Incontro con il Ministro del Lavoro Cesare Salvi org. dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unità provinciale presso il Centro Dibattiti del Palavobis

Dico questo di Marchioro che molto importante
Io desidero innanzitutto ringraziare il ministro Cesare Salvi che ha
Onorarci della sua preferita l'attenta
Presenza molto importante perché come a tutti noto sul i temi del lavoro il governo è impegnatissimo e abbiamo numerosi nodi da sciogliere ringrazio poi gli altri partecipanti il senatore Carlo Smuraglia presidente della Commissione lavoro della Camera
Alfiero Grandi responsabile del lavoro del DS nazionale
Il nostro segretario della Camera del lavoro Antonio Panzeri
Il responsabile della redazione di Milano dell'Unità ritiene ormai
Bene io ricapitolo brevemente i temi caldi della situazione comincerei da un tema particolarmente scottante per noi milanesi che è il tema della flessibilità
Come è noto il sindaco Albertini ha varato un Patto per il lavoro che ha prodotto un effetto deleterio una spaccatura sindacale
E in questo io desidero soltanto dire che è piuttosto improprio come ruolo delle istituzioni in quello di produrre ipotesi di patto per il lavoro che spaccano le organizzazioni sindacali
Tutta la legislazione in materia di mappati Daria prevede che siano le parti sociali che ipotizzano degli apporti fra di loro gli sottopongono poi alle istituzioni in questo caso invece abbiamo avuto un riterrà completamente diverso la natura di questo patto
è abbastanza ideologica bisogna dire in questo sicuramente dal mio punto di vista ha pesato il fatto che il sindaco Albertini ha voluto metterci lì qualche comprensivo di anni Assolombarda e Assolombarda di un certo di un certo tipo
Un problema sul tappeto che dovrà ancora essere soldo e io mi auguro possa essere recuperato innanzitutto attraverso una discussione che recuperi l'unità sindacale
Il punto è questo è lecito in una realtà come quella milanese dove il mercato del lavoro è teso la disoccupazione maschile non supera il quattro virgola cinque per cento quella femminile arriva al nove per cento ipotizzare patti in deroga ai contratti nazionali di lavoro sia per quanto riguarda l'uso del lavoro a termine sia per quanto riguarda il salario contrattuale questo
Il sindaco peraltro avvenuto qui a visitare la festa avvenuto raccontare ai giornalisti
E D'Alema d'accordo con lui no hanno i loro risultati poi qui abbiamo anche il ministro che avrà modo di dieci la sua hanno con me del governo
Sulla flessibilità peraltro cioè comma pluralità di accettazione si parla di flessibilità a tanti titoli e forse è il momento di fare un po'd'ordine c'è la flessibilità che è stata gestita con i contratti nazionali di lavoro che permette l'ingresso in forme atipiche piuttosto rilevante il Antonio Panzeri anche recentemente spiegava che nelle realtà milanese
Il la flessibilità è molto ampia più del sessanta per cento degli avviamenti avviene in forme atipiche va ad aprire part-time lavoro temporaneo contratto di formazione lavoro lavoro interinale e quant'altro
è il fatto grave questa flessibilità in entrata io posso dire nella mia esperienza di ex assessore provinciale che nella realtà milanese questo fatto non è molto grave nella realtà milanese perché la flessibilità in entrata funziona abbastanza come me
Il periodo di prova al termine del quale per molti c'è un lavoro a tempo indeterminato
Quando leggiamo sui giornali che non è più tempo di lavoro fisso
Beh io desidero ricordare a tutti che le statistiche dicono che nel settore manifatturiero della Lombardia il novantaquattro novantaquattro per cento degli addetti lavora a tempo indeterminato
Questo succede anche perché l'imprenditore ha bisogno nelle nella nostra realtà di alte professionalità di professionalità consistenti
E non appena a sud si sono formate certamente non se ne fanno scattare quindi credo anche che bisogna stare attenti le lanciare parole d'ordine che possono essere deprimenti rispetto alle aspettative dei Giovanni
C'è poi un altro tipo di flessibilità che passa tra terzo nella esternalizzazione del ciclo produttivo queste arrivata a forme molto consistenti è praticata ampiamente anche dalla piccola impresa
E questa flessibilità prende le forme di contratti nuove su cui molto dobbiamo ragionare anche vedere nella un le statistiche dell'anno scorso dicono che a Milano centosettantasei mila persone hanno un contratto a collaborazione
E settantuno mila aziende li hanno richiesti questo tipo di contratto apre la flessibilità assoluta perché naturalmente si fa per determinati periodi
Viene pattuito per periodi di tempo determinato lo stesso vale per il lavoro interinale le piccole spese utilizzano moltissimo anche noi con le cooperative molte delle quali usano lavora in maniera selvaggio e non aderiscono alle centrali cooperative
E questo è un un insieme di fattori che viene avanti che abbisogna di una disciplina voglio ricordare che al Parlamento è stato discusso uno provvedimento legislativo che è già passato al Senato che disciplina
Un forme di tutela nuove e più elevate per il contratto a collaborazione si tratta di vedere qui come andiamo avanti su questa strada
Questo punto molto importante anche dal punto di vista della copertura previdenziale questi lavoratori versano all'INPS complessivamente un dodici per cento mentre il lavoratore regolare versa all'INPS il trentasei per cento circa
Ovviamente insieme l'azienda e se queste forme di lavoro dovessero prolifera in maniera sempre più ampia verrebbero fuori problemi su ogni Bersani
Ecco ma non basta quando il dal
Dalla Confindustria dall'insieme delle associazioni imprenditoriali piena ma anche una forte indicazione verso la flessibilità noi oggi sappiamo che pensano alla flessibilità in uscita alla libertà di licenziamento alla revisione dello Statuto dei lavoratori
Sulla abolizione della divieto di legislazione di Rimini licenziamento sulla giusta causa
Su questo ci vuole un pronunciamento chiaro da parte nostra l'ambiguità su questo punto non può essere
Produttiva di nessun risultato positivo abbiamo poi all'ordine del giorno tutta la questione delle pensioni il contesto
Qui presente avrà modo di sviscerarlo io chiedo ai presenti sia possibile di illustrarci anche a che punto è il trasferimento delle competenze del ministero del lavoro in in materia
Di Collocamento di servizi integrati per l'impiego perché da questa riforma peraltro abbastanza sconosciuta nella sua importanza dal nostro popolo possono venire fuori dei risultati importantissimi per quanto riguarda il bilancio occupazionale del nostro Paese
Le sperimentazioni condotte a Milano dicono che questa riforma può essere molto importante per avvicinare l'Offerta alla domanda che se noi riuscissimo a vararla in tempi rapidi a mettere in moto gli enti locali
In maniera seria nella barocco di sistemi moderni di incontro di domanda offerta e di orientamento e di formazione professionale collegata al le esigenze individuali per migliorare il bagaglio professionale degli individui potremmo abbattere la disoccupazione solo per nella diciamo così l'eliminazione di quella che si chiama disoccupazione trizio Nale e di un numero per cento uno virgola cinque per cento in tempi abbastanza rapidi e questo naturalmente per i livelli occupazionali del nostro Paese sarebbe un fatto molto ecco io cesso qui con questo va al piccolo piccola traccia che ho potuto fornire
Per quello che sono in grado e passerei senz'altro la parola a Michele un bagno per le domande che desidera rivolte
Come evitare Chiara Bisogni
Mi ha tolto metà della Porsche sei domande che aveva posto lire sono domande chiave per le prospettive
Giuseppe riposi
Dedicato oltre che problematico fare
D'altra parte noi visto siamo fortunati perché abbiamo come dire i principali protagonisti dell'aprile lavoro in Italia patria al ministro
E in secondo ordine
Presidente Commissione lavoro del Senato
Responsabile diessino del lavoro di Settala
E quindi allora possiamo acquisire pone vedi più pretendere delle risposte e con la prima domanda che vorrei porre a tutti voi e la seguente sino fosse un marziano
Va bene arrivasse in Italia
Sane sconcertato nel senso che da una parte tutti gli indicatori dell'economia e gli stessi e specialisti economici
E prevedono salvo poi dividersi sulle percentuali di incremento su lo sviluppo sulla famosa ripresa
E tant'altro
Sindacalisti
E imprenditori che invece si stracciano le vesti debbo dire gridano ai quattro venti il loro pessimismo
Allora io chiederei chi ha ragione e l'ottimismo degli degli analisti può il pessimismo dieci lavori
Perché non è chiaro è un gioco delle parti
Ma io credo che ci siano possibilità seguendo le politiche giuste
Di inserire il nostro Paese in una
Prospettiva di sviluppo di ripresa economica
Noi abbiamo indicato da D'Alema è indicato per li cinquecento giorni finali della legislatura
La priorità occupazione
Naturalmente collegata da un lato lo sviluppo dall'altra alla qualità voglio l'occupazione stessi
E in questo campo come dicevo bisogna evidentemente da un lato scegliere le politiche giuste
E dall'altro vedere in quadro complessivo
I problemi dell'Italia che sono tra loro collegati
Si parlava di flessibilità
Che una parola come veniva detto nell'introduzione
Che ha significati molto diversi
E quindi comporta anche qui voci molto divenne che equivoci profondi
Mi verrebbe di dire dove diceva Madame Roland erano quella
Protagonista della rivoluzione francese o prima di essere ghigliottinato nel nome della libertà diceva libertà quanti delitti si commettono il tuo nome
Anche per la flessibilità si potrebbe dire flessibilità quanti diritti si con quanti delitti si commettono in tuo nome
Perché è chiaro che è un elemento di di flessibilità una viabilità la flessibilità una flessibilità di sinistra
C'è e deve essere perseguita e dirò fra un momento in che senso
Ma quando per flessibilità invece
