"Difendiamo il servizio elettrico nazionale contro la distruzione dell'ENEL" org. dal Partito dei Comunisti Italiani (c/o Residence Ripetta - sala Bernini)

Cominciare per favore
Gli amici e i compagni che sono presenti
Prendono posto per favore
Non si facciano dei crocchi perché non è una sotto
Ora allora
A nome della precedenza del Partito dei Comunisti Italiani
Apro questo nostro convegno
Sull'energia elettrica
Il Partito Comunista tiene oggi il primo di una serie di convegni
Su alcuni problemi che considera strategici per la struttura economiche sociali quindi politica del nostro Paese
Oggi ci occupiamo di energia elettrica
Che consideriamo uno strumento fondamentale della vita civile
Nel prossimo mese di febbraio terremo a Mila no una secondo giornata di studio
Sulla nostra concezione del lavoro e dell'occupazione
Nel mese di marzo terremo a Bari
Un seminario sulla politica industriale
Con particolare riguardo alla natura dei compiti
Della nascente Agenzia per lo sviluppo del Mezzogiorno
Nel mese di aprile dedicheremo la nostra analisi e la concezione dell'Europa
Quale noi la immaginiamo per la quale ci battiamo concezione che ovviamente
Non si limita agli entusiasmi per la nascita dell'Eur o intendiamo così dare il nostro contributo non soltanto la creazione di un programma per il nostro giovane partito
Ma anche al tentativo che è in corso da più parti di fare qualche passo avanti nella definizione di un progetto
Che valga per tutte la sinistra italiano
Riteniamo infatti ed in questo non possiamo dimenticare l'insegnamento sempre attuale di Federico Caffé
Che il progresso dell'idea di sinistra non scaturisce da rotture improvvise continue in nome di future immaginarie palingenesi destinate non verificarsi mai
Ma dal proliferare di ricerche e di studi di esperienze
Che devono essere vagliate sapientemente
Attraverso un confronto continuo e costruzioni
Noi partiamo però da alcune sicurezze
Non è il punto usare questa parola sicurezza
La prima nostra sicurezza che il mercato
L'economia di mercato soprattutto l'economia di mercato selvaggio
Non solo non potrà mai garantire l'eguaglianza delle condizioni un mare di partenza
Che e rimane uno degli ideali che giustificano la nostra stessa esistenza ma al contrario essa tende per sua natura a documentare le diseguaglianze sociali che civile
La seconda nostra sicurezza e che proprio perché dobbiamo sempre avere l'obiettivo di un diverso e più alto modello di società
Non possiamo trascurare mai di quelle realizzazioni anche modeste
Nelle quali consiste quel tanto di socialismo che appare possibile nel contesto mondiale nel quale operiamo
La terza nostra ultimo anno un'ultima sicurezza
E che le idee finiranno per prevalere sugli interessi
E proprio per questo non possiamo non dirci keynesiani
Noi non pensiamo che tutto questo sia contraddittorio con la nostra presenza nel governo nazionale
Oltre che in alcune centinaia di amministrazioni locali regionali
Siamo consapevoli al contrario di Randy né in questo modo un servizio la maggioranza parlamentare della quale facciamo parte
E alla quale diamo il nostro appoggio leale
E al Governo del nostro Paese
A far parte del quale abbiamo delegato alcuni fra i nostri migliori esponenti che sono qui oggi compagni Oliviero Diliberto
Capo della nostra delegazione la compagna Katia Belillo che qui i compagni sottosegretari Claudio Caron Antonio di fare e Claudio Guerrini
Come gli oggi ci induce a due riflessioni preliminari
La prima riflessione e la risposta ad una critica
Che ci viene sovente rivolta
Di difendere con le nostre posizioni il complesso dell'impresa è di proprietà dello Stato
In paese che sarebbero stati un esempio di inefficienza di corruzione di interramento clientelare
Noi non abbiamo mai dato il nostro avallo a questa denigrazione sistematica e generalizzata dell'impresa di proprietà dello Stato
Una denigrazione che si è sviluppata sotto la spinta di interessi
Che dovrebbero essere evidenti agli occhi di tutti
Purtroppo l'ideologia del fondamentalismo liberista è riuscita ad abbacinare gli occhi di Monti
In realtà la storia dell'impresa di proprietà dello Stato si compone da quasi un secolo delle vicende di aziende decotte e di aziende prospetti
Di ritardi tecnologici e di innovazione di processo e di prodotto di politiche del personale clientelari e di politiche del personale lungimirante
Non vi è dubbio che tra le file dei dirigenti delle imprese pubbliche vi sia stato un certo numero di boiardi di portaborse e non ve ne sono stati altrettanto le imprese private
Ma non è meno vero che tra di esse vi fosse e vi sia un grande numero di dirigenti di quadri tecnici e gli operai impiegati preparati
Altamente motivati a fare quadrare il cerchio dell'interesse pubblico e dei bilanci inattivi
Basti pensare o vomiti come Felice Baldo
Pasquale Saraceno Giuseppe Grisenti Alberto Beneduce Arrigo Serpieri catturò Osio Oscar Sinigaglia
Guglielmo Reiss Romoli Raffaele Mattioli Enrico Mattei Salvino Sernesi
La seconda riflessione riguarda la critica che ci viene mossa di contribuire con le nostre posizioni al mantenimento di un monopolio quali impedire la creazione di una salutare concorrenza
Oggi affermare che la concorrenza non è necessariamente benefica nel cui settore dell'economia vuol dire
Manifestare con la mentalità che viene definita retrograda rifiutare quello che viene definito il cambiamento
Niente sembra avere la stessa efficacia della pressione concorrenziale
Per stimolare la immaginazione orientare le scelte comprimere i costi in parte questo è vero
Ma se fosse vero del tutto nomi sarebbero più i grandi gruppi industriali commerciali e finanziarie
Tutto si sarebbe frantumato in piccole imprese autonome
Per trattare localmente ogni funzione elementare se questa frantumazione non è avvenuta non avviene anzi al contrario prevedibile che non avvenga in futuro e innanzitutto perché vi sono degli effetti di scala che fanno sì che costi unitari diminuiscono con l'aumento delle dimensioni dell'impresa
E questa è una delle ragioni che spiega i grandi processi di concentrazione che sono in corso e che sono destinati ad accrescersi continuamente
Questa constatazione diventa evidente quando si tratta di attività che costituiscono monopoli naturali
I quali caratterizzano generalmente le così dette imprese dirette l'elettricità
L'acqua le telecomunicazioni le ferrovie reale
L'esperienza dimostra che non conviene ma sovrapporre due reti concorrenziali sulla stessa area geografica
Perché gli effetti di scale sulle reti sono talmente forti che risulta sempre più economico sviluppare una sola rete sulla stessa perciò eventuali concorrenti finiranno sempre per associarsi aumentandola inevitabilmente il costo del servizio a spese dei consumatori
E quello che avviene quando il monopolio pubblico
Si sostituisca di fatto un oligopolio privato che opera sotto la parvenza del libero mercato
Ma sulla base di accordi cosiddetti Caratelli i quali in realtà creano una situazione di dipendenza reale del consumatore
Quanto è venuto nei giorni scorsi
Nella telefonia mobile
Dovrebbe aprire gli occhi anche a chi non vuole vedere
Le due società concessionarie teen ormai totalmente privata e Omnitel che abbiamo preso dei giorni scorsi essere di proprietà nordamericana per il trentacinque per cento
Si sono accordate per un mente di tariffe che raggiunga alcuni casi il centocinquanta per cento
Del prodotto e questa la concorrenza e cosa faceva l'autorità
Dormiva
Faceva conto di dormire
E cosa serve l'autorità
Ci sono però delle situazioni nelle quali lo Stato hanno non soltanto il diritto ma il dovere di essere presenti
E non sarà inutile ricordare qui
Il messaggio che nel mille novecentotrentatré
Il Presidente degli Stati Uniti francamente l'amorose inviò al Congresso
Per accompagnare un disegno di legge che assunse un'importanza storica
Il Public Utilities compagnia che era la base istituzionale per la lotta contro i gruppi privati elettrico finanziari nordamericane
Scriveva Roosevelt contro questa concentrazione di ricchezza e di potere una regolamentazione ha poche possibilità di successo
è arrivata l'ora di invertire quel processo che ha reso la maggior parte dei cittadini nordamericani disperatamente dipendenti disperatamente dipendenti dal favore di Totti
Noi riteniamo che settanta anni dopo queste parole abbiamo conoscenza
Signore e signori cari amici carissimi compagni rimettere in infine di ricordare quella notte del diciassette giugno del mille novecentosessantadue
Quando Riccardo Lombardi uscendo da Palazzo Chigi
Pronuncia una frase che è entrata nella storia economica del paese da oggi gli disse industrie perché italiano non appartiene più
A pochi privati ma alla collettività nazionale
E in effetti la nazionalizzazione del gusto elettrica
In Italia fu un avvenimento di grande portata politica
Frutto degli studi delle battaglie di uomini di diversa formazione
Ma uniti nella convinzione che è uno strumento fondamentale per l'economia del Paese
Dovesse essere controllati dallo Stato italiano
Voglio ricordare tra gli altri
Amintore Fanfani
Presidente del Consiglio in quel momento
Che si comportò con grande realtà casi ricordano problemi di fronte anche gli amici del Polito popolare
Antonio Giolitti Bruno Visentini Tullio Ascarelli
Giorgio stelle Franco Momigliano ingegno scarso di
E per ultimo non ultimo Giorgio Amendola che avevo presentato fin dal mille novecentocinquantacinque un progetto di legge la sulla nazionalizzazione indusse detriti insieme lombardi piaceri
Molta acqua è passata sotto i ponti dei nostri fiumi
Da quegli anni di grandi passioni
Anni nei quali sembrò tanti di noi
Di potere cambiare il corso della storia
Ma noi riteniamo ancora che le tre città
Bene insostituibile mantenga intatto il suo carattere di Henze essenzialità
Come elemento necessario
E condizionante per la crescita civile e sociale
Per gli equilibri territoriali per la competitività industriale
E da qui riteniamo che sia necessario assicurarne a tutti
La piena disponibilità fisica
E da tutti una uniforme accessibilità economica
Noi riteniamo che la invocazione dei meccanismi di mercato
Do un cancellino eccitati difendere gli interessi generali di lungo termine interessi che non possono far parte dei calcoli dei privati
Da tutto ciò deriva per noi che recita deve avere lo statuto di servizio pubblico fondamentale per il Paese
Questa nostra convinzione non significa affatto negare il mercato e la concorrenza
Significa piuttosto contemperare nella dinamica affinità di interesse generale che la collettività nel suo insieme ritenga di dover consegnare
Come egli oggi si articolerà nel modo seguente
Prenderà la parola ricompaiono Aldo Caponi presidente da come sono ingiuste al Senato
Il quale illustrerà la posizione ufficiale del nostro partito
Sul sistema elettrico nazionale
Seguiranno poi due comunicazioni la prima del professor Mario Poletti direttore del dipartimento di Economia politica agraria questa di Milano
Il quale illustra la storia e l'evoluzione delle
A secondo del dottor Franco Calisto di membro del comitato scientifico del nostro partito
Che ci parlerà della direttiva sull'Energia della Comunità europea e della sua attuazione da parte di Paesi della comunità stessa
Intervenuti troveranno il testo della relazione di regolarizzare le cartelline che ha sono stati distribuiti è presumibile che relazione comunicazioni termineranno verso le undici e trenta
Se perdiamo
Avremo così tempo per un'ora e mezzo circa di interventi questa mattina
Sospenderemo per un'ora e tredici per riprendere le quattordici
Dopodiché avremo spazio per altri numerosi interventi
Il presidente del nostro partito
Armando Cossutta chiuderà il convegno alle ore diciassette e ringrazio tutti gli intervenuti anche rappresentanti del governo che sono qui tanti
Le relazioni sindacali dell'ENEL
E molte altre personalità e do subito la parola al compagno e poi
C'è un punto
Signori e signore invitate le compagne e compagni come avete potuto vedere nel dare il titolo a questo nostro convegno abbiamo evocato un rischio
Con un'espressione forte impegnativa la distruzione dell'ENEL
Non si tratta di una esagerazione vorrei respingere le prevedibili obiezioni e dica Trust catastrofismo nei nostri confronti
Abituati come siamo come i comunisti italiani a cercare di misurare le parole
E a non usarle avanzerà quell'espressione l'abbiamo volutamente consapevolmente usata convinti di poterci trovare con il decreto
Elettrico attualmente sottoposto al parere delle camere che si aggiunge ad altri provvedimenti già assunti
Nel giro di un breve volgere di tempo alla fine di quel grande patrimonio nazionale che con tutti i suoi limiti nel rappresenta è singolare che dobbiamo essere noi comunisti a ricordare una delle leggi fondamentali del mercato
Nel mercato nessuna impresa può stare ferma
Tantomeno può farlo una grande impresa e nell'epoca della cosiddetta globalizzazione
Ogni impresa deve continuamente svilupparsi ingrandirsi diversificare gli investimenti altrimenti è destinata rapidamente a regredire come inizio della fine
Nel nostro caso lo Stato che è padrone unico dell'impresa decide che essa non soltanto si debba fermare ma che addirittura per far Paul posto ad altri debba ridimensionarsi
Io credo che lo Stato ma per essere ancora più chiari il governo
Sappia in questo modo dove vuole cominciare ma ignori dove e come possa finire
Nel dal punto di vista imprenditoriale ha sostanzialmente una
Impresa buoni
Così come sostanzialmente valido e l'assetto del sistema elettrico nazionale
Questo assetto fondato sul monitor sul monopolio pubblico ha permesso l'elettrificazione l'industrializzazione del Paese
Che altrimenti bisognerebbe sempre ricordarlo affidate all'iniziativa privata non ci sarebbero state
Nel e oggi una grande impresa la terza del mondo essa garantisce un servizio apprezzi e tariffe competitive con la media europea
E a fine anno chiude i suoi bilanci con utili anche consistenti per le casse dello Stato
Nel anche in combinazione con altre imprese potrebbe efficacemente competere nei mercati internazionali
Se nel fosse di un imprenditore privato costruisce la terrebbe ben stretta senza minimamente pensare a ridimensionarla o venderla
Perché dunque non dovrebbe fare altrettanto lo stato italiano il quale come è noto si chiede continuamente di comportarsi come un imprenditore
Al fine di sgomberare il campo da qualsiasi possibile malinteso vorrei chiarire che nell'esprimere questi giudizi noi Comunisti italiani non ci scriviamo nessun presunto o reale partito dell'ENEL inteso come gruppo di pressione che intenda favorire un'impresa rispetto ad altre
Tanto meno evidente ci interessa tutelare i vertici o dirigenti aziendali su atti e decisioni dei quali abbiamo maturato ed espresso quand'era il caso di quando l'abbiamo ritenuto opportuno giudizi anche fortemente critici
Difendendo la prevalenza del monopolio pubblico noi in realtà difendiamo gli interessi nazionali del nostro Paese
La possibilità e la qualità del suo sviluppo la sua autonomia della sua presenza in un settore strategico come quello delle energie
Se la prevalenza del monopolio pubblico venisse a cadere l'Italia ne subirebbe delle conseguenze gravi
Non soltanto come detto risulterebbe mutilata la sua possibilità di competere nei mercati globali che per essere aggrediti hanno bisogno di un prese con una massa critica uguale se non addirittura superiore a quella di ENEL
Ma assai pesanti sarebbero anche i riflessi interni sull'economia la socialità e la civiltà del Paese
Sarebbe impossibile checché se ne dica
Mantenere il principio peraltro con recenti provvedimenti a mio giudizio già leso nella sostanza e la pratica della tariffa unica nazionale
Si andrebbe verso una differenziazione sostanzialmente un aumento generalizzato delle tariffe come accaduto in Inghilterra
La tariffa unica il portato tipico del monopolio pubblico che riesce a compensare i più alti costi delle forniture del servizio incerte are con quelli più bassi in altre aree del Paese
L'applicazione di una logica di mercato di profitto d'impresa che esclude la fornitura di servizi senza redditività
O al di sotto di una certa soglia di redditività porterebbe un'ulteriore penalizzazione per le aree già rimarginate penso al Mezzogiorno e alle zone disperse
Penso anche alle parti mie della montagna umbra della montagna marchigiana
E avrebbe il drammatico effetto di acquisire i già pesanti squilibri socioeconomici altro che modernizzazione
Si avrebbe semplicemente un ritorno indietro del Paese io credo anche del suo sistema produttivo che sarebbe avvantaggiato solo in parte
I cosiddetti clienti idonei e cioè le grandi imprese localizzate prevalentemente al Nord dal nuovo sistema concorrenziale
Ora dev'essere ben chiaro altro punto importante che la direttiva comunitaria la dico così non obbliga assolutamente nulla
Essa contiene indirizzi piuttosto blandi come poi dirà il dottor Calisti nella sua comunicazione in tema di liberalizzazioni
Non interviene minimamente sulla privatizzazione tante che è a tutti noto come la direttiva abbia potuto essere accettata dalla Francia che ha pienamente confermato la sua scelta di mantenimento della proprietà pubblica della compagnia elettrica
Le norme e le misure contenute nel decreto attuativo della direttiva della Comunità europea attualmente all'esame delle Commissioni industria della Camera e del Senato
Costituiscono dunque nella loro parte preponderante non esecuzione di obblighi comunitari ma scelte autonome dello Stato e del Governo italiano
Su di esse dobbiamo intendiamo confrontarci con lo spirito di chi sa di dover sacrificare qualche cosa sul piano delle sue posizioni di principio
Una posizione ragionevole dunque ma non è disposto a fare da supporto ad una politica decisa da altri e che reputa negativa per gli interessi del Paese
I rilievi che formuliamo sul decreto del governo sono numerosi gli amici i compagni presenti li potranno trovare raccolti in un apposito appunto contenuto nella cartellina del convegno e si sono stati peraltro già fatti pervenire
Al titolare del dicastero dell'industria ministro Bersani sotto forma di una lettera scritta anzi più di una lettera se non ricordo male a firma di Nerio Nesi del sottoscritto
In questa relazione non intendo dunque riprendere tutte le nostre osservazioni ma concentrarmi su quelle richieste di modifica che ci paiono fondamentali
In linea generale posso dire che personalmente
Ciò che mi ha più colpito nelle sale del decreto sul quale è stato relatore della commissione che presiedo è l'enorme complicazione del sistema
Faccio questa affermazione con animo sgombro le accentuazioni polemiche e aggiungendo anche che le modifiche che riproporremo non riguardano questo punto
è certo però che lascia un certo sconcerto che si prefiguri un nuovo assetto del sistema elettrico nel quale al posto come era in precedenza di un solo operatore Lehner o se volete delle compresse municipalizzate
Se ne individuano oggi addirittura sei
La maggior parte di essi saranno imprese private o comunque società per azioni le quali dovranno ricavare un profitto dalla funzione o dal servizio prestato
Realisticamente io penso che questa ricerca di un guadagno peraltro legittimo
Da parte degli operatori del sistema si tradurrà in un aumento dei costi del sistema stesso
Se non si vorranno scaricare questi aumenti sulle tariffe dell'utente finale e così si dice di non voler fare non rimarranno che induca i due strati
Ho addossarli ai due operatori pubblici del sistema l'acquirente unico e l'ente gestore della Rete costringendoli a lavorare in perdita secondo la migliore tradizione italiana in base alla quale come è noto si privatizzare i guadagni si socializza hanno le perdite oppure o forse contemporaneamente comprendendo le condizioni di lavoro e le condizioni dei lavoratori e sacrificando la manutenzione e la sicurezza degli impianti di produzione
La nostra attenzione si concentra sull'articolo quattro del decreto del quale proporremo
Una modifica sostanziale con questo articolo si stabilisce una soglia antitrust del cinquanta per cento cioè che nessun impresa possa produrre una quota superiore al cinquanta per cento del mercato eletti che a noi sembra bassa ma sulla quale al fine si potrà anche convenire
Lo stesso articolo contiene però una norma incongruente con la prima che va tolta
Si stabilisce infatti l'obbligo per l'ENEL di scendere al di sotto di questo cinquanta per cento imponendo adesso di cedere una capacità produttiva non inferiore a quindici mila megawatt che porterebbe nelle stesse se le informazioni che abbiamo avuto sono esatte come peraltro credo a detenere una quota di mercato sulla produzione di poco superiore al quaranta per cento l'incongruenza ma direi addirittura l'assurdità sono evidenti se si stabilisce infatti una soglia antitrust del cinquanta per cento non si può contemporaneamente imporre ad una si è una impresa tra tutte
E tanto più quella pubblica discendere al di sotto di questa soglia
Ma l'articolo quattro contiene un'altra norma che costituisce a nostro giudizio l'ulteriore duro colpo all'impresa dello Stato l'obbligo a vendere capacità produttiva e quindi centrali nella misura detta quindici mila megawatt
Entro la data prefissata del due mila e tre
E attraverso un piano di dismissioni che i vertici ENEL dovranno predisporre entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto
Queste condizioni particolarmente l'ultima determina un evidente una situazione di mercato drogato ad unico ed esclusivo vantaggio dell'acquirente privato che potrà egli in definitiva credo stabilire il prezzo delle centrali
E a detrimento del valore del bene pubblico ceduta mi sorge il dubbio
Sì organi dello Stato e dell'amministrazione pubblica che autorizzino simili modalità di vendita non incorrano nella violazione di qualche norma del Codice civile o penale o della legge suprema del nostro Stato la Costituzione
Che impongono la massima tutela del patrimonio pubblico
La cosa certa sul piano politico perché questa norma va rivista e corretta nel senso che fermo restando la soglia antitrust del cinquanta per cento da calcolare in fase di prima applicazione sull'Energia prodotto escludendo quella importata
Deve essere eliminato ogni riferimento a quote di a piani di vendita da compilare lasciando alle strategia aziendale di Helen l'individuazione delle modalità da attivare per porsi in regola entro il due mila e tre
Con quella soglia del cinquanta per cento
Chiediamo la ristruttura integrale dell'articolo tredici del decreto
I Comunisti Italiani attribuiscono a questo punto un valore decisivo
Il testo attuale smentisce infatti in modo purtroppo clamoroso la tesi sostenuta
Anche con grande calore cioè dal ministero dell'industria secondo la quale il decreto odierno riguarderebbe soltanto la liberalizzazione del mercato e non nella privatizzazione di ENEL
Così dovrebbe essere ma in realtà così non è
L'articolo stabilisce infatti che entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto si costituiscono più società per ciascuna delle tre funzioni delle quali si occupa ENEL
Generazione trasporto distribuzione per una quarta individuata nella proprietà della rete di trasmissione
Ritorna insomma lo spezzatino
La direttiva europea si limita a richiedere indicare la separazione contabile delle tre funzioni
Le previsioni contenute nel piano di riorganizzazione dell'ENEL fino ad oggi si erano spinte mi pare un po'più avanti prefigurando anche una divisione funzionale oltre che contabile disegnando una struttura che vedeva la costituzione di una holding finanziaria ENEL che controllasse tre grandi società operativa operative una per ciascuna delle tre funzioni descritti
Ora
Non c'è nessuna ragione al mondo nette né finanziaria né organizzativa
Che posso giustificare la creazione di più società per ciascuna delle funzioni
Se non quella di prefigurare la vendita ad imprenditori privati i quali parlo di quelli italiani non avendo come è noto la disponibilità di capitali per potersi acquistare l'ENEL in blocco e nemmeno per quote consistenti
Sarebbero enormemente favoriti dalla possibilità di poterlo acquistare
Diciamo così a piccoli pezzi
Le preoccupazioni che esprimiamo non sono esagerati
Il testo del comma due dell'articolo infatti rivelatore in termini addirittura secondo me sfrontati e mi si consenta questo termine del disegno che si persegue
Su di esso si afferma infatti che le quote azionarie delle varie società che si costituiscono sono conferita all'ENEL in sede di prima applicazione
Del decreto
Quasi a dire diciamo che dopo la prima applicazione non esisterà più
Tra le conseguenze immediate di uno spezzettamento dell'ENEL oltre quelli già detto ne vorrei sottolineare ancora un il colpo che riceverebbe la possibilità di mantenere e sviluppare la ricerca scientifica nel nostro paese nel campo delle energie
La ricerca si sa nel mondo moderno la fanno i grandi investimenti pubblici le grandi imprese smobilitare nello disperdere le potenzialità che in esso sono presenti anche se forse
A tutt'oggi poco e male sfruttate significa esporre il nostro paese ad una dipendenza scientifica e culturale escluderebbe l'Italia
Dal novero delle nazioni più avanzate in un settore di punta e vitale dell'economia e delle società moderne
L'articolo tredici va dunque riscritto nel senso di escludere lo spezzettamento dell'ENEL e di continuare a garantire la sua unitarietà e integrità della universalità del servizio che rende
Riscrivere l'articolo tredici o per noi è indifferente decidere la sua soppressione
Significa cancellare una norma inerente l'assetto interno di ENEL che nulla ha a che vedere con l'oggetto del decreto
E togliere ragionevolmente dal tavolo della discussione una al momento inutile punto di contrasto su un argomento la privatizzazione appunto di ENEL sul quale permangono opinioni diverse
E sul quale occorrerà tornare con calma a discutere
Vorrei ricordare che il nove ottobre del mille novecentonovantasette
Il presidente del Consiglio Prodi nel suo discorso alla Camera come si ricorderà affermò solennemente
Che la prospettiva della privatizzazione di ENEL non era iscritta all'ordine del giorno del paese per un lungo periodo di anni questa fu mi pare la sostanza
Delle cose dette
Noi riteniamo che il governo D'Alema non posso e non debba tornare indietro rispetto a quell'impegno non per continuità programmatica ma per scelta e direi per collocazione politica e sociale
La posizione dei Comunisti italiani sull'argomento è notte
Noi non siamo pregiudizialmente contrari all'introduzione anche nel sistema elettrico di elementi di mercato e concorrenzialità che stimi testimonino sul serio l'efficienza e la riduzione dei costi e delle tariffe per l'utente
Mi si consenta a questo proposito una parente sì per affrontare un tema
Che come Comunisti italiani ci proponiamo nei prossimi giorni nel di nella discussione parlamentare di approfondire per formulare proposte al fine di ottenere che il beneficio di tariffe contrattate ridotte
Vada non soltanto a vantaggio delle grandi imprese ma anche
Sia esteso agli artigiani alle piccole imprese
Siamo dunque favorevoli ad autorizzare nell'ad avere le forme più ampie di collaborazione imprenditoriale con le imprese private a cominciare dalla costituzione di società per l'innovazione e l'ammodernamento di centrali e siti produttivi
Pensiamo che le società municipalizzate di distribuzione anche opportunamente ristrutturati accorpate con ENEL possano immettere sul mercato quote del loro pacchetto azionario
Crediamo infine è possibile una privatizzazione parziale viene intesa nel senso che vorrei essere preciso di una immissione sul mercato di quote rilevanti del pacchetto azionario
Che riservino però allo stato una percentuale minima del cinquantuno per cento atta a mantenere e garantire la proprietà e il controllo pubblici
Io credo che queste misure serie ragionevoli che noi proponiamo e alle quali si può dare corso
Unitamente alla liberalizzazione prevista dal decreto governativo liberalizzazione che voglio ricordarlo va oltre quanto indicato è richiesto in sede europea sono in grado di garantire un assetto rinnovato del sistema elettrico italiano
Nel quale la prevalente presenza pubblica realizza con quella privata un punto di equilibrio originale e innovativo in grado di coniugare una maggiore competitività ed efficienza con il carattere sociale universale che deve continuare ad avere il sistema elettrico di un Paese moderno
Andare oltre
Sul piano della liberalizzazione della privatizzazione non sarebbe né giusto né utile e noi non saremmo d'accordo
Vorrei in conclusione ricordare ma non come l'ultimo dei problemi che come tutte le privatizzazioni anche quella di ieri avrebbe dei costi anche molto salati diciamo sul piano della perdita dei posti di lavoro
Nelle oggi sostanzialmente come ho detto le imprese efficiente sane occorre le spingere l'idea del dipendente pubblico fannullone troppo pagati
Ai lavoratori agli impiegati agli ingegneri dell'ENEL va tutta la nostra solidarietà
Non c'è nulla di male se si scendono in campo per difendere il loro posto di lavoro e si costituiscono un patrimonio di esperienze di scienza che non può e non deve andare disperso in tutte le manifestazioni e incontri con i dipendenti è nell'ai quali ho partecipato non ho sentito prevalere posizioni di egoistica difesa di interessi personali e corporativi
Ho spesso sentito esprimere lo dico senza retorica amore verso l'impresa e preoccupazioni per le sorti di S. del servizio che esercita prima ancora che per le prove
In verità io credo se c'è un'obiezione da fare è che in questi mesi i lavoratori e i sindacati di categoria appartenente a CGIL CISL e UIL hanno dimostrato pazienza e responsabilità anche esagerate
E che è giunto forse il momento che con forza e determinazione facciano sentire la loro voce
In questo momento cruciale per gli assetti del sistema elettrico saremmo lieti che le nostre posizioni fossero condivise sedersi e sostenute sedesse ritengono giuste utili
E ragionevoli
Ma facciamo appello anche alle forze della maggioranza di governo con cui lealmente collaboriamo e al loro spirito di ascolto e di comprensione
Ci rivolgiamo soprattutto come naturale dalla componente di sinistra della coalizione
La nazionalizzazione dell'energia elettrica come ricordava poco fa compagno Nesi fu il biglietto da visita il fiore all'occhiello del primo centrosinistra
Fu perseguita con tenacia da una delle due forze di sinistra che allora stava il governo
E sostenute condivisa dall'altra che si trovava all'opposizione se non sbaglio fu il compagno Terracini per il PC a fare la dichiarazione di voto
A favore della nazionalizzazione delle energie l
Sarebbe un tragico paradosso che proprio la sinistra oggi debba decretare l'inizio del cammino inverso della privatizzazione
Ma in questo richiamo compagni e compagne non intende alludere a motivi romantici o sentimentali che pure
In qualche modo contando diceva propongo una questione politica e se si vuole ideale di grande attualità
Con R. lecco il sistema elettrico italiano la sinistra si trova di fronte ad una iniziativa dello Stato
Che è una sua creatura
E che smentendo la falsa tesi dell'inevitabile fallimento di tutto ciò che è pubblico ha dimostrato di saper funzionare bene e sostanzialmente dimostra di saper ancora funzionare bene
Perché rinnegare dunque questa sua creatura ed esperienze per lasciare poi il campo a chi
A imprenditori che non vorrei essere troppo severo ma questa è la verità almeno nel campo elettrico
Mi viene fatto di citare il CIP sei
Hanno dimostrato l'aiuto ai cosiddetti autoproduttori produttori indipendenti di saper fare affari sono in un mercato assistito e protetto direi scandalosamente pronte
Ecco perché a noi pare che la battaglia per la difesa della proprietà pubblica DNA sia anche furbo e forse soprattutto una battaglia di idee e di valori
Di quei valori ai quali una sinistra che pure come ci spiegano ogni giorno deve rinnovarsi non può rinunciare se non vuol correre il rischio di rinunciare ad essere se stesso grazie
Ha ora la parola il compagno un po'Lelli dell'università di Mila no
Venti minuti esatti di tempo
Grazie e
Non tante grazie per i venti minuti in quanto la mia relazione comunque resterà agli atti e pertanto primo modo di e chi avrà e vorrà fare approfondimenti potrà vederlo nella relazione
Vorrei prima di entra nel merito di quelle che di quello che l'aspetto legato la alla nazionalizzazione
Riprendere un'affermazione per favore non facciamo crocchi chiacchiericci
Riprendere un'affermazione che così che si considera estremamente rilevante e cioè dagli analisti ormai viene in modo unanime ha fermato Chieri nel la dinamica dei sistemi si collega a quello che lo sviluppo della della Società e quindi l'energia elettrica ha un ruolo determinante nello sviluppo del sistema economico
Su Better ricordava come l'onda lunga della della della Società mio mercantile pose strettamente legato lo sviluppo dell'energia elettrica quindi sostanziale dell'energia elettrica avuto ha avuto un una grandissima rilevanza in quello che tutto il processo dello sviluppo economico
E quindi la nazionalizzazione che avviene nel sessantadue a una serie di altri fatti che sono piuttosto rilevanti
E che procedono a partire dall'inizio del secolo fino a appunto al mille novecentosessantadue
è un dibattito lungo che si apre su questa questione è un dibattito che parte dall'inizio del secolo vi partecipano Inaudi ripartizione ed economisti di grande rilievo
E persino la guardiana critica sociale
Riprende il dibattito della nazionalizzazione e discutere di questo di questo tema che è sicuramente un tema di grandissima rilevanza quindi c'è una discussione che procede per circa mezzo secolo e quindi parte da lontano
E la nazionalizzazione poi si concretizza come è stato detto con il governo Fanfani
Il quale peraltro aveva recepito tutta una serie di discussioni che erano venuti dalla da intellettuali ricordo il convegno degli Amici del Mondo del sessanta con la relazione di Rossi che fu fondamentale proprio per la la per la nazionalizzazione
Ricordo una serie di altri e di altri contributi che sono stati determinanti per la costituzione di questa nazionalizzazione
Quindi c'è un percorso un percorso logico su quale è stato costruito è stata costruita la la nazionalizzazione
In quel periodo né per il cinquantotto sessantadue le la situazione era particolarmente favorevole in termini in termini economici
Aumento del PIL aumento del reddito pro capite e quindi eravamo in una fase di grande espansione di carattere di carattere economico
è inutile nascondere qui non è ancora stato detto che di fronte alla nazionalizzazione vi fu una forte opposizione di quella che è stata chiamata il trustee elettrico era costituito dalle grandi prese di industriale le quali naturalmente con interessi forti
Non volevano che si realizzasse questa nazionalizzazione
E così anche la stampa ventiquattro ore con i Della Seta ci fu l'opposizione fortissima a questa nazionalizzazione comunque questa si verifico alle condizione come sapete con una spesa notevole due mila duecento miliardi compresi gli interessi
Che furono legati a a questo tipo di investimento
E ricordo devo ricordare due fatti rilevanti rapidamente
E cioè che nel cinquantatré sì che era costituirle con una legge speciale nove cinque nove sino a costituire cingono costituire i binari bacini imbriferi montani
E il presidente qui sala spero che poi faccia un intervento su questo argomento che di grandissima rilevanza e mai sufficientemente valorizzato cioè i vini che cosa recuperano ricupero no il sovra canoni da parte dell'ENEL reinvestendo livello di popolazione locale quelle che sono le risorse quindi vengo stabilire una sorta di investimento in relazione ad un risarcimento per un la sottrazione della risorsa acqua
Il secondo intervento che non viene mai sottolineato e la elettrificazione del mondo rurale
Noi diamo un processo rapidissimo che si sviluppa a partire dagli anni sessanta dove ben due milioni e mezzo di soggetti non avevano l'interpretazione e subito dopo la la la nazione d'azione avviene questo processo
Di elettrificazione rurale in pratica nell'ordine nell'ottantasei si completa e nell'ottantasei abbiamo circa il novantotto per cento di elettrificazione rurale che si è realizzato
