Rassegna stampa di economia

Buongiorno a tutti i radio radicale lunedì quattro ottobre mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto della vedova dunque oggi ci occupiamo
Di Telecom e di Olivetti e dalle difficoltà del piano Colaninno di riassetto finanziario industriale della Telecom vedremo in particolare
Vedremo in particolare il pezzo di
Paolo Panerai su Milano Finanza perché è stato un po'non diciamo l'house Organ ma comunque che è stato il giornale più vicino a Colaninno in questa in questa vicenda da cui vedremo in questa settimana se Colaninno riuscirà
Con le ossa rotte con una onorevole ritirata oppure se saprà
Ma al momento sembrerebbe più difficile reagire e convincere i mercati dalla bontà del suo Piano e Paolo Panerai
Ricostruisce la vicenda con un uno sguardo più benevolo e comprensivo nei confronti delle mosse di Roberto Colaninno
Sempre su questo poi
Vedremo anche Carlo Clericetti su il direttore di Repubblica fare finanza perché interviene a pagina uno dal supplemento
Di Repubblica Colaninno è il peccato originale
Quindi qualcosa su Telecom ma poco poi ci occuperemo di spesa sociale Il Sole ventiquattro Ore la spesa sociale si brucia negli stipendi un utile
Intervento di resoconto sulla spesa sociale in Italia come sempre utilità Ermini di confronto con gli altri paesi e soprattutto un giudizio
Abbastanza negativo sul fatto che in Italia la spesa sociale finisce oltre che in pensioni soprattutto in costi del personale pochissimi investimenti per esempio nell'istruzione
A fronte di settanta
Di settanta mila miliardi
Più di costo del personale abbiamo quattro mila miliardi di Investimenti e
Questo sicuramente sicuramente è un dato distorsivo ma vedremo vedremo anche Alberto Alesina che scrive sulla prima pagina del Corriere Economia e si occupa di pensioni Italia America sul Titanic pensioni
Altro ancora in questa rassegna stampa ma direi di cominciare
Cominciare subito da Colaninno i veri conti sul piano Colaninno Milano Finanza ricordiamo il l'edizione
Settimanale che esce al Sabato domenica Milano Finanza non esce e neppure il lunedì
C'è una verità che tutti fingono di non conoscerlo di aver dimenticato nel caso Telecom Italia la verità è che la famosa vittoriosa OPAS nient'altro è stata anche un'operazione di leveraged buy out cioè una scalata fatta per buona parte
A debito per l'esattezza ventotto mila miliardi iscritti nei libri contabili Tecnost cioè della holding usata da Olivetti per compiere la scalata come ha correttamente le
Cordate ministro del Tesoro Giuliano Amato nel suo intervento di venerdì primo ottobre al Senato il prospetto dell'OPAS prevedeva che nel più classico schema dei leverage buy out
La società Scarante azera sul suo debito fondendosi nella società target cioè in Telecom la quota Telecom a quel punto avrebbe visto sommare ai suoi debiti funzionali quelli dalla scalata fino a raggiungere i quarantacinque mila miliardi
Il quesito a questo punto è semplicissimo per l'azionista Telecom sarebbe stato o sarebbe preferibile essere socio di un'azienda col
Non così enorme debito o piuttosto è meglio che Telecom rimanga con un indebitamento fisiologico di diciassette mila miliardi
Ma perda il controllo di Tim
La traccia discussione che si è aperta prima ancora che Roberto Colaninno prospettarsi ai vari consigli d'amministrazione interessati lo schema della scissione di Tim da Telecom
Per trasferirle in Tecnost in cambio di azioni di questa stessa società gira tutta intorno a queste tu quesito certo ci sono poi una serie di corollari ma il nocciolo del problema è tutto qui
Nella sua udienze al Senato il Dottor Sottile anche precisato che nel caso fosse stata bloccata la via della fusione fra società Escalante società target alla fine Olivetti si sarebbe ritrovata
Di lui tenterei confino circa il venticinque per cento mentre con l'operazione prospettata può mantenere il cinquantadue per cento di Telecom
