"Federalismo fiscale" convegno organizzato in occasione della presentazione degli atti dell'indagine conoscitiva sul federalismo fiscale, condotta congiuntamente dalla Commissione finanze e tesoro del Senato e dalla Commissione finanze della Camera dei deputati c/o Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Via della Dogana Vecchia, 29)

Sbaglia basta
Sì
Senza
Dall'altro messa ben
Secondo
Signor presidente della Camera signor Presidente del Consiglio
Presidente Fisichella Signori Presidenti delle Commissioni finanze della Camera e finanza e tesoro del Senato autorità tutte
L'occasione
è importante perché questo convegno consente di esprimere intanto da parte mia un vivo apprezzamento per il prezioso lavoro di indagine e di studio
Svolto congiuntamente dalle Commissioni finanze dalla Camera e finanze
E Tesoro lieto del Senato sul tema
Delicato e complesso insieme del federalismo fiscale
La problematica legata alla ricerca di un diverso equilibrio
Nell'articolazione dei rapporti finanziari tra Stato Regioni Province e Comuni
E indubbiamente venuta ad assumere in tempi anche recenti rilevanza fondamentale nel dibattito culturale e politico istituzionale
E se è stato una volta affrontata in un più generale contesto di riforma in senso federale dalla forma di Stato in altri casi assunto rilievo autonomo in stretta connessione con le esigenze di riforma del sistema fiscale nel nostro Paese
L'iniziativa assunta dalle Commissioni di Camera e Senato
Si inserisce più propriamente nel campo dell'analisi economica sul tema del federalismo fiscale
Ma la ricchezza dei dati delle valutazioni e le opinioni raccolte acquisite nel corso dell'indagine
Che ha riguardato anche esperienze straniere offre un utilissimo contributo per il dibattito giuridico costituzionale in questo senso proprio per il pregevole lavoro condotto in porto sento di esprimere un sentito ringraziamento ai presidenti delle Commissioni Finanze dalla Camera onorevole pervenute finanza e tesoro del Senato senatore anch'essi a tutti i membri del due Commissione il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva evidenzia con chiarezza i principali obiettivi che a Costituzione vigente
Si intendono in via generale perseguire attraverso lo strumento del federalismo fiscale
In particolare che si attendono al conseguimento di una piena responsabilizzazione dei governi locali in ordine sia la gestione della spesa sia al reperimento delle risorse necessarie a finanziare inoltre e se riguardano l'individuazione di opportune garanzie circa l'utilizzo in sede locale di parte delle risorse prelevate nel territorio spesso il loro uso più efficiente ed un controllo più rigoroso dei conti sui conti pubblici
Non va trascurato il rilievo che il decentramento fiscale risponde anche ad un forte impulso proveniente dal settore dell'impresa inteso come spinta alla creazione di condizioni ambientali favorevoli in particolare di natura fiscale alle attività produttive
Se i diari sono gli obiettivi del federalismo fiscale
Più complesse ed articolate appaiono i modelli proposti in particolare in termini di strumenti dell'autonomia fiscale
Nella sostanza quali e quanti tributi due centrale quali spazi di autonomia debba valere i livelli istituzionali territoriali e in termini anche di meccanismi perequativi
Su tali questioni che presentano anche aspetti più tecnici talvolta anche molto controverso inutili contributo di approfondimento oltre che dai risultati dell'indagine potrà venire dagli interventi dal dibattito che seguiranno nel corso della giornata un potere impositivo riconosciuto in parte allo Stato in parte alle Regioni alle Autonomie locali non potrà che essere definito al regime attraverso un ancoraggio alle rispettive competenze istituzionale l'equilibrato esercizio della potestà impositiva dei vari enti richiederà comunque un coordinamento dei poteri fiscali dei vari livelli di governo al fine di rendere compatibile la pressione fiscale per l'insieme degli enti territoriali con la capacità contributiva unica del cittadino
Centrale resta il problema della perequazione tributaria
Al fine di tenere conto della non equilibrata distribuzione territoriale del reddito delle basi imponibili nonché delle differenze relativa ai fabbisogni di spesi dai costi aggiuntivi
Sostenute nelle prestazioni di servizi nell'ambito delle diverse aree del Paese che come sappiamo molto spesso dipendono da fattori non controllabile da parte degli enti decentra
La necessità di risolvere questi aspetti fa sì che il federalismo fiscale non possa essere immaginato se non come un processo in continua evoluzione e adattamento
Occorrerà assicurare a tutti gli enti nella prima fase della riforma
Gli stessi flussi di risorse goduti in precedenza
Individuare i servizi che devono essere garantiti in modo omogeneo su tutto il territorio
Offrire quindi spazio progressivamente a meccanismi che incentivino lo sforzo fiscale dei singoli enti riconoscendo a livello difetti differenziate di prestazione di alcuni servizi la medesima gradualità non potrà non ispirare il decentramento di competenze che si riflette sull'entità dei flussi perequativi da porre in essere e sulla possibilità di introdurre i necessari adattamenti nelle strutture amministrative locali
La gradualità e la paziente ricerca di punti di equilibrio tra le diverse entità territoriali
Rappresenta i tratti caratteristici dei sistemi federali anche di quelli che sono stati visitati nel corso dell'indagine conoscitiva infatti nella Germania come in Canada
I rapporti finanziari tra i vari livelli di governo sono soggetta a continui adattamenti
Connessi anche al mutare delle situazioni economiche generale sono frutto di un'intensa diplomazia intergovernativa che si svolge sia nelle sedi parlamentari sia nelle relazioni tra i diversi esecutivi degli enti territoriali sebbene in un quadro stabile di principi garantito da norme di rango costituzionale
Lo stesso spirito di paziente ricerca dei punti di convergenza e di equilibrio deve quindi arrivare tutte le forze politiche del nostro Paese nel dare risposta alle pressanti esigenze poste dai cittadini in ordine alla definizione di un diverso e più avanzato equilibrio nei rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo si tratta in sostanza di operare a che il federalismo fiscale non si tramuti in imposte basse territoriali aggiuntive rispetto a quelle centrali
E consegua l'obiettivo di allocare il gettito con riferimento alla perdita da un lato e alla conquista dall'altro di attribuzioni e funzioni nelle relazioni dei due presidenti di commissione si sottolinea che i commissari hanno realizzato sul tema una larga intesa bene
Ma se questa intesa c'è cosa impedisce a trasformare in dieci un accordo dobbiamo proprio imitare il temporeggiatore romano anche quando siamo tutti convinti che occorre incidere sul nostro ordinamento
Le riforme costituzionali sono necessarie
Ed io credo che le forze politiche debbono fare ogni sforzo per riprendere il confronto interrotto ma ancora più necessarie sono quelle riforme possibili che non hanno bisogno della modifica di norme costituzionali ma intanto e come un dialogo tra sordi
Vorrei allora concludere con un invito a raccogliere sulla base delle convergenze realizzate in questa fase su questo terreno
La sfida rappresentata dalla realizzazione di un sistema di relazioni finanziarie tra le diverse entità territoriali che sappia concilia esigenze di responsabilizzazione di autonomia dei singoli lemmi
Con quelle di solidarietà e di unità del Paese esigenze queste ultime rafforzate dalla nostra comune convinzione di essere ormai sempre di più cittadini europea grazie
Parole al presidente dalla Carta
Signore e signori di federalismo rischia di rappresentare oggi per i cittadini non più un progetto di modernizzazione dell'Italia
Ma una espressione logorata
La nostra responsabilità la responsabilità di noi che siamo classe dirigente del Paese
Si misura oggi sulla capacità di evitare questo rischio divenga realtà
Oggi i cittadini sono più maturi più consapevoli dei propri diritti più esigenti
Sono sempre più indifferenti invece alle vecchie contrapposizioni di tipo ideologico e sono invece attenti ai valori che esprime la politica a confronto tra ideali e le scelte messi in campo al fare concreto delle forze politiche delle istituzioni
Il Paese ha bisogno di passare dalla democrazia verticale
La quale cittadino si trova puramente e semplicemente alla base di una piramide istituzionale
Ad una democrazia orizzontale nella quale ciascun attore istituzionale Stato Regioni Province Comuni cittadino non è nero ingranaggio di un motore sovraordinato ma esso stesso motore soggetto attivo
Che insieme agli altri attori istituzionali muove consapevolmente e responsabilmente la società il federalismo che la forma moderna dell'unità nazionale è la conseguenza coerente di questa scelta
E la forma di Stato che consente di realizzare questo obiettivo mettendo tutti nelle condizioni di funzionare
Ciascuno con il motore tanto della comunità nazionale quanto del sistema politico in un quadro di regole non imposta ma condivise
Impegno per una riforma federale dello Stato si è sviluppato in questa legislatura lungo due assi principali la riforma della seconda parte della Costituzione ed un'intensa azione legislativa ordinaria tanto intensa quanto non riconosciuta
Diretta da adeguare
L'amministrazione pubblica centrale e locale e locale a questi principi
L'arresto dei riforme costituzionali che pure aveva portato l'approvazione di alcuni importanti capitoli in materia di federalismo
Non ha impedito al Parlamento al governo di operare con gli strumenti ordinari a partire dall'approvazione delle leggi presentate dal ministro Bassanini
Ecco una prima serie di provvedimenti in materia di federalismo fiscale in questi giorni inoltre la Commissione affari costituzionali della Camera sta affrontando l'esame proposte di legge per l'elezione diretta del Presidente dei presidenti delle Regioni
Riconoscimento di maggiori ambiti di autonomia nella gestione i processi di governo si fonda naturalmente in primo luogo sull'autonomia esercizio del potere impositivo
La domanda di federalismo non può tradursi in una Mila richiesta di maggiore libertà nella gestione di risorse e invece si è realizzare una moderna forma tutto governo che implica maggiore autonomia ma anche maggiore responsabilità
Il sistema federale che vogliamo costruire fondato su Comuni Province Regioni stato confusionale solamente se il sistema ispirato al principio della coerenza tra potere risorse responsabilità con l'approvazione di una prima serie di norme di ristrutturazione delle entrate già oggi le Regioni possono contare su tributi propri pari a circa dodici mila miliardi a fronte di circa centoventuno mila miliardi di trasferimenti statali
Mentre i Comuni dispongono di entrate tributarie proprie per trentadue mila miliardi a fronte dei trasferimenti regionali e statali per trenta mila miliardi
Il rapporto fra entrate proprie trasferimenti inoltre destinato ad aumentare ulteriormente in seguito alla recente introduzione di addizionali IRPEF regionali e comunali
Si tratta naturalmente di risultati parziali che non fanno venire meno la necessità di riprendere il processo di riforma che può solo garantire un assetto soddisfacente nuovi equilibri istituzionali
In questa prospettiva si è rivelata di particolare utilità indagine conoscitiva svolta alle Commissioni Finanze di Senato e Camera
La quale ha consentito di approfondire in un clima caratterizzata da una concreta disponibilità al dialogo tra le diverse parti politiche le principali questioni connesse all'introduzione di un sistema fedelissima di federalismo fiscale
Analisi comparatistico essi accompagnata la piena consapevolezza delle e continuità dalla realtà italiana che mantiene forti tradizioni ed entità cittadine
Proprio la radicata tradizione dei Comuni nel nostro Paese deve costituire la base per la costruzione di un equilibrato sistema di federalismo fiscale
Il riconoscimento di un'ampia potestà impositiva le realtà regionali non può tradursi nella mortificazione dell'autonomia delle realtà comunali le quali per molti versi costituiscono il primo interlocutore nella soddisfazione di bisogni pubblici
Per la definizione del modello di federalismo fiscale il nodo centrale rappresentato dalla previsione di un sistema di perequazione che mantenendo l'autonomia impositiva dei singoli enti locali e regionali riduca gli squilibri territoriali
A riguardo viene normalmente prospettata un'alternativa fra modelli di federalismo competitivo e modelli di federalismo cooperativo si tratta di una contrapposizione semplicistica che non corrisponde la complessità dei sistemi
In realtà tra le diverse realtà federate ogni modello di federalismo deve contenere al tempo stesso elementi di competizione delle menti di cooperazione
Il punto di equilibrio e costituito dalla necessità di erogare in modo uniforme sul territorio nazionale alcune specifiche prestazioni pubbliche ritenute di carattere primario
Il sistema di perequazione
Deve essere diretto garantire tali omogeneità mentre determinazione dei livelli qualitativi e quantitativi delle altre prestazioni deve essere rimessa all'autonomia valutazione delle realtà locali al quale spetterà definire i corrispondenti livelli di imposizione fiscale
Nella costruzione di un sistema fiscale federale inoltre dobbiamo evitare il rischio chiedono maggiore autonomia impositiva derivi un aumento della pressione fiscale
Occorre altresì evitare fenomeni doppie imposizioni di moltiplicazione di strutture burocratiche di concorrenza esasperata per diversi enti impositori
Lo studio ed analisi dei sistemi ISC fiscali svolti da questa indagine conoscitiva ci metteva oggi nelle condizioni di costruire un sistema fiscale corrente ed efficiente però devo dire
Signori amici che se qui dopo non fossimo in grado tutti quanti noi di riprendere questo tipo di suggerimenti riprodurli iniziativa Quarenghi le faremo contorta tutti quanti i colleghi che hanno lavorato a questa ricerca
Io credo che la questione di impegnarsi col massimo di coerenza possibile attorno alla modernizzazione nostro Paese trovando in questa ricerca
Una conferma e ripeto ne verremmo meno ha un dovere specifico che abbiamo come classe dirigente del Paese zio attuassimo alcuni fondamentali menti di modernizzazione dell'Italia grazie
I vorrei innanzitutto rivolgere a nome dei membri della commissione Finanze e Tesoro del Senato e Finanza della Camera dei deputati un sentito ringraziamento
Ai presidenti del Senato e della Camera per averci incoraggiato a compiere l'indagine conoscitiva sul federalismo fiscale a cui tenevamo molto
Per la loro presenza oggi qui tra noi e perle stimolanti considerazione dei loro interventi
Permettetemi di rivolgere un particolare saluto al Presidente della Repubblica che quando avremo occasione di consegnargli il documento conclusivo del nostro lavoro ci sostenne caldamente nell'idea di presentare il volume che raccoglie gli atti di dibatterne pubblicamente documento conclusivo
Chi preme inoltre manifestare la nostra gratitudine al governo del Canada e al governo della Germania per la cortesia e disponibilità per le significative conoscenze che ci hanno permesso di acquisire quando visitammo questi due Paesi
Sì al Governo presieduto dall'onorevole Prodi che quello presieduto dall'onorevole D'Alema c'hanno manifestato il loro interesse per l'iniziativa
E oggi la partecipazione agli interventi che ascolteremo del ministro delle Finanze in particolare del presidente del Consiglio ne costituiscono una testimonianza è un sicuro arricchimenti
Personalmente come presidente del comitato paritetico per l'indagine conoscitiva vorrei ringraziare tutti i membri del Comitato
E gli uffici del Senato e della Camera che ci hanno supportato in questo non semplice compito
Io ritengo che l'indagine conoscitiva che oggi qui discutiamo nel corso di questa giornata e le sue conclusioni rappresentino un contributo significativo
E costituiscano o possono costituire un ulteriore tassello per far giungere la riforma fiscale testé avviata ad un esito di tipo federalistico
O se si vuole per approdare a quel federalismo fiscale da molti proposto e che ha costituito oggetto di studi scientifici di riflessione politica ormai da molti anni
Il lavoro svolto e a mio giudizio un incoraggiamento obiettivo andare avanti in questa direzione
E al di là delle valutazioni di merito che potranno essere svolte sul documento conclusivo esso anche dubbiamente un valore un significato politico in sé
Essendo stato approvato nelle Commissioni competenti di Camera e Senato a larghissima maggioranza
Con una intesa di fondo tra le diverse componenti della maggioranza e della opposizione
Non sono molti i temi e i campi in sui quali il Parlamento in Parlamento si è manifestata una così ampia convergenza
Ed è giusto però da parte mia in questa sede
Richiamare tuttavia una valutazione avanzata nel corso dei nostri lavori nel comitato da parte dei colleghi del Polo e che investe il più complessivo disegno di riforma istituzionale da realizzare nel Paese
Secondo questa valutazione infatti se da un lato appare condivisibile una riforma in senso federalistico del nostro sistema fiscale inserita in un più generale disegno di riforma in senso federale del nostro ordinamento
Essa deve accompagnarsi ad un'altra riforma questa volta in senso presidenzialista IPO della nostra forma di governo evitando così una sorta di riequilibrio nel sistema istituzionale e politico nel suo complesso che altrimenti risulterebbe secondo questo giudizio
Sbilanciata
Personalmente ritengo questa idea della cui sommarietà espositiva mi scuso con voi non priva di suggestione forse anche di fondamento si tratta comunque di questione su cui riflettere che sottopongo alla vostra attenzione
Come ci ricorda la dottrina
Un sistema di federalismo fiscale richiede la costruzione di una struttura tecnica né accennavano i presidenti Mancino Violante
Una struttura tecnica dicevo di rapporti finanziari nella quale trovino composizione due principi tra loro potenzialmente contrastanti il principio di autogoverno dei governi decentrati e il principio di unità e di solidarietà tra i diversi livelli di governo il primo spinge verso un controllo al più piano possibile delle risorse
Di un'area territoriale da parte dell'ente di governo di quella
Il secondo richiede invece che le risorse locali siano ridistribuite in modo equo tra le diverse
La struttura tecnica o la tipologia del federalismo fiscale derivano da una concreta scelta politica che definisca l'equilibrio tra i due principi
L'indagine conoscitiva minato appunto ad offrire un contributo per la definizione di un nuovo sistema di rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo ricercando un più avanzato equilibrio tra il principio di autogoverno e il principio di solidarietà
Ampio è stato e rimane il dibattito circa la necessità o meno di garantire tale diverso equilibrio attraverso l'introduzione di vincoli costituzionali
Le Commissioni hanno dovuto necessariamente svolgere la propria indagine in un contesto di costituzione invariata
Ma appare evidente l'influenza reciproca che è venuta instaurarsi
E che potrà tornare a esercitarsi a seguito dell'auspicata ripresa del cammino delle riforme costituzionali tra i risultati dell'indagine conoscitiva i progetti di revisione costituzionale un tema di forma di Stato
Il bagaglio di notizie dati anche impressioni
Raccolto nel corso dell'indagine può quindi essere utile per operare una lettura più approfondita del testo normativo
E lavorato in materia di federalismo fiscale dalla commissione bicamerale alla quale va dato atto al di là delle eventuali osservazioni che possono essere mosse alle singole disposizioni
Di aver conseguito un primo importantissimo risultato politico di convergenza forse il più avanzato tra quelli raggiunti dalla Bicamerale stessa
Naturalmente l'approfondimento che andremo a svolge sul tema del federalismo fiscale
Terrà conto della riforma fiscale già avviata e anche delle recenti iniziative legislative del governo contenute nei disegni di legge collegati alla Finanziaria per il novantanove
Tre sono a mio giudizio gli aspetti che meritano un partito una particolare attenzione
Le garanzie costituzionali le carte al federalismo fiscale il nodo dei rapporti tra gli enti decentrati di governo il ruolo della perequazione
Sul primo punto
Non vi è dubbio che le garanzie costituzionali abbiano un ruolo fondamentale nel disegnare un coerente al federalismo fiscale
Anzi secondo autorevoli studiosi e commentatori un sistema compiuto di federalismo fiscale non può prescindere da un contesto di garanzie di rango costituzionale
Tuttavia lo studio degli assetti federale e gli altri Paesi la stessa intrinseca natura del federalismo come sistema instabile caratterizzato da flessibilità istituzionale
Evidenzia la difficoltà e anche per certi aspetti l'inutilità
Devi cercare una definizione ditte taglio del giusto modello di federalismo
Il federalismo fiscale come sistema di rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo non appare come modello statico
Ma esprime il dinamismo di una complessa rete di rapporti intergovernativi in continua trasformazione adattamento
Rapporti tra livelli di governo che negli Stati federali danno vita ad una vera e propria diplomazia intergovernativa che si realizza in particolare a livello di speciali puro grazie capaci di dialogare tra loro sulla base di valori condivisi di professionalità e di efficienza
è il caso delle commissioni del Bundesrat tedesco e della pratica istituzionale in Canada
In tale contesto le regole costituzionali definiscono un quadro di principi necessario a garantire un assetto di federalismo fiscale
Nella consapevolezza tuttavia
Che i contenuti concreti dei rapporti tra le file di governo nella loro mutevole composizione debbano trovare regolamentazione in altre sedi
Nella formulazione di norme costituzionali in materia di federalismo fiscale appare quindi opportuno evitare lo stesso tempo enunciazione di principio troppo vaghi suscettibili interpretazioni anche contrastanti
è regolamentazioni troppo dettagliate ed vincolistica
A tale riguardo nel testo della Bicamerale
Una novità che ha suscitato diverso discussioni è costituita dalla previsione di una quota minima garantita di risorse erariali che devono comunque essere trasferiti agli enti territoriali i Comuni le Province e le Regioni
Vengono a disporre infatti di una quota non inferiore alla metà del gettito complessivo delle entrate tributarie erariali
Escludendo dal computo le risorse da riservare anno per anno alle esigenze indivisibili della comunità nazionale specificatamente elencate in altra parte della norma
Tale disposizione sembrano orientati ad offrire più stringenti garanzia alle regioni e agli enti locali sul piano delle risorse finanziarie attraverso una fissazione in Costituzione di percentuali vigile almeno verso il basso
Di ripartizione del gettito di tributi erariali
In vero quello di offrire uno spazio garantito di autonomia impositiva in capo alle Regioni e agli altri enti locali rappresenta senz'altro un requisito necessario per un ordinato federalismo fiscale
Ma tale obiettivo secondo alcuni andrebbe perseguito con una ingessatura delle quantificazione di carattere finanziario in Costituzione
Sembrerebbe più opportuno secondo talaltra i che il medesimo pietismo obiettivo venga raggiunto offrendo agli enti decentrati opportune garanzie di coinvolgimento nei processi decisionali
Peraltro i vincoli quantitativi quali quelli delineati dalla Commissione bicamerale conservano Allo stato rilevanti margine di discrezionalità
Poiché la quantificazione concreta delle risorse attribuite agli Enti locali dipende sia dalla scelta relativa alla determinazione dei fondi da destinare a politiche di solidarietà
Sia com'è ovvio dall'andamento complessivo delle finanze pubbliche dal verificarsi o meno di situazioni di emergenza che richiedono l'utilizzo di risorse straordinarie
Dibattito in Bicamerale ha colto tuttavia l'essenzialità del problema
Relativo al coordinamento della finanza pubblica i vari livelli di governo
Resosi più stringente con la partecipazione al processo di unificazione europea e al coordinamento delle politiche di bilancio e tributarie in un contesto federale
Con particolare riferimento alla ripartizione delle risorse complessive all'esercizio delle potestà impositiva delle capacità di indebitamento è bene precisare che tale funzione di coordinamento risulta essenziale seppure in diverso grado sia in contesti di federalismo solidale che di fodera verismo competitivo
Preso atto delle difficoltà di definire regole di dettaglio e vincoli quantitativi a livello costituzionale rimane quindi il problema di dare veste giuridica è sede istituzionale alla contrattazione intergovernativa su tali aspetti
L'esperienza degli Stati federali non offre soluzioni univoche
Sappiamo come nel corso del dibattito italiano sui problemi istituzionali legati alla scelta federalista sia stata più volte e da più parti ribadita la necessità di prevedere una Camera delle Regioni
Ritenuta la soluzione migliore per garantire un coinvolgimento degli enti sub centrali nei processi decisionali a livello nazionale
Tale scelta inoltre permetterebbe di conciliare l'esigenza di autonomia con quella di uniformità di intervento pubblico in determinati settori necessaria per garantire l'unità della nazione
Un modello in tal senso potrebbe essere costituito dal sistema vigente in Germania
Dove la legge fondamentale stabilisce che le leggi tributarie devono avere l'approvazione anche del Bundesrat
Così come le percentuale di divisione del gettito IVA tra i diversi livelli di governo e i trasferimenti perequativi