Quindi in effetti la nazionalizzazione che ha rappresentato un costo rilevante e da un lato Dina essere il riflesso di un lungo processo che ho detto approssimato per circa per circa cinquanta e sessant'anni e poi successivamente abbiamo un fenomeno molto interessante
Da un punto di vista economico e cioè abbiamo un intreccio tra lo sviluppo economico si viene a realizzare nel Paese dopo il sessantadue i cicli economici che si vengono a realizzare e gli investimenti che vengono fatti da parte da parte dell'ENEL
Quindi lei nel fa Investimenti in relazione alla allo sviluppo tecnologico del sistema del sistema economico questo per dire che di tornare in stretta relazione tra tecnologia sviluppo economico ed elettrificazione ovviamente
E sono Investimenti
Piuttosto rilevanti che si sono ci sono investimenti non non strategici che cosa intendo dire intendo dire che
Noi abbiamo avuto una forte investimento abbandonando l'idroelettrico verso il termoelettrico e quindi non appena si verificano le crisi da choc
Petrolifera
Cioè in una situazione di di il primo ciò che avviene nel settantatré il secondo verso la fine degli anni degli anni settanta è chiaro che l'ENEL non è nelle condizioni di potere attivare dei processi di investimento perché aumentano in modo esponenziale i costi avendo investito lei nel nel settore del termoelettrico e idroelettrico avendolo lasciato indietro ricordo che il quaranta per cento degli impianti dell'idroelettrico e antecedente agli anni Quaranta quindi diamo degli impianti obsoleti e quindi che sui quali non avemmo Investimenti
A fianco di questo atte a fianco di questa di questo problema di questo problema abbiamo tutto il problema delle aziende municipali sulle quali io non voglio soffermarmi perché un dibattito lungo aperto ancora no
Evidente che le aziende municipali hanno sempre più trovato un loro spazio è evidente che hanno svolto un ruolo che è di tipo polifunzionale è altrettanto evidente che nel retail nel recente decreto Bersani
Occorrerà trovare una forma per definire una holding di queste aziende municipali che per ora operano a livello individuale ricordo l'azienda di Milano con il Torino quella di Roma eccetera no e quindi ed è immaginare in una prospettiva futura anche se questo nel decreto Bersani non è apparso anzi in un primo tempo c'era poi è scomparso che si debba determinare un Holden in grado di gestire delle attività che sono di carattere e molto diversi
E detto questo e avendo sempre i soliti venti minuti e quindi dovendo saltare molte di quelle che sono gli aspetti e quindi rimandando alla relazione vorrei soffermarmi brevemente su quelli che sono gli aspetti di strategie attuali
Perché ritengo che siano elementi importanti cioè è giusto fare critiche però è giusto avere anche una prospettiva di quella che sarà l'evoluzione i termini sociali è in termini economici futuri
Quindi il sistema energetico futuro dovrà essere basato su un modello in grado di poter essere diversificato e flessibile
Su questo concetto di flessibilità ritengo che vada debba essere giocato tutto il discorso futuro dell'elettrificazione
L'elettricità e il vettore che con il suo elevato grado di flessibilità tali da rendere compatibili sistemi diversi in Paesi con standard differenti e quello più moderno la flessibilità consente l'allargamento degli impieghi dovuti all'innovazione tecnologica tra le quali assumono sempre più un ruolo fondamentale il controllo informatizzato delle macchine
I processi
Di realizzazione per via telematica con crescente utilizzo di elettricità
Le crisi tra entra sempre più nei nuovi modi di produrre
Delle tecnologie di processo robot sensori membrane biotecnologico nella costruzione i materiali e nei trasporti
Si prospetta quindi un futuro in cui l'esigenza di realizzare una struttura in grado di gestire una notevole complessità fatta di fusioni incorporazioni già invento
L'eventuale processo di liberalizzazione dovrà tener conto non solo dei processi di aggregazione dei soggetti pubblici e privati ma anche delle possibili sinergie tra energia elettrica e le altre attività produttive
Quali lo smaltimento di rifiuti il teleriscaldamento la gestione delle acque il controllo dei prodotti e dei processi
In questo quadro occorre chiedere sì se il decreto di liberalizzazione del mercato elettrico sia in grado di soddisfare queste nuove esigenze dobbiamo partire da queste esigenze che sono estremamente nuove e moderne
E se lo la struttura ipotizzate le competenze individuate siano in grado di poter consentire l'apertura di un mercato e di realizzare dei passaggi più significativi quali la trasmissione lo scorporo dell'ENEL la borsa elettrica questi sono i capisaldi che sono contenuti in parte anche nel decreto Bersani le competenze sono estremamente articolate sono le più diverse vanno dal governo i ministeri l'antitrust e così via quindi già il governo di queste competenze estremamente articolato e diverso
La borsa elettrica che uno dei componenti e certamente un aspetto di grande interesse di grande interesse
Perché la Borsa elettrica si lega al principio che il sistema elettrico richiede una notevole equilibrio fra domanda e offerta quindi diventa una l'attività di gestione
Questo coordinamento viene denominato dispacciamento è un termine preso in termini anglosassoni
E viene svolto da un gestore neutrale della Rete
In Inghilterra è stato definito un ultima opera come una borsa e questo un primo tipo di sistema che naturalmente non vi è indicato nel decreto Bersani ma che e possibile individuare come modello
Perché questo modello funzioni
Occorre che sia affidato ad una società di gestione indipendente i clienti libere acquisteranno dal proprietario distributore locale però esistono anche altre forme più spedita sperimentate e avanzate
In America in Australia presente dove la Borsa
E costituita l'acqua da controlli bilaterali tra produttori e fornitori occorre quindi quando si parla di borsa definire il modello a cui riferirsi in relazione anche alle esigenze di mercato e dalla società
Lo scorporo dell'ENEL questo è un altro aspetto
Un altro aspetto rilevante in società è un'operazione complessa che deve essere guidata da una holding che consenta all'ENEL un coordinamento e controllo delle attività connesse alla produzione vendita distribuzione trasmissione
Tale struttura dovreste strettamente connessa con le esigenze attività compiti a cui verranno proposte Lecceta
Che devono rispondere alle nuove esigenze di mercato l'evoluzione tecnologica
E allora in un quadro di sviluppo sostenibile raffronto l'aspetto dell'ambiente che si collega a tutta la problematica dell'ENEL
L'insieme di queste nuove trasformazioni e concludo iniziative presuppone la loro collocazione in una cornice definita e qui siamo su un altro punto focale che non è stato discusso sufficientemente
Questo non poche essere individuato in consorzi di consumo
Come già è stato ribadito in modo esplicito nella recente conferenza Stato Regioni
In particolare una grossa novità potrebbe essere e potrebbero essere i consorzi di acquisto l'ambito operativo di questi ultimi e qui sta il punto focale della questione
Dovrà essere allargato da un comune da quelli adiacenti a gruppi più ampi
Di comuni collegati fra di loro da atti di programmazione regionale quindi con l'intervento del legionella quali interviene per regolamentare questo tipo di rapporto attraverso anche i distretti industriali
La strategia che dovrà guidare le suddette aggregazioni dovrà rispondere a logiche di omogeneità secondo parametri che dovranno essere individuati secondo obiettivi ben definiti
In conclusione alla luce della complessità delle proposte e forse opportuno pensare a un tavolo di regia
Che consenta di coordinare l'attività dei diversi organismi ed indirizzare in modo coerente le iniziative da promuovere grazie
Sotto veli che è stato nei termini de solo parola e al dottor Calista di dottor crisi abbiamo chiesto
Gli farei il punto
Esatto sulla direttiva europea perché c'è una mistificazione in corso
Se si vuole fare di reati di tipo europeo quella che la direttiva europea non si è mai sognato di di allora direttive europee e cosa hanno fatto gli altri paesi europei
Sì grazie ma lo schema di decreto legislativo che abbiamo all'attenzione anche del Parlamento come veniva ricordato nella relazione introduttiva come obiettivo il recepimento della direttiva comunitaria novantadue del novantasei
Direttiva che lo Stato italiano all'obbligo di recepire entro il diciannove febbraio di quest'anno a meno che come penale peraltro hanno già fatto altri paesi non chieda una proroga ovvero un periodo supplementare
Con questo schema di decreto legislativo tuttavia come sottolineava nella relazione introduttiva
Che appunto il governo non si limita a recepire criterio di indicazioni contenute nella direttiva europea mamma Abbey inoltrate compiendo un'operazione tutta interna
Tutta politica di ridisegno e di riassetto del sistema elettrico nazionale
La cui l'inglese ispiratrici nulla a che vedere con gli obblighi imposti dalla direttiva comunitaria insomma su questo aspetto come cercherò di dimostrare non è possibile continuare a barare più di tanto
Non è vero che l'Europa o lo vuole lo vuole l'Italia lo vuole il governo italiano
Ma entrando velocemente nel merito dei contenuti della direttiva comunitaria va in primo luogo secondo a mio parere dato l'iPad immensa sottolineata la grande prudenza e gradualità con la quale la Commissione europea ha affrontato il tema della liberalizzazione del mercato del genere
A titolo di esempio all'articolo tre comma due della direttiva si prevede che gli Stati membri possono decidere di non applicare alcune disposizioni contenute nella direttiva medesima
Cito testualmente nella misura in cui ciò ossi all'adempimento in diritto ho fatto degli obblighi che incombono alle imprese elettriche nell'interesse economico generale
Con questo comma si introduce un concetto nuovo non presente nei Trattati istitutivi dell'Unione quello di servizio pubblico
Ne consegue in forza di questo concetto di servizio pubblico che mi sono due strade per difendere l'interesse generale economico la concorrenza ma anche l'imposizione di obblighi di servizio pubblico la concorrenza rimane la regola ma per i Paesi che lo vogliono in attuazione del principio di sussidiarietà il servizio pubblico Estrada ammessa
Purché le restrizioni alla concorrenza siano giustificate dall'interesse economico generale
Entrando nel merito dei contenuti della direttiva ieri gli aspetti che vengono presi in esame sono l'organizzazione del settore le questioni della generazione produzione la gestione delle reti di trasmissione e la gestione delle reti di distribuzione la separazione e trasparenza della contabilità
I problemi di organizzazione e l'accesso del per motivi di brevità sulla prima parte quella riguardante l'organizzazione del settore sia già detto già emblematicamente richiamato quanto previsto dalla dall'articolo tre ovverosia quindi la possibilità che la direttiva lascio ai agli stati membri nella definizione degli obblighi di servizio un pubblico per quanto riguarda le questioni della produzione e generazioni di energia elettrica la direttiva prevede sostanzialmente due procedure il sistema delle autorizzazioni in questo caso gli Stati membri si limitano a stabilire dei criteri generali per il rilascio
Delle autorizzazioni poi sono i soggetti industriali a decidere come e quando proporre la realizzazione di nuovi impianti l'altro sistema invece quello delle gare di appalto dove invece prevale un criterio di programmazione in questo caso è lo stato membro o un altro organismo competente a valutare sulla base delle informazioni la necessiti Enea in suo possesso la necessità di implementare la produzione elettrica e quindi poi andare a di indire gare di appalto che dovranno essere gestite
Da soggette da autorità in
Per quanto riguarda invece la gestione delle reti della Rete di trasmissione la direttiva prevede che gli stati membri dei siti ovvero richiedono ai proprietari delle reti di trasmissioni di designare un gestore della Rete
Responsabile della gestione della manutenzione se necessario dello sviluppo della rete di trasmissione
Il gestore della rete è anche il responsabile del dispacciamento quindi della sicurezza e dell'efficienza complessiva del sistema
Nel caso in cui recita testualmente la direttiva il sistema di trasmissione non sia già indipendente dalle attività di generazione e distribuzione il gestore della Rete
Deve essere indipendente almeno sul piano gestionale dalle altre attività non connesse al sistema di trasmissione
Ove cosa vuol dire che la direttiva prendendo atto della diversità come dirò anche successivamente delle situazioni in essere nei Paesi dell'unione
Prevede che la gestione della rete
Rete trasmissioni possa essere affidata ad un soggetto che già opera nella generazione e nella distribuzione
A patto di osservare una separazione e qui la direttiva molto chiara di carattere gestionale cioè tenere in maniera la gestione del
Diverse attività distinta quindi si parla di separazione gestionale
Nel non sembra almeno alla separazione contabile vale meno di separazione tanto meno di separazione societario
Il capitolo se particolare della direttiva affronta quelle questioni centrale della separazione trasparenza della contabilità
In questo caso al comma tre dell'articolo quattordici si afferma che le imprese elettriche integrata nel caso dell'ENEL ma come anche il caso dell'EDF francese tengono nella loro contabilità interna conti separati per le attività di generazioni trasmissione e distribuzione
Se del caso conti consolidati per altre attività non elettriche come sarebbero tenute a fare se tali attività fossero svolte da imprese separati
Al fine di evitare discriminazioni sovvenzioni incrociate e distorsioni della concorrenza e quindi anche qui è abbastanza chiaro
G diciamo che è stato un punto molto sofferto della direttiva si è a lungo discusso in sede di Commissione sulle diverse ipotesi di separazione
Alla fine ha prevalso in questo caso per quanto riguarda le imprese elettriche integrati un concetto
Di separazione contabile e quindi non di separazione di carattere invece societarie come invece la strada che indica il decreto
Ho attuativo della direttiva approntato dal governi tagliato
L'ultimo capitolo della direttiva è dedicato alla individuazione delle modalità per l'organizzazione dell'accesso alla rete definendo tre tipi di procedure l'accesso negoziato l'accesso regolamentato e l'acquirente unico
Nel caso di accesso negoziato i diversi attori del sistema produttori le imprese fornitrici i clienti idonei negoziano con i gestori l'accesso alla Rete militari e altre altre condizioni Alfieri conclude tra di loro contratti di fornitura sulla base di corpi commerciali volontà nel caso di accesso regolamentato i clienti Doni hanno il diritto di accesso alla rete sulla base però di tariffe pubblicato al fine di promuovere la trasparenza del sistema è fatto obbligo ai gestori della rete di rendere pubbliche nel primo anno successivo all'attuazione della direttiva una gamma indicativa dei prezzi dell'utilizzazione
La terza opzione che anche quella
Rispetto alla quale si era orientata la lo schema di decreto riguarda invece il sistema dell'acquirente unico laddove con questa espressione si intende
La persona giuridica individuata dallo Stato membro
Cito testualmente ancora una volta la direttiva responsabile della gestione unificata della Rete di trasmissione e o dell'acquisto della vendita centralizzata dell'energia elettrica
Ovvero il soggetto deputato a gestire la Rete ma anche essere il bevitore unico quindi obbligato per un certo numero di clienti cosiddetti clienti vincolati
In questo caso la cliente unico che anche il gestore della Rete
Deve concedere l'accesso della Rete ai soli clienti idonei non è previsto per esempio l'accesso per i grossisti e rivenditori limitatamente ai fabbisogni energetici dei medesimi
Questa limitazione è stata inserita per impedire ovviamente che clienti idonei svolgono attività di intermediazione vendendo ad altri soggetti le eccedenze di energie
L'articolo quindici prevede inoltre la possibilità che gli stati membri destinino come acquirente unico
Una impresa e lettere elettrica verticalmente integrati
Come lei
In questo caso
è fatto obbligo di stabilire disposizioni dice la direttiva in base alle quali l'acquirente unico deve essere gestito si parla nuovamente di gestione sempre separatamente dalle attività di generazioni e di distribuzione delle imprese integra
Quindi o l'impresa integrata ripeto le come dire accalcati
Presente integrati insomma in Europa può svolgere secondo la direttiva funzioni di acquirente unico
Per esercitare detta funzione sufficiente la separazione contabile e gestionale ovviamente non si fa alcuna riferimento al separazione società
Da quanto esposto è evidente che la Commissione nel perseguire attraverso la direttiva nova novantadue l'obiettivo della liberalizzazione del mercato del genere
Ha deciso ed era come dire
Una regola di buon senso
Di adottare un approccio progressivo e gratuito
Evitando al tempo stesso sia eccessi di regolamentazioni sia rigidità limitandosi ad offrire un quadro di regole e comportamenti tra di loro alternativi
Ma coerenti con l'obiettivo che ha l'obiettivo del
Direttiva della liberalizzazione in buona sostanza l'obiettivo è la liberalizzazione ma poiché il perseguimento di un tale obiettivo comporta interventi di riassetto dei singoli sistemi elettrici nazionali su questo terreno in forza del principio di sussidiarietà che uno dei principi fondamentali dei trattati dell'Unione
Si lascia ai singoli stati membri ampia libertà di intervento
E non poteva che essere così data la profonda diversità di partenza dei sistemi elettrici e diversi Paesi dell'unione
Infatti si va da Paesi come l'Italia la Francia e la Grecia e l'Irlanda dove il mercato è caratterizzato dalla presenza di un monopolio pubblico che controlla la gran parte di attività di produzione trasmissione e distribuzione altri paesi dove invece abbiamo un duopolio pubblico privato come il Belgio l'assillante il Portogallo in Spagna vi sono tre Società due private di una pubblica in via di Previti di privatizzazione cui fanno capo le attività di produzione e distribuzione mentre la trasmissione è gestita
Da un da una terza società nel Regno Unito
La produzione fa capo altre società di cui una pubblica
Che gestisce la parte nucleare la trasmissione è gestita da un operatore indipendente mentre all'Agusta di alla del per la funzione di distribuzione vi sono dodici società regionale
In Germania la rete di alta tensione gestita dal nove impressi che controllano anche la maggior parte della produzione e solo da poco nella parte orientale è stata costituita una società integrata di generazione trasmissione
In Austria ciascuno dei nuovi dei nove Line leader ha una propria impresa che detiene il monopolio locale della distribuzione mentre la produzione affidata ad otto impresa le quali però sono tutte partecipate almeno il cinquanta per cento in alcuni casi la percentuale più alta
Dall'Ente nazionale di energia elettrica soggetto pubblico che è anche proprietario della rete di trasmissione
In Danimarca esistono due gestori pubblici diretti di di di trasmissioni detti peraltro fra di loro non connesse e circa sotto cento società di distribuzione ciascuna delle quali però parte vale otto impresse di generazione
Infine il Lussemburgo non esistono società di produzione tutta l'energia viene in Forza Italia la trasmissione la distribuzione assicurate da due società
Una pubblica ed una privata vivo dice grandi consumatori
Da questa situazione di profonde diversità di partenza di sistemi elettrici di diversi Paesi dell'Unione è evidente che il recepimento della direttiva avverrà stava bene
Con modalità profondamente differenti
Frutto di scelte politiche interne che vengono in particolare conto della peculiarità dei sistemi elettrici in essa che a loro volta sono il portato di specifiche moda modalità dello sviluppo economico e sociale dei singoli Paesi
Nella relazione troverete una tabellina di sintesi la quale sono riportata la situazione aggiornata all'anno scorso di come diversi Paesi dell'Unione Sissi sono attrezzati o si stanno attrezzando per il recepimento della direttiva come si può notare la situazione è molto diversificata da Paese a Paese non solo ma non pochi sono gli Stati che hanno chiesto proroghe da uno a due anni
Ma soprattutto si evidenzia nell'adozione della direttiva un processo di adattamento alle situazioni in essere
Ovvero scegliendo tra le diverse opzioni
Offerte dalla direttiva quelle più congeniali agli assetti interni consolidati come dicevo sono il portato anti
E si intrecciano con la storia dello sviluppo economico e sociale di un Paese non esiste quindi un modello europeo valido per tutti i Paesi
Né tanto meno è indicato nella direttiva
Ne consegue che sarebbe per l'Italia profondamente errate simile modelli di paesi che hanno una storia elettrica una storia completamente diversa dalla nostra
Non è sensato
Per fare un esempio simile modello tedesco che ha una storia elettrica centrata sul ruolo rilevante decisivo dell'anti così come insensato sarebbe perseguire il modello inglese potrà la separa dal modello inglese in realtà della Befana del modello Inghilterra Galles in quanto Scozia e alternando dei un modelli diversi più imprese hanno una situazione di monopolio pubblico
Integra in particolare per quanto riguarda
L'Inghilterra bisogna ricordare che
L'assetto del sistema deriva dalla privatizzazione operata nel mille novecentonovanta dal Governo
Della signora Thatcher che ha semplicemente sostituito un modo a un monopolio pubblico con uno privato che detiene attualmente circa un po'meno del sessanta per cento della funzione ma ha lasciato intatta tutta la preside la preesistente struttura
La trasmissione affidata al National Grid e la distribuzione basata sulle dodici sotto società ogni giorno
Tra l'altro
Così a mo'di commento bisogna del presente che sistematiche inglese nel mille centonovanta all'epoca della nazionalizzazione era per unanime ammissione così inefficiente
Che sono state sufficienti pochi semplici operazioni di razionalizzazione per realizzare recuperi di produttività risparmi sui costi enormi
Che sono quasi esclusivamente senza un totalmente si sono riversate nelle tasche degli azionisti e non tanto sulle tariffe in particolare sulle tariffe domestiche qualche vantaggio ne hanno avuto le tariffe industriale
A conclusione di questa veloce rassegna di come i Paesi europei stanno recependo la direttiva entra di un qualche interesse soffermarsi rapidamente sulle sul recente il progetto di legge che relativo alla modernizzazione e allo sviluppo del servizio pubblico delle delle tipicità
Presentato dal governo francese
Questo è quanto la Francia assieme all'Irlanda e la Grecia il paese che se vogliamo presente una situazione di partenza
Di assetto interno del sistema elettrico più vicina a quella italiana
E subito si nota un approdo come dire leggendo questo di si legge una profonda diversità rispetto alla non solo nelle scelte tecniche ma proprio come impostazione come incubo come spirito politico che attraversa l'intero disegno ci infatti la prima parte del disegno di legge è interamente dell'Ikea dedicata alle indicazioni puntuale puntigliosa
Dei principi ai quali deve ispirarsi il servizio pubblico delle tre città
Alle missioni e agli obblighi conseguenti che fanno capo ai diversi attori nel sistema pubblico
A partire dalle lettere Cité de France tra le varie missioni del servizio elettrico è da sottolineare quella recita testualmente di assicurare a tutti i clienti non eleggibili la fornitura di elettricità attraverso forme di perequazione geografica
Delle tariffe ed i dispositivi istituiti in favore di persone in situazione di disagio
Quale strumento per realizzare un più alto livello di coesione sociale
Vero tra gli otto righe
Del servizio via quello della tariffa viene messo subito in Prima luce quello della tariffa unica della tariffa sociale
Per quanto riguarda la funzione si privilegia il principio della programmazione il servizio di trasmissioni viene affidato alle de con separazione gestionale dalle altre attività sempre ed è e ai distributori non non nazionalizzati dalla legge del quarantasei sono affidati compiti
Di gestire le reti pubbliche di distribuzione per quanto riguarda la definizione dei clienti idonei si rinvia il testo di legge l'invidia a successivi decreti la fissazione delle soglie di apertura
Che
Dice testualmente consentiranno saranno determinati in modo da consentire un'apertura del mercato nazionale elettrico limitata alla quota media comunitaria che definisce il grado di apertura del mercato comunitario determinata annualmente dalla commissione della comunità delle Comunità europea
E che alla quindi l'intenzione da parte del governo francese di non accelerare il processo di liberalizzazione oltre i livelli previsti dall'Unione
Per tutti i soggetti ed è come distributori non ha non nazionalizzate come la compagnia nazionale del Reno è prevista
Che la o separazione contabile per quanto riguarda le diverse attività
Di produzione trasporto e distribuzione elettricità e altre attività
C'è poi io non mi posso per motivi di tempo non posso soffermare più o comunque inviterei c'è tutta una parte gli articoli che che hanno vanno sul podio disposizioni sociali che sarebbe interessante andare a leggersi ai quali per esempio si prevede l'estensione a tutti i lavoratori dell'industria energetica dei contratti nazionali di categoria oggi in essere per legge
La scelta del governo francese quindi nel pieno rispetto delle indicazioni della direttiva sinuosi ordina lignea di valorizzazione del patrimonio pubblico costituito dalle idee
Nella consapevolezza che l'energia elettrica prima di essere una merce come tale sottoposta alle leggi di mercato
è in atti d'un servizio pubblico attraverso il quale si legge nel disegno di legge francese
Concorre alla coesione sociale allo sviluppo equilibrato del territorio nel rispetto dell'ambiente alla ricerca e lo sviluppo tecnologico come alla difesa e all'applicazione
E alla sicurezza
Questioni che non mi pare nello schema di decreto alianti siano così abbiano non siano forte siano considerati
In conclusione sulla scorta sia dell'analisi dei contenuti della direttiva sia in particolare delle modalità di recepimento adottate in fase di adozione da parte di diversi Paesi europei appare evidente che le opzioni contenute le strategie delineate nello schema di decreto legislativo elaborato dal governo dal punto di vista del mezzo si presentano fortemente discordanti e rispetta i comportamenti di tutti gli altri Paesi europei
Discordanti anche il senso nel senso che tutti gli altri paesi europei come è stato ricordato si muovono su di una linea di adattamento della direttiva alla propria storia elettrica dicevo prima
Nel caso italiano invece no recepimento la direttiva si trasforma in un'occasione per ridisegnare totalmente
E francamente anche con molta approssimazione il sistema elettrico nazionale
Se si sceglie questa strada visto che l'Europa non lo richiede allora l'unica ragione plausibile dal punto di vista tecnico è una valutazione pesantemente negativa dell'assetto attuale
Se si ha intenzione di distruggere l'ENEL
Evidentemente perché l'ENEL non funziona o non ha funzionato e perché l'aveva un baraccone mangia soldi che da servizi a basso livello questo è il giudizio che ragionevolmente oggi siamo in grado di esprimere sulle nelle sue l'attuale assetto del sistema etico nazionale
Credo proprio di no davanti Capponi e la sua relazione introduttiva allora qual è il motivo vero reale che spinge a questa sorta di controriforma elettrica
A quest'operazione che praticamente azzera molti dei principi posti alla base della legge nazionalizzazione del mille novecento
Sessantadue una legge frutto lo ricordava Nesi di una dura battaglia da parte delle forze che credo sia giusto chiamarle così del progresso
Non si corre oggi forse il rischio con questa non so con questa ipotizzato nuovo assetto di ridare di nuovo il sistema elettrico del nostro Paese in mano a quelli che un altro grande protagonista della battaglia del della nazionalizzazione
Del sessantadue Ernesto Rossi Ernesto Rossi chiamava i baroni dell'elettricità quelli che in termini più attuali
Solo coloro che in questi anni sono ingrassato i con i soldi pubblici del CIP sei
Infine se si vuole seppur non richiesto da alcuno pervicacemente imboccare la strada di un riassetto generale del sistema elettrico sia pienamente coscienza delle incognite questa sera nuova strada presenti
Si ha coscienza di questo nuovo modello di assetto che si intende perseguire
Eh sì presenti in altri Paesi europei ma è stato costruito con un processo di anni in parallelo allo sviluppo economico sociale e istituzionale e non per decreto come invece si pretenderebbe di fare in Italia vi ringrazio
Adesso do la parola l'onorevole Luigi Ruggeri che i relatori alla Camera dei deputati del sul decreto delegato
Tripoli tubolare grazie
Presidente Cossutta presidente Nese innanzitutto un saluto del dipartimento economico
Del partito popolare
In questi giorni si parla di scontro di battaglia su decreto legislativo in realtà io penso che solo adesso inizia una discussione
Su un tema che forse senza smentita possiamo definire che è la più grande riforma del nostro Paese
Sotto il profilo sociale profilo economico finanziario organizza
Finalmente abbiamo un testo ufficiali
Dal venti dice è entrato alla Camera
Da oggi dodici gennaio abbiamo diciassette giorni per formulare un pare a questo decreto legislativo
I popolari vogliono capire
Se in questo decreto legislativo
Ci sono ancora alcuni principi che per noi sono principi di fondo che vogliamo
Che siano presenti a rispettare
Primo principio riguarda
Questa necessità passaggio da una situazione di monopolio a una situazione di più libertà nel mercato
Noi siamo per la libertà nel mercato
Siamo convinti anzi che la nazionalizzazione fu partita a queste esigenze di liberare maggiormente il mercato
Questa è la ragione per cui abbiamo fatto la nazionalizzazione
Quale mercato
Qui è stato ricordato nella storia delle
Al quale sono state ricordate alcune personalità che voglio ricordare alcune personalità al governo falsa Moro
Lombardo
Vannoni matte questa concezione della politica estera della politica interna in sinergia era la battaglia dell'Italia rispetto al mercato internazionale delle sette sorelle come si poteva contare di più con una situazione di frammentazione delle energie interno
Queste strade questa una ragione del perché fu fatta la nazionalizzazione per avere più peso per contare di più e per far rispettare i Paesi produttori poveri per farli rispettare questa più libertà nel mercato
Questo principio e quindi questo decreto legislativo va in questo senso cioè di creare più libertà vogliamo capire in che modo
Non solo ma un'altra ragione oltre queste di politica internazionale di liberazione del di liberalizzare il mercato
Ma quanto mai le nostre piccole aziende un'esigenza di ricostruzione dell'economia avrebbero avuto a basso costo il fattore strategico dello sviluppo dell'economia Energia
Ecco perché la nazionalizzazione adatto a questa grande opportunità in un momento di trasformazione dell'economica
Allora certamente siamo per un'economia di mercato
Vogliamo capire però se esiste almeno una ragione
Perché qui viene proposto lo smembramento delle UTAP ragione ecco
Un quadro attuale di grande competizione internazionale
Dove già si prevede nell'arco di di un decennio da meno di un decennio che sulla scena del mercato europeo ci saranno tra quattro grandi società
Perché è inevitabile questo è la nostra storia economica
La conseguenza è la prima conseguenza delle liberalizzazioni sono le concentrazioni
Ma L'Unità
Economica europea monetaria europea
Perché è stata fatta
Cioè ragioni politiche pace di solidarietà ma c'è anche una ragione di competizione internazionale dell'Europa rispetto al Giappone rispetto agli Stati Uniti
Questo è l'integrazione economica
E se ci sono i sistemi paesi anche sistemi aziendali le concentrazioni le fusioni aziendali
Allora noi vogliamo capire se una ragione economica dello smembramento societario che qui viene
Che viene proposto
Noi pensiamo che
Una chiave di lettura
Se vogliamo rispettare un minimo di competizione cioè per liberare il mercato da ingiustizie
Liberare da posizioni di rendita l'ENEL deve perdere quote di mercato all'interno ma la chiave per noi di lettura è che le deve conquistare
A livello internazionale
Questo il punto
Ma l'integrazione per noi verticale diventa fondamentale rimane fondamentale per tutte le ragioni che sono state anche qua indica
Soltanto un problema di dimensione economica fiscale problema di sinergie che nani oggi della competizione che non è soltanto economica mai finanziaria organizzativa di ricerca ed innovazione
Allora noi pensiamo che
Alla fine io stesso mi ero preso un po'con i dirigenti delle
Per la prima per il modo il tipo di ristrutturazione fatta dalle
Ma il punto chiave secondo me oggi è ridefinire la missione data le
E questo dipende dal governo
Allora la missione qui si fanno di ridiamo luce alle cioè ridiamo futuro di dalle
Perché se la missione quella
Di data i dirigenti delle di valorizzare
Per eventualmente fare cassa
Questo significa morto delle significa non avere una prospettiva aziendale
Allora dobbiamo ridefinire l'ammissione delle ma i vogliamo che lei nel sia ancora un'impresa snella ristrutturata che Siri posizioni sui mercati internazionali
Ma che abbia un futuro cioè dobbiamo investire nell'ENEL per lo sviluppo delle
La grande impresa Italia
Noi non chiederemo mai uno smembramento societario alla fine
Per quale ragione
Per quale ragione
O forse non siamo capaci di ristrutturare l'ENEL
Abbiamo bisogno di spaccare l'ENEL
Qualcuno dice queste considerazioni sono giuste dal punto di vista economico ma non siamo noi a poterle a doverle fare sarà il mercato oggi invece sembriamo successivamente sarà il mercato a riconsiderare eventualmente lender
Beh questo sì pare veramente una macchina sita
E soprattutto una pericolosità
Perché cioè
Un'applicazione della politica ad altre strutture
Per scelte chiede fare solo la politica
E vogliamo capire se in questo decreto legislativo
C'è una forma di sviluppo della democrazia economica il tema della partecipazione
Perché i regimi del mercato sono molte
E in regime di libera concorrenza e uno magari un paradigma astratto ma è un obiettivo a cui tendere
Allora democrazie economiche per noi non è soltanto un fatto finanziario
Pensiamo alla partecipazione di massa le public company
Già abbiamo avuto modo
Pensiamo alla Telecom di come è stata fatta una democrazia economica ma in realtà abbiamo fatto concentrare
Da parte del grande capitale con una piccola quota c'è un controllo di un'intera grande società
Noi pensiamo che la democrazia economica abbia
Anche un'altra fase una base istituzionale organizzativa
Pensiamo a quello che è avvenuto negli Stati Uniti d'America
Ad esempio proprio nel campo dell'energia
Quando il servizio pubblico me ci sono delle istituzioni collettive di partecipazione
Non è un caso una presenza massiccia di tutte le forme consortili partecipative diciamo pure municipali o cooperativistiche proprio nel settore dell'energia negli Stati Uniti
Noi pensiamo anche a forme di democrazia economica
Di di controllo e di garanzia che il libero mercato sia effettivamente libero
Con un parametro che riguarda prezzi e qualità
Del del servizio al consumatore
Ma noi siamo in grandissimo ritardo presente di queste strutture gli Stati Uniti sono
Tutta l'apparato in processi democratici esempio dei consumatori
Ho anche il sistema questo caso dalle Authority
Partirà una cosa lettore
E la stessa cosa come funzione di calmierazione dei prezzi
La presenza delle municipalizzate come funzione di un segmento di mercato Piccolo locale
Di calmierazione dei prezzi
Ne vogliamo capire se
La politica discorso ecco dell'Authority
Sì per noi è importante il primato dell'uomo sull'economia