E circa il sessantacinque per cento di tempi
Tutte e due controllate appunto da Tecnost nelle parole del ministro si poteva intuire un'interpretazione critica verso le scelte di Colaninno e cioè di aver messo in piedi questo arcano per mantenere la maggioranza assoluta delle due società
Può essere che uno degli obiettivi della manovra sia questo ma il ministro gli altri critici si sono dimenticati che per definizione le scissioni almeno sul piano patrimoniale sono neutre
Ecco il punto fondamentale per valutare la correttezza dell'operazione che ha scatenato una bufera in Borsa
Sui titoli del gruppo Olivetti è il rapporto di cambio che verrà stabilito fra le azioni Tim e le azioni Tecnost essendo di fatto uno scambio di carta e decisivo che i valori fissi hanno FIS dati con correttezza e per questo è stato nominato un advisor indipendente ma dice Amato il mercato ritiene che la valutazione di Borsa di Tecnost prima del lancio dall'operazione fosse cosiddetta premio
Cioè superiore ai valori fondamentali quindi se dovessero essere presi in considerazione per il concambio le quotazioni di Borsa l'azionista Telecom a cui saranno consegnate azioni Tecnost
Potrebbe ricevere in concreto meno di quanto aveva è evidente che una valutazione
Su questo punto potrà essere fatta solo quando i valori di concambio saranno fissati dall'advisor indipendente pur essendo già speso no la già stato reso noto il ranger fra uno e cinque uno sessantacinque azioni Tecnost per ogni azione
Telecom
Ma perché mai Colaninno è suo il banchiere di fiducia Lehman e Mediobanca si sono andati a cacciare in un guaio come quello che sembra emergere inequivocabile dal giudizio insindacabile del mercato attraverso il crollo delle quotazioni
Sono l'otto autolesionisti o hanno ceduto alla tentazione come lascia intuire Amato di voler abbattere il debito di Tecnost attraverso la vendita della parte eccedente dalla Tim circa dieci mila miliardi senza perdere il controllo pieno dalla catena
In realtà un effetto sulla catena di controllo tutte le operazioni progettate ce l'hanno perché a conti fatti la partecipazione di Olivetti in Tecnost che ora è pari a quasi il sessanta per cento dovrà scendere al quaranta
Per effetto dell'azione nuova che saranno dato in cambio agli azionisti di minoranza di Telecom ma la giustificazione di un'operazione così colossale così rischiosa non la si trova certo nella perdita la maggioranza assoluta di Tecnost che pure un significato c'era
Qual è stata la molla
Secondo quanto Milano Finanza potuto ricostruire
La motivazione è essenzialmente una e nasce dalla constatazione delle difficoltà oggettive di cambiare la cultura di Telecom in tempi brevi o brevissimi come mercato impone Colaninno ha preso in seria considerazione anche l'ipotesi di non affrontare subito il problema del debito
Derivante dall'Everest buy out avendo almeno tre anni tranquilli tenuto conto che Tecnost ha convertito quasi tutti i crediti bancari in titoli obbligazionari
A un certo punto dall'analisi questa appariva come un'ipotesi più che concreta lasciare tutto così com'era abbandonando quindi anche l'ipotesi classica
Di fusione tra Telecom Tecnost e Telecom come impongono i manuali dall'Average buy out ma questi mesi trascorsi al vertice di Telecom la Roma e Milano hanno convinto Colaninno e i suoi collaboratori advisor Banca richiama società cresciuta nell'un musulmano come Telecom
Non la si riporta una logica di esclusiva efficienza e creatività in pochi mesi
Tanto più che è stato giocoforza contrarre un vincolo con il sindacato di procedere alla riduzione di personale adottando il blocco del turnover turnover cioè sostiene vendo non sostituendo chi va via una strada sicura per evitare clamorosi conflitti sindacali ma anche più lunga di quella che sarebbe possibile battere
In un paese anglosassone dopo leverage
Vai a otto
