disegno di legge veniva annunciata nell'aprile del novantanove abbiamo avuto bisogno di parecchi mesi dell'aprile novantanove al dicembre del novantanove per poi vedere effettivamente un testo di Lecce quindi prima considerazione il contenuto di questo disegno aggiunge oggi in discussione e largamente insufficiente seconda considerazione oggi il Governo
Ha annunciato la volontà da parte sua di estendere la porta del due del provvedimento quindi un ruolo positivo appunto del lavoro della società civile
Sappiamo poiché in commissione esteri in Parlamento c'è un clima assolutamente favorevole e che quindi effettivamente potremmo o potranno sto Paese dotarsi finalmente lo strumento e la cancellazione
Questo è un altro passaggio assai delicato nel nostro sistema legislativo non c'è previsione della cancellazione del debito della possibilità che il nostro Paese cancelli il debito
E quindi questo disegno di legge viene anche introdotto o viene anche presentato per introdurre questa previsione cioè la cancellazione del debito fra le righe del rapporto di accompagnamento del disegno di legge quindi si commenta anche in maniera abbastanza così poi cinica che la cancellazione del debito deve esser con la possibilità la carcerazione debito deve essere oggi introdotta perché altra strada in quelle più tradizionale delle scadenza mento sarebbero oggi empatica
Detto questo
Detto questo io devo dire che neanche sulla questione Mozambico mi sento affatto tranquillo mi sento tranquillo perché quello che abbiamo ottenuto è appunto la sospensione decisa dal club di Parigi
Ovvero dei traditori istituzionali o sovrani come vogliamo dire
Questo vuol dire che poi ivi verso i creditori proseguiranno sulla strada per la cancellazione se lo vorranno
Io devo ricordare il caso dei paesi colpiti dall'organo Necci Guatemala Honduras Nicaragua per i quali appunto il Club di Parigi ha preso la decisione di questo genere la sospensione per tre anni e poi il la ripresa della normale attività di di pagamento
Brevissimo inciso su questo aspetto il nostro governo del dicembre novantotto ha presentato un provvedimento a questo scopo per allinearsi sulle posizioni tra di Parigi
Ci troviamo in una situazione assai strana cioè per quello che noi riusciamo a capire i nostri colleghi parlamentari il provvedimento non è stato approvato
Ancora una fase dibattimentale e però pare che come dire le azioni positive e concrete previste dal provvedimento sia stata già attuate quindi è una situazione francamente paradossale qui probabilmente avremmo ancora cercare di fare chiarezza però questo ci segnala una cosa allora
Che la presentazione di posizioni avanzate sotto forma di disegno di legge non ci tutela fatto e quindi torniamo sul Mozambico abbiamo oggi la sospensione ma fino a quando
Non avremo l'approvazione della legge sulla cancellazione del debito noi non possiamo affatto sentirci tranquilli e sicuri
E anzi il problema dei tempi con i quali questo provvedimento di cancellazione del debito potrà essere approvato diventa un problema
Di Prima Porta quindi
Come dire mio volesse voleva essere una puntualizzazione rispetto le cose abbiamo sentito rappresentante del Governo e soprattutto un invito chiaro esplicito che contiene un'affermazione siamo probabilmente no
Ha neanche a metà strada bisogna ancora insistere lavorare intensamente per raggiungere l'obiettivo finale che ci riguarda che quello dalla cancellazione del gettito
L'altra cosa che mi ha molto preoccupato che ho sentito da diversi relatori e la questione della condizionalità
Qui sembra che ci sia un comune sentire che dice dobbiamo procedere con la cancellazione del debito
Assicurandoci che le risorse liberate dalla servizio del debito vadano a finire ovviamente per spese sociali per spesa dello sviluppo chiaramente questo è affermazione talmente condivisibile
Che però a questo punto merita di essere articolata è possibile che in questa sede non ci sfiorire il minimo dubbio su come il debito o questi crediti che poi hanno portato i debiti sono stati concessi cioè siamo noi oggi nella condizione di porre condizioni
Dando per anni il sistema finanziario internazionale gli Stati istituzioni come la Banca mondiale Fondo moda internazionali hanno dato soldi a governi la cui assoluta mancanza di democrazia e partecipazione e la ben nota nel caso poderosa ire ora Congo e molto molto chiaro
Allora mi domando probabilmente da una piattaforma politica che vuole essere molto avanzata come questa
Dovrebbe uscire fuori un ragionamento politico che metta sul
Primo punto per quello che riguarda il debito la questione delle responsabilità
Era una degli elementi erano delle menti che avrei voluto toccare
Un nella esposizione capi immaginato perché a mio avviso la campagna come queste acque alla cancellazione del debito che primo luogo una campagna che propone a tutti noi il tema della responsabilità
Di chi ha concesso i crediti di chi ha ricevuto i crediti
E perché noi oggi dobbiamo come dire cogliere l'occasione di guardare a quello punto che è stata la storia degli ultimi trent'anni ha partendo da una considerazione
Che
Thomas Sankara ricco sintetizzava nella nota espressione di diciamo noi indebito cioè molti di questi Paesi che faccio mi ha molto sintetico di via molto sintetica sono paesi che escono da o sono usciti il tavolo voluta meno di trent'anni da pesanti regimi coloniali quindi se Noemi
Dentro una una platea di questo tipo Minas Rino di questo tipo non riusciamo a mettere a fuoco questo tema della responsabilità lo saltiamo è semplicemente riproponiamo in maniera il raggio non ragionata il tema della condizionalità commettiamo a mio avviso un vero
Su ok
Una
Venti del presidente ne aveva nuovamente richiamato sulla questione tempo chiudo sull'ippica a questo punto perché anche su questo mi sembra abbastanza importante
Una puntualizzazione libiche per dire Banca mondiale e Fondo monetario internazionale
Sul caso Mozambico abbiamo nuovamente l'esempio più chiaro dell'atteggiamento di queste due istituzioni come vi ho detto sul caso Mozambico è stata raggiunta la consenso sulla sospensione poi ciascuno stato procederà indipendentemente la Gran Bretagna hanno già come dire
Dato il via libera la cancellazione del debito altri Paesi si accingono a farlo per l'Italia vale il discorso che dicevamo prima sospensione aspettando una legge che chissà quando verrà Fondo monetario Banca mondiale hanno detto chiaramente che l'unica cosa che possono fare concedere voi tre per il momento sul tema dalla cancellazione del debito continuano a foto mantenere come Lima ostilità giustizialismo
Così anche su
La così detta i piccoli formata cioè insediato anche mondiale sullo sfondo nota internazionali per i Paesi più poi tenente indebitati anche su questa iniziativa oggi riformata proprio sotto la spinta la società civile delle grandi iniziative che ci sono stati nel tempo
Dobbiamo dire che rimangono forti perplessità
Perché come già richiama l'attenzione gli elementi delle riforme macroeconomiche e strutturali che caratterizza una prima versione saranno mantenuti quindi la riduzione della della spesa pubblica quindi la riduzione tariffe commerciali e quindi tutti questi elementi rimarranno
Sul contenuto di questi famosi privare specie c'è queste sul politiche per la riduzione povertà ad oggi in realtà rimane una incertezza comunque una ampia aria grigia
Per i Paesi come Bolivia Mauritania
Educanda che si sono già vanta già alti della i tic i due bisogna dire che il documento le valutazioni che riusciamo a fare oggi
Purtroppo non sono positive nel senso che il processo partecipativo
Che era così stato immaginato per questi questa IP due in realtà avuto un impatto assai limitato e rimane in chiaramente l'obiezione di fondo l'obiezione di fondo cioè perché la decisione finale papà e senta decisione della Banca mondiale e la decisione
Chiudo ricordando che purtroppo che sulla questione del debito non siamo neanche a livello della beauty of perché in realtà i soggetti che decidono sono ancora il G7 G8
La Banca mondiale il club di Parigi e quindi non c'è nessuna istituzione che posso assomigliare le Nazioni Unite ondate ciò che si occuperà la questione del debito
E i Paesi indebitati realtà
Devono affrontare in maniera di estrema isolamento e in maniera individuale scoordinata molto spesso la questione debitore negoziazione del decreto in uno dei punti su cui vogliamo insistere restituzione
Ti a forme di arbitrato internazionale in cui quindi sia per ragioni di creditore e debitore possono essere ugualmente ascoltata
Cedo subito la parola Edoardo Patriarca per leggerci nonché nuovo portavoce per il Forum del terzo settore anche lui mi raccomando pochi minuti
Grazie ma dunque anch'io sono l'ultimo cercò di non appesantire
La nostra tavola rotonda non potevano mancare ed è per questo che l'AGESCI ha partecipato a questo tavolo non poteva mancare non mancare il punto di vista diciamo di un movimento che fa educazione e formazione
Per darvi solo un'idea di questo movimento è un movimento non mondiale che raccoglie circa trenta milioni di giovani ed è rappresentato siete come con su come osservatore in tutti gli organismi internazionali i nomi FAO nomi certo e non esco
Per ora se vogliamo proprie completare il quadro di questo tema dello sviluppo tra democrazia delle pari opportunità non potevano mancare una riflessione molto che sarà sintetiche inevitabilmente di tipo educativo e formativo
Allora la prima riflessione questa
E faccio riferimento soprattutto ad alcuni documenti molto belli per elaborati da UNESCO da Chuck dei loro
E anche devo dire perché su questo è stata molto brava dalla ministra Turco quando ha presentato alla conferenza sull'infanzia e sull'adolescenza e in questi due documenti uno mondiale che fa riferimento a riferimento un quadro mondiale un altro che faceva riferimento nostro quattro
Nazionale veniva ribadito con forza come oggi per investire in educazione e formazione siano sia l'aspetto più strategico più centrale se si vuole pensare a un mondo più giusto e più solidale
Viviamo un tempo ed è questa la sensazione almeno che io percepisco come pestando un po'in mezzo ai giovani tempo molto contraddittorio
E dove che che vive di opposti è un tempo che va un po'governato vi cito soltanto alcuni titoli non possono essere altrimenti è un tempo che si dice aperto ma è al contempo in cui si stanno Escandar processi di chiusura
è un tempo che si dice decentrato
Neanche un tempo nove ore Pezzoni lo diceva in cui si stanno attivando processi invece preoccupanti di accentramento dei poteri per esempio è un tempo si dice d'integrazione ma un tempo che sta producendo localismi frammentazioni è un tempo ti ci si dice di rispetto delle diversità in realtà è anche un tempo di grande omologazione culturale vedi internet se non viene governata come si dovrebbe è un tempo ed è questo un tema educativa importantissimo dove le dello i tempi della velocità di trasformazione tecnologica d'innovazione tecnologica sono enormi
Tempi anni di lutti velocità della luce rispetto ai tempi dell'apprendimento ai tempi dell'interiorizzazione creando un capo enorme non solo nei Paesi del Terzo Mondo in via di sviluppo ma anche in questo Paese
La tecnologia va avanti ma la capacità di star dietro a tecnologia quindi deve di attrezzarsi culturalmente rispetto a queste novazione sono gli stessi il forse di cento anni fa ma giustamente visto che siamo uomini
Abbiamo i tempi dell'economia che dettano dettano le la legge ma ci sono anche i tempi della gravità del dono i tempi della cultura della produzione ancora di poesia grazie a Dio si produce ancora questo in questo tema
Allora
Rispetto a questo tempo così DC di luci e ombre contraddittorio
Non si può non pensare a questi temi della globalizzazione dello sviluppo piattaforme se non si investe oggi nella formazione dei nostri giovani indico due due prospettive una Interna che riguarda il nostro Paese
Un Paese che stenta oggi è questo il mio punto di vista mettere al centro della propria attenzione nonostante le dichiarazioni il tema dell'educazione della formazione e allora mi domando una domanda che pongo a voi la pongo un po'così dibattito quanto questi temi che stiamo trattando oggi stanno rientrando nella riflessione di riforma delle del del nostro sistema scolastico
Quanto queste prospettive sono dentro questa riflessione quanto noi riusciamo oggi nei nostri territori a ripensare il sistema educativo come un sistema di Rete che nascono comprenda solo la scuola ma comprende anche le associazioni che promuovono educazione quanto noi usciamo porre le nostre comunità locali il T la centralità del della della problematica educativa formativa
Quanto riusciamo nelle nelle nostre qui i nostri territori e dire che i nostri bambini i nostri giovani vanno educati a questo tempo altrimenti a rischio dalla chiusura vincono le polarità negative rispetto a questo tema
Quanto per esempio i nostri percorsi educativi si sta giocando la democrazia
Protezioni parlava di democrazia ma quanto oggi i percorsi educativi davvero si sta facendo dunque assieme alla cittadinanza la democrazia
Non come un pene da mantenere io dico sempre non è un bene conquistato una volta per sempre un bene da mantenere
Quanto oggi sta facendo presenti educazione nuovi linguaggi
Non basta regalare un computer
Perdonatemi questa nota non basta va benissimo il computer mettiamoli dappertutto anche nei bar il problema di educare i cittadini a usare questi strumenti multimediali
Che hanno una loro grammatica
Un anziano se dovrà accedere a internet non so come farà se nove aiutato o pagarsi le bollette rete la Telecom o quant'altro con internet quindi anche qui meno pubblicità progresso mi piace dire e più serietà pone percorre questi percorsi
Mi domando quanto siamo attenti oggi questo tema dalla molti non le multiculturalità del dialogo interreligioso che non può essere un tema affidato alle Regioni di questo Paese è un tema di grandissimo rilievo culturale
Allora
Quali sono i luoghi oggi in questo Paese le nostre realtà locali in cui si fa questo una domanda che affido un po'e quali potrebbero essere luoghi un secondo fronte è un fronte più un fronte più esterno e chiudo davvero il mio intervento
Si parlava di di Progetti di sviluppo che aiuterebbe aiutino cresca accrescere rispettare le società civili nei Paesi del Terzo mondo e non solo nei Paesi del Terzo Mondo
Mi domando questo quanto oggi lo si faccia quanto oggi le organizzazioni di successo di Società Civile siano intatti in questo percorso
Cioè a dire che lo sviluppo economico in quei Paesi sto pensando che osti Preside lesto pensando mediterraneo che qui di fronte a noi sono legati strettamente allo sviluppo di società civili di quelle società civili con la loro cultura coloro storia
Quanto questo venga fatto realmente o quanto questo accadrà
Quanto cioè si riesca in questi Paesi a far crescere questa cultura della Rete che stentiamo fa crescere a volte anche il nostro Paese
Se quei ultima non ultima notazione sempre rispetto all'esterno alle al fronte frotte internazionale e questo tema della proprietà intellettuale io vorrei che fosse presente
Nella nostra attenzione oggi le regole sono sempre più restrittive le regole che stanno imponendo i paesi del terzo e del scusate del Primo Mondo
L'intero sta imponendo regole sempre più restrittive
E mi domando se questo aiuterà allora un percorso di educazione ad una cittadinanza mondiale
Pensate che i i brevetti depositati sono per quasi il novantasette per cento appannaggio dei Paesi del G otto
Pensate che le le Roy però Reality sono quasi per il cinquanta per cento
Appannaggio degli USA
Allora mi domando se questo lo deve essere alcun tema
Di grande preoccupazione perché se il tentativo a quella di una grandissimo processo di omologazione
Io non spero di non morire anglofono
E siete se è vero che molte lingue stanno scomparendo dello scenario mondiale ne muoiono credo ogni giorno due tre ecco questo tema preso incarico sul fronte ribadisco della formazione del dare tutte le culture di questo mondo così vasto e variegato le pari opportunità credo che tutte le organizzazioni rischi di società civile spettino soprattutto vigilare su questo
Fare in modo che le diversità le culture presenti in questo Benetton Amato pianeta non vengono tutto collocati omogeneizzate e concludo dicendo che
Con una battuta mia mamma mi di mi ha sempre detto non battuto accusa spesso perché è una a me mi piace molto che minestrone mi sono quel non sono buoni quelli passati
Frullate mi diceva no il minestrone sono belli qua sono buoni quanto tu i pezzi di verdure son tutti interi è uno quando l'immagine se siete tutti Sapporo insomma no e allora io l'auspicio che faccio propri teme in indenni e proprio parlando di educazione formazione che i nostri minestrone siano fatti proprietà pezzi di perdura ancora interi magari poi gustando l'insieme facendo un mix di sapori nel palazzo vi ringrazio
Il credo Carla se puoi aiutarmi credo che possiamo concludere rimandando il dibattito di questo gruppo al secondo dibattito visto che ci siamo già allargati diventa dovuti facciamo posso proporre due tre minuti di intervallo perché si insedi l'altro gruppo di lavoro
Tecnico va bene allora non c'è intervallo mi dispiace grazie per l'attenzione rimandiamo il dibattito su questi punti s'al dibattito sul che seguirà il secondo gruppo di lavoro sperando che secondo gruppo di lavoro sia in grado di recuperare qualche minuto grazie
Parte diamo inizio a questa seconda unità di lavoro che come avete visto sarà contratta nel tempo perché dobbiamo assolutamente finire per le ore tredici e trenta
Saluto i tra i presenti
Cioè il dottor Sergio Maccia dalla Confindustria
Giorgio Santini da segreteria confederale della CISL
Mi faranno compagnia in questa unità di lavoro perché saremo solo noi
Difatti solo un quarto d'ora fa abbiamo avuto la telefonata
Del senatore Cesare Salvi ministro del lavoro che si scusava in modo forte per non riuscire a partecipare ai nostri lavori perché trattenuto per la trattativa Telecom in seduta fiume
Così pure anche i sottosegretari e quindi non è un'assenza di disinteresse quanto un'assenza perché pressato da compiti in altra sede
Doveva essere presente anche Sergio D'Antoni lo sostituisce Giorgio Santini come ho detto e poi ci auguriamo che arrivi Giampiero alla beffa dalla solitario però appunto anche qui abbiamo qualche notizia non troppo positiva
Ecco vorrà dire che appunto dopo una mia breve brevissima introduzione daremo la parola ai due interlocutori presente poi dedicheremo più tempo per gli interventi del dibattito
Appunto mi sembra importante puntualizzare sensibilizzare voi presenti a questa unità dopo aver sentito l'intervento introduttivo che ha illustrato una piattaforma di proposte sottoscritta da questi soggetti molto variegati del sindacato e della società civile volevo ringraziare gli estensori soprattutto per la parte che riguarda il nostro unità di lavoro cioè appunto la globalizzazione il problema dell'economia e della lavoro
Mi sembra quasi importante ecco sottolineare come paradosso
Che bisognerebbe ringraziare coloro che hanno velocizzato la globalizzazione in questi ultimi anni
Perché sicuramente pure alzando un nuovo modo di fare economia più attento agli aspetti finanziari e reddituali del sistema economico internazionale
Hanno però avuto un altro merito di avviare una inarrestabile processo di riflessione comune che ha coinvolto l'intera società civile sicuramente toccata dalle questioni globali
Sul ruolo e le conseguenze che questo nuovo fenomeno può produrre sull'uomo e le comunità questo è forse uno dei meriti che possiamo riconoscerle ma per non fare un lungo inutile elenco non dobbiamo dimenticarci di sottovalutare gli effettivi rischi di questa globalizzazione
Mentre noi discutiamo gli scostamenti economici dalla Borsa di New York oggi quella di Tokio potrebbero provocare ingenti disastri umani
La chiusura di comparti produttivi di intere aziende o lo spostamento di essi in altre aree internazionali economicamente meno numerose sotto il profilo del costo del lavoro
Queste operazioni ridurrebbero in situazioni molto pesanti intere comunità
Rincorrere senza darci alcuna regola come è scritto nel documento il profitto come unico strumento per realizzare maggiori capitali ma ci nera più vittime del lavoro di quante ne abbia uno prodotte la recessione Ammini cane
Per questo è necessario che tutti con Bernie istituzioni internazionali
Parti sociali e cittadinanza attiva lavorino per il raggiungimento di obiettivi internazionali comuni
Quali come viene ricordato spesso nel documento la tutela dei diritti fondamentali dell'uomo e dei lavoratori
E altri stanza che tali diritti vengano ovunque tutelati e condivisi con regole democratiche comune
Mi sembrano a questi due corni delle proposte molto interessante che troviamo dentro nella piattaforma
L'interesse dell'uomo e pertanto per la moltitudine dei cittadini del mondo non può e non deve essere calpestata a causa dell'arricchimento di pochi
Infine prima di dare la parola ai nostri interlocutori mi preme invitarvi a riflettere su quanto è emerso a Lisbona
Sono stati promessi venti trenta milioni il posto di lavoro anche per merito della New ecco i nomi
Non so se crederci o no
Queste ancora terreno fare fertile per pochi i non poche nazioni non si è ancora riusciti a garantire l'acqua necessaria alla sopravvivenza
Perché non ci si impegna a garantire beni primari in secondo luogo questa nuova economia non pronuncia non produce nulla se non servizi materiali pensati per soddisfare i bisogni secondari
Sono queste solo porti richiami che butto alla discussione per indirizzare ecco gli interventi dei relatori ma anche gli interventi del pubblico a misurarsi su questi dati di realtà che tutti noi tocchiamo
Ci sembra che sapere culture democrazia possono essere gli orizzonti intorno ai quali governi
Le forze della società civile le forze sindacali possono pensare un'economia globale più attenta all'uomo e alla sua sete di sviluppo in una nazione in cui cresce riteniamo il sapere la cultura e la democrazia partecipata possono crescere infatti la famiglia il benessere e lavoro
Ma come conciliare queste istanze appunto nella ricerca che facciamo con questo unità di lavoro e con il dibattito e con questo passerei subito la parola a rappresentante di Confindustria che ringraziamo per la partecipazione Sergio ma ciò ricordando ecco che gli interventi dovrebbero toccare i quindici minuti venti minuti non più per poi dare la parola agli partecipanti grazie
Grazie presidente
Grazie per l'invito
Invertiamo un po'l'ordine degli interventi normalmente le imprese vengono in qualche modo accusate di
Agire per reazione in questo caso sono io che che intervento che il clima e quindi Dole calcio d'inizio anche perché si tratta di intervenire su un tema
Quello relativo alla tutela dei diritti
Umani del diritti del lavoro in particolare nell'economia globalizzata quindi nel quadro della internazionalizzazione della impresa io mi limito a questo aspetto non fuori i allargarmi ad altri aspetti che attengono il ruolo dalla società civile
Anche perché sostanzialmente somma ritengo che
Nel nostro Paese ci sia una significativa situazione cioè quella secondo la quale le parti sociali si sono fatte protagoniste per cercare di individuare soluzioni
Sull'aspetto della garanzia della tutela di questi diritti
Fondamentali e del lavoro sul piano internazionale quindi sempre nell'ambito dell'internazionalizzazione delle imprese
Ne stiamo discutendo da quasi un anno uno ad un tavolo di concertazione nazionale
è un tavolo che origina da un'intesa
Dell'aprile del novantotto la famosa Carta
Per la tutela dei diritti dell'infanzia e allora dell'adolescenza dove
Nel quadro di una sarà prospettiva di politiche di azioni di interventi concreti finalizzate proprio alla tutela dei diritti dei minori si prevedeva anche l'attivazione di codici di condotta codici di condotta delle imprese che operano sul piano internazionale
In quella stessa sede
Se Antrassi
Registrata una non convergenza sulla natura di questi codici in quanto da parte dell'impresa
Si era fermato che dovesse valere natura volontaria le perle le altre parti sociali invece
Sosteneva Marche dovessero avere una natura più vincolante
Da queste nata una azione di concertazione anche a seguito la Patto di Natale sulla concertazione più generalizzata e qui invece stiamo confrontando dall'inizio del novantanove possiamo dire a fine novantotto inizio novantanove
Ad un tavolo di concertazione nazionale
Bene protocolla concertazione non ha fatto molta strada perché e da qualche tempo che ha bloccata meno anch'io sono abbastanza ottimista e quindi ritengo che sia una lunga pausa di riflessione
Spero che non sia invece un disinteresse da da parte dei nostri interlocutori perché sarebbe veramente un peccato
Un'occasione mancata se vogliamo
In quanto
Si stava delineando una
Una soluzione molto molto significativa anche perché se ci guardiamo un po'in giro nel panorama internazionale più allargato
O anche se volete più limitato all'ambito dell'Unione europea non ci sono intese concertative tra le parti sociali quindi mi riferisco alla rappresentanza delle intese e alla o o meglio del settore economico produttivo e alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali in questa specifica materia
Ci sono è vero delle intese
Diciamo o molto generali a livello europeo ma sono principi semplici diciamo enunciazioni oppure intese di altro tipo a livello più limitato livello o di singola impresa
O di qualche settore produttivo ma non intese che in qualche modo impegni no tutto un sistema produttivo di un Paese
Nel caso nostro avevamo proposto e dopo poniamo ancora ovviamente una intesa che impegna in qualche modo l'intero sistema produttivo economico produttività ne hanno
Praticamente al di fuori del settore del credito dell'assicurazione tutto il resto quindi industria commercio artigianato
Piccole grandi grandissimi impresa tutte qua
Bene abbiamo registrato che l'interesse iniziale
è sembrato affievolirsi comma al mandamento degli incontri della di questa concertazione che si è sviluppata prima un tavolo più allargato
Un tavolo nazionale poi ad un tavolo più ristretto quindi limitato alle parti sociali
Da parte dell'impresa sono state quindi Confindustria al nome anche delle auto organizzazione imprenditoriale sono state avanzate due proposte una più a carattere generale allo schema di accordo interconfederale se vogliamo chiamare uno con un termine tecnico qua adesso io sono costretto a entrare un po'più noti nel tecnico piuttosto che mantenermi a così considerazioni di carattere politico perché altrimenti sembrerebbe che può insomma anche i rappresentanti delle intese parlano di queste materie ritenute a torto o a ragione un po'spinose per l'impresa che e in modo tale da eludere un po'di problemi come invece bisogna anche richiamarci un pochino
Alle proposte tecniche che sono state fatte perché sapete bene che un conto è parlare mandi una dichiarazione solenne rilievo ma programma
Solenne a volte è successo anche nelle sedi internazionali ma lì era scontato
Per esempio di richiamo e necessario alla dichiarazione solenne sui principi diritti fondamentali nel lavoro che l'ho il che l'organizzazione internazionale
Deputata hard occuparsi di questa materia dell'Internazionale adottato nel novantotto in termini molto generali però anche vincolanti ma senza indicare un percorso ma invece ci siamo confrontati non tanto sui principi ma quanto sull'indicizzazione poi dei percorsi di come rendere attuabili perché se no l'esercitazione sarebbe rimasta in qualche modo fine a se stessa