E l'economia la concorrenza il profitto
La competizione sono strumenti
E se sono strumenti vogliamo capire quali sono gli obiettivi de
E se l'obiettivo è quello di ricreare o creare una maggior democrazia economica questo è compito specifico della politica che non può De Carlo all'autorità a nessun'autorità a nessun'altro potere legislativo un esempio pratico si teme la tariffa unica questo può essere addirittura deliberato dal Parlamento ma potrebbe essere contestato domani l'autorità
Paga tariffa unica non appartiene alla logica
Del libero mercato
E allora quale sarà l'altra autorità
Ci sarà già tenuto no da parte dell'ENEL che ha contestato decisione dell'autorità
Io vorrei vedere in questo decreto legislativo una riaffermazione della politica dei compiti dell'Authority
E quindi anche del ruolo dell'autorità come magistratura economiche ma di leggi che il Parlamento deve fare principi
Economici di democrazia economica
Noi vogliamo capire se da liberalizzazione
Vuole abbandonare il ruolo diciamo pure qui è stato ricordato che sia da parte del Presidente nel il ruolo
Ma corro economico
Quando negli anni Trenta nasce
La teoria keynesiana come necessità
Necessità verso
Alle valutazioni dei valori Duso
Dalle persone dei sindacati
Rispetto alle valutazioni di scambio da parte dell'azienda
Se esiste un altro tipo di valutazione valutazione d'uso io acquisto un abito perché mi serve
E l'economia primordiale nomi di sussistenza
Economia di scambio che nasce col mercato
è l'economia che privilegia la valutazione dell'azienda io acquisto l'abito non perché mi serve lo questo per venderlo
A differenza plusvalore l'economia dello scandalo economie di mercato l'economia del plusvalore ma questo non ha retto di fronte ai milioni e milioni di occupati che non era un fatto
Fisiologico del sistema
Ecco perché lo Stato ha dovuto intervenire perché non esistono equilibri naturali del mercato le leggi dell'economia non sono leggi dalla natura sono leggi sociali che fanno gli uomini
Anche se il ruolo della politica il ruolo dello Stato
Non vogliamo tornare indietro ma capire oggi cosa significa la modernizzazione se significa governare i processi oppure delegare o scaricare ad altri soggetti
La gestione in questi processi
Allora noi pensiamo che un'economia
Di libero mercato debba mantenere
Un aspetto di valutazione siamo ma però economica senza delegarlo al mercato e quindi a valutazioni soltanto aziendali e Nico economiche
Perché lì la valutazione e dello scambio
Del bene che si scambia ma non del bene comune
Cioè il bene della collettività un interesse generale della collettività
Che sono le regole che sono i principi e del perché
Noi dobbiamo fare ad esempio la tariffa unica
Se noi deleghiamo anche in questo caso alle aziende
La politica economica
Vuol dire che abbiamo fallito vuol dire che la politica ha fallito perché non è che ha fatto o non è capace e quindi della cantante
Ma comunque la politica ha fallito perché non riesce a rispondere famosi
I popolari voleva capire anche un altro elemento questa prima fase di liberalizzazione come avvenuto tutti gli altri Paesi la prima fase di grande possiamo dire assalta una parte un assalto alla diligenza
Da parte di soggetti con nessuna cultura economica
Soggetti che magari
Tenteranno difendere sottocosto
Tenteranno di ridurre al massimo le componenti dei costi dei propri servizi dei propri beni
Vorremmo a qualche regola chiara
Per gestire questa prima fase
C'è una fase per che che deve essere considerate una fase in cui non possiamo noi abbandonare patrimoni o far fare affari al grande capitale italiano o europeo
Qui non si tratta di fare affari
Si tratta di avere più giustizia nel mercato e quindi un legame fra la politica economica con le politiche aziendali la politica estera con la politica interno noi corriamo il rischio questa prima fase
Dove le aziende non si comportano da aziende di produzione ma compreranno e prenderà
Fenomeno della terziarizzazione che abbiamo conosciuto anche il sistema industriale
Ma proprio per questo abbiamo bisogno che il decreto legislativo ci sia qualche regola per gestire questa fase delicatissima
Che è la prima fase che sta scontando oggi ancora la Gran Bretagna la fase di una di di un movimento
Di capitali di soggetti che non rispondono a nessuno tipo di obiettivo che il Paese si è invece ci porta infine
Noi vogliamo capire se rimane una politica economica una politica industriale e quindi questa dimensione Matteo siamo questa dimensione collettiva del nostro Paese o se viene delegata alle aziende piccolo grazie
E mi riferisco al alla necessità di dover trovare nel decreto legislativo almeno una parola
Che riguarda l'occupazione
Per i lavoratori e degli impiegati bene
Perché se noi non ci preoccupiamo dalla gestione degli effetti negativi sull'occupazione dalle ristrutturazioni
La gestione degli esuberi certamente la nostra valutazione esclusivamente di scatti una una valutazione esclusivamente aziendale l'azienda ha risolto il proprio problema magari scaricandolo su un'altra azienda chi comprerà chiederà la partecipazione ma questa ancora volta il fallimento per la politica
Se noi pensiamo che uno di queste persone
Sia un membro della nostra diciamo della nostra famiglia della nostra comunità dovremmo preoccuparci
Che questa persona possano mantenere la propria dignità di persona cioè Possa Tor continuare e trovare un posto di lavoro grande mobilità ma la mobilità per noi non vuol dire da un posto di lavoro alla disoccupazione alla cassa integrazione qual fai da te vuol dire da un posto di lavoro a un altro posto questo noi vorremmo trovare dal decreto legislativo grazie
Questo importante intervento del relatore alla Camera dei deputati ricordo comincerà questa sera di audizioni quindi cominceremo questa sera stessa discutere di del decreto delegato sarà interessante sentire il pensiero del presidente dell'ENEL che qua con noi tutto triste
Per cui rivolgo un cordiale saluto ricordo anche che qui con noi il direttore generale per l'Italia
Della Electricité de France il prossimo al quale rivolgo un cordiale saluto
Io vi ringrazio molto per questo invito no devo fuori anche un ringraziamento particolare due presidenti di commissione per tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi due anni due anni e mezzo
Di nuovo consiglio d'amministrazione
All'ENEL
Lavoro che considero positivo è stato l'inizio magari può battibecco non ci siamo capiti subito il volo verso la Val di Sieve mi sembra che legge la collaborazione sia positiva e ringrazio il vostro partito per l'attenzione che dedica al problema e
Ora a me sembra che sia nella introduzione
Di mesi sia in relazione di cappone cito loro due in modo particolare vi sia un un asse di ragionamento un punto fondamentale
Che orienta poi le proposte delle riflessioni sul decreto Bersani e che il carattere di servizio pubblico dell'attività di produzione trasmissione e distribuzione dell'Energia
Questo è il punto che mi pare
Stia assolutamente a cuore alla vostra forza politica naturalmente con tutto quello che definire un'attività economica come servizio pubblico comporta
Efficienza del del sistema universalità non discriminazione nessuno prezzi sottoposti in qualche modo ha delle regole eccetera eccetera eccetera
Si tratta di vedere
Quanto questa esigenza
Possano trovare
Soddisfazione maggiore o minore all'interno di una certa struttura del mercato italiano dell'energia elettrica piuttosto che un'altra e all'interno di determinate forme organizzative dell'in paese che a questo sono attrezzati
Ora a me sembra che come pur con tutti i problemi che sono stati sottolineati soprattutto problemi organizzativi interni al decreto Bersani ha proposto di decreto legislativo avanzata mistero l'industria
A me sembra però che fondamentalmente questa esigenza sia non solo rispettata ma in un qualche modo anche rafforza
Io credo che noi non possiamo fare oggi un discorso che non è stato fatto qui di sicuro un discorso generale per quanto riguarda l'attività elettrica senza distinguere accuratamente tra le sue diverse fasi
Le quali svolgono funzioni compiti e quindi possono anche a vere regine proprietario assetti di mercato tra di loro diverso produzione generazione e distribuzione
Credo per esempio che
Dal punto di vista sia della qualità del servizio sia dal punto di vista il carattere universale del servizio sia del tutto indifferente chi detiene la proprietà dei luoghi di produzione dell'energia elettrica le centrali
Le centrali
Che sono delle fabbriche l'energia elettrica
Di cui cui proprietario può essere del mondo credo indifferentemente pubblico o privato
In quanto la funzione che ha è semplicemente quella di portare morsetti dal centrale un determinato prodotto che viene ottenuto all'interno e confrontarsi confrontarsi
Con altri che fanno lo stesso mestiere diverso è sicuramente la questione per quanto riguarda la rete di trasmissione
Delle energie lettres
Per le funzioni collettive per le funzioni di regolazione per le funzioni di come dire di di di garanzia che deve dare ai diversi
Operatori del sistema elettrico da questo punto di vista la scelta numero uno di mantenere unitaria da reti di trasmissione ed in secondo luogo di sottoporla
Sottoporre le sue regole ad un organismo di origine pubblica mi serve una scelta appropriata poi si possono potevano ugualmente essere possibile anche altre scelte qualcuno ha per esempio avanzato la proposta che diciamo ci fosse un'unica società pubblicarla quale detenesse sia la proprietà quell'esercizio della Rete di trasmissione anche quella è una soluzione che
Dal punto di vista del raggiungimento di quegli obiettivi generali era probabilmente Corcione
Come trovo Kosovo agli obiettivi che voi vi ponete il mantenimento di un unico operatore per quanto riguarda la rete di distribuzione
Diciamo di unico grande operatore con la presenza poi di altri operatori le municipalità insomma che non ci sia sportivo sia sta forse questo è stato il punto di discussione più acceso della prima proposta cosiddetta Carpi che lì che mi guarda cioè il fatto che
Si sia rinunciato
All'idea di separare l'attività distributiva delle quattordici società differenti con un rischio grosso di spezzettamento della rete di distribuzione di difficoltà di mantenimento della tariffa unica di
Ti impossibilità faccio un esempio ENEL fattura nel Mezzogiorno d Italia il ventisette per cento del totale del proprio fatturato investe il quaranta per cento
La quota degli investimenti delle zone del quaranta e del quaranta per cento ora per quanti meccanismi compensativi
Si sarebbe potuto trovare tra le diverse società credo che inevitabilmente alla fine la logica economica avrebbe prevalso se si fosse si fosse stato fatto uno spezzettamento societaria della rete di distribuzione e questo spezzettamento societario avrebbe esaltato alcune differenze anziché invece diminuirle
Portare ad una qualità del servizio che sia possibilmente la stessa e di alto livello in tutto il Parks
Quindi io non vedo onestamente nessuna contraddizione tra queste esigenze generali e l'opportunità necessità di mettere almeno alcuni sedimenti dell'attività elettrica in concorrenza tra diversi operatori
Pubblici e privata
Non vedo nessuna contraddizione il fatto che per esempio venga chiesto a bene
Di dismettere una certa quantità
Di Potenza installata perché ovviamente se noi vogliamo realizzare concorrenza nel punto in cui è possibile fare concorrenza del mercato elettrico cioè la produzione là dove non esistono i monopoli naturali opportunamente citati dal presidente Nesi
Dobbiamo anche fare in modo che i concorrenti nascano era Scano abbastanza rapidamente per quanto poi al fatto che in quindici mila Mw
Di Haendel non corrisponderebbero al cinquanta per cento accettazione della fabbrica alcuni complicati perché come voi mi insegnate un conto la potenza installata e contano producibilità ed impianti che deriva dal dalle ore in cui mi pianti
Funzione evidentemente questo stress anche costringe emerge a far lavorare di più
I suoi impianti oggi purtroppo gli impianti viene lavorano poco non per colpa di Emmer lavorano poco perché come voi sapete nel
Deve prima di spacciare tutta una serie ci sono i contratti internazionali con gli amici via deve esserci solo il CIP sei eccetera eccetera eccetera per cui la produzione nel rimane questo caccia schiacciata
Come
Ultima risorse in un processo competitivo una volta messi a carico di tutti gli operatori questi che sono obblighi di ordine generale il fatto che nelle vie scapolo Durr
Oppure se in altri termini comunque preferisco avere un parco di generazione
Che stressato mi porta al cinquanta per cento di produzione totale piuttosto che avere un parco di generazione sovrabbondante che mi tocca poi fare andare a rilento per restare all'interno del cinquanta per cento perché nel primo caso
Diciamo guadagnò ed efficientissima impianti nel secondo caso sono costretto a far lavorare gli impianti pagarmi gli oneri
Molto di meno di quanto questi impianti potrebbero potrebbero
Lavorare
Fra l'altro questo
Processo
Questo processo che ha già che ha già operato una forte pressione sulle aziende elettriche esistenti sue nel e sulle municipalizzate
Secondo alcuni benefici al sistema economico italiano credo che li abbia già portati in modo consistente
C'è un punto che è stato citato ma che se mi consente io vorrei veramente stressare fortemente perché trovo che sia straordinario come non viene abbastanza
Sottolinea
Che il punto relativo al fatto che le tariffe elettriche italiane stanno costantemente diminuendo dal mille novecentonovantatré dato dell'ultimo aumento fino ad oggi in termini reali per prendere come punto di riferimento
Diciamo così per per calcolo mio al gennaio novantasei cioè l'anno di insediamento del nuovo consiglio d'amministrazione
Le tariffe elettriche sono diminuite del dodici per cento
Nell'aria domestica del sei per cento nell'area dell'industria del sette virgola cinque per cento nel terziario con una media totale che inferiore che pari al nove per cento di diminuzione se risaliamo all'inizio degli anni Novanta probabilmente il costo dell'energia elettrica
è sceso di un quarto rispetto ai prezzi di inizio mille novecentonovanta
E questo significa un enorme restituzione di ricchezza parliamo di migliaia di miliardi ai consumatori agli utenti ai clienti di ENEL
Ora è vero che questa diminuzione è stata in grande parte anche determinata dalla caduta del prezzo del petrolio e quindi dall'inversione di quella dinamica negativa
Che ha visto le due shock petroliferi settantatré settantanove tutti tutto quello che noi sappiamo che conosciamo
Ma è vero che questa caduta dei prezzi deriva anche dei comportamenti virtuosi tiene l'ha cominciato ad assumere da una certa data in avanti incominciando a darsi l'obbligo di di mettere in ordine i conti in casa propria e rinunciare all'idea che le proprie diseconomie potessero essere scaricate come avveniva nel passato sul sistema tariffario nazionale che era un sistema tariffario a piè di lista fatti stabiliti corti d'investimenti diede il sistema tariffario deve ripagare tutto
Di fatto noi siamo entrati nel sistema pressoché per prima ancora in un qualche modo che l'autorità fosse insediata vorrei ricordare voi tutti che uno dei primi atti fatti dal nuovo governo
Diciamo a cui è nel si è adattata diciamo così è stata l'abolizione delle famigerate cuore quote prezzo seicento settecento miliardi
Restituiti agli utenti e la cancellazione di fatto di un accordo di programma in base al quale ENEL avrebbe avuto diritto ricorderai campi ad avere un aumento tariffario che era stato concordato non in epoche lontanissime qualche anno
Precedente a questo poi si è aggiunto
I vari provvedimenti della autorità per cifre consistenti se glielo dico perché
Tu Capponi ai posto un problema di agevolazioni tariffarie
Citato le tariffe particolarmente basse per alcuni settori della grande industria ed io non credo che capisco e concordo concordo sull'accordo sul fatto che l'energia elettrica soprattutto per i settori produttivi deve portare di meno di quello che oggi costa
Di Meo soprattutto in alcuni punti perché la piccola la media industria e l'artigianato italiano pagano sicuramente le tariffe più alte d'Europa in nella struttura tariffaria italiana c'è il paradosso per cui abbiamo insieme categorie tariffarie che sono le più basse d'Europa e categorie tariffarie che sono le più alte d'Europa tra coloro che pagano di più in Europa c'è sicuramente il terziario la piccola industria artigianato eccetera eccetera ma più che parlare di agevolazioni dobbiamo parlare di riequilibrio tariffario perché non è possibile che ci siano utenti che finanziano altri utenti eccetto che diciamo per per questo è un principio che può valere per esclusivi criteri di solidarietà che devono essere effettivamente indirizzati ai più deboli ma non può essere un invece non è possibile sulla che piccolo artigiano finanzi la grande industria
Eccetera i conti non tornano più e si creano disparità tra i consumatori di energia elettrica che sono enorme quindi dobbiamo insieme a riequilibrare le tariffe e poi farle scendere verso il basso
E anche qui da parte delle autorità politiche da parte dei parlamentari devono venire Ruggeri diceva dobbiamo ridefinire la missione di N
Spezia che da da ridefinire un po'l'ammissione generale del sistema elettrico italiano è difficile per esempio
Riuscire a orientarsi
Per parlare di tariffe tra due esigenze che paiono talvolta assolutamente conflittuali tra di loro da una parte l'autorità e consumatori parlamentari insomma l'opinione pubblica chi chiede ad ENEL di abbassare le tariffe cosa che stiamo cercando di fare in questo generale processo chiede a tutte le utilities di diminuire i costi loro tariffe e dall'altra parte invece correnti di pensiero che ritengono che l'aumento delle tariffe elettriche di telecomunicazioni e altro debba servire o per ragioni ambientali o per ragioni fiscali o per ragioni
No non un dei prossimi anni l'autorità lo ha segnalato si si si renderanno disponibili ancora quote consistenti del costo del genetica con mille novecentonovantanove finisce il rimborso degli oneri nucleari ed è una parte consistente di tariffa elettrica che si libera dobbiamo decidere se vogliamo restituirla come io ritengo sia giusto ai consumatori
Di energia elettrica oppure se invece la vogliamo destinare ad altri Fini caricando ulteriormente la tariffa elettrica di partite fiscali che sono essersi già le più alte di Europa
Infine c'è un punto che voi voto sottolineato e che effettivamente molto delicato
Ed è relativo al futuro della azienda e ora se fazione esentare dice italiani non dice non no avvocato Nancy Pelosi ore ventuno siamo il partito dell'ENEL ecco tanto né tanto meno può iscriversi al partito dell'ENEL il presidente l'amministratore delegato il consiglio d'amministrazione
Dell'ENEL la con il quale ha il dovere e l'obbligo di applicare
Di realizzare la missione che gli viene affidata dall'azionista e applicare le direttive che vengono dal Governo dal Parlamento e dall'azione superò
Quindi le osservazioni che io posso fare solo osservazioni più basato sull'esperienza di questi anni
Su diciamo un'ipotesi personale o delle
Dico che certamente se guardo al futuro delle aziende Elettriche europee e mondiali vedo tre cose che devono stare insieme e si chiama integrazione
Tra le diverse funzioni almeno tra produzione e distribuzione la trasmissione come abbiamo detto è fatto se vogliamo più neutro
Almeno produzione distribuzione quindi integrazione secondo punto diversificazione perché tutte le aziende elettriche si stanno diversificando da altre parti ed avevo fatto una diversificazione importante con nell'aria delle telecomunicazioni
Con Wind e dobbiamo riuscire a farle altre soprattutto nell'area
Ancora dei servizi di pubblica utilità i rifiuti l'acqua eccetera eccetera e ci sono grandi investimenti che si possono fare o anche qualche piccola polemica da fare con con la con il mondo politico e anche col volto partito prese per abbiamo parlato
Si potrà ci ci dovrebbe ci potrebbe essere in questo Paese un grande programma di investimenti la di per la produzione di energia dal combustibile dei rifiuti
Processo che invece viene continuamente ostacolato io non capisco perché ho letto che la prima cosa che avrebbe fatto la nuova giunta che si vada ad insediare in Campania che sarebbe quello di annullare legale fatta dal commissario precedente per la riduzione due termocombustore in campagna con investimenti due mila miliardi risoluzione prova camorra eccetera eccetera eccetera traffico clandestino di serio onestamente non riscontrabile qual è la ratio e se c'è di un provvedimento di questo genere ma insomma
Dicevo integrazione tra le diverse funzioni diversificazione e internazionalizzazione e internazionalizzazione su cui sicuramente Elena e ritardo per il tempo che è stato per per perso nel passato e anche per qualche difficoltà a capire bene
Quali sono le le priorità cui dobbiamo attenerci in questa prossima fare
Da questo punto di vista
Onestamente il rischio che non tanto forse ho visto veramente lo spezzatino c'è da credere che l'organizzazione societaria Capponi e quasi una conseguenza necessaria per il momento in cui società Rizzi la produzione
E la delle società rizzare perché devi entrare in competizione con altri neutrality la trasmissione è chiaro che si crea la necessità anche di una società di distribuzione poi si può discutere se deve essere uno o due
E come oggi è previsto con l'ha sorpreso comunque il processo tappo punto non secondario
Però sto dicendo il processo di societarizzazione delle tre funzioni principali è in un qualche modo necessaria ecco rimane però da capire questo è un punto effettivamente importante se la holding che detiene queste partecipazioni deve continuare davvero come io ritengo
Caratteristiche operative ed industriali e realizzare quel programma di questi tre punti integrazione diversificazione e internazionalizzazione o se invece
è ridotta appura detentrice
Di pacchetti finanziari credo che questo sarà immediatamente dopo diciannove febbraio data in cui mi auguro non solo cento venga approvato il decreto legislativo sarà il tema che dovremo affrontare
Con
Con energia e con fantasia
Per assicurare a questa azienda i suoi lavoratori essere dipendenti un futuro altrettanto lungo l'importante di questi trent'anni trentacinque anni che ha già alle spalle vi ringrazio
Siamo molto il presidente dell'ENEL questo intervento adesso la parola alla compagna Katia Bellillo ministro per i Rapporti con le Regioni
Ma prima di esporre il mio breve intervento voglio ricordare ma anche naturalmente ricordarmi che il governo trova la sua legittimità Traverso il voto parlamentare
Non solo trova la sua legittimità attraverso il voto parlamentare
Ma devi fedelmente rispondere alle sollecitazioni e posizioni che esso assume e quindi la mia intenzione come ministro e quella di seguire fedelmente questi indirizzi
Soprattutto naturalmente su una materia così delicate controversa quale la liberalizzazione del mercato elettrico
Dovendo rispondere alle sollecitazioni che arrivano dalla Camera dei deputati e dal Senato e
In un certo modo far sì che queste trovino la loro attuazione attraverso atti esecutivi concreti concreti
Credo sia giusto ricordare a tutti e quindi anche al governo di cui mi onoro di far parte le analisi e le posizioni che i parlamentari hanno consegnato al Governo
In particolare si rammenta l'intervento dell'allora presidente del Consiglio Romano Prodi delle nove ottobre del novantasette e l'indagine conoscitiva predisposta dalla Commissione attività produttive della Camera dei deputati e il relativo documento conclusivo dell'undici marzo novantotto
Di particolare utilità il passaggio dell'onorevole Prodi del nove ottobre novantasette quando afferma testualmente siamo comunque assolutamente disposti ad entrare nel merito anche delle questioni più generali poste in tema di privatizzazione particolarmente con riferimento all'ENEL
Nel disegno di riforma del sistema elettrico che stiamo perseguendo in attuazione delle direttive comunitarie
L'apertura più realistica del sistema si accompagnerà ad una presenza sicuramente maggioritaria dell'ENEL nella generazione di Energia
Ad una presenza largamente maggioritaria nella distribuzione che potrà essere gestita in forma unitaria
Ad una partecipazione dell'ENEL al dispacciamento dell'energia o soluzioni che garantiscano la neutralità di gestione ed ancora seguiva
Proseguiva Prodi il processo di privatizzazione dovrà essere coerente con questi obiettivi industriali aggiungo tuttavia che per un arco di tempo non prendendo mi pare irrealistico il venir meno del controllo pubblico della società e delle società che la chiuderanno il core business dell'ENEL
Ciò significa che ci sarà ampia possibilità di verificare i tempi e i limiti del processo
Di privatizzazione e in particolare con la maggioranza che sostiene il governo
Questo diceva
Diceva però quindi il governo e la sua maggioranza hanno espresso un forte consenso su due questioni fondamentali
Primo la presenza maggioritaria le dell'ENEL nella generazione e largamente maggioritaria nella distribuzione e partecipazione delle nella alla trasmissione e al dispacciamento dell'Energia secondo punto il controllo pubblico delle società che racchiudono il core business dell'ENEL per un arco di tempo non premi beh ciò è anche confermato dalla commissione attività produttive l'undici marzo del novantotto
Nel documento conclusivo votato dalla maggioranza che appunto citavo precedentemente in particolare nel capitolo volontà parlamentari sono indicati i punti e le traiettorie che devono essere implementate dal Governo
Le Elenco brevissimamente
Considerare pubblico il servizio elettrico garantire l'universalità e la sicurezza del servizio applicare la tariffa unica nazionale nel mercato vincolato
Istituzione dell'acquirente unico stabilire che il gestore della Rete debba essere anche di spacciatore
Sperimentare la concorrenza comparata nella distribuzione con unicità di connessione nel nello stesso comune
Sostegno alle energie rinnovabili riferire al Parlamento prima di prendere decisioni importanti evitare lo smantellamento societario dell'ENEL del nel
Di particolare utilità politica
Tesa a rafforzare la posizione pubblicista del servizio elettrico è l'inserimento nelle conclusioni del documento di maggioranza delle dichiarazioni dell'allora Presidente del Consiglio onorevole Prodi
Di cui appunto precedentemente ho citato i punti salienti
Il Parlamento e la maggioranza parlamentare con il Governo Prodi hanno espresso quindi una posizione di sostegno e rilancio del servizio pubblico in cui l'ENEL ha un ruolo centrale per lo sviluppo economico e sociale del pane e del Paese
E si muove nel senso e nel solco della direttiva comunitaria la quale niente affatto sostegno sostenitrice di spezzettamento i liberalizzazione del mercato scendo rotta considerazioni di ordine economico e sociale
Come ministro mica liberò sulle indicazioni proposte e votate dal Parlamento
E spero di non dover ricordare ai membri del governo le linee di indirizzi che hanno permesso la nascita di questa maggioranza personalmente mi atterrò agli indirizzi dei parlamentari grazie
Pensiamo attualmente la
Domenico che ha detto delle cose parlato o comma due cose chiarissime a portante sul piano politico
Adesso una parola lei in rappresentanza del ministro Bersani che comunque avverrà nel pomeriggio la parola adesso e al sottosegretario campi
Io ringrazio
Il partito
Dei Comunisti italiani
Per l'opportunità che cita oggi di discutere
In modo molto franco aperto
I delicatissimi problemi che sono sul terreno
Ho sentito dire questa mattina
Che
La discussione mi pare l'abbia detto l'amico l'amico collega Ruggeri per la discussione comincia adesso
Io capisco cosa Ruggeri volesse dire francamente abbiamo discusso in modo appassionato e formalmente molto preciso ci ha ricordato in modo puntiglioso alcune tappe
Il io non so mai se dire il ministro La ministro manco di trucco come si dice somma
E la compagna e ce ne ha ricordato le tappe ci sono state discussioni serrate
Il Governo
Ha proposto
Documenti uno impropriamente che poi passa quel particolarmente famigerato in alcuni ambienti che viene ingegnere ricordato o impropriamente devo dire per gli ho dato un contributo parziale col mio nome lo ha proposto al Parlamento il Parlamento lo ampiamente discusso in entrambi gli anni ci sono state discussioni serrate
In occasione della delega che è stata data al Governo e che il governo richiede naturalmente si correggerà se il Parlamento di dirà il contrario di aprire scrupolosamente rispettato nei paletti che erano stati posti nella delega voglio dire nella legge ridere
C'è stata una discussione via nel mondo nel mondo della cultura e anche della cultura tecnica del settore
Che ha prodotto contributi di rilievo io vedo qui tra l'altro in sale di fa piacere perché quando ai dibattiti della politica
Partecipano la tecnica è la cultura questo e gran buon segno io devo ringraziare qui lasciatemelo fare il professor Paris per esempio per il contributo che ha dato con la sua associazione contributo tecnico rilevantissimo
C'è stato un ampio dibattito nel mondo del lavoro e non solo del lavoro elettrico le forze sindacali si sono ampiamente espresse nella loro con complessività direi su questo tema
Quindi io direi che adesso siamo a una stretta finale per fortuna non all'inizio della discussione
Perché se tutto si dovesse risolvere in diciassette giorni tutta la discussione staremmo freschi adesso si tratta di tirare le sigle ed è del tutto evidente sul piano del metodo che quindi il Governo continuerà a fare come ha fatto tiferà a recepire le indicazioni del del Parlamento in questo caso i pareri delle due commissioni demerito
Ma devo dire con una forte sensibilità anche alle sotto sollecitazioni che vengono dal mondo produttivo o o nel suo o Complesso
Dalle forze sindacali dalle organizzazioni industriali e anche sentendo ripeto ascoltando attenta ambiente tutti
A me particolarmente facile voglio dire intervenire qui lasciatemelo dire perché il linguaggio e le preoccupazioni che sono stati come dire le preoccupazioni e il linguaggio con cui sono state espresse di capponi di mesi a me sono molto familiari tutti i presenti sanno se qualcuno lo sapesse glielo ricordo
E io sono o nato cresciuto direi vissuto con loro per cui certamente non mi giungono
Non mi giungono estranee queste preoccupazioni non solo non mi sono estranee per il linguaggio e per ragioni di cultura ma non mi sono estranei perché io ritengo le loro preoccupazioni se che e fondate
La riforma del mercato dell'elettricità pone questioni delicatissime e io convengo anche negli esiti potenzialmente pericolose da tenere rigorosamente sotto controllo
E condivido pienamente che in tutti i settori ma tanto più in questo sarebbe non inopportuno ma irresponsabile accertare indicazioni che per fortuna vedo laterali
Minoritarie non vincenti di puro nostro affidamento
Al al mercato e alle sue e a certe sue leggi e a certe sue leggi che taluno vorrebbe come dire autonomamente razionali
è giusto tutto sono giuste queste preoccupazioni
Io mi permetto soltanto di esprimere un dubbio sin dal titolo del del convegno tutto arriviamo luce al ai alle aree nelle c'è nelle c'è devo dire rigorosamente solo ENEL e mi permetto di dire che il problema della riforma del mercato elettrico se ci deve far prestare è ovvio che noi nel nostro Paese non possiamo non guardare con grande prioritaria attenzione AN ma la gamma dei problemi e grande e grande perché il problema per esempio dell'occupazione un caso è certamente il problema degli occupati è nel è il problema dell'occupazione nel ma è un problema di occupazione che intanto fa a un comparto elettrico che non si riduce ad ENEL
Ed intanto va a problemi industriali per esempio tutto il problema dell'industria elettromeccanica in Italia
Che certamente un settore con se gravi e delicati problemi cui per questioni occupazionali sono assolutamente gran non è solo un problema del dare luce del dare energia elettrica ma è un problema di politiche industriali
è semplicemente questo direi su un piano di carattere generale e lo dico in senso proprio costruttivo e di contributo un elemento mio di dubbio
Il dubbio Ketchum è le tematiche in discussione possano essere e riportate soltanto la questione nel e farò un secondo caso CIP sei
Nutritivo dica qual è il giudizio sul CIP sei sul CIP sei il Governo ha tempestivamente assunto precisi atteggiamenti bloccandolo come voi sapete ad una terza fase eccetera eccetera
Ma oggi è ben chiaro che si pone un problema di incentivazione alle rinnovabili che si tratta di aprire di dare e di dare impulso a un mercato delle rinnovabili di fronte ai problemi di carattere ambientale ineludibili che si pongono e da questo punto di vista antico questa e e comunque una un'altra delle questioni che il decreto cerca di affrontare
Sono state mosse nella relazione di soprattutto nella relazione di capponi due critiche essenziali
Io non ripeterò che il governo perché lo abbiamo sempre detto inutile ripeterlo sullo servizio universalità del servizio sulla tariffa unica
E su te le soluzioni da adottare che rendano certa la tariffa unica
Ricorderanno bene
E i di il presidente Nesi il presidente Capponi
Che il governo e devo dire devo rivendicare il ruolo in particolare del ministero dell'indulto sono stati assolutamente fermi quando ci sono stati anche attacchi e proposte autorevoli che potevano mettere in discussione questo principio
Perché sappiamo bene che c'è chi è disposto a transigere su questi principi
E anzi li mette in discussione ma è altrettanto eloquente è stato altrettanto evidente alle forze sindacali e alle forze politiche che ne hanno dato atto che il Governo su questo punto ha tenuto rigorosamente fermo
Da questo punto di vista invece si dice c'è un pericolo di come dire
Di questo io leggo distruzione dell'ENEL termine forte
Sulla integrazione verticale dell'ENEL che veniva messa in discussione a nostro parere nel contesto del sistema italiano per esempio dalla sottrazione della proprietà della rete
Che le cose siano poi con nome e cognome voi sapete su quello giocato una battaglia
Ora dal punto di vista tecnico nel mondo c'è l'una cosa e l'altra
E la luce come si usa dire arriva
Non c'è la luce arriva c'è l'una cosa e l'altra nel mondo c'è la proprietà della rete
In un modo nell'altro noi abbiamo ritenuto che proprio per ragioni
Legate all'efficienza da un lato e al mantenimento di un integralità quinte dopo più di un'integrazione andasse difesa e ribadita di fronte a un'assoluta neutralità e pubblicità della gestione la proprietà ENEL della rete
Così come perché vanno ricordati questi passaggi politici
Il governo a respinto
E l'altro ministero a rigorosamente respinto
La tesi di chi poteva oggi di chi riteneva di poter oggi procedere a uno spezzettamento nel settore della distribuzione
Ma altro discorso è lo affronteremo Parlamento altro discorso è il riconoscere che nella situazione attuale
Di fronte all'attuale presenza ENEL alla necessità di mantenere una forza e nella necessità di problemi di efficienza e di tariffa unica sul territorio nazionale altra cosa però è porsi il problema sulla base delle realtà industriali attuali della crescita per esempio di soggetti imprenditoriali nuove a partire dalle municipalizzate in particolare dalla razionalizzazione della distribuzione laddove le municipalizzate hanno già una l'urlo presenza industriale seria
Processo alla fine del quale sia chiaro che il continuano continuerà a mantenere sull'ottantacinque per cento della rete di distribuzione
Quindi sul problema della trasmissione ho detto sul problema della distribuzione quindi se se il governo non ha nulla in contrario anzi sarà ben lieto se il Parlamento gli indicherà
Come dire formulazioni indicazioni che possono anche migliorare e rendere più chiara la volontà che comune di come dire di assicurare una integralità una verticalità dell'azienda nel dentro a una holding dei termini da alcuni termini che io non ripeto perché in qualche modo gli ha già esposti il presidente il Presidente Testa