Dietro questo nome
Si intende
Come è stato detto una settimana fa salvo poi dire che si era voluto dire un'altra cosa
Flessibilità vorrebbe dire sospendere tutte le regole giuridiche dei contratti del lavoro del Mezzogiorno per tre anni
Salvo coi uno potrebbe dire a quel punto ottenuti risultati tornare come prima salvo potesse nelle al resto dell'Italia
Evidentemente si formula una proposta che non è quella della flessibilità ma è quella della precarizzazione portare di tutti i rapporti di lavoro
Oltretutto in una realtà come quella meridionale nella quale purtroppo questa situazione esiste già si chiama sommerso del lavoro nero e l'obiettivo del governo è esattamente quello posto quello di farli emergere questa realtà è questa situazione
Quando per flessibilità si intende
Come
Dichiarazioni di queste sale del sindaco di Milano
Pagare una persona seicento mila lire al mese
Con un contratto che possa essere sciolto in qualunque momento
Si dice qualcosa di inaccettabile sul piano sociale e che contrasta con le leggi della Repubblica e con i contratti collettivi nazionali
E che non accadrà se non altro perché la legge i contratti collettivi in questo Paese vanno rispettati e devono essere rispettate
Quando per flessibilità si intende gli uomini referendum sui quali sono state raccolte le firme queste strade abolizione della giusta causa di licenziamento viene la norma chiave dello Statuto dei lavoratori e quindi tornare in un periodo nel quale si poteva licenziare liberamente il dipendente senza doverne darne conto e senza subire conseguenze significa qualcosa in cui non c'è niente di moderno e come stavano le cose e cinquanta anni fa
Vorrei capire che cosa c'entra tutto questo con la modernità con riformismo col fatto di adeguarsi ai tempi che cambiano intesa in questo senso la flessibilità con questo governo in Italia non ci sarà
Uto dopodiché si bassa alla parte invece diciamo
Seria
Il discorso che riguarda in una certa misura le figure contrattuali nuove dico in una certa misura perché c'è l'illusione cambiando le regole contrattuali ad ottenere di Sacchi e miglioramento
Ora noi abbiamo già un ampio arco di lavori atipici in questo Paese
Lavori nuovi
Che presentano aspetti è caratteristica molto diverso anche qui bisogna distinguere
C'è un tipo di contratto per esempio il part-time
Che se usato in modo appropriato e un buon strumento per creare occupazione
Per venire incontro sia alle esigenze delle imprese che alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici di avere rapporti di lavoro anche per motivi loro personalità
In un tempo delimitato per dedicare altro tempo ad altre attività di lavoro come il no anche il lavoro di cura ho per avere tempo libero a propria disposizione è uno strumento che ha dato risultati positivi in altre realtà io penso sia giusto incentivare non è una deregolazione un'altra forma di rapporto giuridico
C'è soprattutto in altri casi invece si tratta di intervenire per introdurre diritti e protezioni
E il caso del lavoro parasubordinato nel quale convivono realtà molto diverse
Come si sa realtà professionali figure sociali molto diverse e una situazione finora di debolissima configurazione giuridica non si sa bene di che si tratta c'è una legge chi ha visto proprio promotore Carlo Smuraglia approvata dal Senato adesso all'esame della Camera c'è un problema molto rilevante
Che è quello di chi diciamo la parte di questi parasubordinati che per i quali questo lavoro e lavoro principale ed esclusivo questo si può vedere perché la partita in seduta del prequel queste persone sono oggi identificabile unicamente perché magari del contributo del dieci dodici per cento
Parte questa categoria solo questo gli è l'unica attività lavorativa altrui hanno anche avverte partite IVA oppure sono in pensione mi sono realtà diverse
Però c'è una realtà soprattutto giovanile che ha in questo strumento lo strumento principale della propria attività lavorativa
Qui si tratta di definire diritti
Di definire il modo con cui vengono usati i contributi che vengono pagati oggi con questa contribuzione del dodici per cento se si immaginasse una carriera lavorativa tutta legata a quel tipo di rapporto di lavoro il risultato finale sarebbe e una pensione al minimo probabilmente nemmeno superiore alla soglia della pensione sociale qui c'è un problema da affrontare da affrontare anzitutto dialogando davvero con queste persone
E per dialogare davvero con queste persone e bisogna che si diano una loro rappresentanza che abbiano proprio rappresentante una propria rappresentatività
La legge approvata recentemente prevede che il comitato di gestione del fondo presso l'INPS dei parasubordinati sia per la metà eletto dai loro dai rappresentanti io intendo dare al più presto attuazione a questa legge
In modo che i parasubordinati il popolo del dodici per cento si eleggano direttamente i propri rappresentanti al fondo INPS intanto per controllare come vengono decisi i propri fondi e anche per poter dire loro punto di vista sui loro problemi perché oggi tutti si sentono legittimati a parlare in nome del popolo del dodici per cento tranne i diretti interessati
E poi c'è una politica di flessibilità che sono le politiche attive del lavoro delle quali rubarla
Che sono la risposta che dobbiamo costruire al problema posto fisso posto non fisso quando si afferma
Che
E meno facile oggi che in passato iniziare un'attività lavorativa nella prospettiva del posto fisso ed è vero perché cambiano conduzioni produttive e ci sono gli affetti della globalizzazione
In passato quando si iniziava un'attività lavorativa un operaio entrava in fabbrica un oppure ci si impiegava in un'impresa privata è un'impresa pubblica
Si immaginava compiendo quel passo di compiere una scelta che sarebbe durata tendenzialmente tutta la vita si restava sempre in quel posto si si costruiva la propria pensione insomma tutta la propria prospettiva in quel modo
Questo è chi siamo diventa più difficile oggi nelle mutate condizioni lavorative ma di fronte a questo non bisogna ovviamente dire non non ha senso dire
Non solo che ciò sia una bella cosa perché non è detto affatto che sia una bella cosa e nemmeno che la politica rimanda passiva a prendere atto di questo qui flessibilità vuol dire costruire politiche attive del lavoro
Politiche attive del lavoro che aiutino a passare da un posto di lavoro a un altro posto di lavoro e corretto lo si lasci
E questo è un insieme di politiche che abbiamo avviato in cui c'è la questione formazione formazione dei giovani anche formazione degli anziani formazione di quelle persone di quarantacinque cinquanta cinquantacinque anni che rischiano se perdono il posto di lavoro inattese di arrivare all'età pensionabile se non è se non è stata raggiunta di restare senza alcuna possibilità di lavoro perché la loro qualificazione alla loro formazione non le rende adatti alle nuove esigenze
E queste purtroppo sono realtà che si diffondono dal livello operaio anche a livello dirigenziale delle diverse categorie di un'informazione anche di anche per questo tipo di problema
Politiche attive del lavoro vuol dire una nuova organizzazione decentrata
Dei centri per l'impiego vuol dire la riforma del collocamento vuol dire nuovi ammortizzatori sociali c'è un'indennità di disoccupazione che sia strumento di reinserimento
Per cui chi perde il posto di lavoro viene aiutato con la formazione con i servizi all'impiego concreti
A a mettersi in contatto con una domanda di lavoro che possano inguardabile
E naturalmente quindi indennità di disoccupazione sempre meno come strumento assistenziale sempre più come strumento di reinserimento con il corollario naturalmente che uno Stato che
E in grado di organizzare queste politiche e quindi i centri per l'impiego voi ha il diritto oltre che il dovere quando trova un posto di lavoro di dire se non lo accetti per evidentemente i benefici che derivano dalle liste di collocamento dall'indennità di disoccupazione in modo che nel collocamento
Ci sia davvero e dei benefici posso godere ci sia davvero chi non ha un posto di lavoro e che è disposto a lavorare
Allora a quel punto le strutture pubbliche si attivano per trovarle un posto di lavoro corrispondente per formarlo se non alle condizioni formative per sostenerlo anche economicamente con l'obiettivo di rimetterlo a lavorare non di assisterlo vita natural durante
Queste sono moderne politiche del lavoro questo è un concetto di flessibilità modernamente inteso che deve e può essere realizzato e che costituisce l'asse portante
Di Corradi formale UE dello stato sociale Welfare State
Di cui tanto si parla ma rispetto al quale di solito sembrava sembra dover consiste nella riforma dello Stato sociale nel tagliare le pensioni
Infatti il ribasso iniziato Massa abbandono quest'argomento e Magendie sarà chiesto successivamente grazie tanto avremo modo utilizzo
Scura
Ma non torno sugli argomenti sviluppati dal ministro Salvi perché sono pienamente d'accordo colui ritorno un momento alla domanda iniziale
Per dire che a mio parere la una ripresa in qualche modo anche ti limita c'è perché lo dicono alcuni dati sui dati non si può discutere
Perché resta
Il pessimismo una preoccupazione
Diciamo più che delle parti sociali in generale delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
Credo che sia soprattutto per il fatto che è un dato acquisito
Che la ripresa economica non si converte automaticamente in posti di lavoro e nuove opportunità di lavoro se non è guidata pilotata orientata se non c'è uno sforzo di buona volontà da parte di tutti allora la prima cosa che bisogna chiedere alla parte imprenditoriale
E di cogliere l'occasione
Di un qualche una qualche ripresa per investire di più