Ho citato la dichiarazione solenne dell'oil solo perché su un punto che poi ci ha visto in qualche modo divisi al tavolo negoziale sul tema più sentito a livello mondiale e quello della tutela del lavoro minorile quindi della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile
Noi la in quella sede Lolli quindi le tre componenti dell'OIM si sono espresse per l'abolizione del lavoro minorile ma evidentemente era una formulazione di
Potevamo politico non non poteva essere un principio direttamente attuabile concretamente attuabili Singer ordinamenti
In quanto in nessun Paese mi risulta che si voglia procedere all'abolizione del lavoro
Dei minori di diciott'anni quindi quella fascia di età che va dai quindici ai diciott'anni a seconda delimitano squadre l'obbligo questa soltanto per dare un esempio di un problema
Di equivoco forse sui principi che poi però fatalmente s'è riproposta anche al nostro tavolo dove abbiamo iniziato a discutere di come fare per trovare un'intesa
Che in primo luogo combatta lo sfruttamento del lavoro minorile e poi alla fine ci siamo trovati
Un documento proposto dei nostri interlocutori dove invece si parlava di abolizione del lavoro minorile tout-court quindi con un evidente passo indietro quanto meno sulla
Sui concetti
Bene non Mido lungo troppo anche perché poi magari sarà opportuno faceva un breve spazio al dibattito se qualcuno vorrà intervenire in questa materia
C'è dispiaciuto sinceramente che perché c'eravamo impegnati in maniera seria appunto nel non facile nella non facile operazione di tenere insieme un fronte di rappresentanza delle impresa e dove sicuramente alcuni settori quale il settore industriale e sicuramente coinvolto altri settori lo sono molto meno quanto meno perché operano più tradizionalmente summa mercato nazionale e non sono al mercato internazionale quindi su una dimensione totalmente diverso
Purtroppo come dicevo prima abbiamo riscontrato fosse delle incomprensioni fosse un non sufficiente approfondimento tecnico
Né in questi casi trattandosi di una materia molto complessa varrebbe la pena di riconsiderare uno sotto questo aspetto
Perché ma sembra difficile
Non cogliere l'importanza di un'operazione appunto ripeto che posto apportare ad una soluzione innovativa
Sul panorama europeo
Relativamente appunto ad un'intesa che impegna il tutto un settore economico produttivo nazionale e nei confronti della sua controparte
Naturale quindi delle organizzazioni sindacali
Il problema principale a parte l'aspetto dei minori per per la tutela di cosa si intende se abolizione dello minorile o lotta contro lo sfruttamento comunque fosse ripeto non è quello era soltanto una esemplificazione
è stato sicuramente il fatto che non si è trovata convergenza ancora una volta sulla natura di questi codici perché secondo la una opinione dell'impresa
Questi codici e debbono avere innanzitutto una natura volontaria di accordi di impegni volontari dell'impresa
Comma disponibilità a definire al tavolo nazionale quindi in quella sede a negoziare
Le modalità attuative ma senza rinviare poi ai settori all'impresa e altri aspetti
Attuativi da definire sul piano della negoziazione perché attualmente
Perché diversamente scusate l'operazione non sarebbe riteniamo non sia praticabile
Evidentemente questa scelta non è stata condivisa forse perché si è preferito da alcuni ritenere più produttiva una diversa politica di relazioni industriali e quella che vede invece una negoziazione più vincolanti a livello d'impresa o di settore
Non a caso in alcuni in alcune piattaforme sindacali teoriche nove di contratti di settore è stata poi presentata una specifica richiesta quindi comunque è una diversa visione delle politiche industriali
Concludo soltanto su un aspetto per richiamare l'attenzione perché anche questo è stato un aspetto in qualche modo criticato ma forse perché non completamente beninteso cioè l'aspetto di vedere male in prese città hanno proposto una ipotesi di accordo
Nella quale sostanzialmente
Non esiste alcuna forma di controllo sull'attuazione quindi l'impresa decide di adottare il codice decide le modalità attuative e si limita ad una semplice informativa
All'organizzazione sindacale bene è ovvio che essendo il la responsabilità sull'attuazione del codice
Esclusiva dell'impresa perché in caso di violazione del codice il il danno devastante sotto l'aspetto l'immagine ricade direttamente sull'impresa
Le modalità di attuazione e di controllo non possono che essere principalmente
Di competenza dell'impresa non l'abbiamo sostegno diverse volte questo principalmente principalmente non significa esclusivamente i nostri documento abbiamo anche indicato
La disponibilità ad individuare altre forme tenendo conto delle specificità delle Singer ed aziende
Ecco non è possibile invece al momento a nostro modo di vedere
Individua una soluzione che preveda una sorta di organismo di controllo autoritativo sull'applicazione di questi codici non si esclude che
Qualcuno sul piano legislativo possa individuare soluzioni diverse certamente questa non sarebbe una soluzione praticabile ad un tavolo di concertazione quindi di confronto tra le parti sociali
E mi limito poi ad un'ultima osservazione
In quanto abbiamo sempre dal punto di vista imprenditoriale registrato una notevole rigidità su questa concertazione
L'unica disponibilità l'unica flessibilità come si usa dire in in termine di sindacalese se vogliamo è stata quella
Manifestata ad una
Sperimentazione quindi all'individuazione di un arco temporale più o meno lungo
Sperimenta valutare quindi a sperimentare l'attuazione
Dell'eventuale intesa a livello nazionale ebbe debbo dire che questa flessibilità diciamo pur necessaria perché come dicevo prima trattandosi di una eventuale soluzione molto innovativa
è necessario prevedere anche un arco di sperimentazione comunque non è ovviamente sufficiente a garantire una intesa
Se questa intesa
L'Assi vuole impostare su un piano di vincoli
Sotto un profilo della definizione delle modalità attuative e in qualche modo anche sotto il profilo di una sorta di
Pressione per ben prese all'adozione del codice che sicuramente non è accettabile
Mentre un aspetto ulteriormente innovativo
Contenuta la nostra proposta
è quello che prevede l'impegno delle parte stipulante e quindi non più delle intese male parte stipulanti di un'intesa sono le organizzazioni rappresentative ad attivarsi tempestivamente per rimuovere ogni eventuale problema o denuncia o anomalia
Sì venga a rinvenire sul piano internazionale voi sapete bene che a volte la diffusione di notizie dice violazione o presunte violazioni di codici di E.T. Chievo di diritti
è difficilmente controllabile poi perché gli interessati sono subito messi sul piano degli accusati
Il denunciante a volte si tratta di notizie giornalistiche quindi non controllabili completamente o quanto meno non verificabili quindi questo caso ci sarebbe anche un impegno concreto delle parte stipulante e questo è un altro aspetto
Innovativo che fosse non è stato adeguatamente valutato io mi fermo qua disponibile poi nell'eventuale dibattito a repliche su punti specifici grazie
Grazie a Sergio ma ciò della Confindustria diamo subito la parola
A Giorgio Santini per segreteria confederale CISL dicendo poi che nell'Inter negli interventi ce ne sono già alcuni che hanno chiesto e si sentirà anche lui la voce un po'della società civile farà la Santini
Ma ho trovato anch'io
Stridente in questi in questi giorni
Il confronto diciamo tra il
Dall'unione di Lisbona e per esempio il forum dell'acqua che si è tenuto all'Aja
E della cosiddetta nuova economia e dall'altra invece sostanzialmente in modo impotente
Le autorità internazionali
Hanno constatato appunto la mancanza di requisiti minimi come l'acqua
Milioni e milioni di persone e soprattutto non sono nemmeno riusciti
Come pure hanno fatto nel caso dell'ambiente a Kyoto a darsi delle regole e degli obiettivi minimi per superare queste queste difficoltà
è chiaro che
Anche questo si colloca si collega a Seattle al fallimento di Seattle cioè alla difficoltà di individuare nel nuovo
Nell'organizzazione mondiale del commercio di individuare il peso dei fattori diciamo così di effettivo sviluppo di effettiva crescita di effettiva uguaglianza
E allora ecco su questo punto io vorrei
Brevemente riflettere il senso della di questa iniziativa il senso anche della piattaforma che abbiamo costruito il proprio questo cioè quello di ripartire dal fallimento di Seattle per evitare un nuovo fallimento
Per evitare cioè che ci sia nella fretta anche in cui le autorità internazionali le varie i vari Paesi voglio riprendere questo negoziato
Ci siano invece
Il trascurare gli aspetti legati al lavoro ai diritti sociali ai diritti chiamiamoli così a dispetto delle norme ambientali e ci sia dall'altro invece il prevalere di non si sente
Vi atteggiamenti diciamo così di pura
Funzionalità di pura efficienza che sicuramente non darebbero le risposte che noi vogliamo
Io lo dico in modo abbastanza chiaro questo la posizione anche della nostra organizzazione nei confronti del governo le chiediamo che il governo italiano sia molto attento
Nell'impedire questa ripresa affrettata
Dissi attenuta
Perché se non vogliamo appunto incontrare una nuova stagione un nuovo momento di fallimento se vogliamo tra il presente i problemi dei Paesi poveri i problemi di equilibrio
Se vogliamo tener presente nella città di ripensare le regole e gli obiettivi
Devo della moda del commercio se vogliamo rispondere anche le richieste presentate in quella sede del movimento sindacale ed è dallo votazioni non governative ecco noi dobbiamo allora
Avere questa questo momento di attenzione questo momento di ripensamento questo momento di verifica
Superando ripeto la fretta che sembra riguardare alcuni Paesi le spese la stessa responsabilità primaria dell'OMC
E Paesi peraltro che non sanno nascondere i loro contrasti
Ecco noi oggi abbiamo assistito in questi mesi abbiamo assistito dopo si apre ulteriori momenti di difficoltà per esempio governo indiano
Che dice apertamente plinto nell'incontro ufficiale che non sarà in grado di rispettare le norme internazionali sul lavoro e quindi che non accetterà che vengono inserite nei trattati commerciali
La stessa pressione
Che riguarda l'ingresso della Cina
Tema come dire di ampia caratura diplomatica ma se visto dal versante dei diritti del lavoro dei diritti democratici è fortemente inquietante perché sappiamo purtroppo
Che lì non esistono e sappiamo anche che esiste Prontera è superiore a far comunque entrare la Cina per motivi ripeto di alta diplomazia ma che trascura Ranno e quindi saranno ipoteche pesantissime
Poi sulla possibilità di rispettare i di rispettare
Le regole e del lavoro e dell'ambiente allora da questo punto di vista noi
Riteniamo
Che ci sia la necessità di attuare due due momenti diciamo così prioritari preventivi al alla rilancio di Seattle un momento di cui potrebbe farsi carico riteniamo la nostra Europa l'Unione Monet Unione Europea
E in qualche modo prevedendo già e attuando già una riforma del funzionamento dell'organizzazione mondiale del commercio
Possa prevedere l'inserimento dei temi appunto del risponde la norma del lavoro dei temi legati al rispetto delle norme sull'ambiente che sono presenti solo di strisce ai documenti ufficiali li possa far diventare pratica pratica comune per esempio noi riterremmo
Sarebbe l'unica attiva di cui l'UE potrà potrebbe far seccare farsi carico noi riterremmo sarebbe molto importante se ad esempio sì forse degli accordi bilaterali
Tra Unione Europea e altri paesi o anche Paesi o altre aree regionali nel mondo che progressivamente costruissero alleanze più forti su questi temi in sede Poglio pagatore mondiale del commercio
Ecco se noi non facciamo questo noi riteniamo appunto per le cose che brevemente ho ricordato che ancora una volta il passaggio tra il forte bisogno di diritti sociali di rispetti norme ambientali e poi la concretizzazione di questa nei negoziati nei trattati sarà molto problematico per non dire impossibile quindi questa potrebbe essere la prima una prima strada una seconda strada che noi vediamo sempre correlata
Alla riforma denominazione mondiale del commercio è quella di dare seguito a quanto previsto per esempio nella famosa dichiarazione di Singapore in cui l'OMC
Si trova in si doveva impegnare in tema di topo strutturali con sue strutture a verificare l'impatto degli accordi commerciali su alcune variabili fondamentali l'occupazione
Il tasso di crescita dei Paesi la possibilità appunto che lo sviluppo prendesse una strada ho di di progresso e non di e non di recessione ecco questo per esempio non è mai stato fatto e allora anche qui
Preparando il negoziato diciamo poi sarebbe importante che un segretariato dell'OMC rinnovato cominciasse istruire anche queste verifiche cominciasse a costruire anche questi passaggi che misurasse lo pensassero
Il l'impatto degli accordi sulla possibilità appunto soprattutto per i Paesi più poveri ovviamente di riflessi di ricadute sull'occupazione sui tassi di crescita sui redditi
Tutte cose che sono assolutamente sconosciute che sono statistiche labili che invece dovrebbero diventare i metri di misura su cui poi ancorare anche i futuri i futuri negoziati
Quindi su questo punto e quindi poi prima di entrare in sul ma nel mezzo del lavoro su questo punto specifico noi diciamo una parola punto molto chiara
è meglio non avere fretta di fare un negoziato che di rifarlo negoziato che poi mette fallirà di nuovo va costruito va costruito con passaggi intermedi io li ho indicati alcuni e va costruito soprattutto so che è un tema della sessione
Di oggi pomeriggio con la riforma
Della Valle dell'operatore mondiale del commercio basata io dico solo due titoli basata appunto da un lato su un ruolo sostanziale
E non formale dei parlamenti
Noi pensiamo che i Parlamenti debbono nominare
Dei rappresentanti comandati chiari che incidono poiché sono in qualche modo presenti nei negoziati e dall'altro pensando di costituire in seno all'OMC anche una sorta di comitato chiamiamolo così
Economico sociale questo la proposta formale della piattaforma che noi riprendiamo che disciplini regoli la protezione sociale attraverso questo comitato appunto che potrebbero essere anche molto snello costituito per ogni Paese da da trenta per da tre persone quindi sindacati mondo imprenditoriale l'organizzazioni non governative e che però sia obbligo teoricamente consultato
Nel corso dei negoziati nella verifica degli stessi nelle attuazioni delle norme e anche nella risoluzione Poli delle controversie
Ecco allora che se noi pensiamo punto questa diciamo capacità di preparare il prossimo negoziato
E di riformare nel contempo la struttura anche dell'OMC noi perdo poniamo le basi perché le cose che sosteniamo i temi di principio siano e diventino effettivamente progressivamente praticabili naturalmente qui non c'è il tempo per dire come poi queste diciamo questa riforma dell'operatore mondiale dovrebbe correlarsi essa stessa
Ad altre riforme della Banca mondiale del Fondo monetario che abitiamo che abbiamo tutti questa caratteristica
Di un forte ancoraggio a elementi di partecipazione a elementi di rapporto con sugli impatti
Della crescita occupazionale del testo e lo sviluppo al dialogo sociale come elemento appunto portante di una rinnovata democrazia economica a livello mondiale
Detto questo e mi scuso anche per la sinteticità sui temi più diciamo direttamente collegati al lavoro rivestimenti era concorrenza io credo che noi dobbiamo ribadire alcune questioni diciamo così di natura
Ma natura molto precisa
Innanzitutto noi ci battiamo ci battiamo in termini forti
Comuni mento sindacale italiano perché ci sia il pieno inserimento appunto in tutti i trattati commerciali
Dei diritti fondamentali del lavoro accampa o il così per capirci e delle norme internazionali di tutela dell'ambiente questo quindi il punto discriminante cioè in sostanza noi diciamo
Un no molto forte a una sorta di neo protezionismo diciamo così che in qualche modo permetta o mali Interpreti le volontà dei Paesi forti noi diciamo che si debba essere d'altra parte un'apertura
Dei mercati quindi la globalizzazione da questo punto di vista non ci fa paura se così interpretata un'apertura però che abbia esplicitamente al suo interno
Il divieto a quello che potremmo definire anche qua scusate la sinteticità
Il dumping sociale e ambientale che andrebbe appunto progressivamente che proibito quel principio poi progressivamente e sia proibita anche la sospensione e l'abbassamento dei diritti sindacali
Delle rispettive norme ambientali come modalità di attrazione degli investimenti
Questi sono i principi fondamentali su cui è su questo noi riteniamo che si deve su una forte capacità di vigilanza di proposta di ruolo del movimento sindacale perché questo nei trattati e nei rapporti con gli Stati ci sia
Tutto questo però non si costruisce solo con i trattati
Per esempio noi siamo convinti lo diciamo qui lo diremo anche appunto
Speriamo di poterlo dire anche in sede internazionale se l'operatore mondiale diventerà quella sede anche democratica partecipano trasparente di cui abbiamo parlato è importante ipotizzare anche una politica di forti incentivi
L'intervento della vita precedente faceva riferimento le difficoltà reali dei paesi per esempio in via di sviluppo
Non basta l'abolizione del debito per creare come dire d'emblée le situazioni sappiamo tutti che c'è una consolidamento storico una realtà ha una difficoltà problemi allora per esempio da questo punto di vista fare entrare nella norma delle norme internazionali politiche di incentivazione legate alle barriere tariffarie legate a a a alle maglie formule diciamo
Doganali alle quote di importazione cioè legate a quelle formule che hanno questa funzione diciamo così vivente quindi creare possibilità che kick assume la sfida dello sviluppo ed assume in termini di confronto interni di apertura e non in termini di rifugiarsi appunto nel dumping sociale ambientale cioè conseguentemente
E un quadro costruito appunto di incentivazioni che permettano di dare delle risposte qui c'è una proposta anche molto dettagliata l'accendiamo un qui solo per titoli
Sarebbe possibile
E per esempio ormai da da questo punto di tra tecnologia e tutto ci aiuta costruire degli indicatori un di Catone per Paesi perché la sinistra in un possibile quindi Paesi che si colloca la Divas a diversi stadi anche della crescita economica e sociale e rapportare questi possibilità di sviluppo con il rispetto anche qui progressivo
Detriti del lavoro e dell'ambiente e attraverso questo indicatore come dire in qualche modo anche che si è matematico ma diventa un forte indicatore di umanizzazione un indicatore anche di di rapporto di candidi motivazione di un paese di uscire per esempio individuare differenziando le per classi di sviluppo voi politiche appunto di facilitazione di incentivo di riduzione delle tariffe doganali e che e quanto e quanto dicevo prima e questo potrebbe essere una strada concreta da inserire delle norme e nelle nelle de dei trattati ed a praticare per esempio da cominciare a praticare anche come come come come nostro Paese come Italia e comuni qui noi diciamo break di Brevi note su questo per quanto riguarda il nostro Paese ovviamente noi chiediamo innanzitutto al governo italiano non solo il sostegno di queste tesi sia della relative alla organizzazione all'ai trattati ai negoziati sia relativi anche a questa impostazione come dire da da fatta da inserire ma chiediamo anche con l'italiano coerenza
Rispetto a questi obiettivi rispetto a quanto chiediamo insieme
Visto Fassino si è distinto per l'impegno su questi temi nel costruire anche un riferimento prima di di Seattle credo che da oggi con questo stimolo può riprendere chiediamo che riprenda
Ma può diventare anche non solo questo può diventare anche già un'azione come dire unilaterale del nostro Paese
In base alla quale per esempio ci siano questi impegni
Nei nostri trattati e nostra dei nostri accordi commerciali di realizzare questa politica di incentivo di individuare appunto questa capacità di confronto con i paesi di costruire in termini proprio anche di non modalità di assistenza tecnica di varie forme che accompagnano no giustamente il discorso di cancellare il debito
Dare quindi questa costruire già queste tappe e queste prime risposte così come noi pensiamo
Che il nostro Paese con più chiarezza di quanto non faccia perché purtroppo la cronaca ci dice che questo non succede oggi vincoli in maniera più chiara invalidi condizioni la condizionalità come si dice a queste norme sociali ambientali
Quelle imprese che accedono ai finanziamenti pubblici per la internazionale per la pestando i mercati internazionali che chiedono i finanziamenti le banche mondiali per lo stesso motivo abbiamo esempi adesso qui non lo ricitiamo
Di nostra impresa che in Pakistan Nepal in altri Paesi non rispettano queste norme e da questo punto di vista anche la stessa diciamo così riforma dell'Istituto del commercio internazionale la Saxe insieme da Simest
Dovranno assicurare proprio politiche creditizie che abbiano però questa questa finalità quindi noi chiediamo lo chiediamo con con forza appunto coerenza impegno romano non solo a sostenere questi obiettivi con noi in sede di protezione mondiale ma anche di praticarlo e di praticarlo diciamo così a partire
Dai
Dai
Primi dal complimentiamo momenti di intervento con primi accordi anche anche bilaterale
Allora arrivando anche poi alla alla conclusione
Noi pensiamo che
Si potrebbe impegnare e dicevo il senso della piattaforma si potrebbe impegnare il il governo italiano
Insieme agli altri governi perché allora nella costruzione di questo negoziato l'OMC si arrivi anche stabilire in seno all'OMC Quincy erogazione mondiale un gruppo di lavoro stabile
Che in qualche modo assuma
Questi parametri che qui abbiamo ricordato quindi la valutazione degli affetti
Della liberalizzazione del commercio sull'occupazione
Appunto l'inserimento dei McCartney meccanismi dell'operatore mondiale degli strumenti di tutela del lavoro dell'ambiente li incentivi positivi le forme di assistenza tecnica e finanziaria
E quindi da questo punto di vista è possibile secondo noi avvicinare questa forbice reale che si è creata noi vediamo sostanzialmente in quello che si è creato a la assi atterrare dopo Seattle non solo un contrasto tra Paesi poveri e paesi ricchi non solo un contrasto tra Paesi conservatori Paesi progressisti certo ci sono anche questi fenomeni ma vediamo una difficoltà una diciamo così
Un timore forte che c'è nei paesi in via di sviluppo
Anche di non praticare di opporsi o comunque di essere tiepidi nei confronti di questi temi appunto di tutela dei diritti dei lavoratori tutela dell'ambiente
Individuando le come una sorta diciamo di forma di difesa delle nazioni forti
Ecco questo è un altro forbice reale questo un rischio reale e questo un rischio che noi soprattutto per gli affetti globalizzazione sul fondo per gli effetti di questa appunto economia
Così veloci a cambiare dobbiamo rifuggire da questa logica rifuggire quindi dal forme di difesa dal protezionismo aprire la sfida ai mercati con forme intelligenti come dicevo
Di incentivazione della festa de anche degli altri paesi per i Paesi forti la sfida sarà sempre di più sulla qualità sulla capacità di non competere interni appunto di costi ma di qualità di prodotti di processi
Per i Paesi in via di sviluppo qua coerentemente costruita una cresta della loro domanda interna e la possibilità che attraverso questo e anche a forma di esportazione progressivamente questi Paesi sappiano sappiano cresce
Due parole conclusive in materia di Investimenti e in materia anche di concorrenza e di riforma delle agenzie di credito ecco per quanto riguarda l'Investimenti
Anche questo è un punto delicato come tutti sappiamo in sede OCSE fallito
Un tentativo di accordo multilaterale sugli investimenti voluto soprattutto diciamo così
Dai governi mai partiva dalle multinazionali
C'è una spinta
Perché in sede appunto di corredata da Mondiale commercio questo negoziato venga ripreso
Ecco anche qui noi non vogliamo ovviamente essere contraria a priori vediamo però dei rischi
Vediamo dei rischi questo negoziato questo Accordo multilaterale sugli investimenti diventi una sorta diciamo così di facilitazione
Alle politiche delle multinazionali senza reali elementi di verifica di controllo e senza reali diciamo così
Diritti che queste multinazionali devono rispettare per cui noi diciamo maniera molto netta molto chiara
Non c'è contrarietà a questo accordo purché sia un accordo che recepisce principi generali molto chiari di non discriminazione di trasparenza di possibilità per i governi nazionali di legiferare
Di obblighi chiari in materia di diritti del lavoro delle convenzioni nazionali internazionali sull'ambiente di proibire appunto il dumping sociale in modo che allora gli investimenti questo accordo sugli investimenti diventi una sorta non di carta
Diciamo di facilitazione per le multinazionali ma diventò sorta di carta dei doveri delle multinazionali e quindi la possibilità che anche per questa strada sì ottengano si realizzino gli obiettivi che abbiamo detto e così pure
Per i temi che riguardano le zone franche la le le riforme della concorrenza la riforma delle riforme le agenzie internazionali di credito un'ultima considerazione ho finito
A Confindustria portato qui una sua versione ovviamente molto parziale
Di alcuni aspetti della concertazione che riguardano delle dell'impegno mi che noi abbiamo chiesto riprese che avevamo costruito con l'impresa è sui codici di condotta
Che sul rispetto delle norme relative ai minori ed altro ecco su questo ovviamente qui non è la sede della polemica voi vogliamo solo ribadire che ci ha molto deluso l'atteggiamento fondamentalmente elusivo della Confindustria in questa materia
E chiaro che su queste no su su in questi ambiti se vogliamo assumere degli impegni vista anche la drammaticità delle vicende non si può pensare di come di fingere
O ci si assume degli impegni sia pure come diciamo noi una in quale udì volontarietà dell'impresa ma dell'impegni poi stringenti verificabili che vi erano effettivamente un miglioramento
Delle normative dei comportamenti dell'impresa e oppure sicuramente appunto è
Le cose non possono continuare così e vanno recuperate quindi l'appello che facciamo la Confindustria quello che su questa materia ci sia una maggior capacità di prendersi dell'impegno di Sapelli rispettare di tradurli poi i risultati perché anche tra su questa strada si impedisce poi quella forma di dumping sociale il dumping ambientale che abbiamo detto noi vogliamo evitare e che la vera questione
Che sta sotto il fallimento di si apre che noi dobbiamo assolutamente riprendere e ricostruire per evitarlo e qui poi è il senso della piattaforma che oggi discutiamo grazie
Grazie Santini inviterei a prendere la parola per il primo gli prime interlocuzione Benettollo del presidente dell'Arci si prepara poi Maurizio Sacconi e direttore Ufficio nuovi in Italia
C'è modo di perfetto grazie sì è un brevissimo intervento anche approfittando di questa interlocuzione
Che abbiamo per per dire tre cose
La prima e credo che questo insuccesso di Seattle sia molto salutare apre uno spazio di tempo credo non lungo in cui c'è modo di costruire un dibatto che deve camminare sulle gambe molto più solide io penso che io la crisi di legittimazione di della interrogazione mondiale del commercio quello che abbiamo visto a Seattle non possa essere facilmente
Cioè ricco la legittimazione può essere facilmente ter conquistata con il dibattito che mi sembra si sia aperto in queste settimane che mi sembra caratterizzato fondamentalmente sul riproviamoci
