"Democrazia dei partiti. Democrazia dei cittadini" org. dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unita' presso il Parco Nord, Sala Blu

Abbiano una dobbiamo discutere di
Democrazia dei cittadini o democrazia dei partiti con Claudia Mancina Angelo Panebianco Gianfranco Pasquino
E io vorrei né in qualità di coordinatore aiutare i nostri ospiti a
Siamo liberarsi dalla necessita di ripete il CIPE l'ennesima volta cose che ci siamo detti infinite volte in questi anni
Devo lei aiutarli entrare nel merito della questione con
Alcuni quesiti molto
Siamo molto diretti e molto molto mirati
Non sappiamo qual è siamo la storia che abbiamo alle spalle l'Italia è stata una un sistema di democrazia dei partiti
Che ha funzionato fino a un certo Periodo da un certo momento in poi quel sistema in fatto in crisi non siamo ancora stati capace di sostituire quel sistema con un altro sistema siamo dentro a una specie di transizione infinite
Quindi credo che serva a poco a ripeterci
Diciamo le le solite litanie no sul fatto che la democrazia ha bisogno dei partiti e tuttavia i partiti devono essere riformati e così via
Credo che sia più utile siamo guardare direttamente alla ad alcune questioni che ci stanno di fronte che a mio giudizio hanno persino oggi un carattere paradossale
Prima domanda
I partiti in Italia esistono ancora
Cioè quei soggetti
Quelle forze quei gruppi che continuano a chiamarsi partiti
Sono dei veri partiti io diciamo commettono un un un abuso di nome
Penso a Forza Italia
è un partito Forza Italia torna il senso diciamo della del politologi a classica
è un partito l'asinello dei democratici una formazione che è nata per costituire così diciamo così il lievito della coalizione dell'Ulivo ma che sta assumendo una qualche forma ne ho partitica
Ed è ancora un vero partito
La stessa Quercia gli stessi DS
Io trovo che da questo punto di vista ci sia un paradosso molto interessati da Solda osservare che io chiamo il paradosso dalle
D'Alema è stato eletto segretario cioè il PDS
Proprio il nome diciamo della sua vocazione ad essere uomo di partito
Conto quello che era definito diciamo l'anti partiti Isma'di Achille Occhetto
Io credo che il segretario di partito che meno si è occupata del suo partito c'è stato proprio Massimo D'Alema
E il paradosso che oggi Massimo D'Alema sta vivendo
Sta nel fatto che lui uomo di partito
Proprio nella difficoltà del sistema dei partiti che sostiene il suo governo trova diciamo i problemi più duri
Qui prima questione ripartiti esistono davvero litanie
Ho siamo siamo di fronte al fatto che la forma partito in realtà se già dissolta
E che si USA impropriamente ancora di questo nome
Secondo quesito come si fa
No didatticamente tutte Pepoli voi dite quello che volete
Secondo come si fa a in questo Paese ha tentare una via nuova
Per la modalità un sistema politico
E aggiungo anche e istituzionale decente
Posto che l'Italia a mio giudizio è il paese europeo con il sistema politico istituzionale più svendere
Noi abbiamo provato praticamente tutte le strade
Abbiamo provato la strada dell'autoriforma dei partiti dico a Claudia Mancina così è stato la svolta di Occhetto se non un grande e generoso tentativo di auto di formare i partiti parte partendo da quello che allora era il Partito comunista italiano
Abbiamo provato la via referendaria
Che è stata utile per un certo verso che le uniche riforme fatte in questo Paese sono passate attraverso i referendum salvo che l'ultimo referendum non ha raggiunto il quorum
Abbiamo provato la via delle riforme parlamentari riforme elettorali riforme costituzionali sappiamo qual è il risultato abbiamo provato anche la via della riforma del sistema politico tramite un governo di legislatura il tentativo di a vere un governo di legislatura cioè il governo Prodi
E fallito anche quello
Da che cosa si può ripartire oggi
Io penso che si dovrebbe ripartire da da un'altra cosa
E cioè si dovrebbe ripartire dal tema di come può opporre a questo Paese una classe dirigente all'altezza dei problemi da affrontare e quindi di come costruire leadership di governo a tutti i livelli da qui la terza domanda che naturalmente in particolare rivolta Gianfranco Pasquino
Se questo è il problema
Come si selezionano le leadership le candidature
Bologna
Il caso Bologna diciamo è stata una cavia il negativo no
Di questo perché abbiamo conosciuto Pom primarie
Diciamo non autentiche
Abbiamo visto a Bologna e per questo a Bologna la sinistra ha perso che i partiti e anche il Partito democratico della sinistra costituito addirittura un picco negativo nel rapporto con la cittadinanza
Bene quali sono però e allora di i meccanismi attraverso i quali
Si può pongono ai cittadini
I loro rappresentanti
Quelli che si candidano a a rappresentarli e a governare la cosa pubblica la domanda non è retorica perché noi da qui a pochi mesi
Dovremmo prepararci alle elezioni regionali dovremmo candidare o un presidente di Regione che sarà eletto direttamente dal popolo una squadra di Governo una coalizione una nuova classe dirigente
Bene come si fa tutto questo e come tutte le cose che ho cercato siamo di riassumere con queste mie domande possono tenersi assieme
Io do la parola al professor Gianfranco Pasquino per un primo avvio della discussione
Però io rispondo alla prima domanda così mi auguro che facciano gli altri poi chiudiamo le altre in sequenza tenente diventa tutto complicato
Le tre voci Marine si parlava qualcuno si è spostato persino venendo avanti che vuol dire secondo me è un grande successo dei quesiti che sta riponendo e solo una signora è saltata a un certo punto sconvolta dall'idea che fingersi discutere se esistono ancora i partiti
Credo che basta girare per il Paese reale e scopre che ci sono delle zone dove esistono dei partiti organizzati e molte zone dove non esistono partiti organizzati cioè che lo aspetta se la definizione di partito e un'organizzazione nazionale
Cioè moderatamente Omo di talmente presente su tutto il territorio nazionale in questo momento a questo Paese non ha partiti nazionali
Intendiamoci il PC stesso aveva fatto molta difficoltà diventare un partito nazionale e c'erano zone della Calabria e della Sicilia
Dove era un un barrito quasi inesistente cesserà in Emilia aveva quasi il cinquanta per cento dei voti in alcune zone l'acqua l'abbia e alle Pansera otto per cento e alcuni comuni siciliani erano grosso modo di questa dimensione oggi ci sono zone dove l'organizzazione del partito è praticamente inesistente
Questo vale sospeso per tutti i partiti cioè non c'è nessun parità Aliano che in questo momento può rivendicare la sua presenza nazionale cioè di avere un'organizzazione paragonabile da zona a zona primo elemento però il problema è che questa situazione è stata Estate il prodotto da un lato certo della transizione di come si è verificata dall'altro credo di una sedici di scelte che sono state effettuate e allora forse dovremmo riflettere su un un interrogativo leggermente diversa dal esistono ancora ma servono ancora a organizzare la politica i partiti così come li vediamo in questo Paese
Perché in questo Paese li abbiamo visti o almeno ci sono sembrati molto forti per un periodo molto lungo mentre in altri Paesi come per esempio in Francia sono stati relativamente deboli per un periodo molto lungo
Ma che cosa hanno prodotto in tema di democrazia perché rapporto credo non sia non ci farebbe piacere semplicemente che ci posso dei partiti organizzati nazionali se lo stato della democrazia fosse in realtà deplorevole
Lo Stato che ti italiana rimane sufficientemente deplorevole ma il problema è quali organizzazioni riescono a garantire un miglioramento dello stato della democrazia italiana
Sono partiti rinnovati o si può avere una democrazia fu che funziona abbastanza bene con strutture che sono diverse dai partiti come li abbiamo conosciuti
Perché su questo naturalmente si innesta tutto il discorso di Forza Italia la quale ha una fortissima carica che anti partitica
In una certa misura anche una carica antipolitica ma è innegabile che rappresenta interessi e quando dico interessi dico interessi tutti i tipi cioè non voglio riferirmi soli interessi economici rappresenta interessi che sono spesso anche preferenze politiche che sono
Queste un aereo di Forza Italia prescritto libertà
Un attimo di tregua
Quaterna diva di solito entra la pista da ballo troppo vicina e qualcos'altro questa in qualcosa nonché ci sono interessi che devono essere ha presentato dice Forza Italia ha colmato una mancata rappresentanza di interessi e si è posto in una giuntura dove evidentemente questi interessi c'erano e anche in maniera corposa e cercavano quel tipo di rappresentanza
E quindi alla domanda se Forza Italia e qualche cosa di artificiale la risposta è che non è artificiale
Certo si può benissimo pensare che quando il suo capo esce dalla politica credo che non uscirà mai ma se quando esce colui esce anche sulla sua organizzazione ovviamente ma ci sarà il bisogno di una qualche organizzazione per rappresentare quindi quegli interessi
E allora la domanda è
Che tipo di organizzazioni rappresentano interessi vadano Grazia come quelle italiana in questo momento
La risposta è che c'è una pluralità di organizzazioni e Maria Fini menzionava cioè i Democratici sono probabilmente un'ordinazione artificiale
Che ha viaggiato sulle code di Romano Prodi e non appena quelle code escono dalla scena politica italiana ovviamente avrà qualche difficoltà in più però abbiamo visto di volta in volta che possibile creare veicoli di rappresentanza di interessi o di preferenze
E faccio fatica a dire ideali però sempre qualcuno di voi è utile posso anche dire Italia interessi ideali preferenze
E nascono queste organizzazioni il loro problema è che non sono nazionali e non hanno una durata molto lunga cioè non possono essere proiettate nel tempo
Per esempio non c'è dubbio che la lista Bonino ha avuto un grande successo a lettere europee ma è legata ad una persona e la sua capacità rimanere come struttura orientativa quand'anche lo volesse che il dubbio che lo voglia è ovviamente molto limitato
Allora
Può una democrazia funzionare bene se le strutture di rappresentanza degli interessi degli ideali delle preferenze i cittadini sono come dire instabili in qualche caso sono precarie sono comunque mal distribuite sul Paese sono in qualche caso addirittura effimere possono legate a persone
La risposta è che probabilmente la democrazia non subisce contraccolpi particolarmente gravi ma con ogni probabilità funziona abbassi i tassi di rendimento
Perché quello che nella democrazia ben ben funzionante e che gli elettori sanno che possono premiare e punire chi scende in campo e quindi sanno che hanno la possibilità di valutare l'operato ma se gli attori cambiano in continuazione è chiaro che diventa difficile pretorile decidere chi premiare chi punire e quindi siamo di fronte al rettorato che è molto mobile
Il termine che si usa spesso regionali tremendo ma un etto lato che volatile che non mi pare il caso
