"Ricostruzione e stabilità nei Balcani: la strategia dell'Italia" seminario organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Hotel Real Fini (Via Emilia, 441)

Perché qua si non c'è bisogno di dirlo noi dovremo pensare che questo che questo seminario concepirlo anche anche in termini di del movimento work in progress perché noi stiamo anche aspettando per impegni vede questa mattina al ad altri partecipa anti relatori di questo convegno quindi noi e iniziamo adesso comunque con la prima fase però probabilmente la distinzione così forte che si stabilisce tra tra le due tematiche insomma dovremmo essere anche più flessibile
Noi abbiamo pensato in organizzare questo questo seminario questo incontro sul re costruzione stabilità nei Balcani la strategia dell'Italia perché riteniamo che sia necessario
Anche in sede di non non governative devi Scuteri appunto quali dovrebbe essere il quale stata quelle elementi dovremmo considerare il proporre per un e strategia italiana che si attiva nonché sia propositiva nei riguardi della comunità internazionale
E nei riguardi prima di tutto anche dei Paesi balcanici
Quindi la nostra idea con con con questo seminario e di pensare in un seminario partecipativo cioè tentare di dare io offrire degli spunti per operarti cullare una discussione che ci permetta dopo anche arti cullare proposte in altre sede quindi e non dividiamo la questione in pubblico e redattori ma in realtà comune specie di dei diritti dei pannelli de discussione su questo ovviamente tempi permettendo
Allora per rendere più organico questo questo dibattito
La l'inno inizieremo con un'introduzione
Che farà che fa Luigi Colajanni che il responsabile per la politica estera dei Democratici di sinistra inseguito immediatamente da due interventi no uno dei Massimo Brutti che il l'Associated secretare il ministero della difesa i De Pasquali Napolitano capo delegazione dei Democratici di sinistra al Parlamento europeo quindi da rosso Vito la parola all'UDC con la chiave
Grazie
Beh nel corso della giornata si alterneranno interventi che comprendono grosso modo tutte le persone a vario titolo che a vario titolo sono impegnate in questa vicenda in fondo per noi è un'occasione per fare il punto avendo una visione globale
Credo che di questo ci sia bisogno anche ad altri livelli e in altre sedi intanto lo facciamo se possibile noi per questo io farò
Una introduzione spero rapida che però pone un po'tutta la materia sul tavolo o facendo riferimento a quelli che sono i nodi quelli emersi dalla vicenda
E che riguardano un'azione politica che la sinistra d'Italia governo italiano deve fare
Diciamo così nelle sedi internazionali nell'Unione Europea
Per trarre tutte le conseguenze dalla esperienza che è stata fatta e spingere verso la soluzione di nodi
Molto seri che si sono rivelati nel corso del di questa vicenda è che ci ritroviamo nella politica internazionale ad ogni piè sospinto per esempio adesso nel caso di Timor Est
Dall'altro lato si tratta di individuare cominciare individuare il modo migliore per sviluppare l'azione di cooperazione di presenza non soltanto nel corso ma nella regione sia per per quanto riguarda la presenza dell'Italia se per quanto riguarda la presenza di Unione europea e quali sono
I caratteri fondamentali che sa di avere i capisaldi
Ai quali deve ancorarsi le linee direttrici che delle seguire io voglio soltanto ricordare perché il punto di partenza è importante che l'intervento
All'intervento in Kosovo si giunge dopo una vicenda che dura dieci anni
E non è secondario il fatto che anche la sinistra italiana dopo un decennio nel quale quella regione è stata messa a ferro e fuoco
Dopo avere subito voglio ricordarlo perché è stato un passaggio fondamentale che ci ha convinti
Ad assumere una posizione di impegno
Al momento dell'intervento in Kosovo
In contrasto con una lunga tradizione della sinistra del nostro partito che in qualche modo teneva fermo un principio mai scritto ma assai praticato la guerra mai insomma
Voglio ricordare che in quei dieci anni ci furono dei punti di snodo assai dolorosi uno per tutti la vicenda della Bosnia nella quale ricorderete che nel corso di due anni abbiamo assistito impotenti
Unione europea i vari paesi europei tutti noi impotenti al massacro di luce duecento mila persone fu una vicenda drammatica in cui parte un gran parte dell'opinione pubblica europea diciamo pre protestava per questa inerzia per questa diciamo passività mentre nel cuore dell'Europa vigna avveniva una vicenda sconvolgente questa fu una vicenda di grandissima sofferenza che divise
Già allora da parte della sinistra non soltanto il nostro partito ma anche divise il mondo dei Verdi di altre componenti
Anche del movimento pacifista una parte si schierò già allora per l'intervento in un voglio approfondire quella vicenda furono fatti degli errori clamorosi in quegli anni ne cito uno per tutti il riconoscimento unilaterale
Della Croazia che fu un elemento assai negativo potrei citarne degli altri
La cosa più grave fu certamente il fatto che non si trovò il modo di intervenire in quella realtà per tempo e quindi assistemmo impotenti a quel massacro di fronte agli sviluppi drammatici della situazione di costume all'inizio di un avvio del al rito all'inizio di un'era di una meccanica dei fatti che ripeteva
Il meccanismo della della pulizia etnica
Già visto di fronte ai primi risultati di quella di questa politica noi abbiamo deciso che bisognava intervenire con noi tutta la sinistra europea fu compiuta in primo luogo una scelta di carattere etico politico consapevoli del fatto
Che sarebbe stato
E e sarà sempre necessario che una decisione di quel genere rientri in un quadro chiaro e sicuro di legalità internazionale e che questo fatto non era dato eravamo consapevoli di questo
La vicenda a insegnato che questo è uno dei primi punti che bisogna risolvere e questo già da un indirizzo un filone su cui impegnare sia il governo italiano con le forze politiche che credono in questa prospettiva ed è un filone che riguarda alcuni temi sui quali l'Italia come Paese ha già dato un contributo ma che bisogna articolare in maniera permanente assai più incisiva
Dico diciamo informa più generale di tutte introdurre nella carta dell'ONU prima di tutto il concetto
Io credo l'articolo sette che già è predisposto per questo il concetto della violazione dei diritti umani delle donne e dei bambini sui quali esiste già una una diciamo così una serie di dispositivi ma dei diritti umani soprattutto quando siamo di fronte a dei fatti genocidio di massa come uno degli elementi che autorizza l'ONU ad intervenire andando oltre il punto finora in viola inviolabile anche se negli ultimi anni lo dirò forzato più volte il punto della sovranità nazionale sapete che tutta la elaborazione della carta soffre della sua origine cioè della diciamo del principio della non ingerenza negli affari interni si tratta siamo in un'epoca nella quale vicende drammatiche quella delle dei Grandi laghi come quella del Kosovo e come quella cui assistiamo in questi giorni a Timor Est ci dicono che non è possibile
Accettare di fronte a fatti di questa dimensione il principio della non ingerenza e quindi si tratta di rafforzare definendoli precisamente i casi nei quali la comunità internazionale a un dovere di intervento uso l'espressione inventata da Mitterrand non a caso devono essere individuati delimitati deve essere dice definito definite le modalità di chi decide cosa e chi fa cosa però questo è un passaggio fondamentale
A questo passaggio che io chiamo di integrazione della Carta dell'ONU che raccolga diciamo così questo elemento nuovo che esiste una responsabilità internazionale che va oltre il principio della sovranità degli stati almeno in una fascia precisa di casi
Oltre a questo c'è il problema della revisione dei meccanismi di decisione dell'ONU voi sapete
Che uno degli elementi della mancata legittimità astratta l'impossibilità di riunire il Consiglio di sicurezza essendo annunciato un doppiopetto quello almeno per un periodo quello della Cina è quello della Russia ora non la voglio fare lunga su questo punto non lo voglio mettere in modo tecnico l'Italia ha fatto fra l'altro una proposta molto interessante le Nazioni Unite
Che cerca di plugin una prospettiva
Di un mondo multipolare
Prospettiva fa una proposta intermedia di assetto
Dei modi di diciamo dell'organo di comando dell'ONU che prevede il coinvolgimento anche per grandi aree regionali a rotazione
Di delle altre parti del mondo e rompe lo schema dei cinque membri fissi prevede un seggio per l'Unione europea eccetera Non voglio dilungarmi su questo ma questo è un punto chiave
è un punto chiave e di questa complessa azione di ridefinizione dei delle diciamo così delle forme della legalità internazionale quando si confronta con situazioni drammatico come quelli di cui stiamo di cui stiamo parlando
Ecco questo è ciò che ci sta alle spalle e credo che dobbiamo tenerlo presente ed essere coerenti in questa scelta e etico-morale
Perché poi si trasforma nella consapevolezza politica che il la capacità prima di tutto europea di costruire insieme i vari popoli dei Balcani un sistema di sicurezza comune di cooperazione e di convivenza multietnica era grande scommessa
Dell'Europa per i prossimi anni
Non voglio essere pessimista un numero consistente di anni poiché lì
La situazione e drammatica e il legato della storia e terribile ma questo uno dei compiti prioritari dell'Unione Europea di tutti noi di ognuno dei nostri paesi ora questo elemento e anche un elemento di guida
Sulla quale essere coerenti per esempio un elemento di guida nel in nell'individuare il tipo di legami che tutte le forze politiche democratiche devono avere con le forze politiche serbe
Voglio dire se è vero che il nazionalismo e dentro il nazionalismo il concetto della purezza etnica e alla all'origine di una parte dei disastri che si svolgono in quella regione mi sembra che uno dei criteri per avere rapporti
Di cooperazione di Diseases di sostegno e di aiuto con le forze politiche
Della Serbia per esempio dell'opposizione a Milosevic ci sia quello di usare la discriminante che si tratti di partiti progressisti o conservatori
Di sinistra o di destra chiamateli come volete il primo criterio di discriminazione dovrebbe essere se sono nazionalisti
Se che se che non siano nazionalisti e che non pensino che la pulizia etnica è il modo normale di applicare una politica internazionale per quel Paese
Chiudo questa par parentesi naturalmente l'intervento dei singoli Paesi anche dell'Italia deve situarsi in un quadro europeo chiaro
Definito al forte
Voi sapete che è stato proposto un patto di stabilità
La commissione ci sta lavorando in questo patto di stabilità devono essere previste non soltanto meccanismi di cooperazione di carattere politico e di sicurezza ma devono essere previsti anche meccanismi di cooperazione economica intensa ora qui si apre tutto un quadro
Di riflessione
Sul quale già per esempio è impegnato obiettivamente per una necessità urgente anche il il rappresentante dell'ONU Bernard Kushner presente il problema di contrastare le spinte
Ad una separazione etnica anche in Kosovo quindi il problema di trovare delle forme
Nelle relazioni future fra la Serbia e il Kosovo il Montenegro è un problema aperto ed è un tema di riflessione qualcuno ha detto una federazione qualcun altro ha detto qualcos'altro questo quadro politico di riferimento nell'ambito del quale approfondire
Diciamo l'impegno per la crescita di società democratiche in primo luogo come giustamente chiede Kushner
Con favorendo rapidamente la definizione delle leggi delle liste elettorali vede dei sulle circoscrizioni elettorali e le elezioni democratiche in in Kosovo democratiche nella misura del possibile naturalmente in Kosovo ci son tutti i temi fondamentali
Sui quali l'Unione Europea dovrebbe impegnarsi dall'altro lato deve impegnarsi nella ricostruzione
E nella individuazione e costruzione di strutture economiche vitali in quella regione sapete che ci sono diciamo c'è una grande distruzione della delle strutture economiche precedenti per la verità come in tanti Paesi dell'Est anche in Serbia
Diciamo strutture economiche spesso di fuori mercato per quanto riguarda le logiche europee quindi invecchiate da rinnovare Irmici è un grande lavoro da fare ora nei due campi quello della incremento e sostegno a democrazie quello delle attività economiche nel prossimo forse trarre per esempio
Come dire anche modello sempre tra virgolette d'esperienze già fatte dall'Unione Europea per alcuni aspetti anche le situazioni sono diverse se le situazioni sono diverse no europea ha svolto un ruolo fondamentale per esempio nella tenuta
Preparazione predisposizione tenuta delle elezioni in Palestina sono stati una cosa importantissima
Nello sviluppo di quella vicenda ma ogni europea anche fatto l'esperienza di una politica di intervento economiche di aiuti alla Palestina che non ha funzionato
Che è stata catastrofica anche per lo spreco di fondi lo cito perché noi abbiamo già un dei problemi su questo punto
Dobbiamo evitare di riaverli in future ha cercato di porre rimedio per esempio non è accettabile che in Kosovo sarebbe un grave errore lo abbiamo fatto per più di cinque anni in Palestina che ogni Paese corra solo provocando contro sovrapposizioni sprechi doppioni
Iniziative nei campi che e i campi che ogni Paese singolarmente scippi sceglie senza preoccuparsi dell'insieme dopo cinque o sei anni Unione Europea arrivata ad un coordinamento ancora troppo leggero nelle mani della Commissione però è già qualcosa un coordinamento
Fra i Paesi
Che operano sul territorio della Palestina
Realizzato in modo da evitare sprechi doppioni sovrapposizioni eccetera eccetera si è studiato un meccanismo per monitorare in modo indipendente l'efficacia degli Investimenti
E quindi come dire vigilare anche sulla dimensione degli sprechi che ci possono essere o anche delle ruberie che si possono realizzare
SIS tutti atto un meccanismo di finanziamento che non passa più attraverso i governi
Però le autorità locali ma passa attraverso enti finanziari che hanno il compito di istruire le pratiche con un controllo prima diciamo rimarchevole da parte della Commissione insomma c'è già
C'è tutto un meccanismo basato sull'esperienza non facciamo in quella regione gli stessi errori regione ancora più sensibile poiché come sapete è una regione attraversata anche da fatti di da traffici dando a fatti diciamo che preoccupano e che possono essere combattuti soltanto facendo crescere la società democratica e dei pilastri di economia sana quindi c'è una grandissima
Problematica pratica che consiglia poi anche all'Italia in questo contesto che deve esistere deve essere forte il framework creato dall'Unione Europea consiglio Alitalia questa è la mia opinione anche di concentrare qualificare l'intervento economico
In modo che sia come dire efficace e visibile e che non vada disperso nessun'altro grande tema si tratta di scegliere
Anche in collegamento con le forze migliori che operano in quei Paesi e in quelle regioni e poi si tratta come ha detto finisco di sostenere Kushner il quale anche di recente ha posto una serie di problemi urgenti e sono relativi in a dei passaggi fondamentali
Quali quelli di rendere
Diciamo più controllabili le frontiere con l'Albania e con i dintorni del Kosovo per la estrema permeabilità attuale da cui bastano fatti assolutamente negativi per l'equilibrio
Futuro della della regione quello di favorire la conversione dell'UCK in una struttura Chamot amministrativa
E le cui funzioni cominciano a essere individuate dall'assistenza medica lo sminamento l'aiuto la ricostruzione alla protezione civile e i vigili del fuoco eccetera eccetera ci funzioni amministrative
Processo difficile che va accompagnato da una assistenza il rafforzamento dell'amministrazione civile anche della della dell'ONU
La creazione di alcune infrastrutture come ad esempio la Renault porto torno dei temi che sono stati fondamentali per esempio in Palestina palestinesi fanno della costruzione Dario porto un punto fondamentale della loro autonomia per ora e poi indipendenza
E hanno ragione credo che questo stesso problema si ponga anche in Kosovo e soprattutto questa questione delle lezioni che insomma non è facile e sarà sarà un problema arrivarci perché prima bisogna riuscire a a controllare il territorio evitando e qui c'è una richiesta di cuscinetti Davide se si è d'accordo no chiede sei mila come posso dire
Elementi di polizia che aiutino a dare delle garanzie alla minoranza serba è un problema se non lo si vuole risolvere così bisogna risolvere in altro modo ma insomma questo è un punto da risolvere altrimenti è inutile parlare di elezioni sono i passaggi
Non possono essere evitati dopodiché bisogna cominciare a fare l'assistenza democratiche qui devo dire che una società come la nostra
Parlo dell'Italia come quella europea potrebbe mettere in campo
Anche la ricchezza delle proprie istituzioni democratiche comuni che non si devono gemella un comune non si vede gemellare con un altro Comune prendere in carico tutti gli aspetti tutti gli aspetti della preparazione predisposizione delle condizioni tecniche anche politiche e amministrative per la tenuta delle lezioni faccio un esempio è però un esempio da poco chi deve fare questo io diffido del fatto
Che è un'opera così profonda di ricostruzione anche di educazione democratica
Di di conquista di tappe di convivenza attraverso strumenti democrazia possa essere condotta degli stati maggiori non credo questi stessi metodi son fondamentali fondamentale Kushner è fondamentale
La struttura che ogni Paese mette in moto per aiutare però poi ci vuole qualcosa di capillare
In cui si muovano i sindacati le associazioni non credo che si tratti letteratura le istituzioni perché quello lì è uno snodo fondamentale ecco volevo dire questo perché diciamo mi sembra che in questa vicenda
Progressiva
Sono conquista di una sicurezza comune nella Regione attualmente la condizione che Milosevic se ne vada
Quindi c'è tutto un capitolo che riguarda il futuro della Serbia che non voglio affrontare tuttavia è un capitolo fondamentale ripeto
Anche nell'ambito delle forze di opposizione se il criterio che ho indicato quello di rifiutare coloro che contengono nel loro valori di logica dando l'azione politica un principio di carattere nazionalistico ecco
Beh ci sono c'è un da fare una lettura molto articolata del mondo politico serbo in qualche caso anche di settori dell'opposizione ma insomma parte questo beh io credo che
Questo tema di come come tutta l'Europa e in particolare il nostro Paese contribuisce a qualificare il suo intervento che si tratti dell'economia o che si tratti della costruzione dei fatti di democrazia beh questo mi sembra la priorità il banco di prova per tutti noi anche per dimostrare hanno gli stessi a quelle popolazioni che non abbiamo sbagliato
Quando abbiam deciso l'intervento io trovo che diciamo è un fatto importante molto taciuto devo dire troppo taciuto che in tanti kosovari Sant'Anna che a casa non è che sia una cosa da poco non è l'unico fatto
è un fatto positivo molto importante
Non è positivo che non ci sia sicurezza sufficiente per i serbi anche se si capisce fra quello che succede però lì bisogna fare un'azione energica adesso dobbiamo dimostrare che tutto questo questa vicenda drammatica porta una svolta definitiva e irreversibile nella regione ecco e fa di questa parte centrale dei Balcani in una regione che comincia a muoversi in una direzione alla fine della quale dobbiamo dirlo con chiarezza se non sappiamo quanto sia lontana questa fine però alla fine della quale c'è sicuramente l'integrazione nella struttura
Dell'Unione Europea
Tappe saranno quelle che saranno ma una prospettiva bisogna darla e bisogna darla anche i serbi a patto che si liberino di quelle componenti che hanno provocò in cella Milosevic che hanno provocato i disastri terribili di questi anni grazie
Grazie Luigi penso che e puntini un dibattito sono sono stati messi quindi molto chiaramente in voglio collegare questo e questo intervento dell'ICI per esempio a un a un a una recentissima iniziativa da parte della dell'opposizione sorsero fanno che poi tra l'altro si verificherà un'altra riunione le questo tipo a a Budapest da alcuni giorni dove appunto riprendeva questo concetto del quale e Luigi Colajanni ha insistito cioè la questione deve pensare e in un'azione in particulare verso la Serbia
Molto fondata sul rapporto e città a città paese e paese no sia a un a un a un livello fortemente decentrato come in una maniera di agire più capillarmente per
Per un processo del ricostruzioni
Che colleghi che colleghi processi di transizione democratica il ricostruzione economica no
Tre punti che ha indicato sono sono quelli che e ci interessa oggi pomeriggio discutere più approfonditamente quindi pregare Ian a Massimo Brutti che faccio i suoi come
Proprio sulle mondo di oggi
In prima pagina
Sì introduce
Concorre portarci Tirrenia curda con il titolo contro l'oblio ritorno nel Kosovo
è opportuno oggi guardare quali sono le condizioni di quella regione di quella società
Delle sue forze politiche fondamentali
Perché l'attenzione dei mass media europeista Sherman
Mentre possiamo dire che la guerra non è finita
E nuove ragioni di tensione
Sono presenti in quell'area
Io credo che l'intera vicenda della guerra per il Kosovo
Debba
Ricondurre alla nostra attenzione
Su un punto importante
Come è stato deciso l'intervento militare contro la Repubblica federale di Jugoslavia
Che come è stato motivato
Giustificato
Il rapporto tra i governi che lo hanno deciso e
Rispettive opinioni pubbliche opinioni pubbliche democratiche dei Paesi della NATO
è stato in ordine a Berna Massa a sottolineare il fatto che
Germania a differenza di quanto era avvenuto anche all'inizio degli anni novanta in occasione della guerra del Golfo
Le motivazioni le giustificazioni della partecipazione
Di forze armate di forzieri tedesche
Al campagna contro Milosevic non era in termini di l'interesse nazionale soltanto di interesse nazionale non c'era la retorica nazionale
Ma puntiglioso richiamo da parte delle autorità politiche dei media gli stessi vertici militari alle ragioni normative che avevano indotto i Paesi nell'Europa dei Paesi della NATO
A scegliere dopo un lungo lavoro politico-diplomatico l'uso della forza contro Milosevic