Credo che il Cile vai su una svolta
Ma detto questo cioè volevo entrare nel merito con un paio di domande in realtà i nostri interlocutori
Una
Cioè la responsabilità che sia la parte sindacale c'è da parte imprenditoriale hanno indagini questo tipo di dibattito
E quindi domande Rainbow grande innocenza
Dico sinceramente come si possa esplicitare un impegno per quanto riguarda la difesa dei diritti
Le faccio un esempio concreto noi tutti siamo testimoni
Di tantissime imprese italiane che in giro per il mondo
Tra ancora massima tranquillità utilizzano forza lavoro sottopagata
Dove i diritti sindacali non esistono
E dove si produce qualsiasi cosa
Senza controllo
Io chiedo voglio sapere vorrei sapere in un dell'incontro come questo se c'è un impegno da parte di Confindustria da un lato da parte del sindacato dall'altro
In questa direzione mi riferisco casi molto semplice dai Balcani fino al Sud America sono esperienze quotidiane
Io penso che dovrebbe esser fatto una campagna
Battente
Innanzitutto che si deduce la responsabilità è anche un fatto etico adesso voglio fare nessuna predica naturalmente oltre che è fatto di provvedimenti io penso che su questo ci dovrebbe essere una cosa dirvi evidente di forte io penso anche di vincolante
La domanda è naturalmente rivolto soprattutto Confindustria però la responsabilità del sindacato nell'impegno del difeso i diritti a livello internazionale sembra che
Sappiamo quanto faticosa e però credo che richieda anche diciamo un salto di qualità da questo punto di vista e mi domando e domando se il tema della Tobin tax non posso essere vista anche da parte confindustriale come e anche da parte sindacale da parte di tutti noi anche come la ma una modalità per il finanziamento dei diritti
Oltre che una forma di tassazione che stava per tante altre cose
E la terza cosa che chiedo che quindi son domande come vedete riguarda le nuove forme di economia
Che il così detto tu quello che noi in Occidente unitaria chiamiamo terzo sistema terzo settore è una cosa che si sta sviluppando internazionalmente
E credo che su questo ci debba ci potrebbe essere chiedo se c'è in che forma ci sia proprio un impegno a che questo spazio sì diciamo si sviluppi anche questa è new economy a mio padre
Anche questo a mio parere dicevo e new economy e su questo credo che ci siano a mio parere delle necessità di sviluppo di rilanciare anche delle con comma delle resistenze
Nell'elaborazione del sostegno sia da una parte che dall'altro voglio dire sia da parte sindacale
Sia anche diciamo da da parte di Confindustria io penso che anche in questo spazio
Quello che Alitalia definiamo il terzo settore o di o di che altro sistema che non è la stessa cosa ma insomma giusto per capirci
Ci siano quelle parti importanti quelle di quelle energie di cittadinanza che chiedono
Dias protagonisti di grandi Fendi nel loro piccolo insomma nel nostro piccolo di grandi processi diciamo internazionale di perché a mio parere c'è il questa
Questo sistema che si è reso evidente a Seattle per cui c'è qualcuno che decide poi certo si dice che questa decisione in realtà è fatta sotto forma di norme ma
E quindi non sarebbe molto politica sarebbe suo Pluto normativa francamente con la con con le norme si fa moltissimo la politica
Noi oggi
Credo che sia molto anche dico la vicenda di Seattle collegata a questa esigenza anche da parte dei cittadini di non tornare ad essere oggetti o sudditi
Un sistema diventi
Su cui non voglio riprendere c'è una discussione che è stata fatta nell'introduzione che mi trova diciamo molto molto d'accordo grazie
Grazie Benetton inviterei a prendere la parola dottor Maurizio Saccone e ci avviamo così alla consumazione del nostro tempo ci sono ancora due interventi vediamo se riusciamo la parola Segrate io voglio ritornare brevemente sulla dichiarazione solenne dell'Organizzazione internazionale del lavoro
Che ha costituito senza dubbio uno strumento di straordinaria importanza
Non soltanto attraverso la codifica di cosa siano questi diritti fondamentali del lavoro universalmente riconosciuti riconosciuti da una platea come quella dei centosettantaquattro Paesi membri dell'o il rappresentati non solo dai governi ma anche dalle organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori
Ma anche una dichiarazione che contiene strumenti di Processo lo dico al dottor Macciotta ricordando il gli strumenti di monitoraggio che sono stati attivati
E che a partire da quest'anno produrranno rapporti globali sullo stato di effettivo rispetto di questi diritti fondamentali ed è significativo che il primo Rapporto mondiale
Cioè quel rapporto che investirà tutti i Paesi sì rivolgerà all'effettivo rispetto del diritto di associazione sindacale
Componente aspetto questo non secondario nel pacchetto di di qui di quei quattro diritti fondamentali anche perché vi si riconosce una funzione strumentale per l'affermazione degli altri tre cioè sei tre divieto di lavoro forzato non discriminazione del lavoro
Rispetto dell'età minima di lavoro in qualche modo attendono i diritti fondamentali della persona quello
Della Libera associazione sindacale in senso lato intesa della libera organizzazione degli interessi rappresenta strumento per l'affermazione
Dei diritti diciamo sostanziale
Lo dico perché troppo spesso anche in Italia l'enfasi sul lavoro minorile diciamo pure la comoda in fasi la facile in fasi sul lavoro minorile porta isolare questo tema
Dagli altri il corpo dei diritti fondamentali del lavoro e uno non è scindibile
Lo dico al legislatore italiano
Lo dico alla all'impresa italiana quando adotta codici di autodisciplina
Lo dobbiamo affermare anche nei rapporti fra le organizzazioni internazionali e vengo brevemente i rapporti fra loro il
E gli istituti di Bretton Woods la Banca mondiale e il Fondo monetario mentre i rapporti fra l'OIM l'organizzazione mondiale del commercio come è stato già detto sono
Bloccati dalle grandi complessità che sono evocate dal tema sanzionatorio
I rapporti invece fra o in un da un lato Banca mondiale Fondo Motta demolita dall'altro procedono positivamente
Perché hanno come corrispettivo soprattutto strumenti promozionali cioè strumenti da un lato di analisi dei bisogni di un Paese
E dall'altro strumenti che ebbe come le politiche positive che ne devono conseguire ma anche nei rapporti fra Lloyd da un lato gli organismi di Bretton Woods dall'altro si riscontra spezzo una certa difficile accettazione del Complesso di questi diritti
Anche qui è molto facile l'adesione alla rispetto dell'età minima di lavoro e molto più complessa e molto incontra molte più resistenze il riconoscimento del diritto di associazione sindacale anzi spesso in ambienti delle istituzioni finanziarie internazionali lo si considera addirittura impropriamente non un come un complemento dell'economia di mercato ma al contrario come una sorta di vincolo alla piena espressione della competitività di un Paese
Allora questo è un terreno molto più agevole di intervento e su questo chiedo di concentrare l'interesse perché a partire dai Paesi donatori che donano cioè tanto la Banca mondiale quanto all'organizzazione internazionale del lavoro è possibile cioè indurre a coerenza
Questi soggetti nello favorire rapporti fra di essi sinergia fra questi grandi attori che il G otto riconosce come fondamentali per promuovere uno lo sviluppo sostenibile
E giusto affinché appunto vi sia anche da parte vi sia questa coerenza che si esprime poi in un paese come per esempio l'Italia che si dall'ove il e approva la dichiarazione allo stesso tempo
A esprime il proprio rappresentante negli organi che
Oppure nelle sedi che influenza l'operatività dalla Banca mondiale in questo caso la coerenza può essere agevole un'ultima osservazione mi dispiace
Leggere nel documento del Ministero del Commercio con l'estero un generico riferimento al rispetto dei diritti del lavoro e non uno specifico riferimento alla dichiarazione dei diritti fondamentali del lavoro che qualcosa di più specifico grazie
Prevedete i materiali sono usciti adesso vorrei rivolgere un invito alle due persone che avevo se rinunciano intervenire
Lo vogliono farlo lo stesso perché poi darei la parola i due nostri relatori per interloquire e modi chiusura
Si può intervenire va bene allora interviene bianchi signor Bianchi della Fiba-Cisl brevemente così possiamo molto brevemente l'intervento aveva solo una funzione integrativa rispetto alle cose sono state dette qui
E cioè
Vorrei porre la questione dell'agricoltura e del lavoro agricolo dentro questo grande diciamo negoziato di Seattle perché lo lo pongono perché secondo secondo me secondo noi
Vi dico che in questo momento i i capi dei sindacati agricoli tutta Europa sono riuniti propria parlare
Di una piattaforma comune da fare in relazione a Seattle la questione perché la pongo la pongo perché è un problema di mentalità ed è un problema di Gaeta a partire anzitutto nei settori agricoli e cioè per troppo tempo siamo stati abituati a concepire il le questioni agricole come questioni settoriali oggi dalla riforma della PAC in poi fino agli avvenimenti di Seattle che hanno visto in realtà un grande scontro tra due concezioni diverse di agricoltura meglio di rapporto tra agricoltura e società metal cultura ambiente
Tra agricoltura in realtà rurale
Proprio questi fatti ci stanno spingendo sempre più ad ampliare il nostro orizzonte di rappresentanza questo è la questione se come politica che interessa noi come organizzazione dei lavoratori del settore
E che ci interessa in prospettiva nei rapporti con gli altri qual è la strada per delle norme per delle norme che danno i vincolano sud a mente la libera concorrenza che auspichiamo ha però delle regole comuni a partire dai marchi da da mille questioni specifiche che mi era segnata che faranno parte dei nostri documenti Italianieuropei qual è la questione
è come arrivarci ci arriviamo attraverso come ha detto prima il rappresentante dell'Aic delle norme internazionali codificate
Noi sappiamo che queste questioni importanti molto importanti però mordono come dire rispetto alla realtà non funzionano le leggi a livello nazionale o locale a livello internazionale facciamo dei quasi delle super leggi mondiali
Allora probabilmente c'è c'è bisogno di una strada di una ulteriore espansione della regolazione autonoma delle parti sociali a cominciare anche da codici pensati dentro le relazioni d'impresa e poi così via
In generale una forme di regolazione che ampliano sempre di più per quanto riguarda il nostro settore noi siamo indirizzati nei prossimi anni a muoverci in questa direzione grazie
Grazie non ci sono più interventi diamo la parola perché siamo stretti sui tempi
Alla a Giorgio Santini e poi chiuderà Sergio Marcianò in ordine inverso rispetto alla presa di parola di prima
Ma io condivido
Molto le cose dette da Maurizio Sacconi
Non solo la parte finale
Ma anche insomma il suo il suo invito a individuare questa possibilità a più a più livelli in particolare
Con il Fondo monetario eccetera e quindi non
Non non non lo riprendo lo riprendo solo appunto per il l'invito che faceva la coerenza del del nostro governo
Che appunto condivido stava anche nelle cose che abbiamo detto che mi permette di legarmi per rispondere alle questioni invece che ha posto il primo intervento che peraltro adesso non vedo
Si è spostato Benetollo sempre
Allora è chiaro che e problemi di coerenza e di comportamento esistono esistono anche in capo alle
Alle nostre imprese
E da questo punto di vista la strada
è la strada come veniva ricordato adesso di un rapporto anche negoziale
Che pure noi i stiamo tentando l'assunzione di questi codici di comportamento codici di condotta di queste forme diciamo di regolazione
E anche se come avete sentito anche questa mattina si fa una grande fatica e quindi gli esiti sono esiti contraddittori molto scarse
Dall'altro credono voi coerentemente
Intendiamo qui si porre con forza
L'impegno del dell'autorità istituzionale qui nel nostro governo
Sia in sede di accordi commerciali
Sia in sede di
Istituti preposti citavamo appunto la saggina Simest che sono istituti di credito per l'estero e quindi sostegno alle nostre imprese
E come dicevamo anche nel disciplina delle procedure di finanziamento a livello internazionale
Che siano attivate dall'impresa italiana quindi la risposta
Alla questione posta che ovviamente la questione che ci vede tutti in in grande tensione in tensione positiva e quella per quanto riguarda il sindacato da un lato di praticare la strada
Negoziale di regolazione congiunta di rispetto delle norme appunto di facevo riferimento alle norme che adesso venivano Licola dall'oil
Dall'altro l'impegno forte a condizionare tutti gli atti
Paul pubblici di finanziamento di intervento di sostegno che il governo fa nei confronti imprese italiane perché ci sia la soluzione come dire precisa condizionale di questi di questi principi e questo mi pare come dire
Ecco poi
Se come mi pareva di intuire giustamente si intende dire
Che questi temi andrebbero maggiormente rappresentati maggiormente dibattuti con più forza evidenziati credo che l'iniziativa di oggi è anche questo cioè e non a caso qui trovate
Io direi con convinzione insomma al di là delle cose che posso aver detto io
Penso con tentando di
Entrare anche nei meccanismi compresi dei rapporti internazionali per fare avanzare questo discorso ma dirà pure cose dette qui oggi grava MBA colleghi
Le tre confederazioni sono impegnate nel rapporto con le altre associazioni dell'ambientalismo ed il mondo associativo proprio perché
Si debba trovare insieme la strada per fare andare avanti questo tema che appunto è esplosa asiatico ma che nasconde una realtà ben più
Ben più pesante ben più tragica e quindi da questo punto di vista lo stimolo e recepito e insieme dobbiamo trovarla strada perché diventi progressivamente meglio capito meglio compreso meglio rappresentato e con sulle altre due questioni poste Tobin tax e terzo settore
Ecco ciò Tobin tax qui tutti siamo d'accordo che una sorta di Tobin tax andrebbe andrebbe ed è una richiesta della piattaforma andrebbe Lambrate Porta
Poi l'utilizzo da farle perdo
Sia un utilizzo da discutere
Il credo di aver detto prima e non voglio ripeterlo che io credo molto in politiche di incentivazione di assistenza di come dire forme anche moderne di aiuto perché
La crescita appunto i diritti e la l'uscita
Dal tunnel del mancato sviluppo sia una possibilità concreta e quindi a questo punto di vista ci può essere un collegamento ecco mi fermerei qua grazie Santini allora una breve replica anche a Sergio Maccia
Grazie presidente
Mi scuso di non avere precisato nel mio intervento ma lo davo per scontato che la Confindustria assolutamente favorevole alla potenziamento del ruolo dell'oil che l'organizzazione internazionale deputata
A individuare diffondere e far rispettare le norme internazionali sul lavoro
Quando io ho fatto riferimento alla dichiarazione Oil
La dichiarazione solenne e ho detto che norma prevedeva percorsi mi riferivo vivamente a percorsi attuabili direttamente dalle imprese perché come sapete tutti gli atti dell'oil non si rivolgono all'impresa si rivolgono ai governi principalmente e quindi dello sforzo che abbiamo fatto nella nei nostri documenti di proposta
Abbiamo scritto dieci pagine quindi non non solo due paginette è stato quello di individuare le procedure per rendere attuabili i principi dell'ogni cosa
Noi diamo atto al morir la di alle
Cercano di implementare in ogni modo i principi contenuti una sua dichiarazione a livello italiano abbiamo ritenuto che una via praticabile fosse quella di un accordo interconfederale sui codici di condotta
Nella premessa abbiamo addirittura richiamato esplicitamente riportato integralmente il punto da dichiarazione oil
Che riguarda i diritti fondamentali nel costo dalla discussione proprio perché l'aspetto del rispetto delle libertà di associazione tra l'azione collettiva è stato ritenuto fondamentale per assicurare via via tutti gli altri diritti come in questa sede è stato richiamato poco fa
Abbiamo ritenuto di inserirlo nei principi direttamente tutelabili alla stessa stregua del lavoro minorile indicando però delle precise procedure
Che fanno rinvii ovviamente alle modalità attuative applicate Nanni singuli contratti collettivi e quindi principalmente al sistema di informazione sindacale dove in alcuni settori si prevedono di letture esami congiunti
Quindi una prima consultazione prima dell'adozione di decisione aziendale
Ma non era possibile generalizzare soluzione che in alcuni contratti alcuni settori sono mai un patrimonio acquisita in altri non possono soprattutto perché noci
Dobbiamo rappresentare non soltanto la Confindustria ma altri settori del sistema economico produttivo italiano che come detto vede allineati assolutamente convergenti su questa linea appunto
Le principali organizzazioni imprenditoriali questo è stato un grosso sforzo che abbiamo fatto e secondo noi non è stato adeguatamente attrezzato
Siamo arrivati alla fine di questa unità abbiamo sfondato un po'i tempi però siamo stati molto brave sia il relatore che ci hanno condotto sia gli interventi hanno fatto emergere quelle che sono ancora i punti di difficoltà ma anche ci hanno fatto intravvedere delle linee di lavoro devo il dare atto al ministro di averla per ce l'ha fatta tutta pervenire difatti avevo avuto anche l'indicazione che sarebbe arrivato sul finire del nostro incontro ma proprio gli impegni stavolta l'hanno costretto a un'assenza non voluta
Buon
Buffet ci vediamo qui alle quindici per continuare la nostra ricerca grazie
Prendiamo
I lavori Conan prima sessione del pomeriggio che dedicata all'ambiente eravate mi pare a giudicare
Se la se la memoria non mi falla più o meno tutti presenti questa mattina quindi non c'è necessità di riassumere l'andamento dei lavori siamo discutendo una piattaforma che è stata predisposta da un insieme di forza esibirsi in sindacati società civile articolata la discussione in quattro momenti con contributi molto vari questa sessione dedicata a uno dei punti chiave della piattaforma che sono le questioni collegate all'ambiente
Sono previsti tre relatori e poi c'è un uno spazio anche per interventi i tre relatori sono presenti già Massimo Giannotta che dell'ufficio di presidenza dell'UISP Marcello Buiatti del presidente l'associazione Ambiente lavoro e ministro Ronchi che sta arrivando io inizierei già nota e Buiatti presentano alla sottopongo a discussione due aspetti apparentemente distanti tra di loro ma che si integrano in qualche maniera con la piattaforma in generale con le questioni ambientali in particolare in particolar modo Giannotta affronta le questioni
Legate al rapporto che c'è fra regole sportive ambiente
I
Lei che rapporti internazionali attività immagino gli organismi sportivi internazionali in materia e Marcello Buiatti invece affronta un'altra questione di attualità come si suol dire scottante che la questione delle collegata all'utilizzo di organismi geneticamente monismo triplicati ai diritti diciamo
Legati alla ricerca in campo genetico e ha come questi diritti vengono in qualche maniera trattati nelle sedi internazionali che normano questo tipo di attività io direi senz'altro la parola già nota per il primo intervento
Grazie
Come aveva osservato in
In un altro
In un'altra in un altro intervento
Porro il nostro presidente
Lo sport che può sembrare strano sia qui presente ed intervenga su argomenti di questo genere
E stato ed è
Una rappresentazione potente della cultura della globalizzazione
Pensiamo al discorso delle Olimpiadi
Pensiamo al diciamo alle regole alle regole internazionali dello sport
Al alla forbice che sempre più si apre
Tra
Sport spettacolo sport per ricchi
Ma soprattutto sport spettacolo per il quale sembra che le regole nessuna regola debba valere ed invece lo sport considerato come depositario e portatore di una cultura che una cultura dei diritti
Dei diritti alla salute dei diritti alla corporeità
Un uno sport che cerca
Un un rapporto sereno e pacificato con l'ambiente
Dunque nello sport
Le contraddizioni
Che abbiamo abbiamo visto e vediamo ogni giorno nel discorso della globalizzazione essi si manifestano in tutta quanta la loro evidenza
D'altra parte quindi come e del resto anche affatto ultimamente
La comunità europea
Raccomandando come momento di formazione culturale lo sport ma lo sport sociale così noi che rappresentiamo che facciamo parte del grande movimento mondiale te lo sport sociale dello sport per tutti rivendichiamo
E ricordiamo questa serie di di punti
Rispetto in particolare al alla questione ambientale
Noi sappiamo bene che le Olimpiadi di Sydney
Hanno molto battuto sul tasto ambientale
Mentre poi andiamo si fa scoprire che ci sono invece sono invece tutt'altro che risolte una serie di di situazioni proprio connesse con il problema dell'ambiente
In particolare in particolare appunto il problema di uno sport a basso impatto ambientale
Di impianti leggeri e comunque interdisciplinari che possano comunque con l'ambiente trovare trovare il giusto alla il giusto collegamento ma soprattutto soprattutto per quanto riguarda gli sport
Gli sport in ambiente non protetto
è importante assolutamente necessario per poterli praticare la montagna la la vela
Le attività subacquee ed altro
E assolutamente indispensabile rapportarsi in maniera equilibrata con l'ambiente perché uno sporte in ambiente non protetto con un ambiente degradato e praticamente impossibile
Dunque a l'attenzione anche alle vocazioni sportive del territorio a proporre e a praticare uno sport ne sostenibile rispetto a un territorio
Ovviamente come sempre in questo in questo fine nel nelle in questo processo di globalizzazione qui in questa diceva in questo squilibrio come diceva diceva stamattina il presidente del CNEL
Questo squilibrio che porta a comunque a un cambiamento di a quindi a un cambiamento di equilibri a un'accelerazione
Questo equilibrio non può essere come si diceva governato dal solo mercato questo vale anche per lo sport e perché ovviamente soprattutto per quegli sport che sono nel mercato e anzi incidono fortemente sul mercato
Dunque importante importante che l'altra gamba dello sport lo sport sociale sia capace di appellarsi e di e di e di aprire tutta quanta una serie di di di questioni e di di punti sul sulla sul sui diritti appunto sui diritti che devono che devono comunque essere salvaguardati che sono che sono appunto diritti
Della persona
E così mentre noi appunto lo sport sociale e discutere
Su il senso
Che si deve dare al appunto allo sport spettacolo allo sport di mercato ma anche agli sport estremi ma anche che che comunque in qualche modo sono sono parte del
Diciamo dello sport spettacolo noi denunciamo anche un altro rischio denunciamo anche il rischio che lo sport diventi una specie di prodotto simbolico in cui che venga diciamo scambiato
Come cioè luogo in cui si faccia un Sinisi si possa praticare una certa democrazia di un certo tipo in cui invece una certa democrazia più vasta che invece poi si va a dimostrare
E a verificare come invece non tale in quanto ancora una volta peraltro verso rientra il mercato e e quindi nuovamente prevalgono le regole di mercato la stessa cosa lo stesso rischio abbiamo appunto per l'ambiente appunto come si si diceva
Rispetto alle regole al alle Olimpiadi di Sydney con in cui una serie di di valori che erano stati comunque proclamati in sede di di Scelta della sede sono stati sappiamo disattesi dunque
Diciamo questo questo ipotetico ambiente non comunque ai tempi in cui in cui
Dovremmo dovremmo operare lo sport viene comunque non
Non affrontato con cui non ci si rapporta ancora una volta nella maniera corretta cioè in una in una maniera che sia sostenibile questo è successo assiduità Imai Successo anche da nomi è successo con i che conta al suo novanta sappiamo bene ed è successo e succede sempre più frequentemente e se appunto si deve parlare di accelerazione e si deve parlare di globalizzazione sicuramente lo sport ne è uno specchio molto molto
Fedele
Il problema è appunto su questa cosa lavorare ed intervenire sulle ragioni sociali e sulle ragioni civili dello sport di a cui tutti quanti hanno diritto e devono aver diritto grazie
Grazie Giannotta Sora diamo la parola Buiatti che è il presidente dell'associazione Ambiente e lavoro ordinario di genetica all'università
Il segnale di di Firenze
Nel devo dire adesso scherzavamo convogliati prima di iniziare i lavori del pomeriggio che tredici anni fa nell'ottantasette un il minimo al avevo rimosso qualche anno
Buiatti elaborò assieme a Donna osserva Legambiente una proposta di legge per l'appunto sulla regolamentazione della ricerca per quanto riguardava l'applicazione degli organismi geneticamente modificati in agricoltura
Allora forse veniva ritenuto un argomento diciamo prematuro è troppo lontana di fatti questi sì nuovo con questa proposta di legge fu firmata anche da vari parlamentari ma Noriko mai alla discussione adesso forse li ha un po'in ritardo rispetto a quelle che sono le dinamiche
Sì anche io volevo cominciare dai diritti perché mi sembra che sia piuttosto importante cercherò di essere brevissimo per quanto possibile e dico
E dilaga anche qualche indicazione
O suggerimenti su cosa fare
Io no essendo biologa e sentono ambientalista parliamo di diritti biologici noi siamo esseri viventi come quegli altri quindi facciamo parte
Gli organismi viventi abbiamo qualche diritto in più in quanto siamo essere umani
In soldoni queste o pochi grandi a previo opinione personale
Tutti gli esseri viventi ci hanno diritto alla salute
E anche la nostra salute non cessa gli altri e sei ventinove alla salute
In particolare la salute sia sì sì e diversi l'uno dall'altro
E si è si diresse al nostro interno perché la biodiversità Cia un valore biologico fortissimo senso Vieri sita ci si estingue l'altro vado per frasi perché voglio essere abbastanza bene appunto qui diritto alla salute e diritto alla biodiversità e per le diversità io intendo sia quella di mai delle piante dei microrganismi che anche gli esseri umani io intendo tutta la biodiversità umana che anche quella dei cervelli naturalmente non è soltanto della della ciccia domestici in Toscana da
In più non ci abbiamo alcuni altri diritti due sono importanti qui in questo contesto credo il diritto alla proprietà di noi stessi
A poter disporre di noi stessi
E quindi anche dei nostri genomi cioè dei nostri geni
Il nostro fisico
E il diritto a avere qualche vantaggio perlomeno indiretto
Dai prodotti del nostro lavoro
C'è una sede in cui ci sono persone del sindacato io anche vengo dal sindacato in qualche modo anzi con qualche morendo al sindacato
E credo che i temi diritti vanno tenuti insieme
C'è un attacco forte
A tutti questi diritti
Nella versione con cui si vede in questo momento il libero mercato
Si tratta di ragionarci sopra in modo puntuale allora prima di tutto
Il diritto alla salute vuol dire anche il diritto al non volere delle cose che noi riteniamo dannosi alla salute nostra e alla salute e l'ambiente
I singoli Paesi che fanno
Spesso i cosa questo dito cerco di fare cose questo diritto per esempio c'è
Una indicazione di preclusione a organismi geneticamente modificati che ci abbiano più rumore insomma Toto cosa perché per quelle carni qua in Italia possono essere importate sei vitelli sono allevati con una sua Toto eccetera eccetera
In sede organizzazione nazionale commercio questa come è stata contestata anche molto duramente perché si dice e uno sbancamento al libero mercato
Il fatto che noi non vogliamo un pochino fatto come come la legge sulla mucca pazza per esempio gli inglesi avrebbero potuto e volevano fare l'opposizione insieme ad avvenuti o conto questa preclusione