In tale modello i governi dei lender sono costretti a mediare tra interesse particolare del loro lender e la partecipazione alla definizione dell'indirizzo politico a livello nazionale d'altra parte il ruolo del Bundesrat non esaurisce in Germania all'ambito delle relazioni intergovernative che avvengono in numerose altre sedi
Soprattutto a livello di rapporti tra esecutivo federale esecutivi dei vari lender
In altri sistemi invece la complessa rete di relazioni intergovernative soprattutto di carattere finanziario non trova espressione in una Camera rappresentativa delle realtà territoriali
Ma prende forma come in Canada
Di accordi che vengono periodicamente raggiunti tra il governo federale quelli provinciali
Per introdurre alcune forme di regolazione finanziaria che progressivamente integrano e modificano anche lo stemma lo schema costituzionale
Tali accordi vengono di norma recepiti con legge federale e determinano i criteri per i trasferimenti alle Province individuando il tributi il cui gettito è assunto a base di riferimento
Le quote spettanti alle Province stesse i criteri per la loro determinazione ed eventuali altre regolazioni finanziaria
In Italia la prospettiva del federalismo fiscale vengo al secondo punto il rapporto tra Regioni ed enti locali ha determinato l'insorgere di un asse di una certa conflittualità tra Regioni ed enti locali
I quali temono che si venga a creare una forma di centralismo regionale
Tali preoccupazioni hanno sicuramente influenzato le stesse scelti dalla commissione bicamerale infatti nel testo approvato dalla Commissione titolare della potestà tributarie finanziaria risultano accanto allo Stato alle Regioni anche le Province e i Comuni a pari titolo
Inoltre l'interpretazione più accreditata del testo della bicamerale che lo Stato controllerebbe i finanziamenti di natura perequativa destinati agli enti locali
Venendo conservato un diretto rapporto tra Stato centrale e da una parte comuni e province dall'altro
Un legame tra la finanza regionale quella degli enti locali
Sarebbe presente solo in forma attenuata laddove è previsto che per la quantificazione dei trasferimenti perequativi dello stato e integrazione delle entrate proprie degli enti autonomi si deve far riferimento alla situazione
Del complesso degli enti locali operanti in ciascuna comunità regionale
Il problema della gestione della perequazione a livello sub regionale merita invero una rimeditazione forse una dose maggiore di coraggio nell'innovare
Ricercando un diverso equilibrio che anche ricollegandosi alle esperienze consolidate negli Stati federali attribuisca alle Regioni il compito di gestire la perequazione tra gli enti locali
Pur in un quadro di garanzie di criteri definiti a livello nazionale
Per evitare eccessive sperequazione tra Comuni e Province di diverse regioni a tali fini
Utili suggerimenti possono essere tratti dall'esperienza di un altro Paese a struttura federale l'Australia
Che non ha costituito oggetto dell'indagine conoscitiva ma che sembra avere individuato un interessante modello di gestione dei trasferimenti a livello sub regionale
Sul problema della perequazione invece si registra una certa convergenza sul fatto che un ordinato sistema di perequazione dovrebbe essere in grado di perequare tutte le differenze della capacità fiscale
E nei fabbisogni dispensa che non sono controllabili dai poteri dai governi periferici
Nella sostanza i trasferimenti perequativi affidati il più possibile a meccanismi trasparenti e automatici dovrebbero essere attribuiti in relazione alla disparità fiscali esistenti sul territorio
Definite queste ultime come la necessità di applicare aliquote più elevate per offrire il medesimo livello di servizi
O l'impossibilità di offrire il medesimo livello di servizi con le medesime quote degli altri governi periferici
Pur rispettando pienamente il principio di equità ed efficienza e cioè incentivando i governi periferici
Ad esercitare un coerente sforzo fiscale a combattere l'evasione e a gestire in modo efficiente le risorse loro assegnate
Certamente le procedure di rilevazione ed elaborazione dei dati necessari per operare in una perequazione sulla base di tali criteri possono risultare particolarmente complesse e possibile tuttavia prevedere anche in questi casi l'intervento di strutture tecniche specializzate magari organizzate in forme di agenzie indipendenti
Una volta infatti definita la perequazione delle disparità finanziaria non controllabili dai governi subisce entrati
L'eventuale raggiungimento di livelli di prestazioni uniformi per alcune tipologie di servizi e cioè quei servizi che definiscono più propriamente i diritti di cittadinanza
Dovrebbe avvenire in tutto o in parte con trasferimenti condizionati con oneri a carico dei bilanci dei livelli di governo superiori e forme di ingerenza delle modalità di utilizzo
Nel testo approvato dalla Bicamerale i criteri di riparto del fondo perequativo e quindi gli obiettivi adesso assegnati
Sembra non riguardare non solo le quali trazione delle capacità fiscale per abitante seppure corretta per tener conto di alcune variabili oggettive
Che influiscono sul costo dei servizi e delle funzioni ordinarie di competenza degli enti territoriali
Ma anche il fabbisogno dispensa per le funzioni ordinarie che gli stessi enti territoriali dentro non svolgerà alcuni hanno criticato tale impostazione poiché in questo caso l'obiettivo dei trasferimenti del fondo perequativo
Diventa anche quello di garantire l'esercizio di certi compiti per riferirli predeterminati dal centro
Introducendo un elemento di ingerenza del governo centrale per indirizzare condizionare l'autonomia gestionale degli enti sub centrale
Come ricordato
Tale finalità andrebbero più opportunamente perseguite con trasferimenti di carattere specifico e con vincolo di destinazione
D'altra parte questa impostazione è già presente nelle norme approvata dalla Bicamerale là dove si prevede che annualmente lo Stato possa decidere di riservare una certa quantità di risorse al finanziamento di interventi
Volti a favorire uno sviluppo economico e sociale equilibrato sul territorio nazionale le risorse destinate a questo scopo non vengono computate ai fini della ripartizione tra Stato ed enti territoriali
Concludendo con riferimento ai problemi della perequazione
Vorrei sottolineare che più ampio sarà il processo di decentramento sul versante delle competenze maggiori saranno per le regioni e le esigenze di finanziamento da entrate proprie compartecipazioni
E maggiori infine saranno i flussi perequativi che dovranno essere attivati per compensare le diverse
Le diversità regionali soprattutto in materia di base imponibile conseguentemente il mantenimento di un sufficiente grado di solidarietà nel sistema o se si vuole
L'impedire che il sistema stesso scivoli verso forme non solidali
è anche legato alla rilevanza e alla gradualità con la quale verrà realizzato il decentramento di competenza
Che deve tener conto delle perduranti diversità economiche territoriali delle questioni ancora aperte relative al risanamento dei conti pubblici
Tali preoccupazioni dovrebbero far riflettere circa le problematiche legate assoluzione di federalismo Hassine metrico o a più velocità come si dice
Così come di forme di federalismo spinto la stessa costruzione di meccanismi perequativi abbisogna infatti di una certa uniformità di condizioni almeno nel campo della disciplina dei tributi
Al fine di poter confrontare le diverse realtà territoriali e poter costruire sistemi compensative
In effetti si deve
Ci deve essere la consapevolezza che l'opzione per forme di autonomia regionale particolare comporta problemi aggiuntivi quanto alla ripartizione delle risorse
Per la quale risulteranno oltremodo necessario specifici interventi legislativi destinati ad operare una sistemazione periodica della disciplina riferita alla ripartizione delle risorse stesse
Non sarebbe giusto concludere questo approfondimento sulla tematica del federalismo fiscale senza ricordare l'importante opera condotta negli ultimi anni
Dal governo Prodi nel campo del decentramento amministrativo e fiscale
La brevità dell'esposizione non mi consente di riesaminare le tappe in tale decentramento appare invece opportuno accennare alle novità importanti contenute nei provvedimenti relativi alla manovra di bilancio per il novantanove in parte è ancora in corso di approvazione che danno attuazione degli indirizzi del Documento di programmazione economica e finanziaria per il triennio Novazzi
Delle regioni a statuto ordinario attraverso alcuni strumenti normativi
Innanzitutto si segnalano le disposizioni dirette ad assegnare alle Regioni a statuto ordinario ulteriori entrate di natura tributaria in sostituzione di gran parte degli attuali residui trasferimenti erariali
In base a tali norme la quota di finanziamento della spesa sanitaria corrente è posta a carico del fondo nazionale
Sanitario e i trasferimenti alle Regioni previsti da leggi di spesa che non intervengono in settori di rilevante interesse nazionale
Prendono sostituiti a partire dal novantanove per un importo equivalente da compartecipazioni regionali linfa e alle accise sulla benzina per autotrazione
La determinazione delle leggi cui trasferimenti saranno soppressi e corre rispettivamente le aliquote di compartecipazione due tributi saranno determinanti successivamente dal Governo
I trasferimenti finanziari si trasformano in trasferimenti di punti percentuali d'imposta Teresa per usare una terminologia diffusa nel sistema canadese
Un altro strumento normativo che sostiene il decentramento proposto dal Governo e la riforma della finanza regionale
Con il riferimento della delega al governo per la riforma della finanza delle regioni a statuto ordinario
Anche se la dei lega necessita di ulteriori specificazioni che sarà possibile introdurre nel corso del dibattito parlamentare
Interessanti appaiono la previsione di meccanismi perequativi interregionali e quindi di carattere orizzontale tra le Regioni
L'individuazione dei criteri di perequazione fondati sulla capacità fiscale lo sforzo fiscale
E i fabbisogni sanitari mediante ponderazione del parametro popolazione
Infine la ripartizione del gettito IVA dalla cui compartecipazione sono tratte le risorse per i trasferimenti perequativi sulla base dei consumi regionali
Da ultimo
Un'altra misura rilevante il patto di stabilità interno già nel DPEF novantanove due mila e uno
Erano indicate gli strumenti e le procedure attraverso i quali vincoli gli obiettivi posti dall'Europa al governo nazionale possono essere trasferiti anche alle regioni e agli enti locali
Per modo che il comportamento di tutti i livelli di governo risulti coerente con tali impegni
E ha individuato il Documento di programmazione economica e finanziaria i Soggetti gli strumenti e le procedure attraverso i quali i governi locali possono concorrere con lo Stato a definire le politiche di bilancio dirette al raggiungimento di quegli obiettivi e all'osservanza di quei vincoli con il provvedimento collegato alla legge Finanziaria novantanove si considerano unitariamente questi due obiettivi con particolare attenzione per il primo il secondo è affidato alle diverse sedi nelle quali la Conferenza Stato Regioni e la Conferenza Stato Città Autonomie locali partecipano alla definizione degli interventi specifici e delle modalità operative
Alla definizione rilevazione dei dati oggetto delle valutazione alla definizione dei criteri per l'applicazione dei parametri di riferimento
Non ci si limita a definire il patto di convergenza soltanto per le sue modalità operative
Ma si definiscono direttamente le linee di azione rispetto ai due principali parametri di convergenza e cioè la riduzione del disavanzo annuo
E la riduzione del rapporto debito PIL trasferendo alle regioni e agli enti locali come obbligo di carattere giuridico i vincoli e gli obblighi che derivano dall'adesione del Paese al patto di stabilità e di crescita definendo parametri Soggetti procedure per le azioni dirette al contenimento dei disavanzi con l'indicazione delle cinque azioni obiettivo attraverso le quali perseguire la riduzione del disavanzo stesso
Introducendo un programma premiale per gli enti che adotteranno un piano di riduzione accelerata del rapporto debito PIL determinando le modalità con le quali sono imposte misure correttive e stabilendo il trasferimento delle eventuali sanzioni europee in campo agli enti responsabili
Naturalmente si tratta di principi e criteri di federalismo fiscale sui quali si è già aperto un vivace dibattito che operano in un contesto di costituzione invariata e quindi con tutti i vincoli che ne deriva
Ho fatto tuttavia al dato atto tuttavia al nuovo governo che ha raccolto pienamente il lascito del precedente di aver voluto più apertamente assumere posizioni di merito
Relativi a questioni che sono da tempo al centro della discussione scientifica e politica
Mi sia consentito infine un accenno ai più significativi cambiamenti introdotti dal Parlamento in questa legislatura con riguardo al funzionamento della pubblica amministrazione orientata in senso federalistico
Con la prima legge Bassanini facendo leva su un nutrito pacchetto ribelle che si è dato il via al cosiddetto federalismo amministrativo
E una lunga serie di riforme nei settori del pubblico impiego del trasporto locale del Collocamento dell'agricoltura del commercio estero delle procedure di attribuzione di incentivi alle imprese della gens subito
Sempre per delega dovranno decollare le riforme dei ministeri della Presidenza del Consiglio dei controlli interni alla pubblica amministrazione inoltre si è dato il via alla semplificazione con regolamenti di cento procedure amministrative strategiche è scattato anche finalmente lo snellimento della certificazione
Successivamente con l'introduzione di ulteriori semplificazioni è stato dato il via in forma sperimentale al telelavoro della pubblica amministrazione
Con il disegno di legge Bassanini quater licenziato dal Senato in prima lettura a novembre scorso modificato dalla Camera lo scorso venti gennaio con voto quasi unanime
E ritrasmesso dunque al Senato per il via libera definitivo l'ora delle delegificazione complessiva sembra che stia per scoccare
Uno dei primi interventi nel senso federalista indicato come uno dei punti chiave del patto sociale siglato a Natale e dunque già quasi operativo
Si prevede infatti un irrobustimento in una sburocratizzazione di una sessantina di procedure con regolamenti appositi nuovi meccanismi di delegificazione la realizzazione di testi unici per materia
L'ultima tessera del mosaico per la riforma pubblica amministrazione in senso federalistico e dunque posta con la delegificazione si attribuisce una pubblica amministrazione si costruisce una pubblica amministrazione più semplice più moderna
Nel quadro di una più moderna concezione dello Stato questo disegno riformatore e a mio giudizio in stretta connessione con il processo di costruzione del federalismo fiscale con le linee di sviluppo e ammodernamento
Previste sul patto sociale con le recenti disposizioni per il Mezzogiorno e in materia di aiuti alle imprese e con i nuovi meccanismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni
Allo stesso modo
Con i primi decreti attuativi della riforma della finanza regionale relativi alla ripartizione delle risorse al finanziamento della sanità anche attraverso i proventi dell'imposta regionale sulle attività produttive cioè sull'IRAP
Sarà altre sia affrontato con metodologia innovativa il nodo dei ripiani deficit sanitari e quindi in questo contesto di riforma della pubblica amministrazione di vari ministeri
Che il ministro delle finanze attuando una delega conferita al Governo si accinge a presentare al Parlamento una proposta di riorganizzazione di riforma dell'amministrazione finanziaria
Che volendo perseguire obiettivi di grande rilievo anche in senso federalistico
Tiene conto dei suggerimenti espressi dal Fondo monetario internazionale
Delle risultanze dei confronti dei confini svolti in campo sindacale nonché degli indirizzi e dei risultati che hanno caratterizzato la riforma fiscale del mille novecentonovantasette
Come ho ricordato all'inizio di questa mia relazione amplissime sono state le convergenze che si sono realizzate sulle conclusioni cui è pervenuta l'indagine svolta c'è da aggiungere che larghissima è stata la sollecitazione che per nostro tramite è stata rivolta al Parlamento da tutte le forze sociali del lavoro e dell'impresa
Al centro come nelle regioni al nord come al sud per avanzare sulla strada del federalismo fiscale
Non c'è chi non si renda conto delle difficoltà
E tuttavia a mio giudizio e al giudizio della commissione
è una strada che va percorsa in un Paese nel quale a volte ci si pone l'obiettivo di realizzare riforme impossibili impossibili perché per esse non esiste il consenso necessario per approvarla rapine
Questa al contrario la prova dell'impegno portato avanti dalle Commissioni finanze della Camera e del Senato e della foto già svolto dalla commissione bicamerale appare una riforma possibile e praticabile realizzabile
Nel lavoro che abbiamo effettuato infatti abbiamo registrato ciò che non sempre purtroppo avviene e cioè una sintonia tra quanto nelle sue articolazioni la società civile sollecita e quanto le istituzioni in questo caso il Parlamento Regioni Province e Comuni hanno in anime di fare a mio giudizio l'occasione che non può essere sprecata
Si comprende bene infatti che il federalismo fiscale ha un suo peculiare rilievo
Anche di carattere costituzionale e politico presupponendo un rapporto nuovo e diverso nel nostro ordinamento tra diversi livelli istituzionali e anche Sari soprattutto per dire tra stato e cittadini
La sua realizzazione avrebbe notevoli e positive implicanze nel nostro sistema politico e costituzionale perché aiuterebbe favorirebbe a mio personale giudizio una vera e propria riforma della politica
Nel senso cioè di un suo più efficace e concreto modo di agire
Spingerebbe obiettiva lenti ad un incremento della responsabilità politica in particolare degli amministratori regionali e locali e di influenza avrebbe positivamente allo stesso modo di agire delle forze sociali del lavoro dell'impresa
Il federalismo fiscale aiuterebbe inoltre la crescita e la formazione di una nuova e moderna classe dirigente del nostro Paese al centro come nelle Regioni e negli enti locali
E indurrebbe ad un impegno più alto e costante per l'allevamento del funzionamento della macchina amministrativa
E ad un innalzamento Ramaj necessario e urgente delle capacità professionali soprattutto nelle amministrazioni regionali e locali
è mio fermo convincimento che con la realizzazione del federalismo che
Tale
Noi potremo avere non solo un sistema fiscale più giusto meno oppressivo e punitivo nella sua ispirazione di fondo
Ma anche più incentivante per cittadini e imprese un sistema fiscale più semplice e un'amministrazione finanziaria più vicine ai cittadini
Dovremo lavorare ancora per cogliere questa occasione per costruire un sistema fiscale in cui convivano competizione con il riconoscimento del merito e della capacità di fare da parte delle regioni e degli enti locali
Insieme alla solidarietà con il riconoscimento del bisogno del disagio della sofferenza economica e a volte civile in un'Italia ancora troppo percorsa da diseguaglianze e inefficienza
La storia d'Italia affonda le proprie radici in una società in territori regionali e locali con proprie specificità e peculiarità culturali che costituiscono una ricchezza impongono un intelligente articolazione dell'azione di governo
Queste differenze sono un valore un patrimonio per il nostro Paese nel quale tuttavia a distanza di mille chilometri le une dalle altre convivono Regioni le più ricche d'Europa e regioni tra le più degradate del continente
Per chi parla l'idea federalisti che è legato a un'idea di autogoverno e responsabilità di equità che deve significare attraverso l'attuazione di questi principi garanzie di diritti sociali e civili per tutti i cittadini
Un'idea federalistica dunque per unire non per dividere i cittadini per partecipare non per allontanare
Per elevare il tenore di vita di tutti non per creare due distinti i diritti di cittadinanza in un unico paese l'idea del federalismo quindi che è lontano e contrasta insorgenti egoismi sociali e protezionismo in regionali e territoriale
C'è bisogno di uno Stato attento all'insofferenza del Nordovest ma anche preoccupato della sofferenza del sub
In altre parole uno state stato garante delle aspirazioni di giustizia e di equità dei suoi cittadini uno Stato che riconosca i diritti ma che è anche imponga i doveri
In questo contesto
Particolare attenzione andrà posta alle problematiche connesse all'armonizzazione fiscale a livello di Unione europea
Dando particolare peso all'esigenza di garantire a ciascuno Stato membro una sufficiente autonomia tributaria nell'ambito di una chiara normativa di riferimento predisposta agli organismi comunitari
Attraverso l'armonizzazione europea delle norme del prelievo dell'imposizione fiscale possiamo fare un altro passo in avanti facendo di questa riforma un fattore significativo
Per conquistare quella coesione sociale che uno degli obiettivi strategici della nostra crescita economica e civile
Armonizzazione coesione sociale quindi come Fini di una grande riforma
Per far ciò dovremo combattere con maggiore intensità l'evasione fiscale un Paese moderno giusto non può tollerare livelli di evasione presenti nel nostro Paese
Essendo l'evasione uno dei fattori che generano maggiore ingiustizia sociale perché come ci ha autorevolmente ricordato il Capo dello Stato attraverso di essa è colpito il cittadino onesto e dei premiati un cittadino disonesto
E si producono concorrenza sleale tra le imprese ormai non più tollerabile
Da ultimo per davvero le preoccupazioni e le tensioni crescenti nella società italiana espresse dalla Cei recentemente
E per i ritardi e il modo con cui esse vengono talora affrontate devono costituire motivo di riflessione e di stimolo per chi ha responsabilità politiche e istituzionali
Noi pensiamo che in una situazione politica pur difficile e non priva di una qualche confusione quale oggi quella italiana occorra compiere ogni sforzo per riprendere il cammino delle riforme a partire da quella del federalismo l'auspicio che mi sento di formulare che il dibattito il confronto che qui si svolgeranno possano essere utili a riprendere almeno una parte del cammino delle riforme possibili
Sono le forme come questo del federalismo possibili che servono al Paese che il Paese aspetta che i cittadini chiedono è questo mi pare che sia motivo sufficiente per provarci insieme con serietà e con impegno per ringraziarlo
Grazie presidente Angius prego ora il Presidente del Consiglio onorevole Massimo D'Alema di prendere la parola prego onorevole presidente grazie presidente
Ma io vorrei innanzitutto rivolgere un ringraziamento
Prima di svolge alcune considerazioni nel merito
Alle commissioni parlamentari
Finanze della Camera finanze e tesoro del denaro del Senato per questa iniziativa di grande rilievo
Che fornisce senza alcun dubbio
Al parlamento e al governo ma anche al sistema delle Autonomie
Non soltanto una base importante di conoscenze approfondite
Ma anche la conferma di un indirizzo riformatore
Largamente condiviso nel Parlamento
Il che dovrebbe costituire stimolo e poi dirò perché il processo delle riforme possa riprendere non soltanto sul piano amministrativo ma anche sul terreno costituzionale con il concorso di un ampio arco di forze politiche
Si tratta quindi per il Governo di un punto di riferimento importante
Che conferma l'indirizzo sin qui seguito e lo arricchisce di nuove proposte e di nuovi stimoli
Io penso che
Una riflessione sul tema del federalismo fiscale
Debba prendere le mosse dall'altro grande obiettivo che ci siamo dati
Come paese
E che abbiamo perseguito con coerenza nel corso di questi anni sino a configurare una situazione del tutto nuova è una sfida inedita
Mi riferisco cioè
Alla scelta europea all'impegno straordinario dell'Italia
Per essere fra i Paesi del gruppo di testa della moneta unica
E a ciò che questo comporta
Non soltanto sotto il profilo dei vincoli
Che sono stati necessari e che restano necessari
Ad una finanza pubblica chi deve mantenersi virtuosa se non vogliamo perdere il collegamento con l'Europa
Ma anche sotto il profilo dei poteri essendo evidente che la scelta europea tende a modificare profondamente la funzione dello Stato nazionale
A spingere il paese a rinunciare ad una parte della sua sovranità
O meglio a
Portare questa propria sovranità nell'ambito di una più ampia sovranità europea
Se i mercati oramai da anni non conoscono barriere
E se quindi variabili importanti per lo sviluppo del Paese dei tassi di interesse all'andamento della Borsa vengono fortemente influenzati da ciò che accade oltre i nostri confini
Oggi anche sul piano istituzionale
E quindi in particolare sul piano delle scelte della politica economica l'Italia è parte dell'Europa
Rinuncia a strumenti importanti di regolazione della propria vita economica e sociale concerta con gli altri Paesi europei le sue scelte e i suoi indirizzi
Se il principe che batte e regola la moneta
è oramai un principe sovranazionale
Se la banca che decide i tassi è una banca europea
Io credo non passeranno molti anni prima che anche la gestione e il controllo delle politiche fiscali
Non dico che erra trasferito a livello a livello europeo
Perché questa espressione in questo momento credo quanto meno rimbalza erede a Londra suscitando sgomento e preoccupazione
Ma è del tutto evidente dovrà essere sottoposto ad un coordinamento e ad una crescente armonizzazione in sede europee
E difficile pensare ad un'area di moneta unica