Allo stesso modo un altro punto che è stato posto come punto serio di discussione e io mi rendo conto ma andrà molto precisato anche dal punto di vista tecnico la questione dei quindici mila megawatt
Io fu su un paio di cose delle precisazioni le che può fare
Rebuffa
E la prima per furti lasciamo stare la Francia siamo tante la Germania segniamo un modello italiano perché se c'è quello francese bisogna parlare di nucleare
Se no di Francia non si parte
Pia Pagliuca il siccome non mi pare esattamente all'ordine del giorno
Io non so se dire per fortuna o ahimè ma non mi pare all'ordine del giorno
Lascerei perdere quell'esempio che diventa scivolosissimo per nove
E che non consente di essere utilizzato per quanto riguarda le dimensioni della massa critica per competere
Articolato che per competere oggi nel mondo in questo settore la massa critica e un elemento ma certamente come voi sapete non l'unico
Tant'è che la massa critica dell'ENEL certamente grande come ci è stato ricordato dallo stesso presidente dell'ENEL non ha consentito fino ad ora di andare a competere in a supporto del mondo
Noi invece vogliamo non solo non distruggere l'ENEL ma liberarmi e tutte le potenzialità che la facciamo diventare una protagonista anche sulla scena internazionale lo da questo punto di vista noi dobbiamo avere e io vorrei sentirle altre preoccupazioni anche perché lei nel in larga idroelettrico termoelettrico de voi sapete che la massa critica per competere nel termoelettrico non viene assolutamente messa in discussione dalle scelte del decreto si pone un problema e su questo si può discutere ed è stato ricordato da altri un problema di creazione di concorrenza nella generazione io mi rendo perfettamente conto che vanno date massime assicurazioni sul piano come dire della credibilità industriale
E delle ricadute occupazionali di tutto questo che si dice
Sono del tutto d'accordo su questo
E quindi sull'adozione
Gli elementi correttivi in grado di dare delle certezze su quei punti critiche che sono stati ricordati non sarà certo il Governo a tirarsi indietro
Ma all'interno però di una visione
Che prevede
In funzioni per lo più di politica industriale la creazione Lazzi io di un sistema di concorrenza nella generazione e il potenziamento che io ritengo assolutamente positivo per il sistema industriale italiano anche di alcune grandi realtà privati in questo settore
Mi rendo conto io accolgo per esempio condivido altre preoccupazioni che ci sono l'ho già detto in altre occasioni e lo ripeto
Io vedrei positivamente per esempio se il Parlamento indicarsi al governo qualche cosa sul Perù su un terreno rischioso
Rischioso l'ho messo solo nel settore elettrico ma nel settore delle ferrovie nel settore edile quello della ricerca per esempio
Io ritengo che da questo punto di vista
Sia sarebbe opportuno sarebbe opportuno prevedere nell'ambito di questa riforma qualche cosa che possa fugare i timori diffusi sulle sorti di un settore quello della ricerca
Che al di là dei problemi industriali che pone ma che non può non stare a cuore dal punto di vista degli delle prospettive e degli interessi collettivo io credo che l'atteggiamento del Governo assunto dal governo che è sostanzialmente quello di restringere
Come dire una serie di proposizioni che sono venute voi avete tutti letto la stampa nei mesi scorsi anche molto forti molto pesanti
Come che io chiamo iper liberisti che e spesso professorale iper liberisti
Ma nello stesso tempo di cogliere tutte le potenzialità che il recepimento della direttiva europea forniva
Di coglierne tutte sulla base di quei paletti che il Parlamento aveva colto
è stata posta anche un pubblico di eccessiva complicazione in alcuni settori in alcuni punti del decreto
Di macchinosità incerti i passaggi del sistema che si tiene a configurare
Sono questioni che avremo Angelo di discutere e su cui il Governo sì attende dal Parlamento un contributo per poterlo migliorare la interrompo
Prendano utile però bene non è né di una volta ma un ENEL come dire molto più forte molto più agile più capace di esprimere le proprie potenzialità e di avere nel suo complesso
Non è un sistema della elettricità in Italia non so come definirlo nei suoi vari settori non ultimo quello del rilancio delle industrie meccaniche ad esso collegate capaci di crescere e di competere ma un cedimento al mercato ma la capacità di Parlamento e di governo e delle forze sociali
Di trovare linee
Che impongono al mercato dopato per tanti anni ho sperato che venisse superato il mercato
Non pare che ci siamo riusciti
Ma come giustamente è stato ricordato dal presidente Nesi all'inizio insieme a voi io personalmente non intendo rinunciare è un governo di centro sinistra non può rinunciare ad una lotta tenace tutti i giorni per porre al mercato
Per dare
Per fortuna
Al mercato
Regole
Leggi obiettivi che facciano crescere la capacità produttiva del Paese in questo settore e in particolare in questo settore visto che stiamo parlando di questo tenendo conto degli interessi generali ma che come è noto si compongono anche di tanti interessi particolari
Spesso non contrapposti dove non sempre sono il pubblico il privato che si contrappongono a volte sono due pubblici che non si trovano d'accordo penso è nelle municipalizzate in qualche caso spetta al Parlamento
Spetta al governo con l'aiuto del Parlamento a trovare le soluzioni migliori
Nessuna chiusura da parte del governo ma io credo anche da parte del Parlamento la consapevolezza che la via mediana
Che non è sempre non è affatto moderata ma la via di una innovazione che respinge per gli inviti alla come dire distruzione liberisti cari questo settore
Ma nello stesso tempo che tiene ferma la necessità dell'innovazione possa essere dal governo ad al Parlamento apprezzata e supportata di indicazioni migliorative attraverso i pareri parlamentari
Non dovrebbe essere compito del il presidente di un'assemblea
Ma l'amicizia che di lega sottosegretario campioni consente di fargli una domanda
Precisa
E parlo del film girato articolo tredici
Decreto delega quando egli dice che il governo fenomeni su un mistero
Non hanno intenzione di smembrare
L'ENEL
Mi pare di civili non ricordi bene cosa dice l'articolo tredici che vado a leggere
Entro sessanta giorni grazie
Nel nessuno entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore sessanta giorni due mesi
Lei nel deve costituire le seguenti attività
Delle sedi costruire società per azioni per le seguenti attività
Primo la produzione di energie elettrica
Da esercitare a mezzo di unna o più società
Virgola anche con la partecipazione di altri soggetti cosa vuol dire
Può dire che l'ENI è obbligata
A creare una società o due o tre o dieci o venti società anche con i privati subito
Secondo
Distribuzione di energia elettrica con lo stesso sistema uno più società anche con perché vende l'energia elettrica sempre due tre quattro venti società completezza degli altri soggetti che sale all'intendente privati aggiunge
In sede di prima applicazione le azioni delle società di cui sopra saranno assegnaste aliene
Ma il lettore normale il cittadino
Cosa pensa che sensi la legge sente il bisogno di dire in sede di prima applicazione vuol dire che l'intento del presunto legislatore che in seconda istanza politica e
E questo non vuol dire dissecazione dell'ente corse non c'è questo allora veramente l'aridità Diana non ha più senso
Ecco adesso
Ma ancora
Scusate adesso
Abbiamo ancora circa
Ben più di cinque minuti darei la parola ad alcuni sindacalisti camuffato presente che non possono essere nel pomeriggio
Ecco comincerei subito con sé sei ancora qui perché non so se è andato via con Alessandro Notaro Giovanni segretario degli elettrici della CGIL
Sì è presente ecco
Io la pregherei di contenere il suo intervento perché la prego
Io vorrei innanzitutto ringraziare per l'invito a partecipare a questa importante iniziativa che abbiamo avuto e perché riteniamo e questa opportunità
L'occasione per continuare a discutere come ha detto il senatore Carpi l'abbiamo già fatto ma continuare a discutere di questo decreto che riorganizza il sistema elettrico nazionale
Scusate per favore prego
Ecco
Io devo dire che
I cittadini italiani ai lavoratori
Ritengono di grande utilità
Questo confronto perché noi stiamo trattando un settore come è stato già ripetuto abbastanza delicato cioè uns un settore che riveste un carattere di servizio pubblico
Un settore che deve garantire una coesione sociale tra le diverse aree del territorio nazionale
Un settore dove noi abbiamo sempre sostenuto importantissima l'unico l'universalità del servizio un settore dove consideriamo fondamentale la tariffa unica nazionale
Ecco noi ci siamo mossi nell'approccio a questa che considero una delle più grandi riforme
Che probabilmente l'attuale Governo sta realizzando in campo economico tenendo presente gli interessi generali dei cittadini e gli interessi generali del Paese
Non siamo entrati in una logica di rivendicazione che riguarda poteva riguardare solamente i lavoratori nel nostro settore ma abbiamo pensato ad un interesse generale
Ecco
Abbiamo accettato e voluto il confronto con il governo per esprimere il nostro parere
Sulla elaborazione nelle diverse fasi di costruzione del decreto dal momento in cui appunto la famigerata Commissione Carpi ed elaborò il primo documento e abbiamo cercato di dare un nostro contributo cercheremo di darlo anche in questa fase e infatti saremo ascoltati dalle due Commissioni parlamentari
E abbiamo già spedito una lettera con i nostri pareri scritti sul decreto Bersani di riorganizzazione del sistema
Ecco siamo preoccupati perché siamo preoccupati siamo preoccupati perché e la riorganizzazione di questo settore a nostro parere dovrà avvenire senza distruggere ciò che di buono in questo settore è stato costruito allora si è detto che la nazionalizzazione del sistema elettrico l'azienda pubblica il monopolio pubblico a elettrificato e così e questa era la sua missione tutto il paese è un'azienda sana che produce utili
è un'azienda che occupa un numero elevato di persone altamente professionalizzate e molto legate al proprio servizio alla propria attività ecco questi sono valori che noi consideriamo fondamentali per tutti gli italiani non solamente per i lavoratori lavoratori elettrici e vogliamo che il decreto ne tenga conto fino in fondo allora quali sono diciamo le modifiche al decreto che noi proponiamo
Perché in in qualche modo è stato detto anche dalle due relazioni cioè l'impostazione di fondo i contenuti di fondo del decreto colgono diciamo quegli obiettivi
Che noi abbiamo sempre sostenuto cioè è l'obiettivo di non distruggere ecco però cogliamo alcuni pericoli specialmente in alcuni punti del decreto e Livata citare che poi corrispondono in qualche modo alle osservazioni che nella relazione del presidente che
Boni è già nel relazione per generare di mesi abbiamo colto ad esempio uno dei punti dei primi punti riguarda l'articolo sulla diciamo solo sulla
Vendita del dei quindici mila Mw delle nella cioè centrali ENEL per quindici mila venga data ecco noi consideriamo l'articolo se non sbaglio all'articolo otto per come è stato formulato diciamo che non secondo noi non tiene conto fino in fondo della gradualità
Necessaria per raggiungere l'obiettivo del cinquantuno del cinquanta per cento
Noi chiediamo un allentamento dei vincoli temporali
E delle modalità di cessione degli impianti per permettere all'ENEL di raggiungere gradualmente quel cinquanta per cento di capacità produttiva che il decreto pretende e qui alcune osservazioni ad esempio sarebbe importante capire come dovrà avvenire diciamo il ridimensionamento del del sistema ENEL
Che ruolo verrà assegnato all'idroelettrico che funzione avrà l'idroelettrico
Noi individuiamo ad esempio nell'INPS nell'idroelettrico una funzione di grande utilità per il Paese nello stesso tempo consideriamo l'idroelettrico la fonte rinnovabile più grande
E quindi un'attenzione particolare va mostrata a questo problema nello stesso tempo ci dovrà essere un equilibrio tra nord e sud non vorremmo che si concentrasse
La l'apertura del mercato
In alcune aree a danno di altre ecco questo è la prima osservazione che facciamo e mi sembra se ho letto sì ho ascoltato bene la relazione l'iniziativa di oggi la pone come una dei degli obiettivi fondamentali e quindi la commissione medica mi auguro ne terrà conto
Un secondo punto sostanziale è il carattere delle nella cioè il carattere dell'ENEL holding
Noi vogliamo che resti una holding industriale cioè che non diventi una pura holding finanziaria ma ma resti una holding con potere di indirizzo e controllo sulle società collegate
E poi ma lo abbiamo già detto e lo ripeto al di là delle società che l'ENEL dovrà costituire per le joint ventures sulla produzione
Ecco non vorremmo che si cominciassero a generare numerosissime società a nostro parere non avrebbero senso e verrebbe meno quella diciamo quel quella integrazione verticale che noi consideriamo uno dei punti dei nodi fondamentali del sistema noi crediamo davvero che la scelta che è stata fatta cioè di mantenere
La per quanto riguarda la trasmissione il dispacciamento
Di mantenere la proprietà della Rete in capo all'ENEL sia la la scelta giusta consideriamo importante l'istituzione di un ente indipendente per il dispacciamento
E
Consideriamo importante fondamentale la Welt l'aver deciso che le concessioni per l'altra distribuzione partiranno da un riconoscimento della situazione di fatto quindi per l'ENEL ci sarà un'unica concessione per tutto il territorio nazionale per quel che riguarda diciamo il rapporto tra ENEL e aziende municipalizzate
Anche qui cogliamo una preoccupazione presente nelle due relazioni introduttive
A noi sembra importante che lenti Lint creazioni in città come Roma Milano cioè le sinergie
La la ottimizzazione dei sistemi del sistema venga volta fino in fondo
Però nessuno deve subire danni da questa integrazione e quindi ci deve essere in qualche modo la introduzione di regole normative eque che non puniscano nessuno e che si basino su criteri di mercato
Ed infine una aspetto che riguarda diciamo il compito stesse la funzione la natura del sindacato
Noi siamo preoccupati di questa trasformazione
Appunto cogliamo gli aspetti positivi della trasformazione ma teniamo gli aspetti negativi e quali potrebbero essere per noi per il sindacato che risalgono va lavoratori gli aspetti negativi gli aspetti negativi
Potrebbero essere quelli legati appunto alla trasformazione ai passaggi di proprietà alla vendita delle centrali
Noi consideriamo fondamentale che i siti ad esempio che verranno venduti continuino a restare siti per la produzione di energia elettrica
Consideriamo fondamentale che le il contratto di lavoro le condizioni di lavoro la previdenza
Sia garantita a tutti i lavoratori del sistema elettivo per questo chiediamo un contratto nazionale di lavoro per l'Energia non chiediamo di che consideriamo fondamentale costruire un contratto che dia garanzia a tutti i lavoratori non solamente da ai lavoratori di una società e non ai lavoratori di un'altra società ma tutti dovrà andare avere pari trattamento
Ed infine alcune ultime preoccupazioni che sono state citate ma io credo non nella rilevanza che hanno ad esempio la ricerca noi abbiamo adesso un sistema che è il sistema ENEL che ha garantito almeno garantito fino a qualche anno fa
Tutta una serie di investimenti Naser raggiungimento di una serie di obiettivi per la ricerca
Attualmente siamo di fronte invece ad una fase di riorganizzazione che già la stessa ENEL sta facendo in modo abbastanza pesante
E teniamo ancora di più che lo smembramento almeno almeno la costruzione del nuovo sistema elettrico perda di vista la funzione della ricerca quindi noi chiederemo garanzie
E che e vogliamo che le due Commissioni ne tengano conto per programmi obiettivi valorizzazione delle professionalità nel campo della ricerca nuova
A pensare
Ecco allora un altro punto fondamentale e su questo chiudo riguarda
La diversificazione ed infine la privatizzazione
Sulla diversificazione anche qui indubbiamente la nascita di Wind da parte dell'ENEL e sarà importante fondamentale di San sindacato la sempre diciamo creduto alle potenzialità professionali presenti dentro l'ENEL
Però vorremmo qualche risposta in più ad esempio sul suolo idrico sul settore dell'acqua cioè l'ENEL è disponibile ad entrare nel settore dell'acqua a dare una mano per realizzare la legge trentasei noi crediamo che dovrà farlo
La privatizzazione sulla precarizzazione io sono d'accordo con le cose che sono state dette nessuna direttiva europea prevede che si debba privatizzare le
Il governo sarà libero di decidere come vorrà sulla privatizzazione dell'ENEL noi ci sentiamo di mettere dei paletti
L'abbiamo già detto da tempo e non è la prima volta che senatore Carpi ascolta queste nostre questi nostri obiettivi noi crediamo che un'eventuale diciamo apertura anche qui del capitale nella al mercato dovrà garantire il controllo da parte dello Stato o attraverso una golden share o attraverso una partecipazione che sia consistente a partire dal cinquantuno per cento
Ed in vimini e infine la diciamo la la distribuzione delle azioni per quel che riguarda l'azionariato noi credenti vediamo che si debba realizzare un azionariato diffuso a partire dai consumatori e dai dipendenti ecco all'audizione ribadiremo con forza queste nostre posizioni e crediamo al perché le due Commissioni
E il governo leader dovranno tener conto grazie
Ringrazio molto
Cos'è questa
Qualcosa tenta
Senta
Trenta guardia sistema ai scusa ecco chiedo scusa equità
Va be
O non lo faccia più però che chiedo scusa e non lo faccio più allora adesso la parola è al signor Roberto Bonomi terrazze di base è presente Roberto Bonomi
La prego
Ringrazio presente nel sito dell'infarto interviene in mattinata visto che oggi pareggio ci potrà essere cerca di essere il più veloce possibile anche se siamo in un'ora in cui idranti grossomodo comincio da mediare elementi quando ho visto subito l'esempio che di Salvatore di cui mi scuso personalmente visto che a parte la riorganizzazione per lo sfogo fatto male vedete le tensioni che oggi sono talmente tante
In nel che uno uno sfogo di questo genere può anche anziché essere perfino perfino compreso
Sono tesi grato al presidente per averci
In via da questo convegno di cui condivido il titolo anche se io avrei aggiunto servizio elettrico nazionale tanta la mia convinzione che Lene alle sì al servizio elettrico nazionale e che non possa esserci una divisione dell'uno dell'altro semplicemente magari come si dice stabilendo degli obblighi in tre di servizio pubblico così come non credo
Anche questa scusate la battuta insomma che in Italia passa la legge per avere per una derivazione fiscale molti credono che in Italia il servizio pubblico quasi essere mantenuto senza un'azienda pubblica integrate nazionale io penso che fanno grosso sbaglio
E che sta buttando a mare una delle esperienze più importanti più più significative della sta nel nostro Paese in campo in campo industriale
Con grosse ripercussioni sul servizio pubblico ora si è parlato molto della della direttiva europea io della la direttiva l'opera non lo amo lo dico chiaramente
Non l'amo tanto più che la prima versione ma anche nella seconda perché la sua impostazione fondamentalmente di carattere ideologico in quanto riguarda la libera concorrenza anche se poi la seconda versione introdotto delle limitazioni a chi di cui abbiamo sentito ben dire a Calisti mi sembra
Dico anche che sarebbe opportuna una discussione su tutt'altro campo oggi
Sarebbe opportuno fare la discussione sul modo di produrre sul come si produce sarebbe importante stabilire come si lega all'interesse pubblico
All'interesse una grande azienda anche pubblica perché naturale che i lavoratori dell'ENEL e l'azienda stessa ENEL oggi non è ben vista nonostante l'abbassamento di tariffe
Ritenuta qualcosa che si impone specie nei territori come voi soli vettori dovrà mettere le centrali no si impone fa una una politica che non viene viene respinto dalle popolazioni alla come ricostruire questo rapporto
Ci dovrebbe portare a ragionare sul come si produce sì che era su che rapporto ci sarà con con i consumatori con l'utenza con la più diretta tutto questa discussione però non si può fare perché tante e tali sono gli interessi in campo oggi che questa discussione è impossibile
Non si è fatta quando ci stava l'azienda pubblica quando c'è un all'azienda attuale messi farà ovviamente adesso con le voci movimento tante San interessi in campo
Detto questo va anche detto che la diritti europea abbiamo detto non
Prefigura nessuna assetto societario particolarmente a proprietà esso detto molto bene
E allora dico io allora perché
Questo famigerato articolo undici di cui ricordava molto bene sì tredici ricorda molto bene sì
Mi prefigura lo spezzettamento così ampio la divisione dell'ENI cinque Società e la possibilità di ulteriori visioni per distribuzione per vendite e produzione perché mi viene in mente guardato una frase di di una di un sindacalista della CGIL del novantaquattro quando di fronte amaro quando di fronte alla liberalizzazione promosso dal decreto Dini Gnutti Pagliarini disse siamo presenti di un'azione e di potere sorta all'interno del palazzo per facilitare e avvantaggia di poteri forti di questo Paese oggi tutto questo è stato dimenticato
Come sto dimenticate sempre tutta la discussione che
Molto bene aveva avviato troppo quando zinco ricordava che
Carpi dice scusa dell'inciso Carpi dice che non si può parlare di e di Francia perché ci sta il nucleare allori dico non so parlare neanche l'Inghilterra
Quando si ricorda la la diciamo la necessità di liberalizzare perché stiamo parlando di un sistema con l'inglese che è scarsamente interconnesse corre sulle loro OPA
è scarsamente interconnesso cosa che non abbiamo vicino Italia e a materie prime questi due fattori ce ne siamo dimenticati la sicurezza degli approvvigionamenti l'Italia è un fattore fondamentale per un Paese che importa l'ottanta per cento insomma da energetiche se non sei una classe dirigente tanto più ritengo di sinistra non ha in testa questo principio vuol dire che siamo messi male
Vuol dire che siamo messi male questa via pignolo demente allora io dico certezze più veloce possibile
Ci sono due opzioni bisogna ricordare che la perché la riforma dell'ENEL è partita dal novantadue con l'idea di fare soldi per lo Stato
Fare cassa per lo Stato questa modificato a diciamo ha impresso un'impronta molto particolari a tutto il sistema tant'è vero che una volta deciso che si deve privatizzare
E quindi fare i soldi esistono due possibilità scartando la possibilità di avere un ruolo un un monopolio privato che sarebbe la più drammatica delle delle delle sciagure
C'è una possibilità o si manterrà l'azienda pubblica
O si spezzetta la il sistema
Questa è la seconda scena seconda scelta che che è stata fatta che non era né necessaria né obbligatoria e non ci vengano a dire contrario non vengono a mitigare gli gli aspetti non c'è nel dire che bisogna allungare i tempi da le scelte in campo solo queste essa ha fatto una scelta ben precisa
E la scelta di questo governo e contro questa le combattiamo
Ora per questo la nostra posizione è in radice al decreto Bersani e non è sospetti particolare anche se ovviamente non mancano
Così delle chicche abbastanza significative essa detta Guede la produzione sulla produzione
Su quali dissento radicalmente dal mio presidente
Per diversi dall'ordine motivi primo
Perché la produzione intanto vista che si parla anche di Capaci Aprutino scenderà sicuramente sotto il cinquanta per cento secondo perché anche guardato anche da un punto di vista voglio dire non tanto di uno che vuol difendere azienda pubblica ma di un dell'azienda stessa io dico che è un conto e stabilire gli obiettivi la riduzione del cinquanta per cento è un ponte obbligare la stessa azienda a intraprendere
Alda del degli impianti per raggiungere quell'obiettivo politica anche in una logica aziendale anche in una logica aziendale
Sarà poi all'azienda se ma stabilire attraverso quali procedimenti ma dice Testa io medico mi conviene vendere quelle quelle centrali perché ho la cautela sovraccapacità produttiva allora dico io innanzitutto si potrebbe con quella sulla capacità produttiva fare investimenti riqualificare in maniera efficiente le centrali
Inter a occupare quote di mercato esportare all'estero ad esempio e poi il secondo punto perché allora si dice alla sovracapacità produttiva può si vuole fare la produzione con
I rifiuti solidi urbani non vi sembrano tradizione
Si dice da una parte c'è una sovraccapacità produttiva è giusto vendere quindici mila Mw subito a voi ci dice è il punto politico sbrighiamoci perché qui bisogna fare le centrali che brucia i rifiuti solidi urbani mi sembra costrizione stringente
Allo stesso tempo esempio sulla distribuzione
Noi consigliamo l'esproprio quello che verrà fatto per quanto riguarda la parte nelle nelle nelle grandi città a favore delle delle ex aziende municipalizzate
Si vede che sono previsti delle regole di mercato per il passaggio degli impianti ENI alle a questa azienda
E poi se ne questo non va in porto si fa invece è una in pratica sia succedono impianti campi d'azione posso ci sia mette vengono ceduti queste queste azioni non lo consideravo l'esproprio e consigliamo di questa la ripercussioni gravi
Soprattutto su un qualcosa che viene messo a parole di che al mantenimento a tariffa della tariffa unica ma che probabilmente avrà superato nel tempo perché guardate quando tutta la la miglior utenze urbana l'utenza più pregiata quella per giustizia
Passa in mano a società private
Quando si separa la la distribuzione dalla vendita quando queste aziende
Fu ex municipalizzate futura in futuro privati si consulteranno si creeranno la condizionano le condizioni affinché si arriva un superamento la tariffa unica
Che viene oggi mantenuta formalmente ma che è destinato a cadere
Perché così chiede la Federal elettrica così chiede la Confindustria e a questa rivelando
A questa veneranda e sapete bene come il mantenimento delle floride Percassi utenza sia stato un fattore di civiltà in questo Paese che ha permesso di difendere epurazioni più deboli più disagiate
Sulla tradizione l'ultima parola la trasmissione abbiamo visto che ha detto giustamente che bisogna avere un operatore pubblico per disfacimento trasmissione e anche per la responsabilità della valutazione perché solamente questo garantisce agli operatori
Va bene ma c'è un punto che non mi torna innanzitutto perché allora si lascia all'ENEL la proprietà della rete non si capisce lo diciamo dopo perché
E il secondo punto è se viene stabilito che per avere imparzialità nella gestione di una Rete c'è bisogno di laboratorio pubblico perché anche per l'operatore di distribuzione che va all'utenza spicciola
Che anche lungo l'oculista nel settore noti stabilisce lo stesso principio
Lei forse non valgono le discriminazioni non ci sono le discriminazioni
Ci sono eccome solamente che gli interessi la presentazione in quel campo sono più ampi più forti di quelli che difendono il piccolo utenze questa è la realtà allora mi sembra che il decreto pure in questo contesto generale che abbiamo detto
Si vuole poi i fiocchi ettari con ecco l'idea di un nuovo capitalismo di nuova libertà va be'questo cosa secondaria in realtà sì da privati una grossa grazie di consente prima del ritorno in massa dell'ENEL
Lo si fa con l'operazione che sostanzialmente regala un po'questa può quello la le cosa che interessa la proprietà delle reti per quanto riguarda vendetti diamo la propria delle reti
Lei forti poteri economici locali cosa che interessa lei alla zia la l'utenza redditizia delle delle centrali delle città io amo quello i produttori privati cosa chiedono i megawatt attiviamo idee coatte e così vanno fatte si distrugge uno delle più grandi e importanti
Allora
Dico a voi
Io voglio scusare scusate ma da tutta questa storia mancano dei soggetti che non sono in campo
Ma per i soggetti non solo in campo mi riferisco agli ambientalisti che sono spariti spariti
Eh eh io sto lo stare
E aspetto che aspetto qua che si assume le posizioni ufficiali su questa cosa perché guardate io vengo da una centrale termoelettrica
Lo so bene quanto è importante avere un operatore pubblico che con tutti i suoi difetti però sta nelle norme
E quanto sia possibile inquinare la centrale termoelettrica se non c'è chi a priori nell'organizzazione di volersi lavoro consente permette che non ci sia l'inquinamento non nei controlli dopo perché sui controlli ma dobbiamo dire sì forse meno controviali siamo messi male
Come su tanti altri campi allora dico
La questione laghetti Ravone mentalisti ma aspetto quelli dell'ufficiale rogante vede in campo non vale più nascondersi bisogna scendere in campo
I consumatori
Ma io dico la parlo tanto è l'abbassamento di tariffe ma siamo tutti convinti che questo uccello non c'è rischio in verità di un oligopolio nel settore energetico c'è questo rischio si o no e non ci sono altre modalità per arrivare ad asta miti tariffari con le stesse politiche tariffari con la concorrenza per le per confronto sono tutti strumenti che ci possono mettere su un punto possono dare lo stesso risultato senza dover cedere niente privati allora perché non metterle in campo
Per quale motivo e poi manca il soggetto più importante vada le manca dei lavoratori ma non è né i sindacalisti compreso il sottoscritto che possono venire al convegno quelli nuovi sempre il problema che ma anche i lavoratori in carne e ossa che stanno sui posti di lavoro
Quegli ottantacinque mila lavoratori che non hanno la possibilità di parlare e che non devono essere consenso la mente per dire dove li metto come risposto Tom Mele il nuovo in Italia da quell'altra centrale valutazione in carne e ossa del loro pensiero che hanno sulla prevenzione che non gli ha consentito di esprimere perché oggi basterà Colozzi fanno assemblee
E questa è la realtà allora un Paese
In un Paese democratico in un Paese democratico questo non dovrebbe essere consentito
E la possibilità di parlare in questi convegni importanti deve essere tutto lavora possibile parlare come si diceva un tempo dietro i cancelli delle fabbriche
Perché di fabbriche stiamo parlando non di altro non della luce che vediamo qui ma di fabbriche
Le fabbriche in cui che hanno un alto rischio di processi lavorativi ne fa vedere una volta licei privati si moriva compagni si moriva
E la possibilità di limitare questi processi di limitare a di accresce la sicurezza di posti lavoro educato dovuto anche alla presenza di un'azienda pubblica
Allora io dico e concludo concludo
Non mio marito siamo contro a questa a queste poggia questo progetto lo stiamo facendo tempo degli scioperi che state facendo molto bene
Lo facciamo questi scioperi per ovviamente per sensibilizzare i lavoratori visto che altri non lo fanno
Insistiamo a sollecitare l'organizzazione sindacali nazionali ad intervenire sulla questione perché io ritengo che qualora essi lo facciano con convinzione si possa effettivamente mettere uno stop a questo progetto che noi riteniamo
Catastrofico posso dire quanto meno dal punto di vista la mia categoria dal mio Sant'Oreste dopo le dico scusate se lo dico visto che tutti quanti fanno i loro interessi corporativi parlo anche del mio
Per questo continueremo a a sostenere a sostava stimolati anche se devo dire che mi sembra abbastanza dietro su questo punto di vista c'è una domanda che si stanno ponendo ottantacinque mila lavoratori se i sindacati avessero fatto le dal saluto sessiste cemento salvo verrà spostato la maggioranza di centrodestra è una maggioranza che è una domanda che ci assilla la cui risposta me la lascia l'onestà intellettuale di ciascuno di voi dico semplicemente che noi continueremo a fare questo
Continueremo anche proponendo oltre gli show room una bozza di appello nazionale contro la liquidazione dell'ENEL stato una bozza da definire da da da aggiustare con il contributo di chi ci vorrà stare
Per fare in modo che l'opinione pubblica i lavoratori vengono a conoscenza anche di di esprime come anche qui posizioni contro il decreto
E non ha speso speriamo vivamente questa posizione hanno mantenuto in Parlamento onorevole un ultimissimo punto scusate ma del tempo video rubato
Sì collegato alla questione ma è anche qualcosa di diverso parlo degli scioperi della libertà di sciopero in questo in questo Paese allora voi dovete non so quanti qua sanno come funziona questo chi sciopera Lene guardare un piccolo inciso non siamo sotto la centoquarantasei la regolamentazione del diritto di sciopero
Sapete come funziona centoquarantasei all'ENEL funziona così
Che quando c'è la dichiarazione di sciopero se viene ritenuto che lo sciopero possa provocare un rischio di blackout diciamola così
Interviene la precettazione ma chi è che fa l'analisi
Che fa l'analisi delle conseguenze dello sciopero stesso chi è che dice questo sciopero programmi degli stati di utenze quindi rischi di blackout lo dice l'ENEL lo dice Lele ce lo dice paradossalmente la controparte di chi dichiara lo sciopero
è un paradosso a cui neanche largamente più fino a voi penso
Ma come si fa accettare una cosa del genere in base a questo noi ci vediamo normalmente andiamo al ministero all'industria che accetta supinamente le decisioni dell'etere così come fa la Commissione di garanzia
Ci vediamo portare facciale delle progettazioni l'ultimo dei quali firmato dall'onorevole D'Alema scusate ma è anche una bella soddisfazione che dice
Capisce non si possono non si possono fare allora io qua faccio un appello
Faccio un appello alla presenta commissionati da produttive all'onorevole Cossutta e a tutte le persone che hanno a cuore la sensibilità democratica come si diceva una volta quella di rivedere questo sistema non è possibile che non ci sia un organo terzo dico io un organo terzo
Che dica indica guardate lei ha fatto questo valutazione tecnica
Noi diciamo è vero non è vero qualcuno intervenga e non voglio sapere notizie riservate Lerner ma qualcuno me lo dica altrimenti la democrazia di cui tanto si parla in realtà non si concretizza
Oggi parliamo di restrizione del diritto di sciopero io dico io dico attenzione quando di quest'ultima l'ultima cosa che dico attenzione
Onorevole Nesi
Lascio qui un grido dall'arme non si dica che qualcuno l'aveva detto oggi c'è il rischio di rimborso democratica all'ENEL
C'è il rischio che il la la ripetizione di questi comportamenti da parte delle ministero industria c'era cioè la precisazioni sugli scioperi e le grandi tensioni che ci sono la stessa categoria Crane un mix esplosivo
E ci sia il rischio concreto che lavoratori corrispondono le progettazioni
Alle
Sto parlando di qualcosa di molto grave
Perché noi faremo di tutto per scongiurare ma attenzione che c'è il rischio concreto perché ci sono nutrite nutrite schiere di lavoratori che insistono per questa prospettiva allora dico che qualcuno intervenga che qualcuno intervenga nelle nella nel vincendo a partire dalla regolamentazione stessero centotrentasette scusate per interverrà
Ora cassazione di questa mattina si chiude adesso con l'intervento che è stato dichiarato molto breve del sud orientali o alla ricerca scientifica
Compagno Antonio Cuffaro che si programma del problema della ricerca scientifica dell'ENEL documenti
Importante
Sì non è un intervento preparato sono stato sollecitato dalla reazione che hanno avuto alcuni presenti
Quando si è affrontato la questione e della ricerca e i lavoratori del settore
E ho trovato che giustamente il senatore Caponi stamattina
A sottolineato con molta forza il fatto che il decreto su questo aspetto
Non dice niente non dice niente di rassicurante certamente
Vedete può avuto la possibilità di scorrere i dati
Che
Diciamo vengono dall'interno dell'ENEL sulle questioni della ricerca
è ho visto che c'è davvero una preoccupante caduta di attività in questo settore
Dal mille novecentonovantadue
La percentuale diciamo
Dei costi di ricerca
Rispetto al bilancio complessivo è caduto dall'uno virgola cinque per cento allo zero sette per cento
Si è quindi dimezzato