Analoga cosa succede quando i i paesi non vogliono organismi geneticamente modificati perché danno o poco importa pericolo quegli organismi geneticamente modificati o dico tutto degli alimenti modificati ma singoli organismi geneticamente modificati perché porto pericoli all'ambiente o alla salute
Facci sinteticamente due esempi un danno ambientale e alla salute contemporaneamente che con la soia resistente a diserbanti sì da topo diserbante e anche vicino alla raccolta per cui c'è pericoli mangiarlo questo è il maggiore pericolo che c'è quello che Nicoli
E pericoloso perché sia geneticamente modificato ma perché si è fatta quella modificazione che comporta quell'effetto sull'ambiente
Il secondo effetto negativo sull'ambiente e che soltanto ventinove varietà di soia sono state modificate e occupano l'ottanta per cento da superfici a soli Stati Uniti le altre varietà si perdono
In pari età in particolare si potrebbero perdere non particolarmente per la sua laureate organismi le varietà locali tipiche di cui voi per esempio siamo
Ho eravamo quelle vere stiamo ritornando a essere fieri perché varietà tipica prodotto tipico Cudìa poi cv tipico
E ancora vuol dire tradizione culturale tipica della zona del Paese la città e del villaggio
I civili in Italia sono diverse da tutte le parti non vorrei e e incivile ingordo bene con quella particolare varietà eccetera eccetera
Ecco per cui il il il colpo può essere il pericolo può essere per la salute individuale
Per la biodiversità
E
E per danni indiretti derivanti dal comportamento umano e per il tipo di agricoltura che ne facciamo in questo calcio due ipotesi e e anche per il commercio
Se i Paesi fanno opposizione
I Paesi produttori dove i due geneticamente modificati fanno posizioni in seta WTO è cambiato qualche cosa dopo l'accordo di Montereale perché lì si è fermato
Un accordo che centralmente per cui è possibile fare l'opposizione di carattere nazionale
Ma però bisogna dire che
Questa è la chiarezza che in realtà Monti al non è sede del DAP Yukio e durata codice questo accordo e alate
Credo che l'azione azione del commercio mente un'altra serie di cose che in realtà sono collegate con la convenzione
Sulla biodiversità che sta firmate mila centonovantadue da tutti i Paesi esclusi Stati Uniti ed è disattesa soprattutto da questo punto di vista quindi il fatto che si sia firmato questo accordo lì a volte hanno significa fatto che nelle legislazioni poi ci sarà
Il permesso di rifiutare un organismo geneticamente modificato questo e o un punto secondo punto di attacco quei diritti che dicevo prima
E la legislazione brevettuale come è fatta
La direttiva europea sui brevetti che cosa comporta comporta
Che se io io sono un gene
Di pianta umanoidi animale eccetera eccetera allora introduco in un organismo
E automaticamente brevettato quell'organismo è talmente mi deve pagare o enti Squall organismo lì
E tutti i figli di quell'organismo per le generazioni che possono fare per la durata del brevetto cioè venti anni
Queste in termini umani significa
Che se io brevetto ed è possibile assolutamente lecito
Un gene umano
Di questo signore con la barba che gli sedeva davanti
Il genoano può essere molto utile per tantissimi esseri umani
Ma è mio
Non suo
E anzi per la verità Luís dove da Pagani Oja scrisse perché se io ci guardo in duplice agli agenti
Quindi siccome e protetto dal verdetto tutti i materiali che contengono quel gene che ebbe vietato tutti quelli che hanno quel gene che significa anche i parenti
E gli altri sono teoricamente sotto Toto penosamente sulla crea Ojetti su singole persone però è un marchio
Molto pesante siamo ufficialmente proprietà di qualcuno
Al di là di questo voglio puntualizzare quelle cose già successe ultimamente
E che son venuti sui giornali anche
Una particolare ditta che si chiamasse la che alleata con pettine né che un paese che fa sequenziato e automatici tiene a fondamentalmente altre apparecchiature
Ha di fatto compiuto il sequenziamento del genoma umano
E sta cercando di brevettare anche le sequenze credo hanno un senso
Bill Clinton e anche Blair hanno fatto una dichiarazione contro è calato il titolo di sera immediatamente dopo di che di Clinton Blair non lo so se ha fatto anche l'Iva senz'altro di Clinton ha un po'ridimensionato ha detto non sono brevettabilità quelle che non hanno un senso di conosciuto ma sono brevettabilità quelle che
Hanno un senso ci si sa che cosa fanno
Questo va contro una dichiarazione UNESCO Demi novecentonovantasette che diceva che di geni sulla patrimonio umanitaria
E potrebbe determinare il fatto che una sola holding internazionale conosce la variabilità genetica
Brevetta di varianti dei geni vaga aiuti per produrre farmaci che servono a tutti
Di tutto il mondo perché c'è in corso un progetto che si chiama gli omaggi non dai versi di Prodi che significa progetto sua diversità umana e quello che importante appunto la diversità
Che in giro per il mondo così Simonetto dal igieniche usciranno gli sono varianti dei geni che tutti noi abbiamo hanno implicazione farmacologiche molto interessanti e molto utili il pericolo è che siano i ultimando di qualcuno
Che non è
Il proprietario del genere
Stessa cosa vale per le piante la diversità animale e vegetale sta nei paesi in via di sviluppo
Un'alta sei e di in prese
Alla proprietà resterai i geni delle piante e quindi del lupo li utilizza per le sue coltivazioni li rivende ai paesi in via di sviluppo a altissimo prezzo
Questo è conto un'altra convenzione internazionale che appunto la Convenzione sulla biodiversità che dice che non è così di che igieniche le piante gli animali sono proprietà delle popolazioni
E anche degli Stati come portatori di diritti delle popolazioni per cui devono essere comunicati il fatto che sia provveda e che per millenni aveva conservato questa biodiversità che anche quella che hanno nel loro interno delle sedi Munerato e e qui pagato in temi di don Paolo
E in termini di acconti
Per cui il frutto del lavoro di millenni di contadini come dicevo prima sia remunerato in qualche modo la voce ha però qualche vantaggio da questo questo lavoro
Allora sto cita ho citato la convenzione esco e la Convenzione sulla biodiversità e gli accordi di Montreal sono tre cose
Che contengono cose molto importanti dentro
Negli stessi rettile i lo stesso acconto del WTC o cioè il vecchio gatte cederli tutti voi sapete cosa e per questa cosa contiene come prevede sapete l'articolo il ventisette tre del TRIPS
Che la parte dell'accordo che regola il libero scambio per l'appunto in cui si dice che i singoli Paesi hanno il diritto di avere logo tipi di protezione intellettuale
Dell'invenzione porta a dell'invenzione soltanto naturalmente perché e qui stranamente viene vietata la scoperta facendola passare per invenzione ma insomma questo è un è un fatto tecnico che sia scopo un gene di un signore quello non è che io ho inventato lui ce l'aveva e l'evoluzione che l'ha inventato no è lui ce l'aveva ma i suoi proprietari della carta
A parte questo
Vi siete però permette che che i Paesi tutelino da un'aggressione troppo forte dei candidati internazionali collo con legislazioni
E in corso di revisione quest'articolo ventisette offre un enorme spazio spazio molto importante per rivedere la legislazione interazione tenendo presente che appunto nel caso dei vegetali
Sono tre le compagnie che hanno l'ottanta ottantacinque per cento di tutto
E nel caso del genoma umano e una
Tenendo conto che allora la proposta e e abbastanza sempre critiche cioè uno c'è questa discrepanza
Fa la convenzioni
Che noi abbiamo firmato
Anche noi Italia abbiamo firmato e regolamentazioni Damiotti o che noi Italia firmiamo
Proviamo per favore a firmare le stesse cose
E ce la fa in modo che le colonizzazioni brevettuale ed internazionali siano coerenti con quello che c'è scritto in cibi di nella dichiarazione disco
Enea dichiarazioni molte al filmato insieme a tanti altri
E in questo momento questa discussione più gli open deposizione adesso perché in questo momento si sta discutendo dell'articolo ventisette per il Pics che è la chiave di volta
Di questo questo problema quindi lì
In quella sede
Quanto meno cerchiamo di essere mediatori fra la posizione degli africani e del gruppo dico che che siamo tutti Awa Ly ma interruppe greco che deve lupo di quelli che la pensano cessò modo
è la posizione degli Stati Uniti d'Europa affatto in parte è stata in parte intermedia per quanto riguarda il rischio non lo è per ora per quanto riguarda la questione dell'esitazione brevettuale
Questo e una domanda è una una un appello una richiesta che io faccia dura nove da di organizzazione per carità anche e piccoli sia ma credo di poterla fare nomi tantissima gente che che si muove e in particolare di questi popoli ci siamo anche noi
Perché noi abbiamo molti ricercatori che lavora in questi campi ma non abbiamo imprese italiane
Praticamente non li abbiamo qualche cosetta ne so pochissimo ecco per Italia quindi noi
Siamo soggetti a questa cosa io non so come verrà fatta la cosa Dini in Sardegna la signora Vita non credo che sia detto questo netto però non lo so
è un'area Nagy genetiche di verità genetico umana che che vengono fatte tale da ottimi colleghi deputati riconoscono saranno quelle qui dentro Bignotti diamoci da questo comunque spendiamo delle posizioni coerenti
Fra quelle che prendiamo convezione interazione quelle che vediamo nel DAP WTO anche tenendo presente finisco subito
Che le impedì che si stanno ahimè già tutelando per contravvenire a queste disposizioni una notizia di oggi praticamente male
AGEA altri giorni mette lì questi ieri che se il ministero in cultura americano a te patenti di un sistema genetico che si chiama Terminator
E due patenti di un sistema di le teorie viene chiamato dall'aggregazione nota negativa Traktor territoriale
Il Terminator è un sistema cinetico e se viene messo in una pianta che la pianta cresce
Ma i segni che ne escono solo ostelli
Perché si attiva un un sistema suicida al momento della germinazione
Che significa che se qualcuno patente a una qualsiasi varietà uno dei milioni di varietà che ci sono in giro il mondo anche senza essere lui che l'ha fatta questo sta succedendo in India con il riso basmati
Sta Sorgenia con il Carpi si sta breve tanto il cari equamente la pizza sarà già brevettata da uno dato un signore che permetta la pizza
Allora se bevete a questo lui vende una Roma le rarità magari molto buona magari molto Putin però con questo sistema per cui l'anno prossimo il contadino deve i con palla questo conte avviene già alla direttiva sulla proprietà intellettuale europea in cui c'è il diritto dei coltivatori per cui c'è scritto che il contadino policy mirare il prodotto utilizzato come come vedete è già stato quando dei rimedi io credo che debba essere tutte queste cose devono essere rese note per davvero senza fantasmi e senza ove senza paura e ci del trittico Edison tutte cose regolabili che stanno è nostra capacità di controllare
Che abbiamo il dovere di controllare come Paese come singole persone per cui bisogni che ne abbiamo posizione coevi su queste e ci muoviamo per una revisione reale di Trips e degli accordi internazionali sul commercio non preliminari Peretti attualmente
Ma per avere qualche cosa che si avvicini perlomeno di più allo male verdetto industriali quanto sia questa grazie
Grazie a Marcello Buiatti diamo la parola al ministro Ronchi poi ci sarà lo spazio per una breve dibattito prima della sessione successiva
Sfide nuove regole democratiche dei
Per l'economia globale
In fondo Shuttle segna in particolare questo
Più che il fallimento la partecipazione e la contestazione dei movimenti sindacali e ambientalisti
Che
Hanno segnato sciatto le reso diciamo rilevante per l'opinione pubblica Shuttle
E penso che questo modalità assegnerà
Molto anche le future scadenze internazionali
Come se
Si sia preso la consapevolezza della globalizzazione e quindi del fatto che queste scadenze non sono più solo un fatto istituzionale sia pure rilevante sul piano politico ma un fatto che coinvolge popolo i paesi diciamo prospettive molto concrete di una parte molto importante dell'umanità tutta
Intanto bisogna favorire questa partecipazione io penso che è una prima constatazione della democratizzazione delle dei processi decisionali stia nel favorire la partecipazione non solo attraverso le manifestazione ma attraverso procedure organizzate di consultazione di coinvolgimento delle organizzazioni non governative delle organizzazioni sindacali
E quelle ambientali
Questo penso che debba diventare una prassi ordinaria
Per le politiche ambientali la questione di tutto rilievo
Anche perché come veniva detto efficacemente siamo in una fase di potenziale sconvolgimento cambiamento rivoluzione
De I rapporti ambientali così come si sono formati attraverso la biodiversità e l'evoluzione migliaia e milioni di anni
I mutamenti genetici sono avvenuti anche naturalmente ma ovviamente il tempo in questo caso la possibilità di realizzare tali mutamenti segna anche la qualità dei cambiamenti la possibilità di adattabilità agli equilibri che ne derivano
Il diciamo la diverso rapporto fra le specie fra ambiente vivente e non vivente
Insomma siamo immersi ormai in un potenziale
Sconvolgimento degli equilibri ecologici e naturali fondamentali
Si capisce bene che la possibilità di superare i confini delle specie di creare specie non che non è potrebbero esistere in natura
E che questo potenziale di cambiamento ecologico
Abbia una forte valenza economica
Cioè abbia sì
Abbia la possibilità di comportare dei forti ritorni economici perché si possono realizzare
Specie produzioni altamente produttive quindi con almeno potenzialmente di interesse economico
Rende il tutto più non so se più minaccioso comunque più attuale non è solo un problema di laboratorio quindi di potenziale della scienza e della tecnica di realizzare determinati obiettivi
Ma della circostanza concreta
Che questi si realizzino in quanto economicamente convenienti
So che su questo economicamente come anche su questo c'è discussione
Taluni sostengono che
Non è poi così Fogolar dando poi bilanci di queste cosiddette multinazionali
Del Intelligent ieri è genetico della e dei prodotti geneticamente manipolati
I dati reali non sono affatto di un fortissimo sviluppo
E la loro incidenza relativa in termini di Pilo di commercio internazionale ancora molto bassa questo è vero
Quindi quando si legge dei giganteschi interessi mobilitati attorno mobilità molto di più la la new economy dal punto di vista del delle del software di internet o o ancora anche l'industria automobilistica per comparare solo i dati c'è una una parte della vecchia industria
Tuttavia io non farei questo ragionamento per sottovalutare per arrivare a sottovalutare le potenzialità anche economiche che sono insite in in questi settori
E comunque quando una ricerca potenzialmente a rischio un prodotto potenzialmente a rischio per l'ambiente ha valenza economica il rischio sicuramente aumenta
è un menta la necessità di un controllo democratico
Questa necessità di controllo democratico in questo caso e resa più difficile
Dalle difficoltà tecniche scientifica e di questo controllo
Non difficoltà in assoluto ma difficoltà reale
C'è
Cioè una disparità fra la capacità di un qualsiasi di questo gruppo di promuovere ricerca finalizzata e finalizzata per ovviamente obiettivi economici
E la possibilità pubblica di controllare gli esiti di questa ricerca e l'impatto sull'ambiente non confinato dell'immissione di questi di questi prodotti
Io ho partecipato diverse sedi europee queste discussioni
Conosco la situazione italiana ma non è anomala rispetto agli altri Paesi europei
Quando si parla di impatto ambientale di organismi geneticamente modificati cioè di come si può valutare
L'incidenza dell'immissione di questi organismi sulla biodiversità
Non c'è una metodologia consolidata non ci sono tecnici che hanno valutato questa incidenza siamo nella sperimentazione pura
Mentre nelle procedura di valutazione di impatto ambientale tradizionali noi abbiamo praticamente basta prendere un tecnico addestrarlo per tre mesi
Lo dico proprio per esperienza se c'è da valutare l'impatto ambientale di una centrale termoelettrica
Si sanno quali sono gli inquinanti quale latte quali sono le tecnologie esistenti i processi di combustione che rendimenti quali sono gli abbattitore di eccetera eccetera
Ed è una valutazione che nel giro di un mese un tecnico non particolarmente preparato in grado di effettuare così per per le altre valutazioni di impatto ambientale tradizionale
Noi abbiamo costituito un gruppo di lavoro ormai sono all'inizio del novantanove
Per elaborare una metodologia di valutazione di impatto ambientale non abbiamo ancora un rapporto finale
Di questo gruppo che coinvolge competenze uniche competenze che ci sono quelle universitarie
Del CNR dall'Agenzia nazionale per l'ambiente del ministero dell'Ambiente Commissione Nazionale via
Non siamo ancora riusciti ad elaborare e ovviamente questa elaborazione non avviene solo in Italia c'è un collegamento in tempo reale con tutti i Ministeri dell'Ambiente europei e non è che ce ne sono altri più avanti
Si sta più o meno discutendo tutti partendo dallo stesso livello quindi un problema di controllo democratico e la capacità possibilità di controllare cercare di valutare effettivamente
Quali sono i rischi di una immissione deliberata di questi organismi nell'ambiente
Io posso dire
Non so se più o meno istituzionalmente
Che al di là di dire che questi rischi ci sono non di oggi non disponiamo di una procedura diciamo sufficientemente accreditata per valutare questi rischi
E questo mi sembra già un motivo sufficiente per essere molto cauti
Infatti noi stiamo applicando in Italia una moratoria di fatto
Provocando qualche reazione
Da parte dei gruppi economici interessati
Ovviamente lo facciamo in coordinamento con altri Paesi europei inattesa dalla nuova direttiva questa la motivazione formale
Avendo tutti riconosciuti cala riconosciuto che la vecchia direttiva sul le le cautele consentite
Per l'immissione di organismi geneticamente modificati in ambiente e per il riconoscimento di prodotti geneticamente modificati è insufficiente
In cinque Paesi europei abbiamo sottoscritto un documento comune a favore della moratoria del fatto e ci siamo impegnati nei rispettivi Paesi ad applicarla
Siccome comunque anche la vecchia direttiva prevede una valutazione di questi organismi prima dell'autorizzazione all'immissione abbiamo impartito i tecnici delle direttive molto rigide per cui questa valutazione si trasforma in una moratoria di fatto
Tuttavia questo non non è certo sufficiente
Dobbiamo propri fini del controllo democratico
Investire di più nella ricerca sulla possibilità di controllo e sugli impatti di questi organismi sull'ambiente
Sì io penso che riusciremo a limitare fino a un certo punto
Stiamo facendo uno sforzo per limitare
L'utilizzo di queste manipolazioni genetiche riusciremo a reggere fino a un certo punto
Quello che dobbiamo sono assolutamente però garantire controllo cioè la possibilità di valutare se un'immissione nuoce all'ambiente alla salute o no e nel caso ci sia un timore di dire no di poter vietare quella in missione
Questo comporta inevitabilmente ma io penso che sarà così la distinzione fra ciò che è geneticamente modificati cioè non è che possiamo prende ogni modificazione genetica e trattarlo allo stesso modo
Dovremo già ovviamente nel negli ambienti tecnici è già così poter distinguere fra manipolazione o cambiamento genetico e cambiamento genetico alcuni
Per esempio quelli che sono più affini ai processi naturali già si tende a dire riproducono accelerandoli dei cambiamenti che possono avvenire anche in natura e quindi questi
Anti hanno potenzialmente minori conseguenze negative perché già avvengono adesso io non sono un tecnico ma grosso modo riproduco un concetto
Ovviamente la possibilità di
Diciamo di non demonizzare ideologicamente che non mi non è mai un atteggiamento critico efficace
Ma di sapere effettivamente distinguere
E vietare fermare quelle modificazioni genetiche che possono comportare rischio pericolo di danno nonni necessariamente il danno ma a rischio il pericolo utilizzando il principio precauzionale
E un passaggio importante
Adesso oltre a non sapere esattamente quali sono gli impatti ambientali di gran parte di questi organismi
E c'è una diciamo una grande difficoltà nella capacità di distinguerle modificazioni genetiche nella vere
Le strutture di controllo ovviamente quelle pubbliche o che rispondono al pubblico interesse
Sufficientemente attrezzate per distinguere le manipolazioni genetiche in quelle che hanno conseguenze ambientali e sanitarie negative e quelle che invece sono potenzialmente sostenibili perché
In linea sia teorica che pratica vi sono mutazioni genetiche che sono anche ambientalmente sostenibile
Mi riferisco per esempio una contraddizione che non è malmesse ambiente per esempio viviamo
Dove c'è un atteggiamento generalmente ostile agli organismi geneticamente modificati e giustamente ostile per le questioni che dicevo prima
Tuttavia dovendo approfondire le tecnologie di bonifiche
Dei siti inquinati
Fra le tecnologie che sembrano più promettenti sono quello dell'equilibrio di determinati batteri erige prodotti con tecnologie di ingegneria genetica
Che sono in grado di assorbire una serie di metalli pesanti senza diffusione cioè che esaurita la loro funzione si esauriscono montano riproducibili nel terreno
è una brevetto canadese che stiamo studiando facendo studiare perché ovviamente noi abbiamo una serie di siti inquinati
E dove l'altra tecnologia e quella della combustione cioè bisogna costruire dei media inceneritori ad elevatissime temperature per riuscire a distruggere queste sostanze inquinanti potete immaginare come fatte cronologie notte
Come è facile fare le bonifiche realizzando nei pressi dei siti da bonificare dei media inceneritori cerca
Ustica se ne parla chissà quando un cenone non è fattibile l'alternativa è in Sarko fa dare questi siti oppure costruire delle enormi discariche
Certo mi sempre meglio la discarica controllata che non
Con il terreno inquinato con l'inquinamento che va in falda o si dispera
Ma
Non è comunque è un tema semplici
Ripeto quindi la seconda questione oltre al controllo ambientale è quella della possibilità di controllo pubblico per le finalità pubbliche
Dell'utilizzo di queste tecnologie
A ovviamente in questo discorso
Per essere ancora più esplicito c'è almeno da parte mia una
Distinzione fra tecnico tecnologie per esempio tecnologie del nucleare da fissione alcuni andando in genere gli ambientalisti
Tendono a diciamo apporre la quelle questioni sullo stesso piano
Io ritengo che la tecnologia nucleare di fissione sia data da chiudere
Non è una novità ovviamente perché produce una forma di inquinamento praticamente permanente
Oltre che a rischio del processo produttivo non ritengo che le biotecnologie siano tecnologie da chiudere
Ritengo che è un po'una parte probabilmente oggi prevalente di queste tecnologie
Sia da chiudere perché per potenzialmente pericolose ma non tutte
Alcune sono potenzialmente utili citavo questa dei batteri per le bonifiche ma ve ne sono anche utili per esempio la produzione di insulina lo dicono tutti ovviamente si usa
Probabilmente anche altre quindi è una un discorso da non può essere assimilato come tutto nero o tutto bianco in questo caso la capacità e la possibilità di distinguere e di orientare la ricerca secondo l'utilizzo
Diciamo positivo rispetto a un potenziale danno anche un potenziale danno molto elevato
è un'altra delle questioni che va affrontata dal punto di vista del cosiddetto controllo democratico
La brevettabilità conta molto ovviamente perché ciò che si può brevettare assume valenza economica
E quindi la valenza economica e quella che alla fine decide sempre se si brevetta o no
Per questo io ho sostenuto e continuo a sostenere in verità sull'attuazione della direttiva sulla brevettabilità in minoranza che i controlli vanno fatti prima del rilascio dei brevetti
Sapete che c'è invece una scuola per perorare la pre va per la maggiore che dice si fa il controllo
No si fa il brevetto esili controllo lo si fa prima del rilascio ambientale a valle del brevetto
Mi rendo ben conto che controllare prima del rilascio del brevetto non è questione è semplicissima
Perché diventa una procedura piuttosto complicata
Però mi pare questo un punto fondamentale perché una volta che si è rilassato il brevetto
Anche se viene vietata in un paese l'utilizzo di quel breve a parte che a me sembra un controsenso riconosce il brevetto c'è un diritto di proprietà e di uso
Di una determinata scoperta e poi non consentirne l'utilizzo per danno sanitario ambientale
Mi sembra un conto
Che veniva efficacemente citata prima
Da professor Buiatti della brevettabilità di elementi isolati del corpo umano e quindi delle sequenze geniche
Qui mi dispiace ma anche su questo punto
Si è fatto un gran parlare sulla brevetto concesso dall'Ufficio europeo brevetti
Che a diciamo sia brevettato la riproduzione
Di organismi umani
Di un procedimento finalizzato a
E si è detto che questo brevetto
è in contrasto con la direttiva europea vigente
Ovviamente questo del contrasto è la via più semplice cioè più semplice leggere siccome l'indignazione dell'opinione pubblica contro quel brevetto è stata rilevantissima
E se
Si fosse fatta un'analisi più critica avesse messo in discussione addirittura la direttiva europea sui brevetti
La questione sarebbe stata più grave si è preferita la la via dell'errore dei tecnici che in una cattiva traduzione non avrebbero capito che animale potrebbe essere il genere animale che comprende anche l'uomo come non so
Mi permetto di dubitare di questa interpretazione ha già avuto già ho avuto già modo di dirlo
Perché che si lega solo il titolo di un brevetto è che l'ufficio tecnico si può sbagliarsi nel titolo ma non del contenuto della relazione tecnica
E il contenuto che ho avuto modo di di di leggere proprio era inconfondibile
Cioè non si poteva non sapere che si trattava di un elemento del corpo umano di un procedimento
E io quindi anche per questo sono dell'idea che la direttiva sulla brevettabilità non è affatto chiara invece su questo argomento
Non è affatto anche se
Richiama il divieto esplicito di brevettare parti del corpo umano però c'è un'altra parte che riconosce
La possibilità di brevettare elementi isolati e sequenze geniche come abbiamo visto nella lettura di dettaglio band
Della il testo della direttiva
Allorquando questa direttiva fu discusso al Consiglio dei ministri della italiano e come sapete in quella riunione il ministro dall'ambiente si dissociò dalla decisione è uno dei punti fondamentali
Di questa mia dissociazione era proprio questo la possibilità di utilizzare le maglie lasciate aperte da quella direttiva per brevettare elementi isolati del corpo umano
E quindi il mancato controllo su questi brevetti
Oltre a quello che ho detto prima e cioè il fatto che veniva introdotto un controllo d'impatto sanitario ambientale a valle del rilascio dei brevetti invece io ritengo questo controllo
Terra controllo democratico dello debba essere effettuato a monte
O anche a monte prima del rilascio del brevetto
Come del resto Illy in modo molto generico e troppo generico viene già riconosciuto dalla direttiva solo che il controllo non è più
Talmente puntuale da poter diciamo verificare gli effettivi impatti sia ambientali che sanitarie
Infine come ultima questione io penso in modo molto sintetico che si possa dire che Montreal
Abbia superato sciatto
Almeno su un punto ovviamente il protocollo sulla biosicurezza è un compromesso