E quindi in questo modo Paolo Panerai ritiene si debba spiegare l'accelerazione impressa da Colaninno sulla ristrutturazione di Telecom non solo analisi
Di tipo finanziario ma un'analisi di tipo industriale che porterebbe o avrebbe portato Colaninno e soci
A ritenere sostanzialmente irredimibile Telecom
Più ancora del del peso da lenta riduzione degli organici nello spingere verso la soluzione adottata hanno contatti fattore di creatività una società di telefonia fissa ha possibilità di tenere gli altri redditi da monopolista
E anzi di incrementarle solo se reagisce con prontezza all'innovazione specialmente a quella derivata da internet
Colaninno e sostanze sono convinti che compiere questa operazione all'interno del gigante tele come era come andare incontro a un quasi certo il successo
L'idea di portare Tim in Tecnost è stata quindi concepita come la via per creare all'interno della old in un gruppo di persone giovani e libere da lacci e lacciuoli che facendo perno sulla creatività accertato di tempo
E allettato da un significativo piano di stock option posso elaborare realizzare quei Progetti quei contenuti modernizzazione da calare poi in Telecom come canali inevitabile e fondamentale di diffusione quindi con questo chiudiamo
La lettura di questo articolo di Paolo Panerai che da una giustificazione
O che comunque presenta delle motivazioni tutte industriali per
L'accelerazione nel piano Colaninno
Il caso Telecom Colaninno e il peccato originale siamo invece ora su Repubblica Affari e Finanza e Carlo Clericetti che
Scrive
Scrive a un certo punto che ricevette il mercato questo Dio dalla mano invisibile come Apollo quello che dice va interpretato e soprattutto bisogna capire bene di cosa parla nel caso delle società quotate la Polo Finanziario parla di una sola cosa
Dei profitti o delle perdite degli investitori qui ed ora
Se ne infischia il mercato di quello che accadrà nel lungo termine i gestori vengono giudicati ogni anno ogni trimestre ogni giorno sulle performances realizzate rispetto ai benchmark
Gli indici di paragone per capire se sono più o meno bravi dagli altri e da questo dipendono le loro carriere loro stipendi
E bonus o magari loro licenziamento quando si è trattato di scegliere fra il difensore Franco Bernabè l'attaccante Roberto Colaninno hanno scelto il secondo per un motivo semplicissimo il guadagno immediato sicuro in contanti
E carta subito commerciabile e la maggiore
Era chiaro fino dal dall'ora che quella scalata di Telecom avrebbe fatto bene che era costruito su una montagna di debiti
Che la società stessa sarebbe stata chiamata ad alleviare sottraendo risorse allo sviluppo
Intanto però si guadagnava e allora evviva e viva l'OPA
Giudizio un po'
Giudizio
Info pungente sul funzionamento dei mercati oggi il mercato si è rivoltato soprattutto per un motivo tutti si aspettavano una fusione tra Telecom convento Tim e Tecnost società scala
Scalatrice indebitata per l'operazione così le quotazioni in Borsa di Tecnost incorporava queste aspettative
Se dunque si toglie teen da Telecom permetterà dentro Tecnost si pagano gli azionisti Telecom azionisti Tecnost sopravvalutate si fa loro un pessimo scherzo tra l'altro per molti anni non vedranno nemmeno i dividendi ricchi dei ricchi utili prodotti da Tim destinati a pagare i debiti della nuova controllante e per di più si vedono vedono sottratto a Telecom il business più redditizio di sicuro sviluppo e questa
Questo non notazione piuttosto puntuale di Carlo Clericetti sui motivi che hanno spinto avrebbero spinto i mercati finanziari a bocciare
A bocciare l'operazione soprattutto riguardo ai valori dal concambio di azioni Tecnost
Per gli azionisti Telecom privati della partecipata Tim l'errore di Colaninno scrive Clericetti dunque non è tanto nel cosa ha intenzione di fare ma nel come