Ma che sicuramente si muove da da organizzazione organizzazione da partito a partito da candidata candidato da da leader a ridere e così via ma che non avendo questa capacità di premiare di punire e in realtà in un movimento che non produce conseguenze particolarmente significative
Dopodiché io non penso che ci sia nulla di male se ci sono persone
Che organizzano liste che si propongono si impongono qualsiasi cosa però il problema è che dal punto di vista poi dalla dell'asta tenuta della democrazia del suo funzionamento qualcosa rimane come dire inespresso rimane inadeguato
Soltanto più una piccolissima coda su questo perché questo dibattito mentre Parma dieci parlava ma faccio il professore
Il professore che e che dimostra che disse non giovane professore perché nel mille novecentosessantasette venne pubblicato un libro grosso modo sulla crisi del Parlamento
E in questo libro c'era un saggio di Bobbio il poi problema cruciale era di riuscire a definire se i partiti erano diventati dei diaframmi tra i cittadini e il Parlamento o se funzionano ancora da tramiti l'interrogativo è del mille novecentosessantasette
Credo che nessuno di noi oggi si porrebbe questo problema nel senso che non pensiamo che paghi vi siano dei decisamente diaframmi ma sappiamo perfettamente che non sono di tanti
Cioè che le domande dei cittadini arrivano in qualche modo inserì decisionali ma trasferite da da organizzazioni che non sono i testamenti partiti
Qualche volta e qualche parlamentare e qualche volta e qualche lobby qualche volta è la stampa che impone il problema qualche volta è una esternazione estemporanea ma non tanto di Romiti che credo se ne prepari abbastanza bene qualche volta e Cofferati che finalmente riesce a dire qualche cosa
Come posso dire di sinistra posso dirlo perché anche Cofferati riesce a dire qualcosa di sinistra e e quindi ci sono come dire momenti di via aggregazione di interessi che si Spino variamente al di fuori dei partiti ecco io credo che tutto questo sia utile o di persone che non basti e però mi fermo qui perché la seconda domanda è sì senese zonale mio maestro scritto a palla decente risposte se la situazione non è decente però questo apre la mia seconda risposta
Grazie a Pasquino falle Mancino
Silvio aderisco alla all'invito a rispondere per i solo alla prima domanda perché penso che questo possa rendere più più veloce sicuramente nostro dibattito quindi la domanda i partiti esistono ancora beh io credo che abbia avuto ragione chi ha detto nella nel recente Periodo che in Italia c'è una partitocrazia senza partiti era Occhetto se non sbaglio che Latteri
Una partitocrazia se dire una partitocrazia senza partiti vuol dire che per un verso i partiti esistono per un altro non esistono evidentemente
E Pasquino ha già detto non esistono come strutture nazionali
Io dico purtroppo è un guaio è un guaio e e per chi milita in un partito e anche qualche volta un dolore dobbiamo dire che non esistono anche come strutture democratiche
E per strutture democratiche io intendo delle strutture che si sa come sono fatte dove si sa quali decisioni vengono prese in quali sedi e quali sono i percorsi delle decisioni per corsi di formazione della volontà politica queste qualcosa che ormai non esiste più
Nei partiti italiani non esiste più nemmeno nei DS io
Per carità di partito appunto non faccio l'elenco di numerose decisioni che sono stati Pepe che sono state prese anche negli ultimi mesi e che io non so dove si pur facendo parte io di organismi dirigenti del partito non so
Dove siano state prese quando sono state prese da chi siano state ratifica cioè non sono state ratificate dall'organismo che dovrebbe farlo non è formalismo il mio non si tratta di formalismo
Io non non quando parla di democrazia dei partiti non intendo dire che vedi democrazia di partito non intendo dire che e tutti devono decidere o che le decisioni devono essere prese necessariamente dall'organismo più la più ampio più largo non è questo il punto il punto è che deve essere definita la struttura cioè da chi le decisioni vengono prese e che si deve sapere qual è il percorso credo che se non c'è questo non c'è un partito moderno per lo meno nelle del tipo dei partitini che dei paesi che circondano dei paesi dei Paesi europei
Ora è chiaro che anche nei Paesi europei non è che i partiti siano gli stessi di dell'inizio del secolo e non è che da questo punto di vista non godono ottima pulp salute nemmeno negli altri paesi europei
C'è un'evoluzione che ad alcuni può sembrare un in bocca una involuzioni dei partiti comunque sicuramente un'evoluzione un mutamento profondo
Probabilmente anche a causa di tutti i fenomeni che conosciamo la personalizzazione e la velocizzazione dei tempi della politica la televisione eccetera
Probabilmente c'è anche un restringimento della partecipazione della base di partecipazione
Però sono comunque process i fenomeni di evoluzione che hanno che che che hanno una loro trasparenza che hanno una loro logica rispetto ai quali anche i partiti stessi le loro
I loro gruppi dirigenti tentano di dare delle risposte non sempre saranno le risposte giuste non sempre saranno le risposte definitive ma tentano di dare delle risposte
Ora noi siamo purtroppo in una situazione in cui invece non c'è stata nella crisi
Degli ultimi degli dell'ultimo decennio ormai dobbiamo dire anche se poi e c'è una un'ampia discussione
Sul momento in cui effettivamente verso la fase Acquette attivamente va fatta risalire la crisi del sistema partitico in Italia in effetti va fatta risalire certamente molto più in là ma è esplosa diciamo alla fine degli anni Ottanta in modo clamoroso in modo evidentissimo
In questa fase di crisi non c'è stata nessuna capacità di risposta da parte dei partiti se non il tentativo perciò partitocrazia senza partiti il tentativo di difendere delle posizioni di potere
Ma appunto in modo difensivo cioè senza la capacità di di mutare mutare nel modo giusto per rispondere a una situazione cambiata per rispondere per per per correre ai ripari rispetto a una crisi profonda
Poi siccome io penso che i partiti servano
O per lo meno non è che cioè non credo non ci interessa fare delle affermazioni metafisiche che non c'è democrazia senza partiti o cose di questo tipo
Nella nell'arco
Storico-politico che possiamo contemplare e anche nel nel quadro
Geo politico al quale apparteniamo i partiti servono pur pur diversi da quelli che erano una volta e certamente con una gamma di funzioni ridotta e con una capacità di incidenza ridotta perché ci sono anche i soggetti oggi che esprimono politica che esprimono anche una una come diceva Pasquino rappresenta in qualche modo interessi preferenze delle dei cittadini elettori
Però i i partiti tuttavia continuano a servire e infatti in tutti gli altri paesi europei noi vediamo che servono che svolgono la loro funzione sia pure in modo diverso da dal passato
Io penso che sia drammatica la situazione del sistema partitico in Italia
E direi paradossalmente si è parlato di Forza Italia Forza Italia nelle quadro drammatico dei partiti italiani e forse il partito più partito noi dobbiamo smettere di dire che Forza Italia non è un partito
Forza Italia si sta costruendo come partito nel senso che si sta dando una struttura esattamente e si sta dando una struttura nazionale peraltro sta cercando naturalmente e ancora in fase di costruzione ma sta cercando di darsi una struttura nazionale
Diversa da quella che abbiamo avuto noi partiti della sinistra diversa da quella che avuta la DC evidentemente segue altre logiche
Segue altri modelli modello Rotary modello all'inizio ha seguito il modello azienda adesso mi pare da quello che che si può sapere che si sta muovendo un po'in un'altra direzione appunto nella direzione piuttosto di un modello Notari
Ma di ma Forza Italia si stava dando una struttura ed è paradossale che proprio Forza Italia che noi continuiamo in modo anche qui con una pigrizia che è sempre segno di quelle capacità di rispondere al cambiamento
Che noi continuiamo a considerare come un partito virtuale con un partito che non esiste invece Forza Italia sta seguendo un processo di costruzione
Della struttura ed è invece proprio imbelli lei
Il partito della sinistra quello che aveva una grandissima tradizione organizzativa e di e di forma partito come ci diceva
Stai invece destare delle corde strutturando completamente la sua organizzazione
E non solo nel senso geografico cioè non solo perché ci sono alcuni luoghi in cui organizzatori altri luoghi in cui non lo è
Ma perché e c'è l'idea che la struttura del partito non serve più servono altri canali altri modi di espressioni politiche
Ora a me sembra che il problema fondamentale sia stabilire come devono cambiare i partiti lo so che l'abbiamo detto tante volte Marinucci però è proprio questo il punto e però il punto col quale si passa per precisamente alla al secondo interrogativo alla risposta secondo interrogativo quindi anch'io lo rinvio a dopo però io credo che il punto sia questo noi non possiamo più quando diciamo i partiti riferirci a un qualcosa di univoco che può esistere solo in un modo perché già questa partenza una partenza sbagliata ed è purtroppo la partenza che prendiamo molte volte i partiti possono esistere ma in vari modi
In un modo del tutto difensivo arroccato e quindi partitocrazia senza partiti come adesso
Possono invece esistere in un modo funzionale efficace rispetto alla loro funzione democratica che sicuramente non è però allo stesso modo nel quale sono esistiti e nel dopoguerra nel quale sono esistiti in quella che è stata chiamata la repubblica dei partiti e questo io credo il punto da affrontare
Bene finiamo questo primo giro con Angelo Panebianco che fosse ma mi affido all'Ulivo da passare dalla diagnosi è un primo abbozzo di di possibili terapie
Alla no milioni per la verità le terapie non le ho credo che non nessuno io me rimango fermo alla alla prima domanda penso anch'io come diceva Claudia Mancina che i partiti possono essere cose di e in realtà sono stati nella storia non solo italiana ma anche in tutti gli altri Paesi cose diverse
I partiti erano diversamente organizzati tra di loro nei vari Paesi all'interno dei vari Paesi quindi c'è sempre stato in realtà un forte pluralismo nel modo d'essere di organizzarsi
E di organizzare il consenso da parte dei partiti
Io credo che per quanto riguarda trasformate dei partiti
Alla alla domanda esistono ancora i partiti noi dobbiamo rispondere sì e no evidentemente dobbiamo rispondere no se intendiamo i partiti come in Italia in altri Paesi anche per la verità li abbiamo conosciuti per un lunghissimo periodo di tempo
Quei partiti non ci sono più e realtà quei partiti ci sono sempre meno anche in altri paesi
Ci sono sempre meno perché i partiti come i partiti organizzati che poi erano soprattutto i partiti della sinistra i partiti socialisti e i partiti d'ispirazione confessionale causa di partiti che si sono dati organizzazioni più solide in giro per l'Europa