E se si guarda al confronto con altre attività di ricerca di altre imprese elettriche nel mondo in Europa in modo particolare si capisce che noi siamo in uno stato di disagio rispetto allo sviluppo di questo settore che è strategico se si vuole dare impulso alle attività non solo di produzione e di distribuzione ma anche alle attività indotte relative per esempio alla industria elettromeccanica e ad altri settori
La cosa che più mi preoccupa è questa
Che nel mille novecento novantotto la Società dal suo interno ha destinato duecentottantasette miliardi per ricerca e trenta miliardi via ricavati da commesse esterne fra le quali quelle delle Ministero dell'università della ricerca scientifica e tecnologica per un importo di quindici miliardi
Dal vostro interno dall'interno dell'ENEL ricerca vengono notizie che nel mille novecentonovantanove probabilmente questa cifra o sarà dimezzata o ridotta a un terzo
Il che vuol dire che già la stessa discussione su una possibile su un possibile frazionamento delle nelle crea delle cautela e lo dico fra virgolette e quindi degli investimenti inferiori
Si dice in un documento che è stato presentato alla conferenza per l'energia e l'ambiente che la tendenza per il futuro sarà ulteriormente condizionata dall'evoluzione in atto nel settore elettrico
E in particolare dall'affermarsi di un clima competitivo
E dalla progressiva crescita in Italia di altri operatori se effettueranno ricerca dico io con conseguente riduzione del peso ENEL verranno a cessare i motivi per cui l'ENEL ha svolto nel passato spargere anche oggi un ruolo di istituzionale di sostegno a ricerche che pur non essendo un immediato ritorno aziendale sono a beneficio dell'intero settore elettrico ne conseguono previsioni negative previsioni
Che non riguardano soltanto certo direttamente in prima fila i ricercatori delle che vedono sconvolto un diciamo sistema in cui hanno operato utilmente hanno ottenuto dei risultati ma c'è un problema di interesse nazionale
La caduta della ricerca in questo settore minaccia evidentemente la possibilità di competere dell'Italia soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di punta quelle delle fonti rinnovabili quelle del fotovoltaica voltaico e di tutta una serie di altri
Progetti e programmi di ricerca che evidentemente possono cogliere non solo problemi diciamo di breve periodo ma anche devono cogliere
Problemi di lungo periodo per il nostro Paese
Davanti a questa situazione io spero vivamente lo dico ai parlamentari e soprattutto al relatore che in Parlamento questa questione venga esaminata con grande attenzione
Una piccola sollecitazioni che viene da una rappresentante del Governo è de se mi limitassi a questa sollecitazione direi che faccio un po'un appello diciamo dall'esterno
Voglio dire che sono disponibile sono pronto per la parte che gli compete
A partecipare
A qualsiasi incontro a qualsiasi riunione in qualsiasi sede si discuta di questo problema per vedere se non c'è un'azione che per quanto riguarda il mio ministero possa essere fatto per porre rimedio intanto alla situazione di decadenza che si sta verificando per effetto di questa caduta degli investimenti e nello stesso tempo per sostenere sostenere il la valorizzazione di un gruppo che ha dato dei risultati importanti al Paese e che non deve essere disperso questo è un impegno che dico che che pronuncio come rappresentante del governo come rappresentante del mio partito il Partito dei comunisti italiani dentro la coalizione di governo grazie
Bene
Diamo qui la prima parte dell'Assemblea si vediamo fra un'ora qui grazie
Poco poco
Siamo
Ritardo di un quarto d'ora
Rappresenta una cosa piuttosto grave
Non nel mondo politico ma
Vogliamo prendere posto per favore
Cerchiamo di non fare dei crocicchi soli positivi che viene per parlare
D'altro
Va bene
Allora
Abbiamo una numerosa serie di interventi ospita un coro che qualcun qualche membro della presidenza del partito venisse tenermi compagnia ma
Sto ancora però
Poiché il presidente Cossutta deve parlare cinque anche montavano informato i giornalisti le cinque piaghe
Cominciamo io comincerei allora con il sindaco
Che foto decide di cui finito di Porto Torres sei sino al quattordici
Eugenio Cossu
Del partito democratico della sinistra che io ho riconosciuto andando a visitare Porto Torres proprio per le questioni dell'ENEL ti prego
Ringrazio il Partito dei comunisti italiani per avermi invitato questa sessione così importante questo incontro così importante su un tema fondamentale economia dello Stato
Io so di essere inadeguato
Al gli argomenti che sono stati trattati questa mattina
Di politica Fidenza per favore alta non lo siamo volume anche alle
Di politica industriale di grande scelte per l'avvenire del nostro Paese
Ma ho ho chiesto presidente Nesi che ringrazio
Accettato di darmi la parola
Perché ritengo di avere non solo il diritto ma il dovere di portare anche è un'esperienza che probabilmente
Fra storcere il re
Lui a qualcuno
Ma non ritengo di essere venuto qua per conquistarmi simpatie semplicemente per rappresentare una situazione della mia città
Che probabilmente entro
è comune o può essere comune anche ad altri
Nella mia città a poche centinaia di metri dal confine nostra città ci sono quattro centrali ENEL che noi abbiamo ben accettato è un progetto di oltre vent'anni fa
Una parte di quel progetto lo si vuole realizzare oggi con i cambiamenti che ci sono stati con le scelte nuove che ci sono state bruciando nella centrale nel il carbone
La nostra città da tempo
Si batte perché il carbone non debba essere bruciato a Porto Torres
E lo ha fatto questo in termini estremamente dignitosi
Votando l'ordine del giorno in consiglio comunale
Addirittura arrivando ad un referendum popolare
Nel mille novecento novantasei
La nostra città
Ha votato ha partecipato al voto oltre il sessantotto per cento gli aventi diritto
E di novantasette per cento dei nostri dei votanti hanno detto no al carbone
Allora me sindaco ciò ha partecipato a quel referendum che è stato eletto successivamente a quel referendum e in seguito a una campagna elettorale che ha visto al primo posto in tutte le in tutti i programmi elettorali e di tutti i partiti
Della sinistra del centro e della destra al primo posto il no al carbone a me non è dato assolutamente di discutere
Ne di commentare le grandi scelte nazionale internazionali
Le grandi linee di politica economica e industriale a me è dato di difendere quello che la mia città ha deciso a c'è
Io continuo a contestare il il presidente teste il compagno Testa
Quando ammette che avventando distanza si può cambiare idea come Cluj ha cambiato idea
E non accetta però che una città a vent'anni di distanza dalle scelte di allora che erano comunque conseguenti a accordi fatti ad esempio che l'energia utilizzate prodotta in quelle centrali venisse utilizzata innanzitutto per la reindustrializzazione di quella parte della salute
Che ci potesse essere e questo è scritto è un accordo scritto che ci potesse essere una tariffa politica per le aziende che si forse insediate in quella in quell'area da allora ad oggi noi abbiamo perso la mia città conta ventidue mila abitanti abbiamo perso non dieci
Non cento non mille posti di lavoro e abbiamo perso dieci mila quindi non c'è stata nessuna reindustrializzazione non c'è stato nessun intervento non lo chiedevamo alle assolutamente ah chiedevamo al Governo nazionale anche al governo regionale anch'esso gestito dalla nostra sinistra di guardare con l'occhio un po'più attenta alla tragedia che si sta consumando dalle nostre parti
A Proto Lecce oltre il ventotto per cento il tasso di disoccupazione
Oltre il quarantacinque per cento per cento dei giovani non hanno mai fatto un giorno di lavoro
Ebbene comunque noi anteponiamo anche alle proposta le promesse alle sciocchezze
Non vorrei esagerare con i termini
Che ci vengono fatte pensando di farci accettare il carbone niente poniamo la salute
Dei nostri concittadini porto già una delle più alte percentuali di malattie tumorali del Mezzogiorno d'Italia
Non è certamente causato dal carbone perché non cede ma non vorremmo aggiungere male a ma
Beh non contestiamo l'ENEL tutt'altro
Siamo prontissimi a concordare con me ma contestiamo all'ENEL da anni di non essere mai venuta a Porto Torres a parlare con me
Unico a concordare potremmo anche potremmo anche rimanere su posizioni diverse
Ma fossero venuti una volta a discutere con noi dei destini che la nostra città
E anche di come di cosa all'ENEL debba bruciare a Fiume Santo
Adesso si parla di orimulsion abbiamo chiesto all'ENEL c'è forse un'alternativa a carbone
Ci hanno detto senza dirci intanto così orimulsion lo stiamo imparando
Da soli andando a ripetizione
Ci hanno detto no non è alternativa al carbone e complementare Carbone
Quindi chiaramente la reazione negativa sarà anche contro il muso adesso propone testa lo ha fatto anche qua questa mattina
Le le RSU rifiuti solidi urbana però non è stata ancora detta una parola su quello che la nostra comunità ma non solo perché amo captato contro il carbone il Comune di Sassari amministrazione provinciale e decine e decine di altri comuni Enti locali del nostro territori allora è iniziata come una battaglia per la salute per l'ambiente a pochi chilometri dalla centrale di Fiume Santo il governo lo Stato sta a programmato ed è vogliamo insediato ne sono presidente il parco nazionale dell'isola dall'Asinara dove verranno spesi miliardi miliardi per conservare al mondo una perla unica
Però
Alle porte di questo parco Lehner vuole bruciare il carbone
Noi continuiamo a dire di no
E la nostra battaglia che era una battaglia per la salute ma una battaglia anche per il progresso perché in alternativa chiedevamo che arrivasse il campanile il metano la Sardegna è l'unica regione italiana non meccanizzata finalmente qualcosa sta muovendo ma
Qualcuno dice Campa cavallo
Questa battaglia che era per la salvaguardia della salute e lo è ancora
Adesso si sta trasformando ed è soprattutto una battaglia per la dignità della nostra comunità
La nostra comunità ha detto no e pretende che il governo regionale il Governo nazionale e lei nel accettino che una comunità possano decidere come debba essere il suo ambiente dove vivere e non a volte come si vince come morire anche ai comunisti italiani
E comunisti al governo in vista mi piace molto e molto dovrà cedere questo ai comunisti al governo chiediamo aiuto anche soprattutto in questa battaglia
Ringrazio molto il compagno Cossutta
Sindaco di Porto Torres in questa
Toccante più toccante racconto ecco quando sentono cose di questo genere si sente come sia insufficiente e proprio perché insufficiente anche colpevole la nostra azione l'azione di chi ha responsabilità di governo io sono stato col dottor se dicono conosciuta
Mi sono reso conto di come questa comunità sia ferma nel chiedere
Il rispetto dei propri diritti
Nella modesta di nostre forze caro sindaco cercheremo di evitarlo
Adesso la parola e al Eduardo Palombini Ecopass nel giro
Io parlo a nome oltre che del complesso energia anche del comitato di lavoratori e lavoratrici come sempre ci siamo definiti perlomeno nella fase precedente della battaglia contro lo spezzatino Carpi e come ci contiamo a definire anche oggi in questa fase ulteriore altrettanto pericolosa riteniamo il cosiddetto decreto Bersani
Quali siano le nostre posizioni di lavoratori dell'ENEL riguarda il cosiddetto decreto Bersani cacciate via associato ovvero quello che noi riteniamo lo smantellamento del servizio elettrico pubblico nazionale e la sua svendita ai soliti i padroni del vapore
Ancora una volta questa nostra opinione questo nostro pensiero lo potete apprendere dalla documentazione che anche in questa riunione abbiamo messo a disposizione fin da stamattina
Anche superando diciamo qualche difficoltà dovuta al destreggiarsi tra i fuochi di fila di paparazzi e stava razze quello che ci interessa sempre come lavoratori è il fatto che oltre a dover ancora una volta non poter sopportare le banalità a volte addirittura bestialità che più di un oratore si è permesso di dire cito solo due esempi
Vedi Chicco Testa per il quale l'energia elettrica
Sembra che nasca e venga prodotta naturalmente quasi automaticamente in una sorta di Campo dei Miracoli di Collodi alla memoria
Suo riferimento alla produzione avere a disposizione ai morsetti dell'alternatore
Questa ricchezza oppure secondo quanto affermato questo il secondo cerchio che abbiamo captato stamattina
Da quello spezzettature istrione di Carpi che il cosiddetto CIP sei sarebbe stata come dire
Bloccata
Siamo alle vere e proprie menzogne
Dicevamo quello che ci interessa come lavoratori come cittadini come fruitori come soggetti sociali e ristabilire compiti e ruoli di fronte al problema da tutti noi sapientemente individuato e da tutti indistintamente concepito quasi come una sorta di malato che tutti vogliono curare
Tutti appunto
Ma chi sono i veri medici della questione équipe vecchi
Qui sta il punto non si può far finta che tutti a seconda della propria scuola di pensiero peggio della propria medicina abbiamo il diritto di cura magari più o meno conservativo o più o meno distruttivo a tale proposito come lavoratore metterei di considerare i veri e propri affetti indesiderati per il cosiddetto paziente servizio elettrico pubblico nazionale
O peggio fra le controindicazioni proprio la verifica del terapeuta e dei terapeuti e a questo punto sempre come lavoratori non mi sembra che tutti quelli che hanno parlato oggi pur con dovizia e sapienza tra virgolette spesso levantina vedi l'intervento peraltro fascinoso per certi aspetti del rappresentante del PPI che diceva continuamente voglio capire voglio capire voglio capire
Abbiamo il diritto di stare al capezzale di un moribondo il servizio elettrico pubblico nazionale perché mi è sembrato proprio ancora una volta che diedero alcuni camici bianchi si nascondesse lo i lugubri grembiuli occhi degli schiatta morti napoletani infatti bisogna essere chiari e precisi compagni come si dice
Il primo
Non è che basta essere presidente dell'M per fare gli interessi dell'ENEL due non è che sia i ministri magari della giustizia e solo per questo saper fare giustizia
Terzo non è solo perché se mi Hungary un partito che si si definisce comunista che solo per questo si agisce essi e comunisti
Quarto non è altrettanto che basta essere lavoratori magari del servizio pubblico elettrico nazionale come noi
Per essere solo per questo abilitati e innesti per trattare questo gas
Occorre anche per noi lavoratori e il loro rappresentanze sindacali tutte dimostrare giorno per giorno Mann una la giornata per intenderci di saper agire per un bene comune che va oltre ogni appartenenza lavorativa sindacale o peggio ancora partitica
E noi scusate l'eccesso di presunzione come potrebbe rilevare qualcuno
Che ci sta ascoltando in questo momento noi lavoratori e lavoratrici del Comitato dell'ENEL coppa sono comparse scritte o meno a questa quello sindacato quel partito esclusi i fascisti se permettete
Non da oggi ci spendiamo anche per conto di chi all'ENEL non c'è oggi non c'è mai stato non ci sarà mai perché magari non è figlio di qualcuno possono perché domani lei non ci sarà proprio occorre fare attenzione secondo noi a dare titolarità insindacabili a parte i ruoli oratori che sono abituati a fare solo questo
Come lavoratori del genere questi lavoratori dell'ENEL il sottoscritto in particolare se volete hanno sempre dovuto scontrare le proprie corna con quelle del nemico ENEL ben prima dell'avvento delle tutti
Ne abbiamo sopportato le angherie e i soprusi da parte di gente che ha sfruttato le nel come tutta la collettività a fini personali e di partito
Ben prima delle botti oggi poco è cambiato da quel posto punto di vista perché il sistema delle doti ha trovato il sistema scusate il gioco di parole
Di coniugare il vecchio modo di fare democristiani due socialisti socialdemocratici eccetera eccetera eccetera
Con quello rinvenuto moderna della foltissima schiera di baronetto e cortigiani le cui spese e i costi di rappresentanza chiamiamola così
Anche quelle stanno sulla bolletta elettrica come ieri ci stavano quelli relativi ai compromessi storici traendo alle industriali e quanti altri non è cambiato nulla anzi e cambiati in peggio
Nel senso che si è amplificato nel volume di consumo potremmo dire
Ma sempre più almeno personaggi il sistema delle prebende
Dalle assunzioni mirate alla gestione di business meno che mai nemmeno accessori al servizio elettrico dalle grandi parate comunicative cosiddette ai festini in famiglia dentro le sedi dell'ente chi paga tutto questo
Indovinate un po'
In questo quadro e concludo non poteva mancare il comprimario becchino sindacale confederale
Non l'ha fatto se non prendere anch'esso diligenza
Posizioni di quadro super quadro distacchi permessi lascia passare vari
Per impedire tutto ciò non l'ha fatto non lo fa per prevenire gli ulteriori danni
D'altra parte come si può stare con i lavoratori i fruitori i cittadini veramente sessista tra virgolette a giocare a tennis con qualcuno che conta in uno dei tanti campi dei Parioli all'Acquacetosa
E gli effetti si vedono ci siamo tenuti ad organizzare orizzontalmente senza badare attrassero iscrizioni a questa quello meno che ai fascisti pagarci il luogo dove poterci riunire l'assemblea discutere tra lavoratori intanto anche personalità
Come ad esempio il presidente Nessi
Abbiamo discusso abbiamo votato abbiamo dichiarato sciopero per il diciassette di dicembre scorso e l'abbiamo fatto e questo continueremo a fare perché hanno ci sta veramente a cuore il sistema elettrico pubblico nazionale
Adesso la parola segno Carosi il segretario generale degli elettrici della CISL c'è
Ma io vi confesso che sono
Rimasto un po'stupito dello stupore del sottosegretario Carpi
Se stupito cioè Carpi
Che qualcuno abbia detto la discussione comincia solo adesso
Io credo che
Forse sì al caso di ricordare al sottosegretario al Governo
Che l'ipotesi di cui stiamo parlando
Fino a questo momento era stata sempre bocciata dal dibattito politico
L'ipotesi vinti fu bocciata dal dibattito politico prescinde dalla colorazione del Governo
Ipotesi di Dini non fu bocciata
Dal dibattito politico il piano pro perché non prevedevano spezzati
L'ipotesi di Prodi
E cioè il cosiddetto Progetto Craxi fu bocciata dal dibattito politico
Perché prevedeva lo spezzatino
Ma l'ipotesi di Piersanti quando è mai stata discussa con chi
Dove
Anzi
Sbaglio o
Mi pare di ricordare
Che con un impegno solenne di fronte alle Camere era stato preso impegno che mano a mano che si definiva il nuovo assetto del sistema di governo avrebbe consultato Parlamento e parti sociali
è avvenuto tutto questo
Mi pare un po'comodo permette Kim
Ritenere che ci sia stata tutta la consultazione del caso sull'ipotesi che a sorpresa tra il due di novembre il cinque di novembre ha presentato contarli completamente diversi
Da quelli che erano stati discussi nel dibattito politico troppo comodo dire che c'è stato dibattito politico
Lo dico
Perché credo
Che serva per poter ringraziare qui il partito dei Comunisti italiani
Per diversi metri che vanno comunque riconosciuti
Intanto perché sta avete offerto una serie di discussione in un momento cruciale
Per queste decisioni e non è la prima volta
Intanto
Perché se la delega che il Parlamento ha dato al governo a quel taglio
Prevedeva quei vincoli io credo che a suo tempo seppure in una condizione diversa com'era in quel momento
Una parte di quei meriti vadano riconosciuti ai comuni
Se una crisi di governo si è ricomposta ed è stato richiesto che una delle condizioni fossero quelle del Presidente del Consiglio esprimesse alcune esigenze alcune garanzie per riordino del sistema elettrico se Prodi cioè specie quelle dichiarazioni non capito capaci
Io credo che tutto questo vanta riconosciuta
A prescindere olio dal pensiero politico di ciascuno di noi
Ma lo voglio fare per fare due considerazioni in più per capire perché io condivido quasi tutto di quello che è stato detto da stamane sicuramente entrando in relazione
Perché da qualunque punto di vista si guardi sia dal lato della liberalizzazione
Sia dal lato della privatizzazione
Essere o no comunisti essere uno liberisti conduce ad un'unica inequivocabile conclusivo
Lei ne fa salvato
Unica lei li fa salva ed è giusto lo smog
Vorrei provare addio sia che si sia monopolisti incalliti
Sia che si sia deliberazione dei liberalizzatori
Sopra
Io credo che la prima cosa da fare salvaguardare bene
Perché nel primo caso non c'è bisogno di spiegarlo se si è voglio dire monopolista è stata di conservare di colecistite
Ma se sia liberalizzatori io credo che serva al
Che serva il Paese un'azienda forte ed efficiente e competitiva perché proprio forte
E anche dal punto di vista della privatizzazione
Si possono fare privatizzazioni per due motivi
Un'esigenza di cassetta un bisogno gli odi vedi introitare dico del delle risorse per altri motivi
Io credo che se si guarda da questo punto di vista forse non è mica può in branda Faroni quello del paese oggi lei ne ha ventisei mila miliardi di indebitamento finanziario
Si presume che l'iter si riconoscerà pure qualche Stranded cost presumo
Sono quindici mila miliardi sono venti mila miliardi totali quarantacinque quarantasei mila miglia quanto costa questa gente
Quanto costa per l'azienda per capire quali sono le risorse reali di cui conviene fare cassetta ovunque oppure è che c'è chi vuole la privatizzazione per questioni di efficienza beh se c'è qualcuno che vuole dico la privatizzazione perché il private più efficiente non è in discussione la privatizzazione dell'ENEL loro il problema è capire se conviene privatizzare la verticalmente integrata cioè con un valore reale del sessanta per cento in più che a farla pensi o mantenerla comunque farla pezzi
Se in altri termini
è più importante
Che gli utili che in questo momento l'azienda sta facendo anzi danni azienda sta facendo se le dividono i privati o se invece non nella situazione delle Ferrovie dello Stato non si può affrontare un problema come quello del servizio eletti dalla gente inefficienti come quelle funziona
Non si può trattare un servizio come la
Io credo che queste cose debbano essere presenti
Ma un'altra considerazione che va fatta e che trovo estremamente leggera il modo di affrontare il problema e si parla di un servizio alternativo si cambia un servizio efficiente con un servizio che non si capisce meglio se funzionano
Ecco perché credo che questa occasione di dibattito sia un'occasione fondamentale un'occasione fondamentale perché senza troppi giri di parole e senza troppo spazio alle pressioni che legittimamente in questo momento si pongono da parte dei soggetti interessati
C'è un principio una direttiva contenuta
Che sposta tutti la responsabilità delle decisioni sul governo nessun'altro
Mi colpevole o nei neri che il principio di sussidiarietà
Ogni assetto politico alla fine risponde solo a logiche politiche ogni assetto energetico risponde ad una logica politica è una scelta precisa e compete solo al governo
Su una cosa
Una parte nell'interesse del Paese
E lo dico perché mi pare di poter dire
E sì è vero
Che è complicato raggiungere un punto di compromesso un riassetto generale si è vero che importante ho mai fare presto perché sei anni un'azienda in queste condizioni non ci si lascia
Se è vero che comunque non si risolverà tutto una volta che comunque ci sarà mica una gradualità che porta di è altrettanto vero
Che questo decreto un bel pasticcio
è scritto con i piedi questo decreto
Non si capisce cosa si intende per servizio pubblico
Non si capisce cos'è la vendita non si definisce cos'era avvenuto
Non si capisce chi fa corso cosa fa l'ente gestore cosa fa l'acquirente unico cosa fa l'unica cosa fa l'autorità immigrati si riappropria di funzioni amministrative svilendo lo spirito della legge ottocento quattrocentottantuno riducendo ruolo dell'Authority
L'autorità si vede attribuire funzioni tecniche che non vi sono che le sono assolutamente estraneo l'ente gestore si vede assegnare funzioni sono tecnici
Si fa una se c'è una separazione societaria che essendo sicuramente una misura ridondante che ritenuti spinta tutta societarizzazione che sicuramente crea crea problemi
E l'unico paese d'Europa vita che non si è avvalso della clausola di reciprocità
O perché siamo forti o perché siamo davvero degli sprovveduti
Ci sono almeno venti adempimenti dentro quel decreto amministrativo
Che se non saranno EPR pienamente coerenti l'uno con l'altro il rischio reale il buio questo Paese il vero limite che stanno scontando il sistema inglese il sistema californiano e gli altri sistemi statunitensi
Ma un regista ricco del sistema
Noi sindacato confederale e sindacato di categoria ieri abbiamo riunito il nostro organismo
E abbiamo approvato una risoluzione finale insieme ad alcune iniziative evidentemente di sostegno
Chiedono una serie di modifiche del decreto
La conferma della tariffa unica la holding industriale come elemento centrale tutta la nostra discussione integrazione verticale del gruppo
L'allontanamento dei vincoli temporali è già stato detto dico per quanto riguarda la cessione degli impianti
La separazione il rifiuto della separazione della vendita dalla distribuzione di cui troppo poco si paga si parla senza vera Salizzato attentamente e le conseguenze che produce la modifica delle regole che portano alla risoluzione dei problemi che riguardano le municipalizzate
Anche attraverso forme di incentivi che non erano previsti dico dal decreto
La clausola di reciprocità e soprattutto permetteteci perché giustamente è stato detto tutti sono corporativi qualche volta lasciatelo fare anche a noi perché comunque una parte sia soprattutto maggiori garanzie che riguardino il lavoro i lavoratori investiti da processi del riassetto
Nelle modalità di dismissione degli impianti nel sistema e sistemi contrattuale né sistemi previdenziali nessuno scandalo e perché i signori dell'Inghilterra hanno fatto esattamente questo quando hanno fatto sia per quanto riguarda la previdenza sia per quanto riguarda le clausole contrattuali hanno fatto questo gli spagnoli hanno fatto queste i francesi veniva ricordato non consentiranno di vendere l'energia se si applicano contratti diverso noi chiediamo non ha ragione Caponi accentrato secondo me
Nella sua introduzione qual è lo spirito vero con cui i dipendenti dell'ENEL
Vivono questa fase
Noi siamo convinto
Che le condizioni per il successo Fassino
Per una valorizzazione dell'economia di scala
Per una valutazione delle colonie d'integrazione
Proprio perché non esportabile il energie
Per economia di coordinamento
Nello stesso momento in cui si spandono i mercati nel momento stesso in cui sia stabilita monetaria nel momento stesso in cui c'è bisogno in questo quadro e aumentare i ricavi anche attraverso la diversificazione produttiva
Ha ragione
Che ha sostenuto che nessuno si scandalizza non che ci sia il monopolio dalla produzione in questo Paese anzi si esalta il fatto che la FIAT in questi giorno faccia fatti con la Volvo
E nessuno dice perché in questo Paese si dovrebbe usare un Peter esattamente inverso per quanto riguarda industria elettrica del Paese
Lo dico perché siamo giunti a queste conclusioni dopo una lunga e attenta analisi anche di quello che capita in tutti i Paesi del mi son permesso di portare come studio abbiamo lavorato alla presidenza perché insomma quello che capita in Italia non capita nessun Paese del mondo in nessuna
Ed è arrivato il momento io credo di alzare il tiro
Perché sbagliare in questa fase nella fase della liberalizzazione significa avere creato le precondizioni per pagare anche quella che eventualmente dovesse seguire quella della privatizzazione
E non siamo paladini dell'ente
Affatto siamo in forte dissenso con lei soprattutto l'atteggiamento che ha tenuto da quando è uscito di protezione anche questo a dimostrazione ma ho portato un comunicato che uscito sta e siamo in disaccordo anche con quello che stamattina ha detto il presidente su più di una cosa di quelle che ha detto il presidente
Perché non può il presidente sostenere che il pregio del Nord e il Sud rispetto al Nord che l'unità cioè che la distribuzione è una delle condizioni che consentono di fare interventi diversificata Sud rispetto al Nord e poi nello stesso tempo ivi ipotizzare egli stesso due società che la distribuzione nel corso dello stesso intervento nel corso dello stesso intervento ha ipotizzato due soci
Non va bene
Non va assolutamente bene illudersi che nostri concorrenti siano Edison Sondrio qualcuno i nostri concorrenti saranno i tedeschi i francesi e Selene sarà più forte sarà competitiva non sarà mai concorrente
E io credo che sbagliati presidente dicendo queste cose e sbaglia quando dice Carlo sono stati fatti interventi che hanno recuperato grandi diseconomie entro la gente
Il presidente sa
Che sedici mila dipendenti in meno da quando ha messo piede a lei ci sono in azienda e sedici mila dipendenti meno sono esattamente mille cinquecento miliardi dispense in meno per la gente
Però si sa benissimo cosa significhi scaricare sul sulla spesa pubblica ugualmente prematuramente degli oneri di questo genere
Io credo che se un una colpa ce l'ha lei ne è che è molto attenta ad una serie di operazioni interne poco troppo poco attenta alle situazioni internazionali
Vedere se è presente in cinquanta Paesi del mondo
Cinquanta Paesi del mondo si è comperato a due milioni e mezzo di utenti nel frattempo l'Europa certo per alcuni vincoli che c'erano prima ma da due anni a questa parte questi vincoli non ci sono più è io credo che tutto questo vada posto
Al all'attenzione di questo di questo dibattito e in tutto questo discorso permette
Dove sono i lavoratori
Io soffro una condizione di difficoltà perché CGIL CISL e UIL F. nelle estremiste analizzano la situazione nello stesso modo
Ritengono che le correzioni da apportare a quel decreto siano le stesse
Per tutti
E non mi sembra che sono le semplici aggiustamenti permettete quelle che richiamavo
Il problema vero è
Cosa si fa per cercare di convincersi di di rendere visibile le iniziative
Lui ieri abbiamo messo in pista una serie di iniziative l'ultima delle quali il ventisette si terrà con una manifestazione di sei sette i settecento quadri presso il Cinema Capranica decente a Montecitorio
Dove da verranno tutti s'da tutt'Italia dei lavoratori e dei responsabili sindacali per manifestare ricordi senza e per fare richiesta e sostegno
Per per sostenere le richieste che stiamo avanzando
E si apriranno proprio domani questo lo dico al e assemblee in tutti i posti di lavoro con altre iniziative che sul posto il territorio sono già state lo potete vedere io vi ho portato anche la risoluzione in questo senso
So però che non conta tanto programmare iniziative quello che conta davvero è crederci e crederci volendo arrivare fino in fondo nello stesso modo con cui siamo partiti io so solo una cosa io posso rispondere di me e della mia organizzazione
Io so solo una cosa sarò sempre al fianco è stato semplice
Con tutti coloro che duri in poi intorno a quelle rivendicazioni saranno disponibili a manifestare in ogni sede in ogni circostanza
E confronti tutti gli interlocutori una tua naturali la voce forte dei lavoratori di dissenso rispetto a quello che a nessuno abbiamo permesso di fare fino a questo momento e che non si capisce perché oggi all'improvviso per diventato un bene per il Paese
Dove la parola al professor Luciano Vasapollo
Professoressa di Roma e membro del comitato scientifico
Del nostro partito
Grazie io avevo preparato un intervento un po'articolato ma per permettere appunto il dibattito sorvolo sulla parte iniziale in cui avevo fatto un'analisi sulla sul ruolo dell'economia pubblica per articolare a partire dalla dal dopoguerra e quindi che ruolo poi ha avuto nei dettami anche costituzionale appunto la difesa dell'articolo quarantadue
Della Costituzione parte invece da alcune considerazioni che venivano fatte soltanto pochi mesi fa nella relazione al Parlamento sulle privatizzazioni da parte del ministro Ciampi
Ciampi metteva in evidenza particolare due aspetti del processo di privatizzazione che sia in vita
Il risanamento sotto ogni profilo almeno così diceva la relazione della dell'industria pubblica e la valorizzazione prima della vendita
A me sembra che quello che è successo e che sta succedendo anche oggi con l'ENEL
è il secondo punto cioè si cerca di valorizzare con denaro pubblico i delle di valorizzare le imprese per poi spenderle
E per potere continuare quel processo di privatizzazione che rende forti soltanto appunto le banche gli investitori istituzionali e i poteri finanziari nazionali e internazionale
Il il caso emblematico è proprio quello che stiamo analizzando oggi dell'ENEL
Considerate che dal mille novecento novantadue da quando appunto
L'ENEL è stata trasformata in S.p.A. ci sono stati con denari pubblici trecento mila miliardi di Investimenti questi denari appunto hanno pesato sul bilancio Pubblico oggi si vuole invece tramutare questo processo avvenuto con soldi pubblici e sulla spesa pubblica lo si vuole tramutare in semplici profitti per gli investitori io penso che invece la questione che andava valorizzata del discorso di Ciampi
Dovesse essere quella della sua prima parte il discorso cioè il risanamento dell'impresa pubblica nel nostro Paese perché quello di cui ha necessità all'ENEL non è la privatizzazione ma è un Risanamento all'interno di un progetto di sviluppo generale all'interno di un piano energetico nazionale che possa rendere l'ENEL competitiva sul piano europeo e sul piano
L'Internazionale
In effetti lei nella dal mille novecentosessantadue quando c'è stata una grossa battaglia delle forze progressiste del nostro Paese sia di stampo socialista sia di stampo appunto
Liberale ha conseguito dei buoni risultati come diceva giustamente in una relazione che ho molto apprezzato stamattina al compagno Calisti non siamo davanti ad un baraccone siamo davanti ad un'impresa che ha raggiunto una serie di risultati estremamente positivi sia in termini di efficienza sia in termini di contributo allo sviluppo complessivo del nostro Paese
Disse diciamo soltanto che è stato triplicata la Rete che circa un milione penso di chilometri più o meno oggi abbiamo una riserva di potenza dell'ENEL rispetto al mo'in momenti di domanda di picco del trenta per cento
Mentre nel mille novecentosessantadue circa il tre virgola cinque per cento della popolazione non era servita dal sistema e le elettrico oggi questa percentuale appunto è sceso allo zero virgola uno per cento
Nonostante diciamo questi risultati lusinghieri si decide di trasformare nel mille novecentonovantadue l'ENEL in società per azioni
Da questo questo è stato un primo passaggio un primo passaggio che all'inizio sembrava dovesse portare da un monopolio pubblico alto un monopolio privato con la scusa diciamo così che comunque l'efficienza poteva essere garantita soltanto da un sistema privatistico
Dopodiché abbiamo visto anche stamattina quello che ci diceva il presidente Testa si ipotizza ed è inutile nasconderlo un vera e propria spezzettamento una io dico dissoluzione completa della dell'ENEL questo spezzatino passa soltanto perché a oggi ci si scopre non più un monopolisti allora dice il passaggio dal monopolio pubblico al modo colloquio al monopolio privato e comunque un fattore negativo per il nostro Paese per cui devono operare in concorrenza più imprese io innanzitutto sempre riprendendo il discorso che ho sentito questa mattina che delle relazioni di questa mattina
Vorrei porre l'accento sul fatto che una questione la liberalizzazione un'altra questione è la privatizzazione
Giustamente come diceva Calisti questa mattina il decreto comunitario cinque o le semplicemente delle regole comuni all'interno dei Paesi per tentare di liberalizzare il mercato
Ma anche su questo vorrei fare attenzione perché in un passaggio ben preciso del decreto noi abbiamo proprio come punto di riferimento l'opportunità al limite di non per i paesi di scegliere regimi non concorrenziali se questo contrasta con l'interesse pubblico generale o comunque con l'interesse economico generale
A questo non ci si sta tenendo se già vediamo i primi passaggi dal mille novecentonovantadue ad oggi ci accorgiamo abbiamo fatto uno studio sui bilanci
Dell'ENEL e ci accorgiamo che in effetti è già in atto un processo di vera e propria privatizzazione