E per investire di più in termini nuovi e nei luoghi dove c'è il maggior bisogno di investimenti perché in realtà di incentivi ormai ce n'è una quantità enorme al punto che una legge del parlamento di questo anno ha previsto che una delega al Governo per riordinare la materia degli incentivi perché ormai è diventato un labirinto enorme e forse anche il momento di visitare diversificare porrei qualche condizione cioè non dare gli incentivi a tutti ma dare gli incentivi a chi
Dimostra che difendibili servono davvero per produrre nuovo occupazione e quindi il primo atto di buona volontà e forse di smetterla di questo discorso un po'ozioso inutile sulla flessibilità quando invece il discorso è un altro e quello come creare nuovi posti di lavoro con investimenti da parte di chi alla possibilità economiche di investire e con uno sforzo anche da parte nostra anche da parte del Governo e del Parlamento di orientare meglio e di più questa ripresa che si delinea orientare meglio di più che cosa che cosa vuol dire cercare di individuare quali sono i settori nei quali il nostro Paese può in qualche modo specializzarsi
è convinzione diffusa che noi non saremo competitivi per quanto riguarda il costo del lavoro chiesto io con alcuni Paesi dell'Estremo Oriente che è inutile che ci mettiamo su quel terreno insistendo su questo punto potremmo competere invece investendo nel capitale umano formazione innovazione ricerca cioè nella qualità
E superando alcuni gatti perché noi abbiamo nei confronti di altri paesi che sono per esempio il fatto di essere tra i posti inferiori soprattutto nei paesi europei per quanto riguarda i servizi e particolarmente i servizi alla persona intesi nel senso più ampio
L'ora se
Investiamo queste risorse che si delinea
In ricerca e innovazione nella qualità dei prodotti e nella qualità personale quindi nella formazione qui possiamo davvero immaginare che una ripresa si converta a questo punto di nuove opportunità e nuovi posti di lavoro abbandonando questo discorso ozioso
E sbagliato ma anche credo pretestuoso secondo il quale sembra che se vogliamo il posto di lavoro a uno e lo diamo a un altro i posti di lavoro diventino due in realtà se si licenzia un lavoratore sbanda un altro al suo posto il posto di lavoro è sempre lo stesso noi abbiamo bisogno un certo punto di creare invece nuove opportunità e di svilupparle quindi questo mi pare il discorso da fare e la spiegazione del perché soprattutto le organizzazioni sindacali dei lavoratori insistono per queste nuove forme di investimento da parte di tutti perché governo e Parlamento rispettino gli impegni del Patto di Natale ma di rispettino anche gli imprenditori e investano soprattutto nel Sud al nostro Paese perché concludo su questo punto un'altra cosa singolare
E che gran parte dei posti di lavoro nuovo che si vanno creando vengono fuori proprio nelle aree del Paese dove il fondo la disoccupazione è meno grave rispetto ad altre poste allora l'orientamento di questo sviluppo deve essere anche per favorire dei sistemi di sviluppo di incentivazione di creazione di nuove opportunità dove il problema della disoccupazione e veramente a un livello drammatico e rischia di diventare come nel Sud
Talvolta a livello addirittura di ordine pubblico questi sono i punti mi pare Visco una preoccupazione
E devono costituire un impegno veramente serio da parte dei
La parola
Pansera ragioniamo lavoro e perché e con grandi realtà volevo fare un'altra domanda poi
Quel tipo di sviluppo quindi sulla flessibilità
Sì se è possibile fare una premessa io sono convinto che aperto lui in questo Paese un evidente conflitto sul carattere per lo sviluppo e anche sugli elementi che sono necessari rendere possibile questo sviluppo lo dico molto brevemente
Perché a me sembra che in questa fase nuovo credo che l'Europa si propone
Patto di stabilità
E nello stesso tempo anche l'euro quindi cambi fissi in qualche modo impongono al nostro paese e al sistema delle imprese non solo per così dire una politica di bilancio adeguato questa
Nuova dimensione
Ma impone anche un salto di qualità nei livelli di competizione del sistema economico e produttivo
E le cose che ci siamo detti nei mesi precedenti in qualche modo si stanno determinando già adesso che siamo di fronte ad un vizio di fronte a questa esigenza di rendere più competitivo il sistema economico e produttivo italiano ci sono due modi di vedere le cose dovuto quello che pensano le imprese che sia possibile rendersi competitivi essendo venuto meno alla fase della svalutazione competitiva attraverso una riduzione dei costi è particolarmente dei costi da lavoro e da qui la discussione molto forte l'accesa anche sugli elementi di flessibilità dall'altra parte vi sono invece opinioni diverse c'è chi ritiene invece che sia possibile come diceva Smuraglia prima a stare sul mercato rendere competitivo il sistema imprenditoriali stemma produttivo del nostro Paese attraverso l'introduzione massiccia di elementi di qualità di innovazione di processo e di prodotto che potrebbero rendere duratura il sistema di competizione a livello internazionale questa io vedo è la sfida che abbiamo di fronte anche le
Proposte che potranno essere fatte da parte terzo dal governo credo che sia importanti se in qualche modo disegneranno un profilo o in una direzione o in un'altra direzione
E questo ci riporta al campo per la discussione sulla flessibilità e sul il tentativo di introdurre questo elemento di riduzione dei costi la mia opinione che la flessibilità ormai sia Ugo Parolo Ugo avvelenata
Credo che sia opportuno uscire un po'dalla genericità con la quale si
Discute di flessibilità
E si è importante anche che vende un indirizzo molto chiaro e preciso i quali possono essere gli elementi che dovranno caratterizzare la nostra discussione sulla flessibilità perché se no altrimenti il rischio è che si crei un senso comunque sbagliato nell'opinione pubblica del mondo del lavoro per cui il processo ineluttabile è quello che ci deve portare ad avere non solo la flessibilità in entrata e ce ne sarà tanta ma soprattutto la flessibilità in uscita impegnato per facilitare l'uscita il fatto che si possa licenziare come quando si vuole togliendo quella che
Il il licenziamento per giusta causa
Se la domanda è se siamo d'accordo o meno sulla flessibilità la risposta deve essere una risposta positiva noi siamo d'accordo con la flessibilità
La flessibilità è uno strumento indispensabile per modellare anche perseguire per accompagnare un processo di sviluppo economico e produttivo del nostro Paese
Però dobbiamo intenderci di quale flessibilità dobbiamo disputa a
Allora siccome si è tirato in ballo il Patto per il lavoro Milano fermiamoci un attimino mila io ritengo sostanzialmente
Che noi abbiamo di fronte un quadro che ebbene tenere presente la situazione milanese ci propone questo il novantadue per cento delle imprese a Milano che è composto da aziende che hanno una classe di ampiezza che vada uso a nove dipendenti
Credo di non inventare niente nel dire che in queste imprese non si applica lo Statuto dei diritti dei lavoratori e io ritengo che non applicandolo c'è una flessibilità estrema anche in uscita
Abbiamo una situazione di danno
Per la quale
Un mercato del lavoro che è sufficientemente istruito
Un tasso di ricambio sul mercato del lavoro che si avvicina intorno al nove per cento
A regole attuali il che dimostra che non c'è un sistema rigido ma c'è un sistema ripeto fluido che permette appunto questo ricambio il nove per cento è una cifra molto elevata perché stiamo parlando di circa un milione e mezzo di persone che l'avvocato e quindi facciamo le debite proporzioni vediamo quale questo tasso di ricca nello stesso tempo abbiamo una situazione di grave difficoltà anche questa bisogna dirlo noi abbiamo avuto un calo degli investimenti esteri su Milano di circa il cinque per cento
E questo caldo non è determinato da una rigidità del mercato del lavoro ma è determinato sostanzialmente da una rigidità del sistema è particolarmente del sistema infrastrutturale dei servizi alle imprese del sistema formativo e così via
Cioè solo in prese che anziché investire su questa realtà investono su altre realtà che sono maggiormente attrezzate dal punto di vista della competizione internazionale allora bisogna che noi intendiamo davvero di quale flessibilità dobbiamo discutere io credo che dobbiamo discutere di flessibilità del sistema e in questo ovviamente anche dirla possibile flessibilità del lavoro proprio per incoraggiare questo sistema di sviluppo
Le cose che sono state discusse a Milano però non sono state queste
Questo significa che noi non dobbiamo fornire delle risposte anzi lo dobbiamo fare fino in fondo alle fasce deboli del mercato del lavoro mi riferisco agli immigrati mi riferisco ai disoccupati di lunga durata e così via
Il problema è come si danno questa risposta che proposte che abbiamo messo in campo nove sono state molto semplici disponibile a discutere di utilizzare le flessibilità più congrue
Tra quelle legislative esistente quelle contrattuali esistenti per fornire risposte a questa fascia deboli del mercato del lavoro attraverso progetti finalizzati che permettevano di inserire
Anche gradualmente questi lavoratori nel mercato del lavoro per poi portarli ad una sorta di stabilizzazione
La risposta che sono state fornite su questo versante sono state disarmanti nella loro semplicità
Noi abbiamo bisogno di una griglia di flessibilità ulteriori aggiuntiva da consegnare al mercato e poi sarà il mercato che si regolerà rispetto alle proprie esigenze rispetto alle proprie convenienze in quelle cose che venivano dette che sono state dette in questi mesi in questi ultimi giorni e in qualche modo dette anche da parte del ministro Salvi in sostanza c'era un elemento di fondo il tentativo è quello di deve regolare il mercato del lavoro milanese e non solo cioè tirare una riga rispetto a quelle che erano le vecchie forme del rapporto di lavoro