Erano partiti adatti a società certamente meno ricche e meno individualista che e di quelle in cui viviamo i società fortemente individualista e come le nostre e quel tipo di partito di organizzazione forte pesante difficilmente può essere mantenuta
Però a parte questo ci sono anche le tradizioni
Nazionale specifica
In Italia e mi pare l'immagine dalla partitocrazia senza partiti è molto efficace in Italia che cosa era accaduto per un lungo periodo di tempo Pasquino diceva giustamente la Francia era un caso è stato per lungo tempo anche in democrazia un caso i partiti deboli
Italia al contrario è stato un sistema di partiti forti ma in realtà dobbiamo anche capire e ricordarci perché questo è avvenuto in Francia Paese di Stato forte il sistema non aveva bisogno di partiti forti
Si reggeva intorno allo stato la sua burocrazia l'Italia Paese senza Stato UA stato debole avuto necessità nella ricostruzione democratica dei partiti per Tare tenuti tenere insieme il sistema
E la la debolezza statale era tale che ci si domandava inevitabilmente nella fase precedente ma che cosa potrebbe accadere in questo Paese se il tessuto connettivo rappresentata dai partiti per qualche ragione
Finisce ecco la alla domanda come dire dobbiamo rispondere adesso perché ci siamo dentro siamo dentro una fase in cui i partiti
Si sono si sono drasticamente indeboliti ripeto seguendo un trend che è generale europeo ma con specificità italiane
Se guardiamo i partiti dobbiamo possiamo considerarli da due punti di vista dal punto di vista della dell'identità che hanno che trasmettono
E dal punto di vista dell'organizzazione del loro grado di insediamento sociale sostanzialmente da tutti e due questi punti di vista i partiti sono drasticamente cambiati e ben difficilmente potranno mai tornare ad essere la cosa di prima
Questo non significa che avremo necessariamente a di futuro partiti disorganizzati ma di sicuro non avranno quell'organizzazione quella che abbiamo conosciuto ne avranno identità forti o o come si diceva un tempo come quelli che abbiamo conosciuto
Dal punto vista della dell'identità possiamo avere partiti fortemente ideologici che sono partitiche che fanno una cosa rappresentano interessi come tutti perché la politica è prima di tutto rappresentanza di interessi contro altri interessi ma non come dire non li sublima no
Tramite l'ideologia li rappresentano semplicemente pragmaticamente nel gioco Democratic e questo è un tipo di partito che noi non avevamo perché da noi per varie ragioni realtà il conflitto PC altri partiti e come dire la temperatura ideologica era sempre altissima e una rappresentanza di interessi
Pragmatica senza pretesa di di fare altro null'altro che il normale mestiere di rappresentanza degli interessi era difficile da fare beh e a questo punto i partiti
Come organizzati non lo sappiamo
Inevitabilmente si limiteranno a rappresentare interessi senza più trasfigurati mediante lo strumento dell'ideologia
Perché lo strumento ideologia ormai non è più uno strumento spendibile nell'arena politica
Dal punto di vista dell'organizzazione io credo che organizzati o non organizzati avremo esclusivamente o prevalentemente partiti di tipo elettorale
Che non può dire partiti disorganizzati perché ha ragione Claudio Mancini
Forza Italia attende a organizzarsi sul modello rotta vinte del sistema devota che cos'è questo questo è il classico partito
Di notabili
Adattato alla società a questa società alla fine alla fine del ventesimo secolo quindi strutture di questo tipo ne ha ne se ne sono già conosciute in giro per l'Europa partiti di centrodestra organizzati in questo modo tre partiti di notabili con una una buona organizzazione ce ne sono stati il caso britannico
Il caso del partito conservatore britannico era in origine esattamente un partito di notabili che tuttavia si era dato una certa organizzazione che è una tradizione diversa da quella italiana in Italia la tradizione dei partiti notabili era di partiti
Debolissimi e e non organizzati Forza Italia sembra sembrerebbe lì poi è difficile bisognerebbe conoscere dall'interno i meccanismi l'organizzazione sembrerebbe andare in quella direzione
Ora e questo naturalmente le dà un vantaggio competitivo e tra parentesi perché
Sì da un'organizzazione adatta a una società piuttosto individualista
E mentre dall'altra parte non c'è non c'è un modello perché in alcuni guardano al al passato guardano indietro
E il passato naturalmente non può tornare
E e e ancora non trovano la forma organizzativa adatta alla rappresentanza degli interessi all'organizzazione del consenso in una società ripeto molto molto più ricca di prima molto più istruita inevitabilmente molto più mobile molto più individualista
E una società nella quale inevitabilmente il consenso tenderà ad essere per
No non non per tutto l'elettorato ma per quei settori decisivi che decidono poi chi vince e chi perde tendenzialmente aleatorio per il consenso che viene dato a questo punto non è più una cambiale in bianco ma è una consenso che viene ritirato
Se se per qualche ragione
Il l'elettore risulta deluso questo dovrebbe spostare ma lascio subito la parola questo punto a Pasquino al che fa cioè al problema delle terapie
Una partitocrazia senza partiti naturalmente rende il sistema invivibile ingestibile e non lascia ben sperare per il futuro della delle per un futuro ben ordinato che la democrazia italiana tuttavia allora bisogna dire che ci sono tre aspetti che devono essere affrontati e comunque i partiti andranno in una direzione o nell'altra a seconda di come verranno affrontati fondamentalmente tre problemi
Il primo riguarda l'assetto istituzionale però torno dopo perché questo tocca la seconda domanda cenno solo ai tre problemi
Il secondo il sistema elettorale perché i partiti sono da questo punto di vista e come dire animali molto opportunisti nel senso nel senso buono del termine cioè si adattano molto rapidamente al cambiamento delle regole
Elettorali del gioco e per forza sono le elezioni come dire il loro mestiere
E lì che il partito mostra la sua ragion d'essere quindi come si evolverà il sistema istituzionale come evolverà il sistema elettorale e terzo punto cruciale per capire che cosa saranno i partiti come si finanzieranno
Come si finanzieranno il futuro tenete conto che pende un nuovo referendum sul finanziamento pubblico che se passa difficilmente potrà essere
E eluso un'altra volta e a quel punto forse per la prima volta il sistema dei partiti ed è paradossale perché il sistema di Parri presidente è crollato precisamente su problemi di finanziamento il problema è che gli atleti è stato rimosso
Renault in questo dieci anni abbiamo rimosso il problema
In virtù del quale è crollato il sistema dei partiti della Prima Repubblica
Se passa il il di nuovo referendum sul finanziamento pubblico questo problema dovrà essere affrontato e allora il modo in cui verrà affrontato dirà che tipi di partiti avremo perché è evidente che il modo in cui partito si finanzia dice
Il buco in buona parte molto di ciò che è di cose il cos'è la sua la sua carta d'identità
Bene mi pare che adesso dovremmo accenti
Di passare al versante delle possibili terapie io però volevo chiedere a Pasquino siccome il tema è stato toccato da tutti gli interventi precedenti
I fatti un po'il punto preliminare su questa questione no voi avete detto tutti
Che la tendenza all'indebolimento della struttura e della forma partito è una tendenza diffusa in tutta Europa
In Italia però diciamo questo problema assumono la forma drammatica
Cioè io mi chiedo se l'Italia in questo caso anticipi una qualche tendenza complessiva
O non esprime invece una forma particolare di crisi dato che in Italia punto dobbiamo osservare il parallelo la crisi del sistema politico della crisi del sistema istituzionale
Ora siccome e leggere le cose sui libri è un conto ma vedere di persona è un altro
A me è capitato decentemente nel corso di un di un viaggio europeo
Di vedere coma parlando con gli interlocutori
Beh insomma che cosa significa per esempio in Germania
In Spagna
Paesi in cui si vota con il sistema proporzionale
Addirittura in Spagna senza la clausola di sbarramento esplicite
Che cosa significa per l'appunto vedere che in quei Paesi
Penso alla parlamento della ci sarà stato di Berlino
Ho al parlamento della Catalogna che è grande più di tre volte l'Emilia Romagna
Vedere che in quei Paesi col sistema proporzionale
Vengono votati
Quattro Massimo cinque partiti
Che quei partiti funzionano con una disciplina diciamo una sorta di dittatura parlamentare fortissima
Quando in Emilia Romagna
Che fin qui è stato un sistema politico abbastanza stabile nel nostro Consiglio regionale esistono undici gruppi consiliari
Del tutto ingovernabili richiamo se non sulla base di tempi regolamentari
Anche da questo punto di vista attratto se se hai voglia e siamo un caso atipico siamo
Una tendenza
Secondo me il moderatore non ha il diritto di aggiungere domande a quelle che ha già Malta avere eccede nel suo Coppito
Ma cercherò di rispondere però il il vantaggio lo svantaggio di eseguire volizione che recepisco gli stimoli della risposta alla prima domanda e lo voglio fare solo due due o tre piccole precisazioni
La prima è che secondo me i partiti nel resto alloro continentale non sono nella crisi nella quale si trova l'Italia
Cioè credo proprio di no cioè gli indicatori tranne alcuni casi eccezionali dove peraltro il sistema è esploso e non non si è più ricomposto come per esempio la Danimarca in tutti gli altri Paesi di partiti sono strutture stabili
Prevalentemente nazionali e che rappresentano interessi in maniera continuativa e duratura
E quindi non c'è questa crisi nell'Europa occidentale così come la conosciamo
Credo anche che faremo male pensare che c'è questa crisi nell'Europa orientale così come è riemersa
Dal dal comunismo perché lì si sono formati partiti
Alcuni dei quali sono sufficientemente stabili sufficientemente duraturi e producono leadership perché sanno come dire governare cioè adesso vediamo la Russia che il caso drammatico ma la Russia è un caso drammatico anche perché il comunismo crollo in maniera diversa
Perché lì il comunismo forse c'era davvero copre potremmo dire così
E in più perché è un luogo di contraddizioni infinite ma tutti il resto dei presero Pauline tale hanno strutture relativamente stabili
Faccio una battuta che ne chiedo scusa agli studenti ha già fatto variamente ma la famosa Bulgaria alla quale viviamo assimilati d'Italia Bulgaria della NATO e la famosa Bulgari è in realtà un sistema quasi sostanzialmente bipartitico
Cioè ci sono tre partiti e due stanno insieme vincono perdono e se non vincono un o tè vince l'ex partito comunista e si chiama naturalmente Partito Socialista bulgaro
E le strutture sono stabili
E la Bulgaria fra l'altro ha un problema di minoranza etnica turca che è il terzo partito che per l'appunto a circa il sette per cento di voti e alleandosi con l'uno con l'altro preferibilmente con l'altro perché ovviamente sotto il comunismo non è che l'Iraq consentivano grande