Senza regole che impediscano una sfrenata concorrenza fiscale sleale almeno per quanto riguarda
La tassazione dei redditi da capitale e la tassazione delle imprese
Io credo quindi che lo stesso tema del federalismo fiscale
Vada collocato in questo quattro
Nel quadro cioè di un processo che per un verso tende sempre di più a dislocare a livello sovranazionale ed europeo
Alcune grandi scelte della politica economica
Anche al fine di garantire che queste scelte siano tali da offrire migliori e più ampio opportunità di crescita e di occupazione
Ed una difesa attiva e non meramente assistenziale degli interessi diffusi di fronte all'irrompere della globalizzazione e all'aumento ormai percepibile della concorrenza
Io non credo che questa tendenza sia in contraddizione con l'altro
E cioè quella di un trasferimento di una devoluzione di poteri verso il sistema delle regioni e delle Autonomie locali
C'è un'ampia letteratura su questo tema sulla quale non ritorno
E cioè sulla duplice tendenza
Nell'epoca contemporanea
Alla sovranazionalità del potere ma anche al ritorno come protagonisti dei sistemi locali
Protagonisti anche della competizione globale
Che non è soltanto competizione tra il prese non è soltanto competizione tra sistemi nazionali ma anche in misura crescente tra sistemi locali
Il che comporta
Un decentramento di poteri
Di compiti di responsabilità
La crescita di una classe dirigente locale e regionale chi abbia una visione europea e globale
Che sia in grado di guidare i processi di sviluppo e non soltanto di gestire servizi pubblici
Che sia in grado di amministrare in modo responsabile con una elevata qualità della capacità di governo
Questa innovazione nel nostro Paese
A tratti originali legati alla storia d'Italia
Noi ci siamo trovati di fronte a questo nodo nel corso del lavoro della Bicamerale
Quando soltanto una rappresentazione superficiali
Della situazione
Poteva consentire di leggere il confronto come confronto fra un ceto politico nazionale e geloso delle sue prerogative
E una indistinta spinta federalisti
In realtà voi ci siamo trovati di fronte a un problema assai più complesso
Che ha messo in luce che la dialettica nel nostro Paese non è soltanto una dialettica centralismo autonomi
Ma sono in campo diverse visioni del del sistema delle autonomie
Una visione più spiccatamente regionalistica e quindi se si vuole più propriamente federalisti
Ed una visione invece tendenti ad un'articolazione di poteri in grado di valorizzare
Il sistema delle province e i comuni che senza alcun dubbio sono una risorsa ed una istituzione peculiarmente espressione della storia italiana
Ora è chiaro che un sistema di autonomia ed un'articolazione dei poteri che punta non soltanto sui poteri del giornale
Ma su un'articolazione di funzioni è innanzitutto da un punto di vista diciamo della correttezza
Della letteratura costituzionalista difficilmente definibile in senso classico federalistica
Ma al di là di questo tema pure appassionante io credo che se questa è la scelta verso la quale necessariamente deve incamminarsi nostro processo di decentramento questo comporta una più complessa articolazione ed un Governo di questo processo e chiama in causa anche le responsabilità dello Stato nazionale
Noi abbiamo lavorato in realtà con grande energie in questi anni a ridisegnare la mappa dei poteri e delle competenze
Il tema del federalismo non è stato soltanto il tema di un appassionato dibattito e di un incompiuto sforzo riformatore a livello costituzionale
è stato il tema di politiche concrete i trasferimenti concreti di poteri di funzioni di segmenti di amministrazione
E in questo in un quadro nel quale io ritengo non solo plausibile ma anche probabile il fatto che le relazioni economiche e commerciali professionali stanno mediante sempre meno dallo Stato nazionale
Che non significa il venire meno di una funzione dello Stato nazionale tornerò su questo tema
Che a mio giudizio deve essere affrontato in modo meno superficiale rispetto accerta
Tendenze culturali
Ma certamente che si trasforma profondamente il ruolo dello Stato-nazione
E sarà una dimensione più consona alla dimmi alla dinamica interna di una grande area contare saranno io credo proprio le regioni o le grandi aree metropolitane
O i sistemi cui si ad essere elemento istituzionale di tale e potente della nuova Europa
è un fenomeno già in corso
Con l'infittirsi di rapporti privilegiati tra aree appartenenti a Stati diversi a convocazioni analoghi
E con l'emergere di progetti comuni europei a carattere interregionale
Un fenomeno che sarà accentuato in modo decisivo dalla introduzione della moneta unica
L'Europa se vorrà avere un senso dagli stati membri dell'unione grandi indirizzi politici obiettivi comuni e al tempo stesso quel grado di armonizzazione delle politiche necessario a dare un senso compiuto all'espressione mercato unico
Ma queste Europa lo ribadisco sarà soprattutto l'Europa dei poteri regionali e locali
La sfida europea intrapresa dal nostro Paese non sarà quindi soltanto una sfida sul piano della necessità di accrescere la capacità competitiva del nostro sistema economico delle nostre imprese
La sfida sarà anche quella di a vere istituzioni all'altezza dei nuovi compiti
Uno Stato più efficiente e meno burocratico
Uno stato amico dei cittadini attento alle esigenze delle imprese
E uno Stato veramente autonomista qui capace di sfruttare tutte le potenzialità positive presenti nella diffusione di maggiori poteri a livello regionale il locale
Da questo punto di vista in particolare negli ultimi anni
Noi abbiamo compiuto rilevanti passi in avanti
Anche se sperimenta un processo in cui il decentramento di poteri non ha spezzato un quadro di cooperazione tra diversi livelli istituzionali
E si è accompagnato anzi ad una crescente integrazione di responsabilità
Nella esperienza italiana un grande rilievo hanno assunto istituti come quello della Conferenza Stato Regioni e Stato Città
Che hanno consentito e consentono un dialogo costante privi e proficuo tra diverse articolazioni di governo della cosa pubblica
E sottolineo come particolarmente rilevante il fatto che tutto questo è avvenuto in un quadro di sperimentazione innovazione che non ha trovato ancora un solido approda ad una garanzia costituzionale cosa che secondo me lo tiro alla fine oltre un certo limite persino rischioso
Perché questa complessa impalcatura istituzionale politica amministrativa se non trova un quadro di definizioni di garanzia costituzionale rischia di essere esposta alla variabilità
E cessare via delle maggioranze degli indirizzi politici
Sottolinea i passi avanti decisivi nel rapporto tra Stato sviluppo economico come per esempio l'introduzione dello sportello unico comunale di ausilio alle imprese che intendono investire capitali creare nuova occupazione
Le leggi Bassanini che affidano alle Regioni funzioni delicatissime nel campo dello sviluppo economico il contributo delle regioni e risanamento finanziario con il patto di stabilità interno inserito nell'ultima legge finanziaria
E il principio di responsabilità di esso connesso
E Dante direi assai importante è l'avvio di una nuova programmazione economica dei fondi strutturali dell'Unione Europea
In cui il seminario di Catania rappresentato nello scorso dicembre un momento significativo che assegna alle Regioni un compito centrale e che concepisce la programmazione sostegno alle aree meno sviluppate
Come un processo di ideazione che muove dal basso che corresponsabilizzare diversi livelli istituzionali e che trova a livello nazionale un punto di coordinamento
E di garanzia
E in questo quadro che credo debba essere affrontato il tema oggi
E cioè la devoluzione verso regioni e comuni di aspetti importanti del sistema tributario
La costruzione di un vero e proprio federalismo fiscale deve essere visto io credo nel quadro di una riorganizzazione dei poteri nazionali e di una nuova integrazione europee
In questi anni il nostro Paese ha camminato notevolmente nel senso di un nuovo sistema fiscale
Nel senso di una riforma strutturale che si è caratterizzata intanto per due aspetti fondamentali
La semplificazione del sistema delle procedure e appunto che il decentramento
Entrambi inseriti in un processo di graduale riduzione del peso del fisco sulle imprese e sui cittadini
Nel quadro ovviamente delle compatibilità definiti dal peso del debito pubblico del nostro Paese e tuttavia quella è la direzione di marcia insieme a concreti risultati nel campo della lotta alla evasione fiscale
I passi più importanti verso un assetto in senso federale del sistema fiscale italiano sono conosciuti istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive IRAP
Introduzione di un'addizionale IRPEF destinata alle Regioni tramite la quale le aliquote IRPEF vengono ridotte di un ammontare pari alla nuova dico tradizionale pari allo zero cinque nei primi due anni di applicazione
Il riordino della tassazione locale con la quale viene rafforzata l'autonomia tributaria delle Province l'autonomia finanziaria sia dei Comuni che delle province
In questo quadro noi siamo chiamati con collegato ad affrontare il delicato tema del federalismo fiscale in particolare per quanto attiene al grado di vincolo che deve caratterizzare il trasferimento di fondi dal bilancio dello Stato a quello delle regioni
Relativamente alla spesa sanitaria credo che questo sia noto rimasto sul terreno intorno al quale stiamo appassionatamente discutendo voglio dire in un confronto legittimo non che non è riducibile ad uno scontro fra centralismo e autonomia Simo
è un confronto di esigenze e di preoccupazioni legittime di grande portata e di grande significa
La questione oggetto di un principio di delegazione legislativa che sarà tradotto in un emendamento in corso di redazione da collocare
Nel provvedimento collegato di natura fiscale all'esame del Senato
La mia opinione è che ci si debba orientare nel senso di superare il vincolo di destinazione
Sia pure in un in un orizzonte transito sia pure attraverso un processo graduale che preveda e per un periodo di tre anni ciascuna Regione rimanga vincolata ad impegnare per l'erogazione delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale una spesa definite in funzione della quota capitaria stabilita dal piano sanitario
La rimozione del vincolo che deve essere prevista
Deve essere coordinata con l'attivazione di meccanismi di monitoraggio centrale idonea a garantire il rispetto da parte di ogni regione di standard adeguati di prestazioni sanitarie fissati dal piano
Credo cioè ma tornerò su questo punto che Mammano noi ci liberiamo come giusto liberarci dalla concezione di una finanza derivata vincolata e accentuiamo il principio di responsabilità
Questo comporti un mutamento delle funzioni dello Stato centrale
Sempre meno garantite da vincoli e sempre più legati ad una capacità di monitoraggio di controllo di regolazione
Un decentramento significativo del nostro fisco questo che si è realizzato il preside realizzando che ha coinciso anche con una sua forte semplificazione se consideriamo soltanto che l'Iraq cancello e sostituisce sette diverso imposizione
Così come coincide con una riduzione del costo del lavoro per le imprese
Obiettivo questo che con il Patto per il lavoro abbiamo rilanciato e proposto come uno dei temi centrali della nostra politica economica
Patto per il lavoro mira ad una riduzione strutturale del costo del lavoro incidendo sugli oneri che oggi gravano sul salario e a una riduzione del carico fiscale utilizzando a questo fine anche le risorse recuperate dalla lotta all'evasione fiscale
In particolare guardando alle aliquote che toccano le retribuzioni medio basse dei cittadini italiani
Il processo di decentramento del prelievo sta avvenendo in coerenza con quanto previsto dalle leggi di devoluzione dei nuovi compiti di governo verso le regioni e gli enti locali
Tali nuovi compiti necessità non solo di risorse fresche e più consistenti nei bilanci delle amministrazioni decentrate ma anche di una maggiore autonomia finanziaria che consente una vera e propria politica di bilancio a livello regionale
Tutto ciò appare ancora più vero in un contesto europeo in cui non solo lo Stato centrale ma l'intero sistema delle amministrazioni pubbliche
è chiamato ad un rispetto rispetto rigoroso della effettiva disponibilità di risorse finanziarie ad una costante osservanza degli equilibri di bilancio
In tale modo
L'affermazione alla quale ognuno di noi sono sicuro crede della maggiore responsabilità
Dei diversi livelli di governo in virtù della cresciuto peso delle entrate proprie rispetto al complesso delle entrate assume ancora più significato
Il processo di devoluzione fiscale appare capace di raggiungere gli obiettivi
Sia di una maggiore qualità della politica di bilancio perché chi amministra una regione un comune chiamato ad una più oculata gestione delle entrate proprie una diversa maggiore qualità della spesa
Sia possiamo aggiungere ad un commesso rigore
Nella gestione complessiva dei flussi di finanza fu
Come si vede accelerazione dell'integrazione europea e decentramento regionale si legga in modo stretto anche sotto questo aspetto
In tal modo il federalismo fiscale già attuato in corso di attuazione e pertanto parte integrante della complessiva opera di modernizzazione dello Stato
Il cui obiettivo fondamentale obiettivo fondamentale per il Paese e forse il più rilevante è costituito dando il necessario salto di efficienza e di qualità della pubblica amministrazione
La strada scelta in questi anni fa in questa direzione
Ma la strada e anche quella di un recupero di responsabilità e di qualità di governo a livello locale sostenuta questa
Da quell'opera di innovazione istituzionale piccola elezione diretta dei sindaci e io auspico domani con la elezione dei presidenti delle Regioni dovrebbe dare come in parte ha dato forza stabilità e qualità a questo livello dico
Io credo che questo processo
Fonde in modo molto serio questo è l'ultimo punto su cui voglio attirare l'attenzione
Il tema del rapporto tra federalismo e solidarietà
Tema che noi stessi abbiamo affrontato nei provvedimenti di cui si discute
Indicando i criteri e i principi della perequazione
In un Paese come il nostro questa esigenza l'esigenza cioè che nel decentramento dei poteri
Delle funzioni dei compiti sia tenuto ben fermo il principio di solidarietà fra regioni ricche e regioni povere questa esigenza per noi è assolutamente imprescindibile
Noi siamo come è noto nella curiosa situazione di essere al tempo stesso in testa e in coda alle classifiche europee
Per reddito e tasso di occupazione
Siamo cioè il Paese nel quale più profondi e drammatici sono i contrasti territoriali le contraddizioni fra aree sviluppate ricche creare poco
Io sono anche convinto che in una visione di tipo federalistica
Il compito di garantire la solidarietà e la perequazione spetta non soltanto allo Stato nazionale
E certamente mantiene una funzione essenziale in questo senso
Ma spetta anche in misura notevole alle stesse autonomie locali che devono essere incoraggiati a stabilire rapporti diretti
Di Cuper azione e di solidarietà
Vorrei anche aggiungere che il federalismo è una sfida al quale le classi dirigenti del Mezzogiorno parlo qui anche come deputato del sud
Non debbono e non vogliono io aggiungo sottrarsi
Perché anche la sfida a rompere con una vecchia logica di tipo assistenziale ad assumere una più chiara responsabilità
Ad una gestione trasparente ed efficiente delle risorse aggiuntive che devono andare al Sud in ragione di una politica solidarietà
Lo Stato centrale
Garante della solidarietà
Garante anche del mantenimento di standard minimi adeguati di prestazioni sociali per i cittadini
Deve esercitare questo suo ruolo di garante in termini nuovi
Gestendo in meno
E essendo meglio capaci di coordinare di stimolare di raccordare di controllare
Con una struttura più snella e nello stesso tempo più qualificata
E di rappresentare anche quelli inevitabili nessuno la dimensione locale regionale e dimensione europea e globale
Uno Stato centrale più snello che rimane un nodo essenziale nella nuova rete dei poteri sovranazionali è io credo il futuro dello Stato nazione
Che non scompare dalla scena
Ma certamente vede da una parte ridimensionati sui compiti gestionali e dall'altra esaltata la sua capacità di guida di programmazione e di raccordo
Sono convinto concludo ribadendo questa convinzione
Che noi siamo giunti ad un punto nei processi di cambiamento amministrativo
Che richiede una nuova cornice costituzionale
Senza una nuova cornice costituzionale questa costruzione diventa persino rischiosa
Perché senza una garanzia per le autonomie locali per lo Stato nazione per i cittadini noi non possiamo pensare che queste innovazioni radicali che sono in corso
E che dovremo ancora spingere avanti siano affidate alla mutevolezza degli indirizzi politici nella guida del Paese
Io non torno qui sulle considerazioni che ha fatto anche il sedici da
Pure diciamo la
La veloce la velocità i paradossi della politica italiana fanno sì che gli abbia concordato questa partecipazione come presidente della Bicamerale e l'abbia fatta come presidente anzidetti
Diciamo che che dimostra la vorrei fare un'ultima osservazione nella mia veste nella veste nella quale avevo concordato che sta Partecipazio
Io credo che
L'insieme delle riforme costituzionali in questo caso
Definite dalla Bicamerale
Così come poi corrette e integra in un appassionato dibattito parla
Che fu anche aperto al contributo di suggerimento di proposta che venne dal sistema delle Regioni delle autonomie
Quell'insieme di proposte restano uno dei punti più validi della elaborazione della Commissione etica
E vorrei anche aggiungere che su quel pacchetto si era raggiunta una significativa convergenza nella discussione parlamentare
E che quella ispirazione
Che da una parte disegnava un nuovo quadro e nello stesso tempo prevedeva le procedure anche per un federalismo diverse velocità cioè consentiva anche alle regioni più pronte di muovere verso propri progetti di autonomia
Tali da essere poi riassorbito in un quadro complessivo ma senza vincolare le regioni più pronte rispetto ai problemi di quelle meno avanzate impreparate
Direi che quella ispirazione era tale appunto di consentiti di dare una risposta come ha detto anche il suo sia alle insofferenze del nord sia ai problemi adesso fare
Nel Mezzogiorno
E davvero non è possibile
Che riprenda proprio da questo punto
Se volete quello meno drammaticamente controverso
Il processo delle riforme costituzionali
Io non ho dubbi che
Un federalismo garantito costituzionalmente non è soltanto la via necessaria ma pone il problema di un rafforzamento
Dei poteri e direi persino dell'autorevolezza dello Stato centrale
Si può coi discutere attraverso quale soluzione a queste esigenze si debba dare una risposta
Io trovo un po'schematica diciamo la l'accostamento federalismo presidenzialismo è una Tex rispettabilissima nel mondo ci sono esempi di Stati federali che non sono affatto presidenziale
Certamente che hanno un potere centrale forte
Forte e autorevole
L'esigenza esiste
Ma io credo che il federalismo potrebbe essere il Tirreno più ampiamente condiviso
Se volete più politicamente neutrale
Ma anche più largamente sostenuto dalla pubblica opinione da cui ripartire per un processo di riforme costituzionali che resta un compito non eludibile
Dell'attuale classe dirigente del Paese se vuole essere all'altezza di questa espressione classe dirigente
Grazie onorevole presidente del Consiglio adesso sospendiamo per cinque minuti questa assemblea questa riunione e poi riprendiamo con gli interventi già programmati
Allora
Molto
Per la legge della
Senta la fa gioco la debbo scrivere solo e devo vedere ridotto giorno perché un giorno che ci vuole
Parma qua
Qualcosa
Ho
Vediamo se non rimaniamo solidale fosse pervenuta è andato via
Colleghi vogliamo riprendere i lavori
Vogliamo riprendere i lavori colleghi
Allora vogliamo prendere posto
Vogliamo riprendere posto per favore
Va bene
Aveva
Dell'intervento
Allora
Va bene allora colleghi via riprendiamo Dio qua la previsione di sette interventi di colleghi parlamentari
Voi dei presidenti Vannino Chiti regioni Enzo Bianco comuni
Andrea Lepidi province
Seguirei l'ordine qui indicato i senatori i deputati i presidenti
Pelle
Associazioni o conferenze rispettivamente regionali comunali e provinciali salvo che non ci sia una qualche esigenza di qualche collega
Che motivi realistici e plausibili chieda di
Invertire o di comunque di modificare l'ordine degli interventi ma se questo non c'è procediamo senz'altro direi che
Sono le dodici meno un quarto se i colleghi parlano ciascuno una dieci dodici minuti massimo
Potremmo concludere intorno alle tredici e trenta tredici e quarantacinque allora al primo iscritto a parlare il senatore Francesco so Berio Biasco
Senatore Biasco è presente
Ecco prego senatore
Onorevole presidente onorevoli presidenti delle due Commissioni parlamentari della Camera e del Senato
Signore e signori
Il processo evolutivo che ha caratterizzato negli ultimi anni l'assetto istituzionale non soltanto del nostro Paese
Ma anche dei Paesi della Comunità economica europea nonché quelli dell'emisfero occidentale ed orientale
Arresto quanto mai attuale l'esigenza di valutare l'attualità del federalismo soprattutto con riferimento agli aspetti fiscali
Segnatamente nel quadro riferito al nostro Paese la stessa attivazione delle regioni ha di fatto creato motivazioni da tesa nelle popolazioni interessate
Per le quali già legislatore in sede d'approvazione dei relativi decreti istitutivi
Abbia prevedere la presenza di una serie di materie delegate con conseguenti riduzioni della presenza centralistica dallo Stato che ha di fatto veniva privato di alcuni ministeri
Mentre per altri veniva prevista la riduzione delle competenze
Ciò che è mancato però in questo quadro di riferimento
è stato l'approfondimento di possibili interventi in direzione del sistema fiscale
Lasciando inalterate le precedenti norme attraverso le quali lo stesso sistema fiscale
è rimasto legato ai tradizionali caratteri centralistici regolando l'attività regionale attraverso il sistema del trasferimenti dei fondi del tesoro da destinare alla copertura dei singoli capitoli di bilancio
Quella delle Regioni pertanto
E stato di intuizione certamente moderna
Che seppur finalizzata a garantire una limitata autonomia politica regionale legata all'istituzione territoriale dei consigli regionali cui competono prerogative legislative ha già priva di competenza del Parlamento
Rimane comunque priva di incidenza nel settore portante riferita proprio al sistema fiscale
Invero all'esperienza del governo Prodi ha introdotto attraverso il contestato ricorso ai decreti delegati promossi dal ministro Visco una sedia di innovazioni strutturali nell'assetto della fiscalità nazionale
Gli stessi uffici hanno registrato un processo di regionalizzazione oltre che di aggregazione che di fatto ha lasciato scarso spazio alle competenze locali
Il larga misura emarginate dall'intervento diretto in materia fiscale
Anticipando in maniera molto restrittive quelle competenze che le Regioni si attendevano che i cittadini House spiccano è che in particolare in diversi Paesi d'Europa di altre parti del mondo
Andò da tempo trovato larga applicazione
Si è trattato di una marcia contro tendenza si tratta di capire in che modo viene concepito il federalismo ed in particolare qual è la predisposizione delle forze politiche verso misura che introducono il federalismo fiscale nel nostro sistema
La commissione bicamerale promossa dai due rami del Parlamento nel corso di diversi mesi di attività
Ha fondato l'importante problema promuovendo un'indagine conoscitiva finalizzata a valutare l'esistenza o meno di una predisposizione al livello delle varie regioni italiane
A poter recepire una problematica innovativa destinata a cambiare i canoni tradizionali del sistema del reperimento dei fondi destinate al soddisfacimento delle esigenze pubbliche legate all'attività proprio per la Regione
Nel contempo la stessa commissionali attuando un'indagine conoscitiva sui sistemi attuativi del federalismo fiscale in due fra i maggiori Paesi dal mondo interessati al problema
Il Canada nell'emisfero occidentale e la Repubblica Federale Tedesca nel contesto dei Paesi europei
Con riferimento all'aspetto interno l'attività dalla Commissione ha potuto valutare attraverso audizioni finalizzate il grado di interesse non soltanto attraverso le istituzioni regionali e locali agli uffici fiscali territoriali
Ma anche e soprattutto acquisendo il parere dei rappresentanti dell'apparato economico del lavoro e della produzione per i diversi settori operativi che caratterizzano il nostro sistema economico all'estero invece l'indagine conoscitiva avuto a riferimento alle attività dedicata al sistema centrale a quelle riferite alle competenze particolari delle Province ingannata ed è Laender in Germania
Insomma ne è venuto fuori un canovaccio di notevole spessore informativo che ha tutti i numeri per poter introdurre una pagina nuova nel contesto delle riforme possibili nel nostro Paese
Ciò che è emerso in maniera pregnante
è stata l'esigenza di allargare la sfera di interesse al di là del federalismo organizzativo
Per favorire un cambiamento dalla ragion d'essere del rapporto fra Stato e cittadini
Riconoscendo in maniera diretta a questi ultimi la possibilità di poter esercitare alcuni poteri introducendo in maniera concreta l'esercizio di una certa sovranità fiscale locale
Un discorso quest'ultimo aperto peraltro ad una serie di problematiche sulle quali anche intervenuto in maniera approfondita la stessa commissione bicamerale per posta alla riforma dello Stato