La decisione è stata assunta ed è stata motivata nel rapporto con le opinioni pubbliche democratiche dei nostri paesi sulla base di alcune questioni normative che implicava il problema della negazione dei diritti umani e di come intervenire
Per
Bloccare impedire questa massiccia negazione dei diritti umani come fermare i massacri insomma
Si po'analizzare
La storia di questi mesi
Ed anche fare emergere tutte le ragioni egoistiche
Che hanno indotto
A quell'intervento militare
Non si può cancellare il fatto che l'intervento militare è stato possibile poiché ha avuto il sostegno delle opinioni pubbliche democratiche Milosevic puntava sul cedimento di queste opinioni pubbliche il cedimento non c'è stato perché l'intervento aveva questo nocciolo
Di giustificazione di motivazione normativa che ha retto dall'inizio alla fine
è stato Antonio Cassese che ha tentato di disporre analiticamente di mettere insieme analiticamente le condizioni e hanno in qualche modo fatto considerare seppure in via eccezionale legittimo quell'intervento militare pur senza un mandato esplicito del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Voi sapete perché lo abbiamo ripetuto più volte che le risoluzioni del Consiglio di sicurezza il trentuno marzo il ventitré settembre del ventiquattro ottobre mille novecentonovantotto facendo riferimento al capitolo settimo della Carta delle Nazioni Unite
Adombrava no la possibilità estrema di un ricorso all'uso della forza naturalmente era una minaccia debole poi che era evidente che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non sarebbe poi stato in grado di dare un mandato specifico in questo senso tuttavia il Consiglio di Sicurezza bocciato a larghissima maggioranza
Un progetto di risoluzione che condannava l'intervento comunque entro questo crea quadro le condizioni
Sulla base delle quali l'intervento sia pure in via eccezionale apparso comunque assistito da una qualche legittimità sono cinque
Cinque condizioni per l'uso della forza
Primo lo Stato contro cui si usa la forza ha violato in modo gravissimo massiccio e ripetuto i diritti umani fondamentali
Secondo il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha ripetutamente invitato quello stato porre termine ai massacri terzo è stata tentata ogni possibile soluzione diplomatica e pacifica
Quarto d'uso della forza è sostenuto da un gruppo di Stati e non da una singola Potenza che la maggioranza degli Stati del Consiglio di sicurezza dell'ONU non è contraria a tale uso quinto il ricorso alla guerra non alternative rispetto alla prosecuzione dei massacri da parte dello Stato responsabile
Queste sono le condizioni che hanno in tutto a sostenere e a scegliere la via dell'intervento militare contro la Repubblica federale Jugoslavia noi abbiamo detto e continuiamo a dire che si è trattato di un ricorso all'uso dalla forza in via eccezionale proprio perché non c'era
Un specifica autorizzazione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tuttavia un precedente è stato creato un precedente in via eccezionale ma sempre un precedente infatti proprio per questo Antonio Cassese individua questi elementi queste condizioni come propri di un diritto internazionale informazione di un diritto internazionale vivente
Se tutto questo è vero a maggior ragione noi abbiamo assunto un impegno scegliendo il ricorso all'uso della forza ci siamo assunti una responsabilità e questa responsabilità deve indurci oggi ad essere conseguenti a perseguire fino in fondo rispetto ad una situazione difficile quale continua ad essere quella del Kosovo una situazione di tensione
Di guerra non del tutto superata
Fino in fondo gli obiettivi di che avevamo perseguito nel momento in cui abbiamo deciso il ricorso all'uso della forza
Ho letto qualche settimana fa un articolo di Salman Rushdie che un intellettuale che dovrebbe sapere cosa significa intolleranza
Tuttavia Rushdie sosteneva non è il solo fondo in molti oggi sostenendo che l'unica soluzione possibile per il Kosovo
E
Quella della formazione di una comunità mono etnica se ne vadano
Tutto i serbi
Rimangono soltanto gli albanesi
E poi
Il punto d'arrivo finale
Non evitabile sarà l'indipendenza
La linea lungo la quale si è mosso alla comunità internazionale
Indicazioni che noi stiamo dando i militari nostri che sono là in quella regione vanno in un'altra direzione
E cioè vanno nella direzione di garantire consentire ricreare le condizioni di una convivenza tra comunità ed etnie diverse
Nel momento in cui si è
Stabilito l'accordo quando si è ratificato il procedimento di Milosevic il primo fatto rilevante impressionante gliene abbiamo visto è stato il rientro dei profughi
Di origine albanese
C'avevano spiegato a lungo in dibattiti pubblici in saggi e articoli di giornale che
Quello che noi volevamo l'obiettivo che perseguiva amore assolutamente irrealistico quando noi dicevamo bisognerà garantire che in condizioni di sicurezza i profughi di origine albanese rientrino nel Kosovo
Sembrava che
Provo iniziassimo
Parole di circostanza
Tutti coloro che in ridevano a questo obiettivo sono stati
Abbastanza presto nello spazio di pochi giorni smentiti io ricordo di avere partecipato ancora i primi di giugno ad un dibattito con un rappresentante dell'ONU e ancora ci si poneva il problema se fosse necessaria una Winter Rizza dazione un adattamento all'inverno dei campi costituiti per i profughi nei pressi di Skopje
In Macedonia che ha comunque esse in Albania bene mentre stavamo discutendo sull'ipotesi della Winter inserzione o sulla scommessa di riportare
Subito in tempi brevi i profughi nel Kosovo quelli erano già rientrati e ed erano già alla ricerca di quel che restava dei villaggi e delle loro case
Il compito dei nostri soldati che erano entrati per garantire il rientro di quei profumi in condizione sicure insicurezza si è trasformato in pochi giorni
Perché è diventato quello di proteggere e garantire quel poco di comunità serba che era rimasta anche qui io credo che non si debba indulgere ad una rappresentazione unilaterale a tinte fosche io della situazione del Kosovo non è vero che i serbi non potranno ritornare non è vero che i serbi a determinate condizioni già non ritornino non stiano ritornando noi abbiamo l'esperienza di corazze braccio che è un centro dove vi era una larga maggioranza della comunità serba
E subito dopo la ritirata delle truppe delle forze di polizia di Milosevic in questo villaggio c'erano alcune decine di sera
Che esso e circondato da una protezione militare italiana nell'ambito della ripartizione tra settori ebbene questa protezione militare come del resto la protezione militare
Dei monasteri del Patriarcato di Tecce ha funzionato è stata efficace
E in breve tempo i serbi sono ritornati io sono stato là Ferragosto a Ferragosto da poche decine che erano erano diventati seicento e c'erano i ragazzi bambini per la prima volta a questo tipo di esperienza si può generalizzare
Non solo ma esistono le condizioni perché nei prossimi mesi il rientro dei serbi avvenga
Perché perché ci saranno incentivi perché ci sarà la ricostruzione perché ci saranno gli investimenti perché Milosevic non li vuole
Quindi il problema fondamentale paura che si gioca in queste settimane è un problema di sicurezza di garanzia della sicurezza e noi possiamo puntare a Templar temporanei
E cioè a far venire i servi là dove già ci sono altri serbi
E dove esiste una protezione militare ed esiste una sicurezza il punto è che noi non possiamo venir meno al principio che nel Kosovo Vaccara entità
E questo è il destino politico di questa Regione la convivenza delle comunità che tradizionalmente vivevano la perché anche in questo caso è questione di precedenti se noi poniamo dopo la guerra nella regione del Kosovo il precedente della comunità mono etnica ebbene questo precedente non può che essere destinato a generalizzare al si imputa l'area balcanica in tutto il Sud-Est europeo con esiti assolutamente destabilizzanti che noi non possiamo tollerare che l'Europa non può tollerare
Quali sono le questioni urgenti di queste settimane le questioni più rilevanti che si pongono in corso
Ma
Anzitutto noi abbiamo il problema della smilitarizzazione
E delle forme di disarmo del circa
Io sono convinto che noi dobbiamo la comunità internazionale deve puntare ad una trasformazione delle forze indipendentiste
Una trasformazione che non può essere soltanto la utilizzazione di uomini che hanno combattuto nella lotta armata deformazioni guerriere
Per attività tipo Polizia diciamo sì ci può essere anche questo stili che ho visto in Sudafrica come i giovani uomini le giovani donne che hanno fatto la lotta armata sono entrati poi nell'amministrazione della difesa e questo avviene alla fine di una lotta partigiana quando i partigiani vincono avviene che una parte di loro
Passi diciamo nell'esercito nelle forze di polizia ma no la soluzione non può essere soltanto questa
In realtà quando finisce la lotta partigiana i partigiani depongono le armi
La leadership delle formazioni partigiane se ce la fa se ci riesce se ha la capacità di egemonia diventa leadership politica che svolge una funzione di governo e questo deve avvenire nel caso delle formazioni che hanno partecipato alla lotta armata contro le truppe
Di Milosevic Ulisse riescono ad esprimere alcuna capacità di governo ma capacità di governo significa anche porsi il problema per il rapporto di un rapporto equilibrato con la comunità serba
E con le altre comunità minori o riescono ad esprimere una capacità di governo scendono sul terreno della politica sono capaci di programmi
E di attività di governo per adesso in collaborazione con l'UNMIK con la missione dell'ONU per l'amministrazione ad interim del Kosovo
Oppure è evidente che il rischio è che quelle forze influiscano in una posizione in una condizione di illegalità
Il rischio è che nella delusione nel riflusso e se offrano elementi manovalanza effettivi uomini alle organizzazioni criminali che sono presenti più forti
E che in parte provengono
Dall'Albania
Trovano naturalmente uomini disponibili in quella regione in parte provengono anche dalla Serbia e del Montenegro e che rappresentano uno dei problemi aperti in questo momento si tratta di fronteggiare queste organizzazioni e di colpire e neutralizzare le forze di tipo paramilitare che sfuggono al controllo e alla direzione del vertice di lucidità
Ma ho incontrato in questi
Viaggi nel Kosovo una delle persone a mio avviso più lucide di
Della comunità albanese deve diventare ancor di più di quanto non lo sia oggi il nostro interlocutore mi riferisco ha detto un suo groviglio direttore del giornale qua di Tore e devo dire di tutte le persone che ho incontrato alla Sukhoi quello che mi ha dato un quadro più realistico della situazione ed anche diciamo a quello che mostra di avere un
Criteri di giudizio un po'più affini ai nostri Licia
Criteri di giudizio dei mostrano una cultura democratica una capacità di comprendere la realtà
Sul ROI mia detto perché tanta retorica sul indipendenza sul punto d'arrivo di un processo politico dei che deve ancora incominciare
Intanto vediamo che cosa si deve fare subito per governare questa Regione
Lei
Suoi ha scritto un articolo pubblicato sulle monde una decina di giorni fa
Lui dice il nostro primo problema è evitare che al fascismo serbo che ha dominato per dieci anni oggi sì contrapponga per reazione una specie di fascismo albanese
Mi dice io mi vergogna di quello che in questo momento alcuni albanesi gruppi di albanesi stanno facendo perché so che i serbi provano lo stessa paura lo stesso terrore
Ogni volta che sento una macchina che si ferma sotto la loro casa che provato io durante il periodo al quale ero a Pristina nascosto ricercato dalle forze di polizia speciale sette
Surroga differenza di Rugova è rimasto a Pristina
E
E oggi quindi un punto di riferimento per la opinione pubblica della comunità albanese per la comunità albanese
Che non è sulle posizioni di Hitachi e della leadership dell'UCK
Ma rispetto alla linea da molti giudicata attendista di Rugova può vantare il fatto di non essere mai andato di essere rimasto la
Ora lo sforzo che noi dobbiamo compiere e credo che sia anche l'obiettivo che lumi che deve darsi del cuscinetto perseguire e quello di lavorare per costruire una società civile nel corso è una società politica articolata in questo quadro noi dobbiamo puntare al superamento della unità politica dello circa circa per una costellazione di forze si devono dividere devono
Porre la propria candidatura politica
Ah svolge le funzioni di governo e contemporaneamente si devono dividere in questo senso è un buon segno il fatto che si sia formato un partito che fa capo Mahmuti e che ha
Consensi in una parte dei comandanti dell'UCK tra l'altro pronuncerà di neanche il comandante per la zona che interessa
Il settore italiano dove sono presenti i militari italiani e che è considerato uno dei capi dell'UCK fuori controllo
Si è avvicinato a quanto ci risulta questo partito indichi proprio nazionalista insolito di vecchia ma insomma un partito Dima Mutti e questo significa che assume delle posizioni politiche diventa un interlocutore
Supposizioni che potranno essere criticabili ma che sono posizioni politiche ed entrano in un dialogo in un confronto lo dobbiamo fare questo cuscineria è convinto che si debba andare presto alle elezioni
Io credo che ci voglia perlomeno un anno perché noi dobbiamo fare le elezioni svolgere le lezioni
In nel momento in cui vi è una nuovamente una presenza serba in questa mi sono anche altre comunità che se noi facessimo le elezioni quando i serbi impauriti sono stati scacciati e non certo non ce ne sono più ce ne sono poche
Migliaia Moro addirittura come nel settore italiano
Un migliaio complessivamente
Beh insomma la risultato di queste elezioni sarebbe forzato in questo senso segnalo la proposta che viene dagli ambienti democratici della comunità albanese di arrivare a forme di rappresentanza nelle quali lei comunità minori a cominciare dalla comunità serba siano in qualche modo sopra rappresentate
Siano in qualche modo sopra rappresentate perché questa è un'azione positiva tipo favorire l'equilibrio tra le comunità di fronte ad un evidente squilibrio numerico anche diciamo questo squilibrio numerico è destinato accrescere pensate che il settanta per cento della popolazione del Kosovo ha meno di trent'anni e il numero di figli e famiglia albanese estremamente più alto il numero dei figli
Per le famiglie delle altre comunità quindi la sproporzione destinata a crescere ma per salvare il carattere multietnico multietnico
Di questa collettività e delle sue istituzioni politiche si può pensare anche a delle forme di azione positiva delle forme di sopra rappresentanza dei
E i minori questo è lo sforzo politico noi dobbiamo compiere indurre l'UCK spostarsi sul terreno della politica così diventerà anche più facile la smilitarizzazione la stessa consegna delle armi che oggi
Non da i risultati che sarebbero auspicabili il tempo fissato il tempo ultimo come voi sapete il diciannove settembre
Bene il quindici agosto io sono stato alla i dati che mi venivano forniti erano i seguenti che il numero delle armi spontaneamente consegnato era all'incirca pari al numero delle armi che venivano confiscate perché trovate per caso
Nell'ambito dell'azione di controllo e di sicurezza svolto dei nostri militari
Non è di questo problema non può essere soltanto nel rapporto con il vertice militare dell'UCK
Non può essere soltanto in un rafforzamento dei controlli bisogna trovare le vie politiche per compiere questo
Le vie politiche sono quelle di favorire
Azione
Di governo da parte di queste forze di spostarle progressivamente di puntare
Alla loro diversa articolazione si deve creare uno schieramento come una specie di CLN che si articola in partiti che sono destinati a contrapporsi gli uni agli altri
Io credo che questo debba essere obiettivo Gorgon Mick
Deve perseguire c'è ancora un ritardo quest'ultimo aspetto che voglio segnalare e c'è ancora un ritardo nell'attività di amministrazione il Governo e anche nell'attività di polizia
Che tocca Alboni crea a questa struttura Bellomo evidente lo diceva anche Colajanni che ci sono cose che i militari non possono fare
E già adesso stanno svolgendo una funzione di supplenza a me è capitato ai primi di luglio di essere seduto intorno a un tavolo con i nostri ufficiali e con i capi dell'UCK per convincerli a abbandonare alcuni edifici pubblici tesi presidiavano
Che presidiavano
Sul presupposto che in quegli edifici pubblici dovevano svolgersi attività fondamentali per la popolazione c'erano gli archivi i documenti dall'inizio
Poteva partire un'attività di organizzazione dei servizi essenziali
E lo dice oggi siamo noi siamo pronti a farlo noi perché non ce lo fate fare qui abbiamo un rapporto con la popolazione chi rappresentiamo si rivolgono a noi possiamo organizzare il soddisfacimento i loro bisogni fondamentali
E noi dovevamo spiegargli che essi non avevano il diritto di occupare quegli edifici pubblici
Perché le attività di amministrazione e l'organizzazione dei servizi toccavano la missione dell'ONU ma la missione dell'ONU ancora non c'era quindi è una posizione debole diciamo la nostra
Ne potevamo pensare che quell'attività venisse svolta dei militari quindi adesso diciamo le cose sono molto diverse è stato nominato a Peccioli un prefetto che allora non c'era Kushner si è insediato le strutture si stanno organizzando ci sono delle corti
Itineranti diciamo che vanno in giro per il Kosovo per rendere giustizia
Ieri ma per esempio le persone che vengono colte in flagrante a commettere un reato ai carabinieri i nostri che sono andate bene insomma vengono tenute dentro qualche giorno ha poi
Se non c'è una struttura se non c'è una polizia penitenziaria se non c'è un personale specializzato addetto alla detenzione è molto difficile tenerli
In una condizione di custodia cioè protrarre questa restrizione della libertà
Anche perché per la restrizione della libertà è necessario che ci sia un giudizio e giudizio deve essere tempestivo e con l'organizzazione di un tessuto civile amministrativo e politico questo è l'obiettivo fondamentale dobbiamo riempire un vuoto da colmare
Con ritardo ed è in questo senso che anche gli sforzi dell'Italia si debbono svolgere anche con qualche forzatura unilaterale mandiamo personale nostro mettiamo alle dipendenze per la missione ONU e facciamo in modo che cominci a lavorare questo lo stiamo facendo
Credo che dovremo farlo ancora di più questa è la scommessa è molto importante che non si attenui l'attenzione delle forze politiche italiane dell'opinione pubblica su quel che accade nel Kosovo perché là c'è una sfida aperta che è cominciata con la guerra e che però è ancora aperta per la comunità internazionale per i Paesi democratici
Grazie sottosegretario brutti credo che Massimo ci ha ci ha fornito tre punti centrale dell'agenda politica una la prima idea indicata anche da Luigi con la Gianni cioè l'interventismo democratico io il principio del non ingerenza
E l'altro binomio tra incitare il pluralismo
E infine questo ultimo della risposta al molo vittimismo militarista partite della costruzione de società civile e società politica
Credo che ha aggiunto anche un principio metodologico un elemento metodologico che ci può aiutare molto che la questione di rapportare i principi anche ai meccanismi o alle misure che si possano otto ma rende degli strumenti necessari per adoperarla no
Basti pensare che per questo in questa polemica tra il realisti delle Stati etnici gli idealisti
Della del pluralismo beh e soprattutto in mezzo una serie di casi un'esperienza precedente Como diceva Colajanni anche che ci può fornire dei dati ma in questo in questo periodo stiamo facendo proprio una ricerca in Bosnia
Che riguarda l'interventi della cooperazione internazionale in alcune realtà locali divenne la casistica non indica una sola direzione
Chiaro che si uno prende una cittadina un paese come Como priva d'oro nella Repubblica se Scanno
De e che sia messo cinque anni perché ritornino quaranta famiglie musulmani certo i risultati non sono incoraggiante però noi abbiamo comunque
Meccanismi anche in altre realtà dove e sono verificati e dei fatti molti positive quindi credo che questo appello a rapportare non solo il principio ma metterlo anche in termini con gli strumenti porsi e possibile anche Como diceva con forzature multilaterali credo che incoraggi anche un'azione e molto più fattiva
Io chiederei adesso a ma Pasqualina Napolitano adatta alla sua posizione privilegiate nel Parlamento europeo
Sì e tra le altre cose ci informasse un po'ci aggiornasse su che cos'è l'Europa noi me lo ha detto anche quella Ciani molto chiaramente questo
E framework naturali dell'Europa un punto fermo però ci piacerebbe anche vedere
E e quali sono le proposte concreti soprattutto come evolve perché come qua Esiste anche un dibattito interno molto forte
Passo la parola quindi a Pasqualina Napoletano
Sì grazie
Io vorrei innanzitutto darmi un po'un quadro anche in senso dell'intervento europeo e delle decisioni che si sono preso si stanno prendendo rispetto alla situazione dell'Europa del Sud est particolare della ricostruzione in Kosovo
Penso che sia importante perché anticipo un giudizio forse l'Europa con dieci anni di ritardo si sta dando una strategia rispetto a questa complessa e complicata Regione lo scorso luglio quando il presidente Prodi per la terza volta come presidente incaricato è venuto a parlare davanti al Parlamento europeo era abbastanza preoccupato lui ha sostenuto che la guerra era ex jugoslavi Rosaria è stata ed è una ferita profonda cioè l'intera Europa
Preoccupato perché la sensazione che egli ha trasmesso al Parlamento è piena capacità e l'efficienza nel fare l'intervento militare rischia di non essere rilevarsi diciamo altrettanto tempestiva efficiente
Coordinata rispetto invece alla capacità di contribuire di coordinare la ricostruzione
E la ricostruzione naturalmente deve avere una dimensione strategica
E mi pare che sia bene che il presidente la commissione abbia indicato tre parole chiave
Che sono appunto ricostruzione non solo naturalmente delle case delle infrastrutture ma appunto della società civile del dei servizi della scuola della magistratura di tutto
Di quant'altro riconciliazione naturalmente etnica nazionale in una regione complessa ma anche all'inizio di una politica regionale in quell'area e su questo io voglio tornare perché lo ritengo un punto strategico rispetta la possibilità poi di raggiungere l'obiettivo terzo riavvicinamento