La sua mossa può essere letto in un solo modo far pagare i costi della scalata alle società conquistati indebolendo ore quindi fortemente e agli azionisti di minoranza ci sarebbero altri sistemi in realtà il peccato originale
La scalata che comporta un forte indebitamento ormai è stato commesso i delitti sono lì in qualche modo bisogna ripagarli è già stata annunciata la vendita la città industriale Italtel Sirti
Ed è la Meie Assicurazioni ma si conta di ricavarci un migliaio di miliardi poca cosa
Ben più ben di più quasi dieci mila ma miliardi si ricaverebbe dalla vendita di azioni Tim ordinaria risparmio ipotesi trasferì riferita al ministro del Tesoro
Giuliano Amato nel suo discorso di venerdì al Senato che Tecnost può fare senza scendere sotto il cinquanta per cento e qui ritorniamo al tema della scalata così quindi
Carlo Carlo Clericetti sulla vicenda sulle privatizzazioni e sulla vicenda
Telecom Tim particolare interviene sull'Avanti della domenica che continua a occuparsi con tra l'altro con grande con grande con ampiezza e durezza dei referendum radicali il referendum il ripresentarvi né preferendo l'autogol dei radicali Giovanni greca che scrive ma
Dicevamo di Franco Sircana pagina otto davanti alla domenica che trovati in edicola
Privatizzazioni all'italiano innanzitutto c'è uno schema molto interessante
Una tabellina ripresa dal Sole ventiquattro Ore sudati OCSE paesi la classifica delle privatizzazioni nei Paesi OCSE che sia nel novantasette che dal novantotto vede al primo posto
Vede al primo posto l'Italia con tredici miliardi
Di dollari nel novantotto ventisette miliardi di dollari
Nel novantasette quindi cinquanta mila miliardi
Di lire
Novantasette hanno peraltro dalla privatizzazione di spetta Telecom ricordiamo
Tra l'altro imposta dal rispetto degli accordi Andreatta Van Miert sui debiti dell'IRI
Nel nel decennio quanto meno fino dal novanta fino al mille novecentonovantotto l'Italia seconda dopo la Gran Bretagna Gran Bretagna che nel novantotto
Fuori classifica cioè oltre il settimo posto nel novantasette aveva privatizzato per appena quattro virgola cinquantaquattro miliardi di dollari ovviamente questo perché in Gran Bretagna grosso modo tutto il privatizzabile è stato privatizzato credo che questo quattro cinquantaquattro novantasette si riferisca
Nientemeno che alle Ferrovie nel decennio quindi solo la Gran Bretagna con sessantaquattro miliardi di dollari supera l'Italia con sessantatré e quarantasette miliardi di dollari quindi l'Italia che
Volenti o nolenti tra banche finanziarie e telecomunicazioni
E qualche
Pezzo di settore manufatturiero privatizza anche se a fatica
Si ricostruisce in questo articolo di Sircana la vicenda delle privatizzazioni
E soprattutto si dice che l'Italia si fece trovare all'appuntamento europeo delle politiche di liberalizzazione e di privatizzazione in una situazione di estrema debolezza
Il sistema delle imprese pubbliche afflitto da un'organizzazione selvaggia senza pari in Europa da una diffusa condizione di eccesso di organici e da un costo del lavoro pro-capite di elettrici ferrovieri telefonici e bancari
Notevolmente più alto di quello medio europeo aveva da decenni perso la sua moralità affidata alle speranze maturata negli anni Cinquanta Dio
Fermare l'azienda manageriale non aveva risolto punti di crisi davanti aveva perso la capacità di creare vale di posti di lavoro in zone sensibili
Del Paese
Nel Mezzogiorno il principale datore di lavoro ormai la FIAT
Il sistema non era quindi più difendibili rappresentava tuttavia parte essenziale dalla struttura importante portante dell'industria dalla finanza
E soprattutto la massima concentrazione di imprese di grandi dimensioni in un Paese che nel di private assai poche se non addirittura una sola
La sia
Più avanti scrive Sircana la
La vicenda Telecom è il frutto compiuto è marcio di questa non politica inizialmente D'Alema e Prodi influiscono seguendo schemi da Prima Repubblica riviste e corrette sulla nomina del