Individuando fra gli altri principi come la sussidiarietà solidarietà e trasparenza che determina pieno titolo la possibilità di dare maggiore contenuto ad un processo federalistico diffuso
In questo senso il discorso collima con le risultanze emerse in notevole misura dall'indagine conoscitiva condotta in diverse regioni italiane
Va rilevata comunque la disparità di vedute emersa in materia di competenze fra Regioni ed enti locali e fra le stesse organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro e della produzione
Sui soggetti da investire per introdurre una forma di federalismo fiscale
Che consenta alla realizzazione di strumenti di finanziamento propri tributaria non nonché ai trasferimenti perequativi legate all'attuazione dei principi generali quindi si scrive ricorso stesso al federalismo fiscale
Ci si trova di fronte quindi ad un disegno composito che da un lato vede in primo piano il rapporto triangolare fra Stato Regione ed enti locali
è dall'altra investe direttamente alle Regioni che norme sono estranei alla determinazione dei criteri di perequazione finanziaria e alla verifica della loro sussistenza
Proprio da queste ultime si registra una tendenza all'orientamento di un federalismo fiscale cooperativo e solidale
Che per evidenti ragioni non può presupporre l'un'infermità delle prestazione dei servizi nelle diverse realtà regionali
In questo contesto viene inoltre evidenziata la necessità per lo stato di ridurre le prevaricazione attuate in questi anni in nome della redistribuzione delle risorse sul territorio nazionale
Legati in larga misura prevalentemente a scelte discrezionali non sempre giustificate dei fabbisogni delle regioni interessate
Lungo questo itinerario pertanto
Le Regioni sollecitano la rideterminazione dei fabbisogni dispensa standard come condizione indispensabile per dare contenuto alle proposta di ampliamento delle competenze dell'autonomia regionale e locale
Però oltre già introdotte dalla legge Bassanini e in questo senso viene sollecitato un provvedimento urgente finalizzato a coprire il definanziamento prodotto proprio per le funzioni da trasferire del cui alla citata legge Bassanini
Tutto ciò è destinato anche a comportare nuovi rapporti fra Regioni e autonomie locali
Attraverso l'accettazione totale del principio di sussidiarietà va rilevato pertanto che il nuovo quadro di riferimento comporta di fatto una legge rimanendo di competenza e minute settoriali
Per le regioni impegnato ad esaltare le proprie funzioni in un quadro programmatico su scala regionale
Queste alcune considerazioni di fondo emersa nella indagine conoscitiva che peraltro pongono in primo piano l'esigenza di un'autonomia finanziaria regionale
Da esplicarsi sia con riferimento alle entrate che alla spessa
Non perdendo di vista un rafforzamento quantitativo dell'autonomia impositiva cultura risponde in pari misura una liberalizzazione delle destinazioni dei contributi
Un riferimento a quello riveniente dei dati conoscitivi legate al territorio nazionale
Che può arricchirsi di numeri consultarli ore elementi acquisito nel corso delle visite di lavoro compiuto in Canada e in Germania particolarmente esaltante in Prati si è rivelata l'indagine compiuto in uno delle maggiori province canadesi che ebbe per valutare l'impatto fra la realtà del federalismo fiscale attuato su basi provinciali rispetto ai poteri esercitati dall'amministrazione centrale un discorso quando mai vicino alle nostre problematiche dal momento che in Canada il deficit federale che soltanto qualche anno fa raggiungeva il sei per cento in rapporto al PIL è stato portato sotto il due per cento in vista del raggiungimento a breve del pareggio del bilancio
Contenimento delle spese federali
Ed esaltazione dei programmi di perequazione sono stati alla base del successo alle quindi ispiratrice sono state finalizzata ad evitare a carico dei contribuenti complicazioni derivanti dalla coesistenza
Dei diversi livelli di competenza federale provinciale e municipale
Particolarmente interessante anche l'esperienza tedesca
Laddove è stato possibile ad elevare l'alta efficienza del sistema dal federalismo fiscale la cui articolazione di competenze in veste di Bondi lender i comuni dal punto di vista legislativo di alla ripartizione del gettito e dell'amministrazione dei tributi
Il quadro complessivo quindi offre sufficienti elementi per valutare positivamente la propensione degli organismi istituzionali regionali e locali per l'introduzione su vasta scala del federalismo fiscale
Si tratta di riprendere un discorso interrotto da cromatiche arresto dei lavori della commissione bicamerale per la riforma dello Stato
è in questo senso soltanto la volontà politica
Espressa dai diversi gruppi parlamentari potrà offrire gli elementi necessari per capire se anche il nostro Paese potrà disporre di un proprio autonomo articolato federalismo fiscale
Da porre a servizio delle regioni e delle autonomia locali per assicurare al Paese un meccanismo all'altezza dei tempi che sulla base delle conoscenze acquisite sembra soddisfare le attese dei cittadini grazie
Grazie classico anche per il puntuale rispetto dei tempi
L'onorevole collega deputato Antonio leone chiede di poter anticipare
Anche per alla questa è un criterio che ora vedremo se seguire e e
Facciamolo come sua esigenza personale l'onorevole deputato
Antonio Leone
Ma io al di là di quella che è stata la posizione del mio gruppo politico
In sede di votazione documento conclusivo nella indagine sul conoscitiva sul federalismo fiscale che ci ha visti
Diciamo non dissenzienti ma in una fasi di riflessione perché ritenevamo fosse carente il documento di qualche punto non sul piano obiettivo naturalmente né sulle considerazioni che sono state fatte
Ritengo che proprio da da quello che abbiamo ascoltato stamane sia al Presidente del Consiglio
Che dagli altri intervenuti in primis dalla Presidente Angius qualche riflessione seria vada fatto su questo tema aldilà qui delle passerelle vengono fatte per dare slancio a questo argomento che ormai è sulla bocca di tutti sulla scena politica da un po'di tempo il tema del federalismo fiscale divenuto una sorta di moda ormai è un luogo comune nel dibattito politico di questi ultimi anni sappiamo anche su da quale qual è stata la spinta che ha portato a questa a questa moda non vi infatti in Parlamento gruppo schieramento che non si dichiari favorevole all'introduzione nostro paese di un sistema di federalismo fiscale
Ma si può parlare solo di federalismo fiscale o si deve parlare di federalismo è il punto ritengo sia proprio questo non non va avuta non va non c'è l'idea di un terrorismo fiscale avulso da quello che è un federalismo di natura istituzionale nella maniera
Più assoluta parecchie sono state le proposte preannunziata e gli impegni assunti dichiarazioni di principio me sino ad ora lo rilevava il presidente Mancino
Questo o questa riforma in senso federalista stenta a decollare quali sono le motivazioni
Le motivazioni a mio modesto avviso sono da ricercare sono due e sono da ricercarsi
Sia nella negli ostacoli che oggettivamente si frappongono ad un disegno tanto ambizioso quale quello di cui stiamo oggi discutendo e l'altra la insufficiente volontà politica diciamocelo chiaramente
Stante il carattere strumentale che ha assunto che hanno assunto le posizioni adottate dalle varie forze politiche in questo particolare momento storico dalla nostra nazione per quanto riguarda il primo di due motivi non si può non convenire con il documento conclusivo dell'indagine svolta dalla Commissione finanze di Camera e senato circa l'opportunità di adottare un approccio realistico che eviti i rischi che possono derivare da scelte ispirate solo e soltanto da opzione di carattere meramente ideologico
E che quindi prescindano da condizioni reali
Nel caso in specie si tratta di considerare che l'attuale aspetto del sistema produttivo del nostro Paese
Non sembra favorire una rapida e indolore trasformazione del sistema tributario in senso federalista abbiamo avuto l'esempio io ho partecipato alla delegazione che è stata in Canada e debbo dire che proprio quella indagine svolte in Canada evidenziato infatti che l'introduzione di un vero federalismo fiscale produce minori tensioni e risulta facilitato
Laddove le diverse aree territoriali si caratterizzano per un'accentuata specializzazione dal punto di vista economico e produttivo
Cosa che purtroppo in Italia non c'è
Perché dico questo perché bisogna tenere anche come punto di partenza iniziale se sia possibile in Italia attuare in vere e proprie federalismo
Non è che dobbiamo gettarsi nella mischia per dire ci vuole il federalismo perché c'è esigenza di riforma bisogna vedere se le condizioni del nostro Paese consentano una realizzazione in tal senso
La nostra è possibile raggiungere standard elevati di autonomia finanziaria da parte dei diversi livelli di governo senza innescare una durissima concorrenza tra le varie aree territoriali in altri termini se come avviene ad esempio proprio in Canada
Ciascuna regione del nostro Paese trae larga parte tra esse larga parte del proprio reddito da specifiche produzioni sarebbe possibile per le competenti autorità di governo sottoporre le medesime produzione a tassazione in misura tale da trarne un gettito consistente in valore assoluto naturalmente ma tuttavia sufficientemente contenuto in termini relativi e tale comunque da non penalizzare le medesime produzione rispetto a concorrenti esteri
è uno dei punti cardine uno dei punti principali che va tenuto in considerazione al fine di arrivare poi delle conclusione per quanto riguarda ancora la dimensione economica del problema che il primo problema io ritengo sia essenziale
E da considerare come si rileva proprio nel documento conclusivo della nostra nostro comitato paritetico traduzione di un modello di federalismo fiscale fortemente competitivo finirebbe ed è di tutti è comune a tutte le forze politiche per penalizzare in assenza di adeguati correttivi le regioni più arretrate
Le quali si vedrebbero escluse dalle occasioni di sviluppo di integrazione proprio in un momento storico in cui il processo di unificazione economica a livello europeo sta offrendo
Per quanto riguarda gli ostacoli di carattere politico che è l'altro punto che ritengo da mettere in consiglio in in rilievo appare evidente che non si può trasformare il sistema tributario in senso federalista a prescindere dal contesto generale
Vale a dire senza affrontare il problema più vasto della riforma dell'assetto dei pubblici poteri così come in assenza di un'effettiva volontà riformatrice da parte delle forze politiche è un tema che è stato toccato da tutti gli autorevoli interventi di stamane
Quanto al primo aspetto mi sembra che una volta per tutte non si possa così come ha fatto
Il Presidente del Consiglio stamane che mi pare abbia un po'anche le idee confuse in materia di decentramento e di federalismo in materia di riforme amministrative
Non mi sembra corretto far credere agli italiani che le timide riforme prospettate nelle cosiddette leggi Bassanini pure apprezzabili per tentativi di miglioramento che possono determinare nei procedimenti amministrativi
Abbiano innescato un processo evolutivo destinato immancabilmente a culminare nell'evoluzione in senso federalista del nostro sistema istituzionale
Ebbene chiarire che il governo sia dove si è occupato di questioni che attengono alla problematica del decentramento
Non del federalismo vale a dire del conferimento di compiti e funzioni già spettantegli o stallo stato agli enti territoriali
Peraltro non appare il tutto causale che l'attuazione della riforma Bassanini abbia incontrato particolari difficoltà proprio in ordine alla individuazione delle risorse da attribuire agli enti territoriali a fronte delle competenze ad essi trasferiti difficoltà vedremo più avanti che cos'è accaduto per l'IRAP
Sgomberato pertanto il campo dall'equivoco per cui federalismo e decentramento costituirebbero sostanzialmente dei sinonimi occorre prendere atto del fatto che gli enti territoriali non assumeranno mai
Lo sgradevole compito di tassare i propri cittadini ove l'esercizio da lavoro autonomia tributaria non ci accompagnasse ad un sostanziale e vero ridimensionamento della potestà fiscale dello Stato questo è un problema importantissimo
Ciò comporta che se si intende effettivamente perseguire l'obiettivo del federalismo fiscale occorre provvedere contestualmente all'ampliamento dell'ambito di autonomia degli enti locali ad un consistente dimagrimento per così dire dello Stato
Purtroppo questo non è l'obiettivo che al di là delle dichiarazioni ufficiali le abbiamo sentite stamane molte forze politiche in particolare quelle di governo intendono perseguire il centralismo talmente connaturato all'attuale assetto di potere da impedire conseguimento di concreti progressi sul terreno del federalismo non a caso interventi più recenti Simona nel senso di rendere ancor più stringenti vincoli posti a carico degli enti territoriali ai quali veniva posto l'obbligo di conformarsi agli indirizzi adottati a livello centrale accentuandone in tal modo la subordinazione alle politiche governative
Resto la cronaca politica degli ultimi tempi degli ultimi settimane che ha visto moltiplicarsi cosiddette ribalti IMI per cui la maggioranza di governo viene riprodotta a livello regionale a prescindere dalle scelte degli elettori dimostra chiaramente che è tra le forze politiche non vi è ancora un'adeguata sensibilità nei confronti delle esigenze le diverse realtà locali presupposto indispensabile per affrontare definitivamente chiaramente il tema del federalismo fiscale
D'altra parte le stesse conclusioni cui era pervenuta la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali in materia di federalismo evidenziavano un grave difetto d'impostazione essendo improntate più ad una visione asfittica
Che assumeva il federalismo come una sorta di scelta obbligata ad adottare senza una effettiva convinzione un effettivo convincimento prevalentemente in chiave magari anti leghista o comunque per frenare le rivendicazioni autonomiste
Provenienti da settori crescenti dalla società civile dalla realtà locali più dinamiche e intraprendenti
A fronte di questa situazione trattandosi di materia estremamente delicata che attira rapporto tra cittadini e istituzioni
Occorre sgombrare il campo da equivoci e strumentalizzazioni
Costringendo le forze politiche Kenney convegni come questo richiamo a loro propensione al federalismo confrontarci sui problemi reali e da sostituire l'affermazione astratte con disponibilità vere e concrete ed a misurarsi sulle questioni da affrontare
Sotto questo profilo non mi sembra si possa realizzare una prospettiva federalista se non si affronta il nodo del rapporto tra istituzioni e società civile in altri termini
Si tratta di evitare il rischio che il conferimento di nuovi poteri e compiti agli enti territoriali si traduca in un agrario degli adempimenti degli oneri già gravanti sui cittadini
Il fallimento sin qui registrato sul terreno delle addizionali sono state richiamare le addizionali dal Presidente del Consiglio sono stati un fallimento in dicevo questo fallimento del sul treno diceva l'in posti segreti per cui i Comuni si sono guardati bene dall'avvalersi da la facoltà loro attribuita
In assenza di una contestuale riduzione dell'aliquota ordinaria né l'esempio lampante ultimo il ricorso all'addizionale stop imposto e per dotare gli enti territoriali di più consistenti risorse finanziarie peraltro prospettato anche dal documento conclusivo dell'indagine
Non segna alcun progresso sul terreno del federalismo fiscale perché si muove entro la logica di conservazione l'attuale assetto del sistema tributario oltretutto accentuando i difetti
Proprio richiamato articolo tre del collega fino al Senato a proposito la destinazione delle risorse per quanto attiene le la spesa sanitaria è esattamente l'esempio al contrario di quello che veniva asserito invece la Presidenza del Consiglio siamo ancora nella stessa logica
Siamo alla stessa logica ed è vero che bisogna superare il limite della destinazione se si intende veramente affrontare la questione che stiamo oggi trattando occorre evitare di eludere il problema di fondo costituito alle necessità di pervenire ad una profonda revisione del rapporto tra cittadini e istituzioni
La domanda il federalismo fiscale nasce essenzialmente dalla constatazione della incapacità del potere centrale di gestire efficacemente le risorse sottratte
Ma mi avvio alla conclusione presidente federalismo nei suoi diversi aspetti politici sociali ed economici divenuto oramai un tema centrale alla luce di questo dibattito che ha avuto corpo su questo importante tema possiamo affermare come qualcuno disse giustamente
Tempo addietro che federalismo o è fiscale o non è
Non si può parlare no
Troppe volte rischieremmo quindi di confondere il federalismo con l'esigenza di decentramento troppe altre volte rischieremmo di confonderlo con istanze secessioniste di alcune forze politiche più o meno rappresentative
Ed è per questo motivo che il federalismo fiscale non è soltanto un artificio di contabilità ma un modo di avvicinare il cittadino all'amministrazione il contribuente al fisco non il suddito al tiranno ma il cittadino allo Stato grazie grazie
Collega deputato Leone adesso alla parola il collega senatore Massimo Bonavita prego
Grazie presidente
Ringrazio anche i presenti
Ma io
Questa relazione introduttiva questo convegno pone in evidenza un dato essenziale e cioè come un sistema difenderemo fiscale il federalismo deve fare debba far coesistere necessariamente due principi che tra loro solo potenzialmente contro contrastanti i principi di autogoverno dei governi decentrati i principi di unità e solidarietà tra i vari e diversi livelli di governo e mi son posto la domanda
Nel corso della indagine conoscitiva e riflettendo sugli atti
Prodotti e cioè la domanda
Di federalismo fiscale nel nostro Paese a mio giudizio assumerlo Aspin l'aspetto di modernità in quanto ormai gli apparati centralizzati non riescono a corrispondere alla dinamica sempre l'evoluzione del mondo produttivo ma anche un aspetto di arretratezza era stato detto attesta che molto spesso nasce l'esigenza di di federalismo fiscale perché abbiamo un'amministrazione finanziaria un'amministrazione una pubblica amministrazione che non funziona
E quindi dobbiamo chiederci com'è nata quando si è sviluppata la richiesta di federalismo fiscale e di federalismo da parte dei cittadini ed i contribuenti e da parte di amministratori locali
Nel corso dei sopralluoghi
E quindi sono gli atti a quello testimoniano abbiamo potuto riscontrare che in ampi settori l'opinione pubblica
In particolare aree del paese
Territoriali del Paese molto spesso la richiesta di federalismo è fondata sul presupposto che la nostra amministrazione in particolare quella tributaria sia inefficiente inefficace non in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle aziende
Questa convinzione molto diffusa e radicata anzi si è rinforzata dopo anni di tentativi riformatori andate a vuoto
Molti cittadini e gran parte dell'opinione pubblica sono arrivati alla conclusione che l'apparato amministrativo centrale del nostro Paese sia per definizione non riformabile
E da questo nasce si sviluppa e si alimenta una sostanziale diffidenza disaffezione nei confronti del potere centrale
Io mi son posto la domanda retorica o scolastica
Ci sono eh Esopo domanda se in presenza di una pubblica Nicholson efficace funzionante centrale non ci saremmo trovati di fronte a una radicale richiesta di riforma in senso federalista
E poi aggiungiamo che a mio giudizio vi sono anche gli errori potere sopra valutazioni dei risultati effettivi del federalismo che viene sovraccaricato di significati quasi che lo spostamento dalla potestà Pescara dal livello centrale a quello periferico posso determinare di per se stessa un'immediata riduzione del carico fiscale complessivo
Come risultato di una maggiore efficienza e della riduzione di spese inutili cioè alla Ca'maggiore capacità di auto amministrazione e di gestione da parte dell'ITIS decentrati
Altri ritengono che sembri difficile quasi impossibile una vera e propria battaglia che è salita assomigli danno di una battaglia contro i mulini a vento riformare la missione centrale dello Stato questa apposta
Questa riforma possa venire solo tramite una decentralizzazione dei poteri e delle funzioni da Clemente le Autonomie locali
Cioè la riforma di comportamenti mani sottili doversi risultato il surrogato di una diversa allocazione di potere
Quest'indagine conoscitiva si basava sul presupposto dell'invarianza della nostra Costituzione che poteva sembrare un esercizio scolastico purtroppo e sottolineo purtroppo vicenda politica ridato attualità lavoro che abbiamo fatto ma ne dobbiamo tenere conto
Dell'importante elaborazione avuta dalla Commissione precamera lato di consensi su questo punto specifico sono stati anti
Tra le forze politiche
E anche l'elaborazione che questa Commissione ha prodotto che ama questi lavori chiamo tutte le forze politiche presenti in Parlamento a rispondere in maniera responsabile a domande di riforma che vengono poste contatti insistenza
Da parte del Paese
Io vorrei ritenere che non condivido la teoria di chi ritenga
Che il federalismo sia una sorta di pura sottrazione di poteri allo Stato centrale
Da trasferire alle realtà periferiche senza che questo comporta una modifica strutturale radicale nei modi di essere dei poteri centrali
E sopralluoghi condotte all'estero laddove il federalismo fiscale esiste concretamente abbiamo potuto verificare che decentra mento di potere presuppone l'esistenza di uno Stato federale centrale efficiente e funzionante uno stato federale forte
In realtà come bene sottolinea la relazione introduttiva il federalismo fiscale non è un sistema statico man frutto di un dinamismo determinato a rapporti intergovernativi che definiscono i diversi sistemi dei rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo e quindi a tutta uno ossia un un lavoro un impegno delle burocrazie centrali periferiche che s'ha svolto un ruolo di rapporto quasi diplomatico fra potere centrale e poteri decentrati
E non a caso a questo scopo sono state create sono necessarie speciali burocrazie altamente qualificate capaci di dialogare tra loro sulla base di valori condivisi della professionalità diffusa
Fatta di efficienza e condivisioni di valori
E l'otto ed è un altro dato
Poiché in Baggio delle imitazioni centrale
Viene controllato da parte degli Stati federati
Che hanno questo diritto in quanto hanno rinunciato a una parte delle proprie entrate di un proprio potere questo determini generale una maggiore spinta verso l'efficienza delle amministrazioni centrali
Cioè limitazioni locale era che il compito gli Stati federali visto porre sotto la loro lente di ingrandimento i conti e Baggio delle specie che hanno lo Stato federale
Così accade che gli uffici governativi federali del Canada collaboro quindi uffici governativi provinciali su dividendoci i compiti e funzioni sulla base della reciproco con Venissa
E per evitare duplicazioni di servizi di accertamento di riscossione del contenzioso mentre il principio di collaborazione fra i diversi settori della pubblica amministrazione centrale e periferica sono addirittura previsti dalla Carta costituzionale della Repubblica federale tedesca
Tutto il contrario di quello che noi possiamo riscontrare nel nostro Paese
Le esperienze fatte quindi evidenzia uno che ha un decentramento di poteri e funzioni ed un ampliamento dell'autonomia locale deve corrispondere un uno snellimento della pubblica nel settore centrale
Una modernizzazione delle sue procedure un innalzamento della sua professionalità è un cambiamento totale di mentalità il suo mi risultato del sopralluogo la pratiche gestionali del Canada pongono alla base dei valori vivono di professionalità condivise gli uffici governativi e la Commissione qui si agiscono al servizio dei cittadini e non il contrario i cittadini
Sono gli artefici del rapporto con gli uffici gli uffici debbono rispondere a loro
I giudici sono molto autorevoli in questo in avendo questo rapporto positivo
E sono anche in grado di condurre una lotta efficace ed efficiente alla evasione fiscale che come tutti sanno esistono in tutti i Paesi ma nel nostro Paese assume una dimensione veramente
Elevata
Il confronto fra i senatori
è stato affossato alcune commissioni comuni lavori che abbiamo fatto la nostra Commissione e ci siamo giovati anche di questa esperienza che abbiamo fatto in questa indagine conoscitiva
Se è vero che sulla base anche sulla base dei delle esperienze di questa Commissione il Senato approvato con il concorso delle forze politiche presenti in commissione lo statuto del contribuente
Per la prima volta nel nostro ordinamento dammi prodotto una carta dei diritti cercato introdurre oggi è al vaglio dalla Camera una carta dei diritti del cittadino contribuente e dei doveri della pubblica amministrazione
Quale ricordare in questa sede il contributo notevole pre dottrine senza che abbiamo ricevuto dall'onorevole Giovanni Marongiu come sapete che sottosegretario di Stato che ha seguito comprese sin dall'inizio i lavori
Dello statuto del contribuente e quello del professor senatore Furio Bosello che debba anche dell'opposizione c'è aiutato a produrre un testo legislativo di portare
Questo è stato un modo concreto di affrontare i problemi che in precedenza esposto
D'altro canto non dia sono un problemi importanti di garanzie e di diritti ma anche la necessità di avere un sistema tributario certe comprensibile dell'amministrazione finanziaria e più moderna in grado di dare efficienza a tutto il sistema economico
Difficilmente potremmo reggere la competizione con gli altri paesi europei ora che siamo chiamati a competere con concorrenti più che lesivi e dinamici