Riavvicinamento dell'intera regione all'Europa con l'obiettivo chiaro dell'integrazione nell'Unione Europea
Nei tempi e nei modi che si vedranno ma questo è un obiettivo chiaro che vale anche per la Serbia
Nei tempi e né in Prodi che si realizzeranno quindi mi pare che la Commissione e anche l'Europa si comincia a dare un
Strategia che naturalmente sarà raggiunta
Nella misura in cui anche le politiche però si attueranno
Avranno una coerenza rispetto a questo
Alcune decisione sono no la preoccupazione del presidente Prodi non so io quanto
Sia stata superata per questo il ragionamento Lula fatti in luglio ed è l'unica occasione ultima in cui noi abbiamo avuto diciamo una reazione la commissione avremo un dibattito la prossima settimana
Era quell'appunto che il rischio è che la ricostruzione gli interventi si perda in una pletora di organismi internazionali che non riescono a coordinarsi tra di loro anzi ma che solo in conflitto ho in competizione
La missione ONU per il Kosovo il patto di stabilità il gruppo del G7 l'ufficio dell'Alto rappresentante per la Bosnia l'invitato Spillo inviato speciale per la Repubblica
Ecco io vorrei ex Jugoslavia questo rischia di non fare emergere il ruolo dell'Unione Europea che deve essere un ruolo strategico nell'aria perché la risposta a questa Regione non può venire che venire Dario europea ed essere strategico anche nel coordinamento
Di tutto a questo quindi c'è bisogno di semplificazione e di una Calicchia rizzare i ruoli e soprattutto nel fatto che l'Unione europea che tra l'altro e quella che darà sta dando
Un anche dal punto di vista finanziario
Un impegno molto grande perché dei quattro mila miliardi di cui si parla nei prossimi anni per la ricostruzione del Kosovo l'Unione Europea dovrebbe contribuire per un mille per mille miliardi quindi
Di gran lunga il
Il soggetto che avrà l'impegno più grande in tutta questa vicenda mano naturalmente la vicenda
Non è soltanto economico il Consiglio europeo di Colonia giugno aveva preso alcune decisioni la prima è quella di costituire un'agenzia per la ricostruzione del Kosovo la quale sarà ricco localizzata a Pristina
Proprio perché sia un'agenzia operativa molto legata alle questioni alle cose da risolvere sul terreno e quindi sia localizzata a Pristina prestiti
E il Consiglio europeo coloni anche le auspicato la definizione rapida di una strategia comuni su Balcani voi sapete che i trattato di Amsterdam prevede questo nuovo strumento delle strategie comuni come
Decisioni come al corpo visioni a lungo termine da parte degli stati membri rispetto ad alcune aree strategiche tra cui quella dei Balcani quindi questa strategia comune dovrebbe essere accelerata
Il patto di stabilità il patto di stabilità
è è stata un'iniziativa dell'Unione europea è stata lanciata dalla presidenza europea ad aprire il novantanove ed è stata adesso rilanciata dal Consiglio di giugno europeo di coloni
Adottata dal consiglio europeo di Cologno del Patto di stabilità fanno parte naturalmente i quindici Paesi dell'Unione europea la commissione tutti i paesi coinvolti
Dell'area e questo è stato una conquista perché questa lettera Croazia resistito all'idea di far parte del Patto di stabilità
Perché questo sarà un problema che si ripeterà continuamente alcuni di questi paese cercano un rapporto bilaterale con l'Unione europea
E non intendono
Sviluppare son porre stia sviluppare delle politiche regionali e questo credo che sia una delle questioni persino strategiche rispetto all'approccio al problema dei Balcani ne fanno quindi parte tutti i i Paesi
Coinvolti anche alcuni altri Paesi come gli Stati Uniti la Russia il Canada il Giappone e la Turchia che partecipano diciamo al a questa
Impresa di di ricostruzione a lungo termine e di definizione di uno sviluppo per l'intera di pace stabilità per l'intera regione ora il patto
Quindi costituisce cosa una strategia per l'intera area è una metodologia che non metta quindi in conflitto che non crei quello che è stato detto qui anche da Luigi un'apertura il fatto che ciascuno interviene per suo conto
Senza una coordinamento senza una visione strategica sull'area e che quindi tutto si disperda altra parte lui stesso ha ricordato che uno degli elementi della crisi è stato
Il riconoscimento unilaterale della Croazia che ha determinato una situazione di scomposizione e quindi di complicazione quindi adesso bisogna cercare di fare il cammino inverso di correggere appunto Rooney la bilateralità degli approcci anzi spingere i Paesi della regione ad una cooperazione regionale che quelle appunto che può
Far vedere diciamo una prospettiva di integrazione il patto di di stabilità a quindi l'obiettivo naturalmente di raggiunto e la pace la stabilità nell'intera area di sostenere lo sviluppo economico la costruzione dello stato di diritto in tutti questi paesi e il rispetto allo sviluppo della democrazia dei diritti umani
Del quadro politico in Kosovo io non voglio ripetere cose che sono state già dette perché tra noi il tempo e preziose credo che sia bene che lo usiamo per poter scambiarci sia l'informazione sia i giudizi
Possibili
è stato già detto molto anche da da Massimo Brutti io credo che e che vi sia un punto politico
Pareva di Anna
Poco Possa tornare ad essere una una regione in cui sia possibile la vita e l'integrazione tra la parte albanese e la parte serba
Tuttavia questo e questo è importante perché avere chiaro questo obiettivo e chiarirlo come strategia è fondamentale per poi
Per come si sviluppano gli stessi interventi e si prendono per esempio le decisioni se si accelera per esempio un processo elettorale è evidente che lì avrai una situazione diversa che invece appunto il processo elettorale preparato magari con il tempo che parta per esempio dalle dimensioni locali perché per esempio lì c'è una tremenda necessità
Di avere anche e amministrazioni locali locali
Presenti e costituite rispetta comunità che devono rimettere in moto appunto la vita civile le scuole
La sicurezza insomma quello che serve per poter vivere in pace però rispetto a questo credo che anche l'unione e i governi europei debbano arrivare un punto di chiarezza perché ancora
L'altro giorno
Il io Oscar Fischer a proposito appunto la situazione del Kosovo io non so se questa è una sua dichiarazione di negazione
Momentanea verso una prospettiva diversa però ha parlato di costruire una risposta cooperativa che veda queste popolazione vivere gli uni accanto agli altri non ha detto vive insieme quindi questo
è un punto è un punto Complesso che insomma
Vede un dibattito ma deve anche poi una situazione che va confrontata poi con la lista reale con lo sviluppo della possibilità che si ricostruisca appunto una quella riconciliazione di cui il presidente Prodi ha parlato per uno de dei punti strategici della commi della Colombia Commissione il patto di stabilità a un coordinatore speciale
Che presiederà il tavolo regionale dell'Europa del Sud Est e poi avrà tre tavoli di lavoro uno che si occuperà della democrazia diritti dell'uomo un altro della ricostruzione economica dello sviluppo ed era operazione
E il terzo della sicurezza
E a due obiettivi particolari
Come strategia appunto la lo sviluppo
Dei rapporti contrattuali tra e con questi Paesi e programmi di ricostruzione
L'Unione Europea la commissione ha messo anche in atto però un altro strumento che sono gli accordi di stabilizzazione e di associazione con questi paesi e cioè con la Bosnia Croazia la Repubblica federale di Jugoslavia
La Macedonia l'Albania ora questi accordi sono stati messi in campo proprio in funzione del fatto che e avendo dichiara la commissione la volontà di integrare questi Paesi nell'Unione questi accordi di stabilità e di associazione costituiscono la costruzione di questo percorso naturalmente sono accordi bilaterali i primi si dovranno negoziare con la Macedonia e l'Albania erano due Paesi che avevano con l'Unione europea già accordi di cooperazione e quel la il rapporto della Commissione sull'Albania è stato già predisposto con un parere fa favorevole
Sulla Macedonia siamo ad un passo ancora più avanti perché la commissione a questo dei quindici di negoziare di cominciare a negoziare l'accordo di associazione con la Macedonia
Ecco un punto politico io voglio porre a questo riguardo e cioè quello che gli accordi bilaterali di associazione di ricostruzione non possono essere devono essere molto coordinati con il tavolo e con la cooperazione regionale altrimenti rischiano di essere un incentivo alla ricerca di un rapporto bilaterale Collino
Anzi il messaggio da dare a questi Paesi e che più crescerà la cooperazione regionale più ciascuno sarà vicino all'integrazione europea cioè quella della cooperazione regionale deve diventare un parametro
Per la possibilità di avvicinamento altrimenti noi insegnare che daremo a quella che è esattamente opposto a quella che ci proponiamo con tutte le strategie del Patto di stabilità
Per la Regione rispetto alla Serbia io credo anche nel Consiglio europeo e ne internazionalmente aperto un dibattito
A il patto di stabilità avrà una sede a Salonicco
E saranno punto avrà anche l'Unione europea come protagonista importante le ultime cose volevo dire a proposito appunto della politica che sviluppare verso la Serbia perché può essere interessante anche verso le organizzazioni non governative o il mondo della cooperazione credo che
Voi sapete anche per la Serbia si è tornati a discutere nel nella riunione informale dei consigli dei ministri degli esteri in Lapponia renda scorsa settimana
La presidenza finlandese a o esplicitamente indicato la necessità di intensificare i rapporti con l'opposizione serba anche se l'opposizione ha appunto una configurazione ancora
In una divenire e quando si dice opposizione io non penso solo alle parti politiche e credo che noi dobbiamo pensare appunto alla stampa alle organizzazioni non governative ad associazione agli intellettuali a quant'altro e forse anche ad una strategia dell'informazione in questo senso abbiamo parlato per esempio nelle audizioni al Parlamento europeo con il nuovo commissario che si occuperà della politica estera per esempio di un network da costruire con la
In collaborazione con l'area per una specie appunto di canale televisivo e di cooperazione su quindi rapporto con l'opposizione alcuni governi per esempio il
E le e il Governo greco e quello che Erfüllende se propongono una politica
Che
è stata chiamata NRG forte democrazia e cioè quello di avere rapporti con i comuni serbi governati dalle opposizioni e quindi fornire il carburante per il sostegno al riscaldamento questo inverno
Con rapporti bilaterali con questi comune e quindi si parlava di ben e di gemellaggio
Robin Cook al prese intatto una proposta di
Costruire un contratto per la Serbia dove si renda evidente tutti i vantaggi
Che della democratizzazione a cominciare con la reintegrazione di questo Paese ai tutte le istanze internazionali
Di cui non partecipa sono state tolte dal Consiglio dei ministri la la scorsa settimana le sanzioni si vanno togliendo
Verso appunto il Kosovo di Montenegro e anche questo appunto
è consegnare è chiaro che si intende dare quindi tuttavia e il punto cruciale che io voglio porre diciamo alla fine di questa ricostruzione
De un po'del senso dell'intervento europeo è questo discorso tra naturalmente ruolo della società civile ripreso anche da Massimo Brutti ma soprattutto questo della di mozione regionale dell'integrazione
E quindi anche l'Italia credo nella sua cooperazione o nel suo intervento credo naturalmente debba essere all'interno di questa dimensione europea e lo diceva Luigi all'inizio ma soprattutto io credo debbono essere importanti segnali e noi diamo a quest'area
Mi sembrano sufficientemente chiari negli obiettivi finali che saranno anche di lunga lena
Ma diciamo per gli interventi intermedi non debbano non devono essere contraddittori rispetto a questo poco obiettivo finale che appunto al un'integrazione complessiva grazie
Grazie tante credo che l'onorevole Napolitano ci ha offerto o quindi un quadro molto aggiornato
E non solo in termini informativo ma proprio anche i termini del dibattito europeo che ovviamente che dovremo prendere in considerazione per le in tutta non le nostre riflessione adesso diciamo lei crea e per fare proprio un un un dialogo anche con la partecipazioni quindi voi
E e quindi c'è un un un un un primo iscritto alla a all'intervento
Che anche perché purtroppo dovrà andare relativamente presto e quindi lo invito al consigliere la Francesca della direzione generale della cooperazione del Ministerio degli esteri
I è il responsabile dei programmi per per l'Albania a che faccia un intervento
In questa nostra seminati
La dinamica quant'è quello qua questo
Ovviamente in tre
Breve quanto librerie vere
Beh la sintesi sempre una delle virtù più difficile
Difficile poi quando l'argomento così impegnativa così vasto
Intanto io vorrei ringraziare di per questo invito l'invito era diretto al direttore generale Petrone che non è potuto venire e mi ha pregato di rappresentarlo
In nel breve tempo che ho a disposizione dovere cercare di spiegare che cosa facciamo noi come cooperazione italiana
Che tipo di contributo noi diamo per aiutare a sviluppare i valori di democrazia dare un aiuto lo sviluppo ai Paesi dell'area e che cosa stiamo pensando di fare che cosa siamo ideando in una prospettiva futura
Non è facile anche perché la cooperazione italiana a una serie di strumenti a propria disposizione era
Ha avuto già in passato di fronte a una realtà molto differenziata certamente nei Balcani si può dire che sono accomunati forse da due problematiche intanto
Nella maggior parte dei Paesi interessati come tutti sanno ci sono dei problemi delicati di niente di equilibri fra diversi gruppi etnici in secondo luogo si tratta di dare un aiuto a Paesi che escono da un regime che in economia stata viziata da affrontare le sfide dell'economia di mercato
Alla cooperazione italiana e presente in molti Paesi soprattutto in Albania in Macedonia in Bosnia vedo qui Margherita Paolini che potrà dare molte indicazioni e molto più precise regole che posso dare io su quello che stiamo facendo ed è tanto in Bosnia
Sta facendo anche delle cose in Croazia
Stiamo intervenendo in Kosovo ci siamo spremendo le meningi per vedere che tipo di risposta potremo dare ad un approccio di tipo regionale come quello che sarà presentato prossimamente tabacchi
In estrema sintesi se se se dovessi cercare di spiegare qual è la nostra azione in questi Paesi che io che ho enunciato in Albania ci siamo concentrati soprattutto su problemi di tipo settoriale
Parlo di acqua Parodi fognature Paroli servizi essenziale delle municipalità parlo di elettricità ma anche di sanità e agricoltura
Come un Paese che ha dei problemi enormi e non tutti lo sappiamo
Non ha i problemi di tipo razziale di di equilibri fra gruppi etnici diversi che hanno altri Paesi ma problemi
Derivanti dal fatto che un Paese che è stato surgelato per quarant'anni improvvisamente si è trovato di fronte all'impatto di una
Economia di mercato in una società che aveva ignorato fino a pochi istanti prima
Gli interventi che ha la cooperazione italiana sono importante in alcuni casi riusciamo a tenere dei risultati incoraggianti in altri ovviamente incontriamo difficoltà questo è giusto ed è onesto tira
In Albania però non interveniamo soltanto su una con un criterio diciamo così settoriale stiamo lanciando un programma con un approccio di tipo geografico
Che basato su alcuni principi che mi sembra giusto ricordare in questa sede
Intanto noi definiremo i nostri interventi nelle aree che sono stati identificati particolare si tratta di Ballon Durazzo e Scutari
Sulla base di un dialogo continuo con le autorità locali e con le popolazioni beneficiati
In secondo luogo abbiamo lanciato un appello per coinvolgere quanto più possibile energie di vario genere non soltanto finanziaria assolutamente di attori della cooperazione decentrata
In Albania in altri termini ci stiamo muovendo in due direzioni uno come dire dall'alto affrontando i grossi problemi settoriali è un'altra abbiamo lanciato stiamo lanciando un esperimento adesso
Dal basso attraverso un metodo di concertazione su base geografica
Bosnia Bosnia in un altro Paese molto importante per la cooperazione italiana è un altro paese in cui credo di poter dire e ripeto Margherita Paolini potrà dire molto di più a riguardo
Noi abbiamo fatto moltissimo sul piano della cooperazione decentrata
Perché parla di cooperazione decentrata perché sono sinceramente convinto del fatto che coinvolgere altri attori negli nelle azioni della cooperazione italiana sia estremamente importante
Perché ci dà intanto maggiori garanzie di penetrazione reale nel nel tessuto socio politico economico del Paese e perché è in grado di mobilitare risorse
Di chi può anche intellettuale capacità delle quali noi non siamo certamente ne pretendiamo dice ne scampi di essere lì monopolisti
Cosa abbiamo fatto in Bosnia
C'è stato una prima fase quella della prima emergenza nella quale ci siamo concentrati su azioni per assistenza ai profondi reinserimento nella realtà locale
La seconda fase che iniziata da un anno un anno e mezzo più o meno e ci porta ci ha portato a porta la nostra attenzione anche su settori più direttamente interessanti dal punto di vista dello sviluppo vere e proprie sono siamo passati alla fase umanitaria di di intervento di assistenza ad una fase di appoggio pro allo sviluppo
Con interventi in vari settori tra cui anche dello sviluppo la piccola media impresa
In Croazia stiamo lanciando in questi giorni un programma che ha caratteristiche analoghe Inés cooperazione con la Regione Friuli-Venezia Giulia
Anche qui lo vieti il il metodo di lavoro che noi cercheremo di seguire sarà quello dell'indie della definizione al dettaglio azione cooperazione attraverso il dialogo
Democratico con istituzioni e beneficiari
Per il Kosovo il problema nel Kosovo
Intanto non va non va confuso che a mente con quello dei Balcani
Alla conferenza dei donatori
Per il Kosovo che c'è stata a fine luglio a Bruxelles sono stati di indichi sono state individuate necessità di ricostruzione soprattutto nel settore dell'abitazioni private
E paradossalmente si sono raccolti quasi tre volte i fondi che si in termini quantitativi si tenevano necessarie per far fronte alle esigenze
Da quello che posso giudicare in base a mia esperienza questo è un fatto senza precedenti che non può essere interpretata altrimenti come l'intenzione di dare un forte segnale di natura politica
In Kosovo noi stiamo facendo per il momento dell'emergenza naturalmente intanto abbiamo deciso di dare un contributo all'UNMIK perché l'amministrazione Nazioni Unite che fornirà
Un sostegno per la nascita delle istituzioni governative locali
E e abbiamo individuato interventi di tipo socio sanitario
Stiamo inoltre portando avanti un programma per riaprire Tare l'ospedale di Patch che dovrà fungere da istituzione di riferimento per le altre istituzioni sanitarie della
Questo
In poche parole il il quadro
Naturalmente si espone per il momento e si porrà primo poi in termini più ampli il problema della Serbia
Per serve al momento attuale abbastanza limitato
In ambito internazionale in varie sedi in varie sedi si discute sul tipo di aiuti che si possono che si forniranno che si possono fornì ammantato dalla Serbia
L'argomento sa è all'ordine del giorno della prossima riunione del fare level steering group che il gruppo dei ministri delle finanze dei paesi del G otto e comprende anche le varie istituzioni internazionali oltre all'Unione europea Patto di stabilità al momento attuale
Quindi quello che è possibile fare in Serbia sono azioni di tipo strettamente legato all'aiuto umanitario in Serbia si si è creato un
Problema in questi tutti lo sanno di grosse dimensioni
Di rifugiati serbi in Serbia e ed è questo credo l'obiettivo al quale bisogna bisogna mirare
Per il futuro è difficile difficile fare delle previsioni ci sono delle incognite dei passaggi di tipo politico
Quando si aprirà il problema della ricostruzione della Serbia molto probabilmente sarà ben più ingente in termini
Proprio di di di di di necessita di interventi di quanto non non si presenti adesso la situazione in corso
Parlare però di singoli Paesi non esaurisce certamente il discorso dei Balcani discorso e Balcani su base regionale
Sarà affrontato alla conferenza di Bari che lancia il tavolo ricostruzione sviluppo del Patto di stabilità
Lui dovremmo dare noi credo comunità internazionale dei donatori una risposta
Soddisfacente
In termini regionali credo che sia ormai un luogo comune tutti sono d'accordo sul fatto che
E necessario promuovere un maggior livello di integrazione regionale e nello stesso tempo creare i presupposti perché la regione si avvicini di più all'Europa
Anche qui abbiamo realtà differenziate noi passiamo da Paesi come l'Albania che al settanta per cento del suo interscambio con l'Europa ci cinquanta di questo settanta per cento con l'Italia a altri Paesi dell'area che invece hanno rapporti praticamente inversi
Bisognerà fare e la l'abbiamo varato abbiamo avviato una riflessione approfondita
E evidente che ci sono molte aspettative su quello che la comunità internazionale può fare in questo settore e anche evidente che
Bisogna stare attenti a non alimentare aspettative che si configurano in costruzioni faraoniche di infrastrutture che attraversano i Balcani da una parte all'altra
Molto probabilmente non sono necessarie perlomeno in una configurazioni tipo faraonico certamente non ci sono i fondi necessari
Quello che bisognerà fare
Sì
Finisco
Così finiscono a capire quello che bisognerà fare e cercare di applicare un criterio di elevati costi benefici
Nel senso di mirare a rimuovere strozzature che che esistono in modo da avere un effetto benefico sulla interrelazione dei paesi fra di loro e sul rapporti fra quest'area dell'euro
Io
Io mi scuso con con lei consigliere il perché il punto è che lei aveva un turno successivamente e avrebbe risposto del più tempo però queste spazio e davvero per gli interventi pubblici
Il sindaco e ce lo mangiamo dopo da Veronica serbo nessuna partecipazione mi scuso tanto è sempre con lei
Dei convogli anche la parole adesso a Anagni Magno lini dell'aria internazionale degli Ips
Diciamo nelle nelle poche nipotine pochi minuti vorrei approfittare per occuparmi un momento
Del vorrei fare due considerazioni su corporei chiamare il fabbisogno gli strumenti del dottore del medico piuttosto che il fabbisogno del malato