Ente Guido Rossi e dall'amministratore delegato Tommasi di Vignano non verificando preventivamente la loro capacità di lavorare insieme di fare squadra poi si privatizza o creando Prodi e Ciampi un nocciolino stabile di società e istituti non interessati al business di Telecom cioè i film cioè Agnelli
Che sollecitati a esprimere un top manager al posto di Rossi e Tommasi indica una persona Rossignolo che non si sarebbero mai sognati di utilizzare ancora nell'universo FIAT e gli sconquassi gestionali si manifestano diventano gravi D'Alema allora va alla e sostiene la vittoriosa OPA di Cola mi
Uno con un duplice risultato che Colaninno per pagare l'OPA non solo si indebita fino al collo ma vende più grande successo imprenditoriale italiano degli ultimi anni
Omnitel e Infostrada ai tedeschi della Mannesmann che Colaninno deve appesantire Telecom ottimo dei debiti fatti per l'OPA che altrimenti non sa come pagare con ciò riducendo notevolmente la capacità di investimento della società
Con ciò per Pando leali al principale strumento di sviluppo di questa benedetta società dell'informazione diventato un grande obiettivo anche economico industriale di questo governo ma l'OPA di Telecom ha anche avuto l'effetto dirompente dimostrare che tutto è scalabile in Italia
Tranne le aziende a stretto controllo
Familiare come la Fininvest o ancora sotto il controllo di pubblici poteri in via diretta come l'ENEL e l'ENI o indiretta come le banche per cui controllo sono determinanti le
Fondazioni e
Poi l'articolo prosegue
C'è una tabella peso delle imprese pubbliche arriva solo fino al mille novecentonovanta pur essendo un una e la bella
Pubblicata nel novantasei
Nel novanta il peso delle imprese pubbliche in termini di occupazione investimenti e valore aggiunto in Italia era del di ancora del diciannove per cento oggi ovviamente sarà di gran lunga
Caduto lasciamo L'Avanti della Domenica l'intervento che abbiamo letto la di Franco Sircana e cambiamo argomento Spesal sociale brevemente
Diamo conto di alcune tabelle pubblicate a pagina dodici del Corriere del Sole ventiquattro Ore del lunedì
La spesa sociale si brucia negli stipendi ufficialmente viene stanziato il ventotto per cento del bilancio pubblico ma molto poco destinato alle prestazioni prendiamo la sanità per esempio
A fronte di un costo del personale di quarantuno mila cinquecentottanta miliardi abbiamo prestazioni sociali di trentasei mila
Quattrocento miliardi un'altra tabella solo che si intitola significativamente solo pensioni
Solo pensioni allora in dieci incidenza dei trasferimenti sociali in formazione del reddito delle famiglie
Per quanto riguarda le pensioni l'Italia è nel gruppo di Paesi considerati al primo posto con il ventitré per cento dei trasferimenti dei trasferimenti per pensioni nel reddito delle famiglie italiane l'Austria il diciannove
Il Regno Unito al la Germania al dice all'
Diciannove per cento oppure la Danimarca l'undici per cento il Regno Unito al dodici dell'Under quindici
Per quanto riguarda l'assistenza la Danimarca al primo posto poi Belgio Paesi Bassi l'Italia è ultima in compagnia di Grecia che ha il due per cento Italia tre per cento Portogallo cinque per cento cioè
L'assistenza contribuisce pochissimo al reddito
Contribuisce pochissimo al reddito delle famiglie mentre tantissimo contribuiscono le tensioni
Vediamo poi i la spesa per previdenza e assistenza istruzione sanità dall'ottanta al novanta sei come si è mossa in Italia allora il totale della spesa previdenza assistenza istruzione sanità
Era nell'ottanta dal ventitré sette per cento è salito al ventotto e due ma vediamo come si è mossa la previdenza nell'ottanta era al tredici e tre per cento nel novantasei dice sei nel novantasette previdenza e assistenza diciotto due
L'istruzione era al quattro e otto nell'ottanta e al quattro e sette nel novantasei dopo essere stata al cinque quattro nel novanta