Su un altro punto vorrei soffermarmi ed è quello del rapporto fra Regioni ed enti locali
Nel corso dell'indagine sopralluogo abbiamo potuto verificare toccare con mano la preoccupazione che molti sindaci hanno nei confronti dell'istituzione regionale
Ricreare o creare una sorta di neo centralismo regionale e cioè che il centralismo dal centro venga trasferito
E riprodotto nelle regioni questa preoccupazione non è solo di sindaci di comuni neanche delle categorie economiche che abbiano il terzo interpellato sul territorio
Non occorre qui sottolineare che comuni nella storia del nostro Paese NATO svolti passati il ruolo di enti dotati capacità impositiva e sono istituzioni importanti storicamente radicata sul territorio mette le Regioni sono
Di recente formazione ci sono caratterizzate essenzialmente commenti distesa
Riproducendo in taluni casi realtà peggiorando il ruolo delle burocrazie ministeriali i Comuni quindi chiedono quasi una sorta di tutela dello Stato federale rispetto alle possibili prevaricazioni dei governi regionali
Occorre essere coscienti che il tema scottante dopo l'età del federalismo fiscale interviene in una materia sensibilissima che durò poco nervo scoperto dove si crea e si distrugge il rapporto fra i cittadini e le istituzioni
Ed è contemporaneamente lo snodo fondamentale che ci permette di affrontare un delicato problema decisivo nella nostra società che quello della riforma della pubblica amministrazione
Si può non essere d'accordo si possono considerare insufficienti
Si può sperare di avere qualcosa di più e di meglio ma senz'altro i decreti delegati provvedimenti Bassanini l'azione del governo prima del governo Prodi voi del governo D'Alema vanno in questa direzione
E soprattutto le dobbiamo essere coscienti che non bastano le leggi perché noi dobbiamo superare e recuperare ritardi cronici anche culturali questi provvedimenti rappresentano quindi per noi una sfida
Dobbiamo anche migliorare con proposte emendative possiamo fare battaglie politiche differenziarsi criteri più ma questi rappresenta una sfida
Che va accettata è superata nell'interesse del Paese
Sarebbe veramente negativo
Che tutto il patrimonio cui era richiesta dei lavori prodotti nella prima parte del dell'asilo legislatura da partiti noi dell'opposizione e della maggioranza
I lavori della Commissione bicamerale sui punti in cui gli accordi lavori di questa commissione d'inchiesta
Il processo di delegificazione il trasferimento di poteri certe uno dice non è federalismo ma comunque il fedelissimo inizia col trasferimento di poteri e col decentramento delle funzioni
E non viceversa
Quindi questo è un primo passo
Possono e debbono essere vai benefica
Un secondo presidente prego oggi ne costa chiamo un sempre crescente distacco recita di nella politica
E viene sempre meno il senso delle istituzioni occorre reagire quindi convinti come le esperienze propri mostrato
Che la politica deve essere in grado di assolvere la propria funzione assumere le proprie responsabilità e non delegare ad altri i propri compiti
Non è tempo quindi di abdicare alla propria funzione oggi compiti e il tempo di assumere le proprie responsabilità su un punto presso il terminale delle forme la pubblica amministrazione non pensiamo
Che la separazione dei compiti
Tratta chimica tra tecnici e politici e politica possono indissolubili perché spesso i nostri problemi sono un creiamo le gerarchie perché alla fine i tecnici potranno essere sono indispensabili per realizzare progetti e programmi ma alla fine di cittadini giù quindi governi sia fu di centrali circoli locali tra
Grazie collega senatore con abilità adesso il collega senatore Riccardo Brizzi prego
Quello
Grazie signor presidente presidenti delle Commissioni finanze Finanze Tesoro signori signori io vorrei innanzitutto
Ricordare a me stesso ma ricordare al grande pubblico
Anche al fine di pensare
Il documento viene oggi presentiamo e dare quindi di esso
Il giusto valore quali furono gli obiettivi
E lo spirito
Sottesi alla costituzione del comitato
Paritetico bicamerale che furono quelli di accertare sul campo
Quali fossero la domanda e le esigenze degli enti locali
Le categorie dei lavoratori dei produttori
Dei sindacati in una parola del Paese reale circa il processo di decentramento delle funzioni di carattere fiscale e più in generale di Ray definizione del sistema tributario in senso federalista
Ed il documento che noi oggi presentiamo alla stampa e all'opinione pubblica è una fotografia abbastanza precisa di quanto è emerso nel corso di questa indagine che ha occupato un anno e mezzo di lavoro dal febbraio del mille novecentonovantasette alla fine del giugno del mille novecentonovantotto
Con audizioni e sopralluoghi in Italia e dal resto
Un'indagine
Che non viene per niente vanificata e tanto meno superata dal fallimento della commissione bicamerale e le riforme istituzionali
Perché si tratta di un lavoro che resterà e che offrirà spunti indicazioni
Orientamenti per chi dovrà prima o poi porre mano al ridisegno di tutta la nostra architettura costituzionale
Il documento su cui si sono concentrati i nostri sforzi
Ebbene precisa perché così diamo il giusto valore a questo documento è un documento esclusivamente carattere conoscitivo
Tutti quanti insieme
Abbiamo cioè voluto che esso si limitasse
A raccogliere le risultanze di quanto avevamo rilevato sul campo
E allo stesso tempo tutti quanti insieme abbiamo tentato di evitare di riportare
Come invece
In qualche occasione capitato stamattina
Qualsiasi opinione o orientamento di schieramento o di parte
Chi vorrà esaminarlo
E tenerne conto di troverà la voce quindi del Paese reale
Delle forze sociali e non di una maggioranza o di un'opposizione non un orientamento piuttosto che un altro
Ciò finisce automaticamente col conferire al documento autorevolezza e forza in quanto espressione di un'esperienza condivisa da tutti
Ci sono quindi perciò in questo documento dei punti fermi dei paletti ben conficcati nel terreno dal quale il costituente prossimo venturo non potrà prescindere
Senza disse attendere la volontà popolare l'orientamento e le opinioni della società civile del Paese reale come dicevo all'inizio
Attualmente nella nostra società la domanda di decentramento di federalismo e di efficienza
Si coniuga con l'individuazione di un rapporto equilibrato tra gli spazi dell'intervento pubblico e quelli riservati al mercato
E con la prospettiva di una crescita del terzo settore quello del non profit del volontariato che ancora nel nostro Paese affetto da nanismo
In tutti gli altri Paesi più sviluppati rappresenta percentuali alte della della produzione della ricchezza e nella occupazioni particolare delle giovani generazioni
Emerge ovunque però all'indagine che noi abbiamo fatto la preoccupazioni di evitare che il centralismo statale venga sostituito da un centralismo regionale
Il nostro Paese
Per tradizioni storiche culturali è formato prevalentemente da realtà comunali
L'esperienza i tempi di operatività e le modalità di intervento delle regioni hanno mostrato un deficit di pluralismo e di capacità di decentramento in direzione delle Autonomie di più piccole dimensioni
Mentre la realtà comunale viene considerata unanimemente il centro decisionale dispense e di controllo delle risorse allocate sul territorio più vicino alle esigenze alle domande
Della popolazione
L'opportunità di individuare un adeguato decentramento a livello comunale peraltro ci è stato prospettato anche dei soggetti che abbiamo ascoltato ed incontrato in Canada ed in Germania
Il collega Angius ha ricordato l'esperienza federale della tedesca della Camera delle Regioni
Dandone un giudizio positivo l'impressione personale invece totalmente diverso
Il giudizio è negativo c'è un ingorgo legislativo in Germania un inceppo di possibilità di legiferazione perché le due Camere sono hanno rappresentatività diverse quindi maggioranze diverse quindi una legge costretta ad andare avanti e indietro perché non si trovano le maggioranze per votare ecco queste sono le considerazioni che non avremmo dovuto fare che non dobbiamo fare perché siamo presentando un documento di rilevazione e il Paese reale
Dall'indagine conoscitiva emersa inoltre una richiesta unanime al nord ed a sud d'Italia nelle aree più sviluppate ed in quelle meno fortunate di un federalismo di tipo cooperativo il solidaristico anche se è stato detto stamattina dal presidente del Consiglio che lei suddivisione con l'accetta non solo possibile vero abbiamo sperimentato che il federalismo competitivo in Canada assicura delle garanzie sociali quali mai
Si sono realizzate nemmeno in Paesi europei e tutti tutti consultati ipotizzano di concretizzare il principio di solidarietà attraverso un fondo o strumenti per i quattrini con meccanismi di carattere orizzontali e verticali
Abbiamo rilevato con soddisfazione che anche le regioni meridionali e quali nel complesse tradizionalmente hanno avuto ed hanno un trend di sviluppo inferiore più lento delle regioni del Nord sono disponibili ed accetto di buon grado la sfida del decentramento e del federalismo fiscale
L'importante ci è stato detto e garantire un'equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio nazionale
In modo che si possa realizzare uno sviluppo equilibrato delle varie aree evitando di penalizzarli alcune a danno di altri
Per questo da tutti coloro che abbiamo consultato ed ascoltato viene suggerito da un canto che lo Stato riservi una parte diviso sorse
Ad interventi volte a favorire uno sviluppo equilibrato
Dall'altro che leggi statali assegnano agli enti territoriali risorse aggiuntive perché essi provvedono direttamente ad eliminare difficoltà e ritardi nei settori dei servizi di importanza strategica e sociali ci è stato ricordato naturalmente senza vincolo di destinazione perché si tratta di meccanismi che inceppano Investimenti
Per quanto concerne infine la visione complessiva
Di un federalismo possibile per il nostro Paese ci sembra di aver conto questo sì unanimemente nel corso del nostro lavoro un atteggiamento comune e generalizzato
Secondo il quale non sono condivise quelle impostazioni federalisti che che non siano col
Testualmente accompagnati iscritte in un impianto riformistico di tipo presidenziale
Intendendosi con ciò l'elezione popolare diretta del vertice dello Stato indipendentemente che sia come ricordava il presidente
Il Consiglio il Presidente della Repubblica o il premier
E quindi il riconoscimento a tale figura di competenze e attribuzioni atte ad assecondare la governabilità e a garantire la condizione unitaria della nazione un secondo aspetto emerso in via generale
Ed è l'opposizione manifestata versa la Properzio la propensione ad affermare una doppia oltre i prova o quadrupla sovranità dello Stato e delle regioni
Una quasi sovranità delle regioni stesse e di tutti gli altri enti locali
La di Sordi colazione della sovranità significherebbe la fine dello stato e della nazione la sovranità e come è noto e come affermato nella dottrina degli Stati più accreditato una categoria squisitamente
Unitaria
Un terzo e correlativo punto e la riaffermazione del concetto di unità
E il mancato accoglimento del passaggio dal concetto di unità nazionale al concetto di unione
L'unità e il prodotto straordinariamente concreto della storia di sacrifici di generazioni di italiani di scelte vissute drammaticamente faticosamente la nozione di unione
Ha invece un senso contrattualistico che mal si addice ad interpretare la genesi e le esperienze esistenziali di qualsiasi nazione e comunque dell'Italia come nazione
Questo l'ho affermato più volte il presidente fisiche la in tale contesto che deve coniugare decentramento delegificazione e possibile tentare di trovare un punto di equilibrio tra esigenze unitarie e pluralismo sociale in questo federalismo che ho definito possibile
La fiscalità locale potrà essere calibrati in modo da evitare che i poteri regionali provinciali e comunali prevarica no e penalizzano i cittadini magari per motivi politici ed ideologici
In conclusione e mi avvio veramente alla conclusione da questa immagine ne potremmo trarre alcuni punti fermi il primo la convinzione che la competizione a livello europeo ed internazionale non sia più fra Stato e grandi aree ma fra sistemi economici in grado di occupare nicchie anche piccoli di mercato
La consapevolezza di un decentramento della macchina amministrativa e tributaria dello Stato ad un ente vicino a chi lavora e produce comporti un sicuro risparmio di risorse la preoccupazione di evitare che il centralismo statale venga sostituito dal centralismo regionale
L'opportunità di individuare un adeguato decentramento soprattutto a livello comunale rappresentando il Comune il centro decisionale di specie di controllo delle risorse più vicino alla popolazione
L'esigenza di dar vita ad un federalismo cooperativistiche solidaristico
L'inadeguatezza delle amministrazioni locali cessato detto egli affermato più volte al svolge compiti che lo Stato dovesse trasferire sic et simpliciter senza adeguati a occhiuti e supporti l'affermazione del principio dell'unità e della sovranità nazionale pur nel riconoscimento delle Autonomie fiscale tributaria dei singoli enti locali
Il riconoscimento del principio di solidarietà tra le diverse aree del Paese e del principio di sussidiarietà in relazione alla possibilità del conseguimento degli obiettivi da parte dei vari livelli istituzionali
Per tutti questi motivi io ho avuto modo di dire in occasione della visita che abbiamo fatto al presidente della Repubblica che per noi una riforma di questo tipo e di questa portata
Non è praticabile senza una riforma dello Stato in senso presidenziale
Perché simul stabunt simul cadent cioè o federalismo fiscale presidenzialismo si reggono insieme o cadono insieme
Grazie al collega senatore Pedrizzi adesso il collega deputato Francesco Polato
Prego
Grazie Presidente onorevole Presidente telefonici a Messina della Camera signore e signori presenti
Io vorrei ricordare a me stesso che lo schema generale della finanza pubblica si può Tizzano esistere in un Paese bisogni pubblici locali esclusivi e bisogni ci pubblici generali pur sempre locali ma comuni a tutte le realtà del Paese
Conseguentemente almeno in teoria ogni comunità locale provvede a se stessa con proprie risorse per i propri bisogni mentre la comunità nazionale provvede ai bisogni comuni di tutti i cittadini delle comunità locali
Sempre in pura teoria tale politica
Dovrebbe essere caratterizzata caratterizzata da uniformità di destinazione delle risorse nazionali secondo i criteri allocativo redistributivo anche nel senso che il Governo nazionale potrebbe dover spendere localmente più di quanto incassi
Nello schema invece di federalismo fiscale gli enti territoriali originali sono quelli locali lo Stato è una loro derivazione creata per soddisfare in modo relativamente più efficienti
Bisogni comuni a tutti con ricadute positive anche per l'efficienza dell'azione locale
Caratteristica fondamentale di tale visione sono costituite dal fatto che una quota consistente di risorse locali rimanga tale e che il resto delle risorse bada al Governo nazionale affinché sia distribuito secondo determinati criteri
Da tale quadro di riferimento derivano poi varie forme interpretazione di federalismo fiscale stanno all'intera comunità istituzionale non individuare nel caso strada correttivi originalità che tengano conto salvaguardino la complessità e la particolarità del nostro Paese
Va però ulteriormente specificato mio modo di vedere
Che nel dibattito politico italiano il il il federalismo fiscale ha assunto una particolare connotazione
Tanto da alludere più ad una risposta egoistica le esigenze di nuovi ceti emergenti in una parte del Paese penso al mitico Nord-Est che ad una diversa articolazione configurazione dello Stato
Anche perciò oltre che per il reale materiale processo che deve coinvolgere l'attuale organizzazione dello Stato
Noi riteniamo io ritengo sia più corretto pertinente parlare di decentramento di autogoverno delle comunità locali
Intendendo con ciò una radicale trasformazione degli attuali assetti che prevede una enorme sostanziale trasferimento di compiti funzioni e risorse materiali umane dal centro alla periferia dei rami alti ai rami bassi dell'attuale architettura istituzionale
Non si tratta dunque di una semplice precisazione semantica ma deve avere impostazione che cerca di fare i conti con ciò che avviene nella società reale e nell'immaginario collettivo della nostra popolazione
Comunque sia io credo che appaia sinceramente assai più arduo etichettare come federalismo fiscale come decentramento ciò che è avvenuto sta avvenendo nel nostro Paese negli ultimi anni soprattutto a seguito di talune misure previste nelle leggi finanziarie relativi collegati
E questo in riferimento innanzitutto un problema che centrale ed ineludibile il rapporto esistente a livello fiscale tra lo Stato centrale e il sistema delle autonomie locali a cominciare da Regioni e Comuni
Basti pensare che nel novantasette lo stato percepito entrate tributarie per cinquecentocinquantotto mila miliardi mentre Regioni Comuni hanno appena toccato cinquantasette mila miliardi se guardiamo in termini assoluti alle quantità il numero delle imposte in frittate dallo stato di qualità dettate da altri soggetti Regioni Comuni Provincia
Vediamo che addirittura queste ultime sono leggermente più numerose delle prime il problema evidentemente non risiede nel numero astratto delle imposte ma ciò che esse nascondono
Ebbene tra le imposte in rotta da dello Stato e ci sono come tutti noi sappiamo l'IRPEF l'IRPEG dell'IVA
Tutto ciò insomma che ha un peso reale è vero e proprio una dimensione economica assai congruo che fa quindi la differenza
Sia chiaro da subito te non è assolutamente niente lezione né fare facile demagogia né sollevare inutile polverone mi preme soltanto evidenziare che i problemi bisogna affrontarli nel senso nel caso si vogliono risolvere dalla testa per dare ad essi soluzioni compatibili che guardino naturalmente non soltanto agli aspetti delle entrate ma anche a quelli delle uscite
Certamente non si può pensare che i due terminali Stato Comuni e Regioni
Possano continuare ad essere mondi non comunicanti o peggio che uno di essi nella fattispecie nella fattispecie lo Stato
Possa sopraffare l'all'altro utilizzando magari potere legislativo a suo vantaggio e ha danno a discapito appunto dell'altro
Voglio dire cioè cose elementari e sei semplici
Non mi pare possibile né corretto ad esempio dire che il peso fiscale dei singoli lavora sui singoli lavoratori contribuente diminuisca a livello centrale
E nello stesso tempo introdurre addizionali IRPEF di varia natura oppure rigettare sui Comuni il peso di individuare un rincarare tributi imposte per far fronte a diminuzione dei trasferimenti
E evidente relativamente agli esempi fatti che sia assai lontani anche da un minimo di federalismo sui fiscale per la semplicissima il palmare ragioni Canon di ridisegno della materia e si tratta ma di introduzioni in molti casi di voci aggiuntive e non sostitutive
Prodotte dalla legislazione nazionale in uno di uno Stato che oggettivamente non mette a tutt'oggi in discussione i criteri portanti
E l'individuazione dei soggetti attuatori della politica degli schemi generali della finanza pubblica
Ma soprattutto è evidente che al cittadino contribuente assai più difficilmente faticosamente visto è concepito come colui che ha diritto soprattutto ad usufruire di servizi
Questa logica non solo non porta alcun vantaggio ma in alcuni casi comporta addirittura una gravi un peso maggiore anche se medi Mescal suo conforto suddiviso verso soggetti impositori diverso
Un forte processo di cambiamento
Di stampo autonomistico dunque comporta necessariamente il coraggio e la forza e la forza di mettersi in discussione per intero edicola cominciare e di gran lunga per ragioni ovvie dallo Stato
Comporta in tutta onestà naturalmente conseguenze anche di carattere più squisitamente specificamente politiche
Non si può pensare infatti è di avviare un tale riforma senza che sia rivisto l'intero sistema fiscale italiano non solo nella redistribuzione degli introiti ma iniziando innanzitutto ad individuare i chi come che cosa quanto si paga fino ad arrivare ad una più stringente lotta all'evasione fiscale in grado di fine i soggetti che devono essere messi in campo e di compartecipanti agli utili di tale battaglia
Insomma se si vuole attuare
Una vera autonomia impositiva il federalismo fiscale nel nostro paese non si può non mettere in mano in tutti i sensi Ali ripete all'IRPEF e così via non si può non mettere mano veramente le tasse pesanti ma su questo tornerò tra un attimo
All'ira del fatto semplicistico che si voglia privilegiare il federalismo fiscale di carattere duali oppure cooperativo anche competitivo da noi sono imprescindibile due ordini di questioni la prima non possono essere ignorate né accantonate le nostre storie la nostra cultura la seconda pur dentro un adeguamento in positivo in avanti del Welfare State
Non possono essere compresse né compromessi la garanzia della qualità e i dei livelli di servizi offerti per soddisfare una domanda basta e che assume caratteristiche complesse
Il dove si pagano i tributi le tasse
Dove si fermano chi li utilizza Chirivì distribuisse quale livello istituzionale garante di uguaglianza
Per i cittadini sono grandi questioni dalle quali non si può prescindere in qualsiasi processo di riforma fiscale immaginiamoci poi in quello che pretende di sconvolgere l'assetto esistente quale quello del federalismo fiscale
In un Paese come il nostro
Nel quale convivono realtà socio economiche occupazionali profondamente diverse sperequati tra di loro non è possibile neppure lontanamente pensare ad un sistema fiscale secondo cui semplicemente ognuno perversa l'istituzione a lui più vicino regione o comuni in cui si vive e lavora
E gli introiti dire vanti o quelli destinati a questi livelli istituzionali si fermino in toto lì e siano esclusivamente utilizzate in quell'ambito sia regionale che o locali
Ciò indubbiamente produrrebbe conseguenze devastanti sia da un punto di vista socioculturale sia dal punto più squisitamente pratico provocando sancendo una frattura profonda con ripercussioni evidenti ed immediate sulla vita quotidiana della gente
Dalla scuola alla sanità ai trasporti ai servizi e così via
Il meccanismo perequativo che rappresenta un elemento fondamentale sia laddove esiste così detto federalismo competitivo Canada si era dove preferite sì presente co-diretto fedele IMO cooperativo come il caso della Germania pertanto assoluta questo meccanismo perequativo assume in questo quadro un'importanza centrale nel nostro Paese
Una perequazione che a mio modo di vedere non può non essere di carattere orizzontale e insieme di carattere verticale una perequazione fortemente ancorata all'individuazione la precisazione delle competenze e dei livelli di competenza tra Stato Regioni Comuni
E bisogna sapere che tutto ciò comporterebbe conseguenze di primaria importanza anche a livello più squisitamente politico
In un quadro così fatto per lo meno a livello fiscale dilazione finferli e finanziaria come si configura il nuovo modo di legiferare dato che appare scontato che non potrebbe continuare a sopravvivere con l'attuale e ancora la legiferazione centrale dovrebbe avere caratteristiche esclusivamente di legge quadro entro la quale dare la possibilità a garantire la più assoluta autonomia legislativa a livello regionale oppure avere caratteristiche di coordinamento di legislazione regionale
Che si configurerebbe così dire a monte
Mi fermo qui solo a denunciare le questioni senza neppure bussare ipotesi di soluzione pur avendo naturalmente già maturato alcune opinioni mie in quanto ritengo preliminare l'acquisizione da parte di tutti del problema che da molte parti si finge di non vedere
E d'altronde se così non fosse daremo vita ad una vera e propria mostruosità a qualcosa paragonabile un essere con un corpo gigantesco e con una testa intesa anche come cervello estremamente minuta una cosa appare ed è fin da oggi sinceramente evidente il federalismo fiscale comporterà il superamento della politica dei trasferimenti statali e dei relativi tagli
Tranne che pur se in questo caso che mali trasferimenti appare per lo meno improprio per quelli destinati alla perequazione
Se non conseguenza soltanto di questa circostanza
Si trova qualora questo processo conquistasse la Cina operativa la politica italiana
Rivisitare profondamente il meccanismo a monte di suddivisione delle e tra le entrate fiscali e tributarie dello Stato delle Regioni delle Province delle sia metropolitane quando ci saranno dei comuni
Una redistribuzione appunto delle tasse dei tributi pesanti a cominciare dall'IRPEF e dall'IRPEF e così via
Dato per scontato in questo ragionamento che non avrebbero più assolutamente nessun diritto dice dell'ignoranza la politica delle addizionali nella politica secondo l'Ospol secondo cui lo Stato deve lega i livelli istituzionali più bassi
A istituire tributi o quant'altro che ufficialmente non rientrano nella fiscalità densità in generale
Si tratterà di Occhiuto fan con con due pagine si tratterà relativamente di quelle tasse pesante
Non di mettere mano al cinque o al dieci per cento dalla Sciarelli nell'istituzionali diversi dallo Stato ma quantità e percentuale di massa economica assai più corpose
Una quantificazione che deve avere dentro di sé per intero la scale dell'incisione di che cosa deve fare
E di che cosa deve fare lo Stato ma anche di che cosa devono fare e di che cosa lo devo dare i livelli istituzionali altri e ad altro preposti una pianta implicazione che deve avere l'entro di sé la decisione chiare la specificazione altrettanto inequivocabile dei compiti