Possibilità di movimento produce quello di di alternanza che abbiamo visto e quindi faremo male ai a pensare che siamo parte di una tendenza se posso rispondere
A un Túpac domandano siamo un'altra cosa
Faremo male anche perché colgo molto malizia la letteratura domanda il tentativo di fare dell'Italia un anomalia positiva tranquilli voi europei noi stiamo soltanto anticipandovi tronco avrete anche voi Casini in casa che abbiamo noi no non è così
Tranquilli perché non l'avrete perché non era il casino l'avevamo prima e l'abbiamo semplicemente moltiplicato novecento risolve i problemi istituzionali sui quali adesso arrivo però non senza dire una un'altra cosa che qui un po'seria un po'scherzosa perché parli grande partito di notabili è stato il panico gollista in Francia
Quelli erano grandi notabili a cominciare da De Gaulle che era il più grande dei notabili nel senso che da proprio dice il ragionamento stesso c'era un uomo notevole e intorno non c'erano altri uomini notevoli che per le loro caratteristiche di S. uomini notevoli raggiungevano il consenso proprio sulla loro persona
D'altronde la Francia ci presentati un'altra caratteristica ecco forse farete tacere a François Rutelli
E nel senso che anche avuto partiti i sindaci cioè i socialisti erano una grande organizzazione partitica anche perché i loro sindaci erano molto popolari
Per esempio il famoso del fare sindaco di Marsiglia Moro Hua sindaco di villa e così via cioè i sindaci contavano molto erano molto visibili portavano con sé il consenso e alla fine quello trasferivano deturpa di perdiamoci prima sindaci e poi i parlamentari perché quella era la base del potere
Non so dimenticavano mai come d'altronde Rutelli ha capito bene per far ok
Tralascio il caso del più notabili dei notabili di questo Paese che mi mi pare Di Pietro ma lo lascio lì perché missione politologi e molto successivo dove andiamo
Allora
L'autorizzato orma dei partiti credo dovremmo cavarcela in questo modo fantozziano è una boiata pazzesca ce l'hanno raccontata ieri raccontata ma i partiti non possono autoriformarsi hanno bisogno di qualcosa di
Gravissimo
Che come ci direbbe Panebianco una seria sconfitta elettorale ma anche dopo lei si è stupita elettorale Panebianco direbbe il pane di bianco per lettori io poi ci sarà quello che parlerà direbbe che c'è bisogno di uno spostamento interno c'è non c'è mai la sconfitta di tutto il partito ma c'è una frazione del partito che si unisce un'altra componente riformò una una nuova maggioranza cioè non perdono mai tutti e quindi non sono mai tutti costretti a riformarsi che naturalmente
Una parte del problema e forse anche una parte della soluzione
Quindi lascio da parte questo
Perché io quando sentì popolari raccontarci che si riformano
Veramente non ci credo perché ho sentito le correnti democristiane e ci raccontavano che si riformarono e invece non lo si è visto Antimo nel potere qualche volta c'è qualche ambito irrazionale ma la struttura rimaneva quale essa era tralascio il caso del del del PC PDS perché condivido largamente quello che ha detto Claudia Mancina ma di tanto in tanto assisto con come dire Conoco divertito ai Verdi che ci raccontano come si Autori formeranno naturalmente no e così via ovviamente
E quindi qua il problema è che non si autoriforma cioè i patiti da solo in ciò dal loro interno non hanno energie per autoriformarsi ci vuole ben altro che cosa ci vuole
Ma che ci diceva bastano i referendum di referendum naturalmente servono perché cambiano qualcosa nel sistema perché mobilitare i cittadini fra l'altro perché sono esercizi davvero trasversali
E quindi in fanno circolare informazioni però i referendum sappiamo sono limitati in sé perché sono abrogativi
Cioè possono tagliare qualche volta possono cucire
Se siamo bravi a tagli a tagliare le dire con i puntini e e cose del genere ma toccano il sistema elettorale possono toccare i finanziamenti ai partiti che certamente Oprah importante ma non toccano istituzioni perché la Costituzione non consente e dunque di lì si arriva fino ad un certo punto ma certamente non oltre per arrivare oltre ci vorrebbe ben altro e il Benato cosa cos'era secondo qualcuna qualcuno era la Bicamerale su questo io stendo un velo
Non pietoso un velo impietoso perché si potrebbe parlare molto male della gestione della Bicamerale
E potrei anche aggiungere che
Legge e c'era un'alternativa praticabile che all'assemblea costituente
Che non era necessariamente come lavora a Forza Italia ma che si poteva ottenere cioè chiedere un mandato agli elettori per riformare la Costituzione non un mandato però su basi era presente proporzionale bombardato su base di blocchi queste al blocco che dice riformiamo la Costituzione e queste tre blocco dice no grazie alla bellissime data benissimo ci siamo affezionati l'abbiamo fatti insieme e così via senza rendersi conto che era almeno quindici anni se non venti che non funzionava più
E allora che cosa che cosa ci vorrebbe io credo che quello che sarebbe necessario
E che una maggior che una coalizione sì presente nel due mila uno
Nel due mila uno
Non si presenta alle prossime elezioni politiche
Dicendo questo è il nostro progetto di riforma della Costituzione se vinciamo la cambiamo così
Esattamente quello che il compagno Walter Veltroni non ha voluto fare le mie novecentonovantasei quando ha detto di questo non parliamo durante la campagna elettorale mi raccomando io lo capisco
Perché parlare di riforme queste zone con i popolari che si trova dentro una parte della sinistra PDS che si trova dentro con i Verdi che erano nell'alleanza con Dini che comunque non sapere anche di cosa stesse parlando in questo ristretto totale registrazione era difficilissimo ovviamente
Però il punto cruciale che le riforme vere si fanno quando una maggioranza coesa vince perché se non c'è la maggioranza coesa non si fa nessuna riforma oppure che cosa si fa si fanno gli scambi
E i più o meno proprio più o meno impropri che per lo più sono a minimi comun denominatori e che poi alla fine non regole importo perché tutta la la la battaglia della Crimea reale si teneva su uno scambio che alla fine non si poteva fare e dunque non si è fatto
L'ha detto Berlusconi ma credo che a un certo punto l'aveva detto anche il PDS che oltre non si poteva andare quello che si era dato e dunque bisogna sapere vincere e saper e volere riformare la Costituzione
Però intendiamoci qui si apre il problema vero
Perché il problema vero è che tipo di riforma della Costituzione vogliamo perché se la risposta è come mi è parso di sentire da Claudia
Che si possono riformare i partiti allora ci sono alcune cose che bisogna assolutamente fare nella riforma della Costituzione
Ma se qualcuno pensa invece che il problema è di eliminare quello che rimane dei partiti e ci sono altre possibilità di riforma costituzionale e dunque bisogna anzitutto dirimere questo nodo
Vogliamo riformare la Costituzione italiana in maniera tale da creare un sistema che assomigli qui naturalmente uso le formule che assomiglia a sistema inglese e allora quello è un modo anche di raccolta dei partiti
Vogliamo invece passare a una democrazia di tipo statunitense allora quello non è certamente in modo di riformare i partiti
E certamente non è il modo di rafforzare i partiti cioè si cambi sistema politico attenzione lo si cambia niente affatto in direzione non democratica però lo si cambino in atti maniera tale che è difficile recuperare i parchi
Io sono contento che Mario ci sia andato in vacanza in Germania e Spagna io preferisco abbandonarne la deriva plebiscitaria del Mediterraneo però qui bisogna che siamo chiarissimi cioè la Germania sulla Germania è la Spagna non possiamo più tornare
Perché non siamo più in grado di convincere gli elettori italiani che si può avere un sistema elettorale proporzionale funzionante non ci possono credere più e credo anche giustamente fra l'altro io non sono in grado di provare neanche a convincerli perché non ci credo più anch'io
Però è vero che la Germania la Spagna hanno questo però attenzione
Quelli non sono solo sistemi elettorali cioè i sistemi costituzionali sono sistemi cioè non è che uno entra dice guarda che bello il supermercato tedesco ha una clausola del cinque per cento scintillante luminosa me la prendo e me la porto a casa no no Mario cibano intentato li ha detto ma che è bello il sistema dei lender tedeschi e che verrà Bundesrat dove forse Errani mi manderebbe un giorno no non basta quello
Cioè il sistema tedesco e il sistema tedesco che fra parentesi prevede che il cancelliere sia eletto direttamente dal Bundestag cioè dai deputati
E quindi si vuole tutto quello dunque tutto quello sì è pregato di farlo la mia risposta che no non siamo data di farlo
Il sistema spagnolo per faccio solo esempi banalissime marginalissimo i
è vero che ha una proporzione un sistema Ettore proporzionale ma nelle circoscrizioni Trane ma della Barcellona vengono e ti tra i tre e i cinque deputati non possono mai esserci undici partiti perché se le di tre o cinque deputati né peggio dei casi cinque partiti se proprio va male male male ok
In più eleggono un Parlamento che apre centocinquanta parlamentari
Mentre i seicentotrenta più trecentoquindici sono perfettamente convinti di una cosa sola che non si può ridurre il numero dei parametri ma scherziamo riduciamo la rappresentanza no e non si può dunque non possiamo farlo
Pensate quei senatori affidata la relazione sulla riforma del bicameralismo a chi a una senatrice la quale naturalmente dice subito che bisogna riformare il Senato eliminandolo assolutamente no dice anzi che questa operazione non deve farsi cioè la scelta della senatrice era secondo me assolutamente splendida e assolutamente rivelatrice
Di cosa sarebbe finito il Senato e dunque se si vuole cambiare il sistema dei partiti bisogna cambiare sistema istituzionale per cambiare il sistema istituzionale vedere un'ipotesi e quindi bisogna decidere qual è l'ipotesi e in questo caso bisogna davvero fare esattamente quello che i parlamentari dicono che non bisogna fare
E cioè guardare fuori da questo Paese
Perché le tradizionali questo Paese anche questo qualcuno di voi ve lo dovete aver sentito dire
Sono dal punto vista il Parlamento assolutamente come dire impeccabili il Parlamento di questo paese dal mille ottocentosettantasei e un Parlamento trasformista e quindi Mastella nonostante che gli piacerebbe non ha inventato nulla
E semplicemente nella logica della del trasformismo italiano
Le tradizioni questo Paese da questa parlamentare sano del consociativismo c'era giallo sperimentano anche anche Cavour con Rattazzi e l'ha sperimentato per un po'Giolitti quando poteva riuscire a raggiungere qualche repubblicane qua
Rava grazie che entrino dunque guardare fuori a questo punto naturalmente poi ognuno ha le sue preferenze e io credo che la Francia sia un Paese moderno
Civile
Ben governato la Francia della Quinta Repubblica mi ricordo che la Francia della Quarta Repubblica rischiava di essere peggio dell'Italia e dunque penso che se noi assomigliamo alla Francia dalla Quarta Repubblica potremmo migliorare diventando la Francia della Quinta Repubblica questa è la mia banalissima Alice