Perché diciamo la buona salute del medico la sua capacità essere in Charles e queste faccende piuttosto decisivo qui forse gli ho anche cose banali però che hanno a mio parere una rispondo un peso che non dovrebbe essere trascurato
In primo luogo sottolinea che il ruolo assunto l'Unione europea nella crisi poi con il lancio del patto di stabilità e mette l'unione di fronte
Al più impegnativo significativo e profondo esercizio di politica estera comune che abbia potuto immaginare non solo abbia potuto diciamo abbia vissuto ma che anche poche esso soltanto immaginare
E l'Unione ha scelto di impegnarsi è una sfida
Che ha per posta in gioco la sua credibilità come fattori integra come elemento è il fattore integratore
Contrapposto a fattori di disgregazione che non sono solo quelli dell'area balcanica ma sono ancora più minacciosi ancora più verso est e quindi diciamo tutto a posta in gioco della sfida eh
Decisiva riuscire in questo esercizio di politica estera comune non è questione di ordine allo sviluppo
Per la comunità per l'Unione europea
Non ho non è neppure di queste donne lo sviluppo della costruzione almeno diciamo come l'abbiamo immaginata e preconizza da fino a ieri
è una sfida invece che pone un'urgenza lo ripeto sarà banale stavo detto molte volte ma ha bisogno di verifiche e di atti ed iniziative in questo senso di un approfondimento dello su dimensioni della dimensione comunitaria della politica estera e di sicurezza comune
Io voglio sottolineare qualche aspetto da questo punto di vista e poi preme diciamo lascerò il il microfono
Nessuna garanzia funzione diciamo carente di stabilità e di sicurezza nell'aria sud-est europea da parte dell'Unione europea è credibile
Immaginabile senza che vi siano adeguate capacità di leverage
In primo luogo integrato cioè Ilario sull'intera area non sul singolo Paese come abbiamo potuto fare in qualche modo noi con l'Albania o come si immagina di poter fare con l'albanese il serbo del Kosovo eccetera eccetera nei confronti degli Stati
E senza una autonoma capacità militare cioè di disponibilità della forza non tanto per interventi cose disegnate in molti Aspelin molti diciamo anche in in in in accordi in cose ma come aspetti come strumenti fondamentali di prevenzione delle crisi
Perché questi due strumenti il per Rispoli etico la componente della forza sono indispensabili per impedire che le crisi aggiunga e si è visto nel corso degli ultimi dieci anni
La seconda considerazione riguarda l'aspetto e l'allargamento
Qui con il Patto di stabilità si moltiplica utile sia Dardo utilmente il ventaglio degli strumenti associativi che l'Unione europea mette in campo
E questo ripropone una questione che era stata o in qualche modo sopita con la vicenda e Lussemburgo qui con con gli accordi uso il muro che c'è Fassino
Nel quale diciamo aveva un ruolo di governo molto centrale su questa faccenda all'epoca noi abbiamo dovuto rinunciare ad una giusta che io come Consiglio giuste sacrosante spiegazione di natura inclusi del processo di allargamento che oggi deve essere ripresa
Cioè io non credo che quella il disegno di Lussemburgo sia adeguato
A contenere gli sviluppi di allargamento che si pongono dopo la crisi balcanica tanto più se si vogliono integrare processo associativo senza danni per coloro che sono andati più avanti nel processo agli associazione quelli che dobbiamo Terror come tutte le ragioni che tutti hanno detto integrazione giornalmente un terzo aspetto riguarda ancora l'Unione europea
E il fatto qui finisco con un'ultima considerazione cioè un altro del Reno che anche quello riservato finora dimensione intergovernativa senza andare avanti sul quale l'aiuto del medico ai Balcani sarà poca cosa riguarda la gestione dei cosiddetti affari interni e di giustizia dove ci ha detto la circolazione degli uomini e dunque la dimensione migratoria
Delle persone dunque verso la questione minatore e dove c'è attento lotta contro avvenire da organizzata come più volte è stato detto l'unico fattore integrato e transnazionale esistente nei Balcani
Che è una questione che diciamo ci tocca assai da vicino
Un'Europa non è in grado di rafforzarli approfondirsi su un terreno sui due terreni intergovernativi politica estera e di sicurezza comune e non è resistenza di mister PESC che conta e affari interni e di giustizia non è un buon medico
O meglio è un medico volenteroso
Ma che probabilmente non sarà in grado di sviluppare quell'aiuto adeguato a a realizzare molte delle cose delle quali poi il gettiamo voi stessi gettando avvolto il cuore oltre la strumentazione reale e la disponibilità di cui giustizia se Pasqualina Napoletano me lo consentisse chiederei una conclusione di carattere generale da questo
Che non riguarda forse più diciamo trascende la questione della promuove l'Europa nei Balcani ma diciamo e diventato un osso della costruzione e dell'Europa come fattore di integrazione del Continente
E nella considerazione che il dibattito su o tra allargamento e approfondimento dell'Unione
In realtà non è affatto chiuso anzi si riapre in una scala completamente nuova direi a vantaggio dell'approfondimento di una concezione inclusivo dell'allargamento
E rimanda in fondo a quello che è l'osso degli Ossi e cioè la comunità capace di riprendere il cammino interrotto ad Amsterdam delle riforme istituzionali che le rendano possibile scegliere decidere
Penso che ripeto un il medico colui che si erge come medico va bene su questo terreno avrà bisogno diciamo di guardare intanto di farsi un bel checkup da questo punto di vista e
Andarsi a curare rapidamente dove necessario grazie
Fondo che una o inizi italiana molto molto attiva anche insomma
Io nei pochi minuti
Vorrei dire due cose un po'a a cavallo anche nelle due sessioni
Attendo da un aspetto che è politico di fondo e cioè che è il seguente se è vero che vi è un dovere di coerenza dell'Italia e dell'Europa
Anche verso altre emergenze parlando di cooperazione e di politica estera
In queste ore ci stiamo occupando
In particolare noi ma anche altre organizzazioni ovviamente
Molto da vicino dall'Angola coi suoi tre milioni di sfollati con la poliomelite che ritornata in larga e così via e tuttavia fuori dubbio
Questa sottolineatura ci porterebbe comunque fuori tema è tuttavia fuori dubbio che per l'Italia e per l'Europa ricostruzione stabilità avvocato progettazione dell'assetto futuro dei Balcani
Non rappresentano una prova ma la prova la sua responsabilità politica principale su questo io non avrei dubbio
E io quindi credo suo molto d'accordo con Colajanni sunt
Punto che la premessa fondamentale elemento determinante è quello di mettere in campo un obiettivo visibile trascinante se mi si passa il termine
E cioè rendere chiaro evidente
La volontà di un impegno di lunga lena di opzioni politiche forti e quindi tali da trasmettere il senso di una strategia inclusiva sia pure di lungo periodo
Per quanto ci riguarda più da vicino c'è una discussione anche dentro il mondo non governativo ci sono alcune
Occasioni mi pare anche in questi giorni in queste settimane e probabilmente ci sono anche posizioni articolate
Io ritengo che l'Italia sia uscita bene da questa esperienza sia uscita bene sotto il profilo
L'azione del governo e anche per la risposta diffusa nella società italiana non solo generosità ma anche capacità solidaristica ed operativa
Per quanto riguarda invece il tema della ricostruzione io credo che
Abbiamo tutti consapevolezza dei punti di partenza particolarmente arretrati
Il retaggio non è soltanto il retaggio della guerra ma è anche il retaggio diciamo del sistema politico economico precedente
In alcune delle realtà
Dei Balcani la situazione è particolarmente difficile ad esempio la situazione bosniaca non da l'impressione della normalizzazione noi forniremo ma altri forse più di noi un contributo
A questa ricerca che è in atto abbiamo dati numeri rientri
La conclusione che ne traiamo in una battuta è che
La maggioranza della popolazione la grande maggioranza della popolazione vuole rientrare
Ma è presente un macigno enorme che è quello della propaganda dell'intimidazione dei partiti nazionalisti
Fino al boicottaggio dei progetti di ricostruzione cose che sono all'ordine del giorno
Le differenze dicevo sono Webber rilevanti si tratta di individuare anche per quanto riguarda la ricostruzione un filone unificante
Non ho tempo di fermarmi su alcune questioni che riguarda le grandi infrastrutture che mi interessavano individuerà i due aspetti per quanto ci riguarda Italia Europa
Italia soprattutto
La costruzione e il rafforzamento del tessuto democratico istituzionale e civile associazionistico anche locale e decentrato da una parte e il secondo elemento l'imprenditoria all'imprenditoria individuale l'imprenditoria piccola l'imprenditoria media sono due campi nei confronti dei quali l'Italia o meglio le varie articolazioni del sistema Italia possono giocare un ruolo
Particolare essenziale
E puntare anche su benefici su ritorni di medio e di lungo periodo se la scelta è strategica
Detto questo due battute chiudo sul ruolo diciamo del non governativo ora io sono convinto che il il main streaming di questo processo di ricostruzione
Non potrà che non Hess non potrà non essere che quello della cooperazione istituzionale economica imprenditoriale quindi piccola e media impresa e rigenerazione finanziaria investimenti esteri
In questo processo c'è da chi la domanda è che spazio c'è poi altri parleranno del Complesso del non governativo ma c'è uno spazio organizzazioni associazioni non governative uno spazio che non si è letteratura come qualcuno qui
Diceva
Io ritengo che vi sia
Che sia rilevante intanto perché molte organizzazioni non governative in questi cinque anni hanno accumulato un patrimonio di conoscenza e di relazioni che preziosissimo per ogni intervento nella realtà
Di capacità di operare flessibilmente
Anche nelle situazioni più compromesse più tese di avviare persino accordi metodologie ne con settori penso all'esercito in alcune situazioni fra le più delicate o comunque con i vari settori che intervengono in queste situazione e
Se in molte realtà il problema continua a essere ricostruzione rientro dei profughi
In situazione di precarietà dove le condizioni di mercato di convivenza di normalità non sono riconquista abili nell'immediato bene anche
Gli interventi di assistenza tecnica agli interventi economici offre uno spazio importante al non governativo anche perché c'è una qualche illusione io
Per altri versi mi occupo di promozione internazionale di piccola e media impresa e c'è un un eccesso di illusione mi dicono mai prefabbricati questo l'altro no badate che la ricostruzione non è di casa e ottanta milioni una e di case a cinque a sette a dodici milioni l'una per cui c'è tutta una fase mi riferisco alcune realtà Della Bosnia in questo caso
Nella quale l'assistenza tecnica non governative la capacità comunque di dialogo però anche con
Competenze tecniche di nostre e di imprese locali importanti quindi c'è un complesso e chiudo di idee innovative di esperienze di opportunità che si offrono ai gruppi sociali più deboli da parte del non governativo italiano poi qui o degli ex Cellar ci come dire
Persone e associazioni che hanno scritto una pagina preziosissime probabilmente da diffondere di più della nostra storia recente potranno dire di più aggiungo
Punto che secondo me però di carattere anche più generale
Non esiste nella mia opinione la cooperazione buona del non governativo e la cooperazione assatanata di profitto dell'impresa o di chi opera sui versanti più strettamente economici questo in generale secondo me
Ma il passo in avanti a partire posto che ci sia una capacità di dialogo e forse un po'di coordinamento anche se la parola non mi piace moltissimo
Credo che sia possibile mettere in campo un'alleanza
Di tutti che naturalmente non fatto tutti le stesse cose ma dalle municipalizzate alle piccole e medie imprese erogazione non governative perché elementi di sinergia di cooperazione possono rappresentare un figlio do
Rosso forse una sperimentazione che potrà valere anche per altro particolarmente significativa nei Balcani peraltro Il Sole ventiquattro Ore che in una in un recente articolo ci dice che i Piani di interventi economici messi a punto in questi giorni dovrebbero essere accompagnati da Pesaro
Tutti interventi di natura sociale e di natura culturale
L'ultima battuta riguarda
La Serbia lì c'è un elemento secondo me di forte preoccupazione attualmente più politico
Io credo che condizione per la strategia che sta emergendo in questa breve riflessione
E per un successo per una prospettiva sia che nessun popolo possa sentirsi criminalizzato penalizzato
Allora non è possibile qui bisogna veramente sfidare anche l'impopolarità
Anche per gli arredi forse perché c'è un dramma imminente di un intento notte risibile che riguarda soprattutto la Serbia in questa fase qui
Senza trasporti senza energie senza infrastrutture e non si può non operare in questi settori per qualsivoglia ragione anche di carattere politico io credo che questo è un errore che non dobbiamo fare e ricordo con una battuta conclusiva due esempi nei quali il nostro governo la cooperazione italiana ha saputo operare in realtà penso al Cile di Pino c'è o o alla al Sudafrica prima del cambiamento ma nel decennio prima del cambiamento
Ha saputo operare in presenza di governo
Anni di quel tipo e comunque essere incisiva spingere pro processi che hanno lei mito sofferenze ma hanno anche in quelle realtà poi contribuito piccola parte ma contribuito ai cambiamenti che vi sono state
Grazie per
Allora vinse lo facciamo un
A una piccola pausa il ricominciamo alle cinque la seconda se sia
Sul
Possiamo iniziare questa nostra stesso seconda sessione dei lavori a momenti dovrebbe are dottor beh il sottosegretario Minniti che interverranno
Durante la discussione ora nella prima sessione come avete visto abbiamo avuto l'opportunità di mettere a fuoco alcuni degli aspetti del tema della ricostruzione
Europei compì
Amo avuto l'opportunità di approfondire gli scenari di politica estera che hanno portato all'esplosione del conflitto nel Kosovo che ha riproposto il tema dei Balcani
Va complessità e anche quali sono i problemi che i risvolti dal punto di vista militare l'impegno
Noi avremo come obiettivo ora in questa seconda sessione più di mettere fuoco quelli che sono gli attivi nel nostro Paese in particolar modo per quanto riguarda la ricostruzione economica
Dare la ricostruzione il tessuto sociale e civile
Perno ma dell'e soprattutto quali sono i compiti e gli strumenti che il sistema Italia
In questa opera di ricostruzione
è un tema Complesso la scelta che abbiamo fatto per gli oratori che poi
Abbiamo fatto le scelte di e poi praticamente indiretti responsabile di questa difficile o di ricostruzione in modo da avere un confronto
Ed è possibile
Questo quindi è un po'i ma di questa seconda e ultima sessione dei nostri lavori che verrà introdotta io posso dal ministro per le politiche comunitarie nel Enrico Letta che io ringrazio a nome del di tutti per avere tanto il nostro invito
Credo che l'organizzazione della giornata ha consentito di avere una visione
Complessiva abbastanza
Ampia e soprattutto una visione che ha toccato i diversi argomenti e diversi aspetti in cui la vicenda di cui trattiamo sì suddivide
Il fatto che poi interverrà interverranno Franco Bernabè Marco Minniti mi consente
La loro quello che stanno facendo con maggiore presenze responsabilità personale sull'impegno della task force che il Governo ha messo subito
Monitorare intervenire sul tema della ricostruzione e quindi mi consente di svolgere alcune riflessioni su alcune scelte di fondo che io credo siano le scelte sulle quali l'Italia si è mosso si è mossa fino adesso nel dopoguerra
Considerando come queste scelte possono essere linee guida
Tutto ciò che avverrà nei prossimi anni dico anni perché e qui è il primo fu
Credo che dobbiamo essere consapevole del fatto che quanto stiamo decidendo in questi giorni in queste settimane a ciò che è partito a giugno-luglio non è un'operazione che ha e che vivrà nell'ambito dei prossimi mesi
Ma noi stiamo credo dobbiamo prendere esperienza delle vicende accadute nel resto delle drammatiche sto via dei Balcani di questo decennio noi stiamo mettendo in piedi come Governo italiano e come istituzioni internazionali
Un reticolato di iniziative
Che hanno una prospettiva di molti anni davanti di diversi anni davanti
Credo che questo della prospettiva temporale sia un primo punto di riferimento importante anche il motivo per il quale è vero che c'è bisogno della urgenza dell'immediatezza dell'intervento
E credo che sarebbe sbagliato
Non distinguere tra due fasi la fase dell'emergenza quindi di ciò
Immediatamente necessario la fase della ricostruzione di lungo periodo che necessita innanzitutto di mettere
Fine la divisione delle responsabilità il coordinamento tra le istituzioni internazionali insomma la suddivisione e con chiarezza del chi fa che cosa perché ritengo che il problema e chi fa che cosa sia
Finisca per essere il tema chiave di questa vicenda
Innanzitutto come si è mossa l'Italia come si sta muovendo il nostro Paese nei rapporti con l'Uni
Non ci siamo trovati
Credo abbia avuto la fortuna deve
Contemporaneamente alla vicenda balcanica alla designazione di Prodi come presidente della commissione euro e il lancio anche della proposta della conferenza sui Balcani
Lanciata dal da Romano Prodi
Che ha nei fatti dato all'Italia credo anche attraverso questa iniziativa un naturale ruolo
Nei confronti delle iniziative istituzionali di rapporti tra l'unione e e i Paesi dell'area sud-orientale dell'Area balcanica
Credo che il rapporto con l'Unione Europea sia stato viva diciamo le iniziative dell'Unione europea fino a oggi siano state iniziative che hanno portato all'europea non
Importante
Mi ha colpito una vignetta di le monde di qualche settimana fa
In cui si vede
La fila degli imprenditori che vanno davanti a degli sportelli di burocrazia tre sportelli della burocrazia
E si vede nel primo sportello lo Bozzio San e l'imprenditore appunto che si rivolge al primo sportello diceva per
La per la licenza dei venire da me e poi esce per
I soldi dei andare al secondo sportello e si vede l'Unione europea
E poi dice per la costruzione in loco dei passati al suo sposta dello dove si rivelino lo zio Sam
E credo che questo sta debba essere un po'il monito che noi abbiamo davanti cioè la logica la vecchia logica di tutti questi ultimi anni ed
Dello qui pay you play Dinoi europei paghiamo e voi giocate voi americani giocato il ruolo politico deve essere credo sempre lì presente ammonito perché
Anche in questa vicenda e in fondo nella divisione dei compiti questo è ben presente perché quando appunto Los all'osso viene assegnato l'Institution del venire alla il alle Nazioni Unite viene assegnato il compito complessivo
All'Unione Operaia assegnato il compito della ricostruzione deve essere credo mentre nessuna necessità di iniziativa
Forte da parte dell'istituzione europea non limitare il compito della ricostruzione compito del credi del del dell'istituto creditizio diciamo che aiuta la ricostruzione credo che questo sia un primo passaggio importante una linea sulla quale ci stiamo almeno l'Italia si sta muovendo perché la presenza europea sia una presenza di quel tipo lì
Secondo partono dovranno partire
I rapporti istituzionali dei singoli Paesi dell'area con l'Unione europea
Credo che questo sia l'altro aspetto importante la vicenda cioè non soltanto l'organizzazione di istituzioni dell'Unione per quelle aree ma
Densa a strutturare i rapporti tra l'Unione europea e i Paesi dell'area come strutturare i rapporti tra il mio europea dei paesi core della anche qui credo che non ci sia niente da inventare credo che sia necessario prendere spunto dall'esperienza in particolare l'esperienza del posto
Il muro di Berlino quando l'europea si è trovata la necessità di inventare i progetti che poi presero il nome di Progetto fare
E gli accordi di associazione che nacquero con i singoli Paesi del
L'ex come con ecco io dico prendiamo spunto da quell'esperienza e facciamo meglio di allora
Nel senso che quell'esperienza da un'esperienza in cui molti di quegli accordi di associazione sono stati accordi associazioni più tesi alla difesa degli interessi europei che al reale aiuto di quei Paesi penso voto tutta la parte agricola
Della quale sono stati stipulati accordi di associazione che erano molto tesi a difendere le frontiere un della comunità dell'unione
Alla al possibile concorrenza ingresso nel mercato di quei Paesi io credo che noi dobbiamo lavorare perché si costruiscano un reticolato di accordi di associazione che non abbiano questa caratteristica che siano tra virgolette molto più generosi cioè che siano rapporti
Positivi io nei confronti di quel Paese non soltanto rapporti di difesa cioè dell'Unione che si difende dal possibile rapporto commerciale con questi Paesi credo che questo sia un aspetto molto importante perché il contraccolpo che nei Paesi dell'Europa centro orientale hanno avuto gli accordi di associazione fatti in un certo modo sul reticolato di economico sociale e politico di quei Paesi quando piano piano hanno cominciato a Sottile nuove fette sono un contraccolpo sostanzialmente negativo al quale si è unito il continuo slittamento delle promesse
Adesione sia dal punto della stilista la sicurezza all'Alleanza atlantica sia dal punto di vista invece proprio dell'adesione all'Unione europea
Credo che quella sia un'esperienza
Da da tener presente si è promesso adesioni in date che poi non si sono potute rispettare credo che questo sia un esperienza da non ripetere
Fasci finendo poi per fare credo
Danni anche i rapporti alle situazioni interni di quegli stessi Paesi credo che quindi sia necessario lavorare per un reticolato di accordi di associazione che si muova in un'altra logica quella cercavo disegnare prima
Terzo punto la credo che la questione dell'Unione sia fondamentale come metodo di approccio l'Unione vuol dire integrazione
E io credo che questa parola debba essere la parola con la quale cerchiamo di diciamo mettere il cappello su ogni iniziativa che va verso quell'area integrazione sembra essere esattamente l'opposto di quanto è accaduto di quanto tradizionalmente quell'area
Del dell'Europa può portare però io credo che il l'approccio europeo debba essere debba sottolinea soprattutto questo aspetto ecco perché io non credo alle in questo in questo caso la politica dei piccoli passi credo che sia necessario invece privilegiare l'approccio globale all'Area