Istituirne delle altre e nello stesso tempo destrutturare il sistema contrattuale che come si sa fondato su due livelli uno nazionale col contratto nazionale il muro decentrato nel luogo di lavoro il tentativo è di costruire un sistema contrattuale molto più conveniente a livello territoriale che toglie di mezzo il contratto nazionale di lavoro
A queste cose noi abbiamo risposto di no
Perché non è la vigilia che permette non solo di stabilizzare l'occupazione di fornire risposte
Sostanziali a queste fasce deboli del mercato del lavoro che è quella di disegnare in qualche modo un mercato del lavoro che veda lavoratori di serie A lavoratori di serie B
Con un pericolo forse molto più grande che è quello che dopo aver fatto questo accordo ci sarà una graduale ed oggettiva estensione di queste nuove forme anche coloro che stanno attualmente oggi nel cosiddetto mercato del lavoro stabile perché nel momento in cui si fa passare l'idea che tra l'altro riportata anche nelle proposte referendarie della Bonino di una liberalizzazione dei contratti a termine le conseguenze sono molto semplici
Se si toglie la causale contratti a termine il significato è molto semplice vengono assunti e licenziati come nel oggi la causale prevede che uno può essere assunto col contratto a termine attraverso stagionalità
La sostituzione maternità riferirsi si toglie la causale significa sostanzialmente che si fa passare attraverso la finestra il licenziamento senza giusta causa l'interruzione in qualche modo dal rapporto di lavoro quando il datore di lavoro ritiene opportuno aggiungo definiscono
Che tra l'altro è anche molto originale che ci sia un'organizzazione sindacale che spingano su questo terreno fertile
Nel momento in cui si toglie la causale a questi strumenti l'unica causale che rimane l'adesione soggettivo del lavoratore io mi chiedo in un rapporto diretto tra datore di lavoro e lavoratore le organizzazioni collettive che tipo di rappresentanza potrà disegnare nel proprio futuro io credo poco o niente
Per questo ritengo che
Rimane inalterata la nostra posizione per quanto riguarda presto
Patto per il lavoro se ci saranno correzioni di forma e di sostanza la CGIL disponibile a discutere in caso contrario rimane la nostra posizione perché riteniamo in questo modo di difendere la dignità e i diritti di coloro che lavorano e di coloro che vorranno entrare nel mercato europeo
Bene per concludere questa prima tornata volevo chiedere ah perfido grandi
Ricordo che la domanda iniziale era perché questo quindi l'ottimismo degli analisti sul piano economico e perché invece questo pessimismo del mondo dell'impresa del mondo del lavoro rispetto l'occupazione
L'intervento anzi quasi tutti interventi ma pensieri la esplicitato con una parola molto significativa
L'ha definita
Una parola Beninati
Ed è vero perché la possibilità come altri strumenti e già il lavoro penso alla formazione sono sempre finalizzate a una politica
Ecco quello che lo si capisce è se tutto questo gran parlare di possibilità e le a quale tipo di modello di sviluppo economico si reca cioè
Per gira una battuta se noi attraverso lapis nove se sì modo visto che ha messo la possibilità vuole creare un un modello industriale che fa vuol far concorrenza al Terzo Mondo o ai Paesi e industrializzati
Io su questi temi
Mi sono affetti da Simona Torretta di risposte
Prega
E intanto per ciò che riguarda la ripresa noi siamo stati assieme al resto della maggioranza e del governo protagonisti dell'entrata nell'euro e della politica di risanamento che ne era il presupposto nel corso di questi anni come sapete
Si è cercato di rimontare la gravissima questione del debito pubblico e avere creato condizioni
Di stabilità ha consentito di entrare nell'ambito della moneta unica poco più di un anno fa abbiamo salutato questo come un importante risultato
Non possiamo dimenticare però che nello stesso momento in cui questa scelta politica è stata compiuta abbiamo sempre pensato che con noi hanno pensato le altre forze della sinistra europea che l'Europa non poteva essere solo moneta unica e risanamento così importante cose fondamentali presupposti
Ma che dal risanamento e dall'entrata nella moneta unica non sarebbe derivata automaticamente una politica di sviluppo
Una politica conservatrice che è durata molti anni in Europa aveva fatto di questo l'unico punto del problema
Il ruolo della sinistra in Europa in Italia è quello di fare in modo che nella politica economica ci sia accanto insieme al risanamento anche una politica di sviluppo e di occupazione
Dobbiamo dire che ancora oggi questo in Europa non marcia con la velocità necessario
Sulle spalle di Prodi appena diventato presidente dell'Unione Europea c'è un'aspettativa molto forte
Perché in fondo è con questa Commissione chiamiamolo con questo governo europeo anche se ancora un governo vero e proprio non è che noi abbiamo bisogno di dare e di imprimere la svolta che è necessario allora segnali di novità naturalmente ce ne sono
E naturalmente è meglio che siano elementi di sviluppo anche moderato piuttosto che la stagnazione che abbiamo avuto in passato e che in particolare in Italia che è cresciuta meno di altri paesi
Ci ha reso più difficile il compito di creare occupazione oggi possiamo dire che c'è qualche risultato ma qualche risultato che non bastano i sappiamo di avere di fronte un compito in Italia ma anche in altri paesi europei molto più impegnativo
Quindi c'è bisogno di dare uno slancio maggiore
Molti che hanno partecipato alla discussione nel corso di questi anni hanno sentito ripetere il nome di dello presidente molto rimpianto dell'Unione europea di alcuni anni fa socialista
Il cui progetto era l'idea di dare all'Europa uno sviluppo e non pulsa forte attraverso grandi reti europee Milano tra l'altro era fortemente collegato in questo ambito di grandi infrastrutture europee una politica di investimenti una politica di sviluppo una politica di qualità tutto questo che è rimasto drammaticamente un libro dei sogni il libro è splendido tutti hanno detto che era meraviglioso però è rimasto in biblioteca
E alla fine si hanno studiato sopra gli studenti e ma non è mai diventata una politica ora sostanzialmente le idee di fondo che c'erano sono ancora valide perché l'Europa di quelle cose ne ha bisogno magari ha bisogno di altre cose ancora ma sicuramente non di meno
Allora il presupposto oggi di fare in modo che i segnali di ripresa che si sono importanti ma non sufficienti vengono fortemente incentivati
Di conseguenza ad esempio la finanziaria due mila che si comincerà a discutere materialmente dalla fine di questo mese deve contenere un segnale perciò che dipende da noi cioè per ciò che l'Italia può fare da sola però attenzione se abbiamo tutti molto bene che noi possiamo fare dobbiamo fare è necessario fare è nostro compito fare ma è molto importante che faccia l'Europa e di questo dobbiamo avere piena consapevolezza noi non possiamo pensare che chiuso l'Euro per noi l'Europa è solo quella per noi l'Europa è una politica di sviluppo e di occupazione europea di cui abbiamo straordinariamente bisogno
Io ricordo che quando si fu la stretta della banca centrale tedesca alcuni anni fa
Il momento in cui si decise la politica dello stringere le valvole
C'è stato anche un conto di quanti posti di lavoro sono stati perduti per quella politica restrittiva oggi abbiamo bisogno esattamente del contrario dobbiamo potere contare quanti posti di lavoro verranno creati non quanti posti di lavoro verranno perduti ricordo che l'Italia dal novantadue al novantasei ha perso un milione duecento mila posti di lavoro
E oggi con fatica ne recuperiamo alcune centinaia di migliaia importante
Ma dobbiamo risalire e risalire di parecchio allora è vero che ci sono dei segnali questa è la risposta che do io però questi segnali vanno incoraggiati e dobbiamo fare in modo che crescono che si rafforzino e diventino segnali molto forte e qui c'è un rapporto con la questione della flessibilità di cui sia già ragionato
Io sono d'accordo con le cose che sono state dette la metto per un attimo dall'altro lato
Come si fa a rafforzare una politica di sviluppo perché qualcuno immagina che ci sia una quantità che è divisa dalla qualità
Gianni Agnelli qualche giorno fa a Cernobbio qui vicino in uno dei convegni in cui si trovano tutti coloro che hanno un grande ruolo soprattutto nell'economia italiana e non solo ha detto o
L'industria italiana oggi è meno competitiva noi non siamo in grado di competere perdiamo terreno rispetto anche ad altri paesi europei perché
Perché l'Italia ha una media nel dal punto di vista economico dei settori produttivi del modo come funziona nell'azienda e anche dei servizi
In una certa misura più arretrata degli altri Paesi europei
Settori in cui la concorrenza dei Paesi di sviluppo cioè dei Paesi che hanno un costo del lavoro minore del nostro diventa necessariamente più forte ad appartenere non è che possiamo immaginare che blocchiamo lo sviluppo di chi non ce l'aveva
Per potere continuare noi ad andare avanti con mostra trenta è evidente che quei Paesi cercano di ritagliarsi un futuro
Il nostro problema è quello di ritagliare il nostro futuro cioè di un Paese che non può dimenticare di essere tra i Sette Grandi del mondo di essere la quinta o la sesta potenza economica
Cioè di essere un Paese avanzato che ha delle grandi capacità delle condizioni per potere guardare avanti e di stare insieme agli altri Paesi europei ai Paesi più importanti del mondo come un Paese che ha delle cose da dire
Invece nei settori che guardano al futuro noi facciamo fatica allora la flessibilità può essere uno strumento perché nei settori che guardano al futuro c'è anche flessibilità ma non tanto perché rare posti di lavoro perché in verità
Tanti economisti hanno scommesso la loro carriera sulla capacità di dimostrare che la flessibilità porta a posti di lavoro per la verità non ci sono ancora riusciti