Per esempio voi sapete con il processo di privatizzazione porta momenti di concentrazione aziendale questi momenti di concentrazione aziendale per esigenze puramente finanziarie affossato la logica del sistema a rete affossando la logica del sistema rete ha fatto sì che i prestiti
Presenti in tutti i Paesi in tutte le città nel nostro territorio dell'ENEL invece fa sì che non tutta in una serie di zone forse le zone più disastrate per esempio quelle del Meridione
Basilicata
Molise Calabria c'era vengono a mancare del tutto vengono tolte per motivi di efficienza e di redditività le sedi dell'ENEL presi presenti in quei Paesi con questo andando ad intaccare anche un eventuale processo
Di sviluppo il piano di sviluppo per il Meridione esteso
Se poi guardiamo a quelle che sono le dinamiche occupazionali ci accorgiamo che appunto diceva il sindacalista della CISL poco fa ci sono stati sedici mila
Licenziamenti gli affetti o piani di incentivazione all'uscita dal dal lavoro bene abbiamo disaggregato il dato abbiamo visto che diminuiscono in continuazione gli occupati all'interno dell'ente però disaggregando il dato ci accorgiamo che diminuiscono gli operai
Diminuiscono gli impiegati mentre è cresciuto il numero di quadri e il numero di dirigenti questo è il dato occupazionale relativamente alle un'altra considerazione che possiamo fare si parla appunto di eventuale esubero della manodopera si parla di utili che dovrebbero essere redistribuiti
Qui ci sono diversi i lavoratori del settore energetico e dell'ENEL ci accorgiamo che questo invece significa semplicemente aumenti diritti media i carichi di lavoro non sia ricorsa assolutamente a ridistribuire l'accumulazione valoriale attraverso la riduzione dell'orario di lavoro si continuano a fare piani costosi di incentivazione
Delle uscite
Bene allora sono d'accordo con chi questa mattina diceva che il progetto di privatizzazione che si sta attuando dell'ENEL è un progetto del tutto politico a un progetto politico di cui il governo si deve assumere assolutamente le responsabilità il ruolo del Partito dei comunisti all'interno del governo è che dobbiamo appunto ringraziare di un'iniziativa di questo genere perché ci fa riflettere su quello che può essere il ruolo anche del Partito dei comunisti all'interno del governo perché assumere oggi
Un processo di privatizzazione del Veneto e significa assecondare il processo di privatizzazione all'interno del nostro Paese significa continuare a non dare un piano energetico nazionale significa non dare assolutamente un piano di sviluppo
Alla nostra economia per quanto riguarda concludo due minuti ha concluso per quanto riguarda i specifico la direttiva novantasei novantadue dicevamo che questa direttiva prevede di tutelare l'interesse economico generale derogando eventualmente dal principio della concorrenza
Per cui adeguandosi alla direttiva europea non solo non è obbligatorio fare una piano di privatizzazione delle nelle ma addirittura si potrebbe evitare la stessa liberalizzazione e poi se dobbiamo essere onesti una certa liberalizzazione del settore energetico nel nostro Paese già cioè perché oltre ad operare l'ENEL nel quarto tale abbiamo le aziende municipalizzate si sta facendo
Una grossa anche lì campagna da parte di alcune amministrazioni locali da parte dei poteri forti per privatizzare le oltre a questo ci sono i privati e ci sono gli autoproduttori
Per cui voglio dire noi come posizione di principio siamo assolutamente contro o la privatizzazione non siamo contro alla liberalizzazione ma dove liberalizzazione significhi non solo efficienza rispetto a quelli che sia mi pare che sono i parametri aziendalisti
Ma deve essere un piano che tenga conto di quelle che sono parametri di tutela ambientale di riconversione produttiva di salvaguardia dell'ambiente di salvaguardia appunto occupazionale
Vado velocissimamente alle conclusioni dicendo che come proposta mi sembra che è assoluta considerate che comunque in Europa ci sono una serie di Paesi che proprio per riflettere sul proprio piano energetico nazionale
Hanno chiesto una proroga di un anno anche di due anni e questo i nel nostro paese non si è fatto si sta passando sulla pelle dei lavoratori sulla pelle dei cittadini utenti
Sulla pelle di e lo stesso Parlamento perché all'interno del Parlamento non c'è stato un dibattito serio su questo tipo di problema
Le proposte innanzitutto l'ENEL va mantenuta pubblica questo mi sembra assolutamente importante deve essere mantenuta come azienda unica verticalmente integrata perché se si arriva a quello che viene chiamato spezzatino ovviamente le piccole aziende subiranno attraverso gli effetti concorrenziali la concorrenza appunto dei le aziende francesi e delle aziende
Tedesche e su questo chiaramente avremo ancora un dei un indebolimento
Del nostro settore energetico io dico una cosa si è parlato questa mattina con questa battuta concludo di un rafforzamento della ricerca bene la ricerca nel nostro Paese lo dico come docente universitaria completamente allo sbando
Il noi diciamo che ci sono una serie di utili dell'ENEL ma oltre agli utili con sacrificio da parte dei lavoratori c'è stato un'accumulazione valoriale
Questa accumulazione valoriale va distribuita e può essere distribuita innanzitutto in investimenti produttivi nel Meridione su un piano di sviluppo per il Meridione
Investimenti produttivi sulle centrali del terrore il lavoro ovviamente sulla qualità del lavoro migliore Investimenti
Alla ricerca e oltretutto si può distribuire questa valore aziendale riducendo l'orario di lavoro e creando altri posti di lavoro grazie
Ora la parola Napoleone Colajanni che non ha bisogno di presentazioni
L'applauso non c'entra con l'inizio del della mia argomentazione
Che è una citazione dell'ENEL nelle nei
Che ad una quantità di altre cose
Compensi a quella che stiamo discutendo ma adesso
Perché mi pare che sia essenziale nell'approccio che dovremmo fare una discussione come questa
Non limitarsi soltanto nemmeno dedicarsi prevalentemente
All'esame delle singole questioni prese una per una perché questa sarebbe falsa concretezza quanto sia necessario compiere uno sforzo per individuare quali sono i punti essenziali su cui concentrare l'attenzione quale può essere l'obiettivo di una politica che affronti i temi del delle energie per l'energia elettrica in particolare
Io credo almeno a me sembra così che due debbano essere questi obiettivi
Primo
Assicurare il massimo di soddisfazione possedeva il consumatore per l'Energia
Secondo fare in modo che queste Energia venga offerta apprezzi
No non determinati astrattamente
Ma schiacciati il più che sia possibile sui costi effettivi
Anche questo mi pare concretezza andare a individuare in quali sono realmente
Di e il costo su cui lavorare per quanto è per me per la fissazione delle tariffe
è chiaro che poi da questi dalla possibilità di raggiungere questi obiettivi è pari a me debba dipendere la soluzione dei problemi concreti devolve molto e si oppongono
Prendiamo la questione pubblico privato
Essere rigorosi per la soluzione dei due hobby per raggiungere i due obiettivi a cui mi sembra si debba fare riferimento la questione pubblico privato e sostanzialmente indifferente
E sostanzialmente il deferente
Perché tutto dipende dalla condizione al contorno in cui un'impresa
Lavora e realizza e realizza i suoi che realizza i suoi obiettivi
Indifferente nelle imprese integrata
E indifferente anche in un'impresa articolata per sentimenti come quella che viene sostanzialmente proposta
Quindi sbagliano secondo me quelle che attengono che la soluzione del problema stia nella privatizzazione
Non è questo il punto
Sbagliano altrettanto secondo me almeno quelle che fanno del mantenimento del carattere pubblico dell'ente la pietra di paragone per la correttezza di qualsiasi di qualsiasi soluzione
E che lo fanno in modo sia esplicito sia in definitiva qualche volta
Come dire trasferito trasferito trasferito nelle nell'inconscio
Ora problema vero è come possibile realizzare quei due obiettivi
E quindi bisogna riconosce che le difficoltà non sono notevoli e le difficoltà badiamo bene si pongono anche nel caso di un'azienda che sia completamente integrato un'azienda pubblica completamente integrata
Perché se no non abbiamo un elemento di misura un feedback che misuri la soddisfazione degli utenti
Non abbiamo la possibilità di come dire assolvere al primo obiettivo se non abbiamo la misura non abbiamo la possibilità di fare la correzione che sono necessarie per raggiungere l'obiettivo
E se non abbiamo una possibilità di valutazione realistica dei costi non possiamo raggiungere il secondo obiettivo Pierre quello di potere schiacciare i prezzi dall'Offerta quanto più sia possibile sul livello reale costa un'impresa pubblica impegnata non risolve di perse questi due problemi
Questo è fatto di cui dobbiamo renderci conto ma questa badiamo bene qui l'importanza mi pare di questo dibattito oggi
E permettetemi di affrontarlo da un punto di vista diciamo
Più
Piogge più generale
è un problema che riguarda particolarmente alla sinistra
Perché la possibilità di affrontare questi due temi
Come misurare come rispondere alla soddisfazione dei consumatori e dei cittadini
E come misurare l'efficienza attraverso la riduzione alla schiacciamento come dicevo delle tariffe sui costi è un problema essenziale persuasi vista perché la sinistra non può coltivare l'illusione di un'autorità unisce gente che sia capace per risolvere da sola questo il problema è questo non esiste l'esperienza da me dobbiamo prenderne atto
E questo
Come non esiste nemmeno l'illusione che sia un ipotetico mercato
Ipotetico perché mercato come è inutile che citino altre fonti e una formazione storico sociale non è una strada non è un'astrazione economica come non esiste la possibilità del risolvere porti questi due problemi attraverso il libero gioco dalle forze del mercato
Quindi il tema che stiamo discutendo oggi è una sfida grossa per la sinistra
Perché una sinistra rinnovata e che sia capace di comprendere che cosa significhi oggi
Una politica economica di sviluppo compatibile con la concretezza delle situazioni in cui la reciproca
Questo mi pare che rimanga valga la pena di tenerlo presente
E allora come ci dobbiamo comportare come ci dobbiamo comportare per la determinazione delle tariffe dei costi
Quando ci troviamo e tutti quelle che trafficano con energia elettrica lo sanno che ogni frazione di kilowattora prodotto ha un costo diverso
E quindi ogni effrazione dei chilowattora consumato dovrebbe avere un prezzo diverso
Possiamo fare in un modo soltanto se mettiamo tutto assieme come peraltro con il costo industriale recepisce una misuriamo l'efficienza dell'impresa complessivamente sui ricavi complessivi sulle spese complessive questo lo diceva per auto un noto magnate dell'industria elettrica come Giacinto ponte quindi e Giacinto Motta scusate ma confondevo con Ettore Fusco
Come già cedono cui metteva tutto assieme allora vogliamo regionali all'efficienza delle imprese dobbiamo effettuare un punto dell'elemento sorpresa bilanci complessivi non possiamo ad inseguire ogni singolo provvedimento
Ogni singolo provvedimento tariffarie ogni e collegamenti il collegamento che si stabilisce
Per stabilire quindi su questo su questo
La conoscenza forse
E allora quale altro strumento abbiamo diverso dalla concorrenza per potere stabilire per poter realizzare il meccanismo che porti all'effettiva riduzione all'effettivo schiacciamento dei dei prezzi sui costi
Abbiamo degli strumenti migliori o diversi dalla concorrenza
Io credo a questo punto almeno questa è la mia opinione può essere certamente discutibile non credo che abbiamo lo strumento migliore dalla concorrenza per poter ragionare queste questo badate bene non c'entra e separato dalla questione pubblico-privato
E che per lungo tempo l'industria di Stato italiano ha operato sul mercato misurandosi misurandosi con la concorrenza
Sotto e sono cominciate quando le sue perdite si è riparato non restandone alla logica del mercato ma attraverso il suo sì
Abbiamo quindi dobbiamo quindi con queste cose a me pare fare Conte un'altra questione qui mi ha colpito un'osservazione presidente dell'ENEL stamattina
Su che cosa dobbiamo concepire dobbiamo concepire nove per concorrenza
Perché è una cosa è che interviene un concorrente al quale impiega quattrini per fare investimenti
Chiede di poter partecipare ad un'autorete di trasmissione e si va a cercare i suoi utenti
Questa è una cosa secondo me perfettamente legittimo che si deve poter concedere altra cosa è inventario Lieberman GE i concorrenti che queste cose debbono poter fare
Perché è bella Global sarebbe quella di una concorrenza creata dall'intervento dallo Stato
Mi ricordo una volta che si fece una discussione su come favorire lo sviluppo lo sviluppo delle imprese e c'è c'è il ippopotami visto devo il povero o solo perché non c'è più ministro delle Finanze Visentini aveva presentato una proposta di legge per cui si potevano deputati a due milioni
Non dal del reddito imponibile ma dalle imposte dal come detrazione di imposta perché i comprava due milione di azioni che significava regalare a ogni cittadino due milioni reazione Manchester Lehane coi Toldo dallo Stato queste l'unica conclusione che si poteva operare ora io credo che il mondo abbia inventare dalla concorrenza
Quindi immaginare una serie di marchingegni che a questo debbono portare mi pare veramente un'esercitazione assolutamente assurdo e vorrei conclude sotto un altro punto
Un altro conto è qual è il destino di un'impresa elettrica privata
Perché bisogna intendersi
Un'impresa elettrica privata se deve fare soltanto dei profeti avrà l'incentivo a fare investimenti
Nel nel modo che siano più profittevole per l'impresa
E stamattina abbiamo anche sentito e i vari aspetti inutile che si creano che cosa debbano essere destinate alla riduzione delle tariffe o ad aumentare il valore dell'impresa non è problema da poco questo
Io credo che però a questo si debba dare una risposta molto precisa
Trattandosi di un servizio pubblico come io la fornitura di energia elettrica all'economia del Paese
Deve essere tenuto fermo il principio che i profitti debbano essere impiegati prioritariamente
Al riduzione dei prezzi il frammento
Perché se no vengono le cose più impensate
Noi discutiamo per fare lo spezzatino
La famosa privatizzazione inglese in questo momento vede compagnie di distribuzione che cercano di comprare una compagnia per produzione inglese quindi rimuovono d'uovo verso l'integrazione
E ci sono compagnie inglesi ma non sono inglesi
Dice la sindacalista prima dalle carte Cité de France è presente in cinquantaquattro Paesi e che ci sta a fare in cinquantaquattro Paesi
Si chiama perché Cité des Français perché deve fornire energia elettrica la condizione degli ordine francese per cui è stato
Io non sono affatto convinto che l'unica logica possibile debba essere quello di aumentare a tutti i costi
Il valore di un'impresa sia per dividendi sia per per valutazione del pescate da ambienti di un'impresa che produce bene pubblico deve dar fondo sigarette emergenziali per deposito
Che non hanno azienda delle situazioni che non hanno che non hanno molto senso infine
Come si debba realizzare il tipo
Di intervento e anche nei confronti di società private
E per quanto riguarda l'intervento di società estere in Italia
Considerato che il punto di riferimento e il mercato elettrico comune europeo e quindi a livello della comunità
Perché mi sembra che questo aspetto sia sottovalutato quel che deve essere fatto a livello della comunità perché passino certe cose sia foto mostrano affrontare certi problemi
E problema che ancora molto deve essere risolto
Per le società italiane io penso che ci ci sarebbe stato un rimedio
C'è un rimedio che senza inferire alla capacità di autonomia alle gestioni autonome delle imprese avrebbe potuto rappresentare una garanzia per la politica economica e per gli utenti ed era la golden share
Quella golden share del governo si è affrettato a buttar via nel mondo ma mio abito più irresponsabile che potrebbe
Che una cosa è discutere le questioni di principio nota cose discutere appunto nel merito cioè sapete che cosa la golden share dove poter fare del che cosa non deve poter fare
Per quanto riguarda l'intervento di imprese estere in Italia credo che il problema debba essere posto fortemente a livello dalla Commissione dell'Unione Europea
Sono tutti e tutto con questioni oggettive su cui non c'è riforma in ogni caso
Pubblico-privata che sia
C'è una questione
Ed è quella dell'autonomia delle riprese
Qui credo che noi dobbiamo avere il coraggio di dire
Che in molte
Delle situazione che hanno compromesso una soluzione finora la soluzione più ragionevole possibile di tante questioni
Sia stata
La mancanza di autonomia delle imprese pubbliche
E non riguarda solo l'Italia questo non riguarda solo l'Italia questo fatto
Stamattina è stato citato l'inefficienza dell'industria elettrica inglese prima dalla privatizzazione
Benissimo reo e corse più alte perché
Perché c'era una breve deserta politica del bruciare carbone
E quindi si adoperava si adoperava alla produzione di energia letterarie per sovvenzionare indirettamente l'industria mineraria del carbone
Io non credo che queste cose possano essere possano essere accertate questo significa deve essere garantita anche se l'ENEL dovesse restare un ente cioè dovesse restare dove sta tornando ad essere un ente
Credo che la questione di potere mantenere all'autonomia della gestione dell'impresa
Sì è una questione essenziale che non deve essere mai perduto di vista in tutto quello che andiamo vicende del sistema
La concezione nuova
Di una programmazione compatibile col mercato a mio avviso è quella di un intervento che è fatto di regole di norme di riferimento più che di interventi dei letti senza scartare l'intervento diretto e che sia possibile
Ma la sinistra è all'altezza delle sfide contemporanee se è capace di avanzare una proposta
Che garantendo l'autonomia manageriale dell'imprenditore sia esso pubblico o privato da contemporaneamente le garanzie che sono necessarie perché gli obiettivi
Di carattere generale vengano mantenuti una sfida importante
Vi ringrazio
Uno la parola al professor Luigi Paris c'è professor Parisi che il presidente del gruppo di studio dell'estrazione elettrotecnica italiana
Professor
Grazie presidente
Concesso di parlare a nome dell'Associazione elettrotecnica italiana associazione centenaria ma non vecchia
E
Che in tutte le sue occasioni in tutta la sua storia
Ha sempre cercato di fornire supporto culturale alle decisioni politiche governative
Il gruppo di studio è stato pure la egli ha ritenuto l'inizio all'inizio del novantasei di formare un gruppo di studio sulla liberalizzazione proprio per questo scopo
Anche su invito del governo mi avete sentito ora
Adesso evidentemente il gruppo di studio si è dedicato allo studio dei modelli di mercato
Modello di mercato è diverso evidentemente da sette o proprietario
Qui si è discusso e si discute prevalentemente i problemi relativi assetto proprietario questo non è compito della RAI perché assetto proprietario significa politica industriale e significa politica
E non c'è di peggio per i tecnici che ci mascherarsi da tecnico per offrire soluzioni politiche di proprio gradimento evidentemente sbaglia
E allora noi ci siamo limitati a consiglio a studiare i modelli di mercato abbiamo studiato
Lavorato per due anni in un anno e mezzo diciamo fatto ventotto riunioni abbiano lavorato moltissimo fatto prima lo studio di tutti i livelli esistenti poi tutti in tutte le prospettive di modello di mercato per l'Italia e poi
Siamo usciti a luglio dello scorso anno con la nostra proposta di modello proposta dettagliata molte data che non riguarda e che non investe assolutamente gli assetti proprietari questa soluzione è compatibile con qualunque assetto proprietario cicuta quindi io qui sarei un pochino fuori tema perché qui si parla soprattutto di assetto proprietario non sono fuori tema però che la fase intermedia l'efficienza del servizio retta alle dipenderà sostanzialmente dalla forma di mercato cresce
Ora la nostra proposta non trova evidentemente non trova nel decreto una rispondenza
Ma questo non la trova sempre da qualche accenno del del del nostro studio che abbiamo evidentemente presentato al governo tutte a tutte le e gli operatori questa
Questa proposta non trova quasi niente dentro nel ma è giusto perché il decreto si disinteressa quasi assolutamente come è stato citato in qualche punto
Dal del modello mercato dandone qualche breve cenno dentro i capitoli che definiscono la struttura la la la l'acquirente unico gestore di rete presente
Ma poi come funzioni questo elimina le è assolutamente illeggibile
Ecco questo è importante peraltro faccio solo qualche esempio
La si dice che l'acquirente unico stipula contratti con i produttori e stipula contratti con i distributori no quindi compra e vende attraverso dei contatti che così come sono definiti sono bilaterali
Fra produttore l'aut fra l'auto
Dopodiché cioè prima prima addirittura si dice che e il i produttori dovranno andare necessariamente in una borsa di tipo obbligatorio
Allora come si concilia questo fatto io produttore vendo in Borsa o vendo alla
Al all'acquirente unico sembrerebbe che vengano acquisiti allora qui ci sono due sistemi due modi per risolvere però non sono assolutamente accennati
Ho il sistema diciamo scandinavo che dice i contratti bilaterali stanno su questa linea coesiste una borsa complementare ai contratti bilaterale su cui si tratta tutte quelle cose importantissime che oggi sono appena apparse sotto forma delle eccedenze così detto ma so chiaro che attaccando i contratti bilaterali deve necessariamente esistere una borsa per gli scambi dell'ultima ora insomma per lo spot
Quindi
L'altra soluzione dunque né una soluzione può essere questa allora si può leggere la l'azione si fa
Contratti bilaterali fisici e
E la parte complementare si tratta in Borsa oppure si fanno contratti
Si si mette tutto in Borsa
E il distributore farà e il gestori di rete decide lui quali sono le centrali all'inglese il proprio giudizio decide lui quali sono le centrali che devono funzionare
E i produttori saranno se non possono funzionare funzionario centrali perché il tributo perché il gestore non gliela messe in funzione vorranno far K loro contratti attraverso gli acquisti di corsa cioè al sistema dei contatti per questo secondo sistema esiste ma che è stato adottato dall'Inghilterra che in Italia è stato un po'considerato come il riferimento assoluto per la libertà del mercato e questo sbagliatissime o noi abbiamo cercato di mettere in evidenza questo fatto
E nel nostro nel nostro lavoro voi troverete la differenza fra i due mercati e perché noi consigliamo del mercato dei contratti bilaterali effettivi fisici
E la Borsa complementare
E devo dire che non più di quindici giorni dopo che avevamo consegnato al governo queste gli inglesi l'offering lese è uscito con con uno studio
Di queste dimensioni non sono per dire che il problema è un problema non è una cosa da sottovalutare e da mettere in due righe in un decreto bisogna avere maggior bene questo
Questo
L'investor documento inglese dice esattamente le stesse ragioni per cui loro sono costretti ad abbandonare inesistente con borsa totalizzanti e contratti take nell'ottobre il governo accetta lo studio della causa e decreta che si farà saranno fatte delle variazioni al al al modello di mercato i nel senso che abbiamo indicato indicato quindi qui bisognerebbe meditare è vero il decreto lascia aperte tutte le porte perché dice così poco però io credo che non si possano aprire un mercato senza aver definito chiaramente le regole che sia l'uno o l'altro
Ma devono essere definite c'era scritto immaginate un un produttore chi mi metto nei panni del produttore di uno di quelli per esempio che deve acquistare le centrali le per fare un piano finanziario per vedere come inserita nel mercato queste centrali
Ecco sa non sa se Gender altri enti liberi
Se renderà alla Borsa
Se venderà ai clienti al alla V perché è chiaro che un produttore si trova di fronte diversi clienti da una parte c'è la Huppert da una parte c'è gli altri privati i più solidi l'acquirente più solido quando io ho fatto un contratto importante con la u sono a posto
No non rischio e quindi questo pone un problema come l'avevo acquistata
Questo non si dice acquistabili veri parziali acquista attraverso gare acquista non si dice nulla e questo è assolutamente allora
Ci sono altre cose di cui su quello pubblico ad ampliare il mercato dei servizi ausiliari di sistemi appena accennato il nostro sistema è descritto con molta attenzione perché quello che tiene insieme il sistema la separazione
Della vendita della gestione dirette dalla distribuzione
La gestione di reti di distribuzione dalla tecnica è una cosa che anche tragedia chiarita nel suo complesso e non solo rimessa in un articolo dove si parla delle basta ci sono quindi molti di questi aspetti per questo l'Associazione elettrotecnica italiana ha preparato
Un documento che manderà al governo e evidentemente in sede parlamentare gradiremmo anche essere uniti se fosse possibile manderemo un documento in cui con pochissime frasi
Cioè il minimo il minimo per rendere possibile una una chiarezza nel modello di mercato
Per il resto sì venti poi si allungheranno da la burrasca un po'di oggi fa pensare che qualche allungamento di tempi ci fosse ancora essere e allora segni si poteva fare una un precisazioni migliore del modello di mercato però insomma il senso della mia intervento è raccomandare di uscire con chiarezza sul modello di mercato anche se gli HP visto che gli effetti gli aspetti proprietari siano più inquietanti più importanti più pressanti per tutti gli operatori però in parallelo risolviamo i problemi tema risolviamo anche i problemi di modello di mercato che allo stato attuale sono trascurati grazie
Canuto il suo
Farei adesso la parola al senatore Luigi Marino che il presidente del gruppo comunista al Senato
Brevissimo intervento il mio perché sono d'accordo correlatori però toccano anche un tema particolare
Che desta
Profonde mie preoccupazioni per quanto riguarda le scelte la gestione dell'ENEL
Che a mio avviso sono funzionali allo smantellamento
Lo dico anche in relazione ad alcune dichiarazioni fatte stamani anche da sottosegretario laddove si dice non si distrugge niente anzi ci vogliono solamente liberare le potenzialità e restare e per competere sul mercato più largo con la quale l'argomento che mi sta a cuore
Io riducono incentivazione all'esodo
Come politica dell'ente soprattutto relativamente al personale tecnico delle strutture ingegneristiche alle tecnostrutture
Interni
E qui la politica realmente fatta di allettanti proposte il discorso non riguarda tanto
Il ruolo del sindacato contro proprio la responsabilità della direzione dell'ENEL in quanto tale cioè io mi chiedo
Se questo depauperamento di queste tecnostrutture interno dell'ENEL
Non costituiscono il futuro per il futuro un'ipoteca grave sulla futuro sulla ricerca dell'ente sulla sua
La dispersione di un patrimonio culturale e professionale specialistico che per forma occorrono decenni e decenni di formazione di Investimenti questo è un tema che riguarda anche aspetti di altri privatizzazioni in altri settori più strategici della nostra economia insomma questo depauperamento del moto Paolo costituisce un condizionamento grave
Lo sviluppo economico politico e ripeto anche culturale del nostro Paese perché
Questa politica di smantellamento quando noi sappiamo che anche per la ricerca e solamente monastici investimenti a a redditività molto differita possono dare un risultato non è certamente il private che può sicuramente futura della ricerca in questo Paese ed in particolare ecco il problema che pulivo approfittando di questi pochi minuti sottolineare soprattutto alla direzione delle indagini la direzione delle costruzioni dell'ENEL dei tempi di costituzione dell'ente
Ha svolto
Un ruolo di architetto generale responsabile di tutte le costruzioni ENEL svolgendo compiti di progettazione integrata e seduttiva nonché ha realizzato impianti di produzione idroelettrica termica nucleare impianti di trasporto dell'energia elettrica ad alta tensione
Grandi edifici civili ed industriali
Ora solamente alcuni significativi esempi di questi ultimi anni e la centrale termica a ciclo combinato di Montalto di Castro la centrale idroelettrica di produzione di presenza che addirittura un esempio di scuola che viene studiato all'università ancora oggi con grande approfondimento i due grattacieli lo stesso centro direzionale Mina ora a partire dal novantasei in coincidenza con il rinnovo del vertice aziendale
La direzione delle costruzioni
Che ha visto diminuire il proprio personale da trentacinque a due mila
E in visto iniziare questo processo di smantellamento
Su una considerazione che ormai era saltato il fabbisogno di energia elettrica del Paese e che quindi non era più necessario realizzare ulteriori
Ora ciò ha comportato a mio avviso sta ancora comportando attraverso questi massicci prepensionamenti di cui parlavo specie dei dirigenti
E trasferimenti di massa non solamente sta progressiva dispersione di queste risorse e di questo know how
Che ripeto costituisce un danno rilevante per il Paese anche per il futuro in quanto vanno perdute anche memorie storiche risorse altamente qualificate che costituirono e che costituiscono ancora un patrimonio per l'intero Paese
Ora la Direzione delle Costruzioni formatasi in più di trent'anni di attività
Rappresentava e a mio avviso rappresenta ancora una specie di super Politecnico molto apprezzato in tutto il mondo delle costruzioni industriali ci ed è inutile sottolineare che ha dei chiodi tale attività
Non si improvvisano in pochi mesi un pochi anni personale per tutto di oso dire che è valido anche per la stessa pubblica amministrazione in generale
I dirigenti tecnici di così altro allora non si formano in pochi mesi occorrono decenni e decenni di formazione e massicci Investimenti cadavere tecnici così altamente qualificati
Ora
Io non credo
Se da una parte si dice che non vi è più necessità di costruire nuovi impianti io d'altra parte ritengo perché tra l'altro ve lo hanno spiegato è dimostrato che questa Direzione delle Costruzioni poteva ben essere impiegata nella riprogettazione e nella ricostruzione delle strutture di produzione trasporto dell'energia elettrica al di là molti problemi di manutenzione che pure si poco
Il parco centrale dell'ENEL mi dicono realizzato nell'arco di trentacinque anni ormai per la maggior parte obsoleto inquinante e a basso rendimento
è quindi necessario procedere ad un generale di ammodernamento con particolare riguardo finalmente a quel bene fondamentale per tutti voi nell'ambiente
E da questo compito poteva e può ancora ben proprio nella direzione delle costruzioni pienamente attiva e funziona
Quindi io non riesco a comprendere il reale motivo di questo smantellamento
Se non perché è funzionale ad altri scopi
Che ha riflessi anche non indifferenti sul territorio
Ora la chiusura delle sedi che costituiscono la Direzione delle Costruzioni romantico Milano Torino Venezia Napoli si produce una perdita non solo occupazionale svariate centinaia di persone per ogni sette ma si tratta tecnici i tecnici di quell'altro valore professionale
Ma anche di Politecnico logici di grande spessore con rilevanti danni all'indotto industrie università ed anche studi professionali
Con un ulteriore impoverimento dei tessuti produttivi particolarmente significativo realtà già depresse quale quelle meridionali in particolare riferisco
A Napoli c'è anche la rinascita
Quindi una struttura di ingegneria ben organizzata cala di prezzo delle costruzioni
Che impiega a volte per realizzazione di un impianto
Comprendendo autorizzazioni esproprio progettazione appalti costruzione qualcosa come cinque dieci anni non si improvvisa
E il suo smantellamento non è affatto auspicabile e né sostenibile e qui la direzione dell'ENEL dovrebbe fornire delle spiegazioni avrebbe dovuto forniva anche in questa sede
E se voi il paese si trovasse in future necessità di dover costruire anche una sola nuova centrale una su e questo vale anche per la cantieristica se ci dovessimo trovarci a consiglia un cane anche un sopra
Nuova centrale
Perché magari paesi con noi confinanti
Ed ai quali abbiamo pagato anche la morte in solamente tutto quello che hanno fatto i temi centrali nucleari dovessero venderci una minore quantità di gigante
Bene
Io non credo che l'attuale struttura che ha ereditato le leggi competenze dalle direzioni delle costruzioni
Sia oggi in grado di realizzarlo ripeto almeno per come mi hanno spiegato anche tecnici
Ecco era questo uno degli argomenti che voleva affrontare un argomento particolare non volevo che questo aspetto venisse tralasciato anche dei nostri lavori
Credo che su questo occorrerà presentare al più presto anche interrogazioni da parte nostra parte politica relative chiarezza su questo
Parola visto che arrivato l'ingegnere del team mi pare sia arrivato
Gli avete Dini e il presidente dell'azienda elettrica municipale di Torino e presidente della Federazione delle aziende municipalizzate
Intanto ringrazio per avermi dato l'opportunità a nome di ricevere lettere etica
E delle aziende ad essa aderenti di prendere la parola voglio dire anch'io come è stato detto da altri che mi hanno preceduto che
è importante
Realizzare delle condizioni di dibattito di diffusione dell'informazione di socializzazione dell'informazione che a dire il vero su questo tema non è stata ampia
Due parole sulle nostre aziende la federale ricca rappresenta circa quarantasei aziende municipali
E un centinaio circa di gestioni in economia quindi gestioni dei comuni consorzi e cooperative
Devo dire che nella mia qualità di presidente federale etnica mi sento anche se solo di una parte di condividere certamente il fatto che noi difendiamo il servizio elettrico nazionale
Con le nostre proposte
Con le nostre aspettative tendiamo a difendere il servizio elettrico nazionale perché perché gli enti e che noi rappresentiamo sono comunque un pezzo dello stato sono le economiche sono le Autonomie locali
E peraltro siamo certi che nelle attività passate di queste aziende fino ad oggi
La
Appartenenza al pubblico è stata ampiamente onorata per i i servizi resi
Non ultimo il fatto che e il queste aziende da anni ormai forniscono i propri utili ai comuni proprietari
Che lì distribuiscono alla collettività in qualche misura almeno per le realtà che conosco io sopperendo in parte ai mancati trasferimenti dello Stato ecco perché
Difendendo queste aziende io ritengo di difendere un pezzo di Stato e di difendere un pezzo del servizio pubblico
Io credo che per queste aziende
In un sistema che si liberalizza vi siano alcuni problemi
Il primo problema il problema della dimensione ottimale
Fintanto che ciascuno è rimasto è il male nella propria nicchia
Ovviamente ci si difende ma a livello dell'Unione europea attraverso la direttiva si introduce la liberalizzazione
E pertanto si introduce anche una competitività che prevede e un appunto è una competizione che prima non esisteva e questo comporta necessariamente Problemi di dimensione aziendale
Devo dire che queste aziende e aziende che rappresentiamo come scrivere elettrica
Sono rimaste a seguito della legge di nazione di azione che peraltro è stata benefica io credo per il Paese sono rimaste confinate a operare all'interno delle proprie cinte daziaria peraltro in questi anni non hanno partecipato in tutto alla crescita della domanda elettrica in quanto sono aziende soprattutto delle aree urbane del Nord abbiamo solo a sud Roma e Trani
Questo fatto non non ha consentito in particolare legato anche al processo di delocalizzazione industriale che ha caratterizzato queste aziende non ha consentito una sufficiente ampliamento
Delle quote delle quantità fornite perché ripeto in gran parte l'industria ci sono allontanate dai confini cittadini e questo naturalmente non ha giovato alla crescita aziendale
Ma questo non ha bloccato la crescita e lo sviluppo di queste aziende perché perché si è cercato e credo che questo sia come dire storicamente verificabile