Ein quali ognuno di ogni livello deve far fronte affinché ad ogni livello di domanda corrisponda un altrettanto adeguato livello di riposo istituzionale
Traspare in un quadro in e fa collega avvocato la prego sì finisco traspare
In un quando in definitiva di grande interesse di grande impegno
Purché però lo si affronti con interesse volontà e curiosità anche di natura culturale purché non assuma al contrario caratteristiche di carattere opportunistiche che certamente otterrebbero risultato poste quelle piogge forse è possibile intravedere ed è giusto verificare grazie
Grazie collega deputato Polato allora adesso il collega deputato Daniele Molgora prego
Grazie presidente
Io devo questa così questo convegno portano che mette nel tempo della Padania sa da dove sono stato da dove venga da dove provengo da dove tutte queste istanze di federalismo sono nata in realtà e devo dire che qui ho visto molta confusione
Molta confusione voluta oppure no confusione che riguarda decentramento l'autonomismo termini questi poche nulla nulla hanno a che vedere col federalismo non c'entro proprio niente
E qui
Emerge il fatto che non c'è alcuna volontà di arrivare a una riforma federale in realtà si mette in piedi qualche cosa per far finta che qualche cosa cambi per dare in pasto ai giornali qualche cosa
Di nuovo per dare in pasto alla gente qualche che qualche cosa sta cambiando ma nella sostanza quando si va a grattare il fondo si vede che non c'è niente
Innanzitutto ricordo che
A nostro avviso non ha in senso distinguere fra federalismo fiscale e federalismo istituzionale inferiori nuovo cioè o non c'è
Non è possibile pensare di attribuire delle risorse a degli enti che non si sa che cosa fanno
Cioè le risorse vanno date a chi queste risorse le usa e quindi per sapere quanti soldi bisogna dare a un ente bisogna sapere questa è che cosa fa questo ente
Al Trentino e rischiamo di avere enti che hanno molti compiti e niente soldi o viceversa enti che non fanno nulla e hanno molti soldi e questo sarebbe un errore gravissimo e capite bene che un approccio che totalmente sbagliato come e qui ho visto vagare le venne dipinto tali volute oppure no
Fior di presidenti
Del Consiglio eccetera eccetera che hanno diciamo emanato cortine fumogene su questi su questi aspetti
Dove mi trovo timidezza d'accordo il fatto che il federalismo non può essere fatto a Costituzione invariata
E qui sappiamo bene che se noi dobbiamo modificare l'assetto fiscale e l'assetto istituzionale dobbiamo dare delle garanzie perché se noi facciamo delle modifiche con legge ordinaria e quale garanzie abbiamo che nel successivo governo mantenga queste modifiche
Leggo ho visto invece che negli atti ad esempio un sindaco come Cazzani sostiene che invece il federalismo può essere fatta a Costituzione invariata messe da una bestialità ma comunque
Credo che su questo molti siano d'accordo
Il motivo della protesta che non abbiamo attuato in commissione bicamerale motivo per cui non abbiamo partecipato al voto al del documento finale di questa commissione del fatto che
Noi diamo una contestazione politica in atto ai tempi della Bicamerale ma anche perché
Nella realtà si è visto in maniera evidente che nessuno dei partiti che noi chiediamo rumeni è a un minimo di federalismo a un minimo di idea che corrono dire federalismo perché quando io per uscire dalla Bicamerale
Un articolo truffa come l'articolo sessantadue
Io mi chiedo che Hopa sia quello quella lì è una specie di apporto frutto di mille di mille compromessi ma che in realtà nulla a che vedere col federalismo
Illy si prevedevano fondi perequativi a tutto spiano in realtà non si aveva altro che ancora uno Stato gettito centralista perché qui dobbiamo chiarirci un'idea se lo vogliamo lo Stato grosso e ingombrante oppure lo Stato piccolo Prato grosso ingombrante quello che abbiamo già di cui facciamo volentieri a meno
Ce lo vogliamo un vero federalismo occorrono stato piccolo con poche competenze quindi con molta forza su qual è competente e che lasci piena indipendenza agli altri enti questo è quello che noi vogliamo
Qui si ci si parla di decentramento qui non si parla di IRAP addizionale regionale iniziale comunale a Canova e quali
Quali l'IRAP no abbia un'imposta che per il novanta per cento le ragioni sono obbligata destinata al servizio sanitario
A queste qui all'imposizione centralista non è una un'imposta di tipo federale anche perché l'aliquota viene fissato dal sento non viene fissato gigioneggia questo Napoli aperte a metà
Seconda cosa le regioni sono obbligate ottimizzano per qualche vuole lo Stato centrale voi dite di che cosa di federale questa tassa
E lo stesso l'addizionale spara addizionale regionale il segnale con un anno zero cinque per cento ma vi rendete conto lo zero cinque per cento ma che cos'è è un vero insulto a una briciola rispetto rispetto a al pane intero e poi mi fate passare questa cosa come federalismo e quindi io sono cioè sono allibito davanti a queste dichiarazioni
Quindi proposte realtà che vengono fatte vengono così molto pubblicizzate ma i contenuti come dicevo prima di federalismo hanno un gran poco
E in più l'altro processo che è sicuramente antifederale è il fatto che la tassazione normalmente è è aggiuntiva e non è sostitutiva
E qui anche qui
Quando io sento molte volte dire ma la pressione fiscale aumentata perché questo sui risultati il federalismo no un bel niente
Il federalismo dovrebbe ridurre la la la pressione fiscale perché viene attuarsi quella responsabilità fra centro di spesa e centro di raccolta delle risorse che attualmente non abbiamo questo fa sì che un amministratore prima andare a chi era dei soldi a qualcuno ci pensa un attimo sulle spese che deve fare è questo il problema è alta è che noi stiamo il la la politica romana sta contrabbandato per federalismo quello che è una cosa di una specie di di di Blob che non si capisce bene che cosa sia
Ecco altro elemento su cui dobbiamo porre l'attenzione il fatto che
Due col quale federalismo partiamo dagli enti locali più bassi più piccoli
Dall'impatto il federalismo che poi si sviluppa verso verso gli altri enti cioè denti piccoli consentono un qualche cosa l'ente centrale che ho sentito che lo Stato centrale concede qualcosa di ai agli enti più piccoli abbiamo sbagliato tutto
Perché il federalismo parto dal basso non parte mai dall'alto e motivo per cui si parla di finanza primaria nel federalismo e mentre invece se la finanza derivata che allora riguarda l'autonomia morde centralmente tutto con le storie che però non c'entro niente che poi si è convinto che a Roma Stato centrale non rinuncerà mai al suo potere questa è una mia convinzione quindi non attuerà mai questo federalismo però le differenza fra federalismo autonomia questo devono essere ben chiare
Passando a un aspetto un po'più pratico c'è da dire che
La nostra è una storia di comuni e quindi ai comuni dovrebbe essere affidata alla riscossione cioè fatto andare a incassare i soldi
E poi i Comuni dovranno essere coloro che mi girano agli enti istituzionali superiori
E
Qua quali sui si inserisce anche il discorso dell'interessa che ogni ente deve avvenire anche al recupero dell'imposta ogni regione ogni provincia dovrebbe avere un suo apparato fiscale
Suo apparato di controllo perché avendo imposte propria tutto l'interessa andare a recuperare il gettito
E cosa che
Non avverrebbe euro non avviene in molte parti anche in Germania quando il gettito non rimane sul territorio perché che interessa un ente a mettere in piedi una situazione di controllo a quando deve andare a recuperarli al gettito che non viene a lui era qualcun altro
Ho capito che non lo controlli nessuno
E allora
è importante che ogni ragione abbia un potere legislativo che ogni livello istituzionale possa stabilire le sue aliquote
E chiaro che non possiamo avere delle imposte diverse però il Comune quindi bisognerà stabilire una un'imposta ad esempio facciamo Licci sta modici tanto per replicare però ogni comune dove un suo potere
E che questo potere gli deriva deve derivare liberamente anche perché si deve riferire una competizione fra i i vari enti
Ma ci vorrei tornare su questo più tardi sulla costa della competizione
Il vero nodo in realtà dove si discute molto
Anzi dove si discute troppo poco a mio avviso è la questione del dei fondi perequativi perché qui ci si riempie la bocca con questo federalismo parola cooperazione del cooperativismo la solidarietà attraverso questi fondi cooperativi
Da e io ho sentito d'accordo molto bella dal punto di vista teorico pronunciate dal dal sindaco di Napoli allora non era ministro Bassolino che parlava di federalismo lo lo il fatto che le risorse proprie eccetera eccetera ma io mi chiedo
Se si ricorda Bassolino che fra Napoli e Palermo negli ultimi sei anni hanno incassato mille miliardi per per lavori socialmente inutili
Non credo che questi soldi arrivassero dal comune di Napoli o dal Comune di Palermo
Pur debitamente magari arrivavano dalla magari anche dalla Provincia di Brescia di Pizzetti il mio presidente io nel senso che territorialmente dove credo il gettito fiscale superiore a dodici mila miliardi e la Provincia ne arrivano un centinaio prego
Quindi questi sono le le differenze
E poi la che
Dobbiamo metterci in testa che chi produce deve essere messo in condizioni di avere qualche cosa di più perché altrimenti il sistema e disincentivante un po'quello che sta succedendo in Germania
Dove esiste dall'imbocco capilista è crollato sta crollando miseramente nel momento in cui c'è stato l'unificazione
Cioè funzionava bene finché le differenze fra i vari lender erano ridotte ma nel momento in cui lei non ha dovuto far fronte a una grossa differenza
Appianare una grossa differenza fra i Laender dell'Ovest Laender dell'Est ecco che sono sorte le pensioni
Perché cos'è successo e anzi le differenze sono aumentate perché i Laender dell'Est si sono trovate in una situazione di avere sempre dei soldi certi
Quindi si sono appiattiti sulla situazione di comodo
E questo per quello che occorre un federalismo con tipo competitivo non di tipo cooperativistico tant'è vero che il Canada che ha un federalismo di tipo competitivo non ha colto i primi di crisi
Il sistema Carapella funziona benissimo non ha problemi crisi perché ricordiamo che il problema della successione in Quebec che è un problema di tipo culturale non è un problema di tipo di risorse finanziarie
E se mai dove cade il federalismo di tipo che la destra e sul fatto che non hanno tenuto ha colto sufficientemente delle municipalità cioè delle città ma queste storicamente spiegato e per il fatto che il Canada un territorio smisurato nato attraverso le Fattoria dei piccoli agglomerati e quindi non è una storicità qua dal Canada
Però affronterà dovranno affrontare questo problema il sistema canadese che è di tipo competitivo funziona bene e Carobbio Pedrizzi i fondi perequativi canadesi sono pari a nove mila miliardi
Che
Facendo i dovuti raffronti facendo evoluti raffronti col petto con il prodotto interno lordo italiano sarebbero circa quindici mila miliardi
Ora io mi chiedo nell'attuale sistema fiscale e concludo attuale sistema fiscale italiano a quanti sono i fondi perequativi voi capite che non c'è un sistema trasparente non si capisce quanto come girano i fondi all'interno del nostro Paese quali sono i fondi speciali col fondo cioè c'è un Carrino scusate il termine che non finisce più esaltano il richiamo mai a sapere quali sono questi fondi perequativi
E in Germania i fondi perequativi sono venticinque mila miliardi che corrispondono centro-sud rapportato al PIL a sedici mila avete quindi il signor Caneva sensibile corrispondente in Germania quindi capite che sono ci sono molto piccole
Meno siamo allo zero sette zero otto per cento del prodotto interno lordo quindi non centinaia di miliardi
Tanto per farvi un'idea
La Padania contribuisce attualmente nel novantasette trecentotrentacinque mila miliardi ha dato di gettito e ne ha ricevute indietro poco più di centocinquanta mila due Sonate finire agli altri centottanta mila miliardi cioè non credo che siamo a livelli dello zero otto per cento del PIL qui siamo molto più altri ragazzi miei
E quindi qui siamo questo è sono cifre sul quale non si può contestare
Il problema è che e qui concludo mi sembra di essere a un tavolo
Prima magari o durante una cena in cui tutti si guardano in faccia stanno cercando di vedere chi è che tira fuori il portafoglio per pagarla sino ecco noi non siamo più disposti a pagare la fila per gli altri
Grazie collega deputato Molgora adesso il collega deputato Alessandro Repetto prego
Signor presidente
Onorevoli colleghi signore e signori io cercherò di essere abbastanza breve anche perché dopo la relazione del
Presidente Angius relazione veramente ampia che ha coperto tutti i temi sul federalismo
Cerco soltanto di portare un contributo su alcuni aspetti che reputo indispensabile e nello stesso tempo fare riferimento in un'esperienza direi passata ma abbastanza collegata con i bisogni così come sono emersi stamattina alcune esperienze che mi hanno lasciato un po'dubbioso su alcuni temi proprio del federalismo il convegno promosso alla Commissione finanze della Camera dei deputati e del Senato la Repubblica credo che debba essere interpretato come un punto di arrivo
Che mira e deve che stamattina lo ha fatto in maniera veramente notevole portare a conoscenza di una vasta platea di pubblico dei risultati e le indagini conoscitive sul fedelissimo fiscale
Promossa dall'apposita commissione paritetica
Ritengo però che l'incontro di oggi debba essere letto anche come l'atto di avvio di una nuova volontà politica che intende portare a compimento nonostante il fallimento alla Bicamerale
Un processo di riforme fortemente attesa dal paese perché può essere realizzato anche in assenza di una profonda revisione degli assetti costituzionali di questo personalmente ne sono convinto
Momento di sintesi ed imitazioni dunque su un tema che ha assunto in questi ultimi tempi il significato di autonomia organizzativa
Di gestione decentrate delle risorse finanziarie proveniente dal territorio
Di Autonomie impositivi
L'Indirizzo solidaristico che caratterizza sia il modello tedesco
Che quello canadese e qui non sono d'accordo col collega Molgora che il modello canadese sia competitivo
Ritengo deve essere alla base del nostro sistema di riforme vorrei ricordare al collega Molgora ciò che sul piano i trasferimenti vengono date alle regioni che anche in tre dimensioni ogni da più piccola regione del cane dare grande come l'Italia anche qui vorrei che le cose fossero viste in termini comparativi per quanto riguarda il grande problema degli indiani
E delle Riserve per quanto concerne i trasferimenti alle pari a lecco alle regioni più povere
Gli obiettivi di piena autonomia responsabilizzazione del ministro attori locali
Non possono risultare contrapposti a finalità di sostegno dei bisogni su scala nazionale e del ripianamento del debito pubblico anche qui vorrei fare un'osservazione che era emersa durante le audizioni
Durante le audizioni noi in termini proprio anche di dibattito cercavamo di porre i nostri interlocutori presidenti di Regioni presidenti di provincia sindaci del capoluogo dalla Regione cercavamo di porre una serie di domande per articolare in maniera sufficientemente uniforme questa indagine
A quattro domande
Vi è stata sempre una risposta più che esauriente la gestione delle risorse la quinta domanda quando si chiedeva ai nostri interlocutori che cosa si sarebbe dovuto fare per il debito pubblico devo dire che dall'indagine non è emersa nessuna risposta
Meccanismi di perequazione sia di tipo verticale che di tipo Rizzon tale dovranno trovare posto nel complesso dei provvedimenti miranti a dare spazio alle domande di federalismo in modo tale da garantire più elementari diritti del cittadino in modo uniforme su scala nazionale non è più concepibile che vi siano comuni così di
Spiega
Il turismo
Da
Guardi
Da Roma
Sinistra
No perché se ha saputo sostato Max sta dietro insieme agli altri
Sentendomi se gli affari generali scoprirà non è che
Chiamato
Ma ma occupa
Nato auto vediamo cento
Chi ci andrà nello specifico
Non ho capito
Poco
Si metta Cristina come
Se sto
Sette
Giallombardo
Insomma
Gli svizzeri
Abilità sul vediamo allora questo cioè il distorsioni io se no non istituzionale Lubiam Baquba la così risiedere cosa gli analisti il giudice dandogli subito la parola al Consigliere
Se non so questi
No no va bene
Va be'
ANAS
Dopo l'assegno che abbiamo no no città perché allo stato cristallino metterci pazienza e mentre
No permessi coi taxi pietrisco quando voleva parlare sporge
Forse Crichton ideologici Andersen
Ci sarà pure Angelo seducono giudice grazie
Io
Se
Se sotto il sole
Insomma no mantenete Onlus presenta anche le stesse
Otto il dato non ce l'ha
Smettesse della
Sì
Ma grazie grazie a noi Cherokee è che non
Coloro
Sì prego
Sul resto
Stamani
Commosso
Di abuso
Io quanti dicono nettamente inferiori motivata importanza
Fornito alcune indicazioni quando ero segretario
Sentire
Allora
Diciamo
I nomi globale adesso sicuramente a raccontare per nome allora vediamoci
Ma se non ci sono i nomi
No diciamo tutti insieme diciamo
Noi facciamo sempre
Arresti no no non è che facciamo già bello con l'ennesimo
Trecentosei subito
Siccome novanta ma io ho chiesto solo allora ma sì ma probabilmente tremare Pucella conosciute però ancora la rilevanza e l'impotenza
Concluderlo cioè adesso fisica conoscete il vecchio
Il voto quando barra degli strumenti disaccordo che sono trentaquattro parli così come quindi aggredisco disco credo che venga direttamente a trattare
Sì
A secondo delle regole Visco non si siede no o una sedia quindi prego
Ma
Male dovrebbero
Dato che prima
Ma la sede tutta guardare spiega spese avevi allargare un po'
Qualche piccola
Della
Sappia
Va bene prego Pubblico
Ma
Consigliere ecco ad ottenere da una banca neri li
Equity ma anche a Mantova
E anche lui e quindi quindi come l'ho reso Bosa per la quale nove
Proprio
Se
Il ministro
Sì sì faccio una parete
Cominciare
Buonasera riprendiamo i lavori antimeridiani al primo punto è previsto l'intervento del ministro delle Finanze l'onorevole Vincenzo Visco
Che ringrazio per la sua presenza della sua partecipazione prima della tavola rotonda dico immediatamente parole
Ma
Io
Ricordo quando
Cominciata questa
Diciamo
Indagine delle Commissioni Finanze Camera e Senato sul federalismo fiscale oltre due anni fa
Dei adesso siamo in una situazione
In cui probabilmente dibattito che si è svolto consente di guarda con
Una maggiore consapevolezza questi questi problemi
Ho anch'io visto allora documentazione che è stata raccolta
Molto utile
Quindi io frazione di Cerro poche osservazioni qualche diciamo
Riflessione sulle cose
Abbiamo fatto in questi in questi anni e quelle che appunto stiamo completando proprio in questi in questi giorni
L'area
L'impressione
E che il dibattito sul federalismo che per conto nostro peso in questi anni
E che realtà comincia agli inizi degli anni Novanta
E poi i
Si è sviluppato fra alterne vicende fino fino ad oggi è stato in buona misura sovraccaricato da
Altri elementi che non sono strettamente connessi
Con con il tema da questo punto di vista
Il documento delle commissioni
Riporta o il dibattito sulle questioni strettamente connesse a questo questo tema
Direi appunto il sovraccarico da cosa da cosa deriva deriva dalla dal fatto che sulla dibattito sul federalismo si sono scaricate una serie di altre tensioni sono tensioni di natura diverso
Primo problema è un problema generale che riguarda
Il peso delle imposte nel nel nostro paese biechi sostiene che questo peso sia eccessivo e che
Uno è uno dei modi
Per
Ridurre questo peso poteva essere quello di
Porre discussione le basi stesse no della
Fiscalità in Italia e quindi dibattito sul federalismo è stato fin dall'inizio molto influenzato
Da questo aspetto che ha a che vedere
Con un altro problema ciò che quante tasse sì devo pagare che le deve pagare
Come la distribuzione del carico fiscale se e in che misura il Paese in che modo si deve far carico delle su due
Diciamo
Incontinenza e passa cioè del fatto che negli anni ottanta sono stati accumulati circa sessanta pubbliche punti il debito pubblico aggiuntivi rispetto a quelli che c'erano e e e così via
E questo è un argomento ovviamente grandissima importanza ma che poco ha a che vedere col federalismo l'altro aspetto che pure ha fortemente influenzato uno il dibattito a
Distogliendo lo puoi fare punti due punti centrali
E quello che ha a che vedere con la ripartizione della spesa pubblica cioè l'idea che i meccanismi redistributivi
Che attraverso il bilancio si mettono il moto favorisse lo eccessivamente alcune regioni destinatarie di trasferimenti rispetto ad altre che erano invece ritenute eccessivamente eccessivamente cassa e questo nuovo argomento di grandissimo rilievo ma che
Non è un
Ma il commento negativo al tema al tema oggi in discussione che è un tema diciamo più semplici
Il tema è come se si finanziano i diversi livelli di governo nel nei paesi occidentali e in particolare in Italia questo punto in discussione in discussione oggi è questo l'argomento che alla relazione la relazione
Delle Commissione
Affrontare in maniera in maniera
Compiuto ora su questo voi sapete esistono
Si sta un un'ampia produzione teorica ed esistono molte esperienze concreto
Scadenze concrete che
Di fatto si basano su una
Articolazione dei sistemi di finanziamento tramite Stato enti decentrati che risponde a esigenze
In buona misura oggettiva sono sia esigenze economiche che esigenze istituzionale
Da un lato c'è la teoria economica che in base Anna lo riferimento al principio di contro spot prestazione al principio del del beneficio suggerisce che a ogni livello di governo deve avere compiti propri e finanziamenti autonomi o comunque ben definiti in relazione al computer svolge e dall'altro ci sono tutti i discorsi sul principio di sussidiarietà che portò esattamente alla stessa alla stessa conclusioni
Dopodiché il problema
Diventa duplice che c'è un problema istituzionale è molto importante che ha a che vedere che quello poi fondamentale a che vedere con la distribuzione di potere
Tra centro e periferia su chi fa cosa e chi gli ha il il potere no di fare delle scelte
Rispetto agli altri enti quali sono poi i rapporti tra Enti sordina entri subordinati interi enti decentrati
Questo una questione che in parte è stata affrontata
Già scontato nella Carta costituzionale attuale è stata affrontata a Costituzione vigente con le leggi di Bassanini e che ovviamente può essere
Radicalmente rivista nell'ambito di una
Discorso di modifica di modifica costituzionale e quindi di un processo verso verso il
Un assetto federale dello Stato
E e direi appunto ripeto questo
Il tema
Questo è il tema veramente veramente importante il tema finanziario e diciamo una conseguenza
E
Una conseguenza che può anche aprire
Diverso se diverse soluzioni pratiche
Questo basta vedere l'esperienza dei diversi Paesi
Del resto come veniva ricordato anche stamattina del senatore Angius
E noi abbiamo del degli esempi degli esempi abbastanza interessanti incisivo in giro per il mondo e che vanno da situazione in cui esistono degli Stati federali
A che hanno finanziato talmente accentrati come come l'Australia
E viceversa degli Stati unitari che hanno va finanze più decentrate di Stati federali
Che il caso dei paesi nordici del dell'Europa Calise
Quindi già questo anch'ma in qualche modo ci dice che le due questioni restituzione quella finanziaria
Non necessariamente coincidono anche se sono se che se sono strettamente collegate perché è chiaro che l'Australia il caso limite è un'eccezione dove normalmente gli Stati federali sono hanno finanze più decentrate degli stati felici arretra anche se gli Stati unitari con l'eccezione dei piccoli Stati fino a qualche anno fa della dell'Italia e in parte anche nella della Francia
Attacca hanno anche Seat un livello di decentramento finanziario rileva e spesso confrontabile confrontabile con con quello di rispetti di Stati federati
Le differenze
Comunque
Riguardano il modo con cui con cui questo decentramento
Ossidi si manifesta e si si verifica
Il punto
Fondamentale e
Per vedere se e in che misura bisogna garantire attraverso un'autonomia di bilancio autonomia politica e discrezionalità agli enti decentrati questo
L'argomento l'argomento fondamentale
Su cui su cui appunto si sono confrontate in giro e in giro per il mondo spesso nel stessi Paesi tempi diversi posizioni posizioni diverse diverse con oscillazioni
A favore di soluzioni più o meno
Diciamo federali decentrato più o meno più o meno accentrato dalla dal punto di vista della della finanza pubblica e assolutamente evidente che un un il decentramento e funzionale non solo l'autonomia ma è funzionale alla possibilità di rispettare vincoli di bilancio in modo adeguato e cioè quando c'è una dissociazione tra meccanismi di finanziamento e decisioni di scelte quello quello che accade spesso e volentieri all'esempio italiano è evidente da questo punto di vista e che chi spera ho spende nel senso di responsabilità di tassare spende di più tanto c'è qualcun altro che poi paga il conto e poi soprattutto sci assume la responsabilità l'impopolarità di far tornare i conti dopo e quindi e quindi
E questa è la diciamo la situazione la situazione si è creato in Italia dalla mille novecentosettantotto e con la riforma tributaria di allora fino a
Adesso sostanzialmente
Quindi
Uno un aspetto importante
E e proprio questo della responsabilità finanziaria collegata al potere al potere dispetti
Per poterli spendere non deve essere di sua dissociato dalla dalla responsabilità
Finanziaria e possibilmente dalla potere di tassa