Però avendo sancito questo protocollo che
Il protocollo sulla biosicurezza non è subordinato ad altri accordi internazionali
E ovviamente non è un'affermazione questo
Tipo di impostazione
Aveva impedito aveva impedito la sottoscrizione a Cartagena prima della riunione di Seattle
Scatta che nella fallita su questo punto
E adesso stanno coi dire che il punto è superato cioè il giorno non esiste più siccome esiste o almeno un protocollo che fa precedente
Che quello sulla biosicurezza che non riconosce il primato fra virgolette o gli accordi commerciali
Ma dice che non possono essere invocate le regole del commercio o di altri trattati contro i contenuti di questo accordo in ogni sede
Noi dobbiamo a mio parere dobbiamo sostenere che la questione è stata risolta che adesso in coerenza anche gli altri protocolli ambientali dovranno contenere questo principio che ormai riconosciuto e sottoscritto da tutti
Tutti passo spazialmente tutti i Paesi
Con accordo sia dei Paesi industriali che dei paesi in via di sviluppo sarebbe lungo dire il perché si è arrivati a Seattle no e a monte i corsi
Forse perché conta alla fine anche di un contesto diplomatico internazionale chi convoca chi organizza anche dal punto di vista del personale politico diplomatico internazionale né i fatti anche gli Stati Uniti hanno accertato accettato a Montreal quello che non avevano accettato carta velina e neanche a scatto
Adesso bisogna andare oltre cioè ad esercitare questi controlli e questi potenziali impatti degli accordi ambientali sugli accordi commerciali in modo che
Questa diciamo questo principio di precauzione questa fare valere della del dell'interesse ambientale
Sì ha fatto valere anche in altri trattati che hanno prevalente vale valenza economica
Lo stesso percorso anche se sarà ritengo più difficile può essere pensato per le clausole sociali cioè bisogna trovare un trattato
Anche sul piano sociale anche se li è più difficile perché mentre qui i paesi in via di sviluppo parte giù non si opponevano
Anzi
No composizioni articolate eh non è che
Diciamo però globalmente spingevano dalla stessa direzione per quanto riguarda i trattati delle clausole sociali ne abbiamo i paesi in via di sviluppo che invece resistono c'è temono che ciò si traduca in un ritardo
Del delle possibilità di competizione economica delle economie dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo
Però penso che la strada dovrebbe essere la stessa cioè centrare un trattato su un tema importante sentite dall'in capo a volgere l'impostazione in modo che la clausola sociale posso effettivamente
Fungere da clausola di democratizzazione degli accordi commerciali così come è avvenuto sul protocollo dall'avvio sicurezza di carta di Enna a Montreal nel gennaio di quest'anno
Grazie ministro Ronchi teniamoci un dieci minuti un quarto d'ora per un rapido dibattito sono già arrivati tutti i partecipanti al gruppo di lavoro conclusivo e quindi poi faremo un cambiamento senza sosta diciamo sia descritta Cecilia Brighi
Grazie io credo che l'accordatura Monti al pur con tutte con alcune perplessità e alcune debolezza sia un passaggio molto importante come diceva il ministro sulle questioni ambientali c'è una certa chiarezza e anche un un accordo con i paesi in via di sviluppo ma anche per quanto riguarda le norme sociali in seno all'oil
C'è una grande omogeneità il problema è come fare sinergia sia sul piano internazionale che sul piano nazionale
Mettendo insieme le questioni ambientali questioni sociali le questioni dello sviluppo che possono strettamente collegati perché la qualità dello sviluppo
Sociale ambientale dipende da questi altri due parametri quindi è chiaro che bisogna cercare di capire come come arrivare a far sì che dentro l'ANC la questione sociale la questione ambientale siano strettamente collegati
Allora e credo che sia anche importante sottolineare che mentre sugli accordi specifici si riesce ad andare avanti
E quando si passa la trasversalità e più difficile ora io credo che per quanto riguarda le questioni ambientali la prevalenza delle non dal mentali su quelle
Commerciali sia un fatto fondamentale come altro fatto fondamentale ossia il pieno riconoscimento delle norme delle norme nazionali rispetto a quelle internazionali facciamo l'esempio del Canada con la con l'amianto e questo è un è un problema molto grave perché il Canada ha denunciato la Francia ma anche ne siamo stati uno dei primi Paesi a fare una norma una norma che proibisce l'estrazione l'utilizzo l'importazione e l'esportazione del i prodotti contenenti amianto quindi è un un problema quello di tutelare le norme nazionali che come dire garantiscono la salute e l'ambiente più di altri paesi
Allora io credo che siccome noi abbiamo tentato di fare con questo accordo e con questa piattaforma comune ambientalisti organizzazioni di sviluppo e organizzazioni sindacali credo che la stessa coerenza debba essere richiesta alla al nostro governo
E non perché il nostro governo sia assente su queste tematiche sia su quelle del lavoro che su quelle dell'ambiente
Perché qui c'è il ministro Fassino ha fatto un grande lavoro in seno all'Unione Europea in seno all'OMC perché su queste cose si si andasse avanti però io penso che noi dobbiamo fare un passi in avanti
Sul piano nazionale ricercando per esempio visti faccio un uno forse una boutade ma un tavolo congiunto di lavoro dal ministero dell'Ambiente Ministero del lavoro e ministero del Commercio Estero per vedere di trasferire questa coerenza che c'è sul piano internazionale delle politiche nazionali ovvero negli accordi commerciali bilaterali tra l'Italia e gli altri Paesi
Come coniugare questi aspetti renderli come dire politica attiva politica di coinvolge di convincimento degli altri paesi come usare la politica di cooperazione italiana
Mettendo in sinergia appunto il il ministero del lavoro il ministero dell'Ambiente Ministero del Commercio Estero come creare condizionalità lo abbiamo detto più volte alle politiche di incentivazione e di sostegno all'internazionalizzazione produttiva perché le nostre impresa che vengono sostenute con finanziamenti pubblici
Si attengano a queste regole molte aziende italiane che utilizzano per esempio i fondi di Banca mondiale sono assolutamente non coerenti con una il rispetto delle norme essere fondamentali dell'amore come le norme ambientali e sono aziende che sono che entrano nel dei crediti
Alla cerchia nell'accesso al credito e la Banca mondiale
Con il sostegno dei rappresentanti del governo italiano insieme alla Banca mondiale ecco io credo quindi che la questione delle delle coerenze degli incentivi dei crediti all'esportazione debba vedere una azione comune dei ministeri così come noi abbiamo tentato di fare sul piano della mettere insieme le idee
Le strategie d'iniziative non solo delle organizzazioni sindacali ma anche di quelle ambientaliste dello sviluppo e quindi io chiedo a ai due ministri che oggi sono qua se è possibile fare un salto in avanti rispetta le cose che già si stanno facendo per vedere come legare alle alle politiche internazionali le politiche italiane in accordo con le parti che hanno poi tra l'altro sottoscritto questa questa piattaforma che ha una rilevanza proprio per perché è la prima volta che finalmente su questioni così importanti si ragione insieme si cerca di fare
Un lavoro comune che non si ferma all'iniziativa di oggi ma che vuole avere invece uno sbocco operativo più ampio proprio per sostenere il cosiddetto made in Italy ma non soltanto dal punto di vista della capacità di inventiva produttiva ma il made in Italy dal punto di vista Chabot
Della del diciamo dello spazio sociale della costruzione sociale la prostituta concertazione e del fatto che in questo Paese per Fo
Tura si cerca di lavorare insieme tra varie organizzazioni ai soggetti della società civile
Grazie Cecilia Carla Ravaioli poi direi basta perché altrimenti estiva diamo troppo in campo privata
Dunque io vorrei porre un interrogativo che non è stato sollevato qui
Nelle gonne ellenico Mozambico Venezuela batte male no Honduras trentina stati sud orientali degli USA Cina Bangladesh Filippine Francia Cecoslovacchia Italia naturalmente
Non so quanti di voi e questo elenco di Paesi dica qualche cosa permette sicuramente sì e anche immagino amministra era un che l'elenco dei paesi che negli ultimi quattro cinque mesi sono stati colpiti da alluvioni e devastanti da uragani alluvioni devastanti
Cioè da fenomeni che non sono nuovi ma che negli ultimi tempi hanno raggiunto una violenza senza precedenti è una frequenza senza precedenti
Questo temporalmente con conseguenze mostruose con città assolutamente cancellare irte centinaia di morti centinaia di migliaia di senzatetto centinaia di migliaia di profughi economie in ginocchio ecco tutto questo dovuto al mutamento del clima ormai è accertato
Il quale deriva dall'effetto serra il quale a sua volta e causato dall'emissione dei gas prodotti dalle attività umane dall'industria dai riscaldamenti dal traffico dagli impianti e via di seguito sappia
Ora cause di questo tipo non vanno diminuendo anzi si vanno via via rafforzando
Perché il la la produzione aumenta perché la crescita produttiva è l'asse portante delle economie mondiali
Proposta come la soluzione di ogni problema del mondo imperativo principe delle nostre attività che nessuno rimette in discussione nemmeno di fronte a queste catastrofi alle quali poi potrei aggiungere tante altre dal Danubio dalla Bretagna invasa dalla petrolio e via di seguito non voglio perdere tempo perché qua nel tempo è molto limitato
Ecco neanche qui io ho sentito dove ho ascoltato tante cose interessanti ho sentito porre questo interrogativo
Io capisco che porre queste interrogativo significa rimettere in discussione la strategia economica planetaria significa affrontare un azzardo che pochissimi Gatti Marti dicevamo fa il pendant
E osando affrontare e alcuni ambientalisti no estremisti ma degli acquisti degli ambientalisti dicono oggi per l'Economic scrive Dorothy sicuramente conosce ecco che si pongono perché il la le costiera una quantità limitata non dirla Tabili al piacere quindi fino a quando la crescita produttiva può essere sostenuta dall'ambiente dal pianeta tre
Allora io so che appunto ripeto porsi questa domanda
è una cosa gravissima una cosa di a praticamente col senza risposta oggi però ci sono dei momenti e lo dice la verità questa mattina ci sono dei momenti di accelerazione della storia
E io credo che sia tutto tutto qui il questo seminario si chiama dopo si attiva intitolato top si sia la ha rappresentato una cesura che sta a significare un'accelerazione della storia che noi non possiamo ignorare
E si ha non ha detto queste cose squisitamente neanche assegnate alla la crescita produttiva è stata messa esplicitamente in in discussione
Però a Seattle e sono convenute tutta una serie distante di rivendicazioni così diversificate
E significative tutte che però convergevano tutti nei confronti di un sistema che non è più accettabile insomma qua dove dobbiamo ripensare il nostro sistema
E dobbiamo ripensarlo mi scusi il ministro Ronchi no non cercando di rispondere ai guasti ambientali con tecnologie certo alle tecnologie sono molto utili ma non bastano perché è proprio questa artificializzazione del mondo
Che ha prodotto i guasti ambientali non possiamo risolvere il problema ambiente con gli stessi strumenti che lo hanno causato perché e proprio questa sorta di come dire de de Nuova Genesi tecnologica questa ricreazione del mondo in base alla tecnica questa fiducia invece indefessa nelle e magnifiche sorti e progressive
E noi dobbiamo dobbiamo abbandonarla dobbiamo bionda cioè non cancellare la nostra capacità e la nostra possibilità scientifica e tecnologica ma vanno usati in maniera molto razionale e molto misurata e
Buiatti
Con un discorso molto intelligente concludeva dicendo noi come umani abbiamo dei diritti in più rispetto agli altri esseri viventi
D'accordo io credo che abbiamo anche delle responsabilità in più
Più ancora che diritti perché siamo noi umani che abbiamo messo a rischio il mondo ecco allora
Nel momento apparve la la questa mattina qualcuno molto intelligentemente ho finito Earthquake non non rubo più tempo non mi pareva che va da sé l'orologio qualcuno degli intervenuti questa mattina adesso nel rapporto Lisbona con L'Aia
E diceva non mentre all'Aja si stava discutendo quest'altro problema principe drammatico del nostro tempo cioè la desertificazione del mondo e la progressiva riduzione della disponibilità idrica
Ma a Lisbona non se ne minimamente accennato che cosa si è pronto ho programmato si auspicato lavamento del Pini del tre per cento per dieci anni già in dieci anni e il trenta per cento in più di produzione il che significa il trenta per cento in più di inquinamento perché produrre oddio vada dipende da che cosa si produce ma la produzione di merci inquilina produrre merci significa produrre anche rifiuti ricorrendo a Ronchi non ce lo insegna te dico anche produrre rifiuti solidi e liquidi gassosi che vanno a inquinare terreni acque e aria
Allora il non si può
E pensare al futuro Senza pelle prendere in considerazione anche l'ambiente perché questo è una dei peccati gravissimi dell'antipolitica di tutto il mondo
Parlare di economia ignorando l'ambiente poi facendo anche il summit sull'ambiente che però stanno per i fatti loro
E l'economia non ne viene minimamente condizionato è toccata
è questo che noi dobbiamo mettere insieme dobbiamo riconsiderare l'economia in base alle esigenze sempre più drammatiche e sempre più urgenti di un ambiente
In in in dissesto Trichet scoop grazie
Grazie Carla io non credo che qui ci sia forse molto bisogno di ricordare le ragioni dell'ambiente vista la piattaforma che abbiamo prodotto
Io l'ho citato stanti una farsa di Ante una frase di Antonio Fazio perfino lui dice che il mercato può essere il mercato non risolve tutto in particolar modo le sono le questioni ecologiche
Quindi e non però voglio dire una cosa anche tanto per perché il dibattito fra diverse anche molto franco neanche il problema della crescita economica può essere messo però in maniera così semplicistica oggi
Perché c'è il patto del mattone che è una cosa e c'è Tiscali che è un'altra quando Tiscali segna reti a volte più attento americana né a lui Carla però io ti posso dire una cosa ci può essere una crescita anche del dieci per cento che non produce un grammo in più né di inquinamento né di consumo di materie prime il problema è la direzione di questa cresce perché se la crescita economica avviene percorrendo e canzoni poesie
E informazione cultura emozioni è una crescita che non distrugge l'ambiente
Dove c'è un deficit nella politica però poi diamo la parola anche alla politica e che tanto volte si considera la crescita in maniera così indifferenziata e appunto allora il patto del mattone diventa la stessa cosa di Tiscali
Tiscali capitalizza oggi quanto la FIAT ora senza mitizzare perché voi magari di Sacco succedere al controllo interno non ho non salga
Però questo qualcosa significa perché ho come il sospetto che la FIAT per produrre quei capitali sposti un po'più di Europa
Tale da da
Sei
Sul problema posto da Cecilia Brighi cioè degli atti l'accesso ai crediti d'impresa italiane che operano non sempre crede che anche il pubblici
Non sempre rispettando la diciamo la incompatibilità ambientale né quelle sociali
Sì noi abbiamo recentemente concordato col ministro passino di e c'è un gruppo di lavoro di elaborare una procedura
Che consente di fare una valutazione verso ciò che la proposta non è nuova
L'abbiamo avviata da poco
Che consentirà di fare un anche una valutazione ambientale nel diciamo nel nell'impegno delle imprese italiane all'estero soprattutto quelle che usufruiscono di agevolazioni pubbliche
Gruppo di lavoro che
Piero pro porti al più presto i suoi risultati ma va certamente nella direzione che che tuo spiccate
Che poi si debba fare ecco un tavolo fra ministeri si può anche fare stiamo molto attenti a non finire come il congresso delle delle ONG della Protezione civile diciamo The domenica
Che hanno invitato otto ministri secondo me pazzesco invitare otto ministri si può pensare che otto ministri di un governo vadano ad uno stesso ponga al convegno
Ovviamente io ho visto con la lista dei ministri ho detto già quest'anno altri sette devo andare a che c'ha molte cose da fare devo scegliere si pensa che siano inviti di cortesia no lo dico perché e quando si propongono le tavole bisogno che siano effettivamente operative cioè non è che sta e tavole rotonde s'incontri
Sono utili fanno ben misurati nella nei costi benefici perché poi gli impegni sono tanti
Non farà in molti moltissimi tavoli se riusciamo darmi un carattere operativo si se no
è utile più ultimo dare un seminario come queste
Per quanto riguarda il discorso fatica allora effettivamente hai posto molte questioni dove
Molte questioni rilevanti adesso anch'io non ho tempo di discuterle
Tutte
Faccio alcune osservazioni
Noi riusciamo ad affrontare in maniera democratica le questioni ambientali
Se queste questioni sono collegati alla questione sociale
E cioè noi siamo passati da due miliardi alla fine del Novecento a sei miliardi attuali
Ciò è avvenuto con un quota di popolazione mondiale elevata che soffre la fame
Ma sicuramente in termini relativi la crescita economica che c'è stata è stato un fattore di redistribuzione e di benessere sociale
Nel senso che sede i due miliardi della fine del Novecento ce n'erano tre o quattrocento milioni che mangiavano abbastanza
E gli altri
L'avevano un'aspettativa di vita inferiore ai quaranta anni
Due mila calorie di media alla fine del due mila l'inizio del due mila siamo in sei miliardi e possiamo dire anziché due miliardi mangiano troppo
Altri due a sufficienza due sono insufficienti di questi due un miliardo fanno la fame
Quindi non possiamo pensare democraticamente
Politiche ambientali democratiche quindi che abbiano un fondamento sociale che non comportino anche la crescita della possibilità di accesso le risorse quindi la crescita economica fra virgolette cioè la possibilità di avere maggiore ricchezza disponibile poi bisogna vedere che tipo di ricchezza com'è distribuita
Ma
Ovviamente nessuno io penso per per fare un esempio Possa parlare di agricoltura sostenibile e pensare a una forte riduzione delle produzioni agricole oggi
Bisogna pensarlo agricoltura sostenibile che mantenga un livello elevato di produzioni agricole che sono la base non sono d'accordo che ci sia un'insufficienza delle produzioni agricole che questa sia non solo al nostro sostenendo questo però certamente non si può tagliare la produzione agricola perché questa avrebbe delle conseguenze drammatiche su milioni di persone
Sulla terra quindi se su questa premessa sociale ambientale ovviamente ci può anche essere un'altra visione dell'ambientalismo e teoricamente del tutto legittima e cioè quella che considera la nostra specie come una specie di malattia del pianeta
Il cancro del pianeta c'è anche un romanzo Massimo Franco bello costruito da un oncologo inglese che paragona la la storia dell'umanità allo sviluppo del cancro adesso saremmo la fase della metastasi e uccideremo la biosfera perché siamo diventati tanti mangiamo di più
Puntiamo di più risorse inquiniamo di più
Probabilmente il pianeta potrà sopravvivere lo stesso anche senza di noi e questa è una delle teorie
Che porta una limitazione che verrà per il fatto che la nostra civiltà a consumare in maniera insostenibile consumerà sempre di più
Io penso che aumentano meno io mi colloco in un settore diciamo democratico dall'ambientalismo anche a livello internazionale e in questo settore non non ci può essere altro lo dico apposta sapendo di toccare un tasto sensibile
Non vi può essere altro che una diversa gestione delle risorse ed all'innovazione e gestione sociale democratica delle risorse e quindi un cambiamento politico ma anche una diversa capacità di utilizzare l'innovazione tecnologica e la ricerca scientifica
è il produrre di più con meno o fare meglio con meno
Viene chiamata anche rivoluzione delle coefficienti sa
Fattore quattro fattori dieci cioè si può raddoppiare il benessere dimezzando il consumo di risorse e gli impatti ambientali
E ci sono analisi tecniche e politiche che dimostrano che ciò è possibile
Per esempio l'Effetto Serra citato l'effetto serra non è dovuto a una crescita generica è dovuta al fatto che la la rivoluzione industriale della fine Ottocento
è una rivoluzione fondata sull'utilizzo dei combustibili fossili a una rivoluzione mondo energetica
Si può essere uno sviluppo industriale civile è un progresso che abbia come fonte l'efficienza energetica agli usi appropriati le fonti rinnovabili
Teoricamente e praticamente ciò è possibile
E quindi ci sono programmi concreti che puntano a ridurre le emissioni di anidride carbonica non riducendo i livelli di benessere ma anzi incrementando il benessere incrementando l'occupazione
E non è semplice perché per esempio l'Italia a produceva nel no nel novanta circa quattrocento milioni di tonnellate di CO due la tendenza spontanea cioè senza correttivi che quella che hanno misurato recentemente anche i petrolieri non loro rapporto
Porta cento milioni di tonnellate in più porta cinquecento milioni di tonnellate
Con una crescita consistente delle emissioni di CO due però c'è un piano che si chiama piano nazionale di attuazione del Protocollo di Kyoto che attraverso una serie di misure
Entro l'arco temporale due mila otto due mila dodici puntali dovuto alle emissioni di CO due
Non stiamo tenendo il ritmo queste misure devono entrare a regime no devono entrare regime perché quelle più importanti ancora sono appena state introdotte bisogna tener conto che l'Italia a livelli di emissione pro-capite davanti
Emissioni di CO due pro-capite molto bassa e quindi noi siamo intorno al sette
Tonnellate pro-capite hanno la Germania dodici è chiaro che per la Germania scendere da sette da dodici a otto è più semplice che per l'Italia scende da sette a sei questo e quindi anche queste paragone sulle riduzioni dei tedeschi in questo caso non calzano molto in realtà loro scendono da dodici a poco meno di nove ma sono saranno sempre emissioni pro capite più elevate Dinoi siccome anch'l'Italia ha tanti difetti ma un sistema che è già efficiente dal punto di vista energetico perché siamo un Paese povero di un di energia e quindi abbiamo dovuto l'energia costa molto
Abbiamo aguzzato l'ingegno le parla
L'unità di energia per unità di PIL in Italia
E migliore di quella del Giappone fra i Paesi industriali nel G otto siamo quelli che hanno la performance migliore in questo e quindi per noi il ridurre ulteriormente più impegnativo non che non sia che non sia possibile
Però si può fare ecco si può fare una riduzione dei consumi energetici di fossili in particolare
Con investimenti in elevata tecnologia e a maggiore contenuto di lavoro tesi e c'è un piano studiato dettagliato commisura investimenti costi che stiamo cominciando da applicare
Il io penso che un elemento di riflessione sia come si misura il PIL
Perché noi rischiamo di misurare come crescita ciò che in realtà è una è l'accumulo di un deficit ambientale e naturale
C'è un disegno di legge se introdotto potrebbe consentirci di fare dei passi avanti anche se è sempre per ora una contabilità parallela
Non è ancora una contabilità integrata con me perché questa si può fare solo a livello internazionale perché le nostre modalità di calcolo del PIL mai sono europee
Però
Noi dovremo arrivare a misurare la crescita
Integrando integrando i costi ambientali e la sostenibilità ambientale quindi quando diremo tre per cento di crescita
Diremo tredic'crescita tre per cento di crescita sostenibile cioè vorrà dire che sarà una crescita effettiva Cai effettivamente tenuto conto dei suoi potenziali impatti ambientali e quindi scegliere
Un modello di crescita che si ambientalmente ed ovviamente anche socialmente sostenibile credo che questo sia l'orizzonte della devono Carla no no no no inferiori a Cardano Carla un flash di Buiatti potevano siamo lunghi di mezz'ora rispetto a quelli dopo Marcello
No e gli sfondi dopo di Palin personalmente
Va bene e ne ignori volevo soltanto ricordare al ministro Fassino che
Signor credo appunto di lo sa benissimo naturalmente sì stavo vedendo che avete in quel senso che che
Il ricorso dal ventidue di questo mese
Una riunione in sede per il bus che per l'appunto sta valutando nell'ultimo che siete sì anche l'otto aprile oppure non preciso su chi alla presidenza sul fatto che l'ambiente della voce devono coniugare l'UDC come sono di associazione Guido Marilungo
Passo il testimone al mio amico Tom Benettollo prende il potere don
è stato probabilmente
Fatto sta
Buona sera
Da
Avanti tutta
Salute
Manca forse
Allora cominciamo quest'ultima parte del nostro incontro di oggi sulla riforma nuove regole
Mi corre l'obbligo di sano di informarvi che il segretario de Luino Larizza non può intervenire per altri impegni improvvisi e quindi abbiamo chiesto Cofferati
Di fare un po'due parti
Se così si può dire quella del concluso ore e nello stesso tempo anche quello di
Parte del dibattito con
Nello stesso tempo dobbiamo fare anche un po'nei tempi quindi credo che dovremmo forse dando la parola
A Cofferati anche concludere il dibattito di questa sera
Io
Vorrei innanzitutto illustrare il
Un po'il brevemente il il documento il senso documento che su questo tema abbiamo prodotto come movimenti associazioni forze sociali che hanno prodotto promosso questa iniziativa di star di questa sera
Perché è un punto credo motivo rilevante anche dal punto di vista politico perché questo campo di forze si propone naturalmente di continuare l'iniziativa iniziativa comune sull'ordine di uno schieramento credo importante anche sul anche inedito anche nello scenario europeo
Quindi
Il punto non è tanto quello di riprendere i temi che sin da stamattina adesso sono stati sono toccati i grandi temi grandi questioni quanto punto quello di incentrare la discussione sul tema della riforma delle nuove regole
Delle nuove regole
C'è perfino una questione di
Siamo di principio che tocca per esempio una parte dei movimenti civici
Se addirittura sia possibile o no riformare
L'organizzazione mondiale del commercio ed altre istituzione di questa natura di queste l'ordine di grandezza
Secondo i promotori e quindi anche secondo chi parla
Di questo nostro documento di oggi nella risposta è bisogna provarci sì
Ci sono delle proposte su questi ci muoviamo Conan poca un ampio campo di forze che vogliamo prendere in questa in questa direzione
Quindi
Questa possibilità
Di di riformare rogatorie mondiale del commercio e anche diciamo nostro treno l'iniziativa
L'intera iniziativa che noi vogliamo portare anche campani inziative anche a livello europeo internazionale
Sapendo che dobbiamo misurarsi con questioni molto molto importanti
Ora noi abbiamo detto no sul documento che il sistema di regole attuali
Non ha al suo centro l'obiettivo dello sviluppo né quello del consolidamento della democrazia che nella condizione che al tema diciamo tosto tosto
Che
Dobbiamo lavorare sul fatto che essendo i Paesi deroga azione mondiale del commercio diversi tra loro
Abbiamo interlocutori diversi
Per costruire regole condivise
Con parametri di trasparenza
Procedure incentrate sul tema la partecipazione un'articolazione di questa parola che aveva
Che riguardino tutti i Paesi i parlamenti le organizzazioni sociali
E credo che abbiamo detto in questo documento che il Governo italiano è la stessa
Unione europea naturalmente hanno in particolare una particolare responsabilità in questo in questo quadro in questo senso