Mi rendo conto che difficile perché la politica dei piccoli passi da questo punto di vista da risultati immediatamente visibili
Credo tuttavia che questo vale diciamo potrebbe avere un senso se noi parlassimo di una iniziativa di di tempi brevi
Ma siccome stiamo parlando di iniziative che avranno dovranno avere il respiro almeno così il vertice di Sarajevo
Ha parlato una lingua che ha una lingua pluriennale di un intervento di lungo respiro io credo che l'approccio globale debba essere quella filosofia giusta anche dal punto di vista istituzionale e non quello del soltanto del limitarsi a a verificare i piccoli singoli passaggi
Questo mi porta a fare una riflessione
Se è vero che è giusto un approccio globale è anche vero che
La grande attenzione con cui dobbiamo affrontare questa vicenda e e questa è un'altra delle approcci italiani
Se il quale però ammette anche dopo Minniti e Bernabé si soffermeranno e deve essere quella di mettere il campanello d'allarme attorno al tema della complessità istituzionale della macchina che il il mondo occidentale ha costruito
Per la ricostruzione dei Balcani credo che questo sia un tema che non sfugge a nessuno chiunque si metta a ragionare a leggere
E a cercare di capire la costruzione che è stata fatta si rende conto immediatamente innanzitutto della complessità di questa costruzione istituzionale
In secondo luogo degli immediati potenziali conflitti di competenza che possono venir fuori fino adesso sì
Insomma le due personalità per parlare di di cucine arredi ombra che sono due personalità perché li conosce forti entrambe mettiamola così
Ed è non è difficile ipotizzare che se non c'è una chiara definizione di una di di di ordine dentro questa complessità istituzionale che si è costruita il rischio è che si perda più tempo a cercare di definire le regole interne di questa macchina
Piuttosto che effettivamente voi a operare ritengo che questo questa è una un atteggiamento sul quale il nostro Paese si è mosso un grande con grande forza un grande rapidità il tentativo stesso il mio il modo stesso in cui l'Italia dentro
Al suo interno si è mossa quindi attraverso un accentramento un coordinamento molto forte ma snello perché quanto il coordinamento che viene assicurato politicamente dalla Presidenza del Consiglio da Minniti
E operativamente poi da Franco Bernabè è un coordinamento forte ma allo stesso tempo snello credo che sia la cosa fondamentale del nostro Paese
Posso fare perché poi le iniziative italiane sono iniziative tante
E di diversi livelli livelli sia geografici le regioni sia di diversi livelli dal punto di vista anche del dopo de de dei settori tocca quindi ma ecco questo della dell'attenzione a non appesantire una macchina complessa anzi a intervenire perché questa macchina venga venga molto alleggerita e si riesca a evitare
Che il tempo passi
Dietro ai concorsi per l'Interpreti dietro al sommato tutto ciò che e comporta la creazione di organizzazioni internazionali e poi rischiano di essere
L'altro tema credo importante
L'altra scelta è quella di capire quale dicevo prima l'approccio globale quale può essere e quale
Deve essere l'approccio di merito col quale un paese come il nostro
Si va lì per fare che cosa tutta la comunità internazionale Valli per fare che cosa è ovvio che ci sono delle cose immediate essenziali da fare
Diverso è il tra il Kosovo e il Montenegro
Legate più a al settore edile
Per il Kosovo
E più al settore delle telecomunicazioni o del di alcune grande strutture per quanto riguarda il il Montenegro più legato per il Kosovo ai bisogni essenziali ovviamente e quindi alla rimessa in Rete dei delle dei Servizi S.p.A. dei servizi essenziali
Per il Montenegro collegata a un ha un ricorra comportare il Paese a livelli
Complessivi di recettività diventi
Che oggi il Montenegro nona ma al di là di questo io credo che bisogna fare una scelta strategica qual è
E qui anche quello che stiamo cercando di fare e che il governo italiano sta cercando di fare anche in sede europea
Bisogna individuare la caratteristica anche geopolitica già economica di quell'area quale qual è la caratteristica che può essere la miniera
Di quell'area
Io credo che si debba individuare in una fondamentale caratteristica è quell'area geografica
A nella sua posizione
La miniera
Perché quell'area è di fatto la cerniera tra mondi tra culture
Che oggi devono hanno la necessità di dialogare di incontrarsi perché quell'area oggi nella cerniera di fatto tra l'Unione europea
La Turchia il Medioriente
Quell'aria la cerniera tra l'Unione europea e un'area compiuti complessissimo dal punto di vista economico sociale politico e l'aria che sta tra il Mar Nero il Mar Caspio
Credo che sia da questo punto di vista una
Scelta sulla quale che va riempita di contenuti perché se è vero che la posizione il punto chiave
E il punto da valorizzare questo vuol dire che il grosso
Del lavoro di ricostruzione credo almeno se parliamo interrogo di grandi cifre di grandi investimenti deve essere fatto sulle vie di comunicazione
Che sono quelle che poi naturalmente hanno risentito di più
Del del dei drammi del del conflitto
Sul problema delle vie di comunicazione credo
Chi normalmente vive in quei Paesi
Penso a Margherita Paolini penso Ennio Remondino che sono qui sanno quanto è difficile
E quanto quel problema il problema non non fu non formale ma un moltiplicazione avrebbe un moltiplicatore
La soluzione o diciamo l'inizio dell'affrontare questo al tema delle comunicazioni ovviamente con la necessità che qui di scegliere
L'Italia impone naturalmente sull'aria nel suo complesso un'attenzione particolare ai cosiddetti corridoi otto e cinque corridoio otto lontano il corridoio cinque è quello che credo fondamentale nella logica che dicevo prima quello che congiunge il Mar Nero l'Adriatico
Corridoio che congiunge la Bulgheria Skopje poi tutta l'aria che stiamo che stiamo toccando ecco la necessità da questo punto di vista di un
è una scelta fondamentale perché attraverso una scelta di questo genere si diventa moltiplicatori
Naturalmente di scelte di sviluppo e quindi ritengo che questo sia un un percorso che sicuramente il percorso più giusto che possiamo mettere in piedi
Cito aggiungo altre due temi
Temi
Credo abbastanza
Naturali
Che sono il primo il fatto che qualunque ragionamento che riguarda i gli aiuti finanziari o interventi per la ricostruzione di quell'area hanno senso se li in loco viene una macchina politico amministrativa in grado di farle funzionare
L'assenza
Di una macchina politica amministrativa che sia in loco che sia in grado poi di recepire di far funzionare un quantità di interventi degli aiuti
E credo che sia la la la la caratteristica ecco perché io ritengo che la materia sia dell'organizzazione transitoria
L'organizzazione
Appunto che Kushner ombra credevano sulle deve mettere in piedi per la vita di quell'area
Sia in prospettiva il percorso di Institution Building
Credo che faccia parte delle condizioni per le quali tutta questa azione di ricostruzione e questo è un azione di ricostruzione che che colpisce nel vivo che ottiene i suoi risultati che non disperde invece la quantità di risorse ampia che sta arrivando e arriverà molto ampia ma che poi ovviamente ha bisogno di essere finalizzate
Altro aspetto uno degli ultimi che voglio toccare
E riguarda ovviamente il tema della del ruolo e la Serbia in tutto questo credo che qualunque ragionamento che riguarda l'area che non tocchi il rapporto con la ciò che accade in Serbia in diciamo nella Repubblica jugoslava è un tema che ovviamente diventa monco
Penso quel ragionamento che facevo prima sui corridoi e sulle vie di comunicazione
Fino a oggi di fatto insieme
Sono creati tutti i meccanismi di asta dei diritti aggiramento del del territorio serbo cosa che evidentemente non non serve né è elemento che possa favorire un'integrazione complessiva dell'area non voglio entrare nel nel tema del del del di ciò che sta accadendo dentro la Federal la la Federazione jugoslava dentro la politica jugoslava è evidente
Che finché
Rimane irrisolto quel problema
Credo che molti dei ragionamenti che ho fatto fino adesso sono duramente che rimangono un po'appesi per aria perché immaginare un un intervento che abbia un approccio globale che tocchi il tema delle comunicazioni delle vie di comunicazione che sia un intervento che regola i rapporti con l'Unione europea che sia un intervento ma insomma tutte le cose che ho cercato di dire fino adesso
Stralciando il tema Serbia da tutto ciò ecco questo di fatto una contraddizione in termini
Allora io ho detto ritengo che questa sia una questione sulla quale invece l'urgenza dei tempi è fondamentale perché lo stabilire una modus vivendi e il verificare le possibilità che lì possano esserci dei dei mutamenti delle modifiche vere
E credo che sia che si elemento chiave di tutta questa vicenda ecco ritengo necessario che non si faccia finta di niente che sarebbe l'errore più grosso sia in un verso che nell'altro
O si decide
Che verificando che in tempi brevi
Il governo io lo slavo è saldamente nelle mani di Milosevic si decide comunque di riaprire un canale perché comunque necessario dentro un percorso di integrazione oppure si decide che fino in fondo si fa a quel punto una iniziativa di marginalizzazione finalizzata però a
Alla definirà alla soluzione finale chiamiamola così della vicenda politica serba ecco ritengo che quello che sia sbagliato sia iniziare con un approccio globale dicendo qua la sede verrà quando avrà risolto i suoi problemi senza far niente perché questo accada credo questo di fatto una contraddizione in termini con l'approccio che ho cercato The disegnare prima la tanto vale fare una cosa molto più limitata fare una cosa che ha più che ha finalità molto più precise sul territorio è molto più limitate
Infine ultime considerazione che volevo fare una riguarda l'Albania credo che sia da questa vicenda gioca con considerazione scontata ma alla voglio sottolineare da questa vicenda
Etienne ulteriormente esaltato il ruolo dell'Albania e la necessità per il nostro Paese di continuare lo sforzo ingente dal punto di vista economico militare sociale che stiamo facendo nei confronti dell'Albania da un po'di tempo sicuramente dei tempi della della missione Alba
Missione che troppo spesso dimentichiamo ma che è stata credo l'inizio di un nuovo modo di essere dell'Italia dentro le relazioni internazionali
L'inizio per il modo in cui è avvenuta cioè il fatto che le istituzioni internazionali e non volevano assumersi questa responsabilità al tale se le assunta guidato una coalizione con dentro mostri sacri come la Francia
Che sono stati
Diciamo da questo punto di vista un atteggiamento molto responsabile sia perché anche questo è stato una iniziativa di lungo respiro che ancora oggi continua apportare le sue conseguenze ecco ritengo e da questo punto di vista la necessità di continuare su questo tema si è assolutamente fondamentale si è visto come anche nella fase dell'emergenza
Per quanto riguarda il Kosovo la Macedonia
Il fatto che l'Albania ci fosse ci fosse un governo albanese che con tutte le sue difficoltà però è stato il punto di di riferimento diciamo l'imbuto attorno al quale tutta l'impegno internazionale è passato in fondo è anche merito di questo atteggiamento di questo lavoro che è stato fatto quindi ritengo che sia essenziale ritengo che sia essenziale cominciare a porsi il problema della collocazione dell'Albania dentro le istituzioni internazionali insomma questo sostanziale marginalizzazione che l'Albania vissuto in tutti questi ultimi anni credo che si debba lasciare il posto invece ha una partecipazione attiva rispetto alla quale sicuramente l'Italia debba farsi
Come si sta facendo
Portavoce
Ecco credo che su questi temi ci sia bisogno
Fascista sono i temi su quale le direttrici su cui ci stiamo muovendo termino con
L'aspetto che forse posso importo mettere in moto il maggior
Impegno nel nostro Paese di enti istituzioni
E che possono da questo punto di vista svolgerà azioni importanti
è evidente che come è capitato a gran parte dei paesi dell'Est e qui dobbiamo credo Farr tesoro dell'esperienza fatta o in certi versi dell'esperienza non fatta dal nostro Paese fatta da altri Paesi
Davanti a situazioni drammatiche di guerra come sono quelle accadute lì
Viene un taglio generazionale molto netto
Cioè la generazione che normalmente una generazione che guida che ha responsabilità è una generazione che
Purtroppo la la drammaticità della guerra e delle vicende che sono state precedentemente che sulla delle precedente avvenute alla generazione che messa in difficoltà quindi comunque sia come nel caso dello Banja dove il primo ministro all'età che tutti sappiamo tutto quello che accade avviene perché c'è una generazione di giovani che ha ecco io credo che lo stesso noi dobbiamo opporci lo stesso problema nei confronti di quelle regioni nei confronti del del Kosovo soprattutto cioè la necessità di investire in termini di formazione
Di formazione qui dando le possibilità
Ecco sento che ci sono molte disponibilità oggetti università italiane di strutture italiane a dare spazi di formazione in più a quella che sarà in tempi rapidissimi la classe dirigente di quei di quei Paesi ecco ritengo che da questo punto di vista sia assolutamente necessario che ci sia un un grosso impegno
Di questo tipo proprio perché questo è un tema che abbiamo visto stagliarsi disegnarsi un po'in tutte le
In tutte le storie che dopo la caduta del muro di Berlino hanno creato nuovi Paesi nuovi classe dirigente nove gruppo dirigente aggiungo anche questo è un modo forse più efficace
Perché quelle classi dirigenti siano classi dirigenti che conoscono l'Italia che hanno un rapporto col nostro Paese con le quali si riesca a fare un lavoro comune questo perché e qui termino troppe
Troppe volte si discute di questi temi con appunto il tema generale del dell'Italia che ha un approccio molto globale eccetera e poi gli altri Paesi che intervengono
Economicamente manu militari con presenze fisiche
Molto più con la capacità di far venire di di di ecco credo da questo punto di vista che la capacità la posizione geografica del nostro paese tutto quello che abbiamo fatto fino adesso la Missione Arcobaleno che al di là delle polemiche di questi giorni
è una missione che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi che ha è stato fiore all'occhiello nei confronti del resto
D'Europa e del mondo ecco credo che tutto questo ci spinga a continuare a lavorare in questa direzione ritengo che ha le scelte le grandi scelte che il Paese ha fatto che l'Italia ha fatto su questo tema sono scelte positive sulle quali ci siamo mossi con impegno che hanno messo insieme il ruolo del governo nazionale delle regioni dei soggetti imprenditoriali che può e hanno maggiore responsabilità ritengo che su queste scelte che oggi dobbiamo poi applicarle
Cercare di renderle fatti concreti fatti precisi e ritengo che questo sia possibile se continuiamo nella direzione su cui ci siamo mossi fino adesso grazie
Ringrazio il ministro credo che dalla sua introduzione emerga molto bene quanto ci sia ancora la necessità anzi forse soprattutto ora la necessità per potremmo dire il sistema Italia di rimanere attivo anche soprattutto in questa fase di ricostruzione
Ora noi abbiamo successivi quattro interventi che tenteranno un po'di portare il contributo di differenti esperienze
Protagoniste in ogni campo di questa fase di ricostruzione
Il sindaco di Modena Giuliano Barbolini per un'esperienza di quanto può operare come può operare
L'ente locale in questa fase dottor Fabrizio Onida Presidente dell'Istituto del commercio
Con l'estero il professor Celli del Dipartimento per le politiche di sviluppo e questione del ministero del Tesoro e Giampiero Cassinelli Presidente del Consiglio nazionale dell'Arci per portare l'esperienza di diretta di un'esperienza di volontariato poi chi è interessato a intervenire può segnalarlo chiaramente la presidenza per poi tentare di chiudere con gli interventi
Che avevamo previsto le conclusioni del ministro Fassino intorno alle diciannove io
Per tentare di organizzare i lavori
Mi permetterò intorno agli otto minuti di segnalare il tempo in modo di darci come obiettivo per questi successi quattro interventi di un massimo di dieci minuti in modo da organizzare
Quest'ultima parte la discussione permetterà a tutti i presenti di rimanere fino alla fine alcuni tra i quali il ministro letta dovranno lasciarci perdere precedenti impegni però credo che se non era vero ci poniamo questo obiettivo di chiudere intorno alle diciannove permettiamo il più di assistere fino alle conclusioni
Detto questo do subito la parola a Giuliano Barbolini sindaco di Modena che ringrazio
Grazie a luglio da voi riuscire a dare un contributo anche Dini ulteriore contenimento perché il punto di vista da cui parto e che poco alla vostra attenzione
Necessariamente un punto di vista di orizzonte limitato e di respiro contenuto
Anche se spero possa essere utile a individuare percussivi iniziative possibili ma soprattutto anche a fare esplodere alcuni elementi di criticità che la situazione attuale presente propone
Noi a Modena credo solo come tante altre città di questo Paese abbiamo
Una tradizione di impegno di attenzione e di sensibilità su tutto quello che azione di cooperazione internazionale e questo è avvenuto anche nella vicenda difficilissima la crisi del Kosovo voi nella mobilitazione di impegni per sostenere gli sforzi della Missione Arcobaleno
Noi siamo stati dentro questa missione come regione Emilia Romagna nel quadro di accorati indefiniti e coordinati nazionalmente
Modena la città e la provincia di Modena si sono ritagliati in quell'ambito un'esperienza abbastanza peculiare nel senso che
Noi abbiamo gestito attraverso un collegamento un po'casuale un po'fortuito con imprenditori modenesi che operavano in Albania noi abbiamo allestì gestito il la ristrutturazione di un di una fabbrica a Scutari che è diventata un centro di accoglienza
Per una parte dei profughi e che ha costituito dopo una prima fase di avvio abbastanza difficoltosa periodicamente o in quella zona
Un'esperienza che l'Alto commissariato per i rifugiati del delle Nazioni Unite ha giudicato esemplare anche in termini di diffusione di sviluppo di fronte alla situazione che si presentava in quel contesto
E più complessivamente
Da parte nostra c'è l'attenzione la disponibilità a concorrere a tutte le azioni le iniziative che più complessivamente saranno sviluppate
Nel corso percorsi mimesi in proiezioni di tempo medio-lungo per interventi di riqualificazione e di recupero economico sociale e istituzionale di quell'aria di quei territori
Da questo punto di vista e quindi credo di aver perfettamente come devo dire almeno le credenziali per potere essere compreso nella seconda parte di ragionamento che cercherò di fare
La seconda parte di ragionamento che cercano di fare nasce da un'esperienza sicuramente particolare ma io credo utile anche per essere rappresentata a una dimensione più vasta noi abbiamo vissuto durante la fase del conflitto come come Città di Modena una contraddizione forse un po'più
Come devo dire varicose da gestire rispetto alla situazione generale perché noi siamo gemellati da trent'anni con una città della Serbia novi Sad traviso nella Vojvodina e quindi mentre non è mai stato in discussione
Diciamo così Lacco la giustezza e la nostra condivisione almeno dal punto di vista politico istituzionale della scelta che è stata compiuta dal governo dall'Alleanza atlantica e quant'altro
Abbiamo insomma sentito con
Con difficoltà evento con difficoltà una situazione
Che vedeva cui gruppi di cittadini modenesi che sono legati a quelle zone che hanno rapporti che vedeva l'associazionismo in particolare l'Arci impegnato direttamente nella gestione d'anni di esperienza e di collaborazione con con la realtà
Vivere un punto di contraddizione molto forte
Abbiamo tenuti va poco Tipu con difficoltà anche quando come devo dire
Cadevano le bombe
Noi non abbiamo ceduto alle richieste che qualcuno ha fatto improvvisamente in questa città di togliere il nome a un parco cittadino intitolato la città di Novi Sad
Anche il sindaco di Novi Sad ci ha fatto sapere che ha come devo dire ricusato la richiesta che da qualche parte veniva della popolazione di sopprimere il nome della una delle più importanti città viene strade di Novi Sad che intitolata appunto alla alla nostra città
Le bombe sono finite i rapporti sono ripresi con maggiore intensità
E io volevo approfittare di questa occasione finiscono al Pd sicuramente per rappresentava una situazione di grande difficoltà che avevo anche accennato al ministro Fassino al ministro mette che il ministro letta nel suo intervento ha in qualche modo richiamato
Cioè noi abbiamo bisogno di capire io credo che nello sforzo di ricostruzione i territori le reti di città nelle relazioni fra ambiti territoriali possono svolgere una funzione preziosissima
E credo costituire un volano un elemento del di motore di di crescita e di accelerazione di processi
Però noi avremmo bisogno dicono voi tutti ma sono se permettete una dimensione vocale che ai senso dei propri limiti ed è l'ambito entro cui può agire noi avremo bisogno di un contesto in cui si è un po'più come devo dire possibile cogliere so che si può fare come faccio qualche esempio per per per per arrivare a dire che stiamo ragionando di cose concrete voi sapete che Novi Sad avuto i tre punti distrutti
Non è una cosa di poco conto sono quaranta mila persone che
Che stanno da un'altra parte del fiume e quindi che nelle relazioni con la città quotidianamente si devono muovere sulle chiatte che non è un modo agevole
è stata distrutta dalla fine via c'è un problema energetico c'è un po'prima di riscaldamento ci sono problemi vari di approvvigionamento situazioni davvero complicatissime con l'inizio delle delle scuole con inizio
Della stagione invernale e quant'altro
E c'è una straordinaria necessità di
Azioni di sostegno di aiuto
In parte di tipo umanitario ma soprattutto in termini di interventi che guardino nel medio periodo alla possibilità di ricostruire anche dell'opportunità di occupazione contatto perché le conseguenze
Per la distruzione raffinerie di altre fabbriche sono disoccupazione eccetera
Allora i Suns hanno un problema in più che come è noto sono anche prima della guerra ma a maggior ragione adesso all'opposizione del governo di Milosevic