Si è cercato di sopperire alle scarse economie di scala attraverso economie di scopo e cioè cercando di attivare altri servizi in particolare servizi a rete gestione dell'acqua gestione del gas gestione del teleriscaldamento la cogenerazione
E questo ha fatto sì che queste aziende siano delle aziende direi sostanzialmente sostanzialmente floride
Credo fra l'altro che e il quelle considerazioni che farlo fra poco per quanto attiene al
Decreto Bersani siano anche considerazioni che mirano a valorizzare questa caratteristica di pluri servizio di queste aziende e dicevo questa caratteristica è una caratteristica che da un lato il governo ha nel documento finale della Conferenza Nazionale Energia Ambiente e supera diciamo sottolineato da un lato chiedendo di espandere i servizi
Attraverso ad esempio la gestione anche post contatore da un lato e contenuto nel documento e dall'altro lato
Il governo dice in quel documento eh esprime l'intendimento di favorire l'integrazione orizzontale proprio perché la gestione coordinata di più servizi
è una gestione necessariamente più economica
Ed è una gestione io sono convinto anche per le esperienze che possiamo documentare
è una gestione che utile all'utenza serve alla riduzione dei costi e quindi conseguentemente può servire alla riduzione delle tariffe quindi può servire a beneficio dell'utenza
Io credo che
In questo momento fra l'altro queste aziende che come dicevo sono aziende
Piccole e medie
Hanno un Rolo hanno una loro efficienza hanno una loro efficacia e come tale vanno difese
Io sono convinto peraltro che così come nel tessuto industriale italiano la piccola e media impresa costituisce il nerbo portante del Paese basta vedere i dati così anche nel settore elettrico energetico più generale
Queste imprese hanno svolto un ruolo storicamente documentabile e sono in grado di svolgerlo ulteriormente
Io credo fra l'altro che nel prospettive che noi abbiamo
In particolare in adempimento degli impegni assunti dal nostro Paese a Kyoto ma anche degli impegni in senso in seno all'Unione europea del raddoppio delle quote dei rinnovabili da qui al due mila dieci
Gli operatori di queste aziende possono rappresentare una ricchezza che tempi può essere utilizzata
Quello che noi tra l'altro chiediamo è che
Sì consideri come dire l'utilità sociale
La rilevanza sotto il profilo della servizio alla alla comunità che questi hanno dato e che se aiutate accrescere se aiutate a crescere possono continuare a dare
Riteniamo che ci sia essenzialmente un problema di regole e sono le regole che noi chiediamo
Per brevità non lorda ovviamente non posso entrare nel dettaglio dell'impianto del del decreto Bersani però voglio fare alcune considerazioni un riferimento specifico alle aziende che attraverso Federer elettrica rappresentiamo beh innanzitutto noi riteniamo che la proposta che all'articolo uno del decreto si propone di fare laddove l'azienda sia pluri servizio ma gestisca anche il servizio elettrico di fare la separazione societaria la noi la riteniamo inaccettabile perché è di per sé introdotte introducendo e delle diseconomie nostre imprese sono piccoli immaginiamo di scinderli ulteriormente per fare la separazione societaria peraltro questo creerebbe delle disuguaglianze delle disparità rispetto ad altre imprese provi servizio ma che non hanno la e l'esercizio elettrico che viceversa non sono obbligate a farlo
Un altro problema che voglio sottolineare sempre andando molto
Velocemente riguarda il problema delle della gestione
Della distribuzione nelle are promiscue molte delle nostre città in particolare le più grosse Roma Milano e Torino ma Brescia ed altre città hanno una distribuzione promiscua
Queste la distribuzione elettrica è cresciuta dal mille novecento fino all'epoca della nazionalizzazione in forte concorrenza
Risulta che all'interno delle nostre città le arredi distribuzione sono distribuiti a macchia di leopardo e questo badiamo dal punto di vista della gestione della gestione razionale delle reti comporta delle grandi diseconomica
Quindi la proposta della unicità della concessione per territorio comunale è una proposta che noi riteniamo sensata non solo perché interessa le nostre aziende ma è sensata perché consente di razionalizzare io lirico per esperienza che pensando alla mia realtà la realtà della mia città se noi sviluppiamo coordinata mentre
Ad esempio
Il rinnovo delle reti a ventidue kV delle reti di media tensione riusciamo a risparmiare quattrocento chilometri rispetto dirette rispetto alla gestì come attuale separata e non coordinata quindi questo solo per citare un esempio di possibile razionalizzazione ma quella razionalizzazione vuol dire ancora riduzione dei posti che si può riflettere correttamente sulla riduzione
Delle tariffe
Per quanto riguarda dunque il contenuto dell'articolo nove
Questo le modalità attraverso le quali passare alla gestione coordinata alla unicità della concessione noi riteniamo che la mia maestra sia quella della tra dell'accordo tra i due in genere ENEL azienda azienda locale
Però se questo non può avvenire e non avviene perché l'accordo non c'è noi crediamo che l'ipotesi che fa è stata formulata dal governo nell'articolo nove sia un'ipotesi impraticabile
Riteniamo in quel caso che sia opportuno arrivare ad una sorta di soluzione arbitrale in cui eventualmente il ministero industria nomina un proprio arbitro super partes e due arbitri uno da una parte e nell'altro da parte delle aziende per risolvere il problema
Quello che noi vogliamo sottolineare ancora è stato detto qui in precedenza
In relazione a questi obiettivi è la difesa della autonomia dell'ente locale dell'autonomia imprenditoriale dell'azienda in ordine alle soluzioni da ad hoc
Soluzione che in sede locale considerate le condizioni al contorno vengono adottate c'è il trasferimento di propria cioè l'acquisto della legge c'è la gestione della della rete in affitto ma son tutte soluzioni che devono essere decide e noi questo riteniamo importante anche salvaguardando l'autonomia degli enti locali è importante che vengono decise in quella sede
Voglio anche qui e fare una osservazione quando si parla di distribuzione per e ci si dimentica forse un dato per cui ci si spaventa di queste ipotesi di ampliamento delle aree di distribuzione a favore dell'azienda degli Enti locali
Ricordo solo che oggi il novantatré per cento della distribuzione è gestito dall'ENEL e l'altro sette per cento è gestito dalle nostre imprese il sette per cento
Qualora e su un progetti che abbiamo a suo tempo presentato al Ministero
Si facessero gli ampliamenti che sono ritenuti che sono ritenuti per ragionevoli e utili beh si fosse così si arriverebbe al più al quattordici per cento e parte di AN sarebbe ancora dell'ottantacinque per cento quindi la distribuzione di fatto
In questo caso non si spezzetta
Un'altra considerazione che vorrei fare e mi avvio alla conclusione riguarda quel comma dello stesso articolo nove che consente alle aziende locali di proporre dei progetti di acquisizione della rete fuori dal loro territorio comunale qualora in quei territori fuori da quello comunale gestiscano altri servizi a rete
Il decreto oppone alle società la possibilità di proporre questo progetto a condizione che abbiano meno cento mila utenti se si pone questo limite sono pochissime stanno sul meno su tre o quattro son tre o quattro le aziende che possono farlo
Noi riteniamo che proprio in funzione della necessità di far crescere queste aziende
Stick Olga quel limite Silvia a tutte le aziende la possibilità di proporre dei progetti di ampliamento tutta però il ministero e il ministero si come dire strumenti era per valutare quei piani tocca il ministero valutare se saranno accettabili a congruenti o no ma credo che impedire a priori la possibilità di ampliarsi
Costringere cioè le aziende a rimanere piccole è una scelta politicamente sbagliata
Un'ultima considerazione che riguarda in particolare le regole
Attiene all'articolo dodici nell'articolo dodici il decreto per quanto riguarda le prove concessioni di grandi derivazioni idroelettriche fa scadere le concessioni per le nostre imprese al due mila dieci per l'ENEL al due mila e trenta lo questa disparità noi nulla comprendiamo non la comprendiamo riteniamo che anche qui il decreto debba sanare questa differenza chi non si spiega perché si è trattato di impianti che le aziende hanno pagato le comunità locali hanno pagato
Se si parte con un sistema nuovo ebbene che le regole del gioco siano a quel punto uguali per tutti e concludo dicendo questo
Noi dobbiamo tentare di fare un'osservazione
Il oggi noi stiamo discutendo di al recepimento della direttiva europea sul mercato elettrico ma noi non dobbiamo dimenticare che in fase del ricevimento anche la direttiva europea sul mercato del gas
è in fase di discussione il decreto legislativo te il disegno di legge mille trecentottantotto sul rinnovo sul la nuova normativa dei servizi pubblici e dei servizi pubblici
è importante che il diciamo sia responsabilità di governo veda questi tasselli in modo coordinato perché diversamente le soluzioni non saranno soluzione adeguate ottimali io credo che per concludere sia importante sia importante che si faccia un piano di politica industriale tenendo conto di queste occasioni che ci vengono che ci vengono offerti in particolare sollecitate dall'Unione Europea e tener conto nel fare questo nel nel compiere questo disegno anche di quei provvedimenti di decentramento amministrativo Bassanini che fin qui sono stati fatti grazie
Molto attingono la parola al professor Paolo Pelacchi che ordinano i sistemi elettrici in vista di Pisa
Sì dopo dico dopo parla dopo due soldati banali la prego professore chiaro dopo stia tranquillo
Ringrazio il presidente
Sarò brevissimo quindi
Non ci sono timori
Eccessive lunghezza nel discorso che volevo fare solamente alcune ulteriori osservazioni riguardanti il problema della ricerca nelle nelle anche perché
Diciamo ci sono stati c'è stato un certo numero di oratori che mi hanno preceduto che hanno parlato di questo
Di questo problema e tutti quanti hanno messo in risalto come nel decreto Bersani non si parli assolutamente del problema della ricerca come se la ricerca non fosse un problema di tipo strategico
Io voglio ricordare soltanto che nel mille novecentosettantuno ci fu a New York
Un terribile ben blackout che durò alcuni giorni cioè le imprese elettriche furono in grado solo dopo alcuni giorni di restituire l'alimentazione alla alla città e durante il quale si ebbero anche alcune decine di morti a seguito di questo incidente è particolarmente grave
Venne
Istituita una Commissione federale che analizzasse le cause di quello che era successo fra i risultati del che uscirono fuori da questa analisi vi fu il fatto che lei Utility
Aveva destinato molte delle loro risorse ai costruttori tipo General Electric Westinghouse eccetera ma non si erano interessate nella stessa misura dei problemi di sistema del sistema elettrico quindi come conseguenza viene deciso
Di creare un ente un istituto federale
Al quale dovessero partecipare tutte quante tutti quanti gli operatori del settore elettrico e bene così istituito lepri che l'elettrica Pavan research Institute che attualmente è uno dei più grossi centri di ricerca
A livello mondiale cioè negli Stati Uniti poco meno di trent'anni fa si è sentita l'esigenza di
Diciamo integrare quelle che sono le attività di ricerca e che nel settore elettrico alcuni particolari a spetti per lo meno della ricerca devono essere visti dal punto a un punto di vista globale lepri come è che viene finanziato viene finanziarsi finanzia intanto in parte con i proventi derivanti dalle attività di ricerca e sviluppo che svolge per conto degli ultimi Utility ma viene anche rimproverato in parte con una piccola quota sul kilowattora che viene diciamo immesso in rete e a questo proposito vorrei ricordare che in base ai dati che sono stati forniti questa mattina sarebbe sufficiente in Italia una lira kWh per poter
Diciamo per poter finanziare
Quella che attualmente la ricerca dell'ENEL quindi diciamo l'importo di un importo veramente esiguo se confrontato
Con se paragonato alle competenze che effettivamente sono presenti in in questo settore
Una un'ultima osservazione volevo fare cioè che il settore della della ricerca dell'ENEL ha mi dimenticavo lepri in America irresponsabile della della definizione la politica della ricerca nel settore elettrico cioè in altre parole il committente delle ricerche nel settore elettrico se in Italia agli all'ENEL in particolare il settore della ricerca dovesse venire in qualche modo abbandonato non ci sarebbe di fatto più nessun'ente che istituzionalmente
Diciamo sviluppa quella che è una politica
Di ricerca in sviluppo nel settore elettrico quindi sarebbe una perdita effettivamente diciamo consistente
Do la parola al Signor Giacomo o nuovo Energia ecologia la prego
Sono un ambientalista di lunga durata direi ricordo Presidente dell'ENEL quando eravamo assieme nel momento antinucleare allora attesterà anche contro il carbone oggi al contrario dice che se fosse lui aumenterebbe il quantitativo di carbone bruciato dall'ENEL illecito faccio questo mio intervento sotto una triplice veste ecco come operatore l'informazione scrivo Dalmine novecentottantatré contro la truffa delle privatizzazioni sul settimanale degli anarchici umanità nove di tanto in tanto sul manifesto
Nella veste di ambientalista e come tale tra l'altro non condivido la definizione che nel decreto Bersani viene data delle energie rinnovati lo leggerò articolo due punto quindici fonti energetiche rinnovabili insomma il sole il vento
Risorse idriche le risorse geotermiche le masse
Il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica di prodotti vegetali o dei rifiuti organici che inorganici
Allora mi sembra veramente assurdo mettere sullo stesso piano
Del solare fotovoltaico che a detta dell'ex presidente dell'Enea Umberto Colombo e la vera unica alternativa ai combustibili fossili l'energia da rifiuti naturalmente
Le l'interesse delle lobbies è quello di spingere e di realizzare l'araba la pietra filosofale cioè trasformare in Oro i rifiuti
Terza resterà con intervengo cittadini italiani
Io personalmente mi sento scippato dalle privatizzazioni
Dalle privatizzazioni delle telecomunicazioni veleni delle Indie
Perché ritengo che siamo stati scippati cinquantasette milioni di italiani in quanto queste aziende di Stato
Si sono sono sorte hanno vissuto si sono ingrandite potenziate sono diventate quello che sono o che erano
Attraverso le tasse tutti gli italiani attraverso i fondi di rotazione attraverso le bollette dell'ENEL e via dicendo
Altro che quell'azionariato diffuso nel nome del quale si dice si vogliono fare le privatizzazioni
Sono lieto che i comunisti italiani affermi notti la direttiva comunitaria non impone la privatizzazione dell'ENEL
Peccato se ne siano accorti tardi
Come è scritto in una nota del Centro studi al coordinamento della partecipazione democratica faccio parte Salatino ho lasciato alcune copie sul tavolo
Il giorno diciassette dicembre li abbiamo inviato una nota al Presidente della Repubblica ai presidenti della Camera e del Senato
Allora ministro Ronchi al presidente D'Alema ai componenti la conferenza unificata Stato-Regioni
E dice Sibilla sette gennaio abbiamo dato lo stesso testo al ministro Diliberto che Bellillo quando abbiamo saputo che loro si sono opposti avevano subito dichiarato una opposizione alla possibilità di collocare la quinta tranche dell'ENI in Borsa
In questa breve nota l'abbiamo fatto presente abbiamo letto ci sorprende parlando in questi giorni di quinta tranche dell'ENI e di privatizzazione dell'ENEL ci si sia dimenticati di una legge italiana e precisamente la numero quattrocentoquindici
Del dieci novembre novantasette di ratifica per il Trattato sulla Carta europea dell'energia fatto a Lisbona il diciassette dicembre novantaquattro
è apparso sul supplemento ordinario numero duecentoquarantuno del quattro dicembre novantasette che all'articolo diciotto dice e lo leggo
Articolo diciotto il titolare sovranità sulle risorse energetica
Quindi si afferma la sovranità i diritti sovrani sulle risorse energetiche dei delle parti contraenti e naturalmente l'Italia è una di queste pacca ratificato con una legge
Dal nostro Parlamento
Al punto tredici ogni Stato conserva in particolare il diritto di decidere quali aree geografiche insomma propria aria destinati all'esplorazione e alla valorizzazione delle sue risorse energetiche
L'ottimizzazione del loro recupero e l'intensità con cui operarmi esaurimento o comunque lo sfruttamento di istituire riscuotere imposte royalties o altri contributi finanziari dovuti in conseguenza dell'esplorazione e dello sfruttamento
E disciplinarmente disciplinari gli aspetti ambientali e di sicurezza di detta esplorazione valorizzazione e bonifica sulla propria nonché ecco la parte più importante
Di partecipare addetti esplorazione e sfruttamento attraverso tra l'altro la partecipazione diretta del governo o attraverso impresa è stata
Allora ancora una volta come è stato detto oltre alla direttiva quindi comunitarie che è stata interpretata come si vuole IVA arbitrariamente c'è addirittura una legge dal nostro Parlamento di ratifica di un trattato internazionale
Si può chiedere il rispetto di questi impegni addirittura a livello internazionale
Segnalo inoltre a chi volesse approfondire quest'argomento
Un articolo del professore di Mozzano Betti
Che per combinazione ho letto su una rivista che di solito non leggo ed è la rivista dell'Associazione elettrotecnica italiana
La stessa associazione a cui appartiene il professor pars ce l'ha detto lui
Allora nel numero di novembre del novantasette
Il professore Zano Betti
Ha scritto un articolo molto interessante e durissimo
Perché ha denunciato sin da allora quindici novembre novantasette bene per il presente questa data
Ha denunciato la falsità di quanti affermano tutti la direttiva imponeva la privatizzazione dell'ENEL leggerò le cinque righe più importante
A conclusione di questo lunghissimo articolo
E segnalo e invito chi veramente vuol capire qualche cosa leggere a procurarsi lo statuto giuridico dell'impresa Lezzi la direttiva nulla stabilisce circa lo statuto giuridico dell'impresa pezzi che si stenti e la loro proprietà pubblica o privati queste questioni sono rimangono di esclusiva competenza degli Stati membri
E perciò anche falso far credere come è fatta l'ultimo che la direttiva impone la privatizzazione dell'Enea
Questa nel nostro Paese evoluta da poteri economici i mezzi di comunicazione di cui essi dispongono tentano perciò di convincere che una conduzione privata sarebbe più sana che vantaggio USA della conduzione pubblica
Non so se questo rappresentante della cultura tecnica del settore sia stato mai ascoltato dai politici
Mi piace e penso sia necessario indispensabile
Collegare la privatizzazione dell'ENEL a quella dell'ENI soprattutto perché in questi giorni c'è qualcuno che ha il coraggio di suggerire
Una quinta tranche e state attenti perché potrebbe non essere una quinta tranche Murandy potrebbe recedere ancora da quel trentasei per cento del pacchetto azionario che gli è rimasto attraverso una trattativa privata
Come prevede esplicitamente il prospetto informativo della quarta tranche dell'ENI A pagina centosette quindici anche questo rischio che a trattativa privata si renda ben cinque sette dieci per cento del pacchetto
Capponi ha detto che i comunisti italiani
Difenderanno il cinquantuno per cento delle nella allora io vorrei ricordare con rammarico
Che prima triste Rifondazione Comunista ad inizio due anni fa nel novantasei
Affermava che telecomunicazioni ENI ed ENEL sarebbero rimasti sempre allo stato poi all'improvviso si accorsero che con i soliti giochi delle vendite di alcuni pacchetti azionari lei dello Stato ai ha perso il cinquantuno per cento delle telecomunicazioni e non si parla più di telecomunicazioni però si diceva e nel ed ENI rimarranno allo Stato
Poi ci fu la prima tranche dell'ENI poi la seconda tranche da lei
Allora Rifondazione ripiegò sul allo stato rimarrà il cinquantuno per cento delle poi piazzata anche la terza la quarta tranche e fecondazione ritengo ancora e disse ma è sufficiente che allo stato rimanga una parte del pacchetto azionario che gli consente
Di a dire potere decisionale
Questa è una pia illusione come ritengo fuorviante affermare che tutto si aggiusta con la golden share sia perché la golden share a e limitata nel tempo a una
Può durare tre anni non di più sia perché sarebbe stato nei confronti sarebbe difficilmente sostenibile che ne mettiamo sul mercato un'azienda e poi pretendiamo che lo Stato possa avere una azione privilegiata
E soprattutto parlo veleni perché per lei è stato compiuto veramente un'azione scellerata
In quanto vorrei accennare a questo dobbiamo pensare soprattutto alle riserve dirò carburi deleghe allora vorrei ricordare queste
Che in una intervista Bernabei sul Wall Street Journal de del venticinque marzo mille novecento novantasette Bernabè disse che in Basilicata legna li ho scoperto un giacimento gigante successivamente il Wall Street Journal diceva ai vertici dell'ENI questo giacimento viene valutato dai dieci ai venti miliardi di Bari
Ora tutti quanti sappiamo che i medici la valutazione ufficiale che viene fatta dal governo ma lo Stato dai tecnici dell'ENI è che il giacimento dalla Basilicata
Varrebbe seicentoventidue milioni di barili allora diciamo dieci venti miliardi Bari possiede John diciamo che sono quindici diciamo che di questi quindici miliardi di barili se posso utilizzare il sessanta per cento che una percentuale
Che di solito viene utilizzate in giacimenti sono nove miliardi di barili sono quindici volte la valutazione del giacimento sì profili sono quindici volte alla valutazione del giacimento
Che è stata fatta ufficialmente quindi è questo che le devo pensare
Al paese che Vieri che regnava migliaia e migliaia di miliardi quindi ha di che poi si cercano in mano in altri campi per creare lavoro per sviluppare il mezzogiorno e via dicendo
Sono sicuro che ha concluso che l'apertura di un dibattito e una serrata anche se tardiva Motta che può cominciare anche domani come si sono fatti in Francia due anni fa
Possa bloccare ma privatizzazione di quel che resta dell'ENI e dell'ENEL
Non riuscì vi sarebbe una iattura soprattutto per quel che resta della sinistra italiana si realizzerebbe appieno la battuta sarcastica di Agnelli
Quando si insediò nel governo Prodi Agnelli disse un Governo di sinistra può fare quello che nessun governo potrebbe fare
Dunque dato molto peso abbiamo venti minuti perché alle cinque il presidente nostro partito chiuderà questo nostro dibattito vediamo come utilizziamo questi venti minuti intanto da lei subito la parola a Sergio Totta di che portavoce di un gruppo di lavoratori di Leno e della sino i tre però cinque minuti
Perché se no non parla più nessuno nato a due minuti Massimo
Estrema sintesi
Ma credo che due minuti siano sufficienti anche perché il dibattito oggi è stato ampio
Niente io sono portavoce di un gruppo di lavoratori dell'ENEL dell'azione che hanno voluto presentare la loro posizione rispetto ai lavori
Siamo un gruppo di lavoratori della del Lazio e come tutti i lavoratori in servizio siamo molto preoccupati del futuro della nostra azienda preoccupazione che oltre come dipendenti sentiamo come clienti dell'ENEL Connor condivisa da molti clienti di questa azienda
Quella stessa preoccupazione che non ci consente un intervento sereno e ordinato di cui ci scusiamo
Entrati nell'ENEL nei primi anni ottanta abbiamo trovato un ente che con i suoi circa centodiciotto mila dipendenti
Garantiva un servizio efficiente e funzionale e con tariffe competitive con le medie europee
Un'azienda sana che con il passare degli anni chiudeva i suoi bilanci in attivo
Un'azienda che ereditava nel mille novecentosessantatré con la nazionalizzazione voluta fortemente dalla sinistra dalla sinistra dei cittadini e dei lavoratori un parco produttivo una rete a dir poco fatiscenti
Ed è una in alcuni casi e piccoli centri addirittura inesistenti
Per portarli in breve tempo dunque il buon regime di funzionamento e le triplicando costruendo nuove centrali e adeguandosi investendo in ricerche nuove tecnologie
Vorremmo ricordare a chi è in sala e non che a fare grande questa azienda renderla un gioiello di famiglia hanno contribuito anche i lavoratori responsabili e consapevoli del ruolo che ricopre l'energia elettrica nello sviluppo del Paese
E che in qualsiasi situazione sia vertenze Ale che dovuta ad altri fattori si sono sempre distinti e autoregolamentate non mettendo mai al buio il Paese
Stando sempre in prima linea basta rigo basti ricordare i terremoti che hanno colpito all'ultimo interni del nostro Paese dove il nostro operato è stato immediato e risolutivo
Quegli stessi lavoratori che operando in sicurezza e con norme certe hanno montato il livello di qualità del servizio all'utenza
Ma che grazie ad un primo passo di ristrutturazione e privatizzazione sanno di fronte ad un fenomeno inverso dove il servizio ma mano diventa più inefficiente e gli incidenti sul lavoro aumentano
Senza dimenticare onorevole Carpi che l'occupazione nell'ENEL ed diminuita di circa trenta mila unità
E che di unità anche nell'indotto dove le fabbriche di contatori che ancora resistono perché qualcuna già chiude lavorano utilizzando la cassa integrazione almeno tre mesi l'anno e dove si assiste alla fuga di capitali la ex sacerdote di Roma che è stata appena dismessa dalla multinazionale Svizzera Landis regia
E si trova ora rischio occupazionale l'unico un nuovo aumento di occupazione c'è stato il vero negli appalti con tutte le conseguenze immaginabili e cioè di un'azione lavoratori tutelati e aumento di lavoratori a rischio
Coi neri nell'inevitabili rischi di evasione fiscale e contributiva
Oggi alle soglie del Duemila abbiamo la strana sensazione che quello che noi consideriamo un gioiello di famiglia e per famiglia intendiamo lo stato di conseguenza tutti noi
Sì avete sgretolarsi al sole a suon di decreti come un castello di sabbia e che qualcuno abbia deciso che è arrivato il momento di venderlo a basso costo ai privati
E crediamo di non scoprire l'acqua calda dicendo che l'investimento privato va sulla logica del massimo profitto che tradotto significa o aumento delle tariffe o abbattimento dei costi di manutenzione e costruzione o non ultimo lo scaricabarile delle eventuali perdite
A danno del gestore o dell'acquirente unico ovvero lo Stato
Non va sottovalutato inoltre il già grave problema del Mezzogiorno dove sicuramente nessun privato avendo poco profitto investirebbe i suoi capitali nel settore elettrico impoverendo ancora di più i posti di lavoro e un eventuale sviluppo economico
Non riusciamo a capire ma necessita di spezzettare di dimensionare vendere un'azienda sana non dimentichiamo che stiamo parlando della terza azienda mondiale elettrica oggi domani chissà
Quando tutti sanno che per aggredire competere in un mercato libero occorrono aziende forti e sane come attualmente all'ENEL
Sicuramente la relazione di Leonardo Caponi ci trova profondamente d'accordo sulle pesanti conseguenze che sia la privatizzazione che questo spezzettamento dell'azienda avrebbero per lo sviluppo del Paese
Si parla tanto in questi giorni di moneta unica di prendere ad esempio altri Stati della Comunità perché non prendere ad esempio la Francia che ha scelto la proprietà pubblica della compagnia elettrica
Attacchi a questa azienda negli ultimi anni ne abbiamo visti tanti basti ricordare il documento Carpi beh oggi siamo di fronte al nuovo attacco previsto dal decreto Bersani
Che va molto al di là delle direttive comunitarie che non intervengono minimamente sulla privatizzazione ed hanno solo alcuni indirizzi sulla liberalizzazione
Basti prendere ad esempio l'articolo quattro previsto dal decreto che prevede l'obbligo per l'ENEL di dismettere non meno di quindici mila Mw scendendo circa quaranta per cento della produzione del mercato elettrico certo tanto ci sarebbe da dire sulle incongruenze di questo decreto nei vari suoi articoli ne cito uno per tutti l'articolo tredici ma tanto è stato detto e crediamo che tanto dovremmo dire
Che chiudiamo questo nostro intervento sfogo cogliendo l'occasione per ringraziare il Partito dei comunisti italiani di aver dato voce alle nostre ragioni e preoccupazioni
Chiedendo a tutti i cittadini lavoratori di far sentire la propria voce affinché sindacati e partiti sì però di Dublino per salvare le sorti di questa azienda per il bene dei cittadini e lo sviluppo per lo sviluppo economico della nostra nazione
Crediamo marciando più oggi uno slogan sperando di vederlo realizzato domani prendendo spunto dallo striscione qui dietro ridiamo luce all'ENEL ridiamo luce alla nazione per un sano sviluppo economico e per l'occupazione grazie
Anzi allora compagni lontani ed ora la propria compagna Antonio Astorino di Rossano Calabro
C'è ancora
Ho tutto partire sei compagni Astorino hanno
Prego
Tenete a Rossano Calabro
Ai cinque minuti compagno storico sì spero di farcela perché
Lo consiglio a tutti che sono qui
Per portare quale contributo ai lavori questo convegno l'esperienza dei compagni cittadini che vive nella città e nel territorio di proventi condor sono Calabrò
Uno dei più grossi centri della provincia di Cosenza che si affaccendati adesiva ricche coglie la più grossa Gattatico della Calabria ma che per scelte politiche sbagliato o per meglio dire per non scelte non riesce ad esprimere riuscito fino fino ad esprimere al meglio le proprie capacità produttive
Settore agricolo appunto ma anche ghiacci stile produttive in questa realtà
Cosa circa seicento grande speranza delle grandi attese venne negli anni negli anni settanta realizzata una centrale termoelettrica ENEL che risultò essere Boy una delle più grande d'Italia insieme a quella di Brindisi
Probabilmente la più grande del Mezzogiorno
Giusto così procedeva con quattro lezione termometrica vapor della patente della potenza di trecentoventi megawatt ciascuna quattro lezioni turbogas della potenza di centoquindici matura ciascuna previste per il funzionamento a ciclo combinato questa in questo casa pare sia forse l'unica specifica ed in Italia con una potenza complessiva di mille centoquaranta
Megawatt
E una produzione
L'orda nel novantasette di sette mila gigawatt circa quindi una realtà non molto grossa
Dalla quale da queste facce attendeva
Con le sue strutture produttive organizzativa del territorio comunale ma anche per l'intero hinterland che forse come dire era detenuto come era tenuto come fattore trainante di sviluppo di partecipazione e rigenerazione dei processi
Che lo spengono l'economia locale
De l'ENEL si riteneva si ritiene ancora ma sapeva dove sta le svolge Varese gli un ruolo intervenuti protagonismo della ricerca e divulgazione scientifica e l'attuazione di iniziative sia prese direttamente che indirettamente che riguardino la difesa dell'ambiente e dell'inquinamento il risparmio energetico le energie alternative utilizzo delle frittelle circa si scaricò acque calde eccetera si riteneva che nel dovesse promuove la ricerca lunga azione scientifica attraverso seminari e convegni distruzioni incendi permanente documentazione e in forme e informazione lunghe anche di ad esserle specifico specialistico del personale e la redazione di appositi Progetti
Vennero in caso di liquidazione di ufficio del soggetto giornale do a creare una struttura polifunzionale di coordinamento intercomunale che doveva poi deve vivi due lire quindi produttiva industriale protese diventerà anche eventuali regione tutte tutte queste cose e altre ancora e che non mi dilungo a dire proprio per compare nel tempo dovevo sono qui sono sono erano sono contenute peraltro in una convenzione stipulata dai dirigenti ENEL con il come lo sa accogliente con gli Enti locali
Quindi locale intellettiva non foss'altro perché venerdì cita volenti o nolenti punta su un minimo di inquinamento nonostante tutti gli sforzi gli indegni per prevenire le conseguenze
E per abbattere il livello di concentrazione riteniamo ritenevamo giusto che ci fossero almeno dei ritorni economici benedice vantaggiosi per la collettività preludio alle condizioni successo oggi ambientale ed elevare la padella Vito
Ma la domanda che ci poniamo se tutto ciò non è stato possibile ottenerlo ebbe Avezzano fino ad oggi con un ente statale sarà possibile
Delle zampe in futuro garante provato
Riuscirà a far rispettare al privato con gli indegni che fino ad oggi in gran parte neanche l'ente pubblico è riuscito a far rispetto e decide etici da rispettare
è ampliando il discorso
Ha su cui su sul piano Regius piano toscano regionale il volume d'investimento in meno saranno correlate all'aria la collezione calabrese saranno consolidato le strutture dedicata al tenuta prima di ammenda per produzione trasmissione distribuzione l'impegno dell'ENEL affinché
Che idea dell'esplicazione di altri settori tre comunicazioni ingegneria acqua pubblica illuminazione termodistruzione dei rifiuti
Vi sia delle ricadute positive intende sottrarre ed occupazionale prenda calati saranno rispettati corrente privato sarà colmato lo scarto del servizio elettrico Ford in Calabria rispetto al resto d'Italia
Gli investimenti in questa direzione saranno garantiti ci sarà il riallineamento poi il resto del Paese dei valori su cui si impose ad esempio legati a spasso della gara di appalto oggi più basse attenda quaranta per cento
Proprio questo comune con tutte peraltro condotte alla grande
Aziende che operano in soggiorno e che ha un immediato un immediato riflesso nel fenomeno ampiamente diffuso da lavoro nero lei nel manterrà gli impegni presi circa il congelamento di assetto strutturale definito nella produzione di Catanzaro passa
E cosa importante non è scenario tutto votato alla progettazione è pensabile un impegno per dare un sollievo Caruso occupazione
O abbiamo anche qui o dobbiamo anche qui con lei nel accontentarci della favoletta delle basta il costo della bolletta
Perché a questo è chiaro nel speriamo più tutto anche stamattina
Di dopo la storia di telefonia cellulare infine ma non per ultimo quale garanzie per la sicurezza dei lavoratori
E sin dal i già oggi e sin da quando è iniziato disco secretazione o notizie che nel grossa partendo sia una realtà diffusa utilizzati vari macchinari otto il tempo previsto misure
Già oggi manutenzione di macchinari pare viene fatta oltre i limiti di sicurezza prendendoci macchinare pare vengono revisionate solo quando ormai sono semplicemente rotte cioè quando non sono più utilizzabili
E con un sindacato che ho avuto modo di notare stamattina ma che ho avuto modo di notare anche a Rossano ai vari comunicato che sono in vigore che ormai e più che mai chiusa con se stesse oltre che molto buono con
Con l'azienda
E che e privo di un piano d'azione comune balle garanzie ci sono per i lavoratori
Il definitiva davvero pensiamo che un ente privato naturalmente votato alloggio dei profitti possa dare poiché benedice l'opportunità possa garantire quello dell'occupazionale che rianima ente pubblico è riuscito almeno una storia sta a dare fino ad oggi
A Rossano peraltro è già scoppiato tagalog occupazione dovute dismissione da parte dell'ENEL si of ho concluso un altro muro sopra voto al sensore parte bene degli appalti dei servizi
Alle ditte esterne come se da queste parti alla disoccupazione lungo se John qualcosa col quale convogliano praticamente ma attenzione al quando intendiamo assolutamente rassegnarci
A vedere in eterno zoppa azione è un problema che vogliamo risolvere è un problema godiamo affrontare cui diamo permanente che si è risolto e la protezione del me ne siamo sicuri Londra alcun contributo in questa direzione grazie grazie
Gli ultimi cinque minuti sono dedicati a Gianni Cavinato del senza Cavinato eccolo qua Gianni Cavinato segretario dell'Associazione Consumatori Utenti cinque minuti precisi
Sì grazie io non ho ringrazio per questa opportunità perché
Smette di dire una cosa che
In altre occasioni ho anche potuto dire su altri fronti l'esperienza le tariffe telefoniche di questi giorni dimostrano