E allora noi abbiamo qui in un fatto politico
Importante a mio parere che riguarda il fatto che il Governo italiano all'indomani di Seattle
Ha prodotto questo un documento con delle proposte
Che siamo sposati una discussione anche adesso sentiremo naturalmente anche il ministro Fassino che ringraziamo al pari di altri di essere qui
Ci interroga molto ci interroga a fondo e che siamo credo anche
Corrisponda un'esigenza di un rapporto nuovo
Tra il governo e istituzioni e società civile
Per costruire una nuova fase io
Penso che il tempo sia stretto
Penso che se nella prossima fase non ci sarà una diciamo vera possibilità di riforma dominazione mondiale del commercio di altre istituzioni ci troveremo di fronte a un contrasto insanabile
Tra esigenze i diritti di cittadinanza quelli del lavoro quelli veri diciamo sociali culturali che riguardano temi grandissima rilevanza a cominciare da quello ambientale
E quindi è importante che ci siano proposte
Come quella governo italiano che sono già diventate patrimonio di un dibattito anche internazionale dello stesso collezione mondiale il Fondo il commercio che è stata proposta che è stata assunta
Dai quindici membri del dell'unione europea
E che ha alle spalle anche un confronto con la società civile che naturalmente sempre perfettibile anzi credo che doveva comunque trovare ulteriori sviluppi ma insomma abbiamo un rapporto questo è un elemento secondo me di grande importanza in questa in questa attività
Che questo confronto che che da oggi in poi insomma torniamo secondo me rafforzare frattura rafforzate
C'è un preoccupazione molto forte che è emersa oggi e che è emersa dibattiti queste settimane
Prima di Seattle adesso il seguente mente
Che il presidente di attacca
Ha definito un po'ha definito la dittatura dei mercati
I grandi poteri economici certo con uno slogan si capisce ma che dà il senso di una profondissima inquietudine
Tutto il tema della partecipazione
Tutto il tema dei rapporti fondati su ciò meccanismi di cittadinanza che quel mio linguaggio insomma associativo dirà di promozione sociale ma che riguarda i diritti del lavoro riguarda i le grandi questioni ambientali tutto questo sembra appare moltissimi cittadini come funziona una Bernard delega impropria
Abbiamo sentito che questi davvero che questa di questi organismi sono essenzialmente diciamo normativi
Questo implica diciamo una fortissima politicità perché attraverso le norme passano di di fatto moltissime scelte
Quindi scelte nella naturalmente noi qui siamo tutti a favore otto almeno diciamo la parte da associativa e sindacale per una Tobin tax o qualcosa del genere che abbia diciamo un uniformi influenza anche
Sul terreno dei diritti di cittadinanza e possono essere risorse usate in questa direzione che possono essere usate aggiungo io anche proprio diciamo su prospettive di riforma
Il punto dei punti su cui vado a chiudere queste regole a misura di chi a misura di quale Progetto
E a misura anche di quale relazione
Perché bisogna vedere quale finalità hanno queste regole e questi istituzione
C'è una mission
C'è un insieme di progettualità
Che viene dall'ONU e dalle sue agenzie
E spesso c'è una forte lontananza discrasia in contraddizione con altre istituzioni specialmente di ordine economico
Che non diciamo si rapportano con quella progettualità con quelle finalità
E questo un problema credo politico istituzionale molto diciamo molto importante di grandissimo rilievo
Insomma queste sono a mio parere insomma anche raccogliendo un po'il dibattito oltre che documento che abbiamo insieme prodotto tra l'Associazione alcuni spunti della discussione mi pare
Una griglia discussione
Io comincerei direttamente dare la parola
Al
A Francesco Martone
Campagna per la riforma della Banca mondiale che a proposito di riforma dicembre sì o no e come potrebbe essere un punto di partenza Point
Al professor Lelio via Padre dell'università la Sapienza poi darei
Fassino e a Fassino e
Da Cofferati diciamo
Poi le ultime le ultime due la parola per diciamo
Sulle questioni diciamo di questo Puma io direi anche su su un tema più ampio che riguarda e l'insieme del convegno di oggi grazie
Due mila e non ci sono
Grazie mille per l'invito grazie niente signor ministro preme aiutato far funzionare questa tecnologia ultramoderna governo allora si sono Francesco
Sono Francesco Martone da quattro anni coordina la campagna per la riforma della Banca mondiale un'iniziativa Centro Internazionale Crocevia qual è l'attrito quaranta ONG associazioni ambientaliste italiane mi occupo di Banca mondiale Fondo monetario da lontano mille novecentottantotto
Ho seguito più volte Annual meeting manifestazioni di protesta spontaneo o meno simili a quelle di fiato le procura questore partire per dire che in effetti la discussione sulle riforme l'economia globale di nuovi meccanismi democratici
Non necessariamente deve partire da Seattle perché già nell'ottantotto da prima c'era stata in occasione dell'anno al meeting la Fondo monetario
Una manifestazione popolare che la ben più grande me tutti ben più potente dal punto di vista mediatico di Seattle comunque a prescindere da questo io voglio cercare di condividere con voi una serie di passaggi per comprendere meglio quali possono essere sia gli approcci culturali che limiti le modalità e gli strumenti per riformare in questo caso le le Banca mondiale Fondo monetario internazionale
Quale lavoro che dobbiamo fare a casa con il quale lavora dovrebbe fare il nostro governo quindi e poi concludere con una serie di punti relativi alla questione sollevata in precedenza sul credito all'esportazione è uno dei punti fondamentali sui quali Crocevia lanciato una campagna riscossi settimane chiamata occhio la Sace proprio per riformare l'attività dell'agenzia di credito le esportazioni italiane
Comunque il punto primo sul quale già mi stavo confrontando subito con il ministro fascino caldo riguarda l'impostazione secondo la quale la globalizzazione pista o meno come un un dato di fatto forse su questo premio stati discutere come un processo ineludibile e ineluttabile oppure se in affetti guardando indietro con la storia negli ultimi venti anni la liberalizzazione dei commerci non era o era seconda meno le ricerche che abbiamo svolto noi uno dei punti nodali degli interventi di sviluppo di aggiustamento strutturale della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale
Secondo me è molto importante riconoscere questo questo assunto poiché altrimenti si consegnerebbe soltanto o qualsiasi possibilità di riforma dell'economia globale
Insediamento di nuove regole democratiche trasparente di sostenibilità all'abito io mentre invece probabilmente per riformare gli abiti o inizialmente bisogna guardare al di fuori che da vecchio
Ad esempio Goes osservando alcune cifre si nota come e gli aggiustamenti strutturali per la maggior parte dei casi erano e sono tuttora gli strumenti che i nostri governi tramite Banca mondiale e Fondo monetario impongono dei paesi in in via di sviluppo l'economie emergenti
Nel dell'ottantuno novantaquattro la Banca Mondiale ha concesso duecentotrentotto prestiti per sostenere politiche di liberalizzazione del commercio o politiche di scambi in settantacinque Paesi dal novantacinque ad oggi ben cinquantaquattro operazioni di aggiustamento strutturale hanno sostenuto riforme le politiche commerciali a Seattle Banca mondiale Fondo monetario l'organizzazione mondiale del commercio hanno concluso un accordo di coerenza con il quale appunto si distribuiscono i rispettivi ruoli per avanzare l'Agenda comune che quelle dell'ibridazione degli scambi
E già negli ultimi dal da venti anni e vado ad oggi si nota una trasformazione del ruolo delle istituzioni di Bretton Woods
Banca mondiale e Fondo monetario prima tramite gli aggiustamenti strutturali erano gli agenti principale dell'ibridazione degli scambi e della contrazione del potere di controllo degli Stati privatizzazione giovedì leche
Ora sono i due le due istituzioni che dovrebbero contenere gli effetti sociali negativi a breve termine riconosciuti punto dalle stesse
E quindi un invito e quello proprio di approfondire al massimo il ruolo che queste istituzioni Banca mondiale Fondo monetario svolgono nell'avanzare nel sostenere l'agenda di liberalizzazione del commercio poche applaude probabilmente nulla varrà avere delle regole ben chiare
E poi anche su questo ci potremmo confrontare comunque ben determinate ben definite all'interno da Brizio se poi negli stenti strutturali o quelle politiche di salvataggio economico e finanziario dicono in crisi
Si impongono delle condizioni che contraddicono i principi asseriti altrove
Ad esempio per fare un ultimo un secondo caso il capo della Korea la Korea lo scorso anno è stata uno dei paesi due anni fa statore Paesi che più duramente
è stato colpito dalle crisi finanziarie che erano partite la Thailandia attraversato l'Indonesia per poi saltare dall'altra parte dell'oceano in Brasile
Due due i due esempi sulla Corea uno riguarda proprio il sindacato sindacato coreano che proprio in seguito agli effetti devastanti delle politiche del Fondo monetario aveva ipotizzato un ricorso alla Corte internazionale di giustizia per denunciare il Fondo monetario per violazione dei diritti dei lavoratori
Il secondo punto e riafferma secondo me anche la tesi secondo la quale il Fondo monetario e il uno dei principali motori della globalizzazione e quindi non è che l'urbanizzazione ci casca
Sulla testa ma è comunque gestita e i a approfondita imposta anche da altre istituzioni al di fuori delle merci
Durante il negoziato per il cosiddetto bene l'aut taccheggi sarebbe il pacchetto di salvataggio finanziario
Una volta concluso questo sì in questo negoziato un negoziatore americano ha riconosciuto che le condizioni di liberalizzazione degli scambi imposte da quel conto quel pacchetto di di audit salvataggio finanziario
Avrebbero garantito gli interessi americani ben più di qualsiasi tipo ritrattato di commercio bilaterale e multilaterale quindi è ben chiaro come la liberalizzazione degli scambi non è soltanto Ginevra ma si fa anche nelle nelle cui stanze dei board della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale
Quindi questo è un primo punto di analisi il secondo punto riguarda il paradigma come era stato accennato prima da Carla Ravaioli
Forse necessario e fondamentale di vedere l'assunto principale di Bali partenza forse non tanto per quanto riguarda il mito e la crescita quantitativa limitata per quanto riguarda il cosiddetto regole del consenso di Washington
Che che di quelle regole punto che ispirano Poli politiche neoliberiste di aggiustamento di privatizzazione e liberalizzazione e deregulation
E questo non sono io non siamo noi attivisti
Timorosi forse del mondo dello dello sviluppo dirlo ma ci sono candidati premi Nobel all'economia come José Stiglitz ci si con ex chief economist della Banca Mondiale cacciato via di recente proprio per la sua critica radicale
A questi modelli di sviluppo
Che
Puntano appunto Kercher tendo a sottolineare come l'applicazione del rigore economico a tutti i costi
E con dentellate di liberalizzazione e privatizzazione alla fine fa perdere di vista l'obiettivo centrale che è quello di un modello economico che garantisca posti di lavoro
Che garantisca un miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo sostenibile
E quali sono ora per passare ulteriormente a un altro punto quindi è necessario ridefinire i contenuti ridefinire i principi perché event perché perché riformare una struttura soltanto un suo sterno a poco può valere e per me per noi secondo noi i principi devono essere certamente quello della democrazia
Ma abbiamo già visto con la banca Moore speranza dalla Banca Mondiale appunto ci lavoro dodici anni per cercare di cambiare la Banca mondiale
E ancora molto lunga situazione se probabilmente c'è un lavoro per tutta la città
Comunque abbiamo visto più volte di cambiamenti incrementali
Adozione linee-guida ambientali di trasparenza no corte d'appello alle quali possono rivolgersi le comunità minacciare le Progetti quindi sulla carta esistono devi di criteri democratici
Di consultazioni trasparenza poi il problema è proprio quello della l'aspetto operativo e operazionale e anche poi quando i principi si vanno a scontrare con una dottrina un paradigma di sviluppo che ben consolidato interno quel di queste istituzioni che non accettano l'ipotesi alternative
Comunque i principi che dovrebbero essere poi alla base quindi un nuovo sistema economico globale oltre a quello democratico che un principio
E in cui oltre a essere un contenuto etico anche un principio attivo un processo che dovrebbe essere seguito sono quelli di equità tra gli Stati e all'interno degli stati di giustizia sociale e sostenibilità ambientale e responsabilità
E trova la sulla base di questi quindi che sarà necessario ridisegnare l'architettura finanziaria internazionale nel quale l'OMC può e deve giocare un ruolo probe indeterminato ben specifico
Come un ruolo ben determinato ben specifico devono giocare il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale
E le loro attività devono essere comunque ricollegata incoerenza con gli impegni presi dalla comunità internazionale né convenzioni delle Nazioni Unite sul sviluppo sostenibile sviluppo sociale diritti umani ambiente
Punto terzo quindi come ridefinire le competenze come di finire quella che inesperti chiamo la struttura di global governance quali rapporti devono intercorrere tra da bici o Banca mondiale e Fondo monetario agenzie delle Nazioni Unite
Io cercherò di esprimere molto rapidamente comunque vorrei richiamare la vostra attenzione su un evento se politico molto importante che si ora nel due mila e uno probabilmente con la conferenza d'alto livello delle nazioni terzo Finance for Development finanza per lo sviluppo
Ruta fortemente dei paesi in via di sviluppo ma per cercare di affrontare su un terreno praticamente neutro comunque queste tematiche cercare di trovare un nuovo affetto economico-finanziarie politico internazionale che possa garantire uno sviluppo vero giusto e sostenibile
Comunque ogni discorso sulla global governance e sui meccanismi di governo politico dell'economia deve comunque anti accettare un dato di fatto
Parte la globalizzazione può essere più o meno recenti scibile
Il fatto che Banca mondiale Fondo monetario e anche da Picchioni affetti oltre fare politiche economiche e commerciali fanno politica estera politica vera e propria basta notare la le decisioni e le scelte che Banca mondiale e Fondo monetario hanno fatto e fanno tuttora
A sostenere o meno alcuni Paesi alcuni regimi politici
Ed è ben chiaro ad esempio nella crisi industria oppure l'intervento che il fondo ha fatto e non ha fatto in Ecuador
Che esistono interessi PRIT politici ben evidenti e quindi riconsiderando questo elemento sarà necessario poi ricollocare queste scelte politiche in un ambito ben più trasparente e democratico di Banca mondiale e Fondo monetario
Il secondo punto riguarda poi una volta riconosciuti questi questi principi quelli fondanti per un nuovo tipo di economia una volta riconosciuto che deve esistere una è quali partecipi ricolto qui ripartizione dei compiti
Secondo appunto gli statuti originario mandati originari di queste istituzioni dovremo cercare di analizzare quali sono le riforme della struttura dell'impianto interno istituzionale di di Banca mondiale Fondo monetario
Rapidamente
Come perito abiti io la nostra principale preoccupazione è quella di uno spillo over cioè che questa istituzione
Si metta legiferare ora decidere gli argomenti che non gli competono la stessa preoccupazione riguarda Banca mondiale e Fondo monetario internazionale soprattutto il Fondo monetario internazionale anche di recente ha lanciato una nuova strategia di lotta alla povertà e che già da tempo coinvolto in queste acque discussioni nell'ipotesi di emendare proprio Manta Statuto per poterlo rendere anche competente liberalizzare gli investimenti di spostamenti di capitale la cosiddetta capita l'account libera lei fece secondo noi il Fondo monetario internazionale deve restringere il proprio mandato
Deve far fede al mandato datogli nel quarantaquattro agli Stati
E su questo si guardiamo con molto interesse le dichiarazioni fatte dal Coverdale mi sanzione Clinton ad esempio e anche da un rapporto piuttosto controverso che comunque invito gli addetti ai lavori a leggere e la commissione Melzer del Congresso americano
Che oppure i suoi limiti pure le fra specchi vispo in chiari e scuri comunque rappresenta il primo tentativo di ridisegnare i ruoli e competenze della Banca mondiale del Fondo monetario del dal da vecchio
Comunque per Cuper andare rapidamente non rubare spazio alla discussione
Il Fondo monetario internazionale dovrebbe essere ma più trasparente dovrebbe essere sottoposta maggior controllo esterno finora non esiste un panel di controllo esterno
Guardiamo con interesse la proposta di Amato le preoccupazioni del ministro Amato riguardo le procedure di selezione dei maneggi Inter recto e verso
Deve essere riformata Fip Fondo monetario che per Banca mondiale il meccanismo decisionale
Non esiste che istituzioni che di fatto fanno politica decidono ancora con principio di una pendolare un voto in cui quindi chi ha più dollari che più soldi che più interessi economici può decidere determinarne l'agenda e priorità politiche
Poi deve essere maggiormente il Fondo monetario ed anche la Banca Mondiale dovranno essere maggiormente responsabile per nei confronti dei governi dei Paesi membri
La Banca mondiale dovrebbe intervenire esclusivamente con progetti per lo sviluppo sociale istituzione pubblica lo sviluppo deve servire l'interesse pubblico e dovrebbe che ampli dovrebbe né uscire
Dalla dalla dal perché la priorità data agli aggiustamenti strutturali allo sviluppo del settore privato
Per quanto riguarda casa nostra le decisioni di Banca mondiale e Fondo monetario non vengono prese a Washington così per caso
Ci sono dei ci dovrebbero essere comunque mio non gli ultimi anni di ho cercato di capire se esiste un indirizzo politico da parte del governo italiano se esistono dei meccanismi di trasparenza e di indirizzo politico da parte del Parlamento tutto questo non esiste
Noi non abbiamo un rapporto annuale sulle decisioni del Fondo monetario internazionale una non sappiamo i nostri rappresentanti cosa fanno cosa dicono
E gli indici in base a quali priorità politiche
Prendono le nostre ci dia le loro decisioni e se queste decisioni possono offrono più o meno coerenti con gli impegni presi nel campo della cooperazione dei diritti sociali dell'ambiente
Del dello sviluppo sostenibile quindi punto quarto definire le regole a casa nostra trasparenza controllo democratico non soltanto l'Inter le istituzioni internazionali ma anche e rapporti tra Parlamento governo italiano Società Civile
Per ultimo punto quello che riguarda le strategie e le tattiche Seattle ha dimostrato che esista è un nuovo un nuovo modo di fare politica relativamente nuovo perché appunto sono almeno quindici anni che movimenti popolari andò al nord a sud del mondo
Lavorano insieme con le comunità locali minacciate dei grandi progetti infrastrutturali e sono state quelle in effetti almeno sulla scorta l'esperienza passata
Le modalità che hanno portato la trasformazione comunque un cambiamento relativo l'attività della Banca mondiale del Fondo monetario per fare un caso quello da lotta della vita contro i carri armati in India nel novantatré
Che è stata la prima vera e propria Capatti attivazione a livello transnazionale di alleanze tra parte politica parlamenti governi e società civile del nord e del sud
Che ha portato non solo al blocco del Progetto di diga ma anche una serie di affetti importanti a livello di riformare la Banca mondiale
Che sto concludendo proprio qui parlando di una diga che il ministro Fassino conosce molto bene la diga diviso in Kurdistan
è una diga che e al momento considerata per una garanzia da parte della fascia di altre agenzie di credito l'esportazione
A continuate a scrivere M non l'abbia mai avuto nessuna risposta comunque
Conclude dichiara comunque comunque va bene allora mi fa piacere sapere che l'Italia non appoggerà questo progetto dedica in Kurdistan speriamo di avere comunque la documentazione scritta per poterlo legge comunque la questione pronti fondamentale riguarda la riforma del tetto l'esportazione guardiamo con molto interesse l'impegno per l'onore del ministro Fassino di elaborare
Nascere linee-guida ambientali per la Sace la Finest sappiamo che il processo in corso di attuazione
E ci auguriamo che comunque queste linee-guida siano verificabili trasparenti vincolanti espirata quei Hunt come minimo standard quelle già accettate dalla Banca mondiale proprio per rispetto al principio di coerenza di cui parlavo prima grazie
Io sono l'Elia padre ricercatore universitario nella facoltà di Scienze politiche a Roma la Sapienza
Ma sono anche coordinatore dell'osservatorio economico del ministero commercio estero e in questa veste ho fatto parte della delegazione italiana Seattle
Parlo tuttavia qui a nome a titolo personale diciamo vi racconto le mie opinioni
Su questi argomenti opinioni basate in gran parte sui miei studi di economia internazionale e come spesso capita a chi studia economia internazionale io faccio parte del gruppo di coloro che credono che in linea di massima la liberalizzazione degli scambi commerciali
Arrechi benefici a tutti i Paesi che vi partecipano
Insieme con questi benefici arrivano anche tanti problemi problemi distributivi per esempio all'interno di ciascun paese ma credo sia difficile negare il fatto che da quando è iniziato il processo di liberalizzazione commerciale in questo secondo dopoguerra il mondo stia meglio di come stava prima la storia degli anni Venti e degli anni trenta è una storia di protezionismo autarchia guerre commerciali e abbiamo già visto dove ci porta
Allora sulla base di queste premesse io tuttavia non faccio fatica a dire che condivido gran parte dei valori e degli obiettivi che stavano dietro le manifestazioni di Seattle e tuttavia proprio per questo considero il fallimento della Conferenza ministeriale di Seattle se non una vera e propria sconfitta quanto meno una battuta d'arresto un'occasione mancata
Per chi vuole introdurre delle regole democratiche nel processo di integrazione dei mercati
Perché questo era l'obiettivo che almeno alcuni governi si proponevano a Seattle e questo è l'obiettivo che per tante ragioni
è stato mancato a Seattle questo è secondo me l'obiettivo che ora dobbiamo riproporci di raggiungere naturalmente in altro modo naturalmente facendo tesoro della lezione di Seattle
Allora il dibattito sulle ragioni del fallimento della Conferenza è ormai ricchissimo di contributi io non non tenterò di riassumerli tutti
Però è necessario mettere in premessa al mio discorso alcune considerazioni sui fattori principali che secondo me hanno generato
L'esito di Seattle ci sono sia questioni di sostanza sia questioni di procedura le questioni di sostanza riguardano non tanto le divisioni che pure c'erano all'interno del gruppo dei Paesi industriali quanto soprattutto le divisioni tra Paesi industriali e Paesi in via di sviluppo
Ma forse non tanto quelle sulle questioni di cui si è parlato di più e delle quali stiamo parlando oggi quindi forse non tanto le divisioni sul tema delle regole sociali sul tema delle regole ambientali piuttosto il fatto che guardata complessivamente la proposta negoziale che i Paesi industriali avanzavano i paesi in via di sviluppo non era sufficientemente attraente per i grandi paesi in via di sviluppo nel senso che la disponibilità dei Paesi industriali ad aprire i propri mercati
Ai prodotti provenienti non soltanto dai Paesi più poveri ma più in generale
Dai Paesi in via di sviluppo anche da quelli a medio livello di sviluppo non era forse sufficiente a convincere questi Paesi ad accettare un compromesso su altre questioni sulle quali loro hanno un'opinione diversa dalla nostra
E tuttavia probabilmente cioè c'è chi sostiene che su queste questioni di sostanza alla fine un accordo si poteva trovare e l'accordo non si è trovato perché le procedure decisionali dello amici si sono rivelate inadeguate in questa circostanza c'erano già i segni di questa inadeguatezza questa inadeguatezza diventata pienamente manifesta a Seattle c'è anche la posizione opposta a quella che di chi ritiene che in realtà i il la ragione principale del fallimento di Seattle sono proprio le insufficienze del meccanismo di formazione del consenso all'interno dello Mcl divisione di sostanza avrebbero un ruolo accessorio io non credo che valga la pena di usare il bilancino per tentare di capire quale di queste due categorie di fattori ha avuto il sopravvento
Contano tutte e due personalmente ritengo che abbiano più importanza le divisioni di sostanza e quindi ritengo che una via d'uscita si possa trovare soltanto se i Paesi industriali riconsideriamo le proprie posizioni sulle questioni di sostanza
Ma non c'è dubbio che quelle procedurali abbiano avuto un peso e volendo parlare di riforma dello ANC è su queste che ho deciso di concentrare la mia relazione di oggi
Ora le ragioni per le quali è necessario arrivare a una riforma dei meccanismi decisionali dello né ci vanno anche al di là di quello che è successo a Seattle l'OMC è un'istituzione relativamente giovane ma nonostante questo forse già
All'atto della sua nascita portava in sé alcuni Problemi del meccanismo decisionale che poi si sono fatti evidenti
Col passare del tempo
A questo va aggiunto il fatto che in questi sette anni non soltanto è avanzato ancora più di prima il processo di integrazione dei mercati ma in più è cresciuta molto
L'attenzione dell'opinione pubblica sulle questioni di politica commerciale e poi in corso come la relazione di poco fa ci ha ricordato un processo di più generale ripensamento del ruolo di tutte le istituzioni economiche internazionali
Quindi tenendo conto di questo insieme di considerazioni vale la pena di chiedersi
Se l'istituzione OMC così come ne disponiamo oggi funziona oppure no se adeguata svolgere i compiti che abbiamo scelto di assegnare a questa istituzione
Ora le critiche come sapete sono molte qui parecchie si sono già sentite il documento che fa da base a questa discussione ne ne ricorda tra i ci dice che l'OMC è un'istituzione che regole e procedure non trasparenti
Ci dice che si tratta di regole procedure sottratte a un efficace controllo democratico
E infine che in pratica lo e nell'OMC dominano gli interessi dei gruppi più forti gli interessi delle compagnie multinazionali ora su ciascuna di queste tre grandi categorie di critiche l'OMC ha naturalmente una replica
Per quanto riguarda la trasparenza lo amici sostiene di aver fatto grandi passi avanti in questa direzione sottolinea spesso il dialogo avviato con le organizzazioni non governative esibisce con orgoglio il proprio sito internet sottolinea il fatto che la trasparenza è una delle parole chiave che sta addirittura incastonata nei principi base del Gatt l'Accordo generale sulle tariffe sul commercio
Però è facile replicare che passi avanti ci saranno anche stati ma probabilmente non sono abbastanza e molta strada ancora si deve compiere in questa direzione
Più delicata e la questione della democrazia perché anche qui l'OMC a degli argomenti a difesa
Di se stessa che non possono essere scartati troppo facilmente
Lo amici ci ricorda che in fondo
Si tratta soltanto di un'istituzione intergovernativa che gestisce accordi commerciali liberamente firmati dai governi nazionali e ratificati dai rispettivi Parlamenti