La sanità era al cinque sei nell'ottanta
E al cinque e tre nel novantasei era al sei e tre nel mille novecento
Novanta quindi solo le previdenza e assistenza che però significa sostanzialmente previdenza hanno avuto un progressione dal tredici e tre al diciotto due mentre istruzione sanità
Nel periodo considerato cioè mille novecentottanta mille novecentonovantasei hanno avuto un andamento a parabola e oggi sono scese sia l'istruzione che se passa la sanità in rapporto al PIL sotto i livelli
Parliamo di spesa pubblica sotto i livelli del mille novecentottanta
E sequestro per la sanità è grave
Ed è stato compensato dalla sanità dalla spesa privata per l'istruzione significa appunto che su questo capitolo l'Italia negli ultimi quindici anni Nola investito
Non solo in modo significativo ma non ha investito in modo crescente nonostante il boom ma il baby boom che ha portato in questa fase migliaia di studenti in più necessità di formazione eccetera
Questa la spesa pubblica italiana altre tabelle altre tabelle mentre ci avviamo alla conclusione altre tabelle i beneficiari solo pensioni vediamo che
Cittadini che vivono in famiglie dove almeno un componente riceve trasferimenti sociali nel Complesso solo pensiero sull'assistenza
In Italia sono punto trentanove per cento cittadini che vivono in famiglie con trasferimenti
Come trasferimenti sociali le pensioni nel Regno Unito per capirci sono solo ventisei
Delle famiglie in cui si ricevono
Come trasferimenti sociali sola assistenza sono l'ottantuno per cento i cittadini sono tanto per cento in Irlanda in Italia solo il diciassette percento
L'effetto sulla povertà della spesa sociale vediamo che prima dei trasferimenti della spesa sociale
Diversi dalla pensione non consideriamo quindi le pensioni vediamo che prendiamo il Regno Unito nel Regno Unito prima dei trasferimenti sociali diverse dalla pensione
Le persone al di sotto dalla soglia di povertà sono trentaquattro su cento dopo i trasferimenti venti per cento
In Italia uno penseranno in Italia modello italiano meno molto meno poveri in Italia prima dei trasferimenti
I poveri sono ventuno per cento ovviamente le pensioni non sono considerate dopo i trasferimenti diciannove per cento insomma Spesal assistenziale diversa dalle pensioni in Italia
Sostanzialmente non ce ne intervista Baldassarri Mario Baldassarri causa dei mali e lo Stato tuttofare
Professore tutto sbagliato questo stato sociale abbiamo commesso un errore di fondo quello di eliminare la contrapposizione tra domanda e offerta di servizi cosa significa
Di fronte ai bisogni
Della gente abbiamo automaticamente messo lo Stato produttore di servizi in condizioni di monopolio e quando si aprivano spiragli di concorrenza pubblico-privato questi diventavano subito connivenza
Le inefficienze dello Stato cioè si trasformavano in in vendita del privato è questo
Pensiamo alla sanità vale a dire che ha dominato l'offerta di servizi certo è la conseguenza è che nelle scuole come negli ospedali la corporazione
Conta più dagli studenti e dei malati e tra l'altro abbiamo visto e questo si riflette in una netta prevalenza della spesa su del per il personale sulla spesa per gli investimenti
è un po'come se una compagnia assicurativa fornisse le polizze pretendesse di curare tutti nel proprio Spedali
è questa la madre di tutte le crisi abbiamo creduto che si potesse fare stato sociale con lo Stato produttore e non invece con quello assicuratore e possiede e adesso correre ai ripari secondo lei non solo è possibile e necessario con un periodo di transizione occorre aderire allo schema dei bonus sia nella scuola che nella sanità
Lo Stato deve cioè fornire polizze assicurative per le malattie borse di studio ma poi il cittadino deve essere libero di scegliere sul mercato all'ospedale la scuola
Domande produzione possono essere stimolate solo se messo in contrapposizione altrimenti non c'è più controllo ma le risorse sono comunque necessari dove continuare a trovarla