Che è meglio smettere da parte dei politici di governo e non di utilizzare le ho preso dei consumatori o i loro rappresentanti a dire anche i consumatori sono per questo per quelli per la liberalizzazione piuttosto che per la privatizzazione piuttosto che diciamo che il Movimento dei consumatori Italia giovane grazie
Alle già provata dallo scorso mese uffici scorso mese di luglio
Diciamo comincia ad entrare nel pieno proprie funzioni del Consiglio Nazionale Consumatori all'interno di questo Consiglio cominciano a esserci le posizioni anche di reazione anche sulla materia che stiamo discutendo che oggi quindi domani sera l'audizione parlamentare vi saranno certamente la posizione di maggioranza nella posizione ignoranza
E quindi questa sera ore questo inno appunto questo concetto di fondo che poiché appunto il movimento i consumatori Italia cresce si struttura e quindi è opportuno che si eviti appunto di fare di ogni erba un fascio
Io sono molto preoccupato per quanto riguarda l'oggetto la discussione il tema discusso perché mi sarei aspettato da parte del Parlamento e secondo il governo
L'operazione di questo tipo è qui oggi sta per il modo molto chiaro prima sistemiamo le cose come Dio comanda dopodiché cominciamo a ragionare sulla liberalizzazione
Ma poiché negli ultimi due anni e mezzo due anni abbiamo partecipato vive a diverse audizioni all'Autorità per l'energia elettrica e il gas a Milano
Abbiamo potuto produrre commenti analisi discussioni eccetera che hanno dimostrato anche sulla base la documentazione ufficiale come il nostro sistema elettrico energetico
Sia un po'carente sia un po'difficile abbiam poi di problemini per quanto riguarda il piano qualitativo e non soltanto per quanto riguarda certe aree del sud del Meridione ma anche nave più in più progredite come il Nord
Cioè sostanzialmente agli utenti alla fine che cosa interessa interessa che la qualità la garanzia per queste qualità e quindi ditte tariffe che riguardano questa qualità siano trasparenti sino controllabili controllabili siano verificabili chi sbaglia deve pagare così questo tipo ebbene nell'impalcatura complessiva del decreto del governo tutto questo
Lo troviamo da un'altra parte se c'è cioè l'Authority i futuri decreti del perché il ministero della indulto dovrà emanare ma non troviamo secondo me la filosofia dentro il decreto per quanto riguarda queste cose
è pur vero vengono come dire sanciti dei principi sull'Università di sull'Università di Parma salita del servizio ma non si dice niente l'esempio del perché lo zero uno per cento dell'utente italiano abbia ancora servizio elettrico non vorrei che tutte queste utenze si trovasse a quattro mila metri d'altezza
Cioè nel senso che bisogna secondo me fare appunto come diceva qualcuno piumetto molto più dotto di me evidentemente che mi ha preceduto che bisogna fare l'analisi concreta situazione concreta
Così pure sul sistema fiscale che è caricato sulla sul sistema energetico così pure sugli obiettivi che che ci si deve dare secondo me per la tutela ambientale e non solo per raggiungere gli obiettivi di Kyoto ma anche per andare oltre agli obiettivi di Kyoto mi pare che la Germania
Sia più avanti di noi su questo piano per i per e mi sembra che nel decreto ha proposto il decreto tutto questo sia non sia sufficiente dal mio punto di vista da nostro punto di vista
Quindi concludo
Per per stimolare la riflessione
Su come dire
Su un concetto fondamentale che traspare in realtà poi al decreto
Cioè di evitare di assumere le equivalenze paradossali come sistema di riferimento per la tutela dei diritti dei consumatori e quali sono questi criteri equivalenza paradossali i faraoni esempio citando genio Scalfari
Eugenio Scalfari parlando
Del sistema elettrico il sistema energetico del all'inizio di novembre novantotto diceva che il miglior modo
Cioè che per difendere i consumatori parole testuali e l'Authority è lo strumento dell'Authority
L'interesse del consumatore riposa boom su quella dall'autorità
Bene sessanta giorni dopo il Genoa Scalfaro sosteneva a proposito di un'altra vittoria alle su Repubblica
Che
Parlando del corporativismo sindacale che i sindacati
Devo diventare più moderni e che pertanto devo difendere anche gli interessi dei consumatori bene allora appunto equivalenze paradossali sono queste che alla fine i sindacati non secondari comunque c'è l'Authority ovvero non servono i consumatori hanno bisogno in cui c'è il libero mercato che comunque li difende c'è la concorrenza che li difende pertanto bastano delle regole o delle norme scritte Cucchi buona fede ovviamente gli una legge in decreto perché tutto funzioni adeguatamente
Ebbene l'esempio che abbiamo sotto gli occhi in questi giorni c'ho qui la gente ti posso assicurare che era molto arrabbiata riguarda le tariffe telefoniche della telefonia mobile
è veramente un esempio eclatante quello che succede in questo Paese spesso ci si dimentica di mettere i coperti le cose che fa per cui alle ancora di esprime un giudizio di fondo di merito diciamo così sul senso del decreto in sé bisogna fare in modo che il dibattito parlamentare l'audizione questo dibattito parlamentare porta con sé definisca concretamente questi scenari che cosa significa concretamente applicare un un moderno piuttosto che un altro intervento rosa apparisse mi sembrava prima bambini metteva indirizzato questo elemento concreto quindi garanzie per gli utenti e dei consumatori solidarietà per i consumatori utenti che non hanno perché non la possibilità di usufruire del servizio
Le sue massime espressioni e comunque un sistema di garanzie chiare e trasparenti
E note a tutti quanti intervento dei consumatori anche sui livelli decisionali dell'impresa laddove questi veleni ci sarà si intende i sistemi di controllo dell'impresa nessuno vuole entrare i consigli d'amministrazione ma sicuramente
Su cosa stiamo a fare qui e chi ci va nei collegi sindacali che cosa vanno a fare i tecnici nelle Commissioni tecniche degli standards quando questi appunto un anno rappresentatività la solo tecnici delle aziende
Camuffati in altra maniera tutte questi sistemi sui consumatori loro rappresentanti posso entra devono essere ben chiari anche secondo me nel decreto uno e futuro decreto che verrà approvata dal Parlamento discusso al parlamento e quindi poi dal governo cioè gli ho buttato di alcune idee evidentemente giusto per far capire che manca sostanzialmente a mio parere
Il pensiero dell'utente finale in questo decreto grazie grazie quindi prima di dare la parola al presidente costrutto voglio ringraziare il ministro dell'industria Bersani che qui presente ascoltare le nostre conclusioni e quindi do subito la parola nostro presidente Armando Cossutta
Io farò credo poche considerazioni e soprattutto di carattere politico perché mi pare credo che questo possa essere anche mi auguro anzi ne sono convinto la vostra opinione
Mi pare che questo nostro convegno sia riuscito
In modo adeguato a mettere a fuoco sia la situazione così come essa si è presente concreto e sia le proposte che i comunisti italiani intendono sostenere nei confronti dell'ENEL e dell'insieme dell'energia elettrica
D'altra parte se dico questo
Mi riferisco alle relazioni che tutti hanno apprezzato
E io apprezzo altamente la relazione introduttiva di pesi la relazione di capponi le altre relazioni e i molti interventi che hanno arricchito seriamente
Questo nostra impostazione e hanno dato sostanza al nostro dibattito
Un dibattito al quale come abbiamo visto tutti
Ha partecipato non solo un grande numero di persone anche oggi pomeriggio dopo tutta la mattinata
Quando il nostro salone vi ricordate retribuiti Simo
Un grande numero di persone
Ma un dibattito che ha visto effettivamente una partecipazione di che anche tra di loro diverse di posizioni anche fra di loro diverse il che conferma quanto fosse e quanto sia necessario attorno a queste questioni sviluppare un confronto serrato nel Parlamento e nel Paese
Tra l'opinione pubblica
Senza accelerazioni e senza Frette che non possono né su questo né su altri temi portare a delle conclusioni positive
Dunque è emerso quello che d'altra parte era ovvio scontato abbiamo in questa nostra Assemblea ribadito la avversità la contrarietà dei Comunisti italiani alla privatizzazione delle è una posizione antica ma che viene oggi riconfermata
Dalla valutazione dal giudizio che noi diamo circa le proposte che sono state avanzate dal governo dal decreto che sarà fra pochi giorni all'esame del Parlamento
Questa nostra discussione che abbiamo voluto appunto
Sviluppare in questa fase credo che abbia potuto ribadire quello che per noi è sempre stato chiaro che la nostra non è una posizione pregiudiziale noi abbiamo le posizioni di principio è ovvio
Le hanno tutti le posizioni di principio su questo e su tante altre questioni ma quello che qui stiamo ribadendo non è una posizione pregiudiziale
Soltanto di principio né una posizione ideologica anzi anzi tutto quello che emerge dimostra che altri hanno una posizione pregiudizi
Che è quello appunto di considerare preminente è indispensabile la privatizzazione laddove per questa privatizzazione non esistono ragioni oggettive non esistono ragioni oggettive perché l'ENEL di cui stiamo parlando la grande azienda tra le prime del mondo
C'è stato detto che credo che siano cose vere
Un'azienda che solida anche dal punto di vista finanziario
Per i suoi introiti dei suoi profitti dei suoi guadagni un'azienda che esercita un ruolo ha esercitato esercitato un ruolo obiettivamente positivo e per quanto riguarda la sua politica industriale e per quanto riguarda la sua politica economica e per quanto riguarda la sua stessa politica sociale anche se e non lo possiamo in nessun modo oscurare anche se smentì care che vi sono stati vi sono limiti nella politica dell'azienda nella conduzione dell'azienda nella impostazione nell'attività dell'azienda limiti che sono emersi abbiamo sentito con con quanta forza di compagni alcuni dei compagni che rappresentano i diversi sindacati che operano nell'azienda i lavoratori dell'azienda con quanta forza hanno espresso anche le loro critiche le loro Riserve circa appunto questi limiti questi ritardi basti pensare a quello gravissimo che è stato anche efficacemente qui con grande efficacia seppure in un intervento improvvisato
Ha illustrato dal nostro compagno Cuffaro sottosegretario appunto alla ricerca scientifica intendo dire il tema della ricerca che è questione fondamentale che questione fondamentale per l'ENEL che è questione fondamentale per tutta la politica industriale e per tutta la politica di sviluppo relativo allo sviluppo del nostro Paese l'Italia che pure per alcuni casi tra i primi posti in Europa e non soltanto in Europa e nel mondo in tanti settori è per quanto riguarda la ricerca tra i fanalini di coda e ha perso momenti e ha perso elementi e ha perso posizioni che viceversa è è necessario seppure con la gradualità data dalle condizioni cercare di riconquistare di recupera vi sono limiti dicevo che hanno messo in luce soprattutto le organizzazioni sindacali
Grave è la questione appunto che è stata posta qui
Delicata molto delicata circa il diritto di sciopero che certamente sottoposto non può non essere sottoposto a una determinata regolamentazione Tata la delicatezza delle attività produttive che si svolgono in queste aziende ma che non possono non può essere conculcato impedito proibito ma che deve essere si deve trovare la possibilità che i lavoratori possono esprimere possono esprimere secondo delle logiche che sono logiche dettate dalla difesa sacrosanta dei loro diritti
E spesso degli interessi dell'azienda e spesso con i loro diritti e con gli interessi della gente anche gli interessi nazionali che i lavoratori possano sostenere e difendere le proprie posizioni
Nei modi che folta per volta possono e debbono essere concordati
Per noi dunque non è una questione un tabù quella del del ruolo pubblico di un'azienda come questa della funzione pubblica della proprietà pubblica della gestione pubblica
Dobbiamo anche dire perché di questo oggi si tratta che non deve essere per nessuno un tabù quello che debba essere viceversa la direzione privata o la gestione privata o privatizzata anch'a determinare la vita e l'attività è questa azienda io ho sentito con grande interesse l'ho ascoltato con grande interesse con una certa emozione non so se questo mio stato d'animo presente anche tra di voi quando ho ascoltato l'intervento del l'onorevole Ruggeri deputato non comunista tutti sanno che sarà relatore in commissione proprio su questo punto e quando con concorrano efficacia con lucida efficacia ha messo in evidenza che nessuno nessuno per lo meno tra le persone responsabili e contro la presenza del privato contro l'intervento del privato contro il ruolo del privato
Occorre anche avere ben chiaro che dove vi è possibilità di servizio pubblico di intervento pubblico questo non è un meno ma è un più è un di più rispetto alle possibilità di una efficace politica industriale economica e sociale
E si è parlato ennesime ha parlato anche con grande apertura e grande coraggio nella sua nella sua introduzione
Parlando del ruolo che hanno avuto le aziende pubbliche nel bene e nel male con le luci e con le ombre nella vita di questo di questo secolo
Diciamo da da dopo la fine della prima guerra mondiale in avanti fino fino a questi nostri giorni
Le contraddizioni certo ma anche i risultati importanti senza i quali l'Italia non sarebbe oggi il Paese avanzato che è in Europa e nel mondo
Perché il ruolo che hanno esercitato certe aggredire i grandi aziende pubbliche
E la sinergia di cui parlava il cui il l'amico onorevole Ruggeri tra politica interna e politica estera che è stato uno dei punti di il ferimento importanti delle aziende pubbliche ha fatto dell'Italia un Paese che ha svolto un ruolo che ha raggiunto questi livelli e che ha svolto un ruolo anche nella competizione internazionale
Positivo molto che molti campi e la capacità e la qualità dei dirigenti dei tecnici che i lavoratori delle aziende pubbliche che non solo secondo a nessuno
Perché dicevo prima mesi che mi veniva in mente quando in uno dei numerosi colloqui di tanti anni fa con l'allora presidente del Consiglio dell'Unione Sovietica Kosicky consigli mi diceva che conoscevo era molto interessato a conoscere approfondita la conoscenza dell'attività produttiva economica italiane delle aziende pubbliche avessi io questi manager avessi io questi tecnici avessi io questi lavoratori le condizioni forse di quel Paese forse forse sarebbero andate un po'meglio di come di come sono andate e dunque non vi sono dicevo ribadisco ragioni oggettive se non ragioni e queste sono poi non vengono esplicitate ma sono poi quelle vere cioè non ragioni di cassa di cui abbiamo perfetta consapevolezza dalla cui necessità abbiamo perfetta consapevolezza che ci sono delle serie ragioni di cassa per per la vita del paese per il bilancio dello Stato non possono essere queste o per lo meno non possono essere fondamentalmente queste le ragioni che inducono a a fare lei
Proposta infanzia prendere le decisioni che sono state sin qui prospettate dal governo ne dicevo sul piano di politica industriale non condivido la valutazione che ha dato Carpi al riguardo
E più vero invece mi pare più vera l'analisi che hanno fatto sia Nesi che Capponi e altri
Nel momento in cui non soltanto in questo campo si fa alla concentrazione degli sforzi
Delle energie
Delle attività e non alla frantumazione che senso ha dal punto di vista proprio della politica industriale portare a una suddivisione a una frantumazione di fatto di una grande azienda
Nel momento appunto in cui che anche qui
E e e stravagante si fa la la si esprime la preoccupazione
Fondata certi pezzi su un ruolo di tipo monopolistico che avrebbe che ha Lehner nel campo dell'energia elettrica
Che te certamente monopolistica perché sia pure con le aziende municipali e che l'unico erogatore del produttore erogatore di energia elettrica però no vengono fatte e a noi non viene in mente di fare delle obiezioni di fondo al fatto che altri grandi gruppi privati
Allarghino
Estendano le loro imprese Lallo e la e e cerchino ulteriori concentrazioni
Se esiti più grande compresso privato italiano
E arrivato al massimo della concentrazione
Non c'è più una sola industria automobilistica in Italia che non sia della figlia
E tutti quei nomi molti dei quali sono nomi gloriosi della FIAT e della lancia e della Innocenti e di tutte le altre che che ancora recano il loro marchio sulle vetture sono tutte oggi di proprietà fino gestione FIAT sia pure in modo in modo differenziato e se non erro la FIAT e credo che sia così anche imminente si stanno orientando a una ulteriore forte probabilmente positiva concentrazione con la Volvo che altro ante punto di produzione come tutti sappiamo chi grande capacità tra l'altro e di grande specializzazione bene e allora perché invece di fronte a una tendenza che è una tendenza necessaria oggettivamente necessaria che quella di ricercare di concentrare le forze attraverso le quali si possono ottenere tutti i risultati che abbiamo ben presente si deve arrivare alla allo spezzettamento
Si dice volgarmente a trasformare l'ENEL in uno spezzatino non esistono secondo me valide adeguate ragioni di politica industriale
Non esiste non c'è il tema se non ipotetico se non ideologico
Che soltanto attraverso la partecipazione di altri settori soprattutto di settori privati contro i quali non abbiamo ragioni di principio obiezioni di principio non ne abbiamo
Ma condizione che si rispetti non è che garanzie fondamentali ragioni così sul mercato e di concorrenza perché fin troppo comodo facile per chi come me non crede a questa impostazione ricordare quello che è successo in questi giorni con con i cellulari con i telefonini altro che concorrenza altro che attraverso la concorrenza riduzione dei prezzi siamo arrivati allo scandalo di cui sono piene le cronache dei giornali e gli interessi di tanti e tanti utenti in Italia
Ne esiste la ragione diciamo superiore le direttive comunitarie la direttiva comunitaria che di confesso chiedo scusa non avevo attentamente studiato
Credevo che effettivamente chiedo scusa che effettivamente il suo sforzo è presente in quella direttiva leggiamo la leggete la sia i pubblici non c'è nulla di imperativo nulla di categorico nulla di obbligatorio in quella direttiva il si chiama così in quella indicazione della comunità che obblighi alla privatizzazione
E che obblighi poi tanto più a quelle soluzioni che sono viceversa prospettate
In modo esplicito né in modo implicito
Tanto è vero che quella direttiva comunitaria è stata o diceva tutta benzina già Nerio Nesi è stata accoltella condivisa dalla Francia
A quale Francia ha condiviso la direttiva comunitaria la sottoscritta perché occorre la decisione come sappiamo di tutta la comunità comunità al riguardo pur avendo la Francia a una organizzazione nel campo dell'energia elettrica tutta fondata sulla direzione pubblica sulla sulla padronanza pubblica sulla proprietà pubblica sulla gestione pubblica allora viene detto ci ha detto anche dal sottosegretario carte spacca
In qualche modo anche dal presidente dell'ENEL in un intervento di cui io sono grato sono grato sinceramente per la loro presenza del ministro del Sottosegretario del presidente De Benetti gli altri esponenti
Delle forze politiche delle forze economiche delle forze sindacali delle forze operai qui presenti dicevo
Non è neppure valido il ragionamento bisogna guardare anche non solo alla Francia giusto anche ad altre esperienze europee giusto
Ci si invita a nozze
A guardare anche ad altre esperienze europee ma un governo di centrosinistra
Un governo che ha come capo del Governo uno dei massimi leader della sinistra europea il leader del più importante partito della sinistra italiana che al suo in
Uno dei ministri comunisti comunisti di nome e comunisti di fatto deve cercare di ispirarsi e di riferirsi alle esperienze socialmente più avanzate
Perché ci si deve riferire all'Inghilterra che avendo una industria pubblica la poi privatizzata sotto la Thatcher portando l'aumento delle tariffe anziché Paleari
Pensare
Se si deve invece riferire a delle esperienze appunto discutibili non sono un esperto non sono un competente do dei giudizi certamente superficiali
Ma che può rappresentare un punto di riferimento fallito tant'è che mi pare che quell'attività e quell'economia sia fondato su basi su basi soli ecco e ci troviamo anche di fronte a questa accelerazione di cui io non vedo una giustificazione se non per quelle ragioni che loro devono essere esplicitate
In modo preciso di cassa per le quali esigenze di cassa certamente dobbiamo tutti per quanto ci concerne certamente noi
Prenderci partecipi e ricercare quali possono essere soluzioni eventualmente alternative ma questa accelerazione che non mi pare opportuno
Rispetto tra l'altro a un impegno che era stato assunto dal precedente governo di centrosinistra
Che è stato ricordato dal presidente Prodi rispetto al fatto che negli accordi di governo che noi abbiamo sottoscritto che noi intendiamo rispettare
Che sono alla base della nascita del governo D'Alema non si facendo a queste cose
E allora perché c'è bisogno di questa accelerazione noi che ripulito nel momento in cui ribadiamo la nostra avversione e alla alla privatizzazione diciamo che siamo per discutere per ragionare non siamo contro l'intervento privato
Non siamo contro la possibilità di avere una possibilità appunto contro la possibilità di una presenza privata e di un'articolazione differenziata siamo per discutere per ragionare però non ci si dica bisogna fare il tutto entro il le prossime settimane
La fretta fa i gattini ciechi come sappiamo
Il rischio è che su un tema su una questione come questa sulla quale è vero che c'è stato che c'è stato in sede competente in tutti questi anni una discussione un'elaborazione una precisazione sempre noi questo nodo era rimasto era rimasto non sciolto non risolto quale soluzione dare concretamente alle diverse ipotesi ora che quest'
La soluzione viene data capisco che bisognerà prenderla una decisione ma una decisione che tenga conto che tenga conto delle posizioni delle degli argomenti degli elementi di fatto e non soltanto di mera propaganda ma non la vogliamo fare la propaganda
La propaganda importantissimo ma non è quello che anima il modo di essere di questo partito che abbiamo contribuito a nasce la propaganda in questo momento l'ha fatto altri
Altri che danno viceversa all'intervento privato e al predominio privato alla supremazia del privato una un ruolo che che ideologicamente definito ma che non è praticamente sostenibile dimostrabili comunque noi siamo
Per ragionare vedo anche il ministro Amato sono lieto di Forlì il nostro saluto noi siamo per ragionare per discutere per trovare una delle soluzioni che siano soluzioni
Pali benché siano soluzioni valide sotto tutti gli aspetti sotto ogni ogni profilo e voglio dire perché poi di questo era pienamente io aggiungo a concludere di questo si tratta
Su questo punto noi intendiamo a vere in Parlamento
A vere e se possibile ancora in sede governativa
Nelle sedi formali
In sedi non formali in sedi pubbliche in sede riservate perché in allo interessano i risultati siamo per una ulteriore discussione
Abbiamo presentato delle proposte delle considerazioni delle osservazioni
Desidero vedere di sì tiriamo vedere la possibilità di un confronto su di esse di un confronto reale non aprioristico e non pregiudiziale noi pregiudizi che a priori o cercato di dirlo non so
Se sono riuscito a dimostrarlo non ne poniamo
Altrettanto deve essere fatto tacchi a delle opinioni diverse diverse dalle nostre e si apre su questo un confronto reale e questo il confronto per la verità che io preferisco che noi preferiamo
All'interno della maggioranza
Sulle questioni
Non questo confronto che è un balletto
Chi venuto persino insopportabile su sulle candidature alla Commissione europea sulle candidature al Quirinale tutte cose fatte strumentalmente o per lo meno in gran parte in modo strumentale fuori del tempo fuori del momento del MoMA
Tutto giusto non è questo il tipo di confronto che ci appassiona anche se qualche volta siamo noi stessi tirati per i capelli che dobbiamo dire la nostra opinione
E sempre come nelle nostre abitudini con grande franchezza il confronto che preferiamo e questo è sul problema e su queste questioni e per noi questo è il punto
Lo ha detto mesi introducendo siamo appena nati che dobbiamo definire terremo
Poppiero presto prestissimo anche il nostro congresso
Per definire un progetto un programma partito non è che può vivere soltanto sulla spinta emotiva o sullo sforzo organizzativo deve avere il suo programma e per avere oltre che il suo programma com'è ovvio anche il suo progetto e lo stiamo costruendo
Nel fuoco nel fuoco del confronto nel fuoco della realtà non a tavolino sono i temi che appunto sono questi poi i temi sui quali si qualifica
A forza una forza politica una o una componente una componente ideale che sono i grandi temi questo dell'ENEL e delle privatizzazioni quello della scuola quello del lavoro
Quando noi abbiamo deciso di
Di sostenere prima il governo Prodi anche contro le decisioni della maggioranza che nel partito della Rifondazione si era formata la maggioranza Bertinotti ma intanto quando noi abbiamo deciso di
Fare di compiere prima quell'atto e poi di contribuire alla nascita la formazione del Governo D'Alema di cui facciamo parte
Abbiamo detto e qui io intendo ribadire proprio a proposito di questa discussione che noi non facciamo non faremo mai
Chi
Non è nella nostra cultura non è nella nostra concezione siamo leali diciamo le cose con grande franchezza
Ci si deve riconoscere ma con grande lealtà
Questi queste posizioni sono posizioni che noi sosteniamo perché siano messe a confronto perché si stabiliscono al di là anche delle differenze che ci sono che continueranno del jazz la possibilità di intendersi
Non di minacciare si politicamente in modo reciproco
Vorrei che allo stesso modo si pensasse che una forza come la nostra modesta
Appena sorta leale ma non può essere non sarà mai su
Non sarà mai subalterna e quindi sulle questioni di fondo intendiamo sostenere le nostre posizioni le abbiamo sostenute
Ho incontrato ieri un grande piacere come viene frequentemente il Presidente del Consiglio D'Alema e gli ho chiesto le sue impressioni
Sull'incontro con il Pontefice
Io lo chiamo pontefice collochiamo Santopadre
Dell'incontro con il Pontefice e abbia detto quello che poi cosa sincera da parte sua che
Il Papa il Pontefice non ha fatto affrontato con lui il tema della scuola
Io ne ero convinto me ne ha dato la conferma e d'altra parte sarebbe stato anche
Fuori luogo effettivamente questo pontefice che lascerà una traccia profonda nella storia di questo dico
Sto mezzo secolo e Sapen altro nella mente ha una visione che ne sto merito una visione gracchiante mondiale
Di favori importanti
Può intromettersi nelle vicende
Dello Stato italiano della Repubblica italiana altri naturalmente se ne preoccupano
Sono i vescovi e sono quelli che poi conducono la direzione della chiesa nel concreto nelle nostre al centro e nelle nostre nelle nostre città accetto questo della scuola è tema di confronto
Di confronto e quando ho letto oggi i giornali
Sulle dichiarazioni del ministro Bellillo della compagna Belillo che ha parlato anche stamane alla tribuna a proposito delle sue preoccupazioni circa le decisioni restano d'
Ottantotto da parte del si stanno adottando da parte della Regione Emilia-Romagna sulla scuola sui contributi alle scuole alle scuole private nasce una questione
Che cosa vuol dire che noi facciamo la crisi che noi rompiamo la maggioranza che noi usciamo dal governo non vuol dire che vogliamo confrontarci che vogliamo discutere che vogliamo che le nostre posizioni siano considerati come posizione delle quali bisogna tener conto e in sì e si vede quali possono essere le soluzioni da dare non ce n'è una sempre una soltanto chi governa deve scegliere chi governa deve decidere altrimenti
Le cose vanno poi male ma occorre che le decisioni che le scelte siano fatte tenendo conto delle posizioni di coloro che insieme poi debbono portare avanti
Tutta quanta la nostra a nostra vicenda della nostra vicenda io ho apprezzato nel patto sociale Presidente del Consiglio
è andato a riferire al Senato in queste ore su questa su questa questione del patto sociale si sono contento che si sia arrivati a un accordo tra le varie parti sociali subito dopo
L'entrata dopo lei euro dopo la
A moneta unica una cosa positiva ed è bene che si sia detto di no la Confindustria che voleva metter rimettere in discussione i principi stessi della contraddizione ed è bene che si sia detto Dino a chi vuole intaccare nuovamente le pensioni
E si sia detto viceversa è bene che si sia consentito e approvato un miglioramento certo differenziato per le aliquote dell'IRPEF e per una certa nuova politica fiscale e altre cose ancora che abbiamo detto e valutato in modo positivo così come però con tanta franchezza ribadiamo che non ci siamo ancora secondo noi per quanto riguarda i livelli di occupazione è una politica per l'occupazione
Che richiede uno sforzo ulteriore lo diremo nel dibattito in Parlamento lo ribadiremo nel governo perché appunto ci sia attorno a a capisco che c'è una logica
Non condividiamo prendo atto che è quella che oggi anima i sindacati e gli imprenditori insieme rispettosi di quegli accordi
Di che nella nostra noi comunisti non abbiamo considerato positivamente gli accordi che risalgono al luglio del del novantatré
Capisco benissimo bisogna prendere atto di quello che poiché è la realtà ma occorre anche prendere atto che c'è un impegno del governo a riduzione dell'orario di lavoro che il Governo ha fatto il suo dovere
Ma occorre che adesso la maggioranza riesca ottenere in Parlamento
La effettuazione di quella norma di quella indicazione che il Governo sia correttamente impegnato a realizzare sulla base degli accordi e bisogna portare avanti rapidamente un programma di grandi investimenti per le grandi opere
Senza di che l'occupazione
A chi può pensare che sia soltanto l'intervento pubblico nel Mezzogiorno che può portare le decine di migliaia le centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro se non c'è l'intervento privato lo dice un comunista antico da sempre convinto delle sue convinzioni
No non non è pensabile fuori dalla realtà ma senza l'intervento pubblico l'intervento privato non ci sarà mai e l'intervento pubblico che apre la strada che fa da volano che in determinate condizioni
Edizioni ambientali le condizioni infrastrutturali e le condizioni economiche finanziarie per per un intervento per un intervento efficace privato d'altra parte
La stessa questione che oggi si pone di un aumento della domanda attenti perché cosa delicata l'aumento della domanda
Per potere dare più respiro al mercato e quindi alla condizione generale del Paese probabilmente si collega anche al fatto che le retribuzioni sono stagnanti
Salari stipendi e pensioni sono Spagna sono problemi complicati
E ho voluti dire porre perché appunto si capisca che su questo c'è il confronto ed è un confronto fra forze che lealmente desiderano trovare le soluzioni e provarle insieme questo per lo meno il nostro intero noi sappiamo che c'è una maggioranza come la devo definire anomala di questo Governo che a un governo di centrosinistra che non è certo un Governo di sinistra non c'è e non ce ne sono le condizioni una maggioranza anomala che vada noi fino all'UDR al ai ai parlamentari di Cossiga di un Cossiga che tutti sanno non noi abbiamo voluto al governo non noi abbiamo voluto nella maggio
Ranza ma la cui presenza è stata determinata da chi ha rotto senza motivazioni adeguatamente pali della vecchia maggioranza e ha fatto crollare il vecchio Governo ma comunque sia pur in cui sia oggi di fronte a questa maggioranza questa e a questa realtà io voglio cogliere anche quello forse molti di voi non Saranda Cordon mi riferisco ai miei compagni forse qualcuno non sarà d'accordo ma io ci vedo anche quello che di positivo c'è nel fatto che sono venuti dalla destra altri a dare una mano alle forze del centrosinistra e comunque senza quelle non avremmo evitato le elezioni e se non avessimo evitato le elezioni oggi avremmo un Governo di idee tra e sia ad alcuni in Parlamento di destra e leggeremo fra pochi mesi per sette anni Silvio Berlusconi al Quirinale quindi guai a dimenticare quel questa è la storia di il primo anno questa realtà
Il governo elogiato il più
Tom presieduto da un leader della sinistra con personalità stelle democratiche di progresso e e comuniste al suo interno ha già registrato dei risultati positivi
Chi li sottovaluta chi chiude gli occhi
Certo sono portato a pensare spesso i compagni dai quali da poco ci siamo separati ma io vorrei che quell'
Copie del giornale Liberazione dei giorni sul bombardamento dell'Iraq a proposito delle posizioni del governo italiano
Il direttore di Liberazione provvedesse a farle distruggere perché non ne rimanga traccia perché non rimanga traccia di quel giudizio fuori della realtà che veniva da
Tu nei confronti di un governo come il nostro che per la prima volta dopo la guerra nell'Italia postbellica prendeva una posizione di dissenso nei confronti del governo degli
Gli otto avanzato di quello francese con riguardo anche se avevamo
In qualche anno trascorso degli atteggiamenti di indipendenza e di autonomia fortemente apprezzabili e dunque come per questo per tanti altri concludo
La nostra posizione è quella di andare al confronto reale alla discussione reale a fare in modo che le osservazioni le proposte di carattere generale di carattere particolare siano effettivamente considerate momento di confronto di discussione che non ci sia o prendere o lasciare
O prendere o lasciare questo non sarebbe un modo per dare una soluzione valida ai problemi che certo possono anche essere risolti
Non tenendo conto sino in fondo delle nostre posizioni
Perché c'è una maggioranza all'interno della maggioranza perché c'è poi al di fuori della maggioranza una parte che sostiene le forze che sono maggioranza nella maggioranza lo siamo nati ieri abbiamo i piedi ben praticati sulla terra e sappiamo come stanno le questioni politica i rapporti di forza sappiamo che cosa vuol dire
Non fare soltanto delle sollecitazioni fare soltanto delle proteste fare soltanto delle testimonianze che non vuol dire questo fare politica fare politica vuol dire riuscire ad essere presenti Renzetti presenti certo non solo dalla maggioranza
Non sono al governo presenti nella società
I sentimenti profondi negli Moggi dentro la società e contribuire a sviluppare movimenti reali e vasti e non soltanto di rispettosi Issime avanguardie ma movimenti vasti unitari popolare
Essere presenti nella società ed essere presenti va dove si assumono le decisioni se ci si estranea se si fanno soltanto delle declamazioni se si fanno soltanto delle affermazioni che finiscono per essere di testimonianza e dunque
Lei carie non ci si deve meravigliare poi non parlo di oscuramento perché di oscuramento ne vedo poco nei confronti di alcuni altri compagni di rifondi dei compagni di Rifondazione ma di isolamento di quell'isolamento che enterico la più grave per chi vuole combattere il modo di fare avanzare la causa dei lavoratori e la causa del progresso la causa del rinnovamento democratico del Paese contro un isolamento che sarebbe un'isola mento dentro al popolo non parlo di un isolamento soltanto tra le forze politiche nel palazzo o nelle o nelle istituzioni e dunque essere dentro al confronto al dibattito per cercare
Di ottenere dei risultati sappiamo che questi sono i rapporti di forza ma sappiamo che all'interno di questa realtà e possibile fare avanzare fare avanzare delle tesi che sono razionali credo e comunque ragionevoli
Questo è il nostro modo di essere e di porre e di presentare le cose se queste nostre proposte
Oltre che essere oggetto di confronto
Tra le forze politiche in Parlamento nel governo nelle istituzioni saranno se non saremo in grado se altri ci daranno
Una mano saranno presenti nel moto appunto reale della nostra società e allora c'è da confidare che qualche risultato riusciremo Totti