Non è la pretesa di avere trovato la chiave per dare lavoro però non c'è dubbio che oggi le aziende il modo di lavorare richiede più flessibilità che in passato per tante ragioni
E la ragione di fondo sta nelle tecniche che oggi è possibile adoperare anziché bisogna adoperare queste tecniche sono flessibili
Se le tecniche sono flessibile difficile immaginare che il lavoro ad esempio rimanga rigido
Ma flessibile non in termini di arretratezza cioè in termini di precarietà in termini di scarso utilizzo o di utilizzo ribasso della forza lavoro no al contrario
Di servizi avanzati
A me la cosa che francamente ha colpito e ha colpito in termini negativi preoccupanti del patto che è stato siglato a Milano oltre le cose che diceva poco fa Panzeri
E anche nel fatto che ad esempio quando si guarda ai settori che dovrebbero essere oggetto dell'intervento di quel patto
Vengono mescolate insieme servizi di pulizia che sono lavoro eh per carità lavoratori che hanno diritto come tutti gli altri ad una dignità a partire da una retribuzione degno di questo nome
Ma vengono mescolati questi lavori con servizi invece per le imprese per i sistemi produttivi servizi cosiddetti avanzati sono due sistemi io non c'entro nulla uno con l'altro
Se tu chiedi in un sistema avanzato flessibilità del lavoro tu stai chiedendo a quel lavoratore
Non solo tutta la sua intelligenza tutto alla sua capacità ma di mettere in campo una capacità professionale formidabile ad esempio di avere una preparazione continua di essere in grado di capire continuamente le nuove tecniche i nuovi modi di lavorare e tu puoi seriamente pensare che questo lavoratore gli chiedi
E poi lo saluti nel momento in cui devi dare non c'è un punto di equilibrio da raggiungere tra ciò che tu giustamente pretende come contributo del lavoro ma anche come riconoscimento che ad evitare è chiaro che se il tuo riconoscimento va in questa direzione
In realtà prefiguri un sistema produttivo in cui puoi mettere tutte le targhe avanzato che ti pare poi dire che sei moderno che se il più moderno del mondo ma non sei moderno proprio per un accidente
è una grande città moderna ed avanzata ed europea come Milano seriamente può pensare che il futuro del lavoro è un futuro come lei viene dipinto
è un lavoro invece che deve guardare ad un futuro che ha l'ambizione di parlare di qualità e allora deve introdurre iniziative conveniente idee di sistema capacità di governo
Molto diverse da quelle ad esempio che in quella chiave vengono ipotizzati
Quindi non c'è nessun timore di parlare di flessibilità poi ragione per ferie un termine molte volte ambiguo insufficiente impreciso
Però noi dobbiamo tematizzare la flessibilità da sinistra come tutti gli altri argomenti e non è vero che c'è una sola flessibilità perché la flessibilità che dall'adattamento ai mercati a critico è molte volte caduto di tutele caduta di diritti
Significa arretramento per tutti anche per le imprese
Perché significa per le imprese non utilizzare le proprie risorse
Ora qualcuno dice ma guardiamo ad altri esempi guardiamo ad esempio gli Stati Uniti ora anche qui c'è veramente uno strano provincialismo
I tagli uniti e non c'è dubbio hanno altre regole un altro modo di affrontare il mercato del lavoro però c'è una novità che andrebbe detta risaputa
Gli Stati Uniti ad esempio sono stati tra i Paesi quello che forse più di altri ha insistito da alcuni anni
Perché ci fosse per evitare una concorrenza sleale
Per evitare anche per ragioni come dire di interesse degli Stati Uniti per carità ci fosse una legge internazionale in grado di vietare il lavoro dei bambini
Cosa con cui noi siamo ovviamente del tutto d'accordo perché il lavoro dei fanciulli sfruttamento inaccettabile vuole dire tornare nell'Ottocento non andare nel due mila ora finalmente l'Organizzazione internazionale del lavoro
Con un sistema che conoscete quello che si definisce un protocollo c'è l'accordo di tutti però poi i singoli Parlamenti e governo devono accettarlo lo dovremmo fare anche noi nei prossimi giorni
Ora questo sistema di regole l'italiano dovrà adattare e lo dovrà anche adottare in proprio
Allora le regole ci possono essere ce lo dicono addirittura anche grazie all'iniziativa degli Stati Uniti l'insieme dei paesi del mondo che ci vogliono regole o non è che la flessibilità e assenza di regole perché andando avanti con un certo cammino non c'è più regola
Me per la notte né per il bambino né per l'utilizzo del lavoro in qualsiasi condizione dimensione allora
Il problema vero che la flessibilità stia dentro ad una politica di sviluppo che secondo l'idea della sinistra abbia al fondo una grande idea di qualità dello sviluppo
Di cui il motore fondamentale non può non essere il lavoro la sua dignità il riconoscimento dei suoi diritti l'altra non è flessibilità è un inganno
La promessa di andare verso il Terzo mondo non verso l'Europa e i paesi più sviluppati
La risposta piccola solo inserendo una scuotono eventualmente lasciando per ultimo
Il ministro sa
A questo punto la risposta quello capitato mandati farò la prima domanda che farò e
Sì intrecciata vari aspetti
Del futuro Italia
Quello dell'Uefa eccolo del lavoro
Quello delle pensioni
E voi sapete tutti i in questa fase il parametro discutendo i siti etica finanziaria la bussola per il prossimo
Bene la domanda una domanda che mi hanno fatto due lavoratori della FIAT luglio
Dura otto richiesti e quelle parlando chiacchierando
Io chiedevo loro se erano disponibili siano d'accordo sono favorevoli a documento della verità che sarà
Dell'età pensionabile se erano favorevoli al momento resta tutto il pianeta tesserati beh con una certa sorpresa allora non solo mi risposero che erano favorevoli
Ma chi erano ben felici quelli e di poter continuare a dare e la loro esperienza
A dare anche i loro contributi la domanda che mi ponevo a Roma e a cui non si possa dare una risposta io mi auguro che il conducente
Io sono disponibile a lavorare di più mastini efficienza
No la domanda e giusta rappresenta una preoccupazione effettiva
Problema comunque assai più complicato e più complesso di questo nel senso che ci sono varie spinte
In varie direzioni non sempre del tutto conciliabili fra loro perché se facciamo questo grande sforzo che fa la scienza per allungare l'età fisica delle persone
Poi non dovrebbe essere in teoria immaginabile che però li mandiamo a casa presto gli consentiamo di fare niente altro
Perché a questo punto c'è una contraddizione in termini cioè questi anni in più che tutti viviamo dovremmo viverli bene
Per altro verso la contraddizione sta anche nel fatto che se si continuano a tenere posti occupati ancora più a lungo
è difficile fare largo ai giovani allora bisogna riuscire a conciliare le due le due tendenze
Metterle insieme consentendo un turnover che effettivamente risponda a delle esigenze ma anche regolando contemporaneamente il problema di ciò che fa una persona quando o viene licenziata diceva quello che poneva la domanda a urbano oppure raggiunge questo limite d'età pensionabile avendo ancora davanti a sé una vita allora è chiaro che a questo punto il problema non è soltanto quello delle pensioni ma è il problema complessivo dello stato sociale che vuol dire un complesso di servizi e di modo di ridere compreso il modo di vivere diciamo culturale le possibilità che offrono le città e così via in modo che si possa consentire ad ognuno di avere un'evoluzione della propria vita soddisfacente anche dal punto di vista dell'impegno personale in un'attività lavorativa o in un'altra attività ma che comunque lo tenga impiegato finché è possibile
Non sbarrando però la stata contemporaneamente ai giovani i quali hanno diritto a trovare dei posti di lavoro nuovi allora questo discorso si risolta ritornando a quello di prima maggiormente se c'è uno sviluppo e la creazione di nuove opportunità di lavoro
E poi contemperando una serie di esigenze
Che in questi anni sono state contemperate non sempre in modo omogeneo e anche non sempre approfondendo il discorso affrontandolo seriamente non come sia stato qualche volta in questi ultimi mesi
In cui si parla di pensioni poi non se ne parla più porzione di comincia a parlarne poi ci vuole anticipare e così via io credo che dovremmo affrontare alcuni temi dello stato sociale seriamente sapendo che ci sono delle scadenze quella del due mila uno per rivedere e quella va rispettata
Che è una discussione la si può fare senza anticipazioni e senza pregiudiziali però tenendo conto di tutto questo complesso di fattori che esige che ognuno abbia una vita lavorativa adeguata abbia una possibilità di previdenza adeguata e abbia la possibilità di spendere la sua esistenza della sua dignità fino alla fine in modo adeguato alla persona umana
Ecco vigileremo a domandare tua i lavoratori FIAT a alza la Camera però per competenza
Sì la la domanda può sembrare
Come dire molto semplicistica e realtà
è un problema molto serio e vero
Mi pare che per i noti soprattutto due cose la prima è che vi è un ovviamente se ci soffermiamo questi due lavoratori diessini una disponibilità a discutere anche di una riforma del welfare che tenga conto dei problemi che noi abbiamo dinanzi la seconda cosa che lato la domanda denota e però un grande stato di insicurezza relativamente al problema del lavoro che io tra l'altro trovo confermato nella recentissima indagine fatta dal cane nel quale dice che al primo posto come pensiero nel negli italiani questo problema che riguarda il lavoro e risulta del tutto evidente che quindi la risposta di questi lavoratori credo sia una risposta per così dire scontata o superflue e se
Stanza dicono
è possibile discutere di riforma del welfare però il problema della stabilizzazione del lavoro del mantenimento del posto di lavoro è un problema molto serio perché altrimenti l'allungamento dell'età pensionabile in assenza di posto di lavoro rischia questo lavoratore di essere fregato due volte potremmo dire così
Dopodiché
Questo ci porta in un campo molto più ampio io