Sì sì piglio l'applauso però sull'Europa
Avrebbe detto la sua osservazione bene
Queste spiegazioni alla Francia però con il federalismo dei tedeschi si fosse possibile ma nata nel supermercato non voglio arrivare più cuore rosso d'accordo con te che i modelli o si perdono tutto emergeva lasciarmi stare calde
Sì io questa domanda sulle sulle ricette sulle soluzioni chiaramente la più difficile perché noi vivi non è al di là delle eventuali insufficienze personale c'è un dramma oggettivo una difficoltà di trovare delle soluzioni alla crisi italiana che che è condivisa da tutti e perché c'è inevitabilmente un elemento di circolo vizioso perché anche adesso Pasquino che con cui sono pienamente d'accordo con le cose che ha detto
Però cosa ha detto poi ad un certo punto
Per fare la riforma ci vuole una maggioranza coesa senonché per fare per avere una maggioranza coesa abbiamo bisogno della riforma in questo Paese no cioè perché noi non abbiamo una maggioranza coesa perché abbiamo un certo tipo di legge elettorale abbiamo un certo tipo di strutture istituzionali appunto adesso si spiegava dalla struttura del Parlamento eccetera
Ora c'è un elemento di circolo vizioso che rende così difficile affrontare il la soluzione della crisi italiana
Cioè noi abbiamo provato a puntare sulle leggi elettorali attraverso referendum perché è stato l'unico modo per toccare le leggi elettorali comunque i referendum ieri i referendum che hanno cambiato la storia di questo Paese quello del novantuno e quelle novantatré hanno puntato sulle leggi elettorali hanno introdotto una un maggioritario non non perfetto non compiuto ma comunque un sistema prevalentemente maggioritario ed hanno dato avvio a un meccanismo bipolare
Anche questo largamente imperfetto ma tuttavia fondamentalmente bipolare anche per merito degli elettori che hanno interpretato sempre in senso bipolare la possibilità di dire vidi fare la loro sci tuttavia dobbiamo constatare che questo non è bastato
Le riforme elettorali e anche l'avvio l'avvio il perfetto ma ma comunque deciso del bipolarismo non è bastato a cambiare il sistema politico a darci un nuovo sistema politico all'altezza dei Paesi europei e io sono d'accordo sul fatto che la nostra crisi non è una che non è un'anticipazione la nostra crisi è una è una forma molto specifica che e tutta dentro la storia italiana e non è non è simile a quello che avviene negli altri Paesi che è un'evoluzione invece del sistema
Abbiamo provato a puntare anche sulle riforme istituzionali
Tre Commissioni bicamerali sono state fatte in questo Paese negli ultimi vent'anni
Pasquino ha fatto parte assecondano della prima già della primavera Bozzi io ho partecipato all'ultima Commissione bicamerale condivido il giudizio che è stato dato
E anche questa strada non è non si si è rivelata una strada sbarrata
Per una ragione molto semplice perché chi poi dovrebbe fare le riforme istituzionali sono quegli stessi soggetti che noi consideriamo non quello stesso sistema politico che consideriamo inadeguato e permutare il quale vogliamo fare le riforme istituzionali cioè ci sono degli elementi veramente DTT difficoltà allora è vero che pensa parlare di autoriforma dei partiti
Può essere un via fantozziana oppure l'idea di del barone di in un caso e no che si tira su per il per il colletto
Tuttavia c'è un problema che riguarda la soggettività dei partiti la soggettività comunque di soggetti politici perché noi qui non abbiamo ancora parlato del rapporto partiti coalizioni che è invece uno degli elementi fondamentali
In positivo per alcuni aspetti ma anche in negativo per altri della crisi della politica italiana
Cioè c'è un problema di soggetti politici che io non credo ormai io non credo più che questo problema possa essere risolto soltanto dalle leggi elettorali e credo che sia un problema tale che impedisce anche di fare le riforme istituzionali
Allora come si può fare eccetto non è che adesso mettiamo chiediamo ai partiti di di trarre da sé il meglio di trarre da sé che loro migliori intenzioni loro migliori sentimenti e di autoriformarsi tra l'altro di passaggio voglio dire che la svolta prima detto hai detto la svolta come episodio di autoriforma d'un partito di grande autoriforma per io credo che la svolta sia stato una cosa importantissima
Qualcosa che tra l'altro ha dato l'addio no a una a quanto ci è stato di positiva nell'evoluzione del sistema politico degli ultimi dieci anni tuttavia io non credo che la svolta sia stato un per un un episodio di autoriforma del partito
Nel senso che precisamente non è riuscita ad affrontare il problema del partito cioè a mutato le basi dell'identità ha mutato l'identità politica culturale del partito ha mutato il suo programma ma non ha mutato il partito e non è riuscita nemmeno a porsi il problema di come si doveva cambiare il partito la sua struttura su organizzazione il suo modo di funzionare proprio in termini molto ma il suo modo di essere e di funzione
E la crisi successiva del partito come organizzazione del club il PDS io credo sia dipesa soprattutto da questo dal fatto che si è fatta una grande rivoluzione diamo fatto una grande rivoluzione senza però adeguare lo strumento la struttura a la nuova funzione che a questo partito veniva attribuita dalla sua stessa rivoluzione
Questo non fa che sottolineare fatto appunto che è molto difficile che i partiti si Autori formino tuttavia siccome poi in concreto sia cosa siamo siamo gruppi di persone politicamente impegnate
Che hanno un'attività o dentro la politica o magari fuori della politica ma comunque relazione con la politica che svolgono in in un modo sia individuale che collettivo un'attività politica allora io credo che alcune persone alcuni gruppi di persone
Si devono porre l'obiettivo di cambiare i soggetti politici io non autoriforma del partito è un'espressione o dei partiti è un'espressione effettivamente poco consistente perché si riferisce ai partiti come soggetto unitario se però dentro alcuni partiti ci fossero delle cui e dei gruppi delle correnti delle padelle delle dei settori di questi partiti si ponessero in modo primo italiano l'obiettivo di cambiare il sistema politico e di cambiare il proprio partito io credo che questo è un modo per affrontare il problema per esempio molto banalmente i DS vanno tra poco affrontano tra poco un congresso
Che si dice dovrebbe essere un vero congresso
A differenza degli ultimi che abbiamo fatto
è molto difficile fare un vero congresso perché abbiamo delle difficoltà politiche di vario genere non ha bisogno di dirlo in queste città evidentemente
Tuttavia comunque io credo che faremo un vero congresso potremo forse fare un vero congresso soltanto se affronteremo di petto il problema della struttura del partito e io voglio dire affrontando il rischio di di di di apparire formali sta il problema dello statuto del partito i DS non hanno uno statuto quei partiti europei di cui abbiamo parlato il partito laburista il partito socialdemocratico tedesco il partito
Socialista francese parlo dei partiti della sinistra perché effettivamente ci sono differenze organizzative tra i partiti della sinistra partiti della destra è tuttora nella storia della politica europea sono modelli organizzativi diventi anche il Partito socialista spagnolo sono tutti questi partiti hanno delle hanno degli statuti
Cioè hanno una formalizzazione della loro struttura della loro vita interna hanno delle regole
Poi le violeranno anche qualche volta come avviene normalmente nella vita di tutti anche nella vita privata però hanno delle regole noi non abbiamo uno statuto non abbiamo delle regole non abbiamo una struttura non abbiamo degli organismi
Non è formalismi è in modo e uno dei nodi per carità non perché è uno dei modi per affrontare la questione io credo che per esempio nel prossimo congresso dei DS qualcuno
Qualche gruppo politico evidentemente non non un singolo pazzoide
Qualche gruppo politico deve porre come obiettivo del congresso
La definizione di uno statuto da partito moderno di uno Statuto era partito europeo
Altrimenti la riforma del sistema politico italiano continuerà ad avvenire per l'unico modo in cui finora fino ad oggi è avvenuta cioè per effetto della pressione della comunità europea per effetto della pressione dei rapporti di forza reali
Nella Comunità europea che per esempio rafforza i governi rispetto al Parlamento fanno deperire il parlamentarismo cose che io considero positiva peraltro ma gli gli unici le la forza vera
Che ha spinto quel poco di riforniti di evoluzione del sistema politico che c'è stata in Italia in questi anni la forza vera è stata la necessità di potere stare nel concerto dei Paesi della Comunità europea
E questa credo che sia
L'unica l'unica speranza vi abbiamo di mutamento del sistema politico italiano a meno che non ci siano dei soggetti che prendono in mano questo obiettivo perché la politica è una questione di istituzioni ma è molto molto una questione di soggetti e di obiettivi che i soggetti si pongono
Bene la parola a Panebianco che fosse votata studioso dei modelli partito dice anche il suo
Pensiero sulle effettiva rilevanza delle regole interne ai partiti anche dal punto di vista formale belli di io penso la rilevanza naturalmente c'è però io penso che disponendo su questo punto Claudia Mancina che la difficoltà di costruire uno Statuto e in genere legata a una difficoltà che a monte
Per costruire uno Statuto quindi regole forma un ricostruire uno statuto cambiare uno statuto bisogna inevitabilmente prima a venire in mente una qualche via di partito perché poi le regole statutarie dei vari partiti come l'abbiamo conosciuta scusa sì l'unico modo per costringerlo a una c'è caso non è la dipartita e mettersi a fare uno Statuto esattamente quindi sì cioè Illy il problema è che però se c'è come dire o divisione
Può esserci benissimo in un partito ONU anche una qualche confusione su quale tipo di partito costruire e non è facile
Nella condizione italiana per tutte le ragioni che abbiamo detto
è difficilissimo Mac immaginarsi
Il partito giusto data la situazione allora può essere questo di per sé al di là delle voglio dire delle normali e della normale dialettica normale competizione all'interno dei partiti può essere e a no del fatto che spesso e e tipicamente chi ha il controllo delle maggiorate dentro i partiti tende a portare gli statuti o se può ne fa a meno perché dal punto di vista lo Statuto delle essenzialmente vincolare chi ha potere all'interno del partito
In genere e in generale chi ha potere Rita del partito cerca da tutti in tutti i modi di forzare sono le minoranze interne che in genere si appella dallo Statuto ho trovato uno statuto uno strumento di garanzia questo almeno storicamente ma al di là di questo c'è proprio il problema che sei non si riesce ad avere una qualche idea su come costruire il soggetto partito adatto alla situazione italiana di questi anni diventa poi molto difficile Costel costruire anche il vestito le regole