La risposta è unica decide mercato occorre cacciare il professore fannullone premiare quello bravo
E le pensioni per la per la pensione in senso stretto non è stato sociale e piuttosto un programma di risparmio che garantisce un reddito per la vecchiaia
E la tassazione delle pensioni d'oro risponde Baldassarre incostituzionale trattamenti che corrispondono i contributi versati non possono essere considerati
Privilegi così sulla spesa sociale sul Sole ventiquattro ore noi adesso rimaniamo sul tema delle pensioni in chiusura di questa rassegna stampa e andiamo a vedere cosa scrive sul Corriere Economia
Alberto Alesina per comprendere la gravità e l'urgenza il titolo dalla pubblicamente diano è Italia America sul Titanic delle pensioni per comprendere la gravità e l'urgenza del problema delle pensioni in Italia utile confrontarlo con quello americano
Gli Stati Uniti spendono meno del cinque per cento del PIL per le pensioni l'Italia ne spende più del quindici il fondo pensionistico degli Stati Uniti è largo surplus e lo sarà secondo tutte le previsioni fino al due mila tredici i problemi seri inizieranno nel due mila trentacinque
A causa del fatto che i baby boomer saranno arrivati tutti all'età della pensione il bilancio americano oggi un surplus secondo le previsioni più realistiche il surplus totale del Budget americano
Sarà di uno due punti per cento del PIL nei prossimi dieci anni alcuni sostengono che potrebbe anche essere maggiore
Il debito pubblico americano almeno del sessanta per cento del PIL gli attuali sul polso usati in parte per ritirare il debito fanno prevedere che il rapporto debito PIL potrà posso scendere sotto al trenta per cento al prossimo decennio
In questo contesto fiscale negli Stati Uniti non si parla d'altro che di come salvare il Social Security Sistem cioè dell'emergenza pensioni l'amministrazione Clinton visto dall'Italia
L'amministrazione Clinton ha proposto una serie ma di maggiori accantonamenti fiscali per il fondo pensioni questa manovra è stata criticata perché rimanda il problema delle pensioni solo al due mila cinquanta circa
I critici ad esempio il collega Martin Feldstein propongono di passare a sistemi di fondi pensione individuali un'idea la seguente al contribuente oggi viene ridotta la tassa sul reddito
Di una certa percentuale il contribuente però obbligato a investire questo ammontare in un fondo pensione individuale può scegliere come investirlo
E via di questo passo sulla
Su quello che sembra un Paradiso previdenziale anziché l'inferno italiano per nove Stati Uniti
Natura in Italia il sistema pensionistico prosegua lesinare deficit paurosi come sempre c'è molta confusione sui dati di Sky Italia animano la cifra di quaranta mila miliardi deficit nel novantanove per il sistema pensionistico
Sembra realistica la riforma degli ultimi anni non hanno fatto scendere di nulla la frazione di PIL speso in pensione
L'Italia fa fatica a restare sotto i limiti di deficit del Patto di stabilità
Euro stiamo parlando del rapporto debito PIL di circa il centoventi per cento
In questo contesto fiscale qualunque proposta anche modesta sul tema pensioni e subito bloccata dei sindacati che dettano la politica fiscale al Governo con la concertazione
Anche il ministro Amato ha dovuto far marcia indietro nonostante i buoni propositi annunciati questo è grave e triste visto che Giuliano Amato è stato il ministro del Tesoro che ha fatto di più sulle pensioni con la sua manovra danni ma non ci toh novantadue non solo ma quando si parla di riforma delle pensioni in Italia si parla di iniziative distanti anni luce da un dibattito ad ampio respiro su privatizzazione delle pensioni e fondi individuali