Sono dell'opinione che forse non è quella la strada sulla quale bisogna indirizzarsi gli
Riferendomi particolarmente alla riforma del welfare e ai problemi che al due mila uno noi avremo di fronte ritengo che di fronte alla cosiddetta famosa gobba che partirà dal due mila sei fino al due mila trentacinque vi sono una serie di interventi che possono essere fatti e fra questi anche l'idea che è stata lanciata dall'estensione del contributivo ritengo che invece il mantenimento delle aspettative dal punto di vista degli anni di lavoro debba essere lasciato inalterato e quindi agire su altri parametri non non su questo
Così come ritengo che sia indispensabile mettere in campo cosa che si sta facendo nei confronti anche con il Governo una riforma del welfare che non concentri la propria attenzione solo ed esclusivamente sul sistema previdenziale
Ma che consente l'attenzione anche sulla resto del del welfare proprio perché siano ancor più inclusivo
Risponda pienamente i problemi soprattutto lette le giovani generazioni e in qualche modo liberi
Anche le risorse
Adeguate per fornire delle risposte anche dal punto di vista dell'occupazione del lavoro proprio per rispondere al problema che questi due lavoratori della FIAT ti hanno posto nella nel proprio perché tu hai sollevato
è apparso al granitica faranno
La questione dell'età presenta diversi aspetti adesso io ne colgo soltanto due perché alcuni sono già stati detti primo
Per anche il modo come era organizzata il lavoro nel nostro Paese anche per la qualità del lavoro prevalente il rapporto tra lavoro e pensione è stato immaginato come una sorta di confine di Stato
Oggi però siamo in Europa e sappiamo che per andare in Francia o in Germania non c'è più un confine si passa normalmente
Tra lavoro e pensione dovremmo cercare di costruire una condizione analoga
Potrebbe esserci cioè una fase nella quale il lavoratore sceglie di andare in pensione in parte ad esempio se può a metà tempo
Perché non è detto che uno debba necessariamente scegliere di lavorare o di andare in pensione potrebbe non per tutti i lavori si può fare ma per alcuni lavori
Potrebbe esserci un lavoratore che preferisce fare metà tempo l'altra metà sta in pensione nel frattempo viene assunto un giovane è un esempio che è già stato fatto e che noi potremmo cominciare ad adottare vedere come funziona
Potrebbero esserci anche altri meccanismi che consentono di favorire la possibilità dei laboratori di rimanere ad esempio io credo che per i lavoratori che hanno intenzione di rimanere si potrebbe ragionare
Di avere su di loro un esperto che incentiva il desiderio di rimanere ancora al lavoro sempre magari nella forma di accompagnamento del part-time
Però naturalmente la cosa va anche valutata con un altro punto di vista cioè che la preoccupazione che ti dicevano i due lavoratori della FIAT nasce dal fatto
Che molti lavoratori sembra che vogliono andare in pensione ma in realtà ci vanno perché il loro lavoro non c'è più
E poiché il prepensionamento ha riguardato una parte dei lavoratori ed è un capitolo che credo tutti dobbiamo decidere di chiudere una volta per sempre
Molti lavoratori avevano in realtà soltanto come alternativa a quella di andarsene in pensione d'anzianità soprattutto i lavoratori delle piccole aziende dove di prepensionamento non se n'è mai nemmeno sentito lontanamente parlare
Allora la preoccupazione effettivamente ha un fondamento perché uno potrebbe anche decidere di ritardare il momento del suo pensionamento
Noi credo dovremmo crearli una convenienza questo ritardo non un obbligo una conveniente però resta il fatto che se non ha la possibilità di continuare
è una cosa inutile perché non si può realizzare
Allora evidentemente qui siamo dentro al problema di a vere alternative di lavoro può essere che quel lavoro non c'è più ma bisogna che ce ne sia un altro
E che se non c'è un altro lavoro disponibile stiamo ragionando di nulla perché non c'è la possibilità per quel lavoratore di continuare a lavorare
Quindi credo che nella risposta che ti hanno dato i due lavoratori della FIAT si sia una certa saggezza e sta anche alla politica sta al mondo delle imprese al sindacato rispondere in modo positivo ad un problema che non è privo di fondamento
Io devo dire che il tempo non è particolarmente clemente stasera quindi io farei subito la parola al ministro Zanchi
E riassume un po'dovrei prospettive legandoli e che anche nell'agenda politica le prossime settimane
Sempre che
Venga L'Aquila
Saggi
Abbiamo un tempo molto flessibile che volge al peggio e professionalmente
Ma io vorrei partire dalla domanda che è stata apposta per provare a sviluppare un discorso un po'più generale
Lo dobbiamo è stato detto più di un intervento poco proviamo a riprendere le fila essenziale capire bene con vedere bene il collegamento fra le politiche dell'occupazione e la questione dello Stato sociale compresa la il tema previdenziale
Si discute molto poi dirò diciamo i termini del problema
Qui da noi quali sono come li vede il governo come intende muoversi su questa questione previdenziale
Ma si discute anche di proposte di verze di varianti di di sistemi a capitalizzazione retribuzione più pubblici più privati non sono ipotesi che riguardano il caso italiano per le ragioni che dirò poi ma c'è un dato su cui la richiamata l'attenzione nessun sistema previdenziale di quale tipo alle che sia il tipo che emarginato o pubblico-privato
Ma che ha con retributivo contributivo a capitalizzazione e ripartizione
Che possa realizzare l'obiettivo di assicurare condizioni soddisfacenti di pensionamento di previdenza della terza età se non cresce la base dello occupati IVA
Se non aumenta l'occupazione anzitutto dei giovani e delle donne e l'occupazione regolare
Questo si connette al tema della allungamento del e e e contrariamente a quello che a volte viene detto in materia semplicistiche in maniera semplicistica e dando più possibilità di occupazione di lavoro
E puntando a realizzare una società di pieno impiego
Che si possono creare le condizioni anche perché all'allungamento della durata della vita media
Che è un fatto positivo
Di queste nostre società è un prodotto oltretutto dello stato sociale
Se si vive di più più a lungo e meglio per fortuna
Dico per fortuna lo ripeto perché a volte sembra che sia chissà quale dramma sociale il fatto che la gente vive di più diciamo sembra qua quando si contano poi statistiche conti economici eccetera quasi quasi si colpevolizza uno gli ha diciamo vivo un po'più a lungo di quanto secondo certi economisti sarebbe giusto vivere per far tornare i conti
Ma è evidente che questo grande fatto positivo che è una conquista dello stato sociale perché deriva dal fatto che si lavora meglio che c'è un servizio sanitario che consente di curarsi e così via se rispetto a sessanta settanta anni fa sia aumentata di dieci venti venticinque anni di età media perché ce lo stato sociale è un fatto
Positivo ma per vivere bene questo fenomeno è evidente che non solo per una ragione dei conti ma anche per una ragione di un giusto impiego del tempo
Anche l'età pensionabile progressivamente cresce anche perché fortunatamente all'allungamento della durata lavorativa della durata della vita si aggiunge si accompagna a una diciamo una un innalzamento delle delle condizioni della possibilità di lavorare rispetto a livelli di età anche qui sapendo che c'è lavoro e lavoro quindi la tematica dei lavori usuranti adesso il governo ha fatto il decreto c'è una fase affidata alle parti sociali credo che le parti sociali debbano prendersi le loro responsabilità
Credo che il sindacato debba avere il coraggio di concorrere a individuare quali sono i lavori usuranti e quali non lo so perché i lavori non sono tutti uguali anzi uno delle maggiori iniquità
Dello stato sociale all'italiana che abbiamo conosciuto in passato e chi chi faceva il lavoro di fabbrica e lavoro pesante aveva l'età pensionabile più lunga
Nella larghezza minima della pensione di chi faceva lavori tavolino e dell'ente pubblico dipendente mentre è del tutto evidente diciamo senza voler reintrodurre vecchie discriminanti fra operai impiegati perché le cose sono più complicate
Che comunque se si deve porre un principio il principio opposto
Ma premesso questo è dando più possibilità
Di lavorare ampliando la base dell'occupazione anzitutto perché c'era meno oggi i giovani e le donne
E creando le condizioni perché tutti i lavori siano il più possibile regolari emergano pagano contributi che variano pone il fondo che è possibile porre anche la questione di far lavorare di più le persone anziane
Quindi c'è una connessione fra questi temi che a volte si dimentica in maniera in maniera semplicistico
Qual è il problema della venendo adesso
Alla questione specifica della Quercia della previdenza oggi
In Italia e come ci stiamo muovendo
Cercando di superare anche il dibattito di prima delle vacanze che ha avuto effettivamente elementi di confusione intanto nella legge finanziaria non ci saranno interventi sulle pensioni se non per quanto riguarda gli interventi contro le pensioni d'oro
Per la eliminazione
Ingiustificati privilegi
Che i potenti di questo Paese si sono dati in vario modo o con le leggi che hanno fatto o con il modo con cui hanno applicata queste leggi e allora siccome dobbiamo cominciare a dare il buon esempio
Sia chi come me e vede il problema previdenziale in un certo modo
Sia chi come altri tutti i giorni ritiene che si debbano tagliare le pensioni degli altri cominciamo intanto a tagliare intervenire su questi dopodiché quando avremo fatto questo il governo D'Alema
A cui si imputare chissà quali interventi negativi nei confronti dei pensionati va fatto due interventi finora sulle pensioni questo sulle pensioni d'oro e quello che l'anno scorso sulle pensioni sociali che abbiamo ma intanto di cento mila lire