Detto questo
Per quanto riguarda il problema è il Pasquino ha ragione io penso che i partiti cambino essenzialmente sulla base di sfide esterne
E che i partiti italiani cambieranno ancora una volta essenzialmente sulla base di sfide esterne la sfida esterna però difficilmente secondo me sarà il mutamento dalla costituzione formale o scritta a questo io non credo più proprio per le ragioni che diceva Mancino
E anche perché lo abbiamo visto nell'ultima Bicamerale sapete
Ora i quattro eccetera e che non mi ricordo più dove una una cosa che sapevo ma che avevo dimenticato c'è un vecchio proverbio britannico da che vorrebbe inglese che dice sai di cosa è un dromedario non è altro che un cavallo da corsa disegnato da un comitato e ho pensato a questo pensando a a quel prodotto uscito fuori dalla Commissione bicamerale
Che era un super comitato che si è riunito per fare un cavallo da corsa cioè la grande riforma e poi a forza di mediazioni contro mediazioni ha tagliato fuori ma non poteva che tira fuori ripensandoci
A distanza un dromedario cioè quella quel testo che tutti noi guardammo
Un po'
Sconvolti dice quando sfugge sconcertati ecco quando ce lo trovammo se lo trovammo di fronte
No in realtà io non credo che la costituzione formale che che ci sarà come dire la una combinazione tale da permettere a una qualche maggioranza
Di cambiare la Costituzione formale però attenzione
Nel frattempo è cambiata e continua a cambiare la costituzione materiale del Paese perché il questo è il paese in cui la costituzione formale non è stata toccata ma la costituzione materiale è cambiata completamente è cambiato il sistema dei partiti sono cambiate le leggi elettorali e con Comastri che è cambiato il rapporto tra il governo e la gestione dell'economia della moneta il poiché l'economia e
Con il sistema delle Authority è nato un nuovo meccanismo che
Come dire bypassa il Parlamento e crea un un rapporto diretto tra governo Authorities
E i gangli strategici evitare l'economia tutto questo non c'entra la costituzione materiale del Paese e cambiata enormemente e probabilmente continuerà a cambiare soprattutto sotto l'urto delle trasformazioni dell'Unione Europea
E quindi i cambiamenti continueranno ad esserci ma difficilmente saranno dalla costituzione formale tuttavia ci sono almeno due aspetti su cui
Probabilmente che due due due due noti che probabilmente i partiti avranno di fondo fra il primo potrà essere forse di nuovo un referendum sulla quota proporzionale
Io devo dire che sono rimasto molto meravigliato dal fatto che sia stato così redarguito dal centrosinistra
Di Pietro perché andato a firmare il referendum da N primo perché questa era anche una battaglia dei DS la la l'altro referendum e in secondo luogo perché
Il partito che al allo stato degli atti avrebbe più bisogno di far saltare la quota proporzionale
E proprio il partito dei DS sapete perché razionalmente dal suo punto di vista Berlusconi e freddo rispetto all'eliminazione dalla quota perché in questo momento la quota non danneggia particolarmente il Polo che abbastanza coeso
Tutto sommato danneggia soprattutto i DS che si trovano ad essere a questo punto un partito che deve fronteggiare tutti i partitini dello zero virgola che gli escono da tutte le tasche cioè il partito che dovrebbe correre in massa a firmare i referendum che rinfaccia NO vi faccia che sia irrilevante è proprio DS
è proprio il partito dei DS ora se ci sarà quel referendum è e questa volta gli italiani non ci sarà la guerra distrarre il Paese
E gli italiani andranno a votare e allora secondo me trasformazioni dei partiti saranno trasformazioni perché i partitini verranno spazzati via e a questo punto inevitabilmente anche trasformazioni che non e non sappiamo in quale direzione nei partiti
Quella sarà probabilmente una sfida esterna che inciderà la seconda riguarderà il finanziamento
E anche qui ci sarà un referendum e probabilmente come già nel novantatré italiani diranno no al finanziamento pubblico
Se gli italiani dicono no al finanziamento pubblico a quel punto sarà necessario trovare qualcosa di alternativo al finanziamento pubblico
E allora probabilmente inevitabilmente si andrà verso la soluzione che fin qui è stata sistematicamente pervicacemente rifiutata da tutti
E cioè un sistema di finanziamenti privati con dei tetti per impedire che il Paese come dire che soltanto chi ha denaro che ha molto denaro condizioni la politica basta mettere dei tetti
E in modo tale questo il punto chiave da considerare anche la capacità di un partito di raccogliere denaro come un indicatore di rappresentatività sociale
Voglio dire in questo momento nel Parlamento italiano ci sono gruppi politici che sicuramente non potrebbero accettare un sistema di questo genere perché probabilmente non troverebbero un italiano disposto dare loro una lira
E quei partiti scomparirebbe ero per incapacità di raccogliere sufficiente denaro nel Paese
Ma altri partiti e parlo ovviamente dei grandi partiti rappresentativi questi partiti hanno sicuramente la capacità di raccolta di fondi nel Paese e questo può essere una come dire prima di tutto una prova della loro rappresentatività sociale è un elemento che può essere spinto se accade questo i partiti devono trasformarsi perché se i partiti devono finalmente andare in modo trasparente
Alla caccia di soldi cioè andare dal cittadino e dire mi dai fiducia sei disposto a darmi dei soldi per io faccio politica fare politica costa naturalmente come tu cittadino ben capisci sei disposto darmi soldi naturalmente cittadino potrà darne una quota
In qualche modo vincolate limitata il partiti non potranno spendere più di certe cifre anche i candidati un sistema trasparente che secondo me potrà contribuire a rendere anche più trasparente la vita interna ai partiti stessi
è io credo che questo nodo ci si arriverà a mente non credo la riforma della Costituzione te non ci credo più perché penso che qui tutto quello che avremo forse sarà un qualche tipo di adattamento delle istituzioni esistenti al gioco bipolare per esempio mi sembra evidente che nel decennio passato la Presidenza della Repubblica non si era ancora come istituzione adattata
A Costituzione invariata intendo alla alla caratteristica del gioco bipolare probabilmente in futuro il presidente dirlo diventerà un un garante del gioco tra le coalizioni e a quel punto e come dire verrà le istituzione non cambiando la Costituzione si adatterà meglio di quanto lo sia caduto in passato alla gioco bipolare imposto imposto dal maggioritario ma al di là di questo al di là di adattamenti
Delle varie istituzioni non non credo invece credo che l'Authority forma dei partiti se ci sarà passerà attraverso un referendum che spazzi via la quota proporzionale
E un referendum che obblighi finalmente i partiti a fare i conti col problema della finanza dei partiti
Fare politica costa la democrazia costa e agli italiani bisognerà finalmente dire che siccome la democrazia costa è un servizio importantissimo per tutti bisogna che si mettano mano al portafogli ma non per per finanziare il sistema dei partiti per queste l'assurdo ridicolo ma per quale ragione un elettore dei DS dovrebbe voler finanziare Forza Italia
Ho un elettore di Forza Italia dovrebbe volere finanziare i DS questo è assurdo e assurdo chiedere al Paese questo come è stato chiesto con ho preteso con con la legge elettorale che lo introduceva il finanziamento quello che si deve dire ai cittadini è finanziate i partiti che preferite
Il partito che preferite questa è l'unica cosa che può essere fatto se si fa questo e se si chiede trasparenza e se si ottiene trasparenza e una legge ben fatta lo può tenere allora la l'autoriforma dei partiti di cui parlava Claudia Mancina può esserci che per un per questa strada
Bene salvo la la libertà naturalmente dei nostri ospiti di interagire con le le questioni più generali
Volare su questo punto di di come di forte interesse che Panebianco ha sollevato da ultimo no
Il modo in cui può agire siamo in funzione anche riformista il il tema del finanziamento alla politica a me piacerebbe porre ai nostri ospiti
Una domanda molto precisa e concreta che peraltro avevo accennato già agli
Va otto mesi in questo Paese voteremo per le regioni
E improbabile che nei prossimi otto mesi noi possiamo avere risolto il nodo siano più complessivi di cui abbiamo discusso fin qui
E c'erto che
Per la prima volta a quanto risulta a tutt'oggi per la prima volta in questo Paese voteremo solo per le che non avremo elezioni regionali trainate dalle elezioni amministrative o al rovescio elezioni regionali trainate da elezioni politiche al momento al momento
Da qui una prima questione negli anni è quella di dare ai cittadini un buon motivo per andare a
La seconda novità è che con buona probabilità voteremo con un sistema elettorale alquanto bizzarro
Perché sarà un sistema proporzionale
Per quello che riguarda il Consiglio i Consigli regionali sia pure con premio di maggioranza ma con un sistema di elezione diretta dei presidenti di Regione
Bene detto tutto quello che abbiamo detto fin qui sulla crisi dei partiti
Sulla difficoltà di risolvere questa crisi dei partiti sui rapporti ambivalenti nel nostro Paese tra democrazia dei partiti democrazie dei cittadini
Che cosa si può proporre su un punto cruciale
E che risulta cruciale in particolare per una cita come quella di Bologna che ha avuto di recente una dura esperienza di sconfitta proprio su questo
Come selezionare le candidature
Le proposte di leadership e di vista
Da Franco Quadri
Tanto per cominciare può darsi che si voti non soltanto per le regionali ma anche su almeno due lettere e se io fossi un referendario
E tale mi considero incerta chiederei la contestualità perché voglio evitare che facciano il solito gioco di fare saltare il quorum e quindi io chiederei che quindici aprile sedici la prima domenica utile per ferendo un po'ci fossero i referendum è le elezioni regionali credo che questa sia una idea da lasciare alle compagnie di Pietro il senatore del Mugello che mi pare che abbia grandi grazie per perché la proponga loro ieri creando credo un asse di conseguenza
Secondo pace soltanto un'osservazione perché sentivo molto scentismo le parole di Claudia
Che in parte condivido però anche una perversione come dire propagandistico entusiasta di tanto in tanto cioè credo che è vero che la maggioranza è divisa al suo interno e dunque una maggioranza divisa non può neanche per pensare di andare a chiedere un mandato ma qualche volta in politica appaiono di gli imprenditori politici
Che usano una tematica che su questa tematica producono una maggioranza e dunque bisogna sapere che sei bis se si vuole cambiare
Il sistema politico il sistema dei partiti bisogna che qualcuno prenda l'iniziativa in maniera come dire decisa in maniera l'imprenditore politico è un termine che ne dà Max Weber e forse anche da Schumpeter
Cioè si può fare ecco si può creare uno dei due zero e che si propone di conseguire quell'obiettivo e questo redazione Vacchi e delle consenso di cittadini