Non solo ci ricorda che tutte le decisioni che vengono prese al suo interno vengono prese attualmente in base al criterio del consenso il che vuol dire che basta almeno teoricamente l'opposizione di un solo Paese
Per bloccare qualsiasi decisione all'interno dello amici come del resto abbiamo visto a Seattle e da questo punto di vista nell'OMC non si applica il criterio un dollaro un voto che veniva prima ricordato a proposito delle istituzioni finanziarie internazionali ma ogni paese
A pari dignità anche questo criterio potrebbe essere messo in discussione perché attribuisce ai Paesi con popolazione ridotta probabilmente un peso maggiore
Del peso che potrebbero avere in un ipotetico astratto governo democratico del sistema mondiale tuttavia
Finché viviamo e ci vedremo ancora per molto tempo in un mondo in cui la democrazia organizzata attraverso Stati nazionali il principio del consenso è probabilmente quello che garantisce di più
E poi per quanto riguarda il tanto controverso meccanismo di risoluzione delle dispute commerciali per intenderci quello al quale noi dobbiamo le sentenze chiamiamo le sentenze negative che l'Unione europea subito a proposito di banane di carne agli ormoni
L'OMC ricorda che anche in questo caso l'unico compito che hanno gli organismi che giudicano queste controversie quello di valutare
La coerenza delle politiche che ciascun Paese sceglie nei riguardi di accordi internazionali che ciascun Paese liberamente e democraticamente sottoscrive
L'unica conclusione a cui arriva l'OMC è quella di dire no questa politica non è coerente con l'accordo che tu Unione Europea hai firmato anni fa
Dopo di che altra osservazione la sanzione non consiste mai
Non può consistere in un obbligo di modificare quelle politiche
La sanzione consiste nel consentire ad un altro paese che si ritenga danneggiato direi da queste politiche di rivalersi sul fronte commerciale
Ora alcuni di questi argomenti possono anche questi essere criticati si possono immaginare sono state immaginate una serie di repliche possibile a queste argomentazioni ma non queste argomentazioni difensive dello amici non possono essere
Scartate senza prendere seriamente in considerazione
Ad esempio per quanto riguarda
La questione della del meccanismo di risoluzione delle controversie un aspetto negativo che indubbiamente persiste in questo sistema deriva proprio dal particolare tipo di sanzione che adesso è prevista perché
Facile capire che un Paese grande come gli Stati Uniti o come la stessa Unione europea quando applica delle ritorsioni commerciali nei confronti di una controparte che sia stata condannata nel meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC a una probabilità di raggiungere i suoi obiettivi molto maggiore di quella che può avere un paese piccolo le cui sanzioni commerciali incidono poco
Sulla diretta eventuale controparte quindi questo è un esempio
Ma altri se ne potrebbero fare
E tuttavia
Non potendo trattare di tutte le mille questioni che
L'assetto istituzionale dell'OMC
Solleva io ho scelto di concentrarmi su una che mi sembra particolarmente rilevante anche per capire quello che è successo a Seattle vale a dire sul meccanismo attraverso il quale si forma il consenso all'interno dello amici
Perché ripeto in linea di principio vale la regola secondo la quale basta l'opposizione di un singolo Paese per bloccare qualsiasi decisione
In pratica un meccanismo di questo genere anche se può sembrare estremamente garantista corre il rischio ed è quello che è accaduto a Seattle di essere poi criticato con argomenti opposti cioè di essere criticato per la sua inefficienza
Un'istituzione internazionale non deve essere soltanto trasparente non deve essere soltanto soggetta al controllo democratico deve anche essere efficiente cioè deve produrre i risultati per i quali è stata istituita
E in democrazia in istituzioni democratiche parlare di efficienza significa soprattutto parlare di efficienza del meccanismo di formazione del consenso
E allora quale il meccanismo di formazione del consenso dello ANC quale quello che ha funzionato
Fino a poco fa e che ora improvvisamente sembra aver smesso di funzionare e il cosiddetto meccanismo famigerato delle stanze verdi cioè un meccanismo per il quale anche se la decisione finale viene poi presa
Collettivamente da tutti i paesi membri dell'OMC che non dimentichiamocelo adesso sono centotrentacinque
Questa decisione viene preparata attraverso una serie di consultazioni informali alle quali partecipa a un numero limitato di Paesi il numero di Paesi varia a seconda della questione ed è variato nel tempo
Ci sono sempre i principali protagonisti del commercio internazionale ma nella maggior parte dei casi partecipano a queste cosiddette stanze vero bianche i principali paesi in via di sviluppo
E questo meccanismo è il meccanismo che ha consentito cinquant'anni
Di storia della liberalizzazione commerciale nel mondo quindi un meccanismo che bene o male piaccia o non piaccia comunque dal punto di vista dell'efficienza decisionale fino a poco tempo fa ha funzionato e ora non funziona più
Fiat lo dimostra
Perché prima funzionava perché ora non funziona più che cosa si può fare per migliorarlo avendo in mente il criterio della democraticità del processo di formazione del consenso
Allora le ragioni principali
Per cui prima funzionava e ora non funziona più sono quattro una ha a che fare banalmente col numero di paesi quando il gatto è stato firmato i Paesi erano ventitré
Adesso sono diventati centotrentacinque mettere d'accordo centotrentacinque Paesi molto più difficile che mette nell'accordo ventitré
Secondo il grado di apertura al commercio internazionale di questi Paesi è cresciuto nel tempo
All'inizio del processo di liberalizzazione commerciale tutti Paesi erano relativamente chiusi il che vuol dire che l'effetto iniziale della liberalizzazione commerciale sulle loro economie era piuttosto limitato
Il che vuol dire che politicamente era più difficile accertare prudenti i passi in avanti sul percorso di liberalizzazione oggi tutti i paesi sono molto più aperti di prima quindi tutto quello che si decide
Per quanto riguarda le regole del commercio internazionale incide molto più di prima sulla loro economia per questo è più difficile metterli d'accordo
Terzo fattore connesso con questo il tipo di barriere su cui oggi si lavora
All'inizio della storia del gatto le barriere
Da ridimensionare erano le cosiddette barriere di confine cioè prima di tutto i dazi doganali e poi anche una serie di altre restrizioni quantitative sulle importazioni che comunque venivano applicate alla frontiera
Quindi era un oggetto ben delimitato l'oggetto specifico proprio della politica commerciale
Da un po'di anni a questa parte man mano che queste barriere di confine anzi sono state progressivamente ridimensionate badate che esistono ancora
Il processo di globalizzazione non solo non è ineluttabile
Perché la storia del Novecento dimostra che può tornare indietro ma è tutt'altro che completato ci sono ancora barriere importanti che limitano gli scambi di merci
Diciamo sì picchi tariffari e spesso sono barriere che sono particolarmente elevate proprio nei confronti ma non soltanto dei paesi in via di sviluppo
Chiusa la digressione mi dicevo
Ora l'attenzione si è spostata su altri tipi di cosiddette barriere agli scambi internazionali le barriere interne e c'è anche naturalmente una forte controversia sulla legittimità di considerare certe politiche nazionali barriere al commercio internazionale
E questa stessa controversie che fa capire quanto sia diventato più difficile
Trovare un consenso oggi che non ci si propone semplicemente di togliere di mezzo un dazio doganale un contingente ma addirittura alcuni vorrebbero influire sulle decisioni che i governi nazionali prendono per esempio in tema di tutela ambientale o di regole sociali
Quarto ed ultimo fattore soltanto a partire dalla nascita dell'OMC
In maniera vincolante ogni paese che chiede di entrare nell'OMC deve accettare globalmente tutti gli impegni che l'adesione all'OMC comporta
Nei primi anni del processo di liberalizzazione commerciale i paesi in via di sviluppo potevano anche partecipare in maniera più limitata rispetto ai Paesi industriali al processo di liberalizzazione e questo dal loro punto di vista dalla parecchi benefici e pochissimi oneri
Aprivano proprio poco i propri mercati potevano usufruire in qualche misura della progressiva apertura dei mercati dei Paesi industriali grazie al principio della clausola della nazione più favorita
E quindi diciamo non bloccavano il processo di formazione del consenso all'interno delle cosiddette stanze Verdi e poi in sede plenaria allora come vedete tutte queste cose ora sono venute meno si tratta di ricostruire un processo di formazione del consenso in cui tutti i Paesi abbiano pari dignità
E che sia però un processo efficiente una soluzione tagliando un po'i dettagli in questa direzione potrebbe essere quella di creare all'interno dell'OMC un gruppo di consultazione composto da una ventina di Paesi
Che siano selezionati con criteri obiettivi e verificabili e questi criteri obiettivi e verificabili potrebbero essere il peso nel commercio mondiale
Integrato magari con un criterio di rappresentatività geografica nel senso che ogni area geografica dovrebbe avere almeno uno o due rappresentanti all'interno di questo gruppo di consultazione che badate bene non dovrebbe prendere nessuna decisione dovrebbe soltanto agevolare la formazione del consenso fermo restando il principio che le decisioni si prendono tutti insieme o non si prendono
Non vedo altre strade soprattutto temo su questo concludo
Qualche Nostalgia nazionalistica che ogni tanto si percepisce anche in dibattiti come quello di stasera stasera per fortuna meno che in altri dibattiti simili a cui ho partecipato ecco secondo me quella è la strada sbagliata
è giusto partire
Dalla volontà
Di aumentare il controllo democratico sulle istituzioni internazionali di aumentarle il grado di partecipazione della società civile mondiale a scelte che ci riguardano tutti
Ma questo obiettivo non si realizza con la Via Nazionale
Un esempio banale la Tobin tax buona o cattiva che sia non potrebbe mai essere realizzata individualmente da un singolo Paese
L'unica maniera che abbiamo per coniugare i benefici economici della liberalizzazione commerciale con i valori della partecipazione democratica nei quali crediamo è quella di costruire istituzioni internazionali democratiche superando i miti della sovranità nazionale
Grazie
Ha ora la parola al ministro Fassino
Va bene la ringrazio organizzazioni sindacali e le altre associazioni che hanno promosso questo convegno
Che consente di che si colloca dentro diciamo l'iniziativa
Che io voglio sottolineare vede l'Italia essere uno dei paesi più attenti su questi temi
Noi siamo l'unico Paese
Il quale il Governo ha promosso prima di Seattle la definizione di un riflessione di una piattaforma con il convegno che mi ha fatto stenditoi o di San Michele
Siamo l'unico governo che dopo Seattle ha ripreso l'iniziativa proponendo una piattaforma
Al tant'è che le proposte che noi abbiamo avanzato sono state il punto di riferimento della discussione per esempio di quindici
Ministri del Commercio estero dell'Unione europea che sono riuniti Oporto la scorsa settimana
Lo dico perché qui c'è l'amico Martone come tutti i giorni seppur scrive un articolo dicendo che che io sono il servo della globalizzazione sembrerebbe prendere atto prendere atto che questo governo è uno dei pochi governi o questo momento prende sul serio questi temi e cerca di avere un'iniziativa su questi temi
Prendere sul serio significa fare i conti con
Io sono uno come è noto che parla in genere è chiaro
Anche scapito di qualche brutalità fare i conti con la realtà e non con quello che si crede sia la realtà
La globalizzazione è un processo che non è creato dal WTO
La globalizzazione eccetera
Ed è un processo connesso a un tendenziale
E accelerato processo di allargamento di unificazione del mercato su scala mondiale
Se sono vere tutte le cose di cui ci riempiamo la bocca tutti i giorni parlando di internet
Per fare l'esempio più banale bisogna prendere atto di un processo di allargamento del mercato su scala mondiale che ha conosciuto negli ultimi anni un'accelerazione straordinaria superiore
A decenni o secoli precedenti e che grazie alle nuove tecnologie conoscerà un'accelerazione ancora più grande dire questo non significa avere una concezione neutra della globalizzazione non significa non vederne le contraddizioni i problemi i rischi
Ma per quanti rischi e contraddizioni si possono vedere non si può non vedere il processo
Anzi
è proprio vedendo il processo nella sua dimensione la sua centralità che a maggior ragione poi è giusto porsi il problema di governarlo proprio perché non è neutro ma negando il processo che lo si governa medio
Che la globalizzazione c'è ci sarà sempre di più
E io considera mai del tutto assurdo porsi come obiettivo dalla politica quello di frenare la globalizzazione perché non siamo noi a frenare la globalizzazione c'è una grande distanza dalla globalizzazione la politica che non si riduce portando indietro la globalizzazione ma accelerando il passo della politica
Perché questo è il vero problema è il vero problema è che noi misuriamo ogni giorno
Una
Grande distanza che rischia di allargarsi ancor di più che lì c'è il grande problema con cui dobbiamo misurarci tra la celerità e la strutturalità dei processi di globalizzazione
E l'ha l'abilità la debolezza e la lentezza dei meccanismi politico istituzionali capaci di governare questi processi
E allora il problema secondo me della politica accelerare il passo
E colmare questa distanza
E accelerare la costruzione di istituzione di regole che siano capaci di governarle governare la globalizzazione di governarla perché la globalizzazione non è neutra naturalmente i suoi esiti dipendono da chi la gestisce da come la si gestisce da quali valori la ispirano
Da quali finalità persegue
Politica in questo no
è la capacità razionali di dare un senso alle cose
E quindi dobbiamo essere in grado di costruire istituzioni e regole che oggi o non ci sono se ci sono sono troppo deboli troppo fragili troppo labili per governare processi che invece nella loro strutturalità sono pesanti robusti
Per dirla ancora più chiaramente
Non è che c'è troppo WTO ce n'è troppo poco questo è il problema non è che il motivo è troppo forte è che motiva troppo debole rispetto alla strutturalità dei processi
E allora il problema è come mettiamo in campo una riforma che sia in grado di darci istituzioni certamente più trasparenti certo più democratiche si più partecipative sì ma anche più efficace ha ragione
Gli ha padre che ha detto adesso
La democrazia è un valore che ha dentro di sé anche l'idea di efficienza
Liberiamoci all'idea che l'efficienza democrazia se sono separate meglio
Ma questo è un primo punto cioè io pongo così perché badate che il problema in quasi tutti i problemi della politica è che approccio culturale tu hai di fronte a una questione come lo affronti come l'aggredisce poi da lì definì mille proprio soluzioni e perché quando entri nella tecnicalità di soluzione poi di di inventare dieci mille dieci mila ma il problema è come ci si pone di fronte a un problema e io credo che di fronte alla globalizzazione sia sbagliato porsi come diciamo con l'obiettivo di frenare la perché è velleitario rischieremo di essere travolti
No
Così come credo che sia sbagliato infatti Zariski minimizzarne le opportunità come tutti i processi non è Utri la globalizzazione comporta rischi e opportunità io tendenzialmente sono portato a pensare
Purché una globalizzazione governi governata significa ottimizzare i benefici a ridurre i rischi e questo è quello che va fatto
Non è automatico in partenza lo so anch'io
Ma quello che dobbiamo porci è esattamente questo
Come io sono in grado di ottimizzare massimizzare i benefici redistributivi che una gestione democratica della globalizzazione può comportare e come riduco rischi e contraddizioni che sono insiti in un processo che si è lasciato le sue dinamiche spontanee può produrre guasti enormi
Allora il vero problema badate che ci pone il WTO ma non soltanto il WTO lo ha già richiamato gli apparati e che noi siamo di fronte la politica è di fronte a un grande tema di riforma istituzionale mondiale qual è
Che un mondo nel quale i processi si pongono sempre più in una dimensione sovranazionale continua a essere gestito da un sistema di relazioni fondato sull'intangibilità della sovranità nazionale questa è la vera competizione in cui noi dobbiamo fare i conti che c'è nel WTO e se negli stessi esatti termini all'ONU
Anche questa idea qui in gran parte sono amici e compagni di movimento quindi affronta questo tema che è un classico topos del dibattito del movimento
L'ONU è buona il WTO è cattivo riportiamo voluti o dentro l'ONU abbiamo risolto i problemi guardate che è un'astrazione del tutto priva di qualsiasi fondamento perché il WTO e l'ONU sono istituzioni uguali per formazione sono assemblee di Stati nazionali
Uguali per regola di funzionamento il consenso degli Stati nazionali
Anzi
Paradossalmente all'Assemblea dell'ONU si può decidere per maggioranza all'assemblea del WTO no
Questa idea che c'è un'istituzione che è pacifica democratica della bontà
Che l'ONU e c'è una se l'istituzione che è l'espressione del potere imperialista delle società multinazionali del WTO e è una cosa che non sta né in cielo né in terra liberiamo il dibattito a questo schema
Quando a Timor Est è successo il massacro del successo qualche mese fa i giornali italiani e tutti noi come i giornali italiani ai giornali tutto mondo
Eravamo indignati dal fatto che l'ONU non interveniva
Di fronte al massacro perché non interveniva perché nella Carta dell'ONU c'è scritto che si dispiegano i caschi blu su uno Stato in quanto ci sia il consenso dello stato che ha la sovranità sul territorio su cui i caschi blu vengono dispiegati e siccome che resterà sordo sovranità indonesiana gli stessi che facevano al massacro i caschi blu non ci sono andati
In quell'ONU che è buona democratica e pacifica eretta sulla base del consenso esattamente come il WTO
Per i governi che danno le istruzioni agli ambasciatori che stanno nel loro e che è stato il volo è lo stesso badate che l'ambasciatore Vento ambasciata rappresentante permanente dell'Italia all'ONU e l'ambasciatore Negrotto rappresentante permanente dell'Italia al WTO ricevono istruzioni dallo stesso governo non è che a vento gli diciamo di essere democratico e pacifista lato di giugulare i paesi in via di sviluppo ma scusate un po'
Vogliamo sbarazzare a discussione a tutta una serie di argomenti a assolutamente sciocchi ideologici e manichei vogliamo fare la discussione di merito
Il vero ma è così però voglio dire su un diverso e documenti dell'ONU sono diciamo uguali a quelle io sì anche perché a un anche perché anche perché l'ONU non diritto non definisce accordi commerciali
Ecco i come indirizzo che valide ma questo io volevo questo è già un argomento della discussione io vorrei sapere se quando si porta un documento sul di riconoscimento dei diritti del minore all'assemblea generale dell'ONU cosa dicono India Egitto altri Paesi se te lo votano solo perché all'ONU
E lo non illudiamo il problema dei problemi solo più di sostanza sono esattamente un problema politico gigantesco che abbiamo tutti di fronte di un mondo che organizzato ancora sulla base del principio della sovranità nazionale su un sistema di relazioni di sovranità nazionali quando invece ormai tutti i fenomeni sono di sempre di più sovranazionali per dimensioni spessore
Soggetti che investono in tempi implicare coinvolgono no e allora il vero problema che noi abbiamo se vogliamo seriamente affrontare il problema del governo della globalizzazione eccome facciamo una battaglia per avere istituzioni sovranazionali più forti
Per avere regole più efficaci est al tempo stesso più trasparenti
E siamo in grado di condurre una battaglia per costruire una statualità sovranazionale e il grande tema che abbiamo ormai d'altra parte che cosa stiamo facendo uno in Europa lo stiamo facendo questo
Ci diamo una moneta unica vogliamo una politica di sicurezza comune una politica di difesa comune una politica per l'occupazione comune cosa stiamo cercando di fare
Di darsi una strategia che sia continentale sovranazionale perché ormai nessuno di questi problemi si governa più a livello nazionale
Badate che il processo di globalizzazione sta determinando sempre di più
Una unificazione su scala mondiale dei fenomeni per cui non va è sempre meno sufficiente una sola politica di scala regionale sempre di più degli stabilire un rapporto tra molti per multilateralismo regionale multilateralismo Roberto
E io penso che la discussione del WTO ci consegna questo grande questo grande tema per fare questo sono secondo me necessarie alcune condizioni se vogliamo frontale questi no
Fiato ci consegna tre lezioni prima lezione non basta un accordo tra Paesi industrializzati
Un accordo tra Unione europea Stati Uniti è sicuramente essenziale ci vuole
Ma un accordo che non coinvolga pienamente i paesi in via di sviluppo un accordo che non ha possibilità di
Trovare
Come dire realizzazione produrre un efficace
Il problema di superare la diffidenza con cui i Paesi in via di sviluppo guardano hanno guardato assediato le guardano alle relazioni gli accordi tra Unione europea Stati Uniti è un passaggio assolutamente essenziale non si governa la globalizzazione senza un protagonismo dei paesi in via di sviluppo dei Paesi emergenti dei Paesi meno avanzati
E per farlo e dobbiamo dare dei segnali che questo coinvolgimento è vero
La proposta italiana di abolizione di tutti i dazi alle esportazioni per i quarantotto Paesi più poveri del mondo
A cui io dico aggiungiamoci anche la proposta di
Sette di riduzione secco del debito per i Paesi tra gli undici Paesi che pur non essendo tra i quarantotto più poveri hanno il più alto indebitamento in questo momento nei confronti dei Paesi industrializzati
Una generale operazione di riduzione del debito nei confronti dei Paesi meno avanzati come sta facendo l'Italia
Programmi di assistenza e di sostegno
Per esempio cose concrete che noi stiamo facendo che sembrano piccole varate sono un serio contributo a far funzionare il tutto in un altro modo
Io quando sono stato assediato l'ho sottoscritto a nome del governo italiano insieme ad altri sette governi la nascita di un centro di assistenza legale per i Paesi in via di sviluppo perché uno dei problemi più grandi che i Paesi che sviluppo hanno che quando sono firmati gli accordi poi non hanno minimamente la struttura per incrementarlo
No e quindi finanziare un centro di assistenza legale finanziato da sottolinea i paesi perché sono i paesi più sensibile ai paesi e ai problemi del terzo mondo Svezia Danimarca Finlandia
Non regge alla Gran Bretagna Austria Italia per la prima volta nei paesi nordici siamo protagonisti iniziative di questo genere ha un senso molto preciso va nella direzione di un WTO che sia più rispondente alle esigenze dei paesi in via di sviluppo
La decisione che abbiamo assunto come Governo cui stiamo lavorando
Vedo qui Giorgi che il nostro numero due la rappresentanza
Di finanziare noi
La formazione di quadri di Paesi del Terzo Mondo che stanno per entrare non sono ancora entrati stanno per ettaro negoziando il loro ingresso nel WTO e noi finanziamo la formazione perché una volta che questo è il loro Paese esentato siano in grado di gestire
è un segno concreto che va nella direzione di fare di dare al WTO un rapporto uno di credibilità nei paesi in via sviluppo maggio ed è la prima grande questione da me non siamo in grado di coinvolgere fortemente i paesi in via di sviluppo
La seconda questione va da sé è stata discusse tutte le tavole rotonde precedenti alle sei Seattle dimostra che non è più scindibile la dimensione commerciale da dimensioni sociali ambientali essenziali e mi fermo qui ho bisogno in questa sede di spiegare questo
E quindi c'è tutto un impianto di natura negoziale che va ricostruito tenendo conto di questo intreccio fortissimo tra dimensione commerciale dimensione sociale ambientale
E la terza lezione che si viene a Seattle e che se hanno avuti o più forte Seattle che cos'è la dimostrazione che la somma di centotrentacinque politiche nazionali non governa la globalizzazione
Questa è la dimostrazione questo a Seattle dice
Io ho segnato il siero come alcuni che sono qui
E l'atteggiamento la stragrande maggioranza dei ministri sono venuti la era venuto lì con l'unico obiettivo di partire senza che fosse nulla deciso per non perdere niente nel presupposto che si sentiva qualcuno si perdeva soltanto
Ma la globalizzazione che si ferma perché non si decide nulla la somma dei centotrentacinque protezionismo i nazionali non ci porta da nessuna parte anzi è l'unico continua e tu stai fermo
Si allarga la distanza tra il processo reale la capacità di gestire
E quindi abbiamo bisogno di un'istituzione più forte questa istituzione va riformata e finisco sulle proposte che noi abbiamo pensato
Ma riformata nel senso dell'efficacia dell'efficienza non c'è nessuna istituzione internazionale che è gestita avendo un direttore generale e centotrenta è un'assemblea di centotrentacinque Paesi senza che in mezzo ci sia nulla
Perché anche le Gringo russo quelle le loro istanze verde di cui ha parlato gli appare sono un fatto del tutto informale
Qualsiasi manuale di di sociologia dell'organizzazione spiega che nessuno lievitazione funziona tra uno e centotrentacinque quindi il problema di avere un organismo intermedio
Gruppo di consultazione Council Executive chiamiamolo come diavolo si vuole chiamare possono essere mille forche senza mettere in discussione il principio del consenso di tutti i membri sia per una struttura di facilitazione del funzionamento assolutamente essenziale
C'è un problema sempre sull'efficacia di rafforzamento dei poteri del direttore generale perché il direttore generale ha pochissimi poteri non ne ha troppi ne approfittò
C'è un problema di Baget
Quando isolato discutere di ma il muro delle nostre proposte abbiamo discusso appunto a un certo punto è lì che è scaturita l'idea di essere noi a finanziare programmi di formazione non per i quali ma in forma detto adesso entra la Cina sai quanti soldi ho io per fare la formazione per i cinesi
I soldi per uno con un miliardo e fischietti noi i soldi per formarne uno altro che istituzione che prevarica
Non a maggio
Il problema di mettere a disposizione risorse è assolutamente essenziale se no che politica di formazione fate politica di implementa ciò fa che politica di coinvolgimento si fa verso i Paesi meno avanzati non se ne fanno
Le radio un organo
Hickey di consultazione di facilitazioni intermedio
Un bacio e più cospicuo
Sì base più cospicuo che significa che tutti noi Stati nazionali dove a mettere più soldi erano nel Padreterno deve fare il base più cospicuo vorrei che fosse chiaro
Poi ci vogliono riforme in in direzione della trasparenza della partecipazione noi abbiamo proposto una serie di questioni che fra l'altro incontrano anche la piattaforma che stiamo discutendo qui proposta un'associazione
Serve un'Assemblea di rappresentanti parlamentari probabilmente sì perché su materie così sensibili parlamenti nazionali sono particolarmente attenti se tu non vuoi che ogni volta ogni decisione presa lei possa far scattare meccanismi di ritorno neo protezionisti c'è bisogno di un rapporto con i Parlamenti nazionali di consultazione di confronto e discussione che consenta una gestione più democratica delle decisioni in una materia così delicata come materia commerciale