Quindi gli interventi che hanno fatto le le Governo finora sulle pensioni è stato alzare di cento mila lire le pensioni sociali che sono ancora basse ma comunque il primo intervento che abbiamo fatto in questo campo quando abbiamo dato queste risorse e in questa direzione
Perché si parla di contrapposizione tra anziani e giovani forse cominciano a distinguere come si faceva un tempo fra anziani anziani e fra giovani e giovani
Perché i problemi non sono tutti uguali e quando appunto abbiamo situazioni come quelle che ci che conosciamo molto spesso
Situazione previdenziali minime
Appena siamo a livelli di decoro dovremmo ricordare anche queste queste questioni vestite
Invece abbiamo tolto la materia pensionistica dalla legge finanziaria dalla manovra non ce l'abbiamo messa
Perché questi
Primo luogo perché
Non c'è alcuna ha ragione di emergenza né dei conti pubblici né dei conti previdenziali per intervenire sulle pensioni
Non c'è una ragione di emergenza dei conti pubblici perché in questo Paese il risanamento è stato fatto è stato fatto in modo strutturale ed è stato accompagnato da misure di riforma che producono effetti positivi
I conti pubblici vanno bene e rispetteremo abbondantemente tutte le previsioni rivolte in sede europea per una ragione fondamentale che le entrate fiscali sono aumentate
Sono aumentate non perché esso abbiamo aumentato le tasse perché al contrario abbiamo iniziato a ridurre la pressione tributaria ma perché abbiamo condotto un'efficace lotta contro l'evasione e l'elusione fiscale questo andrebbe detto di più e con più determinazione
Perché noi a volte abbiamo questo a volte troppo spesso questa incapacità di comunicare i risultati positivi del lavoro svolto
L'azione di riforma fiscale il ministro Visco prima con il governo Prodi e poi con il governo D'Alema sta portando i suoi risultati
In termini di lotta all'evasione e di lotta all'elusione questa è la causa dell'aumento delle entrate fiscali nonostante le misure che sono state dotate di riduzione delle pressione fiscale
E questo ci consente di avere conti pubblici in ordine
E non c'è nemmeno un'emergenza di conti previdenziali
Qual è il problema della previdenza italiana noi in Italia la riforma delle pensioni l'abbiamo già fatto
Noi non dobbiamo costruire un nuovo sistema pensionistico
Perché abbiamo già
Con la legge Dini e poi con la legge Prodi introdotto in Italia un nuovo sistema di calcolo delle pensioni che il sistema contributivo su base solidaristica che è un sistema avanzato
Moderno voi fra le grandi nazioni dell'Unione europea siamo gli unici che hanno già fatto la riforma delle pensioni
Non l'hanno fatta altre grandi nazioni come la Francia come la Germania stiamo vedendo in Germania per un modo un po'aggressivo con cui il problema è stato affrontato dal governo
Che purtroppo dico purtroppo perché un governo a guida socialista
E che contraccolpi negativi sul piano elettorale sul piano del consenso sta venendo dalla vere scelto una strada che ha non è apparsa la strada nostra della concertazione del consenso
Non abbiamo fatto questa riforma previdenziale
Qual è il problema allora che si pone
E allora vorrei dire qualcosa su queste due parole gobba e verifica di cui tanto si parla per chiarire bene i termini del problema è l'orientamento con cui si muove il governo
Quando fu fatta questa riforma previdenziale che voi come sapete prevede al momento dell'entrata in regime
Cioè fra una decina d'anni complessivamente il passaggio
Generalizzato dal vecchio al nuovo sistema intanto una fase transitoria una fase transitoria sia per quanto riguarda il passaggio dal metodo di calcolo retributivo al metodo di calcolo contributivo
Perché si decise allora chi che avrebbe cominciato a lavorare o meglio a pagare contributi dopo la riforma avrebbe avuto integralmente applicato il nuovo sistema Romeo per chi
Lavorava in quel momento pagava i contributi si scelse il discrimine dei diciotto anni cioè al di sopra dei diciotto anni continua ad applicarsi il vecchio sistema dai diciotto anni in giù si applica il pro rata cioè il vecchio sistema vedi già pagati per la fase già passata il contributivo per il nuovo e si decise anche un allungamento progressivo dell'età
Della anzi delle da per il pensionamento di anzianità in modo da arrivare salva la questione dei lavori usuranti progressivamente nel tempo a una equiparazione dell'età pensionabile
Già allora si disse però momento noi dobbiamo verificare
Se questa riforma funziona
Rispetto all'esigenza che si pone che la spesa previdenziale nel suo insieme abbia mantenga un certo equilibrio un certo rapporto con il prodotto interno lordo
Perché con il prodotto interno lordo perché si è detto
Giustamente si intende rispetto a quanto produce un Paese fissiamo ha una certa percentuale quello che può permettersi di spendere per la previdenza
E vediamo se questa nuova legge che abbiamo introdotto risponde all'esigenza di mantenere quel livello di mantenere quella percentuale
E qui apro una parentesi naturalmente questo rapporto a due voci quindi come dicevo prima e noi dobbiamo puntare a controllare che ci sia l'equilibrio con la spesa previdenziale ma dobbiamo puntare anche a far crescere il prodotto interno lordo
Le politiche di sviluppo servono anche a questi
Che cosa si disse già allora perché questa tema della gobba c'è tornato adesso fu posto fin dall'inizio
Può darsi che
Da un certo momento in poi cioè intorno al due mila e tre due mila e quattro due mila e cinque
Secondo lei calcoli le previsioni che si fanno si determini nel rapporto fra prodotto interno lordo e spesa previdenziale
Una bomba che vuol dire una coppa una credette che parlano probabile questi economisti fanno i diagrammi no diciamo la la
Se diciamo del rapporto fra pile spesa previdenziale diciamo deve essere tendenzialmente equilibrato mettono poi gli anni a scalare dice a un certo è un certo anno cresce questo rapporto e si suole precisione e poi ritorna
In equilibrio fino al due mila e trenta due mila quaranta lui a forma della Coppa
E si disse
Si concordò con i sindacati verifichiamo nel due mila e uno che cosa è successo fino adesso
Se cioè nei primi anni di applicazione riforma diciamo c'è permane questo rapporto di equilibrio dalla spesa previdenziale e che cosa succederà negli anni successivi perché se questo se se se si sfora evidentemente bisogna intervenire
Ora finora in base ai dati ufficiali di cui si dispone
Che sono un po'diversi a seconda del metodo di caldo i calcoli che si assumono per le previsioni ma che sostanzialmente sono analoghi quelli che ha fatto l'INPS cui lei ha fatto la Ragioneria generale dello Stato e quello che ha fatto il mio ministero con il suo nucleo di calcolo le previsioni che furono fatte già allora sono confermate nel bene diciamo anche nel bar nel nel bene nel senso che l'equilibrio si mantiene della spesa previdenziale in questi anni lì non c'è necessità di un intervento emergenziale perché non c'è uno sforamento dei conti dell'INPS però questi dati fanno anche prevedere che effettivamente si verificherà in quegli anni questa coppa questo innalzamento
Dovuto a che cosa essenzialmente principalmente a un fattore come si dice demografico
Alla al fatto cioè che
Subito dopo la guerra
Cessato un gran procreare un gran far figli da parte delle famiglie italiane per cui molti sono nati tra cui il sottoscritto negli anni diciamo subito dopo
La guerra
O le famiglie hanno ricominciato a fare meno figli alla quella generazione diciamo superiore numericamente di quelli nati in quegli anni andate intenzionalmente in pensione purtroppo in titoli che a me piace lavorare insomma più o meno in quella in quel periodo
In blocco e questo determina come è evidente una previsione di aumento della spesa previdenziale
Questo è il problema che noi dobbiamo affrontare
Senza drammatizzare e senza far finta che il problema non ci sia non bisogna drammatizzare perché non c'è motivo di drammatizzare chi drammatizza ma che vuole superare
L'attuale logica del sistema previdenziale che rimane di tipo pubblico basato sulla solidarietà per andare verso sistemi
Modelli privatizzati verso i modelli cioè del welfare minimo per cui c'è la pensione sociale per i poveri gli altri cercano di costruirsela sui famosi mercati fondi eccetera
Non c'è nemmeno da non vedere però che un problema di questo tipo insiste
Questa è la questione che esiste questo governo
Si è assunto l'impegno ritiene di Lovere visto noi riteniamo di dovere risolvere il nome di questa questione
Di uno potrebbe anche come dire
Più o meno furbescamente direbbe si vede dopo no non vogliamo completare o la verifica prevista la riforma che ha fatto il centrosinistra
Su questo se questo diciamo rispetto alla confusione iniziale e il problema sul tappeto
E allora qui si è aperta la discussione sulla
I modi e gli strumenti per affrontare questo problema la CGIL ha formulato una sua proposta che conoscete segretario generale della CGIL Cofferati
Che è quello di rendere più veloce
La fase di transizione incidendo non sui meccanismi dell'anzianità ma sul contributivo
Tenente sul passaggio al contributivo cioè accelerando il passaggio al contributivo rispetto alla logica dei diciotto anni tenendo oltretutto conto del fatto di qualche anno il passato e quindi comunque di diciotto anni non si parla più
Il segretario del mio partito la raccolta condivide questa soluzione
è una proposta sul tappeto
Ora il punto da affrontare quindi non è la riforma ma è la gestione della transizione della riforma
Ora
C'è chi ha sostenuto segretaria CISL D'Antoni ha detto guardate che secondo me la gobba non esiste proprio i che come dire negherebbe l'esistenza stessa del problema
Ora siccome credo che nessuno sarebbe più felice
Di me ma anche nella CGIL di tutti se questo fosse vero anzi se invece dalla Bombardier lavoratori innanzitutto se invece la Coppa ci fosse una cunetta perché così anzi avremo soldi in più da spendere diciamo a beneficio delle delle nostre politiche sociali