Dal punto di vista concreto se noi vediamo come gli altri Paesi federali o meno non si finanzi finanziano gli enti decentrati troviamo praticamente tutti gli esempi possibili perché si vada trasferimenti dal bilancio però dello Stato
A ma
Compartecipazione al gettito di tributi erariali
Ai imposizione autonome che allora l'ho avvolta possono essere
Rappresentate sia per imposte
Che sono soltanto regionali o o comunali o altro
Sia tradizionali o del Kosovo imposta imposte erariali esistente
A ma
Noi uno non vediamo nessuno nessuno
Status che vale unitario che sia un approccio del tipo di quello che poi nella polemica politica è stato più volte sollevato e cioè che che tutto il potere di tassazione e degli enti locali magari di comuni
E poi qui si trasferiscono risorse allo Stato centrale la realtà esattamente l'opposto cioè il potere il potere di tassazione
E tendenti
Di diverso livello e posso mai sono da questi c'è un flusso di trasferimento verso gli enti
Ventinove dimensioni
Questo è quello che che succede che succede
Dovunque
Esistono coi diverse
Soluzioni anche negli Stati federali USA anche negli Stati federali non andiamo da una situazione come quella della Germania
Dove
Il finanziamento dei lender attiene con partecipazione al gettito di tributi erariali dei tributi del punto
Alice la situazione americana che come dico subito quella diciamo più favorevole all'autonomia effettiva degli Stati delle contee nelle città eccetera
La soluzione la soluzione tedesca è chiaramente una soluzione che da pochissimo autonomia
A ma effettiva
Perché tutto però quello che riguarda la tassazione locale e decisa in sette statale
Dopodiché l'unica aspetto rilevante positivo e chi il gettito
Viene viene ripartito cioè quindi ma in relazione alle basi imponibili locali una parte del gettito ovviamente
E quindi
C'è una diciamo adeguamento automatico all'andamento ciclico anche del gettito venditrice Titti del delle imposte anche dei gettiti che affluiscono ai lender netto e chiaro sui un meccanismo tutto di finanziamenti di trasferimenti non legati alla al gettito fiscale
Da una discrezionalità molto maggiore al bilancio statale di aumentare o ridurre o ridurre le risorse gli enti degli enti locali pelo nello stesso tempo è chiaro che l'unica autonomia vera
Che possono degli enti decentrati e quella collegata alla potere di tassare in modo autonoma passano oltrepassa ovviamente
E
E qui appunto Sipra all'esempio ad esempio
Del di paesi come come gli Stati Uniti
Anche qui
E lo cioè ricoverato nell'audizione che si fece due anni fa se noi vediamo prova come funziona
Il sistema federale americano ci accorgiamo innanzitutto che del c'è Tito complessivo raccoglitori se
A
Soltanto il trenta per cento non va al governo federale quel settanta per cento del gettito raro è di competenza del governo federale
Naturalmente voi questo settanta per cento è composto di due parti
Una parte sono tributi sono tasse e l'altra parte sono i contributi sociali cioè contributi sociali che finanzia la previdenza sono in tutti i paesi appunto una
Riscossi
E gestiti dal Governo centrale perché appunto la previdenza Eduardo comunque carattere
Universale
E quindi in sostanza un po'meno della metà del gettito tributario fa agli scatti alle contee
Ma le municipalità e così via
O dal punto di vista dell'autonomia questo è molto pronunciato negli Stati Uniti
Perché innanzitutto lo hanno come imposte locali le imposte di consumo
Cosa che in Europa non sarebbe possibile
Perché noi abbiamo qui un l'unico esempio di imposta federale europea che che l'IVA è che che appunto
Regolamentata a livello continentale e che impedisce ogni possibilità di avere alte imposte locali sui consumi
E quindi viene viene meno una delle soluzioni più corrette sul più dal punto di vista logico no perché qui è più facile
Individuare la base imponibile i destinatari dell'imposizione quando c'è
La possibilità di avere imposto il consumo creavano poi quelle comunali che avevamo prima riforma del del settantadue
Accanto a questa imposta e poi esiste un'imposta sul reddito personale
Che di solito aliquote basse al massimo arriva al dieci per cento lo il che però fa sì perché per esempio l'aliquota complessiva dell'imposta personale sul ventinove Stati Uniti sia molto prossima quelle a quelle europee perché si si va intorno al quaranta per cento quindi quindi formando sommando
Quelle statali e quella quella federale e questa di fatto tende un'imposta che tende a funzionare più o meno comune addizionale all'imposta federale perché le basi imponibili anche come motivi amministrativi di semplicità eccetera tendono a non essere troppo diverso anche se non sono mai e
Il che però ovviamente comporta complicazioni amministrative lite
Negli Stati Uniti ci sono poi amministrazioni parallele
E che spesso non non un dialogo tra tra di loro quindi con al duplicazione di costi e e di fastidi per i contribuenti
Poi c'è in tutti questi sta in atti c'è canoni un'imposta sulle società
Che ha o di nuovo diventa una sorta di addizionale
All'IRPEG federale e
Ho è narrata alcuni scatti è un'imposta esattamente identica alla nostra Iva cioè regole imposte sulle attività produttive basata sulla
Sul valore aggiunto
Queste imposte soprattutto quelle
Sui sulle imprese
Verso vengono anche un utilizzati che in qualche misura a fini di
Limitata concorrenza fiscale
E in effetti poi c'è una tendenza a convergere no di queste di questi prelievi proprio
Dislocazione
Artificiose del delle attività produttive infine a livello a livello locale c'è un'imposta sul patrimonio immobiliare esattamente come
Come l'anno
Allora tre il modello che noi abbiamo cercato di cominciava attua
è un modello che
E molto più prossimo a quello americano che non a quello tedesco
Perché noi abbiamo ma di fatto per quanto riguarda le regioni abbiamo introdotto li tratta da un lato che m'importa
Sulle sulle attività produttive sulle imprese e dall'alto la la possibilità di avere una addizionale sull'IRPEF ma quale a una parte che una compartecipazione sostanzialmente perché copra comporta una riduzione delle aliquote delle aliquote erariali e un'altra parte che da una possibilità che poi partecipa alle Regioni utilizzarle o meno di aveva e anche un intervento sul di tassazione sulle famiglie sì lo ritengo
Poi abbiamo le tasse automobilistiche che sono già di competenze corre in competenza esclusiva delle delle regioni
E poi abbiamo una compartecipazione all'accisa sulla sulla benzina
Che completa completa anzi completa diciamo fino all'anno passato il il sistema di prelievi regionali a questo da quest'anno si aggiungeranno
Si aggiungeranno altre
Diciamo compartecipazioni che possono ricordare potranno riguardare un ulteriore
Diciamo prelievo cioè
Quota della del imposte sull'euro sui carburanti ma soprattutto come come ce l'ha essere data alle alle regioni e il gettito dell'imposta sul valore aggiunto in relazione ai consumi
Regionali alla
Alla fine del di questo processo quindi
Dalla
Dal due mila presumibilmente noi avremo una situazione per cui
Molte Regioni avranno avranno autonomia
Finanziaria totale
Cioè in relazione agli alle funzioni che adesso le regioni svolgono il sistema
Il sistema e consegnato in modo in modo tale per cui se
Le competenze dovessero aumentare anche le quote di gettito che può essere devoluto alla Regione sia a destra sia a tre soli appreso che l'IVA o
O le accise potrebbe aumentare nella nello stesso modo nella stessa misura in modo da mantenere un'autonomia finanziaria finanziaria complessiva a fronte di questo c'è il patto di stabilità regionale quindi quindi un controllo poi effettivo sul sui gli equilibri di bilancio cioè nel momento in cui le le regioni hanno le loro risorse la nuova imposta eccetto che devono essere in grado di
Determinare il proprio bilancio liberamente
E cioè e rispondere degli equilibri e quindi e quindi appunto non dovrebbero essere più coloro possibili disavanzi sommerso richiede sommersi di neri di nessun genere
E diciamo il passaggio il passaggio
No
Non è cioè noi abbiamo Renna
In pochi anni capovolto una situazione che vedeva che vedeva un'autonomia
Complessiva degli enti decentrati Regioni comprese che era agli inizi degli anni novanta del sei per cento
Del dello fabbisogno e che adesso
Già supera il settanta per cento e reazionaria possedeva al cento per cento per le regioni più ricche
E a e lo stesso poi vale qui allora le province e per i Comuni
Ora per le le Province
Tributo proprio che c'è
Finora e l'imposta provinciale di trascrizione e poi c'è stata la devoluzione del gettito totale delle imposte sulla assicurazioni delle delle auto l'RC auto
E c'è ancora l'addizionale consumo sull'energia
E elettriche e su questa si potrà credere anche qui una possibilità di autonomia nella determinazione nella determinazione degli delle aliquote
E anche in questo caso nel complesso vi sono delle province
L'autonomia la Finanziaria supera il sessanta per cento se si arriva anche anche a livelli più elevati e vi sono alcune province che sostanzialmente certe esso non hanno più capienza per i trasferimenti
Da parte da parte delle dell'eroe
Nel caso dei dei comuni da alcuni anni e cioè Licci che è stata completamente devoluto ai comuni e anche come come organizzazione dell'importo
Ora molti non lo sanno ma i comuni se Pogliano
Dall'anno dal dall'anno passato sono in grado di fissare
Lei
Le detrazioni per la prima casa a livelli tali da escludere completamente la dalla tassazione immobiliare la prima casa
E hanno o una possibilità molto forte fosse eccessiva almeno a giudicare da quello
C'ha fatto notare il Fondo monetario internazionale nella determinazione base imponibile discriminazione aliquote
E da
Mantengono anche loro l'addizionale sull'imposta di consumo di energia elettrica però senza potestà di validazione aliquote
E
L'imposta di pubblicità salvo che non decidano di trasformarla in una in canonica
Dopodiché i comuni è stata attribuita la devoluzione dell'imposta di registro sulle compravendite immobiliari
E e questo è un elemento di discussione perché questa un'attribuzione di di gettito che può andar bene per i Comuni medio grandi ma per quelli piccoli può creare un'oscillazione ci sia il gettito e quindi fosse questa è una scelta che può essere che può essere ripensate
Hanno una compartecipazione fissa a all'IRAP in sostituzione del del liceo è stata introdotta anche a favore dei Comuni
Una compartecipazione al gettito IRPEF
A e un eventuale possibilità di hanno autonomo incremento della dell'aliquota nel il
Nella sede comunali
Poi c'è c'è stata la trasformazione del ma TARSU in in tariffa della Tosap in Cannone anche questa facoltative
E quindi sostanzialmente sostanzialmente non siamo arrivati
A una
Il livello di autonomia molto rilevante come dicevo che
Supera il sessanta per cento come è il dato medio e in molti casi si punti comuni sono prossimi all'ottanta novanta novanta per cento e
E naturalmente una mano che ai comuni alle regioni le Province verranno attribuite siano attuazioni leggi Bassanini sia di eventuali riforme future altre altre
Compiti queste quote possono possono solo sostanzialmente
Cresce
Naturalmente
Noi abbiamo nel momento in cui mettiamo in piedi questo questa è una situazione di questo genere evidente che rimane tuttavia
Un problema di perequazione top perequazione che
è un problema è un problema serio
E abbiamo visto la Germania che aveva avuto
Questo meccanismo abbastanza collo collaudato voti ripartizione tra i lender e il punto del delle entrate tributarie sociali che
Quando ha
Conto qui cito lender pro orientali situata in grossissima difficoltà
Con problemi con problemi redistributivi chi conflitto politico non trascurabili molto simili a quelli no perché poi lì e i lender wiki
E accetto punto così non è che siano
Del tutto disponibili a farsi carico senza limiti del perequazione a favore di quelli di quelli più poveri e quindi ci sono anche lì dibattiti polemiche e conflitti stanze compensazione quando e quant'altro no in cui lei ai lender si
Sì confronto Nottola fra di loro
Poi si assumono delle
Decisioni congiuntamente
Noi appunto con
Questa normative che dobbiamo quest'anno completare produrre
Dovremo rivedere tutto il meccanismo di perequazione
E dovremmo dovremmo arrivare a una situazione in cui effettivamente il sistema diventa
Decentra poi
E potenzialmente e coerente anche con un assetto federale ripeto le due cose sono in certa misura separate e distinte
Nel senso che seconde il sistema rifinanziamento con il sistema fiscale riformato
Può essere coerente sia con la Costituzione attuale sia con la Costituzione cambia perché SIT si tratta soltanto di accentuare
Le compartecipazioni sostanzialmente quindi accentuare l'aspetto tedesco Del Monte
Però rispetto
Alla a ad altri stati noi abbiamo un modello che garantisce molto di più l'autonomia chi c'è a tutti i livelli cinque c'è la possibilità di un controllo effettivo del proprio bilancio possibilità di determinare la le dimensioni
In maniera
Ma ragionevolmente auto fermo il vincolo del delle risorse fermo
Il fatto chi
Poi ci sono sospese che deriva dal passato dell'organizzazione degli uffici del personale eccetera sui quali le possibilità
Però di intervento sono ancora in vita
Peraltro questo che sono limitate pure per il governo centrale quindi dico questa non è proprio una cosa una cosa particolarmente sono sorprendenti
All'effetto di tutto questo quale quale sarà per
Io penso che sarà
Ci saranno parecchi effettive quello più importante sarà che
Gli enti decentrati Regioni dovrebbero diventare
Molto più o responsabile
Responsabili sia tra
Nei confronti della finanza pubblica
Sia nei confronti dei propri cittadini
Perché
A quel punto saranno loro a
Modificare no a utilizzare muovere lieve
Anche nel dei finanziamenti locali
Per esempio nel caso dell'IVA per noi abbiamo stabilito ora quest'anno che l'aliquota si può anche ridurre non solo aumenta
Quindi c'è un elemento di flessibilità
Virtuoso senso che si una regione di risparmia sulla spesa pubblica riesce fra può anche i due tasti non è affatto vero che sia automatico doverle doverle aumenta
Ma ma nel momento in cui il i trasferimenti diventano non tanto di funzionamento ma senza mettere questi divi
Noi eliminiamo anche un'altra ragione di polemica storica no per cui perché appunto Traverso abulica e trasferimenti
Sì si potrebbe incidere da parte dello Stato poco centrale sul sulle risorse
Degli enti decentrati cosa che bene che non avvenga pro
Nel senso che punto una volta stabiliti criteri di di ripartizione bene ebbene
Impone in buona sostanza quindi processo si sta conclude
Come
Come dicevo prima noi amo nel mille novecento ottantanove la quota delle entrate del tutto il sistema non statale coperto da tributi e compartecipazioni
Risultava del sei al sei per cento
In alcuni anni insomma siamo arrivati dimensione del tutto paragonabili a quelle degli degli stati degli Stati federali quindi dalla dal punto di vista tecnico tributario fiscale cette vie
Questo è quello che si doveva fare che si poteva fare che è stato fatto
Tutto il resto a che vedere col dibattito sulla forma dello Stato sull'assetto dei punti su sulle cose ben più importanti che aveva cominciato discute la commissione bicamerale che poi appunto processo che esse interrotto ma che prima o poi dovrà dove riprende che e dalla soluzione di quest'ultimo problema d'probabilmente deriveranno o la possibilità alla possibilità della dei cittadini che tante parti d'Italia di ottenere soddisfazione rispetto a richieste che da tempo avanzano che non non trovano risposte
Ma che non trova risposta perché perché questa risposta sia data bisogna effettivamente cambiare il l'intero meccanismo di funzionamento della del del nostro Stato
L'intero la struttura della pubblica amministrazione
E non solo non tanto del del sistema del sistema fiscale quattro o il sistema di di bilancio che noi possiamo a vere
Un un meccanismo di federalismo fiscale decentramento chiamatelo come
Come meglio credete efficace ma nello stesso tempo avere tanti impedimenti operativi
Chi poi deve fare cose in sede locale rende del tutto inutile vanno Vanoli perché questa devoluzione di solito insomma cioè dico è chiaro che il il problema
E anche di risorse penso che evidente
Però io direi che concludendo che il problema il principale non è un problema un problema di soldi fatto
Che da noi ci sia tanto concentrato su questo aspetto ha a che vedere con la questione che dicevo all'inizio cioè sono situazione di risorse che son quelle che sono che vanno distribuite sui diversi livelli di governo di debito pubblico doppio di altri paesi che crea uno un onere importante sul sul bilancio sono
A Francia e Germania quando impostiamo del nostro bilancio ogni anno partiamo con un meno che valutabile in circa settanta mila miliardi
Perché con i tassi di interesse europee correnti il fatto di carriere un debito doppio degli altari significa che mentre Francia Germania che hanno intorno al sessantatré o poco più per cento
Possono destinare al pagamento degli interessi il tre per cento dello prodotto interno lordo tre tre e mezzo noi dobbiamo mettere da parte sei sette
Comunque e quindi per alcuni anni noi abbiamo abbiamo sicuramente questo questa minore dischi disponibilità di risorse con cui con cui bisogna fare i conti però nell'ambito di risorse disponibili e
Richard interventi di riforma fiscale che abbiamo fatto ci hanno portato a un assetto che ripeto
Molto simile per certi aspetti a quello degli Stati Uniti con elementi appunto del del sistema tedesco basato invece sulla compartecipazione
Ringrazio il ministro vediamo ora al momento conclusivo
Dei lavori odierni prevista ora una tavola rotonda alla quale partecipano i senatori Furio Bosello
Francesco D'Onofrio leopoldo Elia Fausto Marchetti e i deputati Pietro Fontanini e Michele Salvati
Si scusano e li scusiamo per la loro assenza gli onorevoli Giorgio Rebuffa e Giulio Tremonti
Prima di introdurre i lavori della tavola rotonda volevo nel ricordare il sottolineare ai colleghi gli interventi che hanno proceduto questo dibattito conclusivo
Interventi autorevoli che hanno riproposto alla nostra attenzione diversi utili elementi su cui è opportuno effettuare ulteriori approfondimenti
In linea generale quasi tutti gli intervenuti hanno convenuto circa la opportunità di perseguire l'obiettivo della trasformazione del nostro sistema tributario in senso federalista
Non è tuttavia mancato chi ha affermato Poletti unicamente che il federalismo sarebbe diventato una sorta di luogo comune nel dibattito politico nel nostro Paese
Per cui Senni affermerebbe la necessità senza tuttavia effettuare una verifica accurata delle possibilità di una sua concreta realizzazione e degli affetti che esso determinerebbe
Si è inoltre contestato il fatto che alle affermazioni di principio delle varie forze politiche
Tutte o quasi favorevolmente orientate in tema di federalismo
Non avrebbero sino ad ora fatto seguito iniziative concrete anche a causa del fatto che sarebbero state sottovalutate
Le obiettive difficoltà chi ostacola avrebbero o quanto meno renderebbero più difficile una radicale trasformazione del sistema fiscale italiano nel senso auspicato
Alla luce delle obiezioni e delle polemiche che il tema provocato mi sembra quindi opportuno raccomandare partecipanti alla tavola rotonda di pronunciarsi su una questione che definirei pregiudiziale ai fini di un confronto sul tema oggetto del convegno
Si tratta delle necessità di verificare prima ancora di individuare gli strumenti e le modalità attraverso i quali pervenire al federalismo fiscale
Se l'attuale assetto economico sociale del nostro Paese consenta effettivamente l'adozione di un sistema di federalismo fiscale
Sia con riferimento all'esistenza di una vasta Area
Che vive condizioni di ritardo nello sviluppo qual è il Mezzogiorno sia in relazione alla sostenibilità di un potenziamento dell'autonomia tributaria degli enti territoriali
Il secondo aspetto su cui vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi riguarda la tipologia di federalismo fiscale che essi ritengono più adatta al caso italiano
Vale a dire scusandomi per l'eccessiva semplificazione se sia preferibile un sistema ispirato al modello competitivo ovvero un sistema di tipo solidaristico
Si tratta evidentemente di una questione strettamente correlata alla precedente che a mio giudizio nel documento conclusivo dell'indagine compiuta dalle Commissioni
Finanze e tesoro del Senato finanze della Camera e affrontata con equilibrio nella consapevolezza della difficoltà che comporta il tentativo di conciliare
Le aspirazioni in parte condivisibili delle aree più dinamiche del Paese
A gestire direttamente le risorse ivi prodotte con i timori diffusi soprattutto nelle aree più svantaggiate che una dura concorrenza le verrebbe ulteriormente penalizzati
Una terza questione da affrontare attiene alla scelta del livello di governo sul quale imperniare un sistema di federalismo fiscale nel nostro Paese
Il dibattito ha fatto emergere a questo riguardo tre orientamenti diversi il primo dei quali ritiene che nella redistribuzione della potestà tributaria tra lo Stato e gli enti territoriali
Si debba privilegiare la Regione rafforzandone il ruolo di raccordo rispetto alle sottostanti realtà locali
Secondo un diverso orientamento sarebbero invece i comuni gli enti sui quali fondare un sistema di federalismo fiscale in considerazione del rapporto particolarmente stretto che essi avrebbero con i cittadini
Che pertanto disporrebbero di strumenti più efficaci di controllo sulla gestione delle risorse
Ai fini della responsabilizzazione degli amministratori pubblici e di un uso più efficiente delle risorse stesse infine una terza ipotesi sulla quale si era attestata anche la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali prospetta un federalismo in cui non vi sarebbero rapporti di tipo gerarchico tra i vari livelli di governo un'ulteriore questione su cui mi pare opportuno svolgere qualche approfondimento riguarda l'individuazione delle tipologie di tributi da affidare alla potestà belli gli enti territoriali
Per rafforzarne l'autonomia finanziaria in senso federalista
In altri termini stante la necessità di evitare il rischio di una gravità della tassazione e considerata la scarsa propensione sin qui dimostrata da parte dei Comuni ad avvalersi della facoltà di istituire un'addizionale IRPEF occorre stabili
I rapper quali tributi si possa immaginare un'integrale trasferimento delle competenze agli enti territoriali e per quali si possa valutare l'ipotesi di una ripartizione del gettito anche sulla base delle previsioni contenute
Nel disegno di legge tre mila cinquecentonovantanove attualmente all'esame del Senato che prevede la compartecipazione delle Regioni al gettito IVA e dell'accisa sulla benzina
Da ultimo ritengo opportuno svolgere qualche considerazione ne abbiamo parlato sull'amministrazione finanziaria
Che presto sarà investita da un radicale processo riformatore sulle basi di indirizzi che il ministro delle finanze ha opportunamente comunicato in via preventiva al Parlamento
Pare evidente a questo proposito come la riforma dell'amministrazione finanziaria
Non possa prescindere dalle esigenze derivanti dalla introduzione di un sistema di federalismo fiscale ove si intenda procedere in tal senso
Pertanto si tratta di individuare assenti e metodologie flessibili che consentano ai livelli di governo locali di avvalersi di una piena autonomia impositiva
Che non si esaurisce nell'acquisizione di quote ecco di quote consistenti di gettito implicando evidentemente anche la capacità di effettuare accertamenti e di curare la riscossione dei tributi adesso spettanti
Io darei la parola subito al senatore Bosello
Ma quindici minuti confesso che mi sembrano troppi
Anche perché per
O per lo meno sono troppi per me grazie Presidente della parola grazie a tutti i presenti credo che il mio sarà un intervento in controtendenza
In controtendenza non sul merito delle questioni trattate su quanto ha detto il signor ministro delle Finanze quanto perché
Compresso un certo disagio a trattare questo tema che a mio avviso il tema del federalismo fiscale
Oggi in Italia più un problema di semantica che è un problema di politica
Lo stesso ministro delle Finanze nella sua dotte esposizione a un certo punto ha usato l'espressione federalismo fiscale o decentramento chiamatelo come volete pare viceversa a me
Che si tratti di concetti completamente diversi che vadano puntualizza
Il primo punto punto classico di sapere se
In una qualunque organizzazione statuale possa esistere uno stato a struttura federale
Senza federalismo fiscale e viceversa se possa esistere
Una struttura di federalismo fiscale senza che lo Stato abbia una struttura federale la cosa
Il problema non è meramente nominalistico perché può portare a delle conseguenze di sicuro rilievo soprattutto sotto il profilo giuridico
A mio modesto avviso
E nonostante il diverso parere espresso nel suo libro bianco dal professor Giulio Tremonti
Se uno stato non ha una struttura federale
Non può esistere federalismo fiscale se si vuole dare alle parole il significato che correttamente esse debbono assumere se non si vuole in Comit creare la confusione dei concetti
Ricordo per incidenza che nell'antica Cina
Il governo aveva il compito di assicurare l'esattezza dei pesi
Delle misure ma anche delle parole
E dava disposizioni e applicava sanzioni nei confronti di chi non usasse le parole nel loro esatto significato
E in Italia sarebbe sicuramente come dice serrato ora come giurista o aspirante tale io ritengo che viceversa le parole debbano venire usate nel loro significato
Uno stato e ministro va giustamente ricordato povere struttura federale senza che vi sia
Quando vi sia in misura estremamente ridotta una forma di decentramento in positivo uso queste espressioni invio di prima approssimazione