E quindi devo dire deponendo da due parti le ponendolo perché ci sono i problemi di difficoltà che sono la conseguenza della guerra che ho ho richiamato e soprattutto perché ci sono per ritorsione di Milosevic
E la situazione è davvero complicatissima
Noi abbiamo dei rapporti c'è stato una delegazione che è andata giù insomma noi siamo in grado di fare alcune iniziative di solidarietà
Ci hanno chiesto se possiamo poco anni qualche mezzo per la raccolta dei rifiuti
C'hanno un problema di come devo dire di scavatrici perché c'è anche un tema legato
Si vive e si muore e quando la città sono spaccati in due i cimiteri sono da un'altra parte si pongono una serie di problemi de di gestione cioè cose di ordinaria complessità queste noi siamo in grado in qualche modo verrà una delegazione a fine settembre troveremo la maniera di di di di di dare questo e altre forme di aiuto
Però la grande esigenza che c'è in quella realtà
Interventi di tipo infrastrutturale e interventi di sviluppo di implementazione di attività di piccole e medie imprese
Da questo da questo punto di vista voglio anche dire voi sembrare cinico spero di essere compreso è una straordinaria opportunità anche per il sistema Paese nostra rispetto all'esigenza di sviluppo di posizionamento del contatto
Però rispetto a questa problematica noi cosa devo dire ci dobbiamo misurare col come ma che è noto cioè che lì c'è un una situazione
Governativa ben definita ci sono dei personaggi che Nenni rispetto alla comunità internazionale hanno avuto il giudizio nei
Vessazioni che meritavano
Si tratta di vedere però che tipo di sparsi la politica riesce
Ad aprire che tipo di situazioni però sapendo che qui non non siamo nella situazione in cui i tempi possono essere dilatati lungamente perché l'imminenza di situazioni può determinare una situazione di assoluta criticità e drammaticità e soprattutto vi c'è un problema di sofferenze e di disagi delle popolazioni le quali ovviamente hanno spazi di per agire momenti democratici ma sappiamo anche che in quella data sono fortemente limitati condizionati e quindi il il mio intervento e finisco è un intervento che sottolinea da un lato la possibilità vera di mobilità grandi energie in termini di impegno di tensioni e di progettualità
Che però rappresenta almeno con riferimento alla sede ma credo che questo sia un modo abbastanza ineludibile per ragionare voglio dire su una politica di ricostruzione dei Balcani sottolinea la richiesta che l'azione del governo
Il concerto delle
Al dell'alleanza e a livello europeo Possa in qualche modo consentirci di individuare dei percorsi del del delle soluzioni possibili e praticabili
Altrimenti rischiamo di avere una situazione che si congela sempre di più con il rischio che poi quelle situazioni di difficoltà alla fine risultino in qualche modo un elemento che va a rafforzare il senso di nazionalismo e la necessità in qualche modo di Stato
Di stato di niente di di di di di di situazione assolutamente critiche di emergenza a vantaggio del regime di Osiris di Milosevic e non conto con lo stesso tipo di greci
Mi sembrava questo la testimonianza che e soprattutto spero qualche elemento di interesse ma soprattutto è la sottolineatura di una di un momento di criticità e anche un invito a a potere ricevere indicazioni che ci facciano uscire da quello che è sempre stato un po'il problema
Che ha caratterizzato anche il nostro apporto di gemellaggio di alleanza
Cioè una possibilità di lavorare molto sotto il profilo della mi capita degli scambi cultuali degli elementi di di relazione
E però pochissimo di riuscire a stringere ciò che maggiormente era interessante
Per i due interlocutori e cioè una cooperazione un interscambio di tipo economico che produce esso compassione reddito il miglioramento complessivo della qualità della vita
Simoni Ansa su esigenze che abbiamo più volte sentito riproposto durante la discussione un coordinamento e di un quadro generale finché poi i diversi attori possono cooperare nella fase della ricostruzione
L'altro intervento come aveva annunciato do la parola al dottor Fabrizio Onida presidente dell'Istituto del commercio con l'esterno
Se io posso credo solo dare
Un paio di riflessioni sul quadro prima sul ruolo
Che l'ICE
Tenta di avere in questo in questo quadro
Premettendo che gli elementi fattuale in manchiamo
Parecchio anche se abbiamo appunto la disponibilità di un di una rete
Inoltre personalmente devo confessare che il coinvolgimento e la conoscenza pregressa di questa realtà è abbastanza modesta
Su quattro io mi limiterei ricordare si tratta
Non soltanto con riferimento al Kosovo e alla Serbia ma l'insieme dei Balcani
Di una realtà
Altrettanto vicina ente e importante per alcune fare per alcune regioni del nostro sistema produttivo anche se limitata nel suo assieme verificati dell'interscambio tanto per avere un ordine di grandezza sommando assieme tutti questi Paesi dell'ex Jugoslavia in includendo Cile Albania tra esportazioni e importazioni siamo nell'intorno dei dodici mila miliardi di interscambio export più importa eravamo meglio perché naturalmente tendenze recenti non sono al momento ma alla caduta
Il che significa circa l'uno e mezzo per cento dell'interscambio complessivo del dell'Italia
La quantità limitata non significa tuttavia che ci siano scarsi interessi o scarse ricadute perché alcune aree
Tipicamente il Nord Est Veneto Emilia e Marche e in parte are del produttori delle piccole imprese del Mezzogiorno gravitano in modo sensibile su questa realtà
Da cui quindi la la stima dei danni l'interventi finanziare la importanza di un inserimento nel grande disegno dalla ricostruzione per noi chiaramente riveste un'importanza notevole sulla stima dei danni o no credo che siano già state portate delle cifre mi posso solo confermare dal gli elementi che ho delle stime fatte dall'International Management Group di Sarajevo se non ho letto male i reietti riporta i rapporti recenti sono tutte stime soggette a revisione per quanto riguarda il Kosovo complessivamente la grossa voce l'edilizia residenziale come noto siamo sul due mila trecento miliardi di lire su diciamo un miliardo e qualcosa di euro
Per quanto riguarda la Serbia la cifra sui quattro miliardi di dollari circa quasi otto mila miliardi di lire
La parte qui preponderante essendo non solo le infrastrutture ma i danni all'economia ma queste stime ripeto saranno comunque soggette a la revisione e di conseguenza e credo che sia importante concentrare l'attenzione sugli strumenti e su alcune realtà di intervento con un'unica notazione finale su questo primo punto sollecitato dall'osservazione del ministro letta circa il rischio che l'Europa vada incontro ad una politica
Contraddittoria tra aprire e favorire l'associazionismo da un lato e difendere tutto sommato posizioni di conservazione dell'industria
Un uno dei modi credo per prevenire questo rischio purtroppo presente nella tradizione della politica economica estera dell'Unione europea e di promuovere la presenza di retta di impresa europee e italiane anche in questi Paesi
La il fatto che un'impresa operi sul come impresa multinazionale comporta degli interessi come si dice interni
Alla al mantenimento di mercati relativamente aperti perché un'impresa ha bisogno di mantenere alla circolazione dei prodotti intermedi dei componenti
Di flussi finanziari e di conseguenza per l'Italia questo significa favorire non solo in questo mercato come noto una maggiore attenzione dell'impresa e alle opportunità di essere dentro questi mercati come non solo licenze di Proconsolo come esportatori naturalmente ma come licenze di produzione come Investimenti come accordo di collaborazione industriale
Vengo al secondo punto dice che può fare in questo contesto a in cui tra l'altro le istituzioni preposte come noto partono già con una pluralità on un G otto G7 Unione europea quindi con qualche rischio di sovrapposizione di scarso collegamento dice non può certo ambire a ad aiutare un coordinamento come si suol dire tra queste istituzioni
Può aiutare a veicolare le informazioni rilevanti che nascono dagli interventi di questi diversi livelli perché le imprese che tipicamente non hanno strumenti e di informazione di contatto molto sviluppati possano percepire le sedi in cui entrare le opportunità le procedure in tempi quindi io vorrei sottolineare innanzitutto un contributo che è costituito dal fatto s'stesso di disporre di una rete in loco di uffici come noto accanto alle ambasciate in questi Paesi
Abbiamo uffici Lubiana Zagabria Sarajevo
Belgrado apriremo a Skopje poi abbiamo Tirana
Poi abbiamo non dimentichiamolo uffici nei Paesi circondi ciniche sono interessati da Atene a Bucarest Budapest a Sofia
E da ultimo non irrilevante disponiamo di un ufficio stabile abbastanza ricco di risorse a Bruxelles perché Bruxelles è chiaramente uno dei punti di passaggio
Delle informazioni degli interventi questa rete è una rete che fornisce naturalmente innanzitutto informazioni
Ma anche contatti
Il sito dice di Belgrado ad esempio è già operativo e credo sia già fruibile per ottenere le informazioni che vanno dalla stima dei danni alla mappa della località
Al procedere di queste di questi interventi ripeto sito ICE significa collegamento anche con l'ambasciata
Il nostro uomo è in contatto diretto con l'ambasciatore Sessa cerchiamo dovunque dovunque operiamo di essere due mani che operano per lo stesso obiettivo alla mano dell'ICE la mano dell'ambasciata degli addetti commerciali dei consolati
Un secondo livello è quello che attraverso la Rete fornisce delle conoscenze un pochino più
Rivolte alle specifiche esigenze dell'impresa ENI preferisco sondaggi di mercato ad analisi di specifici segmenti dai materiali per l'edilizia pezzi di ricambio
Il settore del legno gli elementi per l'arredo l'agricoltura
Parliamo insieme di normative e di
Valutazioni operative di quali
Quale domanda sta emergendo in concreto nelle singole
Realtà di questi territori
E insieme al sondaggio di mercato vengono problemi non banali come quelli dei contatti contatti con l'amministrazione pubblica contatti con gli studi professionali
Non vorrei sottovalutare il ruolo che il nuovo avendo un ufficio un sensore in blocco hanno queste informazioni che non sono più solo le informazioni dal sito web ma sono informazioni per l'impresa che Holbrooke con l'impresa che operativamente ha bisogno di sfondare le barriere di conoscenza locale
Un terzo aspetto in quello chiaramente della formazione che occupa uno spazio limitato nell'intervento promozionale di assistenza che fornisce dice prevalentemente anzi promozionale in questo caso non è forse un immediato l'obiettivo ma sicuramente rivestirà un ruolo importante e mi riferisco sia la formazione di di di quadri funzionari di queste costituendi amministrazione ricostituente amministrazioni pubbliche
Sia formazione delle imprese italiane perché imparino le regole del gioco per entrare nelle procedure nelle gare
In tutto ciò che è richiesto per non essere emarginati o in qualche modo perdere delle opportunità
Fino a ai problemi dalla subfornitura dei terzisti noi abbiamo un sistema come noto che vede poche e poche grandi imprese traenti una serie un agglomerato spesso disordinato di fornitori specializzati
Perché anche costoro entrino nel gioco corre fornire una certa formazione di capitale umano che in ultima analisi è quello che garantisce
Infine se vogliamo la presenza a Tirana la presenza che vedrà anche la Fiera del levante Tirana per le secondo anno dal ventuno al venticinque ottobre
Può essere visto come un elemento di sostegno esterno rappresentò l'Albania chiaramente una base una base operativa in tre Levante per questi per queste realtà
Io concludo procurando me stesso naturalmente la nostra alla nostra struttura dire di svolgere questo compito che accennavo prima c'è un compito molto se vogliamo modesto di livello operativo non non non facciamo le strategie non facciamo
Le politiche ma siamo in grado di fornire a Keita strategia chi fa politica chi organizza degli interventi dei supporti a volte di grande rilevanza proprio perché disponiamo di persone dedicate di canali di comunicazione diretta non solo dei nostri italiani che operano in questi uffici che sono pochi ma del personale locale
Ricordo ad esempio che al convegno di Bari uno del relazioni che hanno dato un contributo conoscitivo rilevante era il nostro tra i dannati sedeva in grado un servo di elevata qualità e se permettete come ultimissimo a conclusione
Al di là del del compito che il sistema Italia industriale italiano svolgerà nella ricostruzione fisica delle ricostruzioni infrastrutturale nel nel decollo dell'economia mi auguro che questo sistema sia in grado anche di contribuire alla costruzione in questo caso di una di climi di democrazia più compiuta e di civiltà più compiuta perché tutti siamo convinti del ruolo che l'Italia può e deve avere al di là dell'affare al di là del business al di là dell'intervento della famosa nicchia anche per favorire la crescita civile politica di questa realtà
Bene grazie
Il professor Onida
E io darei subito la parola a un anno
Esperienza
Il dipartimento per le politiche di sviluppo e l'equazione nel ministero del Tesoro al professor Luca Celli
Grazie
Partirei dal perché una struttura come la nostra si occupa possente si interessa al problema dei Balcani
Noi abbiamo istituzionalmente il compito di occuparci dello sviluppo delle aree depresse del nostro Paese
Cosa entriamo con quello che succede dall'altra parte dell'Adriatico
Credo che chi ha avuto in questi mesi l'esperienza vedo per costruire la progettazione di tutta l'utilizzazione dei fondi comunitari e non solo
Delle regioni del Mezzogiorno sa quanto
Quello che è successo nei Balcani ha influito in termini di aspettative
Dei disagi
Forse di danni forse un po'accentuati avvolte
Nel versante italiano
Troverei a affrontare molto brevemente quattro punti
Ha senso parlare di ricostruzione
Noi abbiamo la sensazione che col termine ricostruzione in tutte le persone
Nasce inevitabilmente
Nel sospetto che ricostruiamo la situazione precedente
La situazione precedente dell'area balcanica non è una situazione che sia funzionale
Fallo su sviluppo di quell'area e allo sviluppo del rapporto tra quell'aria d'Italia
Quella struttura economica nasce all'interno di una divisione internazionale del lavoro appoggiata sull'Unione Sovietica di vecchia
Fondata nasce nell'area del Kosovo come un'agricoltura di sussistenza più contrabbando e certamente parlare di ricostruzione
Di questo genere significa penalizzare l'Italia che il punto di arrivo di queste correnti negative che possono passare in quel Paese
Anche dal punto di vista sociale o politico l'esperienza di questi Paesi non è certo un esempio da ricostruire
La convivenza delle varie etnie ha dimostrato che quel modello di convivenza non regge
Allora ricostruzione non può che essere in realtà un modo diverso di dire che noi vogliamo proporre quello che un tempo si sarebbe chiamato un modello di sviluppo di quest'area che cerchi di rispondere ad alcuni elementi il primo affronto così il secondo punto il modello di sviluppo che dobbiamo impostare per il Balcani non può essere ne importato dall'esterno né troppo accelerato credo che l'esperienza russa
Con agli sforzi
Lodevoli chiamiamoli così del Fondo monetario internazionale di aiutare le vecchie burocrazie la mafia nel prendere possesso di tutta la macchina statale
Sia un esempio che non dobbiamo riproporre e allora anche alcuni momenti alcune esperienze di rapporto tra l'Unione Europea e quest'area deve pensare a un momento vogliamo chiamare così di decantazione di quest'area che permetta alle strutture politiche amministrative ed economiche di quest'area
Di essere compatibili con l'impatto che è una struttura sociale economica e politica come quella europea può a vere su quell'ambiente
Secondo deve essere uno sviluppo che tiene sempre fortemente intrecciati variabili economiche sociali politiche amministrative
Molte scelte che facciamo di tipo amministrativo o economico hanno immediatamente conseguenze sugli altri piani e se non riusciamo a costruire un approccio integrato di tutti questi elementi lo sviluppo non lo faremo
Terzo
Non possiamo pensare come già dicevo di importare lo sviluppo dall'e sterno quindi dobbiamo cercare di partire
Da alcune connotazioni specifiche che la cultura di questi Paesi hanno e favorire lo sviluppo di un loro modo diverso diverso
Lo sviluppo che proponiamo non può essere omogeneo su tutto il territorio non possiamo far finta che la differenziazione tra etnie
E non solo tra esperienze culturali politiche diverse venga azzerata per un ipotesi omogenea credo che come l'esperienza italiana ha dimostrato e dove forse siamo anche noi più forti di altri Paesi e quindi più facilmente riusciamo anche ad avere un ruolo internazionale su questi temi pensiamo molto capaci di costruire distretti differenziazioni sistemi integrati locali piuttosto coesi piuttosto che un grande sistema paese anche se è ovvio che questo è uno degli obiettivi che abbiamo
Allora anche da questo punto di vista forse dobbiamo ragionare anche sullo sviluppo in maniera diversa brevissimo in maniera da non portare via ulteriore tempo
Credo che noi dobbiamo anche preoccuparci dei problemi che questa esperienza dei Balcani hanno sull'Italia e non semplicemente di quello che noi possiamo fare sui Balcani
Se il territorio balcanico per esempio è articolabile in due aree diverse c'è un'aria
Poggiata sull'Adriatico e un'aria Interna in realtà noi potremmo dire che esiste una specie di scusate il termine non vuole essere colonie lago Adriatico cioè di modalità di concezione dello sviluppo economico di quest'area assolutamente integrato dove forse le vie di accesso accerti i posti nei Balcani si svolgono in Italia
Partendo dall'Italia dalla struttura già esistente in Italia
Senza costruire cose faraoniche in condizioni assolutamente difficile
Secondo
Che la presenza dei Balcani vicino all'Italia pone un problema
Per noi molto difficile
Anche in termini ideologici da affrontare che quello del governo della delocalizzazione dell'impresa
Perché nei Balcani dato che la vita costa vale niente figuriamoci il lavoro
E noi non possiamo pensare di fare una concorrenza di prezzo
Però dobbiamo impostare un ragionamento in cui anche gli stessi fenomeni naturali di delocalizzazione che il nostro sistema produttivo farà verso quest'aria devono essere governati
Non far finta che non esistano demonizzati
E questo di fatto significa riportare al centro di una riflessione che noi per esempio abbiamo messo nel piano di sviluppo del Mezzogiorno
Che il problema fondamentale che noi abbiamo e di riportare l'Italia al centro del Mediterraneo non dividerci come ai margini dell'Europa
Se facciamo questo
Può darsi che anche l'esperienza dei Balcani ha un senso diverso per noi
Finisco con un brevissimo con riferimento a una riflessione che non abbiamo fatto su quelli che possono essere gli spazi per l'Italia
Identifichiamo tre cose diverso e forse anche tre soggetti e tre modi di muoverci
Non discorso sulle infrastrutture
Dove per esempio il richiamo che fa fare spesso Bernabé sulla nostra difficoltà di avere grandi aziende uno dei problemi veri del nostro Paese
Ma dove certamente anche per la rete di relazioni che abbiamo costruito in questi anni possiamo avverrà un ruolo non solo come quello che ricordava il ministro letta di essere uno dei tanti soggetti pagatori
Di progettazione ed esecuzione americana anche se sappiamo tutti che alcune multinazionali americane prima della guerra avevano fatto studi di fattibilità molto approfonditi in aree che guarda caso non sono mai state toccate dai bombardamenti
Secondo problema è quello dell'individuazione di distretti sociali economici e produttivi abbastanza integrati
Da supportare da parte di analoghe strutture italiane in forme di gemellaggio che come in qualche modo quella che ha già raccontato il sindaco di Modena tra istituzioni sono anche tra sistemi di impresa
E quindi noi credo che abbiamo un'esperienza forte che possiamo portare un terzo elemento che io chiamo quello degli assetti di convivenza queste un terzo problema dello sviluppo dei Balcani e qui credo che le istituzioni il volontariato in modo se volete molto italiano
Di vivere percepire collettivamente la Missione Arcobaleno per dirne una rispetta un resto d'Europa che ha vissuto questa esperienza in maniera totalmente diverso sia un elemento fondamentale
Da vendere su questi territori
Questo però assenso se il sistema Paese fa sistema
Se cioè esiste un coordinamento reale di tutte le iniziative non solo nei Balcani ma anche in Italia che abbiano conseguenze un riflesso
Credo che noi è vero che abbiamo cercato di evitare la molteplicità delle agenzie giustamente il ministro letta lo ricorda però ancora non abbiamo raggiunto un livello di semplicità univocità degli interventi del nostro sistema
Che ci faccia essere capaci di competere con nazioni che storicamente o perché le esperienze coloniali o per l'altro continuano a saperlo fare
Quello che un tempo qualcuno di noi chiamata all'imperialismo
Grazie dottor Celli
Prima con intervento del professor Onida abbiamo avuto un quadro di uno degli strumenti
Che l'Italia a disposizione venne a Prati ricostruzione che condisce ora con questi interventi abbiamo avuto un con quattro di opzioni possibili e di indizi
Dico prima di dare la parola c'era sì me li ringrazio
Il sottosegretario Minniti che malgrado un impegno improvviso a Roma di governo proprio sul tema dei rapporti con l'Albania con un vertice che ci è stato queste in mattinata
A Roma c'ha comunque tenuto ad essere presente anche il professor Bernabé
Che ho visto al privato noi ci siamo così avviene a avviando verso le conclusioni ora io do la parola
Come preannunciato Giampiero esimenti presidente del consiglio nazionale dell'Arci c'è una di quelle esperienze di associazionismo e di volontariato che nell'area in passato al svolte tuttora svolge un ruolo attivo
Di contributo particolare al tema la ricostruzione
Ma io ho ascoltato non solo una parte degli interventi ma
Se faccio riferimento alle cose che sono state dette qui da Pasqualina Napoletano dal ministro letta adesso in questo intervento che che mi ha preceduto da altri
Trovo un quadro che fortemente condivide diciamo di di riflessione impostazione della sfida che noi giochiamo nei Balcani che deve
Caratterizzare caratterizzerà