Credo che sia saggio quello che ha detto l'altro giorno il segretario della UIL Larizza che ha detto va be'vediamo allora se c'è questa questione affrontiamo preliminarmente questo problema
Io ho l'impressione che diciamo i dati il problema c'è e ci sarà però è giusto controllare intanto se è vero o no questo
Accertato se che che diciamo il problema esiste ben ognuno metta in campo le sue proposte per vedere come come affrontarlo come risolverlo
Questa è la questione della verifica
E certamente si è detto nel due mila e uno ma e due mila uno guardate che non è lontanissimo perché fra poco
Tra pochi mesi intanto stessa festeggeremo alcuni in modo sontuoso alto più modesti ma non senza cono con minore entusiasmo il Duemila diciamo subito dopo si arriva a due mila uno
Quindi a questo punto la questione della data è un po'di lana caprina problema esiste
Va affrontato
Il problema esiste va affrontato e vogliamo affrontarlo serenamente con il metodo che abbiamo sempre seguito che il metodo della concertazione sociale
E senza puntare
Come qualche volta c'è stato in pubblico diciamo furono rivolto come accusa in particolare dalla
Si è detto diciamo
Si è ventilato sulla volontà di dividere i sindacati di costruire un asse preferenziale con questo o quel sindacato questo non non sarà affatto e non sarà fatto dal Governo e da questo ministro del Lavoro per due ragioni
La prima
Come uomo di sinistra io sono conosco la storia di questo Paese in questo Paese si è andati avanti nelle conquiste democratiche nelle conquiste del lavoro quando c'è stata l'unità sindacale
Quando c'è stata la divisione del sindacato se andate indietro
E come ministro perché essendo la politica di questo governo una politica dalla concertazione
Richiede che ci sia un'omogeneità di vedute fra le confederazioni sindacali unità sindacale è un valore io non sarò il ministro né della CGIL della CISL e della UIL ma della unità sindacale detto questo il Governo ha un suo punto di vista
Che presenterà diciamo sulla specifica soluzione da proporre nella sede nella quale il tema sarà affrontato e sarà discusso tenendo conto delle proposte devono essere formulate
Perché se il problema esiste e dovere di tutti dare delle risposte fare delle proposte non si può far finta che il problema non esiste ma soltanto di questo si tratta
La questione che c'è e va risolta ma niente drammi niente emergenze niente niente cattive sorprese alla porta per intendersi
Mi si segnali dire qualcosa sul trattamento di fine rapporto erotico
Qui si è parlato molto anche qui mi è un po'confusa perché voi
Escono fuori proposte controproposte il governo non ha preso ancora una decisione su questo il nostro orientamento di non inserire in Finanziaria
A Matera del trattamento di fine rapporto ma di avviare subito dopo la Finanziaria un confronto con le parti sociali
Voi sapete che il trattamento di fine rapporto è una forma di salario differito
Chi viene pagato dalla lavoratore dal datore di lavoro al momento della cessazione del rapporto sotto forma di liquidazione
è un istituto che c'è soltanto in Italia perché siamo fu introdotto tanti decenni fa
E si discute se sia utile
Mantenere questa soluzione o se non sia
Nell'interesse del lavoratore una utilizzazione diversa di questo che è un suo salario differito
Che oggi viene utilizzato come si sale all'impresa e con una forma di autofinanziamento a basso costo
Nel senso che costa meno per le imprese finanziarsi come i fondi accantonati per le liquidazioni perché per i meccanismi legislative e contrattuali il tasso di interesse molto basso che non rivolgersi al credito
Anche se adesso essendo diminuito il costo del denaro questo problema meno rilevanza
Qui c'è una discussione aperta che ruota intorno a un punto comune molti ritengono che sia utile
Sia nell'interesse dei lavoratori che diciamo questo risparmio se intendono continuare a farlo attraenti e diciamo che si che si esprime con l con nel TFR si rivolga invece prevalentemente alla previdenza complementare ce l'ha l'altro meccanismo vera riforma pensionistica che abbiamo introdotto accanto al contributivo per chi ritiene in questo modo di arrotondare o di arricchire la propria pensione
Io personalmente penso che il problema sia complesso non bisogna dare soluzioni affrettate
Perché è un problema molto serio intanto riguardare molto i lavoratori si sa che uno strumento a cui gli italiani sono sono molto affezionati si si si fanno sì sì
Si fanno progetti su questo viene utilizzato in vario modo quindi non non vanno prese decisioni affrettate
Ho molti dubbi sul fatto che mettono in busta paga sia un una soluzione positiva penso di no
Penso che
Per le imprese soprattutto delle imprese piccole
Bisogna stare attenti al fatto di
Diciamo come dire sottrarli improvvisamente questo raccordo con queste somme accantonate
Penso che bisogna lavorarci non discutere confrontarsi vedere bene con le parti sociali sulla base di proposte concrete e quindi non ci sono decisioni in me imminenti
C'è un problema di incentivare la previdenza complementare chi resiste c'è il problema di cominciare a discutere se
Diciamo questo modo di utilizzare una parte del salario lavorativo che c'è stata fino adesso indaga sia giusto oppure possono essere migliorate certamente una cosa è certa
Non bisogna evitare non in ogni modo che per una via o per l'altra
è quella che è un'intenzione diciamo tifa fare utilizzare al meglio questo salario differito per il lavoratore finisca perché so che questa preoccupazione c'è per toglierli invece qualche cosa perché evidentemente questa è una cosa che andrà evitata in tutti i modi concludo
Poi abbiamo vinto le elezioni
Nell'aprile del novantasei con una battaglia sullo Stato sociale
Lo stato sociale oggi come affrontare la questione dello Stato sociale oggi la discriminante decisiva tra destra e sinistra in Italia in Europa e fuori d'Europa
Noi parliamo molto di bipolarismo giustamente vogliamo andare ancora più avanti per quella strada perché il bipolarismo un fatto di democrazia
Elettore con il voto sceglie chi deve governare fra progressisti e moderati fra destra e sinistra
Ma allora il bipolarismo ha un senso se si dia finiscono le discriminanti tra moderati e progressisti è fra destra e sinistra perché se tutti dicono più o meno le stesse cose non capisco nemmeno per che cosa serve bipolari ora questo è uno dei punti di distinzione
Come si affronta la questione dello Stato sociale
E non solo in Italia
Perché c'è una linea c'è stata e c'è oggi che è la linea che ha la sua massima espressione nel thatcherismo neoliberismo chi ritiene lo stato sociale la spesa sociale un freno allo sviluppo un ostacolo da rimuovere progressivamente
E ritiene che si debba arrivare che si debba tornare a cent'anni fa
Quando lo Stato interveniva soltanto in forma assistenziale di tipo caritatevole per i più poveri e tutti gli altri erano abbandonati a se stessi nella vita a costruirsi se ci riusciranno se ne avevano la forza meccanismi di protezione con la forza del denaro con altri occhi
Poi c'è quella delle forze di progresso che ritengono invece lo Stato sociale una grande conquista di questo secolo
E forse la conquista principali che in particolare in Europa
Stato sociale il contributo maggiore parlavamo prima di un fine millennio imminente che il secolo che finisce che approdò
Dopo tanti errori e tante devastazioni anch'io non ho posto del secolo che sia idea cioè che davanti al rischio della vecchiaia della malattia dalla povertà non si sia soli
Che ci sia una solidarietà organizzata e che lo sta ATO si faccia carico di questo questo è scritto nella Costituzione quarantotto richiede la Costituzione del quarantotto si parla di diritto alla salute si parla di diritto alla previdenza dalla vecchiaia si parla di solidarietà e
Questi principi questi diritti vanno
Resi più vivi più vitali davanti a un mondo che cambia la riforma dello Stato sociale da noi e questo
Riforma
Aree i meccanismi di funzionamento dello Stato sociale non per smantellare non per tornare indietro ma per consentirgli in termini nuovi in termini nelle nelle i termini nuovi che pongono le esigenze di un mondo che cambia quei principi e quei diritti di continuare la loro sostanza AS dedita
Questo è un
In anteponga mentale
Questa è stata la
Novantasei questa è stata la destra la prova in Italia quando Berlusconi nel novantaquattro tentò di intervenire in quella direzione
Se la riforma è quella dello smantellamento
Ma noi sappiamo che la discriminante questa sappiamo che l'elezione del novantasei hanno avuto questo significato sappiamo di chi ci ha votato così come chi ha
I governi della sinistra europea che in questi anni sono andati a governare il tredici nazione dell'Unione europea su quindici ci ha dato questa domanda riformate Novate cambiate ma per far dire di più quei principi e quei diritti non per smantellare fra questa è la sfida e siccome i lavoratori cittadini gli elettori giustamente hanno
La memoria di elefante io credo che il dato delle elezioni europee in Italia e ancora di più fuori d'Italia tranne che in Francia e stato un segnale che è stato l'anch'molti di anche voi naturalmente attenti perché non siamo proprio sicuri che sarete facendo quello che aveva ha detto di fare
Questo diciamo è un segnale che credo vada raccolta che stiamo raccogliendo
Perché sia
Poi questo serali
Io
Di questo gol
Ultima fase della sua legislatura sia chiaro ed evidente che la nostra battaglia e per l'occupazione e per la sicurezza dei cittadini e per una riforma dello Stato sociale che faccia star meglio non peggio di prima e su questa base sull'adempimento
Di questa impostazione di questa scelta che puntiamo a ripresentarsi agli elettori in quel famoso due mi
Per avere il consenso e per avviare un nuovo ciclo di azione di format di formatrice questa è la battaglia della sinistra
Ho tutti i partecipanti
Mentre Cesare sta