Non può viceversa esservi federalismo fiscale in uno stato che non sia federale mentre può essermi
Un'altra cosa può esservi autonomia impositiva può esservi decentramento finanziario vi possono essere tutte quelle cose che il ministro ha ricordato ma che non è legittimo definire come federalismo
Non intendo in questa sede non perché non l'ampia ma proprio perché intendo dare al mio intervento questo carattere direi più metodologico che altro
Assumere nessuna posizione a favore o contro una struttura federale dello Stato a favore o contro un maggiore con minore decentramento chiedo
Soltanto che le cose vengano correttamente definite per evitare confusione di concetti esempio
Sono state dette ultimamente cose che
Mi lasciano perplesso perché contrastano con un'antica esperienza si dice che l'attribuzione di quote di tributi erariali agli enti territoriali
Ho addirittura l'integrale devoluzione
Di quote di tributi agli enti locali realizzino il federalismo fiscale o siano una tappa per arrivare al federalismo fiscale il che significa che in Italia dal mille novecentotrentuno
Più o meno abbiamo in in essere il federalismo fiscale
Sono esistite sempre lei addizionali a favore degli enti locali
Visionare i tributi diretti
Sono esistite imposte quale le aree fabbricabili prima l'invio in poi integralmente devolute
Agli enti locali nella riforma settantuno settantatré fu fatta un'imposta l'ILOR proprio destinata integralmente al finanziamento degli enti locali non solo con il potere
In origine per gli enti locali diversi enti locali di determinare anche l'aliquota
Allora
In quegli anni nessuno aveva mai usato espressione di federalismo fiscale tuttavia il fenomeno non mi sembra così dissimile da quello che stiamo vivendo oggi
Era necessario errore ricorrere
A questa nuova espressione
A mio avviso si se si intende puntare una riforma in senso federale dell'istituzione
No se a questa riforma non s'intende
Non solo
Vi sono due norme nella Carta costituzionale
L'articolo centodiciassette soprattutto l'articolo centodiciannove
Che sembrano in tutto questo ampio dibattito abbastanza dimenticato ora è vero che la nostra Costituzione sicuramente non è una Costituzione
Il tipo federalista però è sicuramente regionalista tant'è che viene persino previsto al potere per le regioni
Di istituire tributi propri ora ciò che distingue uno Stato federale da uno Stato che federale non è e sicuramente questo
Che in uno stato che non è federale il potere di istituire tributi la potestà tributaria espressione che questo è stata usata
E subordinata ai sensi dell'articolo ventitré della Costituzione alle esistenze di una legge che lo sta
Quale legge dello Stato può
Demandare all'ente territoriale dalla Regione al Comune il potere di Steve
Laddove in uno Stato federale questa potestà tributaria almeno per lo Stato federato e subordinata esclusivamente alla legge costituzionale
Taluno sostiene a una legge
Cornice che faccia diretto riferimento alla norma costituzionale ma comunque sia è pur sempre nello Stato federale una potestà che deriva dalla Costituzione e non dalla legge dello Stato questo è il grande discrimine
Fra una struttura
Il tipo federale
è una struttura federale non è anche in campo tributario e insisto con l'aggettivo tributario perché pare a me che se l'espressione federalismo Fisk ha un senso così come da un canto occorre guardare
Alla struttura federale o meno delle pubbliche istituzioni dall'altro l'aggettivo fiscale non consente di ricomprendere in sette tutte quelle che sono le problematiche di natura finanziaria ivi compreso le problematiche concernenti la spesa ivi compreso le problematiche concernenti la perequazione non perché queste problematiche o il tema della competitività e del solidarismo importantissimo
Apro una parentesi non sottovaluto e non voglio sottovalutare l'importanza anche dei temi posti dal Presidente benvenuto
Voglio soltanto cercare
Per me prima ancora per
Chi ha la pazienza in questo momento di ascoltarmi
Di sapere di che cosa sto parlando di che cosa stiamo parlando perché se io uso l'aggettivo fiscale mi debbo riferire esclusivamente al fenomeno del prelievo coattivo quei tributi tutto il resto va diversamente qualificato
Ecco perché costringo
Il mio intervento in questi margini ristretti
Ecco perché a mio parere l'espressione federalismo fiscale viene troppe volte usata in senso improprio ora è chiaro nulla impedisce di chiamare federalismo fiscale anche ciò che il federalismo fiscale non è basta mettersi d'accordo prima e sapere qual è il significato che si intende attribuire all'espressione se si intende federalismo fiscale come fenomeno di decentramento in positivo di autonomia impositiva di autonomia finanziaria
Nulla quaestio salvo in leggero fastidio
Di ricorrere a un'espressione inesatta per indicare
Fenomeni ben noti e per i quali viceversa la lingua italiana consente l'uso di altre
Espressione
E non credo che le mie siano solo preoccupazioni
Così dello studioso stravagante che vuole a tutti i costi impostare un problema da un angolo di visuale diverso da quello consueto che vuole a tutti i costi
Essere diverso dagli altri
Io credo che proprio l'uso di queste imprese espressioni abbia creato dei grossi equivoci
Abbia creato degli equivoci operativi anche
A livello di lavoro delle istituzioni
Ricordava agli articoli centodiciassette centodiciannove
Della costituzione non voglio invece ricordare il lavoro
Ad esempio del
Della commissione cosiddetta Bicamerale
Pepe riforme istituzionali che su questa parte confesso mi ha lasciato
Profondamente perplesso sia sotto il profilo terminologico se è per quello che riguarda i contributi ecco allora
Concludo perché di minuti ne sono passati tredici
Io sostanzialmente già detto ciò che a me premeva dire il che non significa che ciò che a me premeva dire ente fosse quello che ai presenti premeva ascoltare ma ciascuno può dare
Solo quello che ha ecco perché queste tematiche sul federalismo fiscale avvio apparire
Da ripresa su basi diverse
Precisando
Di che cosa si parla in realtà tutti sappiamo
Che il termine vero sarebbe l'autonomia
Finanziaria tributa
Di ciò si tratta quell'autonomia impositiva
Che nel settantuno fu tolta i comuni per le imposte di consumo che ricordava il ministro
Essendo incompatibili con l'introduzione nel sistema di un'imposizione generali sui consumi quale l'imposta sul valore aggiunto ma per l'imposta di famiglia per la cattiva prova che aveva dato perché l'ente territorialmente Piccolo il comune aveva dimostrato di non sapere gestire
Questa imposta
Ma se vogliamo parlare di federalismo fiscale parte che sono passati venticinque e più anni le cose possono essere cambiate dobbiamo entrare nell'ordine di idee che l'ente sia esso l'ente Regione o un altro ente
In una struttura federale il Comune eccetera deve avere il potere e questo lo ricordava correttamente il Presidente Benvenuto di istituire amministrare applicare
Scuotere i tributi ed ecco allora che l'espressione federalismo fiscale in una struttura federale assume un significato altrimenti accontentiamoci di parlare di potestà
Impositiva di autonomia impositiva di autonomia finanziaria e tanti problemi che oggi vengono posti in un certo modo forse per tutti si possono sciogliere grazie President
Il senatore D'Onofrio
Intanto sono lieto del fatto che si sia discusso oggi
Il tema del federalismo fiscale alla luce della indagine conoscitiva condotta dalle due Commissioni di Camera e Senato
Perché credo e che noi dobbiamo con molta serenità valutare ci mancherebbe perché dovremmo con molta serenità valutare
Il perché dopo una stagione che per qualche settimana è apparsa persino tumultuosa mento rientrata verso una riforma federalista della Repubblica italiana dopo in qualche misura il tema è sembrato diventare totalmente marginale
E riemerge qui e lì sotto le mentite spoglie del federalismo amministrativo e oggi sotto le mentite spoglie del federalismo fiscale
Perché mentite spoglie perché io credo che noi soprattutto in una sede come quella parlamentare
Dobbiamo avere la severità
Di dire di cosa si tratta
Perché ci si è fermati in Bicamerale sul tema del federalismo quando non avevamo adottato la decisione del federalismo fiscale
E non l'avevano adottata non per una cattiva volontà per una incapacità giuridica perché era un nodo enorme di fronte al quale non riusciva a trovare una soluzione
Compatibile con le affermazioni che definivamo federalistica che precedevano la parte fiscale
E perché noi se non ci rendiamo conto del perché ci si è fermati allora difficilmente possiamo capire se eccome si riparte oggi
E l'indagine conoscitiva a questo merito di mettere in evidenza a nostra disposizione con una notevole quantità di riflessione di materiale la sostanza delle questioni anche se talvolta nascosta lo capisco i due colleghi sono presidenti delle commissioni parlamentari e l'indagine conoscitiva naturalmente molte rivelato un risultato di largo compromesso Dell'Acqua a corto e evidentemente se mettevano in evidenza le questioni politicamente dirompenti l'intesa non si sarebbe trovata
Le questioni sono tre non le questioni problemi
La decisione politica di fondo inerisce ad una delle tre questioni che abbiamo di fronte
Nel contesto dall'altro dell'unità nazionale dell'integrazione europea della globalizzazione
O si punta come la Costituzione italiana vi dice all'articolo tre secondo comma
Alla eguaglianza dei punti di arrivo delle condizioni di vita dei cittadini e questo taluno lo chiama comunismo tra l'altro socialismo tra l'altro solo via solidarismo comunque
è una indicazione che non è compatibile
Con un pluralismo
Fiscale di nessun tipo
Uguaglianza dei punti di arrivo richiede una autorità
Politica centralizzata che decide qual è il punto di arrivo quali sono le risorse possibili per quel punto d'arrivo quali sono i tempi e modi del raggiungere col punto di arrivo tutti i Paesi ad ordinamento comunista
Tutti i Paesi ad ordinamento socialista hanno posto dell'eguaglianza dei punti di arrivo
O nell'ipotesi più ridotta dei punti di partenza perché anche di questo si tratta propose noi socialisti democratici hanno posto le premesse per un ordinamento non federalista dopo l'ordinamento di decentramento autonomistico di compartecipazione delle strutture amministrative locali ma la questione politica di fondo ciò che dall'identità ad un sistema lo rende comprensibile nel mondo come sistema omogeneo è l'eguaglianza
A fronte di questo valore che è molto forte
Che è stato presidente del dibattito in Bicamerale soprattutto da parte dei colleghi di Rifondazione nel contrasto
Alla vendita alta della moda del federalismo il contrasto era portato sul tema a loro giudizio essenziale la diseguaglianza naturalmente insita nel modello federale e inaccettabile se si pone l'eguaglianza come punto fondamentale
Secondo valore che dà vita ad un sistema è quello opposto all'eguaglianza dei punti di arrivo ma anche molto lontano dalle quelle altre del punto di partenza è il sistema della libertà di concorrenza dell'impresa dove la capacità competitiva dell'impresa diventa il valore costitutivo tutti gli altri valori diventano subordinate la capacità competitiva diventa il bene le strutture fiscali organizzative e politiche diventano subordinata rispetto a questo bene
Sono i Paesi iper liberisti i Paesi ad economia di mercato dove il soggetto costitutivo dell'ordinamento e l'impresa
Il modello paradigmatico gli Stati Uniti questo modello tende ad una eguaglianza
Per conseguire di condizioni di competitività e il sistema anche fiscale come quello amministrativo è considerato strumento di questa competitività quindi la competitività come valore assoluto
E l'opposto dell'eguaglianza come valore assoluto
Entrambi non tendono a riconoscere nel federalismo la libertà ne parlano però minuto
Dei territori ma tendono alle condizioni di omogeneità nelle quali per l'eguaglianza si dispiega il principio dei punti di arrivo
Per la libertà di Compart corre concorrenza si spiega il principio della libertà di concorrenza non siamo in questa stagione
L'Unione europea vive questa stagione
I processi di armonizzazione giuridica che all'interno dell'Unione europea si pongono in essere compresa l'eventualità
Dell'organizzazione dello armonizzazione fiscale tende a fare dell'impresa in ambito europeo un'impresa che non ha elementi di diseguaglianza tali intorno ad essa da rendere difficile la competizione
è ovvio che dia una naturale tendenza ad una centralizzazione diversa da quella ovviamente del socialismo non è una centralizzazione di partiti e di Stato è una centralizzazione d'impresa ed i sistemi di
è un un altro
Come il primo non naturalmente alleato del terzo valore che è il territorio
Ordinamenti che pongono il territorio come valore tendenzialmente assoluto rompono l'eguaglianza del socialismo del comunismo rompono la competitività come valore assoluto dell'impresa
Pongo nel territorio della sua radicale identità al centro dei sistemi di valori
Sono le ragioni per le quali sono nati gli Sati nel corso degli ultimi quattro cinquecento anni separandosi da altri soggetti chiama chissà
Quando quei territori hanno dato vita ad un proprio modo di essere nel mondo e nascendo come Stati si son date la potestà fiscale come prima decidendo il tipo di imposte da porre
La qualità delle imposte perché l'identità del territorio trovava e trova nel sistema fiscale la ragione della propria diversità noi di questo non siamo riusciti a venire a Ca'
Perché il contrasto di fondo tra alla esaltazione dei territori che trovava nella lega Nord il punto di emersione massimo fino alla secessione
Dove evidentemente il territorio era posto a base anche del potere fiscale in quanto territorio statuale non parte di uno Stato più la trovava nella sinistra culturalmente e politicamente portatrice del valore dell'eguaglianza un avversario del primato del territorio
Trovava nella sostenitore dell'impresa come soggetto costituito dall'ordinamento in fondo un altro modello organizzativo che non avevo nel territorio e Paolo Pinna privato qual è stato il punto di scontro politico non superato
No la norma sull'articolo del sul federalismo fiscale la norma sulla sussidiarietà orizzontale ma è ovvio
Perché quello è il terreno sul quale si può dire se tra stato e mercato si raggiunge un equilibrio diverso da quello che la prima parte che la Costituzione prevede e se la diversità consiste in una qualche riduzione del principio di socialismo di eguaglianza rispetto al principio della libertà di impresa ed ebbe a ovvio con lo scontro sulla sussidiarietà orizzontale ha finito col diventare la ragione per la quale il resto del dibattito sul federalismo diventato pura tecnica costituzionale senza unanime
Io lo dico con grande senso di rammarico man mano che la Camera dei Deputati procedeva nella votazione degli articoli sul così detto capitolo federalismo la mancanza del senso politico della decisione
Dopo il voto contrastato e non conduciamo
Con un contrasto che mostra Babini di non essere risolto sul tema della sussidiarietà mi faceva ritenere che la mancata soluzione del nuovo equilibrio fra territorio eguaglianza e libertà d'impresa
Era la ragione per la quale non si poteva non si riusciva ad andare avanti può esserci è caduta una riforma anche per il presidenzialismo e per la giustizia ma non ci illudiamo
Che sul federalismo si era raggiunto un punto di equilibrio tale da comprendere la libertà del dibattito sul nuovo equilibrio tra eguaglianza impresa e territorio
Riusciremo a farlo adesso io mi auguro di sì a condizione che si parli con estrema libertà
Da parte dei sostenitori storici del principio della eguaglianza dei punti di arrivo del se intendono o no mantenere quello come punto di proposta politica
Se intendono modificarlo in che misura e quindi riducendo del significato se intendono farlo a chi intendono aprire spazi ai territori con le loro diversità o Alain prese con la loro di conflitto di Capa con la loro volontà di competitività internazionale non è un senza costo
Gli amici della sinistra né possono essere testimoni non è la stessa cosa il cercar l'intesa col federalismo o cercare l'intesa con il pollo di Forza Italia non è la stessa cosa
L'illusione di poter mettere insieme gli uni e gli altri è un'illusione sbagliata così come il Paolo non può come sostegno politico del federalismo cercare l'intesa o con la sinistra o con la lega a seconda delle convenienze non poco se non in un dibattito libero trasparente lineare
Dire che in realtà si vuole un altro equilibrio tra territori libertà ed eguaglianza rispetto all'equilibrio della Costituente ha indicato nel quarantasei quarantasette di questo si tratta ecco perché
Le prime e le seconde parti della Costituzione sordo scindibile per convenienza non sono scindibile per convinzione
La prima parte contiene in sé un equilibrio tra territorio libertà e socialismo che se non è modificabile con la revisione costituzionale impedisce di giungere a forme dignitosamente definibili federaliste
A forme dignitosamente riferibili presidenzialiste
E anche a forme di giustizia che sottraggano all'esercizio della giurisdizione da qualunque influenza politica perché la Costituzione italiana buone dell'esercizio della giurisdizione vi sia influenza politiche c'è sempre così è far in Italia non è così in altre parti del mondo
Per questa ragione il dono difficoltà rispondano al cinque questioni che sono tutte e cinque persone che vengono dopo la questione principale
E compatibile con il nostro sistema economico sociale
Evidentemente si se riteniamo che il mezzogiorno abbia in sé le capacità di competitività internazionale e di libertà dei territori se è capace di ricontrattare con l'Unione europea il senso del proprio futuro
Evidentemente no se il Mezzogiorno ha bisogno di essere assistito
A seconda di come si intende il mezzogiorno del mondo di oggi il federalismo può avere una risposta positiva o negativa
Secondo punto competitivo o solidaristico onestamente l'alternativa non mi piace
Si dice competitivo o cooperativo
Perché solidaristico è talmente caratterizzato da un aspetto positivo che è difficile dire che non lo si voglia solidaristico e come oggi è impossibile dire puro non è federalista
E così come per la bara di Garibaldi dire con un certo solidaristiche quindi competitivo operativo a seconda che sia un'idea nella politica come contrapposizione di valori di proposte di modelli o senza delega della politica il modo calcistico col quale che vince concorre a governare insieme
Organi cinismo e liberismo sono figlie della nostra posizione politica
E quindi io sono per il sistema competitivo se culturalmente ritengo che votando del Comune di Roma la Provincia di Roma la regione Lazio il Parlamento nazionale esprimo proposte liberamente alternative le une alle altre
Non riesco a capire come possa non essere competitivo il sistema o se invece sono calcistico chi vince le elezioni politiche del livello maggiore gerarchicamente attraversa i livelli minori cosa che è avvenuta per molti anni e che lo aveva rapito che venga che per il futuro
Livello di governo sul quale far perno viviamo una stagione nella quale i sindaci sono forti perché con l'elezione popolare diretta
Hanno un'autorevolezza che prima non avevano le regioni sono state sono molto deboli del contesto attuale hanno dato pessima prova di sé
Gli italiani le male dicono non meno di quanto morbido del governo nazionale hanno una grande difficoltà regione farsi promotrice di una riforma di tipo federalista
Quindi il federalismo non ha neanche gli alleati istituzionali sui quali far premio da questo punto di vista io sono istintivamente per le regioni
Ritengo che un federalismo che abbia senso non può non essere un federalismo regionale ma capisco che senza alleanze politiche adesso rimangono soltanto parole
Tipo di tributi cambia totalmente
In una logica dalla quale il territorio diventerebbero riferimento i tributi dice il territorio si può dire tu deve far fronte più bisogni con le imposte che per le vedute ritorno poi decide di tipo qualità quantità
Se invece il principio di tipo eguaglia egualitario o della libertà di impresa le imposte le dice il vertice il vertice politico statuale nel caso il socialismo il vertice imprenditoriale il caso della libertà d'impresa quindi le tipologie variano a seconda della risposta altri questo demenziale
L'amministrazione finanziaria ed esulta dall'inizio dell'unità d'Italia con l'amministrazione centrale vitale è uno Stato centralista culturalmente e strutturalmente istituzionalmente centralista non osserva estrazione finanziarie tale e credo che potrà avere dei decentramenti funzionali ma certamente non la vedo diventare amministrazione federale se non diventa figlia di uno Stato federale che fino ad ora non c'è traccia ultimissima considerazione
Questo ci tengo molto perché è un fatto di partito chiedo scusa ma questo è una sede anche politica non soltanto in sede tecnica
Io non credo che sia ipotizzabile
Una qualunque riforma costituzionale che non abbia nel partito di rifiuti in un partito una traduzione concreta l'esperienza il socialismo si è
Radicato in partiti di cultura tradizione socialista comunista il liberismo lo stesso il solidarismo lo stesso federalismo in Italia non ha un padre
Non abbiamo un solo partito nazionale a base federale abbiamo avuto partiti territoriale Abbas federale
Io non lo so se l'avventura che abbiamo iniziato come Ficili pochi giorni fa l'avrà successo no
Siamo diventando vogliamo diventare abbiamo detto di voler diventare il primo partito ma sono alla base federale è una cosa totalmente diversa dal decentramento degli organi
Se c'è l'usciere montano diremo che cosa è dovremmo sperimentare cosa significa avere organi federale del partito nazionale persona molto complicata non meno complicato del federalismo fiscale
Questo per dire abbiamo iniziato questo perché ci rendiamo conto del fallimento della Bicamerale nasceva dalla mancanza di partiti nazionali perderà intanto chiedo scusa grazie sorelle a
Grazie presidente io
Mi terrò più a un esame legato alle questioni diciamo che abbiamo vissuto in Bicamerale
Senza
Salire risalire troppo come è stato fatto ora ai rapporti tra prima seconda parte della Costituzione certo astrattamente reinterpretazioni del principio di sussidiarietà
Possono avere influenza ma io vorrei limitarmi un po'più terra terra ad aspetti che mi hanno particolarmente colpito in questa vicenda del del cosiddetto federalismo fiscale
E
Direi che questo è un esempio da manuale un caso da manuale un caso limite
Delle difficoltà che si frappongono a una ripresa del processo riformatore
Ritenendo di potersi rifare puramente e semplicemente a alla diciamo al Progetto che il quattro novembre
Per quello che riguarda la parte appunto del federalismo fiscale ma poi anche con l'aggiunta della discussione in aula
Per la forma di Stato e è uscito dal anche se diciamo c'è stata la sospensione di interruzione ma che era stato prodotto in sede di Bicamerale un caso limite che secondo me dimostra questo
Che è assurdo riprendere uno spezzone o anche un titolo di un Progetto
Che di per sé spesso
Diciamo richiedeva poi una una elaborazione
E è una ricerca di coerenza e una eliminazione D Antoni di antinomie nel corso della discussione parlamentare riprendere oggi la riforma del del titolo quindi del titolo dalla Costituzione sulle regioni sugli enti locali
Diciamo e ripresentarlo tout court sarebbe secondo me appunto un un caso di lignite forte di orizzonte perché si trattava
Di un lavoro da molto in progress da continuare e bisognerebbe risolvere
I problemi che sono rimasti in sospeso di con un caso limite perché addirittura qui ci siamo trovati di fronte a una sospensione della sospensione perché quegli articoli
Poi l'articolo sessanta
Dunque cos'era sessantadue sessantaquattro che era rimasto accantonato durante la discussione in aula
E perché diciamo
Bisogna approfondire parecchio ecco prima di credere di poter ripartire anche sul federalismo
Io capisco la diciamo il red si può anche fare
Per l'elezione diretta del del presidente della Regione eccetera ma quindi invece vengono al pettine tutti noti e i nodi sono principalmente innanzitutto cosa come sono ripartite le attribuzioni tra regioni enti locali
E
Prego e Stato regioni ed enti locali
Perché diciamo
Di qui anche l'importanza per ripartire
Non solo sul piano psicologico di diciamo così di conforto ecco per una ripresa che verrebbe dai decreti del Presidente del Consiglio che devono dare concretezza
Alla riforma Bassanini alla centododici e al decreto duecentododici senza questi decreti e è molto più difficile orientarsi può apparire un paradosso che sia la legge ordinaria o atti addirittura inferiori alla legge ordinaria
Che orientano nel processo di elaborazione costituzionale ma di fatto e così noi ci siamo trovati anche durante i lavori della Bicamerale
E conquista con questa situazione un po'paradossale che in pratica già quello che era stato fatto della Bassanini era un punto di riferimento un punto di riferimento molto forte
Rispetto al quale avevamo addirittura ma sono forme difficili formule difficili anche a a diciamo a rifinire avevamo immaginato una sorta di consolidazione costituzionale
Perché a quel livello e quello che veniva dato con la Bassanini
Fosse in qualche modo irrevocabile fosse in qualche modo liberato dalla tentazione che hanno i ministeri parlamenti
Le assemblee i riprendersi il potere secondo vicende che erano già si erano già ripetute in periodi precedenti allora
E c'è bisogno appunto di fare i conti un po'di sapere quali sarebbero IIT Poteri i compiti effettivamente trasferiti anche perché e qui viene appunto il secondo aspetto e noi ci siamo trovati con delle formulazioni che dovrebbero essere sicuramente superato
Dire che i Comuni hanno diciamo