Seattle Davos tutte e quant'altro pone un problema di rapporto con la società civile quindi noi proponiamo la costituzione di un forum della società civile che istituzionalizzato in sede WTO che si riunisca periodicamente che sia una spugna un luogo di confronto tra gli interessi organizzati l'associazionismo le ONG il mondo che esprime appunto i cittadini le opinioni pubbliche e WTO
C'è un problema di raccordo tra quello che decide il WTO e quello che decidono altre istituzioni internazionali che governano gli Shoes che sempre di più però sono intrecciate quelle commerciali dall'Organizzazione mondiale della sanità
All'organizzazione internazionale del lavoro o ad altre istituzioni
Allungata no ad altre istituzioni
E quindi vediamo come si costruisce un meccanismo di coordinamento di interfaccia alita tra istituzioni diverse al fine di avere una coerenza diciamo di gestione i processi di internazionalizzazione quindi
Si tratta come rete di
Un lavoro molto complesso molto ampio che non si realizza tra l'altro in pochi secondi e che tutto deve passare attraverso il consenso
E finisco su questo punto parate che la regola fondamentale che presiede il funzionamento del WTO è il consenso
La regola cui sono particolarmente diciamo attenti i propri paesi in via di sviluppo
Perché nella regola del consenso i paesi in via di sviluppo vedono un meccanismo di tutela contro decisioni che se con un meccanismo di consenso più attenuato potrebbero sì essere come dire sequestrati dei paesi più forte
Quindi il meccanismo attuale di consenso che c'è nel WTO non è contestato dei paesi in via di supporre che fosse chiaro
è difeso
Qualche volta persino
Come dire
Rifiutando qualsiasi tipo di riforma di qualsiasi no qualsiasi modalità per paura che qualche quindi le cose sono effettivamente molto complesse molto difficile
Durante la complessità la difficoltà non deve fare allegria non affrontarle anzi vanno affrontate vanno affrontate con grande determinazione io penso che l'Italia vuole perseguire con molta determinazione ma questo l'intendimento del governo italiano ma tra l'altro nel in Italia appunto come dimostra anche come io di oggi c'è un dibattito sufficientemente ampia c'è un grado di consenso largo al di là poi della discussione che c'è naturalmente su ogni singola proposta terra realizzare diciamo una riforma del WTO che vada nella direzione di una sua democratizzazione una sua capacità di gestire i processi di globalizzazione in modo maggiore l'obiettivo mi sembra fisco su questo il punto torno al punto iniziale diciamo conclude
L'obiettivo centrale che deve ispirare tutta la nostra iniziativa quale quello di conseguire una capacità redistributiva
Della globalizzazione che sia maggiormente qua step
E quindi maggiormente democratica si è certo
Tutto ciò che è in funzione di questo va costruito tutto ciò che contraddice questo naturalmente va ostacolato ma sapendo che appunto la globalizzazione se mi permettete è una dimensione in cui si riproducono una scala più grande e con modalità naturalmente che cambiano però gli stessi le stesse contraddizioni gli stessi grandi temi
Che nel corso del Settecento dell'Ottocento delle novecento si sono manifestati sono stati gestiti su scala nazionale
Il grande tema della globalizzazione è la redistribuzione della ricchezza delle opportunità su scala mondiale così come nel corso dell'ottocento e del novecento è stata la distribuzione della ricchezza dell'opportunità su base nazionale
Non è che il fatto che là dove il sole è una dimensione che pone problemi in termini diversi ma non annulla i problemi Nelli risolve di per sé nelle aggrava di per sé
E e ancora una volta allora il problema appunto il senso della politica
Cioè io trovo ogni tanto lo dico
Incerte visioni appunto mani che demonizzati della globalizzazione un'abdicazione della politica
Ecco perché la politica e la capacità soggettiva di dare un corso agli eventi e alle cose
E non capisco se e non capisco perché avendo avuto la capacità effetto ponendoci tutti i giorni questo obiettivo di dare un senso alle cose ciascuno nelle nostre parte dei nostri paesi non si debba avere la stessa determinazione la stessa capacità per darlo
Su scala internazionale torrente più difetti più difficile più complicato tutti ce ne rendiamo conto proprio per quella distanza che c'entra la velocità dei processi
E la lentezza delle forme organizzative della politica e le istituzioni a governare i processi ma tutto questo ci deve appunto indurre ad accelerare la nostra marcia e non a sperare chiusa velleitaria
Come dire questa è velleitario blocco di processi che invece nella loro dinamica spontaneo rischiano di essere sempre più veloci grazie
L'intento che
Avevano le associazioni e le organizzazioni che hanno firmato il primo documento e poi hanno lavorato su un testo più articolato e definito delle questioni che erano state indicate inizialmente era proprio quello
E che ricordava poco fa anche il ministro Fassino non non non casualmente il il punto di partenza non è stato quello di contribuire per la parte che riguarda delle organizzazione delle associazioni alla ricerca di nuove regole
Dopo le vicende anche abbastanza emblematiche della
Di Seattle nuove regole per l'organizzazione mondiale del commercio e per quella via
Ai processi di globalizzazione io sono tra quelli l'ho detto anche pubblicamente non non ha gioito
Per quel che era capitato sì attorno lo considerato
L'esplosione di una somma di contraddizioni in larghissima parte sottovalutate dei paesi che avevano promosso Seattle l'ho considerato un'occasione importante riflessione di modifica dell'approccio anche culturale che molti hanno avuto con quei temi
Non mi è sfuggito anche nel versante sindacale
Cioè da da un'angolatura particolare si è ristretta dell'esame della discussione il il permanere di contraddizioni risolte e di tendenze tra di loro post
è vero che poi mediaticamente la contestazione a Seattle ha avuto un riscontro le norme che però sarebbe opportuno non scordare ma è comunque la contestazione di destro anime non esattamente ispirate dalle stesse dalle stesse intenzioni
Alcune di quelle contraddizioni possono generare con l'evoluzione positiva a Seattle la discussione tra gli Stati è stata contestata anche dalla destra economica statunitense da forze che esplicitamente hanno corpi TV il protezionismo praticato non soltanto dichiarato
Questa articolazione con qualche
Estremo non non soddisfacente riguarda anche il fronte sindacale
E la stessa discussione che i sindacati hanno avuto qualche giorno prima della riunione dei governi nel nel loro organismo di rappresentanza mondiale insomma l'atteggiamento diverso e difforme anche di grandi organizzazioni di rappresentanza sociale o del tutto esplicito
Ora il problema per noi di conseguenza era fin dall'inizio quello di guardare con realismo al processo di globalizzazione
Processo che è nato da tempo e che genera una parte dei suoi effetti negativi in virtù dalla mancanza di regole l'intento non è quello di combattere ideologicamente alla globalizzazione ma di pretendere che questa venga accompagnata da un recupero visibile ed efficace di regole che son mancate che hanno favorito qualche degenerazione
Io credo che i ritardi nella definizione di regole e dei compiti delle funzioni dei soggetti che poi hanno il mandato per gestirle oggettivamente finisca con l'aiutare il carattere
Deteriore e regressivo dalla globalizzazione ricchi non dare invece visibilità e di rafforzare le occasioni positive che sono che sono indubbi
In parte anche meccanicamente automaticamente si sono prodotte negli anni passati ma forse hanno raggiunto la soglia oltre la quale edifici andrà il carattere del processo ha un carattere ambivalente
E la politica che deve esaltare gli aspetti positivi e contenere le possibili ricadute negative affrontando con realismo quello che è in campo il punto più difficile che per molti versi più delicato
è quello che è stato anche ripetutamente commentato oggi pomeriggio riguarda proprio la crisi oramai irreversibile dei modelli
Di rappresentanza
Economica le istituzioni sovrannazionali come sono chiamate ma anche istituzioni politiche
Abbiamo discusso con con uguale passione non non più tardi di di di un anno fa dei limiti prodotti nell'intervento e nella soluzione delle crisi
In in tante parti del mondo appunto come ricordava prima Fassino
Dal venir meno Della funziona istitutiva dell'ONU
La crisi balcanica è arrivata alla sua esplosione estrema con una guerra come quella che abbiamo guardato con preoccupazione in tanti perché un'organizzazione di rappresentanza politica sovranazionale non ha in sé gli strumenti non per reprimere comportamenti di quella natura ma per prevenirli
Io credo che questo sia non soltanto il punto fondamentale è quello della ridisegno della rappresentanza sovranazionale sia per quanto concerne le istituzioni economiche che quelle politiche ma anche il punto g chilometri più difficile
Adesso a ancora una volta
Partendo da una considerazione ovvia nel nel nel nostro mondo
Per le ONG e in parte diverso perché non esiste ancora strutturata una dimensione sovrannazionale ma guardate che in Europa non dico nel mondo i sindacati avranno il congresso della loro organizzazione mondiale la prossima settimana
Quanto sia insufficiente quella dimensione per affrontare non i problemi dalla globalizzazione ma quelli che vengono ancor prima del rispetto delle soglie dei diritti umani
Glielo potrei raccontare ma non è la sede nell'occasione
La cessione di sovranità
Da parte di soggetti che hanno la loro legittimazione in in forme di democrazia consolidate è pratica difficilissima
Però senza cessione di sovranità nelle quote e con le forme da condividere non ci sarà la soluzione secondo me di nessuno dei problemi che oggi travalicano le istituzioni
Sia quelle economiche che quelle politiche
Poi i modelli che si possono scegliere sono sono diversi tra di loro
La sociologia
Offre tante io tempo c'è un'esperienza concreta l'organizzazione di un'impresa come di una di una di un organismo di rappresentanza sociale ha bisogno di un reticolo di livelli definiti e di funzione di ciascun livello che possono variare a secondo dalla complessità della struttura che si deve organizzare certo l'unica cosa che non funziona che la la la struttura piramidale ma la piramide acutissima come quella che oggi riguarda l'OMC
Stabilire quali sono i livelli intermedi
Le loro funzioni
La concatenazione di queste funzioni per avere attraverso il consenso il funzionamento di organizzazioni che rappresentano articolazioni e norme sarà un compito di impegno straordinario ma è la porta dalla quale bisogna passare
La cessione progressiva di quote di sovranità ciascuno di questi livelli sarà un impegno presumo anche doloroso perché rimette in discussione la funzione originaria delle istituzioni che cedono sovranità guardandolo nel piccolo noi non siamo ancora oggi in grado di avere ma vale anche per l'impresa un'organizzazione di rappresentanza in Europa in grado di negoziare
Perché il livello di intervento dello reazioni sovrannazionali in virtù di una scarsissima cessione di sovranità
Che avviene apprezzo di condizionamenti enormi ancora insufficienza svolgerà una funzione che invece andrebbe consolidata in un arco di tempo breve ora figuriamoci se questa difficoltà per lo Stato quasi insuperabile per la rappresentanza sociale quale può essere la difficoltà analoga che incontrano le forme la rappresentanza politica
Però questo sarà il punto focale immagino anzi spero sia il punto focale delle discussioni dei prossimi delle prossime settimane
Per arrivare ad un sistema di regole che passi da una riforma con il grado adeguato di autonomia dell'OMC
Bisognerà trovare quali sono le fonti della legittimazione successiva
Sono fonti elettive sono rimandi che passano dalle fonti elettive sono altre forme di strumentazione mette spendibili lo dovranno decidere
I Paesi però credo anch'io che occorra
Accelerare questo processo senza il quale immaginare di contrastare la globalizzazione
Anche per chi lo volesse noi non siamo di questo piove come ho detto in premessa e sinceramente fuori da ogni umana possibilità paradossalmente chi a ostilità ideologiche dovrebbe porsi per primo questo problema mentre invece non lo fa dall'altra parte se ci si limita ad osservare un processo che comunque avanza
La possibilità di attenuarne le ricadute
Sia sociale che economica dei singoli Paesi è una possibilità anche sostanzialmente illusorio
Livelli di tenuta la possibilità di ammortizzare alcune delle conseguenza la globalizzazione diventa sempre più debole
Lo dico guardando ad un versante per noi molto esposto come quello dei diritti delle persone
Io non credo che il mondo che cresciuto rispettando le persone considerando la loro dignità nella foto i lavoratori di cittadino come un elemento della sua civiltà possa mantenere questo gradiente a lungo se intorno
Le tendenze sono esattamente opposto
Ora
Se la riforma dell'OMC e il punto dal quale partire poi in è importante che guardando con attenzione ad ogni capitolo di merito si costruiscano orientamenti comuni i più vasti più diffusi possibili
Partendo dall'esigenza di avere per organizzazioni come quelle che hanno promosso anche la riflessione di oggi che hanno come come sapete funzioni distinte ruoli distinti un rapporto dialettiche positivo con il proprio governo
Ma non perché questa dimensione risolve i problemi tutt'altro
Perché questi elementi di possibile convergenza
Vengano spesi progressivamente nelle dimensioni più ampie successive che sono le uniche nelle quali si possono definire le regole e il merito condiviso in primo luogo l'Europa e poi insieme Paesi dell'Unione
Nel rapporto con gli altri Paesi
Con gli altri Paesi del mondo
Il le contraddizioni che si atto la ha fatto esplodere ma che in parte erano presenti anche in precedenza diciamo che li una volta tanto e l'effetto mediatico che ha dato sottolineatura forte
Ad alcuni aspetti
Distinguendo quello che non sempre mi diano distinto tra il carattere progressivo della voglia di affrontare alcune contraddizioni che gli elementi regressivi che protezionistici che chi erano pure in campo
Quello che
Andrebbe
Considerato come terreno di impegno comune nella ricerca non è più o soltanto l'idea dello sviluppo compatibile
Ma del modello di sviluppo che poi si sceglie
Per competere in un mercato globale
Anche a fronte dell'affermazione di principio che però va tradotta
Del rispetto delle politiche espansive del rapporto con l'ambiente e del rapporto con i diritti
Intendiamoci se questo è visibile come orientamento e come volontà da parte dei soggetti che operano faccia un passo in avanti straordinario ma poi c'è un merito un dettaglio che non va che non va sottovalutato
Qui poi lo scontro semplificando molto tra due modelli ugualmente in campo
Un modello di competizione che considera la qualità come asse fondamentale
E le politiche destinate a stimolarla qualità
Nella produzione e nei servizi come quelle da privilegiare rispetto ad un altro modello che considera invece come vincente
Sì il contenimento delle dinamiche di costi la semplificazione tempo grossolana perché io penso che la il contenimento delle dinamiche di corso c'è comunque un elemento importante non mi convince affatto che debba essere considerato l'elemento prevalente Ethiad addirittura in qualche caso la riduzione progressiva dei costi diventi una mistica nella nella discussione
Dei soggetti di rappresentanza di rappresentanza sociale
Qualità o costi è un problema per l'Europa io credo che la discussione di Lisbona sia stato a questo proposito una discussione dagli elementi nuovi positivi perché l'assunzione della de l'obiettivo della piena occupazione in Europa
è già un passo in avanti
Sorprende che molti si siano dimenticati che nel mille novecentonovantasei non cento anni fa ma quattro anni fa la conclusione a Firenze del semestre italiano si si sia conclusa con un nulla di fatto
Perché Paesi importanti come l'Inghilterra la Germania negarono l'obiettivo della piena occupazione come obiettivo proprio il prioritario delle politiche europee
Poi non basta assume l'obiettivo dalla Della più occupazione come come abbiamo visto ci sono ricette non collimanti ipotesi a volte anche di vari canti
Se le politiche espansive lo sviluppo
Siano il fondamento oppure se invece il fondamento debba essere considerata la modifica che la flessibilizzazione del mercato del lavoro anche qui c'è un ulteriore divisione a valle di un obiettivo condiviso di non poco conto
Io credo che anche questa divisione riporti poi abbastanza rapidamente all'idea dalla qualità o quella dei costi
Però ci sono da Lisbona segnali confortanti c'è un documento che secondo me ha risolto in larga parte questa contraddizione o questa contrapposizione scegliendo
Attraverso un uso forse anche un po'infatti Zagato della new economy la via
Della competizione alta
Poi però questa competizione alta non può valere solo per l'Europa l'Europa la deve prospettare come scelta eccome condizione di vincolo agli altri dico l'Europa pensando in genere ai Paesi maggiormente industrializzati
Provando a risolvere
Successivamente alcune delle altre contraddizioni che sono in campo
Noi siamo molto
Attenti a quale il rapporto tra il modello di sviluppo e l'ambiente da un lato
In genere le associazioni che hanno promosso questa discussione e i diritti
Del lavoro e della cittadinanza dall'altro
Dico lavori cittadinanza perché per alcuni diritti il confine abbastanza difficili da definire con precisione
E in ogni caso ci sono una serie di diritti nel lavoro che progressivamente tendono a diventare diritti di cittadinanza ed è giusto che sia così e guai a fermare un processo di questa natura
Si possono fare anche per quanto ci riguarda esempi significativi quello de la maternità che è nato ed è stato strutturalmente concepito come un diritto del lavoro
Sta diventando per fortuna un diritto di cittadinanza con un processo abbastanza abbastanza rapido e che positivo
Ora questi standard quelli del rispetto dell'ambiente e quello del rispetto della persona
Io non credo saranno
Praticati
Attuati se non si realizzeranno alcune condizioni quasi preliminari poi forse è utile che cammino di pari passo ma non sappiamo per esperienza che
L'idea dell'assunzione la clausola sociale
Nei rapporti commerciali non trova il consenso di una parte consistente dei paesi terzi e dei sindacati dei paesi terzi penso anch'io che sia all'ONU dovessero discutere dei diritti dei minori
Non non non ci sarebbero condizioni però assumere alcunché
Sul piano delle dei comportamenti virtuosi di impegni per comportamenti virtuosi ma non perché soltanto il governo indiano o quello pachistano potrebbero avere delle contrarietà delle obiezioni i sindacati di quei Paesi
Non sono convinti dell'utilità della clausola sociale
E non sono sindacati di comodo non sono organizzazioni
Filo governative
O prive della necessaria autonomia
Sono spesso organizzazioni assolutamente legittimate dal consenso
Dei dei lavoratori non è sempre così in alcune parti del mondo ci sono ancora sindacati che non sono
Che non la regola considerati come come tale nell'accezione comune per noi europei ma sono organizzazioni che vedono nell'assunzione della clausola sociale la possibilità che si introducano forme di dumping alla rovescia
Perché non vedo non è comportamenti
Economici dei paesi sviluppati la reciprocità
Ecco perché dico che secondo me ci sono alcune cose che vanno fatte di pari passo addirittura ci sono delle precondizioni
Le politiche di cooperazione attiva sono uno di questi
Perché il limite della clausola sociale come è stato detto originariamente concepita quale tu non rispetti le soglie la clausola sociale io mini Visco la possibilità di acquistare le tue merci ovviamente non mini Visco mai la possibilità di vendette nel mille e questo nulla a che spartire con un'idea anche vaga di reciprocità allora cooperazione attiva e dall'altra parte la diminuzione progressiva ma certa e rapida del debito
Che sono le condizioni che possono consentire a Paesi che si vanno lentamente sviluppando di accelerare il loro sviluppo e di vedere un rapporto positivo con gli altri che gli chiedono nel contempo come scambi esplicito
L'accettazione di soglie
Nel sistema dei diritti che nelle politiche ambientali da non da non superare se non si realizza in concreto questa connessione come scelta politica prioritaria
Dei Paesi sviluppati e come scelta autonoma io temo che
La pur necessaria riforma
Delle istituzioni economiche politiche da sola non faccia fare grandi passi avanti perché una volta avviata la riforma arriva il problema il problema DTT di merito
Più acuto ed è questo
Vorrei aggiungere una piccola postilla a questa che mi pare poi la sostanza del delle delle delle discussioni che non a caso prima ha lasciato il poi in parte a Davos sono riprese
Nell'assunzione di un modello di un modello virtuoso e di un modello di competizione che abbia
Delle soglie invalicabili dove i diritti delle persone non vengono considerati come forma di flessibilità possibile
Guardate che non sto parlando di problemi che riguardano mondi lontani io credo che
Per fare un esempio vicinissimo a Novi
Nella logica che ha ispirato il quesito referendario sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Ci sia anche traccia di questa idea perversa
Quella di considerare cioè il rispetto di un diritto come una delle tante forme di flessibilità possibili e tracce che si trova nelle parole dei promotori ma anche nei commenti di una parte delle associazioni di rappresentanza imprenditoriale
Non mi tranquillizza il fatto che le associazioni di piccola e media impresa si dicano contraria quel quesito referendario
Avendo poi nella sostanza la nostra stessa opinione si potrebbe lucrare del mannaggia che deriva da da un'eventuale indicazione di contrarietà da parte di queste organizzazioni però se guardate per intero ragionamento che fanno lo considerano il venir meno di una loro condizioni di competitività
E questo è un retropensiero in qualche caso e per niente arretra esplicitato che riportato un'idea della competizione dove i diritti vengono di volta in volta diversamente considerati
In virtù di come si vuole espandere la propria presenza nei mercati il il il codicillo è questo un modello di questa natura ha bisogno di una condivisione anche da parte del sistema delle imprese
Io non trovo grande interesse nelle associazioni imprenditoriali italiane a considerare il discrimine qualità costi con discrimine vero
Se è vero come è vero ancora nella stessa discussione di
Qualche giorno fa a Genova c'era una traccia in quel caso visibilissima della sottovalutazione di questo aspetto
Quando le imprese italiane si dilettano con dovizia di particolari e di dettaglio nel descrivere cosa dovrebbero fare gli altri
Gli altri sono il Governo il Parlamento le istituzioni il sindacato per garantire un'adeguata capacità competitiva al sistema delle imprese italiane e dicono poco o nulla disse beh mostrano di a bere
Poca attenzione per i problemi reali o di averne a sufficienza ma di volerlo occultare
Il problema di come il sistema delle imprese alle singole imprese partecipano positivamente a questo processo non credo si possa dire che siamo in una condizione ottimale
Nella discussione relativa
Allora a come ci si sarebbe dovuti presenterà sia
Quella parte che c'è stato dopo Seattle nella discussione che non abbiamo avuto relativamente al problema dello sfruttamento dei minori le imprese italiane
Nella varia forma piccolo o grande che sia no cane hanno evitato accuratamente di convenire sull'esigenza di avere dei codici di comportamento
Dell'impresa
E l'affermazione
Siamo disponibili ma il tutto deve essere lasciato alla volontarietà della singola impresa la dice lunga sulle reali intenzioni
La mancanza di codici di comportamento introduce in piccolo nel mercato domestico ma poi può diventare problema di scala ben più consistente un'alterazione della concorrenza non soltanto la violazione dei diritti
Perché la differenza tra chi rispetta
Delle soglie e chi non la rispetta fa fa differenza dei quando la soglia dei diritti viene viene oltrepassata c'è tutto
C'è la conferma anche involontaria
Del lavoro sommerso dell'economia informale c'è la conferma delle forme peggiori
Di mancanza di rispetto nel caso specifico per noi sono prevalentemente quelle che riguardano i minori
E c'è per il sistema delle imprese un'alterazione dei meccanismi di concorrenza perché un mercato senza regole porta a queste condizioni
L'ultima cosa che volevo dire riguardano invece
Poi ne parleremo in un'altra che in un'altra sede come come è giusto e naturale io credo che il gruppo di associazioni e di organizzazioni che ha promosso prima il documento cento giorni da Seattle poi questa discussione
Con le nostre diversità di funzioni e di ruoli di rappresentanza però debbano tenere invita
Questo lo potremmo definire impropriamente cartello adesso farà mai al termine si dà una valenza prevalentemente negative sul lo dico per
Rapidità poi si possono cercare forme Pomponio
Un po'più un po'più brillanti
Perché abbiamo interesse a rafforzare
Il confronto sistematiche preventivo con il governo italiano per le ragioni che ho detto poc'anzi è vero bisogna darà atto non soltanto dal ministro Fassino ma anche al governo che in Europa è stato l'unico prima di Seattle a cercare un confronto che a ricercare degli orientamenti comuni
Siccome la fase che si apre dopo Seattle è ugualmente impegnativa anzi per molti versi più impegnativa
Io credo che sia giusto procedere così ora poi
Da Tom Ermete alleati e tutti gli altri
I compiti e le funzioni di rappresentanza sono diverse da quelle sindacali io non credo che ci sia incompatibilità che sindacato se Maya con una funzione doppia
Perché a sedi istituzionali già praticate di confronto senza rinunciare a quelle ma continuando a lavorare in questo gruppo noi dovremmo cercare di prospettare
Anche con sensibilità diverse nell'interpretazione dei temi di volta in volta dei punti di confronto con il governo
Per a bere credo
Due vantaggi
L'uno è quello di poter attraverso questa interlocuzione creare le condizioni perché il Governo italiano in una sede sovranazionale
Sostenga
Le sue tesi meglio come ovvio se condivisa anche da noi con un argomento in più il consenso che viene da un fronte ampio di organizzazioni sociali l'altro un po'più speculativo questo lo dico da sindacalista
Per poter fare la stessa cosa anche noi perché anche noi nelle nostre sedi sovrannazionali
Abbiamo le difficoltà che il primario e banalmente accennato e il poter sostenere delle politiche spendendo le come politiche che hanno il consenso di lunare ampia di ONG e meglio ancora se anche del dell'interlocutore di uno degli interlocutori istituzionali come come il Governo
Non dico che ci risolve problemi sarebbe una Pelosi su una bugia per cita ci dà un un po'di forza un po'di forza in più insomma che credo che
Ci sia per questa somma di ragioni interesse comune attenere aperta questa discussione e poi di volta in volta farà precipitare in un meccanismo di confronto preventivo
Del quale sinceramente interessa poco l'istituto l'esazione l'importante che ci sia sulla base volontari sono state in più di una circostanza vicendevolmente esplicitata
Grazie
Grazie al più
Ciccanti
Io
Grazie a tutti noi consideriamo sciolta diciamo al nostro questo nostro incontro con l'idea appunto di continuare un lavoro comune poi vedremo in che forme credo sia stata una giornata utile importante chiederemo anche la riforma del cammello per la maggiore ventilazione è una siamo un clima e bottino più fresco di questa sacra grazie