Deve rischiare molto ma se non rischia naturalmente non vince per intenderci non si può fare una coalizione con i Popolari e Verdi se i popolari i verdi non dicono vogliamo cambiare sistema direzione
Di una democrazia maggioritaria popolare e bipolare non lo vogliono fare li si lascia fuori si rischia moltissimo ma si spera io credo con legittime possibilità di successo che direttore dei popolari in parte
E dei Verdi capiscano che questo è un esigenza del sistema politico
E della democrazia italiana
Dopodiché su come si scelgono le classi dirigenti e come si ci si scelgono i candidati che sono due problemi relativamente diversi
Io opposizione in questo caso relativamente pragmatiche per quanto possa sembrare incredibile a chi mi ascolta primo ringrazio tutti quei di voi che faceva parte del del gruppo cittadine per le primarie
Perché credo che abbiamo fatto un buon lavoro e credo che no è una battaglia nient'affatto finita dopo hanno manipolato il modo di fare primarie non era quello che sia chiaro a tutti non era quello il Regolamento che il gruppo cittadine per le primarie aveva elaborato cioè quello che è stato utilizzato dannoso bene sì si era il coordinamento dell'Ulivo è una chiosa mediocre e molto più riduttiva di quello che l'avevamo lavorato quindi non abbiamo perso
Hanno perso loro a fare male le primarie poi credo che abbiano anche verso il Comune così almeno mi raccontano i miei amici americani che dicono Guazzaloca i terminali che ne Guazzaloca chi
Ecco e il problema è che io l'abbiamo regalata noi attraverso un asse di operazioni molto penose devo dire
Quindi si possono fare le primarie molto meno basta recuperare il nostro Regolamento
Cioè non ho nessun dubbio pilastro lamentava patto bene
Si possono fare le primarie dentro i partiti per i candidati di partito
E si possono fare le primarie di coalizione e si possono anche fare le primarie aperte a tutti gli elettori perché io contrariamente a molti uomini e donne di partito non ho paura degli elettori
Cioè credo che gli elettori siano tutto sommato sufficientemente razionali perché anche loro vogliono fare vincere candidato che preferiscono e quindi quando vanno a scegliere un candidato si pongono anche il problema se quello vincerà o non vincerà e credo che anche questo aspetto
Sia da tenere in seria considerazione dunque io credo che le primarie si possano fare e non le abbandonerei naturalmente
Secondo credo anche e qui è la grande sorpresa che ci siano se posso dirla proprio con un termine brutale che ci siano dei leaders naturali
Cioè ci sono delle persone alle quali riconosciamo capacità di leadership non hanno bisogno di raccontarti la peritato li vediamo
Per intenderci ve ne fa infatti subito un nome io credo che il ministro Bersani sia un leader naturale non ho nessun dubbio sulle sue capacità di governo e capacità politiche
Cioè non mi crea mai nessun problema perché dice le cose giuste non mente non è ipocrita sa di che cosa parla e parla le cose che conosce
C'è un al ministro Bersani non farei fare questa primaria io riconosco qualità di leadership e sono convinto che ai vari livelli ciascuno di noi è in grado di individuare persone che hanno capacità di leadership dopodiché forse bisognava sostenere con un po'di consenso dagli un'organizzazione è come dire creare una piccola struttura loro sostegno ma ci sono dei leaders naturali e dunque io questo problema lo porrei così in alcune situazioni in alcuni collegi perché fa parentesi tra non molto si vota anche per per il parlamento ci sono delle persone che meritano la candidatura perché solo degli eventuali attenzione però
Non perché sono dei leaders naturali e artificiali per così dire perché qualcuno ce lo dice ma perché vengono così riconosciuti e è una cosa ben diversa temo che ci siano molti leaders naturali e artificiali dente democratici che noi non riconosceremo in quanto tale Terzo
Io credo che ci sia un'altra modalità di scegliere i leader se o i candidati
Cioè bisogna stabilire come andiamo alle elezioni c'è se c'è una coalizione credo che le banche se circa un minimo di equilibrio all'interno di una coalizione se la coalizione dice vogliamo fare queste cose
Ci proponiamo di stare insieme saremo leali e così via credo che bisogna anche ricompensare i partiti piccoli della coalizione dando loro dei dei dei candidati però anche qui
Chiarendoci su due punti il primo che questo è la massima lealtà per un governo di legislatura e secondo che la persona viene presentata
Dotata di qualche competenza di qualche caratteristica di rappresentatività e cioè bisogna che qui che tiriamo fuori qualche criterio per fare questo dopodiché ho l'impressione che per trovare i leaders veri e a e questo invece
Come dire diverso rispetto al mio passato credo che sia utile avere una qualche propensione come posso dirla le bici paria
Cioè credo che l'elezione diretta sia un elemento che produce leadership perché costringe le persone a dare il meglio di sé
E quindi ho l'impressione che dovremmo sfruttare di più questa caratteristica non sono convinto Marinucci che la legge attuale sia l'elezione diretta del presidente della Regione temo che non lo sia
Perché l'assegno come ai fornelli dell'istituzione nel nome della nome dei Sensi sembrano insegnare antisemita rispetto
Pare di sì mandando letta male allora credo di no cioè io prima tutto se non c'è il doppio turno io temo che non ci sia nessuna elezione diretta la posso dire così cioè un'elezione diretta al primo turno mi lascia molto perplesso
E e in secondo luogo mi pare che sia come dire già legato questo presidente mentre lo vorrei librato nei cieli delle regioni
E a vedere se è capace poi alla fine di raccogliere i consensi e poi anche di governare chiamata sono marginali
Cioè sostanzialmente penso che poter creare leader il CIPE bisogna elezioni dirette
Cioè bisogna moltiplicare le le sedi luoghi di elezione diretta cioè quello che dicevo prima scherzando mi sto affidando a Luca alla deriva plebiscitaria perché alla fine il problema vero è che o i partiti hanno la capacità di creare l'interesse oppure bisogna essere grati ai cittadini
E certo avremmo Liberti tipo molto diverso non tutti apprezzabili e lo sono anche questo so perfettamente però tutti come dire eletti in un certo modo e comunque costretti a tenere conto del fatto che forse vorrebbero essere rieletti
Se l'alternativa è di ai leader plebiscitarie plebiscitario l'alternativa sono i leader si scelti dalle al oligarchie di qualsiasi tipo perché
Poi magari Forza Italia diventano partito cioè io da Pilo sentito dire ben altre cose prima non sono intervenuto e Pilo Mara contatto come si sceglievano i capi candidati questi arrivavano
Chiedere erano detto porta curriculum dovrò portare un certo numero di milioni e di si pigliavano la valigetta del candidato e si conquistavano così la candidatura Gianni Pilo e la mia fonte attenzione non solo detto ma scritto perché Pino ha scritto un libro su questo è cioè li le le le i candidati a non vengono scelti attraverso procedure di primarie dentro Forza Italia ma vengono certi Arcore già Di lascio poi pensare chi li sceglie cioè Berlusconi Dell'Utri
Previti sempre se saranno ancora più del libro naturalmente
E e qualcun altro questa non è una procedura di selezione democratica non produce leadership qualche volta indie tra parentesi quello che forse sarebbe un candidato con una certa caratteristica dividersi dice Fedele Confalonieri non lo può fare perché altrimenti si si apre quella di Mediaset e così via
E dunque penso che sia meglio lasciare che i cittadini si esibisca
Nelle più svariate modalità di selezione dei leaders rispetto al a lasciarli nelle mani degli oligarchi che siano gli oligarchi di Arcore
Che sia l'infernale tavolo dell'Ulivo quella cosa lunghissima o che siano sedi nelle quali non sapevo neanche come si decide ma in maniera opaca nulla di questo produce rilancia
Però il mio punto con il cruciale sul quale
Vorrei sottolineare
L'aspetto rilevante e che ci sono dei leader naturali cioè che mi parrebbe molto brutto sottoporre a primarie
Persone alle quali riconosciamo capacità di leadership perché le hanno esercitate
Queste persone non debbono essere indebolite dalle primarie ma devono essere essere valorizzate attraverso come dire un'indicazione fortissima che viene data dicendo sei bravo sei brava e dunque non c'è problema se il nostro pianeta
No sentiamo su questo pare bianco come come si distingue tra la leadership dell'attuale e la leadership io credo che si distingua così il leader naturale non si fascia non viene scelto si impone e questa è l'unica vera discriminante ritengo cioè il leader naturale non ha bisogno di un gruppo può che lo
Che dica tu sarai l'iter lui che diceva loro io sarò il vostro leader
Ma in realtà io credo che il problema sia molto complicato in questo Paese
Perché io non conosco il Regolamento del club quindi non non mi permetto di dire nulla sul Regolamento delle primarie che voi avevate fatto ma certamente le primarie qui da noi almeno per ora grande grandi grandi frutti non le hanno Dante anche perché nella data la frammentazione delle coalizioni
Il rischio delle primarie che si riducano a un qualche un ponte come dire un un modo per rafforzare l'alleanza mobilitando essenzialmente gli insider cioè le persone che sono già dentro l'alleanza con il catastrofico risultato oltre possibile
Catastrofico di risultato di scegliere la persona giustissima dal punto di vista degli insider ma sbagliatissima dal punto di vista di quelli che hanno poi la parola finale e cioè gli elettori c'è il rischio che le primarie finiscano per funzionare da diaframma
Tra i partiti dato dato il gioco delle coalizioni e gli elettori è altissimo
E allora quanto più il gioco va verso la deriva plebiscitaria cioè va verso elezioni dirette il problema probabilmente non è quello di permettere alle varie minoranze di contrattare i loro voti a
A a candidati da presentare agli elettori perché il rischio di distorsione cioè io credo che si consista nella nell'affidarsi alla alla competizione spesso
Cioè è chiaro che in un assetto fin quando la sette competitivo no Park parco sappiamo da tutte le ricerche oltre che credo essere l'esperienza di tutti coloro che hanno visto da vicino ho fatto la politico guardato da vicino
Che se il contesto non è competitivo la selezione e necessariamente oligarchi
Non c'è niente da fare perché se il contesto non è competitivo cioè se io non rischio di perdere il seggio poiché intorno a quel posto si affollano tutti i candidati abiti collegi sicuri no sul collegio si scuro ci sono ovviamente più candida più autocandidature IMI e l'Ina vita abilmente che sui collegi sicuri e poi che c'è
Grande abbondanza di domanda del collegio la selezione finisce per essere fortemente oligarchie sempre non in Italia ovunque
La cosa cambia quando il sistema diventa quando il Collegio insicuro perché c'è competizione autentica o se sbaglio il candidato perdo
Perdo il seggio oppure perdo la presidenza la Regione perdo il posto di Silvio eccetera eccetera a quel punto si determina una situazione di