Tanta parte dell'impegno
Del nostro Paese nella sua area di riferimento ma come
Come elemento fondamentale diciamo della politica estera del nostro Paese
E che
Caratterizzerà la fase vera come è stato detto di costruzione dell'Europa dell'Europa
Che appresso in questi anni
A camminare verso la dimensione reale dell'unione europea
Questo mi fa dire che se questi impegni se questi orientamenti che ti sono stati
Proposti
Vengono diciamo
Perseguiti e portati avanti
Cercando ancora una volta le energie profonde del nostro Paese
Tutte le energie profonde del nostro Paese
Io credo che dentro questa sfida sì posso riconoscere
Il Complesso della Società italiana
Anche di quella che è stata fortemente segnata dalla guerra
Anche quella che questa guerra non ha condiviso
Anche quella che ha testimoniato
Un dissenso reale rispetto all'andamento delle vicende che se riconosciuta in questi orientamenti perlomeno in gran parte prima ancora che il conflitto si sviluppasse
Dico questo perché c'è un terreno
Di collaborazione di partecipazione
Che secondo me noi dobbiamo vagliare molto meglio
Perché possiamo fare di più anche che rispetto alle tante polemiche
Voglio dire la Missione Arcobaleno
è qualcosa che è stato utile a questo Paese
Nello sforzo che ha profuso
Per tenere una
Posizione responsabile all'interno della vicende di questi mezzi
è qualcosa che ha testimoniato l'Energia appunto profonda che vi sono nel nostro Paese di solidarietà di partecipazione
E credo che noi non facciamo un buon servizio alla scommessa di salute è stata fatta in questa direzione
Se non vediamo anche quello che possiamo migliorare
Se non vediamo anche quelli che sono problemi
Di ascolto
Il rispetto delle esperienze che ciascuno conduce
Di potenzialità di intervento che si possono mettere in campo
Dei difetti di programmazione anche di operatività che vi sono stati
Credo che si può superare
La difficoltà che si può superare
Un elemento
Di incomprensione di frantumazione delle presenze verso la realtà dei Balcani e che si può dare pienezza l'intervento dell'Italia
Il ministro letta poi ha introdotto una questione che secondo me molto utile dobbiamo
Definire bene
E le questioni inerenti all'urgenza le questioni inerenti diciamo al medio periodo
E dobbiamo vederlo in tutte e due le direzioni l'urgenza ecco non so sono stato ancora Pristina all'inizio di questa settimana
A me pare che con l'avanzare dell'inverno non essere sì posso dire che c'è una situazione ancora di profondo ritardo in quella realtà adesso per esempio sono due giorni che a Pristina non c'è stato nemmeno al corrente elettrica ventiquattro ore su ventiquattro
Il processo di ricostruzione in questo caso delle casse proprio mi pare che sia ancora in grande difficoltà ma non rispetto ad uno standard astratto rispetto ai due mesi che debba essere coperti Priebke prima che la stagione entri
Diciamo nella nel nel nella situazione drammatica che che che si può determina
Penso che dobbiamo fare di tutto per convogliare le energie necessari ad affrontare nel modo più
Più ottimale possibile chiffon questo
Questo problema investe in vista dell'inverno e abbiamo ancora lì mi pare una frammentazione di interventi
Diciamo anche delle difficoltà oggettive sul campo mancano Torrita di riferimento cioè un problema molto serio
Che credo
Un paese come l'Italia a interessa in primo luogo che siano per lo meno perlomeno in parte significativa risorse segnalo un tema noi gestiamo un campo nomadi a Pristina mille duecentonovanta
Abbiamo fatto di tutto per tenerli perché se ne volevano andare
Quelli vogliono venire in Italia c'è nelle riunioni si discute di questo abbiamo proposto recentemente un intervento straordinario anche all'ambasciata italiana per portargli dei prefabbricati della zona di amici
Cito questo soltanto come esempio altrimenti tra due messi lì ci sarà un problema sì sarà un problema che noi in quel caso non saremmo in grado di di fronteggiare in alcun modo
Ovviamente questo sì
Trasfondere l'altra questione che che è stata affrontata che riguarda che riguarda la Serbia anche lì io lo dico che soltanto con un titolo evidentemente
Che e
L'inverno determinerà anche anche le condizioni politiche
Le condizioni politiche della ricostruzione civile democratica di cui stiamo parlando
è stato detto tutto io non aggiungo non aggiungo nulla ma penso che possiamo fare
Penso che possiamo agire con i forti consolidati rapporti le iniziative le presenze che abbiamo in quella realtà per poter significare quanto più possibile
Un
Un intervento che si è voluto tenere aperte tutte le condizioni perché sia credibile appunto l'avanzamento di un processo di riconciliazione di dialogo di interlocuzione
Che cosa possiamo fare sul sul medio periodo
Qui per esempio il sindaco Barbolini ma anche altri
Hanno indicato io lo vedo dalla nostra finestra concernente l'anno indicato
Quella che la potenzialità adesso bar veniva detto addirittura del lago Adriatico quella che è la potenzialità del rapporto diretto tra le comunità
Di qua
Dall'Adriatico e di là dall'Adriatico e un lavoro che noi per esempio per quello che abbiamo potuto abbiamo fatto per anni
Prima dell'inizio di uscita fu del del conflitto
Slovenia Croazia e se poi durante tutta tutta quella fase
Io credo che diciamo le condizioni perché su questo terreno possono avanzare
Processi positivi che coinvolgano tutto o l'associazionismo come l'imprenditore io e con me la possibilità di rapporti diretti tra le municipalità le Province e le Regioni le realtà di credo che per tutto questo sia aperto e che ancora la vicenda di questi mesi lo dimostra io credo che sia difficile il regimentare tutto questo ecco io con cui su questo punto vorrei intervenire perché altrimenti se nel senso di polemiche ideologiche che non esiste io pongo un problema vi pongo un problema con con Piero Fassino abbiamo discusso anche altre altre volte è difficile in regimentare tutto questo
Abbiamo avuto in passato esperienze che non sono ripetibili ma di tavoli di coordinamento di momenti di concertazione che mancano da troppo tempo
Mancano da troppo tempo
E che riguardano anche questo tessuto profondo anzi riguarda in primo luogo questo tessuto Truffaut io penso che diciamo un bel capitolo di un libro sia bello anche perché a un certo punto finisse apre senz'altro apre un altro capitolo fa continuare diciamo una storia su un altro scenario penso che rispetto alla vicenda dei Balcani a partire dal Kosovo in questa fase non siamo di fronte a un programma di questo genere riaprire ulteriormente finito lo spazio a che si esprimano le energie
Le energie del nostro per il nostro Paese e guardare sul medio periodo anche questa è una cosa l'ultima che dico credo di una certa importanza
Quando si parla di tessuto civile e democratico si parla
In primo luogo di tre questioni le unità amministrative
E lì siamo in condizioni diverse in una situazione disastrosa dall'Albania al Kosovo per un verso il fatto che diciamo le municipalità in Serbia non contano assolutamente nulla perché in gran parte scorso sono dell'opposizione sono state diciamo quasi tutte salvo la
Il link specifici
Il secondo luogo si parla dell'imprenditoria e qui è stato detto benissimo
Prima in terzo luogo del tessuto associativo democratica voi sapete che io io lo lo cito su dall'esperienza personale ho tenuto una riunione di cento cinquanta organizzazioni cosiddette potremmo per capirci in italiano di terzo settore
Nel novembre scorso
A a su Boötis e a Belgrado
C'era un tessuto e in gran parte indipendenti non in gran parte indipendente
Io penso che noi dobbiamo favorire programmi che vadano in questa direzione allora mi domando è stata fatta la task force su questa parte che riguarda diciamo l'implementazione del tessuto democratico
Che riguarda la micro impresa che riguarda anche l'esperienza di microcredito
Che riguarda la possibilità di trasferire know how sul terreno dell'organizzazione di impresa sociale di processi partecipativi che si occupino della promozione culturale della promozione partecipative
Dove trovano una sede di coordinamento con tutto il resto perché la mia domanda non è di non voler mi coordinare con altri la mia domanda di sapere dove ci si coordina
E io credo che su questo possiamo fare
Scelte positive e passiamo a riannodare collaborazioni che si sono allentate nella fase più drammatica della guerra il mio è un invito un invito pressante credo però che se noi affrontiamo seriamente diciamo e fattivamente
Le condizioni di una collaborazione nel nostro paese di un organizzazione di tutte le energie disponibili forse possiamo dare una credete credibilità effettiva la possibilità che l'Italia giochi tutte le sue carte in questa sfida decisiva
Creazione Giampiero Cassinelli ora prima di dare la parola al professor Bernabé e al ministro Fassino per le conclusioni o due richieste
Di
Brevi interventi la prima del digerito Baraldi direttore generale dell'agenzia delle Regioni per la cooperazione internazionale foglie lisce per lei dell'istituto agronomo del ministero degli esteri
Ma il primo punto Gildo varante
Io vi ringrazio
L'appello alla brevità è legato anche al fatto che poi appunto sia il professor Bernabei che il ministro Fassino ad un impegno alla festa nazionale fra milanese successiva accolgo volentieri a questo il
Sono appunto il direttore generale dell'Agenzia delle Regioni per la cooperazione portino anzitutto i saluti e le scuse del presidente che non è qui proprio perché questa mattina a Bari
C'è stata una riunione straordinaria della conferenza dei presidenti delle Regioni qui non presenti anche il sottosegretario Minniti sottosegretario Ranieri eccetera sul tema la ricostruzione dei Balcani e quindi entro subito nel merito
Dicendo rapidamente che risparmiando che ciò che le regioni e gli enti locali hanno fatto prima della guerra soprattutto in Albania
Risparmiando vi molti lancia citato importanti interventi fatti in aiuto in assistenze rifugiati kosovari e parlando invece dell'oggi e del domani mi sembra più interessante
Si sta cercando di mettere a punto come sistema delle regioni in modo unitario e questo crea con fatto importante rispetto alla frammentarietà con cui molti interventi anche mirabile dei greci sono stati in passato un piano di azione
Studiato per ora sull'Albania ma di cui dirò rapidissimamente
I filoni e le metodologie perché quello stesso gli stessi filoni metodologie
Sono gli stessi che reggeranno il piano verso gli altri Paesi balcanici e in particolare verso la Serbia
Dico in particolare per due motivi perché imminente un vera e propria catastrofe umanitaria come già ricordato dal sindaco di Modona
Perché è un Paese determinante nel contesto della balcanica anche per i livelli di sviluppo elevato quello arrivato
Allora dico rapidamente che i tre filoni su cui articolato in questo piano del sistema delle regioni sono sostanzialmente quello più tradizionale della cooperazione col attinente al campo sociale
Quello più specifico delle amministrazioni decentrate delle regioni e degli enti locali ivi compresa la città di Modena anche se il sindaco purtroppo non è più presente e cioè il rafforzamento istituzionale
Della capacità di amministrazione periferica in questi Paesi
E della capacità di offrire servizi al territorio
E il terzo che reputo in questo dichiarando assolutamente raccordo con Celli estremamente importante
E cioè il supporto e iniziative di sviluppo economico su base locale su piccole e media scala legato soprattutto ai settori da piccola e media impresa della micro impresa dell'artigianato
E del cooperativismo su questi tre filoni si sta mettendo a punto in parte già iniziato ripeto un piano per l'Albania
Con quali modalità
Le modalità sono innanzitutto la capacità del sistema delle regioni di coordinarsi al proprio interno quindi di evitare la frammentazione che pure c'è stata anche in episodi magnifici come quelli della Missione Arcobaleno in cui le Regioni sono uscito a concentrarsi nel campo di Valona ma poi c'è stato chi è andato di qualche andato di là in modo un po'dispersivo
Favorendo la dispersione
La concertazione con il governo proprio perché non è possibile che all'interno di uno stesso sistema Paese non sappia la mano destra cosa fa la mano sinistra l'Albania è emblematica sulla disorganizzazione da questo punto di vista
Il coordinamento territoriale non in senso in positivo sarebbe non soltanto una contraddizione terminologica ma anche ma un errore
Reale pensare che le regioni possono coordinare in modo in positivo i propri enti locali la propria città
Ma cercare di operare come sistema quindi di coinvolgere il più possibile all'interno di questo piano le autonomie locali
L'utilizzo sistematico su questi tre filoni
Delle forze di piccola e media grandezza del territorio faccio un particolare riferimento alle Cispel i servizi di dei pubblici servizi degli enti locali che hanno una grande potenzialità la stanno già mettendo a punto
Non a caso in Albania stanno predisponendo un uno sciogliendo la durata è di dieci giorni e sulla loro capacità di operare e già ce
Ma anche a tutta la rete delle leggi dell'associazionismo mi riferisco soprattutto con l'associazionismo presente capillarmente in tutto il territorio come quello dell'Arci Capello intervenuto quello delle ACLI e così via
Anche e soprattutto a tutta quella rete della piccola media impresa del cooperativismo che non ha gli strumenti mezzi la capacità di operare in modo autonomo come invece avviene ovviamente per la grande impresa
Questi sono gli elementi molto stringati di questo Piano e e già a avanzatissima fase di definizione per quanto riguarda l'Albania partito io giovedì per concretizzarlo e che e a far in fase di studio per gli altri Paesi balcanici
Concludo solo con un ultimo riferimento che reputo interessante forse anche per il ministro Fassino
E c'è un'altra attività che non riguarda solo l'area balcanica ma tutti i Paesi dell'est e del sud però ha una particolare rilevanza tanto a bacca nera balcanica eh creare e lo stiamo facendo anche se molto più lentamente di quanto vorrei
Una rete di supporto tattoo talare a dell'impresa pubblica e privata di piccola e media grandezza sulla segnalazione tempestiva dell'opportunità che si ieri e e dei bandi che sembrano in questi Paesi in cui stiamo tentando di costituire in ogni regione
Non terminale che possano ex fornire tempestivamente in tempo utile tutti i dati utili
Su questo chiudo per ribadendo la necessità al di là della nuova legge sulla cooperazione che andrà in discussione al Senato giovedì
La necessità di riuscire a creare un raccordo tra le varie componenti di quello che è stato chiamato sistema Italia da questo punto di vista perché la mancanza di questo raccordo organico credo abbia generato molti danni e abbia fatto perdere molte occasioni hanno e che soprattutto i popoli e i Paesi dell'area balcanica grazie
Lascia gelido paranoia lisce Petrini
Dell'istituto agronomo del ministro degli Esteri
Molto brevemente desidero riferirmi al concetto l'importanza della formazione prima ricordato dal ministro letta ma il concetto ricorso peraltro e vari interventi
Quale Spada credo di formazione in in cui non compresso così complessa appunto come la regione balcanica c'è una formazione che si inserisce in una operatività per riportare un sistema pacificatori un sistema di consolidazione di rapporti un sistema di pace credo non possa essere occasionale che ci si debba riflettere
Brevemente io informo su un'attività che noi abbiamo per il ministero degli esteri in Albania
è un progetto nazionale per la zootecnia
Che è fondamentalmente un progetto di formazione vari livelli cioè capacity Build impedisca l'agricoltura servizi tecnici fino agli operatori ma il valore aggiunto che abbiamo visto è stato utilissimo aver dato a questo progetto e tutto quello che come istituto noi abbiamo dato in quanto facilitatori di un dialogo con altre istituzioni in Italia
Ed anche all'estero per le istituzioni albanesi
Questo veramente c'è stato riconosciuto ed è veramente la dalla la colonna portante del Progetto perché e sentito dal ministero dell'agricoltura nelle sue direzioni con un supporto non occasionale come un supporto vero
Alla loro ricostituzione allora aggiornamento
Quindi noi non sono facciamo formazione sul campo non solo ospitiamo presso la nostra struttura che aule laboratori Vincenzo didattico residenziale
Ma veicoli hanno le conoscente mettiamo in rapporto i tecnici licenziati con altre istituzioni ed è questa è la Rete che resta e la Rete che resterà oltre il progetto
Quindi il diciamo voleva trarre e l'attenzione sulla riflessione sul contributo che si vuol dare sui risultati che si vogliono ottenere prima all'inizio dell'anno nel pomeriggio è una persona di cui non ricordo il nome ha detto per curare bene il malato bisogna che il medico stia bene a degli strumenti
Stessa per fare le cose ci vogliono gli strumenti adatti qualcosa del genere del resto lo facciamo in Algeria altro paese è difficile e siamo molto felici di ospitare i primi di ottobre
Israeliani e palestinesi che si incontrano con noi presso di noi lavoreranno per individuare una formazione comune che abbia i semi appunto della pacificazione
A i risultati che si voglia tenere i mezzi che in occorrono grazie grazie
Io ricordo che ne pubblicheremo tutti gli atti del convegno cercando neanche di integrarli con alcune comunicazioni contributi degli oratori che non sono potuti intervenire qui oggi
Do la parola al professor Bernabè che
Ringrazio anche nuovamente per il fatto che malgrado i molteplici impegni ad aggiornare in città non proprio vicine comunque ci ha tenuto ad essere presente
Ma io mi scuso di essere arrivato tardi
Al seminario però come ha ricordato il presidente ero impegnato in un altro seminario analogo che ha visto raccolti i presidenti delle Regioni presidente del province ad occuparsi proprio dei problemi
Di ricostruzione dei Balcani e devo dire che quel seminario che è stato tenuto a Bari questa mattina
Da una dimostrazione di quanto si stia mobilitando il sistema Italia in tutte le sue forme istituzionali per arrivare a dare delle risposte in positivo a questo problema stamattina a Bari credo stati sono emersi molto sono emerse molte cose come immagino siano emerse in questo contesto ma direi una fra tutte ha prevalso e cioè questa anzi a questo senso di mobilitazione generale questa voglia di fare presto e bene la ricostruzione
Dei Balcani questa voglia di a vere le istituzioni italiane e gli organismi italiani sia pubblici che privati che si mobilitano per dare in tempi stretti come si diceva prima prima dell'inverno
Un segno tangibile che le cose si stanno muovendo
E che io qui devo dire che non dobbiamo farci illusioni letto molto chiaramente stamattina a Bari non dobbiamo farci delle illusioni non dobbiamo alimentare l'aspettativa che il processo che si avvierà di ricostruzione sia un processo veloce un processo che può portare rapidamente avete mobilitate delle risorse vedere mobilitate
Delle in prese avvio vedevo vitate delle istituzioni finanziarie
Sogni
Problemi specifici è chiaro che l'ansia di tutti a vedere
Che i profughi abbiano un tetto che la gente abbia un pasto caldo che tutti quanti possano ritornare rapidamente alle loro case che le loro case non siano minate e quindi siano stati realizzati quelle operazione tratto di dei minamento di sminamento che sono preliminari a qualsiasi altra operazione di intervento però io credo che non dobbiamo farci dell'illusione anche perché facendoci delle illusioni andremo a ad a vere delle delusioni e dalle delusione avremo delle frustrazioni cioè quest'ansia positiva questa mobilitazione positiva rischia poi di realizzare l'effetto contrario
Io credo che quest'ansia di fare nasca un po'da una serie di
Dimisi interpretazioni forse anche un po'causate dalla grande attenzione dei media sulla problema Kosovo che in fondo
Alimenta l'idea che il problema della ricostruzione riguardi va be a parte i profughi che tutti conosciamo ma che riguardi le infrastrutture che riguardi le installazioni industriali che riguardi il sistema economico dei Balcani in generale in realtà la ricostruzione per il momento è un fatto molto specifico molto limitato e tra l'altro è gestito dall'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati e cioè la ricostruzione delle case in Kosovo
Perché la gente in Kosovo in particolare abbia un tetto
Va poi direi che al di là di questo uno dei problemi che tutti quanti stanno esaminando con attenzione e come procedere in termini ordinati ad avviare un processo di di ricostruzione che consenta di evitare i problemi che si sono visti in Bosnia
Garze come in Bosnia Erzegovina comunità internazionale ha speso molti soldi son stati stanziati tre miliardi di euro circa sei mila miliardi di questi buona parte sono già stati spesi
E i risultati sono inesistenti
L'economia non è ripartita la non si è creato con lo sviluppo in parte auto sostenuto che comunque era la condizione perché si realizzasse l'intervento delle impresa internazionali in Bosnia
Ma non c'è stato un solo investimento diretto non si è realizzata quella condizione al contorno dell'economia che consentiva lo svilupparsi delle iniziative autonome nel Paese quindi direi che la comunità internazionale e fortemente disillusa quello che è avvenuto in Bosnia
Anche se in Bosnia c'è stata in fondo la stessa mobilitazione e forse più
Che abbiamo visto in per il corso perché abbiamo visto per la Serbia
Può limitare questa disillusione che vuol procedere in modo più sistematico ed è per questo che i tempi si allungano nel momento in cui si vogliono evitare errori
Si allungano i tempi si creano delle istituzioni intermedie si fanno dei gruppi di lavoro e poi piano piano
Si realizzano sia le condizioni finanziarie che le condizioni organizzative perché la ricostruzione si possono sviluppare ordinatamente
No qui dobbiamo tener presente una cosa che forse viene spesso dimenticata un'emergenza
Ha dei problemi organizzativi che sono infinitamente superiore la gestione del dell'ordinaria amministrazione già una gestione dell'ordinaria amministrazione in un Paese ordinato e organizzato come in fondo è l'Italia
A lacune e debolezze carenze e ritardi inefficienze abbia visto quando ci sono stati alcuni grandi grandi problemi nazionali
La cessione dell'esigenza richiede un'organizzazione quindi molto più complessa della gestione della problematica ordinario della mi ordinaria amministrazione e si pretende spesso di affrontare l'emergenza con strutture create ad hoc con interventi di emergenza essi stessi