Che risolvano strutturalmente il problema ai ministri italiani basta stare a gara a galla altri sei mesi senza provocare uno sciopero cosiddetto generale immagino già le obiezioni di sindacalisti e politici italiani primo negli Stati Uniti le pensioni non sono sufficienti a garantire un buon tenore di vita non è vero napoletane Stati Uniti concentrata
Sui giovani soprattutto nelle famiglie di single Maddox e nei ghetti delle grandi città i pensionati americani sono un gruppo relativamente privilegiato anche loro lobbies funzionano bene
Secondo gli Stati Uniti sono un Paese profondamente ineguale la disuguaglianza sta crescendo proprio a causa delle riforme del welfare e delle pensioni non è vero
La disuguaglianza sta scendendo negli Stati Uniti era più alta d'inizio degli anni Novanta che ad oggi terzo noi italiani siamo diversi questo è vero i politici americani stanno cercando di tappare la falla del Titanic delle pensioni
I nostri politici e sindacalisti continuano le danze si parva licet non tutti i politici
Sono uguali ci sono politici che e parlo della Lista Bonino dei radicali che in fatto di pensioni si preoccupano di proporre ai cittadini un referendum che chiede di elevare da subito i limiti per i requisiti minimi per le pensioni almeno cinquantasette anni detta sarebbe un sistema generosissimo ottimo intervento comunque come sempre
E del tutto condivisibile quello di Alberto Alesina
L'Italia Italia America sul Titanic delle pensioni ovviamente noi stiamo in terza classe Anne dunque
Segnalazioni in chiusura segnaliamo Roberto Perotti ci sarebbe piaciuto leggerlo ma purtroppo non abbiamo più tempo Roberto Perotti politici lavoro alle leggi di mercato
è una veri una risposta da Alfiero Grandi che polemizzare ma sul un intervento in cui Roberto Perotti a
In qualche modo confutato i risultati che volevano nella vulgata sarebbero positivi della
Legge Aubry francese sulle trentacinque ore
Alfiero Grandi aveva attaccato Perotti però ti risponde con dovizia di argomentazioni e così chiude è vero i sussidi alle imprese che non va dimenticato sono spesso frutto dalla concertazione tra governo imprenditori e sindacati
Sono spesso ingiustificati se non per me ciò si per la distorsione che crea non perché
Alfiero Grandi aveva ricordati Ventimila miliardi di trasferimenti all'impresa
Ma anziché trarre la logica conclusione che essi vanno ridotti i grandi propone di controllare ulteriormente le destinazioni dei profitti come pensa di farlo il concreto senza allo stesso tempo interferire con il mercato e creare ulteriori distorsioni
L'articolo di grandi conferma quella che nel mio intervento era un'amara constatazione e che grandi chissà perché ha voluto interpretare come un insulto personale
In questo momento molte delle persone che hanno in mano la sorte dei disoccupati italiani non comprendono come funziona
Un'economia di mercato presto Roberto Perotti Am
Una
Ahimè una verità per quanto riguarda l'Italia chiudiamo davvero con due segnalazioni Repubblica affari finanza pagina diceva nove sotto il chador il privato la l'evoluzione economica di Teheran Enrico Franceschini che scrive come il pragmatico presidente Khatami
Sta faticosamente liberalizzando l'economia Ferrovie Poste e Telecomunicazioni il regime degli Ayatollah vuole vendere di tutto
Per ridurre dal novanta al settanta per cento dall'economia dell'economia il settore pubblico ma il clero oltranziste conservatore ancora forte
Si oppone e a pagina nove del Corriere economia sotto la Sfinge sette milioni di posti i successi economici di Mubarak ma le riforme
Quest'anno l'Egitto è cresciuto del cinque virgola sette per cento è Antonio Ferrari che scrive a pagina nove Corriere economia sui risultati economici dell'Egitto
Con questo chiudiamo questa edizione di stampa e regime la rassegna stampa di radio radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato all'economia ai temi dell'economia e della finanza un saluto un arrivederci a lunedì prossimo da Benedetto Della Vedova grazie a diva radici per la regia dalla trasmissione