Come dire distress dentro di San nostra ex dentro le organizzazioni che porta non a scegliere il candidato che va bene a tutti gli zero virgola della coalizione ma porta a come dire farsi scegliere dal leader naturale di turno
Cioè c'è una persona che chiarissimamente a le capacità India tu per parlare all'elettorato in particolare l'elettorato marginale
Quello che spostandosi da una parte e dell'altra decide chi vince e chi perde quella persona della scelta non c'è questo candidato in giro l'altra coalizione c'è la l'altra coalizione
Si farà imporre tra il leader naturale si imporrà l'altra coalizione l'altra coalizione vincerà il gioco io non vedo grandi cioè non vedo marchingegni che possano risolvere il problema il problema vero è che i leader naturali ce ne sono pochi anche se sono tanti che millantano di esserlo ma di leader naturali sono pochi per definizione perché altrimenti e come dire merce scarsa per per definizione però la caratteristica di quei leader e che quando ci sono si riconoscono subito tre non c'è bisogno di grandi come dire di grandi consultazioni o altro si riconoscono e costoro
Trascinano dietro di sé la coalizione
E da questo punto di vista è evidente
Magari non per i partiti
Ma pr chi osserva la politico e poi come cittadino vota che i contesti competitivi sono più divertenti dei contesti non competitivi per sono più divertenti perché obbligano in quel caso i partiti a dare il meglio di sé
Cioè li obbligano a trovare candidati forti
Nei contesti non competitivi ovviamente ci si siede e questa scelta non si fa poi però arriva prima o poi la batosta
Claudia
Ma io
Sono d'accordo sull'importanza delle primarie e sulla positività delle primarie sono anche d'accordo sul fatto che bisogna avere un approccio pragmatico nel senso che non sempre noi che non sempre allo stesso modo
Devono esser fatte le primarie ci possono sicuramente essere i casi in cui non è necessario
Non è necessario mettere in campo un processo compresso che ha effettivamente alcuni elementi difficoltà come le primarie e questo voglio dire
Il termine leader naturali evocativo ma credo che non significhi soltanto Di Pietro significa anche per esempio il deputato uscente che nel collegio ha un buon rapporto ed è riconosciuto no e quindi in quel caso effettivamente non ci sarebbe bisogno di rifare se
E evidentemente accettato riconosciuto dall'elettorato come del resto avviene nei Paesi dove si fanno le primarie dove gli uscenti non sono automaticamente sottoposti sottoposti alle primarie se non in alcuni casi in alcune circostanze
Ora io vorrei dire una cosa però la
La questione della formazione delle candidature della della selezione delle candidature e delle linee della leadership è esattamente la funzione fondamentale dei partiti
E quindi il problema della selezione dei candidati non è un problema in più rispetto a quelli di cui abbiamo parlato finora ma esattamente si si colloca dentro il ragionamento sulla crisi del sistema politico italiano
Noi in Italia abbiamo questo problema delle rapporto tra partiti e coalizioni che è rimasto un problema irrisolto soprattutto sul lato sinistro dello schieramento soprattutto per il centrosinistra perché come diceva prima
Giustamente Panebianco realtà nel Polo hanno trovato un equilibrio che funziona tra partiti e coalizione
Cioè e i partiti esistono ancora sono però molto pochi e comunque la coalizione del Polo è un soggetto politico si presenta come soggetto politico alle elezioni
E regge anche dopo ha retto dopo è vero che era la posizione e questo rende più facile comunque
Nel centrosinistra evidentemente come ben sappiamo la situazione è molto più complessa
E questo rende difficile anche voi la scelta delle candidature noi per ben due elezioni siamo andati a fare il tavolo
Della coalizione con
Lo spettacolo disastroso e qualche volta anche i risultati inadeguati credo che questo non debba venire più credo che su questo siamo d'accordo tutti non può più avvenire
Chi si faccia una trattativa sulle candidature che per l'appunto non tiene conto delle esigenze estendere le esigenze di tipo competitivo alle cui bisogna rispondere e tiene conto invece soltanto di un problema di scambi interni di equilibri interni
Questo non può più avvenire qui si devono pensare gli altri strumenti lo strumento fondamentale dicevamo è quello delle primarie
Primarie di coalizione prima riaperte io credo che le primarie di coalizione debbano essere aperte perché viene come riconosci
Cioè la coalizione non è soltanto la somma dei partiti quindi per definizione le primarie di coalizione sono aperte agli elettori naturalmente poi bisognerà trovare dei modi per identificare gli elettori ma questo insomma sono questioni tecniche che possono essere affrontate facilmente
Ci possono essere altre forme di consultazione ora anche qui vorrei sottolineare che i ribelli c'è una tendenza molto forte nei partiti gli Europei soprattutto i partiti della sinistra a ampliare lo spazio delle consultazioni per le candidature sia pure in forme diverse possono essere primari ma non solo ci possono esser consultazioni di altro tipo ha sempre no
Consultazioni degli scritti nel caso in cui ci siano partiti e non coalizioni
Ma comunque momenti di passaggio non è più immaginabile almeno nei nei grandi Paesi dei partiti di sinistra dei grandi Paesi europei non è più immaginabile che siano gli organismi dirigenti dei partiti a produrre le candidature senza che ci sia un percorso di consultazione
Della propria base elettorale o di simpatizzanti
Questa è un'esigenza che noi credo dobbiamo porci con grande con grande forza naturalmente la questione della coalizione però complica le cose in un modo che può arrivare fino a vanificare perfino lo strumento delle primarie
Quello che è avvenuto a Bologna
E chiaro che ha anche se le sue ragioni non credo insomma non voglio entrare adesso in questo dibattito ma non credo che le ragioni fossero da attribuire a dinamiche della coalizione probabilmente erano soprattutto dinamiche interne al partito però l'esistenza della coalizione ha consentito no di usare dei meccanismi giustifica toni dei meccanismi che poi hanno di fatto
E vanificato lo strumento delle primarie questa è sicuramente una cosa che dannosissima perché noi in questo Paese è questo purtroppo ha sottolineato continuiamo a non non solo non riusciamo a trovare delle soluzioni ma continuiamo a rischiare di svuotare di senso le soluzioni rischiamo di svuotare i referendum con questo numero continua elevatissimo di referendum è una certa confusione che non
E cosa diversa dalla trasversalità i referendum sono trasversali però ci sono degli elementi di confusione oggi nel modo in cui si presenta ai referendum
Rischiamo di li stiamo rischiando di svuotare anche le primarie che invece uno strumento di grande importanza per far funzionare meglio i soggetti politici anche perire favorire la partecipazione dei cittadini
Quindi la messa delle quali azioni è fondamentale
Io credo che
Non sono del tutto d'accordo sul modo in cui Panebianco parlava della quota proporzionale cioè io mentre sono d'accordo che si deve eliminare la quota proporzionale per carità è un obiettivo essenziale per lo sviluppo di un bipolarismo più stabile
Però io non condivido l'illusione a me sembra un'illusione che eliminando la quota proporzionale si eliminino i partiti dello zero virgola
Perché i partiti dello zero virgola non solo un aspetto della quota proporzionale come sappiamo una quota proporzionale a uno sbarramento al quattro per cento
I partiti nello zero virgola non solo un effetto della quota proporzionale sono un aspetto della instabilità del sistema politico
Cioè l'indiano a quell'atto soggettivo della questione politica di cui parlavo prima non dipendo non rinviano soltanto ai meccanismi elettorali e sistemi elettorali
Ma rinviano molto alla instabilità dei soggetti politici
Alla instabilità delle coalizioni e e anche alla fragilità dei partiti dentro le coalizioni molto spesso i partiti noi questo soprattutto nell'area di centrosinistra lo vediamo usano le coalizioni come un è un pretesto un alibi per non affrontare le scelte per non affrontare i problemi discetta sia programmatica sia politica sia delle candidature che dovrebbero affrontare
E per questo credo che non basti eliminare la quota proporzionale
Credo che invece sia possano essere importantissimo per la riforma dei partiti per omogeneizzare le costituzioni le le
Le quali si ogni è per riformare il sistema politico italiano la questione del finanziamento pubblico su questo io sono perfettamente d'accordo con quanto diceva prima Panebianco
Il finanziamento e l'aspetto è il meccanismo anche i meccanismi del finanziamento sono la causa principale della esistenza dei partitini dello zero virgola non solo quelli della legge sul finanziamento pubblico ma anche quelli delle varie altre leggine che nemmeno noi conosciamo esattamente quelle sull'editoria
Politica eccetera che consentono l'insistenza di partiti virtuali di partiti che non esistono che non hanno elettori che non hanno base politica ma che hanno rifinanziamento
Che hanno soldi e che quindi mettono in piedi delle strutture che poi agiscono come strumenti di ricatto
Quindi effettivamente mutare il finanziamento pubblico cosa che potrà avvenire soltanto attraverso referendum
Può essere può essere forse quella la la la la la via archi medita per
Risolvere una gran parte sicuramente dei problemi del sistema politico italiano
Comunque io
Insisto su questo aspetto che al momento può apparire forse utopistico ma che a me invece sembra più concreto di tutti e vorrei veramente che riflettesse un po'di più su questo
Insisto sull'aspetto della soggettività politica e quindi della necessità che ci siano partitiche o che ci siano gruppi dentro i partiti
Che si fanno carico di affrontare un che che quando delle scelte eccetto che operano delle scelte e che si fanno carico di affrontare un percorso di riforma e di autoriforma questo vale anche per la formazione delle candidature
Perché c'è poco da fare
Possiamo usare le primarie possiamo usare qualunque metodo ma non si producono cioè leadership e non si producono candidature valide se non ci
Ieri a produrre il meglio di sé attraverso una serie di strumenti che sono più o meno quelli che variamente stasera abbiamo evocato abbiamo delineato però ci vuole una un rafforzamento
Anche soggettivo dei soggetti dei soggetti politici unità
Ecco io spero
Prescrive all'inizio spero che per arriva la rafforza mento del soggetto politico di centro sinistra non si debba per
Sulla sconfitta elettorale
Come
è un articolo di Panebianco
Un quasi con soddisfazione la sconfitta di Bologna
Dicendo questo consentirà finalmente ai DS di rafforzarsi io spero Ciano rafforzarci anche senza passare attraverso la sconfitta elettorale credo che sia nostro dovere cercare
Dunque se posso oggi
Aldo qui a Bologna abbiamo già dato
è da ritenersi Anna grazie al nostro pubblico ai nostri ospiti
Qui