Che finiscono inevitabilmente per a vere del dei limiti tali da creare poi più problemi di quelli che si sono intesi risolve quindi io non critico gli organismi internazionali non vedo con preoccupazione la lentezza in questo entra anche se dal punto di vista umano dal punto di vista della Simpatia e della solidarietà umana io non posso non essere preoccupato di quello che avviene ai kosovari non posso non essere preoccupato del fatto che fra due mesi c'è l'inverno
E molte persone non hanno ancora un tetto sotto il quale ripararsi ma nello stesso tempo io credo che questa lentezza inevitabile dediti grandi organismi burocratici internazionali
Possa portare a realizzare delle strutture di intervento permanenti più efficaci di quelli che abbiamo visto
Ci sono ovviamente alcune precondizioni ed è precondizioni sono quelle che portano a avviare un meccanismo auto sostenuto di crescita nell'area noi imitare ne sappiamo qualcosa
Perché aveva avuto il problema del Mezzogiorno per cinquant'anni una delle ansie nazionale è stata quella di creare un meccanismo auto sostenuto di sviluppo nel Mezzogiorno e nel Mezzogiorno c'erano l'istituzione del Mezzogiorno c'erano le le le amministrazioni locali c'era un ordine istituzionale che sosteneva i gli interventi dello Stato c'erano organizzazioni dello Stato come la Cassa del Mezzogiorno che hanno avuto un ruolo importante ecco nonostante questo il problema di uno sviluppo tosto del Mezzogiorno solo oggi si incomincia a vedere a macchie a sprazzi
In alcune realtà che si stanno fortunatamente diffondendo in né in molte regioni meridionali però un processo che è stato molto lungo certamente non credo che non dovremmo aspettare cinquant'anni per risolvere il problema dei Balcani però non dobbiamo pensare che il processo sia lento il problema dei Balcani è un problema che nasce alla fine dell'Ottocento è un problema che sita che si è trascinato per lungo tempo i Balcani non hanno esperienza di economia di mercato non hanno esperienza di istituzioni di mercato e tutto questo deve essere costruito con pazienza le condizioni essenziali perché questo avvenga solo tre essenzialmente il ripristino dalla sicurezza che è quella che consente a gli operatori economici di operare con tranquillità sia gli operatori economici locali sia agli operatori economici internazionali
Il rispetto della legge quindi la capacità di fare e di vedere soddisfatti i contratti e poi la condizione di strutture e di organizzazioni finanziarie adeguate io credo che uno dei temi è stato sollevato nel corso degli interventi cioè il problema dei micro crediti sia molto importante
Io credo sia più importante avere pochi soldi destinati ad alimentare attività economiche locali e in Kosovo
Si vede un attivismo si vede un dinamismo imprenditoriale immediatamente dopo la guerra sono stati riaperti ristoranti usati riaperte le pizzerie cioè si vedeva un dinamismo economico in corso che peraltro probabilmente non si è visto in Bosnia
Che stare a significare che con opportuni interventi diciamo di sostegno finanziario i kosovari possono riprendere con le loro forze lavorare lo si vede anche nel campo della ricostruzione
Non solo le imprese che ricostruiscono sono i kosovari che si procurano in mattoni Net
Regole rimettono a posto le loro case quindi io credo che con un minimo di sostegno finanziario da parte niente dell'Italia da parte di organismi internazionali attraverso il meccanismo in micro crediti si possano inventare un processo di ricostruzione estremamente efficace
E poi devo dire
Che sono molto d'accordo con l'ultimo intervento che è stato fatto e cioè quello relativo alla formazione
Se euro
Analizza quello che è stato il Piano Marshall e qui non parliamo di un Piano Marshall perché un'altra delle pericolose illusioni sui Balcani
è che l'Occidente possono debba fare un Piano Marshall il Piano Marshall si è potuto fare perché esistevano altre condizioni
Ma uno dei
Elementi caratteristici del Piano Marshall è stato il forte investimento sul capitale umano
Il piano ma c'è stato accompagnato dalle borse di studio è stato accompagnato dagli interventi di formazione è stato accompagnato dagli scambi di studenti universitari è stato accompagnato da un meccanismo di mobilitazione che è fondamentale per costruire all'interno dei diciamo del patrimonio genetico
Del dei paesi che avevano allora perso la guerra e che venivano dall'esperienza totalitaria
L'esperienza di una l'azione che aveva vissuto l'economia di mercato l'istituzione di mercato la democrazia
E trasferirla Traverso l'apporto dei giovani
Alle future classi dirigenti dei Paesi che erano interessati al piano ma su questo io credo che noi dobbiamo fare è chiaro che non sono gli interventi che mobilitano i giornali mobilitano le grandi organizzazioni comprese quelle imprenditoriale o le grandi imprese ma solo gli interventi che poi lasciano il segno nel lungo periodo perché crea non le classi dirigenti future creano il tessuto sociale del paese che alimenta poi la crescita e inutile pensare che la crescita sia un meccanismo che viene dall'esterno
La crescita è un meccanismo che viene esclusivamente dall'interno viene dal fatto che uno ha accettato una dinamica sociale e ha costruito un tessuto sociale dove l'iniziativa la voglia di fare la voglia di autopromuoversi crea le condizioni perché il benessere si espanda per tutti da questo punto di vista mi sembra che il Governo italiano ha fatto e sta facendo molto
Alcune idee di sperimentazione di meccanismi innovativi come quelli dei micro crediti sono in discussione e credo che verranno realizzati vanta sforzo guidata per la parte diciamo di governo da sottosegretario Minniti ha già allo studio alcune di queste alternative e io credo quindi che le osservazioni sono state fatte vanno nella giusta direzione ma non direzione li promuove il tessuto economico locale la direzione di promuovere quel patrimonio di conoscenze e di esperienze di trasferimento di esperienze nostre che può realizzare la crescita del Paese con io mi limito a questo anche perché credo che l'ora tarda
Sconsiglia di analisi più approfondite ma direi che è un messaggio quello che voglio dare di tranquillizzazione
Non siamo in ritardo non stiamo perdendo tempo non perderemo dell'occasione e vi devo dire che stamattina sono stato intervistato da una giornalista
Che ma ha colpito molto perché m'ha fatto una domanda dicendomi ma allora i Balcani la ricostruzione di un balcone dei Balcani è un bis lire ma colpite ma ferito perché non uno non può pensare
Ai Balcani come un'occasione di business bancari su un problema di tipo completamente diverso
I Balcani sono un problema per l'Europa per la sicurezza dell'Europa sono un problema
Per la sicurezza italiana perché c'abbiamo le frontiere di avere un fattore di destabilizzazione di quel livello di quella complessità le frontiere certamente per l'Italia è una delle priorità da affrontare
Ma questa priorità
Va affrontata in modo adeguato e non certamente pensando che questa sia un'occasione per fare affari
Io credo che se ci muoviamo così e non ci muoveremo così non andremo molto avanti noi dobbiamo muoverci
Con tutte quelle caratteristiche che ha un impegno generoso di lungo periodo generoso e lungimirante
Anche perché non ci sono ritorni se uno lavora in quella direzione nella direzione della formazione la direzione capitale umano non ci sono ritorni di lungo periodo ci sono ritorni di medio lunghissimo periodo
I ministeri si ritorni che noi oggi abbiamo in Europa
Avendo creato dopo cinquant'anni di democrazia di economia di mercato una società ricca una siccità
In un qualche modo multietnica una società dove la libertà di circolazione delle merci redatta e circolazione delle persone sono il tessuto il il terreno fertile per la democrazia grazie
Bene grazie
Grazie al professor servendo in questo ultimo contributo noi abbiamo avuto un intenso pomeriggio con moltissimi
Diciamo dicevamo prima contributi degli addetti ai lavori tutta questa tematica volato senz'altro la parola al ministro Fassino per l'intervento conclusivo della giornata
Ma molte cose sono state dette e poi qui siamo in una sede nella quale ci sono molti siamo addetti ai lavori essenzialmente quindi molte cose sono assolutamente chiare allora proprio per procedere per furto
Via intanto un aspetto diciamo di impostazione politica di tutto il processo destabilizzazione dei Balcani
Che bisogna diciamo sempre tenere al centro della nostra iniziativa
E il
La questione fondamentale
Pensare la strategia di stabilizzazione politica di ricostruzione economica
Fortemente ancorata al processo di integrazione europea anzi direi che il pilastro fondamentale intorno a cui si tratta di costruire tutto il processo di stabilizzazione è una prospettiva di integrazione europea nell'area dei Balcani
Non è così scontato perché
C'è stata una fase riferisco all'inizio della crisi balcanica all'inizio degli anni Novanta nella quale
Prevalse nella comunità internazionale l'idea
Che essendo i Balcani una situazione zona storicamente instabile
La sicurezza e la stabilità dell'Europa si affermasse stando lontano dai Balcani isolando i Balcani
è soltanto dalla metà della guerra Bosnia che dal novantaquattro
Che avviene proprio di fronte alla tragedia bosniaca alla diciamo a tutto ciò che quella tragedia rappresento che la comunità internazionale prende consapevolezza della necessità di cambiare strategia
E
Mise in campo dall'ora messo in campo una linea
Prima di fronte
Al conflitto in Bosnia poi di fronte alla crisi del Kosovo una linea che fondata esattamente sulla tesi opposta e cioè che soltanto coinvolgendo sì che l'Europa può garantire stabilità e sicurezza quella regione
è soltanto diciamo ancorando fortemente all'Europa e non isolando dall'Europa i Balcani ed Europa sudorientale che quella regione può essere stabilizzato
Naturalmente quando diciamo integrazione europea diciamo una prospettiva di lungo periodo
Una prospettiva di lungo periodo che
A tempi
Medio-lunghi tuttavia è importante sapere qual è la direttrice di marcia qual è il percorso che deve essere appunto intrapreso e con grande determinazione realizza
E dare a questi Paesi la prospettiva dell'aggancio dell'ancoraggio l'integrazione europea essenziale
Per diciamo
Offrire a questi Paesi una prospettiva di stabilità certa e di integrazione che aiuti questi Paesi a acquisire progressivamente standard e politici economici
Che siano gli standard europei in questo è un punto primo punto centrale
Cioè c'è un rapporto molto forte tra strategia politica di integrazione
E strategia di ricostruzione economica
Secondo
Elemento
Il processo di stabilizzazione politica a nella realizzazione di una politica di cooperazione regionale un altro tassello essenziale
Balcanizzazione
è un termine con cui si indica una situazione prodotto si storicamente nei Balcani nella quale
Ciascun popola ciascuna nazione ha pensato il proprio futuro in conflitto con il vicino questo verbale in termini politici significa balcanizzazione
Noi dobbiamo affermare la cultura contraria e cioè la cultura che
Il futuro si costruisce non contro il vicino ma con il pc non in conflitto ma in cooperazione che il futuro è comune
E la possibilità di superare tutte le drammatiche
La cera azioni ferite incomunicabilità tensioni che si sono prodotti in questi anni che con la guerra in Bosnia con il conflitto in Kosovo si sono acuite
Possono essere superate soltanto se noi facciamo crescere una strategia di cooperazione regionale che
Via via determini legami di interdipendenza di interrelazione sempre più forti tra
Popoli e nazioni che vivono appunto nei Balcani da questo punto di vista anche
Le scelte della ricostruzione l'impostazione della ricostruzione
Va pensata con un approccio regionale
Per esempio le grandi reti
Vanno pensate come uno strumento per accrescere l'interdipendenza tra i Paesi della regione
Quando si parla di carne di corridore numero cinque
L'asse che dalla Pianura Padana lungo Lubiana Budapest Kiev arriva a Mosca
E quando si parla di corredo numero otto l'asse di comunicazione che appunto da Brindisi attraverso l'Adriatico lungo Albania Macedonia Bulgaria arriva al Mar Nero attraversando il Mar Nero al Caucaso attraversando il Caspio va alle regioni
Dell'euro e dell'Eurasia
Bene queste due grandi assi non sono soltanto delle autostrade o delle ferrovie sono assi di sviluppo integrato sono assi attorno a cui ricostruire uno sviluppo regionale
Che consenta appunto a questi popoli a questi Paesi a queste nazioni di crescere
Insieme
Terzo elemento
Noi dovremo mettere in campo un processo di ricostruzione come è stato giustamente detto la parola ricostruzione fotografa solo parzialmente perché ricostruzione dall'idea che il problema ricostruire quello che il conflitto distrutto
In realtà il problema della stabilità dei Balcani costruire nei Balcani quello dei Balcani non hanno mai avuto questo è il problema che è molto di più di quello che c'è da ricostruire perché distrutto dalla guerra
E creare le condizioni dello sviluppo le condizioni della modernizzazione la condizione per cui quell'area acquisisca gradualmente standard di crescita di qualità
Economica di qualità civile e sociale
Diciamo che progressivamente l'omicidio avvicinano sempre di più agli standard europei e dunque appunto
Una ricostruzione pensata come uno strumento per la integrazione di questi di questi
Di questi Paesi quindi
Si tratta di pensare la ricostruzione e la costruzione delle condizioni dello sviluppo su più fronti certamente le grandi reti infrastrutturali che sono un elemento fondamentale per diciamo determinare la condizione di base di uno sviluppo economico
Ma poi la
Acquisizione e l'implementazione via via delle condizioni per un'economia di mercato
Sia sul terreno
Economico sul suo terreno normativo
La necessità di mettere in campo una politica di formazione che sia coerente con questo obiettivo
La necessità di definire un quadro giuridico e normativo
Che sia sempre di più riferito agli standard
Di quell'Europa in cui quest'area si si integra e si integra
Quindi
Si tratta di pensare la ricostruzione con diciamo questo taglio mi pare che questo sia d'altra parte l'impostazione del Patto di stabilità
Per quello che riguarda
Quarta questione infine
Noi siamo chiamati a non soltanto mettere in campo un'opera di ricostruzione economica ma anche un'opera di ricostruzione mai Moro ha morale e sociale
E perché non possiamo dimenticare che in questi nove anni la crisi balcanica è stata caratterizzata da processi
Traumatici come per esempio la pulizia etnica
E le ferite i solco di incomunicabilità che ha
Scavato approfondito la pulizia etnica non si superata per il solo fatto che diciamo non c'è più la guerra c'è una condizione di
Precaria stabilità
C'è tutta un'opera di ricostruzione di sul terreno morale sul terreno della coesione sociale sul terreno della affidabilità
Ed è la fiducia di quella fiducia che è stata spezzata che un pezzo fondamentale
Per realizzare in quell'area stabilità politica stabilità economica integrazione culturale integrazione etnica convivenza e quindi diciamo determinare il superamento
Di quella situazione di latente continuo conflitto
E nei Balcani
Sì è storicamente manifestata
Quindi noi dobbiamo intanto muoverci con questo approccio non pare questo sia l'approccio dell'Unione europea e l'approccio dell'Italia persegue non da oggi è coerente con tutto ciò che l'Italia ha fatto in questi anni nei Balcani
Che cosa l'Italia deve fare sta facendo qui Bernabè ha già detto
Mi pare che non ci stiamo muovendo sostanzialmente
Con uno sforzo per far partecipare l'Italia a questo l'ambizioso programma di stabilizzazione
Con una strategia che tenda appunto a evitare
Una presenza sporadica una presenza casuale ma cercare realizzare una strategia di tipo sistemico
La task force che è stata istituita e che è diretta da Bernabé sta completando una prima fase del lavoro c'è una specie di masterplan
Della ricostruzione sarà in grado di fornire nei prossimi giorni
Una
Mappa è una fotografia sufficientemente ampia di quelli che sono gli impegni
Che l'opera di stabilizzazione
Offre e cioè la situazione paese per paese quali sono le priorità in ogni Paese quali sono i programmi che già le istituzioni finanziarie internazionali hanno individuato quali sono i possibili campi di gli assi prioritari dalla ricostruzione questo è un elemento di sistema importante fornire
A tutti gli operatori alle Regioni alle imprese agli orale o neo e mezzi semmai l'insieme degli operatori un quadro di riferimento una base cognitiva su cui innestare un lavoro
Stiamo lavorando alla legge
Che sarà
Inserita naturalmente lei
Cui finanziamento sarà inserito nella legge finanziaria una legge che preveda gli strumenti con cui operare
Strumenti che si muovono diciamo in più direzioni perché in realtà la ricostruzione sul piano economico dovrà fare fronte a diverse esigenze un conto sono grandi programmi infrastrutturali o di grande scala che
Essenzialmente saranno impostati gestiti e e governati dalle istituzioni finanziarie internazionali
Poi accanto a questo c'è una ricostruzione di media e piccola dimensione che invece procede sulla base delle logiche diciamo della vita quotidiana e del mercato
C'è un'attività di sostegno e di assistenza
Che prosegue
Diciamo quella che è già stata
Messa in campo nella fase dell'emergenza
Quindi diciamo sono più fronti che si muovono e che noi dobbiamo cercare di rendere coerenti
Avere una base appunto conoscitiva che ci consenta di capire che cosa dobbiamo fare qua questo è un punto è un punto essenziale
Si tratta di offrire al sistema imprenditoriale soprattutto per gli aspetti di ricostruzione economica
Una diciamo strumentazione che consenta appunto di realizzare una logica di sistema
L'Istituto del commercio estero sta consolidando
E rafforzando la struttura che era già stata messa in campo
Di fronte alla manifestarsi della crisi e noi avremo un help desk con una struttura di assistenza e di aiuto alle imprese
Che sarà diciamo un punto di riferimento per tutti i soggetti che potranno rivolgersi perché vorranno operare la ricostruzione la il Bes avrà un'articolazione sul territorio attraverso le camere di commercio che realizzano un rapporto più diffuso come impresa e attraverso gli uffici italiani dell'ICE che sono dislocati nelle regioni queste due strutture saranno in grado di articolare quella diciamo opera di assistenza che centralmente
L'hard scherza era in grado di favorire naturalmente scaldarsi avvarrà di una serie di competenze e di professionalità che non necessariamente rischi sono dentro la struttura ma che possono essere ritrovate fuori della struttura perché per partecipare a gare internazionale i tender che saranno messi in campo per diciamo assiste all'impresa è necessario poi anche vere come dire una serie di servizi di consulenza alle imprese che potranno essere messi a disposizione
In questa strategia non è
Davvero indifferente ruolo che potranno giocare gli enti locali
Sia per le risorse aggiuntive che potranno essere messe in campo sia per che già l'esperienza della Bosnia anche l'esperienza del questa esperienza lo dimostrerà
Vi è poi come dire una dimensione di cooperazione di ricostruzione di relazione
Che si è venuta stabilendo ormai abbastanza in modo consolidato a livello degli enti locali
E che credo potrà essere un ulteriore elemento importante di
Partecipazione italiana se pensiamo soltanto l'enorme contributo che gli enti locali hanno dato ossia in Bosnia che il Kosovo un'azione di solidarietà come questo può trasformarsi sulla base dei rapporti già stabiliti
In diciamo attività di cooperazione
E così naturalmente sul fronte più direttamente diciamo
A cui sono dedicate io credo che
C'è una nazione Calloway mezzi
Devono continuare a svolgere sia perché tutta una parte di emergenza e di sostegno umanitario è tutt'altro che esaurito continua perché diciamo ci sono molti problemi era se ne dimenticano molti che sono tuttora aperti
E sia perché c'è poi tutta una parte diciamo più propriamente di aiuto allo sviluppo e di crescita sul diciamo di dimensioni micro che tradizionalmente diciamo un campo di azione del mezzi si è fatto riferimento delle per la questione del mini Carmelitano ritorni per esempio il mini credito è una delle iniziative
Ne abbiamo discusso che troverà nella Lezzeno fonti di finanziamento tanto per fare un esempio quindi è chiaro che si trattamenti si tratta di cercare di fare sistema ora fare sistema in Italia non è semplice
Non è semplice per tante ragioni di ordine culturale strutturale tuttavia non è abbia bisogno di rapportarsi alla
Alla diciamo strategia di stabilità dei Balcani e in particolare la ricostruzione proprio con una strategia di sistema il più possibile facendo sinergia facendo valere una capacità di gestione unitaria dell'intervento e da questo punto di vista lo sforzo che si sta facendo è proprio quello dalla stessa decisione di avere come cabina di regia politica diciamo un comitato che che riunisce i principali ministri che a vario titolo hanno le competenze sui ministeri che sono tutte chiamate a operare per la ricostruzione essersi dato una task force diretta da Bernabé l'aver diciamo che l'aver in testa di implementare un lavoro di questa natura corrisponde appunto a una esigenza di tipo di tipo sistemico
Questo mi pare
Sostanzialmente quello che noi stiamo facendo
Io finiscono diciamo notiamo senza Bernabè ha detto naturalmente dobbiamo fare i conti con tempi che non sono Brevi che sono lunghe questo certamente
Tuttavia noi dobbiamo sapere che poi ci sono come dire
Nei Balcani vivono milioni di donne e di uomini
I quali non aspettano i tempi del Fondo monetario internazionale piuttosto che della Banca Mondiale piuttosto che di questo o di quello
E allora noi dobbiamo essere capaci stabilire un una relazione tra i tempi che sono obiettivi di procedure di modalità per realizzare programmi soprattutto questi programmi sono di vasta scala compone una domanda che viene da chi livelli a cui noi dobbiamo essere in grado di rispondere quindi dobbiamo essere capaci di modulare un intervento che diciamo utilizzando muovendosi su diversi fronti sia capace di corrispondere appunto all'esigenza di ricostruzione
Questo è quanto e io vi ringrazio
Bene grazie al ministro Fassino concludiamo qui vedi faremo di tutto per fargli avere nel più breve tempo possibile gli atti del convegno grazie a tutti buonasera
L'ordinanza